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IL SEGRETO DELLA RUOTA DI MEDICINA

di Liliana Navarra
Sui monti del Big Horn, nei luoghi sacri agli indiani Dakota, furono costruiti, in epoche
imprecisabili, giganteschi recinti di pietre con un tumulo centrale.
Il Cerchio della Ruota di Medicina lUniverso. E il mutamento, vita, morte, nascita e
apprendimento. Questo Grande Cerchio la dimora del corpo, della mente e del cuore, il ciclo di
tutte le cose che esistono. Il Cerchio il nostro Modo di Toccare e di provare Armonia con tutte le
altre cose che ci stanno intorno; e per coloro che cercano di Capire, il Cerchio il loro Specchio.
Questo cerchio lAlbero Fiorito. Quando abbiamo lesperienza dellAlbero Fiorito, sentiamo il
lampo balenare nelle nostre tenebre; poi vediamo in questa illuminazione il tuono: luno ci parla
dolcemente, laltro ci canta il canto di ci che abbiamo appreso, e insieme diventano un solo canto,
il Canto del Coyote, il briccone gentile dellapprendere.
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Sette Frecce

Lungo la solitaria erta serpeggiante, sui fianchi della catena del Big Horn (Wyoming) a 2940 metri
di altitudine, grandi cerchi di pietre decorano praterie e altopiani del Nord America: Le Ruote di
Medicina.1
Si conoscono allincirca una cinquantina di reperti disseminati in gran parte nelle pianure che si
estendono da est delle montagne rocciose a nord delle piane del Canada centro-occidentale.
Ladorazione delle Ruote di Medicina come mezzo di colloquio con gli spiriti della natura, in
particolare il Sole, ha costituito una lunghissima consuetudine presso le trib amerinde.
La loro origine si perde nella notte dei tempi e il loro significato ancora avvolto dal mistero. Si
tratta, secondo alcuni studiosi, di mappe astrologiche, secondo altri di rappresentazioni religiose dei
cicli dell'universo e dei segreti della vita e secondo interpretazioni pi recenti di complesse
simbolizzazioni filosofiche dell'esistenza. Tra le tante interpretazioni, la meno citata quella che ci
viene raccontata dagli stessi autori delle Ruote, ovvero, i Nativi Americani. Anzitutto c' da
precisare che il termine Ruota non appartiene alla cultura nativa e dunque bisognerebbe parlare pi
precisamente di Cerchi o di Spirali. Il Cerchio era la struttura di riferimento fondamentale della vita,
in quanto, rappresentava la comunit. Le loro migrazioni stagionali avvenivano in cerchio,
seguendo gli spostamenti delle mandrie dei bisonti; i villaggi erano edificati in cerchio; la struttura
conica delle tende nasceva da un cerchio; ci si schierava in cerchio per le danze, le assemblee, i
consigli dei capi; questa era dunque la struttura di riferimento della loro vita. Le sue origini ci
vengono raccontate dal mito Crow sulla creazione della prima Ruota della Medicina:
Un bambino indiano, giocando, cadde in un fuoco da campo e ne rest ustionato. II suo nome
divenne cosi Faccia Bruciata, e lui, sentendosi schernito e vergognandosi del suo aspetto, pass
l'infanzia restando il pi possibile chiuso nella sua tenda. Una volta cresciuto, lasci la trib e si
isol sulle montagne. Fu qui che costru la prima Ruota, che simboleggiava per lui il cerchio di un
villaggio invisibile, parenti, amici, compagni di vita che avrebbe voluto avere e non aveva pi. Un
giorno Faccia Bruciata, mentre piangeva la sua solitudine, vide un tornado avvicinarsi e
tramutarsi in una Grande Aquila. Interrogato dall'aquila, Faccia Bruciata le rivel il perch della
sua tristezza. Allora l'aquila lo port in volo fino al suo nido e gli fece conoscere i due aquilotti
suoi figli, i quali gli chiesero in dono degli archi e delle frecce. Faccia Bruciata li costru per loro,
1

Il termine Medicina sta ad indicare, una forza, un potere vitale inerente alla natura stessa. LaMedicina di una
persona era la sua energia, lespressione del suo organismo; perci essa una carica di potere personale che si
trasmissette a chi ne ha necessit.

e venne ricompensato con uno specchio magico nel quale poteva rimirarsi con il volto
miracolosamente intatto. In seguito, Faccia Bruciata uccise a pietrate una mitica Lontra del fiume,
divoratrice di aquilotti. Per premiarlo d'aver salvato i suoi figli da una possibile minaccia, la
Grande Aquila lo riaccompagn al suo villaggio garantendogli per sempre la sua protezione sacra.
Cosi Faccia Bruciata venne onorato, si spos, e visse fino a diventare vecchissimo, insegnando a
tutti a costruire cerchi di pietre.
Questo simbolo era lemanazione di Wakan-Tanka2 e rappresentava il cerchio sacro allinterno del
quale avviene la grande magia che permetteva alluniverso ed alluomo di esistere. Questo cerchio
veniva comunemente chiamato "medicine-wheel", tradotto in modo inesatto ruota della medicina.
Questa traduzione ha origine dal fatto che i medicine-men (gli sciamani3) delle varie trib indiane
usavano una pietra forata, di turchese, lapislazzuli o cristallo di rocca, nelle pratiche terapeutiche e
nei loro riti sciamanici. Ma il significato del cerchio di pietra ben pi profondo e complesso.
Per comprenderlo bisogna risalire alla concezione filosofica della cultura degli indiani. Secondo i
quali, l'universo e tutto ci che esso contiene un processo formativo unitario e continuo. WakanTanka, il principio creatore, attiva in continuazione una grande magia: quella magia che permette
alla terra, al cielo e a tutto ci che convive in essi, di manifestarsi e continuare ad esistere in modo
armonico. L'uomo pu usufruire di tale processo e evolversi a sua volta, a patto che rimanga dentro
il cerchio sacro che protegge la sua evoluzione. In esso si entrava sempre da est, la direzione dello
spirito, proseguendo poi verso sud est, sud, sud ovest, ovest, nord ovest, nord, nord est completando
cos lesperienza, in quanto si giunge ad individuare il centro. Una volta percorsa lintera
circonferenza, lungo il cammino della propria vita, si pu uscire da essa ma solo per entrare in
unaltra ruota, che rappresenta un diverso campo dellesistenza.
Tutto il pensiero filosofico dei nativi americani si strutturava, quindi, in una serie di Ruote, la prima
tra queste venne chiamata Star Maiden.
Le Direzioni Sacre che si possono individuare nella Ruota di Medicina sono dieci, le quattro
direzioni principali (est, ovest, sud, nord), le quattro secondarie o intermedie (sud ovest, sud est,
nord ovest, nord est) e due centrali. Il centro, o Fonte, indica la realt interiore e spirituale ed era
rappresentato dal cranio di un bisonte. Il cranio, secondo i nativi, non conteneva solo il cervello
delluomo ma anche la sua mente e la sua coscienza, quindi serviva per mettersi in comunicazione
con Wakan Tanka, il Grande Mistero.
Dal centro si diramavano, a formare una croce, quattro bracci che rappresentavano i Quattro Grandi
Cammini, ovvero, le Quattro Direzioni del Vento (nord, sud, est, ovest), che si riallacciano ai
quattro fondamenti del carattere (Mente, Anima, Spirito, Corpo) e alle quattro modalit della
conoscenza (idee, emozioni, intuito, sensazioni). Si aggiungono le direzione intermedie, (nordovest, nord-est, sud-ovest, sud-est) e progressivamente la struttura della Ruota si arricchisce di
aspetti interni ed esterni sempre nuovi. Gli elementi interiori influenzavano la personalit di
ogni individuo.
Ogni direzione possedeva un animale-totem protettore esterno: lOrso-grizzly per lovest; il
Bisonte per il nord, il Topo per il sud, lAquila per lest, al quale corrispondeva un periodo
dellanno, una stagione, una dimensione, un colore o un numero, in modo che si ottenessero un
insieme di settori a riprodurre il complesso intreccio delle relazioni tra le cose: lo Scudo di
Medicina.
Lo scudo era una specie di Ruota individuale dipinta, per gli uomini su scudi di pelle e per le donne
su vesti. Esso mostrava lessere pi autentico nascondo in ogni individuo, il proprio Io. Il cammino
2

Wakan-Tanka significa letteralmente Grande Mistero, da Wakan (mistero) e Tanka (grande) e sta ad indicare, secondo
la concezione filosofica degli indiani d'America, il grande abisso che circonda l'uomo, il Mistero da cui ogni cosa
proviene e nel cui Segreto si pu trovare un senso alla nostra esistenza.
3
Gli sciamani sono come dei sacerdoti che praticano l'arte antica di trattare con gli Spiriti. Aiutano la loro gente ad
essere in equilibrio con tutto l'Universo, con i Poteri della Natura, con gli Spiriti degli animali, delle piante, con gli
Spiriti dei Morti e quelli dei Mondi invisibili.

spirituale, secondo gli Indiani dAmerica, deve toccare tutti e quattro i punti cardinali, in ciascuno
dei quali posto un animale protettore ed un colore. Secondo Alce Nero4, lultimo depositario della
Sacra Pipa degli Oglala Sioux5, la successione dei colori blu-nero per lovest; bianco per il nord;
rosso per lest e giallo-oro per il sud. I colori potevano variare presso le diverse trib. Ogni uomo
nasceva con un Dono iniziale che corrispondeva ad un punto della Ruota e ad un Animale
protettore, esistevano ad esempio Persone Orso, Persone Aquila, Persone Topo, Persone Roccia,
ecc. ciascuna collegata ad un punto cardinale: ovest introspezione, nord saggezza, est illuminazione,
sud innocenza.
Il solo Dono iniziale non rendeva per la persona completa, per realizzare la Danza del Sole6 e
avere il dono della Visione e dei Poteri di Medicina dello Sciamano, ognuno doveva percorrere tutti
e quattro i sentieri.
Possedere la medicina significava essere consapevoli del proprio S autentico. Migliorando tutti gli
aspetti dellesistenza.
La Ruota di medicina era dunque un antico potente simbolo dell'universo, un insegnante silenzioso
della realt delle cose e poteva essere usata come modello di vita per ogni essere umano, al fine di
sviluppare,
appieno,
le
proprie
potenzialit.
Questo simbolo pu essere compreso pi facilmente, se si pensa ad esso come ad uno specchio nel
quale ogni cosa viene riflessa; l'universo lo specchio del popolo; ogni persona uno specchio per
tutte le altre, ognuno di noi vedr il cerchio attraverso le sue percezioni e tutte le creature all'interno
di
esso
hanno
una
particolare
collocazione.
Oggi la Ruota di Medicina protetta dal Servizio Nazionale per le Foreste.

Bibliografia
Meadows K., La Ruota di Medicina, Grignasco (Novara), Bresci Editore, 1995.
Maedows K., La Medicina della Terra, Giaveno (Torino), Amrita, 1997.
Neihardt J. G., Alce Nero parla, Milano, Adelphi, 1997.
Owusu H., I simboli degli Indiani dAmerica, Milano, De Vecchi Editore, 2000.
Romano G., Mio padre il cielo: Segni dellantica astronomia nord americana, Padova, CLEUP,
1998.

Cfr. J. J. Neihardt, Alce Nero Parla.


Cfr. M. Crow-Dog, Donna Lakota, la mia vita di Sioux.
6
Cfr. M. Massignan, La Danza del Sole dei Lakota.
5

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