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IMPERATORE DI PASSAGGIO
Nerva fu un uomo di transizione, gradito all'esercito ma anche ai senatori, molti dei quali
auspicavano ancora la Repubblica. La popolazione aveva accolto con assoluta indifferenza
la notizia della nomina di Nerva, mentre i pretoriani e i militari di truppa nelle varie
province prestarono giuramento al nuovo imperatore senza alcuna esitazione.
Per prima cosa, dopo aver elargito denaro alla popolazione e ai militari, tent di alleviare le
condizioni delle classi povere con alleggerimenti fiscali, distribuzioni di alimenti e
labrogazione delle leggi pi impopolari.
Si occup inoltre di far rientrare gli esiliati, abol il fiscus iudaicus che gravava sugli ebrei
dell'Impero, la vigesima hereditatum nelle successioni in linea diretta e fece cessare le
persecuzioni contro i cristiani. Pianific un costruttivo programma di rinnovamento a
vantaggio di Roma e dell'Italia, fronteggiando subito una penuria di grano con
provvedimenti di urgenza e in parallelo affront con una legge agraria la distribuzione di
nuovi terreni dello Stato ai cittadini poveri. Tent anche, ma con scarso successo, l'acquisto
da parte dello stato di grandi propriet, per frazionarle e darle da coltivare ai proletari. Non
pochi furono gli interventi nei lavori pubblici: riorganizz il sistema idrico di Roma,
restaur molti quartieri importanti, vie come l'Appia e la Tiburtina e miglior moltissime
strade in altre province. Fece inoltre ultimare (iniziato da Domiziano) lo splendido Foro
transitorio, di cui rimangono i resti del tempio di Minerva e altro.
Non tutti questi provvedimenti furono lodati, ma semmai molto criticati visto che
restituendo le confische (erano un mezzo che portavano soldi all'erario) e abolendo l'accusa
di lesa maest (anche queste erano una fonte) egli rimase senza la prospettiva di queste due
entrate che ai tempi di Domiziano facevano arrivare al tesoro considerevoli somme.
Soprattutto cambi il "principato adottivo", per cui l'imperatore in carica doveva decidere,
prima della sua morte, il suo successore all'interno del senato. Questo piacque molto ai
Senatori ma poco ai militari, soprattutto ai Pretoriani che spesso nominavano di loro
iniziativa l'imperatore.
LA CONGIURA
Restituendo le confische e abolendo l'accusa di lesa maest, che davano introiti consistenti,
lese abbastanza l'erario dello Stato.
Per evitare allora un'amministrazione cos depauperante, alcuni congiurati decisero di
assassinarlo, ma Nerva, scoperta la congiura offr la gola dicendo "Uccidete solo me,
eliminate un povero vecchio, ma non i problemi nuovi."
Comunque per scongiurare una guerra civile, adott un successore ben visto dai militari,
capaci di incutere timore ai pretoriani e a chi volesse eliminarlo.
IL SUCCESSORE
Cos nomin Ulpio Traiano comandante dell'esercito e governatore della Germania
superiore. L'unico in caso di disordini capace di marciare su Roma e ristabilire l'ordine. Lo
nomin Tribuno e Proconsole. La scelta di Nerva fu disinteressata, tanto pi che Traiano
non aveva mai dimostrato simpatia per l'imperatore.
Nerva fu nuovamente nominato console, insieme con Traiano, nel 98, ma mor dopo tre
mesi di carica. Il suo successore volle un funerale di grande solennit e le sue ceneri furono
poste nel mausoleo di Augusto.