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lamorocha

Yosoylamorocha,lamsagraciada,lamsrenombradadeesta
poblacin.Soylaquealpaisanomuydemadrugadabrindauncimarrn.
Yo,condulce,juntoamiranchito,cantounestilitocontiernapasin,
mientrasquemidueosalealtrotecitoensuredomn.Soylamorocha
argentina,laquenosientepesaresyalegrepasalavidaconsuscantares.
Soylagentilcompaeradelnoblegauchoporteo,laqueconservael
carioparasudueo.
Yosoylamorocha
demirarardiente,l
aqueensualmasiente
elfuegodeamor.
Soylaquealcriollitomsnobleyvalienteamaconardor.
Enmiamadorancho,bajolaenramada,ennocheplateada,condulce
emocin,lecantoalpampero,amipatriaamadayamifielamor.Soyla
morochaargentina,laquenosientepesaresyalegrepasalavidaconsus
cantares.Soylagentilcompaeradelnoblegauchoporteo,laque
conservaelcarioparasudueo.
La morocha un tango composto dall'uruguayano Enrique Saborido il quale
in una intervista ne rivel la nascita.
Il tango fu ispirato da Lola Candales: una giovane ballerina uruguaiana, mora,
che frequentava il Bar Reconquista (e che probabilmente, non era una
eccezionale cantante), della quale Saborido era innamorato.Una sera, un
gruppo di suoi amici insinuarono che Enrique non sarebbe stato capace di
scrivere un tango che Lola fosse riuscita a cantare.Alle cinque di mattina,
uscito dal locale fece per andare a dormire quando si ricord della
scommessa: si mise al pianoforte e alle sei e mezza la musica era scritta. Si
precipit quindi dall'amico ngel Villoldo il quale scrisse il testo e alle dieci di
mattina musica e testo erano pronti.Lo spartito fu subito portato a Lola
Candales perch lo imparasse e la sera stessa ella cant quel tango nel
locale, con un successo strepitoso.

Questo episodio viene fatto risalire al Natale del 1905.


"La morocha" si ritiene essere il primo spartito di tango ad essere esportato in
Europa, nel 1906, dove ebbe una grande diffusione oltre a un grande
successo.

Un tango una storia: La morocha

Posted giugno 10, 2008 by Nonna Papera in artisti, curiosit, FAIclic, humor, musica.
38 commenti

La storia di questo tango, ce la racconta lo stesso compositore, Enrique Saborido


in una dichiarazione al settimanale Caras y Caretas.Saborido racconta che nel
1905 frequentava un locale, il Caff Reconquista, soprannominato dagli avventori
Lo de Ronchetti, dal nome del proprietario, un italiano di origine genovese. A
frequentare il caff, erano per lo pi gli abitanti del posto e qualche tangueros. Ma
pi che per la musica o altro, era frequentato per le squisite trenette al pesto che il
Ronchetti preparava. Larredamento era molto scarno e di poca qualit; le luci
tenute basse erano oscurate dal fumo delle sigarette
Quadro di Ricardo Albisini
Saborido frequentava il caff in qualit di ballerino (era il maestro di una scuola di
tango); le esibizioni come musicista, le riservava per laristocrazia di BsAs. Proprio
in una di queste feste, conosce una ballerina di Montevideo: Lola Candales. La sera
della vigilia di Natale, la invita al Caff Reconquista per corteggiarla. Lola
bellissima e il suo corteggiamento serrato; palese linnamoramento anche agli
amici, che, per celia, cercano di metterlo in difficolt. Lo prendono in giro,
mettendo in dubbio le sue qualit di musicista e compositore. Una parola tira laltra
fin quando uno degli amici propone una scommessa: comporre un tango entro la
fine della giornata, un tango che Lola possa cantare il giorno di Natale al caff!Ma
sono gi le quattro del mattino del giorno di Natale!!!Enrique riaccompagna la
ragazza e si chiude in casa, anche se gli amici, sotto la sua finestra continuano a
sghignazzare e a fare battuttine per distrarlo.Alle sei e mezza il tango pronto. E c
anche il titolo, La Morocha, proprio in onore del bellaspetto di Lola. Ma mancano
le parole!Allora Enrique racconta di essere uscito di casa e di essere corso a casa di
un amico, uno che gi aveva scritto parole e poesie per i tanghi, anche con discreto
successo. Un tale Villoldo! :-)
Angel Villoldo
Angel accetta la sfida e, ancora assonnato, chiede dei caff e si mette a scrivere il
testo. Fra aggiustamenti e prove, il tango pronto per le dieci e mezzo.Enrique
corre dallaltra parte della citt dove vive Lola, ma non la trova! Fra paure, sospetti,
gelosie, racconta di aver vissuto quei momenti con unansia indescrivibile.Poi lei
arriva: era andata a fare un giretto in bici perch aveva caldo! Subito Enrique le
offre in dono il suo tango e le chiede di cantarlo la sera al Caff.Lei ascolta la
musica, prova le parole. Le piace: lo canter (QUI la versione di Canaro con la
Falcon)!

Yo soy la morocha, la ms agraciada,la ms renombrada de esta poblacin.Soy la


que al paisano muy de madrugada brinda un cimarrn.
Yo, con dulce acento, junto a mi ranchito,canto un estilito con tierna pasin,
mientras que mi dueo sale al trotecito en su redomn.
Soy la morocha argentina, la que no siente pesaresy alegre pasa la vida con sus
cantares.Soy la gentil compaera del noble gaucho porteo,la que conserva el
cario para su dueo.
Yo soy la morocha de mirar ardiente,la que en su alma siente el fuego de amor.
Soy la que al criollito ms noble y valiente ama con ardor.
En mi amado rancho, bajo la enramada,en noche plateada, con dulce emocin,le
canto al pampero, a mi patria amada y a mi fiel amor.
Soy la morocha argentina, la que no siente pesaresy alegre pasa la vida con sus
cantares.Soy la gentil compaera del noble gaucho porteo,la que conserva el
cario para su dueo.
La sera al Caff Reconquista sono le undici. Gli amici sono gi in prima fila e Lola
entra accompagnata da Enrique con Villoldo. Ronchetti ha procurato un pianoforte
e preparato delle super trenette pur sempre Natale! Finita la cena il genovese
chiede a Lola di cantare: la accompagna Enrique.Ottima performance: il vino,
lallegria, la bellezza della ragazza e la sua voce, ubriacano tutti i presenti. Saborito
racconta che Lola cant il tango ben otto volte!!! La scommessa era vinta!
Cos un tango nato per gioco, diventa un grande successo: dopo appena due mesi,
leditore Luis Rivarola immette La Morocha sul mercato. La prima edizione,
versione strumentale vende quasi 300 mila copie. Un incasso incredibile, per a
Saborido non arriva nulla perch il suo rappresentante, quello che tiene i rapporti
con la casa editrice, scappa con i soldi! Il compositore avr modo di rifarsi con le
successive edizioni: infatti molte furono le cantanti che registrarono questo tango o
che lo scelsero per il loro repertorio (fra le prime Flora Hortensia Rodriguez con il
marito Gobbi in varie registrazioni qualcuno sa nulla? . ;-) )Per dovere di
cronaca si racconta anche che La Morocha fu il primo tango a sbarcare in Europa,
ma le teorie sono contrastanti, perci aspettiamo che i savi si chiariscano le idee! :-)

La storia damore fra Saborido e Lola comunque fin presto, e Enrique cerc per
tutta la vita di ricreare il successo di quel suo brano, anche dedicandone un altro a
unaltra donna. Felicia, era la moglie dellamico che ne scrisse le parole. Questo
tango per piace di pi a noi oggi, di quanto non piacesse allepoca.Molti cercarono
di imitare il successo della Morocha, trattando lo stesso tema: lo stesso Saborido
cerc di replicare il successo scrivendo La hija de la Morocha (fa tanto Hollywood
sta cosa! Qualcuno ha da farci ascoltare il sequel?).
Ma tutto invano. Lunica iniziativa in tal senso, che ebbe un discreto successo, fu la
parodia di questo tango, Los Mamertos: una banda di tonterelli di provincia,
contrapposti alla bellezza e alla sagacia della morocha! Lautore sconosciuto; c
persino che sostiene che fosse lo stesso Villoldo a ridersela sotto i baffoni! Secondo
H.A. Benedetti la parodia stata registrata Mario! Di qualcosa!!!! :-D

Nel 1905, proprio quando lemigrazione europea verso il Rio de la


Plata al culmine, la Sarmiento, nave scuola argentina, percorre la
traversata oceanica al contrario con un viaggio promozionale
distribuendo nei porti europei gli spartiti dei famosissimi tanghi La
Morocha ( qui nella versione di Juan DArienzo), e El Choclo,
appena composti da Angel Villoldo, ex tipografo de La Nacion di
Buenos Aires.Due anni dopo arriva il trio composto dallo stesso
Villoldo, Alfredo Gobbi e Flora Rodriguez, messi sotto contratto dai
Grandi Magazzini Gath y Chaves per registrare i primi dischi di
musica rio platense, qualche tango da intervallare ai brani di variet
ed al repertorio rurale di valzerini e tonadas (genere folcloristico di
melodie e canto che si rifanno al genere lirico, si caratterizza per
non essere ballato ed avere testi pieni di enfasi.)Villoldo oltre ad
essere un grande nei testi, suona la chitarra e larmonica e sa
cantare e ballare. Anche ai coniugi Gobbi, lui uruguayano lei cilena e
da poco tornati da New York e Londra, la versatilit non manca; ma
fatto pi importante sono la prima coppia di ballerini di tango della
quale si ha notizia. I tre rimangono a Parigi per sette anni,
impegnandosi nella diffusione della musica argentina, registrando
canzoni e impartendo lezioni di ballo.Nel 1912 partono da Buenos
Aires il compositore e ballerino Enrique Saborido (lautore della
musica de La Morocha) ed il pianista Carlos Flores, per aprire una
scuola a Parigi ed unaltra a Londra. Nello stesso anno Parigi
conosce due incredibili ballerini di Tango. Bernab El Negro o El
Indio Simarra, vincitore dei primi premi nei teatri Casino e
Politeama di Buenos Aires e nel Royal Theatre di Montevideo, e
Casimiro El Vasco An, la cui storia riserver ben presto compiti

molto importanti.La strada era stata tracciata ed il tango iniziava a


conquistare sempre pi visibilit e successo.
Io son la Mora,
la pi graziosa,
la pi famosa
di questo paese.
Son quella che al compaesano
di mattina presto
offre un mate.
Io, con dolce accento,
nella mia piccola capanna,
canto una canzone in voga,
con dolce passione,
mentre il mio padrone
esce al trotto
sul suo cavallo bizzoso.
Son la Mora argentina,
che non ha dispiaceri,
che trascorre allegra la vita
con le sue canzoni.
Son la gentile compagna
del nobile gaucho porteo,
colei che serba la vita
per il suo padrone.
Io son la mora
dallo sguardo ardente,
nel cui animo brucia
il fuoco dellamore.
Sono quella che ama
con ardore il creolo
pi nobile e coraggioso.
Nella mia amata capanna,
sotto un tetto di foglie,
nella notte argentata,
con tenera emozione
canto al vento pampero,
allamata patria
e al mio fedele amore.
Sono la mora argentina,
che non ha dispiaceri,
che vive allegra la vita
con le sue canzoni.
Son la gentile compagna
del nobile gaucho porteo, colei che serba affetto

per il suo padrone.

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