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18/06/2012

EDIFICI ESISTENTI IN C.A.


NORMATIVA DI RIFERIMENTO PER LA VALUTAZIONE DI SICUREZZA
DEGLI EDIFICI ESISTENTI:
DM 2008

CAPITOLO 8 (Criteri generali)


CAPITOLO 8

Circolare 16/02/2009 n617


Appendice C8A
Linee guida per la messa in
opera
del
calcestruzzo
strutturale e per la valutazione
delle caratteristiche meccaniche
del
calcestruzzo
indurito
mediante prove non distruttive

Valutazione
della
resistenza
del
calcestruzzo in opera

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Il DM 2008 impone la valutazione della sicurezza di un edificio quando:
-la costruzione in evidente stato di degrado e ridotta capacit
resistente o deformativa
-sono presenti provati errori di progetto o esecuzione
- previsto un cambio di destinazione duso che comporta anche
variazione significativa dei carichi variabili
-sono previsti interventi di: adeguamento, miglioramento o riparazioni
o interventi locali
La valutazione della sicurezza deve permettere di stabilire se:
-luso della costruzione possa continuare senza interventi
-luso debba essere modificato
-sia necessario procedere ad aumentare o ripristinare la capacit portante

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La valutazione degli edifici esistenti si rende inoltre necessaria:
-per gli edifici strategici ai fini di protezione civile in caso di eventi sismici;
-per gli edifici rilevanti ai fini di un eventuale collasso.
Calcolo PGA
PGA= Peak Ground Acceleration (Accelerazione di picco al suolo)

Permette di ricavare laccelerazione di picco al suolo che porta al


raggiungimento dello stato limite considerato (SLV, SLC, SLD, SLO)

Deliberazione
n408 del 19
dicembre 2003

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Deliberazione
n408 del 19
dicembre 2003

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STRUMENTI DA UTILIZZARE PER LA VALUTAZIONE DELLA
SICUREZZA:
-Analisi storico critica

-Rilievo

-Caratterizzazione meccanica dei materiali

-Livelli di conoscenza e fattori di confidenza

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ANALISI STORICO CRITICA
importante conoscere:
-destinazioni duso per cui stato utilizzato ledificio;
-le modalit costruttive diffuse allepoca della costruzione.
-eventi sismici o altre calamit naturali che hanno interessato ledificio;
-la provenienza dei materiali che costituiscono la struttura portante;
-eventuali sopraelevazioni, ampliamenti o altro avvenuti durante la vita
delledificio.

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RILIEVO

Il rilievo geometrico il primo passo per la definizione di un modello


strutturale.

Rilievo dei particolari costruttivi (collegamenti, ancoraggi delle armature,


ecc..)

Rilievo di eventuali quadri lesivi

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CARATTERIZZAZIONE MECCANICA DEI MATERIALI

Ricerca delle specifiche di progetto

Ricerca dei certificati di collaudo e dei certificati di prova in laboratorio

Indagini in situ e/o in laboratorio

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LIVELLI DI CONOSCENZA E FATTORI DI CONFIDENZA

Tabella C8A.1.2 dallappendice C8A.1.B della Circolare 16/02/2009

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LIVELLI DI CONOSCENZA E FATTORI DI CONFIDENZA

Tabella C8A.1.3a dallappendice C8A.1.B della Circolare 16/02/2009

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LIVELLI DI CONOSCENZA E FATTORI DI CONFIDENZA

Tabella C8A.1.3b dallappendice C8A.1.B della Circolare 16/02/2009

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Caratterizzazione meccanica dei materiali:
La circolare n617/2009 al paragrafo C11.2.6 fa riferimento alle Linee guida
per la messa in opera del calcestruzzo strutturale e per la valutazione delle
caratteristiche meccaniche del calcestruzzo indurito mediante prove non
distruttive:
Paragrafo 10.3: Elaborazione dei risultati

Paragrafo 11: Valutazione delle caratteristiche del calcestruzzo in opera


mediante carotaggio

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Paragrafo 10.3: Elaborazione dei risultati
Numero minimo accettabile di prove: 3

Solo resistenza media fcm

Se le prove sono pi di tre si pu stimare la resistenza caratteristica:


-le prove sono 15 o pi di 15:

-le prove sono meno di 15:


k=4 per 10<n<14
k=5 per 7<n<9
k=6 per 4<n<6

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Paragrafo 11: Valutazione delle caratteristiche del calcestruzzo in opera
mediante carotaggio
Paragrafo 11.1: prescrizioni sul prelievo di carote
Paragrafo 11.2: Osservazioni circa la stima della resistenza meccanica in situ
ottenuta su provini estratti per carotaggio:

-fattore di disturbo: accettabile assumere che la resistenza in situ ottenuta


attraverso carotaggio sia non inferiore a 0,85 volte la resistenza cilindrica del
calcestruzzo messo in opera

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Paragrafo 11.2: Osservazioni circa la stima della resistenza meccanica in situ
ottenuta su provini estratti per carotaggio:
-fattore di snellezza e conversione resistenza cilindrica resistenza cubica:

Campione cilindrico con h/d=1, 100<h<150 mm equivalente ad un provino


cubico di lato 150 mm

Campione cilindrico con h/d=2, 100<h<150 mm equivalente ad un provino


cilindrico

Per un campione cilindrico con h/d=2: Rcubica=1,25 Rcilindrica

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Paragrafo 11.2: Osservazioni circa la stima della resistenza meccanica in situ
ottenuta su provini estratti per carotaggio:
-fattore di snellezza e conversione resistenza cilindrica resistenza cubica:

Figura 11-1 al paragrafo 11.2 delle Linee Guida

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METODI DI ANALISI
Spettro elastico
Analisi lineare
(statica o dinamica)
Spettro di progetto

Analisi non lineare

Statica non
(pushover)

lineare

Dinamica non lineare

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METODI DI ANALISI

Tabella C8A.1.2 dallappendice C8A.1.B della Circolare 16/02/2009

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ELEMENTI E MECCANISMI FRAGILI E DUTTILI.
Nel caso del cemento armato gli elementi e i meccanismi resistenti
sono classificati in :

Duttili:

Flessione e pressoflessione

Fragili:

Taglio in tutti gli elementi


Pressoflessione in pilastri con elevato N

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ANALISI LINEARE CON SPETTRO DI PROGETTO (STATICA O DINAMICA)
1,5 per elementi/meccanismi fragili
Fattore di struttura q:
da 1,5 a 3 per elementi/meccanismi duttili

Valori medi diviso il fattore di confidenza


per elementi/meccanismi duttili
Capacit degli elementi
in termini di resistenza

Valori medi diviso il fattore di


confidenza e il coefficiente parziale
per elementi/meccanismi fragili

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ANALISI LINEARE CON SPETTRO ELASTICO (STATICA O DINAMICA)
Accettazione del modello lineare:
Di=momente flettente di calcolo delli-esimo elemento
ri=Di/Ci
Ci=momento resistente delli-esimo elemento calcolato
con i valori medi
Tra tutti i ri2, si prende il rmax e il rmin
rmax/rmin2,5
Serve a verificare che la richiesta di resistenza sia equidistribuita tra gli elementi
strutturali, perch il modello lineare deve comunque simulare il comportamento
non lineare della struttura e dei suoi elementi

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ANALISI LINEARE CON SPETTRO ELASTICO (STATICA O DINAMICA)
Accettazione del modello lineare:

M
Curva utilizzata nel
modello lineare

Curva reale approssimata

Mu

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ANALISI LINEARE CON SPETTRO ELASTICO (STATICA O DINAMICA)
Capacit degli elementi

Elementi/meccanismi duttili

In termini di deformazione,
con i valori medi divisi per i
fattori di confidenza

Elementi/meccanismi fragili

In termini di resistenza, con


i valori medi divisi per i
fattori di confidenza e i
coefficienti parziali

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ANALISI LINEARE CON SPETTRO ELASTICO (STATICA O
DINAMICA)
Domanda agli elementi

Elementi/meccanismi duttili

Valori di deformazione ottenuti


direttamente dallanalisi

Se ri1,
dallanalisi

valori

di

sollecitazione

Elementi/meccanismi fragili
Se ri1, dai valori resistenti degli
elementi duttili (ottenuti moltiplicando i
valori medi per FC)

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ANALISI LINEARE CON SPETTRO ELASTICO (STATICA O DINAMICA)

Abbattere le resistenze medie


ricavate dalle prove
Utilizzo dei fattori di confidenza:
Definire le sollecitazioni
trasmesse dagli elementi
duttili a quelli fragili (nelle
analisi con spettro elastico)

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ANALISI NON LINEARE (STATICA O DINAMICA)

CURVA DI CAPACIT
Vb

Dt

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ANALISI NON LINEARE (STATICA O DINAMICA)
Capacit degli elementi

Elementi/meccanismi duttili

In termini di deformazione,
con i valori medi divisi per i
fattori di confidenza

Elementi/meccanismi fragili

In termini di resistenza, con


i valori medi divisi per i
fattori di confidenza e i
coefficienti parziali

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ANALISI NON LINEARE (STATICA O DINAMICA)
Domanda agli elementi

Elementi/meccanismi duttili

Valori di deformazione ottenuti


direttamente dallanalisi

Elementi/meccanismi fragili

Valori di sollecitazione ottenuti


direttamente dallanalisi

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ANALISI NON LINEARE (STATICA O DINAMICA)
Sollecitazioni di taglio (in caso di pushover con ramo degradante):

- dallanalisi si ricava il taglio massimo alla base Vbu e il corrispondente


spostamento dcu;
- se lo spostamento dmax relativo ad uno stato limite minore di dcu, il taglio
negli elementi verr calcolato in corrispondenza di dmax;
- se dmax>dcu, il taglio negli elementi viene calcolato in corrispondenza di dcu;

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ANALISI NON LINEARE (STATICA O DINAMICA)

CURVA DI CAPACIT
Vb
Vbu

dcu

dmax

Dt

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VERIFICHE SUGLI ELEMENTI STRUTTURALI

Flessione in termini di resistenza:

Come per gli edifici di nuova costruzione,


usando i valori medi divisi per FC

Taglio in travi e pilastri

Come per gli edifici di nuova costruzione,


con
laccorgimento
aggiuntivo
di
considerare la resistenza del cls al
massimo pari alla resistenza del cls di
elementi senza armature resistenti a
taglio (formula 4.1.14 DM 2008)

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VERIFICHE SUGLI ELEMENTI STRUTTURALI
Verifiche nodi trave-pilastro (solo nodi non interamente confinati):
Trazione diagonale:

Compressione diagonale:

Paragrafo C8.7.2.5 della circolare n617/2009

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VERIFICHE SUGLI ELEMENTI STRUTTURALI
Flessione e pressoflessione in termini di deformazioni
Capacit deformativa definita con riferimento alla rotazione q rispetto alla
corda, ovvero la rotazione della sezione destremit rispetto alla retta
congiungente la sezione destremit con la sezione di momento nullo.
La distanza tra la sezione destremit e la
sezione di momento nullo viene definita
Luce di taglio Lv e si pu calcolare come
rapporto tra momento flettente e taglio
allestremit:
Lv=M/V

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VERIFICHE SUGLI ELEMENTI STRUTTURALI
Flessione e pressoflessione in termini di deformazione
La domanda in termini di rotazione pari allo spostamento relativo tra la
sezione di estremit e la sezione di momento nullo diviso Lv.
In genere tale spostamento relativo non qualcosa facile da ricavare dai
programmi di calcolo; si pu utilizzare quindi come domanda di rotazione:
-per le travi la rotazione di nodo allestremit (valido se i carichi verticali
provocano rotazioni trascurabili rispetto a quelle del sisma)
-per i pilastri il drift dinterpiano (rapporto tra spostamento e altezza
dinterpiano).

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VERIFICHE SUGLI ELEMENTI STRUTTURALI
Flessione e pressoflessione in termini di deformazioni
Capacit di rotazione rispetto alla corda in condizioni di collasso (SLC):

Paragrafo C8A.6 dellappendice C8A della Circolare n617/2009

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VERIFICHE SUGLI ELEMENTI STRUTTURALI
Flessione e pressoflessione in termini di deformazioni
Capacit di rotazione rispetto alla corda allo SLV:
qSLV=3/4 qu
Capacit di rotazione rispetto alla corda allo SLD:

Paragrafo C8.7.2.5 della circolare n617/2009

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VERIFICHE SUGLI ELEMENTI STRUTTURALI
Flessione e pressoflessione in termini di deformazioni
Capacit di rotazione rispetto alla corda in condizioni di collasso (SLC):

Paragrafo C8A.6 dellappendice C8A della Circolare n617/2009

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ESEMPIO

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CARPENTERIA PIANO TIPO

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CARPENTERIA PIANO OTTAVO

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INDAGINI IN SITU

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INDAGINI IN SITU

Provini estratti: 38

Superficie in pianta: 1100 mq

Densit prove di poco maggiore di un provino ogni 300 mq

Conoscenza limitata

FC=1,35

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INDAGINI IN SITU
Dimensioni provini:

D=100 mm
h=100 mm

Rcm=17 MPa
Rcm=Rcm/0,85=17/0,85=20 MPa
fcm=0,81xRcm=17x0,81=13,77 MPa
fcm=fcm/0,85=13,77/0,85=16,2 MPa

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METODO DI ANALISI

In base al livello di conoscenza solo analisi lineare:


- Analisi dinamica lineare (modale con spettro di risposta)
- Spettro elastico

Calcolo PGA

Lanalisi del modello strutturale


stata reiterata pi volte a livelli di
PGA crescenti fino a trovare lo SLV

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AZIONE SISMICA
VN=vita nominale dellopera (si assunta pari a 50 anni)

Cu=classe duso, si assunto la III (Cu=1,5)

Vr= periodo di riferimento:


Vr=VNxCu=75
Tr= tempo di ritorno:
712 anni
Domanda in termini di PGA:
ag=2,1 m/sec2

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AZIONE SISMICA
7

Se(T)

(m/sec2)

0
0

0,5

1,5

2,5

3,5

T (sec)

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MODI DI VIBRARE

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MODI DI VIBRARE

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MODI DI VIBRARE

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MODI DI VIBRARE

MODO

PERIODO

MASSA PART. X

MASSA PART. Y

SOMMA PARZIALE X

SOMMA PARZIALE Y

Sec

2,037226

0,004206

0,7

0,004206

0,7

1,400504

0,05691

0,02823

0,06112

0,73

1,274796

0,68

0,0004025

0,74

0,73

0,716785

0,001148

0,14

0,75

0,87

0,517356

0,01329

0,005993

0,76

0,88

0,470073

0,12

0,00007137

0,88

0,88

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COMBINAZIONE MODALE
3,00

2,50

2,00
ag=0,6
ag=0,7
1,50
ag=0,8
ag=0,9
1,00

ag=1

0,50

0,00
0

0,5

1,5

2,5

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VERIFICHE

CARPENTERIA PIANO TIPO

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VERIFICHE

snt=0,29 Mpa<0,94 MPa

snc=5,51 Mpa>4,94 MPa

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CAPACIT STRUTTURA

PGA CLV = 0,2 m/sec 2 = 0,02 g

Tr=15 anni

Indicatori di rischio

uv =
uv = (

PGA CLV 0,2


=
= 0,1
PGA DLV 2,1

TrCLV a
15 0,41
) =(
) = 0,21
TrDLV
712

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