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Paolo Castellina

LA VICENDA
DI LADY JANE GREY
(1537-1554)
Martire della fede evangelica a 17 anni
Costante fa che tu ti mostri, e sia.
Che cos morte? E qual acerba pena
Ti debbi impaurir?
Cristo pur quello,
Che lieto vince, e vincer per sempre.
Ei la vittoria di dar, se in Lui
Fermamente col cuor puro ti fidi,
Temi dunque di morte?
Oh non taccorgi
Che da Lui vinta, e superata giace?.
[Jane Grey a Michelangelo Florio]

Tempo di Riforma
2009

ISBN 978-1-4092-8187-0
Tutte le citazioni bibliche sono tratte dalla versione Nuova
Riveduta, ediz. Societ Biblica di Ginevra, 1994.
Ulteriori riflessioni bibliche, predicazioni, studi ed articoli del
past. Paolo Castellina, sono presenti nel sito web
http://www.riforma.net
Email: paolocastellina@gmail.com
Quest'opera stata rilasciata sotto la licenza Creative
Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate
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Seconda edizione, dicembre 2009

LA VICENDA DI LADY JANE GREY:


REGINA PER NOVE GIORNI

Introduzione
Quando il cristiano prende in mano una copia della Bibbia, la apre e la
legge, anche in un punto qualsiasi, lo fa nello spirito di chi dice: Questo
il nostro libro, questa la nostra storia, questa, di cui esso parla, la
nostra gente. Il cristiano, infatti, consapevole di essere stato chiamato
a far parte di un popolo speciale, il popolo di Dio, popolo che affonda
le sue radici nelle pi remote antichit e che si diffuso attraverso il
tempo e lo spazio.
Nella Bibbia, il cristiano trova i padri e le madri della sua fede. Egli si
identifica in loro e nelle loro esperienze. Sia in positivo che in negativo,
egli apprende da loro che cosa voglia dire vivere in comunione con Dio
e servirlo. Come afferma la lettera agli Ebrei, di questa fede stata resa
buona testimonianza agli antichi (1:2).
Il capitolo 11 di questa lettera, dopo aver passato in rassegna i pi
luminosi esempi di fede, afferma:
Che dir di pi? Poich il tempo mi mancherebbe per raccontare di
Gedeone, Barac, Sansone, Iefte, Davide, Samuele e dei profeti, i quali per

fede conquistarono regni, praticarono la giustizia, ottennero l'adempimento


di promesse, chiusero le fauci dei leoni, spensero la violenza del fuoco,
scamparono al taglio della spada, guarirono da infermit, divennero forti
in guerra, misero in fuga eserciti stranieri. Ci furono donne che riebbero
per risurrezione i loro morti; altri furono torturati perch non accettarono
la loro liberazione, per ottenere una risurrezione migliore; altri furono
messi alla prova con scherni, frustate, anche catene e prigionia. Furono
lapidati, segati, uccisi di spada; andarono attorno coperti di pelli di pecora
e di capra; bisognosi, afflitti, maltrattati (di loro il mondo non era degno),
erranti per deserti, monti, spelonche e per le grotte della terra (Ebrei
11:32:38).
Tutto questo rimane vero non solo per i tempi della Bibbia, ma per
tutto il corso della storia del popolo di Dio, antico e moderno. Quanti
uomini, donne, bambini, ragazzi, hanno dato buona testimonianza della
loro fede fino a versare per essa il loro stesso sangue! Essi sono vissuti
e sono morti come autentici discepoli di Ges Cristo e la loro memoria
rimane per noi, non solo occasione di celebrazione e gratitudine, ma
soprattutto di stimolo e di esempio.
Bench di innumerevoli cristiani esemplari si sia purtroppo perduta
memoria, siamo grati a tutti coloro che hanno messo per iscritto e fatta
ampiamente conoscere la testimonianza della fede di molti personaggi
della storia del popolo di Dio. Alcuni fra loro sono diventati famosi e
sono oggi ampiamente celebrati. Altri, bench meno conosciuti, non ne
sono certo inferiori.
In questo mio scritto, vorrei celebrare la memoria di Lady Jane Grey,
condannata a morte e giustiziata nel 1554 allet di 17 anni e che fu
regina di Inghilterra per soli nove giorni. Vittima di complotti e
vendette politiche, la qualit della sua vita e della sua morte la renda
degna di comparire nella galleria di coloro che si sono distinti come
testimoni e martiri della fede cristiana evangelica1.

1 La vicenda di Lady Jane Grey compare pure nel famoso martirologio riformato: Foxs
Book of Martyrs, di John Fox. John Foxe, storico elisabettiano, scrive infatti un libro
intitolato Atti e Momenti dei Martiri, che descrive i martiri cristiani, soprattutto
protestanti, durante la storia, Negli anni 1550, la Chiesa di Ginevra era molto
favorevole ai rifugiati riformati, ed era uno dei pochi rifugi disponibili ad un popolo
disperato. Molti di loro si incontravano a Ginevra, condotti da Myles Coverdale e John
Foxe, il cui libro, a tuttoggi rimane una delle poche opere di riferimento sulla

Per molti storiografi, la vicenda di Lady Jane Grey non che un


episodio minore della storia dellInghilterra nel turbolento periodo della
Riforma del XVI secolo. Per altri essa diventata occasione di
romantiche storie davventura e damore da immortalare nella
letteratura e nel cinema. Per noi cristiani, la sua e rimane una
testimonianza di fede per aver lei manifestato, pur nella sua pur breve
vita e nei suoi scritti, i tratti inconfondibili di un autentico ed esemplare
cristiano.
Questo era laccento che aveva voluto dare al resoconto della vita di
Lady Jane, Michelangelo Florio in un suo libro, pubblicato in italiano in
Germania nellanno 16072, dal titolo: Historia de la vita e de la morte
dellillustrissima Signora Giovanna Graia, gi Regina eletta e pubblicata
dInghilterra e de le cose avvenute in quel Regno dopo la morte del Re
Edoardo VI.
Nella prefazione di questo libro3, leditore scrive:
L'originale di questo libro, scritto di propria mano
dall'autore [Michelangelo Florio], fu trovato, dopo la morte di
questi, nella casa di una persona onorata e grande benefattore,
esule durante il tempo delle persecuzioni dei veri cristiani in
Inghilterra, dopo la scomparsa del serenissimo Re Edoardo VI,
di beata memoria. Ora, essendo questo libro venuto nelle mie
mani, stato giudicato degno di essere pubblicato da uomini
bene esercitati in teologia. Questa era pure l'intenzione
dell'autore, affinch ogni persona desiderosa di buona
istruzione, soprattutto fra gli italiani, potesse trarne
giovamento. Non poteva essere altrimenti, perch, come fedel
pastore e servitore di Ges Cristo, egli sempre operava con
massima diligenza alla salvezza del suo gregge. Non ho voluto,
cos, come depositario della volont dell'autore, mancare
d'eseguire questo suo desiderio . Questo libro l'avrebbe

persecuzione dei primi cristiani e dei protestanti dal primo secolo fino alla met del 16
secolo.
2 Stampato presso Riccardo Pittore nellanno 1607, ex legato Cl. Viri Prosperi
Marchandi.ristiani e dei protestanti dal primo secolo fino alla met del 16 secolo.
3 Le citazioni dal libro del Michelangelo Florio le trascriver in una mia revisione
linguistica, a causa del pesante stile cinquecentesco che lo rendono piuttosto difficile al
lettore moderno.

sicuramente fatto pubblicare egli stesso se non ne fosse stato


impedito, al tempo e nel luogo dove dimorava, da crudelissime
persecuzioni. Ricevete dunque, fratelli cristiani nel Signore,
quest'opera, e servitevene con lo stesso spirito in cui essa vi
giunge, ringraziando Iddio, solo Autore di ogni bene, che per il
nostro bene ha voluto che fosse preservato questo tesoro. Egli,
infatti lo ha deposto per ben cinquant'anni in sicure mani ed
stato conservato intatto dal fuoco dell'Anticristo e d'ogni altra
corruzione che l'avrebbe potuto facilmente consumare e
disperdere".
Michelangelo Florio, dorigini toscane e predicatore dellEvangelo,
durante le persecuzioni in Italia ad opera dellInquisizione, era riuscito a
fuggire prima in Francia e poi in Inghilterra, terra che volentieri
accoglieva, ai tempi di Edoardo VI, anche diversi riformatori italiani,
fra cui Pietro Martire Vermigli. Nella citt di Londra, aveva per un
tempo guidato la comunit evangelica dei rifugiati italiani, e pure si
dedicava ad insegnare la lingua italiana nei circoli della nobilt inglese,
lingua la cui conoscenza riscuoteva allora molta popolarit. E in quel
periodo che il Florio conosce la giovane Jane Grey, con la quale ha
lunghe conversazioni, probabilmente durante le lezioni di italiano che le
impartiva. Al Florio va attribuita in gran parte la maestria che Lady Jane
aveva nelle lingue. Il Florio sar pure maestro della principessa
Elisabetta, la futura Elisabetta I.
Il libro che Michelangelo Florio scrive su Lady Jane, molto
probabilmente fu scritto otto anni dopo la morte di questa, cio nel
1562.
Egli cos descrive la conversazione che un giorno ebbe con lei: Io stesso
contandole un giorno gli oltraggi, gli scorni ed i tormenti che in Roma, per
lo spazio di 28 mesi sotto Paolo e Giulio III, sofferti io avevo, per aver io,
a Napoli, Padova e Venezia, predicato apertamente Cristo, la vidi con s
sviscerata compassione lacrimare, che ben si conosceva quanto le stesse a
cuore la vera religione. Alzati gli occhi al cielo, disse: Deh, Signore, se io
non ti offendo con questa mia domanda, non permettere pi che il mondo
faccia tanti strazi dei Tuoi (pp. 27-28).

Poi il Florio parla di quanto riconoscente egli fosse al padre di Jane, il


Duca del Suffolk4:
Perch se io fossi stato del suo proprio sangue, anzi, dei suoi pi cari, egli
non mi avrebbe potuto fare maggiori benefici, n maggiormente onorarmi,
per quella sua sincera e veramente divina carit che egli aveva verso tutti
coloro che si trovavano perseguitati dallAnticristo (p. 44).
Il Suffolk era ben conosciuto per le sue simpatie verso gli esiliati per
motivi di religione, e sembrerebbe che Michelangelo fosse uno dei suoi
favoriti. Un altro Lord inglese del quale parla per essere stato
estremamente gentile verso i forestieri, lo stesso Conte di
Pembroke5 a cui dedica un altro suo libro di grammatica italiana. Capo
della fazione era, naturalmente, John Dudley, Duca di Northumberland
che, spingendo Edoardo VI a fare un testamento in favore della moglie
di suo figlio, Lady Jane, sperava di far passare la Corona dInghilterra
saldamente nelle mani della sua famiglia.
Negli ultimi due anni del soggiorno di Michelangelo in Inghilterra
(1552-1554) la sempre pi debole salute del Re metteva sempre pi in
crisi i progetti del Dudley. Il rifugiato italiano, Michelangelo Florio,
vicino comera a casa Suffolk, era dunque nella posizione migliore per
assistere agli sviluppi della situazione. Se i progetti del Duca avessero
avuto successo, la fortuna del Florio sarebbe stata assicurata e non
avrebbe pi dovuto vagare come fuggiasco in Europa.
Il Florio assiste alla rovina di Jane ed al successo della Regina Maria,
che fa rifiorire il Cattolicesimo e contrastare violentemente i
protestanti. Questi cambiamenti fanno s che la situazione dei rifugiati
stranieri non sia pi sicura. Cominciano cos a dire addio ai loro amici
inglesi, molti fra i quali ben presto moriranno sui roghi. Nel febbraio
del 1554 un editto reale proclama che tutti gli stranieri debbano
andarsene nello spazio di 24 giorni. Il 4 marzo il Florio con moglie e
figlio, lascia lInghilterra. Riparato a Strasburgo, in quella citt che
riesce ad ottenere da fuggiaschi inglesi, John Banks e James Haddon, gli
scritti di Lady Jane, molto probabilmente conservati da James Haddon,
4 Nel menzionare nomi nobiliari, ad esempio: John Grey, Duca del Suffolk, potremmo
usare sia il semplice nome e cognome, ad esempio: John Grey, oppure Il Duca del
Suffolk, oppure semplicemente Suffolk o il Suffolk.

La prima moglie del Pembroke era la stessa sorella di Jane, Caterina Grey, e quindi
pure membro della fazione del Suffolk.

gi cappellano del Duca del Suffolk e tutore di Lady Jane. Il Florio lo


cita come fonte delle informazioni orali su quanto Jane avesse detto e
fatto in prigione.
A pag. 58 del libro su Lady Jane, dice:
Vero che ella non pot rattenersi di non rinfacciare loro (come dal dotto
e veramente pio predicatore di suo padre, James Haddon mi fu raccontato)
la promessa fede e con tanti giuramenti, e linganno usatole, togliendola,
anzi, rubandola, ai suoi belli studi per metterla in quella dignit che mai
desiderata aveva .
Il ricordo di Lady Jane laccompagner pure dopo, invitato ad essere
pastore della comunit evangelica riformata di Soglio, in Bregaglia. Le
memorie di Lady Jane le raccoglier nel libro citato, in cui
espressamente mette in rilievo la sua testimonianza di fede e
riconoscendo in lei i segni distintivi di unautentica cristiana o, come si
esprime il Florio stesso, di una persona eletta da Dio alla salvezza.
E allo stesso spirito del Florio che questo mio scritto pubblicato.
Sebbene esso non voglia essere un libro di storia, esso descriver
ampiamente la vicenda storica di Lady Jane sulla base dei documenti e
degli studi fin qui fatti, per essere soprattutto una testimonianza di fede.
Il libro di Michelangelo Florio pu essere sicuramente considerato una
fonte primaria di ci che intendono descrivere, ma ci avvarremo pure
di altre fonti. Detto libro, infatti, non potrebbe pi oggi essere
proposto ai lettori moderni, tale e quale si presenta (non risulta, fra
laltro, che sia stato pi ripubblicato dal 1607), e questo non solo per il
linguaggio ormai per noi antiquato. La stessa organizzazione del libro
oggi la riterremmo piuttosto caotica!6 In ogni caso, siamo consapevoli
di proporre al pubblico italiano doggi, qualcosa di originale.

6 Cos essa viene presentata nellintroduzione alla sua opera: Ora, per rendere pi
facile la lettura, questo libro sar suddiviso in sei parti principali. La prima contiene un
notevole discorso sui segni distintivi mediante i quali si possono conoscere e
distinguere i veri figli di Dio eletti a salvezza, da quelli che appartengono a questo
mondo che, vivendo in diletti e piaceri carnali, con ostinata ribellione contro i
comandamenti di Dio, e senza mostrarne alcun segno di ravvedimento, forniscono
manifesta indicazione d'essere figli del diavolo e riprovati all'eterna dannazione.
Venendo poi la verit di questa dottrina dimostrata con l'esempio di alcuni martiri ed
altri sant'uomini, in particolare della nobilissima signora Jane Grey, successivamente, la
seconda parte comprende gli avvenimenti seguenti, che hanno dato occasione alla detta
signora di precipitare, innocente, nella condanna a morte. La terza parte contiene

La vicenda di Lady Jane sicuramente, in s stessa, una tragedia che ha


suscitato la commozione di pi generazioni, ma la vogliamo leggere
nello spirito che ha ispirato lopera di Michelangelo Florio:
Poi vidi dei troni. A quelli che vi si misero seduti fu dato di giudicare. E
vidi le anime di quelli che erano stati decapitati per la testimonianza di
Ges e per la parola di Dio, e di quelli che non avevano adorato la bestia
n la sua immagine e non avevano ricevuto il suo marchio sulla loro fronte
e sulla loro mano. Essi tornarono in vita e regnarono con Cristo per mille
anni (Apocalisse 20:4).
Per altro, condividiamo appieno la prospettiva teologica di
Michelangelo Florio, pastore evangelico riformato, nellambito della
stessa chiesa e valle in cui egli oper e del quale io stesso sono stato
successore secoli dopo.
Paolo Castellina, v. d. m.

risposte a diverse obiezioni che potrebbero essere addotte alle cose suddette. Nella
quarta parte vi sono due epistole, che la stessa signora Grey scrisse, negli ultimi due
giorni precedenti la sua morte, l'una ad un prete ritornato alla fede papista da quella
veramente cristiana, esortandolo al ravvedimento ed alla conversione. L'altra ad una sua
sorella giovinetta, per esortarla alla costanza nella vera fede ed agli studi cristiani. A
questo si aggiunge una disputa tenuta da detta signora ed un prete, che l'and a visitare
in prigione, con l'intenzione di farle abbandonare la sua religione ed indurla a
convertirsi a quella papista. Seguono i ragionamenti tenuti poco prima della sua morte
dalla signora Jane Grey, poco tempo prima di diventare Regina. La quinta parte
comprende diverse osservazioni e dotti commenti per la spiegazione di passi importanti
contenuti nelle lettere, dispute e ragionamenti suddetti. La sesta ed ultima parte
contiene la disputa di un uomo pio e dotto, gi vescovo di Londra, contro o dottori e
teologi papisti dell'universit di Oxford, al riguardo della presenza del corpo di Cristo
nell'Eucaristia.

10

11

Il tempo dei fatti narrati


Ci troviamo in Inghilterra, al tempo del Re Edoardo VI7, che regna dal
1547 al 1553, figlio del famoso Enrico VIII.
In tutta lEuropa si sta affermando la Riforma della Chiesa cristiana
che, reagendo alle sempre pi gravi ed intollerabili degenerazioni del
Cattolicesimo romano, cerca di restituire la cristianit alla purezza del
cristianesimo biblico. Duramente combattuta dalla reazione rabbiosa di
consolidati poteri religiosi e politici, essa ottiene gradualmente
lappoggio di numerosi regnanti, che cos colgono ben volentieri pure
lopportunit di liberarsi dalla tirannide del Papato e dei suoi alleati,
principalmente della Spagna.
Sotto limpulso del movimento luterano, per la met del 500 la fede
evangelica diventa dominante in gran parte dei paesi di lingua tedesca
ed in Scandinavia. Ulrico Zwingli8, guidato in parte dal pensiero di
7

Vedi nota biografica al termine del volume.

Ulrico Zwingli, riformatore protestante svizzero (1484-1531). Discepolo di Erasmo da


Rotterdam, accolse l'appello di Lutero, ma lo intese in maniera fondamentalmente
diversa. Cappellano (1522-1523) alla cattedrale di Zurigo, riform la Chiesa della citt
con l'appoggio del Senato, che ne assunse (1523) la direzione, compiendo in tal modo
8

12

Martin Lutero (Eisleben 1483-1536) ed in parte dalle proprie


introspezioni bibliche, introduce la Riforma a Zurigo. Gradualmente, il
movimento si diffonde attraverso la Svizzera tedesca, raggiungendo
finalmente i cantoni di lingua francese, dove Giovanni Calvino ne
diventa leader.
Il Calvinismo diventa, storicamente parlando, la pi importante
espressione della Riforma e, nella seconda met del secolo, con Zurigo,
Ginevra diventa il punto di riferimento dellintero Protestantesimo
europeo9, affermandosi poi anche in Olanda, Scozia, Ungheria e
Polonia.
In Inghilterra, le fortune del Calvinismo conoscono fasi alterne10. In
confronto con altri paesi, lo sviluppo della Riforma inglese non
omogeneo. A cominciare dal 1534, quando Enrico VIII interrompe i
suoi rapporti con il Papato ed assume il titolo di Capo supremo della
Chiesa, la Riforma presto diventa un tentativo genuino di ristabilire in
Inghilterra la fede cristiana antica11. Edificando sullopera di John
la rottura con Roma. Da Zurigo la Riforma si estese nel resto della Svizzera (Berna,
Basilea, Costanza, Biel) e nella Germania meridionale. Nel 1524 emerse il conflitto tra
Lutero e Zwingli, incentrato particolarmente sulla dottrina dell'eucaristia e dei
sacramenti. Il mancato accordo con Lutero (colloquio di Marburgo, 1529) fece fallire
anche il progetto di una grande lega politica diretta contro gli Asburgo, che Zwingli
aveva preparato con Filippo d'Assia. Nel 1531 si venne allo scontro armato di Kappel
nel quale per Zwingli e che riusc favorevole ai cantoni cattolici. Con il progressivo
avanzare del calvinismo, le dottrine di Zwingli persero gran parte del loro significato e
rimasero confinate nei cantoni originari della Svizzera tedesca. Opera principale di
Zwingli il Commentarius de vera et falsa religione (1524).
9 La Riforma si afferma anche nelle valli di lingua italiana della Lega dei Grigioni, che
sono rilevanti anche per la nostra storia, perch sar proprio l, in Bregaglia, che
continuer il suo ministero come Pastore, Michelangelo Florio, dopo essere stato attivo
come predicatore e insegnante di Italiano proprio nella citata famiglia Grey e nella corte
inglese con Edoardo ed Elisabetta.

In Scozia il Calvinismo avr maggiore successo e trionfer soprattutto per lopera del
riformatore John Knox, ispiratore della Confessione di Fede scozzese, adottata da quel
Parlamento nel 1560. Knox, impressionato dallesempio di Calvino, stabilisce la Chiesa
di Scozia su base organizzativa presbiteriana ed una teologia calvinista, legando le
fortune della Riforma al crescente nazionalismo scozzese contro la cattolica Maria,
Regina degli scozzesi.

10

E pur vero che le motivazioni di Enrico VIII si mescolano con ambizioni politiche e
dinastiche. Queste lo allontaneranno dal Cattolicesimo anche per poter ottenere il
divorzio dalle sue successive sei mogli.

11

13

Wycliffe12 ed i suoi Lollardi13, con gli umanisti cristiani inglesi e le idee


importate luterane e calviniste, comincia a prendere forma la Chiesa di
Inghilterra. Riforme pi radicali hanno luogo durante il regno di
Edoardo VI14, ma sono subito cancellate da Maria Tudor, quando,
succedendogli dopo linterregno di Lady Jane (di nove giorni) cerca di
ristabilire in Inghilterra il Cattolicesimo. Il suo tentativo fallisce, e sotto
Elisabetta I, la Chiesa di Inghilterra diventa definitivamente nonromana, ma nemmeno completamente protestante. Al contrario,
sviluppa una via media fra la vecchia fede cattolico-romana da una
parte, ed il Protestantesimo calvinista dallaltra.
La vicenda di Lady Jane si sviluppa proprio quando la predicazione
calvinista comincia a diventare popolare soprattutto fra la nobilt e nei
circoli intellettuali. La famiglia Grey, imparentata con i Tudor, la
dinastia regnante, e titolare del Ducato del Suffolk, educa i propri figli
nella fede evangelica: fra essi vi la loro primogenita, Jane. La famiglia
Grey e la fazione politica che appoggia, ambisce poi, dopo la morte del
Re Edoardo VI, alla Corona inglese, facendo in modo che proprio la
loro Jane ne diventi successore, sognando cos una Regina protestante.
In effetti Jane giovane dautentica e profonda fede evangelica, come
pure molto erudita e capace, ma non avrebbe titolo alla Corona (e
nemmeno lo desiderava), se non molto dopo la cattolica Maria, figlia di
Enrico VIII e di Caterina dAragona, sua prima moglie.

John Wyclyffe, riformatore inglese (ca. 1320-1384). Incaricato di occuparsi dei


rapporti tra Stato e Chiesa, riprese in esame i fondamenti stessi, teologici, politici,
filosofici, della religione e delle sue istituzioni, giungendo a posizioni radicalmente
opposte a quelle della Chiesa di Roma. Nelle sue opere principali (De dominio divino,
De civili dominio, De veritate scripturae, De Ecclesia, De ordine christiano ecc.),
Wycliffe and sostenendo una serie di tesi ereticali che avrebbero ispirato l'opera dei
riformatori che lo seguirono, da Hus, a Calvino, a Lutero.

12

Lollardi, movimento religioso sorto ad Anversa intorno al 1300 di ispirazione


ascetica e pauperistica. Con lo stesso nome furono chiamati per dispregio in Inghilterra
i Poor preachers (poveri predicatori), gruppo di predicatori seguaci di Wycliffe. Propri
del lollardismo sono la povert volontaria, il riconoscimento della Scrittura come sola
autorit, la condanna delle ricchezze della Chiesa, il rifiuto del celibato ecclesiastico,
degli ordini religiosi, delle indulgenze e della transustanziazione.

13

Edoardo VI. Questo Re solamente un adolescente. Morir, infatti, a 16 anni di


tubercolosi, ma la sua educazione e fede, come pure tutti i suoi tutori e consiglieri, sono
sostenitori del Protestantesimo. E durante il suo regno che lInghilterra ospita molti
riformatori in fuga dalle persecuzioni nel continente europeo.

14

14

Lo scontro diventa cos inevitabile, ed Jane a soccombere, vittima suo


malgrado delle ambizioni politiche dei suoi tutori che prima la
sostengono e poi la abbandonano. Riuscendo a salire al trono, Maria
far strage non solo della povera Jane, ma anche di innumerevoli
protestanti e riformatori inglesi.

15

La famiglia di Lady Jane


Il padre di Lady Jane era Henry Grey15, terzo marchese del Dorset,
figlio di Thomas Gray.
Nel 1530 acquista Bradgate16, dimora signorile che combinava le
esigenze di un palazzo di caccia e i comfort di una villa privata. La casa
natale di Jane e delle due sorelle permetteva di spaziare con la vista su
sei miglia di parco ed era situata a cinque miglia dalla citt di Leicester.
Unesistenza piuttosto incerta e rischiosa a Corte e nelle guerre contro
la Francia, alternandosi ad intrighi abortiti a caccia di favori e di
privilegi, avevano dato ai Dorset grandi ambizioni senza, per, stabilit
di propositi. Aveva avuto, infatti, solo un moderato successo quanto a
ricchezze e posizione. In quei giorni, quando uomini nuovi scalavano
le vette del potere, egli si considerava membro della vecchia nobilt,
perch suo nonno, il primo marchese, era figlio di Elizabeth

L'ascendenza di Jane, sia da parte di padre che di madre, era sicuramente di tutto
rispetto, sia per nobilt che per regalit, e la famiglia ne era molto orgogliosa. La
famiglia Grey era d'antichissima nobilt. Lo stesso nome Grey, o De Grey, proveniva
dal francese DeCroy, nome di un castello della Piccardia, il cui titolare era il Duca di
Normandia. Sir Arnold De Grey aveva accompagnato Guglielmo il Conquistatore in
Inghilterra e si era stanziato a Rotherfield, nella contea di Oxford, subito dopo la
conquista.

15

Nella contea di Leicester, in Inghilterra. Questa dimora oggi in rovina e si trova


nellambito di un parco.

16

16

Woodville17 e quindi figliastro di Edoardo IV, nonno materno di


Enrico VIII.
Michelangelo Florio18 ha parole molto lusinghiere del carattere di
Henry Grey, bench questo giudizio non sia del tutto condiviso dalla
stessa Jane:
ma costei, tutto chella fosse dellantica, nobile ed illustre
famiglia dei Gray, figliola del veramente cristiano principe
Henry Gray, duca del Suffolk e marchese di Dorset (uomo che
al paragon di quanti mai se ne videro in tutti i secoli passati,
amator della sua patria, tenace zelatore, e difensore della pura
dottrina di Ges Cristo, mecenate vero di tutti i virtuosi e
padre amorevolissimo dei poveri) e nipote del Re Enrico VIII
() (p. 26).
Tre anni dopo essere succeduto al titolo di marchese del Dorset, sposa
Frances Brandon nella cappella della sua casa di Londra, a Southwark.
Gli antenati della Brandon univano in s sia sangue regale che di classe
media e, dal punto di vista di suo marito, la sua parentela con il Re era
di incalcolabile valore. I risultati di queste ambizioni si sarebbero
provati fatali per ciascun membro della sua famiglia, eccetto s stessa.
Frances Brandon era la figlia pi vecchia di Charles Brandon, Duca del
Suffolk (un gentiluomo di campagna, nobilitato da Enrico VIII) e della
sorella pi giovane di Enrico, gi Regina di Francia, il cui matrimonio
con Luigi XII Valois era durato tre mesi, lasciandola libera di sposare il
Suffolk, non appena il suo periodo di lutto fosse terminato. Questo
giovane, nonno materno di Lady Jane, era di carattere estremamente
ombroso. Aveva divorziato da due mogli e seppellitone una terza prima
di sposare la vedova Regina madre [Queen Dowager], dalla quale aveva
avuto due figlie, Frances e Eleanor. Nel 1533, Maria era morta e, circa
due anni dopo, nel 1535, Brandon avrebbe sposato una quinta moglie,
Lady Catherine Willoughby dEresby, dalla quale ha due figli.
Erano sposati gi da due anni, quando Frances e Henry Grey nasce
Lady Jane, e lei le aveva gi dato un figlio, morto pochi mesi pi tardi.
Elizabeth Woodville, nata nel 1437 at Grafton Regis, Northants, morta il 26 Maggio
1465 a Bermondsey Abbey, Surrey, regina di Edoardo IV.

17

Un riconoscimento che forse il Florio gli deve, per essergli stato mecenate e
comunque essendo un valente sostenitore della fede riformata.

18

17

Jane nasce nello stesso anno e nello stesso mese (la data esatta
nellottobre 1537 non registrata) di Edoardo VI, figlio di Enrico VIII
e della sua terza moglie, Jane Seymour. Il battesimo di Jane avviene
entro 48 ore dalla nascita, secondo le usanze di allora, nella chiesa di
Bradgate.
Il nome di Jane era estremamente raro prima della Riforma, e forse le
era stato dato in onore di Jane Seymour, madre del Principe Edoardo.
Sebbene i Dorset fossero stati delusi dal non avere avuto un maschio,
avevano progetti importanti per Jane. Dal loro punto di vista, la
situazione dinastica era promettente, e ne avrebbero sicuramente
profittato...
Edoardo VI, che doveva succedere ad Enrico VIII nel 1547 allet di
nove anni, era considerato da molti, e probabilmente dallo stesso
Enrico, come lunico erede legittimo19. Maria ed Elisabetta erano state
entrambe dichiarate illegittime, bastarde. Nel caso che esse non
avessero avuto eredi, il diritto di successione sarebbe passato a Frances
Dorset ed ai suoi figli, e poi alla sua sorella pi giovane Eleanor ed ai
suoi figli. Cos, nel 1547, Jane, per diventare regina dInghilterra,
sarebbe stata quinta nella linea del Trono inglese20.

Edoardo era l'unico figlio maschio di Enrico VIII, nato il 12 ottobre 1537 da Jane
Seymour. Il 15 ottobre battezzato e proclamato Duca di Cornovaglia. Edoardo cresce
nello splendore che si potrebbe attendere in una tale corte. La sua istruzione comincia
presto ed era considerato un bambino che impara in fretta. La sua istruzione includeva
letteratura, geografia e musica. Come suo padre, Edoardo suonava il flauto e forse pure
altri strumenti. Dopo la morte di suo padre, il 28 gennaio 1547, Edoardo (all'et di nove
anni) coinvolto sempre di pi a corte. Edoardo era impegnato in molte attivit fisiche
e sport come l'arco e la caccia. Come suo padre era molto interessato all'arte militare.
Nel febbraio del 1553, all'et di 15 anni, si ammala di bronchite, e febbre, catarro e
tosse rimarranno per lui un problema costante da cui non riesce a guarire, fino a
trasformarsi in tubercolosi, che, allora inguaribile, lo porter alla morte.

19

Enrico, per ragioni che non sono mai state spiegate, aveva tagliato fuori la sorella pi
vecchia Margaret, regina di Scozia. Probabilmente la causa di questo era la sua guerra
con la Scozia e lalleanza franco-scozzese. La situazione dinastica di Enrico, per altro
era estremamente confusa, dovuta alla pertinacia con la quale aveva voluto avere un
figlio maschio, per avere il quale avrebbe sposato diverse mogli, facendo eliminare con
vari pretesti quante non avessero generato un figlio.

20

18

Le ambizioni dei genitori su Jane


I genitori di Jane lavevano educata, non solo con lidea remota che
sarebbe forse diventata Regnante, ma pure con lidea che avrebbe
potuto sposare suo cugino, il Principe Edoardo - perch sebbene per
lui Enrico VIII stesse gi negoziando unalleanza straniera gi pochi
mesi dalla nascita, nessuno di questi piani era riuscito a materializzarsi.
Cos, durante lultimo anno del regno di Enrico VIII, le speranze dei
Dorset per Jane erano molto alte, e la sua educazione pure ne avrebbe
dovuto essere allaltezza. Intellettualmente, Jane fu educata come se
fosse stata un maschio, ma il trattamento che le riservavano i suoi
genitori, aveva distrutto molto della felicit che avrebbe derivato da tale
istruzione. Frances Dorset, infatti, era una donna dura, brutale,
estremamente esigente, e che dominava il suo stesso capriccioso
marito. Che queste caratteristiche si manifestassero gi abbastanza
presto, si rivela abbastanza presto dallatteggiamento che conserva
verso Jane e le sue sorelle: Caterina (nata nel 1539) e Maria (1545),
quattro anni pi tardi, che non poteva perdonare essere nata
femmina
Era inevitabile che una tale donna dovesse soggiogare, anche se
discretamente, un marito i cui contemporanei descrivevano come
giovane, voglioso e povero ... con poca o nessun esperienza e una
creatura priva di senno, sebbene altri ne lodassero lamore per la
cultura, la generosit e la sua mancanza darroganza. Dorset, per, era
tanto egoista quanto sua moglie era scaltra ed ambiziosa, e la loro cura
di istruire diligentemente la figlia proveniva non tanto da criteri
intellettuali ed estetici, ma dalla loro ossessione dottenere vantaggi
materiali e di apparire alla moda. Le ambizioni di Frances erano di tipo
politico, e il suo temperamento, quello di chi sempre macchina qualche
piano, instabile e permanentemente insoddisfatto. Era sempre
indaffarata per rimanere in stretto contatto con i suoi amici pi ricchi e

19

la sua parentela Tudor. Era indubbiamente molto pi adatta che il


Dorset nel conformarsi ai modelli sempre mutevoli dei movimenti
religiosi e politici controllati da Enrico VIII.
Negli anni immediatamente precedenti e susseguenti la nascita di Lady
Jane, questi atteggiamenti seguono un corso che avrebbe influito
sullintera sua carriera. Per la fine degli anni 1530, il dissenso politico
aveva diviso la classe dominante in tre partiti che ora lottavano uno
contro laltro.
Il primo era quello favorevole al Papato, che aveva condannato il
processo di annullamento del matrimonio di Enrico con Caterina
dAragona ed aveva cercato di resistere alla dichiarazione parlamentare
di supremazia della Corona sulla Chiesa. Questo partito era in
minoranza.
Il secondo, il pi vasto e il pi potente, era quello degli Enriciani che
avevano approvato il processo di annullamento del matrimonio del Re,
il suo secondo matrimonio ed erano cattolici in tutto, eccetto che
nellobbedienza al Papa.
Il terzo partito, che stava cominciando a formarsi quando Jane Grey
nacque ed era descritto come protestante soltanto dieci anni dopo,
divent effettivo durante la crescita di Jane. Questo movimento era
stato immediatamente considerato eretico e criminale dagli altri due,
sebbene Enrico sponsorizzasse alcuni dei suoi leder. Esso attraeva
coloro che erano interessati nella Nuova Dottrina (di cui Jane divenne
famoso esempio), inclusi i suoi maestri, e che avrebbero posto lei ed i
suoi genitori in contatto con gli intellettuali calvinisti del Continente.
Al tempo stesso, il Re, che bruciava eretici ed impiccava e faceva
decapitare coloro che negavano la sua supremazia, controllava tutti e
tre i partiti in modo scaltro e senza scrupoli.
Il Dorset rifletteva tutte le caratteristiche della politica di Enrico, cos
leducazione e i punti di vista di Jane erano indirettamente e
gradualmente influenzati da avvenimenti come la ridistribuzione delle
terre dei monasteri, la traduzione della Bibbia, il fallimento del quarto e
del quinto matrimonio del Re. Fu soprattutto lultima moglie di Enrico,
Caterina Parr una delle influenze pi importanti della vita di Jane, che
per non compare nella sua vita se non dopo il suo decimo anno.
Prima dallora, allet di cinque anni, lei aveva gi acquisito esperienza
sociale, ed era stata educata alle buone maniere sociali.

20

21

Jane educata come una principessa


Henry e Frances Dorset erano robusti e pieni denergia. Passavano gran
parte del loro tempo fuori casa e conducevano una vita sana ed
indaffarata. Questa routine era spesso fin troppo dura per le sorelle, a
cui molto era richiesto, con il risultato che sia Caterina che Jane erano
molto suscettibili allesaurimento nervoso. La nascita di Maria era stata
quasi un disastro. Era pressoch una nana con la schiena curva, e molto
brutta e, sebbene non avesse, nonostante il suo sangue Tudor, alcuna
prospettiva di sposarsi, fecero del loro meglio per darle la stessa
educazione delle sorelle, e la portavano spesso con s. Il suo futuro,
per, sarebbe rimasto un problema. Caterina era la pi bella della
famiglia.
Jane era piccola, dai capelli chiari e fine. La sua pelle era molto chiara e
presto si riempie di lentiggini. Trascorsa la prima fase della sua
educazione, si dimostra una ragazza di grande intelligenza e talento.
Jane era trattata come una principessa. Lei e le sue sorelle avevano
preso il rango della madre, e si rivolgevano a lei con lappellativo Lady
Jane. Era posta sullo stesso livello delle figlie del Re e sulla stessa base,
ricevendone la stessa educazione. Il suo entroterra e stile di vita era
molto pi lussuoso di quello di Mary ed Elizabeth, che crescevano in
maniera pi spartana.
Bradgate, per, era come un palazzo. I suoi interni riflettevano la
magnificenza e la modernit della sua progettazione esteriore. Il padre
del Dorset era stato uno dei pionieri della nuova architettura che

22

forniva dimore destinate al godimento delle ricchezze e del comfort,


prive di considerazioni di difesa.
Quelli che, come i Dorset, godevano di medici residenti presso di loro
ed erano in grado di consultare i medici del Re se lo desideravano,
erano di fatto meno fortunati delle classi pi povere, con le loro
medicine omeopatiche e basate sulle erbe, perch gli standard medici
inglesi erano allora molto bassi. Questo era dovuto in parte alla
tubercolosi che uccide Caterina allet di ventotto anni, e per la
debolezza nervosa di Jane.
Ciononostante, il loro programma per educare Jane e le sorelle,
comincia non appena sono in grado di leggere - dallet di tre o quattro
anni - in ogni caso, non era nemmeno troppo intenso perch iniziava
presto la mattina ed avevano sufficienti ore di sonno. Nelle dimore di
campagna, il giorno cominciava alle sei con la preghiera, seguito da una
colazione di pane, birra chiara e carne. Le giovani, dopo aver fatto
visita ai loro genitori, continuavano con lezioni di greco e di latino fino
allora di pranzo. Poi musica, lingue moderne o classiche, insieme a
letture bibliche, continuavano fino a cena. Le ragazze, poi, danzavano o
sedevano facendo lavori di cucito prima di andare a letto alle nove. Una
volta o due la settimana, si riservava un giorno intero per la caccia, la
falconeria, o per una spedizione fino a Leicester, per essere intrattenute
dal sindaco o dalla nobilt rurale locale.
Quando raggiunge let di sei anni, Lady Jane pu essere immaginata
come potrebbe essere oggi una ragazza di dodici o tredici anni, in grado
di scambiare alcune frasi in semplice latino, oppure leggere la Bibbia di
Miles Coverdale21, vescovo di Exeter. La signora Ellen, che si prendeva
Miles Coverdale (1488-1569). Traduttore della prima versione inglese della Bibbia.
Dopo aver studiato a Cambridge, ordinato frate agostiniano. Sviluppa ben presto un
apprezzamento per Martin Lutero e diventa promotore di riforme ecclesiastiche.
Forzato a risiedere allestero nel 1528 per avere predicato contro la Confessione e le
immagini, lavora con William Tendale e pi tardi, nel 1535, pubblica la prima
traduzione inglese della Bibbia completa, probabilmente servendosi ampiamente della
Vulgata, del Pentateuco ed il Nuovo Testamento di Tendale, e delle versioni tedesche
di Lutero e di Zurigo. Collabora con il progetto della Grande Bibbia del 1539 e
rimaneggia la Bibbia del Cranmer del 1540. Dopo lemanazione dei 6 Articoli antiprotestanti, Coverdale fugge di nuovo nel Continente, ritornando nel 1547 dopo la
morte di Enrico VIII. Gode di alti favori durante il regno di Edoardo VI, servendo
come vescovo di Exeter dal 1551 al 1553. Quando la Regina Maria sale al trono, perde
il suo episcopato e lascia lInghilterra. Vi ritorna dopo la successione di Elisabetta I, e
diventa famoso per i suoi eloquenti sermoni e discorsi. E rettore di S. Magno, London

21

23

cura di lei, aiutata da altre damigelle, provvedeva a vestirla con abiti che
copiavano esattamente quelli dei suoi genitori. Negli anni 1540 erano
molto elaborati. Il suo hobby favorito era la musica. Avrebbe voluto far
pratica di liuto, arpa e cetra per pi ore di quante gliene fossero
concesse, e si interessava alla composizione musicale.
Allet di sette anni, il suo tutore, il Dott. Nicolas Harding22, comincia
ad insegnarle il greco, lo spagnolo, litaliano ed il francese. Queste
lezioni dovevano alternarsi al tempo dedicato allo scrivere, al ricevere
visite, e ad apprendere non solo letichetta di corte, ma anche le danze,
fortemente simboliche. Si trattava indubbiamente di una vita piena e,
nonostante la severit di Frances, forse anche una vita felice. Poi, allet
di 8 o 9 anni, lo stile di vita cambia. Si materializzano i progetti dei
genitori per la sua vita futura. E cos mandata via da casa per due anni.

Jane a corte
Lusanza inglese di inviare i propri figli piccoli a pensione consisteva
nel sistemarli in ambienti ancora pi ricchi affinch potessero acquisire
le usanze del mondo alla moda. Dato che la posizione sociale dei
Dorset era fra le pi alte, lunico modo di aumentare lo status sociale di
Bridge dal 1563 al 1566, ma d le dimissioni quando larcivescovo Parker cerca di far
applicare lAtto di Uniformit, con cui il Coverdale in disaccordo.
22

La sua tutela cessa quando Jane va a vivere con Catherine Parr.

24

Jane era quello di sistemarla con la Regina Caterina Parr. Portano


quindi la cosa allattenzione del Re appena possibile. Lady Frances, che
si recava frequentemente a corte, era in termini molto amichevoli con la
Regina.
Quando la salute di Enrico VIII comincia a declinare ed egli si ritira
dalla vita intensa di Westminster e di Whitehall alla relativa reclusione
di Windsor e Hampton Court - fra la primavera del 1546 e la sua
morte, nel gennaio del 1547 - il tenore di vita nei suoi palazzi era cos
cambiato che sarebbe stato difficile introdurre la nipote in casa della
Regina. Sebbene non sia chiaro quando esattamente Jane lasci Bradgate,
lei era ben conosciuta dalla Regina, dal Principe Edoardo e dalle
principesse, prima della morte di Enrico.
Al tempo in cui era successo al trono, il Re bambino e la sua matrigna
aveva preso parziale residenza a Chelsea Palace, Jane si era unita alla
famiglia e le si dava precedenza su tutti, con la sola eccezione delle sue
cugine, principesse di sangue, Maria ed Elisabetta.
La sua istruzione, da quel tempo in poi, sarebbe stata adattata alle sue
inclinazioni cos bene che non se ne sarebbe pi allontanata. Lessere
stata inserita a Corte gi allet di nove anni e mezzo, avrebbe esercitato
uninfluenza molto forte che lavrebbe accompagnata al termine della
sua vita. Caterina Parr, una delle donne pi intelligenti ed affascinanti
del tempo, quanto a temperamento era lantitesi della madre di Jane,
Frances. Che Jane si fosse cos tanto attaccata a lei, diventa ovvio. Le
sue lettere e conversazioni riflettono quelle della sua gentile patrona, il
cui carattere e carriera sono un prodotto tipico della Riforma inglese.
Quando sposa Enrico VIII nel luglio del 1543, Catherine Parr, senza
figli, elegante, ricca e realizzata, era una moglie ed una matrigna ideale.
Convertita alla fede evangelica, la sua casa di Wimbledon diventa il
centro di circoli culturali e religiosi molto avanzati, che includevano
personaggi come Coverdale, Cranmer, e Anne Askew23.
Durante questo tempo, Catherine era corteggiata e si era innamorata di
Thomas Seymour, il Lord Alto Ammiraglio dellInghilterra e fratello
dellex Regina Jane Seymour, madre di Edoardo VI. Caterina era stata
sul punto di sposarlo, prima che Enrico VIII lavesse chiesta egli stesso
in sposa. Cos, lAmmiraglio, la cui carriera fu disastrosamente
23

Vedi nota biografica al termine del volume.

25

mescolata con quella di Lady Jane, dovette essere allontanato. Sebbene


egli fosse personaggio intimo di Corte e trattato bene dal Re, la sua
posizione e potere non contavano nulla accanto a quella del suo fratello
pi vecchio, Edward Seymour che, dopo lincoronazione di suo nipote,
diventa Duca del Somerset e Protettore del Regno24.
Sotto la reggenza del Seymour, durata dal 1547 al 1550 - dall11mo al
14mo anno di Jane - i Protestanti, o Riformatori, come preferivano
essere chiamati, divennero improvvisamente dominanti ed il modello
della fede religiosa di Jane fu accettato e promosso da un certo numero
di personaggi distinti e famosi, come Sir John Cheke25, Roger
Ascham26, e il suo futuro suocero John Dudley, lo stesso Michelangelo
Florio, come pure diversi altri Consiglieri della Corona.
Sebbene allora il Protestantesimo non fosse ancora popolare presso
gran parte della popolazione inglese, il suo impatto su giovani ed
entusiasti intellettuali come Jane, fu immediato, violento e durevole. A
parte dalla sua negazione di dogmi stabiliti come la presenza reale del
Cristo nellostia, parte del suo potere sembra essere dipeso dalla
promozione che faceva della immediata comunione personale con Dio,
la pratica e non la mistica. Nella vita spirituale di Jane, la questione
tipicamente mistica, comune nella teologia medievale, della
immersione in Dio, non si poneva. Iddio sembrava non tanto parlare
attraverso di lei, ma come Colui che sempre disponibile ad una
comunicazione diretta e ad istruire, non appena invocato, con il
risultato che il suo approccio con Dio non era estatico, ma fiducioso e
sereno. Il processo di stabilire la personale comunione con Dio era
relativamente semplice e non richiedeva alcun intermediario umano o
sacramento. La mediazione del Cristo, infatti, nella teologia biblica ed
evangelica, pienamente sufficiente.
Questo atteggiamento poteva forse creare una certa apparente
arroganza (caratteristica tipica, fra laltro, delladolescenza in cui Lady
Il suo compito era quello di accompagnare il Re ancora minorenne come autorevole
consigliere.

24

25 Sir John Cheke (1514-1557), Tutore of Edoardo VI come principe, Provost del
King's College, Cambridge e Segretario di Stato nel 1553 fintanto che Maria divenne
Regina.

Roger Ascham (1515-1568). Scrittore e tutore di Lady Jane Grey e della principessa
Elizabeth. Pi tardi segretario latino di Maria I e di Elisabetta I. Le sue opera includono
The Schoolmaster e un trattato sullarte del tiro allarco, Il Toxophilo.

26

26

Jane si trova), disdegno ed orrore per coloro che preferivano la vecchia


via (il Cattolicesimo) e, nel caso della maggior parte dei giovani educati
come lei, unassociazione istintiva con le teorie del Platonismo classico,
compatibili con la prospettiva protestante27. Dopo aver lasciato la
cerchia di Caterina Parr, alcuni dei suoi scritti riflettono esattamente le
opinioni sue e dei suoi contemporanei sulla morte, cos come sono
espressi da Socrate prima di avere preso la cicuta dalle mani dei suoi
esecutori.
Si racconta che Jane disse: Io dovrei essere spaventata dalla
morte, ma sono persuasa di raggiungere attraverso di essa
entit spirituali sagge e giuste ... e quindi non ne sono
spaventata... Il vero filosofo ha ragione davere uno spirito lieto
quando deve morire. Dopo la morte, infatti, egli ha
lopportunit di ottenere il bene pi grande in un altro mondo.
Quando giungo alla fine del mio viaggio, io otterr ci che
stato lobiettivo principale della mia vita.
Questa immunit dal terrore della morte era rafforzata dalla visione di
un paradiso assolutamente concreto. Vi era pure, naturalmente,
linferno, ma, per i gli evangelici non esiste lo sgradevole intervallo di
purgatorio di cui la Bibbia non parla mai e che, per altro, superfluo,
essendo lopera di Cristo ricevuta per fede, pienamente sufficiente per
espiare le colpe del peccatore. Inoltre, per Jane, la possibilit stessa di
allontanarsi dalla giustizia di Cristo e rischiare la dannazione, era
praticamente nulla. Infatti, secondo la fede riformata, lopera della
salvezza assicurata dal principio alla fine dal Cristo, e nulla che si
possa fare la pu pregiudicare. La salvezza, infatti, un dono
immeritato che Dio concede ai Suoi eletti.
Indubbiamente Jane, per la sua fede, carattere e piet, genuinamente
cristiana, dava tutte le evidenze possibili di poter essere annoverata fra
gli eletti di Dio, e Michelangelo Florio ne parla ampiamente, dando
proprio a questo aspetto della teologia biblica ed evangelica uno spazio
tanto grande da renderlo il tema principale del suo libro, di intento
apologetico ed evangelistico.
Jane aveva pure molti interessi spirituali, estetici e letterari. Non era
affatto mondana, n si interessava alle cose di cui normalmente i suoi

27

Una visione del problema anima e corpo un po troppo pronunciata.

27

contemporanei e pari avrebbero potuto interessarsi. Molti lavrebbero


considerata fin troppo seria e studiosa, troppo puritana.
Per prepararsi al Paradiso, non doveva fare altro che affidarsi di tutto
cuore a Cristo e rinunciare al peccato per affidarlo alla Sua opera di
espiazione, come pure denunciare le aberrazioni ed idolatrie del
Cattolicesimo. Si considerava certamente anche lei contaminata dal
peccato, eppure contava in tutto e per tutto sullopera misericordiosa
del Cristo, che considerava pienamente sufficiente per la sua salvezza. I
piaceri mondani per lei non contavano nulla e li respingeva molto
volentieri, considerando tutto ci che avrebbe piuttosto conseguito
oltre questa vita terrena.

La vicenda di Thomas Seymour


Listruzione di questeccezionale giovane, cos, intensificava la
pressione consolidando e cristallizzando le sue persuasioni. Schiva,
ritirata, ma non timida, Lady Jane ascolta ed impara, trovando felicit e
calore in compagnia della Regina madre, una compagnia che non aveva
mai avuto a casa sua.
Poi, i piacevoli ritmi di vita a Chelsea e Whitehall - dove Caterina aveva
un appartamento vicino alle camera privata del re - improvvisamente
sono interrotti. Nella casa scoppiano intrighi e passioni, e cos, allet di

28

11 anni28, Jane perde la prima persona che mai fosse stata gentile con
lei.
Poche settimane dopo la morte di Enrico VIII, ricompare nella vita di
Catherine Parr. il Lord Ammiraglio. Molto presto egli le rende
segretamente visita a Whitehall e nel suo palazzo di campagna a
Chelsea. Ora Jane diventata un membro del circolo di Corte: un
membro certo silenzioso e ritirato, eppure aveva importanza, non solo
per la sua condizione, ma anche per le sue evidenti capacit intellettuali.
Nessuno allora, neanche i tutori del Re, avrebbero ammesso che lei lo
stesse di fatto superando29.
Ora avviene che lAmmiraglio fosse la persona stessa che combinasse
unalleanza fra i due cugini. Il suo fare avrebbe diminuito il prestigio del
Protettore, che eseguiva la politica dellultimo Re di ottenere una
principessa francese o spagnola per suo nipote, Seymour consulta il
Dorset, e si mettono daccordo per portare avanti il progetto insieme.
Al tempo stesso, pure lAmmiraglio aveva le sue mire: la prima era
quella di rovinare il Protettore (suo fratello), del quale era amaramente
geloso. La seconda era di trovare unerede per s stesso. Propone cos il
matrimonio di Anna di Cleves, Duchessa di Richmond, e delle
principesse Maria ed Elisabetta, come pure di Caterina Parr. Lamore di
Caterina per lui non era mai morto e lei incoraggiava le sue avance.
LAmmiraglio si propone, cos, di soggiogare il Re il che sarebbe stato
molto facile perch il Somerset era estremamente severo con il Re e
comincia a formare un partito contro suo fratello. Cos Jane
coinvolta, suo malgrado, in un intrigo di palazzo incentrato nella sua
persona, la Regina madre ed il Re ragazzo, e questo da parte di
Seymour e dei suoi alleati, di cui il principale era il suo stesso padre.
Thomas Seymour era un uomo di grandi ambizioni, violento, arrogante
e privo di scrupoli. Per avere successo era necessario avere un
bellaspetto, essere un uomo pieno di risorse e dimmensa vitalit fisica.
LAmmiraglio possedeva tutte queste doti, oltre a molte altre grazie,
Dopo quanto abbiamo detto di lei, non deve sorprendere la sua giovanissima et. Era
ben lungi da quanto oggi potrebbe essere un undicenne. Possiamo dire che fosse una
undicenne intellettualmente molto dotata, certamente quello che oggi considereremmo
un bambino prodigio.

28

Il suo sviluppo mostra come di fatto lei lo avesse superato, e pure che sarebbe stata
per lui una compagna adatta, in pi che un senso.

29

29

senza le qualit di un raffinato gentiluomo. Il suo umore arrogante era


associato ad una sorta di sesto senso per ci che voleva la gente. Se la
cosa gli conveniva, era pronto a provvedergliela. Ad Edoardo VI, che si
lamentava che il suo zio pi vecchio gli desse troppo poco denaro, egli
dava regali in denaro, faceva s che Caterina si sentisse sia regale che
desiderabile dal romanticismo e dal fervore del suo approccio, eccitava
Elisabetta con il suo charme, e per Lady Jane, che non aveva mai
sentito reale affetto da parte dei suoi genitori, sembrava aver prodotto
calore e gaiezza, forse persino il trattamento di uno zio indulgente
pronto a viziarla. Edoardo, meno intellettualmente progredito, ma pi
acuto della sua cugina nei suoi giudizi della gente, avrebbe presto
percepito la falsit dellAmmiraglio. Sembra che, in questo periodo,
Jane non se ne avvedesse.
Dopo alcuni mesi di soggiorno di Jane con la Regina madre, Dorset,
che attivamente promuoveva i suoi interessi dalla sua casa di Londra,
comincia ad essere impaziente. Parla di togliere Jane dalla casa
dellAmmiraglio, se la questione del suo matrimonio non si fosse
realizzata pi speditamente. Finalmente, Seymour manda uno dei suoi
gentiluomini, Harington, a rassicurarlo. Eppure non accade nulla. Alla
fine Dorset si reca in casa dellAmmiraglio, a Seymour Place, per
parlargli in giardino, fuori dalla portata delle orecchie dei servitori.
Seymor era pieno di promesse e di progetti. Se il Dorset fosse per
stato cos stupido da rimuovere Lady Jane, questi progetti non si
sarebbero mai realizzati. Egli doveva, perci, ottenere la custodia legale
di Jane, ed era pronto a pagarla bene. Furono cos concordati quelli che
Dorset avrebbe descritto pi tardi come certi patti. Ecco, cos, che
Seymour paga a Dorset alcune centinaia delle 2000 sterline che
sarebbero state sue se Jane fosse stata contrattualmente promessa a
Edoardo VI. Lammiraglio, per, non fa alcun passo concreto, perch il
Protettore, come Protettore di Edoardo, era in controllo assoluto della
situazione. Dorset, per, non tenuto a saperlo. Continua, cos a fare a
Dorset belle promesse, e Jane continua a rimanere a palazzo.
Fintanto che Jane non posta sotto la cura della Regina madre, lei non
era mai stata n lodata n amata. Le famose elegie di Ascham sarebbero
state solo fatte nel futuro. Ora la sua situazione era cambiata. Caterina
si affeziona molto a lei. Lei ed Edoardo, esattamente coetanei,
trovavano davere molti gusti in comune, e quando si sparge la voce
che i due si sarebbero eventualmente sposati, Jane comincia a ricevere
molti segni di ammirazione e lusinghe. Questa atmosfera di adulazione

30

pu essere stata persino aumentata dal fatto che il Protettore, dal quale
i complotti del fratello erano stati accuratamente celati, stava
considerando un matrimonio fra Jane e suo figlio pi vecchio,
Edoardo, Lord Hertford. La mente di Edoardo, per, stava solo
pensando ad una alleanza sul continente o al piano del padre di fargli
contrarre matrimonio con la Regina degli scozzesi, Mary Stuart, allora
di soli cinque anni.
Al tempo stesso Caterina era stata persuasa dallAmmiraglio a sposarlo
segretamente. Lo avrebbero confidato solo al Re, la cui approvazione
ed appoggio li avrebbe protetti dallira di Somerset e dal Consiglio
privato. Alla fine di maggio del 1537 tutto reso noto, e il Protettore,
per quanto molto dispiaciuto, perdona suo fratello pi giovane. Passa
cos per Jane un anno, felice e privo di avvenimenti, forse perch i piani
del Seymour per il suo matrimonio a suo nipote, non si materializzano,
e lei si sposta, con la Regina madre, da uno splendido palazzo allaltro
Hanworth, Chelsea, Whitehall
Nellestate del 1548 lei si ritira, con Caterina, nelle propriet
dellAmmiraglio al castello Sudeley, nel Gloucestershire. L la Regina d
alla luce una figlia, e muore di febbre puerperale, otto giorni dopo il
parto. Attorno a Lady Jane comiciano ad addensarsi delle nubi.
Sebbene lAmmiraglio avesse cessato di far finta di mostrare affetto per
la moglie che aveva rischiato cos tanto per lui, gi diversi mesi prima
della sua morte, lei gli lascia tutti i suoi possedimenti, desiderando che
essi fossero migliaia di volte di pi di quel che fossero. Cos fa
lAmmiraglio, perch era sempre a corto di denaro ed ora la sua
situazione era divenuta davvero disperata. Non si era avvicinato molto
a realizzare i suoi progetti di far sposare Jane con il Re. Lascia il
Gloucester dopo il funerale, si affretta verso Londra per raggiungere
Edoardo, e Jane messa a capo delle cerimonie di onoranze funebri
nella cappella del Castello di Sudeley.
Non appena sente della morte di Caterina, il Dorset fa trasferire Jane
nella sua casa di Londra, e Seymor sembra piuttosto sollevato per la sua
partenza. In ogni caso, acconsente alla sua partenza e lei rimane per un
certo tempo presso i suoi genitori.
Le lettere che si scambiavano fra di loro e lAmmiraglio durante le
prossime poche settimane, rendono evidente come essi avessero
percepito in lei un certo cambiamento. Non era pi la piccola e docile
creatura che avevano conosciuto a Bradgate. Questo sviluppo non era

31

gradito al Dorset, e neanche a sua moglie. Quello che a loro pi


preoccupava era il fatto che lAmmiraglio avesse fallito nellorganizzare
il suo matrimonio, e cos essi decidono di tagliare le loro perdite e di
rimuoverla definitivamente dalle sue cure.
Seymor, poi, li visita, insistendo che tutto sarebbe andato bene, se solo
glielavessero restituita. Dato che lei non avrebbe avuto un buon
esempio, avrebbe detto pi tardi il Dorset, saremmo stati contenti
che tornasse a casa, e cosi Lady Jane con la sua servit,
accompagnarono lAmmiraglio a Hanworth. Seymour avrebbe voluto
trattenerla indefinitamente, anche se non vi fosse stato lo sperato
matrimonio, perch era un capitale da utilizzare al momento pi
opportuno. La sua presenza in casa sua avrebbe aumentato il suo stato.
Al Parry, il Tesoriere della Principessa Elisabetta, egli confida, per,
pure un piano di riserva. C una favola che gira gi da un certo
tempo, disse, che io stesso dovessi sposare la mia Lady Jane,
aggiungendovi una sonora risata, e ve lo dico con grande gioia, s,
con grande gioia!.
Bench la cosa avesse sicuramente molto disturbato il Dorset, Frances
non cos facilmente soddisfatta. Anche lei comincia a preoccuparsi
della posizione della figlia. Chi la stava accompagnando ora? Seymor
rispose a tutte le sue obiezioni in una lettera rassicurante a suo marito.
Egli conservava tutte le damigelle di sua moglie ed avrebbe potuto
provvedere a Jane un numero sufficiente di attendenti. Inoltre, sua
madre, la vecchia Lady Seymour, era arrivata: Io non dubito che si
affezioner a Jane come se fosse la stessa figlia sua. Egli aggiunge, poi,
che i Dorset avrebbero potuto certamente incontrarlo, non appena
fosse ritornato da Corte. Quando lo fecero, Seymour rinnov le sue
promesse.
Dapprima il Dorset non avrebbe voluto lasciare Jane con lAmmiraglio,
ma poi esita. Almeno Frances Dorset gli scrive, ringraziando Seymour
per la sua offerta. Avrebbero continuato ad accogliere i suoi consigli al
riguardo del futuro di Jane cio il suo matrimonio con il Re, ma egli
deve darle fiducia come la sua buona sorella confidando che avrebbe
fatto tutto il meglio possibile per il bene di sua figlia. Ancora una volta
lAmmiraglio aveva dovuto implorare di poterne avere la tutela. Dorset
risponde con una descrizione del suo sviluppo. Difatti Dorset pensava
che Jane fosse stata fin troppo viziata tanto da diventare intrattabile.
Dal punto di vista del Dorset, sembrava che Jane fosse cambiata per il

32

peggio. Forse la forza di carattere che avrebbe sorpreso non pochi, era
ora apparente sotto la sua quieta apparenza esteriore.
Jane ritorna, cos, dai suoi genitori, e prima di essere ancora persuasi da
Harington e da Seymour di affidargliela, lei stessa scrive formalmente
allAmmiraglio, come richiedeva loccasione. Le sue espressioni, per
quanto formali, tradiscono un evidente desiderio di poter stare in sua
compagnia. Ritorna, cos, sotto la cura dellAmmiraglio allet di circa
12 anni, ed i Dorset ricevono altre 500 sterline. Ora i Dorset avrebbero
del tutto appoggiato la causa dellAmmiraglio, trovandosi coinvolti nella
cospirazione per abbattere il governo e prendere lo stesso Re sotto il
loro potere.
Fra i congiurati troviamo Sir William Sharington, Maestro della Zecca
che, facendo coniare moneta senza valore, fornisce parte dei fondi
necessari. Un altro era il fratello dellex Regina, William Parr, ora
Marchese di Northampton, a cui lAmmiraglio dice: Vi sar molto
rumore attorno alla mia Lady Jane. Il MiLord Protettore e la Miledi
Somerset, faranno tutto ci che sar in loro potere per ottenerla da
MiLord Dorset per il MiLord di Hertford. Essi, per, non
prevarranno, e continua, perch la Miledi Marchesa lha affidata
interamente a me.
Ora lAmmiraglio era determinato a far sollevare il paese contro suo
fratello perch il Dorset non si univa a lui? Dorset, per, non seguiva
Seymour, preferendo affidarsi alla mezza promessa del Protettore che
Lord Hertford avrebbe sposato Jane.
Fra lautunno del 1548 ed il gennaio dellanno seguente, il complotto
dellAmmiraglio diventa pi ardito e diffuso. Ignora tutti gli
avvertimenti, inclusi quelli dei suoi amici nel Consiglio Privato.
LAmmiraglio non accetta che il Re non agisca attraverso di lui era
colpa di suo fratello se egli non poteva ottenere accesso a Sua Maest.
Sharington ora era riuscito a raccogliere 10.000 sterline, e fu progettata
la sollevazione almeno nella testa dellAmmiraglio. Non accadeva
per nulla. Nessuno sembra appoggiarlo nelle prime sue mosse.
Finalmente, infuriato dal ritiro del Re e dalla pusillanimit dei suoi
alleati, Seymour irrompe nella camera da letto del Re, apparentemente
con lintenzione di rapirlo. Viene, per, subito agguantato e condannato
allesecuzione capitale, che avverr due settimane dopo (20 marzo
1549). Non appena viene arrestato, i Dorset fanno trasferire Jane a

33

Bradgate, dopo aver fornito al Consiglio privato le prove di cui avevano


bisogno per discolparsi.

Tre anni con i suoi genitori


Per i prossimi tre anni Jane rimane presso i suoi genitori. Ai loro occhi
ora lei era solo un simbolo di fallimento e di sforzi sprecati... e la
trattano di conseguenza! Jane, per, trae le sue massime consolazioni
dallo studiare, cosa che per lei ben lungi dallessere un fardello!
Tra il 1549 e il 1550, i genitori di Jane (che al tempo ha 12 anni)
affidano la sua educazione a John Elmer30 (28 anni) che, cos, ricambia
John Elmer (1521-94), vescovo di Londra nel 1566. Il suo nome pu anche essere
scritto Aylmer. Nasce nel 1521 a Aylmer Hall, parrocchia di Tivetshall St. Mary (15
miglia a sud di Norwich), Norfolk. Studia a Cambridge (B.A., 1541), sponsorizzato dal
Duca del Suffolk, di cui diventa brevemente cappellano e tutore di sua figlia, Lady Jane
Grey. Nel 1553, mentre ! Arcidiacono di Stow, durante il regno di Maria I, viene
privato del suo ministero per essersi opposto alla dottrina della transustanziazione e
fugge a Strasburgo e a Zurigo. Quivi aiuta John Foxe nella sua traduzione latina del
Libro dei Martiri e scrive un trattato in risposta alle tesi del riformatore scozzese John
Knox [An Harborowe [Harbor] for Faithful and True Subjects against the late blown
blast concerning the government of women (Strasburg, 1559)]. Ritornato in Inghilterra
dopo la salita al trono di Elisabetta I (1558) dove diventa Arcidiacono di Lincoln. Si
distingue nella Chiesa di Inghilterra fino ad essere eletto vescono di Londra (1566).
Sebbene fosse uomo di grande erudizione [sponsorizza pure diversi studiosi], la sua
durezza verso i suoi avversari (puritani e cattolici-romani) lo rendono generalmente
impopolare. Diventa oggetto delle pungenti satire dei Marprelate tracts. Pubblica
diversi suoi sermoni e opere devozionali. Muore nel 1594 ed sepolto nella vecchia
chiesa di S. Paolo. J. Strype, Historical Collections of the Life and Acts of John Aylmer,

30

34

la loro sponsorizzazione dei suoi studi a Cambridge, il quale serve pure


come cappellano a Bradgate. Dellinsegnamento ricevuto dallElmer,
Jane dir: mi insegna in modo cos gentile e piacevole mi attrae alla
sapienza in modo cos affascinante!.
Pi tardi Elmer scriver: "A Harbour for Faithful Subjects" [Un porto
per sudditi fedeli] in cui descrive in questo modo la piet religiosa di
Jane :
Il Re aveva lasciato alla principessa Elisabetta ricchi abiti e
gioielli, e io so essere vero che per sette anni dopo la morte di
suo padre, lei mai guard a quel ricco splendore ed a quei
preziosi gioielli se non una sola volta e contro la sua volont. E
che sul suo capo mai vi pose oro o gioielli, fintanto che sua
sorella non la costrinse ad abbandonare la sua ordinaria
sobriet per farle compagnia in tutta la sua sfavillante gaiezza,
ma portava tutte queste cose con cos grande imbarazzo che
era evidente a tutti quanto le disprezzasse. Sono sicuro che il
suo abbigliamento da ragazza che usava durante il tempo del
Re Edoardo, facevano molto vergognare le figlie e le mogli dei
nobili perch sembravano vestite e dipinte come dei pavoni;
erano pi attratte dal suo virtuoso esempio che di quanto
avessero potuto scrivere al riguardo Pietro o Paolo. Si, questo
io so, che la figlia di un grande uomo [Lady Jane Grey]
ricevendo da Lady Mary, prima che diventasse regina, molti
abiti sgargianti intessuti doro e di velluto, quando li vide, disse:
Che devo farne di tutto questo?. Portateli al vostro
matrimonio, disse una gentildonna.
Michelangelo Florio dice dellistruzione di Jane:
[bench fosse dotata di quella belt, disposizione e fattezza di
persona che pu desiderarsi in altra donna] tuttavia dai suoi pi
teneri anni, non meno dal suo naturale istinto che dalla paterna
ubbidienza spinta, si diede allo studio della lingua latina, greca
ed ebraica, in ci per suo maestro avendo uno dei pi dotti,
costumati e religiosi giovani di quel regno, chiamato Giovanni
Elmero [John Elmer], sceltosi fra molti dal suo prudentissimo
padre; ed in si poco tempo, e cos bene lei impar, che
Oxford, 1821; S. R. Maitland, Essays on the Reformation in England, London, 1849; J.
Hunt, Religious Thought in England, i, 73-76, London, 1870; DNB, ii, 281-283.

35

piuttosto divino che umano mostr avere ingegno. Ed avendo


pi volte udito dal suo pio maestro, che a chi voleva ottenere i
bei doni dello Spirito Santo, nella scienza del Signore qualche
frutto, e conoscere quando in angelo di lice si trasformi Satana
per ingannarci, si impegnava al santo studio delle Divine
Scritture con tutte le sue forze e con tutto il suo cuore, che in
pochissimo tempo (aiutata dalla divina grazia) si ben penetrava
i sentimenti di quella, che ne parlava con lo stupore di chi
ludiva; in tanto che benissimo si poteva comprendere a questo
primo segnale, che ella era vera figliola di Dio. La piet e
cristiana religione, e quei santi costumi, che ai pi cari figlioli di
Dio convengano, in pochi giorni apprese, che mostrava averli
portati dal ventre della madre, di maniera che se lonorato ed
illustre suo padre, e gli illustri suoi zii, detto gli avessero quel
che gi dissero i Betuliani a Giuditta () (p. 26,27).
Nellinverno del 1553, giunge a conclusione la tutela di Roger Ascham
sulla Principessa Elisabetta, ed egli viene mandato nei Paesi Bassi come
segretario di Sir Richard Morrison, Ambasciatore di Edoardo VI presso
Carlo V, Ascham aveva 35 anni, e con il suo libro Toxophilo, si era
fatto un nome nei circoli protestanti ed intellettuali. Fra i suoi molti
amici vi era John Haddon, ora cappellano dei Dorset, e Aylmer, il
nuovo tutore delle figlie. Prima di lasciare lInghilterra, Ascham accetta
linvito a rimanere a Bradgate.
Cavalcando attraverso il parco, osserva che i Dorset e quelli di casa loro
erano andati a caccia. Necessitando riposo dal suo viaggio, va in casa e
chiede se qualcuno sia in casa. E in casa, per, solo Lady Jane e viene
portato in sia presenza.
Ne consegue una delle pi famose conversazioni della storia inglese,
registrata da Ascham nello stile vivace ed informale che rese popolare la
sua opera. Riporta la sua conversazione con Lady Jane Grey nel suo
Maestro di scuola [The Schoolmaster]:
Prima di recarmi in Germania, giunsi a Bradgate, nel
Leicestershire, per accommiatarmi da quella nobile Lady Jane
Grey, che cos tanto apprezzavo. I suoi genitori, il Duca e la
Duchessa, con tutti quelli di casa loro, gentiluomini e
gentildonne, stavano cacciando nel parco. Io la trovai nella sua
camera, intenta a leggere il Fedone di Platone in Greco, e con
molta delizia, proprio come un gentiluomo avrebbe letto una

36

novella del Boccaccio. Dopo averla salutata e riverita, e dopo


alcuni convenevoli, io le chiesi perch mai anche lei non fosse
andata nel parco a divertirsi. Sorridendo ella mi disse: Tutto lo
sport che essi fanno nel parco non che unombra di quel
piacere sopraffino che trovo in Platone. Ahim, essi non
sapranno mai che cosa significa il vero piacere. E com
che, replicai io, voi siete giunta a conoscere cos a fondo
questi piaceri? Che cos che pi di tutto vi ha attratto ad essi,
dato che non molte donne, anzi, ben poche donne vi pongono
generalmente mano?. Ve lo dir, rispose lei, e vi dir la
verit che forse vi sorprender. Uno dei pi grandi benefici che
Dio mi ha dato, che Egli mi ha dato genitori severi e spietati,
come pure un gentile maestro di scuola. Perch quando sono
alla presenza o di mio padre o di mia madre, sia che parli,
faccia silenzio, stia in piedi o cammini, mangi, beva e mi
diverta, o sia triste, cucia, giochi, danzi, o non faccia nulla, lo
devo sempre fare con tanta intensit e forza che sembro Dio
che crea il mondo. Se non faccio cos, sono continuamente
ripresa e minacciata crudelmente, castigata e bastonata, e
quantaltro devo purtroppo subire non lo voglio dire per
lonore che porto loro. La mia vita un vero inferno. Allora,
per trovare solo un poco di sollievo, devo andare dal Maestro
Elmer, che mi insegna in modo cos gentile e piacevole, e che
mi attrae alla sapienza in modo cos affascinante, che il tempo
non sembra pi passare quando sono con lui. E quando mi
richiamano e devo lasciarlo, io scoppio a piangere, perch, se
non fosse per quellistruzione, la mia vita sarebbe solo piana di
afflizioni, guai, paure e maltrattamenti. Ecco cos che i miei
libri sono per me un tale piacere, anzi, di pi, che, a confronto,
tutti gli altri piaceri non sono per me che sciocchezze e fastidi.
Mi rammento, cos, volentieri di questa conversazione, non
solo perch degna di essere ricordata, ma perch fu lultima
che ebbi con tale nobile e degna Lady.
Ascham descrive pure Jane Grey in una sua lettera del 1550.
Non potrei in alcun modo trascurare di parlare di due donne
inglesi, mio caro Sturmio, soprattutto se divenni loro amico:
nulla per me pi desiderabile di questo. Una di queste Jane
Grey, figlia del nobile marchese del Dorset. Dato che aveva
come nonna Maria, Regina di Francia, ella era strettamente

37

imparentata al nostro Re Edoardo. Ha quindici anni. A Corte


ero molto gentile con lei e lei mi scriveva lettere molto erudite.
La scorsa estate, al ritorno da una visita che avevo fatto presso
certi miei amici nello Yorkshire (ero stato convocato a Corte
da John Cheke), decido di fare una deviazione fino a Leicester
e fare visita a Lady Jane, dove risiedeva con suo padre. Fui
accompagnato direttamente in camera sua. Trovai la nobile e
giovane Lady che leggeva (per Giove!) il Fedone di Platone in
greco e con tale passione e competenza da suscitare tutta la
mia ammirazione. Parla e scrive cos bene in greco, che
sembrerebbe impossibile il solo affermarlo. Ha un tutore, John
Aylmer, ben versato in entrambe le lingue, e che mi molto
caro per la sua umanit, sapienza, costui, pura religione, e molti
altri legami di vera amicizia. Prima di andarmene, lei mi
promise di scrivermi in greco, basta che io le promettessi di
mandarle le mie lettere scritte dalla Corte dellImperatore.
Sono in attesa di una sua lettera. Quando mi pervenir, te la
mander immediatamente.
Per pi di 400 anni, lattacco che Lady Jane rivolge ai suoi genitori,
sarebbe stato usato come esempio della durezza mostrata dai genitori
del 16 secolo verso i loro figli. Che mai aveva fatto, Jane, per suscitare
in loro una tale brutalit? In quellepoca i giovani dentrambi i sessi e
classi, erano frustati e battuti, o per avere trascurato le lezioni di scuola,
o per disubbidienza, o per avere infranto letichetta loro richiesta. Lady
Jane non avrebbe mai potuto essere accusata di pigrizia. Lei stessa ed i
suoi tutori testimoniano il contrario, quanto, cio, le lezioni di scuola la
interessassero ed assorbissero lattenzione.
Era stata diligentemente istruita a casa e pure dalla Regina Caterina Parr
in tutte le grazie sociali del tempo, e la sua piet religiosa era
ammirevole e comandava il pi grande rispetto da parte di tutti. La
veemente condanna che faceva dei suoi genitori testimonia del fatto
che la sua stessa esistenza per loro non fosse che un fardello da portare,
cos amaramente sentita che anche la pi piccola deviazione dalla loro
volont suscitava in loro vampate di incontrollabile ira. A parte il fatto
che i loro progetti di farla sposare con il re erano sfumati, in quali altri
modi essa rammentava loro, anche solo tacitamente, che le loro
ambizioni erano state frustrate e le loro macchinazioni distrutte?
La risposta sembra essere presente nella lettera del Dorset
allAmmiraglio, scritta lanno prima che Ascham visitasse Bradgate.

38

Lei dovrebbe essere decisamente meno ostinata Io cerco sempre di


rivolgere la sua mente allumilt, alla sobriet ed allubbidienza, ma
senza successo. I suoi sforzi erano dunque vani?

39

Personalit in conflitto
Lady Jane aveva dato ad Ascham un quadro orribile della sua vita
domestica. Deve per essere pure considerato il suo contributo a quelle
brutte scene. I Dorset erano grandi giocatori dazzardo, e tutti i membri
della famiglia ne seguivano lesempio. Haddon e Aylmer protestavano
invano, e la querelle continu fintanto che rimasero sotto il tetto della
Marchesa. Lady Jane, che modellava la sua condotta su quella del suo
tutore, molto probabilmente si era alleata con lui contro i suoi genitori.
Sebbene Jane fosse stata educata nellambito di una famiglia dedita allo
sport ed al gioco, tutti i suoi gusti andavano in direzione opposta.
Leggere, scrivere, fare musica, erano le sue passioni. Forse la sua
tendenza a ritirarsi dalle attivit allaria aperta, messa in rilievo dalla
forza della sua personalit e dai suoi poteri di auto-espressione, non
andava n ignorata n perdonata. Il suo stile di vita, ammirevole agli
occhi di Roger Ascham e dei suoi amici, per i Dorset non era solo
antipatico, ma una vera e propria sfida nei loro confronti.
Visto che i suoi genitori le esprimevano tutto il loro dispiacere e la
maltrattavano, Jane li evitava il pi possibile e si chiudeva sempre di pi
nei suoi libri. Pi cresceva il loro risentimento nei suoi riguardi, cos
cresceva la sua determinazione e la sua dipendenza dallerudizione e

40

dalla cultura, bench erano stati loro stessi che glielavevano


provveduta, perch cos si usava fare e, in senso pi mondano, ne
traevano profitto.
Che una ragazza della met del sedicesimo secolo, fosse affascinata
dalla ricerca filosofica e specialmente da quella che si interessava di
spiritualit, era molto naturale. La generazione di Lady Jane, ed il tipo
di persona che rappresentava, non era interessata nella narrativa o alle
biografie. Di fatto, per lei, la cosa che pi assorbiva la sua attenzione
era lanalisi, la speculazione teologica, come pure il confronto fra le
teorie classiche sulla sopravvivenza dopo la morte e la via della salvezza
e la fede cristiana. Jane studiava diligentemente la fede cristiana
soprattutto attraverso la Bibbia e poi attraverso la patristica.
Michelangelo Florio vede nellamore che Jane ha per lo studio della
Parola di Dio e nel suo sincero ed intenso desiderio di ubbidirvi,
disprezzando ci che questo mondo tanto ama, quei sentimenti che
Iddio ispira ai Suoi eletti. Scrive: E donde nasce in noi siffatto studio
donest, di costanza, di timor di Dio e di vera piet, se non da
quelleterno e benedetto seme della predestinazione? (29).
Gli standard ed i gusti di Lady Jane e dei suoi pari, derivati da pensatori
ed umanisti come Erasmo da Rotterdam e Sir Thomas More, li
conducevano ad una cultura insuperata nella storia dellumanit, quella
dellantica Grecia e dellItalia. I maestri che i Tudor ed i Dorset
sponsorizzavano, avevano il dono di rendere lerudizione
assolutamente eccitante per i giovani. Essi seguivano il precetto di
Thomas Elyot, che i bambini non dovrebbero essere costretti ad
imparare con la violenza ma dolcemente attratti ad essa con lodi e
con bei doni.
Attraverso Ascham, Aylmer e Haddon, Lady Jane comincia ad
intrattenere corrispondenza con Bucero, Zwingli, Giovanni Ulmer31 ed
altri ministri calvinisti e zwingliani, alcuni fra i quali avevano insegnato
a Cambridge e che ora erano a pensione da suo padre. Le loro prime

Giovanni da Ulm (1530-1580), citato spesso come (John ab) Ulmis, o John Ulmer,
discepolo svizzero di Bullinger, che il padre di Lady Jane proteggeva in Inghilterra.
Scrisse con ammirazione ai suoi amici di Lady Jane e nel 1551 esprimeva fiducia che
Jane avesse sposato Edoardo VI: Io non penso che fra tutta la nobilt inglese da molto
tempo non vi sia mai stato un singolo individuo che, alla pi alta eccellenza e talento,
abbia unito cos tanta diligenza ed assiduit E incredibile quanto abbia progredito.

31

41

lettere essi le avevano inviate al Dorset ma, in qualche modo, egli era
sempre occupato od assente.
Cos una volta Jane scrive al Bullinger: ...il mio nobilissimo
padre vi avrebbe volentieri scritto lui stesso per ringraziarvi sia
delle importanti opere in cui siete impegnato, sia per la
singolare cortesia che gli avete mostrato (...) se non fosse stato
chiamato al servizio di sua maest nelle pi remote parti
dell'Inghilterra... (12.7.1551).
Fu cos che Jane prende il suo posto. Questi uomini speravano sempre
che il suo matrimonio con il Re si sarebbe realizzato, e cos essi
pensavano di scrivere alla futura Regina, in ammirazione estatica. Le
lettere di Zurigo, come poi furono chiamate, descrivevano una societ
di mutua ammirazione che girava tuttattorno ad una solitaria ragazza,
la cui principale forma di comunicazione con lesterno era questo
notevole ed intenso scambio di corrispondenza.
Jane, lusingata dalle espressioni di Heinrich Bullinger nei suoi
confronti, scrive in una sua lettera a lui datata 12 luglio 1551 (quando
Jane aveva solo 13 anni):
...qualunque cosa la divina bont possa avermi concesso, io la
ascrivo solo a Lui, come capo e solo autore di ogni bene in me
che porti una qualsivoglia parvenza di bene. A Lui, io vi prego,
signore molto onorato, di offrire le vostre costanti preghiere in
mio favore, affinch Lui possa dirigere me e tutte le mie azioni,
affinch io non sia trovata indegna della Sua cosi grande bont
(...) Per concludere, dato che io mi accingo ad imparare
l'ebraico, sarei onorata se lei mi potesse indicare una qualche
via o metodo per perseguire questi studi con maggiore profitto.
Se lo farete, vi sarei molto indebitata.
Nel frattempo, le dispute sul gioco dazzardo avevano cominciato a
suscitare molto rumore e i Dorset erano cos infastiditi dellinterferenza
di Haddon con il loro passatempo favorito che egli dovette, in qualche
modo, intervenire. Haddon scrive a Bullinger: Io lo sopporto solo per
dovere e continuo a trattare, ciononostante, con delicatezza.
Questa parte della corrispondenza rivela un aspetto importante del
carattere di Jane. Si potrebbe dire che lei fosse fatta della stessa pasta
dei martiri puritani: un grande senso di introspezione personale, rigore
dottrinale, coraggio indomito, come pure indisponibilit ai
compromessi, compromessi che erano la specialit dei Tudor.

42

Jane, intellettualmente la pi brillante di una straordinaria dinastia, non


sviluppa mai quella flessibilit che lavrebbero potuta indurre a rivedere
alcune sue posizioni, cosa che, di fatto, era stata promossa sia
dallantipatia che i suoi genitori avevano verso di lei, che dalle
adulazioni dei suoi tutori. Maltrattata da una parte, e vezzeggiata
dallaltra, prendendosi cura solo delle cose della mente, Jane sviluppa
una capacit ad isolarsi del tutto non comune per il suo tempo, come
pure la tendenza a non tollerare ci che non fosse stato assolutamente
in linea con i suoi principi.
Una volta, durante una visita alla figlia di Enrico VIII, Maria, Jane
contesta apertamente le convinzioni cattoliche di Maria. Sebbene Maria
se ne fosse risentita, pi tardi invia a Jane un vestito di velluto da
indossare a corte. Jane, che credeva che bei vestiti fossero peccaminosi,
cerca di rifiutare il dono, dicendo che sarebbe stata cosa vergognosa
seguire la Miledi Maria e contro la Parola di Dio. I suoi genitori, per,
avevano insistito che lo indossasse, nella speranza che la cosa avesse
fatto impressione sul Re. Erano molti quelli che si attendevano che il
Re sposasse Jane, ma lui avrebbe voluto sposare Maria, regina degli
scozzesi, o qualche altra principessa straniera.
Una volta terminato il tempo degli studi, Jane avrebbe dovuto rientrare
in quel mondo che tanto disprezzava, ma lavrebbe fatto per un solo
motivo: il trionfo del Protestantesimo sulla vecchia fede, consapevole
dun solo fattore politico, che sarebbe un giorno diventata Regina
dInghilterra. Lei era prima una Tudor, poi una Grey, e una protestante
in ogni caso.
In una lettera al Bullinger, Jane scrive: Voi mi esortate ad
abbracciare una genuina e e sincera fede in Cristo, mio
Salvatore. Io cercher di soddisfarmi a questo riguardo, per
quanto Iddio mi ponga in grado di farlo. Riconosco, infatti,
che la fede un Suo dono (...) non cesser, per, di pregare,
con gli apostoli, che Egli, nella Sua bont me la accresca giorno
per giorno (2, 7 luglio 1552).
Tre anni pi tardi, il rifiuto di Jane di cedere su questioni di principio, si
manifestava in una resistenza endemica alle pressioni, e questa
resistenza, ovviamente considerata dai suoi genitori come ostinata e
contraria a ci che essi consideravano suo dovere, si stava gi facendo
sentire.

43

John Dudley e il matrimonio di Jane


Quando Jane raggiunge i quindici anni, i suoi genitori abbandonano il
sogno di vederla sposata al Re Edoardo VI. Jane ora credeva di divenire
la fidanzata del figlio del Duca di Somerset, Lord Hertford. Il Somerset,
per, era stato messo in prigione ed il suo posto, come Lord Protettore,
era stato preso da John Dudley32, Conte di Warwich e poi Duca di
Northumberland.
John Dudley un uomo ambizioso e si rende conto che se Maria o
Elisabetta dovessero salire al trono, certamente perderebbe la sua
posizione e forse anche la testa. Dudley, cos, complotta con i genitori
ugualmente ambiziosi di Jane per risolvere questo "piccolo" problema.
Dudley inizia con il diventare pure il protettore di Jane e poi convince i
Grey che la loro figlia, la prima donna eleggibile nella linea di
successione al trono, sposi il suo ultimo figlio non ancora sposato
Guildford Dudley. Eletta Jane, poi, regina, Guildford sarebbe diventato
re. John Dudley aveva ovviamente passato molto tempo a studiare
esattamente il modo in cui avrebbe potuto manovrare la restia Jane ad
John Dudley nasce probabilmente nel 1504. Primo figlio di Edmund, John riceve
l'incarico di tenente nell'esercito nel 1523. Servendo sotto il Duca del Suffolk, conduce
una campagna militare in Francia ed fatto Cavaliere con Edward Seymour. Serve
sotto Enrico VIII a corte ed nel paese, diventando una figura di rilievo. Acquisisce
rispetto e grande reputazione per la sua perizia militare. Nel 1537 (l'anno in cui nasce
Lady Jane), John Dudley nominato vice-ammiraglio di una piccola flotta per
combattere i fiamminghi. Ha successo e viene nominato Signore dei Mari della
Manica. Diventa membro del Parlamento nel 1534, succedendo a Sir Edward
Guildford di Kent. Ambisce cos molto avanzare nelle grazie dei Tudor e nel potere.
Sono soprattutto queste ambizioni che lo condurranno alla disgrazia quasi vent'anni pi
tardi.

32

44

accettare di essere Regina, in modo tale che, a sua volta, suo figlio
diventasse re. Frances pure consente a rinunciare, per motivi di et, ai
suoi propri diritti di successione in favore di sua figlia33.
Il Duca del Suffolk si sente onorato della proposta che fa loro John
Dudley, ma esprime al riguardo le sue pi grandi perplessit: non
sarebbe secondo giustizia. Si rende per conto del disastro che sarebbe
avere Maria come Regina.
John Grey cos scrive a Dudley: [Considero con orrore
l'evenienza che Maria sia fatta regina] posta su quel trono,
colma com' di ogni superstizione, non farebbe che spargere
tirannia e persecuzione. Quale miseria ed oppressione
soffrirebbe il popolo! La Riforma, che cost a suo padre cos
tanta difficolt a stabilire, sarebbe distrutta nel sangue! E la
libert, genitrice di ogni virt e di ogni conforto per una
nazione, sarebbe schiacciata per sempre [Taylor, p. 18].
John Dudley propone cos, piuttosto Elisabetta, degna Signora e
protestante!. Per quanto riguarda Jane, per, cos afferma: noi
riteniamo che vi siano parecchie difficolt. Lei ama ritirarsi da tutto e da
tutti, e non ha alcuna ambizione di concorrere alla Corona [Taylor, p.
19].
I piani, per, procedono, Dudley, nonostante tutte le loro
argomentazioni in contrario, riesce a persuadere i Grey, e si procede
Nel maggio del 1553, cos scrive al Duca del Suffolk: ...i sintomi sempre pi
preoccupanti della malattia del Re, non possono che allarmare chi ama il nostro Paese,
n posso pensare che quell'ignorante e bigotta Maria succeda al trono, senza un moto
di orrore (...) Ho pensato cos ad un espediente che non riesco a togliermelo dalla testa,
e cos ho pensato ad un piano di cui vorrei che voi e la Duchessa del Suffolk, veniate a
conoscenza, prima che io proceda a comunicarlo al Re. Voi sapete che suo padre, Re
Enrico, pensava appropriato scartare la successione delle sue due figlie, Maria ed
Elisabetta, alla Corona di Inghilterra, dopo Edoardo, facendole dichiarare illegittime;
sebbene pi tardi egli avesse ristabilito i loro diritti. Per, la religione di Maria ragione
sufficiente per scartare le sue pretese, ed Elisabetta nopn pu essere nominata ad
esclusione di sua sorella. La prossima in diritto di successione Maria, principessa di
Scozia ma, essendo una straniera, deve naturalmente essere esclusa. Vengono cos i
diritti della vostra Duchessa, a causa di sua madre, nipote di Enrico. Quello che vorrei
ottenere, persuadere la Duchessa ad accettare la Corona, se Edoardo dovesse
proclamarla suo successore; oppure, nel caso di un suo rifiuto, esortare vostra figlia,
Jane, ad accettarla (...) Senza dubbio mi si accuser che questo mio progetto sia dovuto
alle mie ambizioni al riguardo di mio figlio, ma (...) per amore della religione e del mio
paese, lascer che la gente lo dica pure (...) pur sapendo che non cos.

33

45

con il matrimonio di Jane con Guildford. Maria ed Elisabetta sarebbero


state poi proclamate dal Parlamento bastarde, invalidando cos le loro
pretese al trono. Elisabetta, bench protestante, era troppo legata al
diritto di Maria. Dudley convice poi Edoardo ad alterare il testamento
di suo padre.
In realt, Jane vorrebbe solo essere lasciata in pace a proseguire i suoi
studi.
Scrive, fra l'altro, alla cugina Lady Anne Grey: Dilettevoli
insegnanti! Quali interessantissime e piacevoli verit voi ci
avete gradualmente spiegato mentre il nostro giovane giudizio
stava maturando! Quali nobili scoperte avete fatto fare alle
nostre stupite facolt nelle meraviglie della filosofia naturale e,
soprattutto, nelle ancora pi grandi meraviglie della verit
rivelata! Che gratitudinre! Che umanit! Che speranze! Che
gioia abbiamo sentito nel nostro fiorente petto, mentre
ricevevamo le istruzioni dei nostri riveriti istruttori! E mentre
ascoltavamo ai suoi gentili precetti, per la condotta della nostra
vita, quanto i nostri occhi che si incontravano hanno letto i
reciproci sentimenti! [...] O quali dilettevoli giorni ed anni di
piacevole istruzione [...] Perch mai non mi si permette di
continuare il godimento di tale vita, sotto la protezione del mio
nobile padre? Ahim! Perch, giovane come sono, dovrebbero
i miei teneri genitori pensare di staccarsi da me? [Taylor, 24].
Non solo questo, ma, scrivendo alla stessa sorella due giorni dopo,
lamenta le pressioni sempre pi grandi che le fanno i genitori, ed
esprime il suo orrore al solo pensiero di incontrare il Guildford,
affermando come la famiglia Dudley non le piacesse affatto!34
Jane, cos, del tutto stupefatta quando apprende dai suoi genitori che
avrebbe dovuto sposare Guildford Dudley, il figlio pi giovane del
Duca di Northumberland. Guildford era un giovanotto attraente, un
anno pi vecchio di Jane, ma sembra che a Jane non piacesse molto.
In una sua lettera alla cugina Anna, Jane esprime piuttosto il suo interesse per un
altro giovane che le era stato presentato, Sir William Morley, la cui grandezza di
mente glielo aveva reso ancora pi attraente. Il solo pensiero di essere costretta a
mettersi con Lord Guildford, la riempie di rabbia [Taylor, 29]. In un'altra lettera, Jane
afferma di amare molto William, che le ricambia le attenzioni, riconoscendo che solo
per gratificare le ambizioni [fatali] della famiglia che la vogliono unire alla arrogante
razza dei Northumberland [Taylor, 30].

34

46

Rifiuta, cos, di sposarlo, e continua a rifiutare fintanto che la madre


letteralmente la costringe a sottomettersi. I Dorset erano ora amici
del Northumberland, e la Marchesa stessa era stata elevata al Ducato
del Suffolk, il titolo del suo suocero. Jane costretta a sposare un
giovane che a malapena conosceva e a divenire nuora di un uomo che
odiava e di cui non aveva fiducia. A forza di insistere, sembra per che i
Suffolk la persuadano quanto sia necessario questo matrimonio per il
bene del Paese35.
Il matrimonio avviene il 25 maggio 1553, nella casa londinese dei
Northumberland. L'avvenimento era un triplo matrimonio, non solo
quello di Jane, ma pure quello della sorella pi giovane Katherine con
Lord Herbert, e quello di Catherine Dudley, figlia dei Northumberland,
a Lord Hastings, figlio del Conte di Huntingdon. L'evento cos
affrettato che gli abiti di nozze devono essere presi a prestito dal reale
Maestro del Guardaroba. Jane indossa una gonna d'oro e d'argento in
broccato e ricamata con diamanti e perle. La sposa sarebbe stata
condotta all'altare da due bei paggi e con un corteo di sedici vergini,
vestite di bianco, che l'avrebbero preceduta all'altare.
Una descrizione originale che ci pervenuta descrive la cerimonia
come una parata vistosa e volgare, condotta, con grande disgusto
dell'Ascham alla vecchia moda papista ... nonostante il preteso zelo del
Dudley verso la Riforma, che per rimaneva papista nel cuore
(Taylor 36).
Il matrimonio di Jane con Guildford consumato il mese seguente su
comando del Northumberland, ma la coppia continua a vivere in stanze
separate. L'apprezzamento di Jane per Guildford, per, sembra, in una
certa misura, sensibilmente diminuire36.
Intanto la salute di Edoardo declina sempre di pi e i medici gli danno
non pi che tre giorni di vita. Troppo poco per il Northumberland, che
La stessa Jane aveva pure privatamente espresso a sua cugina Anna, in una lettera,
che disgrazia sarebbe stata avere Maria come Regina. Scrive: ...l'ostinazione di Maria
nella fede romana orribile. La sua ignoranza e bigotteria procura molte cause di
preoccupazione. L'Inghilterra, indubbiamente, avrebbe molto da temere, se dovesse
perdere l'amabile Edoardo, e lei ereditasse la Corona. Il suo temperamento l'opposto
del suo e la sua stessa fede le fa considerare la persecuzione persino meritoria
[Taylor, 31].

35

La cosa traspare da una lettera di Jane a Lady Anne, che rileva come Guildford si
attacchi sempre di pi a Jane (Taylor. 36].

36

47

fa di tutto per far accettare al re [che ben si rende conto come la cosa
non sia corretta] ed al consiglio della Corona [imbarazzato, minacciato
e recalcitrante, ma anche allettato con promessa di generose
ricompense] di nominare Jane come sola erede al trono37.

Lincoronazione di Jane
Tre giorni pi tardi, il Re Edoardo VI muore38.
La vita di Edoardo viene allungata di qualche giorno con l'uso di misteriose quanto
inutili pozioni a base di arsenico, somministrate da una donna misteriosa imposta dal
Dudley al posto dei medici che avevano seguito il Re fin dalla sua nascita. Le loro
proteste a nulla servono. Le cure somministrate al Re sono molto dolorose. Gli
storici discutono sul fatto se Dudley, in realt, volesse avvelenare il Re. La cosa, in ogni
caso, danneggia molto la reputazione del Duca di Northumberland.

37

La morte e lo stesso luogo di sepoltura di Edoardo, rimane misteriosa. Il problema


della sepoltura di Edoardo un altro problema che deve affrontare il Northumberland.
Un'autopsia che preceda l'imbalsamazione, avrebbe potuto rivelare sintomi dell'uso di
veleno. Le ossa di Edoardo sembrano essere state riposte sotto l'altare della cappella di
Enrico VIII nell'Abbazia di Westminster. Sembra per che non siano proprio di
Edoardo, ma di un altro giovane che gli somigliava, usato per nascondere l'aspetto
sfigurato di Edoardo causato dall'arsenico, ucciso a bella posta [almeno secondo una
lettera di John Burcher a Heinrich Bullinger del 16 agosto 1553, riportata da Taylor a p.
43.

38

48

Dopo aver udito la notizia, Dudley persuade il Consiglio della corona


ad inviare una lettera alla sorella Maria. Nella lettera avrebbe scritto che
Edoardo era molto malato e desiderava vederla. Il Re Edoardo, nel
frattempo, era veramente morto, ma la notizia non era ancora pubblica
[la notizia era stata per un po' tenuta nascosta]. Maria cade nella
trappola e subito si mette in viaggio per Londra, per incontrare suo
fratello Edoardo. Dudley cerca cos di far arrestare Maria durante il
viaggio, condurla prigioniera e rinchiuderla nella Torre39.
Maria, per, scopre, durante il viaggio, la verit sulla morte del Re e
manda a sua volta una lettera al Consiglio, assumendo che lei era la
legittima erede al trono e che essi la riconoscessero come Regina.
Verosimilmente non era a conoscenza del complotto del Dudley, ma
menziona quanto sia strano che lei apprenda della morte del fratello
solo due giorni dopo il fatto. Dopo aver ricevuto la lettera di Maria, i
Lord (ventuno Consiglieri della Corona) rispondono in una lettera
datata il 9 di luglio, respingendo le sue pretese alla corona e dichiarando
l'investitura de la nostra Sovrana Lady Regina Jane ed esigendo che
Maria rimanga quieta ed ubbidiente.
Le firme dei Consiglieri40 dichiaravano chiaramente la fedelt che
avevano giurata alla Regina Jane secondo quanto stabilito dal
testamento controfirmato di Edoardo. La maggior parte degli storici
concorda che Dudley, avesse dunque avuto successo nel persuadere il
Consiglio della Corona a fare, al riguardo, come lui aveva
programmato. La lettera afferma che Maria non aveva pi titolo alla

Una lettera del 7 luglio di Lady Dudley a Lady Catherine, sorella di Jane, esprime il
suo timore che le cose per Jane, proclamata regina, siano destinate a mettersi male:
Non appena le principesse saranno assicurate alle prigioni, Lady Jane sar proclamata
Regina di Inghilterra Ah, mia cara Lady, quante spine saranno nascoste fra i gioielli di
quella corona! Io tremo per te [...]. Io non so per che cosa pregare, o per il successo o
per il fallimento di questa impresa. Il successo sarebbe fondato nell'ingiustizia, il
fallimento, e la principessa Maria stabilita sul trono, senza dubbio implicherebbe la
nazione in mille miserie, e sarebbe la rovina della nostra famiglia e partito. Il
sovvertimento della Riforma sarebbe inevitabile, bigotta com' la Principessa verso la
religione papista. Io temo che l'innocente Jane diventi la vittima di quella furia (Taylor,
45).

39

Thomas Canterbury, il Marchese di Winchester, John Bedford, W. Northamton,


Thomas Ely (Cancelliere), Northumberland, Henry Suffolk, Henry Arundel,
Shrewsbury, Pembroke, Cobham, R. Ritch, Huntingdon, Darcy, Cheyny, R. Cotton,
John Gates, W. Peter, W. Cicelle, John Cheke, John Masoln, Edw. North, E. Bows.

40

49

Corona, in quanto dichiarata ufficialmente illegittima dopo il divorzio


di Enrico VIII da Caterina d'Aragona41. Essa pure ammoniva Maria a
cessare, qualunque fosse il pretesto, di vessare e molestare la nostra
Sovrana Lady Regina Jane ed i suoi sudditi dalla loro vera fede e fedelt
dovuta alla sua Grazia (Taylor, 52).
Il Consiglio concorda con il Northumberland, che ora sembra essere
l'unico a condurre il gioco, di procedere con il piano e dichiarare prima
Jane Regina e poi dire a Maria, quando sarebbe giunta, che la cosa era
gi stata fatta.
Michelangelo Florio giudica cosa davvero stolta, da parte del Dudley,
ed uningenuit da parte di Edoardo VI (troppo giovane per prevederne
le tragiche conseguenze), aver voluto trascinare Lady Jane
nellavventura dellincoronazione a Regina. Afferma che, se davvero si
voleva avere una Regina protestante, perch non avevano voluto
Elisabetta che, oltre ad averne maggiore titolo, di vera piet, di
dottrine, di costumi santi fu sempre un chiaro specchio ed esempio?
(30).
Inoltre: E chiss che molto minore non fosse stato il danno di quel
regno se, rispettando il testamento di Enrico VIII, a Maria si fosse
veduta di fatto, dopo la morte del fratello, benignamente dare la
corona?. Tutti questi avventati giudizi umani, che vorrebbero risolvere
da soli le questioni forzando la situazione manifestando scarsa fede
nella provvidenza di Dio, dispiacciono a Dio ed hanno un doloroso
fine () Se Maria era lontana dalla vera piet, due cose si dovevano
considerare. Luna che il cuore del Re nelle mani del Signore, il quale,
quando provocato ad ira dai misfatti del popolo, per suo beneficio e
non per suo danno (30) il castigo che gli d. Il Florio avrebbe visto in
Maria Regina, un castigo che ben avrebbe dovuto sopportare e non
cercare inutilmente di evitare!
La lettera arriva il 9, ma gi Jane, che era a Chelsea, convocata alla
Sion House, antico monastero da Mary Sidney, scelta come latrice del
In conseguenza del divorzio fatto fra il Re di famosa memoria, Re Enrico VIII, e
Lady Catherine, vostra madre, che era stato necessario ottenere per le eterne leggi di
Dio, come pure dalle leggi ecclesiastiche, l cui validit era stata ulteriormente
confermata dala maggior parte delle nobili ed erudite universit della Cristianit, come
pure confermato dagli speciali atti del Parlamento ancora in vigore, per i quali voi siete
stata giustamente dichiarata illegittima e senza possibilit dereditare la Corona
imperiale di questo Regno (Taylor, 52).

41

50

messaggio. Vi arrivano sul fiume con una lancia da parata e l le due


giovani devono attendere. Due Lord intrattengono Jane nella
conversazione, forse per prepararla all'annuncio ufficiale. Jane si
stupisce molto degli onori che gi le riservano da parte di chi l'accoglie
nella casa, troppo onore per la sua condizione, osserver. Non sa
ancora, per, della morte di Edoardo.
Arriva, cos, il Duca di Northumberland che chiede a lei ed a Mary
Sidney di procedere con lui e con i Lord (in processione formale) nella
Camera di Stato, dove trova i suoi genitori, il marito, la suocera e Lady
Northampton, tutti che le riservano tali onori da lasciarla del tutto
stupefatta. Nell'ambito di quel consesso il Duca Northumberland
pronuncia un discorso, informandola del decesso del Re e del fatto che
lui l'aveva voluta nominare sua successore, e che la cosa stata
approvata dai Lord del Consiglio, dalla maggior parte dei Pari, e da tutti
i giudici del Regno, con tanto di documenti ufficiali sigillati. La
assicurano della loro eterna fedelt e che Dio, che sovranamente
dispone di ogni corona la benedica, e che lei accetti di assumere il
nome, il titolo e la condizione di Regina d'Inghilterra, Francia ed
Irlanda.
Jane molto imbarazzata quando le si rivolgono come "Sovrana Lady".
E' ancora pi confusa perch stenta a credere che un tale disastroso
evento come la morte di Edoardo, sia stato nascosto a lei, a sua cugina
ed al pubblico in generale. Di fronte a tutto questo Jane rimane senza
parole e tremante, e pi tardi scriver che quel momento l'aveva lasciata
"stupefatta e preoccupata". Tutti le si inginocchiano di fronte e Jane
barcolla e cade, scoppiando in lacrime. Nessuno cerca di aiutarla a
rimettersi in piedi, n a calmare il suo pianto. Fra i suoi singhiozzi si
odono le parole: "un tale nobile principe". Infine, riprende abbastanza
controllo, si alza in piedi e pronuncia le parole: La Corona non nel
mio diritto e non mi piace per nulla. La legittima erede la Regina
Maria.
Quanto ella pot, fece resistenza, pregando quei signori, che
la notizia le portarono, che dovessero dare la corona a chi le
spettava di diritto, a persona pi atta a cos gran governo. Ma
nulla le valsero i preghi, si che si potessero piegare a voler
lasciarla in pace, anzi, dissero cos volere per beneficio del
Regno e per il mantenimento della cristiana religione gi
introdottavi; giacch cos ordinato aveva nel suo testamento
Edoardo, e lietamente tutti con giuramento promisero desserle

51

ubbidienti e fedeli () O miserabile caso, dal forzato


acconsentimento di questa innocente e santa giovane, udite,
cristiani fratelli, quanti grandi mali sono proceduti! () A lei, al
padre, allo zio, al suocero, ed al gran numero di personaggi
onorati dogni ordine e condizione fu tagliata la testa. La vera
religione, tutti i buoni ordini della chiesa, la dottrina di Cristo, e
Cristo stesso, furono poi banditi ed un cos bel regno, che lieto
ricetto ed albergo parecchi anni era stato di pellegrini fedeli
dogni nazione perseguitati dalla tirannide dellAnticristo, in
pochi giorni non pur pianse la loro calamitosa partita, ma le
atrocissime e spaventose morti dei suoi pi cari e santi membri
e per le sue strade vide miserabilmente correre il sangue loro
(Florio, 32, 33).
Dudley il primo ad ammonirla con le sue solite tattiche intimidatorie,
poi, quando i suoi genitori, marito e suocero protestano a viva voce,
Jane cade in ginocchio chiedendo che il Signore la guidi. I suoi genitori
esigono che lei ubbidisca loro e faccia ci che le richiesto. Essendo
molto religiosa, Jane sente di dover ubbidire e onorare i suoi genitori, e
accetta riluttante, insistendo sul fatto di non essere proprio adatta ad
occupare questo ruolo. Jane risponde con un breve discorso mettendo
in rilievo come indubbiamente la Corona sia stata, nel recente passato,
con tutte le vicende avvenute sotto Enrico VIII, pi una disgrazia che
un privilegio e che teme che il suo peso la schiacci completamente, ma,
suo malgrado, ne accetta le spine ed il fardello, se questo per il bene
della nazione.
Dopo lunga riflessione, Jane poi cos prega Iddio: Se ci che mi
stato dato legalmente mio, possa la Tua divina Maest concedermi un
tale spirito e grazia affinch io possa governare alla Tua gloria e
servizio, per il vantaggio di questo Regno.
Subito dopo Jane portata ad un trono e proclamata Regina di
Inghilterra, con le solite formalit. Si mette a sedere sul trono e
permette ai presenti di baciarle la mano e di giurarle fedelt.
L'Inghilterra, cos, aveva una nuova Regina. Pi tardi, in quello stesso
giorno, il 10 luglio, viene stilato un proclama che sancisce l'accessione
al trono di Lady Jane. Jane protesta, per, quando il Lord Alto
Tesoriere, il Marchese di Winchester, le porta la corona regale, ma
dopo un po accetta che le sia posta in capo. Quando il tesoriere le dice,
poi, che sarebbe stata fatta unaltra corona per suo marito, Jane

52

manifesta il suo dispiacere. Nonostante la rabbia e le lacrime di


Guildford, lei insiste che non permetter mai che Guidford sia fatto re.
Ancora una volta Jane cerca di obiettare dicendo che tutto questo le
stato imposto a forza. Poco pi tardi appare Winchester, portando la
Corona imperiale del regno. Nella descrizione di questi fatti, composta
pi tardi da lei stessa, a questo cos replica: "Io non ho mai chiesto di
avere questa Corona e nessuno l'ha mai fatto a mio nome". Lei, cos, la
rifiuta. Winchester risponde dicendo che voleva solo vedere se le si
adattasse. "Vostra grazia, prendetela senza paura". Finalmente accetta,
dicendo che, per, l'avrebbe solo fatto per vedere se le si adattasse... E
cos la riluttante Regina incoronata.
Dopo questo, tutti lasciano la sala, eccetto Jane e suo marito. Egli la
guarda e le chiede di dichiararlo Re. Lei si rifiuta e lui risponde
infantilmente: "Io sar fatto Re da voi e da un Atto del Parlamento".
Jane ostinatamente rifiuta di cambiare idea e ne segue un furioso litigio,
che termina quando Guildford lascia la sala in lacrime, alla ricerca di
sua madre. Al tempo stesso Jane manda a chiamare Pembroke e
Arundel, dicendo loro: "Se la Corona mi appartiene, sar felice di fare
di mio marito un Duca, ma non consentir mai a incoronarlo Re". A
questo punto Guildford e sua madre ritornano. Sua madre la Duchessa
danno in escandescenze contro Jane per un ora, ma Jane rimane
inflessibile nella sua decisione.
Nonostante le obiezioni di Jane a fare di Guilford Re, Northumberland
le annuncia che sia lei che suo marito sarebbero stati incoronati fra due
settimane.
Il giorno seguente, Jane fa il suo ingresso ufficiale a Londra, per essere
proclamata Regina. Jane viene vestita dei colori verde e bianco dei
Tudor. Per farla apparire persino pi imponente, le fanno mettere delle
speciali chiamate "chopin" che le aumentano la statura di almeno tre
pollici.
Larrivo di Jane alla Torre di Londra descritta da uno spettatore,
Battista Spinola, in questi termini:
Oggi ho visto donna Jane Grey che camminava con solenne
processione, verso la Torre. Ora lei chiamata Regina, ma non
popolare, perch il cuore del popolo con Mary, la figlia
della Regina spagnola. Questa Jane di bassa statura e magra,
ma piuttosto ben formata e graziosa. Le sopracciglia sono

53

arcuate e pi scure dei suoi capelli, che sono quasi rossi. Gli
occhi sono luminosi e dun colore bruno rossastro. Ero cos
vicino a sua grazia tanto da notare che il colore del suo volto
era bello, ma lentigginoso. Quando sorrideva, mostrava i denti,
che sono bianchi e aguzzi. In tutto e per tutto una figura
graziosa ed animata. Portava una veste di velluto verde con
impressioni dorate e maniche larghe. I suoi capelli erano
raccolti in una cuffia bianca trapuntata di molti gioielli.
Camminava sotto un baldacchino, sua madre le sosteneva la
lunga coda della veste. Guildford camminava al suo fianco,
vestito di bianco e doro, un ragazzo molto alto e forte con
capelli biondo chiaro, e le prestava molta attenzione. La nuova
Regina aveva ai piedi scarpe di tipo chopin molto alte per farla
apparire di maggiore altezza, ed erano nascoste dalle sue
lunghe vesti, visto che lei piuttosto fine e di bassa statura.
Molte damigelle la seguivano con diversi gentiluomini, ma
questa Lady molto eretica e non ha mai assistito ad una
Messa. Questa la ragione per cui molti fra il popolo non sono
venuti alla processione.
Guildford, suo marito, viene adornato con uguale splendore, con i
colori bianco ed oro. Fra le tre e le quattro del pomeriggio del 10, un
corteo di chiatte porta Jane ed i suoi attendenti alla Torre, com
tradizione, dove le sono stati preparati i gioielli della corona come pure
gli appartamenti di stato, che occuper.
Il popolo sulla riva, per, piuttosto silenzioso. Aveva appreso da poco
della morte di Edoardo ed ora ecco che deve assistere all'arrivo al trono
di una giovane e indesiderata cugina. Molti sono dell'avviso che la
legittima erede al trono debba essere Maria. La maggior parte della
gente ritiene, infatti, che debba essere Maria la legittima erede al trono,
e poche sono le grida di entusiasmo verso di lei.
Il marchese di Winchester e Sir John Bridges42, luogotenente della
Torre, le d il benvenuto, circondato da civili e da militari, come pure
dagli Yeomen, guardie del corpo reale, guardiani della Torre di Londra,
ciascuna con un ascia dorata al di sopra delle spalle. Winchester si
Sir John Bridges (1490-1566), primo barone Chandos, luogotenente della Torre di
Londra. Chiede a Lady Jane di scriverle qualche verso sul libro di preghiere che porta
alla sua esecuzione, e Jane glielo dona. E presente anche allesecuzione di John
Hooper. Foxe si riferisce a lui come 'Lord Shandois', 'Chandos' or 'Shandoys'.

42

54

inginocchia e le presenta le chiavi della fortezza e Dudley avanza per


prenderle lui stesso, rendendo chiaro a tutti che ora sarebbe stato lui il
vero potere dietro quella regina. Colpi di cannone a salve salutano i
nuovi arrivati e le bandiere di seta ed altre decorazioni sventolano al
chiaro sole pomeridiano. Lady Jane procede nella Torre bianca, ma non
lascer pi la fortezza.

55

Regina per nove giorni


Una volta nella Torre, Jane portata nella Sala delle udienze, dove
prende posto sotto il baldacchino reale. Sbrigate, cos, tutte le formalit
ufficiali, consapevole della realt della situazione e dei doveri che si
assume una regina, la vita nella Torre comincia a seguire quella routine
che i governanti prima di lei avevano seguito da secoli. Il Consiglio
della Corona lavora alacremente ed dominato dal Duca
Northumberland e dal Suffolk. Jane firma tutte le carte che le sono
sottoposte. Per alcuni giorni, Northumberland sta accanto a Jane,
portandole documenti da firmare e dicendole generalmente ci che
deve fare. Molte di queste carte riguardano la comunicazione della
nuova situazione ai regnanti stranieri ed esortazioni ai vari nobili del
regno di sottomettersi a Jane. Molti fra questi, per, presupponendo
che la corona sarebbe stata diritto di Maria, si erano gi sottomessi
formalmente a quest'ultima, e non a Jane.

56

Una questione che subito sembra stare a cuore a Jane quella di


esaminare la lista di coloro che sono tenuti prigionieri alla Torre.
Esamina, cos, ogni caso individuale, e in diversi casi concede loro la
libert, fra cui Lady Laurana de' Medici, imprigionata con sua madre e
vittima delle persecuzioni accese dal Vescovo Cranmer contro quei
cattolici che avrebbero potuto minacciare lo stabilimento della Riforma
nel Regno43.
La questione pi spinosa da da affrontare, naturalmente, quella di
Maria, che non solo rifiuta di sottomettersi, ma pretende la corona e
raduna attorno a s un esercito di sostenitori pronti a prendersi con la
forza ci che sono persuasi sia loro diritto.
La lettera che giunge con le pretese di Maria, perentoria. Passa il
tempo. Il Consiglio manda la sua risposta a Maria, chiamandola
bastarda ed esigendo che lei riconosca Jane come la vera Regina. Il
popolo di Londra viene informato dei fatti, ma non ne mostra alcun
entusiasmo, continuando ad essere rattristato per la morte di Edoardo.
Quella domenica, l'11, il sermone pronunciato nella cattedrale di S.
Paolo appoggia la decisione d'avere Jane come regina, dichiarando al
tempo stesso che Maria e Elisabetta sono solo delle figlie bastarde.
La sera dell'11 un messaggero arriva alla Torre con una lettera di Maria,
con data del 9 luglio. Nella lettera Maria si proclama Regina e chiede
che sia evitato un bagno di sangue. La lettera viene letta ad alta voce ed
seguita da un lungo silenzio, rotto solo dai singhiozzi delle due
duchesse. Lady Jane non dice nulla. Dopo un lungo dibattito, si decide
che due fratelli di Guildford, il conte di Warwick e Lord Robert
Dudley, vadano ad incontrare Maria. Vi arrivano il 12 e fortunatamente
sono distratti dalla sua attenzione, il che salva verosimilmente loro la
vita. Ora Maria decide di marciare su Londra, alla testa di un intero
esercito.
Il resto di quella sera e l'intero giorno seguente sono passati
nell'organizzare le forze governative in attesa dell'arrivo di Maria.

Il resoconto della sua vicenda che fa alla Regina Jane [riportato in una lettera di Anne
Grey (Taylor, 61 e ss.) , in realt, la storia d'amore fra lei ed un altro prigioniero,
Edward Courtney, relegato anch'egli nella Torre per un suo coinvolgimento in un
complotto contro il Re. La storia commuove Jane, che provvede alla liberazione dei
due.

43

57

Dudley informa Carlo V di Spagna che Jane stata proclamata Regina e


sottovaluta le minacce di Maria.
Ben poco riportato di quanto accade dall'11 al 13 perch forse Jane si
ammala. Jane stessa pensa di essere stata avvelenata dalla Duchessa di
Northumberland, ma non vi sono evidenze che questo sia realmente
avvenuto. Gli scritti di Jane menzionano solo che la sua schiena si sia
spelata, molto probabilmente un fenomeno nervoso causato dalla
preoccupazione, dall'ansia e dall'umidit del fossato scoperto intorno
alla Torre.
Per il 13 chiaro ormai che siano sorti seri problemi. Il popolo non
appoggia Jane e, al posto, vuole Maria.
Michelangelo Florio, a quel tempo a Londra, testimonia come in ogni
angolo della citt si inneggiasse a Maria regina e come i cattolici,
repressi dalla politica riformatrice di Enrico VIII e di Edoardo VI,
considerassero la per loro felice opportunit davere Maria al trono,
unoccasione di rivalsa. Il Florio scrive:
Pubblicata questa novella della deliberazione dei consiglieri [il
voltafaccia del consiglio della Corona di deporre Jane ed
appoggiare Maria] per tutta Londra, in men che non si dica, in
ogni strada e cantone di quella, si videro mettere fuori dalle
finestre ed alle botteghe, cataste di immagini, statue, crocifissi,
di santi e sante, ed infinite croci, che per un tempo dormito
avevano, chi di rame, chi dottone, chi dargento, e chi di legno;
e poi, le pianete, i piviali, le tonacelle, i camici, le stole, i
candelieri e calici, che erano stati nascosti per timore delle
santissime leggi di Edoardo () e con altere parole e braverie
contro i veri figlioli di Dio, gridavano: Prigione, prigione, ferro,
ferro, sangue, sangue, e fuoco fuoco. Ma contro a chi? Contro
la signora Giovanna, innocentissima, la quale, era fuori dogni
suo pensiero e desiderio, accettare quel titolo di Regina. Ad
altro giammai non rivolt il pensiero che a beneficare tutto
quel Regno, innalzare e favorire i buoni, castigare i malvagi,
difendere gli orfani, aiutare le vedove, sollevare gli oppressi, e
mantenere il vero culto di Dio in abbondanza ed in pace ()
tanto suonavano le campane che sembrava essere nato un
Cristo novello () Ma se linstabile e pazzo volgo di Londra
avesse saputo () certamente si sarebbe inginocchiato a
domandare la misericordia di Dio, piuttosto che a fare

58

allegrezza! (38,39) () Ah, inconsiderata Londra: perch non ti


accorgesti che la via da te presa, che giusta ti parve, ti avrebbe
condotto a morte e che il tuo riso si sarebbe trasformato, di l a
poco tempo, in dolore?" (40).
L'esercito di Maria, radunato a Kenninghall, era privo di leader, e
sarebbe stato sbaragliato abbastanza facilmente dal Northumberland,
esperto militare, ma preferisce rimanere a Londra a difendere i suoi
interessi. Non si fida della fedelt del Consiglio, ed ha ragione a non
fidarsi. Il Consiglio si riunisce e decide che il padre di Jane, il Duca del
Suffolk, si metta a capo delle truppe per contrastare Maria. Jane, per,
vi si oppone, molto addolorata, ed insiste che egli rimanga, allarmata
per la propria sicurezza e soprattutto perch non vuole rimanere da
sola con il Dudley. Jane, per, insiste a che vada il Dudley,
dimostrando, cos di voler veramente difendere la causa di Jane. Dudley
non ha dubbi del successo che avr. Dice: In pochi giorni ritorner
portandovi Lady Mary prigioniera, messa a posto come si a con ogni
autentico ribelle (Taylor, 73). Il Northumberland, cos, parte con un
esercito per andare a catturare Maria che, nel frattempo, stava
marciando verso Londra.
La decisione di Jane di non mandarvi suo padre si prova fatale per i
piani del Northumberland. Il controllo che il Northumberland aveva
sul Consiglio, viene a mancare ed ora solo i lord a stabilire chi debbano
essere i loro alleati.
Il 14 Dudley guida, cos, una truppa che variava da 1500 ad 8000 soldati
a piedi, 2000 cavalli e un numero insufficiente di artiglieria, ma, per
quanto numerosa, la truppa sembra avere scarsissimo entusiasmo di
dover combattere. La stessa folla fa ressa per vedere le truppe partire,
ma nessuno sembra augurare loro buona fortuna. Le cose, da quel
momento, peggiorano sempre di pi. Maria continua nella sua marcia
verso Londra, a guadagnare sempre pi appoggi e la Torre, dove Jane
ed il Consiglio attendono, sempre pi sconfitte. Il popolo comincia a
ribellarsi, gridando che Maria sia fatta Regina. Jane ordina che le porte
della Torre siano serrate e le chiavi portate a lei. Uno dopo l'altro i
nobili rinunciano ad appoggiare Jane. Cominciano pure le diserzioni fra
l'esercito del Northumberland.
L'ottavo giorno nessuno sembra sapere pi che fare. Un furioso litigio
scoppia fra il padre di Jane ed il Duca di Northumberland, ancora una
volta sul fatto se Guilford debba o no essere proclamato Re. Nel

59

frattempo arriva la notizia che i contadini in campagna si rifiutano di


prendere le armi contro Maria.
Il giorno seguente, l'ultimo di questo tragico regno, ovvio ormai che
la situazione sia disperata. Tutti i membri del Consiglio meno due
fuggono per salvarsi la testa: suo padre e Cranmer. Cranmer
l'abbandona il pomeriggio per unirsi agli altri. La notte del 16 luglio
giunge notizia che la principessa Maria sia stata proclamata Regina ad
Oxford. Jane, residente ancora negli appartamenti reali della Torre,
trova che il Conte di Pembroke e Winchester avevano lasciato la Torre
ed erano tornati a casa. Jane manda a riprenderli. Da quel punto in poi
tutte le porte della Torre vengono serrate e le chiavi portati alla Regina
Jane ogni sera alle sette.
Il 17 luglio, il Duca di Northumberland si ritira da Bury St. Edmund a
Cambridge. Lo stesso giorno la guardia viene raddoppiata alla Torre, in
previsione di una sollevazione contro Jane, ma le voci esagerate delle
enormi truppe raccolte da Maria, fanno perdere sempre pi di coraggio
i sostenitori di Jane, che si assottigliano sempre di pi.
Le sempre maggiori diserzioni nell'esercito del Northumberland
pregiudicano la sua capacit di manovrare e di combattere. Sempre di
pi uomini lo abbandonano alla prima opportunit, temendo che,
salendo al trono Maria, essi vengano giudicati traditori e giustiziati.
Raggiungendo Cambridge, il Northumberland aveva perduto gi la
met dei suoi uomini. Non perde, per, nessun uomo in battaglia,
perch non vi sar alcuna battaglia.
Lo stesso Consiglio di Jane continua ad assottigliarsi, ed un numero di
consiglieri si riuniscono nella residenza del Conte di Pembroke dove
denunciano il Northumberland affermando che egli non altro che un
tiranno assetato di sangue e che Maria ha il miglio titolo alla Corona.
Ormai nessuno sembra pi dubitare che Lady Mary riporti una vittoria
definitiva.
Il Consiglio della Corona, cos, proclama Maria la legittima regina nello
stesso giorno (19 luglio) e trasferisce a Maria la sua lealt
pubblicamente ed ufficialmente, mandando a dire a Suffolk che il regno
di Jane era terminato, ed informando gli ambasciatori stranieri che Lady
Mary era ora la Regina. Quella sera, fra le 5 e le 6, Maria viene
pubblicamente proclamata Regina alla Croce, nel Cheapside, da quattro
trombettieri e due araldi. Quella stessa ora, nove giorni prima, era
avvenuto lo stesso, per annunciare l'incoronazione di Jane.

60

Da un resoconto orale di James Haddon, il Florio cos riporta le


proteste di Jane al voltafaccia di quelli che gi avevano voluto farla
Regina:
Dunque, o signori consiglieri, come uomini di sangue illustre
nati e bene stimati, com che si trova doppiezza, inganno, ed
incostanza in voi, a rovina degli innocenti? Chi colui che fra
voi possa vantarsi che giammai io lo pregassi a che mi si
facesse Regina? Dove sono gli onorati presenti che perci vho
promessi o dati? O non mi avete voi spontamente e contro mia
voglia rubata ai miei studi delle buone lettere; e privandomi
della mia libert, tirata a questo grado? Ahi, uomini di due
faccie; che benissimo (quantunque tardi) ora mi avvedo a che
fine mi poneste in questa real dignit. Come potrete voi
giammai con ragione schifar linfamia che per tal cosa vi corre
dietro? Con quali colori ed impiastri potrete mai coprirla? Mi
avete rotta la promessa fede? Avete violati i vostri giuramenti?
Sta bene. E chi per lavvenire si fider di voi? Ma state, state di
buon animo, che con la stessa misura sar misurato a voi E
poi il Florio aggiunge: E qui per un bel pezzo [i consiglieri] si
tacquero, e partendosi pieni di rossore, con buona guardia la
lasciarono (58, 59).
Il popolo manifesta la sua gioia con il suono delle campane a festa, fal
e portando tavoli nelle strade dove possono bere alla salute della Regina
Maria. Al tempo stesso Jane viene lasciata sola nella Torre. Cranmer se
n' andato. Jane lasciata con alcuni della servit, fra cui la sua vecchia
nutrice, Ellen, e la s.ra Tilney, gentildonna del seguito.
Uno dei decreti che Maria emette, non appena salita al trono, la
liberazione dei prelati cattolici-romani che erano stati imprigionati nella
Torre di Londra, fra cui Stephen Gardiner, che viene ristabilito come
vescovo di Winchester. Il Florio addebita allistigazione del Gardiner le
crudeli persecuzioni decretate da Maria contro i Protestanti.
Del Gardiner il Florio scrive:
Quellaltero, superbo e scellerato ribelle a Dio, nemico
capitale della verit cristiana, Stephen Gardiner, falso vescovo
di Winchester, crudelissimo boia, anzi, beccaio della carne dei
figlioli di Dio () fu subito liberato di prigione (dove con
somma giustizia, per gran misericordia, era stato condannato a
vita) fatto Gran Cancelliere del Regno, e Consigliere pi

61

intimo della Regina Maria, la quale, non gi per sua natura ()


non avrebbe mai neanche sognate le crudelt estreme che ella
ha usate contro le membra di Cristo, ma da questo novello
Anticristo, anzi, Antioco e Nerone, fu indotta a spargere tanto
sangue di cristiani () Deh udite, fratelli, che diabolica
astuzia, questo malnato, degno pi del capestro che della mitra
() Costui, subito uscito di prigione, alla Regina Maria diede
questo ribaldo consiglio. Che con pubblico bando, ampia
licenza e libert desse ad ognuno di poter vivere secondo la sua
coscienza, e mantenersi in che cerimonie e religione gli pareva,
ma facesse intendere a tutti che ella voleva vivere secondo la
papale, che sempre pi dogni altra le era piaciuta (). Fece
questo, quella nobile regina, ingannata da quelle poche lettere
che il risuscitato Giuda Iscariota aveva (41) () [Dopo un po,
per] veduta la cosa riuscirgli come voleva [ristabilire il
Cattolicesimo] di nuovo persuase la Regina di non essere pi
tempo di concedere tanta libert, ma dobbligare ognuno a
vivere secondo quella religione che ella stessa affermava ()
Tutti dovevano allora andare a Messa, minacciando di castigare
con gravissime pene i disubbidienti (42). Visto poi che non
riusciva a sottomettere i Protestanti, si risolse a comminare
contro di loro crudeli persecuzioni.

Jane deposta
Quando il Duca del Suffolk apprende che ormai i giochi sono fatti e
che il regno di sua figlia giunto a termine, determinato a salvarsi,
firma la proclamazione di Maria come legittima Regina poi va da Jane e
le proibisce ogni ulteriore uso delle insegne regali, tirando gi

62

platealmente dal baldacchino del trono i simboli del potere. Le consiglia


di ritirarsi quietamente a vita privata, come se non fosse successo nulla.
Le dice: "Vieni via di l, bambina mia, quello non pi il posto per
voi". Jane, grata, si alza e scende, abbracciando il padre e piangendo.
Non resiste minimamente alla cosa, anzi, ne molto sollevata, come se
dicesse: Finalmente finita!.
La risposta che Jane d a suo padre calma, ma anche
preoccupata. Signore, si, sar meglio che io accolga questo
messaggio piuttosto che insistere ad sostenere la mia imposta
regalit. Di fatto, per obbedienza a voi ed a mia madre, io ho
gravemente peccato ed ho fatto violenza a me stessa. Ora,
volentieri ed in obbedienza ai sentimenti della mia anima, io
rinuncio alla Corona, e mi sforzer a fare ammenda delle colpe
commesse da altri, per quanto sia possibile di fatto riparare un
simile grave errore, con una volontaria rinuncia e un candido
riconoscimento (Taylor, 89).
Dopo un po' Jane ribadisce: Ben volentieri io rinuncio alla Corona.
Possiamo ora tornarcene a casa?. Questa povera ragazza innocente
pensava veramente che la cosa avesse potuto finire cos,
semplicemente. Non sar cos. Questo accade mercoled 19 luglio. Suo
padre, poi, semplicemente se ne andr, abbandonandola al suo destino,
senza pi darle risposta.
Il Florio cos descrive latteggiamento di Jane, abbandonata:
O animo costante e forte, o nobilissima giovinetta, che in
ogni maniera di virt, mille e pi mille delle pi eccellenti del
tuo tempo avanzasti () Chi non si sarebbe lasciato vincere,
nei tuoi panni, da disperazione? Ma costei, con siffatta fortezza
danimo sofferse il tutto (). E qual quel riprovato da Dio
che, senza bestemmiare il suo fattore e maledire il giorno della
sua nascita, una tale sciagura sofferta avesse? Ma ella pure non
bestemmi n maledisse Iddio, n punto il pi ritrasse indietro,
non col pensiero, non con le parole, e non coi i fatti, dalla pura
dottrina del Figliol di Dio, per piacere alla Regina novellamente
gridata (). A chi rimase indietro per consolarla, ella disse: Il
Signore Iddio, Padre celeste, senza che io pure vi pesassi, data
maveva questa dignit regale, ed Egli stesso me lha tolta. Sia
benedetto sempre il nome Suo. N gli onori, e n le vergogne,

63

ricca e povera, libera e serva, in prigione e fuori di prigione,


viva o morta, io sono Tua (60).
Il giorno seguente, il Duca di Northumberland apprende a Cambridge
che Maria era stata proclamata Regina. Quella sera, alle cinque, anche
lui riconosce pubblicamente in citt, a Market Cross, Maria, come
legittima e sola Regina, gettando in aria il suo cappello, come segno di
gioia. Entro un ora riceve una lettera che invita lui ed i suoi alla resa
senza condizioni, sciogliendo le sue truppe. Se non l'avesse fatto,
sarebbe stato duramente perseguito e considerato un traditore. Sebbene
il Northumberland affrettatamente si converta al Cattolicesimo, e parli
del suo desiderio di vivere e di baciare i piedi di Maria, il suo destino
sar segnato.
Il Duca di Northumberland raggiunge Londra il 25 luglio e trova ad
accoglierlo una grande folla che, a malapena, le guardie di scorta
riescono a frenare. Di fatto, gettano contro il Duca pietre, uova marce,
escrementi. Un testimone racconta che arriva addosso al Duca persino
un gatto morto. La folla fa diversi tentativi di linciare il Duca al grido di
A morte! Morte al traditore!. Il Duca, la maggior parte della sua
famiglia e diversi che erano stati arrestati con lui, vengono imprigionati
nella Torre di Londra. Il 26 luglio vi giunge, fra gli altri, in catene, pure
il Duca del Suffolk. Jane e Guildford erano stati formalmente arrestati,
con la Duchessa di Northumberland, gi il 23.
Il Suffolk sembra, per, che abbia riconquistato la sua libert il 31
luglio, con l'intesa che sarebbe sempre stato a disposizione delle
autorit, se necessario. Lui e la moglie Frances non scriveranno
nemmeno pi, per, a Jane, e non tenteranno nulla per cercare di
salvare la sua vita.
Nei primi giorni di agosto, Lady Jane compone una lettera indirizzata
alla Regina Maria, in cui cerca di spiegarle, in modo completo ed
onesto, gli avvenimenti che l'avevano condotta al trono1 come pure di
quanto compie nei suoi nove giorni di regno.
In un processo molto animato, il Duca di Northumberland
condannato a morte sotto l'accusa di alto tradimento e l'esecuzione
capitale avviene il 23 agosto nella Torre di Londra. E' sepolto nella
cappella di S. Pietro ad vincula, sopra Anna Bolena, Katherine Howard
e Somerset. Viene pubblicata immediatamente dopo la sua esecuzione
una breve opera dal titolo: Ultime parole di John Dudley, gi Duca di
Northumberland sul patibolo.

64

I sentimenti di Jane si rilevano da una sua lettera alla sorella Caterina,


datata 20 luglio:
Questo inutile spettacolo di stato finalmente finito, mia cara
Caterina, e tua sorella, regina venuta su dal nulla, la cui fatale
ambizione stata imposta al popolo, ora deposta dopo dieci
giorni di regno, ed obbligata ad aprire le porte al suo legittimo
successore. Maria bene accolta da tutti. Sia protestanti che
papisti, tutti la riconoscono come legittima Regina. Promette
bene. Possa per l'Onnipotente compiacersi di far rimanere
inalterata la purezza della nostra santa fede, ed allora io mi
rallegrer di questo cambiamento. Quanto a me, io ho
rassegnato la Corona con trascendente e grande gioia. Non vi
sono parole che possano esprimere quanto io ne sia contenta.
Mi sar di nuovo permesso di gustare le gioie della vita
domestica. Mi rallegreranno doppiamente dopo avere fatto
breve esperienza del fardello della grandezza e dei pericoli
dell'ambizione. Non immagino, per, che noi godremo cos
presto della nostra libert. Ci permesso, indubbiamente, di
conversare, il che addolcisce grandemente il nostro confino.
Eppure io temo grandemente per i nostri amici. Lo spirito del
Northumberland troppo noto per poter solo immaginare che
egli possa rimanersene al sicuro dal risentimento della Regina,
ed abbiamo ben ragione di temere tutti che non saremo
risparmiati. Che noi si possa rassegnarci al nostro fato, giacch
tutto permesso dalla divina Provvidenza, per saggi propositi a
noi sconosciuti (...). Addio, non ti rattristare troppo, mia dolce
sorella, ma sforzati di sollevare la tua mente al di sopra degli
umani avvenimenti e, con animo perseverante, guarda alla
scena della futura beatitudine preparata per i virtuosi (...) Prega
per la tua Lady Jane".
Una lettera di Lady Anne a Lady Laurana de Medici (Taylor, 96), che in
quel momento era riparata in un convento di Firenze, descrive a chiare
tinte gli avvenimenti occorsi dopo l'accessione al trono di Maria. Scritta
nelle due ultime settimane di agosto, la lettera menziona l'esecuzione
capitale del Duca di Northumberland il 23 agosto, come pure la
rassegna che Maria fa dei prigionieri della Torre il 3 agosto. La nuova
regina nominer subito dopo Edward Courtenay, di cui Laurana era
innamorato e ricambiato, Conte del Devon. Pare che questi avesse
dovuto sposare la stessa Maria, che per, ora, bench rimanesse suo

65

amico, aveva ben pi alte ambizioni. Lady Anne, per, sconsiglia a


Laurana di tornare in Inghilterra, temendo per la sua sicurezza, in
quando Maria non sa del legame esistente fra lui e Laurana,
continuando Maria, nonostante tutto, ad essere attratto da lui.
In questa lettera, menziona pure il desiderio iniziale di Maria di
perdonare Jane, Guildford ed il Duca del Suffolk, ma che poi,
cambiando idea, che non era loro pi permesso di lasciare laTorre.
Menziona pure quando Maria sia stata impressionata dalla dignit con
la quale Jane, incontrando per la prima volta la trionfante Maria,
deponga la corona ai suoi piedi. Il che sembra per un momento
disarmare la sua fiera ira. Scrive: Questo gesto la riemp di un
sentimento di ammirazione, mista ad invidia che fece s che Jane fosse
comunque lodata per la sua virt e trattata come una povera ragazza
ingannata, oggetto solo del suo disprezzo e al di sotto della sua ira.
A proposito del Suffolk, padre di Jane, la lettera cita come sia stato
proprio lui per primo ad accoglierla alla Torre e ad aprirle subito le
porte, riconoscendola come legittima sovrana, e come questo sia stato
per lui mortificante, ma necessario, ben sapendo lui della sconfitta del
Northumberland.
Lady Anne, in un'ulteriore lettera a Laurana, del destino della Riforma
in Inghilterra, scrive:
...non cos per la Regina. Lei rifiuta di udire un qualsiasi
argomento in favore della Riforma, ha abolito le leggi di
Edoardo, e ristabilito la religione romana. Questo vi dovrebbe
far piacere a voi, come cattolica. Vi devo per dire che Maria
ha dato inizio ad una crudele persecuzione, e che molti
vescovi, e persino molte donne, hanno suggellato nel sangue la
loro testimonianza alle credenze della fede protestante! Non si
rivolta forse la vostra gentile natura alla sola idea di tali orribili
fatti? Forse che i pregiudizi, instillati in voi sin dall'infanzia,
potrebbero distorcere totalmente la sensibilit naturale del
vostro carattere, tanto da non avere sentimenti di detestazione
di un qualsiasi spirito persecutorio e piet per questi nobili
sofferenti? Ah, amica mia, voi stessa siete stata sottoposta a
dura prigionia a causa della vostra fede, e pure per mano dei
protestanti. Non trovate che la persecuzione faccia del male a
qualunque causa? Come essa non potrebbe essere contraria al
genio della vera religione? Potrebbe forse essa essere verit

66

quella che costringe con la forza a fare una professione di fede?


Potrebbe mai la persecuzione convincere il profondo di un
cuore? Come possono immaginare che essa possa in alcun
modo compiere la volont di Dio? (Taylor, 109).

67

Il processo di Jane
Ben poche informazioni ci sono pervenute sul processo di Lady Jane.
Non si conosce alcuna trascrizione del dibattimento, se non alcune
note conservate nel British Museum.
Il processo avviene solo nel periodo che segue l'incoronazione di Lady
Mary.
Il 13 novembre, Jane, Guildford Dudley, l'arcivescovo Cranmer ed i
lord Ambrose e Henry Dudley sono scortati da 400 uomini armati
dallaTorre alla Guild Hall sotto l'accusa di alto tradimento, per avere
mosso guerra contro la Regina e cospirato per metterne un'altra al suo
posto. Tutti si dichiarano colpevoli, e la sentenza loro comminata
viene susseguentemente confermata da un decreto del Parlamento.
Il Florio cos descrive il processo:

68

nel mezzo di 400 alabardieri fu vilissimamente menata,


dove ogni brutto ladrone ed assassino si giudica a morte, per
udirsi sentenziare a morte. Nella gran calca di gente, nello
strepito delle armi, nella mannaia della giustizia, che in segno di
morte (secondo il costume del paese, portata gli era davanti agli
occhi), e non laspetto severo finalmente, di tanti in giustissimi
giudici, ebbero la forza di impaurirla o di cambiare
minimamente il bellissimo naturale colore del volto che aveva,
e meno di trattenere la lingua, si che essa non dicesse
virilmente le sue ragioni, e rinfacciasse loro sul viso, io dico a
quei giudici, linganno, che senza sua colpa usato le avevano;
come semplice agnellino menandola al macello. Ud finalmente
quelliniqua ed in giustissima sentenza della morte, dagli stessi
giudici che fatta gi lavevano Regina. Udita questa
ingiustissima sentenza, nel mezzo delle medesime squadre
duomini armati, in compagnia degli altri condannati, fu
rimenata alla prigione. Di questo brutto, crudele ed orrendo
spettacolo, spaventate le donne che datele erano in prigione
per servirla, erano esse che pi di lei avevano bisogno dessere
consolate. Del che accortasi Giovanna, giunta che fu alla
prigione, con le consol con queste parole: O compagne
fedeli dei miei dolori, degli scorni e delle pene, perch con il
vostro pianto mi affliggete voi? O non siamo noi forse nate
tutte sotto questa legge, e con obbligo che la nostra vita, di
tutte le sciagure, avversit e disgrazie il bersaglio sia? Quando
forse stato mai, ai d nostri o passati, che gli innocenti non
siano stati oppressi dalla violenza ed ammazzati? Deh, non fate
maggiore laffanno mio, vi prego, ma con questo, consolatevi
meco: io non ho meritata questa sentenza. E se pure ho errato
nellaccettare il titolo di Regina, cos leggero lerrore mio, che
gli stessi giudici, nella loro coscienza, di crudelt e di ingiustizia
gi convinti sono (61, 62).
Lady Jane e Guilford, cos, sono trovati colpevoli di tradimento e
sentenziati alla pena capitale. A quel tempo, per, essi credono che
Maria ancora li possa perdonare e che vengano rilasciati per condurre
vita privata. Questa speranza, per, viene abbandonata quando per
tutto il regno si diffonde la notizia che Maria si sposi con il Re spagnolo
Filippo. La cosa suscita in ogni dove molte preoccupazioni e dissensi:

69

sposare uno straniero, e di questo calibro, avrebbe significato


consegnare l'Inghilterra in mano della potenza spagnola.
Sorgono cos per tutta l'Inghilterra focolai di ribellione che si
oppongono a questo matrimonio. Il pi noto fra questi ribelli Sir
Thomas Wyatt, talvolta descritto come un uomo selvaggio. Questi
cerca ed ottiene promessa di appoggio da parte del Duca del Suffolk,
con l'intesa che Lady Jane sarebbe stata riproposta come unica sovrana.
Il Duca del Suffolk, cos, pubblica due proclami anti-spagnoli in due
localit, il 26 gennaio 1554, come avevano fatto gli araldi del Wyatt.
Presto la voce della sollevazione in campagna, raggiunge Londra
Carey nel Devon, Wyatt nel Kent, Croft nel Galles I consiglieri della
Corona sono allarmati, e poi giunge una voce che Henry Grey, Duca
del Suffolk, scomparso dal suo paese natale, Sheen. Avevano
progettato di far scoppiare la rivolta in Marzo (quando Filippo avrebbe
dovuto arrivare), ma Courtenay, intimidito dopo anni nella Torre, lo
tradisce.
Viene pure fatta una contro-proclamazione a West Malling dopo la
partenza del Wyatt, e Lady Jane nominata come rivale della Regina,
sulla base delle intenzioni del Wyatt di ristabilirla. Il giorno seguente,
appare un proclama del governo in diverse contee ribelli, pronunciando
il Suffolk, Carew e Wyatt come cospiratori e traditori della corona.
Sorgono anche sospetti fra Edward Courtenay ed Elisabetta per
detronizzare Maria e mettere sul trono Elisabetta, dopodich Edward
l'avrebbe sposata. Crescono cos i sospetti di Maria come pure i
prigionieri della Torre e la quantit di sangue versato sul prato della
Torre a seguito delle innumerevoli esecuzioni capitali.
Cos scrive Lady Anne a Lady Laurana, ai primi di gennaio:
Ancora questo infelice regno fatto a pezzi dalla guerra civile.
La Regina sta per formare un'alleanza con la Spagna: il popolo
non affatto d'accordo, perch Don Filippo uno straniero ed
un cattolico. Per questo in diversi luoghi molti si sono sollevati
e le fazioni stanno versando il loro sangue con straordinaria
violenza. Com'erano profetiche le mie paure (...) Qualche
giorno fa il Duca del Suffolk ci ha lasciato [per prendere le
armi] e non si hanno pi notizie di lui. Sia Lady Jane che suo
marito, sinceramente desiderano che il loro padre abbandoni
queste ambizioni, di cui gi la sua famiglia ha sofferto molto.
Egli non fatto per esse. Nella vita famigliare egli amabile, ed

70

in essa eccelle il suo carattere, e lui non si mai esposto cos


pubblicamente (...) (Taylor, 112).
I cospiratori, cos, sono forzati ad agire. Carey non avrebbe potuto far
sollevare le sue forze senza laiuto di Courtenay, cos fugge in Francia
ed i piani del Croft falliscono completamente. Per la fine di gennaio,
per, Wyatt aveva preso Rochester e le navi reali a Medway. Il Duca di
Norfolk parte con una forza armata per Londra, ma molti dei suoi
uomini disertarono. Wyatt incoraggiato e affretta il suo passo verso
Londra. Per due giorni il destino del matrimonio spagnolo rimase in
forse. I londinesi non sanno decidersi, cos Maria decide di far pesare la
bilancia in suo favore. Va alla Guildhall e fa un discorso, sortando i
londinesi ad appoggiarla. Fece questo contro lo stesso parere del
Consiglio perch temevano per la sua sicurezza. Non avevano motivo
di preoccuparsi. Quando Wyatt raggiunse Londra ne trova il ponte
serrato.
Al riguardo di questa rivolta e della susseguente fuga dei rivoltosi, il
Florio commenta:
Quanto al fatto dellillustrissimo Duca del Suffolk, non mai
abbastanza riverito ed onorato padron mio, e del generoso e
valente Wyatt, trovandomi io ad averli conosciuti ambedue,
persone di sanissimo sentimento intorno alla religione, dun
animo generoso e libero inverso la patria, ed una vita
finalmente onestissima () io non posso ridurmi a pensare
che lintenzione loro sia stata meno che buona e cristiana. Il
Duca, in primo luogo, che forse pochi pari ha nello zelo
inverso la pura dottrina e religione, vedutala gi cominciare a
dare il tracollo, non senza estremo tormento dellanimo suo, e
considerato che a lui bisognava a lungo andare, o per quella
morire o negarla, per evitare sia luno che laltro pericolo, in ci
seguendo il comandamento e lesempio di Cristo, fuggirono in
Leicester con lintenzione di passarsene in Scozia, dove senza
dubbio con la libert della coscienza vissuto sarebbe. Ma
quando ancora fuggito si fosse per non voler vedere la patria
sua in man dun re forestiero, da cui non si poteva aspettar
altro che una perpetua rovina della religione (per quanto
umanamente si pu giudicare) e chi sia quello che possa
biasimarlo? (51,52).

71

Maria si era rifiutata a che i cannoni della Torre fossero puntati contro i
traditori. Temeva che gli innocenti cittadini di Soutwark potessero
essere danneggiati. I ribelli, a suo tempo, si arrendono, ma Maria aveva
imparato unimportante lezione - aveva scoperto quanto i suoi cittadini
odiassero il suo matrimonio spagnolo. Non cambia, per, i suoi
progetti. E sconcertata e furiosa, ma anche ferita. Aveva mostrato
misericordia e perdono, ed era stata ricompensata con una ribellione.
Era ora particolarmente suscettibile ai consigli di Renard44,
ambasciatore imperiale presso Maria. Renard mette subito in questione
la sicurezza di Maria e di Filippo sarebbe stato al sicuro, il principe,
quando per tutta la nazione stavano scoppiando ribellioni? La Regina
esortata a garantirsi la sua sicurezza. Deve procedere a punire i ribelli,
affinch nessuno osi pi ribellarsi. Il consiglio di Renard fu appoggiato
dal Consiglio di Mary. Inevitabilmente, tutti i suoi consiglieri
sollecitarono Maria a procedere senza ritardo allesecuzione capitale di
Jane Grey. Wyatt era stato appoggiato da Henry Grey, ora sparito.
Dopo essere scomparso da Sheed, aveva cercato di reclutare un esercito
per opporsi al matrimonio spagnolo. Aveva per ottenuto poco
appoggio. Grey doveva la sua vita alla generosit di Maria e lui aveva
risposto cercando di spodestarla. Suo intento era quello di indurre la
popolazione del Midland ad unirsi a Wyatt e a raggiungere Londra.
Lobiettivo, per, abbandonato fugge da una contea allaltra
raggiungendo il suo maniero di Astley. Apparentemente si era nascosto
in un tronco dalbero o sotto della paglia. Le opinioni al riguardo
variano. E cos prontamente arrestato dal Conte di Huntingdon.
Pi tardi girano delle voci che, durante il suo attraversamento del
Midland, abbia proclamato Jane Regina. Non era vero, ma la cosa non
importava. Jane era stata gi una volta Regina e, secondo i consiglieri di
Maria, sarebbe stata lei la figura simbolo di un qualsiasi complotto
protestante. Cos, egli scrive a Jane chiedendo il suo perdono. Lei gli
risponde: Sebbene sia piaciuto a Dio affrettare tramite voi la mia
morte, voi che, avreste dovuto piuttosto allungarla, io pazientemente
accetto la mia sorte. Ringrazio perci Dio di tutto cuore per aver
abbreviato cos i miei giorni di afflizione.

Disse a Maria nel 1553: Voi avete quattro nemici certi ed aperti: gli eretici e gli
scismatici, I ribelli e gli amici del Duca di Northumberland, il Re di Francia e la Scozia,
e Lady Elizabeth.

44

72

Ancora una volta, moralmente lei era innocente, ma era ancora


pericolosa. Doveva morire. A questo Renard aggiunse che Filippo non
avrebbe potuto arrivare fintanto che la minaccia protestante non fosse
del tutto stata debellata. Tutte le opposizioni al suo matrimonio
avevano solo avuto leffetto di rendere Maria ancora pi determinata a
sposare Filippo. Cos la sentenza di Jane, che era stata sospesa, fu
riconfermata ed avrebbe dovuto essere condannata immediatamente a
morte.
I cospiratori sono ben presto sbaragliati e, di Jane, Anna cos ancora
scrive a Laurana:
Quanto intensamente io prego affinch Jane sia forte. Quanto
ammiro la sua mente nobile e costante, che sorge con
brillantezza divina al di sopra delle spesse nubi del fato che
incombono su di lei. Quando scoppieranno? Quando da esse si
udr il tuon, esse che ci opprimono con un tale intollerabile
peso (Taylor, 112).
Cos parla il Florio del soggiorno di Jane nella Torre di Londra:
Consumava questa giovinetta donna il pi del tempo in
prigione negli studi dei libri sacri. E se pure a volte visitata
veniva o da nobildonne, o dal Capitano, o dal luogotenente
della Torre, dandole tutti speranza di vita, ella non se ne
allegrava pi di quel tanto. Spesso dir soleva non conoscere pi
bella vita che essere nel cielo con Dio, dove le beate membra
di Cristo per sempre godono ed una perfetta gloria
posseggono. E che altro dir volevano queste parole, si non che
sellasi faceva poca stima di quei piaceri, sollazzi, onori, stati e
tesori poteva tirarsi dietro lumana vita; e che la vita propria
non stimava un zero e che solo aveva la speranza di essere un
giorno in cielo (62, 63). Poi diceva: A che pu giovarmi il
viver lungo tempo in questa vita, dato che ogni cosa va a
rovescio, n altro sode o si vede che idolatrie, rapine, tirannidi,
e sangue dinnocente sparso? Ma se io lascio quaggi questa
terrena spoglia, io me ne andr su nel cielo a vivere con Cristo
Ges Signore, Mediatore e Redentore mio, ed ivi per sempre
beata mi godr quei tesori che nei giorni eterni dal Padre
celeste, a quei che nel suo Figliolo unigenito si fidano,
apparecchiati sono. Morendo metter gi questo grave peso
della carne, ma non perder la vita. Perder s questo corpo

73

pi che vetro fragile, ma mi trover vestita di perpetua gloria.


Lascer il mondo e trover il cielo (65).
Nel frattempo Jane, relegata nella Torre (non in una cella, ma in casa
del luogotenente della Torre, continua a leggere e studiare le Scritture,
come pure a scrivere lettere.
In una lunga sua lettera al dott. Harding (1516-1572), pi tardi
antagonista del vescovo Jewel, questi viene ammonito severamente sul
destino di chi apostata dalla fede cercando di salvare la propria vita,,
come pure di tutto cuore esortato a tornare Cristo.
Fra le diverse argomentazioni che Jane frappone a chi contesta la
Riforma, Jane scrive:
Come puoi tu, avendo conoscenza, come osi negligere la
legge del Signore e seguire le vane tradizioni degli uomini? Tu
avevi fatto pubblica professione del nome di Cristo, ed ora sei
diventato uno che infanga la Sua gloria. Io non rinuncerei mai
al vero Dio per adorare le invenzioni degli uomini, il vitello
d'oro, la meretrice di Babilonia, la religione romana, l'idolo
abominevole, la sommamente malvagia messa (...) Non aver
paura delle maledizioni degli uomini (...) Tu mi dirai: Ma se io
[aderisco alla Riforma] infrango l'unit [della Chiesa]. Che?
Non l'unit di Satana e dei suoi membri, non l'unit delle
tenebre, la concordia fra l'Anticristo ed i suoi aderenti? No, tu
inganni te stesso con le vane immaginazioni d'una tale unit,
quella che vi fra i nemici di Cristo: non ambivano forse
all'unit i falsi profeti? Non erano i fratelli di Giuseppe, figli di
Giacobbe un'unit? (...) Non erano in unit gli scribi ed i
farisei? (...) No, non c' unit se non l dove Cristo stringe il
nodo fra i Suoi (...) la concordia con uomini malvagi non
unit, ma cospirazione! (Taylor, 118).
Da una lettera di Lady Anne Grey, sorella di Jane, si apprende che John
Grey, a differenza dei suoi fratelli, che subiscono l'esecuzione capitale,
riesce a fuggire in Francia, dopo che si disperse il suo partito. Egli
scrive ad Anna, rassicurandola. Anna, poi, scrive: Egli ottenne un
passaggio verso la Francia, dove egli intende rimanere fintanto che una
felice rivoluzione renda per lui il suo paese pi sicuro (Taylor, 143).
.La Regina Maria aveva per confiscato tutte le case e le terre dei Grey,
mentre Anna aveva trovato sicuro rifugio presso un conoscente,
portando con s solo i gioielli suoi e di sua madre.

74

Dalla Torre di Londra, verso la fine di gennaio, scrive una breve lettera
a suo padre, di questo tenore:
Padre, sebbene sia piaciuto a Dio affrettare la mia morte con
il vostro contributo, s proprio voi che mi avevate dato vita e
che avreste dovuto allungare, io pazientemente la accetto, e
ringrazio Dio per avere cos abbreviato i miei disgraziati giorni
pi di quanto avrei fatto se tutto il mondo mi fosse stato dato
in eredit, con una vita tanto lunga quanto avrei voluto. Molti
mi assicurano del vostro sincero dolore per la mia sorte (...)
eppure, mio caro padre, io mi rallegro nelle mie sventure e mi
considero beata, perch posso lavare le mie mani
nell'innocenza e il mio sangue senza colpa grider di fronte al
Signore. Misericordia per l'innocente! (...) Certo, ho offeso la
Regina e le sue leggi, ed ho trasgredito contro di esse (...) ma io
confido che la mia offesa verso Dio sia molto minore, perch il
mio cuore innocente non si mai volontariamente
compromesso con ambizioni terrene (...) Io aspiro
maggiormente al trono celeste di tutte le gioie e piaceri, solo
aspiro ad essere con il Cristo, il mio Salvatore. [Prego che
Iddio] nella cui costante fede (se legittimo per una figlia cos
scrivere al padre), il Signore vi ha conservato, continui a
conservarvi, fintanto che ci incontreremo in cielo con il Padre,
il Figlio e lo Spirito Santo. Rimango vostra ubbidiente figlia
fino alla morte, Jane Dudley.

75

Lesecuzione di Jane
La data dellesecuzione fissata per venerd 9 febbraio 1554. Maria,
che aveva cos odiato lidea di dover far morire sua cugina, fa un ultimo
tentativo almeno di salvare la sua anima... sperando che lei si converta
al Cattolicesimo. Le manda, cos, John Feckenham45, decano di S.
Paolo affinch le parli e la persuada. Gli d alcuni giorni per cercare di
convertire Jane alla fede cattolica. Jane, privata a lungo della sua
Feckenham, John de, 1518?1585, abate inglese. Divenne monaco benedettino ad
Evesham, studi ad Oxford, e pi tardi serv come cappellano al vescovo di Worcester
e ad Edmund Bonner, vescovo di Londra. Le simpatie del Feckenham erano cattoliche
romane, e le sue fortune variarono sotto diversi regnanti Tudor. Fu confinato alla Torre
di Londra da Edoardo VI e tenuto l, eccetto che per il breve periodo di Maria I.
Divenne cappellano e confessore di Maria come pure abate della ricostruita abbazia di
Westminster. Dopo lascesa al trono di Elisabetta I (1558), sebbene i suoi rapporti con
lei erano sempre stati amichevoli (la difende in momenti difficili), Feckenham passa
gran parte del resto della sua vita al confino, per il suo rifiuto di rinunciare alle sue
credenze cattolico-romane. Vedi: English Black Monks of St Benedict (London, f 897),
vol. i. pp. 160-222.

45

76

compagnia di intellettuali e di dibattiti teologici, si comporta in modo


gentile, ma contestando punto per punto le affermazioni del
Feckenham. Forse non aspettava migliore occasione per testimoniare
della sua preziosa fede. Dopo ore di discussione, Jane rimane
protestante.
Ecco la trascrizione di queste conversazioni, ripresa dal Florio:
Ragionamenti di Jane Grey con il Feckenham
F. Qual quella cosa che voi pensate che sopra tutte le altre sia di
bisogno, che nel cristiano si trovi?
J. Che si confidi nel Padre, nel Figliolo e nello Spirito Santo, tre
persone ed un solo Iddio.
F. Non giudicate, dunque, che si ricerchi altro di pi?
J. Non solamente bisogna confidarsi in Dio, ma con tutto il cuore, con
tutta lanima e con tutte le forze amarlo, ed il prossimo, allo stesso
modo, amare si deve come s stessi.
F. Allora non si deve, dunque, dire che per la sola fede noi siamo
giustificati.
J. Anzi, si deve concedere luno e laltro, perch, come io ho detto,
amar si deve Iddio, e non di meno vero quello che dice Paolo, che per
la fede la quale si ha in Cristo, noi siamo reputati giusti.
F. Ma che quello che dice lo stesso Paolo? Non dice forse egli che
senza la carit e la benevolenza, la fede non vale un zero?
J. S che lo dice, che come mai potr io amare Colui nel quale io non
abbia fiducia veruna, e non anare quello in cui di cuore io mi fido?
Strettissimamente insieme sono congiunte, la fede e la benevolenza. La
benevolenza e la carit non meno contengono la fede che chi vorrebbe
luna, bisogna che vogli anche laltra.
F. Ma come si deve amare il prossimo?
J. La carit del prossimo si scorge soprattutto in queste cose: Che
allaffamato noi diamo da mangiare, e allassetato da bere, al nudo da
vestirsi e difendersi dal freddo, e finalmente fargli tutto quello che per
noi stessi desidereremmo trovandoci nello stesso stato di bisogno che
quello vediamo.

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F. Questo nostro parlare, dunque, non vuol dire altro se non che le
opere buone si ricercano volendo noi salvarci, e che per salvarci la fede
sola non basta.
J. Ora questo ti nego io, ed affermo che la fede sola quello strumento
con cui quella salvezza che in Ges Cristo noi apprendiamo. Egli
bisogna, non di meno, che coloro che vogliano essere cristiani davvero,
e che tali si ritengono, che prendendo lesempio da Cristo, la liberalit
loro inverso il prossimo benignamente mostrino, e, se possibile, con la
stessa carit che quello, i fratelli abbraccino. Tuttavia, non si deve dire
che alla salvezza necessarie siano quelle cose che per noi medesimi
facciamo. Che di vero, quando ben fatto avremo tutto quello che per
noi si sar potuto, noi saremo in ogni modo servi inutili. La sola fede in
Cristo quella che dallobbligo che abbiamo ci libera.
F. Or, su, basta. Ditemi quanti siano i sacramenti.
J. Due, il Battesimo e la Cena del Signore.
F. Che quel chio odo? Non sono dunque sette i sacramenti?
J. Questo desidero io che mostrato mi sia con lautorit della Parola di
Dio. Perch, quanto a me, io non conosco pi che due sacramenti.
F. Lasciamo andare questo, per ora, che poi ne riparleremo. Io vorrei
che intanto, voi mi dichiaraste quel che significhino questi nostri
sacramenti.
J. Il battesimo mi mostra che non altrimenti dallo Spirito Santo io sono
rinata e purificata, di quel che il senso ci fa la fede che con lacqua il
corpo sia. Io dico ed affermo, che nel Battesimo io son bagnata e lavata
di fuori; e dentro a me nello Spirito rigenerata e rinnovata. E questo
lavamento esteriore mi dichiara essere fatta figliola di Dio. Ma la Cena
come un suggello del Nuovo Testamento nel sangue di Cristo, che
sparso fu sulla croce, mediante il qual sangue io credo di essere
partecipe del regno celeste.
F. Che cosa pensate voi finalmente di ricevere in questo sacramento?
Non credete voi di ricevere il natural corpo e sangue di Cristo?
J. Tanto lontano che io creda questo, che io lho del tutto in
abominazione. Onde io confesso che nella Cena m dato il pane ed il
vino, che rimangono della natura loro, e non il corpo ed il sangue
naturale di Cristo o nel pane, s che il pane nellessere suo si rimanda,
ovvero negli accidenti del pane che spartito si sia. Ma quando si spezza

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questo pane, egli mi fa ricordare come gi sulla croce per i peccati


nostri spezzato fosse il corpo di Cristo, ed il suo sangue sparsi.
Ricevendo io secondo lordinazione di quello questo pane e vino, io
sono veramente partecipe di quanto ci merit Cristo in sulla croce con
quello spezzamento del suo corpo e spargimento del sangue.
F. Che? Non proferisce forse il Cristo stesso queste parole: Prendete,
mangiate, questo il corpo mio? E che cosa pi chiara di questa si pu
dire? Oh non afferma egli con chiarissime parole quello essere il suo
corpo?
J. Quanto alle parole, noi siamo daccordo, io confesso che cos. Ma
bisogna anche considerare che chi queste parole proferisce. Di s stesso
ancora dice: Io sono la vite, io sono la porta, e non di meno egli non
era n vite, n porta. Paolo dice che Iddio chiama quelle cose che non
sono, come se esse fossero. Ma per dirtela in poche parole: Sia da me
lontano il credere o dire che io mi mangi il natural corpo di Cristo, o mi
beva il suo sangue in qual si voglia maniera. Tanto pi che in tal modo,
il corpo di Cristo, di quelle propriet che la Scrittura gli attribuisce, io
sceglierei; e quella redenzione che con lunica offerta del corpo suo
perfetta, io annullerei. Io dico che cos credendo e dicendo, come voi
dite e credete, due bisognano essere i corpi e due i cristi, e la Scrittura,
tuttavia, non conosce che un Cristo solo, ed un solo corpo attribuisce a
Cristo, perch non si potr egli dire ancora chei nabbia tre? Perch
non dieci, venti, mille, ed infiniti finalmente? Della qual cosa
nessunaltra pi assurda. Posta la verit della tua ragione, egli
bisognerebbe dire che un corpo fosse quello che fu confitto in croce,
ed un altro quello che Cristo nella Cena diede ai suoi discepoli.
Secondo questa ragione, dunque, necessariamente bisogna dire o che
Cristo avesse due corpi, ovvero che uno solo avendone avuto, e quello
stesso mangiassero i discepoli nella cena, che in croce quello non
stato confitto: e se stato ei sia confitto, che mangiato non labbiano i
discepoli.
F. Che volete vi dire con questo? Non potr forse Cristo con la sua
potenza fare al d doggi che nella Cena il suo corpo si mangi, ed il suo
sangue si beva, si come egli pot senza lumano seme nascer di donna, e
sopra il mare come sopra dura terra a piedi camminare, bench avesse
un corpo pesante, come pure fare daltre cose, che chiaro si vede con la
sua potenza aver fatto?

79

J. Io confesso che lavrebbe potuto fare con la sua potenza, se


nellordinar la cena egli avesse voluto fare un miracolo. Di quello che
egli abbia potuto fare, io non disputo. Ma ben dico essere cosa
chiarissima, che allora Ges Cristo non volle far miracolo alcuno, n
ordinar opera veruna miracolosa. Il corpo suo volle che in croce fosse
confitto e spezzato, ed il suo sangue per i peccati nostri sparso. Ma io
desidero che a questa sola domanda tu mi risponda, cio, in che luogo
Cristo fosse quando che egli pronunci queste parole: Prendete,
mangiate, questo il mio corpo. Non era egli forse a tavola con i
discepoli? Non era egli forse ancora in terra vivo, n sofferse la morte
che il giorno seguente? Or dimmi, dunque, che prese egli in mano? Che
spezz egli? Non spezz forse pane? Che cosa diede egli? Oh, non
diede egli pane? Quello che prese in mano, quello spezz, quello diede.
Questo che finalmente egli diede ai suoi discepoli, essi mangiarono, a
meno che essi non fossero abbagliati.
F. Quei dottori che in questa questione voi seguite tutto il tempo, il
medesimo negano ed affermano. Ma davvero, non vi attaccate punto
allautorit della chiesa, a cui bisogna certamente rimettersi.
J. La mia fede non sappoggia che alla Parola di Dio, come essa deve, e
non a una non so che Chiesa. Che se questa nostra chiesa, cattolica e
santa sia, la sua fede bisogna che venga regolata dalla Parola di Dio, e
non la Parola di Dio da lei, e meno voglio io che da altri che la Parola
di Dio la mia fede sia regolata. Che? Creder io forse a questa Chiesa,
come che antica ella si sia, togliendo ella via una parte della Cena e
privandone i laici, per non so che sia concomitanza, con cui potrebbe
ancora negarla ai chierici? Negandoci il beveraggio del Signore, o non ci
nega ella quello in che una parte della nostra salvezza consiste? Quella
cosa ella ci nega nella quale una singolare consolazione ci posta
dinnanzi. A fronte scoperta, dunque, io affermo, che codesta una
Chiesa immonda e piena di ogni sporcizia. Io dico che siffatta Chiesa
non la sposa di Cristo, ma una meretrice di Satana; e con ogni ragione
posso dirlo sfacciatamente, prendendo ardire di mutar una parte nella
sacrosanta cena del Signore, una parte aggiungerle, ed una parte di suo
capo levarne. A codesta Chiesa Iddio per mandar una grande rovina,
e cancellarla dal libro della vita. Ha forse insegnato Paolo di cos fare ai
Corinti nellesporre loro come la Cena di celebrare savesse? Che? Avr
dunque io fede in una tale Chiesa? Sia da me lontano!
F. Quello che voi riprendete, con ottimo consiglio fu mutato ed
ordinato dalla Chiesa per estirpare una certa eresia che allora nasceva.

80

J. O Dio buono. Dunque la Chiesa di mutare quello che da Dio


ordinato, avr ardire? Cotanta autorit prender la chiesa in tali misteri
della nostra religione? Tu sai pure quello che avvenne a Saul, e tuttavia
il consiglio che a ci fare lo mosse, un gran di bel colore aver poteva, se
al comandamento divino, il consiglio umano fosse stato lecito opporre.
Sia dunque lontano da noi il prenderci cosiffatta licenza nelle cose della
religione.
Or queste sono le ragioni con le quali il Feckenham mi venne ad
assalire, e fece ogni suo sforzo per attirarmi a quella Chiesa, dalla quale
chio mi fossi partita pareva. Ma il Signore mi fece grazia si stare salda.
Di molte altre cose nel ragionamento e contrasto nostro trattammo. Ma
i capi principali sono questi che io vho scritti. Ed il tutto fu alla
presenza di testimoni. Il Feckenham, nel partirsi da me, egli mi disse
queste parole: Di voi mi rincresce. Perch da voi s mi parto, chio non
vedo speranza alcuna di poterci accordare insieme. Ed io a lui: E
cos certamente. Che di vero fra noi non essere accordo alcuno, se il
Signore Iddio non ti muti e converta la mente. Se tu di cuore non ti
ravvedi, dovrai disperare del tutto della tua salvezza. Ed io prego il
Signore Iddio per le pi intime viscere della sua misericordia, che uno
spirito retto donare Egli ti voglia. Che la Sua divina maest deloquenza
tha molto abbondantemente ornato, n pare che ti manchi altro se non
che Egli ti doni uno spirito nuovo, a ci che tu ti muova a magnificare
ed illustrare la gloria Sua, la quale tu getti sotto i piedi, spendendo tu
questa tua eloquenza in altra cosa di quello che bisogna.
E qui ebbe fine il nostro ragionamento, ed egli se ne part.
Lopera di Feckenham aveva fatto rimandare lesecuzione fino a luned
12 febbraio. Nel frattempo, Jane si preparava a morire con tutta la
grazia e la dignit che poteva generare.
Cos risponde Jane a Fechnam che le annuncia che deve morire:
Io non mi dolgo punto dellavere io a morire, perch la morte
non meno che ad ogni altro m naturale. E vero che alquanto
mi duole il vedermi un s corto spazio di tempo assegnare, per
piangere i miei peccati. Ma, da che cos ha ordinato e vuole la
Regina che io non speri di campare la vita, non volendo io dare
dei calci a quella religione purissima, che dalla purissima
dottrina dei figlioli di Dio mi trovo ad avere imparata, mi
sforzer darmarmi il meglio che mi sar possibile contro gli

81

spaventi della morte. Io so benissimo che tutti siamo nati con


lobbligo di non potere schivare ci che avvenne per giusto
giudizio di Dio; perch per le nostre colpe che noi
meriteremmo di soffrire ben pi gravi pene di queste. E chi
sono io, che anche come ogni altro non meriti la morte? Che
come che la pena della Regina ordinatami (secondo le leggi
umane) la misura trapassi del dovere () Ma voglio ben che tu
sappia () che io voglio piuttosto morire confessando la
verit, e Ges Cristo Signor mio, che viver con lavermi a
dolere di averlo negato. Dunque la Regina vorrebbe che col
negare la mia verissima religione, io negassi lunigenito Figlio di
Dio, che col Suo nobilissimo e preziosissimo sangue mha
liberata e riscattata dalleterna morte, e mattaccassi alle vane
opinioni degli uomini? Oh questo non sono io mai per fare!
(69, 70).
E per giunta pure ad apprezzare Feckenham. Accetta che lui
laccompagni fino al patibolo e promette di pregare Dio nelle viscere
della sua misericordia affinch Egli vi mandi il Suo santo Spirito;
perch Colui che ha dato il grande Suo dono della favella, si compiaccia
pure di aprire gli occhi del vostro cuore (Taylor, 124).
Sceglie labito da portare, compone il suo discorso, ed incarica due
membri della sua famiglia ad accompagnarla e a provvedere per l suo
corpo. Manda poi una lettera a sua sorella Caterina.
Lettera di Jane alla sorella Caterina
Lettera di Jane Grey, gi Regina dInghilterra, alla signora
Caterina Grey, sua sorella, scritta due giorni prima di essere
giustiziata, al termine di un suo Nuovo Testamento greco che
le manda in dono.
Qui tu hai, carissima sorella, un siffatto libretto, il quale, bench doro adornato
non sia, non tuttavia che non si debba anteporre alloro ed a tutte le pi preziose
gioie, se diligentissimamente tu lo anderai ben ben considerando dentro di te stessa.
Infatti, esso contiene la legge del tuo Signore Iddio e questultimo ed estremo Suo
testamento, che dovendo Egli morire, a noi miseri raccomand con tanta diligenza.
Se con quella mente e con quel proposito che tu debba, cotal testamento tu leggerai, e
con quella diligenza e vigilanza danimo che bisogna, scolpito lo terrai nella
memoria, esso ti aprir e mostrer la strada che alla vita eterna conduce. Ti
insegner finalmente a come ordinare la tua vita e come altres bisogni morire.

82

Laonde un pi grande e felice patrimonio t per venire, di quel che leredit de le


possessioni dellafflitto e calamitoso tuo padre, mai ti fosse potuto. Siccome di quello
erede, e dei suoi beni saresti stata, se vissuto egli fosse: cos anche se sollecitamente tu
riceva questo testamento, e come tu debba la tua vita ben ordinare in quello che
cerchi. Assicurati daver a essere erede di siffatte ricchezze, che n gli avari te lo
potranno cavar di mano, n i ladri rubare, n le tignole consumare.
Con ardente desiderio, insieme con il divino cantore (ottima sorella mia) procura
dintendere e conoscere la legge del tuo Signore Iddio, e tutto il tempo della tua vita
attendi con diligenza e sollecitudine a quella, affinch piamente tu muoia: che
facendolo, la morte un largo ed agevole cammino alla vita eterna ti sia. N ti pensar,
sorella mia, che per essere tu fanciulletta, e di pochi anni, tu possa aspettar per ci di
vivere lungo tempo. Che quando cos pare a Dio ottimo massimo, tanto presto
muoiono i bambini quanto i decrepiti. E necessario, dunque, che tu impari come tu
debba morire. Disprezza le delizie del mondo, fuggi le insidie ed i lacci di Satana, e
schiva gli allettamenti della carne. Fa che tutta la tua speranza e consolazione, sia
posta e ferma nel Signore, e che tuoi peccati, dolore e pentimento, e non disperazione
ti rechino. La fede partorisca in te la fiducia, e non una temeraria audacia. Prega
con Paolo, di poterti dipartire dalla prigione di questo corpo, per andartene a morire
con Cristo; appresso il quale la stessa morte si mostra la vita. Segui le orme di quel
buon servo evangelico, e fa che a mezzanotte tu sii desta, affinch la morte, quando
essa verr, e come ladro entri di notte, a giacere non ti trovi ed addormentata come il
servo cattivo.
Fa che, come alle stolte donnicciole, a te non manchi lolio, affinch tu non venga
chiusa di fuori, ovvero cacciata via come colui che entr al convito, senza la veste da
nozze. Tutta la tua gloria e la tua speranza sia in Cristo, si com la mia, ed
essendo tu detta cristiana, nelle orme di Cristo, cui ti sei consacrata, ti bisogna star
salda. La croce ti fa mestiere prendere, ed i tuoi peccati mettere sulle spalle di Cristo
e con sollecitudine, diligenza abbracciarlo.
Non ti accada che tu pianga la mia morte, anzi, tu devi rallegrartene con me, perch
in quella metter gi debbo la corruzione e lincorruttibilit prendere. Io sono
certissima che invece della perdita di questa caduca e mortale vita, io ricever quella
vita che in nessun modo si pu perdere. La qual vita io prego lIddio ottimo
massimo, che ti conceda; e donati tanto de la Sua grazia, che in ogni tempo il Suo
timore ti stia dinanzi agli occhi, e finalmente che nella fede di Cristo la tua vita
finisca.
Da questa fede, sorella mia, che ne veruna speranza di vita, n veruna paura di
morte non ti stanchi. Che se la difesa della verit, per vivere lungo tempo in questo
mondo, tu abbandoni, Cristo stesso ti rinnegher dinanzi al Padre, ed i tuoi giorni

83

scortati saranno. Ma se, al contrario, ti appoggi a Cristo, n da quello svellere ti


lasci, prolungati ti siano i termini della vita, si che tutte le cose avranno buona
riuscita, perch a te gran consolazione e a Lui gloria verranno.
Alla qual gloria me al presente, Iddio ottimo massimo, e te anche, sorella mia, per
lavvenire, quando a Lui piacer, conduca. Sta sana, carissima sorella, e fa che tu
ponga in Cristo tutta la tua fiducia, perch da Cristo aspettar si deve ogni salvezza.
Dalla Torre di Londra, il 10 di febbraio, lanno del Signore 1554
Tua sorella, che sinceramente tama. Jane Gray.
In questa lettera Jane considera suo padre sventurato e calamitoso e
non scrive, per, a sua madre (che per altro non cerca neppure di farle
visita) o, per altro, a suo padre. Si racconta che Gilford avesse chiesto
di vedere Jane prima di morire, e che Maria glielavesse concesso. Jane,
per, rifiuta di vederlo, dicendo che presto si incontreranno in un posto
migliore, dove le amicizie saranno felici. Non vi sono prove, per, che
questa storia sia vera. Di fatto, Jane e suo marito sembrano non
mostrare alcun interesse nel vedersi durante il loro soggiorno nella
Torre.
Preghiera di Lady Jane in vista dell'esecuzione
O Signore, Tu, Dio e Padre della mia vita! Ascolta me, donna povera e desolata,
che a Te solo ricorre in tutte le sue afflizioni e miserie. Tu, o Signore, sei l'unico
Difensore e Liberatore di coloro che in Te ripongono la loro fiducia. Io, quindi,
essendo contaminata di peccato, oppressa da afflizioni, inquieta di guai, avvolta da
preoccupazioni, sopraffatta da miserie, vessatadi tentazioni, e tormentata
amaramente dal lungo imprigionamento in questa vile massa di argilla, il mio corpo
peccatore, vengo a Te, o misericordioso Salvatore, anelando la Tua misericordia ed
aiuto, senza il quale non sarebbe lasciata speranza alcuna di libert. E' opportuno,
per, visto che la nostra vita cos provata, che noi si sia visitati, di tempo in tempo,
dall'avversit, affinch noi si sia e provati per vedere se apparteniamo o no al Tuo
gregge, come pure che noi si conosca Te e noi stessi sempre meglio.
Tu hai pure detto, per, che noi non saremo mai tentati al di l delle nostre capacit
di sopportarlo: abbi cos misericordia di me, miserabile disgraziata, Te ne prego.
Con Salomone io grido a Te, desiderando umilmente che, come io non sia troppo
gonfiata nella prosperit, cos io non sia troppo depressa nell'avversit, tanto che io
possa rinnegarti, Iddio mio; o sia cos abbattuta tanto da disperare e bestemmiarti,
mio Signore e Salvatore. O Dio misericordioso, considera la mia miseria, che pure
Ti perfettamente nota, e sii Tu per me ora una forte torre di difesa, umilmente io

84

Ti chiedo. Fa' s che io non sia tentata al di l delle mie forze, ma sii Tu il
Liberatore dalla mia grande miseria. Dammi la grazia di sopportare pazientemente
la pesante mano della Tua correzione. Fu la Tua mano a liberare il popolo di
Israele dalle mani del Faraone, che per quattrocento anni lo aveva tenuto in
schiavit. Se Ti sembra dunque buono, nella Tua bont paterna, liberami,
disgraziata come sono, per la quale Tuo Figlio ha sparso il Suo prezioso sangue
sulla croce, da questa miserevole cattivit e servaggio, perch cos ora mi trovo. Per
quanto tempo ancora Tu sarai assente? Per sempre? O Signore! Hai forse Tu
dimenticato di manifestarmi la Tua grazia, ha forse Tu chiuso le porte della Tua
misericordia perch dispiaciuto? Non Ti si potr forse pi implorare? E' forse la
Tua misericordia cessata per sempre e la Tua promessa giunta a termine ormai per
tutti? Perch ritardi cos tanto, o Signore? Disperer forse io della Tua misericordia?
O Dio! Lungi sia questo da me! Io sono l'opera delle Tue mani, creata in Cristo
Ges; danni dunque la grazia di saper attendere il momento in cui mi darai
sollievo, quando Ti piacer, affinch io sopporti pazientemente le Tue opere, sapendo
con certezza che Tu puoi e vuoi liberarmi, quando Ti piacer, mai dubitando o non
confidando della Tua bont verso di me, perch Tu sai meglio di quanto sappia io
ci che meglio per me. Fa quindi in me e con me tutto ci che vorrai, ad affliggimi
nel modo che vorrai. Ti chiedo solo di armarmi, Te ne prego, della Tua armatura,
affinch io possa resistere. Che i miei lombi siano cinti di verit. Che la giustizia mi
sia di corazza sul petto. Che ai piedi io abbia i calzari della prontezza
dell'annuncio dell'Evangelo della grazia.
Dammi soprattutto lo scudo della fede, con il quale io potr parare i dardi infuocati
de nemico; e prendendo l'elmo della salvezza e la spada del Tuo spirito, che la Tua
santissima Parola; pregando sempre e in ogni modo con suppliche, io possa affidarmi
completamente alla Tua volont, traendo conforto dalle afflizioni che Ti piacer
mandarmi. Fa' in modo che esse mi possano giovare, essendo del tutto persuasa che
in tutto ci che Tu farai, non potr che andarmi bene. Ascoltami, o Padre
misericordioso, per Colui che volesti rendere sacrificio per i miei peccati, a cui con Te
e con lo Spirito Santo sia ogni onore e gloria. Amen (Taylor 127-129).
Lesecuzione di Guildford
L11 febbraio Jane assiste allesecuzione di suo marito da una finestra.
Viene portato dalla Torre di Beauchamp alle 10 del mattino, e condotto
nellarea delle esecuzioni di Tower Hill. Jane sta alla finestra e lo vede
andare alla morte. Guildford muore con grande coraggio e dignit e,
quando passa il carretto che porta il corpo di Guildford, Jane piange e
mormora: Oh Gildford! Gildford! Oh, quanto amara la morte!.

85

Forse si rende conto di essere pure stata una vittima. In ogni caso, Jane
vede il corpo di lui coperto di sangue, gettato su un fondo di paglia
ugualmente macchiato di sangue, e portato a S. Pietro in vincula, con la
testa avvolta in un panno e deposta accanto al corpo. Jane, cos, vede
suo marito che si avvia alla Tower Hill per lesecuzione e pi tardi
vedr il corpo di lui, privo di testa, riportato alla Torre.

La morte di Jane
Ora venuto per Jane il suo turno per affrontare la morte. Indossa la
stessa veste nera che aveva portato al processo. Prende con s il suo
libro di preghiere. E scortata da Sir John Brydges, luogotenente della
Torre, la sua balia, la s.ra Ellen, e pure laccompagna la sua servente, la
s.ra Tylney. Piangono entrambe, ma Jane calma e composta. Dopo
tutto aveva perfino gi assistito allerezione del suo stesso patibolo
vicino alla Torre bianca (le sue camere fornivano una vista eccellente su
tutto il complesso). Dato che era una principessa di sangue reale, la sua
esecuzione privata. Ad essa viene invitato solo un piccolo gruppo di
persone. Presso gli scalini del patibolo, Jane saluta Feckenham: Iddio
vi conceda tutti i vostri desideri ed accettate i miei ringraziamenti pi

86

sentiti per tutta lattenzione che mi avete riservata. Indubbiamente le


vostre attenzioni mi hanno messo alla prova pi ancora di quanto la
morte possa ora terrorizzarmi.
Jane, cos, sale sul palco del patibolo e si rivolge alla folla presente.
Ammette di avere commesso tradimento, allorch aveva accettato la
corona, ma: Davanti a Dio e davanti a vuoi, buoni cristiani, io ora lavo
le mie mani nellinnocenza. Fa cos segno di lavarsi le mani e chiede
loro che essi siano testimoni della sua morte, affermando di morire
come una buona cristiana. Questa, senza dubbio, era unulteriore
indicazione della sua forte fede protestante. Dice: Ed ora, buona
gente, mentre sono ancora viva, io vi prego di assistermi con le vostre
preghiere2. Si inginocchia, e chiede a Feckenham: Posso recitare
questo Salmo?. Legge cos il Salmo 51 in inglese, a cui fa eco lo stesso
Feckenham in latino.
Dopo la preghiera, dice a Feckenham: Imploro Iddio di ricompensarvi
abbondantemente per la gentilezza che mi avete mostrata. Poi Jane si
rialza e completa i suoi doveri finali. Consegna alla sua attendente, la
s.ra Tylney, i guanti e il fazzoletto, come pure il suo libro di preghiere al
fratello del luogotenente, Thomas Brydges. Comincia a slacciarsi la
gonna, comera tradizione, e il carnefice avanza. Era tradizione che le
vesti esterne diventassero di propriet del carnefice. Forse Jane non lo
sapeva, o forse era semplicemente spaventata dalla figura mascherata
che veniva verso di lei. Fa un passo indietro desiderando essere
lasciata sola. Le sue attendenti completano di slacciare le sue vesti. Poi
le passano un foulard affinch con esso si copra gli occhi. Poi il
carnefice si inginocchia di fronte a Jane, chiedendole perdono. Anche
questa era unusanza che lei si aspettava. Al che Jane gli concede
molto volentieri il suo perdono.
Non cera pi nullaltro da fare se non eseguire la pena. Il carnefice le
chiede di disporsi sulla paglia posta sul palco. Forse Jane, proprio in
quel momento, vede per la prima volta il ceppo sul quale dovr
poggiare la testa. La sua compostezza per un attimo vacilla. Sussurra:
Vi prego di fare in fretta quello che dovete fare e comincia ad
inginocchiarsi. Esita un po e chiede: Me la toglierete prima che io mi
metta gi?, riferendosi alla benda sugli occhi. Il carnefice risponde:
No, signora, e cos le lega il fazzoletto attorno alla testa sugli occhi.
Jane, cos, si inginocchia ma, bendata, non riesce a trovare il ceppo su
cui deve poggiare la testa. Le sue braccia battono laria per alcuni
istanti, e poi Jane grida: Che debbo fare? Dov?. Coloro che si

87

trovano attorno al patibolo esitano devono aiutarla? Cos, uno della


folla sale sul patibolo e laiuta. Guida le sue mani verso il ceppo. Jane
appoggia poi la testa sul ceppo e distende il suo corpo. Le ultime sue
parole sono: Signore, nelle Tue mani affido il mio spirito. Il
carnefice, cos, con un colpo dascia preciso le stacca la testa. Il sangue
schizza dappertutto sul patibolo e su molti dei testimoni. Poi il
carnefice prende la testa di Jane, la alza affinch tutti possano vederla e
dice: Cos periscano tutti i nemici della Regina. Ecco la testa di una
traditrice. Cos finisce la vicenda di Lady Jane Grey. Era il 12 febbraio
1554.
Il Salmo 51
Salmo di pentimento
2S 12:1-14 (Sl 6; 32; 38)
1 Al direttore del coro.
Salmo di Davide, quando il profeta Natan venne da lui, dopo che Davide era stato da Bat-Sceba.
Abbi piet di me, o Dio, per la tua bont;
nella tua grande misericordia cancella i miei misfatti.
2 Lavami da tutte le mie iniquit
e purificami dal mio peccato;
3 poich riconosco le mie colpe,
il mio peccato sempre davanti a me.
4 Ho peccato contro te, contro te solo,
ho fatto ci ch' male agli occhi tuoi.
Perci sei giusto quando parli,
e irreprensibile quando giudichi.
5 Ecco, io sono stato generato nell'iniquit,
mia madre mi ha concepito nel peccato.
6 Ma tu desideri che la verit risieda nell'intimo:
insegnami dunque la sapienza nel segreto del cuore.
7 Purificami con issopo, e sar puro;
lavami, e sar pi bianco della neve.
8 Fammi di nuovo udire canti di gioia e letizia,
ed esulteranno quelle ossa che hai spezzate.
9 Distogli lo sguardo dai miei peccati,
e cancella tutte le mie colpe.
10 O Dio, crea in me un cuore puro
e rinnova dentro di me uno spirito ben saldo.
11 Non respingermi dalla tua presenza
e non togliermi il tuo santo Spirito.
12 Rendimi la gioia della tua salvezza
e uno spirito volenteroso mi sostenga.
13 Insegner le tue vie ai colpevoli,
e i peccatori si convertiranno a te.
14 Liberami dal sangue versato, o Dio, Dio della mia salvezza,
e la mia lingua celebrer la tua giustizia.

88
15 Signore, apri tu le mie labbra,
e la mia bocca proclamer la tua lode.
16 Tu infatti non desideri sacrifici,
altrimenti li offrirei,
n gradisci olocausto.
17 Sacrificio gradito a Dio uno spirito afflitto;
tu, Dio, non disprezzi un cuore abbattuto e umiliato.
18 Fa' del bene a Sion, nella tua grazia;
edifica le mura di Gerusalemme.
19 Allora gradirai sacrifici di giustizia,
olocausti e vittime arse per intero;
allora si offriranno tori sul tuo altare.

Le ultime parole di Jane prima di essere giustiziata


(da Michelangelo Florio)
Le cose che qui seguono, ella disse quando che fu condotta al luogo
dove si doveva fare lultimo atto di questa misera e dolorosa tragedia.
Qui si descriveranno non solo le parole, ma gli atti ed i suoi movimenti
degni di gran considerazione.
Salita che ella fu sul palco, cos ella parl alla moltitudine mescolata
dogni qualit di persone: Uomini, padri e fratelli: io vi prego e
domando che mi vogliate aiutare con le vostre preghiere. Detto
questo, voltandosi verso Thomas Bridges, capitano della Torre, gli
disse: Mi sar egli lecito pronunciare alcune cose che ho in animo di
dire?. Si, signora, rispose egli, Che lecito vi sia dir quel che vi

89

piace. Allora ella cos comand: Qui, fratelli in Cristo carissimi,


convenuta questa radunanza, perch con gli occhi contempliate la
partenza che far dal corpo questa anima mia, e con lorecchio
intendiate quale che la mia essa sia. Io sono giudicata e sentenziata a
morte, e questo per il rigore della legge. Quel che contro alla Maest
reale stato fatto, stato fatto contro la legge. Cos davvero, e lecito
non era, e tanto meno secondo la legge, che con il mio consentimento
io approvassi quel che alcuni avevano ordito e tentato contro la Reale
Maest. Ma che il titolo e nome di Regina io mi sia preso, ovvero che io
labbia pure desiderato, questo ci che io del tutto nego, e
nellinnocenza dinanzi a voi io mi lavo le mani.
Detto cos, strinse le dita insieme, tenendo un libretto in mano, e
rimase in silenzio per un attimo.
Poi, cos disse: Io vi prego, fratelli, che testimoni voi siate, che nella fede di
Cristo io finisco la mia vita, n spero che con nessun altro purgamento, se non quello
della morte di Cristo, abbiano ad essere cancellati e purgati i miei peccati. Che cosa,
infatti, potrebbe essere in me che potesse superare la giustizia di Cristo? E se il
Signore tenesse conto delle nostre colpe, chi potrebbe resistere? Quel che dunque io
sento, e vedo mancarmi, io non debbo cercarlo altrove se non nei meriti del sangue di
Cristo, il quale con quellunica e sola offerta che di S stesso fece in croce, comp la
salvezza di tutti coloro che in Lui si sarebbero confidati. E ben vero, fratelli, che io
non posso non riconoscermi grandemente colpevole, che avendomi la bont divina
fatto grazia di conoscere la Sua Parola, cos bella gioia con i piedi mi trovo aver
calpestata, pi del dovere me stessa ed il mondo amando, io confesso che per i miei
peccati che qui mi ritrovo condotta a soffrire meritevolmente questa pena dalla
Maest divina. Io ringrazio di tutto cuore lIddio ottimo e massimo, che mi ha
concesso lopportunit di piangere i miei peccati, ed umilmente io riconosco ed accetto
questo Suo paterno castigo. Perch Egli punisce i Suoi, non certo per rovinarli, ma
per conservarli. E ci fin qui sia detto abbastanza intorno alla mia fede. Resta,
fratelli, che io grandemente vi preghi e vi ripieghi che, fintanto che lo spirito mio resti
in questo corpo, vogliate aiutarmi con le vostre preghiere.
Allora, postasi in ginocchio, e rivoltasi al Feckenham, gli disse: Mi sar
egli lecito leggere questo Salmo?. Si, signora, rispose egli. Cominci
allora a leggere in inglese il Salmo 51 con grandissimo ardore di spirito,
seguendolo fino allultima parola.
Quando si fu levata in piedi, diede i guanti ed il fazzoletto ad una delle
sue donzelle, ed il suo libricino a Thomas Bridges. Slacciatasi poi la
lunga casacca, il boia si fece avanti per aiutarla a togliersela. Ella, per,

90

rifiutato questo suo servizio, volle che dalle sue damigelle, che aveva
con s, tale officio fosse fatto. Nel volersi essa stessa fasciare gli occhi,
il boia, postosi in ginocchio davanti a lei, domand di perdonarlo. Ed
essa lo perdon molto volentieri.
Allora il boia le fece cenno che si fermasse sopra la paglia che era sul
palco. Scorto poi il ceppo, disse: E questo forse il ceppo?. S,
rispose il boia, ed ella: Io ti prego che presto tu mi spedisca. E
messasi subito in ginocchio, disse: Mi si dovr tagliare il capo prima
che io mi distenda?. No, signora, disse il boia. Allora, con gli occhi
velati, brancolando disse: Dov il ceppo? Che cosa debbo fare?
Dov? Dov?. Allora, uno dei presenti, presala per mano, la port al
ceppo. A questo ella, gettatasi gi distesa con il corpo e con le braccia,
disse: Nelle Tue mani, Signore, io raccomando il mio spirito. Abbia di
me misericordia. E detto questo, gli fu mozzato il collo. E questa fu la
fine di cos misera e lamentevole tragedia.
Dal libricino menzionato sopra, cos scrisse lAccademia Veneziana
nella storia delle cose avvenute dopo la morte del Re Edoardo VI.
Innanzi che ella, cio Giovanna Graia, fosse condotta alla preparata
mannaia, fu ricercata dal Governatore della Torre, a lasciargli una
qualche memoria di lei, ed a ci, stringendolo con la molta affezione
che gli portava, ed ella fattasi dare un piccolo libretto, vi scrisse sopra
tre sentenze, una greca, una latina ed una inglese, le quali erano della
seguente sostanza. La greca era: La morte dar la pena al mio corpo
del fallo, ma la mia anima giustificata sar davanti al cospetto di Dio,
linnocenza mia. La latina diceva: Se la giustizia ha luogo nel mio
corpo, lanima mia lavr nella misericordia di Dio. Linglese: Il fallo
degno di morte, ma il modo di mia ignoranza doveva meritar piet ed
escusazione, presso al mondo ed alla legge.

91

Epilogo
Al tempo dell'esecuzione di Lady Jane pure avvengono fra 70 e 90
esecuzioni di coloro che la regina Maria considera avversari suoi e della
vera religione, 45 lo stesso 14 febbraio, giorno della morte di Jane.
Lady Anne continua a scrivere a Lady Laurana de Medici, ancora in un
convento di Firenze e a descrivere non solo l'orrore del regno della
Regina Maria, ma della testimonianza di fede di innumerevoli figlioli di
Dio che, pur di non rinnegare la loro fede evangelica suggellano nel
sangue il loro amore per la verit.

92

Tutto questo non rimane senza frutti. Un'ulteriore lettera di Laurana da


Firenze manifesta un miracolo avvenuto in lei: la sua stessa conversione
alla fede evangelica (Taylor, 140ss).
Con quanto sentimento, mia cara Lady Anne, mi hai
raccontato di quell'orrido passato e come esso abbia influito
sul presente! Con quali animate forme hai descritto la tua
angoscia! E con quale simpatia il mio cuore ha portato il
fardello di ogni racconto d'afflizioni che tu mi narravi! Soltanto
le circostanze sono tali, indubbiamente, da suscitare la piet e
l'ammirazione di un qualsiasi cuore che non sia completamente
indurito! Beati martiri! Eccellente e nobile Jane! Felice pure
Lord Guildford! Unito ancora alla tua amabile partner, mai pi
per sentire i dolori della separazione e l'afflizione dell'assenza!
Unito a lei in una condizione di beatitudine oltre a qualunque
nostra capacit di poterla descrivere!Io stessa sono giunta alla
conversione ai vostri principi riformati, ed aborro la
persecuzione, insieme a tutti gli errori del papismo, con sincera
persuasione! Qui io pure ho una conoscente, una mia cara
amica, essa stessa una protestante, che ha soddisfatto alcuni dei
miei dubbi, una parente di mia madre, alla quale la sorella Clara
mi ha presentato e che mi invita spesso in casa sua. E' l che
talvolta io pure incontro teologi protestanti, le cui
argomentazioni hanno assistito alla mia conversione.
Quello che, per, pi di ogni altra cosa, ha contribuito al mio
cambiamento, stata una Bibbia in lingua inglese che mi fu
imprestata, la cui lingua, sebbene non dei miei genitori, pure
mia, perch io nacqui in Inghilterra, e bene comprendo
l'inglese tanto quanto l'italiano. Quasi ogni capitolo, in essa,
colpisce la mia mente producendo in essa persuasione, e la luce
della verit scende nel mio cuore.
Ora il mio zelo verso la mia fede di nuovo acquisto cos
grande che, penso, mi rallegrerei di diventarne io stessa una
martire. Eppure, che io non sia troppo sicura in essa. Lo zelo,
infatti, frequentemente uno zelo indiscreto, concomitante a
nuove opinioni. Che esso possa in me essere moderato dalla
carit, dalla tolleranza, da ogni considerazione gentile ed
umana. Che essa diventi fragile verso i miei simili, non importa
di quale religione siano.

93

Iddio, che l'autore dell'essere, Colui che ha formato il cuore


umano, ha impiantato in ciascuno di noi quei sentimenti, dal
clima, costituzione ed educazione, che meglio servono i
propositi delle Sue provvidenziali dispensazioni. Benedetti, tre
volte benedetti, siano coloro che godono dei benefici della
rivelazione cristiana! Essi sono in grado di distinguere la verit
dall''errore e di godere dei privilegi d'un tale Evangelo. Essi,
per, saranno veramente felici soltanto se la loro vita si
conformer a quei principi, e che umilmente, e con semplicit,
ricevendo i precetti dell'Evangelo, li ubbidiscono.Mi rallegro,
mia cara Anna, che tu ti sia ripresa un poco dal primo shock
delle tue recenti sfortune. La forza di Lady Jane, e la tua
rassegnazione, sono entrambi felici effetti dei vostri principi
divini. Ah se soltanto io potessi raggiungere una simile
perfezione! Devo riconoscere, per, che con grande difficolt
che io posso sopportare tutta la mia apprensione per il Conte
del Devon. Tremo ad aprire le tue lettere, temendo che
contengano un qualche triste resoconto del suo destino.
Quel carattere impetuoso, che mi cos naturale, non riesco
sempre a controllarlo, e mi vergogno molto ad ammettere che,
a questo riguardo, le mie paure troppo mi distraggano dalla mia
fede. Talvolta lo immagino condannato da quella crudele Maria
ad orrende torture! Mi sembra di sentire le sue grida, e talvolta
io penso che potrei io stessa bere del veleno prima di dover
soffrire tali acute miserie! Improvvisamente, per, un divino
raggio dal cielo illumina la mia anima! Consapevole della mia
colpa e del pericolo, io supplico la misericordia di Dio, e di
nuovo faccio esperienza di quella compostezza, di quella
speranza, di quella rassegnazione che si deve piuttosto avere,
con sincera contrizione.
Abbi piet della tua povera amica, mia cara Lady Anne, ed
insegnami a sopportare, con costanza, qualunque siano le
sventure che decretate sono dal cielo alla tua
Laurana

94

95

Appendice

Linea temporale (16. e 17. secolo)

1509 - Morte del Re Enrico VII. Il Re Enrico VIII accede al


trono e sposa Caterina D'Aragona, vedova del suo fratello pi
vecchio.

1521, 11 ottobre, Enrico VIII diventa "Difensore della Fede".

1533 - Enrico VIII divorzia da Caterina D'Aragona e sposa


Anna Bolena [Anne Boleyn].

1536 - Enrico VIII divorzia da Anna Bolena, ed fatta


decapitare per adulterio ed incesto. Il re Enrico VIII sposa
Jane Seymour.

1537, 12 ottobre - Nasce Edoardo VI, figlio di re Enrico VIII


e di Jane Seymour. Edoardo il primo e solo erede maschio al
trono.

1537, 25 ottobre - Muore Jane Seymour.

1537, Ottobre - Nasce Jane Grey, pronipote del re Enrico VII


e cugina ed Edoardo VI. Riceve il nome Jane, in onore di Jane
Seymour.

96

1537, 24 Ottobre- muore Jane Seymour.

1540 - Enrico VIII sposa e divorzia da Anne Cleaves, poi


sposa Catherine Howard.

1540 - Inizia lo scioglimento dei monasteri.

1540 - Nasce Katherine Grey, sorella di mezzo di Jane.

1542 - Catherine Howard fatta decapitare.

1543 - Enrico VIII sposa Catherine Parr.

1545 - Nasce Mary Grey, sorella pi giovane di Jane.

1546 - Jane Grey mandata alla Corte di Enrico VIII per


servire sua moglie, Katherine Parr.

1547, 28 gennaio - Re Enrico VIII muore, Edoardo VI diventa


re.

1547, Maggio - Katherine Parr sposa il Lord Ammiraglio


Thomas Seymour.

1548, 30 Agosto 30 - Katherine Parr d alla luce sua figlia


Mary.

1548, 5 Settembre - Katherine Parr muore di complicazioni nel


parto di sua figlia.

1549, 20 Marzo - Thomas Seymour condannato a morte per


tradimento.

1549 - John Aylmer diventa il tutore di Jane.

1550 - 1 novembre, arrivo in Inghilterra come rifugiato di


Michelangelo Florio.

1551 - I genitori di Jane diventano il Duca e la Duchessa del


Suffolk. John Dudley fatto Duca di Northumberland. Dudley
pure Consigliere Capo di Re Edoardo VI.

1552 - Re Edoardo VI si ammala di morbillo. Poco dopo


sviluppa anche la tubercolosi.

1553, 25 Maggio - Jane fatta sposare al Lord Guildford


Dudley, figlio di John Dudley.

97

1553, 10 giugno - John Dudley convince Edoardo VI a scrivere


un testamento in cui nomina Jane Grey come sua successore
alla corona.

1553, 6 luglio - Re Edoardo VI muore all'et di 15 anni.

1553, 9 luglio - Lady Jane Grey convocata di fronte al


Consiglio dove le viene detto che lei sar regina.

1553, 10 Luglio - John Dudley dichiara Jane Regina


d'Inghilterra.

1553, 19 luglio - Jane riceve l'ordine di rinunciare al titolo di


Regina per ordine della nuova nominata Regina Maria.

1554, 12 febbraio - Lady Jane Grey, la regina dei nove giorni,


viene giustiziata.

1554, 4 marzo - Michelangelo Florio con altri rifugiati, fugge


dall'Inghilterra a causa delle persecuzione innescate dalla regina
Maria contro i Protestanti.

1558, 17 novembre - Elisabetta I proclamata Regina.

1559 - La regina Elisabetta I dichiarata capo della Chiesa


d'Inghilterra.

1562 - Hawkins e Drake iniziano il commercio degli schiavi


con l'America.

1582 - Papa Gregorio XIII introduce il Calendario gregoriano.

1588 - L'Armada spagnola sconfitta dalla flotta inglese.

1603, 24 marzo - Morte di Elisabetta I. Giacomo I diventa Re


d'Inghilterra.

1611 - Pubblicata la versione autorizzata della Bibbia.

1620, 6 settembre, I Padri Pellegrini partono sul Mayflower per


l'America.

1625, 27 marzo - Morte del re Giacomo I, accede al trono


Carlo I.

1642 - Scoppia la guerra civile inglese.

1649 - 1660 - Oliver Cromwell

98

1669 - 1685 - Re Carlo II.

La linea di successione di Enrico VIII


Al tempo dell'ascesa al trono di Edoardo VI, le prossime dieci
persone col titolo di successione al trono erano tutte femmine, e vi
erano diverse interpretazioni sull'ordine in cui dovevano essere poste.
Poste in quello che oggi si considera la successione legittima, erano:
1. Maria Tudor, figlia pi vecchia di Enrico VIII (ma era stata
diseredata sotto l'Atto di Successione del 1534, in seguito
all'annullamento del matrimonio del padre con la madre Caterina
d'Aragona.
2. Elisabetta, sua figlia pi giovane (ma era stata diseredata da suo padre
quando sua madre, Anna Bolena, fu decapitata).
3. Maria, Regina degli Scozzesi, nipote della sorella pi vecchia di
Enrico, Margaret Stewart, che aveva sposato Giacomo IV di Scozia.

99

4. Margaret Douglas, figlia di Margaret Stewart dal suo secondo


matrimonio (ma entrambe le pretendenti scozzesi erano state escluse
per impedire che la corona inglese cadesse a re scozzesi. Questo, per,
a tempo debito, fu esattamente ci che avvenne).
5. Frances Grey, figlia pi vecchia della sorella di Enrico, Maria.
6. La figlia pi vecchia di Frances, Jane.
7. La seconda figlia di Frances, Katherine.
8. La figlia pi giovane di Frances, Maria.
9. La sorella pi giovane di Frances, Eleanor.
10. La figlia di Eleanor, Lady Margaret Clifford.
Il testamento di Enrico VIII affermava che se fosse caduta la linea
diretta, la corona dovesse passare alla nipote Frances. Probabilmente
non aveva titolo per stipulare una tale volont, ma comport tragedie
per coloro che lo sostennero, sia per ambizione che pare per motivi
religiosi (la linea di Frances era di fede riformata).

Note biografiche
Anne Askew

Anne Askew (1521-16.7.1546), sostenitrice della Riforma, perseguitata


come eretica e poi bruciata sul rogo. Nata in una famiglia di riguardo a
Stallingborough nella contea di Lincoln, costretta dal padre Sir
William Askew a sposare il cattolico Thomas Kyme, al posto della

100

sorella che era morta. Sebbene la coppia avesse poi avuto due figli, il
matrimonio non funziona, soprattutto a causa delle forti persuasioni
protestanti di lei. Dopo essere andata a Londra per predicare contro
ladottrina della Transustanziazione, suo marito la scaccia di casa.
Ritorna a Londra e chiede il divorzio, giustificandolo con la Scrittura (1
Co. 7:15), sulla base che suo marito non un credente. La Askew si fa
appoggiare dai suoi amici a corte, in particolare Catherine Parr, ma la
Parr non riesce a salvarla dallaccusa di eresia. Nel 1545 A. fu inquisita
sulla propria fede, ma essa rifiut coraggiosamente di aderire ai Sei
Articoli, in particolare sui punti concernenti la transustanziazione e le
messe, in cui lei non credeva. Fu per questo crudelmente torturata per
farla confessare i nomi dei suoi confratelli, come la regina stessa ed altri
nobili. Tuttavia A. resistette alle torture e n confess n fece nomi:
nonostante le perorazioni di Caterina Parr presso Enrico VIII, essa fu
quindi condannata al rogo nel giugno 1546, assieme ai compagni di
fede il gentiluomo John Lascelles, il sarto John Adams ed il sacerdote
Nicholas Belenian. La sentenza fu eseguita nel luglio dello stesso anno
a Smithfield: indebolita dalle torture, A. dovette essere trasportata sulla
pira su una sedia. Rifiut all'ultimo minuto la grazia del re, che avrebbe
comportato l'abiura delle sue idee religiose, e mor tra le fiamme.
Durante il processo scrive un resoconto personale della sua fede,
pubblicato come The Examination da John Bale, e pi tardi, nel 1563
da John Foxe in Acts and Monuments.
Edoardo VI

Uno dei grandi se della storia inglese, fu presentato dalla prematura


morte di Edoardo VI. A quel tempo, nessuno avrebbe potuto
prevedere che il pi grande monarca Tudor sarebbe stato la principessa
Elizabeth, figlia della sfortunata Anna Bolena.
Le speranze inglesi per una forte monarchia s'incentravano nella
sopravvivenza di Edoardo VI. Durante la sua minore et, nonostante il

101

desiderio di Enrico che governasse un consiglio di ministri, il Duca di


Somerset (zio di Edoardo) si proclam Lord protettore. Continu cos
la politica del re di operare cambiamenti religiosi promuovendo riforme
protestanti.
Edoardo VI regna per sei anni, ed aveva solo sedici anni quando mor.
Fisicamente fragile, intelligente e sincero, era ingenuo, ed
inevitabilmente divenne lo strumento di consiglieri, in particolare il
Duca di Northumberland, le cui motivazioni erano lungi dall'essere
religiose.
Il regno di Edoardo si mosse decisamente in direzione del
Protestantesimo. Gran parte della legislazione contro l'eresia fu abolita,
e l'Inghilterra divenne un santuario per tutti i perseguitati d'Europa. Le
Bibbie inglesi potevano essere liberamente stampate e lette.
Il libro di Cranmer Il libro della preghiera comunitaria (the Book of
Common Prayer) del 1552, che andava oltre alla versione gi
fortemente protestante del 1549, presentava i sacramenti como
essenzialmente un memoriale e venne reso obbligatorio in tutte le
chiese e fu abolita la Messa latina. I Quarantadue Articoli del 1553,
codificavano in termini irenici questi ed altri cambiamenti.
Questi atti coraggiosi incontrarono la resistenza di molte aree cattoliche
del paese, per non menzionare l'Irlanda, per sempre fedele a Roma, e, a
causa di questo, l'Irlanda fu sempre sospetta agli occhi inglesi, come
centro di ribellione. In Inghilterra, i tentativi di imporre il nuovo Libro
di preghiera, condusse ad una serie rivolta in Cornovaglia e nel Devon.
A questo si aggiunse una sollevazione nel Norfolk contro l'aumento dei
prezzi e le ingiustizie sociali. Come se non bastasse, egli coinvolse
l'inghilterra in una guerra contro la Scozia, da sempre alleata alla
Francia, riusc a perdere in una battaglia, come pure fu deposto e
condannato a morte. Sullo stato degli affari, Sir Thomas Moore
considerava la lotta per l'influenza e il bottino fra le grandi famiglie
dell'Inghilterra come niente di pi che una cospirazione di gente ricca
che persegue solo i propri comodi sotto il pretesto d'aver titolo a
governare la nazione.
Dopo la morte del Somerset, per, il Paese su amministrato da un
personaggio molto pi abile, John Dudley, Conte di Warwick e Duca
del Northumberland. Egli riesce a districare il Paese da una disastrosa
guerra contro la Scozia, ritorna a Boulogne, in Francia e ristabilisce
l'ordine sociale in Inghilterra. Ora il Protestantesimo diventa ufficiale

102

con il nuovo Libro delle Preghiere del 1552 ed un nuovo Atto di


Uniformit era passato.
Nonostante le inevitabili limitazioni, Edoardo era un cristiano sincero.
Il suo regno vide poche esecuzioni capitali. Mary, la sua mezza sorella
poteva avere la sua Messa ed il suo cappellano. Il vescovo cattolicoromano Stephen Gardiner, sebbene messo in prigione e privato della
sua sede, poteva scrivere sei volumi di controversie teologiche.
Il malaticcio Edward, per, stava morendo.
Il Northumberland molto preoccupato perch il legittimo erede al
trono Maria, l'unica figlia superstite di Enrico e di Caterina d'Aragona,
una cattolica impegnata. Persuade cos Edward a dichiarare Maria figlia
illegittima e di nominare Lady Jane Grey come erede al trono (la nipote
della sorella di Enrico VIII e sposata a suo figlio). La povera Lady Jane,
timida e inadatta al ruolo, non era sostenuta dal Paese, che stava tutto
dalla parte di Maria, una Tudor, e quindi, legittima sovrana.
Maria, cos, giunge a Londra, acclamata dalla folla, per assumere il
trono che le spetta.
Michelangelo Florio

Michelangelo Florio (conosciuto pure come Michelagnolo Fiorentino,


autore dellApologia) nasce probabilmente a Siena o Lucca46, da una
famiglia dorigine ebraica convertitasi al Cattolicesimo. Orfano allet di
circa 10 anni, educato in Trentino (Venezia tridentina) e diventa frate
francescano.

46

Egli si definisce fiorentino probabilmente per guadagnare credito fra gli studiosi.

103

Conosciuto come Fra Paolo Antonio, viene a contatto con la fede


riformata, persuaso dalle sue argomentazioni (forse nel 1541) e ne
diventa attivo sostenitore47. Uomo di grande istruzione ed eloquenza,
bench, si dice, dalla spiritualit piuttosto instabile, usa questi suoi
talenti per predicare con coraggio e franchezza lEvangelo. La sua
predicazione radicale, nonostante la relativa tolleranza che riscuoteva a
quel tempo il movimento riformatore in Italia, suscita ben presto le
reazioni delle autorit ecclesiastiche, che ne ottengono larresto e
lincarceramento per eresia nel 1548. E proprio in quel tempo che
viene istituita lInquisizione per contrastare un movimento riformatore
sempre pi preoccupante per le autorit ecclesiastiche.
Dopo 27 mesi di prigione a Roma48 riesce a fuggire, getta il saio di frate
ed inizia cos le sue peregrinazioni prima in Italia, prima in Abruzzo,
poi a Napoli, in Puglia, poi, per mare a Venezia, poi ancora a Mantova,
Brescia, Bergamo, Milano, Pavia, Casale Monferrato (centri allora, della
fede riformata in Italia) protetto da circoli riformati nei quali riceve
ulteriore istruzione teologica. E durante questo periodo che conosce
Pietro Martire Vermigli49 ed altri riformatori italiani. Raggiunge poi
Lione, Parigi, e quindi lInghilterra.
Il primo novembre 1550 arriva come rifugiato a Londra (dopo aver
lasciato Venezia in settembre), rimanendovi fino al 4 marzo 1554.
Probabilmente il suo contatto a Londra era Bernardino Ochino (14871564)50. Ivi presente a quel tempo pure Pietro Martire Vermigli.
Infelicissimo da vero era lo stato mio quando sotto lhabito francescano stavo
sepolto nelle infinite superstizioni, anzi, idolatrie, contro a la mia coscienza, che gi pi
di 16 anni or sono che per la Dio merc conobbi gran parte del vero, e forzami in
Faenza, Padova, Roma, Venezia e Napoli a darne fuori qualche saggio (Apologia, p.
13).

47

48Dal

gennaio o febbraio del 1548. Egli scrive al riguardo: Perch mi tennero papa
Paolo III, il Cardinal chiettino oggi Anticristo, il Cardinal di San Jacopo, Santa Croce e
lo Sfrondato, 27 mesi prigione in Roma Perch con tanta crudelt mi tormentarono?
(Apologia, p. 73).
Pietro Martire Vermigli, riformatore (Firenze 1500-Zurigo 1562). Agostiniano, priore
a Napoli e poi a San Frediano presso Lucca, frequentando il cenacolo di Juan de Valds
ader alla Riforma. Fuggito dall'Italia nel 1542, fu a Zurigo, Basilea e Strasburgo, quindi
pass in Inghilterra (1547), dove insegn teologia a Oxford. Tornato in Svizzera, fu
professore a Zurigo (1556) di teologia e filosofia.

49

50Bernardino

Ochino, riformatore religioso (Siena 1487-Slavkow, presso Austerlitz,


Moravia, 1564). Gi famoso predicatore e generale dei cappuccini (1538-42), dopo
contatti con Juan de Valds e Pietro Martire Vermigli, lasci nel 1542 il cattolicesimo

104

LInghilterra era allora, infatti, un punto di riferimento per tutti coloro


che, a causa della loro fede, avevano di che temere per la loro vita,
trovandovi, come profughi, la calorosa protezione del Re Edoardo VI.
Diventa amico dellarcivescovo Thomas Cranmer51 ed sostenuto da
Sir William Cecil52 che subito ne apprezza le doti. Diventa pastore della
Chiesa riformata di lingua italiana di Londra, incoraggiata e protetta
dalle autorit, una delle diverse comunit straniere allora esistenti53. Per
questo, Florio riceveva dalle autorit reali uno stipendio di 20 sterline
allanno. Oltre a questo, la comunit si obbligava a provvedere al suo
alloggio ed alle altre sue necessit. Un rigido regolamento ecclesiastico

rifugiandosi a Ginevra. Fu pastore dei protestanti italiani prima ad Augusta (1545-47) e


poi, dopo un intervallo londinese, a Zurigo (1555-63), da cui dovette allontanarsi per le
accuse di antitrinitarismo sollevate dalla pubblicazione dei suoi Dialoghi XXX (1563).
Ripar allora in Moravia. Tra le altre opere: Prediche nove (1539), Dialoghi sette
(1542), Labirinti del libero o servo arbitrio (1561).
Thomas Cranmer, prelato e riformatore inglese, primo arcivescovo anglicano di
Canterbury (Aslacton 1489-Oxford 1556). Docente presso l'universit di Cambridge,
intervenne nella controversia con il papa sulla validit del matrimonio fra Enrico VIII e
Caterina d'Aragona, dichiarando che la questione andava risolta sulla base
dell'insegnamento della Sacra Scrittura, interpretato dai teologi delle pi cele-bri
universit. Inviato dal re presso la Santa Sede per sollecitarvi la sentenza di
annullamento, transit al ritorno in Germania, dove ebbe modo di assimilare alcune tesi
del luteranesimo. Creato da Enrico VIII arcivescovo di Canterbury e primate
d'Inghilterra, emise la sentenza sull'invalidit del matrimonio del sovrano, favorendo
nel 1534 la ratifica dell'Atto di supremazia, che sanciva l'autorit del re sulla Chiesa
inglese e segnava lo scisma dalla Chiesa di Roma (v. anglicanesimo ). Fu durante il
regno di Edoardo VI (1547-53) che Cranmer pot realizzare il suo progetto
riformatore, in cui si fondevano ide-ali umanisti con l'esigenza di un profondo
rinnovamento evangelico della Chiesa. A lui risale la prima stesura del Common Prayer
Book (Libro della preghiera comune) nel 1549 e l'elaborazione dei Quaran-tadue
articoli, confessione di fede in cui erano accolte parecchie tesi luterane. Durante il
regno di Maria Tudor, che volle ricondurre il suo popolo all'obbedienza verso la Santa
Sede, venne condannato al rogo.

51

52 William Cecil, uomo politico inglese (Bourne 1520 - Londra 1598). Entrato a corte
nel 1547 al servizio dei lord protettori del re Edoardo VI, fu poi il principale ministro e
consigliere di Elisabetta I, come segretario (1558-72) e poi lord tesoriere (dal 1572).
Rafforz la Chiesa anglicana contro cattolici e puritani e, a partire dal 1571, si schier
con la Francia contro la Spagna, che appoggiava i cattolici inglesi.

La prima ad essere formata quella tedesca o olandese, stabilita nel 1550 da Jan
Laski.

53

105

era stato introdotto sotto la guida del polacco Jan Laski54, che aveva
assunto il coordinamento, come una sorta di sovrintendente, delle
comunit riformate straniere.
Il suo stile oratorio molto appassionato non sempre visto di buon
occhio. Pare che il Florio predicasse tali veementi sermoni anti-papisti
che non pochi ne erano persino scandalizzati55.
Lavora in casa di William Cecil56, futuro segretario di gabinetto della
principessa Elizabeth e diventa cappellano e mentore di Lady Jane Grey
insegnandole pure litaliano, il latino ed il francese. Le sue lunghe
conversazioni con lei sono riportate nel libro che Florio scrive sulla sua
vita e morte57. Al Florio sembra da addebitarsi la riconosciuta maestria
linguistica della Grey. Con la svolta del 1553 Maria la Sanguinaria
assume il potere. Lady Jane viene decapitata un anno dopo. Pi tardi
Florio, in un suo libretto, avrebbe descritto con quale calma la sua
giovane allieva diciassettenne - era andata incontro alla morte,
diffondendone le lettere ed altri scritti.

Jan Laski (Johannes a Lasco), riformatore polacco (Lask 1499-Pinczw 1560).


Lasciata la Chiesa cattolica dopo essere stato vescovo di Veszprem (1538), fu esule per
molti anni (1539-56) ricoprendo incarichi pastorali a Emden (Frisia orientale) e a
Londra. Tornato in patria, si adoper per l'avanzamento della Riforma in Polonia e
collabor alla traduzione della Bibbia in polacco. Sincretista in teologia, importante
soprattutto per vari ordinamenti ecclesiastici da lui elaborati.

54

Jan Laski (Johannes a Lasco), riformatore polacco (Lask 1499-Pinczw 1560).


Lasciata la Chiesa cattolica dopo essere stato vescovo di Veszprem (1538), fu esule per
molti anni (1539-56) ricoprendo incarichi pastorali a Emden (Frisia orientale) e a
Londra. Tornato in patria, si adoper per l'avanzamento della Riforma in Polonia e
collabor alla traduzione della Bibbia in polacco. Sincretista in teologia, importante
soprattutto per vari ordinamenti ecclesiastici da lui elaborati.

55

William Cecil, uomo politico inglese (Bourne 1520 - Londra 1598). Entrato a corte
nel 1547 al servizio dei lord protettori del re Edoardo VI, fu poi il principale ministro e
consigliere di Elisabetta I, come segretario (1558-72) e poi lord tesoriere (dal 1572).
Rafforz la Chiesa anglicana contro cattolici e puritani e, a partire dal 1571, si schier
con la Francia contro la Spagna, che appoggiava i cattolici inglesi.

56

Io stesso contandole un giorno gli oltraggi, gli scorni, ed i tormenti che io in Roma
per lo spazio di 27 mesi sotto Paolo e Giulio III sofferti aveva, per avere io, et in
Napoli, et in Padova, et in Venezia predicato Cristo senza maschera, la vidi con s
sviscerata compassione lacrimare, che ben si conosceva quanto gli fosse a cuore la vera
religione; et alzati gli occhi al cielo, disse: Deh, Signore, sio non ti offendo con questa
mia dimanda, non patir pi chel mondo faccia tanti strazi dei tuoi (La vita e la morte
di Giovanna Graia, p. 44).

57

106

Pare che la sua onorabilit fosse anche, ad un certo punto


compromessa a causa di una relazione irregolare con una donna inglese
colta e benestante (forse conosciuta in casa dello stesso Cecil). Sembra
che si sia potuto salvare da un processo solo dichiarandosi disposto al
matrimonio58. Da questa relazione nasce, in Inghilterra, Giovanni
(John) Florio, nel 1553.
Questa storia, insieme ad una certa insofferenza per gli stretti
regolamenti imposti alle comunit riformate straniere (che critica
apertamente), ed una certa propensione per le idee eterodosse
dellOchino, lo porta in conflitto con quelle autorit, tanto da vedersi
licenziato dallufficio pastorale (1552). Nel 1553 il Riformatore
zurighese Bullinger scrive in una sua lettera che un predicatore (che
non nomina) sospeso dal suo incarico aveva criticato i riti della
comunit dei rifugiati. Deve lasciare la casa del Cecil e per vivere
impartisce lezioni di italiano. Scrive un libro di regole grammaticali
dedicate a due dei suoi allievi, Henry Herbert, duca di Penbroke e Lady
Jane Grey59, come pure un saggio sui principi della traduzione, bench
egli voglia essere solo e sempre considerato un predicatore: In questa
piccola opera non pretendo essere uno scrittore di puro Toscano, ma
solo un sincero espositore della Parola di Dio.
E pure possibile che il Florio sia stato in contatto come insegnante
dellancora pi famosa principessa Elizabeth, appassionata dellitaliano
ed intellettualmente interessata alla dottrina sulla predestinazione come
esposta dallOchino.
E ampiamente riconosciuto come sia da addebitarsi proprio ai Florio
(padre e figlio) la grande influenza che la cultura italiana ha avuto nel
forgiare il Rinascimento inglese.
Ad Oxford, forse in rapporto con Pietro Martire Vermigli, si interessa
delle dispute teologiche che vi avvengono, in particolare quelle di
Scrive una lettera di scuse, auspicando maggiore tolleranza e dicendo che, se fosse
stato costretto a lasciare lInghilterra, sarebbe stato per a calmare. Nella collezione di
manoscritti del Simmler, vi una pagina di note in latino sullApologia del Florio
(Zentralbibliothek, Zrich, S.MSCR, 85, f. 21). In una di queste si dice: De Uxore,
quae Angla fuisse videtur, et Liberis nihil constat. Altri sostengono che la moglie del
Florio, invece, fosse una rifugiata italiana, probabilmente una Crollalanza della
Valtellina.

58

Michel Aglo Florio, Regole ed istituzioni della lingua toscana, British Museum,
Slogane, MSS. 3011. Senza data.

59

107

Nicholas Ridley60 con i papisti. Di questo scrive pure nel libro dove
parla della vicenda di Lady Jane. Il Florio si dimostra pure un
imparziale cronista dei tragici avvenimenti politici dellInghilterra in
quel periodo.

Nicholas Ridley nacque nel 1500 circa a Ridley, nella contea inglese del
Northumberland da una famiglia nobile: il padre, infatti, Christopher, signore di Ridley,
era un uomo di fiducia di Enrico VIII d'Inghilterra. Nicholas frequent le migliori
universit, a Cambridge, Parigi e Lovanio, successivamente ritorn ad insegnare a
Cambridge nel 1529. Nel novembre 1534 R. sottoscrisse l'Atto di Supremazia, il
documento con cui il re Enrico VIII aveva risposto alla scomunica papale del luglio
dello stesso anno, comminata in seguito al suo divorzio da Caterina d'Aragona.
Dall'anno successivo R. inizi ad interessarsi delle dottrine della Riforma e a studiare
soprattutto le opere di Ratramno di Corbie, in particolare il De Corpore et Sanguine
Domini, dove il monaco francese del IX secolo aveva difeso il concetto della presenza
del corpo divino di Cristo nell'Eucaristia. R. divenne in seguito amico dell'arcivescovo
di Canterbury, Thomas Cranmer, che lo nomin nel 1537 suo cappellano personale e
nel 1540 rettore del collegio di Pembroke Hall, a Cambridge. Sempre pi sulla cresta
dell'onda, nel 1541 R. fu nominato cappellano del re Enrico VIII e canonico della
cattedrale di Canterbury. Nel 1547, con la salita al trono di Edoardo VI (1547-1553), il
riformismo di R. divenne ancora pi accentuato: nominato vescovo di Rochester, R.
partecip al comitato, che nel 1549 fece pubblicare il Book of Common Prayer (il libro
delle preghiere), compilato su richiesta di Cranmer per semplificare i libri di preghiere e
di funzioni religiose in latino e risalenti al periodo medioevale. Inoltre R. esamin
inoltre gli atti di accusa che portarono alla deposizione degli arcivescovi cattolici di
York, Stephen Gardiner (1483-1555) e di Londra Edmund Bonner (1500-1569). R.
subentr a quest'ultimo come nuovo arcivescovo di Londra nel 1550, ma nel 1553 il
nuovo capovolgimento della situazione dinastica fu fatale al prelato: il 6 luglio 1553
mor infatti di tubercolosi Edoardo VI, a soli 15 anni, e dopo l'infelice avventura di
Lady Jane Grey (1537-1554) cugina di Edoardo e regina per soli 9 giorni (e
incautamente appoggiata da R. in persona), sal al trono la cattolica Maria Tudor, figlia
di quella Caterina d'Aragona, il cui ripudio aveva innestato lo scisma della Chiesa
d'Inghilterra. Oltre a tutto ci Maria decise in seguito di nominare Lord Cancelliere
proprio quel Stephen Gardiner, che R. aveva fatto rimuovere dal suo incarico. Ragioni
pi che sufficienti per ordinare l'arresto di R., assieme a Cranmer stesso e all'ex vescovo
di Worcester, Hugh Latimer, che furono rinchiusi nella torre di Londra per due anni
fino alla loro definitiva condanna a morte. Il 16 ottobre 1555 Latimer e R. furono
portati per essere bruciati sullo stesso rogo: R. decise di indossare i suoi paramenti
vescovili, mentre Latimer si present vestito pi modestamente e fu quest'ultimo, pi
anziano, a morire per primo in maniera dignitosa ed esortando R. ad un
comportamento pi coraggioso. La morte per R. fu pi atroce: con le gambe quasi
completamente consunte dalle fiamme, spir solo quando il fuoco finalmente accese la
polvere da sparo contenuta in una piccola botte, legata intorno al collo dei condannati
per abbreviare loro le sofferenze.

60

108

Nel 1555 dopo che Maria la sanguinaria accede al trono (e che causa il
martirio di Cranmer, Latimer61 e Ridley ad Oxford), insieme ad altri
rifugiati fugge dallInghilterra62 e soggiorna brevemente a Strasburgo.
Qui incontra il nobile Federico Von Salis di Soglio che giunge ad
apprezzarlo tanto da invitarlo a divenire pastore della Chiesa evangelica
riformata dei Grigioni nello stesso villaggio di Soglio, in Bregaglia. E
probabile, altres, che Michelangelo avesse, nella stessa Chiavenna, un
parente, pure predicatore evangelico, un certo Simone Florio.
Accetta lincarico e vi si trasferisce con la moglie inglese e il figlioletto
John, nato in Inghilterra. Diventa cos il secondo pastore riformato di
Soglio dopo la Riforma, succedendo a Michele Lattanzio, di Bergamo,
gi ivi rifugiato.
E a Soglio che Michelangelo educa il figlio non solo nella fede
riformata, ma gli insegna pure pure latino, francese, greco, insieme
allitaliano ed allinglese. Dalle opere posteriori di Giovanni Florio
risulta come la loro vita in quel villaggio fosse frugale, ma feconda,
provvista di libri, musica, buone maniere, e dove si coltivava la
conoscenza delle lingue. E pure a Soglio che Giovanni vede il padre
scrivere sermoni e libri, e dove impara lamore per le lettere, cosa che
poi trasmetter alla cultura inglese.
La nuova attivit a Soglio conosce, per, altre difficolt. Florio aveva
avuto il compito di ammaestrare nella fede una popolazione
montanara che soltanto da poco tempo si era decisa per la Riforma. Al
tempo stesso si trovava a dover fronteggiare la potente famiglia Salis,
che avrebbe fatto volentieri a meno del passaggio alla nuova fede.
Qui si rivela ancora il suo spirito inquieto che lo porta a simpatizzare
per la corrente teologica antitrinitaria, in particolare la corrente dei
Hugh Latimer, vescovo e riformatore anglicano (Thurcaston ca. 1485-Oxford 1555).
Dapprima avvers la Riforma protestante, poi, rifiutatosi di predicare contro Lutero, si
procur l'amicizia di Enrico VIII e di Cromwell e divenne vescovo di Worcester
(1534). Inviso alle gerarchie ecclesiastiche, trascorse molti anni in carcere o in esilio,
finch, richiamato a Londra sotto il regno di Maria la Cattolica, fu condannato come
eretico e mor sul rogo.

61

dove sono stati fino al 4 marzo 1554 e di quivi (poi che questa impia e
crudelissima sfacciata Iezabel Regina hebbe rubato quel regno a Cristo e datolo in
preda allAnticristo) partitomi con la mia famigliola me ne venni per Anversa in
Alemagna e sono stato in Argentina [Strasburgo] per infino il 6 maggio 1555
(Apologia, p. 78).

62

109

Sociniani (da Fausto Sozzini63), che gi aveva causato tensioni e


scissioni nella vicina Chiavenna. Unaccentuata tendenza antitrinitaria
riscontrabile, infatti, nella Riforma italiana. Gli storici osservano come
Michelangelo Florio sarebbe venuto meno alla sua indole se avesse
trovato la pace a Soglio. Accanto alla sua attivit di predicatore si
impegna, cos, in discussioni teologiche che, per, escono molto al di l
degli orizzonti ed interessi di una comunit di montagna. Il Florio, per
esempio, era del parere che fosse inammissibile affermare che Cristo
avesse espiato sulla croce i peccati degli uomini mediante un sacrificio
perfetto. I peccati dellumanit erano stati piuttosto vinti per il fatto che
Dio, nel la sua grazia, aveva dichiarato e accettato la morte di Cristo
come un sacrificio espiatorio sufficiente. Di conseguenza non poteva
considerare anche la Santa Cena nientaltro che come un richiamo
esteriore alla grazia di Dio.
Tre anni dopo il suo arrivo (1557) scrive la sua Apologia64, risposta
polemica agli attacchi di un suo ex-confratello francescano Bernardino
Spada. In essa difende le sue idee riformatrici e si esprime su temi come
la vera e la falsa chiesa, il problema della messa, la presenza di Cristo
nel sacramento del la Cena del Signore, il primato di Pietro e lautorit
dei Concili. E poich era stato attaccato dallo Spada sul piano
personale, parla pure della sua vita e delle sue personali esperienze.
Per le sue tendenze teologiche pi liberali si ritrova ben presto in
conflitto con lo stesso Sinodo Retico di Coira, che, difendendo
rigorosamente lortodossia riformata, stava avendo gi moti problemi a
Chiavenna. Il Sinodo riteneva che, soprattutto in un periodo come
quello, si dovesse conservare lunit dottrinale con il complesso del
movimento riformato, senza aumentare cos i problemi che gi si aveva
con la violenta reazione cattolico-romana.
Fausto Paolo Sozzini (1539-1604) (Anche Sozzini o Sozzino), riformatore religioso
(Siena 1539-Luslawice, Polonia, 1604). Nipote di Lelio, ne continu l'opera divulgando
la sua dottrina antitrinitaria. Dopo dodici anni passati a Firenze come segretario per gli
Affari esteri alla corte medicea, ripar a Zurigo, ma dovette fuggire in Polonia per la
viva opposizione di Calvino, che non ammetteva la sua tolleranza in tema di religione.
Nel suo nuovo luogo d'esilio cerc di dare unit ai vari gruppi antitrinitari. Opere: De
Jesu Christo servatore (1594), Christianae Religionis brevissima instructio (1604).

63

Apologia di M. Michel Agnolo Fiorentino, ne la quale si tratta de la vera e falsa


chiesa, de lessere e qualit della messa, de la vera presenza di Cristo nel Sacramento, de
la Cena del Papato, e primato di S. Pietro, dei Concili e autorit loro: scritta contro a un
Heretici, Chamogasco, 1557.

64

110

Nel 1561 , cos, convocato di fronte al Sinodo della Chiesa Retica per
rendere conto delle sue idee eterodosse, come pure per il fatto che egli
si opponesse a che la chiesa avesse una confessione di fede
obbligatoria, firmata sia dai pastori che dai membri di chiesa65.
Ancor prima che il Sinodo si fosse riunito, Florio e i suoi amici fanno
un tentativo di tirare dalla propria parte i ministri di Zurigo. Il 24
maggio 1561 una delegazione porta una lista di 26 questioni sulle quali
si desiderava avere lopinione dei pastori zurighesi. Lo scopo di tali
questioni erano nient altro che una perorazione per una maggiore
libert. Deve la Confessione decisa da una comunit essere accettata
da tutti senza riserve?. Deve essere scomunicato chiunque sia irretito
in errore sulla dottrina della Trinit, il cui mistero non pu essere
compreso neppure dagli angeli, anche se esso sia irreprensibile sotto
ogni altro punto di vista, se conduce una vita lodevole e incontra
amorevolmente i poveri?. I postulanti non hanno, per, successo. I
pastori di Zurigo lo rimproverano in una dettagliata loro lettera . Il
Sinodo, che si riunsce a Coira dieci giorni pi tardi, si presenta, cos in
partenza per Florio sotto un cattivo auspicio. Florio presenta le sue
richieste con la nota veemenza. I membri del suo gruppo si difendono
dapprima affermando che essi avevano gi sottoscritto la Confessione
retica e che, quindi, non cera alcun bisogno di avere unaltra
Confessione. Poi, per, quando uno dei suoi compagni, Lodovico Fieri,
giunge a sostenere opinioni chiaramente eretiche, il dibattito si sposta
su questioni teologiche.
Florio e Torriani sono costretti a ritirare le posizioni dottrinali.
Lodovico Fieri estromesso dal ministero. Le discussioni erano
tuttavia ben lungi dallessere terminate e si infiammano nuovamente al
principio degli anni settanta. Infatti, anche se Florio e Torriani avevano
accettato la censura del Sinodo, essi rimangono almeno nel segreto
fermi nelle loro convinzioni.
La contiguit del Florio al movimento spiritualista si nota anche nel
solo fatto che amici di Bernardino Ochino, dopo la sua espulsione da
Zurigo, cercano di sondare se Florio o Torriani siano disposti ad
accogliere in Bregaglia il fuggiasco. La lettera, per, sequestrata e
Nel Sinodo del 1561, Florio ed i suoi amici sono accusatri di eresia, e dun libro di
Pietro Leone, che conteneva dottrine eretiche, citando con approvazione Michelangelo
Florio, usato come prova.

65

111

quindi egli non pu rispondere. LOchino si reca a Mhren passando


per Basilea, Francoforte e Norimberga. Nellepidemia di peste muoiono
tre dei suoi bambini ed egli stesso muore nel 1564 in estrema miseria.
Alcuni anni pi tardi il Sinodo tratta nuovamente la questione (1572),
ma Florio mantiene, nelle discussioni, un basso profilo, e questo,
probabilmente, per non pregiudicare la carriera del brillante suo figlio
Giovanni, raccomandato dal Vergerio. Torriani, arnico del Florio,
Camillo Sozzini e Niccol Camulio sono sospesi dal ministero. Florio
stesso a quel tempo, non viene pi menzionato perch probabilmente
gi deceduto.
A Soglio il Florio conserva i suoi legami con lInghilterra. Nel 1563
dedica una sua opera alla regina Elisabetta I, quasi per ricordarle di
essere stato il suo tutore italiano e sicuramente per preparare la strada
in Inghilterra al figlio Giovanni. Si tratta dellopera dellAgricola sulla
metallurgia (De Re Metallica)66, unopera davvero massiccia, molto
probabilmente scritta durante i lunghi inverni di Soglio. In questo libro
compare unepistola dedicatoria firmata da Michelangelo e datata Da
Soy de la Rethia 12 marzo 1563, dove dice: Alla serenissima e
potentissima Lisabetta, per Dio grazia Regina di Inghilterra, di Francia,
e dHibernia, Salute.
Il 9 maggio 1563, sollecitato dal Vergerio. manda suo figlio Giovanni,
che conosceva molto bene litaliano, linglese, il francese ed il latino,
alluniversit di Tubinga in Germania. Non pare che Giovanni visitasse
o vivesse mai in Italia. Suo padre laveva ammonito che non era
possibile vivere nelle citt italiane senza dimenticare Dio. Il figlio
Giovanni ritorna poi in Inghilterra dove vi risieder stabilmente. Forse
non consegue a Tubinga lo sperato titolo di studio. Il suo protettore,
Vergerio, muore nel 1565. Probabilmente Giovanni nel Wrttemberg
che ricupera i contatti con lInghilterra, perch le istituzioni
universitarie e religiose di questa regione ne hanno costanti contatti.
A Soglio il Florio assume pure la funzione di pubblico notaio. Una serie
di libri notarili degli anni 1564-66, depositati oggi nella biblioteca di
Coira, portano la sua firma.

Opera di Giorgio Agricola de larte de metalli Aggiungesi il libro del medesimo


autore de glnimali di sotto terra Tradutti in lingua Toscana da M. Michelangelo
Florio Fiorentino In Basilea per Hieronimo Frobenio.

66

112

Ebbe altri figli. Muore dopo il 1566 probabilmente a Soglio, perch


dopo quella data non si trova pi menzionato il suo nome.

113

Bibliografia su Lady Jane Grey

Historia de la Vita e de la Morte di Giovanna Graia, di


Michelangelo Florio (1606) [originale].

The Nine Days' Queen: Lady Jane Grey and Her Times di
Richard Davey, pubblicato da Putnam, New York, 1909.

The World of Lady Jane Grey di Gladys Malvern, pubblicato


da The Vanguard Press, Inc., New York, 1964.

Coronation of Glory: The Story of Lady Jane Grey di Deborah


Meroff, pubblicato da Inheritance Publications, Canada, 1998.

Lady Jane Grey: The Setting of the Reign di David Mathew.

Lady Jane: A Novel, di A.C.H. Smith and David Edgar

A Child's History of England di Charles Dickens.

Children of England: The Heirs of King Henry VIII, di Alison


Weir, pubblicato da Pimlico, London, 1996.

Bradgate Park: Childhood Home of Lady Jane Grey di Joan


Stevenson and Anthony Squires, pubblicato da Kairos Press,
United Kingdom, 1999.

Brief Candle: A Poetic Study of the Lady Jane Grey di Derek


Bourne-Jones, pubblicato da Downlander Publishing, 1991.

114

Life of Lady Jane Grey di David W. Bartlett, pubblicato da


Porter & Coates, 1853.

The Nine Days Queen: A Portrait of Lady Jane Grey di Mary


Luke, published William Morrow and Company Inc., 1986.

Lady Jane Grey, di Hester W. Chapman, pubblicato da Pan


Books, London, 1962.

The Innocent Usurper; or, The Death of The Lady Jane Gray,
di John Bankes (Rappresentazione teatrale scritta nel 1693 e
pubblicata nel 1694.)

Lady Jane Grey: Reluctant Queen di Marguerite Vance,


pubblicato da E.P. Dutton & Company, Inc., New York, 1961.

Lady Jane Grey & The House of Suffolk, di Alison Plowden,


pubblicato da Franklin Watts, New York, 1986.

Film su Lady Jane Grey

Lady Jane, 1986 - Diretto da Trevor Nunn, con Helena


Bonham Carter e Cary Elwes.

Nine Days a Queen: Tudor Rose, 1934 - Diretto e adattato da


Robert Stevenson, con John Mills e Cedric Hardwicke

115

Indice
INTRODUZIONE ...................................................................................... 3
IL TEMPO DEI FATTI NARRATI .................................................................. 11
LA FAMIGLIA DI LADY JANE .................................................................. 15
LE AMBIZIONI DEI GENITORI SU JANE ...................................................... 18
JANE EDUCATA COME UNA PRINCIPESSA .............................................. 21
JANE A CORTE .................................................................................... 23
LA VICENDA DI THOMAS SEYMOUR ....................................................... 27
TRE ANNI CON I SUOI GENITORI ............................................................. 33
PERSONALIT IN CONFLITTO ................................................................. 39
JOHN DUDLEY E IL MATRIMONIO DI JANE .............................................. 43
LINCORONAZIONE DI JANE ................................................................. 47
REGINA PER NOVE GIORNI ................................................................... 55
JANE DEPOSTA .................................................................................... 61
IL PROCESSO DI JANE........................................................................... 67
LESECUZIONE DI JANE ......................................................................... 75
Ragionamenti di Jane Grey con il Feckenham................. 76
Lettera di Jane alla sorella Caterina ................................... 81
Preghiera di Lady Jane in vista dell'esecuzione ................ 83
Lesecuzione di Guildford ..................................................... 84
La morte di Jane.................................................................... 85
Il Salmo 51 ............................................................................... 87
Le ultime parole di Jane prima di essere giustiziata.......... 88
EPILOGO ............................................................................................ 91
APPENDICE...................................................................................... 95
LINEA TEMPORALE (16. E 17. SECOLO) ................................................ 95
LA LINEA DI SUCCESSIONE DI ENRICO VIII.............................................. 98
NOTE BIOGRAFICHE ............................................................................. 99
Anne Askew............................................................................ 99
Edoardo VI............................................................................ 100
Michelangelo Florio ............................................................. 102
BIBLIOGRAFIA SU LADY JANE GREY ....................................................113
FILM SU LADY JANE GREY ..................................................................114
INDICE ........................................................................................... 115

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