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nuoova serie - anno XXV - n. 3 - settembre - dicembre 2009 - piazza san domenico, n.

5 - 09127 cagliari

Il Bollettino del R.P. - A. XXV - settembre - dicembre 2009


1
ROSARIO PERPETUO
IL BOLLETTINO DEL
IL BOLLETTINO DEL Anno XXV
ROSARIO PERPETUO settembre - dicembre 2009
quadrimestrale
IN SARDEGNA
di collegamento dei gruppi
dell’Ass. Rosario Perpetuo

Supplemento a
“DOMENICANI” Regina del Santo Rosario
autoriz. Tribunale di Firenze venerata in s. Domenico
del 4 Gennaio 1967 - n. 1800 di Cagliari
(statua in legno - sec. xv)
Nuova serie - Anno XXV
settembre - dicembre 2009
SOMMARIO
c /c postale n. 15 38 10 98
intestato a: Bollettino del
3 Lettera del direttore alle Zelatrici.
Rosario Perpetuo - Convento
p. eugenio zabatta o.p.
S. Domenico - 09127 Cagliari
4 Il Rosario! … un po’ della sua storia.
Direzione & Redazione:
la redazione.
P. Eugenio Zabatta o.p.
8 Per la pace nel mondo
Collaborano:
p. eugenio z.
P. Christian Steiner o.p.
10 L’amore al rosario … e l’eucaristia.
Paolo Macis.
p. eugenio z.
piazza San Domenico, n. 5
12 Maria guida i fedeli all’Eucaristia.
09127 CAGLIARI
p. direttore.
Tel. 070 65 42 98 14 Maria modello perfetto del Sacerdote.
Cell. 339 18 22 685 (dal messaggio di Benedetto XVI).
e.mail: zabatta.eugenio@tiscali.it
16 Dona un Sacerdote alla Chiesa
Con approvazione Ecclesiastica a cura della Direzione.
e dell’Ordine Domenicano.
20 Nella casa del Padre.
25 Le nuove iscritte all’Associazione.

26 Dalla corrispondenza: esperienze


30 Rosario Vivente.

34 I misteri della Luce.


a cura della redazione.

Il Bollettino del R.P. - A. XXV - settembre - dicembre 2009 1

copertina: LEONARDO, Madonna con Bambino.

2 Il Bollettino del R.P. - A. XXV - settembre - dicembre 2009


Lettera alle gentili zelatrici e iscritte al Rosario Perpetuo

“Ravvivare l’amore e la venerazione


per la Vergine Santissima”

“Ravvivare l’amore e la venerazione diventi in noi tutti il tratto saliente della


per la Vergine Santissima” è l’invito che nostra vita spirituale.
il Santo Padre, Benedetto XVI ha fatto a
tutti, e in particolare ai sacerdoti, il 15 Innestando la solennità dell’Assunta
agosto, solennità dell’Assunzione della nell’Anno Sacerdotale, Papa Benedetto,
Madonna. nel suo messaggio, ha indicato Maria
Lo ha fatto, questo invito, attingendo quale modello perfetto del Sacerdote
dai pensieri e dalle testimonianze del proprio perché Ella “è realmente e pro-
S. Curato d’Ars, che in quest’anno sa- fondamente coinvolta nel mistero del-
cerdotale proclamerà “patrono di tutti i l’Incarnazione della nostra salvezza”
Sacerdoti del mondo “. (Avvenire, 13.08.09, p.17).
Da quei pensieri si può capire be- L’insistenza del S. Padre su questo
ne il nesso che c’è tra la Madonna e il mistero dell’Incarnazione ci interpella
Sacerdozio, radicato nel mistero del- particolarmente come devoti del Rosa-
l’Incarnazione del Verbo di Dio nel suo rio! Questo è, infatti, “Preghiera evan-
grembo purissimo. gelica, incentrata nel mistero dell’In-
Il “sì” di Maria è quindi la porta at- carnazione redentrice” e il suo elemen-
traverso la quale Dio è potuto entrare to caratteristico è “la lode incessante
nel mondo, farsi uomo e diventare no- a Cristo, termine ultimo dell’annuncio
stro Sacerdote e perciò Mediatore tra dell’Angelo…” (MC, 46).
Dio e noi: Egli si dona con molto amore Per essere certi di contribuire anche
nella Croce e si fa pane per la vita del noi personalmente alla buona riuscita
mondo. di questo “anno sacerdotale”, con la
La devozione a Maria sia, per noi, recita assidua del Rosario, “ravviviamo
disposizione ad affidarci continuamen- l’amore e la venerazione per la Vergine
te alla protezione della Vergine e la Santissima”. È Lei che ci otterrà la grazia
preghiera quotidiana alla Madre di Dio, di “donare un Sacerdote alla Chiesa”.
che facciamo soprattutto con il Rosario, p. eugenio zabatta, responsabile.

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piena Pagina

S. Domenico Lourdes

A Lourdes e a Fatima,
come in altre località,
in cui è apparsa,
la Madonna ha chiesto
la recita del S. Rosario.

Secondo la tradizione,
si deve a San Domenico
di Guzman, fondatore
dei Frati Predicatori, la
prima predicazione
del Rosario”

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“La ripetizione si alimenta del desiderio di una conformazione sempre più piena
a Cristo, vero ‘programma’ della vita cristiana. (…) Il Rosario ci aiuta a crescere in
questa conformazione fino al traguardo della santità” (RVM 26).

“IL ROSARIO …
parliamo un po’ della sua
meravigliosa storia”

La Costituzione dogmatica Fra tutte le devozioni in onore della


“Sacrosanto Concilio”, Madonna, una delle più amate e prati-
nel promuovere nella Chiesa cate dal popolo cristiano è la recita de-
la riforma liturgica, vota del S. Rosario. Da oltre otto secoli
ricordava che la Chiesa l’ha accolta e si è adoperata a
“la vita spirituale non si diffonderla, dapprima tra la gente sem-
esaurisce nella partecipazione plice ed incolta e in seguito tra tutte le
alla sola liturgia”. categorie del popolo di Dio.
Esistono, infatti, altre forme La sua origine risale a quel rifiorire
di preghiera che di manifestazioni nuove della devozio-
se sapientemente valorizzati, ne verso la Vergine, nei suoi aspetti più
possono riuscire di grande popolari e spesso elementari, che ritro-
giovamento alla pietà e alla vita viamo nella Chiesa verso la fine del se-
spirituale del cristiano. colo XII.
Il Concilio auspicava, Alla diffusione di queste pratiche de-
soprattutto, che siano tenuti vozionali contribuirono largamente i ci-
“in grande stima le pratiche e stercensi e poi, fin dagli inizi del secolo
gli esercizi di pietà verso di Lei seguente, i grandi Ordini “mendicanti”,
(Maria), raccomandati, lungo nelle loro strenue lotte contro le eresie.
i secoli, dal magistero S. Domenico, in particolare, e i suoi
della Chiesa (LG 67). frati, come ricorda Papa Giovanni Pao-
Non c’è dubbio che si tratti, lo II nella sua lettera sul Rosario (n. 17)
soprattutto, della recita l’adottarono come arma contro l’eresia
del Santo Rosario. albigese, diffusa soprattutto nel mez-

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zogiorno della Francia: gli albigesi ne-
gavano la divinità e l’umanità di Cristo
attribuendogli una semplice natura an-
gelica, operante con un corpo apparen-
te. Cristo non sarebbe stato, perciò, un
vero redentore degli uomini, ma sem-
plicemente un maestro, sia pure eccel-
lente e degno di fede.

Anche in forza di queste vicende il


Rosario si diffuse rapidamente. Così, già
fin dal secolo XIII si forma la consuetu-
dine di ripetere spesso una sequenza
di 50 o 150 Ave Maria, accompagnate
da genuflessioni e intercalate dal Padre
Nostro.
In quell’epoca il Rosario non era
ancora chiamato con questo nome. Era
indicato come il “Salterio della Beata
Vergine”. In questo modo, accanto alla
recita dei 150 salmi (Salterio) propria
dei monaci e delle persone più colte,
il popolo semplice ebbe il suo “Salte-
rio” che, insieme alle “Laudi spirituali”,
veniva recitato soprattutto nelle Com-
pagnie e nelle Confraternite. Poi, per La spettacolare vittoria della flotta
renderne più facile la recita, si adottò cristiana contro i Turchi, che minaccia-
la “Corona” che esisteva già come rudi- vano di invadere tutta l’Europa, presso
mentale strumento per altre devozioni. Lepanto il 7 ottobre 1571, diede un
Quindi, ben presto si introdusse an- fortissimo impulso alla recita in tutte le
che il ricordo dei misteri della vita di famiglie. S. Pio V, allora Papa, ne aveva
Gesù e di Maria, che allora furono fis- attribuito la vittoria all’intervento della
sati a quindici e che Giovanni Paolo II, Madonna, invocata soprattutto con il
nel 2002, ha integrato con altri cinque Rosario.
sulla vita pubblica di Gesù. L’anno dopo, 1572, a perpetuo ricor-
Alla diffusione del Rosario coopera- do dell’avvenimento istituì la festa litur-
rono grandemente le Confraternite del gica intitolata “Commemorazione della
S. Rosario, con l’assistenza e lo zelo dei B. Vergine della Vittoria”, senza tuttavia
domenicani. menzionare il Rosario. Con Pio V si ha
Fra i grandi predicatori e primo fon- anche la formulazione completa della
datore delle confraternite è il B. Alano stessa “Ave Maria” che viene riportata
della Roche, domenicano, che sostan- dal Breviario e quindi nella Liturgia.
zialmente fissò la forma di questa pre- La pietà cristiana, nel frattempo ag-
ghiera, vocale e mentale. giunse nella recita delle litanie laureta-

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CENNI STORICI
Nel sec. VI in qualche liturgia co-
mincia ad apparire l’Ave Maria, sem-
pre e solo nella sua prima parte, quel-
la evangelica.
Nel sec. XII, sull’antico uso di con-
tare i Pater noster su una cordicella a
nodi, si innesta la recita dell’Ave Ma-
ria in numero di 150 a imitazione dei
150 salmi biblici; si parla quindi di
Salterio di Maria.

Dal 1207 S. Domenico e i suoi Fra-


ti Predicatori lottano contro l’’eresia
albigese predicando il mistero dell’In-
carnazione e la divina Maternità di
Maria. L’incontro tra l’uso popolare
di contare le 150 Ave Maria e la pre-
dicazione domenicana della Incarna-
zione, Passione e Resurrezione di Cri-
sto è il primo germe del Rosario.

Nel sec. XIV il beato domenicano


Alano de la Roche, su ispirazione e
ne l’invocazione “Aiuto dei cristiani” e comando della Vergine, dal 1460 isti-
Gregorio XIII con la bolla “Ci ammoni- tuisce le Confraternite del Rosario,
sce l’Apostolo” (1 apr. 1573) istituì la che si diffondono in Europa.
festa vera e propria della Madonna del Nei secoli XVI e XVII il Rosario è
Rosario che si celebrò la prima dome- preghiera ufficiale della cristianità. Le
nica di ottobre. La festa, che ben presto vittorie militari a Lepanto (1571), a La
si diffuse in tutta la Chiesa universale, Rochelle (1628), a Vienna (1683) ne
fu fissata al 7 ottobre e tutto il mese di confermano la recita in famiglia.
ottobre divenne il mese del Rosario.
Da allora sembra che tutti i Papi Nel sec. XVIII, trecento anni dopo
(emerge Leone XIII “Papa del Rosario”) il b. Alano, il movimento rosariano ri-
hanno come fatto a gara a raccomanda- ceve nuovo impulso da S. Ludovico
re questa preghiera con numerosissime Grignon de Montfort, già terziario do-
encicliche e “sarebbe impossibile cita- menicano.
re lo stuolo innumerevole di Santi che Sigillo alla storia del Rosario sono
hanno trovato nel Rosario un’autentica le apparizioni a Lourdes (1858), il cul-
via di santificazione” (RVM, n. 8). to a Pompei con il B. Bartolo Longo,
laico domenicano, e le apparizioni di
Fatima (1917). •••
la redazione • • •

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“Non c’è mezzo più sicuro per invocare la benedizione di Dio sulla famiglia e
preservare la pace e la felicità della casa, della recita quotidiana del Rosario”.

RECITATE IL ROSARIO TUTTI I GIORNI

PER LA PACE NEL MONDO

“Recitate il Rosario tutti i giorni per tena dolce” che è il S. Rosario; ella ce
ottenere la pace nel mondo!”. Que- l’offre, ce lo propone, ce lo raccoman-
sto materno invito, che la Madonna di da come mezzo semplice, umile, ma
Fatima ripete puntualmente in tutte le ricco ed efficace, di preghiera cristiana.
sue apparizioni, ci spinge ad approfon- Il Rosario è la nostra preghiera predilet-
dire l’importanza di questa preghiera, ta, è la nostra preghiera con Maria, che
“compendio di tutto il Vangelo”, come ci fa meditare insieme con lei i misteri
già Pio XII la chiamava. che ella, come Madre, meditava nel suo
Lì a Fatima, si potrebbe dire che la cuore e continua a meditare. Poiché
Madonna mostrava al mondo la sua questi sono i misteri della vita eterna,
“carta d’identità” quando, risponden- strettamente legati alla storia della no-
do a Lucia, Francesco e Giacinta, che stra salvezza”.
le chiedevano chi fosse, Lei rispose: “Io Lucia di Fatima non ha esitato ad
sono colei che voi invocate la Madon- affermare: “Da quando la Santissima
na del Rosario”. Vergine ha dato grande efficacia al S.
Tuttavia, soprattutto per noi italiani, Rosario, non c’è problema materiale né
quando diciamo Madonna del Rosario, spirituale, nazionale o internazionale,
il nostro sguardo va all’immagine ma- che non si possa risolvere con il S. Ro-
riana di Pompei, in cui La vediamo con sario e i nostri sacrifici. Recitarlo con
Gesù in braccio, nell’atto di dare la Co- amore e devozione sarà consolare Ma-
rona del Rosario a San Domenico e a ria e tergere tante lacrime al suo Cuore
Santa Caterina da Siena. Immacolato”.
Ricordo ancora la bella espressione In ogni parte del mondo, quando
con cui, nel 1980 recandosi pellegrino tramonta il sole e in cielo spuntano le
a Pompei, Papa Giovanni Paolo II disse stelle, tutti i figli volgono il loro pensie-
tutto il suo amore alla Regina del S. Ro- ro al ricordo della mamma, a colei dal-
sario: “Ho salutato anzitutto Lei, la Ma- la quale hanno ricevuto la vita e con la
donna che, dalla venerata e prodigiosa vita le prime indimenticabili tenerezze
effigie, ci unisce tutti con quella “ca- e premure.

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La mamma è l’unica persona al mon- ESEMPI
do che nessuno può mai dimenticare.
In ogni famiglia l’ultimo augurio e salu- Santa Matilde è certamente una
to, prima di andare a riposo, è riservato delle sante che maggiormente so-
alla Mamma! … no state devote della Madonna.
In questo mese di ottobre nessuno Il pensiero della Madonna l’ac-
deve dimenticare che tutti abbiamo in compagnava dovunque; qualsiasi
Cielo una Mamma: la Madonna. Il suo lavoro facesse, sempre s’immagi-
stesso nome ci è caro: Maria! nava di avere accanto Maria Santis-
Ella è la Mamma di tutte le mamme sima. Madre del Signore, e perciò
e di tutti i loro figli. Assunta in Cielo in lavorava bene, lavorava volentieri,
anima e corpo, con la sua materna cari- lavorava con merito.
tà, come solo può fare la più buona del- Un giorno le venne in mente di
le mamme, si prende cura di ognuno di comporre una bellissima preghiera
noi, ancora posti in mezzo a pericoli e alla Madonna; desiderava che fos-
affanni, a speranze e delusioni, a gioie se talmente bella e gradita ai fedeli
e dolori. da diventare preghiera universale
Come non ricordare al chiudersi del di tutta la Chiesa.
giorno questa Madre che veglia mater- S. Matilde invocò, naturalmen-
namente su di noi, sulle nostre famiglie, te, per scrivere questa preghiera,
che parla al Signore, Suo Figlio, per tut- l’aiuto della Madonna perché le
te le nostre necessità? suggerisse lei stessa i pensieri e le
p. eugenio zabatta op. parole che dovevano formarla.
La Madonna si degnò di ap-
parirle e le disse: “Matilde non
provarti a comporre la preghiera
che tu desideri, perché non potrai
giammai farla più bella dell’Ave
Maria. È questa che io gradisco so-
pra ogni altra!
Allora la santa approfittò per di-
re alla Mamma del Cielo: “Vergine
Santissima, ditemi in qual modo io
possa ottenere il santo Paradiso”.
E la Madonna disse: “Otterrai
certamente questa grazia, recitan-
do ogni giorno tre Ave Maria per
ringraziare la Santissima Trinità di
tutte le grazie che io ho ricevuto
da ciascuna delle tre divine Perso-
ne”.
Nasceva così la devozione del-
le “Tre Ave Maria”! •••

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L’AMORE AL ROSARIO
SBOCCIA NELL’AMORE
VERSO L’EUCARISTIA

“L’Eucarestia non può non ricorda-


re la Santa Madre del Salvatore che è
indissolubilmente congiunta ai misteri
salvifici di cui è celebrazione” (Orien-
tamenti, 1997, n. 19).
Il Rosario, per sua natura, ci porta ad
amare sempre più l’ Eucaristia: è que-
sto uno dei motivi che ci fa sicuri del
nostro amore per la recita della corona
Non è un legame nascosto quello
che unisce il Rosario all’Eucaristia; non
è disgiunta o diversa la devozione verso
la Madonna e l’adorazione che diamo
all’Eucaristia.
Come in un’osmosi continua l’una
alimenta l’altra e chi recita il Rosario
desidera volentieri intrattenersi, prostra-
Poniamo un to, dinanzi a Gesù, presente realmente
costante impegno nel tabernacolo.
per alimentare “L’indugio pensoso” (Marialis Cultus
un’ ardente devozione n.47) proprio di chi “contempla” i mi-
verso l’ Eucarestia steri del Rosario, diventa la caratteristi-
e un filiale abbandono ca naturale di chi si attarda ad adorare,
nella protezione dopo aver ricevuto Gesù nella Comu-
della Madonna nione eucaristica.
con la recita del Lo ricordava il Papa Giovanni Paolo
Rosario. II nell’enciclica “Redemptoris Mater”
(n. 44): “Ben a ragione la pietà del po-
Noi tutti impariamo
polo cristiano ha sempre ravvisato un
a contemplare profondo legame tra la devozione alla
gli esempi Vergine santa e il culto dell’Eucaristia:
di Maria è, questo, un fatto rilevabile nella litur-
nei misteri del Rosario gia sia occidentale che orientale, nella
e a riviverli in tradizione delle famiglie religiose, nella
imitazione operosa… spiritualità dei movimenti contempora-

10 Il Bollettino del R.P. - A. XXV - settembre - dicembre 2009


nei anche giovanili, nella pastorale dei dicendo: “Io sono la Madonna del Ro-
santuari mariani: Maria guida i fedeli sario”.
all’Eucaristia”. Al Rosario invitavano sicuramente
E durante l’Anno Santo, nel Tertio i Padri del Concilio, quando nel salu-
Millennio Adveniente (n. 55) lo stesso to-messaggio all’Umanità intera (n. 3)
Papa scriveva: “Nel sacramento del- raccomandavano ai padri e alle madri
l’Eucaristia il Salvatore, incarnatosi nel di famiglia, “nel segreto dei focolari” di
grembo di Maria venti secoli fa, con- trasmettere ai loro figli e alle loro figlie
tinua ad offrirsi all’umanità come sor- le tradizioni dei padri “nello stesso tem-
gente di vita divina”. po che li preparano ad un imprevedibi-
Come a dire: proprio quel Gesù che le futuro”.
noi riceviamo nell’Eucaristia e che me- Ed, infine, è significativo che pro-
ditiamo nel Rosario è quello stesso nato prio l’ Ordine dei Frati Predicatori (Do-
da Maria. menicani), chiamati da Paolo VI, nella
Che il Rosario sia, poi, l’espressione Marialis Cultus (n. 43), “custodi e pro-
più diffusa e genuina della vera devo- pagatori del Rosario”, sia stato indica-
zione mariana è riconosciuto da tutti. to come “l’Ordine del Rosario e altresì
La Vergine Santa è apparsa a Lour- l’Ordine della SS.ma Eucaristia” (Mons.
des e a Fatima con la corona al braccio, Bougand, Vita di S. Margherita Alaquo-
raccomandando la recita quotidiana que).
del Rosario! Lei stessa si è presentata p. e. zabatta o.p.

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La pietà del popolo cristiano ha sempre ravvisato un profondo legame tra la
devozione alla Vergine santa e il culto dell’Eucaristia (RM, 44).

MARIA GUIDA I FEDELI


ALL’EUCARISTIA

Risale al 1994 la lettera “Tertio Mil- o meglio tra “Assemblea Eucaristica e


lennio Adveniente” (TMA), scritta da Maria”. Chi ci assicura, infatti, la possi-
Giovanni Paolo II, durante la fase di bilità del mistero della presenza eucari-
preparazione al Giubileo del duemila. stica è l’Umanità (il suo corpo e il suo
Rileggerne qualche capitolo può sangue) che Cristo ha preso da Maria.
aiutarci a tenere lo sguardo nella di- È Maria che ci rende certi del realismo
rezione giusta. Il Papa, allora, scriveva dell’Incarnazione, del modo della no-
che “l’obiettivo era la glorificazione stra Redenzione (la morte in Croce) e
della Trinità, dalla quale tutto viene e anche della realtà della presenza euca-
alla quale tutto si dirige, nel mondo e ristica.
nella storia”.
“Essendo però Cristo l’unica via di Ci è ancora di luce e di guida la pa-
accesso al Padre – “nessuno va al Padre rola del Magistero nella lettera “Dies
se non per mezzo di Me” – per sottoli- Domini” (1998): “Ella (Maria) senza
nearne la presenza viva e salvifica nella nulla detrarre alla centralità di Cristo e
Chiesa e nel mondo, si tenne a Roma il del suo Spirito, è presente in ogni do-
“Congresso eucaristico internazionale”. menica della Chiesa. È lo stesso mistero
Si voleva, infatti, che il duemila, anno di Cristo che lo esige: come potrebbe
giubilare, fosse un anno intensamente infatti, Lei che è la Madre del Signore e
eucaristico dato che è “nel sacramento la Madre della Chiesa, non essere pre-
dell’Eucaristia che il Salvatore, incarna- sente a titolo speciale, nel giorno che è
tosi nel grembo di Maria venti secoli fa, insieme il giorno del Signore e il giorno
continua ad offrirsi all’umanità come della Chiesa? (cf anche MC, 20).
sorgente di vita divina” (TMA, 55). Alla Vergine Maria guardano i fede-
li che ascoltano la Parola proclamata
Da questa considerazione fu “obbli- nell’Assemblea domenicale (cioè eu-
gatorio” pure un altro passo avanti: rile- caristica), e imparano da Lei a custo-
vare il rapporto tra “Eucaristia e Maria”, dirla e meditarla nel proprio cuore (cf.

12 Il Bollettino del R.P. - A. XXV - settembre - dicembre 2009


Lc 2,19). Con Maria i fedeli imparano - Nel prefazio la Vergine del Magni-
a stare ai piedi della croce, per offrire ficat ci precede nella lode di Dio,
al Padre il sacrificio di Cristo ed unire per le grandi cose che ha operato
ad esso l’offerta della propria vita. Con nella storia della salvezza, o per “il
Maria vivono la gioia della risurrezio- suo capolavoro” compiuto nel suo
ne, facendo proprie le parole del Ma- grembo verginale (RVM, nn. 1, 33).
gnificat che cantano l’inesauribile dono - Durante la consacrazione – me-
della divina misericordia nell’inesora- moriale di morte e resurrezione del
bile fluire del tempo: “di generazione, Signore – Maria ci stimola a parteci-
in generazione, la sua misericordia si pare al mistero pasquale con la sua
estende su quelli che lo temono” (Lc 1, fede incrollabile e ad accettare, sul
50; cf anche RVM, 1). suo esempio, la missione che Cristo
ci affida.
Di domenica in domenica, il popolo - Nell’Amen, infine, della nostra “co-
pellegrinante si pone sulle orme di Ma- munione con Gesù”: con Maria ci
ria e la sua intercessione materna rende impegniamo a realizzare nelle opere
particolarmente intensa ed efficace la la Parola di Dio e ad essere noi stessi
preghiera che la Chiesa eleva alla San- il compimento di quella parola.
tissima Trinità (cf MC, 20).
Ci può essere di aiuto, per la nostra Illuminanti e consolanti verità che
riflessione, quanto ha scritto, a propo- assicurano frutti copiosi se maggior-
sito della Messa, Stefano De Fiores nel mente partecipate da noi.
libro “Maria nella vita secondo la Spiri- Bello e significativo concludere, per-
to” (ed. Piemme): ciò, la celebrazione eucaristica con una
- Durante la liturgia della Parola, Ma- preghiera o un canto a Maria. È utile a
ria ci è mirabile esempio di ascolto, richiamare i fedeli ad una presenza ma-
accoglienza, meditazione e operosi- terna di cui abbiamo bisogno, ma più
tà spirituale. riportarli alla centralità del ruolo della
- Nella preghiera dei fedeli Maria è Vergine Madre nell’opera di salvezza
proposta orante di intercessione sia (MC, 20).
per i bisogni temporali, come a Ca-
na, sia soprattutto per ottenerci il do- “Ben a ragione la pietà del popolo
no dello Spirito, come nella Chiesa cristiano ha sempre ravvisato un pro-
nascente il giorno di pentecoste. fondo legame tra la devozione alla Ver-
- Durante l’offertorio Maria ci inse- gine santa e il culto dell’Eucaristia: è,
gna ad offrire noi stessi a Dio (Rm questo, un fatto rilevabile nella liturgia
12,1) in unione a lei che “consacrò sia occidentale che orientale, nella tra-
totalmente Se stessa, quale ancella dizione delle Famiglie religiose, nella
del Signore, alla Persona e all’opera spiritualità dei movimenti contempora-
del suo Figlio” (LG 36). nei anche giovanili, nella pastorale dei
Maria è, infatti, “l’esempio di quel santuari mariani: Maria guida i fedeli
culto che consiste nel fare della pro- all’Eucaristia” (RM 44).
pria vita una continua offerta al Si-
gnore” (MC, 21). p. eugenio zabatta o.p.

Il Bollettino del R.P. - A. XXV - settembre - dicembre 2009 13


da “Avvenire” di govedì 13 agosto 2009.

«Maria,
modello perfetto del
sacerdote»
Cari fratelli e sorelle, è imminente
la celebrazione della solennità dell’As-
sunzione della Beata Vergine, sabato
prossimo, e siamo nel contesto dell’An-
no Sacerdotale; così vorrei parlare del
nesso tra la Madonna e il sacerdozio.
È un nesso profondamente radicato nel
mistero dell’Incarnazione.
Quando il Figlio di Dio decise di far-
si uomo, aveva bisogno del «sì» libe-
ro di una sua creatura. Dio non agisce
contro la nostra libertà. E succede una
cosa veramente straordinaria: Dio si fa
dipendente dalla libertà, dal «sì» di una
sua creatura; aspetta questo «sì».
Dalla sua divina maternità San Bernardo di Chiaravalle, in una
proviene alla Madonna delle sue omelie, ha spiegato in modo
la missione drammatico questo momento decisivo
di proclamare e testimoniare della storia universale, dove il cielo, la
Cristo al mondo. terra e Dio stesso aspettano cosa dirà
questa creatura.
Nell’Incarnazione, Il «sì» di Maria è quindi la porta at-
traverso la quale Dio è potuto entrare
ha spiegato ieri Benedetto XVI,
nel mondo, farsi uomo.
«Dio non agisce contro la nostra Così Maria è realmente e profonda-
libertà» e «si fa dipendente dal sì mente coinvolta nel mistero dell’Incar-
di una sua creatura. nazione, della nostra salvezza. E l’In-

14 Il Bollettino del R.P. - A. XXV - settembre - dicembre 2009


carnazione, il farsi uomo del Figlio, era Maria li predilige infatti per due ra-
dall’inizio finalizzata al dono di sé; al gioni: perché sono più simili a Gesù,
donarsi con molto amore nella Croce, amore supremo del suo cuore, e perché
per farsi pane per la vita del mondo. anch’essi, come Lei, sono impegnati
Così sacrificio, sacerdozio e Incar- nella missione di proclamare, testimo-
nazione vanno insieme e Maria sta nel niare e dare Cristo al mondo.
centro di questo mistero. Per la propria identificazione e con-
formazione sacramentale a Gesù, Figlio
Andiamo adesso alla Croce. di Dio e Figlio di Maria, ogni sacerdo-
Gesù, prima di morire, vede sotto la te può e deve sentirsi veramente figlio
Croce la Madre; e vede il figlio diletto prediletto di questa altissima ed umilis-
e questo figlio diletto certamente è una sima Madre.
persona, un individuo molto importan-  
te, ma è di più: è un esempio, una pre- Il Concilio Vaticano II invita i sacer-
figurazione di tutti i discepoli amati, di doti a guardare a Maria come al model-
tutte le persone chiamate dal Signore lo perfetto della propria esistenza, invo-
per essere «discepolo amato» e, di con- candola «Madre del sommo ed eterno
seguenza, in modo particolare anche Sacerdote, Regina degli Apostoli, Ausi-
dei sacerdoti. Gesù dice a Maria: «Ma- lio dei presbiteri nel loro ministero».
dre ecco tuo figlio» ( Gv 19, 26). E i presbiteri – prosegue il Concilio
È una specie di testamento: affida – «devono quindi venerarla ed amarla
sua Madre alla cura del figlio, del di- con devozione e culto filiale» (cfr. Pre-
scepolo. Ma dice anche al discepolo: sbyterorum ordinis, 18).
«Ecco tua madre» ( Gv 19, 27). Il Santo Curato d’Ars, al quale pen-
Il Vangelo ci dice che da questo mo- siamo particolarmente in quest’anno,
mento san Giovanni, il figlio predilet- amava ripetere: «Gesù Cristo, dopo
to, prese la madre Maria «nella propria averci dato tutto quello che ci poteva
casa». Così è nella traduzione italiana; dare, vuole ancora farci eredi di quanto
ma il testo greco è molto più profondo, egli ha di più prezioso, vale a dire la
molto più ricco. Potremmo tradurlo: sua Santa Madre» (B. Nodet, Il pensiero
prese Maria nell’intimo della sua vita, e l’anima del Curato d’Ars, Torino 1967,
del suo essere, «eis tà ìdia», nella pro- p. 305). Questo vale per ogni cristiano,
fondità del suo essere. Prendere con sé per tutti noi, ma in modo speciale per i
Maria, significa introdurla nel dinami- sacerdoti.
smo dell’intera propria esistenza – non
è una cosa esteriore – e in tutto ciò che Cari fratelli e sorelle, preghiamo per-
costituisce l’orizzonte del proprio apo- ché Maria renda tutti i sacerdoti, in tutti
stolato. i problemi del mondo d’oggi, conformi
Mi sembra si comprenda pertanto all’immagine del suo Figlio Gesù, di-
come il peculiare rapporto di maternità spensatori del tesoro inestimabile del
esistente tra Maria e i presbiteri costi- suo amore di Pastore buono.
tuisca la fonte primaria, il motivo fon- Maria, Madre dei sacerdoti, prega
damentale della predilezione che nutre per noi!
per ciascuno di loro. (Pp. Benedetto XVI).

Il Bollettino del R.P. - A. XXV - settembre - dicembre 2009 15


NELL’ANNO
SACERDOTALE
È a Maria “Madre della Chiesa” che
il Papa ha affidato l’Anno Sacerdotale
inaugurato alla luce del “Sacratissimo
Cuore di Gesù”. Infatti “il Sacerdozio
è l’amore del Cuore di Gesù” diceva
San Giovanni Maria Vianney (il curato
d’Ars), che quale patrono dei parroci,
in questo anno sacerdotale è indicato
come modello cui tutti i sacerdoti pos-
sono riferirsi.

L’Anno sacerdotale “promuove


l’impegno di interiore rinnovamento
dei sacerdoti per una loro più forte ed
incisiva testimonianza evangelica nel
mondo d’oggi” (Lettera di Benedetto
XVI) ma, nello stesso tempo, l’Anno
sacerdotale invita tutti i credenti ad
apprezzare “l’immenso dono che i
Sacerdoti costituiscono non solo per la
Chiesa, ma anche per la stessa uma-
nità” (ivi) e quindi a pregare il Padre
perché conceda Sacerdoti santi.

Per una fruttuosa riuscita dell’Anno


sacerdotale affidiamo anche noi a Ma-
ria la nostra preghiera e tutte le inizia-
tive che intraprendiamo quale nostro
contributo personale.
Preghiera e sacrificio per
ottenere la grazia, anche perso- Da parte di alcune Comunità
nale, di “donare” un sacerdote in claustrali, che seguono con simpatia la
più alla Chiesa … nostra Associazione del Rosario e nella
Chiesa, con il loro stile di vita, espri-
mono l’indispensabilità della preghiera,
le nostre preghiere innalzate
abbiamo l’invito a unirci a loro perché
con fervore e i sacrifici accettati e ciascuno di noi ottenga, in quest’an-
compiuti, non pareggiano mai la no, la grazia di donare alla Chiesa un
bellezza e la santità della Sacerdote. Nella seguente riflessione
grazia richiesta. specifichiamo la loro proposta:

16 Il Bollettino del R.P. - A. XXV - settembre - dicembre 2009


“DONA UN SACERDOTE
ALLA CHIESA”

Le parole che poniamo a titolo di che viva, purtroppo, nella nostra Italia.
questo articolo fanno parte di una bre- Il tormento del problema vocaziona-
ve lettera che Mons. J. A. Cousin, dal le scorre in tutto il mondo e particolar-
Giappone, scrisse alla signora Stefania mente nel mondo occidentale.
Cottin Bigard e a sua figlia Jeanne. Con la stessa fede e preoccupazione
Egli chiedeva loro di pregare e di in- del vescovo Cousin, e con le sue stesse
teressarsi per qualche vocazione sacer- parole voglio passare a tutti gli iscritti
dotale per la sua diocesi che ne era del del Rosario l’invito pressante a “donare
tutto priva. un sacerdote alla Chiesa”.
Scriveva loro: “… la vostra carità, io Ho pensato così: se noi tutti, con
spero, non si rifiuterà di parlare qualche “un cuor solo e un’anima sola” (At.
volta del piccolo seminario di Nagasaki 4,32), chiediamo, per intercessione del-
agli amici del buon Dio e io non dubito la Madonna, un sacerdote per la Chie-
che Egli farà a qualcuno la grazia di do- sa, l’otterremo. Il Signore sarà attratto
nare un sacerdote alla Chiesa a prezzo dall’intesa dei nostri cuori e ci esaudirà.
di generosi sacrifici …” (anno 1889). La preghiera di molte persone unite in-
Questa lettera fu la misteriosa molla sieme è più facilmente esaudita.
di un grandioso organismo; fu la scin- Riflettevo per voi sulle parole sapien-
tilla che accese una grande passione ti di quella breve lettera che ci apre gli
missionaria in molte persone che si in- occhi sulle realtà che ci stanno a cuore
teressarono e provvidero a risolvere, in e che non possiamo, con superficialità,
molte zone di missione, il problema del rinunciare a cercarle.
clero indigeno. Nella lettera si dice:“la vostra cari-
La scintilla scoccava in Oriente ed tà”. Pregando e sacrificandosi per ot-
esattamente nella città che sarebbe di- tenere un sacerdote in più alla Chiesa,
ventata il rogo orribile della bomba noi non solo ubbidiamo al comando di
atomica, Nagasaki, e accendeva nu- Gesù di pregare il Padre, ma facciamo
merosi cuori ispirandoli a far proprio anche un atto, tra i più preziosi, di cari-
il comando di Gesù: “Pregate il Padre tà. Con il sacerdote provvediamo a far
perché mandi operai nella sua messe” sì che tante persone abbiano tutti i mez-
(Mt. 9,38). zi di grazia per la loro salvezza.
Le persone, che fanno questa carità,
La mancanza di sacerdoti l’avvertia- sono chiamate dal vescovo giapponese:
mo, oggi, non solo in Europa, ma è an- “amici di Dio” perché ascoltano il mes-

Il Bollettino del R.P. - A. XXV - settembre - dicembre 2009 17


saggio che li aiuta a fare quanto Dio mancanza attuale delle vocazioni, il la-
stesso vuole. voro inizia ….
Ma, in questo caso, siamo noi a “ri- Chiunque abbia intelletto d’amore e
cevere una grazia”, perché un nuovo fede acuta e forte può, se vuole, tende-
sacerdote è un dono di Dio da cui tutti re a questa “grazia” … sia una singola
ne possono trarre beneficio. persona sia una comunità ecclesiale.
Le parole del vescovo, infatti, non
contengono un invito e tanto meno Ognuno di noi, perciò, potrebbe
sono una richiesta, ma annunciano, avere questa grazia! Chiediamola al Si-
piuttosto, l’elargizione, da parte di Dio, gnore per intercessione della Madonna
di una grazia, cioè di un carisma che del Rosario e del santo Padre Domeni-
prepara il dono più grande che si possa co.
fare alla Chiesa di Cristo: un nuovo sa- Oltre alla preghiera e all’offerta dei
cerdote, un missionario. sacrifici, che di solito facciamo e che
Poiché, però, la grazia che viene potremo continuare sempre, invitiamo
concessa ha un inestimabile valore di
privilegio, non vi è prezzo adeguato per
viverla, come non è misurabile il pre-
mio che la incorona.

Da quella lettera si sprigionò una


scintilla a cui seguì un incendio che tra-
volse tutta la vita delle due destinatarie:
in quella lettera scoprirono la loro ve-
ra vocazione e per questa divennero le
Fondatrici dell’Opera di S. Pietro Apo-
stolo per il Clero indigeno.
Il prezzo chiesto a queste due don-
ne per la fondazione di un’opera, che
avrebbe mostrato al popolo di Dio che
cosa fare per il clero locale delle Mis-
sioni, è una conferma delle immutabili
leggi della redenzione, ma gli enormi
sacrifici da esse accettati e compiuti,
non pareggiarono mai la bellezza e la
santità della grazia loro concessa.
La loro Opera continua il suo cam-
mino ed è adesso l’Opera del Papa e dei
Vescovi e, conseguentemente, di tutti
i fedeli. È l’Opera che ha provveduto,
alla Chiesa missionaria, migliaia e mi-
gliaia di sacerdoti d’ogni razza e colore
e centinaia di vescovi d’ogni terra.
Il suo lavoro continua, anzi, per la

18 Il Bollettino del R.P. - A. XXV - settembre - dicembre 2009


a partecipare ad una novena vocazio- “GENITORI
nale speciale.
Dal 15 dicembre al 24, tutti insieme, D’ADOZIONE”
alle tre del pomeriggio (o in altra ora se Le Fondatrici dell’Opera dell’Apo-
non fosse possibile), con tre Ave Maria stolo Pietro, per provvedere a nuovi
o con la recita di un Mistero del Rosa- sacerdoti per la Chiesa, basarono
rio, chiediamo la grazia di “donare un l’ispirazione della loro opera sulle
sacerdote alla Chiesa”. ADOZIONI di giovani che si avvia-
Una scintilla? La segua pure una no al sacerdozio. Esse provvidero a
gran fiamma! Mons. Cousin chiudeva soddisfare questo impegno con le
la sua lettera così: “Quale gioia duran- loro personali elargizioni e con le do-
te la vita, e quale consolazione nell’ora nazioni loro affidate da altre persone
della morte, pensare che un Sacerdote generose.
pronuncierà tutti i giorni il vostro nome Anche oggi ci sono persone che
al memento della Messa”. provvedono al mantenimento di se-
minaristi di famiglie povere. Certa-
mente un sacerdote è l’eletto fra tanti
chiamati che, anche per mancanza
di mezzi, non arrivano alla meta.
Quanti si perdono lungo il difficile
cammino verso l’altare!
I sacrifici da affrontare sono quin-
di pesanti e (perché non dirlo?) espo-
sti anche ad imprevisti; ma appunto
per questo ogni nuovo sacerdote è il
dono più prezioso che si coopera a
dare a Dio e alla Chiesa.
Chi fosse interessato all’adozione
di un giovane avviato al sacerdozio
nelle nostre Missioni del Pakistan
e del Guatemala, ci scriva pure per
avere indicazioni più dettagliate.
Diventare “genitori d’adozione”,
anche se costa sacrificio, contiene e
comunica le gioie più profonde e se-
rene della fede. Una grazia, per po-
chi, che segue solo a veri e molteplici
gesti d’amore!
Chi è interessato ad un’adozione
scriva al nostro indirizzo, oppure:
Centro Missionario Domenicano
S. Maria del Sasso - 52011 Bibbiena
(AR). Tel. 0575.593266

Il Bollettino del R.P. - A. XXV - settembre - dicembre 2009 19


NELLA Atzara: Delogu Grazia;
Bottidda: Cocco Salvatorica;
Buddusò: Sancii Raimonda, Zarra Toia,

CASA DEL Bacciu Toia, Altana Itria;


Busachi: Macis Elisa, Cocco Mariange-
la, Casula Maria;

PADRE Decimomannu: Simbula Delia;


Dualchi: Corda Maria Itria;
Elini: Deiana Dina, Puddu Albina;
Fonni: (S. Maria dei Martiri): Cualbu
Anna, Carboni Maria;
Gavoi: Campus Elisabetta, Pinna Gian-
ni, Mannu Giuliana, Fara Antonio;
Irgoli: Serra Giovanna, Floris Sebastia-
na, Chessa Maria Giovanna;
Meana Sardo: Fadda M. Francesca, Sca-
nu Sebastiana, Sedda Lucia;
Monastir: Bullita Natalina, Guiso Lui-
gia; Nule: Crabolu Gesuina;
Nurri: Mulas Battistina, Caria Amelia,
Ligas Giovanna;
Nuxis: Dessì Gina, Usai Maria;
Orani: Are Giovanna, Carboni Paolina;
Samatzai: Pillosu Paola, Baldus France-
sco; S.Giovanni Suergiu: Pes Graziella;
San Sperate: Addaris Peppina, Zucca
Maddalena, Zucca Carmela, Schirru
Giovanna, Pilloni Erminia;
Sassari: Dotzo Giovanna, Puggioni Gio-
vanna, Rassu Domenica, Cicala Elena;
Settimo S. Pietro: Vargiu Elena;
Siliqua: Murru Giovanna;
Sinnai: Sedda Esterina, Zunnui Assunta;
Stintino: Parodi Giacomina;
Thiesi: Dore Maria, Bassu Serafina;
Ussaramanna: Gau Ilde, Sideri Teresa,
Cancedda Mancia;
Vallermosa: Di Martino Sergio;
Villanovaforru: Montisci Biagina, Ma-
tzeu Rosina;
Villasor: Loi Carmen.
(Paese?) Funu Anna, Solaro Nella, Cara
Jolanda; Deiana Rossella, Loi Antonel-
la; Corda Silvia. •••

20 Il Bollettino del R.P. - A. XXV - settembre - dicembre 2009


ELENA PAOLA
CICALA PILLOSU
in Marrone
Sassari
8 novembre 1921 Samatzai
2 febbraio 2009 (1956 – 2009).
La sua bontà la rendeva capace di All’età di 53 anni, dopo due anni di
attrarre la benevolenza di tutti. sofferenze, che ha accettato con fede e
Era una donna di pace ed offriva le pazienza, amorevolmente assistita dal-
sue sofferenze per la pace delle fami- la sua famiglia, ha lasciato questa terra
glie e del mondo intero. Aveva una pro- per andare nella Casa del Signore.
fonda devozione per la Madonna del Per circa 18 anni ha tenuto il decoro
Rosario e la pregava tanto. della piccola chiesetta di S. Barbara, si-
Ha lasciato un grande vuoto tra i fa- tuata vicino alla sua casa. Siamo certe
miliari e gli amici. La ricordiamo con che dal cielo pregherà per i suoi due
affetto. figli, per il marito e per le persone che
(zel. Lilliana Angiolini). le sono state vicino.
Una sua cara amica e nostra socia,
M. Grazia, ha fatto l’offerta per l’iscri-
zione dell’amata Paola alle S. Messe
Perpetue. (Zel. Bonaria Pibiri).
FRANCESCO
BALDUS
ANGELINA
Samatzai CABRAS
(1925 – 2009).

Ieri, 14 luglio 2009, è deceduto il Perdaxius


nostro iscritto Baldus Francesco. Parte- (1919-2009)
cipava con devozione  ogni primo sa-
bato del mese all’Ora di Guardia. Il Signore ha chiamato a Sé la nostra
Aveva 84 anni, ma la sua morte im- cara socia dell’Associazione del Rosa-
provvisa ha lasciato nel dolore la sua rio Perpetuo, zia Angelina.
unica figlia e la sorella Benedetta che Era una persona di grande fede, fe-
è, anche lei, socia del Rosario Perpetuo dele all’impegno del S. Rosario e ora
da lunghissimi anni. I familiari inviano siamo certe che lassù, presso il Signore,
un’offerta per iscriverlo alle Sante Messe prega per noi. Ci ha lasciati alla vene-
Perpetue, certi che dal Cielo pregherà il randa età di novant’anni.
Signore per loro. (Zel. Bonaria Pibiri). (zel. Graziella Serventi).

Il Bollettino del R.P. - A. XXV - settembre - dicembre 2009 21


CARMELA ERMINIA
ZUCCA PILLONI
San Sperate San Sperate
9 gennaio 1921 4 novembre 1919 4
22 gennaio 2006 giugno 2009).

È stata la madrina di battesimo del-


Socie fedeli dell’associazione
l’attuale zelatrice di San Sperate.
del Rosario Perpetuo.
Madre tanto buona e sempre gen-
Riposano nella pace del
tile e sorridente, ha cresciuto una bel-
Signore e pregano per noi.
la famiglia di quattro figli. Essi sono:
Nennello, che è sacerdote missionario
redentorista, Cenzina, Marinella e Nor-
ma. Con loro ringraziamo “per l’esem-
MADDALENA pio che ci ha dato e per il bene che ci
ZUCCA ha fatto”. (Zel. Lucia Fulghesu).

S. Sperate
25 aprile 1927
19 gennaio 2009
GIOVANNA
SCHIRRU
S. Sperate
DINA 8 marzo 2009
DEIANA

Elini
22/8/1946 ROSINA
MATZEU
Nata a Elini (ogliastra). Madre esem-
plare e nonna indimenticabile, nella
sua malattia ha molto sofferto. Apparte- Villanovaforru
neva all’Associazione del Rosario Per- 17 aprile 2009
petuo da moltissimi anni. Ci consola la
speranza che Dina ora viva la gioia sen- È mancata dopo una lunga malattia.
za fine. È stata la nostra amica sincera e Iscritta al Rosario Perpetuo da giova-
così resterà nonostante la morte. nissima. È morta il 17 aprile 2009.
La zel. Silvia Loi (Loc: Baucino). (zel Pilloni Giovanna).

22 Il Bollettino del R.P. - A. XXV - settembre - dicembre 2009


ALBINA ELENA
PUDDU VARGIU
Elini
1 marzo 1916
4 luglio 2009 Settimo S. Pietro.
Amica della nostra zelatrice, la si- Vera devota della Madonna del Ro-
gnora Albina fu madre amorosa, moglie sario e socia dell’Associazione da mol-
premurosa e nonna affettuosa e tanto tissimi anni. Voleva bene a tutti e da
amata dai nipoti. tutti era benvoluta. Ha provveduto a far
Da molti anni iscritta al Rosario Per- mettere la statua della Madonna all’in-
petuo è stata sempre assidua e zelante gresso del nostro Paese che è affidato
per l’Ora di Guardia. (zel. di Elini). alla protezione della Mamma Celeste.
(zel. Consolata Ligas)

BIAGINA GRAZIELLA
MONTISCI PES
Villanovaforru
28 gennaio 1920
San Giovanni
30 marzo 2009
Suergiu
È cognata della zelatrice Pilloni Gio- 11 giugno 2009,
vanna. È stata sempre assidua alla S.
Dopo una lunga malattia, confortata
Messa e alla recita del S. Rosario.
dall’Eucaristia, è tornata alla Casa del
Padre, Graziella Pes, umile, buona, ge-
nerosa socia del Rosario Perpetuo.
GIOVANNA Era assidua all’Ora di Guardia e tutti
i giorni partecipava alla S. Messa. Noi
DOTZO la ricordiamo con affetto. Graziella pre-
ga per noi. (zel. Grazia Attoli).
Sassari
6 giugno 1924
3 gennaio 2009
Mamma e nonna esemplare, ha la- LICIA
sciato un ricordo incancellabile delle MARROCU
sue virtù. Era una donna di profonda
fede, tanto devota della Vergine Maria. Baressa
La ricordiamo nella preghiera. 9 settembre 1917
(zel. Lilliana Angiolini). 20 dicembre 2007

Il Bollettino del R.P. - A. XXV - settembre - dicembre 2009 23


CARMEN ANTONIETTA
LOI SENIS
Villasor
16 luglio 1932 Perdaxius
18 giugno 2009 11 gennaio 2009

La nostra cara sorella Carmen è stata Il gruppo del Rosario Perpetuo di


una preziosa collaboratrice nella par- Perdaxius ha in cielo un’altra protettri-
rocchia di Villasor. Per molti anni ha ce, Antonietta Senis, tornata alla Casa
partecipato al R.N.S.; si dedicava al- del Padre l’ 11.01.2009.
l’Oratorio e alle iniziative ecclesiali. Fin dalla giovane età si è dedicata
Era devotissima della Madonna del all’Apostolato ed è stata promotrice e
Rosario: ha fatto parte dell’Associa- delegata del Rosario Perpetuo.
zione intervenendo all’Ora di Guardia In parrocchia fu anche presidente
dall’ottobre 2006. delle giovani dell’Azione Cattolica e
Ha vissuto serenamente la sua ma- ricoprì altri incarichi.
lattia, nutrita ogni domenica del Corpo Tutto svolse sempre con impegno,
di Gesù. Durante l’omelia della Mes- umiltà e semplicità e con frutto.
sa di suffragio il parroco ha potuto dire Noi tutti dell’Associazione del Rosa-
che Carmen ha offerto a Dio le sue sof- rio sentiamo il dolore del distacco, ma
ferenze a favore dei Sacerdoti. siamo certe che lei intercederà per noi
Noi socie del Rosario Perpetuo la presso il Signore.
ricordiamo con affetto e la raccoman- (zel. Graziella Serventi).
diamo alla preghiera di tutti.
(zel. M. Paola Arisci).

Saremo simili a Lui, perché lo vedremo come Egli è.


“Siccome non conosciamo il giorno, né l’ora, bisogna, come ci avvisa il
Signore, che vegliamo assiduamente, affinché finito l’unico corso della nostra
vita terrena, meritiamo con Lui di entrare al banchetto nuziale ed essere anno-
verati fra i beati (…). Prima infatti di regnare con Cristo glorioso, noi tutti com-
pariremo “davanti al tribunale di Cristo, per riportare ciascuno della sua vita
mortale, secondo quel che fece, o di bene o di male”, e alla fine del mondo “ne
usciranno, chi ha operato bene a risurrezione di vita e chi ha operato il male a
risurrezione di condanna” (…).
Forti nella fede aspettiamo “la beata speranza e la manifestazione gloriosa
del nostro grande Iddio e Salvatore Gesù Cristo, il quale trasformerà allora il
nostro misero corpo rendendolo conforme al suo corpo glorioso” (LG, n. 48).

24 Il Bollettino del R.P. - A. XXV - settembre - dicembre 2009


ASSOCIAZIONE DEL ROSARIO PERPETUO
LE NUOVE ISCRITTE
“Che Maria Santissima ci dia la forza, insieme alla speranza, di andare avanti,
con Lei a fianco: non avremo mai paura di niente! ( zel. Atzori Antonina).

Atzara: Uras Maria Eugenia; Maria Teresa, Deidda Antonietta, Pitza-


Baressa: Ortu Carmen, Putzolu Osval- lis Rosetta;
da, Marrocu Licia; Orani: Cavada Rita, Cavada Maria Itria,
Benetutti: Sechi Assunta, Ghirra Ange- Cavada Marianna;
lina, Pulighe Maria Antonietta, Sanna Ortacesus: Aresu Rosanella, Cabua Li-
Nicolina, Mulas Cosseddu Elena, Arca na, Congiu Vittorina, Fanni Anna Maria,
Andreina, Nieddu Piera, Nieddu Adeli- Melis Alessia, Pintus Zaira, Porceddu
na, Cosseddu Michela, Mulas Giusep- Maria Cristina;
pina, Usai Efisia, Cocco Maria Elena, Perdaxius: Attori Maria, Impera Rosan-
Mulas Giovanna, Testone Elena, Carta na, Caddeo Teresina, Marongiu Antio-
Giuseppina; Burcei: Asuni Fiorenzo, ca;
Pillai Orsola, Lai Simona, Concas Fran- Samatzai: Musio Vitalia, Porcu Giusep-
cesca, Caria Angela; pina; San Giovanni Suergiu: Cadeddu
Cagliari: Medda Lina, Mudu Elvira; Serenella, Cadeddu Anna, Matteu Elvi-
Carloforte: Danero Rossella, Quesada ra, Loi Luciana;
Luigia, Piras M. Giulia, Piras M. Tere- San Sperate: Piras Annita, Cabras Anto-
sa, Piras Giuseppina, Porricino Emilia, nina, Addaris Rita;
Pomata Giuseppina, Piras Laura, Pintus Sassari: Fresu Tina; Zuddas Teresa, Coc-
Giuseppina, Siciliano Antonietta, Di co Anna;
Meglio Lucia; Serramanna: Conti Luigi, Mais Giulia,
Decimomannu: Mostalino Maria, Filip- Ortu Anna, Ortu Isaura, Ortu Maria Te-
pino Sabrina, Caneti Andreina, Sarigo resa, Travaini Franca, Floris Maria Ric-
Maria Rita, Corpino Piero; carda;
Fonni: (S. M. dei Martiri): Figus Nerina. Siliqua: Zucca Giovanni, Meli France-
Golfo Aranci: Romano Civita, Fasolino sca, Serra Adalgisa, Sanna Luigia, La-
Candida, Candioto Leonardo; vane Antonietta, Mereu Loredana, Don
Iglesias: (giovani): Sanna M. Paola, Sa- Roberto maccioni;
varese Fabiola, Cuccu Immacolata; Vallermosa: Loddo Paola, Contu Mer-
Monastir: Carbone Carmela, Mandis cede, Piras Pietrina;
Marisa, Piu Salvatora, Cocco Carmela, Villanovaforru: Cabiddu Gina, Mocci
Bellafiore Lucia; Nunziatella, Sarai Speranza, Ibba Leti-
Nule: Sanciu Pasqualina, Sechi Lucia; zia;
Nurri: Pinna Salvatore, Vacca Efisio, Lai Villasor: Murtas Laura, Zorco Gabriel-
Gabriele, Usai Giampiero, Mulas Luigi, la, Meloni Caterina;
Puddu Maria, Puddu Sebastiana, Lecca (Paese?): Atzeri Maria Loreta. •••

Il Bollettino del R.P. - A. XXV - settembre - dicembre 2009 25


Dalla corrispondenza

ESPERIENZE
Con il permesso delle zelatrici pubblichiamo parte delle loro lettere che ci
sembrano riflettere un po’ la situazione di molti nostri gruppi. Pur tra varie difficoltà,
ma animati da filiale fiducia verso la Madonna, si va avanti sicuri di darle lode e di
esserle graditi e di ottenere il Suo materno aiuto.

FURTEI spedirmi un trentina di libretti: alcune


Abbiamo ricevuto il bollettino del iscritte ne sono sprovviste e a volte si
Rosario e gliene siamo grate. Il nostro uniscono alla nostra recita del Rosario
lavoro si svolge come al solito. Ci si anche altre persone.
incontra la prima domenica del mese. E lei, padre, come sta? Le auguria-
Le partecipanti non sempre sono nu- mo tanta salute perché, per il lavoro
merose: questo mi dispiace. Tuttavia che deve svolgere, ne avrà assoluto bi-
penso che la Madonna, che legge nei sogno. Termino inviandole i nostri cor-
nostri cuori, comprende senz’altro che diali saluti e se promettiamo le nostre
per certe socie non si tratta di non vo- umili preghiere, anche lei si ricordi di
ler corrispondere al loro impegno: so- pregare molto la Madonna per noi che
no madri di famiglia e spesso ne sono ne abbiamo tanto bisogno.
impedite dai loro doveri e necessità più Con ossequi. La zelatrice Adelina
urgenti. Corda di Furtei. (21.06.2009).
In quanto zelatrice, dato che per
motivi di salute non posso incontrarle SAN SPERATE
personalmente, mi servo del telefono La zelatrice della nostra Associazio-
per avvicinare le iscritte e parlare con ne, Lucia Fulghesu, con tutto il nume-
loro. La segretaria del gruppo, invece, roso gruppo delle socie di San Sperate,
segue tutte con costanza e s’informa di ci comunicano che il 12 ottobre 2008
loro e del loro impegno mensile con la hanno accolto il nuovo Parroco Don
Madonna. Efisio Zara. È succeduto, nel delicato
Non ci sentiamo sole in questo no- incarico di pastore della Comunità, a
stro “dovere” che liberamente e volen- Don Giorgio Vacca, nativo del luogo,
tieri abbiamo preso con la Vergine San- che svolge, ormai, la sua piena opera
ta: confidiamo nel Suo aiuto. tra i malati dell’Ospedale Brotzu.
Le abbiamo mandato il nostro picco- Anche noi tutti del Rosario Perpetuo,
lo contributo per le spese di stampa del assieme alla Direzione dell’Associazio-
Bollettino e di diffusione dell’Associa- ne, ci uniamo al gruppo di San Sperate
zione. Per favorire una partecipazione per ringraziare i due Sacerdoti e prega-
migliore all’Ora di Guardia le chiedo di re la Madonna perché li protegga e li

26 Il Bollettino del R.P. - A. XXV - settembre - dicembre 2009


ricompensi nella loro opera apostolica zi della cresima. Gesù e Maria illumini-
a salvezza dei fedeli. no le loro menti e guidino i loro passi
sulla via del bene.
DECIMOMANNU Le mando l’offerta per i bollettini:
Il 30 aprile ci hanno consegnato il questa volta un po’ di più. Se è possi-
nuovo bollettino del Rosario che ho su- bile celebri una Messa per la mia ca-
bito distribuito alle socie. Tutte lo han- ra Mamma, zelatrice per tanti anni, e
no gradito e non sono mancati elogi un’altra per due socie defunte.
per il contenuto che contribuisce a farci Abbiamo altre due nuove socie: so-
conoscere e a pregare meglio con il S. no contenta che l’Associazione cresce
Rosario. Arrivare a contemplare i miste- sempre. Ci affidiamo a Maria, sempre
ri con gli occhi del cuore sarebbe dav- pronta ad ascoltare le nostre preghiere
vero una grazia più che gratuita della … (zel. Lidia Manca).
bontà del Signore e della sua Mamma
Celeste. SAMATZAI
Il mese di maggio, dedicato alla Ma- “Anzitutto il mio grazie, per le  belle
donna, ci ha visto più numerose nella parole d’incoraggiamento che ci rivolge
recita del Rosario e alla Messa con la come guide dell’associazione R.P.
supplica, l’8 maggio. In riferimento alla puntualità e gene-
Continui Maria a guidarci nella pre- rosità per le offerte dei bollettini e per le
ghiera e ci ottenga di imitarla nelle sue S. Messe, socie defunte, auspico rientri-
virtù. no nella giusta e generosa carità. Inol-
Lo lascio ricordandolo nelle nostre tre, colgo l’occasione di informarla che
preghiere. La zel. Anna Mocci e socie. siamo sempre fedeli alla nostra “Ora di
Guardia”, ogni primo sabato del mese.
NULE Con viva gioia le faccio presente che
“… All’inizio del mese di maggio ultimamente è aumentato il numero dei
ero un po’ in pensiero perché non era- partecipanti, in parrocchia, alla recita
no ancora arrivati i bollettini con le comunitaria del S. Rosario. Questo è
belle meditazioni sulla Madonna che molto bello e ci rende maggiormente
ti rimangono nel cuore. Ma poi sono unite e ci dà maggiore entusiasmo. Per
arrivati e oggi 17 li ho dati a tutte le so- questo rendiamo grazie al Signore e al-
cie. In questo mese mariano recitiamo la Vergine del S. Rosario.
quotidianamente il Rosario prima della Con dolore le comunico che sono
Messa e abbiamo fatto, nella prima Do- deceduti due nostri soci: Pillosu Pa-
menica, l’Ora di Guardia con la medi- ola  all’età di 53 anni e ieri, 14 luglio
tazione dei misteri, le litanie cantate e 2009 è deceduto il socio Baldus Fran-
a chiusura la supplica, recitata con de- cesco (cf p. 21). Con gioia le comunico
vozione ed emozione. anche l’isrizione di due nuove socie.
Nelle due chiese del paese dedicate La ringrazio vivamente per le sue
alla Madonna (Assunta e del Rimedio) preghiere che certamente non manca di
abbiamo coinvolto tante famiglie e i ra- rivolgere alla Madonna, sia per la nostra
gazzi che il 31 maggio hanno ricevuto crescita spirituale, come per tutta l’As-
Gesù Eucaristia la prima volta e i ragaz- sociazione. Cordiali saluti, con stima.

Il Bollettino del R.P. - A. XXV - settembre - dicembre 2009 27


Zel. Maria Rosaria Pibiri. (15 luglio anche la recita in chiesa: esattamente il
2009). 2 maggio scorso.
Il giorno coincideva con una festa
GOLFO ARANCI. che organizziamo in onore della Ma-
Le scrivo per darle notizie del grup- donna, ogni anno. È la festa della Ma-
po … prego la Madonna affinché il donna del Monte che prende il nome
Rosario, qui nel mio paese, si diffonda dal luogo dove è venerata; un piccolo
sempre più: desidero una grande gloria monte con una chiesetta che custodisce
per Lei. Maria è la via sicura per arriva- la statua della Madonna. Sia a Maggio
re a Gesù! che a Ottobre, le persone salgono il
Il gruppo è iniziato con la recita monte a piedi, recitando il Rosario e da
del Rosario a casa mia per vari moti- quest’anno  siamo noi del Rosario Per-
vi… non era la stessa cosa recitarlo in petuo a tenerlo vivo … Chiedo alla Ma-
chiesa, però, Padre, senza presunzione, donna di benedirci e proteggerci tutti.
io vi ho visto già un coro di preghiere la zel. Varchetta Cinzia (29/06/09)
innalzarsi verso il cielo. Poi è arrivata

“Il gruppo del Rosario Perpetuo di Ozieri (SS) annuncia e festeggia il 75° anno
di professione religiosa della zelatrice Suor Concetta Lai delle Suore della Carità.
Assidua nella preghiera, amica dei poveri, pronta al servizio della Comunità e
di tutta la Chiesa, auguriamo a Sr Concetta tanti anni di vita con gioia e salute e
grande merito dinanzi al Signore e alla Madonna per il suo amore verso il prossimo.
Tutte le socie con infinita gratitudine. Si unisce l’intera Associazione.

28 Il Bollettino del R.P. - A. XXV - settembre - dicembre 2009


Il gruppo dell’Associazione
del Rosario Perpetuo
di Vallermosa (CA).

Ormai sono passati molti anni da quando i Padri Domenicani hanno portato an-
che qui a Vallermosa l’Associazione del Rosario. Da allora, anche se lentamente,
l’Associazione si è ingrandita per il numero e la qualità.
Come è nostra consuetudine, anche quest’anno, alla fine del mese di maggio,
mese mariano, dopo l’Ora di Guardia, abbiamo fatto celebrare una Messa di suf-
fragio per tutti gli iscritti defunti: eravamo molto numerosi.
Siamo abbastanza puntuali alla celebrazione del Rosario mensile e accompa-
gniamo sempre la recita dei singoli misteri con brevi meditazioni che si sono rive-
late molto fruttuose. Ogni volta che ci riuniamo, poi, ripetiamo anche la supplica
alla Madonna. Lo zelo e l’entusiasmo non ci mancano, contenti di invocare la
Vergine Santissima e sicuri della Sua materna protezione. La nostra Mamma cele-
ste non mancherà di assisterci sempre in ogni necessità temporale e in particolare
“nell’ora della nostra morte”.
Nel presentare il nostro gruppo del Rosario a tutti gli iscritti della Sardegna,
chiediamo e promettiamo preghiere secondo lo spirito e la finalità dell’Associazio-
ne che, come ogni gruppo, cerchiamo di sostenere, allargare e farla conoscere.
(zel. Ignazio Mocci).

Per le zelatrici.
UN ESEMPIO DA IMITARE
Inviatemi, appena potete, l’elenco aggiornato delle vostre socie.
(basta nome e cognome di ogni iscritta/o).

Alcune zelatrici l’hanno già mandato! Di cosa si tratta?


Semplicemente dell’elenco di tutte le socie e i soci all’Associazione
del Rosario Perpetuo. Ben fatto e preciso quello che ci viene dalla
zelatrice Maria Caboni di che segue i numerosi gruppi delle due parrocchie
di Serramanna. La ringraziamo insieme alle sue due vice zelatrici
che l’aiutano: Annina e Marcella. Con loro ringraziamo le altre zelatrici
che gentilmente ci hanno già mandato il loro elenco.
La zelatrice Maria ci chiede preghiere per la sua salute che, nonostante
tante cure e degenze in ospedale, non migliora. Aiutiamola tutti
raccomandandola fraternamente alla Madonna del Rosario!

Il Bollettino del R.P. - A. XXV - settembre - dicembre 2009 29


Il “Rosario Vivente” è un movimento spirituale di preghiera formato da gruppi
di 20 ragazzi o giovani ciascuno.
Ogni ragazzo o ragazza si impegna a “contemplare”, tutti i giorni, un mistero
del Rosario (recitando 1 Padre Nostro, 10 Ave Maria, 1 Gloria al Padre).

Il Rosario Vivente risponde all’invito della Madonna alla recita del Rosario: per
la conversione dei peccatori; per la pace nel mondo; per la riparazione delle
offese fatte a Dio. Il RV propone di riportare il Rosario in famiglia, piccola Chiesa
domestica; vuole, infine, unire nella preghiera del Rosario numerosi giovani per
un serio cammino di fede.

Per aiutare i ragazzi nella recita del mistero sono disponibili: la Coroncina di
soli dieci grani, da tenere in mano e il libretto con le immagini dei misteri e delle
brevi riflessioni. Invitiamo parroci, catechisti e le nostre zelatrici a formare, in
parrocchia, almeno un gruppo di ragazzi rosarianti:
Per ulteriori informazioni e l’occorrente scrivere a: Centro Rosario Perpetuo -
piazza San Domenico, 5 - 09127 CAGLIARI - Tel.070.654.298 • • •

30 Il Bollettino del R.P. - A. XXV - settembre - dicembre 2009


IL ROSARIO
VIVENTE
L’Eucaristia ci offre i meriti
del sacrificio di Gesù sulla Croce.
Conosci bene come ci fa pregare la sione del Signore e la partecipazione
Chiesa dinanzi all’Eucaristia! “O sacro ai suoi frutti. Questo è per noi il vero
Convito in cui Cristo è nostro cibo; si memoriale!
fa il “memoriale” della sua Passione; Diciamo ancora, giustamente, che
l’anima è ricolma di grazia e a noi viene “l’effetto che la Passione in Croce di
dato il pegno della gloria futura”. Cristo ha prodotto nel mondo, lo causa,
lo produce nell’uomo che lo riceve, il
L’Eucaristia, si dice in questa pre- Sacramento dell’Eucaristia.
ghiera, è il “memoriale” della Passione In altre parole, non puoi partecipare
e quindi della Resurrezione di Gesù ed ai meriti di Gesù sulla Croce se non con
è anche il “pegno” della nostra “gloria la Comunione eucaristica.
futura” nel Paradiso.
Devi sapere che con la parola “me- Conosci le parole di San Giovanni
moriale” non vogliamo fare di Gesù un Crisostomo? “Quanti adesso dicono:
semplice ricordo, ma vogliamo dire che vorrei vedere il suo Volto, la sua Per-
con l’Eucaristia e la nostra Comunione, sona, le sue vesti, le sue calzature! Ma
vengono donati alle nostre anime gli nell’Eucaristia è Lui stesso che tu vedi;
stessi meriti che Gesù, una volta per tut- è Lui stesso che tu tocchi; è Lui stesso
te, ha guadagnato per noi – quale no- che tu mangi!
stro Capo – sulla Croce; in effetti tutto
ciò che è frutto, effetto, della Passione Soprattutto durante la nostra “Co-
di Cristo sulla Croce, è anche effetto, munione eucaristica” si stabilisce una
dono dell’Eucaristia. profonda solidarietà tra Cristo e noi, per
Nella celebrazione dell’Eucaristia (= cui la sua espiazione è nostra, nostri i
la Messa), possiamo anche dire, si ha suoi meriti.
realmente la ri-presentazione della Pas- Theologus.

Il Bollettino del R.P. - A. XXV - settembre - dicembre 2009 31


Nel quotidiano “Avvenire” di mercoledì 12 agosto 2009, p. 1, è riportata
una bella testimonianza di Salvatore Alletto, presente quel giorno a Onna, paese
distrutto dal terremoto, e impegnato nel recupero dei beni artistici e di rilevanza
culturale nelle chiese e nei palazzi dell’aquilano.

A ONNA si è materializzata la risposta a quella


DOPO QUATTRO MESI domanda che da tempo mi angosciava.
Dov’è Dio? Adesso posso rispondere.
TROVATO INTATTO Eccolo Dio, sepolto sotto le macerie
IL TABERNACOLO silenziose e pesanti. Eccolo il Cristo,
anche lui terremotato, condividere fino
DELL’EUCARISTIA in fondo la sofferenza della gente ter-
remotata. Quel Cristo che dopo quat-
LUCE SULLE MACERIE tro mesi esce per ultimo è il segno di
speranza che tutti aspettiamo. È il segno
“… Dov’è Dio? Dov’è? Qui ad Onna di un Dio con noi. Con noi gente che
è rimasto veramente poco. Macerie e soffre …”.
silenzio ovunque. Lì in chiesa ci sono Che il Cristo, terremotato anche lui,
le ultime suppellettili da recuperare. possa sostenere gli sforzi di rinascita
Tiriamo fuori qualche tavolo, il confes- della gente, possa ridonare speranza a
sionale, frammenti interessanti. Ma non chi ha il cuore ferito. Grazie Gesù per-
solo. Finché mi accorgo che i Vigili del ché sei vicino a chi soffre. Grazie Gesù,
fuoco, in quella chiesa sventrata dalla perché sei terremotato anche tu.
forza del terremoto, sfidando l’altezza
delle macerie, cercano ancora qualco-
sa... direi qualcuno.
Da quattro mesi e un giorno sta sepol-
to lì sotto le macerie: Gesù Eucarestia
dentro il tabernacolo.
Quasi non ci credo quando me lo di-
cono e spero e prego che Gesù venga
ritrovato. Così quando ormai il sole sta
per calare la pala del vigile si arresta
improvvisamente. Chiamano, c’è qual-
cosa. E da quelle macerie fredde e infor-
mi promana un alito di vita e speranza:
è il Cristo riposto in quel tabernacolo
all’apparenza fragile eppure rimasto ‘il-
leso’ dopo la furia del terremoto.
Non credevo ai miei occhi e ringrazia-
vo Dio di avermi fatto testimone di quel
ritrovamento. Non ho avuto neanche
il tempo di gioire che nella mia mente

32 Il Bollettino del R.P. - A. XXV - settembre - dicembre 2009


PER LA FESTA COME VESTIVA
DEL LA MADONNA
SANTO ROSARIO VISTA DA
S. BERNARDETTA
«L’Ave Maria,
una preghiera che è sempre nuova». “Continuando a recitare il Rosa-
rio, io la fissavo con tutta l’intensità
L’Ave Maria è una preghiera che non possibile…
stanca mai. Quando si parla delle cose Portava una veste candida che le
della terra, del commercio, della poli- scendeva fino ai piedi, dei quali si ve-
tica, ci si stanca: ma quando si parla deva soltanto la punta. La veste era
della Madonna, è sempre nuovo... chiusa attorno al collo da un’arric-
Tutti i santi hanno una grande de- ciatura da cui pendeva un cordone
vozione alla Madonna; nessuna grazia bianco. Un velo bianco le copriva
viene dal cielo senza passare per le sue il capo e scendeva lungo le spalle e
mani. Quando si vuole offrire qualcosa le braccia fino all’orlo inferiore della
a un grande personaggio, si fa presen- veste. Su ogni piede spiccava una ro-
tare questo dono dalla persona che egli sa gialla come d’oro. La cintura della
preferisce affinché l’omaggio gli sia gra- veste era azzurra e scendeva fino sot-
dito. Così le nostre preghiere, presenta- to i ginocchi.
te dalla Santa Vergine, hanno tutt’altro La catena della corona del rosa-
merito, perché la Santa Vergine è l’uni- rio era gialla, i grani erano bianchi,
ca creatura che non abbia mai offeso grossi e distanti gli uni dagli altri. La
Dio. Soltanto la Madonna ha compiuto piccola Signora aveva un aspetto di
il primo comandamento: un solo Dio vita e di giovinezza. Era circondata
adorerai e amerai perfettamente. Ella di luce
l’ha compiuto nella sua totalità... Tutto Quando ebbi terminato il Rosario,
quello che il Figlio chiede al Padre gli è mi salutò con un sorriso. Si ritirò nel-
concesso. Tutto ciò che la Madre chie- la nicchia e d’un colpo disparve”.
de al Figlio le è similmente concesso. Bernardetta amava molto la Ma-
Quando le nostre mani hanno toc- donna. Diceva: “Dopo averla vista
cato degli aromi, profumano tutto ciò non si ama più la terra … È così bella,
che toccano; facciamo passare le no- che quando si è vista una volta, si ha
stre preghiere per le mani della Madon- fretta di morire per rivederla”.
na: lei le profumerà. La sua preghiera preferita era il ro-
Penso che alla fine del mondo la sario, con il quale aveva intrattenuto,
Madonna sarà ben tranquilla, ma fin- fin dalla prima volta e poi in tutte le
ché il mondo dura è tirata da tutte le altre apparizioni, la indimenticabi-
parti. La Madonna è come una madre le visione celeste. Raccomandava il
che ha molti figli. È continuamente oc- Rosario a tutti: “Non lo direte mai
cupata ad andare dall’uno all’altro. invano. Addormentatevi recitandolo
… come i bambini piccoli che si ad-
S. Giovanni Maria Vianney dormentano dicendo: Mamma!”.

Il Bollettino del R.P. - A. XXV - settembre - dicembre 2009 33


Il Santo I MISTERI
Rosario:
DELLA LUCE
“La contemplazione
dei misteri del Rosario Passando dall’infanzia e dalla vita di Nazareth al-
rende familiari alla la vita pubblica di Gesù, la contemplazione ci por-
mente e al cuore dei ta su quei misteri che si possono chiamare, a titolo
fedeli i misteri del speciale, “misteri della luce”.
Cristo” (MC).
Battesimo di Gesù al Giordano.
Mentre Cristo, quale innocente che si fa ‘pecca-
to’ per noi, scende nell’acqua del fiume Giordano,
il Cielo si apre e la voce del Padre lo proclama Fi-
M glio diletto, mentre lo Spirito scende su di Lui per
investirlo della missione che lo attende.
I L’inizio dei segni a Cana di Galilea.
Mistero di luce è l’inizio dei segni a Cana, quan-
S do Cristo cambiando l’acqua in vino, apre alla fede
il cuore dei discepoli, grazie all’intervento di Ma-
T ria, la prima dei credenti.

E L’annuncio del regno di Dio.


Mistero di luce è la predicazione con la quale
R Gesù annuncia l’avvento del Regno di Dio e invita
alla conversione rimettendo i peccati di chi si acco-
sta a Lui con umile fiducia.
I
La trasfigurazione sul Monte Tabor.
La trasfigurazione è avvenuta, secondo la tradi-
zione sul monte Tabor. La gloria della Divinità sfol-
gora sul volto del Cristo, mentre il Padre lo accredi-
ta agli Apostoli estasiati, perchè lo ascoltino.

Le brevi riflessioni sono L’Istituzione dell’Eucaristia.


tratte liberamente da Mistero di luce è l’istituzione dell’Eucaristia,
“Rosarium Virginis Mariae” nella quale Cristo si fa nutrimento con il suo Cor-
lettera apostolica di po e il suo Sangue, sotto i segni del pane e del vi-
Giovanni Paolo II no, testimoniando “sino alla fine” il suo amore per
(n. 21). l’umanità.

34 Il Bollettino del R.P. - A. XXV - settembre - dicembre 2009


PREGHIAMO
con la corona
del Rosario
Dio, vieni a salvarmi!
Signore, vieni presto in mio aiuto!
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito
Santo.
Come era nel principio, ora e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Nel I mistero luminoso si contempla
il Battesimo di Gesù nel Giordano.

Nel II mistero luminoso si contempla Nel III mistero luminoso si contem-


l’inizio dei miracoli a Cana di Galilea. pla l’Annuncio del Regno di Dio.

Nel IV mistero luminoso si contem- Nel V mistero luminoso si contempla


pla la Trasfigurazione di Gesù. la Istituzione dell’Eucaristia.

Il Bollettino del R.P. - A. XXV - settembre - dicembre 2009 35


Generare Cristo nella propria
anima, secondo lo Spirito.

“Alcuni santi Padri e scrittori


ecclesiastici… considerando la
presenza della Madre di Gesù nel
Cenacolo, dove lo Spirito Santo
scese sulla Chiesa nascente (cf
At 1,12-14; 2,1-4), arricchirono
di nuovi sviluppi l’antico tema
Maria-Chiesa, e soprattutto,
ricorsero all’intercessione della
Vergine per ottenere dallo Spiri-
to la capacità di generare Cristo
nella propria anima, come attesta
san Ildefonso in una supplica,
sorprendente per dottrina e per
vigore orante:
“Ti prego, ti prego, o Vergine
santa, che io abbia Gesù da quello
Spirito, dal quale tu stessa hai
generato Gesù. Riceva l’anima mia
Gesù per opera di quello Spirito,
per il quale la tua carne ha con-
cepito lo stesso Gesù (…). Che io
ami Gesù in quello stesso Spirito,
nel quale tu lo adori come Signo-
re e lo contempli come Figlio”.
(Marialis Cultus, 26).

BOLLETTINO DEL ROSARIO PERPETUO (I)


settembre - dicembre 2009 - n. 3
p.za S. Domenico, n. 5 - 09127 CAGLIARI - IT
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36 Il Bollettino del R.P. - A. XXV - settembre - dicembre 2009

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