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ALAN REID & ROB VAN SANTE (Scozia)

Alan Reid, figura ormai leggendaria della musica scozzese, leader della Battlefield Band fin dal 1969. Fu il
primo a introdurre l'uso del sintetizzatore nellorganico dei gruppi folk-rock, influenzando l'intera scena
musicale della Scozia fino ai giorni nostri. Rob Van Sante, dopo essersi esibito per anni come chitarrista di
Danny Thompson, Tom McConville, Kate Rusby e molti altri, ha incrociato la strada della Battlefield Band
come ingegnere del suono in studio e dal vivo. Da l, il passo per iniziare una collaborazione per un nuovo
progetto in duo con Alan Reid stato breve: ne nata una delle formazioni pi affascinanti degli ultimi anni.
In esclusiva italiana per Folkest.
FORMAZIONE: Alan Reid (pianoforte, synthesizer, fisarmonica, chitarra, voce); Rob Van Sante (chitarre,
voce).
ALMORAIMA (Puglia)
Vincitori della selezione Centro-Sud del concorso Suonare a Folkest, indetto per lottavo anno da Folkest e
www.folkbulletin.com., suonano insieme dal 2007 con un progetto preciso: far coesistere la chitarra
flamenca, il basso elettrico fusione le percussioni dalle grandi tradizioni musicali del Mediterraneo con i
colori tipici della sensibilit salentina. Un viaggio nella musica, vista come miscela di ritmi e melodie in
continuo dialogo, dove la chitarra flamenco osa, esplora, ricerca e sperimenta per ricreare e proporre nuove
forme attraverso melodie originali,
il basso traccia le linee essenziali dando profondit, le
percussioni colorano darabesco con fraseggi, assoli e ricami. Un approccio festoso e liberatorio.
FORMAZIONE: Massi Almoraima (chitarra flamenca); Luigi Baldassarre (basso); Manuela Salinaro
(percussioni); Bruno Benes (voce e percussioni); Saleem Anichini (viola); Rocco Nigro (fisarmonica); Imma
Vitello e Cristina Galiotta (danza).
AMORI BOLIVARIANI (Bolivia/Italia)
Il repertorio associa, da un lato, musiche appartenenti alla tradizione dei Paesi che si affacciano sulle grandi
montagne del Sud America - Per e Bolivia - e, dallaltro, musiche provenienti da altri Paesi latino americani
e in qualche modo legate al sentimento dellunit del continente in una unica patria solidale sognata da
Simn Bolvar. Uno spettacolo concepito e realizzato da Alberto Chicayban e dallOfficina Sperimentale di
Musica Andina.
FORMAZIONE: Braulio Castillo (voce, sikus, percussioni); Carlos Castillo (voce, sikus); Cesar Garcia
(charango, chitarra, quena, sikus, percussioni); Edgardo Castillo (voce, sikus, charango, percussioni); Eros
Garcia (sikus, flauto dolce, percussioni); Fernando Taiman, (chitarra, percussioni); Manuela Berto (sikus,
percussioni); Peter Diaz (bandurria, chitarra, percussioni), Alberto Chicayban (voce, chitarre a 6 e 10
corde, cuatro venezuelano).
ARNWIL (Italia)
Gli Arnwil (dal gaelico An Bhfuil che significa il nostro sangue) nascono a Trieste nel settembre 2006 da
unidea di Paolo Barbo e Roberto Fonda che dopo diverse esperienze musicali di blues, rock e folk irlandese,
scozzese e bretone per pi di un ventennio in varie realt musicali locali, decidono di dare vita ad un gruppo
che segua le tracce della cosiddetta musica celtica arricchita di altri stili musicali. Lattuale formazione
protagonista di un sound condito con ritmiche e interpretazioni che fanno riferimento ad altre realt musicali
(funk, soul ecc.) senza mai perdere di vista lidentit sonora di Keltic Music. Vincitori della selezione
nord-est di Suonare a Folkest, indetto per lottavo anno da Folkest e www.folkbulletin.com., propongono
un repertorio costituito in prevalenza da musica tradizionale irlandese nelle sue forme tipiche (jigs, reels,
polkas, songs).
FORMAZIONE: Paolo Barbo (voce, bouzouki, bodhran); Roberto Fonda (basso, mandolino irlandese);
Giancarlo Travani (chitarra, stomp-box); Caterina De Boni Fiabane (fiddle, fisarmonica); Marco Pead Atti
(tin whistle, flauto traverso).
AT FIRST LIGHT (Irlanda)
Eccezionale concentrato di talenti artistici, questo gruppo stato fondato dal formidabile John McSherry,
uno dei pi acclamati virtuosi di Uillean pipe (gi con Tamalin, Lunasa e Coolfin di Donal Lunny), e Dnal
O'Connor, talentuoso musicista proveniente da una nota famiglia di violinista tradizionali del Nord Irlanda.
A completare la formazione hanno poi chiamato accanto a loro Francis McIlduff del famoso Clan McPeake
(che rappresenta una delle leggende musicali dell'intera isola di smeraldo).
FORMAZIONE: John Mc Sherry (Uilleann pipes, flauti); Dnal O'Connor (violino, tastiere); Francis
McIlduff (bodhrn, Uilleann pipes); Michael McCague (chitarra); Ciara McCrickard (voce, violino).

BANDORKESTRA.55 (Italia)
Diretta da Marco Castelli, propone una miscela esplosiva di swing, ska, boogie-woogie,
afro, latin, reggae in un concerto divertente, ricco di energia, di colori imprevedibili ed assolutamente unico
nel genere. Il loro Cd Bandando, registrato dal vivo, trasmesso quotidianamente da radio e televisioni: un
inatteso successo per un organico numeroso ma gestito come uno strumento flessibile e malleabile, a cui
piace definirsi ''Banda Moderna'.
FORMAZIONE: Tommaso Bisiak (flauto); Alessandro Ceschia, Sergio Tonello, Piero Pieri; Cristina Gerin,
Barbara Toso, Donato Riccesi (sax); Sandro Vilevich (flicorno); Giuseppe V Orselli (trombone); chitarra
(Emanuele Laterza); Giovanni Vianelli (pianoforte); Stefano Lesini (basso); Marco Vattovani (batteria);
Massimo Leonzini (percussioni).
BRANCO SELVAGGIO (Italia)
Costruita come una seconda pelle sulla carismatica figura del leader Ricky Mantoan, questa band di grande
esperienza si presenta al pubblico con una rinnovata formazione. Ricky, chitarrista di lungo corso, maestro
della Rickenbacker e della pedal steel guitar che grazie al suo personalissimo stile ha attirato lattenzione
anche di grandi della musica americana come Roger McGuinn, Gene Parsons, Chris Hillman, Skip Battin e
John York, stato spesso invitato a suonare con loro. Il concerto si articola su una serie di composizioni
originali di Ricky Mantoan che hanno portato questo gruppo a essere considerato una delle pi significative
realt europee della country-music. In esclusiva regionale.
FORMAZIONE: Ricky Mantoan (voce, chitarre acustiche ed elettriche, pedal steel guitar); Luciano Costa
(chitarre elettriche); Beppe D'Angelo (batteria); Dario Zara (basso acustico ed elettrico).
CALICANTO (Veneto)
Attivo dal 1981, il gruppo padovano ha sempre tratto la propria ispirazione dalla tradizione veneta, partendo
dalle ricerche etnomusicali per giungere, attraverso un percorso segnato da ben 14 incisioni discografiche e
centinaia di concerti in Italia, Europa e America del Nord, alla nuova composizione e a innumerevoli
esperienze artistiche di collaborazione con cantautori e compagnie teatrali, grandi orchestre classiche e cori
sacri, alla creazione di colonne sonore per il cinema nonch a un fecondo gemellaggio con il gruppo
galiziano dei Milladoiro, considerati i Chieftains della penisola iberica. Impegnato da anni
nellorganizzazione di eventi didattico-culturali sul territorio triveneto, Calicanto presenta a Folkest in
esclusiva regionale lultimo disco, Mosaico, ottimamente accolto dalla critica specializzata
FORMAZIONE: Claudia Ferronato (voce); Roberto Tombesi (fisarmonica diatonica, mandola, liuto,
salterio, ludro, voce); Giancarlo Tombesi (contrabbasso); Francesco Ganassin (clarinetti, ocarine);
Alessandro Arcolin (batteria, percussioni).
CANTSILENA (Lazio)
Vincitori della selezione Centro Italia di Suonare a Folkest, indetto per lottavo anno da Folkest e
www.folkbulletin.com., il loro disco desordio Lungu Sonnu stato accolto con entusiasmo dalla critica
specializzata. Www.folkbulletin.com ha scritto La filosofia del gruppo ha, al primo posto nella classifica
degli imperativi categorici, trovare la poesia che c laddove c, indipendentemente da latitudini e
longitudini, e elaborarla con sincero sentimento per il piacere delle nostre orecchie. Con gusto, stile,
originalit. Il repertorio: eterogeneo, dal Veneto allimpero ottomano, dalla Campania alle nuove
composizioni. Un gruppo che sicuramente far parlare di s negli anni a venire.
FORMAZIONE: Alberto Ferraro (voce), Paolo Rossetti (percussioni), Peppe Frana (corde)
CANTODISCANTO (Italia)
Dopo avere attraversato i paesaggi sonori di un Mediterraneo allargato nei dischi Medinsud, Cercando la
terra e Malmediterraneo, realizzati al fianco di artisti provenienti dai Paesi del Mare Nostrum, con il
progetto Tutto il mondo paese Cantodiscanto allarga l'orizzonte sonoro rivolgendosi a nord, cercando
nelle melodie di danze dei Paesi celtici punti di contatto coi saltarelli del Centro e con le tarantelle del Sud
Italia, cos come certi canti popolari svedesi hanno una vocalit portata che assimilabile a quella dei
nostri canti a distesa. Interessante il lavoro di ricollocazione storica della chitarra portoghese, usata nel fado
come accompagnamento alla voce cantante, che ha una storia e un utilizzo ben diversi in Inghilterra. In
esclusiva regionale.
FORMAZIONE: Guido Sodo (voce, chitarre, oud, arpa); Roberto Bartoli (contrabbasso, basso elettrico);
Paolo Caruso (percussioni); Frida Forlani (voce); Ivan Valentini (sax soprano, sax alto); Feisal Taher
(voce).
CHIRIK (Sudamerica Italia)

Chirik significa stella nelle lingue di diverse popolazioni indigene del Venezuela e questo progetto
musicale vuole rappresentare un omaggio a queste culture a rischio di estinzione. Nel diffondere stili
musicali latinoamericani ancora poco conosciuti i musicisti sperano di far ricordare al pubblico l'esistenza di
una variet ancora maggiore di culture che meritano la considerazione e il rispetto di tutti. In particolare, il
gruppo propone vari stili di musica creola del Per e del Venezuela tuttora quasi sconosciuti. A Folkest 2011
presenteranno il loro primo disco prodotto da FolkestDischi.
FORMAZIONE: Jacques Centonze ( percussioni); Zinajda Kodri (flauto); Juan Vladilo (pianoforte,
chitarra); Eduardo Contizanetti (chitarra); Pietro Spanghero (contrabbasso).
COMPAGNIA DALTROCANTO (Campania)
Il gusto visibile di suonare insieme, che nasce prima di tutto dal riannodarsi di antichi legami di amicizia e
dal crearne sempre nuovi. La meticolosa accordatura della zampogna, le note impossibili della ciaramella, il
bouzouki irlandese nella Montemaranese; la preziosa chitarra battente di Pasquale Scala e i tamburi 'e zi'
Franco; le zampogne e le ciaramelle di Antonio Forastiero, Carmine Carbone e Pietro Carucci;
l'interminabile rituale di vestizione delle danzatrici, pi lungo della Quaresima, che speri finisca prima
dell'alba: tutto questo la Compagnia Daltrocanto, una piccola carovana di musicisti, amici e affini mossa
dal piacere di stare insieme, con la leggerezza dell'intesa, la curiosit dell'incontro e qualche salutare
incazzatura. In esclusiva regionale.
FORMAZIONE: Antonio Giordano (zampogne, bouzouki greco); Martino Brucale (ciaramelle, flauti, sax);
Paola Tozzi (voce); Bruno Mauro (chitarra classica, bouzouki irlandese); Floriana Attanasio (voce,
tamburello, danza); Flavio Giordano (basso elettrico); Christian Brucale (voce, tamburi a cornice,
percussioni); Luca Lanzara (tamburi a cornice, percussioni); China Aresu (mandolino, tamburi a cornice).
DAGARO/ZANCHINI/OTTOLINI (Italia)
La spiccata personalit, l'inventiva e la carica improvvisativa dei tre protagonisti vengono convogliate in
un'avventura musicale melodica e coinvolgente che ripercorre quasi un secolo di storia del jazz.
Esplorando musiche di Ellington, Fats Waller, Amalia Rodriguez,Tom Waits, Don Cherry e composizioni
originali il trio trova nuovi spunti per muoversi tra improvvisazione e ricerca timbrica anche attraverso l'uso
di suoni elettronici pi vicini al nostro tempo.
FORMAZIONE: Daniele DAgaro (clarinetto, sax tenore); Simone Zanchini (fisarmonica, live electronics);
Mauro Ottolini (trombone, bombardino, basso tuba).
DANAS OCULTAS (Portogallo)
Questi quattro organettisti, che da oltre 15 anni e con ben 5 dischi al proprio attivo propongono una miscela
innovativa di suoni lirici, tranquilli, pi o meno tradizionali (come loro stessi tendono a precisare). Gabriel
Gomes, leader degli indimenticati Madredeus, stato uno dei loro pi accesi sostenitori apprezzando in
particolare la loro capacit di creare un folk impressionistico, ricco di colori e fuori da ogni schema. Nulla
di esoterico nella scelta del nome: soltanto un riferimento a danze ancora da inventare ma per le quali
Danas Ocultas hanno gi composto le musiche.
FORMAZIONE: Artur Fernandes, Francisco Miguel, Filipe Cal, Filipe Ricardo (fisarmoniche diatoniche)
DAVE PALMLEY e PHIL HOLLAND (Irlanda)
Con unesperienza che affonda le radici nella musica celtica e che trae ispirazione dai loro diversi percorsi
creativi, Dave Palmley e Phil Holland portano in dote a questo loro felice connubio musicale tutta la propria
esperienza pluriennale, estatico nutrimento di una passione davvero insaziabile. I loro stili vocali contrastanti
eppure armoniosi conferiscono ulteriore profondit e sonorit ad un affascinante intreccio di suoni
strumentali. Il repertorio spazia dai classici alle meno conosciute canzoni, jigs e reels, di tradizione irlandese
e scozzese. Dave e Phil vi si sono accostati con sacrale rispetto, ma anche infondendovi quella creativit che
scaturisce dalle loro indubbie qualit di compositori e di cantautori. In esclusiva regionale, presenteranno il
loro primo disco.
FORMAZIONE: Dave Palmley (chitarre, tastiere, mandolino, voce); Phil Holland (arpa, violino, tastiere,
voce).
DAVIDE VAN DE SFROOS (Italia)
Reduce dal successo sanremese di Janez e dallacclamato concerto primaverile al teatro Miotto di
Spilimbergo, Davide Bernasconi (in arte Van De Sfroos) ritorna a Folkest dopo qualche anno dalla sua prima
venuta. Ne ha fatta di strada lartista comasco, dai primi successi con il gruppo De Sfroos (Manicomi,
1995) alla doppia conquista della Targa Tenco (Breva & Tivan, 1999; E Semm partii, 2002), alla
definitiva affermazione nazionale (Laiv, 2003; Akuaduulza, 2005). Allattivit musicale affianca quella

letteraria, pubblicando romanzi che in poco tempo diventano autentici best-sellers, consegnandoci
limmagine di un artista a tutto tondo, grande comunicatore, cantore per eccellenza del Lago di Como, al
quale fanno riferimento quasi tutte le sue canzoni, rivelandone lo spirito profondo, i suoi lati sporchi e puliti,
le sue luci e le sue ombre, ruotando attraverso tutti i paesi rivieraschi, senza mai per perdere docchio la
citt. La maggior parte dei testi pensata, scritta e cantata in dialetto tremezzino (o laghe): una lingua pi
che un dialetto, resa ancor pi realistica ed espressiva da storie assolutamente poetiche.
FORMAZIONE: Davide Van De Sfroos (voce, chitarra), Davide Billa Brambilla (fisarmonica, tastiere e
tromba), Angapiemage Galliano Persico (violino), Maurizio Gnola Glielmo (chitarre), Paolo Legramandi
(basso) , Marcello Bread Schena (batteria) e Roberta Carrieri (voce, chitarra, bodhran, percussioni).
DHOL FOUNDATION (India/Inghilterra)
Per il suo magnetismo e lo charme sprigionato, Peter Gabriel ha soprannominato Johnny Kalsi, leader della
band, "Ambassador of Love". Dhol Foundation un gruppo di 12 musicisti anglo-indiani, pionieri della
musica anglo-indiana, protagonisti di uno spettacolo adrenalinico dai ritmi serrati caratterizzato dalle
percussioni dei dhol e dai campionamenti elettronici. I ritmi furiosi, l'impatto scenico, le danze
acrobatiche, la forza carismatica di Johnny Kalsi rapiscono il pubblico in uno concerto di esaltante fascino e
impatto che mescola e contamina tradizione e ricerca. Nell'ambiente della world music internazionale sono
conosciuti e stimati anche per la loro lunga collaborazione con Peter Gabriel nel Cd Ovo e nel lungo tour
mondiale che ha fatto seguito alluscita del disco (2000).
FORMAZIONE: Johnny Kalsi (dhol master, tablas, set percussioni); Onkar Phull (dhol); Davinder
DAHELEY (dhol); Ravinder Sandu (dhol); Dalvinder Singh (voce); Manwinder Sagoo (tablas); Charles
Casey (chitarra); Vincent Benjamin (basso) Ian Markin (batteria).
DURKOVIC E I FANTASISTI DEL METRO' (Italia/Romania)
Roberto Durkovic, italiano di nascita, figlio di un praghese nato nella ex Cecoslovacchia in una citt che
risveglia lamore pi nascosto in chiunque ci trascorra anche solo un giorno. I musicisti tzigani, incontrati nei
vagoni della metropolitana di Milano hanno fatto concretizzare il progetto artistico di Roberto Durkovic con
la musica allegra dei Rom, ma in questo album c molto di pi perch le culture etniche hanno amalgamato
i colori della rumba e la magia del flamenco con il tango argentino in onore del grande maestro Astor
Piazzolla, con una dedica particolare al maestro e ispiratore Francesco Guccini. Una delle pi belle novit
tra i cantautori italiani degli ultimi anni.
FORMAZIONE: Roberto Durkovic (chitarra e voce); Ion Bosnea (clarinetto); Massimiliano Alloisio
(chitarra); Florian Albert Mihai (fisarmonica) ; Davide Marzagalli (batteria e percussioni); George Bosnea
(violoncello); Minel Lupu (contrabbasso); Ugo Begliomini (basso elettrico); Emilio Rossi (tastiere).
ESMA REZDEPOVA (Macedonia)
Esma Redzepova conosciuta come interprete di una tradizione cittadina: quella dei Roma di Skopje,
capitale della Macedonia, la citt cosmopolita, pacifica e 'orientale' che fu turca sessant'anni prima di
Istanbul. A Skopie risiede, vive e lavora, appare in televisione; oltre a continuare a rappresentare il suo paese
nel mondo, ha costruito intorno a s una scuola di musica, un museo di arte e tradizioni locali e vari centri di
assistenza e animazione, soprattutto per bambini. Esma ha cominciato a cantare in pubblico all'et di 12 anni
e da quasi quarant'anni attiva sulle scene. Ha inciso pi di 500 lavori che la diaspora rom e l'emigrazione
dai Balcani hanno portato in tutto il mondo: in Europa, in Australia, in Cina, in Medio Oriente, in Africa,
presente in films e video famosissimi, stata candidata da un lungo elenco di organizzazioni internazionali al
premio Nobel per la Pace per il 2002. Esma Redzepova stata protagonista di una vicenda eroica, quella
dell'accreditamento dei Rom come di un popolo capace di rappresentare le arti della Repubblica Jugoslava
Oggi l'ambiente cambiato, ma Esma continua ad evocare la presenza e la memoria dei Rom, nei Balcani e
nel mondo, con qualit e vitalit impareggiabili.
FORMAZIONE: Esma Redzepova (voce); Zahir Ramadanov (tromba); Simeon Atanasov (fisarmonica);
Zekiroski Sami (clarinetto); Elam Radisov (darbouka); Elvis Huna (tastiere).
EDOARDO DE ANGELIS (Italia)
Quarant'anni di musica sono un traguardo importante per un grande artista come Edoardo De Angelis, che di
canzoni ne ha scritte, cantate, prodotte..., anni celebrati con la partecipazione al grande concerto del I
Maggio a Roma.
A cominciare da Lella, la moje de Projetti er cravattaro, il suo brano d'esordio destinato a un successo
correva il 1971 - davvero insperato. Lella sarebbe divenuta una ballata romanesca per eccellenza, una
canzone senza tempo, che nel 2011 compie la bellezza di quarant'anni. Edoardo De Angelis ha deciso di

raccontare la sua lunga e appassionante esperienza di cantautore - ma anche di produttore, manager culturale,
scrittore... - nel libro + CD Te la ricordi Lella. Quarant'anni di storie e canzoni, un emozionante diario di
viaggio, pieno d'amici e di avventure, e un disco che raccoglie ventuno tra i suoi successi pi noti e amati, in
esecuzione inedita voce e chitarra, quindi riletti per questo speciale compleanno. Una sorta di Best Of molto
intimo e personale, un'antologia imperdibile, un'ideale anteprima per quel grande disco che il suo nuovo
album Sale di Sicilia, prodotto da RaiTrade, che verr presentato in esclusiva regionale a Folkest. Due
spettacoli diversi, ununica maga.
FORMAZIONE 29/7: Edoardo De Angelis (voce, chitarre); Marco Caronna (chitarre, bouzuki, aggeggi,
voce), Fabrizio Guarino (chitarre, voce); Massimo Laguardia (tammorre, tamburi, cembali); Pasquale
Laino (clarino, sax, fiati etnici, zampogna); Guerino Rondolone (basso); Primiano di Biase (piano,
fisarmonica); Gabriella Gabrielli (voce ospite).
FORMAZIONE 30/7: Edoardo De Angelis (voce, chitarre); Marco Caronna (chitarre, bouzuki, aggeggi,
voce), Fabrizio Guarino (chitarre, voce).
FILARMONICA CITTA DI SPILIMBERGO (Italia)
Prologo alla XIII edizione dei Corsi internazionali di perfezionamento musicale in programma a Spilimbergo
dall' 1 al 7 agosto 2011 (www.istitutofano.it) sar il concerto della Filarmonica Citt di Spilimbergo. Rinata
nel 1995, riunisce appassionati ed amanti della musica strumentale, sia sinfonica che popolare promuovendo
la conoscenza, lo studio e lesercizio della musica ed organizzando manifestazioni musicali e culturali. Il
programma del concerto spazia dalle pi celebri arie di Giuseppe Verdi alle moderne composizioni per
organico bandistico.
GIROTONDO D'ARPE (Italia)
Girotondo dArpe un ensemble di arpe folk a cui si affiancano il violino, il flauto, la voce ed il bodhran, il
tutto coordinato dallinsegnante Tatiana Donis. LEnsemble si formato a Trieste alla fine del 2003, quando
avvenuto lincontro tra un piccolo gruppo di appassionate di musica celtica e Tatiana Donis. I componenti
del gruppo provengono da diverse realt musicali ed il repertorio proposto si concentra soprattutto su
musiche tratte dalla cultura e dalla tradizione celtico-irlandese rielaborate per loccasione.
FORMAZIONE: Martina Carecci, Ursula Castaldo, Clelia Furlan, Paola Gregoric, Eva Skabar, Roberta
Vidoni (arpe),Tamara Tretjak (flauto), Elia Vigolo (violino).
HARDUO (Italia)
Un duo di chitarre acustiche che si propone di far confluire le pi diverse esperienze musicali all'interno di
brani originali, composti e arrangiati assieme, in un continuo confronto di stili e idee, suggestioni e
influenze. La musica dellHarduo non vuole identificarsi in un genere, pescare dalla tradizione o limitarsi al
campo della chitarra acustica, ma anzi prende la sua forza proprio dalla diversit ed eterogeneit
dell'ispirazione, dalla sensibilit e dall'entusiasmo di due musicisti che imparano ogni giorno, attingendo da
qualsiasi fonte, e che scelgono di esprimersi usando liberamente lo strumento, con unico limite la fantasia.
Ritornano in esclusiva a Folkest per presentare il loro secondo lavoro discografico, prodotto come il primo
da FolkestDischi.
FORMAZIONE: Raffaello Indri (chitarra) Andrea Varnier (chitarra).
KORALIRA (Calabria)
Vincitore della selezione Sud e isole del Concorso Suonare a Folkest, indetto per lottavo anno da
Folkest e www.folkbulletin.com, il gruppo - attivo dal 2008 per iniziativa di Domenica Rita Buda e
Francesco Speziale - propone una particolare contaminazione musicale e letteraria che ha trovato ideale
sintesi nel disco Apri Battenti, i cui brani sono stati ampiamente radiodiffusi dalle reti nazionali. Avendo
vinto anche il FolkContest di Casale Monferrato (AL), 17ma edizione, hanno acquisito il diritto a
rappresentare lItalia al Festival Interceltico di Lorient (agosto 2011). Il nome del gruppo nasce dalla fusione
dei nomi di due strumenti originari di aree lontane: la lira calabrese e la kora, sorta di arpa proveniente dal
Mali.
FORMAZIONE: Domenica Rita Buda (composizioni, testi, arrangiamenti, voce), Francesco Speziale
(composizioni e arrangiamenti, chitarre classica, flamenco, acustica, battente)
JIMI BARBIANI (Italia)
Ha scritto Buscadero: Jimi Barbiani un chitarrista che negli Stati Uniti avrebbe un sacco di lavoro
caldo e fine, rigoroso ed hendrixiano, un guitar man con i fiocchi. Unincredibile serie di collaborazioni e
jam session nella sua storia, leader di una band che un'alchimia di influenze che vanno da Hendrix a Joe

Bonamassa, da Jeff Beck a Black Crowes e Gov't mule. Il sound esplosivo del gruppo trova nell'esibizione
live la sua essenza, in uno show coinvolgente, molto eterogeneo e d'impatto, che evidenzia la grande
personalit dei quattro musicisti permettendo loro di passare dalle lunghe jam, al Blues Rock pi
appassionato creando una miscela sonora veramente unica.
FORMAZIONE: Jimi Barbiani (chitarre); J.C. Cinel (voce); Elvis Fior (batteria); Daniele Vicario (basso)
JOHN MELLENCAMP (Usa)
Per la prima volta dal vivo in Italia la voce consapevole del rock a stelle e strisce impegnato in uno
straordinario concerto suddiviso in tre parti: un film documentario (che narra la particolare genesi e
registrazione dellultimo album "No Better Than This"), un set on il combo acustico, un set con la banda
storica che lo segue da anni. John Mellencamp una delle delle icone pi rappresentative del rock
cantautorale americano, che con perizia di consumato performer, in uno show intimo e curato, ripercorre
tutte le fasi della sua quarantennale carriera, degna della Rock'n'Roll Hall of Fame. Mellencamp, che si dice
"veramente entusiasta di avere l'opportunit, a questo punto della mia vita, di andare in tour presentando le
mie canzoni nel modo che amo", in 40 anni di carriera passato dall'essere idolo pop preconfezionato a
diventare uno dei pi rispettati compositori e interpreti che hanno dato voce alla propria generazione, come
Bruce Springsteen, Bob Dylan, Willie Nelson, Bob Seger, Tom Petty, John Fogerty e pochi altri. Nato
nell'Indiana nel 1951, John Mellencamp ha sposato la musica gi a 14 anni e da l in poi ha pubblicato ben 26
album, vendendo solo negli Stati Uniti oltre 40 milioni di copie. Ha collezionato 22 canzoni nella Top 40 e
detiene il record per aver piazzato il maggior numero di pezzi nella classifica dei "Dischi Caldi" in ambito
rock. Ha ricevuto 13 nomination ai Grammy Award, vinto fra gli altri il Billboard Century Award e il Woodie
Guthrie Award, entrato nella Rock and Roll Hall of Fame. L'attivismo sociale che trasuda dalle sue canzoni
stato il motore che ha generato Farm Aid, la serie di concerti e iniziative che per 25 anni hanno
fiancheggiato le lotte sociali delle famiglie rurali americane. Il suo stile sonoro e la composizione peculiare
della sua band ne fa senza dubbio il precursore del genere musicale "americana" di origine country. Come se
non bastasse Mellencamp anche un apprezzato pittore, le cui mostre - da solo o anche in un allestimento
congiunto con Miles Davis - hanno sempre riscosso ampi consensi. Infine, per non tralasciare i progetti
futuri, John Mellencamp ha recentemente collaborato con Stephen King a una commedia musicale intitolata
"Ghost Brothers of Darkland Country" che andr in scena all'Alliance Theatre di Atlanta nella primvera 2012
FORMAZIONE: Michael Wanchic (chitarra); Andy York (chitarra); Miriam Sturm (violino); John Gunnell
(basso); Dane Clark (batteria), Troye Kinnett (tastiere e fisarmonica).
LA GIALLA COTOGNA DI ISTANBUL
di Paolo Rumiz
con Moni Ovadia, Paolo Rumiz
musiche di Alfredo Lacosegliaz
e con
Ornella Serafini, Cristina Verit, Daniele Furlan, Alfredo Lacosegliaz,
video di A.Lacosegliaz su disegni di Massimo Jatosti
La guerra a Sarajevo finita da poco, ma le ferite di quellimbroglio sanguinoso, la citt le porta tutte. Qui
catapultato per lavoro, Max von Altenberg, ingegnere viennese, divorziato e padre di quattro figli. Qui
incontra Masa, donna non pi giovanissima ma ancora affascinante, di quella bellezza imperiosa e fiera che
sfida alla vita, una vita non certo facile per lei, contrappuntata di lutti e dolore. E lei una sera gli canta una
sevdalinke, canzone damore bosniaca, in cui si narra di una gialla cotogna di Istanbul, pegno di un amore
che si scioglie nella morte. Nasce da quella canzone una passione che, come quella cantata, si scioglier solo
dopo tre anni, quando lei, ammalata di cancro, arriva a Vienna da lui per farsi curare. Inesorabile per il male
la divorer proprio mentre lui via, a Istanbul, dove comprer per lei, per la sua salvezza una succosa e
profumata cotogna gialla. E la trama di La gialla cotogna di Istanbul, la ballata per tre uomini e una
donna, cui Paolo Rumiz ha affidato una sorta di sua appassionata poeticissima recerche nel mondo oggi e
di ieri di quella che fu la mitteleuropa asburgica. La cotogna di Istanbul s il racconto (in versi endecasillabi
che inseguono la forza ammaliatrice della narrazione orale) di una bellissima e struggente storia damore. E
al tempo stesso un viaggio, carico di inusitate (e per certi aspetti molto inattuali, di quellinattualit per
che della miglior poesia e del sentimento pi sincero e disarmante) suggestioni, alla ricerca delle tracce di
una geografia che di paesaggi e luoghi e di uomini e storie, tutti straordinariamente resi con efficacissima
vivezza dal narrare di Rumiz: un andare a ritroso nella memoria, consolatorio, forse un poco ridondante di
nostalgia (talvolta anche scontato per chi con quellimmaginario ha una qualche dimestichezza), sprone
comunque a pensarci, noi di queste terre (e non solo), frutto di quei paesaggi - spesso panorami mozzafiato,
di quelle storie - spesso di eccezionale quotidianit, e di quegli uomini. Di cui la travolgente ballata di
Rumiz, restituisce una sorprendente vitalit per forza evocativa e di suggestione.

GASTONE PIETRUCCI E LA MACINA (Marche)


Decenni di attivit dedicati alla salvaguardia e al rilancio della tradizione orale marchigiana, che negli ultimi
anni si sono concentrati nelle applauditissime e premiatissime uscite discografiche della collana Aedo
malinconico ed ardente, fuoco ed acque di canto, in cui la voce rauca e ombrosa di Gastone Pietrucci,
sempre pi espressiva, interpreta un repertorio che con la stessa confidenza e lo stesso amore canta i
documenti della tradizione e i capolavori dei pi grandi cantautori italiani. La presenza strumentale, sobria
ma efficace, funzionale alla fruizione dei testi e alla creazione di un ambiente sonoro piacevole e
coinvolgente. Unesperienza sensoriale, un omaggio alla forma-canzone, uno spettacolo che non delude mai
perch vero, autentico, irripetibile.
FORMAZIONE: Gastone Pietrucci (voce); Adriano Taborro (chitarra, mandolino,violino, voce); Marco
Gigli (chitarra, cembalo, voce); Michele Lelli (batteria); Riccardo Andrenacci (percussioni e voce); Giorgio
Cellinese (coordinamento).
LE VIE DEL TE (Italia, Messico,Tunisia, India)
La stanza del t. Uno spazio intimo in cui gli spettatori diventano ospiti di un rituale dedicato
allantichissima arte del t. Tra suoni, sensi e piccoli sorsi. Una danza dolce e lenta, mossa dal battito
cardiaco delle percussioni indiane e dal suono ancestrale delle corde, ci trasporta in un clima che ricorda i
colori, i paesaggi ed i profumi del Mediterraneo. Sulle vie del t. In collaborazione con lAssociazione
culturale Il Caseificio.
FORMAZIONE: Cora Steinsleger - Messico (arte del t / danza); Corrado Bungaro - Italia (viola damore a
chiavi); Helmi MHadhbi - Tunisia (oud); John Salins, -India- (percussioni))(India)
LOU TAPAGE (Italia)
Lou Tapage unidea che nasce nel 1999 dallincontro tra alcuni musicisti della provincia di Cuneo. Le
diverse anime che li compongono contribuiscono a rendere il loro stile assolutamente personale, tanto da
aver portato allesigenza di ideare una nuova definizione per il genere proposto, ovvero NuFolk. Quello che
emerge uno stile eclettico e personale, definito ma sempre in movimento, caratterizzato dalla presenza di
un intangibile ma forte leitmotiv che rappresentato dal gruppo stesso e dalla sua energia. L'idea di fondo
dei Lou Tapage infatti la ricerca, senza preconcetti, della musica in s e di quello che pu trasmettere in
tutte le sue forme e manifestazioni.
FORMAZIONE: Sergio Pozzi (voce, ghironda, chitarra); Marco Barbero (organetto, cornamusa, flauti,
mandolino); Chiara Cesano (violino, viola); Nicol Cavallo (basso); Dario Littera (chitarre, percussioni),
Daniele Caraglio (batteria).

MU-ROOTS/ SPECIAL FOLKEST EDITION (Italia)


Un viaggio musicale nel cuore della musica afroamericana a cura di Marco Maria Tosolini con la
partecipazione di Flampeth Horns: Mu-Roots/Folkest Special Edition una macchina sonora che semplifica
il pi possibile i lessici verbale e musicale per far sentire ci che nutre la musica americana di origine afro.
Tutto ci per far cogliere lessenza di un mondo espressivo che nutre tuttora, molto di pi di quanto non si
pensi e nonostante il debordare tecnologico, la musica suonata, la musica vissuta. Saranno eseguite musiche
di Berry, Domino, Ellington, Gershwin, Hancock, Hendrix, Hooker, Jagger-Richards, Silver, Troupe, Waters.
FORMAZIONE: Marco Maria Tosolini (batteria); Giuliano Tull (sax contralto); Frank Valussi (sax tenore);
Flavio Davanzo (tromba); Maurizio Cepparo (trombone); Stefano Franco (piano, voice and one right hi-hat
footing); Antonio Della Marina (immagini e video composizioni).
MARIANNE GREEN TRIO (Irlanda/Danimarca)
Marianne Green ha da poco pubblicato il suo album d'esordio, nel quale collabora con uno dei numi tutelari
irlandesi, Andy Irvine. Dear Irish Boy (questo il nome del disco) contiene una serie di splendidi brani
tradizionali provenienti principalmente dalla contea di Down, oltre a due di composizione della stessa
Marianne. A Folkest presenter questa sua incisione insieme con il suo produttore Martin O'Hare alle
percussioni irlandesi e a Magnus Wiik, alla chitarra e al dobro. Marianne Green anche un'ottima flautista,
nonch ballerina e insegnante di step-dancing. In questa veste fa parte anche del gruppo di danza Green
Steps.
FORMAZIONE: Marianne Green (voce e flauti); Magnus Wiik (chitarra e dobro); Martin OHare: (bodhran
e bones).

MATCHING TIES & TIR NA NOG (Usa/Inghilterra/Germania)


Proveniente dalla Germania, ma con l'Irlanda nel cuore, questo gruppo macina ogni anno un numero
impressionante di concerti. Vecchi amici di Folkest e del Friuli, ritornano quest'anno con una spettacolo
arricchito da un gruppo di ballerini che completano la proposta musicale con un eccellente set di stepdancing.
FORMAZIONE: Paul Stowe (USA) - chitarra, armonica, voce; Trevor Morriss (GB) - mandolino, bouzouki
irlandese, chitarra, canto; Colm OTuama (Irlanda) - flauto traverso, tin whistle, low whistle, canto; Georg
Baehr (D) - violino, mandolino, canto; Konrad Stock (D) - bodhran, washboard, tin whistle, low whistle,
cornamusa scozzese e Northumbrian pipes. Tir Na Ng Irish Dance Troupe: Shane McAvinchey (Irlanda),
Nathan Baillieul (Belgio), Susanne Heumann (Irlanda/Germania), Nicola Semple (Inghilterra), Josephine
Cairns (Scozia/Germania).
MATTEO SEGRADO (Italia)
Matteo Segrado, ovvero quando la passione per la musica incontra lamore per la propria terra: cos che
nascono le opere uniche del cantautore carnico. Fra breve luscita di un disco che suggeller lopera di un
artista nato per lasciare il segno.
MAX MANFREDI (Italia)
Cantautore di rara raffinatezza, con il suo ultimo album Luna persa ha vinto la Targa Tenco come miglior
disco dellanno. In precedenza il disco stato insignito del Premio Lunezia Canzone dAutore 2009. La sua
carriera punteggiata da qualificate esperienze che vanno dal folk alla musica antica, dalla letteratura alla
collaborazione con Fabrizio De Andr, sempre allinsegna della qualit e della sincerit dellispirazione.
FORMAZIONE: Max Manfredi (chitarra, voce), Marco Spiccio (pianoforte, voce), Matteo Nauhm (chitarre,
glockenspiel, tastiere)
MAU MAU (Italia)
il 1991 quando i torinesi Fabio Barovero e Luca Morino si incontrano e danno vita allavventura dei Mau
Mau. Cantano in dialetto piemontese, ma i testi rappresentano un mix di culture ed etnie dove i suoni si
fondono in un idioma musicale senza confini. Negli anni hanno cantato il sud a nord e il nord a sud, hanno
suonato con musicisti di ogni latitudine, inciso sette album, tenuti concerti in ogni continente.
E proprio mentre lItalia celebra i suoi primi 150 anni, i Mau Mau ne compiono 20.
Le sonorit 2011 vedranno schierati classici del repertorio maulero declinati e plasmati dai 20 anni trascorsi
dalla nascita della band, accompagnati da nuovi brani creati per celebrare la ricorrenza ventennale.
FORMAZIONE: Luca Morino (chitarra, voce), Fabio Barovero (fisarmonica, tastiere), Bienvenu Tat
Nsongan (percussioni, voce)
NOSIS (Friuli)
Dieci anni sono passati dall' ultimo lavoro discografico, dieci anni come l'attimo fuggente ed eterno di un
eclissi di sole, ma la stella ora splende di nuovo vigorosa. Il nuovo disco Neri Cjarbon, nero carbone,
nero come la notte, nero come l'Africa, nero come un suono lontano. I Nosis sono di nuovo in scena, pronti
a stupire ancora chi li ha amati, cantati, seguiti e abbandonati. Se volete saranno luce e colore, un raggio di
calore in un mondo nero carbone... Cos si sono ripresentati al loro pubblico a distanza di un bel po' di anni
dal loro ultimo disco, sempre per l'etichetta FolkestDischi. Eccoli nuovamente tra noi con il loro suono
compatto, con una cifra stilistica che conferisce ulteriore valore all'elevato tasso tecnico dei singoli musicisti,
che fanno di questa formazione una delle grandi realt della musica friulana.
FORMAZIONE: Flaviano Miani (fiati, tastiera, canto); Gianluca Zanier (basso elettrico); Paolo Mattotti
(chitarre); Stefano Penta (violino); Massimiliano D'Osualdo (fisarmonica); Claudio Cappelli (batteria).
PAOLO TOFANI (Italia)
Paolo Tofani nasce a Firenze nel 1944 e dopo diverse esperienze musicali come chitarrista di gruppi italiani e
inglesi (vive per anni a Londra) comincia a interessarsi a strumenti elettronici . Nel 1973 rientra in Italia e
diventa membro degli Area, dedicandosi anche a esperienze musicali diverse, quali il jazz, lavant-garde, la
musica etnica e classica collaborando con musicisti di fama mondiale (J. Cage, Derek Baley, Steve Lacy,
Zakir Hussain). Lesigenza di trovare uno strumento capace di riunire l'esperienza musicale occidentale con
lantichissima tradizione musicale indiana lo spinge a ideare, disegnare e concepire (con la collaborazione di
amici esperti nel settore della liuteria) la sua Trikanta Veena, strumento unico al mondo.
PASSOVER (Italia/USA)

Eccellente formazione di progressive rock di matrice ebraica, con escursioni nel folk e nella musica klezmer.
Nati a Trieste sotto la guida del clarinettista Davide Casali, forti della partecipazione di Ellen Garfiels,
famosa cantante di Boston (Massachusetts), mescolano i suoni del progressive-rock con la musica della
tradizione ebraica. Si sono esibiti negli Stati Uniti, in Italia, in Croazia, entusiasmando il pubblico con la loro
musicalit che li porta a essere un ponte tra presente, passato e futuro, e tra le due sponde dell'Atlantico
attraverso il quale si diffusa la cultura musicale ebraica nella seconda met del Novecento.
FORMAZIONE: Davide Casali (clarinetto, clarinetto basso, chitarre, vocoder, voce); Samuele

Orlando (tastiere, voce); Alessandro Colombo (batteria, voce); Ellen Garfield (voce).
ROCCO BURTONE (Italia)

Il concerto ripercorre le tracce dellultimo disco, prodotto da Folkest Dischi, che raccoglie brani
composti tra la fine degli anni sessanta e gli anni settanta; il gergo infatti quello di un giovane
libertario pieno di rabbia e speranze, volutamente lontano dal mondo della poesia, accusata di
distrarre dalla battaglia ideologica, ma anche dalle canzoni di lotta dei vari canzonieri che in quegli
anni giravano lItalia; un cantautore alla ricerca di un modo di esprimersi che sia popolare e
rivoluzionario, che oggi lo ripropone non rinnegando il proprio passato.
FORMAZIONE: Rocco Burtone ( voce e chitarra); Arno Barzan (tastiere e voce); Ludovica Burtone (violino
e voce).
SECONDO A NESSUNO (Emilia-Romagna)
Nato su commissione del festival Biennale del Paesaggio 2008, organizzato dalla Provincia di Reggio
Emilia, lo spettacolo si rif alla letteratura musicale di colui che viene definito il creatore principe del
fenomeno liscio, entrato di diritto a far parte della tradizione e del costume italiani: Secondo Casadei,
padre fondatore dellomonima orchestra. Secondo a nessuno riprende le prime composizioni di Secondo
Casadei, datate prima della Seconda Guerra Mondiale, che raccolgono pienamente il clima musicale di
quegli anni, ma nasce soprattutto dalla volont di creare unesperienza musicale dallatteggiamento rigoroso
verso il passato ma al contempo fortemente creativo.
FORMAZIONE: Claudio Carboni (sax); Michele Marini (clarinetto); Daniele Donadelli (fisarmonica);
Davide Bizzarri (violino); Maurizio Geri (chitarra e voce); Filippo Pedol (contrabbasso).
SIRVENTES (Italia)
Nel 1995, la Ricordi-Bmg pubblic Canti Randagi, un tributo a Fabrizio De Andr, realizzato ad opera delle
principali realt operanti nel campo della musica etnica e della world music a livello nazionale. Sirventes
un ensemble di cui fanno parte quattro musicisti ed interpreti di quella fortunata esperienza di quindici anni
fa. A capo di questa spedizione c Giulio DAgnello,il cui nome saldamente legato a quello dei
Mediterraneo, storica band toscana impegnata da quasi venticinque anni nellambito della musica popolare,
della canzone dautore, delle musiche di scena e colonne sonore. Un tributo a Fabrizio De Andr che si
concretizza tra Toscana, Friuli e Istria insieme ad altri storici esponenti di quel gruppo di lavoro da cui
nacque Canti Randagi. Il risultato, anche in questo caso, un disco, prossimo alla pubblicazione per
letichetta Folkest Dischi.
FORMAZIONE: Giulio D'Agnello (voce, chitarre), Meme Lucarelli (chitarra, basso elettrico), Dario
Marusic (violino, pive istriane, flauto, flauto armonico), Andrea Del Favero (organetto diatonico, bodhran,
flauto armonico).
STEVE HACKETT (Inghilterra)
Dopo il successo del 2009, torna in tour Steve Hackett e ci regala un concerto arricchito da una formazione
ancora pi ricca e dalle novit degli ultimi dischi, il tanto atteso Out of The Tunnel Mouth e il recentissimo
"Live Rails", registrato dal vivo durante gli ultimi due intensi anni di tour intorno al mondo.
Il leggendario chitarrista dei Genesis, continua il suo viaggio di esplorazione in tutto l'universo musicale, da
Bach al rock prog, all'insegna di una musicalit e creativit uniche. Chitarrista e compositore, Hackett
considerato uno dei musicisti pi innovativi sulla scena britannica. Dopo aver contribuito al successo dei
primi Genesis con uno stile sofisticato ed elegante, ormai divenuto il suo marchio di fabbrica, ha nel corso
degli anni consolidato il proprio successo a livello internazionale sia come compositore classico, sia come

chitarrista rock e autore. Il recente ingresso della band nella Rock and Roll Hall of Fame (marzo 2010)
conferma il contributo basilare della band alla storia della musica.
Con i Genesis, la chitarra di Steve ha prodotto alcuni dei momenti pi memorabili, dalla sensibilit del suono
acustico di Horizons e Blood on the Rooftops al rock spettacolare degli assolo di Firth of Fifth e Fountain of
Salmacis. Iniziando la carriera solista, ha avuto la possibilit di sviluppare la sua eccezionale variet,
spingendo i confini musicali in nuove zone, creando sonorit e tecniche innovative. La sua carriera solista si
consolida negli anni 80 con lhit single Cell 151 e con il supergruppo GTR, con Steve Howe, che ottenne
grande successo soprattutto in America.
Le collaborazione di Steve con grandi e rinomati musicisti continua con artisti quali Paul Carrick, Bonny
Tyler, John Wetton e Brian May, tra le sue prime influenze musicali sino a Chris Squire nel 2009. Steve torna
a rivisitare le proprie radici e il proprio passato, con lhit album Genesis Revisited e con Blues with a
Feeling, mentre allo stesso tempo continua a sfidare i propri orizzonti con un incredibile ed eclettico mix di
suoni, generi e un senso dellesotico che continua ad affascinare i suoi molti seguaci sino ad oggi.
I raffinati album recenti possiedono una potente dinamica, dagli spettacolari ed efficaci Darktown e Wild
Orchids al variopinto viaggio attraverso il tempo e lo spazio di To Watch the Storms sino allultimo lavoro
Out Of The Tunnel Mouth, un album, che della sua difficile e perigliosa gestazione porta non i segni, ma
una rinnovata forza creativa e stilistica, tanto che alcuni critici lo hanno acclamato come il suo album
migliore.
I concerti dal vivo sia con la band che in acustico conducono il pubblico in un viaggio straordinario
attraverso aree musicali diverse, ripercorrendo la storia di questo eccezionale artista, dai giorni con i Genesis
ad oggi, intrecciate insieme dal suono unico e originale della sua chitarra e dal supporto di musicisti di
altissimo livello.
FORMAZIONE: Steve Hackett (chitarra e voce); Roger King (tastiere); Gary O'Toole (batteria, percussioni
e voce); Rob Townsend (sax e flauto); Nick Beggs (basso); Amanda Lehmann (chitarra e cori)
STREPITZ (Friuli)
Strepitz in lingua friulana significa strepitio, confusione, mescolanza di rumori. Non a caso, quindi, il gruppo
ha scelto questa icona per identificare il proprio percorso musicale e culturale. Dopo lapplaudita uscita di
Strepitz nr.0 (1999), il gruppo decise di intraprendere nuove strade, andando in qualche misura
controcorrente, considerando chiusa lesperienza della cosiddetta contaminazione musicale. Inizi, quindi,
un percorso musicale tematico che tuttora prosegue; questa scelta colloca la band in una cosiddetta area
musicale conceptual e, non a caso, da Suns naturai (2001) ad oggi Frantumazione (2009) tutti i cd
pubblicati hanno, in qualche misura, coinvolto altri musicisti, artisti e filosofi. Attualmente il gruppo sta
lavorando sul progetto Sounds of... del quale prevista luscita del nono cd entro il 2011, una sorta di
analisi sui suoni e rumori del mondo che, per effetto della globalizzazione, non hanno pi alcuna
appartenenza geografica anche se mantengono la sensibilit della propria origine culturale ed etnica.
FORMAZIONE: Giovanni Floreani (cister, cornamusa , live electronics, vocal); Ermes Ghirardini
percussioni, batteria); Lorenzo Marcolina (ewi, gaita elettronica, sax); Paolo Viezzi (basso elettrico).
TONY MAUDE AND THE KNIGHTSOF FRIULI (Inghilterra-Friuli)
Poeta, attore, songwriter, Tony Maude si messo in evidenza fin da giovanissimo nella swinging London
degli anni Sessanta, lavorando in teatro e cabaret con coloro che sarebbero poi diventati i Monty Python, per
poi passare a lavori pi impegnativi, con una compagnia di allestimenti shakespeariani. Da qui inizi a
scrivere canzoni e musiche per il teatro, rivelando una sua vena lirica sognante e naive. Mise in musica
sonetti di Shakespeare e poesia di Franois Villon, mescolandole con ballate tradizioni e proprie
composizioni. Dopo due album prodotti da Matthew Fisher e Paul Millns, giunge ora a questa esperienza
discografica in terra friulana, con un inedito trio che vede Lino Straulino mettersi al suo servizio come
strumentista, dopo aver abbandonato le vesti del band-leader e del folk-singer, ottimamente sorretti dalla
collaudata sezione ritmica formata da Lucano Marangone e Franco Stocco. Presenteranno a Folkest il loro
disco prodotto da FolkestDischi. In esclusiva italiana.
FORMAZIONE: Tony Maude (voce, chitarra acustica); Lino Straulino (voce, chitarra elettrica e acustica);
Luciano Marangone (basso elettrico); Franco Stocco (batteria).
WILLIE NILE BAND (Usa)
Willie Nile un grande artista. Se ci fosse un po di giustizia a questo mondo, dovrei aprire io i suoi concerti
e non il contrario - cos dice di lui Lucinda Williams. Willie Nile, il rocker di Buffalo, New York, il pi
grande cantautore uscito dal Greenwich Village negli anni Ottanta, applaudito dalla critica come il nuovo
Bob Dylan, ma amato dai fan come one man Clash, per la sua ammirazione nei confronti di Joe Strummer,
torna in Italia sullonda del grande successo del suo recentissimo lavoro, quel Live From The Streets of

New York, uscito lo scorso anno nel doppio formato CD e DVD, giusto in tempo per presentare il suo
nuovissimo House of a Thousand Guitar, uscito a met aprile. La stessa energia, il furore e la tensione del
suo songwriting metropolitano, incendieranno i palchi dItalia, paese che con lui ha sviluppato negli anni un
particolare feeling. Nile non ha fatto una carriera esorbitante, cera da aspettarselo: troppo cuore ed eleganza
per entrare nel ring, ma nemmeno diventato una figura patetica del Greenwich che fu. Ha continuato per la
sua strada, pubblicando dischi in giusta misura, n troppi n troppo pochi, togliendosi dalla circolazione per
un po di tempo ma continuando con la sua arte e non avvilendosi perch i tempi erano cambiati. Ha saputo
aspettare e poi due anni fa ha giocato il jolly con un disco Streets Of New York, che rimette in scena la
boheme della grande Mela come lui la sa cantare, con una selezione di canzoni che, senza retorica passatista,
coniugavano lo spirito poetico del songwriter con una schietta dimostrazione di rock urbano. House Of A
Thousand Guitars il nuovo disco il degno successore di quel lavoro e, come suggerisce il titolo, ancora
pi venato di rock nroll e chitarre elettriche anche se, come nella tradizione dellautore ci sono anche
languori, malinconie e ballate. Unico spettacolo in regione.
FORMAZIONE: Willie Nile (chitarra elettrica, voce e piano); Johnny Pisano (basso e voce); Frankie
Lee (batteria); Jorge Otero (chitarra elettrica e voce).
VINCENZO ZITELLO (Italia)
In concomitanza con luscita del suo nuovo album, tutto giocato sul suono dellarpa bardica, lartista sar
ancora una volta uno dei protagonista di Folkest. Da oltre trentanni Zitello propugna e diffonde il verbo
sonoro dellarpa celtica e dellarpa bardica, con passione e straordinari risultati artistici che lo hanno reso
uno dei pi apprezzati strumentisti di arpa celtica e bardica in campo mondiale. Una grande opportunit per
ascoltare un repertorio ricco di fascino e suggestioni.
WATCHA CLAN (Francia)
La biblica citt di Babele e la sua infausta torre sono state diffamate nei secoli. Immaginata come una
struttura minacciosa e incombente costruita da bambini, i cui abitanti parlavano tutti la stessa lingua,
l'onnipresente Dio decise di ingannare gli umani, per disperderli - la parola Babel deriva dall'ebraico 'balal',
confondere. Eppure se consideriamo la torre come un prototipo di radio trasmettitore, come hanno fatto i
marsigliesi Watcha Clan nel loro ultimo album, il suono di un mondo unito che balla e canta insieme ha
perfettamente senso. I Watcha Clan hanno sempre mostrato nei loro suoni un eclettismo spirituale e
visionario, che va dalla trance Gnawa mischiata al drum 'n bass all'hip hop, dagli ottoni balcanici alla musica
sefardita, con vigorose pulsazioni bass-heavy contrastate dalla sensazionale voce di Sista K.
FORMAZIONE: Sista K (voce, dancing); Suprem Clem (tastiere, laptop, programming); Matt Labesse
(contrabasso e chitarra); Nassim (gumbri, chitarra)
WIND (Italia)
Questo gruppo friulano, assai noto anche allestero, propone un'esplosiva miscela di rock, blues, slide guitar,
calde vocalit e una poderosa sezione ritmica.
Cinque dischi e un'interminabile serie di concerti in tutt'Europa hanno concentrato su di loro l'attenzione di
importanti musicisti d'Oltreoceano, alcuni dei quali hanno deciso di collaborare stabilmente con loro, come
Johnny Neel, gi membro dell'Allman Brothers Band.
FORMAZIONE: Fabio Drusin (basso elettrico e voce); Anthony Basso (chitarra, e voce); Silver Bassi
(batteria).
YOUNG 8 FOLK (Piemonte)
Young 8 Folk formato da giovani musicisti di formazione classica che con la complicit del chitarrista
Fabio Colussi si cimentano in un repertorio da ballo dei migliori gruppi folk della scena europea, insieme ad
arrangiamenti di brani originali. La grande capacit tecnica si arricchisce per loccasione della freschezza e
giocosit che caratterizza la musica per le danze, una interessante variazione sul tema nel panorama del
folk italiano. Vincitori delle selezioni nord-ovest del concorso Suonare a Folkest, indetto per lottavo anno
da Folkest e www.folkbulletin.com.
FORMAZIONE: Maria Pia Olivero, Giulia Subba e Dania Ferro (violini), Francesca Grilletto (flauto),
Andrea Nata (pianoforte), Roberto Bacchin (batteria e percussioni), Fabio Colussi (chitarra).

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