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ANNO VI NUMERO 12
Se Nato e Ue litigano,
la colpa non soltanto
delluranio impoverito
Scudo americano, truppe nei Balcani
e piani militari comuni: intese difficili
Il nuovo comandante dellEsercito
quotidiano
TEL 02/771295.1 - SPED. ABB. POST. - 45% - ART. 2 COMMA 20/b LEGGE 662/96 - FIL. MILANO
La Giornata
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In Italia
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Nel mondo
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Confindustria accusa Salvi e la Cgil. Stefano Parisi, direttore generale di via dellAstronomia: Ci hanno impedito di avere una
flessibilit e un regime fiscale che aiutassero le imprese a trasferirsi al Sud. La Confindustria veneta: Le imprese della regione hanno bisogno di oltre 100 mila addetti.
Il centro studi di Confindustria conferma
il rallentamento delleconomia italiana annunciato ieri dallOcse: Nel 2001, il Pil italiano crescer solo del 2,5 per cento.
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Giustizia, lEuropa ci controlla. Ieri, allapertura dellanno giudiziario 2001, il pg della Cassazione, Francesco Favara, ha detto
che il nostro sistema giudiziario sotto osservazione per la lunghezza dei processi.
Nel 2000, ha aggiunto, sono diminuiti i delitti ma sono aumentati i minori coinvolti in
episodi di criminalit. Resta altissimo il numero dei delitti impuniti. Favara si poi
detto daccordo sulluso del braccialetto.
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Ruspe pronte contro labusivismo. Il ministro dellAmbiente, Willer Bordon, presenter al Consiglio dei ministri un disegno
di legge che prevede uno stanziamento di
150 miliardi in 15 anni (dieci allanno) per la
tutela dellambiente. Nel mirino, 11 scempi
edilizi che saranno abbattuti.
Governo diviso sulla variante di valico (il
breve tratto appenninico tra Bologna e Firenze). Nerio Nesi, ministro dei Lavori pubblici: I Verdi chiedono unaltra valutazione
dellimpatto ambientale, ma per farla servono tre anni. Comunque, per nuove strade
spenderemo 67.600 miliardi in sei anni.
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Uranio, la Russia vuole una conferenza internazionale con esperti dellOnu. Igor Sergheiev, ministro della Difesa, chieder a Putin di organizzarla a Mosca. Anche lesercito jugoslavo attacca la Nato: Avete contaminato tutto. LOms: E improbabile che
luranio impoverito provochi il cancro.
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Amato Presidente
Tg5 delle ore 13 di venerd 12
gennaio. La cronaca. Dettagliata, prolungata, problema
sentito, popolare. Conviene
far riparare le scarpe? I tacchi senzaltro, secondo lesperto. Ma le suole? Anche, durano da 1 a 4 mesi, dipende da come si cammina. Esclusivamente se si cuciono, per, incollarle un bidone. E per riparare la suola
dallacqua? Si sottopone al cuoio la gomma.
Che serve? No. Scusi, signor calzolaio, c piede e piede. Certo, dottor Bonsignore. E qualche piede suda, talora molto. Nel caso, rifoderare. Completamente. Ehil! Suoletta sotto
e fodera interna, ma in pelle. Perch, se non
in pelle? Risuda. E se si fodera con qualcosaltro? Risuda. Coster molto? Dipende, suole e tacchi un prezzo; suole, tacchi, pi suoletta, pi fodera, un altro prezzo. Quale prezzo? Suole e tacchi 40 mila, tutti cuciti. E a incollarli? Lho detto, si scollano. Laddove un
buon paio di scarpe nuove, in pelle, che impediscano il sudore e che durino un bel po?
Mai sotto le 350 mila. E sotto niente? No, sotto le 350 mila sono un bidone. Anche se non
tutti possono spendere questa cifra. Aspettino i saldi. Fine della cronaca. Che stavolta
sembrava buona e invece, naturaliter, come
dice Enrico, si era di nuovo rivelata crudele.
Soprattutto per DAlema.
NOVE COLONNE
ma anche agli italiani che hanno votato col telecomando e hanno dato una sberla simile
agli imbonitori e ai demagoghi, e al personaggio di Remo Girone (lattore no: salviamolo) che quanto di pi stantio e banale si possa proporre nella fiction televisiva.
Onore agli italiani che hanno fatto immalinconire Pier Luigi Celli. Il direttore della
Rai (proprio di lei, la radiotelevisione italiana), come si dice a Roma, nun ce vole sta, e
invece di incassare la sconfitta con nobilt
danimo se le prende con gli italiani di cui sopra: Il successo di Taricone dovrebbe farci
riflettere sulla pessimistica situazione del
paese. Si potrebbe essere ottimisti solo se
avesse vinto la milleseicentoquattordicesima
versione della Piovra, secondo lui. Invece no:
se una cosa brutta, brutta: punto e basta.
E hanno ragione i telespettatori che si sono
voltati dallaltra parte. Hanno ragione loro,
anche quando fanno arrabbiare il presidente della commissione Antimafia Giuseppe
Lumia che fa lapocalittico: La Piovra non fa
pi notizia e ha perso forza. Ma da quando
in qua il presidente della commissione Antimafia deve fare il tifo per la Rai? I telespettatori hanno la loro libert di telecomando e
anche se il sostituto pubblico ministero di Palermo Nico Gozzo dice, sul Messaggero, che
non capisce le critiche e che la Piovra comunque un modo di divulgare la lotta alla
mafia, loro la usano e si scelgono come vogliono il canale da seguire.
Ed ecco Carlo Freccero, pensionato della
trasgressione e funzionario del politicamente corretto: Non la serie che sbiadita, la
gente che cambiata. E lo show con Taricone, che rappresenta la societ, ne la prova.
Prendi e porta a casa, come dicevano i situazionisti sulla scia di Guy Debord. Viva invece
Damiano Damiani, primo regista della serie,
che prende a prestito un altro motto situazionista: sono cazzi vostri, non miei. Dice infatti
Damiani sul Messaggero: Poco pi di cinque
milioni di spettatori? La mia ne ottenne diciotto. Cari Freccero e Celli, ben tredici in
meno. Ci dovete stare.
Ma mentre la Rai piange per la disfatta della Piovra, i telespettatori della Rai ridono ripensando allo show di Anna Falchi da Daniele Luttazzi: mutandina rossa la trionfer.
Mario Landolfi, presidente di Alleanza nazionale della commissione parlamentare di
vigilanza sulla Rai, invece, cos nostalgico
di Mariomania che fa di tutto per meritarsi una rubrica tutta per s. E se la meriterebbe, visto che ha criticato la svestizione della
Falchi in seconda serata scagliandosi contro
la tv pubblica che si comporta da mucca pazza. A noi questa mucca pazza piace assai, come ci piace Luttazzi, come ci piace Gianni Baget Bozzo ospite di Luttazzi.
Perch regalare le mutandine rosse a una
sinistra cos depressa che, come ha fatto Michele Serra, lamenta addirittura lo scippo
della comicit Monty Python da parte dello
straordinario duo Bossi-Albertini? Gi il Manifesto, in sempre pi grave e irrimediabile,
crisi dastinenza, ha proposto Luttazzi come
candidato premier della sinistra (o almeno
sindaco di Milano o di Torino o di Napoli o di
Palermo), non si capisce perch Mario Landolfi gli debba andare dietro. Ho regalato un
paio di slip, e allora? si chiesta comprensibilmente contrariata Anna Falchi dopo le
polemiche scatenate dal suo sontuoso striptease. E allora niente: Taricone pi gli slip
rossi di Anna Falchi, insieme alla disfatta
della Piovra e alla candidatura di Daniele
Luttazzi alla leadership del centrosinistra,
sono un buon modo per cominciare lanno.
Continuiamo a farci del male (tanto a Landolfi la rubrica non gliela rid nessuno).
Le citt
La capitale francese avr un
nuovo aeroporto, quella polacca
e quella indiana nuovi volti
PARIGI - Il De Gaulle e Orly sono saturi. Ma il
terzo scalo sar pronto soltanto fra 15 anni
Il Charles De Gaulle di Roissy sta raggiungendo il tetto massimo di passeggeri previsto,
55 milioni: nel 99 sono stati 48. Orly saturo.
La decisione di realizzare un terzo grande
scalo ormai presa. Il disastro del Concorde
ha infatti reso ancor pi pressante la necessit di una soluzione e portato a scartare localizzazioni sulla stessa direttrice di Roissy:
il cielo a nord di Parigi gi saturo di aerei,
civili o della Nato. Una possibilit era il potenziamento del Saint Exupry di Lione. Ma
Lione distante: verrebbe favorita Bruxelles
e lAir France perderebbe quote di mercato
a favore di altre compagnie, Sabena in testa.
La soluzione deve stare in un raggio di 100
km dalla capitale, ma i vincoli sono tanti: connessione autostradale, facile allacciamento
alla rete dei Tgv, assenza di insediamenti residenziali per una vasta area, scarsi valori
paesaggistici e ambientali. A una a una le
aree sotto esame sono cadute, anche per veti
o perch servivano ridisegni troppo radicali
delle reti infrastrutturali. Ma adesso una localizzazione sta prendendo corpo, a met
strada tra Parigi e Reims, in posizione ideale
nel contesto europeo. La scelta sembra matura. Poi partiranno la ricerca del consenso,
la definizione degli accordi con le amministrazioni locali, le verifiche dimpatto, i progetti, le discussioni sul nome del nuovo scalo
e tra 15 anni laeroporto sar inaugurato.
BOMBAY - Rasi al suolo gli slum, le baracche dei poveri. Ma nessuno resta senza tetto
Nel quadro della riorganizzazione delle linee ferroviarie indiane, la World Bank, che
ha concesso prestiti rilevanti allintervento di
adeguamento del sistema urbano di Bombay,
ha promosso anche un progetto di trasformazione delle aree ferroviarie. In tutta lIndia e
in particolare a Bombay, lungo le banchine e
nelle aree adiacenti, sono cresciuti i tipici
slum del terzo Mondo, costruzioni di legno,
fango e paglia abitate da miserabili. Per eseguire le nuove opere infrastrutturali, gli slum
sono stati evacuati e gli abitanti trasferiti in
edifici pluripiano costruiti da privati che, in
cambio, possono edificare immobili commerciali in altre zone. Nellarea suburbana di
Bombay, compresa tra Govindi e Mankhurd,
il trasferimento nei nuovi alloggi ha riguardato 100 mila abitanti degli slum. Loperazione non stata indolore, n facile. LIndian
Railways ha inviato i bulldozer per demolire
gli slum e impedire che venissero rioccupati.
Cos il progetto non ha subito rallentamenti,
e i lavori proseguono, con lobiettivo di ricollocare altre 19 mila famiglie entro il 2005.
LOS ANGELES - Gli artisti di strada temono di
perdere il primato mondiale in fatto di murales
Los Angeles la capitale mondiale dei murales. La storia dei murales di L.A. inizia negli anni 70 per opera di artisti, attivisti politici, semplici cittadini che usarono i muri per
lanciare messaggi sullingiustizia e la disuguaglianza. I gruppi si diedero una struttura
per raccogliere finanziamenti, commesse, trovare gli spazi da dipingere, organizzare il lavoro: il Social and Pubblic Art Resource Center (Sparc). I suoi murali hanno illustrato il
tributo degli ispanici allo sviluppo di L.A.,
lapporto delle culture asiatiche, la brutalit
razzista. Lopera pi famosa, The Great Wall,
mezzo miglio e per quasi 5 metri, lungo un canale scolmatore, racconta la storia della California dai primordi al 1950. E stata dipinta
tra il 76 e l83 da 200 ragazzi in base ai disegni di Judith Baca, fondatrice dello Sparc, e
di altri artisti. Per molti anni lo Sparc ha avuto forti contributi della municipalit di L.A.,
per realizzare nuovi murali, conservarli, avviare giovani allarte, creare un archivio. Mai
nessuno ha interferito nelle scelte del centro;
poi i contributi sono diminuiti e oggi sono insufficienti per pensare a nuove opere. Si taglia e si aumentano i controlli perch quella
dei murales unattivit che muove interessi: molti progetti e artisti da selezionare. Cos
tre dipartimenti del comune e varie associazioni vogliono entrare nel campo che lo Sparc
ha creato e gestito per 25 anni. Per Judith Baca il futuro di L.A., capitale dei murali, a rischio: come ci si potr esprimere liberamente sottostando a valutazioni preventive?
VARSAVIA - E il secondo cantiere dEuropa
dopo Berlino. Ma mancano ancora molti soldi
Attraverso una serie di piani di gestione
dello spazio, il comune si propone di indirizzare il processo di trasformazione edilizia
che sta facendo di Varsavia il secondo cantiere in Europa dopo Berlino. La bella citt
barocca, dipinta dal nipote del Canaletto e rimodellata negli anni Venti, nel 1944 venne rasa al suolo dai nazisti per annientarne la resistenza. Sulla tabula rasa il regime comunista ricostru la citt, lasciando vaste aree libere, su cui oggi si indirizza la trasformazione. Ma Varsavia manca ancora di infrastrutture, ha una sola linea metropolitana e nessuna circonvallazione. Adesso il sindaco e i
suoi consulenti tentano di dare regole per le
nuove costruzioni. Hanno imposto un limite
di altezza di 10 piani, con leccezione dellarea a est del Palazzo della Cultura dove sono
ammessi i grattacieli; hanno predisposto un
piano degli spazi pubblici e per i singoli progetti dettano obiettivi e criteri. Il grande limite la mancanza di finanziamenti e obiettivi ambiziosi come la nuova Opera progettata da Norman Foster, sono ardui da raggiungere. Le uniche risorse vengono dai privati
interessati ad acquisire aree per costruire.
Il Visco insabbiato
Decolla il pensatoio
di DAlema, ma Cofferati
gli rovina un po la festa
Parte Futura. Per lidea del dividendo
sociale per via fiscale viene bocciata
dai liberal e dagli studiosi legati alla Cgil
Scrive Montanelli
Nel 37 volevo iscrivermi al Pli,
mi fecero giocare a Tressette
(risposta terra-terra a Infantino)
Signor direttore - Ho visto lamorevole
strigliatina che mi ha inflitto Lorenzo Infantino sul Foglio di gioved. Meritatissima
se sinnalza il discorso sul liberalismo alle
quote sulle quali lo porta lui. Ma il mio voleva essere un discorsetto pi terra-terra e
di ordine pi caratteriologico che ideologico, suggeritomi da un episodietto di vita vissuta.
Dopo la mia fuoriuscita, nel 1937, dal partito fascista, che persecuzioni non me ne
procur, ma tante scocciature e scomodit,
giurai a me stesso di non prendere mai pi
tessere di partito. Ma dopo la Liberazione
ricaddi vittima di questa fregola, e andai alla sede del Partito Liberale, accampata in
quel momento in Via Ripetta, per iscrivermi. La trovai piantonata da tre vecchi amici: Panfilo Gentile, Manlio Lupinacci, e tuo
nonno Mario Ferrara: deliziosi compagni di
caff e di trattoria, colti e brillantissimi conversatori, ma non precisamente campioni di
attivismo. I quali, vedendomi entrare, mi accolsero al festoso grido: Oh, meno male, ecco il quarto!. Intendendo il quarto per la
partita di Tressette. Obbiettai che veramente ero venuto per iscrivermi. Ma, distribuendo le carte, tuo nonno mi spieg che
per questo non cera fretta, potevo ripassare lindomani. Credo che, dal punto di vista
organizzativo e della operativit programmatica e propagandistica, il Partito Liberale sia sempre rimasto in attesa del Quarto.
Quando se ne impadron un campione di
decisionismo e di funzionalit come Malagodi, esso ebbe una momentanea impennata, dopo la quale si dissolse in una via lattea
di frammenti, nessuno dei quali riusc pi a
trovare il Quarto. Ecco cosa volevo dire stabilendo lequazione liberale = lazzarone.
Poco dopo Ortega, che incontrai a Tangeri,
mi chiese cosa faceva il nostro Don Benedetto (Croce, si capisce). Quando gli dissi
che faceva anche il Presidente del Partito
liberale, rispose stupito: Ancora si diverte
con queste cose?. Pausa. Poi, a voce bassa,
aggiunse: E dire che con un po pi di gusto, poteva diventare il Sainte-Beuve di Napoli!. Spero che Infantino mi perdoner se
ho continuato a volare basso.
Indro Montanelli
Scenari
La biorivoluzione si far
nel 2008, nel frattempo si eviti
il conflitto tra tecnica e morale
li investitori pi frettolosi speravano
G
che la crescita delle azioni legate al settore della biologia compensassero lo sgonfiamento della bolla relativa alle tecnologie
della comunicazione e ciberdintorni. Sono
stati delusi. Lo scenario biotech ha una caratteristica peculiare. Da una parte certo
che la biorivoluzione avverr e che sar totale. Dallaltra, il quando difficile da
scenarizzare. Per questo, le avanguardie del
mercato finanziario sono nella situazione di
dover stare pronte a cogliere
lopportunit, ma senza avere
alcun dato per scommettere
sul momento in cui si potr
iniziare a scontare il successo futuro.
La lista dei problemi,
che traggo dalle richieste
al mio istituto di ricerca
quelle, permettetemi, non
vincolate dal segreto professionale da parte dei
fondi di investimento, sono le seguenti: i
nuovi prodotti biologici hanno un profilo
morale delicatissimo che li rende incerti
sul piano del consenso; anche perch ciascuno di essi sar sottoposto a certificazioni
istituzionali prima di poter andare sul mercato, influenzabili dal clima politico del momento; dove gli antagonisti (verdi e tradizionalisti di varia specie) sono gi mobilitati; e non ci sono nuove istituzioni politiche
globali e nazionali di biocibernazione qui spesso invocate, vedi www.carlopelanda.com - disegnate per incanalare la rivoluzione tecnologica entro argini che non la
facciano n straripare n inaridire, dotandola di consenso. Poi ci sono problemi intrinseci: lindustria basata sulla ricerca innovativa, tipicamente, deve mettere in conto alti costi di investimento senza sicurezza
del risultato.
I soggetti finanziari che raccolgono il capitale dai risparmiatori e che, comunque,
vogliono posizionarsi nel biosettore hanno,
correttamente sul piano deontologico, trasformato questa incertezza in lista di avvertimenti che spiega al cliente quanto linvestimento sia a rischio. Al punto - buffo - da
rendere i loro prospetti dissuasivi e non attrattivi. Ovvio che ben poco capitale ordinario tenti avventure nel settore. Infatti tale incertezza trattabile solo da soggetti pi
forti, i gruppi di venture capital, che,
avendo unalta propensione al rischio, possono meglio maneggiare oggetti metafinanziari, cio a rischio non computabile
secondo i metodi e i tempi standard.
E questi stanno pompando una buona
massa di denaro nel settore. Che permetter, oltre agli autoinvestimenti delle imprese interessate, di realizzare quello che
biopromette. Ma cosa vedono costoro? Che
in realt lo scenario pi favorevole di
quanto appaia. I problemi di consenso verranno risolti quando (5 anni) usciranno le
prime supermedicine capaci di sconfiggere
il cancro e (6-10 anni) i prodotti bioestetici
che renderanno ragazzina una novantenne.
Si tratta solo di evitare, nel frattempo, un
conflitto troppo aspro tra tecnica e morale,
lasciando il tempo alla seconda di adeguarsi alla prima. Poi sar biorivoluzione sul serio: 2008. Che i pi abili sanno gi come
scontare.
Carlo Pelanda
IL FOGLIO QUOTIDIANO
elementari di Rivotorto, un alto esponente locale dei Ds mi ha detto: Qui arrivato prima
il Gabibbo che il governo. A Franco Barberi
rompevamo le scatole o ai giornalisti dallo
sdegno facile, non a quei poveretti rimasti
senza casa e lavoro. Mignon partita, ma
Francesca partita di testa se afferma quelle cose su di me.
Ricci sembra proprio arrabbiato. Poi capisci che un po la sua natura di satirico situazionista, di rompiscatole impenitente, di
barricadero contraddittorio, di goliardico
raddrizzatorti. In verit la cosa era stata rimossa dai nostri cuori fanciulli. Ma se questa
polemichetta pu servire a tutelare il buon
nome del cinema italiano e ad aiutare il lancio del film, beh, mi presto gentilmente. E
infatti Ricci informa che il 26 gennaio correr
subito a vedere, senza pregiudizi, il film
dellArchibugi, perch gli interessa la storia
e ha gi sbollito la rabbia. Una cosa, per, la
ribadisce: Non mi interessa fare bella figure. Sono abituato a stare in prima linea, un
giorno s e uno no mi ritrovo davanti ai giudici per le querele, sono tre anni che rompo i
coglioni con la storia delluranio impoverito,
e non nemmeno vero che concedo il Gabibbo col misurino. E allora Al momento giu-
PICCOLA POSTA
di Adriano Sofri
IL RIEMPITIVO
Vite parallele
La letteratura disimpegnata
di Jacques, e Gianluigi che cre
Tex dappoggio a Occhio Cupo
Jacques Laurent-Cly
Nacque il 5 gennaio 1919 a Parigi. Nellinfanzia si annoi come mai pi nella vita.
Studi al liceo Condorcet e al liceo Carnot.Collabor alltudiant franais, rivista
di fede monarchica. Si iscrisse alla facolt
di lettere della Sorbona. Interruppe gli studi per diventare caporale dellesercito darmistizio, per presidiare la linea di demarcazione tra la Francia di Vichy alleata dei
tedeschi e la Francia di Parigi occupata dai
tedeschi. Poich tra le due France ufficiali
cera armonia, trov il tempo di dedicarsi a
un primo romanzo, intitolato Corps tranquilles. Cedette senza resistenza alla repubblica di Vichy, riusc poco prima della
liberazione a procurarsi la fama di resistente. Disse tuttavia di non essere di sinistra perch non era uno snob, disse di essere di destra perch era un uomo libero. Nei
mesi del dopoguerra dellimpegno sociale
dominato dalla pensiero di Marx, dallesempio di Sartre, scrisse un romanzo spumeggiante intitolato Caroline-Chrie, ambientato durante la rivoluzione francese. Lo
pubblic con il nom-de-plume di Ccil
Saint-Laurent. Nel 1947 fu un successo editoriale, nel 1957 sarebbe diventato un film
di successo. Con i soldi guadagnati da Ccil
Saint-Laurent con Caroline-Chrie, Jacques
Laurent pot pubblicare Corps tranquilles. Jacques Laurent era gi due scrittori,
uno mecenate dellaltro. Fu Cecil a permettere a Jacques di finanziare la rivista La
Parisienne, organo della letteratura disimpegnata, in risposta a Temps Modernes,
organo delle letteratura impegnata di JeanPaul Sartre. La vocazione al mimetismo, la
convinzione che il pubblico si aspetta da un
autore sempre lo stesso genere di libri consigliarono Jacques Laurent alias Ccil
Saint-Laurent a moltiplicare i nom-de-plume. Fu Marc de Saint-Palais, fu Roland de
Jarnse, fu Alain Nazelle, fu Gilles Bargy, fu
Laurent Labattu, fu con pi di venti nomi
autore di thriller e di avventura. Fu Jean
Parquin, critico teatrale. Fu Albric Varenne, autore di ponderosi e discutibili libri di
storia (Quand les Franais occupaient
lEurope). Mentre Cecil Laurent e i suoi
alias prosperavano in libreria, vendevano i
diritti dei romanzi al cinema, Jacques Laurent attaccava il presidente De Gaulle, colpevole di avere rinunciata allAlgeria francese, otteneva il premio Goncourt con Les
Btises, si era finalmente seduto, allAcadmie che aveva disprezzato, sulla poltrona che era stata dello storico Fernand
Braudel. Jacques Laurent, Ccil Saint-Laurent, e altri venti e pi scrittori, sono morti
venerd 29 dicembre.
Gianluigi Bonelli
Nacque il 22 dicembre 1908. Lesse i romanzi davventura, viaggi. Torn a Milano,
scrisse romanzi davventura che facevano
eco nei titoli ai romanzi davventura
di Emilio Salgari, di
Luigi Motta, di Zane
Grey. Collabor con il
Corriere dei Piccoli.
Collabor con il Giornale illustrato dei viaggi. Diresse giornali destinati a confondersi
nella memoria. Assunse la direzione di un
Vittorioso asfittico. Gli diede respiro. Acquist dalla Mondadori il settimanale LAudace. Divenne editore. Prefer lasciare alla
moglie i compiti delleditore. Torn a creare
personaggi, a immaginare storie, a stendere
sceneggiature. Immagin serie numerose,
personaggi diversi. Nel 1948 punt su Occhio
Cupo. Gli cre una serie dappoggio intitolata Tex, perch lo accompagnasse almeno un
tratto lungo una vita lunga e fortunata. I lettori trascurarono Occhio Cupo, si affezionarono a Tex, si appassionarono alla geografia
esatta delle valli e delle pianure della terra
che era stata degli indiani navajo, fecero loro le imprecazioni forbite di Tex e dei suoi
amici, si rispecchiarono nei tratti virili di
Gary Cooper che il disegnatore Aurelio Galleppini gli aveva dato, si esercitarono nellarte sottile della fisiognomica per distinguere i buoni dai cattivi, impararono che le
armi non sono una cosa buona ma ci vogliono, che talvolta lecito perdere la pazienza
se la causa giusta, se il cattivo incorreggibile. Si abituarono a portare cinturoni con
colt giocattolo, a coprirsi la bocca e il naso
con la bandana, per difendersi dalla polvere
infernale delle piste dei giardini pubblici, a
stringere il sottogola dello stetson, a caracollare, a galoppare a perdifiato su mustang immaginari. Pierluigi Bonelli disegnava per loro nuove geografie, scovava per la giustizia di
Tex nuovi cattivi. Inventava per loro nuovi
personaggi. Si rallegrava che il suo personaggio avesse superato let dellinfanzia. Si
rallegrava dei nuovi successi della casa editrice. E morto venerd 12 gennaio.
di Pietrangelo Buttafuoco
AGENZIA
SLOGAN. E bellissima la foto che ritrae
Saddam Hussein al balcone
con il fucile. Lo stringe con elegante negligenza, come fosse una pistola da signorina, e lo sbuffo dello sparo, infatti,
non disturba il cappello che resta saldo
al perimetro delle sopracciglia, piuttosto
svolazza indugiando nel contorno della
rappresentazione del potere sereno. Lideale sarebbe che a questa foto facesse
seguito uno slogan a noi caro: Meno tasse per tutti.
AGENZIA TRAVESTA. Natalia Aspesi
ha scritto: Solo perch lui provando in
bagno biancheria femminile (fa il pubblicitario non il travestito), scopre di aver
imparato finalmente a capire le donne.
Ci permettiamo una glossa: la faccenda
grave non essere travestito, ma fare il
pubblicitario.
EDITORIALI
Berlusconi stupor mundi
Scherza e mette in pubblico la sua personalit con libert licenziosa
da 15 anni che ha fatto passi avanti quasi risolutivi solo negli ultimi due, dallaltra un possibile ingresso della Russia, su
cui il presidente Vladimir Putin e il cancelliere tedesco Gerhard Schroeder hanno iniziato di recente a discutere nel
quadro anche di nuovi rapporti nel settore dellenergia. Clinton sta cercando di
concludere, prima di lasciare la presidenza, il dossier con la Cina per la parte
che riguarda gli Stati Uniti, anche su sollecitazione di unEuropa, quasi pronta
da parte sua a chiudere. Ma non sembra
verosimile che si possa siglare laccordo
per lingresso della Cina nella Wto prima
del 20 gennaio perch ci sono ancora
problemi sul grado di apertura dei cinesi allinvestimento di imprese estere, in
particolare in settori come le telecomunicazioni e la finanza. La palla passer
perci a Bush e a Zoellik: una dilazione
dellingresso nella Wto di Pechino al
2002 pu incidere, negativamente, per lo
0,5 per cento sul prodotto lordo cinese
con conseguenze rilevanti su quei paesi
asiatici le cui economie sono connesse a
quella della Cina. Il rilancio della Wto,
poi, pi in generale, indispensabile per
mantenere unalta crescita mondiale.
l governo israeliano di Ehud Barak trascina trattative senza sbocchi apparenti, mentre il candidato ufficiale del
Likud, Ariel Sharon, favorito nei sondaggi, denuncia il trattato di Oslo. Ma
sullo sfondo si muovono i due premier
precedenti, il conservatore Bibi Netanyahu e il laburista Simon Peres. Non
si tratta per del ritorno sulla scena di
personalit forti solo del loro passato.
Sono tuttora gli uomini pi popolari di
Israele e molti pensano che, se non sono
loro i candidati alle elezioni, per effetto di un sottile gioco di sponda fra i due
candidati-premier, Barak e Sharon.
Molto lontani per posizioni politiche,
Peres e Netanyahu, si ritrovano nel criticare la conduzione delle trattative da
parte di Barak. Il premier ha concesso
molto (per il Likud sicuramente troppo)
a parole, non ha ottenuto, per, altro che
un aggravamento della tensione e la trasformazione dellIntifada in lotta armata. In pratica, poi, non ha concesso, nel
corso del suo mandato, neppure un metro di terra. Mentre il falco Netanyahu
aveva ritirato lesercito dal 13 per cento
IL FOGLIO QUOTIDIANO
LIBRI
Gianfranco Lotti
LAVVENTUROSA STORIA
DELLA LINGUA ITALIANA
256 pp. Bompiani, Lire 15.000
liano. Per lo pi sotterranea. Profondamente segnata e rallentata dallegemonia
culturale del latino. E da una sindrome di
riscatto che ha turbato per secoli il sonno
degli intellettuali: la chimera di un idioma
colto, elegante e comprensibile a tutti gli
abitanti della penisola. Una lingua darte
allaltezza di un antenato illustre e ingombrante. La questione della lingua, sollecitata da trattati e interventi autorevoli, ha
finito con lassumere i tratti paranoici di
unalchimia eugenetica. La lingua, una reliquia sotto vetro. Intanto, politicamente
divisa e mantenuta in uno stadio di immaturit forzata, unembrionale comunit linguistica italiana sopravviveva. Senza
mai elaborare il luttuoso distacco dal latino. Senza quasi avere coscienza di s e del
proprio nome. Senza riconoscersi. Un
volgo disperso che nome non ha.
Attraverso la letteratura e sui documenti amministrativo-giuridici, punte af-
e i modi stessi del consumo. La stessa riorganizzazione dei servizi e degli interventi contro le dipendenze riflette una logica e una
progettualit molto diverse da quelle che
avevano caratterizzato gli anni Settanta e Ottanta, dice Riccardo Grassi. Nonostante si
siano moltiplicate le indagini e le pubblicazioni su questi temi resta molto difficile stimare con precisione il livello di penetrazione delle sostanze stupefacenti nel mondo giovanile. I dati ufficiali rappresentano probabilmente solo la punta di un iceberg che nasconde un fenomeno articolato e complesso.
Allaumento della diffusione complessiva degli stupefacenti negli ultimi anni, infatti, si
accompagnata una notevole frammentazione
e specializzazione non solo delle sostanze offerte, ma anche delle modalit di consumo,
sempre pi legate a situazioni e contesti contingenti e diversificate per area geografica e
tipologia di consumatore.
Hascish, marijuana si trovano anche intorno alla zona di Greco, nelle immediate vicinanze del centro sociale Leoncavallo.
Nel vecchio quartiere dellIsola, un tempo
era facile procurarsi sostanze stupefacenti in
mezzo alla strada, oggi molto meno, la zona si
ripulita, i vecchi spacciatori in parte sono
stati arrestati e in parte sono saliti di livello,
reclutando al loro comando extracomunitari
che vanno a vendere la droga lontano dalle
loro case. Si trova qualcosa, ma non sempre
in piazza Maciacchini (al nord di Milano), cos come lungo viale Jenner, allaltezza dei bagni pubblici, basta prestare attenzione ai capannelli di persone che si formano durante
le contrattazioni. Di fonte alla stazione Garibaldi, oltre a una bisca clandestina, c un
buon numero di persone che vende per lo
pi droghe leggere e cocaina. Anche qui sentinelle pronte a dare lallarme. Dietro al benzinaio di piazza Baiamonti, in via Montello,
c lo spaccio di cocaina, per lo pi in mano
a italiani. Intorno allarena e al parco Sempione avviene lo spaccio prevalentemente di
hascish e pastiglie, ma si trovano anche cocaina ed eroina. Qui lo spaccio attivo 24 ore
su 24, alla luce del giorno e dei lampioni che
illuminano piazza Sempione. La piazza
egualmente distribuita tra nordafricani e
zingari. In piazza Firenze, dietro alla caserma, oltre ai viados nei giardinetti ci sono anche spacciatori di marijuana e pastiglie. Al
cimitero Maggiore, tra scambi di coppie e
viados, avviene anche lo spaccio. Qui gli alfioranti di questo fenomeno magmatico,
Lotti segue il processo: oscillazioni ortografiche e morfologiche, varianti lessicali
e un afflusso continuo e sempre pi largo
di prestiti lessicali e forestierismi.
Pi la prospettiva storica si accorcia,
pi si infittiscono le testimonianze. Migliaia di voci colmano il silenzio. La stampa, laccresciuta mobilit interna, lUnit
avvicinano le fila del discorso. Nelle aule
di scuola del Regno e sui fronti delle due
guerre si incrociano e si scambiano accenti e inflessioni lontane. Il ventesimo secolo, con la pervasione di radio e tv e la ragnatela mondiale di Internet chiudono il
cerchio. Anzi, ne allargano il raggio. Litaliano si stempera progressivamente delle
coloriture regionali per adeguarsi a uno
standard nazionale, plasmato sul modello
dei media. Travalica e sbiadisce i propri
confini accogliendo milioni di parole tratte da un lessico internazionale, prevalentemente inglese e modellato sulle nuove
discipline tecnologiche ed economiche.
Congedandosi dai lettori, Lotti mutua le
conclusioni sul secolo appena trascorso
dalla voce di Tullio De Mauro, linguista e
ministro. Per la prima volta, sostiene De
Mauro, dopo la caduta dellImpero romano, tutte le popolazioni della penisola e
delle isole italiane tendono a essere capaci di usare e capire la stessa lingua. E un
fatto nuovo per la lingua; ed un fatto nuovo per lintera societ italiana. E il nuovo
secolo tutto da scrivere.
50 ANNI FA
13 GENNAIO 1951
In vista una soluzione per Trieste: lo si
deduce da unintervista del maresciallo
Tito, che d atto del miglioramento dei
rapporti tra Italia e Jugoslavia e lascia capire che il negoziato diretto potrebbe consentire la soluzione del problema del capoluogo giuliano. Lipotesi che lItalia, in
cambio, riconosca alla Jugoslavia la sovranit sulla zona B.
Gide merita lodio degli staliniani, stabilisce Indro Montanelli. Lo merita perch
ha testimoniato con impareggiabile disinvoltura ed eleganza che si pu essere comunisti e poi non esserlo pi, pur restando prima, durante e dopo Andr Gide.
Quale pericoloso esempio!.
Sabotatore chi contro il riarmo, afferma il presidente del Consiglio Alcide De
Gasperi al Senato, concludendo un tesissimo dibattito sulla politica estera in cui
il leit-motiv stato che lItalia ha assunto
il suo posto nel mondo libero e, se venisse
meno ai patti, sarebbe sopraffatta.
LEuropa vile, dice V.E. Orlando: lex
presidente del Consiglio, 91 anni, in un discorso a Palazzo Madama, proclama le sue
perplessit sulla solidariet dellOccidente, ricordando la sorte inflitta allItalia dagli Alleati dopo la Prima guerra mondiale: Io non sono e non voglio morire europeo, Viva lItalia!.
IL FOGLIO QUOTIDIANO
blocca ogni iniziativa di sviluppo e non fa ragionare. Sulla proposta di Francesco Ramella: ottima, si pu fare e andrebbe allargata ai problemi posti allinformazione scientifica dallambientalismo radicale. Quanto al ministro Mattioli faccio presente che ho fatto correggere una dizione
(si spaccia per fisico) non mia (ho detto invece
presentandosi da fisico) e che la borsa di studio Stanghellini a lui attribuita agli inizi della
sua carriera di fisico non fu di mia competenza
perch allora io non ero Presidente della Societ.
Renato Angelo Ricci, scienziato
Signor direttore - Qualche aggiunta al delizioso elenco di frasi a concatenazione obbligata
pubblicato nel Caro Enrico di ieri: le indagini
sono in ogni direzione, gli sviluppi si attendono
di Pierluigi Diaco
Il Vero, il pi Grande, il pi Tirato, lUnico Cazzone Eccellente dei Due Mondi Lui. Sono
le 17.30, sono allottavo piano dellHilton
davanti alla camera numero 869. Io
chiedo una lattina di Sprite e Lui un
piatto di melanzane alla parmigiana e
un bicchiere di Coca Cola light con
ghiaccio. Lui chiede di chiamare qualcuno che gli prepari un bagno caldo,
caldissimo. Passano oltre venti minuti,
e Lui un po teso. Squilla il telefono. E
la Rai. Lui fa rispondere il suo ufficio
stampa. C da preparare la puntata che
andr in onda in prima serata su Raiuno. Lui non vuole parlare della trasmissione. Non c niente da fare, non ne
vuole sapere. Continua a rimandare. Silenzia (questo silenzia molto mio, ci
tengo). Arriva una umile signora per stirargli i pantaloni. Per pudore glieli stira in unaltra stanza. Lui rimane in tuta.
Siamo in pochi davanti alla Sua stanza. Ci parlo per un minuto, solo per un
fottutissimo minuto. Ma mi d la notizia:
Stasera vado gratis. Non gli rimane
che rinunciare al cachet di centoventi
milioni, perch la Finanza andata perfino in Viale Mazzini per chiedere maggiori informazioni sul contratto. Squilla
di nuovo il telefono, c qualcuno alla
porta. Lui si alza, apre ed entra Corrado
Ferlaino. Il mio amico Andrea ed io
aspettiamo fuori. Che onore. Mi dicono
che nei paraggi c un addetto alla promozione del suo nuovo business, pagato
Alta Societ
Weekend a Dallas. Per lInauguration
Day, Laura Bush s fatta confezionare
un bel tailleur blu notte di Michael Faircloth.
IL FOGLIO quotidiano