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MANUALE

TEORICO-PRATICO DI
SOPRAVVIVENZA
Dedotto dalle

LEGGI DELLA VITA


(ZOOLOGIA GENERALE)
Pagine 82.

Dario Colombera
via Trespole 68, 35037 Teolo, Padova.
Tel. 3334450366; 049 9925217.
bobombera@gmail.com.

Dedicato alla mia famiglia, a Stefania che ama le storie, e a tutti coloro
che desiderano conoscere le leggi dell'evoluzione e della vita.
INDICE.

Presentazione.
Introduzione.
Prima parte. Le caratteristiche fondamentali dei viventi.
Seconda parte.Religioni e metodo scientifico.
Terza parte. I fondamenti biologici necessari per conseguire una vita mondana vincente.

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Appendice al XXXVIII Aforisma. LA MOLTEPLICE VIA DI MEZZO.


Uninaspettata e ottimale disciplina interiore, dedotta dalla Zoologia Moderna.
Fondamenti e descrizione e pratica.
Considerazioni finali
Riassunto
Estratto

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PRESENTAZIONE.

C una diffusa credenza nei paesi cristiani, che luomo sia in qualche modo speciale e superiore
agli altri esseri viventi. Questa visione biblica non muta per il fatto pi che evidente, che dobbiamo
sottostare alle leggi della vita come tutti gli altri. Nasciamo, ci alimentiamo, ci riproduciamo, ci
ammaliamo, evolviamo, moriamo, esattamente come tutti gli altri sottoposti alle leggi della natura.
Ne deduco, che per affrontare la realt quotidiana nel migliore dei modi, la conoscenza delle leggi
della vita, vedi zoologia e biologia moderne sia una necessit primaria, giacch qualsiasi cosa
vogliamo fare o diventare, dobbiamo prima saper sopravvivere.
In Occidente ci reputiamo cultori delle scienze ma, mentre le leggi della fisica e della chimica fanno
parte integrante della nostra cultura, ancora oggi le scoperte della zoologia moderna non hanno
avuto alcun impatto sulla nostra civilt. Siamo consci che non si possono costruire aerei, navi e
cannoni, se non si conoscono le leggi della chimica e della fisica, ma non abbiamo ancora capito
che per sopravvivere, indispensabile conoscere le leggi della vita, che i nostri naturalisti hanno
scoperto negli ultimi trecento anni
Poich oggi non sarebbe facile individuare, nellattuale marea di pubblicazioni scientifiche, quelle
che sono le leggi fondamentali della sopravvivenza, in questo libro espongo una semplice sintesi
teorico-pratica delle attuali conoscenze zoologiche, assieme ad una prima valutazione degli aspetti
fondamentali della cultura occidentale in termini evolutivi. Lo scopo di divulgare la comprensione
delle leggi della natura e suggerire quelle conseguenti scelte di vita, che ci sono necessarie per
recuperare salute, gioia di vivere e futuro.
Per esempio, si evidenzia quanto sia un errore fatale vivere trascurando sia gli insegnamenti della
zoologia moderna, sia delle varie trafile filosofico-scientifico-religiose, vedi i Vangeli, il Corano,
il Bhagavad Gita, gli Aforismi yoga di Patanjali, il Dammapadha, il Tao Te Ching, eccetera, poich
offrono suggerimenti indispensabili per sopravvivere in condizioni di bassa pressione selettiva (vedi
nascita delle civilt), quando vengano compresi in termini esistenziali ed evolutivi e in modo da
poter essere praticati nel nostro quotidiano.
Tutti i grandi pensatori e mistici dell'umanit, pur partendo con le motivazioni pi diverse, hanno
tentato di farci comprendere la necessit di superare le limitazioni dei nostri sensi usuali e
l'irrazionalit delle nostre menti, al fine di realizzare un'evoluzione interiore che comporti libero
arbitrio, razionalit e incremento dindipendenza dallambiente.
A questo punto voglio ricordare che qualsiasi messaggio "divino", quindi assoluto e trascendentale
per sua natura, sar sempre e inevitabilmente travisato a priori, a causa della natura soggettiva e
relativa dei nostri linguaggi. Quando per un profeta, pur tramite un messaggio esoterico, del
quale a priori non possibile verificarne la verit, riesce a divulgare discipline adeguate, con le
quali tutti possano realizzare un'evoluzione interiore (ontogenetica) verso una pi ampia
percezione della propria realt e una conseguente maggiore indipendenza dall'ambiente, allora il
suo messaggio ha a posteriori il valore e il significato della pi benefica delle scienze.
Purtroppo, spesso l'umanit non ha compreso questi messaggi. Per esempio oggi, quanti cristiani
possono vantarsi di vivere in armonia con gli insegnamenti evangelici?
Fortunatamente, le leggi della vita, scoperte dai nostri naturalisti e biologi negli ultimi trecento anni,
ci suggeriscono nel pi razionale e proficuo dei modi, i comportamenti adeguati per evolvere e
sopravvivere.
In particolare e nel contesto pi inaspettato, la zoologia moderna, troviamo incastonata una
disciplina interiore molto pi accessibile di quelle che ci sono tramandate dalle varie trafile
filosofico-religiose, giacch non richiede accettazioni fideistiche, basata su una nostra ricerca
scientifica, risulta alla portata di tutti ed ottimale per realizzare aspirazioni mondane, ideali
religiosi e vivere in armonia con le leggi della vita.

I vantaggi di possedere una formulazione zoologica, quindi laica, di insegnamenti mistici sono
quattro:
Primo, si elimina la storica e spesso tragica dipendenza da avatar, guru e profeti, giacch nella
trafila scientifica troviamo spiegate in termini scientifici quelle indicazioni di vita e discipline,
cos spesso travisate nelle religioni rivelate.
Secondo, possiamo recuperare una cultura laica salvifica, basata sulla ragione, sulla scienza, su
letica e su una disciplina interiore, quando ormai siamo condizionati da una cultura
imbarbarita, basata su emozioni fasulle, su ideali infantili e controproducenti, sulla irrazionalit
e sulla superstizione.
Terzo e pi importante di tutti, la comprensione delle leggi della natura e delle discipline interiori
che questa sottende, sono di facile accesso per tutti.
Quarto, gli scienziati accademici, coniugando la ricerca accademica con quella interiore non
saranno pi gli utili distratti, che oggi forniscono a personaggi ignoranti e criminali le
tecnologie, con le quali oggi questi distruggono la vita sulla terra.
Oggi queste conoscenze sono di estrema attualit e urgenza, giacch per la prima volta nella
storia dell'Umanit, a causa del coniugarsi delle nostre inveterate mancanze etiche, ignoranze
zoologiche e irrazionalit diffusa, con il recentissimo irresponsabile sviluppo tecnicoindustriale, stiamo distruggendo la vita sulla Terra.
Ne segue, che oggi non soltanto ci troviamo a vivere in habitat degradati e inquinati, dove le
leggi della natura non sembrano pi valide, ma essendo condizionati da una cultura nemica
della vita, abbiamo dimenticato che, per evolvere e non estinguerci, dobbiamo ritrovare sia
l'antico rispetto per la natura, sia l'interesse per la nostra evoluzione interiore.
Oggi, sia il mondo politico-imprenditoriale, sia quello religioso richiedono unumanit priva delle
sue capacit pi elevate, ignorando che unumanit mediocre inadatta a sopravvivere.
Dalle chiese cristiane abbiamo appreso il disprezzo per la verit, letica e la scienza e ignorando il
valore evolutivo e mistico della ricerca interiore, ci accontentiamo di vuote cerimonie.
Dal mondo laico abbiamo appreso la passione per la ricchezza, i piaceri smodati e il potere.
Dalla fusione di queste due subculture, abbiamo creato infelicit esistenziale, malattie diffuse e
degrado ambientale, oggi condizioni che sono di per se sufficienti, per causare una catastrofe
globale, se non lestinzione della specie umana.
Poich viviamo ormai in nicchie del tutto degradate, questi problemi esistenziali ci risultano del
tutto estranei, per cui ci sentiamo impotenti e impreparati per affrontarli.
Ma non vi spaventate. La cura c'! Anzitutto necessario conoscere le leggi della vita e questa
impresa facilmente realizzata gi leggendo questo libriccino.
Lutilit di questa lettura dovuta al fatto, che pure per uno zoologo, oggi sarebbe difficile estrarre
dalle migliaia di ricerche scientifiche attuali, quelle che sono le fondamentali leggi della vita,
perch la ricerca biologica cos parcellizzata, per cui nessun ricercatore possiede pi una visione
dinsieme.
Dopodich, suggerisco di agire in prima persona, praticando la disciplina interiore dedotta dalle
leggi della natura, la Molteplice Via di Mezzo, al fine di superare la schiavit delle nostre menti,
oggi condizionate da un subconscio prepotente, irrazionale e pessimista.
Per verificare questa affermazione, basta praticare la disciplina in questione, e/o samyama
(meditazione), con un atteggiamento scientifico. Nel primo caso, vi si richiede soltanto di
vivere con estrema consapevolezza l'istante presente, comportandovi da scienziati, da mistici e
da artisti in prima persona.
Non vi spaventate da questi paroloni. Per vivere da scienziati, mistici e artisti, sufficiente
verificare se tramite i vostri comportamenti ottenete i vantaggi desiderati, se realizzate una
progressiva evoluzione interiore, se ottimizzate i vostri comportamenti e siete felici.

Nel secondo caso, basta tener conto dei pensieri perturbatori che insorgono durante la vostra
concentrazione (Samyama).
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A guardar bene, si tratta soltanto e sempre di recuperare l'essere, tramite il divenire e rifiutare il
non essere in tutti i suoi aspetti, pigrizia, menzogna e ignoranza, continuando a perseguire
tranquillamente i propri scopi mondani ed esistenziali con determinazione e scientificit.
Il nostro attuale non essere caratterizzato dalla dipendenza da mass media fuorvianti, da un
linguaggio inadeguato per comprendere la realt che ci circonda, da mentalit succubi di un
subconscio pessimista e irrazionale, da inquinamento ambientale, dall'assenza di un atteggiamento
scientifico e di un'etica oggettiva, e dalla ignoranza che, per evolvere necessario praticare
discipline adeguate. Per fare un solo esempio, considerate il detto Il fine giustifica i mezzi da
questo punto di vista e vi renderete conto di quanto questo slogan appartenga alla categoria del
non essere.
Vi hanno insegnato ad essere dei sofisti, per cui conoscere la verit inutile. Quando in un
dibattito, ci si accontenta di far trionfare le proprie opinioni, invece di ricercare la verit, la
propria ignoranza un alleato risolutivo, in quanto essa possiede un potere dialettico devastante.
Vi hanno fatto credere, che per essere religiosi, basti partecipare a delle cerimonie, appartenere
passivamente a una certa cultura e comunit, frustrati da comandamenti contro natura e pertanto
inattuabili e feroci. Nessuno vi ha mai avvertito, che in queste condizioni impossibile evitare
infelicit, degrado psicofisico e ignoranza.
D'altra parte, non basta accettare questo messaggio con entusiasmo e partecipazione, come fosse
una verit rivelata. Rimane sempre la necessit di considerarlo come un'ipotesi di lavoro, da
affrontare in prima persona, verificandolo sperimentalmente con disciplina e scientificit e
accettando la realt perentoria delle leggi della vita: siamo delle entit dinamiche limitate nel
tempo, che evolvono o regrediscono senza sosta e che si estinguono, se non rispettano le leggi della
natura.
Con la lettura di questo testo potete cogliere un'opportunit culturale ed esistenziale unica,
urgente e necessaria, che non pu essere rimandata a domani.
Apprendendo le leggi della natura, potete comprendere il valore adattativo di qualsiasi
comportamento umano.
Praticando la Molteplice Via di Mezzo nei limiti delle vostre possibilit, anche se in parte e male,
primo: otterrete da subito e con facilit enormi vantaggi esistenziali e nuove motivazioni per vivere
con serenit, determinazione e fierezza. Secondo: sarete nelle migliori condizioni per affrontare le
attuali crisi globali, che le nostre autorit, non affrontandone mai le cause, non fanno altro che
aggravare.
Oggigiorno non mancano le prese di posizione su contingenti problemi ambientali, ma purtroppo
queste sono sempre frammentarie e occasionali, nate da emozioni e mai basate su una conoscenza
unitaria delle leggi della vita. Il primo nostro vero problema non il riscaldamento globale, la
sopravvivenza della balena o della tigre, ma il superamento dei nostri condizionamenti culturali e
mentali, in modo da recuperare sia la nostra evoluzione interiore, sia l'evoluzione adattativa di tutti
gli esseri viventi.
Non accenno alle strategie necessarie per recuperare l'evoluzione adattativa in un determinato
contesto ambientale, per due motivi: primo, perch queste strategie dipendono dall'habitat preso in
considerazione e quindi vanno affrontate ad hoc, di volta in volta. Secondo, potremo iniziare
quest'opera di risanamento, soltanto dopo aver acquisito una conoscenza della nostra realt in
termini biologici e dopo aver sanato le nostre menti instabili, distorte e frastornate.

Le probabilit che abbiamo di risolvere i nostri problemi attuali, tramite la nostra saggezza, le
scienze e il buon senso, evitando le inflessibili, dolorosissime leggi della natura, sono nulle, se non
ci impegniamo da subito a modificare i nostri comportamenti in accordo con le leggi della natura.
Purtroppo, un'esperienza didattica trentennale, mi ha dimostrato quanto questo concetto sia difficile
da accettare sia dall'uomo della strada, sia da prelati, politici, imprenditori, scienziati e perfino da
coloro che, comprendendo la gravit dell'attuale situazione ambientale ed esistenziale, si dedicano
ad attivit alternative, con finalit ecologiche.
Soltanto oggi ritengo di aver capito il perch delle mie difficolt come divulgatore.
Di norma, gli esseri umani preferiscono essere guidati, piuttosto che assumersi le responsabilit
delle proprie azioni e tendono a non reagire razionalmente davanti a problemi eccezionali.
Di norma ci sentiamo a disagio se qualcuno ci propone una verit, che non sia condivisa dai pi.
Di norma nessun occidentale, compresi i nostri scienziati, considera l'ovvia necessit, di affrontare
la propria vita di ogni giorno con disciplina e scientificit, al fine di liberarsi dai propri
condizionamenti irrazionali, correggere i propri errori caratteriali e ottimizzare i propri
comportamenti.
Piuttosto che ricercare la verit, preferiamo usare la nostra intelligenza, erudizione, razionalit e
dialettica, per convincere noi stessi e gli altri, che la nostra visione del mondo quella giusta, senza
prima preoccuparci di verificare se vera. Ne consegue, che ci comportiamo da sofisti sprovveduti
e invece di ricercare la verit, ci accontentiamo di giustificarci e continuiamo a perseguire presunti
interessi immediati, senza analizzarne le conseguenze, come se ci bastasse per essere nel giusto.
Oppure, siamo dei cinici sofisti, che utilizzano le attuali mancanze e distorsioni culturali per
gabbare il prossimo. Il rifiuto (vedi l'ennesimo fallimento dei successivi congressi internazionali di
Tokyo, di Rio de Janeiro, eccetera) di prendere i necessari provvedimenti, per porre fine alla
progressiva, massiccia devastazione dell'ecumene, in progressione ormai da oltre secolo, una
chiara prova dell'incapacit dei nostri Governi di fronteggiare i nostri pi gravi e urgenti errori
esistenziali. Peggio ancora, si nasconde alla gente comune, che i nostri miti economici, i nostri
condizionamenti culturali e l'attuale degrado etico, assieme allo sviluppo dellindustria moderna, ci
stanno spingendo verso una catastrofe globale, se non verso l'estinzione. Come se ci non bastasse,
i nostri mass media tendono a svilire la scienza e la gravit della nostra realt in atto, promettendo
nuovi pianeti da conquistare, prodigiosi bambini indaco, risoluzione dei problemi ambientali tramite
pseudo-pratiche di meditazione, eccetera.
All'uomo occidentale oggi nessuno dice la banale verit, che per sopravvivere necessario
adeguarsi alle leggi della natura, esprimendo tutte le proprie migliori competenze e capacit.
E' giunto il tempo, di colmare le intollerabili lacune culturali ed esistenziali della nostra civilt,
riconsiderandone tutti gli aspetti in termini adattativi ed evolutivi, con onest culturale e con
metodologia scientifica.

INTRODUZIONE.
In questo testo presento quelle leggi dei viventi, che sono indispensabili per conoscere la causa dei
problemi ambientali che ci sovrastano e metterci nella condizione di affrontarli, suggerendo le
corrette strategie di sopravvivenza.

Per acquisire una nuova, feconda chiave di lettura dei vari aspetti della nostra realt, sufficiente
utilizzare le conoscenze scientifiche riassunte in questo libro, applicate alla comprensione delle
culture umane. Diventa cos possibile:
Primo, individuare, capire e affrontare con successo, le cause dei nostri attuali problemi economici,
esistenziali, ecologici ed etici.
Secondo, scoprire il valore epistemologico, esistenziale ed evolutivo delle religioni. Se la nostra
religione si rivela controproducente, ci non significa che tutte lo siano.
Terzo, rispondere ai quesiti millenari e ancora irrisolti, della filosofia, come la presenza del male,
della morte, del significato della vita, dell'etica, eccetera.
Quarto, praticare un'inaspettata ed eccezionale disciplina interiore, del tutto dedotta dalle leggi
della vita, quindi laica, ideale per ottimizzare da subito i propri comportamenti, recuperando la
padronanza delle nostre menti e realizzando una rapida evoluzione ontogenetica.
Quinto, individuare le corrette strategie economiche, per recuperare quella globale evoluzione
adattativa, che lunica condizione necessaria per mantenere la vita sulla Terra.
Mi rivolgo anzitutto a coloro i quali intuiscono, che oggi ci sia qualcosa che non va nel
rapporto natura-umanit e si danno da fare per cambiare le cose in meglio, senza per
comprendere che agire del tutto inutile, anzi controproducente, quando s'ignora quanto le
nostre menti siano del tutto inaffidabili, quanto non si viva con scientificit, privi delle
adeguate conoscenze zoologiche, che di certo vi mancano, giacch appartengono alle nostre
Scienze Naturali ma non ancora alla Cultura Occidentale.
Poich viviamo in una civilt, che da sempre esprime un basso profilo etico, non crediate dessere a
priori adeguati per affrontare gli attuali problemi che ci affliggono, soltanto perch non gradite una
realt che offre soltanto insicurezze, degrado etico ed esistenziale e pertanto vi risulta spiacevole.
Darsi da fare e lottare contro il male che notate nella vostra realt, non di alcun aiuto, anzi si rivela
controproducente, finch rimanete chiusi nell'ambito di una cultura, che ignora le leggi della vita.
Soltanto acquisendo le necessarie conoscenze zoologiche, valutando in prima persona con
obiettivit e scientificit le catastrofi culturali, esistenziali ed ecologiche che abbiamo scatenato e
soprattutto praticando una adeguata disciplina interiore, vi sar possibile capire quelle che sono le
strategie corrette per recuperare presente e futuro.
Con ci non voglio suggerire a nessuno di rinunciare al consiglio e all'aiuto dell'esperto, del medico,
dello scienziato, o del religioso, ma di apprendere quel minimo di conoscenze zoologiche che sono
indispensabili, per non rimanere indifesi e passivi di fronte alle mancanze etiche, all'ignoranza
biologica e agli atteggiamenti irresponsabili delle nostre Chiese, Governi e altri Poteri politicoeconomici, pi o meno occulti.
Ai ricchi e ai potenti della Terra, che ormai condizionano ovunque la cultura, la politica e
l'economia, ricordo che sono loro quelli che hanno pi da perdere, se l'attuale degrado ambientale
continua a peggiorare. La ricchezza, cos come la intendono loro, una funzione che tende a zero,
quando l'inquinamento compromette l'evoluzione adattativa e quindi la sopravvivenza di tutti i
viventi.
Se siete persone comuni e questi compiti vi sembrano fuori dalla vostra portata, consolatevi perch:
Primo, ora abbiamo a disposizione tutte le conoscenze necessarie, per affrontare le cause degli
attuali problemi che ci sovrastano e questo libro ve lo dimostra.
Secondo, nella lotta per la sopravvivenza, pure vantaggi infinitesimi sono decisivi. Pertanto, quanto
potete fare a livello personale, nel vostro piccolo, decisivo per il futuro di tutti.
Terzo, contro ogni aspettativa e con mia somma sorpresa, ho scoperto che la zoologia stessa
suggerisce una disciplina interiore (che presento come "La Molteplice Via di Mezzo"), la quale ci
permette di affrontare al meglio i nostri problemi quotidiani ed allo stesso tempo risolvere il
problema, che sta allorigine di tutti gli altri: individuare e curare l'irrazionalit dei propri

comportamenti, recuperando una mente oggettivamente sana, capace di comprendere e adeguarsi


alla realt che ci circonda!
Sulla base delle mie esperienze personali, ritengo che "La Molteplice Via di Mezzo", descritta in
queste pagine, sia la pi semplice, rapida, duttile ed efficace disciplina interiore, per ottimizzare
tutti i nostri comportamenti, per realizzare tutti i nostri scopi e per renderci conto di quando oggi
viviamo male, perch perseguiamo scopi insensati, gretti e suicidi.
Questo nuovo approccio alla vita oggi urgente e necessario per tre motivi:
Primo, vi indica una valida disciplina interiore, senza dover ricorrere allautorit di Dei, profeti,
Verit Rivelate, dogmi, eccetera, sempre e comunque fonti al di fuori da ogni controllo razionale ed
estranee alla nostra cultura, che da sempre si sono dimostrate fallimentari.
Secondo, non dovete cambiare la vostra vita di prima, la vostra religione, i vostri ideali e doveri.
Terzo, ottenete enormi e immediati vantaggi esistenziali.
Quarto, comprendete l'immenso valore evolutivo ed esistenziale di trecento anni di investigazioni
scientifiche e di oltre seimila anni di ricerche interiori, filosofiche e religiose.
Un ateo deve essere ben condizionato da una subcultura ecclesiastica, se non comprende l'enorme
valore culturale, che questa disciplina rappresenta per tutti, sia laici che religiosi.
Ai religiosi e ai credenti dico, se volete pensare che l'uomo sia pi di una bestia, fatelo pure, ma
ricordate che la biologia ha gi ampiamente dimostrato, come l'uomo sia sottoposto a tutte le leggi
della natura, esattamente come tutti gli altri esseri viventi. Non adagiatevi su false sicurezze,
soltanto perch, vivendo in habitat, dove le leggi della vita non sembrano pi evidenti e operative,
non vi rendete pi conto dei pericoli ai quali vi esponete.
Invece di credervi superiori alle leggi della natura, cercate piuttosto di capire, se stiamo ancora
partecipando all'immenso, "mistico" progetto dell'evoluzione adattativa e quindi della vita.
La questione non trascurabile. Ricordo che la storia della Terra insegna, come l'estinzione delle
specie sia un fenomeno frequente e normale e, per quanto ci riguarda, rammento che siamo l'unica
specie di ominide, che non si sia ancora estinta e che oggi l'umanit ha oggi imboccato una strada
evolutiva, che tutte le leggi naturali condannano come suicida.
Non sperate in improbabili interventi divini a favore dell'uomo, perch i danni causati allambiente
e all'evoluzione adattativa appartengono a quella categoria di errori, che non hanno alcun bisogno
dessere puniti da un ipotetico, sprovveduto Creatore, ma sfociano di per se in una banalissima
catastrofe naturale, esattamente come due pi due fa quattro.
Riunitevi pure tutti insieme per salvare la Terra, praticando cerimonie e intonando preghiere. In
questo modo vi renderete conto dell'assurdit di tentare un approccio magico-religioso, quando
maghi non siete e nemmeno immaginate cosa voglia dire meditare e essere religiosi. Sarebbe
molto pi onesto, virile e tempestivo, se vi deste da fare per costringere Governi e privati a smettere
di avvelenare cibi e ambiente.
E' tempo di capire, come l'unica ragionevole via che ci rimanga da percorrere, per risolvere gli
attuali disastri ecologici, esistenziali ed etici, sia quella di rispettare e far rispettare le leggi della
natura con impegno e seriet.
Oggi so per certo, che non sar facile iniziare questimpresa. Di sicuro sar comunque tardiva, per
quanto riguarda il decorso dell'evoluzione adattativa, giacch essa stata compromessa con ritmi
crescenti da oltre duecento anni e non abbiamo ancora incominciato ad affrontare con la dovuta
seriet, i problemi culturali, esistenziali e ambientali che abbiamo creato.
Da parte mia, come naturalista e ricercatore della verit, cerco di fare del mio meglio per divulgare
sia le leggi della vita, sia quelle della ricerca interiore, poich ritengo che queste nozioni siano
entrambi fondamentali e indispensabili, per consentire a tutti di affrontare nel loro piccolo i grandi
problemi che ci sovrastano e favorire cos la nascita di una cultura per la vita.

In questo lavoro riporto soltanto alcune scoperte fondamentali della biologia moderna e di antiche
ricerche interiori e religiose, senza spiegare come tali risultati siano stati acquisiti, giacch tale
impresa avrebbe richiesto un immane lavoro d'investigazione.
Per lo stesso motivo, non ho nemmeno presentato alcuna indicazione bibliografica, altra impresa
che avrebbe rimandato all'infinito questa stesura. Avrei dovuto riportare tutta la sconfinata
letteratura biologica, prodotta negli ultimi trecento anni e quella, ancora pi smisurata, prodotta in
oltre seimila anni da migliaia di mistici e profeti illuminati. Pertanto, questo testo non ha la validit
di una pubblicazione scientifica, ma ha la sola funzione di divulgare i risultati della biologia
moderna e della ricerca interiore, in modo da far comprendere a tutti e nel pi semplice dei modi,
i comportamenti indispensabili per correggere i nostri attuali errori culturali ed esistenziali.
Sono perfettamente conscio di quanto questo testo sia carente da molti punti di vista e pertanto ne
consiglio una lettura critica e consapevole.
Noi tutti vorremmo ricevere e trasmettere messaggi perfetti, divini, indiscutibili a priori, che non
richiedano da parte nostra, una presa di posizione responsabile e un'analisi critica e puntuale, perch
siamo pigri e poco disposti ad assumersi responsabilit. Inoltre, ignoriamo, che il messaggio
perfetto a priori, non potr mai esistere, perch noi non siamo perfetti, i nostri stessi linguaggi sono
inadeguati, le nostre personalit sono condizionate e non amiamo verit fastidiose.
Per fare alcuni esempi dell'inadeguatezza del nostro linguaggio e della nostra cultura, considero i
termini maiale, Uebermensch e yoga, pi due concetti, accettati come assiomi e abusati in ogni
contesto: la Creazione e Dio.
Il maiale medio-orientale di duemila anni fa, non ha nulla a che vedere col maiale che troviamo nei
supermercati dellEuropa del nord, eppure i nostri ebrei e mussulmani non si sono accorti della
differenza, perch il vocabolo rimasto lo stesso. Eppure, il nostro clima diverso da quello
mediorientale, oggi esistono i frigoriferi e non c pi il pericolo che la carne di maiale sia
infettata dalla terribile Trichinella spiralis.
Purtroppo, il motivo per non mangiare carne di maiale c pure oggi, cos come quella delle altre
specie che consumiamo pi spesso ed dovuto al fatto che farcita di antibiotici e ormoni.
Il problema attuale quello di realizzare tutte le nostre potenzialit, quindi non diventare un
Uebermensch (superuomo) ma semplicemente un Mensch (uomo). La differenza pratica tra
questi termini enorme, in quanto non si tratta di realizzare qualit trascendentali ma
semplicemente di recuperare quello che eravamo.
Lo yoga stato istituzionalizzato persino in India (Anno Domini 2014) e quindi, nella migliore
delle ipotesi, stato ridotto da disciplina trascendentale a igiene psicofisica, togliendola ai nati
due volte e consegnandola di fatto a coloro i quali yoghini non sono. Se non si definisce questo
yoga con un termini nuovo, per esempio, yoga igienico, come si pu individuare oltre lo yoga
originale?
Provate dire a un ragazzo italiano se vuole diventare uno yoghi! Si metter a ridere, perch in
Italia c da oltre ventanni un fumetto dove il protagonista, un orsetto, si chiama yoghi.
Viviamo in un universo, dove dimostrato che nulla si crea e nulla si distrugge e dove vediamo
continuamente la nascita e la scomparsa delle galassie. Confondiamo il creare, del quale non
abbiamo nessuna esperienza, con il modificare e il nascere, Continuiamo a blaterare della nascita
dell'Universo, senza renderci conto che non facciamo altro che usare i paradigmi di un linguaggio,
che del tutto inadeguato a descrivere la realt fisica che ci circonda.
Abbiamo il lemma Dio sulla punta della lingua ogni giorno e lo definiamo come l'Assoluto, che sta
all'origine di tutte cose, senza renderci conto, che gi nominandolo, lo interpretiamo in modo
soggettivo, limitato e fazioso, condizionati dai nostri imprinting culturali. Il risultato che diamo
un valore assiomatico alla nostra soggettiva interpretazione della realt, con tutte le tragiche
conseguenze che ci comporta e che la storia ci tramanda.

Come se ci non bastasse, ignoriamo che le emozioni pi edificanti non danno alcuna garanzia di
verit e che la nostra razionalit non basta per correggere i nostri errori, se non accompagnata da
un'adeguata conoscenza delle leggi della natura, da una ferrea moralit, da una disciplina efficace e
da un atteggiamento scientifico nella vita d'ogni giorno.

PARTE PRIMA. Le caratteristiche fondamentali dei viventi.


Non considero il problema della definizione di essere vivente per due motivi. Primo, il tema molto
pi complesso di quanto possa sembrare a prima vista. Secondo, porterebbe un contributo
irrilevante per la comprensione e le finalit di questo testo.
Qui si valutano i problemi dei viventi che tutti conoscono benissimo e che tutti sanno distinguere
dai non viventi a prima vista, o con l'aiuto del microscopio.
Osservo, che al contrario di quanto si pensa, il vivente elementare, la cellula proto o eucariote ha,
con rarissime eccezioni, dimensioni microscopiche e i viventi che vedo a occhio nudo, sono colonie
di cellule. Il vivente elementare, La cellula di norma non si vede ad occhio nudo.
L'uomo qui considerato come un vivente alla pari di tutti gli altri, perch il buon senso,
l'esperienza comune e tutte le pi recenti ricerche scientifiche comprovano, ogni giorno di pi, la

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nostra completa appartenenza al mondo animale e la nostra totale subordinazione alle leggi della
vita.
Poich oggi viviamo in nicchie, dove molte leggi della vita non sembrano operative, invito il lettore
a rivedere le proprie convinzioni e i propri comportamenti alla luce delle leggi qui riportate, che
descrivono la realt dei viventi e dell'umanit, mantenendo un sereno e obiettivo atteggiamento
scientifico.
I aforisma. Pu sembrare strano, ma gli atomi e le molecole che costituiscono il corpo dei
viventi sono rinnovati di continuo, per cui le funzioni e non i costituenti materiali del vivente
hanno una continuit nel tempo.
Siamo abituati a pensarci come realt materiali, statiche, mentre al contrario siamo delle realt
dinamiche, giacch le molecole che costituiscono i nostri corpi sono cambiate di continuo.
Ho un pannicolo adiposo sulla pancia da trent'anni, ma quel pannicolo viene rinnovato di continuo
a livello molecolare.
II aforisma. Per gli esseri viventi esiste soltanto lattimo presente.
Il vivente una macchina che non pu mai fermarsi. Muore se si arresta. Soltanto cellule surgelate
rapidamente a bassissime temperature, fanno eccezione a questa regola. Inoltre, per il secondo
principio della termodinamica, muta in modo irreversibile a ogni istante.
Non ci che abbiamo, non ci che siamo, ma come agiamo a ogni istante, il nostro unico
possesso e dovere.
Dobbiamo inoltre vivere con la pi elevata concentrazione a ogni istante, per due motivi cruciali.
Primo, per sopravvivere necessario ottimizzare tutti i propri comportamenti e reagire all'istante a
quanto ci capita. Questa una legge universale, sia della sopravvivenza, sia dell'evoluzione
adattativa.
Secondo, se viviamo distratti, l'attivit subconscia della mente prende il sopravvento e compromette
tutte le nostre funzioni psichiche, fisiche e scelte esistenziali.
Meditando (intendo la pratica samyama dello yoga: mantenere la mente concentrata su un soggetto),
ognuno pu verificare e correggere in prima persona quanto sia maldestro il controllo che esercita
sulla propria mente, sulle proprie emozioni e sui propri muscoli. Si comprende cos la necessit di
recuperare quanto prima tutte le proprie potenzialit psicofisiche, oggi estremamente compromesse,
quando si voglia ottimizzare la propria vita e quindi le proprie probabilit di sopravvivenza.
Poich, a causa della scomparsa della naturale pressione selettiva, nella nostra cultura questa
necessit non sentita, non abbiamo sviluppato alcuna disciplina per affrontarla.
III aforisma. Ci che bene a un livello d'organizzazione del vivente (per esempio, fisico),
positivo a tutti gli altri livelli (percettivo, emozionale, evolutivo, intellettivo, e sociale).
Questassioma si deduce dall'osservazione della correlazione dei caratteri (Biologia) ed
confermato dalle pi diverse ricerche interiori (vedi le varie trafile "religiose").
La scoperta di questa correlazione ha un'importanza decisiva per la nostra sopravvivenza, perch
permette a chiunque di verificare, con i soli mezzi della razionalit e del metodo scientifico, se un
comportamento, una filosofia, uneconomia, una "religione" e una cultura sono validi in termini
evolutivi ed esistenziali.
In altre parole, ognuno pu cos giudicare in prima persona, se una qualsiasi Istituzione, Chiesa,
Governo o Partito esprima comportamenti delinquenziali o, peggio ancora, contrari alle leggi della
vita e quindi alla nostra stessa sopravvivenza. Per esempio, quando una religione ordina di bruciare
vivi i propri primogeniti, quando indice sacrifici umani per garantire il sorgere del sole, quando
considera gli esseri umani in termini negativi, tali religioni vanno riconsiderate e corrette in termini
didattici, sociali ed evolutivi.

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Il successo offerto da un placebo, tipo falsa medicina o da un altro tipo di menzogna, un


accadimento raro nella nostra cultura, che capita occasionalmente. In questo caso facile
ipotizzare, che il successo sia dovuto ad auto suggestione, perch quello che conta in questo caso,
non l'efficacia del mezzo impiegato, ma l'abilit con la quale esso stato presentato al paziente.
Pertanto, i successi ottenuti tramite un placebo, per definizione una menzogna, provano soltanto
l'enorme potere dellautosuggestione e non la validit intrinseca del mezzo impiegato.
Nel caso del placebo somministrato dal medico o da un santone, le conseguenze negative sono
nulle.
Nel caso si tratti di una politica o di una religione menzognere, le conseguenze sono sempre
catastrofiche.
IV aforisma. Tutti gli esseri umani sono delle realt dinamiche irreversibili, uniche e
irripetibili, che possiedono soltanto due possibilit: o evolvono o regrediscono.
Poich siamo esseri unici, ognuno ha una sua ottimale via evolutiva (disciplina, religione, scienza di
vita) e non tenerne conto, significa ridurre le proprie potenzialit evolutive.
Poich nella nostra cultura manca una scienza della ricerca interiore, mirata a curare loggettiva
inattendibilit della mente normale, ne segue che continuiamo nei secoli a coltivare per millenni
filosofie, problematiche, miti e stili di vita, che sono del tutto controproducenti in termini
esistenziali ed evolutivi. Vedi le nostre utopie delleguaglianza, della pace, del diritto alla vita, del
progresso economico e tecnologico, della vera e unica religione, eccetera, miti che la biologia
moderna e lesperienza dimostrano essere del tutto errati.
Ignoriamo che lo studio dellevoluzione adattativa prova, che in mancanza di unadeguata pressione
selettiva ambientale (troppo scarsa o troppo elevata), qualsiasi specie condannata a degenerare e
ad estinguersi. Ci prevedibile a priori ed dimostrato vero a posteriori, sia dallevoluzione
ontogenetica (quella che va dal concepimento alla morte), sia da quella filogenetica (iniziata con
lorigine della vita e sempre operante).
Ignoriamo, che per la seconda legge della termodinamica, qualsiasi cambiamento ambientale non
potr mai riprodurre situazioni gi verificatesi in precedenza.
Peggio ancora, a causa della nostra inerzia psichica e disattenzione mentale, non ci accorgiamo mai
quando andiamo incontro a un degrado psichico o fisico.
Abbiamo l'impressione di rimanere sempre eguali, per quanto le nostre capacit psicofisiche
possano essere peggiorate e ce ne accorgiamo, ma senza prendere alcun provvedimento, soltanto
quando lusuale azione di allacciarci le scarpe, ci rivela una nuova, dura realt.
E' possibile ridurre o ritardare il degrado psico-fisico, inevitabile nelle condizioni di bassa pressione
selettiva, che di norma incontriamo nella vita moderna, ma allora bisogna correggere i propri
comportamenti, sia in termini evolutivi, sia esistenziali, tramite una disciplina adeguata. A tale
scopo consiglio a tutti di considerare il significato igienico e il valore sociale ed ecologico della
propria religione, sperimentando quanto riportato nel XXXVIII aforisma e nella sua appendice.
V aforisma. Il dolore indispensabile per sopravvivere, perch ci segnala la presenza di un
qualche problema fisico o psichico, che non si pu ignorare.
E' controproducente eliminare il dolore fisico sempre e comunque, prima di averne capite le cause,
con l'esclusione di casi particolarmente tormentosi.
Ritengo che sia un grave errore, non sopportare pi quelle continue piccole infezioni, dovute a
lesioni, abrasioni, tagli epidermici, malattie infettive a bassa mortalit, punture d'insetto, eccetera,
che erano inconvenienti abituali e accettati sino a qualche tempo fa e che di certo rafforzavano il
nostro sistema immunitario.

12

Proporrei l'ipotesi di lavoro, di verificare se lo sviluppo di un cancro, possa venire inibito e


prevenuto da queste mini infezioni e ferite, che in passato appartenevano alla nostra quotidianit
da sempre.
Ricordo, che una cura del cancro, inducendo infezioni e febbri, risale all'antico Egitto. Nella storia
moderna questa prassi inizia a New York, con il Dott. W.B. Coley agli inizi del 20mo secolo. Ne
sapete qualcosa? No? Chiedetevi il perch!
D'altra parte, si dovrebbero evitare situazioni estreme di pulizia e dinquinamento. Il nostro sistema
immunitario, sia quando non venga pi stimolato dagli usuali antigeni dell'ambiente, sia quando si
trovi in condizioni di stress eccessivi, impazzisce e cessa d'essere una difesa per l'organismo.
Depressione, irrazionalit, irrequietezza, respiro irregolare, angoscia, ansia, ecc., sono i dolori della
mente che indicano la presenza di gravi malesseri psichici. Nel caso delluomo moderno, le cause
prime di tali diffusissime situazioni sono dovute a lacune culturali (totale assenza di unigiene
mentale autogestita e completa ignoranza delle leggi della vita), situazioni ambientali (degrado
ambientale e inquinamento), esistenziali (gravi e diffuse mancanze affettive) e sociali (generale
degrado etico).
Ignoriamo inoltre, che al contrario dei dolori fisici, sofferenze e disfunzioni psichiche vanno
sempre affrontate ed eliminate al loro insorgere, perch creano situazioni invalidanti e
durature.
Questavvertenza non banale, perch tendiamo ad eliminare quanto prima i problemi fisici
(febbre, dolori, infezioni) mentre ignoriamo quelli psichici, in quanto sono usuali nella nostra
cultura. Peggio ancora, siamo condizionati a credere, che in certe situazioni sia doveroso
affliggersi a lungo (per la morte di un vecchio genitore, del coniuge, di un figlio, di una figura
carismatica) e ricerchiamo lo stress psichico perfino nei nostri piaceri virtuali (letture e film
dell'orrore, di guerra e di criminalit). Ma la nostra peggiore illusione, quella di credere che
attraverso il dolore si guarisca lanima. Seimila anni di ricerche interiori provano che il dolore
un ostacolo allevoluzione interiore.
VI aforisma. Tutti gli esseri viventi sono felici per loro natura.
ovvio che per le piante e per animali molto diversi da noi, il nostro concetto di gioia di vivere sia
difficile da definire e valutare, ma questa nostra incapacit non scredita la validit di queste
osservazioni per quanto ci riguarda, giacch la felicit uno stato emotivo, che ottimizza tutti i
nostri comportamenti e funzioni.
D'altra parte, si notato gi con i primi studi sull'immunologia, che condizioni dinfelicit e di
stress, compromettono la funzionalit dei sistemi immunitari ed endocrini di mammiferi e uccelli.
Le scoperte dell'evoluzione biologica hanno poi dimostrato implicitamente, che un vivente
condannato allestinzione, quando triste e depresso, giacch diventa incapace desprimere tutte le
proprie potenzialit pi elevate.
Pertanto, coltiva sentimenti ed emozioni positive e considera come suicide, quelle ideologie che
fomentano malesseri, stress quotidiani e una diffusa infelicit esistenziale.
In generale, rivedi alla luce di queste considerazioni i contenuti dei nostri media, i tuoi hobby e le
tue abitudini.
Poich nella nostra educazione vige il convincimento opposto, che per maturare e crescere, bisogna
soffrire, ci difficile da accettare questaforisma e quindi tradurlo in pratica.
Ne segue, che il nostro costume di trattare con crudelt, indifferenza e cieco egoismo tutti gli esseri
viventi, compreso il nostro prossimo e perfino noi stessi, rappresenta un comportamento insano e
suicida in termini evolutivi. Vedi gli allevamenti moderni, condizionati dalla filosofia del massimo
guadagno, nostro attuale e supremo ideale di vita.

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VII aforisma. Levoluzione adattativa resa possibile dalla selezione delle inevitabili
mutazioni casuali subite dai genomi, prodotta da una bilanciata competizione infra- e
interspecifica.
Ricordo che levoluzione adattativa quella realizzata tramite la selezione di una mutazione, che
comporta un vantaggio nella lotta per lesistenza in quanto esprime un aumento di libert dalle
proprie nicchie iniziali.
L'usuale lotta per la sopravvivenza determina un miglioramento delle nostre capacit percettive,
psichiche e fisiche, sia fisiologico che genico. Ma, mentre ladattamento fisiologico rapido,
questione di settimane o mesi, quello genico si realizza in tempi lunghissimi, migliaia di anni,
quindi al di fuori dalle nostre capacit di percezione.
Poich le continue mutazioni che colpiscono il nostro genoma sono casuali e pertanto sono di
norma nulle o dannose per il funzionamento dell'individuo, qualsiasi eventuale calo di pressione
selettiva, rende possibile l'accumulo di geni invalidanti (geni recessivi). Pertanto, la scomparsa
improvvisa di uno solo degli elementi che compongono la nostra usuale competizione
interspecifica, pu rappresentare un rischio per la sopravvivenza di tutti i viventi di un certo habitat.
Ne segue, che del tutto errato coltivare l'ideale di un mondo perfetto, pieno di comodit e senza
conflitti.
Il nostro antico detto Mors tua, vita mea del tutto errato e va corretto con Mors tua, vita
nostra. I predatori sono necessari per assicurare la sopravvivenza degli erbivori, con rare,
disgraziate eccezioni, vedi lHomo sapiens di cultura occidentale.
La lotta dei singoli e delle specie non pu mai cessare, poich indispensabile per evitare un
accumulo eccessivo di geni inutili o dannosi. E del tutto errato considerare i propri antagonisti e
nemici come il Male assoluto, da eliminare quanto prima e quindi sperare nella vittoria definitiva,
anche perch ogni competizione tende ad evolvere verso forme di collaborazione. Vedi l'origine dei
mitocondri, il valore selettivo della caccia dei carnivori e delle malattie infettive e la comparsa in
tutti i maggiori phyla animali di societ interspecifiche, molto pi evolute della nostra.
Di conseguenza, indispensabile non smettere mai di lottare, tenendo conto:
Primo, del significato evolutivo ed esistenziale delle nostre vittorie e sconfitte.
Secondo, capire come la vittoria possa essere controproducente e quanto la sconfitta possa
comportare un vantaggio evolutivo.
La presenza del Male e dei Demoni sulla Terra quindi giustificata in termini evolutivi. Per
quanto ne so, soltanto nella tradizione ind si trova il concetto che la sopravvivenza dei mondi
sostenuta dal conflitto equilibrato tra Demoni (gli altri) e Dei (noi).
Ricordo a questo punto, che non esistono specie nocive in termini assoluti, ma soltanto relativi. Le
zanzare sono un fastidio, talvolta un pericolo, per luomo, ma sono una benedizione per le rondini.
Si poi scoperto, che l'evoluzione adattativa favorita pi dal mantenimento del maggior
numero possibile di opzioni evolutive, che dall'adattamento ottimale a una sola nicchia, cio
dalla specializzazione.
Esempi di animali molto specializzati sono i parassiti e in generale tutti i monofagi. Tra i
mammiferi non specializzati ricordo luomo primitivo, il cinghiale, lorso, eccetera.
Osservo infine che l'evoluzione adattativa non potrebbe avvenire, se il codice genetico dei
viventi non fosse imperfetto, sprecone e difettoso cos com'. Se esso diventasse all'improvviso
perfetto e stabile, come desideriamo che siano, e devono essere, le nostre macchine, allora non
sarebbe possibile alcuna evoluzione adattativa e la vita sulla Terra si spegnerebbe.
La diversificazione genetica, l'aumento del numero di specie, cos come la loro estinzione, sono le
inevitabili conseguenze dellevoluzione adattativa, che continuamente produce nuove specie e
nuovi tipi di competizione, in continuo rinnovamento.

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VIII aforisma. Per sopravvivere in tempi lunghi, tutti i viventi devono evolvere realizzando
una maggiore indipendenza dall'ambiente che gli circonda.
Una maggior indipendenza dall'ambiente (pi resistenza alle temperature esterne, dieta pi varia,
maggior mobilit, ecc.) implica maggior economicit e sicurezza e richiede un pi elevato
rendimento psicofisico e una migliore percezione dei propri habitat.
Poich il processo dell'evoluzione adattativa si riferisce alle nicchie e non agli habitat, il progresso
dovuto allevoluzione adattativa verso una maggiore libert sempre vero, pure per levoluzione
verso forme di parassitismo o di estrema specializzazione.
Quando un parassita passa a vivere nel sangue dell'ospite, mantenere gambe, occhi e orecchie,
ecc., rappresenterebbe uno spreco inutile.
Evolvere verso un maggior numero di nicchie un processo sempre necessario e spesso sufficiente
per sopravvivere in tempi lunghi. Al contrario, l'evoluzione adattativa insegna che sono le forme pi
specializzate, quelle che si estinguono per prime.
In tempi lunghi, l'evoluzione adattativa non tanto favorita da una qualche "perfezione funzionale",
quanto dal mantenimento di un elevato numero di opzioni evolutive.
Poich l'evoluzione adattativa implica, sia una riduzione quantitativa dei consumi pro capite, sia un
aumento delle capacit di sfruttare al meglio qualsiasi risorsa ambientale, ne segue che il pianeta
Terra diventa capace di nutrire un sempre maggior numero dindividui e di specie.
IX aforisma. Levoluzione verso una maggiore libert dai parametri che descrivono
l'ambiente (spazio, tempo, energia, ecc.), esige un continuo miglioramento delle capacit
fisiche, sensoriali e mentali delle specie.
Per realizzare una evoluzione adattativa, la prima necessit quella di conoscere il proprio habitat,
costi quello che costi e l'alta mortalit infantile, che inevitabile per tutte le specie, in parte lo
dimostra.
Per quanto ci riguarda, ricordo che, sia le varie discipline interiori, con le loro numerose forme di
concentrazione e di meditazione, sia le scienze accademiche, ci hanno permesso di raggiungere il
pi incredibile sviluppo di tutte le nostre potenziali capacit mentali e la pi ampia comprensione
della realt che ci circonda, con conseguente massima indipendenza da tutti gli ambienti possibili.
Purtroppo, queste conquiste sono oggi gravemente compromesse, a causa di:
I. Linadeguatezza dei linguaggi, che non sono stati aggiornati per descrivere la realt odierna.
II. L'indifferenza verso molte forme d'inquinamento, sia perch non le percepiamo, o perch ci
siamo abituati o semplicemente ci sono imposte dallalto.
III. La scomparsa di ogni naturale pressione selettiva, per cui ci sembra di vivere in nicchie, dove:
Primo, le leggi della vita non siano pi attive e quindi coltiviamo i miti della pace, del diritto alla
vita, del benessere.
Secondo, ignoriamo che in queste condizioni le nostri menti diventano irrazionali.
IV. La nostra estrema specializzazione, per cui siamo diventati individualmente incapaci di forgiare
ci che usiamo e di produrre il cibo che mangiamo.
Se viviamo in una societ, che tende a opprimere le nostre pi elevate potenzialit fisiche, mentali e
spirituali, uniformando e banalizzando la nostra realt e degradando i nostri habitat, vuol dire che
viviamo in una cultura che ci spinge verso unevoluzione regressiva e quindi verso la catastrofe, se
non verso lestinzione.
X aforisma. Poich levoluzione ontogenetica (quella che va dalla nascita alla morte)
ricapitola, sin dalle prime fasi embrionali, e sempre indirizza quella filogenetica (quella che va
da una generazione allaltra dall'inizio dei tempi), ogni nostro comportamento deve essere
finalizzato a raggiungere una maggiore libert dalle nicchie nelle quali viviamo.

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Scegliendo un certo comportamento, optiamo per una certa nicchia allinterno dei nostri habitat e
cos determiniamo un particolare tipo di pressione selettiva sulle nostre vite e sui nostri genomi, che
fatalmente ci spinger verso un determinato indirizzo evolutivo, sia ontogenetico che filogenetico.
In altre parole, ogni nostra evoluzione futura condizionata dalle nostre scelte esistenziali.
A questo punto proporrei ai nostri citogenetisti di verificare sperimentalmente le seguenti due
ipotesi di lavoro: Esistono due meccanismi citologici, uno che agevola l'eliminazione di geni
inattivi, l'altro che favorisce la duplicazione di geni super attivi?.
Se esistessero delle funzioni cellulari di questo tipo, il lamarckismo sarebbe sia del tutto
comprensibile ed accettabile, sia compatibile col darwinismo e anzi ne spiegherebbe alcune
ipotetiche mancanze temporali.
Molte esperienze dimostrano che un evento biologico, una soluzione tecnica o un vantaggio che
posso pensare, in natura gi stato realizzato.
XI aforisma. L'evoluzione adattativa che si rivela vincente in tempi lunghi, quella dei
perdenti nella competizione intraspecifica, giacch vengono inevitabilmente costretti a
sfruttare un maggior numero di nicchie.
Per esempio, devono accontentarsi di cibi prima rifiutati, sopportare temperature sgradevoli, prima
evitate, confrontarsi con un maggiore numero di predatori e di difficolt ambientali.
Ne segue, che lo studio dellevoluzione condanna il nostro antico mito, che la vittoria rappresenti
sempre un vantaggio. Infatti, sono proprio alcuni tra i perdenti (quelli costretti a vivere in nicchie
pi selettive e meno produttive), che riescono a portare avanti unevoluzione adattativa
generalizzata e quindi vincente in tempi lunghi. Meglio saper fare tutto, anche se non nel migliore
dei modi, piuttosto che una cosa sola in modo ottimale. La specie umana un ottimo esempio di
mammifero di grande successo, che si adattato a vivere sin dalla preistoria in un incredibile
numero di nicchie, dalle zone artiche all'equatore, pur essendo meno efficiente degli animali pi
specializzati. Nuotiamo peggio dei pesci e dei mammiferi acquatici, corriamo meno dei cavalli, dei
leoni e delle gazzelle, saltiamo meno bene di molti saltatori, ci arrampichiamo peggio delle
scimmie, ecc., ma abbiamo colonizzato quasi tutti gli habitat della Terra.
Oggi per la nostra specie mostra una chiara tendenza evolutiva verso la specializzazione e il
parassitismo, com dimostrato dal fatto, che individualmente non sappiamo pi produrre quello che
mangiamo e usiamo, ricerchiamo nicchie ottimali e sicure ma, invece di vivere, ci accontentiamo
di gratificazioni virtuali o sostitutive.
E chiaro che in tempi brevi, tale percorso evolutivo risulta molto pi rischioso di quello dei
vincenti.
Ne segue che la strategia evolutiva corretta, essendo la meno gradevole, non quasi mai scelta dagli
animali, di qualsiasi specie siano, ma sempre imposta da necessit contingenti. In altre parole,
scopriamo la paradossale verit che, con rare eccezioni, tutti gli animali attuano scelte di vita
suicide, se non sono pi costretti e guidati dalla loro naturale pressione selettiva.
Riporto alcuni esempi di animali virtuosi; il fennech (volpe del deserto), il formichiere gigante, i
leoni. Animali non virtuosi sono gli erbivori in generale, i pesciolini rossi, luomo.
Ritengo sia questo il motivo fondamentale, per cui l'estinzione senza discendenti sia levento
evolutivo pi diffuso nella storia naturale.
Luomo sembra essere lunica specie, che ha sviluppato culture, scienze e discipline interiori che
insegnano come controllare i propri istinti e come praticare strategie esistenziali in armonia con
unevoluzione vincente.
E' tempo di non perdere questoccasione, gi tardiva, per quanto riguarda il percorso
dell'evoluzione adattativa, giacch questa ha gi superato da tempo il punto di non ritorno.

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XII aforisma. Non le scienze accademiche ma quelle della ricerca interiore assicurano le
migliori condizioni per un'evoluzione adattativa dell'umanit.
Purtroppo in Occidente abbiamo trascurato del tutto le scienze della ricerca interiore, tanto da
credere che trafile religiose e trafile scientifiche siano separate e distinte. Allo stesso tempo,
abbiamo dato un estremo impulso alla tecnologia.
Il risultato stato lo sviluppo di una avanzatissima scienza tecnologica, con conseguente crescita
industriale, che in culture criminali e ignoranti da sempre delle leggi della vita e della ricerca
interiore, ha prodotto un inevitabile degrado psicofisico e la progressiva distruzione dell'ecumene,
che oggi procede a ritmi esponenziali.
XIII aforisma. I vincenti nella lotta per lesistenza specializzandosi, diventano perdenti nella
gara evolutiva a lungo termine.
La scelta e conseguente adattamento a nicchie meno competitive o di minor durata e la
realizzazione di strutture evolutive pi specializzate e quindi meno flessibili, comporta un grave
pericolo di estinzione.
La perfezione non una condizione vincente nell'evoluzione adattativa. Per fare due soli esempi che
ci riguardano: primo, ottimizzare i guadagni e leconomia globale rappresentano strategie suicide, in
quanto comportano il degrado psicofisico degli individui e la distruzione delle economie in armonia
con la natura.
Secondo, una vittoria sproporzionata e definitiva, che costringa i perdenti all'esclusione da ogni
competizione futura, condanna i vincitori a essere sottoposti a una minor pressione selettiva, che da
subito non punir pi comportamenti controproducenti e, in tempi lunghi, acconsentir linevitabile
accumulo di geni recessivi, con successivo rischio e pericolo di un'estinzione differita.
XIV aforisma. Vantaggi e svantaggi infinitesimali sono determinanti per l'evoluzione
adattativa verso una maggiore libert o verso l'estinzione.
Per questo motivo, necessario ottimizzare tutti i nostri comportamenti e pensieri a ogni istante,
tramite unattenzione continua (Vedi aforisma XXXVIII).
A questo punto voglio ricordare la tecnica, nata negli ospedali sudafricani, per alleviare il parto
nell'ultimo periodo di gravidanza, della decompressione del ventre delle puerpere. Il sottoprodotto
inaspettato fu l'estrema intelligenza dei nascituri. Non aver fatto tesoro di questa scoperta
occasionale ma preziosa, lennesima prova che viviamo in una societ dove si preferisce fare la
selezione alla rovescia.
Poich l'attenzione cosciente blocca l'attivit inconscia della mente, con questa disciplina
otteniamo pure il vantaggio strategico, ignorato nelle culture occidentali, di sopprimere
progressivamente i nostri condizionamenti inconsci.
Ognuno pu verificare in prima persona questa affermazione, per altro nota da migliaia di anni in
India. Il risultato immediato che prova questo miglioramento psichico una migliore memoria,
maggiore equilibrio psichico e, soltanto allora, il possesso del libero arbitrio.
XV aforisma. Una specie incapace d'evolvere (d'adattarsi geneticamente ai cambiamenti
dellambiente, tramite la selezione delle inevitabili casuali mutazioni geniche, che colpiscono
qualsiasi genoma) non pu sopravvivere a lungo.
facile capire perch una specie incapace d'evolvere, non possa sopravvivere a lungo, in un mondo
in continua trasformazione.
Per quanto riguarda i cos detti fossili viventi, nessuno creda che essi siano sopravvissuti immutati
sino ad oggi. Nei casi in cui larchitettura generale di una specie animale non possa mutare,
levoluzione procede a livello tissutale e citologico.
Nel nostro caso, i parametri che individuano una cultura in estinzione sono:

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1, Carenza di amore. 2. Ignoranza dell'ambiente. 3. Ignoranza delle leggi della natura. 4.


Capitalismo catastrofico. 5. Pazzia diffusa. 6. Carenze etiche. 7. Sviluppo industriale e conseguente
degrado psico-fisico.
In Occidente non ci si rende conto del pericolo di vivere senza amore, etica e sanit mentale, con
un linguaggio che non descrive pi l'ambiente, costretti in ambienti poveri di stimoli visivi,
inquinati sia culturalmente che chimicamente.
XVI aforisma. Quando lambiente muta in tempi troppo veloci, anni, decenni, secoli, per
quelli che necessitano le capacit d'adattamento dei genomi, migliaia o milioni di anni, si
determina unevoluzione catastrofica.
Ci pu avvenire per una guerra, per una catastrofe naturale (terremoti, eruzioni vulcaniche,
improvvisi cambi climatici) come pure per laccumulo di cataboliti e di sostanze inquinanti
nellambiente, per leccessivo consumo delle risorse rinnovabili, ecc. Pure le iterazioni tra habitat
diversi (vedi guerre, economia globale, commerci, turismo), producono evoluzioni di tipo
catastrofico.
Le catastrofi sono, per definizione, caratterizzate da una casuale e consistente riduzione del numero
dindividui e perdita dinformazione genetica per tutte le specie che ne sono colpite.
XVII aforisma. Una delle conseguenze indirette di qualsiasi catastrofe, un accumulo di geni
recessivi negli eventuali sopravvissuti, che casualmente ne sono stati avvantaggiati.
Poich una catastrofe pu portare allestinzione numerose popolazioni, alcune specie sopravvissute
possono ritrovarsi in condizioni di ridotta pressione selettiva e, in tal caso, non possono evitare
l'accumulo di geni recessivi, con una conseguente riduzione delle loro funzionalit prima e
potenzialit evolutive poi.
XVIII aforisma. Le specie tra loro antagoniste (ogni specie un'antagonista per qualche altra)
da vecchia data, sono necessarie l'una per l'altra, perch garantiscono ad entrambe,
un'evoluzione adattativa verso una maggiore libert.
Una competizione di vecchia data, quindi equilibrata, alla fine evolve pure verso forme di mutuo
vantaggio. Ci vale sia per i rapporti preda-predatore sia per quelli analoghi delle malattie infettive.
Comprendendo come la lotta sia necessaria, per realizzare un'evoluzione verso una maggior libert
e pi ampia conoscenza, tempo di distinguere tra il disagio che porta a una catastrofe, quindi
negativo in termini evolutivi e quello, benefico per la vita, che assicura una sana pressione selettiva.
Nel caso dell'uomo, il male in assoluto linquinamento ambientale, la selezione contro la naturale
variabilit individuale, la vita facile, il degrado alimentare ed ambientale, la costrizione a vivere in
nicchie semplificate ed esteticamente degradate, le guerre di sterminio, lindustrializzazione
selvaggia. Questi avvenimenti hanno gi creato gravi malesseri nella maggioranza delle popolazioni
umane e, nello stesso tempo hanno condannato allestinzione un infinito numero di popolazioni
daltre specie.
Per quanto riguarda l'uomo, una competizione economica su scala mondiale, vedi lattuale
economia globale, condanna all'estinzione per primi gli abitanti degli habitat meno produttivi e
quelle culture, che sono in armonia con l'ambiente e in seguito, per l'effetto domino, tutte le altre.
I disagi positivi sono quelli dovuti una competizione equilibrata, che evolve nel tempo e che
garantisce lincremento dindipendenza dallambiente per tutti i suoi protagonisti.
XIX aforisma. Il sistema riproduttivo di tutte le specie esprime una potenziale economia
capitalistica a crescita esponenziale, (vedi la nascita di un eccessivo numero dindividui, che si

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ripete a ogni ciclo riproduttivo e per tutte le specie, comprese quelle meno prolifiche), la quale
produce due tipi di evoluzione:
I. Unevoluzione adattativa, che sempre caratterizzata da un aumento di libert
dall'ambiente per tutte le specie. L'eccessiva potenzialit riproduttiva, che notiamo in tutte le
specie, ha la funzione di mantenere alta la pressione selettiva su tutti i viventi e di fornire
nutrimento a tutti, autotrofi compresi. In queste condizioni, si realizza un'evoluzione adattativa,
causata e pilotata da una competizione corale e bilanciata tra tutte le specie, che possiede le seguenti
caratteristiche:
A. L'economia della natura a noi sembra di tipo statico, poich non percepiamo guadagni, che si
realizzano in migliaia o milioni di anni.
B. A livello individuale, tutti gli esseri sono costretti a dare il meglio di se, per sopravvivere.
C. Sono rari gli accumuli di cataboliti, perch tutto viene continuamente riciclato.
D. A livello ambientale, le caratteristiche e la produttivit degli habitat mutano in tempi lunghissimi.
II. Un'evoluzione catastrofica. Si tratta di unevoluzione relativamente poco frequente, che accade
quando, per una o pi specie, vengano a mancare gli usuali competitori e/o predatori, oppure
quando unimprovvisa calamit colpisce un determinato ambiente.
Si visto pi volte nel corso della storia naturale, come lassenza improvvisa degli usuali predatori
naturali, renda inevitabile un aumento esponenziale del numero degli individui delle specie non pi
predate e ci comporta fatalmente la distruzione dell'ecosistema, con catastrofe finale delle specie
in questione.
A priori, dovrebbe sembrare ovvia a tutti, l'impossibilit matematica di realizzare una crescita
infinita dindividui in un ambiente finito, per qualsiasi specie, compresa la nostra.
A posteriori, la dimostrazione sperimentale di questa ipotesi facilissima: basta allevare una
qualsiasi specie in un habitat limitato, senza limitarne le nascite e seguire l'evolversi della
situazione.
Nel caso dell'attuale capitalismo occidentale, si notano i seguenti effetti:
A livello fisiologico, si nota la riduzione progressiva della vigoria degli individui, causa
l'inquinamento chimico e stili di vita malsani e di norma troppo poco impegnativi ma stressanti.
A livello mentale ed emotivo, notiamo una usuale presenza di mentalit irrazionali, esagitate e
distratte, di personalit caratterizzate da insicurezza, da cieca aggressivit, da infelicit esistenziale
e da incapacit di amare.
A livello etico - morale, evidente un degrado diffuso, a incominciare dalle classi superiori, a causa
della carenza di scopi nobili e la dominante filosofia esistenziale del massimo guadagno, che
caratterizza la nostra cultura. Massimizzare il guadagno, vuol dire minimizzare l'uomo e questo
risultato si ottiene, sia nascondendo al prossimo la verit, facendogli preferire soddisfazioni virtuali,
o nocive o inutili, a piaceri e soddisfazioni naturali, sia costringendo o allettando l'uomo a una vita
di lavoro eccessivo, che lo estromette dalle sue nicchie naturali e gli nega ogni possibilit di
evolvere. In queste condizioni socio-culturali l'etica diventa un fardello sgradevole e
controproducente e cos si perdono i vantaggi della socialit.
A livello culturale, siamo condizionati dalla mancanza di linguaggi capaci di descrivere l'ambiente
attuale; da miti e assiomi privi di valore adattativo; dalla totale ignoranza delle leggi della vita; da
un controllo dell'informazione, che mira a nasconderci sia la verit sul nostro futuro prossimo, sia la
conoscenza delle leggi della vita; da habitat dove le leggi della vita sembrano inconsistenti.
A livello ambientale, notiamo unevidente e progressiva distruzione dell'ecumene, che ormai
globalizzata e sotto gli occhi di tutti. Per chi non vuole vedere, suggerisco d'informarsi sul numero
di popolazioni di animali e vegetali che abbiamo estinto negli ultimi cento anni.
A livello economico-sociale noto che:
I. Massimizzare il guadagno, significa estinguere sia il cliente che il dipendente. Oggi, per
realizzare il massimo guadagno si praticano prezzi che sono ricatti obbligati. Il rapporto di lavoro

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ideale quello di costringere il lavoratore dipendente a impieghi temporanei, che al pi durano


qualche mese.
Dimentichiamo cos che tutti gli esseri viventi hanno assicurato dalla nascita il posto di lavoro
e che l'uomo ha una prole inetta, che richiede pi di dieci anni per diventare indipendente.
Quindi, la sicurezza di un posto stabile una condizione sine qua non, per potersi riprodurre.
II. Per le esigenze di uneconomia, che collassa se non cresce, ormai necessario vanificare
progressivamente i vantaggi economici, sociali e politici dai lavoratori. In queste condizioni diventa
inevitabile un totale decadimento etico e una progressiva perdita della qualit di vita per tutti.
Ritengo che si possa tranquillamente concludere, che tramite l'attuale capitalismo occidentale, si
producono ormai tutte quelle condizioni tipiche, che precedono la fase finale di una catastrofe
evolutiva globale.
Sarebbe facile, ma non compito di questo testo, dimostrare l'impossibilit di prevedere con
precisione i tempi e i modi del finale tracollo economico mondiale. Si pu soltanto proporre
l'ipotesi di lavoro, ovvia a priori e da verificare con modelli matematici a posteriori, che tale
catastrofe sar preceduta da una crescente instabilit economica, che colpir per primi i paesi pi
poveri e poi sar improvvisa, globale e pi pesante per i paesi pi avanzati, perch pi spreconi e
pi specializzati.
Soltanto tramite il recupero di una razionalit e di un minimo di buon senso, alias onest culturale,
che ci permetta di capire l'ovvio, sar possibile realizzare quel recupero etico e quella riduzione
delle nascite e dei consumi, che rappresentano la prima condizione necessaria, per affrontare la
catastrofe biologica in atto.
La tecnologia moderna potr allora diventare un elemento indispensabile e decisivo per salvare il
salvabile.
XX aforisma. La morte degli individui e lestinzione delle specie sono fenomeni necessari e
conseguenti dell'evoluzione adattativa.
Oggi viviamo in una cultura, che non accetta pi linvecchiamento e la morte, bench siano eventi
naturali, necessari per la sopravvivenza della nostra specie. D'altra parte, tempo di considerare
linvecchiamento come il passaggio a nicchie meno competitive ma utili per la loro ricchezza
culturale e la morte individuale come un evento positivo a tutti i livelli (vedi III aforisma). Per
esempio, la consapevolezza della propria morte ci fa capire, che non possiamo vivere da pigri e da
vigliacchi procrastinatori. Se l'idea della fine, invece di stimolarvi, vi spaventa e paralizza, allora
considerate l'ipotesi di essere afflitti da una cultura patologica, perch la morte uninevitabile
caratteristica dei viventi, che come tale non si pu n ignorare, n rifiutare.
Per esempio, ignoriamo che la morte non necessariamente un fatto doloroso, conseguente ad una
malattia.
Se avviene per vecchiaia, ci si spegne semplicemente. Se avviene per lattacco di un predatore, non
si percepisce il dolore. La morte dolorosa labbiamo inventata noi, tramite condizioni di vita
malsane e culture atroci.
Di certo, pure in condizioni del tutto naturali, la morte pu essere dolorosa, per un incidente, per il
morso di un serpente velenoso, per un avvelenamento, eccetera, ma allora un fatto poco
frequente.
Il terrore del proprio decesso, cos come la speranza di una vita dopo la morte sono i nostri due
modi per rifiutarla. Se ci fate caso, oggi noi tutti viviamo come se il tempo che abbiamo a
disposizione fosse illimitato. Ci comportiamo come se fossimo delle realt immortali e ci rifugiamo
in assurde speranze di una vita ultraterrena, simile o ideale, rispetto quella che conosciamo,
rifiutando ogni evidenza contraria, per lampante che sia. Infatti, accettiamo l'idea della morte,
soltanto quando il medico ci dice che il tempo che ci rimane finito.

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Se c una vita dopo la morte, poich non ne abbiamo alcun ricordo ed essa talmente ignota e di
certo diversa da quella conosciuta, che inutile parlarne. Per un malinteso senso di giustizia,
ignorando sia limpossibilit di valutare le colpe soggettive, sia gli effetti psicofisiologici dei
comportamenti illeciti, poniamo nellaldil la punizione dei malvagi, quando non sappiamo punirli
in questa vita. Con lipotesi improbabile della vita eterna, risolviamo una nostra impotenza
esistenziale.
XXI aforisma. Quando malattie e malesseri esistenziali sono diffusi, questi sono dovuti a
degrado culturale e morale, oppure dipendono da fenomeni catastrofici, come ad esempio
uninvasione di specie aliene, inquinamento ambientale, guerre, eccetera.
Per quanto ne so, soltanto l'essere umano riuscito a coniugare assieme tutte le possibili attivit
catastrofiche che vediamo in natura e a inventarne di nuove.
Poich siamo animali particolarmente resistenti ai vari inquinamenti e giacch rimaniamo
indifferenti alla perdita dei nostri beni primari e al degrado delle nostre vite, vedi perdita della
felicit e della salute in primo piano, stiamo distruggendo tutti gli habitat della Terra, rompendo
irreversibilmente l'equilibrio evolutivo dei viventi, ciechi davanti agli evidentissimi disastri che
stiamo combinando.
Poich non possibile evolvere e sopravvivere, se non si felici, sani di mente e di corpo, tempo
di affrontare le cause dellinfelicit esistenziale, cos diffusa nei paesi pi industrializzati.
E tempo di valutare la distruzione degli ecosistemi, come un atto criminale affrontandone sia gli
affetti che le cause.
Il mezzo pi rapido ed efficace che conosco, per superare questo problema, quello di praticare la
Molteplice Via di Mezzo (vedi XXXVII aforisma). Dopodich, l'inevitabile, evidente strategia da
perseguire, sar quella d'impiegare tutte le proprie risorse per un recupero dell'ecumene, in modo
che sia il meno doloroso possibile. In realt, poich questo processo impossibile senza praticare
una efficiente disciplina interiore, scopriremo che c pi felicit nel ritornare ad essere poveri, che
tentare di diventare sempre pi ricchi

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PARTE SECONDA. Religioni e metodo scientifico


Un imperatore cinese chiese al suo saggio di corte: "Esiste Dio?".
Il saggio non rispose.
Spazientito, l'Imperatore ripet la domanda, chiedendogli la ragione del suo
mutismo.
Il saggio sospir e disse: "Il silenzio l'unica risposta corretta a questa domanda.
Se affermo che Dio esiste, farai un grave errore.
Se ti dico che Dio non esiste, cadrai in un altro tipo d'errore."
Un samurai si rec da un monaco zen per chiedergli se esistevano paradiso e
inferno. Il monaco gli diede un'occhiata e sbott: " Tu, con quella faccia
d'accattone, vuoi farmi credere di essere un samurai? Non farmi ridere!"
Il samurai furente incominci a sfilare la sua katana dal fodero. "Ecco",
disse il monaco "Qui si aprono le porte dell'inferno". Il samurai comprese e
lentamente incominci a rinfilare la spada nel fodero. "Ecco, qui si aprono le porte
del Paradiso", sentenzi il monaco.
Religione, fede, miracoli, tre parole trite e abusate nella nostra cultura, sono oggi
tragicamente controproducenti, poich non si associano ad alcuna religiosit, a
nessun potere trascendente e a nessuna maturazione interiore.
Viviamo in una cultura, che ignora sia il valore esistenziale, adattativo ed evolutivo delle
conoscenze acquisite dalle varie trafile "filosofiche-religiose", o con un termine pi ampio, dalle
varie "discipline interiori", bench alcune di queste "ricerche trascendentali" siano del tutto atee
e scientifiche nelle loro prassi.
Ad esempio, ci consideriamo cristiani, soltanto perch ci accontentiamo di praticare alcune
cerimonie religiose e sociali, pur non perseguendo povert, castit, moralit, amore per il prossimo
e senza praticare alcuna disciplina interiore e accettiamo di vivere in una societ che si dice
cristiana, quando di fatto ha capovolto sia gli insegnamenti evangelici, sia i valori etici della
cultura laica occidentale. E nel caso poi, che disgustati dal cattolicesimo, ci facciamo buddisti o
altro, continuiamo come prima ad accontentarci di cerimonie o di discipline inutili.
Nel nostro mondo non esiste nemmeno il concetto di "salute mentale oggettiva" e pertanto non ci
rendiamo conto di quanto sarebbe indispensabile e urgente, praticare una disciplina per curare
l'oggettiva, normale e gravissima inaffidabilit delle nostre menti, cos dette normali.

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Peggio ancora, ignoriamo del tutto che la zoologia moderna e il metodo scientifico ci offrono le
conoscenze e i mezzi necessari, sia per valutare il valore evolutivo ed esistenziale di tutti gli aspetti
della nostra civilt, sia per praticare una disciplina interiore di grande valore adattativo ed evolutivo.
In questa seconda parte, suggerisco alcune osservazioni ed esperienze, che reputo indispensabili per
comprendere, affrontare ed eliminare queste letali mancanze culturali.
XXII aforisma. Le cause delle nostre attuali infelici e degradate, ma normali condizioni
psichiche, sono dovute al fatto, che in assenza di unelevata pressione selettiva, assente sin dai
tempi delle civilt pi antiche, la mente normale esprime una predominante attivit
subconscia, caratterizzata da condizionamenti, instabilit emotiva, egocentrismi e
irrazionalit. In queste condizioni, siamo del tutto inadeguati per affrontare la realt, con
l'efficienza indispensabile per evolvere e sopravvivere.
Basta un minimo dintrospezione, per verificare in prima persona la validit delle quattro famose
affermazioni ind, vecchie di migliaia di anni: "La mente normale come quella di una scimmia,
matta e morsa da una tarantola", La mente pi difficile da controllare del vento, " Il corpo
un amico che tradisce" e "Nessuno pu farti tanto male quanto tu stesso".
Per aggiornare questi giudizi, oggi dovremmo ancora aggiungere: "Luomo oggi un malato
cronico, ignaro e indifferente al proprio un massiccio inquinamento fisico, ambientale e
culturale".
Se ci troviamo in queste deprecabili condizioni, che peraltro ognuno pu verificare e correggere per
proprio conto (Vedi le indicazioni nella successiva Molteplice Via di Mezzo), quali possibilit
abbiamo di praticare una fede, di sviluppare una scienza e di proporci scopi esistenziali, sociali ed
economici, che non siano controproducenti?
Lurgenza di tale cruciale domanda confermata a posteriori dalla nostra storia, dai nostri presenti
malesseri esistenziali e dal progressivo degrado esistenziale ed ambientale in atto.
Pertanto, se vogliamo risolvere i nostri problemi attuali, dobbiamo anzitutto sviluppare le nostre
capacit pi elevate, praticando quelle discipline, che sono indispensabili per tenere sotto controllo
corpo, mente ed emozioni. Soltanto allora sapremo accettare e rispettare le leggi della natura e
ottimizzare presente e futuro.
XXIII aforisma. Tutti i testi sacri delle religioni oggi pi diffuse (Cristianesimo, Islamismo,
Induismo, Buddismo, Taoismo, ecc.) suggeriscono (in modi diversi, per farsi capire da persone
di diversa cultura) come prevenire quei comportamenti, errati in termini esistenziali, evolutivi
ed ecologici, che diventano usuali in condizioni di ridotta pressione selettiva (vedi comparsa
della vita stanziale, sviluppo di un'organizzazione politica e crescita della tecnologia), tramite
discipline fisiche e mentali pi o meno efficaci.
In altre parole:
I. Analizzando i vari precetti religiosi in termini zoologici, scopriamo insegnamenti di eterna
attualit, che quantunque millenari, sono in perfetto accordo con le recentissime scoperte dei nostri
biologi e naturalisti.
In particolare, raccomando le varie discipline interiori e le strategie di vita suggerite dalle attuali
religioni, quando vengano praticate con un atteggiamento scientifico.
II. Quantunque le religioni siano sempre fortemente influenzate dalla cultura in cui sono nate, se
pratichiamo con la dovuta intensit e perseveranza una qualunque ricerca interiore, arriviamo
sempre alle stesse, inaspettate esperienze trascendentali, che inevitabilmente smentiscono tutte le
nostre precedenti opinioni e certezze.
XXIV aforisma. stato verificato per millenni, che tramite la totale eliminazione d'ogni
attivit mentale inconscia (vedi discipline dellattenzione cosciente e della meditazione, intesa

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come il "samyama" del Raja yoga), possibile rimuovere i propri difetti caratteriali e
mentali, e allargare la propria coscienza individuale, sino a congiungerla con quella
"Universale".
Questo tipo di conoscenza non si pu descrivere con alcun linguaggio, ma possibile indicare al
prossimo le discipline adatte, con le quali sperimentarla in prima persona.
Un maestro sempre avverte i suoi nuovi discepoli: Non vi posso portare l'acqua da bere, ma vi
posso indicare dov' il pozzo e insegnarvi come attingerla.
Pertanto un insegnamento religioso va proposto come unipotesi di lavoro, da sperimentare sulla
propria pelle, con il conforto, che per migliaia di anni e nelle culture pi diverse, migliaia di mistici
hanno confermato la validit di questapproccio alla conoscenza.
In questo modo luomo pu sviluppare tutte le proprie incredibili ma oggi sopite potenzialit
percettive e creative.
Poich pure lattenzione e la concentrazione che conosciamo fermano lattivit della mente
inconscia, luomo occidentale pratica, ma senza saperlo e quindi senza il dovuto impegno, numerosi
comportamenti che hanno il valore di una meditazione.
Le conseguenze di questa ignoranza sono, che nelle civilt moderne, queste attivit non hanno mai
la finalit, la durata e l'intensit necessarie, per superare i condizionamenti mentali tipici dell'uomo
d'oggi e rimangono dei palliativi, delle quali signorano tutte le reali potenzialit evolutive e
igieniche.
Pure nelle tradizioni religiose indiane, dove queste correlazioni sono ben note da millenni, si nota
che : Difficilmente, tra diecimila persone, troverai una che si impegni nella ricerca interiore. E
tra queste diecimila, difficilmente troverai una che arriva alla conoscenza ultima.
Personalmente, ho trovato difficolt insuperabili, nel praticare le pi diverse discipline interiori e
pertanto, lo scopo fondamentale della mia vita, stato quello di ricercare una dottrina che fosse
alla mia portata di persona qualunque.
Ritengo di aver concluso questa ricerca con successo, deducendo dalle scienze naturali una
disciplina del tutto laica e razionale, peraltro confermata da varie tradizioni religiose.
Descrivo dettagliatamente questa disciplina nella seconda parte di questo testo.
XXV aforisma. Per iniziare una valida disciplina interiore, non ti serve un maestro perfetto.
Come discepolo non sei perfetto per definizione e se oggi incontri un vero maestro, questo possiede
caratteristiche talmente estranee ai tuoi paradigmi mentali, per cui di certo non sarai capace di
riconoscerlo come tale. Pertanto accontentati di apprendere dal tuo precettore quel poco che
comprendi e che ti convince e mettilo in pratica, risoluto a diventare il maestro di te stesso. In altre
parole, agisci senza mai rinunciare mai alla tua libert di giudizio e senza mai accontentarti a priori
dellautorit di chi parla. Il valore di una disciplina va verificato sperimentalmente in prima persona
con una mentalit scientifica, perch altrimenti, per quanto siano elevati i propri entusiasmi e
finalit, si corre sempre il rischio di praticare per tutta una vita filosofie e ascetismi inutili o
controproducenti.
Al limite, quello che conta non che il profeta riveli o meno emozionanti verit trascendentali, ma
che indichi con efficacia le discipline adeguate, per realizzare una pi ampia percezione della realt.
XXVI aforisma. Le religioni non sono vere, in quanto affermano verit assiomatiche e
assolute, che a priori non si possono dimostrare n vere n false.
Tutte le religioni sono esistenzialmente valide, quando suggeriscono i mezzi adeguati per
accelerare la propria evoluzione interiore e arrivare ad una percezione allargata della realt,
che inevitabilmente smentir a posteriori qualsiasi precedente descrizione dell'Assoluto. In
questo caso, il ricorso ad autorit divine ha il solo significato di una presentazione convincente
in termini emotivi.

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La validit di una religione o di un qualsiasi insegnamento,


trascendentale, non va ricercata nella verit storica, nei miracoli (vedi in
seguito) o nella forza di un ragionamento razionale, ma nella capacit di
indicare a tutti, come intraprendere da soli unevoluzione verso il
progressivo superamento dei propri limiti psicofisici.
Daltra parte, oggi questo problema si pu considerare come superato.
Infatti, come zoologo, ho fatto linaspettata scoperta, che le tattiche e le
strategie dellevoluzione adattativa hanno pure il carattere di un
insegnamento mistico, giacch richiedono discipline, che sono tipiche di
alcune trafile religiose (Per quanto ne so, ritengo che quelle di
maggior interesse pratico siano il karma, tantra e hatha yoga e il Tao Te
Ching).
Poich nessuno potr mai regalarti la Verit, questa deve essere considerata come unipotesi di
lavoro, da sperimentare direttamente in prima persona.
Pertanto considero una religione come definitivamente involuta e falsa, quando i loro rappresentanti
si limitano a proporre vuote cerimonie, discipline inattuabili e comandamenti contrari alle leggi
della natura (vedi le acquisizioni della biologia e zoologia moderne), che non aiutano nessuno a
realizzare una evoluzione interiore.
Poich oggi il lemma "religione" accorpa insegnamenti con metodologie e finalit del tutto diverse
tra di loro, proporrei una definizione di religione pi amplia di quella attuale "Un complesso di
miti, norme salvifiche e discipline interiori, che indicano all'umanit i mezzi per arrivare alla
percezione di realt progressivamente pi ampie, altrimenti sconosciute.
Tale definizione pu includere pure l'approccio scientifico accademico. Basta considerare i
lemmi mito, dogma, miracolo come ipotesi di lavoro. Quindi religioni e scienze
possono venir integrate, in quanto sono distinte soltanto per i loro campi d'indagine e la
metodologia: Il mistico investiga se stesso, ponendo a tacere l'attivit la propria mente (Raja yoga),
lo scienziato accademico investiga tutto il resto, compreso il prossimo e la sua psiche, tramite la
moderna metodologia scientifica. In questo modo lo scienziato ottimizza la sua conoscenza
razionale della realt e il mistico evita di percorrere sentieri errati, sanando la propria psiche
e acquisendo cos una conoscenza diretta della realt.
Voglio qui rammentare come la ricerca religiosa cos definita:
Primo, implichi la pi difficile delle discipline, poich tutti ne possano beneficiare, ma soltanto
pochi eletti riescono accedere alla Conoscenza Ultima.
Voglio sperare, che questa antica, dura verit sia oggi in parte superata con la Molteplice Via di
Mezzo, riportata nel seguente XXXVIII aforisma, anche se mi manca ancora una verifica
sperimentale sui grandi numeri.
Secondo, rappresenti la pi necessaria delle discipline pure in termini esistenziali, perch cos si
ottimizzano tutti i propri comportamenti. Ricordo il detto ind: Nessuno ti pu fare tanto male
quanto tu stesso", se possiedi una mente indisciplinata.
Purtroppo, ignoriamo:
Primo, che una disciplina, la quale offra un approccio alla conoscenza basato sulla percezione
diretta di realt trascendentali, ancora mal considerata dalle nostre scienze accademiche.

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Secondo, come una corretta disciplina interiore possa scaturire pure da una falsa suggestione,
dimostrando cos che i mezzi giustificano il fine e non viceversa, come ci piace pensare.
Al limite, quello che conta non il profeta, ma l'uso che si fa dei suoi insegnamenti.
A questo punto vorrei rivedere il concetto di vero o falso profeta in termini operativi:
Un falso profeta colui il quale, in buona o mala fede, insegna dottrine, vere o false che siano, che
comportano degrado, schiavit e sofferenza e non evoluzione interiore, libert e gioia.
Per quanto ci riguarda, basterebbe introdurre nella didattica delle chiese cristiane il metodo
scientifico e le conoscenze della zoologia moderna per riabilitarla, giacch le raccomandazioni
evangeliche sono oggettivamente valide, ma oggi sono incomprese in termini esistenziali e quindi
praticamente inattuabili.
Del tutto inaspettatamente e al di fuori da ogni trafila religiosa, le leggi dell'evoluzione adattativa,
vedi zoologia moderna, individuando le strategie ideali per ottimizzare le nostre probabilit di
sopravvivenza, c'indicano pure la disciplina pi accessibile, per realizzare un'evoluzione interiore.
Ne deriva che profeti e guru, pi o meno esotici e pertanto potenzialmente pericolosi, non sono pi
necessari, per intraprendere una disciplina interiore che ci consenta di evolvere e ottimizzare tutte
le nostre potenzialit percettive.
Per eliminare il falso profeta che c' in te, basta mettere a tacere la mente inconscia. Dopodich,
nessuno ti potr pi ingannare, nemmeno tu stesso.
XXVII aforisma. Poich tutte le religioni vanno incontro a involuzioni ed evoluzioni, il
confronto tra religioni diverse e tra scienze naturali e religioni indispensabile, per
correggere gli inevitabili errori interpretativi, individuare eventuali manomissioni dei testi
sacri ed eliminare eventuali comportamenti degradati.
Nulla aiuta a scoprire gli errori insiti nella propria cultura e nella propria religione, meglio del
confronto con altre esperienze e tradizioni. Pertanto, nulla danneggia la corretta comprensione di
una religione, pi dellindifferenza e il disprezzo verso il metodo scientifico e verso altre trafile
religiose. Il vero ricercatore della verit, quando si trova in qualche difficolt, per dubbi o
incomprensioni, ricorre con gratitudine ad altri patrimoni culturali e alle scienze.
Se i faraoni avessero conosciuto la biologia moderna, avrebbe capito il significato salvifico della
morte individuale e avrebbero risparmiato un bel po di tempo e denaro.
Se luomo moderno rivedesse i propri miti alla luce delle leggi della vita, eviterebbe di sprecare la
propria vita, giacch le finalit della natura e della ricerca interiore sono le stesse.
Sono profeti in mala fede, quelli che temono la scienza e/o le discipline interiori proposte da altre
culture.
Fate inoltre attenzione, che non esiste religione, scienza o disciplina, che non possa essere
falsata per stupidit, ignoranza o disonest. La storia conferma la frequente ricorrenza di questo
pericolo.
Pertanto, sempre indispensabile verificare in prima persona, con onest intellettuale e scientificit
tutti i propri comportamenti, se vogliamo liberarci dai nostri inevitabili difetti caratteriali, errori di
percorso e dagli onnipresenti, inevitabili ed eterni profeti ignoranti.
XXVIII aforisma. Le religioni pi elevate possono essere considerate come scienze mirate ad
un'evoluzione interiore. Pertanto, come tali, sono molto pi importanti di quelle accademiche,
sia a livello esistenziale che epistemologico.
A differenza delle scienze accademiche, le religioni intese come ricerche interiori:
I. C'indicano come accedere alla percezione diretta di una realt allargata, dove i nostri usuali
sensi e paradigmi mentali non sono pi validi, razionalit inclusa. Con le scienze accademiche

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invece, per ampliare le nostre percezioni sensoriali, dobbiamo inventare apparecchiature e


strumenti.
II. C'insegnano come il primo passo da fare, sia quello d'individuare e curare la pazzia e
lirrazionalit della propria mente normale, nel modo pi economico, diretto ed efficiente.
Le scienze accademiche non considerano mai questo problema. Per noi, normalit psichica, cio
non dar fuori di matto, equivale a salute mentale e questa convinzione, culturalmente soggettiva e
oggettivamente errata, non viene quindi mai posta in dubbio, malgrado tutte le evidenze contrarie.
Irrazionalit, condizionamenti preponderanti, sadismo, pessimismo ingiustificato, depressione,
eccetera, vanno considerati come aspetti di una pazzia oggettiva.
III. Ci permettono di recuperare quella felicit interiore, che insita in tutti i viventi.
Le attuali scienze accademiche ignorano del tutto la necessit di sviluppare questa condizione
emotiva.
IV. Ci restituiscono la capacit di vivere in armonia con la natura. A tanto non siamo ancora
arrivati con le scienze accademiche, nemmeno tramite la zoologia moderna.
V. Producono uno scienziato mistico, che esprime la pi alta moralit e salute interiore.
Posso infatti individuare un vero ricercatore della verit, dal fatto che qualsiasi crescita interiore
comporta, come primo effetto, una profonda felicit, serenit e sublime impeccabilit.
Al contrario, i nostri scienziati trascurano la necessit di preoccuparsi delle proprie oggettive
condizioni mentali e morali e pertanto sono persone del tutto normali in termini psichici. Potrei fare
una lista infinita di scienziati, che sono stati personaggi spregevoli, squilibrati, criminali, imprudenti
e infelici, incominciando da me.
VI. A differenza delle scienze accademiche, oggi la ricerca interiore alla portata di tutti, il
suo costo nullo, non mai pericolosa per l'ambiente ed altamente gratificante in termini
esistenziali.
Nemmeno la pi orribile delle religioni ha mai compromesso il decorso dell'evoluzione adattativa.
Nella migliore delle ipotesi, offre un insegnamento indispensabile per evolvere ed ottimizzare ogni
aspetto della propria esistenza.
XXIX aforisma. Ai livelli subatomici e psichici, la realt fatta di proposizioni contrastanti.
Si verificato sperimentalmente, che a certi livelli di organizzazione della materia (vedi la natura
della luce e delle particelle subatomiche) e tramite le discipline interiori, che la realt non pu
essere sempre spiegata con i nostri usuali paradigmi mentali. A maggior ragione, ritengo che gli
Dei, intesi come realt assolute e trascendentali, quindi estranee alle nostre esperienze mondane,
non possano essere compresi in termini razionali e tanto meno descritti con un linguaggio.
Sia chiaro. Al contrario di quanto si fa di norma, indispensabile mantenere un atteggiamento
razionale e scientifico nella vita di ogni giorno e, allo stesso tempo, necessario essere pronti a
rivedere tutti i propri paradigmi mentali, quando si intraprenda una ricerca interiore, si
percepisca una realt allargata o s'indaghi la natura a livelli subatomici.
XXX aforisma. Tramite lattenzione, la concentrazione e la "meditazione" (vedi il concetto di
samyama del Raja yoga), praticate in prima persona, luomo pu fermare l'attivit inconscia
della propria mente, verificare e curare la propria irrazionalit, realizzare una pi ampia
percezione dell'ambiente e percepire cos una realt allargata, dove i "miracoli" sono ovvi.
Migliaia di anni di "esperienze religiose" e di discipline interiori nei pi diversi paesi, hanno
dimostrato la validit di tale asserzione.
Oggigiorno, usiamo pure noi l'attenzione e la concentrazione, ma soltanto per finalit pratiche,
senza mai renderci conto del loro nascosto ma incredibile potenziale terapeutico, evolutivo ed
epistemologico.

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XXXI aforisma. Il miracolo non d alcuna garanzia d'essere frutto di una maturazione
interiore, perch pu derivare da una particolare e rara condizione genica, pu essere
ottenuto per via chimica o con i mantra o tramite l'auto suggestione (Raja yoga).
Non considero nemmeno i casi, purtroppo frequenti, nei quali il miracolo sia soltanto il prodotto di
una menzogna o di un falso, magari sciocco e palese.
D'altra parte, importante ricordare che ci sono menzogne che possono produrre "miracoli" reali,
ma, allora si tratta di fenomeni particolari, dovuti al potere dell'auto suggestione. Vedi le guarigioni
dovute a un placebo dispensato ad arte e in modo "scioccante".
Nel caso che si tratti di un vero, incontestabile miracolo, come la levitazione o la trasmissione del
pensiero, una guarigione assurda, o altro (vedi le varie trafile religiose), il miracolo non pu essere
mai utilizzato per garantire linfallibilit di un profeta o la validit di un insegnamento
religioso, perch la capacit di far miracoli, pure quando sia il risultato di una ferrea
disciplina interiore, si realizza ben prima di aver superato del tutto i propri condizionamenti
mentali.
Qualsiasi maturo praticante di discipline interiori pu confermare questaffermazione e, nelle
culture, dove esistono maghi e negromanti, dotati di insoliti poteri psichici, questo fatto noto a
tutti.
Inoltre, il miracolo pur sempre una faccenda soggettiva: Ci che considerato come miracolo in
una cultura, pu essere considerato come un evento del tutto naturale in unaltra.

PARTE TERZA.
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I fondamenti biologici necessari per evolvere e conseguire


una vita mondana felice e vincente.
XXXII aforisma. Assicurarsi una socialit positiva, tramite unetica che sia in accordo pure
con l'evoluzione adattativa e le altre leggi della natura.
Noto come in Occidente sia risaputo e tollerato, che l'etica sia un'erba che non cresca nei partiti
politici e nei consigli d'amministrazione delle Multinazionali.
La nostra saggezza popolare poi ancora pi pessimista e ha coniato i seguenti detti:
Per l'uomo comune, Loccasione fa l'uomo ladro";
Per i potenti e i padroni, "Il pesce incomincia a puzzare dalla testa";
Per i prelati, "Fate come dico e non come faccio".
In realt, lesperienza dimostra come sia molto difficile per una persona comune, raggiungere e
mantenere un alto livello etico (Vedi la funzione e i risultati delle varie discipline sia religiose che
laiche), se la naturale pressione selettiva diventa troppo elevata o troppo bassa.
Ignoriamo inoltre, che se viene a mancare una cultura etica, la stessa struttura sociale diventa
controproducente. Pertanto, non ci rendiamo conto di quanto l'etica sia una condizione necessaria
per godere degli enormi vantaggi esistenziali che offre unorganizzazione sociale, proprio quando,
per lo sviluppo della tecnologia e per la diffusa immoralit e ignoranza biologica delle varie
Istituzioni, stiamo distruggendo la vita sulla Terra.
Quando le scoperte di poche persone geniali vengono messe a disposizione di qualsiasi individuo,
per quanto ignorante e criminale possa essere, viviamo in una cultura, dove la socialit gi
diventata controproducente.
Infine, ci manca perfino il concetto di unetica basata sulle leggi della vita. Peggio ancora, usiamo il
termine bioetica in modo improprio ed errato, giacch non basato sulla conoscenza e il rispetto
delle leggi della natura.
Ignoriamo infatti, che l'unica vera finalit della bioetica dovrebbe essere quella di proteggere
l'evoluzione adattativa di tutti i viventi.
Peggio ancora, oggi viviamo in nicchie, dove le leggi della natura, con qualche rara eccezione, ci
sembrano del tutto assenti.
Poich levoluzione dei costumi molto pi lenta di quella tecnologica e per le difficolt
intrinseche che luomo comune incontra, quando voglia superare i propri condizionamenti
culturali, si dovrebbe tentare di realizzare quanto prima una coscienza bioetica collettiva,
divulgando le leggi della vita e la pratica delle discipline interiori che se ne possono dedurre.
L'evoluzione adattativa genica poi richiede millenni e non pu avvenire in anni o mesi e quindi
dobbiamo rispettare questi tempi.
XXXIII aforisma. Il primo, irrinunciabile comportamento etico quello di difendere
levoluzione adattativa (processo sempre corale) di tutti i viventi e quindi proteggere
lintegrit di tutti i loro habitat.
Per tutelare la vita sulla Terra, non bisogna sorpassare i livelli dinquinamento e di degrado
ambientale, che danneggiano la sopravvivenza di una qualsiasi specie, compresi gli unicellulari, gli
appartenenti alla fauna edafica e marina, gli insetti e persino quelle specie che sono considerate
dalluomo come intrusi da eliminare.
E' del tutto errato credere di poter sacrificare alcune specie e salvarne altre, con lo scopo di
salvaguardare nostri interessi specifici, perch l'evoluzione adattativa un processo corale, che non
guarda in faccia a nessuno.
E' cecit suicida anteporre le malintese e soggettive necessit dell'economia globale a quelle
dell'evoluzione adattativa, processo indispensabile per la sopravvivenza della vita.

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vana ipocrisia, preoccuparsi per la salvezza delle singole specie, perch, cos facendo, non si
protegge lintegrit dei loro habitat e l'evoluzione dell'uomo.
pazzia pura, preoccuparsi della sopravvivenza delle varie specie, istituendo parchi nazionali, con
habitat rigorosamente integri, ma senza mai includervi luomo. D'altra parte sciocca disonest,
definire parchi nazionali, quei territori dove l'uomo ammesso, ma l'evoluzione adattativa no.
Sono comportamenti controproducenti e peggio che bestiali, quello di allevare animali per la
propria alimentazione, in condizioni ambientali crudeli, assurde per la loro natura e infarcendoli di
antibiotici e di ormoni.
Mantenere un cane in famiglia, oggi implica un comportamento crudele, pure nel migliore dei casi.
Quando siete in casa, si annoia a morte per la maggior parte del tempo. Quando andate in giro per
la citt col vostro cane al guinzaglio, contate quanti secondi passano tra una negazione e l'altra
delle continue, impellenti necessit fisiche e psichiche del vostro cane. Scoprirete quanto l'uomo sia
il peggior nemico del cane, pure quando crede di amarlo!
Ma la cosa pi assurda che trattiamo noi stessi e il nostro prossimo come nemici, per salvare
un sistema economico che comunque non pu che collassare.
XXXIV aforisma. Una religione, una disciplina, una legge eguale per tutti, sono ideali errati e
controproducenti per la specie Homo sapiens.
Per laltissima variabilit individuale, sia genetica sia psicofisica, che caratterizza gli esseri umani
(siamo tutti esseri unici e irripetibili), del tutto controproducente pretendere comportamenti
standard e infliggere punizioni basate su di una valutazione etica di colpe oggettive, quando
ognuno ha una sua "via" ottimale e una sua unica visione del mondo, completamente diversa da
quella di tutti gli altri.
Pure i gemelli omozigoti sono fisiologicamente differenziati fin dalla nascita, in quanto il primo
nato pi vitale del secondo.
In termini di giustizia sociale, sarebbe molto pi ragionevole, economico, facile, onesto e
conveniente, rinunciare a infliggere assurdi giudizi morali e accontentarsi di far risarcire ai
delinquenti i danni che hanno causato alla societ.
Un danno pu essere sempre valutato, anche se non sempre facile risarcirlo, una colpa mai.
Inoltre, sarebbe tempo di verificare, se la maggior parte dei "delinquenti" che affollano le nostre
prigioni, non siano altro che dei minus varianti o dei soggetti trascurati, sventurati e maltrattati da
una societ oggettivamente ipocrita, crudele, disonesta e ignorante.
Una legge uguale per tutti errata a priori, anche se nata come una conquista sociale, in realt
pi virtuale che reale.
XXXV aforisma. Una legge che imponga castighi, non ha alcun valore educativo e adattativo.
I castighi non fanno altro che aumentare il danno che un comportamento criminale ha prodotto su
una popolazione. Le pene detentive obbligano veri o presunti criminali e innocenti secondini a
vivere in habitat degradanti. La pena di morte e la biblica sentenza Occhio per occhio, dente per
dente duplicano il danno che una popolazione ha subito per causa di un assassinio.
Poich stato provato sperimentalmente, che il castigo non ha alcun valore educativo, anzi
sempre e comunque controproducente, insistere nel minacciare e infliggere pene, una prassi
ipocrita, ignorante, controproducente e sadica.
stato dimostrato sperimentalmente che il castigo pu avere tre risultati, tutti negativi.
Primo, non ottenere alcun effetto ed questo il risultato migliore.
Secondo, rinforzare comportamenti delittuosi.
Terzo, inibire la personalit del punito ed questo il risultato di gran lunga peggiore.
La pretesa di "educare" il "criminale" mettendolo in galera pura ipocrisia, in una cultura come la
nostra.

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Pertanto tempo i verificare se i fondamenti stessi delle nostre leggi, che consideriamo come giusti
e inviolabili, siano invece del tutto errati.
XXXVI aforisma. Pratica unigiene, in modo da ridurre il pericolo d'ammalarti, senza per
degradare lambiente.
Ligiene deve rispettare le leggi della competizione adattativa e dellintegrit ambientale. Pertanto,
si deve mirare ad aumentare le difese dellorganismo, piuttosto che eliminare parassiti e agenti
patogeni.
Sterminare, o tentare di sterminare, erbacce, insetti e altri parassiti tramite la chimica, sono
evidenti errori igienici, ecologici ed evolutivi, che denotano una totale assenza di buon senso, di
cultura biologica e di bioetica. Poich la causa della proliferazione di erbe infestanti, dovuta alla
presenza di nicchie anomale, come quelle create dalle monoculture e dagli allevamenti intensivi,
dove l'evoluzione adattativa esclusa, gli interventi chimici servono soltanto a peggiorare una
situazione ambientale gi compromessa.
Per lo stesso motivo, limmunizzazione di massa rappresenta un grave errore, se non si valutano e
risolvono tutti i problemi esistenziali, igienici, ecologici e involutivi, dovuti alla comparsa di
comunit enormi, non pi a misura d'uomo.
Nell'ambito della casa bene pulire, per liberarsi dagli eventuali parassiti, ma non sterilizzare.
Per la pulizia personale, non sano lavarsi una o pi volte al giorno con sapone, in quanto la pelle si
difende meglio da se. In ogni caso bene procedere con buon senso, informandosi su quanto
lecologia della pelle suggerisce in questo campo e rispettando le esigenze dei prossimo.
XXXVII aforisma. Non eliminare le malattie con valore igienico.
Le malattie infettive hanno tutte un valore igienico e talvolta curativo (vedi ad esempio la cura del
cancro basata su infezioni controllate) e pertanto importante rispettare il decorso normale di
queste malattie, perch in questo modo si rinforza il sistema immunitario. Ovviamente, buon senso
e umanit sono indispensabili per evitare scelte controproducenti.
Una delle pi deleterie e diffuse pratiche della medicina moderna quella di eliminare per
principio ogni stato febbrile al suo insorgere. Vedi il significato metabolico e curativo della febbre,
noto sin dai tempi dell'antico Egitto e della cultura greca.
Ricordo che le abituali malattie infettive, che si riscontrano in una certa situazione geografica, altro
non sono che un aspetto di quella naturale e inevitabile competizione interspecifica tra preda e
predatore, che sempre indispensabile per realizzare unevoluzione adattativa e che in questo caso
avviene tra pluricellulari (noi) e unicellulari (gli altri).
L'antichit di questo rapporto mi suggerisce l'ipotesi, peraltro gi confermata, che molte malattie
infettive abbiano ormai assunto i connotati di un rapporto mutualistico, che realizza vantaggio
strategico.
Tutte le malattie esantematiche infantili, hanno la funzione di rinforzare l'individuo, con infermit
inflitte quando si vive ancora in una nicchia protetta.
XXXVIII aforisma. Evitate nicchie a bassa pressione selettiva (vita comoda), perch in tali
condizioni il corpo diventa un amico infido e la mente impazzisce.
Di certo impossibile risolvere questo problema, ritornando a vivere come all'et della prima pietra
o come contadini dell'Ottocento. Neppure mi sembra fattibile, proporre o imporre all'uomo d'oggi
una scelta di vita spartana o gli ideali delle religioni che conosciamo, ma che trascuriamo da
sempre.
Pertanto, la sola scelta che ritengo possibile per tutti noi, quella di praticare una disciplina che sia
gratificante e alla portata di tutti e, allo stesso tempo, sia capace di contrastare e invertire

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l'inevitabile decadenza psicofisica, alla quale siamo andati incontro in condizioni di bassa pressione
selettiva.
Tale disciplina ideale esiste e si deduce con facilit dalle leggi dell'evoluzione adattativa.
Essere credenti o atei, ricchi o poveri, intelligenti o sciocchi non fa alcuna differenza, per quanto
riguarda la possibilit d'intraprendere con successo questa evoluzione interiore, poich non vi si
richiede di cambiare vita, ma soltanto di affrontarla con la massima attenzione e impegno.
Si tratta di una disciplina "laica", pi facile e vantaggiosa di tutte quelle "religiose" che conosco,
ideale per realizzare, al meglio e in fretta, unavanzata evoluzione ontogenetica.
Si articola su quattro discipline distinte ma interdipendenti:
1. Attento a quello che fai nell'istante presente. Percepirai cos frazioni di tempo infinitesime,
ottenendo da subito numerosissimi vantaggi esistenziali e allo stesso tempo, fermerai l'attivit
inconscia della mente. In questo modo potrai esprimere al meglio tutte le tue potenzialit,
realizzando il comportamento corretto, necessario e sufficiente, per sopravvivere ed evolvere.
2. Mantieni un atteggiamento emotivo distaccato dagli eventi della vita. Muoviti con armonia,
rilassando i muscoli antagonisti e mantenendo, per quanto possibile, un respiro piacevole ma
un po' pi profondo e lento dell'usuale. Risparmierai energia e faciliterai l'esecuzione del
primo esercizio, realizzando il massimo risparmio, ottimizzando sia le tue azioni che la tua
evoluzione la interiore.
3. Quando uno stimolo psichico ti spinge a cambiare attivit, fermati per sette respiri e
verifica tale motivazione. Cos facendo, conoscerai te stesso e diventerai il padrone e lo
stratega della tua vita. Tramite questo esercizio individui, contrasti ed elimini direttamente gli
impulsi inconsci, che ti spingono ad agire, vedi ad esempio paure immotivate, pensieri
indesiderati e desideri patologici.
4. Per quanto riguarda l'ottimizzazione delle proprie strategie di vita, consiglio il gioco del
Wei Qi (Go), che propongo come la quarta disciplina della Molteplice Via di Mezzo.
Poich questarte non alla portata di tutti, c' sempre la possibilit di ricorrere a
un'alternativa facile e sufficiente, che quella di meditare sulle facili strategie del Wei Qi.
Il Go, inteso come modello semplificato della competizione interspecifica, ci consente di
individuare quelle che sono le corrette strategie evolutive, altrimenti difficili da individuare con lo
studio dellevoluzione adattativa.
Definisco questa disciplina come la Molteplice Via di Mezzo, perch non richiede impegni
eccessivi e si avvale di pi discipline, di cui soltanto le quattro citate sono basilari e necessarie. Le
altre sono quelle che gi conoscete e praticate per vostro conto. Infatti, essa vi consiglia di
continuare a praticare le religioni, le arti, i piaceri e le austerit, che eventualmente gi praticavate
per vostro conto.
In questo modo, tutto quello che fate viene vissuto con religiosit, anche se siete atei.
Ritengo che questa dottrina sia di particolare interesse e attualit perch:
I. E' l'unica che conosco, che scaturisca dalla nostra cultura scientifica.
II. Si basa sui principi dell'evoluzione adattativa.
III. Amplia la nostra percezione temporale.
IV. Indica le strategie di vita pi adatte per vivere e sopravvivere.
V. Ottimizza all'istante qualsiasi attivit, sia laica che "religiosa".
VI. Rende sgradevoli comportamenti disonesti e finalit di basso profilo evolutivo.

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VII. Pone a vostra disposizione pi tempo di prima e trasforma quelli che oggi considerate i tempi
morti della giornata, nei vostri momenti pi proficui. Pertanto ottimale per gli indaffarati
occidentali.
VIII. Al contrario delle nostre tradizionali discipline religiose, le quali richiedono un impegno cos
grave, mal giustificato e poco convincente, da essere improponibili per i pi, questa disciplina alla
portata di tutti, credenti e atei, ricchi e poveri, giovani e anziani.
IX. Offre risultati esistenziali immediati (ottimizzo comportamenti e stati d'animo contingenti) e
quelli evolutivi (rinascita, gioia di essere, libero arbitrio) richiedono settimane o mesi, non anni
dimpegno.
X. E' scientifica nella prassi.
XI. Si ritrova nelle sue parti, in antichissime discipline tantriche e karmiche. Pertanto offre il
beneficio di poter avvalersi di esperienze millenarie.
XII. Estende i concetti di sacralit e misticismo, allevoluzione ontogenetica, perch dimostra,
come praticando le strategie ottimali per realizzare l'evoluzione adattativa, si realizzi una
finalit religiosa: una percezione trascendentale e quindi pi ampia della realt.
Si supera cos l'errore di ritenere, che le acquisizioni "spirituali" siano realizzabili soltanto
nellambito di una trafila "religiosa".
XIII. Poich non viene comandata ma suggerita e poich va eseguita senza complessi di colpa per le
proprie eventuali trascuratezze, non produce complessi di colpa.
XIV. Il vantaggio esistenziale fondamentale che si ottiene con questa disciplina, quello di fermare
l'attivit inconscia della mente in tempi brevi e quindi di rinascere, cio liberarsi da ogni
condizionamento precedente.
I significati pratici della Molteplice Via di Mezzo sono i seguenti:
Il primo esercizio tinsegna a vivere pienamente e a rinascere.
Il secondo ti aiuta a sfruttare al meglio le tue potenzialit e a realizzare il primo esercizio.
Il terzo ti costringe a comportarti da stratega.
Il quarto tindica come ottimizzare le tue strategie di vita.
Per quanto osservato nel XXXIV aforisma e per la sua struttura e finalit, la Molteplice Via di
Mezzo non si propone come una nuova fede, che miri a rimpiazzare altre. Essa suggerisce
soltanto gli atteggiamenti necessari per realizzare al meglio i propri scopi esistenziali e la
propria evoluzione ontogenetica, senza dover cambiare religione, cultura e altri ideali di vita.
Naturalmente, praticando questa disciplina con seriet e onest intellettuale e apprendendo le leggi
della biologia moderna, ci si accorge ben presto, se, quanto e quali scelte di vita siano valide oppure
controproducenti in termini esistenziali.
XXXIX aforisma. Popolazioni umane di centinaia di migliaia dindividui e oltre, con habitat
densamente popolati, sono da evitare, perch luomo una specie adattata a vivere in piccoli
gruppi, pi o meno isolati tra di loro in termini economici, culturali ed esistenziali, ma non
genetici.
risaputo che le condizioni di sovraffollamento, tipiche delle grandi citt, favoriscono linsorgere
di comportamenti criminali ed epidemie, causano degrado fisico e mentale e per di pi distruggono
e inquinano lambiente. La necessit di nutrire cos tante persone, comporta poi lo sviluppo di
un'agricoltura intensiva su larga scala, che a sua volta degrada e distrugge altri habitat.
Se, nel vostro piccolo, potete fare una scelta di vita pi sana, andate a vivere in campagna o in un
piccolo villaggio.
Una societ che spinge i contadini ad abbandonare le campagne, per trasferirsi nelle citt,
controproducente, sia in termini adattativi che esistenziali.

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Se non potete cambiare la vostra nicchia cittadina, potete sempre migliorarla, coltivando un mini
giardino, adottando i criteri della cultura giapponese. Comunque e ovunque, ne otterrete grandi
vantaggi esistenziali.
Ma ricordate che il modo migliore per salvaguardare la propria salute mentale, ovunque e
comunque, rimane sempre quello di vivere con religiosit il vostro istante presente.
Oggi facciamo il tragico errore di praticare le discipline dellestremo oriente per rendere pi
sopportabili condizioni ambientali atroci, dimenticando le loro vere finalit: accedere ad una realt
allargata, superando i propri condizionamenti e paradigmi mentali.
Ma c di peggio. Le miriadi di discipline interiori, per lo pi copiate dallEstremo Oriente, che
sono oggi di moda in Occidente, sono di norma praticate senza mai mantenere la disciplinatezza,
l'impegno e le finalit originarie. In altre parole, vengono di regola praticate senza ottenere i
risultati promessi e pertanto hanno il mero valore di vuote e pertanto controproducenti cerimonie.
Sono lieto di ricordare un'eccezione positiva, La Societ Italiana per la Meditazione Vipassana, che
l'unica, tra quelle che ho conosciuto, che apprezzo altamente per i suoi valori didattici,
esistenziali ed etici. Non perdete l'occasione di acquisire un potente mezzo igienico ed evolutivo,
approfittatene.
XL aforisma. Il galateo ha la funzione di proteggere e migliorare i rapporti sociali e pertanto
ha un alto valore etico ed evolutivo.
Un comportamento educato pi evoluto di uno maleducato, perch comporta un notevole
risparmio energetico, una riduzione dei rischi personali, una migliore qualit di vita e una pi serena
socialit.
Questa raccomandazione tanto pi valida, se viviamo in societ ossessionate dalla competizione
individuale.
XLI aforisma. La funzione originaria del pudore quella di ridurre i pericoli che corriamo,
nelle situazioni in cui ci troviamo indifesi.
In termini adattativi, il pudore consiglia d'occultarsi quando siamo meno attenti verso i pericoli
esterni, come durante il sonno, i pasti, il coito, ecc. Bench il pudore sia determinato geneticamente,
questo comportamento fortemente influenzato dalla cultura e dagli habitat in cui si vive e non
sempre detto che mantenga un valore positivo.
Per esempio, quando per vergogna trascuro d'andar dal medico per una malattia agli organi
genitali.
XLII aforisma. Le scienze hanno la funzione primaria di ampliare la nostra conoscenza
dellambiente, di corregger gli errori dei nostri sensi e delle nostre culture e di individuare le
leggi che regolano il mondo fenomenologico.
I nostri scienziati ci offrono una conoscenza, progressivamente pi ampia e oggettiva della realt,
necessaria e indispensabile per correggere i nostri errori percettivi (il Sole che gira attorno alla
Terra, la Terra piatta), psichici (la scarsa razionalit della mente normale), e culturali
(inadeguatezze del nostro linguaggio, pochezza dei nostri miti e assurdit dei nostri dogmi).
Ne segue, che tutte le scienze sono per loro natura rivoluzionarie e pertanto sono osteggiate dalle
Autorit, ogniqualvolta le nuove conoscenze minacciano l'ordine sociale vigente.
Ovviamente, le scienze modificano la nostra visione del mondo e i nostri comportamenti, ma sono
alla loro volta condizionate dalla cultura in cui nascono.
Ricordo infine la necessit di distinguere tra ricerca pure e tecnologia. bene guardarsi dalla
tecnologia, sottoprodotto delle scienze accademiche, per due motivi. Primo, mentre lo scienziato si
pone il problema di verificare se la sua ipotesi vera, il tecnico invece, vuole realizzare il proprio
progetto e quindi deve provare che la sua ipotesi vera. Secondo, finendo in mani indegne, la

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tecnologia sar sfruttata per fini egoistici, senza alcuna preoccupazione per le conseguenze sul
prossimo e sull'ambiente. Terzo, quando la scienza degenera, si riduce a mera tecnologia e i suoi fini
non sono pi la conoscenza di per se ma il suo utilizzo esistenziale.
D'altra parte, soltanto con la tecnologia moderna, che oggi possiamo sperare di realizzare domani
uneconomia eco sostenibile, minimizzando i disagi e prevenendo le spaventose catastrofi
economiche e ambientali che ci preannunciano a breve termine.
XLIII aforisma. Le scienze vanno praticate pure in prima persona, quando si tratta di
conoscere l'ambiente che ci circonda, di affrontare i propri problemi esistenziali con successo
e d'intraprendere unevoluzione interiore, che sia in armonia con quella filogenetica.
Nella nostra cultura, nemmeno esiste l'idea di dover comportarsi con scientificit nella vita di ogni
giorno ci vale pure per tutti, compresi i nostri scienziati.
Oggi per, mantenere un atteggiamento scientifico nella vita di ogni giorno un problema di
sopravvivenza, in quanto ci consente da individuare e prevenire i propri errori esistenziali e gli
inganni dei falsi profeti e del linguaggio.
In pratica. sufficiente verificare gli effetti dei nostri comportamenti e discipline in termini
oggettivi. Quando mi dedico ad una disciplina interiore, verifico se ottengo risultati positivi:
miglior memoria, gioia di vivere, rapporti pi sereni col prossimo, miglior salute fisica, maggior
conoscenza e indipendenza della mia realt, eccetera.
Personalmente, suggerisco di praticare con razionalit la ricerca interiore riportata nell'aforisma
XXXVIII, perch essa ci consente d'eliminare le cause prime dei nostri errori comportamentali, nel
pi rapido e facile dei modi.
D'altra parte, praticando una qualsiasi meditazione (vedi la disciplina samyama del Raja yoga), si
acquista la capacit di conoscere la propria vera personalit, si recupera un vero libero arbitrio e si
ottimizza la propria evoluzione interiore.
Ricordo inoltre che per il principio: Quanto valido a un livello di esistenza, valido a tutti i
livelli, la ragione ci permette di valutare in prima persona, se una legge, una scienza, una religione,
uneconomia sono praticate in modo appropriato in termini evolutivi ed esistenziali.
Quando scopriamo che tra il PIL di un Paese e la felicit dei suoi abitanti c' un rapporto inverso,
perch insistere su strategie economiche, basate sullaumento della ricchezza, se provato, che
questa scelta economica comporta miseria esistenziale, infelicit e degrado ecologico?
XLIV aforisma. Le arti ci offrono una grande gratificazione emotiva e c'insegnano a
comprendere la correlazione che passa tra bellezza ed efficienza. Posso percepire la verit sia
con la ragione, sia con la mia sensibilit per il bello. Le due vie sono indipendenti e vanno integrate,
per evitare errori di valutazione.
Se considerate l'arte e la ricerca del bello da un punto di vista esistenziale ed evolutivo, scoprite
che:
I. Non si vive di solo pane e praticando unarte, si ottiene una grande consolazione esistenziale e ci
avvicina alla perfezione interiore.
II. Qualsiasi azione, quando sia perseguita con distacco emotivo e concentrazione estrema,
percepibile come una gratificazione estetica, come "bella".
III. Tramite lamore per la bellezza, possiamo arrivare a una percezione immediata delle forme e
dei comportamenti pi funzionali. Che bello significhi ottimale si pu dire sia per i nostri
manufatti e comportamenti, sia per le forme degli esseri viventi. verissimo che certi animali non
sono belli per niente, ma in questi casi si tratta di specie parassite, che pertanto hanno scelto
unevoluzione adattativa poco promettente in tempi lunghi.
In altri casi, vedi pipistrelli, serpenti e scimmie, siamo invece influenzati da pregiudizi culturali,
paure ataviche o somiglianze sgradevoli.

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IV. L'ammirazione della bellezza ci offre un'emozione che consola, nobilita ed eleva le nostre vite.
Dovremmo recuperare labitudine di dedicare ogni giorno del tempo, per godere della bellezza del
mondo.
Osservo infine, come nella specie umana, non a caso la femmina sia e ci appaia molto pi bella del
maschio. Infatti, essa esprime un maggior numero di funzioni (vedi maternit e allattamento) e una
pi avanzata evoluzione filogenetica (vedi lipotesi dellevoluzione pedogenetica della specie
umana). Pertanto sarebbe ovvio e conveniente, se fosse la donna, pi che l'uomo, a improntare la
nostra civilt. Oggi per, quest'operazione culturale e politica impossibile da realizzare in tempi
brevi, perch le donne non soltanto non possiedono pi una propria cultura, giacch sono state
costrette ad assoggettarsi a quella maschile, ma non hanno pi nemmeno le loro nicchie originarie.
Aumentare il numero delle donne nei Parlamenti e nei consigli di amministrazione mera
ipocrisia, se le donne sono condizionate da una cultura maschilista.
Una cultura al femminile andrebbe reinventata su considerazioni biologiche ed esistenziali e
sarebbe di grande aiuto per superare molti dei nostri pi deleteri condizionamenti culturali.
XLV aforisma. Per avere successo nella vita mondana, necessario: primo, coltivare la
propria capacit d'amare, perch soltanto chi ama, pu esprimere il coraggio necessario per
affrontare le traversie della vita. Secondo, evitare la schiavit delle abitudini, per reagire in
modo ottimale a ogni novit. Terzo, praticare una conveniente disciplina interiore, per
liberarsi dai propri condizionamenti inconsci e dal proprio egocentrismo, cos bene
interpretato dalla nostra importanza personale. .
La capacit d'amare un altro essere umano, ci d il pi grande entusiasmo e la pi sconfinata forza
interiore.
Per far capire cosa intendo per "amore", mi spiego con un esempio. Se vi sentite di poter dare con
gioia la propria vita, per salvare quella della persona amata, allora sapete cosa vuol dire amare.
Se non sapete amare il prossimo, incominciate a far pratica con un fiore, una pianta, un animale,
un'arte, una disciplina gratificante, uno scopo sublime. Poich un'estrema capacit d'amare, di certo
dipende dal buon funzionamento del nostro sistema endocrino, sia la vecchiaia, sia un'alimentazione
farcita di ormoni femminili (vedi moderni metodi di allevamento delle carni) sono due condizioni
che inibiscono questa sublime, mistica virt.
Le abitudini vanno evitate, perch vi suggeriscono strategie superate, che forse hanno funzionato in
una situazione passata, ma il presente rappresenta novit che vanno affrontate con fantasia e la
necessaria fluidit per cogliere al volo le occasioni favorevoli. Levoluzione sempre irripetibile e
imprevedibile e pertanto richiede sempre risposte innovative e originali.
Una corretta disciplina interiore indispensabile per acquisire sia libero arbitrio, sia le capacit
ottimali per realizzare le nostre finalit pi nobili.
Limportanza personale da evitare, per due motivi: primo, perch ci rende difficile valutare la
realt in termini obiettivi e di cambiare in meglio. Secondo, perch la nostra principale fonte di
perdita d'energia vitale e di disagio esistenziale.
XLVI aforisma. E necessario affrontare le cause e non soltanto gli effetti dei propri malesseri.
Purtroppo siamo propensi a curare gli effetti di un comportamento errato o di una malattia, invece
di eliminarne le cause. Per esempio, ci imbellettiamo quando siamo pallidi; c'illudiamo di poter
eliminare gli scarti inquinanti, invece di tentare di produrne di meno; affrontiamo gli effetti del
cancro e non le sue cause; se abbiamo la febbre, tentiamo di abbassarla, dimenticando il suo
naturale e indispensabile valore terapeutico. Affrontiamo i problemi della delinquenza senza mai
curarsi n delle sue cause, n delle conseguenze dei nostri provvedimenti.
Di certo, le cause principali dellattuale delinquenza sono: laffollamento, il calo di pressione
selettiva, la mancanza di una diffusa ed efficiente disciplina interiore, l'ignoranza delle leggi della

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vita, la presenza di un linguaggio che non descrive pi l'ambiente e una criminalit cos diffusa, da
non essere pi percepita come tale.
Il reato pi tremendo che si possa pensare estinguere la vita sulla Terra non viene nemmeno
considerato, quando ormai sono milioni le popolazioni estinte per causa del nostro inquinamento e
distruzione ambienti. Nemmeno ci si pone la domanda, se l'uomo stesso non abbia gi sorpassato il
punto di non ritorno, per quanto riguarda la sua evoluzione adattativa. Eppure ci sono molteplici
ed evidenti motivi per temerlo: ignoranza e rifiuto delle leggi della vita, irrazionalit e cecit
esistenziali, immoralit diffusa, degrado psico-fisico, inquinamento ambientale, linguaggi e culture
inadeguati per sopravvivere.
XLVII aforisma. I lavori che degradano lambiente vanno eliminati.
Non impegnatevi in lavori che inquinano e non producete ricchezze, che contribuiscono ad
aumentare il degrado ambientale. Non dimenticate mai, che la pi grande e vera ricchezza che
possediamo e che possiamo spendere in gioia di vivere, guadagnando salute fisica e mentale,
quella di poter vivere in una natura incontaminata.
Pensare che la natura sia res nullius, oggi un atto criminale, perch per la prima volta nella
storia delluomo, stiamo spegnendo la vita sulla Terra, a causa della nostra involuzione etica, di un
sistema economico catastrofico, della nostra avanzata industrializzazione e della nostra deliberata
ignoranza delle leggi della vita. Sia chiaro, che impensabile ritornare indietro, ad una condizione
di cacciatori-raccoglitori o ad una civilt contadina. Il problema quello di usare tutte le nostre
conoscenze attuali e pianificare un recupero sostenibile dell'ecumene in funzione del recupero
dellevoluzione adattativa e non dei nostri interessi economici.
Poich, molto probabilmente questa operazione necessiter rassegnarsi a vivere con un calo dei
consumi, sar necessario sostituire gli attuali piaceri virtuali, con piaceri primari.
XLVIII aforisma. I lavori, le economie e le scelte di vita che degradano luomo, vanno evitati.
Lavori che debilitano la mente e il corpo, perch troppo faticosi o troppo malsani, o troppo banali e
noiosi, che qualsiasi invertebrato potrebbe fare, vanno evitati. Se il lavoro non vi lascia pi il tempo
per coltivare i piaceri primari e perseguire virtude e conoscenza, vuol dire che la schiavit non
scomparsa, ha soltanto cambiato modi e nome. Se vivete in una societ dove impossibile evitare
tali guai, vuol dire che la schiavit diventata cos sofisticata, per cui non la riconosciamo pi per
quella che .
Direi che oggi lo schiavismo ha raggiunto la sua perfezione per tre motivi.
Primo, i ceppi non sono pi visibili anelli metallici attorno alle caviglie, poich sono stati inseriti
nelle nostre menti, come desideri errati, preconcetti culturali e disinformazione.
Secondo, lo schiavo oggi deve trovarsi il padrone da solo e con grande difficolt.
Terzo, nessuno, nemmeno i dirigenti delle multinazionali, i politici al potere e i leader religiosi sono
immuni da questi condizionamenti culturali ed economici e possono dirsi capaci di libero arbitrio,
felici di vivere in un mondo non inquinato e liberi dalle conseguenze nefaste e ormai evidenti
dell'attuale sistema capitalistico.
I gulag stalinisti e i lager nazisti sono stati gli esempi pi noti, ma non gli unici, di sfruttamento
estremo dell'uomo sull'uomo. Le caratteristiche di questi habitat erano:
Primo, assenza di qualsiasi bellezza ambientale.
Secondo, negazione della libido per esaurimento fisico e per isolamento.
Terzo, mancanza di qualsiasi libert di scelta ed espressione.
Quarto, ignoranza totale del mondo che ci circonda.
Quinto, nessun futuro.
Oggi, utilizzando forme di controllo e coercizione pi raffinate, siamo arrivati agli stessi risultati:

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Gli habitat urbani sono squallidi e degradati; la negazione della libido causata
dall'inquinamento, da eccesso di lavoro per scelta o obbligo, e da cibi trattati con estrogeni; le
nostre scelte di vita sono pilotate e i mass media controllati, in modo che nessuna nota dissonante
possa diffondersi tra la gente.
Non abbiamo pi un linguaggio che descriva le nostre nicchie: vedi il termine lavoro, che oggi
raccoglie realt del tutto opposte.
Le libert politiche sono vuote cerimonie.
Non percepiamo che in minima parte le insidie di un avvelenamento chimico ormai globale, sia
nell'aria, nei cibi e nell'ambiente.
Il futuro ci negato dalla progressiva distruzione dell'ecumene, dal degrado psicofisico e dal
disprezzo per le leggi della vita, che accomuna padroni e schiavi.
XLIX aforisma. Vanno evitati lavori e culture, che non permettono alluomo di vivere secondo
la propria natura e di evolvere.
Non si vive per lavorare, ma si lavora per vivere pienamente e per evolvere.
Da sempre, il lavoro dell'uomo stato sicuro e stabile, non solo nell'arco di una vita, ma dintere
generazioni. Pertanto, imporre lavori privi della sufficiente stabilit e durata, necessarie per allevare
la prole umana, che la pi inetta che si trova in natura, sono strategie criminali e demenziali in
quanto crudeli e suicide. Oggi si difende lattuale sistema economico, anche se ci comporta il
degrado dellambiente e degli esseri umani.
Certo, in teoria non mancano discipline (Molteplice Via di Mezzo, Tantra, Raja e Karma yoga,
Meditazione Vipassana, per citare soltanto alcune di quelle che conosco), che insegnano come
sopravvivere pure nelle peggiori condizioni ambientali, ma quanti le conoscono e le praticano con
successo?
Infatti, dimostrato che pur trovandosi in condizioni psicofisiche e ambientali ottimali, ben
difficile praticare una disciplina interiore con buon esito: lenire le proprie difficolt esistenziali,
superare i propri condizionamenti culturali e allargare la propria limitata visione del mondo.
Ritengo che la Molteplice Via di Mezzo, che riporto in questo testo, sia la pi fattibile di tutte le
discipline possibili, per acquisire in tempo la dovuta sanit mentale e affrontare i problemi che ci
sovrastano. Se nemmeno questa vi riesce d'aiuto, temo che l'umanit non abbia un futuro.
L aforisma. Soltanto praticando una disciplina interiore, capace di ridurre progressivamente
la predominate attivit subconscia delle nostre menti e di metterci nelle condizioni di superare
le nostre attuali limitazioni culturali, potremo cambiare il nostro mondo in meglio.
assurdo sperare di risolvere i propri presunti problemi filosofici ed esistenziali, se prima non si
sono eliminati i propri difetti mentali, caratteriali e culturali che gli hanno creati. Infatti, soltanto
cos facendo, potremo individuare con obiettivit i nostri problemi reali e predisporre le strategie
necessarie, per correggere i gravi errori esistenziali ed evolutivi che ci sovrastano.
Conoscendo le leggi della natura, dobbiamo adattare i nostri comportamenti a queste e non
viceversa, come stiamo facendo ora.
LI aforisma. Il piacere dei sensi come nettare allinizio ma, se crea dipendenza, alla fine
diventa un veleno.
difficile godere del piacere dei sensi senza farsi condizionare da essi. Pertanto goditi la vita con
distacco emotivo e attenzione estrema e il piacere diventer una fonte di meditazione.
Ricordo le tecniche tantriche basate sull'attenzione presente, che permettono di trasformare
qualsiasi azione in una meditazione dinamica.

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LII aforisma. Il piacere della ricerca interiore, come pure quello dello studio e della ricerca
scientifica, sempre come veleno allinizio e come nettare alla fine.
Gli aspetti sgradevoli della ricerca, sia interiore che accademica, sono molteplici e diverse sono le
sue cause.
Primo, all'inizio andiamo a molestare inveterate abitudini del nostro subconscio e questi non tollera
essere spodestato dai suoi nemici pi esiziali, l'autocoscienza e la razionalit e reagisce con forza.
Secondo, non amiamo la libert, come si ama credere, ma ne siamo terrorizzati e non ne vogliamo
sapere.
Terzo, siamo innamorati perdutamente del nostro ego e c'identifichiamo con esso, ignorando quanto
questo sia soltanto una costruzione soggettiva della nostra mente subconscia.
Quarto, difendiamo disperatamente la nostra visione della realt, per quanto dolorosa e indecente
possa essere.
Sia nello sciamanesimo messicano che nella cultura ind si sa da sempre che siamo noi i peggiori
oppressori di noi stessi. Nella nostra cultura, quest'affermazione suona come una bestemmia
assurda, ma per verificare quanto ci sia vero pure nel nostro caso, basta una seduta di
meditazione di mezz'ora, registrando i pensieri inconsci che vengono a turbare la nostra
concentrazione.
A questo proposito desidero precisare che:
I. La pi dolorosa, faticosa e difficile impresa che luomo possa realizzare quella di liberarsi dalle
proprie abitudini e condizionamenti.
II. Non c impresa pi vantaggiosa, pi nobile, pi difficile e pi lodevole di quella di domare la
propria mente.
III. Al contrario di quanto si pensa in Occidente, molte evolutissime discipline interiori sono di fatto
laiche e scientifiche nella prassi. Vedi Karma, Raja e Tantra yoga, sciamanesimo, Buddismo.
La Molteplice Via di Mezzo poi, interamente dedotta dalle leggi della biologia.
Avverto che queste considerazioni non valgono per i piaceri fisici. Un piacere fisico che allinizio
appariva sgradevole, di certo malsano.
LIII aforisma. Il progresso verso la libert interiore un processo segnato da alti e bassi.
Poich il nostro subconscio si ribella incessantemente, quando pratichiamo una disciplina interiore,
capita spesso, che esso riprenda un certo sopravvento sui nostri pensieri. Tale regresso dura per per
tempi limitati, se perseveriamo. Se cadi cento volte, per cento volte rialzati.
Si dice, che soltanto quando si raggiunta lultima conoscenza, non si ricada pi a livelli inferiori
di coscienza. Fino a quel momento, non si dovrebbe mai abbassare la guardia, nemmeno per un
istante.
A questo punto vorrei chiarire unignoranza e conseguente malinteso, oggi molto comuni nelle
culture pi diverse.
Attenzione. Il primo passo verso la rinascita interiore consiste nel trasferire il proprio centro
decisionale dal subconscio al conscio. Pertanto, non basta praticare una corretta disciplina
interiore, una religione illuminata, una scienza, eccetera, per essere sicuri di raggiungere cos la
libert dal proprio subconscio. Direi anzi, che di solito, pure quando pratichiamo una disciplina
con successo, otteniamo il solo risultato di potenziare ancor di pi in una visione soggettiva della
realt. Quello che indispensabile conseguire, : non agire per un impulso interiore, ma per
una scelta cosciente e distacco emotivo. Il metodo migliore che conosco per realizzare questo
trapasso dallincoscienza alla coscienza, quello di fermarsi per sette respiri, quando uno
stimolo mentale ti spinge ad agire.
Il secondo passo, quello di superare la nostra abituale visione della realt, si ottiene praticando
samyama.

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Dopodich, agire per uno stimolo interiore non pi un condizionamento, in quanto non viene
pi dettato dal subconscio, ma da uno stato pi profondo dellessere, capace di esprime una
nuova conoscenza intuitiva, non mediata dalla ragione.
LIV aforisma. Lignoranza (delle conseguenze esistenziali ed evolutive della nostra economia,
delle nostre religioni e della nostra cultura) la causa sufficiente di tutti i nostri mali attuali.
Ignoriamo che tutti gli esseri viventi sono capitalisti e quindi non conosciamo il principale
significato di questo capitalismo naturale: mantenere alta la pressione selettiva su tutti i viventi. I
guadagni di tale capitalismo vengono realizzati dallevoluzione adattativa in tempi molto lunghi,
millenni.
Poich habitat diversi hanno produttivit differenti, uneconomia globale crea inevitabili squilibri,
che alla fine portano alla bancarotta economica e al degrado ambientale, ad incominciare dai paesi
pi poveri.
Oggi, anno Domini 2015, siamo gi da tempo entrati nella fase finale di questo processo involutivo,
che per la teoria delle catastrofi, avverr prima di quanto previsto, sar globale e improvviso, e
determiner disastri simili per estensione e intensit, ma molto pi rapide, di quelle che i nostri
paleontologi hanno descritto per la fine del permiano e del cretaceo.
In Occidente trascuriamo il valore igienico ed evolutivo degli insegnamenti dei vari libri sacri e
ignoriamo del tutto il perch si debba praticare una ricerca interiore.
In Estremo Oriente si sa da sempre, che praticare una disciplina adeguata indispensabile, per
scoprire e curare l'irrazionalit delle proprie menti, per ottimizzare i nostri comportamenti e per
accedere infine alla percezione di una realt allargata.
Pertanto indispensabile correggere i nostri attuali miti e paradigmi mentali, diffondendo la
conoscenza delle leggi della vita e la pratica di adeguate discipline mentali.
LV aforisma. Possiamo sostituire la spietata selezione naturale con una selezione a misura
duomo, utilizzando in modo appropriato sia le scienze e le tecnologie moderne, sia le ricerche
interiori che conosciamo da migliaia di anni.
Tali scienze sono ancora tutte da divulgare in Occidente e il tempo a disposizione poco.
In questo testo stata riportata una sintesi delle fondamentali leggi della vita, che ci sono necessarie
per affrontare con successo, dapprima il nostro indispensabile risanamento interiore, poi quello
della societ e infine quello dell'ambiente.
LVI aforisma. Vivi nel mondo e, per godertelo al massimo, fa unarte della tua vita, mantieni
un atteggiamento scientifico e pratica una disciplina interiore.
La giustificazione fondamentale per questi suggerimenti molto semplice:
Vivere come monaco pi facile che vivere come padre di famiglia, anche se questa seconda scelta
molto pi consona alla natura umana.
La pressione selettiva alla quale siamo sottoposti nella vita mondana di molto superiore a quella
che ci affligge in una vita monastica. Sulla base delle mie esperienze personali, peraltro condivise
dai mistici tantrici, affermo che si affini e si ritempri il proprio spirito con maggior efficacia,
affrontando con la dovuta concentrazione e distacco emotivo i problemi della vita mondana, che
meditando nella pace di un cenobio. La soluzione ideale, gi popolare in Estremo Oriente, sarebbe
quella di ricorrere al conforto di un ritiro spirituale, per un periodo limitato, di mesi o settimane,
dove praticare samyama, ogniqualvolta le vicissitudini della vita hanno il sopravvento sulla
serenit della nostra anima. In questo arco di tempo diventa possibile maturare quanto basta, per
affrontare la vita d'ogni giorno con il dovuto distacco emotivo e vivere ogni istante con religiosit.

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Poi necessario distinguere tra piaceri primari e piaceri patologici, tra piaceri che sono in accordo
con un'evoluzione adattativa generalizzata (vedi leggi della vita), e quelli che sono controproducenti
in chiave evolutiva.
Per esempio, coltiva unarte in prima persona e ridurrai i tuoi stress esistenziali.
Ricorda poi, che c una correlazione diretta tra levoluzione verso una maggiore libert e un
incremento di bellezza e funzionalit.
Se hai superato i tuoi condizionamenti culturali, ti baster osservare le facce del prossimo, per
capire quanto siamo sofferenti, feroci e involuti.
Utilizza il metodo scientifico in prima persona nella tua vita di ogni giorno ed eviterai molti errori, a
incominciare da quelli dovuti ai tuoi condizionamenti mentali, alle tue emozioni e alle suggestioni
dei falsi profeti, che oggi possiedono ogni potere mediatico, controllando linguaggio, mass media e
informazione.
Dedicati poi a una qualche disciplina interiore, magari col solo intento di liberarti da malattie,
condizionamenti e miti errati e di creare i presupposti per una vita migliore, che sia in armonia con
unevoluzione adattativa vincente.
Se la tua religione, la tua cultura e la tua scienza non ti aiutano a evolvere, a essere felice e capace
di libero arbitrio, pu darsi che:
I. Siano errate.
II. Siano praticate in modo scorretto.
III. Siano vissute con impegno insufficiente.
IV. Non siano pi comprensibili o adeguate ai tempi.
V. Siano finite sotto il controllo di falsi profeti.
LVII aforisma. Sii attento, che la tua ricchezza non produca degrado ambientale, perch
qualsiasi ricchezza tende a zero, quando l'inquinamento impedisce la sopravvivenza delle
specie.
Pertanto, valuta gli effetti della globalizzazione economica, della crescita industriale,
dellinquinamento ambientale, della perdita di ogni moralit e di sanit mentale, della distruzione
delle risorse naturali.
Negli anni cinquanta, nella mia citt natale era ancora diffuso il detto pieno di saggezza: Mai
lasciare la strada vecchia per la nuova. Ora non pi.
Non un caso, che linfelicit esistenziale vada di pari passo con laumento del PIL. Pertanto non
dimenticare, che la tua prima e vera ricchezza rappresentata da una natura incontaminata e che
qualsiasi altro tipo di prosperit pu esistere soltanto rispettando queste condizioni.
LVIII aforisma. Spendi il tuo denaro, in modo da favorire la tua evoluzione interiore e da
proteggere levoluzione adattativa di tutti i viventi.
Le cose che contano di pi nella vita non costano, o non dovrebbero costare nulla. Fai un esame di
coscienza. Quanto hai pagato per le tue esperienze pi edificanti ed entusiasmanti, come lamicizia,
un amore profondo, un tramonto sublime, un gioco entusiasmante, un libro rivelatore? E si potrebbe
continuare allinfinito.
Un partner affettivo, pi costa, meno vale. Un bonsai scoperto e colto in natura, ti d pi piacere e
gioia di uno che ti costato un occhio della testa. Un fungo raccolto nel bosco, una mora lungo
una siepe quanto costano?
Vivere al presente in piena coscienza, che poi il solo modo di esistere, non costa che un po'
d'attenzione ed di certo il pi gratificante e igienico modo di esistere.

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LIX aforisma. Non tollerare eventuali comportamenti disonesti e ignoranti da parte di


individui, Governi e altre Istituzioni, ma ricorda che controproducente eliminarli, se non si
distruggono prima le nicchie dove prosperano. Tale legge ha un valore universale.
Oggi indispensabile capire, perch non sia pi ammissibile tollerare Governi, Chiese e
associazioni criminali, la cui sola presenza indica il degrado dei primi, pena la degenerazione della
nostra socialit. Pertanto non tollerare leader ignoranti, perch non faranno altro che aggravare gli
attuali problemi esistenziali ed evolutivi.
D'altra parte, controproducente eliminare una classe dirigente, per quanto possa essere
incompetente e corrotta, se non si mutano prima le nicchie dove prospera, perch con questo atto
di giustizia, si otterr soltanto la comparsa al potere di una classe dirigente pi mediocre e pi
disonesta di quella di prima.
Lunica valida risoluzione etica quello di educare e recuperare l'ignorante, il matto, il disonesto,
non di distruggerlo, incominciando questopera risanatrice con l'eliminare il falso profeta che
vive in te.
La prassi corretta : "Non cambiare niente, se vuoi rinnovare tutto" e non viceversa, come facciamo
di regola.
LX aforisma. Per realizzare al meglio qualsiasi attivit umana, in modo che sia in accordo con
le leggi della vita, necessario e sufficiente utilizzare le conoscenze scientifiche che abbiamo
appreso dalla scienze naturali.
Per creare una nuova cultura, che sia capace di risolvere le cause dei mali esistenziali ed ecologici
che ci affliggono, anzitutto necessario divulgare le leggi della vita a tutti i livelli. Dopodich, il
problema sar quello di rivedere e correggere gli errori evolutivi, economici ed esistenziali delle
proprie Istituzioni, eliminando anzitutto le catastrofi ecologiche in corso, ma riducendo per quanto
possibile gli inevitabili traumi esistenziali ed economici, peraltro pi virtuali che reali, che ne
derivano.
Nelle moderne societ industriali, sarebbe disastroso applicare le leggi della vita, tutte e subito. Nei
paesi pi avanzati si potr tentare il recupero dellevoluzione adattativa, soltanto tramite la
programmazione di un regresso energetico e demografico, di per se inevitabile, che sia a misura
d'uomo e compatibile con la sopravvivenza dell'economia, della socialit e dell'ambiente.
Oggigiorno si tende a coltivare speranze improbabili (la migrazione su altri pianeti) o
trascendentali (la cura magica dell'inquinamento) per salvare l'umanit, quando non siamo
tecnicamente e mentalmente preparati a tali soluzioni e la nostra etica e il nostro controllo mentale
sono ben poca cosa.

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LA MOLTEPLICE VIA DI MEZZO.


Uninaspettata e ottimale disciplina interiore dedotta dalla
Biologia Moderna
Per realizzare unottimale evoluzione adattativa e quindi sopravvivere, le leggi della vita (vedi
zoologia generale) ci raccomandano di rispettare cinque regole:
Prima. Conoscere l'ambiente in cui si vive.
Seconda. Rispettare le leggi della natura.
Terza. Vivere con estrema attenzione nell'attimo presente.
Quarta. Agire, esprimendo nell'ordine: la massima efficienza, il massimo rendimento e la massima
economicit.
Quinta. Pianificare la propria vita con una mentalit strategica.
Sesta. Ottimizzare le strategie di vita, adottando quelle proprie dell'evoluzione adattativa, ben
individuate dall'arte del wei qi.
I nostri attuali disagi ambientali, economici ed esistenziali, assieme al presente degrado culturale ed
etico, ci avvertono che ormai tempo di affrontare e risolvere le cause dei malesseri che ci
sovrastano, prendendo in seria considerazione l'ipotesi di praticare da subito quei comportamenti,
che ci vengono suggeriti dallo studio dei viventi, vedi zoologia e biologia moderne.
Il risultato pi importante e sorprendente che ho ottenuto con questo approccio, stato quello di
scoprire una disciplina interiore, che per la prima volta, scaturisce da una ricerca scientifica e dalla
moderna cultura europea. Questa disciplina del tutto laica e razionale, sia nei fondamenti sia nella
prassi e possiede un valore universale, poich riesce efficace per realizzare al meglio qualsiasi
finalit in qualsiasi situazione. Pertanto questo insegnamento ha innanzitutto un enorme valore
esistenziale, poich ci offre eccezionali e immediati vantaggi mondani.
Bench sia ideale per realizzare qualsiasi finalit mondana, comporta pure discipline e risultati, che
trascendono i nostri schemi mentali e che sono invece comprensibili nelle culture dell'estremo

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oriente: la rinascita, intesa come liberazione dai condizionamenti accumulati nell'arco della nostra
vita.
Di tutte le discipline interiori che conosco, questa di gran lunga la pi facile, sia perch non ci
richiede n di cambiare abitudini, n particolari impegni di tempo, sia perch l'unica ad essere alla
portata di tutti.
Giacch questa disciplina ci permette di ottimizzare all'istante i nostri comportamenti e di
realizzare in poche settimane un profondo benessere interiore, senza ricorrere a conoscenze
esoteriche e aliene, di certo la pi indicata per gli stressati, presuntuosi e indaffarati occidentali.
Si articola su quattro insegnamenti che, del tutto inaspettatamente si ritrovano nelle tradizioni
culturali dell'Estremo Oriente (Tantra, Karma e Raja Yoga, Zen, Wei Qi, eccetera.), dove per
compaiono disgiunti e sempre privi di qualsiasi giustificazione biologica. Infatti, soltanto se
integrati tra loro, com suggerito dallo studio dell'evoluzione adattativa, questi insegnamenti
diventano estremamente efficaci e rendono possibile utilizzare, senza troppi traumi, quelle leggi
della vita, che sono indispensabili per la nostra stessa sopravvivenza.
Ricordo dieci motivi, sufficienti e necessari, per praticare questa disciplina:
I. Colma una gravissima lacuna culturale, tipica delle moderne civilt occidentali: la
mancanza di una disciplina della ricerca interiore autogestita e mirata ad ampliare la nostra
percezione della realt, a controllare la nostra mente, a ottimizzare i nostri comportamenti e
ad accelerare la nostra evoluzione ontogenetica.
Non possiamo continuare a ignorare:
A. Quanto la nostra mente normale sia oggettivamente inaffidabile.
B. Il fatto di essere entit dinamiche e non statiche che, come tali, o evolvono, o regrediscono.
C. Quanto oggi l'uomo stia distruggendo l'habitat in cui vive.
Pertanto, indispensabile diffondere la conoscenza di questa disciplina interiore, in modo che possa
sostituire quella naturale funzione di protezione della nostra realt come esseri viventi, che oggi non
pi svolta dalla nostra primitiva pressione selettiva.
II. Si comprende e si giustifica in base alle nostre conoscenze zoologiche, e pertanto i suoi
fondamenti appartengono alla nostra cultura laica. In questo caso vengono a cadere quelle
obiezioni, che molti avanzano, in conscia o inconscia malafede, verso discipline che appartengono a
trafile filosofiche e religiose estranee alla nostra cultura, ritenendo che siano di nessun valore e che
comunque oggi non sono apprezzate.
Il fatto poi, che i singoli elementi di questa disciplina si ritrovino pure in trafile culturali diverse e
antichissime (Karma e Tantra yoga, Tao Te Ching, Zen, eccetera) e siano in accordo con gli
insegnamenti evangelici, ne conferma ulteriormente il valore intrinseco e ci permette di attingere
senza complessi ad inaspettati e preziosi aiuti pratici.
Essendo del tutto laica e scientifica nella prassi, quindi priva di connotati fideistici, quindi
accessibile a tutti, ci consente di evitare il rischio di cader preda di falsi profeti, come accade
tanto spesso con i messaggi religiosi.
Per quanto ne so, la prima volta che una disciplina interiore sia dedotta da una scienza accademica
occidentale (la Zoologia Generale) e che pertanto ci sia proposta in termini accessibili alla nostra
ragione. In questo modo si evitano i pericoli che venga rifiutata o stra-capita, come succede con gli
usuali, ma culturalmente estranei messaggi trascendentali. Vedi le numerose discipline e religioni
medio ed estremo orientali, sia tradizionali, sia di moda, che in occidente non vengono mai
correttamente realizzate in termini pratici.
Che questa disciplina sia atea e scientifica nella prassi, non una novit, pure altre discipline
interiori lo sono, vedi Buddismo, Tantrismo, Sciamanesimo, eccetera, ma che sia stata dedotta
dalla moderna zoologia occidentale, questo s che un grosso fatto nuovo e inaspettato.

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III. E' di facile comprensione e di rapida attuazione, realizzabile pure da persone anziane e
ammalati.
Dopo anni d'infruttuosa pratica di varie discipline "religiose", la scoperta pi inaspettata e
confortante che mi capitata, stata quella di sperimentare con successo questa disciplina basata
su conoscenze e considerazioni puramente biologiche, quindi scientifiche.
Per la prima volta e "dopo averle provate e fallite tutte" (Cristianesimo, Hatha, Raja e Baki Yoga,
Meditazione Vipassana, Tai Chi Chuang, Sufismo, Rei Ki, Induismo, Taoismo), sono finalmente
riuscito a individuare una disciplina che fosse alla mia portata, sia per aiutarmi a livello
esistenziale, sia per recuperare insegnamenti prima inagibili e quindi per progredire nella mia
evoluzione ontogenetica.
Ho sperimentato infatti, che si ottengono i seguenti vantaggi, in tempi brevi, con facilit e impegno
relativo: felicit esistenziale, serenit, libero arbitrio e un generico miglioramento psicofisico.
Quali che siano le vostre precedenti ricerche, sia interiori che mondane, esse s'integrano con
questa nuova disciplina e si facilitano a vicenda.
Poich ci sono arrivato io, quando ormai ero pieno d'acciacchi, un vecchio egoista, da sempre con
un ego gigantesco, pieno di difetti caratteriali, di modesta intelligenza, di scarsa forza di volont,
incostante e succube dei miei vizi, quindi un demone di basso profilo nella tradizione ind
(Bhagavad Gita), un quaquaraqua in quella italiana, posso sperare che se c' l'ho fatta io, pu
farcela chiunque. Le uniche virt necessarie, per praticare con successo questa disciplina, sono:
ricercare virtude e conoscenza, coltivare il proprio benessere, tramite un atteggiamento
scientifico nella vita d'ogni giorno, avere il buon senso di rispettare le leggi della vita al presente e
soprattutto non accontentandosi mai dei risultati ottenuti.
IV. Non richiede il sostegno di una guida spirituale. Il vantaggio di tale indipendenza enorme in
una cultura eticamente degradata come la nostra, dove istituzionalizzare, vuol dire sputtanare, dove
i veri profeti, rari ma so che esistono, non sono pi riconosciuti come tali dalla gente comune e sono
pertanto considerati soltanto come sgradevoli e stravaganti cassandre, portatori di messaggi
fastidiosi e improbabili.
Diventare le guide di se stessi, oggi una condizione indispensabile per procedere sulla via della
conoscenza pi necessaria: come ottimizzare la propria vita e la propria evoluzione interiore. Non
avendo bisogno di guru e di Maestri, questa disciplina presenta il vantaggio di non costare nulla, di
non creare alcuna dipendenza e di non rischiare di finire nelle mani sbagliate. L'unico inevitabile
difficolt, quella di dover superare il proprio usuale atteggiamento da succubi e di dover prendere
in mano il proprio destino con coraggio, determinazione e responsabilit. D'altra parte, devo dire
che praticarla con le persone amate, riesce di grande aiuto, se viene vissuta con tolleranza e
bonomia.
Non vedo pi misteri attorno a me, ma soltanto problemi da risolvere.
V. Richiede al massimo un minuto extra di tanto in tanto, quando cambiate attivit e non
esige altri tempi ad hoc, cos difficili da trovare per gli indaffarati occidentali. La pi grande
difficolt, che un occidentale incontra, quando desidera praticare una disciplina interiore, la quasi
impossibilit di trovare il tempo necessario. Infatti, tutte le discipline classiche che conosco,
richiedono un impegno eccessivo e improponibile per gli oberati occidentali. Con la Molteplice Via
di Mezzo, si supera questo gravissimo impedimento ed anzi ci si ritrova con pi tempo a
disposizione, per i seguenti motivi:
Primo, la disciplina fondamentale si basa sull'attenzione cosciente su quello che si sta facendo.
Secondo, richiede un attenzione extra minima (un minuto di tanto in tanto, quando si sta per
cambiare attivit).
Terzo, ci si abitua a rivalutare quei tempi, che prima consideravamo come noiosi.

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Quarto, s'impara a sfruttare quelle frazioni minime di tempo, che prima ci sembravano
inutilizzabili.
Quinto, s'impiega meno tempo nel disbrigo delle proprie incombenze.
VI. Qualunque siano le attivit e gli scopi della vostra vita, non dovete cambiarli per praticare
la Molteplice Va di Mezzo. Al contrario, tramite questa disciplina, potete realizzare al meglio
tutti i vostri obiettivi. Mi riferisco alla vostra carriera, affetti, disciplina, sport, religione, scienza,
eccetera.
Nel caso che perseguiate fini controproducenti o insensati, questa disciplina, assieme alle
conoscenze biologiche di cui sopra, vi permette di rendervene conto e di liberarvene.
VII. Rende possibile una verifica immediata della correttezza del proprio impegno, perch
migliora all'istante l'azione che si sta compiendo. Non si tratta di un vantaggio da poco, per
almeno tre motivi.
Primo, uno dei maggiori problemi della ricerca interiore quello di rendersi conto quanto prima
degli eventuali errori di percorso, che possono essere devastanti.
Secondo, perfino un comportamento mediocre, (all'inizio lo sempre) sufficiente per ottenere
risultati positivi e immediati. pertanto utilissima, per distinguere tra errori controproducenti e
imperfezioni feconde.
Terzo, al contrario della maggioranza delle discipline che conosco, rivelandosi all'istante utile e
gradita nella vita di ogni giorno e pertanto si incoraggiati a perseverare.
VIII. Vi aiuta a perseguire il difficile ma indispensabile adattamento culturale alle leggi della
vita. Questa conoscenza pu crearvi gravi imbarazzi esistenziali, perch viviamo in una cultura
ignara e nemica delle leggi della natura. In questo caso, accontentatevi di fare il poco che alla
vostra portata. La biologia insegna che pure vantaggi infinitesimi possono essere decisivi per
sopravvivere.
IX. Vi fa comprendere la necessit, di superare l'usuale nefasta consuetudine di trascurare
quegli approcci alla conoscenza, che a priori non sono graditi alle autorit accademiche,
politiche e religiose. Con questapproccio alla conoscenza, otteniamo due fondamentali vantaggi
culturali. Primo, viene a cadere sia ogni chiusura tra religioni diverse, sia tra analisi scientifica e
ricerca religiosa.
Secondo, diventa possibile affrontare e risolvere quei quesiti filosofici ed esistenziali, ai quali non
abbiamo saputo dare risposte convincenti per migliaia di anni, primi fra tutti la presenza del male,
della morte e della sofferenza.
Terzo, superate il vostro usuale atteggiamento succube e superstizioso sia verso le religioni che
verso la scienza.
X. di certo la via pi rapida per edificare un uomo nuovo, non pi succube del proprio
subconscio, ma capace di libero arbitrio e d'affrontare e risolvere da se i propri problemi
esistenziali con una mentalit scientifica. In altre parole, praticando questa disciplina interiore,
ognuno pu diventare il maestro di se stesso.
Poich l'etica accademica e il pudore richiedono che si citi sempre la fonte pi antica di una
scoperta e poich di grande utilit pratica, conoscere quelle antiche discipline (Tantra, Karma
yoga), che sono coerenti con questo metodo, ritengo doveroso e utile ricordare, che le singole
componenti questa disciplina sono aliene e antecedenti alla nostra cultura.
Per questa disciplina propongo la definizione di "Molteplice Via di Mezzo", perch alla portata
di tutti e si basa su quattro discipline interattive, che possono venir integrate da qualsiasi altra
disciplina o religione gi di vostro gradimento. In questo modo ognuno scopre da s, di avere un
suo unico, ottimale percorso interiore. Ne segue, che imporre un'unica religione, una sola disciplina
interiore e una legge eguale per tutti, siano scelte del tutto erronee, per una specie dove ogni
individuo adulto , senza eccezioni, un esemplare genetico e fenotipico unico e irripetibile.

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Tenendo conto di questa realt, un giudice si rende conto di poter valutare i danni oggettivi dovuti
a un comportamento criminale, ma non le colpe, che sono soggettive. Un ecclesiastico
comprende, che per la sua stessa convenienza, deve aprirsi ad altre tradizioni culturali. Qualsiasi
persona pu rivalutare la propria realt soggettiva, ottimizzare la propria vita e realizzare una
evoluzione adattativa positiva.
Per quanto ne so, soltanto in India, paese di grandi tradizioni religiose, si ritrova il concetto, che ben
si accorda con le nostre conoscenze biologiche, che ognuno vive la propria realt e quindi pure la
propria fede, con modalit e criteri unici.
In termini biologici, ogni essere umano ha una sua nicchia e pertanto, in termini filosofici, una sua
ottimale disciplina interiore e quindi una sua religione.
Con la Molteplice Via di Mezzo, ognuno viene implicitamente consigliato di realizzare i propri
scopi personali, ricorrendo, di volta in volta, alle conoscenze, fedi e arti, che gi conosce o
preferisce, senza preconcetti e rifiuti aprioristici.
Poich i vantaggi di questa disciplina sono immediati su tutti i piani dell'esistenza, si acquisisce
presto la consapevolezza dei propri errori precedenti, si viene incoraggiati a continuare e si
percepisce disgusto per tutte quelle attivit, che si dimostrano errate per il proprio benessere e la
propria crescita interiore.
Poich nelle culture occidentali, non si comprende la necessit d'impegnarsi in una ricerca interiore
con finalit mistiche, per noi gi il massimo, se iniziamo una disciplina interiore sempre e soltanto
per realizzare obiettivi mondani: affermarsi sul piano sociale ed economico, recuperare salute e
gioia di vivere, gratificarsi con piaceri primari.
Ma va bene anche cos. I successi esistenziali e le esperienze extrasensoriali ottenuti con questa
disciplina ci metteranno nelle condizioni mentali e culturali adatte, per mirare a scopi pi elevati.
A questo punto, voglio avvertire il lettore, che le emozioni pi esaltanti, le autorit pi elevate e la
diffusione pi globale di un messaggio, laico o "religioso" che sia, non bastano per garantirne la
verit. Le prove della validit dei propri ideali vanno sempre ricercate a posteriori e sono:
l'ampliamento dei propri limiti percettivi, la riscoperta di una felicit interiore e una nuova, totale
libert dai propri condizionamenti inconsci.
Le virt necessarie per realizzare una valida ricerca interiore, sono: perseveranza, razionalit e buon
senso, praticati in prima persona.

FONDAMENTI, DESCRIZIONE E PRATICA.


La Molteplice Via di Mezzo si articola su quattro discipline distinte
I. Praticare un'attenzione, che sia capace di migliorare la nostra scarsa percezione temporale.
Ogni essere vivente deve anzitutto conoscere il proprio habitat, se vuole sopravvivere. Dopodich
necessario rimanere attenti a ogni istante alla realt che ci circonda. Sapere non basta, quando
non si tiene conto di ci che si conosce, trascurando l'unica dimensione temporale che si possiede:
l'attimo presente.
II. Ottimizzare l'efficacia, il rendimento e l'economicit di tutte le nostre azioni. Poich gli
infinitesimi contano nella lotta per la sopravvivenza di tutti i viventi, ogni azione e ogni scelta
devono essere compiute minimizzando sprechi, errori e consumi energetici. In altre parole, si
tratta di vivere ogni azione da artisti, cio preoccupandosi che sia "bella" (cio armoniosa,
impeccabile, edificante, ottimale e positiva).
III. Inserire nelle proprie vite una prassi scientifica e un comportamento strategico, finalizzato alla
propria evoluzione interiore. In questo modo si affronta il problema fondamentale di ogni essere
umano: quello di evitare futuri problemi esistenziali ed ambientali, sostituendo i propri
comportamenti irrazionali, con degli atteggiamenti coscienti, razionali e strategici. Ogni

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situazione va poi affrontata e risolta caso per caso con prassi scientifica e sulla base delle
attuali conoscenze biologiche.
IV. Ottimizzare le proprie strategie di vita, adottando quelle proprie dell'evoluzione biologica, che
ritroviamo ben esplicitate nel Wei Qi (Go).
La Molteplice Via di Mezzo, essendo dedotta dalle leggi della natura:
1. Ci permette di rinunciare al maestro nato due volte, all'illuminato, figure ideali nelle
tradizioni orientali, ma inesistenti in Occidente. Colui il quale insegna la Molteplice Via di
Mezzo, un docente qualsiasi, che conosce e comprende le leggi della natura ed quindi capace di
giustificare la Molteplice Via di Mezzo in termini razionali, avvertendo il prossimo, che tempo di
prenderci cura di se stessi, di mantenere un atteggiamento scientifico nella vita d'ogni giorno, di
gestire in prima persona la propria disciplina, da individuo responsabile e indipendente. Ovviamente
ci implica che ognuno deve rassegnarsi a diventare il maestro di se stesso.
2. estremamente rasserenante, poich non impone comandamenti in contrasto con la
propria natura, gravosi cambiamenti di vita, rinunce esistenziali e non crea complessi di
colpa. Inoltre facilit la vita d'ogni giorno e allevia il peso dei propri doveri.
3. Suggerisce una dieta da onnivoro. E' ovvio ma importante ricordare, che questa dieta dipende
sia dall'habitat in cui si vive, sia dalle proprie esigenze e condizionamenti contingenti. Vi siete mai
accorti che tra tutte le decine di diete suggerite dai nostri mass media, non c' una che sia basata su
considerazioni zoologiche?
4. Si appoggia su tre principi basilari, dedotti dallo studio degli esseri viventi:
I. Quello che bene a un livello di organizzazione, bene a tutti i livelli. Questa correlazione
rende possibile una verifica autogestita e scientifica del valore adattativo ed evolutivo di qualsiasi
attivit, impegno o fede.
II. Tutto quello che possediamo l'istante presente. Pertanto, ci fa capire, quanto sia necessario
percepire la propria realt nell'istante presente.
III. Nell'evoluzione adattativa, come nella vita di ogni giorno, anche comportamenti e scelte
infinitesime sono decisivi. Ci implica la necessit di vivere con una disciplina, che sia ottimale a
tutti i livelli. Massimizzare i rendimenti e l'economicit delle proprie azioni, una virt
fondamentale per tutti i viventi.
In altre parole, si tratta d'agire sfruttando al limite tutte le proprie capacit, fisiche e mentali.
In questo modo si controllano i propri impulsi emotivi e si migliora la funzionalit del corpo e
della mente.
5. Considera il dolore fisico e la malattia come problemi da prevenire, in conformit a
valutazioni fisiologiche, igieniche ed evolutive. In termini tattici, insegna d'evitare una
sopportazione eccessiva del dolore fisico, perch esso , sia un avviso di pericolo, sia un elemento
di distrazione. Direi che lunica eccezione, da affrontare con tanto buon senso, rappresentata dal
dolore delle articolazioni e dei muscoli sottoposti a tensioni insolite durante gli asana. Al contrario
di quanto ci fanno credere, i dolori affettivi, le angosce, i dolori per la perdita di persone care, cos
come paure, odio ed altri disagi mentali, vanno sempre e comunque eliminati quanto prima.
6. Essendo la ricerca della perfezione e delluniformit, strategie fondamentali delle societ
moderne, ma del tutto errate per realizzare una valida evoluzione adattativa, bene
ottimizzare le proprie strategie di vita, seguendo quelle indicate dall'evoluzione adattativa e
dal Wei Qi. In questo insegnamento sono impliciti due suggerimenti: "Pratica la tua individuale
disciplina preferita, che pu ben scaturire da trafile culturali diverse (Infinite sono le vie del
Signore dice il saggio), e: Segui la via dell'aureo mezzo (dicono sia Orazio che Siddartha).

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7. Armonizza l'evoluzione ontogenetica con quella filogenetica.


Con le discipline della Molteplice Via di Mezzo, si realizza la progressiva liberazione da ogni
condizionamento fisico e spazio-temporale, con il vantaggio di progredire in tempi infinitamente
minori, settimane o mesi, di quelli lunghissimi, millenari, dell'evoluzione filogenetica. In questo
caso la propria evoluzione interiore non trasmessa ai figli tramite il proprio genoma, ma tramite la
propria cultura.
8. Suggerisce quattro pratiche, tra loro profondamente integrate, che del tutto
inaspettatamente ho pure ritrovato, indipendenti e distinte tra di loro, in antiche culture
indiane, cinesi e messicane.
Incredibile ma vero. Questa disciplina, del tutto laica e scientifica nella sua genesi e nella prassi,
non essendo condizionata da alcuna particolare cultura o fede, disponibile per i fedeli di qualsiasi
religione e consente a tutti di affrontare e risolvere sia i propri problemi esistenziali, sia quelli della
propria crescita interiore.
D'altra parte, non meno inaspettatamente, si scopre che universale, mistica nei suoi mezzi e
nelle sue finalit in quanto, come tutte le discipline interiori, mira a realizzare quel progressivo
risparmio energetico, necessario per poter costringere al silenzio la mente inconscia.
Il fatto che si ritrovi in filoni culturali millenari, ne conferma la validit esistenziale.
9. Coniuga due filoni culturali del tutto disgiunti, entrambi ancora trascurati dalla cultura
occidentale e dalle scienze accademiche: quello recente della "zoologia moderna" e quello
antichissimo di alcune trafile "religiose" orientali, centrate sulla "ricerca interiore".
Colma cos unintollerabile vuoto culturale dell'Occidente, giacch rende possibile affrontare
e risolvere i gravissimi problemi percettivi, esistenziali e sociali, che ci sovrastano.
A questo punto vorrei fare una pausa di riflessione sui concetti di passato, presente e futuro e sulla
nostra percezione temporale.
In termini filosofici e per definizione, il passato non c' pi, il futuro non c' ancora ed esiste
soltanto l'attimo presente. Mentre il passato e il futuro hanno dimensioni, che posso pensare infinite
nei due versi opposti, il presente c', ma soltanto come quell'istante infinitesimo, piccolo a piacere,
che divide il passato dal futuro.
Il non essere del passato diverso da quello del futuro, poich il passato ha condizionato il
presente e quindi influenza il futuro, che ancora non esiste.
D'altra parte, la percezione dell'infinitesimo presente ci negata poich, per la lentezza della
trasmissione degli impulsi nervosi, quanto percepiamo, appartiene sempre a un passato
prossimo. Scopriamo cos un aspetto inquietante della nostra esistenza: ovvio che non viviamo
nel passato e nel futuro, ma incredibilmente, nemmeno nel presente.
Come se ci non bastasse, i miei sensi mi fanno cogliere una realt simbolica (non percepisco la
realt ma le modificazioni dei miei sensi al contatto con essa), di comera in un passato prossimo,
che dipende dalla velocit di trasmissione degli impulsi dei miei neuroni, per cui la nostra unica
realt quella del divenire in un istante presente, che nemmeno possiamo cogliere.
In termini fisiologici, il mio presente ha una dimensione definita ma molteplice, perch varia, a
seconda della capacit di reazione e percezione delle varie cellule, tessuti e organi. La mia
reazione agli stimoli non mai istantanea, ma pur richiedendo una frazione di secondo, risulta
valida in termini operativi ed esistenziali.
In termini psicofisici, l'uomo riesce a vivere ben poco nella "sua realt presente" e molto nel suo
passato prossimo, o in un tempo onirico, comunque fuori dalla realt presente, perch vivendo
distratti dall'attivit subconscia delle nostre menti, non cogliamo nemmeno il presente che la
fisiologia ci concede.
A tutto ci, bisogna aggiungere le emozioni del passato persistenti nel subconscio, che continuano

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a influenzare e falsare la percezione del presente, sia a livello fisico sia psichico, per cui tendiamo
a dare un'interpretazione della realt che soggettiva, simbolica e quindi fasulla (Vedi le
acquisizioni dello studio della percezione, il concetto di maya nella cultura ind e il mito della
caverna di Platone). Ricordo che il nostro subconscio prepotente, irrazionale, emotivo,
pessimista e sempre attivo. Non si autoalimenta soltanto quando siamo concentrati coscientemente
su quello che facciamo o stiamo praticando samyama.
Riteniamo di vivere sempre consci nel presente, quando siamo nello stato di veglia, ma per effetto
dell'intrusione di attivit inconsce, ci accade di rado e la situazione peggiora con l'et.
Basta fare attenzione alle proprie attivit mentali nella pausa tra i due respiri, per accorgersi di
quanto poco si viva al presente.
Considerate l'ipotesi di lavoro, proposta da mistici di altre culture, che soltanto durante una
concentrazione estrema, o tramite adeguate discipline interiori, come samyama o la "Molteplice
Via di Mezzo", riportata in questo capitolo, si possano percepire frazioni infinitesime del presente,
altrimenti inaccessibili, a causa della nostra usuale disattenzione.
Questo primo esercizio ci permette di captare quanto succede in frazioni di tempo minime, rispetto
a quelle alle quali siamo abituati e pertanto: Primo, ci consente di ripulire progressivamente la
percezione del presente dall'inquinamento del passato prossimo. Secondo, poich questattenzione
ferma l'attivit inconscia della mente, essa ci libera dalle usuali costrizioni e distrazioni inconsce.
Scopriamo cos di essere condizionati dall'attivit subconscia della mente che, continua e
tirannica, ci costringe a porgere attenzione alle sue suggestioni, che dipendono dal suo bagaglio
di esperienze e che non hanno nulla a che fare con la realt presente.
Rivivendo incessantemente emozioni ed esperienze trascorse e negative, ci costringe in una
dimensione onirica e controproducente, di sua creazione, che non appartiene n al presente, n al
reale.
Questattivit inconscia saltabecca continuamente e fuori da qualsiasi controllo cosciente, da
unemozione a una speranza, da un dovere a un timore, dando la precedenza alle esperienze pi
urgenti e pi traumatiche e senza mai dimenticare le frustrazioni di pi antica data.
In Occidente, il matto soltanto colui il quale si comporta in modo strano e socialmente
sconveniente, quindi si tratta di una definizione culturalmente soggettiva, di un fenomeno insolito.
In India invece, tutti sanno che: "Nessuno ti pu fare tanto male come tu stesso, "Che la mente
difficile da domare come il vento," e pertanto implicitamente si considera la pazzia come una
condizione naturale, oggettiva e universale, che pu e deve essere superata tramite discipline
adeguate.
Questa poesia di Thayumanavar, vissuto molti secoli addietro in India, la dice lunga:
Puoi domare un elefante infuriato.
Puoi chiudere la bocca alla tigre e allorso selvaggi.
Puoi cavalcare un leone e scherzare col cobra
e guadagnarti da vivere con lalchimia.
Puoi esplorare luniverso in incognito,
rendere vassalli gli Dei e rimanere giovane per sempre?
Puoi camminare sullacqua e vivere nel fuoco?
Domare la mente meglio ed pi difficile.
Come gi accennato in precedenza, ci sono per altre esperienze, che suggeriscono l'esistenza di
capacit percettive molto diverse e che dimostrano come l'uomo e altri esseri viventi, siano capaci
di una pi immediata, istantanea e pertanto pi precisa percezione temporale della realt, che non
si pu spiegare con i nostri attuali paradigmi mentali e con i dati deducibili dalla fisiologia. La
mente (o chi per essa) sembra capace di esprimere, oltre all'attivit conscia e inconscia che ben

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conosciamo, una terza funzione, per lo pi ignorata dalla scienza occidentale, che percepisce,
comprende, agisce e comunica con modalit insolite, libera dalla sudditanza del tempo e dello
spazio. Questa insolita capacit psichica, nell'uomo d'oggi si attiva, quando sia messa a tacere
l'usuale agitazione mentale, sia conscia che inconscia, tramite una estrema concentrazione o
tramite samyama. In letteratura trovo numerosissimi esempi di esperienze extrasensoriali di
questo tipo ma poche sono sperimentate e sicure. Fanno eccezione le osservazioni scientifiche del
Prof. R. Sheldrake, che conferma la capacit di mammiferi e uccelli, di prevedere il futuro e/o di
percepire eventi psichici (paure, desideri, decisioni) e fisici (sofferenze e morte) tanto lontani nel
tempo e nello spazio, da escludere a priori ogni possibile intervento dei sensi che conosciamo. Gli
esperimenti sulla sensibilit delle piante, iniziati da Ch. Bose e da C. Baxter, provano che perfino i
vegetali hanno la capacit di reagire in tempi istantanei all'intenzione di danneggiarli.
Da ci presumo lipotesi, che tutti gli esseri viventi, anche se privi di cervello, siano capaci di
percezioni molto pi sottili di quelle usuali, caratterizzate da intuizioni, premonizioni e reazioni,
che appaiono del tutto inspiegabili con i nostri usuali metodi di ricerca, perch sono indipendenti
dal tempo e dallo spazio, cos come li conosciamo.
Le discipline interiori che sono finalizzate ad arrestare l'attivit della mente, provano che tali
capacit extrasensoriali, possono essere acquisite sperimentalmente. A tale proposito, sono ben
note le millenarie discipline e testimonianze che si ritrovano nelle trafile "religiose" dell'Estremo
Oriente.
Pertanto, non mi sembra assurda l'ipotesi, gi avanzata da altri autori, della presenza di un
"campo psi" (che ricorda il concetto di "Coscienza Universale" della tradizione ind), eterno,
indipendente dal tempo e dallo spazio, il quale pu essere percepito, sia dagli esseri umani, sia da
altri viventi.
A questo punto facile comprendere modalit, finalit e significati di tutta la ricerca interiore
poich, nonostante l'infinit dei metodi adottati, essa mira sempre a zittire l'attivit inconscia
della mente, tramite la concentrazione e la meditazione, per arrivare infine alla percezione
diretta di una realt ultima molto pi ampia e diversa da quella usuale.
In questa nuova dimensione percettiva, azioni "miracolose, cio non spiegabili con le attuali
scienze accademiche" sono del tutto ovvie e i nostri usuali paradigmi mentali diventano del tutto
inadeguati.
Vediamo ora in dettaglio i quattro elementi della Molteplice Via di Mezzo.

Prima disciplina: Quando siete svegli, attenti a quello che fate nell'istante
presente.

Direi che il comandamento di vivere nell'istante presente il pi diffuso tra le varie trafile religiose,
anche se non sempre esplicitato abbastanza. Per esempio, pure nella tradizione cristiana trovo una
raccomandazione: "Ad ogni giorno il suo affanno", che molto pi impegnativa ed efficace di
quanto possa sembrare a prima vista e che in pratica ci obbliga a vivere attento nel presente.
Per quanto riguarda la prima disciplina della Molteplice Via di Mezzo, utilizzo la seguente
raccomandazione tantrica, che sfrutto con gratitudine: Quando sei in piena attivit, stai attento a
quello che fai nella pausa tra i due respiri. In pochi giorni rinasci., e che generalizzo nel modo
seguente: Quando sei sveglio, stai attento a quello che fai nell'attimo presente.
In questo modo, si accede immediatamente a una nicchia pi ampia, si migliora la propria
condizione esistenziale, sia adattativa che evolutiva e soprattutto diventa possibile realizzare in
tempi brevi una nuova personalit, libera dagli usuali condizionamenti inconsci e sofferenze
emotive.
Bench consideri questa disciplina come la pi accessibile tra quelle che conosco, avverto che per
alcuni sfortunati pu essere vantaggioso (per me lo stato), se non indispensabile, facilitarla di
tanto in tanto tramite altre discipline gi famigliari. Ad esempio, per me stato utile praticare di

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volta in volta il Tai Chi Chuang, l'Hatha e il Raja yoga, la meditazione Vipassana e numerosi altri
accorgimenti.
I vantaggi esistenziali, percettivi ed evolutivi di questa disciplina sono molteplici e decisivi. Qui ne
descrivo i pi importanti:
1. Si riduce lattivit inconscia della mente, molto di pi che praticando la nostra usuale
attenzione cosciente. Nella nostra cultura signora il fatto, che una estrema concentrazione deprime
l'attivit inconscia della mente e pertanto essa raramente praticata con l'intensit e la durata, che
sono necessarie per ottenere tale risultato. Infatti, in condizioni normali, la nostra attenzione
frantumata dallattivit onirica della mente, tanto che, per lunghissimi periodi della nostra giornata,
la nostra mente volitiva assente e viviamo distratti, "sognando a occhi aperti" o rivivendo
emozioni e ricordi. In quei momenti siamo del tutto privi di autocoscienza e pertanto rimaniamo
indifesi verso il mondo che ci circonda. La concentrazione nell'istante presente risolve questo
problema nel pi rapido dei modi, perch offrendoci una dettagliata ed immediata percezione della
realt, essa assorbe tutte le nostre facolt mentali e quindi arresta le nostre usuali attivit mentali
inconsce.
2. Scopriamo il valore strategico della concentrazione: fermare l'attivit della mente
inconscia, aprendo cos agli occidentali un nuovo modo di percepire e conoscere la realt che
ci circonda, liberi da condizionamenti subconsci e attivando sensi prima dormienti. Oltre al
suo ovvio valore esistenziale (essa migliora all'istante tutti i nostri comportamenti), la
concentrazione mentale ha l'immenso valore strategico di nobilitare tutti i nostri istanti di vita,
indipendentemente dal loro significato contingente. Anche i nostri momenti pi noiosi, una notte
d'insonnia, una cerimonia tediosa, una banale attesa, possono diventare i pi edificanti, quando
vengano dedicati alla introspezione o all'attenzione. Ritengo sia questa la pi grave inferiorit
culturale dell'Occidente rispetto all'Estremo Oriente: l'ignoranza del valore strategico e mistico
dell'attenzione.
3. Si aumenta la propria capacit di percepire frazioni di tempo infinitesime. Ci comporta una
migliore conoscenza temporale delle proprie nicchie, che si esprime in termini fisiologici, adattativi
ed esistenziali come un migliore rendimento psico-fisico, maggiori gratificazioni emotive e fisiche e
profonda serenit. In particolare, diminuiscono i tempi di reazione agli stimoli e si migliorano le
proprie capacit mentali, come la memoria e la concentrazione.
Pertanto sportivi, studenti e ricercatori di tutte le discipline sono avvertiti. Si possono ottenere
risultati di gran lunga migliori, pi rapidi e pi salubri con questa disciplina mentale, che
assumendo droghe e farmaci, sempre controproducenti.
4. Si rivela utile per svolgere al meglio qualsiasi attivit, comprese altre forme di meditazione
e altre discipline interiori. Non conosco nessun'altra disciplina, che sia cos efficace nel migliorare
immediatamente qualsiasi attivit, ottimizzando la concentrazione, la velocit di reazione e
l'intuizione. In particolare, tramite la Molteplice Via di Mezzo, ho sperimentato che : A. Si
ottimizzano da subito i propri comportamenti, azioni e aspirazioni. B. Si realizza una progressiva e
rapida evoluzione interiore, ontogenetica, intesa come una liberazione dai propri condizionamenti
inconsci, che si percepisce come uno stato di felicit interiore, indipendente dalla realt esterna. In
questo caso, nelle trafile culturali indiane, si parla di rinascita. C. Ci si libera da condizionamenti,
preconcetti e scelte inutili o controproducenti, evitando cos superflui sprechi di energia. D. Di
certo, si creano le condizioni ottimali, per progredire ulteriormente nella propria evoluzione
ontogenetica. E. Riesce molto utile, per praticare altre discipline interiori, vedi la meditazione
Vipassana, lo Hatha yoga e il Tai Chi Chuang, non che per qualsiasi altro tipo di "meditazione"
(Intesa come samyama)". Certamente, alcune situazioni si prestano meglio di altre, per realizzare
questa estrema concentrazione. Mi capitato spesso nella vita, di trovarmi concentrato

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spasmodicamente nell'istante presente. La prima volta inizi quando avevo circa cinque anni e
incominciai a pescare con la lenza. Poich non riuscivo rispondere in tempo al morso del pesce,
che sempre riusciva precedermi, per la prima volta in vita mia, mi concentrai spasmodicamente
nell'istante presente. Avevo circa undici anni, quando, sotto un bombardamento, sentivo le bombe
cadere sempre pi vicino e avevo l'impressione che venissero proprio a cercare me. Non fui mai
tanto concentrato su di un evento come quella volta. Verso i tredici anni, ero talmente assorbito dal
gioco (calcio), da non percepire pi il dolore per una ferita. Avr avuto quindici anni, quando per
la prima volta lessi "Sinuhe l'egiziano". Ero talmente assorbito dalla lettura, che realizzai
pratyahara, per quanto riguardava l'udito. Avevo circa vent'anni e una mia amica slovena mi disse:
"Quando vuoi apprendere una lingua nuova, ascolta ferocemente concentrato al presente". Seguii il
suo consiglio e molti anni dopo, mi risolse una situazione difficile.
5. Non richiede tempi particolari, da sottrarre ai propri impegni mondani. Potr sembrare un
vantaggio triviale, ma andate a proporre a un occidentale, di "meditare" per qualche ora il giorno!
Per quanto possa essere piacevole frequentare corsi di yoga, di arti marziali, di meditazione
trascendentale, ecc., sempre pieni di belle ragazze e di fusti come "vantaggio marginale (Si fa per
dire)", ma una volta piove e tira vento, una volta hai un raffreddore, una volta hai problemi di
lavoro. Va a finire che quell'ora la settimana diventa un fastidio. Poi, dovresti esercitarti ogni
giorno da solo e questo impegno richiede una forza di volont che non possiedi. Lavoro, scuola e
impegni mondani ti lasciano ben poco tempo extra, da dedicare alla tua crescita interiore e quindi
la rendono molto difficile.
Per la Molteplice Via di Mezzo basta trovare tempi ad hoc di un solo minuto, soltanto quando uno
stimolo ti spinge a cambiare attivit. Poi recuperi questi tempi, giacch impari a ottimizzare gli
istanti, che prima consideravi come troppo brevi, per fare qualsiasi cosa.
In pratica, facile vivere con pi attenzione, quando sei impegnato in qualcosa dimportante, di
piacevole, dinteressante. Nei momenti di tedio, quando aspetti l'autobus, il semaforo verde,
l'ascensore, la morosa, ecc., invece di lasciarti andare alla noia dell'aspettare, concentrati su una
parte dolente del corpo, oppure esegui i movimenti oculari (drishti). Cos facendo, ti rilassi, sciogli
per un momento le onnipresenti contrazioni muscolari inconsce e fermi l'attivit onirica della
mente. Oppure, pratica dharana (attenzione) su un'emozione positiva o medita sulla tua
impermanenza o concentrati sulla virt di cui senti il maggior bisogno. Se nessuno ti vede, pratica
un asana. I tempi morti della giornata diventano cos quelli pi vivi e proficui.
6. E' facile da praticare e, per quanto venga eseguita male, migliora allistante le azioni di chi
la esegue, offrendo cos la possibilit di verificare immediatamente gli effetti a della propria
esecuzione. Ho gi notato che pure altre discipline interiori, come l'Hatha yoga e la meditazione
Vipassana, anche se eseguite imperfettamente, come avviene per tutti i principianti, offrono
vantaggi immediati, sia sul piano fisico, sia su quello.
Di norma, i vantaggi e gli errori sui piani fisici e psichici prodotti dalla pratica di una disciplina
interiore non si notano subito. In questo caso invece, si ha l'enorme vantaggio di poter notare
allistante, sia a livello fisico sia mentale ed emotivo, gli errori e i miglioramenti che tale tecnica
produce nella tua vita.
Questa la prima disciplina che sono riuscito a praticare con successo. Poich non sono
particolarmente dotato e la mia forza di volont sempre stata poca cosa, se ci sono riuscito io da
vecchio (avevo gi pi di settantacinque anni quando l'ho realizzata), in gravi condizioni di stress
affettivi, dopo aver fallito in tutte le discipline che avevo intrapreso, ritengo che chiunque possa
cavarne un beneficio.
7. Aiuta a superare stress emotivi, anche eccezionali. Questo risultato di certo dovuto al fatto
che una concentrazione estrema, applicata su quello che stiamo facendo, bloccando l'attivit
inconscia della mente, non consente ai nostri malesseri e disagi emotivi di affliggerci. Per esempio,
rimanendo in questa allerta mentale: primo, se una persona ci offende, ci non ci coglie distratti e

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cos l'offesa non ci ferisce e non viene interiorizzata. Secondo, non c'inorgogliamo per un risultato
positivo, n ci abbattiamo per uno negativo.
Un ind direbbe, che in questo stato di allerta mentale, non si accumula karma.
Terzo, lavori di norma considerati odiosi, diventano gradevoli e non turbano pi la nostra serenit.
Quarto, gli usuali tempi morti possono diventare i tempi pi utili e attivi della giornata. Sto
aspettando qualcuno, ascolto una conferenza noiosa, mi trovo dove non minteressa essere, ecc., ma
non mi scoccio. Ne approfitto per praticare unintrospezione tipo Vipassana, o pratico una qualche
altra attenzione.
Per fare un esempio tratto dalla mia vita, tramite la Molteplice Via di Mezzo, pur non praticandola
in modo impeccabile, ho ritrovato quella gioia di vivere, che provavo da bambino, malgrado fossi
gi in et avanzata, con tutti i problemi fisici e mentali che ci comporta, in un periodo d'estrema
solitudine sociale, costretto a vivere in un ambiente estraneo, in condizioni di notevoli ristrettezze
finanziarie ed essendo stato rifiutato (giustamente, ma ci rende il fatto ancora pi amaro) dalle
uniche persone che amo. E' pi facile e gradevole praticare questattenzione cosciente in situazioni
piacevoli, come gustando un cibo, percependo una carezza, ascoltando una musica, ecc. Pertanto
non lasciatevi sfuggire l'occasione di massimizzare i vostri piaceri tramite una concentrazione
estrema. D'altra parte, vivere in condizioni difficili rappresenta uno stimolo per agire con
impeccabilit, per affrontare i propri problemi in termini positivi, senza autocommiserazione, da
guerrieri e non da mendicanti, come ci hanno condizionato a essere.
A questo punto ricordo alcuni esercizi complementari, che mi sono spesso stati utili, per calmare
una mente sofferente, in situazioni di gravi preoccupazioni e di stress emotivi: (A). Roteare gli
occhi, seguendo il ritmo del respiro; (B). Concentrarsi per qualche minuto sulla propria condizione
dimpermanenza, accettando l'idea della nostra inevitabile morte individuale e la consolazione di
avere l'attimo presente sempre a nostra disposizione; (C). Rendere il proprio respiro un po' pi
lento e profondo; (D). Intraprendere un'attivit fisica piacevole e edificante, come curare l'orto,
pescare con la lenza, passeggiare lungo il mare o in un bosco, ecc. (E). Praticare un asana. Tutti
questi espedienti sono banali, ma non per questo sono meno efficaci. Non sinventano mai
abbastanza trucchi, per portare serenit nei propri cuori e far tacere il proprio subconscio.
8. Questa meditazione dinamica produce una dilatazione della nostra percezione temporale
che ci sembra infinita. Quanto venga ampliata la nostra autocoscienza, presto detto. Un giorno
sembra durare una vita. Di norma invece, viviamo esattamente al contrario.
Quante volte ho sentito dire: Sono trascorsi vent'anni e mi sembra che sia passato un giorno".
Infatti, non si ricordano esperienze vissute distrattamente. Ho provato in prima persona, che
tramite questa dilatazione percettiva del tempo, si perde la paura della morte, in quanto,
concentrati nell'attimo presente, si recupera il coraggio di vivere. Allo stesso tempo, non ci si sente
pi eterni, come ci capita di norma e perdiamo l'abitudine di essere pigri, vili e procrastinatori.
Soltanto chi non vive ha paura della morte. In particolare, raccomando di praticare questo
esercizio con la coscienza profonda, che soltanto listante presente ti appartiene e che il futuro ha il
colore dellignoto. Tale consapevolezza pu essere molto dolorosa allinizio, perch fa sparire le
nostre certezze e i nostri punti di riferimento, che di norma ci danno tanta tranquillit, anche se
altro non sono che condizionamenti, quindi, di fatto delle schiavit. Fortunatamente, si apprende
presto ad apprezzare un senso nuovo dinfinit libert e conseguente gioia che questa disciplina ci
offre.
9. Tramite questo esercizio, si percepiscono quei tempi infinitesimi, che intercorrono tra la
scomparsa di un pensiero e linsorgenza di quello successivo. Si arriva cos a cogliere quella
pausa infinitesima, che avviene tra due pensieri contigui, condizione necessaria, per arrivare a una
conoscenza diretta della realt (Patanjali). Allo stesso tempo, sincomincia ad agire entro la pausa
tra due pensieri successivi, quindi liberi da ogni condizionamento mentale. (Vedi la precedente
ipotesi dellesistenza di un campo Psi, dove si pu accedere a una conoscenza diretta, senza la

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mediazione del pensiero, cos come lo conosciamo).


10. Si realizza una nuova forma di pranayama, cio di concentrazione durante l'arresto del
respiro. Questaffermazione a priori sembra inconsistente (il termine pranayama del Raja yoga
significa sospensione del respiro per tempi incredibilmente lunghi, ore, giorni e non per un tempo
infinitesimo). Ma provare per credere; ben presto si ha l'impressione che il respiro non sia pi una
fonte di "disturbo" per la nostra mente, come avviene di norma.
11. In termini esistenziali ed evolutivi, con questo esercizio:
Primo, si realizza la dura ma entusiasmante verit, che lazione al presente sia lunica realt che ci
appartenga.
Secondo, rendendoci sereni e attenti, si ottimizzano i nostri comportamenti, la nostra
comprensione della realt e lutilizzo dei nostri habitat. Pertanto minimizza i rischi ambientali e
rappresenta il massimo risparmio possibile di energie vitali e ambientali. Mi aspetto quindi, che
questa disciplina sia di grande aiuto nel prevenire e/o curare le cause delle malattie e non soltanto di
quelle psicosomatiche.
Terzo, risveglia quei sensi, che di norma sono dormienti, a causa dell'attivit inconscia della mente.
In questo modo aumentano le nostre probabilit di sopravvivenza.
Quarto, riduce i danni che luomo causa allambiente, giacch colui il quale impegnato in tale
disciplina, perde ogni atteggiamento servile verso la ricchezza e non aspira al dominio sulla natura.
Quinto, migliora personalit e galateo e pertanto facilita i tuoi rapporti sociali.
Sesto, nobilita la propria posizione sociale, indipendentemente da quella che sia il tuo mestiere.
Settimo, riduce la nostra usuale disattenzione verso la realt che ci circonda, per la quale, cos
spesso, sogniamo a occhi aperti o siamo distratti da attese o doveri futuri.
Ottavo, realizzando un notevole risparmio energetico, migliora i risultati delle tue azioni.
Nono, poich tutti possono accedere alla condizione di "nato due volte", di risvegliato,
indipendentemente dalla propria posizione sociale, si rafforza, di fatto, la vita democratica del
paese.
Decimo, realizza unevoluzione ontogenetica di tipo pedogenetico, perch ti libera da tutti i tuoi
precedenti condizionamenti mentali. In questo modo si realizza, da adulti, una condizione di totale
potenza evolutiva, simile a quella che avevamo nei primi mesi di vita.
Vi accorgete di aver raggiunto questa condizione perch, come quando eravate bambini :
A. Vi sentite di nuovo felici di vivere.
B. Risvegliate i vostri sentimenti e riacquistate la capacit d'entusiasmarvi e di disperarvi.
Viviamo in una cultura che ci vuole spenti e senza entusiasmi. Quante volte ho sentito dire:
"L'amore non dura. Non fare il fanatico. Innamorarsi un rischio. e: "Pensa alla pensione".
C. Le usuali pigrizie e difficolt dagire, che di norma ci condizionano, perdono consistenza.
D. Recuperate progressivamente il vostro "libero arbitrio", inteso come capacit d'agire liberi
da condizionamenti inconsci. Ci hanno abituati a credere d'essere responsabili delle nostre azioni,
in quanto dotati di libero arbitrio, ma questo un doppio inganno. Primo, perch non vero. Ti
puoi accorgere da solo di questa verit, basta un minimo di introspezione. Secondo, perch le
autorit religiose e laiche ti caricano in malafede di obblighi che sanno insostenibili, giacch non ti
insegnano come affrontarli adeguatamente.
E. Se sei cosciente, che possiedi soltanto l'istante presente, la realt che ti circonda non pu
essere valutata come un guadagno o una perdita, un possesso o una mancanza, ma solo come
una sfida. Quello che fai, e come lo fai, diventa molto pi interessante di quello che sei. In altre
parole, ti rendi conto che tutto quello che hai la sfida della tua vita.
F. Rivedi tutti i tuoi problemi da un punto di vista pi oggettivo e spassionato e cos scopri
quanto la maggior parte dei tuoi problemi, compresi i pi assillanti, siano immaginari e infondati.
G. A questo punto, ti ritrovi nelle condizioni ideali, per iniziare una nuova strategia di vita,

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per aspirare a ideali pi elevati. Preoccuparsi soltanto del proprio successo e perseguire soltanto
piaceri fisici e ricchezza sono atteggiamenti errati in termini esistenziali ed evolutivi.
Non ho ancora sperimentato questa felice condizione esistenziale abbastanza a lungo, per sapere
quali siano i prossimi traguardi percettivi e cognitivi, che questa prima conquista permette di
raggiungere.
Come praticante e insegnante ancora agli inizi, ho sperimentato:
Primo, la sequenza di nuovi traguardi ed conoscenze che si sperimentano, varia da individuo a
individuo. Pertanto, ognuno deve valutare i propri progressi in prima persona.
Secondo, una meditazione tipo samyama (Raja yoga) o Vipassana, mi sembra pi efficace di questa
meditazione dinamica, per risvegliare ulteriormente la propria intuizione. Forse ci vero soltanto
per me, perch ho praticato samyama ben prima di questattenzione cosciente. Per fare un solo
esempio tratto dalla mia esperienza, le idee migliori per risolvere i miei problemi contingenti, mi
vengono sempre durante una meditazione, talvolta gi dopo pochi minuti di concentrazione,
quando mi trovo ancora nella fase dharana. Vivo quindi la strana impressione, che fermando
l'attivit subconscia della mente, trovo dentro di me tutta la conoscenza che mi serve.
Se praticando questa disciplina, non ottenete nulla di tutto ci in pochi giorni, allora vuol dire che
non mi sono spiegato bene, o che non vi applicate abbastanza.
12. Aiuta ad eliminare l'identificazione del S con lazione. La nostra maggiore fonte di
dispersione denergia rappresentata dal fatto che c'immedesimiamo emotivamente nelle nostre
azioni. Siamo depressi, quando le cose vanno male, ci sentiamo tronfi quando vanno bene, ci
offendiamo continuamente per un nonnulla. Con questo esercizio diventa molto pi facile agire con
distacco emotivo e quindi vivere con maggiore efficienza e minori condizionamenti
Goditi i tuoi successi, ma non compiacerti mai per un buon risultato e non lamentarti per uno
negativo, perch sono atteggiamenti che rinforzano il tuo ego e la sua soggettivit.
13. Ti rendi conto che listante presente tutto, in quanto lunica cosa che ti appartiene.
Qualunque sia la situazione esistenziale in cui ti ritrovi, listante tuo, nessuno te lo pu togliere e
lo puoi affrontare come vuoi. Non possiedi altra certezza e di conseguenza non hai altri doveri pi
importanti da affrontare e sei libero da altri legami. Tale coscienza offre una sensazione di
serenit, pace e libert infinita. Un minimo di meditazione su tale concetto (bastano pochi minuti
il giorno, quando te lo ricordi), aiuta a curare qualsiasi disagio emotivo, perch ti riporta di colpo a
quella che la tua condizione reale di essere cosciente, libero di scegliere e di agire nellattimo
presente, che poi lunica cosa che conta.
A priori, prevedo che tale atteggiamento non comporti alcun degrado etico, anzi. Eliminando ogni
condizionamento e legame, scopri di poter ottimizzare qualsiasi comportamento positivo e acuisci
il disagio di quando sintraprende unazione che si ritiene malvagia o negativa o scostumata. A
posteriori, le prime esperienze mi confermano questa ipotesi, che ognuno pu e deve verificare per
proprio conto. Il senso del dovere verso altri, viene sostituito da una disciplina verso se stessi,
finalizzata alla realizzare della propria evoluzione interiore.
Certo che istanti atroci non si possono affrontare in questo modo, a meno di essere gi
estremamente avanzati in una qualche disciplina.
14. Si guadagna energia. Sia a priori, sia nell'ambito delle mie esperienze personali, posso
assicurare, che tramite questattenzione si arriva presto a risparmiare pi energia di quella che
l'esercizio richiede. Ci dipende dal fatto, che si riduce la dimensione dell'importanza personale, si
controlla la propria sessualit ed emotivit, si spendono meno energie in fatica fisica e soprattutto si
deprime l'attivit della mente inconscia e le conseguenti contrazioni muscolari involontarie. Ci si
dovrebbe quindi ammalare di meno (sto verificando questultima affermazione e i primi risultati la
confermano). Pure la salute rappresenta di per se un risparmio energetico.
15. E' di grande aiuto, per realizzare quanto si desidera perch: primo, riduce la repulsione

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per azioni doverose ma sgradite. Secondo, sembra fortificare la nostra forza di volont, perch
riduce le nostre usuali barriere emotive. Ho avuto l'impressione che all'inizio questa disciplina
riduca il disgusto per quelle azioni, che non amiamo compiere e quindi faciliti la realizzazione di
quanto ci proponiamo. Pertanto ritengo che essa diminuisca il fastidio che proviamo per i nostri
doveri pi sgraditi, piuttosto che aumentare la nostra forza di volont.
In generale, questa disciplina aiuta a vivere con estrema efficacia, giacch ora affronto tutto quello
che mi capita, con estremo distacco e come una sfida, che ha la sola funzione di affinare il mio
spirito. (Per affinare lo spirito intendo liberarlo dagli usuali condizionamenti inconsci). A questo
punto aumenta pure la mia determinazione.
Se avete debolezze delle quali desiderate, ma non riuscite a liberarvi, come ad esempio l'ingordigia,
la lussuria, l'avidit per il denaro e il potere, ecc., questa forma di concentrazione dinamica, magari
sostenuta, o sostituita, dalla pratica di samyama sugli opposti (Raja yoga), pu fare miracoli in
proposito e vi permette di controllare i vostri desideri pi malsani e pressanti.
16. A differenza di molte altre discipline, non c' la necessit (spesso assoluta, come per il Raja
yoga o lo sciamanesimo messicano) di avere il sostegno di un maestro competente, poich si
pu praticare da soli. Basta verificare i risultati dei propri esercizi con un atteggiamento
scientifico. Per il principio: Quanto valido a un livello di esistenza, valido a tutti i livelli e
poich i vantaggi esistenziali di questa disciplina sono immediati, ognuno pu controllare in prima
persona, da subito e con facilit la correttezza del proprio impegno. Se riesci meglio in tutto quello
che fai, se migliori i tuoi rapporti col prossimo, se ti senti pi contento e sereno, se aumenti la tua
forza di volont, vuol dire che sei sulla retta via e pertanto ti sar facile perseverare. Attenzione al
grosso rischio di riposare sugli allori. Non accontentarti mai di progredire, perch sei una realt
dinamica, che se non migliora, regredisce. Questo di certo l'errore pi comune che vi pu capitare.
Un guru non necessario, ma di certo aiuterebbe molto vivere in una societ dove tale disciplina
fosse universalmente conosciuta, insegnata e praticata.
Poich siamo animali sociali, amici e persone amate, col quale condividere questa esperienza, di
grande aiuto. Altrimenti, corriamo il rischio di estraniarci dalla societ.
17. A differenza del Raja yoga e della maggioranza delle altre discipline interiori, per
praticare la Molteplice Via di Mezzo meglio ma non essenziale, essere sani, giovani e forti.
Ho verificato di persona, come tale pratica si possa realizzare con successo anche in et avanzata e
quindi ti permette di affrontare e risolvere i pesanti problemi esistenziali, connessi con la vecchiaia.
Ci non toglie che, essere giovani, intelligenti e sani, rappresenti a priori un enorme vantaggio, da
non perdere.
D'altra parte, come insegnante ho scoperto, che essere intelligenti, giovani e acculturati, pu
costituire un ostacolo per apprezzare una disciplina inconsueta, quando si viva in una cultura
chiusa e degradata come la nostra, che ci crea una mentalit da sofisti e quindi ci condiziona a
trascurare ideali elevati.
18. Non richiede l'impegno e lo stress di rispettare una qualche legge morale. Al ricercatore
della Verit si richiedono impeccabilit e scientificit, non moralit. L'etica una funzione della
socialit e non della ricerca interiore. Comunque, da un comportamento irreprensibile
scaturisce una personalit che agli altri appare sempre come estremamente morale.
Si evitano inoltre gli stress dovuti ai nostri usuali complessi di colpa e agli insopportabili obblighi
morali, che le nostre autorit, religiose e laiche, c'impongono. Ritengo che siano i nostri inveterati
sensi di colpa, causati da doveri eccessivi e assurdi, quelli che c'impediscono di realizzare una
qualsiasi disciplina interiore e un qualsiasi scopo mondano, pure quando abbiamo successo, perch
ci creano un animo da "looser".
Verificate poi linteressantissima ipotesi di lavoro, implicita in questa disciplina, che l'imperativo
etico ottimale sia: " Attento a come agisci, che i mezzi giustificano il fine". Si capovolge cos il
detto demoniaco "Il fine giustifica i mezzi", versione edulcorata di "Su tutti prevalgo a qualsiasi

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costo, perch solo io conto" (Messer Satana).


I
mezzi sono le mie azioni, quindi la mia realt soggettiva e come agisco ha un effetto determinante
sulla mia psiche, fintanto che non abbiamo eliminato la funesta presenza di un subconscio deleterio
a tutti i livelli. Il fine un prodotto della mia sfera volitiva, sempre fortemente condizionata da un
subconscio prepotente e patologico. Pertanto i mezzi sono pi importanti del fine. Sostengo inoltre
questa mia ipotesi sul fatto che le virt, come la verit, hanno Il colore dell'essere", mentre
malcostume, disonest e menzogna, sono difetti che hanno il colore del "Non essere". L'ipotesi
dell'esistenza del demonio, inteso come essere del tutto maligno, basata su un errore semantico. Il
buio non un'esistenza, ma assenza di luce e i concetti di male e bene sono relativi e pertanto uno
non pu esistere senza l'altro.
Offrendo un sollievo emotivo quasi immediato e aiutandoci nel presente, per realizzare al meglio le
nostre attivit, questa disciplina ci offre una tale gratificazione esistenziale, per cui si perde da
subito l'usuale abitudine di appagare il proprio ego con gratificazioni sostitutive, sempre di minor
importanza e intensit, magari tentando vie malsane o scorciatoie disoneste. Ritengo infatti, che la
libert dai propri condizionamenti, che si realizza tramite questa disciplina, contribuisca a eliminare
la causa prima dell'immoralit individuale.
Pertanto, si presenta l'inaspettata ed esaltante prospettiva che tutto quello che il Tao, la Realt
Ultima, lo Spirito del Mondo, Dio, Jehovah, gli altri Dei e la Natura (vista l'evoluzione adattativa
globale di tutti i viventi, verso una sempre maggiore indipendenza e consapevolezza) ci
richiedano, sia soltanto quello di vivere pienamente nell'istante presente, sfruttando con
gratitudine tutte le capacit che il Caso ci ha donato, perch sono comunque adeguate, per
realizzare una completa evoluzione ontogenetica.
In termini esistenziali, molto gratificante capire, che qualsiasi sia la tua realt presente, questa pu
sempre essere vissuta come una disciplina, che mira alla liberazione dallignoranza e dalla
sofferenza.
19. Si riducono i condizionamenti dovuti alle proprie abitudini, non se ne producono di nuovi
e di conseguenza si attivano quei sensi, che di norma rimangono inattivi. In altre parole, si
apprende come vivere in modo originale, conscio, innovativo e magico. Si capisce di essersi
liberati dai propri condizionamenti inconsci, quando si ritrova quella gioia di vivere che abbiamo
goduto da bambini.
Nel mio caso, i primi sensi riattivati sono stati quelli che offrono unintuizione, non controllata
dalla volont, di fatti che mi riguardano nel futuro immediato. Poi nell'ordine, sono diventato meno
smemorato, meno prevedibile e abitudinario, ho ridotto le mie usuali distrazioni, mi ammalo di
meno e sperimento spesso una profonda pace interiore.
20. E' assolutamente democratica e, a differenza di molte religioni (vedi la condanna della
ricchezza nel Cristianesimo, nel Buddismo, nel Taoismo, eccetera), non considera la povert
come una condizione necessaria, per riuscire nella propria disciplina interiore. Infatti, ritengo
che non ci sia nessuna correlazione diretta tra possibilit di riuscita nella Molteplice Via di Mezzo e
appartenenza a un certo ceto sociale. Sono certo che, tramite questa disciplina interiore, una "very
important person" non abbia meno probabilit di evolvere e di realizzarsi di uno spazzino.
21. Non richiede un impegno estremo per riuscire, come avviene di norma con altre discipline.
Infatti, sufficiente incominciare la Molteplice Via di Mezzo con un atteggiamento giocoso, senza
farsi venire alcun complesso per le frequenti e inevitabili dimenticanze e distrazioni.
Le discipline interiori proposte in Estremo Oriente, oggi cos di moda, sono sempre estremamente
severe per gli standard occidentali. Mi spiego con un esempio, cosa si intenda per impegno
adeguato in Oriente.
Un ragazzino della casta dei bramini chiede alla nonna: " Nonna, quanto devo desiderare di
percepire l'Assoluto per riuscire nello yoga?". La nonna lo porta davanti alla vasca che sta in
mezzo al giardino e li tuffa dentro la testa. Quando sente che il ragazzino in debito d'ossigeno si

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agita e scalpita, lo molla e lo lascia respirare. La nonna aspetta che il ragazzo si riprenda, lo
guarda negli occhi e austera sentenzia: " Quando desidererai l'Assoluto come ora hai bramato
l'aria".
Incredibile a dirsi, una raccomandazione analoga vale pure per tutti i viventi: per sopravvivere,
bisogna agire, sfruttando all'estremo tutte le proprie capacit e senza mai distrarsi. Ecco perch
risulta cos difficile per un occidentale realizzarsi, sia con le tecniche dei mistici orientali, sia con
l'impegno richiesto a tutti gli esseri viventi (vedi l'attuale, usuale vita agiata). Infatti, per noi
l'ansia di percepire l'Assoluto non esiste nemmeno come concetto e il rischio di venir mangiati in
qualsiasi momento, non esiste pi da molto tempo.
Poich l'unica motivazione lecita, che di norma un occidentale accetta, per iniziare una disciplina
interiore, quella di migliorare le proprie condizioni di salute, il proprio rendimento psicofisico, la
propria memoria, la propria potenza sessuale, va a finire che, una volta ottenuti questi primi
vantaggi non proceda oltre. Egli perde cos l'opportunit finale, che quella di realizzare una
profonda evoluzione interiore, che comporta la percezione della realt ultima.
La Molteplice Via di Mezzo, bench si giustifichi ampiamente in termini esistenziali, ci consente
pure di realizzare un'evoluzione interiore in tempi brevi, giorni o settimane. In questo modo, si
accede a una nuova dimensione interiore, dove diventa possibile trovare motivazioni pi elevate,
con le quali evolvere ulteriormente.
22. Impari a utilizzare quelle frazioni di tempo minime, che prima trascuravi. In altre parole, ti
rendi conto, che si possono fare molte cose, in tempi che prima consideravi inutilizzabili, perch ti
parevano troppo brevi. Il vantaggio esistenziale di questo risparmio temporale enorme.
A me succedeva di trascurare tempi limitati ma che in realt erano pi che sufficienti per radersi,
fare una doccia, preparare e prendere un the, fare una telefonata, ecc.
D'altra parte, questa disciplina ci aiuta a rendere fruttuose quelle attivit giornaliere, che si
rivelano come inutili perdite di tempo, se praticate come di consueto. Per esempio, pulirsi i denti
per pochi secondi non serve a prevenire la carie. Medici americani hanno scoperto che quello che
conta per la carie quello che passa per i denti e che la pulitura con lo spazzolino dovrebbe durare
per almeno dieci minuti, per essere efficace. Un mio conoscente che fu militare in Africa, durante la
Seconda Guerra Mondiale, mi narrava che i suoi ascari avevano denti sanissimi, ma che durante le
marce non facevano altro che pulirsi i denti. Consiglio di apprendere l'igiene orale della tradizione
indiana, perch molto pi valida della nostra e poi verificarne i risultati in prima persona.
Stirarsi distratti per un solo respiro, o meno, come si fa di solito, quando ci si sente contratti, per
essere stati seduti a lungo, non basta per sciogliere le articolazioni. Sette respiri possono bastare,
per realizzare un buon rilassamento, recuperare l'elasticit della colonna vertebrale, adempiere un
distacco emotivo dai frutti dell'azione e valutare la strategia adatta da praticare per il futuro
prossimo. Comunque ricordate che un asana (postura dell'Hatha Yoga) o una ginnastica, quando
non migliorino, o al limite non mantengano, la vostra motilit articolare, vanno eseguite con un
impegno maggiore e giornaliero. Personalmente, consiglio di muoversi sempre, come se si trattasse
di eseguire un asana.
23. Ti aiuta a cambiare di botto le tue attese, scopi e desideri, centrando la tua attenzione
sull'impeccabilit del comportamento, passando da una volont condizionata a una
incondizionata, cio capace di libero arbitrio, per la quale non ci sono impegni sgradevoli, ma
soltanto sfide da accettare. Cos agendo, primo, vivi da guerriero e non da mendicante. Secondo,
percepisci all'istante in tempi brevissimi un benessere e una serenit profondi. Terzo, ti diventa
facile riprogrammare tutta la sfera volitiva, centrandola sulle nuove finalit dell'azione e non pi sui
risultati. Ti senti un altro all'improvviso. Non ancora un Uebermensch, ma di certo un
Bessermensch.
24. Ti difendi meglio dai tuoi preconcetti e condizionamenti emotivi.
Incontro una signora, che assomiglia vagamente alla mia antipaticissima compagna di banco delle

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medie e mi sento ingiustamente prevenuto nei suoi confronti. Talvolta basta l'assonanza di un nome,
per creare infondate antipatie o simpatie.
Quando vivi concentrato nell'attimo presente, questi condizionamenti non ti affliggono pi.
Poich ho incominciato a praticare la Molteplice Via di mezzo molto tempo dopo la Meditazione
Vipassana e la meditazione samyama, devo dire che questi due esercizi mi sono ancora di grande
aiuto in molte situazioni critiche. Non c' nessun motivo per rinunciare alle proprie conoscenze
precedenti, quando ci riescono utili per migliorare situazioni contingenti o la propria evoluzione
interiore.
25. Con questo esercizio, anche se non eseguito a puntino, in poco tempo, giorni, settimane o
mesi, rinasci alla gioia di vivere e alle emozioni intense e pi edificanti. A differenza di quasi
tutte le altre discipline interiori che conosco, in questo caso la rinascita richiede tempi brevissimi.
Di norma, ci vogliono anni di strenue e difficili discipline, per realizzare gli insegnamenti dello zen,
del raja yoga, dello sciamanesimo messicano, della meditazione Vipassana, ecc. La gioia di vivere
scaturisce immediatamente, appena comprendi che hai il solo dovere di vivere al presente e quindi ti
senti libero dall'angoscia dovuta agli usuali, eccessivi doveri e alle inevitabili colpe, di cui stato
caricato il tuo subconscio. Ti accorgi di ritrovare la tua perduta capacit di emozionarti per la
bellezza e l'amore. Poich viviamo in una civilt che ci vuole emotivamente spenti, (si considera la
capacit di provare commozioni e di entusiasmarsi, come un sintomo dingenuit, o di
arteriosclerosi senile o di fanatismo). Pertanto tale conquista ha il valore di una rinascita culturale,
oltre che emotiva.
26. Vi rendete conto di quanto poco vi prendevate cura di voi stessi e capite quello che lo
scopo primo e ultimo della vita: evolvere al fine di percepire una realt allargata e
incrementare la propria libert interiore. Ci si accorge in tempi brevissimi, di quanto oggi si viva
distratti e indifferenti alle necessit primarie della propria persona e della propria evoluzione. Di
conseguenza difficile capire, che lo scopo della propria vita altro non sia che quello di affrontare il
mondo, col solo scopo di affinare il proprio spirito (forza di volont, libert interiore, felicit). I
risultati materiali, che prima ci sembravano essenziali, si rivelano per quello che sono: sottoprodotti
marginali. Quello che conta non vincere, ma lottare per vincere, non arrivare, ma viaggiare,
perch tramite l'azione che si evolve. Abbiamo il diritto e la possibilit di lottare per realizzare i
nostri scopi, ma ottenerli una faccenda che non riguarda soltanto noi e pertanto i risultati non sono
mai garantiti.
Se la razionalit, la determinazione, l'inventiva sostituiscono le nostre abitudini, pigrizie e
condizionamenti, i fatti della vita non sono pi vissuti come infausti o fortunati, ma ci appaiono
soltanto come sfide, da affrontare con assoluto distacco emotivo. A questo punto, capite come ogni
istante sia una gema preziosa.
27. Apprezzi il valore immenso, finora trascurato, di tutte quelle azioni, comunissime nella
vita di ogni giorno, poich quando sono affrontate con impegno e attenzione assoluti,
acquistano un significato mistico, giacch arrestano l'attivit inconscia della mente. Senza
ricercare discipline esotiche, con tutti i pericoli che comportano, basta ottimizzare quello che si fa di
norma. Sia circostanze di piacere, sia di pericolo facilitano questa concentrazione.
Nemmeno al giorno d'oggi, mancano situazioni pericolose nella vita di ogni giorno; in cucina, in
macchina, per la strada, capitano continuamente pericoli di ogni tipo, che si possono evitare con
l'attenzione cosciente. Non mancano pure le situazioni piacevoli: mangiare, respirare, gironzolare
nel paradiso di Allah, godere di un tramonto, di un'arte, che si possono cos ottimizzare. Non
sottovalutate mai quello che perdete vivendo distratti, in un apparente paese dei balocchi.
In queste condizioni, usuali ma disgraziate, primo, quando ricevete unoffesa, un'accusa ingiusta,
un giudizio malevolo, vi sentite feriti e il vostro subconscio ne porter il fardello per sempre.
Secondo, vivendo distratti, vi sfuggono le mille occasioni inaspettate che la vita vi offre.

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Terzo, regredite senza sosta e ad ogni istante, sia nel corpo che nella psiche.
28. Si prende coscienza dei propri errori e difetti caratteriali e quindi si possono affrontare e
ridurre. Comportamenti erronei di vecchia data e difetti caratteriali, che da sempre hanno
furtivamente condizionato i nostri comportamenti e frustrato le nostre aspirazioni, sono finalmente
portati alla coscienza e sono spazzati via da questa disciplina. Per accelerare questo processo, aiuta
molto concentrarsi (meditare) su concetti opposti ai propri difetti caratteriali, per almeno cinque
minuti e di tanto in tanto. Se potete concentrarvi pi a lungo, tanto meglio: se raddoppiati i tempi, si
quadruplicano i vantaggi.
29. In termini esistenziali, offre il grande vantaggio che non vi si richiede di cambiare vita.
Potete continuare a professare la vostra religione, ad amare i vostri hobby, a credere ai vostri
politici, a coltivare i vostri piaceri, con la sola novit di fare tutto con estrema attenzione. In questo
modo, vi accorgerete presto, se i vostri miti e condizionamenti sono corretti o falsi.
Un primo importante risultato quello che perderete ogni interesse per i vostri comportamenti
negativi. Un secondo vantaggio , che vi rende tolleranti verso il diverso e democratici verso il
prossimo.
30. Quanto si capito e poi realizzato in prima persona, si pu insegnare agli altri. Allo scopo
di dare una dimensione sociale alla propria disciplina, con tutti i vantaggi che ci comporta, bene
divulgare questa conoscenza tra le persone che stimate. Un sapere diventa cultura, soltanto quando
assumere una dimensione sociale.
La mia sola, ma assoluta raccomandazione quella d'insegnarla agli altri, soltanto dopo che si sono
ottenuti i primi costanti risultati positivi. Altrimenti la si affossa.
Praticandola in prima persona e insegnandola, acquisite una nuova dimensione sociale, capite
meglio la Molteplice Via di Mezzo e ottenendo nuove conferme, trovate nuove motivazioni per
praticarla. Non guru ma insegnante.
Come in tutte le acquisizioni interiori, di norma i risultati allinizio non sono definitivi, ma si
sperimentano per pochi istanti, che rapidamente diventano minuti, decine di minuti, ore e infine un
costante e definitivo abito mentale.
Certo che alcuni momenti sono pi difficili da gestire di altri; pertanto incomincia a esercitarti con
quelli che ti riescono pi facili.
Per fare qualche esempio soggettivo, io pratico al meglio un'attenzione cosciente, ascoltando un
discorso difficile, facendo il tiro a segno, pescando con la lenza, facendo all'amore. In questultimo
caso, l'azione diventa una particolare forma estatica, totale ed estrema di meditazione Vipassana.
Lavorate di fantasia e individuerete da voi le situazioni e le modalit pi favorevoli, per praticare
questa disciplina.
31. Realizza gli atteggiamenti abhyasah del raja yoga. Quando si parla di disciplina (abhyasah),
ci troviamo in un campo a noi noto. La disciplina yoghica sar particolarmente dura, ma il concetto
non nuovo: si tratta dimporsi un compito ed eseguirlo con tutte le proprie forze. In questo caso si
raccomanda una disciplina particolare: attenti nell'istante presente. In questo modo si realizzano gli
atteggiamenti adatti per ottimizzare abhyasah.
Infine, aggiungo alcune esplicazioni, assieme a qualche suggerimento pratico sulloriginale
tecnica tantrica, che dice: Quando sei in piena attivit, attento a quello che fai nella pausa tra
i due respiri. In pochi giorni rinasci.
Quando sei in piena attivit, significa quando sei sveglio, impegnato nelle tue attivit giornaliere,
dalla prima colazione, allunione con la tua amata (amato), alla conclusione della tua giornata. Se
stai attento a quello che fai nella pausa tra i due respiri, puoi stare sicuro che questattenzione si
estende anche agli altri tempi del respiro.
Considera questa raccomandazione per quello che , un semplice accorgimento per facilitare

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l'attenzione nell'attimo presente. Altri espedienti utilissimi sono: muoversi e respirare in modo
diverso da quello solito; fare cose difficili o che richiedono comunque una grande attenzione;
fare cose molto piacevoli; usare i propri tempi morti per praticare un asana o una meditazione;
muoversi in modo diverso.
In pochi giorni rinasci. Questa promessa era fatta a persone di cultura Casimira, migliaia di anni
or sono. Pertanto, presumibile che oggi, da noi, non sia pi realizzabile in tempi cos brevi. Sulla
base delle mie esperienze come maestro e praticante, direi che il lemma "giorni" vada sostituito con
"settimane o mesi".
Per quanto riguarda il lemma rinascere, qui sintende la capacit di liberarsi allimprovviso da
tutti quei condizionamenti, abitudini e debolezze caratteriali che intristiscono la vostra personalit e
la vostra usuale capacit di percezione. In altre parole, si realizza una totale evoluzione
pedogenetica, che si riconosce dal fatto che ci si sente liberi da ogni condizionamento, paura e
illusione, e per prima cosa si recupera cos quellinnata gioia di vivere, che avete conosciuto da
bambini. In un secondo tempo ci si accorge di vivere in un modo nuovo, pi entusiasmante, di aver
ritrovato la capacit di provare commozioni profonde. Si dimostra cos che paura, apatia emotiva,
disonest e infelicit diffuse, non rispecchiano condizioni innate, ma sono i prodotti funesti di una
societ ignorante e distorta in termini esistenziali, culturali, etici ed evolutivi, suicida in termini
evolutivi.
La prima esperienza di gioia che questa disciplina ti offre, scaturisce quando timpegni in un
lavoro che non ti mai piaciuto, ma la concentrazione nell'attimo presente te lo rende
inaspettatamente gradito. Affrontare tutti i lavori con distacco emotivo, come vien raccomandato
da molti maestri, offre la pi grande serenit.
La seconda esperienza di gioia nasce quando ti accorgi di essere diventato padrone di te stesso,
libero da obblighi e condizionamenti, capace di vivere come vuoi.
La terza esperienza di gioia scaturisce dal tuo profondo e non da quanto ti capita, quando sei
riuscito a ridurre l'attivit inconscia della mente.
Questa felice condizione interiore si differenzia da quella dell'infanzia, perch ora possedete un
favoloso bagaglio di cognizioni (conoscete la vita, le arti, le religioni, le scienze, la logica, il buon
senso e il metodo scientifico), che potete usare nel migliore dei modi.
Poich all'inizio della propria disciplina, capita molto spesso di venir distratti, bene saper come
gestire questi contrattempi, che saranno frequentissimi a lungo. Innanzitutto non esserne
spiaciuti, ma grati, giacch il vostro errore di concentrazione vi offre l'occasione di conoscerne le
cause inconsce, d'individuare i vostri errori caratteriali, di ripulire il vostro spazio interiore. Pu
essere di grande aiuto, ricorrere agli insegnamenti del Raja, Tantra e Karma yoga e del
Dammapadha buddista. Basta rendersi conto dellimpulso che d'induce ad agire e poi meditare
sulla virt opposta. Per esempio, quando avete l'ansia di compiere un dovere contingente,
concentratevi su una condizione di serenit e distacco emotivo, consci che il tempo non vi manca.
Poich questa nuova realt, non rappresenta il limite estremo dell'evoluzione umana, la "rinascita"
che realizzate con questa disciplina, va considerata come una nuova base di partenza, dalla quale
procedere verso ulteriori traguardi. Non accontentavi mai dei vostri successi. Sono serviti soltanto a
mettervi sulla buona strada, che un inimmaginabile "meglio" ha ancora da venire. Non fermatevi,
siamo delle realt dinamiche, per cui chi si ferma, regredisce.
A questo punto, vorrei fare una considerazione su come si percepiscono la conoscenza usuale e
quella trascendentale, in condizioni normali. La conoscenza usuale accentratrice, prepotente e
totalitaria, per cui, in queste condizioni, la conoscenza trascendentale ci sembra vuota, assente e
inutile, rispetto alla conoscenza usuale.
Cerco di far intuire con un'analogia il prepotente, inerziale potere coercitivo della vostra abituale
percezione, raccontando una favoletta Hind, che mi ha sempre divertito molto.

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Il Signore degli Dei (Non ricordo bene chi fosse il boss in questione. Brahma, Krisna, Indra o
altri?) si era dovuto trasformare in un porcello (Nota che nel pensiero ind, il porcello
considerato come un animale immondo), per contingenti necessit strategiche. In quel momento
era questa la necessaria mossa vincenti, per conseguire la vittoria nell'ennesima, eterna battaglia
contro i Demoni.
Finita la contesa e vinti i Demoni, il Signore degli Dei non mostra nessunissima voglia di
riprendere la sua forma divina, ma continua giulivo e appagato la sua vita di porcello, grufolando
con i porcelli figli e godendo con la porcella moglie. Gli Dei, esasperati e disperati, le tentano tutte
ma invano, per convincerLo a ritornare nella sua Divina Forma, ma Lui non si d per inteso, non
vede e non vuole altre realt. Quando alla fine non sanno proprio pi cosa fare per convincerLo,
ricorrono alle misure pi drastiche. Gli ammazzano i figli porcelli. Indra si lamenta ma non cambia
idea. Allora uccidono la porcella moglie. Indra si lamenta ancor di pi, ma resta porcello. Tentano
allora il tutto per tutto e uccidono il Dio porcello. Solo allora, essendo stata spezzata la sua
abitudine a vivere da porcello, si ricorda di Se e con unomerica risata, ritorna a essere il Dio che
tutti conoscono.
Nelle nostre vite da porcelli, la spada che recide l'identificazione dellio con le nostre abitudini, con
la nostra percezione soggettiva e con la nostra usuale interpretazione della realt, l'assidua
concentrazione nell'istante presente, poich comporta automaticamente un atteggiamento nuovo,
libero dai nostri usuali condizionamenti.
Quando mi rendo conto, che lo scopo ultimo della mia vita la mia evoluzione interiore, che essa
vale pi di tutti i miei desideri pi folli e che per realizzarla basta vivere attenti nell'istante presente,
acquisto una profonda, nuova, esaltante gioia di vivere e serenit.
Ho sperimentato, che per procedere nella propria evoluzione interiore, aiuta molto esplorare e
sfruttare qualsiasi altro insegnamento, che vi sia gi famigliare. Per esempio, ho verificato di
persona, che sia, una meditazione classica "statica" tipo Vipassana, che samyama, offrono vantaggi
esistenziali e mentali diversi da quelli ottenuti tramite questa meditazione tantrica "dinamica". Ho
l'impressione che una meditazione samyama, quando si possa praticare con successo, sia pi
efficace della Molteplice Via di Mezzo per sperimentare il Samadhi (vedi Raja yoga) e cos arrivare
all'illuminazione ultima.

Seconda disciplina. Ottimizzare le proprie azioni tramite un atteggiamento


artistico. Nelle culture occidentali, non siamo abituati a dare molta attenzione al nostro corpo e
alle nostre azioni. E' tempo di cambiare.
Come in precedenza, anche in questo caso vale la pena ricorrere alle conoscenze pratiche dell'antica
India, in questo caso del Karma Yoga: Agire, esprimendo nell'ordine: la massima efficienza, il
massimo rendimento e la massima economicit."
Questo uno yoga, che di tanto in tanto facciamo tutti, senza saperlo, quando siamo cos
concentrati in una qualche attivit, da escludere dalla nostra coscienza i sensi non implicati
nellazione. Ci avviene spesso nella nostra vita quotidiana, ma di norma nemmeno ce ne
accorgiamo e soprattutto senza mai renderci conto delle profonde implicazioni di tale
atteggiamento. In altre parole, i comportamenti che di norma luomo occidentale attua per
conseguire i suoi fini, non sono il frutto di un atteggiamento scientifico e di un'attenzione
intensa, giacch necessit estreme sono ormai insolite nella nostra vita di ogni giorno e
pertanto non hanno mai lintensit e la durata necessarie per ottenere i risultati che offre il
vero Karma yoga. Comunque dimostrato, che coloro i quali dedicano la propria vita ad attivit
intellettuali, creative e interessanti, non a caso vivono pi a lungo e stanno meglio delle persone
comuni.

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Per praticare l'esercizio di cui sopra, vi saranno utili i seguenti suggerimenti. Quando vi muovete :
A. Fate attenzione al rilassamento pi che alla contrazione muscolare. Riuscirete a fare
movimenti pi ampi, quindi scioglierete la rigidit delle articolazioni e le contrazioni dei tendini.
Muscoli e tendini tendono a rattrappirsi, se non gli stirate ogni giorno. Inoltre, vi muoverete con
una minor spesa energetica.
B. State attenti, che il movimento segua il respiro e non viceversa. Faciliterete il controllo fisico e
mentale, farete movimenti pi ampi e sciolti e quindi aumenterete i vantaggi del primo esercizio.
Inoltre il respiro diventer da se pi ampio e profondo del solito.
C. Fate movimenti, per quanto possibile, ampi e armoniosi. Oltre che ridurre progressivamente la
corazza caratteriale e sciogliere le articolazioni, questattenzione facilita l'insorgere di una
profonda serenit.
D. Muovetevi in modo insolito, agendo con modalit inconsuete o intraprendete azioni nuove. Vi
sar daiuto per a vivere con maggior concentrazione.
E. Assumete un atteggiamento emotivamente distaccato dal mondo e dai risultati delle vostre
azioni.
La necessit di vivere con questo atteggiamento assoluta, perch le emozioni per i risultati, sia
positive che negative, distraggono.
F. Quando ve ne ricordate, fate in modo che il respiro diventi un po' pi lento e pi profondo, ma
senza sforzo. In India si dice che tale respiro allunghi la vita. Di certo migliora l'ossigenazione
cellulare e pertanto la salute, aiuta a rilassare mente e muscolatura scheletrica, vi fa sentire in
forma e facilita la realizzazione degli esercizi tantrici di base. Nadi shodana aiuta a rallentare il
ritmo del respiro.
Siate prudenti, perch un respiro forzato vi rovina la salute. Vi accorgete subito se il vostro
respiro forzato, perch in questo caso vi sentite spinti a respirare pi in fretta.
Ho sperimentato di persona, e ho raccolto testimonianze da terzi, che un'attenzione estrema
s'instaura meglio quando siamo in particolari condizioni di pericolo, come in un'azione di guerra,
o sotto un bombardamento, o in una lotta. In questi casi, il dolore fisico per una ferita, anche
grave, non si percepisce pi. Analogamente, in condizioni di particolare entusiasmo, come facendo
allamore, giocando qualche sport che ci appassiona, o quando siamo assorbiti da una lettura
particolarmente interessante, ecc., gli stimoli dei sensi non implicati nell'azione, non sono pi
percepiti. La prova che ci troviamo in uno stato di grazia karmico, che siamo del tutto assorbiti
in ci che facciamo, data dal fatto che i sensi che non usiamo in quel momento, per esempio
ludito, o l'olfatto o la percezione del dolore, vengono del tutto inattivati e, al limite, scompare pure
la sensazione della propria egoicit.
Ripeto, un comportamento estremo, come quello karmico, ci sembra poco richiesto dalla vita
moderna, ma in realt non ci mancano le occasioni per praticarlo. Si possono fare molti esempi.
Guidare la macchina, per esempio, pu essere un buon esercizio karmico, perch ogni distrazione si
paga cara e subito. Leggere un libro o guardare un film possono diventare buoni esercizi karmici,
quando sono di particolare interesse. Strappare le erbacce dal giardino, senza romperne le radici,
come pescare con la lenza, sono altri ottimi esercizi karmici. Fare all'amore pu rappresentare un
eccezionale esercizio karmico, ma soltanto se siamo capaci di un profondo affetto per il nostro
partner e siamo liberi da condizionamenti sessuali e da doveri sociali. Pure affrontare persone
spiacevoli, che hanno un qualche potere su di noi, pu rappresentare un valido esercizio karmico.
Qualsiasi attivit, fatta con amore profondo, attenzione estrema e totale distacco emotivo,
possiede il valore di un'azione artistica e mistica, che comporta un'evoluzione interiore.
A questo punto desidero chiarire un concetto poco noto nella nostra cultura, quello della
correlazione tra bellezza e funzionalit. Artista non , soltanto e necessariamente, colui il quale
produce opere d'arte, come un quadro, una musica, una scultura, un manufatto. Di certo un
artista, pure colui il quale ottimizza tutte le proprie azioni e pertanto le rende belle. Poich un

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atteggiamento artistico quello che esprime al meglio qualsiasi azione, non tralasciate questa
opportunit.
In termini biologici i vantaggi di questa attivit karmica sono i seguenti:
I. Si risparmia energia, tramite il conseguente rilassamento della corazza caratteriale e dei
muscoli antagonisti e la totale mancanza di emozioni durante lazione.
II. Si migliora sia la propria efficienza, sia il proprio rendimento fisico e mentale.
III. Si affina l'attenzione tantrica del primo esercizio della Molteplice Via di Mezzo e quindi si
migliora ulteriormente la percezione temporale delle proprie nicchie.
IV. Si rallenta e si armonizza l'invecchiamento.
Gli atteggiamenti corretti per realizzare una valida pratica karmica sono i seguenti:
1. Agire per agire, indifferenti alla gradevolezza o meno dellimpresa e senza pensare agli
eventuali scopi e risultati. In altre parole, imparate a distinguere lazione, che definisco quella
che avviene senza un coinvolgimento emotivo contingente, ma rimane benedetta da uno stato di
serenit e distacco, dalla attivit, come invece definisco lazione, quando guastata da attese,
paure e desideri. Si tratta dinstaurare un atteggiamento emotivo, che si pu definire, secondo la
propria cultura, di distacco, di spietatezza, dindifferenza, o di rinuncia alla propria importanza
personale. Si tratta di non classificare i propri impegni in piacevoli o spiacevoli, ma di
considerarli tutti come sfide da affrontare con distacco equanime, con lo scopo di affinare il
proprio spirito. In pratica, si consiglia di agire con quel senso di totale distacco emotivo da quello
che stiamo facendo, che pure suggerito dal Bhagavad Gita, dal Raja Yoga, dal Dammapadha
buddista, dallo zen e dallo sciamanesimo messicano. In altre parole, necessario mantenere un
atteggiamento implacabile verso tutto e tutti, a incominciare dalle proprie ansie, desideri e paure
(sciamanesimo). Sia chiaro che spietatezza e gentilezza, verso se stessi o il prossimo, non sono
contrastanti tra di loro. Il primo appartiene alla determinazione dellattenzione, il secondo allo stato
emotivo.
La migliore strategia che conosco, per adottare questatteggiamento la seguente. Pi volte il
giorno, quando hai una pausa, un momento morto della giornata, mi concentro sull'affrontare i
miei problemi esistenziali con il solo scopo di affinare il mio spirito, cio diventare pi
indipendente dal mio subconscio. I modi dell'agire pi che gli scopi dell'agire, diventano la mia
primaria finalit esistenziale. In questo modo ottimizzo tutte le mie azioni.
2. Personalmente, suggerisco le seguenti tattiche e strategie: Conscio della mia solitudine tra
un passato soggettivo, esaurito ma condizionante e un futuro incerto, misterioso e comunque
limitato, in ogni situazione, anche la pi banale, agisco al meglio della mia attenzione e delle
mie capacit, concentrandomi in quello che faccio nella pausa tra i due respiri. Se il lavoro che
mi aspetta spiacevole, di solito mi basta praticare questattenzione nell'istante presente, per
rendermelo gradito.
Rafforzo poi la mia pratica karmica, inserendo a ogni cambio di attivit, soprattutto quando ci
dovuto a un impulso inconscio, una pausa di almeno sette respiri. Durante tale pausa, riconsidero le
motivazioni che mi hanno spinto a mutare la mia attivit e, alla luce di questa nuova
consapevolezza, decido la mia prossima azione (vedi la terza disciplina della Molteplice Via di
Mezzo).
In termini biologici ed esistenziali, il karma yoga aiuta a sfruttare la realt dellimpermanenza
umana e il significato esistenziale ed evolutivo dell'idea della propria morte. Libero da paure
inconsce e da ogni ansia per l'attesa, ritrovo quella gioia che scaturisce dal solo fatto di essere vivo.
3. E' giusto e doveroso comportarsi secondo le proprie convinzioni, ma non consideratele mai
come se fossero Immutabile Verbo Divino. Siate pronti a criticarle e, se necessario, a buttarle.
Tale atteggiamento non ha bisogno di grandi preparazioni, ma si pu instaurare al momento e in un

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istante pu diventare il vostro nuovo modo di vivere e di percepire il mondo. Si tratta di riconoscere
i propri fallimenti ed errori e alloccorrenza di cambiare. Non forse un nostro antico detto:
Errare humanum est, perseverare diabolicum. Pertanto, non rimanete ancorati alle vostre
opinioni quando si dimostrano errate in termini esistenziali o obsolete per il raggiungimento di
una pi ampia percezione sensoriale. Abbiate il coraggio di cambiare. Conscio che nulla conta,
agisci come se tutto fosse questione di vita o di morte (sciamanesimo messicano). Una qualsiasi
meditazione statica (samyama) di grande aiuto in ogni circostanza e permette di individuare la via
pi consona alle proprie esigenze interiori.
Se una disciplina, un affetto, o una fede, ti riescono gravosi e sono fonti di frustrazione, dolore
esistenziale e sensi di colpa, sono controproducenti per la tua evoluzione interiore.
4. Non impegnarsi in attivit sconvenienti. Sono da considerare come sconvenienti tutte quelle
azioni che consumano la nostra energia per fini contrari alla nostra evoluzione ontogenetica, che
non hanno nulla a che vedere con: I. I nostri pi evoluti piaceri primari. II. Il miglioramento della
percezione del mondo che ci circonda. III. La liberazione da tutti i nostri condizionamenti.
In
generale, considera come controproducenti: primo, tutti quei comportamenti tattici che non
possiedono un valore positivo o una finalit strategica. Secondo, evita gli eccessi di ogni tipo,
inclusi quelli della ricerca interiore. Implicitamente si suggerisce di seguire la via di mezzo
(Siddartha, Orazio). Terzo, rifiuta qualsiasi comportamento, che determini uninvoluzione
ontogenetica, come: Le schiavit dovute alle abitudini, al legame con piaceri fisici e mentali,
alla mancanza dautocontrollo e allignoranza. Quarto, mai compiacerti per un risultato
positivo o per un pericolo scongiurato, perch tali stati d'animo rafforzano proprio quella pigrizia
soggettiva che vogliamo superare. Inoltre, questi atteggiamenti sono delle distrazioni e come tali
riducono la nostra efficienza e quindi le nostre capacit di adattamento e di reazione allambiente
esterno. Quinto, non coltivare un senso di colpa per un'azione vissuta come sconveniente, perch
sentirsi colpevoli non ti aiuta a diventare pi virtuoso, giacch esso rinforza un tuo
condizionamento negativo tipico delle attuali culture cristiane, riduce le nostre energie e condiziona
al peggio i nostri comportamenti (i sensi di colpa generano timore e rifiuto del successo e ti creano
una mentalit da perdente). Elimina i tuoi sensi di colpa e accettati come sei, non darti troppa
importanza e accontentandoti di vivere nellistante presente, facendo del tuo meglio.
5. Vivere al presente, tenendo conto dellignoto futuro. Si tratta di un atteggiamento molto
doloroso al principio, perch stravolge le nostre certezze pi radicate. Pur quando viviamo al
presente, e non capita spesso, ci sentiamo, a torto, protetti dalle nostre abitudini usuali, per quanto
insensate e fasulle siano. Il primo vantaggio di questo nuovo atteggiamento , che diventiamo
capaci di catturare le opportunit che la vita ci offre con dovizia, ma che bisogna cogliere al balzo.
Inoltre, la nostra azione diventa impersonale, non c' pi coinvolgimento emotivo e quindi non ci
crea nuovi condizionamenti. In questo modo non siamo pi noi il punto di riferimento delle nostre
azioni e meno che meno l'opinione del prossimo, ma lo diventa il senso di libert, nato dalla
capacit di esercitare scelte impersonali e di poter cogliere infinite opportunit. Con laccettazione
di questo concetto, ci liberiamo da ogni auto-riferimento e quindi da tutti i nostri convincimenti, che
forse sono stati validi per affrontare la vita in una situazione passata, ma ormai scomparsa in modo
irripetibile.
Non dare per scontato quanto dico. Prendilo come unipotesi di lavoro, da sperimentare e
verificare in prima persona. Quanto dico, per te valido, quindi vero, soltanto se ne cavi
un vantaggio esistenziale.
Come per il primo esercizio, pure in questo caso si tratta di una disciplina, che non richiede tempi
ad hoc e che ci permette di migliorare il rendimento e lefficienza di tutte le nostre azioni. Di certo,
allinizio vi sembrer che la vostra nuova vita sia insulsa, priva di stimoli, soprattutto se la
comparate con quella artificiale che vi offre la televisione, il cinema, le vostre fantasie, eccetera.
Rileggete la novella del Dio fattosi porcello. Se capite che pure voi vi trovate nella situazione del

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Dio porcello, ora di dare spazio alla vostra realt interiore. Potete essere sicuri, che essa di molto
superiore, per ricchezza e soddisfazioni, alla vostra realt usuale, che comunque sempre e soltanto
una interpretazione soggettiva della realt. Vedi il concetto ind di Maya: "La realt c', ma noi ne
abbiamo soltanto una percezione soggettiva, distorta e limitata, che consideriamo come unica, vera
e oggettiva."
Per realizzare questo liberazione, basta mantenere unattenzione costante e profonda su quanto si fa,
liberi da ogni emozione.
Il karma yoga, come il tantra di cui sopra, favorisce l'instaurazione di un atteggiamento
impersonale, trasformando i vostri comportamenti da tattici in strategici.
Poich questa pratica sempre molto dolorosa allinizio (Sentirsi sradicati dalle proprie abitudini e
certezze, anche se errate e fasulle sempre unesperienza atroce), bene addolcirla, dedicando ogni
giorno un po' di tempo per gustare le pi profonde ed elevate gioie primarie che la natura ci offre:
lammirazione per la bellezza di un tramonto, di un fiore, di unazione, di una gentilezza, di una
conquista cognitiva, di una sessualit felice, di una pratica artistica o, al limite, di una partita di
calcetto.
Ripeto infine alcuni tipici atteggiamenti con connotazione karmica, poich riguardano come
dobbiamo comportarci nella vita, per intraprendere unevoluzione verso nicchie pi ampie:
Primo, smettiamo di cercare consenso negli occhi del prossimo. Cerchiamo invece consenso
nella parte pi nobile di noi stessi.
Secondo, rinunciamo allabitudine di agire, perch spinti da stimoli fisici o subconsci. Lazione
corretta deve sgorgare da noi per una libera scelta, fatta con distacco emotivo in piena
coscienza.
Terzo, facciamo in modo che le nostre azioni non disperdano, anzi accumulino energia.
Quarto, valutiamo gli effetti di tutte le nostre azioni con una metodologia scientifica, con
particolare attenzione quando si tratta di una disciplina interiore.
Quinto, ottimizziamo le nostre azioni, dando loro connotati estetici. Per esempio, un buon
suggerimento di come muoversi in modo karmico ottimale ve lo danno i felini. Osservate come si
muove il vostro gatto.
Poich siamo diventati pigri e sedentari, per evitare un precoce invecchiamento e rincoglionimento,
consiglio tre discipline, tra loro ben correlate: primo, praticare lHatha yoga, con finalit igieniche e
curative ; secondo, fare qualche ginnastica, (ottimo il tai chi chuang per gli anziani) o attivit
sportiva, che trovate nella vostra cultura; terzo, muoversi con i movimenti pi ampi, rilassati e
armoniosi possibili.
Sesto, agiamo sereni senza pensare ai risultati, senza farsi affliggere dagli errori ed esultare
per i successi. Osservate un cucciolo qualunque, anche umano. Vinsegner a vivere concentrati nel
presente, senza dare importanza ai risultati.
La pratica del karma yoga si dimostra corretta quando:
Primo, migliorate all'istante il vostro rendimento e stato emotivo.
Secondo, dopo qualche settimana o mese, vi sentite pi liberi, pi efficienti, pi felici.
Ripeto, sia chiaro che lesercizio fondamentale del Karma yoga quello di vivere al presente,
guardando al futuro e non al passato. Ci comporta vivere al presente senza la sicurezza, lausilio e
il conforto della propria personalit, dei propri paradigmi mentali, delle proprie abitudini, che non
possono pi essere i nostri punti di riferimento. Si deve affrontare linfinito sconosciuto, e quindi
minaccioso del presente che arriva, con un senso di euforia per questa nuova libert, da guerrieri
consci che il nostro usuale bagaglio di sicurezze esistenziali e culturali non serve, per affrontare con
successo le sfide della vita.
Vi sentirete forse un po' imbrogliati, da questo discorso sul karma yoga, perch in realt, sotto sotto,
Karma, Raja, Tantra, Bhakti yoga, leggi della vita, taoismo, buddismo, sciamanesimo,

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cristianesimo, zen, evoluzione adattativa, eccetera, ti chiedono tutti la stessa cosa, anche se con
parole e tecniche diverse: non vivere distratto e senza disciplina.

Terza disciplina. Inserire un atteggiamento strategico nelle proprie vite.

Dopo aver conclusa lazione nella quale eravate impegnati e prima diniziarne una nuova,
considerate le conseguenze degli stimoli che vi spingono ad agire.
Faccio due esempi. Sto zappando l'orto, quando a l'improvviso smetto e me ne vado, senza
nemmeno sapere il perch. Oppure, sto leggendo un libro e salto su con la voglia di farmi un
panino. Allora, prima d'intraprendere una nuova attivit, o appena mi accorgo d'averla iniziata, mi
fermo per sette respiri. Ho cos il tempo per rendermi conto a livello cosciente, se mi sta bene o no,
obbedire a questo stimolo. Se nel frattempo eseguo un asana o uno stiramento, allevio le
contratture muscolari indotte dal lavoro o dalla mia posizione precedente.
Viene naturale stirarsi, dopo che si stato seduti a lungo. Ma come lo facciamo di solito, per
qualche secondo, vale poco. Fatelo per sette respiri e in piena coscienza ed esso avr un enorme
valore fisico e psichico.
Sette respiri bastano per riflettere sulle conseguenze delle mie azioni! Mi far bene o male, mi
creer sensi di colpa, sar utile per la mia crescita interiore? E' proprio quello che voglio?
Dopodich mi sar possibile fare la scelta che ritengo migliore e soprattutto sar una scelta
cosciente.
Se praticate un asana, cogliete l'occasione per affrontare il vostro problema fisico pi impellente.
Se siete in pubblico, accontentatevi di stirarvi, o bilanciatevi, o fate scorrere la vostra attenzione
sulle parti dolenti o contratte del vostro corpo (ce ne sono sempre), rendete il vostro respiro pi
lento, pi profondo e pi rilassato, sempre in modo da non dare troppo nell'occhio.
Per siate attenti. Se siete diventati diversi dalla gente comune, mimetizzatevi e seguite la
raccomandazione evangelica: "Siate prudenti come colombe. La gente teme quello che non
rientra nella sua normalit.
Se vi rendete conto di aver cambiato attivit senza nemmeno accorgervene, niente complessi di
colpa o timori, basta rivedere la propria scelta. Il ritardo non conta, solo un indizio, di quanto
vivete distratti, privi di una volont cosciente.
Consiglio di fermarsi per pi di sette respiri, prima di uscire dal letto, da casa, prima di arrivare sul
posto di lavoro, eccetera. In altre parole, suggerisco di prepararsi mentalmente ad affrontare con
nuovo spirito la nuova giornata: l'unico dovere vivere consapevole nell'istante presente, senza
alcuna preoccupazione per i risultati.
Sulla base di esperienze personali, come terza disciplina, suggerisco quindi:
"Prima di cambiare attivit, fermati per sette respiri", generalizzando l'antichissimo
insegnamento tantrico: Non appena provi limpulso di fare qualcosa, fermati.
Sette un numero come un altro. Non createvi miti assurdi: i sette mari, la settima ondata, i sette
pianeti, i sette giorni della settimana, i sette samurai, e cos via all'infinito. Quello che conta fare
una pausa, che sia abbastanza lunga, per eliminare l'impulso che vi spinge ad agire,
sostituendolo con una scelta ragionata e cosciente. Pu darsi che per voi otto o sei respiri siano
tempi pi efficaci dei sette.
E' importante fermarsi e ponderare, quando uno stimolo ci spinge a cambiare attivit, in modo da
poter analizzare in termini strategici, la validit dei suggerimenti dovuti a impulsi inconsci o a
stimoli interiori. Sar allora facile fare una scelta cosciente e ragionata.
Faccio un altro esempio. A me capita di star praticando un asana o una meditazione qualsiasi,

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quando improvvisamente salto su come un grillo. Mi rendo conto, che stato uno stimolo inconscio
a comandarmi e allora per sette respiri concentro l'attenzione sulle parti pi dolenti del mio corpo
(Qualsiasi attenzione va bene, ma cos facendo mi rilasso e recupero energia) e individuo lo
stimolo inconscio, che mi ha spinto a muovermi contro la mia volont. In questo modo, recupero la
mia libert di agire in piena autocoscienza. Dopodich, far quello che voglio io, in piena
consapevolezza e prendendomi tutte le mie responsabilit. Non agir incosciente, come ordina il
mio subconscio.
I vantaggi esistenziali ed evolutivi di questa pratica sono enormi e l'impegno minimo, poich:
I. Vi rendete conto del potere che la vostra mente inconscia ha su di voi e imparate a vincerlo.
Sette respiri vi sembreranno durare per un tempo lunghissimo e fastidioso? Ma meno di un
minuto! Superate questo disagio, aumentando il numero dei respiri, non diminuendolo.
D molto fastidio non agire, quando ci si sente spinti a compiere una determinata azione, a causa di
sensi di colpa e ansia. Ma questa la via pi rapida per liberarsi dalla dittatura del proprio
subconscio. Accettando questa disciplina, diventerete in breve padroni coscienti della vostra vita.
II. Vi abituate a iniziare una nuova azione per una scelta cosciente e ragionata e non per un
stimolo inconscio contingente o per abitudine. Ritrovate la capacit di agire liberi da
condizionamenti e acquisite cos la libert che pi conta: il libero arbitrio.
Sulla base delle mie esperienze, direi che si abbassano le barriere emotive, che usualmente
c'impediscono di fare quello che vorremmo, piuttosto che aumentare la nostra forza di volont.
III. Vi trovate nelle condizioni ideali, per trasformare i vostri comportamenti tattici in
strategici. Vi abituate cos ad agire per una scelta cosciente, razionale e lungimirante.
IV. Se praticate un asana, ogniqualvolta cambiate attivit, non avrete un gran danno se
tralasciate le vostre sedute di Hatha yoga. Fate i vostri conti e vedrete che il tempo, che dedicate
ai vostri asana nell'arco di una giornata, superiore a quello che avreste impiegato in un'ora di
lezione. Se siete in pubblico, cercate di non dare nell'occhio. In questo caso basta eseguire una
rapida ispezione tipo Vipassana sul vostro corpo, o praticare i drishti, o altro. Non sottovalutate gli
asana pi facili. Fare attenzione al proprio equilibrio in posizione eretta per un minuto, vi aiuta a
concentrarvi meglio che praticando un asana troppo impegnativo.
V. Ottimizzate le vostre vite, perch imparate ad agire con distacco e serenit. E' questa la
chiave di volta di tutta la ricerca interiore e di tutti i successi esistenziali, perch con
questatteggiamento risparmi energia, diventi sempre pi obiettivo e migliori il tuo rendimento, sia
fisico che psichico. Queste pause coscienti dall'attivit quotidiana troncano quellinerzia emotiva,
che ti costringe a identificarti con i tuoi doveri e con le tue azioni (inorgoglisci per un successo, ti
abbatti per una perdita, sei pieno di ansia quando ti devi esibire in pubblico o temi di perdere il
treno pure quando hai ore a disposizione), abitudini (mi scoccio se qualcosa turba il mio tran tran
quotidiano), quindi ti fa risparmiare energia e di conseguenza diventi pi efficiente e pi
sereno.
VI. Ti rendi conto di quanto lungo sia un minuto. Impari cos a rivalutare il tuo tempo e a
sfruttarlo pienamente. Il vantaggio esistenziale enorme, perch di norma ignoriamo che in un
minuto si possono fare un sacco di cose.
VII. Alcuni cambi di attivit sono pi importanti di altri. Appena vi svegliate, avete un
momento importante, che potete dedicare alla pianificazione della giornata. L'ideale sarebbe se
diventasse una seduta di meditazione, per quanto minima, in accordo con il tempo che avete a
disposizione. In particolare, suggerisco una meditazione sulla libert che la Molteplice Via di
Mezzo vi offre; non pi obblighi contingenti, basta vivere pienamente.
Altre usuali pause importanti da sfruttare, sono; quando uscite e quando rientrate da casa, quando

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arrivate sul posto di lavoro, prima di mangiare, prima di fare all'amore, prima di un incontro
impegnativo. Prendetevi due - tre minuti, se potete, pianificando un atteggiamento emotivo
cosciente, da mantenere con estranei, conoscenti e famigliari.
VIII. Questo esercizio sgradevole agli inizi, perch ti fa percepire tutto il disgusto e il terrore
che il tuo subconscio prova, quando viene messo da parte. Fortunatamente, dopo pochi giorni,
godi con gioia la libert che ne ottieni. Fai attenzione: meno una disciplina ti piace e peggio la fai,
pi ne hai bisogno, per liberarti dalla dittatura del tuo subconscio. Se sette respiri ti sembrano
troppi, perch il tuo subconscio si sente sminuito e si ribella, allora proprio il caso di farne otto o
pi. Direi, che la strategia pi efficace, sia quella di prolungare la pausa, fino a che non ti senti
del tutto libero dalla voglia di passare ad altre attivit. Ricordo, che pure nella cultura cattolica
ho trovato una raccomandazione analoga: " Se sei di fretta e ti pesa ascoltare una Messa, seguine
due. Se siete cattolici praticanti, non sottovalutate questa raccomandazione, ed estendetela pure ad
altre situazioni.
IX. Vi rendete conto di quanto possa essere elevata la vostra capacit di percepire il tempo.
Comprendete da subito la possibilit di utilizzare tempi molto brevi, che prima trascuravate e, allo
stesso tempo capite quanto vivete da distratti.
X. Vi accorgete dellincredibile potere delle vostre abitudini. Di norma nemmeno ci rendiamo
conto di quanto spesso agiamo spinti da motivazioni inconsce. Lo shock di questa scoperta
funziona da potente stimolo, per impegnarsi con maggior impegno nella ricerca della propria
libert interiore, che sempre coincide con un'evoluzione di tipo adattativo a nicchie pi ampie.
Con questo esercizio, si supera di botto sia questa inconsapevolezza, sia la tendenza a subire le
proprie abitudini senza reagire.
Potete valutare con facilit e in termini scientifici i benefici che ottenete con questa nuova
disciplina. Basta prenderne nota dei pensieri che affiorano alla nostra coscienza durante samyama e
registrarli su un quaderno. Magari fate un'analisi statistica dei risultati. Non siete abituati a vivere in
un mondo, dove si valutano i propri comportamenti per le loro conseguenze interiori e non per i loro
risultati mondani. Pertanto, si propone un modo nuovo di rapportarsi con la propria realt. Avverto,
che praticare con scientificit una disciplina interiore, richiede coraggio, perch scopriamo, che tutti
i nostri convincimenti, preconcetti e miti pi radicati sono del tutto errati. Inoltre, per il nostro ego
prepotente, risulta cambiare e pertanto tendiamo a rifiutare qualsiasi disciplina, se non veniamo
stimolati da necessit esistenziali e pericoli imminenti.
XI. Migliorate la vostra determinazione, per raggiungere i vostri scopi, quali che siano. Molto
spesso manchiamo il successo, perch siamo condizionati dai nostri complessi di colpa o perch
siamo paurosi. Queste tre prime discipline ci permettono di superare tutti i nostri condizionamenti,
giacch, in modi diversi, bloccano l'attivit inconscia della mente.
XII. Affrontate con maggior serenit ed efficienza i vostri problemi quotidiani. Il miglior
risultato di praticare tutte quattro assieme le discipline della Molteplice Via di Mezzo proprio
quello di riacquistare in tempi brevi una profonda serenit interiore.
XIII. Guadagnate un minuto di riposo psicofisico, di riflessione e di distacco emotivo pi volte
nella giornata. Rilassando di tanto in tanto le contrazioni involontarie dei muscolari volontari e
fermando l'attivit inconscia della mente per sette respiri, abituate corpo e mente a vivere rilassati e
sereni.
XIV. Se instaurate un respiro pi lento e pi profondo, guadagnerete energia e longevit. Gli
effetti di questo esercizio non si notano subito e pertanto necessario fare molta attenzione a non
sbagliare. Direi che, tutto sommato, basta agire con buon senso, senza mai sforzarsi. Accontentarsi

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di respirare appena un po' pi lentamente, senza sentire l'impulso di dover accelerare il ritmo del
respiro un criterio che ritengo sicuro.
XV. Realizzate la disciplina vairagya del raja yoga. Ricordo per coloro che lo ignorassero, che
il distacco emotivo (vairagya) non esprime quellindifferenza emotiva, che possiamo sperimentare
nello stato mentale normale. Il nostro concetto di distacco emotivo presenta aspetti del tutto
negativi, come indifferenza, disinteresse, pigrizia, eccetera. Vairagya, al contrario, un
atteggiamento di indifferenza per i risultati dellazione, ma lazione viene compiuta con serenit,
entusiasmo ed estrema concentrazione. In questo caso, il distacco emotivo una conseguenza del
rifiuto di compiere unazione per scelte non coscienti.
XVI. Vi diventa pi facile vivere in modo creativo. Praticando una qualunque forma di samyama
(meditazione), si scopre come questa disciplina ci offra la risoluzione dei nostri problemi
esistenziali e dei nostri interrogativi culturali, senza alcun sforzo mirato. La prima spiegazione che
mi viene a mente , che risparmiando energia e calmando l'inconscia, ci poniamo nella condizione
ideale per trovare dentro di noi la soluzione dei nostri problemi.
Poich le motivazioni per praticare queste tre discipline, che le leggi della vita indicano come
indispensabili per sopravvivere, poggiano su leggi a voi sconosciute e sgradevoli, siate prudenti.
Invece di razionalizzare i vostri rifiuti inconsci, disquisendo su realt che non conoscete,
considerate questi suggerimenti come ipotesi di lavoro, da sperimentare in prima persona, agendo
da mistici (con disciplina e gioia), da artisti (con partecipazione ed entusiasmo) e da scienziati (con
impegno, onest e razionalit).

Quarta disciplina. Ottimizzare le proprie strategie di vita, usando quelle


dell'evoluzione adattativa che si possono individuare tramite il Wei Qi (GO).
A coloro i quali non hanno alcuna dimestichezza col Go, consiglio d'informarsi, aprendo in
Google uno qualsiasi dei tanti siti dedicati a questo gioco (Play OK go, KGS Go Game, Go
base, eccetera.).
Si tratta di applicare nella vita d'ogni giorno quelle strategie, ancora estranee alla cultura
occidentale, ma in armonia con le leggi della vita, che il gioco del Go richiede.
Poich il Go non per tutti e pertanto, pu riuscire ostico e quindi non piacere, l'unica alternativa
che suggerisco, quella di apprendere le sue semplici strategie e poi applicarle poi nella vita
quotidiana.
Giocare a Go per pi interessante, pi efficace e molto pi divertente.
Si consiglia d'incominciare da giovani o giovanissimi, e poi si pu giocare a qualsiasi et. Per
coloro i quali ignorassero cosa sia il Go, aggiungo questa breve nota.
1. nato quasi certamente in Cina, come mezzo di divinazione, ma ignoro se e come ancora
oggi, qualcuno ne faccia questuso.
2. Per i rari giocatori occidentali, il go vissuto come un gioco da tavolino, tipo scacchi o dama,
che si pratica per puro divertimento e svago. A tal proposito devo dire che ho giocato tutta la vita
a tria, a domino, a dama, a scacchi, ma l'unico gioco che mi ha entusiasmato stato il Go.
3. Per alcuni unonesta fonte di reddito, un lavoro come un altro. Infatti, ci sono migliaia di
giocatori professionisti in Cina, Corea, Taiwan e Giappone. Per quanto ne so, i professionisti

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occidentali sono rarissimi, un paio o poco pi e soltanto uno, Michel Redmont, ha raggiunto il
livello di nono dan professionista. Questi dati sono aggiornati al 2000.
4. Per altri ancora pu essere un gioco d'azzardo. A Taiwan, nel 1987 o gi di l, ho conosciuto un
viennese che sbarcava il lunario col go, giocando d'azzardo nei club di Tai Pei.
5. Pu essere considerato come un modello estremamente semplificato d'evoluzione adattativa
di due popolazioni simili in competizione tra di loro. Vedi le seguenti pubblicazioni:
D. Colombera 1979 Evolutionary strategies and the theory of games. 23th European Go
Congress, Koenigswinter, Deutschland.
D. Colombera - 1981 Evoluzione biologica e Wei Qi. Atti del Primo Congresso Nazionale sui
giochi creativi. Siena, 1: 185-189.
D. Colombera 2013 - Go as the fourth component of an innovative inner discipline. "The Go
game as the fourth discipline of the Multiple Middle Path". The 57the Europian Go Congress,
Olsztin, Poland.
D:Colombera - 2013 - Il Go come componente fondamentale della Molteplice Via di Mezzo.
Congresso Italiano di Go. Venezia.
6. noto come una della quattro maggiori arti cinesi e quindi pu interessare i cultori del bello.
Go Seigen, il giocatore pi geniale del diciannovesimo secolo, l'ha giustamente definito come l'arte
dell'armonia. Infatti innegabile, che una partita tra grandi professionisti, quando sia seria, appaia
molto pi bella, sia come pattern sia come soluzioni tattico-strategiche, di quelle composte da
giocatori mediocri. Una partita di go ai massimi livelli pu offrire un grande piacere intellettuale ed
estetico, pure a coloro i quali sono ancora giocatori mediocri.
7. Alcuni s'interessano al go dal punto di vista della teoria dei giochi ed ecco l'approccio del
matematico. Ricordo che ancora non si riusciti a produrre un programma capace di battere un
professionista ai pi alti livelli, come invece gi successo per il gioco degli scacchi.
8. Il suo valore didattico ben noto nelle Accademie Militari dell'Estremo Oriente, dove il Go
un normale oggetto di studio. In occidente so soltanto del libro di Borman A. Sco -tt: "GLI
SCACCHI DI MAO", dove l'autore illustra il superiore valore strategico del Go rispetto agli scacchi
e spiega cos la vittoria di Mao Tze Tung in Cina e la sconfitta americana nel Viet Nam.
Per quanto ne so, soltanto in pochi Paesi Occidentali (Russia e Ucraina) stato riconosciuto il
grande valore formativo del go, tanto da diventare materia d'insegnamento nelle scuole statali.
9. Utilizzato come quarto elemento della Molteplice Via di Mezzo, risulta ideale per
ottimizzare le proprie strategie di vita, al fine di liberarsi dai propri complessi, preconcetti e
condizionamenti culturali.
10. Da un punto di vista "filosofico", le sue strategie mi sembrano del tutto in armonia con gli
insegnamenti del Tao Te Ching di Lao Tse.
11. Un famoso eroe cinese, usava il go come narcotico psichico, quando doveva subire un
intervento chirurgico.
12. Il nome col quale conosciuto in Europa, deriva dal suo nome giapponese, Igo, che
attraversando i sette mari per arrivare in Europa, ha perso la I per strada.

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A questo punto ricordo di aver considerato il GO come il modello pi semplificato di quellevento


estremamente intricato, che "L'evoluzione adattativa" degli esseri viventi. Pertanto non c' da
meravigliarsi, che siano stati i giocatori di GO a individuare alcune basilari strategie di
sopravvivenza, altrimenti difficili da scoprire dagli evoluzionisti e dagli strateghi militari.
Inteso come modello evolutivo, Il Go rappresenta la lotta per la vita di due specie antagoniste ma
simili, che lottano per accaparrarsi le stesse nicchie, qui il territorio del goban.
Entrambi i competitori hanno una potenzialit evolutiva infinita (il numero teorico delle pietre
teoricamente infinito).
Considero le mosse, come la scelta tra quelle mutazioni genetiche, che ti permettono di sfruttare
nuove nicchie. Ricordo che il concetto di nicchia pi operativo che spaziale. L'habitat il luogo
dover vivo. La nicchia la parte dell'habitat con la quale si interagisce.
Popolazioni che non possono evolvere (gruppi di pietre senza libert) si estinguono. L'estinzione
la regola in natura, perch i viventi sono di norma ciechi in termini strategici, a causa delle
incessanti e impellenti necessit tattiche. Al contrario, agendo come giocatori di GO, noi possiamo
individuare e praticare quelle che sono le fondamentali strategie di sopravvivenza dei viventi:
(I). L'evoluzione non pu ritornare a situazioni precedenti. Questa realt sancita nel Wei Qi dalla
regola del ko.
(II). Se la lotta per la vita bilanciata, si ha un'evoluzione adattativa di entrambi i contendenti,
altrimenti si va incontro a fenomeni catastrofici. Tale necessit assicurata dal GO con il sistema
degli handicap e dal fatto che i giocatori alternano le loro mosse.
(III). Non la perfezione, la sicurezza, ma unevoluzione generalizzata garantisce unevoluzione
corretta. Nel GO si mira a mantenere il maggior numero di scelte di gioco e pertanto si costretti a
camminare spesso sul filo del rasoio.
(IV). Vivere sempre all'erta necessario per evitare pericoli e cogliere le occasioni propizie. Nel
GO, unintensa attenzione durante il gioco ottimizza le proprie scelte quindi le possibilit di vittoria.
(V). In natura, vantaggi infinitesimi sono sufficienti per superare i propri nemici e competitori. Nel
GO bene accontentarsi di fare un po' meglio dell'avversario. Se si troppo ingordi, si rischia
invano.
(VI). Sopravvive la specie pi economica. Nel GO importante ricercare mosse con pi significati.
(VII). La bellezza un'espressione funzionalit, sia nell'evoluzione adattativa, sia nel gioco del GO.
(VIII). Quando la pressione selettiva cala o diventa eccessiva, gli esseri viventi ricercano scelte di
vita che portano all'estinzione. Questo pericolo evitato nel GO, applicando il sistema degli
handicap.
(IX). Sopravvive la specie capace di fare pi passi evolutivi. Questo aspetto dell'evoluzione ben
espresso nel Go, valutando i risultati delle partite col metodo Ing: vince colui che pu fare pi
mosse sul goban. Nel GO vedi il metodo di valutazione dei risultati proposto dalla scuola taiwanese
(Ing).
(X). Il miglior risultato della competizione adattativa quello di due contendenti che continuano a
evolvere assieme. E un vantaggio pratico nei tornei, ma un malinteso in termini evolutivi, rendere
impossibile a priori la possibilit di un pareggio.
Devo infine avvertire il lettore. Non basta giocare a go ed essere uno scienziato, per esercitare
unottimale strategia di vita e vivere con scientificit la propria esistenza. Se vuoi veramente
affrontare i problemi della vita con le strategie del GO, ogniqualvolta che stai per cambiare
attivit, fermati e considera i problemi che ti aspettano come se fossero dei problemi di gioco.
Quando sei un giocatore di Go, due sono gli elementi che ti permettono di progredire nella
maestria del gioco. Il primo, ovvio quello d'imparare di pi e di fare pratica. Il secondo,
sconosciuto in occidente, quello di eliminare i tuoi difetti caratteriali. Scopri cos che il peggior
avversario da superare, quello che t'impedisce di progredire, sia come uomo, sia come giocatore,
non seduto davanti a te, ma sta dentro di te.

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CONSIDERAZIONI FINALI
Quantunque la Molteplice Via di Mezzo sia una dottrina completa, bene che ciascuno continui ad
utilizzare le eventuali altre discipline che gi conosce, come ad esempio l'Hatha yoga, la
meditazione Vipassana, Samyama, eccetera, se per voi funzionano.
LHatha yoga indispensabile, perch muscoli e tendini si rattrappiscono, se non vengono usati al
limite delle loro possibilit. Inoltre, lattenzione necessaria per realizzare questi esercizi blocca
lattivit inconscia della mente.
La Meditazione Vipassana riesce utile, quando Samyama impossibile, a causa di una occasionale
turbolenza mentale ed ha un doppio effetto contro lazione riverberante tra attivit subconscia e
contrazioni muscolari, la quale tende incessantemente a rafforzare la sua predominanza sula mente
conscia.
Samyama insuperabile per acquisire o rafforzare virt e capacit fisiche.
Non si hanno mai abbastanza frecce al proprio arco, per sconfiggere il potere del proprio
subconscio, la precariet dalla propria salute e il fardello della propria importanza personale.
Ripeto e confermo, i tre fondamentali risultati di questa disciplina sono quelli promessi pure da altre
avanzate ricerche interiori, ma si realizzano in tempi molto pi brevi (giorni, settimane, mesi al
massimo) e senza praticare alcuna disciplina estrema o comunque rischiosa:
Primo, fermare l'attivit inconscia della mente.
Secondo, risparmiare energia.
Terzo, realizzare un'evoluzione adattativa ottimale.
Poich questa disciplina insegna soltanto come realizzare nel migliore dei modi le proprie
aspirazioni pi elevate, migliorare le proprie condizioni esistenziali e le proprie potenzialit
interiori, quali che siano, non vedo nel modo pi assoluto una qualsiasi ragione per rifiutarla a
priori. Non vedo come possa essere in contrasto con qualsiasi religione, qualsiasi mito, a meno che
non viviate in una cultura talmente degradata, dove prevalgono falsi profeti cos autoritari, da
negarvi l'accesso alle scienze indispensabili per promuovere il vostro benessere, per realizzare le
vostre aspirazioni e per accelerare la vostra evoluzione ontogenetica.
Una verifica scientifica dell'efficienza di questa disciplina, o delle altre che preferite, eseguita in
prima persona, vi permette di evitare errori e perdite di tempo.
Se non ottenete risultati consistenti e immediati, vuol dire che siete stati troppo pigri o che avete
ancora bisogno di un maestro, per superare le prime difficolt.
Nel caso, che ritengo improbabile, che questa via non faccia per voi, non avrebbe senso continuare
su questa strada. Cercatevi allora un'altra via di crescita interiore, pi adeguata alle vostre esigenze
e capacit, senza per dimenticare che la conoscenza delle leggi della natura una conditio sine qua
non per sopravvivere.

74

Devo per ribadire sulle gravi difficolt di matrice culturale, che gli occidentali incontrano, quando
praticano questa pur facile disciplina:
Primo, il rifiuto inconscio di cambiare, anche se si tratta di migliorare ed evolvere. Succede
che un discepolo smetta la propria disciplina dopo i primi successi esistenziali, per quanto
consistenti siano. Per eliminare questo gravissimo problema, ritengo necessario liberarsi dai propri
complessi di colpa. Forse vi sar sufficiente meditare sul sentimento d'amore, che provate per
qualche essere vivente. Oppure vi baster praticare la meditazione sugli opposti, proposta nel Raja
Yoga (vedi Aforismi yoga di Patanjali), incominciando dai difetti caratteriali, che ritenete pi
compromettenti. Altrimenti, inventate da voi le motivazioni che vi riescono pi accessibili.
Secondo, la convinzione aprioristica che, quanto facile e gratuito, non possa valere molto.
Ritengo che questo sia il condizionamento pi subdolo e pi difficile da sradicare in un occidentale.
Ma chiedetevi un po', Siddartha, il principe che si propone come asceta nullatenente e poi come
maestro non retribuito, Lao Tze, aspirante anacoreta, Ges Cristo guaritore e predicatore gratuito,
Ramakrishna, mistico poverissimo e analfabeta (citati in ordine di comparsa sulla scena) e le altre
migliaia di profeti, yoghi e mistici, che hanno illuminato la via all'umanit per millenni, quanto
valevano in dollari o euro? Di certo molto meno di voi e della maggioranza della gente che
conoscete.
Agli adoratori della ricchezza consiglio una meditazione sulla sacralit e sul valore oggettivo
delle ricchezze terrene in termini esistenziali e zoologici e sulla percentuale delle vostre ricchezze
che vi porterete dietro nell'altro mondo.
A questo punto, l'idea della morte vi pu dare una lezione di vita, di buon senso e di democrazia.
Terzo, la pigrizia o la mancanza di aspirazioni elevate, per cui ci si ferma e si regredisce, dopo
i primi vantaggi acquisiti. Per superare questa difficolt, consiglio di iniziare dalla motivazione
banale ho dei malanni, dei problemi esistenziali da superare, che appartiene alla nostra cultura,
per passare poi a motivazioni nuove pi nobili: Ho raggiunto un traguardo e questo sia il punto di
partenza, che mi permette di aspirare a nuove entusiasmanti scoperte e conquiste.
A tale scopo:
A. Considerate i vostri comportamenti in termini scientifici e ogni risultato utile diventi il punto di
partenza per scoprire altri misteri. Non accontentatevi mai dei risultati ottenuti.
B. Comportatevi in modo fluido e libero, senza abitudini e quindi siate imprevedibili e fantasiosi.
C. insegnate alle persone che amate questa nuova via e cos imparate a conoscerla meglio e date una
dimensione sociale alla vostra disciplina. Se amate qualcuno, vi rendete conto di quanto le vostre
conoscenze possano essere importanti per il prossimo.
Ricordate che insegnando s'impara quello che, rimanendo isolati, non facile capire.
Quarto, scoraggiarsi, quando i benefici acquisiti non sono subito definitivi. Accogliete questa
realt come una sfida, con la pazienza e la perseveranza di uno scienziato.
Se i miei suggerimenti non vi convincono, o per voi non sono adeguati o idonei, spero almeno di
avervi convinto della necessit di sperimentare da soli altre soluzioni, di vostra scelta. Ricordate,
che l'essere umano, posto in condizioni di bassa pressione selettiva, che quella in cui vi trovate, se
non pratica una disciplina mirata a ottimizzare i propri comportamenti, degenera, sia di corpo, sia di
mente, intristisce e degenera.
Mi piace ricordare un memento del maestro cinese Zengetsu della dinastia T'ang:"Le virt non
cadono dall'alto, come la pioggia o la neve, ma sono frutto di autodisciplina", le raccomandazioni di

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Don Juan, sciamano messicano: "Sfide estreme raffinano lo spirito" o quelle, meno esotiche, che mi
diceva mio padre: "La necessit aguzza l'ingegno".

RIASSUNTO
1. Non disperdete energia tramite limportanza personale, una sessualit priva di amore,
leccesso di lavoro e di stress, la mancanza d'equilibrio fisico, l'impegno nel perseguire scopi
errati in termini evolutivi,
Praticate lo yoga evolutivo, coltivate un atteggiamento impersonale, vivete una sessualit karmica,
seguite unigiene adeguata, magari integrata dallo Hatha Yoga, non fatevi ossessionare dal lavoro e,
non meno importante, imparate a stare in equilibrio.
2. Non sprecate energia in attivit prive di alcun valore strategico, siate prudenti. Purtroppo
questo insegnamento non fa parte del vostro bagaglio culturale. Si tratta di vivere coscienti e con
razionalit, rivedendo tutti i propri comportamenti e le proprie abitudini, eliminando quelli che
sprecano energia per niente e di ricanalizzare lenergia cos risparmiata, utilizzandola per la propria
crescita interiore.
3. Evitate una vita senza entusiasmi, monotona, abitudinaria, sicura e noiosa, accontentandovi
di gratificazioni banali o magari virtuali e sostitutive. Pertanto, vivete ricordando che:
(I.) Non siete immortali, quindi non procrastinate n il dovere, n il piacere.
(II.) Per poco che sia, usate tutto quello che siete e che avete a disposizione per evolvere, senza
rimpianti, che tanto, possedete gi tutto quello che vi serve. Non sei mai troppo vecchi, troppo
inferiori agli altri, troppo in basso nella scala sociale, per praticare con successo questa
disciplina interiore. Uno spazzino ha la stessa probabilit di diventare un illuminato, se non di pi,
di un magnate d'industria, di un famoso politico o di un osannato atleta.
(III). Vivete nellattimo presente, guardando alla realt come una sfida, agendo con distacco. In
questo modo ottimizzate le vostre azioni e affinate il vostro spirito, cio lo liberate dai suoi
condizionamenti inconsci.
(IV). Guardate al futuro con umilt, pronti ad accettare tutto quello che la vita vi riserva come una
sfida, senza rammarico o esultanza. Qualsiasi cosa sia, non durer per sempre. E' un atteggiamento
errato quello di voler conoscere il proprio futuro, consultando chiromanti, oroscopi e quant'altro,
perch non altro che un indice di paura, passivit e superstizione. Se il futuro fosse noto, non
avrebbe pi il valore di una sfida da vincere, ma sarebbe solo un destino immutabile, da subire da
remissivi.
(V). Sfruttate i momenti morti del giorno, o della notte se soffrite d'insonnia, per dedicarli
allintrospezione o alla meditazione.
(V). Ricordatevi, che valete infinitamente di pi di quello che vi hanno fatto credere e che il
prossimo ha bisogno del vostro successo, perch potete diventare esempi positivi, persone
carismatiche, esseri magici e leader spirituali. I santi pi celebrati, prima di diventare tali, erano
persone del tutto normali, come voi.
(VII). Vivete con amore, con l'entusiasmo di chi ritiene che valga la pena di vivere e di morire per i
propri ideali.
(VIII). Godete ogni giorno i vostri piaceri primari, sia del corpo che dello spirito.

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Ci sono ancora piaceri primari che non costano nulla: ammirare un tramonto, vivere da artisti,
giocare a scacchi, a Go, passeggiare con gli amici, meditare, ecc. Sono i piaceri fasulli che costano
molto: frequentare puttane, andare a sudare a Cancun, sciare a Cortina, farsi ammirare sullo
yacht, dominare il prossimo.
4. Apprendete le leggi della biologia e poi rispettatele nella vita di ogni giorno.
In particolare, non sottovalutate il valore adattativo del pudore, non trascurate il valore sociale del
galateo, il significato strategico dell'igiene e dell'etica, non arrestate mai la vostra evoluzione
ontogenetica. In altre parole date uninterpretazione biologica ed evolutiva a tutti i vostri
comportamenti e adeguatevi in conseguenza.
Comprenderete cos:
I, che l'uomo ha la necessit di lavori stabili, a causa della presenza di una prole estremamente
inetta.
II, l'attuale sistema economico criminale e suicida, che arrivato alla fine del suo percorso.
III, linflazione una rapina del ricco sul proletario.
5. Abbiate cura del vostro corpo-mente, poich tutto quello che possedete e soltanto per un
tempo limitato.
Se siete tristi e disperati, forse avete soltanto scelto una visione negativa della realt.
6. Vivete da scienziato, da religioso e da artista e realizzate i vostri interessi mondani. Cos
affinerete lo spirito e individuerete i piaceri che sono in armonia con la vostra crescita
interiore. Quello che conta di pi nella vita, vivere coscienti nell'istante presente. Tutto il resto
viene da se.
7. Al contrario di quello che siete abituati a credere, in realt conta poco quello che fate per
quanto riguarda la vostra crescita interiore. Infatti, la Molteplice Via di Mezzo dimostra che
quello che conta di pi come lo fate, perch ottimizzando le vostre azioni, prima o poi vi
accorgerete se perseguite finalit controproducenti o criminali. In altre parole, se m'impegno
per perfezionare le mie usuali attivit, ne correggo pure gli scopi. Quest'affermazione, che a priori
pu suonare assurda alle orecchie di un occidentale e per qualcuno pu esserla pure a posteriori, va
verificata in prima persona.
8. Vivete gli eventi della vostra vita con serenit e distacco emotivo, accettandoli come sfide.
Smettete di viverli come benedizioni o maledizioni.
Siete abituati a vivere da vittime, a dipendere dagli altri e quindi a comportarvi da mendicanti.
Cambiate e vivete da guerrieri. Il mendicante aspira alla pace e alla stabilit; il guerriero ricava
gioia dalla propria lotta, a incominciare da quella contro se stesso (disciplina interiore). Con
questo atteggiamento, ottenete un vantaggio per la vostra crescita interiore, qualsiasi sia la
situazione iniziale.
Ricordate, che se vi sentite vittime di falsi profeti e gli odiate, alla fine diventerete come loro. Se vi
fissate a odiare o disprezzare qualcuno per i suoi difetti, alla lunga diventerete peggiore di lui
(Dhammapada). Se questaffermazione vi sembra strana, vi ricordo che potete facilmente
verificarla in prima persona. Ovviamente vi consiglio di fare questo controllo in termini positivi.
9. Praticate una disciplina interiore con perseveranza, in modo che sia una via verso la libert
e non uninutile cerimonia o peggio.

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Lasciate perdere discipline e cerimonie che non comportano vantaggi esistenziali, cognitivi ed
evolutivi, ma sono soltanto consolatorie e che pertanto vi inchiodano al punto in cui siete. Quando
praticate un disciplina, una cerimonia, un mestiere, un hobby, controllate i risultati.
10. Poich questi insegnamenti poggiano su fondamenti biologici e pertanto non sono in
accordo con la cultura oggi imperante in Occidente (Anno Domini 2015), cercate di divulgarli,
per dare loro una dimensione culturale e sociale. Una certezza, vera o falsa che sia, se
condivisa funge da verit. Una verit solitaria e insolita, anche se praticata e predicata, difficilmente
viene riconosciuta dagli altri per quello che vale e rimane inascoltata o rifiutata. Siamo pur sempre
animali sociali, non dimenticatelo.
E' sempre molto difficile, praticare una disciplina interiore che non sia in accordo con i propri
convincimenti culturali e con le persone che amate, che stimate e che frequentate. Pertanto cercate
di frequentare coloro che la pensano come voi ed evitate di turbare i vostri cari.
11. Un comandamento religioso va seguito, soltanto se te la senti di farlo, se per te una strada
che ha un cuore, se praticabile e in armonia con la tua realt biologica, altrimenti vai in
cerca di guai. Pratica gli insegnamenti che ti convincono e che ti senti in grado di osservare,
controllando i risultati e avrai quanto basta e avanza per la tua evoluzione interiore. Spesso
l'uomo forgia le proprie religioni in funzione delle proprie patologie inconsce e coltiva sadismo,
masochismo e il sonno della ragione, invece di praticare discipline finalizzate a correggere le
proprie distorsioni mentali.

ESTRATTO
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Vengono riassunti i risultati di trecento anni di ricerche naturalistiche e di seimila anni di ricerche
interiori (vedi filosofie e religioni) e con queste conoscenze si valuta il valore adattativo delle varie
culture e comportamenti umani.
Vengono cos compresi quesiti filosofici, irrisolti da millenni (la presenza del male, del dolore, della
morte), si individuano le corrette strategie per correggere gli attuali errori economici, esistenziali ed
ecologici e si ritrova la via di una evoluzione adattativa (Molteplice Via di Mezzo).

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