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Bianca come il latte, rossa come il sangue

Questa la storia di un ragazzo, Leo, che si innamorato platonicamente di


Beatrice, una ragazza dai capelli rossi e con la sua pelle troppo bianca. Loro studiano al
liceo e, al che tutto indica, in Roma.
Di modo generale, la trama non molto creativa, cosa diventa possibile dire che,
in verit, un bello stereotipo di romanzi acqua con zucchero. Niente speciale
succede, e anch non c un gran conflitto o un gran dialogo tra le personaggi, gi che
nella maggioranza del tempo loro soltanto parlano di idee stereotipate su concezioni
come il amore, la passione e, di certa forma, il bene.
Forse la parte pi interessante del film il suo inizio, quando Leo spiega perch
non gli piace il colore bianca. Lui crede che il bianco niente representa: il vuoto, il
nulla, e questo colore, secondo lui, sta associata a tutto che odia, come, per esempio, la
scuola. Di fatto, il bianco un colore troppo noioso e sgraziato, eternamente connessa
con la vana idea di pace, e questo dato mostra pi la natura ribelle, malgrada artificial,
del personaggio. A proposito, nel film lui ha bisogno di manifestare il suo temperamento
indomabile, arrivando prossimo alla caricatura della persona pazza, cosa che non
verit, gi che lui non passa di un ragazzino pigrizioso e immaturo, con la vecchia e
fuori moda di che la scuola una prigione moderna.
Tutte le cose che Leo fa per Beatrice non passano agli spettatori una passione
reale, regolare, sensibile. Lui tenta raggiungere il sogno di conquistare la ragazza, ma,
nel fondo, lui non sta combattendo per lei, e s per la propria idea platonica che lui ha
del amore, cio, non lei, e si la concezione che sta in gioco. In fine, lui un
personaggio troppo debole per essere il principale.
Beatrice, per altro lato, un p meglio di Leo. Lei pi matura e calibrata, e
lnica che realmente c un conflito: la sua malatia. Lei si mantiene costante nel film, e
non si inganna con Leo (a proposito, nessun si inganna). Appare che lei ha piet di lui,
trattandolo come un banbino in alcune scene. Nononstante, non un personaggio bene
sviluppato il sufficiente per fare il filme valere la pena.
Gi la amica di Leo, Silvia, che si innamorata di lui, per me, la vera
principale della trama. Lei c swag, e corre dietro cosa le vuole, facendo lnica cosa
interessante nel film: dando il numero del telefono di Beatrice sbagliato a Leo. Lei
continua fedele a lui spesso lui ha bisogno del suo aiuto, cosa mostra che lei ha
carattere.
Bene. Al fine, mi piacerebbe dire che gi siamo tutti troppo vechi per credere in
queste bugie sulla amore, principalmente quando la storia forza il bar.

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