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TEL 02/8639181 - SPED. ABB. POST. - 45% - ART. 2 COMMA 20/b LEGGE 662/96 - FIL. MILANO
La Giornata
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In Italia
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Nel mondo
ROMITI SARA PROCESSATO A ROMA PER INTERMETRO insieme a Umberto Beliazzi, dirigente Fiat nella capitale. Il gip Adele Rando ha accolto la
richiesta dei pm che li accusano di concorso in corruzione e ipotizzano il pagamento di tangenti per pi di tre miliardi in cambio dellappalto per la metropolitana romana. Il direttore finanziario Francesco Paolo Mattioli ha patteggiato 20 giorni di reclusione. Nel 94,
i tre dirigenti erano stati prosciolti dallo stesso gip; basandosi su nuove deposizioni la procura ottenne la riapertura
dellinchiesta.
LA TURCHIA METTE FUORILEGGE IL REFAH ISLAMICO dellex premier Necmettin Erbakan. Per la Corte
costituzionale il partito persegue principi contrari alla Costituzione laica.
La Corte suprema di Ankara ha
confermato la condanna per truffa di
un faccendiere legato allex vicepremier, Tansu Ciller, che ora rischia lincriminazione per abuso di fondi illeciti.
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Prc vuole le 35 ore nel 2001: Nerio Nesi invita il governo a rispettare i patti.
Al momento la data c sostiene Enrico Micheli. Il sottosegretario di Palazzo Chigi giudica molto interessante la
proposta della Cgil; Giulio Tremonti
(FI) una stupidaggine. Chiediamo
una legge con tre caratteristiche: che
non indichi ore x, perch altrimenti
condizionerebbe la contrattazione, che
abbia un sistema di incentivi e disincentivi e che leghi il tutto a progetti occupazionali concreti dichiara Sergio
DAntoni (Cisl).
Se il governo insiste, non rinnoveremo nessun contratto per i prossimi
due anni avverte Federmeccanica.
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Una Carta federalista stata siglata dai sindaci di Venezia, Napoli e Bologna e dai presidenti di Toscana, Emilia Romagna e Umbria. Tutti i firmatari appartengono allUlivo.
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Borsa di Milano. Indice Mibtel in rialzo: 18.368 (+1,79%). La lira perde 7,69
punti sul dollaro (1.802,67) e 0,71 sul
marco (984,26).
Questo numero stato chiuso in redazione alle 19,45
SABATO 17 GENNAIO 1998 - L.1500 (IN ABBIN. FACOL. CON IL RESTO DEL CARLINO - L.500)
CARO MONTANELLI,VENGA
A TROVARMI IN CARCERE
ADRIANO SOFRI SCRIVE al deca-
no dei giornalisti italiani. Un incontro per parlare di accuse penali e responsabilit morali
(pagina 2)
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Cuba, Clinton intende sospendere ancora lapplicazione della legge di restrizioni economiche Helms-Burton, approvata nel 96 e mai entrata in vigore.
Per la prima volta, una lobby economica statunitense ha chiesto alla Casa
Bianca di modificare il proprio atteggiamento di chiusura contro Cuba.
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Maastricht
AllEcofin del 19 gennaio, la delegazione
tedesca sar meno euroentusiasta del solito.
In primo luogo, il ricorso alla Corte costituzionale sta diventando un catalizzatore dellopposizione nei confronti non tanto di Maastricht quanto di un convoglio monetario
che includa vagoni a rischio di deragliamento (per propensione alla spesa pubblica,
allinflazione, oppure a ragione del fardello
del debito pubblico). In secondo luogo, una
coalizione trasversale di parlamentari tedeschi chiede che sia rinegoziato il bilancio
dellUnione. Al netto, la Germania ne copre
gi due terzi, proporzione che rischia di aumentare con leuro e con lampliamento. In
terzo luogo, le riforme della politica agricola comune (essenziali per ridurre il bilancio
dellUe e, quindi, i costi per la Germania)
penalizzano proprio lelettorato di cui il partito di Kohl ha maggiormente bisogno per
vincere le prossime elezioni. La caduta delleuroentusiasmo della Germania (e della
sua disponibilit a fare da stampella ai partner che ne avessero lesigenza) si pu misurare con un termometro puntuale: il cambiamento di atteggiamento in tema di votazioni. Mentre, sino a qualche mese fa, Bonn
spingeva perch aumentassero le materie in
cui ai ministri europei permesso votare a
maggioranza (invece che allunanimit),
adesso (soprattutto dopo le polemiche sugli
sbarchi curdi) ha fatto marcia indietro.
Asia e Pacifico
Il risanamento dellIndonesia
val bene un impero economico
Borse (e sicurezza) in pericolo
SUHARTO FIRMA IL PIANO DEL FMI rinunciando ai monopoli suoi e degli amici
Forse stata la telefonata di Bill Clinton a
indurlo a firmare la seconda lettera dintenti con il Fondo monetario internazionale di
fronte al direttore del Fondo, Michel Camdessus; il fatto che Suharto, presidente indonesiano dal 65, ha accettato di smantellare il proprio impero economico fondato su
monopoli, contributi e vantaggi fiscali riservati ai membri della propria famiglia e agli
amici pi intimi. Il figlio pi giovane, Hutomo Mandala Putra, ad esempio, se limpegno
verr mantenuto perder il monopolio sulla
produzione di spezie, usate principalmente
nella confezione di sigarette aromatizzate,
nonch le facilitazioni fiscali concesse alla
sua industria automobilistica. Altri dovranno rinunciare al controllo sulla produzione
di legname, carta e cemento. La politica monetaria passer sotto il controllo della Banca centrale, che fisser in autonomia il costo
del denaro. Bench Suharto abbia dichiarato di voler supervisionare personalmente il
piano di risanamento, la sua permanenza alla guida del paese appare lostacolo maggiore alla realizzazione del piano stesso. Al massimo, egli potr restare fino allavvio del risanamento con un compito preciso: tenere a
freno il potere militare che gli ha garantito la
tranquillit politica. Perdendo la sedia sulla
quale finora adagiato, Suharto sar costretto ad aprire il dialogo con le forze dopposizione e a sottoscrivere un calendario per
le riforme politiche. Solo cos potr evitare
che le sporadiche rivolte contro gli aumenti
dei prezzi, che seguiranno allattuazione degli accordi conclusi col Fmi, vengano sfruttate dalle opposizioni e ampliarsi in modo incontrollato, giustificando azioni repressive
dei militari. La momentanea sopravvivenza
politica del 76enne presidente dipende quindi dalla rapidit con cui aprir il dialogo con
le minoranze anche se magari esse cercheranno, anzich unazione comune, di guadagnare per la propria fazione il favore popolare in una fase che si annunzia pericolosa
per i licenziamenti, gli aumenti dei prezzi
dei generi di largo consumo e i contrasti etnici e religiosi. Lamministrazione Clinton
costretta ad accentuare le pressioni sul governo indonesiano per una rapida applicazione del rispetto dei diritti civili, anche per
contrastare le critiche, che non vengono solo
dai repubblicani, alle ricette del Fmi. Se la
crisi generalizzata del Sud-est asiatico sar
tenuta sotto controllo, si avr alla fine un ampliamento dellarea della democrazia e anche la Cina dovr trarne la conseguenze.
LE PREOCCUPAZIONI AMERICANE per le
conseguenze sulla pace della crisi finanziaria
Durante una missione in sette paesi asiatici, il segretario alla Difesa degli Stati Uniti,
William Cohen, ha detto che se i punti critici
dellarco che va da Singapore allo stretto di
Taiwan dovessero prendere fuoco, non solo
leconomia mondiale, ma anche la sicurezza
e la pace, sarebbero in pericolo. Per evitare
il peggio, ha suggerito che il governo americano riaffermi il suo impegno a difendere la
Corea del Sud e a mantenere la sua presenza militare nella regione. Citando la Malaysia e lIndonesia, ha detto che disordini interni potrebbero degenerare in conflitti di
pi ampia portata. Dalla Corea del Sud e da
Singapore venuta la conferma dellinteresse di questi due paesi alla presenza militare
americana in Asia. Cohen ha per voluto inviare un messaggio rassicurante alla Cina,
dove concluder il suo viaggio in questo fine
settimana, affermando che il recente trattato di sicurezza tra Usa e Giappone non tende
a isolare nessun paese. Anzi, forse alludendo allepoca delle tensioni tra Cina e Urss, ha
affermato che nessuno pi della Cina ha beneficiato del ruolo stabilizzante degli Usa in
Asia. Nella seconda met degli anni 60,
quando la tensione tra le due capitali del comunismo raggiunse il massimo livello, a Mosca si pens di poter schiacciare nel nido
la nascente potenza nucleare cinese. Ma Washington fece capire ai sovietici che non lavrebbero tollerato: nel 71, infatti, Henry Kissinger vol segretamente a Pechino dove incontr Mao e lanno successivo il presidente
Richard Nixon and in visita ufficiale in Cina, aprendo la strada a un rapporto che si
sempre pi consolidato. Allepoca Mosca denunci la carta cinese come giocata dagli
Usa in funzione antisovietica.
LA CINA NON SVALUTER lo yuan per dimostrarsi una potenza responsabile
Il futuro premier cinese, Zhu Rongki, accogliendo a Pechino il vicesegretario del Tesoro americano, Lawrence Summers, gli ha
confermato che la Cina non svaluter la propria moneta, pur sapendo che questo ridurr
le sue esportazioni a causa del crollo delle
monete di Corea del Sud, Malaysia e Thailandia. La spiegazione stata quella che lospite americano desiderava udire: Pechino
consapevole che una svalutazione dello yuan
aggraverebbe la crisi in Asia con ripercussioni nel resto del mondo e vuole quindi dimostrarsi una potenza responsabile. Poich
l85% dei debiti esteri cinesi sono a medio e
lungo termine, la situazione diversa dallesposizione delle banche e delle societ dei
paesi che hanno subito il crollo finanziario.
Ma il tasso di sviluppo delleconomia cinese
dovr essere ridotto per il 98: dal 10-12% preventivato due anni fa si gi passati al 6%.
Passata la tempesta, lo yuan potr essere
svalutato verso la fine dellanno.
Scaramucce parabicamerali
IL FOGLIO QUOTIDIANO
VITE PARALLELE
Jack, il ballerino che divenne spia, e Ronald, la spia che scopr la talpa
Jack Hewit
Il 17 maggio 1917, il giorno in cui Jack
Hewit nasce a Gateshead, nel nord dellInghilterra, sul mare del Nord, oltre la
Manica c la guerra, sul Baltico i russi si
agitano. Il padre un operaio metallurgico, la vita in casa grama. Jack ha un sogno. Quando gli chiedono cosa far da
grande risponde il ballerino. Tutti ridono.
Il padre si imbarazza. Gli impedisce di
iscriversi a una scuola di danza. Jack scappa da casa. Diventa ballerino di fila in riviste che battono i teatri di provincia. Una
sera in platea c Guy Burgess. Guy colto
e agiato. Ama i balletti. Apprezza i ballerini. Va a congratularsi con loro nel camerino. Va a congratularsi con Jack. Jack e
Guy si fidanzano. Burgess lavora per la
Bbc, lavora per il MI5. Convince il capo
del controspionaggio ad arruolare Jack.
Per la prima missione Jack deve conquistare la fiducia di un prete omosessuale
che era stato iscritto al British Union of
Fascists, che sospettato di simpatie per
il regime nazista. Jack dimostra per la
nuova attivit quel talento che gli manca
sul palcoscenico. Il MI5 gli affida missioni
sempre pi delicate. Guy riesce a farlo assumere come centralinista allHotel Goring di Londra. Jack riesce a ricostruire i
rapporti tra un ospite dellalbergo, il cecoslovacco filonazista Konrad Heinlein, e
alcuni esponenti conservatori britannici.
Il MI5 soddisfatto del suo lavoro. Anche
potere occulto). E questa posizione storiografica, conclude leditorialista del Corriere della Sera, deriva dalla scelta di arrogarsi senza diritto alcuno, come strumento
di regno, le chiavi della legittimazione democratica di culture e gruppi della vecchia
Italia, della prima Repubblica; in modo, ovviamente, da governare agevolmente passaggi, conversioni, trasformismi del vecchio
personale politico, e comandare meglio... figlio mio... come fa il Lupo nella favola di
Cappuccetto Rosso.
Eppure, a sorpresa, questi discorsi cos
impegnativi e in fondo anche generosi sono
stati accolti male, malissimo, con cortese
degnazione ma anche con una punta di
scherno, dai campioni storici dellanticomunismo. Montanelli, per esempio, che un
anticomunista dannata e che, nel bene e
nel male, ha sacrificato energie formidabili
e un eccezionale talento di polemista alle
sue idee inconcusse, ha opposto alla nuova
ondata anticomunista una scrollata di spalle un po svagata, con argomenti dobbligo.
Ricordando, non solo per vanit personale,
che sono cose vecchie e risapute per lui,
che a una brigata rossa scorrazzante per Milano negli anni Settanta pag perfino un tributo di sangue nel famoso attentato. E oggi
non ha pi voglia di eroici furori in ritardo
sui tempi. Bettiza, che fu comunista per una
breve ma intensa stagione, intorno al 48,
ruppe precocemente con il comunismo totalitario e ha fatto della sua lunga e operosa vita di scrittore e di giornalista, notoriamente pigro ma perfido, una missione antibolscevica degna, per tono e timbri, della
sua tonante anima slava. Eppure proprio ieri anche lui, scrivendo a sorpresa sulla
Stampa, si associato a Montanelli nel rigetto, come cosa ormai caduca e vana, di
quello che ha chiamato anticomunismo postumo. Spettacolo mirabile: Viola, che era
a suo modo (con qualche nota paradossale)
un sostenitore della nomenclatura brezneviana, e fa parte della squadra dei filocomunisti traghettatori del Pci e del Pds, d
uni contro gli altri in un abbraccio forsennato. E per i post comunisti ci dovrebbe essere perfino qualcosa di glorioso, a partita
persa, nellessere stati degni di un anticomunismo tanto appassionato e nel poterne
rivendicare, in qualche senso, una parte di
eredit. Un DAlema deve del rispetto storico ai Montanelli e ai Bettiza, mentre con
gli Scalfari, con i filocomunisti liberal che
hanno fatto da pontieri e si battevano anche
loro contro la grettezza dellanticomunismo delle budella, intrattiene un rapporto
segnato dal reciproco utilitarismo, senza
amore e senza stima.
Coloro che non hanno chiesto al Pci e al
Pds un resoconto impietoso del fallimento
storico del comunismo a tempo debito, e lo
fanno ora, nel tempo postumo, dopo anni di
bonomia e di illimitata disponibilit, non
sono credibili per nessuno dei due contendenti di questo secolo. C unambiguit anche nei migliori, anche nei Viola, in quelli
che non hanno fatto una professione, come
i loro compagni di squadra, dellestraneit
al contrasto tra comunisti e anticomunisti.
Il Libro nero del comunismo scritto in
francese, nella lingua di un paese che ha legittimato lanticomunismo nella battaglia
aperta contro la dittatura intellettuale sartriana e per le istituzioni forti, nazionali, del
gollismo. La traduzione italiana difficoltosa. Noi siamo il paese delle blande polemiche di Norberto Bobbio, che lusingava Togliatti facendosene lusingare, e del fiancheggiamento erudito e nobile di un Eugenio Garin. Siamo il paese in cui nulla si crea, nulla
si distrugge e tutto si trasforma, come nella
natura di Lavoisier. Siamo la patria del pappa e ciccia istituzionale. Siamo il paese in cui
un comunista di formazione (DAlema) capo
di un partito socialista europeo (nellInternazionale), mentre un socialista (Bertinotti) guida il partito dei neocomunisti (Rifondazione).
E probabilmente per questo che i Montanelli e i Bettiza mostrano sorpresa genuina di
fronte allanticomunismo postumo. E
dicono: no, grazie.
Vai allinferno vecchio rifiuto, due infermieri killer per 178 morti
New York- La stanzetta dellUnit di emergenza dellospedale
semibuia e silenziosa, i pazienti sono
anziani e spossati,
linfermiere che arriva
con la terapia una figura
LETTERADANEW YORK
attesa e provvidenziale. Scopre il braccio,
inietta il liquido, ripone la siringa e se ne
va senza far rumore. Sulla porta si gira e
saluta il vecchio che giace nel lettino: Vai
allinferno, vecchio rifiuto! Non una
scena di Emergency Room o di Chicago Hope, i due telefilm che spopolano sugli schermi televisivi degli Stati Uniti e,
con un anno di ritardo, su quelli italiani;
linfermiere non un lavoratore esausto
che non sopporta pi i malati e si sfoga
con una frase inopportuna. Sono le udienze di un processo, linfermiere vero, si
chiama Orville Lynn Majors, ha 36 anni e
ha lavorato in un ospedale vicino a Newport, Stato dellIndiana. E accusato per
ora di aver ucciso sei pazienti ma gli investigatori sono pronti a portare il numero sopra i cento, anzi fino a centotrentasei
su centosessantacinque casi gi esaminati. Sessantacinque famiglie, per ora, si sono costituite parte civile contro lospedale, telecamere e giornalisti stanno arrivando a centinaia, insomma si prepara il
grande spettacolo. Majors si proclama innocente, i suoi avvocati invocheranno la
tesi della congiura, sostengono che dopo
unindagine di trentatr mesi e una spesa
di un milione e mezzo di dollari - molti
ovunque, unenormit nellIndiana ruralele autorit dello Stato sono state costrette
a trovare un colpevole per forza.
Tutto comincia nel novembre del 94,
quando un esperto di statistiche di Wa-
IL RIEMPITIVO
di Pietrangelo Buttafuoco
Teatro
La tragedia italiana
di Ciano e quella di Lorca,
lusignolo dellAndalusia
MORTE DI GALEAZZO CIANO di Enzo Siciliano, regia di Marco Tullio Giordana (Teatro Carignano, Torino dal 20 gennaio all8
febbraio)
La tragedia della famiglia Ciano cominci il 6 febbraio 1943, quando Galeazzo, il
genero di Benito Mussolini, fu destituito da
ministro degli Esteri. Era ostile alla Germania, sapeva che lItalia avrebbe perso la
guerra ed era noto che annotava tutto su
diari custoditi in un luogo sicuro. Soprattutto, la partecipazione al lavorio che avrebbe prodotto il colpo di Stato del 25 luglio, ne
faceva irrimediabilmente un nemico del
Duce. L11 gennaio 44, Ciano venne fucilato
alla schiena nel castello di Verona. In una
fotografia scattata qualche istante prima, il
suo grande amico Orio Vergani riconoscer
lo stesso cappotto elegante che indossava
quel giorno di febbraio, con le falde anche
ora accuratamente aperte per non spiegazzarle. Seduto come gli altri condannati a cavalcioni di una sedia, si volta a sbirciare il
plotone. Curioso, irrequieto, vanitoso, un po
infantile come fu per tutta la sua straordinaria esistenza. Costruito attraverso 20 flashback, il testo di Enzo Siciliano lo raffigura (interprete Mattia Sbragia) nei suoi ultimi giorni, accudito nella cella 27 del carcere dalla spia tedesca Felicitas Beetz, mentre la moglie Edda (Chiara Caselli) per salvarlo si batte fieramente contro il padre,
vendicativo, alla fine lacerato, ma succube
dei tedeschi. La sorte tremenda dei Ciano e
dei Mussolini, padri contro figli, potere contro amore, vista dallautore come il dramma perfetto del familismo, delluniverso
complesso e arcaico della famiglia. Anchesso materia di esplorazione per quel
laboratorio sempre attivo di alcuni caratteri nazionali che Siciliano considera il fascismo. Scontate le condanne rituali della
correttezza politica, secondo il regista
Marco Tullio Giordana questa grande tragedia deve essere filtrata attraverso la piet
che, dopo cinquantanni, ognuno dovrebbe
riuscire a provare (allestimento Teatro stabile di Torino, scene di Carmelo Giammello, costumi di Elisabetta Montaldo).
SULLAMORE OSCURO E LA LIBERTA, testi di Federico Garca Lorca, regia di Maurizio Scaparro (Teatro Eliseo, Roma 19 gennaio)
Ho un concetto del teatro in un certo
senso personale e tenace: la poesia che
nasce dal testo scritto e si fa umana. E nel
farsi tale, parla e grida, piange e si dispera.
E necessario che a teatro i personaggi in
scena conservino tratti poetici e nello stesso tempo che gli si vedano le ossa, il sangue. Il teatro, scriveva ancora Federico
Garca Lorca, sempre stato la mia vocazione. Lusignolo dellAndalusia, come lo
chiamavano gli amici, venne fucilato dai
franchisti, per puro odio, il 19 agosto 1936.
Era nato il 15 giugno 1898 e, oltre allopera
poetica, Donna Rosita nubile e La casa
di Bernarda Alba, contribu a rivoluzionare la scena del 900 presentando, nel
Pubblico e in Senza titolo, la figura del
poeta come la materia stessa del dramma.
Interpretato da Giorgio Albertazzi, lo spettacolo chiude cinque giornate di recite e
convegni promosse da Maurizio Scaparro
per ricordare Lorca, non solo come una
delle vette della letteratura drammatica,
ma come attore, musicista, disegnatore,
cio un artista mediterraneo completo.
AGONIA E MORTE DELLISTITUTO DEL
DRAMMA ITALIANO, decreto del ministro
Walter Veltroni (Roma, 15 gennaio)
Nonostante la sua personalit giuridicamente privata, lIdi ha costituito dal 1947
lo strumento dellintervento pubblico a sostegno degli autori italiani. Indubbiamente
il retaggio della mentalit statalista e corporativa che, coltivata dal fascismo, ha improntato il teatro italiano contemporaneo.
Nemmeno si potrebbe onestamente dire
che nei suoi 50 anni abbia brillato per intraprendenza. Per, nel paese degli enti
inutili prorogati per decenni, ricorrere a un
decreto governativo, ovvero a un atto urgente, per risanare un esubero di 4 dipendenti e il costo annuale di 1 miliardo, sembra la nota cannonata sulla Croce rossa.
Tanto pi che, rispetto a questa e simili incursioni decisioniste (che sembrano rivolte
in particolare ai teatri milanesi), si persa
traccia di ogni riforma strutturale, gi reclamizzata come risolutrice e di fatto compiuta. In una dichiarazione allAgenzia Italia, il presidente degli scrittori teatrali, Mario Moretti, fa notare la responsabilit dellEnte teatrale italiano nella crisi che infine ha travolto lIdi. Presieduto da Renzo
Tian e, secondo lopinione comune, tenuto
assai in conto dallattuale ministro, lEti ne
avrebbe infatti reso impossibile la gestione,
rifiutandosi di eleggere i propri membri
nel consiglio damministrazione.
IL FOGLIO quotidiano
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ART. 2 C OMMA 20/B LEGGE 662/96 FILIALEDI MILANO
EDITORIALI
Le merendine del candidato pentito
D
a un anno la giustizia italiana, insieme con la sua inseparabile sorella, la politica, se ne sta appesa a una
vicenda incredibile, che dovrebbe sapere di fango e di fatica e forse anche
di sangue, perch si tratta del destino
del Verru, del maiale Giuseppe Brusca, e invece sa di scuoletta, di trabocchetti e trucchi. Il preside, Gian Carlo
Caselli, continua a far esaminare da diverse commissioni un boss della mafia
candidato al pentimento, che ormai
come la maturit per un allievo scrupoloso di Cosa Nostra: per ottenere la
promozione (libert & stipendio & protezione) con laiuto dellavvocato Luigi
Ligotti (il famoso membro interno che
d laiutino) il candidato si spinge in
qua e in l con la sua irrefrenabile fantasia, e cos ci ritroviamo ogni volta in
una situazione diversa. Ieri si tent di
inquinare Luciano Violante, oggi minacciata la Torre di Pisa, domani la merendina, dopo domani addirittura Antonio Di Pietro: un impressionante susseguirsi di paesaggi monumentali devastati dai missili verbali dellaspirante. Per mesi e mesi e mesi, senza che accada nulla, senza che venga deciso nulla; e dunque nel sospetto sempre pi
diffuso, razionale e legittimo, che la
promozione possa arrivare solo e soltanto se il candidato risponder come
si deve, come essi desiderano, alle do-
Il disincanto delleurosocialismo
I
l movimento di protesta dei disoccupati francesi si va estendendo: dallinvasione degli uffici di collocamento e
dalle manifestazioni dei senza lavoro, si
passati alloccupazione di sedi universitarie, di grandi cole e ai cortei studenteschi. Il fatto che il governo abbia
emanato il testo del suo disegno di legge
sulle 35 ore, che secondo Htel Matignon dovrebbe creare centinaia di migliaia di posti di lavoro nei prossimi anni, non servito a calmare le proteste. Si
tratta di una ricetta che non convince n
il mondo dei disoccupati n quello studentesco. Sembra finita la luna di miele dei francesi con Lionel Jospin e con
la sua quipe che avrebbe dovuto realizzare profondi mutamenti, nel nome di
un socialismo rinnovato, cos da risolvere i problemi della societ francese alle
soglie del Duemila, con unimmaginazione sconosciuta a Jacques Chirac e
Alain Jupp. Della popolarit di Jospin
rimane solo laffettuosa immagine di
brava persona. Vi persino chi afferma
che Chirac sia stato una volpe nellindire elezioni anticipate, cos da passar la
patata bollente ai socialisti e da prepararsi per tempo e con calma alla campagna per la rielezione.
Lincapacit di fare scelte nuove dei
IL FOGLIO QUOTIDIANO
nia nel caos ci sono tutte. In primis, la peggiorata situazione economica. Lincertezza
tiene lontani gli investitori stranieri: esclusa
Tirana, nelle restanti zone del paese la disoccupazione sfiora il 70 per cento. Si vive
con gli aiuti dei parenti emigrati e di espedienti. Incluso il brigantaggio come forma
atavica di sopravvivenza. Tutto questo mentre il governo riesce a pagare un poliziotto
soltanto 100 mila lire al mese. Difficile trovare persone disposte a rischiare la pelle
per questa somma. Pi facile chiudere un occhio o anche due. Ma la corruzione sta dilagando anche nella nuova amministrazione.
Non risparmiando, secondo voci accreditate,
anche i vertici. Un motivo in pi perch il
malcontento e la delusione crescano a vista
docchio. E la via delle armi sempre vicina:
per ammissione dello stesso ministro degli
Interni, Neritan Ceka, fino adesso stato raccolto solo il 10% delle armi saccheggiate dai
depositi dellesercito nel marzo del 97 (circa
un milione di pezzi). Un rischio politico sta
invece nellatteggiamento dellopposizione,
raggruppata attorno a Berisha, che chiede le
no dato ragione a Deaglio, ma ancora presto per le conclusioni. I dati dicono che proprio i settimanali agganciati ai quotidiani
sono quelli che vanno meglio. E molto difficile valutare cosa potr succedere sulla distanza, cio nellarco di almeno un anno, a
un Diario che approda in edicola senza ombrelli protettivi. La concorrenza spietata.
E sempre pi arduo essere individuati tra
ingredienti, insomma, che si sposano facilmente col giornalismo di qualit, pi di rado col successo di pubblico.
I risultati in edicola e i dubbi dellesperto
Certo, il Diario pu contare su un nocciolo duro di lettori che gi lo acquistava da solo. Avevamo una formula strana spiega
Deaglio, il mercoled uscivamo blindati
con lUnit a 3.000 lire, il resto della settimana da soli a 1.500. E landamento delle
vendite mostrava che cera una quota di acquirenti, un 20, 25 per cento, che lo prendeva indipendentemente dallUnit o magari
che non voleva lUnit e voleva solo il Diario. Daltra parte nel giorno in cui uscivamo
noi, anche lUnit registrava un incremento
di vendite: circa un dieci per cento in pi.
I risultati denunciati da Deaglio lasciano
qualche perplessit tra gli addetti ai lavori.
Per Luigi Guastamacchia, manager editoriale, la scelta di autonomia del Diario rischia di rivelarsi prematura. Non mi
sembrato proprio il momento pi opportuno per scegliere la strada dellautonomia
spiega. Finora i risultati diffusionali han-
LIBRI
George Steiner
ERRATA. AN EXAMINED LIFE
186 pp. Weldenfeld & Nicholson, Lst. 11.99
del potere creativo del linguaggio. Anzi,
dei linguaggi e della pluralit delle lingue.
Non un caso che il comparatista Steiner sia un entusiasta del dopo Babele, ritenendo che la confusione delle lingue abbia infinitamente potenziato le capacit
espressive e la forza comunicativa dellumanit. Arricchendone la vitalit e lautoconsapevolezza.
Le tappe della sua cosmopolita biografia, dagli anni del Lyce francese di
Manhattan, agli studi allUniversit di Chicago, segnati dallincontro con Leo Strauss
(altro ebreo esiliato e magistrale interprete del linguaggio politico dei grandi classici, da Platone a Machiavelli, a Spinoza),
sono anche un modo per consentire a Steiner di raccontarci come conquist quelli
che poi saranno gli amori della sua vita di
studioso: Dante, Racine e Shakespeare.
Unappassionata ricerca del senso del
nostro patrimonio culturale conduce il critico a cercare di delineare una mappa cre-
50 ANNI FA
17 GENNAIO 1948
Un tunnel sotto la Manica? Suscita curiosit un progetto francese per la realizzazione di un tunnel che dovrebbe consentire di raggiungere la sponda opposta
del Canale passando per una galleria scavata 12 metri sotto il fondo del mare. La
prima proposta di costruire un tunnel fu
avanzata al tempo di Napoleone. Nel 1860
fu fondata una Compagnia franco-inglese
per la realizzazione di un doppio binario
ferroviario sotto il Canale ma il progetto
non and in porto per lopposizione del
governo britannico che addusse ragioni di
sicurezza militare. La costruzione del tunnel sar decisa dai due governi solo nel
1964 dopo che sar stata scartata la proposta di gettare un ponte attraverso la Manica. Ma i lavori cominceranno effettivamente solo nel 1987 per concludersi nel
1994 con un costo di 10 miliardi di sterline, quattro volte pi del previsto.
Protesta italiana a Mosca per un articolo della Literaturnaya Gazeta che definisce il leader socialdemocratico, Giuseppe
Saragat, un traditore e un agente
americano. Una lettera inviata dal nostro
incaricato daffari suscita lindignazione
del direttore del quotidiano moscovita
che rincara: Saragat un rinnegato che
vende se stesso e i suoi connazionali per
una borsa di dollari.
IL FOGLIO QUOTIDIANO
Ultime sulla disputa tra il dottor Borrelli e il magistrato svizzero che ci critica
Signor direttore - Lei potr certo intuire le ra gioni per cui, dopo le dichiarazioni di Michele Ru sca, presidente di Corte dappello a Lugano, tra
la procura milanese e quella ticinese siano corse
delle telefonate, e perch il dottor Francesco Sa verio Borrelli si sia affrettato a comunicare an che alla Svizzera tutta la sua amarezza profes sionale per le dichiarazioni di un suo cos stretto
collaboratore. Il dottor Borrelli, in unintervista
alla
(15.1.1997, Lugano) protesta: So no dichiarazioni, perlomeno quelle riportate dal la stampa, che mi stupiscono profondamente. Mi
stupisco quando il giudice Rusca afferma che da
noi (in Svizzera, ndr.) molto raro che un magi strato si esprima su procedimenti in corso, tanto
meno su valutazioni politiche poste al Parla mento; e il presidente Rusca che ha fatto?.
ziari. Che la vita giudiziaria italiana sia molto po liticizzata sotto gli occhi di tutti. Ma parados sale constatare che in Italia le interferenze tra il
potere giudiziario e quello politico sono manife stamente pi intense di quanto avviene in Sviz zera, anche se da noi lelezione dei magistrati av viene regolarmente su proposta dei partiti politi ci. Un paradosso che fa riflettere, se si tien conto
che la Svizzera lunico paese dellEuropa conti nentale dove non vige il sistema della magistra tura per concorso, che in teoria dovrebbe garan tire una maggiore indipendenza politica dei giu dici. Ulteriore argomento che mi era parso degno
di riflessione che, in Italia, linterrelazione tra
magistratura e giustizia esce dagli schemi abi tuali: generalmente si paventano pressioni poli tiche sui giudici e si cercano adeguati correttivi
cernono indagini avviate contro il gruppo Finin vest e che sarebbe improprio parlare di inchieste
giudiziarie a 360 gradi sulla corruzione in Italia.
Non vi infatti alcun riscontro oggettivo nella
quantit e nel genere di processi per corruzione
finora celebrati nelle aule penali italiane, a cin que anni dallinizio di Tangentopoli.
Scusi direttore, ma pi che una smentita non
le sembra un rincaro della dose?
Luigi Amicone, direttore di Tempi
S. Le critiche ai magistrati sono in fondo
meno importanti, sebbene spesso necessarie,
delle analisi serie sui diversi sistemi di giustizia. Il presidente Rusca un magistrato
che collabora con lItalia, le sue parole hanno un peso doppio.
Corone
Stoccolma apprezza la glasnost
ma non i pettegolezzi. Paese
che vai, onorificenza che trovi
I DOLORI DELLA GIOVANE VITTORIA,
primadonna (controvoglia) di Svezia
Il 1997 stato un anno duro per la principessa Vittoria di Svezia, primogenita del
re Carl Gustav XVI e della di lui moglie di
origini borghesi tedesche, Silvia. Vittoria
finita ripetutamente nel mirino della stampa del suo paese, per via della sua anoressia nervosa, combattuta e resa pubblica
senza ipocrisie n veli da lei e dalla famiglia reale. Una scelta di glasnost alla
scandinava che, unita al suo carattere solare e simpatico, valsa allerede al trono la
nomination di svedese dellanno da parte di un quotidiano di Stoccolma. Ma Vittoria non per nulla felice di venir trattata
come una rampolla di casa Windsor dai
giornali svedesi che si stanno rapidamente
(e pericolosamente) tabloizzando. Cos la
notizia sbandierata della sua imminente
iscrizione alla facolt di Scienze politiche
della celebre Universit di Uppsala corredata dalla malandrina pubblicazione
della piantina della sua futura casa da studentessa, lha indotta a cambiare progetti.
E, sebbene sia un vanto di famiglia che i
reali di Svezia compiano gli studi in un ateneo svedese, ha deciso di scegliere una meta estera. Lo scopo di darle la possibilit
di studiare in pace ha detto la portavoce
dei reali, Elizabeth Tarras-Wahlberg. Forse Vittoria andr a finire a Princeton. Ma,
su questo, per ora silenzio.
DIVENTARE DUCA, LASPIRAZIONE segreta di ogni vero spagnolo
Nella monarchia spagnola, che ha guadagnato nuovo lustro negli ultimi anni dopo
un lungo e un po polveroso sonno, si fa un
certo abbondante uso del titolo di duca. Negli ultimi ventanni il nobile blasone stato
offerto diverse volte, per motivi vari. Lex
premier centrista Adolfo Suarez, dopo aver
pilotato verso acque calme la nascente democrazia iberica, diventato il duca di Suarez. Anche il discusso ed eccentrico pittore
Salvador Dal diventato duca. Ad entrambe le sue figlie sposate, il re Juan Carlos ha
offerto poi lo stesso titolo. Con le nozze a
Barcellona qualche mese fa, infatti, linfanta Cristina e il suo neo marito, il giocatore
di pelota Iaki Urdangarin, sono diventati i
duchi di Palma de Maiorca.
TUTTI I CAVALIERI (STRANIERI) di Sua
Maest Elisabetta
Il principe Ermais, nipote dellultimo imperatore etiope, il Negus Hail Selassi, si
inventato un inedito nuovo lavoro. Gira
per lAfrica e i Caraibi cercando di convincere i vari governi nazionali a introdurre un
sistema delle onorificenze basato sul modello inglese. Il mio lavoro non solo quello di spiegare chi le deve ricevere e perch,
ma anche di insegnare come vanno indossate, ha spiegato al quotidiano londinese
Evening Standard. Un altro personaggio in
vista (ma decisamente pi ricco) che ha trovato il modo di sistemarsi con le amate consuetudini nobiliari britanniche il multimiliardario americano John Paul Getty III,
che dopo trentanni trascorsi nel Regno
Unito ha chiesto, e ovviamente ricevuto, la
cittadinanza britannica. Adesso, previa la
conferma dal Palazzo reale, potr sfoggiare
finalmente il titolo onorifico di Sir John
Paul Getty. Era stato promosso Cavaliere
onorario dalla Regina diversi anni fa: un titolo di merito riservato ai cittadini stranieri che, per, non lo possono sfoggiare appieno, senza offendere la propria nazione.
Altri honorary knighthoods conferiti in
anni recenti: al cantante Bob Geldolf (irlandese), a Henry Kissinger, al brasiliano Pel.
IL FELTRINO
di Vittorio Feltri