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verso i margini. Questa atmosfera si rende visibile durante le eclissi titali ed e'
brillante e rosea. Lo strato di questa atmosfera pi vicino alla fotosfera detto lo
strato di inversione, miscuglio di vapori e di gas dello spessore di qualche migliaio di
chilometri; la sua presenza dimostrata dall'esame spetroscopico: cio lo spettro della
fotosfera sarebbe uno spettro continuo se i raggi luminosi provenienti da essa non
attraversassero la zona di inversione, dove i vapori e i gas dei numerosi elementi
chimici che vi si trovano assorbono le radiazioni corripsondenti a quelli che essi
emetterebbero se si comportassero come sorgenti luminose. Perci lo spettro solare
costituito da un fondo continuo emesso dalla fotosfera. colcato da righe nere dovute
all'assorbimento da parte dei gas dello strato di inversione.
Segue la cromosfera che la zona pi luminosa dell'atmosfera solare, alta 70009000km, di spelndore vario; sembra che in essa avvengano continue esplosioni,
soprattutto in corrispondenza delle macchie della fotosfera, dove appunto si osservano
delle protuberanze (getti di Idrogeno) della'ltezza di centinaia di migliai di chilometri, e
dei brillamenti che sono improvvisi aumenti di luminosit accompagnati da espulsioni
di particelle ionizzate, di radiazioni e di raggi X.
Segue infine la corona solare dello spessore di circa 300.000km, di spledore maggiore
quando ci sono le macchie. Essa costituita di plasma in movimento turbolento
generante una espansione continua di materiae solare altamente ionizzato (elettroni,
protoni e nuclei di Elio), il "vento solare", messo in evidenza da sonde spaziali.
La causa principale della fuga del vento solare il campo gravitazionale del Sole che,
nello sforzo di trattenere il gas coronale entro un volume chiuso, non fa che provocare
la continua accelerzione di esso verso lo spazio interplanetario.
La struttura della corona, che visibile e perci oggetto di studio solo durante
le eclissi totali di Sole, varia notevolmente da un'celisse all'altra e la sua forma
connessa al ciclo undecennale della macchie solari, presentandosi pi irregolare
quando il numero delle macchie al minimo.
Nella corona si distinguono nettamente tre zone: la prima, alta circa due raggi solari
(cio circa 1.400.000km) detta corona elettronica, perch i suoi elettroni liberi
diffondono la luce fotosferica e il suo spettro non presenta ricghe di assorbimento ma
continuo ed perci deto "K" (dal tedesco Kontinuum); segue la zona "F" cos detta
perch nel suo spettro compaiono righe di Fraunhofer (di assorbimento); essa quindi
poco luminosa, ma la luce fotosferica viene diffusa dalla polvvere cosmica. La terza
molto rarefatta e la sua luce molto debole dovuta agli ioni eccitati. da questa zona
che si origina il "vento solare".
Dal punto di vista chimico la corona solare composta dagli stessi elementi che
costituiscono la fotosfera: 80% di Idrogeno, 19% di Elio e 1% di tutti gli altri elementi
presenti nella fotosfera.
Dallos tudio del Sole si deduce che l'energia solare di due tipi: elettromagnetica e
corpuscolare.
La radiazione elettromagnetica si estende dai raggi X fino alle onde radio; la gamma
dello spettro visibile corrisponde al circa il 50% dell'intera energia emessa dal Sole e
esaminata durante leeclissi, quando cio la Luna copre la massima parte del disco
solare e perci l'atmosfera non pi abbagliata dalla fotosfera. Concludendo, la
struttura solare si pu chematizzare cos:
nucleo
fotosfera (con macchie e facole)
atmosfera (stato di inversione, cromosfera, corona solare)
Il Nucleo
Per la conoscenza del nucleo ci si basa sull'evoluzione stellare; si calcola che la
temperatura del nucleo debba raggiungere i 10 milioni di gradi Kelvin e che per questa
elevatissima temperatura la materia debba essere allo stato gassoso.
La Fotosfera
La fotosfera all'indagine spettroscopica risulta costituita da vari elementi chimici.
Mentre il Berillio e il Boro sono presenti in piccolissima quantia, poich distrutti dalle
reazioni termonucleari durante la fase giovanile del Sole, l'Idrogeno e l'Elio sono di
gran lunga i pi abbondanti; infatti l'80% dell'energia solare dovuto alla
trasformazione dell'Idrogeno in Elio.
La fotosfera ha l'aspetto ora di reticolo luminoso, ora di granuli, interrotti da macchie
(aventi diametro di 500-800km). Le macchie sono aperture superficiali di cavit
profonde fino a migliaia di km occupate da vapori e gas in parte non luminosi; sono
sede di grandiosi fenomeni dinamici, termici, magnetici, elettrici dovuti all'attivit
interna del Sole. Esse di spostano dal margine orientale (sinistro per chi guarda il Sole
nel nostro emisfero e avendo il Nordo alle spalle) verso ovest. Ci ha permesso di
affermare il movimento di rotazione del Sole da Ovest ad Est intorno ad un asse che
quasi perpendicolare al piano dell'orbita terrestre e che avviene in un periodo di 25-34
giorni nostri e precisamente: rotazione all'equatore in 25 giorni, ai poli 34 giorni.
Ci dimostra, non essendo uguale la durata di rotazione di tutti i punti, che il Sole
almeno in superficie non solido e che la velocit di rotazione del Sole, oltre che
aumentare verso l'equatore, aumenta anche con l'altezza dei diversi strati della sua
atmosfera; per nelle regioni molto alte la velocit non uniforme.
Anche la distribuzione delle macchie non unifrome e il loro numero non costante.
Inoltre esse si muovono indipendentemente dal moto di rotazione. Nei periodi di
attivit le macchie compaiono a circa 40g di latitudine nord e sud e lentamente
discendono verso l'equatore fino a circa 5g dove vanno estinguendosi, mentre nelle
zone suddette di 40g ne compaioni delle altre prima che le precedenti siano
scomparse.
Attorno ai bordi delle macchie si osservano della facole cio delle zone molto
luminose. L'attivit delle macchie raggiunge un massimo gni 11 anni. Quando il
numero delle macchie elevato e quando assai forte l'intensit dei campi magnetici,
la corona solare, durante le eclissi totali, appare solcata da pennacchi emergenti come
petali di una dalia. Inoltre tali campi magnetici fanno da schermo ai raggi cosmici
galattici, cosicch un numero minore di questi ultimi raggiunge l'atmosfera terrestre.
[15]
Il Sole l'unica stella la cui forma possa essere apprezzata semplicemente alla vista,
[17]
grazie al suodiametro angolare apparente medio di 32' 03" d'arco, che varia per a
seconda del punto in cui la Terra si trova nel corso della sua orbita: raggiunge infatti il
valore massimo (32' 35") quando il nostro pianeta si trova al perielio, mentre il valore
minimo (31' 31") all'afelio.[5] Simili dimensioni apparenti consentono, previo l'utilizzo di
particolare strumentazione ed adeguate protezioni, [17] di osservare i dettagli della
superficie della nostra stella allo scopo di rivelare e studiare i fenomeni che la
caratterizzano.
A occhio nudo possibile distinguere il disco solare al tramonto o in presenza
di nebbia e nubi, quando l'intensit luminosa sensibilmente minore. Tali osservazioni
permettono, seppure in rare circostanze, di osservare delle macchie
solari particolarmente estese. Utilizzando poi un modesto telescopio, dotato di un
adeguato filtro o utilizzato in modo da proiettare l'immagine della stella su uno
schermo bianco, possibile osservare agevolmente le macchie solari e i brillamenti.
[17]
Tuttavia, a causa dei rischi a cui soggetta la retina dell'occhio, l'osservazione del
Sole senza le giuste protezioni dannosa alla vista: infatti, la forte radiazione pu
provocare la morte di parte delle cellule della retina, deputate alla visione,[18][19][20]
[21]
oppure la degenerazione di alcune strutture oculari, come il cristallino.[22]
Analemma solare.
La combinazione delle dimensioni e della distanza dalla Terra del Sole e della Luna
tale che i due astri si presentano nel cielo pressappoco col medesimo diametro
apparente; tale situazione all'origine di periodicheoccultazioni della stella da parte
del nostro unico satellite naturale, che prendono il nome di eclissi solari; le eclissi
totali, in particolare, consentono di visualizzare la corona solare e le protuberanze.
Un'altra osservazione riguarda il suo moto apparente nella volta celeste. Tale moto
nell'arco della giornata sfruttato nella scansione delle ore, con l'aiuto di strumenti
preposti come le meridiane.[23]
Inoltre, la stella sembra compiere in un anno un tragitto lungo la fascia zodiacale che
varia di giorno in giorno. La traiettoria descritta dal Sole, rilevata determinando la sua
posizione alla stessa ora ogni giorno durante l'anno, prende il nome di analemma ed
ha una forma somigliante al numero 8, allineato secondo un asse nord-sud. La
variazione della declinazione solare annua in senso nord-sud di circa 47 (per via
dell'inclinazione dell'asse terrestre rispetto all'eclittica di 66 33', causa fondamentale
dell'alternarsi dellestagioni); vi anche una piccola variazione in senso est-ovest
causata dalla differente velocit orbitale della Terra, che, nel rispetto delle leggi di
Keplero, massima al perielio e minima all'afelio.[24]