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LOSSERVATORE ROMANO
POLITICO RELIGIOSO

GIORNALE QUOTIDIANO

Non praevalebunt

Unicuique suum
Anno CLV n. 219 (47.057)

Citt del Vaticano

sabato 26 settembre 2015

Al Congresso statunitense il Papa parla delle responsabilit della politica, invoca labolizione della pena di morte e chiede la fine del commercio delle armi

Il nuovo sogno americano


Nel Palazzo di Vetro di New York il discorso alla settantesima assemblea generale dellOrganizzazione delle Nazioni Unite

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Quattro
guide
Per la prima volta il Papa ha parlato al
Congresso statunitense, e per la prima
volta si tratta di un Papa che ha potuto
dire anchio sono figlio di questo
grande continente. Un avvenimento
dunque destinato a entrare nella storia:
per queste circostanze senza precedenti,
ma soprattutto per il discorso, durato
quasi unora, che Bergoglio ha rivolto
ai massimi rappresentanti della democrazia americana. Nella lettura, scandita
in inglese, il Pontefice stato interrotto
per trentotto volte da applausi non di
rado quasi unanimi, e allinizio, alla fine e per altre dieci volte questi si sono
trasformati in ovazioni mentre gran
parte dellassemblea si alzava in piedi
in segno di consenso.
La politica e lattivit legislativa sono
chiamate a prendersi cura unespressione ricorrente in Bergoglio del popolo. Per questo il Papa ha esordito
evocando la figura di Mos, il legislatore dIsraele, simbolo di unit e nello
stesso tempo richiamo alla dignit trascendente di ogni essere umano. Il richiamo del Pontefice stato per soprattutto a quattro grandi rappresentanti (representatives) degli Stati Uniti
di cui ricorrono diversi anniversari:
Abraham
Lincoln,
il
presidente
guardiano della libert; Martin Luther
King con il sogno di uguaglianza dei
diritti per gli afroamericani; Dorothy
Day, fondatrice del Catholic Worker
Movement e appassionata attivista a
fianco degli oppressi; il monaco
Thomas Merton, uomo di preghiera e
di dialogo.
Parlando delle loro figure e dei loro
sogni Bergoglio ha elencato le questioni mondiali a cui oggi bisogna far fronte. La crescita di violenze e di atrocit
spesso perpetrate in nome della religione; con la conseguente necessit di
combattere i fondamentalismi ma al
tempo stesso non dimenticando che
importante continuare ad ascoltare la
voce della fede, come dimostra in positivo la storia politica statunitense, sin
dalla dichiarazione dindipendenza, citata significativamente nel discorso. Vi
poi il nodo di migrazioni imponenti,
come non accadeva ha notato il Papa, che ha ricordato di essere figlio di
immigranti dalla fine della seconda
guerra mondiale.
E ancora, lurgenza di porre fine in
tutto il mondo alla pena di morte e di
combattere la povert. Infine, il cambiamento climatico che minaccia lintero pianeta, in particolare proprio i pi
poveri, e gli enormi interessi economici
che sono alla base del traffico darmi. Il
Pontefice ha poi accennato allimportanza e alla bellezza della famiglia
tema dellincontro mondiale di Philadelphia che oggi, come non mai,
indebolita, con conseguenze gravi soprattutto sui giovani, e si infine augurato che lo spirito del popolo americano possa continuare ad alimentare
grandi sogni.
Lultimo incontro di Papa Francesco
a Washington stato con un gruppo di
senzatetto, che in una toccante meditazione ha paragonato alla famiglia di
Ges. Mentre il primo appuntamento
allarrivo nel centro di New York, dove
ad attenderlo erano migliaia di persone
riversatesi nelle strade, sono stati i vespri nella cattedrale di San Patrizio, appena restaurata. Erano presenti molti
religiosi e il Pontefice che allinizio
dellomelia ha espresso vicinanza ai
musulmani per la festa del Sacrificio e
per la tragedia avvenuta alle porte della
Mecca non si lasciato sfuggire loccasione di elogiare le suore statunitensi,
tra un uragano di applausi: Che sarebbe della Chiesa senza di loro? Donne forti, lottatrici, con quello spirito coraggioso che le colloca nella prima linea dellannuncio del Vangelo ha detto. E a queste sorelle e madri del popolo americano Francesco ha voluto
esprimere un grazie molto grande.
Aggiungendo che a loro vuole molto
bene.
g.m.v.

Il nuovo sogno americano declinato da Papa Francesco. Prendendo la parola per la prima volta di fronte al Congresso degli Stati
Uniti, il Pontefice ha riproposto la parte migliore del patrimonio storico e culturale del
Paese, rilanciando quella sfida di costruire
un futuro di libert che nel corso dei secoli
ha spinto milioni di persone in questa
terra.
Mi rallegro ha detto nel discorso pronunciato gioved mattina, 24 settembre,
nellemiciclo di Capitol Hill che lAmerica
continui ad essere, per molti, una terra di
sogni. Sogni che conducono allazione, alla
partecipazione, allimpegno. Sogni che risvegliano ci che di pi profondo e di pi vero
si trova nella vita delle persone. Sogni che

hanno mosso e ancora oggi muovono i passi


di tanti immigrati e rifugiati in cerca di speranza. Noi, gente di questo continente, non
abbiamo paura degli stranieri, perch molti
di noi una volta eravamo stranieri ha affermato in proposito il Pontefice, invitando a rifiutare una mentalit di ostilit per poterne
adottare una di reciproca sussidiariet.
Diversi i temi toccati dallintervento di
Francesco, protrattosi per quasi unora e interrotto pi volte dagli applausi. Parole forti
il Papa ha adoperato soprattutto su due questioni che gli stanno a cuore: labolizione
della pena di morte, invocata come segno
della responsabilit di proteggere e difendere la vita umana in ogni fase del suo sviluppo, e la condanna del commercio delle ar-

mi, vendute in cambio di denaro spesso intriso di sangue. Dal Pontefice anche
unesplicita condanna dei conflitti e dei fondamentalismi che continuano a provocare
violenza e morte in molte parti del mondo:
per affrontarli Francesco ha indicato una risposta di speranza e di guarigione, di pace e
di giustizia, perch ha avvertito imitare lodio e la violenza dei tiranni e degli assassini il modo migliore di prendere il loro
posto.
Riferendosi poi allambito politico e sociale, il Papa ha richiamato la responsabilit dei
legislatori nello sforzo di difendere lambiente e di eliminare le nuove forme globali di
schiavit nate da gravi ingiustizie, ricordando in particolare che la politica non pu es-

sere sottomessa al servizio delleconomia e


della finanza. Considerazioni che sono riecheggiate anche nel successivo incontro con
un gruppo di senzatetto nella chiesa di St.
Patrick: nel salutarli il Pontefice ha ribadito
che non esiste nessun tipo di giustificazione
sociale, morale o di altro genere per accettare
la mancanza di abitazione.
La giornata di Francesco si conclusa con
il trasferimento a New York, dove in serata
ha presieduto i vespri con il clero e i religiosi
in cattedrale e dove nella mattina di venerd
25 parla allassemblea generale delle Nazioni
Unite nel Palazzo di Vetro.
PAGINE

DA

Luned incontro tra Obama e Putin

Faccia a faccia sulla Siria


WASHINGTON, 25. Il faccia a faccia
tra i presidenti statunitense e russo,
Barack Obama e Vladimir Putin,
annunciato per luned a New York,
a margine allAssemblea generale
delle Nazioni Unite, sembra destinato a imprimere una svolta al confronto internazionale sulla crisi siriana e, in questo contesto, sulla
lotta al cosiddetto Stato islamico.
La casa Bianca ha riferito che Obama cercher di capire se e come la
presenza militare russa in Siria possa essere utile a contrastare lIs e se
ci siano possibilit per una soluzione politica alla tragedia siriana.
A giudizio degli osservatori, questo significa da parte dellAmministrazione di Washington unapertura alle proposte di Mosca di unire
le forze contro lIs in Siria, ma anche un ammorbidimento dellintransigenza sul presidente Bashar
Al Assad.
Una conferma ne hanno dato ieri
le dichiarazioni del segretario alla
Difesa statunitense, Ashton Carter,
secondo il quale Stati Uniti e Rus-

sia possono trovare spazi per cooperare in Siria.


Della
questione
siriana
e
dellemergenza profughi a essa collegata Obama ha parlato ieri, in
una telefonata, riferita sempre dalla
Casa Bianca, con il primo ministro
britannico, David Cameron. I due
hanno ribadito limpegno a indebolire e sconfiggere lIs e a raggiungere una transizione politica per mettere fine al conflitto.
Da parte sua, Putin ha ribadito,
in unintervista allemittente statunitense Cbs, che non vi altra soluzione alla crisi siriana che il raf-

forzamento delle strutture governative legittime, aiutandole nella lotta


contro il terrorismo. Sono profondamente convinto che ogni
azione volta a distruggere il Governo legittimo creer una situazione
che si pu vedere gi in altri Paesi
della regione o in altre regioni, per
esempio la Libia, dove tutte le istituzioni statali sono disintegrate,
ha aggiunto.
Sulla necessit di non lasciare
un vuoto di potere in Siria si
espresso anche il ministro degli
Esteri italiano, Paolo Gentiloni, ricordando durante una trasmissione

televisiva che abbiamo gi sbagliato in Libia con Gheddafi.


Sulla questione siriana, legata
strettamente a quella dellaumentato afflusso di profughi in Europa,
interviene oggi lalto rappresentante
per la politica estera e di sicurezza
comune dellUnione europea, Federica Mogherini, in unintervista rilasciata al quotidiano italiano la Repubblica. Secondo Mogherini, la
soluzione alla crisi siriana dove
si sovrappongono due guerre,
quella contro lIs e un conflitto civile che non pu essere risolto con
un intervento militare che tut-

La pena di morte in occidente

Freddo in aula
GIULIA GALEOTTI

A PAGINA

Un uomo porta in salvo le figlie durante un bombardamento su Aleppo (Afp)

ti i principali attori internazionali e


regionali si siedano attorno a un tavolo. Europa, Stati Uniti, Russia,
Turchia, Iran, Arabia Saudita, anche se hanno agende e priorit diverse e spesso divergenti, avrebbero
tutti in realt un interesse comune,
sconfiggere lIs, sostiene Mogherini, aggiungendo che uniti attorno
a unagenda comune avrebbero linfluenza e il potere necessari per far
parlare anche le parti in conflitto
in Siria.
Un apparente mutamento di posizione si segnala anche da parte
del presidente turco, Recep Tayyip
Erdoan, reduce da una visita a
Mosca nella quale ha discusso con
Putin della questione siriana. Sia
un processo di transizione senza Al
Assad sia uno con Al Assad sono
possibili, ma serve lopposizione,
ha detto ieri Erdoan, pur ribadendo lopinione che per il presidente
siriano non debba esserci posto in
futuro.
Sui possibili prossimi sviluppi,
lagenzia Ansa ha riportato dichiarazioni di un diplomatico del Consiglio di sicurezza dellOnu, citato
in forma anonima, secondo il quale
Al Assad parte del problema e
non della soluzione a lungo termine in Siria. Ma per superare le differenze e trovare un accordo sulla
transizione potrebbe essere necessario un compromesso a breve termine che comprenda anche lui.

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sabato 26 settembre 2015

Migranti in un villaggio
nel nord della Grecia (Ap)

LOnu parla di una luce di speranza


NEW YORK, 25. Le decisioni prese
questa settimana dallUnione europea sullaccoglienza a profughi e migranti sono un passo nella giusta
direzione, ma sono necessari altri
sforzi per aiutare chi ha bisogno di
protezione. Lo ha detto il segretario generale delle Nazioni Unite,
Ban Ki-moon, plaudendo in particolare allimpegno del Consiglio europeo di stanziare fondi per circa un
miliardo di euro a favore delle agenzie dellOnu impegnate nella risposta umanitaria alla crisi. Ban Kimoon valuta positivamente anche la
decisione, presa a maggioranza
dallUe, di ricollocare nei diversi
Paesi altri 120.000 profughi, dopo i
quarantamila sui quali si era gi deciso, arrivati in Grecia e in Italia.
Dopo aver ricordato, in particolare
in riferimento alla Siria, che sono
necessari maggiori sforzi per risolvere le crisi e i conflitti che inducono
la gente a fuggire, il segretario
dellOnu ha rivolto un appello ai
leader europei a fare di pi per garantire un trattamento dignitoso e
umano alle migliaia di uomini, donne e bambini che cercano protezione
in Europa, ricordando che gli Stati
devono rispettare i loro diritti, compreso quello di chiedere asilo.
Il voto a maggioranza qualificata
al quale si fatto ricorso dopo
che per la prima volta lUnione europea non riuscita a raggiungere
lunanimit su una questione di particolare rilievo e delicatezza potrebbe riproporsi. In questo senso si
espressa Federica Mogherini, alto
rappresentante per la politica estera
e di sicurezza dellUe, in riferimento
alla prospettiva di modificare le regole del Trattato di Dublino che affidano esclusivamente ai Paesi darrivo la responsabilit delle questioni
riguardanti asilo e migrazioni.
Le regole di Dublino sono ormai
superate, lEuropa si muova insieme
per riformarle, anche decidendo a
maggioranza in caso fosse necessario. Dublino era un regolamento
pensato in un altro tempo, per far
fronte a un fenomeno di dimensioni
ben diverse da quelle di oggi. Per
questo dobbiamo affrontare il problema come un problema europeo.
Dunque ci muoveremo in questa direzione, ha osservato Mogherini in
unintervista al quotidiano italiano
la Repubblica. Mogherini ha aggiunto di augurarsi che si possa
giungere a una decisione consensuale tra gli Stati membri dellUe, ma
non ha escluso appunto soluzioni a
maggioranza.

Centomila bambini
senza casa
in Gran Bretagna
LONDRA, 25. Aumentano le famiglie
di senzatetto in Gran Bretagna e fra
loro si contano oltre 100.000 bambini. Lo riporta la Bbc, stando ai dati
ufficiali aggiornati del Governo di
Londra.
Nel giugno di questanno, sono
state registrate circa 67.000 fra famiglie e individui che non hanno (o
non hanno pi) una casa in cui vivere e sono costrette ad adattarsi a sistemazioni collettive, temporanee o
comunque di fortuna. Lincremento
rispetto allanno precedente indicato da Londra in un 12 per cento.
Secondo Crisis, unassociazione
non governativa che si occupa delle
fasce pi svantaggiate del Regno
Unito, si tratta di un segnale preoccupante che svela laltra faccia della
medaglia rispetto ai dati sulla crescita del prodotto interno lordo: quello
di una parallela crescita delle disuguaglianze e delle sacche di povert.
In particolare, Crisis denuncia il
taglio del welfare attuato dagli ultimi Governi sottolineando come i
benefit sociali non riescano a reggere
il passo dei rincari: soprattutto nel
settore di un mercato immobiliare
tuttora in piena bolla speculativa.

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Plauso per la svolta


colombiana

Ban Ki-moon apprezza le decisioni europee sui profughi ma sollecita altri sforzi

Il dovere di proteggere
Le tensioni allinterno dellUnione
europea, in ogni caso, permangono,
cos come le iniziative dei singoli
Governi giudicate negativamente dagli organismi comunitari. La Commissione europea, come riferito stamani da una sua portavoce, Maja
Kocijancic, ha chiesto alla Croazia
chiarimenti urgenti sulla chiusura
del confine con la Serbia decisa per
contenere i flussi di profughi mi-

granti. La nostra prima valutazione


che solleva alcune questioni gravi, ha detto la portavoce, prospettando una possibile violazione
dellaccordo di associazione di Belgrado con lUe.
Secondo
lalto
commissariato
dellOnu per i rifugiati (Unhcr) lafflusso di profughi verso lEuropa
non destinato a diminuire nel breve periodo, ma anzi potrebbe au-

mentare. In proposito il coordinatore dellUnhcr per il Vicino oriente,


Amijn Awad, ha ricordato che a breve potrebbero verificarsi massicce
partenze dallIraq, dove gli sfollati
interni sono al momento oltre tre
milioni e dove dieci milioni di persone da qui alla fine dellanno
avranno bisogno di aiuto umanitario
che il protrarsi delle violenze rende
sempre pi difficile fornire.

BO GOT, 25. LOnu accoglie i progressi nel negoziato di pace tra il


Governo di Bogot e le Forze armate rivoluzionarie della Colombia
(Farc) come una luce di speranza
in un momento di grande pessimismo nel mondo. Lespressione
stata usata dal rappresentante
dellOnu in Colombia, Fabrizio
Hochschld, dopo lannuncio che
entro sei mesi sar firmata la pace,
fatto mercoled dal presidente colombiano, Juan Manuel Santos,
con il comandante delle Farc, Rodrigo Londoo Echeverri, meglio
noto come Timoshenko, durante
una cerimonia allAvana, in presenza del presidente cubano Ral Castro.
Come noto proprio allAvana si
svolgono da quasi tre anni i negoziati tra le delegazioni di Bogot e
delle Farc, mediati da Cuba e Norvegia.
Santos e Timoshenko hanno
confermato unulteriore intesa ne-

Si aggrava la vicenda della Volskwagen

Riunione a Bruxelles dei ministri dellEnergia

Test truccati
anche nellUe

Verso unintesa sul gas


tra Kiev e Mosca

BERLINO, 25. Si allarga lo scandalo della Volkswagen legato alla


frode sui dispositivi anti-inquinamento dei motori diesel. Berlino,
per la prima volta, ha ammesso
che sono stati manipolati anche i
controlli nellUnione europea,
mentre crescono ora dopo ora i
sospetti che anche altre case automobilistiche il settore a picco
nelle Borse abbiano truccato i
test sulle emissioni nocive.
Il titolo della Volkswagen ha
frattanto guadagnato oggi il 4 per
cento nei primi scambi sulla borsa
di Francoforte, nel giorno che vedr il consiglio di amministrazione
del gruppo di Wolfsburg nominare il successore di Martin
Winterkorn, travolto dalla frode
sui controlli sulle emissioni. Secondo fonti tedesche, quasi
scontata la nomina come nuovo
amministratore
delegato
di
Matthias Mller, numero uno della Porsche. Per Winterkorn si parla di una liquidazione di 28,6 milioni di euro, ma potrebbe raccogliere una buonuscita ancora pi
alta, intorno ai 60 milioni di euro.
Il dieselgate come gli analisti hanno rinominato le emissioni
inquinanti anche venti volte superiori ai limiti negli Stati Uniti,
grazie a un dispositivo che truccava i test sulle Volkswagen comincia ad assumere i contorni di

una crisi sistemica. Ai miliardi di


multa
che
verranno
inflitti
dallAmministrazione statunitense
al marchio tedesco lo scorso
aprile la casa di Wolfsburg aveva
avvertito i proprietari di auto diesel di un generico richiamo per
problemi di emissioni dei gas di
scarico potrebbero aggiungersi
quelli in Europa. Per non parlare,
poi, del grave danno allimmagine.
LUnione europea, al momento,
ha preso tempo serve una fotografia chiara della situazione, indicano qualificate fonti da Bruxelles ma il ministro dei Trasporti
tedesco, Alexander Dobrindt,
stato costretto ieri ad ammettere
che anche in Europa i veicoli con
motori diesel 1.6 e 2.0 sono stati
manipolati. In Italia dove la
Volkswagen ha dichiarato che le
nuove auto Euro6 sono a norma,
riservandosi per di fare controlli
sulle vecchie diesel la procura di
Torino ha aperto uninchiesta. Tra
i reati ipotizzati, anche quello di
disastro ambientale.
Anche lIndia ha aperto unindagine sulla Volkswagen. Secondo
il quotidiano Mint, New Delhi
ha dato mandato alla agenzia Automotive Research Association di
verificare se le Volkswagen vendute in India sono equipaggiate con
lo stesso software finito sotto inchiesta negli Stati Uniti.

BRUXELLES, 25. Si riuniscono oggi


a Bruxelles i ministri dellEnergia
di Russia e Ucraina, rispettivamente Aleksandr Novak e Vladimir
Demchyshyn, con il risoluto
obiettivo di finalizzare il cosiddetto
pacchetto per linverno 2015-2016.
Lo ha annunciato il vice presidente
della Commissione Ue, Maro
efovi, mediatore dei negoziati
sul gas fra i due Paesi. Prenderanno parte allincontro anche rappre-

Riforme e sostenibilit del debito

GIOVANNI MARIA VIAN


direttore responsabile

Giuseppe Fiorentino
vicedirettore

Piero Di Domenicantonio

ATENE, 25. Riforme, ma anche sostenibilit del debito. quanto ha auspicato ieri il presidente degli Stati
Uniti, Barack Obama, in una telefonata di congratulazioni al primo ministro greco, Alexis Tsipras, per la
vittoria nelle recenti elezioni e il conseguente ritorno
alla guida del Governo di Atene.
Obama, riferisce un comunicato della Casa Bianca,
ha detto a Tsipras che sar felice di lavorare con il
nuovo Esecutivo ellenico mentre questo assume misure per attuare le necessarie riforme, ritornare alla
crescita e raggiungere la sostenibilit del debito con
leurozona, compreso un approfondito accordo sulla
riduzione del debito con i suoi creditori.

Servizio vaticano: vaticano@ossrom.va


Servizio internazionale: internazionale@ossrom.va
Servizio culturale: cultura@ossrom.va
Servizio religioso: religione@ossrom.va

caporedattore

Gaetano Vallini

segretario di redazione

Servizio fotografico: telefono 06 698 84797, fax 06 698 84998


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La Corte dellAja
decider
sulla disputa
fra Cile e Bolivia

Gasdotto nei pressi di Kiev (Afp)

Sollecitate da Obama in una telefonata al premier greco Tsipras

La prima riunione del nuovo Governo greco (Afp)

goziale su un punto cruciale, destinata a spianare la strada alla firma


della pace, apposta la quale le Farc
avranno ulteriori due mesi di tempo per deporre le armi.
Lintesa parziale in questione
che ne segue altre gi raggiunte nel
processo negoziale prevede
unampia amnistia per i reati
politici e la creazione di una giurisdizione speciale per la pace"
con magistrati colombiani assistiti
da giuristi stranieri che dovr
processare gli imputati per gli altri
crimini, compresi quelli di lesa
umanit.
La questione dellamnistia, comunque, ha suscitato critiche negative sia tra gli oppositori di Santos
sia tra alcuni esponenti di organizzazioni della societ civile.
Nei commenti, sia interni sia internazionali, prevale comunque la
soddisfazione per quella che tutti
leggono come una svolta.
Con Santos si felicitato, tra gli
altri, il segretario di Stato americano, John Kerry, che ha parlato di
un avvenimento storico. Ho telefonato al presidente Santos per
congratularmi con lui e con la sua
quipe di negoziatori per il loro
impegno e il loro coraggio nel portare avanti questi negoziati di pace
in circostanze estremamente difficili, ha detto Kerry in dichiarazioni
diffuse dalla stampa colombiana.
Il capo della diplomazia statunitense ha auspicato che fra poco
tempo le parti possano arrivare a
un accordo finale per porre termine a questa terribile guerra il
conflitto in Colombia, il pi annoso nellAmerica latina, si protrae da
oltre mezzo secolo perch il popolo colombiano merita di avere
una pace giusta e duratura, e questa sar la sua vera vittoria.
Come gi fatto mercoled dai
protagonisti dellaccordo, Kerry ha
anche sottolineato limportanza del
ruolo svolto a favore della trattativa da Papa Francesco, con la sua
leadership morale e i suoi buoni
uffici nella ricerca di una soluzione
di pace per la Colombia.

Segreteria di redazione

telefono 06 698 83461, 06 698 84442


fax 06 698 83675
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Tipografia Vaticana
Editrice LOsservatore Romano

don Sergio Pellini S.D.B.


direttore generale

sentanti di Gazprom e Naftogaz.


La scorsa settimana a Vienna lamministratore delegato della compagnia russa, Aleksei Miller, aveva
anticipato che una intesa era stata
raggiunta in principio e che Kiev
avrebbe dovuto riprendere gli acquisti del gas russo in ottobre.
I negoziati con la mediazione
dellUnione europea si sono concentrati sul prezzo e i volumi di
gas, condizioni di pagamento e di
consegna, ha spiegato una fonte
europea. Finalmente troveremo
un accordo sul testo del Protocollo ha dichiarato ieri sera il ministro dellEnergia russa.
Nel frattempo, il personale delle
Nazioni Unite attivo nella regione
separatista ucraina di Lugansk
stato espulso su ordine delle autorit ribelli locali e dovr lasciare la
zona entro oggi. Lo ha denunciato
il sotto segretario generale delle
Nazioni Unite per gli affari umanitari, Stephen OBrien.
Laltro giorno nel corso della sua
missione in Ucraina, il segretario
generale della Nato, Jens Stoltenberg, aveva ribadito che le azioni
della
Russsia
in
Crimea
e
nellUcraina orientale non solo costituiscono una violazione dellintegrit territoriale del Paese, ma minano lordine mondiale che per decenni si basato sulla sicurezza.

Tariffe di abbonamento
Vaticano e Italia: semestrale 99; annuale 198
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LAJA, 25. Sar la Corte internazionale di Giustizia dellAia a dirimere la disputa fra Cile e Bolivia riguardo alla rivendicazione boliviana di un accesso al mare, perso dal
Paese in seguito alla cosiddetta
guerra del Pacifico (1879-1884). Alla rivendicazione boliviana si oppone il Governo cileno.
La Corte ha annunciato ieri che
si dichiara competente per trattare
la richiesta presentata dalla Bolivia
nel 2013, respingendo la tesi cilena,
secondo la quale altri strumenti del
diritto internazionale dovrebbero
trattare la disputa in modo prioritario. Il Governo cileno considera
infatti che sebbene la Bolivia abbia
perso la sovranit sul territorio in
disputa, laccordo bilaterale firmato
fra i due Paesi nel 1904 che permette la libera circolazione di persone e merci verso loceano Pacifico, senza dover pagare dazi o imposte risulta ancora vigente e
non ha bisogno di nessuna
modifica.
La decisione finale della Corte
dellAja sar comunque vincolante
per entrambi i Paesi.

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sabato 26 settembre 2015

pagina 3

Le forze della coalizione a guida saudita preparano loffensiva contro gli huthi per riconquistare Sanaa

Sanguinosi combattimenti
nella citt yemenita di Taiz

Carro armato delle truppe lealiste nella zona di Marib (Reuters)

SANAA, 25. Le milizie yemenite fedeli al presidente Abd Rabbo Mansour Hadi hanno annunciato di aver
ucciso 85 miliziani ribelli huthi, a
Taiz, a nord di Aden. Fonti vicine
alle milizie di Hadi hanno riferito
allemittente televisiva Al Jazeera
che si contano anche decine di feriti caduti in una serie di agguati e in
raid aerei condotti sulla citt dai
caccia sauditi e dei Paesi alleati.
Le forze della coalizione hanno
condotto raid aerei anche sulla zona
di Al Baydha, a nord della capitale
yemenita, per preparare il terreno alle truppe di terra in vista di una
avanzata per la riconquista di Sanaa, occupata da circa un anno dai
ribelli huthi. I raid hanno colpito
anche i depositi di armi sul monte

Al Harir e le case dei capi dei ribelli


huthi ad Al Jahamliya.
Lobiettivo delle forze militari della coalizione quello di effettuare
una serie di manovre per tagliare i
rifornimenti ai ribelli huthi che si
trovano nella zona di Marib, nel
nord del Paese. Le truppe alleate infatti sono impegnate in unavanzata
di terra che mira a conquistare tutta
la provincia di Marib e in particolare laltura di Talal Al Balas. I caccia
alleati stanno compiendo una serie
di raid contro questo obiettivo distruggendo i mezzi dei ribelli e concentrando le proprie forze in zona,
con lobiettivo finale di avanzare su
Sanaa.
Negli ultimi giorni si sono intensificati i raid aerei e nello stesso
tempo sono diventati pi violenti gli

scontri armati tra le milizie ribelli


huthi e quelle fedeli al Governo del
presidente Hadi, mentre il Consiglio
di sicurezza dellOnu sta cercando
di organizzare dei colloqui tra le
parti in conflitto da tenersi nel vicino Oman. Il portavoce delle forze
armate saudite, il maggiore Ahmed
Al Asir, ha assicurato che le operazioni militari contro i ribelli stanno
proseguendo secondo i piani, precisando che cadranno prima Marib
e Taiz e in seguito le forze militari
punteranno sulla capitale.
Intervistato dal quotidiano saudita Al Riadh, il portavoce militare
ha poi negato che lintensificarsi dei
raid aerei su Sanaa sia una sorta di
vendetta per lattentato che ha provocato la morte di 52 soldati prevalentemente degli Emirati Arabi Uni-

ti, aggiungendo che qualsiasi esercito non compie azioni di vendetta.


Al Asir ha aggiunto che le operazioni militari vanno avanti a fasi, sottolineando che non possibile anticipare determinate azioni. Tutto sta
procedendo secondo i piani e non
possiamo superare Taiz e Marib in
questa fase, ha concluso lufficiale
saudita. Sono circa 10.000 i soldati
dei Paesi alleati entrati a Marib via
terra dal confine saudita e arrivati
nella zona di Safar trasportando armi pesanti e batterie di missili.
Intanto, il presidente yemenita,
Abd Rabbo Mansour Hadi, prepara
un tour diplomatico nei Paesi arabi,
dopo il suo ritorno ad Aden. Lo rivela una fonte vicina al capo di Stato yemenita che ha terminato il suo
esilio a Riad ed tornato ad Aden,
la seconda citt del Paese riconquistata in agosto dalle truppe lealiste.
La fonte ha precisato che Aden
solo la capitale temporanea in attesa
della riconquista di Sanaa, ma larrivo di Hadi ad Aden prova che sono stati compiuti importanti progressi contro i ribelli sciiti sul
campo.
Nel frattempo, il cosiddetto Stato
islamico (Is) ha rivendicato la strage
di ieri in una moschea a Sanaa.
Una fonte della sicurezza yemenita
contattata dallagenzia di stampa Xinhua ha detto che sono trenta le
persone uccise e decine quelle ferite
in seguito allattentato.
Al Qaeda nella penisola arabica
(Aqap) e i miliziani dellIs hanno
intensificato gli attacchi contro gli
huthi da quando i miliziani hanno
iniziato ad avanzare nelle regioni del
sud dello Yemen. Dallinizio dellanno sono pi di un centinaio le persone morte negli attacchi condotti
dai terroristi a Sanaa.

I ribelli disertano la conferenza proposta dal presidente El Bashir

Dopo il golpe

In Sudan
contrasti irrisolti

Incognite sulla transizione


nel Burkina Faso
OUAGAD OUGOU, 25. Allindomani
del golpe sventato in Burkina Faso
e del ritorno al potere dellautorit
di transizione, nella capitale Ouagadougou hanno riaperto banche e
stazioni di servizio e gli abitanti
hanno manifestato fiducia per il futuro del Paese.
Ma sono ancora molte le tappe
cruciali che dovranno essere gestite
dallautorit di transizione. Prima
di tutto le elezioni politiche, originariamente fissate per l11 ottobre.
Il presidente ad interim, Michel
Kafando, non ha ancora indicato la
nuova data. Una proposta dei mediatori della Comunit economica

Rinviato il voto
nel nord
del Mali

Truppe sudanesi controllano una manifestazione di protesta a Khartoum (Afp)

KHARTOUM, 25. I ribelli del Fronte


rivoluzionario sudanese, piattaforma che riunisce diversi gruppi armati, hanno declinato linvito alla
conferenza per il dialogo nazionale
indetta dal presidente Omar Hassan El Bashir per il 20 ottobre. Un
portavoce ha precisato che le formazioni ribelli si attengono alla
road-map proposta dallUnione
africana, che prevede incontri preliminari ad Addis Abeba sotto gli
auspici del Consiglio africano per
la pace. Il presidente aveva anche
offerto unamnistia generale per i
ribelli che avessero deciso di partecipare allincontro, che si inserisce

nellambito di uniniziativa lanciata


due anni fa, ma che fino a ora non
ha portato frutti.
El Bashir ha poi annunciato un
cessate-il-fuoco di due mesi nei territori di conflitto come gli Stati del
Darfur, del Kordofan meridionale e
del Nilo Azzurro. LUnione africana ha dato alle parti novanta giorni
di tempo per recarsi nella capitale
etiope e avviare incontri preparatori
al dialogo. Khartoum, tuttavia, rifiuta di aderire a un negoziato
allestero, sottolineando che il conflitto un affare nazionale e va risolto attraverso un processo allinterno del Paese.

BAMAKO, 25. Sono state rinviate a


data da destinarsi le elezioni locali
previste nel nord del Mali per il
25 ottobre. Si tratta del quarto
slittamento del voto, originariamente in programma ad aprile
2014. Nelle scorse settimane, oltre
a partiti di maggioranza e opposizione, anche i gruppi armati attivi
nel nord (sia autonomisti sia filogovernativi) si erano pronunciati
contro le elezioni, vista la situazione di sicurezza ancora instabile.
Questo ennesimo rinvio, costringer il Governo di Bamako a nominare unautorit ad interim
dai contorni tuttavia ancora indefiniti per amministrare larea.
Un fattore di complessit in pi,
nel momento in cui attende ancora di essere applicato laccordo di
pace raggiunto a giugno scorso.

degli Stati dellAfrica occidentale,


era di farle slittare al 22 novembre,
ma Kafando ha solo confermato un
ritardo di diverse settimane. Tra i
punti cruciali per consolidare la stabilit politica c anche il futuro del
Reggimento della sicurezza presidenziale, protagonista del colpo di
Stato, che secondo alcune voci, potrebbe essere sciolto definitivamente, mentre i suoi capi dovrebbero
essere processati. Poi lammissione
o meno alle prossime elezioni di
candidati considerati fedeli allex
presidente Blaise Compaor costretto lanno scorso a lasciare il potere
dalle proteste popolari.

Dopo la tragedia avvenuta alle porte della Mecca

Riad annuncia
la revisione della sicurezza
RIAD, 25. Il re saudita, Salman Bin
Abdel Aziz, ha annunciato oggi
una completa revisione del piano di
sicurezza per il pellegrinaggio alla
Mecca, dopo la tragedia di ieri in
cui sono morti 717 fedeli nella calca
a Mina. Nel corso di un incontro
con i vertici militari di Riad che
stanno partecipando al pellegrinaggio, il monarca ha spiegato che la
tragedia non sminuisce gli sforzi finora condotti dalle forze di sicurezza. Mentre Salman si riuniva ieri
con i capi della sicurezza per capire
i motivi della tragedia, lerede al
trono Bin Nayef ha invece dato vita
a una commissione dinchiesta per
capire le responsabilit di quanto
avvenuto ieri a Mina.
Imponenti i soccorsi, con oltre
4.000 persone impiegate e almeno
220 ambulanze sul posto. Questanno alla Mecca si calcola che ci siano tra i due e i tre milioni di persone, quasi un milione e mezzo giunti

Graziati
859 detenuti
in Tunisia
TUNISI, 25. In occasione della festivit religiosa dellEid Al Adha (Festa del Sacrificio) il presidente della
Repubblica tunisina, Bji Cad Essebsi, ha deciso ieri dopo una
riunione con il ministro della Giustizia e il direttore delle Case circondariali del Paese di concedere
una grazia speciale in favore di 859
detenuti. Lo rende noto un comunicato della presidenza che specifica che lincontro stato anche loccasione per fare il punto sulla situazione carceraria tunisina e sulla
questione della revisione della legge
sul consumo degli stupefacenti leggeri al fine di ridurre la sovrappopolazione delle carceri.

Trattato fra Paesi africani


per tutelare il parco del Virunga
KINSHASA, 25. I rappresentanti di
Repubblica Democratica del Congo,
Uganda e Rwanda hanno formato
nella capitale congolese Kinshasa un
trattato su un accordo transfrontaliero per tutelare la flora e la fauna
dellarea del Virunga, da garantire
come parco naturale protetto. La zona celebre nel mondo soprattutto
per la presenza dei gorilla di montagna, considerati oggi in pericolo, se
non a rischio di estinzione, da parte
di numerose organizzazioni ambientaliste. Il trattato prevede, tra laltro,
di organizzare il prossimo mese proprio un censimento dei gorilla di
montagna.
Pi in generale, il solo parco nazionale congolese del Virunga, gi
esistente ed esteso su 790.000 ettari,
comprende unenorme variet di habitat, dalla savana allalta montagna,
che secondo lUnesco lo rendono
unico tra i complessi naturalistici
africani. Il trattato, oltre che da esi-

genze di tutela ambientale, ispirato dallintenzione di incoraggiare


nella regione un turismo internazionale che rispetti ben precise regole.
Lo abbiamo concepito ha detto
il ministro congolese del Turismo,
Elvis Mutiri Wa Bashara nellottica di sviluppare lecoturismo, che
un tassello importante di questo settore economico per il nostro Paese e
per quelli vicini.
Anche larea del Virunga, comunque, non passata indenne attraverso i conflitti ultraventennali che attraversa a fasi pi o meno aspre la
regione africana dei Grandi Laghi e
segnatamente lest congolese. Di recente, tra laltro, cerano state denunce che nella zona stessero incominciando controverse prospezioni
petrolifere foriere di una distruzione
del suo habitat. Il trattato fra i Governi di Kinshasa, Kampala e Kigali
dovrebbe contribuire a scongiurare
una simile prospettiva.

dallestero, per cui tra le centinaia


di vittime probabile che molti siano stranieri. Condoglianze dalle
cancellerie di tutto il mondo sono
giunte alle famiglie delle vittime e
alle autorit saudite.

Kabul auspica
il dialogo
inter-afghano
KABUL, 25. Oggi pi che mai
possibile la realizzazione di un
dialogo inter-afghano per riportare la pace nel Paese: lo ha dichiarato oggi il presidente
dellAfghanistan, Ashraf Ghani.
Alludendo allapertura da parte del nuovo leader dei talebani,
mullah Akhtar Mansour, che ha
ipotizzato la soluzione della crisi
afghana attraverso un dialogo
inter-afghano sottoposto per a
condizioni, Ghani ha detto che il
popolo afghano vuole la pace.
Secondo il capo dello Stato
afghano alla base del nostro lavoro ci deve essere la ricerca di
una pace onorevole e duratura,
in cui i diritti e i doveri di tutta
la gente in Afghanistan sono assicurati dalla Costituzione. Per
questo, ha ribadito, un dialogo
inter-afghano possibile ora pi
che mai e coloro che ci hanno
imposto la guerra sappiano che
sono diventati uno strumento
degli stranieri.

Intesa
tra Giappone
e Myanmar
NAYPYIDAW, 25. Il Governo del
Myanmar ha raggiunto un accordo con il Giappone per lo sviluppo delle aree industriali. La
prima fase delle operazioni congiunte interesser unarea rurale
di oltre 2400 ettari, affacciata su
un nuovo porto sul fiume Yangoon, uno dei bracci del delta
dell'Irrawaddy. Nella zona verr
edificato un complesso industriale con produzioni diversificate,
che vanno dai giocattoli agli autoveicoli.
Il completamento di una seconda fase previsto per il prossimo anno, con almeno 40.000
posti di lavoro garantiti al personale locale.
Lintesa con Tokyo ha anche
una valenza politica, dato lavvicinarsi delle elezioni generali
dell8 novembre, che lattuale
maggioranza erede del regime
militare che ha governato il Paese con il pugno di ferro per quarantanni rischia di perdere
senza appello a favore della Lega nazionale per la democrazia,
il partito del leader dellopposizione e premio Nobel per la pace, Aung San Suu Kyi.

pagina 4

LOSSERVATORE ROMANO

sabato 26 settembre 2015

Dopo il discorso al Congresso


il Papa saluta la folla radunata
davanti a Capitol Hill

Secondo il penalista Franklin E. Zimring


la punizione capitale negli Stati Uniti
ha subito una radicale trasformazione simbolica
Passando da sanzione pubblica di controllo della criminalit
a risarcimento privato

La pena di morte in occidente tra storia e attualit

Freddo in aula
di GIULIA GALEOTTI

Balsamo per tante ferite


Il viaggio di Papa Francesco nella stampa internazionale

l patibolo il
solo edificio che
le
rivoluzioni
non demoliscono,
scriveva
Victor Hugo. Malgrado la pena
di morte continui a essere legale
in diversi Paesi, nel 2007 lO nu
approv, con 104 voti a favore,
una risoluzione non vincolante
in cui si chiedeva una moratoria
delle esecuzioni capitali di Stato, esprimendo un orientamento
contrario alla pratica e senza
precedenti nellambito delle Nazioni Unite. A oggi, per, non
molto cambiato.
Il Regno dItalia elimin la
pena capitale nel 1889 (reintro-

l paradosso di Papa Fran- colo vizioso della polarizzazione, gresso nel momento in cui ha indicesco. Cos The Washington che si configura come il principale cato le grandi sfide da affrontare e
Post di venerd 25 settembre ostacolo a unazione corale ed effi- superare. Anche il quotidiano bridefinisce la crescente influen- cace, concetto ribadito anche da tannico, come lInternational New
za a livello globale che deriva Gilles Paris su Le Monde. Lo York Times, parla di vibrante apdallumilt del Pontefice. Pi si rive- stesso International New York Ti- pello del Papa ad agire per il bene
la semplice e diretto, pi arriva al mes, in un articolo di Peter Baker del pianeta. Un appello, scrive Rory
cuore di ciascuno, scrive nel suo e Jim Yardley, sottolinea che quello Carroll, che gli Stati Uniti devono
commento David Ignatius, sottoli- di Francesco stato un vigoroso recepire nella sua forza e pienezza
Nel corso della sua vita
neando che quella di Francesco appello allazione anzitutto su que- abbattendo le divisioni e riscoprenuna figura magnetica. Il suo mes- stioni internazionali che rivestono la do i suoi nobili ideali di bene coDorothy Day ha unito
saggio ha una vastissima risonanza massima urgenza.
mune e di fattiva solidariet.
limpegno sociale per gli ultimi
in un mondo quanto mai complesso,
Ecco allora, prosegue il giornale,
Parlando di personaggi realmente
perch un messaggio semplice, che la critica del Papa nei riguardi degli esistiti, scrive Isabelle de Gaulmyn
a una costante attivit in favore
rigetta i simboli e le insegne del po- eccessi del capitalismo, nonch la su la Croix, Francesco invita
della pace e della non violenza
tere.
ferma condanna del commercio lAmerica a sognare il suo avvenire.
Contro armi, guerra e pena capitale
Ogni sua parola e ogni sua azione, delle armi. E certo non ultimo, lap- Parlare di sogno non solo un morileva Ignatius, vanno sempre in pello per labolizione della pena ca- do per appellarsi al carattere strutununica direzione. E tutto ci ha pitale. In particolare, si evidenzia turalmente positivo e ottimista degli
avuto modo di manifestarsi con par- nellarticolo, risuonato linvito di americani, ma anche un modo per
dotta dal fascismo, venne deticolare vigore in occasione del di- Francesco alla Nazione affinch non superare le contrapposizioni destrafinitivamente abolita dalla Coscorso al Congresso. Francesco, pro- sia il denaro a guidare scelte e deci- sinistra che sarebbero inevitabilmenstituzione
repubblicana
del
segue The Washington Post, ha sioni di fondamentale importanza, a te sorte se il Papa avesse criticato
1948), mentre nello Stato della
parlato s di questioni politiche, co- discapito dei pi poveri e dei pi esplicitamente questa o quella azioCitt
del
Vaticano

stata
legale
me limmigrazione, i cambiamenti deboli.
ne. Parlare di sogno in una societ
fino al 1969 (in caso di tentato
climatici, ma il nocciolo del
molto complessa significa dare un
omicidio al Papa) e formalmente
suo messaggio in realt
orizzonte e una speranza.
rimossa soltanto il 12 febbraio
consistito nel precetto pi
Le immagini di Francesco al ConThe Washington Post
2001.
semplice della tolleranza e
gresso sono un simbolo potente, si
In Francia, invece, il Parladella fede. Ci sono leader
parla del paradosso Francesco
legge in un editoriale pubblicato su
mento approv un disegno di
politici, osserva Ignatius,
El Pas del 25 settembre, ma in
Il suo messaggio
legge per la sua definiche fanno ogni sforzo pur
fondo Francesco non era uno strativa abrogazione il 30
di raggiungere lautenticit
ha una vastissima risonanza
niero, giocava in casa dato che il
settembre 1981. Nel
cos da guadagnare il favore
cattolicesimo occupa un posto cenin un mondo quanto mai complesso
corso del tempo, per,
popolare: a Francesco tale
trale nella societ e nella politica
prima dellultima eseautenticit, invece, viene
Perch un messaggio semplice
statunitense, e legemonia wasp
cuzione il 10 settemcon la massima naturalezza.
che rigetta simboli e insegne del potere tramontata da tempo; il discorso
bre 1977 il tunisino HaNon ha bisogno di alcuno
stato alto e spirituale.
mida Djandoubi fu
sforzo. E nel concludere il
Le parole del Papa sono state inghigliottinato per aver
suo commento, il giornalicisive ma diplomatiche, scrive quinrapito, torturato e ucE alla vigilia del discorso del Pasta sottolinea che linusuale impatdi Paula Lugones, a Washington
ciso lex fidanzata
to che il Papa ha a livello planeta- pa, il Financial Times di gioved
per largentino Clarn; si trattaalcuni aspetti della
rio deriva proprio dal fatto che di- 24 settembre, nella pagina dedicata
normativa erano stati
to
del
discorso
pi
delicato
di
tutto
ai commenti, invitava i politici stasdegna il trono.
mitigati. Ad esempio,
In un altro commento pubblicato tunitensi a non dare una lettura il pontificato. La giornalista comse il 24 giugno 1939 il
sempre sul Washington Post, a politica alle parole di Francesco. menta poi le lacrime di commozione
presidente del considi
John
Boehner,
speaker
della
CaLa
tentazione,
al
riguardo,

forte,
firma di Michael Gerson, si afferma
glio Edouard Daladier
che sbagliato, da parte di chi si ma la prospettiva entro la quale agi- mera dei rappresentanti, che ha indecret la fine delle
dichiara sostenitore di una particola- sce il Pontefice, ben travalica il con- vitato Papa Bergoglio a parlare al
esecuzioni in pubblico,
Congresso,
e
conclude
ricordando
il
fine
di
interessi
particolari,
sottolire ideologia o di una visione parziagi a partire dalla fine
caso di Vctor Saldao, lunico arle della politica e della societ, la- nea il quotidiano.
Ottocento la prassi
Dal canto suo The Guardian di gentino condannato alla pena capimentare il mancato appoggio di
aveva iniziato a rispartale
negli
Stati
Uniti,
nel
braccio
venerd
25
sottolinea
come
il
Papa
Francesco. sbagliato perch il Pamiare le donne. Fu sopa offre una prospettiva squisita- abbia saputo elettrizzare il Con- della morte dal 1996.
lo Ptain a violarla, famente spirituale dei diversi aspetti
cendo ghigliottinare il
della societ, che trascende la con30 luglio 1943 la levasueta struttura ideologica.
trice Marie-Louise Giraud, deE quindi anche nel caso del dinunciata da una lettera anonima
scorso al Congresso esercizio vae condannata a morte per aver
no, se non nocivo, pensare di dare
procurato 26 aborti: secondo il
una lettura politica delle sue paroregime di Vichy, laborto non
le. In un luogo spesso teatro di serera pi solo un crimine contro
rati confronti e divisioni, il messagle persone, ma un autentico at(New York, 8 novembre 1897 29
Il presidente Abraham Lincoln, il leader
gio del Papa, al di l di ogni limitatentato alla sicurezza interna
novembre 1980) stata una giornalista e
antirazzista Martin Luther King,
ta interpretazione che se ne voglia
ed esterna dello Stato.
attivista sociale, celebre per le sue
lattivista sociale Dorothy Day, il
dare, si traduce in un invito alluniAutore del progetto di legge
campagne in difesa dei poveri e dei
monaco Thomas Merton: sono questi i
t, base essenziale per un vero imper labrogazione in Francia fu
senza
casa.
Dopo
una
vita
lontana
dalla
quattro
grandi
americani
che
Francesco
pegno comune sui temi di pi presRobert Badinter, avvocato e mireligione (lei stessa ha raccontato un
ha citato nel suo discorso al Congresso.
sante attualit.
nistro della giustizia allepoca,
giovanile aborto), nel 1927 si convertir
Abraham Lincoln (Hodgenville, 12
Nello stesso tempo Gerson mette
che nel saggio LAbolition (Faal cattolicesimo: da allora, la fede si
febbraio 1809 Washington, 14 aprile
in rilievo la strenua difesa, da parte
yard, 2000) ha raccontato il suo
fonde con la sua esperienza politica e
1865) stato il sedicesimo presidente
del Papa, dellessere umano, nella
quasi decennale impegno. La
sociale, iniziando unimportante
degli Stati Uniti; sia la storiografia che
consapevolezza che se viene sfruttasvolta decisiva si ebbe nel 1976
presenza, non solo sindacale, con i
lopinione pubblica lo considerano uno
to e vilipeso, la stessa dimensione
quando Badinter sostenne che
lavoratori. Insieme a Peter Maurin, nel
dei leader pi importanti e popolari. Fu
divina risulta essere offesa e sfregiaun imputato, colpevole di un
1933 fonda il Catholic Worker
lui il presidente che pose fine alla
ta. Nellagenda di Francesco la percrimine particolarmente efferato
Movement. Ancora oggi esistono ben
schiavit; venne assassinato poco dopo
sona riveste dunque la massima
(luccisione del bimbo che aveva
pi di cento comunit, oltre che negli
la vittoria del Nord nella guerra di
priorit.
rapito), dovesse essere condanUsa, in Germania, Paesi Bassi, Irlanda,
secessione. Martin Luther King
Riguardo al discorso del Papa al
nato allergastolo invece che alla
Svezia, Messico, Australia e Nuova
(Atlanta, 15 gennaio 1929 Memphis, 4
Congresso, lInternational New
pena capitale, richiesta dal pubZelanda. Thomas Merton (Prades, 31
aprile 1968) stato un pastore
York Times, sempre di venerd 25,
blico ministero e da gran parte
gennaio 1915 Bangkok, 10 dicembre
protestante, politico e attivista, leader
scrive che Francesco ha fissato per
dellopinione pubblica.
1968) stato uno scrittore e religioso
dei diritti civili. Il suo impegno civile
gli Stati Uniti una sfida: usare il
Nel fronte estremamente comstatunitense dellordine dei monaci
condensato nella celebre Letter from
proprio potere come balsamo per
posito degli oppositori alla ghitrappisti, autore di oltre sessanta tra
Birmingham Jail e in Strength to love,
curare le tante ferite che segnano il
gliottina, vi furono anche i catsaggi e opere in poesia e in prosa
unappassionata enunciazione della sua
pianeta. E per vincere tale sfida,
tolici che, soprattutto dalle pagidedicati soprattutto ai temi della fede,
crociata per la giustizia. A 39 anni
sottolinea il quotidiano newyorkese,
ne di la Croix e Tmoignage
del dialogo interreligioso, della pace e
venne assassinato da un estremista
il Paese chiamato a spezzare il cirdei diritti civili.
chrtien, furono netti nel sostebianco. La serva di Dio Dorothy Day

I quattro americani

nerne il rigetto. Del resto, il 25


gennaio 1977 le Monde raccolse la tesi del teologo francescano padre Gino Concetti che,
sulle pagine dellO sservatore
Romano, aveva definito la pena
di morte antiumana.
Molto attivo ancor oggi
limpegno della Chiesa contro la
pena di morte nei Paesi in cui
in vigore. Forse, il caso pi noto
quello degli Stati Uniti. Si
tratta, forse, di una delle campagne cattoliche che assieme a
quelle contro la povert, il traffico di esseri umani, listruzione e
le cure per gli indigenti suscita maggior favore nel Paese. In
particolare i vescovi statunitensi
sono attivi in questo impegno
ormai da decenni, basti ricordare la loro celebre dichiarazione
ufficiale nel 1980.
Proprio alla pena di morte il
noto penalista statunitense Franklin E. Zimring ha dedicato, un
decennio fa, un saggio divenuto
celebre, The Contradictions of
American Capital Punishment
(Oxford University Press 2004,
poi tradotto in italiano dal Mulino): pur prendendo atto dei
passi avanti compiuti nel
2002, con la decisione Atkins v.
Virginia, la Corte suprema ha ritenuto illegittima lesecuzione di
soggetti malati di mente, mentre
tre anni dopo la Roper v. Simmons lha abolita per i minori ,
la domanda profondamente attuale che Zimring si pone come possano convivere negli Stati
Uniti la cultura ipergarantista
del giusto processo e quella della pena capitale. La sua tesi
che la pena di morte sopravviva
nel Paese grazie alla radicale

che nel codice etico del 1992


lordine statunitense ha chiarito
i termini del divieto (Un medico, in quanto membro di una
professione dedicata a preservare
la vita quando ci siano le condizioni per farlo, non dovrebbe
partecipare a esecuzioni legalmente autorizzate; articolo 2,
6 comma), ma precisa anche
ci che va considerato inaccettabile. Prescrivere e somministrare
farmaci come parte della procedura di esecuzione; monitorare i
segni vitali; offrire pareri tecnici;
individuare le zone per le iniezioni; avviare o supervisionare il
posizionamento delle cannule, o
anche solo presenziare in quanto
medici, constatare il decesso
dal momento che al medico
non concesso di rianimare il
detenuto, qualora risulti ancora
in vita. Solo due azioni sono
ammesse: Somministrare, su richiesta del condannato, un sedativo prima dellavvio della procedura, e firmare il certificato di
morte dopo che stata constatata da unaltra persona.
Se la societ non deve vendicarsi ma deve correggere
per migliorare, secondo lintramontabile insegnamento di Cesare Beccaria, resta il fatto che
sino a che la pena di morte esister, si avr freddo entrando in
una corte dassise. E vi far
buio (sono ancora parole di
Victor Hugo).
Anche perch, scriveva Adriana Zarri (in Teologia del quotidiano, pubblicato postumo da Einaudi nel 2012), per mettere in
crisi la liceit della pena di morte occorre mettere prima in
crisi il principio che solo linno-

trasformazione simbolica che


ha subito negli ultimi ventanni.
Le esecuzioni capitali, infatti,
non verrebbero pi considerate
una manifestazione del potere
punitivo dello Stato, quanto
piuttosto un servizio personale
dovuto alle vittime e ai loro familiari. Esse sarebbero cio passate da sanzione pubblica di controllo della criminalit a rimedio
privato, fonte di conforto psicologico e personale (di tuttaltro
tenore, a livello internazionale,
labolizione della pena di morte
diventata questione che riguarda i diritti umani). Posto, dunque, il tema in questi (nuovi) termini, Zimring convinto che gli
Stati Uniti abbiano bisogno anzitutto di un radicale cambiamento sul versante culturale.
Qualche anno fa, nel suo Con
cura. Diario di un medico deciso a
fare meglio (Einaudi, 2008), Atul
Gawande aveva dedicato diverse
pagine critiche ai medici che negli Stati Uniti presiedono alle
esecuzioni. Pur precisando che il
giudizio individuale sulla pena
capitale resta una decisione
morale del singolo, egli ricorda

cente sia intangibile. () Tutti


hanno il fondamento diritto
allesistenza; ma se vi un diritto privilegiato, non dellinnocente ma del colpevole. Di fronte alla morte dellinnocente da
Cristo in poi noi proviamo rispetto e venerazione: sappiamo
che, in Cristo, egli un elemento di salvezza. Ma di fronte alla
morte del colpevole non siamo
confortati da queste considerazioni salvifiche: la sua uccisione
ci sembra solo un crimine inutile che ci d solo sgomento e orrore.
Nel corso del suo discorso
dinnanzi al Congresso statunitense, Papa Francesco ha citato
una delle figure cattoliche pi
ricche e stimolanti del Novecento. Ebbene, nel corso della sua
vita, Dorothy Day fondatrice
del Catholic Worker Movement
e della pressoch omonima testata ha unito, giorno dopo
giorno, il suo impegno sociale a
favore degli ultimi a una costante attivit a favore della pace e
della non violenza, contro le armi, la guerra e la pena di morte.

LOSSERVATORE ROMANO

sabato 26 settembre 2015

pagina 5

Lepiscopato colombiano dopo laccordo raggiunto allAvana tra Governo e Farc

Sulla strada giusta


BO GOT, 25. Soddisfazione per laccordo raggiunto, speranza per gli
obiettivi fissati, ma anche consapevolezza che il cammino verso una
piena riconciliazione sar ancora
lungo: queste, in estrema sintesi, le
reazioni dellepiscopato colombiano
e, pi in generale, del mondo ecclesiale alla sospirata intesa ratificata
mercoled allAvana sede dei negoziati tra Governo e Forze armate rivoluzionarie della Colombia
(Farc). La firma finale, prevista per

il 23 marzo 2016, porrebbe infatti fine a uno scontro armato che insanguina il Paese da quasi sessantanni.
Sembra sciolto anche lultimo nodo
delle complesse trattative, quello relativo alla questione delle conseguenze giudiziarie del conflitto.
Il Papa ha dichiarato larcivescovo di Villavicencio, scar Urbina
Ortega, vicepresidente della Conferenza episcopale colombiana ha
detto che la pace deve essere costruita allinterno del sistema giuri-

dico, nazionale e internazionale,


quindi entrambe le parti dovrebbero
anche prendere in considerazione
questa raccomandazione e cercare
ci che tutti i colombiani desiderano, cio la via della riconciliazione.
Dopo aver ricordato che la ricostruzione della pace in Colombia sar
un processo molto lungo, il presule
ha esortato a imparare ad avere fiducia gli uni degli altri, altrimenti
non possiamo costruire nulla. La sfiducia infatti una delle conseguen-

Dichiarazione dei vescovi canadesi sulla questione del suicidio assistito

La vera risposta
di GIOVANNI ZAVATTA
Di fronte alla terribile sofferenza che pu generare la malattia o la depressione, la vera
risposta umana dovrebbe essere
quella di curare, non di uccidere. Allo stesso modo, la risposta
allangoscia e alla paura che
provano le persone in fin di vita accompagnarle, offrire loro
delle cure palliative, e non causare la morte intenzionalmente. A ribadirlo la Conferenza
episcopale canadese che nei
giorni scorsi, al termine dellassemblea plenaria svoltasi a Cornwall, in Ontario, ha pubblicato una dichiarazione con la
quale torna sulla sentenza della
Corte suprema che il 6 febbraio
scorso ha stabilito lincostituzionalit del divieto generalizzato di suicidio assistito. In
particolare, i giudici hanno stabilito che i malati incurabili,
ma non necessariamente in fase
terminale, potranno scegliere
volontariamente la morte. La
possibilit estesa anche a chi
affetto da patologie psichiche.
La sentenza della Corte ha valore per un anno, il tempo necessario per preparare unapposita legge attuativa.

I vescovi esprimono indignazione e assoluto disaccordo per


una decisione che crea un nuovo diritto costituzionale in
Canada, il preteso diritto al
suicidio, legalizzando un gesto
che, da tempo immemorabile,
giudicato immorale, quello di
sopprimere una vita innocente. Di pi, la sentenza mette
a rischio la vita di persone vulnerabili, depresse, che soffrono
di malattie fisiche o mentali,
oppure sono portatrici di un
handicap.
Nella dichiarazione si ricorda
la lunga tradizione del nostro
Paese di prendersi cura dei malati e dei vulnerabili e, di conseguenza, si chiede alle istituzioni di dirigere i loro sforzi
per sviluppare il settore delle
cure di lunga durata, a domicilio, e delle cure palliative di
qualit affinch siano accessibili
a tutti i cittadini. In vista delle
elezioni federali che si terranno
il 19 ottobre, i vescovi canadesi
stigmatizzano il silenzio dei
candidati su questo tema fondamentale per la societ e il futuro del Paese, esortano i cittadini a sollevare la questione
della vita e della morte nei dibattiti pubblici e chiedono ai

Domenico di Bartolo, Il governo e la cura degli infermi (1440-1441, particolare)

futuri eletti di riflettere ancora


sulla questione, estendendo da
uno a cinque anni il termine
dellentrata in vigore della nuova legge in modo da dare il
tempo di riflettere prima di agire e considerare seriamente le
conseguenze dei nostri gesti
prima di trattare una questione
morale cos cruciale.
Altro punto essenziale il diritto allobiezione di coscienza
del personale impegnato nelle
cure: Esigere che un medico
uccida un paziente sempre
inaccettabile. Domandare agli
operatori sanitari di collaborare
alluccisione intenzionale di un
malato un affronto alla loro
coscienza e alla loro vocazione. Di qui, il richiamo al rispetto della professione medica
e di tutto il personale che lavora negli ospedali, ma anche al
rispetto profondo per la dignit
della persona umana, ispirato
dal comportamento di Ges:
La sua risposta alla sofferenza
dellaltro fu quella di soffrire
con laltro, non di ucciderlo.
Ed egli stesso accolse la sofferenza nella sua vita come un
dono, come cammino di generosit e misericordia. E non serve essere credenti per riconoscere in questo atteggiamento un
esempio insigne di umanit.
Auspicando che il loro appello
venga ascoltato con rispetto,
attenzione e apertura, i presuli
esortano i cittadini canadesi a
costruire una societ pi compassionevole, rispettosa della vita umana e della dignit di
ogni persona, pi giusta e generosa.
Con la sentenza Carter v. Canada che prende il nome dai
primi a presentare il ricorso,
Lee Carter e Hollis Johnson,
due coniugi che avevano aiutato un membro della loro famiglia a recarsi in Svizzera per
sottoporsi al suicidio assistito
la Corte suprema ha spiegato
che il diritto alla vita non deve
implicare un obbligo di preservare la vita umana a ogni costo,
cosa che comporterebbe un
dovere alla vita. Allassolutezza del principio della sacralit
della vita i giudici oppongono
in pratica un presunto diritto
allautodeterminazione, in questo caso il diritto di un individuo pienamente capace di intendere e di volere di rifiutare
le cure indispensabili a tenerlo
in vita.

ze pi pesanti che ci ha lasciato il


conflitto. Monsignor Urbina Ortega ha infine ricordato che la Chiesa
sta operando seguendo tre direttive,
ovvero il perdono, la riconciliazione
e la pace, ed essa continuer ad accompagnare in tutte le regioni del
Paese le vittime della guerra.
Speriamo che i passi avanti compiuti allAvana siano solidi, ha aggiunto larcivescovo di Ibagu, Flavio Calle Zapata, auspicando che i
tribunali e le aule di giustizia garantiscano effettivamente la riparazione
dei torti subiti dalla popolazione.
Voglia Dio che questi accordi si
traducano subito in fatti per aspirare
a una societ pi equa, ha sottolineato, avvertendo che allo scopo
non baster la firma di unintesa finale tra Governo e Farc perch la
pace unedificazione collettiva che
deve coinvolgere tutti i colombiani.
Al settimo Congresso nazionale della riconciliazione, in corso a Bogot,
intervenuto il vescovo ordinario
militare, Fabio Suescn Mutis, presidente della Commissione episcopale per la pastorale sociale, il quale
ha ricordato che il conflitto armato
non lunico attualmente in atto in
Colombia, perci i cittadini devono
essere consapevoli che la riconciliazione un processo lungo ed esige
pazienza. Sulla stessa lunghezza
donda larcivescovo di Cali, Daro
de Jess Monsalve Meja, che in un
comunicato afferma che ora il
popolo colombiano a doversi preparare a superare i partitismi e ad assumere limpegno di pace, lasciando
da parte le posizioni ideologiche.
Padre Raffaello Savoia, superiore
della delegazione dei missionari
comboniani in Colombia, pone laccento sulla punizione dei colpevoli e
sul risarcimento dei danni e invoca
verit e giustizia. In dichiarazioni
alla Misna, afferma che questo accordo non ancora la fine del
conflitto ma un passo fondamentale, essenziale in tal senso. La speranza di tutti conoscere finalmente la
verit su quanto successo, sulle
migliaia di crimini commessi. Limpunit deve finire e bisogna far s
che chi ha sofferto ottenga una riparazione e, ferma restando lamnistia,
chi si reso responsabile di crimini
contro lumanit sia giudicato
secondo il diritto internazionale.
Soddisfazione anche da parte della
Comunit di SantEgidio che, attraverso le parole (riprese dal Sir) del
presidente Marco Impagliazzo, parla
di unintesa che avr riflessi positivi al di l della Colombia, consentendo di fare passi da gigante al
processo di integrazione dellAmerica Latina.

Soddisfazione del Wcc

Una buona
notizia
per tutto il mondo
GINEVRA, 25. Un segno di speranza non solo per i colombiani ma per
il mondo intero: si congratula per
lo storico annuncio giunto dallAvana il Consiglio ecumenico delle
Chiese che attraverso una dichiarazione del segretario generale, reverendo Olav Fykse Tveit sottolinea
che Governo colombiano e Farc
hanno deciso di affrontare lintera
questione delle violazioni dei diritti
umani verificatesi durante il conflitto. Le parti si sono dette infatti
daccordo nellistituire una commissione per la verit, prevedere risarcimenti per le vittime e offrire
lamnistia a chi ha combattuto ma
non a coloro che hanno commesso
crimini di guerra. Fykse Tveit ha
ricordato il contributo delle Chiese
(in particolare di quella colombiana)
al processo di riconciliazione in corso, mentre il reverendo Gloria Ulloa, presidente del World Council of
Churches (Wcc) per lAmerica Latina e i Caraibi, ha detto che laccordo una buona notizia per tutti
coloro che hanno lavorato per la pace e afferma limportanza di implementare un modello di giustizia
che consenta di costruire una pace
duratura ponendo come priorit i
diritti delle vittime.

Si susseguono gli allarmati interventi dei presuli

Lodio minaccia
il futuro dellHonduras
SAN PEDRO SULA, 25. Se c un incidente fra automobili, i
proprietari delle macchine scendono e se le danno,
picchiandosi a sangue, fino a uccidersi. Molte aggressioni
fisiche partono da una semplice discussione. Anche a livello
politico poi si d limpressione che la societ honduregna sia
tesa, malata a causa di varie situazioni economiche e di
partito. Viene da San Pedro Sula, considerata fra le citt pi
pericolose e violente del mondo, lultimo appello alla
tolleranza e alla pace per il bene del Paese centroamericano. A
farlo riferisce lagenzia Fides il vescovo ausiliare, Rmulo
Emiliani Snchez, che tornato su un argomento (la violenza
in Honduras) riguardo al quale si gi espresso nei giorni
scorsi il cardinale arcivescovo di Tegucigalpa, scar Andrs
Rodrguez Maradiaga.
Monsignor Emiliani Snchez ha denunciato che i livelli di
tolleranza stanno diminuendo pericolosamente e che si assiste
a reazioni violente in pratica dinanzi a qualsiasi situazione. Il
presule ha invitato a riflettere sul contagio dei comportamenti
violenti: Bisogna promuovere la pace, ma si dovrebbe agire a
tutti i livelli, iniziando da ciascuno di noi, cercando la
riconciliazione di ognuna delle parti.
Domenica scorsa, nellomelia della messa, il cardinale
Rodrguez Maradiaga ha osservato che lHonduras malato
di odio e che ha bisogno di cambiare, perch il futuro del
mondo non si trova in una vita senza Dio e senza il
riferimento ai valori del Vangelo. Non possiamo andare avanti
cos, lodio produce solo pi odio e violenza, ha detto,
facendo riferimento allassassinio (avvenuto una settimana fa)
di un avvocato che guidava la difesa di una deputata e di tre
suoi familiari coinvolti in una presunta truffa ai danni dello
Stato. LHonduras di tutti e non c posto per lideologia
del pensiero unico. Pensiamo in modo diverso, ma questo non
significa che siamo nemici da eliminare; la vita sacra, solo
Dio padrone della vita, ha aggiunto il porporato,
sottolineando che se in Honduras c la volont di cambiare,
per combattere la corruzione e avere giustizia, questo si pu
fare, ma senza violenza n odio. Ha poi ricordato che un
sistema economico senza cuore seme di ingiustizia e
sofferenza per molti esseri umani, e che la grave crisi
economica colpisce soprattutto i giovani che emigrano in
Honduras per trovare lavoro e che invece sono costretti a
lasciare la nazione.

Critiche dellarcivescovo di La Plata a una legge provinciale

A scuola
nessuna ideologia
LA PLATA, 25. Lo Stato non pu
aiutare lalunno a scegliere il proprio orientamento sessuale n
imporre determinate ideologie, in
particolare in materie come la storia: durante un incontro organizzato dalla Giunta regionale per leducazione cattolica, larcivescovo di
La Plata, Hctor Rubn Aguer, ha
criticato
la
legge
provinciale
sulleducazione sessuale integrale
che sarebbe in contraddizione
questo il parere del presule con
larticolo 199 della Costituzione di
Buenos Aires l dove stabilisce che
leducazione deve avere per oggetto la formazione integrale della persona, con una dimensione trascendente, e il rispetto dei diritti umani
e delle libert fondamentali, formando il carattere dei bambini al
culto delle istituzioni patrie, nel rispetto dei simboli nazionali e dei
principi della morale cristiana, e garantendo la libert di coscienza.
Monsignor Aguer riferisce
lagenzia Aica ha mosso critiche

in particolare agli articoli 5 e 6 della legge, nei quali si chiede di aiutare gli studenti a scegliere il loro
orientamento sessuale, mentre risulta indispensabile essere molto attenti con i contenuti da trasmettere. Rivolgendosi poi agli educatori
cattolici, ha sottolineato che qualsiasi azione deve essere animata
dalla carit, esortando a guidare soprattutto le famiglie e a essere saggi e prudenti nella gestione pastorale delle diverse situazioni e questioni. Lobiettivo formare gli alunni
su tutti i contenuti, inclusi la catechesi e linsegnamento della religione a scuola, ha ricordato larcivescovo di La Plata, invitando a fornire una buona preparazione ai sacramenti. La vita del collegio la
vita di una comunit cristiana. La
scuola cattolica, pertanto, deve essere una vera comunit ecclesiale,
ha concluso, raccomandando molta
attenzione ai casi di violenza, per la
cura dei bambini e per evitare
qualsiasi sospetto di abuso.

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 6

sabato 26 settembre 2015

Al clero e ai religiosi nella cattedrale di New York il Papa raccomanda gratitudine e laboriosit

Due pilastri

Vicino ai fratelli islamici colpiti dalla tragedia della Mecca


Nella cattedrale di St. Patrick, a New York,
il Papa ha concluso la terza giornata del
viaggio negli Stati Uniti incontrando il clero
e i religiosi. Proveniente da Washington
dove in mattinata aveva parlato al
Congresso e aveva poi incontrato un gruppo
di senzatetto il Pontefice giunto in aereo
allaeroporto John Fitzgerald Kennedy nel
pomeriggio di gioved 24 settembre e si
subito trasferito nella cattedrale per la
celebrazione dei Vespri. Dellomelia
pronunciata in spagnolo pubblichiamo di
seguito una traduzione italiana.
Due sentimenti sento oggi nei confronti
dei miei fratelli islamici. Il primo, il mio
saluto perch si celebra oggi il giorno del
sacrificio. Avrei voluto che il mio saluto
fosse pi caloroso. E il secondo sentimento la vicinanza davanti alla tragedia
che il loro popolo ha sofferto oggi a La
Mecca. In questo momento di preghiera
mi unisco, ci uniamo nellinvocazione a
Dio, nostro Padre onnipotente e misericordioso.
Ascoltiamo lApostolo: Siete ricolmi di
gioia anche se ora dovete essere per un
po di tempo afflitti da varie prove (1 Pt
1, 6). Queste parole ci ricordano qualcosa
di essenziale: la nostra vocazione da vivere nella gioia.
Questa bella cattedrale di San Patrizio,
costruita in molti anni con il sacrificio di

tanti uomini e donne, pu essere un simbolo dellopera di generazioni di sacerdoti, di religiosi e di laici americani che hanno contribuito alledificazione della Chiesa
negli Stati Uniti. Sono molti i sacerdoti e
consacrati di questo Paese che, non solo
nel campo delleducazione, hanno avuto
un ruolo centrale nellaiutare i genitori a
dare ai propri figli il cibo che li nutre per
la vita! Molti lo fecero a costo di sacrifici
straordinari e con carit eroica. Penso, ad
esempio, a santa Elisabetta Anna Seton,
che fond la prima scuola cattolica gratuita per ragazze in America, o a san Giovanni Neumann, fondatore del primo sistema di educazione cattolica in questo
Paese.
Questa sera, cari fratelli e sorelle, sono
venuto a pregare con voi, sacerdoti, consacrate, consacrati, perch la nostra vocazione continui a costruire il grande edificio
del Regno di Dio in questo Paese. So che
voi, come corpo sacerdotale, di fronte al
popolo di Dio, avete sofferto molto nel
non lontano passato sopportando la vergogna a causa di tanti fratelli che hanno
ferito e scandalizzato la Chiesa nei suoi figli pi indifesi... Come nellApocalisse, vi
dico che voi venite dalla grande tribolazione (cfr. 7, 14). Vi accompagno in questo momento di dolore e difficolt; come
pure ringrazio Dio per il servizio che realizzate accompagnando il popolo di Dio.

Saluto del cardinale Dolan

Rinnovamento interiore
Appena ha oltrepassato le soglie della Fifth
Avenue diventato ufficialmente un newyorkese. Ma gi aveva una dimora nei nostri cuori
e nelle nostre anime. Lo ha detto il cardinale
Timothy Michael Dolan, arcivescovo di New
York, nel saluto a Papa Francesco. Il porporato ha raccontato come negli ultimi tre anni,
abbiamo lavorato duro per riparare e rinnova-

re la nostra amata cattedrale di San Patrizio,


grazie alla generosit di molte persone: cattedrale che, ha detto, geograficamente e spiritualmente nel cuore di New York. Il cardinale ha poi sottolineato che i fedeli hanno inteso
questo lavoro di riparazione e di restauro come un invito di Ges al rinnovamento spirituale di noi stessi e della sua Chiesa.

Allo scopo di aiutarvi a seguire nel cammino della fedelt a Ges Cristo, mi permetto di fare due brevi riflessioni.
La prima riguarda lo spirito di gratitudine. La gioia di uomini e donne che amano
Dio attrae altri ad essi; sacerdoti e consacrati chiamati a trovare e irradiare una
permanente soddisfazione per la loro chiamata. La gioia sgorga da un cuore grato.
vero: abbiamo ricevuto molto, tante grazie, tante benedizioni, e ce ne rallegriamo.
Ci far bene ripercorrere la nostra vita con
la grazia della memoria. Memoria di quella prima chiamata, memoria del cammino
percorso, memoria di tante grazie ricevute..., e soprattutto memoria dellincontro
con Ges Cristo in tanti momenti lungo il
cammino. Memoria dello stupore che produce nel nostro cuore lincontro con Ges
Cristo. Sorelle e fratelli, consacrati e consacrate, chiedere la grazia della memoria
per far crescere lo spirito di gratitudine.
Chiediamoci: siamo capaci di enumerare
le benedizioni ricevute, o ce le siamo dimenticate?
Un secondo ambito lo spirito di laboriosit. Un cuore grato spontaneamente
sospinto a servire il Signore e a intraprendere uno stile di vita operoso. Nel momento in cui ci rendiamo conto di quanto
Dio ci ha dato, il cammino della rinuncia
a se stessi per lavorare per Lui e per gli
altri diventa una via privilegiata per rispondere al suo grande amore.
E per, se siamo onesti, sappiamo
quanto facilmente questo spirito di generoso lavoro e sacrificio personale pu
essere soffocato. Vi sono due modi perch
ci possa accadere e ambedue sono
esempio della spiritualit mondana, che
ci indebolisce nel nostro cammino di uomini e donne consacrati, e oscura il fascino, lo stupore del primo incontro con Ges Cristo.
Possiamo essere intrappolati nel misurare il valore dei nostri sforzi apostolici dal
criterio dellefficienza, della funzionalit e
del successo esterno che governa il mondo
degli affari. Non che queste cose non siano importanti! Ci stata affidata una
grande responsabilit e giustamente il Popolo di Dio si aspetta delle verifiche. Ma
il vero valore del nostro apostolato viene
misurato dal valore che esso ha agli occhi
di Dio. Vedere e valutare le cose dalla

prospettiva di Dio ci richiama ad una costante conversione al primo tempo della


chiamata e, non c bisogno di dirlo, esige
una grande umilt. La croce ci mostra un
modo diverso nel misurare il successo: a
noi spetta seminare, e Dio vede i frutti
delle nostre fatiche. Se talvolta le nostre
fatiche e il nostro lavoro sembrano infrangersi e non portare frutto, noi seguiamo
Ges Cristo...; e la sua vita, umanamente
parlando, si concluse con un fallimento: il
fallimento della croce.
Laltro pericolo emerge quando diventiamo gelosi del nostro tempo libero,
quando pensiamo che circondarci di confort mondani ci aiuter a servire meglio. Il
problema di questo modo di ragionare
che pu offuscare la potenza della quotidiana chiamata di Dio alla conversione,
allincontro con Lui. Pian piano ma sicuramente diminuisce il nostro spirito di sacrificio, il nostro spirito di rinuncia e di
laboriosit. E pure allontana la gente che
sta soffrendo per la povert materiale ed
costretta a fare sacrifici pi grandi dei nostri, senza essere consacrati. Il riposo
una necessit, come lo sono i momenti di
tempo libero e di ricarica personale, ma
dobbiamo imparare come riposare in maniera che approfondisca il nostro desiderio
di servire in modo generoso. La vicinanza
ai poveri, ai rifugiati, ai migranti, agli ammalati, agli sfruttati, agli anziani che soffrono la solitudine, ai carcerati e a tanti altri poveri di Dio ci insegner un altro tipo
di riposo, pi cristiano e generoso.

Gratitudine e laboriosit: questi sono i


due pilastri della vita spirituale che desideravo condividere questa sera con voi, sacerdoti, consacrate e consacrati. Vi ringrazio per le preghiere, per le attivit e per i
sacrifici quotidiani che svolgete nei diversi
campi del vostro apostolato. Molti di questi sono conosciuti solo da Dio, ma recano
molto frutto alla vita della Chiesa.
Vorrei, in modo speciale, esprimere la
mia ammirazione e la mia gratitudine alle
Religiose degli Stati Uniti. Che cosa sarebbe questa Chiesa senza di voi? Donne
forti, lottatrici; con quello spirito di coraggio che vi pone in prima linea nellannuncio del Vangelo. A voi, Religiose, sorelle e
madri di questo popolo, voglio dire grazie, un grazie grandissimo e dirvi anche che vi voglio molto bene.
So che molti di voi stanno affrontando
le sfide delladattamento in un panorama
pastorale in evoluzione. Come san Pietro,
vi chiedo che, davanti a qualsiasi prova
che dovete affrontare, non perdiate la pace, e di rispondere come fece Cristo: ringrazi il Padre, prese la sua croce e guard avanti.
Cari fratelli e sorelle, tra poco, tra qualche minuto, canteremo il Magnificat. Mettiamo nelle mani della Madonna lopera
che ci stata affidata; uniamoci a Lei nel
ringraziare il Signore per le grandi cose
che ha fatto e per le grandi cose che continuer a fare in noi e in quanti abbiamo
il privilegio di servire. Cos sia.

Nella grande mela


dal nostro inviato
GAETANO VALLINI
Lo hanno accolto sulle note di New
York, New York. Un benvenuto davvero
inconsueto per Papa Francesco al suo
arrivo, nel pomeriggio di gioved 24
settembre, allaeroporto internazionale
John Fitzgerald Kennedy. La grande
mela si voluta presentare allillustre
ospite quarto Pontefice a visitare la
citt dopo Paolo VI, Giovanni Paolo II
e Benedetto XVI in una maniera
informale,
sicuramente
originale,
affidandosi alla brass band composta
da giovani della Xaverian High
School. E al chiassoso entusiasmo di
alcune centinaia di persone venute a
salutarlo. Saluto che Francesco ha ricambiato dopo aver ricevuto il benvenuto dallarcivescovo di New York,
cardinale Timothy Michael Dolan,
dallosservatore permanente della Santa Sede presso lOnu, arcivescovo Bernardito C. Auza, e dal vescovo di
Brooklyn, monsignor Nicholas A. DiMarzio, nel cui territorio ricade larea
dellaeroporto.
Al termine della breve ma calorosa
cerimonia di benvenuto, il Papa e il
seguito del quale durante la permanenza a New York faranno parte il
cardinale Dolan, larcivescovo Auza e i
monsignori Simon Kassas e Joseph
Grech, rispettivamente consigliere e
segretario della missione permanente
presso le Nazioni Unite si sono trasferiti in elicottero alleliporto di Manhattan Downtown, scortati da tre aerei del corpo dei Marines. Da qui in
auto il corteo papale ha raggiunto la
cattedrale di St. Patrick, la pi grande
cattedrale neo gotica del Nord America, con le sue guglie alte circa cento
metri, singolarmente stridente con i
moderni grattacieli che la circondano
e sovrastano.
Francesco ha percorso su unauto
scoperta lultimo tratto, lungo la 5th
Avenue, nei pressi del Rockefeller

Center, raccogliendo nonostante


limponente spiegamento di uomini e
mezzi della polizia lo abbia reso pi
difficoltoso il primo abbraccio degli
abitanti della grande mela, che gli
ha riservato un benvenuto particolare
anche con il gigantesco murales che lo
ritrae su unintera facciata di un grattacielo tra la 8th Avenue e la 34th
Street, con la scritta Welcome Pope
Francis e gli hashtag #PopeInUSA e
#PapaEnUSA.
Giunto sul sagrato il Pontefice
stato accolto dal sindaco di New York,

celebrazione dei vespri, durante i quali


Papa Francesco ha tenuto lomelia, in
spagnolo, sottolineando come St.
Patrick sia un simbolo dellopera di
generazioni di sacerdoti e laici che
hanno
contribuito
alledificazione
della Chiesa nel Paese. Ha poi ricordato le sofferenze causate dallo
scandalo degli abusi sessuali perpetrati
da alcuni membri del clero, ma ha
anche ringraziato i sacerdoti per il
servizio offerto al popolo di Dio,
incoraggiandoli e mettendoli in guardia da alcuni rischi, tra cui lefficienti-

Bill de Blasio, e dal governatore dello


Stato, Andrew Cuomo. Allingresso
della cattedrale stato salutato dal rettore, monsignor Robert T. Ritchie.
Allinterno, dove ad attenderlo con
canti e acclamazioni erano in tremila
tra sacerdoti, religiosi e religiose della
diocesi, ha percorso la navata centrale
soffermandosi a salutare i presenti. Arrivato alla cappella del Santissimo Sacramento, si raccolto in preghiera insieme con i preti pi anziani dellarcidiocesi. Lincontro si aperto con la

smo. Quindi ha espresso ammirazione


e gratitudine per le religiose: Che
cosa sarebbe questa Chiesa senza di
voi?.
Dal tono decisamente familiare il
saluto del cardinale Dolan: Appena
ha oltrepassato le soglie della Fifth
Avenue diventato ufficialmente un
newyorkese ha detto al Pontefice. Un
newyorkese che in questi due giorni
risieder nella sede dellO sservatore
Permanente, dove si recato dopo
aver lasciato la cattedrale.

LOSSERVATORE ROMANO

sabato 26 settembre 2015

pagina 7

Per la prima volta il Papa prende la parola al Congresso statunitense

Per la prima volta il Papa ha preso la


parola al Congresso degli Stati Uniti.
Nella mattina di gioved 24 Francesco
si recato al Campidoglio, dove di
fronte ai parlamentari del Paese ha
pronunciato in inglese il discorso che
pubblichiamo in una traduzione.
Signor Vicepresidente,
Signor Presidente della Camera dei
Rappresentanti,
Onorevoli Membri del Congresso,
Cari Amici,
Sono molto grato per il vostro invito
a rivolgermi a questa Assemblea Plenaria del Congresso nella terra dei
liberi e casa dei valorosi. Mi piace
pensare che la ragione di ci sia il
fatto che io pure sono un figlio di
questo grande continente, da cui tutti noi abbiamo ricevuto tanto e verso
il quale condividiamo una comune
responsabilit.
Ogni figlio o figlia di una determinata nazione ha una missione,
una responsabilit personale e sociale. La vostra propria responsabilit
come membri del Congresso di
permettere a questo Paese, grazie alla vostra attivit legislativa, di crescere come nazione. Voi siete il volto
di questo popolo, i suoi rappresentanti. Voi siete chiamati a salvaguardare e a garantire la dignit dei vostri concittadini nellinstancabile ed
esigente perseguimento del bene comune, che il fine di ogni politica.
Una societ politica dura nel tempo quando si sforza, come vocazione, di soddisfare i bisogni comuni
stimolando la crescita di tutti i suoi
membri, specialmente quelli in situazione di maggiore vulnerabilit o rischio. Lattivit legislativa sempre
basata sulla cura delle persone. A
questo siete stati invitati, chiamati e
convocati da coloro che vi hanno
eletto.
Il vostro un lavoro che mi fa riflettere sulla figura di Mos, per due
aspetti. Da una parte il patriarca e
legislatore del popolo dIsraele simbolizza il bisogno dei popoli di
mantenere vivo il loro senso di unit
con gli strumenti di una giusta legislazione. Dallaltra, la figura di Mos ci conduce direttamente a Dio e
quindi alla dignit trascendente
dellessere umano. Mos ci offre una
buona sintesi del vostro lavoro: a voi
viene richiesto di proteggere, con gli
strumenti della legge, limmagine e
la somiglianza modellate da Dio su
ogni volto umano.
Oggi vorrei rivolgermi non solo a
voi, ma, attraverso di voi, allintero
popolo degli Stati Uniti. Qui, insieme con i suoi rappresentanti, vorrei
cogliere questa opportunit per dialogare con le molte migliaia di uomini e di donne che si sforzano quotidianamente di fare unonesta giornata di lavoro, di portare a casa il
pane quotidiano, di risparmiare
qualche soldo e un passo alla
volta di costruire una vita migliore
per le proprie famiglie. Sono uomini
e donne che non si preoccupano
semplicemente di pagare le tasse,
ma, nel modo discreto che li caratterizza, sostengono la vita della
societ. Generano solidariet con le
loro attivit e creano organizzazioni
che danno una mano a chi ha pi
bisogno.
Vorrei anche entrare in dialogo
con le numerose persone anziane
che sono un deposito di saggezza
forgiata dallesperienza e che cercano in molti modi, specialmente attraverso il lavoro volontario, di condividere le loro storie e le loro esperienze. So che molti di loro sono
pensionati, ma ancora attivi, e continuano a darsi da fare per costruire
questo Paese. Desidero anche dialogare con tutti quei giovani che si impegnano per realizzare le loro grandi
e nobili aspirazioni, che non sono
sviati da proposte superficiali e che
affrontano situazioni difficili, spesso
come risultato dellimmaturit di
tanti adulti. Vorrei dialogare con tutti voi, e desidero farlo attraverso la
memoria storica del vostro popolo.
La mia visita capita in un momento in cui uomini e donne di buona
volont stanno celebrando gli anniversari di alcuni grandi Americani.
Nonostante la complessit della storia e la realt della debolezza umana, questi uomini e donne, con tutte
le loro differenze e i loro limiti, sono
stati capaci con duro lavoro e sacrificio personale alcuni a costo della
propria vita di costruire un futuro
migliore. Hanno dato forma a valori
fondamentali che resteranno per
sempre nello spirito del popolo americano. Un popolo con questo spirito pu attraversare molte crisi, tensioni e conflitti, mentre sempre sar
in grado di trovare la forza per andare avanti e farlo con dignit. Questi uomini e donne ci offrono una

Il nuovo
sogno americano
possibilit di guardare e di interpretare la realt. Nellonorare la loro
memoria, siamo stimolati, anche in
mezzo a conflitti, nella concretezza
del vivere quotidiano, ad attingere
dalle nostre pi profonde riserve culturali.
Vorrei menzionare quattro di questi Americani: Abraham Lincoln,
Martin Luther King, Dorothy Day e
Thomas Merton.
Questanno ricorre il centocinquantesimo anniversario dellassassinio del Presidente Abraham Lincoln,
il custode della libert, che ha instancabilmente lavorato perch questa nazione, con la protezione di
Dio, potesse avere una nuova nascita
di libert. Costruire un futuro di libert richiede amore per il bene comune e collaborazione in uno spirito
di sussidiariet e solidariet.
Siamo tutti pienamente consapevoli, ed anche profondamente preoccupati, per la inquietante odierna situazione sociale e politica del mondo. Il nostro mondo sempre pi
un luogo di violenti conflitti, odi e
brutali atrocit, commesse perfino in

nome di Dio e della religione. Sappiamo che nessuna religione immune da forme di inganno individuale o estremismo ideologico. Questo significa che dobbiamo essere
particolarmente attenti ad ogni forma di fondamentalismo, tanto religioso come di ogni altro genere.
necessario un delicato equilibrio per
combattere la violenza perpetrata nel
nome di una religione, di unideologia o di un sistema economico, mentre si salvaguarda allo stesso tempo
la libert religiosa, la libert intellettuale e le libert individuali. Ma c
unaltra tentazione da cui dobbiamo
guardarci: il semplicistico riduzionismo che vede solo bene o male, o,
se preferite, giusti e peccatori. Il
mondo contemporaneo, con le sue
ferite aperte che toccano tanti dei
nostri fratelli e sorelle, richiede che
affrontiamo ogni forma di polarizzazione che potrebbe dividerlo tra
questi due campi. Sappiamo che nel
tentativo di essere liberati dal nemico esterno, possiamo essere tentati di
alimentare il nemico interno. Imitare
lodio e la violenza dei tiranni e degli assassini il modo migliore di
prendere il loro posto. Questo
qualcosa che voi, come popolo, rifiutate.
La nostra, invece, devessere una
risposta di speranza e di guarigione,
di pace e di giustizia. Ci chiesto di
fare appello al coraggio e allintelligenza per risolvere le molte crisi
economiche e geopolitiche di oggi.
Perfino in un mondo sviluppato, gli
effetti di strutture e azioni ingiuste
sono fin troppo evidenti. I nostri
sforzi devono puntare a restaurare la
pace, rimediare agli errori, mantenere gli impegni, e cos promuovere il
benessere degli individui e dei popoli. Dobbiamo andare avanti insieme,
come uno solo, in uno spirito rinnovato di fraternit e di solidariet,
collaborando generosamente per il
bene comune.
Le sfide che oggi affrontiamo, richiedono un rinnovamento di questo
spirito di collaborazione, che ha procurato tanto bene nella storia degli
Stati Uniti. La complessit, la gravit e lurgenza di queste sfide esigono

che noi impieghiamo le nostre risorse e i nostri talenti, e che ci decidiamo a sostenerci vicendevolmente,
con rispetto per le nostre differenze
e per le nostre convinzioni di coscienza.
In questa terra, le varie denominazioni religiose hanno contribuito
grandemente a costruire e a rafforzare la societ. importante che oggi,
come nel passato, la voce della fede
continui ad essere ascoltata, perch
una voce di fraternit e di amore,
che cerca di far emergere il meglio
in ogni persona e in ogni societ.
Tale cooperazione una potente risorsa nella battaglia per eliminare le
nuove forme globali di schiavit, nate da gravi ingiustizie le quali possono essere superate solo grazie a nuove politiche e a nuove forme di consenso sociale.
Penso qui alla storia politica degli
Stati Uniti, dove la democrazia
profondamente radicata nello spirito
del popolo americano. Qualsiasi attivit politica deve servire e promuovere il bene della persona umana ed
essere basata sul rispetto per la di-

gnit di ciascuno. Consideriamo


queste verit come per s evidenti,
cio che tutti gli uomini sono creati
uguali, che sono dotati dal loro
Creatore di alcuni diritti inalienabili,
che tra questi ci sono la vita, la libert e il perseguimento della felicit (Dichiarazione di Indipendenza, 4
luglio 1776). Se la politica devessere
veramente al servizio della persona
umana, ne consegue che non pu essere sottomessa al servizio delleconomia e della finanza. Politica , invece, espressione del nostro insopprimibile bisogno di vivere insieme
in unit, per poter costruire uniti il
pi grande bene comune: quello di
una comunit che sacrifichi gli interessi particolari per poter condividere, nella giustizia e nella pace, i suoi
benefici, i suoi interessi, la sua vita
sociale. Non sottovaluto le difficolt
che questo comporta, ma vi incoraggio in questo sforzo.
Penso anche alla marcia che Martin Luther King ha guidato da Selma a Montgomery cinquantanni fa
come parte della campagna per conseguire il suo sogno di pieni diritti
civili e politici per gli Afro-Americani. Quel sogno continua ad ispirarci.
Mi rallegro che lAmerica continui
ad essere, per molti, una terra di
sogni. Sogni che conducono
allazione, alla partecipazione, allimpegno. Sogni che risvegliano ci che
di pi profondo e di pi vero si trova nella vita delle persone. Negli ultimi secoli, milioni di persone sono
giunte in questa terra per rincorrere
il proprio sogno di costruire un futuro in libert. Noi, gente di questo
continente, non abbiamo paura degli
stranieri, perch molti di noi una
volta eravamo stranieri. Vi dico questo come figlio di immigrati, sapendo che anche tanti di voi sono discendenti di immigrati. Tragicamente, i diritti di quelli che erano qui
molto prima di noi non sono stati
sempre rispettati. Per quei popoli e
le loro nazioni, dal cuore della democrazia americana, desidero riaffermare la mia pi profonda stima e
considerazione. Quei primi contatti
sono stati spesso turbolenti e violenti, ma difficile giudicare il passato

con i criteri del presente. Tuttavia,


quando lo straniero in mezzo a noi
ci interpella, non dobbiamo ripetere
i peccati e gli errori del passato.
Dobbiamo decidere ora di vivere il
pi nobilmente e giustamente possibile, cos come educhiamo le nuove
generazioni a non voltare le spalle al
loro prossimo e a tutto quanto ci
circonda. Costruire una nazione ci
chiede di riconoscere che dobbiamo
costantemente relazionarci agli altri,
rifiutando una mentalit di ostilit
per poterne adottare una di reciproca sussidiariet, in uno sforzo costante di fare del nostro meglio. Ho
fiducia che possiamo farlo.
Il nostro mondo sta fronteggiando
una crisi di rifugiati di proporzioni
tali che non si vedevano dai tempi
della Seconda Guerra Mondiale.
Questa realt ci pone davanti grandi
sfide e molte dure decisioni. Anche
in questo continente, migliaia di persone sono spinte a viaggiare verso il
Nord in cerca di migliori opportunit. Non ci che volevamo per i nostri figli? Non dobbiamo lasciarci
spaventare dal loro numero, ma
piuttosto vederle come persone, guardando i loro volti
e ascoltando le loro storie,
tentando di rispondere meglio che possiamo alle loro
situazioni. Rispondere in un
modo che sia sempre umano, giusto e fraterno. Dobbiamo evitare una tentazione oggi comune: scartare
chiunque si dimostri problematico. Ricordiamo la Regola dOro: Fai agli altri
ci che vorresti che gli altri
facessero a te (Mt 7, 12).
Questa norma ci indica
una chiara direzione. Trattiamo gli altri con la medesima passione e compassione con cui vorremmo essere
trattati. Cerchiamo per gli
altri le stesse possibilit che
cerchiamo per noi stessi.
Aiutiamo gli altri a crescere,
come vorremmo essere aiutati noi stessi. In una parola, se vogliamo sicurezza,
diamo sicurezza; se vogliamo vita, diamo vita; se vogliamo opportunit, provvediamo opportunit. La misura che usiamo per gli altri
sar la misura che il tempo
user per noi. La Regola
dOro ci mette anche di fronte alla
nostra responsabilit di proteggere e
difendere la vita umana in ogni fase
del suo sviluppo.
Questa convinzione mi ha portato, fin dallinizio del mio ministero,
a sostenere a vari livelli labolizione
globale della pena di morte. Sono
convinto che questa sia la via migliore, dal momento che ogni vita
sacra, ogni persona umana dotata
di una inalienabile dignit, e la societ pu solo beneficiare dalla riabilitazione di coloro che sono condannati per crimini.
Recentemente i miei fratelli Vescovi qui negli Stati Uniti hanno rinnovato il loro appello per labolizione
della pena di morte. Io non solo li
appoggio, ma offro anche sostegno a
tutti coloro che sono convinti che
una giusta e necessaria punizione
non deve mai escludere la dimensione della speranza e lobiettivo della
riabilitazione.
In questi tempi in cui le preoccupazioni sociali sono cos importanti,
non posso mancare di menzionare la
serva di Dio Dorothy Day, che ha
fondato il Catholic Worker Movement.
Il suo impegno sociale, la sua passione per la giustizia e per la causa
degli oppressi, erano ispirati dal
Vangelo, dalla sua fede e dallesempio dei santi.
Quanto cammino stato fatto in
questo campo in tante parti del
mondo! Quanto stato fatto in questi primi anni del terzo millennio
per far uscire la gente dalla povert
estrema! So che voi condividete la
mia convinzione che va fatto ancora
molto di pi, e che in tempi di crisi
e di difficolt economica non si deve
perdere lo spirito di solidariet globale. Allo stesso tempo desidero incoraggiarvi a non dimenticare tutte
quelle persone intorno a noi, intrappolate nel cerchio della povert. Anche a loro c bisogno di dare speranza. La lotta contro la povert e la
fame devessere combattuta costantemente su molti fronti, specialmente
nelle sue cause. So che molti americani oggi, come in passato, stanno
lavorando per affrontare questo problema.

ramente determinati a ridurre e, nel


lungo termine, a porre fine ai molti
conflitti armati in tutto il mondo.
Qui dobbiamo chiederci: perch armi mortali sono vendute a coloro
che pianificano di infliggere indicibili sofferenze a individui e societ?
Purtroppo, la risposta, come tutti
sappiamo, semplicemente per denaro: denaro che intriso di sangue,
spesso del sangue innocente. Davanti a questo vergognoso e colpevole
silenzio, nostro dovere affrontare il
problema e fermare il commercio di
armi.
Tre figli e una figlia di questa terra, quattro individui e quattro sogni:
Lincoln, libert; Martin Luther
King, libert nella pluralit e nonesclusione; Dorothy Day, giustizia
sociale e diritti delle persone; e Thomas Merton, capacit di dialogo e di
apertura a Dio.
Quattro rappresentanti del Popolo
americano.
Terminer la mia visita nella vostra terra a Filadelfia, dove prender
parte allIncontro Mondiale delle
Famiglie. mio desiderio che durante tutta la mia visita la famiglia
sia un tema ricorrente. Quanto essenziale stata la famiglia nella costruzione di questo Paese! E quanto
merita ancora il nostro sostegno e il
nostro incoraggiamento! Eppure non
posso nascondere la mia preoccupazione per la famiglia, che minacciata, forse come mai in precedenza,
dallinterno e dallesterno. Relazioni
fondamentali sono state messe in discussione, come anche la base stessa
del matrimonio e della famiglia. Io
posso solo riproporre limportanza e,
soprattutto, la ricchezza e la bellezza
della vita familiare.
In particolare, vorrei richiamare
lattenzione su quei membri della famiglia che sono i pi vulnerabili, i
giovani. Per molti di loro si profila
un futuro pieno di tante possibilit,
ma molti altri sembrano disorientati
e senza meta, intrappolati in un labirinto senza speranza, segnato da violenze, abusi e disperazione. I loro
problemi sono i nostri problemi.
Non possiamo evitarli. necessario
affrontarli insieme, parlarne e cercare
soluzioni efficaci piuttosto che restare impantanati nelle discussioni. A

Va da s che parte di questo grande sforzo sta nella creazione e distribuzione della ricchezza. Il corretto
uso delle risorse naturali, lappropriata applicazione della tecnologia
e la capacit di ben orientare lo spirito imprenditoriale, sono elementi
essenziali di uneconomia che cerca
di essere moderna, inclusiva e sostenibile. Lattivit imprenditoriale,
che una nobile vocazione, orientata a produrre ricchezza e a migliorare il mondo per tutti, pu essere un
modo molto fecondo per promuovere la regione in cui colloca le sue attivit, soprattutto se comprende che
la creazione di posti di lavoro parte imprescindibile del suo servizio al
bene comune (Enc. Laudato si,
129). Questo bene comune include
anche la terra, tema centrale dellEnciclica che ho recentemente scritto,
per entrare in dialogo con tutti riguardo alla nostra casa comune
(ibid., 3). Abbiamo bisogno di un
confronto che ci unisca tutti, perch
la sfida ambientale che viviamo, e le
sue radici umane, ci riguardano e ci
toccano tutti (ibid., 14).
NellEnciclica Laudato si esorto
ad uno sforzo coraggioso e responsabile per cambiare rotta (ibid.,
61) ed evitare gli effetti pi seri del
degrado ambientale causato dallattivit umana. Sono convinto che possiamo fare la differenza e non ho
dubbi che gli Stati Uniti e questo
Congresso hanno un ruolo importante da giocare. Ora il momento
di azioni coraggiose e strategie dirette a implementare una cultura della
cura (ibid., 231) e un approccio integrale per combattere la povert,
per restituire la dignit agli esclusi e
nello stesso tempo per prendersi cura della natura (ibid., 139). Abbiamo la libert necessaria per limitare
e orientare la tecnologia (cfr. ibid.,
112), per individuare modi intelligenti di orientare, coltivare e limitare il
nostro potere (ibid., 78) e mettere la
tecnologia al servizio di un altro tipo di progresso, pi sano, pi umano, pi sociale e pi integrale
(ibid., 112). Al riguardo, ho fiducia che le
istituzioni americane
di ricerca e accademiche potranno dare un
contributo vitale negli
anni a venire.
Un secolo fa, allinizio
della
Grande
Guerra, che il Papa
Benedetto XV defin
Di seguito la traduzione in italiano del saluto
inutile strage, nascepronunciato a braccio in spagnolo da Francesco
va un altro straordinaaffacciandosi dal balcone di Capitol Hill dopo aver
rio Americano: il moparlato al Congresso.
naco cistercense ThoBuongiorno a tutti voi! Vi ringrazio per la vomas Merton. Egli restra accoglienza e la vostra presenza. Ringrazio
sta una fonte di ispirazione spirituale e una
i personaggi pi importanti che ci sono qui: i
guida per molte perbambini. Voglio chiedere a Dio che li benedica!
sone. Nella sua autoSignore, Padre di tutti noi, benedici questo pobiografia scrisse: Sopolo, benedici ciascuno di loro, benedici le loro
no venuto nel mondo.
famiglie, dona loro ci di cui hanno maggiorLibero per natura, immente bisogno. E vi prego, per piacere, di premagine di Dio, ero
gare per me. E se tra voi c qualcuno che non
tuttavia
prigioniero
credente, o non pu pregare, vi chiedo per
della mia stessa viofavore di augurarmi cose buone. Grazie di
lenza e del mio egoicuore. E Dio benedica lAmerica!
smo, a immagine del
mondo in cui ero nato. Quel mondo era il
ritratto
dellInferno,
pieno di uomini come
me, che amano Dio, eppure lo odia- rischio di banalizzare, potremmo dino; nati per amarlo, ma che vivono re che viviamo in una cultura che
nella paura di disperati e contradit- spinge i giovani a non formare una
tori desideri. Merton era anzitutto famiglia, perch mancano loro possiuomo di preghiera, un pensatore che bilit per il futuro. Ma questa stessa
ha sfidato le certezze di questo tem- cultura presenta ad altri cos tante
po e ha aperto nuovi orizzonti per le opzioni che anchessi sono dissuasi
anime e per la Chiesa. Egli fu anche dal formare una famiglia.
uomo di dialogo, un promotore di
Una nazione pu essere considepace tra popoli e religioni.
rata grande quando difende la liberIn questa prospettiva di dialogo,
vorrei riconoscere gli sforzi fatti nei t, come ha fatto Lincoln; quando
mesi recenti per cercare di superare promuove una cultura che consenta
le storiche differenze legate a dolo- alla gente di sognare pieni diritti
rosi episodi del passato. mio dove- per tutti i propri fratelli e sorelle, core costruire ponti e aiutare ogni uo- me Martin Luther King ha cercato
mo e donna, in ogni possibile modo, di fare; quando lotta per la giustizia
a fare lo stesso. Quando nazioni che e la causa degli oppressi, come
erano state in disaccordo riprendono Dorothy Day ha fatto con il suo inla via del dialogo un dialogo che stancabile lavoro, frutto di una fede
potrebbe essere stato interrotto per che diventa dialogo e semina pace
le ragioni pi valide nuove oppor- nello stile contemplativo di Thomas
tunit si aprono per tutti. Questo ha Merton.
richiesto, e richiede, coraggio e auIn queste note ho cercato di predacia, che non vuol dire irresponsasentare alcune delle ricchezze del vobilit. Un buon leader politico
uno che, tenendo presenti gli inte- stro patrimonio culturale, dello spiriressi di tutti, coglie il momento con to del popolo americano. Il mio auspirito di apertura e senso pratico. spicio che questo spirito continui a
Un buon leader politico opta sem- svilupparsi e a crescere, in modo che
pre per iniziare processi pi che il maggior numero possibile di giopossedere spazi (Esort. ap. Evange- vani possa ereditare e dimorare in
una terra che ha ispirato cos tante
lii gaudium, 222-223).
Essere al servizio del dialogo e persone a sognare.
Dio benedica lAmerica!
della pace significa anche essere ve-

Benedici
questo popolo

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 8

sabato 26 settembre 2015

Nellaula del Congresso

Sotto lo sguardo
di Mos
dal nostro inviato
GAETANO VALLINI
Una standing ovation, con applausi
e acclamazioni, ha accompagnato,
nella mattinata di gioved 24, lingresso del Papa nellaula del Congresso degli Stati Uniti. Annunciato come The Pope of the Holy See,
Francesco ha ricevuto unaccoglienza calorosa, in una circostanza solenne, per la prima visita del Pontefice in questo luogo. Un calore testimoniato non solo dal saluto di
benvenuto, ma anche dalle trentotto interruzioni del discorso del
Pontefice dovute agli applausi che
ne hanno sottolineato alcuni passaggi segno di attenzione e spesso di condivisione, seppure talvolta

non unanime, verso gli argomenti


toccati spesso accompagnati da
altre ovazioni. A partire dalla prima, quando allinizio dellintervento ha ringraziato per linvito a rivolgersi allassemblea plenaria del
Congresso nella terra dei liberi e
casa dei valorosi. Unattenzione
manifestata anche dalle migliaia di
persone che hanno ascoltato il discorso attraverso i maxischermi allestiti sul portico occidentale, quello
che dai tempi del presidente Ronald Reagan viene usato per la cerimonia dinsediamento del capo dello Stato, dove era stata realizzata
una tribuna per gli invitati che sono riusciti a ottenere un pass per
linterno.
A Capitol Hill cera dunque il
tutto esaurito. Del resto, lattesa era
tale che gi a fine luglio la Camera
dei rappresentanti aveva dovuto approvare, con una mossa inconsueta, una
norma specifica per
regolare la partecipazione alla visita del
Papa. Il Campidoglio
infatti dispone nella
Camera bassa di 440
seggi permanenti, per
ospitare i 435 rappresentanti e pochi altri
membri senza diritto
di voto. Gioved, come avviene per particolari circostanze
per esempio in occasione del discorso del
presidente sullo stato
dellUnione sono
stati aggiunti decine
di posti temporanei per accogliere
anche i cento senatori e altre personalit.
Giunto a Capitol Hill dalla nunziatura dove in mattinata aveva
celebrato la messa con il personale
della sede diplomatica Francesco
stato ricevuto dal Sergeant at Arms
allingresso. Ad accoglierlo cera anche il cappellano della Camera dei
rappresentanti, padre Patrick J.
Conroy, gesuita, al quale il Papa ha
chiesto una benedizione. Dopo un
attimo di imbarazzata esitazione, il
sacerdote ha compiuto il gesto, tra
la sorpresa di alcuni dei presenti.
Il Pontefice poi salito al primo
piano per recarsi nel Ceremonial
Office, lo studio dello Speaker della Camera dei rappresentanti, John
Boehner. Nella circostanza il Papa
ha donato allospite una formella
che riproduce la medaglia commemorativa dellincontro mondiale
delle famiglie a Philadelphia. Raggiunto lemiciclo, il presidente pro
tempore, Orrin Hatch, e lo Speaker
hanno dato inizio alla sessione congiunta del Congresso, presentando
le personalit presenti, tra le quali il
decano del corpo diplomatico, i
membri della Corte suprema e del

Gabinetto presidenziale di Governo. Quindi stato annunciato in


forma solenne larrivo del Papa che
tra le acclamazioni dei presenti ha
raggiunto il podio dove ad attenderlo, oltre a Boehner, cera il presidente del Senato, Joe Biden, vice
presidente degli Stati Uniti. In prima fila cera anche il segretario di
Stato, John Kerry.
Come da protocollo, il solo a
parlare stato il Pontefice, che ha
tenuto il suo discorso in inglese,
avendo di fronte il medaglione con
Mos, raffigurato tra i grandi legislatori, lunico personaggio tra
quelli ritratti nella sala che guarda
direttamente chi parla dalla tribuna.
E proprio a Mos il Papa ha fatto
riferimento allinizio dellintervento,
sottolineando che la
sua figura una sintesi del lavoro che spetta ai politici, chiamati
a difendere luomo attraverso gli strumenti
della legge.
Francesco ha quindi
richiamato la memoria
storica del popolo
americano e gli ideali
che lo hanno ispirato.
Lo ha fatto citando
quattro figure di americani Abraham Lincoln, Martin Luther
King, Dorothy Day e
Thomas Merton
traendo da essi lispirazione per trattare temi importanti,
alcuni particolarmente sentiti dallopinione pubblica: il ruolo della
politica nella costruzione del bene
comune, i rischi del fondamentalismo religioso, il dramma delle nuove forme globali di schiavit, laccoglienza degli immigrati, la crisi
dei rifugiati, la tutela della vita in
ogni suo stadio, labolizione della
pena di morte, il commercio delle
armi, lo sradicamento della povert,
la salvaguardia dellambiente, la necessit del dialogo, il superamento
di divisioni dolorose legate al passato (un riferimento indiretto alla
ripresa delle relazioni diplomatiche
con Cuba ma anche allaccordo sul
nucleare iraniano), la difesa della
famiglia e la valorizzazione del suo
ruolo nella societ. Un discorso
ampio e articolato, accolto alla con-

Il monito di Papa Francesco durante lincontro con i senzatetto

Niente giustifica
la mancanza di una casa
La mattinata di gioved 24
si conclusa con la visita al centro
caritativo della parrocchia
di St. Patrick, a Washington, dove
il Papa ha incontrato un gruppo
di duecento senzatetto. Del discorso
rivolto loro in spagnolo pubblichiamo
una traduzione italiana.
un piacere incontrarvi.
Buongiorno!
Ascolterete due prediche: una in
spagnolo e laltra in inglese!
La prima parola che voglio dirvi
grazie. Grazie di accogliermi e per
lo sforzo che avete compiuto perch
questo incontro si realizzasse.
Qui ricordo una persona che amo
tanto, e che stata molto importante nella mia vita. stata sostegno e
fonte di ispirazione. a lui che ricorro quando sono un po inguaiato. Voi mi ricordate san Giuseppe.
I vostri volti mi parlano del suo.
Nella vita di san Giuseppe ci sono state situazioni difficili da affrontare. Una di queste fu quando Maria stava per partorire, per avere Ges. Dice la Bibbia: Mentre si trovavano [a Betlemme], si compirono
per [Maria] i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in
una mangiatoia, perch per loro non
cera posto nellalloggio (Lc 2, 6-7).
La Bibbia molto chiara: non cera
posto per loro nellalloggio. Immagino Giuseppe, con la sua sposa sul
punto di avere il suo figlio, senza un
tetto, senza casa, senza alloggio. Il
Figlio di Dio entrato in questo
mondo come un homeless. Il Figlio
di Dio ha saputo che cos comin-

ciare la vita senza un tetto. Possiamo immaginare le domande di Giuseppe in quel momento: Come? Il
Figlio di Dio non ha un tetto per
vivere? Perch siamo senza casa?
Perch siamo senza un tetto? Sono
domande che molti di voi possono
farsi ogni giorno, e ve le fate. Come
Giuseppe vi domandate: perch siamo senza un tetto, senza una casa?
E a noi che abbiamo un tetto e una
casa, sono domande che pure faranno bene: perch questi nostri fratelli
sono senza casa, perch questi nostri
fratelli non hanno un tetto?
Le domande di Giuseppe rimangono presenti oggi, accompagnando
tutti coloro che nel corso della storia
hanno vissuto e si trovano senza una
casa.
Giuseppe era un uomo che si poneva delle domande, ma soprattutto
era un uomo di fede. stata la fede
a permettere a Giuseppe di trovare
la luce in quel momento che sembrava completamente buio; stata la
fede a sostenerlo nelle difficolt della sua vita. Per la fede Giuseppe ha
saputo andare avanti quando tutto
sembrava fermarsi.
Davanti a situazioni ingiuste, dolorose, la fede ci offre quella luce
che dissipa loscurit. Come fu per
Giuseppe, la fede ci apre alla presenza silenziosa di Dio in ogni vita,
in ogni persona, in ogni situazione.
Egli presente in ciascuno di voi, in
ciascuno di noi.
Voglio essere molto chiaro: non
c nessun motivo, nessun tipo di
giustificazione sociale, morale, o di
altro genere per accettare la mancanza di abitazione. Sono situazioni in-

giuste, ma sappiamo che Dio le sta


soffrendo insieme con noi, le sta vivendo al nostro fianco. Non ci lascia
soli.
Ges non solo ha voluto essere
solidale con ogni persona, non solo
ha voluto che nessuno senta o viva
la mancanza della sua compagnia,
del suo aiuto, del suo amore. Egli
stesso si identificato con tutti quelli che soffrono, che piangono, che
patiscono qualche tipo di ingiustizia. Lo dice chiaramente: Ho avuto
fame e mi avete dato da mangiare,
ho avuto sete e mi avete dato da be-

Centoventimila
persone
aiutate ogni anno
Oltre centoventimila persone
ricevono ogni anno aiuti dalla
Catholic Charities dellarcidiocesi di Washington. Lo ha riferito il cardinale Donald Wuerl,
arcivescovo di Washington,
salutando
Papa
Francesco
durante lincontro nella parrocchia di St. Patrick. Il porporato gli ha presentato tutti
coloro che si occupano di
assistenza e di carit, i quali
ha assicurato trovano nei
messaggi del Pontefice le motivazioni per il loro impegno
quotidiano.

re, ero straniero e mi avete accolto


(Mt 25, 35).
la fede a dirci che Dio con
voi, che Dio in mezzo a noi e la
sua presenza ci spinge alla carit.
Quella carit che nasce dalla chiamata di un Dio che non cessa di
bussare alla nostra porta, la porta di
tutti per invitarci allamore, alla
compassione, a donarci gli uni agli
altri.
Ges continua a bussare alle nostre porte, alla nostra vita. Non lo fa
magicamente, non lo fa con trucchi
o con cartelli luminosi o con fuochi
dartificio. Ges continua a bussare
alla nostra porta nel volto del fratello, nel volto del vicino, nel volto di
chi ci sta accanto.
Cari amici, uno dei modi pi efficaci che abbiamo per aiutare lo troviamo nella preghiera. La preghiera
ci unisce, ci fa fratelli, ci apre il cuore e ci ricorda una verit bella che a
volte dimentichiamo. Nella preghiera, tutti impariamo a dire Padre, Pap, e quando diciamo Padre, Pap,
ci ritroviamo come fratelli. Nella
preghiera non ci sono ricchi o poveri, ci sono figli e fratelli. Nella preghiera non ci sono persone di prima
o di seconda classe, c fraternit.
Nella preghiera il nostro cuore
trova forza per non diventare insensibile, freddo davanti alle situazioni
di ingiustizia. Nella preghiera Dio
continua a chiamarci e a spingerci
alla carit.
Come ci fa bene pregare insieme;
come ci fa bene incontrarci in quello
spazio dove ci guardiamo come fratelli e ci riconosciamo bisognosi
dellappoggio gli uni degli altri. E
oggi voglio pregare con voi, voglio
unirmi a voi perch ho bisogno del
vostro appoggio e della vostra vicinanza. Voglio invitarvi a pregare insieme, gli uni per gli altri, gli uni
con gli altri. Cos possiamo portare
avanti questo sostegno che ci aiuta a
vivere la gioia che Ges in mezzo
a noi. E che Ges ci aiuti a risolvere
le ingiustizie che Lui ha conosciuto
per primo. Ve la sentite di pregare
insieme? Io comincio in spagnolo e
voi continuate in inglese.
Padre nostro...
E prima di lasciarvi, mi piacerebbe darvi la benedizione di Dio:
Il Signore vi benedica e vi protegga;
il Signore vi guardi con benevolenza
e vi mostri la sua bont;
il Signore vi guardi con amore
e vi conceda la sua pace (cfr. Nm 6,
24-26).
Per favore, non dimenticatevi di
pregare per me. Grazie!

Tra gli scarti della societ

clusione da un ultimo, lungo applauso.


Al termine, Boehner ha accompagnato il Pontefice alla vicina Sala
delle statue, dove esposta dal 1931
anche quella di Junpero Serra, canonizzato ventiquattrore prima a
Washington. Una statua sulla quale
negli ultimi mesi si sono appuntate
pretestuose polemiche, soprattutto
da parte di alcuni esponenti delle
comunit dei nativi americani, che
ne avevano chiesto la rimozione
contestando i metodi usati dal missionario nella sua opera di evangelizzazione.
Prima di lasciare ledificio dalla
Memorial Door, il Papa ha raggiunto il balcone da dove ha salutato la folla riunita nellarea monumentale del National Mall. Tra i
presenti anche dipendenti del Congresso con i familiari e altri ospiti.
In spagnolo Francesco ha ringraziato tutti, soprattutto ha rimarcato
sorridendo le personalit pi
importanti i bambini. Quindi ha
recitato una preghiera di benedizione e ha chiesto di pregare per lui,
prima di concludere in inglese:
Thank you very much, and God
bless America!.

Dal centro del potere politico a uno dei centri


della carit. Da Capitol Hill il Papa, circondato dallaffetto di tantissime persone assiepate lungo le strade, ha raggiunto gioved 24 in
auto la parrocchia di St. Patrick per lincontro
con circa duecento senzatetto della capitale,
ultimo appuntamento in programma a Washington.
Unagenda che dice molto di questa visita
del Pontefice negli Stati Uniti per un appuntamento molto atteso dalla Chiesa locale. E
una scelta non casuale. La chiesa parrocchiale
di St. Patrick la pi antica di Washington e
fra le pi antiche del Paese, fondata nel 1794
per gli scalpellini, soprattutto irlandesi, che
lavoravano alla Casa Bianca e al Campidoglio
infatti da oltre due secoli in prima linea
nellassistenza ai pi bisognosi. Attivit intensificatasi negli ultimi anni, grazie a nuovi edifici, realizzati su terreni acquistati di recente,
che ospitano servizi di promozione umana,
oltre che spirituale. Tra questi programmi c
il St. Marias Meals, creato per andare incontro ai bisogni alimentari di numerose persone e famiglie in difficolt. Si tratta di un
servizio molto conosciuto in citt e in gran
parte affidato al volontariato, numeroso e attivo; una delle tante attivit che ogni anno garantiscono sostegno a oltre 120.000 persone,
come ha sottolineato il cardinale Donald
Wuerl, arcivescovo di Washington, nel saluto
al Pontefice.
Allarrivo Francesco stato accolto dal rettore, monsignor Salvatore Criscuolo, e da alcune centinaia di persone che lo hanno salutato con grande calore. Un benvenuto commosso ma non per questo meno caloroso soprattutto quello degli homeless, per una volta
al centro dellattenzione. Gli obiettivi delle telecamere e delle macchine fotografiche, anche
se per poco tempo, sono stati per loro.
Unoccasione di visibilit, offerta da un Pontefice che sempre richiama a guardare a quelli
che per la societ consumistica sono scarti.

E allora tante mani tese per stringere quella


di Francesco, per strappargli una carezza. Occhi lucidi per lemozione in cerca di uno
sguardo, di una parola di conforto, di una benedizione.
Il Papa ha ascoltato le loro voci molte le
espressione rivoltegli in spagnolo e ha raccolto le loro intenzioni, rispondendo a chi gli
chiedeva una parola di incoraggiamento, una benedizione. Poi nel
suo discorso, breve ma accorato,
pronunciato in spagnolo, li ha paragonati a Giuseppe, chiamato
nella vita ad affrontare situazioni
difficili. Francesco ha assicurato
che davanti alle difficolt, alle ingiustizie, la fede come un faro,
perch ispira la carit, unisce e affratella. Quindi ha invitato tutti a
recitare la preghiera del Padre
Nostro.
Subito dopo il Pontefice ha
raggiunto lattiguo edificio delle
opere di carit, tra cui appunto
St. Marias Meals, per benedire
la nuova cappella del pianoterra.
Quindi si recato nel cortile dove
era stata allestita la mensa per il
pranzo. Francesco si fermato, ha
salutato ancora i presenti, quindi ha benedetto la mensa.
Con questo incontro il Papa ha voluto rendere omaggio e ringraziare limpegno caritativo e assistenziale organizzato dalle associazioni cattoliche. Una realt descritta con efficacia dai numeri. Ogni anno nel Paese quasi 88
milioni di persone vengono curate nei 645
ospedali cattolici, ovvero un cittadino su sei.
Altri cinque milioni sono assistiti nei 438 centri per la tutela della salute, 1.389 persone
specializzate offrono assistenza domiciliare a
quasi 640.000 malati. Inoltre 105 case di accoglienza danno ospitalit a oltre 18.000 ragaz-

zi, ai quali si aggiungono altri 90.000 assistiti


in 853 centri diurni. Senza dimenticare che
pi di 25 milioni di persone vengono assistite
in quasi 3.500 centri di servizi sociali. I dati
del 2014 parlano di otto milioni e mezzo di
persone assistite dalla rete delle 177 Catholic
Charities, che hanno provveduto soprattutto a
fornire pasti (153 agenzie hanno servito oltre

sei milioni e mezzo di persone). Sempre lo


scorso anno le Catholic Charities hanno fornito assistenza a 325.000 immigrati e a quasi
70.000 rifugiati. A questi servizi vanno aggiunti quelli educativi, forniti a quasi tre milioni di studenti in oltre 8.600 centri di istruzione.
Nel pomeriggio il Pontefice ha raggiunto la
Andrews Air Force Base dove si imbarcato
su un aereo dellAmerican Airlines per il trasferimento a New York. A porgergli lultimo
saluto di Washington il segretario di Stato,
John Kerry, il cardinale Wuerl e alcune centinaia di persone. (gaetano vallini)

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