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Sessione

2. La specificit delletica cristiana

Sessione 2. 26 febbraio.
Il problema de la specificit delletica cristiana:
Glaubensethik vs. Autonomy School.
Josef Fuchs (1912-2005)
Molto presto dopo il Concilio (1970), un gruppo di autori reagisce contro l'idea di una
morale cui il contenuto si basa sulla rivelazione, perch questo sarebbe inaccettabile per
i non cristiani, rompendo il dialogo etico con loro.
Per Joseph Fuchs, la morale cristiana semplicemente, essere veramente umano.
L'unica cosa che aggiunge la fede cristiana una nuova motivazione, ma nessun
contenuto nuovo.
La nostra risposta alla domanda circa la natura cristiana della morale
categoriale dei cristiani [Christlichkeit der kategorialen morale der Christen - sua
enfasi] - vale a dire, dal loro comportamento concreto - fondamentalmente
come segue: se astraemmo gli elementi essenziali della morale cristiana, la
"intenzionalit cristiana (come l'aspetto trascendentale), la moralit cristiana
nel suo orientamento categoriale e materialit basica e sostanzialmente un
humanum, questa , una vera e propria moralit umana. Questo significa che la
verit, la giustizia e la fedelt non sono specificamente cristiane, ma valori
generalmente umani nello riferente allo materiale, e se abbiamo riserve contro le
menzogne e l'adulterio non perch siamo cristiani, ma semplicemente perch
siamo umani. Questo non nega, tuttavia, che c nella morale cristiana, anche un
elemento specificamente cristiano; piuttosto lo afferma. La nostra riflessione su
quello autenticamente umano e le dimensioni autenticamente cristiane della
moralit cristiana deriva fondamentalmente dal fatto che i credenti devono
tradurre la sua fede viva ci , la sua intenzionalit cristiana a modi concreti
di vita e farli manifesti nella loro vita. Questa la realt della persona umana, ma
la persona umana secondo le modalit e la situazione in cui tale persona
sperimentata e nota come credente J. Fuchs, Gibt es eine spezifisch christliche
Moral?: Stimmen der Zeit 185 (1970) 103. Traduzione inglese in Charles E.
Curran - Richard A. McCormick (eds.), Readings in moral theology v.2, Paulist,
New York 1980, 3-19.

Bernhard Hring (1912-1998)


Secondo lui, tutto il progetto del suo libro Liberi e fedeli in Cristo un riflesso della
specificit delletica cristiana.
Chi vede la teologia morale solo come un etica normativa, nel senso ristretto di un
complesso di norme proibitive, considerer di scarsa importanza queste dimensioni e
prospettive bibliche. Nelle ultime dieci anni sono stati fatti moltissimi studi su due
temi che talvolta non sembravano reciprocamente connessi: sulluso della Bibbia

Sessione 2. La specificit delletica cristiana

nelletica normativa e sul carattere specificamente cristiano della teologia morale.


Unattenta analisi di tali scritti manifesta questa tendenza. Gli autori che minimizzano
o escludono un contenuto specificamente cristiano della teologia morale normativa
provengono da quella tradizione manualistica che presentava un codice morale
piuttosto statico e unetica di principi e norme che potevano essere ben controllati.
Pur reagendo nei confronti del controllore, questi autori continuano a cercare le
norme guardando quasi solo allelemento comune delle decisioni...
Una teologia morale caratterizzata dalla libert e dalla fedelt creativa trova la sua
qualit specificamente cristiana nella luce emanante dalle dimensioni e prospettive
dinamiche che scopriamo nella Scrittura. Il valore normativo di queste ultime del
tutto differente da quello di qualsiasi tipo di norme che si prestano a controlli esterni.
Per quanto siano direttive vincolanti e nello stesso tempo liberanti -, sono norme in
un senso molto largo, per reale. Dipendono completamente dalla fede e perci sono
specificamente cristiane. Il che non esclude che uomini generosi che non professano
la fede cristiana possano in un modo o nellaltro essere guidati dalla stessa
dinamica (Liberi e Fedeli in Cristo, I, 38-39)

Joseph Ratzinger (1927- )


L'originalit del cristianesimo in campo morale non si trova nella somma dei
principi che non hanno paralleli altrove (se ci sono tali principi, che molto
problematico). Non possibile distillare ci che specificamente cristiano in
questo campo togliendo tutto ci che stato preso in prestito da altri.
Loriginalit cristiana consiste piuttosto nella nuova concezione complessiva de la
ricerca e dellaspirazione dell'uomo dirette dalla fede nel Dio di Abrahamo, dal
Dio di Ges Cristo. (p. 177)
Nel processo di assimilare ci che veramente razionale e rifiutare quello che
solo sembra essere razionale, tutta la Chiesa deve svolgere una parte. Questo
processo non pu essere effettuato in ogni dettaglio da un magistero isolato, con
oracolare infallibilit. La vita e le sofferenze dei cristiani che professano la loro
fede in mezzo ai loro tempi a un ruolo da svolgere altrettanto importante come
il pensiero e la ricerca dei dotti, che avrebbe un suono molto vuoto senza l'avallo
dell'esistenza cristiana, che impara a discernere gli spiriti nel travaglio della vita
quotidiana (p. 186).
Joseph Ratzinger, Magisterium of the Church, Faith, Morality, en Readings in moral
theology no. 2. The distinctiveness of Christian ethics, ed. Charles E Curran y Richard A
McCormick (New York: Paulist Press, 1980), 174-189. En espaol: Joseph Ratzinger,
Magisterio eclesistico, fe, moral, en Principios de Moral cristiana. Compendio (2.a ed.;
Valencia: Edicep, 2002), 43-69.

Dietrich Bonhoeffer (1906-1945)


Figlio di un eminente psichiatra di origine berlinese e di uninsegnante, Bonhoeffer
nacque nel 1906 a Breslavia, l'attuale Wrocaw, in Polonia, da una famiglia dell'alta
borghesia molto in vista, con relazioni anche col mondo politico e culturale.

Sessione 2. La specificit delletica cristiana

Studi teologia a Tubinga e a Berlino, dove consegu, nel 1927 a soli 21 anni, il dottorato,
discutendo una tesi in ecclesiologia sulla Comunione dei Santi (Sanctorum Communio)
Bonhoeffer non stato studente di K. Barth, ma molto influsso dalla sua teologia,
soppratutto nel rifiuto della teologia liberale. Entrambi sono incontrati in 1931.
Per la sua formazione spirituale furono fondamentali i suoi numerosi soggiorni all'estero:
prest dapprima servizio pastorale presso la chiesa luterana della comunit tedesca di
Barcellona e, nel 1929, si trasfer a New York, per specializzarsi all'Union Theological
Seminary (della confessione metodista), dove inizi a frequentare le chiese della comunit
afro-americana nel quartiere di Harlem; nel 1930 si spost a Londra: qui inizi un
rapporto epistolare con Gandhi, che sogn sempre di incontrare, senza mai riuscirci.
In 1933 avanz la proposta di un concilio ecumenico (aperto a tutte le confessioni
cristiane) sulla pace: Solo il grande concilio ecumenico della santa chiesa di Cristo da
tutto il mondo pu parlare in modo che il mondo, nel pianto e stridor di denti, debba
udire la parola della pace, e i popoli si rallegreranno perch questa chiesa di Cristo
toglie, nel nome di Cristo, le armi dalle mani dei suoi figli e vieta loro di fare la guerra e
invoca la pace di Cristo sul mondo delirante
Contro la intromissione del regime Nazi nella Chiesa Luterana, soprattutto le misure
contro i cristiani di origine ebraico, nasce in 1934 la Chiesa Confessante (Bekennende
Kirche). Bonhoeffer uno dei suoi primi addetti. Bonhoeffer fonda e dirige il Seminario
de Finkenwald per formare pastori della Chiesa Confessante. Scrive Nachfolge (Sequela
Italiano; Discipleship inglese; El precio de la gracia Espaol), un commento al
Sermone sul Monte. Il seminario e chiuso dalla Gestapo in 1937. Partecipa in una
cospirazione contro Hitler. Insieme ad altri congiurati, venne impiccato nel campo di
concentramento di Flossenbrg all'alba del 9 aprile 1945, pochi giorni prima della fine
della guerra.
La sua ultima opera (incompiuta) Etica.
Idee fondamentale

La etica cristiana ubbidienza alla parola di Dio


Il punto di partenza delletica cristiana accettare lamore di Dio alluomo reale
che ci riconcilia con Lui
La Chiesa visibile deve essere un segno di riconciliazione per il mondo.

Bonhoeffer lavorava in un libro quando ha trovato la morte. Il libro incompiuto ma


ormai avvanzato nella sua stessura si chima Etica. Ecco la sua definizione de etica
Ethik als Gestaltung is nur mglich aufgrund der gegenwrtigen Gestalt Jesu Christi
in seiner Kirche. Die Kirche ist der Ort, an dem das gestaltwerden Jesu Christi
verkndigt wird und geschieht. Im Dienst dieser Verkndigung und dieses
Geschehens steht die christiliche Ethik (Dietrich Bonhoeffer, Ethik, Chr. Kaiser,
Mnchen 1992, 90
Traduzione: Etica come Configurazione [Gestaltung] possibile solo a causa della
figura di Ges Cristo presente nella sua Chiesa. La Chiesa il luogo dove Ges Cristo
che diventa figura [gestaltwerden] predicato e accade. In servizio di questa

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proclamazione e questo evento l'etica cristiana [Gestalt = figura, la immagine


dellinsieme]

Stanley Hauerwas (1940- )


Stanley Hauerwas nato in Pleasant Grove, Texas. Famiglia Metodista.

Ph.D. nella Yale University sotto James Gustafson.


Professore di Etica Teologica University of Notre Dame 1970-1983.
Duke University: 1983-presente

Possiamo dire che Hauerwas una riedizione di Bonhoeffer nella America


contemporanea. Anche molto importante l'influsso del teologo mennonita John Howard
Yoder, de chi prende una chiara scelta per il pacifismo e da Alasdair MacIntyre, il teorico
delletica che mostra la importanza della comunit e delle virt nella morale.
Teologi, pertanto, hanno qualcosa dimportante da dire sull'etica, ma non lo
diranno significativamente se cercano di mascherare il fatto che essi pensano,
scrivono e parlano da una Comunit distintiva. La loro prima attivit non
come stata assunta da molti etici cristiani che continuano a scrivere sotto
l'incantesimo della cristianit di scrivere come se gli impegni cristiani non
fanno differenza nel senso che essi sottoscrivono quello che tutti possano
conoscere gi in principio, ma piuttosto mostrare la differenza che rendono tali
impegni... Il nostro compito come teologi rimane quello che sempre stato: vale a
dire, sfruttare i notevoli risorse incarnati in particolare convinzioni cristiane che
sostengono la nostra capacit di essere una Comunit di fede che crede che siamo
creature di un Dio di grazia. Se facciamo questo possiamo ben scoprire come
risultato che stiamo parlando ad altri aldil dei nostri compagni cristiani, e gli
altri come risultato possono anche trovare che abbiamo qualcosa di interessante
da dire Stanley Hauerwas, On Keeping Theological Ethics Theological (1983),
in: The Hauerwas reader (Durham, NC: Duke University Press, 2001), 73-74

Letica cristiana come grammatica


Possiamo capire l'etica cristiana come lo studio della grammatica di una lingua. Ci sono
parlanti che non sono in grado di formulare le regole grammaticali che governano la
lingua con cui si comunicano, perch conoscere esplicitamente le regole grammaticali
non necessario per parlare una lingua, ma lo studio della grammatica ci aiuta a
diventare migliori parlanti. Allo stesso modo, non necessario conoscere l'etica cristiana
per agire cristianamente, ma sapere formulare come i convinzioni cristiane sono
espressi attraverso il comportamento non solo fonte di soddisfazione intellettuale, ma
ci aiuta a parlare meglio. Ma non fare errore, il ruolo della teologia morale sar sempre
secondario, perch diventare cristiano questione di pratica. Diventiamo cristiani con
l'acquisizione, attraverso una serie di pratiche, la forma di essere propria dei discepoli di
Cristo.

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