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I racconti di Ise.
A cura di Michele Marra.
Trascrizione elettronica per i non vedenti curata da: Ezio Galiano.
Introduzione.
I racconti di Ise (Ise monogatari) sono una raccolta di centoventicinque aneddoti che hanno come occasione la composizione e recitazione di poesie. Essi comparvero anonimi agli albori della letteratura giapponese, tra la fine del secolo nono e l'inizio dell'undicesimo, un periodo che vide un enorme rigoglio artistico
crescere nella capitale Heian, l'attuale citt di Kyoto. Sin dal
momento della loro comparsa, I racconti di Ise destarono un
enorme scalpore nell'ambiente dei letterati giapponesi, in quanto rappresentavano la liberazione della letteratura giapponese
dall'asservimento alla lingua cinese. L'importazione degli ideogrammi cinesi e la creazione di un alfabeto sillabico che ben s'adattava alla lingua giapponese permisero, infatti, la creazione di
una letteratura autoctona a cominciare proprio dal secolo nono.
Monogatari letteralmente significa dire cose ossia narrare, ed il
termine che accompagna l'intera produzione narrativa giapponese dai tempi del
primo breve romanzo Racconto di un tagliabamb (secolo nono, anonimo) sino ai
giorni nostri.
La fama dei Racconti di Ise rimase inalterata attraverso i secoli, tanto da essere citati in gran parte delle opere maggiori di
letteratura giapponese e da diventare fonte di parodia nel secolo XVII, quando una letteratura di carattere popolare non esit a prendersi gioco delle tradizioni di corte. Oggi non c' studente in Giappone che non conosca I racconti di Ise, in quanto
questi costituiscono materia d'esame nelle scuole d'ogni ordine e grado.
Il problema del genere.
La prima grave difficolt inerente alla trattazione della letteratura giapponese nasce dal tentativo spesso sfortunato di volerne catalogare i generi. Non essendoci stata nella cultura giapponese una figura corrispondente all'Aristotele della Poetica,
che sapesse organizzare le forme narrative in un originale sistema esigenze della letteratura del tempo, si costretti ad utilizzare categorie occidentali per comprendere un vasto
materiale difficilmente catalogabile proveniente dall'Oriente.
il caso di questo volume che rappresenta uno dei primi esempi
di narrativa giapponese, anche se intreccia prosa e poesia.
Vediamo quali sono gli elementi che giustificano il titolo Racconti di Ise, facendo immediatamente pensare ad un'opera di
narrativa. Innanzitutto la presenza di una prosa che, per quanto scarna, spiega le circostanze dei vari avvenimenti e le occasioni in cui le poesie furono recitate. In secondo luogo, il carattere unitario dell'opera raggiunto presentando tutti gli aneddoti, veri e falsi, come episodi appartenenti alla biografia del funzionario e poeta di corte Ariwara no Narihira (825-880).
estremamente importante sottolineare la struttura biografica di
quest'opera, in quanto essa fornisce il modello alla successiva
produzione narrativa. Due tra i maggiori romanzi giapponesi ne
sono una prova inconfutabile: la Storia di Genji (Genji monogatari, inizio del secolo XI) di Murasaki Shikibu (973-1014) si
sviluppa interamente intorno alla figura del principe di sangue
imperiale Genji, cos come Yonosuke domina incontrastato ogni
scena del romanzo di Ihara Saikaku (1642-1693), Vita di un libertino (Koshoku ichidai otoko, del 1686). Ovviamente, la prosa dei Racconti di Ise molto pi scarna di quella dei romanzi
citati, ma non per questo va ignorata. Essa lo sviluppo che
deriva dall'abitudine dei poeti giapponesi di chiarificare il protagonista dell'azione, il tempo in cui l'azione avvenne e l'occasione dell'azione medesima mediante una breve frase preposta
alla lirica (kotobagaki). Questa tendenza ravvisabile sin dal
tempo della prima raccolta di poesie giapponesi, la Raccolta delle diecimila foglie (Man'yoshu, del 756), dove alle poesie sono
preposte talora brevi talora lunghe introduzioni. Dunque, la prosa dei Racconti di Ise altro non che il naturale ampliamento di
queste introduzioni, il frutto dello sviluppo di cinquecento anni
di attivit poetica. Allo stesso tempo essa rappresenta, dal punto di vista artistico, un superamento di quelle introduzioni. Prova ne il fatto che, al tempo dei Racconti di Ise, comparve un'altra opera identica nella struttura, ma molto meno nota ed apprezzata: i Racconti di Yamato (Yamato monogatari, anonimo).
In quest'opera, infatti, la prosa si limita a fungere da semplice
introduzione alle poesie, come nel caso delle introduzioni citate, creando una sorta di pettegolezzi di corte in cui si spiega l'occasione di determinati scambi di poesie d'amore. I Racconti di
Yamato giungono al punto di diventare semplici giochi di societ di cui essi osservano esclusivamente la natura esteriore. Per
contro, la prosa dei Racconti di Ise dirige la sua attenzione verso la natura interiore dei suoi personaggi. Questo spiega l'assenza di descrizioni non intimamente legate ai personaggi presentati, della cui natura esteriore sappiamo sempre ben poco. Ci
che interessa l'autore non l'incidente che porta ad una relazione d'amore suggellata da uno scambio di poesie, ma il valore
simbolico di questa relazione d'amore, la capacit che una semplice, comune relazione ha di assumere un carattere universale.
Ciononostante, la prosa non ha ancora un carattere di individualit; essa costruisce un'impalcatura che sostiene e protegge al
tempo stesso le poesie, fulcro vitale dell'opera. Nella sapiente
mistione di prosa e poesia, la prosa rimane pur sempre asservita
alle duecentosette poesie contenute. Questo fu chiaro agli stessi
letterati giapponesi del secolo x che considerarono I racconti di
Ise un romanzo fatto di poesie (uta-monogatari), differenziandoli cos dal solito genere di racconto o romanzo a cui fa
riferimento il termine monogatari.
Il poeta Ariwara no Narihira.
Circa la met delle poesie contenute nei Racconti di Ise sono
attribuite al poeta Ariwara no Narihira ( 825, 880), della cui vita
e delle cui idee molto sappiamo grazie proprio a questo testo.
L'opera storica Gli annali veritieri dei tre regni (Sandai jitsuroku, completato nel 901 ci informa che Narihira era di discendenza imperiale, essendo figlio del principe Abo, che era a sua
volta figlio dell'imperatore Heizei (regnante dall'806 all'809), e della
principessa Ito, figlia dell'imperatore Kammu (regnante dal 78I all'806). La
sorte di Narihira fu simile a quella di molti altri discendenti imperiali che
si scontrarono con il crescente potere della famiglia Fujiwara, incontrastata
dominatrice della politica di corte dal secolo VIII al XII. La sfortuna di
Narihira, privato dei titoli imperiali e costretto ad assumere il nome di
famiglia Ariwara, coincide con il declino del nonno Heizei, vittima delle
trame di due rami della famiglia Fujiwara, il cosiddetto ramo del cerimoniale
(Shikike) e quello del nord (Hokke). Il ramo del cerimoniale si avvalse
dell'aiuto dell'imperatore Heizei per consolidare il proprio potere, desiderando mantenere come capitale la citt di Nara ed opponendosi al trasferimento della capitale a Heian, roccaforte delle speranze del ramo del nord. La politica di Heizei non riscontr
il favore del suo successore, imperatore Saga (regnante dall'809
all'823), il quale, temendo il potere che Yasuko, concubina di
Heizei e membro del ramo del cerimoniale, aveva sull'ex imperatore, mosse guerra contro questo ramo dei Fujiwara. Il ri-
sultato fu la distruzione del ramo del cerimoniale, il consolidamento del potere del ramo del nord che aveva sostenuto
Saga in questa impresa, ed il declino di Heizei, costretto a farsi
monaco, e dei suoi figli, tra cui Abo, il padre di Narihira. Pare
che Abo mor in un complotto tramato da Fujiwara no Yoshifusa (804-872) per far ottenere la carica di principe erede al nipote, futuro imperatore Montoku (regnante dall'850 all'858). Yoshifusa fu il primo grande stratega di un'accorta politica matrimoniale che leg sempre pi strettamente la famiglia Fujiwara
a quella imperiale. Egli, infatti, fece della figlia Meishi la moglie
dell'imperatore Montoku, assicurandosi, come nonno del futuro
imperatore Seiwa (regnante dall'858 all'876), un potere indistruttibile. Sappiamo dai paragrafi 3, 4 e 76 dei Racconti di Ise
che Narihira ebbe una relazione con Fujiwara no Koshi, figlia
del fratello di Yoshifusa, Nagara. Conoscendo il carattere di Yoshifusa, non ci si stupir della continua opposizione incontrata
da Narihira. Yoshifusa, infatti, si serv della nipote per aumentare il proprio potere e quello della sua famiglia, facendo di Koshi la moglie dell'imperatore Seiwa. Alla nascita del futuro imperatore Yozei (regnante dall'876 all'884), Yoshifusa poteva
vantarsi d'essere cognato, suocero, nonno, prozio e bisnonno di
quattro diversi imperatori.
Narihira, dunque, faceva parte di una nobilt decaduta, desiderosa di recuperare l'antico prestigio attraverso una brillante
carriera burocratica, ma ostacolata dalla politica nepotistica di
una potente famiglia. La carriera di Narihira fu assai modesta,
ed egli spesso se ne lamenta come, per esempio, nel paragrafo
87. La sua insofferenza nei confronti dell'arroganza di Yoshifusa e del figlio adottivo Mototsune (836-891) compare talora in
parole velate, quali quelle di cattivo auspicio che fanno della
poesia del paragrafo 97 una lirica assai pericolosa. Talora la critica molto pi evidente ed imbarazzante, come nel caso del paragrafo 101, in cui si rimprovera l'opportunismo dei burocrati
di corte sempre pronti a schierarsi con il pi forte. Nei Racconti
di Ise si susseguono le disillusioni della famiglia Ariwara, il cui
destino parve migliorare alla nascita del principe Sadakazu ( 875916), figlio dell'imperatore Seiwa e di Ayako, nipote di Narihira (paragrafo 79). Ma furono speranze di breve durata, poich
Sadakazu non riusc a salire sul trono a causa dell'opposizione di
Mototsune il quale, alla morte di Yozei, spalleggi l'imperatore
Koko (regnante dall'884 all'887). Gli Ariwara persero l'ultima
battaglia quando fallirono nel tentativo di far salire sul trono il
principe Koretaka (844-897), figlio dell'imperatore Montoku e
di Ki no Shizuko, sorella della moglie di Narihira. Ancora una
volta Yoshifusa ebbe la meglio, sostituendo il nipote Seiwa a
Koretaka, il quale fu costretto a ritirarsi a vita monacale. Tra
Narihira e Koretaka si svilupp una profonda amicizia, come
stanno a dimostrare i paragrafi 82, 83 e 85. Pare che Narihira
ebbe una relazione con la sorella di Koretaka, la principessa Tenji (?-913), che serv come sacerdotessa presso il tempio shintoista di Ise, durante il regno di Seiwa (paragrafi 69-74). Nonostante questa relazione non sia stata provata, l'amore proibito
di Narihira per la Vestale di Ise, cos come quello per la futura
imperatrice Koshi, aliment la fantasia dei contemporanei, entrando a far parte della leggenda che circonda Narihira.
L'autore.
interessante notare che tutti i personaggi che compaiono
nei Racconti di Ise, ad eccezione ovviamente dei Fujiwara, condividono il medesimo triste destino di Narihira. Questo vero
in particolar modo per tre famiglie decadute a causa del potere
ristretto alle mura della corte. Il testo va letto da questa prospettiva, evitando di vedere in Narihira una sorta di Don Giovanni attento a collezionare nuove imprese d'amore. Quando si
parla della posizione che Narihira ebbe nei confronti dell'amore,
si intende essenzialmente l'eleganza e la raffinatezza che accompagnano simili imprese. N ci potrebbe essere nulla di carnale
nelle liriche di Narihira, data l'ampia libert sessuale esistente
al suo tempo. Il sentimento d'amore non viene mai ossessionato
dal desiderio di possedere la donna, come avverr, invece, nel
secolo XVII quando, a causa della severa morale confuciana, prolifer un immenso numero di romanzi d'amore molto pi vicini
alla pornografia che all'arte. Narihira interessato non alla relazione d'amore in s, quanto piuttosto al modo con cui essa
condotta e ai sentimenti suscitati dall'estetica visione della bellezza femminile fusa nella bellezza della natura e del passato.
Basti pensare al paragrafo I che, lungi dall'essere uno scambio
amoroso tra Narihira e le due sorelle, canta la stupita scoperta
della bellezza da parte di un ragazzo inesperto. Che il poeta non
sia interessato alla relazione d'amore in s ulteriormente dimostrato dal paragrafo 10 dove Narihira, nello scambio di poesie d'amore, non si rivolge alla donna amata, bens alla madre di
lei. Questo perch la madre una nobile Fujiwara che, pur essendo maritata ad un uomo comune e pur vivendo in campagna,
lontano dalla capitale, ancora detiene lo spirito di raffinatezza in
cui stata originariamente educata. Dunque, Narihira, pi che
dall'amore per la giovane donna, spinto dal desiderio di comunicare con una persona con cui condivide i modi raffinati della capitale. , pertanto, la madre a recitare la poesia d'amore della
figlia .
Alla raffinatezza dell'uomo della capitale contrapposta la
rusticit (hinabi) dell'uomo di campagna, a cui preclusa la comprensione del linguaggio criptico di corte. Dunque, non stupisce
che una donna di una provincia sperduta nel nord del Giappone
fraintenda la poesia di Narihira, considerandola la prova finale
dell'amore del poeta, laddove altro non che il rifiuto mosso da
un cortigiano nei confronti di una natura troppo campagnola
(paragrafo I4). N sarebbe stato facile per la povera donna interpretare correttamente la poesia, in quanto si tratta in apparenza di una semplice poesia di commiato, scritta secondo l'etichetta del tempo, sotto cui si paluda un sarcasmo molto sottile.
Il finale comico, difficile da riprodurre in traduzione, nasce dall'errore che la donna fa, scambiando pura formalit per sincera devozione.
L'atteggiamento dell'uomo giapponese moderno di fronte alla magia della citt, portatrice di cultura, contrapposta alla rusticit della vita di campagna rimane inalterato dai tempi di Narihira. Questa contrapposizione molto pi accentuata che in
Occidente, dove una costante letteratura arcadica ha riconciliato l'uomo con la campagna. interessante notare l'influenza che
I racconti di Ise hanno avuto sul costume giapponese. Ma essi
sono stati tramandati sino ad oggi essenzialmente poich, nonostante l'influenza delle tecniche poetiche e narrative cinesi,
I racconti di Ise rappresentano in campo linguistico ed estetico
il primo manifesto della letteratura autoctona.
ISE MONOGATARI. I racconti di Ise.
A cura di Michele Marra.
Alla memoria dell'amico fraterno Nagoshi Yukinobu.
Ella mi chiese
se erano perle
o cosa fossero.
Oh, se rispondendo Sono gocce di rugiada>
anche io fossi svanito! .
Si dice che l'imperatrice del Secondo Rione, per la sua sorprendente bellezza, fosse stata rapita e portata via a spalle da
un uomo, intanto che si trovava a servizio dalla cugina, consorte
imperiale. I due fratelli della rapita, il ministro di Horikawa e
il primogenito Kunitsune, i quali detenevano ancora posizioni
minori, udirono qualcuno piangere disperatamente intanto che
si dirigevano verso il palazzo imperiale. Fermarono cos l'uomo
e riportarono a casa la sorella. A loro si riferisce l'autore quando
parla di demoni. A quel tempo l'imperatrice era ancora giovanissima e una semplice cittadina.
7 Un viaggio nelle province orientali.
Tempo fa un uomo, essendogli divenuto penoso vivere nella
capitale, decise di recarsi nelle province orientali. Intanto che
stava superando la costa che divide le province di Ise e di Owari, fu colpito dal lucore delle onde. Allora compose una poesia:
Cresce la nostalgia
di chi tanto lontano
dalla capitale.
Cresce l'invidia per le onde
che liberamente tornano al largo .
8 Un viaggio nelle province orientali 2.
Tempo fa c'era un uomo al quale probabilmente era divenuto
difficile vivere nella capitale. Decise, pertanto, di dirigersi verso
le province orientali alla ricerca di una nuova residenza, accompagnato da un paio di amici.
Scorgendo il fumo levarsi dal monte Asama, nella provincia
di Shinano', egli compose la seguente poesia:
Sale il fumo
dalla cima del monte Asama
in Shinano.
Lo possono forse ignorare
coloro che al monte s'avvicinano o da esso dipartono? ,
9 Un viaggio nelle province orientali 3.
Tempo fa un uomo aveva l'impressione di non essere utile e,
non volendo rimanere nella capitale, pens di cercare una nuova
abitazione nelle province orientali, verso cui si incammin con
un paio di vecchi amici. Poich nessuno conosceva la strada,
procedettero con esitazione, finch giunsero in un luogo chiamato Yatsuhashi, nella provincia di Mikawal. Quel luogo era
chiamato Yatsuhashi - Otto Ponti - poich il corso d'acqua si
divideva in otto rami simili a zampe di ragno e ciascun ramo era
solcato da un ponte.
Scesi da cavallo, si sedettero all'ombra di un albero, nei pressi di quella palude e fecero uno spuntino di riso bollito. Nei dintorni c'erano iris meravigliosamente fioriti. Osservandoli, uno
del gruppo si rivolse all'uomo, esortandolo a comporre una poesia che avesse per tema ci che prova in cuor suo il viaggiatore e
che avesse a capo di ogni verso le lettere della parola iris 2. Allo-
donna in una macchia, si diede alla fuga. Il rapitore sicuramente nella piana! , gridarono gli inseguitori, che avevano ormai deciso di dare fuoco alla piana. Allora la donna, terrorizzata,
Non appiccate oggi il fuoco
alle giovani erbe
della piana di Musashi.
L si nasconde il mio diletto compagno
e l pure io mi nascondo 2.
Gli uomini, uditala, la catturarono, scortandola con il suo
compagno.
I La piana di Musashi si trova nella parte orientale della provincia omonima.
2 Musashino wa I kyo wa na yaki so I wakakusa no I tsuma mo komoreri I ware
mo
komoreri .
Le giovani erhe (wakakusa) sono un chiaro riferimento alla giovane coppia che
si
nasconde nella piana. Questa PotSia ritenuta un'antica ballata cantata in
occasione
della bruciatura delle erbacce all'inizio di primavera. Quest'usanza offriva
ai giovani
l'occasione di incontri che spesso sfociavano in matrimoni.
In questo paragrafo la ballata stata usata fuori di contesto, rendendo
ques~o racconto molto simile a quello del paragrafo 6. Ma sarebbe azzardato dire che ci
troviamo
ancora una volta di fronte alla relazione tra Narihira e l'imperatrice del
Secondo
Rione.
I3Nella provincia di Musashi IV
Tempo fa un uomo che abitava ne]]a provincia di Musashi
scrisse ad una donna della capitale: ~;e ti scrivorancamente,
plovo ver~ogllit,e noll lo faccio provo angusliLt. Aggiunse
inoltre sulla busta la scritta le staffe di Musashi 2 e la invi alla donna; in seguito non ci furono altre missive da parte dell'uomo. Allora, la donna scrisse dalla capitale:
Per chi,
sospesa alle staffe di Musashi
chiede la tua attenzione
doloroso il tuo silenzio
e ancor pi dolorosa una tua parola 3.
L'uomo, al quale era difficile sopportare un tale pensiero, rispose:
Chi sospesa alle sta~e di Musashi
dice che doloroso il silenzio
e dolorosa una mia parola.
Non in occasioni come queste
che gli uomini muoiono di pene d'amore? 1.
Evidentemente poich significherebbe che l'uomo ama una donna della piana di
mirubeku .
2 A di~erenza della donna del paragrafo precedente, questa donna, conscia
della propria situazione, mostra una sensibilit che il poeta non nega neppure alle
persone di
campagna. E la donna stessa a riconoscere in s l'assenza della ramnatezza
insita
nell'educazione dell'uomo della capitale (miyabi), e la presenza della
rusticit tlplca
dell'uomo di campagna (hinabi).
L'abito celeste
Tempo fa c'era un uomo di nome Ki no Aritsune, il quale
aveva servito tre imperatori l. Costui era stato potente ma, in
seguito al cambiamento degli imperatori e dei tempi, si trov
ben presto a dover vivere peggio di un uomo comune. La sua
natura era magnanima e amava le cose di gusto raffinato; non
pareva certo un uomo qualunque. Sebbene la sua vita fosse povera, mantenne, tuttavia, il cuore di un tempo, non preoccupandosi affatto dei problemi quotidiani. La moglie, dopo essere stata legata a lui per lungo tempo, decise di dormire sola e, in fine,
fattasi monaca, and a vivere con la sorella maggiore che l'aveva
preceduta nella vita religiosa. Nonostante il loro non fosse stato
un grande amore, allorch, al momento della partenza, la moglie
venne a salutarlo, egli ne fu profondamente addolorato e al tempo stesso vergognoso poich, a causa della sua povert, non poteva neppure offrirle un dono di commiato. Non sapendo cosa
fare, scrisse ad un amico con il quale era da lungo tempo in stretti rapporti di amicizia2. Poich andata cos, ella ha dunque
deciso di lasciarmi; non posso sopportare il pensiero di non poterle offrire neppure un piccolo dono . Alla lettera aggiunse una
poesia:
Se piego le dita
per contare
gli anni passati insieme
e ne calcolo le decadi
m'accorgo che ne son trascorse quattro 3.
L'amico, pietosamente toccato dalle sue parole, gli invi alcuni indumenti ed altri oggetti per la notte, accompagnati da una
poesia
Calcolando le decadi passate insieme
ti sei accorto
che ne son trascorse quattro.
Quante volte in questi anni e]la sar venuta
aer~-are iluo aiuto! J.
Allora, Aritsune rispose:
L'abito da te inviato
certamente l'abito di piume
degli esseri celesti.
Per te stato tessuto
tale splendore 5.
E, non riuscendo a contenersi dalla gioia, aggiunse un'altra
poesia:
E forse arrivato l'autunno
Hanno fama
d'essere effimeri
i fiori di ciliegio!
Eppure hanno atteso l'uomo
che ben di rado durante l'anno li contempla l.
L'uomo rispose:
Se oggi non fossi venuto,
domani, come neve, sarebbero caduti
i fiori di ciliegio!
Anche se non fossero del tutto scomparsi
potremmo forse lodare quei rimanenti fiori? 2.
ada nari to I na ni koso tatere I sakurabana | toshi ni mare naru | hito mo
machlken .
2 kyo kozu wa I asu wa yuki to zo I furinamashi I kiezu wa ari tomo | hana
to mimashi ya.
Il poeta teme la volubilit della donna ed il fatto che, se oggi non l'avesse
visitata
molto presto qualcun altro avrebbe preso il suo posto.
Una donna inesperta
Tempo fa c'era una donna senza esperienza nelle cose d'amore, nei pressi della cui casa viveva un uomo. Trattandosi di un
poeta, la donna volle saggiarne il cuore, cos che gli invi una
poesia accompagnata da un crisantemo dal colore ormai sbiadito:
Dov' scomparso
il color rosso brillante
del crisantemo?
Mi ricorda il lucore della neve
pesante sui rami l.
L'uomo, fingendo di non capire, le rispose con la seguente
poesia:
Il lucore di questo crisantemo
nasconde tracce
di color rosso brillante.
Non ricorda forse la manica
della persona che lo colse? 2.
kurenai ni I niou wa izura I shirayuki no I eda mo too ni I furu ka to mo
miyu .
La donna si chiede dove sia finita la fama di amante appassionato che circonda
il
poeta.
2 kurenai ni I niou ga ue no I shitagiku wa I orikeru hito no I sode ka to
mo miyu .
Le donne dell'epoca Eleian solevano indossare un numero variabile di kimono le
cui
maniche si susseglfivano formando una vasta gamma di colori. Questa lirica
pare
suggerire che il poeta, biasimato dalla donna per la sua freddezza, celi
nell'intimo
una natura di amante appassionato.
I9.
Una donna ignorata
Tempo fa un uomo ebbe una relazione amorosa con una dama d'onore di una concubina che serviva a palazzo; la relazione,
per, termin ben presto. Poich entrambi prestavano servizio
nel medesimo luogo, l'uomo compariva spesso dinanzi alla donna, ma si comportava come se ella non esistesse. Allora, la donna
gli invi una poesia:
Freddo e lontano
tu vaghi
come una nuvola in cielo.
Eppure, quante volte appari
dinan~i ai miei occhi l.
L'uomo rispose:
Trascorro i giorni
vagando, freddo e lontano,
come una nuvola in cielo.
Un forte vento soffia
sul monte che quella nuvola copre 2.
Si diceva che un altro uomo era entrato nella vita di quella
donna.
amagumo no I yoso ni mo hito no I nariyuku ka I sasuga ni me ni wa | miyuru
mono kara .
2 amagumo no I yoso ni nomi shite I furu koto wa I wa ga iru yama no I kaze
hayam;
nari .
L'acero di primavera
Tempo fa un uomo, colpito da una donna che viveva nella
provincia di Yamato, prese a corteggiarla e si un a lei. Dopo
breve tempo, l'uomo dovette tornare alla capitale dove prestava servizio. Lungo il cammino, egli not con sorpresa che le foglie di un acero erano rosse come d'autunno, sebbene si fosse
soltanto nel terzo mese l. Spezzatone un ramo particolarmente
rigoglioso, lo invi alla donna, accompagnato da una poesia:
Nonostante sia primavera,
questo ramoscello
che per te ho spezzato
infuocato
come acero d'autunno 2.
La risposta giunse dopo che egli aveva ormai fatto ritorno
alla capitale:
Come presto
svanito
il colore dell'acero!
Pare che il tuo villaggio
non conosca primavera 3.
un futile motivo. La donna, non riuscendo probabilmente a dimenticare il passato, invi all'uomo una poesia:
Per quanto crudele
tu sia stato con me
non posso dimenticare.
E un sentimento d'odio
e d'amore al tempo stesso 1.
Come previsto!, pens l'uomo che, a sua volta, le invi
una poesia:
Vorrei che, dopo la nostra relazione,
i nostri cuorl 5i riunissero
senza pi lasciarsi,
come il corso del fiume
che, spezzato da un'isola, si ricompone 2.
Sebbene l'uomo avesse appena inviato la sua risposta, decise
di recarsi dalla donna la medesima notte. Parlarono di cose passate e future, poi l'uomo recit la poesia:
Anche se di mille notti
una sola lunga notte d'autunno
potessi fare
e con te ottomila notti giacere
potrei forse ritenermi soddisfatto? 1.
La donna rispose:
Anche se di mille notti
una sola lunga notte d'autunno
facessimo,
yuante parole non dette
resterebbero al canto del gallo! '.
Da allora l'uomo le fece visita con pi devozione.
uki nagara | hito o ba e shi mo I wasureneba I katsu uramitsutsu I nao zo
koishiki .
2 aimite wa I kokoro hitotsu o I kawashima no I mizu no nagarete I taeji to
zo
omou .
3 aki no yo no | chiyo o hitoyo ni I nazuraete I yachiyo shi neba ya I aku
toki no
aran .
aki no yo no | chiyo o hitoyo ni I naseri tomo I kotoba nokorite I tori ya
nakinan.
23 Il pozzo
Tempo fa, i figli di due venditori ambulanti di campagna solevano giocare nei pressi di un pozzo. Divenuti adulti, sebbene
entrambi provassero un po' di vergogna a stare insieme, l'uomo
volle sposare quella donna. Anche lei stava pensando di prendere come marito quell'uomo, nonostante il padre avesse deciso di
maritarla ad un altro. Ma lei non volle sentirne ragione. Allora,
l'uomo le invi una poesia:
La mia statura
solevo comparare
all'altezza del muro del pozzo.
Ha superato ormai quel muro
mentre tu eri assente 1.
La donna rispose:
Anche i miei giovani capelli
che ai tuoi solevo comparare
hanno ormai superato le mie spalle.
Se non per te
per chi altro dovrei acconciarli? 2.
Si scambiarono molte poesie e, infine, si sposarono, com'era
nei loro desideri.
Alcuni anni dopo, i genitori della donna morirono, lasciandola, cos, senza alcun sostegno. Il marito, temendo di dover
d'ora in poi vivere miseramente, cominci a frequentare un'altra donna che viveva nel distretto di Takayasu della provincia
di Kochi1. Nonostante tutto, la moglie non faceva le visa d'essere inquieta con lui, cos che l'uomo cominci a dubitare che la
moglie amasse un altro. Fingendo di recarsi a Kochi, l'uomo si
nascose nella macchia del giardino. La donna, truccatasi con cura, recit, con lo sguardo fisso nel vuoto:
Alte s'ergono al largo
le bianche onde battute dal vento.
I)a solo o~crai valicare,
nel cuore della notte
il monte Tatsuta che alto si erge? '.
L'uomo, uditala, prov una tristezza indefinibile e, da allora,
cess di recarsi nella zona di Kochi.
Nelle rare occasioni in cui ancora volle recarsi a Takayasu,
egli prov una gran ripugnanza per quella donna che un tempo
soleva mostrarsi ordinata e ben truccata e che ora, trasandata,
non esitava a prendere il mestolo con le proprie mani e riempire
stracolme le ciotole di riso; per cui egli decise di interrompere
del tutto le sue visite. Allora la donna, con lo sguardo fisso nella
direzione della provincia di Yamato, compose una poesia:
Oh, monte Ikoma!
Lasciami scrutare il luogo
dove il mio uomo vive.
Non lo nascondano le nuvole
neppure in giorni di pioggia 5.
Intanto che seguitava a tenere l'occhio fisso nella medesima
direzione, le fu annunciata una visita da parte dell'uomo della
provincia di Yamato. Ella l'attese felice, ma l'uomo non comparve. Allora, gli invi una poesia:
Mi dissero
che tu saresti venuto
ma le notti passarono invano.
Su te pi non posso contare,
sebbene lo desidererei davvero 6.
tsutsui tsu no I izutsu ni kakeshi I maro ga take I suginikerashi na I imo
mizaru
ma nl .
2 kurabekoshi I furiwakegami mo I kata suginu I kimi narazu shite I tare ka
agubeki .
3 Nella parte sud-orientale dell'odierna prefettura di Osaka.
Non deve stupire il fatto che la morte dei genitori della donna determini la
rovina
della famiglia. Ancora oggi, in Giappone, un uomo pu essere adottato dalla
famiglia della moglie e assumerne il nome, specialmene quando la moglie
economicamente pi agiata del marito.
kaze fukeba I okitsu shiranami I Tatsutayama I yowa ni ya kimi ga I hitori
kouran .
Valicare il monte Tatsua era reso pericoloso dalla presenza di numerosi
briganti che
solevano attaccare i viaggiatori.
5 kimi ga atari I mitsutsu o oran I Ikomayama I kumo na kakushi so | ame wa
furu
tomo .
6 kimi knm~l to I iichi-ogoto ni I inllr~h3nom.lnll n~ono no I koit~llto
furu.
24
Tre anni di lontananza
Tempo fa un uomo viveva in un remoto paese di campagna.
Dovendo andare a prestare servizio nella capitale egli part, nonostante esitasse ad accomiatarsi dalla moglie. Trascorsero tre
anni senza che lui tornasse, e la donna, a cui l'attesa era divenuta
insopportabile, promise ad un altro uomo, che la corteggiava
con ardore, di unirsi a lui quella notte. Ma, proprio quella notte, il marito fece ritorno'. Egli buss, invitando la moglie ad
aprire la porta, ma la donna, che esitava ad aprire, gli fece avere
dal]'interno una poesia:
Tre nuovi, lunghi anni
invano struggendomi
t'attesi .
Proprio questa notte
con altri il guanciale divido 2.
L'uomo rispose:
Che sia un arco di betulla
o di altro legno, poco importa.
Possa tu avere cura di quell'uomo
per un numero d'anni pari
a quelli in cui io ebbi cura di te 3.
Poich l'uomo stava per andarsene, ella recit:
Sia che il tuo cuore
sia stato o no rivolto a me
da sempre,
come corda d'arco,
verso te il mio c~lore stato teso 1
Ma l'uomo fece ritorno alla capitale. La donna, estremamente triste, lo rincorse senza, per, riuscire a raggiungerlo. Cadde
prostrata nei pressi di una fonte d'acqua pura dove, con il sangue sgorgatole da un dito, scrisse una poesia su una roccia vi36
Non possO trattenere
l'uomo che fugge
lncurante del mio amore.
Sento che questa povera vita
sta per svanire 5.
E, in quel luogo, cess di vivere.
' In base al codice Taiho, redatto nel Zna donna con figli il cui marito non
avesse fatto ritorno alla propria abitazione entro cinque anni dal giorno della
sua partenza, acquisiva il diritto di risposarsi. Il periodo di attesa era ridotto a
tre anni
qualora la coppia non avesse avuto figli, come nel caso di questo paragraf(~.
2 aratama no I toshi no mitose o I machiwabite I tada koyoi koso I niimakura
sure.
azusayumi I mayumi tsukiyumi I toshi o hete I wa ga seshi ga goto I
uruwashimi
seyo .
azusayumi I hikedo hikanedo I mukashi yori I kokoro wa kimi ni I yorinishi
monoo.
5 aiomowade | karenuru hito o I todomekane | wa ga mi wa ima zo | kiehatenumeru .
25 Una notte di solitudine
Tempo fa un uomo invi ad una donna che, pur non dicendo
di non volerlo incontrare, non si decideva ad incontrarlo, questa
poesia:
Pi che dalla rugiada
che l'erba dei campi autunnali imperla
le mie maniche
di lacrime sono impregnate,
poich la notte trascorro senza incontrarti l.
Quella donna civettuola rispose:
Non sa forse
che non ci sono alghe
in questa baia
il pescatore che qui i suoi piedi trascina
incontrarti ?
Eppure eravamo tanto legati
come paglia di canestro da cui acqua non filtra 1.
nadote kaku I au go katami ni | nariniken I mizu morasaji to | musubishi mono
o.
Il carattere rustico di questa poesia fa pensare che si tratti di un antico
canto popolare .
Il banchetto di primavera
Tempo fa un uomo che era stato invitato ad un banchetto
negli appartamenti della madre del principe ereditario, durante
la fioritura dei ciliegi lcompose la seguente poesia:
Per quanto ogni anno
si ripeta il lamento di chi
la vista dei ciliegi non sazia,
mai come questa notte
il lamento s' fatto acuto 2.
In un giorno di ogni stagione si solevano festeggiare a corte particolari
compleanni
quali il raggiungimento del quarantesimo, cinquantesimo, sessantesimo,
settanteslmo, ottantesimo e centesimo anno di et. In questo paragrafo assistiamo ad un
banchetto primaverile offerto, molto probabilmente, dall'imperatrice del Secondo
Rione,
Koshi .
2 hana ni akanu I nageki wa itsu mo | seshikadomo I kyo no koyoi ni I niru
toki wa
nashi .
Questa poesia pu essere interpretata sia come un semplice ringraziamento
dell'ospite verso l'ospitante, oppure come un lamento clel poeta che, invano, ha
cercato l'amore dell'imperatrice.
30.
Una donna difficile
Tempo fa un uomo invi ad una donna, che si lasciava incontrare assai di rado, una poesia:
triste vedere
che i nostri incontri sono brevi
quanto lo spazio che passa tra le perle di una collana,
e che la tua freddezza
dura cos tanto a lungo 1.
au koto wa I tama no o bakari I omoete I tsuraki kokoro no I nagaku miyuran
.
Il filo d'erba
Tempo fa un uomo passava di continuo davanti agli appartamenti di una dama del palazzo imperiale. In seguito al sorgere
di una qualche inimicizia, la donna l'apostrof, dicendo: Bene,
filo d'erba, staremo a vedere come andr a finire! l. L'uomo ri-
5I
dana. Infatti, la sua poesia implica che la donna, nonostante abbia spento la
lucciola,
finir presto col cedere alle sue proposte.
I giovani di un tempo
Tempo fa un giovane si incapricci di una ragazza di cui non
si poteva dire nulla di male. I vanagloriosi genitori di lui, temendo che la relazione si trasformasse in una cosa seria, decisero di
allontanare la ragazza da casa loro ma, per quanto lo ripetessero
spesso, rimandavano di giorno in giorno la loro decisione. Il giovane, che dipendeva dai genitori, non aveva l'animo di opporsi,
cos che nulla poteva fare per trattenerla; n poteva opporsi loro
la donna che era di umili originil. Intanto, l'amore dei due giovani si faceva ogni giorno pi intenso, costringendo improvvisamente i genitori di lui a cacciare di casa la ragazza. Il giovane
sparse lacrime di sangue, senza per riuscire a trattenerla. Poich la ragazza era stata portata lontana da casa, egli compose tra
i singhiozzi:
Se tu te ne andassi da te stessa
chi penserebbe che si tratta
di una dolorosa separa~ione?
Oggi il mio dolore aumenta
rispetto a quello del passato 2.
Dopo di che il giovane svenne. I genitori ne furono sconvolti;
siccome pensavano di aver agito per il bene del figliolo, mai si
sarebbero attesi un simile risultato. Accortisi che si trattava di
un vero mancamento, essi iniziarono ad invocare gli dei. Il giovane, che aveva perduto i sensi al tramonto, non torn in s sino
all'ora del cane3 del giorno successivo.
Di tali profondi sentimenti erano capaci i giovani di un tempo!
Donde mai proveniva questa forza a quei giovani i cui capelli
oggi sono ormai canuti?
l Con molta probabilit si tratta di una domestica della casa.
2 idete inaba I tare ka wakare no I katakaran I arishi ni masaru I kyo wa
kanashi
mo"
4I .
La pianta murasaki
Tempo fa c'erano due sorelle di cui una aveva sposato un
pover'uomo di rango inferiore e l'altra un nobile. La donna maritata all'uomo di basso rango lav e mise ad asciugare da s l'abito da cerimonia del marito; nonostante l'avesse fatto con molta cura, non essendo abituata a tali lavori, tir troppo la stoffa,
finendo con l'aprire uno squarcio nella spalla. Non rimanendole
null'altro da fare, scoppi a piangere amaramente. L'uomo d'alto rango, venuto a conoscenza dell'incidente, prov una grande
pena per la cognata. Si procur, pertanto, un elegante abito verde da cerimonial che invi alla donna insieme con una poesia:
Quando la pianta mttrasaki
Il cuculo
Tempo fa un principe di nome Kaya I si innamor di una donna e le dimostr la sua particolare benevolenza prendendola a
servizio con s. Un secondo uomo s'incapricci di quella donna,
pensando d'essere il solo. Un terzo, che era venuto a conoscenza di questa strana situazione, scrisse una lettera alla donna, inviandole una poesia accompagnata dal disegno di un cuculo:
Poich molti
sono i villaggi dove suoli cantare,
oh cuculo,
nonostante tutto
non posso che sentirmi da te negletto 2.
La donna, volendolo assecondare, rispose:
Canta questa mattina
il cuculo
la cui fama non risponde a realt.
Se tanti sono i suoi rifugi
perch da tutti egli negletto 3.
Si era allora al quinto mese. L'uomo replic:
Avr fiducia
nel cuculo
che in molti rifugi canta,
almeno sin tanto che udr
la sua voce nel mio villaggio.
Kaya Shinno (794-871) il settimo figlio dell'imperatore Kammu e fratello,
dunque
degli imperatori Junna e Saga. Egli era, al tempo stesso, zio e pro-7.io del
poeta Narihira, la cui madre, Ito nai Shinno, era una figlia dell'imperatore Kammu, ed
il cui
padre, Abo Shinno, era figlio dell'imperatore Heizei che, a sua volta, era
figlio di Kadillu.
Il mantello
Tempo fa, un uomo che aveva deciso di organizzare un banchetto di commiato per un tale che stava per partire per le province, lo invit a casa sua e, poich non si trattava di un estraneo, gli fece servire un bicchiere di vino dalla moglie e gli o~r
in dono un mantello. Il padrone di casa compose una poesia che
fece legare alla cintura di quell'abito:
Di questo mantello
mi sono spogliato
per donarlo a te che parti.
Da ogni afflizione ormai
saremo entrambi liberi S
Trattandosi di una poesia che si distingue tra le poesie del
tempo, la si deve leggere con attenzione, meditandola senza attendersi una poesia in risposta.
idete yuku I kimi ga tame nito I nugitsureba | ware sae mo naku | narinubeki
kana .
potrebbe su di te contare? 2.
Allora, l'uomo recit:
Anche i fiori di ciliegio
dell'anno scorso, ai soffi del vento
possono durare,
ma chi potrebbe
nel tuo cuore confidare? 3.
La donna ribatt:
Pi che sull'acqua corrente
scrivere,
sarebbe assurdo,
amando chi non t'ama,
vivere.
L'uomo concluse con la poesia:
L'acqua che scorre,
il tempo che passa,
i fiori che avvizziscono,
forse che l'ordine di fermarsi
odono.`.
Costoro, che facevano a gara nel compararsi a cose effimere,
dovevano per certo essere ben volubili!
tori no ko o l to zutsu to wa I kasanu tomo I omowanu hito o l omou mono ka
wa .
Accatastar le uova metafora cinese per azione pericolosa. L'uomo, dunque,
dice
che, anche per qualcuno estremamente coraggioso, una relazione con la oonna
sarebbe molto rischiosa.
2 asatsuyu wa | kienokorite mo I arinubeshi I tare ka kono yo o l
tanomihatsubeki .
fuku kaze ni I kozo no sakura wa I chirazu tomo I ana tanomigata I hito no
kokoro
wa
yuku mizu ni | kazu kaku yori mo I hakanaki wa I omowanu hito o I omou narikeri .
5 yuku mizu to I suguru yowai to I chiru hana to I izure mate cho I koto o
kikuran.
Ossia, come si pu contare su cose talmente ef~imere?
Il crisantemo
Tempo fa un uomo piant un crisantemo nel giardino di un
tale, e compose una poesia:
Poich fermamente piantato al suolo,
soltanto in un anno senza autunno
rimarr senza fiori.
Essi certo cadranno
ma come potranno avvizzire le radici? 1.
ue shi ueba I aki naki toki wa I sakazaran I hana koso chirame I ne sae
kareme ya .
in
sogno, ella non lo pensi affatto.
55
Una donna impossibile
Tempo fa un uomo al quale pareva sempre pi impossibile
ottenere la donna di cui era innamorato, recit:
Sebbene possa darsi
che tu neppure pi mi pensi,
ogni istante,
in ogni tua parola
come confido! 1.
omowazu wa I ari mo suramedo I koto no ha no I orifushi goto ni I tanomaruru
kana .
56.
Il rifugio della rugiada
Tempo fa un uomo, sia che fosse a letto sia che rimanesse alzato, era tormentato dal pensiero di una donna. Non potendo
sopportare pi a lungo tale ossessione, scrisse:
Sebbene la mia manica
non sia un rifugio
dal tetto di paglia,
al calar della notte
la rugiada vi si rifugia 1.
wa ga sode wa I kusa no iori ni I aranedomo I kurureba tsuyu no I yadori
narikeri .
I,a rugiada attecchisce volentieri ad un umido tctto oi paglia. La manica,
evidentemente, tbagnata oi lacrime.
La caprella
Tempo fa un uomo era segretamente afflitto da pensieri d'amore. Scrisse pertanto alla donna che gli si mostrava indifferente:
Mi taglia il cuore
quest'amore,
simile all'alga
della caprella
tagliata dal pescatore 1.
<( kolwahinu I .Im.l no karu mo ni Iadoru cho I warekara mi o mo I kudakitsuru
k.llld .
Le spigolatrici
Tempo fa un uomo galante costru una casa nei pressi di Nagaoka dove and ad abitare 1. Alcune affascinanti ragazze che
prestavano servizio nelle vicinanze, presso la casa di una principessa, videro l'uomo intento alla raccolta del riso.
davvero un lavoro adatto ad un simile libertino! , esclamarono, radunandosi nel prato.
L'uomo fugg e, intanto che si nascondeva all'interno di una
casa, una donna compose una poesia:
Il ISume dell'amore
Tempo fa un uomo, giunto sino a Tsukushi 1, ud una donna
che, nascosta da un paravento di bamb, diceva ad altri: Costui gode di una gran reputazione di libertino. Allora egli recit:
Chi attraversa
il Fiume del Colore
come pu
non bagnarsi
della tinta dell'amore? 2.
La donna rispose:
A portare tale nome
dev'esser ben volubile
l'Isola Licenziosa!
Delle sue acque
fradicio il tuo vestito 3.
Tsukushi corrisponde all'attuale prefettura di Fukuoka, ma qui sta ad indicare
l'isola di Kyushu in generale.
2 Somegawa o I wataramu hito no | ika de ka wa | iro ni naru cho I koto no
makaran .
Il Fiume del Colore (Somegawa) scorre nel distretto di Tsukushi della
prefettura di
Fukuoka, nei pressi di Dazai-fu. La poesia costruita sul doppio significato
dell'espressione iro ni naru, colorarsi ed innamorarsi .
3 na ni shi owaba I ada ni zo arubeki I Tawarejima | nami no nureginu | kiru
to iu
narl .
L'Isola Licenziosa (Tawarejima) una piccola isola al largo della costa del
distretto
di Uto, nella prefettura di Kumamoto, in Kyushu
Un ramo senzaori
Tempo fa una donna che, probabilmente a causa della sua
noncuranza, da lungo tempo non riceveva pi visite da parte del
suo amante, prest fede alle lusinghe di un uomo non certo degno di fede, e and a servizio da un tale che viveva in un'altra
provincia. Ora, un giorno, le comparve dinanzi il suo primo
amante al quale ella dovette servire del cibo. Fattasi notte, egli
domand al padrone di casa di chiamare la donna che l'aveva appena servito. Allorch questa si present, l'uomo le domand se
non lo conosceva e recit una poesia:
Dov'
la bellezza di un tempo,
fiori di ciliegio?
E emaciato
quel ramo senza fiori 1.
La donna prov una profonda vergogna e non riusc a rispondere. L'uomo le domand perch non rispondesse, ed ella, fat-
tasi forza, disse: Poich le lacrime scendono sul mio volto, non
riesco a vedere nulla n ho la forza di parlare. Allora l'uomo
Tu hai voluto
abbandonare
i nostri incontri.
Sebbene siano trascorsi mesi ed anni,
non certo migliorato il tuo destino 2.
Bench l'uomo si fosse tolto il mantello e l'avesse donato alla
donna, ella, gettatolo via, fugg. N si seppe dove.
I inishie no I nioi wa izura I sakurabana I kokeru kara to mo I narinikeru
kana .
2 kore ya kono I ware ni au mi o I nogaretsutsu I toshitsuki furedo |
masarigao
naki .
Una donna dai capelli sottili
Tempo fa una donna licenziosa desiderava a tutti i costi incontrare un uomo che l'amasse; poich non aveva occasione di
esprimere questo suo desiderio, ella prese a raccontare ai suoi tre
figli un sogno che in realt non aveva mai fatto. Due figli non risposero, non prendendo a cuore la faccenda, ma il terzo, desideroso di interpretare il sogno della madre, disse che stava per presentarlesi un buon marito; la donna si sent pertanto rinfrancata.
Gli altri uomini non hanno un cuore sensibile! Voglio proprio far conoscere alla mamma il capitano Zaigo 1, pens il figliolo.
Egli lo incontr un giorno in cui Narihira era uscito a caccia.
Afferratagli la briglia del cavallo, il ragazzo gli narr la sua idea.
Mosso a piet, l'uomo si rec presso quella donna e con lei trascorse la notte. Ma, poich in seguito egli evit di mostrarsi, la
donna s'avvicin alla sua casa e lo scrut attraverso lo steccato.
L'uomo, dopo averla sfiorata con lo sguardo, recit la poesia:
Un anno manca
alla donna dai capelli sottili
per raggiungere l'et di cento.
Il suo fantasma m'appare
e mi guarda con amore 2.
La donna s'accorse che l'uomo s'accingeva a lasciare la sua
abitazione; si affrett verso casa col cuore agitato e, inciampando tra rovi e rose selvatiche, riusc in~ne a raggiungere la sua
camera, adagiandosi immediatamente sul letto. L'uomo, che l'aveva seguita, scrut la donna di nascosto. La vide prepararsi per
la notte e recitare una poesia, accompagnata da sospiri sconso]~Itl .
Anche questa notte
sulla stretta stuoia
una sola manica stender
e~ncora una volta. s~lla dormir,
SellinCoilir lIIIILo .
Poich inutilmente
vado
ed inutilmente torno,
sempre sono invitato
dal desiderio di vederti 11,
Questo presumibilmente accadde al tempo dell'imperatore
Mino. La madre dell'imperatore era l'imperatrice Somedono,
oppure l'imperatrice del Quinto Rione'2.
' Si tratta dell'imperatore Seiwa, noto pure con il nome di imperatore Mino,
in quanto, dopo la sua abdicazione, egli si ritir a vita religiosa nel villaggio di
Mino dcl
distretto di Kadono, nella provincia di Yan~ashiro dove fu, infine, sepolto.
Z Sono i colori degli abiti indossati da membri della famiglia imperiale o da
grandi
ministri di stato. A costoro, a partirdal secolo x, fu riservato il colore
porpora.
3 (,i troviamo di fronte ad un ennesimo riferimento alla relazione tra Koshi,
cugina
della madre dell'imperatore Seiwa, e Ariwara no Narihira che viene qui
indicato con
il nome di famiglia. Si vedano, a questo proposito, i paragrafi 3-6.
{ omou ni wa shinoburu kot(l zo makenikeru I au ni shi kaeba I sa mo araba
are.
5 Cos, dava l'impressione di nonssere maiIsCitO dal palazzo.
6 Gli esorcisti erano funzionari dell'Ufficio delle Divinazioni che, nella
burocrazia
giapponese d'epoca ileian, faceva parte del Ministero degli Affari Centrali.
Le sacerdotesse erallo sciamani attraverso cui s'udivano le parolc della divinit.
Il fiume della Purificazione il corso d'acqua che scorre nella zona
antistante il tempio shintoista, dove i fedeli si purificano mani e bocca.
` Si tratta di finzione letteraria in quanto nessun documento registra
l'esilio di Narihira in seguito alla sua relazione con l'imperatrict: del Secondo Rione.
L'imperatrice Somedono F~ljiwara Meishi, cos chiamata dal nome della villa
del
padrc. L'imperatrice del Quinto Rione Fujiwara Junshi la quale, per,
sarebbe zia
di Koshi e non cugina come si dice all'inizio di questo paragrafo. Per
l'identificazione di questi personaggi si vedano le note ai paragrah 3, 4 e 6.
Le barche
Tempo fa un uomo, che aveva un possedimento nella provincia di Tsu, si rec nei pressi di Naniwa ', insieme con fratelli e
amici. Mentre stava scrutando la costa, egli not le barche che
giacevano col, e recit:
Stamane
finalmente sono giunto
nella baia di Naniwa.
Oh, povere barche
costrette a solcare tanti mari! 2.
Profondamente commossi, gli altri fecero ritorno senza comporre nessuna poesia.
I L'odierna Osaka.
Z Naniwazu o | kesa koso mitsu no I ura goto ni I kore ya kono yo o I umi
wataru
fune>.
Gli alberi in l';ore
Tempo fa un uomo, volendo fare una scampagnata con un
gruppo di amici, si rec, verso il secondo mese', nella provincia
di Izumi. Allorch essi scorsero il monte Ikoma, nella provincia di Kochi, in cielo c'era un incessante movimento di nuvole
che lo rendevano ora coperto ora sereno. Sebbene in mattinata
fosse stato nuvoloso, verso mezzogiorno ci fu una schiarita. La
neve, recentemente caduta, era rimasta sulla cima degli alberi.
Allora, uno della compagnia, osservando il paesaggio, recit:
Da ieri
il monte si cela
dietro nuvole vaganti.
Gli triste mostrare
i suoi alberi in fiore Z.
' Questo mese oorrisponde, approssimativamente, alla stagione della fioritura
dei ciliegi, fine marzo, inizio aprile.
Z kino kyo I kumo no tachimai I kakurou wa I hana no hayashi ol ushi to
narikeri .
La fioritura metafora per gli alberi coperti di neve.
La spiaggia di Sumiyoshi
Tempo fa un uomo si rec nella provincia di Izumi. Giunto
sulla spiaggia di Sumiyoshi, nel villaggio di Sumiyoshi del distretto omonimo ', egli fu profondamente colpito dal paesaggio
e, sceso da cavallo, decise di proseguire per un tratto a piedi. Un
tale gli propose di comporre una poesia che contenesse l'espressione la spiaggia di Sumiyoshi.
Allora l'uomo recit:
Nonostante sia bello l'autunno
con !'oca sevatica che grida
e I crlsantemi In fiore,
e placevole vivere in primavera
sulla spiaggia di Sumiyoshi Z.
Gli altri non osarono comporre altre poesie.
' (,orrisponde alla parte meridionale della citt di Osaka dove, ancor oggi,
si pu visitare il tempio di Sumiyoshi.
Sumiyoshi signihca luogo piacevole in cui vivere.
La Vestale di Ise
Tempo fa un uomo giunse nella provincia di Ise come Messaggero di Caccia'. La madre della Vestale di IseZ ordin che
questi venisse trattato meglio dei soliti messaggeri. Ubbidiente
alla richiesta materna, la Vestale bad a lui con estrema cortesia;
lo tratt con ogni riguardo, assistendolo il mattino, allorch s'accingeva ad uscire per la caccia, e alloggiandolo nella sua residenza, allorch egli faceva ritorno la sera.
La seconda notte che era suo ospite, l'uomo le fece pervenire
un messaggio, chiedendole un incontro. Sebbene la donna non
pensasse certo di evitarlo, i due non poterono vedersi, a causa
della presenza di troppi occhi indiscreti. L'uomo era a capo del
gruppo di messaggeri, per cui la sua residenza non era lontana
dagli appartamenti della donna, la quale, approfittando della vicinanza della sua camera da letto, verso mezzanotte, dopo che
tutti s'erano addormentati, si rec nella stanza dell'uomo. Questi, non potendo dormire, se ne stava supino ad osservare il paesaggio esterno; d'improvviso egli la vide avanzare alla luce della pallida luna, preceduta da una giovinetta3. Estremamente felice in cuor suo, l'uomo fece entrare la principessa nella sua camera ma, bench fossero rimasti insieme per tre ore, ella fece
ritorno senza riuscire a rivelare i suoi sentimentiJ. L'uomo non
riusc a prendere sonno a causa di tali pensieri. Il mattino successivo, la sua depressione aument al pensiero di non poter inviare un messaggero personale alla donna; attese, pertanto, con
impazienza, finch, immediatamente dopo il sopraggiungere dell'alba, venne da parte della donna una poesia non accompagnata
da lettera alcuna.
Non so ricordare
se fosti tu a venire
<) sf ui i~
se sia stato so~no o realt,
se dormivo od ero desta `.
L'uomo rispose tra lacrime amare:
Nelle tenebre
vagava il mio cuore
agltato.
Decidiamo questa notte
se sia stato sogno o realt 6,
Dopo aver recitato questa poesia, l'uomo usc a caccia.
Vagando distrattamente nella piana, egli pensava che avrebbe incontrato la donna quella stessa notte, appena tutti gli uomini della casa fossero stati a letto. Purtroppo il governatore della
provincia, che sovrintendeva pure agli affari della Vestale, venuto a conoscenza della presenza del Messaggero di Caccia, volle
dare un banchetto in suo onore che fin col durare l'intera notte.
Poich egli, all'alba, doveva ripartire per la provincia di Owari 7~
si vide sfuggire l'occasione di poter incontrare quella donna. Non
gli rimase che spargere di nascosto lacrime di sangue.
Stava albeggiando, quando giunse da parte della donna una
coppa di sak sul cui piattino era stata scritta una poesia. L'uomo, presala in mano, lesse:
naku ni.
92
La Vestale di Ise IV
Tempo fa un uomo, non potendo riincontrare una donna che
risiedeva nella provincia di Ise, era alquanto risentito nei suoi
confronti, poich egli doveva partire per la provincia vicina. A1lora la donna recit:
Il pino di oyodo,
che da sempre attende,
non certamente senza cuore.
A provar risentimento sono le onde
che indietro si ritraggono, appena scorgono la baia 1
oyodo no | matsu wa tsuraku mo I aranaku ni I uramite nomi mo I kaeru nami
kana .
La donna, dunque, biasima l'uomo che, essendo egli stesso causa della propria
ira,
non vuole recarsi presso di lei che invano l'attende.
73 La Vestale di Ise V
Tempo fa un uomo compose una poesia pensando ad una donna che non poteva incontrare e a cui non poteva neppure inviare
una missiva, nonostante ne conoscesse l'abitazione:
Possono vederti gli occhi
ma non toccarti le mie mani,
tu,
simile al cinnammo
che cresce sulla luna 1
me ni wa mite I te ni wa tararenu | tsuki no uchi no | katsura no gotoki |
kimi ni
zo arikeru .
Una leggenda cinese dice che sulla luna cresce un enorme albero katsura
(Cinnamomum cassia), magicamente resistente ai continui attacchi delle scuri di un
uomo.
La Vestale di Ise VI
Tempo fa un uomo, essendo estremamente risentito nei confronti di una donna', le scrisse:
Sebbene sul nostro cammino
non s'ergano
alte montagne,
molti sono i giorni in cui non posso incontrarti,
per yuanto costante sia il mio amore 2,
11 medesimo stato d'animo del paragrafo z2 riproposto anche in questo
paragrafo
che molto probabilmente, da leggere in connessione con gli episodi
concernenti
la relazione di Narihira con la Vestale di Ise
2 iwane fumi I kasanaru yama ni I aranedomo I awanu hi oku I koiwataru kana.
rono coloro che composero poesie, tra cui un vecchio, imparentato con il nonno 2il quale recit:
Alla nostra porta
un bamb han piantato
che fa un'ombra lunga mille metri.
Chi, d'estate e d'inverno,
a quell'ombra non cercher riparo? 3.
Si trattava del principe Sadakazu. Gli uomini di quel tempo
dicevano che questi era figlio del capitano stesso~; in realt, il
bimbo era nato dalla figlia del fratello del capitano, il consigliere
Yukihira.
Si tratta del principe Sadakazu (875-916), ottavo figlio dell'imperatore Seiwa
e di
Ariwara no Ayako. Ayako era la nipote del poeta Narihira, essendo figlia di
Yukihira, fratello di Narihira.
2 Narihira. fratello del nonno Yukihira.
3 wa ga kado ni | chihiro aru kage o | uetsureba I natsu fuyu tare ka |
kakurezarubeki .
Ossia di Narihira stesso.
Il glicine
Tempo fa un uomo piant dei fiori di glicine in una casa la cui
fortuna era in declino. Un giorno piovigginoso della fine del terzo mese, egli ne tagli un ramo per inviarlo in dono ad un tale,
accompagnato da questa poesia:
Nonostante mi sia dovuto tutto bagnare,
per te ho voluto tagliare questo ramo.
Penso, infatti,
che a quest'anno non rimangano ormai
molti giorni di primavera 1
nuretsutsu zo I shiite oritsuru I toshi no uchi ni I haru wa ikuka mo | araji
to
omoeba .
Questa lirica, nata originariamente come una squisita espressione della
sensibilit
Heian, assume in questo contes~o un carattcre di chiara natura politica. Il
fatto che
essa sia, infatti, legata adIn ramo di glicine (fuji) spiega che il
destinatario doveva
necessariamente essere un Fujiwara (lett. campo di glicini). Questa lirica
altro non
che una preghiera di Narihira rivolt3 ad un potente Fujiw~ra per poter
ottcnere
un eventuale avanzamento nella sua lellta carriera.
8I.
La baia di Shiogama
Tempo fa un Ministro della Sinistra viveva in un'elegantissima villa costruita nei pressi del fiume Kamo, nel Sesto Rione l
' Come s' visto nel paragrafo 16, il principe Koretaka (844-897) si fece
monaco buddhlsta nell'872, con il nome di San'en. Egli pure noto con il nome di
principe di
Ono, dal nome della localit in cui visse, nell'attuale rione Sakyo di Kyoo.
Il villa>ggio di Minase si trova nell'att~lale prefettura di Osaka L'interLI
regionc
Yamazaki-Minase era una propriet di caccia della famiglia imperiale.
2 A quel temPo la stretta relazione tra il principe Koretaka ed il poeta
Narihira era
talmente nota che l'autore poteva tranquillamente celare il nome di Narihira
senza
alcun timore d'essere frainteso.
3 Nell'odierna citt di Hirakata della prefettura di Osaka. Si dice che il
tempio di
K,lnnnn dc!l.cittdi Hir.lk,lt,l ito sul hlnto (li clu~s. .lrtct.IlI'i
peratore Montoku e, successivamente, al principe Koretaka.
Cos da trasmettere a se stessi la forza dell'albero, attraverso una sorta di
incante5 yo no naka ni | taete sakura no I nakariseba | haru no kokoru wa I
nodokekaramashi >~.
6 chireba koso I itodo sakura wa I medetakere I ukiyo ni nani ka I
hisashikarubeki>.
7 Amanogawa (Fiume del Cielo) designa una zona della citt di I lirakata, pure
nota
come la Piana Proibita (Kin'ya), essendo una riserva di caccia della
famiglia imperlale .
8 karikurashi I tanabatatsume ni I yado karamu I ama no kawara ni I ware wa
kinikeri>.
Questa poesia fa riferimento alla leggenda delle due stelle che si incontrano
una
volta all'anno nella Via Lattea, iliume del Cielo. Si veda il paragrafo 59.
9 Si veda il paragrafo 16.
~ hitotose ni I hitotabi kimasu I kimi mateba I yado kasu hito mo I araji
to zo omou .
Ki no Aritsune canzona il genero Narihira, dicendo che la stella Tessitrice
(Tanabata) sta attendendo la stella Pastore (13Tikoboshi) e non altri. Allo stesso
tempo, il
poeta, paragonando il principe Koretaka a Hikoboshi, non perde occasione di
lodare
il principe.
akanaku ni I madaki mo tsuki no I kakururu ka I yama no ha nigete I ire~u mo
aranan.
Narihira desidera trattenere il principe, paragonato alla luna, cos da poter
prolun-
mimu
to wa .
84
Una separazione inevitabile
Tempo fa c'era un uomo il quale, bench ricoprisse una carica
inferiore, eraglio di una principessa imperiale che viveva in
un luogo detto Nagaoka '. Poich prestava servizio presso la capitale, egli non poteva visitare la madre tutte le volte che lo desiderava, nonostante fosse figlio unico 2 e la madre provasse per
lui un affetto particolare. Intorno al dodicesimo mese gli venne
recapitata una lettera della madre da parte di un messaggero, il
quale gli disse che si trattava di una questione urgente. L'uomo
osserv la lettera con meraviglia e lesse la poesia contenuta:
Poich dicono
che, quando si invecchia,
I'inevitabile separazione si avvicina,
il mio desiderio di vederti
cresce di giorno in giorno '.
Il figlio rispose tra le lacrime:
Oh, se nel mondo
non esistesse
I'inevitabile separazione
e la preghiera dei figli che i genitori
possano vlvere mille anni fosse esaudita! .
I Narihira era figlio della principessa Ito, ottava figlia dell'imperatore
Kammu.
2 Non sappiamo se Yukihira, fratello di Narihira, fosse nato dalla stessa
madre o da
madre diversa.
3 oinureba | saranu wakare no | ari to ieba I iyoiyo mimaku I hoshiki kimi
kana.
yo no naka ni I saranu wakare nu I naku mo gana I chiyo mo to inoru I hito no
ko no tame .
85
Il principe Koretaka III
Tempo fa c'era un uomo il cui signore, ch'egli aveva servito
sin da bambino, s'era dato alla vita monastica '. Durante il primo
mese, quell'uomo volle fargli visita come sempre; nonostante
non lo facesse spesso a causa del lavoro che lo tratteneva a corte,
egli si rec dal suo signore con gli stessi sentimenti di un tempo.
Lo trov circondato da molti laici e monaci che l'avevano servito in passato. Poich si trattava di una circostanza particolare,
l'inizio dell'anno, il signore offr loro del sak. La neve continu
a cadere fitta per l'intera giornata; nonostante fossero ormai tutti alticci, essi decisero di comporre poesie che avessero per tema
l'accumularsi della neve. L'uomo recit:
Per quanto sempre pensi a te,
non posso dividermi in due.
Senza posa
s'accumula la neve,
com'era nelle mie speranze 2,
Il principe, particolarmente toccato da quella poesia, si tolse
il mantello e gliene fece dono.
Ci troviamo di fronte ad un altro esempio di finzione letteraria: alla nascita
del principe Koretaka (844) Narihira aveva ormai diciannove anni.
2 omoedomo | mi o shi wakeneba | mekare senu I yuki no tsumoru 201 wa ga
kokoro
naru .
Il poeta, lamentando l'impossibilit di essere allo stesso tempo a corte e
presso il
principe Koretaka, felice alla vista dei cumuli di neve che gli impedisclmo
di far
ritorno alla capitale.
86.
Una glovanlsslma coppla
Tempo fa un uomo molto giovane scambi parole d'amore
con una giovanissima ragazza ma, a causa della presenza dei rispettivi genitori, di cui erano entrambi timorosissimi, decisero
di troncare la relazione. Trascorsi alcuni anni, l'uomo, desiderando forse ricostruire l'antica amicizia, invi una poesia alla
ragazza:
Come si possono ancora
ricordare
i fatti di un tempo,
quando ognuno, col passare degli anni,
per la sua strada andato? '.
In questo modo termin la loro relazione, sebbene non fossero lontani l'uno dall'altro; entrambi, infatti, prestavano servizio nel medesimo palazzo.
ima made ni I wasurenu hito wa I yo ni mo araji I ono ga samazama I toshi no
henureba .
87
La cascata di Nunobiki
Tempo fa un uomo viveva in una sua tenuta nel villaggio di
Ashiya del distretto di Mubara, nella provincia di Tsu '. E il villaggio che si ritrova nell'antica poesia:
Non hanno tempo
le pescatrici addette ai fuochi di sale
del mare aperto di Ashiya
neppure ad acconciarsi i capelli
con un pettine di bosso 2
Poich quell'uomo era stato promosso al nuovo grado di assistente capitano dell'ufficio delle guardie, i suoi colleghi approfittarono dell'occasione per radunarsi nella casa del neo-assistente, il cui fratello era capitano del medesimo ufficio. Intan-
la piccola barca
spinta a remi tra le canne
la sua via percorra e ripercorra '.
ashibe kogu I tananashiobune I ikusotabi I yukikaeruran I shiru hito mo
nami.
Pare che anche questo paragrafo, analogamente al paragrafo 89, sia collegato a
quelli
concernenti la relazione tra Narihira e l'imperatrice del Secondo Rione.
Una relazione impossibile
Tempo fa un uomo di umile posizione sociale s'innamor di
una nobile senza pari. Sperando in cuor suo di poter vedere realizzato il suo sogno, egli trascorreva il tempo a pensare di continuo a quella donna, sia dormendo, sia da sveglio, finch non
pot pi sopportare l'ossessione dei suoi pensieri. Allora egli
recit:
Gente del proprio rango
si deve amare
evitando di fare paragoni.
Una relazione tra nobili e servi
porta soltanto dolore '.
Dunque, anche in tempi antichi si riscontravano simili relazioni !
onaona | omoi wa subeshi I nazoe naku I takaki iyashiki I kurushikarikeri.
Una artista
Tempo fa, un uomo cess di fare visita ad una donna per qualche ignoto motivo. Sebbene costei avesse un altro uomo, egli,
che da quella donna aveva avuto un bambino', continu a scriverle di tanto in tanto, nonostante il loro legame fosse ormai
assai superficiale.
Un giorno, egli domand alla donna, la quale era una artista,
un suo dipinto, ma questa, dopo avergli fatto sapere che si trovava con il suo nuovo marito, fece trascorrere un paio di giorni
senza inviargli nulla. Allora l'uomo le scrisse che il suo contegno, nonostante fosse naturale, rimaneva pur sempre deplorevole, e che egli si sentiva profondamente inquieto con lei; alla
lettera aggiunse una poesia dal tono sarcastico. Si era allora in
autunno.
Le notti d'autunno
t'hanno forse fatto dimenticare
i giorni di primavera?
La nebbia vince forse mille volte
la foschia? 2,
La donna rispose:
Come potranno
mille notti rivaleggiare
con una sola primavera?
Eppure, sia le foglie d'acero, sia i fiori di ciliegio
sono entrambi destinati a cadere 3.
Narihira ebbe il figli(l Shigeharu da una relazione con la f;glia di Fuiiwara
aimide .
2 L'uomo pretende d'essere diventato meno incostante.
II7Il dio di Sumiyoshi
T~mnrrlln imnf r~tnrf- ciet~iin visita al tempio di Sumiyoshi ',
Quanto tempo passato
dall'ultima volta che ti vidi !
Di quante generazioni
stato testimone il pino
che cresce sulla costa di Sumiyoshi! 2
Allora il dio si manifest attraverso quel pino e recit la poeForse tu non conosci
lo stretto legame che a te mi lega,
ma da tempo immemorabile
ti sto proteggendo
da questo sacro recinto 3.
' Non sappiamo di quale imperatore si tratti. Ancora oggi si pu visitare il
tempio di
Sumiyoshi nella parte meridionale di Osaka. Il dio di Sumiyoshi era una
divinit
marina ma, in epoca I leian, fu pure noto come dio della poesia.
2 ware mite mo I hisashiku narinu I Sumiyoshi no I kishi no himematsu I ikuyo
henuran .
matsumashi to I kimi wa shiralla.ni I mizugaki no I hisashiki yo yori I
iwaisometeki .
Un uomo che si rif vivo dopo Iungo tempo
Tempo fa, un uomo fece sapere ad una donna, alla quale da
lungo tempo non aveva scritto neppure una lettera, che non l'aveva dimenticata e che sarebbe presto venuto a trovarla. La donna recit:
Poich molti
sono gli alberi su cui s'arrampica
la vite,
non sono troppo felice
di quel cuore che dice d'amarmi '.
tamakazura I hau ki amata ni I narinureba I taenu kokoro no I ureshige mo
nashi .
Si tratta di una canzone popolare usata dalla donna pi come tattica per
convincere
l'uomo che come semplice rifiuto.
II9,
Il ricordo di un uomo volubile
Tempo fa una donna, osservando degli oggetti lasciati come
' Si tratta del Palazzo dei Susini (Umetsubo), cos chiamato dagli alberi del
giardino.
uno dei cinque edifici riservati alle consorti imperiali.
2 uguisu no I hana o nuu cho I kasa mo gana | nurumeru hito ni |
kisetkaesan.
3 uguisu no | hana o nuu cho | kasa wa ina | omoi o tsukeyo | hoshite kaesan
.
I22.
L'acqua pura di Ide
Tempo fa un uomo scrisse ad una donna che aveva rotto la
sua promessa d'amore:
Avevo confidato
nella pura acqua di Ide '
in Yamashiro,
ma invano ho posto
la mia fiducia 2,
La donna non rispose.
' Il villaggio di Ide si trova nella provincia di Yamashiro, nell'attuale zona
meridionale della prefettura metropolitana di Kyoto.
2 Yamashiro no I Ide no tamamizu I te ni musubi I tanomishi kai mo I naki yo
nankerl .
I23 .
Il grido della quaglia
Tempo fa un uomo invi una poesia ad una donna che viveva
a Fukakusa I e di cui, forse, cominciava a stancarsi un poco:
Se abbandonassi
questo villaggio dove
per anni ho vissuto,
non diverrebbe forse
una prateria coperta d'erbacce? 2,
La donna rispose:
Se diverr prateria
mi trasformer in una quaglia
ed emetter il S~10 grido.
Non verrai qualche volta
neppure a caccia? 3.
L'uomo rimase profondamente commosso e non ebbe cuore
di partire.
~: l'attuale parte settentrionale del quartiere Fushimi di Kyoto. In epoca
Heian,
questa zona era aperta campagna a sud-est della capitale. Fukakusa,
letteralmente,
significa erba profonda .
2 toshi o hete I sumikoshi sato o I idete inaba I itodo fukakusa | no to ya
narinan .