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PANFILO GENTILE
(1889 1971)
scrittore giornalista filosofo
ragionatore, era Panfilo, ragionatore perfetto. Un suo articolo procedeva come un
teorema. E lo strano che nella vita privata era luomo pi disordinato che io abbia
mai conosciuto. Una specie di sdoppiamento della personalit.
(Augusto Guerriero il Ricciardetto)
Questi studi marcano un periodo della vita del Gentile che egli rievoc con queste
parole: quando l'avvenire sembrava senza speranza, noi ci rifugiammo nel passato (da Il
genio della Grecia).
Negli stessi anni abbandon il socialismo e approd a una visione liberale del
mondo, cui rest sempre fedele; il volume che manifesta in modo evidente il suo
distacco dalla originaria idea socialista apparve a Milano nel 47: Cinquanta anni
di socialismo in Italia, in cui pur distaccandosi dagli ideali socialisti, non
rinnega mai limpegno neutralista dei socialisti, in quanto si tratt di una neutralit
incondizionata, assoluta, di principio e non di quella mercanteggiata di Giolitti.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale tent, con scarsa fortuna, anche la via della
politica convergendo nel Movimento Liberale Indipendente, costola sinistra del
PLI. L'avventura dur circa tre anni, fino a quando i due schieramenti si
ricomposero sotto le insegne originarie del Partito liberale italiano, di cui fu
segretario insieme a Mario Ferrara e a Manlio Lupinacci e collabor al quotidiano
Risorgimento Liberale fin dalla sua fondazione nel 1943. La collaborazione con
il quotidiano prosegu sino al novembre del 1947, quando nel congresso del
Partito liberale prevalse, con l'opposizione della corrente di sinistra, alla quale
faceva riferimento Gentile, la linea favorevole all'alleanza con il Fronte
dell'Uomo Qualunque di Giannini.
Gentile, insieme con Mario Pannunzio, Nicol Carandini, Leone Cattani ed altri,
lasci il partito e il quotidiano.
Nell'immediato dopoguerra fu anche commissario per la gestione temporanea
della societ editrice Mondadori e dell'ENCI, ente nazionale cinofilia italiana,
incarico, quest'ultimo, in cui pot praticare la sua passione zoofila e la sua
competenza di allevatore.
Dal 1949 al 1951 fece parte della redazione del settimanale Il Mondo, diretto da
Mario Pannunzio, dove si raccolse il gruppo della diaspora liberale. Gentile fu una
delle colonne portanti del settimanale nei primi anni di vita, pubblicando
regolarmente due articoli a numero: un Diario politico firmato con lo pseudonimo
di Averro e un articolo culturale.
I commenti di Averro davano il tono politico generale al settimanale:
intransigente difesa del mercato, anticomunismo e antifascismo, appoggio ad
Alcide De Gasperi e insofferenza verso le correnti clericali della Democrazia
cristiana.
Un liberalismo, quindi, in cui oltre alla lezione di Croce si sentiva l'insegnamento
di Luigi Einaudi; proprio Einaudi, allora Presidente della Repubblica, espresse a
Pannunzio apprezzamento per le rubriche tenute da Gentile e intervenne poi per
tentare una mediazione quando, nell'estate del 1951, per ragioni personali pi che
per dissensi politici, volle lasciare il settimanale.
Nel 1952, fu nominato direttore del quotidiano La Nazione di Firenze, dove
rimase solo pochi mesi, dal 1 aprile al 31 ottobre, non amando lasciare Roma per
trasferirsi in Toscana.
per eccellenza, si era talmente affezionato a questa idea che chiese ai suoi amici di
riconoscergli, nei necrologi, quel titolo. Lo contentammo.
(Indro Montanelli, Corriere della Sera del 21 gennaio 1997).
OPERE:
Per una concezione etico-giuridica del socialismo secondo i principi dell'idealismo
critico, Bologna, Zanichelli, 1913
Sulla dottrina del contratto sociale. Appunti storico-critici, Bologna, Zanichelli,
1913.
Per una concezione etico-giuridica del socialismo secondo i principi dell'idealismo
critico, Bologna, Zanichelli, 1913.
L'opera di Gaetano Filangieri, Bologna, Zanichelli, 1914.
L' essenziale della filosofia del diritto, L'Aquila, Vecchioni, 1919.
Sommario d'una filosofia della religione, Bari, Laterza, 1923.
L'ideale di Israele. I profeti, il legalismo, l'individualismo, l'apocalisse, Ges, il mito
cristiano, Bari, Laterza, 1931.
Il Cristianesimo dalle origini a Costantino, Firenze, F. Le Monnier, 1946.
Cinquanta anni di socialismo in Italia, Milano, Longanesi & C., 1947.
Il genio della Grecia, Roma, Editrice Faro, 1947.
Da Depretis a Giolitti, in Saggi storici sul liberalismo italiano, Perugia, Historia,
1953.
L'idea liberale, Milano, Garzanti, 1955.
Polemica contro il mio tempo, Roma, G. Volpe, 1965.
Opinioni sgradevoli, introduzione di Mario Missiroli, Roma, Volpe, 1968.
Democrazie mafiose, Roma, G. Volpe, 1969.
Storia del cristianesimo. Dalle origini a Teodosio, Seconda edizione, Milano,
Rizzoli, 1969, ripubblicata da Rizzoli nel 1975.
BIBLIOGRAFIA:
Panfilo Gentile (1889-1971) Scrittore giornalista filosofo