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Non lagnosticismo,
ma lo gnosticismo
il pericolo
per la fede cristiana
MENSILE
SPED. ABB. POST. 45% D.L. 353/2003
www.30Giorni.it
(CONV.
IN SPED.
L. 27/02/04
ART.1,
1 DCB - ROMA.
MENSILE
ABB.N.46)
POST.
45% COMMA
D.L. 353/2003
In
caso di
recapito
a Ufficio Poste
Romanina
(CONV.
INmancato
L. 27/02/04
N.46)rinviare
ART.1, COMMA
1 DCBRoma
- ROMA.
per
la restituzione
mittenterinviare
previo addebito.
In caso
di mancatoalrecapito
a Ufficio Poste Roma Romanina
ISSN
0390-4539
per la restituzione al mittente previo addebito.
ISSN 0390-4539
Sommario
N.
Non lagnosticismo,
ma lo gnosticismo
il pericolo
per la fede cristiana
Cos don Luigi Giussani
a Giovanni Paolo II
agli inizi degli anni Novanta
4/5
ANNO
2011
anno XXIX
MENSILE
SPED. ABB. POST. 45% D.L. 353/2003
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IN SPED.
L. 27/02/04
ART.1,
1 DCB - ROMA.
MENSILE
ABB.N.46)
POST.
45% COMMA
D.L. 353/2003
In
caso di
recapito
a Ufficio Poste
Romanina
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INmancato
L. 27/02/04
N.46)rinviare
ART.1, COMMA
1 DCBRoma
- ROMA.
per
la restituzione
mittenterinviare
previo addebito.
In caso
di mancatoalrecapito
a Ufficio Poste Roma Romanina
ISSN
0390-4539 al mittente previo addebito.
per la restituzione
ISSN 0390-4539
EDITORIALE
di Giulio Andreotti
IN QUESTO NUMERO
VITA CONSACRATA
Medio
Oriente
pag.
34
26
29
di G. Valente
MEDIO ORIENTE
3OGIORNI
nella Chiesa e nel mondo
Direttore Giulio Andreotti
DIREZIONE E REDAZIONE
Via Vincenzo Manzini, 45
00173 Roma - Italia
Tel. +39 06 72.64.041
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Giovanni Cubeddu - g.cubeddu@30giorni.it
Redazione
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Davide Malacaria - d.malacaria@30giorni.it
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Vincenzo Scicolone - Enzo@30giorni.it
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Collaboratori
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Pina Baglioni, Marie-Ange Beaugrand, Maurizio Benzi,
Lorenzo Bianchi, Lorenzo Biondi, Massimo Borghesi,
Lucio Brunelli, Rodolfo Caporale, Lorenzo Cappelletti,
Gianni Cardinale, Stefania Falasca,
Giuseppe Frangi, Silvia Kritzenberger,
Walter Montini, Jane Nogara,
Stefano M. Paci, Felix Palacios,
Tommaso Ricci, Giovanni Ricciardi
Ha inoltre collaborato a questo numero:
Giorgio Salvini
Segreteria
30giorni@30giorni.it
Ufficio legale
Davide Ramazzotti - d.ramazzotti@30giorni.it
3OGIORNI
nella Chiesa e nel mondo
una pubblicazione mensile registrata
presso il Tribunale di Roma in data 11/11/93, n. 501.
La testata beneficia di contributi statali diretti
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Societ editrice
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Massimo Quattrucci, (vice presidente)
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Roberto Rotondo, Michele Sancioni, Gianni Valente
Direttore responsabile
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Arti Grafiche La Moderna
Via di Tor Cervara, 171 - Roma
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D.L. 353/2003 (conv.in L. 27/02/04 n.46)
art.1, comma 2 - DCB - Roma
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PASQUA 2011
50
56
di P. Baglioni
Larcipelago maronita
64
di P. Baglioni
CINEMA
di P. Mattei
NOVA ET VETERA
Introduzione di L. Cappelletti
Il patto con il Serpente di M. Borghesi
78
80
LIBRI
di R. Rotondo
SCIENZA
Ricerca o decadenza
94
di Giorgio Salvini
RUBRICHE
CREDITI FOTOGRAFICI: Paolo Galosi: pp.4,8,9,10,11,18,19,20,21,24,56,57,58,59,60,62,63,64,65,66,67,68;
Associated Press/LaPresse: pp.5,24,29,38,39,40,42,43,45,95; Per gentile concessione di monsignor
Samir Nassar: pp.22-23; Romano Siciliani: pp.25,27,46; Per gentile concessione di padre Sergio Durigon:
p.26; STR New/Reuters/Contrasto: p.34; Epa/Ansa: p.34-35; Osservatore Romano: pp.35,51,58,61;
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stampa della Presidenza della Repubblica italiana: pp.43,44; LaPresse: p.44; Per gentile concessione
dellUfficio Patrimonio IPAB, Vicenza: p.54; Per gentile concessione dellUfficio stampa della Curia dei
Gesuiti: p.59; Archivio del Pontificio Collegio Maronita: pp.61,62,63: Per gentile concessione dellOrdine
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Cristian Gennari/Romano Siciliani: pp.90-91; Vittoriano Rastelli per gentile concessione della Ztema
Progetto Cultura: p.92; Archivio fotografico Cern: p.94; Infn Photo 2002: p.96.
LETTURA SPIRITUALE
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24
30GIORNI IN BREVE
42
30GIORNI N.4/5 - 2011
Editoriale
Della grande folla di fedeli romani e non romani che il giorno della beatificazione di
Giovanni Paolo II gremiva piazza San Pietro e
le vie che vi conducono ci resta il sentimento,
la venerazione, la gioia di tutta quella gente.
Ed un ricordo che non dobbiamo lasciar
spegnere in noi. Ma anche ascoltare la rituale
proclamazione dalla voce di colui che Giovanni Paolo II dichiar suo fidato amico stato
particolarmente toccante, perch mi sono
tornate alla mente le parole di Paolo VI quando disse che il segreto per essere un buon Pastore la novit nella continuit. E la prima
caratteristica comune a Giovanni Paolo II e a
La folla in piazza San Pietro durante la cerimonia di beatificazione di Giovanni Paolo II, il 1maggio 2011
La Chiesa ha i suoi tempi ed assolutamente autonoma, le procedure della Congregazione sono molto rigorose e se si creano
pressioni mediatiche si finisce per sortire leffetto opposto, per vi un capitolo specifico
che mi sembra importante: laccertamento se
la santit sia avvertita dai fedeli. E questo indubbio, tanto che molti fedeli pregano da
tempo Giovanni Paolo II non meno che se
fosse gi santo. Limportante la sostanza; se
in una figura di cristiano si riconosce la santit
e lo si prega, la carta bollata avr poi tutto il
tempo di arrivare. Appartengo a una vecchia
scuola di cattolici che insegna che si deve voler bene al papa e non a un papa. Ma non credo di uscire da questa linea se mi associo a
quanti auspicano una conclusione rapida delliter verso gli altari che segue alla beatificazione, come fu per Madre Teresa e Padre Pio,
per me le due canonizzazioni pi toccanti del
pontificato di Giovanni Paolo II.
q
30GIORNI N.4/5 - 2011
Nelle strette strade del centro di Roma, camminando per gli antichi borghi una volta popolari, in ogni via, in ogni piazza, quasi in
ogni angolo sono presenti edicole sacre
spesso circondate da baldacchini e da lumi.
Sono quelle che i romani chiamano le Madonelle.
Ci piacerebbe
ricevere
Quien reza se salva
Rosarito,
24 febbraio 2011
Stimato signor Andreotti,
sia lodato il Santissimo Sacramento!
Riceva la nostra gratitudine per la sua grande carit
nellinviarci la bella rivista
30Das, che nutre grandemente la nostra vita spirituale perch ci informa e ci
fa sentire la Chiesa unita.
La leggiamo con grande
interesse e amore. Ci piacerebbe tanto ricevere qualche copia di quel libretto cos utile, Quien reza se salva, per darlo ad alcune persone molto bisognose.
Che la nostra Madre Santissima di Guadalupe la
porti sempre nel suo grembo come figlio prediletto e
colmi di grazie e benedizioni tutta la sua famiglia e i
suoi collaboratori.
Riceva un affettuoso saluto dalla nostra reverenda
madre superiora e dalla comunit.
suor Rosa Mara Amezcua, oap
Las Cumbres,
12 aprile 2011
11
* Denzinger 1513
12
La cacciata dal Paradiso terrestre, sullo sfondo dellAnnunciazione, Beato Angelico, Museo del Prado, Madrid
13
Donde parte il nostro cammino?; Quale via intende percorrere?; Quale meta vorr proporsi?.
Queste tre domande, semplicissime e capitali, hanno, ben lo sappiamo, una sola risposta, che qui, in questora stessa, dobbiamo a noi
stessi proclamare e al mondo che ci circonda annunciare: Cristo! Cristo, nostro principio, Cristo, nostra via e nostra guida! Cristo, nostra
speranza e nostro termine.
Oh! Abbia questo Concilio piena avvertenza di questo molteplice e
unico, fisso e stimolante, misterioso e chiarissimo, stringente e beatificante rapporto tra noi e Ges benedetto, fra questa santa e viva
Chiesa, che noi siamo, e Cristo, da cui veniamo, per cui viviamo, e a
cui andiamo. Nessuna altra luce sia librata su questa adunanza, che
non sia Cristo, luce del mondo; nessuna altra verit interessi gli animi
nostri, che non siano le parole del Signore, unico nostro Maestro;
nessuna altra aspirazione ci guidi, che non sia il desiderio desser a
Lui assolutamente fedeli; nessuna altra fiducia ci sostenga, se non
quella che francheggia, mediante la parola di Lui, la nostra desolata
debolezza: Et ecce Ego vobiscum sum omnibus diebus usque ad consummationem saeculi [Ecco io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo] (Mt 28, 20).
Oh! Fossimo noi in questopera capaci di elevare a nostro Signore
Ges Cristo una voce degna di lui! Diremo con quella sacra liturgia:
Te, Christe, solum novimus; te mente pura et simplici flendo et
canendo quaesumus intende nostris sensibus! [Te solo, Cristo, conosciamo; Te supplichiamo, con cuore puro e semplice, nel pianto e
nella gioia; vieni in aiuto ai nostri sensi!].
14
Ges e Pietro, particolare della Vocazione di Pietro e Andrea, predella della Maest,
Duccio di Buoninsegna, National Gallery of Art, Washington;
a destra, Paolo VI durante i lavori del Concilio ecumenico Vaticano II
15
Dal 29 settembre 1963 al 30 giugno 1968 non erano trascorsi neppure cinque anni. Eppure, nei
suoi due interventi, ci sembra di intravvedere come la vicenda di Paolo VI in quegli anni sia la medesima
esperienza vissuta dal primo degli apostoli, Pietro, nel modo in cui il Vangelo ce la documenta. Un cammino che, partendo dallentusiasmo umanissimo per il riconoscimento di Ges che dono del Padre
(Beato te, Simone, [] perch n la carne n il sangue te lhanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei
cieli, Mt 16, 17), in cui si gioca tutta liniziativa di Pietro , giunge allesperienza reale della nostra desolata debolezza; cos che tutta liniziativa lasciata al Signore e Pietro umilmente insegna soltanto ci
che stato trasmesso (Dei Verbum, n. 10).
Senza equivalenti , a questo proposito, il commento di santAgostino alle parole rivolte da Ges a
Pietro, dopo che, a Cesarea di Filippo, lapostolo Lo aveva riconosciuto (cfr. Mc 8, 27-33): Dominus
Christus ait: Vade post me, satanas / E Cristo Signore disse: Va dietro a me, satana. / Quare satanas? / Perch satana? / Quia vis ire ante me / Perch vuoi andare davanti a me (Sermones 330, 4).
Pietro e il suo successore hanno imparato cos a lasciare tutta liniziativa allagire del Signore. Hanno
imparato che a noi dato solo riconoscere e seguire quello che il Signore opera.
16
Ges e Pietro, particolare dellincontro tra Ges risorto e gli apostoli sul lago di Tiberiade,
17
P.S. Allegato allultimo numero di 30Days, abbiamo con immensa gratitudine ricevuto anche il supplemento pasquale della meditazione di don Giacomo
Tantardini. La meditazione un vero nutrimento spirituale per lanima, sembra infusa di grazia! Grazie infinite per questo tesoro. Sappiamo che una grande richiesta, ma sarebbe possibile inviarci cinque copie in
inglese e due in italiano del supplemento? Se la cosa
non vi crea problemi, il nostro indirizzo allegato.
Ancora grazie!
18
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Vi siamo grate
per la meditazione sulla santa Pasqua
Bolinao, 4 maggio 2011
CORAZN DE JESS
DELLA VISITAZIONE
Ibarra, Ecuador
Washington,
4 maggio 2011
Carissimi signori,
scrivo per chiedervi una copia in italiano della vostra pubblicazione intitolata in inglese The Son cannot
do anything on his own, di don
Giacomo Tantardini. Se poteste mandarcela, vi saremmo riconoscenti.
Tante grazie! Buona Pasqua!
In Cristo risorto,
suor Maria Roberta Viano
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ARCIVESCOVADO MARONITA
Damasco, Siria
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PARROCCHIA DADIDOGOM
Lom, Togo
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9 7 5 9 0 9 9 0 5 8 2
nel CUD o nel Modello 730 o nel Modello Unico
e firmare nellapposito rigo
V ita consacrata
Suore missionarie della Carit di Madre Teresa di Calcutta nella Basilica dellImmacolata Concezione di Washington
ai palazzi avveniristici di
Brasilia a quelli carichi di
storia dOltretevere il viaggio lungo. Dom Joo Braz de
Aviz, 64 anni, arcivescovo emerito
della capitale brasiliana, ha compiuto il salto da poche settimane.
Lo scorso 4 gennaio il Papa lo ha
chiamato a Roma per guidare la
Congregazione per gli Istituti di vita
consacrata e le Societ di vita apostolica e per aprire una nuova stagione nei rapporti sempre vivaci e
talvolta agitati tra la Sede apostolica e la galassia delle congregazioni
e degli ordini religiosi.
In basso,
frati francescani
ad Assisi
27
V ita consacrata
va una speranza grandissima, soprattutto a noi che venivamo da famiglie povere. Eravamo pronti a
mollare tutto, anche il seminario, se
quellimpeto non fosse stato accolto e abbracciato nella realt ecclesiale in cui vivevamo.
Lei ha gi spiegato che in
quel passaggio, lesperienza
del Focolare la aiut a superare il pericolo che tutto si
dissipasse.
Dio mi ha custodito cos. Lesperienza spirituale del Focolare forte
e semplice. Gi alla fine degli anni
Sessanta, Chiara Lubich ci invitava
a rivedere il nostro modo di vivere,
alla luce dellamore di Dio. A volte
anche a me sembrava che sottovalutasse lesigenza della trasformazione sociale. Fu un passaggio difficile per molti. Ma cos rimaneva la
fiducia che cera una strada, occorreva aver pazienza, ma si camminava insieme e non ci si perdeva. Siamo diventati sacerdoti con questa
grande luce interiore, accompagnata da questo senso di inquietudine,
di sospensione. Non ho mai voluto
nascondere a me stesso la compresenza di questi due fattori. Pensavo:
questa la condizione in cui mi
toccato di vivere. Col tempo, questo mi ha aiutato a vedere che essere sacerdote non vuol dire esercitare un dominio religioso sulla propria vita e sulla vita degli altri.
Col tempo passato, quale
bilancio fa della stagione ecclesiale legata alla Teologia
della liberazione?
Si possono dire diverse cose. In
Brasile, alcuni dei gruppi pastorali
a quel tempo pi spinti in quella linea oggi si sono trasformati in Ong
con molti soldi, uscendo dalla Chiesa. Dicevano di voler cambiare la
Chiesa, poi la fede venuta meno
ed rimasta la sociologia. Questo
non pu non suscitare tristezza.
Eppure rimango convinto che in
quella vicenda passato comunque
qualcosa di grande per tutta la
Chiesa. Come la constatazione che
il peccato degli uomini crea strutture di peccato. E che la predilezione
per i poveri una scelta di Dio, come si vede nel Vangelo. Nelle prime comunit le quattro colonne
portanti erano la fedelt alla dottrina degli apostoli, leucaristia, la
preghiera e poi quella comunione
fraterna che non era un sentimentalismo, ma una cosa pratica, voleva dire aiutare le vedove e gli orfani, mettere i beni in comune. Da
questo si vedeva che la comunit viveva davanti al suo Signore. Adesso, noi i beni li nascondiamo chiudendoli a chiave con sei mandate,
anche nelle comunit religiose.
Alinterno della generazione dei preti liberazionisti,
29
V ita consacrata
guerriglieri, adesso governano. C
stato tutto un cammino, ed tempo
che anche nella Chiesa tutti ne
prendano atto.
In Brasile, fin dallindipendenza,
stato sempre forte un potere che
chiamerei il potere dei soldi.
quel potere che, ad esempio, continua a resistere a una vera riforma
agraria. E che non ha mai avuto un
grande rapporto di prossimit con la
Chiesa e nemmeno con la gerarchia
ecclesiastica. La Chiesa non ha sostegni finanziari da parte dello Stato,
e anche le chiese si costruiscono coi
soldi del popolo, e di solito ad aiutare di pi sono i pi poveri.
Cosa pensa della causa di
beatificazione di scar Romero?
Nei processi di beatificazione ci
sono dettagli che vanno vagliati
con cura, come quelli anche scientifici implicati nel riconoscimento
del miracolo richiesto. Ma credo
che come vita di santit Romero
sia stato un esempio grande. Un
vescovo che con lepiscopato riceve in maniera manifesta anche la
grazia di diventare pastore del suo
popolo, in quella situazione cos
stravolta dalla violenza. Lo stesso
accadde in Brasile a dom Hlder
Cmara. Quando lo ascoltavamo
parlare, durante il regime militare,
ci faceva tremare dallemozione.
Era una persona che ci incantava.
Un uomo di preghiera. Penso che
ci sono tante figure che piano piano, col tempo, capiremo meglio. E
si vedr che tutta la loro vita era impregnata da questo. Altrimenti non
avrebbero offerto la loro vita cos.
Cmara ha sempre vissuto avendo
davanti la possibilit di essere ucciso. Non lo hanno ucciso solo perch il popolo avrebbe reagito troppo male. E allora mandavano avvertimenti abbastanza chiari: invece dei vescovi, uccidevano i segretari dei vescovi, come accadde al
segretario di dom Hlder.
Lei ha citato Lula. Come arcivescovo di Brasilia, avr
avuto a che fare con lui. Che
bilancio fa della sua stagione
alla guida del Paese?
In sette anni a Brasilia non lho
mai visto in Cattedrale... [sorride].
E a volte faceva affermazioni un po
sorprendenti, come quando diceva
di avere una morale come persona
30
volte vivono situazioni di contrasto coi vescovi e con le proprie Chiese nazionali.
Io ho sempre un po paura
quando un gruppo comincia a
pensare e a dire: noi siamo gli unici
a difendere la vera Chiesa e la Tradizione. Noi possediamo la luce di
Dio, e gli altri no. Nella Chiesa non
funziona cos. E Dio non lavora cos. Lui distribuisce i suoi doni, non
ha mai dato tutta la sua grazia a
una sola persona. Se pensiamo allesperienza di Dio con il suo popolo, anche nella Bibbia quello che
risalta non lesclusivismo elitario,
ma piuttosto la pazienza e la misericordia verso quel popolo pieno di
limiti, che si perdeva lungo il cammino. Quanto ha aspettato, quante volte stato deluso... E se poi si
guarda anche ai santi, si vede che i
veri santi sono sempre amici fra loro. Sono diversi, magari a volte litigano, ma poi chiedono perdono e
lavorano insieme. Anche quelli di
adesso, come don Giussani e Chiara Lubich.
q
30GIORNI N.4/5 - 2011
31
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M edio Oriente
Un messaggio
di convivenza dal Libano
Il dialogo con lislam, un nuovo confronto con i politici cristiani,
la necessit di un rapporto con Hezbollah, la tragedia del conflitto
israelo-palestinese: intervista con sua beatitudine Bchara Ra,
nuovo patriarca di Antiochia dei Maroniti
di Davide Malacaria
Sopra, Bchara Ra subito
35
M edio Oriente
spieg come non fosse possibile
estendere la giurisdizione dei patriarcati, per due ordini di motivi. Il
primo riguarda il principio di territorialit: per tradizione il territorio
patriarcale ha un limite geografico
limitato allambito orientale, n il
principio di territorialit pu diventare principio di soggettivit. Il secondo motivo, ci fu riferito, che il
patriarcato unistituzione ecclesiastica e, come tale, pu anche
sparire, mentre lepiscopato e il papato sono, allopposto, istituzioni
divine e non caduche. Poich il papa vescovo di tutti i cattolici e poich ci sono vescovi locali che hanno il potere pastorale giurisdizionale anche sui fedeli della diaspora
orientale, non c bisogno di estendere la giurisdizione del patriarca.
Questa in estrema sintesi la risposta che fu data.
36
Da sinistra, il muft sunnita Mohammed Rashid Qabbani, il patriarca Bchara Ra, il muft sciita Abdel Amir Kabalan
e il muft druso Naim Hassan in occasione del vertice tra capi religiosi cristiani e musulmani organizzato dal Patriarcato a Bkerk,
il 12 maggio 2011
37
M edio Oriente
ripristino di questa Commissione,
perch non possiamo lasciarlo cadere nel vuoto. I conflitti tra uomini,
tra gruppi nascono da incomprensioni o pregiudizi. Non che dobbiamo dialogare su tutte le scelte politiche, per ci si pu provare a chiarire su molti punti. In passato, riguardo a Hezbollah, c stato il problema della natura di questo partito
perch, in particolare, cera chi non
accettava che possedesse delle armi. Oggi, per, tale discussione si
esaurita, perch sterile. Adesso si
parla di strategia comune di difesa,
cio di come il Libano debba organizzare il possesso e luso delle armi.
Non accettabile il fatto che Hezbollah possa usare le armi quando
vuole, possa dichiarare guerra o
trattare la pace con Israele senza
nessun rapporto con il governo del
Paese. Si parla allora di una strategia di difesa che riguarda insieme lo
Stato, Hezbollah, lesercito regolare, le milizie di Hezbollah e cos via.
Non siamo ancora arrivati a un chiarimento sul punto, per il concetto
stato accettato un po da tutti. Al
contrario, invece, stata rifiutata al
cento per cento la tesi secondo la
quale Hezbollah dovrebbe consegnare le armi. una richiesta che
non pu essere accettata e, tra laltro, rende critico il rapporto con
Hezbollah. Dobbiamo confrontarci,
anche per ottenere garanzie sul fatto che Hezbollah non usi le armi sul
piano interno, per rivalersi sui propri avversari politici, n dichiari
guerra a Israele a prescindere da
ogni riferimento al legittimo potere
libanese. Non accettabile uno Stato dentro lo Stato. Sono temi che
sintetizziamo con lespressione
strategia comune di difesa.
Pi volte ha parlato dellimportanza della convivenza
tra cristiani e musulmani in
Libano...
La convivenza nel nostro Paese
stata sancita con il Patto nazionale del 43, quando musulmani e cristiani hanno espresso due negazioni: no allOriente e no allOccidente. Vuol dire che i musulmani libanesi non possono lavorare a un
processo di integrazione con la Siria o con qualsiasi altro Paese arabo a regime islamico, n i cristiani
con lOccidente e, nello specifico,
con la Francia. Allo stesso tempo i
musulmani hanno rinunciato a
ogni pretesa riguardo alla possibilit di instaurare una teocrazia islamica mentre i cristiani, a loro volta, hanno rinunciato al laicismo di
stampo occidentale. Cos in Libano si costruito uno Stato che
una via di mezzo tra la teocrazia
orientale e i regimi secolarizzati occidentali. un Paese civile, che ri-
A sinistra, un ragazzo sotto la statua della Vergine Maria nel santuario di Harissa;
a destra, fedeli durante la santa messa domenicale nella chiesa di San Giorgio, nel villaggio di Qoleia
38
I sostenitori di Hezbollah manifestano a Beirut il 19 marzo 2011 in favore delle sollevazioni popolari contro i regimi di Egitto, Tunisia,
Yemen, Libia e Bahrein
musulmani siriani sunnita. I sunniti, che non sono affatto fondamentalisti, governavano il Paese prima
che arrivassero gli Assad e ora chiedono riforme... In Egitto invece ci
sono i Fratelli musulmani che possono dare unimpronta fondamentalista al nuovo corso politico. Bisogna considerare che lislam dilaniato da diversi conflitti: tra sciiti e
sunniti in Iraq e altrove, tra alawiti e
sunniti in Siria in altri Paesi. Non so
dove porter tutto questo, ma
preoccupante: c il pericolo che in
qualcuno di questi Stati sinstauri un
regime islamico fondamentalista o
un regime dittatoriale peggiore dei
precedenti; oppure che si giunga alla partizione di questa regione in
piccoli Stati confessionali, secondo
39
M edio Oriente
Allorigine di tutte le crisi e di tutti i problemi del Medio Oriente
c il conflitto israelo-palestinese. il peccato originale, la matrice
che nutre tutte le crisi della nostra regione. Purtroppo la comunit
internazionale non sta agendo come dovrebbe: bisogna applicare
le risoluzioni del Consiglio di sicurezza, a cominciare da quella
che prevede il ritorno dei profughi nella propria terra
il peccato originale, la matrice che nutre tutte le crisi della nostra regione. Purtroppo la comunit internazionale non sta agendo come dovrebbe: bisogna applicare le risoluzioni del Consiglio di
sicurezza, a cominciare da quella
che prevede il ritorno dei profughi nella propria terra. LOnu
stata creata per favorire la pace
nel mondo e invece non fa nulla,
perch, purtroppo, ostaggio
delle grandi potenze. I palestinesi
devono avere il loro Stato e i profughi devono poter far ritorno alla
propria terra. Il Libano ospita
mezzo milione di profughi su un
totale di quattro milioni di abitanti, un numero esorbitante... Una
presenza che costituisce un pro-
possibile scaricare
gratuitamente sia il
che il
LIBRETTO
CD
Chiesa/1
Etchegaray,
papa Benedetto XVI
e i nuovi inizi
del cristianesimo
Di papa Benedetto si ha talvolta la sensazione di conoscere tutto, a partire dalla
sua enorme e densa produzione teologica. Ma a dire il
vero si comincia appena a
scoprirlo, o piuttosto a scoprire cos un Papa nellesercizio della sua funzione
pastorale, nel senso che
un pastore che guida il suo
gregge soprattutto nelle
tempeste. Eletto Papa, Benedetto diventato parroco; la Chiesa ha scoperto un
pastore e non solo un teologo, e il mondo un suo irrinunciabile punto di riferimento [...]. S, proprio cos.
Non ha forse esordito definendosi un operaio nella
vigna del Signore? La sua
omelia della Domenica delle
Palme stata, in questo senso, esemplare: ha parlato
dellumilt di Dio, che ha
scelto la via della Croce per
manifestare in forma estrema il suo amore. Il pontificato di papa Benedetto va per
queste strade. Cos il cardinale Roger Etchegaray su
Avvenire del 19 aprile. Pro-
Chiesa/2
Bartolomeo I,
le calamit naturali e
le perversit spirituali
Le distruzioni della natura
provocate dai terremoti e
dalle onde oceaniche, insieme con la minaccia di devastazione proveniente da
unesplosione nucleare, allo
stesso modo dei sacrifici
umani derivanti dai conflitti
militari e dalle azioni terroristiche, rivelano che il mondo vive un terribile tormento
e angoscia per la pressione
delle forze naturali e spirituali del male [...]. Cionono-
Sacro Collegio
La morte
dei cardinali Saldarini
e Garca-Gasco
Il 18 aprile, a 86 anni, venuto a mancare il cardinale
Giovanni Saldarini, arcivescovo di Torino dal 1989 al
1999. Il 1 maggio poi
morto il porporato spagnolo Vicente Agustn GarcaGasco, 80 anni, dal 1992 al
2009 arcivescovo di Valencia. Al 31 maggio dopo
che hanno compiuto 80 anni i cardinali Bernard Panafieu (il 26 gennaio), Ricardo
J. Vidal (il 6 febbraio), Camillo Ruini (il 19 febbraio),
William H. Keeler (il 4 marzo) e Sergio Sebastiani (l11
aprile) il Sacro Collegio risulta composto da 198 porporati di cui 115 elettori.
Santa Sede
Filoni prefetto
di Propaganda Fide
e Becciu sostituto
alla Segreteria
di Stato
Il 10 maggio larcivescovo
pugliese Fernando Filoni, 65
anni, stato nominato prefetto della Congregazione
per lEvangelizzazione dei
popoli in sostituzione del cardinale indiano Ivan Dias che
ha compiuto 75 anni. Sacerdote dal 1970 nella diocesi di
Bartolomeo I
42
Fernando Filoni
Medio Oriente/1
Peres, laccordo
tra Hamas e Fatah
e la pace tra israeliani
e palestinesi
Per Shimon Peres negoziare
con Hamas possibile. In
una serie di interviste rilasciate alla stampa israeliana, il
capo dello Stato ebraico ha
commentato laccordo firmato il 4 maggio scorso al
Cairo tra i due principali partiti palestinesi: Hamas, che
governa a Gaza ed indicato
dagli israeliani come unorganizzazione terroristica, e
Fatah, al potere in Cisgiordania. Se vogliono unirsi, che
si uniscano. Quando iniziai a
negoziare con Arafat, ha ricordato Peres, tutti mi dicevano: Non c speranza.
Oggi lo stesso vale per Hamas. Il nome non mi interessa, contano i contenuti. Tutto pu succedere. meglio
per che le trattative avvengano lontano dai riflettori: In
pubblico ciascuna parte deve
dimostrare alla sua gente di
essere forte e aggressiva, ma
nel loro cuore i leader sanno
che non c alternativa alla
pace. Per questo dobbiamo
tenere distinte le apparenze
dal potenziale nascosto.
MONDO
La morte di bin Laden e quella di Hitler
La morte di Osama bin
Laden, per alcuni versi, riporta la memoria a sessantanni fa, a un uomo
asserragliato in un bunker
tra le macerie della Berlino in sfacelo. Adolf Hitler
pose fine alla propria vita
il 30 aprile 1945 e lannuncio della sua fine venne dato il primo maggio.
Anche la morte di Bin Laden stata annunciata un
primo maggio. Dalla
Stampa del 3 maggio.
Medio Oriente/2
La fine dellembargo
a Gaza e la politica
degli Stati Uniti
Gaza, la striscia palestinese
dei senza terra, da ieri non
pi una prigione. Dopo
quattro anni il passaggio di
Rafah, al confine con lEgitto, stato riaperto. Il Cairo
di Hosni Mubarak laveva
chiuso come ritorsione alla
rivolta dei fondamentalisti di
Hamas contro lAnp del presidente laico Abu Mazen. Ieri
Mediterraneo/1
Bettiza e la guerra
neocolonialista in Libia
in parallelo con le armi la rivoluzione ungherese e favorendo in sostanza linsediamento sovietico nel Medio
Oriente. Cos leditoriale
della Stampa dell11 aprile,
firmato da Enzo Bettiza.
Mediterraneo/2
Todorov: la guerra
in Libia, il messianismo
politico e il peccato
originale
Credo che purtroppo la
guerra abbia una sua logica
interna, che le impedisce di
restare cos circoscritta e chirurgica come sostiene chi la
propone. Prima del 19 marzo le truppe di Gheddafi stavano per eseguire un massacro a Bengasi, ci ha ripetuto
il presidente Sarkozy per
convincere lOccidente a intervenire. Sono stati allora
legittimi i primi bombardamenti, quelli che hanno fermato lavanzata del regime.
Ma poi lintervento pseudoumanitario si trasformato
in unaltra cosa. Cos il filosofo Tzvetan Todorov sul
Corriere della Sera del
continua a pag 45
43
ITALIA/1
Pisapia e don Giussani
Giuliano Pisapia
mentre vota
al liceo Berchet,
per le recenti
amministrative,
Milano,
29 maggio 2011
ITALIA/2
Napolitano, Obama
e il momento di opportunit
44
Europa
Patten, la crisi
dellUnione europea
e la Turchia
Una lucida analisi sulla situazione dellUnione europea
apparsa sulla Stampa del 5
aprile, in un articolo a firma
di Chris Patten, ex governatore britannico di Hong
Kong, ex commissario europeo per gli Affari esteri e
rettore dellUniversit di
Oxford. A tema la fragilit
dellUnione europea nel
contesto politico internazionale. Come rispondere a tale crisi, si chiede Patten?
Per me la risposta, si legge
nellarticolo, si trova in
Turchia. UnEuropa con la
Turchia come membro
avrebbe naturalmente uneconomia pi dinamica. La
Turchia un riferimento
energetico regionale. Ha
Vladimir Putin
Russia
Putin cita
san Francesco
In un intervento pubblico, il
premier russo Vladimir Putin
ha dichiarato che non ancora giunto il momento di candidarsi per le prossime elezioni presidenziali, n per lui n
per lattuale presidente della
Federazione Russa Dmitrij
Medvedev, perch, ha spiegato, se noi ora daremo dei
segnali sbagliati, met dellamministrazione e pi di
met del governo smetteranno di lavorare in attesa dei
cambiamenti. Invece, ha ag-
Italia
Nomine a Orvieto,
Vigevano, Nocera,
Catanzaro, Vicenza,
Nuoro e Vallo
Il 5 marzo il Papa ha accettato la rinuncia al governo pastorale della diocesi di Orvieto-Todi (Italia), presentata
dallagostiniano Giovanni
Scanavino, 72 anni da compiere a dicembre, e ha nominato amministratore apostolico ad nutum Sanctae Sedis
della medesima diocesi Giovanni Marra, 80 anni, arcivescovo emerito di Messina.
Il 12 marzo Benedetto
XVI ha accettato la rinuncia al
governo pastorale della diocesi di Vigevano (Italia), presentata da monsignor Claudio Baggini, 75 anni ad agosto. Gli succede monsignor
Vincenzo Di Mauro, 60 anni
a dicembre, originario di
Monza, dallo scorso novembre coadiutore con il titolo ad
personam di arcivescovo.
45
46
Curia romana/1
Curia romana/2
Nomine al Consiglio
per la Nuova
evangelizzazione.
Carriquiry segretario
alla Cal
Nuovo uditore
della Rota Romana
e nuovo
sottosegretario
al clero
Il 9 maggio il francescano
David Maria Jaeger, nato a
Tel Aviv, in Israele, 56 anni
fa, sacerdote dal 1986, docente di Diritto canonico allAntonianum di Roma,
stato nominato uditore della
Rota Romana. Gli ultimi due
uditori nominati erano stati,
il 2 agosto 2010, monsignor Giovanni Vaccarotto,
veneto, 71 anni, e il francescano Settimio Maroncelli,
riminese, 68 anni.
Il 28 maggio monsignor
Antonio Neri, 49 anni, sacerdote dal 1991 della diocesi di Molfetta, stato nominato sottosegretario alla
Congregazione per il Clero.
Dal 2008 era officiale nel
medesimo dicastero.
Diplomazia/1
Guzmn Carriquiry
Stati della Segreteria di Stato. E in questultimo incarico gli subentrato monsignor Carlo Alberto Capella,
44 anni, proveniente dalla
missione di studio vaticana di Hong Kong.
Il 10 maggio larcivescovo pugliese Giuseppe Pinto,
59 anni, stato nominato
nunzio nelle Filippine. Dal
2007 era rappresentante
pontificio in Cile.
Il 21 maggio larcivescovo statunitense Thomas E.
Gullickson, 61 anni, stato
nominato nunzio in Ucraina. Dal 2004 era rappresentante in Trinidad e Tobago e in altri Stati delle
Antille.
Il 28 maggio larcivescovo friulano Diego Causero,
71 anni, stato nominato
nunzio in Svizzera. Dal
2004 era rappresentante
pontificio nella Repubblica
Ceca.
Intanto il 4 maggio larcivescovo polacco Janusz Bolonek, 72 anni, dal 2008
nunzio in Bulgaria, stato
nominato nunzio anche in
Macedonia.
Diplomazia/2
Nuovi ambasciatori
di Croazia e Spagna
presso la Santa Sede
L11 aprile il Papa ha ricevuto le credenziali del nuovo
ambasciatore di Croazia
presso la Santa Sede. Si
tratta di Filip Vucak, 60 anni, diplomatico di carriera,
gi rappresentante in Spagna dal 2003 al 2008.
Il 16 aprile stata la volta del nuovo ambasciatore
di Spagna, Mara Jess Figa
Lpez-Palop, 60 anni, prima donna a ricoprire questo
incarico. Diplomatica di carriera, negli ultimi quattro anni era stata sottosegretario
del Ministero degli Affari
Esteri di Madrid.
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PASQUA 2011
Messaggio Urbi et orbi di papa Benedetto XVI
Lincredulit di san Tommaso, Giovan Francesco Barbieri, detto il Guercino, Pinacoteca vaticana
La risurrezione
di Cristo
un avvenimento
50
Benedetto XVI
51
PASQUA 2011
saggeri i quali attestavano che Ges, il Crocifisso, era risorto; quindi Lui stesso, il Maestro e Signore, vivo e tangibile, apparso a
Maria di Magdala, ai due discepoli di Emmaus, infine a tutti gli undici, riuniti nel Cenacolo (cfr. Mc 16, 9-14).
La risurrezione di Cristo non il frutto di
una speculazione, di unesperienza mistica:
un avvenimento, che certamente oltrepassa la storia, ma che avviene in un momento preciso della storia e lascia in essa
unimpronta indelebile. La luce che abbagli le guardie poste a vigilare il sepolcro di
Ges ha attraversato il tempo e lo spazio.
una luce diversa, divina, che ha squarciato
le tenebre della morte e ha portato nel mondo lo splendore di Dio, lo splendore della
Verit e del Bene.
Come i raggi del sole, a primavera, fanno
spuntare e schiudere le gemme sui rami degli alberi, cos lirradiazione che promana
dalla Risurrezione di Cristo d forza e significato a ogni speranza umana, a ogni attesa,
desiderio, progetto. Per questo il cosmo intero oggi gioisce, coinvolto nella primavera
dellumanit, che si fa interprete del muto
inno di lode del creato. Lalleluia pasquale,
che risuona nella Chiesa pellegrina nel
mondo, esprime lesultanza silenziosa delluniverso, e soprattutto lanelito di ogni
anima umana sinceramente aperta a Dio,
anzi, riconoscente per la sua infinita bont,
bellezza e verit.
Nella tua risurrezione, o Cristo, gioiscano i cieli e la terra. A questo invito alla lode,
che si leva oggi dal cuore della Chiesa, i cieli rispondono pienamente: le schiere degli
52
angeli, dei santi e dei beati si uniscono unanimi alla nostra esultanza. In Cielo tutto
pace e letizia. Ma non cos, purtroppo, sulla terra! Qui, in questo nostro mondo, lalleluia pasquale contrasta ancora con i lamenti
e le grida che provengono da tante situazioni dolorose: miseria, fame, malattie, guerre,
violenze. Eppure, proprio per questo Cristo
morto ed risorto! morto anche a causa
dei nostri peccati di oggi, ed risorto anche
per la redenzione della nostra storia di oggi.
Perci, questo mio messaggio vuole raggiungere tutti e, come annuncio profetico,
soprattutto i popoli e le comunit che stanno soffrendo unora di passione, perch Cristo Risorto apra loro la via della libert, della
giustizia e della pace.
Possa gioire la Terra che, per prima, stata inondata dalla luce del Risorto. Il fulgore di
Cristo raggiunga anche i Popoli del Medio
Oriente, affinch la luce della pace e della dignit umana vinca le tenebre della divisione,
dellodio e delle violenze. In Libia la diplomazia e il dialogo prendano il posto delle armi e si favorisca, nellattuale situazione conflittuale, laccesso dei soccorsi umanitari a
quanti soffrono le conseguenze dello scontro. Nei Paesi dellAfrica settentrionale e del
Medio Oriente, tutti i cittadini e in particolare i giovani si adoperino per promuovere
il bene comune e per costruire societ, dove
la povert sia sconfitta e ogni scelta politica
risulti ispirata dal rispetto per la persona
umana. Ai tanti profughi e ai rifugiati, che
provengono da vari Paesi africani e sono
stati costretti a lasciare gli affetti pi cari arrivi la solidariet di tutti; gli uomini di buona
53
PICCOLA VIA
LASSOCIAZIONE PICCOLA VIA ONLUS stata istituita sia per inviare gratuitamente
soprattutto nei Paesi di missione il mensile internazionale 30Giorni e il piccolo libro
Chi prega si salva, sia per venire incontro alle richieste di carit.
info@piccolaviaonlus.org
Un ponte tra
Oriente e Occidente
Fondato nel 1584 da Gregorio XIII
per favorire i rapporti tra la Santa Sede
e la Chiesa maronita, oggi il Pontificio Collegio
Maronita si propone come luogo di dialogo
tra culture e religioni diverse
di Pina Baglioni
In alto, laffresco nellatrio
del Collegio Maronita raffigurante
C
56
ella sala dingresso della Curia generalizia dei Gesuiti, a Roma, possibile ammirare una mappa antica dove compaiono i primi cinque Collegi nazionali, edificati, nel corso del XVI secolo, tutti nelle vicinanze del
Collegio Romano (lUniversit Gregoriana di allora). In
modo tale che i seminaristi potessero arrivare in fretta alle lezioni: erano lInglese, il Germanico-Ungarico, lArmeno, il Greco e, appunto, il Maronita. Che a differenza
di tutti gli altri era il Collegio di una Chiesa sui iuris diffusa
soprattutto in Libano e in Siria, con riti e liturgia derivanti
dalla tradizione siro-antiochena. E che vantava piena
comunione con Roma, nonostante lestrema difficolt di
comunicazione tra la Santa Sede e il Medio Oriente.
Il contatto tra la Santa Sede e la Chiesa maronita era
stato consolidato durante le Crociate, nel corso delle
quali gli eserciti cristiani avevano ricevuto un grande aiu-
57
Il Collegio Maronita:
uno spicchio di cristianesimo
mediorientale
nella Citt eterna
Abbiamo vissuto un periodo ricco
di avvenimenti come non ricordavamo da tempo. Siamo tutti un po
58
59
Sopra, un altare
della chiesa del Collegio
con alcuni reliquiari;
a sinistra, un dipinto
raffigurante Charbel
Makhlouf, Rafka Rayes
e Nimatullah Al-Hardini,
i tre grandi santi maroniti
del XIX secolo, conservato
nella chiesa del Collegio;
a destra, uno scorcio
della chiesa con un dipinto
di santa Rafka Rayes
cune parrocchie di Roma, di Milano, di Parma e di Como, dove i nostri sacerdoti vanno anche durante
le vacanze estive, spiega don Joseph Sfeir, leconomo del Collegio
Maronita.
Charbel Ghoussoub sacerdote
da nove anni e proviene dalla arcieparchia di Antlias, poco distante
segue da pag.58
Roma spicca il patriarca Stefano El Douaihy, oggi in- Giuseppe Simone vi entr nel 1710 come scrittore. Incamminato verso la beatificazione. Alla fine del XVII se- viato nel 1715 da Clemente XI in Oriente alla ricerca di
colo redasse gli Annali, la prima storia della Chiesa ma- manoscritti, viaggi in Siria e in Egitto, dove riusc ad acronita delle origini. Sostenne, inoltre, la rinascita dei quistare quasi interamente la biblioteca del monastero
grandi ordini religiosi maroniti, riconducendone le regole copto di San Macario e parte di quella del monastero dei
Siri nella Nitria; inoltre port in Europa i
monastiche, appiattite sugli ordinamenti
primi frammenti copti del monastero
vigenti nel mondo latino, allinsegnaBianco. Nel 1717 tutti questi manoscritmento di santAntonio abate, il capostipiti conservati ora nella Biblioteca Vaticate del monachesimo. Lazione di El
na furono da lui portati a Roma, dove si
Douaihy fu determinante anche per il
dedic allo studio di quelli siriaci pubbliriavvicinamento alla Santa Sede di cocandone poi i risultati presso la Bibliothemunit cristiane orientali ortodosse. Tra
ca Orientalis Clementino-Vaticana. Prilaltro, il primo patriarca della Chiesa simo custode della Vaticana nel 1739, detro-cattolica, Ignazio Michele III Jarweh,
te inizio, in collaborazione col nipote Stefu alunno del Collegio Maronita.
fano Evodio Assemani, allallestimento di
Un altro gigante del Collegio fu Giuun catalogo generale dei manoscritti vaseppe Simone Assemani, che, insieme
ticani, di cui uscirono solamente i primi
con altri membri della sua famiglia, unintre volumi dedicati ai codici ebraici e sitera dinastia di orientalisti, fece la fortuna
riaci. Giuseppe Simone Assemani fu prodella Biblioteca Apostolica Vaticana. Giuseppe Simone Assemani
60
parte in un momento tanto delicato per il Medio Oriente: recuperare, cio, quel ruolo di scambio culturale, religioso e politico che ha
avuto a partire dal XVI secolo, dice ancora il rettore, monsignor
Gebran. Questanno festeggiamo
anche gli undici anni dalla riapertura del Collegio, avvenuta nel
2001, dopo la lunga interruzione
iniziata con la Seconda guerra
mondiale. Nei lunghi, terribili anni
della guerra civile in Libano, i nostri sacerdoti hanno continuato a
venire a Roma, alloggiando qua
Il procuratore monsignor Elias Boutros
Hoyek, futuro patriarca di Antiochia dei
Maroniti, al centro nella foto in prima
fila, e il rettore del Collegio, padre
Gabriel Moubarak, il terzo da destra
in prima fila, con alcuni studenti
del Collegio in una foto del 1893
61
pertura fu il vescovo Elias Boutros Hoyek, divenuto patriarca nel 1899. Per riattivare la casa di formazione sacerdotale di Roma egli chiese aiuto ai francesi, al sultano turco e allimperatore dAustria Franz Joseph. Questultimo gli neg somme di denaro, ma in cambio concesse ai seminaristi maroniti lospitalit a Villa dEste a
62
Sopra, monsignor
Antoine Gebran,
attuale rettore
del Collegio;
a sinistra,
il salone del Collegio
con il trono
del patriarca
pi prestigioso rappresentante
della dinastia di orientalisti Assemani che fecero le fortune della
Biblioteca Apostolica Vaticana
per le migliaia di volumi della patristica orientale portati a Roma. E
ancora, i ritratti di Nasrallah Pierre
Sfeir, per cinque lustri politicamente tra i pi drammatici per il
Paese dei Cedri alla guida della
Chiesa maronita. E poi le foto recentissime di Bchara Boutros
Ra. Un grande pastore, il nostro
nuovo patriarca, che ha gi mostrato con atti concreti di voler pacificare gli animi nel Paese, dice il
rettore. Come, per esempio, laver voluto riunire, appena eletto,
tutti i rappresentanti delle forze
politiche libanesi. Compreso Hezbollah, un partito composto da libanesi come noi. Che, certo, non
sono venuti da fuori a occuparci,
ma sono stati capaci di difendere il
territorio nellultima guerra con
Israele nel 2006.
E, a proposito del ruolo di collegamento tra Chiesa di Roma e
Chiesa maronita, chiediamo se il
Collegio abbia favorito, paradossalmente, la latinizzazione dellantico rito siro-antiocheno, considerando anche linvio, nei secoli
XVII e XVIII, degli ordini religiosi
occidentali per controllare la dottrina e la liturgia dei discepoli di
san Marone. chiaro che, essendo lunica Chiesa del Medio
63
Larcipelago maronita
Panoramica sulle case religiose maronite a Roma. C chi ospita
seminaristi e chi sacerdoti studenti e anche chi ha trasformato
il proprio convento in santuario dedicato ai grandi santi maroniti
di Pina Baglioni
O
64
mana che, per una curiosa analogia con i monaci maroniti, aveva
seguito, nel IV secolo, la regola di
santAntonio abate insieme con i
suoi amici.
Sul Colle Oppio, di fronte alla
Basilica di San Pietro in Vincoli a
due passi dal Colosseo, ecco il convento di SantAntonio abate, la sede dei Maroniti Mariamiti della
no, si era determinato un tale afflusso di giovani provenienti da Damasco, Gerusalemme, Sidone e da
molte citt dellEgitto, che si rese
necessario il trasloco nel pi grande monastero di Saint Elyses a
Becharre e la fondazione di altri
monasteri anche fuori del Paese
dei Cedri.
Alla redazione delle regole, che
si rifacevano vagamente a quelle di
santAntonio abate ma erano troppo appiattite su quelle degli ordini
latini, aveva posto mano, in modo
decisivo, il patriarca Stefano El
Douaihy, grande sostenitore dellordine. Regole che saranno definitivamente approvate il 31 marzo
del 1732 da Clemente XII.
Profondamente legati alla vita
contadina, questi monaci ne condividevano la durezza. Fuori dal
Libano, sempre a questi monaci
che il patriarca affida la responsabilit della diaspora libanese in
Egitto, in Europa e nel Nuovo
Mondo. La Chiesa maronita, tutta
concentrata tra le montagne del
Libano, deve a loro lincrollabile
attaccamento del popolo al cristianesimo, alla terra e al papato.
E soprattutto listruzione dei contadini e dei pi poveri: le scuole
dei villaggi sorgevano spesso allombra dei conventi e delle chiese
parrocchiali.
Nel corso del tempo, allinterno
dellordine erano per sorti seri
contrasti che determinarono la nascita di due correnti: una sosteneva
65
67
tro perch la stampa di tutto il mondo ha parlato dello stato delle cose.
Siamo tutti in attesa dellesortazione di Benedetto XVI. Non escluso
che quanto stia capitando in Medio
Oriente e in Nord Africa porti delle
buone cose. Sono convinto che
quei giovani che abbiamo visto nelle piazze vogliano libert e lavoro.
Giustamente. E che questo anelito
alla democrazia possa favorire anche i cristiani.
q
30GIORNI N.4/5 - 2011
69
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C inema
Se anche Nanni
vuole bene al papa
Lultimo film del regista
romano ha infastidito
qualche commentatore
cattolico, secondo cui
offende la nostra religione.
Abbiamo raccolto i pareri
di alcuni opinionisti, credenti
e non, che non hanno avuto
la stessa impressione
di Paolo Mattei
72
In queste pagine,
alcune immagini
del film Habemus
Papam, scritto,
diretto
e interpretato
da Nanni Moretti
gero di giornali, tv e blog telematici. Daltronde le pellicole del regista romano riescono sempre a
produrre ricchezza di opinioni e
punti di vista spesso molto interessanti, e a dividere qualche volta gli
spettatori e non solo gli spettatori, dato che nel cimento critico si
lancia spesso anche chi non vede i
suoi film in contrapposte fazioni
da derby.
Quella accennata sopra solo
lintroduzione della vicenda, che
prosegue con lentrata in scena di
altri personaggi: lattivo portavoce
della Santa Sede interpretato dal
polacco Jerzy Stuhr che tiene i
rapporti con i mass media e protegge dalla curiosit del mondo il
papa sospeso; lo psicanalista
lo stesso Moretti che, chiamato a
prendersi cura, ma senza successo, dellirresoluto pontefice, si vede costretto, per non rischiare di
divulgare lidentit del neopapa, a
restare nei locali vaticani dove intrattiene i cardinali ingaggiandoli
in un surreale e divertentissimo
campionato continentale di pallavolo; la ex moglie dello psicanalista Margherita Buy , psicanalista anchessa, nello studio ro-
30GIORNI N.4/5 - 2011
73
C inema
Il dibattito
Un film triste da bocciare al
botteghino perch offende la
nostra religione. Un film senza
fede in cui i cardinali di una Chiesa senza Cristo non pregano mai
e dove Dio il grande latitante.
Il dibattito sul film di Nanni
Moretti stato animato anche dalle osservazioni di alcuni giornalisti
cattolici che non lhanno per niente amato. E che il proprio, legittimo, disamore, lo hanno voluto
scrivere ad altissima voce, in qualche caso dando a chi leggeva limpressione che il film fosse un elemento del tutto marginale nella
critica da loro impostata. Senzaltro questo forte disappunto ha
portato fortuna ad Habemus Papam. Ma a sorprendere comunque molti lettori, credenti e no,
stata lacredine messa in circolo in
quelle righe, soprattutto nel caso
concreto di una pellicola che non
pare affatto avere i connotati dellopera anticristiana.
Anche a partire da queste considerazioni, abbiamo chiesto ad
Le lacrime di Pietro
75
C inema
Se non diventerete
come bambini
quelluomo fragile di fronte a un
compito che sente cos imponente
un problema ecclesiologico: quello della auspicata collegialit del governo della Chiesa.
Filippo La Porta, critico letterario, colpito invece dalla assoluta
negativit della figura dello psicanalista: Arido, ossessionato dal vincere e dal perdere, tutta la vita gli
pare una partita di pallavolo. Limmagine della psicanalisi ridotta a
slogan ridicoli e parodistici, come il
deficit da accudimento su cui si
fissata la ex moglie-collega. Il papa
non affatto in una crisi religiosa.
Egli rappresenta invece unaffascinante alterit rispetto allimmagine di una contemporaneit cos
vuota: pur con la sua indecisione,
completamente estraneo a unidea
del mondo tutta fondata sulla competizione, sullautoaffermazione a
tutti i costi, e su questo generale impoverimento culturale Anche i
cardinali, che pure sono osservati
nelle loro innocenti debolezze e in
un certo infantilismo, sono per
altri: io non ho una fede religiosa
molto definita Provo ci che
Kierkegaard chiamava il timore e
tremore di fronte al mistero della
76
Aggiungi
un posto
a tavola
Le persone che vi operano sono tutte formate con corsi specifici nel campo della ristorazione collettiva e garantiscono al
consumatore un prodotto salubre, sicuro e
certificato ISO 9001.
Se devi aggiungere un posto a tavola, aggiungilo con una ragione in pi.
Buon appetito. A tutti!
COPERTINA
Introduzione
di Lorenzo Cappelletti
78
Nova
vetera
et
MENSILE
SPED. ABB. POST. 45% D.L. 353/2003
www.30Giorni.it
(CONV.
IN SPED.
L. 27/02/04
ART.1,
1 DCB - ROMA.
MENSILE
ABB.N.46)
POST.
45% COMMA
D.L. 353/2003
In
caso di
recapito
a Ufficio Poste
Romanina
(CONV.
INmancato
L. 27/02/04
N.46)rinviare
ART.1, COMMA
1 DCBRoma
- ROMA.
per
la restituzione
mittenterinviare
previo addebito.
In caso
di mancatoalrecapito
a Ufficio Poste Roma Romanina
ISSN
0390-4539 al mittente previo addebito.
per la restituzione
ISSN 0390-4539
79
COPERTINA
Elohim crea Adamo, particolare,
William Blake (1757-1827),
acquarello e inchiostro, Tate Gallery, Londra
80
Nova
vetera
et
Hegel, con la sua dialettica del negativo, dar una sontuosa veste
teorica a questidea. Luomo deve peccare, deve uscire dallinnocenza
naturale per divenire Dio. Egli deve realizzare la promessa
del Serpente: deve conoscere, come Dio, il bene e il male.
Questa conoscenza lorigine della malattia, ma anche la sorgente
della salute, la coppa avvelenata nella quale luomo beve la morte
e la putrefazione, e nello stesso tempo il punto sorgivo
della riconciliazione, poich porsi come cattivo in s
il superamento del male
Sono pi di due secoli che la cultura occidentale accarezza il male, lo blandisce, lo giustifica. Il negativo comunica vertigine, delirio di onnipotenza, emozioni inconfessabili; illumina di bagliori rossastri i sentieri proibiti, gli abissi della notte, le vette ghiacciate. Colora di
s il peculiare titanismo moderno, la provocatoria sfida che esso lancia allEterno. Se il Faust antico, quello
di Marlowe, si pente in punto di morte, quello posteriore vive delloltraggio, brama la dissoluzione. Il patto
col serpente, come titola Mario Praz uno dei suoi ultimi volumi1, diviene ora stabile. Il Serpente, il tentatore,
appare nelle vesti del liberatore, di colui che solleva
luomo al di l del bene e del male, al di l della legge,
al di l del Dio antico, nemico della libert. Gli ultimi
duecento anni riscoprono il principio liberatore del
mondo [affermato] dalla setta degli Ofiti2, principio intravisto, secondo Gershom Scholem, dalla concezione
sabbatiana con il suo Messia consegnato ai serpenti3.
Principio riaffermato da Ernst Bloch nel suo Ateismo
nel cristianesimo dove il Cristo-Serpente libera il
mondo dalla tirannia di Jahv4. Anche Goethe, secondo Vittorio Mathieu, aveva sentito parlare della setta
degli Ofiti5. Nel suo Goethe e il suo diavolo custode,
Mathieu osserva come nel Faust Mefistofele la forza
che fa emergere dalla tenebra il positivo delluomo6.
Come afferma Dio, rivolto a Mefistofele nel Prologo in
Cielo, non hai che da mostrarti, liberamente, quello
che sei; non ho mai odiato i tuoi pari; di tutti gli spiriti
che negano, il beffardo quello che mi d noia minore.
Lattivit delluomo si affloscia troppo facilmente ed
egli si adagerebbe con piacere in un assoluto riposo.
Perci gli metto volentieri accanto un compagno che lo
sproni, ed agisca, e deve, come Diavolo, creare7. Il
Diavolo posto volentieri (gern) da Dio come collaboratore delluomo. Come notava Mircea Eliade, si
potrebbe parlare di una simpatia organica tra il Creatore e Mefistofele8. Goethe fa di Mefistofele, del male,
la molla che muove verso lazione (Tat), verso ci che
positivo. Si tratta dellidea, destinata a percorrere
molta strada, per cui la via verso il Cielo passa attraverso linferno. Luomo diventa uomo, vivo, intelligente,
libero, solo assaporando fino in fondo lamaro della vita. Linnocenza dellanima bella , al contrario, inerzia, stasi, morte. Hegel, con la sua dialettica del negativo, dar una sontuosa veste teorica a questidea. Luomo deve peccare, deve uscire dallinnocenza naturale
per divenire Dio. Egli deve realizzare la promessa del
Serpente: deve conoscere, come Dio, il bene e il male.
Questa conoscenza lorigine della malattia, ma anche la sorgente della salute, la coppa avvelenata nella
quale luomo beve la morte e la putrefazione, e nello
stesso tempo il punto sorgivo della riconciliazione, poich porsi come cattivo in s il superamento del male9. Attraverso questa prospettiva la figura dellAngelo
ribelle, di colui che, provocando luomo, lo innalzerebbe alla sua libert, rifulge di uno splendore nuovo. Mefistofele diviene, passo dopo passo, leroe, il Prometeo
moderno, il liberatore. Senza cercarne per il momento le cause profonde, scriveva Roger Caillois nel
1937, bisogna constatare come uno dei fenomeni psicologici pi carico di conseguenze dellinizio del XIX
secolo sia la nascita e la diffusione del satanismo poetico, il fatto che lo scrittore assuma volentieri la parte dellAngelo del male e con lui senta precise affinit. Sotto
questa luce il romanticismo appare in parte come una
trasmutazione di valore10. Da Byron a Vigny la mitologia satanica elabora la figura di un Angelo del male, ribelle e vendicatore, le cui premesse risalgono indietro nel tempo.
81
COPERTINA
le indomito che gi apparteneva alle figure del Prometeo eschileo e del Capaneo dantesco11. LAvversario
diventa stranamente bello12. Come scriveva Baudelaire: Le plus parfait type de Beaut virile est Satan la
manire de Milton13. Al suo confronto, osserva Harold
Bloom, il Dio di Milton una catastrofe, cos come il
Cristo, il quale un disastro poetico nel Paradiso perduto14. Per Blake: Milton era impacciato scrivendo di
Dio e degli Angeli, e a suo agio scrivendo dei Demni e
dellinferno, poich egli era un vero Poeta, e dalla parte
del Demonio senza saperlo15. Giudizio, questo, perfettamente condiviso da Shelley per il quale: Nulla pu
superare lenergia e lo splendore del carattere di Satana quale si trova espresso nel Paradiso perduto []. Il
demonio di Milton come essere morale di tanto superiore al suo Dio16.
Impavido, indomito, il principe delle tenebre appare
come lo strenuo lottatore contro la tirannia divina. Satana Prometeo, prende il posto del mitico titano incatenato da Zeus alla rupe, immortalato dalla fantasia di
Eschilo. Il Prometeo moderno si oppone al dio ostile,
malvagio. Il luciferino Satana appare migliore del Creatore: Milton conferisce apertamente un atteggiamento
gnostico a Satana, secondo il quale Dio e Cristo sono
soltanto versione del Demiurgo17. Il vero affermativo
il demonio. lui, e non langelo obbediente, che appare, eticamente ed esteticamente, dotato di un fascino
pi grande. Come asserisce Hegel: Quando si presenta il Diavolo bisogna dimostrare che vi in lui un affermativo; la sua forza di carattere, la sua energia, il suo
spirito consequenziale appare di gran lunga migliore,
pi affermativo di quello di qualche angelo []. Come
in Milton, aggiunge Hegel, dove egli, nella sua energia piena di carattere, migliore di alcuni angeli18.
Grazie a Milton, alla sua rielaborazione mitica, Satana fa cos il suo ingresso nellimmaginario moderno. Si
ha con ci quella che Praz chiama, in un capitolo del
suo volume, la metamorfosi di Satana, il suo trapassare da figura negativa a eroe positivo: il ribelle triste, pri-
Nova
vetera
et
nazione. La violazione appassiona in quanto trasgressione, oltraggio. Il corpo, quello della donna, tanto
pi oggetto del desiderio quanto pi esso inerme
(bambina, vergine, suora). Profanarlo togliere la trascendenza, ricondurre alla terra, svelare il volto oscuro
di Eva, leterno femminino da sempre legato al potere
di Satana. Il demoniaco mescola il puro e limpuro, ha
bisogno dellinnocenza per eccitare le passioni, per destare la forza dirompente del negativo. Con de Sade leros diviene parte di una teologia gnostica. Dopo di lui il
connubio tra Eros e Thanatos, amore e morte, diviene
lelemento dominante di un nichilismo luciferino che
trova nel Decadentismo prima e nel Surrealismo poi il
suo compimento.
Satana in Dio
Satana non solo in Prometeo, controfigura dellAngelo caduto di Milton. Satana anche in Dio. La teologia gnostica che sta al centro dellateismo ribelle degli
ultimi due secoli distingue tra Lucifero (il liberatore) e
Satana (loppressore). Essa trova la sua forma esemplare nel pensiero di Ernst Bloch. Per Bloch v da un
lato il Dio del mondo che si identifica sempre pi chiaramente con Satana, il Nemico, il ristagno; dallaltro il
Dio della futura ascesa in cielo, il Dio che ci spinge in
avanti con Ges e con Lucifero27. Il dio del mondo,
creatore, il cattivo demiurgo contro cui, nellEden, si
levato il Serpente vero amico delluomo. Lucifero,
con il suo desiderio di essere come Dio, che svela alluomo la sua destinazione. Solo in Lucifero, tenuto
segreto in Ges per essere manifestato pi tardi, alla fine, nei tempi in cui questo volto potr svelarsi; solo in
Lucifero, divenuto inquieto da quando fu abbandonato
per la seconda volta, da quando dalla croce si alz il grido che rimase senza risposta, da quando per la seconda volta fu schiacciato il capo del Serpente del paradiso appeso alla croce: solo in Lui dunque, nel Nascosto
in Cristo, in quanto anti-demiurgico assoluto, compreso anche lautentico elemento teurgico di chi si ribella perch figlio delluomo28.
83
COPERTINA
Energia, Amore e Odio sono necessari allUmana esistenza. Da questi contrari scaturisce ci che luomo religioso chiama Bene e Male. Bene la passivit che ubbidisce a Ragione. Male lattivit che scaturisce da
Energia. Bene il Cielo, Male lInferno29.
Il male, come nel Faust di Goethe, ci che d energia, che desta il bene assopito. Il Diavolo la forza di
Dio. In questa sua concezione Blake era debitore a colui
che, per primo, nellarco del pensiero moderno, aveva
osato affermare il male in Dio: Jacob Bhme. Il philosophus teutonicus, il quale, secondo Hegel, fu il primo
a far sorgere in Germania una filosofia con caratteristiche proprie30, stimato da Leibniz, Hegel, Schelling, von
Baader e tutto il filone teosofico del pensiero moderno,
colui per il quale secondo il primo principio Dio non
si chiama Dio, ma Collera, Furore, sorgente amara, e
vengono di qui il male, il dolore, il tremore e il fuoco divorante31. Lira di Dio superata nellamore; cionondimeno essa rimane lUrgrund, il principio originario da
cui origina il tutto. Bhme, secondo Hegel, ha lottato
per intendere in Dio e da Dio il negativo, il male, il Diavolo32. Dio lunit dei contrari, dellira e dellamore,
del male e del bene, del Diavolo e del suo contrario, il Figlio. In questa posizione Cristo e Satana divengono in
qualche modo fratelli, figli di un unico Padre, parti di Lui,
momenti della sua natura polare. quanto affermer
Carl Gustav Jung nel suo esoterico Septem Sermones
ad Mortuos scritto nel 1916, fatto circolare come opuscolo per gli amici e mai distribuito in libreria. Il testo,
che si richiama idealmente allo gnostico Basilide, afferma la natura di pleroma di Dio composta da coppie di
opposti di cui Dio e demonio sono le prime manifestazioni33. Essi si distinguono come generazione e corruzione, vita e morte. E tuttavia leffettivit comune a
entrambi. Leffettivit li unisce. Quindi leffettivit al di
sopra di loro ed un Dio sopra Dio, poich nel suo effetto unisce pienezza e vuotezza34. Questo Dio che unisce
Dio e il Diavolo chiamato, da Jung, Abraxas. Esso la
forza originaria, che sta prima di ogni distinzione.
Abraxas genera verit e menzogna, bene e male, luce e
tenebra, nella stessa parola e nello stesso atto. Perci
Abraxas terribile35. Esso lamore e il suo assassino,
il santo e il suo traditore, il mondo, il suo divenire e il
suo passare. Su ogni dono del Dio sole il demonio getta
la sua maledizione36. Il messaggio esoterico dei Sette
Sermoni portava, come in Blake, alla santificazione della natura, allinnocenza del divenire. Esso implicava, per
ci stesso, la giustificazione del male, del Diavolo, il suo
inserimento, come in Bhme, in un sistema polare. Non
a caso Martin Buber, venuto a conoscenza dellopuscolo, parler qui di gnosi. Essa e non lateismo, che annulla Dio perch deve rifiutare le immagini che finora di
lui sono state fatte il vero antagonista della realt della fede37. Per Buber la psicologia di Jung non costituiva
altro che la ripresa del motivo carpocraziano, insegnato ora come psicoterapia, il quale divinizza misticamente gli istinti invece di santificarli nella fede38.
Il rilievo di Buber non era puramente congetturale.
Era stato lo stesso Jung che, in Psicologia e religione,
aveva richiamato lattualit dello gnostico Carpocrate il
quale sosteneva che bene e male sono soltanto opinio-
Nova
vetera
et
85
COPERTINA
con il Serpente, attraversa, in tal modo, una parte cospicua del mondo culturale del Novecento. Ricordiamo,
tra gli altri, la riflessione di Mircea Eliade che in due scritti, Il mito della reintegrazione (1942) e Mefistofele e
lAndrogine (1962), espone, sotto le suggestioni di
Jung, la sua visione della polarit divina. Per essa ogni
divinit appare polare, benefica e malefica ad un tempo.
Il Serpente fratello del Sole, cos come, secondo un
mito gnostico, lo sarebbero Cristo e Satana. Questa biunit divina prepara, nelluomo, la reintegrazione di sacro e profano, di bene e di male in una unit superiore
che trova, per Eliade, la sua meta simbolica nella figura
dellandrogino.
Conclusione
La moderna teosofia degli opposti, fondata sulla dottrina ermetica della coincidentia oppositorum, porta a
un connubio, inquietante, tra divino e diabolico, porta
allidea del Diavolo in Dio. ovunque operante, scriveva Romano Guardini nel 1964, lidea fondamentale
gnostica che le contraddizioni sono polarit: Goethe,
Gide, C. G. Jung, Th. Mann, H. Hesse Tutti vedono il
male, il negativo [] come elementi dialettici nella totalit della vita, della natura49. Questo atteggiamento, per
Guardini, si manifesta gi in tutto quello che si chiama
gnosi, nellalchimia, nella teosofia. Si presenta in forma
Note
1
M. Praz, Il patto col serpente, Milano
1972 (ediz. 1995).
2
Op. cit., p. 12.
3
G. Scholem, Le grandi correnti della
mistica ebraica, tr. it., Torino 1993, p. 307.
4
E. Bloch, Ateismo nel cristianesimo, tr.
it., Milano 1971, pp. 220-226.
5
V. Mathieu, Goethe e il suo diavolo custode, Milano 2002, p. 192.
6
Op. cit. , p. 65.
7
W. Goethe, Faust e Urfaust, tr. it., 2
voll., Milano 1976, vol. I, vv. 340-343, p. 19.
8
M. Eliade, Il mito della reintegrazione,
tr. it. , Milano 2002, p. 4.
9
G. W. F. Hegel, Lezioni sulla filosofia
della religione, tr. it., 2 voll., Milano 1974,
vol. II , p. 317.
10
R. Caillois, Nascita di Lucifero, tr. it.,
Milano 2002, p. 31.
11
M. Praz, La carne, la morte e il diavolo
nella letteratura romantica, Firenze (ediz.
1999), p. 58.
12
Ivi.
13
C. Baudelaire, Journaux intimes, cit.,
in: M. Praz, La carne, la morte e il diavolo
nella letteratura romantica, op. cit., p. 55.
14
H. Bloom, Rovinare le sacre verit.
Poesia e fede dalla Bibbia a oggi, tr. it., Milano 1992, p. 106.
15
W. Blake, Il matrimonio del Cielo e
dellInferno, tr. it., in: Selected Poems of
William Blake, Torino 1999, pp. 24-25.
16
P. B. Shelley, Difesa della Poesia, cit.
in: M. Praz, La carne, la morte e il diavolo
86
programmatica con Goethe, per il quale il satanico entra persino in Dio, il male forza originaria delluniverso
necessaria quanto il bene, la morte solo un altro elemento di quel tutto, il cui polo opposto si chiama vita. Questa
opinione stata proclamata in tutte le forme e concretata in campo terapeutico da C. G. Jung50.
Lidea di fondo che la redenzione passa attraverso
la degradazione, la grazia tramite il peccato, la vita attraverso la morte, il piacere mediante il dolore, lestasi
per opera della perversione, il divino mediante il diabolico. Il fascino che il negativo metafora del demoniaco esercita sulla cultura contemporanea dipende
da questa singolare idea: che le vie del paradiso passino attraverso linferno, che Discesa allAde e resurrezione siano uno 51.
Consegnarsi al demonio, in una singolare trasposizione gnostica dellidea per cui perdersi ritrovarsi,
aprirsi a Dio. In questo sacro connubio Satana e Dio
si uniscono nelluomo. lidentit di de Sade e dei mistici52 auspicata da Georges Bataille. Per essa la via allingi coincide con la via allins. Faust, ora, non pu
pi pentirsi, nemmeno in punto di morte. LAvversario
diventato complice, parte di Dio. la via per divenire dio. Il brivido del nulla, della discesa agli Inferi, accompagna la scoperta dellEssere, di Abraxas, il pleroma senza volto che permane, immobile, nel divenire
del mondo.
q
Un arcipelago
di servizi
Per arcipelago di servizi intendiamo un sistema di integrazione di risorse sociali che presenta una gamma di possibilit nella scelta del servizio appropriato.
Archipelagos una libera aggregazione che unisce varie cooperative che operano al servizio delle
persone, delle comunit, degli enti pubbliici e privati ponendo maggiore attenzione ai pi deboli e alla
qualit dei servizi offerti.
Manser
La Cooperativa Sociale e di
Lavoro stata costituita a
Roma nel 1995 su iniziativa di un gruppo di psicologi e assistenti sociali. La
cooperativa in convenzione con il Comune di Roma
svolge numerosi servizi atti a migliorare la qualit
della vita delle famiglie attraverso interventi mirati
ad alleviarne il disagio e a
prevenirne le cause, aiutandole ad inserirsi nella
rete sociale. attivo il progetto Buon Samaritano
con il contributo della Provincia di Roma consistente
nel portare aiuti alimentari
alle persone povere.
Coop.
Insieme
La Cooperativa Insieme
fondata nel 2005 da un
gruppo di donne si occupa di progettare, realizzare e gestire servizi rivolti ai
minori. Attualmente gestisce l'asilo nido privato
Mondo Bimbia Latina
Scalo, ed un nido Comunale a Latina. La Cooperativa ha altre tipologie di
sevizi con diversi progetti
come ad esempio: Integrazione di alunni stranieri, centri socio-educativi,
attivit assistenziali rivolte a soggetti diversamente abili e centri estivi.
I SERVIZI OFFERTI: ASSISTENZA DOMICILIARE E CENTRI DI AGGREGAZIONE PER MINORI ASILI NIDO
GESTIONE DI CENTRI SOCIO EDUCATIVI TAGESMUTTER ASSISTENZA AGLI STUDENTI DISABILI
CENTRO PER LA FAMIGLIA ATTIVIT DI SOSTEGNO ALLE PERSONE BISOGNOSE ANALISI AMBIENTALI E
DI ACQUE MISURAZIONI DI SOSTANZE CHIMICHE CONSULENZA IN MATERIA DI SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO ASILI NIDO FESTE, ANIMAZIONI CENTRI ESTIVI SPAZI DI ASCOLTO E CONSULENZA
PSICOLOGICA MICRONIDI TAGESMUTTER PULIZIE MANUTENZIONE IMPIANTI RISTORAZIONE
INSERIMENTI LAVORATIVI PER GIOVANI E ADULTI
Archipelagos
Via F. Antolisei 25
00173 Roma
Tel. 06 72480682
Fax 06 72480640
archipelagos2011@libero.it
QSA Qualit
Salute
Italservizi
s.r.l.
Ambiente
E-mail: info@qsasrl.it
Medicina del lavoro Indagini ambientali Sicurezza del lavoro Analisi cliniche Visite specialistiche Corsi di Formazione
L ibri
Professore, prima di parlare del libro le chiederei una riflessione sulla beatificazione
di papa Wojtyla del 1 maggio.
ANDREA RICCARDI: La beatificazione di Giovanni Paolo II stata un grande evento che mostra
come la figura di questo Papa sia
radicata nel sentire del popolo cattolico. La mia impressione stata
quella di una partecipazione convinta, motivata di tanta gente, ovviamente meno emotiva di quella
che partecip ai funerali l8 aprile
2005, ma memore.
Nei giorni della beatificazione lei ha voluto sottolineare che quel popolo felice che
abbiamo visto in piazza San
Pietro il 1 maggio anche il
popolo di papa Ratzinger.
Perch, non era evidente?
Molte volte emerge il brutto vizio dei cattolici di creare una contrapposizione tra il papa regnante
90
e il suo predecessore,
quasi sempre concludendo che quello morto era migliore. un
errore tanto pi grave
nel caso dei pontificati
di Wojtyla e Ratzinger,
tra i quali c una continuit profonda. Non
per nulla Ratzinger
stato il principale collaboratore di Giovanni
Paolo II e non per nulla
ha voluto porre il proprio pontificato nel segno della continuit,
sia con la beatificazione del predecessore sia
con la ripresa di Assisi.
Aggiungo che la continuit dei
pontificati era, alla luce del Concilio Vaticano II, il grande ideale di
Giovanni Paolo II.
Ritengo che il pontificato di
Giovanni Paolo II rappresenti il
cuore e la ricezione creativa del
Concilio, in continuit con il pontificato di Paolo VI, a cui Wojtyla si
sentito profondamente legato. E
sono convinto che le generazioni
Andrea Riccardi,
Quindi giunto il momento di spiegare Giovanni Paolo II non attraverso unemozione, ma attraverso
la storia, perch Wojtyla una figura cos poliedrica che solo la storia
ha la capacit di ricostruirne tutti gli
aspetti. Tornando alla domanda:
Giovanni Paolo II un Papa politico?
Molti lo hanno liquidato cos: Papa
politico e anticomunista. Ma un
errore. In realt Giovanni Paolo II
una figura che un po ci turba e ci
spiazza, perch il suo pontificato
pur affermando il primato della fede penso alla sua predicazione e
allimportanza che dava alla preghiera mostra che il primato della
fede tocca le corde profonde della
storia, cambia la storia. In questo
senso, e solo in questo senso, pos-
91
L ibri
Lei ha scritto sul Corriere
della Sera, parlando delle recenti rivoluzioni nel Nord Africa, che lidea di rivoluzione
durata due secoli morta con
l89 e con Wojtyla. Pu approfondire questidea?
Non solo unidea mia, ma anche di Bronislaw Geremek. Lidea
della rivoluzione come levatrice
della storia, dalla Rivoluzione francese alle rivoluzioni coloniali, lidea
di rivoluzione nella politologia,
stata unidea forte, decisiva: stata
S cienza
Ricerca o decadenza
necessario studiare e capire di pi le leggi naturali che governano
il mondo in cui viviamo e potenziare la nostra cultura scientifica in ogni
direzione. Sullenergia il momento delle scelte definitive ancora lontano.
La trasmissione di conoscenza tra le diverse generazioni non va interrotta
di Giorgio Salvini
Socio nazionale e presidente onorario dellAccademia nazionale dei Lincei,
professore emerito dellUniversit di Roma Sapienza
94
95
S cienza
cerca scientifica trasmissione della cultura scuola e universit.
Il compito di questa catena
quello di portare il sapere e le capacit umane oltre gli attuali limiti,
e quindi a un pi elevato e sicuro
rapporto con il nostro universo.
Abbiamo seguito la storia
drammatica, e forse in qualche
momento anche assurda, delluniversit in Italia negli ultimi decenni. Ebbene, io voglio qui ribadire
un concetto fondamentale: universit e scuola debbono significare la trasmissione e il miglioramento della nostra cultura da una
generazione allaltra. Se questa
catena si interrompe, si perde una
generazione ed una catastrofe
immensa. Dobbiamo avere orrore
della disoccupazione giovanile e
difendere luniversit al di l dei
diversi modelli e modi di azione
che ogni Paese ha scelto o sceglier. La scuola e luniversit sono un momento fondamentale
della nostra vicenda umana, eppure le istituzioni politiche e molti
dei nostri intellettuali sembra non
labbiano ancora capito.
Il pi profondo ammonimento
della recente sventura giapponese che dobbiamo studiare e capire sempre di pi il nostro pianeta e continuare le nostre ricerche. I gravi errori che ancora
possiamo fare, come nel campo
dellenergia, devono essere uno
stimolo ad aumentare le nostre
conoscenze, e un antidoto alla
presunzione di saper ne abbastanza.
prendere che ormai tutti gli uomini del pianeta sanno collaborare
tra loro: il Cern, per esempio,
un ottimo esempio di possibile
collaborazione mondiale. In conclusione, questa mia nota invita a
meditare sulla vicenda giapponese: essa ci indica che non sappiamo ancora controllare le risorse
che impieghiamo e gli impianti
che realizziamo, ma daltra parte
non possiamo rinunciare a essi.
Rafforziamo i controlli e, per battere vie nuove, apriamo nuovi laboratori. Attiviamo la fantasia
delle nuove generazioni e spieghiamo che nel futuro c lavoro e
impegno per tutti; investiamo sulle scuole e sulle universit. Insomma, consideriamo la trasmissione
e il miglioramento della nostra
cultura da una generazione allaltra come un bene fondamentale e
inderogabile.
q
96
Giorgio Salvini,
m o s t r e
Sono molto contento che 30Giorni faccia una nuova edizione di questo piccolo libro
contenente le preghiere fondamentali dei cristiani maturatesi nel corso dei secoli.
A questo piccolo libro auguro che possa diventare un compagno di viaggio per molti
cristiani.
dalla presentazione del cardinale Joseph Ratzinger del 18 febbraio 2005
(eletto Papa il 19 aprile 2005 con il nome di Benedetto XVI)
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ad essere lasciato
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in lingua portoghese, inglese,
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