Escolar Documentos
Profissional Documentos
Cultura Documentos
Da Wikipedia,
l'enciclopedia libera.
on. Luciana Castellina
Bandiera italiana
Parlamento italiano
Camera dei deputati
Luciana Castellina
Luogo nascita Roma
eurodeputata, autrice
di numerose
pubblicazioni,
presidente onoraria
dell'ARCI dal 2014.
Biografia[modifica |
modifica wikitesto]
Figlia unica del
rappresentante
milanese di
commercio Gino
Castellina e di Lisetta
Liebman, un'ebrea
triestina[1], frequenta
il Liceo Tasso di
Roma[2] per poi
laurearsi in legge alla
Sapienza[3]. Nel
1947 partecipa al
Brevemente
giornalista presso il
quotidiano Il Paese,
nel 1963 va a
lavorare presso la
sezione femminile del
PCI diretta da Nilde
Iotti. Allontanata da
Botteghe Oscure dopo
l'emarginazione
contesto di
manifestazioni di
protesta: il 14 luglio
del 1948 in occasione
delle manifestazioni di
protesta contro
l'attentato a Palmiro
Togliatti; e poi nel
1950 e nel 1956 in
analoghe circostanze.
e anche Movimento
Politico Organizzato)
Il manifesto, di cui
stata redattrice e poi
sempre collaboratrice.
Il Manifesto nel 1974
si unifica all'ala
sinistra del PSIUP
diretta da Vittorio
Foa, dando vita al
Partito di Unit
Proletaria per il
Comunismo. Eletta
nella lista Democrazia
Proletaria (cartello
elettorale fra varie
organizzazioni della
nuova sinistra) al
Consiglio regionale
del Lazio nel 1975, al
consiglio comunale di
Roma e quindi alla
Camera dei Deputati
nel 1976, in cui
stata anche
capogruppo[8].
Nel 1979 viene
nuovamente eletta,
ma ora nelle liste del
l'America centrale e
del Sud[10].
Quando viene
proposto lo
scioglimento del PCI
Luciana Castellina
tra i primi firmatari
della mozione 2
(presentata da Ingrao
Liberazione
(quotidiano). Il 5
aprile 1992 rieletta
deputato alla Camera
in Umbria con
Rifondazione
comunista, ma si
dimette il 6 maggio
successivo[12].
di informazione
(1994-1997) e della
Commissione per le
relazioni economiche
esterne (1997-1998).
Nel 1996 lascia
RIfondazione
Comunista insieme ad
un folto gruppo per
stata anche
vicepresidente della
Lega per i diritti dei
popoli, di cui era
presidente il premio
Nobel per la pace
Adolfo Prez Esquivel
e coordinatore,
assieme al presidente
della Bertrand Russel
Foundation, Ken
Coattes, del
movimento pacifista
europeo (European
Nuclear
Desarmement). Dal
1999 al 2003
presidente
dell'Agenzia per la
promozione del
cinema italiano
all'estero "Italia
cinema". stata
anche nel CdA della
Fondazione Basso, e
presidente onorario di
Cineuropa.org
quotidiano online del
cinema europeo. Fra
il 2007 e il 2010 ha
insegnato come
professore a
contratto,
all'Universit di Pisa.
Nel 2014 stata
eletta presidente
onoraria dell'ARCI.
Inoltre stata
insignita della
decorazione di
commendatore della
Repubblica Argentina
e di quella di ufficiale
delle Arti e delle
Lettere della
Repubblica Francese.
Il suo libro
Cinquant'anni
d'Europa - una lettura
antiretorica (Utet,
2007), uscito in
occasione del
cinquantenario della
nascita dell'Unione
europea.Per ETS nel
2008 ha pubblicato
Eurollywood. Il
difficile ingresso della
cultura nella
costruzione
dell'Europa.[13]
Nel 2010 ha
collaborato al volume
collettivo Europa 2.0
Prospettive ed
evoluzioni del sogno
europeo[14], edito da
ombre corte, a cura di
Nicola Vallinoto e
Simone Vannuccini
con un saggio sul
tema dell'identit
europea.
Attualmente
membro del Consiglio
Nazionale dell'Arci e
Presidente Onorario
gruppo parlamentare
di SEL annunciano
che nelle prime tre
votazioni per
l'elezione del
presidente della
Repubblica voteranno
Luciana Castellina per
poi aderire dalla
quarta votazione alla
candidatura, avanzata
dal Partito
Democratico, di
Sergio Mattarella.
Nella prima votazione
ottiene 37 voti,
risultando cos la
terza pi votata dopo
Ferdinando
Imposimato e Vittorio
Feltri.
Gi sposata con il
dirigente comunista
Alfredo Reichlin, ha
avuto da lui due figli,
entrambi economisti:
Lucrezia (che insegna
alla London Business
Note[modifica |
modifica wikitesto]
^ Corriere della Sera.
^ La Repubblica.
^ a b Camera dei
Deputati.
^ Luciana Castellina,
Terza via e specificit
nel Pci, in Critica
Marxista, n. 4 - 2004.
^ Udi Nazionale.
^ Il Manifesto
Bologna.
^ Carlo Giuliani.
^ Wikipedia.
^ Ediesse.
^ Parlamente
Europeo.
^ Wikipedia.
^ Luciana Castellina:
XI Legislatura della
Repubblica italiana /
Deputati / Camera dei
deputati - Portale
storico
^ Eurollywood Luciana Castellina Ed. ETS
^ [1]
^ Luigi La Spina,
recensione su La
Stampa
^ Paolo Foschi, I tre
Reichlin, dal Partito
comunista all'alta
finanza, in Corriere
della Sera, 3 maggio
2009, p. 12. URL
consultato il 29
settembre 2013.