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Domenica 7 Gennaio 2007

INTERVISTA CON IL SINDACO


Il futuro di Carrara nelle cave
Conti: lascio gi pronto un progetto destinato a cambiare la citt
LA SCHEDA

Imprenditore, politico
e commercialista

CUFFARO

CARRARA. La giunta Conti


vicina al capolinea. Per sua
scelta, in particolare per motivi di salute, il sindaco non si
ricandidato, togliendo dallimbarazzo i partiti dellUnione che in questi anni, a pi riprese, lo hanno pi o meno
velatamente criticato, al punto da inserire nella cornice
programmatica per la prossima legislatura il concetto di
discontinuit.
Giulio Conti non si stupisce: sa che Carrara una
citt particolare, difficile da
guidare. Per, ora che si avvicina la sua uscita di scena - e
preannuncia che dora in
avanti si limiter a scrivere libri di storia su Carrara - ci tiene a puntualizzare alcuni concetti. Il primo: dati alla mano,
la sua giunta ha prodotto risultati importanti.
Sfoglia lultimo numero di
Agor: strada dei Marmi, polo museale, parcheggi, frazioni a monte e altro ancora. Ma
il progetto a cui tiene di pi
un altro: il riassetto delle cave. Una razionalizzazione forte, una modernizzazione che
porter ad avere una trentina
di cave attive e autosufficienti per lo smaltimento dei residui della lavorazione; una rivoluzione che, proiezioni alla mano, avr anche il pregio
di convogliare in uno scenario unico al mondo, un flusso
turistico continuo e dai grandi numeri. Nelle cave - sintetizza il sindaco - c la storia
ma c anche il futuro di Carrara.
Turismo alle cave ma anche un centro cittadino diverso, perch finalmente liberato dalla schiavit del traffico
pesante e pronto ad accogliere i visitatori.
LE STRATEGIE PER LA
CITTA.
Strategie e prospettive a
cui, spiega il sindaco, pensa
da tempo. Sono anni che ragiono su un nuovo modello di
sviluppo per la citt basato
su una forte revisione del settore estrattivo e sulla vua valorizzazione. Provai ad accelerare gi quando ero presidente della Camera di Commercio: in quella veste sottoposi
ad Assindustria e al sindaco
Lucio Segnanini questa
ipotesi di razionalizzazione dei bacini
marmiferi.
IL FUTURO E NELLE CAVE.
Aggiunge il sindaco: Il futuro l, nelle cave: sono la
nostra forza, la nostra storia,
e saranno anche lelemento
trainante per ribadire che
Carrara una citt unica al
mondo. Da presidente della
Commercio non avevo i poteri per realizzare quel progetto di riassetto, che rimase fermo. Poi, quando sono diventato sindaco - prosegue - ho ancor di pi rifletturo sul fatto
che la citt fosse rimasta indietro sui grandi temi. Il centrosinistra ha sempre avuto,
checch ne dicano i detrattori, una amministrazione corrente buona nei settori nevralgici, come scuola, sociale,
lavori pubblici e cos via. La
citt invece rimasta indietro nelle forti risposte da dare sulle due questioni chiave:
lo smantellamento della zona
industriale e la crisi del lapideo, due elementi di eccezionale criticit che richiedevano grandi risposte, risposte
che non ci sono state.
I RITARDI DEL PASSATO.
Secondo il sindaco, Carrara aveva bisogno di idee e opere grandiose; ma se notiamo,

le ultime realizzazioni importanti della citt sono state il


monoblocco e lo stadio, tutte
e due nella seconda met degli Anni Cinquanta. Dalla fine degli Anni Cinquanta in
poi, e mi mette in imbarazzo
dirlo perch ne fui il realizzatore, lunica grande opera
stata la fiera Marmi e Macchine; fiera che ha dato vigore al
settore lapideo, e che subito
riusc a combattere alla pari
con S. Ambrogio di Valpolicella, oltre a far chiudere la rassegna di Bari. Ma in questi ultimi ventanni, ripeto, ho sempre avuto lidea che il territorio non avesse dato le risposte adeguate sui grandi temi.
Quando sono diventato sindaco, mi sono ripetuto: c da
pensare a livelli alti e a strategie nuove, anche se ero consapevole che alcuni nodi non
erano risolvibili a livello comunale, e avevano valenza
come minimo provinciale, se
non addirittura
comprensoriale.
Su questo lamento, a consuntivo dellamministrazione, che sono mancate quelle realizzazioni che bisognava fare assieme agli altri; ci che potevamo fare da soli, vedi la strada
dei Marmi, labbiamo fatto.
Perch questa difficolt
ad operare e trovare accordi con Massa? Basti pensare al porto turistico, o al caso Gaia.
Secondo me il motivo principale di questa difficolt la
mancanza di una politica forte. Quando vi lesigenza che
i progetti, soprattutti quelli
importanti, camminino nel
territorio provinciale, ci vuole una politica forte che possa
far superare le difficolt. E
quella la devono fare i partiti.
La realt dei fatti che quando per portare avanti questioni che riguardano Carrara e
Massa, oltre ai due sindaci, ci
devono essere gli accordi politici, l casca lasino. E vero
che con Neri i rapporti sono
stati proficui, ma alcuni temi

Difficolt con Massa?


Colpa dei deficit della
politica e dei partiti

Vado via per motivi


di salute, e comunque
non sono mai stato in
un posto a dispetto
dei santi: pensi a come
lasciai la Fiera nell84

CARRARA. Giulio Conti nato a Carrara il 7


settembre 1937. Imprenditore e commercialista,
ha tre figli. Laureatosi in Economia e Commercio allUniversit di Pisa nel 1964, iscritto allAlbo dei dottori commercialisti di Massa-Carrara
dal 1967 e al Registro dei Revisori Contabili dal
1995. La sua attivit lavorativa si articolata fra
lo studio di commercialista e le iniziative imprenditoriali in diversi settori: dal lapideo ( comproprietario di una segheria di granito che opera nella Zona Industriale Apuana) alleditoria ( del
1968 la fondazione della Sea, Societ Editrice
Apuana). Come amministratore pubblico stato
presidente della Camera di Commercio di Massa-Carrara (dal gennaio 1999 fino alla sua elezione a sindaco) e di Toscana Ambiente e Servizi, oltre ad essere stato consigliere di Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara. stato fra gli ideatori e fondatori, oltre che il realizzatore dellInternazionale Marmi e Macchine, societ della quale
stato presidente dal 1978 al 1984. Ha fatto parte
precedentemente del Cda del Consorzio Apuano
Trasporti, ed stato presidente della Ferrovia
Marmifera Carrarese. stato anche membro del
Cda dellIrpet (Istituto Regionale per la programmazione Economica della Toscana). Era stato anche consigliere comunale dal 1994 al 1997.

non li abbiamo risolti.


Parliamo allora del Cat:
di ieri la notizia che probabilmente sar rifatta la
gara.
Appunto, facciamo lesempio del Cat: se stata cambiata, con il consenso dei sindacati, loperazione avviata con
il Consorzio Toscana Trasporti, come auspicavo, non si
pu dare solo la responsabilit a Neri, ma alla politica. E
cos in questi due anni abbiamo lasciato sul terreno tanti,
troppi soldi, senza aver risolto il problema. La questione
di Gaia? E stato un po travisato il percorso, le cose sono
andate cos. Il sindaco di Massa Fabrizio Neri aveva la possibilit, a norma di legge, di
non conferire il servizio acquedotto, e lha utilizzata;
nessuno glielo pu imputare.
La forzatura che ha fatto
che promettendo di entrare
in toto, ha ottenuto una carica importante nella societ:
ma questo non si riflettuto
sulle tariffe, quelle sono le
stesse in tutta la Toscana.
Limmagine che ne scaturita negativa: ma mi chiedo,
la politica e i partiti, doverano?.
E sul porto commerciale?
Se si riferisce a uneventualit che lampliamento si
sblocchi in questo scorcio della mia legislatura, penso di
no, i tempi sono ristretti. Per sicuramente il fatto che
sia stato ripreso da parte del
governo il tema, ci che avvenuto nella recente, stato utile perch ha sancito che si
parte dal presupposto che il
progetto esistente, peraltro
gi avallato dai consigli comunali di Carrara e di Massa,
pu andare bene ed eventualmente ha solo bisogno di aggiustamenti. Un passo avanti
significativo.
Lei rivendica che la sua
giunta ha fatto molto. Tutto merito vostro?
Certamente, rivendico che
i risultati sono stati importanti. Premetto: sono preoccupato quando sento parlare di discontinuit. Se noi fossimo
stati discontinui nei confronti di Segnanini, avremmo fatto di meno e pi tardi; lui alcuni progetti, penso a Urban
e strada dei Marmi, li aveva
avviati e ci siamo guardati bene dal non utilizzarli; la continuit Segnanini-Conti ha prodotto questi risultati. Invece
Segnanini non stato cos
agevolato, perch la Fazzi
Contigli non aveva lasciato
niente.
Lamministrazione

corrente, per carit, andava


bene anche con la Fazzi; ma
ha lasciato un piano strutturale che ingessava il territorio e soprattutto durante il
suo mandato, il settore marmo stato gestito malissimo
da parte del Comune. Per gli
industriali del marmo andava bene cos.
Lopera che lei ritiene
pi importante?
Sicuramente, di tutto quello che lasciamo, la cosa pi
importante destinata a cambiare questa citt quella pi
un ritardo: il progetto di riassetto dei bacini marmiferi. Al
mondo delle cave abbiamo cominciato a dare ordine, ma
va rivisto e corretto in profondit, con le stesse idee che
avevo alla Camera di Commercio. E inutile che sui giornali si enuncino i problemi, si
diano percentuali di scaglie e
blocchi: tutto vero, ma poi i
problemi bisogna risolverli.
Serve un progetto
complessivo, anche perch
abbiamo incassato il via
libera dalla
Regione che
lo cofinanzia, e quindi ora diamo il via ed entro la fine della
legislatura gli daremo i contenuti. La prossima settimana
ci sar il presidente della Regione Claudio Martini: incominciamo a presentare la valorizzazione turistica delle cave, abbiamo pronta la questione delle infrastrutture,
pronto il riassetto produttivo,
per il quale abbiamo avviato
la concertazione con gli industriali.
I tempi definitivi? E
quante cave avremo?
Da quando lamministrazione andr a casa il progetto
preliminare sar pronto: l
c il futuro della citt, l si risolvono le conflittualit che
persistono. Le anticipo che
abbiamo disegnato una trentina di cave, dalle ottanta attuali, attraverso un sistema di accorpamenti; soprattutto, c
un concetto nuovo e diverso:
per dirne una, ogni cava do-

vr organizzarsi, per cui a tutti i residui, le polveri e quantaltro, dovr pensarci da sola. Ho girato il mondo e ho visitato molti altri siti estrattivi, e rispetto agli altri Paesi le
nostre cave sono le peggio tenute e le peggio gestite: c un
motivo, sono le pi vecchie,
le pi antiche e lintervento
pubblico sempre stato debole per non dire nullo. Per cambiare radicalmente per non
bastano i discorsi: servono gli
strumenti, i progetti e le risorse finanziarie e noi abbiamo
lavorato per questo. Bisogna
andare per gradi.
SUBITO DIECIMILA TURISTI.
Assicura il sindaco: Per
concretizzare la valorizzazione turistica si pu iniziare subito, almeno per una prima
parte: adesso partir in maniera soft, c uno studio che
assicura diecimila presenze
annue, di persone che visitano le cave e si fermano in
citt un paio di giorni; le potenzialit sono ben altre, richiedono infrastrutture e
quantaltro. Per il turismo alle cave, conto di presentare il
progetto definitivo entro la fine della legislatura. Per poter
dire che le cave saranno unaltra cosa, servono altri cinque anni; contavo, alla fine
del doppio mandato, di consegnare le cave come dovrebbero essere. E andata diversamente, non ci sar io, ma arrivare allobiettivo non unutopia. Il lavoro di preparazione e di impostazione gi stato fatto. Fra laltro, c qualcuno che dice che siamo stati
inadeguati sul piano dellamministrazione corrente: contrariamente a chi ci ha preceduto, faremo anche un consuntivo, e ci saranno altri numeri di Agor. Il consuntivo,
come dire, del volare alto, delle grandi opere lo abbiamo
fatto in questa rivista, ora daremo conto di tutto, anche
delle consulenze confrontate
con le precedenti amministrazioni.
Secondo lei il riassetto
dei bacini marmiferi pi
importante della strada dei
Marmi?
Forse no, per i due progetti sono abbinati: certo,
la strada dei
Marmi cancella il traffico pesante,
ma con la razionalizzazione e la valorizzazione delle cave cambia tutto, cambia ci
per cui Carrara conosciuta
nel mondo. Cambier il rapporto con il centro storico, anche la cultura. L c il futuro
della citt: le cave che ti hanno dato il passato, devono darti il futuro. Ho lavorato per
questo in tutti questi anni. A
uno scenario unico nel pianeta, servono soluzioni uniche
al mondo.
Qual il suo ricordo pi
bello?
Ne ho pi di uno: il primo, di essere riuscito a recuperare lospedale, che era destinato a usi diversi di tipo
residenziale; lho recuperato
subito in campagna elettorale. Il secondo che per la parte di mia competenza mi sono adoperato affinch la Cassa di Risparmio non andasse
a finire nelle mani di Giampiero Fiorani. Non solo: ho
recuperato, attraverso nomine oculate, la Fondazione
Cassa di Risparmio di Carrara a compiti pi istituzionali
e pi utili per il territorio
perch bene che continui
ad aiutare le piccole realt,
ma era anche bene che iniziasse a volare alto, come

Il riassetto dei bacini


marmiferi sar una
rivoluzione positiva

Sono un anomalo
della politica, nel 2001
rinunciati a un seggio
sicuro. Primarie? C
un favorito ma possono
esserci sorprese

Il centrosinistra
in passato stato bravo
nellamministrazione
corrente, ma mancato
nel dare le risposte
ai grandi problemi
con Convivere.
IL SALVATAGGIO DEI
CANTIERI.
Ma il ricordo pi bello di
come ho salvato i cantieri navali. Ci fu una riunione plenaria alla presidenza del consiglio dei ministri, preceduta da
un incontro riservato, con
Gianni Letta, e l mi scontrai
con Caputi, lamministratore
delegato di Sviluppo Italia,
che chiedeva la chiusura di
Nca; io sostenni strenuamente la necessit del salvataggio.
Fu un confronto drammatico:
spiegai a Letta, sono anni
che da Caputi sento ripetere
che ci sono problemi economici, ma su ad aspettarci ci sono
sindacati e istituzioni in rappresentanza di mille lavoratori; la politica cosa fa, si arrende? Mentre andavamo su,
non sapevo ancora che avevo
vinto io. In quelloccasione al
mio fianco cera anche il sindaco Neri.

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