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in Oriente)
Anno
313
Data
Evento
Significato
395
476
324-330
527-565
Impero di Giustiniano I: chiude la quasi millenaria Scuola d'Atene La religione cristiana, dopo due secoli di ascesa e diffusione fra
e costruisce la chiesa di Hagia Sophia, centro della vita religiosa le masse, vive il suo trionfo.
bizantina e della Chiesa ortodossa.
533-554
568-628
634-641
730-787
Iconoclastia e iconodulia
1054
1081
1097
1204
843-1057
1261
1354
1402
1422
1444
1452
1453
1460-61
1472
Evento
Evento
Significato
L'intento dell'editto era di porre ufficialmente termine a tutte le persecuzioni religiose e proclamare la
neutralit dell'Impero nei confronti di ogni fede. Non pi perseguitato il cristianesimo comincia a
diffondersi in tutto l'impero d'occidente e oriente.
Se prima tali dispute erano confinate nelle sedi ecclesiastiche, ora che Costantino aveva dato al
Cristianesimo un'autorit all'interno dello stato, queste dispute erano diventate una questione di stato:
infatti, se queste non fossero state risolte avrebbero dato un ulteriore impulso centrifugo all'impero in
una fase in cui esso si trovava sulla via della disgregazione.
Si verifica il ribaltamento della condizione iniziale, poich ora il popolo cristiano esprime intolleranza
verso eretici, ebrei e pagani.
Continua il processo di "cristianizzazione" non solo dell'apparato imperiale, ma della base umana.
Furono molteplici movimenti spirituali dei primi secoli dell'era cristiana che, una
volta raggiunto un certo grado di consolidamento e istituzionalizzazione,
vennero giudicati eterodossi e considerati eresie dalla maggior parte delle
chiese cristiane e negli scritti dei padri della Chiesa. Molte di queste eresie
riguardano la definizione della natura di Ges Cristo, la sua divinit, i suoi
rapporti con la tradizione giudaica e con il monoteismo precristiano. Sono
considerate tra le principali eresie: Docetismo, Modalismo, Adozionismo,
Monarchianismo, Marcionismo, Montanismo, Novazianismo, Donatismo,
Arianesimo, Apollinarismo, Priscillianesimo, Pelagianesimo, Monofisismo,
Nestorianesimo, Monotelismo (o monoteletismo), Abeliani, Adelofagi. Esse
dettero spesso luogo a organizzazioni ecclesiastiche che, non coincidendo con
quelle della maggioranza istituzionalizzata, sono state definite come chiese
scismatiche.
Le eresie del primo cristianesimo, definite tali nei diversi concili ufficiali che servirono appunto a stabilire
quali fossero i movimenti eretici e quali no, sono quasi tutte contraddistinte da posizioni morali rigorose,
pratiche ascetiche, e una forte componente di riflessione dottrinaria spesso in antitesi con le posizioni
ufficiali, senza dimenticare a volte un atteggiamento fanatico alla ricerca del martirio. La loro
"pericolosit" risiedeva soprattutto nella richiesta di un rinnovamento spirituale all'interno della Chiesa
centrale, e quando assunsero anche una dimensione rivoluzionaria con rivendicazioni sociali, come la
cancellazione dei debiti, il terrorismo nei confronti dei padroni terrieri, furono fortemente perseguitate e
condannate dall'Impero e dalla Chiesa.
730 Iconoclastia ( =
rifiuto delle
immagini)
Religione autonoma fondata in Persia dal predicatore Mani (216-276 d.C.), ha Accanto alle "eresie" del cristianesimo sorgevano anche nuove religioni, che operavano sintesi culturali
influenzato molto il Cristianesimo primitivo. Dal punto di vista dottrinale una
tra mondi diversi, offrendosi come "culture-ponte" tra l'oriente persiano e l'occidente che si andava man
forma di gnosticismo dualistico, che -fondendo sincreticamente elementi delle mano cristianizzando.
pi svariate religioni (Buddhismo compreso)- contrappone su uno stesso piano
il Male (le Tenebre, il Diavolo) e il Bene (la Luce, Dio). In campo etico il
manicheismo prevede un ascetismo molto rigoroso. Ha suscitato interesse
anche fra gli intellettuali (es. Sant'Agostino). Si diffuse rapidamente nell'Impero
Sassanide e, per lo spirito missionario dei suoi seguaci, anche in occidente
nell'Impero Romano, nel Nord Africa e in tutto l'Impero Bizantino, e ad oriente
in Asia centrale, India, Cina e Siberia. Fu frequentemente e duramente
perseguitato dai governi e dalle altre religioni. In Occidente scomparve nel V
sec., nel Medio oriente nel X sec. e in Estremo Oriente nel XIV sec. In
occidente le leggi inizialmente promulgate contro i Manichei furono utilizzate
per secoli per combattere le eresie cristiane.
Denominazione adottata intorno al V sec. per indicare gli scrittori cristiani
Il cristianesimo reagisce a tutti i tentativi "eretici" approfondendo gli aspetti dottrinari e attraverso
ritenuti fondamentali per la dottrina e per la Chiesa. La letteratura patristica
l'intervento di uomini che conducevano una vita "santa" e riconosciuti come tali dalla Chiesa stessa.
sintetizza la dottrina quale emerge dalla Bibbia, dai Vangeli, dagli scritti degli
Apostoli, dai pronunciamenti della Chiesa e dalle decisioni dei Concili, fornendo
un compendio omogeneo di insegnamenti da trasmettere alle generazioni
cristiane successive. Fino al II sec. fu usato il greco; successivamente il latino
in Occidente, e in Oriente fu affiancato da lingue locali come il siriaco e
l'aramaico. I primi padri orientali furono notevolmente influenzati dalla filosofia
greca. Altri furono Origene d'Alessandria, Sant'Atanasio, San Gregorio
Nazianzeno, San Giovanni Crisostomo.
Nel corso di una grande riforma della Chiesa imperiale, l'imperatore Leone III,
influenzato dall'iconoclastia dell'eresia pauliciana (sensibile alle accuse di
idolatria mosse al cristianesimo da parte dei fedeli dell'Islam) cerc di eliminare
la venerazione delle icone facendo eliminare le icone stesse, con un decreto
imperiale. Inoltre fece dimettere il Partiarca di Costantinopoli che gli era
contrario.
Vera e propria rivolta contro le riforme iconoclaste di Leone III. Nessuno degli
VIII sec. Iconodulia o
Iconolatria ( = culto altri patriarcati della cristianit (Roma, Alessandria, Gerusalemme, Antiochia)
delle immagini)
accettarono le decisioni che provenivano da Costantinopoli.
813-820 Ripresa
dell'iconoclastia
843 Definitiva vittoria
dell'iconodulia
Il cristianesimo in pieno sviluppo ed occupa il centro del potere culturale e politico. Per fortuna
l'eredit ellenica o comunque non-cristiana riesce ad essere preservata grazie ai filosofi neoplatonici,
agli arabi, ai persiani.
Il cristianesimo non aveva una eredit artistica; il giudaismo, da cui emanava, evitava la
rappresentazione del sacro. Lo stesso fece il cristianesimo primitivo, che faceva ricorso a simboli
(pesce, ancora, agnello, ecc.). Nel IV sec. sotto limpulso dello spirito greco, i cristiani cominciarono a
decorare i luoghi di culto, e inevitabilmente arrivarono alla rappresentazione del sacro. Nella chiesa
orientale le immagini avevano non solo una funzione decorativa, ma erano al centro della vita liturgica e
col tempo si svilupp un vero e proprio culto. Leone III persegue la distruzione di tutte le immagini
religiose e la persecuzione di chi le adora, temendo la perdita dei territori asiatici del suo regno, abitati
da minoranze islamiche (tradizionalmente l'Islam iconoclasta) che avevano influenzato i cristiani locali
verso tendenze iconoclaste. C'erano anche ragioni politiche e di opportunit: l'iconoclastia serviva
anche a combattere lo strapotere dei monaci che, da un lato, facevano mercato delle icone, rafforzando
cos la loro condizione economica e la loro influenza politica all'interno dell'Impero, e, dall'altro,
suggestionavano le folle, sottraendo influenza alla corte imperiale.
La controversia sull'uso delle icone, che erano custodite e venerate sia nelle chiese che nelle case
private non era un mero conflitto tra due concezioni di arte cristiana. Erano coinvolte questioni pi
profonde: il carattere della natura umana di Cristo, l'attitudine cristiana verso la materia, il vero
significato della redenzione cristiana. L'iconoclastia era considerata una eresia.
A Nicea si tennero sette sedute, mentre lultima ebbe luogo a Costantinopoli, nel palazzo imperiale, ove
gli imperatori firmarono solennemente gli atti e le decisioni conciliari.
Gli iconoclasti, parte non esigua dellassemblea, dovettero scegliere se continuare a sostenere
liconoclastia, e di conseguenza essere deposti dalle loro sedi episcopali, oppure pentirsi, accettare il
culto delle immagini, e quindi partecipare al concilio. Il concilio arriv a chiarire tra venerazione delle
immagini, ammessa, e adorazione, assolutamente rifiutata, perch solo Dio pu essere adorato.
Definitiva risposta di rifiuto all'iconoclastia. Il dibattito fece emergere un generale irrigidimento dei
rapporti fra la chiesa d'Oriente e la chiesa d'Occidente, conseguenza anche di una sempre pi netta
separazione linguistica: la traduzione in latino dei sofisticati documenti prodotti dai concili bizantini era
spesso erronea e determin conseguenze assurde come il rifiuto in Occidente di documenti che
condannavano l'iconoclastia.