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LOSSERVATORE ROMANO

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POLITICO RELIGIOSO

GIORNALE QUOTIDIANO

Non praevalebunt

Unicuique suum
Anno CLV n. 223 (47.061)

Citt del Vaticano

gioved 1 ottobre 2015

Alludienza generale il Papa ricorda il passaggio emblematico del viaggio

Da Cuba agli Stati Uniti


per ricostruire un ponte
Da Cuba agli Stati Uniti: stato
un passaggio emblematico, un ponte
che grazie a Dio si sta ricostruendo. C la constatazione del progressivo miglioramento delle relazioni tra i due Paesi nel bagaglio con
cui Papa Francesco tornato dal recente viaggio in America. Parlandone alludienza generale di mercoled
30 settembre, il Pontefice ha sottolineato infatti che Dio sempre vuole
costruire ponti. Siamo noi che costruiamo muri. Anche se ha fatto

notare, ripetendo quanto detto durante il volo da Philadelphia a Roma i muri crollano, sempre.
Nella catechesi per i fedeli presenti in piazza San Pietro, il Papa ha ricostruito in ordine cronologico le
tappe principali del viaggio. Della
terra cubana ha elogiato la bellezza
naturale e la ricchezza di cultura e
di fede. E citando il motto della visita Misionero de la misericordia ha evidenziato come questultima sia pi
grande di ogni ferita, di ogni conflit-

to, di ogni ideologia. Perci per i


cubani Francesco ha auspicato non
pi chiusure, non pi sfruttamento
della povert, ma libert nella dignit. Del resto, ha proseguito, questa la strada che fa vibrare il cuore
di tanti giovani cubani: non una
strada di evasione e facili guadagni,
ma di responsabilit, di servizio al
prossimo, di cura della fragilit. Un
cammino ha commentato che
trae forza dalle radici cristiane di
quel popolo, che ha tanto sofferto.

Secondo fonti di Washington

Primi raid russi in Siria

Riguardo alla tappa statunitense,


il Papa ha ribadito che la pi grande ricchezza di quel Paese e della
sua gente sta nel patrimonio spirituale ed etico. Da qui lincoraggiamento a portare avanti la costruzione sociale nella fedelt al suo principio fondamentale, che cio tutti gli
uomini sono creati da Dio uguali e
dotati di inalienabili diritti.
Quindi ha rievocato gli avvenimenti salienti vissuti a Washington,
New York e Philadelphia la canonizzazione di Junpero Serra, il discorso allOnu, la preghiera interreligiosa a Ground Zero e lottavo Incontro mondiale delle famiglie e i
numerosi temi affrontati nei vari appuntamenti: la libert e laccoglienza, la promozione della pace e la cura del creato, il no alle violenze contro le minoranze etniche e religiose e
contro le popolazioni civili, la tutela
della famiglia. A tal proposito Francesco ha messo in luce come gli Stati Uniti siano il Paese che nel secolo scorso ha raggiunto il massimo
sviluppo economico e tecnologico
senza rinnegare le sue radici religiose. E alla vigilia del Sinodo dei vescovi ha detto che ora queste stesse
radici chiedono di ripartire dalla famiglia per ripensare e cambiare il
modello di sviluppo, per il bene
dellintera famiglia umana.
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Per strappare ai talebani la citt settentrionale afghana

La Nato a Kunduz

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Residenti della citt siriana di Douma dopo un bombardamento (Reuters)

NEW YORK, 30. Primi raid russi in


Siria. Secondo fonti dellAmministrazione statunitense, i caccia di
Mosca hanno iniziato oggi le operazioni per contrastare lavanzata
dello Stato islamico (Is) nei pressi
di Homs. Damasco ha reso noto di
aver chiesto lintervento delle forze
russe: Qualunque incremento nel
sostegno militare russo alla Siria
avvenuto, e sta avvenendo come risultato di una richiesta formulata
dallo Stato siriano si legge in una
nota. Il Parlamento russo ha approvato allunanimit i raid; il centro
delle operazioni ha informato il
Cremlino la capitale irachena
Baghdad. Sempre questa mattina la
coalizione a guida statunitense ha
effettuato trenta raid, 26 in Iraq e
altri quattro in Siria.
Sul terreno, intanto, le violenze
non conoscono tregua. Sono almeno 27 le persone, tra le quali sei
bambini, uccise oggi in bombardamenti nella regione di Homs. A
darne notizia lOsservatorio nazionale per i diritti umani in Siria,
espressione di una parte dellopposizione al presidente Al Assad.
Il lancio dei raid russi arriva a
meno di 24 ore dalle ultime dichiarazioni del presidente statunitense,
Barack Obama, in un summit sul
terrorismo alle Nazioni Unite. Sono ottimista: in Iraq e in Siria lIs
circondato da forze che vogliono
distruggerlo e abbiamo visto che
pu essere sconfitto sul campo di
battaglia aveva dichiarato Obama,
ieri, lanciando lipotesi di una grande coalizione per fermare la minaccia jihadista. Al summit avevano
preso parte i leader di almeno cento
Paesi, ma era assente proprio Putin.
La lotta allIs non solo una campagna militare, ma una situazione
molto complessa, nella quale un
ruolo determinante deve averlo soprattutto la lotta alla propaganda, a

partire da quella on line aveva


detto linquilino della Casa Bianca.
Oggi a Mosca si tiene un nuovo
vertice tra il segretario di Stato
americano, John Kerry, e il ministro
degli Esteri russo, Serghiei Lavrov.
Washington non cambia la propria
linea: rafforzare la coalizione internazionale, aumentare la pressione
sul terreno al fine di sconfiggere
lIs e aprire la transizione politica
nel Paese, escludendo il presidente
Al Assad, al quale la Casa Bianca
non riconosce alcuna legittimit.
Washington pronta a collaborare
con tutti: Russia e Iran compresi,
ma pretende un cambio netto al
vertice dello Stato siriano. In questa azione Obama pu contare sul
sostegno concreto di due alleati
chiave: la Francia di Franois Hollande, che da alcuni giorni ha lanciato i suoi primi raid sul territorio
siriano, e la Turchia di Recep Tayyip Erdoan, che ha gi messo a
disposizione uomini e mezzi.
Il vero avversario, sul piano diplomatico, appunto la Russia di
Putin che sta lavorando a pieno regime per inaugurare a ottobre il
nuovo gruppo di contatto sulla Siria. A fronte del sostanziale stallo
in Ucraina, gli interessi del Cremlino si concentrano sulla Siria per rilanciare il ruolo internazionale della
Russia. Per Putin la soluzione alla
crisi siriana passa attraverso un accordo tra Teheran e Riad le due
potenze antagoniste che influenzano gli equilibri in Medio e Vicino
oriente e i rispettivi leader dei
fronti sciita e sunnita. La costituzione di un ponte tra i due Paesi la
chiave per sostenere lazione militare in Siria, sconfiggere lIs e risolvere lemergenza umanitaria, salvando
anche il ruolo di Al Assad, che, per
Mosca, deve restare al suo posto.
Restano aperte due incognite. La
prima quella europea: lUnione
non ha ancora espresso una linea

comune. Vedo un possibile terreno


condiviso per la diplomazia ha
detto ieri lAlto rappresentante Ue
per la politica estera e di sicurezza
comune, Federica Mogherini.
La seconda incognita costituita
dai ribelli siriani, ovvero lindefinita
galassia di gruppi che combatte le
forze di Al Assad e lIs. Molti di
questi gruppi sono infatti legati ad
Al Qaeda.

KABUL, 30. Forze speciali della Nato


hanno raggiunto Kunduz per sostenere le truppe afghane nella riconquista della strategica citt del nord,
caduta luned scorso in mano ai talebani.
Tre i raid delle forze speciali della
coalizione: uno alla periferia di
Kunduz e due nei pressi dellaeroporto. Secondo i servizi afghani, i ribelli uccisi sono almeno diciassette.
Vi un numero limitato di forze
della coalizione nellarea di Kunduz,
impegnate ad assistere e fornire consigli, nellambito della missione Resolute Support, ha detto il colonnello Brian Tribus, portavoce delle
forze statunitensi in Afghanistan.

Domani il numero di ottobre di donne chiesa mondo

Catene spezzate
Donne usate, donne incatenate, donne umiliate e
abbandonate. una realt scomoda, scandalosa,
quella al centro del numero di ottobre di donne chiesa mondo allegato al giornale di domani,
2 ottobre. Come scrive
Lucetta Scaraffia nelleditoriale, per secoli, ma
sarebbe pi corretto dire
per millenni, le donne sono state giudicate dalluso
che facevano, o pi spesso che altri facevano, del
loro corpo. Le chiamavano donne perdute. E la
rivoluzione sessuale non
ha cambiato le cose. Ma
nella Chiesa queste donne hanno trovato, soprattutto attraverso altre donne, una casa dove qualcuno si prende cura di loro
e dei loro figli, offrendo
la possibilit di un riscatto. Perch le catene possono essere spezzate.

Il Governo afghano ha ammassato


ingenti forze militari alle porte della
citt e ha cominciato ieri un contrattacco che si presenta per n semplice n rapido per la presenza sul terreno di tantissimi civili. Lo ha chiarito lo stesso presidente afghano,
Ashraf Ghani, quando, in una conferenza stampa a Kabul, ha reso noto
che i militari stanno avanzando
verso le aree tenute dai talebani e
chiesto allo stesso tempo alle forze
di sicurezza di considerare i civili come loro priorit.
Kunduz, crocevia di traffici e
commerci, il quinto centro pi importante dellAfghanistan, con circa
300.000 abitanti. E una controffensiva basata solo sulla forza, avvertono
gli esperti, potrebbe essere catastrofica in termini di vittime civili.
Ghani avrebbe dovuto celebrare
ieri il primo anniversario del suo insediamento, ma per la crisi a Kunduz ogni cerimonia stata annullata. Anche il premier Abdullah Abdullah ha cancellato i suoi impegni a
New York dove partecipava allAssemblea generale delle Nazioni Unite ed rientrato in patria.
E ieri sera un folto gruppo di talebani ha attaccato laeroporto di
Kunduz, ma stato respinto dalle
forze di sicurezza afghane. Lo riferisce oggi Tolo Tv. Faiz Mohammad
Amiri, vicepresidente del Consiglio
provinciale che si trova con i militari
afghani nello scalo, ha rivolto un appello al Governo affinch sia lanciata il pi presto possibile una controffensiva. Amiri ha precisato che
gli scontri sono durati alcune ore
e che gli insorti si sono ritirati vista
la risposta dei militari afghani e
avendo subito pesanti perdite.
Il responsabile ha poi aggiunto di
aver ricevuto il rinforzo di una unit
di lite. Ma stiamo ancora aspettando larrivo di un contingente militare di terra ha aggiunto.
Secondo la Bbc, circa 5000 militari sono stati schierati questa mattina
presso lo scalo aeroportuale in seguito a combattimenti iniziati nella notte. Molti dei rinforzi attesi nella citt, tuttavia, sono ancora fermi nella
provincia di Baghlan, dove i talebani
hanno bloccato le strade principali.
Nella notte, le forze afghane sono

comunque riuscite a riprendere il


controllo del quartier generale della
polizia a Kunduz.
Il Pentagono ha assicurato ieri
lappoggio statunitense a Kabul per
riprendere Kunduz. Il portavoce del
dipartimento alla Difesa, Peter
Cook, ha dichiarato che Washington
metter a disposizione mezzi sufficienti per garantire il mantenimento
del controllo del territorio da parte
delle forze afghane, che stanno attraversando momenti difficili. Laviazione sta partecipando alla controffensiva dellesercito afghano per riprendere Kunduz, ha aggiunto
Cook, sottolineando che i caccia si
sono comunque astenuti da attacchi
che avrebbero potuto mettere a rischio la popolazione civile.

La comunicazione perduta

Senza guardare
lorologio
ANTONELLA LUMINI

A PAGINA

NOSTRE
INFORMAZIONI
Il Santo Padre ha accettato la
rinuncia al governo pastorale
della Diocesi di Lins (Brasile),
presentata da Sua Eccellenza
Monsignor Irineu Danelon,
S.D.B., in conformit al canone
401 1 del Codice di Diritto
Canonico.

Provvista di Chiesa
Il Santo Padre ha nominato
Vescovo di Lins (Brasile) Sua
Eccellenza Monsignor Francisco Carlos da Silva, trasferendolo dalla Diocesi di Ituiutaba.

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gioved 1 ottobre 2015

Intervento della Santa Sede

Migrante sugli scogli di Ventimiglia


al confine tra Italia e Francia (Ansa)

Per un mondo
libero
dalle armi atomiche

ROMA, 30. Mentre la polizia francese


ha deciso di chiudere il confine, a
Ventimiglia sono intervenute oggi in
un blitz le forze dellordine italiane
per far sgomberare il campo di profughi e migranti. Per evitare lo
sgombero e larresto, almeno cento
persone sono fuggite dal campo e si
sono rifugiate sugli scogli, portando
tutto con loro, come a giugno allinizio della protesta.
Le forze dellordine sono entrate
nellaccampamento con unordinanza di sgombero. Come chiedevamo
da tempo, troppi i disagi che causava ha commentato il sindaco di
Ventimiglia, Enrico Ioculano. Un
gruppo di attivisti ha indetto una
manifestazione per mezzogiorno nel
centro della citt; in arrivo giovani
da varie parti dItalia, confermata la
presenza di associazioni solidali. Intanto, il vescovo di Ventimiglia San Remo, Antonio Suetta, sta tentando una mediazione tra migranti e
forze dellordine.
Con lo sgombero dei migranti
abbiamo affermato un principio di
legalit: tu non puoi stare nel nostro
Paese e fare quello che ti pare, rispetti le nostre regole e se non le rispetti ti sgombriamo, perch questo
fa un Paese democratico, civile e che
fa rispettare le regole ha dichiarato
il ministro dellInterno italiano, Angelino Alfano. Il 16 settembre lItalia ha inviato alla Commissione europea una precisa Road Map con
lindicazione delle misure attuative
nei settori dellasilo, della prima accoglienza e del rimpatrio per rafforzare la qualit, la capacit e lefficienza del sistema ha spiegato il titolare del Viminale. Nella Road

Pubblichiamo una traduzione dellintervento dellarcivescovo Paul Richard


Gallagher, segretario per i Rapporti
con gli Stati, alla nona Conferenza
sulla facilitazione dellentrata in vigore del Trattato di completa messa al
bando degli esperimenti atomici, tenutasi a New York il 29 settembre
2015.

Migranti fatti sgomberare dopo un blitz delle forze dellordine

Tensione a Ventimiglia
Map sono individuati anche gli
hotspot, dove personale dei competenti servizi nazionali con il supporto di rappresentanti delle agenzie
europee e delle organizzazioni internazionali, proceder allo screening
sanitario in primo luogo, dei
migranti, alla loro identificazione,
fotosegnalamento,
registrazione
delleventuale volont di chiedere
asilo e al trasferimento nei Cie (Centri di identificazione ed espulsione,
ndr) di chi sar rimpatriato.
Intanto, sul piano politico, il Governo tedesco si appresta a inasprire
le norme sul diritto dasilo con un
pacchetto di leggi che entrer in vi-

gore gi dal primo novembre, dopo


lapprovazione del Parlamento prevista per la met ottobre. Tra le misure, secondo quanto anticipato dai
media tedeschi, ci sono regole pi
severe per le espulsioni, accelerazione delle procedure desame delle richieste di asilo, classificazione di Albania, Kosovo e Montenegro come
paesi di origine sicuri e quindi meta di rimpatri. Sul versante delle prestazioni sociali, nei centri di prima
accoglienza il contributo giornaliero
in denaro ai profughi verr sostituito
con la fornitura di beni materiali.
Saranno facilitate le espulsioni attraverso un meccanismo che dovrebbe

scoraggiare il rifiuto di lasciare il


Paese: chi far passare la data limite
per la partenza andr incontro a una
riduzione delle prestazioni fino a
termini di pura sussistenza. Non sar comunicata una nuova data di
partenza e lespulsione avverr in
maniera coatta. Per chi invece rimarr in Germania perch riconosciuto
come profugo, sar pi veloce la
strada dellintegrazione: gi dopo tre
mesi sar possibile ottenere contratti
di lavoro temporaneo e accesso a
corsi di lingua gratuiti. Per il 2015 il
Governo intende raddoppiare a due
miliardi di euro il contributo alle regioni per gestire lemergenza.

Presidente, segretario esecutivo, signore e signori, sono lieto di portarvi il saluto di Papa Francesco,
che, in occasione della III Conferenza sullimpatto umanitario delle
armi atomiche, afferm che: Occorre unetica globale se vogliamo
ridurre la minaccia nucleare ed
operare per un disarmo nucleare.
Ora pi che mai, linterdipendenza
tecnologica, sociale e politica esige
urgentemente unetica di solidariet
(cfr. Giovanni Paolo II, Sollicitudo
rei socialis, 38), che incoraggi i popoli ad operare insieme per un
mondo pi sicuro ed un futuro che
sia radicato sempre pi nei valori
morali e sulla responsabilit in una
dimensione globale (Papa Francesco, Messaggio in occasione della
Conferenza sullimpatto umanitario
delle armi nucleari, 7 dicembre
2014).
Il Trattato per la completa messa
al bando degli esperimenti atomici
(Ctbt) pu giocare un significativo
ruolo nel rafforzare questa etica
globale. Il Trattato Ctbt richiede
non solo che ogni Stato parte si
impegni a non effettuare, ad astenersi dal provocare, incoraggiare, o
partecipare in qualsiasi altra maniera nelleffettuare qualsiasi esperi-

Dopo lo scandalo dei test truccati sui gas di scarico

LAvana insiste per la revoca definitiva dellembargo

Volkswagen richiama
undici milioni di auto

Da Stati Uniti e Cuba


altri passi in avanti

BERLINO, 30. Dopo lo scandalo delle emissioni dei gas di scarico truccate e il tracollo in Borsa, la
Volkswagen ha annunciato ieri un
maxipiano di richiami per circa undici milioni di vetture coinvolte nel
cosiddetto Dieselgate. E Berlino si
detta pronta a intervenire per
scongiurare un disastro economico
per i 600.000 lavoratori del gruppo
automobilistico.
Abbiamo davanti una strada
difficile e un lavoro molto duro da
fare, ha detto lamministratore delegato Matthias Mller, fresco di
nomina dopo la defenestrazione di

Intesa a Minsk
sul disarmo
nel sud-est ucraino
MINSK, 30. Unintesa per il ritiro
delle armi dal calibro inferiore ai
100 millimetri a 15 chilometri
dalla linea del fronte stata siglata ieri sera a Minsk dai rappresentanti del cosiddetto Gruppo di contatto (Mosca, Kiev, ribelli separatisti e rappresentanti
dellOrganizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa) sul conflitto nel sud-est
ucraino. Lo ha reso noto il mediatore dei ribelli citato da Interfax. Laccordo arriva pochi giorni prima del vertice del cosiddetto formato Normandia (Russia,
Ucraina, Francia e Germania)
previsto a Parigi venerd 2 ottobre. Secondo lex presidente
ucraino, Leonid Kuchma, che
rappresenta il Governo di Kiev
nel Gruppo di contatto, i leader
separatisti hanno promesso di
firmare il documento per il ritiro
delle armi entro domani, gioved
I ottobre.

Martin Winterkorn, a un migliaio


di top manager riuniti nel quartier
generale di Wolfsburg. Il piano
dazione precisa una nota della
societ partir entro la fine di ottobre con uninformativa ai possessori dei veicoli coinvolti, che saranno poi aggiornati con un sito web
dei vari marchi.
Della sola Volkswagen saranno
coinvolte almeno cinque milioni di
autovetture, fra cui la Golf di sesta
generazione, la Passat di settima generazione e la Tiguan di prima generazione. E poi ci sono le Audi
(2,1 milioni), le Skoda (1,2 milioni)
e le Seat, che ha annunciato
700.000 veicoli coinvolti, oltre ai
veicoli commerciali. Con modifiche
da fare al software che potrebbero
richiedere poco tempo, ma in alcuni casi anche agli iniettori, queste
ultime pi costose: gli analisti stimano un impatto complessivo in
oltre 6,5 miliardi di dollari.
Non riceveranno il richiamo le
nuove auto Euro6, mentre per quelle con il motore Tdi (alimentate a
diesel con iniezione diretta e un
turbocompressore) e omologazione
inferiore prosegue il blocco alle
vendite. In Spagna oltre 3300 veicoli sono gi stati ritirati perch
dotati del software incriminato con
cui il gruppo Volkswagen ha ammesso di avere barato ai test sulle
emissioni.
Intanto, si muovono anche i Governi di Portogallo, Svezia e Giappone, con la Bmw che finita sotto
esame da parte dellAutorit per la
sicurezza stradale negli Stati Uniti
per i ritardi nel risolvere i problemi
delle Mini che non hanno superato
i crash test.
E dopo un crollo alla Borsa di
Francoforte che in quasi due settimane arrivato a sfiorare il 40 per
cento, le azioni della Volkswagen
hanno rallentato oggi la caduta,
con un meno 3,54 per cento per le
privilegiate e un meno 2,8 per cento per le ordinarie.

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GIOVANNI MARIA VIAN


direttore responsabile

Giuseppe Fiorentino
vicedirettore

Piero Di Domenicantonio

NEW YORK, 30. La stretta di mano, ieri allOnu a margine allAssemblea generale, tra i presidenti statunitense
e cubano, Barack Obama e Ral Castro, evidenzia progressi nel processo di ritorno alla normalit dei rapporti tra i due Paesi. In merito, comunque, il Governo
dellAvana insiste affinch venga definitivamente rimosso lembargo statunitense in atto da oltre mezzo secolo.
I due hanno avuto un incontro al quale Obama si
fatto accompagnare dal suo segretario di Stato, John
Kerry, dal consigliere per la sicurezza nazionale, Susan
Rice, e dal consigliere Ben Rhodes. Nella delegazione
cubana cera il ministro degli Esteri, Bruno Rodrguez,

Proclamato lo stato di emergenza

Disordini in Per

Lincontro tra Castro e Obama allOnu (Epa)

Servizio vaticano: vaticano@ossrom.va


Servizio internazionale: internazionale@ossrom.va
Servizio culturale: cultura@ossrom.va
Servizio religioso: religione@ossrom.va

caporedattore

Gaetano Vallini

segretario di redazione

ed stato proprio lui a parlare con la stampa a incontro concluso. Rodrguez ha detto che certamente lopportunit di compiere significativi passi avanti nella
normalizzazione delle relazioni durante lAmministrazione Obama concreta, ma ha sostenuto che il destino di questo processo appunto nelle mani del presidente statunitense. Secondo il ministro cubano, le decisioni esecutive adottate finora da Obama hanno un
valore molto limitato. A giudizio dellAvana, il presidente statunitense avrebbe infatti i poteri necessari per
sollevare lostacolo che ancora sussiste, per eliminare
quel blocco che ha provocato danni e difficolt al popolo cubano e che influisce sugli interessi dei cittadini
americani. Come noto, peraltro, molte delle misure
collegate devono passare al vaglio del Congresso.
Subito dopo, una nota della Casa Bianca ha ricordato i cambiamenti introdotti negli Stati Uniti che consentiranno a un numero maggiore di americani di viaggiare verso Cuba e di fare affari nel Paese caraibico. La
nota sottolinea come su questi affari avranno un impatto i progressi nei rapporti diplomatici e le riforme in
corso a Cuba e ribadisce lattenzione di Washington
per il rispetto dei diritti umani a Cuba.

Servizio fotografico: telefono 06 698 84797, fax 06 698 84998


photo@ossrom.va www.photo.va

Segreteria di redazione

telefono 06 698 83461, 06 698 84442


fax 06 698 83675
segreteria@ossrom.va
Tipografia Vaticana
Editrice LOsservatore Romano

don Sergio Pellini S.D.B.


direttore generale

LIMA, 30. Alta tensione in Per: il Governo ha proclamato lo stato di emergenza in cinque province nel
sud est del Paese dopo i violenti scontri in cui almeno tre persone sono state uccise e altre diciassette ferite. I disordini sono esplosi ieri tra polizia e contadini che protestavano per bloccare il progetto di una
miniera di rame di propriet cinese da 7,4 miliardi di
dollari. La polizia stando a fonti della stampa locale avrebbe aperto il fuoco sui manifestanti entrati in unarea della miniera di Las Bambas, nella
regione peruviana di Apurimac. Tre dei feriti sono in
condizioni critiche, rendono noto fonti ospedaliere.
Lo stato di emergenza valido per trenta giorni, e
proclamato per tre province del dipartimento di
Apurimac e due di quello di Cuzco comporta la
sospensione delle garanzie costituzionali e linvio di
personale militare per rafforzare il controllo della sicurezza da parte della polizia. In particolare, i contadini contestano una modifica fatta allo studio
sullimpatto ambientale del progetto.

Tariffe di abbonamento
Vaticano e Italia: semestrale 99; annuale 198
Europa: 410; $ 605
Africa, Asia, America Latina: 450; $ 665
America Nord, Oceania: 500; $ 740
Abbonamenti e diffusione (dalle 8 alle 15.30):
telefono 06 698 99480, 06 698 99483
fax 06 69885164, 06 698 82818,
info@ossrom.va diffusione@ossrom.va
Necrologie: telefono 06 698 83461, fax 06 698 83675

mento che comporti test con armi


nucleari o qualsivoglia altre esplosioni nucleari, e a proibire e prevenire tali esplosioni nucleari come
stabilito nellArticolo 1. Il Trattato
richiede anche la collaborazione di
tutti gli Stati parti nellimplementazione di un Sistema di verifica del
Ctbt stesso, che rappresenta un efficace deterrente verso qualsiasi tipo di sviluppo delle armi nucleari,
cos come un importante strumento
di allerta precoce in ambiti civili
e scientifici, idoneo a favorire una
migliore risposta alle catastrofi naturali.
Alla base di questa etica globale, deve porsi una consapevolezza
e determinazione che, al fine di rispondere adeguatamente alle sfide
del ventunesimo secolo, sia in grado di sostituire alla logica della
paura e della sfiducia, letica della
responsabilit, e in tal modo favorire un clima di fiducia che valorizzi il dialogo multilaterale mediante
una consistente e responsabile cooperazione tra tutti i membri della
comunit internazionale.
Questa responsabilit diviene
sempre pi necessaria nel momento
in cui, come il Santo Padre ha sottolineato nellEnciclica Laudato si,
menzionando tra le altre cose la
tecnologia nucleare: Mai lumanit ha avuto tanto potere su s stessa e niente garantisce che lo utilizzer bene, soprattutto se si considera il modo in cui se ne sta servendo (n. 104). Il lancio delle
bombe atomiche su Hiroshima e
Nagasaki, il cui settantesimo anniversario ricordiamo questanno,
diventato il simbolo dello smisurato potere distruttivo delluomo
quando fa un uso distorto dei
progressi della scienza e della tecnica, e costituisce un monito perenne allumanit, affinch ripudi
per sempre la guerra e bandisca le
armi nucleari e ogni arma di distruzione di massa (Angelus, 9
agosto 2015).
nostro dovere verso lumanit
nel suo insieme, e specialmente
verso i poveri e le future generazioni, usare del potere senza precedenti di cui la scienza e la tecnologia dispone al servizio del bene comune e per promuovere una genuina cultura della pace.
Signor Presidente, quando la
Santa Sede ratific il trattato Ctbt,
il 18 luglio 2001, essa ha confermato la sua visione tradizionale in base alla quale il bando degli esperimenti e di un ulteriore sviluppo
delle armi nucleari, il disarmo e la
non proliferazione sono strettamente connessi e devono essere
raggiunti il pi rapidamente possibile mediante un efficace controllo
internazionale. Oggi, nellelogiare
quegli Stati che hanno deciso di
ratificare il Trattato, la mia Delegazione desidera rinnovare il suo appello ai rimanenti Stati, la cui ratifica necessaria per lentrata in vigore del Trattato, dimostrando in
tal maniera una leadership coraggiosa e un alto senso della responsabilit politica al servizio, una volta di
pi, del bene comune e della promozione di una genuina cultura di
pace.
Questo inoltre uno dei modi
migliori per rafforzare la promozione di due fattori interdipendenti: il
disarmo atomico e la non proliferazione atomica, cos come per rafforzare la lotta contro il terrorismo
nucleare. Lentrata in vigore del
Trattato sulla completa messa al
bando degli esperimenti atomici
operer come una pietra miliare
nella fondazione di una struttura
globale per promuovere un mondo
libero dalle armi atomiche e per
garantire una sicurezza frutto di
cooperazione e basata su unetica
di responsabilit. La Santa Sede
offre il suo completo appoggio morale allatto solenne della ratifica
come un aspetto indispensabile
della concreta realizzazione di una
cultura della vita, della pace e della
prosperit che pu assicurare un
migliore domani.
Grazie, signor Presidente.

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Aziende promotrici della diffusione

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gioved 1 ottobre 2015

pagina 3

Un militare israeliano blocca


un palestinese presso la moschea di Al Aqsa
a Gerusalemme (Reuters)

Non si fermano i disordini nella Repubblica Centroafricana

LOnu chiede la fine


delle violenze a Bangui
BANGUI, 30. Il Consiglio di sicurezza dellOnu ha espresso ieri sera
profonda preoccupazione per la recrudescenza delle violenze interreligiose nella capitale della Repubblica Centroafricana e ne ha chiesto
limmediata cessazione. I quindici
membri del Consiglio hanno condannato gli attacchi ai civili e chiesto che i responsabili siano chiamati davanti alla giustizia. Lappello
delle Nazioni Unite anche a tutte
le milizie perch depongano le armi e mettano fine a ogni atto che
destabilizzi la situazione.
La presidente di transizione della Repubblica Centroafricana, Ca-

therine Samba-Panza, ha lasciato


luned
lAssemblea
generale
dellOnu ed tornata ieri nel suo
Paese dove le violenze interreligiose non si fermano: le persone uccise sono almeno 42, oltre cento i feriti. Le forze armate internazionali
(presenti militarmente nel Paese
per gestire una difficile transizione
verso la democrazia) faticano a
contenere le violenze. Intensi scontri si sono verificati nella giornata
di ieri nei pressi dellaeroporto.
E la capitale Bangui in pieno
caos dopo che oltre 500 carcerati
sono riusciti a fuggire da una prigione. La presidente Samba-Panza
ha chiesto alla popolazione di non
uscire di casa e alle forze internazionali di proteggere i civili e fermare sobillatori e violenti che istigano allo scontro armato.
Il coordinatore umanitario delle
Nazioni Unite a Bangui, Marc
Vandenberghe, ha dichiarato che la
nuova fiammata di violenza nel poverissimo Paese africano indica un
pesante passo indietro. La capitale paralizzata dalle barricate erette dai manifestanti che chiedono le
dimissioni della presidente di transizione dopo le violenze iniziate
durante il fine settimana.
La Repubblica Centroafricana
precipitata nel caos e nella violenza
nel 2013 e da allora stata dispiegata una forza di peacekeeping
delle Nazioni Unite. La situazione
degenerata mentre il Governo di
transizione stava preparando le elezioni fissate per il 18 ottobre, che
ora appaiono a rischio.

Lesercito ha rioccupato la base dei golpisti

Arresti dopo il colpo di Stato


in Burkina Faso
OUAGAD OUGOU, 30. Resta alta la
tensione a Ouagadougou, la capitale del Burkina Faso, dove oggi
lesercito ha comunicato di aver ripreso il controllo del campo militare di Naaba Koom. Qui erano acquartierati gli uomini del reggimento di sicurezza presidenziale
(Rsp), che avevano sostenuto il loro comandante, il generale Gilbert
Diendr, nel fallito colpo di Stato
del 17 settembre contro le autorit
di transizione.
Dopo larresto, ieri, dellex ministro degli Esteri, Djibril Bassol,
accusato di aver anchegli sostenuto il golpe, in serata erano stati segnalati scontri nei pressi del campo
Naaba Koom, mentre laeroporto
di Ouagadougou veniva chiuso e
lesercito si dispiegava nei quartieri
strategici della capitale
Poi era giunta la notizia della resa dei principali capi dellRsp ancora resistenti, in particolare il comandante Korhogo Aziz e un se-

condo ufficiale citato come capitano Abdoulaye, e delle centinaia di


uomini asserragliati nel campo. Poco prima della fine dei combattimenti, attraverso la radio locale
Omega, lo stesso Diendr aveva
chiesto ai suoi uomini di deporre le
armi per evitare un bagno di sangue. Non chiaro, tuttavia, dove si
trovi ora lo stesso Diendr, negli
scorsi giorni oggetto di sequestro
di beni e conti bancari insieme ad
altri esponenti politici ritenuti vicini ai golpisti, compreso appunto
lex ministro Bassol, o comunque
legati allex presidente Blaise Compaor costretto lanno scorso a lasciare il potere dalle proteste popolari. Diendr ha spiegato di aver
lasciato il campo poco prima
dellattacco e di essere attualmente
al sicuro. Quando la situazione
sar calma mi metter a disposizione della giustizia, ha assicurato
sempre attraverso radio Omega.

In seguito al lancio di un razzo palestinese

Raid israeliani su Gaza


TEL AVIV, 30. Alta tensione al confine tra la Striscia di Gaza e Israele.
Un razzo stato lanciato ieri sera
dal territorio palestinese verso Israele e intercettato dallIron Dome (il
sistema di difesa israeliano) nel cielo
di Ashdod. Poche ore dopo, la rappresaglia: laviazione ha colpito
quattro postazioni nella Striscia. Il
portavoce dellesercito Peter Lerner
ha detto che Hamas responsabile
di ogni attacco che viene dalla Striscia. Lerner ha quindi spiegato che

il lancio del razzo avvenuto durante la terza sera della festa ebraica
di Sukkot ha costretto la popolazione di Ashdod e delle zone vicine,
dove sono risuonate le sirene di allarme, a recarsi nei rifugi.
Il rischio di unescalation delle
violenze alto anche al confine con
la Siria. Ieri infatti un razzo proveniente dal territorio siriano esploso
nel settore israeliano delle alture del
Golan, senza provocare vittime n
danni. Per il momento, le autorit

israeliane escludono che si sia trattato di un attacco intenzionale e presumono che lincidente vada ricondotto agli intensi combattimenti in
corso da giorni sul versante siriano
della linea di demarcazione. La reazione, comunque, c stata: i militari
israeliani hanno esploso colpi di artiglieria contro due obiettivi in Siria,
riferiscono i media.
Israele desidera la pace con i palestinesi ha dichiarato ieri il premier israeliano, Benjamin Neta-

La coalizione a guida saudita nega un bombardamento su una festa nuziale

Ban Ki-moon condanna


le azioni contro i civili yemeniti
SANAA, 30. Il segretario generale
dellOnu, Ban Ki-moon, ha condannato ieri un doppio raid su una
festa di nozze in Yemen in cui sono
rimaste uccise almeno 131 persone.
Ogni attacco intenzionale contro
civili considerato una seria violazione della legge umanitaria internazionale, ha detto Ban Ki-moon,
citato dalla televisione Al Jazeera.
Il segretario generale delle Nazioni
Unite ha inoltre affermato che le
violazioni della legge internazionale
devono essere investigate attraverso
meccanismi pronti, efficaci, indipendenti e imparziali per accertare
le responsabilit.
Dal canto suo, la coalizione guidata dallArabia Saudita che appoggia il legittimo presidente Abd
Rabbo Mansour Hadi contro i ribelli sciiti huthi che dallanno
scorso controllano la capitale Sanaa e molte zone del territorio
ha negato qualsiasi coinvolgimento
nel bombardamento di un locale
dovera in corso una festa nuziale a
Wahijah, villaggio situato nei pressi
del porto di Mokha, sul Mar Rosso: secondo lo stesso Unhcr, lalto
commissariato delle Nazioni Unite
per i Rifugiati, avrebbero perso la
vita almeno 131 civili.
La coalizione non ha condotto
incursioni aeree in quellarea negli
ultimi tre giorni, ha dichiarato un
portavoce alleato, generale Ahmed

Al Assiri. tutto completamente


falso. Altre fonti a Riad hanno
sollecitato lapertura di uninchiesta
indipendente sulla vicenda. Grazie
alle immagini satellitari siamo in
grado di dimostrare che non abbiamo sorvolato tale zona, hanno
spiegato le fonti della coalizione.
Ma, intanto, il conflitto nello Yemen sta causando enormi sofferenze alla popolazione. Sono almeno

2355 i civili uccisi, come ha reso noto ieri lufficio dellalto commissariato per i Diritti umani delle Nazioni Unite, spiegando che solo
nelle ultime due settimane sono
morti 151 civili. Lufficio dellO nu
indica come responsabili delle morti civili sia la coalizione a sostegno
del Governo yemenita, sia i miliziani huthi e le forze rimaste fedeli
allex presidente Saleh.

Al via la campagna elettorale


per le legislative in Egitto
IL CAIRO, 30. I partiti e le liste
elettorali in Egitto sono pronti ad
avviare la campagna elettorale in
vista delle elezioni politiche che si
terranno in pi fasi a partire da
ottobre. Il giornale egiziano Al
Ahram, parla della convocazione
dei primi comizi elettorali a partire dalla giornata di ieri in diverse
zone dellEgitto. In particolare la
coalizione Fronte per lEgitto terr
tre comizi nei prossimi giorni ad
Al Jiza, Al Qalabiun e Al Dahqiliya per sostenere i propri candidati. Si tratta delle prime elezioni
parlamentari dellera del presiden-

te Abdel Fattah Al Sisi. Il comitato supremo elettorale egiziano ha


accettato i documenti di 5420 candidati e 9 liste che prenderanno
parte alle prossime legislative.
Le elezioni parlamentari in
Egitto si terranno in due fasi. La
prima fase riguarder 14 governatorati e avr due turni, uno il 18 e
19 ottobre e laltro il 27 e 28 ottobre. La seconda fase, per i rimanenti 13 governatorati, inizier il
22 e 23 novembre e si concluder
con un secondo turno il 1 e 2 dicembre.

La quantit di petrolio estratta non tale da giustificare le spese

Shell abbandona le trivellazioni nellArtico

La bandiera con il logo della compagnia nella sede centrale allAja (Ap)

WASHINGTON, 30. Il gigante petrolifero anglo-olandese Royal Dutch


Shell ha annunciato la fine delle
controverse trivellazioni esplorative
in Alaska, spiegando di avere rinvenuto quantitativi di idrocarburi insufficienti a giustificare un investimento estrattivo. Si tratta di un ulteriore caso di abbandono di nuovi
giacimenti, seguito al crollo dei prezzi petroliferi dei mesi passati.
Il pozzo Burger J, scavato 240 chilometri circa al largo delle coste di
Barrow, citt situata allestremo nord
dellAlaska, verr, quindi, sigillato e
abbandonato, ha confermato in una
nota la compagnia petrolifera. La decisione arrivata appena due mesi
dopo che il presidente degli Stati
Uniti, Barack Obama, aveva approvato, tra mille polemiche e proteste
degli ecologisti, il via libera alle trivellazioni esplorative in Alaska.

Secondo gli esperti, la rinuncia di


Shell equivale a una vittoria per gli
ambientalisti, per i quali le perforazioni mettevano particolarmente a rischio un ecosistema delicato, mentre
le condizioni particolarmente difficili
in cui si svolgono le trivellazioni
avrebbero moltiplicato il rischio di
incidenti. Lo stop alle trivellazioni si
far per sentire sui conti: Shell aveva previsto in bilancio un investimento del valore di tre miliardi di
dollari per la sua posizione in Alaska, con ulteriori 1,1 miliardi di dollari per futuri impegni contrattuali.
Negli ultimi dieci anni, il gruppo anglo-olandese ha speso circa sette miliardi di dollari per acquisire licenze
di esplorazione artiche nei mari di
Chukchi e Beaufort. I titoli della
Shell hanno immediatamente risentito della decisione, perdendo in Borsa
oltre l1,5 per cento.

nyahu, che domani parler allAssemblea generale delle Nazioni


Unite.
Sempre gioved il leader del Likud incontrer anche il segretario di
Stato americano, John Kerry. Sfortunatamente i palestinesi continuano
a diffondere bugie sulla politica sul
Monte del Tempio ha detto il premier poco prima di partire per New
York, riferendosi ai recenti disordini
esplosi nellarea circostante la moschea di Al Aqsa a Gerusalemme.
Chieder che si metta fine a questa
istigazione selvaggia. Israele intende
mantenere lattuale status quo
nellarea. I manifestanti palestinesi
che portano armi sul Monte del
Tempio sono gli unici a danneggiare
i luoghi santi e gli unici a violare lo
status quo ha aggiunto Netanyahu.
Il premier ha poi annunciato che
nel suo discorso alle Nazioni Unite
illustrer la politica di Israele alla luce della situazione in Siria e delle
minacce al confine nord del Paese.
Cos come spiegher cosa provano
i cittadini di Israele dopo laccordo
sul nucleare dellIran e cosa si aspettano dalla comunit internazionale.
In effetti ha detto ogni giorno
che passa sempre pi chiaro che in
un Medio oriente al collasso Israele
unisola di progresso e stabilit.
Oggi invece in programma alle
Nazioni Unite lintervento del presidente palestinese, Mahmoud Abbas,
che avr anche numerosi incontri bilaterali con diversi leader.

Offensive
turche
contro i ribelli
del Pkk
ANKARA, 30. Al termine, ieri, di due
vaste offensive dellaviazione, il comando generale dellesercito turco
ha confermato luccisione di almeno
venticinque ribelli separatisti del
Partito dei lavoratori del Kurdistan
(Pkk). La prima operazione ha avuto luogo nel nord dellIraq, nella
provincia di Gara, sulle montagne
del Kandil, vera e propria roccaforte
dei miliziani secessionisti.
La seconda si invece svolta a
ukurca, nella provincia di Hakkri,
nel sud est della Turchia. Queste ultime operazioni militari rilevano
gli analisti politici sono la risposta
dellesercito di Ankara alla ripresa
delle ostilit dei ribelli del Pkk, avvenuta lo scorso 24 luglio al termine
di una tregua che andava avanti da
marzo del 2013.
Negli ultimi due mesi, il Pkk ha
ucciso centoventicinque tra soldati e
agenti delle forze di sicurezza turche
e trenta civili, mentre in base alle stime fornite dallesercito di Ankara sarebbero pi di mille i miliziani morti
nei raid dellaeronautica e dalle operazioni dellesercito.
Il Partito dei Lavoratori del Kurdistan che combatte dal 1984 una
sanguinosa lotta armata contro il
Governo turco per ottenere uno Stato indipendente nella regione storico-linguistica del Kurdistan, a cavallo tra Turchia, Iraq, Iran e Siria
considerato organizzazione terroristica dagli Stati Uniti, dallUnione europea e dalla Nato. Si calcola che
questo ultratrentennale conflitto abbia gi provocato pi di quarantamila vittime e danni incalcolabili.

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 4

gioved 1 ottobre 2015

Nel settimo anniversario delle violenze


che provocarono morti e devastazioni
la popolazione chiede giustizia
Con il sostegno di suor Teresa Xalxo
di suor Shanti Tirkey e di suor Sabita Nayak

Una nuova casa religiosa nel distretto indiano di Kandhamal

In marcia
per il futuro
di ELENA RASTELLO
andhamal, nellIndia orientale, uno dei distretti
centrali dello Stato di
Orissa. Con uneconomia
che dipende principalmente dalla coltivazione, il XXIV distretto
urbanizzato (con appena il sei virgola
otto per cento della popolazione che
vive in zone urbane, a fronte del quattordici virgola nove degli abitanti di
questo Stato ormai urbanizzato) ed
anche il meno densamente popolato.
Nellagosto del 2008 fu testimone di
una violenza senza precedenti. I morti
furono numerosi, soprattutto cristiani.
Cinquantaseimila persone rimasero senza casa. Quellagitazione cos violenta
coinvolse pi di seicento villaggi. Almeno seimila e cinquecento case vennero saccheggiate e bruciate, trecentocinquanta chiese e luoghi di culto vennero
rasi al suolo o sventrati. La violenza
inoltre spinse a saccheggiare e distruggere trentacinque scuole, e numerose
istituzioni filantropiche, tra le quali anche lebbrosari, sanatori per malati di
tubercolosi e dozzine di strutture di organizzazioni no-profit. Moltissimi bambini e ragazzi dovettero abbandonare
gli studi.
Fu lassassinio del leader induista
Swami Laxmananda Saraswati, nella
notte del 23 agosto 2008 nel suo

ashram a Kandhamal si suppone per


mano dei maoisti a scatenare disordini e violenze che per diversi mesi ricaddero pesantemente e ingiustamente soprattutto sui cristiani.
Nel settimo anniversario delle violenze a Kandhamal stata organizzata
una marcia: vi hanno preso parte migliaia di persone che hanno chiesto al
Governo di assicurare giustizia, pace e
armonia per tutti i cittadini, di porre fine alle atrocit contro le minoranze e le
donne e di modificare il sistema che vede la divisione tra le persone nel nome
di religione e caste. Le vittime di cos

Le religiose con i bambini delloratorio

poveri e proclamare il Vangelo, per essere dono di san Giovanni Bosco


nellanno in cui si celebrato il bicentenario della sua nascita, in linea con
linvito del Capitolo generale XXIII:
Allargate lo sguardo. Con i giovani
missionarie di speranza e di gioia. Cos, il 16 agosto scorso,
mentre il mondo salesiano
celebrava il suo fondatore,
Le religiose stanno portando
larcivescovo John Barwa
di Cuttack-Bhubaneswar
una ventata di nuova speranza
ha inaugurato la Casa AuLa sfida quella di raggiungere
xilium presso la parrocchia
di san Sebastiano a Kuranche i villaggi pi defilati
tumgarh, trecentodiciassetper garantire servizi educativi
te chilometri a ovest di
Bhubaneswar, la capitale
dello Stato di Orissa.
Nella casa, sono andate a vivere tre
tanta violenza soffrono ancora a causa
delle costrizioni e delle perdite socio- Figlie di Maria Ausiliatrice, suor Teresa
economiche, e per i traumi psicologici Xalxo, suor Shanti Tirkey e suor Sabita
Nayak che, sin dal loro arrivo, si sono
subiti.
In questo frangente, le Figlie di Ma- subito inserite nella realt del luogo.
ria Ausiliatrice dellispettoria di Calcut- Qui hanno avviato un oratorio per i
ta sono entrate, con coraggio, nel di- bambini e le bambine del quartiere, otstretto di Kandhamal per raggiungere i tenendo una buona risposta a livello di

partecipazione alle varie attivit proposte.


Attraverso regolari lezioni di sostegno e di doposcuola per un buon numero di studenti, le religiose stanno
cercando di contribuire alla crescita
della Chiesa e della societ, con
unazione educativa tesa a rendere chi
vi prende parte non solo un buon cristiano, ma anche un onesto cittadino.
Visitando le famiglie e condividendo la
parola di Dio, le suore stanno portando
una ventata di nuova speranza e
fiducia.
A oggi, la risposta della gente del
luogo positiva: le tre religiose ascoltano la popolazione, con cui si stanno
creando legami sempre pi duraturi. Il
lavoro da fare comunque molto, anche sul versante strettamente religioso,
dal momento che la maggioranza della
gente ha accolto il cristianesimo piuttosto recentemente. Nelle famiglie spesso presente lappartenenza a religioni
diverse e per questo le religiose stanno
mettendo un impegno particolare nella
catechesi dei parrocchiani.

Le violenze senza precedenti che si


verificarono nel 2008 hanno generato
una profonda paura tra la popolazione.
Il Governo non ancora venuto in aiuto n ha offerto un compenso adeguato. Le propriet perse o confiscate con
la forza non sono state ancora restituite.
C una sfida grande per la comunit
delle Figlie di Maria Ausiliatrice: quella
di raggiungere la popolazione dei paesi
e dei villaggi limitrofi offrendo istruzione di qualit, educazione alla fede, assistenza sanitaria e promozione umana,
igiene, cultura e sano uso del tempo libero. La missione educativa pu avvenire soprattutto attraverso leducazione
ai valori, mentre necessario motivare
e sostenere linteresse dei giovani e degli adulti per le questioni di fede. Motivare i giovani allincontro con il Signore e proporre loro ragioni di speranza il bisogno pastorale attualmente
prioritario: il lavoro delle tre religiose
dunque diretto a essere davvero missionarie di speranza e di gioia.

Rebel Without a Cause il capolavoro di Nicholas Rey a sessantanni dalluscita nelle sale

Giovinezza di un classico

di EMILIO RANZATO
Quando capita di rivedere Giovent
bruciata (Rebel Without a Cause,
1955), di solito ci si aspetta di trovarlo terribilmente invecchiato, per certi
versi persino ridicolo, quasi una specie di Grease meno divertente. E invece no. A tuttoggi, a sessantanni
di distanza dalla sua uscita, rimane
un grande film. Nonostante i limiti
che una produzione del genere poteva avere.
A met degli anni Cinquanta su
Hollywood cominciava ad arrivare
pi dun refolo di crisi. Inseguire i
gusti del pubblico giovanile poteva

essere una buona scappatoia, cos


come stava facendo il cinema indipendente che imperversava nei drivein. Con film come Il selvaggio (The
wild one di Lszl Benedek, 1953) o
Il seme della violenza (The blackboard
jungle di Richard Brooks, 1955) le
majors tentarono timidamente e un
po goffamente di inserirsi nel filone
della cosiddetta juvenile delinquency,
sottogenere drammatico che testimoniava un malessere delle nuove gene-

razioni, un rancore rivolto a padri


reduci dallimpresa antinazista ma
proprio per questo considerati relitti
di un altro mondo, e a madri troppo
accondiscendenti verso langusto
ruolo domestico che la societ
dellimmediato dopoguerra sembrava
voler cucire loro addosso.
Mentre per le produzioni a basso
costo avevano sostanzialmente mano
libera nel rappresentare questi conflitti generazionali, accennando an-

che a temi tab come quello delle


droghe, Hollywood era sotto lo
sguardo di un codice Hays gi scricchiolante ma ancora vigile.
La juvenile delinquency delle produzioni di serie A, dunque, rischiava di
apparire come qualcosa di piuttosto
addomesticato e sociologicamente
poco credibile. Pi che film per ragazzi, sembravano prodotti destinati
a mostrare agli adulti i pericoli cui
incorrevano i figli adolescenti.
In superficie, anche Giovent bruciata sembra avere gli stessi limiti.
La fotografia dai colori accesi, la
consueta cura per la composizione
dellinquadratura, la colonna sonora
ovviamente sinfonica poco in linea
col mondo dei teenagers, ne smussano inevitabilmente limpatto rispetto
agli omologhi espressivamente selvaggi della serie B, in cui una fotografia viceversa sporca e una resa
complessivamente documentaria sono quanto mai funzionali a un fenomeno reale e, per lepoca, attualissimo e scottante.
La regia di Nicholas Ray e la bellissima sceneggiatura firmata da Stewart Stern, tuttavia, sanno bene come affondare lo sguardo nei turbamenti giovanili senza velleit scandalistiche ma anche senza reticenze.
In fin dei conti, non sono molti i
film di quegli anni in cui degli studenti si sfidano con un coltello, un
ragazzo muore tragicamente per un
gioco in auto, i genitori sono messi
costantemente sotto accusa e ridicolizzati, la scuola viene descritta come
unistituzione lontana dalla realt e
sostanzialmente inutile, la polizia come unottusa forza reazionaria.

una foto di Alan Ladd, cavaliere della valle solitaria nellomonimo film
di un paio danni prima, romantico
archetipo di quella protezione che il
ragazzo non ha ricevuto dalla famiglia. Lanziano professore di scienze
Tutto ci, per, inserito in una che al planetario parla con gelido disolida e anche furba struttura narra- stacco agli studenti di un universo
tiva e drammaturgica, che alla lunga indifferente e destinato a finire nel
contrappone la gang dei ragazzi pi nulla, perfetta sintesi di come i gioscalmanati a protagonisti sempre ri- vani potevano vedere gli adulti a
belli ma in fondo avveduti e razio- quellepoca, lungi dallessere un monali, sin troppo maturi nelle loro dello propositivo, sottilmente discelte morali, a sottolineare il divario spensatori horror vacui.
con il modello pi sovversivo dei bIl personaggio di James Dean che
movie. Soprattutto, la componente tornando a casa trova il padre con il
grembiule della
moglie, emblema
di una confusioIl film si regge in straordinario equilibrio
ne di ruoli e
dellincapacit di
fra valori tradizionali
assumersi il proe istanze protocontestatarie
prio. La casa diroccata sulla coldisamina sociologica e astrazione tragica
lina dove i ragazTra vecchio solido cinema
zi vorrebbero rifugiarsi e difene nuove azzardate tematiche
dersi dal mondo,
uniconografia filosofica dei padri
trasgressiva viene controbilanciata da reinterpretata secondo gli schemi
valori edificanti come quelli che idealisti dei figli.
spingono i giovani a ricrearsi istintiLa morte violenta di Dean a venvamente una famiglia alternativa. O tiquattro anni, il 30 settembre 1955,
a costituirsi in commissariato mentre ha conferito al film un indesiderato
i genitori vorrebbero coprirli. A con- alone di maledettismo prima ancora
ferma di come le critiche alla vecchia che arrivasse nelle sale, alimentato in
generazione non muovano da unag- seguito dalla scomparsa altrettanto
gressivit gratuita a dispetto del tragica e prematura degli altri due
titolo originale, mutuato da un trat- protagonisti.
tato psichiatrico su un soggetto criMa Giovent bruciata si regge inminale ma da un fondato deside- vece in straordinario equilibrio fra
rio di affetto e giustizia.
valori tradizionali e istanze protoSono molte le scene capaci di contestatarie, disamina sociologica e
condensare quanto detto in pochi astrazione tragica, vecchio, solido ciminuti, se non in una singola imma- nema e nuove, azzardate tematiche.
gine, anche scartando quelle pi fa- Lontano tanto dai ritratti sguaiati
mose e scontate. Il personaggio di dei drive-in, quanto da quelli inamiSal Mineo che si pettina osservando dati del resto di Hollywood.

LOSSERVATORE ROMANO

gioved 1 ottobre 2015

pagina 5

La comunicazione perduta

Senza guardare
lorologio
di ANTONELLA LUMINI

omunicare uscire
da se stessi e immedesimarsi nella vita
interiore di un altro
da noi. Sono parole
di Eugenio Borgna, tratte dal suo ultimo
libro, Parlarsi. La comunicazione perduta
(Torino, Einaudi, 2015, pagine 100, euro
11). Il noto psichiatra, esponente di una
psichiatria volta a rifondarsi come scienza
umana, propone in questo, come in altri
suoi saggi sulla patologia psichica, un approccio che si basa essenzialmente sulla
ricerca interiore.
Comunicare richiede di entrare in relazione con se stessi per imparare a conoscere i pi reconditi misteri dellanima
umana. Richiede di mettersi in gioco per
scandagliare la propria realt profonda.
Cosa che Borgna ha praticato fin da
quando, a partire dagli anni Sessanta, decise di rinunciare alla carriera universitaria
per dirigere il reparto psichiatrico femminile dellospedale di Novara e dedicarsi
completamente a esseri umani a cui era
stata tolta la dignit di vivere.
Il problema della comunicazione si pone quindi come possibilit di gettare un
ponte fra chi cura e chi curato. Come
mettersi in comunicazione con chi malato?, come comunicare con esistenze sigillate dalla tristezza patologica, con
sguardi che chiedono aiuto e che fiammeggiano in volti apparentemente aridi e
ghiacciati, impassibili, nondimeno ardenti?
Loggetto dellindagine dunque la comunicazione emozionale che implica una
totale disponibilit allo scavo interiore
perch non ci pu essere vera conoscenza
delle profondit dellanima umana se non
a partire da se stessi. Non si pu entrare

Ren Magritte, Le double secret (1927)

in contatto con chi lacerato da forme


gravi di depressione, psicosi, se non cercando di raggiungere quella sofferenza
per condividerla.
La cura parte dallascolto: La malattia
come un grande confessionale, in essa
si dicono verit che spesso rimangono
mascherate. Ma quale abisso luomo medesimo,
ricorda
lautore
citando
santAgostino, e come difficile conoscere se stessi. La comunicazione creatrice di dialogo e di cura scaturisce solo
quando la ragione calcolante si converte
in passione. Passione proviene da patior,
patire. un sentire intenso, che immette
sulla stessa lunghezza donda, convibra.
Ed proprio di questa intensit vibrante che tratta questo piccolo, ma prezioso
libro dal linguaggio poetico, cio di una
comunicazione fatta di silenzio, di semplici gesti. Il testo fluisce attraverso citazioni
di santAgostino, san Giovanni della Croce, Kierkegaard, Goethe, Rilke e cos via,
come se santi, filosofi e poeti fossero i veri depositari di quei frammenti di luce capaci di far risplendere linvisibile, di dire
quanto resterebbe muto, perch lesperienza della patologia psichica, cos estrema e misteriosa, come indicibile.
Attraverso i versi dei poeti per certe
volte quello che sfugge, che non vuole
essere guardato, appare. Borgna afferma:
nella malattia le parole sembrano possedere una qualit mistica. Chi cura deve
accettare di inoltrarsi nel lago oscuro del
mistero. In ultima istanza il mistero
della comunicazione il mistero della decifrazione del dolore che passa attraverso
il silenzio e i segni incisi sul corpo vivente, espressione particolarmente significativa che rimanda al pi arcaico linguaggio biblico.
Nella Bibbia corpo, carne, rinviano
allessere vivente tutto intero. Il corpo
vivente diviene quindi il
registro su cui le remote
sofferenze dellanima restano incise. Volti irrigiditi
in maschere di angoscia
parlano col silenzio, attraverso espressioni, sguardi,
lacrime. Emanano la forza
del sacro custodito nelle
dimensioni pi arcane e
insondabili dellumanit.
Chi cura deve accettare di
guardare fino in fondo, di
condividere facendo risuonare in se stesso ogni
abisso. Allo stesso tempo
proprio il corpo vivente che si fa strumento
della parola che non si
pu dire. In situazioni
estreme di dolore, solo
sguardi, sorrisi, possono
divenire ponti capaci di
toccare limpenetrabile.
Lautore non offre una
semplice lettura, conduce
dentro una terra scono-

sciuta perch tenuta ai margini, reietta, in


realt presente in ogni essere umano. la
terra sconfinata del dolore. E porta l, con
la tenerezza e con la fermezza di chi lha
attraversata e che, conoscendola, non ne
ha pi paura. Dunque una grande testimonianza di umanit.
La grave patologia mentale come il ricettacolo in cui va a finire la parte malata
che tutti lasciamo sotterranea e che poi
trova in qualcuno, nel pi debole, fragile,
indifeso, il canale attraverso cui poter tracimare. In questo senso la malattia fa
parte di un destino comune di chi curato e di chi cura. Diviene mezzo di compassione. Solo il patire insieme pu riuscire a far veicolare emozioni rimaste come
ghiacciate. la caratteristica pi esplicit della carit, dellamore cristiano autentico.
Seppure da un punto di vista laico, in
questo piccolo libro, si ritrovano tutte le
coordinate di quella che dovrebbe essere
la cura animarum, oggi forse un po trascurata anche in ambito religioso. Rara-

Raramente si trova qualcuno disposto


a mettersi veramente in ascolto
Anche fra i religiosi prevalgono spesso
lefficientismo e la fretta
mente si trova qualcuno disposto a mettersi veramente in ascolto. Anche fra i religiosi prevale spesso lefficientismo, la
fretta. In queste pagine c un invito costante allattenzione, allattesa di quel
tempo propizio in cui sia possibile gettare
un ponte con lanima smarrita, un invito
quindi a rimanere accanto a chi soffre
senza guardare lorologio.
sempre pi importante far convergere
esperienze di grande umanit, come questa, che provengono dal mondo laico ed
esperienze pi esplicitamente spirituali,
forse a volte un po tiepide. Solo attraverso lo scavo interiore si pu pervenire
allessenza dellanima. Oltre la realt psichica legata alla sfera relazionale, si spalanca la realt profonda, spirituale. Il fondo dellanima costituisce la dimensione
essenziale, il punto in cui lanima sempre in contatto con lo Spirito da cui ha
origine e vita. Attraverso il fondo lo Spirito risale in ogni realt di angoscia e di
dolore. Ma lo Spirito amore che ha bisogno di incarnarsi, di divenire atto di
amore. Dove c umanit, dove c amore
incarnato, vuol dire che lo Spirito opera.
Queste esperienze forti, in cui si manifestano atti concreti di amore, divengono
quindi vive testimonianze di una autentica
spiritualit che agisce per forza propria
perch lo Spirito penetra dove pi trova
disponibilit, apertura di mente e di cuore, apertura verso la verit.

Disponibile on line tutto il magistero pontificio sulla comunicazione

Uno sviluppo continuo


La comunicazione non solo una delle
attivit della Chiesa, ma lessenza stessa della sua vita. Lo ha detto larcivescovo Claudio Maria Celli, presidente
del Pontificio Consiglio delle comunicazioni sociali (Pccs), presentando il 30
settembre presso la Sala stampa della
Santa Sede il progetto On line tutto il
Magistero Pontificio sulla comunicazione. Dal Baragli ai nostri giorni. Dagli
studi che abbiamo compiuto, ha aggiunto, emerge uno sforzo costante da parte
della Chiesa per garantire che la buona
notizia del Vangelo sia fatta conoscere ai
suoi contemporanei, in modi culturalmente appropriati e che realizzano pienamente le potenzialit dei nuovi modelli di comunicazione e delle tecnologie in
via di sviluppo.
Da ora su www.chiesaecomunicazione.com sar dunque disponibile una biblioteca digitale dedicata ai documenti
sulla comunicazione proposti dal Magistero Pontificio. Un sito che mette a disposizione brani scelti da oltre 1100 documenti in traduzione multilingue, dal I

al XXI secolo; un navigatore che guida


a esplorarne le fonti disponibili in rete;
una piattaforma per la lettura e per lo
studio personale; un ambiente aperto alla collaborazione. I destinatari sono le
persone interessate al tema, ma soprattutto quanti lavorano in centri di studio
e di formazione della Chiesa e non dispongono di una grande biblioteca.
La pubblicazione di questi materiali
on line, ha sottolineato Celli, fornir le
risorse primarie che consentiranno a teologi e studiosi di comunicazione di approfondire le loro riflessioni su come la
Chiesa oggi deve svolgere limpegno di
condividere il suo messaggio con tutte le
persone. Nel suo discorso ai partecipanti allassemblea plenaria del Pccs del
28 febbraio 2011, Benedetto XVI ha parlato della sfida di trovare nuovi linguaggi per assicurare unadeguata espressione
al messaggio cristiano nel contesto della
radicale trasformazione effettuata dalle
nuove tecnologie nella cultura della comunicazione. In particolare, egli identifi-

ca la necessit di una riflessione e di un


impegno teologico.
Il progetto, promosso dal Pontificio
Consiglio delle comunicazioni sociali,
curato da don Franco Lever e da Paolo
Sparaci, docenti della Facolt di Scienze
della Comunicazione sociale dellUniversit pontificia salesiana. Don Lever ha
sottolineato in conferenza stampa che
liniziativa rimarr comunque un work in
progress con almeno tre direzioni di lavoro: far crescere larchivio, costruire una
rete di collaboratori e offrire nuovi strumenti e metodologie attraverso la piattaforma di pubblicazione Ipernote, che
sperimenta e propone nuove tecnologie a
vantaggio della lettura, dello studio e
della condivisione nella comunit dei lettori. Questo progetto ha aggiunto
ha un preciso riferimento: una persona e
le sue opere. La persona il gesuita
Enrico Baragli, vissuto tra il 1908 e il
2001, un pioniere nella Chiesa italiana
dello studio degli strumenti della comunicazione sociale.

Inaugurata a Loreto la statua della Visitazione

La danza
di un abbraccio
di SILVIA GUIDI

uando si pensa alla Visitazione, il secondo


mistero gaudioso del
Rosario, non sono
molte le opere darte
celebri che vengono in mente, oltre
al capolavoro del primo manierismo
fiorentino firmato da Pontormo, custodito nella Propositura dei Santi
Michele e Francesco a Carmignano,
e, forse, alla sua rilettura contemporanea filmata da Bill Viola a met
anni Novanta, un accorato still life
al rallentatore che fa centellinare a
chi guarda lincanto dellincontro. I
lettori pi attenti dellO sservatore
Romano ricorderanno la pittura
sintetica e intensa di Isabella Ducrot, che ha illustrato il primo numero del mensile del nostro giornale donne chiesa mondo, nato,
non a caso, proprio il 31 maggio
2012, nel giorno della Visitazione.
Bassorilievi e sculture sono ancora
pi rari.
Dal 26 settembre Loreto celebra
con unopera imponente le statue
sono alte circa due metri e raggiungono i tre metri di altezza con il
basamento lincontro tra Maria e

La caratteristica dellopera
la presenza di Anna
non citata nel racconto evangelico
Lartista lha voluta per sottolineare
limportanza della nonna di Ges
sua cugina Elisabetta, due donne
colme di gratitudine per il disegno
di Dio sulla loro vita che le ha rese,
in modo misterioso ma concretissimo, portatrici di futuro, speranza e
salvezza per tutto il genere umano.
Entrambe saranno presto madri e
daranno alla luce Giovanni, lulti-

AllAntonianum parlano
le donne cattoliche
Nel giorno dedicato a Teresa di Lisieux, molte
delle quarantaquattro tra teologhe,
missionarie, docenti ed esperte di questioni
femminili autrici del volume Catholic Women
Speak: Bringing Our Gifts to the Table (Paulist
Press, 2015) saranno a Roma, presso la
Pontificia Universit Antonianum per una
giornata di lavori nel corso della quale
presenteranno il loro lavoro in vista del
Sinodo. Curatrice del volume che verr
consegnato a ogni padre sinodale Tina
Beattie, docente di studi cattolici alluniversit
di Roehampton, a Londra, che ha raccolto
donne provenienti da diversi contesti culturali
e parti del mondo
per comporre unantologia di saggi
accomunati dalla certezza che la Chiesa non
possa affrontare il tema della famiglia senza
ascoltare le voci femminili. Dopo i saluti
iniziali, tra cui quelli di suor Mary Melone,
rettore dellAntonianum, i lavori saranno
suddivisi in varie sessioni, dedicate ad
approfondire i diversi aspetti della
partecipazione femminile alla vita della
Chiesa. Tra le autrici del volume che
prenderanno la parola il 1 ottobre, ricordiamo
Lucetta Scaraffia, Mary McAleese, Carolina
del Ro e Cristina Lledo Gmez.

mo dei profeti e il primo dei martiri


della fede cristiana, e Ges, lEmmanuele, il Dio-con-noi.
La sintesi visiva dellincontro
stata disegnata e realizzata dallartista anconetano Floriano Ippoliti: il
gruppo scultoreo stato posto nello slargo antistante la celebre piazza
del santuario, dove stato recuperato un antico basamento da anni
adibito ad area verde. Lopera di
Ippoliti formata da tre figure
femminili in bronzo dorato. Non
solo Maria ed Elisabetta, ma anche
santAnna. Una presenza di cui nel
racconto evangelico non si parla,
volutamente inserita dallartista per
sottolineare limportanza della madre della Madonna ed esaltare una
maest e una bellezza che trascendono let anagrafica.
Non solo: la presenza di un terzo
elemento nella composizione permette di imprimere movimento ai
volumi, posti in relazione costante
tra di loro, riecheggiando la danza
delle innumerevoli raffigurazioni
delle tre Grazie nella storia dellarte. Unimmagine fresca e intensamente affettiva che accoglier i turisti mordi e fuggi di passaggio a Loreto, come anche i pellegrini stanchi ma felici dopo una notte di
marcia (i 27 chilometri percorsi dalle migliaia di persone che partecipano al pellegrinaggio MacerataLoreto).
In realt, spiega lo scultore, il
gruppo della Visitazione vuol essere
unesaltazione
tridimensionale
della Madonna del Magnificat: Elisabetta accoglie la cugina salutandola come la Benedetta tra le donne, con il bambino nel suo grembo
che sussulta alla presenza della Madre e del Figlio di Dio. Maria, a
sua volta, esulta con il bellissimo
canto intessuto di riferimenti scritturali giunto fino a noi e parte integrante della liturgia: ogni giorno
milioni di cristiani lo intonano durante la recita delle Lodi, ricordando implicitamente anche lHic Verbum caro factum est dellAnnunciazione.
Labbraccio di tre donne investite
dalla Grazia divina, dicevamo, accoglier le centinaia di migliaia di
pellegrini che ogni anno andranno
a Loreto. Come pellegrina e viandante stata la stessa Madre di
Dio, che si mise in viaggio spinta
dal desiderio di condividere con la
cugina la fatica e la gioia della gravidanza. Maria che visita Elisabetta,
spiega monsignor Giovanni Tonucci, arcivescovo prelato di Loreto,
cosciente di portare in s il Messia,
il germoglio di unumanit nuova.
Il Gruppo scultoreo ha ripetuto
Tonucci il giorno dellinaugurazione indica anche quel percorso di
uscita verso il mondo che Papa
Francesco spesso ci ricorda. Qui a
Loreto sar parte integrante del
cammino, fisico e spirituale, che
porta alla Santa Casa.
Tra gli enti che hanno partecipato anche economicamente alliniziativa finanziando solo le spese
della realizzazione, perch Ippoliti
ha rinunciato ad avere compensi
per il disegno e la progettazione
dellopera vi sono la Fondazione
Opere Laiche Lauretane, la Fondazione Cassa Risparmio Loreto, la
Rainbow e il comune bavarese di
Alttting, gemellato con la citt
marchigiana. Uno dei rari casi in
cui la collaborazione tra pubblico e
soggetti privati ha portato a risultati concreti.

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 6

gioved 1 ottobre 2015

Al centro della plenaria dei vescovi tedeschi la necessit di promuovere unassistenza stabile

Oltre lemergenza

Nella prolusione del presidente ai lavori del Consiglio permanente della Cei

Per un futuro
che non ha bisogno di barriere
FIRENZE, 30. A chi ha fame bisogna, innanzitutto, dar da mangiare. quello delle migrazioni dal
Medio oriente uno dei temi centrali
della prolusione con cui il cardinale
Angelo Bagnasco ha aperto nel pomeriggio di oggi a Firenze dove
tra poco pi di un mese si svolger
il convegno ecclesiale nazionale i
lavori del Consiglio permanente
della Conferenza episcopale italiana
(Cei). Un esodo di disperazione,
cos definisce londata migratoria il
presidente della Cei, che pur riconoscendo, anzi proprio per questo, la
complessit della situazione, tornato a chiedere interventi urgenti e
a largo raggio, coinvolgendo dunque le istituzioni internazionali, come per esempio le Nazioni Unite, e
misure in grado di incidere positivamente nei Paesi dorigine dei flussi
migratori.
Di fronte a persone che per fuggire alla disperazione rischiano la
vita, non si pu n stare a guardare
con fastidio come lEuropa ha fatto per anni n fare i sofisti. La
coscienza umana esige di intervenire, ha detto il cardinale Bagnasco,
che ha ricordato quanto lItalia ha
fatto fin dalla prima ora, e continua con impegno, generosit, al meglio del possibile, facendo riferimento allopera di salvataggio e accoglienza sulle coste siciliane. Adesso, per, londa di piena si allarga
poich il Sud del mondo si messo
in marcia e non disposto a fermarsi. Sembra essere giunta lora della
concertazione: vogliamo sperare che
tale processo non si fermi e sia nel
segno di una gratuit senza calcoli.
Cos come speriamo che, senza bi-

sogno di barriere, si progetti un futuro sicuro, produttivo e sereno per


tutti, per chi ospita come per chi arriva.
Per il presidente della Cei, il fenomeno richiede di intervenire su
un triplice fronte: loggi, il domani
e i Paesi di provenienza. Quanto
allimmediato, il porporato ha ribadito che occorre in primo luogo rispondere allemergenza, sfamando e
assistendo. Le comunit cristiane
lo sanno e operano con trasparenza,
lontane da qualunque basso interesse, seguendo le normative delle prefetture, ha osservato Bagnasco. Il
secondo fronte quello di un futuro di dignit, poich non si pu vivere perennemente da assistiti: ci
richiede condivisione della stessa
lingua, lavoro e casa. Infine, la
Comunit internazionale deve concretamente intervenire favorendo lo
sviluppo dei Paesi di provenienza,
perch nessuno sia costretto a fuggire da guerra, persecuzione e miseria.
Tale impegno necessita di risorse ingenti, tempi lunghi e volont politiche certe. La sfida grande, ma ineludibile: chi credesse di porvi rimedio attraverso improbabili scorciatoie, sbaglierebbe sul piano etico e
sarebbe miope su quello politico.
Di qui anche parole di rinnovata
gratitudine per lappello di Papa
Francesco che, come noto, ha invitato ad accogliere una famiglia di
immigrati in ogni parrocchia, comunit religiosa, santuario, monastero.
Vogliamo essere in prima fila nel
rispondere a questo pressante appello, afferma Bagnasco assicurando
che in questi giorni cercheremo le
vie pi sicure e praticabili per corri-

spondere allappello del Papa, facendo anche una mappa dei migranti che gi sono ospitati nelle
strutture ecclesiali o sono accompagnati dai nostri volontari in enti
non diocesani.
Al tema dellondata migratoria
collegato poi anche quello della fuga da situazioni di sanguinosa persecuzione a sfondo religioso o etnico. Una realt, ricorda Bagnasco citando anche il recente discorso del
Pontefice alle Nazioni Unite, che
colpisce soprattutto i cristiani. Si
tratta, di una mattanza continua,
programmata e feroce sia in Terra
santa che in altri Paesi del Medio
oriente e del Continente africano.
Sembra quasi, si osserva amaramente, che qualcuno abbia deciso di
sradicare i cristiani per bonificare il
territorio. Da qui una serie di interrogativi, il primo dei quali rivolto al mondo occidentale, al quale
si chiede perch non alza la voce
su tanta ferocia e ingiustizia?.
Fenomeno migratorio e persecuzioni religiose sono dunque le principali emergenze delloggi che vanno lette e affrontate nel grande
orizzonte dellormai imminente
giubileo della misericordia. Occorre,
cio, ricostruire la nostra societ
alla luce della misericordia, rivedendo le logiche che la reggono. Si
tratta di ri-progettare, ri-fondare e
ri-costruire un tessuto pi umano,
fondato sulla fiducia e sulla comprensione. E questo, ovviamente,
coinvolge anche lattenzione che tradizionalmente la Chiesa in Italia rivolge ai poveri, alla famiglia che
va tutelata nei suoi fondamenti antropologici alleducazione.

La risposta in Slovacchia allappello del Papa

Laici in aiuto di chi fugge dalla guerra


BRATISLAVA, 30. In Slovacchia, la risposta dei cattolici allappello del
Papa ad accogliere una famiglia di
profughi nelle parrocchie, nelle comunit religiose, nei monasteri e nei
santuari di tutta Europa, non vede
in prima fila solo le istituzioni ecclesiali ma anche organizzazioni di laici cristiani. Come la Ladislav Hanus
Fellowship (cattolica ma aperta a
tutti i cristiani) che riferisce il Sir
Europa ha creato liniziativa Chi
li aiuter se non noi? alla quale
hanno aderito associazioni e movimenti per un totale di oltre mille
volontari disposti ad aiutare migranti e rifugiati in un multiforme itinerario di sostegno.
Il presidente, Juraj Sust, spiega
che questa comunit laica (che si
ispira agli insegnamenti di Ladislav
Hanus, prete, filosofo e teologo cattolico slovacco scomparso nel 1994)
cerca di coinvolgere lopinione pubblica attraverso la cooperazione con
figure conosciute e rispettate della
vita pubblica come artisti, politici, e
altri. Siamo convinti che queste
iniziative civili dimostrano che ci sono davvero solidariet e volont di
accogliere i migranti, di partecipare
alla loro integrazione nel nostro
Paese. Speriamo ha aggiunto di
rappresentare un punto di riferimento forte per il Governo, rispetto al
fatto che fornire asilo non deve essere una decisione politicamente rischiosa ma, al contrario, responsabile e preziosa, perch basata su una
vasta rete di persone e organizzazioni disposte ad aiutare famiglie in
difficolt, vittime della grave situazione nel loro Paese, specialmente
in Siria e in Iraq. Lobiettivo

dunque quello di presentare una visione realizzabile dellintegrazione


di queste famiglie nella societ slovacca, rappresentata dalla promessa
di migliaia di famiglie, organizzazioni, parrocchie e aziende, disposte
a un supporto concreto.
La Conferenza episcopale, riunitasi la settimana scorsa in sessione
plenaria, ha intanto nominato monsignor Jozef Halko, vescovo ausiliare di Bratislava, coordinatore degli
aiuti ecclesiali. Molti fedeli hanno
infatti espresso la loro volont di
dare una mano a coloro che fuggono dalla guerra e dalla fame. I rap-

presentanti della Chiesa cattolica


concordano sul fatto che la situazione richiede ladozione di misure nel
cuore della persecuzione e dei conflitti ma, allo stesso tempo, rivolgono un appello a tutte le persone di
buona volont affinch aprano le
braccia e il cuore a coloro che non
hanno altra scelta che fuggire dalla
loro patria. Un intenso lavoro ricorda il Sir svolto da tempo da
diverse comunit religiose, come la
Provincia slovacca della Compagnia
di Ges e la famiglia salesiana guidata da suor Jana Kurkinova, superiora provinciale.

BERLINO, 30. Il ruolo dei cattolici


nellaccoglienza di profughi e rifugiati mediorientali stato uno dei
principali argomenti al centro della
plenaria autunnale della Conferenza
episcopale tedesca, che si riunita
nei giorni scorsi a Fulda. Significativamente lincontro si aperto proprio con lascolto delle testimonianze di alcuni operatori sociali, volontari, responsabili e coordinatori dei
servizi diocesani per i migranti.
Rispondendo cos allappello di
Papa Francesco, i vescovi tedeschi
hanno soprattutto posto laccento
sulla necessit di fornire unassistenza stabile, che superi dunque la prima fase dellemergenza, garantendo
alloggi che non siano dei rifugi
estemporanei e precari. In questo
senso, limpegno formale da parte
della Chiesa in Germania quello
di ampliare lo sforzo a favore dei rifugiati. questo anche il senso del-

la la nomina di un presule nel caso, l'arcivescovo di Amburgo, Stefan


Hesse che avr il ruolo di coordinatore e contatto per le questioni
delle diocesi di frontiera. Comunicando la nomina, il presidente
dellepiscopato, il cardinale arcivescovo di Mnchen und Freising,
Reinhard Marx, ha sottolineato come la Chiesa tedesca, nel corso del
2015, abbia gi messo a disposizione
98,6 milioni di euro. In particolare,
le diocesi tedesche hanno destinato
pi di 66,5 milioni di euro ai fondi
speciali per lassistenza ai rifugiati,
mentre le agenzie di solidariet e caritative hanno realizzato progetti
per i profughi allestero per 32,1 milioni di euro. Ciononostante, il porporato ha sottolineato la necessit
di un sempre maggior coinvolgimento perch ha detto perdiamo la nostra identit di cristiani
quando siamo indifferenti.

Al riguardo, monsignor Norbert


Trelle, vescovo di Hildesheim e responsabile per la pastorale dei migranti, ha espresso timori per un
ventilato inasprimento delle norme
sul diritto dasilo. Un tema, questultimo, ripreso anche dal cardinale Rainer Maria Woelki, arcivescovo
di Colonia, che ha messo laccento
sulla necessit di una inclusione dei
bambini rifugiati nelle scuole cattoliche, come anche di rendere possibile la prosecuzione degli studi universitari abbandonati dopo la fuga
dal proprio Paese dorigine. Il cardinale Woelki ha anche analizzato la
questione relativa al diverso trattamento nei confronti degli immigrati
provenienti dai Balcani, che non si
possono avvalere del diritto dasilo,
perch le legittime preoccupazioni
di queste persone di trovare lavoro
non possono essere pregiudizialmente negate.

Iniziativa di una parrocchia di Bruxelles

Prima donne e bambini


BRUXELLES, 30. A Bruxelles, a poche decine di metri da Parc Maximilien, dove da mesi sono accampati centinaia di migranti in attesa di
essere ricevuti allUfficio stranieri, la
parrocchia di Saint-Roch riferisce
il Sir Europa che dedica un ampio
servizio sullargomento ha da
tempo aperto le sue porte per dare
un posto caldo dove dormire. I migranti arrivano spesso tutti bagnati.
Negli ultimi tre giorni racconta
il parroco, padre Hugo Van Geel
piovuto incessantemente a Bruxelles e la pioggia qui batte forte sotto
i colpi di un vento impetuoso. Per
questo le prime cose che vengono
offerte sono dei vestiti asciutti e una
bevanda calda. La disponibilit limitata a venticinque posti: ogni sera
gli operatori della Caritas vanno al
Parc Maximilien e cercano tra i migranti quelli che hanno un assoluto
bisogno di aiuto. Viene consegnato
loro un foglio e con questo si presentano in parrocchia.
Sono dunque le persone pi fragili e vulnerabili a transitare per i
locali della chiesa. Il parroco racconta di un gruppo di ragazzini fra
i 14 e i 17 anni provenienti dalla Siria. Si sono conosciuti in viaggio e
hanno deciso di unirsi perch insieme era pi facile superare, nei tre
mesi di cammino a piedi, ostacoli e
difficolt. Moltissime le donne che
arrivano a Saint-Roch, spesso incinte e con bambini piccoli, a volte in
condizioni molto precarie. Un bimbo arrivato con una mano bruciata, un altro respirava talmente male
che hanno dovuto accompagnarlo in
ospedale. Eppure dice padre
Hugo questi bambini sono sempre gentili, gioiosi, ti prendono per
mano per dirti che vogliono giocare.
Non li abbiamo mai visti piangere.
I corridoi della parrocchia hanno
sentito risuonare in questi mesi storie di guerra e di dolore, ma nessuno si lamenta: Esprimono solo gratitudine e sono riconoscenti per
quello che si d.
Laccoglienza in parrocchia implica unorganizzazione complessa. I

migranti devono essere ricevuti, accompagnati e non possono essere


lasciati soli. Nella chiesa di SaintRoch unquipe di dieci persone a
garantire il servizio; una persona a
turno rimane la notte. C poi un
gruppo a parte che pensa alla distribuzione dei vestiti. La solidariet
tanta e inesauribile: ogni giorno arrivano biscotti, pane, formaggio, coperte e tutto quello che riceviamo
doniamo, sottolinea il parroco.
Nei mesi scorsi la Conferenza
episcopale belga ha rilanciato un
appello della Caritas ai proprietari
di alloggi inutilizzati affinch li
mettessero a disposizione per laccoglienza: linvito ha raccolto oltre trecento offerte, dando vita a un progetto-pilota in Europa.
Tuttavia i presuli guardano con
preoccupazione ai prossimi mesi.

Monsignor Jean Kockerols, vescovo


ausiliare di Malines-Bruxelles,
spesso a Parc Maximilien: Se al
momento attuale le autorit civili e
politiche, le organizzazioni caritative e numerosi volontari sono impegnati sul campo per rispondere
allemergenza e ai bisogni pi immediati, chiaro che tra qualche
mese, quando una parte significativa
dei rifugiati avr ottenuto lo statuto
legale dellasilo, laiuto di tutti sar
ancor pi necessario. Si pensi, per
esempio, allimportanza di inserire i
bambini nel mondo della scuola, di
trovare un lavoro ai genitori o un
alloggio dove poter stare, sottolinea Kockerols, esortando a imparare ad ascoltare queste persone, ad
aprirsi ad altre culture e, al tempo
stesso, a dare loro il meglio della
nostra assistenza.

In Irlanda

Scuole cattoliche aperte


ai piccoli rifugiati
DUBLINO, 30. Le scuole elementari
cattoliche dIrlanda danno il benvenuto ai bambini rifugiati. Le
2.900 scuole elementari presenti
nel Paese sarebbero liete di accogliere ed educare i bambini delle
famiglie che arrivano in Irlanda
dalla Siria e da altre zone di conflitto. quanto ha affermato nei
giorni scorsi padre Tom Deenihan,
segretario generale dellAssociazione delle scuole cattoliche elementari della Repubblica dIrlanda.
Secondo il religioso riferisce il
Sir la maggior parte delle scuole
dispone di spazio necessario per
iscrivere i bambini, e sarebbero
felici di farlo. Le scuole parrocchiali cattoliche ha detto sono
impegnate in prima linea ad aiutare i migranti a inserirsi nelle nostre

comunit locali. I bambini di diverse fedi e nazionalit contribuiscono a dare un profilo multinazionale alle scuole cattoliche in
tutto il Paese. Tutti i nostri studenti ha aggiunto padre Deenihan
ricevono unistruzione di qualit
e, a loro volta, arricchiscono la vita
quotidiana delle nostre scuole. Il
recente appello di Papa Francesco
ad aprire le porte delle parrocchie
alle persone che hanno sofferto,
un invito anche alle scuole cattoliche perch diano il loro supporto.
Come parte integrante della vita
parrocchiale in Irlanda ha concluso il sacerdote le scuole cattoliche non vogliono tirarsi indietro
in questo momento critico per i rifugiati.

LOSSERVATORE ROMANO

gioved 1 ottobre 2015

pagina 7

Dichiarazione delle Commissioni europee di giustizia e pace

PIACENZA, 30. Lenciclica Laudato si


che Papa Francesco ha dedicato alla
cura della casa comune ha ancora
una volta evidenziato lattenzione
che la Chiesa e la Sede apostolica
dedicano ai temi dellecologia, e in
particolare allo sforzo per il superamento della fame, lo sviluppo del
mondo agricolo e la lotta contro la
povert nel mondo. Temi che Bergoglio, sin dallinizio del pontificato, ha sottolineato, soprattutto
quando ha avuto modo di indirizzare il suo pensiero alla Food and
Agricolture Organization (Fao) delle
Nazioni Unite. Presso lorganismo
la Santa Sede ha accreditato sin dai
primi tempi un osservatore permanente, la cui azione stata successivamente estesa anche agli altri organismi delle Nazioni Unite che operano in questi ambiti e hanno sede a
Roma: lIfad (International Fund
for Agricultural Development) e il
Pam (Programma alimentare mondiale).
Su questi temi, presso la facolt
di Economia e giurisprudenza
dellUniversit Cattolica del Sacro
Cuore, e nellambito di un corso su
cultura ed etica del cibo tenuto da
Antonio Chizzoniti, losservatore
permanente della Santa Sede presso
le Organizzazioni e gli altri organismi delle Nazioni Unite per lAlimentazione e lAgricoltura (Fao,
Ifad e Pam), monsignor Fernando
Chica Arellano, ha svolto una lezione sulle iniziative della Santa Sede
nella comunit internazionale.
Il prelato ha sviluppato largomento a partire dalla dottrina sociale della Chiesa, facendo particolare
riferimento al magistero di Papa

Lavoro comune
per lo sviluppo sostenibile

Nel magistero di Papa Francesco

Luomo e le cause della fame


Francesco e proponendo soprattutto
una lettura degli insegnamenti del
Pontefice sulle cause della fame, sulla produzione agricola e sulla povert rurale.
Particolare attenzione stata riservata soprattutto alle proposte espresse il 20 novembre scorso durante la
visita del Papa alla sede romana della Fao in occasione della seconda
conferenza internazionale sulla nutrizione, nel discorso ai partecipanti
alla trentanovesima conferenza della
Fao tenuto dal Pontefice lo scorso 11
giugno, nellenciclica Laudato si, nel
discorso ai ministri dellambiente dei
Paesi membri dellUnione europea
del 16 settembre scorso e nei diversi
interventi durante il recentissimo
viaggio a Cuba e negli Stati Uniti
dAmerica, in particolare nel discorso tenuto il 25 settembre allAssemblea generale delle Nazioni Unite.

Monsignor Chica ha concluso il


suo intervento ricordando le coraggiose parole di Papa Francesco, nel
suo messaggio alla Fao, in occasione
della Giornata mondiale dellalimentazione del 2013: uno scandalo
che ci sia ancora fame e malnutrizio-

ne nel mondo. Questa affermazione ci pone di fronte a uno dei problemi pi seri che lumanit del XXI
secolo deve affrontare: La tragica
condizione nella quale vivono ancora milioni di affamati e malnutriti,
tra i quali moltissimi bambini.

Abiterai la terra
ROMA, 30. uscito in questi giorni
il volume, a cura del vicepresidente
di Azione cattolica, Giuseppe
Notarstefano, Abiterai la terra.
Commento allenciclica Laudato si
(Ave, Roma, 2015, pagine 256, euro
10) che raccoglie diverse riflessioni
sul documento papale, di cui viene

anche riportato integralmente il testo. Il volume si apre con alcuni


interventi scritti, fra gli altri, da
Flaminia Giovanelli, sottosegretario del Pontificio Consiglio della
giustizia e della pace e dal presidente di Azione cattolica, Matteo
Truffelli.

NEW YORK, 30. Auspichiamo che


questi nuovi obiettivi di sviluppo
sostenibile insieme a un nuovo
accordo globale sul cambiamento
climatico che sar adottato a Parigi
abbiano un impatto ancora pi
forte nel prossimo decennio.
quanto si legge in una dichiarazione diffusa dalla Conferenza delle
commissioni europee giustizia e pace, circa ladozione da parte dellassemblea generale delle Nazioni
Unite dei 17 nuovi obiettivi per lo
sviluppo sostenibile e dei 169 traguardi specifici che sostituiscono gli
Obiettivi per il millennio adottati
nel 2000.
Lorganismo che rappresenta le
commissioni giustizia e pace degli
episcopati europei, esprime apprezzamento per alcuni degli obiettivi
che sono stati ribaditi. Fra questi,
porre fine alla povert e alla fame
in tutte le sue forme; ridurre la disuguaglianza allinterno dei Paesi e
tra gli stessi; adottare e rafforzare
politiche solide per la promozione
delle donne; porre fine allabuso,
allo sfruttamento e al traffico e a
tutte le forme di violenza e tortura
nei confronti dei bambini, nel pieno rispetto della dignit e della
persona umana. Siamo grati al Papa si legge nella dichiarazione
che ha definito ladozione degli
obiettivi di sviluppo sostenibili un
importante segno di speranza. Riteniamo la presenza e le parole di
Papa Francesco a New York una
promessa da parte dei cattolici a

contribuire a realizzare, entro il


2030, un mondo senza povert, fame, malattia, dove tutti possono
prosperare, liberi da paura e violenza, nel rispetto universale dei diritti
umani.
La Conferenza vuole promuovere
il concetto di sviluppo sostenibile
nelle sue tre dimensioni economica,
sociale e ambientale come un possibile paradigma strutturale per il
suo lavoro futuro. Se la comunit
internazionale prosegue la dichiarazione riuscir a raggiungere
gli obiettivi entro il 2030 ci dipender dagli sforzi costanti per comunicarne i contenuti e il significato,
nonch limpegno attivo dei gruppi
religiosi e della societ civile.
Anche perch, si specifica nel documento, non tutto perfetto: alcuni dei nuovi obiettivi creano confusione, non distinguono tra fini
e mezzi, mentre non si riescono a
individuare priorit. In particolare,
si auspica un maggiore controllo e
un intervento sulle politiche di finanza pubblica con una raccolta
pi efficace delle tasse e un sistema
di tassazione pi trasparente, al fine di ridurre flussi finanziari illeciti.
Al momento conclude la dichiarazione c ancora un spaccatura:
da una parte diplomatici, attivisti
delle ong e mondo accademico,
pi consapevoli, e dallaltra il cittadino medio, meno informato.
Giustizia e pace Europa far di tutto per aiutare a superare questa
spaccatura.

Gruppi di fedeli alludienza generale


Alludienza generale di mercoled 30 settembre, in piazza San Pietro, erano presenti i
seguenti gruppi:

Da diversi Paesi: Sacerdoti del Collegio San Paolo Apostolo, in Roma; Sacerdoti del Pontificio Collegio Messicano, in Roma; Canonichesse Regolari
Ospedaliere della Misericordia di Ges
dellOrdine di SantAgostino; Pie Discepole del Divin Maestro; Ancelle della
Visitazione; Missionarie del sacerdozio
regale di Cristo; Seminaristi del Pontificio Collegio Maria Mater Ecclesiae, in
Roma.

DallItalia: Pellegrinaggio dei devoti


di Santa Rita da Cascia, con lArcivescovo di Spoleto-Norcia, Renato Boccardo. Gruppi di fedeli dalle Parrocchie:
Santa Maria di Piave, in San Don di
Piave; Santa Maria, in Castelnuovo del
Garda; SantAntonio da Padova al Romito, in Firenze; Santa Caterina dAlessandria, in Comunanza; Santissima Trinit, in Avigliano Umbro; Santa Maria
Assunta, in Amaseno, con il Vescovo di
Frosinone-Veroli-Ferentino,
Ambrogio
Spreafico; San Rocco, in Valenzano;
San Marco, in Locorotondo; Santa Croce, in Torre del Greco. Gruppi di fedeli
dalle Parrocchie di Polizzi Generosa,
Maratea, Portobuffol. Partecipanti alla
Conferenza promossa dalla Guardia di
Finanza; Associazione nazionale Mariani dItalia, di Monopoli; Associazione
Amici di Papa Luciani, di Altamura; Associazione Cesaris, di Lodi; Associazione Agafh, di Orbassano; Associazione
amici Oratorio San Mauro, di Pavia;
Associazione culturale anziani, di Monopoli; Associazione La stanza accanto,
di Firenze; Associazione seniores FIAT,
di Modugno, e di Surbo; Associazione
con Don Tonino per la solidariet, di
Molfetta; Reparto di Oncologia pediatrica dellOspedale Giovanni XXIII, di
Bergamo; Reparto di dermatologia
dellOspedale di Grosseto; Ospedale di
SantAgata di Militello; Gruppo terapia
intensiva neonatale dellOspedale Umberto I, di Nocera Inferiore; Gruppo del
Sindacato Ugl; Gruppo della Banca
Mediolanum, di Caltanissetta; Gruppo
sportivo Madonna del Ghisallo; Societ
sportiva Basket Napoli; Coro Pietro
Piazza, di Palermo; Fanfara di SantAntonio, di Monterotondo; Confraternita
di Santa Maria Maggiore, di Spello;
Centro polivalente di Rutigliano-Noicattaro; gruppo Confagricoltura della
Basilicata; gruppo dellUnitalsi; gruppo
di preghiera Padre Pio, di Messina;
gruppo Federalberghi dalla Sardegna;
Casa dei Piccoli Operai, di Riano;
gruppo della Focsiv; Centro Il melograno, di Triuggio; Centro anziani Rejna, di Jerago-Albizzate; Universit Terza et, di Asti; gruppo Cammino della
pace, di Brindisi; gruppo Avo, di Savigliano; Scuola Falcone-Borsellino, di
Roma; Scuola Piccolo uomo, di Roma.
Gruppi di fedeli da Oristano, Pescara,
Casacanditella.

Gruppi di fedeli da: Slovacchia; Ungheria; Croazia; Repubblica Ceca.

From Denmark: Students and professors from: Aarhus Business College;


Slothaven Business High School,
Holbk.

I polacchi: Katolickie Stowarzyszenie

From Norway: A group of Senior

Coppie di sposi novelli.

Modziey z diecezji rzeszowskiej; pielgrzymi z parafii: Matki Boej Krlowej


Polski z Mawy, Niepokalanego Serca
Najwitszej Maryi Panny z Polanki
Wielkiej, Matki Boskiej Czstochowskiej
w Myczkowcach, w. Ojca Pio z Warszawy, w. Antoniego z Padwy w
Misku Mazowieckim, Matki Boej Fatimskiej z Gubina; Polska Misja Katolicka ze Schwbisch-Gmnde w Niemczech; pielgrzymka formacyjno-ewangelizacyjnej wsplnoty Przyjaciele Oblubieca z Polski z
czonkami Pallotyskiej
Szkoy Nowej Ewangelizacji; grupa osb niepenosprawnych z opiekunami ze Wsplnoty
Burego Misia w Kocierzynie;
pielgrzymi
z
Grupy Polonijnej Redyk z Chicago w Stanach
Zjednoczonych
Ameryki; uczniowie i nauczyciele Zespou Szk
Ponadgimnazjalnych im.
Wadysawa Reymonta
w Rawie Mazowieckiej;
grupa
pracownikw
Zakadu
Gospodarki
Komunalnej z Zbkowic
lskich; pielgrzymki z
Brzeska, Nowego Scza
i Tarnowa; grupy turystyczne: z Bydgoszczy,
Kurytyby w Brazylii,
Czstochowy, Rzeszowa,
odzi i Poznania; pielgrzymi indywidualni.

De France: les Chanoines de la cathdrale


de Lyon; groupe de plerins du diocse de
Saint-Di; paroisse Sainte-Foy-en-Barn,
de Morlas; groupe de lHospitalit
Montfortaine, Lourdes; Ecole Sainte
Thrse, de Remire Montjoly; groupe
Arts et traditions La Mentonnaise, de
Nice.
De Suisse: groupe contemporains
1950 du Clos-du-Doubs, avec S. Exc.
Mgr Denis Theurillat; groupe sacristains du Jura.
De Belgique: groupe de Linter-Or-

smaal.

De Cte dIvoire: groupe de plerins.


From England: Pilgrims from the

Diocese of Salford, accompanied by


Bishop Terence Brain.

From Scotland: Pilgrims from St


Peters Parish, Hamilton, South Lanarkshire.

Citizens, Torvikbukt.

From Guinea: Participants in the Na-

tional Pilgrimage, accompanied by


Archbishop Vincent Coulibaly, Archdiocese of Conakry.

From Kenya: A group of pilgrims.


From Nigeria: A group of priests celebrating the Silver Jubilee of their or-

dination, accompanied by Bishop Jude


Arogundade, Diocese of Ondo.

From South Africa: Pilgrims from


Holy Family Parish, Newlands East,
Archdiocese of Durban.
From New Zeland: Pilgrims from St
Michaels Parish, Auckland; Students
and staff from St Johns College,
Hamilton.
From India: A group of pilgrims
from Lourdes Hospital, Kochi, Kerala.
From Japan: Pilgrims from St John
the Apostle Church, Senzoku.
From The Philippines: Participants in

The Peoples Pilgrimage.

From Sri Lanka: Priests from the


Archdiocese of Colombo, accompanied

by Archbishop
Ranjith.

Malcolm

Cardinal

From Canada: Pilgrims from St Anthonys Parish, Toronto, Ontario.


From American Samoa: A group of
priests from the Diocese of Samoa-Pago
Pago.
From the United States of America:
Pilgrims from: Archdiocese of Atlanta,
Georgia; Diocese of Joliet, Illinois; Diocese of Syracuse, New York; Pilgrims
from the following parishes: Mission
San Diego, San Diego, California; Sacred Heart, Saratoga, California; St
Catherine of Siena, Miami, Florida; St
Francis of Assisi, Ann
Arbor, Michigan; St
Paul, Ithaca, Michigan;
Holy Trinity, Hartington,
Nebraska;
St
Thomas
Syro-Malabar
Parish, Somerset, New
Jersey; St Thomas Aquinas, Rio Rancho, New
Mexico; St Joseph, Colbert, Washington; Candidates for Diaconate
Ordination, at the Pontifical North American
College, with family
members and friends;
Members of the Catholic
Foundation,
Oklahoma City, Oklahoma;
Class of 1965-1966 from
Loyola
University,
Chicago, Illinois; Pilgrims from the Roger
Bacon Assisi Scholars
Program,
Cincinnati,
Ohio; Students and staff
from Aquinas College,
Nashville,
Tennessee,
Rome Campus.
Aus der Bundesrepublik Deutschland: Pilgergruppen aus den Pfarrge-

meinden: Heilig Geist und Zwlf Apostel, Augsburg; St. Salvator, BerlinLichtenrade; Maria Himmelfahrt, Driedorf; St. Antonius und St. Elisabeth,
Dsseldorf; Bischof Benno, Dresden;
St. Johannes, Duisburg-Homberg; St.
Lamberti, Gladbeck; St. Peter und Paul,
Gndlkofen; St. Elisabeth, Hanau; St.
Michael, Hohentengen; St. Johannes
Baptist, Homberg; St. Paulus, Menden;
Seelsorgeeinheit Mudau; St. Peter und
Paul, Owingen; St. Jakobus, Trienz; Pilgergruppe aus dem Bistum Mnster;
Pilgergruppen aus Dinkelsbhl; Hutthurm; Koblenz; Neustrelitz; Malteser
Hilfsdienst; St. Matthias Bruderschaft,
Drove; Diakonie Lobetalarbeit, Celle;
Studienreise des Deutschen Richterbundes;
Studienreisegruppe
Karlsruhe;
Schlerinnen, Schler und Lehrer folgender Schulen: Gymnasium St. Michael, Ahlen in Westfalen; Knig-Karl-

mann-Gymnasium, Alttting; Clara-FeyGymnasium, Bonn; Katholisches Privatgymnasium der Missionare Oblaten der
Makellosen Jungfrau Maria (Mariengarden), Borken; Erzbischfliches St. Ursula-Gymnasium, Brhl; Heinrich-Emanuel-Merck-Schule, Darmstadt; Mallinckrodt-Gymnasium, Dortmund; EllyHeuss-Knapp-Gymnasium, DuisburgMarxloh; Landrat Lucas-Gymnasium,
Leverkusen; Integrierte Gesamtschule
Nordend, Frankfurt; Realschule St.
Elisabeth, Friedrichshafen; Otto-HahnGymnasium, Herne; Verbundschule der
Gemeinde Hille; Friedrich-WilhelmGymnasium, Kln; Werner-Jaeger-Gymnasium, Nettetal; Gymnasium Marienberg, Neuss; Erzbischfliches St. Joseph-Gymnasium und Vinzenz-PalottiKolleg, Rheinbach; Fachoberschule
Rheinbach, Rheinbach; Friedrich-Albert-Lange-Gesamtschule,
Solingen;
Hermann-Josef-Kolleg Steinfeld, Steinfeld; Gymnasium Walldorf.

Aus der Republik sterreich: Seniorenbund Burgenland; Schlerinnen,


Schler und Lehrer folgender Schulen:
Bildungsanstalt fr Kindergartenpdagogik, Hartberg; Bischfliches Gymnasium St. Ursula, Klagenfurt; Gymnasium Sacr-Coeur, Riedenburg.
Aus der Schweizerischen Eidgenossenschaft: Pilger aus Eggersriet; Jubilumsreise der Polizeischule der Kantonspolizei Basel-Stadt; Schlerinnen,
Schler und Lehrer aus folgenden
Schulen: Kantonsschule am Burggraben, St. Gallen; Kantonsschule Enge,
Zrich; Ministranten aus folgenden
Pfarreien:
Deitingen;
Niederhelfenschwil-Lenggenwil und Zuckenriet; St.
Peter und Paul, Sattel und St. Anna,
Steinerberg; Seelsorgeeinheit Uzwil,
Oberuzwil und Umgebung.

Aus dem Frstentum Liechtenstein:


Dizesanwallfahrt aus dem Erzbistum
Vaduz in Begleitung S.Exz. Erzbischof
Wolfgang Haas.
Uit het Koninkrijk der Nederlanden:
Pelgrimsgroep uit de Parochie Salvator,
Utrecht; Sint Martha en Maria, Soest.
De Espaa: Parroquias de Viso del
Marqus, Valdepeas y Torrenueva;
Asociacin espaola de Usuarios, Empresarios y Profesionales del Transporte
Areo; Fundacin Ande, de Madrid;
Asociacin Belenista Mondragn, de
San Sebastin.
De Mxico: grupo de peregrinos.
De Costa Rica: grupo de sacerdotes;
Asociacin misionera club de paz, de
San Jos; grupo de peregrinos.
De Ecuador: grupo de peregrinos,
con S. E. Mons. Hugolino Vicente Cerasuolo Stacey.

De Repblica Dominicana: grupo de

peregrinos.

De Chile: grupo de la Escuela de Ca-

rabineros.

De Argentina: Comunidad carismtica catlica Pena del Horeb; Parroquia


de la Natividad de la Virgen, de Crdoba; Parroquia Santa Julia, de Pergamino; grupos de peregrinos.
Do Brasil: Parquia Nossa Senhora
Me de Deus, de So Paulo; Parquia
Nossa Senhora da Candelria, de Itu;
Parquia Sagrado Corao de Jesus, de
Campo Grande; grupo de peregrinos
do Rio de Janeiro.

Nomina episcopale
in Brasile
La nomina di oggi riguarda la
Chiesa in Brasile.

Francisco Carlos da Silva


vescovo di Lins
Nato il 30 settembre 1955 a Tabatinga, nello Stato di So Paulo,
diocesi di So Carlos, ha compiuto gli studi di filosofia nel seminario diocesano e quelli di teologia alla Pontificia universit cattolica di Campinas. Ordinato sacerdote l11 dicembre 1982, nella diocesi di So Carlos stato vicario
parrocchiale a Itpolis, amministratore parrocchiale e poi parroco a Itaj, parroco di So Sebastio a Borborema, responsabile
della pastorale giovanile, coordinatore di pastorale della regione
IV, coordinatore diocesano di pastorale, vicario generale, vicario
episcopale per la regione pastorale IV, membro del consiglio presbiterale e del collegio dei consultori, canonico della cattedrale e
presidente del capitolo diocesano,
amministratore diocesano, direttore dellarchivio diocesano e membro della commissione per i beni
culturali della diocesi. Nominato
vescovo di Ituiutaba il 19 settembre 2007, ha ricevuto lordinazione episcopale il successivo 22 novembre.

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 8

gioved 1 ottobre 2015

La messa finale dellincontro


mondiale delle famiglie
a Philadelphia (27 settembre)

Alludienza generale il Papa ricorda il passaggio emblematico da Cuba agli Stati Uniti

Per ricostruire un ponte


E invita a ripensare il modello di sviluppo ripartendo dalla famiglia
Da Cuba agli Stati Uniti: stato un passaggio emblematico, un ponte che
grazie a Dio si sta ricostruendo. Dio sempre vuole costruire ponti; siamo noi che
costruiamo muri. E i muri crollano sempre. Lo ha sottolineato Papa Francesco
alludienza generale di mercoled 30 settembre, rivivendo con i numerosissimi fedeli
presenti in piazza San Pietro il recente viaggio in America.
Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
Ludienza di oggi sar in due posti:
qui in piazza e anche in Aula Paolo
VI, dove ci sono tanti ammalati che
la seguono sul maxischermo. Visto
che il tempo un po brutto abbiamo scelto che loro siano coperti e
pi tranquilli l. Uniamoci gli uni gli
altri e salutiamoci.
Nei giorni scorsi ho compiuto il
viaggio apostolico a Cuba e negli
Stati Uniti dAmerica. Esso nato
dalla volont di partecipare allIncontro Mondiale delle Famiglie, in
programma da tempo a Filadelfia.
Questo nucleo originario si allargato ad una visita agli Stati Uniti
dAmerica e alla sede centrale delle
Nazioni Unite, e poi anche a Cuba,
che diventata la prima tappa
dellitinerario. Esprimo nuovamente
la mia riconoscenza al Presidente
Castro, al Presidente Obama e al Segretario Generale Ban Ki-moon per
laccoglienza che mi hanno riservato.
Ringrazio di cuore i fratelli Vescovi
e tutti i collaboratori per il grande
lavoro compiuto e per lamore alla
Chiesa che lo ha animato.
Misionero de la Misericordia: cos
mi sono presentato a Cuba, una terra ricca di bellezza naturale, di cultura e di fede. La misericordia di

Ci ha pensato Francesco, stamani, a


dare dignit e a far conoscere storie
di solidariet cristiana. Incontrando
gli ammalati, nellaula Paolo VI, ha
rilanciato la testimonianza di Giulia
Gabrieli, tredicenne bergamasca
morta di tumore nel 2012, nel cui
nome si sta muovendo tutta la
diocesi, e non solo, con iniziative
concrete. Lo testimonia la presenza
di trentacinque bambini ricoverati
nel reparto di oncologia pediatrica
dellospedale Giovanni XXIII di
Bergamo, accompagnati dai
familiari, dal personale medico e
dai volontari dellassociazione che
ricorda Giulia. Con loro anche
tantissimi malati giunti da
Germania e Paesi Bassi e i disabili
della fondazione spagnola Ande.
Successivamente, in piazza San
Pietro, la forza di questi abbracci
stata rilanciata dal Papa con alcuni
significativi incontri: tutti gli alunni
della sezione A della seconda
elementare della scuola romana
Falcone e Borsellino sono voluti
venire in udienza per raccontare a
Francesco la bellezza di essere
compagni di classe di Livio, un
bambino non vedente. Spiega
Andrea Oliva, pap di Michele,
uno degli amici di Livio: In classe
si respira amore, amicizia, rispetto,
reciproco, disponibilit e solidariet
grazie a maestre eccezionali, a
bimbi meravigliosi e alla voglia di
vivere di Livio. E cos tra le
materie da studiare stato inserito
il sistema Braille per comunicare
meglio con il loro amico. Un
modo di comunicare diretto
anche quello scelto da Guido
Capra, un giovane disabile di
Buenos Aires, protagonista del
documentario Yo soy el Artista.
un film, spiegano i genitori, che
invita a rimarcare le potenzialit di
ciascuno per superare ostacoli
apparentemente insormontabili.
E con lo stesso stile paterno,
intanto, Francesco ha preso carta e
penna per rispondere al
videomessaggio inviatogli da
Damiano, 8 anni, un bambino
ammalato che ora a Lourdes. A
lui il Papa ha chiesto in particolare
di pregare per i piccoli migranti
che tentano viaggi di speranza. Le
parole del Pontefice saranno lette
stasera nel santuario mariano
francese nellambito del
pellegrinaggio dei bambini
promosso dallUnitalsi.
A Francesco alludienza generale
stata consegnata, poi, la tessera di
presidente onorario
dellassociazione legata al santuario

Dio pi grande di ogni ferita, di


ogni conflitto, di ogni ideologia; e
con questo sguardo di misericordia
ho potuto abbracciare tutto il popolo cubano, in patria e fuori, al di

l di ogni divisione. Simbolo di questa unit profonda dellanima cubana la Vergine della Carit del Cobre, che proprio cento anni fa stata
proclamata Patrona di Cuba. Mi sono recato pellegrino al Santuario di
questa Madre di speranza, Madre
che guida nel cammino di giustizia,
pace, libert e riconciliazione.
Ho potuto condividere col popolo
cubano la speranza del compiersi

Nel santuario della Vergine del Cobre a Cuba (22 settembre)

Storie
di solidariet
della Madonna del Ghisallo,
riconosciuta da Pio XII patrona di
tutti i ciclisti del mondo. Per
loccasione il Papa ha benedetto
anche il nuovo gonfalone di questo
punto di riferimento spirituale per
i ciclisti, voluto fortemente da Gino
Bartali spiegano i responsabili
Domenico Magr e Bruno Carraro.
A due mesi dalla Conferenza
dellOnu sul clima, si sono messi in
cammino verso Parigi per portare
un contributo ispirato dallenciclica
Laudato si: ecco lobiettivo
delliniziativa della Focsiv, in
collaborazione con lassociazione
The Peoples pilgrimage di cui
fanno parte anche sopravvissuti al

tifone Yolanda che nel 2013 si


abbattuto sulle Filppine.
Tra Roma e Parigi faranno tappa
anche ad Assisi, Firenze e Taiz.
Infine il Papa ha benedetto una
grande statua di santa Rita da
Cascia, alta sei metri.
A presentargli liniziativa,
larcivescovo di Spoleto-Norcia,
monsignor Renato Boccardo.
Lopera sar collocata alle porte di
Cascia, lungo la strada per
Roccaporena, paese natale di Rita.
Alla cerimonia, il 18 ottobre,
sar presente il cardinale Bchara
Boutros Ra, patriarca di Antiochia
dei maroniti. in Libano infatti
che lo scultore Nayef Alwan
ha scolpito la statua in pietra
calcarea, estratta dalle montagne
del Paese dei cedri per esprimere
un messaggio di pace.

della profezia di san Giovanni Paolo


II: che Cuba si apra al mondo e il
mondo si apra a Cuba. Non pi
chiusure, non pi sfruttamento della
povert, ma libert nella dignit.
Questa la strada che fa vibrare il
cuore di tanti giovani cubani: non
una strada di evasione, di facili guadagni, ma di responsabilit, di servizio al prossimo, di cura della fragilit. Un cammino che trae forza dalle
radici cristiane di quel popolo, che
ha tanto sofferto. Un cammino nel
quale ho incoraggiato in modo particolare i sacerdoti e tutti i consacrati, gli studenti e le famiglie. Lo Spirito Santo, con lintercessione di
Maria Santissima, faccia crescere i
semi che abbiamo gettato.
Da Cuba agli Stati Uniti dAmerica: stato un passaggio emblematico, un ponte che grazie a Dio si sta
ricostruendo. Dio sempre vuole costruire ponti; siamo noi che costruiamo muri! E i muri crollano, sempre!
E negli Stati Uniti ho compiuto
tre tappe: Washington, New York e
Filadelfia.
A Washington ho incontrato le
Autorit politiche, la gente comune,
i Vescovi, i sacerdoti e i consacrati, i
pi poveri ed emarginati. Ho ricordato che la pi grande ricchezza di
quel Paese e della sua gente sta nel
patrimonio spirituale ed etico. E cos
ho voluto incoraggiare a portare
avanti la costruzione sociale nella fedelt al suo principio fondamentale,
che cio tutti gli uomini sono creati
da Dio uguali e dotati di inalienabili
diritti, quali la vita, la libert e il
perseguimento della felicit. Questi
valori, condivisibili da tutti, trovano
nel Vangelo il loro pieno compimento, come ha ben evidenziato la canonizzazione del Padre Junpero Serra,
francescano, grande evangelizzatore
della California. San Junpero mostra la strada della gioia: andare e
condividere con gli altri lamore di
Cristo. Questa la via del cristiano,
ma anche di ogni uomo che ha conosciuto lamore: non tenerlo per s
ma condividerlo con gli altri. Su
questa base religiosa e morale sono
nati e cresciuti gli Stati Uniti
dAmerica, e su questa base essi possono continuare ad essere terra di libert e di accoglienza e cooperare
ad un mondo pi giusto e fraterno.
A New York ho potuto visitare la
Sede centrale dellO nu e salutare il
personale che vi lavora. Ho avuto
colloqui con il Segretario Generale e
i Presidenti delle ultime Assemblee
Generali e del Consiglio di Sicurezza. Parlando ai Rappresentanti delle
Nazioni, nella scia dei miei Prede-

cessori, ho rinnovato lincoraggiamento della Chiesa Cattolica a quella Istituzione e al suo ruolo nella
promozione dello sviluppo e della
pace, richiamando in particolare la
necessit dellimpegno concorde e
fattivo per la cura del creato. Ho ribadito anche lappello a fermare e
prevenire le violenze contro le minoranze etniche e religiose e contro le
popolazioni civili.
Per la pace e la fraternit abbiamo
pregato presso il Memoriale di
Ground Zero, insieme con i rappresentanti delle religioni, i parenti di
tanti caduti e il popolo di New
York, cos ricco di variet culturali.
E per la pace e la giustizia ho celebrato lEucaristia nel Madison Square Garden.
Sia a Washington che a New York
ho potuto incontrare alcune realt
caritative ed educative, emblematiche dellenorme servizio che le comunit cattoliche sacerdoti, religiose, religiosi, laici offrono in
questi campi.
Culmine del viaggio stato lIncontro delle Famiglie a Filadelfia,
dove lorizzonte si allargato a tutto

il mondo, attraverso il prisma, per


cos dire, della famiglia. La famiglia,
cio lalleanza feconda tra luomo e
la donna, la risposta alla grande
sfida del nostro mondo, che una
sfida duplice: la frammentazione e la
massificazione, due estremi che convivono e si sostengono a vicenda, e
insieme sostengono il modello economico consumistico. La famiglia
la risposta perch la cellula di una
societ che equilibra la dimensione
personale e quella comunitaria, e
che nello stesso tempo pu essere il
modello di una gestione sostenibile
dei beni e delle risorse del creato. La
famiglia il soggetto protagonista di
unecologia integrale, perch il
soggetto sociale primario, che contiene al proprio interno i due principibase della civilt umana sulla terra:
il principio di comunione e il principio di fecondit. Lumanesimo biblico
ci presenta questa icona: la coppia
umana, unita e feconda, posta da
Dio nel giardino del mondo, per
coltivarlo e custodirlo.
Desidero rivolgere un fraterno e
caloroso ringraziamento a Mons.
Chaput, Arcivescovo di Filadelfia,
per il suo impegno, la sua piet, il
suo entusiasmo e il suo grande amore alla famiglia nellorganizzazione
di questo evento. A ben vedere, non
un caso ma provvidenziale che il
messaggio, anzi, la testimonianza
dellIncontro Mondiale delle Famiglie sia venuta in questo momento
dagli Stati Uniti dAmerica, cio dal
Paese che nel secolo scorso ha raggiunto il massimo sviluppo economico e tecnologico senza rinnegare le
sue radici religiose. Ora queste stesse radici chiedono di ripartire dalla
famiglia per ripensare e cambiare il
modello di sviluppo, per il bene
dellintera famiglia umana.

Ai malati nellaula Paolo

VI

Presi per mano


Prima di recarsi in piazza San Pietro, il Papa ha incontrato nellaula Paolo
VI i numerosi malati che hanno voluto partecipare alludienza generale
nonostante il tempo incerto. Ecco il saluto rivolto loro.
Buongiorno!
Vi saluto tutti. Ludienza di oggi ci
sar in due posti: qui e in piazza.
Siccome il tempo sembrava essere
un po brutto, abbiamo preso la
decisione che voi siate qui, tranquilli, pi comodi, e possiate vedere ludienza sul maxi schermo. Vi
ringrazio tanto per questa visita e
vi chiedo di pregare per me. La
malattia una cosa brutta, e ci sono i medici sono bravi! gli infermieri, le infermiere, le medicine,
tutto, ma sempre una
cosa brutta. Ma c la fede, la fede che ci incoraggia, e quel pensiero
che a tutti noi viene:
Dio si fatto malato per
noi, cio ha inviato suo
Figlio, che ha preso su
di s tutte le nostre malattie, fino alla croce. E

guardando Ges con la sua pazienza, la nostra fede viene pi forte.


E sempre con la nostra malattia
andiamo, con Ges accanto, presi
per mano da Ges. Lui sa cosa significa la sofferenza, Lui ci capisce
e Lui ci consola e ci d forza.
E adesso do a tutti voi la benedizione, chiedo che il Signore vi
benedica e vi accompagni. Ma prima preghiamo la Madonna.
[Ave Maria... Benedizione]

Lo ha chiesto il Pontefice nei saluti a vari gruppi di fedeli presenti in piazza San Pietro

In preghiera verso il sinodo


Preghiere per il prossimo sinodo dei Vescovi che
comincia tra qualche giorno sono state chieste
da Papa Francesco alle famiglie presenti
in piazza San Pietro. Nel salutare i vari gruppi
linguistici il Pontefice ha anche ricordato
la beatificazione in Polonia di suor Clara
Ludovica Szczsna.
Saluto cordialmente i fedeli di lingua francese, in particolare il pellegrinaggio nazionale
della Guinea, accompagnato da Mons. Coulibaly, Arcivescovo di Conakry, e le persone venute dalla Svizzera, dal Belgio, dalla Costa
dAvorio e dalla Francia.
Ricordo particolarmente nella mia preghiera
le vostre famiglie affinch esse perseverino
nella testimonianza intorno a loro della gioia
del Vangelo, e vi chiedo di continuare a pregare per me e per il prossimo sinodo dei Vescovi che comincia tra qualche giorno.
Che Dio vi benedica!
Saluto i pellegrini di lingua inglese presenti
allodierna Udienza, specialmente quelli provenienti da Inghilterra, Scozia, Danimarca,
Norvegia, Kenya, Nigeria, Sud Africa, Nuova
Zelanda, India, Sri Lanka, Giappone, Filippine, Samoa Americana, Canada e Stati Uniti
dAmerica. Vi chiedo di pregare per il Sinodo
sulla Famiglia, e di essere testimoni della presenza costante di Dio nel mondo attraverso la
vostra vita familiare. Dio vi benedica tutti!
Rivolgo un cordiale saluto a tutti i visitatori
di lingua tedesca, in particolare al gruppo del

Malteser Hilfsdienst, ai pellegrini dellArcidiocesi di Vaduz, e agli studenti del liceo cattolico
dei Missionari Oblati di Maria Immacolata di
Borken. Che il Signore vi benedica e la Vergine Santa vi protegga.
Saludo a los peregrinos de lengua espaola,
en especial a los grupos provenientes de Espaa y Latinoamrica. Encomendamos a Dios
los frutos de este viaje, y que el ejemplo de
san Junpero Serra, nos haga a todos autnticos evangelizadores, que vayan por el mundo
compartiendo con todos el amor de Cristo.
Muchas gracias.
Carissimi pellegrini di lingua portoghese,
benvenuti! Di cuore vi saluto tutti, in particolare i fedeli brasiliani venuti da So Paulo,
Rio de Janeiro, It e Campo grande, ricordandovi che la risposta alla grave sfida della
divisione e massificazione nel mondo attuale
la famiglia. Su di voi e sulle vostre famiglie,
scenda la benedizione di Dio!
Rivolgo un cordiale benvenuto ai fedeli di
lingua araba, in particolare a quelli provenienti dal Libano e dalla Terra Santa. La Famiglia, fondata sul patto tra uomo e donna, la
pietra angolare di tutta la societ umana, il
luogo della nostra nascita e crescita. Non esiste una vera crescita o un reale progresso senza salvaguardare la dignit della famiglia. Preghiamo affinch il Signore protegga tutte le
famiglie dal cadere nelle tentazioni della ne-

gligenza o della negazione della sua alta vocazione. Il Signore vi benedica tutti e vi protegga dal maligno!
Saluto cordialmente i polacchi e li ringrazio
per la preghiera durante il mio Viaggio Apostolico a Cuba e negli Stati Uniti. Saluto oggi
in modo particolare le Ancelle del Sacro Cuore di Ges con la loro Madre Generale, venute a ringraziare qui, nel cuore della Chiesa,
per la beatificazione svoltasi domenica scorsa
a Cracovia, di Klara Ludwika Szczsna, Cofondatrice della Congregazione. La nuova
Beata con la sua vita ci ha insegnato la donazione a Dio, lumile servizio al prossimo, la
vita secondo lo spirito del Vangelo, la sensibilit ai poveri, a coloro che si trovano nel bisogno e a quanti si sono smarriti nella vita. Il
suo motto Tutto per il Cuore di Ges sia
per ciascuno di noi una sfida, affinch possiamo vivere secondo la Volont di Dio. Sia lodato Ges Cristo!
Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini
di lingua italiana. Sono lieto di accogliere i
devoti di Santa Rita da Cascia, accompagnati
dallArcivescovo di Spoleto-Norcia, Mons.
Renato Boccardo. Nel benedire la grande statua della Santa, invito tutti, nel prossimo Giubileo della Misericordia, a rileggere la sua
straordinaria esperienza umana e spirituale come segno della potenza della misericordia di
Dio. Saluto i fedeli di Amaseno, con il Vescovo di Frosinone-Veroli-Ferentino, Mons. Ambrogio Spreafico, in occasione dellanno giu-

bilare di San Lorenzo e le Missionarie del Sacerdozio Regale di Cristo, che ricordano i 70
anni di fondazione.
Saluto i bambini del Reparto oncologico
dellOspedale Giovanni XXIII di Bergamo che
sono in Aula Paolo VI; i sacerdoti del Collegio
Messicano e del Collegio San Paolo in Roma;
i soci della Banca Mediolanum di Caltanissetta e i seminaristi del Pontificio Collegio Maria Mater Ecclesiae di Roma. A tutti auguro
che la visita alla Citt Eterna costituisca
unoccasione per irrobustire la speranza e accrescere la carit.
Porgo un pensiero speciale ai giovani, agli
ammalati, oggi numerosi in Aula Paolo VI, e
agli sposi novelli. Oggi celebriamo la memoria di San Girolamo. Cari giovani, la sua passione per la Sacra Scrittura vi faccia innamorare del Libro della Vita; cari ammalati, la sua
austerit riempia di significato la vostra sofferenza; cari sposi novelli, il suo vigore spirituale fortifichi la fede nella vostra nuova casa.

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