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Cronologia Generale del Periodo (IV sec. - XV sec.

in Oriente)
Anno
313

Data

Evento

Significato

Costantino emana l'Editto di Milano, assicurando libert di culto a


tutte le religioni dell'impero
Costantino I fonda Costantinopoli, che inaugurer qualche anno
pi tardi come "Nova Roma", futura capitale dell'impero
d'Oriente, insieme elemento di continuit e di rottur con l'impero
d'occidente.

Libero dalle persecuzioni, il cristianesimo comincia a diffondersi


in tutto l'impero d'occidente e oriente.
La citt diventa capitale della parte orientale dell'impero
romano, ancora considerato unitario anche se diviso in grandi
"province", e per secoli custodir quella cultura latina che in
occidente aveva cominciato a declinare. Accanto ad essa
coesisteva una cultura greca propria della zona ed erede
dell'ellenismo.

395

Alla morte di Teodosio I, il primogenito Arcadio diviene sovrano


dell'Impero romano d'Oriente.

Definitiva divisione fra Occidente ed Oriente romano. La parte


orientale dellImpero era stata risparmiata dalle difficolt
vissute da quella occidentale nel III-IV secolo, grazie al
maggiore sviluppo economico, dovuto ai commerci e alla fitta
rete urbana.

476

Odoacre, acclamato re delle genti germaniche d'Italia, depone


l'ultimo imperatore dell'impero romano di occidente, Romolo
Augusto

L'impero Romano d'Oriente l'unico e legittimo erede della


cultura e della storia dell'impero romano: si disinteressa delle
aree occidentali occupate dalle trib germaniche e sposta a est
gli interessi economico-politici.

324-330

527-565

Impero di Giustiniano I: chiude la quasi millenaria Scuola d'Atene La religione cristiana, dopo due secoli di ascesa e diffusione fra
e costruisce la chiesa di Hagia Sophia, centro della vita religiosa le masse, vive il suo trionfo.
bizantina e della Chiesa ortodossa.

533-554

Campagne militari di Giustiniano I: scaccia i Vandali dal nord


Africa, conquista parte della Spagna, ed infine annette parte
dell'Italia durante la guerra gotica.

Riesce, parzialmente e in modo temporaneo, nell'ultimo


tentativo di ristabilire l'unit dell'Impero Romano. L'Impero
raggiunge la massima espansione territoriale.

568-628

L'imperatore Eraclio I sbaraglia l'esercito sasanide e fa della


Persia uno stato tributario.
L'imperatore Eraclio I assume il greco come lingua ufficiale
dell'impero.

L'impero resiste alle pressioni dei popoli confinanti.

634-641

I Bizantini, sfiniti dalla guerra con i Sasanidi, sono sconfitti dal


Califfato Arabo che conquista met dellImpero, arrivando ad
assediare ma senza successo la stessa Costantinopoli.

Inizia l'ascesa politica e religiosa degli Arabi in Medio Oriente,


che arriver in Europa attraverso la conquista dei territori
spagnoli, assumendo, preservando ed esportando la cultura
ellenica presente nei territori conquistati.

730-787

Iconoclastia e iconodulia

La perdita delle province meridionali, che praticavano il


cristianesimo monofisita, rende pi forte il cristianesimo
ortodosso nelle province rimanenti. Lortodossia rafforzata
porta nell'VIII e IX secolo alla controversia sull'iconoclastia: le
icone sono prima bandite, provocando la rivolta degli iconoduli
dell'Impero, in seguito si afferma che possono essere venerate
ma non adorate, e sono ripristinate solo nell'843. La
controversia contribuisce a disgregare le relazioni con la
Chiesa Cattolica Romana e il Sacro Romano Impero, che
stavano intanto guadagnando potere in Occidente.

In questo periodo l'Impero bizantino viene governato dalla


famiglia dei Macedoni.

L'Impero raggiunge un periodo di grande splendore con gli


imperatori macedoni, che riguadagnano il controllo
dellAdriatico, parte dell'Italia e, grazie a Basilio II, molti dei
territori in mano ai Bulgari, riportando nel 1018 la frontiera
dell'Impero al Danubio.

1054

La Chiesa di Roma si divide da quella di Costantinopoli, che


prende la denominazione di Chiesa Cristiana d'Oriente.

Dopo secoli di controversie, avviene la divisione finale tra


Chiesa di Roma (cattolica) e Chiesa di Costantinopoli (detta
Chiesa cristiana dOriente, ortodossa), con la loro mutua
scomunica.

1081

Alessio Comneno diventa imperatore.

1097

Prima Crociata: Bizantini e crociati riconquistano Nicea.

Gli ultimi secoli della vita bizantina cominciano con il governo di


una famiglia di usurpatori (i Comneni).
Sconfitta dei Turchi Selgiuchidi, che gi si erano impadroniti
dell'Anatolia 20 anni prima. Il Sacro Romano Impero risponde
alla richiesta d'aiuto dei Comneni

1204

Nella Quarta Crociata, il cui intento era conquistare l'Egitto,


Costantinopoli viene espugnata e il potere bizantino indebolito
permanentemente, dando origine nel 1204 a un regno feudale di
breve durata, l'Impero Latino, da cui scaturiscono tre stati
bizantini -Nicea (Paleologi), Epiro e Trebisonda (Comneni).

843-1057

Nel VI e VII sec. il greco, da tempo d'uso quotidiano, prevale


definitivamente sul latino anche nella Chiesa, in letteratura e
nei commerci, Eraclio lo stabilisce lingua ufficiale dell'Impero,
anche a causa della definitiva perdita dei territori non grecofoni.
La civilt greco-romana continua ad irradiare da quei centri che
erano stati la culla dell'ellenismo, e sebbene altri poli culturali
(Antiochia e Alessandria d'Egitto) vengono persi, Costantinopoli
continuer ad essere per altri sei secoli il massimo emporio
euro-asiatico e la citt pi ricca e popolosa del suo tempo,
custode dell'eredit culturale classica e rappresentante di un
impero le cui istituzioni civili e i cui ideali erano riconosciuti
ovunque.

Il Sacro Romano Impero diventa sempre pi antagonista


all'impero bizantino nelle successive crociate, a causa delle
rispettive scomuniche che gi avevano portato Costantinopoli a
sentimenti anti-occidentali.

1261

Costantinopoli viene liberata dall'imperatore bizantino Michele


Paleologo.

I Paleologi, imperatori del regno di Nicea, riuniscono per un


breve periodo l'Impero alla vecchia capitale e regneranno fino
alla sua caduta, facendo della loro dinastia quella pi longeva
dell'Impero Bizantino.

1354
1402

Gli Ottomani passano il Dardanelli e sbarcano in Europa.


Gli Ottomani vengono pesantemente sconfitti da Tamerlano
presso Ankara.
Gli Ottomani assediano Costantinopoli.
Vittoria degli Ottomani a Varna contro un esercito crociato.
Ulteriore tentativo di riunificazione delle chiese, senza esito
positivo.

La minaccia ottomana comincia a farsi sentire a pi riprese,


tanto da richiedere l'ulteriore intervento degli eserciti
occidentali.

Gli Ottomani prendono Costantinopoli, ponendo fine all'Impero


bizantino.

Nato nel 395 e caduto nel 1453, quello bizantino l'impero pi


lungo della storia, con 1058 anni da stato sovrano. Come parte
dell'Impero romano, di cui fu unico e legittimo successore, la
durata sale a 1480 anni.

Maometto II conquista Mistra e Trebisonda.


Su suggerimento del Papa Paolo II, il quale aspirava a legare la
Russia alla Santa Sede, Ivan III di Russia il Grande spos
Sophia Paleologa (conosciuta con l'originale nome greco e
ortodosso di Zoe), figlia di Tommaso Paleologo che rivendicava il
trono di Costantinopoli in quanto fratello di Costantino XI, ultimo
imperatore bizantino. Deludendo le aspettative del Papa che
sperava di riunire le due fedi, la principessa abbracci
l'Ortodossia. Ivan il primo sovrano russo a prendere il nome di
zar (csar da cesar)

Fine dello stato greco e della sua cultura.

1422
1444
1452

1453

1460-61
1472

L'Impero bizantino chiede aiuto all'occidente, che pone come


condizione la riunificazione delle due chiese ma gli ortodossi
non accettano, per cui loccidente preferisce lasciare
soccombere l'Impero nelle mani degli Ottomani.

Dopo la caduta di Costantinopoli, i canonisti ortodossi


individuano nel sovrano russo il naturale successore
dell'Impero bizantino. A causa delle sue tradizioni familiari, Zoe
Paleologa fece s che l'idea imperiale si installasse nella
politica del marito, introducendo al Cremlino la magnificenza e
la meticolosa etichetta delle cerimonie bizantine (cos come
l'aquila a due teste). Fu suo figlio Basilio III di Russia -e non
quello della prima moglie di Ivan- a succedere infine al padre.

Cronologia dei Fenomeni Sociali-Religiosi


Anno

Evento

Evento

Significato

313 Editto di Milano

Costantino I (allora imperatore d'occidente) emana l'Editto di Milano o Editto


di Tolleranza, assicurando libert di culto a tutte le religioni dell'impero

L'intento dell'editto era di porre ufficialmente termine a tutte le persecuzioni religiose e proclamare la
neutralit dell'Impero nei confronti di ogni fede. Non pi perseguitato il cristianesimo comincia a
diffondersi in tutto l'impero d'occidente e oriente.

325 Primo concilio di


Nicea

Il Primo Concilio di Nicea stato il primo concilio ecumenico del mondo


cristiano. Convocato e presieduto dall'imperatore Costantino I, preoccupato
dalle aspre dispute tra cristiani. In un clima di grande tensione, furono invitati
1800 vescovi ma solo circa 300 poterono parteciparvi e provenivano in
maggioranza dalla parte orientale dell'Impero.

Se prima tali dispute erano confinate nelle sedi ecclesiastiche, ora che Costantino aveva dato al
Cristianesimo un'autorit all'interno dello stato, queste dispute erano diventate una questione di stato:
infatti, se queste non fossero state risolte avrebbero dato un ulteriore impulso centrifugo all'impero in
una fase in cui esso si trovava sulla via della disgregazione.

380 Editto di Teodosio

Editto di Teodosio I che impegna il popolo a seguire la professione di fede


nicena (il cristianesimo cattolico), stabilendo al vertice della gerarchia
ecclesiastica il vescovo di Roma e vietando di fatto il culto pagano.

Si verifica il ribaltamento della condizione iniziale, poich ora il popolo cristiano esprime intolleranza
verso eretici, ebrei e pagani.

392 Proibizione dei culti


non cristiani
529 Chiusura
dell'Accademia
Neoplatonica di
Atene da parte di
Giustiniano

Teodosio proibisce qualsiasi culto non cristiano, anche se praticato in forma


privata.
Giustiniano, imperatore e capo della chiesa, estremizza l'intolleranza
chiudendo la Scuola Neoplatonica di Atene e allontanando i filosofi
neoplatonici. Alcuni sono accolti dalla Persia Sasanide portando in esilio in
Siria numerosi testi della tradizione filosofica, salvandoli da sicura distruzione, e
dove furono tradotti in siriaco e arabo. Nel medioevo i testi rientreranno in
Occidente per essere ritradotti in latino.

Continua il processo di "cristianizzazione" non solo dell'apparato imperiale, ma della base umana.

Furono molteplici movimenti spirituali dei primi secoli dell'era cristiana che, una
volta raggiunto un certo grado di consolidamento e istituzionalizzazione,
vennero giudicati eterodossi e considerati eresie dalla maggior parte delle
chiese cristiane e negli scritti dei padri della Chiesa. Molte di queste eresie
riguardano la definizione della natura di Ges Cristo, la sua divinit, i suoi
rapporti con la tradizione giudaica e con il monoteismo precristiano. Sono
considerate tra le principali eresie: Docetismo, Modalismo, Adozionismo,
Monarchianismo, Marcionismo, Montanismo, Novazianismo, Donatismo,
Arianesimo, Apollinarismo, Priscillianesimo, Pelagianesimo, Monofisismo,
Nestorianesimo, Monotelismo (o monoteletismo), Abeliani, Adelofagi. Esse
dettero spesso luogo a organizzazioni ecclesiastiche che, non coincidendo con
quelle della maggioranza istituzionalizzata, sono state definite come chiese
scismatiche.

Le eresie del primo cristianesimo, definite tali nei diversi concili ufficiali che servirono appunto a stabilire
quali fossero i movimenti eretici e quali no, sono quasi tutte contraddistinte da posizioni morali rigorose,
pratiche ascetiche, e una forte componente di riflessione dottrinaria spesso in antitesi con le posizioni
ufficiali, senza dimenticare a volte un atteggiamento fanatico alla ricerca del martirio. La loro
"pericolosit" risiedeva soprattutto nella richiesta di un rinnovamento spirituale all'interno della Chiesa
centrale, e quando assunsero anche una dimensione rivoluzionaria con rivendicazioni sociali, come la
cancellazione dei debiti, il terrorismo nei confronti dei padroni terrieri, furono fortemente perseguitate e
condannate dall'Impero e dalla Chiesa.

I-IV sec. Eresie dei primi


secoli

III sec. Manicheismo

III sec.- Padri della Chiesa


750

730 Iconoclastia ( =
rifiuto delle
immagini)

Religione autonoma fondata in Persia dal predicatore Mani (216-276 d.C.), ha Accanto alle "eresie" del cristianesimo sorgevano anche nuove religioni, che operavano sintesi culturali
influenzato molto il Cristianesimo primitivo. Dal punto di vista dottrinale una
tra mondi diversi, offrendosi come "culture-ponte" tra l'oriente persiano e l'occidente che si andava man
forma di gnosticismo dualistico, che -fondendo sincreticamente elementi delle mano cristianizzando.
pi svariate religioni (Buddhismo compreso)- contrappone su uno stesso piano
il Male (le Tenebre, il Diavolo) e il Bene (la Luce, Dio). In campo etico il
manicheismo prevede un ascetismo molto rigoroso. Ha suscitato interesse
anche fra gli intellettuali (es. Sant'Agostino). Si diffuse rapidamente nell'Impero
Sassanide e, per lo spirito missionario dei suoi seguaci, anche in occidente
nell'Impero Romano, nel Nord Africa e in tutto l'Impero Bizantino, e ad oriente
in Asia centrale, India, Cina e Siberia. Fu frequentemente e duramente
perseguitato dai governi e dalle altre religioni. In Occidente scomparve nel V
sec., nel Medio oriente nel X sec. e in Estremo Oriente nel XIV sec. In
occidente le leggi inizialmente promulgate contro i Manichei furono utilizzate
per secoli per combattere le eresie cristiane.
Denominazione adottata intorno al V sec. per indicare gli scrittori cristiani
Il cristianesimo reagisce a tutti i tentativi "eretici" approfondendo gli aspetti dottrinari e attraverso
ritenuti fondamentali per la dottrina e per la Chiesa. La letteratura patristica
l'intervento di uomini che conducevano una vita "santa" e riconosciuti come tali dalla Chiesa stessa.
sintetizza la dottrina quale emerge dalla Bibbia, dai Vangeli, dagli scritti degli
Apostoli, dai pronunciamenti della Chiesa e dalle decisioni dei Concili, fornendo
un compendio omogeneo di insegnamenti da trasmettere alle generazioni
cristiane successive. Fino al II sec. fu usato il greco; successivamente il latino
in Occidente, e in Oriente fu affiancato da lingue locali come il siriaco e
l'aramaico. I primi padri orientali furono notevolmente influenzati dalla filosofia
greca. Altri furono Origene d'Alessandria, Sant'Atanasio, San Gregorio
Nazianzeno, San Giovanni Crisostomo.

Nel corso di una grande riforma della Chiesa imperiale, l'imperatore Leone III,
influenzato dall'iconoclastia dell'eresia pauliciana (sensibile alle accuse di
idolatria mosse al cristianesimo da parte dei fedeli dell'Islam) cerc di eliminare
la venerazione delle icone facendo eliminare le icone stesse, con un decreto
imperiale. Inoltre fece dimettere il Partiarca di Costantinopoli che gli era
contrario.

Vera e propria rivolta contro le riforme iconoclaste di Leone III. Nessuno degli
VIII sec. Iconodulia o
Iconolatria ( = culto altri patriarcati della cristianit (Roma, Alessandria, Gerusalemme, Antiochia)
delle immagini)
accettarono le decisioni che provenivano da Costantinopoli.

787 Secondo Concilio


di Nicea

813-820 Ripresa
dell'iconoclastia
843 Definitiva vittoria
dell'iconodulia

1054 Grande Scisma

Il cristianesimo in pieno sviluppo ed occupa il centro del potere culturale e politico. Per fortuna
l'eredit ellenica o comunque non-cristiana riesce ad essere preservata grazie ai filosofi neoplatonici,
agli arabi, ai persiani.

Secondo concilio di Nicea, voluto dal nuovo giovane imperatore Costantino VI


e soprattutto da sua madre Irene.

Il cristianesimo non aveva una eredit artistica; il giudaismo, da cui emanava, evitava la
rappresentazione del sacro. Lo stesso fece il cristianesimo primitivo, che faceva ricorso a simboli
(pesce, ancora, agnello, ecc.). Nel IV sec. sotto limpulso dello spirito greco, i cristiani cominciarono a
decorare i luoghi di culto, e inevitabilmente arrivarono alla rappresentazione del sacro. Nella chiesa
orientale le immagini avevano non solo una funzione decorativa, ma erano al centro della vita liturgica e
col tempo si svilupp un vero e proprio culto. Leone III persegue la distruzione di tutte le immagini
religiose e la persecuzione di chi le adora, temendo la perdita dei territori asiatici del suo regno, abitati
da minoranze islamiche (tradizionalmente l'Islam iconoclasta) che avevano influenzato i cristiani locali
verso tendenze iconoclaste. C'erano anche ragioni politiche e di opportunit: l'iconoclastia serviva
anche a combattere lo strapotere dei monaci che, da un lato, facevano mercato delle icone, rafforzando
cos la loro condizione economica e la loro influenza politica all'interno dell'Impero, e, dall'altro,
suggestionavano le folle, sottraendo influenza alla corte imperiale.
La controversia sull'uso delle icone, che erano custodite e venerate sia nelle chiese che nelle case
private non era un mero conflitto tra due concezioni di arte cristiana. Erano coinvolte questioni pi
profonde: il carattere della natura umana di Cristo, l'attitudine cristiana verso la materia, il vero
significato della redenzione cristiana. L'iconoclastia era considerata una eresia.
A Nicea si tennero sette sedute, mentre lultima ebbe luogo a Costantinopoli, nel palazzo imperiale, ove
gli imperatori firmarono solennemente gli atti e le decisioni conciliari.
Gli iconoclasti, parte non esigua dellassemblea, dovettero scegliere se continuare a sostenere
liconoclastia, e di conseguenza essere deposti dalle loro sedi episcopali, oppure pentirsi, accettare il
culto delle immagini, e quindi partecipare al concilio. Il concilio arriv a chiarire tra venerazione delle
immagini, ammessa, e adorazione, assolutamente rifiutata, perch solo Dio pu essere adorato.

Leone V di Bisanzio fu promotore di una ripresa lotta iconoclasta e della


Ripresa della tendenza iconoclasta.
persecuzione degli iconoduli, deponendo Niceforo I, patriarca di Costantinopoli.
Un sinodo convocato per iniziativa dell'imperatrice Teodora di Bisanzio
reintrodusse definitivamente il culto delle immagini. L'imperatrice istitu, a
commemorazione di tale evento, la festa dell'Ortodossia". Tale festa celebra la
vittoria dell'iconodulia e la conferma della liceit di venerazione delle icone.

Definitiva risposta di rifiuto all'iconoclastia. Il dibattito fece emergere un generale irrigidimento dei
rapporti fra la chiesa d'Oriente e la chiesa d'Occidente, conseguenza anche di una sempre pi netta
separazione linguistica: la traduzione in latino dei sofisticati documenti prodotti dai concili bizantini era
spesso erronea e determin conseguenze assurde come il rifiuto in Occidente di documenti che
condannavano l'iconoclastia.

Il Grande Scisma divise la cristianit fra la Chiesa orientale bizantina - la


cosiddetta Ortodossia - e la Chiesa occidentale - il cattolicesimo romano. Nel
1054 papa Leone IX ed il patriarca Michele I Cerulario si scomunicarono a
vicenda. Le dispute erano sostanzialmente due. La prima riguardava l'autorit
papale: il papa romano reclamava la propria autorit sui quattro patriarcati
orientali (Costantinopoli, Alessandria, Antiochia e Gerusalemme), disposti a
concedere al patriarca di Roma primato onorario e autorit solo sui cristiani
d'Occidente. L'altra disputa, di ambito trinitario e apparentemente meno
"politica" concerneva l'inserimento del filioque nel Credo Niceno.

lo Scisma fu effettivamente il risultato di un lungo periodo di progressivo distanziamento fra le due


Chiese. La Chiesa si divise lungo linee dottrinali, teologiche, linguistiche, politiche e geografiche, e la
frattura fondamentale non si pi rinsaldata. Il dato di fatto che tuttora la Chiesa occidentale e la
Chiesa orientale sono separate, e ognuna si autodefinisce Chiesa una, santa, cattolica ed apostolica,
dando a intendere che, con lo Scisma, l'altra parte ad aver lasciato la vera chiesa: i cattolici infatti
chiamano lo scisma Grande Scisma d'Oriente e gli ortodossi Scisma dei Latini.

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