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KRAMER
i Sumeri
aile radici della sloria
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Sumeri
alle radici della storia
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INTRODUZIONE
INTRODUZIONE
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IO
INTRODUZIONE
INTRODUZIONE
II
12
I NTRODUZIONE
INTRODUZIONE
10
12
14
15
16
18
Fig. 2. Origine
600 a.C.
sviluppo
della
scrittura
cuneiforme
dal
3000
al
INTRODUZIONE
I NTRODUZIONE
15
r6
INTR.ODUZIONE
50
100km
I7
I NTRODUZIONE
lASH I
iv
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\
18
INTRODUZIONE
INTRODUZIONE
19
20
INTRODUZIONE
I.
EDUCAZIONE
LE PRIME SCUOLE
22
LE PRIME SCUOLF
LE
PRIME
SCUOLE
23
24
LE PRIME SCUOLE
LE PRIME SCUOLE
liste, in cui sono allineati dei complessi di sostantlvl e di
forme verbali e che testimoniano di uno studio assai avanzato
della grammatica. Piu tardi, dopo che Sumer fu progressiva
mente conquistato, nell'ultimo quarto del III millennia, dai
Semiti accadici, i professori sumeri intrapresero Ia redazione
del piu antico dizionario che si conosca. I conquistatori
semiti in effetti non solo avevano preso in prestito dai Sumeri
Ia !oro scrittura, rna altresl conservato gelosamente le !oro
opere letterarie, che studiarono e imitarono lungo tempo dopo
che il sumerico era scomparso come lingua parlata. Di qui Ia
necessita di dizionari sumero-accadici.
Esaminiamo ora il programma della seconda sezione: quella
dove si formavano gli allievi all'arte della creazione letteraria.
Esso consisteva principalmente nello studiare, copiare e imitare
quelle opere 1etterarie Ia cui fioritura risale alia seconda meta
del III millennia. Queste opere antiche, che si contano a
centinaia, erano quasi tutte di carattere poetico e di lunghezza
variabile da meno di cinquanta righe a circa un migliaio.
Quelle sin qui recuperate appartengono in prevalenza ai generi
segtienti: miti e racconti epici, sotto forma di poemi narrativi
celebranti le imprese degli dei e degli eroi, inni agli dei e ai re,
lamentazioni deploranti il saccheggio e Ia distruzione di citta
vinte, opere morali comprendenti proverbi, favole e saggi . Tra
le migliaia di tavolette e di frammenti letterari strappati alle
rovine di Sumer molte sono appunto copie dovute alia mano
inesperta degli allievi di Sumer.
Poco si sa anche dei metodi e delle tecniche pedagogiche
praticati nelle scuole. La mattina, al suo arrivo in classe,
l'alunno studiava naturalmente Ia tavoletta che aveva prepara
to il giorno prima. Poi il fratello maggiore, ossia il professo
re aggiunto, preparava una nuova tavoletta che lo studente si
metteva a copiare e a studiare . II fratello maggiore , proprio
come il padre della scuola , esaminava probabilmente le copie
per verificare se fossero esatte. La memoria aveva indubbia
mente un ruolo importantissimo nel lavoro degli studenti. I
professori e i !oro aggiunti dovevano accompagnare con lunghi
commend l'enunziato, di per se troppo asciutto, delle liste,
delle tavole e dei testi letterari che lo studente copiava e
imparava. Ma questi Corsi, il cui valore sarebbe stato incal
colabile per Ia nostra comprensione del pensiero scientifico,
religioso e letterario di Sumer, con ogni probabilita non furo-
LE
PRIME
SCUOLE
II. VITA
DI
UNO
SCOLARO
IL
PRIMO ESEMPIO DI
ADULAZIONE
IL
PRIMO
ESEMPIO
DI
ADULAZIONE
29
30
111.
DELINQUENZA
GIOVANILE
IL PRIMO TEPPISTA
IL
PRIMO
TEPPISTA
JL
PRIMO TEPPISTA
33
1:
lo
iuk
34
IL
P R I MO
TEPPISTA
IV.
AFFARI INTERNAZIONALI
LA
PRIMA
GUERRA
DEI
NERVI
LA
PRIMA
GUERRA
DEI
NERVI
37
LA PRIM A
GUERRA
DEI
NERVI
39
Fig. 4. Pianta del santuario di !nanna del tempo della III dinastia di
Ur. 1. Tempio del dio-luna. 2. Tempio di Ur-Nammu. 3. Cortile del
dio-luna. 4. Tempio dalla terrazza sublime. 5. Tempio dell'altissimo Principe. 6. Tempio di Bur-Sin. l. Tempio alla dea Imtaba di
Shulgi. 8. Palazzo del Tempio-Montagna di Ur-Nammu e Shulgi.
9. Pozzi. 10. Tombe reali. 11. Muro di cinta.
40
LA PRIMA
42
LA PRIMA
LA PRIMA
<<
43
LA PRIMA
44
V. GOVERNO
IL PRIMO PARLAMENTO
IL PRIMO PARLAMENTO
IL PRIMO PARLAMENTO
47
IL PRIMO PARLAMENTO
<<Non sottomettetevi alia casa eli Kish! Colpiamola con le nostre armi!
Allora Gilgamesh, il signore di Kullab,
A questo parere dei combattenti della sua citta, esulto nel suo cuore,
s'hlumino nella sua anima.
VI.
GUERRA CIVILE
IL PRIMO STORIOGRAFO
50
IL PRIMO
STORIOGRAFO
IL PRIMO STORIOGRAFO
51
52
tL PRMO STORIOGRAFO
IL PRlMO STORIOGRAFO
53
54
IL PRIMO STORIOGRAFO
IL PRIMO STORIOGRAFO
55
non verso che 3600 gur sull'orzo dovuto a Lagash. E quando Entemen.t,
l'ensi di Lagash, invio a piu riprese i suoi uomini a II a motivo di
que! fossato-frontiera, II, l'ensi di Umma, il saccheggiatore delle fattorie
e dei campi, il latore della sini.stra parola, dichiaro: II fossato-fron
tiera di Ningirsu e il fossato-frontiera di Nanshe sono miei. Anzi
aggiunse: lo faro valere !a mia autoritii da>l tempio di Antasurra a!
tempio di Dimgal-Abzu. Ma Enlil e Ninhursag non glielo permisero
affatto.
Entemena, l'ensi di Lagash, il cui nome era stato proclamato da
Ningirsu, scavo dunque questa fossato-frontiera dal Tigri a! canale di
Ningirsu, secondo l'ordine di Nanshe, e lo riparo per il suo diletto
re Ningirsu e Ia sua diletta regina Nanshe, dopa che ebbe costruito
in mattoni le fondamenta del Namnunda-kigarra.
Possa Shulutula, clio personaie di Entemena, l'ensi di Lagash, a!
quale Enlil ha data .Jo scettro, a! quale Enki ha data !a saggezza, a!
quale Nanshe si e affezionata in cuor suo, lui, H grande ensi di
Ningirsu, l'uomo che ha ricevuto !a parola degli dei, farsi avanti come
intercessore a! cospetto di Ningirsu e di Nanshe, per una lunga vita
a favore di Entemena.
L'Ummaita, che per l'avvenire, in qualsiasi momenta, varchi il fossato
frontiera di Ningirsu e il fossato-frontiera di Nanshe onde impadro
nirsi con la forza dei campi e delle fattorie, sia egli un Ummaita o uno
straniero, Enlil lo annienti, Ningirsu, presolo nella sua grande rete,
facda pesare su di lui !a sua mano possente, il suo piede possente,
e i suoi sudditi, levatisi contra di lui, lo uccidano nel centro della cittii.
VII. RIFORME
SOCIAL!
57
59
6o
IL PRIMO MOSE
IL PRIMO
MOS E
IL PRIMO
MOSE
Se
IL PRIMO
.. .-a-ni
gir in-kud
1 0-gin-ku-babbar
i-la-e'
tukum-bi
lu-lu-ra
gish-tukul-ta
gir-pad-du
al-mu-ra-ni
in-zi-ir
1-ma-na-ku-babbar
i-la-e
tukum-bi
lu-lu-ra
geshpu-ta
ha-... in-kud
2I3-ma-na-ku-babbar
i-la-e
MOSE
suo...
ha tagliato il piede:
10 sicli d'argento
egli dovra pagare.
Se
un uomo. a un uomo
con un'arma
l'osso
di ...
ha rotto:
1 mina d'argento
egli dovra pagare.
Se
un uomo a un uomo
con uno strumento geshpu
ha tagliato il naso ( ? ) :
2/3 d i mina d'argento
egli dovra pagare.
IX. GIUSTIZIA
66
X. MEDICINA
LA PRIMA FARMACOPEA
LA PRIMA FARMACOPEA
LA PRIMA FARMACOPEA
70
LA PRIMA FARMAC0PA
]I
XI. AGRICOLTUR.A
IL PRIMO
74
XII . ORTICOLTURA
77
79
XIII . FILOSOFIA
LA PRIMA COSMOLOGIA
LA PRIMA COSMOLOGIA
8r
LA PRIMA COSMOLOGIA
LA PRIMA COSMOLOGIA
CIELO
(AN)
LA PRIMA COSMOLOGIA
feri.
LA PRIMA COSMOLOGIA
86
LA
PRIMA
COSMOLOGIA
LA PRIMA COSMOLOGIA
poiche l'universo era assai piu vasto della totalita delle abita
zioni umane, e Ia sua organizzazione infinitamente piu com
plessa, questi esseri viventi dovevano evidentemente avere una
ben piu alta potenza ed efficienza che gli abitanti della terra.
E, soprattutto, dovevano essere immortali; altrimenti, alia }oro
morte, l'universo sarebbe tornato al disordine e il mondo si
sarebbe fermata: prospettiva che i metafisici di Sumer non
accettavano di huon grado, e con ragione. Ecco come questi
ultimi erano pervenuti a concepire l'esistenza, Ia natura e le
funzioni di questi esseri sovrumani e immortali, designati in
sumerico col nome di dingir (dio ) .
Com'era strutturato questo pantheon divino? S i e gia visto
il posto preminente detenuto da alcuni dei. In linea generale i
Sumeri ritennero ragionevole ammettere che gli dei che lo
componevano non avessero tutti Ia stessa importanza e lo
stesso rango: il dio incaricato della zappa e dello stampo per
mattoni poteva difficilmente paragonarsi al dio incaricato
del sole; il dio addetto aile dighe e ai fossati non poteva esser
posto sullo stesso piano del dio reggitore di tutta Ia terra.
Occorreva pertanto escogitare tutta una gerarchia tra gli dei
simile a quella tra gli uomini. E, per analogia con l'organizza
zione politica di questi ultimi, era naturale ammettere che
proprio in alto, al vertice del pantheon, si trovasse un dio
sommo riconosciuto da tutti gli altri come loro re e sovrano. I
Sumeri giunsero dunque a raffigurarsi gli dei riuniti in un'as
semblea presieduta da un monarca. AI primo posto di quest'as
semblea, di cui formavano, per cosl dire, l'aristocrazia, essi
posero, tenuto conto dei quattro dei creatori, sette dei supremi
che decretavano i destini e cinquanta che erano chiamati i
grandi dei.
Per spiegare.l'attivita creatrice e direttrice attribuita a que
ste divinita, i filosofi sumeri avevano elaborato una teoria che,
dopo di essi, si ritrova assai diffusa in tutto il Vicino Oriente
antico: Ia teoria del potere creatore della parola divina. Basta
va al dio creatore fissare un piano, articolare una parola,
pronunziare un nome, e Ia cosa prevista e designata veniva
all'esistenza. Questo concetto del potere creatore della parola
divina e probabilmente anch'esso il risultato di una deduzione
analogica basata sull'osservazione di quanto accade tra gli uo
mini: un re, quaggiu, puo realizzare quasi tutto cio che vuole
mediante un decreta, un ordine, una sola parola uscita dalla
sua bocca; a piu forte ragione le divinita immortali e sovru-
88
LA
PRIMA
COSMOLOGIA
LA
PRIMA
COSMOLOGIA
LA
PRIMA
91
COSMOLOGIA
LA PRIMA COSMOLOGIA
LA
PRIMA COSMOLOGIA
93
LA PRIMA COSMOLOGIA
94
LA PRMA COSMOLOGIA
Ha fissato Ia sua dimora sui podio dell'Ekur, sublime santuario.
0 Tempio, le cui leggi divine, come il cielo, non possono essere
sovvertite,
I cui sacri riti, come la terra, non possono essere rovesciati,
I.e cui leggi divine sono pari alle leggi divine dell'Abisso: nessuno
puo scrutarle,
I1 cui CUoie sembra un santuario inaccessibile, ignoto come lo
zenit...,
I.e cui parole sono delle preghiere,
I cui discorsi sono la supplica ...,
11 cui rituale e prezioso,
Le cui feste grondano grasso e latte, sono piene di abbondanza,
I cui magazzini arrecano gioia e felicita. . !
Casa di Enlil, montagna di fertilita...
Ekur, Casa di lapislazzuli, alta Dimora, che fa tremare,
11 cui rispetto e terrore toccano il cielo,
La cui ombra si stende su tutti i paesi,
La cui altezza raggiunge il cuore stesso del cielo,
Dove i signori e i principi portano i loro sacri doni, le ]oro offerte,
Vengono a recitare le ]oro preghiere, le loro suppliche, le loro
petizioni.
.
LA
PRIMA
COSMOLOGIA
LA
PRIMA
COSMOLOGIA
97
LA PRIMA COSMOLOGIA
Poi a! Signore,
Rivestito della
A Enkimdu, i1
Enki ne affido
LA
PRIMA
99
COSMOLOGIA
100
LA
PRIMA
COSMOLOGIA
LA
PRIMA
101
COSMOLOGIA
disprezzate, quali
XIV.
ETICA
IL
PRIMO
!DEALE
MORALE
I03
1 04
IL
PRIMO
IDEALE MORALE
IL
PRIMO
!DEALE MORALE
105
r o6
lui le loro lacrime. E mentre quelli sono la, desolati, essa gli
dice:
0 figlio mio, levati dal tuo letto, dal tuo ... , fa' cio che e saggio:
Plasma i servitori degli dei, possano essi produrre i !oro doppi ( ?).
107
ro8
IL
PRIMO
IDEALE MORALE
1 09
XV .
SOF FERENZA
SOTTOMISSIONE
IL PRIMO GIOBBE
nercr.
IL
\ PRIMO
GIOBBE
>>
III
suoi
I I2
IL
PRIMO
G IOBBE
IL PRIMO
GIOBBE
113
le accolse.
Le parole che l'uomo confesso a guisa di preghiera
Furono gradite alia ... , la carne del suo dio, e il suo dio non si fece
piu lo strumento della mala sorte
... che opprime il cuore, ...egli stringe,
II demone-malattia avviluppante, che aveva dispiegato tutte le sue
grandi ali, egli lo respinse;
II male che l'aveva colpito come un ... , egli lo disperse;
La mala sorte che per lui era stata decretata secondo Ia sua _#'!ie;
egli l'allontano.
Egli muto in gioia le sofferenze dell'uomo,
Pose accanto a lui i geni benefici come guardie e come t!ulari,
Diede ... degli angeli dall'aspetto grazioso.
IL PRIMO
GIOBBE
XVI.
PACE
E ARMONIA
DEL
MONDO
r r6
sol cuore, essa indicherebbe che i Sumeri, come piu tardi gli
Ebrei, credevano all'esistenza di un linguaggio comune, parlato
da tutti gli uomini prima della confusione delle lingue.
Le righe successive erano cosi frammentarie che il loro
senso rimaneva del tutto congetturale. Tuttavia il contesto ci
permette di supporre che Enki, scontento o geloso del potere
di Enlil, decidesse un giorno di portare Ia rovina nel suo
impero. Suscito conflitti e guerre tra i popoli e cio fu Ia fine
dell'eta dell'oro. Si puo anzi attribuire a Enki Ia confusione
delle lingue, se le righe 10 e 1 1 devono esser prese nel loro
senso lettera.Je} In tal caso avremmo qui, sotto una forma
ancora imprecisa, un tema analogo a quello della leggenda
biblica della torre di Babele ( Genesi, XI, 1-9). Analogo, rna un
po' differente: infatti i Sumeri credevano che Ia caduta del
l'uomo fosse stata determinata daila gelosia di un dio nei
confronti di un altro, gli Ebrei invece vi scorgevano un castigo
inlitto all'uomo, punito da Elohim per aver voluto farsi simile
a un dio.
Pertanto Ia fine dell'eta dell'oro era per il nostro poeta
sumero il Maleficio di Enki. Si ricordi (cfr. il capitolo IV )
che nel seguito del racconto Enmerkar, signore di Uruk e
protetto di Enki, avendo deciso di imporre Ia propria sovranita
al signore di Aratta, gli aveva inviato un messaggero latore
dell'ultimatum . seguente: o lui e il suo popolo consegnassero a
Enmerkar pietre preziose, oro e argento, e costruissero l'Abzu,
cioe il tempio di Enki, o Ia loro citta sarebbe distrutta . Per
impressionare maggiormente il signore di Aratta, Enmerkar
aveva ordinato al messaggero di recitargli il Maleficio di
Enki, che narrava come questo dio avesse posto fine al regno
di Enlil.
Se il passo ora ricordato ci .fa intravvedere che cosa i Sumeri
intendessero per l 'eta dell'oro , esso e interessante anche per
un altro motivo. Ci fornisce infatti un'idea della geografia
sumerica e dell'estensione che assegnava al mondo. Questo,
secondo le righe 6-9, si divideva in quattro grandi parti : a
sud, Sumer, che includeva grosso modo il territorio compreso
tra il Tigri e l'Eufrate, dal trentatreesimo parallelo al golfo
Persico; a nord di Sumer, il paese di Uri, che si estendeva
probabilmente tra i due fiumi al di sopra del trentatreesimo
parallelo e comprendeva le regioni che piu tardi divennero
Accad e l'Assiria ; a est di Sumer e di Uri, il paese di Shu
bur-Hamazi, che occupava indubbiamnte una gran parte del-
LA
PRIMA
'
ETA DELL ORO
1 17
XVII.
SAGGEZZA
I I9
Sara possibile
1 20
Ill
122
123
II hue lavora,
II cane guasta i solchi profondi.
E un cane: non conosce Ia propria casa.
II cane del fahhro non riusciva a huttar giu l'incudine;
Rovescio dunque, a! suo posto, Ia hrocca dell'acqua.
II proverbio sumerico :
Egli non ha ancora catturato Ia volpe;
Eppure le prepara gia il collare,
I 24
un
re.
XVI I I .
ESOPI CM>
1 26
PRIM!
ANIMAL!
DELLA
FAVOLA
Nel caso del lupo sembra che i Sumeri siano stati colpiti
soprattutto dalla sua rapacita. In una favola , purtroppo lacu
nosa, un branco di dieci lupi assale le pecore. Ma uno degli
assalitori, un capo furbo, riesce a raggirare i suoi compagni con
l'ausilio di un ragionamento capzioso:
Nove lupi e un dedmo ( lupo) sgozzarono alcune pecore. II decimo
era vorace ed esso non ... Quando ehbe a tradimento ... , disse: <<Faro io
Ia spartizione. Voi siete nove, e percio una pecora sara Ia vostra parte
comune. Quindi io, che sono uno, ne avro nove. Questa sara Ia
mia parte.
127
pioggia cadde ed essa non pote rientrare nella sua tana. Sui finir
della notte, quando il vento freddo del nord, i nembi e Ia pioggia la
ebbero prostrata ( ?) , quella disse: Appena fara giorno ......
! 28
die
di lana filata.
129
FAVOLA
Si tratta evidentemente di
bambini.
era
II porco - e questo e un dato molto interessante
per i Sumeri un animale interamente commestibile, il piu
spesso citato come fornitore di carne:
II porco ingrassato sta per essere sgozzato; pertanto dice: << 11 nu
trimento che ho mangiato . (II testo s'interrompe, rna e facile compte
tare Ia frase: va ora a nutrire gli altri>> ) .
..
Ed ecco la lettera:
A Lusasa, mia madre.
Cosl parla la Signora Scimmia:
Ur e Ia citta incantevole del clio Nanna. Eridu e Ia citta prosperosa
del clio Enki; rna io son qui, seduta dietro le porte del 'Gran Circo' ;
io devo nutrirmi d'immondizie; possa io non morirne! lgnoro persino
il sapore del pane; ignoro persino il sapore della birra. Mandami un
corriere speciale . E. urgente ! >> .
..
XIX. LOGOMACHIA
LE PRIME TENZONI
LE
PRIME TENZONI
Enten fa che Ia pecora dia alia luce l'agnello, che la capra dia alia
luce il capretto;
1 34
LE PRIME TENZONI
vita
in
tutto il
paese
Enten Ie
ha
in
LE PRIME TENZONI
paragonarti
tuo
3'
fratello
E il poeta conclude:
Nella disputa tra Emesh ed Enten,
Enten, il fido Fattore degli dei, essendosi mostrato
Emesh,
... Padre Enlil, che tu sia glorificato!
vincitore
di
1 36
LE
PRIME
TENZONI
LE PRIME TENZONI
1 37
Enkimdu gli comunica allora che portera in dono vari prodotti della sua fattoria sia per Inanna che per Dumuzi :
Portera del grano, portero dei piselli,
Portero delle lenticchie ... per te, giovanetta, tutto cio che e .
Giovanetta Inanna, io ti portero ...
..
per te,
39
XXI ,
AL
REALE
S PO S O
:rL
PRIMO CANTO
o'AMOllE
143
Ella ha dato alla luce colui che e puro, ella ha dato alla luce colui
che e puro,
La regina ha dato alla luce colui che e puro,
Abisimti ha dato alla luce colui che e puto,
La regina ha dato alia luce colui che e puro.
0
0
0
0
mia
mia
mio
mio
144
XXII. PARADISO
Tuttavia qualcosa manca a Dilmun: l'acqua dolce, indispensabile agli animali e alle piante. Enki, il gran clio sumerico
dell'acqua, ordina percio a Utu, i1 clio del sole; di far scaturire
l'acqua dolce dalla terra e di irrigarne abbondantemente i1
suolo. Dilmun diventa cosl un rigoglioso giardino, in cui i
147
PRIMI
PARALLEL!
CON
LA
BIBBIA
149
XXIII. DILUVIO
lL PRIMO NOE>>
Sin dal 1862, anno in cui George Smith del British Museum
scoprl e decifro Ia tavoletta XI dell'epopea babilonese di Gilc
gamesh, si sapeva che il racconto biblico del Diluvio non e
una creazione ebraica. Piu tardi ci si avvide, non senza una
certa sorpresa, che il mito babilonese stesso era di origine
sumerica. La prova fu data da un frammento di tavoletta
trovato all'University Museum di Filadelfia, nella raccolta di
Nippur. Questa frammento, pubblicato nel 1914 da Arno
Poebel, rappresenta Ia terza parte inferiore di una tavoletta a
sei colonne, tre nel retto, tre nel verso (fig. 7). Si tratta di un
documento unico: nessun altro esemplare sinora ne e stato
scoperto, Si e cercato ovunque nei musei, nelle collezioni
private, sui cantieri di scavi: in nessun luogo e stato possibile
metter le mani su un solo frammento supplementare, su un
solo altro testa sumerico evocante il Diluvio.1
L'interesse del documento tradotto da Poebel non risiede,
del resto, soltanto nel fatto che esso costituisce il prima
racconto del Diluvio. Nonostante il suo stato frammentario, Ia
tavoletta conserva qualche residua del prologo al racconto del
mito propriamente detto; e questi brani ci forniscono utili
ragguagli sulla cosmogonia e sulla cosmologia sumeriche ( v. il
capitola XIII). Vi si trovano parecchie frasi rivelatrici, accen
nanti alia creazione dell'uomo e all'origine della regalita; vi
sono menzionate in particolare cinque citta esistite prima del
Diluvio.
Cio che rimane del poema mitico stesso contiene in gran
numero punti oscuri e di incerta interpretazione, che mettono
a dura prova Ia nostra sagacia. Questa testa frammentario
offre un ottimo esempio delle dif.ficolta in cui s'imbattono gli
assiriologi, rna anche un'idea delle sorprese riservate loro dal
l'avvenire.
Ho detto che noi possediamo soltanto la parte inferiore
della tavoletta, ossia circa il terzo dell'originale. AI di sopra
della prima colonna vi e una lacuna di trentasette righe:
IL PRIMO
NOE
IL
PRlMo
No
f)g 7. P
o""" dd
del/a ltiiJ
Dilvio (
O!etta de
Aiog'Of/4>,
ii'Univer
sity Muse
u m)
"""''"
do
Amo Pa,
i>e{,
IL PRIMO
154
<c
NOE
>>
Tutte le tempeste,
simultaneamente,
di
una
straordinaria
violenza,
si
scatenarono
IL PRIMO NOE
155
XXIV.
DISTRUZIONE
E LIBERAZIONE
157
. 159
r6o
LE
vulcanica
grigioscura.
Verso
6. La Zil!l!'llrat di Ur.
8. Gudea,
prmc1pe
di
11. Stele detta degli Avvoltoi. Frammento della stele eretta dal re
Eannatum in ricordo della sua vittoria sulla citta di Umma. Faccia
storica: sfilata della falange e dei lancieri. Calcare. Verso il 2400
a.C. Scavi .di Tello. (Museo del Louvre.)
III
millennia
del
del
III
22. Vaso con decorazione mitologica. Calcare. Fra il 3750 e il 3500 a.C.
{British Museum.)
!'4 '
.. .
colari di sigillo-cilindro. Se
conda meta del III millen
nio a.C. (Museo del Louvre.)
tuerr.a
della tav.
27, di schiena.
e i due
Ieoni, simbolo del clio Ningirsu. II manzo, simbolo di abbondanz3.
Pietra bituminosa. Meta del III millennio a.C. Scavi di Tello. (Museo
'
del Louvre.)
33. Dea arcaica. Terracotta. Prima meta del rv millennio a.C. Scavi
di El Obed
i . (Museo d'lraq a Bagdad.)
III
millennio
in bronzo. Inizio del 111 millennio a.C. Scavi di Tello. (Museo del
Louvre.) In questa pagina, due lottatori recant un orcio suJla testa.
Statuetta in rame proveniente da Khafadje. Pritna meta del III millennio
a.C. (Museo .d'Iraq a Bagdad.)
III
su pietra
millennio a.C. Scavi di Mari. (Museo di Damasco.)
41. Busto maschile. Calcare. Verso Ia meta del m millennio a.C. (Mu
seo del Louvre.)
III
millennio
r6r
Cielo,
E nella gioia Ia Terra comindo a dare alia luce le piante di vita,
E nell'esuberanza la Terra porto questo superbo prodotto e lascio colare
il vino e il miele.
Ed ecco la risposta:
0 Signora sovrana, il Re Ia solchera per te,
r66
IL
PRIMO
SJMBOLJSMO
SESSUALE
te
te
te
te
te
te
dormira, dormira,
il tuo sposo, dormira,
Ushumgal-anna dormira,
Kuli-Enlil dormira,
dormira colui che e nato dal grembo fertile,
il seme generato da un re dormira.
168
I]O
171
172
IL
PRIMO
SIMBOLISMO
SESSUALE
173
1 74
175
preso con lei il suo piacere, l'ha menata nel suo giardino, dov'e
rano alberi alti e alberi inclinati, e la essa ha ammucchia
to i frutti della palma e del melo per i1 suo amante, da lei
continuamente chiamato mia dolcezza preziosa.
Molti dei canti d'amore a noi noti terminano con parole di
felicita e con auguri rivolti dall'amata a un seduttore . Ecco
quello che finisce con queste parole :
11 tuo arrivo, e la vita,
11 tuo arrivo nella casa, e l'abbondanza
Distendermi al tuo fianco e la mia gioia piu grande ...
I76
! 78
manda doni a due altri dei che desidera conciliarsi e dei quali
l'uno e lo scriba degl'Inferi. Giunge infine alia dimora che i
sacerdoti del Kur gli hanno assegnata. Viene accolto da vari
morti e, questa volta, si sente a casa .o;ua. L'eroe Gilgamesh,
divenuto dopo la sua morte un giudice degl'Inferi, l'inizia
alie leggi e ai regolamenti della sua nuova patria. Passano
sette giorni, died giorni ed ecco che Ur-Nammu avverte il
pianto di Sumer . Si ricorda del muro di cinta di Ur, che non
ha potuto ultimare, del palazzo da poco ,fatto costruire e che
non ha avuto i:l tempo di consacrare, della sposa che non puo
piu stringersi al petto, del figlio che non puo piu coccolare
sulie sue ginocchia . Finita la tranquillita da lui sulie prime
goduta nel .fondo degl'Inferi! Dalla sua bocca si leva un lungo
e amaro lamento.
In certe occasioni le ombre dei morti potevano tornare
momentaneamente sulla terra. Si narra nel primo Libro di
Samuele ( capitola XXVIII } che l'ombra di questo profeta fu
richiamata dallo Sheol a richiesta del re Saul. Parimenti si
.
vede in un poema sumerico ,2 l'ombra di Enkidu uscire dal Kur
e gettarsi nella braccia del suo signore e amico Gilgamesh.
Se il Kur era, a quanto pare, riservato agli uomini defunti,
vi si trovavano tuttavia non poche divinita di per se immorta
li. Diversi poemi mitici ci spiegano perche. A credere a quelio
sulla Procreazione del dio della luna,3 lo stesso Re degli dei,
Enlil, era stato cacciato da Nippur e bandito agl'Inferi per
aver violentato Ia dea Ninlil. Ma possediamo un racconto
molto piu circostanziato sulia caduta del dio-pastore Dumuzi, il
piu celebre degli dei morti. Esso si trova in un poema
mitico dedicato alia dea Inanna, per Ia quale i mitografi
sumeri avevano un debole.
La dea dell'amore, sia essa Ia Venere romana, 1' Afrodite
greca o l'Ishtar babilonese, ha sempre acceso Ia fantasia degli
uomini, in particolare dei poeti. I Sumeri l'adoravano sotto il
nome di Inanna, Ia Regina del cielo. Essa aveva per sposo il
dio-pastore Damuzi, il Tammuz della Bibbia (Ezechiele, VIII,
14).
Due poemi riferiscono come Dumuzi abbia corteggiato I
nanna e sia riuscito a conquistarla. Noi abbiamo riassunto uno
di essi nel capitolo XIX; e quello in cui i:l dio-fattore Enkimdu
aspira anche lui alia mano della dea. Nel secondo, il pastore
Dumuzi non ha rivale; egli arriva davanti alia casa di Inanna ;
179
latte e panna colano dalle sue mani e dai suoi fianchi; chiede
gridando che venga .fatto entrare. Dopo essersi consultata con
la madre, Innana ta il bagno e unge il suo corpo, indossa le
sue vesti di regina e si orna di pietre preziose. Poi apre la
porta al pretendente, che la stringe tra le sue braccia. Allora
Dumuzi si unisce, come sembra, con lei e successivamente la
conduce alla citta del suo dim> (v. il capitolo xxv). Il pastore
non sospettava affatto CQe l'unione da lui cosl ardentemente
bramata avrebbe causato la sua rovina e che egli sarebbe
andato a finire in fondo agl'Inferi.
I due poemi precedenti non raccontano in realta che un
episodio della vita di Dumuzi e soprattutto di quella d.i Inan
na. Il mito, da me piu sopra richiamato a proposito degli dei
morti e su cui ora ritorno, mostra che nelle avventure di
questa dea l'ambizione aveva ugual posto dell'amore. Divinita
capricciosa, dai seritimenti violenti : tale ci appare ne La disce
sa di Inanna agl'Inferi. Ma quest'ultimo poema ha anche
questo d.i notevole: che vi si vede trattato per la prima volta, e
a lungo, il tema della risurrezione . Se si aggiunge infine che
questo testo ha una storia, che il diffici'le raccordo dei suoi
sparsi frammenti, la sua stessa interpretazione, fino alle ultime
righe trovate, ha dato luogo a delle sorprese e addirittura a un
abbaglio tra i piu gravi, si capisce come esso quasi da solo
formi l'oggetto del presente capitolo. Per cominciare, eccone il
riassunto.
Benche, come il suo nome indica; sia la signora del cielo
o Grande In-alto, Inanna desidera ardentemente accrescere
il proprio potere e, percio, si propone di regnare anche su
gl'Inferi, il Grande In-basso . Decide dunque di discendervi
allo scopo di studiare sui posto come realizzare il suo piano.
Pertanto si impadronisce delle leggi divine, indossa le sue vesti
di regina, si orna con tutti i suoi gioielli, ed eccola pronta a
partire per il Paese senza ritorno.
La regina degl'Inferi, Ereshkigal, e la sua sorella maggiore,
rna anche la sua peggiore nemica. Inanna ha quindi motivo di
temere che questa la faccia mettere a morte una volta penetra
ta nel suo dominio. Percio si premura di istruire Ninshubur, il
suo fedele e coscienzioso visir, su quel che egli dovra fare, se
entro tre giorni lei non sara di ritorno. Anzitutto dovra innal
zare per lei una lamentazione nella sala in cui gli dei tengono
le loro assemblee. Poi si rechera a Nippur, la citta di Enlil, per
pregar'lo di far sl che Inanna non sia messa a morte nel pro-
180
18 1
183
degl'lnferi,
aprl
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...
. .
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IL
PRIMO
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GIORGIO
IL PRIMO
SAN GIORGIO
1 93
IL PRIMO
1 94
SAN GIORGIO
>>
195
Gli uomini soli che volevano fare que! che egli aveva fatto, in numero
di cinquanta andarono a! suo fianco.
Alla casa del fabbro egli si diresse,
II ... , l'ascia ... , il suo Potere d'eroismo, egli fece fondere Iii.
Verso il giardino ... della pianura egli si diresse,
L'albero ... , il salice, il melo, il bosso, l'albero.. . egli abhatte.
I figli della citta che l'avevano accompagnato 1i presero nelle mani.
Gilgamesh acconsentl.
Della sua Parola di eroismo si coprl come di un mantello;
II suo mantello di trenta sicli che portava in mano se l'avvolse attorno
a! petto.
Come un toro si rizzo sulla Grande Terra.
Premette Ia bocca contro il suolo, i suoi denti battevano.
Per Ia vita di Ninsun, Ia madre che mi ha dato alia luce, e per
Lugalbanda, mio padre!
Diverro io pari a colui che siede, con gran stupore di tutti, sulle
ginocchia di Ninsun, Ia madre che mi ha dato alia luce ?>..
Una seconda volta egli disse:
Per Ia vita di Ninsun, Ia madre che mi ha dato alia luce, e per
Lugalbanda, mio padre,
Sino a quando non abbia ucciso quest"uomo' , se e un uomo, sino
a quando non l'abbia ucciso, se e un dio,
I miei passi, diretti verso il Paese, non li dirigero verso Ia citta.
II fedele servo imploro e ... Ia vita,
Rispose al suo padrone :
0 mio padrone, tu che non hai mai visto quest'uomo, tu non sei
co!to da terrore;
Io che ho visto quest"uomo' : io son colto da terrore.
Questo guerriero, i suoi denti sono i denti di un drago,
La sua faccia e Ia faccia di un leone,
II suo .. . e l'acqua di piena che si riversa;
IL
199
200
20 1
202
203
204
206
vato soltanto l'episodio del Diluvio, perche era tema per loro
interessante. Ma facendo di Utanapishtim (o Ziusudra ) il nar
ratore, e presentando il loro racconto in prima anziche in terza
persona, hanno dato un'altra forma al poema sumerico, in cui
il narratore era un poeta anonimo.
Inoltre alcuni dettagli sono differenti. Nel poema sumerico
Ziusudra e un re pio c modesto, che teme gli dei. Invece gli
autori babilonesi nulla di simile dicono del loro Utanapishtim.
Per contro, il loro poema fornisce assai piu numerose precisa
zioni sulla costruzione della nave, nonche sulla natura del
Diluvio e sulle rovine da questo provocate. Altra differenza:
mentre, secondo il poema umerico, il Diluvio era durato sette
giorni e Sette notti, Secondo Ja versione babilonese tale durata
va calcolata a sei. Infine, mentre secondo quest'ultima Utana
pishtim Iibera degli uccelli per accertarsi se le acque del
Diluvio si siano abbassate, nulla di simile si Iegge nel mito
sumerico.
4. Passiamo ora al poema, in via provvisoria intitolato La
Morte di Gilgamesh.1 Nel breve passo conservatoci possiamo
leggere soltanto quanto segue : Gilgamesh continua, come
sembra, la sua ricerca dell'immortalita, rna viene a conoscere
che l'uomo non puo conseguire la vita eterna; per quanto lo
riguarda, egli ha ottenuto il potere regio e la grandezza e gli e
stato concesso di dar prova di eroismo nel combattimento: e
questo il destino a lui assegnato, non l'immortalita. Sebbene,
come si e detto, il testo del poema sia assai incompleto, e
facile constatare che esso costituisce la fonte indiscutibile di
svariati passi delle tavolette IX , x e XI dell 'Epopea di Gilgamesh.
Queste tavolette evocano anch'esse il discorso dell'eroe in
favore dell'immortalita insieme alla tesi opposta, secondo la
quale il destino degli umani e la morte. Ma - fatto assai
strano - il poema babilonese non riproduce la descrizione
sumerica di Gilgamesh.
5. Nessun passo dell'Epopea di Gilgamesh trova riscontro
nel mito sumerico Gilgamesh e Agga di Kish. A dir il vero noi
conosciamo cio il cui interesse storico e politico e per noi
tanto prezioso. Ne ho parlato nel capitolo v e non vedo il
motivo di tornarci su .
6. Per quel che concerne ! 'ultimo poema, Gilgamesh, Enkidu
e gl'lnferi mi riservo di dimostrare , alla fine del presente
capitolo, i mutui che ne fecero gli scribi di Babilonia.
Ecco dunque terminata quest'analisi comparativa dei poemi
207
208
IL
PRIMO ES EMPIO
DI
MUTUO LETTERARIO
209
210
piccoli sulla sua cima e Lilith 9 aveva costruito la sua casa tra i
rami. Visto cio, la giovane dea, di solito cosi gaia, si mise a
versare lacrime amare.
L'indomani, quando il dio del sole Utu, suo fratello, usd
all'alba dalla sua camera, Inanna gli racconto, piangendo, quel
che se n'era fatto dell'albero-huluppu. Nel frattempo Gilgamesh,
che aveva certo udito i suoi lamenti, le venne cavalleresca
mente in aiuto : indosso la sua << armatura, pesante cinquanta
mine,'0 e con la sua ascia, pesante sette talenti e sette mi
ne,11 uccise il Serpente. L'uccello Imdugud, spaventato, volo via
ad ali spiegate verso il monte coi suoi piccoli. Lilith fuggi, a
gambe levate, nel deserto. Quindi con l'aiuto degli uomini di
Uruk venuti con lui Gilgamesh abbatte l'albero e ne fece dono
a Inanna, perche dal suo legno ricavasse un letto e uno scanno,
come aveva in mente .
Ma, a quanto pare, la dea aveva mutato idea: si servi del
tronco dell'albero per fare un pukku ( una specie di tamburo) e
con uno dei rami fece un mikku (mazzuolo per tamburo ).
Seguono dodici righe, da cui apprendiamo quel che Gilgamesh
fece in Uruk col pukku e col mikku in parola. Sebbene il testo
di questo brano sia intatto, pure il suo significate ci sfugge
completamente. E probabile che in esso si faccia allusione a
certi modi di fare tirannici dell'eroe, di cui soffrivano gli
abitanti della citta. Quando il poema ritorna comprensibile,
veniamo a conoscere che il pukku e il mikku sono caduti nel
fondo degl'Inferi a causa dei lamenti delle ragazze. Gilgame
. sh ha tentato di ricuperarli, rna invano. E andato percio a
sedersi davanti alla porta del mondo sotterraneo e I pronuncia
la seguente lamentazione:
lii
.2 1 .2
XXIX.
LETTERATURA
EPICA
2!6
2I7
2!8
Nidaba, gloria
219
220
221
222
223
224
225
226
227
229
230
I PRIMI
CATALOGHI DI BIBLIOTECA
I PRIM!
CATALOGHI DI BIBLIOTECA
NOTE AL TESTO
I.
I Oggigiorno alcuni documenti, poco numerosi - bisogna precisarlo accennano a scribi di sesso femminile, rna le donne non hanno svolto
un ruolo rilevante nelle scuole di Sumer e di Accad. E se ci furono
delle letterate, come Ia figlia di Sargon il Grande, Enheduanna,
avevano dovuto ricevere un insegnamento privato di cui non abbia
mo conoscenza. Cfr. W.W. Hallo-J.J.A. van Dijk, The Exaltation of
lnanna, New Haven, 1968. Nell'epoca babilonese invece, per esempio
a Mari verso il 1800 a.C., si incontrano donne scrivane e segretarie,
prototipi, se cosl puo dirsi, delle nostre dattilografe.
2 Progressive education: sistema educativo in cui il piu viene
lasciato all'iniziativa del fanciullo.
3 Dopo Ia scoperta di una tavoletta a Ur sappiamo, tuttavia, che
gli studenti beneficiavano di sei giorni di liberta al mese.
II.
1 E il nome sumerico della <<scuola o della biblioteca che po
teva fame parte.
III.
1 Circa 25 hl.
2 Ossia: che Enlil, clio dei mestieri e delle arti, ha creati. Infatti
per i Sumeri il nome non era estrinseco alia cosa nominata, rna Ia
cosa s tessa.
IV.
233
NOTE AL TESTO
v.
VI.
I
VII .
1
qui
VIII.
1 Dopo Ia prima edizione di questo libro, due nuovi documenti
provenienti dagli scavi di Ur e facenti parte del codice di leggi
di Ur-Nammu sono stati pubblicati da 0. Gurney e da me: <<Two
Fragments of Sumerian Laws in Assyriological Studies, n 16, Chi
cago 1965, pp. 13-19. V. anche la traduzione riveduta e migliorata del
codice di Ur-Nammu di J.J. Finkelstein nel Supplement di The
Ancient Near Eastern Texts Relating to the Old Testament, Princeton,
1969.
NOTE AL TESTO
2 La mina valeva
sessanta sicli, ossia quasi una libbra. Anche
qui si tratta di sicli e mine d'argento e, quindi, di monet11.
IX.
I Nel 1959 Th. Jacobsen pubblico uno studio particolareggiato cii
questo processo in Analecta Biblica, xu, Roma, pp. 130-150; la sua
traduzione e Ia sua interpretazione concordano con le mie, all'infuori
dell'epilogo. Secondo Jacobsen anche la donna fu condannata a morte;
rna questa interpretazione poggia su parecchie ricostruzioni dubbie
del testo.
X.
I Dopo questo studio, Ia traduzione del documento e stata assai
migliorata. V. The Sumerians. . ., op. cit., pp. 93-98, e lo studio, cui
mi sono ispirato, eli M. Civil, pubblicato nel 1960 sulla Revue de
Assyriologie, uv, pp. 59-72.
2 Si ignora cosa potesse essere quest'olio di mare. Sappiamo co
munque che i Sumeri conoscevano e utilizzavano l'olio di pesco.
Forse qui si tratta di un olio ricavato da qualche pesce di mare,
mentre I' olio di fiume>> menzionato piu avanti sarebbe stato estratto
da un pesce di fiume?
3 Nome con cui spesso si indicavano i Sumeri, con allusione a!
colore scuro dei !oro capelli.
XI.
XII.
I
XIII.
NOTE AL TESTO
235
200-205.
J
XIV.
XV.
NOTE AL TESTO
sumerica, rappres.enta ciascun uomo all'Assemblea degli dei e inter
cede, all'occorrenza, in suo favore (cfr. il capitolo precedente).
3 La seconda e troppo mal conservata perche se ne tenti Ia tra
duzione.
4 Una traduzione piu completa si trova in The Sumerians . , op.
cit., pp. 125-129.
.
XVI.
1 Sin dal 1957 le sette opere sono state studiate. Eccone i titoli:
/'Estate e l'Inverno, Inanna corteggiata, il Grano e il Bestiame, l'Uc
cello e il Pesce, l'Albero e la Canna, il Rame e /'Argento, la Zappa
e l'Aratro.
2 Personaggio culturale e il termine tecnico usato dagli etnologi
per designare dei personaggi che hanno o avrebbero introdotto tra
i !oro contemporanei certi elementi della civiltii; cosl Prometeo, inven
tore del fuoco, per i Greci.
3 Dea del grano.
XX.
1 Shat-lshtar e un nome accadico che significa:
tiene a Ishtar.
XXI.
I
XXII.
una tavoletta
23 7
NOTE AL TESTO
NOTE AL TE S TO
to
XXVII.
1 Si tratta del poema intitolato : Gilgamesh, En.kidu e gl'ln/eri (v.
i l capitola XXVIII ) .
2 Hursag in sumerico vuol dire montagna.
3 Possediamo ora Ia fine del poema. Cfr. una nuova traduzione in The
Sumerians . , op. cit., pp. 190-197 .
4 Demone della morte.
..
XXVIII.
1 Dei brani pervenut1c1 esistono tre edizioni: quella di R. Campbell
Thompson, pubblicata nel 1 930 e che comprende i testi cuneiformi ;
e le traduzioni inglesi. piu moderne, di Alexandre Heidel, apparse
in The Gilgamesh Epic and the Old Testament; infine quella di
E. A. Speiser, pubblicata in Ancient Near Eastern Texts. E !'ultima
traduzione francese, con introduzione e note : R. Labet, in Les . Reli
gions du Proche-Orient asiatique, Paris 1970, pp. 1 45-226.
2 Equivalente babilonese deii'Utu sumero.
3 t il nome babilonese della dea sumera Inanna.
4 Questa citta non ha solo un'esistenza mitica. Delle spedizioni
(una tedesca e una americana) hanna identificato il tell che rico
priva le sue ravine e vi hanno scoperto un gran numero di tavolette
risalenti alia prima meta del m millennia.
5 Nome semitico del clio sumero Enki.
6 V. il capitola xxm .
1 Cfr. Ancient Near Eastern Texts, pp. 50-52.
8 Oggi il testo e stato ritrovato praticamente nella sua totalita. Cfr.
la mia opera: The Sumerians . , op. ci t . , pp. 197-205, e la memoria pre
sentata nel 1963 agli Oriental Studies dell'universita di Pennsylvania
da A. Shaffer.
9 Questa Lilith e un demone femminile il cui nome si e conservato
persino nella demonologia ehraica e medievale.
..
NOTE AL TESTO
2 39
IO
XXIX.
I Si trovera un riassunto aggiornato del poema in Sumerian Epic
Literature, op. cit., p. 826. Un'edizione del testo completo e preparata
da A. Feigenbaum agli Oriental Studies dell'universita di Pennsylvania.
2 Mashgula e Uredinna.
3 Cfr. oggi : C. Wilcke, Das Lugalbanda Epos, Wiesbaden, 1969,
e la mia recensione negli Acta Orientalia, XXXI II, 1971, pp. 363-378.
4 Contrada di cui si sa soltanto che era situata neUe vicinanze
dell'Elam, l'attuale Iran di Sud-Ovest.
XX.X
1 Per alcuni nuovi cataloghi scoperti e pubblicati dopo la prima
edizione di questo volume, v. il mio articolo: A new Literary Ca
talogue from Ur, nella Revue d'Assyriologie,
LV, Paris, 1961, pp.
.
169-176.
5000
4500
4000
3000
TAVOLA CRONOLOGICA
ca.
ca.
ca.
ca.
..
URUK
Lugalbanda
Enmerkar
Gi!gamesh
ARATTA
Ensukushiranna
KISH
Enmebaraggesi
Akka
Mesilim
2500 c a . Protodinastico
Ill
dinastia di Ur
( tombe reali)
( 2500-2400 ca . )
1 dinastia di Lagash
(2500-2350 ca.)
l2340-2150 ca.)
LAGASH
U r-Nanshe
{2500 ca.)
Eannatum
(2470 ca. )
Entemena
(2430 ca.)
Enannatum
(2400 ca.)
Urukagina
(23'55 ca.)
ACCAD
Sargon di Accad
(2340-2284 ca.)
UMMA
Ush, Enakalli
Ur-Lumma
ZABALAM
UMMA
II
II
UMMA
URUK
Lugalzaggisi
Lugalzaggisi
...;
>
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0
r
>
(j
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0
z
0
r
r;
>
Naram-Sin
(2259-2223 ca .)
2200 ca. Invasione dei Qutu
II
dinastia di Lagash
(2200-2 100 ca . )
LAGASH
Gudea
( 2 1 44-2 1 2 4 ca . )
Nammahni
( 2 1 1 3-2 1 09 ca . )
2 1 1 0 ca. Utuhengal di Uruk caccia
i Qutu
III dinastia di Ur
epoca neo-sumerica
(2 1 1 0-2000 ca.)
UR
Ur-Nammu
(2 1 1 1-2084 ca. )
Shulgi e Abi-simti
(2093-2046 ca . )
Shu-Sin e Kubatum
(2036-2028 ca . )
lbbi-Sin
( 2 027-2003 ca . )
!SIN
lshbi-Erra
( 1974-1954 ca.)
lshme-Dagan
( 1954- 1 93 5 ca.)
Lipit-Ishtar
( 1934-1 924 ca . )
Ur-N inurta
1894 c a .
dinastia d i Babilonia
( 1 894-1594 ca.)
BABI LONIA
Hammurabi
INDICE
p.
7
21
27
31
35
45
49
56
61
65
68
72
75
80
1 02
1 10
1 15
1 18
125
1 32
138
141
145
151
Introduzione
Educazione. Le prime scuole
Vita di uno scolaro. II primo esempio di
adulazione
Delinquenza giovanile. II primo teppita
III.
Affari internazionali. La prima guerra dei
IV.
nervt
Governo. II primo parlamento
v.
Guerra civile. II primo storiografo
VI.
VII.
Riforme sociali. La prima riduzione d'imposte
VIII.
Codici di leggi. I I primo Mose
IX.
Giustizia. La prima sentenza di tribunale
x.
Medicina. La prima farmacopea
XI.
Agricoltura. 11 primo almanacco del fat
tore)>
Orticoltura. I primi saggi di ombre protec
XII .
tive
XII I .
Filosofia La prima cosmologia
Etica. II primo ideale morale
XIV.
xv.
Sofferenza e sottomissione. II primo Giob
be
XVI.
Pace e armonia del mondo. La prima eta
dell'oro
xvn.
Saggezza. I primi proverbi e motti
XVI II. Esopica)> . I primi animali della favola
XIX.
Logomachia. Le prime tenzoni
xx.
.t1mor filiate. II primo ritratto letterario
della madre ideale
XXI.
AI reate sposo. II primo canto d'amore
XXII.
Paradiso. I primi paralleli con la Bibbia
XXI I I . Diluvio. II primo Noh
1.
II.
244
1 56
163
1 77
1 89
1 97
213
228
232
240
242
INDICE
Paperbacks
Pubblicazione settimanale, 27 ottobre 1979
Dire/tore responsabile: G.A. Cibotto
Registrazione del Tribunate di Roma n. 1 6024 del 27 agasto 1 975
Stampato per conto della Newton Compton s.r.l., Roma
dalla Tipografia Delta Grafica, Citta di Castello
Gli uomini del passato sono in torno a noi. Se non possono piu parlare
con Ia !oro voce, ci trasmettono tuttavia continui messaggi attraverso Ia
scrittura e le testimonianze materiali, siano esse mirabili statue o povere
stoviglie. Discorrere con quest! uomini e essenziale : possiamo indos
sare per l'occasione abiti eleganti, come faceva il Machiavelli, o rinunzia
re alia formalita; rna discutere bisogna, altrimenti rischiamo di non com
prendere Ia nostra stessa esistenza.
La collana Civilita scomparse> vuole consentire proprio questa: un
colloquia con il passato per capire il presente, una serie di domande cui
seguano altrettante risposte. A chi consideri il recupero del passato
come un mezzo per evadere dal presente, rispondiamo che forse esso
sara anche questa; rna per noi e soprattutto un modo per penetrare nella
nostra attualita, e non solo a!. livello di pochi privilegiati rna anche
e soprattutto a quello delle masse che muovono Ia storia.
Cio che offriamo e una ver e propria enciclopedia del passato :
un'enciclopedia aperta come e aperto i l divenire del nostro mondo, sic
che al ritmo media di ogni mese un nuovo volume si aggiunge agli altri ;
un'enciclopedia che supera il vecchio schema alfabetico per <tvoci,
scegliendo Ia via nuova e mo.:lerna di una serie di moongrafie a se
stanti ; un'enciclopedia che peraltro e e resta fondamentalmente tale,
in quanta copre con sistematica progressivita tutti gli spazi del passato,
sotto ogni possibile prospettiva.
C'e, anzitutro, Ia dimensione per popoli e civilta, dagli Egiziani agli
lttiti, dai Vichinghi ai Maya. Ci sono i grandi temi e problemi, come
Ia decifrazione dell'etrusco e Ia discussa realta dell'Atlantide. Si
trovano le piu straordinarie scoperte, da qvelle antiche come Troia a
quelle .recenti come i manoscritti del Mar Morto. Ed ecco le grandi av
venture degli esploratori narrate dai protagonisti, quali Giuseppe Tucci
e Victor von Hagen.
Le diverse prospettive si sostengono su ben definiti criteri. Ci siamo
rivolti ad autori di tutto il mondo, purche fossero degli specialisti quali
ficati. Abbiamo posto sempre a fuoco temi di generale interesse, perche
a! pubblico si deve il rispetto di un'ampia apertura panoramica. Abbia
mo costantemente voluto scritti attraenti e comprensibili, perche siamo
convinti che chi scrive in modo involuto e astruso e semplicemente
qualcuno che non ha il coraggio o Ia capacita di affrontare il rischio della
chiarezza.
Su queste direttrici intendiamo proseguire, allargando e completando
con ritmo costante questa iiostra enciclopedia del passato. E per
allargarla e completarla abbiamo anche preso iniziative fiancheggianti:
cosl Ia serie dei <<Panorami>>, che fornisce quadri organici e ricca
Collana
1.
2.
3.
4.
VICTOR
Civilta scomparse
W. VON HAGEN,
5.
6.
GWYN JONES,
I Vichinghi
w.
VON HAGEN,
7.
8.
w.
VON HAGEN,
precolombiano
9.
10.
11.
12.
ROMOLO A. STACCIOLI,
Il
mistero
>>
deci/razione
>>
<<
HEINRICH SCHLIEMANN,
mondo
w.
voN
HAGEN,
impero
13.
14.
15.
16.
Mediterraneo
SABATINO MOSCATI,
mondo antico
U== =
=IIC==:o==l:
...
--...>''"
17.
18.
19. A NTONIO
20.
21.
22.
23.
24.
25.
26.
27.
SABATINO MOSCATI,
28.
29.
30.
3 1.
GIUSEPPE TUCCI,
Un mondo
grecO>>
di
DEAN SNOW,
La civilta di Creta
vigilia
del
miracolo
MOSCATI,
ranea
Un mondo sconosciuto ris-:Jrge dalle sponde di tre continenti
.32.
.3.3.
laziale
.34.
.35.
.36.
.37.
.38.
E. D. PHILLIPS,
Genghiz Khan e
piu
2.
monumenti
della
fede
suoi
guerrieri
alia
conquista
dell'arte
dell'universo
Co/lana
1.
antichi
I tinerari archeologici
Collana
1.
Panorami archeologici
E. H. SWANSON - W. M.
BRAY - S.
FARRINGTON,
Le civilta
- precolombiane
2.
3.
A.
ROSALIE DAVID,
La millenaria civilta del Nilo riscoperta nei suoi rituali, nei suoi
costumi, nei suoi misteri
JOHN WAECHTER,
Guardando al futuro
1.
2.
3.
VICTOR
w.
VON
HAGEN,
Vita e storia, mito e leggenda d'un antico impero visti con gli
occhi d'un ragazzo inca
T.G.H.
JAMES,
w.
VON
HAGEN,
Messico precolombiano
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5.
6.
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15.
GIOVANNA CHIERA,
l'antichita
16.
mistero
scoperta
dalle
paperbacks
Una collana di volumi che con prezzo economi<:o, ma In
una veste puntigliosamente curata nel testo e nel corredo
documentarlo, propene autori classi<:i e moderni, quali re<:u
peri focali della varia radice motivazionale delle nostre scel
te in quanto uomini di oggi, vale a dire uomini-problema.