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FONDAZIONE GUIDO PICCINI

per i diritti delluomo onlus

Speranza e politica1
possibile unaltra politica?
Perch la speranza in un mondo diverso non sia un interrogativo vano, di inutili e vuote
parole, la politica che governa il mondo deve uscire necessariamente dal dogmatismo del
pensiero unico, neoliberale, ed entrare nelle possibilit reali di un profondo e totale
cambiamento.
chiaro, e drammatico, che la politica, schiacciata sotto il potere degli interessi economici e
finanziari un potere divenuto sistema dominato dalla sete di denaro e di profitto sia cieca
e sorda di fronte al grido dei popoli.
Ci che sta avvenendo al popolo greco la dimostrazione di come uningiustizia, sempre pi
profonda e irrazionale, finisca per chiudere ogni futuro di riscatto e dignit e porti popolazioni
intere alla disperazione.
E la disperazione la tomba di ogni speranza, e pu divenire la fonte di un odio vendicativo
che travolger ogni mare.
Senza speranza, senza la speranza di una profonda metamorfosi, di una reale rivoluzione
dal basso, in tutto il mondo, per lumanit intera, pagheremo tutti un prezzo altissimo.
Costruire una politica dove la speranza di un cambiamento universale sia il valore basilare di
ogni prassi e teoria, una necessit radicale e planetaria.

La politica come servizio alla speranza.


Perch non sperare?
Si sa, la speranza , in un certo senso,
unavventura e un rischio:
ma forse che, per il rischio di perdere la semente,
il contadino smette di seminare?
Giorgio La Pira

Viviamo in un tempo di passioni tristi.


Lo scenario che si presenta davanti ai nostri occhi , per la quasi totalit dei popoli, uno
scenario di ingiustizie radicali e di sangue versato senza alcun motivo.
Non c una ragione minimamente valida per giustificare tale situazione, costruita su un
sistema fatto potere di pochi che, in unassurda e insensata corsa al denaro, sta creando un
presente e un futuro di distruzione, senza speranza.
Spinoza2, gi pi di trecento anni fa, parlava di unepoca di passioni tristi, la storia gli sta
dando ragione
E proprio nei secoli delle grandi scoperte che generavano la speranza di un diverso
futuro, i tempi si sono fatti pi bui.
Mentre la scienza, il pensiero, luomo scoprivano orizzonti umani e universali nuovi, la
1

Tratto da: Renato Piccini-Paola Ginesi, La speranza forza rivoluzionaria del nostro tempo,
Quaderno della Fondazione Guido Piccini QFGP 009, di prossima pubblicazione. Chi interessato
pu richiederne una copia a presidenza@fondazionegpiccini.org

Cfr Baruch Spinoza, Opere, MERIDIANI MONDADORI 2007


Antoni Aguil, La democracia en la poca de las pasiones tristes, 20 febbraio 2015 www.eldiario.es

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storia s fatta pi drammatica e incomprensibile.
Sembra non vi sia nulla di pi assurdo, per non dire contraddittorio e bugiardo, che
avvicinare la politica alla speranza.
concezione comune, anche se non mai giusto generalizzare, che lattuale politica non
solo tradisce le aspettative del presente, ma la negazione di ogni speranza futura.
Le promesse da realizzare nel domani sono larma principale della politica per acquisire
una credibilit che la storia le nega. La speranza, nel fallimento del progetto storico di oggi,
diventa lalibi del suo prestigio.
Eppure tra politica e speranza v un connubio inscindibile.
Che cosa pu fare e dire la politica in questo fallimento se non promettere che domani
il suo progetto si far storia diversa?
Cosa pu fare la speranza se non chiedere alla coscienza di ogni persona di pensare che
quanto non stato fatto oggi potr, perch deve, essere fatto in un futuro pi o meno
prossimo?
un richiamo a quel famoso detto latino spes contra spem (vivere la speranza contro
ogni speranza).

Lintreccio tra politica e speranza


Gli strumenti della politica per generare la speranza sono, da una parte, i suoi valori
aperti e liberi, dallaltra, lutopia di un mondo nuovo.
Se la speranza non ha un fondamento solido nel processo crescente di conoscenza e nella
relativa azione politico-sociale, non regge allurto negativo dei partiti che distruggono ogni
sforzo positivo dellintelligenza e della coscienza individuale e collettiva.
Riflettere sulla speranza politica, quindi, vuol dire andare al di l della tristezza del
nostro tempo e, riscoprendo le conquiste del passato nel processo evolutivo del pensiero e
dellazione sociale, cogliere le speranze di un tempo fatte storia presente e cos porre le basi
per le attese del futuro.
Forte la delusione di oggi sulle aspettative del passato, ma chi legge la storia nel suo
divenire coglie pure i processi innovativi e tante speranze che si sono fatte realt.
Per questo si deve fare una continua riflessione sulle trasformazioni socio-politiche,
culturali, religiose attraverso la lettura del nostro tempo nei suoi molteplici aspetti.
Valori politici
I valori politici come vedremo in seguito si esprimono in unidea dominante
(centralit delluomo, democrazia, uguaglianza, libert) progettata in una logica di
elaborazione filosofico-politica, per possono sempre rischiare di diventare un
fondamentalismo ideologico che, se non distrugge la speranza, limita il suo orizzonte ad un
unico pensiero, pur prezioso ed elaborato che sia.
Le idee scientifiche, o meno, basate sulla critica al mondo attuale e poste alla base come
prospettiva di un futuro diverso, sono elemento essenziale per una speranza reale.
Lutopia
Lutopia crea limmaginario storico di un nuovo tempo dove si realizzer ci che oggi
non possibile ma solo promesso o sognato.
Per non farne una chimera, la speranza ci deve portare alla convinzione che un altro
mondo possibile perch, come il passato frutto, nel bene e nel male, delluomo, cos sar
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per il futuro.
Lutopia parte integrante, fonte completa di una speranza vissuta che si pu definire
scientifica.
Le utopie si percepiscono come fantasie irrealizzabili ma, come dice Bloch, v una
filosofia, un modo di pensare alle utopie concrete, quelle realizzabili che palpitano nel
prodigioso ventre della materia.
Qui si entra nellorizzonte di unutopia possibile, quellorizzonte che, come dice Galeano,
serve a farci camminare:
Lutopia l, allorizzonte. Mi avvicino di due passi, lei si allontana di due passi.
Faccio dieci passi e lorizzonte si sposta di dieci passi. Per quanto cammini, mai la
raggiunger. A cosa serve lutopia? Serve a questo: a camminare3.

Ideologia e speranza
Ideologia e speranza: due concetti che sembrano in totale contraddizione.
Lideologia ha per fondamento una o pi idee ben precise, chiare, frutto di un razionale
modo di vedere e pensare e finalit definite.
Tra principi inamovibili e ideali/finalit specifiche, v una logica obbligata da seguire,
che pu essere pi o meno rivoluzionaria, pi o meno pacifica o violenta ma che definisce la
propria rivoluzione.
Lideologia unidea, o pi idee, che determina un processo negativo sul passato,
prospettando il futuro in uno specifico cammino.
V una caratteristica essenziale: limmutabilit di fondo. Vi potranno essere
cambiamenti, anche profondi, ma tattici, principi e finalit sono inamovibili.
Il capitalismo potr essere neo-capitalismo, capitalismo democratico, pi o meno
selvaggio o dal volto umano, ma la sua finalit, il profitto ad ogni costo, non si tocca. Anzi
il profitto la coscienza morale e la finalit pi creativa per una societ migliore e migliore
per tutti!
Profitto e progresso, quel determinato tipo di progresso, in ogni loro aspetto, sono
strettamente congiunti, sono i veri valori del sistema capitalista.
Lideologia, gi nei suoi presupposti, pu condizionare il futuro, ne delimita almeno i
contenuti e le finalit essenziali.
In essa, quindi, la speranza ha un quadro ben definito in cui muoversi e un progressivo
cammino da percorrere.
Tuttavia nellideologia v una speranza pi o meno ricca in base alle mete stesse
dellidea centrale che condiziona il futuro.
Ideologia, credo religioso, dogma, fede nutrono una speranza che per il proprio fine.
Tuttavia, lideologia, come visione culturale-politica del domani, pu costituire un
fondamento alla speranza.
per necessario che venga esclusa ogni forma di dogmatismo. Lideologia, intesa come
forma logica del pensiero, deve, non solo essere soggetta alla critica della ragione, ma
cogliere i cambiamenti profondi che il divenire storico manifesta con sufficiente chiarezza.
Per essere la base di una nuova civilt, per, deve valorizzare il pluralismo delle
diverse civilt dove si esprimono i valori essenziali di unumanit, libera e pluralista,
finalizzata a costruire un mondo migliore.
La speranza, se nelle sue attese pi profonde, si costruisce intorno ai valori essenziali
3

Eduardo Galeano, Las palabras andantes, SIGLO XXI 1993

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della dignit umana, coglie dallideologia cos intesa i termini concreti di un futuro come
risposta positiva alle profonde delusioni del passato e del presente.
Lideologia, quindi, utile e preziosa se capace di evolversi nel cammino storico,
sottoponendosi alla critica dei riscontri politico-culturali.
La speranza pu trovare nellideologia il suo fine concreto, un futuro in cui si realizzano,
in un sistema razionale, tutte le aspirazioni essenziali e i valori veri e concreti di una civilt a
misura duomo.
Lideologia marxista, ad esempio, nella sua analisi sociale pi che filosofica, ha messo a
nudo le contraddizioni della societ moderna e, soprattutto, luniversale miopia del sistema
liberale capitalista il quale ha per fine il profitto per pochi che genera una macro ingiustizia
per il presente e soprattutto per il futuro.
Cos si costruisce la tomba della speranza: necessaria una speranza forte, che crede
nella possibilit reale di trasformazione dello stato attuale delle cose, per uscire da un
presente/futuro che si intravedono estremamente tristi.
Ernst Bloch pensa alla speranza come una leva capace di sollevare il mondo intero,
andando quindi al di l di ogni ideologia.
Lideologia pu dare una visione concreta alla speranza, che tuttavia va oltre lesistente
reale e possibile.
Ci sarebbe, secondo Bloch, un processo di genesi che starebbe pulsando nel
cuore di tutto lesistente. E dovremmo imparare a vivere qui (in questa pregenesi): Ci che importa imparare a sperare. E sentire, forse, una corrente di
calore che, secondo Bloch, innalza una speranza indistruttibile di vita nuova4.

La speranza nelle nuove esperienze democratiche


popolari
possibile sperare che il sistema politico attuale, il modo di far politica oggi cambino?
La democrazia cosiddetta rappresentativa si dimostrata incapace di proteggere e
migliorare le condizioni di vita e salvaguardare i diritti di tutti.
Nei partiti che dovevano garantirla prevale la complicit con interessi economici privati e
il ritorno a posizioni e decisioni che si credevano superate nellevoluzione del processo
storico in campo politico, sociale, economico, culturale, ambientale
Nel sistema neoliberale, i partiti hanno perso le loro funzioni principali: la rappresentanza
politica dei cittadini, la difesa e trasmissione dei valori civici e democratici, la garanzia e
costruzione del bene comune e sono diventati strumenti docili nelle mani del potere
economico-finanziario del capitalismo.
Tale situazione, grazie anche al condizionamento dei mass-media sullopinione pubblica,
spalanca le porte alla corruzione e allimpunit, riservando alla societ ingiustizia,
disuguaglianza, taglio dei diritti
Questa classe politica privilegiata, che si serve del Parlamento e del Governo per gli
interessi propri e del suo stretto entourage, vuol costruire una democrazia senza
partecipazione sociale, manipolare la societ per rendere i cittadini non soggetti politici, ma
sempre pi individualisti, chiusi nel proprio privato, disinteressati
Avrebbe cos le mani libere per mettere in atto una politica repressiva, dipendente dai
mercati e dai poteri forti, che opera contro i diritti della comunit: lesatto contrario di una
4

David Lopez, Filsofos mticos del mtico siglo XX: Ernst Bloch, Madrid 5 marzo 2012, www.davidlopez.info

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democrazia reale.
difficile vedere comportamenti democratici allinterno di partiti e forze politiche:
mancanza di democrazia interna, personalismi, immobilismo e inamovibilit dei vertici,
arrivismo, scarsa o nulla autocritica n accettazione di critica, mancanza di trasparenza,
progressivo allontanamento dalla base popolare sempre meno riconosciuta la legittimit
dei partiti come agenti di democrazia.
Per raggiungere una democrazia reale indispensabile mettere in atto nuove forme di
far politica per salvaguardare il bene comune, rendere possibile la partecipazione attiva di
tutti, ricreare un rapporto positivo con le istituzioni politiche tradizionali (parlamenti, partiti,
elezioni).
Le primavere arabe, gli indignados spagnoli, Occupy Wall Street, Que se Lixe a Troika
in Portogallo, il movimento studentesco cileno, Yo soy 132 in Messico, il Movimiento Passe
Livre in Brasile vari gruppi in Italia (i Girotondi, il Popolo Viola, No Tav, Democrazia
reale ora, le manifestazioni studentesche) sono alcune espressioni pi conosciute della
ricerca di nuove forme di partecipazione, con aspetti e fortune diverse, al di l e contro
lattuale politica.
Spesso questi movimenti vengono accusati di essere apolitici e/o antipolitici, in realt
sono il risveglio, pi o meno graduale e profondo, da un letargo per affrontare conti in
sospeso con il capitalismo e con le forme imposte alla democrazia, che ha perso le sue
peculiari caratteristiche.
Seppur emersi con la crisi, non si tratta di fenomeni congiunturali e di breve durata
perch le situazioni di malessere generano, prima o poi, anche lotta e radicalit da cui nasce, e
cresce, la speranza di nuove forme democratiche in sintonia con le necessit e le aspirazioni
delle maggioranze, in un percorso che permetter di reinventare la democrazia.
I partiti che hanno una vera vocazione democratica, devono convincersi dellesigenza di
un modo diverso di fare politica e accettare la sfida di impegnarsi per una democrazia reale
schierandosi con lindignazione della popolazione per far convergere la democrazia delle
strade e delle piazze con la vita istituzionale.
Si deve difendere e rafforzare la diversit democratica riconoscendo la legittimit di
tradizioni di democrazia orizzontale, esistenti fuori dalle istituzioni, a livello popolare e con
un forte radicamento locale
Sar cos possibile recuperare il significato della politica e lesercizio democratico in
chiave sociale, aperta alla partecipazione di tutte le forze: senza una reazione forte la
democrazia rischia di divenire un oggetto archeologico del passato, senza futuro.
facile indovinare lobiezione che tutto ci oggi unillusione, unutopia irrealizzabile!
Non possibile con i partiti attuali? allora creiamone di nuovi come, per esempio, stato fatto
in Spagna!
possibile il cambiamento, ed esistono episodi che lo dimostrano, che poi questo
avvenga a breve o lungo termine, dipende da ciascuno di noi, dallimpegno di ognuno di
essere soggetto attivo nel proprio ambiente e nei movimenti di cui fa parte.
Nel III capitolo Una riflessione sul nostro tempo si parlava di avvenimenti e di
fatti, una considerazione che vorremmo riprendere a proposito di speranza e politica
seguendo un esempio noto a tutti: gli indignados spagnoli.
Il 15 maggio 2011 (da qui il nome 15M) ebbe inizio il movimento con loccupazione di
Puerta del Sol a Madrid.
Questo avvenimento ha dato vita a un fatto? ha acquisito valenza storica?
Visto i risultati attuali si pu rispondere affermativamente.

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Il sogno della nuova politica si fa storia


Il processo del 15M (che ben conosciamo e che, se si volesse, potrebbe ripetersi ovunque,
pur con sviluppi e in contesti diversi) si consolid in breve tempo in un ampio processo di
protesta il cui elemento di identificazione fu lindignazione; un movimento popolare di massa,
con un forte carattere sociale e democratico, che acquis forza per linterazione di alcune
dinamiche parallele:
- unampia e forte indignazione popolare, gi esistente nel crescente scontento legato alla
crisi economica e del lavoro e alla sfiducia nella classe politica al potere, che
simbolizz ed espresse nelle strade la profonda rabbia per lingiustizia delle gravi
conseguenze della crisi economica e della politica di austerit (perdita di diritti,
disoccupazione, tagli sociali, sfratti)
- lo scontro con la gestione antisociale e autoritaria delllite di potere, nazionale e
europea, che non rappresenta i valori democratici, denunciando la mancanza di rispetto
dellopinione e delle richieste della maggioranza della societ
una nuova dimensione della protesta collettiva con una moltitudinaria partecipazione
popolare nella mobilitazione dove lindignazione di una vasta corrente sociale, basata
sui valori democratici e ugualitari, rafforza un atteggiamento progressista di
opposizione civile e di esigenza di cambiamento.
Un cambiamento che non solo favorisce e legittima lazione collettiva dei cittadini pi
attivi, ma apre la possibilit concreta perch rimanga e si approfondisca con il passar
del tempo
lespressione di differenti gruppi di attivisti e organizzazioni sociali come indirizzo e
orientamento per canalizzare lo scontento popolare e lespressione di questa
indignazione
la capacit di vincolare obiettivi e iniziative con le aspirazioni e richieste di due livelli
della societ: la gente indignata e la cittadinanza attiva che partecipava gi, nelle pi
diverse forme, alle mobilitazioni politiche
la creazione di unidentit collettiva che si differenzia dalle lites dominanti per cui il
movimento acquis una legittimit sociale e politica.
Questa cittadinanza attiva si esprime in un movimento sociale al cui interno agiscono
forze che seguono percorsi simili ma con modalit diverse, c per in comune un duplice
obiettivo: progressista in campo socio-economico e democratizzatore in campo politico.
Il suo impatto e le sue finalit puntano ad un cambiamento sociale, culturale e
istituzionale per una societ pi giusta e democratica e, allo stesso tempo, canalizza azioni
rivendicative pi concrete e pi facilmente realizzabili che costituiscono gli anelli, i gradini
dove cresce e si afferma la speranza di un presente e di un futuro migliori.
Gli indignados passarono da spettatori a protagonisti nel panorama politico.
Il loro movimento fu definito fumo che ben presto si sarebbe portato via il vento, una
protesta di bassa intensit, che volava troppo in basso, che non avrebbe cambiato nulla
ma ben presto si oppose a politici e banchieri rivendicando il ruolo di forza civile di alta
intensit.
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Prendendosi il diritto di esprimere la propria opinione e di partecipare senza dover
chiedere il permesso a nessuno, occuparono nuovi spazi socio-politici e ampliarono le loro
richieste, il raggio dazione e di proposte, con unadesione trasversale a et, sesso, situazione
sociale e di lavoro, localit di residenza
Unico esempio rispetto ai movimenti sorti in altri luoghi (USA, paesi europei, oriente,
ecc) gli indignados spagnoli hanno conservato lappoggio maggioritario della popolazione
sia come simpatia sia come sostegno ad alcune tattiche non violente per profondamente
radicali.
Si creato cos non solo uno spazio di contestazione, ma un clima, una capacit di
convocazione che comprende un vasto potenziale di attivisti e di tante persone comuni, sino a
quel momento estranee a questo tipo di presenza.
Nstor Garca Canclini parla di cittadinanza di alta intensit che si esprime nella lotta
per partecipare al dibattito e alla presa di decisioni collettive, in un conflitto che rigenera un
tessuto sociale di nuovo politicizzato.
Il 15M (e questa probabilmente la sua forza) da una parte, ha introdotto il linguaggio e
le richieste alle quali hanno dato forma le nuove generazioni, dallaltra, ha recuperato vecchi
attivisti, messi da parte dal duopolio presente nel paese (PP PSOE), permettendo cos di
unire le risorse dei due settori: nuovi strumenti e linguaggio con lesperienza, la teoria, la
capacit di far politica
Si afferma cos un soggetto con valori e proposte di cambiamento strutturale, insieme a
nuovi strumenti di intervento politico, per offrire a tutta la societ la possibilit di costruire la
democrazia del futuro e del bene comune, con una strategia modulabile e aperta al confronto.
Sono moltissime le attivit, ed anche i successi, ottenuti in Spagna, dove varie proposte
sono diventate, poco a poco, leggi dello Stato.
Di fatto, si sta riconfigurando una cultura e una mappa del gioco politico che si credevano
inalterabili, basati soprattutto sullo slogan: Io/noi o il caos.
Il 15M fu accusato di gettare a mare la democrazia. In poco tempo, invece, centinaia e
centinaia di gesti, individuali e collettivi, si sono trasformati in gesti democratici in difesa dei
diritti di tutti e contro soprusi, corruzione, impunit dei vari poteri.
La disobbedienza civile non violenta contro lapparato politico, giudiziario e di polizia ha
generato nuovi strumenti di protesta e di intervento. Poco a poco le persone colpite dalla crisi
sono divenute soggetti politici autonomi che mettono in discussione le attuali regole
istituzionali e ne propongono altre.
La societ civile, il tessuto sociale rigenerato, non accetta pi ipoteche: n
bancarie n del passato. Ha saputo, come i figli quando divengono maggiorenni,
generare i propri mezzi di espressione e auto-realizzazione. I nuovi strumenti
politici e di comunicazione, le forme di resistenza e di auto-aiuto, di
imprenditorialit sociale e cooperativa, di trasparenza e partecipazione valgono
molto pi del numero dei manifestanti. Naturalmente sono molto pi difficili da
quantificare5.

Dal 15M sono derivati una moltitudine di gruppi trasversali contro il debito illegittimo,
contro i tagli, per la casa e la scuola, in difesa della sanit pubblica e del diritto al lavoro, di
denuncia della corruzione e dellimpunit, reti di economia solidale, centri sociali, nuovi e
differenti comitati di quartiere
Decine e decine di progetti nati dal 15M sono la prova pi evidente che non ci si limita a
indignarsi e protestare, ma si agisce, a differenti scale, non solo instaurando un modello
5

Vctor Sampedro, El 15M y el espejo de la bruja hizo crac, 14 maggio 2013

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nuovo di vivere la politica, ma dando luogo a una somma di azioni concrete, piccole e senza
alcuna risonanza mediatica, che per hanno cambiato la vita di persone, gruppi e quartieri
interi.
Queste piccole realt rappresentano una speranza che si fatta storia, come gli anelli di
una lunga catena, le tessere per comporre il mosaico del grande cambiamento del sistema alle
radici.
Leterogeneit della base sociale ha permesso di essere presente in una moltitudine di
fronti attivi che si organizzano per rispondere dal basso alle politiche imposte dallalto.
Questa nuova societ civile, che chiedeva autonomia e avanzava proposte, iniziative
concrete, ha fatto tremare cos almeno appare ora per la Spagna le fondamenta su cui il
potere si sempre sostenuto: i mass media, i sondaggi e le urne.
Le elezioni amministrative spagnole del maggio 2015 dimostrano che la miriade di
movimenti ed espressioni, nati dalla radice del 15M di quattro anni fa, hanno conservato e
accresciuto il loro impatto socio-politico e culturale.
Molti dicevano che il 15M non era servito a niente: persone che vivevano nellillusione,
fuori dalla realt, con proposte senza fondamento, senza alcuna organizzazione politica
Sgomberata Plaza del Sol, da pi parti se ne era decretata la fine.
Il non ci sono alternative sembrava aver recuperato lo scenario politico ma piccole e
grandi crepe avevano ormai intaccato il muro del sistema politico-economico e socioculturale per aprire la strada alla speranza di un profondo cambiamento.
Ci siamo addormentati, svegliamoci! fu uno slogan del 15M.
Questa espressione suonava, da una parte, come autocritica per gli atteggiamenti passivi
che avevano permesso il passaggio dalla condizione di cittadini e soggetti politici a
consumatori acritici e chiusi nel proprio privato; dallaltra, denunciava le coordinate usate per
comprendere il mondo e ne proponeva nuove per una diversa lettura della realt.
Si poneva, poi, laccento sulla necessit di ripensare e mettere in discussione quel tipo di
democrazia e di economia per ridisegnare nuovi consensi e regole del gioco orientati ad una
reale equit e giustizia.
Le nuove forme basate sulla confluenza e il lavoro congiunto permisero alla gente, alla
popolazione, in numero sempre maggiore, di prendere la parola e sar difficile farla tacere.
La societ, stanca di sentirsi merce nelle mani di politici e banchieri cominci ad
esigere una democrazia reale ed ha raggiunto risultati positivi6, uno dei pi importanti
laver aperto le porte alla politicizzazione di una nuova generazione e alla ripoliticizzazione
della societ in generale, raggiungendo un grado di legittimazione sociale vastissimo con
lemergere di nuovi attori collettivi, con nuove speranze nonostante la sclerosi
istituzionale (Ramn Adell).
Il 15M ruppe gli schemi del sistema istituzionale e riscatt dalloblio cause e
rivendicazioni per cui movimenti sociali e attivisti stavano lottando da anni, ma che per la
maggior parte della societ erano invisibili; fu la scintilla che risvegli dal letargo migliaia di
cittadini che (re)impararono a difendere i loro diritti.

Una nuova coscienza politica possibile


indispensabile il ritorno della societ civile con atteggiamenti e proposte pluraliste e
6

Podemos ed alcuni gruppi ad esso legati hanno ottenuto significativi successi. Tra i pi importanti si possono
ricordare i sindaci di Madrid, di Barcellona, di Valencia, di A Corua, di Santiago de Compostela, oltre a molte
altre localit minori.

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inclusive, con orizzonti diversi di emancipazione e di ricerca di consenso sulla base di un
dibattito orizzontale tra uguali, dove ognuno interlocutore politico e non rappresentato da
forze e sistemi in cui non ci riconosciamo.
Occorre configurare una leadership sociale, unitaria e rispettosa del pluralismo, capace,
da una parte, di articolare le mobilitazioni popolari per obiettivi comuni e, dallaltra,
coordinare attivit decentralizzate, con rivendicazioni pi concrete, favorendo lo sviluppo di
un denso tessuto associativo di base.
I progressi significativi possono, a volte, apparire frustrati soprattutto tra coloro che
hanno obiettivi a breve termine e minore impegno politico, per cui non si d tempo alla
speranza di divenire forza di cambiamento.
Il blocco di potere istituzionale-finanziario contro cui si lotta molto forte, ma il suo
grande punto debole pu divenire la limitata legittimit da parte dei cittadini/societ.
Il dialogo istituzionale e la pace sociale, nellattuale e sfavorevole equilibrio di forze,
appaiono quasi impossibili, inoltre, di fronte alla gestione involutiva e autoritaria della crisi
del sistema, si presentano indebolite dalla sottomissione della politica allonnipotenza delle
forze economico-finanziarie.
Le difficolt di ottenere, a breve termine, miglioramenti sostanziali socio-economici e
cambiamenti istituzionali, devono essere affrontate con il consolidamento di unopposizione
civica e democratica.
Nonostante i problemi siano molto simili e vicini in tutto il mondo, ogni paese deve
trovare metodi e processi specifici per il proprio progetto.
I risultati delle elezioni amministrative spagnole del maggio 2015 aprono nuovi cammini
alla speranza e dimostrano che possibile trovare vie diverse per una democrazia
partecipativa, pi vicina alla gente e non pi sequestrata dai mercati.
La democrazia non un qualcosa di univoco e immutabile, non riservata a lites di
potere e oligarchie economiche, ma patrimonio di tutti ed compito di ognuno essere
allaltezza di costruire una societ pi giusta, solidale, democratica
Il dibattito sul rapporto tra poteri politici e finanziari deve estendersi ed uscire dai circoli
ristretti degli addetti ai lavori, andare oltre gli ambienti di chi ne gi convinto e allargarsi a
macchia dolio in tutta la societ: possibile fare politica fuori dalle istituzioni, ma
indispensabile trovare teorie e pratiche in grado di coinvolgere strati sempre pi vasti della
popolazione.
Il 15M stato paragonato allesplosione di un fuoco sotterraneo che dette vita a un
parlamento di strada, estremamente capillare, istituendo, in forma assembleare, una
moltitudine di pratiche politiche con un ampio potenziale di coinvolgimento.
Cos Stphane M. Grueso definisce il movimento degli indignados:
Il fatto che il 15M non era n qualcosa di tanto strano: semplicemente
rispetto, cordialit, qualcosa di amore. Preoccuparti per il bene comune. Guardare
allaltro. Esercitare la non violenza. Rispettare il dissenso. Ascoltare. Costruire.
Preoccuparti delle disuguaglianze. Come vedi, questo ci che gli antichi
chiamarono democrazia7.

Speranza e processo politico


La speranza trova la sua ragion dessere nella convinzione che ogni situazione pu essere

Stphane M. Grueso, Como? Que ya es 15 de mayo?, www.eldiario.es

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cambiata perch incompleta rispetto a finalit e valori da raggiungere.
Questa incompletezza, questi difetti sono il fondamento dellevoluzione storica, base di
partenza per ulteriori cambiamenti, per migliorare, passo dopo passo e andare oltre, pi
avanti.
Ogni obiettivo raggiunto sempre temporaneo perch non si giunge mai, in politica, alla
fine, al completamento della propria azione
Questo presuppone che una vera politica democratica debba e possa essere sempre
sottoposta a critica e autocritica, sempre pronta a mettersi in discussione, a rimettersi in causa.
Il cammino politico viene misurato, volta per volta, su quanto cera prima, sul punto base
da cui siamo partiti, rispetto al quale si pu valutare un eventuale miglioramento
la micro-politica del quotidiano che non rinuncia a fini, ideali, valori, ma mette in
atto il percorso dei passi, pi o meno piccoli, pi o meno veloci, per raggiungere le finalit e
gli obiettivi a breve e lungo termine.
In essa (che non significa povera, limitata, di seconda mano) la speranza ha il terreno
propizio dove seminare e far germinare lutopia, utopia che si raggiunge non attraverso
visioni acritiche, dogmatiche, unilaterali, ma nella fiducia, nel superamento dei limiti di ogni
tempo storico, puntando al meglio, perch il bene infatti lorizzonte di innumerevoli
tappe.
Niente, se non i valori di riferimento, assolutamente definitivo, irreversibile; tutto
modificabile, revocabile, rivedibile nessun tempo politico infallibile.
In una politica di questo tipo, il popolo, il cittadino, non strumento manipolabile
dagli interessi del potere, ma soggetto che si indigna, si ribella, si mobilita per affermare il
valore del dialogo, della convivenza, della condivisione, della socialit, della dignit il
diritto alla differenza, alla protesta, alla critica.
Allora nel pluralismo e nella diversit si trova non una babele di lingue, convinzioni,
culture in cui ognuno percorre il proprio cammino da solo e non insieme agli altri perch non
ci si comprende (come spesso avviene nella politica partitica per nascondere i veri problemi
e instaurare un clima di insicurezza e paura), ma la possibilit di crescere in una complessa e
ricca, anche se non facile, contaminazione.
La politica diviene allora speranza in una societ attiva che sa dotarsi di strumenti di
elaborazione sociale e culturale per poter intervenire dal basso (questo, di fatto, lhabitat e il
tempo proprio della speranza) su politica, economia, cultura, ricerca per una diversa
civilt
indispensabile denunciare lusurpazione della politica da parte di partiti, mass media,
poteri economici non limitandosi a lamentarsi n solo a mettere tutto in discussione, ma
proponendo le possibili alternative realizzabili per uninnovazione continua, ricorrendo anche
ad una immaginazione politica (sui muri del maggio francese si leggeva: limmaginazione
al potere!) per uscire dallimpasse in cui ci si trova rivendicando istituzioni aperte a riforme e
cambiamento.
La speranza sar reale, come lievito che fermenta lintera massa storica, tanto in quanto
sapr mantenere viva in tutta la societ la passione per il comune oltre il privato e il
pubblico, infatti, esiste il comune, un valore poco esplorato, forse, ma di grande attualit e
profondit e si converte nella materia prima della discussione politica per un reale controllo
contro istituzioni contrassegnate da corruzione, impotenza, complicit con i poteri forti.

Fondazione Guido Piccini per i diritti delluomo onlus


via Terzago 11
25080 Calvagese della Riviera (BS) Italy
www.fondazionegpiccini.org

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