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23-07-2010
10:49
Pagina 1
Conservatorio
di Musica
F. Cilea
Sopplimenti
Musicali
I, 11
ISBN 978-88-7221-451-0
Laruffa Editore
A cura di
Gaetano Pitarresi
Laruffa Editore
V
IMMAGINE DI COPERTINA
Particolare da: ABRAHAM BRUGHEL,
Impresa accademica di Silvio Stampiglia, LAnimoso
(Roma, Collegio Nazareno)
A.D. 2010
LARUFFA EDITORE S.R.L.
Via Dei Tre Mulini, 14
Tel. 0965.814954
89124 REGGIO CALABRIA - ITALY
segreteria@laruffaeditore.it www.laruffaeditore.it
ISBN 978-88-7221-502-9
VI
Michael Talbot
LEGAMI VIENNESI DI DUE OPERE DI VIVALDI
AL SANTO SEPOLCRO
1
Gran parte del materiale del presente saggio in comune con una sezione rilevante del mio volume, Vivaldi and Fugue, Firenze, Olschki, 2009, pubblicato nellambito
della collana Quaderni vivaldiani.
2
Il primo esempio un oratorio in tedesco di Johann David Heinichen del 1724 (cfr.
GUSTAV ADOLPH SEIBEL, Das Leben des Knigl. Polnischen und Kurfrstl. Schs. Hofkapellmeisters Johann David Heinichen [] und thematischen Katalog seiner Werke, Leipzig, 1913, n. 20 del catalogo tematico); tuttavia nel 1730 Morte e sepoltura di Cristo di
Caldara su un libretto di Francesco Fozio, seguito da una manciata di lavori simili di
Zelenka e Ristori, reintrodusse questo genere di oratorio nella sua tipologia pi comune in lingua italiana. Nei suoi primi anni a Praga Zelenka contribu anche alla composizione di cantate di sepolcro, un genere descritto da Janice Stockigt come una forma distintamente boema comprendente un misto di dramma scolastico gesuitico in la-
159
re genere; tuttavia eccezionalmente, nel 1711, egli scrisse Il sepolcro nellorto, un oratorio di sepolcro posto in musica da MarcAntonio Ziani (c. 16531715), che era vice-Hofkapellmeister alla corte viennese; questo fu lultimo
nella serie dei Sepolcri che egli aveva composto con cadenza annuale per la
corte sin dal tempo del suo incarico ottenuto nel 1700.
I Sepolcri facilmente identificabili dal loro titolo (che quasi sempre include la frase al Santissimo Sepolcro), dalla loro esecuzione nella cappella imperiale (qualche volta anche negli appartamenti dellimperatrice madre
Eleonora di Neuburg) durante la Settimana Santa, e dal loro stesso argomento trattato hanno dato vita ad unampia letteratura musicologica, eccellentemente riunita in una recente Masters thesis canadese di Wade K.
Wright.3 Nella cappella imperiale tali lavori erano eseguiti in uno spazio attorno ad un feretro contenente un modello in gesso del Cristo morto (che costituisce il Santo Sepolcro). La bara era rivestita con panno nero che veniva rimosso secondo il cerimoniale durante lesecuzione della solenne sinfonia al sepolcro. Al Santissimo Sepolcro quindi non una generica frase,
ma una ben precisa indicazione riguardante un argomento reale: il feretro e
il suo contenuto.
Il primo sepolcro documentato quello composto dallo stesso imperatore
Leopoldo nel 1660: Il sagrifizio dAbramo. Da allora in poi e sino alla sua
morte avvenuta nel 1700, il compito fu affidato allo Hofkapellmeister, Antonio Draghi. In seguito alla morte di Draghi il compositore di sepolcri non fu
il suo successore, Johann Fux, bens il suo vice, Ziani. Dopo la morte di Giuseppe I nel 1711 e linsediamento di Carlo VI, la consuetudine di comporre oratori al sepolcro sub una breve interruzione, per riprendere, tuttavia,
dopo la morte di Ziani nel 1716 con Il fonte della salute aperto dalla grazia
nel Calvario di Fux. Fra il 1717 e il 1738 Fux e il suo vice, Caldara, condivisero la responsabilit della composizione dei sepolcri, alternandosi non in
tino, il sepolcro viennese e loratorio romano. Cfr. JANICE B. STOCKIGT, Jan Dismas Zelenka (1679-1745): A Bohemian Musician at the Court of Dresden, Oxford, Oxford University Press, 2000, p. 7.
3
WADE KENNETH WRIGHT, The Metastasian Oratorio and Opera seria: A Comparative Study, University of Western Ontario, 2000, in particolare le pp. 22-41. Questo studio include una preziosa rassegna di saggi relativi allargomento.
160
modo sistematico: mentre fra il 1718 e il 1728 Caldara compose un solo sepolcro (nel 1722), dopo il 1728 e sino alla morte, avvenuta nel 1736, ne divenne il compositore principale.4
La Tavola I offre una visione dinsieme di sepolcri e di oratori di sepolcro eseguiti a Vienna dal 1701 al 1740. Si noter che per gli anni dopo il
1716 (e cio il 1724, 1725, 1729, 1739) non sono segnalate esecuzioni, ma
probabile che in tali periodi si proponesse il revival di oratori eseguiti in
precedenza, come accadde nel 1721 e come si osserva nella Tavola 1
quattro anni pi tardi.
TAVOLA I. SEPOLCRI E ORATORI DI SEPOLCRO ESEGUITI A VIENNA DAL 1701 AL 1740
Anno
1701
1702
1703
1704
1705
1706
1707
1708
1709
1710
1711
1716
1717
1718
1719
1720
1721
1722
1723
1726
1727
1728
1730
1731
1732
1733
1734
Titolo
Il fascietto di Mirra in petto alla sposa de sacri cantici
Le profezie adempiute, e le figure illustrate
La tempesta de dolori
Il mistico Giobb
Le due passioni. Una di Cristo nel corpo,
laltra della Vergine Maria nellanima
La morte vinta sul Calvario
Il sacrifizio dIsacco
La passione nellorto
Gies flagellato
La sapienza umana, illuminata dalla religione nella Passione
del figliuolo di Dio
Il sepolcro nellorto
Il fonte della salute aperto dalla grazia nel Calvario
Ges Cristo condannato
Cristo nellorto
Ges Cristo negato da Pietro
La cena del Signore
Il fonte della salute aperto dalla grazia nel Calvario [revival]
Il re del dolore in Ges Cristo Signor nostro coronato di spine
Cristo nellorto [revival]
Testamento di nostro Signor Ges Cristo sul Calvario
Testamento di nostro Signor Ges Cristo sul Calvario [revival]
La deposizione dalla croce di Ges Cristo sul Calvario
La passione di Ges Cristo, nostro Signore
SantElena al Calvario
La morte dAbel, figura di quella del nostro Redentore
Gerusalemme convertita
San Pietro in Cesarea
Poeta
Musicista
? Cupeda
? Cupeda
? Cupeda
Cupeda
Ziani
Ziani
Ziani
Ziani
Bernardoni
Bernardoni
Bernardoni
Bernardoni
Bernardoni
Ziani
Ziani
Ziani
Ziani
Ziani
Ancioni
Stampiglia
Pariati
Pariati
Pariati
Pariati
Pariati
Pariati
Pariati
Pariati
Pariati
Pariati
Pasquini
Metastasio
Metastasio
Metastasio
Zeno
Zeno
Ziani
Ziani
Fux
Caldara
Fux
Fux
Fux
Fux
Caldara
Fux
Fux
Fux
Fux
Caldara
Caldara
Caldara
Caldara
Caldara
Lultimo oratorio al sepolcro di Caldara di cui si conosce una esecuzione a Vienna SantElena al Calvario, riproposto dopo la morte del compositore nel 1737.
161
1735
1737
1738
1740
Zeno
Metastasio
Pasquini
Metastasio
Caldara
Caldara
Fux
Predieri
Nella sua forma originale, il sepolcro si distingueva per il fatto di non essere diviso nelle due parti usuali, come invece avveniva negli altri oratori
eseguiti in gran numero presso la corte viennese durante la Quaresima, e per
essere eseguito in maniera semi-scenica. Durante il regno di Giuseppe
(1705-1711), comunque, si registr un riavvicinamento alloratorio convenzionale: la drammaturgia e la lingua poetica si arcadizzarono, le trame
furono semplificate, fu diminuito il numero dei personaggi e fu introdotta la
struttura bipartita. Tuttavia rimasero i caratteristici costumi e gli elaborati
fondali scenici. per tale cambiamento che alla definizione di sepolcro fu
preferita quella di oratorio di sepolcro. Sino al 1717 solitamente lesecuzione era prevista il Venerd Santo, da allora in poi il giorno fu per spostato al Marted Santo.
Probabilmente il tratto maggiormente distintivo degli oratori di sepolcro
era costituito dalla sua particolare forma di ouverture. Negli oratori italiani
o in stile italiano, come nei corrispondenti melodrammi, la tipica forma di
ouverture era in tre movimenti: un esteso Allegro seguito da un movimento
lento e da un breve finale.5 In base al codice semantico di quel tempo, iniziare con un movimento brillante e animato significava enfatizzare lazione
piuttosto che la riflessione. Per tale motivo louverture di un oratorio di sepolcro presentava, al contrario, solo due concisi movimenti, il primo dei quali era in tempo lento, con cui si trasmetteva un senso di funerea solennit e
se adeguatamente cromatico anche di mistero. Negli esempi lasciati da
Caldara e Fux, lallegro seguente usualmente esemplato su una fuga, in
forma severa, su due soggetti, tratto questo che lo distingue nettamente da
un movimento finale douverture dopera.6
Qualche volta la forma era condensata cos che il movimento lento diventava una
appendice lenta al movimento iniziale.
6
Un buon esempio la sinfonia alloratorio di sepolcro di Fux Il fonte della salute
aperto dalla grazia nel Calvario (1716), discussa e illustrata in HARRY WHITE, The Se162
polcro Oratorios of Fux: An Assessment, in Johann Joseph Fux and the Music of the Austro-Italian Baroque, edited by Harry White, Aldershot, Scolar Press, 1992, pp. 164230: 172-173. Una serie di simili sinfonie di Caldara, custodite nella biblioteca del Minoritenkonvent di Vienna (con movimenti supplementari dello stesso compositore che
le ha convertite in sinfonie di tipo convenzionale), sono state pubblicate da Doblinger
Verlag, a Vienna, fra il 1979 e il 1987.
7
Torino, Biblioteca Nazionale Universitaria, Giordano 34, ff. 96-99.
8
Ibid., ff. 100-102.
9
Lespressione composizioni gemelle si trova in CESARE FERTONANI, La musica
strumentale di Antonio Vivaldi, Firenze, Olschki, 1998 (Quaderni vivaldiani, 9), p. 69.
10
Cfr. PAUL EVERETT, Vivaldis Marginal Markings, in Irish Musicological Studies. I:
Musicology in Ireland, edited by Gerard Gillen and Harry White, Dublin, Irish Academic Press, 1990, pp. 248-263: 254.
163
ze pi evidenti sono relativamente banali. La diversit di tonalit il maestoso mi bemolle maggiore contro il malinconico si minore il genere di
contrasto per amore di contrasto che solitamente si osserva nelle composizioni che costituiscono un gruppo omogeneo regolarmente pianificato. Anche la diversa terminologia impiegata
Suonata e Sinfonia assomiglia piuttosto ad una elegante variazione:
entrambi i termini, infatti, erano ampiamente usati per indicare sia composizioni strumentali indipendenti che introduzioni ad opere vocali. Una pi
significativa differenza data dal fatto che in RV 130 non vengono specificati nel pentagramma del basso gli strumenti del continuo che normalmente figurato, mentre RV 169 preceduta dalla indicazione Senza Organi o
Cembali. Una spiegazione in tal senso (o di carattere semplicemente musicale o per desiderio di contrasto) pu essere avanzata; ma ne parler pi
avanti.
A questo punto, la relazione di RV 130 e RV 169 con la tradizione viennese se non con la stessa Vienna sembra davvero evidente, soprattutto
perch supportata da entrambe le intestazioni e dal carattere estremamente distintivo dei due brani. Questo legame tuttavia per quel che mi noto
non mai stato evidenziato prima di adesso.
Nel suo ampio e complessivo studio sulla musica strumentale di Vivaldi,
Cesare Fertonani dedica molte pagine alle due composizioni; ma lipotesi
principale che egli avanza che esse furono composte per il servizio della
Settimana Santa presso la cappella dellOspedale della Piet, lalloggio veneziano per trovatelli, con cui Vivaldi collaborava e per il quale aveva composto concerti fra 1723 e il 1729, al cui staff si ricongiunse in qualit di
maestro dei concerti nellagosto 1735. Per Fertonani, il Santo Sepolcro
non una bara con al suo interno un modello in gesso del Cristo morto, ma
un ciborio contenente lOstia consacrata.11 Egli conclude:
Con ogni probabilit, RV 130 e RV 169 erano destinate ad accompagnare
qualcuna delle numerose azioni paraliturgiche che si celebravano tra il Gioved e il Sabato Santo, come la cosiddetta visita ai Sepolcri, durante la quale
i fedeli si recavano a venerare il luogo della reposizione nelle varie chiese.12
11
12
Il legame pi prossimo di cui disponiamo una esecuzione della sua opera La fida ninfa sotto il titolo Il giorno felice al Krntnertortheater nel 1737; questo, per, era
un teatro municipale non di corte, e la presenza di Vivaldi a Vienna per dirigere le sue
rappresentazioni non attestata.
14
La relazione di Vivaldi con limperatore e in generale con le regioni di lingua tedesca, esaminata in MICHAEL TALBOT, Vivaldi and the Empire, Informazioni e studi
vivaldiani, VIII, 1987, pp. 31-50.
165
15
Due esempi: Corelli compose la sinfonia per loratorio di Giovanni Lorenzo Lulier
Santa Beatrice dEste (1689); lo stesso fece Torelli per loratorio di Giacomo Antonio
Perti La passione del Redentore (1694).
166
pelle avrebbe considerato lambizioso Vivaldi una minaccia mortale piuttosto che un collega a cui dare il benvenuto!
La terza ipotesi, quantunque logicamente non confutabile, non realmente adeguata alle consuetudini del XVIII secolo. Per i compositori dellepoca di Vivaldi, le forme musicali non erano strutture astratte da scartate o
adoperate per qualche intrinseca qualit estetica: esse rimanevano assolutamente dipendenti alla funzione e alla tradizione stabilite. Louverture di
sepolcro doveva essere unica nella sua forma perch il genere a cui era collegato, loratorio di sepolcro, era unico. Immaginare che Vivaldi adottasse la
forma in due movimenti perch riteneva possibile una sua utilizzazione in
ambito veneziano, o in ogni caso non viennese, va oltre il limite del credibile. Daltronde, se egli avesse accordato alla forma un qualche intrinseco valore assoluto, sicuramente avremmo pi di due esempi.
La quarta ipotesi pertanto la pi credibile. Noi sappiamo che a Vivaldi piaceva reclamizzare il suo prodotto, in modo particolare quando era
possibile ottenere un maggior beneficio.16 Linvio a Vienna di una tale coppia di brani, avrebbe significato esprimere qualcosa di molto simile a questo: Io capisco la natura speciale della Vostra musica di corte, e a prova di
ci e della mia sperimentata competenza nello stile dotto da Voi favorito, offro a Voi degli esemplari musicali di questo genere venerato.
Ma Vivaldi, come aveva acquisito una cos profonda conoscenza della
prassi musicale viennese? Egli poteva averla appresa da Ziani, con la cui
musica sacra alcune delle sue composizioni (per esempio il Kyrie, RV 587)
presentano affinit stilistiche ed anche tematiche.17 Analogamente, egli pu
aver apprezzato il genere in situ nel corso di una breve visita alla citt (in
particolar modo nei periodi di Quaresima degli anni 1720 e 1730, di cui non
ci sono note attivit del compositore altrove).
In accordo alla mia ipotesi, pertanto, i due brani al Santo Sepolcro furono composti non in risposta ad una commissione, ma allo scopo di solle-
16
In tal senso un esempio emblematico rappresentato dalla raccolta di composizioni vocali che Vivaldi sped alla corte di Dresda nel 1733, in occasione dellascesa al
trono di Federico Augusto II, e non mancano altri pi modesti esempi.
17
Ziani indicato come un possibile insegnante di Vivaldi in M. TALBOT, Vivaldi
and Fugue cit.
167
168
Entrambi i movimenti iniziali sono da cima a fondo composti in forma unitaria, essendo basati sullespansione (e poi la disintegrazione) di una singola
breve idea tematica. In RV 130 (v. Es. n. 2) questa una combinazione di
mentata nella linea melodica (Vivaldi fu un pioniere nello sfruttamento puramente melodico di questo intervallo), ma questo effetto non riproposto nel secondo movimento.
22
Cfr. C. FERTONANI, La musica strumentale cit., p. 219.
23
Lo stesso motivo pu anche essere utilizzato come movimento dapertura, come
possiamo osservare nella Sinfonia n. 49, La Passione, di Haydn.
24
Su questo argomento v. JASMIN M. CAMERON, The Crucifixion in Music: An Analytical Survey of Setting of the Crucifixus between 1680 and 1800, Lanham, The Scarecrow Press, 2006 (Contextual Bach Studies, 1), pp. 57-59.
169
170
Ognuna delle fughe ha nei dettagli una sua individualit, anche se entrambe possono essere viste come versioni insolitamente condensate di fuga, un genere contrappuntisticamente ambizioso ed eseguito rigorosamente,
che Vivaldi frequentemente produsse (principalmente nei finali, ma anche
qualche volta nei primi e secondi movimenti) nei suoi concerti a quattro.25
Come argomento altrove, Vivaldi dedusse tutto ci non solo dalla sottocultura contrappuntistica dei suonatori di strumenti ad arco (rappresentata, come gi detto, da Corelli) ma anche da quella dei maestri di cappella e
dei suonatori di strumento a tastiera. Per questo motivo non poche tra le sue
fughe strumentali hanno lo stesso carattere vocale e severo che possibile osservare nella sua musica sacra.26
In entrambe le fughe una evidente caratteristica vocale la comparsa,
proprio allinizio del movimento, di un co-soggetto che funge da partner al
soggetto principale. La musica strumentale composta in ambito veneziano
allepoca di Vivaldi, mostra uno scarso uso di tali co-soggetti (non ne ricordo alcun esempio tratto dai movimenti fugati di Albinoni), mentre i compositori viennesi di ouvertures di sepolcro di solito ne facevano uso. E Vivaldi
non si accontenta solamente di due soggetti: in RV 169 vi un controsoggetto supplementare, ed in RV 130, come si gi visto, ci sono ben due controsoggetti pienamente invertibili.
Entrambe le esposizioni iniziali sono irregolari in termini di fugue dcole, ma le irregolarit sono irrilevanti in un contesto tardo-barocco. In RV
169 due esposizioni del soggetto sono imbottite con altrettante esposizioni della risposta, producendo uno schema del tipo SRRS (Soggetto-Risposta-Risposta-Soggetto). In RV 130, cos come in molte fughe di Hndel (ed
in alcune dello stesso Vivaldi), due esposizioni del soggetto precedono le
due della risposta (SSRR). In RV 130 i soggetti appaiono nella parte centrale del movimento in una forma modalmente alterata: in do minore e sol minore.27 In RV 169, tuttavia, Vivaldi non fa nessun tentativo in tal senso: il
25
Tali movimenti fugati si trovano in RV 120, 123, 124, 129, 134, 143, 152 e 154.
Il ben noto Concerto madrigalesco, RV 129, , ovviamente, un contrafactum strumentale di movimenti vocali: una delle sue due fughe deriva dal Kyrie di Vivaldi RV
587; laltra dal suo Magnificat, RV 610.
27
Come ci si aspetterebbe dal suo trattamento della forma ritornello, Vivaldi fu uno
dei primi compositori italiani a coltivare regolarmente il cambiamento modale del sog26
171
soggetto cos completamente cromatico che impossibile creare una variante distintiva nel modo (maggiore) corrispettivo.
RV 169 presenta una breve contro-esposizione (batt. 10-22), un episodio
che contiene un dialogo imitativo e lungo basato su un attacco desunto dal
soggetto (batt. 23-31)28 ed unultima sezione avviata da un lungo pedale al
basso (batt. 32-42), sul quale stretto, ha luogo linversione tematica e la diminuzione del materiale tematico primario. RV 130 ha una forma pi marcatamente delineata, con due episodi (batt. 26-33 e 63-68). Lo stretto ha
luogo nella seconda esposizione (batt. 34-62), e la conclusiva esposizione
con coda (batt. 69-86) si apre con il consueto pedale. In nessuno dei due
movimenti vi una vera e propria ripresa del soggetto in grado di conferire
alla musica unarticolazione periodica: invece, Vivaldi fa quello che preferisce normalmente, cio dividere i temi in frammenti, proiettandoli su un
pedale per cucinarli nel suo pentolone musicale.
Ambedue le composizioni sono eccellenti nel loro genere, e hanno meritato una posizione emblematica nellambito del corpus vivaldiano. Non
certo, per, se lo sforzo compiuto da Vivaldi nel crearle producesse il risultato nel quale sperava. I brani sono introduzioni a composizioni vocali che,
apparentemente, mai esistite, possono essere state spedite in un luogo,
Vienna, che allora (circa il 1734), rispetto agli anni precedenti, prestava
meno attenzione alla sua musica. Possono sembrarci troppo brevi, oggi, se
eseguite in una sala da concerto, ma la ragione chiara: come musica practica non furono pensate per avere unesistenza indipendente. Per coloro che
ammirano le fughe di Vivaldi, RV 130 e RV 169 sono probabilmente le ultime testimonianze sopravvissute della sua maestria in questo campo, e dobbiamo essergli almeno grati di averle scritte.
(Traduzione di Nicol Maccavino)
getto nelle fughe. Questa caratteristica diede una funzionalit nuova agli episodi che
collegano le esposizioni, e Vivaldi dimostra una maestria impressionante nel derivare
materiale episodico da quello primario.
28
Fertonani (La musica strumentale cit., p. 220) lo indica come uno stretto, ma questo termine una forzatura, poich il soggetto non esposto nella sua interezza. In generale, Vivaldi preferisce creare leffetto di stretto attraverso il dialogo imitativo basato
su attacchi piuttosto che presentare proprio quel procedimento.
172