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APPARATO DIGERENTE

L'apparato digerente
l'insieme di organi e di
strutture che permettono
l'assunzione degli alimenti, la
loro digestione,
lassorbimento nella
circolazione sanguigna, e
leliminazione dei materiali
residui.
da: Artico M, Anatomia Umana-Principi,
Edi-Ermes, Milano

APPARATO
DIGERENTE
E costituito da una serie di
organi cavi che continuano
fra loro, formando il canale
alimentare che attraversa la
testa, il collo, il torace e
l'addome, e si porta nella
pelvi e nel perineo, dove si
apre all'esterno (ca. 8 m).
Al canale alimentare sono
annesse delle ghiandole (ad
es. le ghiandole salivari
maggiori annesse alla bocca,
e il fegato e il pancreas,
annessi al duodeno).

Ghiandole salivari maggiori

Cavit orale

Faringe

Esofago
Fegato

Stomaco
Pancreas

Intestino
crasso

Intestino
tenue

Intestino
retto
http://it.wikipedia.org/wiki/Apparato_digerente

STRUTTURA del CANALE DIGERENTE


Esofago Stomaco
dotto escretore di una
ghiandola extramurale

Intestino Intestino
tenue
crasso
strato muscolare
longitudinale
Muscolare
strato muscolare
circolare
ghiandola nella Sottomucosa
sottomucosa

muscularis mucosae
lamina propria
Mucosa
epitelio
villo
lume

TONACHE
Mucosa
Sottomucosa

ghiandole
nella mucosa

mesentere

Muscolare
Sierosa

APPARATO DIGERENTE ESOFAGO

trachea

Viscere cavo che forma la terza


porzione del canale digerente, tra
faringe e stomaco.
Lungo ca. 25 cm, attraversa il collo, il
mediastino, il diaframma e, per un
breve tratto laddome.

Esofago
arco
dell'aorta

Funzioni: un segmento di transito


che permette il passaggio rapido del
bolo alimentare, dopo la deglutizione,
verso lo stomaco. Il cibo non subisce
modificazioni di rilievo.

bronco sin

Rapporti
Parte cervicale: trachea, colonna
vertebrale, lobi tiroidei.
Parte mediastinica: trachea, bronco

orifizio
esofageo
del
diaframma
a

da: Artico M, Anatomia Umana-Principi, Edi-Ermes, Milano

princ. sin., cuore, colonna


vertebrale
Parte diaframmatica: orifizio
diaframmatico
Parte addominale: fegato

APPARATO DIGERENTE ESOFAGO

Epitelio
Pavimentoso
stratificato
Lamina
propria

TONACA
MUCOSA

Muscularis
.
mucosae

Ghiandola
mucosa nella
sottomucosa

Sezione trasversale dellesofago

TONACA
SOTTOMUCOSA
TONACA MUSCOLARE
TONACA SIEROSA

APPARATO DIGERENTE ESOFAGO

Esofago
orifizio esofageo
del diaframma

Sezione frontale
dell'esofago e dello stomaco
all'altezza della giunzione
gastroesofagea.

A livello del passaggio


attraverso il diaframma, la
muscolatura del diaframma
e quella dellesofago vanno
a costituire lo SFINTERE
ESOFAGEO INFERIORE,
che impedisce il reflusso
del
succo
gastrico,
corrosivo,
nel
lume
esofageo.

da: Artico M, Anatomia Umana-Principi, Edi-Ermes, Milano

2, legamento frenoesofageo; 4, diaframma; 5, stomaco; 6,


peritoneo; 7, transizione della mucosa esofagea con quella
gastrica (giunzione gastroesofagea).

APPARATO DIGERENTE STOMACO


stomaco

Lo stomaco una dilatazione a


forma di sacco (appiattito in
senso antero-posteriore quando
vuoto) del canale digerente,
posta tra esofago e intestino
tenue.

www.bupa.co.uk/.../html/organ/stomach.html

Funzioni: riceve gli alimenti


deglutiti (boli) per esporli
allazione digestiva del SUCCO
GASTRICO,
prodotto
dalle
ghiandole
gastriche
e
fortemente
acido
per
la
presenza dellacido cloridrico;
nel succo gastrico sono presenti
anche enzimi litici come la
pepsina, per la digestione delle
proteine.

APPARATO DIGERENTE STOMACO


Rapporti dello stomaco

Faccia

anteriore:

gabbia

toracica e fegato.
Faccia posteriore: pancreas,
rene e surrene sinistro,
colon trasverso.

piccola
curvatura

grande
curvatura

da: Artico M, Anatomia Umana-Principi, Edi-Ermes, Milano

Lo stomaco presenta un
margine destro concavo e
pi breve, chiamato piccola
curvatura, e un margine
sinistro,
convesso,
pi
lungo, la grande curvatura.

1, Base del polmone; 2, esofago;3, pancreas (coda); 4, stomaco; 5,


flessura duodenodigiunale; 6, colon trasverso; 7, rene sinistro; 8,
colon ascendente; 9, rene destro; 10, duodeno; 11, fegato.

APPARATO DIGERENTE STOMACO

Parti principali e configurazione interna dello stomaco


FONDO

esofago

CARDIAS
CORPO
duodeno

SFINTERE
PILORICO

PILORO:
PILORO restringimento, con un
anello muscolare sfinterico, che lo
delimita dal duodeno.
Oltre al cardias, si distinguono 3
porzioni principali:

FONDO:
FONDO porzione pi alta, a
pliche
forma di cupola, in contatto con la
gastriche
concavit diaframmatica.

CANALE
PILORICO
ANTRO
PILORICO
da: Artico M, Anatomia Umana-Principi, Edi-Ermes, Milano

CARDIAS:
CARDIAS restringimento che lo
delimita, in alto, dallesofago.

A, Incisura cardiale; B, piega angolare.

CORPO:
porzione
CORPO
solcata da pliche.

pi

ampia,

PARTE
PILORICA (antro e
canale pilorico):
pilorico) parte pi bassa,
che durante i pasti si riempie per
prima. La mucosa non produce
acido, ma molto muco.

APPARATO DIGERENTE STOMACO


Lo stomaco ricoperto dal
peritoneo per quasi tutta la
sua estensione.

Piccolo Omento

legamento
epatoduodenale

Le lamine peritoneali che


rivestono le parti anteriore
e posteriore dello stomaco si
uniscono a livello delle
curvature dove formano i
legamento
epatogastrico legamenti che collegano lo
stomaco agli organo vicini:

-legamento epatogastrico
legamento
gastrocolico

(con
il
legamento
epatoduodenale costituisce il
PICCOLO OMENTO);

-legamento gastrocolico
Grande Omento (costituisce
la
prima
da: Artico M, Anatomia Umana-Principi, Edi-Ermes, Milano
porzione del GRANDE
1, Lobo epatico sinistro; 2, stomaco; 3, milza; 5,
legamento frenocolico sinistro; 7, colon ascendente;
OMENTO).
8, piloro; 9, cistifellea; 11, legamento rotondo; 12,
lobo epatico destro.

APPARATO DIGERENTE STOMACO


ORGANIZZAZIONE ULTRASTRUTTURALE DELLA PARETE DELLO STOMACO
Fossette gastriche
(sbocco delle ghiandole
gastriche)

Epitelio Cilindrico
Semplice (cellule a

TONACA
MUCOSA

secrezione mucosa
con microvilli)

Lamina propria
Muscularis mucosae

TONACA
SOTTOMUCOSA
TONACA
MUSCOLARE
TONACA
SIEROSA

APPARATO DIGERENTE STOMACO

Ghiandole (e cellule funzionali) dello stomaco

La lamina propria della tonaca mucosa gastrica


fittamente stipata di ghiandole, diverse nelle varie parti
dello stomaco:
Cardias:
Cardias ghiandole a secrezione mucosa (muco e HCO3-)
Fondo e corpo:
corpo ghiandole gastriche propriamente dette
con cellule a secrezione mucosa (sbocco);
cellule principali (o adelomorfe), che
producono granuli con pepsinogeno;
cellule parietali (o delomorfe o ossintiche),
che producono HCl e fattore intrinseco;
cellule endocrine (o enterocromaffini), che
secernono peptidi e serotonina.
Antro e piloro:
piloro ghiandole a secrezione mucosa con rare
cell. parietali e molte cellule G, che secernono
gastrina, ormone che stimola la secrezione di HCl da
parte delle cell. parietali del fondo e del corpo.

APPARATO DIGERENTE STOMACO

Ghiandole gastriche propriamente dette


Cellule a
secrezione
mucosa
Cellule parietali

(HCl e FI)

Cellule principali

(pepsinogeno)

Cellule endocrine

(peptidi e serotonina)

APPARATO DIGERENTE STOMACO


Organizzazione della tonaca muscolare dello stomaco
1
2
3
solco
pilorico

da: Artico M, Anatomia Umana-Principi, Edi-Ermes, Milano

E composta da tre strati di fibre


muscolari lisce:
- uno strato interno (3), in cui le
fibre sono disposte obliquamente;
- uno strato intermedio (2), con
fibre ad andamento circolare,
- uno strato esterno (1), con fibre
longitudinali.
Questa disposizione delle fibre
muscolari permette allo stomaco
di contrarsi con forza riducendo il
calibro del lume e
facendo avanzare il contenuto in
direzione del duodeno.

A livello pilorico la tonaca muscolare


costituisce lo SFINTERE PILORICO,
che periodicamente si apre per far
defluire il chimo nellintestino tenue.

APPARATO DIGERENTE STOMACO


Riassumendo.
-il succo gastrico con HCl e pepsina garantisce lazione
digestiva del bolo alimentare;
-lepitelio di rivestimento assicura la difesa della
superficie gastrica mediante uno strato di muco e la
produzione di bicarbonato;
-la secrezione del fattore intrinseco permette
lassorbimento della vitamina B12;
-i peptidi prodotti dalle cellule endocrine regolano la
secrezione e la motilit dello stomaco;
-la muscolatura garantisce il rimescolamento degli
alimenti che, durante la permanenza nello stomaco (da 1
a 3 ore in media), si trasformano in chimo, che viene
immesso nel duodeno attraverso il piloro.

APPARATO DIGERENTE INTESTINO TENUE


Tratto pi lungo e tortuoso del
canale alimentare (ca. 7 m), tra
stomaco e intestino crasso

Esofago
Fegato

Stomaco

Intestino
crasso

Intestino
retto

Si divide in due porzioni:

Intestino
tenue

-DUODENO
-INTESTINO TENUE
MESENTERIALE (DIGIUNO E
ILEO)

Funzioni: riceve il chimo dallo


stomaco e lo espone allazione della
BILE, del SUCCO PANCREATICO, e
del
SUCCO
ENTERICO,
che
completano
la
digestione
dei
materiali
nutritizi.
Assorbe
i
prodotti della digestione (superficie
assorbente di ca. 100 m2).

APPARATO DIGERENTE - duodeno


bulbo
duodenale

piloro

stomaco

Viscere cavo
conformato a
flessura
duodeno-digiunale lettera C, lungo ca.
30 cm.
parte

ascendente

parte
discendente

pieghe del
duodeno

Modificato da: www.araucaria2000.cl/digestivo/

parte
orizzontale

Il peritoneo copre
solo la faccia
anteriore del
duodeno, che quindi
un organo
retroperitoneale.

APPARATO DIGERENTE - duodeno


Sezione del duodeno e del pancreas e decorso dei dotti pancreatici
papilla
duodenale
minore

dotto
dotto
pancreat.
accessorio pancreatico
maggiore
corpo del
pancreas

coda del
pancreas

duodeno
coledoco
papilla duodenale
maggiore

arteria e vena
mesenteriche
superiori

testa del
pancreas

da: Artico M, Anatomia Umana-Principi, Edi-Ermes, Milano

APPARATO DIGERENTE - duodeno


ORGANIZZAZIONE ULTRASTRUTTURALE DEL DUODENO

La struttura di base quella del canale digerente, con 4 tonache.


villi
TONACA
MUCOSA

La TONACA MUCOSA tipica per la


presenza dei VILLI che si estendono
per tutto lintestino tenue. I villi del
duodeno sono pi grandi e piatti.

La TONACA SOTTOMUCOSA
diversa da quella dellintestino tenue
mesenteriale per la presenza delle
ghiandola di GHIANDOLE DI BRUNNER, che
Brunner secernono una sostanza alcalina,
bloccando lacidit gastrica.
TONACA

SOTTOMUCOSA

TONACA
MUSCOLARE
TONACA
SIEROSA

La TONACA MUSCOLARE presenta i


due strati, circolare e longitudinale.
La TONACA SIEROSA costituita
dal peritoneo, che riveste solo la
parte anteriore del duodeno.

APPARATO DIGERENTE - intestino tenue mesenteriale


Seconda porzione dellintestino
tenue, che si estende dalla fine
del duodeno fino alla valvola
ileo-cecale.
E distinta nel DIGIUNO e
nellILEO, ma non c un
confine anatomico netto tra
queste due parti.

da: Artico M, Anatomia Umana-Principi, Edi-Ermes, Milano

1, Colon trasverso; 2, mesocolon trasverso; 3,


flessura duodenodigiunale; 4, digiuno; 5, colon
ileopelvico; 6, vescica urinaria; 7, ileo; 8, colon
ascendente; 9, depositi di grasso nel grande
omento.

Rapporti
Entra in rapporto con quasi tutti i
visceri del cavo addominale:
superiormente con fegato, stomaco
e milza;
inferiormente con vescica e utero;
circondato dal colon;
Posteriormente poggia sul peritoneo
che riveste i visceri
retroperitoneali.

APPARATO DIGERENTE- MESENTERE


Lintestino
tenue
mesenteriale

completamente avvolto
dal peritoneo che lo
tiene
collegato
alla
parete
addominale
posteriore mediante un
meso a ventaglio, il
MESENTERE. Questo
consente alle anse una
notevole mobilit.

mesentere
da: Sbarbati A, Anatomia Umana Normale, Sorbona, Napoli

APPARATO DIGERENTE:ORGANIZZAZIONE DEI VILLI


piega circolare

(o valvola di Kerkring)

villi

Cellula
caliciforme
mucipara

Enterocita
(cellula
assorbente)

A
B

La parete intestinale. (A)Sollevamenti caratteristici della parete intestinale.


(B) Organizzazione dei villi e delle cripte intestinali.(C) Schema della
struttura di un villo: sono ben evidenti i vasi sanguigni e chiliferi (linfatici).

APPARATO DIGERENTE:ORGANIZZAZIONE
DELLE CRIPTE dellINTESTINO TENUE

(enterocita)

(producono lisozima)

APPARATO DIGERENTE: INTESTINO CRASSO


Mesocolon
trasverso

COLON trasverso

COLON
ascendente

E lultima porzione
del canale digerente.
Fa seguito, a livello
della valvola
ileocecale,
allintestino tenue, e
termina aprendosi
allesterno.

COLON
discendente

valvola
ileocecale

E suddiviso in tre
parti:
-INTESTINO CIECO
(con lappendice)

SIGMA
-COLON

appendice

CIECO

RETTO

da: Sbarbati A, Anatomia Umana Normale, Sorbona, Napoli

-INTESTINO RETTO

APPARATO DIGERENTE-INTESTINO

Rapporti e disposizione delle anse intestinali


Duodeno
25-30 cm

Colon ascendente

Cieco
Appendice
ileo

Colon trasverso

Digiuno

APPARATO DIGERENTE: INTESTINO CRASSO


FUNZIONI
Riceve il chilo proveniente dallileo a livello della valvola ileo-cecale, che
ne impedisce il reflusso. Nel lungo transito allinterno del crasso, gli
enterociti provvedono allASSORBIMENTO DI MOLECOLE ANCORA
ASSORBIBILI.
Sono presenti, come saprofiti, POPOLAZIONI BATTERICHE che
producono vitamine utili e provvedono a scindere materiali altrimenti
indigeribili.
Nel crasso avviene anche il progressivo
DELLACQUA con la formazione di feci consistenti.

ASSORBIMENTO

APPARATO DIGERENTE:ORGANIZZAZIONE
DELLE CRIPTE dellINTESTINO CRASSO

Sintesi degli eventi chimici della digestione


Cavit orale
Esofago
Stomaco

Intestino tenue

Mucosa intestinale

Circolazione

PATOLOGIE DELL
APPARATO
DELLAPPARATO
DIGERENTE: ESOFAGO,
STOMACO, INTESTINO

Patologie dellesofago
Esofagite da reflusso :

Patogenesi
Una disfunzione dello sfintere
(indebolimento e perdita di tono),
associata a una combinazione di
abitudini alimentari, uso di farmaci,
e alterazioni nervose, determina il
reflusso gastrico, che danneggia la
mucosa esofagea.

Possibile evoluzione in:


a)ulcera peptica cronica con fibrosi e stenosi cicatriziale
(difficolt di deglutizione);
b)metaplasia

cilindrica

alladenocarcinoma.

sua

volta

predisponente

Patologie dello stomaco


Ulcera peptica
Lesione erosiva (> 0.5 cm)
localizzata a livello esofageo,
gastrico, o duodenale.
Uno squilibrio fra fattori di
protezione e fattori
aggressivi determina danno
cellulare e un processo
infiammatorio cronico.
Sintomi: dolore epigastrico,
acidit, nausea e vomito.
La localizzazione (gastrica o duodenale) correlabile ad una diminuzione
dei fattori protettivi (G) o allaumento dei fattori aggressivi (D). La
profondit della lesione pu interessare i diversi strati della parete, fino
alla perforazione; a livello della lesione, si riscontrano aree di necrosi e
reazione infiammatoria sia acuta che cronica.

Patogenesi dellulcera peptica, e rappresentazione di unulcera peptica non


perforata: necrosi (N), infiammazione (I), tessuto di granulazione (G), e
fibrosi cicatriziale (S).

Eziopatogenesi dellulcera peptica


Oltre alla preponderanza di fattori aggressivi (ulcera
duodenale)
protettivi
duodenale e alla diminuita efficienza di fattori
(ulcera gastrica),
gastrica un agente eziologico coinvolto
lHelicobacter pylori : trasmesso per via orale oro-fecale,
si localizza negli spazi fra apici cellulari e strato di muco,
aderendo alle cellule senza invadere la mucosa. Produce
proteine che possono ledere o facilitare la lesione della
mucosa:
1-Ureasi: trasformazione di urea in ammoniaca; questa in
ambiente acquoso forma NH3, che neutralizza lacidit e
crea una nicchia favorevole alla proliferazione batterica.
2-Proteine chemiotattiche per PMN e M
3-PAF (azione pro-infiammatoria!)
4-Proteasi e fosfolipasi che degradano il muco.

Complicazioni dellulcera peptica


Emorragia (ematemesi e
melena)
Complicazione pi
comune, dovuta
allerosione di un vaso
sanguigno.
Perforazione
Pi frequentemente
osservata nellulcera
duodenale, causa di
peritonite.

Gastriti
Infiammazioni della mucosa gastrica: G. acuta (infiltrazione
di PMN), e G. cronica (infiltrazione di L, PC, M).
Gastrite acuta : processo infiammatorio acuto della mucosa,
spesso di natura transitoria. Pu causare sanguinamento
(occulto, melena, ematemesi).
Possibile cause: Shock, ustioni, sepsi, alcool, fumo, infezioni
ecc.
Possibili patogenesi : ischemia, danno diretto sulla mucosa,
ipercloridria.
Prognosi : nella maggior parte dei casi, risoluzione con
riepitelizzazione della mucosa.

Gastriti
Gastrite cronica
Presenza di alterazioni infiammatorie croniche della mucosa
che conducono ad atrofia della mucosa e a metaplasia, di solito
in assenza di erosioni. Infiltrazione di linfociti, plasmacellule.
Asintomatica o con sintomatologia modesta, presente in ca. il
50% della popolazione > 50 anni.
Tipo A: forma meno comune, con componente autoimmunitaria
e predisposizione familiare; localizzata a livello del corpo e
del fondo. Pu esserci ipo-acloridria, A. perniciosa (distruzione
delle cellule parietali e mancanza di FI), aumentata incidenza
del ca. stomaco.
Tipo B : forma pi comune a localizzazione antrale, associata a
ipocloridria, e causata da H. pylori con meccanismo simile a
quello dellulcera peptica. Aumentata incidenza del ca. stomaco

PATOLOGIE DELLINTESTINO
- (gastro)enteriti acute
- Malattie infiammatorie croniche
- Sindromi da malassorbimento
- Sindromi ostruttive, patologie vascolari, tumori
Segni e sintomi
Diarrea:
Diarrea
Osmotica (presenza di soluti osmoticamente attivi,
presente dopo ingestione di cibo)
Secretiva (batteri produttori di tossine non citotossiche
E.coli, Vibrione-, che aumentano la secrezione di Cl e
H20, presente anche a digiuno)
Infiammatoria (necrosi della mucosa, e essudato
infiammatorio)

PATOLOGIE DELLINTESTINO: ENTERITI INFETTIVE


Patologie a intensit variabile (disturbo
decorso
gravissimo), principalmente caratterizzate da diarrea,
e/o dissenteria (feci muco-sanguinolente e purulente),
vomito, febbre, e altri sintomi generali (cefalea,
malessere)
Responsabili di ca. il 50% dei decessi di bambini <5 anni
nei paesi poveri
La gravit del quadro dipende dallentit della perdita
di fluidi e elettroliti

PATOLOGIE DELLINTESTINO:
GASTRO-ENTERITI INFETTIVE
GA acute virali (principalmente rotavirus), via oro fecale,
25-65% delle diarree gravi dei neonati e dei bambini.
GA batteriche (patogenesi)
1) Ingestione di tossine preformate : enterotossina (S.
aureus), neurotossine (C. botulinum).
2) Infezione da parte di batteri tossigeni:
tossigeni produzione
locale di enterotossine (polipeptidi che alterano la
trasduzione del segnale e attivano la secrezione di
elettroliti) (E. Coli, V. Cholerae).
3) Infezione da parte di batteri invasivi : proliferazione e
danno citotossico della mucosa (Salmonella, Shigella).

PATOLOGIE DELLINTESTINO:
SINDROMI DA MALASSORBIMENTO
Insufficiente assorbimento di grassi, minerali, vitamine,
zuccheri, proteine, ed acqua, con escrezione di grassi
nelle feci (steatorrea).
Patogenesi
1) Incompleta digestione intraluminale (difetto di enzimi
pancreatici, di sali biliari).
2) Anomalie digestive terminali e/o di assorbimento
(difetti genetici enzimatici, patologie infiammatorieinfettive, diminuzione della superficie assorbente,
patologie cardiovascolari, disordini endocrini, farmaci)
Segni e sintomi del malassorbimento: perdita di peso,
rallentamento della crescita, diarrea, steatorrea; tensione,
meteorismo, e crampi addominali.
Segni e sintomi extraddominali: anemie, ecchimosi,
emorragie, neuropatie.

PATOLOGIE DELLINTESTINO: PATOLOGIE


INFIAMMATORIE CRONICHE DELLINTESTINO
Morbo di Crohn (MC, enterite regionale) Colite Ulcerosa (CU):
infiammazioni croniche recidivanti a eziologia ignota.

Morbo di Crohn : infiammazione cronica granulomatosa che interessa


tutti gli strati della parete intestinale, mesentere e linfonodi, pi
frequentemente nel tenue terminale e nel colon (ileo/cieco, 40%; ileo,
30%; solo colon, 25%). Le lesioni sono a salto, cio intervallate da
zone normali; sono presenti ulcerazioni, granulomi, ispessimenti.
Sintomi
Dolore addominale, diarrea, perdita di peso, pi caratteristiche
dipendenti dal livello e dallentit della compromissione.
Eziologia: autoimmunitaria?

PATOLOGIE DELLINTESTINO: PATOLOGIE


INFIAMMATORIE CRONICHE DELLINTESTINO
Colite Ulcerosa: nel 95% dei casi
interessa

il

retto,

ma

si

pu

estendere in modo retrogrado in


tutto il colon. Linfiammazione
distribuita in modo continuo, e
riguarda solo la mucosa che si
presenta friabile ed iperemica, con
zone di ulcerazione ed emorragia, e
aree

isolate

in

rigenerazione

(pseudopolipi). Nelle fasi attive di


malattia,

infiltrazione

possibile

formazione

nelle cripte.

di
di

PMN,
ascessi

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