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a capitale dEuropa in stato dassedio. A tarda notte


la polizia in assetto di guerra penetra nel quartiere
arabo di Molenbeek, blitz anche a Charleroi. Sedici arresti, una cellula neutralizzata, ma non c limprendibile
Salah, il nono uomo delle stragi di Parigi, di nuovo in fuga.

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no gi cambiato ogni cosa, in tutto e per tutto. Dieci


giorni dopo, la Francia non pi la stessa, e cos pure la Russia. Gli europei serrano le fila. La ricerca di un
compromesso in Siria si considerevolmente accelerata.

L tempo del Terrore si assiste a singolari rigurgiti di


spiriti religiosi . Bisogner
farci labitudine. Il tassista che
nella Roma pre-giubileo ti porta
in Vaticano, meta di fiumi di turisti, si professa anticlericale ma
reagisce allidea di togliere i crocifissi dalle scuole gridando che
contro le minacce pseudo-islamiche lui vorrebbe affiggerne non
uno ma cento per aula.

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anni, sono italiana musulmana ed europea. Vi


scrivo perch possiate comprendere che non ci
avrete mai, che non farete dellIslam ci che non , non
farete dellEuropa un luogo di massacri e non avr efficacia il vostro progetto di terrore.

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ARO direttore, mentre scrivevo "WBSJ


[JB, il libro-inchiesta
in cui racconto gli scandali
economici e i segreti finanziari del Vaticano, mai
avrei immaginato che dopo
la sua pubblicazione sarei finito sotto inchiesta, mandato alla sbarra e processato
davanti ai giudici pontifici.

ricetta rossa per


tutta la famiglia. Il farmaco per la pressione
del nonno, gli antibiotici dei
figli e lantistaminico per il
padre: tutti prescritti a nome di una sola persona, lunica esente. E in molte regioni
basta unautocertificazione
per non pagare. LItalia il
paese degli esenti-ticket.

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il Corano, i terroristi dellIs uccidono vite innocenti in nome


della Legge di Dio: possono sparare a bruciapelo, contro giovani
sconosciuti senza provare la minima emozione, senza avere alcun dubbio sulla necessit della
loro crudelt. Se il loro braccio
armato da Dio, la loro forza scaturisce dal sentirsi espressioni della volont di un Essere supremo
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BRUXELLES. Sedici arresti e diciannove perquisizioni, ma il grande ricercato Salah Abdeslam ancora in fuga. questo il risultato
di unoperazione condotta dalla polizia di Bruxelles, la capitale dEuropa ormai ridotta in
stato dassedio, raccontata dal procuratore
federale belga. I clienti di uno dei pi famosi
ristoranti del centro convogliati in una sala interna in attesa di poter uscire, un albergo
blindato, controlli a tappeto vicino a Place St.
Catherine famosa per il mercato di Natale. A
tarda notte la polizia in assetto di guerra che
penetra nel quartiere arabo di Molenbeek,
blitz e controlli anche a Charleroi e Molenbeek. Le forze dellordine chiedono alla gente
di restare a casa e di non stare vicino alle finestre, il procuratore federale impone a giornali e tv il silenzio stampa rimandando a una
conferenza stampa alla fine delle operazioni,
che appunto hanno portato ai 16 arresti e alle
19 perquisizioni, tre delle quali in appartamenti di Charleroi, mentre a Molenbeek un ricercato ha provato a fuggire investendo un
agente e poi stato ferito e bloccato a Bruxelles. Nel frattempo centinaia di foto di gatti sono state postate dai belgi su Twitter per intasare il flusso di notizie sui movimenti della polizia durante la maxiretata. Una domenica in-

fernale in un paese che mai, come adesso, vive lincubo del terrorismo.
Nella tarda serata di ieri, proprio mentre il
Consiglio dei ministri stava decidendo di
mantenere lallerta massima anche per domani, le forze speciali irrompono nella Grande Place e invitano la gente ad evacuare. Un
modo forse per depistare sulle altre operazioni condotte dalla polizia. La zona viene chiusa
mentre decine di auto e di blindati circondano un quadrilatero di dieci strade. il cuore

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della citt, non lontano dai palazzi delle istituzioni europee, il luogo simbolo di Bruxelles,
quello affollato normalmente dai turisti di
tutto il mondo. domenica sera. Lallarme
coinvolge passanti e residenti, clienti e ristoratori. Lattenzione si concentra sul Radisson
blu, il noto albergo di una catena gi colpita a
Bamako, in Mali, due giorni fa.
Il blocco continua. Non ci sono le condizioni per revocarlo. La guerra che adesso trascina tutta lEuropa nella spirale di morte e vio-

lenza scatenata da Daesh simboleggiata


dai blindati verdi dellesercito, mitragliere
sulla torretta, che occupano le piazze del centro storico. Dalle pattuglie dei soldati in mimetica e giubbotto antiproiettile, fucile automatico in braccio e volto coperto da passamontagna, che scrutano gli angoli dei vicoli, i
tetti e le finestre. Dai cani anti bomba che tirano sul guinzaglio e abbaiano ai barboni protetti dal gelo sotto le pensiline esterne della
stazione. Sono le serrande chiuse che bloccano gli accessi alla metropolitana. I grandi centri commerciali chiusi e svuotati, le insegne
spente dei locali e delle discoteche. il silenzio, cupo e profondo, di una citt che si spegne. Solo il tocco di passi affrettati sui ciottoli
della Grand Place ricordano che la vita continua e si interrompe.
Lassedio del weekend, con il decreto che
ha imposto il coprifuoco, stato solo linizio
di un cambiamento che rischia di condizionare la vita e leconomia di questa citt. Stamane si riprende con ritmi diversi, condizionati
da un allarme che ha raggiunto il suo massimo valore. Che denuncia limminenza di una
serie di attentati che nessuno, forse gli stessi
investigatori e servizi di intelligence, riescono a circoscrivere. La metropolitana, con la
sua rete di 69 fermate, rester chiusa. Aprirla, come sperava il governo e lo stesso Consiglio nazionale della sicurezza, avrebbe dato

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un segnale incoraggiante di ritorno alla normalit. Ma le notizie fornite dallintelligence


e dagli uomini impegnati sul terreno in questa caccia ai fantasmi del terrorismo, hanno
suggerito prudenza. Restano chiuse anche le
scuole e i grandi centri commerciali. Non siamo mica in guerra, urlava in pieno centro un
uomo sulla cinquantina intabarrato nel suo
cappotto. Scrutava uno dei tanti blindati che
sostano agli incroci e scaricano le pattuglie di
militari e di poliziotti armati. S, lo siamo,
gli replicava una signora passandogli vicina.
Pensa a Parigi. Potrebbero farlo anche qui.
Ed questo il timore di chi indaga e d la
caccia ai fuggiaschi. Anche ieri stata una
giornata scandita da allarmi, con le auto della polizia che sfrecciavano tra le arterie vuote
della citt. Evacuato un grande comprensorio di Molines, a met strada tra Bruxelles e
Anversa, per unauto sospetta. Evacuato il
complesso Medialann di Vilvoorde dove sorge anche la sede della TV fiamminga VTM.
Poi il caos a Grand Place. Solo il grande abete,
addobbato a festa, resiste ad unatmosfera
che spegne ogni traccia di Natale.
Lallarme finisce per colpire anche la piccola ma importante economia del turismo e del
commercio. I ristoranti del centro registrano
le prime disdette, sono costretti a rinunciare
ai tavoli allaperto, rivedono gli ordinativi, riducono gli spazi. In soli due giorni, secondo
lassociazione dei commercianti, la perdita
stata del 70 per cento. Se dovesse continuare, commentava il proprietario del Roy dEspagne, forse uno dei locali pi rinomati del
centro, dovremo rivedere gli stessi programmi di Natale.
Le stragi di Parigi lasciano il segno anche a
Bruxelles. Il primo ministro Charles Michel
ancora ieri tornato a spiegare il senso della
scelta. Temiamo un attacco simile a quello
di Parigi nellintero paese. Con molti individui pronti a sferrare delle offensive in punti
diversi nello stesso istante. Il rischio concreto. Lincubo dellattentato, della serie di
azioni coordinate e sincronizzate, resta sempre sospeso come una minaccia incombente.
Tornano deputati e impiegati, diplomatici
e funzionari. Respirano latmosfera che hanno finora vissuto in TV, tramite amici e conoscenti rimasti blindati in citt. Attendono silenziosi il turno per il taxi. Ascoltano, impazienti, nervosi, lo strano silenzio che ci circonda. Cercano notizie e conferme sui cellulari. A
un chilometro di distanza, le squadre speciali
blindano il centro. Il Radisson viene circondato. Nessuno entro nessuno esce. Un elicottero
volteggia sui palazzi e i grattacieli. Si pensa a
Bamako, al massacro nel Mali. Nomi e simboli della guerra che Daesh ci ha portato in casa.

PARIGI. Lhanno preso Salah?. La domanda che tutti


si facevano ieri sera, durante
i blitz delle forze speciali in
Belgio, continua ad avere la
solita risposta. No. Salah Abdeslam non lhanno ancora
catturato. N i francesi, n i
belgi. introvabile, scampato unaltra volta alla cattura.
Sfuggito - a quanto pare per
un soffio - allarresto a Liegi,
ora lo danno in fuga in autostrada in auto, probabilmente su una Bmw, verso la Germania e non si capisce se sia
da solo o con un amico.
braccato dalle polizie di
tutta Europa e dallIs, che
non gli perdona n il tradimento n la codardia dimostrata la notte degli attentati
parigini di Venerd 13. Nonostante ci, a dieci giorni dalle
stragi uccel di bosco, inseguito adesso anche da una
preghiera. Quella di suo fratello maggiore Mohamed.
Gli chiedo di arrendersi, di
costituirsi alla giustizia per rispondere a tutte le doman-

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de, ha detto durante alcune


interviste rilasciate alle televisioni. Preferisco vederlo vivo e in carcere, piuttosto che
al cimitero. Spero davvero
che si arrenda.
Da Molenbeek la famiglia
Abdeslam, o meglio, ci che
ne resta (uno dei fratelli, Ibrahim, morto facendosi saltare in aria in boulevard Voltaire, laltro in fuga), ritiene
per che Salah e Ibrahim siano stati in realt manipolati:
Salah non era radicalizzato
sostiene Mohamed stato
manipolato, ma non sappiamo da chi e per questo vogliamo che si arrenda e che possa
rispondere. Ibrahim era molto influenzabile, si poteva manipolare facilmente. Purtroppo allultimo minuto non ha
saputo prendere la decisione
giusta e fare marcia indietro,
cosa che probabilmente Salah ha fatto.
Gli investigatori francesi
hanno di fronte un puzzle, di
cui Salah uno dei tasselli di
pi difficile collocazione. Lipotesi pi probabile, al momento, che lui fosse a bordo
della Clio nera poi ritrovata

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nel 18esimo Arrondissement. Indossava la cintura


esplosiva: il suo obiettivo era
di accompagnare tre terroristi allo stadio di Saint Denis,
poi doveva farsi esplodere.
Come suo fratello, come gli altri del gruppo di morte perch cos aveva chiesto il Califfato. Invece Salah non lha fatto, disattendendo lordine
che era, appunto, di colpire lo
Stade de France, il X, lXI e il
XVIII arrondissement per generare pi terrore possibile.
In questi giorni di lui si
detto di tutto. in Spagna,
in Belgio, in Olanda,
sta venendo in Italia, vuole andare in Siria, parla con
un amico attraverso Skype.
venuto fuori anche che sia
un frequentatore di locali
gay a Bruxelles dove ipotizza la polizia belga riusciva a
procurarsi passaporti falsi.
Secondo il barista di un club,
intervistato dal Sunday Times, sembrava pi un ragazzo di vita che un martire della jihad. Dei fratelli Abdeslam, un amico comune dice
che a Molenbeek trascorrevano le loro giornate a fumare hashish e a giocare alla
PlayStation. Non cera assolutamente nulla in loro insiste che facesse pensare che
si fossero radicalizzati fino a
questo punto.
Resta quello che sotto gli
occhi di tutti. Il terrorista belga di 26 anni, luomo pi ricercato dEuropa la cui foto appare su tutti i siti e in ogni edizione dei telegiornali, sempre
in fuga. Salah non lhanno ancora preso.
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ROMA. Alcune decine, forse anche un centinaio, di cui oltre la met gi in carcere. Tante sono le persone oggi in
Italia considerate potenzialmente vicine alle posizioni
del fondamentalismo islamico che da 10 giorni, dagli attacchi di venerd 13 a Parigi, intelligence e antiterrorismo tengono sotto stretta osservazione. Un monitoraggio fatto di intercettazioni, incroci di informazioni con servizi di sicurezza stranieri (solo pochi giorni fa, lFbi aveva
fornito ai nostri 007 un elenco con 5 nomi da controllare),
analisi dei siti web di propaganda radicale.
Unattivit che al momento non ha fatto emergere elementi di preoccupazione. Non ci sarebbero, insomma, come ripetuto ormai da mesi, minacce specifiche o situazioni di pericolo. Lo dice esplicitamente anche il ministro
dellInterno Angelino Alfano: Nel nostro Paese si pu stare tranquilli. Il sistema di intelligence funziona: poi nessuno Stato a rischio zero. Secondo il titolare del Viminale
occorrono alcune revisioni del codice Schengen per rendere pi sicuri non i confini interni ma le frontiere verso

lesterno, non il passaggio tra i singoli paesi europei.


Il vero rischio, dunque, quello relativo al transito dei
cosiddetti foreign fighters che possono utilizzare lItalia
come base di passaggio. Su questo versante, la nostra intelligence sta lavorando a stretto contatto con i colleghi
europei e, allo stesso tempo, sta tenendo sotto controllo
le carceri, considerate (come emerso gi in Francia per la
strage di Charlie Hebdo) potenziali luoghi di radicalismo
e reclutamento. In un censimento di qualche mese fa erano stati individuati 58 soggetti detenuti per reati vari,
non necessariamente legati al terrorismo, che avrebbero
mostrato simpatia o vicinanza alle posizioni del Califfato
o di Al Qaeda. Tenuti sotto stretta sorveglianza, al momento non rappresenterebbero un rischio.
Nonostante le rassicurazioni, per, lallerta resta elevato a livello 2 e in tutta Italia le misure di sicurezza sono state rafforzate. Oggi a Roma entra in vigore il piano in vista
del Giubileo che partir il prossimo 8 dicembre. Agenti
delle forze dellordine saliranno sugli autobus del trasporto pubblico e 2.000 uomini presidieranno il territorio insieme ad altrettanti militari, schierati davanti alle centi-

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naia di obiettivi sensibili.


Nel frattempo gi ieri, in occasione dellAngelus di Papa Francesco, per accedere in piazza San Pietro i fedeli
hanno dovuto affrontare controlli doppi: prima, lungo le
vie laterali, le ispezioni della polizia su borse e zaini. Poi,
davanti al colonnato del Bernini, si passa sotto ai metal detector. Il risultato sono lunghe file, quelle che si vedranno
durante tutto lAnno Santo e che, un po ovunque, danno
il senso delle nuove misure. Cos, ieri, code si sono registrate per entrare a San Siro in occasione di Inter-Frosinone, e a Livorno per il concerto di Jovanotti (che si scusato su Twitter per i ritardi). Sempre a proposito di concerti, a Milano stato annulato quello della band californiana Five Finger Death Punch perch secondo alcune voci
raccolte dal sito International Business Times levento
era finito nel mirino dellIs, assieme ad altri obiettivi in diversi Paesi. Voci, appunto, come le decine di falsi allarmi
che si sono ripetuti anche ieri in tutta Italia. Verifiche
ovunque, parziali evacuazioni e chiusure di strade e metro, allerta sempre rientrata.

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ALEDETTI terroristi, sono Chai-

maa Fatihi, ho 22 anni, sono


italiana musulmana ed europea. Vi scrivo perch possiate comprendere che non ci avrete mai, che
non farete dellIslam ci che non ,
non farete dellEuropa un luogo di
massacri e non avr efficacia il vostro
progetto di terrore.
Vi scrivo come musulmana per dirvi che la mia fede lIslam, una religione che predica pace, che insegna
valori e principi fondamentali, come
la gentilezza, leducazione, la libert
e la giustizia. Voi siete ci che lIslam
ha contrastato per secoli, voi siete nemici, voi siete coloro che spargono
sangue di innocenti, di giovani, anzia-

ni, uomini e donne, bambini e neonati. Non ho paura dei vostri kalashnikov, dei vostri coltelli e armi, perch
da musulmana vi rinnego, vi combatto con la parola, con linformazione,
con la voce di chi vive quotidianamente la propria fede, dando esempio dei
suoi insegnamenti.
Vi scrivo anche da italiana musulmana, perch possiate capire che il
mio paese non sar mai messo in ginocchio da una banda di criminali,
che cercano di terrorizzare e creare
caos. Io non ho paura di voi, se malauguratamente doveste arrivare qui,
sar la prima a scendere in campo
per salvare la mia patria, i miei concittadini e a dirvi che non avrete mai la

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nostra terra. Se qualcuno di voi sta


cercando gi di deviare la mente di
qualche giovane, mio coetaneo, per
commettere crimini contro lumanit, sappiate che ce ne sono altre migliaia che sono pronti a riprendersi
quella umanit che tenete in ostaggio, per ridarla al mondo intero. Non
ci fermeranno mai i vostri messaggi
intimidatori. Chi calpesta la nostra
Costituzione, la nostra dignit umana, la nostra libert non altro che

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uno scellerato.
Vi scrivo anche da europea, ma
questa volta il mio messaggio va a
quegli stati che vi finanziano, vi danno armi con le quali poi uccidete e
spargete sangue di vittime innocenti
e create timori indegni. A te assassino, che con sangue freddo hai reciso
fiori, hai calpestato lanima a uomini,
donne, bambini ed anziani, a te che
scorrazzi qua e l alla ricerca di nuovi
scenari in cui ripetere le tue malefatte, sappi che noi, giovani e meno giovani, faremo s che i nostri stati europei prima o poi la smettano di darti la
benzina per carburare la tua macchina di ferocia e disumanit, perch noi
non accettiamo in alcun modo che
per politiche estere indegne e vili, si
mettano in pericolo le vite di cittadini, di esseri umani, che non hanno alcuna colpa.
Vi faremo vedere quanto potente, unita, grandiosa la cittadinanza
europea, uomini e donne liberi. Siete
alleati del demonio, non appartenete
al mondo, siete esseri vigliacchi e
non avrete mai nulla da noi.
Un ultimo messaggio vorrei che vi
rimanesse chiaro: non vi daremo mai
la soddisfazione di chiamarvi Stato,
neppure islamico, perch io da musulmana difender in prima persona i
miei amici e concittadini non musulmani e il mio bel paese, che non cadr
nelle vostre grinfie, mai!

MBVUSJDFEJRVFTUBMFUUFSB
VOBTUVEFOUFTTBNVTVMNBOB
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Con Mostefai, arrivano dunque a tre i transiti nel nostro Paese di uomini con un ruolo nelle
stragi. Dal 31 luglio al 9 agosto
scorso, il martire riluttante e ancora fuggitivo Salah Abdeslam
e il basista e suo compagno di
viaggio Ahmad Dahmani (arrestato sabato e tuttora detenuto
in Turchia). Ora, appunto, Mostefai. I primi due, noti almeno
dallinizio del 2015 alla polizia e
allintelligence belga come islamisti radicali e, come tali, mai
segnalati agli apparati antiterrorismo n dei Paesi dellarea
Schengen, n della Turchia, cruciale frontiera meridionale con
il Califfato. Lultimo, Mostefai,
come documentato da uninchiesta giornalistica del francese .FEJBQBSU, identificato gi
nel 2009 come appartenente a
un gruppo salafita in quel di
Chartres e inspiegabilmente
perduto dalla Dgsi (lintelligence interna francese) proprio
quando entrer in Siria insieme
a Samy Amimour, altro martire di cui la Francia e il mondo
torneranno ad avere notizia solo la notte del 13 novembre.
Perduto, mai ritrovato e, come per i belgi, anche lui mai segnalato da Parigi alle autorit
europee.
Anche per questo, ora, con il
cuore in gola, tra Parigi, Bruxelles, Roma e Atene si messa in
piedi una macchina che lavora
notte e giorno per provare a capire almeno a posteriori quel

Varsavia

Belgio

Kiev
Praga

Lussemburgo

Parigi

Ucraina

Rep. Ceca
Slovacchia

Monaco

Francia

Berna

Liechtenstein

Vienna

Moldavia

Austria

Budapest

Svizzera

Kishinev

Andorra

250 km

Ungheria
Slovenia
Croazia

Romania
Belgrado

Bosnia
Erzegovina

R. S.Marino

Monaco

Serbia

Spagna

Mare Montenegro
Adriatico

Roma

Italia

Bari
Mar
Tirreno

Algeri

Bulgaria
Sofia

Skopie
Tirana

Macedonia

Albania

Mar Mediterraneo

Bucarest

Mar Nero

7
Mar
Ionio

Istanbul
Ankara

Grecia

Patrasso

Algeria

Turchia
Mare
Egeo
Atene

Tunisi

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Germania

Russia

Bielorussia

Berlino

Bruxelles

Nel giorno in cui il


Belgio vive una lunga notte con
un blitz antiterrorismo cominciato poco dopo le 21 nel cuore
di Bruxelles alla caccia di almeno 6 nuovi martiri pronti a colpire, e la Procura di Parigi diffonde limmagine del terzo kamikaze morto allo Stade de France,
linchiesta afferra una scomoda
e definitiva verit. Che interpella Francia, Belgio, Italia e Grecia e lincapacit di mettere a
fattor comune informazioni cruciali di polizia e intelligence che
avrebbero forse potuto rendere
meno agevole lorrore dellIs.
Perch in questo quadrilatero, appunto, che il Califfato ha
pianificato il Venerd 13 e perch si scopre ora stando a
quanto accreditano fonti dellinchiesta a Parigi anche Ismael
Omar Mostefai, uno dei macellai del Bataclan, transit in Italia. Nel settembre del 2013. Proveniente da Marsiglia e diretto
in Siria via Grecia e Turchia.

Minsk

Amsterdam

Aleppo

Siria

Nicosia

Malta

Tunisia

Bodrum

4 2
Leros 3

Cipro

Libano
Beirut

Damasco

Israele
Tripoli

Tel Aviv

Giordania

Libia

Salah Abdeslam

Ahmed Dhamani

che si sarebbe potuto scoprire


prima, se solo le informazioni
fossero circolate. Parigi ha cos
consegnato nei giorni scorsi alla
nostra Antiterrorismo e alla nostra Intelligence una lista di 18
nomi di cittadini con passaporto
europeo e origine araba (ignoti

Ismail Mostefa

Ahmad
al Mohammad

alle nostre banche dati, perch


senza alcun precedente) incrociati dallindagine sul Venerd
13 chiedendo che vengano riscontrati eventuali passaggi o
contatti di interesse investigativo nel nostro Paese. Come quelli
di Salah Abdeslam, Ahmad Dah-

Abdelhamid
Abaaoud

M al- Mahmood

mani e, appunto, Ismael Omar


Mostefai. E che di quei nomi venga soprattutto verificata una verosimile o possibile proiezione verso la Grecia.

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Stando a quanto accertato

dallinchiesta, ormai pacifico


che lIs avesse stabilito (e ragionevolmente conservi ancora)
in Grecia il suo hub. Lo dimostrano il viaggio Bari-Patrasso-Bari
di Salah Abdeslam e Ahmad
Dahmani dall1 al 5 agosto scorso. La presenza al porto del Pi-

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BRUXELLES. Il nome del grande fratello della jihad fran-

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cese scritto su una targhetta di un condominio di Alencon. Bassa Normandia. Appartamento 4B, Fabien
Clain. tutto ci che rimane delluomo che per conto dello Stato Islamico ha rivendicato con un messaggio audio
le stragi del Venerd 13. Adesso che il ruolo di Abdelhamid Abaaoud stato ridimensionato dagli investigatori
(da mastermind diventato coordinatore facente
parte forse- del commando della Seat nera), le indagini
sulla mente malata che ha concepito gli attentati puntano proprio verso di lui: il 37enne Fabien Clain.
Lintelligence francese ne perde le tracce nel febbraio
del 2014 quando, con la moglie Mylene, i tre figli e suo fratello Jean-Michel, si trasferito in Siria, probabilmente a
Raqqa, la capitale del Califfato. La sua una storia annodata a doppio filo con lescalation del terrore che ha colpi-

to, ormai da qualche anno, la Francia.


Fabien Clein nasce ad Alencon nel 1978. Si converte
allislam nel 1990, nel 2000 si trasferisce a Tolosa. Si avvicina alle due famiglie dichiaratamente estremiste, gli Essid e i Merah. I tre clan, i Merah, i Clain e gli Essid, hanno
come punto di riferimento lemiro di Artigat, Olivier Corel, che organizza stage formativi nella sua citt. Nel
2009 Fabien viene condannato a 5 anni per aver organizzato il trasferimento di alcuni foreign fighters di Tolosa in
Iraq. Dove sono adesso i fratelli Clein? Non si sa da dove
Fabien abbia diffuso il messaggio di rivendicazione per
lIs. Secondo testimonianze dei vicini di casa raccolte da
MF1BSJTJFO Fabien allinizio dellanno tornato ad Alencon. Non solo. Dicono che abbia svuotato il suo appartamento per trasferirsi in Belgio. DCFGU

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Le rotte
dei jihadisti

1 Siria
Dal nord della Siria passano
il confine turco

2 Penisola di Bodrum

Proseguono verso ovest


per pi di 1200 km
fino alla penisola di Bodrum,
sulla costa della regione
turca dellEgeo

Si imbarcano nei gommoni


dei migranti
in partenza da Bodrum
verso lEuropa

4 Leros

Arrivano allisola
di Leros, primo stop
dei barconi

5 Atene

Proseguono per Atene


(ottengono lasciapassare
da autorit greche
per proseguire
nei Balcani)

Da Atene
due alternative
6

Alcuni risalgono i Balcani


prendendo
la strada dei migranti,
passando per Macedonia,
Serbia, Croazia

Altri proseguono
per Patrasso da dove
si imbarcano per Bari;
una volta
approdati in Puglia,
si spostano in nord Italia ,
da dove cercano un mezzo
per arrivare in Belgio

Molenbeek
8

E la meta finale
dei loro spostamenti

reo di Abdelhamid Abaaoud, il


capo della cellula, il 6 di quello
stesso mese. Larrivo, il 3 ottobre, allisola di Leros, su un barcone di profughi siriani non solo
del sedicente Ahmad Mohammad (il kamikaze dello Stade de
France di cui sar ritrovato il
passaporto accanto al cadavere). Ma, si scopre ora, anche
dellultimo dei kamikaze dello
Stade de France. Ufficialmente
ancora da identificare, ma di
cui fonti citate dalla #CD, forniscono una possibile identit: M.
Al Mahmod.
Che sia o meno questo il nome poco importa. Perch a dirci
quel che conta sapere di questuomo la sua foto segnaletica. Il ragazzo ritratto infatti in
una posa e con uno sfondo
(uninferriata verniciata di azzurro) identici a quelli immortalati dalla foto sui documenti rilasciati a Leros ad Ahmad Mohammad. Insomma, i due viaggiavano sullo stesso barcone e
insieme dichiararono alle autorit greche il 3 ottobre di essere
cittadini siriani e di aver smarrito i documenti per ottenerne di
provvisori con cui entrare nello
spazio di Schengen.

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Nella scelta dellIs di battezzare la Grecia come hub del terrore e sua retrovia logistica c
dunque del metodo. Che, ancora una volta, le evidenze dellinchiesta di Parigi documentano.
La Grecia viene raggiunta lungo il corridoio italiano dai regolari del Califfato. Militanti con
passaporto dellUnione (francese, piuttosto che belga) che entrano nel nostro Paese da nord e
via terra ( accertato da pagamenti con carta di credito a un
distributore che, in agosto, Salah Abdeslam e Ahmad Dahmani sono transitati con unauto
belga in Lombardia, in provincia di Como), utilizzando poi il
porto di Bari. Ma la Grecia viene
anche raggiunta via mare dalla
Turchia dagli irregolari che
dovranno poi unirsi ai gruppi di
fuoco in Europa risalendo la rotta balcanica. E in Grecia, infatti, che dichiarando lo smarrimento dei documenti potranno
poi ottenere nuovi lasciapassare su cui figureranno identit fittizie che li renderanno invisibili. E accaduto con i due kamikaze dello Stade de France. E accaduto anche con Abdelhamid
Abaaoud che avrebbe goduto di
una falsa identit con cui muoversi in Grecia, nei Balcani e, forse (lipotesi al momento oggetto di una verifica della nostra
Antiterrorismo) anche in Italia.
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VENEZIA. Le rose e le gerbere bian-

che sulla bara, i messaggi dei


bambini che scrivono Ciao Valeria con il punto esclamativo e
labbraccio di quattromila veneziani in fila e in silenzio, per il primo giorno di apertura della camera ardente allestita nel municipio. Nellatrio di Ca Farsetti, a
due passi dal Ponte di Rialto, c
labbraccio di una citt intera ai
familiari di Valeria Solesin, la
28enne ricercatrice allUniversit La Sorbone uccisa dai terroristi venerd 13 nellassalto al Bataclan, unica vittima italiana della
notte nera dei kamikaze di Parigi. In quel teatro la ragazza stata colpita dalle prime raffiche di
kalashnikov, un solo colpo en-

va, ricoverata in uno degli ospedali di Parigi nei quali gli amici
lhanno cercata per tutta la giornata di sabato. Una ricostruzione, la sua, confermata dalla sorella Chiara e dal fidanzato Stefano
Peretti, anche loro al Bataclan. Ie-

ri Andrea, oltre alla famiglia di


Valeria il pap Antonio, la
mamma Luciana e il fratello Dario era a ricevere laffetto di
tante persone comuni. Oggi arriver la presidente della Camera
Laura Boldrini che porter il cor-

doglio delle istituzioni per una ragazza che rappresentava la meglio giovent dItalia, impegnata nel promuovere il lavoro delle
donne, volontaria di Emergency:
le magliette dellassociazione sono state ieri indossate dai calcia-

tori del Venezia, alla presenza


del fratello Dario, tifoso della
squadra. Non dobbiamo cedere
alla paura, ha detto pap Antonio, trovando la forza per parlare
con i giornalisti durante la camera ardente, non sono una perso-

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na capace di odiare, e non mi interessa sapere com andata. Dobbiamo lavorare per costruire una
societ migliore, come voleva Valeria. Per questo, al funerale con
rito civile che si terr domani alle
11 in Piazza San Marco, come
mai era accaduto dai tempi dei
Dogi, la famiglia ha invitato i rappresentanti di tutte le religioni.
Va bene una benedizione, va bene anche lintervento di un
imam. Limportante che nessuno ci metta il cappello, ha aggiunto il padre. Una cerimonia
blindata, con quattro varchi daccesso alla piazza, anche per larrivo del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e forse del
presidente del Consiglio Matteo
Renzi.
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trato dal lato sinistro del volto ed
uscito dalla schiena. spirata,
dissanguata, tra le braccia del fidanzato Andrea Ravagnani che
si finto morto cercando di proteggerla, come ha raccontato ai
carabinieri del nucleo investigativo di Venezia che lhanno ascoltato nellambito delle inchieste
aperte dalle procure di Venezia e
di Roma. stato un tempo infinito, ha detto agli investigatori,
quello trascorso prima dellarrivo delle teste di cuoio francesi,
due ore dopo, che lhanno preso,
separato dalla fidanzata e portato in salvo, dandogli lillusione,
dovuta anche allo stato di shock
per lincubo attraversato, che Valeria potesse essere ferita ma vi-

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PARIGI. Il volto segnato, con le lacrime
agli occhi, la voce rotta, gli Eagles of
Death Metal parlano per la prima volta. La band che stava suonando nel Bataclan il 13 novembre ha dato unintervista al sito 7JDF per raccontare lorrore
di quella notte. Il leader Jesse Hughes
fuggito dal palco insieme agli altri subito dopo linizio della sparatoria, come
si vede in alcuni video. La band si nascosta nel camerino per cercare di sfuggire ai terroristi. Alcuni spettatori si
sono nascosti nei camerini accanto a
noi. I killer sono riusciti a raggiungerli,
li hanno uccisi tutti. Un bambino nascosto sotto la mia giacca di pelle si salvato, racconta Hughes insieme al batterista Josh Homme. Chi si sopravvissuto ci riuscito perch ha fatto finta di
essere morto ma molti sono stati uccisi
perch non hanno voluto abbandonare
i loro amici. Si sono messi davanti a loro
per proteggerli, dice ancora Hughes

visibilmente provato.
Mentre lasciava il teatro, il cantante
ha incrociato una coppia di inglesi e li
ha esortati a scappare per salvarsi la
vita ma loro hanno continuato a cercare un loro amico rimasto intrappolato
nella sala. Il gruppo tornato negli Stati Uniti: non ha avuto vittime n feriti,
ma ci sono tecnici e persone interne alla produzione che sono morte. Per qualche giorno, gli Eagles of Death Metal
non avevano parlato, e per questo erano anche finiti sotto accusa. Solo mercoled scorso hanno fatto un comunicato.
Vogliamo ringraziare la polizia di Parigi, lFbi e il dipartimento di stato francese e americano e tutti coloro che si sono aiutati gli uni con gli altri, mostrando ancora una volta come lamore pi
forte del male era stato lunico commento del gruppo, firmato Vive la musique, vive la libert, vive la France,
and vive Eagles of Death Metal.

BH

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PARIGI. Non

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era a bere una birra fuori


da un bar, non era per strada e neppure
a vedere il concerto al Bataclan. Stphane Hache era in casa, solo, in un luogo teoricamente protetto, o almeno cos pensavano le persone che lo conoscevano e che non si sono subito preoccupate. Ma qualche ora dopo gli attentati
del 13 novembre nessuno riusciva a
parlarci, e cos sabato i pompieri, allertati dai genitori che non lo trovavano,
sono entrati nellappartamento.
Luomo stato ritrovato morto, colpito alla schiena da una pallottola vagante dei terroristi. una delle vittime
dimenticate degli attacchi. Il suo appartamento era al primo piano del Passage Saint-Pierre-Amelot, la stradina che
costeggia il lato sinistro del teatro, via
di fuga di tanti sopravvissuti, diventata famosa per i molti video di quella sera rilanciati sul web.
Per Hache, 52 anni, che era maitre

dhotel in una citt fuori Parigi ed era


venuto nella capitale per cercare un
nuovo lavoro, si trattava di una sistemazione provvisoria, prestata da amici, nellattesa di trovare una casa che
avrebbe sentito davvero sua, in quello
stesso quartiere dellundicesimo arrondissement. Durante lassedio, le autorit hanno ripetuto a tutti gli abitanti del
quartieri di stare lontano dalle finestre, di nascondersi in stanze che non
davano sulla strada. La pallottola vagante partita da uno dei kalashnikov
dei terroristi che si trovavano nel teatro di fronte forse rimbalzata sul balcone del primo piano. La finestra del
monolocale in cui viveva Hache era
aperta. Luomo probabilmente non ha
avuto il tempo di accorgersi di quello
che stava accadendo intorno a lui. Sappiamo solo ha raccontato un amico
che il proiettile lo ha preso vicino al
cuore. Almeno non ha sofferto.

BH

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avevano detto venerd, nella lunga preghiera letta in


tutte le moschee: I musulmani
di Francia condannano inequivocabilmente questi tragici attacchi inqualificabili e lideologia
che ne alimenta gli autori. Per
poi aggiungere: Per colpa loro
ora, ci troviamo a giustificarci come se fossimo presunti colpevoli. Non vorremmo che la confusione possa farci soffrire una nuova ondata di atti di islamofobia.
Lo temeva, dunque, il Consiglio
francese dei musulmani (Cfcm).
E in parte sta accadendo: in Francia, come in tutta Europa, si sta
registrando un boom di minacce, fisiche e verbali, contro lIslam. Aggressioni fisiche a uomini e donne, Corano bruciato in
piazza, scritte offensive sulle moschee: losservatorio contro lislamofobia ha contato 24 atti anti
musulmani dal 14 novembre a
oggi in tutta la Francia. Per non
parlare di quello che sta accadendo sui social network dove la comunit musulmana da giorni
oggetto di un linciaggio globale.
Tanto che su twitter partito un
hashtag #nonlislamophobie
per spiegare, si legge, che lislamofobia rischia di diventare il
nuovo antisemitismo. Un allarme che era stata la stessa Commissione Europea a lanciare un
mese fa, prima degli attentati
dunque, quando aveva parlato
nei confronti degli islamici di un
clima simile a quello contro gli
ebrei negli anni 20.
Lelenco di quanto sta accadendo in questi giorni lunghissimo. Jessim, 17 anni, indossava
una tunica bianca, un kami. Era
per le strade di Lione quando
stato avvicinato da un gruppo di
persone, ed stato pestato a sangue: ora in ospedale, con fratture su tutto il corpo. A Marsiglia
una donna con il velo stata presa a pugni da un ragazzo che le
ha gridato: Terrorista!, mentre a Cambrai un uomo, di origine turca, che si trovava davanti
a un ristorante che vendeva ke-

bab, stato accoltellato da una


macchina che viaggiava con una
bandiera francese sul tetto.
A Calis, invece, la procura ha
aperto uninchiesta perch nel
corso di una manifestazione nazionalista, stato bruciato un libro del Corano. Pancetta e prosciutto sono stati invece sulluscio di una moschea a Pontralier, dove sono apparse anche
scritte (del tipo la Francia ai
francesi) e svastiche nelle mura attorno. A Creteil stato invece tutto imbrattato con il sangue, invece alla moschea di
Emont, in Cal dOise, sono apparse scritte islamofobiche e svastiche. Inoltre a Evereux la citt
stata tappezzata di scritte: Morte ai musulmani.

Abbiamo paura di diventare


noi i nuovi obiettivi dicono ora
gli islamici di Francia che, sui social network, hanno chiesto laiuto di intellettuali e opinion leader per cercare di arginare il fenomeno: sono spuntate le prime
vignette, con francesi e arabi
che si scambiano the e croissant
sotto lombra della torre Eiffel.
In un clima del genere, soprattutto gli esponenti dellestrema
destra, tendono a soffiare sulla
paura dicono gli investigatori
francesi che raccontano la storia
di un macellaio halal che si visto vandalizzare il negozio proprio la notte dellattentato a Parigi, il 13 novembre. Ad aiutare i
musulmani nella campagna #nonlislamophobie ci sono anche i

familiari di alcune delle vittime


della strage del 13 novembre:
non solo i genitori di Valeria Solesin, ma anche altri amici e parenti di chi ha perso la vita per le
strade di Parigi hanno voluto
condividere lo strazio, la partecipazione al dolore con le comunit islamiche delle loro citt. A
conferma che le barriere non esistono nella generazione Bataclan. Ma capiamo spiegano
ancora dal consiglio dei musulmani di Francia che in una situazione come questa possano
crearsi degli equivoci. Per questo non dobbiamo mai stancarci
di ribadire il nostro rifiuto categorico e inequivocabile di ogni
forma di violenza o di terrorismo. Il Cfcm indica anche una

strada per fermare il reclutamento da parte dei terroristi:


necessario studiare bene i testi
per ben interpretarli dicono
E lo pu farlo soltanto chi dotato di scienza e saggezza. Il difficile contesto geopolitico, la fragilit sociale e psicologica di alcuni
giovani, i media che fanno da fertilizzanti, hanno dato vita a questa cancrena di chi usa uninterpretazione sbagliata dei testi
per reclutare giovani e spingerli
verso il loro progetto caotico. Sul
piano religioso concludono
i musulmani devono assumersi
la responsabilit. La confusione
potrebbe farci subire una nuova
ondata di attacchi. E londa
sembra gi partita.
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PARIGI. Lultimo album della pi famosa rockstar france-

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se sintitola Rester vivant, restare vivi. Johnny Hallyday, 72 anni, ha continuato i suoi concerti dopo gli attentati del 13 novembre, applaudito da migliaia di fan, perch convinto che non bisogna cedere alla paura, la vita
deve essere pi forte. Se non fossi cantante, andrei a
combattere ha confessato Hallyday. Una dichiarazione
che riprende un sentimento comune. Dallinizio dellanno, con gli attentati di Charlie Hebdo e ora del venerd
13, le domande di arruolamento nellesercito sono aumentate: gi 150mila domande in dieci mesi contro
120mila per lintero 2014. Il governo ha messo a punto in
primavera un nuovo servizio militare volontario a cui si
sono iscritti gi 1000 giovani, mentre alcuni parlamentari, a destra come a sinistra, rilanciano lipotesi della leva
obbligatoria, abolita nel 1996.
Lo choc degli attentati ha provocato una nuova ondata di patriottismo, a cominciare dalluso della bandiera
in molti raduni. I colori nazionali blu, bianco, rosso
non hanno coperto solo la Tour Eiffel o altri simboli del
mondo. Sono tornati fuori dalle case, nelle piazze. Una
piccola fabbrica del nord stata costretta a organizzare
turni straordinari. Lazienda Doublet infatti specializ-

zata da decenni nella produzione di bandiere francesi e


negli ultimi giorni gli ordini sono esplosi. Ci era successo solo per la morte del generale De Gaulle, nel 1970, o
durante la vittoria ai Mondiali di calcio del 1998 racconta il responsabile, Luc Doublet. Poche ore dopo gli attentati, sono arrivate le telefonate, le email, prima da istituzioni poi anche da semplici cittadini.
Dal Je suis Charlie di dieci mesi fa, si arrivati cos a
un simbolo antico e mai del tutto consensuale. A differenza dellAmerica, in Francia il tricolore non si vede abitualmente nelle strade e ha attraversato una storia controversa: creato durante la Rivoluzione, nel periodo del Terrore, diventato vessillo della Francia solo un secolo dopo, ma guardato con diffidenza da alcuni per via della
strumentalizzazione dei partiti ultranazionalisti, come il
Front National, che ha il tricolore nel suo stemma. I simboli repubblicani, non appartengono a nessuno, sono di
tutti ha detto il premier Manuel Valls, lanciando un
messaggio a sinistra. La stessa riscoperta patriottica in
corso per la Marsigliese intonata in molti paesi stranieri
in segno di solidariet, anche negli stadi italiani o inglesi.
Le note sono tornate ad essere la colonna sonora di questi giorni. Alla fine anche i tifosi del Bastia, in Corsica, si
sono piegati: hanno cantato linno nazionale prima della
partita di ieri.
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NEW YORK. Distruggeremo lo Stato Islamico. Prima di la-

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sciare la Malesia, ultima tappa del suo viaggio asiatico,


Barack Obama torna a parlare di terrorismo promettendo una vittoria totale contro Daesh e lesercito del sedicente califfato. Li distruggeremo, li cacceremo dalle terre in cui si trovano, taglieremo le loro fonti di finanziamento e le linee di rifornimento, decapiteremo i loro vertici e smantelleremo le loro reti. Nessun dettaglio (ovviamente) su come questo accadr, ma il presidente Usa - criticato sia in patria che allestero per una politica diplomatico-militare fin qui piuttosto fallimentare - dopo i massacri di Parigi e del Mali rilancia la guerra al terrorismo
con alla guida la Casa Bianca (tutti faremo la nostra parte, noi continueremo a guidare la coalizione, stiamo rafforzando la collaborazione con la Francia e altri partner).
Un appello agli alleati per un maggiore impegno nella
coalizione e una critica aperta a Putin per le operazioni militari russe in Siria, mirate a colpire pi gli avversari del
dittatore Assad che le roccaforti dello Stato Islamico. Sarebbe molto utile, sostiene Obama, se con il Cremlino si

arrivasse in tempi brevi (il Segretario di Stato John Kerry


aveva parlato di inizio trattative a gennaio) a un accordo sulluscita di scena di Assad e sulla transizione verso
un nuovo governo in cui coinvolgere lopposizione moderata. Il terrorismo non la nuova normalit, il mondo
non accetter ancora attacchi del terrore ai ristora ti e ai
cinema. Lo strumento pi potente che abbiamo per combattere lo Stato Islamico affermare che non abbiamo
paura. Distruggere Daesh non soltanto un obiettivo realistico, ma sar fatto. Per il presidente Usa visto che
non riescono a batterci sul campo i terroristi cercano di
seminare la paura: Non ci riusciranno, non inizieremo
ad avere paura, non inizieremo a discriminare per la religione, dobbiamo rifiutare la loro ideologia, non siamo in
guerra contro una religione. LAmerica non lo ed contraria a qualsiasi discriminazione.
Obama ha gi ottenuto un primo risultato. Il premier
britannico Cameron pronto a raggiungere lalleato Usa
sul campo di battaglia, mandando i suoi caccia per i raid
aerei contro lo Stato Islamico in Siria. Dovr avere il via libera dal Parlamento, ma dopo Parigi il s sembra pi scontato.
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cuni hanno accettato di rispondere con nome e cognome: Abu


Hajer, Abu Hourraira, e Abu
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Abdullah al-Maghribi. Il pi vecchio ha 37 anni, il pi giovane
NEW YORK. Un salario sette vol23. Hanno seguito il corso di adte superiore ai combattenti. La destramento rapido per operacasa di rappresentanza, la tori dei media organizzato dalToyota di servizio, lesenzione lo Stato Islamico nei territori
totale dalle imposte. Sono alcu- sotto il suo controllo in Iraq e in
ni dei privilegi degli emiri del- Siria. Hanno lavorato presso il
la propaganda. Cos vengono quartier generale della propadefiniti nello Stato Islamico gli ganda vicino ad Aleppo: l viene
esperti di mass media, gli ad- prodotto il magazine online %B
detti alla comunicazione, un CJR, e ci sono gli studi di BM'VS
esercito parallelo che combatte RVBO, la principale casa di proattraverso i video o sui social duzione di video. Sotto il comanmedia.
do di Abu Muhammad al-AdnaLIsis gestisce la sua imma- ni, portavoce ufficiale dellIs.
gine come fosse la Coca Cola o
Gli addetti ai media sono
la Nike, osserva un esperto pi importanti dei miliziani
dintelligence Usa. Lo rivela combattenti dice Abdullah
uninchiesta del 8BTIJOHUPO  al-Maghribi guadagnano 700
1PTU, realizzata attraverso nu- dollari al mese esentasse pi
merose interviste con questi tutti i soldi per cibo, vestiti e
professionisti della guerriglia materiale elettronico, la casa
mediatica. Ne hanno intervista- pagata, lautomobile, le videoti sette in un carcere del Maroc- camere Canon, gli smartphone
co. Altri si sono lasciati intervi- Galaxy. La ragione di questi
stare dopo aver tradito la causa privilegi sta nellimportanza
ed essersi rifugiati allestero. Al- strategica che i jihadisti asse-

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gnano alla comunicazione. Le


testimonianze convergono nel
descrivere un apparato propagandistico incredibilmente sofisticato, che detta le sue regole
perfino ai combattenti. La vita
quotidiana nei territori controllati dallo Stato Islamico sembra
quasi un Truman Show, versione horror. Il 8BTIJOHUPO1P
TU lo descrive come un reality
tv medievale, data lonnipresenza delle videocamere che arrivano a comandare tempi e

modi delle battaglie o delle esecuzioni di ostaggi. Tutto deve


seguire la sceneggiatura, i soldati hanno delle parti precise,
con dialoghi da imparare o da
leggere sugli schermi.
Gli emiri della propaganda
sono gli autori dei video che
hanno avuto ampia circolazione in Occidente, le decapitazioni di ostaggi, tra cui diversi giornalisti americani. Analizzati da
esperti Usa, quei video hanno rivelato la professionalit e sofi-

sticazione degli autori: sono il


frutto di riprese plurime, montaggi, coreografie, alta qualit
del suono e dellilluminazione,
luso di software per gli effetti
speciali, lediting digitale per
sovraimporre immagini. Alcune scene di esecuzioni sono state ripetute fino a quando i registi non erano soddisfatti. Nel caso di combattenti jihadisti morti in guerra, i professionisti dei
video sono intervenuti sui cadaveri per ricomporli, curvare

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le labbra in un sorriso, alzare le
dita verso il cielo. Cos le immagini dei martiri corrispondono a ci che la leggenda e lideologia dicono di loro.
Limmensa di produzione di
video per la propaganda, suddivisa in due ampie categorie a

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seconda dei destinatari. Da una


parte ci sono i filmati dellorrore, studiati per dare la massima
visibilit alle decapitazioni, alla
ferocia che si abbatte contro le
vittime del terrorismo: questi
sono destinati allOccidente,
per impaurirlo; e alle giovani reclute potenziali, attratte da
questo marketing della violenza estrema. Dallaltra parte
invece c il filone soft: tutti i
video costruiti per descrivere lo
Stato Islamico come una sorta
di paradiso in terra, unarea territoriale ben governata, dove
dominano lordine e il benessere, nel rispetto dei codici di comportamento islamico.
Dallinizio della guerra civile
in Siria, lo Stato Islamico riuscito a reclutare ben 30.000
combattenti stranieri, che hanno raggiunto i suoi ranghi da
155 paesi. Stando alle testimonianze dei fuoriusciti, la maggioranza di loro sono stati convinti attraverso il proselitismo
dei video e della propaganda online.
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SINJAR
UANDO la citt martire ap-

pare alla fine dei tornanti,


la foschia del mattino rigata da una colonna di fumo. Un
razzo, o un proiettile di artiglieria, appena esploso sotto le
pendici del monte Sinjar, ai bordi del centro abitato. il modo
scelto da Daesh, il sedicente Stato Islamico, per ricordare ai
guerrieri curdi che non finita.
Gli integralisti sono ancora l,
a meno di trenta chilometri. Lungo la discesa, in mezzo ai cespugli di corbezzolo, i bossoli di mitragliatrice si mescolano alle povere cose perse dagli yazidi durante la fuga dellestate 2014:
qui un abito da bambina con i
brillantini di plastica cuciti sul
petto, pi avanti una
ciabattina rosa, i resti
di una borsa, bottigliette, lattine.
Pi sotto, fra le prime case, un blindato
Cougar sorveglia laccesso alla citt. Il mitragliere sfoggia i baffoni
curdi e un largo sorriso.
Ma la visione non rasserenante. I festoni di
bandierine tricolori, a
strisce orizzontali verde-bianco-rosso con il
sole al centro, non nascondono la misura della devastazione. Sinjar
o Shengal, in curdo
ha pagato molto cara la
liberazione,
trasformandosi in citt-fantasma. Almeno met delle costruzioni stata rasa al suolo nei combattimenti. Le case ancora in piedi sono lesionate, o quanto meno portano sui muri le cicatrici dei proiettili.
Al primo piano di una palazzina sopravvissuta, il colonnello
dellintelligence curda Marwan
Sabri fa il punto della situazione: La citt libera. Non ci sono
jihadisti. Quando siamo entrati,
la mattina di venerd 13, gran
parte degli uomini di Daesh era
scappata per paura dei bombardamenti aerei. Avevano lasciato
indietro solo una cinquantina
fra cecchini e kamikaze: sono
morti tutti. Noi abbiamo perso
una decina di peshmerga. Ma ci
sono ancora molte trappole
esplosive, per ora pulita solo
met del centro.
Sait Crkkaya, artificiere,
entrato per primo con la sua
squadra: Erano le 9 del mattino
quando abbiamo cominciato.
Dovevamo andare lentissimi,
perch non abbiamo metal detector. Abbiamo trovato 28 mine artigianali solo nel primo chilometro. E cerano i suicidi, ne
ho visto uno farsi saltare in aria.
Ha ucciso due peshmerga. Alla
fine abbiamo liberato la citt,
ma avevano ucciso tutti, non c
pi nemmeno un cane o un gatto.
La riconquista di Sinjar, riven-

dicata dai guerrieri peshmerga


e dai combattenti comunisti del
Pkk, la prima sconfitta significativa del Califfato: adesso la
strada 47 fra Raqqa, la sua capitale siriana, e Mosul, snodo fondamentale nel nord Iraq, sotto
controllo curdo. Le bombe della
coalizione a guida Usa hanno
preparato il terreno per lavanzata di terra, terrorizzando gli
uomini di Daesh. I curdi raccontano di aver intercettato i richiami e le minacce via radio degli ufficiali, che promettevano la decapitazione ai disertori.
Ma vista fra le macerie, per
gli yazidi la vittoria stata otte-

nuta a un prezzo altissimo. A poche centinaia di metri dal centro, il luogo pi sacro per la minoranza religiosa adesso serve solo a celebrare la follia dellintegralismo. Il minareto del 14esimo secolo era il simbolo della minoranza yazida. Era una costruzione a forma di matita, alta 35
metri. Ora i resti sbriciolati si
confondono con i muri diroccati
dai bombardamenti. Ma non
opera delle bombe sganciate dagli F-16 americani, n dei proiettili di mortaio da 105mm: a cancellare ledificio stato il tritolo,
subito dopo la caduta della citt.
I fondamentalisti sunniti accusa-

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CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA


E ASSISTENZA FORENSE
FONDAZIONE DI DIRITTO PRIVATO

AZIENDA OSPEDALIERA
UNIVERSITARIA FEDERICO II

AVVISO ESITI DI GARA


A PROCEDURA APERTA
Questa Azienda, con deliberazione n.576 del
19.11.2014 ha provveduto ad aggiudicare la fornitura, articolata in lotti, di prodotti dietetici occorrenti alle Strutture assistenziali dellA.O.U.
Federico II, come di seguito indicato: Lotti 2 e 7:
FRESENIUS KABI ITALIA SRL, Via Camagre,
41, 37063 Isola della Scala (Verona), importo
complessivo 11.288,00, oltre I.V.A.; Lotti 9 e
18: NUTRICIA ITALIA SPA, Via C. Farini, 41,
20159 Milano, importo complessivo 6.902,00,
oltre I.V.A.; Lotti 10, 13 e 15: NESTLE ITALIANA SPA, Via del Mulino, 6, 20090 Assago
(Milano), importo complessivo 19.753,00, oltre
I.V.A.; Lotto 17: NOVAMEDISAN ITALIA SRL,
Via dei Lapidari, 3, 40129 Bologna, importo
complessivo 27.787,50, oltre I.V.A.; Lotti 1, 3,
4, 5, 6, 8, 11, 12, 16, 19 e 20: non aggiudicati;
Lotto 14: deserto; Non consentito il subappalto; CIG: 5371062493, 53711003EF,
53711171F7, 5371170DB0, 5371122616,
5371142697, 5371156226, 5371166A64, R.U.P
Prof. Franco Contaldo; Il presente testo disponibile anche sul sito dellA.O.U. allindirizzo
www.policlinico.unina.it ed stato inviato allUfficio delle pubblicazione dellUnione europea
in data 10.11.2015 al n.2015-150812.
f.to IL COMMISSARIO STRAORDINARIO
Giovanni PERSICO

AVVISO ESITO DI GARA


La Cassa Forense con sede legale in Via
E.Q. Visconti 8 e sede operativa in Via G.G.
Belli 5 - Roma, ha espletato la gara, con
procedura aperta, per laffidamento del servizio triennale di pulizia della sede e della
foresteria (CIG: 6144275022).
Il bando di gara stato pubblicato sulla
GUUE il 28/02/2015 e la selezione stata
espletata con il criterio del prezzo pi basso.
Le offerte presentate sono state 84 e il CDA
in data 14/10/2015 ha aggiudicato la gara
alla Societ C.G.M. s.r.l.
Dott.ssa Mariacaterina NERI SERNERI
Dirigente Risorse Umane e Acquisti

Direzione Acquisti
Acquisti Industriali, di Staff e Marketing

AVVISO PER ESTRATTO


BANDO DI GARA
SETTORI SPECIALI - SERVIZI
Si rende noto che il 14/11/2015 stato
pubblicato sulla GUUE il bando di gara a
procedura aperta per laffidamento della
Fornitura su carri soccorso di attrezzature per il
collegamento cassa-carrello per riposizionamento
sui binari in caso di svio di alcune tipologie di
rotabili CIG 6434639016. Scadenza
presentazione delle offerte: 11/01/2016 h. 13:00.
Il testo integrale del bando pu essere consultato
su www.acquistionline.trenitalia.it.
Claudia GASBARRI

no gli yazidi di venerare il demonio, la costruzione eretica doveva essere spazzata via subito.
Il capitano Shwana Haji Havko non si commuove davanti al
cumulo di detriti. E uno yazida,
ma soprattutto un guerriero
peshmerga, cio pronto alla
morte. Se sar possibile, se il
nostro presidente Massoud Barzani lo chieder, ricostruiremo
il minareto. Indica una collina
a poche centinaia di metri e rievoca gli ultimi giorni di battaglia, prima della caduta della citt nelle mani di Daesh: Li abbiamo visti quando avanzavano. Venivano avanti alzando il pugno e
gridando: Dio grande. Erano
senza armi, era chiaro che avevano una cintura esplosiva e volevano farsi saltare in mezzo a
noi. Poi un cacciabombardiere
della coalizione si abbassato e
li ha spazzati via con un razzo.
Anche Dalal li ha visti da lontano, gli uomini con la
barba lunga. E ha avuto
paura, perch i parenti
avevano gi avvertito
la sua famiglia: quella
era gente che tagliava
le teste. E scappata sul
camion di un amico,
con i fratellini, mamma
e pap, a cercare riparo
sulla montagna. rimasta l per mesi, nel villaggio di tende con il
marchio dellAlto commissariato Onu per i rifugiati. Dalal vende
schede telefoniche Korek sulla strada di montagna, assieme con lamichetta Sheherazade.
La scuola a qualche
chilometro, un container bianco con su scritto Dibistana Shehid Kasm, Scuola martire Kasm. Ma pap, un ex militare,
ora deve cavarsela con qualche
piccolo commercio, e le bambine devono contribuire alleconomia familiare: per le lezioni ci sar tempo. E fortunata, Dalal: a
dodici anni sta cominciando a
trasformarsi in donna. Se fosse
caduta nelle mani degli integralisti, sarebbe diventata una
schiava e venduta come un animale.
Le giovani trasformate in oggetti sessuali, le anziane uccise:
toccato a 78 donne, ritrovate
in una fossa comune poco fuori
da Sinjar. E per gli uomini il destino era simile. Alla fine delloffensiva di Daesh, gli yazidi contavano almeno cinquemila morti. Ma adesso bisogna pensare a
ritornare. Ci sono almeno duemila famiglie accampate sui
monti, in attesa. Prima di tutto
dobbiamo aprire un campo di
raccolta ben organizzato, perch linverno molto rigido qui.
E poi si penser alla ricostruzione, partendo da acqua e corrente elettrica, dice il colonnello
Sabri. Perch per gli sfollati quel
cumulo di pietre impolverate
casa. Come dice il capitano yazida, Shwana Havko: Il Paradiso
dolce. Ma la nostra terra meglio.
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PARIGI

ono appena di ieri, ma questi attentati di Parigi hanno


gi cambiato ogni cosa, in
tutto e per tutto. Dieci giorni dopo, la Francia non pi la stessa,
e cos pure la Russia. Gli europei
serrano le fila. La ricerca di un
compromesso in Siria si considerevolmente accelerata. Tutto
in divenire, tutto sembra andare meno male, tutto sembra
sbloccarsi su ogni fronte. Ma partiamo dalla Siria, da dove tutto
ha origine.
Sabato il sangue si stava appena seccando a Parigi e gi si
aperto a Vienna il terzo round di
negoziati sulla Siria, questo paese martoriato. In verit si tratta
di un appuntamento fissato da

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tempo, ma la notte francese modifica la routine diplomatica. E la


modifica tanto pi perch stata
preceduta dagli attentati a Beirut, che a loro volta sono avvenuti poco dopo lesplosione di un aereo russo pieno di turisti sul Sinai. LIs sta colpendo la Francia e
la Russia. LIs colpisce lIran prendendo di mira i suoi alleati, i libanesi di Hezbollah, che Teheran
ha spedito a combattere accanto
a Bashar al Assad.
LIs colpisce su tutti i fronti e,
allimprovviso, lurgenza modifica lagenda di questa conferenza. A Vienna si sarebbe dovuta
abbozzare a grandi linee una soluzione per la Siria ma, davanti a
questa sfida comune, si adotta seduta stante una nuova SPBE 

NBQ. Iran e Russia le due potenze che vorrebbero ch Assad restasse al potere si accordano
con i paesi sunniti e quelli occidentali, con coloro che ne esigo-

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no la destituzione, per mettere
in secondo piano le loro divergenze. Pi avanti si vedr, ma nel
frattempo la conferenza di Vienna decide allunanimit dei paesi
rappresentati, delle grandi potenze e delle potenze regionali di

convocare negoziati diretti tra


gli insorti e il regime siriano, di
promuovere un cessate-il-fuoco e
di organizzare elezioni sotto il
controllo della comunit internazionale.
Potrebbero sembrare soltanto
belle parole, ma prospettano una
situazione del tutto diversa.
Aderendo allidea di fissare
colloqui tra lopposizione armata
e il potere siriano, la Russia ha rinunciato a considerare tutta linsurrezione come terrorista.
Queste forze ribelli che la Russia
bombardava a tutto spiano da oltre un mese, senza prendersela
mai con lIs, diventano per la Russia una forza con la quale Assad
dovr venire a patti. La Russia
non abbandona il carnefice di Da-

masco, non pi di quanto faccia


lIran, ma i due alleati di fatto
lhanno raggirato, accettando
che alle future elezioni possano
partecipare i milioni di esuli siriani, persone che di sicuro non daranno il loro voto ad Assad.
Non sono solamente i ribelli
ad aver appena segnato un punto decisivo: pi di ogni altra cosa,
la road map viennese spiana finalmente la strada ad autentiche prospettive di compromesso, perch i colloqui futuri tra le
parti non dovranno vertere soltanto su elezioni e tregua. Dovranno anche delineare una nuova Siria, trasformandola in una
federazione, in cui ogni comunit sia rappresentata.
Certo, resta ancora molto da

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fare, e il diavolo fa le pentole ma
non i coperchi. In ogni caso, la
svolta di Vienna cos fondamentale da permettere a Franois
Hollande di rimescolare le carte.
Luned, 36 ore dopo gli attentati,
ha proposto di formare contro
lIs una grande coalizione coesa, che riunisca tutti i paesi rappresentati a Vienna e, quindi, anche la Russia. Questa lidea che
Hollande si accinge a difendere
ma Washington prima e a Mosca
poi. Ma c dellaltro.
Lindomani, marted, i 28 ministri della Difesa dellUnione si
sono dati appuntamento a Bruxelles. Si tratta di una riunione di
routine, ma la Francia ne fa un
evento, chiedendo ai partner
lapplicazione dellArticolo 42.7

i ventotto ministri degli Interni e


della Giustizia dellUnione. Decidono di rafforzare le frontiere
esterne dellUnione, di prevedere un controllo minuzioso di tutti

gli ingressi nellArea Schengen,


anche dei cittadini europei, e di
creare entro la fine dellanno,
quanto prima possibile, un database di tutti i passeggeri che

prendono voli nellUnione: si stabilisce di applicare a ogni passeggero un codice identificativo detto PNR, Passenger Name Record, che sar collegato agli sche-

dari dellantiterrorismo.
Due giorni dopo limprovvisa
affermazione di unEuropa della
solidariet militare, di questo primo precedente di unEuropa del-

la Difesa, si afferma in tutta fretta anche lEuropa della sicurezza. E ancora non finita.
Nel suo discorso di luned a
Versailles, Franois Hollande
aveva anche annunciato che, a
prescindere dal Patto di stabilit, la Francia si affrancher dai
vincoli di bilancio per aumentare
gli effettivi delle sue forze armate, della sua polizia e della sua
gendarmeria. stato un po come dire agli europei pi ortodossi che il pareggio dei conti pubblici dovr aspettare tempi migliori. Soltanto undici giorni fa una
proposta del genere avrebbe scatenato irritazione in tutta lUnione, ma Berlino in testa adesso
tutte le capitali europei ritengono che, naturalmente, ovviamente, non c niente da obiettare.
LEuropa monetaria si piegata davanti alle necessit dellEuropa politica, di unUnione che in
parallelo si affermata in questi
ambiti sovrani e, per eccellenza,
nazionali: la sicurezza militare e
poliziesca.
E poi c la scena francese.
Non la cosa pi importante, ma
anche da questo punto di vista
cambiato tutto, perch n la destra n lestrema destra possono
trovare granch da ridire nei confronti della controffensiva di Franois Hollande. Nicolas Sarkozy
ha tentato di fare dellironia, ha
parlato di un dietrofront della
diplomazia francese, ma a parte il fatto che il dietrofront in Siria di Vladimir Putin ad aver permesso alla Francia di tendergli
la mano la destra ha scandalizzato il paese intero, elettori di destra compresi, quando ha insultato il governo allAssemblea nazionale.
Frastornati, intimoriti, preoc-

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del Trattato di Lisbona che prevede che nel caso in cui uno stato
membro sia vittima di unaggressione armata gli altri Stati debbano dargli aiuto e assistenza.
La Francia non chiede linvio
di truppe europee per difendersi
da nuovi attentati. No. La Francia non ha bisogno di questo ma,
impegnata in tutto il Sahel per
combattervi i jihadisti che presto, gi venerd, tornano a colpire proprio in Mali e sempre pi
impegnata anche in Siria, allo
stremo delle capacit militari.
La Francia, quindi, vorrebbe
che i suoi partner europei le dessero aiuto in Africa, mettendo a
sua disposizione mezzi di trasporto. Vorrebbe anche che si impegnassero a distribuire armi a quegli insorti con i quali potrebbe
lanciare operazioni congiunte
contro lIs.
molto chiedere queste cose
al resto di unUnione che di
gran lunga meno interventista
della Francia. Dalla fine della Seconda guerra mondiale in poi, la
Germania prima di tutto pacifista. La grande maggioranza dei
paesi europei si rifiuta di lasciarsi coinvolgere in conflitti in Medio Oriente e molti di essi, a est,
preferirebbero che lUnione si
concentrasse sullUcraina e li difendesse dalla Russia. La richiesta francese pertanto tuttaltro
che scontata, ma lUnione decide
allunanimit e senza esitazione
alcuna di applicare lArticolo
42.7.
LEuropa intera si sentita minacciata dagli attentati di Parigi.
Per la prima volta nella sua storia, lUnione si affermata da sola sul terreno della Difesa, senza
gli Stati Uniti, fuori dallambito
della Nato, e non ancora tutto.
Due giorni dopo, gioved, su richiesta della Francia si danno appuntamento sempre a Bruxelles

cupati e straziati, i francesi aspirano allunit nazionale e la destra pi che mai divisa. La destra diventata indecisa mentre
la sinistra passata allazione,
con i suoi ministri degli Interni e
della Difesa in prima linea. Quanto allestrema destra, trova ancor meno angoli di attacco perch, rifiutando tutto ci che sovranazionale, i suoi eletti al Parlamento europeo si sono sempre
opposti al PNR e perch Marine
Le Pen continua a insistere che
per la Francia lUnione sarebbe
uno svantaggio letale, quello da
lei denunciato.
E allora?
Allora come non detto. Nulla
deciso. Non c niente di sicuro.
Nulla concluso. Per quanto rapidi e importanti, tutti questi cambiamenti sono ancora in corso.
La sinistra francese sempre lontana dal poter scongiurare una
sconfitta annunciata, alle prossime elezioni regionali di dicembre e alle presidenziali del 2017.
La grande coalizione coesa
rester una semplice cooperazione militare contro i jihadisti fino
a quando la Russia non avr
smesso i bombardamenti contro
linsurrezione siriana ai quali,
da dieci giorni, abbina anche pesanti bombardamenti contro
lIs.
LUnione pi che mai divisa
dal dramma dei rifugiati e le sue
politiche economiche non sono
certo diventate popolari.
No, non che gli attentati di
Parigi allimprovviso abbiano fatto trionfare il buonsenso e larmonia, ma la loro raffica ha aperto
porte fino a ieri chiuse a doppia
mandata. In Siria, in Europa, in
Francia ci che soltanto 10 giorni
fa era impossibile oggi non lo
pi. Forse, non lo pi.
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l presidente Hollande propone la definizione di uno stato


di guerra che rifletta la situazione in atto. Jurgen Habermas, cosa ne pensa? Ritiene
che una modifica della Costituzione
sia una risposta adeguata agli attentati del 13 novembre a Parigi?
Mi sembra sensato adattare alla
situazione attuale le due disposizioni
della Costituzione francese relative
allo stato demergenza. Ma non sono
per nulla esperto in questioni di sicurezza. Questa decisione mi appare
piuttosto come un atto simbolico, per
consentire al governo di reagire nel
modo verosimilmente pi conveniente al clima che regna nel Paese. In
Germania comunque la retorica bellicista del presidente, ispirata a quanto pare da considerazioni di politica
interna, suscita qualche riserva.
Hollande deciso di innalzare il livello dellintervento francese in Siria.
Cosa pensa dellinterventismo?
Non stata una decisione politica

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ri citt.
Secondo lei pensabile e possibile
lottare contro il terrorismo mantenendo intatto lo spazio pubblico
democratico? E a quali condizioni?
Uno
sguardo
retrospettivo
sull11 settembre non pu che farci
constatare, come hanno fatto peraltro molti dei nostri amici americani,
che la guerra al terrore di Bush,
Cheney e Rumsfeld ha deteriorato la
natura politica e mentale della societ americana. Il Patriot Act, adottato
allepoca dal Congresso e tuttora in
vigore, ha eroso i diritti fondamentali dei cittadini, e incide sulla sostanza
della Costituzione americana. La stessa cosa si pu dire dellestensione della nozione di GPSFJHOGJHIUFS, che ha
avuto conseguenze fatali, legittimando Guantanamo e altri crimini, ed
stata accantonata solo dallamministrazione Obama. Ma non potremmo
fare come i norvegesi nel 2011, dopo
lo spaventoso attentato commesso
sullisola di Utoya? Resistere al pri-

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inedita, ma solo lintensificazione
dellimpegno dellaviazione francese. Gli esperti sembrano concordi
sullimpossibilit di sconfiggere con i
soli bombardamenti aerei un fenomeno sconcertante come quello dello
Stato islamico. Daltra parte, un intervento di truppe di terra americane ed
europee sarebbe quanto mai imprudente. Le azioni condotte scavalcando i poteri locali non servono a nulla.
Lo Stato islamico non si pu battere
col solo ricorso a mezzi militari: anche su questo punto le opinioni degli
esperti coincidono. Certo, dobbiamo
considerare quei barbari come nemici e combatterli incondizionatamente. Ma per sconfiggere questa barbarie non dobbiamo lasciarci ingannare sulle loro motivazioni, che sono
complesse. Come noto, i conflitti tra
sunniti e sciiti, dai quali il fondamentalismo dello Stato islamico trae oggi
le principali energie, si sono scatenati in seguito allintervento americano
in Iraq, deciso da George W. Bush,
che ha fatto strame delle regole del diritto internazionale. Certo, la battuta
darresto del processo di modernizzazione di quelle societ si spiega in parte anche con alcuni aspetti specifici
dellorgogliosa cultura araba. Di fatto, per, almeno in parte lassenza di
prospettive e di speranze per il futuro delle giovani generazioni di quei
Paesi, va addebitata anche alla politica occidentale. Quei giovani si radicalizzano per riaffermare il loro amor
proprio. Accanto alla concatenazione
di cause che ci conduce in Siria, ne esiste unaltra: quella dei destini segnati dalla mancata integrazione nelle
strutture sociali delle nostre maggio-

mo riflesso, alla tentazione di ripiegarsi su se stessi di fronte a unincognita incomprensibile, di dare addosso al nemico interno? Spero che la
nazione francese sappia dare al mondo un esempio da seguire, come gi
dopo lattentato a $IBSMJF  )FCEP.
Non c alcun bisogno di reagire a un
pericolo fittizio come lasservimento a una cultura straniera, che secondo qualcuno ci sta minacciando. Il pericolo ben pi concreto. La societ civile deve guardarsi dal sacrificare
sullaltare della sicurezza le virt democratiche di una societ aperta: la libert degli individui, la tolleranza
verso la diversit delle forme di vita,
la disponibilit a immedesimarsi nelle prospettive altrui. Nel suo modo di
esprimersi il fondamentalismo jihadista ricorre a tutto un codice religioso,
ma non affatto una religione. Al posto dei termini religiosi di cui fa uso
potrebbe usare qualunque altro linguaggio devozionale, o anche mutuato da una qualunque ideologia che
prometta una giustizia redentrice.
Latteggiamento tedesco nei riguardi dellafflusso dei rifugiati ha
sorpreso positivamente, anche se
ultimamente la Germania ha fatto un passo indietro. Pensa che
londata terroristica possa modificare questa disposizione?
Spero di no. Siamo tutti sulla stessa barca. Il terrorismo e la crisi dei rifugiati costituiscono sfide drammatiche, forse definitive, ed esigono solidariet e una stretta cooperazione
che le nazioni europee non si decidono ancora ad avviare.

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a comunit globale degli economisti vuole aggiungere la


sua voce a tante altre esprimendo sgomento per lattacco terroristico a Parigi e in altri luoghi,
e mandando un abbraccio alle famiglie
delle vittime. Nouriel Roubini, nato
nel 1958 in Turchia da famiglia ebraica
iraniana, cresciuto in Italia e diventato, da cittadino americano, uno dei pi
prestigiosi economisti mondiali, oggi
docente alla New York University, di
nuovo preoccupato. Non per leccesso
di speculazioni che port alla crisi finanziaria del 2008 in America con tutto
quello che ne seguito, ma per il colpo
di freno ad un sereno sviluppo mondiale che i fatti di questi giorni possono
provocare. Intendiamoci puntualizza ancora presto per una vera e propria modifica delle previsioni macroeconomiche, ma c il pericolo che si materializzi uno dei rischi pi seri in grado
per dare uno scossone alla gi precaria
ripresa in occidente. In particolare per
la Francia ci sono seri rischi di un impat-

mpugnando insieme il mitra e il Corano, i


terroristi dellIs uccidono vite innocenti
in nome della Legge di Dio: possono sparare freddamente, a bruciapelo, contro
giovani sconosciuti senza provare la minima
emozione, senza avere alcun dubbio sulla necessit della loro crudelt. Se il loro braccio armato direttamente da Dio, la loro forza scaturisce dal sentirsi espressioni della volont di un
Essere supremo che li libera da ogni senso di colpa e dalla paura umana della morte. Il loro Dio,
infatti, li ricompenser con una vita ultraterrena fatta di godimenti senza limiti: abbeverarsi
di sostanze estasianti, possedere innumerevoli
vergini, bearsi in un mondo dove tutto permesso li sollever da una vita terrena fatta di
stenti e disperazione. Il loro martirio richiesto
da una Legge che non quella degli uomini, ma
quella di un Essere supremo che sapr riconoscere e premiare giustamente la loro fedelt assoluta. La loro vera vita non questa, ma in un
altro mondo. Lesistenza dellOccidente impuro gli consente di identificarsi al giustiziere senza macchia che serve la Legge di un Dio folle.
Tuttavia, il paradiso a cui anelano coincide paradossalmente con quella rappresentazione
della vita dei giovani occidentali che odiano ma
dalla quale, in realt, si sentono esclusi. Il meccanismo che presiede la loro volont omicida
drammaticamente elementare. Si chiama proiezione: essendosi identificati coi redentori
dellumanit, con gli unici e autentici cavalieri
della fede, con la purezza intransigente del
martire, proiettano i loro desideri pi impuri
nellOccidente corrotto che sincaricano di distruggere per emendare quella parte scabrosa
di se stessi che non riescono a riconoscere come
tale. In questo senso sono davvero anime morte che uccidono le esistenze di cui invidiano la
vita e la libert.
Jacques Lacan ha fatto notare che quando
luomo calpesta la Legge della parola per rispondere ad una Legge che totalmente al di l
degli uomini, che trascende ogni limite che questa Legge impone, esso si incammina lungo il
sentiero tetro della perversione. Ogni volta che
qualcuno diviene giustiziere, ogni volta che uccide in nome di una Causa che trascende la vita
particolare delluomo, egli diventa un crociato, un militante della Fede che disprezzando
la Legge (imperfetta) degli uomini vuole affermare quella (perfetta) del suo Idolo. In questo

senso profondo la psicologia del terrorista


dellIs perversa. Essa agisce in nome di una
Causa, di un Essere supremo che odia gli infedeli, ordinando la loro epurazione fisica. La depravazione dellOccidente li rinsalda nei loro ideali
ascetici che non sono solo uno stile di vita tra gli
altri, ma che vorrebbe essere imposto come il
solo stile di vita possibile. I loro cuori bruciano
di spirito di vendetta: farsi esplodere o uccidere
un modo per avvicinarsi a Dio, per accedere
ad un paradiso di carne che li beatificher eternamente. Lingenuit di questa costruzione
pu rapire la vita dei pi giovani che, come ricorda Ges nella parabola della donna adultera, sono gli ultimi a lasciare la piazza, a lasciare
cadere dalla loro mani le pietre del giudizio
I terroristi coltivano perversamente lorrore
per suscitare langoscia nel loro nemico. Nessuna forma di terrorismo sino ad oggi stata cos
meticolosa nel coltivare mediaticamente questa strategia. Mostrare in diretta lo sgozzamento dei prigionieri, trascinare nella polvere i loro
cadaveri sghignazzando, ammonire severamente lOccidente che la sua libert pacifica,
conquistata nei secoli, ha i giorni contati, mostrare, insomma, lorrore senza veli serve a provocare langoscia nellAltro.
il loro ricatto perverso: non si tratta di semplicemente di impaurire lOccidente, n di colpire bersagli determinati come accadeva per il
terrorismo che abbiamo gi conosciuto, ma di
corrodere dallinterno la sua stessa vita, di rendere la nostra vita in generale meno sicura, meno certa, esposta al rischio della morte casuale
dellatto terrorista che, come sappiamo, non potr mai in nessun modo essere totalmente prevenuto.
Essendo dappertutto, non-circoscritto, il pericolo non genera pi una paura localizzata
alloggetto considerato minaccioso (lobiettivo
cosiddetto sensibile), ma si diffonde ovunque,
attraversa le nostre vite diventando puro panico collettivo. Inoculare langoscia trasformandola in panico , dunque, lobiettivo massimo
della strategia terrorista. Essi vogliono vedere
negli occhi dellOccidente lo smarrimento e il
terrore rendendo la nostra vita prigioniera. Per
questa ragione la prima risposta che, come insegna la psicoanalisi, sempre necessario dare
alla perversione quella di respingere langoscia, di sottrarsi alla sua ipnosi maligna, di rifiutarsi di cedere sulla nostra libert.

pi rovente, contagerebbe tutte le economie attraverso il canale della fiducia: investitori, imprenditori e consumatori sono molto vulnerabili. Senza
contare il coinvolgimento diretto di
Paesi importantissimi quali Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna, Russia. Il
Fondo monetario identifica nella Cina
e in altri Paesi emergenti il rischio di
una nuova contrazione a livello mondiale, ma anche questa minaccia non
va sottovalutata. Lintero Medio Oriente una polveriera ora pi che mai, con
conseguenze mondiali. E ora non pu
pi neanche contare sulla risorsa del
petrolio per finanziare il suo sviluppo.
Perch i prezzi sono bassi? A proposito, perch non risalgono come era
sempre successo in presenza di tante tensioni nellarea?
Per motivi che vanno dalla sovrapproduzione alla frenata cinese. E poi
perch i mercati sono purtroppo cos
abituati alla tensioni in Medio Oriente
da non reagire pi a battaglie e terrorismo. Per bisogna seguire con la massi-

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to negativo sul Pil.
In conseguenza diretta degli attacchi?
S, perch leffetto sulla psicologia
e quindi sulla fiducia, che in economia
tutto, sar naturalmente molto violento. I tre mesi di stato demergenza
probabilmente avranno conseguenze
dirette sulla crescita, particolarmente
se il turismo e anche lattivit di business rallenteranno bruscamente. In
qualche misura, sulla produzione questo sar controbilanciato dallaumento
degli investimenti pubblici in termini
militari e di sicurezza, e ci valido in
tutta Europa, avallato dalla flessibilit
fiscale della commissione. Ma su queste spese militari ci sarebbe molto da discutere.
In che senso?
Prendiamo gli Stati Uniti: hanno
speso ormai lincredibile somma di
2mila miliardi di dollari nelle guerre in
Iraq e Afghanistan con lunico risultato
di creare pi instabilit. Se loccidente
continua a ignorare le reali necessit
del Medio Oriente o tratta i problemi
della regione solo in termini militari, invece che affidarsi alla diplomazia e riservare le risorse finanziarie al supporto della crescita locale e alla creazione
di posti di lavoro, linstabilit e lincertezza in tutta larea possono solo peggiorare. E i risultati di questa scelte in
ultimo danneggeranno lEuropa, gli
Stati Uniti e tutta leconomia globale
per molti decenni a venire.
Vuol dire che la crisi non sarebbe
confinata al Medio Oriente?
Certo che no. Che esportino terrorismo si visto. Ma anche dal ristretto
punto di vista dei mercati finanziari, lo
shock da unescalation in Siria, il caso

ma attenzione le relazioni interne a tutta larea, dove le vicende militari ed


economiche sono drammaticamente
interconnesse. Per esempio c una
guerra per procura in corso fra Arabia Saudita e Iran, non solo di potere interno allOpec, se vero che in Siria i
due Paesi appoggiano uno le varie frange combattenti sunnite e il secondo il
regime di Assad. Tutto questo conoscer uno sviluppo ulteriore con il boom di
produzione iraniana previsto appena
si sbloccher il dopo-sanzioni, che porter a un ulteriore eccesso di offerta e
quindi un ribasso dei prezzi: e visto che
lArabia Saudita comincia ad avere seri
problemi di bilancio (oggi il deficit il
20% del Pil) e che deve fronteggiare
crescenti spese militari (non solo in casa ma in Egitto, Yemen e Siria) le sue
reazioni in presenza di un ennesimo
crollo dei prezzi sono tutte da verificare. Infine, non dimentichiamo che la crisi in Medio Oriente ha gi creato una
crisi ancora maggiore in Europa con il
problema dei rifugiati, che ha ovviamente riflessi economici perch impone ai Paesi di creare infrastrutture e sostentamento per questi disperati, e anche riflessi politici tali da squassare le
cancellerie.
Ha preoccupazioni per la tenuta della Merkel?
Certo, questa vicenda, con le sue incertezze e i ripensamenti, potrebbe costarle la rielezione nel 2017. Potrebbe
essere eletto allora Schaeuble, con quali risultati in termini di austerity e di
stretta europea facile immaginare.
Altro che crescita. E anche Hollande,
che pure sta reagendo duramente agli
attacchi, rischia sul fronte immigrazione di lasciare strada alla Le Pen.

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GERUSALEMME. Si ucciso ancora nella rotatoria

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maledetta. Quella a sud della Citt santa verso la


Cisgiordania, dove da un lato si accede allinsediamento
di Gush Etzion, dallaltro la statale 60 prosegue verso
Hebron. Ci sono le fermate dei bus, una stazione di
servizio. C sempre un gran via vai di gente nel
pomeriggio, auto, camion. Qui ha agito lennesimo lupo
solitario palestinese e ha ferito a morte una ragazza
israeliana di 20 anni, che aspettava un mezzo pubblico
verso Gerusalemme. Immediatamente sono entrati in
azione i soldati della brigata Kfir: il palestinese stato
ucciso, la sua vittima morta poco dopo nellospedale
Shaare Zedek di Gerusalemme.
Questa rotatoria gi stata scena di altri tre attacchi di
lupi solitari nelle scorse settimane, la stessa dove lo
scorso vennero rapiti i tre studenti della yeshiva che
facevano lautostop poi uccisi dai loro rapitori di Hamas.
A una manciata di chilometri da qui c Hebron, la citt
palestinese pi inquieta e violenta, da dove venuta la

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maggior parte dei lupi solitari in questi due mesi di


intifada dei coltelli, oltre cento i palestinesi uccisi nelle
violenze e negli attacchi con il coltello, 18 le vittime
israeliane.
Lattacco sulla rotatoria di Gush Etzion stato il terzo
nella giornata di ieri. In mattinata un tassista palestinese
di 32 anni aveva tentato di accoltellare un israeliano
dopo aver cercato prima di investire dei passanti
allincrocio dellinsediamento di Kfar Adumin, a sud di
Gerusalemme. Laggressore stato ucciso da un
passante armato che gli ha sparato. A Nablus, nei pressi
della colonia di Itamar, una sedicenne palestinese ha
tentato di accoltellare alcuni israeliani ma stata
investita dallauto di un colono e poi uccisa dagli agenti.
Ieri pomeriggio il premier israeliano Benjamin
Netanyahu che pure aveva accusato il presidente
palestinese Abu Mazen di essere connivente nella
riunione di governo ha sostenuto: Gli assassini agiscono
individualmente, questo non un terrorismo di
organizzazioni, ma di individui incitati soprattutto dai
social network, di cui difficile prevedere gli attacchi.
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Si chiude unepoca in Argentina, quella caratterizzata dal


cosidetto kirchnerismo, ennesima versione del peronismo, iniziata con la presidenza di Nestor Kirchner nel
2003, e proseguita con i due
mandati di sua moglie Cristina Fernandez. Il leader
dellopposizione Mauricio Macri era largamente in testa negli exit poll ieri notte nel ballottaggio con Daniel Scioli, lerede di Cristina. Ma chiunque
vincer dovr affrontare le spine di una situazione economica che negli ultimi anni divenuta insostenibile e, di conseguenza, modificare (nel caso
di Scioli), o ribaltare (in quello di Macri) il modello in voga
da un decennio. Freno alle importazioni, stop agli investimenti esteri, tasse salate sulle
esportazioni, sussidi ai servizi
di base, grandi spese del bilancio pubblico per i programmi
sociali a fare delle classi medio basse. Il tutto condito con
una interpretazione muscolosa del potere in democrazia,
come sono le pressioni censorie sulla stampa o la manipolazione degli indici pubblici di
inflazione e povert.
Al primo turno, il 25 ottobre scorso, il candidato ufficiale del peronismo, Daniel Scioli, ottenne il 37 percento dei
voti; loppositore Mauricio Macri il 34,1; e il peronista dissidente Sergio Massa, il 21. Come molti previdero fin dal
giorno successivo al voto, il
mancato successo di Scioli al
primo turno avrebbe complicato molto le speranze di continuit che Cristina aveva riposto
nella
candidatura
dellex campione di offshore e
governatore uscente della provincia di Buenos Aires, la regione dove risiede quasi il
40% dei 32 milioni di elettori
argentini.

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Macri e Scioli sono entrambi di origine italiana, calabrese il primo, abruzzese il secondo, e sono anche amici da molti anni, tanto che soltanto nelle ultime battute della campagna elettorale si sono scambia-

ti accuse dirette. Il 56enne Macri, sostenuto dalla coalizione


Cambiemos, giunto secondo al primo turno ma dato
nettamente favorito al ballottaggio: ha promesso una rottura con la politica protezionista

dellera Kirchner e si presentato come luomo del cambiamento. Mentre Daniel Scioli,
58 anni, ha orientato la sua
campagna elettorale sulla difesa da un ritorno del liberismo selvaggio degli anni No-

vanta che si concluse la bancarotta del 2001, pur avendo


una linea molto piu centrista
e moderata rispetto a Cristina
Kirchner.
Un cambiamento nella
moderazione che non sembra
aver convinto lelettorato, soprattutto perch la Kirchner
ha imposto il nome del candidato vicepresidente e partecipato anche troppo attivamente alla campagna di Scioli. Ma
chiunque sia il successore di
Cristina, fin dallinsediamento il 10 dicembre si prevede
una svolta moderata per il
Paese sudamericano, con misure che favoriscano gli investimenti esteri e un riavvicinamento agli Stati Uniti dopo il
lungo sodalizio con il fronte
bolivariano fondato da Hugo
Chvez (Venezuela, Ecuador
e Bolivia, soprattutto).
Dopo il risultato del primo
turno, Mauricio Macri ha capito che poteva rappresentare
tutto il fronte sociale dellopposizione a Cristina, acciuffando anche molti dei consensi ottenuti dal peronista critico
Sergio Massa, e ha premuto
sullacceleratore promettendo cambiamenti radicali. Ma
un assaggio della profonda crisi del kirchnerismo - solo
quattro anni fa Cristina venne rieletta con il 54 percento
dei voti - era gi arrivato un
mese fa quando la candidata
di Macri, Maria Eugenia Vidal, ha sconfitto lex braccio
destro della Kirchner, Anibal
Fernandez, nellelezione per
il governatore della provincia
di Buenos Aires.
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ROMA. La proposta della segreteria, che sar discussa nelle
prossime settimane, prevede
che chi gi stato sindaco non
potr candidarsi alle primarie.
Il vicesegretario del Pd Debora
Serracchiani annuncia le nuove
regole targate Pd. Per rinnovare la classe dirigente. E, a quanto pare, pure per sminare la grana Bassolino.
Sembra una norma ad personam per escludere Antonio
Bassolino dalla corsa a sindaco di Napoli. Non cos?
Il realt varrebbe anche per
Renzi a Firenze e Delrio a Reggio Emilia. solo un modo per dire che quando unesperienza si
chiusa, si chiusa per davvero. Nulla di strano: lui ha gi dato.
Sabato trapelato il malcontento della segreteria e di
Renzi verso lex sindaco. Perch non volete sostenerlo?
Forse perch sembrerebbe il
fallimento della rottamazione renziana?
Intanto le confido che Bassolino non in cima ai miei pensieri. E comunque noi stiamo cambiando in profondit questo
Paese, quindi non si pu certo
parlare di fallimento della rottamazione solo perch circolano
due o tre nomi.
E se dovesse candidarsi comunque, rischiando di farvi
perdere?
Pu decidere liberamente
di fare qualunque scelta, ma
non potr correre alle primarie
del Pd.
Lei a Napoli preferirebbe un
candidato giovane? Glielo
chiedo perch circola tra laltro il nome di Umberto Ranieri, gi sconfitto alle ultime
primarie poi annullate.
Non una questione di carta didentit e sui nomi ragioneremo insieme. Per, certo, mi
piacerebbe poter mettere in
campo una nuova classe dirigente.
Dice Bassolino che sarebbe rimasto serenamente a fare il
nonno, ma mancavano alternative valide. Non sar che il
renzismo non stato capace
di costruire una nuova classe
dirigente?
Magari in alcune situazioni
locali abbiamo incontrato qualche difficolt e avremmo potuto
fare di pi. Ma abbiamo messo
in campo molti giovani allaltezza. Abbiamo costruito molto.
Parliamo delle nuove regole.
In questi mesi abbiamo riordinato il database del Pd, in modo da avere certezza e precisione degli iscritti. In direzione ufficializzeremo il 20 marzo come il
giorno delle primarie, mettendo ordine e favorendo la partecipazione. E fisseremo le stesse regole ovunque. Chiare, per tutti:
da Aosta a Marsala.

Saranno primarie aperte ai


soli iscritti?
No, saranno aperte a tutti i
cittadini. Mentre per i ruoli politici, ad esempio le segreterie locali, stiamo ragionando se far
votare solo gli iscritti.
Pensate a primarie di coalizione? Sel a Torino ha gi lanciato un candidato alternativo: per reazione non c il rischio di rompere ovunque?
Non vedo questo rischio. Sel
da tempo allopposizione del
governo. E anche alle ultime regionali ha corso da sola in alcuni
contesti. Quindi non c nulla di
nuovo.
Sono amministrative che possono mettere in difficolt il
governo?

Il governo sta affrontando


temi delicati, facendo un lavoro
straordinario. Sono due cose assolutamente distinte, non ci vedo alcuna relazione.
Temete i cinquestelle? Secondo Diamanti sono lunica alternativa a Renzi.
Il Pd non ha paura di Grillo.
Piuttosto: gli italiani hanno paura del M5S? Perch li ho ascoltati in tv, ho sentito dire che per risolvere le drammatiche vicende di questi giorni bisogna dialogare con lIsis, tagliare i fondi alla Difesa per finanziare il reddito di cittadinanza e riaprire
lambasciata in Siria. Vi sembrano risposte allaltezza del problema?.

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Le side
BOLOGNA
Virginio
Merola

MILANO
Vasco
Errani

Elisabetta
Gualmini

Umberto
Ambrosoli

Emanuele
Fiano

NAPOLI
Umberto
Ranieri

Giuseppe
Sala

ROMA
Antonio
Bassolino

Giovanni
Malag

Nicola
Zingaretti

TORINO
Leonardo
Impegno

Laura
Boldrini

Piero
Fassino

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ROMA. Basta un colloquio di pochi

minuti con Matteo Renzi, nella


reggia piemontese di Venaria, e
il risultato che tutti i vertici del
Pd adesso danno per scontato la
ricandidatura di Piero Fassino a
Torino. Ma il capoluogo piemontese unisola felice nella corsa a
ostacoli (e trappole) in cui si sono trasformate le amministrative per il Partito democratico. Napoli (complice il caso Bassolino

a quel punto? Il deputato dem


Emanuele Fiano farebbe un passo indietro in nome dellunit. In
linea teorica farebbe la stessa cosa il consigliere regionale del Patto civico Umberto Ambrosoli. In
caso di primarie per, i giochi si
riaprirebbero.

/"10-*. il bubbone del Pd assieme alla Capitale. Con lex sindaco Antonio Bassolino che annuncia la sua corsa, luscente Luigi De Magistris ricandidato e il

partito di Renzi che non sa a che


santo votarsi. La disponibilit di
Umberto Ranieri (gi sconfitto
alle primarie farlocche poi annullate nel 2010), non entusiasma
gli animi al Nazareno. Appartiene alla scuderia di Franceschini
invece laltro nome che inizia a girare sulla giostra, quello del deputato Leonardo Impegno. Il regolamento delle primarie, gi in
cantiere, con molta probabilit
falcidier, qui come altrove, tutti
gli ex con voglia di rivalsa.

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MILANO. Berlusconi apre allNcd per le comunali. Abbiamo un

programma preciso e tutti coloro che convergono su questo


programma sono i benvenuti. Per il leader di Forza Italia, che
intervenuto alla scuola di formazione politica della Lega, a
Milano, assente Salvini colpito da uninfluenza, andrebbe bene la
candidatura a sindaco della citt del giornalista Sallusti, ma
aspetto i sondaggi che sono in corso in tutte le citt. A sorpresa,
promuove anche i cinquestelle Di Maio e Di Battista, avercene,
sono perfetti, b ucano il video. Ma il candidato perfetto per il
governo, secondo Berlusconi, sarebbe Mario Draghi, vedrei
molto bene un esecutivo guidato da lui. La platea leghista fischia,
e allora lex Cavaliere aggiusta il tiro, guidato da Draghi o da
qualcun altro di elevato profilo. Spazio anche ai suoi ricordi da
premier, per esempio sui rapporti con Gheddafi. Lho convinto a
mettere 6 mila soldati per fermare limmigrazione dalla Libia e
questo costava 3,5 miliardi di dollari, e lho anche convinto ad
usare il bidet....
Secondo Berlusconi contro il terrorismo e per la sicurezza il
nostro governo non ha preso alcuna decisione, nessun
provvedimento. Anzi fino a qualche giorno fa cera lintenzione di
tagliare fondi alla sicurezza.E ha definito il governo Renzi senza
remore e anticostituzionale, decide con il 15 per cento dei voti
degli aventi diritto.
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ma non solo) un buco nero destinato ad allargarsi. A Roma, dopo lo tsunami Marino, in Largo
del Nazareno hanno deciso di rinviare la discussione. Sempre che
nella Capitale si voti, nellanno
del Giubileo. Gi, perch a Palazzo Chigi sono tornati a chiederselo, in questi giorni di allerta sicurezza crescente. Uno slittamento
delle urne di qualche mese, magari a fine 2016, torna dunque
nel novero delle possibilit. Mentre la data di domenica 12 giugno resta cerchiata in rosso sul
calendario del premier per il primo turno elettorale.

503*/0. Con molta probabilit,


le primarie che il Pd ha gi fissato
per tutta Italia il 20 marzo, almeno nel capoluogo piemontese
non si terranno. vero che Sinistra italiana presenter quasi
ovunque candidati alternativi, e
qui sar Giorgio Airaudo, ma Fassina e Vendola in ogni caso sono
gi usciti dallo schema del centrosinistra e allora addio. Fassino
che nei giorni scorsi qualche perplessit laveva espressa, alla fine dovr concentrarsi sul voto, in
cui la vera insidia sar la grillina
Chiara Appendino.
.*-"/0. In attesa del s di Mr
Expo, Giuseppe Sala, la domanda invece primarie s o primarie no. Per SantAmbrogio atteso il via libera del commissario. E

La Repubblica - 23/11/2015

BANDO DI GARA - SERVIZI - SETTORI SPECIALI


Ente aggiudicatore: TERNA Rete Italia S.p.A., Viale E. Galbani, 70 00156
Roma, Italia.
Data di invio del bando di gara alla commissione europea per la
relativa pubblicazione: 02.11.2015.
Breve descrizione dellappalto: Gara 0000019473 Servizi di telefonia
fissa per il Gruppo Terna.
Tipo di procedura: Negoziata.
Lingua utilizzabile per la presentazione delle domande di
partecipazione: Italiano.
Termine per il ricevimento delle domande di partecipazione:
15 dicembre 2015 - Ore 16:00.
Ulteriori informazioni sul bando di gara sono disponibili presso
lindirizzo internet: https://portaleacquisti.terna.it, nella specifica Sez.
Opportunit.

Terna Rete Italia SpA Sede in Roma - Viale Egidio Galbani, 70 - 00156 Roma Italia
Registro delle Imprese di Roma, Codice Fiscale e Partita I.V.A. n. 11799181000
R.E.A. di Roma n. 1328587
Capitale sociale 120.000,00 Euro interamente versato

MINISTERO DELLA DIFESA


SEGRETARIATO GENERALE DELLADIFESA/DNA
DIREZIONE DEGLI ARMAMENTI AERONAUTICI E PER LAERONAVIGABILIT

AVVISO DI POST-INFORMAZIONE
(Avviso n. 2015/S 207-376416 pubblicato sulla G.U.U.E. l 24.10.2015)

Amministrazione aggiudicatrice: Ministero della Difesa - Direzione degli


Armamenti Aeronautici e per lAeronavigabilit, Viale dellUniversit n. 4,
00185 Roma. Tel. 06/49865366 - Fax 06/4440398.
Oggetto dellappalto: Progetto di ricerca denominato Antenna Innovativa
Attiva Completamente Elettronica (prima fase).
Importo dellappalto: 411.643,05 (IVA compresa al 22%).
Tipo di procedura: Procedura negoziata senza previa pubblicazione di
un bando di gara.
Data stipula: 20.10.2015.
Societ contraente: SPACE ENGINEERING S.p.A. con sede legale in Via
del Berio, 91 - 00155 Roma. Codice Fiscale IT03508601006.
IL VICE DIRETTORE AMMINISTRATIVO
(Dir. PREZIOSO Dott.ssa Felicia)

30.". Renzi crede molto nelle


potenzialit del governatore Nicola Zingaretti per uscire dal tunnel di questi anni. Sar difficile
convincerlo a lasciare la Regione.
E allora un politico o un civico per
far dimenticare Marino? Sotto la
prima casella il premier tiene in
serbo il nome di un amico ritenuto di grande richiamo, come il
presidente del Coni Giovanni Malag. Sotto la seconda, quello di
due donne. La presidente della
Camera, Laura Boldrini (bench

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OFMDBQPMVPHP
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esterna al Pd), e della ministra
Marianna Madia, che gi nel
2013 aveva lanciato il suo KBDDV
TF sul pd romano (Associazioni
a delinquere).

#0-0(/". In Emilia ci sarebbe il


sindaco uscente Virginio Merola,
gi consacrato dalla direzione
locale pd per la riconferma, ma
gradito poco nel quartier generale renziano. Le primarie dunque
l si terranno e non viene esclusa
la candidatura della vicepresidente in Regione, la politologa
(invece assai gradita) Elisabetta
Gualmini. Di targa bersaniana
quello che al momento solo un
outsider, lex governatore Vasco
Errani.
Ma i riflettori per adesso sono
puntati sulla grana Napoli, come
lascia intendere il sottosegretario alla Presidenza Luca Lotti.
Bassolino? Immagino ci saranno anche tanti altri candidati.
Quel che conta che il Pd faccia
le primarie, dice a margine di
una iniziativa nel Fiorentino. Primarie che saranno comunque disciplinate. Una direzione del
partito ci dovr essere, per definire le regole - dice -. Il problema,
semmai, che in passato il Pd
non ha fatto niente per selezionare la classe dirigente. Pi serena
la situazione di Milano, dove Sala ha fatto un ottimo lavoro allExpo.
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OSA rende il governo cos sicuro


che lItalia non sar il prossimo bersaglio del terrorismo? Renzi e il ministro dellInterno, Alfano, usano
quasi le stesse parole per rassicurare lopinione pubblica: Nessuno a rischio
zero, ma in Italia si pu stare tranquilli. Uno
stato danimo che contrasta con la paura dilagante in altri paesi dellUnione, vedi il Belgio
dopo la Francia.
Da dove viene questa semi-certezza? Dalla
fiducia nei nostri servizi dinformazione e sicurezza, senza dubbio, messi a confronto con
la Waterloo della rete francese. Ma anche da
una convinzione profonda: che per salvarsi
dallIslam radicale sufficiente non farsi coinvolgere troppo nella mischia. Fra le righe, ma
nemmeno tanto, il governo considera che la
Francia ha contribuito negli ultimi anni, certo in modo inconsapevole, a creare il caos nel
mondo arabo. E infatti il motivo ricorrente
usato da Renzi, Gentiloni e Alfano per spiegare la riluttanza italiana a usare la forza militare contro lIsis riguarda il ricordo della Libia.
Attenzione a non ripetere quellesperienza,
vedete cosa successo quando si fece cadere
Gheddafi senza preparare il dopo.
La Siria di oggi come la Libia di allora, nonostante che le differenze siano macroscopiche. Ma il tema viene sollevato soprattutto
per prendere le distanze da Parigi, evocando
la responsabilit di Sarkozy, predecessore di
Hollande, nello scatenare quelloffensiva aerea contro Gheddafi che mise in grande imba-

razzo il governo italiano. E non un caso se oggi anche Berlusconi, presidente del Consiglio
al tempo della guerra libica, la pensi come Palazzo Chigi almeno sul punto della freddezza
verso Parigi.
UINDI cautela, massima cautela.
Nel timore di scoperchiare qualche nido di vespe in Siria e al tempo stesso di complicare le cose
fra Tripoli e Tobruk, dove lItalia
assai esposta. Nellattesa, sintende, che
Stati Uniti e Russia trovino un punto dincontro e diano uno sbocco alla crisi. Tale linea riassunta nel vecchio detto che ammonisce:
chinati giunco, che passa la bufera - costituisce la riedizione moderna della tradizionale
politica mediterranea dellItalia. In passato
essa contribu a tenere il paese - purtroppo
non sempre - al riparo dal terrorismo mediorientale, oggi non sappiamo. Come evidente, lopinione pubblica interna disorientata
al pari di quelle di Francia, Belgio, Germania.
La differenza che da noi si cerca di limitare
lallarme pubblico, in modo di non correre il
rischio di trasformarlo in allarmismo. Per il resto ci si affida allidea che il miglior modo di
proteggersi consiste nello sfidare nessuno e
nellevitare di inasprire i rapporti con potenziali nemici. Ci richiede sul piano interno
una forte coesione e un solido consenso. Sfortunatamente, la prima carente e il secondo
pi fragile di quanto si pretenda.
vero che a destra Berlusconi, quale ex
premier e buon amico di Putin, attento a te-

nere aperto un canale di comunicazione con


il governo. Ma gi il suo alleato Salvini sbandiera posizioni molto pi radicali, mentre i
Cinque Stelle, pur navigando nellombra,
continuano a essere i collettori del risentimento e delle frustrazioni di un ampio segmento di elettorato. Ilvo Diamanti ha spiegato bene su queste colonne come sia stretta oggi la forbice fra il Pd renziano e il partito grillino. Senza dubbio la tensione e la paura che si
respirano in Europa contribuiscono non poco
a questo esito poco confortante per il presidente del Consiglio. Il quale, da parte sua,
continua a lanciare segnali contraddittori in
vista del passaggio pi insidioso per la sua leadership: le comunali della prossima primavera nelle grandi citt. Il rischio di perderne
due o tre, da Roma a Napoli e forse Bologna,
alto, con conseguenze che sarebbero imprevedibili.
Di fatto non si vede ancora una strategia. Il
premier stretto fra una grande crisi internazionale, in cui lItalia si sforza di restare marginale, e un potenziale inciampo interno. Il ritorno in campo dal passato di Antonio Bassolino a Napoli, personalit di forte temperamento e sicura esperienza, rappresenta la conferma che il mondo renziano fatica a offrire una
classe dirigente adeguata alla retorica del leader. Ma non si pu nemmeno pensare che
Renzi possa essere protagonista sulla scena
internazionale, se viene indebolito e azzoppato sul piano interno.
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Grande, grosso e sempre pi accogliente. Al punto


da superare Forza Italia. Il terzo partito di Montecitorio
il gruppo misto. Con 59 deputati, a fronte dei 53 berlusconiani. Una vera e propria novit della storia repubblicana. A
confermarlo il presidente

un grande gruppo misto perch le posizioni sono eterogenee.


Tutti si iscrivono al misto
per non scomparire. Daltro
canto, i regolamenti parlamentari parlano chiaro. Per
formare un gruppo occorrono
almeno 20 deputati. Nonostante le fughe nessuno riesce
ad arrivare alla soglia limite.

Lesempio di tale stato di difficolt rappresentato della


compagine di Denis Verdini
(Ala). Ogni giorno continua la
campagna acquisti dellex plenipotenziario di Fi. Ma Ala
non ancora arrivato al numero magico, ovvero 20, fermandosi a 10. Una soluzione poteva essere lalleanza con Raffaele Fitto, che a sua volta il

leader dei Conservatori e riformisti e guida 11 parlamentari. Ma i due reduci di Fi non


hanno trovato laccordo. E alla fine ognuno andato per la
sua strada. A corroborare questi numeri il report dellassociazione 0QFOQPMJT elaborato
la scorsa settimana. In due anni e mezzo di legislatura i cambi di casacca fra Camera e Se-

nato sono stati 307. Soltanto a


Montecitorio le giravolte sono
state 153, per un totale di 118
deputati coinvolti. Ma gi si
vocifera che nei prossimi giorni altri transfughi potrebbero
raggiungere il gruppo di Pisicchio. Lui, infatti, lavora da regista degli scissionisti. Li direziona, li consiglia: Ci parlo
continuamente - racconta -

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della compagine, Pino Pisicchio, al quinto giro alla Camera, che si autodefinisce il direttore di questo Grand Hotel:
Il nostro gruppo ha delle sliding doors, porte girevoli che
consentono di entrare e uscire con grande libert.
Ma veniamo ai numeri. Oggi il misto annovera 59 deputati. Ci sono tutti. Esponenti di
destra, di sinistra e di centro.
Tutti in cerca di una casa. Dalla nuova creatura di Denis Verdini (Ala), ai Conservatori e
riformisti di Raffaele Fitto.
Passando per Possibile di
Pippo Civati, i dissidenti dei
cinquestelle, le minoranze linguistiche e i socialisti di Riccardo Nencini. Un segno della
crisi dei partiti. Ma perch si
verifica questo fenomeno?
Per Pisicchio siamo in un passaggio interessante della Repubblica. In questa legislatura abbiamo assistito allimplosione della destra, divisa in
mille rivoli, che sembra ormai
irreversibile. Dallaltra parte
abbiamo legemonia del Pd.
Ma esso stesso al suo interno

per varie ragioni. In particolare, c la necessit che le varie


componenti del misto abbiano la loro rappresentanza nelle commissioni.
Ma gli uffici della terza compagine del Parlamento hanno
la capacit per ospitare i 59 deputati? Ecco la nota di colore
svelata da Pisicchio. Per ogni
parlamentare che entra, il
misto guadagna metri quadrati. Questo lunico ambito di Montecitorio - ironizza Pisicchio - in cui funziona sempre il sistema proporzionale, e
non il maggioritario. Ad esempio, se Forza Italia perde 40
metri quadrati vengono assegnati ai subentrati.
Insomma, se in passato il
misto veniva vissuto come
un rito di passaggio, oggi
una realt consolidata della
politica italiana. Dopo il partito di massa, il partito carismatico, noi adesso abbiamo lesperienza del partito provvisorio, del partito non partito. Siamo di fronte alla ristrutturazione delle forze politiche.
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ROMA. Quattro banche buone, con i


depositi, i conti correnti, le obbligazioni
ordinarie, e una cattiva con le sofferenze
cumulate che subiranno una massiccia
svalutazione da 8,5 a 1,5 miliardi di euro, in
modo da agevolare la rapida vendita degli
istituti sul mercato. E la formula adottata
dalla Banca dItalia e dal Consiglio dei
Ministri per dare soluzione alla crisi di
quattro banche in amministrazione
straordinaria, e cio Banca Marche, Banca
Popolare dellEtruria e del Lazio, Cassa di
Risparmio di Ferrara, Carichieti. Il costo di
circa 3,6 miliardi: 1,7 miliardi a copertura
delle perdite delle banche originarie, che si
spera di recuperare almeno in minima parte
grazie alla vendita a investitori specializzati
di mercato a un valore molto basso; 1,8
miliardi per ricapitalizzare le quattro nuove
banche (che terranno il nome precedente
preceduto da Nuova), e che si spera di
recuperare al pi presto con la vendita
allasta delle stesse; circa 140 milioni per
dotare la banca cattiva del capitale minimo
necessario a operare (la bad bank sar privo
di licenza, operer unicamente al fine di
collocare nel mercato i propri prestiti
deteriorati).
Le risorse necessarie per loperazione sono a
carico delle banche che devono fornirli al
nuovo Fondo di risoluzione, istituito negli

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quello di Maria Pierdicchi, ex ad di Standard


& Poors Italia (che avrebbe lo stesso ruolo in
tutte e quattro le nuove banche).
Nel tardo pomeriggio di ieri sono stati diffusi
il testo del decreto legge che entra il vigore
stamane, con la pubblicazione in Gazzetta
Ufficiale, una nota informativa della Banca
dItalia, in prima linea nei processi di
risoluzione delle crisi bancarie attraverso la
nuova Unit di risoluzione, e il sospirato via
libera della Commissione Ue. La
commissaria Ue alla Concorrenza,
Margrethe Vestager, fa sapere che le
decisioni della Commissione consentono
luscita ordinata delle banche, riducendo al
minimo luso dei fondi pubblici e le

distorsioni della concorrenza derivanti dalle


misure. Certo non un dettaglio: anche
Bankitalia e Cdm sottolineano che il decreto
legge non prevede alcuna forma di
finanziamento o supporto pubblico alle
banche di risoluzione e che i
provvedimenti non prevedono il ricorso al
bail-in (cio il salvataggio da parte di
obbligazionisti e correntisti). Precisazione
che non evitano tuttavia una dura presa di
posizione di due associazioni dei
consumatori, Adusbef e Federconsumatori,
che definiscono il bail-in un esproprio
criminale del risparmio.

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ultimi giorni e quindi


ancora praticamente
privo di liquidit:
verranno anticipate da
Intesa Sanpaolo,
Unicredit e Ubi Banca a
tassi di mercato e con
scadenza massima di 18 mesi. Le vecchie
banche (che hanno nel complesso una quota
del mercato nazionale dell1 per cento in
termini di depositi) vengono poste in
liquidazione coatta amministrativa.
Presidente dei quattro nuovi istituti Roberto
Nicastro, ex direttore generale di Unicredit;
non si conoscono ancora i nomi degli altri
amministratori ma circola con insistenza

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ROMA. Sollievo per aver evitato per


un soffio il poco invidiabile primato
del bail-in (che mette in campo anche le risorse dei correntisti per il
salvataggio delle banche in crisi),
ma anche molta insofferenza verso
Bruxelles che ha costretto le banche italiane a un esborso maggiore
per salvare le quattro banche in crisi rispetto a quello che si sarebbe
avuto con il ricorso al Fondo Interbancario di tutela dei depositi. Le
prime proposte italiane, inesorabilmente bocciate da Bruxelles come
sospetti aiuti di Stato, erano comunque a carico del sistema bancario, ma si calcolavano oneri per circa 2 miliardi di euro. Nelle ultime
ore il conto invece quasi raddoppiato per il pi complesso (e ancora
inesplorato) meccanismo avviato
attraverso la nuova struttura costituita presso la Banca dItalia, lUnit di risoluzione delle crisi. E tra i
vertici dellAbi e delle banche, in
particolare di quelle che si dovranno accollare il conto del salvataggio
di Cariferrara, Carichieti, Banca
Etruria e Banca Marche, si dice
esplicitamente che sar un costo
decisamente oneroso, che si somma ai costi della crisi che le banche
in Italia, e solo in Italia, hanno sopportato completamente da sole,
senza alcun intervento da parte del
governo. Qualcuno se la prende
con le banche tedesche, e sussurra
che se avessimo avuto i regali otte-

nuti in Germania loperazione sarebbe stata meno pesante.


Prima i fallimenti dei tentativi
dei quattro commissari di vendere
o far aggregare le banche in crisi, e
poi negli ultimi giorni i ripetuti no
di Bruxelles ai piani prospettati da
Roma, hanno costretto a una corsa
disperata contro il tempo: il bail-in
sarebbe stato un colpo terribile alla
fiducia nel sistema bancario, proprio ora che la raccolta torna a crescere. Certo il decreto di recepimento della direttiva europea non poteva non prevedere il bail-in, ma lentrata in vigore di questultimo tassello delle nuove procedure di risoluzione fissata all1 gennaio

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2016, mentre il resto operativo
immediatamente. In pochi giorni,
anzi in poche ore, il coordinamento
di governo, con in prima linea il ministero dellEconomia, Banca dItalia, Consob e banche italiane (a cominciare da quelle che anticiperanno le risorse per il salvataggio, Intesa, Unicredit e Ubi) ha permesso di
arrivare alla conclusione annuncia-

ta ieri sera dal Consiglio dei ministri. Il conto salato, ma le nostre


banche lo pagano anche con un certo orgoglio: Se non fossimo intervenuti - dice una fonte che ha partecipato alle trattative - lItalia avrebbe
affrontato una seria crisi bancaria. Mentre adesso si pu annunciare con soddisfazione che oggi a
Ferrara, Jesi, Arezzo e Chieti il portone aperto. Con la speranza che
certo le vendano presto cos altrettanto presto rientreranno i quattrini che si dovranno spendere.
Linsoddisfazione per la vicenda
delle quattro banche ha radici anche pi profonde, che investono tutta la nuova normativa. Le banche di

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MILANO. Il ministro per le Riforme, Maria

Elena Boschi, non era presente al Consiglio


dei ministri che ha dato via libera al
salvataggio dei quattro istituti, tra cui anche
la Banca Etruria di cui il padre, Pierluigi
Boschi, stato vicepresidente prima del
commissariamento. Il ministro ieri era a
Milano allinaugurazione delle Torre
Isozaki di Allianz, poi si recata alla Scala
al concerto legato alla cerimonia. Cos,
non partecipando alla riunione del
governo, la Boschi non ha dovuto
rendere palese il suo conflitto dinteressi.
Critico il leader della Lega Matteo Salvini:
Renzi salva le banche degli amici.
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casa nostra da un lato riconoscono


la necessit di regole certe, e tutto
sommato non sono contrarie alle
progressive versioni di Basilea, molto rigide e che per rendono altamente improbabili nuove crisi dato il forte innalzamento delle soglie
minime di patrimonio. Per non si
pu non notare come certe norme
sembrino fatte apposta per far apparire sbagliato il sistema economico italiano: In Europa troppo piccolo e troppo sottocapitalizzato
fattore di rischio, con il risultato
che una buona parte delle microimprese italiane potrebbe risultare poco affidabile e rendere difficile lerogazione del credito. Che invece
adesso sta molto a cuore alle banche: la caccia allimpresa da finanziare, resa possibile e in qualche
modo necessaria dallabbondante
liquidit immessa nel sistema, fa s
che il costo dei nuovi prestiti in Italia sia diventato inferiore a quello
della Germania, nonostante la forte differenza in termini di spread.
Inoltre in ambienti bancari non si
pu fare a meno di rilevare come a
una minuziosa e rigida regolamentazione delle banche non si contrapponga una analoga regolamentazione degli intermediari finanziari
non bancari, il cosiddetto shadow
banking che rischia pertanto di diventare una zona grigia, dai contorni poco chiari. E poi campeggia il
problema dei crediti deteriorati: oltre 200 miliardi di sofferenze, eredit della crisi, ma finora la costituzione della bad bank auspicata dallItalia stata bloccata da Bruxelles.
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MILANO. stata investita sabato se-

ra mentre camminava lungo la strada tornando dal lavoro. E abbandonata l, tra i campi. Ma del suo corpo
si accorto solo ieri mattina un
gruppo di ciclisti, che lha notato sul
ciglio della provinciale di Robbiate,
nel Lecchese. caccia al pirata che
scappato dopo aver travolto una ragazza di 22 anni, italiana di origini
senegalesi. Dopo una notte trascorsa al freddo, la giovane ieri sera era

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in condizioni molto gravi ma stabili. Sulla vicenda indagano i carabinieri della compagnia di Merate: si
cerca un mezzo di grossa cilindrata,
un furgone o un Suv, perch sul posto stato ritrovato un tipo di specchietto retrovisore che farebbe
escludere che si tratti di una auto di
piccole dimensioni.
stato il padre della 22enne ad allertare i carabinieri sabato sera,
non vedendola rientrare. Ed stato
lui che ieri mattina voluto andare

sul luogo dellincidente: via Sernovella, una strada a due corsie tra i
campi, quel chilometro e mezzo che
ogni giorno la ragazza fa per andare
e tornare dal lavoro. E dove lui a
trovare e raccogliere i suoi occhiali
tra le sterpaglie. Speriamo che mia
figlia si salvi, dico solo questo, sono
le parole del padre. Che racconta alle telecamere della Rai che la figlia,
operaia in una ditta della zona, laveva chiamato poco dopo le 17: Sto
male, torno casa ha detto al telefono.
Lincidente viene fatto risalire alle 18 di sabato sera. Non vedendola
arrivare, il padre si preoccupato.
Varie telefonate al cellulare, nessuna risposta, il silenzio. Cos, alle
23.30, andato dai carabinieri e
allospedale per cercarla. Nessuna
notizia. La ragazza rimasta tutta
la notte sul bordo della strada, ferita. Solo ieri mattina alcuni ciclisti in
uscita domenicale lhanno notata,
esanime dopo la notte al gelo ma ancora viva, e hanno immediatamente chiamato i carabinieri.
Trasportata allospedale di Bergamo, ieri sera era in prognosi riservata. A preoccupare i medici soprattutto il forte trauma cranico: devono passare alcuni giorni prima che
si possano effettuare altri accertamenti.
Intanto si cerca lautomobilista
che lha travolta senza fermarsi a
prestare soccorso. I carabinieri di
Merate, con gli uomini del comando
provinciale, stanno cercando un
mezzo di grossa cilindrata: lo specchietto fa dedurre che non si tratti
di una automobile standard. I militari stanno monitorando tutti i sistemi di videosorveglianza della zona
per identificare il mezzo.
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ROMA. La vasta perturbazione presente
sullEuropa e centrata sulla Francia settentrionale ha portato sullItalia vento e aria gelida. Nelle Marche un 61enne di Visso morto.
Era alla guida di un fuoristrada, ha cercato di
abbreviare il percorso: per il terreno reso fangoso dalla nevicata ha perso il controllo del
mezzo ed precipitato in un canalone.
Una tempesta di vento con raffiche a 80 lora ha colpito la scorsa notte la Liguria: cadute
di alberi e black out elettrici a Genova. Un volo Alitalia da Roma stato dirottato ieri sera
a Pisa. Mare agitato sulla costa laziale. Roma,

nella notte, stata battuta da un vento forte:


numerosi gli alberi caduti in citt e sul litorale. Prima nevicata al Terminillo (Rieti),
nellultimo tratto della statale che da Rieti
porta al Terminillo, sullAppennino centrale
e sul Monte Amiata, sui versanti grossetano
e senese, nella Barbagia sarda. Sono ripresi
solo ieri pomeriggio i collegamenti marittimi
da Napoli a Capri dopo 32 ore. Anche le Eolie
isolate per le raffiche di vento: fermi aliscafi e
traghetti per il mare forza 5. Il gelo improvviso rischia di creare danni allagricoltura.
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stato accusato di maltrattamenti su animali. Ha dovuto trovarsi un avvocato, e affrontare un processo penale. Non ha
seviziato un cane o un gatto per. Ma tre astici e due aragoste.
Nel suo banco al mercato li teneva, vivi, sul ghiaccio e con le chele fasciate da elastici. Una pratica diffusa, ma vietata. Perch anche i crostacei soffrono e hanno
diritto a essere tutelati. Anche
dalla legge.
Nei guai giudiziari finito il titolare di un banco di pesce (assistito dallavvocato Gianluigi Marino), che ogni giorno vende i
suoi prodotti in due mercati di
Torino. Aveva esposto in un
banco vetrina tre astici e due aragoste direttamente sul ghiaccio,
fuori dallacqua, agendo cos,
secondo il pm Antonio Rinaudo
che aveva firmato il decreto di citazione a giudizio, con crudelt nei confronti dei crostacei.
Animali che comunque di l a poco, sarebbero finiti cucinati in
una pentola, e che, anche per
questo, non sono stati sequestra-

TORINO.

FIRENZE. Una neonata in prognosi riservata dopo essere stato


investito dallauto guidata da un novantatreenne, a Firenze.
Mentre lanziano stava facendo manovra, la vettura salita su
un marciapiede, finendo su una panchina e investendo la
carrozzina dove dormiva la piccola, che ha tre mesi. Illesa la
madre, originaria del Bangladesh.
Lincidente avvenuto in zona Novoli, davanti a un centro
commerciale. Il piccolo stato trasportato durgenza
allospedale pediatrico Meyer. I sanitari hanno riscontrato alla
neonata un trauma cranico. La piccola si trova ora ricoverata in
neurochirurgia, le sue condizioni sono giudicate gravi: i medici
non hanno potuto sciogliere la prognosi.

dispositivo valutando con stupore come la vicenda (inerente


a tre astici e due aragoste) abbia
coinvolto ben quattro agenti della polizia municipale ed allertato
un veterinario dellAsl, come si
sia trattato di cinque crostacei
destinati a vendita e cottura, come non si possa affatto parlare
di maltrattamenti voluti a danno degli animali, ma di normali e
diffuse tecniche di momentanea
conservazione in ghiaccio, ritiene pertinente lapplicazione della non punibilit per tenuit del
fatto. E aggiunge si pu solo
convenire su una rimproverabilit quasi simbolica.
A chiamare i vigili era stata
unanimalista che si era accorta
dei crostacei. E quando il caso
era arrivato in procura, non era
ancora stata introdotta la tenuit. una saggia applicazione
di questo istituto ha commentato lavvocato Gianluigi Marino
anche se la sofferenza degli
animali andrebbe salvaguardata prima a livello amministrativo con controlli da parte delle autorit competenti.

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ti. Ma il reato di cui stato accusato rientra nei delitti contro i


sentimenti degli animali, e
chiunque li sottopone a sevizie,
fatiche e maltrattamenti rischia
la reclusione da tre a 18 mesi o la
multa da 5 mila a 30 mila euro.
Il processo si concluso con
lassoluzione per la tenuit del
fatto, ma lintero iter giudiziario ha destato curiosit, tanto
che la sentenza stata ora pub-

blicata su Diritto penale contemporaneo, una delle principali riviste on line del settore legale.
A stupirsi per primo di dover
processare il pescivendolo stato per altro lo stesso giudice, Sergio Favretto, magistrato onorario che a nome della terza sezione penale del tribunale ha pronunciato la sua sentenza di assoluzione. Il giudice si legge nel

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Le prestazioni

Il ticket

sanitarie
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erogate a esenti

gli incassi
dei ticket
in Italia
prestazioni sanitarie

25% erogate a non esenti

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NA ricetta rossa per tutta

la famiglia. Il farmaco
contro la pressione del
nonno, gli antibiotici dei figli e
lantistaminico per il padre: tutti prescritti a nome di una sola
persona, lunica che non paga il
ticket. LItalia la terra degli
esenti e questo solo uno dei
tanti sistemi utilizzati per evitare la tassa sanitaria. Sar odiosa, ingiusta e spinger pure tanti cittadini a rivolgersi al privato ma un dato di fatto che a pagarla alla fine sono in pochi.
Solo un quarto di visite specialistiche, esami e prescrizioni
farmaceutiche riguardano persone che compilano il modulo
per il pagamento del ticket. In
tutti gli altri casi le Asl non incassano un centesimo. Se si vanno a vedere le teste cio quanti sono i pazienti che si rivolgono in un anno al sistema sanitario, gli esenti sono circa la met,
ma consumano di pi in ragione
del loro status, perch hanno
problemi di salute e comunque
perch sanno di non pagare e si
fanno meno problemi a chiedere controlli.
Levasione fiscale diffusa che
affligge lItalia non risparmia la
sanit, che in pi ci mette del
suo, tra controlli scarsi, impiegati che non conoscono bene le
regole (quando, come nel recente caso del Lazio, non tentano loro stessi la truffa) e una normativa che fa acqua. Cos in un anno entrano nelle casse delle Regioni attraverso il ticket 3 miliardi di euro, una cifra da poco
se si pensa che il fondo sanitario
di 111 miliardi.
Quanti sono i falsi esenti? Un
dato preciso non esiste, ovviamente, anche perch nella categoria degli esenti rientrano varie tipologie di persone. Ci sono
quelli che non pagano in ragione di una patologia (e consumano 41 milioni di ricette allanno) o di una invalidit (32 milioni di ricette), e quelli che sono
sollevati dalla tassa per il reddito (67 milioni di ricette): perch hanno pi di 65 anni o meno di 6 e la loro famiglia guadagna meno di 36mila euro allanno. Lalta diffusione dei falsi invalidi nota, ma forse i numeri
maggiori, in fatto di evasione di
ticket, si hanno nella terza categoria, quella legata al reddito.

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Reddito

miliardi
gli incassi
complessivi del
ticket sanitario
recuperando
i costi dovuti
ai falsi esenti

41 mln

32 mln

67 mln

ogni anno

ogni anno

ogni anno
(> 6 anni o < 65
e reddito familiare
sotto i 36mila euro)

Quanto costa il ticket


ESAMI E VISITE

coloro che
50% tra
si rivolgono al

FARMACEUTICA

36,15 euro

Servizio sanitario
sono esenti
dal ticket

primo ticket
(dal 1993,
in tutte le Regioni)

10 euro
secondo ticket
(dal 2011, dipende
dalle Regioni)

lo applicano

esenti
20% falsi
sul totale

stima

non
lo applicano

degli esenti

lo modulano
sul reddito

1,8
miliardi
stima

Abruzzo

Basilicata

P.A. Bolzano

Calabria
Campania

Emilia R.

Friuli V.G.
Lazio
Lazio

Liguria

Lombardia

Marche
lo basano
sul valore
della ricetta

quanto evadono
i falsi esenti

Molise

Piemonte

Puglia

Sicilia

Sardegna
Toscana

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FTTFSFMJNJUBSFJQSJWJMFHJ
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DSPOJDIFJOCBTFBMM*TFF
In molte regioni basta unautocertificazione per essere esentati e i controlli a campione non
sono molti. Secondo alcune stime, circa il 20 per cento degli
esenti sarebbero per vari motivi irregolari, che significa il 10
per cento di coloro che si rivolgono al sistema sanitario. Si pu
dunque stimare che levasione
faccia mancare alle casse delle

Invalidit

4,8

miliardi

Le esenzioni
Patologia

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IBFTFO[JPOF
GBMTBPJSSFHPMBSFw



P.A. Trento
B

Val Daosta
Veneto

regioni circa 1,8 miliardi allanno. Il dato solo indicativo ma


se abbinato ad altri pi certi rivela lesistenza di un problema
serio. Ci sono infatti regioni dove gli esenti consumano intorno al 60 per cento delle prestazioni, come Lombardia Veneto,
Friuli, Liguria, Emilia, Toscana,
Umbria. E altre, al sud, che viaggiano non molto sotto o addirit-

tura oltre l80 per cento: Campania, Sicilia e Calabria. Non ci sono ragioni che giustifichino una
tale differenza.
anche a causa della diffusione dellesenzione e della difficolt dei controlli che il lavoro
sullattesa riforma di tutto il settore dei ticket ha rallentato. Lidea era quella di agganciarsi
allIsee e di limitare alcune esen-

zioni per patologie croniche


quando gli interessati sono benestanti. Intanto si va avanti
con 21 tasse diverse, considearto che ai ticket storici nel 2011
si aggiunto un superticket
che ogni Regione ha declinato a
modo suo. Qualcuno nelle scorse settimane ha ipotizzato nuovi aumenti, poi esclusi dalle regioni perch farebbero solo ar-

B
Fino a 3 euro
per confezione;
fino a 6 euro
per ricetta
in base al reddito

C
Fino a 4 euro
per confezione;
fino a 8 euro
per ricetta
in base al reddito

D
C

Umbria

2 euro
per confezione;
fino a
un massimo
di 4 euro
per ricetta

Da 0,5 a 2 euro
per esenti e
da 1 a 4,5 euro
per non esenti;
da 1,5 a 6 euro
a ricetta

rabbiare i cittadini e spingerebbero chi pu permetterselo a rivolgersi ancora di pi al privato,


che ha prezzi concorrenziali e liste di attesa inferiori. E meno
non esenti negli ambulatori significa anche meno soldi nelle
casse del pubblico.
Per ora i furbetti del ticket la
stanno avendo vinta.
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L sistema va riformato, e il ticket deve essere uguale in tutte le Regioni. Antonio
Saitta lassessore alla Sanit del Piemonte. Fa notare come il tema della tassa
sulla sanit sia strettamente connesso ad
altri.
A cosa serve il sistema dei ticket?
Da una parte ad aiutare chi ha bisogno,
dallaltra, e penso alla farmaceutica, un
deterrente allinappropriatezza, cio al
consumo di medicinali inutili.
Si parla da tempo di una riforma, come
la farebbe?
La cosa pi importante rendere omogenea la situazione italiana. Non possibile che una prestazione sanitaria abbia un
costo a Torino e uno diverso a Bologna. E
poi ovviamente dobbiamo legare meglio la
tassa alla reale ricchezza delle persone.
I ticket rappresentano 3 miliardi, rispetto a 111 di fondo sanitario. Lincasso
troppo basso?
Considerato il momento che attraversano i conti del nostro settore, 3 miliardi non
sono pochi. Ovvio che poi il finanziamento
della sanit debba passare da altre strade.
Da noi la spesa sanitaria il 7 per cento del
pil. E ora che questo aumenter dobbiamo
far crescere anche il fondo sanitario, come
in altri Paesi europei.

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<SEGUE DALLA PRIMA PAGINA

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perch accusato di un reato


che prevede una pena che va dai 4 agli 8
anni di carcere.
Secondo la dottrina cattolica lavarizia
uno dei sette vizi capitali che allontanano luomo da Dio. Ero certo che aver intitolato cos il volume non avrebbe fatto saltar dalla gioia le gerarchie della curia romana, le cui malefatte e il cui
ambiguo rapporto con il denaro sono al centro
della mia inchiesta giornalistica. Sapevo perfettamente che svelare che lappartamento del cardinal Bertone stato ristrutturato con i soldi della
Fondazione del Bambin Ges ente destinato alla cura dei bambini malati avrebbe innervosito coloro che conoscevano da anni la vicenda, e la
tenevano nascosta. E prevedevo che descrivere i
fondi milionari riempiti con beneficenza dei fedeli e usati per le necessit dei cardinali avrebbe
messo in grave imbarazzo chi, tra prelati e monsignori, preferisce alla trasparenza invocata da
Bergoglio lantica consuetudine di lavare i panni
sporchi al riparo delle mura leonine. Per speravo che il libro, invece di essere messo allindice come ai tempi del SantUffizio, provocasse anche
una reazione costruttiva da parte del mondo ecclesiastico, un dibattito sulle difficolt che papa
Francesco sta incontrando nel cammino da lui intrapreso per una Chiesa povera e per i poveri.
invece accaduto il contrario: a parte eccezioni di
rilievo come quella di Nunzio Galantino (esiste
una necessit di purificazione della Chiesa anche
attraverso scandali di questo tipo ha ragionato
il segretario generale della Cei) gran parte delle
porpore si sono chiuse a riccio, e alla fine s addirittura preferito incriminare non i mercanti del
tempio, ma chi li ha smascherati. Un paradosso
necessario anche a distogliere lattenzione della
collettivit dallo scalpore (e la vergogna) dei fatti narrati.
La verit vi render liberi, dice Ges nel Vangelo secondo Giovanni. Nel mio caso condurre il
lavoro dinchiesta, verificare con pazienza notizie da decine di fonti diverse e incrociare dati per
mesi in modo da pubblicare storie vere mi ha portato a dovermi difendere da accuse gravi, e secondo le norme della giurisprudenza italiana illiberali.
Perch io non sono incolpato per aver diffamato qualcuno, n per aver scritto falsit: finora
nemmeno un rigo di "WBSJ[JB stato smentito.
Sono stato rinviato a giudizio perch un nuovo articolo del codice penale vaticano, approvato da
papa Francesco nel luglio del 2013, prevede pene severe per chiunque riveli notizie o documenti riservati.
La giurisprudenza vaticana considera un delitto lessenza stessa del nostro mestiere, ossia il dovere di pubblicare i fatti che il potere, qualunque
forma esso prenda, vuole tenere occultati alla
pubblica opinione. Non solo. Mi si accusa di aver
messo a rischio interessi vitali della Santa Sede: ma davvero le notizie sul patrimonio immobiliare vaticano (pari a 4 miliardi di euro in palazzi e appartamenti a Roma, Parigi, Londra e la
Svizzera) o sui costi necessari a parenti e ordini
religiosi per canonizzare un loro beniamino (fare
un santo pu costare anche 3-400 mila euro) mettono a repentaglio la sicurezza nazionale della
Santa Sede? Ho i miei dubbi.
I giornalisti lavorano per il primario interesse
dei lettori, e non un caso che la libert di stampa e il diritto di essere informati sia tutelato in
ogni paese che si vuole democratico. In Vaticano
ad oggi non esiste alcuna legge che possa essere
paragonata allarticolo 21 della nostra Costituzione, n commi a difesa del diritto di cronaca, o codici deontologici che permettano al giornalista di
opporre il segreto professionale a tutela delle proprie fonti. Domani inizia il dibattimento e sar in
aula. Ma questo che inizia non un processo contro di me. un processo alla libera stampa.
ROCESSATO

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<SEGUE DALLA PRIMA PAGINA

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NVECE un pensoso teologo accenna alla strage parigina di Bataclan facendo sua la frase di Justin

Welby, larcivescovo di Canterbury: Ci sono dei momenti in cui pensi: c un Dio? E dov Dio?.
una domanda che ora conosce una rinnovata attualit davanti a una realt sempre pi invasa da
immagini del male, del dolore e della morte. Quella di Justin Welby deve leco che ha suscitato alla
alta autorit ecclesiastica che Invece un pensoso teologo accenna alla strage parigina di Bataclan facendo sua la frase di Justin Welby, larcivescovo di Canterbury: Ci sono dei momenti in cui pensi: c
un Dio? E dov Dio?. una domanda che ora conosce una rinnovata attualit.
lha pronunziata e alla potenza della Bbc. Del resto, chi ha anche superficialmente frequentato testi
e documenti della storia della vita religiosa sa bene che quella domanda inerente alla stessa fede delle religioni monoteistiche, ne come laltra faccia necessaria. Lesperienza di un Dio che non risponde,
che assente, sta fissa nel cuore stesso della tradizione cristiana, nelle ultime parole di Ges sulla croce attestate dai Vangeli, come nelle esperienze dei mistici brancolanti in quella che Giovanni della Croce chiamava la notte oscura. Tuttavia un fatto la difficolt personale di chi cerca il rapporto con un Dio
persona e non lo trova, ne soffre le intermittenze, ne invoca la certificazione interiore e magari si rassegna a fare sua la fede di una chiesa contentandosi dellautorit costituita e fissata in testi e tradizioni.
Tuttaltro fatto riportare lesistenza di Dio sulla
scena di un mondo che ha da tempo imparato a Feuerbach. E lopera creativa di Dostoevskij si confarne a meno. Un grande storico francese, Lucien centr sul nodo della capacit umana di fare il maFebvre, misur per confronto la realt dei suoi an- le che si scatena in un mondo da cui Dio stato cacni quelli della seconda guerra mondiale con ciato: si pensi alle pagine terribili sul personaggio
quella del suo prediletto secolo XVI quando, se- di Stavrogin ne I demoni^. Gli uomini hanno uccondo lui, era impossibile non credere in Dio, con- ciso Dio: e se Dio morto allora tutto lecito. Le
cepire lidea stessa della sua inesistenza: tanta conseguenze della espulsione di Dio dal mondo
era la densit di riti, immagini, esperienze di umano, secondo Dostoevskij sono spaventose.
unepoca in cui la vita quotidiana scorreva tutta Quella che gli uomini hanno conquistato una liallinsegna della fede in Dio e in Cristo: dal suono bert illimitata di fare il male; il nichilista consedelle campane ai riti religiosi alle immagini e alle guente Kirillov che si uccide per dimostrare al
parole del linguaggio comune, allidea stessa del mondo intero che Dio non c e che luomo divencielo e delle stelle non ancora turbata dalle sco- tato onnipotente al punto da rinunziare alla stesperte di Galileo. La tesi di Febvre non ha retto alla sa vita. Ma stato nel 900 davanti a Auschwitz
ricerca storica: lateismo era possibile anche allo- che la riflessione sullimmane tragedia del male
ra, sia pure come fenomeno isolato, come avven- compiuto da una diabolica volont di potenza ha
tura intellettuale, come ritorno del materialismo incrinato anche la voce dei rappresentanti supredegli antichi. Per vero che di fatto non solo le mi delle religioni costituite, quelli che hanno il
forme del pensiero e dellimmaginazione ma an- compito e lobbligo di testimoniare la fede. Il ponche le costituzioni politiche e le regole sociali era- tefice cattolico Benedetto XVI, il tedesco Joseph
no ricavate allora da una concezione del mondo Ratzinger che si sent specialmente obbligato a vitutta religiosa. Oggi la cultura e la societ moder- sitare ripetutamente Auschwitz proprio perch
ne sono lontanissime da quella condizione. La uomo di chiesa e tedesco, si chiese: Dove era Dio
morte di Dio annunciata dal folle ne -BHBJBTDJFO in quei giorni? Perch Egli ha taciuto?. E tuttavia
[Bdi Nietzsche diventata sostanza della vita anche in questo caso si scopre come in una religioquotidiana del mondo sviluppato. Ci si arrivati ne che affida il compimento della giustizia e della
per gradi. Il materialismo dolente e implacabile verit a un mondo celeste in attesa dopo la nostra
di Leopardi precedette di poco la filosofia di morte, il silenzio di Dio non basta a incrinare la fe-

de nella sua esistenza. La testimonianza di quel


grande teologo ed eroico testimone di fede e di resistenza al nazismo che fu il luterano Dietrich Bonhoeffer ha elaborato un importante nucleo concettuale e ha lasciato un esempio personale di cosa possa diventare la fede cristiana dopo Auschwitz. Invece tocc al filosofo Hans Jonas, ebreo e
tedesco, affrontare lucidamente il problema di
quale sia il concetto di Dio dopo Auschwitz per
chi parte da unidea ebraica della divinit come
unentit padrona della storia, chiamata a compiere la giustizia e a tutelare quel popolo che fu
sterminato senza trovare in Lui alcuna difesa. Fu
Jonas che paragon la Shoah col terremoto di Lisbona che nel 700 aveva offuscato la luce ottimistica del razionalismo illuministico piegando la
cultura occidentale in una direzione diversa. Ma
levento naturale del terremoto, per quanto tremendo, non era paragonabile a quello che la volont umana era stata capace di compiere deliberatamente. Il Dio tradizionale aveva gli attributi
dellonnipotenza, della bont e della comprensibilit: attributi insostenibili con la Shoah. Si deve
dunque abbandonare questa concezione e concepire un Dio che si temporalizzato, diviene insieme al mondo e partecipa al destino delluomo
da lui creato nella lotta tra il bene e il male.
Nascer dallo scontro di forze oggi nel mondo
una nuova religiosit? Oppure, affrontando le
radici del male e del dolore che oggi coinvolge direttamente anche quella parte del mondo che
per secoli ha schiavizzato, massacrato e sfruttato laltra met degli uomini, si riuscir a far ripartire la storia e la civilt umana da un livello
pi alto? Su Dio non difficile mettere daccordo
le tre religioni monoteistiche nate nel Mediterraneo. Gli attributi sono pi o meno sempre gli
stessi: tra i 99 nomi che il Corano d a Dio ci sono
quelli del Misericordioso, del compassionevole, dellamabile, del giusto, di Colui che
ama, che aiuta. Ma sulla natura umana e sul
modo di fare giustizia nel mondo che laccordo
appare difficile.
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ENTRE lUnione europea scossa da crisi esistenziali il terrorismo, la miccia non an-

cora spenta del dissesto finanziario, la valanga dei profughi ormai percepita come
questione di sicurezza, la sovranit degli stati il premier britannico chiede da tempo un suo riassetto.
Europa dove necessario, nazionale dove possibile, dice. Da che esiste il Trattato, il dibattito
sul mobile confine tra la vecchia sovranit statale e la nuova sovranit comunitaria stato
sempre vivo. E la necessit stata di volta in volta chiamata a giustificare il passaggio di poteri
dalluna allaltra. Cameron ora lo fa agitando linteresse britannico. La forma pu sembrare urticante, quasi la pretesa di uno status speciale per il Regno Unito: con una rottura delle condizioni di parit con gli altri Stati, dogma della nostra Costituzione (art. 11) e di quella europea
(art. 4,2). Senonch Cameron un premier sotto difficile referendum. Dice di volerlo affrontare battendosi per il mantenimento di Britannia nellUnione. Allora, bene leggere nella sua
lettera piuttosto lapertura di un dibattito sullo stato dellUnione: su tre punti principali.
Primo punto: la governance finanziaria. Londra non contesta la separazione europea in due aree
monetarie, euro e non-euro. Punta sulla flessibilit dellUnione come chiave di volta di tale coabitazione. Aggiunge che non far alcun ostruzionismo al naturale progredire degli Stati-euro per minatoria, sul funzionamento del mercato coassicurare un duraturo futuro alla loro mone- mune. Ma al fondo di questa contraddizione, vi
ta. Assicura, anzi che il successo delleuro favo- una stridente sfiducia sul ruolo delle istituziorir lUnione tutta intera. Ma, tirandosi fuori, fa ni comuni alle due aree monetarie: dal Parlacapire che pause, impedimenti e paralizzanti ti- mento europeo alla stessa Corte di giustizia. Istimori di avanzare in quel processo sono addebita- tuzioni che, invece, possono garantire una diffebili unicamente agli stati della moneta comune. renziazione senza prevaricazioni e disintegraEd vero: questi non utilizzano tutte le opportu- zioni, mantenendo una cornice di legamento ponit offerte dai Trattati. Per passare dalla de- litico.
Secondo punto: la crisi dei profughi e i suoi
mocrazia regolatoria alla democrazia istituzionale per dirla con Habermas. Per giungere, drammi.Cameron evoca addirittura i Padri Foninsomma, a un ordinamento effettivo di gover- datori dellUnione. Dice che essi non avrebbero
no dellEurozona, come unione nellUnione, mai previsto la valanga, n labuso di libera
circolazione, con frodi e falsi matrimoni. Da
come vera cooperazione istituzionalizzata.
Nella posizione britannica emergono per qui, in assenza di una nuova regolazione europreoccupazioni contraddittorie. Si teme sia lin- pea, una triste unilateralit britannica. La condebolimento delleuro sia il suo predominio. Nel torta previsione di sospensione quadriennale
primo caso, per evitare ogni ipotesi di legame dei diritti sociali per i nuovi arrivati. E perfino il
mutualistico tra le due aree monetarie. Nel se- pericoloso e improprio accenno al raddrizzacondo caso, per escludere che il corso maggiori- mento della giurisprudenza europea in matetario delleuro nellUe prevalga, con forza discri- ria. Espressioni di impazienza inglese che, per,

difficile che rimangano isolate e che non trovino anzi pi intransigenti sostenitori. in questa
luce che risulta durgenza vitale per lUnione inventare un governo istituzionale dellimmigrazione con unico indirizzo amministrativo.
Ultimo punto: il problema della sovranit
dello Stato nazionale rispetto allUnione. Anche qui Cameron solleva un problema reale in
termini sbagliati. Il tema reale che i parlamenti nazionali non possono e non devono pi
essere considerati come attori non protagonisti della Ue (c anche lart. 12 del Trattato).
La cosa sbagliata la pretesa che essi, da soli o
anche in gruppo, come dice, possano bloccare
le decisioni dellUnione. Gi ora, infatti, il no
o il non procedere pu essere richiesto da
parlamenti in gruppo. Ma impensabile che
la decisione finale sia sottratta al Parlamento
europeo e al Consiglio dei governi: istituzioni
senza le quali lo stesso concetto di ordinamento sovranazionale sarebbe privo di senso.
singolare, semmai, che il premier britannico non parli della cooperazione interparlamentare come strumento per lindirizzo e il controllo di politiche intergovernative nella economia, nella difesa e nella stessa immigrazione.
Forme di cooperazione possono essere, infatti,
gi legittimamente istituite dove pi forte
limpotenza dei parlamenti nazionali, da separati, e dello stesso Parlamento europeo: superando egoismi corporativi di questo e di quelli (e Westminster non da meno). Europa dove necessario, nazionale dove possibile. Non
un male che se ne parli proprio quando negli
europei pi dura la coscienza delle violenze
che vengono dal di fuori.
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avoratUber di tutto il
mondo, unitevi. La terra promessa delleconomia digitale non almeno in apparenza - lEden
dei diritti e delle opportunit
che si immaginava. Smartphone e app della sharing economy, vaticinavano nella Silicon
Valley, avrebbero dovuto cambiare la nostra vita professionale per sempre. Liberandoci dalla schiavit dellorario fisso dalle 9 alle 17 e trasformando milioni di ex-dipendenti in imprenditori individuali, padroni di se
stessi e del proprio tempo.
Il miracolo per, almeno per
ora, riuscito solo a met. La
gig-economy, il mercato dei lavori a gettone prenotati su

piattaforme online come Uber,


ha fatto boom: 3,6 milioni di
americani, secondo Intuit, si sono messi in proprio vendendo i
loro servizi su queste vetrine virtuali: centosettantamila proprietari di auto si sono reinventati taxisti a chiamata; 300mila
persone sono a disposizione della grande distribuzione attraverso Gigwalk per impieghi saltuari come ispettori di vendite
promozionali o manovali riempi-scaffali; ci sono 5mila colf certificate prenotabili su Handy,
parcheggiatori a chiamata via
Luxe, avvocati a ore (Axiom) e
persino fattorini per consegne a
domicilio di marijuana (Meadow). E il contagio Usa sta arrivando pure in Europa dove la

francese BlaBlaCar (passaggi


in auto a pagamento) sta guidando lo sbarco del business nel
Vecchio continente.

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Il successo per non uguale
per tutti. I consumatori, come
dimostra la richiesta per questi
servizi, festeggiano. Le aziende
felici per flessibilit e de-sindacalizzazione dei gig-dipendenti
pure. Cos come Uber & C. che
prelevano una commissione del
20-30% sul loro compenso. Il cerino, tanto per cambiare, rimasto in mano ai lavoratori. Pi liberi, perch possono decidere se e
quando accettare le decine di offerte che piovono sul display del
cellulare o nella mail. Schiavi pe-

r di immense piattaforme digitali senzanima e senza diritti,


destinate a diventare il bazar di
braccia low-cost del futuro come accusa la National Workers
Union Usa. Un laboratorio di precari 2.0, dove non esiste stipendio minimo, il welfare a zero e
un algoritmo un po orwelliano
pu licenziarti (cancellandoti
dal sistema) se il giudizio dei
clienti non abbastanza alto. Barack Obama ha gi messo il dito
nella piaga: Se essere pi indipendenti significa faticare a far
quadrare i conti di casa, c un
problema ha detto preoccupato. E non a caso il mondo futuribile del lavoro online in affitto sta
affrontando i questi mesi le sue
prime rivolte sindacal-digitali.

Ed diventato uno dei temi pi


caldi della campagna presidenziale per la Casa Bianca.

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Anna Walsh, 34 anni di Seattle, a voler vedere il bicchiere
mezzo pieno, il volto felice di
questa rivoluzione. Un anno fa
la vita le crollata addosso. Mi
sono separata e ho capito subito
che per star dietro ai miei tre figli avrei dovuto dire addio al
mio posto da insegnante a tempo pieno, racconta. E allora
che ha scoperto Taskrabbit,
una piattaforma che incrocia domanda e offerta di lavoro negli
Usa. E ha fatto Bingo: Mi sono
iscritta per gioco, senza crederci davvero. Ho compilato con lo
smartphone profilo e competenze. E la mia esistenza cambiata. Tre giorni pi tardi ha accettato la prima offerta arrivata
con un drin sul cellulare (aiutare a gestire due party per ragazzi a 15 dollari lora). Poi le
proposte si sono moltiplicate:
Vado a far la spesa per chi non
ce la fa, faccio ripetizioni. Un sogno. Scelgo quando lavorare, ho
tempo per i miei figli e alla fine
metto assieme 2.500 dollari al
mese con un impegno di 30 ore
la settimana., assicura felice.
La flessibilit, nella gig-economy, vale anche per gli stipendi. Quello medio annuo del settore di circa 30mila dollari, calcola la North Carolina Workers
Union. Ma la forbice di guadagni altissima. Lincasso medio
dei lavoratori di Gigawalk
unapp perfetta per chi vuole arrotondare con pochi lavoretti rapidi e volanti - di circa 200-300
dollari al mese. Ma chi vuole
pu mettersene in tasca 5mila

VCFS
MBWPSBUPSJ
(MJ

assicura il cofondatore Matt


Crampton. Gli autisti di Uber
prendono 18 dollari allora, come le colf di Handy. Un po meno dei 22,48 dello stipendio medio dei dipendenti tradizionali
Usa.
Non tutto quel che luccica per oro. E proprio alla voce entrate sono iniziati i guai sindacali. Non bisogna farsi ingannare
dice Valerio De Stefano, teaching fellow alla Bocconi ed
esperto del settore - Nel lavoro
ai tempi di Uber lonere del welfare stato spostato sulle spalle
del lavoratore. Gli incassi sono
al lordo delle tasse. Non esistono ferie pagate, versamenti per
la pensione o copertura sanitaria. E le prospettive di carriera
sono ridottissime.

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Il bicchiere mezzo vuoto della gig-economy, per capirsi,
lhanno raccontato urbi et orbi
le migliaia di americani che lavorano su Amazon Mechanical
Turk, una piattaforma dove il
colosso di Jeff Bezos appalta a
terzi una serie di compiti non robottizabili (dallelaborazione
dati alle ricerche via internet).
Fatti un po di conti, detratti versamenti previdenziali e sanitari, gli iscritti si sono resi conti di
guadagnare a volte la miseria di
2-3 dollari lora. E sulla catena di
montaggio online di Amazon
scoppiata la rivolta, sotto forma

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digitalissima di una campagna


di mail bombing allindirizzo di
Bezos. Grido di battaglia: Siamo esseri umani e non avatar.
La consistenza dello stipendio solo la punta delliceberg.
Il vero nodo dei lavori uberizzati il controllo maniacale sugli
iscritti. Gli algoritmi misurano
velocit e frequenza di risposta
alle offerte, valutano come e in
quanto tempo viene eseguito il
compito e analizzano i voti dati
dai clienti a ogni singolo intervento. Creiamo profili matematici per abbinare domanda e
offerta e premiare i migliori pagandoli di pi si giustifica
Crampton. Sar. Ma il dubbio legittimo ha detto Hillary Clinton che dietro allapparente libert professionale si inquadrino come collaboratori
senza diritti quelli che in realt
sono dei dipendenti.

pronta a pagare 600mila euro


per chiudere una class action
dei suoi collaboratori che chiedono lassunzione. Gli affiliati
europei dei big Usa hanno seguito a ruota creando la Freelancers Association Europe per difendere i loro diritti.
I fondi di venture capital che
hanno investito nel 2014 nel settore 1,6 miliardi (15 volte i soldi
stanziati nel 2009) osservano
preoccupati: Molti padroni virtuali hanno capito che necessario dare un minimo di garanzie racconta De Stefano -. Handy ha iniziato a inquadrare con
contratti pi solidi i collaboratori pi fedeli. Vetpronto, la catena dei veterinari a comando, d

uno stipendio minimo a chi garantisce pi di 15 appuntamenti al mese. Careflix (badanti online) stipula polizze sanitarie.
Fiutata lattualit del tema, Jeb
Bush e Marco Rubio - candidati
repubblicani alle presidenziali sono scesi in campo contro queste regolarizzazioni, glorificando le virt di autoregolazione
dei mercati e le meravigliose
sorti progressive di un settore
che secondo McKinsey potrebbe creare 72 milioni di posti in
20 anni. La partita aperta. Ma
i lavoratUber, dopo anni di anonimato digitale, hanno alzato la
testa. E venderanno cara la pelle.

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Altro che nuovi imprenditori
padroni di se stessi: Handy obbliga i suoi iscritti a procedure
precise sugli orari in cui recarsi
dai clienti e su quando e come
usare i loro bagni. Alcune piattaforme li costringono addirittura a usare una divisa. Invasioni
di campo che rischiano di essere pagate carissime. Se devo
passare da un padrone reale a
uno virtuale si sono detti in
molti - tanto vale che torni dipendente. E cos sono iniziate
a fioccare i primi scioperi e le prime cause dellera di Uber. I tassisti di Big U sono scesi in piazza per i loro diritti a Los Angeles
e Phoenix. LOregon ha obbligato lazienda a trasformarli in dipendenti. Crowdflower, che appalta lavori di data analytics

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N ibrido tra i lavoratori in affitto, i lavoratori autonomi e

gli agenti di commercio pagati in base ai clienti che procacciano o alle polizze che riescono a fare acquistare.
Pi che alla sharing economy il lavoro uberizzato fa venire in mente una versione tecnologica del mercato delle braccia
che ancora esiste nelle campagne del sud e non solo. Certo, lenorme differenza che non c un singolo insindacabile compratore,
ma una miriade di potenziali compratori tra cui scegliere secondo
la propria convenienza e bisogno. Anche se poi c sempre un padrone invisibile, ma potente, che in base alle proprie insindacabili decisioni, pardon algoritmi, decide se tenerti o no sulla propria
piazza virtuale e trae consistenti profitti dal tuo lavoro. Anche sulle piattaforme digitali si lungi dallessere uguali nei rapporti di lavoro. Imprenditori di se stessi, della propria forza lavoro, con lillusione della libert nella gestione del proprio tempo, ma non certo
rispetto alle proprie necessit di bilancio, senza protezione finanziaria e senza welfare. Fuori dalla finzione del finto lavoro autonomo delle finte partite Iva e dei contratti a progetto che hanno le
stesse rigidit del lavoro dipendente senza le medesime garanzie.
Liberi professionisti, che tuttavia devono pagare salata lintermediazione del loro lavoro. Questo sono i lavoratori che offrono il proprio lavoro sulle piazze intermediate della rete.
Per qualcuno, come si diceva una volta del lavoro interinale, pu
essere davvero una scelta di vita, che consente di lavorare quando
e quanto si vuole, purch si guadagni abbastanza per soddisfare le
proprie necessit, purch non ci si ammali troppo spesso o troppo
seriamente, e senza preoccuparsi della vecchiaia. Per altri, specie
se giovani ancora studenti, un modo relativamente facile di procurarsi un po di reddito senza dover dipendere del tutto dai genitori,
che tuttavia provvedono al tetto sulla testa e al cibo in frigorifero, o
per integrare una borsa di studio. Pu anche essere un modo di procurarsi un secondo lavoro esentasse. Per molti, tuttavia, come testimoniano le prime azioni di protesta dei lavoratori per Uber o per
Amazon, pu essere una trappola sia sul piano economico che dei
diritti ad essere trattati con giustizia.
3*130%6;*0/&3*4&37"5"

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L suo corpo era duro come la roccia
racconta la collega
che ha ritrovato
Chelsea Ake-Salvacion, 24 anni. La ragazza, manager di un centro estetico a Henderson, nel Nevada, era appassionata di palestra e la sera del
19 ottobre aveva deciso di concedersi una seduta di crioterapia nel locale che dirigeva per
non risvegliarsi coi muscoli doloranti. Quando il centro ha
chiuso e lei rimasta sola, Chelsea ha programmato la cabina-sauna per la solita temperatura di meno 110 gradi, tre minuti di durata, e vi si immersa
dentro. Cosa sia andato storto,
nessuno lo sa con precisione. La
collega che ha aperto il locale il
mattino dopo lha trovata ridotta a un blocco di ghiaccio.
La crioterapia negli Stati Uniti ha conquistato molti come
Chelsea, complici vip e atleti fotografati nel cilindro metallico
con la testa che spunta avvolta
dai vapori dellazoto liquido.
Lindicazione di questa pratica
estrema la temperatura pi
bassa del mondo stata registrata in Antartide, 93 gradi,
la sauna raggiunge i 180
la cancellazione del dolore muscolare dopo lesercizio. La
scienza non sicura che nemmeno questo beneficio esista,
ma i centri estetici pubblicizzano il trattamento anche per cellulite, dimagrimento, tono
dellumore e perfino come afrodisiaco.

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Joseph Costello, medico sportivo delluniversit di Portsmouth in Gran Bretagna ha
pubblicato a settembre una revisione di tutti i dati scientifici
sulla crioterapia: Le informazioni sono scarse e di cattiva
qualit. Troppo poco per raccomandarne luso. Quel che si sa
che una temperatura cos insopportabile, se limitata a
due-quattro minuti, non fa in
tempo a danneggiare organi vitali. I suoi effetti restano limitati alla periferia dellorganismo,
dove i vasi sanguigni si contraggono bruscamente per poi tornare a riempirsi di sangue, altrettanto violentemente, alla fine della seduta. La ricerca di Costello conferma la riduzione
dellinfiammazione dopo lesercizio. Ma suggerisce anche che
la crioterapia potrebbe bloccare lirrobustimento del muscolo dopo lo sport.
Non troppo soddisfatto della
pratica stato probabilmente

Justin Gatlin, che a settembre


del 2011, in Florida, si present
in pista con le dita dei piedi congelati e fall la qualificazione alla finale dei cento metri. Spieg
che non era stato attento a met-

tere ai piedi calzini ben asciutti


prima di entrare nella crio-sauna. Lumidit si era trasformata in ghiaccio e gli aveva morso
i piedi. Stesso errore ha commesso questanno una donna

del Texas, che dopo aver perso


luso delle braccia ed essersi
procurata ustioni di terzo grado ha denunciato i titolari del
suo centro di crioterapia.
Gli incidenti non sembrano

funzionare come deterrenti e il


giorno dopo la morte di Chelsea
la crio-sauna di Henderson ha ripreso a funzionare. La pratica
infatti priva di regolamentazione, e se nei giorni successivi le

autorit del Nevada sono riuscite a fermare il centro dove era


morta la ragazza stato solo
per irregolarit amministrative.
3*130%6;*0/&3*4&37"5"

-&5"11&
Direzione Acquisti
Servizi e Forniture Infrastrutture

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali


SEGRETARIATO GENERALE
Questo Segretariato Generale - Ministero del Lavoro e delle Politiche
Sociali intende procedere allaffidamento di servizi di assistenza tecnica nellambito delle attivit connesse alla gestione, audit del Fondo
Europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG).
Il bando di gara stato pubblicato sulla GURI in data 20/11/2015
N 137 - CIG Z90167B538.
Documenti e informazioni potranno essere richiesti alla Amministrazione appaltante al seguente indirizzo:
Segretariato Generale - Autorit di Audit, Via V. Veneto, 56 00187
Roma piano terra, stanza 10. Tel. +39 06.48161524 - Fax: +39
06.48161556 E-mail: SegretariatoFEG@lavoro.gov.it.
Le offerte dovranno pervenire al suddetto indirizzo entro il 15/12/2015.
Si segnala la documentazione di gara disponibile sul sito internet
http://www.lavoro.gov.it/lavoro - sezione Avvisi e Bandi.
IL SEGRETARIO GENERALE Dott. Paolo Pennesi

AVVISO DI GARA

ESTRATTO AVVISO PUBBLICO


PER MANIFESTAZIONE DINTERESSE
ALLAFFIDAMENTO DELLA FORNITURA DI
UN SISTEMA DI ALIMENTAZIONE PER IL
CONTROLLO DEI RESISTIVE WALL MODE
PER LESPERIMENTO JT-60SA.
OGGETTO DELLAVVISO
Il Consorzio RFX di Padova intende espletare
unindagine di mercato per lappalto Fornitura di
un sistema di alimentazione per il controllo dei
Resistive Wall Mode per lesperimento JT-60SA,
al fine di individuare le imprese da invitare alla
relativa procedura negoziata senza previa
pubblicazione di bando di gara. Scopo del
contratto la progettazione, sviluppo e qualifica
di un prototipo, la realizzazione del sistema, i test
in fabbrica, limballaggio e il trasporto del
sistema in Giappone. Limporto stimato della
fornitura pari ad 850.000,00.
MODALITA DI PRESENTAZIONE DELLA
MANIFESTAZIONE DI INTERESSE
Le modalit di presentazione della
manifestazione di interesse sono consultabili
nellAvviso integrale che disponibile, con i
relativi
allegati,
sul
sito
internet:
https://www.igi.cnr.it (sezione appalti e
forniture procurements).
Le manifestazioni di interesse dovranno essere
inviate unicamente a mezzo PEC allindirizzo:
consorziorfx.direzione@cert.neispa.com,
entro e non oltre le ore 12,00 del giorno 4
dicembre 2015.
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
Ing. Roberto Piovan
Segreteria - tel. 049/829 5052 Consorzio RFX
Il Direttore Ing. Roberto Piovan

RFI S.p.A. informa che ha indetto una gara a


Procedura Aperta n. DACF.2015.0138 relativa
alla fornitura di SEZIONATORI TRIPOLARI
PER SSE
Lotto n. 1 - CIG. 64223399CB
Lotto n. 2 - CIG. 64223567D3
Il testo integrale del bando visionabile sul sito
www.gare.rfi.it canale Trasparenza e
documentazione. Il termine di presentazione delle
domande di partecipazione il 22/12/2015 ore 12:00.
Per chiarimenti e-mail: come indicato nel bando.
Il Responsabile del Procedimento
Massimo Serufilli

AZIENDA OSPEDALIERA
UNIVERSITARIA FEDERICO II

AVVISO DI GARA
A PROCEDURA APERTA
CIG 64400186F8 ed altri

Questa Azienda intende provvedere allaffidamento, mediante procedura aperta,


della fornitura, articolata in lotti, di dispositivi di magazzino occorrenti alle esigenze assistenziali dellA.O.U. Federico II
di Napoli.
Durata dellappalto: anni tre. Importo presunto triennale 1.837.833,00, oltre I.V.A..
Il presente avviso, il bando, il Capitolato
speciale dappalto e relativi allegati, sono
reperibili presso il sito internet www.policlinico.unina.it. Eventuali modifiche e/o
chiarimenti verranno pubblicati esclusivamente sul sito; onere delle societ tale
consultazione.
RUP: dott. Salvatore Buonavolont (tel.
0817462494).
Il Bando stato inviato alla U.P.U.C.E. in
data 16.11.2015 al n.2015-152955.
f.to IL COMMISSARIO STRAORDINARIO
Giovanni PERSICO

G.O.R.I. S.p.A.
PROCEDURA APERTA per laffidamento di: Lavori di manutenzione, pronto intervento, rifunzionalizzazione, ricostruzione e riabilitazione delle reti idriche e fognarie di competenza della GORI SpA ricadenti
nel territorio dellATO3 Sarnese-Vesuviano 3 LOTTI
LOTTO 1 CIG 6453206A0C
LOTTO 2 CIG 6453222741
LOTTO 3 CIG 6453232F7F
Procedura di aggiudicazione: Laggiudicazione sar effettuata con il criterio di cui ai punti IV.2.1 e VI.3 del
bando di gara integrale pubblicato sul profilo di committente: http://www.goriacqua.com.
L'importo complessivo posto a base d'asta pari ad 19.000.000,00 di cui 950.000,00 per oneri di sicurezza
non soggetti a ribasso, cos suddiviso:
Lotto n. 1 - 6.000.000,00 di cui 300.000,00 per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso;
Lotto n. 2 - 7.000.000,00 di cui 350.000,00 per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso;
Lotto n. 3 - 6.000.000,00 di cui 300.000,00 per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso;
Modalit di partecipazione: Le modalit di partecipazione sono riportate al punto VI.3 del bando di gara integrale.
Ricezione offerte: Le offerte, redatte in conformit alle disposizioni riportate nel disciplinare di gara, dovranno
essere recapitate al protocollo G.O.R.I. S.p.A. al seguente indirizzo: G.O.R.I. S.p.A. Via Ex Aeroporto, snc
c/o Consorzio Il Sole - 80038 Pomigliano dArco (NA) entro le ore 12.00 del 15/12/2015.
Richiesta informazioni: Per eventuali chiarimenti e informazioni di carattere tecnico occorre contattare, fino a
tre giorni prima della scadenza del termine di presentazione delle offerte, i punti di contatto di cui al punto I.1 del
bando di gara integrale.
Pomigliano dArco (NA), l 13/11/2015
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Ing. Marisa Amore

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FPHHJOFHMJ6TB

Direzione Logistica Industriale


Acquisti Tecnici
Il Responsabile

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AVVISO PER ESTRATTO BANDO DI GARA


SETTORI SPECIALI FORNITURE
Trenitalia S.p.A. ha intenzione di procedere
mediante gara a procedura aperta eGPA n. 6953
interamente gestita con sistemi telematici, per
il oggetto laffidamento della fornitura di
PRODOTTI IN GOMMA-METALLO
VULCANIZZATI suddivisa in 2 lotti:Lotto 1
PRODOTTI IN GOMMA-METALLO VULCANIZZATI - CIG: 6458520B4C- Lotto 2
PRODOTTI IN GOMMA-METALLO VULCANIZZATI - CIG: 6458542D73:, per un
importo di 800.000,00. Tutta la documentazione di gara disponibile su www.acquistionline.trenitalia.it. Il termine per la presentazione delle offerte fissato per il giorno
11/01/2016 ore 13:00.
Rocco Femia

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mayeur-Mont Blanc che offriranno una polizza a 3 euro, che coprir anche la responsabilit civile.
Si pu evitare il sovrapprezzo?
In teoria s: occorre controllare se
la propria assicurazione non preveda gi il servizio, oppure ci sono le polizze temporanee, ideali

45&'"/01"30-"

TORINO
LI appassionati del-

lo sci si preparino:
il welfare non arriver pi sulle piste. Da questanno in tutti i comprensori della
Valle dAosta si paga 200 euro
per farsi venire a prendere sulle
piste dai soccorritori in caso di infortunio. Lo stesso avviene gi a
Plan de Corones, in Trentino,
mentre nel resto dellAlto Adige
occorre versare un ticket da 100
euro. Ma sono molti i gestori che
ci stanno pensando. Lo sciatore
avr un solo modo per evitare la
stangata: stipulare unassicurarazione prima di farsi male.
La scelta valdostana dettata
soprattutto da motivi economici.

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TPQSBUUVUUPEBNPUJWJ
FDPOPNJDJUBOUJHFTUPSJ
DJTUBOOPQFOTBOEP
Il servizio competenza delle stazioni, ma da sempre la Regione
garantiva un supporto. Da questanno lintervento molto meno consistente: Il contributo
spiega lassessore al Turismo Aurelio Marguerettaz veniva erogato in base alle disponibilit di
bilancio, ma la riduzione complessiva delle risorse ci ha portato a cercare altre soluzioni.
Di qui, lidea di far pagare 200
euro per lintervento di toboga e
motoslitte. Sui 900 dipendenti
dei nostri comprensori, circa 170
si occupano di soccorsi. un servizio di eccellenza e vogliamo che
rimanga tale, ma dobbiamo garantire un equilibrio economico, dice Ferruccio Fournier, presidente dellassociazione impianti a fune della Valle dAosta. Nella sua regione gli interventi di assistenza agli sciatori sono circa
3.500 lanno, per, precisa il numero uno dei gestori, buona parte dei clienti ha gi coperture assicurative. Senza contare che in
Francia, Austria e Svizzera si paga molto di pi.
LItalia infatti unanomalia.
Al di l delle Alpi i soccorsi non sono affatto gratuiti e per evitare il
salasso basta acquistare unassicurazione con lo skipass. Lo stesso avverr in Valle dAosta, con i
vari Monterosa, Cervinia e Cour-

Sci e sicurezza
sulle Alpi
IN PISTA
Piemonte
Obbligo di avere unassicurazione
per la responsabilit civile

Valle dAosta

Divisione Passeggeri Long Haul - Acquisti LH

soccorso in pista a pagamento

200 euro
Cosa fare prima
di iniziare a sciare:
1 Verificare
se la propria
assicurazione
non copra gi le spese

AVVISO PER ESTRATTO BANDO DI


GARA SETTORI SPECIALI-SERVIZI
Si rende noto che il 14/11/2015 stato pubblicato sulla
G.U.U.E. il bando di Gara a Procedura Aperta n.
DPLH/ACQ.LH/Gara 6180449 del 20/10/2015, per l
affidamento in appalto del Servizio di manutenzione del
parco carrelli e degli apparecchi di sollevamento degli
impianti dellIMC ETR di Milano e IMC ES^ di
Roma, della Divisione Passeggeri L/H di Trenitalia
S.p.A., per un importo complessivo pari a
522.600,00. Il testo integrale del bando reperibile
sul sito www.acquistionline.trenitalia.it. Le
domande di partecipazione dovranno pervenire entro le
ore 13:00 del 30/12/2015.
Ferdinando FERRARO

2 Richiedere unassicurazione
alle biglietterie
costo approssimativo:

3 euro
3 Stipulare unassicurazione
stagionale
costo approssimativo:

46 euro

FUORI PISTA
Quanto costa lelisoccorso:
Lombardia, Piemonte
In via di definizione

Veneto
25 euro al minuto,
fino a un massimo di 500 euro
per il ferito grave
90 euro al minuto,
fino a un massimo di 7.400 euro
per il ferito lieve
o per persona illesa

Trentino
Ticket di 30 euro per il ferito grave,
di 110 euro per il ferito lieve,
di 750 euro per la persona illesa

Valle dAosta
Gratuito per il ferito grave,
115 euro al minuto
(per un massimo di 3.500)
per interventi immotivati

COMUNE DI ASSEMINI (CA)


AVVISO APPALTO
AGGIUDICATO
Servizio Sociale Tel. 070/9458039;
Appalto servizio di progettazione e
supporto professionale esecuzione
piani personalizzati L.162/98 anni
3 CIG 6008566983; Importo base
euro 255.255,00 oltre IVA; Aggiudicazione con DRS 942/2015; Offerte
pervenute 2; Aggiudicatario Coop.
Adest Onlus Via Monte Sebera, 1
Santadi; Importo di aggiudicazione
254.744,49 oltre IVA. Inviato
GUEE il 19.11.2015
IL RESPONSABILE SERVIZIO
SOCIALE Dr.ssa Valentina Melis

per chi va spesso a sciare. Le societ assicurative italiane per


sono un po indietro su questo tema e oggi il mercato in mano a
pochi player specializzati.
Eppure un argomento che diventer di stretta attualit: Ne
ho parlato nel direttivo dellasso-

ciazione nazionale: sono molte le


stazioni che prima o poi faranno
pagare lassistenza in pista, racconta Fournier. In effetti, pochi
chilometri pi a sud, c chi apprezza: Il servizio di soccorso a
pagamento scoraggia labuso. A
volte capita infatti che gli sciato-

ri si facciano portare a valle in motoslitta solo perch hanno bevuto troppo al bar, dice Nicola Bosticco, amministratore delegato
del comprensorio di Bardonecchia, in Valsusa.
lo stesso principio che ha portato molte Regioni a imporre tariffe per chi chiede lintervento
dellelicottero per il soccorso alpino senza gravi urgenze sanitarie.
Accade gi in Trentino, Veneto e
Valle dAosta, dove un viaggio
immotivato in elicottero pu trasformarsi in un salasso da migliaia di euro, e presto sar cos pure
in Lombardia e Piemonte.
Ad Aosta e dintorni ha funzionato: durante la scorsa estate, le
chiamate si sono dimezzate e oggi viene dichiarato improprio
solo il 5 per cento degli interventi in elicottero. In questo modo

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QFSDIIBOOPCFWVUP
per, per evitare che i ciaspolatori della domenica o gli scialpinisti improvvisati abusino dei soccorsi, si fa scomparire un altro
piccolo pezzo di welfare montano: Da un lato gli interventi a pagamento aumentano i livelli di
formazione e di responsabilit
degli appassionati, dallaltro per si creano disparit, commenta Piergiorgio Baldracco, presidente nazionale del Soccorso alpino. Che domanda: Perch chi si
fa male in montagna deve pagare un soccorso e chi ha un incidente in auto mentre parla al telefonino invece no? Cos si rischia di
sfavorire una parte di popolazione e di territorio.
Esiste poi un altro problema:
sulla sicurezza in montagna le
Regioni si stanno muovendo in
ordine sparso. Ognuna ha le sue
regole sullelisoccorso e ora si aggiunge pure lassistenza su pista, che sar a pagamento in alcuni comprensori e non in altri. Lo
stesso vale per lassicurazione: alcuni gestori devono proporla al
cliente, che pu accettare o meno, mentre ad esempio in Piemonte gli sciatori sono obbligati
a stipularne una che copra i danni causati agli altri. Insomma, le
Alpi si stanno trasformando in
una giungla burocratica.
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allunga (2
punti su Napoli e Fiorentina) alcune novit, nessuna negativa. Per la prima volta segna un gol nella prima
mezzora di gioco, solo il Verona
fin qui non c riuscito. Per la prima volta vince a San Siro segnando pi di un gol. E per la prima volta si pu parlare di non
saltuari momenti di bel gioco. Il
Frosinone gioca unonesta partita, crea qualche problema a
Handanovic (bravo in avvio su
Soddimo), si dissolve nel finale
ma basta guardare le formazioni e le panchine per capire che
poteva andare solo cos. Mancini ha scelto un 4-2-3-1 non speculare al 4-4-2 di Stellone. Una delle tante Inter possibili. Non solo
perch segna il primo gol ma
per le sue caratte(drib*- ristiche
16/
bling secco, altra
50
velocit) azzardo che Biabiany
possa essere una
delle colonne del futuro, in ogni
caso bello rivederlo dopo che
sembrava perso per il calcio.
LInter ha ancora qualche amnesia difensiva e Jovetic- Ljajic
non funzionano come a Firenze.
Kondogbia perde troppi palloni
a centrocampo, bene invece Melo. Pi che un avviso al Napoli, i
quattro gol di ieri sono un brindisi vitalizzante per lInter. Essere in testa dopo aver giocato
una buona gara: visto che si
pu? E non forse meglio?
Delle due rallentate in zona
alta, pi pesante la frenata della Fiorentina. Vatti a fidare dei
cugini di campagna. AllEmpoli
Giampaolo ha proseguito linearmente il lavoro di Sarri. Per nulla intimorito da un impegno in
casa della prima della classe
lEmpoli per tutto il primo tempo le d una lezione di calcio:
due gol (il primo in fuorigioco
per) e un rigore possibile su Saponara. Gioco fresco, ispirato. A
una squadra cos non si possono
regalare Badelj, Ilicic, Bernardeschi, Kalinic. Tant che con luscita di Rebic e Suarez e lingresso di Bernardeschi e Kalinic si
vede unaltra partita e unaltra
Fiorentina. In cui Kalinic (due
gol e una traversa) indispensabile.

ELLINTER che

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<SEGUE DALLA PRIMA DI SPORT

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nche perch a volte Babacar d limpressione


dellabatone:
grandi
mezzi fisici ma difficolt a imporli. Il Napoli forte e calmo,
in lunghissima serie positiva. A
differenza di Sousa, quasi obbligato agli avvicendamenti dalla
fondamentale partita europea
di gioved, Sarri ha fatto giocare i titolari perch la qualificazione ce lha in tasca. Con lInter, luned, saranno freschi perch in Belgio giocheranno i panchinari. Vincere con lunica
squadra che ancora non ha vinto, il Verona, non unimpresa, daccordo. Difesa e disperazione, uniche note positive per
Mandorlini lesordio del giovane Checchin e il ritorno di Toni.
Calmo perch consapevole di
essere forte, il Napoli non ha
fatto da subito una partita aggressiva. Ha cercato molto il tiro da fuori, ha scrollato lalbero
aspettando che cadessero i frutti. Sono caduti grazie ai tiri da
dentro larea. S acceso il fischiatissimo Insigne, un gol e
un assist per Higuain. Hamsik
ha cucito come sa, non rinunciando a pungere. Attualmente il Napoli non sar una squadra perfetta, ammesso che la
perfezione nel calcio esista, ma
quella con meno carenze, la
pi solida, forse anche la pi
matura. Luned ne sapremo di
pi.
Tre squadre non avevano ancora pareggiato: Fiorentina, Lazio e Bologna. Hanno pareggiato tutte e tre. Il punto meritato dal Bologna, che Donadoni
ha rianimato in tempi brevissimi. Su una cosa ha ragione Garcia: la partita non doveva nemmeno cominciare. Curiosamente chi s adattato meglio alla
palude il peso piuma Giaccherini. La Juve ha effettuato un
sorpassino sul Milan, pu riuscirgliene un altro sul Sassuolo, ma sul quartetto in fuga resta lontano. Pu darsi che si tolgano punti tra di loro, e tutte e
quattro devono ancora giocare
in casa della Juve, ma dovr crescere molto il gioco perch arrivi in zona-Champions. Ieri, turno favorevole ad Allegri. Due
flash da Marassi per Conte: Pavoletti ha tutto per essere il Pell di riserva e Berardi, purtroppo, ogni tanto sbrocca.
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MILANO

solo i gol a
questa Inter cangiante,
mobile qual piuma al
vento, sempre diversa e indecifrabile per gli altri, non certo a
se stessa. E sono arrivati: la striscia di 8 vittorie di misura si interrompe col grasso 4-0 al Frosinone. Il nono successo in 13 gare, quarto consecutivo, lancia i
nerazzurri al primo posto solitario riacciuffato dopo due mesi,
persino con laccenno di una fuga in miniatura. Ora che i tenori hanno finalmente schiarito le
ugole e liberato il canto, ne potremmo vedere delle belle: Napoli-Inter, luned 30, sar
a buon diritto il primo vero match-scudetto della stagione. Si arriva alla sospirata goleada con
la tredicesima formazione diversa in
13 gare, stavolta
mollando le redini e
liberando i talenti
al galoppo, allopposto dellarrocco di
Torino quando il
senso della partita
fu il trivote Melo-Medel-Kondogbia. Ora invece ecco solo due
mediani a protezione e di fatto
quattro attaccanti, anche se
Ljajic e Biabiany in fase difensiva si allineano ai centrocampisti, per poi cercare lo sfondamento secondo caratteristiche:
il serbo accentrandosi in serpentina, il francese aggirando
il terzino da ala pura qual .
Quello che per in avvio non
funziona nellInter, e che di fatto disinnesca le buone intenzioni, lo sviluppo del gioco, quasi
che la squadra non si ritrovasse
in tanta grazia di spazi e di giocate offensive possibili: Melo e
Kondogbia recuperano pochi
palloni e impostano senza genio, Jovetic e Icardi partecipano ai ripiegamenti limitando i
sacrifici, e intanto c pure un
buon Frosinone a giocare la sua
onestissima gara, la prima a
San Siro nella storia del club ciociaro. Gran lavoro in interdizione e ripartenza di Gori e Sammarco, linee compatte come
soldatini di un plastico, aggressione pi in alto che si pu perch schiacciarsi sarebbe suicida, e lInter va presto in difficolt, proprio sul piano del pallegANCAVANO

gio. Bastano due disattenzioni


nelle coperture, di Ljajic a sinistra che fa partire il cross di
Blanchard, e di Nagatomo a destra che sbaglia il fuorigioco,
per liberare il tiro di Soddimo,
che impatta magnificamente il
sinistro al volo: Handanovic si
guadagna un bonus sul futuro
rinnovo contrattuale e zompa
prodigioso a deviare (7).
Sono sofferenze comunque
sotto controllo, perch alla lunga la ricerca della qualit, e delle giocate nel fazzoletto, premieranno lInter, che non rischier pi granch con la sua
celebrata difesa che rimane ancora imbattuta (per la nona partita su 13), a parte qualche mischia nella propria area durante la ripresa. Con Jovetic a gestire il primo pallone nellazione
offensiva, riuscendo quasi sempre a girarsi fronte alla porta,
gli altri tre possono prendere

posizione e provare a far male,


come nellazione dell1-0: Ljajic
trova spazio al limite e stanga il
destro, Leali respinge corto e
centrale, Biabiany sbatte il pallone sotto la traversa per un gol
catartico, che per lui gronda di
significati, visto che viene dalla
banlieue di Saint Denis e non segnava da un anno e mezzo. E il
raddoppio arriva presto nella ripresa, dopo qualche minuto di
apprensioni, con una doppia
triangolazione tra Ljajic e Icardi che manda a casa i difensori
ciociari fino al tocco sotto misura di Maurito. Sul 2-0 tutto pi
facile, gli spazi si dilatano, lInter sbaglia qualche gol, Icardi
esagera con qualche egoismo
che fa stizzire Ljajic e Jovetic,
ma poi Maurito rifinisce di tacco il contropiede che porta Murillo al 3-0 e si finisce in gloria,
con il secondo assist personale
di Ljajic per il 4-0 di Brozovic.
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VERONA

pi significativo sono i
215 palloni toccati da Jorginho,
che a Verona tornava da ex e ha
giocato una partita impressionante: per qualit e quantit. Il Napoli
non ha invece avuto bisogno di strabiliare, limitandosi a capitalizzare
la sua manifesta superiorit con
equilibrio e pazienza: ruotando intorno al suo regista con la precisione di un orologio. A firmare la preziosa vittoria sono stati i soliti noti:
Insigne e Higuain, buttando gi a
met della ripresa il bunker anche
troppo munito di Mandorlini, che
ha puntato in maniera esasperata
e dimostrando poco coraggio sulla
difesa a oltranza. Lo 0-0 ha resistito
per 67: complici qualche errore di
mira e il ritmo blando dellassedio

IL DATO

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azzurro, che ha fatto temere a Sarri


il remake dei precedenti pareggi
esterni senza gol, contro Carpi e Genoa. Stavolta invece i tre punti sono arrivati, senza ulteriori patemi.
Neppure lombra di un pericolo dalle parti di Reina, imbattuto in campionato da 468.
Sono 16 (Europa League compresa) i risultati positivi messi insieme
dal Napoli: mai tanto in alto in classifica grazie al sorpasso sulla Roma
e allaggancio alla Fiorentina, alla
vigilia dello scontro diretto di luned prossimo al San Paolo, con lInter. I numeri stagionali degli azzurri fanno paura: 40 gol segnati e appena 8 subiti, a conferma dellequilibrio trovato dal gruppo di Sarri, capace ieri di trasformare in una risorsa perfino lemergenza. Mancavano infatti Koulibaly (sostituito bene in difesa da Chiriches), Mertens
e Gabbiadini. Ma la carenza di alternative di spessore in avanti, a conti
fatti, si rivelata paradossalmente
una fortuna. Insigne era stato per
unora tra i peggiori e avrebbe meritato il cambio, anche per il nervosismo con cui aveva reagito ai soliti
cori beceri del Bentegodi: pi che
mai sgradevoli in una domenica cominciata con gli applausi per linno
francese. Invece lattaccante di
Frattamaggiore rimasto al suo posto, nonostante i molti errori, e si
tolto la soddisfazione di decidere la
partita con la rete del vantaggio
(22 st) e lassist per Higuain, che
ha chiuso i conti cinque minuti dopo con la sua decima rete in campionato; miglior cannoniere della A.
Il Napoli ha un potenziale offensi-


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vo unico: 101 gol segnati nel 2015.
Mandorlini ha per deciso lo stesso
di arroccarsi nella sua area di rigore, con una tattica che alla fine gli
servita solo a limitare i danni. Affrontare gli azzurri a viso aperto, sarebbe stato un suicidio. Non rinnego le mie scelte: mi dispiace soltanto per lerrore macroscopico che ci
costato il primo gol, ha allargato
le braccia lallenatore del Verona,

convinto di avere ancora la fiducia


della sua societ. Il ritorno di Luca
Toni, nellultimo quarto dora, lunico raggio di luce della deprimente domenica dei veneti: sempre ultimi in classifica e attesi adesso dalla
sfida della verit con il Frosinone.
Sarri viaggia invece verso la super
sfida contro lInter, che sar preceduta gioved dalla trasferta di Europa League, a Bruges. Qualificazione e primato nel girone sono al sicuro: turn over totale in Belgio, per dare la priorit al campionato. Ma il
tecnico non si sbilancia. presto
per guardare la classifica e sorrido
a chi mi parla di scudetto. Nemmeno noi sappiamo dove potremo arrivare, il nostro orizzonte temporale
luned prossimo. Poi si vedr.
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GENOVA. La doppia espulsione di

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FIRENZE
A SOSTA della Fiorentina du-

ra quarantacinque minuti
di troppo. Dopo la partita
perfetta di Genova che costata
la panchina a Zenga e il ritorno
in pista di Montella, la squadra
di Sousa ritarda il rientro al calcio giocato regalando un tempo
allEmpoli e costringendo se
stessa a una rincorsa lunga altri
45 minuti per arrivare al primo
pareggio stagionale: un 2-2 non
previsto, comunque meritato
dalla squadra di Giampaolo che
non lascia un respiro di gioco
per un bel pezzo alla Fiorentina
e figlio, soprattutto, dello spieta-

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to Nikola Kalinic, quello della tripletta in casa dellInter, quello
che stavolta entra in campo nel
secondo tempo per rimettere le
cose a posto, rischiando anche
di capovolgere tutto, con una
botta che va a sbattere contro la
traversa. Partita strana. La Fiorentina che entra in campo come se si fosse appena alzata dal
letto e lEmpoli che colpisce rubando le armi di Sousa: pressing
alto, copertura totale del campo
e sincronismi difensivi perfetti.
Tutto questo mentre il turn over
del portoghese impiglia il gioco
dei suoi.
In mezzo a una settimana fatta anche di Europa League (gioved a Basilea) e di una trasferta
a Reggio Emilia con il Sassuolo
(luned prossimo), Sousa fa riposare Kalinic preferendogli Babacar, e rilancia un improbabile
Rebic sulla destra e linvoluto
Suarez (ex Atletico Madrid) in
mezzo al campo, dove gli avversari mostrano un altro passo e altra determinazione, tanto che
gi poco dopo il quarto dora
Giampaolo pu esultare per una
rete di Livaja (colpo letale da pochi metri), che per parte in
chiara posizione di fuorigioco.
Ma lEmpoli ci tiene a dimostrare che il vantaggio meritato e,
non a caso, poco dopo arriva il
due a zero grazie a un tiro dai
venti metri di Buchel, condannato a una meravigliosa solitudine
dai difensori di Sousa. La partita
racconta le frasi fatte del pallone: tipo che non esistono partite
facili e che non c mai da fidarsi
degli avversari meno dotati tecnicamente. Ai tifosi non resta
che pensare al ribaltone del
2013 con la Juve e al fatto che,
con due ritocchi giusti nellintervallo, questa Fiorentina possa ritrovare se stessa. Nel frattempo
Banti nega un possibile rigore

allEmpoli (entrata di Astori sul


piede di appoggio di Saponara).
Poi ecco Kalinic e Bernadeschi. E
unaltra Fiorentina. Non rifarei
la formazione iniziale, dir alla
fine Paulo Sousa, ammettendo
una svista nel turn over. E nel giro di cinque minuti arriva il pareggio: Kalinic devia di testa in
porta un cross di Alonso e poi arriva un pallone basso calciato da
Babacar in mezzo allarea. Nove
gol in campionato per il croato
arrivato dal Dnipro in cambio di

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5 milioni e mezzo. E nessuna


paura per i tifosi se Gomez dice
di non volere tornare a Firenze.
Con Kalinic qui unaltra storia.
sempre lui a colpire la traversa. Ma forse sarebbe troppo:
lEmpoli merita di uscire a testa
alta da questa specie di derby
che per la Fiorentina era una
specie di formalit.
E qualcuno forse ha pensato
davvero che lo fosse. Cos sembrava, nel primo tempo.

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Berardi e Perotti al 43 spariglia


le carte e dopo un primo tempo
bloccato nel quale cera pi Sassuolo che Genoa, nella ripresa
succede di tutto. Dieci contro dieci gioca meglio la squadra di Gasperini (bravi e imbecilli la dedica ai suoi giocatori), abituata a
giocare in inferiorit numerica
(gi sei espulsi in questo campionato). Sblocca il risultato Rincon
con un gran sinistro da 20 metri.
Poi, nel recupero succede di tutto. C anche il portiere Consigli a
saltare nellarea del Genoa, di testa colpisce Vrsaljko, Perin respinge ma Acerbi segna a porta
vuota. Palla al centro, cross di Cissokho e colpo di testa vincente di
Pavoletti. HFTTJBEBNPMJ

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Vale oro, la vittoria


del Torino a Bergamo. Contro
unAtalanta irriconoscibile i
granata tornano al successo
che mancava da fine settembre
col Palermo con un gol di Bovo
(oltre un palo e una traversa di
Belotti). Non solo: la squadra di
Ventura rompe il sortilegio in
trasferta dove aveva vinto solo
al debutto di Frosinone. Resta il
mistero di cosa sia successo
dellAtalanta che prima della
sosta aveva messo paura al Milan. Quei complimenti non ci
hanno fatto bene - spiega Reja -.
Non stata la solita Atalanta,
non abbiamo mai saltato luomo e il Toro ci ha sovrastato fisicamente. GBCSJ[JPUVSDP

BERGAMO.

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MODENA. La A continua a stare


larghissima al Carpi, battuto in
casa anche dal Chievo e sempre
abbracciato sul fondo al triste
Verona di questi tempi. Stavolta
lex Roberto Inglese, 6 gol
nellanno della promozione, ad
avvelenare il pomeriggio di Castori. Dopo 14 minuti gi 2-0,
gol e assist per il ragazzo di Lucera che non esulta e poi manda a
rete Meggiorini. Dopo la mareggiata, ricompare il Carpi, Gamberini rispedisce goffamente in
rete un tiro a giro di Letizia, poi
Mbakogu, a pochi secondi dalla
fine, chiama Bizzarri al grande
intervento. Manca un rigore,
meritavamo il pari recita Castori, malinconico. Chievo in zona
tranquilla, come quasi sempre
nella sua storia in A.

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nato sar il quinto in 5 mesi che nessuna delle tre tv principali ne ha ancora acquistato i diritti, per non sostenere gli alti
costi di produzione. Si gioca alle 20, ma
nemmeno la berlusconiana Mediaset lo
giudica evidentemente un traino allettante di Barcellona-Roma: sfida programmata lei s - in chiaro su Canale 5.
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Il diciassettesimo infortunio muscolare


della stagione riguarda Khedira, gi al
terzo stop personale. Il tedesco, che ha
problemi a una vecchia cicatrice, salter il
City, mercoled, e il Palermo, domenica. Il
diciottesimo Caceres, tornato malconcio
per la terza volta su tre dalla trasferta in
Uruguay. Il diciannovesimo Hernanes,
che oggi verr sottoposto ad accertamenti
ma che in Champions non avrebbe
comunque giocato, visto che deve
scontare un turno di squalifica dopo
lespulsione di Moenchengladbach. Per
Evra, uscito nel primo tempo di
Juventus-Milan, il guaio invece una
distorsione alla caviglia sinistra: in
fortissimo dubbio per mercoled, ma in
assoluto non si tratta di un infortunio
particolarmente serio.

mo avevo altri spazi, altra libert. Qui gli avversari sono tutti
chiusi e anche in allenamento Allegri mi vuole sempre al massimo. giusto che sia cos, la concorrenza tanta. Difatti non
che Dybala abbia fatto la riserva
a Gianni e Pinotto, le rare volte
in cui finito in panchina. Allinizio stato per due partite il sostituto di Coman, uno che adesso
nelle gerarchie del Bayern sta davanti a Goetze. Poi, soprattutto
nel mese di settembre, ha fatto

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un po di anticamera alla coppia


Mandzukic-Morata, due attaccanti di respiro mondiale che
hanno vinto la Champions League (segnando entrambi in finale) e svariati scudetti, che giocano in nazionale, che appartengono a unlite. Una volta (Inter-Juventus), una, Dybala ha dovuto
fare la riserva di Zaza, ma successo perch era reduce dalla prima convocazione nellArgentina, dagli effetti della sua prima
trasvolata intercontinentale a ri-

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dosso di una partita e insomma
non era esattamente in quadro.
La volta dopo ci ha gi fatto un
po dabitudine e difatti Allegri
non gli ha letto il sonno negli occhi e lha spedito in campo. A
me piace giocare libero, mi sento pi comodo quando posso girare dietro il centravanti. Ma giustamente Allegri a seconda delle
circostanze vuole che faccia la
prima punta, la seconda, il trequartista. Con il Milan, ad esempio, dovevo muovermi sopratut-

to a destra. Io cerco di imparare


e resto tranquillo. Non mi manca
di non avere ancora segnato in
Champions. La maturazione di
Dybala stata rallentata anche
dai problemi tattici della Juve,
pensata per vestire il 4-3-1-2 ma
obbligata ad arrangiarsi con il
4-3-3 (un modulo inadatto a Dybala e che costringe Morata a
snaturarsi) quando arrivato
Cuadrado. Molti problemi li risolver la guarigione di Pereyra:
quando star bene, lui e Dybala
giocheranno alle spalle di Morata (o di Mandzukic, se mai dar
segni di vita) e a quel punto
ognuno sar nelle condizioni di
esprimersi nel modo preferito.
Nellattesa tocca che tutti si adattino, anche a un po di panchina.
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passaggi e Niang ha fatto pi che altro il
terzino, mentre Bonaventura (capofila
del campionato per numero di assist, 6)
rimasto lontano dallarea avversaria. I
lanci lunghi (20) hanno costituito la risorsa prevalente di una squadra che segna
poco (15 gol, poco pi di 1 a partita). Il
cambio di sistema ormai alle porte, col
varo del 4-4-2 in cui Luiz Adriano dovrebbe affiancare Bacca, mentre il giovane Calabria si ricandida al posto di Abate nel
ruolo espropriato allazzurro De Sciglio.
Che colpe siano soltanto di Mihajlovic appare tuttavia falso. Chiarir qualcosa San
Nicola, il patrono di Bari cui sono intitolati lo stadio e il trofeo di domani. Ventimila
spettatori previsti, zero i telespettatori: il
derby milanese un prodotto cos inflazio-

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MILANO

quinta sconfitta in appena


13 giornate, percentuale inquietante che fa a pugni con le sbandierate ambizioni di Champions, il Milan ha
gi preso atto che il suo settimo posto ha
ben poco di casuale. Per unulteriore immersione nella realt, domattina salir
con lInter sul charter per Bari e in serata
far rotta verso casa sempre con i cugini
al fianco, dopo un confronto sul campo
che eviterebbe volentieri. E infatti difficile immaginare un compagno di viaggio
pi fastidioso: non soltanto il paragone
tra le rispettive classifiche si presta gi in
partenza alle ironie dei tifosi, ma la compagnia potrebbe diventare particolarmente scomoda per Mihajlovic al ritorno,
se il duello pugliese da 45 il minutaggio del triangolare col Bari - dovesse andare male.
E vero che per unamichevole non si
perde la panchina, per gli eventi, ultimo
della serie lo 0-1 senzanima in casa della
Juventus di Allegri, stanno continuando
a rosicchiarla. Oggi nessuno pronostica la
permanenza in loco dellattuale occupante nella stagione che verr: lidea di sostituirlo con Montella o Conte stuzzica Berlusconi, che ieri si rifugiato nella formula
gi utilizzata dopo la batosta col Napoli
(chi vince parla, chi perde sta zitto), anticipando eventuali allusioni a un traghettatore, modello Guidolin. Si oppongono

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per ora alle congetture sia il calendario favorevole, che autorizza speranze di rimonta, sia gli stipendi di Inzaghi e Seedorf, che sommati si avvicinano ai 3 milioni netti fino a giugno: Seedorf non rinuncer facilmente ai suoi 2, come si visto
nella trattativa col Qpr. Ma venerd a Milanello fissato un incontro tra gli sponsor,
con Berlusconi stesso, la figlia Barbara e

Galliani: i precedenti insegnano che largomento allenatore verr toccato dal padrone, insoddisfatto dei risultati, ma soprattutto del gioco, troppo difensivo.
Allo Juventus Stadium il Milan ha puntato a custodire lo 0-0, con qualche vago
contropiede: nel presunto tridente dattacco, il centravanti Bacca non ha mai tirato in porta, Cerci ha sbagliato il 42% dei

ETTEVA quasi tenerezza

la bandiera francese
esposta al contrario dai
ragazzini in campo prima di
Verona-Napoli. Ma un secondo
dopo i cori di insulti ai
napoletani hanno demolito
anche la tenerezza e insomma
non c niente da fare.
***
Celebrazione pi
emozionante, forse, quella di
ieri sera a Saint Etienne, prima
del match col Marsiglia, in
onda su Premium: con lo stadio
tutto verde, oltre che blu,
bianco e rosso, che intona la
Marsigliese, facce durissime ed
emozionate, lumanit ferita e
passabilmente solidale in
campo e fuori.
***
Quelli che il calcio lunico
programma dove pu
succedere che larcigno
Casarin, lex arbitro ospite
fisso, accetti la gag sui seguaci
Pastafariani e appaia alle
telecamere con uno scolapasta
in testa. Inoltre per il calcio ma
anche per migliorare lumore
dellintera umanit ospite fisso
dovrebbe diventarlo anche
Diego Abatantuono, ieri
irresistibile anche pi del solito
su pallone, Milan e su tutto
quello che succedeva intorno
(esempio: Era dallinizio del
programma che mi chiedevo
perch Casarin aveva uno
scolapasta nascosto sotto la
sedia).
***
Il titolista di Sabato Sprint,
Raidue, sempre in
primissima fila per stupire.
Laltra sera si superato. Il
titolo era Palombella Rocchi
ed era un mezzo capolavoro
che costringeva a pensarci
molto. Ovvero larbitro Rocchi
protagonista, in negativo, di
Bologna-Roma, che per il
terreno inzuppato dacqua
sembrava una gara di
pallanuoto e quindi il gioco di
parole sul film pallanotista di
Nanni Moretti. Caspiterina.
***
A Mediaset Premium sul
tardi chiudono la
programmazione sportiva
facendo rivedere il momento
clou della giornata in uno
spazio chiamato Premium
Moment. Leffetto
immediato, ci si rilassa e passa
anche lemicrania.
***
Sul far della mezzanotte su
Eurosport ci sono le dirette dei
Mondiali di Sollevamento Pesi
da Houston, Texas. Uno sport
leggermente sotto tiro, perfino
pi del solito, per questioni di
doping. C chi sostiene che
unoretta di visione attenta e
concentrata di una gara
permetta a un telespettatore
passabilmente allenato di
correre il giorno dopo i cento
metri in dodici-tredici secondi.
***
Nemmeno Lapo Elkann
rimasto contento del cross di
Sturaro (Fabio Caressa, Sky).
Il Verona adesso : Pazzini
davanti, di dietro tutti quanti
(Su Sky Riccardo Trevisani cita
in maniera sontuosa un
caposaldo dellerotismo
italiano di tutti i tempi, che non
bene citare in originale).

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calcio non esistono le


controprove e se magari
Dybala avesse giocato
ogni minuto di ogni partita la Juventus sarebbe a punteggio pieno. Oppure no, sarebbe andato
tutto a catafascio. Rimane il fatto che adesso, con il supporto della pazienza, sia la Juve sia soprattutto Dybala stanno cominciando a funzionare, e c anche un
nesso evidente tra i due tipi di
funziomento. il metodo Allegri, quello che lo scorso anno venne applicato con successo a Morata e che ora viene esteso senza
impazienza anche allargentino,
ad Alex Sandro e presto pure a
Rugani, che ha bisogno di un addestramento tattico pi impegnativo ma delle cui doti nessuno dubita. Anzi, era essenziale
non coinvolgerlo nei problemi di
una squadra imperfetta. Per i talenti ancora non formati servono tempo e soprattutto gradualit.
Piano piano, Dybala sta raggiungendo la sua dimensione.
Sono migliorato soprattutto
nella mentalit. Dovevo abituarmi a giocare per vincere contro
qualsiasi squadra e su qualsiasi
campo, non un processo cos automatico. Era un ragazzo che fino a due anni fa doveva sudarsi il
posto in serie B, non si poteva
pretendere che diventasse immediatamente pronto per smazzarsi ad alto livello tre partite alla settimana. Oltretutto a PalerEL



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LONDRA
N quasi trentanni di carriera sul-

le panchine di cinque nazioni ha


avuto tanti soprannomi. A Roma lo chiamavano er fettina, per
uno zio macellaio a Testaccio. A
Londra tinkerer, lindeciso, perch cambiava troppo spesso formazione. Ma un altro nomignolo inglese di Claudio Ranieri gentleman, non tanto per leleganza tutta italiana nel vestire, quanto per il
comportamento di uno che non cerca scuse, tiene buoni rapporti con

ne, sebbene questa sia una strana


stagione, in cui le grandi deludono
e non si capisce chi sia il leader. Ma
intanto, dopo un terzo del torneo,
Ranieri re della Premier. E neanche questo, a essere onesti, se lo sarebbero aspettato in molti, quando
in estate firm un contratto triennale.
Il 64enne ex-terzino del Catanzaro (la squadra in cui rimasto pi a
lungo da giocatore: non a caso la signora Ranieri calabrese) ha avuto una carriera invidiabile come allenatore, guidando tra laltro Napoli, Fiorentina, Valencia, Atletico
Madrid, Chelsea, Juventus, Roma,

Inter e Monaco, come dire alcune


delle pi forti societ dEuropa, ed
stato uno tra i primi tecnici italiani ad emigrare (con onore) allestero. Ma a parte una Coppa Italia, una
Copa del Rey e poco altro, non ha
vinto molto. Soprattutto, mai un
campionato nazionale, facendosi
una reputazione di eterno secondo.
Abramovich, appena comprato il
Chelsea, fece subito capire che lo
avrebbe fatto fuori: il Paperone russo voleva solo vincenti in panchina
(in realt dopo un po non gli vanno
bene nemmeno quelli). Dopo lesonero al Monaco nel 2014 e un altro
(dopo appena quattro partite) co-

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tutti e non attira su di s eventuali


meriti: neppure quelli che ha. Come sabato, quando dopo la vittoria
per 3-0 del suo Leicester sul Newcastle, ha parlato soltanto del record
del centravanti Jamie Vardy, autore di una delle reti e al decimo gol in
dieci partite (eguagliando il primato di Ruud Van Nistelroy al Manchester United): Una fantastica soddisfazione per Jamie. un grande
campione, che si allena tanto. A me
capitato di avere Gabriel Batistuta che segn in undici gare di seguito alla Fiorentina, auguro a Vardy
di fare altrettanto.
Non una parola sul fatto che il
28enne Vardy ha giocato una vita
nelle serie minori: se ora si ritrova
capocannoniere (con 13 gol) in Premier, forse bisognerebbe congratulare pure lallenatore. Tralasciando
un altro particolare non secondario: con questo successo, pi le concomitanti sconfitte di City e Arsenal, una provinciale risalita due anni fa in massima serie dopo una lunga permanenza ai piani inferiori,
14 alla fine della scorsa stagione,
si ritrova prima in classifica, solitaria capolista dopo tredici giornate,
con 8 vittorie, 4 pareggi e 1 sola
sconfitta. A Leicester, 288 mila abitanti, capoluogo delle Midlands,
lInghilterra di mezzo, tra Londra,
Liverpool e Nottingham, i tifosi si
stropicciano gli occhi pensando che
sabato, in casa contro lo United di
Rooney, giocheranno un match per
il titolo, non per la salvezza come
erano abituati. Certo, il campionato ancora lungo e nessuno scommetterebbe facilmente che le Foxes, le Volpi, simbolo della squadra, saranno ancora prime al termi-

me ct della Grecia, si poteva credere che per lui si avvicinasse la pensione. Invece, chiamato da una
squadra piccola ma non priva di ambizioni (in precedenza allenata da
Sven Goran Eriksson e Paulo Sousa), Ranieri sta facendo miracoli.
Prendendosi la soddisfazione di
guardare dallalto, almeno per ora,
tutti i presunti big della Premier,
da Van Gaal a Wenger, da Pellegrini a Klopp, per tacere di Mourinho,
che non gli risparmi frecciate
quando nel 2004 prese il suo posto
al Chelsea. Mia moglie una santa, perch io mi diverto soltanto
con il football, ha detto Ranieri al
ritorno in Inghilterra. Adesso,a Leicester, non si diverte soltanto lui.
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ON RAFFA sudava copiosamente, sabato sera, e forse non gli sarebbero
bastati tutti i fazzoletti sventolati dagli 84mila del Bernabeu, una QBPMBEB di
disappunto generale. Bersagli della contestazione: lui, il suo Real, umiliato a domicilio nel $MBTJDP, e pure Florentino Perez, del
quale il popolo CMBODP ora chiede le dimissioni. La vittoria del Barcellona non ha soltanto scavato un solco di sei punti in classifica e ribadito la superiorit imbarazzante
dei catalani. Ha anche aperto una crepa
profonda nel cuore della Casa Blanca, sbriciolando le residue certezze di una squadra
spaccata, con un tecnico sfiduciato dallo
spogliatoio e un padrone pi che mai in bilico.
Abbiamo preso il miglior allenatore possibile, conosce il club e i suoi valori, ripeteva Perez solo qualche settimana fa, per legittimare la sostituzione di Ancelotti, luomo della Decima, con Benitez, reduce da
un anno complicato a Napoli. Sul web, adesso, i tifosi sognano gi il ritorno di Re Carlo,
che una settimana fa a Londra ha posato
con Cristiano Ronaldo alla prima del docufilm sul portoghese, scatenando una tempesta di nostalgia e rimpianto. Proprio il
Pallone doro ha scaricato Benitez: O io o
lui, avrebbe detto a Perez, almeno secondo quanto carpito da 'PY4QPSUT. Dalla Spagna non confermano, ma ci sono gi dei precedenti. Con Benitez non vinceremo nulla, aveva gi sbottato Cristiano con Florentino, secondo &M$POGJEFODJBM. E poi c quel
labiale del portoghese a Sergio Ramos, rubato dalle telecamere alluscita dal campo
a Siviglia: Giochiamo troppo dietro.
Benitez s sforzato di restare lucido e
pragmatico: Fa male perdere cos, ma
adesso dobbiamo serrare i ranghi e lavorare sodo. Per quanto riguarda me, il mio
compito ora recuperare al pi presto il morale della squadra. Oggi o domani, dopo la
riunione del consiglio direttivo, il Real prender posizione in una nota ufficiale. Forse
dar fiducia ancora a Benitez, sostenuto da
una parte della dirigenza. Ma il matrimonio resiste pi per compromesso che per
convinzione. Se Ancelotti la suggestione,

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ROMA. Qualcosa rimane fra le pagine chiare e le pozzanghere scure di Bologna. Se stata una parodia, come sostiene Garcia, hanno recitato meglio e pi a lungo Destro
e compagni. Se stata una partita seria, nel primo tempo
latteggiamento della Roma non era intonato alle circostanze, qualcosa nella decifrazione del copione non stava
funzionando. La difesa della Roma ha spesso paura, paure assortite, ed fra le peggiori della recente storia giallorossa, 25 reti in 17 gare ufficiali, 1,47 a partita, un saldo
da met classifica. Non dato rintracciare squadre che,
forti di tale statistica,cio deboli, ambiscano a vincere un
titolo nazionale. Peggio la Roma aveva fatto nellautunno
2004, 2009, 2010 e 2012, ma guarda caso in ognuna di
queste stagioni si dovette provvedere ad almeno un cambio dallenatore (e a volte non bast neppure quello). Il
controllo delle fonti del gioco avversario (si presume che
un gruppo le individui) comincia a centrocampo. Latteggiamento di protezione collettiva, che non pu prescindere dallesser corti in campo, non dovrebbe mai variare col
variare degli interpreti, altrimenti ogni partita diventa
una storia a s, con incognite sempre nuove. Persino sabato, dove a causa dellimprevedibilit del rimbalzo e dello
scivolamento del pallone, lammucchiata era lunico schema riconosciuto, la Roma si aperta ai contropiedi, offrendosi in inferiorit numerica. Solo contro Fiorentina e Lazio la Roma ha giocato corta riducendo i rischi o addirittura azzerandoli. Giocare corti comporta la chiusura degli spazi e provoca la riduzione del tempo concesso agli avversari, che scoprono di saper anche giocare male. Consola, in parte, lattacco, che il quinto dEuropa (29 reti in
14 turni di campionato, 2,2 a partita), dopo Bayern, Dortmund, Barcellona e Psg. Purtroppo per la Roma pi facile, alla lunga, vincere senza prendere gol che giocando
con la fissazione di farne uno pi degli altri. Lo dice la storia e lo conferma Guardiola. Oggi si vola a Barcellona sapendo che la partita cruciale per il passaggio agli ottavi di
Champions col Bate in casa. Probabile la conferma della
squadra di Bologna con Falque al posto dellacquitrinoso
e ormai perduto Iturbe e Vainqueur per Keita. 
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il vero candidato al dopo Rafa Zinedine Zidane, gi vice di Carletto, ora tecnico del
Castilla, la squadra B del Real. In alternativa, Victor Fernandez, responsabile delle
giovanili.
Florentino non uno che bada a spese,
da quand tornato, nel 2009, ha investito
883 milioni, 1269 considerando anche il
suo primo regno, dal 2000 al 2006. Ma non
un cannibale dallenatori: dei dieci ingaggiati, fin qui ne ha esonerati solo due, Garca Remn e Vanderlei Luxemburgo. Sta-

volta diverso, il consenso del presidente


presso i tifosi ai minimi storici. Nel 2012
Perez ha apportato delle modifiche allo statuto che, secondo lopposizione, limitano
fortemente il dibattito interno. In particolare, con le nuove norme, chi vuole correre alla presidenza deve avere unanzianit ventennale da socio (prima era decennale) e
garantire con beni personali il 15% del budget. Un gruppo di azionisti, guidati da Rafael Martinez Campillo, ha impugnato le
modifiche: la sentenza attesa mercoled,
potrebbe provocare un terremoto e rendere necessario limmediato ricorso alle urne.
Secondo "T, Perez avrebbe cercato due volte una mediazione, ma i ricorrenti hanno rifiutato: Vogliamo solo giustizia.
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E il 21, la Lazio si scioglie.


Confusa, lenta e spenta, la squadra di Pioli non si pi ripresa
dallautogol di Basta a Bergamo. Si come addormentata,
neanche le parole del tecnico alla vigilia lhanno svegliata: Finora un fallimento, serve un altro spirito. Invece la squadra
non riesce a ritrovare laggressivit dellanno scorso, in pi il
feeling tra allenatore e gruppo
si incrinato. Lo testimonia un
episodio nel primo tempo: i panchinari Candreva, Mauricio e in
particolare Cataldi bofonchia-

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ITINERARIO NAPOLI-BARI: VARIANTE ALLA LINEA CANCELLO-NAPOLI - VARIANTE


DEL TRACCIATO TRA IL KM 5+300 E IL KM 6+599 DELIBERA CIPE N.2 DEL 18 FEBBRAIO
2013 - PROGETTO SBLOCCA ITALIA EX LEGE N: 164/2014. INFORMATIVA AL PUBBLICO
CUP J61H94000000011
Il CIPE con Delibera n. 2 del 18 febbraio 2013, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 27 luglio 2013, n. 175, ha approvato, con le finalit di cui allArt. 165 comma 7, il progetto preliminare dellopera Itinerario Napoli - Bari: variante alla
linea Napoli-Cancello, ad esclusione del tratto compreso tra le progressive chilometriche 5+300 e 6+599.
Il CIPE, nella medesima Delibera 2/2013, al punto 2 recante Disposizioni relative alla variante archeologica ha disposto,
su richiesta dalla Soprintendenza speciale per i beni archeologici di Napoli e Pompei, per il tratto sopra citato una variante
di tracciato volta alla salvaguardia di aree di interesse archeologico, graficizzata nellAllegato 3 della Delibera stessa.
In ossequio a quanto disposto dal CIPE, il progetto definitivo variante alla Linea Cancello-Napoli, comprensivo del tratto della variante archeologica tra le progressive chilometriche 5+300 e 6+599 conforme alla soluzione di tracciato rappresentata nellAllegato 3 della Delibera CIPE n. 2/2013, stato sviluppato in rispondenza alle prescrizioni impartite sul progetto preliminare ed stato trasmesso, tra gli altri, al Ministero dellAmbiente e della Tutela del Territorio e del Mare per
la verifica di ottemperanza di competenza e lacquisizione del parere, sotto il profilo ambientale, della variante di tracciato
tra le progressive 5+300 e 6+599 nellambito della procedura di Conferenza di Servizi indetta dal Commissario di cui
allart. 1 della Legge n. 164/2014 con Ordinanza n. 16 del 19 ottobre 2015.
La variante di tracciato tra le progressive chilometriche 5+300 e 6+599 interessa una porzione di circa 1,5 chilometri dellintero tracciato in Comune di Afragola ed ha causato una traslazione planimetrica dello stesso di entit non superiore a
50 m, rientrante comunque allinterno della fascia di territorio indagata, per i relativi impatti, nello Studio di Impatto
Ambientale di cui alla soluzione del P.P. presentato nel 2009.
In attuazione al punto 2.1 della citata Delibera CIPE 2/2013, ITALFERR S.p.A. - Via V. G. Galati, 71 - 00155 Roma, in
nome e per conto di RETE FERROVIARIA ITALIANA S.p.A., comunica che il progetto oggetto del presente avviso
parte integrante della Variante Cancello-Napoli e riguarda in particolare il tratto tra le progressive km 5+300 e 6+599.
Comunica altres che stata depositata, ai fini dellinformazione al pubblico, presso il Ministero per lAmbiente e per la
Tutela del Territorio e del Mare la attinente documentazione di progetto nonch la documentazione relativa allo Studio
Ambientale, in cui viene riportato un confronto in chiave ambientale tra la soluzione di cui al P.P. presentato nel 2009 e
la variante archeologica disposta dal CIPE, con la finalit di rappresentare lassenza di una significativa modificazione
dellimpatto globale del progetto sullambiente rispetto a quello in precedenza valutato.
Detta documentazione consultabile sul sito WEB del Ministero dellAmbiente e della Tutela del Territorio e del Mare
allindirizzo www.va.minambiente.it. Entro il termine di 30 (trenta) giorni dalla data di pubblicazione del presente
avviso chiunque abbia interesse pu prendere visione del documento e presentare in forma scritta proprie osservazioni,
anche fornendo nuovi o ulteriori elementi conoscitivi e valutativi, indirizzandoli al Ministero dellAmbiente e della Tutela
del Territorio e del Mare.
Linvio delle osservazioni pu essere effettuato anche mediante posta elettronica certificata al seguente indirizzo:
DGSalvaguardia.Ambientale@PEC.minambiente.it.
Il Direttore Tecnico
Ing. A. Nardinocchi
Questo avviso pubblicato da Italferr S.p.A.- Societ con socio unico, soggetta allattivit di direzione e coordinamento di
Ferrovie dello Stato S.p.A., in nome e per conto di RFI - Rete Ferroviaria Italiana S.p.A.

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sano di essere. Non hanno fiducia, paiono crederci poco, soprattutto quando vanno in
svantaggio. Oltre ad alcuni errori nel posizionamento. Tuttavia
non meritavamo di perdere,
perch non avremo avuto la mira giusta, ma abbiamo buttato
al vento 5 occasioni da gol.
Colantuono, che alla vigilia
aveva ammesso di sentirsi a rischio, non dello stesso avviso.
Per lui la rete di Badu, bravo ad
inserirsi al 35 del primo tempo
e a sfruttare una deliziosa sponda di Thereau, non un semplice tesoretto valorizzato al massimo, ma il giusto premio per
un pressing esasperato e una
prova da gruppo in salute. Del
resto se De Silvestri, Soriano,
Muriel e Fernando devono battersi il petto per gli sprechi, anche i friulani hanno avuto una
ghiotta occasione con Thereau:
solo che Viviano con la respinta
si mostrato pi bravo.

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IURA di non aver provato

particolare emozione,
perch racconta Montella avevo gi fatto il pieno
durante la settimana, ritrovando un ambiente che ho sempre
considerato casa mia, arrivando in una squadra che sognavo
di allenare, e per i sentimenti
non cera pi spazio. Giura anche di non essere preoccupato,
nonostante la sconfitta e una
classifica che si abbruttita parecchio, ma di sicuro si aspettava un debutto diverso. La sua
Samp franata di fronte allUdinese, un avversario impaurito,
con un allenatore a rischio (Colantuono), che finora nel suo
nuovo stadio aveva vinto solo
con il Frosinone. I blucerchiati
avrebbero dovuto sciorinare
qualit e possesso palla e invece non hanno mai inquadrato
lo specchio della porta, dimostrando scarsa precisione, ma
soprattutto poca convinzione.
Montella ha preso atto e ha subito cercato di trovare i rimedi,
lavorando sulla testa e sulla
autostima, perch questi giocatori sono pi forti di ci che pen-

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lo stadio blindato, silenzioso e semideserto (neanche 10mila spettatori), lallarme che nel primo tempo scatta
in Monte Mario per uno zainetto incustodito (ma era di una
bimba accompagnata al bagno
dal pap), il non-gioco di una
partita orrenda e soprattutto la
Lazio attanagliata da una crisi
che sembra irreversibile. Sorride (si fa per dire) solo Ballardini
che, al debutto sulla panchina
del Palermo, ridisegna la squadra (dal 3-5-2 di Iachini al
4-3-1-2 con Brugman falso trequartista, in realt implacabile
marcatore di Biglia) e strappa
un pari con rimpianti: Meritavamo di vincere, tante palle-gol
sprecate, dir alla fine. In effetti almeno tre le occasioni divorate per chiudere la gara: decisivo
Marchetti su tiri di Chochev e Rigoni. Indovina, Ballardini, la
mossa Goldaniga, difensore
centrale allesordio in A: lui a
segnare il gol del vantaggio rosanero (stavolta per la maglia
verde con numeri giallo-evidenziatore, altra tristezza). Tenuto in gioco da Milinkovic, il
22enne milanese Zamparini
in estate ne ha rilevato la met
della Juve nellambito delloperazione Dybala stoppa di sinistro un tiraccio di Lazaar e di destro spedisce il pallone allangolo.

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no critiche sul gioco, allora Murelli il vice di Pioli li affronta


a brutto muso, bloccato da Konko e il team manager Manzini.
Laria questa, si capisce anche
dai concetti di Parolo: Manca
lo spirito di squadra, la fiducia
nel compagno: dobbiamo aiutarci lun laltro, con lindividualismo non si risolve niente. E
neanche escludendo Candreva,
a quanto pare: lazzurro diventa
il capro espiatorio del derby perso e dei risultati negativi (4 punti nelle ultime 6 giornate, media da retrocessione). Ma a
proposito di individualismo inconcludente - i titolari Anderson e Keita falliscono la prova: i
dribbling si infrangono contro il
muro dei difensori. La linea verde non funziona, Hoedt fa disperare al ricordo di De Vrij: solo Milinkovic mostra cose interessanti, almeno nel primo tempo. Tra
i senatori, il pi deludente Biglia: stanchissimo per le battaglie contro Brasile e Colombia,
soffre il pressing di Brugman. Si
salva Lulic, che trova laffondo
del rigore a met ripresa: fallo
ingenuo di Hiljemark e Candreva, entrato al posto di Anderson, segna il suo primo gol in
campionato. Poi va gi duro:
Per come abbiamo giocato,
un punto guadagnato. Lunico
rimpianto il 2-1 divorato da Kishna nel recupero. Invece un
pareggino, il primo della stagione: Non siamo sereni ammette Pioli. I tifosi contestano lui e
la squadra, vorrebbero Mazzarri. Troppo caro, si continuer cos sperando che a gennaio arrivi
un vice-De Vrij allaltezza. Il guaio sono le motivazioni e la ferocia agonistica, quelle non si
comprano al mercato.

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LONDRA

ginnastica
artistica e nemmeno il
pattinaggio sul ghiaccio,
nei quali il punteggio viene attribuito secondo parametri estetici, come sapete.
Questa ormai una sorta di
atletica con racchetta, e me lha
confermato un ripresa televisiva, diffusa dagli enormi schermi che incombono sul campo.
Le gambe muscolate e pur sottili di Novak Djokovic erano riprese nei passettini iniziali, rapidissimi, i piedi ravvicinati, sinch,
dun tratto, eccole allargarsi,
scattando, e infine scivolando
su un terreno decisamente non
adatto ad alcunch di simile.
Al confronto i passi di Federer ricordavano i nostri, del giorno in cui fummo giovani e capaci di scattare. Niente di simile a
quelli di Nole. Certo, nei gesti Federer era decisamente pi elegante, lavambraccio compiva
nellaria circoli sublimi, il polso
si fletteva a tratti, per assegnare violente carezze alla palla,
che Djokovic non sempre sapeva imitare. Ma Nole rester il
primo del mondo sinch non si
affermer un avversario non
meno atleta di lui, e questi non
potr certo essere un fenomeno
del gesto quale Federer.
Lette simili considerazioni,
lutente televisivo prima ancora dellaficionados non potr
non dissentire, e chieder prontamente: Come mai, non pi
tardi di due giorni fa, Federer
era riuscito a battere il fenomeno atletico con il punteggio di
7-5,6-2?. Credo di potergli rispondere, e non certo per difesa
professionale, che lincontro
non era decisivo come questo, e
che Nole si muoveva peggio di
quanto non labbia ammirato
nellaffermazione atletica di stasera.
Questa domenica, la condizione atletica ha permesso a Djokovic di cadere soltanto 14 errori
gratuiti contro 31, e di limitare
lo scarto dei colpi vincenti, in
cui Federer si afferma, ma per
la miseria di tre tiri di scarto. E
chiaro che lo scarto di eleganza
gestuale tra i due rimane, accentuata dal gesto del rovescio ad
una mano, nei confronti di quello bimane. E altrettanto chiaro
che i passati successi di Federer
gli guadagnano applausi rapiti
di un pubblico spesso ipnotico,
affascinato dalla storia ancor
prima che dal presente. Ed
non meno viva la gratitudine
dello scriba, al quale una sessantenale esperienza ha insegnato,
quanto meno, tutta lobiettivit
possibile , tanto da prediligere
la bellezza dello spettacolo nei
confronti del nome del vincitore.
Detto questo, non devo dimenticar di citare ci che in
qualsiasi attuale scuola di giornalismo mi costringerebbe allespulsione, e cio lo score, il risultato aritmetico del match. Due
errori di diritto, e una difficile
vol finite in rete sono costate a
Roger il break determinante
del primo set, fin dal terzo game. La possibiit di un break a
favore sono scomparse in seguito a un errore di rovescio nel se-

UESTA non la

sto game. E un nuovo break ha


suggellato il primo set. Un secondo, certo pi equilibrato, foriero
di un entusiasmo spesso eccessivo in favore di Roger, continuato sino a far credere ad un tiebreak, evitato da Djokovic e terminato con una fine indegna di
un match, se non grande, spesso mirabile: un doppio errore di
Federer. Speriamo che, come ha
affermato, continui ad affascinarci ancora per un anno.
Finale: Djokovic b. Federer
6-3, 6-4
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Novak Djokovic chiude il suo
2015 con tre vittorie Slam,
1 finale Slam , 1 Masters,
6 Masters 1000, 11 titoli
Atp, 15 finali consecutive
e 16.585 punti.
Per la nona volta il tennista
che aveva perso nel girone
del Masters si poi
vendicato in finale.
Lultima volta era stata
nel 2005 (vittoria di
Nalbandian su Federer)

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entidue anni, nero, italiano, con sprazzi di immarcabilit e alti mai visti in carriera. Nel destino di
Awudu Abass c lAmerica
dei canestri, passando per
Cant, la squadra di cui capitano, faro, uomo ovunque.
Lei, Abass, con Daniele Cinciarini e Aradori il miglior
marcatore italiano del campionato.
La nuda statistica da sola
non spiega. Il numero per
racconta una cosa fondamentale: che la squadra si fida di
me, mi d i palloni che scottano, che ho imparato a gestire
la tensione.
Ala piccola, 198 cm, mani
roventi.
La mia stata una crescita
costante, tre anni fa non giocavo, due anni fa poco, con
unapparizione in Eurolega e
un canestro contro il Real Madrid. Lo scorso anno di pi.
Oggi non la tengono. E lNba ha gi bussato.
Dicono....
vero che durante lestate
stato a un passo dal grande salto?
Sono finito ai margini del
draft, non lontano dalla chiamata, emissari dei Jazz e dei
Mavs erano venuti a vedermi
durante lEuro Camp. Il sogno
resta, ma so che c un modo
solo per prendermi lAmerica: fare il massimo con Cant.
Lo scorso anno ha avuto come compagno di squadra
per qualche partita Metta
World Peace.
Una lezione: era il primo
ad arrivare al palazzetto, due
ore prima degli altri. Ma come, uno con la sua storia che
si comporta come lultimo del
roster, come un ragazzino?
cos, un professionista incredibile, umile, disponibilissimo.
La sua storia, Abass, invece dove inizia?
A Como, sono nato qui, ho
preso la cittadinanza a 18 anni, mi sento pienamente italiano, la mia una storia di integrazione felicissima. Padre
ghanese, madre nigeriana,
una famiglia che ha provato
la via dellItalia, andata bene. Ho iniziato a giocare a 13
anni, ero alto e forte gi allora. Cant, sempre, in autobus
i primi tempi, ogni santo pomeriggio.
Mai avuto problemi per via
del colore della sua pelle?
Qualcuno, da bambino,
niente di speciale, qualche parola di troppo da ragazzini della mia et. Conosco chiunque
da sempre a Como.
Lei musulmano.
S, frequento la moschea,
prego, la mia fede, una fede
che non mai imposizione,
che non chiede sacrifici e sangue umano. Ci che accaduto a Parigi, ci che accade tra
Siria e Iraq non ha nulla a che
fare con il credo di un miliardo di persone.
Quando il turning point della sua carriera?

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AllEuropeo Under 20, vinto con gli azzurri nel 2013, un


torneo in cui ho fatto benino
per lunghi tratti, bene per altri: l si visto il vero Abass,

per la prima volta. Il resto deve ancora arrivare, anche se i


14,2 punti di media in questo
campionato e laver migliorato la mia attitudine difensiva
mi dicono che sono sulla strada giusta. Alla prima di campionato, con Sassari, ho fatto
3/15 al tiro. Tornando negli
spogliatoi mi sono detto mai
pi. Poi la palla ha iniziato a
entrare.
La Nazionale alle Olimpiadi, oltre ai tre Nba, dovr
portarcela anche lei.
Innanzitutto dovr convincere il ct Messina, ma sono
pronto a prendermi le mie responsabilit in campo e nel
gruppo. Certo, servir una
grande impresa.
Lei tifa Lakers.
S, gialloviola da tutta la vita. Mi piace il gioco che fanno
laggi, fisico, cattivo, la lotta
spietata, la dimensione della
sfida: mi vedo l. Quando, non
importa.
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E Sassari piange, Milano

pu ancora sorridere,
senza andarle dietro. Se la
tengano pure sullisola, la crisi,
i duellanti un tempo felici delle
sfide contro la Madonnina,
perch lArmani, stavolta, dal
suo buco nero fatto di batoste
contro le ultime, dimostra di
saper uscire. E se Venezia era
un test probante, una delle
pretendenti allo scudetto, e in
un clima pesante, pure con
striscioni di contestazione
contro Proli e Portaluppi,
Milano lo risolve, e torna per
una notte in testa, con una
sbrigativit perfino feroce:
51-36 gi a met gara,
muovendo un attacco fluido
con tanto Gentile (19), ma non
solo Gentile, perch a stendere
Venezia ci pensano, da subito,
pure Hummel (19) e Barac
(12), colpendo cio da vicino e
da lontano. La Reyer regge
finch segna da tre, ma
fragile in area, e di triple poi
abusa e affonda, oltrech dei 9
punti in tre di Goss- GreenJackson, americani pallidi.
La prima partita di Sassari
senza Sacchetti sar invece
stasera contro Pesaro, in attesa
che Marco Calvani, ufficiale da
ieri, prenda la guida e faccia la
sua conta di chi pu stare a
bordo. Eyenga, Petway e
Varnado sono i grandi latitanti
della truppa tricolore, dove
molto s rimpianto Lawal, il
pivot che beatamente sverna a
Barcellona, e meno Dyson e
Sanders, dismessi senza
remore allindomani dello
scudetto. Di loro avremo presto
riprove sul suolo italico,
assunto il primo da Torino e il
secondo da Milano, cos come
della Dinamo tricolore subito
smontata e rimontata con
pezzi meno buoni, che agita i
dibattiti per distribuire
certificati di paternit. Ma
siamo gi nel passato, mentre
il futuro chieder a questo
gruppo di stare almeno fra le
prime 8 dItalia, una volta
scesa dal treno dellEuropa
(peraltro gi malamente perso
un anno fa). Stasera balla,
infine, il primato di Pistoia: a
Cremona sar dura tenerselo.
Risultati: Reggio
Emilia-Trento 69-65,
Varese-Bologna 82-75,
Avellino-Brindisi 83-81 dts,
Torino-Capo dOrlando 69-71,
Caserta-Cant 71-73,
Milano-Venezia 87-65. Stasera:
Sassari-Pesaro, CremonaPistoia (20.45, Sky). Classifica:
Pistoia e Milano 12; Venezia,
Reggio E. e Trento 10; Sassari,
Varese, Brindisi, Cremona e
Capo dOrlando 8; Avellino,
Cant e Caserta 6; Bologna,
Torino e Pesaro 4.
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L 14 luglio, una madre per campione,

un senso di citt mai lasciato del tutto. Era la predestinata, Federica Brignone. Sugli sci a un anno e mezzo a
Courmayer a casa dei nonni, ma anche
sulla moquette del soggiorno a Milano.
Senza tetto n legge, tra poltrone e fiocchi freschi, bimba scalmanata di tutti i
boschi. Ha imparato a parlare con la neve. E non ha mai smesso. Oro in combinata nel 2009 ai mondiali juniores, stesso anno del suo primo podio in Coppa
del mondo in gigante, due anni dopo
largento ai mondiali dei grandi a Garmisch sempre tra i pali larghi. Sempre
troppo strette per lei, le curve: la smania di arrivare, lincanto della velocit,
le trappole del talento e patatrac, per
terra c finita spesso. E infatti lanno
scorso ho pensato seriamente di smettere: ero stufa di sfiorare la meta e poi lasciarmela sfuggire allultimo. Per un
eccesso di passione, per la felicit di sciare. Sapevo che avrei potuto fare e avere di pi, e invece mi rimaneva sempre
un senso di incompiuto e spreco. E allora questanno mi sono detta: ho faccio lo
scatto e vinco, o mollo tutto. E infatti: finalmente Federica.
Ghiacchio sotto, pista che gracchia,
sole sulla prima gara dellanno: un mese fa a Soelden ci sono tutte le meravigliose circostanze che annunciano promesse. Federica se le piglia, vince per la
prima volta quello che troppe volte aveva accarezzato poi perduto per un niente. Dopo sette podi, tentativi e inganni,
diventa davvero regina di se stessa.
Due manche da padrona, non pi la dissennata che sciupa amore. andata cos: cerano i presupposti per andare forte, anche se in allenamento andavo da
schifo. Sempre dietro le altre, anche nei
giorni prima della gara in Austria. Eppure sapevo di esserci. Sentivo che qualcosa era cambiato. Non qualcosa in particolare, ma un insieme di cose che mi davano confidenza. Tutto scorreva nella
giusta direzione: in testa nella prima
frazione, sciando facile. Libera, serena,
dando il massimo ma senza strafare. E
cos nella seconda parte. Matura? Mah,
ho ancora cos tanto da imparare. Potrei
rifarla mille volte quella discesa, per la
naturalezza con cui mi venuta. Mi ha
dato una bella dose di convinzione e
lha data a tutta la squadra. No, non vuole dire che lo rifar, che rivincer: per

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vincere d gusto, e la voglia me lha messa.


Lhai mai davvero persa, Federica?
Forse mai, nonostante lo scontento e la
tentazione di lasciare. Ma io sono testarda, e innamorata di questo sport. E anche di tutti gli altri: surf, bici, lanci da aerei e strapiombi. Golf (da tanti anni, anche se dallo stile non si direbbe). Dove
c orizzonte e adrenalina, c Federica.
Una caviglia infortunata. E forse questanno anche una Federica compiuta.
Che ha un progetto, oltre che desiderio.
Torna in pista venerd 27 per il gigante
di Aspen in Colorado, tra le montagne
che a febbraio scorso sono state linverno dello scontento dello sci italiano (zero medaglie ai mondiali). In questi giorni ha mangiato rag allalba causa jet

lag, in un appartamento con le compagne di squadra. Ride. E piange: ha twittato anche lei la Tour Eiffel con #prayforparis, alle questioni del mondo attenta. Fu lei a dubitare sullopportunit delle Olimpiadi invernali a Sochi due anni
fa, cerano minacce sulla sicurezza visti
gli attacchi dei terroristi ceceni poche
settimane prima. Lo disse, fu molto criticata. Fede pensa da sola, non si allinea.
Vive in Val dAosta, ma metropolitana
dentro. Occhi verde-blu, adora gli occhiali da sole, poliglotta, fidanzata
(col francese e collega Nicolas Raffort),
figlia darte. Sua mamma Maria Rosa
Quario, per tutti Ninna, stata la star
della Valanga rosa degli anni Ottanta e
adesso giornalista (di sci). Cera anche lei a Soelden, e quasi balbettava.

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Qualche giorno dopo, ha messo in fila le


parole: Una di quelle cose che sogni per
una vita e poi succedono. stata una cosa forte. Molto pi di quando vincevo io.
Fede mi diceva: non voglio essere una
brava sciatrice, ma vincere. Aveva paura di non saperlo fare. Per questo ha
combattuto, e ce lha fatta. Ha preso la
sua Bastiglia.
Contro lAncien Rgime, e contro la
dittatura post adolescente dello sci: a
Soelden ha superato Mikaela Shiffrin,
20 anni, e laltra figlia darte di 26 Tina
Weirather (il padre il discesista austriaco Harti Weirather, la madre lolimpionica liechtensteinese Hanni Wenzel). Una stagione senza stelle come Tina Maze, altre in dubbio di forma (Lindsey Vonn). Fede: Il ricambio generazionale d energia. La famiglia? Conta: io
questestate mi sono allenata molto con
pap Daniele, noi nella nostra solitudine. Ma anche lavorare con le persone
giuste ti cambia: ho scelto una preparazione pi di qualit che di quantit, ho
lavorato pi intensamente e in meno
tempo con Federico Colli. Sedute toste,
credetemi. E poi il mio skiman Mauro
Sbardellotto, lex della Deborah Compagnoni. Un orso, poche parole, ma quella
giusta al momento giusto. Fede e la maturit, nella sua tempesta.

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ella seconda parte dei Fratelli Karamazov Ivan e Alioscia hanno una lunga conversazione teologica in trattoria, nel corso
della quale il primo se ne esce sorprendentemente con queste
parole: Posto che Dio esista, e che abbia realmente creato la
Terra, questa, come tutti sappiamo, stata creata secondo la
geometria euclidea, e lintelletto umano stato creato idoneo a concepire soltanto uno spazio a tre dimensioni. Vi sono stati, invece, e vi sono pure ora, geometri e filosofi, anche fra i pi grandi, i quali dubitano che tutta la natura, o
pi in generale tutto luniverso, siano stati creati secondo la geometria euclidea. E savventurano perfino a supporre che due linee parallele, che secondo
Euclide non possono a nessun patto incontrarsi sulla Terra, potrebbero anche incontrarsi prima o poi nellinfinito. La sorpresa per svanisce

quando si tiene conto di due fatti.


Anzitutto, che Dostoevskij era
un ingegnere, laureatosi nel
1843 allUniversit Politecnica
Militare di San Pietroburgo. E
poi, che la geometria non-euclidea alla quale egli alludeva nel
1879 era uninvenzione russa
del 1829, diventata nel frattempo di dominio pubblico in tutta
lEuropa, e certo non dimenticata nel suo paese.
In realt, fin dagli inizi dellOttocento i tempi erano ormai maturi per la scoperta o linvenzione della geometria non-euclidea:
una geometria, cio, in cui per
un punto fuori di una retta passa
QJEJVOB parallela alla retta data, invece che VOBTPMBcome
nella geometria euclidea. E, come spesso accade in matematica, quando i tempi sono ormai
maturi se ne accorge pi di una
persona, e non una sola. Ma per
la storia conta la prima che, oltre
ad accorgersene, lo fa sapere al
resto del mondo.
Nel caso della geometria
non-euclidea questa persona fu
appunto un russo di nome Nikolaj Lobachevskij, che nel 1826
tenne alluniversit di Kazan, oltre gli Urali, un&TQPTJ[JPOFTVD
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Quasi un millennio prima un
altro letterato, pi sensibile alla
matematica dellingegner Dostoevskij, era gi stato attratto
dalla possibilit di una geometria non-euclidea. Si trattava del
poeta persiano Omar Khayyam,
autore delle famose 3VCBJZBU,
Quartine, che lOccidente ven-

ne a conoscere soltanto nellOttocento, in una libera e popolare


traduzione inglese di Edward Fitzgerald. Khayyam intravide lesistenza di tre tipi di geometrie,
distinte tra loro dal fatto che le
parallele a una retta data passanti per un punto fuori di essa sono
rispettivamente nessuna, una o
pi. O, se si preferisce, dal fatto
che la somma degli angoli di un
triangolo rispettivamente maggiore, uguale o minore di 180 gradi. La seconda geometria, quella
intermedia in cui c una sola parallela e la somma degli angoli di
un triangolo uguale a 180 gra-

di, ovviamente la geometria


piana studiata ancor oggi nelle
scuole. La prima, quella in cui
non c nessuna parallela e la
somma degli angoli di un triangolo maggiore di 180 gradi, la
geometria sferica. Le sue rette sono i meridiani, analoghi a quelli
cos chiamati sulla sfera terrestre. E poich due meridiani si incontrano sempre in due poli opposti, non possono appunto mai
essere paralleli. Il problema capire come raffigurarsi la terza
geometria, quella in cui ci sono
pi parallele e la somma degli angoli di un triangolo minore di

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180 gradi. Lobachevskij ne aveva descritte le propriet, ma cera il rischio che si trattasse della
descrizione di un mondo puramente immaginario, senza nessun modello reale. Il primo a capire come raffigurarsela in termini
concretamente visualizzabili fu
Eugenio Beltrami nel 1868, nel
suo 4BHHJP  EJ  JOUFSQSFUB[JPOF 
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Lidea era che bisognava trovare qualcosa che fosse lanalogo, uguale e contrario, della sfera. Beltrami lo individu in quella che egli chiam pseudosfera:
una strana superficie che in ogni
punto aveva la stessa curvatura
negativa, esattamente come la
sfera in ogni punto ha la stessa
curvatura positiva. E ne costru a
mano alcuni modelli, chiamati
da un giornale satirico dellepoca

prossimazione della pseudosfera


si poteva ottenere raggruppando invece i triangoli sette a sette.
In seguito si scoperto che
queste cose esistono gi belle fatte in natura. Molti organismi biologici, soprattutto marini, esibiscono infatti una geometria
non-euclidea, dalle alghe kelp ai
nudibranchi, e cos fanno le foglie di lattuga e di cavolo nero.
Ma proprio a causa dei loro tipici
bordi ondulati, questi modelli
non si possono distendere perfettamente sul piano. Beltrami invent dunque altri modelli piani,
mettendo le piastrelle della pavimentazione dentro un cerchio, e
facendole diventare sempre pi
piccole man mano che si avvicinano al bordo, in modo da farcene
stare infinite. Oggi questi modelli sono diventati famosi perch al

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DISUGUAGLIANZA
Che cosa si pu fare?

cuffie della nonna, a causa del


loro aspetto ondulato come i bordi dei cappelli da notte di pizzo di
una volta.
Ad esempio, era noto fin
dallantichit che il piano si pu
pavimentare con piastrelle triangolari regolari, raggruppate sei a
sei attorno ai vertici. I pitagorici
avevano scoperto che se si raggruppano invece i triangoli cinque a cinque, si ottiene una superficie che si chiude su se stessa, e diventa un solido regolare
chiamato icosaedro, cos chiamato perch ha venti facce triangolari, che approssima una sfera.
Beltrami cap che unanaloga ap-

Congresso Internazionale dei


Matematici del 1954, che si tenne ad Amsterdam, il grafico Maurits Cornelis Escher ne venne a
conoscenza e se ne innamor. Dedic dunque quattro opere ai -J
NJUJEFMDFSDIJP, la terza delle
quali viene considerata la pi bella raffigurazione del piano
non-euclideo prefigurato dal persiano Khayyam, scoperto o inventato dal russo Lobachevskij,
modellato dallitaliano Beltrami
e rappresentato dallolandese
Escher, in un lavoro collettivo e
millenario tipico delle imprese
matematiche e scientifiche.
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grandi raccontano le storie ai bambini per addomesticare, ai figli e a se stessi, il mistero del mondo. Tra tutti i misteri, il primo la notte, la replica
del sipario che ogni sera si chiude su tutte le cose.
C uninesorabilit che spaventa tutti, in quel
cambio della guardia, con il sole che se ne va, mentre dalla
terra il buio sale sulle case e le mette nel sacco. Cos come
c una meraviglia e un sollievo, ogni giorno, quando la notte restituisce il mondo che aveva preso in ostaggio. Ogni
mattina i bambini, provano un sentimento che prima di
tutto un dubbio fugato, cio che il mondo potesse
sparire del tutto, finire fuori dal
tempo s. Ogni storia che una
madre o un padre raccontano a
un figlio questa storia, un miracolo e una consolazione. Lo sa bene David Grossman, che alla
scomparsa del figlio Uri ha dedicato $BEVUPGVPSJEBMUFNQP, un
libro in versi struggente perch
elementare, e che dava conto
della pi lanciante delle domande: chi consola il consolatore? A
questa stessa domanda torna
ora con un libro per bambini di
semplice e disarmante bellezza,
-BQSJODJQFTTBEFMTPMF(Mondadori, nella consueta elegante
traduzione di Alessandra Shomroni). Come tutti i grandi scrittori anche Grossman raggiunge
punte di una speciale grazia,
quando linterlocutore un bambino, e forse proprio perch lobbligo quello di maneggiare
due cose molto semplici, la vita
e la morte, con la cura di chi da
quelle due cose deve anche proteggere. Ai bambini Grossman
ha dedicato e dedica una produzione ingente. Tra i suoi titoli,
tutti pubblicati da Mondadori,
-FBWWFOUVSFEJ*UBNBS, #VPOB
OPUUFHJSBGGB, 3VUJWVPMFEPSNJ
SF, e quella gemma che -BC
CSBDDJP, illustrato da Michal Rovner. I disegni di Rovner tornano anche in questultimo libro, e
sono di una semplicit incandescente. Ci sono una mamma e
una bambina, Noga, al cospetto
della solita abissale domanda:
come fa il mondo a succedere?
Chi aziona lalba e il tramonto? I
genitori sanno che ai bambini
tocca fare le domande ultime o
prime, che poi lo stesso , incamminarsi lungo la via non segnata del mistero, e ai grandi
quello di trasformare il mistero
in una faccenda di ordine prati-

co. Nellordine pratico rientra


anche la magia, che la pratica
che il bambino disposto ad accettare senza che si rovini la meraviglia. Ogni giorno c una regina, spiega a Noga la mamma
nominandola principessa, che si
occupa di abbassare la leva del
tramonto e dellalba, ed per

questo che in ogni giorno il mondo si accende sulla testa di tutti.


cos che sorge il sole?, chiede la principessa alla regina.
Proprio cos, risponde a Noga
la mamma. Tuttintorno, grazie
alla poesia dei tratti di Michal
Rovner, si spalanca tutto il resto
che, se non contraddice, certo

non si cura delle strategie con


cui gli uomini provano a spiegare il mondo per i bambini.
Grossman racconta da sempre la sorpresa dellinaspettato,
la gioia che riapre i giochi nella
competizione con il dolore. Scrivere per i bambini, per uno scrittore considerato mainstream,

in qualche modo permettere


che dentro la guerra siano la sorpresa e la tenerezza a vincere.
Non per il gusto dellhappy end
ma, viceversa, per lasciare, dentro di s, una chance al mondo.
Ci vuole pi coraggio, lo sappiamo bene in questi giorni di violazione, per lasciar campo alla te-

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nerezza. Non un caso che di tramonti e di guerra abbia raccontato lo scrittore per adulti
Saint-Exupry, quando il suo
aviatore e lui stesso, il 31 luglio del 1944 caduto fuori dal
tempo, e ha incontrato un piccolo principe. l, fuori dal tempo,
dove non ci sono ripari, che urge
raccontare una storia. Mi piacciono tanto i tramonti, dice il
piccolo principe allaviatore. E
lui gli risponde con una considerazione pratica, bisogna aspettare. Aspettare cosa?. Aspettare che il sole tramonti. Il pensoso autore di 7PMPEJOPUUF e di 5FS
SFEFHMJVPNJOJ, quando scrive
per i pi piccoli accetta di imparare da principino. Perch capisce, ed questo il punto nodale,
che nel campo del mistero imparare disimparare: imparare
dai bambini, rinunciando a tutti
quei dispositivi con cui, da adulti, si messo il mondo in gabbia.
Grossman sa che quellinsegnamento troppo prezioso, e
che gli unici due mezzi per avventurarsi fuori dal tempo sono
la poesia e le storie per bambini.
Lo sa lui lo sanno i tanti romanzieri che di tanto in tanto battono lo stesso sentiero. Lo sa Luis
Seplveda, in cima alle classifiche con 4UPSJBEJVODBOFDIFJO
TFHOBVOCBNCJOPMBGFEFMU e
Daniel Pennac (tra gli altri "CCB
JBSFTUBODB, Salani), Mario Vargas Llosa ("MGPOTJOBFMBMVOB,
Einaudi), Etgar Keret (-JODSF
EJCJMFBWWFOUVSBEJVOCJNCP
HBUUP, Terre di mezzo). E ancora
Salman Rushdie e il suo -VLBFJM
GVPDPEFMMBWJUB, e ancora Magda Szab, Helga Schneider, Jos
Saramago. Ogni scrittore che
scrive per i bambini sa che che
l che si scende davvero al centro del mondo, l che si esce ve-

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la Repubblica -6/&%  /07&.#3& 



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oga, seduta sul tavolo della cucina con le


gambe penzoloni, chiese alla mamma:
Mamma, se io sono una principessa, tu sei
una regina?. S rispose la mamma appoggiandosi alla scopa sono una regina. Allora perch
non hai la corona?. Perch sono una regina segreta
disse lei ridendo. Una regina segreta?. esclam Noga, emozionata. Anchio voglio esserlo!. E in questo
mondo ho un compito segreto continu la mamma.
Di un po, Noga, pensi di riuscire a mantenere un segreto segretissimo?. Noga rispose che certo, poteva,
e supplic la mamma di confidarglielo. La mamma sollev la scopa a mo di scettro e disse: Una volta allanno io sono la regina del sole e, guarda caso, lo sar proprio domani. No, non vero! strill Noga. Certo
che vero rispose la mamma. Lo dici cos per dire
protest Noga. No, domani sar la regina del sole per
tutto il giorno le assicur la mamma dal momento in
cui sorger fino a quando tramonter. E posso esserlo anchio? domand Noga, che un po credeva alle parole della mamma e un po no. Tu puoi essere la principessa rispose la mamma per dovremo alzarci molto presto.Il giorno dopo, prima del sorgere del sole,
la mamma e Noga montarono in bicicletta. La regina
davanti e la principessa dietro, sul seggiolino. Le vie
della citt erano buie, deserte. Grandi uccelli notturni
volavano silenziosi e alberi scuri frusciavano nel vento. Un uomo alto e magro camminava in un viale e dava il bacio della buona notte a ogni albero e quando la
mamma e Noga gli passarono vicino si gir e sventol
piano piano il suo cappello nero. Tre gatti dalle code ritte corsero allimprovviso davanti alla bicicletta. Arrivate a una collinetta fuori citt, Noga e la mamma smontarono dalla bicicletta. Noga sfil dallo zainetto una corona doro con tante punte e se la mise in testa, poi prese un mantello viola punteggiato di stelle e lo indoss.
Infine tir fuori il suo flauto, perch le facesse da scettro. Quando fin di prepararsi la mamma guard il cielo, mise le mani attorno alla bocca e sussurr: Sorgi
sorgi sole mio, sorgi sorgi sole mio. Noga, sorpresa,
fece come lei: Sorgi sorgi sole mio. sussurr sorgi
sorgi sole mio.
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ramente allo scoperto avendo


come unico fuoco di copertura
una storia ben raccontata. Perch uno scrittore che scrive per
adulti prima di tutto un uomo
o una donna che vorrebbe provare ancora una volta la tenerezza
e la sorpresa senza pensarle come una debolezza. E la paura

senza pensarla una vergogna.


Per questo prende una regina,
una principessa, una giraffa e
gli apre la porta del libro. Per
questo si siede sul bordo di un
letto e comincia a racconta con
parole grandi ma senza provare
imbarazzo. Lo fa per la stessa ragione per cui si raccontano tutte

le storie: per attraversare indenni il buio. Perch si sa lo sanno


tutte le madri e tutti i padri
che i bambini si addormentano
a met della storia e quasi sempre, affondati tra le bambole e
gli orsacchiotti dei figli, si addormentano anche i genitori.
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MMUIF8PSMET'VUVSFT, la pi politica tra


le edizioni della Biennale dArte di Venezia stata anche quella pi visitata:
cinquecentomila persone in quasi sette mesi, venticinquemila in pi delledizione
2013, che pure aveva fatto parlare di s come la
Biennale dei record. Senza
contare i 24.065 che hanno partecipato alla vernice, tra cui 2.500 paganti.
Numeri che potrebbero
precedere, anche data la
modifica dello statuto della Biennale, la riconferma
da parte del ministro dei
Beni culturali Dario Franceschini di Paolo Baratta
alla presidenza: il mandato, cos come quello del
consiglio di amministrazione, scade il 19 dicembre. Il titolare del Mibact ha un legame di fiducia
con Baratta, che ha scelto anche come presidente della commissione che la scorsa estate ha selezionato i 20 super direttori dei musei italiani. Baratta era stato alla guida della Biennale una prima volta, dal 1998 al 2002, per tornarci nel

"

2008.
Dietro al successo della 56esima edizione c
anche Okwui Enwezor, il curatore nigeriano che
ha impresso una svolta allesposizione: molte
performance, artisti provenienti dalle zone calde del mondo, come Palestina, Siria, Egitto, Iraq
e Pakistan, nessun nome
da supermercato e *M$B
QJUBMF di Marx letto ad alta
voce senza soluzione di continuit nellArena del Padiglione Centrale. Il taglio dichiaratamente politico ha
attirato lattenzione della
stampa di tutto il mondo.
Tra gli ottomila giornalisti
accreditati, 5.450 erano
stranieri. Il sito Internet ha registrato un milione e mezzo di utenti unici e tra i visitatori reali il
31% erano giovani. Daltronde, la partecipazione degli studenti da anni facilitata dal progetto Biennale Session: tra le 78 universit convenzionate, 24 erano italiane, 54 del resto del
mondo, pi 100% rispetto al 2013.
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i pu morire con un grande frastuono? La domanda sembra calzante per la Treccani che pare avviata verso il definitivo tramonto
nella sua originaria vocazione: principale
agenzia culturale italiana nella veste di organizzazione sistematica del sapere in forma di enciclopedia. Ed paradossale che
proprio nel momento in cui in piazza Paganica, a Roma, si fa festa per il successo del
mini sito MFQBSPMFDIFWBMHPOP con la prestigiosa partecipazione di papa Bergoglio
dopo Totti e Vasco Rossi lIstituto sia costretto a discutere il piano di ristrutturazione indicato dalla Bain, una societ di consulenza gi molte volte interpellata in passato. Un rapporto drammatico sul crollo del
parco clienti delle enciclopedie che suggerisce di cambiare completamente rotta. Come hanno fatto da tempo altri fondamenti
della cultura europea, prima la tedesca
Brockhaus e dopo la Britannica.
La Treccani dice addio al libro? Il consiglio di amministrazione dellIstituto presieduto da Franco Gallo e guidato dal direttore generale ed ex ministro dei Beni culturali Massimo Bray dovr discuterne il mese prossimo: se non si tratta di un azzeramento totale, bisogner ulteriormente sacrificare le grandi opere su cui costruita la

mercati diversi da quelli tradizionali.


Alla Treccani non resta che aumentare
gli investimenti nel web, che finora per
non ha procurato i profitti sperati. vero
che oggi il portale Treccani.it il secondo
sito enciclopedico dopo Wikipedia, nella classifica del Top 500 (posizione 203),
visitato da oltre trecentocinquantamila utenti ogni giorno, ma non una voce
rilevante del bilancio. Per questo lo scorso giugno stato necessario iniettare nelle casse impoverite dellIstituto tre milioni e quattrocentoquaranta mila euro di
un fondo pubblico, Invitalia, di propriet
del ministero dellEconomia. Loperazione ha visto lingresso dellad dellAgenzia nazionale per lattrazione degli investimenti, Domenico Arcuri, nel consiglio
damministrazione
dellEnciclopedia
(con una partecipazione intorno al 7,7
per cento del capitale sociale). Lobiettivo il potenziamento del settore tecnologico e multimediale.
Allo studio sono vari progetti che riguardano la digitalizzazione dellarchivio fotografico, la didattica online e molto altro, ma quello elettronico un profilo che richiede ancora tanto lavoro. E certo pesano le inerzie della stagione passata, le cariche a lungo rimaste vuote, la
storia di un istituto pesantemente condizionato dalla politica e dai giochi di potere di una societ castale che da noi sopravvive a qualsiasi discontinuit.
Quello che un tempo veniva detto con
orgoglio siamo lultimo istituto enciclopedico rimasto in piedi suona oggi
come un malinconico ammainabandiera
compiuto con rassegnazione. E se occorresse unimmagine per restituire la tristezza del declino, bisognerebbe affacciarsi nel salotto della masseria pugliese
di Franco Tat, fino allo scorso anno potentissimo amministratore delegato
dellIstituto: un muretto di cento volumi
Treccani avvolti nel Domopak che funge
da base del tavolino nel salotto, il ripiano
su cui poggiare il bicchiere di whisky o la

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storia dellEnciclopedia. La relazione della
societ Bain lascia pochi margini di speranza. La vendita rateale delle enciclopedie ha
resistito negli ultimi anni anche grazie a
contratti firmati da un pubblico anziano,
che per comincia a estinguersi. Figli e nipoti non sono disposti a ereditarne il carico
finanziario, con disdette di contratto su cui
fioccano le cause. E anche i lettori pi fedeli
non se la sentono di assumersi nuovi oneri
per le opere in pi volumi. Lultimo bilancio
della Treccani relativo al 2014 denuncia
una perdita secca di quattro milioni e quattrocentomila euro, con la riserva straordinaria che si riduce a poco pi di duecentomila euro (nel 2013 si registrava un utile di
572 mila euro, mentre nel 2012 la perdita
era stata anche peggiore, con otto milioni e
trecentocinquantamila euro di rosso).
La voce pi in crisi, nella tabella del venduto, proprio quella delle enciclopedie,
che scesa del 17 per cento riducendosi a
poco pi di un quarto dellintera torta. Il genere che rende meglio continuano a essere
le opere di pregio, quelle lussuosissime edizioni che pesano svariati chilogrammi e sono in sostanza le strenne da regalare a Natale allamico professionista: ma ci si domanda quanto possa unagenzia culturale
con la storia e il profilo della Treccani affidare la propria ragione sociale alla produzione di danarosi cadeaux. Un genere che certo non assicura un pubblico nuovo. Perch
la sfida di questi ultimi anni stata quella
trovare nuovi lettori, ma le iniziative editoriali pi recenti non sono riuscite ad aprire

tazzina di caff. Un gesto che della provocazione in stile Christo mantiene solo il
cellophane, mentre appare solo come
uno sfregio per il centinaio di lavoratori
allontanati negli ultimi anni da Palazzo
Mattei.
stato soprattutto sotto la decennale
gestione di Tat che lIstituto andato
perdendo pezzi importanti della redazione, fino a vederla quasi completamente
scomparire. E alla demolizione del vecchio non seguita la costruzione di una
nuova veste capace di sostituire limpianto precedente. I pochi redattori sopravvissuti si aggirano nel deserto come gli
eroi malinconici del Day After, domandandosi se lAppendice conclusa questanno sia anche lultima. Secondo la societ Bain illusorio pensare di campare
sui libri. Occorrerebbe potenziare i servizi culturali come la consulenza per i progetti scientifici o la produzione di audiovisivi e documentari: un progetto tutto da
costruire.
Il prossimo consiglio di amministrazione decider se il futuro della Treccani prevede ancora enciclopedie di carta. Intanto a Piazza Paganica si gioisce per il gioco
delle parole sul web che va benone. I
tweet su Totti star di MFQBSPMFDIFWBM
HPOP infiammano la Rete. Un rumore
assordante che sembra nascondere la fine di una storia. Nella speranza che ne cominci una nuova.
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Il terrorismo non ferma la
musica a Milano. Sabato sera
intorno al Teatro degli
Arcimboldi, dove si esibito
Bob Dylan, gli spettatori
hanno trovato ad
attenderli uno
spiegamento di agenti
e militari, con almeno
JOQJMMPMF dieci autoveicoli e
ununit cinofila. Le forze
dellordine, arrivate intorno
alle 19 nel quartiere Bicocca,
hanno proceduto con le
perquisizioni. Poco dopo le 21
iniziato il concerto, durato
due ore. Grande successo per
Dylan dopo le date bolognesi.

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1999, con *MTF


TUPTFOTP, il regista
americano di origine indiana M.
Night Shyamalan
ci offr un film che rettificava le
coordinate del thriller orrorifico: lirico, spiazzante, misterioso
e dai verosimili risvolti psicologici. Dopo una serie di titoli deludenti, eccolo di ritorno con 5IF
7JTJU, pellicola a basso budget,
in apparenza modesta per ad
alto tasso di novit. Curiosamente, a produrre la Blumhouse, la casa di Jason Blum che
negli ultimi anni ha lottizzato il
genere tramite il filone 1BSBOPS
NBM"DUJWJUZ, quello del cosiddetto found footage con la macchina da presa tremolante, quasi sempre in soggettiva, e le scene girate come si trattasse di un
film-dentro-il-film.
Dunque, Shyamalan racconta la settimana di terrore di due
ragazzini - Becca e Tyler - che
mentre mamma in crociera
col fidanzato vanno a stare dai
nonni in una fattoria della Pennsylvania. Tutto sembra a posto;
a patto che i nipotini seguano
tre regole: divertirsi, mangiare

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SFHJTUBEJi5IF
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tutto quel che vogliono e non


uscire dalla loro stanza dopo le
21.30. Perch, a quellora, strane cose cominciano ad accadere
nella fattoria. Naturalmente i
ragazzi non rispetteranno la
consegna; tanto pi che Becca
ha la passione della regia e vuol
fare un documentario sui nonni. , questo, un buon espediente per consentire al regista di applicare il found footage in maniera credibile; ma non solo. Dato che la ragazzina dispone di
unattrezzatura semi-professionale, Shyamalan pu permet-

tersi di mostrare immagini pulite e di buona qualit, anzich


confuse e fastidiose come quelle cui ci hanno abituato 1BSBOPS
NBM"DUJWJUZ e derivati.
altro, per, a fare la qualit
di questo piccolo film che mantiene pi di quel che promette.
Piuttosto che un film dellorrore, 5IF7JTJU si dovrebbe definire un film dellangoscia. Anzich giocare sul trito repertorio
della paura, infatti, installa nello spettatore una sorta di malessere e di disagio; e lo fa ricorrendo ai mezzi propriamente lin-

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4IZBNBMBO

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NBOPOVTDJUFEBMMBDBNFSB

guistici del cinema (azioni fuori- campo, sfocature dellimmagine in profondit, colori, colonna sonora...), confermando come il regista, malgrado il periodo di crisi attraversato, non abbia affatto perduto la mano.
A voler essere sofisticati, si
pu ricorrere al Freud del 1FS
UVSCBOUF (1919): che il fondatore della psicanalisi definisce come quella sorta di spaventoso
che risale a quanto ci noto da
lungo tempo, a ci che ci familiare. In altre parole, il film mette in gioco la famiglia, interpellandoci su quanto di sconosciuto, e spaventoso, ci possa essere
nei nostri (veri o presunti) parenti pi prossimi.
Cos Shyamalan fa a pezzi la
retorica edificante sulla perfetta famiglia americana, rappresentando due nonni che non
hanno niente da invidiare allinquietante coppia del celebre dipinto American Gothic di
Grant Wood. Rampolli di una famiglia ultra-disfunzionale (anche pap ha abbandonato mamma Loretta, che per lui aveva
rotto i rapporti con i genitori),
Tyler e Becca sono interpretati
da due ragazzini irresistibili, capaci di recitare in perfetta armonia e complicit. Lei si chiama
Olivia DeJonge e, col documentario che sta girando, fa da tramite tra il film e noi spettatori.
Il ragazzo il quattordicenne
Ed Oxenbould e, col suo personaggio debordante di energia e
fanatico del rap, arricchisce il
dramma di una nota di provvidenziale humour. Vale la pena
di aggiungere che gli attori hanno girato le scene in ordine
cronologico, senza conoscere la
fine. Anche se Shyamalan dissemina indizi perch i pi smaliziati possano intuirla da soli.
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i3JDPNJODJP
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3JDPNJODJPEBUSF di
Massimo Troisi torna in
sala dopo 35 anni, solo per
due giorni oggi e domani.
Restaurato dalla Cineteca
Nazionale, sar distribuito
in 200 sale da Microcinema.
Vincitore di due David di
Donatello come miglior film
e attore e di quattro Nastri
dargento, incass quasi 14
miliardi di lire.

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"EFMF JOPSF
WFOEFNJMJPOF
EJDPQJFJO6TB
Comera prevedibile, , il
nuovo disco di Adele batte
ogni record di vendita. In
appena 24 ore ha venduto
300 mila copie in Gran
Bretagna e quasi un milione
negli Stati Uniti. In
Inghilterra gi record e
secondo #JMMCPBSE, Adele
batter anche gli NSYNC che
in una settimana riuscirono
a vendere 2 milioni 400 mila
copie del loro album /P
TUSJOHTBUUBDIFE.

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TORINO

Mastandrea o
del cambiamento. il
tema dellultimo film
da protagonista accanto a Giuseppe Battiston, -BGFMJ
DJUVOTJTUFNBDPNQMFTTP di
Gianni Zanasi, passato al Torino Film Festival e da gioved
nelle sale italiane; ma anche il
suo stato attuale, in bilico tra attore, produttore e regista debuttante, in un progetto che ha
gi scritto e di cui pare vicina la
partenza. Da attore ha rincontrato Zanasi, 7 anni dopo la felice riuscita di /PO  QFOTBSDJ.
ALERIO

Vorrei rassicurare tutti: Zanasi proprio cos, non sa perch


e cosa racconta, lo scopre facendolo, mentre gira o scrive. Capirete bene che per un attore duro sopportare ogni giorno una
simile violenza psicologica! Il
mio personaggio, Enrico (una
sorta di raddrizzatore di aziende decotte, compito che assolve facendosi vendere le quote
dagli amministratori incapaci,
OES) allinizio aveva 1000 pagine di script, ma io lavevo gi
pi o meno capito dopo due o
tre. Lui crede di fare la guerra alla New Economy, al nemico pi
colossale, ma in realt un modo per non affrontare la sua, pri-

vata, contro le emozioni e le debolezze. Capir che si pu vincere solo riconoscendo il peso, la
grandezza degli altri, anche nella nostra vita.
A confermare il carattere
istintivo dellispirazione, gli d
manforte Zanasi: Minteressava parlare della necessit del
cambiamento. Ma un film non
si fa mai su unidea, una parola,
piuttosto su un dettaglio, unemozione. Enrico un idealista
40enne, dalla vita irrisolta come tanti, ma disposto a sporcarsi le mani. Gli incontri che avr
nel film lo obbligheranno a misurarsi con fatti importanti e
svolte.Forse c un po troppo

materiale, ma io credo per istinto pi nelleccesso che nel difetto. E negli impulsi dello stomaco pi che in quelli del cervello.
Che, lo dice Woody Allen in .B
OIBUUBO, il pi sopravvalutato tra gli organi del corpo umano.
Intanto Mastandrea, che tra
primavera ed estate ha girato
'BJCFJTPHOJ di Marco Bellocchio, dal best-seller di Massimo
Gramellini di cui interpreta il
ruolo, accanto a Fabrizio Gifuni
e Brnice Bejo, ora ripartir
per New York per completare il
lancio americano di /POFTTFSF
DBUUJWP di Claudio Caligari, dessignato dallItalia per la corsa

allOscar, di cui produttore.


Ora fondamentale, spiega
Alessandro Borghi, uno dei due
protagonisti, trovare un distributore per gli Usa. Il nostro primo tour stato entusiasmante,
gli americani hanno apprezzato il film, nelle proiezioni professional a Los Angeles come
alluniversit di Seattle, dove
ho incontrato perfino gli studenti di biochimica. Puntiamo
alla cinquina, a gennaio si sapr la prima selezione. Siamo felici: gi stata unenorme soddisfazione ottenere la candidatura, tutto quello che verr ora
in pi.
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Assetto rialzato, paracolpi


sottoscocca tipo alluminio,
fascioni parafango
supplementari, cos anche il
mitico Maggiolino cede alla
moda dei crossover. Al salone
di Los Angeles la Volkswagen
ha presentato il New Beetle
Dune, versione ispirata al dune
buggies Baja California. In
Germania ordinabile con
prezzi che partono da 23.625
euro per la tre porte e da
27.800 euro per la cabriolet.

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MBOVPWBWFSTJPOF

Sugli stand c anche la nuova


versione della Mercedes SL. La
scoperta che rappresenta il top
di gamma della Stella si
aggiorna nei motori, ora pi
potenti e nei cambi con
lautomatico a 9 rapporti di serie
sia sulla SL 400 che sulla 500. C
poi il tetto pieghevole in metallo,
che pu essere azionato fino a 40
km/h e lActive Body Control con
la funzione curve titling, cio
lannullamento del rollio in
curva.

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FDDPJMNPEFMMP
BEVFSVPUFNPUSJDJ

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l ritorno di una Fiat 124 spider sotto il cielo della California una notizia di quelle che affascinano perch mescola ricordi passati e considerazioni di attualit: il come eravamo e il come saremo in
chiave Fca. La scelta del Salone di Los Angeles quella
pi logica per una far esordire una roadster fuori stagione, ma soprattutto coerente con il mercato locale
che da sempre quello pi adatto alle spider oltre che il
pi ricco di fantasia e di vetture di nicchia di tutti i generi. A conferma viene infatti la contemporanea presentazione di unaltra classica icona delle cabriolet come la Mercedes SL.
Spider ma non solo nel mucchio selvaggio della
trentina di novit che dagli Usa rispondono, a stretto
giro di posta, a quelle proposte allaltra parte del mondo dal Salone di Tokyo. La rassegna di Los Angeles da
tempo ha perso parte della sua connotazione ambientalista e lossessione dellinquinamento locale non
pi cos evidente.
Ora lo show californiano, per definizione una manifestazione ricca per gente facoltosa, lascia poco spazio
alla normalit, in questo caso rappresentata dalle nuove Hyundai Elantra e Subaru Impreza, mentre sembra
guardare con sempre meno pudore al fascino delle
sportive e delle supercar da sogno. Sognano i puristi
delle alte prestazioni con la Lamborghini Huracan LP
580-2, che con le sue due sole ruote motrici costituisce
uno strappo alla regola della trazione integrale cara ai
proprietari Audi, in omaggio agli integralisti della guida.
Tocca invece alla Bentley Bentayga esprimere lec-

"''"3*'*/"/;"

*
A Los Angeles ha debuttato la
Lamborghini Huracan LP
580-2 con la quale la casa torna
ad esaltare i vantaggi delle due
ruote motrici e della trazione
posteriore. Sotto il cofano, il
motore V10 aspirato stato
rivisto per consentire
lerogazione di 580 Cv di
potenza.
La nuova Huracan LP 580-2
gi disponibile nelle
concessionarie al prezzo di 150
mila euro pi tasse.

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SPCPU

cesso nei Suv con i 608 esemplari dellesclusiva serie di


lancio di questa ammiraglia assoluta, un po fuoristrada, un po sportiva (supera i 300 km/h) e inequivocabilmente superlussuosa. Alla stessa categoria, ma a livelli molto pi umani, appartengono altre importanti novit come la Cadillac XT5, la Ford Escape (che nella versione europea si chiamer Kuga) o la Mazda CX-9;
mentre la voglia di crossover ha contagiato la New Beetle, ora nella versione Dune che recupera limmagine
delle vecchie Maggiolino modificate per scorrazzare
sulla sabbia. Il titolo di Suv che pi californiana non si
pu spetta di diritto alla Range Rover Evoque Cabriolet, ideale per esibirsi lungo Rodeo Drive mettendo assieme il gusto del fuoristrada con il glamour del tetto
aperto sotto il sole della California.
Proprio sul sole della California fa affidamento la
nuova 124 alla quale Fca affider il compito di aggiungere appeal al marchio Fiat, che negli Usa vive attualmente della sola famiglia 500, facendo leva sulla nostalgia per quella spider che stata lultima Fiat ad attraversare loceano e, fino al 1985, si confrontava nientemeno che con la mitica Duetto.
Bizzarrie del destino, questa 124 modo suo imparentata con una Duetto, nello specifico quella che era
allorigine dellaccordo fra il gruppo Fiat e Mazda per
una versione italiana della MX5 che, fino al gennaio
dellanno scorso, avrebbe dovuto essere unAlfa Romeo. Missione compiuta comunque, tanto da poter presentare in contemporanea sia la versione per il mercato Usa sia quella per lEuropa; entrambe utilizzano il
motore Fiat 1400 turbo con cambio a 6 marce,140 Cv
per i nostri mercati e 160 per ledizione americana che
sar disponibile anche con cambio automatico.
E stato rispettato in particolare lo scrupolo di sfuggire alleffetto clone in tutti i modi possibili e infatti, oltre ai motori, la carrozzeria ha una sua precisa connotazione che, in linea con loperazione nostalgia, ripropone nel frontale lo stile inconfondibile della bellissima
Sport Spider di quasi cinquantanni fa.
C poi unaltra cosa che distingue la 124 Fiat dalla
Mazda: la storia sportiva, che ha visto litaliana protagonista dei rally negli anni Settanta e proprio a questi
trascorsi far riferimento la versione Abarth alla quale
sar destinata una motorizzazione pi spinta (vicina
ai 200 Cv) derivata da quelle usate sulla 500.
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MALAGA

a coup morta? Evviva la coup. Perch si pu


metterne in dubbio lutilit ma la bellezza no. Altrimenti non sarebbe loggetto su cui si esercitano, da
sempre, generazioni di designer. E che, di fatto,
rappresenta una sorta di esame di laurea per chi decide di
intraprendere quel tipo di carriera.
Certo, a guardare i numeri non c troppo da esaltarsi. Il
calo progressivo degli ultimi tempi, legato alla crisi economica ma anche allavvento di architetture pi flessibili di
tipo trasversale, evidente. Al punto che, limitando lanalisi al nostro Paese, possiamo dire che nei primi dieci
mesi del 2015 il comparto delle coup non valga pi
dell1% del mercato totale.
A ben guardare, tuttavia, c un altro aspetto che riguarda chi si avvicina a questo mondo, almeno in Italia.
Ed lestrema attenzione per la novit. Ovvero, le attenzioni di chi compra sono tutte per il modello pi recente
messo in commercio, come spiega Eugenio Blasetti di
Mercedes Italia. Non un caso, dunque, che proprio al
quartier generale del marchio tedesco si aspettino risultati convincenti dallultima nata, la Classe C Coup.
Come gli altri debutti pi o meno recenti, anche questo
non sfuggito a quella sorta di revisionismo stilistico che
coinvolge la Stella da qualche tempo a questa parte, e che
pare aver rinunciato ai compromessi. Tratti decisi, superfici scolpite, frontali muscolari e mai anonimi. Senza mezzi termini e dunque non apprezzabile da tutti, ma fatta apposta per coinvolgere una clientela diversa rispetto a quella tradizionale, anche se nel caso della C Coup non manca
qualche richiamo alla vecchia CLK del 98. Lobiettivo di
questo, come del resto della gamma, in primis svecchiare. Tuttavia, a questo punto, una considerazione dobbligo: non sono molti gli under 50 in grado di avvicinarsi ad
un listino che parte dai 38.440 euro della 180 e sale su fino
agli oltre 94 mila della versione pi sportiva, la AMG C 63
S. Un mostro meravigliosamente potente e adrenalinico da guidare, che comprensibilmente peser solo per il
7% delle vendite.
Per sapere se loperazione riuscita bisogner dunque
aspettare lanno nuovo, quando arriveranno le prime consegne e si potr cominciare a ragionare di numeri. Aiuta
per riflettere sullandamento di questi modelli: negli ultimi tempi, le coup di lusso (dalla Audi A5 e alla Bmw Serie
4) che hanno ottenuto i migliori risultati sul mercato si sono sempre attestate intorno alle 1.500 vetture allanno. E
parliamo di auto appena messe in vendita. Un risultato
del genere proietterebbe la C Coup ai vertici delle classifiche di vendita nel premium. Disponendo di una versione
Amg che pu fare da vetrina e traino per quelle di maggior volume, la 220 e la 250 con ogni probabilit, lipotesi
non peregrina.
Nel frattempo bisogna augurarsi anche che lemergenza economica finisca, e lintero comparto delle coup torni
ai volumi e dunque al rango che gli competono.

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TENERIFE

ddio motori aspirati per far posto soltanto ai turbo. Per la nuova Porsche 911 Carrer questa ultima novit. Dopo 40 anni esatta dalla presentazione del primo modello sovralimentato, oggi la
casa di Stoccarda ha generalizzato questa tecnologia. La
sigla Turbo al centro del paraurti posteriore, infatti, rimane appannaggio dellomonima versione, che per dovr fare qualcosa in pi per renderla credibile, sfoggiando potenze da 24 Ore di Le Mans.
Alla Carrera, invece, lesibizione muscolare non interessa, perch i due turbocompressori, nel suo caso, servono ad abbassare consumi ed emissioni, senza rinunciare
al piacere di guida. Rispetto al vecchio 3.4 aspirato i cavalli in pi sono solo 30, ma il nuovo boxer richiede un litro in meno ogni 100 km e la CO2 emessa scende di 21
g/km. Anche la coppia aumentata, di 60 Nm, che si sentono in particolar modo ai regimi pi bassi.
Il nuovo 3.0 a 6 cilindri ha una spinta tale, gi poco oltre il minimo, che nessun nostalgico oser lamentarsi.
Certo, lo storico ruggito si un po perso e senza lo scarico sportivo questa Porsche sembra pi un gatto sornione
che una tigre scatenata, ma i difetti finiscono qui. Il turbo-lag quel momento di attesa tra laffondamento del
pedale e larrivo della spinta inesistente e il flat six
comunque in grado di raggiungere i 7.500 giri.
Nella S tutto questo ancora pi amplificato, tanto
che la prima Carrera a scendere sotto i 4 secondi nello
scatto da 0 a 100. Non c dubbio che la 911 sia ormai entrata a pieno titolo nel club delle supercar, come certifica
anche il listino che non scende mai sotto i 100.000 euro.
Solo quattro anni fa, quando debutt la serie attuale
(991) i prezzi partivano da 87.000 euro, una bella differenza. Ma dal 2011 a oggi sono cresciuti anche i contenuti, come le sospensioni elettroniche PASM e il sistema di
infotainment PCM, che ora sono entrambi di serie.
Anche laerodinamica si evoluta, diventando attiva.
Se lo spoiler posteriore che fuoriesce automaticamente
dalla coda non una novit assoluta stato modificato
in funzione delle maggiori esigenze di raffreddamento
del motore turbo lo sono le alette della griglia anteriore
che si aprono e si chiudono in dipendenza della velocit,
per aumentare lafflusso di aria fresca, la deportanza oppure lefficienza. Incastonato tra queste ultime si trova il
radar del cruise control adattivo, per macinare chilometri in autostrada mantenendo sempre la distanza di sicurezza, circostanza in cui si apprezzano molto anche le 7
marce del cambio, sia esso PDK o manuale. S, sebbene
solo il 10% dei clienti richieda ancora lobsoleta leva, a
Zuffenhausen continuano ad accontentarli.
Del resto questa la filosofia Porsche: esiste una 911
per ogni esigenza, sia di carrozzeria (coup, cabriolet,
targa) che di trazione (posteriore o integrale) e di potenza (la Turbo S arriva a 560 Cv). Insomma, parafrasando
Henry Ford, si pu dire che Potete averla
come volete, purch sia turbo.

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SEOUL

i sono la prima Kia col pilota automatico, una pattuglia di


vetture con motore ibrido ormai pronte alla produzione
in serie, compreso un modello ancora segreto: nome in
codice DE. Rappresentano gli sforzi produttivi e tecnologici dei prossimi 5 anni del brand coreano.
Ma andiamo con ordine. Si tratta di un prototipo di Soul elettrica, implementato per la guida autonoma; due varianti della berlina K-5 che noi conosciamo col nome Optima, ibrida e ibrida
plug-in da caricare alla presa di corrente, oltre al citato e inedito
crossover Niro. Questo il primo veicolo che il costruttore sviluppa da zero con la sola trazione ibrida. Ha due motori: elettrico da
32 Kw e diesel 1.6 GDI da 105 cavalli. Lungo 435 centimetri (alto
153), viaggia ancora con la carrozzeria camuffata per celarne le
forme definitive. Percorriamo una manciata di chilometri, sufficienti per apprezzare le doti dinamiche prima di rientrare nel perimetro sicuro del R&D Center Hyundai Kia, a Namyang Hasung
Gyeonggi. Il centro ricerca e sviluppo immerso nelle campagne
a unora abbondante dai grattacieli di Seoul e dalla effervescente
musica K-pop che ne accende le notti nei quartieri alla moda. Si
tratta di un luogo top secret, protetto da una fitta rete di sicurezza che ricorda le atmosfere tipiche della zona demilitarizzata del
vicino 38esimo parallelo. Per entrare obbligatorio consegnare
qualunque dispositivo elettronico. Allinterno circolano liberamente le auto di domani: prototipi, veicoli dimminente commer-

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cializzazione ma non ancora visti in strada. Segreti, come lo sono


le auto concorrenti da studiare. Durante la nostra visita ne incontriamo alcune, tutte tedesche. Tutte impegnate sul rettifilo che
utilizziamo per il test della Soul EV a guida autonoma. Con il pilota automatico inserito manteniamo la distanza dallauto che ci
precede. Assistiamo a cambi di corsia, agganciamo e seguiamo
unaltra vettura copiandone letteralmente le traiettorie; e una
volta a terra, parcheggiamo col comando a distanza. Un pulsante
sulla chiave, in alternativa allimmancabile app per dispositivi
smart (telefono e orologio). Rivedremo in azione questa Kia a
gennaio a Las Vegas, in occasione della pi importante fiera
dellelettronica di consumo al mondo, il Ces 2016.
C di pi. Per accelerare la fase di sperimentazione ed essere
in strada entro il 2020, stanno allestendo un centro prove avanzato dove testare e stressare qualunque condizione di guida quotidiana. Un percorso con panorama urbano, con tanto di semafori
e attraversamento incroci che rappresentano la sfida pi ambiziosa per lintelligenza artificiale: si tratta del livello 3, mentre
lattuale livello 2 corrisponde alla marcia in condizioni di traffico
in colonna, con cambi di direzione, entrata/uscita dalle rampe autostradali, operazioni di parcheggio.
Ma lambiziosa roadmap Kia non si limita a questo. Passa anche e soprattutto per loffensiva eco che il costruttore coreano
sciorina attraverso un percorso ben articolato. Iniziato nel 1995
con il modello Credos, oggi promette 11 nuovi modelli entro il
2020 e prevede tre differenti tipologie di motorizzazioni per altrettante destinazioni duso. Vetture elettriche per percorrenze
fino a 200 chilometri, ibride per distanze comprese fra 200 e 500,
a idrogeno per oltrepassarle. Verranno catalogate sotto le insegne Eco Dynamics, ununica etichetta per tutte le attuali declinazioni (ibrida, elettrica, plug-in, fuel cell) e dovrebbero culminare
con la realizzazione proprio del primo modello di Suv fuel cell a
trazione integrale del marchio. Qui a Namyang sussurrano che
sar pronto in tempo per diventare lauto simbolo delle Olimpiadi invernali di PyeongChang 2018. Questa per unaltra storia.
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RANCOMarcoaldi racconta con la seconda serie di (SBOE*UBMJB(da domani alle 23 su RaiStoria, canale
54), sei talenti. Si parte col regista Paolo
Sorrentino, premio Oscar per -BHSBOEF
CFMMF[[B. In qualit di testimoni, il direttore della fotografia Luca Bigazzi e Anna Bonaiuto. Il secondo documentario dedicato al fisico teorico Carlo Rovelli. Il colloquio
avviene nelluniversit di Marsiglia, dove
insegna, e sul mare di Cassis, sul suo amato gozzo. Testimone il maestro elementa-

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23.20
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1.03
1.10

2.45
4.40
5.25

CANALE 5

Detto Fatto
Sorgente di vita
Le sorelle McLeod - Tf
Meteo 2
TG2 Insieme
Cronache animali
I Fatti Vostri - conducono
Giancarlo Magalli, Adriana
Volpe, Marcello Cirillo,
Paolo Fox
Tg 2 Giorno
Tg 2 Costume e Societ
Medicina 33
Detto Fatto
Senza traccia - Tf
Rai Parlamento Telegiornale
Tg 2 Flash L.I.S.
Rai Tg Sport
Meteo 2
Tg 2
Hawaii Five-0 - Tf
N.C.I.S. - Tf
Tg 2 20.30
LOL :-) - Serie Tv
Monte Bianco - conducono
Caterina Balivo, Simone
Moro. Allinterno: 23.00 Tg
2
2Next. Economia e Futuro
- conduce Annalisa Bruchi
Tg 2
Protestantesimo
Meteo 2
Film: Prison Escape - di
Rupert Wyatt, con Brian
Cox, Damian Lewis, Joseph
Fiennes, Seu Jorge
Supernatural - Tf, con Jared
Padalecki, Jensen Ackles
Videocomic
Detto Fatto - conduce
Caterina Balivo

6.00 Rai News 24


6.30 Rassegna stampa italiana
e internazionale
7.00 TGR Buongiorno Italia
7.30 TGR Buongiorno Regione
8.00 Agor
10.00 Rai Parlamento Spaziolibero
10.10 Mi manda Raitre
11.00 Elisir - conducono Michele
Mirabella, Virginie Vassart
11.55 Meteo 3
12.00 Tg 3
12.25 Tg3 Fuori TG
12.45 Pane quotidiano
13.10 Il tempo e la storia
14.00 TG Regione
14.05 Tg Regione Meteo
14.20 Tg 3
14.45 Meteo 3
14.50 TGR Leonardo
15.00 TG3 L.I.S.
15.05 TGR Piazza Affari
15.10 La casa nella prateria - Tf
16.00 Aspettando Geo
16.40 Geo - conducono Sveva Sagramola, Emanuele Biggi
18.10 Meteo 3
19.00 Tg 3
19.30 Tg Regione
19.35 Tg Regione Meteo
20.00 Blob
20.15 Sconosciuti
20.35 Un posto al Sole
21.05 Lerba dei vicini
23.00 Il processo del luned
24.00 Tg 3 Linea Notte
0.10 Tg Regione
1.00 Meteo 3
1.05 Rai Parlamento Telegiornale
1.15 Fuori Orario. Cose (mai)
viste

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ITALIA 1

6.00 Tg 5 Prima pagina. Allinterno: 7.55 Traffico; Meteo.it


8.00 Tg 5 Mattina
8.45 Mattino cinque - conducono Federica Panicucci,
Federico Novella. Allinterno: 10.00 Tg 5 Ore 10
11.00 Forum
13.00 Tg 5. Allinterno: Meteo.it
13.40 Beautiful
14.10 Una vita
14.45 Uomini e donne
16.00 Grande Fratello
16.10 Il segreto
17.00 Pomeriggio cinque conduce Barbara DUrso.
Allinterno: 18.00 Tg5
minuti
18.45 Avanti un altro! - conduce
Paolo Bonolis
19.55 Tg 5 Prima pagina
20.00 Tg 5. Allinterno: Meteo.it
20.40 Striscia la notizia - La voce
dellinvadenza
21.10 I misteri di Laura - Tf, con
Carlotta Natoli, Daniele
Pecci, Gianmarco Tognazzi
23.10 Grande Fratello
23.40 Maurizio Costanzo Show
- conduce Maurizio Costanzo
1.20 Tg 5 Notte. Allinterno:
Meteo.it
2.15 Striscia la notizia - La voce
dellinvadenza
2.30 Uomini e donne - conduce
Maria De Filippi
5.00 Mediashopping
5.15 Tg 5 Notte. Allinterno:
Meteo.it
5.45 Mediashopping

RETE 4

6.20 Mediashopping
6.35 I Puffi
6.55 Marco dagli Appennini alle
Ande
7.20 Pollyanna
7.45 Pippi calzelunghe - Tf
8.10 Hart of Dixie - Tf
10.10 Royal Pains - Tf
12.05 Cotto e mangiato - Il men
del giorno
12.25 Studio Aperto
13.00 Meteo.it
13.05 Sport Mediaset
13.45 Grande fratello
14.05 I Simpson
14.30 Futurama
14.55 Big Bang Theory
15.25 2 Broke Girls
15.55 How I Met Your Mother - Tf
16.45 La vita secondo Jim -Smith,
Larry Joe Campbell
17.40 Mike & Molly - Tf
18.05 Camera Caf
18.30 Studio Aperto. Allinterno:
Meteo.it
19.25 C.S.I. - Scena del crimine Tf
21.10 Le Iene Show - conducono
Ilary Blasi, Teo Mammucari
0.30 Tiki Taka - Il calcio il
nostro gioco
2.20 Magazine Champions
League
2.50 Premium Sport
3.15 Studio Aperto - La giornata
3.30 Mediashopping
3.45 Film: Amnsia - di Gabriele Salvatores
5.30 Mediashopping
5.45 Cyber girls - Tf

LA SETTE

6.00 Tg 4 Night News


6.20 Mediashopping
6.50 Rescue special operations
- Tf, con Daniel Amalm,
Gigi Edgley and Katherine
Hicks
9.10 Cuore ribelle - con Marta
Hazas, Manuel Bandera,
Alfonso Begara
9.40 Carabinieri - Tf
10.45 Ricette allitaliana
11.30 Tg 4 - Telegiornale. Allinterno: Meteo.it
12.00 Detective in corsia - Tf, con
Dick Van Dyke, Victoria
Rowell, Charlie Schlatter
13.00 La signora in giallo - Tf, con
Angela Lansbury, William
Windom, Ron Masak
14.00 Lo sportello di Forum
- conduce Barbara Palombelli
15.30 Hamburg distretto 21 - Tf,
con Sanna Englund, Rhea
Harder, Peer Jger
16.35 Ciak Speciale
16.45 Colombo - Tf, con Peter
Falk
18.55 Tg 4 - Telegiornale. Allinterno: Meteo.it
19.30 Tempesta damore
20.30 Quinta Colonna - conduce
Paolo Del Debbio
0.20 Terra
1.20 Tg 4 Night News
1.40 Mediashopping
1.55 Punto sette una vita 1987:
Tina Anselmi
2.55 Domenica con Five
1981/82 - Best 2
4.40 Magnum P.I. - Tf, con Tom
Selleck, John Hillerman
5.20 Help

6.00
6.10
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7.30
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4.45

Meteo - Traffico
Oroscopo
Omnibus News
Tg La7
Meteo
Omnibus dibattito - con
Alessandra Sardoni
Coffee Break - conduce
Andrea Pancani
Laria che tira - conduce
Myrta Merlino
Tg La7
Tg La7 Cronache
Tagad - conduce Tiziana
Panella
Benjamin Lebel - Delitti
D.O.C. - Serie Tv, con Pierre
Arditi, Vincent Winterhalter, Catherine Demaiffe
Lispettore Barnaby - Tf,
con John Nettles, Jane
Wymark, Barry Jackson
Tg La7
Otto e mezzo - conduce Lilli
Gruber
Greys Anatomy - Tf, con
Patrick Dempsey, Katherine Heigl, Sandra Oh, Ellen
Pompeo
Tg La7
Otto e mezzo (r)
Tagad - conduce Tiziana
Panella
Coffee Break (r)
Laria che tira (r)

DEEJAY TV
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15.20
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19.25
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5.05

Crimini del cuore


Disappeared
Undercover Boss
Airport Security
Airport Security
Cucine da incubo USA
BOATS
Prigionieri di viaggio
Alta infedelt
Alta infedelt
Delitti di famiglia
Lisola di Adamo ed Eva 3
Marchio di fabbrica
Dimmi cosa mangi...
Guida galattica ai mondi
alieni

LA EFFE
16.00 RED - David Rocco Dolce
Vita
16.35 RED - Jamie: menu in 15
minuti
17.35 RED - Jamie: menu in 15
minuti
18.40 RED - Il re dello Street Food
19.50 RNEWS - Life
20.00 RED - Il cuoco vagabondo
21.10 Film: Janis et John - di
Samuel Benchetrit
23.10 Film: Shame - di Steve
McQueen, con Michael
Fassbender, Carey Mulligan, James Badge Dale
1.10 Omicidi tra i fiordi - Serie Tv
2.50 RNEWS - Attualit
3.00 NUOVI ESPLORATORI Regni perduti
5.05 Effetto notte

RAI
QRAI 4
6.55
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QPREMIUM
Rai News - Giorno
Legmi
La Signora In Rosa
Terra Nostra
Il Restauratore
Last Cop - Lultimo sbirro 3
Last Cop - Lultimo sbirro 3
Last Cop - Lultimo sbirro 3
I Love You
Rai News - Notte
Film: Prima di dirti addio - di Michael
Storey, con Sean Young, Peter DeLuise,
Ursula Karven
2.05 Granpremium
2.15 I Misteri Di Murdoch
3.05 La Squadra

Sabrina Vita da Strega


Switched at Birth
The Lying Game
Countdown
Medium
Close to home
Numbers
Army Wives
Army Wives
Switched at Birth
Sabrina Vita da Strega
Sabrina Vita da Strega
Stargate Atlantis
Andromeda
Star Trek Enterprise
Rai News - Giorno
Robin Hood
Beauty and the Beast
Reign
Supernatural
Ghost Whisperer
Trono di Spade
Trono di Spade
Film: Apocalypto - di Mel Gibson
Anica appuntamento al cinema
Rai News - Notte
Film: Valhalla Rising - Regno di
sangue - di Nicolas Winding Refn
Movie Mag
Dexter
Soprano
Soprano

17.45
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QMOVIE
13.55 Film: Amore senza confini - Beyond
Borders - di Martin Campbell
16.00 Film: Matrimonio in bianco - di Jann
Turner
17.45 Rai news - Giorno
17.50 Film: Le quattro piume - di Zoltan Korda.
Aubrey Smith, Jack Allen
19.50 Film: Urlatori alla sbarra - di Lucio Fulci
21.15 Film: Il cacciatore di indiani - di Andr De
Toth., Elsa Martinelli
22.50 Torino daily
23.05 Film: La scomparsa di Alice Creed - di

MEDIASET PREMIUM

15.10
16.00
16.50
17.45
18.40
19.30
20.25
21.15
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23.50
0.40
1.30
2.20

Wildest Islands
Clima assassino
Come fatto il cibo
MythBusters
Megacostruzioni:
Ingegneria estrema
Mega aerei
Marchio di fabbrica
Come funziona lUniverso
In diretta da Plutone
Marchio di fabbrica
Alieni: nuove rivelazioni
Io e i miei parassiti
Mega aerei
Ti presento i Romani

3.45
4.00

QRAI 5
16.55
18.00
18.05
18.40
19.35
20.40
21.15
22.15
22.50
1.35
2.25
2.30
2.35
2.40
3.40

Scaramouche Scaramouche
Rai News - Giorno
Passepartout
This Is Opera
I Buongustai DellArte Italia
Passepartout
I Grandi Della Letteratura
Ubiq
Na Santarella
Memo LAgenda Culturale
Rai News - Notte
Ghiaccio Bollente Sommario
Intro Eric Clapton 24 Nights
Eric Clapton
Intro Rock Masters

GIALLO

8.14 D-Tox - di Jim Gillespie Premium


Cinema Energy
9.55 Agents secrets - di Frdric
Schoendoerffer Premium Cinema
Energy
11.42 Colombiana - di Olivier Megaton
Premium Cinema
13.32 To Rome with Love - di Woody Allen
Premium Cinema
15.28 Hollywood Ending - di Woody Allen
Premium Cinema
17.38 Il mio amico Nanuk - di Roger
Spottiswoode, Brando Quilici Premium
Cinema
19.24 Pensavo fosse amore invece era un
calesse - di Massimo Troisi Premium
Cinema Emotion
19.29 Testimone involontario - di David Hogan
Premium Cinema Energy
19.36 White Lion - di Michael Swan Premium
Cinema
21.15 Perez. - di Edoardo De Angelis Premium
Cinema

2.25

QCINEMA

FOCUS

0.45
0.50

J. Blakeson, con Gemma Arterton, Eddie


Marsan, Martin Compston
Rai news - Notte
Film: Circuito chiuso - di Giorgio Amato,
con Stefano Fregni, Francesca Cuttica,
Guglielmo Favilla
Film: Tomahawk, scure di guerra - di
George Sherman, con Yvonne De Carlo,
Van Heflin, Preston Foster, Jack Oakie, Rock
Hudson
Torino daily
Film: Colpo di mano a Creta - di Michael
Powell, Emeric Pressburger

21.15 All is Lost - Tutto perduto - di J.C.


Chandor Premium Cinema Emotion
21.15 Il sesto giorno - di Roger Spottiswoode
Premium Cinema Energy
21.15 Rebecca, la prima moglie - di Alfred
Hitchcock Studio Universal
23.02 Annabelle - di John R. Leonetti
Premium Cinema
23.03 Cuori ribelli - di Ron Howard Premium
Cinema Emotion
23.23 Legami di sangue - di Stefan Ruzowitzky
Premium Cinema Energy
23.30 Full Metal Jacket - di Stanley Kubrick
Studio Universal
0.51 Orphan - di Jaume Collet-Serra
Premium Cinema
0.59 I figli degli uomini - di Alfonso Cuarn
Premium Cinema Energy
1.23 Tre allimprovviso - di Greg Berlanti
Premium Cinema Emotion
1.38 The Illusionist - di Neil Burger Studio
Universal

CIELO
15.15
16.15
17.15
18.15
19.15
20.15
21.10
23.00
1.15
2.15
3.30
5.30

MasterChef Nuova Zelanda


Fratelli in affari
Buying & Selling
Love it or List it - Prendere o
lasciare
Affari in grande
Affari di famiglia
Safe Harbor - Un porto sicuro
Show
Hypersex: malati di sesso
40 Days and Nights
Most Dangerous - Pericolo
reale
Affari di famiglia

9.45
10.35
11.30
12.20
13.10
14.05
14.45
15.35
16.40
17.35
18.25
19.20
20.10
21.05
22.00
22.50
23.40
0.30
1.25
2.20
3.15
4.10
5.05

TV2000
15.00 La Coroncina Della Divina
Misericordia
15.20 Siamo Noi
17.30 Il Diario Di Papa Francesco
18.00 Rosario Da Lourdes
18.30 Tg 2000
19.00 Sport 2000
19.30 Buongiorno Professore
20.00 Rosario Da Lourdes
20.30 Tg Tg
21.05 Il vecchio e il mare
22.35 Fra Jihad e Sceicco Ibrahim
0.10 Rosario Da Pompei
0.50 Retroscena
1.20 Lispettore Derrick

Matlock
The Whole Truth
The Whole Truth
Bones
Bones
Law & Order - I due volti della giustizia
Law & Order - I due volti della giustizia
Law & Order - I due volti della giustizia
Law & Order - I due volti della giustizia
Bones
Bones
Bones
Bones
Scott e Bailey
Scott e Bailey
Womens Murder Club
Womens Murder Club
Deadline: Dentro il crimine
Deadline: Dentro il crimine
Silent Witness
Silent Witness
Silent Witness
Silent Witness

REAL TIME
12.50
13.50
14.45
16.15
16.45
17.15
19.10
20.10
21.00
21.10
23.05
0.05
1.05

Alta infedelt
Amici di Maria De Filippi
Il boss delle torte: la sfida
Abito da sposa cercasi: Canada
Abito da sposa cercasi
Quattro matrimoni
Amici di Maria De Filippi
Alta infedelt
Vite divergenti - Storie di un
altro genere
Vite divergenti: Le nuove
ragazze del quartiere
Body Bizarre
ER: storie incredibili
Bizarre ER

SATELLITE

DIGITALE TERRESTRE

6.30 Tg 1
6.32 Previsioni sulla viabilit Cciss Viaggiare informati
6.45 Unomattina - conducono
Francesca Faldini e Franco
Di Mare. Allinterno: Che
tempo fa; 6.55 Rai Parlamento Telegiornale; 7.00
/ 8.00 / 9.00 Tg 1; 7.30 Tg 1
L.I.S.; 9.30 Tg 1 Flash
9.55 Tg 1
10.00 Storie Vere
11.10 A conti fatti - La parola a voi
12.00 La prova del cuoco
13.30 Telegiornale
14.00 Tg 1 Economia
14.05 La vita in diretta - conducono Marco Liorni, Cristina
Parodi
15.00 Torto o ragione? . Allinterno: Che tempo fa
16.30 Tg 1
16.40 La vita in diretta - conducono Marco Liorni, Cristina
Parodi
18.25 Anteprime Sanremo Giovani
18.45 LEredit
20.00 Telegiornale
20.30 Affari Tuoi
21.20 Questo il mio paese .
Allinterno: Tg 1 60 secondi
23.35 Petrolio
1.10 TG1 Notte
1.40 Che tempo fa
1.45 Cinematografo
2.15 Italiani con Paolo Mieli
3.10 Castigo senza delitto
4.00 Da Da Da
4.45 Il regno delle piante - Vivere nelle zone umide
5.15 RAInews24

3*130%6;*0/&3*4&37"5"

RAI 3

RAI 2

RAI 1

re Franco Lorenzoni. Tre (Ferdinando


Scianna, Melina Mulas e Uliano Lucas) sono invece i testimoni di Mario Dondero,
leggenda del fotogiornalismo mondiale.
Al fianco di Alessandra Ferri la Magnani
della danza, Leonetta Bentivoglio e Roberto Bolle. Per il premio Oscar Nicola Piovani intervengono Paolo Taviani e Laura
Morante. Lultimo protagonista il velista
Giovanni Soldini. Ne parlano Oscar Farinetti e il violoncellista Mario Brunello.

SKY

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QCINEMA MATTINA
6.50 Racconti incantati - di Adam Shankman
Sky Cinema Hits HD
6.55 Yuppies - I giovani di successo - di Carlo
Vanzina Sky Cinema Comedy HD
8.15 Indiana Jones e il regno del teschio
di cristallo - di Steven Spielberg Sky
Cinema Max HD
9.45 La preda perfetta - di William Riead Sky
Cinema 1 HD
10.45 A qualsiasi prezzo - di Emilio Miraglia
Sky Cinema Passion HD
11.30 I cospiratori - di Martin Ritt Sky
Cinema Classics
12.05 Universitari - Molto pi che amici - di
Federico Moccia Sky Cinema Hits HD
12.35 Grace di Monaco - di O. Dahan Sky
Cinema Passion HD

QCINEMA POMERIGGIO

QCINEMA SERA

QCINEMA NOTTE

13.55 Captain America: The Winter Soldier - di


Anthony Russo, Joe Russo Sky Cinema
Hits HD
15.35 Sleepover - di Joe Nussbaum Sky
Cinema Family
16.10 Il piccolo diavolo - di Roberto Benigni
Sky Cinema Hits HD
17.25 Io speriamo che me la cavo - di Lina
Wertmller Sky Cinema Comedy HD
18.55 ...e venne il giorno della vendetta - di
Fred Zinnemann Sky Cinema Classics
19.15 Resident Evil: Afterlife - di Paul W.S.
Anderson Sky Cinema Max HD
19.20 Little Secrets - Sogni e segreti - di Blair
Treu Sky Cinema Family
19.45 Il cacciatore di ex - di Andy Tennant Sky
Cinema Hits HD

21.00 Staying Alive - di Sylvester Stallone Sky


Cinema Classics
21.00 Amici come noi - di E. Lando Sky
Cinema Comedy HD
21.00 Un fantasma per amico - di James D.
Parriott Sky Cinema Family
21.00 Divergent - di N. Burger Sky Cinema
Max HD
21.00 Per sfortuna che ci sei - di Nicolas Cuche
Sky Cinema Passion HD
21.10 Exodus - Dei e re - di Ridley Scott Sky
Cinema 1 HD
21.40 Exodus - Dei e re - di Ridley Scott Sky
Cinema Hits HD
22.35 Get Over It - di Tommy OHaver Sky
Cinema Family

22.45 Dossier Odessa - di Ronald Neame Sky


Cinema Classics
23.25 The Faculty - di Robert Rodriguez Sky
Cinema Max HD
23.45 Song e Napule - di Antonio Manetti,
Marco Manetti Sky Cinema 1 HD
0.30 Sex Tape - Finiti in rete - di Jake Kasdan
Sky Cinema Comedy HD
0.30 arrivato nostro figlio - di Valrie
Lemercier Sky Cinema Passion HD
1.00 Uno sparo nel buio - di Blake Edwards
Sky Cinema Classics
1.15 Highwaymen - I banditi della strada - di
Robert Harmon Sky Cinema Max HD
2.00 A ruota libera - di Vincenzo Salemme
Sky Cinema Hits HD

13.00 Calcio: Portland Timbers - Dallas Major


League Soccer Eurosport
14.00 Salto con gli sci: HS 140 Prova a squadre
Coppa del Mondo M Eurosport
14.30 Calcio: Juventus - Milan Serie A Sky
Sport 1 HD
16.00 Calcio: Irlanda - Bosnia Qualificazioni
Europei 2016 Sky Sport 3 HD
17.00 Salto con gli sci: HS 140 Prova a squadre
Coppa del Mondo M Eurosport
17.50 Basket: LA Clippers - Toronto NBA Sky
Sport 3 HD
17.55 Calcio: Fiorentina - Empoli Serie A Sky
Sport 1 HD

18.10 Calcio: Bologna - Roma Serie A Sky


Sport 1 HD
19.00 Curling: Una partita Campionato
Europeo Eurosport 2
19.30 Calcio: Colombus Crew - New York Red
Bulls Major League Soccer Eurosport
19.30 Wrestling: WWE Experience Sky Sport
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19.45 Calcio: Juventus - Milan Serie A Sky
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20.25 Calcio: Cagliari - Ascoli Serie B Sky
Sport 1 HD
20.30 Calcio: Cagliari - Ascoli Serie B Sky
Supercalcio HD

20.45 Equitazione: Longines Singapour Gold


Cup Horse Racing Time Eurosport
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20.50 Calcio: Juventus - Milan Serie A Sky
Sport 3 HD
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Mondiale Eurosport
22.00 Sollevamento pesi: 58 kg Donne
Mondiale Eurosport
22.00 Salto con gli sci: HS 140 Prova a squadre
Coppa del Mondo M Eurosport 2
22.55 Calcio: Cagliari - Ascoli Serie B Sky
Sport 3 HD
23.00 Salto con gli sci: HS 140 Coppa del

La vita secondo Jim Fox HD


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rivoluzionaria National Geographic
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24.00 Greys Anatomy Fox Life
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11.00 Calcio: Juventus - Milan Serie A Sky
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10.10 Muoviti o muori National
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14.45 Muoviti o muori National
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14.50 Criminal Minds Fox Crime HD
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15.50
16.05
16.20
17.30
17.45
17.55
18.15
18.15
18.20
18.45
18.55
19.10
19.10
19.15
19.35

Copia di ae0c3a2f1c44e67eb89794f0dfd2370c

Copia di ae0c3a2f1c44e67eb89794f0dfd2370c

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Copia di ae0c3a2f1c44e67eb89794f0dfd2370c

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