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ANNO GIUDIZIARIO 2016 DISCORSO INAUGURALE DEL PRESIDENTE ANTONINO MAZZEO RINALDI

CORTE DAPPELLO DI VENEZIA


ANNO GIUDIZIARIO 2016

DISCORSO INAUGURALE DEL PRESIDENTE


ANTONINO MAZZEO RINALDI
INTERVENTO

DEL PROCURATORE GENERALE ANTONINO CONDORELLI


E
DEL PRESIDENTE DELLORDINE DEGLI AVVOCATI
DI VENEZIA paolo MARIA CHERSEVANI

Jacobello Del Fiore - Trittico della Giustizia - Gallerie dellAccademia - Venezia


su concessione del Ministero per i beni e le attivit culturali e del turismo

ASSEMBLEA GENERALE DELLA CORTE DAPPELLO - 30 GENNAIO 2016

_______________________________________________________________
Si ringrazia lOrdine Avvocati di Venezia, nella persona del suo Presidente,
che ha reso possibile questa pubblicazione.

CORTE DAPPELLO DI VENEZIA

Assemblea Generale della Corte dAppello 30 gennaio 2016

RELAZIONE DEL PRESIDENTE


DELLA CORTE DAPPELLO
SULLAMMINISTRAZIONE DELLA GIUSTIZIA NEL
DISTRETTO DI VENEZIA PER IL PERIODO
01.07.2014 30.06.2015

In apertura di questa cerimonia, rivolgo il mio saluto iniziale al Presidente della


Repubblica, on. Sergio Mattarella, che rappresenta, per lintera Magistratura,
lindefettibile riferimento ai fondamentali principi dello Stato di diritto e il
necessario punto di raccordo e di equilibrio tra i poteri dello Stato, specie nelle
situazioni di maggiore tensione istituzionale, a garanzia della effettivit della
tutela dei valori essenziali sui quali poggia il nostro Ordinamento.
Saluto, quindi, i rappresentanti del Consiglio Superiore della Magistratura e
del Ministero della Giustizia, le autorit politiche presenti e i rappresentanti
delle istituzioni civili. Tra questi il Prefetto di Venezia, i Prefetti del distretto, il
Presidente della Regione, il Sindaco della Citt Metropolitana di Venezia.
Saluto le autorit religiose e militari, i rappresentanti delle Forze dellordine, ai
quali va, come sempre, il nostro immancabile riconoscimento per la meritoria
e preziosa attivit svolta in difesa della civile convivenza; gli avvocati, i colleghi
magistrati, gli ospiti tutti.
Come lo scorso anno, uno speciale ringraziamento desidero, inoltre, esprimere
a tutti coloro che nel distretto operano, tra sempre accresciute difficolt, nel
difficile assolvimento delle loro funzioni istituzionali finalizzate al compito di
rendere giustizia e, principalmente, ai magistrati, al personale amministrativo,
alle forze dellordine che svolgono la loro attivit nel comune intento di garantire
una efficace tutela ai diritti dei singoli e dei gruppi pur fra i numerosi ostacoli
rappresentati dalla inadeguatezza di risorse e strumenti processuali.
Infine, sottolineo, ancora una volta, la proficua attivit svolta dagli Ordini
professionali e dagli enti territoriali che continuano a cooperare, pur tra mille
difficolt, per il raggiungimento del nostro obiettivo primario, attraverso
la stipula di convenzioni, la stesura di protocolli comuni, la disponibilit a
sostenere, anche sotto il profilo economico, gli oneri necessari a garantire un
pi efficace esercizio della giurisdizione.
Mi sia, infine, consentito rivolgere un saluto e uno speciale augurio di buon
lavoro al nuovo Procuratore Generale insediatosi nel suo ufficio da soli due
mesi.

Osservazioni di sintesi sullandamento della giurisdizione penale e civile del


distretto
Le relazioni di sintesi sono state redatte facendo riferimento alle tabelle
contenenti i dati statistici trasmessi dalla DGSTAT (dati relativi agli Uffici
completamente rispondenti aggiornati al 18/10/2015).
Anche questanno si evidenzia come, a seguito del cambiamento della geografia
giudiziaria, i dati non siano sempre comparabili con quelli dellanno giudiziario
precedente.
Inoltre, si segnala, ai fini di una corretta lettura dei dati, che nelle sezioni
distaccate, ove la migrazione dei dati avvenuta in conformit alle direttive
della DGSIA, i procedimenti pendenti alla data di chiusura sono stati definiti
nei registri informatizzati della sezione e migrati come sopravvenuti nei registri
delle sedi accorpanti.
Per quanto riguarda gli uffici del Giudice di pace, il numero di uffici non
rispondenti per il settore penale talmente elevato da dover limitare a pochi
circondari il raffronto con i dati del precedente anno giudiziario.
La giustizia civile
Dallesame dei dati statistici risulta che, al 30.6.2015, presso i Tribunali del
distretto sono stati iscritti complessivamente 144.301 procedimenti rispetto
a 180.235 del precedente periodo, con una diminuzione del 20,19%; in
diminuzione anche le definizioni (150.453 rispetto a 167.579 del decorso
periodo, in percentuale: -12,15%), mentre la pendenza finale di 150.529
procedimenti (- 4,2% rispetto a -4,8% del periodo precedente).
Peraltro, come evidenziato nel paragrafo precedente, va sottolineato che i
procedimenti pendenti presso le sezioni distaccate (pari a circa 24.776 al 1 luglio
2013) sono confluiti, nellAnno Giudiziario precedente, nella sopravvenienza
delle sedi accorpanti dopo essere stati considerati definiti nelle sedi accorpate.
Conseguentemente, i dati relativi alle sopravvenienze e definizioni del decorso
periodo non appaiono attendibili e falsano il confronto con i dati del periodo
oggi in esame.
In ogni caso, sostanzialmente confermato ancora una volta il dato di fondo,
coincidente con il dato nazionale: il distretto, pur facendo fronte efficacemente
alle nuove iscrizioni, non riesce, con gli organici di cui provvisto, a ridurre la
pendenza.

Per quanto riguarda gli Uffici dei Giudici di Pace (accentrati presso gli uffici
della sede circondariale a far data dal 29/4/2014), dalla lettura del dato
distrettuale emerge la diminuzione delle sopravvenienze (da 48.275 a 36.814)
e analogamente delle definizioni e delle pendenze, rispettivamente nella
misura del 20,52% e -18,85%. Peraltro, dalla lettura dei dati degli uffici dei
giudici di pace accorpanti risulta che le sopravvenienze e le definizioni sono
aumentate in tutti gli uffici, probabilmente per effetto della migrazione dei dati
provenienti dagli uffici dei Giudici di Pace accorpati. Si evidenzia, in particolare,
che le pendenze finali sono aumentate del 20% presso gli uffici dei Giudici di
Pace di Belluno e Treviso e addirittura del 157% presso lufficio del Giudice di
Pace di Venezia.
Per quanto riguarda la Corte dAppello, si registra un aumento delle iscrizioni,
che passano da 4.187 a 4.371, con una crescita del 4,39%, un incremento
delle cause definite, da 5.821 a 6.000, e una flessione della pendenza finale
dell11,1% (da 14.470 a 12.854).
Tali dati (relativi allincremento delle definizioni e alla riduzione della pendenza)
sono indice di un miglioramento complessivo del rendimento dellintero
settore civile della Corte, nonostante lorganico addetto al settore medesimo
(20 consiglieri e 4 Presidenti alle sezioni civili; 4 consiglieri e 1 Presidente alla
sezione lavoro) come rilevato lo scorso anno - non sia adeguato a sostenere
il flusso dei procedimenti in entrata ma, soprattutto, non sia calibrato ai fini
di una efficace azione di radicale e pi rapido smaltimento dellarretrato
(ultrabiennale).
Esaminando il dettaglio delle iscrizioni per materia nei Tribunali, si evidenzia
che le nuove iscrizioni delle cause a cognizione ordinaria sono in diminuzione
(da 19.316 a 17.619, -8,8%). Limitando le definizioni alle sole sedi principali (con
esclusione delle sezioni distaccate accorpate), si riscontra un decremento delle
stesse da 24.873 a 23.316 (-6,3%). Infine la pendenza riferita a tutti i tribunali
del distretto subisce una flessione da 55.869 a 51.402 (-8%).
Con riferimento alle controversie con la pubblica amministrazione, rimane
significativo il contenzioso in materia di: a) responsabilit delle strutture
ospedaliere per danni da interventi chirurgici, assistenza al parto, diagnosi e
terapie; b) responsabilit per danni da vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni ed
emoderivati, anche se in via di definizione a seguito di interventi normativi in
tema di indennizzo; c) responsabilit dei Comuni per risarcimento del danno da

cose in custodia in relazione a danni da cadute provocate dalle condizioni delle


strade e di aree destinate al pubblico transito.
Con riferimento ai rapporti di impresa (materia societaria, bancaria, di
intermediazione finanziaria e di assicurazione), concentrati presso la Sezione
Specializzata in materia di impresa e societ istituita presso il Tribunale di
Venezia (secondo i dati al 31/12/2014) le sopravvenienze annuali in materia
societaria sembrano essersi assestate su 600/650 procedimenti e quelle in
materia di propriet industriale in 250/300 procedimenti.
Le definizioni sono state, al 31.12.2014, rispettivamente di 424 e 174 per
cause societarie e per quelle di propriet industriale.
Il dato complessivo (comprensivo di cause societarie e in materia di propriet
industriale) al 30.6.2015 di 465 definizioni.
Inoltre, nel corso dellanno 2014, per il perdurare della crisi finanziaria,
proseguito un maggiore afflusso di cause bancarie rispetto a quello
precedentemente registrato, sia promosse da Istituti di Credito sulla base di
decreti ingiuntivi sia promosse dai clienti per rimborso di interessi anatocistici,
usurari e accessori, con un significativo aumento di tali domande anche
relativamente ai contratti di mutuo: cause in precedenza poco trattate e con
nuovi accenni allusura soggettiva oltre che oggettiva.
Continua la flessione del numero di procedimenti in materia di intermediazione
finanziaria per effetto dellesaurimento delle cause legate a obbligazioni
Parmalat, Cirio e Argentina, instaurate soprattutto negli anni precedenti,
mentre rimasto stazionario il numero delle cause relative a prodotti derivati
(future e contratti swap).
Le cause concernenti la famiglia rappresentano circa il 6,8% del numero
complessivo dei procedimenti civili sopravvenuti. In particolare, le separazioni
(consensuali e giudiziali) rappresentano il 4,1% del numero complessivo dei
procedimenti civili iscritti, mentre i divorzi (consensuali e giudiziali) il 2,7%.
Le separazioni sono in calo su base distrettuale (-11,4%) cos come i divorzi
(-12,9%). In linea con il dato distrettuale, i divorzi sono in diminuzione in tutte
le sedi ad eccezione di Belluno (+ 11,6%).
I procedimenti in materia di lavoro, con 4.019 procedimenti iscritti presso
i Tribunali del distretto, rappresentano il 2,79% del contenzioso civile, in
flessione (-12,2%) rispetto al dato dellanno precedente (4.576 iscrizioni).
Aumentato il numero dei procedimenti in materia previdenziale, passati da

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2.396 al 2014 a 3.705 al 2015. Il maggior decremento di iscrizioni in materia di


lavoro si riscontra a Treviso (-21%) e a Venezia (-19%).
Tenuto conto del numero di procedimenti definiti rispetto a quelli iscritti,
lindice di ricambio del distretto (nel settore in esame) pari all1,32 per gli
Uffici di primo grado (1,06 nello scorso periodo). I Tribunali di Padova e di
Venezia presentano il pi alto numero di iscrizioni (Padova: 891; Venezia: 958)
e di definizioni (Padova: 1140; Venezia: 1.199) in materia di lavoro, con un
indice di ricambio pari, rispettivamente, a 1,27 e 1,25.
A livello di sedi, in materia previdenziale, gli aumenti maggiori si riscontrano a
Vicenza (+95%) e Rovigo (+74%). In numeri assoluti Padova (991) e Verona (772)
presentano il maggior numero di iscrizioni. Per una corretta lettura del dato si
segnala che le iscrizioni includono i procedimenti in materia di accertamento
tecnico preventivo (c.d. procedimenti speciali).
Unanalisi tipologica del contenzioso per oggetto, attesa leccessiva
frammentazione delle materie in base alle statistiche, possibile solo a grandi
linee, con brevi considerazioni per i tre settori del contenzioso previdenziale,
assistenziale e di lavoro ordinario.
Il Presidente del tribunale di Venezia ha evidenziato le variazioni dei movimenti
per tipologie di controversie nei seguenti termini:
1. costanti le cause di licenziamento, con rilevante incremento di quelle
trattate con il rito Fornero;
2. in diminuzione le cause per benefici previdenziali da esposizione ad amianto;
3. in decremento le opposizioni ad avviso di addebito contributivo;
4. in notevole incremento le cause con tipologie di contratti a tempo definito
nel settore pubblico - c.d. precari scuola;
5. in incremento le cause in materia di appalti di manodopera (responsabilit
solidale del committente per crediti di lavoro del dipendente dellappaltante)
e c.d. seriali;
6. in calo il contenzioso relativo a contratti a termine delle Poste S.p.A.;
7. in flessione i procedimenti nella materia del pubblico impiego (con 178
procedimenti iscritti nellanno rispetto ai 231 nellanno precedente),
estremamente variegati e relativi a diversi settori, quali Scuola, Sanit,
Ministeri, Enti locali.
Tali ultimi procedimenti, spesso proposti cumulativamente da pi soggetti,
come nel caso di professori di scuole assunti per anni a tempo determinato,
potrebbero riguardare complessivamente circa 2.000 posizioni di lavoro nella
sola Regione Veneto.

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La materia stata oggetto di intervento legislativo, gi sottoposto allesame


della Corte di Giustizia Europea, la quale, con sentenza del 28.11.2014, ha
emesso una importante decisione al riguardo, in tema legittimit del precariato
e di stabilizzazione del rapporto di lavoro degli insegnanti precari che abbiano
prestato la loro attivit per un periodo superiore a 36 mesi, che potrebbe
portare alla ripresa del contenzioso allo stato sospeso, in attesa di una decisione
al riguardo della Corte Costituzionale con udienza fissata al 17.5.2016.
Nel campo delle esecuzioni immobiliari continua linversione di tendenza
rispetto ai precedenti periodi. Le iscrizioni di procedimenti esecutivi
immobiliari, che erano nellanno precedente gi diminuite a 4.946, questanno
sono ulteriormente diminuite a 4.546, con un decremento del 8,1% e un
aumento della pendenza finale dell1,9% (da 19.072 a 19.428). I Tribunali ove
pi accentuato si presenta il decremento delle esecuzioni immobiliari sono
Venezia (-24,7%) e Rovigo (-13,5%). In controtendenza Vicenza, che registra un
aumento delle iscrizioni del 5,8%, e Belluno (+2,9%).
Anche le esecuzioni mobiliari hanno subito un decremento rispetto allanno
precedente (-27,1%). In particolare, le procedure iscritte sono state 31.103
nellA.G. 2014 e 22.000 nellA.G. 2015.
Le istanze di fallimento sono diminuite a livello distrettuale nella misura di
circa il 2,3%, con leccezione di Rovigo (+28,2%). In termini numerici le istanze
di fallimento nei Tribunali del distretto sono state complessivamente 3.386
(nellanno precedente 3.465).
In decrescita liscrizione dei procedimenti in materia di fallimento, passati da
1.604 a 1.340; diminuito, altres, il numero dei procedimenti definiti (852
contro 870).
I concordati preventivi sopravvenuti sono in diminuzione rispetto al periodo
precedente a livello distrettuale (in particolar modo a Verona ove sono
decremento del 54%) mentre sono aumentati a Rovigo (+61,1%).
Presso i Giudici di Pace, per quanto concerne le opposizioni alle sanzioni
amministrative, la sopravvenienza diminuita con una percentuale nella
misura di -36,46%. Diminuiti i ricorsi in materia di immigrazione (-27,53%).
Relativamente alla Corte dAppello le iscrizioni delle cause di separazione sono
diminuite (da 187 a 167). In flessione anche le cause di divorzio (da 106 a 90).
Si tratta, comunque, di cause con un buon indice di ricambio, rispettivamente,
dell1,14% e 1,06% (98,9% e 107,5% nel periodo precedente).

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Le iscrizioni delle cause di lavoro in Corte sono in calo del 15,7%, essendo passate
da 807 a 680, mentre sono aumentate quelle relative alle cause di previdenza,
nella misura del 8,9%, passate da 267 a 289. La tipologia del contenzioso ricalca
sostanzialmente quella individuata con riferimento ai tribunali.
Quanto ai procedimenti di equa riparazione, gli iscritti sono stati 55 (57 nel
periodo precedente); quelli definiti 56 (53 nel periodo precedente), con un
indice di ricambio dello 1,02 (rispetto al precedente 0.92).
Per quel che concerne i procedimenti di espropriazione e occupazione per
pubblica utilit, le cause relative alle opposizioni a indennit di esproprio
permangono contenute in limiti numericamente modesti (circa 50 lanno). Tali
controversie risultano interessate dalla semplificazione dei riti, che ha prodotto
effetti acceleratori ai fini della definizione delle stesse.
Le controversie con la Pubblica Amministrazione sono sensibilmente diminuite
(15 procedimenti iscritti contro 69 del periodo precedente), aumentate le
definizioni (77 contro 59), in decremento la pendenza (246 contro 325).
Il contenzioso riguarda, innanzitutto (e analogamente con quanto avviene
presso i tribunali), le controversie in materia di responsabilit delle strutture
sanitarie pubbliche per fatti di mala prassi medica o comunque di inadeguata
assistenza sanitaria: le relative controversie - che coinvolgono spesso delicati
aspetti umani e sociali per tutte le parti coinvolte e comunque di estrema
rilevanza sotto il profilo degli oneri economici conseguenti ai risarcimenti chiesti
dalle persone danneggiate - determinano un rilevante contenzioso (peraltro
comune anche al settore sanitario privato), particolarmente impegnativo
per le molteplici problematiche da affrontare, specie in tema di responsabilit
e danno, essendo tra laltro richiesta una complessa attivit di valutazione di
ingente materiale istruttorio generalmente integrato da relazioni di esperti
della scienza medica.
Relativamente al numero dei procedimenti civili definiti con sentenza secondo
lanno di iscrizione - anno 2014, la rilevazione dei dati mostra, con riferimento
alla Corte dAppello, una certa difficolt della resa di giustizia con precipuo
riferimento allo smaltimento dei procedimenti arretrati. Nel 2014, su un totale
di 2.665 procedimenti civili di cognizione ordinaria definiti (2.816 nel periodo
precedente), 1.254 definizioni hanno riguardato cause iscritte prima del 2010
(pari al 47,1%) mentre solamente 341 definizioni (pari al 20,57%) hanno
riguardato cause iscritte nel biennio precedente il rilevamento (termine di
ragionevole durata del processo in appello).

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Si consideri che la sopravvenienza media annua (dei soli giudizi a cognizione


ordinaria) calcolata sui due ultimi anni giudiziari (dal 1.7.2013 mal 30.6.2015)
di circa 2.485 procedimenti ( contro 2.420 nello scorso periodo, dal
1.7.2012 al 30.6.2014), ai quali neppure con la copertura integrale dellorganico
potrebbero far fronte i 20 consiglieri e i 4 presidenti di sezione attualmente
addetti al settore civile, in presenza di una pendenza di 9.351 procedimenti
arretrati (10.300 nel periodo precedente). Infatti, solo incidendo fortemente
sulla pendenza pregressa sarebbe possibile, a organico pieno, far fronte alla
sopravvenienza entro un termine ragionevole. Questanno, a fronte di una
sopravvenienza di 2.677 procedimenti a cognizione ordinaria al 30.6.2015
(2.294 nel 2014), nonostante lorganico non sia stato sempre completo nel corso
dellanno giudiziario, si sono definiti 3.649 procedimenti (3.685 nel periodo
precedente), con un indice di ricambio dell1,36 (1,39 lo scorso anno; 1,4 per
il contenzioso civile ordinario contro 1,6 dello scorso anno). In particolare, si
segnala che, al 30.6.2015, erano in organico 19 consiglieri su 20 e 3 Presidenti
di sezione su 4.
Per quanto riguarda la materia del lavoro e della previdenza, in Corte,
nel 2014, si sono definiti con sentenza 548 procedimenti di lavoro (487 nel
periodo precedente) e 275 di previdenza (294 nel periodo precedenza), di cui
complessivamente solo 4 iscritti prima del 2010 (contro 1 nel 2013) a fronte di
una sopravvenienza media di circa 1.021 procedimenti di lavoro e previdenza
(1.225 nel periodo precedente).
Quanto ai Tribunali del distretto, la maggior sofferenza riferibile ai
procedimenti monocratici: ne sono stati definiti con sentenza nello stesso
anno di iscrizione solo 676 su 13.246 ovvero il 5,1% del totale, a fronte dei
procedimenti collegiali che sono stati definiti nella misura del 83% (3.078 su
3.708).
Relativamente alla pubblicazione delle sentenze nellanno 2014, si osserva
che, con riguardo alla Corte dAppello, il 78% delle sentenze (57% nel 2013)
viene pubblicato entro i 60 giorni mentre, per i Tribunali, gli uffici che hanno
pubblicato oltre i 60 giorni una percentuale di sentenze collegiali superiore al
15% sono stati Belluno (33,3%), Venezia (72,8%), e Vicenza (34,5%).
Relativamente alle sentenze monocratiche, i pi lunghi tempi di pubblicazione,
oltre 60 giorni, si riscontrano presso i Tribunali di Belluno (24%), Venezia (24%)
e Vicenza (22%).

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Quanto ai giudici di pace, si evidenzia che, sul totale degli uffici, 8 pubblicano
sentenze oltre i 60 giorni con una percentuale superiore al 15%.
Infine, con riferimento al numero dei procedimenti civili pendenti al 31
dicembre 2014 per anno di iscrizione e per tipologia di ufficio, deve evidenziarsi
che i dati sono parziali in quanto coincidenti con quelli disponibili nellarchivio
ministeriale.
In particolare, per quanto riguarda la Corte, si osserva che il numero
complessivo dei procedimenti pendenti alla data del 31.12.2014 era il seguente:
procedimenti iscritti fino allanno 2008: 761, nel 2009: 1014, nel 2010: 1.218,
nel 2011: 1.892, nel 2012: 2.923, nel 2013: 2.751 e nel 2014: 3.127: per un totale
di 13.686 (15.422 nel periodo 2008-2013). Il numero maggiore di procedimenti
in percentuale (21,3% circa), esclusi i nuovi iscritti nel 2014, riferibile al 2012,
ma per la loro definizione si dovranno prima smaltire 4.885 procedimenti (lo
scorso anno erano 8.297) che, in quanto iscritti prima del 2012, hanno priorit
di trattazione.
I dati appena evidenziati, con riferimento alla Corte, nonostante la quantit
e lanzianit delle cause pendenti, sono, tuttavia estremamente positivi se
raffrontati allanno 2013, posto che: a) il numero complessivo di procedimenti
pendenti al 31.12.2014 (13.686) sensibilmente inferiore rispetto al numero
di quelli pendenti al 31.12.2013 (15.422); b) il numero dei procedimenti
risalenti agli anni anteriori al 2012 (pari a 4.885) che, come tali, vanno
trattati e definiti prioritariamente quasi dimidiato rispetto allo scorso
anno, quando i procedimenti ante 2012 ammontavano a 8.297.
In buona sostanza, si verificato nellultimo anno un concreto e sensibile
svecchiamento dei ruoli civili, atteso che, su 13.686 procedimenti pendenti
al 31.12.2014, 4.885 sono risalenti a periodo anteriore allanno 2012 e
rappresentano il 35% circa del contenzioso a fronte di una situazione
allevidenza maggiormente compromessa relativa allanno precedente
quando i procedimenti anteriori al 2012 erano 8.297 e rappresentavano quasi
il 54% dellintero contenzioso.
Appare evidente che, in tale situazione, la definizione delle cause in due
anni nel grado di appello , allo stato, di difficile, anche se non impossibile,
realizzazione nel prossimo futuro, essendosi, peraltro, registrati (oltre al
menzionato, parziale svecchiamento del contenzioso) sensibili miglioramenti
con riferimento al numero delle definizioni e allindice di smaltimento.
In definitiva, il processo di smaltimento delle cause di pi antica iscrizione
gi in corso, nel solco del Programma Strasburgo che tende ad attribuire

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priorit assoluta alle cause a rischio Pinto e potrebbe proseguire con ottimi
risultati con linserimento nei collegi civili (anche attraverso la istituzione
di appositi Collegi stralcio) di un adeguato numero di Giudici Ausiliari (22
previsti per la Corte di Venezia, dei quali 13 gi nominati dal CSM ), ormai in
fase di assegnazione alle singole Corti.
Pi specificamente, come auspicato lo scorso anno, con linserimento in
ciascuna sezione (compresa la sezione lavoro) di 4/5 Giudici Ausiliari potrebbe
raggiungersi il doppio risultato della definizione dei processi pi risalenti e di
una sensibile riduzione della durata dei giudizi in un lasso di tempo ragionevole
(2/3 anni).
Va, infine, sottolineato che alcune delle sezioni che hanno potuto usufruire,
nellultimo periodo, di un organico completo sono gi pervenute al
conseguimento di risultati assolutamente apprezzabili riuscendo a definire
un elevato numero di cause risalenti e a fissare la data di precisazione delle
conclusioni per le cause ordinarie nel termine di due anni dalla proposizione
dellappello.

Considerazioni in ordine ai differenti riti processuali con riferimento a taluni


tra i pi rilevanti e ricorrenti procedimenti
Come rilevato lo scorso anno, la molteplicit dei riti processuali rende pi gravoso
e complesso landamento delle cause civili. Non sono ancora completamente
valutabili gli effetti delle disposizioni introdotte con il D. lgs. N. 150 del 2011.
Ulteriori problematiche (gi evidenziate nelle precedenti relazioni) ha
determinato la novella 219/2012, in vigore dal 1.1.2013, in materia di figli
naturali e coppie di fatto che ha introdotto il procedimento camerale per la
trattazione di talune controversie prima trattate con il rito contenzioso ordinario
(devolute alla competenza dei tribunali ordinari).
Infine, non sembra abbia sortito (almeno allo stato) incisivi effetti deflattivi
sul processo civile il recente decreto legge 12.9.2014, n. 132, convertito nella
legge 10.11.2014, n. 162, sulla degiurisdizionalizzazione e sullo smaltimento
dellarretrato civile, che prevede, tra laltro: a) larbitrato in corso di causa;
b) la negoziazione assistita; c) la possibilit di ricorso a procedure particolari
(parzialmente degiurisdizionalizzate) in materia di separazione consensuale
dei coniugi, divorzio congiunto e modifiche congiunte; d) e, soprattutto,
lampia facolt concessa al giudice di decidere il passaggio dal rito ordinario

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a quello speciale di cognizione di cui allart. 702 bis c.p.c. (ove ne ravvisi i
presupposti).
Da un confronto fra i dati con riferimento alle singole tipologie di procedimenti,
si evince che:
1. i decreti ingiuntivi ordinari emessi in tutte le sedi centrali di tribunale sono
diminuiti da 32.118 a 27.165, gli accolti sono diminuiti da 31.337 a 26.210, i
rigettati in aumento da 482 a 623;
2. diminuito, altres, rispetto allanno precedente, il numero complessivo
dei decreti ingiuntivi del lavoro emessi (6.164 contro 6.368 del periodo
precedente, con una percentuale di decremento pari a -3%). I decreti
monitori accolti sono 5.890 contro 6.218 del periodo precedente. La
diminuzione relativa ai decreti ingiuntivi emessi nel distretto ha interessato
tutti i Tribunali ad eccezione di quelli di Belluno e Treviso;
3. il numero complessivo dei sequestri ante causam emessi in decremento
del 7% rispetto allanno precedente (da 451 a 418);
4. diminuito rispetto allanno precedente anche il numero complessivo dei
sequestri in corso di causa emessi (165 rispetto a 181, in percentuale pari
a -9%);
5. , altres, diminuito rispetto allanno precedente il numero complessivo dei
provvedimenti possessori richiesti (da 414 a 306, in percentuale pari a
-26%);
6. in flessione rispetto allanno precedente il numero complessivo delle
ordinanze di rilascio degli immobili urbani (da 6.445 a 5.500, in percentuale
pari a -15%), con una tendenza che interessa tutti i tribunali ad eccezione di
quello di Rovigo. Complessivamente risultano emessi n. 8.101 provvedimenti
di rilascio contro 9.657 del periodo precedente;
7. in calo rispetto allanno precedente il numero complessivo delle istanze
relative allemissione di provvedimenti durgenza (da 1.027 a 984) (gli
accolti passano da 350 a 330).
Sempre elevato (sia pure in netta diminuzione rispetto allo scorso periodo) il
numero delle procedure di Amministrazione di Sostegno di cui alla legge n.
6 del 2004. In particolare, le iscrizioni sono state 3.757 (rispetto a 5.618 dello
scorso periodo) mentre le pendenze finali assommano a 18.667 (15.986 lo
scorso periodo), dovendosi sottolineare che il maggior numero di iscrizioni
appartiene al Tribunale di Verona (770 su 3.757, pari al 20,5% del totale
distrettuale).

17

I dati non sono, peraltro, comparabili con quelli dello scorso periodo, da
considerarsi parziali a causa del mancato inserimento dei prospetti di
alcuni uffici non rispondenti (ovviamente con riguardo al precedente anno
giudiziario).
Effetti dellintroduzione dellistituto della mediazione civile
I tribunali del distretto ribadiscono la mancata incisivit dellistituto della
mediazione (reintrodotta come obbligatoria dallart. 84 del d.l. 21.7.2013, n.
69, convertito nelle l. 9.8.2013, n. 98, dopo il giudizio di incostituzionalit al
riguardo per eccesso di delega) sulla riduzione del contenzioso civile.
La consueta indagine eseguita presso lOMF-Organismo di Mediazione Forense
presso il Tribunale di Treviso ha consentito di accertare: a) che le domande di
mediazione presentate nel periodo in esame sono state 682 (445 nello scorso
periodo); b) che le procedure in cui la controparte ha aderito alla proposta di
conciliazione sono state 296 (contro 140 dello scorso periodo) mentre quelle
con mancata adesione sono state 398 (230 nello scorso periodo); c) che le
procedure definite nel periodo sono risultate 694 (in aumento rispetto alle 344
dello scorso periodo), e di queste 235 con esito negativo e solo 31 con esito
positivo (in precedenza, rispettivamente, 312 e 32), con residua pendenza di
96 procedure.
I dati pi generali relativi al distretto e provenienti dalla fonte ministeriale (Tav.
1.1 Procedimenti di Mediazione civile iscritti, definiti e pendenti, raggruppati
per circondario e Organismo di Mediazione rispondente - Periodo 1 luglio
2014-30 giugno 2015) rivelano una discreta utilizzazione della mediazione ma
con effetti del tutto trascurabili sulla definizione delle liti.
Pi precisamente, nel periodo in esame sono stati iscritti 6.817 procedimenti
(3.377 nel precedente periodo) ma, sul totale dei definiti (6.341 contro 2.987 del
precedente periodo), ben il 53,4% (3.383 contro il 61% del periodo precedente
pari a 1.812) si concluso per mancata comparizione delladerente; solo
per il 9,1% dei definiti (pari a 580) - e corrispondente alla stessa percentuale
di definiti del precedente periodo (pari a 257 e in percentuale al 9%) - si
raggiunto laccordo.
In definitiva, per quanto sia emerso un maggiore interesse per listituto, gli effetti
deflattivi restano scarsamente significativi anche per la mancata ricomprensione
nella mediazione di numerose controversie in materia contrattuale.

18

Filtro in appello
Come rappresentato lo scorso anno, la riforma, che potrebbe avere un notevole
effetto deflattivo sul contenzioso civile in grado di appello, non sempre
sortisce effetti positivi a causa dei dubbi interpretativi suscitati dalla difficolt
di individuazione concreta delle ipotesi di ragionevole probabilit di mancato
accoglimento dellimpugnazione.
In Corte, dovendo coincidere, ludienza filtro, con la prima udienza di trattazione
dellappello, con laccordo di tutti i presidenti di sezione e con la richiesta
collaborazione degli Ordini dellAvvocatura del distretto, si predisposto un
protocollo che prevede lesame dellappello in una camera di consiglio che
preceda la prima udienza e che, ove si ravvisino elementi di criticit, ne sia data
notizia ai difensori delle parti, affinch costoro possano dedurre specificamente
sul punto: e ci al fine di ottenere leffetto voluto dalla norma di espungere
immediatamente dal ruolo delle cause gli appelli ritenuti sotto questo profilo
inammissibili.
In ogni caso, come evidenziato nella precedente relazione, un equilibrato uso
di tale strumento, esente da estremi rigoristici e benevole tolleranze, pu
rivelarsi assolutamente valido ed efficace ai fini dello sfoltimento dei ruoli
dappello, specie con riferimento alle cause la cui durata supera il limite della
tollerabilit.
Le sezioni civili della Corte hanno fatto equilibrato ricorso allo strumento
deflattivo in esame, che ha una buona incidenza sulla definizione delle liti sino
a un limite massimo del 25% delle cause concluse (per la seconda sezione).
La giustizia penale
Gli elementi di valutazione sono tratti anche in questo caso dalle tabelle
statistiche della DGSTAT.
Nel settore penale le notizie di reato relative al registro noti pervenute a tutte
le Procure del distretto rispondenti, compresi i reati del giudice di pace ed
esclusa la Procura per i minorenni, sono state 84.708 (rispetto alle 92.724 del
precedente periodo: -8.016, pari a -8,65%).
Il numero di iscritti al registro FNCR (mod.45), rapportato al numero di iscritti
nel registro noti - sezione ordinaria, stato pari al 12,6%.
Presso i Tribunali e le sezioni distaccate le iscrizioni totali sono diminuite
(-3,1% circa). Nello scorso periodo si era registrata una diminuzione del 2,59%

19

circa. Sono diminuiti i procedimenti di dibattimento monocratico (da 14.789 a


14.379), cos come sono diminuiti i procedimenti di dibattimento collegiale (da
631 a 588, nella misura di -6,8%). Le definizioni per il collegiale sono diminuite:
da 560 (nel 2014) a 548 (nel 2015) (-2,14%) mentre sono aumentate da 13.303
(nel 2014) a 13.886 (nel 2015) (+4,3%) per il monocratico. I procedimenti iscritti
in Assise sono passati da 7 a 5 e le definizioni da 4 a 5.
Il dato delle sezioni GIP/GUP non comparabile perch per lanno 2014 vi
una sede non rispondente. Limitatamente ai dati disponibili, la pendenza
finale complessiva di 37.298 procedimenti ma non raffrontabile con il dato
del 2014 mentre i procedimenti iscritti e definiti sono rispettivamente 44.747
e 47.028.
E aumentata la pendenza finale dei procedimenti del Tribunale per i Minorenni
da 6.276 (nel 2014) a 6.392 (nel 2015) (+1, 85% contro il 30,23% dello scorso
periodo); con riferimento alla sezione GIP i procedimenti pendenti finali sono
passati da 3.839 a 3.752, come risultato di una minore definizione (271 contro
1.231) e di una minore iscrizione (da 1.340 a 1.144).
Presso i Giudici di pace lelevato numero di uffici non rispondenti non consente
alcuna comparazione del movimento a livello distrettuale.
Presso la Corte dappello sono stati iscritti nellanno 3.989 procedimenti
contro i 3.845 dellanno precedente, con una percentuale di aumento del
3,75%. In conclusione, aumentato il numero di procedimenti per i quali stata
proposta impugnazione ed in lievissimo aumento anche la pendenza finale,
da 14.358 (nel 2014) a 14.493 (nel 2015) (+0,94%) nonostante laumento delle
definizioni nella misura percentuale del 10,68% (da 3.464 a 3.845).
Presso la Procura Generale, per quanto riguarda le esecuzioni penali, si registra
un aumento della pendenza finale da 1.232 (nel 2014) a 1.358 (nel 2015)
(+10,23% contro +15,46 del decorso periodo), a fronte di una diminuzione dei
procedimenti iscritti (da 518 a 434) e una sostanziale stabilit delle definizioni
(da 353 a 354).
Passando dal dato distrettuale al dato per Ufficio, si rileva che le iscrizioni al
dibattimento collegiale sono diminuite in tutti i Tribunali ad eccezione di quello
di Venezia, mentre sono aumentate al dibattimento monocratico nelle sedi di
Padova, Rovigo Verona e Vicenza. Per il GIP, si evidenzia una diminuzione di
procedimenti iscritti nelle sedi di Padova, Treviso e Venezia.
Gli Uffici con un indice di ricambio positivo sono Padova, Rovigo, Treviso e
Venezia.
Esaminando i dati relativi agli iscritti per numero di imputati, risulta che i
procedimenti con un unico imputato hanno, se rapportati al totale degli iscritti,

20

le seguenti percentuali: 85% (GIP), 85% (Dibattimento monocratico) e 67%


(Dibattimento collegiale).
Gli iscritti complessivi (reati ordinari e di competenza del giudice di paceregistro Noti) presso le Procure rispondenti sono diminuiti in tutte le Procure
mentre sono aumentati a Rovigo (+3,6%) e a Treviso (+ 6,9%.). Esaminando solo
i reati di competenza dei giudici di pace, si verifica un aumento percentuale
delle iscrizioni a Padova (+19,74%) e a Rovigo (+61,22%).
Quanto agli iscritti per numero di indagati, l86% riguarda procedimenti con un
solo indagato.
Il raffronto complessivo per i procedimenti iscritti presso i giudici di pace del
distretto non effettuabile rispetto allanno giudiziario precedente per lelevato
numero degli uffici non rispondenti.
Limitatamente agli uffici di Belluno, Verona e Vicenza, gli iscritti sono diminuiti
per la sezione dibattimento e la sezione GIP a Verona (rispettivamente di
-20,82% e 8,96%) mentre sono diminuiti per il solo dibattimento a Belluno
e Vicenza (-26,4% e 60,8%); presso gli stessi uffici sono aumentati gli iscritti
presso la sezione Gip (+16,10% e +9,8%).
Nei Tribunali del distretto i procedimenti definiti per prescrizione sono
complessivamente 977 su un totale di 14.434 definizioni (in percentuale 6,8%
del totale delle definizioni), di cui 14 su 548 procedimenti definiti in via collegiale
(2,6%) e 963 su 13.886 definiti in via monocratica (6,9%) (in aumento rispetto
ai 449 del periodo precedente). Considerando la loro incidenza sul totale, si
evidenzia che le prescrizioni incidono prevalentemente sui procedimenti
definiti con il rito monocratico.
Per quanto riguarda i singoli tribunali, le percentuali pi alte di declaratorie di
prescrizioni in dibattimento si riferiscono al Tribunale di Rovigo (+14,1%) e di
Venezia (+16,2%).
Nel distretto le Procure rispondenti hanno chiesto larchiviazione per
prescrizione con invio al GIP per 3.999 procedimenti su 58.148 (pari al 6,9%).
Tali richieste nella Procura di Venezia riguardano il 15,3% dei procedimenti.
Lincidenza percentuale delle prescrizioni sul totale dei definiti del 10,2%
sui noti GIP/GUP dei Tribunali del distretto (13,5% nel periodo precedente).
Lincidenza pi significativa a Venezia (20,9%).
Presso la Corte dAppello le prescrizioni dichiarate sono state 1.874 su un
totale di 3.788 processi definiti, con una percentuale del 49% rispetto al 41%

21

dello scorso anno giudiziario, nel corso del quale erano state dichiarate 1.395
prescrizioni su un totale di 3.398 processi definiti.
Come rappresentato lo scorso anno, il numero delle prescrizioni dichiarate
dipende (oltre che da ragioni contingenti, quale la ricorrente scopertura degli
organici di giudici e personale amministrativo) essenzialmente dallassoluta
insufficienza dellorganico delle sezioni penali, cui si pone parziale rimedio
con applicazioni endodistrettuali, laddove sarebbe indispensabile, a fronte dei
flussi e della pendenza, una revisione della pianta organica che consentisse la
formazione di almeno quattro sezioni (in luogo delle tre esistenti), costituite,
ciascuna, da un Presidente e cinque Consiglieri in modo da rendere possibile la
stabile istituzione di due autonomi collegi.
Quanto alle definizioni con sentenza monocratica, limitatamente alle sentenze
di merito, i riti alternativi funzionano particolarmente presso i circondari
di Treviso e Vicenza, dove rappresentano circa il 42% delle definizioni. La
percentuale dei definiti con rito alternativo sul totale dei definiti nel distretto
pari al 37% (inferiore rispetto alla percentuale del periodo precedente).
Quanto alle definizioni collegiali, lincidenza percentuale media dei definiti
con rito alternativo nei Tribunali del distretto pari al 18% (24% nel periodo
precedente).
.
Complessivamente gli Uffici GIP/GUP, rispetto al totale distrettuale (registro
noti), definiscono mediamente: con decreto di archiviazione il 74,1% (71,2%
nel periodo precedente), con sentenza di rito alternativo il 7,9% (9,19% nel
periodo precedente), con decreto penale di condanna 8,7% (l11,7% nel
periodo precedente) e con decreto che dispone il giudizio 9,2% (l8,1% nel
periodo precedente). Il GIP/GUP che si discosta maggiormente rispetto al dato
distrettuale (con una differenza percentuale superiore al +10%) quello del
Tribunale di Treviso che definisce con decreto penale il 18,4%.
Le modalit di definizione dei procedimenti (registro noti) nelle Procure del
distretto rispondenti, rapportate al totale dei definiti, sono in media:
a) richieste di archiviazione per il 56,1% (contro 57,6 nel periodo precedente);
b) richieste di rinvio a giudizio ordinario per il 5,5% (contro 5,2% nel periodo
precedente);
c) richieste di riti alternativi per 23.1% (contro il 24,5% nel periodo precedente);
d) citazioni dirette a giudizio per il 15,3% (contro il 12,6% nel periodo
precedente).

22

Nel distretto, presso i tribunali si definiscono con rito collegiale il 22,2% dei
procedimenti entro 6 mesi, il 23% tra sei mesi e un anno, il 30% tra 1 anno e
due anni e il residuo 25% in oltre due anni.
Con rito monocratico si definiscono il 37% dei procedimenti entro 6 mesi, il
20% tra 6 mesi e un anno, il 27% tra 1 anno e 2 anni e il rimanente 16% in oltre
2 anni.
Presso le sezioni GIP/GUP la maggioranza dei procedimenti si definisce entro 6
mesi (per una percentuale del 64%).
Infine, presso le Procure si definiscono nel registro noti mod. 21 entro 6 mesi il
61% dei procedimenti; tra 6 mesi e un anno l11%; tra un anno e 2 anni l11%;
oltre 2 anni il 17%.
Presso la Corte dAppello, la cui pendenza complessiva al 31/12/2014 di
13.931 (14.303 procedimenti al 31.12.2013), i procedimenti, avuto riguardo
allanno di iscrizione, si concentrano, in massima parte, nel periodo dal 2009
in poi; peraltro, sono 1.269 i procedimenti iscritti prima del 2009, pari al 9% del
totale.
Presso i Tribunali e le sezioni distaccate (sedi completamente rispondenti mod.16) i processi si concentrano in massima parte negli anni 2013 e 2014
(pari al 93% del totale).
Confrontando la distribuzione dei processi pendenti presso i Tribunali e
di quelli pendenti presso la Corte dappello, si rileva che la percentuale dei
procedimenti iscritti nel 2013 e 2014 sul totale dei pendenti passa dal 93% per
gli Uffici di I grado al 39% per la Corte dappello (il che dimostra la gi lamentata
insufficienza delle risorse umane in grado di appello).
Presso le Procure ordinarie, (sedi completamente rispondenti - mod. 21-Noti),
la pendenza a fine anno solare pari a 60.358; il 52% dei pendenti risulta
iscritto negli anni 2013 e 2014.
Sul totale delle intercettazioni di utenze telefoniche, ambientali e altro (2.990,
escluse quelle per antimafia e terrorismo), maggiore lincidenza percentuale
di quelle di pertinenza delle Procure di Padova e Venezia che utilizzano,
rispettivamente, il 37,66% e il 19,2% del totale. La Procura di Venezia, sede
DDA, intercetta ulteriori 776 utenze telefoniche, oltre le 575 ordinarie.
Dal confronto con i dati del precedente anno giudiziario emerge che le
intercettazioni ordinarie sono diminuite (da 3.303 a 2.990). Per le intercettazioni
in materia di antimafia e terrorismo, si osserva, invece, un sensibile aumento
del dato (da 651 a 776). Valutando i dati per singole sedi, si deduce che solo
presso la Procura di Padova si registrato un incremento significativo delle
intercettazioni ordinarie telefoniche (+8,9%).

23

Nel distretto le misure cautelari personali oggetto di istanza iscritte nellAG in


esame sono state in totale 1.349 (1.646 nel periodo precedente); definite 1.389
(1.639 nel periodo precedente); pendenti finali 56 (96 nel periodo precedente).
Di esse:
755 sono state oggetto di riesame (939 nel periodo precedente), definite 761
(942 nel periodo precedente), pendenti 19 (25 nel periodo precedente)
27 sono state oggetto di appello da parte del PM, definite 28, pendenti 1 (nel
periodo precedente: iscritte 29, definite, 27, pendenti 2)
567 sono state oggetto di appello di parte, definite 600, pendenti 36 (nel
periodo precedente: 678 iscritte, 670 definite, 69 pendenti).
Come dato rilevare, sia le iscrizioni che le definizioni sono diminuite.
Nel dettaglio, le misure in oggetto (come sopra impugnate) sono state
confermate nella stragrande maggioranza dei casi (701) ovvero dichiarate
inammissibili (211) o riformate parzialmente (279).
Poco frequenti le pronunzie di annullamento (45) o di dichiarazione di
inefficacia per decorrenza dei termini (9). Undici (11) istanze si sono concluse
con lemissione di misura cautelare.
Passando, quindi, ad esaminare il prospetto delle sopravvenienze, definizioni
e pendenze finali delle istanze di riesame e degli appelli avverso le misure
cautelari reali (sequestri conservativi, sequestri preventivi e altri sequestri)
distinte per singolo tribunale in raffronto con la situazione dellA.G. precedente,
si evidenzia un apprezzabile aumento del totale di iscrizioni e definizioni relative
al presente periodo rispetto a quello precedente.
Pi in particolare, si registrano 753 iscrizioni di istanze di impugnazione
di misure cautelari reali, 747 definizioni e 30 pendenze finali per il corrente
periodo a fronte di 711 iscrizioni, 715 definizioni e 24 pendenze finali pertinenti
al decorso A.G.
Da segnalare che, nel presente periodo, non risultano proposte istanze
impugnatorie con riferimento ai Tribunali di Rovigo e di Belluno a fronte di un
numero poco significativo di sopravvenienze, definizioni e pendenze relative al
periodo precedente.
Per i Tribunali di Treviso e di Verona si registra un sensibile aumento di
sopravvenienze e di definizioni concernenti le istanze di riesame relative ad
altri sequestri.
Per quel che concerne lesame, nel dettaglio e per singoli tribunali, dellesito

24

del giudizio sulle istanze di riesame delle misure cautelari reali, si evince
agevolmente dal relativo prospetto statistico che la stragrande maggioranza
delle impugnazioni stata dichiarata inammissibile (in 278 casi) ovvero si
conclusa con la conferma della misura (202).
In un numero inferiore di casi il giudizio di riesame o di appello si concluso
con lannullamento della misura (98 casi) ovvero con la riforma di essa (35 casi).
Non si evidenziano anomalie in ordine allesito dei giudizi di impugnazione con
riferimento a ciascuno dei tribunali.
In ordine al Tribunale del riesame di Venezia, il Presidente evidenzia il seguente
prospetto delle misure di competenza:
Misure Personali
1.349 (-18,4 % rispetto allanno precedente)
Misure Reali
155 (-23,3 % rispetto allanno precedente)
Totale complessivo
1.504 (-15.4 % rispetto allanno precedente).
Sottolinea:
1 la significativa diminuzione delle decisioni in materia di misure personali
collegabile ai molteplici interventi normativi di natura sostanziale - avuto
riguardo alla modificata disciplina sanzionatoria degli stupefacenti con
riferimento alle fattispecie autonome, come ora delineate allart. 73 comma
5 DPR 309/1990, e pi in generale alla rinnovata distinzione fra droghe
leggere e droghe pesanti - ed, altres, di natura strettamente processuale,
con riguardo agli effetti della recente legge 16.4.2015, n. 47 sul sistema
cautelare, destinati riprodursi anche nel 2016;
2 che la diminuita area di applicazione delle misure cautelari afferisce a
situazioni prevalentemente riferibili agli arresti in flagranza di piccoli
spacciatori colti nelle attivit di cessione o altri reati minori;
3 che, in tema di procedimenti reali, frequente ricorso da parte della
locale Procura, allistituto del sequestro preventivo per equivalente ex art.
321 cpp, 322 ter cp e legge 74/2000 con riferimento alla consumazione di
reati fiscali, con conseguente apprensione di cespiti mobiliari ed immobiliari
di notevole significato economico ed insorgenza di relativo contenzioso di
notevole impegno;
4 che lUfficio, per definizione, non ha arretrato e i fascicoli che risultano
pendenti costituiscono solo un elemento di rilievo statistico trattandosi in
buona sostanza delle istanze de libertate che sono in attesa di trasmissione
degli atti da parte degli uffici periferici interessati e quindi destinati alla
successiva ed immediata fissazione delludienza;

25

5 che quasi tutti i provvedimenti risultano depositati entro il 5 giorno dalla


Camera di Consiglio (ora il termine di 30 giorni);
6 che i casi di declaratoria di inefficacia sopravvenuta sono stati n. 10 su
1.504, pari allo 0,66 % dei procedimenti trattati (il precedente dato era di 16
dichiarazioni di inefficacia, pari allo 0,87 % dei procedimenti trattati);
7 che tale positivo risultato stato ottenuto a seguito della collaborazione
instaurata direttamente con le singole direzioni degli Istituti Penitenziari tesa
ad ottenere la diretta trasmissione, dagli Uffici matricola alla cancelleria del
Tribunale del Riesame, delle eventuali variazioni nelle nomine dei Difensori,
cos evitando gli inconvenienti derivanti dalla effettuazione di nomine
poste in essere nelle more della fissazione delle camere di consiglio, con
conseguente invalidit delludienza.
Per quanto riguarda le linee di incremento o decremento di alcune tipologie
di reati, si sono presi in considerazione i procedimenti iscritti dalle Procure del
distretto con autore noto ed ignoto.
1. delitti contro la Pubblica amministrazione
Sono state 2.884 le iscrizioni di delitti contro la P.A. nellanno giudiziario
2014/2015, con una netta diminuzione del -28,6% rispetto allanno
precedente (4.042).
Nello specifico, sono in diminuzione del 27% le iscrizioni dei reati di
corruzione (da 122 a 89) cos come si registrano una diminuzione del 40%
per la concussione (da 45 a 27 iscrizioni), un lieve aumento del 6,5% per il
peculato (da 261 a 278) e un incremento molto consistente (nella misura
del 100%) per i reati di malversazione a danno dello Stato e indebita
percezione contributi (da 107 a 214). Si registra, infine, un significativo
aumento delle iscrizioni per i reati di attivit terroristiche (da 12 a 22).
Come segnalato dalla Procura della Repubblica di Venezia, laumento
o la diminuzione dei diversi tipi di reato nei confronti della Pubblica
Amministrazione dipende il pi delle volte dalla efficacia dellattivit di
Polizia e dallattuale situazione economica del Paese piuttosto che da una
sostanziale modifica della criminalit operante sul territorio.
La stessa Procura veneziana segnala alcuni procedimenti per reati di
corruzione di rilevante entit e, tra questi, il c.d. procedimento Mose, che
ha consentito lemersione di uno dei pi rilevanti casi di sistema corruttivo
tra quelli accertati negli ultimi anni nel nostro Paese, con costituzione di
fondi neri, a volte accreditati allestero, implicazioni e responsabilit di

26

politici, amministratori locali ed, altres, di funzionari esponenti di punta


delle pubbliche istituzioni.
Nella precedente relazione ho segnalato lentrata in vigore al 1.1.2015 della
legge 15.12.2014, n. 186, che contiene disposizioni in materia di emersione
e rientro di capitali detenuti allestero e di potenziamento della lotta
allevasione fiscale, ma soprattutto, per quel che ci riguarda, disposizioni in
materia di autoriciclaggio.
In sostanza, stata introdotta una nuova norma nel codice penale (art.
648 ter.1, la cui rubrica contiene il riferimento allautoriciclaggio), la quale
prevede due fattispecie di autoriciclaggio, di diversa gravit, e una ipotesi
di non punibilit nel caso - che potremmo definire di autoconsumo di
utilizzazione o godimento personale dei proventi delle attivit illecite
presupposte.
Il giudizio su tale norma , ancora oggi, necessariamente sospeso.
Permangono le perplessit evidenziate lo scorso anno nascenti dalla
formulazione del nuovo art. 648 ter.1 c.p., in riferimento:
1. alla ipotesi di minore gravit della fattispecie di cui al secondo comma
e alla ipotesi di non punibilit nel caso di condotte dirette alla
destinazione dei proventi dellattivit illecita presupposta alla mera
utilizzazione o al godimento personale;
2. alla formula utilizzata dal legislatore la quale riecheggia quella del
riciclaggio con linserimento, nella descrizione della condotta delittuosa,
dellavverbio concretamente, assente nella norma sul riciclaggio.
Il che induce a ritenere che in ogni processo per autoriciclaggio
occorrer dimostrare che quella specifica operazione posta in essere
era effettivamente idonea a realizzare loccultamento delle somme,
con conseguenti disquisizioni e contrasti ai fini della dimostrazione del
concreto intralcio alla identificazione della provenienza delittuosa delle
attivit economiche, imprenditoriali, finanziarie poste in essere.
Difficile poi giustificare la differenziazione di pena tra chi commette
autoriciclaggio e il concorrente extraneus che continuer a essere punito
con le norme precedenti pi gravose (e senza necessit di dimostrare il
concreto intralcio alla individuazione della provenienza delittuosa delle
attivit realizzate). A meno che, essendo stato elevato, lautoriciclaggio, a
figura autonoma di reato, non si ritenga che a questo punto si applichino le
norme generali sul concorso di persone nel reato nei confronti del suddetto
concorrente che ne risponder allo stesso titolo (art. 110 c.p.).

27

2. delitti per associazione per delinquere di stampo mafioso


In diminuzione il numero di tali delitti, passato da 13 dello scorso anno a 5
di questanno.
La Procura di Venezia segnala la flessione delle iscrizioni relative a tale
tipologia di reati da 11 a 5.
3. omicidi volontari
Gli omicidi volontari consumati nel distretto sono passati da 42 a 59, con un
aumento del 40,5%.
In particolare, il numero dei delitti consumati contro le donne aumentato
dal periodo 1/7/2013-30/6/2014 al periodo 1/7/2014-30/6/2015 nella
misura del 23,5% (da 17 a 21 ).
Gli omicidi volontari tentati sono passati da 65 a 61 con una diminuzione del
-6.2% e con un decremento dei tentati omicidi contro le donne nella misura
di - 39% (da 23 a 14).
4. omicidio e lesioni colpose gravi e gravissime derivanti da infortuni sul
lavoro e gravissime da incidenti stradali
In lieve diminuzione gli omicidi colposi per violazione delle norme sulla
circolazione stradale, passati da 300 a 264 (-12%), cos come sono in
diminuzione (-36,1%) gli omicidi colposi per infortuni sul lavoro, che sono
passati da 108 a 69.
In forte decrescita (-40,9%) le lesioni colpose per infortuni sul lavoro che
passano da 1.050 a 621, mentre in aumento il dato relativo alle lesioni
colpose per violazione delle norme sulla circolazione stradale, che passano
da 1.063 a 1.690 (+59%).
La Procura di Venezia sottolinea come la riduzione delle ipotesi di morte
e infortunio sul lavoro sia la conseguenza di una sempre pi diffusa
consapevolezza e conoscenza delle norme in materia di sicurezza del lavoro
e della conseguente applicazione delle stesse, pur persistendo numerosi fatti
lesivi che determinano ancora molteplici vittime per effetto della violazione
di norme antinfortunistiche.
5. delitti contro la libert sessuale, di stalking ed in tema di pornografia
I delitti contro la libert sessuale sono in leggera diminuzione (-11,6%),
essendo passati da 670 a 592; in diminuzione del 6,4% anche le iscrizioni
per i delitti di stalking da 1104 a 1033. In aumento (+67,9%) le iscrizioni
per i delitti di pedofilia e pedopornografia, che passano da 131 a 220.

28

Secondo quanto evidenziato dalla Procura di Venezia, spesso tali delitti si


consumano nellambito familiare o, comunque, nellambito di un rapporto
affettivosentimentale deterioratosi.
Le iscrizioni per delitti in materia di pedofilia e pedopornografia, nel
circondario di Venezia, sono notevolmente aumentate, essendo passate
dalle 85 (di cui 21 contro ignoti) dello scorso anno alle 162 (di cui 34 contro
ignoti) di questanno. Come gi segnalato nelle Relazioni inviate negli anni
scorsi, la legge 1 ottobre 2012, n. 172 di ratifica della Convenzione di
Lanzarote ha introdotto nuove figure di reato, attribuendole alla competenza
della Procura Distrettuale e, quindi, per quel che ci riguarda, alla procura
veneziana.
Dopo le prime fasi ad andamento altalenante, lattuale aumento delle nuove
notizie di reato evidenzia un numero cospicuo di fatti criminosi segnalati
alle Autorit competenti che emerge grazie ai rigorosi accertamenti
posti in essere dalle forze di polizia ma anche per effetto della maggiore
consapevolezza di tutti i consociati. Non bisogna, infatti, dimenticare gli
effetti positivi determinati dalle numerose campagne informative e di
sensibilizzazione e dalle varie forme di attivit dirette alla prevenzione di
tali fenomeni. La perpetrazione di tali fatti criminosi continua, comunque,
a destare allarme sociale e non pu non evidenziarsi lesigenza ed urgenza
di una sempre pi incisiva e capillare azione degli organi preposti alla
prevenzione e repressione dei reati in argomento.

6. reati che coinvolgono droghe pesanti e droghe leggere


Per quanto riguarda il dato complessivo, i reati che coinvolgono le droghe
sono in diminuzione rispetto al periodo 1/7/2013 - 30/6/2014: infatti tali
reati sono passati globalmente da 3.766 a 3.010, di cui 2.022 a carico di noti
e 928 a carico di ignoti.
Si segnalano alcuni spunti del Presidente del Tribunale di Venezia, il quale,
con riferimento a siffatti reati, riferisce di un incremento del 400% nel
collegiale (da 1 a 5) e di un sensibile decremento nel monocratico, del 45%
(da 154 a 85).
7. reati informatici con particolare riferimento allattivit di intercettazione
illecita di comunicazioni informatiche o telematiche: di frode informatica
e danneggiamento di dati e sistemi informatici
I reati informatici sono aumentati con riguardo agli accessi abusivi e ai
danneggiamenti di dati e sistemi informatici che sono passati da 764 a 863,

29

con una percentuale di aumento del 13% mentre sono diminuiti in misura
consistente con riferimento alla illecita intercettazione di comunicazioni
informatiche o telematiche, ipotesi criminose che sono passate da 122 a 62,
con una percentuale in decremento di -49,2%.
I reati informatici di furto di identit sono passati da 4.902 a 3.990 (-18,6%).
Secondo la Procura di Venezia la complessiva diminuzione di tale tipologia
di reati verosimilmente riconducibile allattenta e qualificata azione
investigativa delle Forze di Polizia che operano nel settore.
Peraltro, la diffusione dellinformatica e laffinarsi delle conoscenze nelluso
degli strumenti informatici mantengono inesorabilmente elevati gli standard
degli illeciti in esame. Si tratta di un fenomeno dilagante che richiede specifica
ed elevata qualificazione da parte degli operatori, in considerazione della
particolare natura degli strumenti utilizzati per la commissione di tali reati e
delle potenzialit lesive degli stessi.
8. reati contro il patrimonio, con particolare riferimento ai reati di usura,
rapina, estorsione, furto in abitazione
Le iscrizioni per i reati di usura sono in netto aumento (+45,9%), essendo
passati da 292 a 426 mentre sono diminuite le rapine (da 2.272 a 1.600) con
un decremento del 27,7%.
I reati di estorsione sono in leggero aumento (essendo passati da 520 a
643); cresciuti anche quelli ad opera di ignoti (passati da 123 a 233).
In lieve aumento (+1%) i furti in abitazione ad opera di noti (passati da
1.144 a 1.156) mentre sono in fortissima crescita (da 4.739 a 7.623, con un
incremento del 60,9%) i furti in abitazione ad opera di ignoti.
Le iscrizioni per i reati di riciclaggio sono in diminuzione rispetto allo
scorso anno da 195 a 174 (-10,8%); le iscrizioni per i reati di autoriciclaggio
in questo anno giudiziario assommano a 5.
9. reati in materia di falso in bilancio e bancarotta fraudolenta patrimoniale
In diminuzione rispetto al periodo precedente il numero dei falsi in bilancio
(passati da 50 a 35) cos come risultano in diminuzione le bancarotte
fraudolente (da 345 a 268).
10. reati in materia di riduzione in schiavit e tratta di esseri umani
Con riferimento alle iscrizioni relative a reati di riduzione in schiavit si rileva
un notevole decremento (da 42 a 4) cos come per i reati di tratta di esseri
umani che passano da 5 a 1.

30

11. reati in materia di inquinamenti, rifiuti, nonch edilizia con particolare


riferimento a quelli di lottizzazione abusiva
I reati in materia di inquinamento e rifiuti sono passati da 1.201 a 1.052,
con una diminuzione, rispetto al periodo precedente, del 12,4% .
Riguardo ai reati in materia edilizia, questanno il dato indicato dalle Procure
si riferisce essenzialmente al totale generale e non distingue riguardo al
reato di lottizzazione abusiva poich gli strumenti informatici utilizzati
non permettono lestrapolazione del dato relativo alla specifica tipologia di
reato.
Per quanto riguarda il dato complessivo, tali reati sono diminuiti rispetto allo
scorso anno giudiziario nella misura del 19,4% (da 2.315 a 1.865 iscrizioni).
12. reati in materia tributaria con particolare riferimento a quelli indicati nel
D.L.vo 74/2000
In diminuzione i reati in materia tributaria che sono passati da 3.457 a 3.293,
con una diminuzione del 4,7%.
Secondo la Procura di Venezia, con riferimento a tali reati, i serrati controlli
che negli scorsi anni hanno fatto emergere numerose violazioni hanno
gradualmente avuto un efficace effetto deterrente, scoraggiando la
reiterazione di comportamenti illeciti.
Estradizioni. Mandato darresto europeo

Anno Giudiziario
2013/2014

Anno Giudiziario
2014/2015

Variazione percentuale
A.G. 2014/2015 vs A.G.
2013/2014

M.A.E.

79

51

-35,4%

ESTRADIZIONI

20

28

+40%

Procedimenti Speciali

In diminuzione i dati relativi al MAE. In aumento i dati relativi alle estradizioni.


Per quanto riguarda i dati relativi allapplicazione delle misure di prevenzione
i Tribunali riferiscono di non frequenti procedimenti attinenti a misure di
prevenzione.

31

Significativa al riguardo, appare, peraltro, come lo scorso anno, la relazione del


Presidente del Tribunale di Venezia, che ribadisce lesistenza di alcune novit
importanti e, sotto certi profili, allarmanti che attengono alla gestione da parte
della Sezione Specializzata del Riesame anche delle competenze relative al
Giudizio di Prevenzione come modificato dal D.Lgs 6.9.2011 n. 159 (Nuovo
Codice Antimafia), entrato in vigore il 27 novembre 2011.
In particolare, confermato il trend di crescita delle richieste di applicazione
di misure di prevenzione anche con riferimento al presente periodo, in modo
ancor pi significativo rispetto al precedente.
Il numero dei procedimenti sopravvenuti passato da 17 a 21 (nella precedente
rilevazione da14 a 17), con un aumento pari al 23 %.
Tuttavia, come ribadito dal Presidente del tribunale veneziano, eventuali
osservazioni basate unicamente sul numero delle sopravvenienze si palesano
incongrue ai fini della comprensione del fenomeno poich la gravosit del
nuovo rito in forza delle modifiche strettamente processuali conseguenti alla
giurisdizionalizzazione del nuovo procedimento applicativo, ormai modellato
sul giudizio di cognizione, comporta la necessit della celebrazione di una
pluralit di udienze destinate allassunzione della prova in contradditorio.
Ancora una volta, laspetto pi rilevante sembra essere quello riguardante la
concreta applicazione delle misure patrimoniali di sequestro che comporta il
ricorso allAmministrazione Giudiziaria di beni ed aziende anche di notevole
dimensione e significato economico. E ci fino al passaggio in giudicato della
sentenza definitiva, e quindi per tutti i gradi di giudizio.
Trattasi di procedure che hanno un forte impatto sul sistema non valutabile
secondo il criterio meramente numerico, atteso che per la gestione di esse
stato necessario fissare udienze straordinarie ad hoc che hanno finito con
il gravare sulla situazione della cancelleria, gi sottodimensionata, la quale si
trovata a dover affrontare problematiche inusuali e del tutto nuove rispetto
agli affari trattati in precedenza (iscrizione di ipoteche giudiziarie ed altri
adempimenti previsti dallart. 104 DDAA e dal c.p.p., con iscrizione di taluni atti
anche nel registro delle imprese).
I procedimenti di prevenzione non definiti e pendenti sono n 8.

32

Il Tribunale di Sorveglianza
Premessa
Lorganizzazione ed il funzionamento del Tribunale di Sorveglianza di Venezia
e degli Uffici di Sorveglianza di Padova, Venezia e Verona, nel corso dellanno
giudiziario 2014-2015 sono stati (ancora una volta) condizionati dalla
necessit di dare pratica attuazione alle riforme che hanno interessato il
settore dellesecuzione penale a seguito della necessit di sottrarre lItalia alle
paventate conseguenze derivanti dalla sentenza pilota emessa dalla CEDU nella
nota causa Torreggiani + altri (8 gennaio 2013, ric. n. 43517/09).
Trattasi della pronuncia (ricordata nella precedente relazione) che, riconoscendo
che la situazione del sovraffollamento carcerario italiano violava larticolo
3 della Convenzione, relativo al divieto di tortura e di pene o trattamenti
inumani e degradanti, assegnava allItalia il termine di un anno (scaduto il 28
maggio 2014, poi prorogato a maggio 2015 e poi ancora a dicembre c.a.)
per istituire un ricorso o un insieme di ricorsi interni effettivi ed idonei ad offrire
una riparazione del danno adeguata e sufficiente in caso di sovraffollamento
carcerario.
In attuazione di tale pronuncia, il decreto-legge 26 giugno 2014, n. 92,
convertito, con modificazioni, in legge 11 agosto 2014, n. 117, che ha previsto,
a titolo di risarcimento del danno, la riduzione di un giorno di pena per ogni
dieci giorni trascorsi in condizioni disumane (oltre ad un risarcimento di otto
euro al giorno in caso di incapienza della detrazione concessa a fronte di un
pi ridotto fine pena), ha trovato fin da subito sollecita applicazione da parte
di tutti i magistrati di sorveglianza: ne conseguito un parziale contributo alla
riduzione del numero dei detenuti negli istituti penitenziari del Distretto (al
30.6.2014 erano presenti negli istituti veneti n. 2.784 detenuti; al 30.6.2015
essi erano scesi a 2.288, pari al 14,24 % in meno).1
Detta riduzione , peraltro, essenzialmente dovuta non tanto alla
somministrazione del suddetto rimedio risarcitorio, quanto piuttosto
allintroduzione del nuovo istituto della liberazione anticipata speciale
(introdotto dal decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 146, convertito con
modificazioni nella legge 21 febbraio 2014, n. 10), che ha visto riconosciuta la
cospicua detrazione di ben 75 giorni a semestre in caso di condotta regolare
1 E utile ricordare che la diminuzione del numero dei detenuti ha riguardato in massima parte
la porzione dei condannati in via definitiva, in quanto la percentuale degli imputati in custodia
cautelare in carcere rimasta sostanzialmente invariata: 27 % per questanno, 26,76 % per il
periodo antecedente.

33

e partecipativa allopera di rieducazione, norma che, in assenza di proroghe,


per venuta a scadenza il 23 dicembre 2015.2
Altra notevole difficolt tuttora rappresentata dallincertezza relativa ai criteri
di commisurazione dello spazio minimo vitale di 3 m da garantire ad ogni
detenuto: la stessa CEDU ha dato luogo, al riguardo, ad applicazioni difformi ed
ondivaghe, le quali dovrebbero essere superate dalla pronuncia della Grande
Chambre, prevista per ludienza del 6 gennaio 2016 a Strasburgo (caso Mursic/
Croazia, nel quale la Corte ha affermato che non necessariamente il trattamento
detentivo deve considerarsi disumano in caso di contenuta violazione dello
spazio minimo dei 3 m ed in presenza di altre favorevoli condizioni detentive).
Si rappresenta, infine - come lo scorso anno - che il considerevole aumento
del carico di lavoro la conseguenza non solo dellintroduzione del nuovo
istituto risarcitorio, ma anche dellallargamento della platea degli utenti della
sorveglianza, posto che il nuovo rimedio giurisdizionale di cui allarticolo 35
bis o.p. azionabile non solo da parte dei detenuti definitivi ma anche dagli
imputati in custodia cautelare.
Il dato confermato, come evidenziato dal Presidente del Tribunale di
Sorveglianza di Venezia, dallautentica esplosione del numero dei procedimenti
aventi ad oggetto la lesione di diritti (dall1 luglio 2014 al 30 giugno 2015
ne sono sopravvenuti ben 2.209), dovendosi sottolineare che ognuno di tali
procedimenti implica la celebrazione di unudienza monocratica, la quale viene
fissata a seguito di unistruttoria spesso particolarmente complessa.
Si confermano poi difficolt logistiche collegate al gran numero dei ricorrenti, il
che ha indotto a prevedere che, anche nel periodo di riferimento, alcune delle
udienze monocratiche si terranno allinterno degli istituti di pena.
Si riporta qui di seguito la tabella illustrativa delle pendenze iniziali, delle
sopravvenienze, delle definizioni e delle pendenze a fine periodo relativamente
ai soli procedimenti concernenti la lesione di diritti:
2 Di non facile soluzione sono stati i problemi interpretativi posti dallimperfetta tecnica
legislativa usata dal 1 comma dellart. 35 ter o.p., che dispone un rinvio al pregiudizio di cui
allarticolo 69, comma 6, lett. b) o.p.: tale norma ncora per la tutela accordata dalla legge alla
sussistenza di un attuale e grave pregiudizio allesercizio dei diritti.
Di qui la convinzione, da parte di molti Uffici di Sorveglianza di diversi Distretti, che il risarcimento
del danno fosse riconoscibile solo a favore di coloro che anche attualmente si trovassero in
condizioni detentive disumane.
Nel distretto Veneto si invece optato per la tesi della non necessaria attualit del pregiudizio,
con conseguente concessione del risarcimento anche a favore di coloro che lavessero subito in
passato, pur in assenza di persistenza del pregiudizio al momento della proposizione dellistanza.
La Suprema Corte, investita di numerosi ricorsi, non si ancora pronunciata sul punto.

34

Reclami ex artt. 35 bis e 35 ter o.p. ( intero Distretto)


Pendenti al
1/07/2014

Sopravvenuti

Esauriti

Pendenti al
30/06/2015

94

2.209

1.499

804

Fattori di criticit e positivit in tema di esecuzione della pena


Il Presidente del Tribunale di Sorveglianza sottolinea, innanzitutto, come
listruzione dei procedimenti di sorveglianza riguardanti i condannati cd.
libero-sospesi ex art. 656, 5 comma, c.p.p., ed, altres, di quelli riguardanti gli
arrestati domiciliari ex 10 comma dello stesso art. 656 c.p.p., sia demandata
essenzialmente allacquisizione di indagine socio-familiare affidata per legge
agli Uffici di Esecuzione Penale Esterna (per il Veneto: Padova, Venezia e
Verona).
Evidenzia, quindi, un nuovo fattore di criticit del sistema rappresentato
dallapprovazione della legge 29 aprile 2014, n. 67, che - introducendo listituto
della sospensione del procedimento con messa alla prova dellimputato (art.
168 bis c.p.) - ha di fatto sottratto alla magistratura di sorveglianza la piena
disponibilit degli U.E.P.E. del Distretto a redigere lindagine loro affidata,
posto che gli assistenti sociali di tali Uffici sono molto impegnati a redigere
i programmi richiesti dai giudici della cognizione ai fini dellapplicazione del
nuovo istituto: il che ha determinato (necessariamente) una riduzione del
carico di lavoro commissionato agli U.E.P.E. dagli Uffici di Sorveglianza.
Altro fattore di criticit rilevato nella relazione del Presidente del Tribunale
di Sorveglianza concerne la pratica non applicazione nel Veneto del processo
di dismissione degli ospedali psichiatrici giudiziari: ci a causa della mancata
istituzione in tale Regione della r.e.m.s. (residenza per lesecuzione delle misure
di sicurezza) ove avrebbero dovuto essere ospitati gli internati veneti una volta
dimessi dagli ospedali psichiatrici giudiziari (tutti ubicati in altri distretti).
Particolari difficolt di applicazione trova, infine, listituto di cui allart. 148
c.p., il quale prevede che, nel caso in cui nel corso dellesecuzione della pena
sopravvenga al condannato uninfermit psichica, il giudice ne dispone il
ricovero in un manicomio giudiziario ovvero in una casa di cura e custodia.
Infatti, la chiusura delle corrispondenti strutture (ospedali psichiatrici giudiziari)
pone oggi rilevanti interrogativi in ordine allopportunit o meno di disporre che
tale forma di ricovero sia comunque attuata presso un istituto penitenziario.

35

Sono per converso segnalate con estremo favore alcune importanti novit,
quali la modifica del 4 comma dellart. 68 o.p. (introdotta con decreto-legge 26
giugno 2014, n. 92, convertito, con modificazioni, nella legge 11 agosto 2014,
n. 117), secondo cui i magistrati di sorveglianza possono avvalersi, con compiti
meramente ausiliari nellesercizio delle loro funzioni, di assistenti volontari.
Ci ha consentito di reperire, pi ancora che nel passato, alcune risorse
umane (quattro presso lUfficio di Sorveglianza di Venezia e due presso quello
di Padova) il cui contributo si rivelato prezioso nel garantire la tenuta del
sistema rispetto allimpatto applicativo derivante dalle riforme sopra segnalate.
Altri fattori estremamente positivi sono rappresentati:
1 dallapporto di cinque tirocinanti ex art. 73 d.l. n. 69/2013, convertito nella
legge n. 98/2013, per alcuni dei quali sono stati financo reperiti gli opportuni
finanziamenti presso alcune fondazioni bancarie;
2 dallapporto di soggetti condannati nei confronti dei quali il Tribunale di
Sorveglianza, nel concedere la misura alternativa dellaffidamento in prova
al servizio sociale, ha prescritto lo svolgimento di unattivit di volontariato,
successivamente individuata, a cura dellU.E.P.E., nellaffiancamento alle
cancellerie degli Uffici di sorveglianza;
3 dal mantenimento del comando di agenti di polizia penitenziaria
presso gli Uffici di Sorveglianza del Distretto da parte del Dipartimento
dellAmministrazione Penitenziaria.
I dati del sovraffollamento nel distretto veneto
Al 30 giugno 2015, contro una presenza regolamentare di 1.693 detenuti ed una
tollerabile di 2.808, erano presenti negli istituti di pena veneti 2.288 ristretti.
La tabella che segue riporta ripartizione dei ristretti istituto per istituto, con
lindicazione a margine dei ccdd. eventi critici:

Istituto

Capienza
regolamentare

Capienza
tollerabile

Presenze
medie nel
periodo
1/7/201430/6/2015

C. Circondariale
Belluno

89

134

78

67

0 suicidio
6 tentativi
37 atti autolesionismo

C.Circondariale
S.M.M. Venezia

161

144

253

257

1 suicidio
2 tentativi
24 atti di autolesionismo

36

Presenze
al
30/6/2015

Eventi critici
nel periodo 01/7/2014
al 30/06/2015

C. Circondariale
Verona
Montorio

345

637

687

584

1 suicidio
31 tentativi
127 atti autolesionismo

C. di Reclusione
Femminile
Venezia

119

141

75

76

0 Suicidi
0 tentativi
3 atti autolesionismo

C.Circondariale
Rovigo

71

108

67

63

0 suicidi
1 tentativo
9 atti di autolesionismo

C.Circondariale
Treviso

143

205

199

0 suicidi
3 tentativi
20 atti di autolesionismo

C.Circondariale
Padova

93
80 icat

127
108

180

185

0 suicidi
1 tentativo
29 atti di autolesionismo

C. di Reclusione
Padova

436

806

730

624

2 Suicidi
6 tentativi
49 atti di autolesionismo

C.Circondariale
Vicenza

156

312

230

233

0 suicidi
5 tentativi
20 atti di autolesionismo

1.693

2.808

Totale

291

2.288

4 suicidi
55 tentativi
318 atti di autolesionismo

Il sovraffollamento, che a ragione, viene elencato fra le concause dei numerosi


episodi di autolesionismo e di suicidio (consumato o tentato), ha dunque
confermato una tendenza alla diminuzione, gi segnalata in occasione della
relazione dellanno scorso: il che, peraltro, non ha prodotto conseguenze
evidenti sulle statistiche dei fenomeni critici che rimangono pressocch
invariati rispetto al precedente anno (4 suicidi e 55 tentati suicidi), ivi inclusi gli
episodi di autolesionismo che hanno comportato la necessit di cure sanitarie,
che sono anzi aumentati dai 249 del periodo precedente ai 318 dellattuale.
Anche per questanno, come avvenuto per lanno precedente, sono state
oggetto di giusta considerazione le peculiari esigenze degli Uffici di Sorveglianza
del Distretto in relazione alla fornitura di materiale di cancelleria (carta, fax,
drum, toner, ecc.).
In particolare, le accresciute competenze e il conseguente, notevole incremento
nella produzione di provvedimenti hanno gi determinato una pi adeguata
distribuzione delle risorse da parte del Ministero in relazione allanno 2014, il
che rende immaginabile una analoga previsione per gli anni 2015 e 2016.

37

Personale
Secondo quanto segnalato dal Dirigente dellUfficio, deve essere ribadita la
condizione di assoluta insufficienza della struttura amministrativa prevista per
il settore della sorveglianza con riferimento al personale di tutti gli uffici ed,
altres, linadeguatezza dellorganico dei magistrati (nove in totale, incluso il
Presidente).
Linsufficienza degli organici deve essere evidenziata anche in termini di
comparazione con altri Tribunali di sorveglianza (quali quelli viciniori di
Trieste, Trento e Bolzano) caratterizzati da un minor numero sia di popolazione
residente sia di soggetti detenuti.
A fronte delle rilevanti novit legislative introdotte nel settore della Sorveglianza,
solo il ricorso ai tirocinanti, ai volontari, agli affidati in prova al servizio sociale
e alle unit provenienti dai ranghi della Polizia Penitenziaria ha consentito alla
struttura di sostenere lenorme aggravio del carico di lavoro.
Le tabelle che seguono evidenziano la situazione del personale presso il
Tribunale di Sorveglianza di Venezia e gli Uffici di Sorveglianza di Padova e di
Verona
TRIBUNALE DI SORVEGLIANZA DI VENEZIA - Situazione aggiornata al 01/10/2015
Qualifica

Unit di
personale
in pianta

In servizio

Direttore amministrativo
(F4 F5)

Direttore amministrativo (F3)

Funzionari Giudiziari (F1 F2)

Cancellieri (F3 F4)

Assistenti Giudiziari (F2)

Operatore Giudiziario (F1)

Autisti (F1)

Ausiliario (F1)

Comandi/
distacchi

Posti
Vacanti

(Risultano altres applicate 3 unit Polizia Penitenziaria


Totale

21

19

38

N.B. = Sono prossimi al pensionamento il direttore amministrativo, un


funzionario giudiziario ed un cancelliere.
invece terminata lopera di volontariato svolta a titolo di riparazione del
danno da tre soggetti affidati in prova al servizio sociale.
UFFICIO DI SORVEGLIANZA DI PADOVA-Situazione aggiornata al 01/10/2014
Posti in
organico

Qualifica

Presenze
effettive

Posti vacanti

Direttore Amministrativo

Funzionario Giudiziario

Cancelliere

Assistente

Operatore - Conducenti

Operatore giudiziario

Ausiliario

17

16

(risultano altres applicate 2 unit Polizia Penitenziaria)

E prossimo al pensionamento un funzionario giudiziario.


Di recente sono stati per assegnati allUfficio quattro lavoratori socialmente
utili (due impiegati e due ausiliari).
I SORVEGLIANZA DI VERONA-Situazione aggiornata al 01/10/2014
Posti in
organico

Qualifica

Presenze
effettive

Posti vacanti

Direttore Amministrativo

Funzionario Giudiziario

Cancelliere

Assistente

39

Operatore - Conducenti

Operatore giudiziario

Ausiliario

14

14

(risultano altres applicate 2 unit di Polizia Penitenziaria)

Lambito di applicazione delle misure alternative alla detenzione


Come evidenziato lo scorso anno, anche nel periodo oggetto di considerazione,
la descritta situazione di sovraffollamento e inadeguatezza delle risorse ha
comportato lusuale inosservanza del termine di giorni 45 stabilito dalla legge
per la fissazione delludienza camerale avente ad oggetto la concessione delle
misure alternative alla detenzione.
Ci dipeso anzitutto dalla mole delle sopravvenienze delle istanze aventi ad
oggetto la concessione di misure alternative alla detenzione: 5.583 nel periodo
2012-2013; 5.964 nel periodo 2013-2014, 6.582 nel periodo in esame (dati questi - relativi al solo Tribunale di sorveglianza e non comprensivi delle istanze
rivolte ai singoli magistrati di sorveglianza in via di urgenza).
Dato relativo alla concessione delle misure alternative alla detenzione: 1.008.
Dato relativo alle misure alternative revocate per inosservanza degli obblighi:
147 (pari al 14,58%).
Nel periodo in considerazione, accanto alle misure alterative sopra elencate, ha
continuato a trovare applicazione listituto dellesecuzione della pena presso il
domicilio ex l.n. 199/2010, da considerarsi a concessione pressoch obbligata
da parte della magistratura di sorveglianza a favore dei destinatari non esclusi
e salva la valutazione della pericolosit sociale e del pericolo di fuga.
Questi i dati:
a) istanze presentate nel distretto ai Magistrati di Sorveglianza = 629, di cui
104 da condannati in stato di libert;
b) numero delle istanze accolte = 207 (di cui 155 a favore di detenuti);
c) istanze presentate direttamente al Tribunale di Sorveglianza = 98, di cui 13
da condannati in stato di libert;
d) numero delle istanze accolte = 13 (di cui 4 a favore di detenuti).
Nel periodo oggetto dellodierna valutazione, il numero globale delle concessioni
stato pari a 220, mentre quello delle revoche si attestato a 31, pari al 14,09%
(la percentuale relativa al precedente anno giudiziario era minore: 12,23%).

40

I provvedimenti di sospensione o rinvio dellesecuzione


In materia di rinvio dellesecuzione della pena per motivi di salute, o connessi
allo stato di gravidanza o di maternit della condannata, i provvedimenti di
sospensione provvisoria dellesecuzione emessi ai sensi dellart. 684, 2
comma c.p.p. hanno registrato una notevole diminuzione (30 contro i 65 del
periodo precedente); sono state meno numerose le pronunce di differimento
obbligatorio o facoltativo dellesecuzione per i medesimi motivi (solo 11),
essendosi preferita - per motivi di contenimento della pericolosit sociale
- la concessione della detenzione domiciliare in surroga del differimento
obbligatorio o facoltativo dellesecuzione ai sensi del disposto di cui al comma
1 ter dellart. 47 ter o.p.
Con riferimento alle problematiche sanitarie della popolazione detenuta,
vanno richiamate le osservazioni gi esposte in occasione della relazione
relativa allinaugurazione dellanno giudiziario 2014, l dove sono state
evidenziate le criticit discendenti dal passaggio della medicina penitenziaria
al servizio sanitario nazionale, dal quale derivato, sotto numerosi profili,
un generale indebolimento della tutela della salute dei reclusi, i quali per la
loro peculiare condizione sono soggetti ad una morbilit affatto specifica e
dunque bisognosa di forme particolari di assistenza (es.: mancata previsione
della fornitura della cd. dentiera ministeriale a favore di soggetti affetti da
edentulia totale, mancata fornitura di certi tipi di farmaci, mancata fornitura di
protesi acustiche, di occhiali da vista, ecc.).
Lassistenza sanitaria, in precedenza garantita intra moenia dal personale
sanitario (dipendente o convenzionato) dellAmministrazione Penitenziaria e che aveva comportato in passato il sensibile aumento dei casi di ricovero
(e visite specialistiche) in luogo esterno di cura ai sensi dellart. 11 legge n.
354 del 1975 - ha finalmente fatto registrare una diminuzione nel periodo oggi
esaminato: 2.995 tra visite e ricoveri (luglio 2014-giugno 2015). Tale favorevole
dato peraltro in parte correlabile alla diminuzione della popolazione detenuta.
Nemmeno per questanno alcun esito ha sortito liniziativa - pi volte annunciata
dalle competenti istituzioni sanitarie - volta alla costruzione di un nuovo reparto
bunker presso lAzienda Ospedaliera di Padova destinato allalloggiamento
protetto dei detenuti bisognosi di ricovero ospedaliero.
Alla tutela della salute (psichica) connessa anche la problematica inerente
lattuazione della normativa sulla dismissione degli ospedali psichiatrici
giudiziari.

41

I provvedimenti concernenti gli altri benefici penitenziari


Va sottolineato il costante incremento dei procedimenti concernenti la
concessione di altri benefici penitenziari. Mi riferisco, in particolare, ai benefici
in materia di liberazione anticipata, come da prospetto che segue:
Liberazioni anticipate
Pendenti
Inizio
Periodo

Sopravvenuti

Esauriti

Pendenti
Fine Periodo

395

356

727

24

Liberazione Anticipata

3.046

3.046

3.540

566

Liberazione Anticipata
Speciale

420

2.129

2.353

196

12

12

3.861

5.543

6.632

786

Oggetto
Integrazione Liberazione
Anticipata

Revoca Liberazione
Anticipata
Totale

Per quanto concerne i permessi-premio ex art. 30 ter o.p., le relative istanze


risultano in lieve calo (da 2.678 a 2.605).
Deve, al riguardo, segnalarsi come estremamente positivo il seguente dato: a
fronte di 1.463 permessi premio-concessi, si sono registrati solo due casi di
mancato rientro.
Valutazione dei dati statistici
Tribunale di sorveglianza di Venezia
Va, anzitutto, sottolineato, in relazione ai procedimenti di competenza del
Tribunale di Sorveglianza, lulteriore aumento delle sopravvenienze, passate
da 5.985 a 6.606 (+ 621, pari a + 10,38 %).
Ci ha comportato linevitabile aumento delle pendenze a fine periodo,
salite da 3.408 a 3.901, con un incremento di 493, pari ad una percentuale del
+ 14,47 %.
La magistratura di sorveglianza del Distretto ha, peraltro, continuato a
dare ottima prova di rilevante laboriosit quanto ai procedimenti collegiali:

42

nonostante laumento delle pendenze, infatti aumentato anche il numero


delle istanze definite, passato da 5.545 a 6.061: lincremento netto, pari a 516,
corrisponde ad un aumento percentuale del 9,31%.
Il medesimo range - come di seguito evidenziato - si registrato, talvolta in
termini ancor pi positivi, anche in relazione ai procedimenti di competenza
monocratica radicati presso i singoli Uffici di Sorveglianza di Venezia, di Padova
e di Verona.
Ufficio di sorveglianza di Padova
Lindice di ricambio migliorato: mentre le sopravvenienze sono aumentate da
11.505 a 11.992 (+ 487, pari al 4,23 %), le pendenze sono diminuite da 2.914
a 2.360 (- 554, pari a - 19,01 %); le definizioni sono aumentate da 10.864 a
12.773 (+ 1.909, pari al + 17,57 %).
Ufficio di sorveglianza di Venezia
In questo caso si avuta una lieve diminuzione delle sopravvenienze, da 8.660
a 8.478 (- 182, pari a 2,10 %), alla quale ha fatto riscontro la conseguente
diminuzione delle pendenze, passate da 1.315 a 1.255 (- 60, pari a - 4,56 %):
contestualmente le definizioni sono aumentate da 8.479 a 8.484 (+ 5, pari a
+ 0,06 %).
Ufficio di sorveglianza di Verona
Allincremento delle sopravvenienze, aumentate da 10.138 a 10.486 (+ 348 ,
pari a + 3,43 %), ha fatto riscontro un lieve aumento delle pendenze (da 1.938 a
2.085: + 147, pari a + 7,59 %): le definizioni sono comunque cresciute da 9.853
a 10.310 (+ 457, pari a + 4,64 %).
Flussi dei procedimenti distinti per materia
Tribunale di sorveglianza di Venezia
Va sottolineato come la lieve flessione della popolazione detenuta nel Distretto
(al 30 giugno del 2015 essa si attestava sulle 2.288 presenze, contro le 2.745 del
periodo precedente) non abbia comportato una corrispondente diminuzione
del numero delle istanze volte alla concessione di misure alternative alla
detenzione, le cui sopravvenienze sono aumentate da 3.749 a 4.527 (+ 778,
pari a + 20,75 %).
Corrispondentemente, la magistratura di sorveglianza ha fatto registrare un pi
che proporzionale aumento del numero delle definizioni di tali istanze, passato

43

da 3.336 a 4.248 (+ 912, pari a + 27,33 %).


Aumentate le sopravvenienze anche in relazione alle istanze di rinvio
dellesecuzione della pena (facoltativo od obbligatorio ex artt. 147 e 146 c.p.):
da 170 a 183 (+ 13, pari a + 7,65 %), con 169 definizioni, contro le 165 del
periodo precedente.
Di assoluto rilievo laumento del numero di reclami al Collegio avanzati avverso
le decisioni monocratiche, i quali sono pi che raddoppiati (da 322 a 695: +
373, pari a + 115,84 %).
Il fenomeno da porsi in diretta correlazione con lintroduzione dei rimedi
inibitori e compensativi di cui agli artt. 35 bis e 35 ter legge n. 354 del 1975.
Sono aumentate le istanze volte alla concessione della riabilitazione, le cui
sopravvenienze sono passate da 436 a 491 ( + 55, pari a + 12,61%).
Le richieste di revoca delle misure alternative (per inosservanza degli obblighi
o per commissione di reati) nel periodo in esame sono state 167, di cui accolte
147, in leggera flessione rispetto alle revoche disposte nel precedente periodo
(156): rispetto al numero delle concessioni, pari a 1.680, la percentuale delle
revoche stata dunque pari al 8,69 %.
Ufficio di sorveglianza di Padova
Risulta sostanzialmente stabile il numero dei procedimenti di esecuzione delle
misure alternative alla detenzione, con un numero di sopravvenienze pari a 444
contro i 443 del periodo precedente.
Al sensibile incremento delle istanze volte alla concessione in via provvisoria
delle misure alternative di competenza del magistrato di sorveglianza
(detenzione domiciliare e affidamento in prova, sia ordinario sia terapeutico
ex art. 94 d.p.r. n. 309/90), aumentate da 161 a 212 ( + 51, pari a +31,67%),
corrisponde la flessione delle istanze volte alla concessione del beneficio
dellesecuzione della pena presso il domicilio ex l.n. 199/2010, scese da 192 a
173 (-19, pari a-9,90 %).
Diminuito risulta il numero delle istanze volte alla concessione della liberazione
anticipata, scese da 2.363 a 1.955 (- 408, pari a - 17,27 %).
Da sottolineare, per converso, laumento delle istanze relative alla concessione
di permessi-premio o di necessit ex artt. 30 ter e 30 o.p., passati da 1.758 a
1.810 (+ 52, pari a + 2,96 %).
Il Presidente del Tribunale sottolinea anche in questa occasione che il rilevante
carico di lavoro costituito dalla materia dei permessi presso la sede padovana
(circa due terzi in pi rispetto a Verona e pi che quadruplo rispetto a Venezia) ha
costituito uno dei motivi per cui in passato stato richiesto e ottenuto laumento

44

della pianta organica magistratuale dellUfficio di Sorveglianza di Padova, che


oggi conta tre magistrati, a discapito dellorganico dellUfficio di Sorveglianza
di Venezia, ridotto a due magistrati: ci in relazione anche al diverso peso
specifico dei detenuti padovani, nella maggioranza dei casi sottoposti a lunghe
pene detentive, con conseguente diverso impegno, istruttorio e valutativo, da
parte del magistrato decidente.
Diminuiti i procedimenti in materia di lavoro allesterno ex art. 21 o.p.,
passati da 237 a 186 (- 51, pari a - 21,51 %) (trattasi di decreti di approvazione
dellammissione al lavoro esterno e di decreti recanti modifiche del relativo
programma di trattamento).
Diminuito (con soddisfazione) il numero dei provvedimenti di sospensione
provvisoria delle misure alternative (per violazione delle prescrizioni o
commissione di reato), scesi da 92 a 34 (- 58, pari a - 63,04 %).
Ufficio di sorveglianza di Venezia
In flessione risultano i procedimenti di esecuzione delle misure alternative
alla detenzione, con un numero di sopravvenienze pari a 491, inferiore di 77 al
numero delle sopravvenienze dellantecedente periodo (568): la diminuzione
dunque pari al 13,55 %.
Un aumento invece riscontrabile nel numero delle istanze volte alla
concessione in via provvisoria delle misure alternative di competenza del
magistrato di sorveglianza (detenzione domiciliare e affidamento al servizio
sociale, sia ordinario sia terapeutico ex art. 94 d.p.r. n. 309/90), passate da 125
a 155 (+ 30, pari a + 24 %).
Dopo il notevole incremento nel precedente periodo, i procedimenti relativi alla
concessione del beneficio della liberazione anticipata (che erano passati da
1.390 a 2.004 al 30.6.2014, con un aumento di 614, pari al 44,17 %), nel periodo
in esame hanno registrato una netta diminuzione delle sopravvenienze
(ridottesi a 1.628, con un decremento pari a - 18,76 %).
In leggero calo il numero delle istanze volte alla concessione di permessipremio o di necessit ex artt. 30 ter e 30 o.p (da 449 a 435, con una minore
percentuale 3,11%), mentre in crescita il numero dei procedimenti afferenti
allistituto del lavoro allesterno ex art. 21 o.p. (passato da 181 a 223, pari a +
23,2 %).
I procedimenti concernenti lespulsione dello straniero a titolo di sanzione
alternativa ex art. 16, 5 comma, decreto legislativo n. 286/1998 sono aumentati
da 128 a 162 (+ 34, pari a + 26,56 %).
Soddisfacente la valutazione del dato concernente i provvedimenti di

45

sospensione provvisoria delle misure alternative (per violazione delle


prescrizioni e/o commissione di reato), diminuito da 108 a 75 (-33, pari a
30,56 %).
Sostanzialmente stabile il numero dei procedimenti aventi ad oggetto il
differimento della pena, facoltativo od obbligatorio, ex artt. 147 e 146 c.p. (da
38 a 35).
Ufficio di sorveglianza di Verona
In diminuzione risulta il numero dei procedimenti di esecuzione delle misure
alternative alla detenzione, con un numero di sopravvenienze pari a 560 contro
le 641 dellantecedente periodo (- 81, pari a - 12,63 %).
Un lieve aumento si riscontra invece quanto al numero delle istanze volte alla
concessione in via provvisoria delle misure alternative di competenza del
magistrato di sorveglianza (detenzione domiciliare e affidamento al servizio
sociale, sia ordinario sia terapeutico ex art. 94 d.p.r. n. 309/90), passate da 179
a 186 (+ 7, pari a + 3,91 %).
Sostanzialmente stabile rimasto il numero dei procedimenti relativi alla
concessione del beneficio della liberazione anticipata, passati da 1.953 a 1.959.
In forte aumento il numero delle istanze volte alla concessione di permessipremio o di necessit ex artt. 30 ter e 30 o.p., passato da 649 a 1.058 (+ 409, pari
a + 63,02 %); stabile invece quello dei procedimenti concernenti lespulsione
dello straniero a titolo di sanzione alternativa ex art. 16, 5 comma, decreto
legislativo n. 286/1998: 53, come nel precedente periodo.
In diminuzione il dato concernente i provvedimenti di sospensione provvisoria
delle misure alternative (per violazione delle prescrizioni e/o commissione di
reato, ecc.), passato da 96 a 39 (- 57, pari a 59,38 %).
In lieve aumento il numero dei procedimenti aventi ad oggetto il differimento
della pena, facoltativo od obbligatorio, ex artt. 147 e 146 c.p., passati da 37 a
42 ( + 5, pari a + 13,51%).
Reclami ex artt. 35 bis e 35 ter o.p. ( intero Distretto)
Di assoluto rilievo per tutti e tre gli Uffici di Sorveglianza del Distretto risultata
lintroduzione nellordinamento penitenziario dei nuovi rimedi di cui agli artt.
35 bis e 35 ter o.p.: il primo, concernente il reclamo giurisdizionale atto a far
cessare attuali e gravi pregiudizi allesercizio dei diritti, il secondo, di carattere
risarcitorio, avente ad oggetto la riduzione della pena detentiva residua in
caso di violazione dellart. 3 della Convenzione per la salvaguardia dei diritti
delluomo e delle libert fondamentali. Il complessivo carico di lavoro che ne

46

derivato (qui di seguito riportato in relazione allintero Distretto) apparso di


estrema rilevanza.
Pendenti al
1/07/2014

Sopravvenuti

Esauriti

Pendenti al
30/06/2015

94

2.209

1.499

804

Durata dei procedimenti


Si riporta qui di seguito il prospetto recante i dati di durata media dei
procedimenti. Il raffronto con i dati dei quattro periodi precedenti permette di
evidenziare un generale aumento dei tempi di definizione dei procedimenti
monocratici, eccezion fatta per quanto riguarda lUfficio di Sorveglianza di
Venezia, e una lieve diminuzione dei tempi medi relativi al Tribunale.
Nel prospetto che segue viene evidenziato il tempo medio calcolato dalla
ricezione della domanda al deposito del provvedimento di definizione.
Dal 1/07/2010
al 30/06/2011

Dal 1/07/2011 Dal 01/07/2012 Dal 01/07/2013 Dal 01/07/2014


al 30/06/2012 al 30/06/2013 Al 30/06/2014 al 30/06/2015

Tribunale di
Sorveglianza

129

141

149

181

174,04

Ufficio Venezia

19

31

38

28,72

28,27

Ufficio Padova

28

34

46

51,53

62,48

Ufficio Verona

33

25

43

33,44

48,20

Non constano apprezzabili ritardi nel deposito di provvedimenti, pressoch


immediato nei provvedimenti autorizzativi del Magistrato.
Anno di iscrizione dei procedimenti
Dinanzi al Tribunale di Sorveglianza si segnala un solo procedimento iscritto
nellanno 2010 pendente al 30 giugno 2015 (trattasi di procedimento per
declaratoria di estinzione della pena destinato ad essere trattato alludienza
del 17/12/2015).

47

Anno
2006

Anno
2007

Anno
2008

Anno
2009

Anno
2010

Al 30/06/2011

11

Al 30/06/2012

Al 30/06/2013

Al 30/06/2014

Al 30/06/2015

Anno
2011

Anno
2012

Per quanto riguarda gli Uffici di Sorveglianza, si riportano le tabelle che seguono,
distinte per sede, con la precisazione che nel periodo di interesse lUfficio di
Venezia ha continuato a migrare nel programma SIUS i procedimenti relativi alla
gestione delle Misure di Sicurezza degli anni precedenti (quelli di Padova e di
Verona hanno, invece, esaurito la migrazione iniziata nel precedente periodo).
VENEZIA
91

92

93

94

95

96

97

99

00

01

02

04

05

06

07

08

09

10

30/6/11

38

30/6/12

10

15

30/6/13

10

30/6/14

10

22

30/6/15

13

11

15

VERONA
2000

2004

2005

2007

2008

2009

30/6/2011

63

30/6/2012

34

30/06/2013

17

30/06/2014

10

27

30/06/2015

20

48

2010

2011

59

PADOVA
93

94

95

96

97

98

99

00

01

02

03

04

05

06

07

08

09

10

30/06/11

11

10

10

22

93

30/06/12

12

17

30/06/13

30/06/14

15

30/06/15

13

11

16

Si tratta di dati non allarmanti posto che: la anzianit del fascicolo (misura
di sicurezza o sanzione sostitutiva) non dipende dallattivit della cancelleria
o del Magistrato, quanto piuttosto dalla durata nel tempo delle misure di
sicurezza, ovvero dalla condizione di irreperibilit o di latitanza del soggetto
da sottoporre a misura. Si noti, inoltre, che la libert controllata dipendente
da conversione di pena pecuniaria insoluta, e non eseguita per lirreperibilit
dellinteressato, non soggetta a prescrizione (salve contrarie determinazioni
del giudice dellesecuzione).
Principali modalit di definizione
La definizione dei procedimenti di sorveglianza monocratici avviene per lo pi
mediante lemissione di provvedimenti decisi senza il contraddittorio delle parti
(es.: decisioni sulle istanze volte allapplicazione in via provvisoria delle misure
alternative alla detenzione, quali la detenzione domiciliare o laffidamento in
prova al servizio sociale, sia ordinario sia terapeutico) ovvero a contraddittorio
eventuale e differito (come avviene nellipotesi della liberazione anticipata,
anche speciale, dei permessi-premio o di necessit, dellespiazione della
pena presso il domicilio, del cd. indultino, della remissione del debito, della
conversione della pena pecuniaria in sanzioni sostitutive, della rateizzazione
della pena pecuniaria).
Altre decisioni devono invece essere assunte allesito delludienza monocratica
di sorveglianza (applicazione, trasformazione e revoca delle misure di sicurezza,
reclami in materia di diritti ovvero concernenti i provvedimenti disciplinari).
Vanno in questa sede segnalati gli importanti benefici introdotti sotto il
profilo processuale con il decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 146, convertito
con modificazioni in legge 21 febbraio 2014, n. 10, il quale ha previsto che i

49

procedimenti collegiali aventi ad oggetto le istanze di riabilitazione e la


declaratoria di estinzione della pena (anche pecuniaria) allesito dellaffidamento
in prova al servizio sociale, anche in casi particolari, si svolgano ai sensi
dellarticolo 667, 4 comma, c.p.p., vale a dire senza il contraddittorio delle
parti, salva lopposizione da proporsi nel termine di 15 giorni; lo stesso stato
previsto per quanto riguarda i procedimenti monocratici nelle materie attinenti
alla rateizzazione, alla conversione delle pene pecuniarie, alla remissione del
debito e allesecuzione della semidetenzione e della libert controllata.
Tutte le rimanenti decisioni del Tribunale di Sorveglianza presuppongono invece
la previa celebrazione di apposita udienza, eccezion fatta per i procedimenti
aventi ad oggetto la sospensione dellesecutivit delle ordinanze, ai sensi
dellart. 666, 7 comma c.p.p., e per quelli aventi ad oggetto la sospensione
dellesecutivit delle ordinanze monocratiche riguardanti lapplicazione di
misure di sicurezza ex art. 680, 3 comma, c.p.p.
Una particolare funzione di filtro esercitata dal Presidente del Tribunale
che, con suo decreto ricorribile solo per cassazione ex art. 666, 2 comma c.p.p.,
dichiara linammissibilit delle istanze che appaiano manifestamente infondate
per difetto delle condizioni di legge ovvero che siano mera riproposizione di
richieste gi rigettate e basate sui medesimi elementi. Nel periodo in esame
sono stati emessi in tal senso n. 266 decreti.
I provvedimenti collegiali di accoglimento delle varie istanze avanzate da
soggetti condannati, liberi o detenuti, relativi al periodo considerato risultano
in lieve aumento (da 2.244 a 2.555 = +311, pari a + 13,86 %).
Con particolare riferimento ai provvedimenti di accoglimento delle istanze
volte alla concessione di misure alternative alla detenzione, nelle loro
molteplici forme, appare confermata la tendenza allaumento delle decisioni
favorevoli, passate da 1.374. a 1.680 (+ 306, pari a + 22,27 %).
Praticamente stabile (da 276 a 287) il numero delle decisioni di accoglimento
delle istanze di riabilitazione, beneficio particolarmente richiesto da soggetti
extracomunitari che abbiano delinquito e che siano in possesso di regolare
permesso di soggiorno ai fini della concessione della cittadinanza italiana.
Illustrazione delle variazioni pi rilevanti e delle cause che hanno determinato
la conferma o la variazione dei dati
Il generale aumento delle pendenze finali, che si registrato soprattutto
presso il Tribunale di Sorveglianza, derivato dal rilevante aumento delle
sopravvenienze che ha reso in linea generale insoddisfacente lindice di
ricambio (atteso che laumento del numero dei procedimenti definiti risultato

50

meno che proporzionale rispetto allincremento delle sopravvenienze).


Ci in massima parte ascrivibile allincremento delle competenze della
magistratura di sorveglianza quale derivante dallalluvione dei provvedimenti
normativi che negli ultimi due anni hanno riguardato il settore dellesecuzione
della pena, come di seguito richiamati: 1) decreto-legge 1 luglio 2013, n. 78
(Disposizioni urgenti in materia di esecuzione della pena), convertito, con
modificazioni, in legge 9 agosto 2013, n. 94; 2) decreto-legge 23 dicembre
2013, n. 146, convertito, con modificazioni, in legge 21 febbraio 2014, n.
10 (Misure urgenti in tema di tutela dei diritti fondamentali dei detenuti e
di riduzione controllata della popolazione carceraria); 3) decreto-legge 31
marzo 2014, n. 52, convertito con modificazioni nella legge 30 maggio 2014,
n. 81, recante disposizioni urgenti in materia di superamento degli ospedali
psichiatrici giudiziari; 4) decreto-legge 26 giugno 2014, n. 92, convertito,
con modificazioni, in legge 11 agosto 2014, n. 117 (Disposizioni urgenti in
materia di rimedi risarcitori in favore dei detenuti e degli internati che hanno
subito un trattamento in violazione dellarticolo 3 della convenzione europea
per la salvaguardia dei diritti delluomo e delle libert fondamentali, nonch
di modifiche al codice di procedura penale e alle disposizioni di attuazione,
allordinamento del Corpo di polizia penitenziaria e allordinamento
penitenziario, anche minorile).
Giustizia minorile
a) Tribunale per i Minorenni
Pianta organica dei magistrati
Dal 26.2.2015 lufficio a pieno organico.
Sulla adeguatezza dellorganico si evidenzia ancora una volta che il Veneto
la terza regione italiana per P.I.L., unit di lavoro e spesa delle famiglie, dopo
Lombardia e Lazio (fonte ISTAT), e che a tutto il 1.1.2014 ha una popolazione di
n. 4.926.818 residenti, di cui minori degli anni 18 n. 832.806, con un tasso del
16,9% (ISTAT). E, altres, al quarto posto per percentuale (10,4%) di residenti
stranieri (514.592 al 1.1.2014) sul totale di residenti.
Ne consegue che il rapporto giudici togati-residenti totali 1/703.831, contro
una media italiana di 1/250.000 mentre il rapporto giudici togati-minori
residenti di 1/118.972: assolutamente inidoneo a sostenere i carichi di lavoro.

51

Pianta organica del personale amministrativo


Per quanto concerne la situazione di copertura delle piante organiche del
personale amministrativo della sezione, la pianta organica prevede n. 28
unit, di cui 1 dirigente amministrativo, 2 direttori amministrativi, 8 funzionari
giudiziari, 5 cancellieri, 1 contabile, 5 assistenti giudiziari, 3 operatori
giudiziari, 2 conducenti di automezzi, 1 ausiliario.
Alla data del 30 giugno 2015 la copertura relativa a n. 21 unit e precisamente
son presenti 1 dirigente amministrativo, 6 funzionari giudiziari, di cui uno in
distacco sindacale al 75%, 3 cancellieri, 1 contabile, 4 assistenti giudiziari, 3
operatori giudiziari, 2 conducenti di automezzi e un ausiliario. Due dipendenti
sono autorizzati a prestare servizio part-time, uno con riduzione del 50% e
laltro con riduzione del 30,56 % . Due dipendenti usufruiscono della legge n.
104/92.
Stato delle risorse materiali e degli strumenti informatici dei magistrati e
della cancellerie
LUfficio ha sede presso un edificio di recente costruzione, ove sono ubicati
anche la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni, il Centro
per la Giustizia Minorile del Triveneto, lUfficio Servizio Sociale per Minorenni.
Gli spazi appaiono assolutamente insufficienti anche in considerazione del
numero dei giudici onorari (32) che svolgono quotidianamente udienze
monocratiche.
Gli archivi sono ormai saturi.
Appare, altres, necessario il rinnovo degli arredi.
Quanto agli strumenti informatici, la situazione negativa in quanto mancano
i computer portatili per alcuni magistrati, le stampanti sono ormai quasi tutte
fuori garanzia, sono insufficienti gli scanner.
Collegamenti e stato della rete.
Lintero edificio cablato con collegamento al Sistema pubblico di connettivit
(SPC).
A seconda delle funzioni e della qualifica stata assegnata a ciascun addetto
una casella di posta elettronica personale, laccesso ad internet istituzionale
ovvero pubblico.
Settore civile
Complessivamente il dato pi evidente la sostanziale stabilizzazione delle
iscrizioni pertinenti ai procedimenti civili che passano da 1.951 a 2030 (+4%
circa).

52

In flessione, da 559 a 487 (-12,88%), sono le adozioni internazionali (in


conseguenza degli oneri economici che le coppie devono assumere per
perfezionare ladozione allestero) mentre quelle nazionali, in leggero
incremento, passano da 638 a 675 (+5,80%).
In ulteriore aumento iprocedimenti di volontaria giurisdizione, che passano da
752 a 867 (+15,29%) a causa della crescente presenza sul territorio di situazioni
familiari problematiche e, altres, dellattivit di iniziativa della Procura minorile,
ormai a pieno organico.
Scompaiono nella sostanza i procedimenti contenziosi, che passano da 2 a 1
(-50,00%), e ci in conseguenza della sopravvenuta incompetenza del Tribunale
dei Minori con riguardo ai procedimenti di cui agli artt. 250 e 259 c.c.
Lievemente in crescita i procedimenti relativi alla sottrazione internazionale dei
minori (4 rispetto ai 3 dello scorso periodo).
Nella relazione la Presidente del Tribunale minorile evidenzia il deciso
incremento del numero dei ricorsi per dichiarazione dello stato di adottabilit
e dei ricorsi de potestate.
Sotto il profilo qualitativo, si sottolinea ancora una volta la sempre maggiore
complessit dei casi segnalati, nel senso che le situazioni richiedono tempi
non brevi di osservazione, incarichi multidisciplinari ai servizi territoriali,
acquisizione di molteplici relazioni ed emissione di numerosi provvedimenti
temporanei prima della chiusura del procedimento. Non pochi i casi in cui
il procedimento sulla potest si conclude con un ricorso del P.M. per la
dichiarazione di adottabilit.
Si conferma lincremento dei casi di disagio familiare come conseguenza del
permanere della crisi economica ed, altres, lemersione di problematiche
legate allimmigrazione, sia sotto il profilo delle inadeguatezze genitoriali sia
per effetto della difficolt di integrazione culturale.
Come segnalato lo scorso anno:
a) le aumentate difficolt finanziarie degli enti territoriali producono evidenti
segnali di cambiamento sul versante dei collocamenti eterofamiliari dei
minori, sia da soli che con la madre;
b) la scarsit di famiglie affidatarie e la non praticabilit di questa forma di
collocamento temporaneo in alcuni casi, come quello degli adolescenti
problematici, ovvero nellipotesi di necessit di mantenere unita la diade
madre-bambino, costituiscono una criticit in quei territori in cui il Comune,
specie se di piccole dimensioni, non ha fondi per remunerare una struttura
comunitaria per il tempo necessario ai bisogni evolutivi e trattamentali del
minore;

53

c) i casi maggiormente problematici vengono, altres, segnalati, con crescente


frequenza, tardivamente rispetto al momento nel quale sarebbe necessario
lintervento dellA.G., con conseguente inevitabile ripercussione sullefficacia
dellintervento stesso e con lesito, purtroppo non infrequente, dellingresso
nel circuito penale del minore, attratto dalla devianza, o della strutturazione
in lui di disturbi di personalit con ricadute negative sia dal punto di vista
personale che sociale.
Sul versante delle adozioni, sia nazionali che internazionali, si segnala il persistere
della tendenza allaumento dellet delle coppie aspiranti e, con riferimento
alle adozioni nazionali, anche dellet dei minori dichiarati adottabili.
Persiste, altres, come evidenziato lo scorso anno, nelle adozioni internazionali,
il fenomeno dellingresso di minori stranieri di et maggiore rispetto a quella
indicata nelle relazioni delle equipes/adozioni del territorio come opportuna
rispetto alle risorse della coppia. Conseguentemente, a distanza di qualche
tempo, continuano a manifestarsi le problematiche familiari e i disadattamenti
gi segnalati che impongono i necessari interventi sul piano delle procedure di
tutela del minore ex art. 330 c.c.
Per ovviare allinconveniente denunziato, ex art. 25 RDL 1404/1934, si
provveduto (gi da tempo) a stabilire nei decreti di idoneit alladozione
internazionale un limite di et del minore straniero coerente con quanto
evidenziato dalle equipes/adozioni ed, altres, con le risorse personali della
coppia ed i problemi personali di un giovane in et pre-adolescenziale e
adolescenziale, caratterizzato da una storia di abbandono e dallo sradicamento
dal proprio contesto geografico.
Settore penale
Nel settore penale, lavvenuta copertura delle carenze di organico di cui ha
sofferto il Tribunale per i Minorenni nel periodo pregresso ha consentito la
riduzione dellarretrato formatosi negli anni precedenti.
In particolare, la sezione GIP/GUP ha prodotto un notevole sforzo di produttivit,
specie nel primo semestre del 2015, al fine di ridurre larretrato.
Si segnala, peraltro, lincremento delle misure cautelari, legate ad un aumento
dei furti nel territorio veneto da parte di soggetti minorenni di cultura nomade,
alla diffusa presenza di sostanze stupefacenti e ai comportamenti tipici della
c.d. baby gang.
Anche il giudice del dibattimento ha incrementato la sua produttivit, riuscendo
a smaltire larretrato attraverso una pi efficace organizzazione del calendario e
dellattivit di udienza.
Non si evidenzia una particolare incidenza sulla gestione degli affari penali della

54

normativa relativa ai procedimenti in assenza ai sensi dellart. 420 quater c.p.p.,


risultando i procedimenti sospesi numericamente molto contenuti.
Per quanto concerne, nel dettaglio, i flussi degli affari, si rileva presso la sezione
GUP una riduzione delle iscrizioni (da 787, al 2014, a 673, al 2015, in misura
pari a -14,49%) e un incremento delle definizioni (da 427 a 468, in misura pari
a +9,60), con un aumento della pendenza (da 2.149 a 2.354, in misura pari a
+9,54%).
Presso la sezione GIP, a fronte di una riduzione delle iscrizioni (da 1.340, al 2014,
1.144, al 2015, in misura pari a -14,63%), aumentano visibilmente le definizioni
(da 271 a 1.231, in misura pari a +354,24%) e diminuisce, pur lievemente, la
pendenza (da 3.839 a 3.752, in misura pari a -2,27%).
Per quanto riguarda il dibattimento, le iscrizioni passano da 209 a 264 (+26,32%),
le definizioni passano da 181 a 266 (+46,96%), la pendenza si riduce, sia pure
impercettibilmente, passando da 288 a 286 (-0,69%).
Allesito dellesame dei flussi la Presidente del Tribunale per i Minorenni
evidenzia:
a) che le statistiche trasmesse non consentono di individuare i dati necessari
per lindicazione della durata sia dei procedimenti civili sia di quelli penali;
b) che il dato relativo allanno discrizione dei procedimenti riferibile solo
ai procedimenti penali; che al modello 56 risultano iscrizioni in numero di
6 per lanno 2010 e di 74 per il 2011; che al modello 55 risultano iscrizioni
in numero di 2 per lanno 2010 e di 477 per lanno 2011; che al modello 47
risultano iscrizioni di 2 procedimenti per lanno 2009, di 14 procedimenti
per lanno 2010 e di 21 procedimenti per lanno 2011;
c) che, nella definizione dei procedimenti, si rispettano i criteri di priorit;
d) che il dato relativo alle principali modalit di definizione non ricavabile
dalle statistiche trasmesse.
Sottolinea, infine, con riferimento alle variazioni pi rilevanti e alle cause che
hanno determinato la conferma o la variazione dei dati: a) che laumento della
definizione dei procedimenti penali trova la sua spiegazione sia nella completa
copertura dellorganico dei magistrati a far data da febbraio 2014 sia nello
sforzo operato per ridurre il pesante arretrato creatosi nei due anni precedenti;
b) che,
nel settore civile, la riduzione delle definizioni si riconnette allaumento delle
iscrizioni e alla conseguente gestione di un maggior numero di provvedimenti
urgenti, oltre al ritardo della Procura nella trasmissione delle proprie conclusioni,
posto che anche tale Ufficio ha sofferto di una pesante scopertura degli organici
che ha determinato un rallentamento nella trattazione degli affari civili.

55

Quanto alle linee di incremento o decremento di alcune specifiche tipologie


di reato, si evidenzia che i reati che continuano a destare particolare allarme
sociale sono quelli contro il patrimonio o riconducibili al fenomeno del c.d.
bullismo, concretizzatisi spesso in danneggiamento o estorsioni.
Pi specificamente:
a) in lieve decremento (31) rispetto al corrispondente periodo dellanno
precedente (33) il numero dei delitti contro la libert sessuale;
b) con riferimento ai reati contro il patrimonio, si assiste ad un incremento dei
furti, che risultano pari a 823 (672 nellanno precedente), delle rapine (69
rispetto alle 60 dellanno precedente) e delle estorsioni (che passano dalle
19 dellanno precedente alle 22 del presente periodo);
c) sono in decrescita i reati di pedofilia e pedopornografia (da 22 a 18);
d) sono stabili i reati di stalking (in numero di 5);
e) sono in lieve decremento i reati informatici (passati da 280 al 30.6.2014 a
272 al 30.6.2015);
f) sono sempre frequenti i reati connessi alla tossicodipendenza (passati da
197 agli attuali 177).
Quanto alla Sorveglianza, a seguito della modifica dellart. 24 del D.L.vo
272/1989, introdotta con la legge 117/2014, si segnala la richiesta di un
detenuto ultraventunenne di essere ristretto presso lIPM, richiesta respinta
a causa dellincompatibilit dellIPM di Treviso (eccessivamente affollato
di giovani) con la presenza di giovani adulti di et superiore ai ventuno anni
provenienti da carceri per adulti.
b) Corte dAppello
Settore civile
Nel settore civile minorile va, innanzitutto, annotato (a conferma di quanto
segnalato nella precedente relazione) che le controversie vengono fissate nel
giro di quattro, cinque mesi e decise in prima udienza, salvi alcuni casi in cui
vengono disposti indagini peritali o altre attivit istruttorie.
Nellanno, si avuto un incremento delle sopravvenienze (da 81 a 92) e della
pendenza (da 47 a 53).
Va, quindi, evidenziato il decremento della produttivit, con un indice di
ricambio di 0,90 rispetto a 1,26 del periodo precedente.
Settore penale
Nel settore penale vi stato un notevole miglioramento. Infatti sono pervenuti

56

59 processi (27 al 30.6.2014) e ne sono stati definiti 66 (59 al 30.6.2014), con


un indice di ricambio di 113,6%, per cui la pendenza iniziale di n. 24 processi si
ridotta a n. 16.
La logistica e le risorse strumentali degli uffici giudiziari del distretto
Corte dAppello
Logistica
La precedente relazione aveva esattamente evidenziato la inadeguatezza dei
locali sede della Corte alle necessit dellufficio, sottolineando come la struttura
ospitante fosse dislocata nel centro storico della citt, in tre antichi edifici e,
precisamente, in Palazzo Grimani, Palazzo Corner Contarini dai Cavalli e Palazzo
Contarini Mocenigo (tale ultima struttura stata dismessa nella primavera del
presente anno).
La Corte usufruisce, inoltre, di altri locali collocati a piano terra e al primo
piano di Palazzo Mocenigo (c/d Isolato Mocenigo) in Calle Cavalli nonch
dellAula Bunker di Mestre e degli spazi assegnati nellarea dellex Manifattura
Tabacchi ad uso archivio, mentre allUNEP di Venezia sono destinati autonomi
locali nei pressi di Piazzale Roma (vedi precedente relazione).
Riprendendo quanto evidenziato lo scorso anno, ribadisco:
1. che siffatti locali, sicuramente prestigiosi (sotto il profilo storico ed artistico),
non appaiono idonei e funzionali alle esigenze dellufficio, posto che gli spazi
sono insufficienti in rapporto al numero dei magistrati e degli addetti alle
cancellerie e assolutamente inadeguati a contenere i fascicoli e gli arredi
necessari allo svolgimento dellattivit istituzionale;
2. la scomodit di accesso alla struttura, connaturata alle particolari
caratteristiche della citt, e la necessit di opere di continua manutenzione
e restauro degli storici edifici ospitanti, sottolineando che la situazione
rimasta immutata rispetto allo scorso periodo per quanto riguarda la
limitatezza e lirrazionale ripartizione degli spazi;
3. la insufficienza delle aule civili (solo due aule sono disponibili per le
udienze civili, con immaginabili conseguenze sulla eventuale possibilit di
celebrazione contestuale di udienze da parte delle quattro sezioni, specie in
vista dellassegnazione alla Corte di ben 22 Giudici Ausiliari);
4. la vetust della struttura, specie di quella ove sono collocate le sezioni
civili, inidonea a sopportare carichi oltre un certo limite, priva di accesso
per i disabili, fornita di un solo ascensore e priva di collegamento diretto
(attraverso la scala) tra il primo e il secondo piano di palazzo Cavalli.

57

Peraltro, attesa limpossibilit del trasferimento di tutta la Corte dAppello


ovvero dellintero settore civile in locali pi idonei, stata data attuazione
al proposito espresso in seno alla precedente relazione di trasferire presso
ledificio 16 della Cittadella tre delle quattro sezioni civili della Corte (in
aggiunta alla sezione Lavoro gi allocata in tale edificio da circa 18 mesi), s
da concentrare un ununica sede, sicuramente pi adeguata rispetto a quella
attuale, quattro delle cinque sezioni civili della Corte (operazione conclusa
allo spirare del 2015), con la previsione del trasferimento dei rimanenti uffici
civili e direttivi nella sede suddetta in vista dello spostamento in altra sede
del Tribunale di Sorveglianza, attualmente allocato nel menzionato edificio
16.
Al riguardo, aggiungo che allo studio da parte del Demanio (su sollecitazione
di questa Presidenza) il progetto di completamento di un edificio demaniale
contiguo alla Cittadella Giudiziaria nel quale potrebbe trovare idonea
sistemazione il suddetto Tribunale ed, altres, lUfficio degli Ufficiali
Giudiziari di Venezia, attualmente allocato in edificio inadeguato e oggetto
di dispendioso contratto di locazione, nellottica di un consistente risparmio
di spesa e nella prospettiva della concentrazione di tutti gli uffici giudiziari
veneziani in ununica sede, facilmente raggiungibile dallutenza e dagli
operatori del settore.
Infine, finalmente funzionante presso la Corte e in tutti gli uffici veneziani a
far data dal 15.4.2015 a seguito di numerose riunioni della (oggi soppressa)
Commissione di manutenzione il servizio di vigilanza per garantire la
sicurezza degli uffici medesimi e, specificamente, di quelli ubicati allinterno
della Cittadella Giudiziaria (tribunale penale-GIP/GUP Procura della
Repubblica - Tribunale di Sorveglianza - settore civile della Corte dappello)
ed, altres, degli altri uffici collocati in edifici storici o, comunque, fuori dalla
Cittadella (Uffici direzionali della Corte dAppello Corte dAppello penale e
Procura Generale Tribunale civile Tribunale per i Minorenni Giudice di
Pace UNEP).
Trattasi di risultato storico in considerazione della totale pregressa assenza
di idonei servizi di vigilanza negli uffici giudiziari veneziani anche in relazione
alle peculiarit e specificit territoriali della citt.
Criticit
Permangono le criticit derivanti dalla insufficiente disponibilit di locali.
A tal riguardo si evidenzia che, con il completamento del trasferimento delle
sezioni civili presso la Cittadella della Giustizia (cui si fatto cenno), la Corte di

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Appello di Venezia sar dislocata su tre edifici. Il settore penale rimarr collocato
presso Palazzo Grimani unitamente alla Procura Generale e ad alcuni uffici
amministrativi quali la Ragioneria, lUfficio Recupero crediti, Spese di giustizia
ed il Funzionario Delegato. Il settore civile (ad esclusione di una sezione civile)
sar definitivamente collocato presso la Cittadella unitamente alla sezione
lavoro mentre rimarranno presso Palazzo Cavalli la Presidenza della Corte con
la relativa segreteria, la Dirigenza amministrativa con relative segreterie e la II
sezione civile (magistrati e personale di cancelleria). Sar oggetto di valutazione
la concreta possibilit di trasferire gli uffici amministrativi attualmente allocati a
Palazzo Grimani presso palazzo Cavalli attesa linsufficienza dei locali destinati
al settore penale.
Tale situazione destinata a permanere sino al trasferimento in altro edificio
del Tribunale di Sorveglianza e successiva riunificazione di tutto il settore
civile nelledificio 16 delle Cittadella.
Risorse strumentali
Si riportano in dettaglio le disponibilit delle dotazioni hardware e software:
Personal computer di propriet: 205 + n. 67 p.c. portatili
Personal computer in comodato: 10
Server: 8
Fax di propriet: 15
fax multifunzione, in propriet o in comodato: 22
Fotocopiatrici in locazione: 23
Stampanti di propriet: 107
stampanti in comodato: 4
Scanner in propriet: 32
scanner in comodato: 1
Impianti di registrazione audio: 5
Impianti di diffusione audio: 5
Impianti per video conferenza e video registrazione: 0
Unep
Per quanto riguarda lUnep di Venezia, si gi detto della situazione relativa alla
logistica, assolutamente inadeguata alle esigenze dellufficio ed estremamente
dispendiosa, ed, altres, della possibilit di allocare tale ufficio nelledificio
demaniale attiguo alla Cittadella Giudiziaria, peraltro al termine degli interventi
di completamento da parte del Demanio.

59

Per quanto concerne le risorse strumentali, lUfficio si dotato gi nel 1993


di apparecchiature informatiche e del programma della ditta SW PROJECT
Informatica srl di Ancona per la registrazione degli atti di notificazione,
esecuzione e protesti, per la contabilit e per il protocollo.
Da novembre 2012 tale software stato sostituito con il programma autorizzato
dal Ministero della Giustizia GSU della ditta Studio Domino srl di Potenza, grazie
al sostegno economico della Camera di Commercio di Venezia.
Con riferimento al collegamento alla rete giustizia (RUG), lUfficio in grado
di effettuare tutti gli adempimenti da eseguire necessariamente per via
telematica (trasmissione degli elenchi dei protesti alla Camera di Commercio,
delle denunce degli assegni protestati alla Prefettura, del file dei compensi
erogati al Mef; ricerche anagrafiche presso i portali dei Comuni di competenza,
accesso allassistenza on line per gli aggiornamenti dei programmi informatici).
A tuttoggi, peraltro, nonostante limportanza delle riforma delle esecuzioni
del dicembre 2014, lUfficio non possiede le autorizzazioni necessarie per le
ricerche alle banche dati pubbliche, al fine di garantire ai creditori lintegrale
applicazione della suddetta normativa.
LUfficio necessita, inoltre, di ulteriori attrezzature per tutti gli Ufficiali Giudiziari
e alcuni Funzionari ancora in parte privi di PC, nonostante le sempre maggiori
incombenze telematiche legate ai compiti distituto (ricerche tributarie, invio
bollettino protesti, ecc.) e le prospettive di notificazione telematica degli atti
previste dalle recenti modifiche al codice di procedura civile.
Tribunali e Giudici di Pace
Logistica e risorse strumentali
Soddisfacente si presenta, in linea di massima, la situazione edilizia dei tribunali
del distretto.
Permangono alcune difficolt, a seguito della revisione delle circoscrizioni
giudiziarie, per quanto riguarda gli Uffici dei Giudici di Pace accorpanti e, in
particolare, per lUfficio del Giudice di Pace di Venezia che ha accorpato anche
il GdP di Mestre e trovasi ubicato in un edificio assolutamente inadeguato,
anche sotto il profilo strutturale, a contenere il personale e gli arredi necessari.
Tribunale di Venezia
Il Tribunale penale (compreso lUfficio GIP/GUP e il Riesame) ubicato nel
nuovo edificio della Cittadella della Giustizia, mentre il Tribunale civile ha
sede nello storico edificio delle Fabbriche di Rialto, idoneo ad ospitare anche
le sezioni distaccate.

60

Le assegnazioni di fondi non sono neppure sufficienti per lacquisto di carta e


toner per fotocopiatori.
Quanto agli strumenti informatici tutti i magistrati togati hanno disponibilit
dei collegamenti SICID e Italgiure ed utilizzano la consolle del magistrato per la
stesura di verbali e provvedimenti.
Gli edifici sede del Tribunale sono soggetti alla vigilanza armata assicurata a
tutti gli uffici giudiziari veneziani.
Tribunale di Verona
Il Presidente nulla segnala con riguardo alle strutture di supporto materiale
rispetto alla precedente relazione, nella quale era descritta una situazione di
insufficienza dei locali sede del tribunale ai fini dellespletamento del servizio
a seguito dellavvenuto accorpamento delle Sezioni distaccate di Soave e di
Legnago e la ricerca di nuovi spazi ai fini di una pi idonea sistemazione alle
cancellerie.
Per quel che concerne le risorse materiali e gli strumenti informatici, il
Presidente lamenta:
1. la modestia delle somme assegnate nel periodo, in relazione al capitolo delle
spese dUfficio, che hanno appena consentito di garantire lacquisizione dei
prodotti indispensabili alla gestione dellordinaria attivit anche grazie ad
acquisti oculati e ad una distribuzione attenta delle risorse;
2. la necessit di dismissione di una delle tre autovetture in forza allufficio
e la pesante decurtazione dei fondi per gli automezzi, che ha imposto una
corrispondente contrazione delluso degli stessi;
3. la sopravvenuta inadeguatezza della strumentazione informatica e
tecnologica (PC, stampanti, scanner), dopo lintroduzione del PCT e lavvio
del SNT, specie con riguardo agli scanner.
Tribunale di Padova
Secondo quanto riferito dal Presidente del tribunale, le risorse finanziarie
assegnate allUfficio hanno confermato il trend di forti riduzioni come per gli
esercizi precedenti. Il mantenimento dei servizi viene attuato mediante il ricorso
a tutte le possibili economie di spesa con il coinvolgimento di tutti i dipendenti
per una migliore ottimizzazione delle risorse che vanno dal riciclo della carta,
allutilizzo condiviso delle risorse strumentali, quali stampanti di rete anzich
singole, condivisione di fax e fotocopiatori di rete multifunzione. Luso della
posta elettronica rappresenta una metodologia di lavoro preferenziale rispetto
ad altri strumenti.

61

La dotazione informatica del personale risulta adeguata, nel senso che


tutti i Magistrati sono dotati di PC, stampanti e scanner indispensabili per
limplementazione del Processo Civile Telematico. Tuttavia, viene rilevata la
necessit di acquisire nuovi scanner e monitor di maggiori dimensioni per
evitare laffaticamento agli occhi, stante luso continuo e per gran parte della
giornata della postazione di lavoro informatica.
Tribunale di Vicenza
Con decreto ministeriale del 6 febbraio 2014 stato autorizzato lutilizzo della
struttura di Bassano del Grappa per cinque anni a servizio della sede di Vicenza,
conferendosi al Presidente la possibilit di svolgervi lattivit giurisdizionale
relativa a tutti gli affari, anche sopravvenuti, individuati nei provvedimenti
tabellari, organizzativi e di coordinamento delle attivit del Tribunale di
Vicenza. Alla luce delle disposizioni ministeriali, si reso necessario adottare
i conseguenti provvedimenti organizzativi idonei al funzionamento degli
uffici, resi particolarmente complessi in conseguenza del fatto che, tuttora, il
Tribunale di Vicenza distribuito e operativo su due Palazzi di Giustizia, quello
storico in Contr Santa Corona e il nuovo plesso di Borgo Berga (destinato ad
ospitare lintera struttura, presumibilmente dal 2016), con intuibili difficolt
logistiche in ordine alla razionalizzazione degli spazi ed alla distribuzione di
risorse umane e materiali.
Quanto agli strumenti informatici, secondo quanto dato desumere dalla
relazione del Presidente del tribunale, progressivamente la dotazione
informatica dei singoli magistrati si sta uniformando, mediante sostituzione
della vecchia dotazione (monitor, tastiera, stampante e tower), a quella fornita
in concomitanza con lintroduzione del processo civile telematico (pc portatile
e relativa doc-station, stampante multifunzione, monitor 22 pollici).
Peraltro, non tutti i magistrati del tribunale dispongono della suddetta dotazione,
o perch consegnata solo parzialmente o perch integralmente non fornita, il
che determina non pochi inconvenienti, sol che si consideri che per i Magistrati
sprovvisti di pc portatile ministeriale risulta praticamente impossibile utilizzare
consolle fuori dallufficio.
Diversa la situazione dei Magistrati Ordinari in Tirocinio prossimi alla presa di
funzioni presso il Tribunale di Vicenza, per i quali stato possibile richiedere la
fornitura di nuove dotazioni hardware.
Al fine di incentivare lo sviluppo della nuova metodologia di lavoro basata
sullutilizzo esclusivo di consolle, sia per la visualizzazione dei documenti che
per la redazione di provvedimenti, stata inoltrata la richiesta di monitor

62

28, da utilizzare in aggiunta al monitor attualmente in dotazione al singolo


magistrato. La consegna di tale nuova fornitura prevista entro la fine del
corrente anno.
Nellottica, poi, di abbattere le eventuali resistenze verso la nuova metodologia
di lavoro, oltre alla previsione della suddetta ulteriore dotazione hardware,
stata prospettata leventualit di organizzare corsi finalizzati ad implementare le
conoscenze informatiche dei singoli magistrati, anche al fine di non stravolgere
completamente il modus operandi degli stessi, allorquando il processo di
digitalizzazione dei fascicoli sar completato.
Entro il 31.05.2015, come richiesto dal RID, stata anche inoltrata al CISIA
da parte delle cancellerie civili la richiesta di stampanti A4 bianco e nero, che
dovrebbero pervenire allufficio entro la fine dellanno.
Di recente, al fine di fornire un servizio pi efficiente alla collettivit e meno
dispendioso per lufficio, il Giudice Tutelare stato dotato di apparecchiatura
idonea allutilizzo del programma Skype, al fine di poter svolgere a distanza
lesame della persona da sottoporre ad eventuale tutela.
Rimane precaria, invece, la dotazione informatica in uso ai GOT, spesso
condivisa e comunque cos obsoleta da non supportare il programma consolle.
Tribunale di Treviso
I locali del Palazzo di Giustizia sono distribuiti su cinque piani (dei quali il terzo
utilizzato dalla Procura della Repubblica), due ammezzati (di cui il secondo
occupato dallUfficio del Giudice di Pace e dallOrdine degli Avvocati), piano
terra e interrato.
Nel piano interrato sono situati ampi locali open space adibiti ad archivio
(compattato) sia civile che penale oltre ad un ambiente utilizzato per la custodia
dei corpi di reato (arredato con archivio compattato e dotato di armadio
metallico destinato ai reperti di valore, oltre che di impianto anti-intrusione).
LUfficio utilizza 13 aule dudienza. Le aule penali sono tutte dotate di impianto
di registrazione e di trascrizione e complete di camera di consiglio. Laula A
, inoltre, dotata di impianto audio/video con registratore DVD per audizioni
protette.
LUfficio, oltre allarchivio al piano interrato, dispone di altri due archivi esterni.
Gli arredi in dotazione al Tribunale sono sufficienti e idonei a soddisfare le
esigenze connesse allo svolgimento delle varie attivit dufficio.
La sistemazione nella sede centrale dei magistrati e del personale provenienti
dalle tre sezioni distaccate e dagli uffici del Giudice di Pace soppressi stata
possibile esclusivamente a causa dalle gravi scoperture degli organici.

63

In data 1.12.2014 stato attivato il servizio di sorveglianza armata del Palazzo


disciplinandosi le diverse modalit di accesso (porta 1 attraverso tornello per
le persone autorizzate munite o meno di badge, porta 2 attraverso metal
detector per lutenza priva di autorizzazione).
In data 12.6.2015 stata inoltrata al Ministero della Giustizia, Dipartimento
dellOrganizzazione Giudiziaria, richiesta congiunta del Sindaco di Treviso e del
Presidente del Tribunale per il rilascio di assenso allassunzione da parte del
Ministero delle spese di gestione di un immobile di circa 400 mq. sito nei pressi
del Tribunale e messo a disposizione dal Comune per il trasferimento dellUNEP
(con conseguente liberazione nel Palazzo di spazi da destinare ai GOT).
Dal gennaio 2014 sono, inoltre, in corso importanti lavori da parte del Comune
per ladeguamento del Palazzo alle norme vigenti in materia di sicurezza e
prevenzione incendi (fine lavori prevista per il 31.12.2015).
Per quanto concerne lo stato degli strumenti informatici:
I relativi back-up e i rispettivi controllo dei log vengono effettuati regolarmente.
Le forniture di personal computer, stampanti, fotocopiatrici e fax hanno
consentito nel periodo le sostituzioni del materiale obsoleto e non pi
funzionante.
In dettaglio presso il tribunale sono in uso:
Personal computer di propriet: 183. Personal computer in comodato: 10.
Server: 6.
Fax di propriet: 9. Fax multifunzione in comodato: 3.
Fotocopiatrici in locazione (utilizzate in parte anche come stampanti e
scanner di rete): 18.
Stampanti di propriet: 127. Stampanti in comodato: 18.
Scanner in propriet: 34. Scanner in comodato: 7.
Quanto allUNEP, la dotazione informatica risultata sufficiente per il periodo
in riferimento. Da settembre 2015, invece, lufficio ha iniziato ad utilizzare
lapplicativo ministeriale GSA e ci stato reso possibile solo con la fornitura di
alcuni pc pi recenti in dotazione al Tribunale.
Gli applicativi ministeriali in uso nel settore civile sono i seguenti:
Contenzioso Civile
Sicid
Volontaria Giurisdizione
Sicid
Lavoro
Sicid
Esecuzioni Mob./Immobiliari
Siecic
Fallimentare
Siecic
Statistiche Area Civile
Sici

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Gli applicativi ministeriali in uso nel settore penale sono i seguenti:


Reg. Penale
Sicp
Rec.Crediti-Spese Antic. E Prenotate
Siamm
Statistiche
Consolle Area Penale
Esecuzione Penale
Sige
Misure Di Prevenzione
Sippi
Notifiche
Snt
Per la gestione amministrativa vengono utilizzati il Siamm-Automezzi e un
software non ministeriale per la gestione delle presenze.
Presso lUfficio N.E.P. di Treviso in uso un software di gestione non ministeriale.
Per quanto concerne il penale, il settore risulta informatizzato dal 1992:
dapprima gli uffici della soppressa Pretura e Procura presso la Pretura e
successivamente dal 1995 anche il Tribunale e relativa Procura. Da tale data si
sono succedute versioni sempre pi aggiornate di ReGe ed ora, dal 3.7.2014,
il registro in uso costituito dal sistema della cognizione penale (SICP).
Lapplicativo gestisce tutti i registri in uso presso gli uffici del giudicante e della
Procura, con alcune eccezioni in via di eliminazione, e consente di dialogare
con gli uffici di secondo grado (Corte dAppello e Tribunale del Riesame);
entro fine 2015 prevista anche la connessione con il sistema del casellario.
Informatizzati risultano anche il settore del recupero crediti e delle spese di
giustizia (SIAMM), con possibilit di tracciatura delle richieste di liquidazioni
e dei decreti emessi (settori penale e civile). Ulteriore beneficio alle attivit di
gestione dei procedimenti si ottenuto con lintroduzione del sistema delle
notifiche telematiche (SNT), che consente le notifiche e comunicazioni con
PEC a partire dal 15.12.2014.
Tribunale di Rovigo
Ledificio in cui ha sede il Tribunale, risalente al XVIII secolo, in stato
di manutenzione assai scadente, dotato di servizi igienici obsoleti e con
arredi vetusti. Le richieste di manutenzione generale sono state assolte dal
Comune di Rovigo solo in misura parziale, con interventi limitati allessenziale
e, talora, incompleti. Ledificio del tutto inadeguato per superficie ad
accogliere tutti i magistrati previsti dalle nuove piante organiche nonch il
personale amministrativo sopravvenuto a decorrere dal 13.9.13 per effetto
dellaccorpamento delle sezioni distaccate di Adria e di quella di Este,
questultima gi appartenente al circondario del Tribunale di Padova, ed,
altres, in seguito alla soppressione dei Giudici di Pace aventi sede nei comuni
di cui sopra (Adria ed Este).

65

La nuova sede aggiuntiva di palazzo Paoli di via Mazzini, 1, gi sede dellUfficio


Registro, situata a circa m. 50 dalla sede principale, di cui menzione nella
precedente relazione, operativa, cosi come il nuovo archivio di via Grandi,
anchesso menzionato nella suddetta relazione.
Strumenti informatici
Tutti gli applicativi del civile SICID SIECIC insieme al PCT sono in uso e funzionanti.
Anche il PENALE con la partenza del SICP e del SIRIS, che sostituisce il vecchio REGE,
partito senza particolari problemi.
Queste le risorse strumentali:
P.C. da tavolo 82
Fotocopiatrici
9
Stampanti
57
Scanner
306
Fax
12
Autovetture
1
Applicativi informatici in uso: SICIP, SIRIS, SIPPI, RE.GE. 2.2 (solo in lettura),
SIAMM; Software Proteus PA Protocollo 2009, NSC, SIDET WEB 2, SIES/SIGE,
SICID, SIECIC, GE.CO .
Dopo le ultime forniture di personal computer e stampanti, restano, comunque,
ancora alcune criticit con riferimento ad alcuni PC, sia per il penale che per il civile,
che dovrebbero essere sostituiti perch ormai privi di garanzia e a rischio di rottura
per obsolescenza.
Tribunale di Belluno
La Presidente del Tribunale riferisce che le risorse materiali e gli strumenti
informatici esistenti presso la sede bellunese sono adeguati.
Le piante organiche dei magistrati e del personale amministrativo del distretto
Lorganico complessivo di tutto il distretto comprende 415 magistrati ad oggi
e presenta una scopertura di 40 unit per una percentuale complessiva del
9,64%. Tale percentuale leggermente maggiore per i magistrati giudicanti
(10,01%) rispetto ai magistrati requirenti (8,33%).
Relativamente agli uffici giudicanti, la percentuale di scopertura maggiore si
verifica per il Tribunale di Verona (21%), essendo presenti 38 magistrati su 46,
sottolineandosi il fatto che dal 1.1.2016 vacante (anche) il posto di Presidente
del tribunale.
Dal 30.12.2015 vacante, inoltre, il posto dei Presidente del Tribunale di Venezia
(che ha, ad oggi, una vacanza dell11% essendo presenti 52 magistrati su 57).

66

La Corte dappello di Venezia presenta una percentuale di scopertura del 10,9%


(sono, infatti, vacanti 4 posti di Presidenti di sezione su 7 e 1 consigliere, con
una residua presenza di 41 magistrati su 46).
Quanto ai magistrati distrettuali, previsti in numero di 3, la pianta organica
stata parzialmente coperta con lassegnazione di un magistrato distrettuale
(dott. Giorgio Piziali giusta delibera del CSM del 23.9.2015).
Relativamente agli uffici requirenti le percentuali di scopertura maggiore si verificano
a Venezia (ove sono vacanti 3 posti di sostituto procuratore su 22), a Treviso (2 posti
di s.proc. su 11) e a Vicenza (ove sono vacanti 2 posti di s.proc. su 14).
Segnalo che il posto di Procuratore Generale della Repubblica (coperto dal
30.11.2015) rimasto vacante per oltre 10 mesi.
Recentemente, stato coperto un posto di magistrato distrettuale presso la
Procura Generale.
Lattuazione della Riforma della geografia giudiziaria conseguente allentrata
in efficacia delle disposizioni di cui ai Decreti Legislativi 155 e 156 del 7
settembre 2012 non ha portato nel Distretto i benefici auspicati con riferimento
al personale amministrativo.
Alla data del 30 giugno 2015, come dato globale su una pianta organica
distrettuale con riferimento tutti gli Uffici Giudiziari, erano presenti in organico
1.458 unit sulle 1.803 previste, con una vacanza di 345 unit pari al 19,13%.
Tale vacanza per effetto dellinterpello nazionale, al quale si vanno a sommare
i pensionamenti, gi a settembre notevolmente aumentata.
Relativamente agli Uffici Giudicanti la scopertura la seguente:
Corte dAppello
Tribunale di Belluno
Tribunale di Padova
Tribunale di Rovigo
Tribunale di Treviso
Tribunale di Venezia
Tribunale di Verona
Tribunale di Vicenza
Tribunale per i minorenni di Venezia
Tribunale di sorveglianza di Venezia
Ufficio di Sorveglianza Padova
Ufficio di Sorveglianza Verona

67

28,30%
25,58%
14,94%
8,70%
10,91%
22,68%
21,57%
20,16%
21,43%
9,52%
11,76%

mentre per gli Uffici Requirenti:


Procura Generale della Repubblica
Procura della Repubblica presso il Tribunale di Belluno
Procura della Repubblica presso il Tribunale di Padova
Procura della Repubblica presso il Tribunale di Rovigo
Procura della Repubblica presso il Tribunale di Treviso
Procura della Repubblica presso il Tribunale di Venezia
Procura della Repubblica presso il Tribunale di Verona
Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vicenza
Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Venezia

30,30%
28,00%
8,62%
7,14%
21,05%
26,67%
8,47%
16,67%
18,75%

Come si vede, la scopertura di personale colpisce in particolare gli Uffici dove il


carico di lavoro maggiore.
Pi disomogeneo appare il dato relativo agli Uffici del Giudice di Pace: infatti
a fronte di un 2% globale di scopertura i dati dei singoli Uffici sono i seguenti:
Bassano del Grappa
20%
Belluno

0%
Conegliano
-25%
Padova
7,14%
Rovigo
0
Treviso
0
Venezia
20%
Verona
-18,75%
Vicenza
-10%
Dal superiore prospetto emerge che lUfficio del Giudice di Pace di Verona, in
considerazione della presenza di personale comandato ai sensi dellart. 26 della
legge 468/1999, conta personale in sovrannumero nella misura del 18,75%
mentre altri Uffici, come Belluno, Rovigo e Treviso, hanno la pianta organica
coperta. In ogni caso, anche tali Uffici versano in condizione di difficolt
in relazione allaumento del carico di lavoro derivante dagli accorpamenti,
mentre deve segnalarsi con preoccupazione che lUfficio del Giudice di Pace di
Venezia (che ha accorpato quello di Mestre), oltre alla gi elevata scopertura,
ha una pianta organica nettamente insufficiente in conseguenza dellavvenuto
accorpamento di Mestre.

68

Alla stregua di quanto rappresentato, appare indubbia la necessit e lurgenza


una nuova e pi appropriata determinazione delle piante organiche degli Uffici
del Giudice di Pace di questo distretto.
Per quanto riguarda il personale amministrativo della Corte dAppello, la cui
pianta organica con D.M. 25 aprile 2013 stata confermata in 112 unit, alla
data del 30 giugno 2014, tenuto conto del distacco di 3 unit ad altra sede, le
effettive presenze di personale di ruolo sono pari a 78 unit (oltre il Dirigente e
il Funzionario Statistico), con una reale percentuale di scopertura del 30,35%.
Inoltre, 16 unit hanno un rapporto di lavoro part-time e 3 unit utilizzano i
permessi ex L. 104/92.
Nel dettaglio, sono scoperte ben 32 unit, come risulta dai dati di seguito
riportati.
In pianta organica sono previsti: n. 7 direttori amministrativi, 31 funzionari
giudiziari, 1 funzionario bibliotecario, 4 funzionari contabili, 13 cancellieri,
2 contabili, 23 assistenti giudiziari, 18 operatori giudiziari, 4 conducenti di
automezzi, 9 ausiliari.
Alla data del 30 giugno 2015 erano, invece, presenti n. 4 direttori amministrativi,
16 funzionari giudiziari, 1 funzionario bibliotecario, 1 funzionario contabile, 11
cancellieri, 2 contabili, 22 assistenti giudiziari, 15 operatori giudiziari (di cui 1
centralinista), 4 conducenti automezzi, 5 ausiliari.
Da tali dati emerge pertanto che, relativamente alla Corte dAppello, la carenza
dei funzionari giudiziari di oltre il 48% e a ci deve aggiungersi che lunico
funzionario contabile distaccato al Ministero con una conseguente reale
scopertura di tale ruolo del 100%.
Pertanto si reso d necessario destinare ai compiti del funzionario contabile
un funzionario giudiziario.
A ci deve aggiungersi che ulteriori 2 funzionari giudiziari sono stati trasferiti
nel mese di settembre 2015.
Per quanto riguarda la pianta organica dellUNEP, la scopertura rimane elevata
anche se minore rispetto al periodo precedente. In particolare, la scopertura
passata da una percentuale del 31,9%, relativa allo scorso periodo, alla
percentuale del 26,6% nel periodo in esame.
Con riferimento alla Corte, si evidenzia che, con decorrenza 01/02/2015,
stato riattivato lUfficio Formazione Distrettuale (congelato da diversi anni
per carenza di personale) con lassegnazione di n. 2 Direttori Amministrativi
(provenienti uno dagli uffici requirenti e laltro dalla Corte) con il compito di
organizzare corsi di formazione distrettuale in considerazione delle crescenti

69

esigenze formative del personale destinatario di processi di innovazione


tecnologiche quali il PCT e il SICP.
Come evidenziato lo scorso anno, sottolineo che lo scrivente ha fatto
pervenire al Ministero una nota (in data 18.3.2014) con richiesta dellaumento
dellorganico della Corte sia con riferimento ai Magistrati (incremento della
pianta organica da 46 a 73 unit) sia con riguardo al personale amministrativo
(incremento della pianta organica da 112 a 134 unit), con potenziamento
essenzialmente delle figure del cancelliere e dellassistente, oltre a quelle del
funzionario giudiziario.
Lincremento dovrebbe essere preceduto da una rapida copertura, quantomeno
parziale, delle attuali piante organiche delle cancellerie relative ad alcuni
fondamentali profili professionali e, precisamente, del direttore amministrativo
e dei funzionari contabili e giudiziari, atteso che tali scoperture incidono in
maniera gravemente negativa sullespletamento dellattivit giurisdizionale
della Corte, specie con riferimento alla qualifica del funzionario giudiziario.
Aggiungo che lesigenza di ampliamento e copertura dellorganico della Corte
si resa maggiormente pressante posto che, a seguito della legge di stabilit
per il 2015 (legge 23.12.2014, n.190, art. 1, commi 526-530), a decorrere dal 1
settembre del 2015, la gestione delle spese obbligatorie e dei servizi relativi
agli uffici giudiziari stata trasferita dai Comuni al Ministero della Giustizia,
con conseguenti nuovi oneri amministrativi ricadenti sulle strutture giudiziarie
periferiche e, soprattutto, sulle Corti dAppello, in attesa della costituzione delle
Direzioni regionali ministeriali, pure previste dalla nuova normativa. Al riguardo
auspicabile la copertura dei posti vacanti anche a mezzo dellassegnazione di
unit amministrative provenienti da altre amministrazioni, peraltro prevista
dalla legge di stabilit per il 2016 , in attuazione del Bando di Mobilit del
20/01/2015 per la copertura di n. 1.031 posti vacanti nellAmministrazione
della Giustizia con personale in esubero provenienti dagli enti locali.
Evidenzio, infine, che la revisione degli organici con riferimento al distretto
oggetto di trattazione in sede di Consiglio Giudiziario ai fini di una segnalazione
di adeguamento degli organici medesimi in rapporto alla popolazione
residente (che ha raggiunto al 1.1.2014 la soglia di 4.926.818), alla consistenza
dellarretrato e alla quantit e qualit dei flussi dellintera Regione Veneto (che
sar tempestivamente inviata agli organi competenti).
Stato dellinformatizzazione del distretto. Livello di attuazione del processo
civile telematico

70

A - Settore civile
PCT
Premessa
Secondo quanto segnalato dal Magistrato referente distrettuale per linformatica
del settore civile, si evidenzia, innanzitutto, che, a seguito dellobbligatoriet
del deposito telematico degli atti del procedimento ad opera di soggetti
gi costituiti, nel distretto di Corte dAppello di Venezia tutti gli uffici sono
pienamente operativi gi da prima della data del 31/12/2014.
Si rappresenta, inoltre, che, allorquando la fornitura dellultimo bando di
4.500 macchine sar stata distribuita, tutti i giudici civili in servizio nel distretto
saranno dotati di una postazione completa per lutilizzo di consolle (pc - docking
station - monitor esterno).
Al contrario, in nessun circondario risultano, allo stato, fisicamente distribuiti
i monitor da 28, aggiuntivi rispetto alla dotazione standard gi in essere, che
pure sono gi stati formalmente assegnati, come richiesto dalla DGSIA, ai singoli
uffici con indicazione nominativa dei magistrati destinatari.
Si richiama lattenzione sulla urgente necessit di tale fornitura poich, proprio
a seguito della totale informatizzazione del fascicolo processuale (a seguito
della possibilit, introdotta dal D.L. 90/2015 convertito nella L. 132/2015, del
deposito degli atti introduttivi), appare indispensabile, per la lettura a monitor
di atti o documenti voluminosi, poter fruire di monitor di adeguate dimensioni
onde poter eventualmente suddividere lo schermo in pi parti cos da avere la
contemporanea visione di molteplici o documenti.
In relazione alle attivit pi prettamente di pianificazione informatica, nel corso
del 2015 si dato avvio ad una complessa attivit di monitoraggio prima e di
lavorazione poi, sui dati delle anagrafiche dei CTU.
Con riferimento ai problemi di natura tecnico-giuridica attinenti al processo
civile telematico, merita di essere, sempre in via generale, ricordata la
sottoscrizione del Protocollo PCT-versione del 3.7.2014 (gi menzionato nella
precedente relazione) con valore per lintero distretto, risultato delliniziativa
promossa dal Presidente della Corte che ha coinvolto per la sua realizzazione i
Magistrati Referenti per linformatica degli uffici giudiziari, rappresentanti del
personale e degli avvocati del distretto, nonch il CISIA: Protocollo che stato
il risultato di un lungo e impegnativo lavoro di confronto che si protratto dagli
ultimi mesi del 2013 fino alla data della sottoscrizione.
Con il Protocollo PCT sono state affrontate e risolte le pi importanti e

71

controverse questioni relative alla applicazione e diffusione del processo


civile telematico, con soddisfazione di tutti gli operatori interessati; si sono,
poi, create le premesse per la diffusione di prassi operative comuni allintero
distretto, conoscibili da qualunque studio legale o da qualsivoglia operatore del
diritto sia distrettuale che extradistrettuale (il protocollo ha trovato ampia
diffusione in internet).
Nellimmediato, gli incontri per la realizzazione del Protocollo PCT hanno
consentito di prendere cognizione e di risolvere le problematiche che
ostacolavano lavvio dei depositi telematici degli atti di parte, di fatto avvenuto
da aprile 2014 in poi.
Infine, si sta procedendo allaggiornamento del Protocollo PCT, alla luce
delle recenti modifiche normative e delle esigenze nel frattempo insorte. In
particolare, il Comitato ristretto (composto da magistrati, avvocati e cancellieri)
sta procedendo speditamente anche se le ultime novit, introdotte dalle
circolari della estate e dellautunno scorsi, emanate dal Ministero, hanno
imposto alcune pause di riflessione per coordinare il contenuto del nuovo
protocollo con le novit della normativa secondaria che ha interessato molte
parti del protocollo medesimo, e soprattutto quelle concernenti le disposizioni
in materia di copie di cortesia.
Infine, lultimazione dei lavori ormai prossima essendo recentemente
intervenuto (in data 28.12.2015) il Decreto ministeriale in ordine alladozione
da parte del DGSIA delle ultime specifiche tecniche in tema di autenticazione
delle copie informatiche ad opera dellavvocato che tanta apprensione ha
generato nel foro distrettuale.
Proprio al fine di fornire una adeguata formazione a tutti i soggetti coinvolti
dalle novit del processo civile telematico, la formazione decentrata della
Scuola Superiore della Magistratura, in accordo con il referente informatico
distrettuale, ha organizzato un convegno nel settembre scorso presso il
Tribunale di Padova con la partecipazione di autorevoli relatori oltre al RID per
il distretto veneto.
Il grande successo dellevento, al quale sono intervenuti un numero consistente
di avvocati e magistrati, ha rivelato la grande attenzione al tema e la forte
necessit di formazione che il distretto sente, specie in relazione alle nuove,
principali problematiche che stanno modificando radicalmente il modo di
lavorare non solo dei magistrati ma anche del foro che ha dovuto attrezzare
i propri studi con nuovi strumenti informatici per lo svolgimento di attivit
professionali quotidiane.

72

Stato di applicazione PCT in Corte dAppello


Relativamente al periodo 1.7.2014 30.6.2015, secondo quanto rappresentato
dallUfficio Magrif per lInformatica del settore civile di questa Corte di Appello,
proseguita lattivit di preparazione dei magistrati e del personale della
Corte di Appello di Venezia, nonch degli avvocati del Foro e dei consulenti del
giudice, in vista dellobbligatoriet del PCT anche per le Corti di Appello, a far
data dal 30.6.2015.
Va, comunque, precisato che, nonostante la mancata obbligatoriet del
deposito di atti telematici di parte e degli ausiliari del giudice presso la Corte
dAppello fino al 30.6.2015, tuttavia, gi prima, la Corte di Appello di Venezia
aveva ottenuto lautorizzazione ministeriale alla trasmissione per via telematica
di alcuni atti di parte (dal 15.11.2012, iscrizione a ruolo, comparsa conclusionale
e memoria di replica, note autorizzate) e del magistrato.
Tale autorizzazione, peraltro, non era di fatto esercitata, con la conseguenza
che stato necessario procedere ad una serie di attivit volte a incentivare
il deposito telematico di atti di parte e del giudice, anche per consentire agli
operatori di acquisire le conoscenze e competenze necessarie ad affrontare la
successiva obbligatoriet del deposito telematico degli atti endoprocessuali e
testare la tenuta dei sistemi hardware e software della Corte.
Quanto alla disponibilit di hardware e software, va precisato che quella
attuale, in linea generale, non presenta carenze significative, cio tali da
impedire in via assoluta il lavoro, anche se insorgono frequentemente difficolt
di natura tecnica.
Come anticipato in via generale, non sono ancora stati forniti ai magistrati
della Corte i monitor grandi, pi volte richiesti e promessi (ne sono arrivati
solo 3, con la fornitura dei portatili Toshiba), monitor che consentirebbero una
migliore visione e lettura degli atti telematici e che potrebbero affaticare meno
la vista del magistrato.
Inoltre, ipotizzabile che nel prossimo futuro lhardware dei magistrati debba
essere sostituito con prodotti nuovi e pi potenti, posto che, gi ora, i portatili
presentano problemi nellutilizzo contemporaneo di programmi pesanti, quali
per esempio la consolle del magistrato e il programma di dettatura dragon.
Altri problemi attengono ai collegamenti di rete dei magistrati, nonostante
lavvenuto passaggio in ADN.
Ad ogni modo, tutti i magistrati delle sezioni civili e lavoro dispongono di un
p.c. fisso e/o portatile munito della consolle del magistrato e della relativa
smart-card per accedere alle funzioni del P.C.T. In particolare, grazie alla
fornitura e configurazione dei portatili LENOVO distribuiti nel dicembre 2013

73

e dei portatili Toshiba del maggio 2014, tutti i magistrati che ne avevano fatto
richiesta hanno ottenuto un portatile per lutilizzo del programma consolle
anche da casa; le forniture di portatili sono state accompagnate da quelle
di stampanti multifunzione (comprensive di scanner e fotocopiatore), per
leventuale stampa di atti e documenti e la scannerizzazione delle conclusioni
degli avvocati (ai fini dellinserimento di esse nella intestazione della sentenza),
allorch le conclusioni non siano trasmesse dagli avvocati stessi in via telematica
ovvero non sia la cancelleria a provvedere direttamente alla intestazione della
sentenza.
Inoltre, su richiesta dei Magrif, il CISIA di Padova, in collaborazione con
lassistenza, ha provveduto a risolvere (sia pure in parte) i problemi di
configurazione di consolle che non ne consentivano lutilizzo da casa.
Quanto alle cancellerie civili e del lavoro, la recente fornitura DGSIA (nota prot.
9405 del 14.4.2015) dovrebbe, al momento, avere soddisfatto le attuali esigenze
del personale, essendo stato assegnato un nuovo p.c. per ogni postazione di
lavoro esistente.
Analogamente soddisfacente appare la recente fornitura di 10 stampanti,
sempre in relazione alle esigenze delle cancellerie del settore civile.
Si presenta, invece, carente la disponibilit di scanner o multifunzione.
Per il futuro, si renderanno necessarie ulteriori forniture di p.c. per il nuovo
personale e per i nominandi giudici ausiliari (in pianta 22), destinati alla Corte
di Appello.
Tornando allattivit di formazione, nel periodo in esame, sono stati organizzati,
ad iniziativa dei Magrif, ulteriori corsi su consolle e SICID in collaborazione
con la DGSIA e il Cisia di Padova, che hanno permesso sia ai magistrati che
ai collaboratori di cancelleria di acquisire una pi approfondita conoscenza e
pratica con le funzioni del PCT, nellapprossimarsi della data del 30.6.2015.
In particolare, oltre ai corsi collettivi sullutilizzo della consolle e del cruscotto
per i magistrati ripartiti in sezioni (che si sono tenuti dal 16 al 20 dicembre
2013), nonch corsi individuali, dal 24 al 28 febbraio 2014, il 21 e il 22 maggio
2014, il 17 e il 18 giugno 2014 (ai quali si fatto riferimento nella precedente
relazione), stata organizzata una ulteriore sessione sullutilizzo della consolle
e del cruscotto in data 9.9.2015.
Qualunque ulteriore esigenza formativa , comunque, soddisfatta dai Magrif
che si dichiarano disponibili al riguardo.
I magistrati sono stati, quindi, posti nella condizione: a) di potere utilizzare
il cruscotto per monitorare il proprio lavoro e quello dei componenti del
Collegio (funzione riservata ai Presidenti), visionando i flussi di sopravvenienza
e di smaltimento, nonch le tempistiche dei depositi dei provvedimenti; b)

74

di fruire di consolle, almeno nelle funzioni di visione dello scadenzario delle


sentenze e degli altri provvedimenti da redigere, lettura degli atti telematici
delle parti e del processo, sia di primo che di secondo grado, nonch deposito
dei provvedimenti in modalit telematica.
Di fatto, specie dopo lobbligatoriet del PCT in appello, i magistrati usano in
modo diffuso consolle e/o SICID per la visione dei provvedimenti in scadenza
e dei ruoli di udienza nonch per la lettura degli atti telematici delle parti e
del ctu (gli atti endoprocessuali delle parti e le ctu non vengono solitamente
stampati dalle cancellerie).
Quanto al deposito dei provvedimenti giurisdizionali in via telematica, non tutti
i magistrati scelgono di adottare abitualmente tale modalit, pur avendone la
capacit.
Ad ogni modo, la obbligatoriet del PCT per molte funzioni e la sua progressiva
diffusione da parte del Foro (che spesso invia anche le conclusioni telematiche)
inducono a ritenere che ben presto un numero sempre maggiore di magistrati
far ricorso al PCT per intestare i provvedimenti e depositarli dopo averli redatti.
Come evidenziato nella precedente relazione, deve, comunque, essere condotta
unazione di maggiore sensibilizzazione dei giudici ai fini dellutilizzo delle
funzioni di deposito telematico, anche se le ragioni per le quali buona parte dei
magistrati procede ancora al deposito in modalit cartacea sono certamente
complesse e coinvolgono la stessa organizzazione del lavoro giudiziario.
La progressiva introduzione del PCT in Corte ha gi richiesto modifiche
organizzative a livello di cancellerie per garantire il deposito immediato degli
atti sia di parte che del magistrato, con una tempistica pi stringente di quella
propria del processo cartaceo; di contro, la disponibilit di atti fin da subito
in formato telematico, alleggerisce il lavoro di comunicazione degli stessi e di
pubblicazione delle sentenze.
In sostanza, stata modificata lorganizzazione del lavoro del personale (e
in futuro saranno richiesti ulteriori aggiustamenti) in modo da incrementare
alcune funzioni (ad es., deposito atti, pubblicazione sentenza e ordinanze
definitorie), a fronte del progressivo svuotamento di mansioni diverse (per es.,
rilascio copie e scannerizzazione di atti giurisdizionali).
Grazie ad un prolungato e intenso impegno dellufficio Magrif, che della
questione ha investito anche la DGSIA e linsegnate dei corsi, si ottenuto a
giugno 2014 il risultato di chiarire con le cancellerie della Corte e con quelle dei
Tribunali del distretto la procedura da seguire per rendere visibili dalla consolle
dellappello gli atti telematici del fascicolo di primo grado relativi alla sentenza
impugnata.

75

Infine, costante lattivit dei Magrif con riguardo alla segnalazione alla DGSIA
di errori nel funzionamento dei programmi cruscotto e consolle (ad es., con
riferimento ai depositi delle sentenze) nonch con riguardo alla richiesta alla
stessa DGSIA di modifiche del sistema ai fini di un suo migliore utilizzo.
Tutte le descritte attivit hanno sortito il risultato di un continuo e progressivo
incremento dei depositi telematici di atti sia da parte degli avvocati che dei
magistrati, come da report forniti dal CISIA di Padova.
In particolare, a giugno 2014 i depositi esterni erano 22 e 3 dei magistrati; con
il passare dei mesi tali depositi si sono intensificati, fino ad arrivare (in poco
tempo) a 1.370 depositi esterni e 122 depositi da parte dei giudici nel solo
mese di giugno 2015 (con un picco di 1.554 depositi esterni e 173 interni a
maggio 2015).
Nel secondo semestre 2014 i depositi telematici di comparse conclusionali ex
art. 190 c.p.c. sono stati 1.015, passati a 2.375 nel primo semestre 2015; nel
secondo semestre 2014 i depositi telematici di conclusionali di replica ex art.
190 c.p.c. sono stati 930, passati a 2.125 nel primo semestre 2015; nel secondo
semestre 2014 le trasmissioni atti ufficio (dal 1 grado) sono stati 172, passati a
315 nel primo semestre 2015.
In definitiva, pu dirsi che, grazie allattivit di formazione e organizzativa svolta,
la Corte dAppello di Venezia giunta preparata ad affrontare lintroduzione
dellobbligatoriet del PCT a far data dal 30.6.2015.
Ribadisco che i rapporti con lAvvocatura veneta e, in particolare, con quella
di Venezia sono eccellenti ed improntati alla massima e fattiva collaborazione
e lasciano ben sperare che eventuali difficolt operative siano affrontate
serenamente con lobiettivo del raggiungimento di soluzioni ragionevoli e
condivise nel rispetto della legge.
Merita di essere ancora una volta evidenziato che la riuscita del progetto
di passaggio integrale al PCT in gran parte condizionata dalla efficienza e
tempestivit di intervento della ditta di assistenza, per rimediare prontamente
a disfunzioni ed imprevisti. Occorre, pertanto, far emergere con rapidit le
eventuali criticit del sistema sul presupposto che ogni ritardo sar interpretato
dagli operatori (magistrati, personale, avvocati) come una inefficienza del
sistema stesso.
Come segnalato lo scorso anno, potrebbe essere, poi, opportuno, sempre al
fine di agevolare il passaggio integrale al PCT: 1) prevedere che il personale
della ditta esterna di assistenza conosca anche le funzioni del programma
Consolle e di SICID, ai fini di una pi incisiva collaborazione con il personale e i
magistrati interessati; 2) istituire un numero verde su base nazionale al quale

76

rispondano operatori esperti sullutilizzo dei programmi, competenti anche in


ordine alle funzioni non usuali degli stessi.
Il contributo del CISIA di Padova in questa fase di introduzione del PCT si
dimostrato attento e solerte.
Nei prossimi mesi previsto un ulteriore sforzo innovativo in vista di una
maggiore estensione dei depositi telematici degli atti giurisdizionali, sia per fruire
il pi possibile dei vantaggi della informatizzazione sia per poter meglio valutare
ladeguatezza dellorganizzazione del personale ai fini della integrale attuazione
del PCT: tutto ci anche nella ormai imminente prospettiva di assunzione
presso questa Corte dei Giudici Ausiliari (previsti nel numero di 22 unit, dei
quali 13 gi nominati dal CSM) che dovranno essere posti nella condizione di
operare telematicamente anche attraverso adeguate forniture hardware ed
eventualmente previa frequenza di specifici corsi sullutilizzo di consolle.
Inoltre, da evidenziare che al il 31 dicembre del 2015 si concluso il
trasferimento nella nuova sede di Piazzale Roma di tre delle quattro sezioni
civili della Corte di Appello (e rispettive cancellerie) che si aggiungono alla
sezione lavoro, gi presente in tale sede dallo scorso anno: trasferimento che
comporter una verifica con il Cisia e il personale adibito allassistenza tecnica
in ordine alle esigenze connesse allo spostamento anche per gli aspetti relativi
al funzionamento dei sistemi informatici.
Infine, allo scopo di favorire linformatizzazione dei servizi presso la Corte,
prevista lattivazione di uno apposito Ufficio per linnovazione (su iniziativa
e sotto il controllo del Presidente della Corte), con il compito di elaborare
progetti e/o soluzioni innovative da adottare nella organizzazione del lavoro
e nella gestione dei rapporti con lutenza, specie sotto il profilo di una sempre
pi vasta ed efficace informatizzazione dei servizi giudiziari, al fine di migliorare
ulteriormente lefficienza del servizio giustizia fornito dalla Corte di Appello
di Venezia.
In tale prospettiva, appare centrale la possibilit di utilizzare il sito della Corte,
anche come strumento di tempestiva informazione dellutenza in ordine alle
molteplici attivit programmate dalla Corte stessa (udienze, incontri di studio
della Formazione decentrata, sedute elettorali, ecc.), strumento che sar
particolarmente importante nellimmediato, proprio in considerazione delle
esigenze di informazione legate allo spostamento di parte dei magistrati e del
personale da Palazzo Cavalli a Piazzale Roma e alla organizzazione delle attivit
nella nuova sede.
Si precisa che solo di recente stato possibile ottenere lo svincolo delle
credenziali per gli aggiornamenti del sito e per linserimento di file, che

77

consentir alla Corte la gestione diretta e immediata del sito, quale strumento
di effettiva modernizzazione.
Passando ad un rapido esame in ordine al livello di attuazione del processo
civile telematico presso i Tribunali del distretto, si osserva quanto segue.
Tribunale di Venezia.
Secondo quanto segnalato lo scorso anno, i magistrati togati hanno la
disponibilit dei collegamenti SICID, Italgiure e altra banca dati on line
particolarmente utile per il reperimento di provvedimenti di merito e utilizzano
la consolle del magistrato per la stesura dei verbali e dei provvedimenti.
Il processo civile telematico stato avviato secondo le prescrizioni legislative.
Il recente passaggio al sistema del PCT ha comportato un iniziale sgravio per gli
adempimenti di cancelleria; per i giudici manca qualsiasi struttura di personale
di cancelleria e di personale ausiliario che assista il magistrato in udienza per
la verbalizzazione delle istanze delle parti, delle dichiarazioni rese da parti,
testi, CTU, per la stesura dei provvedimenti adottati in udienza, nonch per
il funzionamento della consolle e per la soluzione dei ricorrenti problemi di
connessione alla rete. Tali incombenti gravano quindi tutti unicamente sul
magistrato, costretto ad occuparsi personalmente delle verbalizzazioni e delle
altre operazioni indicate, e comporteranno un aumento dei tempi di trattazione
dei procedimenti e linevitabile riduzione del numero delle cause che sar
possibile trattare nella stessa udienza.
Le criticit rilevate nel periodo sono state molto numerose. Esse sono state di
volta in volte risolte ma permangono ancora relativamente ai fascicoli in cui
obbligatorio lintervento del p.m.
Specifiche criticit attengono:
- alla visibilit e acquisizione del fascicolo di altro giudice quando si deve
decidere una causa che impone lo studio del medesimo (ad esempio nel
caso di opposizione a decreto ingiuntivo, di causa di merito successiva ad un
procedimento durgenza, di opposizione a decreto di liquidazione c.t.u. ecc.);
- alla difficolt materiale di visibilit di pi fascicoli (ad esempio in caso di
riunione).
Da segnalare, infine, i frequenti blocchi del sistema.
Tribunale di Verona
Secondo quanto segnalato dal Presidente del tribunale, con riferimento al
SIECIC le comunicazioni telematiche sono partite a decorrere dal novembre
2011.

78

Nellambito della progressiva attivazione del Processo Civile Telematico (PCT), il


Direttore Generale S.I.A., con decreto 26 ottobre 2012 n. 38216, ha attribuito, a
far data dal 2 novembre 2012, valore legale alla trasmissione telematica degli
atti e provvedimenti del giudice (decreti, ordinanze, sentenze, correzione
errori materiali, processi verbali dudienza), nonch degli elaborati dei CTU
presso il Tribunale di Verona.
Attualmente le comunicazioni di cancelleria vengono effettuate totalmente con
modalit telematica.
E stata confermata scelta, condivisa anche nel Protocollo distrettuale sul
PCT del 03/07/2014 (alla cui stesura lOsservatorio sulla Giustizia civile
Valore Prassi operante a Verona ha concorso con la predisposizione di una
propria bozza di protocollo), di limitare tendenzialmente le comunicazioni di
cancelleria a quelle previste per legge, evitando quelle facoltative, anche in
considerazione della completa ed aggiornata accessibilit del fascicolo da parte
dei difensori costituiti.
Con riferimento al SIECIC, la cancelleria - dalla data di avvento dellobbligatoriet
del deposito telematico (30/06/2014) - ha sospeso la ricezione delle copie
cartacee degli atti inviati telematicamente.
In occasione dell implementazione delle funzionalit del PCT e, in particolare,
dellobbligatoriet del deposito telematico degli atti endoprocessuali per
i procedimenti pendenti, con decorrenza 30/06/2014, lUfficio ha inteso
affiancare il personale con una capillare attivit di formazione ed ha avviato una
collaborazione con lordine degli avvocati e dei commercialisti per individuare
buone prassi e criteri interpretativi comuni delle nuove norme.
Con provvedimento in data 12/11/2014 il Direttore Generale dei sistemi
informativi automatizzati ha autorizzato, con decorrenza 17/11/2014, il deposito
telematico degli atti introduttivi e di costituzione in giudizio delle parti.
Dallauspicabile utilizzo della suddetta modalit di invio degli atti introduttivi e
dal contestuale, conseguente, inserimento degli stessi nel fascicolo informatico,
si attende lulteriore vantaggio, per gli avvocati, di poter direttamente estrarre
ed attestare la conformit delle copie anche nei casi in cui sia indispensabile
lallegazione dellatto introduttivo al provvedimento del giudice (es. notifica del
provvedimento di fissazione udienza e relativo ricorso), con sgravio dellattivit
di rilascio di copie in capo alle cancellerie.
In considerazione della mancata previsione, nel SICID, della partecipazione del
PM nel processo civile nelle ipotesi di intervento individuate dalla legge, nel
corso dell anno 2014 stato stipulato un protocollo con la locale Procura al
fine di consentire allUfficio del Pubblico Ministero lapposizione dei prescritti
visti/pareri in modalit telematica.

79

Anche con lAgenzia delle Entrate, lo scorso anno, si provveduto a


raggiungere un accordo per consentire ai Funzionari delle Entrate di consultare
i provvedimenti telematici da registrare ed il contenuto telematico dei fascicoli
cui afferiscono, ai fini dellesatta quantificazione della liquidazione. Anche in
questo caso la sottoscrizione di unapposita convenzione ha inteso supplire
allattivazione del canale ufficiale di comunicazione e trasmissione atti tra le
due amministrazioni, di cui esiste gi una predisposizione in SICID (RTAG =
Registrazione Telematica Atti Giudiziari), al momento non operativa.
Specifiche criticit sono state denunziate con riferimento al PCT e riguardano:
1. le perduranti carenze relative allinfrastruttura tecnica;
2. la mancanza di idonea assistenza (spesso effettuata da personale che non
conosce la struttura e il funzionamento degli applicativi);
3. la scarsa stabilit e affidabilit degli applicativi;
4. il mancato coordinamento tra la normativa tecnica, spesso complessa,
farraginosa e stratificata, e quella processuale civile;
5. il problema delle copie cartacee di cortesia.
Il Presidente del tribunale segnala, infine, che i giudici della sezione lavoro
depositano tutti gli atti con Consolle, ivi compresi i verbali di udienza.
Tribunale di Padova
In relazione allo stato di attuazione e diffusione del PCT il Presidente del
tribunale rappresenta che lUfficio dal medesimo diretto, oltre ad essere stato
fin dallinizio sede pilota proprio per lapplicazione dellinformatica al processo
civile, utilizza tutti gli applicativi ministeriali (SICID, SIECIC e Consolle) in tutti
i settori dellambito civilistico. Segnala altres che, oltre al procedimento
monitorio in relazione al quale il PCT obbligatorio, la quasi totalit dei
magistrati in servizio utilizza lapplicativo Consolle del Magistrato anche per
le altre incombenze differenti dallemissione del decreto ingiuntivo (emissione
di sentenze, ordinanze, decreti e anche per la verbalizzazione delle udienze).
Tutte le comunicazioni di cancelleria vengono gestite in via telematica, sia se
indirizzate agli avvocati che ai professionisti terzi (CTU e Curatori).
Tribunale di Vicenza
Secondo quanto riferito nella relazione del Presidente, allo stato attuale, risulta
operativo il deposito telematico dei ricorsi e decreti ingiuntivi, degli atti civili
endoprocessuali ed altres degli atti introduttivi del giudizio, per i quali sono
state richieste a livello ministeriale due specifiche autorizzazioni. Nonostante

80

le iniziali difficolt, le cancellerie si sono adeguate a tale sistema.


Periodicamente vengono indette riunioni informali con rappresentanti del
foro per lesame della problematiche operative sorte a seguito delle novit
introdotte, anche al fine di redigere un protocollo sul PCT specifico per il
Tribunale di Vicenza, nellattesa che venga emanato il nuovo protocollo
distrettuale, la cui elaborazione stata deliberata allesito della riunione
incentrata sul processo civile telematico, tenutasi in data 16.04.2015 presso la
Corte dAppello di Venezia.
Tribunale di Treviso
Alla stregua di quanto segnalato dal Presidente, lufficio utilizza a pieno regime
le notifiche telematiche civili nelle procedure iscritte nei registri informatici
SICID (contenzioso, lavoro e volontaria giurisdizione) e SIECIC (esecuzioni
civili e procedure fallimentari). Le comunicazioni a mezzo fax e tramite Unep
vengono tuttora utilizzate, sebbene in una percentuale piuttosto ridotta, per i
soggetti diversi dagli avvocati; infatti, a seguito della parziale entrata in vigore
del processo civile telematico, a decorrere dal 30.6.2014, anche i consulenti
tecnici dufficio hanno provveduto ad iscriversi nel Re.G.Ind.E. dotandosi di
apposito indirizzo PEC, al quale la Cancelleria indirizza le comunicazioni ad essi
rivolte.
Attualmente tutti i magistrati, ordinari ed onorari, sono stati dotati di indirizzo
di posta elettronica dal dominio giustizia.it, di firma digitale e di smart card in
corso di validit, indispensabili per operare tramite la Consolle del magistrato.
Conformemente alla normativa vigente, il processo telematico utilizzato per
il deposito, da parte di avvocati e consulenti tecnici dufficio, di tutti gli atti
e documenti nei procedimenti gi in corso, nonch, in un numero limitato
di casi, per il deposito degli atti introduttivi nel processo civile contenzioso
e nella volontaria giurisdizione; solo in casi particolari e rari (quali i depositi
di consulenze tecniche dufficio sulla base di incarichi precedenti lentrata in
vigore del P.C.T. e da parte di ausiliari che non hanno provveduto ad iscriversi
nel Re.G.Ind.E.) stato autorizzato il deposito cartaceo di atti.
Dopo alcuni mesi di sperimentazione seguiti alladozione alla fine giugno
2014 del Protocollo sul processo civile telematico, nel mese di ottobre 2014
il Tribunale di Treviso ha concordato con il Consiglio dellOrdine degli Avvocati
alcune prassi inerenti il deposito, da parte dei procuratori delle parti, delle cd.
copie di cortesia cartacee degli atti depositati in via telematica, senza alcun
aggravio per la Cancelleria.
Per quanto concerne i depositi telematici da parte dei magistrati, tutti i giudici
civili, anche onorari, hanno iniziato ad utilizzare la Consolle del magistrato per

81

il deposito non solo dei decreti ingiuntivi e dei provvedimenti di esecutoriet


(come obbligatorio ex lege a decorrere dal 30.6.2014), ma anche di altre tipologie
di atti (decreti, ordinanze, sentenze), con risultati piuttosto soddisfacenti,
considerato il notevole incremento dei depositi telematici da parte dei giudici
negli ultimi mesi. Alcuni giudici utilizzano la Consolle del magistrato anche per
il deposito telematico dei verbali di udienza.
Tribunale di Rovigo
Secondo quanto riferisce la Presidente, il tribunale, con D.M. del 24.2.2015
stato autorizzato, con decorrenza dal 1.3.2015, alla trasmissione dei documenti
informatici relativi a:
- atti e documenti di parte: ricorsi introduttivi, atti di citazione;
- procedimenti prefallimentari, ricorsi per concordati preventivi, contenzioso
civile ordinario, lavoro e volontaria giurisdizione.
Il processo civile telematico viene attuato in ogni aspetto, con i limiti dati
da alcune criticit. Le interruzioni dellattivit del sistema senza preavviso
sono sempre meno frequenti, mentre si verificano ritardi nella ricezione
dei depositi di atti e verbali dei giudici da parte della Cancelleria, talvolta
costretta ad accettarli il giorno dopo.
Il sistema Consolle non consente di coassegnare ad un magistrato togato
ed ad un GOT il medesimo procedimento, atteso che spesso, soprattutto in
materia di volontaria giurisdizione, i procedimenti vedono laffiancamento
del giudice onorario.
Ulteriori criticit principali sono le seguenti:
1. i provvedimenti collegiali non vengono depositati telematicamente perch
il sistema lentissimo, nel senso che un provvedimento inviato dal relatore
al Presidente impiega anche giorni ad arrivare ed altrettanti per tornare al
relatore una volta vistato dal Presidente;
2. lesame delle istanze su Consolle molto critico: non si possono eliminare
quelle gi valutate, con la conseguenza che, aprendo la schermata, ne
appaiono numerosissime: il che disincentiva lutilizzo della funzione;
3. di recente si registra, come significativa variazione, lintroduzione della
possibilit generalizzata di deposito telematico di tutti gli atti introduttivi, il
che ha comportato una decisa spinta telematica allintero processo.
Ulteriori problematiche attengono al controllo delle notificazioni e comunicazioni
di cancelleria, di solito effettuato mediante lutilizzo delle funzionalit della
Consolle del magistrato e, solo in caso di necessit e richiesta esplicita del
magistrato, mediante stampa delle informazioni dai registri di cancelleria.

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Tribunale di Belluno
La Presidente del tribunale riferisce che lattuazione del Processo civile
telematico e il sistema delle comunicazioni civili presso la sede bellunese
procedono correttamente, secondo le indicazioni ministeriali.
Rileva alcune criticit con riferimento ai sistemi informatici delle esecuzioni
(immobiliari e mobiliari) e delle procedure concorsuali, sistemi che manifestano
costanti difficolt tecniche e operative sia per quanto riguarda lutilizzo da
parte del personale delle cancellerie sia per quel che concerne la consultazione
dei fascicoli da parte dei difensori e dei professionisti (c.t.u., curatori, delegati,
ecc.).
B - Settore penale
SICP
Secondo quanto riferisce il RID per il settore penale, anche questanno lattivit
maggiormente rilevante per gli uffici giudiziari del settore, sotto il profilo
informatico, ha riguardato lavvio della procedura per linstallazione del nuovo
sistema SICP (Sistema Informativo della Cognizione Penale), il quale, avviato
nel Distretto nellestate 2014, ha sostituito integralmente il sistema prima in
uso, REGE 2.2
Il problema connesso allavvio del SICP, ancorato a piattaforma web, la
migrazione dei dati in esso dal vecchio Rege. Tale migrazione , peraltro,
possibile solo dopo la cd bonifica dei dati che, nello specifico, consiste nel
preliminare inserimento in REGE, in modo corretto, di tutti i dati relativi ai
singoli procedimenti (nomi degli indagati completi di generalit, qualificazione
giuridica del fatto con eventuali aggravanti/attenuanti, data e luogo del
fatto, indicazione della persona offesa, se presente, ecc.), cos come in realt
gi richiesto dal sistema ma che, spesso per motivi di celerit, non viene
idoneamente effettuato. Inoltre, va evidenziato: a) che il corretto inserimento
dei dati si ripercuote, a partire dagli Uffici di Procura, sui successivi uffici (GIP e
dibattimento) e sino agli uffici di secondo grado ai quali viene cos consentito di
operare sui fascicoli gi correttamente iscritti in ogni loro parte; b) che siffatto
inserimento assolutamente necessario in previsione della creazione della
banca dati relativa ai carichi pendenti a livello nazionale.
Nel contempo terminata la formazione del personale, soprattutto di
cancelleria, al fine del corretto uso di SICP, formazione affidata a personale
di ditta esterna incaricata di installare SICP e fornire assistenza in relazione al
sistema. La formazione, pur se in difetto di iniziale previsione in tal senso, ha

83

coinvolto nei singoli uffici anche i magistrati e, per quanto riguarda le Procure,
anche la polizia giudiziaria.
Lavvio di SICP ha costituito una importante innovazione rispetto ai programmi
in precedenza utilizzati. Trattandosi di sistema nuovo, numerose sono
state, nellarco di questanno, le modifiche in corso dopera adottate ed il
conseguente aggiornamento delle versioni, in coincidenza degli errori o delle
falle del sistema di volta in volta riscontrati dagli stessi utenti (ci anche con
riferimento al programma atti e documenti che consente di lavorare in formato
word su documenti che possono successivamente essere acquisiti dal sistema e
quindi visibili a tutti coloro che in ogni determinata fase procedimentale hanno
la disponibilit del fascicolo).
Deve, peraltro, sottolinearsi che, con lestensione dellapplicazione del SICP
alla Corte dAppello (in sostituzione del RE.CA), la insufficiente formazione
del personale e la rigidit del nuovo sistema informatico hanno finito con
il determinare non indifferenti problemi, soprattutto a causa del frequente
mancato inserimento in primo grado di dati essenziali non caricabili dal
personale della Corte, con conseguente necessit di forzatura del sistema
stesso a mezzo del personale tecnico presente in Corte ovvero con la necessitata
restituzione degli atti al primo grado per linserimento dei dati mancanti, con
conseguenze processuali facilmente immaginabili, specie con riferimento alla
durata dei singoli processi, al decorso dei termini di custodia cautelare, alla
prescrizione di reati di estrema gravit.
Ovviamente si provveduto, di concerto con il Procuratore Generale, a
richiamare lattenzione dei capi degli Uffici giudicanti e requirenti di primo
grado alla corretta gestione dei dati da inserire nel SICP allo scopo di
evitare gli inconvenienti denunziati ed in atto, sempre in sinergia con la
Procura Generale, un monitoraggio sullutilizzo del menzionato sistema
informativo, in riferimento alle delibere C.S.M. 14 ottobre 2015, per la
verifica dello stato di informatizzazione del processo penale e per lavvio,
in collaborazione con la Scuola Superiore della Magistratura, RID, Magrif
e formatori decentrati, di un progetto di formazione destinato a creare le
basi per la realizzazione delle migliori condizioni per il funzionamento del
Processo Penale Telematico.
Portale notizie di reato
stato inoltre attivato, a livello centrale, il Portale Notizie di Reato che consentir
alle Forze di Polizia e a tutti gli enti che solitamente trasmettono notizie di reato
agli uffici Giudiziari di inviare tali comunicazioni telematicamente alla Procure

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di competenza, in tal modo agevolando anche liscrizione dei procedimenti.


Alle singole Procure del Distretto spetta attivarsi per essere dal Ministero
autorizzate allutilizzo di siffatto Portale.
ADN
Ancora non stato compiutamente realizzato il progetto cd Active Directory
Nazionale, ed in particolare la migrazione delle postazioni lavoro dai domini
locali al dominio nazionale Active Directory, a causa di problemi tecnici e
rallentamenti verificatisi in corso dopera, per cui al 30.6.2015 la migrazione
non era ancora totale.
Notifiche telematiche penali
Nel periodo in riferimento, stata inoltre proseguita la procedura di attuazione,
in conformit dellaccordo di programma per la realizzazione di un Piano
straordinario per la digitalizzazione della giustizia stipulato il 25.3.2011
tra il Dipartimento per la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione e
linnovazione tecnologica e il Dipartimento dellorganizzazione giudiziaria,
del personale e dei servizi, del Sistema delle Notifiche Telematiche Penali
(SNT, effettivamente entrato in vigore nel dicembre 2014); stata consegnata
negli Uffici, pur se in quantit non soddisfacente alle esigenze manifestate,
la dotazione tecnologica necessaria (in particolare gli scanner necessari per
digitalizzare gli atti cartacei al fine della successiva notifica telematica degli
stessi) ed stata altres avviata la formazione del personale amministrativo che
sar poi chiamato ad occuparsi delle notifiche telematiche.
Al fine dellavvio di SNT, gli Uffici sono stati inoltre dotati della Posta Certificata,
necessaria, peraltro, anche per ricevere, negli Uffici di Procura, le comunicazioni
di notizie di reato da parte delle Forze di polizia che effettivamente hanno
cominciato a trasmettere, pur se non tutte, le suddette comunicazioni via posta
elettronica (sempre in attuazione della realizzazione del piano complessivo di
digitalizzazione della giustizia).
Dotazioni informatiche
Infine, a seguito della distribuzione, nel precedente periodo, di computer
portatili ai magistrati giudicanti del solo dibattimento, stato effettuato un
censimento delle dotazioni informatiche di ciascun magistrato di ogni singolo
Ufficio in previsione di nuove forniture che dovrebbero avvenire in tempi brevi
secondo le previsioni del personale DGSIA e dovrebbero riguardare tutti i
magistrati che ad oggi non siano stati dotati di pc portatile.

85

Peraltro, SICP consente anche di lavorare off-line, con conseguente possibilit


per i magistrati di lavorare a casa e riversare successivamente in Ufficio tutto
il lavoro svolto (con la precisazione che ci possibile esclusivamente con
le dotazioni fornite dal Ministero per ovvi motivi di sicurezza dei dati e la
conseguente necessit, una volta avviato il SICP, che tutti i magistrati addetti al
penale siano muniti di dotazioni informatiche ministeriali).
Di concerto con il personale del CISIA, stata, infine, avviata (previa distribuzione
del materiale informatico ancora in magazzino) una ricognizione delle esigenze
degli Uffici con riferimento alle necessit di dotazioni informatiche (in
particolare computer, stampanti e scanner) al fine di una migliore gestione e
ripartizione degli strumenti oggetto di futuri approvvigionamenti.
Corte dAppello
Cosi come segnalato dai Magrif competenti, la situazione relativa al percorso
di informatizzazione del settore penale della Corte di Appello non mutata
rispetto al periodo passato.
Essa risente di problematiche generali e di altre specifiche.
Le problematiche di carattere generale riguardano la migrazione in ADN delle
postazioni di lavoro, che sta avvenendo con grande difficolt e non ancora
completata. La migrazione avvenuta non in modo sistematico, ma a macchia
di leopardo, per cui la disomogeneit dello stato della rete e dei terminali
serio ostacolo e di fatto blocca lulteriore evoluzione del sistema, anche in vista
del programma relativo al processo penale telematico.
Linterlocuzione con Abaco del tutto insufficiente: non viene n preavvisato
n spiegato il blocco di alcune attivit.
Inoltre, la sempre maggiore carenza di personale interno qualificato e la
cessazione delle applicazioni del personale esterno (che era stato prezioso
ausilio anche per il settore informatico) ha creato una grave insufficienza delle
risorse in questo ambito, bloccando gli sforzi interni di modernizzazione del
sistema.
Manca, allo stato, una valida figura di riferimento informatico nella Corte penale
per attivit di elaborazione e progettazione; esiste una sola unit di assistenza
disponibile a chiamata per le pi minute e quotidiane (pur indispensabili)
attivit di riparazione, spiegazione, assistenza.
Quanto alle problematiche specifiche, si evidenzia la scarsa fornitura di
computer destinati al settore penale che ha accentuato la vetust media del
materiale, con maggiori probabilit di guasti e rotture.
Allo stato, in difetto della necessaria assistenza e idonea fornitura di strumenti

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informatici, non stato possibile realizzare il progetto di copertura WI-FI per


tutto il palazzo della Corte penale, che consentirebbe sia agli avvocati che ai
magistrati laccesso continuo ai dati web. In particolare, consentirebbe ai
magistrati di avere, anche in udienza, il collegamento alle banche dati, comprese
quelle personali, e di effettuare verifiche delle posizioni e adempimenti dei
singoli fascicoli.
La carenza di fondi e di risorse personali provoca anche una stasi nella ricerca
di realizzazione degli obiettivi di sviluppo indicati nelle precedenti relazioni,
obiettivi che rimangono tutti attuali e che pertanto si ripropongono nella
previsione di potere usufruire nel prossimo anno di adeguati mezzi e
strutture:
1. messa in linea e consultabilit di tutti i calendari dudienza delle sezioni
complete della indicazione dei procedimenti e dei relatori con possibilit
di estrazione di statistiche comprendenti numero di udienze celebrate,
numero di processi assegnati (con relativo parametro di difficolt);
2. possibilit da parte dei Tribunali e delle Procure del distretto di conoscere
le date di fissazione dei procedimenti impugnati e leventuale esito (e
motivazioni) dellappello; funzionalit queste che dovrebbero essere
coperte dal sistema SICP;
3. opportunit di operare ulteriori interventi per lindividuazione, fin dalla
registrazione, di situazioni critiche relative alla gestione dei corpi di reato
produttivi di spese ovvero ad anomalie riguardanti la mancata esecuzione di
provvedimenti di restituzione, pure emessi dal primo Giudice, o, comunque,
alla presenza ingiustificata di corpi di reato: queste funzionalit dovrebbero
essere, peraltro, coperte dal sistema SICP;
4. valutazione di un incremento del rilascio di copie delle sentenze in formato
elettronico anzich cartaceo con minore aggravio delle cancellerie: il sistema
gi fruibile, ma, allo stato, funziona in modo disomogeneo, sulla base della
disponibilit spontanea del personale e senza che si sia mai creata una prassi
operativa in tal senso;
5. creazione di un archivio interno delle sentenze della Corte fruibile da tutti
i Consiglieri per uniformare gli orientamenti giurisprudenziali dellUfficio:
archivio comprensivo, altres, delle decisioni di annullamento con rinvio
provenienti dalla Corte di Cassazione contenenti principi interpretativi di
diritto, la cui circolazione interna sarebbe quanto mai opportuna allo
scopo di evitare impugnazioni superflue. La possibilit di accesso a tali dati
esiste gi, ma, ai fini di una migliore e concreta fruibilit di essi, si potrebbe
giungere al superamento dellattuale sistema cartaceo, con invio di copia

87

della sentenza di annullamento al Presidente e allestensore della sezione


interessata, da avvertire telematicamente, mediante email;
6. creazione di un canale di comunicazione fra i tribunali del distretto e la
Corte per ottenere in via sistemica: a) la trasmissione, in formato digitale,
della sentenza di primo grado, utilizzabile perci direttamente dai magistrati
di appello senza ricorso al supporto cartaceo; b) la trasmissione, in formato
digitale, della sentenza di secondo grado al Tribunale di riferimento (che ha
emesso la sentenza impugnata) s da consentire ai giudici di primo grado
di conoscere gli orientamenti della Corte dAppello sulle diverse tematiche
giuridiche (iniziativa estensibile al settore civile).
Proprio per sopperire alle carenze e alle criticit segnalate, allo studio un
progetto per la costituzione di un ufficio innovazione, formato dalle risorse
informatiche istituzionali, da magistrati e personale tecnico e ausiliario che
sia in grado, sotto la direzione della Presidenza della Corte: a) di dar corso ad
un progetto di digitalizzazione dei fascicoli e delle sentenze; b) di espletare
attivit di formazione informatica dei magistrati del settore e di assistenza
tecnica; c) ed infine, di rendere possibile la realizzazione degli obiettivi
elencati nel corpo del presente paragrafo.
Per quanto riguarda altre esperienze, gi avviate a titolo sperimentale, la
situazione la seguente:
Scansione sentenze.
Il progetto stato concepito e sviluppato nellambito del Progetto di
riorganizzazione della cancelleria penale Best Practices nel corso dellanno
2012 (e chiuso con riunione finale il 24 ottobre 2014, in assenza di proroga
per un ulteriore anno) per consentire larchiviazione delle sentenze in
formato digitale, cos da comprimere i tempi per levasione delle richieste di
copie. Rimane allo stato di progetto anche la scansione di tutte le sentenze
gi depositate nellanno 2012, pur essendo stato elaborato un documento di
descrizione delle procedure di scansione, archiviazione e ricerca delle sentenze,
che illustra le modalit operative obbligatorie per la funzionalit del sistema.
La criticit emersa discende dal fatto che non tutte le postazioni sono collegate
agli apparecchi scanner, con conseguente necessit di incrementare il numero
degli apparecchi disponibili o quantomeno rendere quelli esistenti funzionali
per pi postazioni.
Accesso senza autorizzazioni.
La messa in rete delle sentenze scansionate il primo ma indispensabile

88

passo per limitare al massimo gli incombenti interni relativi al rilascio di


copia delle decisioni, con eliminazione del passaggio del supporto cartaceo da
un ufficio allaltro, consentendo ai Magistrati della Corte di potere accedere
a tutte le decisioni emesse nonch a quelle eventuali di annullamento della
Corte di Cassazione.
Registro informatico.
Nellambito del Progetto di riorganizzazione della cancelleria penale Best
Practices, nel 2012 stata avviata la condivisione del Registro informatico
FUG (Fondo Unico Giustizia), quale estensione del Registro Generale RECA,
predisposto dalla Corte dAppello di Roma. Liniziativa volta ad agevolare (per
la Cancelleria Centrale Penale), in sede di registrazione dei fascicoli processuali
che pervengono alla Corte per il giudizio di appello, linserimento dei dati
relativi alle risorse finanziarie oggetto di provvedimenti di sequestro.
Registro Adempimenti Esecutivi.
Nellambito del Progetto di riorganizzazione della cancelleria penale Best
Practices stato istituito il Registro informatico predisposto per lUfficio
Adempimenti Esecutivi (UAE).
Notifiche telematiche penali.
E stato effettuato un intervento di addestramento operativo del personale per
lavvio del progetto relativo alle notifiche telematiche penali, con la presenza
di funzionari della DigitPA. Dopo un periodo di apparente disinteresse da parte
dellamministrazione, prima delle ferie 2014 stato richiesto un elenco del
personale per corsi di addestramento.
In particolare, il CSM, con delibera dell8.9.2014, ha avviato, a partire da ottobre
2014, un periodo di sperimentazione, che consenta al personale interessato di
familiarizzare con il Sistema di notificazioni e comunicazioni telematiche penali,
invitando i Tribunali del distretto veneto ad inviare il nominativo di un referente
e lelenco degli utenti SNT.
Infine, il CSM, con delibera del 21.11.2014, ha invitato i RID per il settore penale
dei singoli distretti a riferire, attraverso apposito questionario, in ordine a) ai
dati relativi allutilizzo delle PEC per le notificazioni e comunicazioni; b) alla
consistenza delle dotazioni messe a disposizione dal Ministero; c) ed, altres,
in ordine al livello di conoscenza e alle prassi organizzative dei singoli uffici,
alle eventuali criticit connesse allutilizzo di SNT, alleventuale installazione
e alle modalit di utilizzazione del SICP, alla eventuale attivazione di forme di
archiviazione documentale.

89

C Attivit Cisia
Reti, servizi di interoperabilit e cablaggi
Tutte le sedi giudiziarie del distretto sono collegate in rete attraverso il Sistema
Pubblico di Connettivit (SPC) ed usufruiscono dei servizi di interoperabilit.
Nellanno 2014 si sono concluse le attivit finalizzate allaggiornamento degli
impianti di cablaggio delle sedi degli uffici giudiziari di Rovigo, Treviso e Padova,
nonch del Tribunale Venezia - Rialto.
Inoltre, nel periodo di che trattasi sono stati effettuati sopralluoghi e studi di
fattibilit e sono stati predisposti i capitolati tecnici relativamente alle sedi dellUNEP
di Venezia, della Cittadella Giudiziaria di Venezia, del Palazzo di Giustizia di Treviso e
degli edifici della Corte dAppello e della Procura Generale e di Venezia.
Relativamente al Tribunale di Belluno stata effettuata una analisi delle
necessit per la fornitura di nuovi apparati di rete.
Fornitura apparecchiature informatiche agli Uffici del Distretto
Nel periodo in oggetto sono stati acquisiti e forniti n. 210 personal computer, n.
203 stampanti e n. 37 scanner da postazione.
Inoltre, il CISIA ha supportato gli uffici giudiziari nellacquisto di apparecchiature
hardware attraverso lemissione dei previsti pareri di congruit tecnicoeconomica agli acquisti e il pagamento delle relative fatture pervenute.
Giudici di Pace
Il CISIA ha curato le attivit tecniche connesse alla gestione delle utenze ed
alla attestazione su Rete Giustizia (RUG) dei nuovi utenti e delle nuove sedi dei
Giudici di Pace trasferiti alle competenze dei Comuni, al fine di consentire loro
di accedere ai sistemi del Ministero della Giustizia.
Inoltre, per le sedi dei Giudici di Pace circondariali, ha curato la creazione delle
caselle di Posta Elettronica Certificata (PEC) e labilitazione delle relative utenze.
Sistemi dellArea penale (SICP)
Sistema Informativo Cognizione Penale (SICP)
E stato completato lavvio di SICP negli Uffici di primo grado del distretto e svolte
le attivit propedeutiche al suo avvio negli Uffici di secondo grado, avvenuto
il 3 agosto 2015, previa erogazione dei necessari corsi di addestramento alluso
del nuovo sistema, in particolare, in relazione al modulo denominato SIRIS, Atti
e documenti e Consolle.

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E stata potenziata la capacit di conservazione sulle apparecchiature (storage)


attraverso la acquisizione ed installazione dei dischi di espansione e completato
il passaggio di consegne al fornitore del servizio di assistenza sistemistica ed
applicativa (c.d. RTI Telecom).
Come anticipato in relazione alla funzionalit del Sistema in argomento,
devo ribadire che il SICP comporta, almeno nella fase attuale, una serie di
problematiche tecniche ancora in via di soluzione che hanno comportato
in molti casi (per lo meno, in questo distretto) la restituzione dei fascicoli
dal secondo al primo grado: problematiche che di fatto ostacolano, anzi che
accelerare, la definizione dei processi penali.
Conseguentemente, appare assolutamente indispensabile la presenza presso
gli uffici della Corte (e, se necessario, anche presso i tribunali del distretto) di
unassistenza tecnica continua e adeguata.
Sistema SNT/PDOC
Alla data del 15 dicembre 2014 - come previsto dallart. 12 D.L. 179/2012 - tutti
i Tribunali e tutte le Procure del distretto sono stati avviati al nuovo sistema.
Dal 15-12-2014 al 30-06-2015 risultano effettuate nel distretto n. 48.487
notifiche e comunicazioni telematiche.
Nel periodo interessato lUfficio del GIP/GUP presso il Tribunale Ordinario
di Verona risulta avere determinato la registrazione del maggior numero di
notifiche telematiche, pari a 7.034 unit.
Firma remota e rilascio dei certificati di Firma HSM
Il sistema di Firma Remota HSM (Firma Digitale remota), ospitato a Roma,
presso il Centro Elettronico della Cassazione, presso la Balduina, impiegato
nellambito di vari progetti, tra cui il sistema delle Notifiche Telematiche (SNT).
Il personale incaricato ha rilasciato nel periodo di cui trattasi, circa n. 300
tessere.
Sistemi del settore Civile (SICI)
Nel periodo interessato, tutti i sistemi del settore Civile della Cognizione
(SICID), delle esecuzioni individuali e concorsuali (SIECIC) e tutte le relative
funzioni e servizi consultazione (POLISWEB/PCT), Comunicazioni Telematiche,
Pagamenti telematici, Consolle del Magistrato, Depositi telematici (c.d Processo
Civile Telematico-PCT) erano gi attivi per tutti i Tribunali del distretto.
I suddetti servizi telematici erano attivi anche presso la Corte dAppello di
Venezia tranne i depositi telematici (c.d. PCT) che in conformit alla vigente

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disciplina sono stati attivati il 30 giugno 2015.


Nel marzo 2015 stata attivata la funzionalit di consultazione del Registro
INI-PEC Professionisti allo scopo di individuare lindirizzo PEC del professionista
da utilizzare nelle Comunicazioni/Notificazioni di cancelleria ed stata attivata
la nuova funzionalit di rilascio di Copie e Duplicati informatici.
Nel periodo di che trattasi il CISIA ha svolto supporto agli uffici, in particolare,
attraverso il monitoraggio che viene seguito da personale interno e con cadenza
giornaliera.
Dal mese di maggio 2015 in esecuzione di specifica disposizione della
Direzione Generale Sistemi Informativi Automatizzati, che ha autorizzato
linstallazione della Consolle del magistrato sulle postazioni non di propriet
dellamministrazione (tirocinanti, ecc.) il personale tecnico del CISIA provvede
ad effettuare le attivit dinstallazione in base alle richieste pervenute.
Sistemi minorili
Attualmente, presso il Tribunale e la Procura per i minorenni di Venezia, in
uso il sistema REGE Minori sistema informatico di gestione dei Registri di
cancelleria.
Nellambito dell attenta disanima dei sistemi in uso presso gli Uffici minorili,
attualmente in corso, la Direzione Generale Sistemi Informativi Automatizzati
sta valutando la richiesta, pervenuta dal Tribunale per i Minorenni di Venezia
nellaprile dellanno in corso, volta a ottenere linstallazione del nuovo sistema
denominato SIGMA.
Supporto alle aule informatiche
Il CISIA ha collaborato alla celebrazione di numerosi corsi di formazione e
fornito assistenza (su richiesta degli organizzatori: la Direzione Generale SIA,
lUfficio di Formazione, altri CISIA, gli Uffici giudiziari, ecc.) a numerosi interventi
addestrativi, svolgendo attivit preliminare (predisposizione delle aule
informatiche di Padova e Mestre; realizzazione dei collegamenti ad ambienti
di prova; configurazione delle apparecchiature; fornitura e configurazione di
ausili, ecc.).
In particolare, ha operato in occasione: a) dello svolgimento dello stage
informatico per magistrati in tirocinio (MOT); b) delle procedure di selezione
per assunzione di disabili effettuate periodicamente dalla Corte dAppello;
c) della celebrazione di convegni e corsi di formazione organizzati anche per
lavvio di SICP.

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Servizio di Assistenza sistemistica ed applicativa agli Uffici giudiziari


Il servizio in oggetto svolto nellambito del contratto SIA 54.02.03.08.GMG
19/212 concernente i servizi di assistenza sistemistica ed applicativa e di
gestione dei sistemi informativi del Ministero della Giustizia per gli Uffici
giudiziari (anche) del distretto del Veneto.
Lattivit erogata dalla Top Network s.r.l. per la mandataria Telecom
Italia s.p.a.
Regole organizzative adottate per il pi efficiente funzionamento degli uffici
Sono stati attivati, attesa la crescente carenza di personale e mezzi, strumenti
e convenzioni con le istituzioni locali o altri enti sia presso la Corte che presso i
Tribunali del distretto, che hanno consentito lutilizzo di lavoratori socialmente
utili, lavoratori cassintegrati o in mobilit ovvero volontari e tirocinanti.
, inoltre, in fase di studio, ai fini di una rapida attuazione, un progetto della
Regione Veneto per il sostegno agli uffici giudiziari veneti allo scopo di rendere
pi rapida ed efficace la giustizia civile.
In particolare, per quanto riguarda la Corte dAppello a parte gli LSU di cui
al progetto ministeriale, in numero di sei, in forza allUfficio, sono in atto le
seguenti convenzioni concernenti il personale amministrativo:
Convenzione con la ASL n. 12 di Venezia, con lOrdine degli Avvocati di Venezia
e con lAssociazione nazionale carabinieri in pensione e/o simpatizzanti per
n. 8 unit da giugno a dicembre 2015 (20 ore alla settimana con rimborso
spese), rinnovabile semestralmente;
Convenzione per n. 5 LSU con la Provincia di Venezia da settembre a
dicembre 2015 (20 ore settimanali totalmente a carico degli ammortizzatori
sociali), rinnovabile dalla Citt Metropolitana di Venezia;
Convenzione/Protocollo dintesa con lE.S.U. e la Regione Veneto di n. 1
lavoratore dellE.S.U. in distacco con scadenza al 31/12/2015, rinnovabile;
Convenzione con lOrdine degli Avvocati di Venezia avente ad oggetto attivit
di collaborazione (dematerializzazione e scansione di atti, inserimento dati)
relativa a un numero massimo di 10 unit (attualmente sono operative n. 6
unit).
Sono in atto tirocini con n. 16 stagisti ex art. 73 del cd decreto del fare mentre
altro stato gi assegnato al magistrato affidatario, in attesa dellavvio del
tirocinio.
Si in attesa della presa di possesso dei Giudici Ausiliari (previsti in numero

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di 22 unit per questa Corte) prima di procedere alla costituzione dellUfficio


del processo.
Relativamente ai rimedi organizzativi messi in opera dai Tribunali si segnalano
le seguenti comunicazioni.
Il Presidente del Tribunale di Venezia (come lo scorso anno) riferisce, in ordine ai
rimedi organizzativi, di una variazione tabellare urgente adottata per consentire
laccorpamento delle sezioni distaccate secondo un modulo organizzativo
che ha consentito, gi nella prima fase dellaccentramento territoriale delle
competenze, una drastica riduzione delle numerose pendenze, affluite da ben
quattro sezioni.
Per la volontaria giurisdizione evidenzia che permane la previsione:
1) della fissazione di turni giornalieri per assicurare in modo automatico la
distribuzione, lassegnazione e la definizione tempestiva delle procedure
durgenza (quali TSO o autorizzazioni al consenso informato);
2) della collaborazione dei GOT per gli adempimenti relativi allapertura delle
procedure di amministrazione di sostegno e la definizione delle istanze di
volontaria giurisdizione;
3) del ricorso a contatti con le ALSS, con rinnovo ed estensione del programma,
gi sperimentato negli anni passati, che prevede la possibilit di fruire di appositi
locali nelle varie zone territoriali per effettuare laudizione dei beneficiari di
amministrazioni di sostegno evitando laccesso, difficoltoso e talvolta precluso
dalle condizioni di invalidit, alla sede centrale del Tribunale.
Il Presidente del Tribunale di Verona comunica:
a) che, attesa la crescente carenza di personale ed essendo rimasto pressocch
lettera morta lo strumento della mobilit, stato giocoforza incentivare il
ricorso allausilio di lavoratori socialmente utili (tramite apposita convenzione
stipulata con la Provincia, destinata a cessare alla fine del 2015) al fine di far
fronte, nei limiti consentiti, alle esigenze pi elementari nel funzionamento
di alcuni servizi;
b) che le supplenze interne, la redistribuzione dei ruoli, limpiego appropriato
dei G.O.T., luso di regole organizzative volte a semplificare lattivit
processuale e la trattazione degli affari, il dibattito sulle novit legislative e
sulle pi rilevanti questioni giurisprudenziali, il confronto con il personale
e con le organizzazioni sindacali hanno costituito strumenti abituali di
gestione per far fronte alle necessit del servizio;
c) che del funzionamento dei servizi nel settore civile si occupa, inoltre, da

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pi di 12 anni un organismo misto, la Commissione Osservatorio della


Giustizia Civile, composto da Avvocati designati dallOrdine, dal Presidente
del Tribunale, da Magistrati e Funzionari, cui riservata la trattazione
e la possibile soluzione dei problemi operativi segnalati dal Foro, dalle
cancellerie, dai magistrati, da utenti.
Aggiunge che lesperienza risultata assai positiva tanto che numerosi
problemi sono stati portati a soluzione.
Evidenzia, inoltre:
a) che da diversi anni opera un organismo di analoga composizione
(Osservatorio Valore prassi) che, similmente a quanto accade in altri
circondari, elabora prassi interpretative, organizzative e comportamentali
relativamente ai processi civili e ha dato origine a diversi protocolli (in
materia di famiglia, di procedure concorsuali e di esecuzioni immobiliari,
di locazione, in tema di nuovo procedimento sommario di cognizione e di
mediazione e, pi in generale, su svariare materie del settore civile);
b) che, sempre da diversi anni, ha preso vita lOsservatorio della Giustizia
Penale, composto dal Presidente della Sezione penale, dal Presidente
della Camera Penale, da Magistrati, Avvocati e Funzionari: organismo che
si propone di migliorare il servizio giustizia nellambito penale, trattando
problemi operativi segnalati dal Foro, dalle cancellerie, dai magistrati, da
utenti e discutendo le possibili soluzioni, in relazione al quale, nel corso del
2009, stato firmato il Protocollo che ne regola il funzionamento;
c) che, pi recentemente, stato sottoscritto il protocollo inerente allistituto
della messa in prova;
d) che presso il Tribunale di Verona hanno avuto corso da tempo la Convenzione
stipulata con lOrdine degli Avvocati per il tirocinio dei praticanti avvocati
presso gli uffici giudiziari del Tribunale di Verona e la Convenzione per il
tirocinio di specializzandi fra il Tribunale e la Scuola di specializzazione per le
professioni legali delle Universit di Trento e di Verona, entrambe sottoposte
con esito positivo allattenzione del CSM;
e) che, sempre di recente, stata stipulata la Convenzione per lo svolgimento
della pratica forense presso gli Uffici giudiziari in attuazione dellart. 37 D.L.
n. 98/2011, convertito con la legge n. 111/2011 e dellart. 73 del D.L. n.
69/2013, convertito con legge n. 98/2013.
Il Presidente del Tribunale di Padova (riprendendo le considerazioni elaborate
lo scorso anno) evidenzia che, a causa dellulteriore riduzione intervenuta
nellorganico del personale amministrativo in effettivo servizio, si reso
necessario proseguire nella riduzione dellorario di apertura al pubblico degli

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sportelli nel settore civile, ribadendo, peraltro, che i collegamenti tramite


Polisweb per la consultazione dei registri di cancelleria e la comunicazione
telematica del testo integrale dei provvedimenti si traducono, comunque, in
un elevato livello di servizio allutenza, mentre la possibilit di concentrare
le risorse sullattivit di back-office consente di limitare larretrato. A questo
proposito, lufficio sta valutando modifiche organizzative da porre in essere con
la progressiva attuazione del processo civile telematico.
Prosegue lattivit di digitalizzazione delle sentenze civili e penali, con creazione
di una banca dati immediatamente accessibile agli utenti interni, che consente
tra laltro una pi rapida definizione degli incombenti collegati alla pronuncia
della sentenza.
il Presidente del Tribunale di Vicenza (che ha accorpato il Tribunale di Bassano
del Grappa a decorrere dal 13.9.2013), espone le diverse iniziative dirette al
miglioramento dei servizi erogati.
.
Digitalizzazione atti e procedimenti
Il Progetto di digitalizzazione nasce allo scopo di superare limpossibilit di
trasferire i fascicoli relativi a circa 10.000 procedimenti civili pendenti presso
la nuova sede del Tribunale di Vicenza. Il conseguimento dellobiettivo del
Progetto determiner (secondo quanto riferito dal Presidente) un consistente
risparmio di spesa consentendo di evitare lacquisto di nuovi armadi compattati
dellimporto stimato in circa 600.000,00, laddove la dematerializzazione degli
atti comporter un impegno economico pressoch inesistente.
Il Progetto prevede la scansione di tutti gli atti e documenti contenuti nei
fascicoli ed il loro salvataggio in formato digitale, cos da essere disponibili
per la consultazione ed elaborazione da parte di tutti gli operatori interessati
(magistrati, avvocati, cancellieri, collaboratori e utenti).
Non avendo il Tribunale risorse umane da destinare a tale attivit, il Presidente
si rivolto alla Direzione della Casa Circondariale di Vicenza che ha dato
il proprio assenso allutilizzo di alcuni detenuti ai fini della esecuzione delle
operazioni di scannerizzazione. Nellesecuzione del Progetto stata coinvolta
anche la Scuola di Formazione Professionale operante nel medesimo istituto
di pena, che ha ritenuto di patrocinare liniziativa in quanto diretta a fornire ai
detenuti coinvolti una specifica formazione professionale.
Sicurezza
Una delle priorit stata quella di assicurare tempestivamente le condizioni
di sicurezza che allatto dellimmissione in possesso del Presidente erano

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sostanzialmente pregiudicate sia presso la sede di Borgo Berga che presso la


sede di Santa Corona.
Attraverso la Commissione di manutenzione stato richiesto al Comune di
provvedere allacquisto di n. 4 metal detector portatili al fine di consentire
agli addetti alla vigilanza presenti presso i due varchi di accesso pedonale di
verificare la presenza di oggetti atti alloffesa al seguito delle persone in entrata.
Dal 12.05.2015 i vigilanti sono stati muniti di tale strumentazione con
lindicazione delle modalit attraverso cui effettuare il controllo.
Servizio automezzi
Si proceduto immediatamente a razionalizzare il servizio riguardante luso
degli automezzi in dotazione, fornendo, attraverso un ordine di servizio, precise
indicazioni riguardanti limpiego ed il ricovero notturno degli stessi, al fine di
assicurare una importante economia di spesa.
Wifi
Al fine di sopperire alla assenza di rete nellarea destinata alla aule di udienza
(dibattimento, civile, esecuzioni, gup) si proceduto ad implementare in
accordo con lOrdine Forense una rete WIFI, cos da assicurare agli operatori
presenti (magistrati, personale amministrativo, avvocati, curatori, ecc.) la
possibilit di trasmettere via internet documenti, ecc.
Prenotazione on line, accessi in cancelleria del contenzioso civile e delle
esecuzioni mobiliari
Gli utenti possono prenotare laccesso in cancelleria on line, con il vantaggio di
non effettuare code.
Sito internet istituzionale
Trattasi di iniziativa condotta in collaborazione con il gestore Astalegale. Il sito
contiene le news sulle attivit del Tribunale e comunicazioni importanti per
gli utenti e soddisfa le esigenze di pubblicit e trasparenza. Attraverso il sito
lutente, professionale e non, pu, registrandosi, accedere ai servizi on line ed
ottenere la modulistica necessaria per presentare le istanze alle cancellerie e
agli uffici.
Sportello di prossimit
In data 29 giugno e 28 luglio 2015 sono stati sottoscritti i Protocolli con i Comuni
di Bassano del Grappa e Valdagno, aventi ad oggetto la creazione e lo sviluppo di
una Rete Territoriale di soggetti pubblici e soggetti privati qualificati, allo scopo
di erogare ai cittadini un servizio di Sportello di Prossimit in grado di fornire
prime informazioni ed accompagnare lutente nella formulazione delle proprie
domande di volontaria giurisdizione, ridurre i costi dei cittadini per laccesso ai
servizi, facilitando cos il rapporto con lutente in una pluralit di ambiti, con

97

particolare riferimento alla volontaria giurisdizione, grazie alla collaborazione


territoriale e a una maggiore diffusione dei servizi informativi via web.
Liniziativa che per ora coinvolge i Comuni di Bassano del Grappa e Valdagno
dovrebbe essere estesa anche ai Comuni di Schio e Asiago.
Baby parking
E in corso di realizzazione allinterno del nuovo palazzo di Giustizia uno spazio
dedicato ai bambini (figli di magistrati, personale amministrativo, avvocati,
consulenti e testimoni), presidiato da personale qualificato, per il tempo
necessario a consentire ai genitori lo svolgimento dellattivit professionale
ovvero dellincombente loro richiesto.
Sala protetta per lascolto del minore
E stata completata la sala di ascolto dei minori appositamente allestita ed
attrezzata. Evidenti le ricadute positive sia con riferimento al contenimento
delle spese sia alla riduzione del disagio del bambino da ascoltare.
Spending Review
Sono stati effettuati importanti interventi in materia di spese telefoniche e di
pubblicit delle procedure esecutive, settori nei quali limpegno economico
sostenuto non appariva giustificato dallutilit connessa.
Anche al fine di avere un controllo pi capillare sistematico delle spese sostenute
dalla struttura giudiziaria stata costituita una commissione presieduta dal
Presidente del tribunale con lobiettivo di realizzare in un primo tempo il
rendiconto delle uscite, cos da creare le premesse per ulteriori e strutturali
interventi mirati a contenere le spese salvaguardando la qualit del servizio.
Protocollo per la giustizia vicentina
Protocollo tra gli Uffici Giudiziari e gli ordini professionali (avvocati, notai e
commercialisti) per il confronto su temi di comune interesse. Prevede un
incontro mensile tra i vertici degli uffici e i presidenti degli ordini.
Accesso al sicid del PM
E stato stipulato un protocollo per la gestione telematica della formulazione
dei pareri del pubblico ministero nelle procedure di diritto di famiglia e di
volontaria giurisdizione.
Risorse personali
La drammatica situazione della scopertura della pianta organica del personale
amministrativo - che supera il 20% ed tanto pi grave se si considerano i
gravi ritardi che connotano gli incombenti in quasi tutti i settori con inevitabile
ricaduta negativa sulla risposta giudiziaria e per limmagine della Giustizia -
stata in minima parte attenuata con un accordo con la societ Zucchetti che ha
messo a disposizione del Tribunale ulteriori tre persone in aggiunta alle due
che gi collaboravano con la cancelleria fallimentare.

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Programma aggiornamento GOT


Considerata limportanza dellattivit di aggiornamento professionale del
magistrato onorario, apparso funzionale realizzare una struttura organizzativa
dinamica a livello circondariale per la promozione di iniziative finalizzate
allaccrescimento della professionalit dei giudici onorari in servizio presso il
Tribunale di Vicenza.
A tal fine stata istituita una Commissione per laggiornamento della
magistratura onoraria formata da magistrati togati con funzioni di ausilio ai
magistrati onorari nella quotidianit del lavoro giudiziario, mediante la costante
rilevazione dei bisogni formativi, la diffusione di novit giurisprudenziali e
legislative per lesame delle questioni giuridiche pi rilevanti di cui abbiano
curato la trattazione, per la discussione delle soluzioni adottate e per favorire
lo scambio di esperienze giurisprudenziali e di prassi innovative.
Protocollo dintesa per la gestione dei percorsi di mediazione familiare
Il progetto si propone di fornire un contesto di incontro strutturato nel quale la
coppia in crisi, supportata da un professionista (mediatore), ha la possibilit di
fronteggiare la riorganizzazione necessaria della separazione e dove i genitori
sono orientati ad elaborare accordi che soddisfino tutti i membri della famiglia,
con particolare riguardo agli interessi dei figli e con attenzione al mantenimento
della continuit educativa ed affettiva dei figli medesimi con entrambi i genitori
e con le rispettive famiglie di origine.
Video conferenza nel settore Amministrazione di sostegno
Al fine di evitare che persone affette da gravi disabilit siano trasportate in
Tribunale per ludienza ovvero che le stesse siano raggiunte da un GOT quando
labitazione si trova ad una certa distanza dallUfficio, con rischio per la sicurezza
personale del magistrato e dellautista e correlativi costi non indifferenti, in
corso di implementazione il servizio di video conferenza attraverso il quale
consentire al giudice, da remoto, di conferire con lamministrato per accertarne
le condizioni.
Il Presidente del Tribunale di Treviso, dopo avere illustrato analiticamente le
regole organizzative vigenti allinterno delle cancellerie addette ai servizi civili
e penali, riferisce di avere rimediato (seppure solo in parte) alle vacanze di
organico del personale amministrativo facendo ricorso allutilizzo di lavoratori
socialmente utili in numero di 20 (distribuiti nelle varie cancellerie e gestiti
da tutor nominati dal dirigente), nonch agli stagisti che partecipano a
progetti formativi concordati dallamministrazione con istituzioni scolastiche o
universitarie o fondazioni.

99

Lo stesso Presidente sottolinea, altres, la vigenza di un protocollo dintesa con


lamministrazione provinciale di Treviso per lutilizzazione nei servizi ausiliari di
lavoratori iscritti nelle liste di mobilit.
La Presidente del Tribunale di Rovigo riferisce della proposta tabellare
definitiva del 24.9.2014, approvata dal CSM il 4.3.2014, attraverso la quale ha
introdotto le regole che hanno consentito una incisiva riduzione dellarretrato
civile e lelevazione degli indici di ricambio e di smaltimento nel settore del
dibattimento penale.
La Presidente del Tribunale di Belluno, per quanto riguarda le regole
organizzative adottate per rendere pi efficiente il funzionamento dellUfficio,
fa riferimento al programma per la trattazione e la riduzione dellarretrato civile.
Programmi predisposti per la trattazione e la riduzione dellarretrato
I Presidenti dei Tribunali del distretto hanno comunicato i programmi
predisposti per la riduzione degli arretrati.
Il Presidente del Tribunale di Venezia segnala che nellambito di tutte le
Sezioni in atto gi da alcuni anni il programma volto a contenere i tempi dei
procedimenti e ad agevolare la definizione delle cause pendenti. I magistrati
danno la precedenza alle cause pendenti da oltre tre anni, rispetto alle altre
cause, contenendo la durata dei rinvii per lassunzione dei mezzi istruttori e per
la precisazione delle conclusioni. Ove la natura della controversia lo consenta,
per le cause monocratiche favorito il ricorso alla definizione ex art. 281 sexies
c.p.c., con trattazione orale.
E in corso di predisposizione il Programma per la gestione, nel 2016, dei
procedimenti civili pendenti, previsto dallart. 37 D.L. 6/7/2011 n. 98, sulla
linea di quello elaborato per il 2015, che ha consentito di raggiungere positivi
risultati relativamente ai tempi di durata dei procedimenti ed alla riduzione
delle cause pi vetuste.
Il Presidente del Tribunale di Verona conferma lavvenuta adozione, dallinizio
del 2012, di un programma di esaurimento dellarretrato e, successivamente,
dei programmi di gestione dei procedimenti civili e penali per il 2013, per il 2014
e per 2015, ai sensi dellart. 37 D.L. 6.7.2011 n. 98 convertito, con modificazioni,
nella legge n. 111/2011
I criteri organizzativi adottati sono serviti, sia pure in un contesto di crescenti

100

difficolt, ad assicurare una risposta di giustizia con carattere prioritario nei


procedimenti relativi ad oggetti di maggiore rilievo socio-economico, anche
sotto il profilo dellurgenza dellintervento. In generale, costituiscono oggetto
di trattazione particolarmente celere la fase presidenziale dei procedimenti per
separazione e divorzio e i ricorsi per modifica delle condizioni di separazione
e divorzio, specialmente se riguardanti minori; i ricorsi cautelari (in tutte le
materie) e possessori e i relativi reclami; i procedimenti camerali anche in
materia societaria; i ricorsi monitori; le cause di lavoro e previdenza, per le
quali sono previste corsie preferenziali (in materia di licenziamenti, infortuni,
prestazioni pensionistiche); le citazioni per convalida di sfratto; i procedimenti
in materia di amministrazione di sostegno e di immigrazione; le fasi iniziali delle
procedure concorsuali.
Hanno, invece, subito allungamenti, a causa dei carichi di lavoro, gli affari
relativi al contenzioso civile ordinario, la situazione dei quali non pu essere
considerata accettabile in assoluto a causa della pendenza di un certo numero di
procedimenti di risalente iscrizione (pur di entit ridotta rispetto alle rilevazioni
precedenti) e della non ancora soddisfacente durata media di alcune tipologie
di giudizi.
LUfficio riuscito, comunque, a mantenere in linea di massima un indice di
ricambio positivo, pur con talune divaricazioni allinterno dei diversi settori.
Il Presidente del Tribunale di Padova ribadisce (come per il decorso periodo)
che nel settore civile sono stati individuati e perseguiti gli obiettivi:
1. mantenimento degli attuali standard di produttivit individuale, con la
definizione di un numero di procedimenti quanto meno corrispondente a
quello delle nuove iscrizioni per le cause relative a controversie ordinarie e
per le cause in materia di lavoro e previdenza;
2. ulteriore riduzione quantitativa delle cause iscritte in epoca remota e,
comunque, anteriore ai cinque anni, imprimendosi a tali procedimenti un
iter di definizione pi accelerato soprattutto attraverso lutilizzo pi rigoroso
del potere di direzione del processo previsto dallarticolo 175 del Codice di
procedura civile;
3. contenimento o, ove possibile, riduzione delle pendenze, quanto meno
nella misura del 10 %, delle procedure di espropriazione, mobiliare ed
immobiliare, obiettivo realizzabile soltanto subordinatamente al ritorno
alla normalit del mercato con riferimento ai possibili acquirenti dei beni
formanti oggetto di vendita coattiva;
4. contenimento e, ove possibile, riduzione delle pendenze, quanto meno nella

101

misura del 10 %, nel settore delle procedure concorsuali, incentivandosi,


laddove ne ricorressero i presupposti, lutilizzo dello strumento acceleratorio
di cui allart. 102 della legge fallimentare.
Per quanto riguarda il settore penale, il Presidente evidenzia lelaborazione di
una incisiva strategia di accelerazione delliter di definizione dei procedimenti
pendenti, analoga a quella concernente le cause civili di pi remota iscrizione,
soprattutto con riferimento ai processi penali cui deve essere assicurata la
priorit assoluta nella relativa trattazione, previsti dallart. 132 bis delle norme
di attuazione, di coordinamento e transitorie del Codice di procedura penale,
nel testo sostituito dallart. 2 bis del decreto legge n. 92/2008, convertito, con
modificazioni, nella legge n. 125/2008, nonch dalla delibera del Consiglio
Superiore della Magistratura del 13 novembre 2008.
Anche in tal caso stata proposta, come propedeutica rispetto alla
predisposizione di un efficace programma di smaltimento, unopera analitica
di ricognizione volta ad accertare le precise dimensioni del problema, tale da
individuare lesatto numero dei processi per i quali doveroso un intervento
mirato, soprattutto in relazione ai casi in cui si presenta concreto il rischio di
prescrizione dei reati.
La scelta di un adeguato criterio di classificazione dei processi, fondato sulla
gravit dei reati in contestazione e sulla data di scadenza del termine di
prescrizione, ha consentito, quindi, di tracciare un programma articolato per
la formazione dei ruoli di udienza e per la relativa trattazione, riservando una
corsia preferenziale a quelli di natura prioritaria.
La introduzione di udienze straordinarie, aggiuntive rispetto a quelle previste
dalle tabelle in vigore, intesa come strumento utilizzabile nel contesto di un
programma pi ampio mirato allo smaltimento degli affari, soprattutto di quelli
prioritari, non risultata praticabile, non disponendo lUfficio del personale
amministrativo necessario a prestare lassistenza alle udienze.
Il Presidente del Tribunale di Vicenza segnala di avere adottato, con il parere
favorevole dellOrdine degli avvocati vicentini, il c.d. Programma Strasburgo
tendente a realizzare lobiettivo della ragionevole durata dei processi civili.
Tale programma si fonda essenzialmente sullo smaltimento prioritario e
graduale dellarretrato delle cause civili ultratriennali e sullopzione di una
durata normalmente infra-triennale delle cause civili pendenti presso i tribunali.
Il programma predisposto dal Presidente vicentino incentrato su un decalogo
di 20 prescrizioni (per funzionari e personale amministrativo) e suggerimenti
per i magistrati, condivisi con il locale Consiglio dellOrdine degli Avvocati,

102

riguardanti la gestione delle cause mediante lutilizzazione al massimo dei


poteri di cui allart. 175 c.p.c. spettanti al giudice civile e prevede inoltre:
o un monitoraggio periodico (ogni 6 mesi) dei ruoli mirato a catalogare le
cause pendenti in base allanno di iscrizione a ruolo (la c.d. targatura dei
processi);
o la trasmissione periodica a tutti i giudici dei risultati parziali conseguiti;
o un metodo di esaurimento dei processi con il sistema FIFO (first in, first out;
cio precedenza alle cause pi vecchie) e non pi LIFO (fast in, first out);
o un trattamento privilegiato per le cause di anzianit ultra-triennale (quelle
divenute nel frattempo a rischio Pinto) con precedenza assoluta sulle altre.
Sezione stralcio
Listituzione di una sezione stralcio, almeno nella prima fase, tende a realizzare
lobiettivo della riduzione della durata dei procedimenti civili e della limitazione
dellarretrato, tenuto conto delle criticit derivanti da un arretrato che
divenuto imponente a causa delle vicissitudini che hanno connotato in senso
negativo lorganico dei magistrati negli ultimi anni (contraddistinto da un indice
di scopertura che ha raggiunto, nellanno 2014, il 44,50%).
Pi precisamente, tenuto conto che negli anni 2018-2019 e 2020 risultano
fissate per la precisazione delle conclusioni n. 630 cause, alcune iscritte da oltre
15 anni, tale sezione avr il precipuo compito di procedere allabbattimento del
suddetto arretrato e alla riduzione dei tempi di durata dei relativi giudizi anche
anticipando la fissazione delle udienze di precisazione delle conclusioni.
Il Presidente del Tribunale di Treviso, a sua volta, pur rappresentando come,
in mancanza di una significativa revisione delle piante organiche, appaia
umanamente impossibile realizzare lobiettivo delleliminazione dellarretrato
e del contenimento dei tempi di esaurimento dei procedimenti, ha riferito
analiticamente sulla situazione nelle diverse macroaree alla data 30.6.2015.
Contenzioso civile ordinario
Prima sezione civile: obiettivo perseguito = carico esigibile = da 124 (-15%) a
166 (+15%). Valore medio delle definizioni con sent. = 145. Definizione del 50%
dei procedimenti di separazione e divorzio contenziosi e di contenzioso ordinario
ultratriennali (in numero, alla data 30.6.2014, di 137 e rispettivamente 740). La
definizione dovr privilegiare per entrambe le tipologie i procedimenti iscritti
ante 1.1.2010.
Sono state pubblicate nel periodo 30.6.2014/1.7.2015 dai magistrati della
sezione (7 oltre ai GOT) n. 1.228 sentenze (esclusi divorzi congiunti), numero
superiore allobiettivo.

103

stato definito il 66% dei procedimenti ultratriennali in materia di famiglia


(iscritti ante 30.6.2011 residui 43 da 127) e il 63% dei procedimenti ultratriennali
di contenzioso ordinario (265 da 730).
Seconda sezione civile: obiettivo = carico esigibile = da 68 (-15%) a 92
(+15%). Valore medio delle definizioni con sent. = 80. Definizione del 50%
dei procedimenti di contenzioso ordinario ultratriennali (287) privilegiando le
iscrizioni ante 1.1.2010.
Sono state pubblicate nel periodo 30.6.2014/1.7.2015 dai magistrati della
sezione n. 382 sentenze. Il dato comprensivo, come per le altre sezioni, delle
sentenze emesse dai GOT. Lampio e in taluni casi imprevedibile turn over
registrato, lapplicazione parziale extradistrettuale di un giudice e il congedo
di un altro hanno pesato sul raggiungimento dellobiettivo, che dovrebbe
comunque essere raggiunto per la fine dellanno, grazie anche al recupero di
due magistrati.
stato definito il 67% dei procedimenti ultratriennali di contenzioso ordinario
(iscritti ante 30.6.2011 residui 95 da 287).
Terza sezione civile: obiettivo = carico esigibile = da 128 (-15%) a 172 (+15%).
Valore medio delle definizioni con sent. = 150. Definizione del 30% delle cause
di contenzioso ordinario ultratriennali (984) privilegiando le iscrizioni da pi di
cinque anni (322).
Sono state pubblicate nel periodo dall1.7.2014 al 30.6.2015 dai magistrati
della sezione n. 764 sentenze, numero superiore allobiettivo.
stato definito il 53% dei procedimenti ultraquinquennali di contenzioso
ordinario (iscritti ante 30.6.2009, residui 135 da 288).
In definitiva, per quanto concerne la macroarea del contenzioso civile ordinario
(escluso lavoro), risultano pubblicate n. 2.374 sentenze, che, sommate alle
definizioni altrimenti ottenute (1.289), portano ad un rendimento dellufficio
pari a n. 3.663 definizioni, a fronte di sopravvenienze per n. 3.473 procedimenti.
Sezione lavoro: obiettivo = Il carico esigibile per magistrato stimato
compreso, per quanto concerne le modalit di definizione con sentenza, tra i
149 procedimenti (-15% della media della produttivit) e i 201 (+15%). Valore
medio delle definizioni con sent. = 175.
Premesso che il terzo posto di giudice del lavoro rimasto vacante fino al
12.1.2015, sono state pubblicate n. 518 sentenze, di cui 137 in materia di
previdenza-assistenza (contro le 250 del periodo precedente, di cui 52 previdenza).
In generale stato definito l82% del contenzioso ultraquinquennale (8 pendenti
da 46) e il 59% di quello da 3 a 5 anni (116 pendenti da 282). Complessivamente
le pendenze sono risultate a fine periodo n. 2.435 (da 2.478).

104

Per quanto concerne invece le pendenze finali complessive delle tre sezioni
civili e della sezione lavoro, le stesse sono risultate alla data 30.6.2015 pari a
10.935 (11.033 quelle del precedente periodo).
Fallimenti e procedure concorsuali: obiettivo = Si porr particolare attenzione
ai fallimenti ante 31.12.2006 (cfr. relazione presidente seconda sezione, secondo
la quale so conta entro il 2015 di eliminare circa il 30% delle 223 procedure
aperte)..
stato chiuso nel periodo il 17% delle procedure fallimentari ante 31.12.2006
(40 su 237). I fallimenti dichiarati sono risultati 287 (265 nel periodo precedente),
chiusi 192 (185 lanno prima), pendenti finali 1.628 (da 1.533). Sono risultate
59 le nuove procedure di concordato preventivo (lo stesso numero del periodo
precedente), con un incremento in termini di pendenze finali del 15% (171 da
148).
Esecuzioni mobiliari: obiettivo = .. ci si propone di garantire il mantenimento
degli attuali livelli di produttivit.
La diminuzione delle sopravvenienze (4.634 da 5.527) e il proseguimento del
buon ritmo di smaltimento (5.308 definizioni contro le precedenti 5.533) hanno
reso possibile un sostanzioso abbattimento delle pendenze finali, risultate
1.584 da 2.258.
Esecuzioni immobiliari: obiettivo = si confida di ridurre di ulteriori 6 mesi
lintervallo temporale tra liscrizione a RG e laffidamento dellincarico al perito
per la stima dei beni portandolo a 3 anni e 6 mesi dagli attuali 4.
Trattasi del settore dove venivano e vengono tuttora riscontrati gli aspetti pi
critici, a causa: a) del numero sempre molto elevato delle sopravvenienze (809
da 833 del 2013, anche se in marcata flessione rispetto ai picchi di 1.100 nuovi
procedimenti del 2011 e di 1060 del 2012); b) della limitatezza delle risorse
disponibili (sia in termini di magistrati addetti che di personale di cancelleria);
c) soprattutto della particolare congiuntura del mercato immobiliare, incapace
di assorbire una cos vasta offerta (basti pensare, con riferimento alle aste
tenute dal Giudice dellEsecuzione il dato non riguarda le aste delegate ai
notai che dall1.1 al 30.6.2015 hanno avuto esito positivo solo 28 esperimenti
di vendita su 378, corrispondenti al 7,8%, percentuale ancora inferiore al 9%
registrato nellanno 2014). La diminuzione complessiva delle definizioni (519 da
600), non bilanciata da un adeguato calo delle sopravvenienze, ha determinato
laumento delle pendenze finali da 3.925 a 4.188.
Alla luce dei dati riportati, il Presidente del tribunale trevigiano presume che,
pur tra le molte difficolt determinate dal protrarsi delle evidenziate scoperture
dorganico, aggravate da applicazioni e congedi, alla fine del periodo gli obiettivi

105

fissati possano essere centrati sia per quanto concerne il c.d. ringiovanimento
del ruolo sia con riferimento alla riduzione/contenimento delle pendenze,
quanto meno nei settori del contenzioso civile, lavoro, esecuzioni mobiliari,
fallimenti e procedure concorsuali.
La Presidente del Tribunale di Rovigo ha fatto riferimento al programma di
gestione dei procedimenti civili per lanno 2015 e alla proposta tabellare
del 24.9.2014, approvata dal CSM il 4.3.2015 per evidenziare i programmi
predisposti per lo smaltimento dellarretrato.
Con riferimento all arretrato civile, per il quale era stata prevista la riduzione
del 30% nel programma ex art. 37 del 2014, evidenzia lavvenuto superamento
della previsione, essendosi attestata la riduzione mediamente nella misura
34,55% nel periodo 1.7.14-30.6.15.
Allo scopo di monitorare landamento del programma, la Presidente ha previsto
verifiche semestrali in ordine al programma individuale di smaltimento delle
pendenze ultratriennali, con obbligo di segnalazione, da parte del giudice
interessato, dei procedimenti (con indicazione del numero di r.g.) nei quali
abbia fissato ludienza di precisazione delle conclusioni o di discussione orale
(con indicazione della data delludienza) ovvero dellavvenuto deposito del
provvedimento conclusivo (con indicazione della data del deposito).
Con riferimento al settore penale, i dati statistici attestano il forte impegno dei
giudici del dibattimento nellaffrontare le pendenze e le sopravvenienze, tanto
che lindice di rendimento passato da 0,67 a 1,06 e quello di smaltimento
da 0,25 a 0,63. Il numero delle udienze stato di 426 nel monocratico e 153
nel collegiale, a fronte rispettivamente di 234 e 68 del periodo precedente.
E stato, inoltre, incrementato il numero delle udienze collegiali, da quattro a
sei al mese, con fissazione di qualche udienza straordinaria per la trattazione di
processi pi che prioritari prossimi alla prescrizione.
Le Linee guida sui processi prioritari, adottate in sede distrettuale il 18.12.2014
sono puntualmente applicate.
La Presidente del Tribunale di Belluno, con riguardo ai programmi predisposti
per la trattazione e riduzione dellarretrato civile, nullaltro ha riferito rispetto
a quanto evidenziato con riguardo alle regole organizzative per il pi efficiente
funzionamento dellUfficio, assumendo quali obiettivi: 1) la riduzione nel
limite di tre anni della durata massima di tutti i procedimenti civili entro il
prossimo periodo tabellare (quale obiettivo principale); 2) l azzeramento
dei ricorsi proposti ai sensi della legge Pinto in conseguenza del miglioramento

106

qualitativo delle pendenze attraverso la definizione dei procedimenti di pi


risalente iscrizione (quale obiettivo secondario); 3) recupero della effettivit
della giurisdizione nel settore civile (quale obiettivo finale).
Relativamente alla Corte dAppello i programmi predisposti per la trattazione e
la riduzione dellarretrato civile con la relazione relativa al precedente periodo
sono stati in gran parte attuati specie con riguardo alle cause di vecchio rito il
cui numero complessivo si ridotto a 13 unit.
Relativamente alle cause di nuovo rito, a causa delle vacanze di organico si
riusciti solo in parte a contenere i rinvii delle udienze di precisazione delle
conclusioni nei limiti previsti dal programma.
Ottimo lindice di ricambio che appare assestato su valori elevati per il
contenzioso ordinario, da ultimo, su un valore di 1,38 al 30.6.2015, sia pure in
lieve calo rispetto allo scorso periodo (1,59).
Altrettanto positivo lindice di produttivit media dei magistrati dellufficio,
calcolato nel periodo 1.7.2014/30.6.2015, riferito al contenzioso ordinario
e al lavoro, pari a 263 definizioni, di cui 170 con sentenza e 93 altrimenti
definiti, sostanzialmente stabile rispetto allindice di produttivit del periodo
precedente, pari a 260, di cui 178 sentenze e 82 altrimenti definiti.
Nellambito dello specifico programma per lesaurimento dei procedimenti
pendenti stato disposto un periodico monitoraggio dei ruoli di ciascun
consigliere al fine di assicurare, per ogni udienza, la presa in carico di almeno
4 cause da decidere (e almeno 3 per la terza sezione civile che ha competenza
anche in materia di famiglia, con un elevato numero di procedimenti in camera
di consiglio per ogni udienza).
Va confermata la prassi della formazione, ove possibile, di due collegi per
ciascuna sezione (compresa la sezione lavoro), allo scopo di incrementare il
numero delle udienze e favorire la trattazione di un maggior numero di fascicoli
da parte di ogni singola sezione, in modo da conseguire il risultato di una pi
rapida definizione dei procedimenti.
In adesione al programma Strasburgo, per il prossimo periodo dovr perseguirsi,
quale obiettivo prioritario, lo smaltimento dellarretrato, con tale termine
intendendosi fare riferimento ai procedimenti ultrabiennali (ovvero oltreannali
con riferimento alle cause di lavoro) e, conseguentemente, dovr procedersi
alla anticipazione delle cause pi risalenti (fuori dal biennio o dallanno), con
fissazione delle stesse in udienze temporalmente pi vicine.
Ove necessario, potr provvedersi alla istituzione di una o pi sezioni
stralcio per la definizione dellarretrato, integrandone la composizione con i

107

Giudici Ausiliari, di prossima nomina, e rafforzando lazione dei giudici con la


costituzione dellUfficio del processo.
Relativamente al settore penale, deve darsi atto dei buoni risultati conseguiti e
della opportunit di prosecuzione dellattivit svolta dalla Commissione della
priorit delle priorit nata dalla collaborazione tra i magistrati della Procura
Generale e quelli della Corte, con riferimento alla segnalazione periodica di
procedimenti penali prioritari in ragione del loro rilevante interesse pubblico.
Infatti, la maggior parte delle segnalazioni di priorit ha trovato accoglimento
e vari importanti processi sono stati sollecitamente fissati per la trattazione.
Va, altres, segnalata lapprovazione dei criteri di priorit condivisi a livello
distrettuale, come da verbale del 18.12.2014, da parte della Conferenza
dei Capi degli Uffici del distretto, convocata dal Presidente della Corte e dal
Procuratore Generale ad impulso del Consiglio Giudiziario di Venezia.
Sar conservata ed ulteriormente curata lattivit degli osservatori di giustizia
al fine della predisposizione e dellaggiornamento di condivisi protocolli di
udienza e saranno tenute riunioni periodiche con il Procuratore Generale della
Repubblica, il Presidente del Consiglio dellOrdine degli avvocati di Venezia ed i
funzionari delle cancellerie e segreterie interessati, con lobiettivo di individuare
situazioni di criticit nel funzionamento degli uffici e di adottare i necessari
provvedimenti correttivi.
Per quanto riguarda pi specificamente lattivit delle sezioni penali,
sottolineo che, da settembre 2014 e per un breve periodo, due delle tre sezioni
oggi esistenti hanno operato con un Presidente e cinque consiglieri (anche
grazie allapplicazione alla Prima sezione penale di un magistrato del Tribunale
di Venezia), con conseguente possibilit di formazione di due collegi fissi per
ciascuna delle due sezioni, mentre la terza sezione ha operato con la presenza
di un Presidente e quattro consiglieri.
Ci ha consentito lincremento del numero delle udienze, compatibilmente con
la capacit della struttura amministrativa di far fronte ad un maggior carico di
lavoro.
Peraltro, da marzo del 2015 la prima sezione ha ripreso ad operare con
cinque magistrati per cessazione dellapplicazione mentre la seconda sezione
temporaneamente mancante di un consigliere, sospeso dalle funzioni da
settembre 2015 a tutto febbraio 2016.
Infine, a decorrere dal mese di gennaio 2016, lorganico delle sezioni penali
rimarr scoperto di tre unit (oltre al consigliere sospeso) (su 16 magistrati) a
causa del pensionamento, a fine anno, di due Presidenti (il dott. Sartea e la dott.
ssa Perdibon, rispettivamente Presidenti della prima e della seconda sezione)

108

e del consigliere dott.ssa Napolitano, collocata fuori ruolo ed assegnata dal


14.1.2016 alla Scuola Superiore della Magistratura, con conseguenti effetti
negativi (per non dire catastrofici) sullo smaltimento dellarretrato e sui tempi
di definizione dei processi.
A tali scoperture si parzialmente posto rimedio mediante lapplicazione (a
far data dall1.1.2016) di due giudici alla Corte dAppello per la durata di tre
mesi rinnovabili, in attesa della copertura dellorganico e della scadenza del
provvedimento di sospensione.
La nota maggiormente positiva che, pur a fronte dellaumento delle
sopravvenienze (da 3.845 al 30.6.2014 a 3.989 al 30.6.2015, pari a + 3,75%)
compresi Assise e Minori cresciuto il numero delle definizioni (passate
da 3.464 a 3.834, pari a + 10,68), con una pendenza pressocch stabile
(14.493 rispetto a 14.358 nel periodo precedente), con un indice di ricambio
ulteriormente positivo rispetto al 30.6.2014, pari a 96,1% rispetto al 90,1%
dello scorso periodo.
Formazione decentrata
I referenti della Struttura didattica territoriale del Distretto della Corte dAppello
di Venezia hanno riferito con organica e approfondita relazione sullattivit
formativa svolta nel periodo 1.7.2014/31.12 2015.
Come evidenziato nella precedente relazione, anche nel periodo in esame, la
Struttura didattica territoriale del Distretto ha svolto la propria attivit formativa
nel solco delle direttive indicate nelle circolari adottate dalla SSM, in particolare
selezionando la materia degli incontri di studio in funzione delle esigenze di
formazione espresse dai Colleghi e rivolgendo attenzione particolare alla
formazione linguistica in lingua inglese.
Come nello scorso periodo, la gestione delle attivit formative ha tratto
fondamentale ispirazione dalla primaria esigenza rappresentata dallinteresse
dellutente ai temi prescelti e dal conseguente coinvolgimento attivo del
medesimo (anche sotto il profilo dellapporto di personali contributi).
Nella relazione sono stati scrupolosamente indicati e descritti gli incontri di
studio, distinti con riferimento alla categoria dei destinatari ovvero al contenuto
della proposta formativa. In particolare, sono descritti gli incontri destinati
ai magistrati con funzioni, quelli destinati ai magistrati onorari, ai magistrati
ordinari in tirocinio, individuati per D.M. di nomina; ed, altres, gli incontri
destinati alla riconversione decentrata personalizzata e quelli patrocinati dalla
Struttura didattica territoriale.

109

Infine, sono state indicate le iniziative di formazione linguistica ed una


importante attivit di Scambio internazionale EJTN in lingua inglese con
numerosi magistrati europei, provenienti da Germania, Romania, Lituania,
Bulgaria, Paesi Bassi e Spagna, con stages tenutisi presso il Tribunale di Padova
e gli uffici giudiziari di Venezia nei periodi dal 20 al 31 ottobre 2014 e dal 19 al
30 ottobre 2015.
I temi oggetto degli incontri (sia quelli pertinenti al settore civile e del lavoro
sia quelli relativi al settore penale, alla materia interdisciplinare, al diritto
comunitario e internazionale, allinformatica) sono tutti di estremo interesse e
attualit e attengono principalmente a novit legislative di recente introduzione
ovvero a temi fondamentali oggetto di importanti decisioni giurisprudenziali.
Si tratta, in definitiva, di una offerta formativa che copre le primarie esigenze
dei colleghi del distretto e di quanti altri ne abbiano, a vario titolo, usufruito;
di unattivit di alto profilo organizzativo e qualitativo che si rivelata
assolutamente necessaria a contribuire alla creazione e al mantenimento di
elevati standard professionali indispensabili ad assicurare lespletamento
delle funzioni giurisdizionali in un distretto difficile e complesso per quantit
e qualit di flussi, in un contesto territoriale a forte caratterizzazione
economico-produttiva e connotato, altres, dallenorme espansione del settore
terziario (dai servizi turistici a quelli portuali e aeroportuali): contesto dal
quale scaturiscono forti conflitti sociali ed economici, aggravati da fenomeni
migratori, in seno ai quali trova spazio un ampio e variegato contenzioso civile e
di lavoro ma, soprattutto, sono visibili profili di criminalit crescente, specie con
riferimento ai reati associativi, ai reati economici e a quelli contro la Pubblica
Amministrazione.
Anche questanno, ritengo, pertanto, doveroso rivolgere a tutti i componenti
della Struttura didattica territoriale e ai loro collaboratori il ringraziamento e
il riconoscimento di tutti i magistrati del Distretto e di quanti abbiano, a vario
titolo, usufruito dellattivit di formazione.
Aggiungo il mio personale apprezzamento, oltre che per il contenuto e la qualit
dellofferta formativa alla quale ho fatto cenno, per limpegno, la dedizione e la
professionalit dei Colleghi formatori i quali, nellespletamento della loro attivit
didattica (da considerarsi quasi alla stregua di un secondo lavoro rispetto a quello
primario relativo allesercizio della giurisdizione), sono riusciti, a prezzo di sacrifici
personali e per mero spirito di servizio, a fornire ai magistrati del Distretto il supporto
scientifico e didattico adeguato alla complessit dei rapporti e alla pluralit delle
materie che caratterizzano la realt giudiziaria veneta (e quella nazionale, anche in
riferimento alla normativa e alle decisioni giurisprudenziali europee).

110

Dipartimento dellamministrazione penitenziaria - Provveditorato Regionale


per il Veneto Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige
Lorientamento dellAmministrazione, a seguito della sentenza CEDU
Torreggiani, stato perseguito in tutto il distretto. Il Provveditorato regionale
ha sollecitato le singole direzioni attraverso direttive precise, nonch attraverso
incontri di confronto e programmazione con i Direttori degli Istituti e le figure
istituzionali apicali di riferimento, sulla necessit di apertura per almeno otto
ore die per tutti i detenuti, monitorando contestualmente e costantemente la
situazione relativa agli spazi pro capite a disposizione dei ristretti, attraverso
luso dei dispositivi informatici posti in essere dal Centrale Dipartimento.
Ha, inoltre, ricordato che il rispetto delle direttive sugli spazi a disposizione
solo il primo passo, sicuramente importante, ma da implementare di contenuti
trattamentali che abbiano concreta valenza per la dignit delle persone
detenute e per il loro opportuno reinserimento.
Tali direttive sono state recepite dagli istituti del distretto, che hanno tutti
coerentemente risposto, differenziandosi nelle modalit solo per le diversit
strutturali esistenti, e ovunque le condizioni giuridico/strutturali lo abbiano
consentito, stata realizzata unapertura degli spazi da un minimo di otto ore
ad un massimo di dodici ore.
Pregnante e densa di contenuti stata nel 2014 la partecipazione della
Comunit esterna allopera di rieducazione e di reinserimento dei detenuti e
particolare importanza hanno rivestito le relazioni con la Regione del Veneto
attraverso linterlocuzione, oramai storica, leale e sinergica con lAssessorato
alla Sanit e lAssessorato ai Servizi Sociali.
Con altrettanta piena disponibilit sono stati avviati tavoli di lavoro con
lAssessorato allAgricoltura in materia di costituzione di fattorie sociali e con
lAssessorato industria e Artigianato per costruire valide e concrete iniziative di
informazione e disseminazione sulle possibilit di implementazione di attivit
lavorative in carcere, con la realizzazione della guida per gli imprenditori
denominata Liberiamo le Produzioni e presentata presso il Palazzo Balbi a
Venezia in una conferenza stampa il 14 maggio 2015.
I rapporti instaurati nel 2010 con la Fondazione CARIVERONA, che hanno
portato alla approvazione del progetto ESODO nel febbraio 2011, sono
proseguiti allinsegna della collaborazione e della piena condivisione degli
intenti di sostegno alle attivit trattamentali in favore dei detenuti, ex detenuti
e delle persone in esecuzione penale esterna, tanto da confermare, ancora per
il 2015, un finanziamento pari a 1.350.000,00 c.a. (nonostante il progetto

111

avesse raggiunto il suo naturale epilogo) utilizzato per i progetti di formazione


e reinserimento socio-lavorativi- alloggiativi dei soggetti in esecuzione penale
dei territori di Belluno, Verona e Vicenza.
Lazione del Provveditorato ha continuato a perseguire il fine della costruzione
di una rete territoriale che coinvolga non solo fondazioni e/o enti privati, ma
anche enti territoriali, lassociazionismo ed il terzo settore, nellottica di una
condivisione pragmatico/culturale della necessit di una presa di responsabilit,
anche in termini di impegno economico diretto.
Si sottolinea, quindi, la lodevole attivit del mondo dellassociazionismo e del
terzo settore che in tutti gli ambiti provinciali contribuisce alla realizzazione
dellopera di rieducazione e reinserimento socio lavorativo delle persone in
esecuzione penale.
Si proseguito nella concretizzazione e realizzazione del Circuito Regionale ex
art. 115 d.p.r. 230/2000 in relazione a cui il Provveditorato stato chiamato
a fornire ladeguato contributo per pervenire alla creazione di modelli di
detenzione pi consoni alle finalit costituzionali della pena.
In particolare viene segnalata lapertura dellICAT, sezione a custodia attenuata
per tossicodipendenti, nella ristrutturata sezione detentiva della Casa
Circondariale di Padova.
A causa di un organico ancora non sufficiente il progetto stato avviato in
misura ridotta, destinandosi, in via sperimentale in data 03/02/14, una sezione
della Casa Circondariale a custodia attenuata, con una capienza di 20 posti. La
sperimentazione ha visto il successo terapeutico e trattamentale nei confronti
di circa il 90% dei detenuti in trattamento. Dal novembre 2014 la sezione ICAT
stata finalmente trasferita al padiglione dedicato e ristrutturato, pur rimanendo
la difficolt della grave carenza di organico che non ha permesso lapertura
dellintero padiglione.
Tale realt, a seguito di delibera regionale, gode di adeguati finanziamenti, che
hanno permesso lassunzione di personale da parte della Asl e lattivazione
di offerte terapeutico/trattamentali quali, esemplificativamente, corsi di pettherapy/rugby/pilates, e, in fase di progetto, laboratori formativo-lavorativi.
Sono proseguiti gli scambi di buone prassi con le Delegazioni Straniere che
hanno visto ospiti del distretto i delegati di numerosi paesi europei interessati
a confrontare le modalit di gestione trattamentali e di sicurezza dei detenuti
(Romania, Svezia, Inghilterra, Norvegia, ecc).
Particolare importanza ha rivestito il protocollo dintesa sottoscritto con
lUniversit degli Studi per stranieri di Siena UNISTRASI e lUfficio Scolastico
Regionale per il Veneto USR, che ha condotto alla realizzazione del progetto
Deport, conclusosi con un Convegno a Siena il 29 gennaio 2015.

112

Il progetto ha inteso promuovere e potenziare azioni, progetti e intenti comuni


con lobiettivo a) di migliorare e sostenere la qualit dei processi formativi
nei penitenziari; b) di promuovere la conoscenza e la diffusione della lingua
e della cultura italiana fra i detenuti stranieri; c) di sviluppare le competenze
professionali di docenti - operatori - detenuti che agiscono allinterno del
sistema penitenziario, con particolare riferimento ai processi di sviluppo e
di valutazione delle competenze linguistico - comunicative e didattiche; d) di
favorire forme di cooperazione interistituzionale in ambito di ricerca, didattico
e professionale attinenti al progetto; e) di facilitare, infine, la comunicazione
interculturale e interetnica allinterno dei penitenziari della Regione Veneto.
Nellambito del protocollo sottoscritto a livello nazionale, le direzioni sono
state sollecitate ad implementare il servizio di biblioteca ed il relativo prestito
interbibliotecario.
Infine, la collaborazione con gli Uffici Scolastici Regionali del distretto stata
improntata alla completa e plurima collaborazione con lobiettivo comune di cocostruire percorsi di istruzione finalizzati ad offrire alla popolazione detenuta
distrettuale ampie opportunit di formazione.
Osservazioni conclusive
Per lanalisi valutativa dei dati statistici riportati nelle tabelle rimando alle
considerazioni, osservazioni e rilievi gi espressi, che contengono lillustrazione
dei dati salienti, delle variazioni pi rilevanti e delle cause che hanno determinato
la conferma o la variazione dei dati.
Per quanto concerne le specificit che caratterizzano lamministrazione della
giustizia nel distretto veneto, le cause delle disfunzioni rilevate e i possibili
rimedi, provo a riepilogare gli spunti contenuti al riguardo in seno alla presente
relazione.
Sicuramente, il dato di fondo che, ancora oggi, emerge dallanalisi dei singoli
elementi la capacit dei giudici del distretto di smaltire un numero di cause
(civili e penali) pari alle sopravvenienze e, contestualmente, la enorme difficolt
dei giudici medesimi di intaccare in modo sensibile larretrato.
Alla base di tale difficolt si colloca lassoluta inadeguatezza degli organici dei
magistrati (e, conseguentemente, del personale amministrativo) a far fronte ad
un carico di lavoro insostenibile nella attuale situazione, posto che il distretto
veneto si pone allultimo posto nella geografia giudiziaria del paese nel rapporto
tra giudici e popolazione (1 giudice ogni 99.000 abitanti per la Corte e 1 giudice

113

ogni 14.000 abitanti in relazione allintero distretto), a fronte di una quantit


e qualit di flussi non indifferente che connotano gli uffici giudiziari di una
Regione ad alto tasso di imprenditorialit, terza in Italia per prodotto interno
lordo, dopo la Lombardia e il Lazio e con un indice di disoccupazione pari al
6,6%, registrato nel secondo trimestre 2015: il pi basso dItalia (se si esclude
il Trentino Alto Adige, che fa storia a s), ben al di sotto della media nazionale
(quasi doppia) del 12,1%.
In tale contesto, al fine di ridurre la pendenza dei procedimenti civili e penali
e contenere la durata dei procedimenti medesimi nellambito degli standard
europei, appaiono necessari, quali principali rimedi, la copertura e, in taluni
casi, lampliamento e/o una migliore distribuzione degli organici dei magistrati
e del personale amministrativo, in modo da rendere omogeneo in tutto il
territorio nazionale il rapporto tra numero di magistrati (e amministrativi) e
popolazione residente ed, altres, tenuto conto della consistenza dellarretrato
e dellentit e qualit dei flussi e dei carichi di lavoro, alla stregua delle diverse
tipologie e caratteristiche dei territori.
Al riguardo, come segnalato nel corpo di questa relazione, confermo di avere
richiesto al competente Ministero della Giustizia un sostanzioso incremento
dellorganico dei magistrati (da 46 a 73 unit) e del personale amministrativo
(da 112 a 134 unit) di questa Corte dAppello con nota del 18.3.2014, sulla
base della popolazione, delle caratteristiche del territorio, dellentit dei flussi
e dei carichi di lavoro comparatati con omologhi uffici giudiziari.
Con specifico riferimento al settore della giustizia civile, in relazione alla
quale si pone, ormai da tempo, quale obiettivo principale e prioritario lo
smaltimento dellarretrato ultratriennale per i tribunali e ultrabiennale per
le Corti dAppello (vale a dire larretrato a rischio Pinto, da distinguersi dalla
normale giacenza delle cause infratriennali e infrabiennali), con riguardo al
quale il Ministero di Giustizia ha elaborato i Progetti Strasburgo 1 e 2, non
posso che ribadire quanto affermato lo scorso anno in ordine alla scarsa
incidenza degli ultimi interventi legislativi (mi riferisco alla novella del 2014
in tema di negoziazione assistita e altro, alla quale si aggiunta la novella del
2015 essenzialmente in tema di riforma del fallimento e della esecuzione) ai
fini di una consistente riduzione dellarretrato medesimo e alla conseguente
contrazione delle pendenze.
Appare, al contrario, necessaria ed urgente una riforma organica del
processo civile ma, soprattutto, uno sforzo organizzativo straordinario che si
concretizzi nello stanziamento di risorse e nel varo di riforme ordinamentali

114

che consentano la efficace gestione di un numero incredibilmente elevato di


cause.
In buona sostanza, come gi evidenziato lo scorso anno, il problema non
quello di aumentare la produttivit dei magistrati italiani che, secondo le
incontrovertibili ed oggettive stime contenute nei rapporti biennali della
Commissione Europea per lefficienza della Giustizia (CEPEJ), sono al primo
posto in Europa per numero di procedimenti penali definiti (1.288.171 al
2012) e al secondo posto (dopo la Russia) per numero di definizioni della
cause civili (2.834.879 al 2010, 2.047.289 al 2012). Un incremento di tale
produttivit, oltre che assolutamente improponibile, sarebbe addirittura
controproducente in quanto non sostenibile dalla struttura amministrativa,
notoriamente sottodimensionata e, pertanto, inadeguata allo smaltimento di
un maggior numero di cause. Il nodo fondamentale resta, quindi, quello della
riduzione alla fonte del contenzioso civile attraverso strumenti che scoraggino
la proposizione di giudizi assolutamente infondati, instaurati al solo scopo di
ritardare ladempimento di quanto dovuto (senza con questo voler limitare il
legittimo ricorso alla tutela giurisdizionale).
Bisogna, poi, procedere (come anticipato con riferimento alla Corte veneziana
e ai Tribunali del distretto) alla ridefinizione delle piante organiche dei
magistrati e del personale di cancelleria sulla base del numero dei residenti,
della quantit dei flussi di lavoro, delle pendenze e delle caratteristiche del
territorio dei singoli uffici, alla costituzione (in modo serio) dellUfficio del
Processo (e alcuni, sia pure timidi, passi in questa direzione sono stati fatti con
la prevista utilizzazione in tal senso dei tirocinanti presso gli uffici giudiziari
oltre che dei GOT e dei Giudici Ausiliari), alla copertura dei posti del personale
di cancelleria anche attraverso la mobilit esterna (ne mancano allo stato circa
9.000, mille dei quali dovrebbero essere sostituiti, sia pure con forte ritardo, con
il personale proveniente dalle Province ed enti di area vasta entro il 31.1.2016,
come indicato nellultima legge di stabilit), nonch alla razionalizzazione della
logistica, allassunzione di personale qualificato e allo stanziamento di risorse
che rendano effettivamente funzionante il Processo civile telematico.
Sul piano ordinamentale e normativo insisto sulla opportunit di ampliamento
del numero e delle competenze dei Giudici Onorari (sul modello anglosassone),
da reclutare con modalit di selezione diverse da quelle attuali (ricordando,
ancora una volta che nessuno Stato pu permettersi il lusso di utilizzare giudici
professionali per la trattazione di cause civili di scarsa rilevanza); ed, altres, su
una efficace revisione delle norme del processo di appello, che introducano un
pi stringente filtro di ammissibilit allinterno di siffatto giudizio.

115

Peraltro, non sembra che le poche disposizioni in materia di giustizia oggetto


dellultima legge di stabilit siano univocamente dirette ad un reale ed incisivo
rafforzamento del sistema giudiziario, anche se tale legge contiene alcune norme
positive, pur di rilievo limitato, tendenti a migliorare lentit delle risorse umane
a disposizione dei singoli uffici e ad accelerare i tempi di definizione dei processi.
Mi riferisco, in particolare:
a) alla norma che prevede lautorizzazione allassunzione, per il solo anno
2016, di magistrati ordinari vincitori di concorso, in aggiunta alle facolt
assunzionali previste dalla normativa vigente, ovviamente allo scopo di
limitare (e non certo di colmare) i vuoti di organico che saranno conseguenti
al pensionamento anticipato di centinaia di magistrati;
b) alla norma che proroga nellesercizio delle funzioni i GOT e i VPO in scadenza
al 31.12.2015 e per i quali non siano consentite nuove conferme ed, altres,
i Giudici di Pace in scadenza entro il 31.5.2016, sino a tale ultima data;
c) alla norma che prevede lacquisizione allamministrazione della giustizia,
limitatamente al biennio 2016/2017, di 1.000 unit di personale proveniente
dagli enti di area vasta, a supporto dei processi di digitalizzazione degli uffici
e a completamento del processo di trasferimento allo Stato degli oneri per
gli uffici giudiziari, precedentemente a carico dei Comuni;
d) alla norma che prevede la possibilit di avvalersi di alcune tipologie di
personale da parte degli uffici giudiziari;
f) alla previsione della possibilit di stipula di convenzioni tra i capi degli uffici
giudiziari e i Consigli dellOrdine degli avvocati per il distacco presso gli uffici
giudiziari di personale proveniente dai Consigli medesimi per il pagamento
delle spese di giustizia;
g) alla previsione in tema di patrocinio a spese dello Stato, secondo cui il
decreto di liquidazione va pronunciato contestualmente al provvedimento
di chiusura della fase cui si riferisce la relativa richiesta;
h) alla previsione che consente agli avvocati che vantano crediti per spese di
giustizia nei confronti dello Stato di porre tali somme in compensazione con
quanto dovuto per imposte, tasse e contributi previdenziali;
i) alla norma che prevede incentivi fiscali per favorire il ricorso alla negoziazione
assistita.
Infine, mi riferisco allintervento di pi ampia portata che rivisita la legge
89 del 2001 (c.d. legge Pinto) in tema di indennizzo da irragionevole durata
del processo, con il quale: a) si riduce lentit dellindennizzo (quantificato
nellimporto variabile da 400 a 800 euro lanno, con possibilit di percentuali di
aumento e riduzione nella misura del 20%); b) si introducono rimedi preventivi

116

(quali il ricorso al procedimento sommario di cognizione o, laddove tale rimedio


non sia esperibile, la richiesta di discussione orale della causa) ovvero stringenti
condizioni di procedibilit della domanda, presunzioni di insussistenza di
danno, nuove e maggiormente restrittive modalit di pagamento ed, altres,
la possibilit del ricorso allart. 281 sexies c.p.c. anche nel rito collegiale in
tribunale e in grado di appello; c) si modifica, inoltre (e questo mi sembra un
punto di grande novit), il criterio attributivo della competenza per territorio
con riferimento ai processi relativi alla legge Pinto per la trattazione dei quali
individuato il Presidente della Corte dAppello del distretto in cui ha sede il
giudice davanti al quale si svolto il primo grado del processo presupposto,
con la sola avvertenza che non pu essere designato per il giudizio il giudice del
processo presupposto e con la possibilit di designazione (anche) di un Giudice
Ausiliario (sia pure a tariffa ridotta).
A ben vedere, a parte la sua compatibilit con il sistema, se non altro sotto
il profilo sostanziale, tale norma modificativa della competenza finisce con il
penalizzare ulteriormente (e sicuramente al di l delle stesse intenzioni del
legislatore) le Corti dei distretti nei quali pi elevata lentit dellarretrato
ultratriennale e ultrabiennale.
Nel complesso, si tratta di norme, caratterizzate da evidente asistematicit,
che, seppure, in taluni casi, marginalmente utili, non appaiono decisive ai fini
della soluzione del problema degli organici e dello smaltimento dei processi;
di timidi tentativi assolutamente inadeguati ad attribuire efficienza a un
sistema oberato da milioni di cause.
Va aggiunto, inoltre, che a fronte di tali disposizioni, altre vanno addirittura
nella direzione opposta.
Mi riferisco ad es., alla norma che riduce di 4 milioni di euro, per lanno 2016, il
Fondo per il recupero di efficienza del sistema giudiziario e il potenziamento dei
relativi servizi, nonch per il completamento del processo telematico ovvero
alla disposizione che diminuisce i compensi dei magistrati onorari (giudici di
pace, GOT, VPO) ai fini del conseguimento di un risparmio minimo di spesa di
6,65 milioni per il 2016 e di 7,55 milioni per il 2017.
Significativa , poi, la circostanza che, a parte la previsione, del comma 771
della legge di stabilit di che trattasi, relativa alla conferma della destinazione
agli uffici giudiziari di 1.000 unit di personale provenienti dagli enti locali
a supporto, fra laltro, del trasferimento allo Stato degli oneri per gli uffici
giudiziari, in precedenza a carico dei Comuni, nessuna ulteriore e specifica
risorsa sia stata stanziata (presso il Ministero e gli uffici periferici) per

117

sostenere lespletamento di un servizio di grande complessit rappresentato


dalla amministrazione delle spese obbligatorie, prima gestito dai Comuni e
attualmente in carico al Ministero e alle Corti dAppello, in via decentrata, in
attesa della istituzione delle Direzioni Regionali normativamente deputate (a
regime) alla gestione di tale servizio in sede locale.
Il problema non di scarsa importanza atteso che le Corti (e, per certi aspetti,
anche le Procure Generali e gli uffici giudiziari di I grado), oltre ai compiti
istituzionali di loro pertinenza, sono costrette a confrontarsi quotidianamente
con incombenti di natura organizzativa e amministrativa-contabile sino al
31.8.2015 di competenza dei comuni, in totale assenza di risorse a ci destinate
e con conseguente anomalo utilizzo del gi ridotto personale in forza agli
uffici che viene in tal modo distolto dalle funzioni collegate allesercizio della
giurisdizione per essere adibito a mansioni di ordine meramente gestorio e
ragioneristico, delegate dal Ministero in assenza delle Direzioni Regionali,
attualmente istituite solo sulla carta.
Nonostante la inadeguatezza del quadro generale di riferimento come sopra
evidenziato (e secondo quanto gi segnalato nella parte iniziale della presente
relazione), con riguardo a questa Corte, che rappresenta lUfficio maggiormente
in sofferenza in relazione allarretrato ultrabiennale, limitatamente al settore
civile, pur a fronte di una strutturale insufficienza degli organici dei magistrati
e delle cancellerie, grazie allimpegno e alla capacit lavorativa delle forze in
campo, si verificato nellultimo anno un concreto e sensibile svecchiamento
dei ruoli civili, atteso che, su 13.686 procedimenti pendenti al 31.12.2014, solo
4.885 sono risalenti a periodo anteriore allanno 2012 e rappresentano il 35%
circa del contenzioso a fronte di una situazione allevidenza maggiormente
compromessa relativa allanno precedente quando i procedimenti anteriori al
2012 erano ben 8.297 e rappresentavano quasi il 54% dellintero contenzioso.
Appare evidente che, in tale situazione, la definizione delle cause in due anni
nel grado di appello , allo stato, di difficile, anche se non di impossibile,
realizzazione nel prossimo futuro, essendosi registrati (oltre al menzionato,
parziale svecchiamento del contenzioso) sensibili miglioramenti con riferimento
al numero delle definizioni e alla capacit di smaltimento dellarretrato.
In definitiva, il processo di smaltimento delle cause di pi antica iscrizione
gi in corso, nel solco del Programma Strasburgo che (come detto) tende ad
attribuire priorit assoluta alle cause a rischio Pinto e potrebbe proseguire
con ottimi risultati con linserimento nei collegi civili (anche attraverso la
istituzione di appositi Collegi stralcio) di un adeguato numero di Giudici

118

Ausiliari (22 previsti per la Corte di Venezia, dei quali 13 gi nominati dal
CSM), ormai in fase di assegnazione alle singole Corti.
Pi specificamente, come auspicato lo scorso anno, con linserimento in
ciascuna sezione (compresa la sezione lavoro) di 4/5 Giudici Ausiliari potrebbe
raggiungersi il doppio risultato della definizione dei processi pi risalenti e di
una sensibile riduzione della durata dei giudizi in un lasso di tempo ragionevole
(2/3 anni), oltre a un sensibile calo della pendenza.
Devo, infine, sottolineare che alcune delle sezioni che hanno potuto
usufruire, nellultimo periodo, di un organico completo sono gi pervenute
al conseguimento di risultati assolutamente apprezzabili (se si considera la
gi descritta situazione di assoluta inadeguatezza delle risorse in rapporto
allammontare dei flussi e dellarretrato) riuscendo a definire un elevato
numero di cause risalenti e a fissare la data di precisazione delle conclusioni
per le cause ordinarie entro il termine di due anni dalla proposizione
dellappello.
Con riferimento al Processo civile telematico, a seguito dellentrata in vigore
della obbligatoriet del deposito telematico degli atti del procedimento ad
opera di soggetti gi costituiti, nel distretto della Corte dAppello di Venezia, tutti
gli uffici sono pienamente operativi, alcuni gi prima della data del 31/12/2014.
Sottolineo, inoltre, che, allorquando la fornitura dellultimo bando di 4.500
macchine sar stata distribuita, tutti i giudici civili in servizio nel distretto
saranno dotati di una postazione completa per lutilizzo di consolle (pc - docking
station - monitor esterno).
Al contrario, in nessun circondario risultano allo stato fisicamente distribuiti i
monitor da 28, aggiuntivi rispetto alla dotazione standard gi in essere, che
pure sono gi stati formalmente assegnati, come richiesto dalla DGSIA, ai
singoli uffici con indicazione nominativa dei magistrati destinatari.
Richiamo lattenzione sulla urgente necessit di tale fornitura poich, proprio
a seguito della possibilit di totale informatizzazione del fascicolo processuale,
appare indispensabile potere usufruire di monitor di adeguate dimensioni per la
lettura di atti o documenti voluminosi anche allo scopo di poter eventualmente
suddividere lo schermo in pi parti ai fini della contemporanea visione di
molteplici atti o documenti.
Con riferimento ai problemi di natura tecnico-giuridica attinenti al processo
civile telematico, merita di essere, sempre in via generale, ricordata la
sottoscrizione del Protocollo PCT-versione del 3.7.2014 (gi menzionato
nella precedente relazione) con valore per lintero distretto, risultato

119

delliniziativa promossa dal Presidente della Corte che ha coinvolto per la sua
realizzazione i Magistrati Referenti distrettuali per linformatica e i Magrif degli
uffici giudiziari, rappresentanti del personale e degli avvocati del distretto,
nonch il CISIA: Protocollo che stato il risultato di un lungo e impegnativo
lavoro di confronto protrattosi dagli ultimi mesi del 2013 fino alla data della
sottoscrizione.
Con il Protocollo PCT sono state affrontate e risolte le pi importanti e
controverse questioni relative alla applicazione e diffusione del processo
civile telematico, con soddisfazione di tutti gli operatori interessati; si sono,
poi, create le premesse per la diffusione di prassi operative comuni allintero
distretto, conoscibili da qualunque studio legale o da qualsivoglia operatore del
diritto sia distrettuale che extradistrettuale (il Protocollo ha trovato ampia
diffusione in internet).
Nellimmediato, gli incontri per la realizzazione del Protocollo PCT hanno
consentito di prendere cognizione e di risolvere le problematiche che
ostacolavano lavvio dei depositi telematici degli atti di parte, di fatto avvenuto
da aprile 2014 in poi.
Infine, in fase di conclusione il procedimento di aggiornamento del
Protocollo PCT alla luce delle recenti modifiche normative e delle esigenze
nel frattempo insorte. In particolare, il Comitato ristretto (composto da
magistrati, avvocati e amministrativi) sta procedendo speditamente anche se
le ultime novit contenute nelle circolari emanate nel periodo intercorrente
fra lestate e lautunno del 2015 dal Ministero hanno imposto alcune pause di
riflessione allo scopo di coordinare il contenuto del nuovo protocollo con le
novit introdotte dalla normativa secondaria che ha interessato molte parti del
protocollo medesimo, specie in materia di rilascio di copie di cortesia.
Lultimazione dei lavori ormai prossima essendo recentemente intervenuto
(in data 28.12.2015) il Decreto ministeriale in ordine alladozione da parte della
DGSIA delle ultime specifiche tecniche in tema di autenticazione delle copie
informatiche ad opera dellavvocato, tema che tanta apprensione ha generato
nel foro distrettuale.
Specifiche criticit sono state denunziate da alcuni tribunali del distretto e
concernono principalmente:
1. le perduranti carenze relative allinfrastruttura tecnica;
2. la mancanza di idonea assistenza (spesso effettuata da personale che non
conosce la struttura e il funzionamento degli applicativi);
3. la scarsa stabilit e affidabilit degli applicativi;
4. il mancato coordinamento tra la normativa tecnica, spesso complessa,

120

farraginosa e stratificata, e quella processuale civile;


5. il problema delle copie cartacee di cortesia (peraltro, positivamente risolto
anche alla luce della recente circolare del Ministro della Giustizia in materia
di PCT).
La situazione, peraltro, non sembra suscettibile di immediato miglioramento
nella prospettiva della riduzione delle sedi Cisia disposta con DM del
19.1.2016, che comporta la soppressione della sede veneta e linclusione di
questo distretto allinterno dellUfficio territoriale di Brescia. Tale scelta, pur
comprensibilmente giustificata dallesigenza di riduzione e razionalizzazione
della spesa, appare destinata, nel medio e lungo periodo, a penalizzare
fortemente tutto il territorio del Nord-Est del Paese.
Se, infatti, la Lombardia mantiene le due sedi di Milano e Brescia, il triveneto
perde lunica sede avente una collocazione territoriale baricentrica, con
conseguenze sicuramente negative in ordine alla tempestivit ed efficacia
dellassistenza, non surrogabile in termini di pari efficienza da remoto. Pi
specificamente, se il trend quello di una maggiore informatizzazione del
processo civile, con la finalit di rendere efficiente un settore che allo stato
rappresenta una fonte di spesa in conseguenza della lentezza nella definizione
dei processi e delle numerose azioni risarcitorie alle quali esposto lo Stato
italiano per irragionevole durata ai sensi della c.d. legge Pinto, la riduzione
e laccorpamento dellassistenza informatica appaiono incompatibili con
il menzionato obiettivo posto che la rapidit e la capillarit del servizio
sicuramente direttamente proporzionale alla quantit (oltre che alla qualit)
dei processi definiti.
In altri termini, proprio in una fase storica nella quale il Ministero,
contestualmente allazione del Legislatore, ha dato un rilevante impulso
allinformatizzazione del servizio giustizia con lintroduzione del PCT
obbligatorio nel processo civile e con lavvio della informatizzazione anche
del processo penale, una riduzione degli uffici CISIA nel territorio rappresenta
un arretramento che va nella direzione opposta agli obiettivi di efficienza
evidenziati dallo stesso Ministero con la pubblicazione dei risultati del
programma Strasburgo 2 finalizzato ad una maggiore qualit e quantit della
risposta giudiziaria in un settore (quello della giustizia civile), in grado di
costituire un volano per laumento degli investimenti nazionali e internazionali
nel nostro Paese, ed, altres, (finalizzato) allesigenza, universalmente
avvertita, di contenimento della celebrazione dei processi penali (specie di
quelli di natura prioritaria) nei termini di prescrizione dei singoli reati e di una
ragionevole durata dei processi medesimi.

121

Pi difficile appare (specie con riferimento alla Corte) la soluzione delle


problematiche attinenti al settore penale.
Consentitemi alcune considerazioni tecniche che mi sembrano essenziali e
aiutano a comprendere la situazione di particolare difficolt nella quale versano
i giudici penali.
Il diritto penale soffre una crisi di sistema che ormai ha radici non solo interne.
Alle note disfunzioni dettate dal proliferare dei processi, le cui cause sono note
e ben individuate mi riferisco alla prescrizione e alle impugnazioni proposte
senza filtro a fini meramente dilatori ed, altres, ad un processo che esalta la
frammentazione delle procedure e quindi il numero delle cause si affianca
oggi una crisi esogena, che viene, cio, dallesterno e con cui il giudice italiano
deve confrontarsi, anche perch laviolazione del diritto dellUnioneEuropea
(al quale si fa riferimento) e la mancata osservanza dellobbligo di rinvio
pregiudiziale ai sensi dellarticolo 267, terzo paragrafo, del Trattato
sul funzionamento dellUnione, nonch il contrasto dellatto o del
provvedimento con linterpretazione espressa dalla Corte di Giustizia,
costituiscono ipotesi di responsabilit civile.
Il diritto ormai parla a pi voci e il giudice italiano costretto a confrontarsi con
un sistema multilivello che, oltre ai principi espressi dalla Corte Costituzionale
e dalla Corte di Cassazione, comprende anche le sentenze della CEDU e della
Corte di Lussemburgo. E tale compito riguarda non soltanto i giudici di primo
grado ma anche quelli di appello.
Pi precisamente, le sentenze gemelle n. 348 e 349/2007 della Corte
costituzionale hanno sottolineato nettamente la distinzione tra norme dellUE,
dotate di effetto diretto (e suscettibili, pertanto, di essere immediatamente
applicate dal giudice ordinario, previa disapplicazione della norma interna
contrastante), e norme della Convenzione europea o dei protocolli addizionali,
cos come di tutte le altre norme internazionali vincolanti per il nostro Paese,
applicabili dal giudice previa remissione alla Corte Costituzionale e declaratoria
di incostituzionalit della norma interna contrastante.
Il giudice italiano si dovuto, quindi, confrontare con numerose sentenze che
hanno disarticolato il consueto modus procedendi.
Ricordo tra le altre:
1. la sentenza Drassich c. Italia, che prevede che il giudice solleciti il
contraddittorio delle parti sulla possibilit di una diversa qualificazione
giuridica del fatto contestato, al fine di non sorprendere limputato, per
lappunto, con una diversa qualificazione, rispetto alla quale egli non abbia
avuto la possibilit di formulare osservazioni difensive;

122

2. le pronunce attinenti allart. 6 della CEDU, per come costantemente e


vincolativamente interpretato dalla Corte di Strasburgo, da cui discende una
norma specifica e dettagliata una vera e propria regola di diritto recepita
nel nostro ordinamento che prescrive un preciso criterio di valutazione
della prova nel processo penale, nel senso che una sentenza di condanna
non pu fondarsi, unicamente o in misura determinante, su deposizioni
rese da una persona che limputato non abbia potuto interrogare o fare
interrogare n nella fase istruttoria n durante il dibattimento;
3. la sentenza Taricco che ha messo sul banco di accusa il sistema della
prescrizione, nella misura in cui tale meccanismo determina in pratica
la sistematica impunit delle frodi in materia di IVA, lasciando cos senza
tutela adeguata gli interessi finanziari non solo dellerario italiano, ma
anche ed quanto importa ai giudici europei quelli dellUnione;
4. le sentenze rivolte essenzialmente ai giudici di appello secondo
le quali, sempre sulla scorta dellinterpretazione dellart. 6 della CEDU
operata dalla Corte europea dei diritti delluomo: a) coloro i quali hanno
la responsabilit di decidere la colpevolezza o linnocenza dovrebbero, in
linea di massima, poter udire i testimoni personalmente e valutare la loro
attendibilit; b) la valutazione dellattendibilit di un testimone un
compito complesso che generalmente non pu essere eseguito mediante
una semplice lettura delle sue parole verbalizzate (sentenza 5.7.2011,
Dan c. Moldavia; in senso analogo v. anche 21.9.2010, Marcos Barrios c.
Spagna; 27.11.2007, Popovici c. Moldavia).
Spetta, quindi, al giudice nazionale un non facile compito di raccordo tra il sistema
interno e quello CEDU, avendo questultimo una fisionomia spiccatamente
sostanzialistica, di case law, di vero e proprio diritto giurisprudenziale, come
tale reattivo ai mutamenti sociali laddove il sistema giuridico italiano procede
per principi e al suo interno vede affiancarsi al giudizio fondato sulloralit
quello cartaceo.
Pi specificamente, in presenza di un apparente contrasto fra disposizioni
legislative interne ed una disposizione della CEDU, anche quale interpretata
dalla Corte di Strasburgo, al giudice comune compete interpretare la norma
interna in modo conforme alla disposizione internazionale, entro i limiti
nei quali ci consentito dai testi delle norme stesse, e, qualora ci non
sia possibile ovvero si dubiti della compatibilit della norma interna con la
disposizione convenzionale interposta, investire la Corte Costituzionale
delle relative questioni.
In buona sostanza, come rilevato dalla stessa Corte Costituzionale, nella

123

sentenza 49 del 2015, il giudice nazionale non pu spogliarsi della funzione


di ricevere dalla legge lindicazione delle regole da applicare nel giudizio, pur
senza ignorare linterpretazione della CEDU, una volta che essa si sia consolidata
in una certa direzione. Il giudice comune , anzi, tenuto ad uniformarsi alla
giurisprudenza europea consolidatasi sulla norma conferente (sentenze n.
236 del 2011 e n. 311 del 2009), in modo da rispettare la sostanza di quella
giurisprudenza (sentenza n. 311 del 2009; nello stesso senso, sentenza n.
303 del 2011), fermo il margine di apprezzamento che compete allo Stato
membro (sentenze n. 15 del 2012 e n. 317 del 2009). In altri termini, egli
tenuto a porre a fondamento del proprio processo interpretativo solo il c.d.
diritto consolidato, generato dalla giurisprudenza europea, mentre nessun
obbligo esiste in tal senso a fronte di pronunce che non siano espressive di un
orientamento ormai divenuto definitivo.In tal caso, sar vincolato a recepire
la norma individuata a Strasburgo, adeguando ad essa il suo criterio di giudizio
per superare eventuali contrasti rispetto ad una legge interna, anzitutto per
mezzo di ogni strumento ermeneutico a sua disposizione, ovvero, ove ci non
fosse possibile, ricorrendo allincidente di legittimit costituzionale (sentenza
n. 80 del 2011).
Ho inteso fare ricorso a una simile premessa solo per rendere accessibile e
portare a conoscenza di tutti limpegno ermeneutico dei giudici penali italiani
(e, per quanto pi da vicino ci riguarda, dei giudici penali veneti) a fronte di
una legislazione oltremodo complessa, fortemente influenzata da regole
internazionali e decisioni di organi giudicanti europei, e per ribadire quanto gi
evidenziato lo scorso anno in ordine alla necessit di una profonda revisione
delle regole processuali e di una sempre pi incisiva depenalizzazione dei
c.d. reati minori (che trova parziale riscontro nel recente testo del decreto
legislativo 15.1.2016, n. 8, in vigore dal prossimo 6 febbraio) o loro devoluzione
alla competenza di qualificati giudici onorari, unitamente ad una migliore
distribuzione degli organici sul territorio.
Gli interessi in gioco, oggetto di tutela, sono variegati e oltremodo sensibili
ed assumono frequentemente la natura di interessi diffusi che si pongono
talvolta in contrasto con altre situazioni meritevoli di tutela (ad es., il diritto alla
salute in contesti ambientali inquinati dalle esalazioni emesse da aziende che
danno lavoro a centinaia di persone). In questi casi, lo sforzo del giudice quasi
creativo, nel tentativo di conciliare diritti egualmente tutelati ma fra loro in
conflitto e di colmare lo iato esistente fra opposte esigenze, tutte egualmente

124

degne di protezione, ma sempre nel rispetto di regole specifiche e dei principi


generali dellordinamento.
Tutto ci richiede un continuo aggiornamento e il costante e approfondito
studio di intricate e articolate tematiche di diritto sostanziale e di altrettanto
spinose questioni processuali ai fini del raggiungimento di un risultato di qualit
(aggiornamento e studio) che spesso mal si conciliano (in un quadro di difficile
gestione dei flussi e carichi di lavoro oltre che di assoluta inadeguatezza della
struttura) con lesigenza di definizione dei processi in tempi ragionevoli.
Ecco, quindi, che diviene sempre pi pressante la necessit delle riforme
sostanziali, processuali e ordinamentali segnalate e la determinazione di un
termine prescrizionale compatibile con gli attuali tempi di trattazione dei
processi, condizionati dalle carenze normative e strutturali denunziate.
Con specifico riferimento alla prescrizione, ricordo, peraltro, che esiste gi un
testo di riforma dei relativi articoli approvato dalla Commissione giustizia alla
Camera (e fermo al Senato) che tiene conto dellimpostazione della riforma
della prescrizione varata dal Governo nel Consiglio dei Ministri dello 30
agosto 2014 e inserita nel disegno di legge AC 2798 che riguarda la pi ampia
riforma dei tempi del processo penale; testo, sicuramente migliorabile ma che,
comunque, interviene modificando la disciplina delle cause di sospensione
della prescrizione previste dallart. 159 c.p. (introducendo, tra laltro, la
sospensione della prescrizione a decorrere dal deposito dalla sentenza di
condanna di primo grado e sino alla deposito della sentenza di condanna che
definisce il grado successivo, nella misura massima di due anni, ed altres una
ulteriore sospensione a far data dalla sentenza di condanna in appello e sino
alla pronuncia definitiva, nella misura massima di un anno) e prevedendo,
inoltre, un aumento della met del termine massimo di prescrizione per i
reati di corruzione propria, impropria e in atti giudiziari.
Daltro canto, la inoperativit della prescrizione dopo la sentenza di primo
grado , ad esempio, prevista dallordinamento della Svizzera (art. 97, comma
3, c.p.), della Germania (art. 78 b, comma 3, c.p.), mentre nellordinamento
della Spagna si verifica al momento dellesercizio dellazione penale (art. 132,
comma 2, c.p.).
Aggiungo che labnorme verificarsi della prescrizione pu comportare alcuni
tipi di inconvenienti, segnalati, tra gli altri, anche dal Procuratore Nazionale
Antimafia:
- di tipo economico, se si considera lo spreco di spesa (denaro pubblico) per

125

attivit giudiziarie, come indagini e processi, vanificate dallestinzione del reato;


- di tipo sostanziale, se si tiene conto che molti reati finiscono con il rimanere
impuniti, causando di fatto, sia un vulnus al principio delluguaglianza davanti
alla legge (possono essere, infatti, diversamente trattati coloro che subiscono
la condanna e la successiva pena e coloro che ne restano esenti in casi del
tutto simili) sia un pregiudizio del diritto dellimputato ad un processo di durata
ragionevole;
- di tipo funzionale, posto che lincidenza sui tempi del processo conduce
ad una eccessiva dimensione temporale del medesimo in contrasto con il
principio della ragionevole durata di cui allarticolo 111, secondo comma, della
Costituzione, evenienza da cui, tra laltro, derivano le ripetute condanne del
nostro Stato da parte della Corte europea dei diritti delluomo.
Inoltre, un sistema che rende cos concreta la possibilit di non concludere
il processo, con pronunce di merito cio di assoluzione o condanna, di per
s fattore di incentivo alla proposizione di impugnazioni avventurose, come
evidenziato dal (precedente) Primo Presidente della Corte di Cassazione, e ha
scoraggiato il ricorso ai riti alternativi nonch ingolfato essenzialmente le
Corti di Appello e la Corte di Cassazione creando un senso diffuso di impunit
soprattutto per gravi reati di difficile e tardiva emersione, quali ad esempio i
reati ambientali e la corruzione.
Le stesse criticit sono state evidenziate anche dalla Commissione ministeriale
sotto la presidenza del professor Fiorella (istituita con D.M. del 29 novembre
2012 dallallora Ministro della Giustizia Severino). Nella relazione di
accompagnamento alla proposta di articolato presentata dalla Commissione, il
Presidente dopo aver sottolineato come, da sola, la riforma della disciplina
della prescrizione non possa risolvere ogni problema, sostanziale o processuale,
connesso con il carico dei procedimenti ed avere evidenziato come sia
necessario studiare, altres, proposte utili per le semplificazioni procedimentali
che, nel rispetto dei diritti della difesa, contribuiscano a snellire il processo
penale, garantendone giustizia, efficienza e celerit illustra puntualmente
le esigenze che una riforma volta a garantire un corretto funzionamento
dellistituto prescrizionale chiamata a soddisfare e, cio:
- lesigenza di effettivit del sistema penale che impone di individuare tempi
di prescrizione del reato sufficientemente lunghi per non pregiudicare
la possibilit dellautorit giudiziaria di esercitare lo ius puniendi che le
compete;
- lesigenza di assicurare che il processo si concluda in tempi ragionevoli
(secondo quanto enunciato dallart. 111 Cost. e dallart. 6 CEDU) e di

126

evitare che lo stesso gravi sullimputato arbitrariamente come fosse una


vera e propria pena supplementare e anticipata.
In definitiva, come auspicato lo scorso anno, in una situazione di estrema
precariet della struttura e in assenza di norme processuali e ordinamentali
adeguate, la misura della sospensione dei termini di prescrizione, anche solo
a far data dalla sentenza di condanna di primo grado (quando, cio, linteresse
punitivo dello Stato ha gi trovato una prima autorevole espressione e
realizzazione), senza ulteriori condizioni temporali, potrebbe servire a
coniugare in modo equilibrato lesigenza di efficacia della giurisdizione penale
con quella di definizione dei giudizi in tempi ragionevoli.
Passando, quindi allesame della situazione del distretto e confrontando la
distribuzione dei processi pendenti presso i Tribunali e di quelli pendenti presso
la Corte dappello, si rileva che la percentuale dei procedimenti iscritti nel 2013
e 2014 sul totale dei pendenti passa dal 93% per gli Uffici di I grado al 39% per
la Corte dappello (il che dimostra la difficolt dei giudici di secondo grado di
evitare laccumulo di arretrato e di definire i processi in tempi ragionevoli).
Alla diversa distribuzione per anno dei processi pendenti fra Tribunali e Corte
consegue una profonda differenza nel numero delle prescrizioni dichiarate, nel
senso che nei Tribunali del distretto i procedimenti definiti per prescrizione
sono complessivamente 977 su un totale di 14.434 definizioni (in percentuale
6,8%), cui vanno aggiunte le prescrizioni dichiarate dal GIP/GUP (con una
incidenza percentuale sulle definizioni pari al 10,2%)
Presso la Corte dAppello le prescrizioni dichiarate sono state - al 30.6.2015
- 1.874 su un totale di 3.788 processi definiti, con una percentuale del 49%
rispetto al 41% dello scorso anno giudiziario, nel corso del quale erano state
dichiarate 1.395 prescrizioni su un totale di 3.398 processi definiti. E ci
nonostante la crescita delle definizioni nella misura percentuale del 10,68%, da
3.464 a 3.845, su 3.989 sopravvenienze e con una sostanziale conferma della
pendenza (passata da 14.358, nel 2014, a 14.493, nel 2015).
Orbene, in considerazione del numero delle prescrizioni dichiarate, ma
soprattutto dei flussi e dei carichi di lavoro come sopra individuati, lunica
soluzione possibile (anche allo scopo di evitare la declaratoria di un numero
sempre pi elevato di prescrizioni) appare essere (come segnalato lo scorso
anno) quella di un immediato incremento dellorganico dei magistrati in modo
da consentire la formazione di quattro sezioni penali composte, ciascuna, da un
Presidente e cinque Consiglieri, con possibilit di costituzione di due collegi
autonomi per sezione (ovviamente affiancate da un numero adeguato di

127

unit amministrative) a fronte delle attuali tre sezioni, composte, una, da sei
magistrati e, due, da cinque, per un totale di appena 16 unit, assolutamente
insufficienti ai fini dello smaltimento dei carichi esistenti.
Allo stato, in considerazione della scopertura di due posti di Presidenti di sezione
(collocati a riposo) e in mancanza di due Consiglieri (dei quali uno collocato fuori
ruolo ed altro temporaneamente impossibilitato allesercizio delle funzioni), si
provveduto allapplicazione endodistrettuale di due magistrati alla prima e
alla seconda sezione penale della Corte, in modo da consentire a tali sezioni lo
svolgimento della ordinaria attivit di udienza.
Ricordo, infine, come segnalato nella precedente relazione, lavvenuta
approvazione, in sede di Conferenza dei dirigenti degli Uffici in data 10.12.2014,
di un documento contenente le Linee Guida sui criteri di priorit nellambito
del distretto per la tempestiva celebrazione dei processi prioritari, che
dovrebbe conseguire, sia pure in via non immediata, leffetto secondario del
contenimento delle prescrizioni in grado dappello.
Lanno scorso ho concluso il mio intervento evidenziando che, nonostante le
carenze normative e quelle strutturali, i giudici del Distretto avevano, comunque,
raggiunto lobiettivo della definizione delle sopravvenienze, in sostanziale
conformit con il dato di fondo nazionale, e che la Corte aveva registrato una
inversione di rotta nella definizione dei processi civili pi risalenti e, sia pure
parzialmente, nella celebrazione dei processi penali.
Avevo, altres, espresso grande attenzione per una stagione di riforme
annunciate in tema di giustizia che ha, invece, partorito, oltre la novella sulle
procedure concorsuali e sullesecuzione civile, la revisione della disciplina
della responsabilit civile dei magistrati, approvata con la legge n. 18 del
2015, assolutamente estranea alla soluzione dei problemi che affliggono da
decenni il funzionamento del sistema giudiziario ma che, al contrario, rende
pi disagevole lindipendente esercizio della giurisdizione con lintroduzione
di norme sostanziali e processuali di dubbia legittimit costituzionale e,
comunque, sicuramente idonee a condizionare il libero convincimento del
giudice (prima fra tutte la norma che elimina il filtro di ammissibilit della
domanda ed, altres, le previsioni concernenti lobbligatoriet dellazione di
rivalsa nelle ipotesi specificamente indicate e linnalzamento della misura della
rivalsa medesima).
Oggi, a distanza di oltre due anni dal mio insediamento presso questa
Corte, mi limito registrare il mancato varo di riforme organiche che tendano

128

a favorire la riduzione dei tempi di definizione dei processi e lo smaltimento


dellarretrato. Peraltro, nel ribadire limpegno degli Uffici giudiziari del
distretto che sono riusciti ad assorbire limpatto derivante dalla soppressione
e conseguenti accorpamenti delle sezioni distaccate, nonostante le enormi
difficolt di carattere logistico e i vuoti di organico, riacquistando la
necessaria stabilit organizzativa e conseguendo ottimi risultati in termini di
produttivit, sento il bisogno di ringraziare tutti i magistrati e il personale
amministrativo di ogni singolo ufficio e, in particolare, i Dirigenti degli uffici
medesimi che hanno, comunque, assicurato o, in qualche caso, ripristinato
in tempi eccezionalmente brevi, e con personale sacrificio, le condizioni
indispensabili allesercizio della giurisdizione, anche con riferimento alla
partenza del processo civile telematico. Uno speciale ringraziamento mi sia
consentito rivolgere ai Presidenti dei Tribunali di Venezia e Verona, collocati
in pensione alla fine del 2015, per la professionalit e la dedizione dimostrate
nella direzione dei rispettivi Uffici.
Ma nel 2015 sono stati, altres, raggiunti due importanti obiettivi che ci eravamo
posti sin dalla fine del 2013. Mi riferisco, pi specificamente: a) al trasferimento
del settore civile della Corte, ad eccezione di una sola sezione, allinterno della
Cittadella della Giustizia, trasferimento completato a fine dicembre dello scorso
anno (con indubbi vantaggi per lutenza e per le cancellerie) in attesa della
auspicata (e non lontana) unificazione dellintera Corte civile in tale edificio non
appena sar rinvenuta idonea sistemazione per il Tribunale di Sorveglianza, allo
stato ospitato nei medesimi locali; b) ed, altres, alla realizzazione, per la prima
volta, dei servizi di vigilanza e sicurezza presso gli uffici giudiziari veneziani
a partire dal 15.4.2015 (in occasionale ma significativa coincidenza con i
tragici fatti verificatisi allinterno del Palazzo di giustizia di Milano), sia pure a
conclusione di una (a volte, estenuante ma necessaria) attivit preliminare e di
concertazione tra uffici giudiziari medesimi e Comune di Venezia, protrattasi
per circa diciotto mesi.
Trattasi di obiettivi rilevanti che rivestono valenza storica e che hanno portato
a soluzione (sia pure parziale) annosi problemi riguardanti la logistica della
Corte civile e la delicata materia della sicurezza degli uffici giudiziari nella citt
di Venezia, conseguiti in sinergia con il Comune Capoluogo cui, dal 1.9.2015,
subentrato, in via pi generale, il Ministero per la gestione delle spese
obbligatorie.
Altri risultati in tema di stanziamento di risorse (e mi riferisco, a titolo
esemplificativo, alla assegnazione di borse di studio ai tirocinanti, alla disponibilit

129

di personale esterno tramite convenzioni ovvero alla predisposizione di


misure volte al miglioramento dellefficienza e della qualit delle prestazioni
del sistema della giustizia civile e penale) sono stati, e potranno nel prossimo
futuro, essere realizzati anche con lintervento della Regione, della Provincia
(ora Citt metropolitana), della ASL di Venezia, degli enti locali, in genere, e
dellAvvocatura del distretto, ai quali va il nostro doveroso ringraziamento per
la non comune sensibilit dimostrata nel recepire quale essenziale il valore
dellefficienza del servizio giudiziario nel distretto, con assunzione di non
indifferenti oneri economici.
La Giustizia ormai a un punto di svolta.
La complessit dei rapporti che caratterizza la nostra societ civile (da quelli
concernenti i diritti della persona - che trovano la massima espressione nella
tutela della salute, della famiglia e, allo stato con effetti pi limitati, di altre forme
di convivenza, dellistruzione, della libert religiosa e di quelle civili nelle loro
pi varie articolazioni, del lavoro - sino ai rapporti pi strettamente economici e
sociali ovvero relativi alla sicurezza e alla tutela delle minoranze in una societ
che si avvia a diventare multietnica e che, comunque, si inquadra in una cornice
di regole sovranazionali) esige una sempre maggiore professionalit dei
magistrati e degli operatori giudiziari, in genere. Ma esige, altres, un sistema
giudiziario adeguato, sostenuto da una struttura al passo con i tempi, che si
muova allinterno di un ordinamento coerente ed organico, tale da consentire
un processo agile ed efficace (pur non sommario) in modo che ogni situazione
portata allattenzione del giudice trovi rapida e soddisfacente tutela.
Occorre, quindi, una piena sinergia tra Legislatore, Governo e Magistratura
affinch si creino le condizioni necessarie per la realizzazione di un siffatto
sistema, senza invasioni di campo, nel rigoroso rispetto delle reciproche
autonomie.
Lavvio del processo civile telematico e la creazione delle condizioni per la
telematizzazione del processo penale, che saranno oggetto della massima
attenzione allinterno del distretto, pur fra le molteplici problematiche insorte
con riferimento allassistenza decentrata, alla adeguatezza degli strumenti
informatici e al personale tecnico, rappresentano (o, almeno, questo
lauspicio) linizio di una svolta nella direzione di una maggiore efficienza
del sistema ma appaiono (ancora) del tutto insufficienti al conseguimento
dellobiettivo sperato.
Occorre procedere oltre, con il varo delle riforme ordinamentali e processuali
da pi parti e ripetutamente invocate ed, altres, con lo stanziamento dei

130

fondi necessari per lapprestamento delle risorse umane e reali necessarie a


garantire il funzionamento di un sistema allinterno del quale i giudici potranno
e dovranno provvedere allesercizio della giurisdizione in piena autonomia
e responsabilit, finalmente scevri da condizionamenti strutturali e liberi da
carichi di lavoro umanamente e professionalmente insostenibili.
Venezia 30 gennaio 2016
Il Presidente
Antonino Mazzeo Rinaldi

131

RELAZIONE DEL PROCURATORE GENERALE


DELLA REPUBBLICA
SULLAMMINISTRAZIONE DELLA GIUSTIZIA
NEL PERIODO
01.07.2014 30.06.2015

Nel prendere la parola debbo, innanzitutto, richiamare e fare anche mio il


deferente pensiero rivolto, in apertura di questa Assemblea, al Presidente
della Repubblica, on. Sergio Mattarella, rappresentante dellunit nazionale e
anche Presidente dellorgano di governo autonomo della Magistratura, di cui
quindi costituisce la prima garanzia e tutela di indipendenza ed autonomia, ma
anche di collegamento istituzionale con i primari interessi, e la salvaguardia,
della sovranit popolare, esercitata dal Popolo nelle forme e nei limiti della
Costituzione.
Naturalmente mi associo anche ai saluti indirizzati ai rappresentanti del
Consiglio Superiore della Magistratura e del Ministero della Giustizia, alle
autorit politiche, ai rappresentanti delle autonomie regionali e locali, e delle
istituzioni civili; alle autorit religiose e militari, ai rappresentanti delle Forze
dellordine; agli avvocati, nostri inseparabili compagni di viaggio, ai colleghi
magistrati, a tutti i presenti.
Al Presidente della Corte e di questa Assemblea al cui fianco ho avuto la
inaspettata fortuna di ritrovarmi a collaborare dopo una risalente esperienza
pretorile nella nostra comune terra dorigine - va doverosamente il pi caloroso
ringraziamento per la cordiale, straordinaria (e immeritata) accoglienza da lui
riservatami in questi miei primi giorni veneziani.
Esattamente 359 giorni fa, assistendo alla inaugurazione dellanno giudiziario
2015 presso la Corte di Appello di Brescia (le cui vicissitudini e critiche
condizioni, nel rapporto tra risorse, umane e materiali, disponibili e quantit
di affari da trattare, con tutte le inevitabili, negative, ricadute, propongono un
singolare caso di possibile gemellaggio con le ancora pi precarie situazioni di
questo Distretto), ho avuto il privilegio di ascoltare per lultima volta le lucide
ed impeccabili analisi e gli appassionati incitamenti e propositi della Presidente
Graziana Campanato. A Lei, di cui conservo speciali e anche personali ricordi
di un effettivo, virtuoso, ed ineguagliabile protagonismo operativo, e che cos
degnamente ha saputo conferire concreto significato e splendente carisma al
quasi impossibile lavoro di un Capo di Corte, quotidianamente alle prese, senza
mai perdersi danimo, con mille, a prima vista spesso, irrisolvibili, problemi,
non posso non tributare, qui, nella sua terra e nella sua regione, un commosso
omaggio di grata riconoscenza.

135

Le Premesse; il valore degli impegni assunti.


Nellesordio della mia attivit in questo Ufficio, ho ovviamente cercato di
osservare e acquisire i primi dati per conoscere i nostri magistrati, funzionari
ed operatori, della Corte e del Distretto, e il loro lavoro, avendo quindi modo,
con lo scorrere delle settimane e il maturare delle prime personali esperienze
dirette e/o documentali, di fortemente apprezzare la seriet dellimpegno
profuso, sotto forme e con ruoli diversi, ma con la stessa scrupolosa attenzione
e professionalit, da tutti i soggetti coinvolti nel gravoso compito gi illustrato
nella relazione redatta dal Presidente della Corte, e nei suoi allegati, di
fronteggiare un carico di lavoro sicuramente non proporzionato alle forze
in campo e ai mezzi a disposizione. Come gi ho avuto modo di dire il mese
scorso (in occasione di un saluto a valorosi Colleghi in quiescenza), tutto ci
costituisce certamente un valore che supera ampiamente i limiti della mera
testimonianza: sconfiggere il sentimento di sconforto e di impotenza che pu
assalire chiunque sia chiamato a fronteggiare simili situazioni di squilibrio,
non arrendersi alla apparente inutilit di ogni sforzo, non cedere alla facile
tentazione di scivolare nello stato depressivo suscitato dal generale senso di
inadeguatezza per rifugiarsi cos nella grigia routine dellinconcludenza e del
minimum facere, infatti qualcosa di molto di pi che un segno di persistente
a dispetto di tutto - vitalit, e di mera, civile, protesta contro lapparente
immutabilit dello status quo.
Ogni volta, infatti, che, grazie allimpegno di tutti i soggetti del rapporto
processuale (del giudice con i suoi stretti collaboratori, e delle parti), un
processo viene portato a conclusione, ed stata pronunziata una sentenza che
realizza lo jus dicere nellambito di un singolo caso concreto, il successo delle
istanze di giustizia veicolate in quel processo costituisce una affermazione,
non certo inutile e vana, di completa e reale contraddizione con limmagine di
naufragio generale dellistituzione giudiziaria suggerita dai molteplici indicatori
statistici, o quanto meno con i suoi devastanti effetti. Se mi consentito
avventurarmi nella metafora marina favorita dal contesto in cui ci troviamo,
vorrei dire cio che quanti pi successi conseguiamo, in questa lotta strenua
di salvataggio dai flutti dei nostri ponderosi e innumerevoli fascicoli, tanto pi
comunque dimostriamo una effettiva presenza ed una possibilit di alternativa
da cui ripartire per costruire positivamente un futuro diverso, al contempo
realizzando, qui ed ora, per i singoli cittadini e utenti interessati al singolo caso
concreto, un modello di giustizia possibile.
Da ci dallinestimabile valore intrinseco costituito dal coronamento degli

136

sforzi per la salvaguardia, e ove possibile per lespansione, dellarea dei


casi di non denegata giustizia, pur nella inquietante compresenza di tanti
intollerabili fallimenti - discende anche la ragione giustificatrice di un impegno
e di una progettualit che hanno portato, in questo come in alcuni altri
distretti, stimolati anche da specifiche risoluzioni del Consiglio Superiore della
Magistratura, a studiare e varare, in attuazione di precisi disposti normativi e di
intangibili principi costituzionali, le prassi virtuose dei criteri di individuazione
e delle procedure di selezione dei processi per i quali prevista la trattazione
prioritaria, e a Venezia, con il non surrogabile contributo anche degli avvocati,
alla definizione delle linee guida dei modelli organizzativi per la rapida
definizione di tali processi.
Mi occuper fra poco di questi temi, ma innanzitutto non intendo sottrarmi
allinvito al realismo operativo formulato dal Presidente di questa Assemblea
Le carenze strutturali nel Veneto. Le responsabilit delle Istituzioni. La
necessit di nuovi strumenti.
Dopo una scrupolosa e puntuale analisi dei dati disponibili, e anche basandosi
sulle dirette esperienze vissute in prima persona, il Presidente Mazzeo ci ha
infatti detto che:
Sicuramente, il dato di fondo che, ancora oggi, emerge dallanalisi dei singoli
elementi la capacit dei giudici del distretto di smaltire un numero di cause
(civili e penali) pari alle sopravvenienze e, contestualmente, la enorme difficolt
dei giudici medesimi di intaccare in modo sensibile larretrato.
Alla base di tale difficolt si colloca lassoluta inadeguatezza degli organici
dei magistrati (e, conseguentemente, del personale amministrativo) a far
fronte ad un carico di lavoro insostenibile nella attuale situazione, posto che il
distretto veneto si pone allultimo posto nella geografia giudiziaria del paese
nel rapporto tra giudici e popolazione (1 giudice ogni 99.000 abitanti per la
Corte e 1 giudice ogni 14.000 abitanti in relazione allintero distretto)1
1 .. a fronte di una quantit e qualit di flussi non indifferente che connotano gli uffici giudiziari
di una Regione ad alto tasso di imprenditorialit, terza in Italia per prodotto interno lordo, dopo
la Lombardia e il Lazio e con un indice di disoccupazione pari al 6,6%, registrato nel secondo
trimestre 2015: il pi basso dItalia (se si esclude il Trentino Alto Adige, che fa storia a s), ben al
di sotto della media nazionale (quasi doppia) del 12,1%.

137

In tale contesto, al fine di ridurre la pendenza dei procedimenti civili e penali


e contenere la durata dei procedimenti medesimi nellambito degli standard
europei, appaiono necessari, quali principali rimedi, la copertura e, in taluni
casi, lampliamento e/o una migliore distribuzione degli organici dei magistrati
e del personale amministrativo, in modo da rendere omogeneo in tutto il
territorio nazionale il rapporto tra numero di magistrati (e amministrativi) e
popolazione residente ..
Ha perci ricordato di avere [coerentemente ndr]richiesto al competente
Ministero della Giustizia un sostanzioso incremento dellorganico dei
magistrati (da 46 a 73 unit) e del personale amministrativo (da 112 a 134
unit) di questa Corte dAppello con nota del 18.3.2014..2
Pi specificatamente, per ci che riguarda lamministrazione della giustizia
penale in secondo grado, la situazione stata cos descritta:
.. lunica soluzione possibile (anche allo scopo di evitare la declaratoria di un
numero sempre pi elevato di prescrizioni) appare essere (come segnalato lo
scorso anno) quella di un immediato incremento dellorganico dei magistrati in
modo da consentire la formazione di quattro sezioni penali composte, ciascuna,
da un Presidente e cinque Consiglieri, con possibilit di costituzione di due
collegi autonomi per sezione (ovviamente affiancate da un numero adeguato di
unit amministrative) a fronte delle attuali tre sezioni, composte, una, da sei
magistrati e, due, da cinque, per un totale di appena 16 unit, assolutamente
insufficienti ai fini dello smaltimento dei carichi esistenti.
Non sottraendomi alle responsabilit che mi competono, mi corre poi lobbligo
di aggiungere che da tutte le Procure del Distretto, con accenti pi o meno
drammatici ma con inquietante regolarit ed omogeneit di contenuti,
pervengono continue segnalazioni, non soltanto di carenza di un numero
adeguato di magistrati, ma anche di costante depauperamento delle coperture
dei gi insufficienti organici del personale amministrativo (in costante
diminuzione per collocamento in quiescenza o per altre ragioni). Sottolineo la
specifica ed estrema gravit di tali carenze nellambito di Uffici che hanno la
responsabilit delle indagini e che, dovendo assicurare il corretto, puntuale ed
uniforme esercizio dellazione penale, hanno un primario bisogno di disporre di
una adeguata e costante assistenza nella formazione, e gestione, del fascicolo
e dei relativi atti procedimentali e processuali, da parte di personale idoneo,
2 .. sulla base della popolazione, delle caratteristiche del territorio, dellentit dei flussi e dei
carichi di lavoro comparati con omologhi uffici giudiziari.

138

in assenza del quale viene meno una delle pre-condizioni essenziali per
salvaguardare leffettivit del controllo di legalit secondo Costituzione (artt.
3 e 112).
Orbene, a fronte di questo giustificato appello, necessariamente rivolto dal
Presidente alle massime Istituzioni dellEsecutivo e del Legislativo, titolari
delle specifiche competenze e responsabilit, non possiamo rassegnarci alla
prevedibile e perdurante assenza di efficaci risposte. Se, per un verso, appare
scontato il paralizzante richiamo alla impossibilit di affrontare a livello nazionale
nuovi impegni di spesa, e di promuovere gli indispensabili reclutamenti di
nuova forza lavoro qualificata (cos tra laltro procedendo al tanto reclamizzato
svecchiamento), va comunque condivisa e fortemente sostenuta la richiesta
ultimativa (che coinvolge, in diversa misura e con diverse modalit, il Parlamento,
il Ministro con tutto lEsecutivo, e il Consiglio Superiore della Magistratura) di
uno straordinario sforzo riequilibratore, minimamente adeguato alla gravit
della situazione. Ciascuno nel suo ambito, sia nella gestione delle specifiche
situazioni emergenziali che possono giustificare diverse utilizzazioni delle pur
limitate risorse globali disponibili, che nellordinaria attivit di amministrazione
del personale, e della relativa collocazione e dei trasferimenti, deve essere
richiamato a dare il suo contributo per porre fine a queste scandalose e
inaccettabili sperequazioni in pregiudizio del Distretto.
Cosicch, per quanto riguarda i magistrati, va sollecitato il Ministero a
provvedere ad un adeguato incremento degli organici veneti, che attinga,
se possibile contemporaneamente ma comunque con utile sinergia, sia
dallauspicato aumento dellorganico nazionale, sia dalla redistribuzione, in
misura e proporzioni soddisfacenti, del personale magistratuale gi disponibile
(prelevato da organici di altri Uffici, ad oggi ben pi favoriti). Parimenti il C.S.M.,
oltre ad effettuare una doverosa ed opportuna azione consulenziale di stimolo
presso il Ministero, dovr varare tecniche di assegnazione delle prime sedi e di
pubblicazioni di sedi vacanti, con coefficienti variabili, e variati, di scopertura,
tali da favorire, almeno su questo pur limitato piano, la piena e rapida copertura
dei posti vacanti, e da contrastarne laumento.
Per quanto riguarda il personale amministrativo, analoghe ma anche pi
stringenti sollecitazioni, non valendo ovviamente per questa categoria di
dipendenti la garanzia costituzionale di inamovibilit del magistrato (peraltro
soggetta inevitabilmente anchessa, in fatto, a limiti, pur meramente oggettivi,
come nei casi di soppressione dellUfficio occupato o anche solo dello specifico
posto di organico, nelleventualit di mero ridimensionamento), vanno indirizzate

139

al Ministero che deve essere dotato, ove necessario3, anche degli eventuali
strumenti normativi da utilizzare per attuare una vera e propria politica del
personale, e della sua dislocazione sul territorio. Di fronte alla inconfutabile
eloquenza dei dati, non pi possibile fare a meno di tutto ci, e occorre modificare
profondamente la situazione riequilibrando carichi e presenze, e facendo leva sia
sulle nuove indispensabili assunzioni e/o modificazione della distribuzione degli
organici, sia sul non meno importante meccanismo di diversa articolazione delle
coperture e scoperture dei posti esistenti, dinamica questa non pi consegnabile
esclusivamente alla considerazione dei desiderata dei dipendenti4 .
Le priorit nella trattazione dei procedimenti, e dei processi
nei vari stati e gradi. La necessit di una verifica ricognitiva.
Il difficile rapporto con il problema delle pletoriche prescrizioni dei reati
Come si diceva dianzi, lo spirito propositivo e la ferma determinazione (anche)
dei Capi della Corte e dei dirigenti degli Uffici sottoscrittori hanno fatto s che
in data 19 dicembre 2014 siano state approvate, nel Distretto, le linee guida
in materia di priorit nella trattazione dei procedimenti penali.
Credo che i contenuti del documento siano ampiamente noti e non quindi
necessario qui esporli. Si tratta di un importante adempimento ad un deliberato
del CSM del 9.7.2014 adottato dallorgano di governo autonomo per una
corretta attuazione dellart.132 bis disp.att. c.p.p. nel concreto contesto di
ciascuna realt territoriale. Il valore dellintesa cos raggiunta in una materia
cos delicata, e sempre caratterizzata da forti contrasti di sensibilit e di
opinioni, non pu essere messo in discussione. Quello che si pu e si deve dire
subito che, in ogni caso, la struttura stessa delle linee guida che implicano
necessariamente una incessante ricerca verso la implementazione dei risultati
anche attraverso eventuali revisioni critiche di taluni aspetti delle procedure e
dei modelli organizzativi prescelti impone, a distanza di poco pi di un anno, e
quindi dopo un primo, congruo periodo di sperimentazione, una ricognizione a
tutto campo ed una verifica dello stato di attuazione, con particolare, ancorch
non esclusivo, riferimento alle Procure e agli Uffici di primo grado.
Vi sono al riguardo alcune riflessioni preliminari da fare, partendo dai seguenti
punti fermi:
3 come di recente avvenuto ad es. per altri ministeri
4 opportunamente facendo ricorso anche ad altri elementi compensativi di tipo economico gi
sperimentati ad es. per il personale magistratuale

140

1. pacifico che il fine dichiarato dellart.132 bis disp . att. non quello di
giustificare laccantonamento di taluni procedimenti, ma solo di assicurare
la trattazione prioritaria di altri, in riferimento ai quali sono previsti
provvedimenti organizzativi per garantirne la rapida definizione
2. altrettanto chiaro che, lambito delle categorie prioritarie legali,
peraltro integrabili e integrate con quelle convenzionali, gi talmente
vasto (anche per effetto della inclusione di tutti i delitti puniti con la
pena della reclusione non inferiore nel massimo a 4 anni) da determinare
la manifesta impossibilit di trattare simultaneamente i procedimenti
prioritari cosicch ci si posti il problema di individuare le cc.dd. priorit
delle priorit.

Partendo da tali constatazioni ben si comprende che lobbiettiva e in


taluni dei casi, emergenziale, carenza di risorse (si pensi soltanto alla
stimata insufficienza dellorganico dei magistrati in organico della Corte
di Appello penale, in quanto pari solo ai due terzi del fabbisogno minino
16 sui 24 necessari ) determina un inevitabile corto circuito sul tema
della prescrizione dei reati. Questi secondo le statistiche disponibili
coprono quasi il 50%5 delle decisioni. E sperabile (ma la circostanza dovr
essere verificata sul campo) che, con il trascorrere del tempo, e con il
funzionamento a regime delle linee guida si possa registrare (oltre ad un
regresso del dato percentuale, probabilmente di recente incrementato dalla
meritoria opera di individuazione, e conseguente definizione, di processi

5 Nei Tribunali del distretto i procedimenti definiti per prescrizione sono complessivamente
977 su un totale di 14.434 definizioni (in percentuale 6,8% del totale delle definizioni), di cui 14
su 548 procedimenti definiti in via collegiale (2,6%) e 963 su 13.886 definiti in via monocratica
(6,9%) (in aumento rispetto ai 449 del periodo precedente). Considerando la loro incidenza sul
totale, si evidenzia che le prescrizioni incidono prevalentemente sui procedimenti definiti con il
rito monocratico.
Per quanto riguarda i singoli tribunali, le percentuali pi alte di declaratorie di prescrizioni in
dibattimento si riferiscono al Tribunale di Rovigo (+14,1%) e di Venezia (+16,2%).
Nel distretto le Procure rispondenti hanno chiesto larchiviazione per prescrizione con invio al GIP
per 3.999 procedimenti su 58.148 (pari al 6,9%). Tali richieste nella Procura di Venezia riguardano
il 15,3% dei procedimenti.
Lincidenza percentuale delle prescrizioni sul totale dei definiti del 10,2% sui noti GIP/GUP dei
Tribunali del distretto (13,5% nel periodo precedente). Lincidenza pi significativa a Venezia
(20,9%).
Presso la Corte dAppello le prescrizioni dichiarate sono state 1.874 su un totale di 3.788 processi
definiti, con una percentuale del 49% rispetto al 41% dello scorso anno giudiziario, nel corso del
quale erano state dichiarate 1.395 prescrizioni su un totale di 3.398 processi definiti

141

prescritti da diverso tempo) una maggiore incidenza di tali prescrizioni


sui processi non prioritari a vantaggio di quelli rientranti nelle categorie
prioritarie; ma in ogni caso rimane il grande, inutile spreco di energie e
risorse investite nei processi destinati alla dichiarazione di prescrizione
in appello. Tale spreco cresce esponenzialmente con il progredire del
processo attraverso le varie fasi e gradi, tanto che si pu dire che la scala
delle diseconomie contrassegnata da un incremento per ciascuno di
questi passaggi: se la comunicazione di una notizia di reato gi prescritto
al momento della sua scoperta sovraccarica inutilmente la struttura per
la comunque non insignificante attivit riguardante liscrizione nel registro
delle notizie di reato, il vaglio della notizia medesima, la compilazione e la
trasmissione dellistanza di archiviazione al Gip e il decreto di archiviazione
con i conseguenziali adempimenti, il numero e lentit delle unit tempo/
lavoro impiegate e delle risorse consumate cresce con il progredire del
procedimento, fino alleventuale udienza preliminare o addirittura alla
sentenza dibattimentale di primo grado, se non infine a quella della Corte.
La inevitabile singolarit della dispendiosa dinamica della prescrizione
consiste proprio in questo solo apparente paradosso, in realt imposto
dal collegamento inscindibile prescrizione/tempo: inevitabilmente il
numero delle prescrizioni destinato a crescere vertiginosamente con
lincremento delle diseconomie delle risorse sprecate, giacch il numero
percentuale di casi ineluttabilmente progredisce con il passaggio dalle
fasi dellindagine preliminare al secondo grado del giudizio (dal 6% al
49 %). Ci significa che ad essere pi colpiti sono proprio i processi sui
quali sono state investite pi risorse. Laddove linteresse delle istituzioni
sarebbe proprio quello, naturalmente, di abbattere il fenomeno a livelli
ben pi fisiologici, e comunque di invertire questo trend, evitando che
la met dei dibattimenti si svolgano per processi tendenzialmente inutili.
Il fatto per che, in assenza di una profonda riforma dellistituto della
prescrizione (con lavversato sbarramento secco in caso di condanna nel
giudizio di primo grado, che sembrerebbe essere, nellattuale situazione
di strutturale penuria, lunico rimedio efficacemente praticabile), il nostro
sistema processuale non sembra lasciare vie di scampo alla assurdit di
un meccanismo che costruisce impunit utilizzando risorse che sarebbero
ben pi proficuamente utilizzabili.
Alla luce di queste considerazioni, si impongono ulteriori riflessioni e
valutazioni attraverso la riapertura di un confronto tra tutte le componenti

142

che hanno dato vita alle linee guida, seguendo la metodologia ivi indicata6 .
In tale contesto assume un rilievo notevole il fatto, giustamente sottolineato
in taluni provvedimenti dei dirigenti circondariali (si veda ad es. quello
Presidente della Sezione Penale del Tribunale di Padova dell11.11.2015) che,
secondo il paragrafo 7) delle linee guida la prescrizione che sopravvenga
in data prossima pu assurgere al rango di criterio prioritario, peraltro
su un piano di parit con le altre priorit legali e convenzionali, solo per
talune categorie di procedimenti e cio quelli aventi ad oggetto reati di
particolare gravit e di concreta e rilevante offensivit o riguardanti soggetti
connotati da non lieve capacit di delinquere o volti alla tutela di uno
specifico interesse della persona offesa, anche di natura civilistica, rivelato
dalla costituzione di parte civile o dalla nomina di un difensore di fiducia,
escludendosi comunque laccelerazione i procedimenti per i quali non sia
ragionevole prevedere, alla luce degli ordinari tempi di funzionamento degli
organi e dei meccanismi processuali preposti alla loro trattazione, lesercizio
dellazione penale e il suo ulteriore sviluppo con lemissione della sentenza
di primo grado. 7 Sempre al par 7) del documento si legge infine che nei
casi di procedimenti per reati non prioritari (fra i quali vanno ricompresi
quelli di cui alla L. 28/4/2014 n. 67 di delega al Governo per la riforma del
sistema sanzionatorio e la trasformazione di reati in illeciti amministrativi),
la ragionevole previsione che il termine massimo di prescrizione maturi entro
i 24 mesi successivi allesercizio dellazione penale (per gli uffici requirenti)
e nei 24 mesi successivi alla pronuncia della sentenza di primo grado (per
gli uffici giudicanti) giustifica il differimento della loro trattazione e la
conseguente collocazione nellultima fascia dei procedimenti non prioritari.
Su tali approdi pertanto necessario ancora riflettere per verificare
la possibilit di compiere ulteriori passi, da un lato per luniforme e
generalizzata applicazione in tutti gli uffici di best practices utili a garantire
rapide definizioni dei c.d. affari semplici, e comunque a ridurre larea dei
procedimenti a rischio di prescrizione, e dallaltro per anticipare al massimo

6 si legge infatti nel penultimo capoverso del documento: Si conviene che latto di indirizzo
sopra esteso abbia efficacia triennale, a decorrere dal giorno successivo alla sua approvazione.
Esso si intende tacitamente rinnovato di anno in anno se non modificato o revocato con le
medesime forme e la medesima procedura
7 Al di fuori di questi casi, i procedimenti per reati prioritari destinati a prescriversi prima
della conclusione del giudizio di primo grado non giustificano una trattazione urgente n
particolarmente sollecita e possono essere collocati nellultima fascia dei procedimenti prioritari.

143

gli effetti delle previsioni di pressoch certa prescrizione, evitando il pi


possibile gli sprechi, riservando i dibattimenti ai processi non sicuramente
destinati (indifferentemente se in primo o in secondo grado) alla prescrizione,
e procedendo quindi alle conseguenti selezioni dei processi prioritari.
La complessit e prevedibilit delle decisioni; luniforme esercizio
dellazione penale da parte delle Procure del Distretto; le possibili
interazioni. Due obbiettivi da perseguire
E stata giustamente evocata la crisi di sistema che colpisce il diritto penale
per ragioni attinenti non solo allordinamento processuale interno le cui
criticit sembrano essersi vistosamente accresciute nel tempo. In questo
ambito un particolare settore che meriterebbe non dei semplici cenni, ma
una attenzione propriamente monografica sia per le molteplici e radicali
modifiche continuamente apportate, sia per le frequenti polemiche e tensioni
ingenerate dalla scarsa conoscenza dei ripetuti e talvolta contraddittori
interventi riformatori e delle loro inevitabili conseguenze, quello riguardante
gli istituti delle misure cautelari personali, laddove comprensibili istanze ( pur
non sempre genuine e univoche) di c.d. garantismo liberale, contrapposte ad
altrettanto sacrosante esigenze di sicurezza sociale, mettono talvolta in primo
piano i nervi scoperti della politica e della giustizia, radicalizzando posizioni
che andrebbero invece contemperate con lintangibilit del diritto di critica da
un lato e con il continente rispetto della dignit delle persone e delle funzioni
espletate dallaltro.
A tali, molteplici elementi di crisi determinati dalle contraddizioni e inadeguatezze
del diritto interno si aggiungono anche fattori di natura extra nazionale, con la
necessit per il giudice di confrontarsi con un sistema multilivello che, oltre
ai principi espressi dalla Corte Costituzionale e dalla Corte di Cassazione,
comprende, in posizione per di pi in qualche modo sovraordinata, anche le
sentenze della CEDU e della Corte di Lussemburgo.
Da ultimo, e singolarmente, ancora una volta listituto della prescrizione, sia
pure in una prospettiva non casualmente opposta a quella consueta, nella
particolare lettura della Corte di Lussemburgo (sentenza Taricco che ha
messo sul banco di accusa il sistema della prescrizione, nella misura in cui tale
meccanismo determina in pratica la sistematica impunit delle frodi in materia
di IVA) viene a complicare ed a mettere in crisi il lavoro di individuazione e di
interpretazione della norma e della sua applicazione al caso concreto. Tutto ci

144

mette a rischio anche il valore fondante della omogeneit delle decisioni e della
prevedibilit delle sentenze, e cio il consolidamento della interpretazione
della giurisprudenza del distretto non conformistica, ma frutto di consapevole
condivisione culturale e di compiuta padronanza dello strumento tecnico
attraverso il confronto e lo studio attento delle questioni.
Un contributo certamente di non secondario rilievo alla sedimentazione e
formazione di una interpretazione consapevole e criticamente condivisa, e solo
per tale via omogenea, nella giurisprudenza del distretto pu e deve essere
dato attraverso anche il corrispondente consolidamento del lavoro degli organi
titolari dellazione penale responsabili del suo uniforme esercizio. Prevedibilit
delle sentenze e uniforme puntuale e corretto esercizio dellazione penali
costituiscono invero dei beni da perseguire, pur tra mille, spesso comuni, difficolt
poste anche dalla complessit e pluralit delle fonti, in unottica di convergenti
interessi alla certezza del diritto ed al rispetto dei principi di eguaglianza e di
legalit (artt. 3 e 25 co. 2 Cost.). In questa chiave di lettura assume particolare
rilievo lattivit di vigilanza del procuratore generale presso la corte di appello,
che al fine di verificare il corretto ed uniforme esercizio dellazione penale
ed il rispetto delle norme sul giusto processo, nonch il puntuale esercizio
da parte dei procuratori della Repubblica dei poteri di direzione, controllo e
organizzazione degli uffici ai quali sono preposti, acquisisce dati e notizie dalle
procure della Repubblica del distretto ed invia al procuratore generale presso la
Corte di cassazione una relazione almeno annuale(art.6 D.Lvo 106/2006). Sul
significato, portata e limiti di tale vigilanza e dei mezzi attraverso i quali essa pu
e deve espletarsi stato auspicato, e si attende, un intervento chiarificatore del
Consiglio Superiore della Magistratura. Certo che sono molteplici e frequenti
le occasioni in cui, nella realt di molti distretti, a seguito di frequenti interventi
normativi non privi, in sede di prima applicazione, di difficolt interpretative,
uffici esterni ma strettamente collegati, come quelli della Polizia Giudiziaria,
e/o anche privati professionisti od operatori economici, manifestano un
pressante interesse a conoscere indirizzi operativi, auspicabilmente univoci,
delle Procure. Da ultimo si registrata una specifica sollecitazione in tal senso
da parte dei dirigenti Arpa del Veneto, in relazione alle nuove fattispecie di
reato e relative speciali procedure introdotte in materia di reati ambientali
dalla L.68 del 2015. E in corso di preparazione quindi, a cura della Procura
Generale, un incontro fra tutti i Procuratori del Distretto, con lobbiettivo di
pervenire, dopo una adeguata meditazione e attraverso il confronto delle varie
opinioni, ad una soluzione condivisa dei problemi organizzativi e operativi posti
dalla nuova normativa.

145

Lorganizzazione e linformatizzazione dei servizi, una necessit ineludibile


ma non un surrogato delle risorse e strutture mancanti
Concludo questa un po disordinata esposizione dei miei punti di vista su alcuni tra i
punti nevralgici delle questioni sul tappeto, dando notizia di una iniziativa congiunta
dei Capi di Corte del distretto volta a dare il contributo auspicato dal CSM con le
delibere del 14 ottobre 2015(Pratica num. 102/IN/2014 Verifica dello stato di
informatizzazione del processo penale e Pratica num. 172/IN/2015 Collaborazione
con la Scuola Superiore della Magistratura per un progetto di formazione nelle sedi
distrettuali nella materia dellinnovazione e dellinformatizzazione, organizzato
in sinergia fra Referenti Informatici Distrettuali e Formatori Decentrati) per il
monitoraggio dellutilizzo del sistema informativo SICP.
Con le delibere in oggetto, il C.S.M. ha, tra laltro, deciso:
Di prendere atto dello stato di avanzamento dellimplementazione
dei sistemi informatizzati nel settore penale in materia di registri (con
riferimento particolare al SICP) ed applicativi documentali, rappresentando
la necessit di un piano strategico complessivo..; di evidenziare altres
lestrema urgenza del completamento e della messa in esercizio della
funzionalit e dei sistemi ancora in corso di realizzazione, provvedendo alla
individuazione rapida delle soluzioni tecniche che consentano a tali sistemi
ed applicativi di dialogare tra loro in rete..
Di ribadire limpegno del C.S.M. a collaborare a dare impulso alle linee
strategiche funzionali ad una informatizzazione del processo penale che sia
orientata al miglioramento dellefficienza e della qualit secondo lo schema
costituzionale del giusto processo e dellobbligatoriet dellazione penale..
invitando quindi i Referenti informatici distrettuali del settore penale a
continuare lopera di costante monitoraggio della concreta attuazione
dellinformatizzazione nel settore penale e di collaborazione con i dirigenti
degli uffici giudiziari, i Magrif, i Cisia e il CSM, anche segnalando.. le buone
prassi sperimentate dagli uffici; invitando altres i dirigenti degli uffici
giudiziari a seguire attivamente i processi di informatizzazione in atto nel
settore penale, con specifico riferimento alle attivit di migrazione dei dati,
di fornitura dellassistenza e di riservatezza delle attivit conoscitive; a
prestare massima collaborazione ai Rid, espressioni territoriali del C.S.M
Di invitare il Ministro della Giustizia a provvedere in ordine alla urgente
risoluzione delle criticit dei sistemi di informatizzazione nel settore penale
(secondo un analitico elenco articolato in otto fondamentali punti, tra
cui sono compresi lincremento delle risorse e lassunzione di personale
amministrativo qualificato, ladeguata e costante formazione del personale,

146

le iniziative necessarie a consentire una trasparente conoscenza da parte


degli uffici giudiziari e dei Rid delle risorse disponibili a livello distrettuale
richiamando ad una maggiore collaborazione le articolazioni del Cisia,
lideazione di un progetto volto a realizzare il processo penale telematico
attraverso ladozione del documento nativamente digitale e ladozione
preventiva di una copertura normativa delle scelte tecnologiche)
Di invitare la Scuola Superiore della Magistratura ed il Ministero della
Giustizia .. a collaborare con il Consiglio per lelaborazione di un piano
formativo ed informativo globale, nella materia del processo penale
telematico e dellinformatizzazione del settore penale.
Conseguentemente, stato anche deliberato di
Invitare i R.I.D., unitamente alle ordinarie attivit di incontro con i rispettivi
Magrif, a procedere in collaborazione con i Formatori Decentrati.. alla
realizzazione di un programma di formazione a livello distrettuale nella
materia dellinnovazione e dellinformatizzazione
E ormai a tutti noto che i nuovi applicativi adottati hanno scontato i consueti
problemi di prima utilizzazione fortemente acuiti dalla grande carenza dei
necessari strumenti formativi che, come spesso accade ed accaduto in
precedenti simili casi, hanno generato sfiducia e scarsa conoscenza delle
funzioni disponibili che pure esistono e sono suscettibili di implementazione e
perfezionamento in modo tale da rendere fruibili strumenti utili ed importanti
per la semplificazione e il miglioramento qualitativo dei processi lavorativi,
anche se non certo idonei a fare le veci delle strutture e delle risorse mancanti.
Sar certo fondamentale conoscere la attuale situazione e fornire con gli
strumenti disponibili quella formazione e informazione che fino ad oggi sono
stati ampiamente deficitari.
Allo scopo di avviare, per quanto di pertinenza degli Uffici del Distretto,
lattuazione della programmata attivit ed il perseguimento degli indicati
obbiettivi, per poter disporre di un primo data base per lorganizzazione della
raccolta ed elaborazione delle notizie e informazioni di correlato interesse,
stato provvisoriamente costituito un primo Centro di raccolta dati distrettuali
Con lintento di monitorare a livello di distretto, leffettivo utilizzo dei Registri
e delle funzionalit informatizzate dellambiente SICP (Sistema Informativo
della Cognizione Penale), e il potenziale numero di personale Magistrato e
personale Amministrativo beneficiari del nuovo applicativo, si quindi chiesto
di provvedere alla compilazione di tabelle Excel appositamente predisposte.

147

Nel prosieguo, anche sulla base delle prime indicazioni pervenute, si provveder
alla formale costituzione in sede distrettuale di un Ufficio che si occuper delle
attivit di seguito indicate:
Recepire i contenuti delle due delibere del CSM sopra indicate, dove
sono descritte le linee guida del Processo Penale Telematico, al fine di
incentivare la piena collaborazione tra il CSM ed il Ministero della Giustizia
Ufficializzare la costituzione di un Centro di Competenza Distrettuale in
Ambito Penale, che sia di riferimento per la gestione ed il coordinamento di
attivit sul territorio
Produrre dei Monitoraggi sullo stato attuale degli uffici del distretto in Ambito
Penale, per avere la conoscenza di dettaglio sul territorio di competenza
Promuovere, fornire e coordinare attivit di:
o Organizzazione ed applicazione di metodologie per la messa in esercizio
di singole attivit/ambienti (Atti & Documenti, Portale Notizia di Reato,
SIRIS, Consolle del Magistrato, Piattaforma Documentale, ecc.)
o Centralizzazione e governo delle richieste pertinenti alle esigenze/
criticit segnalati dagli Uffici del distretto, da inoltrare agli organismi
centrali (CSM e/o Ministero della Giustizia) per informare tutti gli
uffici del distretto sul territorio delle risultanze acquisite, al fine di
beneficiare anche gli uffici non segnalanti (in particolar modo per le
situazioni critiche che impattano sul blocco dei servizi)
o Formazione ed affiancamento per il personale Magistrato e per il
personale Amministrativo
o Supporto specialistico al fine di utilizzare in modo corretto ed efficace gli
applicativi nellambito penale, con lobbiettivo di costituire base di dati
complete e qualitativamente corrette
o Analisi e test specifici sui nuovi rilasci prima della messa in produzione
degli stessi
o Produzione di Manuali/Vademecum operativi al fine di facilitare la
comprensione e lutilizzo degli applicativi in Ambito Penale
Venezia, 30 gennaio 2016
Il Procuratore Generale
Antonino Condorelli

148

RELAZIONE DEL PRESIDENTE DELLORDINE


DISTRETTUALE DEGLI AVVOCATI DI VENEZIA

con deferenza, ma altres con non sottaciuto orgoglio, che intervengo


in questOnorevole Consesso nella mia qualit di Presidente Distrettuale
dellOrdine degli Avvocati di Venezia, in rappresentanza pertanto, di tutti gli
altri Consigli dellOrdine del Veneto, partecipi ufficialmente al mio fianco.
Non molti dei presenti hanno avuto il dispiacere di ascoltare le parole da me
spese nel corso delle precedenti cerimonie, nella mia qualit di Presidente della
Camera Civile Veneziana e Vicepresidente dellUnione Nazionale delle Camere
Civili.
In questa mia nuova veste non ripeter il grido di dolore che da anni risuona in
queste aule, al capezzale di una giustizia forse irrecuperabilmente malata.
Ritengo opportuno soltanto porvi una semplice domanda, che scaturisce dal
presupposto illuminista giustizia ritardata giustizia negata: siamo sicuri di
volere tutti una giustizia efficiente?
Sembrerebbe una domanda priva di senso in uno Stato dotato di normale
grado di civilt.
Purtroppo, il dubbio sorge e sgorga legittimo ove solo si considerino i gi pi
volte richiamati, endemici problemi che affliggono la giustizia italiana, primi fra
tutti i provvedimenti legislativi spot, inseriti nelle pi variegate norme di legge,
gli innumerevoli riti, gli scarsi investimenti e cos via.
Ma a tali irrisolti problemi si aggiungono altres alcune considerazioni a dir
poco sconfortanti, sulla volont, soprattutto politica, di trovare una soluzione
ad un primario problema che assilla tutti i cittadini, siano essi attinti o meno da
guai giudiziari.
In primo luogo, va valutata con la dovuta attenzione la circostanza che il Signor
Presidente della Repubblica Italiana, nel suo messaggio di fine anno, non ha
fatto alcun cenno al problema giustizia, quasi che la popolazione non chieda di
ottenere il riconoscimento dei suoi diritti in tempi ragionevoli.
Scandaloso poi il numero di votazioni resosi necessario per eleggere tre
giudici della Corte Costituzionale, i quali devono decidere se le leggi, emanate
dai loro stessi sostenitori, siano o no in contrasto con i principi ispiratori della
nostra Costituzione.
altres grave lammissione del Ministro Orlando che limportante il numero
e non la qualit delle sentenze, quasi che la giustizia sia merce che si venda a
peso.

151

In questo solco lattuale governo, come i precedenti, ha gi detto che intende


risolvere la questione con la nomina di molti magistrati onorari, spostando
cos il problema al carico di secondo grado, come spesso avviene per stessa
ammissione della magistratura, che dovrebbe invece essere sgravata, da una
sua succedanea, dallinaffrontabile carico di lavoro.
Sul punto e per brevit, mi astengo dallaprire un capitolo in relazione alla
figura dellAvvocato quale nuovo proletario intellettuale, alla sua formazione,
anche scolastica, allaccesso alla professione, che, visto come vanno le cose, chi
mi succeder avr tutto il tempo e modo di approfondire.
Ed infine, non ultimo segnale sconfortante va individuato nel perseguimento
costante di denegare laccesso alla giustizia con le formule pi variegate, dalla
mediazione allarbitrato, passando per la negoziazione, assistita o meno, e con
laumento dei contributi unificati che si vorrebbe compensare con lintroduzione
di riduzioni fiscali dal vantaggio risibile.
Il criterio deflattivo, infatti, al quale sispira il legislatore, a nostro sommesso
avviso, non incentiva concretamente lespletamento di alcuna delle procedure
cosiddette ADR.
Quello che tuttavia, per noi avvocati a dir poco sconsolante, il fatto che
il legislatore non veda nellAvvocato un vero mediatore, salvo per la sua, pur
tardiva, equiparazione avvenuta ex lege.
Come noto ed incontrovertibile, sono gli avvocati il primo filtro che separa le
parti dal Giudice.
Continuare a pensare che noi abbiamo quale unico intento quello di ricorrere al
Giudice a scopi dilatori, produttivi di guadagno, non solo non mai stato nelle
nostre corde, ma altres non , e non potrebbe essere, concetto applicabile ai
nostri tempi, alla luce della nuova tabellazione delle spese di causa e dellattivit
stragiudiziale, che pu ben essere tenuta a parametro della valutazione di
quanto spettante allAvvocato in caso di transazione ante causa.
Queste semplici riflessioni dovrebbero indurci ad escludere che ci sia la volont,
soprattutto politica, di risolvere, o almeno attenuare, il dramma, non pi
problema, giustizia.
Possiamo ancora credere che i cittadini sappiano dellesistenza di norme fatte
per impedire al sistema giustizia di funzionare, della carenza del personale
e di fondi, di una molteplicit di sistemi processuali che sfiora la commedia
dellassurdo, delle beghe tra avvocati, di referendum tra magistrati, trasportati

152

sullonda dalle pi svariate correnti, di carichi esigibili ponderati o meno; la


risposta no: il cittadino vuole, e giustamente pretende, giustizia in tempi che
non la rendano vana.
Forse da qualche parte si sperava di ottenere il contenimento del contenzioso
attraverso il mancato ricorso al Giudice, a seguito dellormai conclamata sfiducia
dei cittadini nei confronti dellistituzione giustizia.
Ma le istituzioni hanno un volto ed il volto quello dei magistrati e degli avvocati
ed entrambi per primi subiscono la disaffezione, o meglio, il disconoscimento
del loro ruolo, anche sociale.
Oltre allovvio e necessario improrogabile intervento economico, attentamente
programmato in esito alle specifiche necessit, il punto di partenza, o meglio,
di recupero, sta in noi, ed in primo luogo, nella forza che magistratura ed
avvocatura avranno nellestraniarsi dallabbraccio mortale della mala politica
e nella volont di tutti i soggetti coinvolti nel sistema giustizia, di recuperare
il proprio ruolo, e solo quello, senza protagonismi, egoismi, invidie ed inutili e
dannosi personalismi nel reciproco rispetto.
Come ebbe a dire il noto avvocato penalista Francesco Carrara: quando la
politica entra dalla porta del tempio, la giustizia fugge impaurita dalla finestra
per tornare in cielo.
Da allora sono trascorsi pi di centocinquantanni.
Passando alle cose di casa nostra, ricordo che il Consiglio dellOrdine degli Avvocati
di Venezia, da me presieduto, espressione della nuova legge professionale
promulgata nel 2013, ma soprattutto espressione dellAvvocatura Veneziana
nel senso pi ampio, atteso come mai nel corso degli ultimi anni vi stata una
cos ampia partecipazione dei colleghi alle operazioni di voto.
Non vorrei peccare di immodestia, ma la squadra che mi onoro di presiedere,
per la prima volta formata da 21 consiglieri, ha svolto in questi otto mesi un
lavoro davvero enorme, riuscendo ad intervenire in ogni ambito di competenza,
supportando le necessit del Tribunale e della Corte dAppello che sono, in
ultima analisi, le necessit dellAvvocatura, laddove si perseguano fini comuni
quali lefficienza e la produttivit.
Risulta emblematico il modo con il quale stata affrontata e risolta in pochi
mesi lemergenza fascicoli di parte.
Un particolare ringraziamento va ai Consiglieri dellOrdine che hanno

153

materialmente spostato, catalogato e censito, diverse migliaia di fascicoli, nel


pi profondo spirito di servizio.
Per quanto concerne uno dei compiti fondamentali che ci competono, ritiene
questo Ordine che, diversamente che in passato, assicurare la formazione non
un adempimento eccezionale al quale adeguarsi, ma un servizio necessario
alla crescita dellAvvocatura tutta.
La formazione, che la Fondazione Feliciano Benvenuti con il suo rinnovato
Consiglio gestisce con grande slancio e competenza, deve essere ritenuta
quale parte essenziale della funzione ordinistica e deve a tutti gli effetti essere
considerata una priorit tra le priorit, non avendo, come detto, alcun carattere
di eccezionalit.
Un particolare grazie va anche, a nome del Consiglio, a tutte le Associazioni
Forensi ed alle Camere Territoriali che hanno proposto unampia offerta
formativa, coordinata e razionalizzata con la Fondazione e che nel presente
anno sar arricchita in modo da consentire per la quasi totalit, lacceso gratuito
agli eventi formativi.
, infatti, di tutta evidenza che un avvocato dotato di una preparazione e di una
formazione costante e qualificata, si afferma come interlocutore attendibile e
propositivo nei confronti dei magistrati e dei cittadini.
Per il vero, da parte di alcuni magistrati, si lamentata scarsa preparazione
degli avvocati, in occasione delle recenti modifiche legislative che hanno
ampliato alcune, sempre poche, competenze a favore dellAvvocatura, con ci
annientando la gi scarsa fiducia che il legislatore le ha riconosciuto.
Per converso, di questi giorni la redazione a due mani tra la Suprema Corte
ed il CNF, di un protocollo per la redazione dei ricorsi per Cassazione in materia
civile-tributaria ed in materia penale, seguito tra gli altri dal Consigliere
veneziano Andrea Pasqualin, in linea con una rinnovata sinergia tra magistratura
ed avvocatura, volta a trovare soluzioni che evitino la scure dellinammissibilit
dei ricorsi.
Il nostro Ordine intende affermare e dimostrare che i propri iscritti sono in
grado di affrontare ogni incombente al quale sono chiamati e la formazione
deve e dovr essere il banco di prova e di verifica di questa attitudine alla quale
lAvvocatura non pu e non deve abdicare.
Del pari stiamo investendo le nostre risorse anche nellaggiornamento dei nostri

154

Consiglieri, alcuni dei quali sono stati inseriti in diverse commissioni create
presso il CNF, in occasione della creazione dellAgor degli Ordini, iniziativa
assai meritoria e lungimirante del Presidente Andrea Mascherin.
Molteplici sono i temi assegnati a dette commissioni, quali, a mero titolo di
esempio, la correzione dellennesima svista del legislatore e dellANAC, che hanno
ritenuto di considerare gli Ordini a stregua della Pubblica Amministrazione, con
obblighi assai pressanti e penetranti in tema di trasparenza e anticorruzione; la
resistenza allo strapotere dei cosiddetti poteri forti, che ormai dai tempi delle
c.d. lenzuolate dellOnorevole Bersani, hanno creato notevoli disvalori nel
rapporto professionale tra cliente ed avvocato ed ancora, le difese dUfficio
e le problematiche che le stesse ingenerano nei rapporti non solo con la
magistratura, ma anche in quelli deontologici tra colleghi.
Ma limpegno presso il CNF non pu non trovare il suo naturale sbocco sul
territorio.
Il Consiglio ha riallacciato uno stretto rapporto con lUnione Triveneta dei
Consigli dellOrdine, con lintento di trovare e definire procedure comuni,
nonch linee omogenee di azione propositiva nei confronti del CNF e della
magistratura, se pur nel rispetto delle reciproche specificit.
Il Consiglio si pure impegnato, con lausilio, non solo economico, degli Ordini
del Veneto, a dotare di macchinari e personale la sede del nuovo Consiglio
Disciplinare Distrettuale, che, come noto, ha sede istituzionale a Venezia, ed
presieduto, a buon diritto, dallavv. Antonio Franchini, che non ha frapposto
indugio a rendere operativo il neo costituito organismo al quale, a nome di
tutti, auguro buon lavoro.
Non da ultimo, stato potenziato altres, il servizio offerto agli iscritti per
lutilizzo del PCT come strumento del futuro, al quale tutti, i giovani in
particolare, devono guardare anche in prospettiva della gestione in economia
di una professione che sempre pi difficile e meno remunerativa.
Ed proprio ai giovani Consiglieri che intendo rivolgere pubblicamente un grazie
per quanto stanno facendo, spendendosi con entusiasmo e spirito di servizio,
contemperando unottima preparazione professionale che i colleghi del Foro
loro riconoscono, con la disponibilit ad imparare e rendersi attivamente
partecipi di una macchina organizzativa la cui gestione richiede un impegno
costante e sempre pi specifico.

155

Quanto detto costituisce la base programmatica del Consiglio dellOrdine


di Venezia per lanno giudiziario che oggi si inaugura, con due primari
obiettivi: il primo migliorare lo svolgimento del processo civile che
necessita di procedure virtuose che facilitino gli operatori, in special modo
nellattivit dudienza, il secondo, a dir poco ambizioso, perci ancor pi
stimolante, di investire, assieme alla magistratura, ogni possibile sforzo per
riportare la Corte di Appello di Venezia ad una normale efficienza, ponendo
allattenzione degli Organi competenti lassoluta urgenza di smaltire
larretrato incentivando la copertura dei ruoli e la stabilizzazione del
magistrati, esigenza sentita da tutto il distretto in modo ormai angoscioso
con le ricadute socio economiche che ne conseguono, in un Veneto che
traino delleconomia ma non riceve le dovute attenzioni e sostegno
nellespletamento della funzione giustizia, in particolar modo di secondo
grado.
Non sar lasciato intentato ogni sforzo, inoltre, per trovare soluzione allannosa
situazione in cui versa il Giudice di Pace di Venezia che a parere di questo
Ordine ha pagato a caro prezzo la scelta del trasferimento dalla terra ferma al
centro storico.
Ed infine, dato che una relazione non tale senza qualche numero, ricordo che
il totale degli avvocati iscritti presso lOrdine di Venezia, alla data del 31.12.2015
di 2.003 unit, di cui 547 cassazionisti, oltre a 433 praticanti.
La componente femminile si avvia a superare, soprattutto per quanto concerne
il numero di praticanti, la componente maschile, che verr medio tempore
travolta seguendo questo trend, anche nel totale degli avvocati iscritti.
Altro dato che ritengo di interesse riguarda le domande di ammissione al
patrocinio a spese dello Stato che mi trovo, a volte con rammarico, a dover
autorizzare: nel 2013 sono state presentate 1.146 domande, nel 2014, 1.142,
nel 2015, ben 2.086.
Come si vede, lanno scorso le domande presentate sono quasi raddoppiate
rispetto agli anni precedenti e di queste, ben 814, pari al 39% del totale, sono
costituite dalle istanze relative ai ricorsi presentati avverso i provvedimenti
di diniego di protezione internazionale dalle persone provenienti da paesi
extracomunitari.
Cos come ho aperto il mio intervento con una domanda, cos intendo
chiuderlo: qual e quale sar limpatto di un tale numero di fascicoli e di quelli

156

che verranno sulle scrivanie dei magistrati del Tribunale di Venezia competente
in materia?
Lascio a voi la non certo ardua risposta.
Nel ringraziare per lattenzione, ci si associa allinaugurazione dellanno
giudiziario.
Il Presidente
dellOrdine degli Avvocati di Venezia
Avv. Paolo Maria Chersevani

157

PARTE seconda

NOTA DEL PRIMO PRESIDENTE


DELLA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

() Al fine di poter predisporre tempestivamente la relazione


sullamministrazione della giustizia ai sensi dellart. 86 del vigente ordinamento
giudiziario, comunico alle SS.LL. alcune delle indicazioni circa le procedure
relative alla consueta rilevazione dei dati riferiti al periodo dal 1 luglio 2014
al 30 giugno 2015.
Le tabelle relative a ciascun distretto, necessarie per la redazione della relazione
di inaugurazione dellanno giudiziario presso la Corte di cassazione, saranno
predisposte in stretta collaborazione e in pieno coordinamento con la Direzione
generale di statistica del Ministero della giustizia sulla base dei dati inviati da
ciascun Ufficio e in linea con le indicazioni contenute nella delibera del CSM
dell11 luglio 2012 - Pratica num. 13/IN/2012 - Realizzazione di uno schema
unico nazionale per il rilevamento dei flussi statistici. Laccorpamento delle
sedi conseguente alla riforma della geografia giudiziaria render necessario
rivedere alcuni schemi di esposizione delle statistiche giudiziarie soprattutto
con riferimento ai prospetti di confronto tra gli uffici nei diversi anni.
Il calendario degli adempimenti propedeutici allinaugurazione di inizio 2016
sar il seguente:
a) Nel periodo tra il 1 luglio e il 15 ottobre del corrente anno gli uffici giudiziari
provvederanno a trasmettere alla Dg-Stat i dati concernenti la rilevazione
statistica ordinaria secondo le consuete modalit e termini previsti per le
rilevazioni statistiche ministeriali.
b) Entro il 10 novembre la Dg-Stat provveder a compilare, con i dati degli
Uffici rispondenti, le tabelle statistiche distrettuali e ad inviarle ai Presidenti
delle Corti di appello; tale attivit verr svolta sia dai funzionari statistici
della Dg-Stat distaccati nei distretti per i dati relativi al proprio distretto, sia
gli statistici impegnati al Ministero a supporto dei distretti in cui non sono
presenti funzionari statistici; tutto ci in linea con quanto previsto dalla
surricordata delibera del CSM.
c) Dall11 al 30 novembre, i Presidenti delle Corti di appello cureranno
linvio al Segretariato generale della Corte di cassazione delle relazioni
sullandamento della giustizia nei rispettivi distretti, accompagnate dai
dati statistici rilevati come sopra, in formato elettronico e, ove non fosse
possibile, su supporto cartaceo.

163

Pertanto, in base alla descritta sequenza procedimentale che oramai


diventata da alcuni anni consuetudine, gli uffici giudiziari distrettuali non
dovranno occuparsi della compilazione delle tabelle contenenti i dati statistici,
in quanto a tale incombenza provvederanno direttamente i funzionari statistici
distrettuali, se presenti, o, in loro mancanza, la Dg-Stat.
Come per lanno precedente, tuttavia, si chiede alle SS.LL una attenta analisi
e controllo della qualit dei dati che riceveranno dalla Dg-Stat e, qualora
fossero ravvisate delle incongruenze, si chiede cortesemente alle SS.LL di
instaurare una collaborazione con la Dg-Stat al fine di correggere gli errori
e migliorare la qualit informativa dei dati prima che essi vengano inviati al
Primo Presidente.
Per il rispetto delle scadenze temporali e anche al fine di evitare una inutile e
dispendiosa duplicazione di attivit, si raccomanda che i referenti per linvio
delle statistiche a livello territoriale rispettino i vari termini previsti dalla
DG-Stat per ciascuna rilevazione e che hanno quale ultima scadenza quella
indicata alla precedente lettera a) [1 luglio -15 ottobre].
Ad integrazione dei dati rilevati mediante la compilazione delle tabelle
statistiche, le SS.LL. vorranno fornire le seguenti ulteriori indicazioni:
1. Ogni relazione conterr un capitolo (o un paragrafo) dedicato a osservazioni
di sintesi sullandamento della giurisdizione penale e civile nel distretto,
con valutazione dei dati pi significativi, illustrazione delle ragioni che sono
alla base del descritto andamento e descrizione degli aspetti qualitativi
pi rilevanti della giurisdizione, per novit, per complessit e per rilevanza
socio-economica delle questioni trattate.
2. Saranno segnalate le linee di incremento o decremento delle particolari
tipologie di reati, qui di seguito elencati:
Delitti contro la pubblica amministrazione con particolare riferimento ai
reati di peculato, corruzione e concussione;
Delitti aventi ad oggetto lindebita percezione di contributi, finanziamenti,
ecc. concessi dallo Stato, da altri enti pubblici o dalla Comunit Europea;
Delitti di associazione per delinquere di stampo mafioso;
Omicidio volontario, con particolare attenzione ai reati di cui sia rimasta
vittima una donna;

164

Omicidio e lesioni colpose gravi e gravissime derivanti da infortuni sul


lavoro, e gravissime da incidenti stradali;
Delitti contro la libert sessuale; di stalking ed in tema di pornografia;
Reati in materia di stupefacenti;
Reati informatici con particolare riferimento allattivit di intercettazione
illecita di comunicazioni informatiche o telematiche; di frode informatica
e danneggiamento di dati e sistemi informatici; di furto di identit;
Reati contro il patrimonio, con particolare riferimento ai reati di usura,
rapina, estorsione, furto in abitazione, riciclaggio e autoriciclaggio;
Reati in materia di falso in bilancio e bancarotta fraudolenta patrimoniale;
Reati in materia di riduzione in schiavit e tratta di esseri umani;
Reati in materia di inquinamento, rifiuti o in genere contro lambiente e
la salute delle persone;
Reati in materia edilizia con particolare riferimento a quelli di lottizzazione
abusiva;
Reati in materia tributaria con particolare riferimento a quelli indicati nel
d.lgs. n. 74 del 2000.
Inoltre le SS.LL. vorranno indicare la situazione registrata, e le eventuali
problematiche rilevanti, con riferimento:
allestradizione e allassistenza giudiziaria;
allapplicazione del mandato darresto europeo;
alla applicazione delle misure di prevenzione personali e reali, con
particolare riferimento ai sequestri ed alle confische;
allapplicazione dellistituto del sequestro per equivalente, illustrandone
i settori in cui ne stata pi frequente lapplicazione;
allandamento della prescrizione dei reati;
allapplicazione dei recenti interventi normativi in materia di processo
in assenza, di sospensione del procedimento con messa alla prova
dellimputato, di esclusione della punibilit per particolare tenuit del
fatto;
allavvio del sistema di notificazioni e comunicazioni telematiche penali.
Infine le SS.LL. forniranno notizie sullorganizzazione ed il funzionamento dei
tribunali e degli uffici di sorveglianza, con particolare riferimento allambito
di applicazione delle misure alternative alla detenzione, ai provvedimenti
di sospensione o rinvio dellesecuzione ed a quelli concernenti i benefici
penitenziari nonch ai provvedimenti risarcitori per sovraffollamento carcerario.

165

3. Con riferimento al settore della giurisdizione civile, le SS.LL. vorranno


fornire elementi di valutazione in ordine alle controversie con la pubblica
amministrazione, a quelle in materia di lavoro (comprese quelle relative al
pubblico impiego) e previdenza, di diritto di famiglia, di espropriazione e
occupazione per pubblica utilit, di risarcimento danni da circolazione di
veicoli, di condominio, di equa riparazione, di immigrazione e di opposizione
a sanzioni amministrative, nonch alle procedure esecutive mobiliari e
immobiliari e a quelle concorsuali. Una particolare attenzione sar dedicata
al funzionamento e allattivit del tribunale delle imprese, istituito con il
D.L. 24 gennaio 2012, n. 1, convertito con modificazioni con legge 24 marzo
2012, n. 27, nonch alle controversie in materia societaria, bancaria, di
intermediazione finanziaria e di assicurazione.
4. Saranno inoltre svolte considerazioni in relazione alle diverse competenze
(corti di appello, tribunali e giudici di pace), ai differenti riti processuali,
in particolare analizzando gli effetti organizzativi della riforma disposta con
il d.lgs. 1 settembre 2011, n. 150, con riferimento anche ai procedimenti
speciali di cui al libro quarto del codice di procedura civile e con speciale
riguardo ai procedimenti cautelari ed al procedimento sommario di
cognizione.
5. Una speciale attenzione sar dedicata alla valutazione degli effetti della
riforma disposta con lart. 54 del D.L. 22 giugno 2012, n. 83 (Decreto
sviluppo), convertito con modificazioni dalla legge 7 agosto 2012, n. 134,
con listituzione del c.d. filtro in appello.
6. Saranno anche illustrati lutilizzo dellistituto della mediazione civile e
gli effetti registrati sullevoluzione della domanda di giustizia agli organi
giurisdizionali.
7. Una particolare considerazione sar riservata allandamento nel distretto
della giustizia minorile, penale e civile.
Le SS.LL. vorranno anche svolgere considerazioni sulla situazione di copertura
delle piante organiche dei magistrati e del personale amministrativo e sullo
stato delle risorse materiali e degli strumenti informatici. Una particolare
attenzione dovr essere dedicata al livello di attuazione del processo civile
telematico, specialmente per quanto riguarda il sistema delle comunicazioni
nel processo, e alle eventuali criticit rilevate.

166

In tale contesto potranno essere fornite indicazioni sulle regole organizzative


eventualmente adottate per il pi efficiente funzionamento degli uffici e
i programmi eventualmente predisposti per la trattazione e la riduzione
dellarretrato.
La relazione conterr in conclusione unanalisi valutativa dei dati statistici
riportati nelle tabelle, con riferimento ai flussi dei procedimenti distinti per
materia, alla durata degli stessi, allanno di iscrizione, alle principali modalit
di definizione, con illustrazione dei dati salienti, delle variazioni pi rilevanti e
delle cause che hanno determinato la conferma o la variazione dei dati.
Significativo elemento di conoscenza potrebbe essere rappresentato
dalla indicazione percentuale della ripartizione per materia dellattivit
giurisdizionale penale e civile svolta nel distretto.
Per eventuali chiarimenti le SS.LL. potranno fare riferimento agli indirizzi di
posta elettronica segretariato.cassazione@giustizia.it e statistica@giustizia.
it o mettersi in contatto con il Segretariato Generale di questa Corte (tel.
06.6883.2402 06.6883.2400; fax: 06.6883.420) o con la Dgstat (tel.
06.6885.2278; fax 06.6868.235).
Ringrazio per la preziosa collaborazione che sar offerta.
Vivissime cordialit.
Il Primo Presidente
Giorgio Santacroce

167

RISPOSTA ALLE INFORMAZIONI RICHIESTE


DAL PRIMO PRESIDENTE
DELLA SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE
FORNITE DAL PRESIDENTE DELLA CORTE SULLA
BASE DELLE NOTIZIE RACCOLTE
PRESSO GLI UFFICI GIUDICANTI
E REQUIRENTI DEL DISTRETTO

OSSERVAZIONI DI SINTESI SULLANDAMENTO DELLA GIURISDIZIONE


PENALE E CIVILE DEL DISTRETTO
Le relazioni di sintesi sono state redatte facendo riferimento alle tabelle
contenenti i dati statistici trasmessi dalla DGSTAT (dati relativi agli Uffici
completamente rispondenti aggiornati al 18/10/2015).
Anche questanno si evidenzia che, a seguito del cambiamento della geografia
giudiziaria, i dati non sono sempre comparabili con quelli dellanno giudiziario
precedente.
Inoltre, si segnala, ai fini di una corretta lettura dei dati, che nelle sezioni
distaccate, ove la migrazione dei dati avvenuta in conformit alle direttive
della DGSIA, i procedimenti pendenti alla data di chiusura sono stati definiti
nei registri informatizzati della sezione e migrati come sopravvenuti nei registri
delle sedi accorpanti.
Per quanto riguarda gli uffici del Giudice di pace, il numero di uffici non
rispondenti per il settore penale talmente elevato da dover limitare a pochi
circondari il raffronto con i dati del precedente anno giudiziario.
Landamento della giurisdizione civile
Tav. 1.1 Procedimenti civili iscritti, definiti e pendenti a fine periodo nellA.G.
2014/2015. Confronto con lA.G. precedente e variazioni percentuali
Dalla tavola risulta che, a livello distrettuale, sono diminuite sia le
sopravvenienze (144.301 rispetto a 180.235, in percentuale -20,19%) che le
definizioni (150.453 rispetto a 167.579, -12,15%), mentre la pendenza finale
di 150.529 procedimenti (-4,8%).
Peraltro, come esplicato nel paragrafo precedente, i procedimenti pendenti
presso le sezioni distaccate (pari a circa 24.776 procedimenti al 1 luglio 2013)
sono confluiti, nellAnno Giudiziario precedente, nella sopravvenienza delle
sedi accorpanti dopo essere stati considerati definiti nelle sedi accorpate.
Conseguentemente, i dati relativi alle sopravvenienze e definizioni del decorso
periodo non appaiono attendibili e falsano il confronto con i dati del periodo
in esame.
Per quanto riguarda gli Uffici dei Giudici di Pace (accentrati presso gli uffici
della sede circondariale a far data dal 29/4/2014), dalla lettura del dato
distrettuale emerge la diminuzione delle sopravvenienze (da 48.275 a 36.814)
e analogamente delle definizioni e delle pendenze, rispettivamente nella

171

misura del 20,52% e -18,85%. Peraltro, dalla lettura dei dati degli uffici dei
giudici di pace accorpanti risulta che le sopravvenienze e le definizioni sono
aumentate in tutti gli uffici, probabilmente per effetto della migrazione dei dati
provenienti dagli uffici dei Giudici di Pace accorpati. Si evidenzia, in particolare,
che le pendenze finali sono aumentate del 20% presso gli uffici dei Giudici di
Pace di Belluno e Treviso e addirittura del 157% presso lufficio del Giudice di
Pace di Venezia.
Per quanto riguarda la Corte dAppello, si registrano un aumento delle iscrizioni,
che passano da 4.187 a 4.371, con una crescita del 4,39%, un incremento
delle cause definite, da 5.821 a 6.000, e una flessione della pendenza finale
dell11,1% (da 14.470 a 12.854).
Tali dati (relativi allincremento delle definizioni e alla riduzione della pendenza)
sono indice di un miglioramento complessivo del rendimento dellintero
settore civile della Corte, nonostante lorganico addetto al settore medesimo
(20 consiglieri e 4 Presidenti alle sezioni civili; 4 consiglieri e 1 Presidente alla
sezione lavoro) come rilevato lo scorso anno - non sia adeguato a sostenere
il flusso dei procedimenti in entrata ma, soprattutto, non sia calibrato ai fini
di una efficace azione di radicale e pi rapido smaltimento dellarretrato
(ultrabiennale).
Tav. 1.2 - Procedimenti civili iscritti, definiti e pendenti a fine periodo nellA.G.
2014/2015. Dettaglio principali materie
Esaminando il dettaglio delle iscrizioni per materia nei Tribunali, si evidenzia
che le cause concernenti la famiglia rappresentano circa il 6,8% del numero
complessivo dei procedimenti civili sopravvenuti. In particolare, le separazioni
(consensuali e giudiziali) rappresentano il 4,1% del numero complessivo dei
procedimenti civili iscritti, mentre i divorzi (consensuali e giudiziali) il 2,7%.
Le separazioni sono in diminuzione su base distrettuale (-11,4%) cos come
i divorzi (-12,9%). Esaminando il dato per Tribunale, le separazioni sono
diminuite in maniera significativa a Belluno (-28,9%), Venezia (-18.6%), Padova
e Verona (-11,5%).
In linea con il dato distrettuale, i divorzi sono in diminuzione in tutte le sedi ad
eccezione di Belluno (+ 11,6%).
I procedimenti in materia di lavoro, con 4.019 procedimenti iscritti presso
i Tribunali del distretto, rappresentano il 2,79% del contenzioso civile, in
flessione (-12,2%) rispetto al dato dellanno precedente (4.576 iscrizioni).
Aumentato il numero dei procedimenti in materia previdenziale, passati da

172

2.396 al 2014 a 3.705 al 2015. Il maggior decremento di iscrizioni in materia di


lavoro si riscontra a Treviso (-21%) e a Venezia (-19%).
Tenuto conto del numero di procedimenti definiti rispetto a quelli iscritti,
lindice di ricambio del distretto (nel settore in esame) pari all1,32 per gli
Uffici di primo grado (1,06 nello scorso periodo). I Tribunali di Padova e di
Venezia presentano il pi alto numero di iscrizioni (Padova: 891; Venezia: 958)
e di definizioni (Padova: 1140; Venezia: 1.199) in materia di lavoro, con un
indice di ricambio pari, rispettivamente, a 1,27 e 1,25.
A livello di sedi, in materia previdenziale, gli aumenti maggiori si riscontrano a
Vicenza (+95%) e Rovigo (+74%). In numeri assoluti Padova (991) e Verona (772)
presentano il maggior numero di iscrizioni. Per una corretta lettura del dato si
segnala che le iscrizioni includono i procedimenti in materia di accertamento
tecnico preventivo (c.d. procedimenti speciali).
In Corte, il numero delle controversie previdenziali , sia pure lievemente,
aumentato (289 procedimenti sopravvenuti rispetto a 267 del periodo
precedente) mentre sono diminuite in maniera consistente le iscrizioni delle
cause di lavoro, passate da 807 nel 2014 a 680 nel 2015.
Nel campo delle esecuzioni immobiliari continua linversione di tendenza
rispetto ai precedenti periodi. Le iscrizioni di procedimenti esecutivi
immobiliari, che erano nellanno precedente gi diminuite a 4.946, questanno
sono ulteriormente diminuite a 4.546, con un decremento del 8,1% e un
aumento della pendenza finale dell1,9% (da 19.072 a 19.428). I Tribunali ove
pi accentuato si presenta il decremento delle esecuzioni immobiliari sono
Venezia (-24,7%) e Rovigo (-13,5%). In controtendenza Vicenza, che registra un
aumento delle iscrizioni del 5,8%, e Belluno (+2,9%).
Anche le esecuzioni mobiliari hanno subito un decremento rispetto allanno
precedente (-27,1%). In particolare, le procedure iscritte sono state 31.103
nellA.G. 2014 e 22.000 nellA.G. 2015.
Le istanze di fallimento sono diminuite a livello distrettuale nella misura di
circa il 2,3%, con leccezione di Rovigo (+28,2%). In termini numerici le istanze
di fallimento nei Tribunali del distretto sono state complessivamente 3.386
(nellanno precedente 3.465).
In decrescita liscrizione dei procedimenti in materia di fallimento, passati da
1.604 a 1.340; diminuito, altres, il numero dei procedimenti definiti (852
contro 870).
I concordati preventivi sopravvenuti sono in diminuzione rispetto al periodo
precedente a livello distrettuale (in particolar modo a Verona -54%) mentre
sono aumentati a Rovigo (+61,1%).

173

Relativamente alla Corte dAppello le iscrizioni delle cause di separazione sono


diminuite (da 187 a 167). Diminuite anche le cause di divorzio (da 106 a 90).
Si tratta, comunque, di cause con un buon indice di ricambio, rispettivamente,
dell1,14% e 1,06% (98,9% e 107,5% nel periodo precedente).
Come anticipato, le iscrizioni delle cause di lavoro in Corte sono diminuite del
15,7%, passando da 807 a 680, mentre sono aumentate quelle relative alle
cause di previdenza, nella misura del 8,9%, passando da 267 a 289.
I procedimenti di equa riparazione iscritti sono stati 55 (57 nel periodo
precedente); quelli definiti 56 (53 nel periodo precedente), con un indice di
ricambio dello 1,02 (rispetto al precedente 0.92).
Presso i Giudici di Pace, per quanto concerne le opposizioni alle sanzioni
amministrative, la sopravvenienza diminuita con una percentuale nella
misura di -36,46%. Diminuiti i ricorsi in materia di immigrazione (-27,53%).
Relativamente al numero dei procedimenti definiti (Tav. 1.3 - Procedimenti
civili definiti con sentenza secondo lanno di iscrizione - anno 2014), la
rilevazione dei dati mostra, con riferimento alla Corte dAppello, una certa
difficolt della resa di giustizia con precipuo riferimento allo smaltimento dei
procedimenti arretrati. Nel 2014, su un totale di 2.665 procedimenti civili di
cognizione ordinaria definiti (2.816 nel periodo precedente), 1.254 definizioni
hanno riguardato cause iscritte prima del 2010 (pari al 47,1%) mentre
solamente 341 definizioni (pari al 20,57%) hanno riguardato cause iscritte nel
biennio precedente il rilevamento (termine di ragionevole durata del processo
in appello).
Si consideri che la sopravvenienza media annua (dei soli giudizi a cognizione
ordinaria) calcolata sui due ultimi anni giudiziari (dal 1.7.2013 mal 30.6.2015)
di circa 2.485 procedimenti (2.420 nello scorso periodo, dal 1.7.2012 al
30.6.2014), ai quali neppure con la copertura integrale dellorganico potrebbero
far fronte i 20 consiglieri e 4 presidenti di sezione attualmente addetti al settore
civile, in presenza di una pendenza di 9.351 procedimenti arretrati (10.300
nel periodo precedente). Infatti, solo incidendo fortemente sulla pendenza
pregressa sarebbe possibile, ad organico pieno, far fronte alla sopravvenienza
entro un termine ragionevole. Questanno, a fronte di una sopravvenienza
di 2.677 procedimenti a cognizione ordinaria al 30.6.2015 (2.294 nel 2014),
nonostante lorganico non sia stato sempre completo nel corso dellanno
giudiziario, si sono definiti 3.649 procedimenti (3.685 nel periodo precedente),
con un indice di ricambio dell1,36 (1,39 lo scorso anno; 1,4 per il contenzioso
civile ordinario contro 1,6 dello scorso anno). In particolare, si segnala che, al

174

30.6.2015, erano in organico 19 consiglieri su 20 e 3 Presidenti di sezione su 4.


Per quanto riguarda la materia del lavoro e della previdenza, in Corte,
nel 2014, si sono definiti con sentenza 548 procedimenti di lavoro (487 nel
periodo precedente) e 275 di previdenza (294 nel periodo precedenza), di cui
complessivamente solo 4 iscritti prima del 2010 (contro 1 nel 2013) a fronte di
una sopravvenienza media di circa 1.021 procedimenti di lavoro e previdenza
(1.225 nel periodo precedente).
Quanto ai Tribunali del distretto, la maggior sofferenza riferibile ai
procedimenti monocratici: ne sono stati definiti con sentenza nello stesso
anno di iscrizione solo 676 su 13.246 ovvero il 5,1% del totale, a fronte dei
procedimenti collegiali che sono stati definiti nella misura del 83% (3.078 su
3.708).
Relativamente alla pubblicazione delle sentenze nellanno 2014 (Tav 1.4 Sentenze secondo i termini di pubblicazione % sul totale delle sentenze
pubblicate), si osserva che, con riguardo alla Corte dAppello, il 78% delle
sentenze viene pubblicato entro i 60 giorni mentre, per i Tribunali, gli uffici
che hanno pubblicato oltre i 60 giorni una percentuale di sentenze collegiali
superiore al 15% sono stati Belluno (33,3%), Venezia (72,8%), e Vicenza (34,5%).
Relativamente alle sentenze monocratiche, i pi lunghi tempi di pubblicazione,
oltre 60 giorni, si riscontrano presso i Tribunali di Belluno (24%), Venezia (24%)
e Vicenza (22%).
Quanto ai giudici di pace, si evidenzia che, sul totale degli uffici, 8 pubblicano
sentenze oltre i 60 giorni con una percentuale superiore al 15%.
Tav. 1.5 - Numero dei procedimenti civili pendenti al 31 dicembre 2014 per
anno di iscrizione e per tipologia di ufficio.
La tavola stata parzialmente compilata, solo con riferimento ai dati disponibili
nellarchivio ministeriale.
Per quanto riguarda la Corte, si osserva che il numero complessivo dei
procedimenti pendenti alla data del 31.12.2014 era il seguente: procedimenti
iscritti fino allanno 2008: 761, nel 2009: 1014, nel 2010: 1.218, nel 2011:
1.892, nel 2012: 2.923, nel 2013: 2.751 e nel 2014: 3.127: per un totale di
13.686 (15.422 nel periodo 2008-2013). Il numero maggiore di procedimenti
in percentuale (21,3% circa), esclusi i nuovi iscritti nel 2014, riferibile al 2012,
ma per la loro definizione si dovranno prima smaltire 4.885 procedimenti (lo
scorso anno erano 8.297) che, in quanto iscritti prima del 2012, hanno priorit
di trattazione.
I dati appena evidenziati, con riferimento alla Corte, nonostante la quantit

175

e lanzianit delle cause pendenti, sono, tuttavia estremamente positivi se


raffrontati allanno 2013, posto che: a) il numero complessivo di procedimenti
pendenti al 31.12.2014 (13.686) sensibilmente inferiore rispetto al numero di
quelli pendenti al 31.12.2013 (15.422); b) il numero dei procedimenti risalenti
agli anni anteriori al 2012 (pari a 4.885) che, come tali, vanno trattati e
definiti prioritariamente quasi dimidiato rispetto allo scorso anno, quando i
procedimenti ante 2012 ammontavano a 8.297.
In buona sostanza, si verificato nellultimo anno un concreto e sensibile
svecchiamento dei ruoli civili, atteso che, su 13.686 procedimenti pendenti
al 31.12.2014, 4.885 sono risalenti a periodo anteriore allanno 2012 e
rappresentano il 35% circa del contenzioso a fronte di una situazione
allevidenza maggiormente compromessa relativa allanno precedente
quando i procedimenti anteriori al 2012 erano 8.297 e rappresentavano quasi
il 54% dellintero contenzioso.
Appare evidente che, in tale situazione, la definizione delle cause in due anni
nel grado di appello , allo stato, di difficile, anche se di non impossibile,
realizzazione nel prossimo futuro, essendosi, peraltro, registrati (oltre al
menzionato, parziale svecchiamento del contenzioso) sensibili miglioramenti
con riferimento al numero delle definizioni e allindice di smaltimento.
In definitiva, il processo di smaltimento delle cause di pi antica iscrizione gi
in corso, nel solco del Programma Strasburgo che tende ad attribuire priorit
assoluta alle cause a rischio Pinto e potrebbe proseguire con ottimi risultati
con linserimento nei collegi civili (anche attraverso la istituzione di apposite
sezioni stralcio) di un adeguato numero di Giudici Ausiliari (22 previsti per la
Corte di Venezia), ormai in fase di assegnazione alle singole Corti.
Pi specificamente, come auspicato lo scorso anno, con linserimento in
ciascuna sezione (compresa la sezione lavoro) di 4/5 Giudici Ausiliari potrebbe
raggiungersi il doppio risultato della definizione dei processi pi risalenti e di
una sensibile riduzione della durata dei giudizi in un lasso di tempo ragionevole
(2/3 anni).
Va, infine, sottolineato che alcune delle sezioni che hanno potuto usufruire,
nellultimo periodo, di un organico completo sono gi pervenute al
conseguimento di risultati assolutamente apprezzabili riuscendo a definire
un elevato numero di cause risalenti e a fissare la data di precisazione delle
conclusioni per le cause ordinarie nel termine di due anni dalla proposizione
dellappello.

176

Landamento della giurisdizione penale


Gli elementi di valutazione sono tratti anche in questo caso dalle tabelle
statistiche della DGSTAT.
Tav. 2.1 - Procedimenti penali iscritti, definiti e pendenti nellA.G. 2014/2015.
Confronto con lA.G. precedente e variazioni percentuali
Nel settore penale le notizie di reato relative al registro noti pervenute a tutte le
Procure del distretto rispondenti, compresi i reati del giudice di pace ed esclusa
la Procura per i minorenni, sono state 73.308, delle quali 84,4% (61.885) a
carico di persone note - sezione ordinaria.
Il numero di iscritti al registro FNCR (mod.45), rapportato al numero di iscritti
nel registro noti - sezione ordinaria, stato pari al 12,6%.
Presso i Tribunali e le sezioni distaccate le iscrizioni totali sono diminuite (-3,1%
circa). Nello scorso periodo si era registrata una diminuzione del 2,59% circa.
Sono diminuiti i procedimenti di dibattimento monocratico (da 14.789 a
14.379), cos come sono diminuiti i procedimenti di dibattimento collegiale
(da 631 a 588 (6,8%). Le definizioni per il collegiale sono diminuite: da 560 (nel
2014) a 548 (nel 2015) (-2,14%) mentre sono aumentate da 13.303 (nel 2014)
a 13.886 (nel 2015) (+4,3%) per il monocratico. I procedimenti iscritti in Assise
sono passati da 7 a 5 e le definizioni da 4 a 5. Il dato delle sezioni GIP/GUP
non comparabile perch per lanno 2014 vi una sede non rispondente.
Limitatamente ai dati disponibili, la pendenza finale complessiva di 37.298
procedimenti mentre i procedimenti iscritti e definiti sono rispettivamente
44.747 e 47.028.
E aumentata la pendenza finale dei procedimenti del Tribunale per i Minorenni
da 6.276 (nel 2014) a 6.392 (nel 2015) (+1, 85% contro il 30,23% dello scorso
periodo); con riferimento alla sezione GIP i procedimenti pendenti finali sono
passati da 3.839 a 3.752, come risultato di una minore definizione (271 contro
1.231) e di una minore iscrizione (da 1.340 a 1.144).
Presso i Giudici di pace lelevato numero di uffici non rispondenti non consente
alcuna comparazione del movimento a livello distrettuale.
Presso la Corte dappello sono stati iscritti nellanno 3.989 procedimenti
contro i 3.845 dellanno precedente, con una percentuale di aumento del
3,75%. In conclusione, aumentato il numero di procedimenti per i quali stata
proposta impugnazione ed in lievissimo aumento anche la pendenza finale,
da 14.358 (nel 2014) a 14.493 (nel 2015) (+0,94%) nonostante laumento delle
definizioni nella misura percentuale del 10,68% (da 3.464 a 3.845).

177

Presso la Procura Generale, per quanto riguarda le esecuzioni penali, si registra


un aumento della pendenza finale da 1.232 (nel 2014) a 1.358 (nel 2015)
(+10,23% contro +15,46 del decorso periodo), a fronte di una diminuzione dei
procedimenti iscritti (da 518 a 434) e una sostanziale stabilit delle definizioni
(da 353 a 354).
Tav. 2.2 - Procedimenti penali iscritti, definiti e pendenti nellA.G. 2014/2015,
dettaglio sedi di Tribunale
Tav 2.2 bis Procedimenti penali iscritti in Tribunale nellA.G. 2014/2015
suddivisi in base al numero degli imputati
Passando dal dato distrettuale al dato per Ufficio, si rileva che le iscrizioni al
dibattimento collegiale sono diminuite in tutti i Tribunali ad eccezione di quello
di Venezia, mentre sono aumentate al dibattimento monocratico nelle sedi di
Padova, Rovigo Verona e Vicenza. Per il GIP, si evidenzia una diminuzione di
procedimenti iscritti nelle sedi di Padova, Treviso e Venezia.
Gli Uffici con un indice di ricambio positivo sono Padova, Rovigo, Treviso e
Venezia.
Esaminando i dati relativi agli iscritti per numero di imputati, risulta che i
procedimenti con un unico imputato hanno, se rapportati al totale degli iscritti,
le seguenti percentuali: 85% (GIP), 85% (Dibattimento monocratico) e 67%
(Dibattimento collegiale).
Tav. 2.3 Procedimenti penali iscritti, definiti e pendenti nellA.G. 2014/2015.
Dettaglio sedi di Procura
Tav. 2.3 bis Procedimenti penali iscritti in Procura della Repubblica nellA.G.
2014/2015 suddivisi in base al numero degli indagati.
Gli iscritti complessivi (reati ordinari e di competenza del giudice di paceregistro Noti) presso le Procure rispondenti sono diminuiti in tutte le Procure
mentre sono aumentati a Rovigo (+3,6%) e a Treviso (+ 6,9%.) Esaminando solo
i reati di competenza dei giudici di pace, si verifica un aumento percentuale
delle iscrizioni a Padova (+19,74%) e a Rovigo (+61,22%).
Quanto agli iscritti per numero di indagati, l86% riguarda procedimenti con un
solo indagato.
Tav. 2.4 Procedimenti penali iscritti, definiti e pendenti nellA.G. 2014/2015.
Sedi degli Uffici del Giudice di Pace completamente rispondenti raggruppati
per circondario

178

Il raffronto complessivo per i procedimenti iscritti presso i Giudici di pace del


distretto non effettuabile rispetto allanno giudiziario precedente per lelevato
numero di uffici non rispondenti.
Limitatamente agli uffici di Belluno, Verona e Vicenza gli iscritti sono diminuiti
per la sezione dibattimento e la sezione GIP a Verona (rispettivamente di
-20,82% e 8,96%) mentre sono diminuiti per il solo dibattimento a Belluno
e Vicenza (-26,4% e 60,8%); presso gli stessi uffici sono aumentati gli iscritti
presso la sezione Gip (+16,10% e +9,8%).
Tav. 2.5 Procedimenti penali definiti per prescrizione nellA.G. 2014/2015
e incidenza dei procedimenti penali definiti per prescrizione sul totale dei
procedimenti definiti.
Nei Tribunali del distretto i procedimenti definiti per prescrizione sono
complessivamente 977 su un totale di 14.434 definizioni (in percentuale 6,8%
del totale delle definizioni), di cui 14 su 548 procedimenti definiti in via collegiale
(2,6%) e 963 su 13.886 definiti in via monocratica (6,9%) (in aumento rispetto
ai 449 del periodo precedente). Considerando la loro incidenza sul totale, si
evidenzia che le prescrizioni incidono prevalentemente sui procedimenti
definiti con il rito monocratico.
Per quanto riguarda i singoli tribunali, le percentuali pi alte di declaratorie di
prescrizioni in dibattimento si riferiscono al Tribunale di Rovigo (+14,1%) e di
Venezia (+16,2%).
Nel distretto le Procure rispondenti hanno chiesto larchiviazione per
prescrizione con invio al GIP per 3.999 procedimenti su 58.148 (pari al 6,9%).
Tali richieste nella Procura di Venezia riguardano il 15,3% dei procedimenti.
Lincidenza percentuale delle prescrizioni sul totale dei definiti del 10,2%
sui noti GIP/GUP dei Tribunali del distretto (13,5% nel periodo precedente).
Lincidenza pi significativa a Venezia (20,9%).
Presso la Corte dAppello le prescrizioni dichiarate sono state 1.874 su un
totale di 3.788 processi definiti, con una percentuale del 49% rispetto al 41%
dello scorso anno giudiziario, nel corso del quale erano state dichiarate 1.395
prescrizioni su un totale di 3.398 processi definiti.
Tav. 2.6 e Tav. 2.6bis Procedimenti penali definiti distinti per rito nei Tribunali
ordinari nellA.G. 2014/2015
Quanto alle definizioni con sentenza monocratica, limitatamente alle sentenze
di merito, i riti alternativi funzionano particolarmente presso i circondari
di Treviso e Vicenza, dove rappresentano circa il 42% delle definizioni. La

179

percentuale dei definiti con rito alternativo sul totale dei definiti nel distretto
il 37% (inferiore rispetto alla percentuale del periodo precedente).
Quanto alle definizioni collegiali, lincidenza percentuale media dei definiti
con rito alternativo nei Tribunali del distretto pari al 18% (24% nel periodo
precedente).
Tav. 2.7 Procedimenti contro NOTI definiti presso lUfficio GIP/GUP per
modalit di definizione nellA.G. 2014/2015
Tav. 2.8 Procedimenti contro NOTI definiti presso la Procura della Repubblica
per modalit di definizione nellA.G. 2014/2015
Complessivamente gli Uffici GIP/GUP, rispetto al totale distrettuale (registro
noti), definiscono mediamente: con decreto di archiviazione il 74,1% (71,2%
nel periodo precedente), con sentenza di rito alternativo il 7,9% (9,19% nel
periodo precedente), con decreto penale di condanna 8,7% (l11,7% nel
periodo precedente) e con decreto che dispone il giudizio 9,2% (l8,1% nel
periodo precedente). Il GIP/GUP che si discosta maggiormente rispetto al dato
distrettuale (con una differenza percentuale superiore al +10%) quello del
Tribunale di Treviso che definisce con decreto penale il 18,4%.
Le modalit di definizione dei procedimenti (registro noti) nelle Procure del
distretto rispondenti, rapportate al totale dei definiti, sono in media: a)
richieste di archiviazione per il 56,1% (contro 57,6 nel periodo precedente);
b) richieste di rinvio a giudizio ordinario per il 5,5% (contro 5,2% nel periodo
precedente); c) richieste di riti alternativi per 23.1% (contro il 24,5% nel periodo
precedente); d) citazioni dirette a giudizio per il 15,3% (contro il 12,6% nel
periodo precedente).
Tav. 2.9 Procedimenti penali definiti con rito collegiale distinti per sede, tipo
rito e classe di durata nei Tribunali ordinari nellA.G. 2014/2015
Tav. 2.10 Procedimenti penali definiti con rito monocratico distinti per sede,
tipo rito e classe di durata nei Tribunali ordinari nellA.G. 2014/2015
Tav. 2.11 Procedimenti penali definiti distinti per sede e classe di durata nei
Tribunali ordinari - Sezioni GIP GUP nellA.G. 2014/2015. Definiti nel Registro Noti
Tav. 2.12 Procedimenti penali definiti distinti per sede e classe di durata nelle
Procure ordinarie nellA.G. 2014/2015. Definiti nel Registro Noti Mod. 21

180

Nel distretto si definiscono con rito collegiale il 22,2% dei procedimenti entro
6 mesi, il 23% tra sei mesi e un anno, il 30% tra 1 anno e due anni e il residuo
25% in oltre due anni.
Con rito monocratico si definiscono il 37% dei procedimenti entro 6 mesi, il
20% tra 6 mesi e un anno, il 27% tra 1 anno e 2 anni e il rimanente 16% in oltre
2 anni.
Presso le sezioni GIP/GUP la maggioranza dei procedimenti si definisce entro 6
mesi (per una percentuale del 64%).
Infine, presso le Procure si definiscono nel registro noti mod. 21 entro 6 mesi il
61% dei procedimenti; tra 6 mesi e un anno l11%; tra un anno e 2 anni l11%;
oltre 2 anni il 17%.
Tav. 2.13 Numero dei procedimenti penali pendenti al 31 dicembre 2014 per
anno di iscrizione e per tipologia di ufficio
Presso la Corte dAppello, la cui pendenza complessiva al 31/12/2014 di
13.931 (14.303 procedimenti al 31.12.2013), i procedimenti, avuto riguardo
allanno di iscrizione, si concentrano, in massima parte, nel periodo dal 2009 in
poi; peraltro, sono 1.269 i procedimenti iscritti prima del 2009, pari al 9% del
totale.
Presso i Tribunali e le sezioni distaccate (sedi completamente rispondenti mod.16) i processi si concentrano in massima parte negli anni 2013 e 2014
(pari al 93% del totale).
Confrontando la distribuzione dei processi pendenti presso i Tribunali e di quelli
pendenti presso la Corte dappello, si rileva che la percentuale dei procedimenti
iscritti nel 2013 e 2014 sul totale dei pendenti passa dal 93% per gli Uffici di I
grado al 39% per la Corte dappello.
Presso le Procure ordinarie, (sedi completamente rispondenti - mod. 21-Noti),
la pendenza a fine anno solare pari a 60.358; il 52% dei pendenti risulta
iscritto negli anni 2013 e 2014.
Tav. 2.14 Intercettazioni. Numero dei bersagli intercettati suddivisi per ufficio,
sede e tipologia di bersaglio nellA.G. 2014/2015
Sul totale delle intercettazioni di utenze telefoniche, ambientali ed altro (2.990,
escluse quelle per antimafia e terrorismo), maggiore lincidenza percentuale
di quelle di pertinenza delle Procure di Padova e Venezia che utilizzano,
rispettivamente, il 37,66% e il 19,2% del totale. La Procura di Venezia, sede
DDA, intercetta ulteriori 776 utenze telefoniche, oltre le 575 ordinarie.
Dal confronto con i dati del precedente anno giudiziario emerge che le

181

intercettazioni ordinarie sono diminuite (da 3.303 a 2.990). Per le intercettazioni


in materia di antimafia e terrorismo, si osserva, invece, un sensibile aumento
del dato (da 651 a 776). Valutando i dati per singole sedi, si deduce che solo
presso la Procura di Padova si registrato un incremento significativo delle
intercettazioni ordinarie telefoniche (+8,9%).
Tav. 2.15 Movimento misure cautelari personali iscritti, definiti e pendenti
nellA.G. 2014/2015
Tav. 2.15bis misure cautelari dettaglio nellA.G. 2014/2015
Tav. 2.16 movimento istanze di riesame misure reali iscritti, definiti e pendenti
nellA.G. 2014/2015. Confronto con lA.G. precedente.
Tav. 2.16bis istanze di riesame dettaglio nellA.G. 2014/2015
Nel distretto le misure cautelari personali oggetto di istanza iscritte nellAG in
esame sono state in totale 1.349 (1.646 nel periodo precedente); definite 1.389
(1.639 nel periodo precedente); pendenti finali 56 (96 nel periodo precedente).
Di esse:
755 sono state oggetto di riesame (939 nel periodo precedente), definite 761
(942 nel periodo precedente), pendenti 19 (25 nel periodo precedente)
27 sono state oggetto di appello da parte del PM, definite 28, pendenti 1 (nel
periodo precedente: iscritte 29, definite, 27, pendenti 2)
567 sono state oggetto di appello di parte, definite 600, pendenti 36 (nel
periodo precedente: 678 iscritte, 670 definite, 69 pendenti).
Come dato rilevare, sia le iscrizioni che le definizioni sono diminuite.
Nel dettaglio, le misure in oggetto (come sopra impugnate) sono state
confermate nella stragrande maggioranza dei casi (701) ovvero dichiarate
inammissibili (211) o riformate parzialmente (279).
Poco frequenti le pronunzie di annullamento (45) o di dichiarazione di
inefficacia per decorrenza dei termini (9). Undici (11) istanze si sono concluse
con lemissione di misura cautelare.
La tavola 2.16 contiene il prospetto delle sopravvenienze, definizioni e
pendenze finali delle istanze di riesame e degli appelli avverso le misure
cautelari reali (sequestri conservativi, sequestri preventivi e altri sequestri)
distinte per singolo tribunale in raffronto con la situazione dellA.G. precedente.
Orbene, lesame comparativo dei dati evidenzia un apprezzabile aumento del

182

totale di iscrizioni e definizioni relative al presente periodo rispetto a quello


precedente.
Pi in particolare, si registrano 753 iscrizioni di istanze di impugnazione
di misure cautelari reali, 747 definizioni e 30 pendenze finali per il corrente
periodo a fronte di 711 iscrizioni, 715 definizioni e 24 pendenze finali pertinenti
al decorso A.G.
Da segnalare che, nel presente periodo, non risultano proposte istanze
impugnatorie con riferimento ai Tribunali di Rovigo e di Belluno a fronte di un
numero poco significativo di sopravvenienze, definizioni e pendenze relative al
periodo precedente.
Per i Tribunali di Treviso e di Verona si registra un sensibile aumento di
sopravvenienze e di definizioni concernenti le istanze di riesame relative ad
altri sequestri.
Per quel che concerne lesame, nel dettaglio e per singoli tribunali, dellesito
del giudizio sulle istanze di riesame delle misure cautelari reali, si evince
agevolmente dal relativo prospetto statistico che la stragrande maggioranza
delle impugnazioni stata dichiarata inammissibile (in 278 casi) ovvero si
conclusa con la conferma della misura (202).
In un numero inferiore di casi il giudizio di riesame o di appello si concluso
con lannullamento della misura (98 casi) ovvero con la riforma di essa (35 casi).
Non si evidenziano anomalie in ordine allesito dei giudizi di impugnazione con
riferimento a ciascuno dei tribunali.
In ordine al Tribunale del riesame di Venezia, il Presidente evidenzia il seguente
prospetto delle misure di competenza:
Misure Personali
1.349 (-18,4 % rispetto allanno precedente)
Misure Reali
155 (-23,3 % rispetto allanno precedente)
Totale complessivo
1.504 (-15.4 % rispetto allanno precedente).
Sottolinea:
1 la significativa diminuzione delle decisioni in materia di misure personali
collegabile ai molteplici interventi normativi di natura sostanziale - avuto
riguardo alla modificata disciplina sanzionatoria degli stupefacenti con
riferimento alle fattispecie autonome, come ora delineate allart. 73 comma
5 DPR 309/1990, e pi in generale alla rinnovata distinzione fra droghe
leggere e droghe pesanti - ed, altres, di natura strettamente processuale,
con riguardo agli effetti della recente legge 16.4.2015, n. 47 sul sistema
cautelare, destinati riprodursi anche nel 2016;

183

2 che la diminuita area di applicazione delle misure cautelari afferisce a


situazioni prevalentemente riferibili agli arresti in flagranza di piccoli
spacciatori colti nelle attivit di cessione o altri reati minori;
3 che, in tema di procedimenti reali, frequente ricorso da parte della
locale Procura, allistituto del sequestro preventivo per equivalente ex art.
321 cpp, 322 ter cp e legge 74/2000 con riferimento alla consumazione di
reati fiscali, con conseguente apprensione di cespiti mobiliari ed immobiliari
di notevole significato economico ed insorgenza di relativo contenzioso di
notevole impegno;
4 che lUfficio, per definizione, non ha arretrato e i fascicoli che risultano
pendenti costituiscono solo un elemento di rilievo statistico trattandosi in
buona sostanza delle istanze de libertate che sono in attesa di trasmissione
degli atti da parte degli uffici periferici interessati e quindi destinati alla
successiva ed immediata fissazione delludienza;
5 che quasi tutti i provvedimenti risultano depositati entro il 5 giorno dalla
Camera di Consiglio (ora il termine di 30 giorni);
6 che i casi di declaratoria di inefficacia sopravvenuta sono stati n. 10 su
1.504, pari allo 0,66 % dei procedimenti trattati (il precedente dato era di
16 dichiarazioni di inefficacia, pari allo 0,87 % dei procedimenti trattati);
7 che tale positivo risultato stato ottenuto a seguito della collaborazione
instaurata direttamente con le singole direzioni degli Istituti Penitenziari tesa
ad ottenere la diretta trasmissione, dagli Uffici matricola alla cancelleria del
Tribunale del Riesame, delle eventuali variazioni nelle nomine dei Difensori,
cos evitando gli inconvenienti derivanti dalla effettuazione di nomine
poste in essere nelle more della fissazione delle camere di consiglio, con
conseguente invalidit delludienza.
Linee di incremento o decremento di alcune tipologie di reati
Si sono presi in considerazione i procedimenti iscritti dalle Procure del distretto
con autore noto ed ignoto.
1. delitti contro la Pubblica amministrazione.
Sono state 2.884 le iscrizioni di delitti contro la P.A. nellanno giudiziario
2014/2015, con una netta diminuzione del -28,6% rispetto allanno
precedente (4.042).
Nello specifico, sono in diminuzione del 27% le iscrizioni dei reati di
corruzione (da 122 a 89) cos come si registrano una diminuzione del 40%

184

per la concussione (da 45 a 27 iscrizioni), un lieve aumento del 6,5% per il


peculato (da 261 a 278) e un incremento molto consistente (nella misura del
100%) per i reati di malversazione a danno dello Stato e indebita percezione
contributi (da 107 a 214). Si registra, infine, un significativo aumento delle
iscrizioni per i reati di attivit terroristiche (da 12 a 22).
Come segnalato dalla Procura della Repubblica di Venezia, laumento
o la diminuzione dei diversi tipi di reato nei confronti della Pubblica
Amministrazione dipende il pi delle volte dalla efficacia dellattivit di
Polizia e dallattuale situazione economica del Paese piuttosto che da una
sostanziale modifica della criminalit operante sul territorio.
La stessa Procura veneziana segnala alcuni procedimenti per reati di
corruzione di rilevante entit e, tra questi, il c.d. procedimento Mose, che
ha consentito lemersione di uno dei pi rilevanti casi di sistema corruttivo
tra quelli accertati negli ultimi anni nel nostro Paese, con costituzione di
fondi neri, a volte accreditati allestero, implicazioni e responsabilit di
politici, amministratori locali ed, altres, di funzionari esponenti di punta
delle pubbliche istituzioni.

2. delitti per associazione per delinquere di stampo mafioso.


In diminuzione il numero di tali delitti, passato da 13 dello scorso anno a 5
di questanno.
La Procura di Venezia segnala la flessione delle iscrizioni relative a tale
tipologia di reati da 11 a 5.
3. omicidio volontario.
Gli omicidi volontari consumati nel distretto sono passati da 42 a 59, con un
aumento del 40,5%.
In particolare, il numero dei delitti consumati contro le donne aumentato
dal periodo 1/7/2013-30/6/2014 al periodo 1/7/2014-30/6/2015 nella
misura del 23,5% (da 17 a 21 ).
Gli omicidi volontari tentati sono passati da 65 a 61 con una diminuzione
del -6.2% e con un decremento dei tentati omicidi contro le donne nella
misura di - 39% (da 23 a 14).
4. omicidio e lesioni colpose gravi e gravissime derivanti da infortuni sul
lavoro e gravissime da incidenti stradali.
In lieve diminuzione gli omicidi colposi per violazione delle norme sulla
circolazione stradale, passati da 300 a 264 (-12%), cos come sono in

185

diminuzione (-36,1%) gli omicidi colposi per infortuni sul lavoro, che sono
passati da 108 a 69.
Sempre in diminuzione (-40,9%) le lesioni colpose per infortuni sul lavoro
che passano da 1.050 a 621, mentre in aumento il dato relativo alle lesioni
colpose per violazione delle norme sulla circolazione stradale, che passano
da 1.063 a 1.690 (+59%).

La Procura di Venezia sottolinea come la riduzione delle ipotesi di morte


e infortunio sul lavoro sia la conseguenza di una sempre pi diffusa
consapevolezza e conoscenza delle norme in materia di sicurezza del lavoro
e della conseguente applicazione delle stesse, pur persistendo numerosi fatti
lesivi che determinano ancora molteplici vittime per effetto della violazione
di norme antinfortunistiche.
5. delitti contro la libert sessuale, di stalking ed in tema di pornografia.
I delitti contro la libert sessuale sono in leggera diminuzione (-11,6%),
essendo passati da 670 a 592; in diminuzione del 6,4% anche le iscrizioni
per i delitti di stalking da 1104 a 1033. In aumento (+67,9%) le iscrizioni
per i delitti di pedofilia e pedopornografia, che passano da 131 a 220.
Secondo quanto evidenziato dalla Procura di Venezia, spesso tali delitti si
consumano nellambito familiare o, comunque, nellambito di un rapporto
affettivosentimentale deterioratosi.
Le iscrizioni per delitti in materia di pedofilia e pedopornografia, nel
circondario di Venezia, sono notevolmente aumentate, essendo passate
dalle 85 (di cui 21 contro ignoti) dello scorso anno alle 162 (di cui 34 contro
ignoti) di questanno. Come gi segnalato nelle Relazioni inviate negli anni
scorsi, la legge 1 ottobre 2012, n. 172 di ratifica della Convenzione di
Lanzarote ha introdotto nuove figure di reato, attribuendole alla competenza
della Procura Distrettuale e, quindi, per quel che ci riguarda, alla procura
veneziana.
Dopo le prime fasi ad andamento altalenante, lattuale aumento delle nuove
notizie di reato evidenzia un numero cospicuo di fatti criminosi segnalati alle
Autorit competenti che emerge grazie ai rigorosi accertamenti posti in essere
dalle forze di polizia ma anche per effetto della maggiore consapevolezza
di tutti i consociati. Non bisogna dimenticare gli effetti positivi determinati
dalle numerose campagne informative e di sensibilizzazione e dalle varie
forme di attivit dirette alla prevenzione di tali fenomeni. La perpetrazione
di tali fatti criminosi continua, comunque, a destare allarme sociale e non
pu non evidenziarsi lesigenza ed urgenza di una sempre pi incisiva e

186

capillare azione degli organi preposti alla prevenzione e repressione dei


reati in argomento.
6. reati che coinvolgono droghe pesanti e droghe leggere
Per quanto riguarda il dato complessivo, i reati che coinvolgono le droghe
sono in diminuzione rispetto al periodo 1/7/2013 - 30/6/2014: infatti tali
reati sono passati globalmente da 3.766 a 3.010, di cui 2.022 a carico di noti
e 928 a carico di ignoti.
Si segnalano alcuni spunti del Presidente del Tribunale di Venezia, il quale,
con riferimento a siffatti reati, riferisce di un incremento del 400% nel
collegiale (da 1 a 5) e di un sensibile decremento nel monocratico, del 45%
(da 154 a 85).
7. reati informatici con particolare riferimento allattivit di intercettazione
illecita di comunicazioni informatiche o telematiche: di frode informatica
e danneggiamento di dati e sistemi informatici.
I reati informatici sono aumentati con riguardo agli accessi abusivi e ai
danneggiamenti di dati e sistemi informatici che sono passati da 764 a 863,
con una percentuale di aumento del 13% mentre sono diminuiti in misura
consistente con riferimento alla illecita intercettazione di comunicazioni
informatiche o telematiche, ipotesi criminose che sono passate da 122 a 62,
con una percentuale in decremento di -49,2%.
I reati informatici di furto di identit sono passati da 4.902 a 3.990 (-18,6%).
Secondo la Procura di Venezia la complessiva diminuzione di tale tipologia
di reati verosimilmente riconducibile allattenta e qualificata azione
investigativa delle Forze di Polizia che operano nel settore.
Peraltro, la diffusione dellinformatica e laffinarsi delle conoscenze nelluso
degli strumenti informatici mantengono inesorabilmente elevati gli standard
degli illeciti in esame. Si tratta di un fenomeno dilagante che richiede specifica
ed elevata qualificazione da parte degli operatori, in considerazione della
particolare natura degli strumenti utilizzati per la commissione di tali reati e
delle potenzialit lesive degli stessi.
8. reati contro il patrimonio, con particolare riferimento ai reati di usura,
rapina, estorsione, furto in abitazione.
Le iscrizioni per i reati di usura sono in netto aumento (+45,9%), essendo
passati da 292 a 426 mentre sono diminuite le rapine (da 2.272 a 1.600) con
un decremento del 27,7%.

187

I reati di estorsione sono in leggero aumento (essendo passati da 520 a


643); cresciuti anche quelli ad opera di ignoti (passati da 123 a 233).
In lieve aumento (+1%) i furti in abitazione ad opera di noti (passati da
1.144 a 1.156) mentre sono in fortissima crescita (da 4.739 a 7.623,con un
incremento del 60,9%) i furti in abitazione ad opera di ignoti.
Le iscrizioni per i reati di riciclaggio sono in diminuzione rispetto allo scorso
anno da 195 a 174 (-10,8%); le iscrizioni per i reati di autoriciclaggio in
questo anno giudiziario assommano a 5.

9. reati in materia di falso in bilancio e bancarotta fraudolenta patrimoniale


In diminuzione rispetto al periodo precedente il numero dei falsi in bilancio
(passati da 50 a 35) cos come risultano in diminuzione le bancarotte
fraudolente (da 345 a 268).
10. reati in materia di riduzione in schiavit e tratta di esseri umani
Con riferimento alle iscrizioni relative a reati di riduzione in schiavit si rileva
una notevole diminuzione (da 42 a 4) cos come per i reati di tratta di esseri
umani che passano da 5 a 1.
11. reati in materia di inquinamenti, rifiuti, nonch edilizia con particolare
riferimento a quelli di lottizzazione abusiva
I reati in materia di inquinamento e rifiuti sono passati da 1.201 a 1.052,
con una diminuzione, rispetto al periodo precedente, del 12,4% .
Riguardo ai reati in materia edilizia, questanno il dato indicato dalle Procure
si riferisce essenzialmente al totale generale e non distingue riguardo al
reato di lottizzazione abusiva poich gli strumenti informatici utilizzati non
permettono lestrapolazione del dato relativo alla specifica tipologia di reato.
Per quanto riguarda il dato complessivo, i reati in materia edilizia sono
diminuiti rispetto allo scorso anno giudiziario nella misura del 19,4% (da
2.315 a 1.865 iscrizioni).
12. reati in materia tributaria con particolare riferimento a quelli indicati nel
D.L.vo 74/2000
In diminuzione i reati in materia tributaria che sono passati da 3.457 a 3.293,
con una diminuzione del 4,7%.
Secondo la Procura di Venezia, con riferimento a tali reati, i serrati controlli
che negli scorsi anni hanno fatto emergere numerose violazioni hanno
gradualmente avuto un efficace effetto deterrente, scoraggiando la
reiterazione di comportamenti illeciti.

188

Estradizioni , Mandato darresto europeo

Anno Giudiziario
2013/2014

Anno Giudiziario
2014/2015

Variazione percentuale
A.G. 2014/2015 vs
A.G. 2013/2014

M.A.E.

79

51

-35,4%

ESTRADIZIONI

20

28

+40%

Procedimenti Speciali

In diminuzione i dati relativi al MAE. In aumento i dati relativi alle estradizioni.


Applicazione delle misure di prevenzione personali e reali con particolare
riferimento ai sequestri e alle confische; il sequestro per equivalente
I Tribunali riferiscono di non frequenti procedimenti attinenti a misure di
prevenzione.
Significativa al riguardo, appare, peraltro, come lo scorso anno, la relazione
del Presidente del Tribunale di Venezia, che segnala alcune novit importanti
e, sotto certi profili, allarmanti che attengono alla gestione da parte della
Sezione Specializzata del Riesame anche delle competenze relative al Giudizio
di Prevenzione come modificato dal D.Lgs 6.9.2011 n. 159 (Nuovo Codice
Antimafia), entrato in vigore il 27 novembre 2011.
In particolare, confermato il trend di crescita delle richieste di applicazione
di misure di prevenzione anche con riferimento al presente periodo, in modo
ancor pi significativo rispetto al precedente.
Il numero dei procedimenti sopravvenuti passato da 17 a 21 (nella precedente
rilevazione da14 a 17), con un aumento pari al 23 %.
Tuttavia, come ribadito dal Presidente del tribunale, eventuali osservazioni
basate unicamente sul numero delle sopravvenienze si palesano incongrue
ai fini della comprensione del fenomeno poich la gravosit del nuovo
rito in forza delle modifiche strettamente processuali conseguenti alla
giurisdizionalizzazione del nuovo procedimento applicativo, ormai modellato
sul giudizio di cognizione, comporta la necessit della celebrazione di una
pluralit di udienze destinate allassunzione della prova in contradditorio.
Ancora una volta, laspetto pi rilevante sembra essere quello riguardante la
concreta applicazione delle misure patrimoniali di sequestro che comporta il

189

ricorso allAmministrazione Giudiziaria di beni ed aziende anche di notevole


dimensione e significato economico. E ci fino al passaggio in giudicato della
sentenza definitiva, e quindi per tutti i gradi di giudizio.
Nello specifico, sono segnalate le seguenti amministrazioni giudiziarie:
1. Moretto (compendio immobiliare);
2. Pan Keke (compendio immobiliare locato al Comune di Venezia per un
valore di circa 12 milioni di euro);
8 Mercuri (azienda e beni mobili registrati ed immobili per 435.000 euro);
9 Lovacovic (beni mobili ed immobili).
Trattasi di procedure che hanno un forte impatto sul sistema non valutabile
secondo il criterio meramente numerico, atteso che per la gestione di esse
stato necessario fissare udienze straordinarie ad hoc che hanno finito con
il gravare sulla situazione della cancelleria, gi sottodimensionata, la quale si
trovata a dover affrontare problematiche inusuali e del tutto nuove rispetto
agli affari trattati in precedenza (iscrizione di ipoteche giudiziarie ed altri
adempimenti previsti dallart. 104 DDAA e dal c.p.p., con iscrizione di taluni atti
anche nel registro delle imprese). Cos come del tutto nuova la celebrazione
da parte dei Giudici del Riesame di udienze destinate alla verifica dello Stato
Passivo.
I procedimenti di prevenzione non definiti e pendenti sono n 8.
Andamento della prescrizione dei reati
Si fa riferimento ai dati di cui alla tav. 2.5.

190

NOTIZIE IN GENERALE SULLORGANIZZAZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL


TRIBUNALE DI SORVEGLIANZA DI VENEZIA E DEGLI UFFICI DI SORVEGLIANZA
DI PADOVA, VENEZIA E VERONA
Premessa: il panorama generale.
Secondo quanto riferito dal Presidente del Tribunale di Sorveglianza di Venezia,
lorganizzazione ed il funzionamento del suddetto tribunale e degli Uffici di
Sorveglianza di Padova, Venezia e Verona, nel corso dellanno giudiziario 20142015 sono stati (ancora una volta) condizionati dalla necessit di dare pratica
attuazione alle riforme che hanno interessato il settore dellesecuzione penale a
seguito della necessit di sottrarre lItalia alle paventate conseguenze derivanti
dalla sentenza pilota emessa dalla CEDU nella nota causa Torreggiani + altri (8
gennaio 2013, ric. n. 43517/09).
Trattasi della pronuncia (ricordata nella precedente relazione) che, riconoscendo
che la situazione del sovraffollamento carcerario italiano violava larticolo
3 della Convenzione, relativo al divieto di tortura e di pene o trattamenti
inumani e degradanti, assegnava allItalia il termine di un anno (scaduto il 28
maggio 2014, poi prorogato a maggio 2015 e poi ancora a dicembre c.a.)
per istituire un ricorso o un insieme di ricorsi interni effettivi ed idonei ad offrire
una riparazione del danno adeguata e sufficiente in caso di sovraffollamento
carcerario.
In attuazione di tale pronuncia, il decreto-legge 26 giugno 2014, n. 92,
convertito, con modificazioni, in legge 11 agosto 2014, n. 117, che ha previsto,
a titolo di risarcimento del danno, la riduzione di un giorno di pena per ogni
dieci giorni trascorsi in condizioni disumane (oltre ad un risarcimento di otto
euro al giorno in caso di incapienza della detrazione concessa a fronte di un
pi ridotto fine pena), ha trovato fin da subito sollecita applicazione da parte
di tutti i magistrati di sorveglianza: ne conseguito un rilevante contributo
alla discreta riduzione del numero dei detenuti negli istituti penitenziari del
Distretto (al 30.6.2014 erano presenti negli istituti veneti n. 2.784 detenuti; al
30.6.23015 essi erano scesi a 2.288, pari al 14,24 % in meno).1
Detta riduzione , peraltro, essenzialmente dovuta non tanto alla
somministrazione del suddetto rimedio risarcitorio, quanto piuttosto
allintroduzione del nuovo istituto della liberazione anticipata speciale
1 E utile ricordare che la diminuzione del numero dei detenuti ha riguardato in massima parte la porzione
dei condannati in via definitiva, in quanto la percentuale degli imputati in custodia cautelare in carcere
rimasta sostanzialmente invariata: 27 % per questanno, 26,76 % per il periodo antecedente.

191

(introdotto dal decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 146, convertito con


modificazioni nella legge 21 febbraio 2014, n. 10), che vede riconosciuta la
cospicua detrazione di ben 75 giorni a semestre in caso di condotta regolare e
partecipativa allopera di rieducazione (la norma, in assenza di proroghe, verr
per a scadenza il 23 dicembre 2015).2
Altra notevole difficolt tuttora rappresentata dallincertezza relativa ai criteri
di commisurazione dello spazio minimo vitale di 3 m da garantire ad ogni
detenuto: la stessa CEDU ha dato luogo, al riguardo, ad applicazioni difformi
ed ondivaghe, le quali dovrebbero essere ben presto superate dallattesa
pronuncia della Grande Chambre, prevista per ludienza che si terr a Strasburgo
il 6 gennaio 2016 (caso Mursic/Croazia, nel quale la Corte ha affermato che non
necessariamente il trattamento detentivo deve considerarsi disumano in caso
di contenuta violazione dello spazio minimo dei 3 m ed in presenza di altre
favorevoli condizioni detentive).
Si rappresenta, infine - come lo scorso anno - che il considerevole aumento
del carico di lavoro la conseguenza non solo dellintroduzione del nuovo
istituto risarcitorio, ma anche dellallargamento della platea degli utenti della
sorveglianza, posto che il nuovo rimedio giurisdizionale di cui allarticolo 35
bis o.p. azionabile non solo da parte dei detenuti definitivi ma anche dagli
imputati in custodia cautelare.
Il dato confermato, come evidenziato dal Presidente del Tribunale di
Sorveglianza di Venezia, dallautentica esplosione del numero dei procedimenti
aventi ad oggetto la lesione di diritti (dall1 luglio 2014 al 30 giugno 2015
ne sono sopravvenuti ben 2.209), dovendosi sottolineare che ognuno di tali
procedimenti implica la celebrazione di unudienza monocratica, la quale viene
fissata a seguito di unistruttoria spesso particolarmente complessa.
Si confermano poi difficolt logistiche collegate al gran numero dei ricorrenti, il
che ha indotto a prevedere che, anche nel periodo di riferimento, alcune delle
2 Di non facile soluzione sono stati i problemi interpretativi posti dallimperfetta tecnica legislativa usata
dal 1 comma dellart. 35 ter o.p., che dispone un rinvio al pregiudizio di cui allarticolo 69, comma 6, lett. b)
o.p.: tale norma ncora per la tutela accordata dalla legge alla sussistenza di un attuale e grave pregiudizio
allesercizio dei diritti.
Di qui la convinzione, da parte di molti Uffici di Sorveglianza di diversi Distretti, che il risarcimento del danno
fosse riconoscibile solo a favore di coloro che anche attualmente si trovassero in condizioni detentive
disumane.
Nel distretto Veneto si invece optato per la tesi della non necessaria attualit del pregiudizio, con
conseguente concessione del risarcimento anche a favore di coloro che lavessero subito in passato, pur in
assenza di persistenza del pregiudizio al momento della proposizione dellistanza.
La Suprema Corte, investita di numerosi ricorsi, non si ancora pronunciata sul punto.

192

udienze monocratiche si terranno allinterno degli istituti di pena.


Si riporta qui di seguito la tabella illustrativa delle pendenze iniziali, delle
sopravvenienze, delle definizioni e delle pendenze a fine periodo relativamente
ai soli procedimenti concernenti la lesione di diritti:
Reclami ex artt. 35 bis e 35 ter o.p. ( intero Distretto)
Pendenti al
1/07/2014

Sopravvenuti

Esauriti

Pendenti al
30/06/2015

94

2.209

1.499

804

Fattori di criticit e positivit in tema di esecuzione della pena.


Il Presidente del Tribunale di Sorveglianza sottolinea, innanzitutto, come
listruzione dei procedimenti di sorveglianza riguardanti i condannati cd.
libero-sospesi ex art. 656, 5 comma, c.p.p., ed, altres, di quelli riguardanti gli
arrestati domiciliari ex 10 comma dello stesso art. 656 c.p.p., sia demandata
essenzialmente allacquisizione di indagine socio-familiare affidata per legge
agli Uffici di Esecuzione Penale Esterna (per il Veneto: Padova, Venezia e
Verona).
Evidenzia, quindi, un nuovo fattore di criticit del sistema rappresentato
dallapprovazione della legge 29 aprile 2014, n. 67, che - introducendo listituto
della sospensione del procedimento con messa alla prova dellimputato (art.
168 bis c.p.) - ha di fatto sottratto alla magistratura di sorveglianza la piena
disponibilit degli U.E.P.E. del Distretto a redigere lindagine loro affidata,
posto che gli assistenti sociali di tali Uffici sono molto impegnati a redigere
i programmi richiesti dai giudici della cognizione ai fini dellapplicazione del
nuovo istituto: il che ha determinato (necessariamente) una riduzione del
carico di lavoro commissionato agli U.E.P.E. dagli Uffici di Sorveglianza.
Altro fattore di criticit rilevato nella relazione del Presidente del Tribunale
di Sorveglianza concerne la pratica non applicazione nel Veneto del processo
di dismissione degli ospedali psichiatrici giudiziari: ci a causa della mancata
istituzione in tale Regione della r.e.m.s. (residenza per lesecuzione delle misure
di sicurezza) ove avrebbero dovuto essere ospitati gli internati veneti una volta
dimessi dagli ospedali psichiatrici giudiziari (tutti ubicati in altri distretti).
Particolari difficolt di applicazione trova, infine, listituto di cui allart. 148
c.p., il quale prevede che, nel caso in cui nel corso dellesecuzione della pena
sopravvenga al condannato uninfermit psichica, il giudice ne dispone il

193

ricovero in un manicomio giudiziario ovvero in una casa di cura e custodia.


Infatti, la chiusura delle corrispondenti strutture (ospedali psichiatrici giudiziari)
pone oggi rilevanti interrogativi in ordine allopportunit o meno di disporre che
tale forma di ricovero sia comunque attuata presso un istituto penitenziario.
Sono per converso segnalate con estremo favore alcune importanti novit,
quali la modifica del 4 comma dellart. 68 o.p. (introdotta con decreto-legge 26
giugno 2014, n. 92, convertito, con modificazioni, nella legge 11 agosto 2014,
n. 117), secondo cui i magistrati di sorveglianza possono avvalersi, con compiti
meramente ausiliari nellesercizio delle loro funzioni, di assistenti volontari.
Ci ha consentito di reperire, pi ancora che nel passato, alcune risorse
umane (quattro presso lUfficio di Sorveglianza di Venezia e due presso quello
di Padova) il cui contributo si rivelato prezioso nel garantire la tenuta del
sistema rispetto allimpatto applicativo derivante dalle riforme sopra segnalate.
Altri fattori estremamente positivi sono rappresentati:
1 dallapporto di cinque tirocinanti ex art. 73 d.l. n. 69/2013, convertito nella
legge n. 98/2013, per alcuni dei quali sono stati financo reperiti gli opportuni
finanziamenti presso alcune fondazioni bancarie;
2 dallapporto di soggetti condannati nei confronti dei quali il Tribunale di
Sorveglianza, nel concedere la misura alternativa dellaffidamento in prova
al servizio sociale, ha prescritto lo svolgimento di unattivit di volontariato,
successivamente individuata, a cura dellU.E.P.E., nellaffiancamento alle
cancellerie degli Uffici di sorveglianza;
3 dal mantenimento del comando di agenti di polizia penitenziaria
presso gli Uffici di Sorveglianza del Distretto da parte del Dipartimento
dellAmministrazione Penitenziaria.
I dati del sovraffollamento nel distretto veneto
Al 30 giugno 2015, contro una presenza regolamentare di 1.693 detenuti ed una
tollerabile di 2.808, erano presenti negli istituti di pena veneti 2.288 ristretti.
La tabella che segue riporta ripartizione dei ristretti istituto per istituto, con
lindicazione a margine dei ccdd. eventi critici:

194

Istituto

Capienza
regolamentare

Capienza
tollerabile

Presenze
medie nel
periodo
1/7/201430/6/2015

Presenze al
30/06/2015

C. Circondariale
Belluno

89

134

78

67

0 suicidio
6 tentativi
37 atti autolesionismo

C.Circondariale
S.M.M. Venezia

161

144

253

257

1 suicidio
2 tentativi
24 atti di autolesionismo

C. Circondariale
Verona
Montorio

345

637

687

584

1 suicidio
31 tentativi
127 atti autolesionismo

C. di Reclusione
Femminile
Venezia

119

141

75

76

0 Suicidi
0 tentativi
3 atti autolesionismo

C.Circondariale
Rovigo

71

108

67

63

0 suicidi
1 tentativo
9 atti di autolesionismo

C.Circondariale
Treviso

143

291

205

199

0 suicidi
3 tentativi
20 atti di autolesionismo

C.Circondariale
Padova

93
80 icat

127
108

180

185

0 suicidi
1 tentativo
29 atti di autolesionismo

C. di Reclusione
Padova

436

806

730

624

2 Suicidi
6 tentativi
49 atti di autolesionismo

C.Circondariale
Vicenza

156

312

230

233

0 suicidi
5 tentativi
20 atti di autolesionismo

1.693

2.808

2.288

4 suicidi
55 tentativi
318 atti di autolesionismo

Totale

Eventi critici
nel periodo 01/7/2014
al 30/06/2015

Il sovraffollamento, considerato tra le concause dei numerosi episodi di


autolesionismo e di suicidio (consumato o tentato), ha dunque confermato una
tendenza alla diminuzione, gi segnalata in occasione della relazione dellanno
scorso: il che, peraltro, non ha prodotto conseguenze evidenti sulle statistiche
dei fenomeni critici che rimangono pressocch invariati rispetto al precedente
anno (4 suicidi e 55 tentati suicidi), ivi inclusi gli episodi di autolesionismo che
hanno comportato la necessit di cure sanitarie, che sono anzi aumentati dai
249 del periodo precedente ai 318 dellattuale.

195

Anche per questanno, come avvenuto per lanno precedente, sono state
oggetto di giusta considerazione le peculiari esigenze degli Uffici di Sorveglianza
del Distretto in relazione alla fornitura di materiale di cancelleria (carta, fax,
drum, toner, ecc.).
In particolare, le accresciute competenze e il conseguente, notevole incremento
nella produzione di provvedimenti hanno gi determinato una pi adeguata
distribuzione delle risorse da parte del Ministero in relazione allanno 2014, il
che rende immaginabile una analoga previsione per gli anni 2015 e 2016.
Personale
Secondo quanto segnalato dal Dirigente dellUfficio, deve essere ribadita la
condizione di assoluta insufficienza della struttura amministrativa prevista per
il settore della sorveglianza con riferimento al personale di tutti gli uffici ed,
altres, linadeguatezza dellorganico dei magistrati (nove in totale, incluso il
Presidente).
Linsufficienza degli organici deve essere evidenziata anche in termini di
comparazione con altri Tribunali di sorveglianza (quali quelli viciniori di
Trieste, Trento e Bolzano) caratterizzati da un minor numero sia di popolazione
residente sia di soggetti detenuti.
A fronte delle rilevanti novit legislative introdotte nel settore della Sorveglianza,
solo il ricorso ai tirocinanti, ai volontari, agli affidati in prova al servizio sociale
e alle unit provenienti dai ranghi della Polizia Penitenziaria ha consentito
alla struttura di sostenere lenorme aggravio del carico di lavoro.
Le tabelle che seguono evidenziano la situazione del personale presso il
Tribunale di Sorveglianza di Venezia e gli Uffici di Sorveglianza di Padova e di
Verona.
TRIBUNALE DI SORVEGLIANZA DI VENEZIA - Situazione aggiornata al 01/10/2015
Unit di
personale
in pianta

In servizio

Direttore amministrativo
(F4 F5)

Direttore amministrativo (F3)

Qualifica

196

Comandi/
distacchi

Posti
Vacanti

Funzionari Giudiziari (F1 F2)

Cancellieri (F3 F4)

Assistenti Giudiziari (F2)

Operatore Giudiziario (F1)

Autisti (F1)

Ausiliario (F1)

(Risultano altres applicate 3 unit Polizia Penitenziaria


Totale

21

19

N.B.: Sono prossimi al pensionamento il direttore amministrativo, un


funzionario giudiziario ed un cancelliere.
invece terminata lopera di volontariato svolta a titolo di riparazione del
danno da tre soggetti affidati in prova al servizio sociale.
UFFICIO DI SORVEGLIANZA DI PADOVA-Situazione aggiornata al 01/10/2014
Qualifica

Posti
in organico

Presenze
effettive

Posti
vacanti

Direttore Amministrativo

Funzionario Giudiziario

Cancelliere

Assistente

Operatore - Conducenti

Operatore giudiziario

Ausiliario

17

16

(Risultano altres applicate 2 unit Polizia Penitenziaria)

prossimo al pensionamento un funzionario giudiziario.

197

Di recente sono stati per assegnati allUfficio quattro lavoratori socialmente


utili (due impiegati e due ausiliari).
UFFICIO DI SORVEGLIANZA DI VERONA - Situazione aggiornata al 01/10/2014
Qualifica

Posti
in organico

Presenze
effettive

Posti
vacanti

Direttore Amministrativo

Funzionario Giudiziario

Cancelliere

Assistente

Operatore - Conducenti

Operatore giudiziario

Ausiliario

14

14

(Risultano altres applicate 2 unit di Polizia Penitenziaria)

Lambito di applicazione delle misure alternative alla detenzione


Come evidenziato lo scorso anno, anche nel periodo oggetto di considerazione,
la descritta situazione di sovraffollamento e inadeguatezza delle risorse ha
comportato lusuale inosservanza del termine di giorni 45 stabilito dalla legge
per la fissazione delludienza camerale avente ad oggetto la concessione delle
misure alternative alla detenzione.
Ci dipeso anzitutto dalla mole delle sopravvenienze delle istanze aventi ad
oggetto la concessione di misure alternative alla detenzione: 5.583 nel periodo
2012-2013; 5.964 nel periodo 2013-2014, 6.582 nel periodo in esame (dati questi - relativi al solo Tribunale di sorveglianza e non comprensivi delle istanze
rivolte ai singoli magistrati di sorveglianza in via di urgenza).
Dato relativo alla concessione delle misure alternative alla detenzione: 1.008.
Dato relativo alle misure alternative revocate per inosservanza degli obblighi:
147 (pari al 14,58%)

198

Nel periodo in considerazione, accanto alle misure alterative sopra elencate, ha


continuato a trovare applicazione listituto dellesecuzione della pena presso il
domicilio ex l.n. 199/2010, da considerarsi a concessione pressoch obbligata
da parte della magistratura di sorveglianza a favore dei destinatari non esclusi
e salva la valutazione della pericolosit sociale e del pericolo di fuga.
Questi i dati:
a) istanze presentate nel distretto ai Magistrati di Sorveglianza = 629, di cui 104
da condannati in stato di libert;
b) numero delle istanze accolte = 207 (di cui 155 a favore di detenuti);
c) istanze presentate direttamente al Tribunale di Sorveglianza = 98, di cui 13 da
condannati in stato di libert;
d) numero delle istanze accolte = 13 (di cui 4 a favore di detenuti).
Nel periodo oggetto dellodierna valutazione, il numero globale delle concessioni
stato pari a 220, mentre quello delle revoche si attestato a 31, pari al 14,09%
(la percentuale relativa al precedente anno giudiziario era minore: 12,23%).
I provvedimenti di sospensione o rinvio dellesecuzione
In materia di rinvio dellesecuzione della pena per motivi di salute, o connessi
allo stato di gravidanza o di maternit della condannata, i provvedimenti di
sospensione provvisoria dellesecuzione emessi ai sensi dellart. 684, 2
comma c.p.p. hanno registrato una notevole diminuzione (30 contro i 65 del
periodo precedente); sono state meno numerose le pronunce di differimento
obbligatorio o facoltativo dellesecuzione per i medesimi motivi (solo 11),
essendosi preferita - per motivi di contenimento della pericolosit sociale
- la concessione della detenzione domiciliare in surroga del differimento
obbligatorio o facoltativo dellesecuzione ai sensi del disposto di cui al comma
1 ter dellart. 47 ter o.p.
Con riferimento alle problematiche sanitarie della popolazione detenuta, vanno
richiamate le osservazioni gi esposte in occasione della relazione relativa
allinaugurazione dellanno giudiziario 2014, l dove sono state evidenziate
le criticit discendenti dal passaggio della medicina penitenziaria al servizio
sanitario nazionale, dal quale derivato, sotto numerosi profili, un generale
indebolimento della tutela della salute dei reclusi, i quali per la loro peculiare
condizione sono soggetti ad una morbilit affatto specifica e dunque bisognosa
di forme particolari di assistenza (es.: mancata previsione della fornitura della
cd. dentiera ministeriale a favore di soggetti affetti da edentulia totale,
mancata fornitura di certi tipi di farmaci, mancata fornitura di protesi acustiche,
di occhiali da vista, ecc.).

199

Lassistenza sanitaria, in precedenza garantita intra moenia dal personale


sanitario (dipendente o convenzionato) dellAmministrazione Penitenziaria e che aveva comportato in passato il sensibile aumento dei casi di ricovero
(e visite specialistiche) in luogo esterno di cura ai sensi dellart. 11 legge n.
354 del 1975 - ha finalmente fatto registrare una diminuzione nel periodo oggi
esaminato: 2.995 tra visite e ricoveri (luglio 2014-giugno 2015). Tale favorevole
dato peraltro in parte correlabile alla diminuzione della popolazione detenuta.
Nemmeno per questanno alcun esito ha sortito liniziativa - pi volte annunciata
dalle competenti istituzioni sanitarie - volta alla costruzione di un nuovo reparto
bunker presso lAzienda Ospedaliera di Padova destinato allalloggiamento
protetto dei detenuti bisognosi di ricovero ospedaliero.
Alla tutela della salute (psichica) connessa anche la problematica inerente
lattuazione della normativa sulla dismissione degli ospedali psichiatrici
giudiziari.
I provvedimenti concernenti gli altri benefici penitenziari
Va sottolineato il costante incremento dei procedimenti concernenti la
concessione di altri benefici penitenziari non diversi da quelli sopra considerati.
Mi riferisco, in particolare, ai benefici in materia di liberazione anticipata, come
da prospetto che segue:
Liberazioni anticipate
Pendenti
Inizio
Periodo

Sopravvenuti

Esauriti

Pendenti
Fine Periodo

395

356

727

24

Liberazione Anticipata

3.046

3.046

3.540

566

Liberazione Anticipata
Speciale

420

2.129

2.353

196

12

12

3.861

5.543

6.632

786

Oggetto
Integrazione Liberazione
Anticipata

Revoca Liberazione
Anticipata
Totale

200

Per quanto concerne i permessi-premio ex art. 30 ter o.p., le relative istanze


risultano in lieve calo (da 2.678 a 2.605).
Deve, al riguardo, segnalarsi come estremamente positivo il seguente dato: a
fronte di 1.463 permessi premio-concessi, si sono registrati solo due casi di
mancato rientro.
Valutazione dei dati statistici
Tribunale di sorveglianza di Venezia
Va, anzitutto, sottolineato, in relazione ai procedimenti di competenza del
Tribunale di Sorveglianza, lulteriore aumento delle sopravvenienze, passate
da 5.985 a 6.606 (+ 621, pari a + 10,38 %).
Ci ha comportato linevitabile aumento delle pendenze a fine periodo, salite
da 3.408 a 3.901, con un incremento di 493, pari ad una percentuale del +
14,47 %.
La magistratura di sorveglianza del Distretto ha, peraltro, continuato a
dare ottima prova di rilevante laboriosit quanto ai procedimenti collegiali:
nonostante laumento delle pendenze, infatti aumentato anche il numero
delle istanze definite, passato da 5.545 a 6.061: lincremento netto, pari a 516,
corrisponde ad un aumento percentuale del 9,31%.
Il medesimo range - come di seguito evidenziato - si registrato, talvolta in
termini ancor pi positivi, anche in relazione ai procedimenti di competenza
monocratica radicati presso i singoli Uffici di Sorveglianza di Venezia, di Padova
e di Verona.
Ufficio di sorveglianza di Padova
Lindice di ricambio migliorato: mentre le sopravvenienze sono aumentate da
11.505 a 11.992 (+ 487, pari al 4,23 %), le pendenze sono diminuite da 2.914
a 2.360 (- 554, pari a - 19,01 %); le definizioni sono aumentate da 10.864 a
12.773 (+ 1.909, pari al + 17,57 %).
Ufficio di sorveglianza di Venezia
In questo caso si avuta una lieve diminuzione delle sopravvenienze, da 8.660
a 8.478 (- 182, pari a 2,10 %), alla quale ha fatto riscontro la conseguente
diminuzione delle pendenze, passate da 1.315 a 1.255 (- 60, pari a - 4,56 %):
contestualmente le definizioni sono aumentate da 8.479 a 8.484 (+ 5, pari a +
0,06 %).

201

Ufficio di sorveglianza di Verona


Allincremento delle sopravvenienze, aumentate da 10.138 a 10.486 (+ 348 ,
pari a + 3,43 %), ha fatto riscontro un lieve aumento delle pendenze (da 1.938
a 2.085: + 147, pari a + 7,59 %): le definizioni sono comunque salite da 9.853 a
10.310 (+ 457, pari a + 4,64 %).
Flussi dei procedimenti distinti per materia
Tribunale di sorveglianza di Venezia
Va sottolineato come la lieve flessione della popolazione detenuta nel Distretto
(al 30 giugno del 2015 essa si attestava sulle 2.288 presenze, contro le 2.745 del
periodo precedente) non abbia comportato una corrispondente diminuzione
del numero delle istanze volte alla concessione di misure alternative alla
detenzione, le cui sopravvenienze sono aumentate da 3.749 a 4.527 (+ 778,
pari a + 20,75 %).
Corrispondentemente, la magistratura di sorveglianza ha fatto registrare un pi
che proporzionale aumento del numero delle definizioni di tali istanze, passato
da 3.336 a 4.248 (+ 912, pari a + 27,33 %).
Aumentate le sopravvenienze anche in relazione alle istanze di rinvio
dellesecuzione della pena (facoltativo od obbligatorio ex artt. 147 e 146 c.p.):
da 170 a 183 (+ 13, pari a + 7,65 %), con 169 definizioni, contro le 165 del
periodo precedente.
Di assoluto rilievo laumento del numero di reclami al Collegio avanzati avverso
le decisioni monocratiche, i quali sono pi che raddoppiati (da 322 a 695: +
373, pari a + 115,84 %).
Il fenomeno da porsi in diretta correlazione con lintroduzione dei rimedi
inibitori e compensativi di cui agli artt. 35 bis e 35 ter legge n. 354 del 1975.
Sono aumentate le istanze volte alla concessione della riabilitazione, le cui
sopravvenienze sono passate da 436 a 491 ( + 55, pari a + 12,61%).
Le richieste di revoca delle misure alternative (per inosservanza degli obblighi
o per commissione di reati) nel periodo in esame sono state 167, di cui accolte
147, in leggera flessione rispetto alle revoche disposte nel precedente periodo
(156): rispetto al numero delle concessioni, pari a 1.680, la percentuale delle
revoche stata dunque pari al 8,69%.
Ufficio di sorveglianza di Padova
Risulta sostanzialmente stabile il numero dei procedimenti di esecuzione delle
misure alternative alla detenzione, con un numero di sopravvenienze pari a 444
contro i 443 del periodo precedente.

202

Al sensibile incremento delle istanze volte alla concessione in via provvisoria delle
misure alternative di competenza del magistrato di sorveglianza (detenzione
domiciliare e affidamento in prova, sia ordinario sia terapeutico ex art. 94 d.p.r.
n. 309/90), aumentate da 161 a 212 ( + 51, pari a +31,67%), corrisponde la
flessione delle istanze volte alla concessione del beneficio dellesecuzione della
pena presso il domicilio ex l.n. 199/2010, scese da 192 a 173 (-19, pari a -9,90 %).
Diminuito risulta il numero delle istanze volte alla concessione della liberazione
anticipata, scese da 2.363 a 1.955 (- 408, pari a - 17,27 %).
Da sottolineare, per converso, laumento delle istanze relative alla concessione
di permessi-premio o di necessit ex artt. 30 ter e 30 o.p., passati da 1.758 a
1.810 (+ 52, pari a + 2,96 %).
Il Presidente del Tribunale sottolinea anche in questa occasione che il rilevante
carico di lavoro costituito dalla materia dei permessi presso la sede padovana
(circa due terzi in pi rispetto a Verona e pi che quadruplo rispetto a Venezia)
ha costituito uno dei motivi per cui in passato stato richiesto e ottenuto
laumento della pianta organica magistratuale dellUfficio di Sorveglianza di
Padova, che oggi conta tre magistrati, a discapito dellorganico dellUfficio di
Sorveglianza di Venezia, sceso a due magistrati: ci in relazione anche al diverso
peso specifico dei detenuti padovani, nella maggioranza dei casi sottoposti
a lunghe pene detentive, con conseguente diverso impegno, istruttorio e
valutativo, da parte del magistrato decidente.
Diminuiti i procedimenti in materia di lavoro allesterno ex art. 21 o.p.,
passati da 237 a 186 (- 51, pari a - 21,51 %) (trattasi di decreti di approvazione
dellammissione al lavoro esterno e di decreti recanti modifiche del relativo
programma di trattamento).
Diminuito (con soddisfazione) il numero dei provvedimenti di sospensione
provvisoria delle misure alternative (per violazione delle prescrizioni o
commissione di reato), scesi da 92 a 34 (- 58, pari a - 63,04 %).
Ufficio di sorveglianza di Venezia
In flessione risultano i procedimenti di esecuzione delle misure alternative
alla detenzione, con un numero di sopravvenienze pari a 491, inferiore di 77 al
numero delle sopravvenienze dellantecedente periodo (568): la diminuzione
dunque pari al 13,55%.
Un aumento invece riscontrabile nel numero delle istanze volte alla
concessione in via provvisoria delle misure alternative di competenza del
magistrato di sorveglianza (detenzione domiciliare e affidamento al servizio
sociale, sia ordinario sia terapeutico ex art. 94 d.p.r. n. 309/90), passate da 125
a 155 (+ 30, pari a + 24 %).

203

Dopo il notevole incremento nel precedente periodo, i procedimenti relativi alla


concessione del beneficio della liberazione anticipata (che erano passati da
1.390 a 2.004 al 30.6.2014, con un aumento di 614, pari al 44,17 %), nel periodo
in esame hanno registrato una netta diminuzione delle sopravvenienze
(ridottesi a 1.628, con un decremento pari a - 18,76 %).
In leggero calo il numero delle istanze volte alla concessione di permessipremio o di necessit ex artt. 30 ter e 30 o.p (da 449 a 435, con una minore
percentuale 3,11%), mentre in crescita il numero dei procedimenti afferenti
allistituto del lavoro allesterno ex art. 21 o.p. (passato da 181 a 223, pari a +
23,2 %).
I procedimenti concernenti lespulsione dello straniero a titolo di sanzione
alternativa ex art. 16, 5 comma, decreto legislativo n. 286/1998 sono aumentati
da 128 a 162 (+ 34, pari a + 26,56 %).
Soddisfacente la valutazione del dato concernente i provvedimenti di
sospensione provvisoria delle misure alternative (per violazione delle
prescrizioni e/o commissione di reato), diminuito da 108 a 75 (-33, pari a
30,56 %).
Sostanzialmente stabile il numero dei procedimenti aventi ad oggetto il
differimento della pena, facoltativo od obbligatorio, ex artt. 147 e 146 c.p. (da
38 a 35).
Ufficio di sorveglianza di Verona
In diminuzione risulta il numero dei procedimenti di esecuzione delle misure
alternative alla detenzione, con un numero di sopravvenienze pari a 560 contro
le 641 dellantecedente periodo (- 81, pari a - 12,63 %).
Un lieve aumento si riscontra invece quanto al numero delle istanze volte alla
concessione in via provvisoria delle misure alternative di competenza del
magistrato di sorveglianza (detenzione domiciliare e affidamento al servizio
sociale, sia ordinario sia terapeutico ex art. 94 d.p.r. n. 309/90), passate da 179
a 186 (+ 7, pari a + 3,91 %).
Sostanzialmente stabile rimasto il numero dei procedimenti relativi alla
concessione del beneficio della liberazione anticipata, passati da 1.953 a 1.959.
In forte aumento il numero delle istanze volte alla concessione di permessipremio o di necessit ex artt. 30 ter e 30 o.p., passato da 649 a 1.058 (+ 409, pari
a + 63,02 %); stabile invece quello dei procedimenti concernenti lespulsione
dello straniero a titolo di sanzione alternativa ex art. 16, 5 comma, decreto
legislativo n. 286/1998: 53, come nel precedente periodo.
In diminuzione il dato concernente i provvedimenti di sospensione provvisoria

204

delle misure alternative (per violazione delle prescrizioni e/o commissione di


reato, ecc.), passato da 96 a 39 (- 57, pari a 59,38 %).
In lieve aumento il numero dei procedimenti aventi ad oggetto il differimento
della pena, facoltativo od obbligatorio, ex artt. 147 e 146 c.p., passati da 37 a
42 ( + 5, pari a + 13,51%).
Reclami ex artt. 35 bis e 35 ter o.p. ( intero Distretto)
Di assoluto rilievo per tutti e tre gli Uffici di Sorveglianza del Distretto risultata
lintroduzione nellordinamento penitenziario dei nuovi rimedi di cui agli artt.
35 bis e 35 ter o.p.: il primo, concernente il reclamo giurisdizionale atto a far
cessare attuali e gravi pregiudizi allesercizio dei diritti, il secondo, di carattere
risarcitorio, avente ad oggetto la riduzione della pena detentiva residua in caso di
violazione dellart. 3 della Convenzione per la salvaguardia dei diritti delluomo e
delle libert fondamentali. Il complessivo carico di lavoro che ne derivato (qui
di seguito riportato in relazione allintero Distretto) di assoluto rilievo.
Pendenti al
01/07/2014

Sopravvenuti

Esauriti

Pendenti
al 30/06/2015

94

2.209

1.499

804

DURATA DEI PROCEDIMENTI


Si riporta qui di seguito il prospetto recante i dati di durata media dei
procedimenti. Il raffronto con i dati dei 4 periodi precedenti permette di
evidenziare un generale aumento dei tempi di definizione dei procedimenti
monocratici, eccezion fatta per quanto riguarda lUfficio di Sorveglianza di
Venezia, e una lieve diminuzione dei tempi medi relativi al Tribunale.
Nel prospetto che segue viene evidenziato il tempo medio calcolato dalla
ricezione della domanda al deposito del provvedimento di definizione.

Dal 1/07/2010
al 30/06/2011

Tribunale di
Sorveglianza

129

Dal 1/07/2011 Dal 01/07/2012 Dal 01/07/2013 Dal 01/07/2014


al 30/06/2012 al 30/06/2013 al 30/06/2014 al 30/06/2015

141

149

205

181

174,04

Ufficio Venezia

19

31

38

28,72

28,27

Ufficio Padova

28

34

46

51,53

62,48

Ufficio Verona

33

25

43

33,44

48,20

Non constano apprezzabili ritardi nel deposito di provvedimenti, pressoch


immediato nei provvedimenti autorizzativi del Magistrato.
ANNO DI ISCRIZIONE DEI PROCEDIMENTI
Dinanzi al Tribunale di Sorveglianza si segnala un solo procedimento iscritto
nellanno 2010 pendente al 30 giugno 2015 (trattasi di procedimento per
declaratoria di estinzione della pena che verr trattato alludienza del
17/12/2015)
Anno
2006

Anno
2007

Anno
2008

Anno
2009

Anno
2010

Al 30/06/2011

11

Al 30/06/2012

Al 30/06/2013

Al 30/06/2014

Al 30/06/2015

Anno
2011

Anno
2012

Per quanto riguarda gli Uffici di Sorveglianza, si riportano le tabelle che seguono,
distinte per sede, con la precisazione che nel periodo di interesse lUfficio di
Venezia ha continuato a migrare nel programma SIUS i procedimenti relativi alla
gestione delle Misure di Sicurezza degli anni precedenti (quelli di Padova e di
Verona hanno, invece, esaurito la migrazione iniziata nel precedente periodo).

206

VENEZIA
91

92

93

94

95

96

97

99

00

01

02

04

05

06

07

08

09

10

30/6/11

38

30/6/12

10

15

30/6/13

10

30/6/14

10

22

30/6/15

13

11

15

VERONA
2000

2004

2005

2007

2008

2009

2010

30/06/2011

63

30/06/2012

34

30/06/2013

17

30/06/2014

10

27

30/06/2015

20

2011

59

PADOVA
93

94

95

96

97

98

99

00

01

02

03

04

05

06

07

08

09

10

30/06/11

11

10

10

22

93

30/06/12

12

17

30/06/13

30/06/14

15

30/06/15

13

11

16

Si tratta di dati non allarmanti posto che: la anzianit del fascicolo (misura
di sicurezza o sanzione sostitutiva) non dipende dallattivit della cancelleria
o del Magistrato, quanto piuttosto dalla durata nel tempo delle misure di

207

sicurezza, ovvero dalla condizione di irreperibilit o di latitanza del soggetto


da sottoporre a misura. Si noti, inoltre, che la libert controllata dipendente
da conversione di pena pecuniaria insoluta, e non eseguita per lirreperibilit
dellinteressato, non cade mai in prescrizione (salve contrarie determinazioni
del giudice dellesecuzione).
PRINCIPALI MODALIT DI DEFINIZIONE
La definizione dei procedimenti di sorveglianza monocratici avviene per lo pi
mediante lemissione di provvedimenti decisi senza il contraddittorio delle parti
(es.: decisioni sulle istanze volte allapplicazione in via provvisoria delle misure
alternative alla detenzione, quali la detenzione domiciliare o laffidamento in
prova al servizio sociale, sia ordinario sia terapeutico) ovvero a contraddittorio
eventuale e differito (come avviene nellipotesi della liberazione anticipata,
anche speciale, dei permessi-premio o di necessit, dellespiazione della
pena presso il domicilio, del cd. indultino, della remissione del debito, della
conversione della pena pecuniaria in sanzioni sostitutive, della rateizzazione
della pena pecuniaria).
Altre decisioni devono invece essere assunte allesito delludienza monocratica
di sorveglianza (applicazione, trasformazione e revoca delle misure di sicurezza,
reclami in materia di diritti ovvero concernenti i provvedimenti disciplinari).
Vanno in questa sede segnalati gli importanti benefici introdotti sotto il
profilo processuale con il decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 146, convertito
con modificazioni in legge 21 febbraio 2014, n. 10, il quale ha previsto che
i procedimenti collegiali aventi ad oggetto le istanze di riabilitazione e la
declaratoria di estinzione della pena (anche pecuniaria) allesito dellaffidamento
in prova al servizio sociale, anche in casi particolari, si svolgano ai sensi
dellarticolo 667, 4 comma, c.p.p., vale a dire senza il contraddittorio delle
parti, salva lopposizione da proporsi nel termine di 15 giorni; lo stesso stato
previsto per quanto riguarda i procedimenti monocratici nelle materie attinenti
alla rateizzazione, alla conversione delle pene pecuniarie, alla remissione del
debito e allesecuzione della semidetenzione e della libert controllata.
Tutte le rimanenti decisioni del Tribunale di Sorveglianza passano invece
attraverso la celebrazione di apposita udienza, eccezion fatta per i procedimenti
aventi ad oggetto la sospensione dellesecutivit delle ordinanze, ai sensi
dellart. 666, 7 comma c.p.p., e per quelli aventi ad oggetto la sospensione
dellesecutivit delle ordinanze monocratiche riguardanti lapplicazione di
misure di sicurezza ex art. 680, 3 comma, c.p.p.

208

Una particolare funzione di filtro esercitata dal Presidente del Tribunale


che, con suo decreto ricorribile solo per cassazione ex art. 666, 2 comma c.p.p.,
dichiara linammissibilit delle istanze che appaiano manifestamente infondate
per difetto delle condizioni di legge ovvero che siano mera riproposizione di
richieste gi rigettate e basate sui medesimi elementi. Nel periodo in esame
sono stati emessi in tal senso n. 266 decreti.
I provvedimenti collegiali di accoglimento delle varie istanze avanzate da
soggetti condannati, liberi o detenuti, relativi al periodo considerato risultano
in lieve aumento (da 2.244 a 2.555 = +311, pari a + 13,86 %).
Con particolare riferimento ai provvedimenti di accoglimento delle istanze
volte alla concessione di misure alternative alla detenzione, nelle loro
molteplici forme, appare confermata la tendenza allaumento delle decisioni
favorevoli, passate da 1.374. a 1.680 (+ 306, pari a + 22,27 %).
Praticamente stabile (da 276 a 287) il numero delle decisioni di accoglimento
delle istanze di riabilitazione, beneficio particolarmente richiesto da soggetti
extracomunitari che abbiano delinquito e che siano in possesso di regolare
permesso di soggiorno ai fini della concessione della cittadinanza italiana.
ILLUSTRAZIONE DELLE VARIAZIONI PI RILEVANTI E DELLE CAUSE CHE HANNO
DETERMINATO LA CONFERMA O LA VARIAZIONE DEI DATI
Il generale aumento delle pendenze finali, che si registrato soprattutto
presso il Tribunale di sorveglianza, derivato dal rilevante aumento delle
sopravvenienze che ha reso in linea generale insoddisfacente lindice di
ricambio (atteso che laumento del numero dei procedimenti definiti risultato
meno che proporzionale rispetto allincremento delle sopravvenienze).
Ci in massima parte ascrivibile allincremento delle competenze della
magistratura di sorveglianza quale derivante dallalluvione dei provvedimenti
normativi che negli ultimi due anni hanno riguardato il settore dellesecuzione
della pena, come di seguito richiamati: 1) decreto-legge 1 luglio 2013, n. 78
(Disposizioni urgenti in materia di esecuzione della pena), convertito, con
modificazioni, in legge 9 agosto 2013, n. 94; 2) decreto-legge 23 dicembre 2013,
n. 146, convertito, con modificazioni, in legge 21 febbraio 2014, n. 10 (Misure
urgenti in tema di tutela dei diritti fondamentali dei detenuti e di riduzione
controllata della popolazione carceraria); 3) decreto-legge 31 marzo 2014, n.
52, convertito con modificazioni nella legge 30 maggio 2014, n. 81, recante
disposizioni urgenti in materia di superamento degli ospedali psichiatrici
giudiziari; 4) decreto-legge 26 giugno 2014, n. 92, convertito, con modificazioni,

209

in legge 11 agosto 2014, n. 117 (Disposizioni urgenti in materia di rimedi


risarcitori in favore dei detenuti e degli internati che hanno subito un trattamento
in violazione dellarticolo 3 della convenzione europea per la salvaguardia dei
diritti delluomo e delle libert fondamentali, nonch di modifiche al codice di
procedura penale e alle disposizioni di attuazione, allordinamento del Corpo di
polizia penitenziaria e allordinamento penitenziario, anche minorile).
Elementi di valutazione con riferimento al settore della giurisdizione civile
Per quanto riguarda la tipologia delle controversie i dati statistici rivelano il
seguente andamento:
1. con riferimento alle controversie con la pubblica amministrazione
I dati raccolti non consentono di fornire indicazioni esaustive.
Secondo quanto ribadito dal Presidente del Tribunale di Venezia, rimane
significativo il contenzioso in materia di: a) responsabilit delle strutture
ospedaliere per danni da interventi chirurgici, assistenza al parto, diagnosi e
terapie; b) responsabilit per danni da vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni
ed emoderivati, anche se in via di definizione a seguito di interventi normativi
in tema di indennizzo; c) responsabilit dei Comuni per risarcimento del
danno da cose in custodia in relazione a danni da cadute provocate dalle
condizioni delle strade e di aree destinate al pubblico transito.
Il Presidente del Tribunale di Treviso evidenzia, da parte sua, un decremento
delle controversie con la PA rispetto al decorso periodo (26 iscrizioni,
rispetto a 32 del periodo precedente, su 364 in materia di responsabilit
extracontrattuale).
Il Presidente del Tribunale di Belluno segnala liscrizione di appena 5 cause
(come lo scorso anno) nelle quali parte la P.A.
Nulla di significativo segnalato dagli altri tribunali del distretto.
Presso la Corte dAppello le controversie con la Pubblica Amministrazione
sono sensibilmente diminuite (15 procedimenti iscritti contro 69 del periodo
precedente), aumentate le definizioni (77 contro 59), diminuita la pendenza
(246 contro 325).
Il contenzioso riguarda, innanzitutto, le controversie in materia di
responsabilit delle strutture sanitarie pubbliche per fatti di mala prassi
medica o comunque di inadeguata assistenza sanitaria da parte delle
suddette strutture: le relative controversie - che coinvolgono spesso delicati
aspetti umani e sociali, per tutte le parti coinvolte, e del resto di estrema

210

rilevanza sotto il profilo degli oneri economici conseguenti ai risarcimenti


chiesti dalle persone danneggiate - determinano un rilevante contenzioso
(peraltro comune anche al settore sanitario privato), particolarmente
impegnativo per le molteplici problematiche da affrontare, essendo tra laltro
richiesta una complessa attivit di valutazione di ingente materiale istruttorio
generalmente integrato da relazioni di esperti della scienza medica.
Perdura, altres, il contenzioso - alquanto numeroso, specie in relazione al
circondario del tribunale di Venezia - correlato alla responsabilit da cose
in custodia (art. 2051 cod. civ.) o comunque ad insidie stradali, originato
da richieste risarcitorie nei confronti degli enti territoriali, coinvolgenti in
definitiva ben note questioni derivanti dalla manutenzione della rete viaria.
Infine, devono essere segnalati:
1. il contenzioso promosso contro lo Stato italiano per inadempienze
nellattuazione di direttive della Comunit europea, ad esempio nel
settore dei medici specializzandi (nellambito della tutela del lavoro nelle
sue varie forme);
2. alcune controversie nei confronti della P. A., in veste di parte danneggiata,
che riguardano le pretese risarcitorie correlate a danni ambientali,
generalmente connesse a procedimenti penali per reati in materia di
inquinamento.

2 con riferimento alle controversie in materia di lavoro, comprese quelle


relative al pubblico impiego, e previdenza.
Unanalisi tipologica del contenzioso per oggetto, attesa leccessiva
frammentazione delle materie in base alle statistiche, possibile solo
a grandi linee, con brevi considerazioni per i tre settori del contenzioso
previdenziale, assistenziale e di lavoro ordinario.
Nel settore delle controversie previdenziali presso i tribunali si registra
un aumento dei procedimenti sopravvenuti (da 2.396 nel 2014 a 3.705
nel 2015). In Corte, il numero delle controversie previdenziali parimenti
in aumento (289 procedimenti sopravvenuti rispetto a 267 del periodo
precedente).
Le controversie di lavoro sono in netto decremento sia presso i tribunali (le
iscrizioni sono passate da 4.576 a 4.019 nel decorso periodo) che presso la
Corte (le iscrizioni sono passate da 807 a 680).
Corte dAppello
Come da analoga segnalazione degli anni precedenti deve confermarsi, in
primo luogo, come da relazione del Presidente della sezione lavoro, che

211

(presso la Corte) sono ancora diminuite le cause previdenziali derivanti


da questioni medico-legali, in passato frequentemente oggetto di esame
giudiziale e ormai limitati (presumibilmente a causa dellintroduzione in
materia di procedura per accertamento tecnico preventivo ai sensi dellart.
445 bis c.p.c.), con diminuzione da 46 a 35 dei procedimenti per prestazione
di pensione e/o assegno di invalidit e procedimenti per prestazione di
indennit di accompagnamento.
Secondo quanto riferito dal Presidente della Sezione, permane, invece,
ancora elevata (pur se con un numero inferiore di procedimenti sopravvenuti,
in conseguenza dellintroduzione legislativa di un limite temporale alle
relative domande) la pendenza dei procedimenti aventi a oggetto i benefici
previdenziali da esposizione ad amianto, di difficile definizione perch
relativi a fatti risalenti nel tempo e che necessitano di laboriose e complesse
indagini tecniche per laccertamento del livello desposizione alle pericolose
polveri (circostanza che determina anche un aumento delle controversie
contro i datori di lavoro per risarcimento danni per morte da amianto).
Un discreto numero di procedimenti definiti ha avuto per oggetto rapporti
di lavoro nelle cooperative, qualificati dagli enti previdenziali come fittizi e
di carattere subordinato.
Sempre alla stregua di quanto riferito dal Presidente della sezione, nella
materia assistenziale, in seguito a sentenza della S.C., resa a S.U. (n. 12538
del 09/06/2011), sono in ulteriore diminuzione le controversie relative al
riconoscimento dindennizzo per danni da vaccinazioni obbligatorie, per
trasfusioni ed emoderivati.

Nelle controversie di lavoro (complessivamente diminuite da 510 a


410) permangono molti procedimenti relativi al risarcimento di danni da
infortunio sul lavoro (26 procedimenti sopravvenuti, in genere, di notevole
entit economica) per i quali - una volta definito spesso il procedimento
penale con pena concordata ai sensi dellart. 444 c.p.p. - necessario
provvedere a complessa attivit valutativa del materiale istruttorio acquisito
in primo grado, in sede civile.
In calo il contenzioso relativo a contratti a termine delle Poste S.p.A.
Sempre con la Poste S.p.A. e con altre societ di servizi in aumento
contenzioso relativo al contratto di somministrazione, ormai di uso pi
frequente rispetto al contratto a termine per esigenze lavorative qualificate
temporanee.
Diminuiscono i procedimenti nella materia del pubblico impiego (con

212

178 procedimenti iscritti nellanno rispetto ai 231 nellanno precedente),


estremamente variegati tra loro e relativi a diversi settori, quali Scuola,
Sanit, Ministeri, Enti locali ed altri regolamentati da specifiche normative.
Gli stessi spesso sono proposti cumulativamente da pi soggetti, come
nel caso di professori di scuole assunti per anni a tempo determinato,
sottolineandosi che il contenzioso sopravvenuto e attualmente pendente in
primo grado potrebbe riguardare complessivamente circa 2000 posizioni di
lavoro nella sola Regione Veneto.
La materia stata oggetto di intervento legislativo, gi sottoposto allesame
della Corte di Giustizia Europea, la quale, con sentenza del 28.11.2014
ha emesso una importante decisione al riguardo, in tema legittimit del
precariato e di stabilizzazione del rapporto di lavoro degli insegnanti precari
che abbiano prestato la loro attivit per un periodo superiore a 36 mesi, che
potrebbe portare alla ripresa del contenzioso allo stato sospeso, in attesa di
una decisione al riguardo della Corte Costituzionale con udienza fissata al
17.5.2016.
Ulteriore annotazione relativa alla tipologia del contenzioso in
sopravvenienza da effettuarsi in ordine ai procedimenti disciplinati dalla
L.92/12 che ha introdotto il c.d. rito Fornero per i procedimenti nei quali
in discussione la prosecuzione o meno del rapporto di lavoro (destinato
ad operare ancora a lungo per tutti i dipendenti assunti anteriormente al
7.3.2015 e che sono passati da 18 a 51) .
La fissazione delludienza di trattazione di tali procedimenti avviene entro
60 giorni dal deposito del reclamo.
Tribunale di Venezia
Secondo quanto evidenziato dal Presidente del tribunale, si mantenuta
costante la durata media dei processi, di non pi di 24 mesi (salvo eccezioni).
segnalata una tendenza alla riduzione dei tempi di definizione tenuto
conto della copertura dellorganico.
Nel periodo 2014/2015 le pendenze sono in riduzione (160 in meno)
con trend costante rispetto al periodo precedente e con prospettive di
miglioramento nel residuo semestre.
Le sopravvenienze sono state di 3.101 fascicoli (rispetto ai 3.329 del periodo
precedente e ai 3.120 del periodo 2013) e perci in calo (-138); di cui
riassunte 39 cause sospese.
Nel dettaglio le iscrizioni delle cause ordinarie di lavoro sono state nel
periodo 958 mentre quelle di previdenza sono state 642.

213

Viene ribadito che, a seguito delle novit legislative 2012 (d.l. 98/11 conv.
in L. 111/11) in materia di prestazioni previdenziali assistenziali Inps - A.T.P.
per assegni, indennit di accompagnamento, ecc. - il procedimento nuovo,
pi celere, si conclude con decreto di omologa e non pi con sentenza.
La L. 92/12 ha introdotto un nuovo rito accelerato per i licenziamenti ex art.
18 St. Lav., con previsione di udienze dedicate (ogni 15 gg. di media come da
calendario disposto nelle riunioni periodiche della sezione); nel periodo in
esame le cause iscritte con rito c.d. Fornero sono state 150 (in calo rispetto
alle 109 del periodo precedente), cui se ne devono aggiungere altre iscritte
con rito ordinario lavoro e mutate in rito Fornero; le opposizioni sonio
raddoppiate rispetto al precedente periodo in controtendenza rispetto la
periodo precedente.
Le variazioni dei movimenti per tipologie di controversie sono le seguenti:
costanti le cause di licenziamento, con rilevante incremento di quelle
trattate con il rito Fornero;
in diminuzione le cause benefici previdenziali da esposizione ad amianto;
decremento delle opposizioni ad avviso di addebito contributivo;
incremento notevole delle cause con tipologie di contratti a tempo definito
nel settore pubblico - c.d. precari scuola;
incremento in materia di appalti di manodopera (responsabilit solidale
del committente per crediti di lavoro del dipendente dellappaltante) e
c.d. seriali.
Secondo quanto riferito dal Presidente, le sentenze nel periodo 1.7.14
30.6.15 sono state 921 (+ 79 rispetto al periodo precedente).
Sono evidenziati, nel 2014/15, alcuni nuovi filoni di cause seriali (promotori
finanziari, cause Telecom).
Rispetto al dato del periodo precedente viene, altres, segnalata una
riduzione delle cause pendenti riferite a periodi pi vecchi: 53 cause iscritte
nel 2011 (per lo pi risarcimento danni per i contratti a termine nella scuola),
47 nel 2012, 100 nel 2013, per un totale di 200 cause, 1.455 nel periodo
2014/2015.
Nel periodo relativo al secondo semestre 2014/primo semestre 2015 la
sezione lavoro, a fronte del decremento del numero delle sopravvenienze,
ha ridotto le pendenze (-160).
Le definizioni con sentenza e con altre modalit sono state incrementate.
A fronte dellaccelerazione nella trattazione delle controversie con rito
Fornero (con udienze dedicate) e dei ricorsi ex art. 18 st. lav. introdotti
con la l. 92/12, le cause ordinarie di lavoro e previdenziali hanno subito un

214

rallentamento dei tempi di definizione.


Nonostante i problemi applicativi del nuovo processo telematico, si
prospetta la riduzione dei tempi di durata media del processo del lavoro in
considerazione della avvenuta copertura dellorganico della sezione.
Tribunale di Verona
Il Presidente del Tribunale sottolinea un lieve incremento delle
sopravvenienze rispetto a quelle dellanno precedente (3.301, compresi i
procedimenti di ingiunzione, pari a 1.466, rispetto a 3.046).
Evidenzia una pendenza al 30.6.2015 di n. 2.541 procedimenti e un numero
di definizioni pari a 3.323.
Segnala che lorganico dei magistrati assegnati alla sezione lavoro di 4
unit.
Tribunale di Padova
Il Presidente del tribunale segnala: a) un incremento delle sopravvenienze
rispetto a quelle dellanno precedente (2104 rispetto a 1.761); b) una
sostanziale stabilit della la pendenza (passata da 3.189 procedimenti
al 30.6.2014 a 3.147 al 30 giugno 2015); c) una riduzione dellorganico
dei magistrati assegnati alla sezione lavoro nellanno 2014 a seguito di
applicazione di una unit presso la Corte di appello da gennaio a giugno e
lavvenuto trasferimento di altra unit nel mese di giugno dello stesso anno.
Evidenzia che la pendenza, ancora elevata, sconta le prolungate
scoperture di organico della sezione verificatesi negli anni passati.
Tribunale di Vicenza
Il Presidente del Tribunale segnala per la sede di Vicenza: 1) una progressiva
riduzione delle pendenze nel corso dei primi tre trimestri del periodo in
esame, con lieve incremento finale, ma con decremento complessivo da
2.408 a 2.323; 2) un aumento delle sopravvenienze (885 procedimenti
contro 718 e 750 dei due periodi precedenti; 3) un notevole aumento delle
definizioni (977 contro le 791 del periodo precedente).
Per la sede di Bassano del Grappa, accorpata al Tribunale, segnala una
netta diminuzione delle pendenze, passate da 1.676 di inizio periodo
a 1.276 procedimenti a fine periodo, a fronte di una sostanziale assenza
di sopravvenienze (pari a 30 procedimenti) e di un elevato numero di
definizioni (446).

215

Tribunale di Treviso
Secondo quanto riferisce il Presidente del tribunale, le nuove cause in
materia di lavoro e pubblico impiego pervenute sono state rispettivamente
n. 461 e n. 84, complessivamente in flessione rispetto al periodo 2013/
2014 (quando erano state 574 e 68).
Le cause in materia di previdenza sono risultate, invece, in forte aumento
rispetto al precedente periodo: 476 contro 301.
In totale le nuove iscrizioni (compresi i ricorsi per ingiunzione e i procedimenti
speciali) sono risultate essere n. 2.206 a fronte delle n. 2.102 del periodo
1.7.2013/30.6.2014.
Le definizioni sono state n. 604 lavoro in materia di, 242 in materia di
pubblico impiego e n. 225 di previdenza (contro le precedenti 434 lavoro,
62 pubblico impiego e 138 previdenza).
Lincremento delle definizioni stato determinato essenzialmente dalla
copertura, dopo quasi tre anni, di tutti e tre i posti di giudice tabellati
in organico ma non si ancora tradotto, anche a causa di un moderato
aumento delle sopravvenienze, in una reale riduzione della pendenza, pari
a 2.398 procedimenti (di cui 1.483 cause di lavoro e 915 previdenza) contro
le precedenti 2.478 (1.374 lavoro, 448 pubblico impiego e 666 previdenza).
Tribunale di Rovigo
Secondo quanto segnalato dalla Presidente, nel corso del periodo in
oggetto il numero delle iscrizioni complessive sul ruolo del lavoro esclusi
i procedimenti monitori - stato pari a 638, mentre nellanalogo periodo
precedente (1.7.2013 - 30.6.2014) le iscrizioni erano state complessivamente
489.
Pi specificamente, appaiono in aumento i procedimenti in materia di
pubblico impiego (45 rispetto ai 32 del precedente periodo di riferimento)
in conseguenza del contenzioso generatosi dalle aspettative connesse
al piano governativo di assunzioni nel settore scolastico, mentre sono
sostanzialmente rimaste stabili le iscrizioni in materia di lavoro (288
rispetto alle 283 del periodo precedente); un aumento pi significativo
riscontrabile, invece, per le cause in materia di previdenza ed assistenza
(passate da 148 a 258).
I procedimenti di impugnativa di licenziamento secondo la legge cd.
Fornero, che nel corso del periodo 31.7.2013/30.6.2014 avevano toccato
il numero di 26, nel periodo di riferimento hanno raggiunto il numero di 47,
di cui n. 35 ricorsi e n. 12 opposizioni.

216

Infine, nel periodo di riferimento (1.7.2014-30.6.2015), il numero dei


procedimenti definiti, con esclusione di quelli c.d. Fornero (588), stato
di poco inferiore al numero dei procedimenti sopravvenuti (nel complesso
591), mentre nel periodo di riferimento precedente erano stati definiti
583 procedimenti a fronte di 463 sopravvenienze (esclusi i procedimenti
Fornero).
Alla data del 30.6.2015 il numero delle pendenze pari a 353, mentre alla
data del 30.6.2014 era pari a 350 (in entrambi i casi esclusi i procedimenti
Fornero).
Tribunale di Belluno
La Presidente del tribunale riferisce i seguenti dati:
sopravvenuti: 244 (178 nel periodo precedente)
definiti: 221 (117 nel periodo precedente)
procedimenti pendenti in materia di lavoro e previdenza al 30.6.2015: 132
(109 nel periodo precedente).

3. con riferimento al diritto di famiglia.


Le iscrizioni delle cause di separazione sono diminuite (-11,4) e cos pure
quelle relative alle cause di divorzio (-12,9%), considerati i dati su base
distrettuale.
In Corte le cause in materia di famiglia vengono normalmente fissate per la
decisione nel giro di tre o quattro mesi dal deposito del ricorso e di regola
sono decise direttamente alla prima udienza, salvi i rari casi in cui si debba
svolgere una qualche attivit istruttoria ovvero debbano essere disposti
brevi rinvii per problemi processuali e simili.
Nellanno presso la sezione competente in materia di famiglia sono stati
iscritti n. 107 procedimenti contenziosi in lieve flessione rispetto allanno
precedente (112), e n. 167 procedimenti di volontaria giurisdizione, con
notevole riduzione rispetto allanno precedente (230).
Siffatti procedimenti (come anticipato) vengono, di norma, definiti nel corso
del medesimo anno di iscrizione.

Analogo andamento si registra relativamente alle cause iscritte in primo


grado.
Come segnalato nella precedente relazione e ribadito nella relazione del
Presidente del tribunale di Venezia, un significativo aggravio del carico di
lavoro deriva dallattribuzione al Tribunale ordinario di varie procedure in

217

materia di filiazione ed esercizio della responsabilit genitoriale sui minori


prima di competenza del tribunale per i minorenni. Ci a seguito dellentrata
in vigore della Riforma della Filiazione di cui alla legge 10/12/2012, n. 219
e, in particolare, della modifica dellart. 38 disp. att. c.c. che attualmente
comporta la devoluzione al tribunale ordinario dei procedimenti relativi alla
regolamentazione dellesercizio della potest sui figli di cui allart. 317 bis c.c.
Non attualmente stimabile limpatto della l. 162/2014 che ha introdotto
gli istituti della negoziazione assistita nella crisi coniugale e dellaccordo di
separazione e divorzio dinanzi allUfficiale di Stato civile.

4. con riferimento ai rapporti di impresa (materia societaria, bancaria, di


intermediazione finanziaria e di assicurazione)
Presso il Tribunale di Venezia funzionante la nuova Sezione dImpresa,
che ha assorbito la precedente Sezione specializzata in materia di propriet
industriale ed intellettuale.
Ad essa sono stati assegnati 7 magistrati, divisi in 2 distinti Gruppi
specializzati: il Gruppo addetto alla tutela della propriet industriale ed
intellettuale e il Gruppo addetto alla sezione dImpresa.
Secondo quanto riferito dal Presidente, il peso della riforma, pertanto, si
distribuito su tutti i magistrati del Tribunale, con conseguente rallentamento
delle cause ordinarie.
Sotto il profilo quantitativo, e cio del maggior flusso di sopravvenienze
dovuto alla competenza distrettuale, vanno sottolineati due aspetti negativi:
- a differenza di altre realt territoriali dove il Tribunale distrettuale
assorbiva solitamente, di per s, quasi il 90% del carico dellintero distretto,
Venezia assorbiva per competenza primaria soltanto il 20% circa di tale
carico, con la conseguenza che il rimanente 80% pervenuto presso la
sede distrettuale da altre realt economicamente molto solide (Verona,
Padova, Treviso, Vicenza ecc.);
- al di l della conformazione e della consistenza dei Tribunali del distretto,
era noto, comunque, che il Veneto costituisse la seconda realt italiana in
materia di imprese e societ e che, conseguentemente, anche in assoluto,
il numero delle sopravvenienze per il Tribunale dimpresa distrettuale
sarebbe stato molto elevato.
In effetti, secondo i primi dati rilevati, il Tribunale di Venezia si collocherebbe
per sopravvenienze al quarto posto dopo i Tribunali metropolitani di
Milano, Roma e Napoli, i quali, peraltro, dispongono di organico neppure
comparabile con quello di Venezia, che dispone soltanto di 57 magistrati;

218

il nuovo carico richiedeva pertanto un adeguato supporto di magistrati e


cancellieri, non essendo sufficienti le esigue risorse a disposizione.
Al momento attuale (secondo i dati al 31/12/2014) le sopravvenienze annuali
in materia societaria sembrano essersi assestate su 600/650 procedimenti e
quelle in materia di propriet industriale in 250/300 procedimenti.
Le definizioni sono state, al 31.12.2014, rispettivamente di 424 e 174 per
cause societarie e di propriet industriale.
Il dato complessivo (comprensivo di cause societarie e in materia di propriet
industriale) al 30.6.2015 di 465 definizioni.
I dati attuali, comera prevedibile, collocano la Sezione specializzata di
Venezia (addirittura) al terzo posto, sotto questo profilo, nel panorama
nazionale.
Nel quadro appena decritto, i risultati raggiunti, in termini di durata dei
procedimenti e di qualit dei provvedimenti, appaiono ancor pi positivi,
tenuto anche conto del fatto che in una Sezione di nuova costituzione
un fisiologico equilibrio tra sopravvenienze e pendenze finali pu essere
raggiunto soltanto dopo un triennio.
Sempre presso il Tribunale distrettuale di Venezia, nel corso dellanno 2014,
per il perdurare della crisi finanziaria, proseguito un maggiore afflusso di
cause bancarie rispetto a quello precedentemente registrato, sia promosse
da Istituti di Credito sulla base di decreti ingiuntivi sia promosse dai clienti
per rimborso di interessi anatocistici, usurari e accessori, con un significativo
aumento di tali domande anche relativamente agli interessi usurari sui
contratti di mutuo: cause in precedenza poco trattate e con nuovi accenni
allusura soggettiva oltre che oggettiva.
proseguita la flessione del numero di procedimenti in materia di
intermediazione finanziaria per effetto dellesaurimento delle cause legate
ad obbligazioni Parmalat, Cirio e Argentina, instaurate soprattutto negli anni
precedenti, mentre rimasto stazionario il numero delle cause relative a
prodotti derivati (future e contratti swap).
Presso la Corte dAppello, mi limito a segnalare la istituzione, allinterno della
sezione specializzata in materia dimpresa, di due Collegi con competenza
differenziata, il primo nella materia delle controversie societarie, il secondo
nella materia della propriet industriale.
Indico i dati statistici relativi alla materia della propriet industriale al
30.6.2015:
controversie in materia di propriet industriale:

219

sopravvenute 15
definite 20
pendenti 24.
Nulla risulta dai prospetti statistici in materia di cause societarie con
riferimento a iscrizioni, definizioni e pendenza.

5. con riferimento ai procedimenti di espropriazione ed occupazione per


pubblica utilit:
Secondo quanto riferito dal Presidente della II sezione civile della Corte,
le cause relative alle opposizioni ad indennit di esproprio permangono
contenute in limiti numericamente modesti (circa 50 lanno). Tali controversie
risultano interessate dalla semplificazione dei riti, che ha prodotto effetti
acceleratori ai fini della definizione delle stesse.
6. con riferimento al risarcimento danni da circolazione di veicoli
I dati riferiti dai tribunali non sono uniformi: il contenzioso si mantiene
elevato nel circondario di Venezia (148, di cui 17 procedimenti relativi ad
incidenti mortali), esiguo in quello di Verona, pari a 154 procedimenti, di
cui 16 per lesioni mortali, in quello di Padova, non enucleabile in quello di
Vicenza, pari a 101 procedimenti, rispetto ai 100 del periodo precedente,
in quello di Treviso, pari a 13 procedimenti in quello di Belluno, non
riferito per il circondario di Rovigo.
Per quanto riguarda i Giudici di Pace, evidenzio i dati del distretto:
le iscrizioni sono in diminuzione, da 3.449 a 2.899 (-15,9%)
le definizioni sono in crescita da 2.619 a 2.883 (+10,08%)
la pendenza diminuita da 4.269 a 3.679 (-13,82).
7. con riferimento alle cause di condominio
A livello distrettuale le cause condominiali permangono in numero limitato.
8. con riferimento allequa riparazione.
Il presidente della I sezione civile della Corte segnala una ulteriore
diminuzione del contenzioso. Le domande di nuova iscrizione sono passate
da 57 (relativamente al periodo 2013/2014) a 55 (2014/2015), mentre
sono stati definiti 56 procedimenti (contro 53 nel periodo precedente), con
impercettibile riduzione della pendenza da 12 a 11 procedimenti.
9. con riferimento alle controversie in materia di immigrazione
Gli unici dati significativi con riferimento ai tribunali sono stati forniti dal
Tribunale di Venezia.

220

In particolare, il Presidente del suddetto tribunale definisce estremamente


rilevante lafflusso nel primo semestre del 2015 di ricorsi in materia di
protezione internazionale ex art. 35 D.Lgs. 25/2008 a seguito dellistituzione
della Commissione Territoriale con sede in Verona deputata allesame delle
domande di protezione internazionale con competenza riguardante non solo il
distretto della Corte dAppello di Venezia, ma anche quello di Trento e Bolzano.
Riferisce che nel corso del corrente anno si registrato un massiccio
afflusso di procedimenti destinato a consolidarsi nei prossimi mesi. Infatti,
nei soli mesi di giugno e luglio, sono stati iscritti, rispettivamente, 90 e 68
procedimenti, poi ascesi a 163 per il solo mese di settembre.
Si stimano, a regime, sopravvenienze annue pari a circa 1.500 ricorsi.
Per quanto riguarda i ricorsi di competenza dei Giudici di pace, si riportano
i dati relativi distrettuali.
Le iscrizioni sono passate da 247 a 179, con una percentuale di decremento
di 27,5. Anche le definizioni sono diminuite nella misura del 27,3% (da 271
a 197).
Il trend comune a tutti gli uffici ad eccezione di quello di Belluno ove le
iscrizioni passano da 2 a 10 e le definizioni da 2 a 7, con una pendenza che
passa da 1 a 4.
10. con riferimento alle controversie in materia di opposizione a sanzioni
amministrative, di competenza del Giudice di Pace
Nessun particolare effetto su tale tipologia di controversie segnalato dai
tribunali del distretto e dalla competente sezione della Corte dAppello a
seguito dellentrata in vigore della legge sulla semplificazione dei riti civili
(legge 150/2011).
Quanto ai dati statistici, le iscrizioni sono in decrescita nella misura del
36,4% (da 7.024 a 4.463), le definizioni passano da 7.931 a 4.978 (-37,2%),
con una riduzione delle pendenze da 5.968 a 4.270 (-28,45%).
11. con riferimento alle procedure esecutive mobiliari
A livello distrettuale le esecuzioni mobiliari hanno subito un consistente
decremento (nella misura del 27,1%), In particolare, le procedure iscritte
sono state 22.000 al 30.6.2015 a fronte di 31.103 al 30.6.2014.
12. con riferimento alle procedure esecutive immobiliari
Continua il calo delle esecuzioni immobiliari. In effetti, i procedimenti
sopravvenuti sono passati da 4.946 (nel precedente periodo) a 4.546 al

221

30.6.2015, con un decremento dell8,1% e un aumento della pendenza


finale dell1,9% (da 19.072 al 30.6.2014 al 19.428 al 30.6.2015)
13. con riferimento alle procedure concorsuali
Nel periodo 2014/2015 in tutto il distretto sono state presentate 3.386
istanze di fallimento contro 3.465 nel periodo precedente (-2,3%).
Sono stati dichiarati 1.340 fallimenti rispetto ai 1.604 del periodo precedente.
In leggero calo le definizioni, passate da 870 a 852.
I concordati preventivi sopravvenuti sono in diminuzione rispetto al periodo
precedente a livello distrettuale, in particolare a Verona (-54%), mentre
sono aumentati a Rovigo (+61,1%).

Si riportano gli specifici rilievi dei singoli tribunali del distretto.

Tribunale di Venezia
Il Presidente riferisce di un incremento della sopravvenienza verificatosi
nella proposizione di procedimenti fallimentari e nella richiesta di misure
alternative al fallimento, sicuramente collegato alla perdurante crisi
economica, nonostante gli ultimi interventi legislativi in materia di domanda
di concordato e ristrutturazione dei debiti ex artt. 160 e 182 bis L.F. abbiano
ridimensionato il numero delle domande generiche di concordato
preventivo (concordato in bianco ovvero con riserva di specificare
successivamente la proposta, il piano e la documentazione).

Tribunale di Verona
Il Presidente evidenzia una situazione ancora molto pesante relativamente
al settore delle procedure concorsuali.
Pi specificamente, riferisce:
1. che nel corso del 2015 si avuto un afflusso massiccio di istanze di
fallimento (n. 369) con conseguenti dichiarazioni di fallimento (n. 127
nel primo semestre);
2. che si sono mantenute invariate (e quindi su livelli assai elevati) le
domande di ammissione alla procedura di concordato preventivo (n. 40
nel solo primo semestre).
Segnala che, nonostante le chiusure siano state, a settembre 2015, pari a n.
11 e, fino al giugno 2015, n. 66 (in misura superiore a quella statisticamente
rilevata), sussiste, comunque, una estrema difficolt di procedere alla
chiusura delle procedure fallimentari conseguente agli ostacoli economici

222

che si frappongono alla liquidazione degli immobili.



Tribunale di Padova
Il Presidente, si limita a produrre il prospetto statistico che segue, dal quale
si evince la sostanziale stabilit dei fallimenti e concordati pendenti.
Totale 2013 -2014

Esauriti

Pendenti
fine periodo

Istanze fallimento

282

782

794

270

Fallimenti

1406

286

179

1513

62

86

78

70

Conc.prev./
amm.straord.

Pendenti
Sopravvenuti
inizio periodo

Tribunale di Vicenza
Presso tale tribunale si registrato un aumento delle pendenze (da 1.882
a 1.963) mentre il dato delle sopravvenienze si mantenuto pressoch
costante nel periodo (passando da 215 nel primo semestre a 235 nel
secondo, a 212 nel terzo, a 213 nel quarto).
Le definizioni sono cresciute passando da 179 (nel primo trimestre) a 245
(nel quarto).
Tribunale di Treviso
Presso il Tribunale di Treviso sono state presentate n. 555 istanze di
fallimento, definite n. 622, pendenti finali n. 203 (nel periodo precedente n.
612 istanze depositate, n. 610 definite, n. 270 pendenti finali).
I fallimenti dichiarati sono stati n. 287, definiti n. 192, pendenti finali n. 1.628
(in precedenza, dichiarati n. 265, definiti n. 185, pendenti finali n. 1.533).
I procedimenti di concordato preventivo pervenuti sono stati n. 59, definiti n.
36, pendenti finali n. 171 (in precedenza, rispettivamente, n. 59, n. 44 e n. 148).
Tribunale di Rovigo
La Presidente riferisce di un incremento delle istanze di fallimento,
sopravvenute in n. di 259, a fronte delle 202 del periodo precedente.
I fallimenti dichiarati sono stati 85 rispetto agli 89 del periodo precedente.
Sono state esaurite 274 procedure fallimentari rispetto alle 180 del periodo
precedente.

223

cresciuto il flusso delle domande di concordato preventivo (sopravvenute


n. 29 rispetto alle 18 del periodo precedente), queste ultime caratterizzate
dalla rilevanza economico-patrimoniale delle societ coinvolte e dalla
crescente complessit giuridica delle procedure.

Tribunale di Belluno
La Presidente si limita a segnalare che le procedure concorsuali (in esse
compresi i concordati preventivi) sono aumentate da 210 a 220, pur a fronte
di una minore sopravvenienza (51 rispetto a 82).

Considerazioni
1. In relazione alle diverse competenze:
Nulla da rilevare.
2. In relazione ai differenti riti processuali con riferimento anche ai
procedimenti speciali di cui al libro quarto del codice di procedura civile
e con particolare riguardo ai procedimenti cautelari e al procedimento
sommario di cognizione:

Come rilevato lo scorso anno, la molteplicit dei riti processuali rende


pi gravoso e complesso landamento delle cause civili. Non sono ancora
completamente valutabili gli effetti delle disposizioni introdotte con il D. lgs.
N. 150 del 2011.
Ulteriori problematiche (gi evidenziate nelle precedenti relazioni) ha
determinato la novella 219/2012, in vigore dal 1.1.2013, in materia di figli
naturali e coppie di fatto che ha introdotto il procedimento camerale per
la trattazione di talune controversie prima trattate con il rito contenzioso
ordinario.
Infine, come anticipato lo scorso anno, non sono ancora prevedibili gli effetti
sul processo civile indotti dal recente decreto legge 12.9.2014, n. 132,
convertito nella legge 10.11.2014, n. 162, sulla degiurisdizionalizzazione e
sullo smaltimento dellarretrato civile, che prevede, tra laltro: a) larbitrato
in corso di causa; b) la negoziazione assistita; c) la possibilit di ricorso
a procedure particolari (parzialmente degiurisdizionalizzate) in materia
di separazione consensuale dei coniugi, divorzio congiunto e modifiche
congiunte; d) e, soprattutto, lampia facolt concessa al giudice di decidere
il passaggio dal rito ordinario a quello speciale di cognizione di cui allart.
702 bis c.p.c. (ove ne ravvisi i presupposti).

224

Da un confronto fra i dati si evince che:


1. i decreti ingiuntivi ordinari emessi in tutte le sedi centrali di tribunale
sono diminuiti da 32.118 a 27.165, gli accolti sono diminuiti da 31.337 a
26.210, i rigettati in aumento da 482 a 623;
2. diminuito, altres, rispetto allanno precedente, il numero complessivo
dei decreti ingiuntivi del lavoro emessi (6.164 contro 6.368 del periodo
precedente, con una percentuale di decremento pari a -3%). I decreti
monitori accolti sono 5.890 contro 6.218 del periodo precedente.
La diminuzione relativa ai decreti ingiuntivi emessi nel distretto ha
interessato tutti i Tribunali ad eccezione di quelli di Belluno e Treviso;
3. il numero complessivo dei sequestri ante causam emessi in decremento
del 7% rispetto allanno precedente (da 451 a 418);
4. diminuito rispetto allanno precedente anche il numero complessivo
dei sequestri in corso di causa emessi (165 rispetto a 181, in percentuale
pari a -9%);
5. , altres, diminuito rispetto allanno precedente il numero complessivo
dei provvedimenti possessori richiesti (da 414 a 306, in percentuale pari
a -26%);
6. diminuito rispetto allanno precedente il numero complessivo delle
ordinanze di rilascio degli immobili urbani (da 6.445 a 5.500, in
percentuale pari a -15%), con una tendenza che interessa tutti i tribunali
ad eccezione di quello di Rovigo. Complessivamente risultano emessi n.
8.101 provvedimenti di rilascio contro 9.657 del periodo precedente;
7. diminuito rispetto allanno precedente il numero complessivo delle
istanze relative allemissione di provvedimenti durgenza (da 1.027 a
984) (gli accolti passano da 350 a 330).
Sempre elevato (sia pure in netta diminuzione rispetto allo scorso
periodo) il numero delle procedure di Amministrazione di Sostegno
di cui alla legge n. 6 del 2004. In particolare, le iscrizioni sono state
3.757 (rispetto a 5.618 dello scorso periodo) mentre le pendenze finali
assommano a 18.667 (15.986 lo scorso periodo), dovendosi sottolineare
che il maggior numero di iscrizioni appartiene al Tribunale di Verona (770
su 3.757, pari al 20,5% del totale distrettuale).
I dati non sono, peraltro, comparabili con quelli dello scorso periodo,
da considerarsi parziali a causa del mancato inserimento dei prospetti
di alcuni uffici non rispondenti (ovviamente con riguardo al precedente
anno giudiziario).

225

Quanto alla situazione esposta con riferimento ai singoli tribunali del distretto:
1. Il Tribunale di Venezia ribadisce, come lo scorso anno, che la semplificazione
dei riti introdotta dal legislatore non sembra comportare apprezzabili effetti
positivi ed evidenzia un notevole aumento di richieste di provvedimenti
cautelari, che ormai assorbono buona parte dellattivit dei magistrati, in
particolare nel settore di competenza della Sezione specializzata in materia
dimpresa, ove allalto numero di sopravvenienze causate dalla competenza
distrettuale si accompagna sempre un elevato tasso di difficolt tecnica per
effetto della specificit delle materie oggetto di trattazione.
Con riguardo alle amministrazioni di sostegno, conferma che il loro numero
rimane molto elevato in virt del ruolo di promozione e di attenzione
assunto dal Tribunale di Venezia fin dallentrata in vigore dellistituto.
Lorganizzazione del settore ha, peraltro, finora consentito di ridurre
nellordine di tre/quattro mesi i tempi intercorrenti tra il deposito del ricorso
e leffettuazione dellesame dei beneficiari.
Tuttavia, in conseguenza dellaccorpamento delle soppresse sezioni
distaccate con decorrenza dal 13/9/2013, la concentrazione in sede
centrale delle procedure gi pendenti a Dolo, Chioggia, San Don di Piave,
non accompagnata da adeguata dotazione del personale di cancelleria,
fa apparire non sostenibile il relativo maggior carico, con accenno allo
slittamento dei tempi di attesa delle procedure di amministrazione e in
generale di quelle di volontaria giurisdizione;
2. Il Tribunale di Verona sottolinea che le modifiche, non pi recentissime,
dellart. 696 c.p.c. e lintroduzione dellart. 696 bis c.p.c. in tema di
accertamenti tecnici preventivi hanno determinato un consistente aumento
dellaccesso a tali procedure rivelatesi pertanto pi funzionali rispetto al
passato, provocando (in particolare per effetto dellart. 696 bis, applicato
con la massima ampiezza consentita in relazione alle finalit deflattive
perseguite dal legislatore) un significativo incremento di conciliazioni.
Aggiunge che le modifiche del c.p.c. attuate con la legge n. 69/2009 e con
le altre misure di auspicata razionalizzazione introdotte in leggi successive:
a) si sono rivelate almeno in parte positive perch hanno reso possibile,
dal punto di vista della disciplina processuale, labbreviazione della fase
iniziale e dellintero giudizio; b) hanno mirato a provocare effetti deflattivi
del contenzioso anche per il tramite di una maggiore semplificazione delle
forme e dei provvedimenti del giudice e di una diversa disciplina delle spese

226

processuali, della responsabilit aggravata e delle misure di coercizione


indiretta ai fini dellattuazione degli obblighi di fare infungibile o di non fare;
c) hanno fatto venir meno, con indubbi benefici, limpianto estremamente
macchinoso e complesso del rito societario introdotto dal d. lgs. n. 5/2003;
d) hanno introdotto, con la modifica allart. 140 bis del Codice del Consumo,
attuata dallart. 49 della legge n. 99 del 2009, lazione di classe risarcitoria
a tutela dei diritti individuali omogenei dei consumatori e degli utenti
contemplati nella legge stessa, con esclusione tuttavia degli illeciti compiuti
anteriormente alla data di entrata in vigore di questultima.
Evidenzia, infine:
a. che non appare adeguatamente conseguito (anche a causa dei limiti
contenuti nella legge delega) lobiettivo della riduzione e semplificazione
dei riti processuali perseguito con il d.lgs. n. 150/2011;
b. che non ancora possibile valutare gli effetti della disciplina di cui al d.
l. 24 gennaio 2012, n. 1 - come risultante dalle modifiche introdotte con
la legge di conversione 24 marzo 2012 n. 27 - istitutiva del Tribunale
delle imprese, cui peraltro conseguito, per il Tribunale di Verona, un
sostanziale svuotamento delle controversie in materia societaria;
c. che hanno inciso negativamente sul funzionamento della Sezione che si
occupa degli affari in materia di famiglia, determinandone un aggravio,
le norme della legge 10 dicembre 2012, n. 219 (Disposizioni in materia
di riconoscimento dei figli naturali) e quelle di cui al d. lgs. 28 dicembre
2013, n. 154 ( Revisione delle disposizioni vigenti in materia di filiazione,
a norma dellarticolo 2 della legge 10 dicembre 2012, n. 219);
d. che non minore laggravio determinato dallaccesso alle procedure per
la nomina di amministratori di sostegno, la cui crescita continua e costante
sta comunque a testimoniare lutilit socio economica dellistituto;
e. che lintroduzione del filtro in appello non ha segnato significativi effetti.
Segnala, infine, un sensibile aumento nel settore dei procedimenti speciali
(in particolare, nella materia dei ricorsi cautelari e possessori e relativi
reclami), ed, altres, nel settore della volontaria giurisdizione e, pi
specificamente, delle amministrazioni di sostegno;

3. il Tribunale di Padova segnala che:


a. il numero degli sfratti eseguiti dagli ufficiali giudiziari della sede di Padova
simile a quello dello scorso anno (416 a fronte dei 426 sfratti eseguiti
nel periodo precedente);

227

b. i decreti ingiuntivi ordinari emessi nel periodo sono, anche questi, in


diminuzione (da 6.141 a 5.225), cos come sono in decremento quelli in
materia di lavoro e previdenza (da 1.679 a 1.553);
c. sono stati emessi 59 provvedimenti per sequestri ante causam e 193
provvedimenti durgenza; stati definiti 251 procedimenti sommari di
cognizione, mentre il numero di sopravvenienze dei provvedimenti di
istruzione preventiva stato abbastanza rilevante (393).
4. Il Presidente del Tribunale di Vicenza non segnala alcuna novit al riguardo
rispetto alla precedente relazione.
5. il Tribunale di Treviso evidenzia quanto segue:
i procedimenti speciali (Libro IV, Titolo I c.p.c.) complessivamente pervenuti
nel periodo sono stati n. 8.157, definiti 8.252 (contro 9.250 e n. 8.800 del
periodo precedente);
in particolare, i procedimenti dingiunzione pervenuti sono stati n. 5.859
(contro 6.813 del periodo precedente), quelli definiti n. 5.842 (in precedenza
6.719);
i procedimenti cautelari e ATP pervenuti sono stati n. 458, quelli definiti n.
490 (in precedenza, pervenuti n. 510 e definiti n. 635);
i procedimenti di sommaria cognizione pervenuti sono stati n. 215, definiti
n. 198 (in precedenza n. 214 e n. 248);
i procedimenti per convalida di sfratto pervenuti sono stati n. 1.101, quelli
definiti n. 1.134 (in precedenza, pervenuti n. 1.355, definiti n. 1.439);
i procedimenti possessori pervenuti sono stati n. 56, definiti n. 46 (in
precedenza, pervenuti n. 53, definiti n. 81);
i procedimenti dinterdizione e inabilitazione pervenuti sono stati n. 22,
quelli definiti n. 24, pendenti finali n. 27 (nel periodo precedente, pervenuti
n. 14, definiti n. 28, pendenti finali n. 29);
le amministrazioni di sostegno aperte sono state n. 718, chiuse n. 276,
pendenti a fine periodo n. 3.011 (nellannualit precedente, aperte n. 626,
chiuse n. 180, pendenti finali n. 2.569);
le domande per dichiarazione dassenza e morte presunta proposte sono
state n. 3, quelle definite n. 2 (nel periodo precedente, pervenute n. 0 e
definite n. 2).

Con particolare riguardo ai procedimenti cautelari ed al procedimento


sommario di cognizione:

228

procedimenti cautelari e ATP pervenuti come si detto, sono stati n. 458,


quelli definiti n. 490 (in precedenza, pervenuti n. 510 e definiti n. 635).
Nel dettaglio:
- sequestri pervenuti n. 78 (in precedenza, n. 136);
- denunce nuova opera e danno temuto pervenute n. 10 (in precedenza, n. 8);
- A.T.P. pervenuti n. 248 (in precedenza, n. 273);
- provvedimenti durgenza pervenuti n. 121 (in precedenza, n. 162);
Altri procedimenti speciali pervenuti n. 182 (in precedenza, n. 163).
I procedimenti di assunzione di prove delegate pervenuti sono stati 40 (in
precedenza n. 55).
I procedimenti sommari di cognizione pervenuti sono stati n. 215, quelli
definiti n. 198. Nel periodo 2013/2014 erano pervenuti n. 214 procedimenti,
ne erano stati definiti n. 248.

6. Presso il Tribunale di Rovigo i procedimenti monitori, cautelari e possessori


ante causam ed, altres, gli sfratti sono complessivamente in diminuzione
rispetto al precedente periodo (2.570 a fronte dei precedenti 3.030, pari
a -15,20%), e ci in conseguenza anche dalleffetto benefico del lavoro di
smaltimento dellarretrato in atto, secondo quanto rilevato dalla Presidente.
Stabile anche il dato relativo ai procedimenti di cui allart. 702 bis c.p.c. (70
a fronte di 69 per il pregresso periodo in comparazione), esauriti per lo pi
con ordinanza, con un saldo positivo rispetto alle pendenze iniziali.
Si confermano le sopravvenienze in materia di locazione di immobili ad
uso di abitazione, mentre dati in controtendenza vanno segnalati per le
locazioni di immobili adibiti ad uso diverso che registrano un lieve aumento
del contenzioso (129 a fronte del precedente 101), sintomo della riscontrata
frequente difficolt a soddisfare i canoni relativi ad attivit commerciali,
che pur spontaneamente pattuiti poi divengono economicamente
insostenibili in relazione allattivit svolta.
7. Nessuna osservazione sul punto stata formulata dalla Presidente del
Tribunale di Belluno.
Primi effetti dellintroduzione dellistituto della mediazione civile
I tribunali del distretto ribadiscono la mancata incisivit dellistituto della
mediazione (reintrodotta come obbligatoria dallart. 84 del d.l. 21.7.2013, N.
69, convertito nelle l. 9.8.2013, N. 98, dopo il giudizio di incostituzionalit al
riguardo per eccesso di delega) sulla riduzione del contenzioso civile.

229

Una indagine eseguita presso lOMF-Organismo di Mediazione Forense


presso il Tribunale di Treviso ha consentito di accertare: a) che le domande di
mediazione presentate nel periodo in esame sono state 682 (445 nello scorso
periodo); b) che le procedure in cui la controparte ha aderito alla proposta di
conciliazione sono state 296 (contro 140 dello scorso periodo) mentre quelle
con mancata adesione sono state 398 (230 nello scorso periodo); c) che le
procedure definite nel periodo sono risultate 694 (in aumento rispetto alle 344
dello scorso periodo), e di queste 235 con esito negativo e solo 31 con esito
positivo (in precedenza, rispettivamente, 312 e 32), con residua pendenza di
96 procedure.
I dati pi generali relativi al distretto e provenienti dalla fonte ministeriale (Tav.
1.1 Procedimenti di Mediazione civile iscritti, definiti e pendenti, raggruppati
per circondario e Organismo di Mediazione rispondente- Periodo 1 luglio
2014-30 giugno 2015) rivelano una discreta utilizzazione della mediazione ma
con effetti del tutto trascurabili sulla definizione delle liti.
Pi precisamente, nel periodo in esame sono stati iscritti 6.817 procedimenti
(3.377 nel precedente periodo) ma, sul totale dei definiti (6.341 contro 2.987 del
precedente periodo), ben il 53,4% (3.383 contro il 61% del periodo precedente
pari a 1.812) si concluso per mancata comparizione delladerente; solo
per il 9,1% dei definiti (pari a 580) - e corrispondente alla stessa percentuale
di definiti del precedente periodo (pari a 257 e in percentuale al 9%) - si
raggiunto laccordo.
In definitiva, per quanto sia emerso un maggiore interesse per listituto,
gli effetti deflattivi restano scarsamente significativi anche per la mancata
ricomprensione nella mediazione di numerose controversie in materia
contrattuale (come osservato dal Presidente del Tribunale di Padova).
Andamento della giustizia civile e penale minorile
Tribunale per i Minorenni
Settore civile
Tav. 1.6 - Tribunale per i minorenni: procedimenti civili iscritti, definiti
e pendenti a fine periodo nellA.G. 2014/2015 - Tav. 1.7 - Tribunale per i
minorenni:- provvedimenti relativi alla sottrazione dei minori nellA.G.
2014/2015

230

Complessivamente il dato pi evidente la sostanziale stabilizzazione delle


iscrizioni pertinenti ai procedimenti civili che passano da 1.951 a 2030 (+4%
circa).
In ulteriore flessione, da 559 a 487 (-12,88%), sono le adozioni internazionali
(in conseguenza degli oneri economici che le coppie devono assumere
per perfezionare ladozione allestero) mentre quelle nazionali, in leggero
incremento, passano da 638 a 675 (+5,80%).
In ulteriore aumento iprocedimenti di volontaria giurisdizione, che passano da
752 a 867 (+15,29%) a causa della crescente presenza sul territorio di situazioni
familiari problematiche e, altres, dellattivit di iniziativa della Procura minorile,
ormai a pieno organico.
Scompaiono nella sostanza i procedimenti contenziosi, che passano da 2 a 1
(-50,00%), e ci in conseguenza della sopravvenuta incompetenza del Tribunale
dei Minori con riguardo ai procedimenti di cui agli artt. 250 e 259 c.c.
Leggermente aumentati i procedimenti relativi alla sottrazione internazionale
dei minori (4 rispetto ai 3 dello scorso periodo).
Nella relazione la Presidente del Tribunale minorile evidenzia il deciso
incremento del numero dei ricorsi per dichiarazione dello stato di adottabilit
e dei ricorsi de potestate.
Sotto il profilo qualitativo, si sottolinea ancora una volta la sempre maggiore
complessit dei casi segnalati, nel senso che le situazioni richiedono tempi
non brevi di osservazione, incarichi multidisciplinari ai servizi territoriali,
acquisizione di molteplici relazioni ed emissione di numerosi provvedimenti
temporanei prima della chiusura del procedimento. Non pochi i casi in cui
il procedimento sulla potest si conclude con un ricorso del P.M. per la
dichiarazione di adottabilit.
Si conferma lincremento dei casi di disagio familiare come conseguenza del
permanere della crisi economica ed, altres, lemersione di problematiche
legate allimmigrazione, sia sotto il profilo delle inadeguatezze genitoriali sia
per effetto della difficolt di integrazione culturale.
Come segnalato lo scorso anno:
a) le aumentate difficolt finanziarie degli enti territoriali producono evidenti
segnali di cambiamento sul versante dei collocamenti eterofamiliari dei
minori, sia da soli che con la madre;
b) la scarsit di famiglie affidatarie e la non praticabilit di questa forma di
collocamento temporaneo in alcuni casi, come quello degli adolescenti
problematici ovvero nellipotesi di necessit di mantenere unita la diade
madre-bambino, costituisce una criticit in quei territori in cui il Comune,

231

specie se di piccole dimensioni, non ha fondi per remunerare una struttura


comunitaria per il tempo necessario ai bisogni evolutivi e trattamentali del
minore;
c) i casi maggiormente problematici vengono, altres, segnalati, con crescente
frequenza, tardivamente rispetto al momento nel quale sarebbe necessario
lintervento dellA.G., con conseguente inevitabile ripercussione sullefficacia
dellintervento stesso e con lesito, purtroppo non infrequente, dellingresso
nel circuito penale del minore, attratto dalla devianza, o della strutturazione
in lui di disturbi di personalit con ricadute negative sia dal punto di vista
personale che sociale.
Sul versante delle adozioni, sia nazionali che internazionali, si segnala il persistere
della tendenza allaumento dellet delle coppie aspiranti e, con riferimento
alle adozioni nazionali, anche dellet dei minori dichiarati adottabili.
Persiste, altres, come evidenziato lo scorso anno, nelle adozioni internazionali,
il fenomeno dellingresso di minori stranieri di et maggiore rispetto a quella
indicata nelle relazioni delle equipes/adozioni del territorio come opportuna
rispetto alle risorse della coppia. Conseguentemente, a distanza di qualche
tempo, continuano a manifestarsi le problematiche familiari e i disadattamenti
gi segnalati che impongono i necessari interventi sul piano delle procedure di
tutela del minore ex art. 330 c.c.
Per ovviare allinconveniente denunziato, ex art. 25 RDL 1404/1934, si
provveduto (gi da tempo) a stabilire nei decreti di idoneit alladozione
internazionale un limite di et del minore straniero coerente con quanto
evidenziato dalle equipes/adozioni ed, altres, con le risorse personali della
coppia ed i problemi personali di un giovane in et pre-adolescenziale e
adolescenziale, caratterizzato da una storia di abbandono e dallo sradicamento
dal proprio contesto geografico.
Settore penale
Nel settore penale, lavvenuta copertura delle carenze di organico di cui ha
sofferto il Tribunale per i Minorenni nel periodo pregresso ha consentito la
riduzione dellarretrato formatosi negli anni precedenti.
In particolare, la sezione GIP/GUP ha prodotto un notevole sforzo di produttivit,
specie nel primo semestre del 2015, al fine di ridurre larretrato.
Si segnala, peraltro, lincremento delle misure cautelari, legate ad un aumento
dei furti nel territorio veneto da parte di soggetti minorenni di cultura nomade,
alla diffusa presenza di sostanze stupefacenti e ai comportamenti tipici della
c.d. baby gang.

232

Anche il giudice del dibattimento ha incrementato la sua produttivit, riuscendo


a smaltire larretrato attraverso una pi efficace organizzazione del calendario e
dellattivit di udienza.
Non si evidenzia una particolare incidenza sulla gestione degli affari penali della
normativa relativa ai procedimenti in assenza ai sensi dellart. 420 quater c.p.p.,
risultando i procedimenti sospesi numericamente molto contenuti.
Per quanto concerne, nel dettaglio, i flussi degli affari, si evidenzia presso la
sezione GUP una riduzione delle iscrizioni (da 787, al 2014, a 673, al 2015,
in misura pari a -14,49%) e un incremento delle definizioni (da 427 a 468, in
misura pari a +9,60), con un aumento della pendenza (da 2.149 a 2.354, in
misura pari a +9,54%).
Presso la sezione GIP, a fronte di una riduzione delle iscrizioni (da 1.340, al 2014,
1.144, al 2015, in misura pari a -14,63%), aumentano visibilmente le definizioni
(da 271 a 1.231, in misura pari a +354,24%) e diminuisce, pur lievemente, la
pendenza (da 3.839 a 3.752, in misura pari a -2,27%).
Per quanto riguarda il dibattimento, le iscrizioni passano da 209 a 264
((+26,32%), le definizioni passano da 181 a 266 (+46,96%), la pendenza si
riduce, sia pure impercettibilmente, passando da 288 a 286 (-0,69%).
Allesito dellesame dei flussi la Presidente del Tribunale per i Minorenni
evidenzia:
a) che le statistiche trasmesse non consentono di individuare i dati necessari
per lindicazione della durata sia dei procedimenti civili sia di quelli penali;
b) che il dato relativo allanno discrizione dei procedimenti riferibile solo
ai procedimenti penali, che al modello 56 risultano iscrizioni in numero
di 6 per lanno 2010 e di 74 per il 2011, al modello 55 risultano iscrizioni
in numero di 2 per lanno 2010 e di 477 per lanno 2011 e al modello 47
risultano iscrizioni di 2 procedimenti per lanno 2009, di 14 procedimenti
per lanno 2010 e di 21 procedimenti per lanno 2011;
c) che, nella definizione dei procedimenti, si rispettano i criteri di priorit;
d) che il dato relativo alle principali modalit di definizione non ricavabile
dalle statistiche trasmesse.
Sottolinea, infine, con riferimento alle variazioni pi rilevanti e alle cause che
hanno determinato la conferma o la variazione dei dati: a) che laumento
della definizione dei procedimenti penali trova la sua spiegazione sia nella
completa copertura dellorganico dei magistrati a far data da febbraio 2014
sia nello sforzo operato per ridurre il pesante arretrato creatosi nei due anni
precedenti; b) che, nel settore civile, la riduzione delle definizioni si riconnette

233

allaumento delle iscrizioni e alla conseguente gestione di un maggior numero


di provvedimenti urgenti, oltre al ritardo della Procura nella trasmissione delle
proprie conclusioni, posto che anche tale Ufficio ha sofferto di una pesante
scopertura degli organici che ha determinato un rallentamento nella trattazione
degli affari civili.
Quanto alle linee di incremento o decremento di alcune specifiche tipologie
di reato, la Procura dei Minori evidenzia che i reati che continuano a destare
particolare allarme sociale sono quelli contro il patrimonio o riconducibili al
fenomeno del c.d. bullismo, concretizzatisi spesso in danneggiamento o
estorsioni.
Pi specificamente:
a) in lieve decremento (31) rispetto al corrispondente periodo dellanno
precedente (33) il numero dei delitti contro la libert sessuale;
b) con riferimento ai reati contro il patrimonio, si assiste ad un incremento dei
furti, che risultano pari a 823 (672 nellanno precedente), delle rapine (69
rispetto alle 60 dellanno precedente) e delle estorsioni (che passano dalle
19 dellanno precedente alle 22 del presente periodo);
c) in decrescita i reati di pedofilia e pedopornografia (da 22 a 18);
d) stabili i reati di stalking (in numero di 5);
e) in lieve decremento i reati informatici (passati da 280 al 30.6.2014 a 272 al
30.6.2015);
f) sempre frequenti i reati connessi alla tossicodipendenza (passati da 197 agli
attuali 177).
Quanto alla Sorveglianza, a seguito della modifica dellart. 24 del D.L.vo
272/1989, introdotta con la legge 117/2014, si segnala la richiesta di un
detenuto ultraventunenne di essere ristretto presso lIPM, richiesta respinta
a causa dellincompatibilit dellIPM di Treviso (eccessivamente affollato
di giovani) con la presenza di giovani adulti di et superiore ai ventuno anni
provenienti da carceri per adulti.
Corte dAppello
Settore civile
Nel settore civile minorile va, innanzitutto, annotato (a conferma di quanto
segnalato nella precedente relazione) che le controversie vengono fissate nel
giro di quattro, cinque mesi e decise in prima udienza, salvi alcuni casi in cui

234

vengono disposti indagini peritali o altre attivit istruttorie.


Nellanno, si avuto un incremento delle sopravvenienze (da 81 a 92) e della
pendenza (da 47 a 53).
Va evidenziato il decremento della produttivit, con un indice di ricambio di
0,90 rispetto a 1,26 del periodo precedente.
Settore Penale
Nel settore penale vi stato un notevole miglioramento. Infatti sono pervenuti
59 processi (27 al 30.6.2014) e ne sono stati definiti 66 (59 al 30.6.2014), con
un indice di ricambio di 113,6%, per cui la pendenza iniziale di n. 24 processi si
ridotta a n. 16.
Considerazioni:
sulla copertura delle piante organiche dei magistrati e del personale
amministrativo
Lorganico complessivo di tutto il distretto comprende 415 magistrati ad oggi
e presenta una scopertura di 40 unit per una percentuale complessiva del
9,64%. Tale percentuale leggermente maggiore per i magistrati giudicanti
(10,01%) rispetto ai magistrati requirenti (8,33%).
Relativamente agli uffici giudicanti, la percentuale di scopertura maggiore si
verifica per il Tribunale di Verona (21%), essendo presenti 38 magistrati su
46, sottolineandosi il fatto che dal 1.1.2016 sar vacante (anche) il posto di
Presidente del tribunale.
Dal 30.12.2015 sar vacante, inoltre, il posto dei Presidente del Tribunale di
Venezia (che ha, ad oggi, una vacanza dell11% essendo presenti 52 magistrati
su 57).
La Corte dappello di Venezia presenta una percentuale di scopertura del 10,9%
(saranno, infatti, vacanti a fine anno 4 posti di Presidenti di sezione su 7 e 1
consigliere, con una residua presenza di 41 magistrati su 46).
Quanto ai magistrati distrettuali, previsti in numero di 3, la pianta organica
stata parzialmente coperta con lassegnazione di un magistrato distrettuale
(dott. Giorgio Piziali giusta delibera del CSM del 23.9.2015).
Relativamente agli uffici requirenti le percentuali di scopertura maggiore si
verificano a Venezia (ove sono vacanti 3 posti di sostituto procuratore su 22), a
Treviso (2 posti di s.proc. su 11) e a Vicenza (ove sono vacanti 2 posti di s.proc.
su 14).

235

Segnalo che il posto di Procuratore Generale della Repubblica (di prossima


copertura, al 30.11.2015) rimasto vacante per oltre 10 mesi.
Lattuazione della Riforma della geografia giudiziaria conseguente allefficacia
delle disposizioni di cui ai Decreti Legislativi 155 e 156 del 7 settembre 2012
non ha portato nel Distretto i benefici auspicati con riferimento al personale
amministrativo.
Alla data del 30 giugno 2015, come dato globale su una pianta organica
distrettuale con riferimento tutti gli Uffici Giudiziari, sono presenti in organico
1.458 unit sulle 1.803 previste, con una vacanza di 345 unit pari al 19,13%.
Tale vacanza per effetto dellinterpello nazionale, al quale si vanno a sommare
i pensionamenti, gi a settembre notevolmente aumentata.
Relativamente agli Uffici Giudicanti la scopertura la seguente:
Corte dAppello
Tribunale di Belluno
Tribunale di Padova
Tribunale di Rovigo
Tribunale di Treviso
Tribunale di Venezia
Tribunale di Verona
Tribunale di Vicenza
Tribunale per i minorenni di Venezia
Tribunale di sorveglianza di Venezia
Ufficio di Sorveglianza di Padova
Ufficio di Sorveglianza di Verona

28,30%
25,58%
14,94%
8,70%
10,91%
22,68%
21,57%
20,16%
21,43%
9,52%
11,76%

mentre per gli Uffici Requirenti:


Procura Generale della Repubblica
Procura della Repubblica presso il Tribunale di Belluno
Procura della Repubblica presso il Tribunale di Padova
Procura della Repubblica presso il Tribunale di Rovigo
Procura della Repubblica presso il Tribunale di Treviso
Procura della Repubblica presso il Tribunale di Venezia
Procura della Repubblica presso il Tribunale di Verona
Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vicenza
Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Venezia

30,30%
28,00%
8,62%
7,14%
21,05%
26,67%
8,47%
16,67%
18,75%

236

Come si vede, la scopertura di personale colpisce in particolare gli Uffici dove il


carico di lavoro maggiore.
Pi disomogeneo appare il dato relativo agli Uffici del Giudice di Pace: infatti
a fronte di un 2% globale di scopertura i dati dei singoli Uffici sono i seguenti:
Bassano del Grappa
20%
Belluno
0%
Conegliano
-25%
Padova
7,14%
Rovigo
0%
Treviso
0%
Venezia
20%
Verona
-18,75%
Vicenza
-10%
Dal superiore prospetto emerge che lUfficio del Giudice di Pace di Verona,
in considerazione della presenza di personale comandato ai sensi dellart.
26 della legge 468/1999, conta personale in sovrannumero nella misura del
18,75% mentre altri Uffici, come Belluno, Rovigo e Treviso, hanno la pianta
organica coperta. In ogni caso, anche tali Uffici versano, comunque, in
condizione di difficolt in relazione allaumento del carico di lavoro derivante
dagli accorpamenti, mentre deve segnalarsi con preoccupazione che lUfficio
del Giudice di Pace di Venezia (che ha accorpato quello di Mestre), oltre alla
gi elevata scopertura, ha una pianta organica nettamente insufficiente in
relazione agli uffici accorpati.
Alla stregua di quanto rappresentato, appare indubbia la necessit e lurgenza
una nuova e pi appropriata determinazione delle piante organiche degli Uffici
del Giudice di Pace di questo distretto.
Per quanto riguarda il personale amministrativo della Corte dAppello, la cui
pianta organica con D.M. 25 aprile 2013 stata confermata in 112 unit, alla
data del 30 giugno 2014, tenuto conto del distacco di 3 unit ad altra sede, le
effettive presenze di personale di ruolo sono pari a 78 unit (oltre il Dirigente e
il Funzionario Statistico), con una reale percentuale di scopertura del 30,35%.
Inoltre, 16 unit hanno un rapporto di lavoro part-time, 3 utilizzano i permessi
ex L. 104/92.
Nel dettaglio, sono scoperte ben 32 unit, come risulta dai dati di seguito
riportati.

237

In pianta organica sono previsti: n. 7 direttori amministrativi, 31 funzionari


giudiziari, 1 funzionario bibliotecario, 4 funzionari contabili, 13 cancellieri,
2 contabili, 23 assistenti giudiziari, 18 operatori giudiziari, 4 conducenti di
automezzi, 9 ausiliari.
Alla data del 30 giugno 2015 sono invece presenti n. 4 direttori amministrativi,
16 funzionari giudiziari, 1 funzionario bibliotecario, 1 funzionario contabile, 11
cancellieri, 2 contabili, 22 assistenti giudiziari, 15 operatori giudiziari (di cui 1
centralinista), 4 conducenti automezzi, 5 ausiliari.
Da tali dati emerge pertanto che relativamente alla Corte dAppello la carenza
dei funzionari giudiziari oltre il 48% e a ci deve aggiungersi che lunico
funzionario contabile distaccato al Ministero con una conseguente reale
scopertura di tale ruolo del 100%.
Pertanto si reso d necessario destinare ai compiti del funzionario contabile
un funzionario giudiziario.
A ci deve aggiungersi che ulteriori 2 funzionari giudiziari sono stati trasferiti
nel mese di settembre 2015.
Per quanto riguarda la pianta organica dellUNEP, la scopertura rimane elevata
anche se minore rispetto al periodo precedente. In particolare, la scopertura
passata da una percentuale del 31,9%, lo scorso periodo, alla percentuale del
26,6% nel periodo in esame.
Con riferimento alla Corte, si evidenzia che, con decorrenza 01/02/2015,
stato riattivato lUfficio Formazione Distrettuale (congelato da diversi anni
per carenza di personale) con lassegnazione di n. 2 Direttori Amministrativi
(provenienti uno dagli uffici requirenti e laltro dalla Corte) con il compito di
organizzare corsi di formazione distrettuale in considerazione delle crescenti
esigenze formative del personale destinatario di processi di innovazione
tecnologiche quali il PCT e il SICP.
Come evidenziato lo scorso anno, sottolineo che lo scrivente ha fatto
pervenire al Ministero una nota (in data 18.3.2014) con richiesta dellaumento
dellorganico della Corte sia con riferimento ai Magistrati (incremento della
pianta organica da 46 a 73 unit) sia con riguardo al personale amministrativo
(incremento della pianta organica da 112 a 134 unit), con potenziamento
essenzialmente delle figure del cancelliere e dellassistente, oltre a quelle del
funzionario giudiziario.
Lincremento dovrebbe essere preceduto da una rapida copertura, quantomeno
parziale, delle attuali piante organiche delle cancellerie relative ad alcuni
fondamentali profili professionali e, precisamente, del direttore amministrativo
e dei funzionari contabili e giudiziari, atteso che tali scoperture incidono in

238

maniera gravemente negativa sullespletamento dellattivit giurisdizionale


della Corte, specie con riferimento alla qualifica del funzionario giudiziario.
Aggiungo che lesigenza di ampliamento e copertura dellorganico della Corte
si resa maggiormente pressante posto che, a seguito della legge di stabilit
per il 2015 (legge 23.12.2014, n.190, art. 1, commi 526-530), a decorrere dal
1 settembre del 2015, la gestione dei servizi relativi agli uffici giudiziari
stata trasferita dai Comuni al Ministero della Giustizia, con conseguenti
nuovi oneri amministrativi ricadenti sulle strutture giudiziarie periferiche e,
soprattutto, sulle Corti dAppello, in attesa della costituzione delle Direzioni
regionali ministeriali, pure previste dalla nuova normativa. Al riguardo sarebbe
auspicabile la copertura dei posti vacanti anche a mezzo dellassegnazione di
unit amministrative provenienti da altre amministrazioni, in attuazione del
Bando di Mobilit del 20/01/2015 per la copertura di n. 1.031 posti vacanti
nellAmministrazione della Giustizia con personale in esubero provenienti
dagli enti locali.
Evidenzio, infine, che la revisione degli organici con riferimento al distretto
oggetto di trattazione in sede di Consiglio Giudiziario ai fini di una segnalazione
di adeguamento degli organici medesimi in rapporto alla popolazione residente,
alla consistenza dellarretrato e alla quantit e qualit dei flussi dellintera
Regione Veneto (che sar inviata agli organi competenti entro la fine dellanno
corrente).
sullo stato delle risorse materiali e degli strumenti informatici. Livello di
attuazione del processo civile telematico.
Settore civile
PCT
Premessa e applicazione in Corte dAppello
Con riferimento al processo civile telematico, merita di essere, innanzitutto
ed in via generale, ricordata la sottoscrizione del Protocollo PCT-versione del
3.7.2014 (gi menzionato nella precedente relazione) con valore per lintero
distretto, risultato delliniziativa promossa dal Presidente della Corte che ha
coinvolto per la sua realizzazione i Magistrati Referenti per linformatica degli
uffici giudiziari, rappresentanti del personale e degli avvocati del distretto,
nonch il CISIA: Protocollo che stato il risultato di un lungo e impegnativo
lavoro di confronto che si protratto dagli ultimi mesi del 2013 fino alla data
della sottoscrizione.

239

Con il Protocollo PCT sono state affrontate e risolte le pi importanti e


controverse questioni relative alla applicazione e diffusione del processo
civile telematico, con soddisfazione di tutti gli operatori interessati; si sono,
poi, create le premesse per la diffusione di prassi operative comuni allintero
distretto, conoscibili da qualunque studio legale o da qualsivoglia operatore del
diritto sia distrettuale che extradistrettuale (il protocollo ha trovato ampia
diffusione in internet).
Nellimmediato, gli incontri per la realizzazione del Protocollo PCT hanno
consentito di prendere cognizione e di risolvere le problematiche che
ostacolavano lavvio dei depositi telematici degli atti di parte, di fatto avvenuto
da aprile 2014 in poi.
Relativamente al periodo 1.7.2014 30.6.2015, secondo quanto rappresentato
dallUfficio Magrif per lInformatica del settore civile di questa Corte di Appello,
proseguita lattivit di preparazione dei magistrati e del personale della
Corte di Appello di Venezia, nonch degli avvocati del Foro e dei consulenti del
giudice, in vista dellobbligatoriet del PCT anche per le Corti di Appello, a far
data dal 30.6.2015.
Va, comunque, precisato che, nonostante la mancata obbligatoriet del
deposito di atti telematici di parte e degli ausiliari del giudice presso la Corte
dAppello fino al 30.6.2015, tuttavia, gi prima, la Corte di Appello di Venezia
aveva ottenuto lautorizzazione ministeriale alla trasmissione per via telematica
di alcuni atti di parte (dal 15.11.2012, iscrizione a ruolo, comparsa conclusionale
e memoria di replica, note autorizzate) e del magistrato.
Tali autorizzazioni, peraltro, non erano di fatto esercitate, con la conseguenza
che stato necessario procedere ad una serie di attivit volte a incentivare
il deposito telematico di atti di parte e del giudice, anche per consentire agli
operatori di acquisire le conoscenze e competenze necessarie ad affrontare la
successiva obbligatoriet del deposito telematico degli atti endoprocessuali e
testare la tenuta dei sistemi hardware e software della Corte.
Quanto alla disponibilit di hardware e software, va precisato che quella attuale,
in linea generale, non presenta carenze significative, cio tali da impedire in
via assoluta il lavoro, anche se insorgono frequentemente difficolt di natura
tecnica.
Non sono ancora stati forniti ai magistrati i monitor grandi, pi volte richiesti e
promessi (ne sono arrivati solo 3, con la fornitura dei portatili Toshiba), monitor
che consentirebbero una migliore visione e lettura degli atti telematici e che
potrebbero affaticare meno la vista del magistrato.
Inoltre, ipotizzabile che nel prossimo futuro lhardware dei magistrati debba

240

essere sostituito con prodotti nuovi e pi potenti, posto che, gi ora, i portatili
presentano problemi nellutilizzo contemporaneo di programmi pesanti, quali
per esempio la consolle del magistrato e il programma di dettatura dragon.
Altri problemi attengono ai collegamenti di rete dei magistrati, nonostante
lavvenuto passaggio in ADN.
Ad ogni modo, tutti i magistrati delle sezioni civili e lavoro dispongono di un
p.c. fisso e/o portatile munito della consolle del magistrato e della relativa
smart-card per accedere alle funzioni del P.C.T. In particolare, grazie alla
fornitura e configurazione dei portatili LENOVO distribuiti nel dicembre 2013
e dei portatili Toshiba del maggio 2014, tutti i magistrati che ne avevano fatto
richiesta hanno ottenuto un portatile per lutilizzo del programma consolle
anche da casa; le forniture di portatili sono state accompagnate da quelle
di stampanti multifunzione (comprensive di scanner e fotocopiatore), per
leventuale stampa di atti e documenti e la scannerizzazione delle conclusioni
degli avvocati (ai fini dellinserimento di esse nella intestazione della sentenza),
allorch le conclusioni non siano trasmesse dagli avvocati stessi in via telematica
ovvero non sia la cancelleria a provvedere direttamente alla intestazione della
sentenza.
Inoltre, su richiesta dei Magrif, il CISIA di Padova, in collaborazione con
lassistenza, ha provveduto a risolvere (sia pure in parte) i problemi di
configurazione di consolle che non ne consentivano lutilizzo da casa.
Quanto alle cancellerie civili e del lavoro, la recente fornitura DGSIA (nota prot.
9405 del 14.4.2015) dovrebbe, al momento, avere soddisfatto le attuali esigenze
del personale, essendo stato assegnato un nuovo p.c. per ogni postazione di
lavoro esistente.
Analogamente soddisfacente appare la recente fornitura di 10 stampanti,
sempre alle esigenze delle cancellerie del settore civile.
Si presenta, invece, carente la disponibilit di scanner o multifunzione.
Per il futuro, si renderanno necessarie ulteriori forniture di p.c. per il nuovo
personale e per i nominandi giudici ausiliari (in pianta 22), destinati alla Corte
di Appello.
Tornando allattivit di formazione, nel periodo in esame, sono stati organizzati,
ad iniziativa dei Magrif, ulteriori corsi su consolle e SICID in collaborazione
con la DGSIA e il Cisia di Padova, che hanno permesso sia ai magistrati che
ai collaboratori di cancelleria di acquisire una pi approfondita conoscenza e
pratica con le funzioni del PCT, nellapprossimarsi della data del 30.6.2015.
In particolare, oltre ai corsi collettivi sullutilizzo della consolle e del cruscotto
per i magistrati ripartiti in sezioni (che si sono tenuti dal 16 al 20 dic. 2013),

241

nonch corsi individuali, dal 24 al 28 febbraio 2014, il 21 e il 22 maggio 2014,


il 17 e il 18 giugno 2014 (ai quali si fatto riferimento nella precedente
relazione), stata organizzata una ulteriore sessione sullutilizzo della consolle
e del cruscotto in data 9.9.2015.
Qualunque ulteriore esigenza formativa , comunque, soddisfatta dai Magrif
che si dichiarano disponibili al riguardo.
I magistrati sono stati, quindi, posti nella condizione: a) di potere utilizzare
il cruscotto per monitorare il proprio lavoro e quello dei componenti del
Collegio (funzione riservata ai Presidenti), visionando i flussi di sopravvenienza
e di smaltimento, nonch le tempistiche dei depositi dei provvedimenti; b)
di utilizzare consolle, almeno nelle funzioni di visione dello scadenzario delle
sentenze e degli altri provvedimenti da redigere, lettura degli atti telematici
delle parti e del processo, sia di primo che di secondo grado, nonch deposito
dei provvedimenti in modalit telematica.
Di fatto, specie dopo lobbligatoriet del PCT in appello, i magistrati usano in
modo diffuso consolle e/o SICID per la visione dei provvedimenti in scadenza, la
visione dei ruoli di udienza nonch per la lettura degli atti telematici delle parti
e del ctu (gli atti endoprocessuali delle parti e le ctu non vengono solitamente
stampati dalle cancellerie).
Quanto al deposito dei provvedimenti giurisdizionali in via telematica, non tutti
i magistrati scelgono di adottare abitualmente tale modalit, pur avendone la
capacit.
Ad ogni modo, la obbligatoriet del PCT per molte funzioni e la progressiva sua
diffusione da parte del Foro (che spesso invia anche le conclusioni telematiche),
inducono a ritenere che ben presto sempre pi magistrati useranno il PCT per
intestare i provvedimenti e, quindi, a quel punto, anche per depositarli dopo
averli redatti.
Come evidenziato nella precedente relazione, deve, conseguentemente, essere
condotta unazione di maggiore sensibilizzazione dei giudici allutilizzo delle
funzioni di deposito telematico, anche se le ragioni per le quali la maggior parte
dei magistrati procede ancora al deposito in modalit cartacea sono certamente
complesse e coinvolgono la stessa organizzazione del lavoro giudiziario.
La progressiva introduzione del PCT in Corte ha gi richiesto modifiche
organizzative a livello di cancellerie, per garantire il deposito immediato degli
atti sia di parte che del magistrato, con una tempistica pi stringente di quella
propria del processo cartaceo; di contro, la disponibilit di atti fin da subito
in formato telematico, alleggerisce il lavoro di comunicazione degli stessi e di
pubblicazione delle sentenze.

242

In sostanza, stata modificata lorganizzazione del lavoro del personale (e


in futuro saranno richiesti ulteriori aggiustamenti) in modo da incrementare
alcune funzioni (ad es., deposito atti, pubblicazione sentenza e ordinanze
definitorie), a fronte del progressivo svuotamento di mansioni diverse (per es.
copie e scannerizzazione atti giurisdizionali).
Grazie ad un prolungato e intenso impegno dellufficio Magrif., che della
questione ha investito anche la DGSIA e linsegnate dei corsi, si ottenuto a
giugno 2014 il risultato di chiarire con le cancellerie della Corte e con quelle dei
Tribunali del distretto, la procedura da seguire per rendere visibili dalla consolle
dellappello gli atti telematici del fascicolo di primo grado relativi alla sentenza
impugnata.
Infine, costante lattivit dei Magrif con riguardo alla segnalazione alla DGSIA
di errori nel funzionamento dei programmi cruscotto e consolle (ad es., con
riferimento ai depositi delle sentenze) nonch con riguardo alla richiesta alla
stessa DGSIA di modifiche del sistema ai fini di un suo migliore utilizzo.
Tutte le descritte attivit hanno sortito il risultato di un continuo e progressivo
incremento dei depositi telematici di atti sia da parte degli avvocati che dei
magistrati, come da report forniti dal CISIA di Padova.
In particolare, a giugno 2014 i depositi esterni erano 22 e 3 dei magistrati; con
il passare dei mesi tali depositi si sono intensificati, fino ad arrivare (in poco
tempo) a 1.370 depositi esterni e 122 depositi da parte dei giudici nel solo
mese di giugno 2015 (con un picco di 1.554 depositi esterni e 173 interni a
maggio 2015).
Nel secondo semestre 2014 i depositi telematici di comparse conclusionali ex
art. 190 c.p.c. sono stati 1.015, passati a 2.375 nel primo semestre 2015; nel
secondo semestre 2014 i depositi telematici di conclusionali di replica ex art.
190 c.p.c. sono stati 930, passati a 2.125 nel primo semestre 2015; nel secondo
semestre 2014 le trasmissioni atti ufficio (dal 1 grado) sono stati 172, passati a
315 nel primo semestre 2015.
In definitiva, pu dirsi che, grazie allattivit di formazione e organizzativa svolta,
la Corte di Appello di Venezia giunta preparata ad affrontare lintroduzione
dellobbligatoriet del PCT a far data dal 30.6.2015.
Ribadisco che i rapporti con lAvvocatura veneta e, in particolare, con quella
di Venezia sono eccellenti ed improntati alla massima e fattiva collaborazione
e lasciano ben sperare che eventuali difficolt operative siano affrontate
serenamente con lobiettivo del raggiungimento di soluzioni ragionevoli e
condivise nel rispetto della legge.
Merita di essere ancora una volta evidenziato che la riuscita del progetto di

243

passaggio integrale al PCT in gran parte condizionata dalla efficienza e


tempestivit di intervento della ditta di assistenza, per rimediare prontamente
a disfunzioni ed imprevisti. Occorre, pertanto, far emergere con rapidit le
eventuali criticit del sistema sul presupposto che ogni ritardo sar interpretato
dagli operatori (magistrati, personale, avvocati) come una inefficienza del
sistema stesso.
Come segnalato lo scorso anno, potrebbe essere, poi, opportuno, sempre al
fine di agevolare il passaggio integrale al PCT: 1) prevedere che il personale
della ditta esterna di assistenza conosca anche le funzioni del programma
Consolle e di SICID, ai fini di una pi incisiva collaborazione con il personale e i
magistrati interessati; 2) istituire un numero verde su base nazionale al quale
rispondano operatori esperti sullutilizzo dei programmi, competenti anche in
ordine alle funzioni non usuali degli stessi.
Il contributo del CISIA di Padova in questa fase di introduzione del PCT si
dimostrato attento e solerte.
Va sottolineato, peraltro, come recentemente segnalato al Direttore del DGSIA,
che la dislocazione anomala del Cisia presso il Tribunale di Padova, piuttosto
che presso la Corte di Appello (come avviene negli altri distretti), comporter
un ulteriore notevole impegno da parte dei suoi addetti, anche in termini di
dispendio di tempo, per rapportarsi con la Presidenza della Corte nelle svariate
iniziative, anche di innovazione, che verranno intraprese a breve.
Nei prossimi mesi previsto un ulteriore sforzo innovativo in vista di una
maggiore estensione dei depositi telematici degli atti giurisdizionali, sia
per fruire dei vantaggi della informatizzazione sia per poter meglio valutare
lorganizzazione del personale necessaria per lattuazione integrale del PCT:
tutto ci anche nella ormai imminente prospettiva di assunzione presso
questa Corte dei nominandi Giudici Ausiliari (previsti nel numero di 22 unit)
che dovranno essere posti nella condizione di operare telematicamente anche
attraverso adeguate forniture hardware ed eventualmente previa frequenza di
specifici corsi sullutilizzo di consolle.
Inoltre, da evidenziare che entro il 31 dicembre del 2015 si concluder
il trasferimento nella nuova sede di Piazzale Roma (attualmente in corso) di
tre delle quattro sezioni civili della Corte di Appello (e rispettive cancellerie)
che si aggiungono alla sezione lavoro, gi presente in tale sede dallo scorso
anno: trasferimento che comporter una verifica con il Cisia e lassistenza in
ordine alle esigenze connesse allo spostamento anche per gli aspetti relativi al
funzionamento dei sistemi informatici.
Infine si sta procedendo:

244

a) allaggiornamento del Protocollo PCT, alla luce delle recenti modifiche


normative e delle esigenze nel frattempo insorte;
b) allattivazione di uno apposito Ufficio per linnovazione (su iniziativa
e sotto il controllo del Presidente della Corte), con il compito di elaborare
progetti e/o soluzioni innovative da adottare nella organizzazione del
lavoro e nella gestione dei rapporti con lutenza, specie sotto il profilo di
una sempre pi vasta ed efficace informatizzazione dei servizi giudiziari, al
fine di migliorare ulteriormente lefficienza del servizio giustizia fornito
dalla Corte di Appello di Venezia.
In tale prospettiva, appare centrale la possibilit di utilizzare il sito della Corte,
anche come strumento di tempestiva informazione dellutenza in ordine alle
molteplici attivit programmate dalla Corte stessa (udienze, incontri di studio
della Formazione decentrata, sedute elettorali, ecc.), strumento che sar
particolarmente importante nellimmediato, proprio in considerazione delle
esigenze di informazione legate allo spostamento di parte dei magistrati e del
personale da Palazzo Cavalli a Piazzale Roma e alla organizzazione delle attivit
nella nuova sede.
Si precisa che solo di recente stato possibile ottenere lo svincolo delle
credenziali per gli aggiornamenti del sito e per linserimento di file, che
consentir alla Corte la gestione diretta e immediata del sito, quale strumento
di effettiva modernizzazione.
Passando ad un rapido esame in ordine al livello di attuazione del processo
civile telematico presso i Tribunali del distretto, si osserva quanto segue.
Tribunale di Venezia.
Secondo quanto segnalato lo scorso anno, i magistrati togati hanno la
disponibilit dei collegamenti SICID, Italgiure e altra banca dati on line
particolarmente utile per il reperimento di provvedimenti di merito e utilizzano
la consolle del magistrato per la stesura dei verbali e dei provvedimenti.
Il processo civile telematico stato avviato secondo le prescrizioni legislative.
Il recente passaggio al sistema del PCT ha comportato un iniziale sgravio per gli
adempimenti di cancelleria; per i giudici manca qualsiasi struttura di personale
di cancelleria e di personale ausiliario che assista il magistrato in udienza per
la verbalizzazione delle istanze delle parti, delle dichiarazioni rese da parti,
testi, CTU, per la stesura dei provvedimenti adottati in udienza, nonch per
il funzionamento della consolle e per la soluzione dei ricorrenti problemi di

245

connessione alla rete. Tali incombenti gravano quindi tutti unicamente sul
magistrato, costretto ad occuparsi personalmente delle verbalizzazioni e delle
altre operazioni indicate, e comporteranno un aumento dei tempi di trattazione
dei procedimenti e linevitabile riduzione del numero delle cause che sar
possibile trattare nella stessa udienza.
Le criticit rilevate nel periodo sono state molto numerose. Esse sono state di
volta in volte risolte ma permangono ancora relativamente ai fascicoli in cui
obbligatorio lintervento del p.m.
Specifiche criticit attengono:
- alla visibilit e acquisizione del fascicolo di altro giudice quando si deve
decidere una causa che impone lo studio del medesimo (ad esempio nel
caso di opposizione a decreto ingiuntivo, di causa di merito successiva ad un
procedimento durgenza, di opposizione a decreto di liquidazione c.t.u. ecc.);
- alla difficolt materiale di visibilit di pi fascicoli (ad esempio in caso di
riunione).
Da segnalare, infine, i frequenti blocchi del sistema.
Tribunale di Verona
Secondo quanto segnalato dal Presidente del tribunale, con riferimento al
SIECIC le comunicazioni telematiche sono partite a decorrere dal novembre
2011.
Nellambito della progressiva attivazione del Processo Civile Telematico (PCT), il
Direttore Generale S.I.A., con decreto 26 ottobre 2012 n. 38216, ha attribuito, a
far data dal 2 novembre 2012, valore legale alla trasmissione telematica degli
atti e provvedimenti del giudice (decreti, ordinanze, sentenze, correzione
errori materiali, processi verbali dudienza), nonch degli elaborati dei CTU
presso il Tribunale di Verona.
Attualmente le comunicazioni di cancelleria vengono effettuate totalmente con
modalit telematica.
stata confermata scelta, condivisa anche nel Protocollo distrettuale sul
PCT del 03/07/2014 (alla cui stesura lOsservatorio sulla Giustizia civile
Valore Prassi operante a Verona ha concorso con la predisposizione di una
propria bozza di protocollo), di limitare tendenzialmente le comunicazioni di
cancelleria a quelle previste per legge, evitando quelle facoltative, anche in
considerazione della completa ed aggiornata accessibilit del fascicolo da parte
dei difensori costituiti.
Con riferimento al SIECIC, la cancelleria - dalla data di avvento dellobbligatoriet
del deposito telematico (30/06/2014) - ha sospeso la ricezione delle copie

246

cartacee degli atti inviati telematicamente.


In occasione dell implementazione delle funzionalit del PCT e, in particolare,
dellobbligatoriet del deposito telematico degli atti endoprocessuali per
i procedimenti pendenti, con decorrenza 30/06/2014, lUfficio ha inteso
affiancare il personale con una capillare attivit di formazione ed ha avviato una
collaborazione con lordine degli avvocati e dei commercialisti per individuare
buone prassi e criteri interpretativi comuni delle nuove norme.
Con provvedimento in data 12/11/2014 il Direttore Generale dei sistemi
informativi automatizzati ha autorizzato, con decorrenza 17/11/2014, il
deposito telematico degli atti introduttivi e di costituzione in giudizio delle
parti.
Dallauspicabile utilizzo della suddetta modalit di invio degli atti introduttivi e
dal contestuale, conseguente, inserimento degli stessi nel fascicolo informatico,
si attende lulteriore vantaggio, per gli avvocati, di poter direttamente estrarre
ed attestare la conformit delle copie anche nei casi in cui sia indispensabile
lallegazione dellatto introduttivo al provvedimento del giudice (es. notifica del
provvedimento di fissazione udienza e relativo ricorso), con sgravio dellattivit
di rilascio di copie in capo alle cancellerie.
In considerazione della mancata previsione, nel SICID, della partecipazione del
PM nel processo civile nelle ipotesi di intervento individuate dalla legge, nel
corso dell anno 2014 stato stipulato un protocollo con la locale Procura al
fine di consentire allUfficio del Pubblico Ministero lapposizione dei prescritti
visti/pareri in modalit telematica.
Anche con lAgenzia delle Entrate, lo scorso anno, si provveduto a
raggiungere un accordo per consentire ai Funzionari delle Entrate di consultare
i provvedimenti telematici da registrare ed il contenuto telematico dei fascicoli
cui afferiscono, ai fini dellesatta quantificazione della liquidazione. Anche in
questo caso la sottoscrizione di unapposita convenzione ha inteso supplire
allattivazione del canale ufficiale di comunicazione e trasmissione atti tra le
due amministrazioni, di cui esiste gi una predisposizione in SICID (RTAG =
Registrazione Telematica Atti Giudiziari), al momento non operativa.
Specifiche criticit sono state denunziate con riferimento al PCT e riguardano:
1. le perduranti carenze relative allinfrastruttura tecnica;
2. la mancanza di idonea assistenza (spesso effettuata da personale che non
conosce la struttura e il funzionamento degli applicativi);
3. la scarsa stabilit e affidabilit degli applicativi;
4. il mancato coordinamento tra la normativa tecnica, spesso complessa,
farraginosa e stratificata, e quella processuale civile;

247

5. il problema delle copie cartacee di cortesia.


Il Presidente del tribunale segnala, infine, che i giudici della sezione lavoro
depositano tutti gli atti con Consolle, ivi compresi i verbali di udienza.
Tribunale di Padova
In relazione allo stato di attuazione e diffusione del PCT il Presidente del
tribunale rappresenta che lUfficio dal medesimo diretto, oltre ad essere stato
fin dallinizio sede pilota proprio per lapplicazione dellinformatica applicata al
processo civile, utilizza tutti gli applicativi ministeriali (SICID, SIECIC e Consolle)
in tutti i settori dellambito civilistico. Segnala altres che, oltre al procedimento
monitorio in relazione al quale il PCT obbligatorio, la quasi totalit dei
magistrati in servizio utilizza lapplicativo Consolle del Magistrato anche per
le altre incombenze differenti dallemissione del decreto ingiuntivo (emissione
di sentenze, ordinanze, decreti e anche per la verbalizzazione delle udienze).
Tutte le comunicazioni di cancelleria vengono gestite in via telematica, sia se
indirizzate agli avvocati che ai professionisti terzi (CTU e Curatori).
Tribunale di Vicenza
Secondo quanto riferito nella relazione del Presidente, allo stato attuale, risulta
operativo il deposito telematico dei ricorsi e decreti ingiuntivi, degli atti civili
endoprocessuali ed altres degli atti introduttivi del giudizio, per i quali sono
state richieste a livello ministeriale due specifiche autorizzazioni. Nonostante
le iniziali difficolt, le cancellerie si sono adeguate a tale sistema.
Periodicamente vengono indette riunioni informali con dei rappresentanti
del foro per lesame della problematiche operative sorte a seguito delle
novit introdotte, anche al fine di redigere un protocollo sul PCT specifico
per il Tribunale di Vicenza, nellattesa che venga emanato il nuovo protocollo
distrettuale, la cui elaborazione stata deliberata allesito della riunione
incentrata sul processo civile telematico, tenutasi in data 16.04.2015 presso la
Corte dAppello di Venezia.
Tribunale di Treviso
Alla stregua di quanto segnalato dal Presidente, lufficio utilizza a pieno regime
le notifiche telematiche civili nelle procedure iscritte nei registri informatici
SICID (contenzioso, lavoro e volontaria giurisdizione) e SIECIC (esecuzioni
civili e procedure fallimentari). Le comunicazioni a mezzo fax e tramite Unep
vengono tuttora utilizzate, sebbene in una percentuale piuttosto ridotta, per i
soggetti diversi dagli avvocati; infatti, a seguito della parziale entrata in vigore

248

del processo civile telematico, a decorrere dal 30.6.2014, anche i consulenti


tecnici dufficio hanno provveduto ad iscriversi nel Re.G.Ind.E. dotandosi di
apposito indirizzo PEC, al quale la Cancelleria indirizza le comunicazioni ad essi
rivolte.
Attualmente tutti i magistrati, ordinari ed onorari, sono stati dotati di indirizzo
di posta elettronica dal dominio giustizia.it, di firma digitale e di smart card in
corso di validit, indispensabili per operare tramite la Consolle del magistrato.
Conformemente alla normativa vigente, il processo telematico utilizzato per
il deposito, da parte di avvocati e consulenti tecnici dufficio, di tutti gli atti
e documenti nei procedimenti gi in corso, nonch, in un numero limitato
di casi, per il deposito degli atti introduttivi nel processo civile contenzioso
e nella volontaria giurisdizione; solo in casi particolari e rari (quali i depositi
di consulenze tecniche dufficio sulla base di incarichi precedenti lentrata in
vigore del P.C.T. e da parte di ausiliari che non hanno provveduto ad iscriversi
nel Re.G.Ind.E.) stato autorizzato il deposito cartaceo di atti.
Dopo alcuni mesi di sperimentazione seguiti alladozione alla fine giugno
2014 del Protocollo sul processo civile telematico, nel mese di ottobre 2014
il Tribunale di Treviso ha concordato con il Consiglio dellOrdine degli Avvocati
alcune prassi inerenti il deposito, da parte dei procuratori delle parti, delle cd.
copie di cortesia cartacee degli atti depositati in via telematica, senza alcun
aggravio per la Cancelleria.
Per quanto concerne i depositi telematici da parte dei magistrati, tutti i giudici
civili, anche onorari, hanno iniziato ad utilizzare la Consolle del magistrato per
il deposito non solo dei decreti ingiuntivi e dei provvedimenti di esecutoriet
(come obbligatorio ex lege a decorrere dal 30.6.2014), ma anche di altre tipologie
di atti (decreti, ordinanze, sentenze), con risultati piuttosto soddisfacenti,
considerato il notevole incremento dei depositi telematici da parte dei giudici
negli ultimi mesi. Alcuni giudici utilizzano la Consolle del magistrato anche per
il deposito telematico dei verbali di udienza.
Tribunale di Rovigo
Secondo quanto riferisce la Presidente, il tribunale, con D.M. del 24.2.2015
stato autorizzato, con decorrenza dal 1.3.2015, alla trasmissione dei documenti
informatici relativi a:
- atti e documenti di parte: ricorsi introduttivi, atti di citazione;
- Procedimenti: Prefallimentari, Ricorsi per concordati preventivi, Contenzioso
civile ordinario, Lavoro e Volontaria Giurisdizione.
Il processo civile telematico viene attuato in ogni aspetto, con i limiti dati

249

da alcune criticit. Le interruzioni dellattivit del sistema senza preavviso


sono sempre meno frequenti, mentre si verificano ritardi nella ricezione
dei depositi di atti e verbali dei giudici da parte della Cancelleria, talvolta
costretta ad accettarli solo il giorno dopo.
Il sistema Consolle non consente di coassegnare ad un magistrato togato
ed ad un GOT il medesimo procedimento, atteso che spesso, soprattutto in
materia di volontaria giurisdizione, i procedimenti vedono laffiancamento
del giudice onorario.
Ulteriori criticit principali sono le seguenti:
1. i provvedimenti collegiali non vengono depositati telematicamente
perch il sistema lentissimo, nel senso che un provvedimento inviato dal
relatore al Presidente impegna anche giorni ad arrivare ed altrettanti per
tornare al relatore una volta vistato dal Presidente;
2. lesame delle istanze su Consolle molto critico: non si possono eliminare
quelle gi valutate, con la conseguenza che, aprendo la schermata, ne
appaiono numerosissime: il che disincentiva lutilizzo della funzione;
3. di recente si registra, come significativa variazione, lintroduzione della
possibilit generalizzata di deposito telematico di tutti gli atti introduttivi,
il che ha comportato una decisa spinta telematica allintero processo.
Ulteriori problematiche, oggetto di discussione proprio in questi giorni in
sede di formazione decentrata, attengono al controllo delle notificazioni
e comunicazioni di cancelleria, di solito effettuato mediante lutilizzo delle
funzionalit della Consolle del magistrato e, solo in caso di necessit e richiesta
esplicita del magistrato, mediante stampa delle informazioni dai registri di
cancelleria.
Tribunale di Belluno
La Presidente del tribunale riferisce che lattuazione del Processo civile
telematico e il sistema delle comunicazioni civili presso la sede bellunese
procede correttamente, secondo le indicazioni ministeriali.
Rileva alcune criticit con riferimento ai sistemi informatici delle esecuzioni
(immobiliari e mobiliari) e delle procedure concorsuali, sistemi che manifestano
costanti difficolt tecniche e operative sia per quanto riguarda lutilizzo da
parte del personale delle cancellerie sia per quel che concerne la consultazione
dei fascicoli da parte dei difensori e dei professionisti (c.t.u., curatori, delegati,
ecc.).

250

Settore penale
Corte dAppello
Cosi come segnalato dai Magrif competenti, la situazione del percorso di
informatizzazione del settore penale della Corte di Appello non mutata
rispetto al periodo passato.
Essa risente di problematiche generali e di altre specifiche.
Le problematiche di carattere generale riguardano la migrazione in ADN delle
postazioni di lavoro, che sta avvenendo con grande difficolt e non ancora
completata. La migrazione avvenuta non in modo sistematico, ma a macchia
di leopardo, per cui la disomogeneit dello stato della rete e dei terminali
serio ostacolo e di fatto blocca lulteriore evoluzione del sistema, anche in vista
del programma relativo al processo penale telematico.
Linterlocuzione con Abaco del tutto insufficiente: non viene n preavvisato
n spiegato il blocco di alcune attivit.
Inoltre, la sempre maggiore carenza di personale interno qualificato e la
cessazione delle applicazioni del personale esterno (che era stato prezioso ausilio
anche per il settore informatico) ha creato una grave insufficienza delle risorse in
questo ambito, bloccando gli sforzi interni di modernizzazione del sistema.
Manca, allo stato, una valida figura di riferimento informatico nella Corte penale
per attivit di elaborazione e progettazione; esiste una sola unit di assistenza
disponibile a chiamata per le pi minute e quotidiane (pur indispensabili)
attivit di riparazione, spiegazione, assistenza.
Quanto alle problematiche specifiche, si evidenzia la scarsa fornitura di
computer destinati al settore penale che ha accentuato la vetust media del
materiale, con maggiori probabilit di guasti e rotture.
Allo stato, in difetto della necessaria assistenza e idonea fornitura di strumenti
informatici, non stato possibile realizzare il progetto di copertura WI-FI per
tutto il palazzo della Corte penale, che consentirebbe sia agli avvocati che ai
magistrati laccesso continuo ai dati web. In particolare, consentirebbe ai
magistrati di avere, anche in udienza, il collegamento alle banche dati, comprese
quelle personali, e di effettuare verifiche delle posizioni e adempimenti dei
singoli fascicoli.
La carenza di fondi e di risorse personali provoca anche una stasi nella
ricerca di realizzazione degli obbiettivi di sviluppo indicati nelle precedenti
relazioni, obiettivi che rimangono tutti attuali e che pertanto si ripropongono
nella previsione di potere usufruire nel prossimo anno di adeguati mezzi e
strutture:

251

1. messa in linea e consultabilit di tutti i calendari dudienza delle sezioni


complete della indicazione dei procedimenti e dei relatori con possibilit
di estrazione di statistiche comprendenti numero di udienze celebrate,
numero di processi assegnati (con relativo parametro di difficolt);
2. possibilit da parte dei Tribunali e delle Procure del distretto di conoscere
le date di fissazione dei procedimenti impugnati e leventuale esito (e
motivazioni) dellappello; funzionalit queste che dovrebbero essere
coperte dal sistema SICP;
3. opportunit di operare ulteriori interventi per lindividuazione, fin dalla
registrazione, di situazioni critiche relative alla gestione dei corpi di reato
produttivi di spese ovvero ad anomalie riguardanti la mancata esecuzione di
provvedimenti di restituzione, pure emessi dal primo Giudice, o comunque
alla presenza ingiustificata di corpi di reato: queste funzionalit dovrebbero
essere, peraltro, coperte dal sistema SICP;
4. valutazione di un incremento del rilascio di copie delle sentenze in formato
elettronico anzich cartaceo con minore aggravio delle Cancellerie: il
sistema gi fruibile, ma, allo stato, funziona in modo disomogeneo, sulla
base della disponibilit spontanea del personale e senza che si sia mai creata
una prassi operativa in tal senso;
5. creazione di un archivio interno delle sentenze della Corte fruibile da tutti
i Consiglieri per uniformare gli orientamenti giurisprudenziali dellUfficio:
archivio comprensivo, altres, delle decisioni di annullamento con rinvio
provenienti dalla Corte di Cassazione contenenti principi interpretativi di
diritto, la cui circolazione interna sarebbe quanto mai opportuna allo
scopo di evitare impugnazioni superflue: la possibilit di accesso a tali dati
esiste gi, ma, ai fini di una migliore e concreta fruibilit di essi, si potrebbe
giungere al superamento dellattuale sistema cartaceo di invio di copia
della sentenza di annullamento al Presidente ed allestensore della sezione
interessata, da avvertire telematicamente, mediante email;
6. creazione di un canale di comunicazione fra i tribunali del distretto e la
Corte per ottenere in via sistemica: a) la trasmissione, in formato digitale,
della sentenza di primo grado, utilizzabile perci direttamente dai magistrati
di appello senza ricorso al supporto cartaceo; b) la trasmissione, in formato
digitale, della sentenza di secondo grado al Tribunale di riferimento (che ha
emesso la sentenza impugnata) s da consentire ai giudici di primo grado
di conoscere gli orientamenti della Corte dAppello sulle diverse tematiche
giuridiche (iniziativa estensibile al settore civile).

252

Proprio per sopperire alle carenze e alle criticit segnalate, allo studio un
progetto per la costituzione di un ufficio innovazione, formato dalle risorse
informatiche istituzionali, da magistrati e personale tecnico e ausiliario che sia in
grado, sotto la direzione della Presidenza della Corte, di dar corso ad un progetto
di digitalizzazione dei fascicoli e delle sentenze, di formazione informatica dei
magistrati del settore, di assistenza tecnica ed, infine, di rendere possibile la
realizzazione degli obiettivi elencati nel corpo del presente paragrafo.
Per quanto riguarda altre esperienze, gi avviate a titolo sperimentale, la
situazione la seguente:
Scansione sentenze: il progetto stato concepito e sviluppato nellambito del
Progetto di riorganizzazione della cancelleria penale Best Practices nel corso
dellanno 2012 (e chiuso con riunione finale il 24 ottobre 2014, in assenza di
proroga per un ulteriore anno) per consentire larchiviazione delle sentenze
in formato digitale, cos da comprimere i tempi per levasione delle richieste
di copie. Rimane allo stato di progetto anche la scansione di tutte le sentenze
gi depositate nellanno 2012, pur essendo stato elaborato un documento di
descrizione delle procedure di scansione, archiviazione e ricerca delle sentenze,
che illustra le modalit operative obbligatorie per la funzionalit del sistema.
La criticit emersa discende dal fatto che non tutte le postazioni sono collegate
agli apparecchi scanner, con conseguente necessit di incrementare il numero
degli apparecchi disponibili o quantomeno rendere quelli esistenti funzionali
per pi postazioni.
Accesso senza autorizzazioni.
La messa in rete delle sentenze scansionate il primo ma indispensabile
passo per limitare al massimo gli incombenti interni relativi al rilascio di
copia delle decisioni, con eliminazione del passaggio del supporto cartaceo da
un ufficio allaltro, consentendo ai Magistrati della Corte di potere accedere
a tutte le decisioni emesse nonch a quelle eventuali di annullamento della
Corte di Cassazione.
Registro informatico: nellambito del Progetto di riorganizzazione della
cancelleria penale Best Practices, nel 2012 stata avviata la condivisione del
Registro informatico FUG (Fondo Unico Giustizia), quale estensione del Registro
Generale RECA, predisposto dalla Corte dAppello di Roma. Liniziativa volta
ad agevolare (per la Cancelleria Centrale Penale), in sede di registrazione
dei fascicoli processuali che pervengono alla Corte per il giudizio di appello,
linserimento dei dati relativi alle risorse finanziarie oggetto di provvedimenti
di sequestro.

253

Registro Adempimenti Esecutivi: Nellambito del Progetto di riorganizzazione


della cancelleria penale Best Practices stato istituito il Registro informatico
predisposto per lUfficio Adempimenti Esecutivi (UAE).
Notifiche telematiche penali: E stato effettuato un intervento di addestramento
operativo del personale per lavvio del progetto relativo alle notifiche
telematiche penali, con la presenza di funzionari della DigitPA. Dopo un periodo
di apparente disinteresse da parte dellamministrazione, prima delle ferie 2014
stato richiesto un elenco del personale per corsi di addestramento.
In particolare, il CSM, con delibera dell8.9.2014, ha avviato, a partire da ottobre
2014, un periodo di sperimentazione, che consenta al personale interessato di
familiarizzare con il Sistema di notificazioni e comunicazioni telematiche penali,
invitando i Tribunali del distretto veneto ad inviare il nominativo di un referente
e lelenco degli utenti SNT.
Infine, il CSM, con delibera del 21.11.2014, ha invitato i RID per il settore penale
dei singoli distretti a riferire, attraverso apposito questionario, in ordine a) ai
dati relativi allutilizzo delle PEC per le notificazioni e comunicazioni; b) alla
consistenza delle dotazioni messe a disposizione dal Ministero; ed, altres,
in ordine al livello di conoscenza e alle prassi organizzative dei singoli uffici,
alle eventuali criticit connesse allutilizzo di SNT, alleventuale installazione e
alle modalit di utilizzazione del SICP, sulla eventuale attivazione di forme di
archiviazione documentale.
Attivit CISIA
1. Reti, servizi di interoperabilit e cablaggi
Tutte le sedi giudiziarie del distretto sono collegate in rete attraverso
il Sistema Pubblico di Connettivit (SPC) ed usufruiscono dei servizi di
interoperabilit.
Nellanno 2014 si sono concluse le attivit finalizzate allaggiornamento
degli impianti di cablaggio delle sedi degli uffici giudiziari di Rovigo, Treviso
e Padova, nonch del Tribunale Venezia - Rialto.
Inoltre, nel periodo di che trattasi sono stati effettuati sopralluoghi e studi
di fattibilit e sono stati predisposti i capitolati tecnici relativamente alle
sedi dellUNEP di Venezia, della Cittadella Giudiziaria di Venezia, del Palazzi
di Giustizia di Treviso e degli edifici della Corte dAppello e della Procura
Generale e di Venezia.
Relativamente al Tribunale di Belluno stata effettuata una analisi delle
necessit per la fornitura di nuovi apparati di rete.

254

2. Fornitura apparecchiature informatiche agli Uffici del Distretto


Nel periodo in oggetto sono stati acquisiti e forniti n. 210 personal computer,
n. 203 stampanti e n. 37 scanner da postazione.
Inoltre, il CISIA ha supportato gli uffici giudiziari nellacquisto di
apparecchiature hardware attraverso lemissione dei previsti pareri di
congruit tecnico-economica agli acquisti e il pagamento delle relative
fatture pervenute.
3. Giudici di Pace
Il CISIA ha curato le attivit tecniche connesse alla gestione delle utenze
ed alla attestazione su Rete Giustizia (RUG) dei nuovi utenti e delle nuove
sedi dei Giudici di Pace trasferiti alle competenze dei Comuni, al fine di
consentire loro di accedere ai sistemi del Ministero della Giustizia.
Inoltre, per le sedi dei Giudici di Pace circondariali, ha curato la creazione
delle caselle di Posta Elettronica Certificata (PEC) e labilitazione delle
relative utenze.
4. Sistemi dellArea penale (SICP)
1.1 Sistema Informativo Cognizione Penale (SICP)

stato completato lavvio di SICP negli Uffici di primo grado del distretto
e svolte le attivit propedeutiche al suo avvio negli Uffici di secondo
grado, avvenuto il 3 agosto 2015, previa erogazione dei necessari
corsi di addestramento alluso del nuovo sistema e, in particolare, in
relazione al modulo denominato SIRIS, Atti e documenti e Consolle.

stata potenziata la capacit di conservazione sulle apparecchiature
(storage) attraverso la acquisizione ed installazione dei dischi di
espansione e completato il passaggio di consegne al fornitore del
servizio di assistenza sistemistica ed applicativa (c.d. RTI Telecom).

Devo osservare che il SICP comporta, almeno nella fase attuale,
una serie di problematiche tecniche ancora in via di soluzione che
hanno comportato in molti casi (per lo meno, in questo distretto) la
restituzione dei fascicoli dal secondo al primo grado: problematiche
che di fatto ostacolano, anzi che accelerare, la definizione dei processi
penali.

Conseguentemente appare assolutamente indispensabile la presenza
presso gli uffici della Corte (e, se necessario, anche presso i tribunali
del distretto) di unassistenza tecnica continua e adeguata.

255

1.2 Sistema SNT/PDOC



Alla data del 15 dicembre 2014 - come previsto dallart. 12 D.L. 179/2012
- tutti i Tribunali e tutte le Procure del distretto sono stati avviati al
nuovo sistema.

Dal 15-12-2014 al 30-06-2015 risultano effettuate sul distretto n. 48.487
notifiche e comunicazioni telematiche.

Nel periodo interessato lUfficio del GIP/GUP presso il Tribunale
Ordinario di Verona risulta avere determinato la registrazione del
maggior numero di notifiche telematiche, pari a 7034 unit.
4.3 Firma remota e rilascio dei certificati di Firma HSM

Il sistema di Firma Remota HSM (Firma Digitale remota), ospitato a
Roma, presso il Centro Elettronico della Cassazione, presso la Balduina,
impiegato nellambito di vari progetti, tra cui il sistema delle Notifiche
Telematiche (SNT).

Il personale incaricato ha rilasciato nel periodo di cui trattasi, circa n.
300 tessere.
4.4 Sistemi del settore Civile (SICI)

Nel periodo interessato, tutti i sistemi del settore Civile della
Cognizione (SICID), delle esecuzioni individuali e concorsuali (SIECIC)
e tutte le relative funzioni e servizi consultazione (POLISWEB/
PCT), Comunicazioni Telematiche, Pagamenti telematici, Consolle del
Magistrato, Depositi telematici (c.d Processo Civile Telematico-PCT)
erano gi attivi per tutti i Tribunali del distretto.

I suddetti servizi telematici erano attivi anche presso la Corte dAppello
di Venezia tranne i depositi telematici (c.d. PCT) che in conformit alla
vigente disciplina sono stati attivati il 30 giugno 2015.

Nel marzo 2015 stata attivata la funzionalit di consultazione del
Registro INI-PEC Professionisti allo scopo di individuare lindirizzo PEC
di un professionista da utilizzare nelle Comunicazioni/Notificazioni di
cancelleria ed stata attivata la nuova funzionalit di rilascio di Copie e
Duplicati informatici.

Nel periodo di che trattasi il CISIA ha svolto supporto agli uffici, in
particolare, attraverso il monitoraggio che viene seguito da personale
interno e con cadenza giornaliera.

Dal mese di maggio 2015 in esecuzione di specifica disposizione
della Direzione Generale Sistemi Informativi Automatizzati, che ha

256

autorizzato linstallazione della Consolle del magistrato sulle postazioni


non di propriet dellamministrazione (tirocinanti, ecc.) il personale
tecnico del CISIA provvede ad effettuare le attivit dinstallazione in
base alle richieste pervenute.
5. Sistemi minorili
Attualmente, presso il Tribunale e la Procura per i minorenni di Venezia, in
uso il sistema REGE Minori sistema informatico di gestione dei Registri di
cancelleria.
Nellambito dell attenta disanima dei sistemi in uso presso gli Uffici
minorili, attualmente in corso, la Direzione Generale Sistemi Informativi
Automatizzati sta valutando la richiesta, pervenuta dal Tribunale per
i Minorenni di Venezia nellaprile dellanno in corso, volta ad ottenere
linstallazione del nuovo sistema denominato SIGMA.
6. Supporto alle aule informatiche
Il CISIA ha collaborato alla celebrazione di numerosi corsi di formazione e
fornito assistenza (su richiesta degli organizzatori: la Direzione Generale
SIA, lUfficio di Formazione, altri CISIA, gli Uffici giudiziari, ecc.) a numerosi
interventi addestrativi, svolgendo attivit preliminare (predisposizione
delle aule informatiche di Padova e Mestre; realizzazione dei collegamenti
ad ambienti di prova; configurazione delle apparecchiature; fornitura e
configurazione di ausili, ecc.).
In particolare, ha operato in occasione: a) dello svolgimento dello stage
informatico per magistrati in tirocinio (MOT); b) delle procedure di selezione
per assunzione di disabili effettuate periodicamente dalla Corte dAppello;
c) della celebrazione di convegni e corsi di formazione organizzati anche per
lavvio di SICP.
7. Servizio di Assistenza sistemistica ed applicativa agli Uffici giudiziari
Il servizio in oggetto svolto nellambito del contratto SIA 54.02.03.08.GMG
19/212 concernente i servizi di assistenza sistemistica ed applicativa e di
gestione dei sistemi informativi del Ministero della Giustizia per gli Uffici
giudiziari (anche) del distretto del Veneto.
Lattivit erogata dalla Top Network S.r.l. per la mandataria Telecom Italia
S.p.A.

257

Stato delle risorse delle risorse materiali e degli strumenti informatici


Passando ad un rapido esame in ordine allo stato delle risorse materiali e
degli strumenti informatici presso la Corte e i Tribunali del distretto, si osserva
quanto segue.
Corte dAppello
La logistica
La precedente relazione aveva esattamente evidenziato la inadeguatezza dei
locali sede della Corte alle necessit dellufficio, sottolineando come la struttura
ospitante fosse dislocata nel centro storico della citt, in tre antichi edifici e,
precisamente, in Palazzo Grimani, Palazzo Corner Contarini dai Cavalli e Palazzo
Contarini Mocenigo (tale ultima struttura stata dismessa nella primavera del
presente anno).
La Corte usufruisce, inoltre, di altri locali collocati a piano terra e al primo
piano di Palazzo Mocenigo (c/d Isolato Mocenigo) in Calle Cavalli nonch
del1Aula Bunker di Mestre e degli spazi assegnati nellarea dellex Manifattura
Tabacchi ad uso archivio, mentre allUNEP di Venezia sono destinati autonomi
locali nei pressi di Piazzale Roma (vedi precedente relazione).
Riprendendo quanto evidenziato nella precedente relazione, ribadisco:
1. che siffatti locali, sicuramente prestigiosi (sotto il profilo storico ed artistico),
non appaiono idonei e funzionali alle esigenze dellufficio, posto che gli spazi
sono insufficienti in rapporto al numero dei magistrati e degli addetti alle
cancellerie e assolutamente inadeguati a contenere i fascicoli e gli arredi
necessari allo svolgimento dellattivit istituzionale;
2. la scomodit di accesso alla struttura, connaturata alle particolari
caratteristiche della citt, e la necessit di opere di continua manutenzione
e restauro degli storici edifici ospitanti, sottolineando che la situazione
rimasta immutata rispetto allo scorso periodo per quanto riguarda la
limitatezza e lirrazionale ripartizione degli spazi;
3. la insufficienza delle aule civili (solo due aule sono disponibili per le
udienze civili, con immaginabili conseguenze sulla eventuale possibilit di
celebrazione contestuale di udienze da parte delle quattro sezioni, specie in
vista dellassegnazione alla Corte di ben 22 Giudici Ausiliari);
4. la vetust della struttura, specie di quella ove sono collocate le sezioni
civili, inidonea a sopportare carichi oltre un certo limite, priva di accesso
per i disabili, fornita di un solo ascensore e priva di collegamento diretto
(attraverso la scala) tra il primo e il secondo piano di palazzo Cavalli.

258

Peraltro, attesa limpossibilit del trasferimento di tutta la Corte dAppello


ovvero dellintero settore civile in locali pi idonei, in fase di attuazione (e si
concluder entro la fine del 2015) il proposito espresso in seno alla precedente
relazione di trasferire presso ledificio 16 della Cittadella tre delle quattro
sezioni civili della Corte (in aggiunta alla sezione Lavoro gi allocata in tale
edificio da circa 18 mesi), s da concentrare un ununica sede, sicuramente
pi adeguata rispetto a quella attuale, quattro delle cinque sezioni civili della
Corte: con la previsione del trasferimento dei rimanenti uffici civili e direttivi
nella sede suddetta in vista dello spostamento in altra sede del Tribunale di
Sorveglianza, attualmente allocato nel menzionato ed. 16.
Al riguardo, aggiungo che allo studio il progetto di completamento di un
edificio demaniale contiguo alla Cittadella Giudiziaria nel quale potrebbe
trovare idonea sistemazione il suddetto Tribunale ed, altres, lUfficio degli
Ufficiali Giudiziari di Venezia, attualmente allocato in edificio inadeguato e
oggetto di dispendioso contratto di locazione, nellottica di una concentrazione
di tutti gli uffici giudiziari veneziani in ununica sede, facilmente raggiungibile
dallutenza e dagli operatori del settore.
Infine, finalmente funzionante presso la Corte (e in tutti gli uffici veneziani)
a far data dal 15.4.2015, a seguito di numerose riunioni della (oggi soppressa)
Commissione di manutenzione, il servizio di vigilanza per garantire la sicurezza
degli uffici medesimi e, in particolare, di quelli ubicati allinterno della
Cittadella Giudiziaria (tribunale penale-GIP/GUP Procura della Repubblica
- Tribunale di Sorveglianza - settore civile della Corte dappello) ed, altres,
degli altri uffici collocati in edifici storici o, comunque, fuori dalla Cittadella
(Corte dAppello penale - Tribunale civile - Tribunale per i Minorenni - Giudice
di Pace - UNEP).
Trattasi di risultato storico in considerazione della totale pregressa assenza
di idonei servizi di vigilanza negli uffici giudiziari veneziani anche in relazione
alle specificit della citt.
Risorse finanziarie
Somme accreditate e rese disponibili dallAmministrazione per lintero
Distretto:
Spese dufficio: 165.745,06
per autovetture: 138.785,45
per foto riproduttori: 68.543,71

259

Somme erogate per lintero Distretto


Spese dufficio: 136.930,10
per autovetture: 91.696,76
per fotoriproduttori: 58.835,82.
Dati relativi alla sola Corte dAppello:
numero autovetture impiegate: 2 + 2 natanti
chilometri complessivamente percorsi: 31.815 + ore moto 677
Somme erogate complessivamente per automezzi: 33.017,31 di cui 26.502,14
per natanti
Spese di giustizia: somme accreditate e rese disponibili dallAmministrazione:
9.929.350.40 e numero decreti/ordini di pagamento emessi. 466 - numero
modelli di pagamento pervenuti per il pagamento e controllati: 6.868
ordinativi di pagamento emessi: 4.184 di cui cumulativi 3.769
somme residue: 412.665,38
Spese per il lavoro straordinario svolto
Totale somme pagate: euro 39.001,05, di cui:
euro 16.268,14 per straordinario elettorale;
euro 4.408,55 per art. 11 ( per processi di particolare rilevanza);
euro 18.324,36 per straordinarie esigenze di servizio ( assistenza alle udienze,
assistenza esami avvocato, eliminazione arretrato).
Risorse strumentali
Si riportano in dettaglio le disponibilit delle dotazioni hardware e software:
Personal computer di propriet: 205 + n. 67 p.c. portatili
Personal computer in comodato: 10
Server: 8
Fax di propriet: 15
fax multifunzione, in propriet o in comodato: 22
Fotocopiatrici in locazione: 23
Stampanti di propriet: 107
stampanti in comodato: 4
Scanner in propriet : 32
scanner in comodato: 1
Impianti di registrazione audio: 5
Impianti di diffusione audio: 5
Impianti per video conferenza e video registrazione: 0

260

Criticit
Le criticit pi rilevanti emerse anche in occasione della formazione delle
tabelle per il periodo 2014/2016 sono rappresentate dalla carenza di magistrati
e di personale amministrativo e dalla insufficiente disponibilit di locali.
A tal riguardo si evidenzia che con il completamento del trasferimento delle
sezioni civili presso la Cittadella della Giustizia (cui si fatto cenno), la Corte di
Appello di Venezia sar dislocata su tre edifici. Il settore penale rimarr collocato
presso Palazzo Grimani unitamente alla Procura Generale e ad alcuni uffici
amministrativi quali la Ragioneria, lUfficio Recupero crediti, Spese di giustizia
ed il Funzionario Delegato. Il settore civile (ad esclusione di una sezione civile)
sar definitivamente collocato presso la Cittadella unitamente alla sezione
lavoro mentre rimarranno presso Palazzo Cavalli la Presidenza della Corte con
la relativa segreteria, la Dirigenza amministrativa con relative segreterie e la II
sezione civile (magistrati e personale di cancelleria). Sar oggetto di valutazione
la possibilit di trasferire gli uffici amministrativi attualmente allocati a Palazzo
Grimani presso palazzo Cavalli attesa linsufficienza dei locali destinati al settore
penale.
Tale situazione destinata a permanere sino al trasferimento in altro edificio
del Tribunale di Sorveglianza e successiva riunificazione di tutto il settore
civile nelledificio 16 delle Cittadella.
Si sottolinea, infine, la necessit dello spostamento del CISIA dalla sede di
Padova a quella di Venezia, capoluogo del distretto, ove potrebbe trovare
comoda allocazione nei locali della Cittadella Giudiziaria.
Tribunali e Giudici di Pace
Soddisfacente si presenta, in linea di massima, la situazione edilizia dei tribunali
del distretto.
Permangono alcune difficolt, a seguito della revisione delle circoscrizioni
giudiziarie, per quanto riguarda gli Uffici dei Giudici di Pace accorpanti e, in
particolare, per lUfficio del Giudice di pace di Venezia che ha accorpato anche
il GdP di Mestre e trovasi ubicato in un edificio assolutamente inadeguato,
anche sotto il profilo strutturale, a contenere il personale e gli arredi necessari.
Tribunale di Venezia.
Per quanto riguarda la logistica, il Tribunale penale (compreso lUfficio GIP/
GUP e il Riesame) ubicato nel nuovo edificio della Cittadella della Giustizia,
mentre il Tribunale civile ha sede nello storico edificio delle Fabbriche di
Rialto, idoneo ad ospitare anche le sezioni distaccate.

261

Le assegnazioni di fondi non sono neppure sufficienti per lacquisto di carta e


toner per fotocopiatori.
Quanto agli strumenti informatici tutti i magistrati togati hanno disponibilit
dei collegamenti SICID e Italgiure ed utilizzano la consolle del magistrato per la
stesura di verbali e provvedimenti.
Gli edifici sede del Tribunale sono soggetti alla vigilanza armata assicurata a
tutti gli uffici giudiziari veneziani.
Tribunale di Verona
Il Presidente nulla segnala con riguardo alle strutture di supporto materiale
rispetto alla precedente relazione, nella quale era descritta una situazione di
insufficienza dei locali sede del tribunale ai fini dellespletamento del servizio
a seguito dellavvenuto accorpamento delle Sezioni distaccate di Soave e di
Legnago e la ricerca di nuovi spazi ai fini di una pi idonea sistemazione alle
cancellerie.
Per quel che concerne le risorse materiali e gli strumenti informatici, il
Presidente lamenta:
1. la modestia delle somme assegnate nel periodo, in relazione al capitolo delle
spese dUfficio, che hanno appena consentito di garantire lacquisizione dei
prodotti indispensabili alla gestione dellordinaria attivit anche grazie ad
acquisti oculati e ad una distribuzione attenta delle risorse;
2. la necessit di dismissione di una delle tre autovetture in forza allufficio
e la pesante decurtazione dei fondi per gli automezzi, che ha imposto una
corrispondente contrazione delluso degli stessi;
3. la sopravvenuta inadeguatezza della strumentazione informatica e
tecnologica (PC, stampanti, scanner), dopo lintroduzione del PCT e lavvio
del SNT, specie con riguardo agli scanner.
Tribunale di Padova
Secondo quanto riferito dal Presidente del tribunale, le risorse finanziarie
assegnate allUfficio hanno confermato il trend di forti riduzioni come per gli
esercizi precedenti. Il mantenimento dei servizi viene attuato mediante il ricorso
a tutte le possibili economie di spesa con il coinvolgimento di tutti i dipendenti
per una migliore ottimizzazione delle risorse che vanno dal riciclo della carta,
allutilizzo condiviso delle risorse strumentali, quali stampanti di rete anzich
singole, condivisione di fax e fotocopiatori di rete multifunzione. Luso della
posta elettronica rappresenta una metodologia di lavoro preferenziale rispetto
ad altri strumenti.

262

La dotazione informatica al personale risulta adeguata, nel senso che


tutti i Magistrati sono dotati di PC, stampanti e scanner indispensabili per
limplementazione del Processo Civile Telematico. Tuttavia, si rileva la necessit
di acquisire nuovi scanner e monitor di maggiori dimensioni per evitare
laffaticamento agli occhi, stante luso continuo e per gran parte della giornata
della postazione di lavoro informatica.
Tribunale di Vicenza
Con decreto ministeriale del 6 febbraio 2014 stato autorizzato lutilizzo della
struttura di Bassano del Grappa per cinque anni a servizio della sede di Vicenza,
conferendosi al Presidente la possibilit di svolgervi lattivit giurisdizionale
relativa a tutti gli affari, anche sopravvenuti, individuati nei provvedimenti
tabellari, organizzativi e di coordinamento delle attivit del Tribunale di
Vicenza. Alla luce delle disposizioni ministeriali, si reso necessario adottare
i conseguenti provvedimenti organizzativi idonei al funzionamento degli
uffici, resi particolarmente complessi in conseguenza del fatto che, tuttora, il
Tribunale di Vicenza distribuito e operativo su due Palazzi di Giustizia, quello
storico in Contr Santa Corona e il nuovo plesso di Borgo Berga (destinato ad
ospitare lintera struttura presumibilmente sino al 2016), con intuibili difficolt
logistiche in ordine alla razionalizzazione degli spazi ed alla distribuzione di
risorse umane e materiali.
Quanto agli strumenti informatici, secondo quanto dato desumere dalla
relazione del Presidente del tribunale, progressivamente la dotazione
informatica dei singoli magistrati ordinari si sta uniformando, mediante la
sostituzione della vecchia dotazione (monitor, tastiera, stampante e tower) a
quella fornita in concomitanza con lintroduzione del processo civile telematico
(pc portatile e relativa doc-station, stampante multifunzione, monitor 22
pollici).
Peraltro, non tutti i magistrati del tribunale dispongono della suddetta dotazione,
o perch consegnata solo parzialmente o perch integralmente non fornita, il
che determina non pochi inconvenienti, sol che si consideri che per i Magistrati
sprovvisti di pc portatile ministeriale risulta praticamente impossibile utilizzare
consolle fuori dallufficio.
Diversa la situazione dei Magistrati Ordinari in Tirocinio prossimi alla presa di
funzioni presso il Tribunale di Vicenza, per i quali stato possibile richiedere la
fornitura di nuove dotazioni hardware.
Al fine di incentivare lo sviluppo della nuova metodologia di lavoro basata
sullutilizzo esclusivo di consolle, sia per la visualizzazione dei documenti che

263

per la redazione di provvedimenti, stata inoltrata la richiesta di monitor


28, da utilizzare in aggiunta al monitor attualmente in dotazione al singolo
magistrato. La consegna di tale nuova fornitura prevista entro la fine del
corrente anno.
Nellottica, poi, di abbattere le eventuali resistenze verso la nuova metodologia
di lavoro, oltre alla previsione della suddetta ulteriore dotazione hardware,
stata prospettata leventualit di organizzare dei corsi finalizzati ad
implementare le conoscenze informatiche dei singoli magistrati, anche al fine
di non stravolgere completamente il modus operandi degli stessi, allorquando
il processo di digitalizzazione dei fascicoli sar completato.
Entro il 31.05.2015, come richiesto dal RID, stata anche inoltrata al CISIA
da parte delle cancellerie civili la richiesta di stampanti A4 bianco e nero, che
dovrebbero pervenire allufficio entro la fine dellanno.
Di recente, al fine di fornire un servizio pi efficiente alla collettivit e meno
dispendioso per lufficio, il Giudice Tutelare stato dotato di apparecchiatura
idonea allutilizzo del programma Skype, al fine di poter svolgere a distanza
lesame della persona da sottoporre ad eventuale tutela.
Rimane precaria, invece, la dotazione informatica in uso ai GOT, spesso
condivisa e comunque cos obsoleta da non supportare il programma consolle.
Tribunale di Treviso
I locali del Palazzo di Giustizia sono distribuiti su cinque piani (dei quali il terzo
utilizzato dalla Procura della Repubblica), due ammezzati (di cui il secondo
occupato dallUfficio del Giudice di Pace e dallOrdine degli Avvocati), piano
terra e interrato.
Nel piano interrato sono situati ampi locali open space adibiti ad archivio
(compattato) sia civile che penale oltre ad un ambiente utilizzato per la custodia
dei corpi di reato (arredato con archivio compattato e dotato di armadio
metallico destinato ai reperti di valore, oltre che di impianto anti-intrusione).
LUfficio utilizza 13 aule dudienza. Le aule penali sono tutte dotate di impianto
di registrazione e di trascrizione e complete di camera di consiglio. Laula A
, inoltre, dotata di impianto audio/video con registratore DVD per audizioni
protette.
LUfficio, oltre allarchivio al piano interrato, dispone di altri due archivi esterni.
Gli arredi in dotazione al Tribunale sono sufficienti e idonei a soddisfare le
esigenze connesse allo svolgimento delle varie attivit dufficio.
La sistemazione nella sede centrale dei magistrati e del personale provenienti
dalle tre sezioni distaccate e dagli uffici del Giudice di Pace soppressi stata
possibile esclusivamente a causa dalle gravi scoperture degli organici.

264

In data 1.12.2014 stato attivato il servizio di sorveglianza armata del Palazzo


disciplinandosi le diverse modalit di accesso (porta 1 attraverso tornello per
le persone autorizzate munite o meno di badge, porta 2 attraverso metal
detector per lutenza priva di autorizzazione).
In data 12.6.2015 stata inoltrata al Ministero della Giustizia, Dipartimento
dellOrganizzazione Giudiziaria, richiesta congiunta del Sindaco di Treviso e del
Presidente del Tribunale per il rilascio di assenso allassunzione da parte del
Ministero delle spese di gestione di un immobile di circa 400 mq. sito nei pressi
del Tribunale e messo a disposizione dal Comune per il trasferimento dellUNEP
(con conseguente liberazione nel Palazzo di spazi da destinare ai GOT).
Dal gennaio 2014 sono, inoltre, in corso importanti lavori da parte del Comune
per ladeguamento del Palazzo alle norme vigenti in materia di sicurezza e
prevenzione incendi (fine lavori prevista per il 31.12.2015).
Per quanto concerne lo stato degli strumenti informatici:
I relativi back-up e i rispettivi controllo dei log vengono effettuati regolarmente.
Le forniture di personal computer, stampanti, fotocopiatrici e fax hanno
consentito nel periodo le sostituzioni del materiale obsoleto e non pi
funzionante.
In dettaglio presso il tribunale sono in uso:
Personal computer di propriet: 183. Personal computer in comodato: 10.
Server: 6.
Fax di propriet: 9. Fax multifunzione in comodato: 3.
Fotocopiatrici in locazione (utilizzate in parte anche come stampanti e
scanner di rete): 18.
Stampanti di propriet: 127. Stampanti in comodato: 18.
Scanner in propriet: 34. Scanner in comodato: 7.
Quanto allUNEP, la dotazione informatica risultata sufficiente per il periodo
in riferimento. Da settembre 2015, invece, lufficio ha iniziato ad utilizzare
lapplicativo ministeriale GSA e ci stato reso possibile solo con la fornitura di
alcuni pc pi recenti in dotazione al Tribunale.
Gli applicativi ministeriali in uso nel settore civile sono i seguenti:
Contenzioso Civile
Sicid
Volontaria Giurisdizione
Sicid
Lavoro
Sicid
Esecuzioni Mob./Immobiliari
Siecic
Fallimentare
Siecic
Statistiche Area Civile
Sici
265

Gli applicativi ministeriali in uso presso nel settore penale sono i seguenti:
Reg. Penale
Sicp
Rec.Crediti-Spese Antic. E Prenotate
Siamm
Statistiche
Consolle Area Penale
Esecuzione Penale
Sige
Misure Di Prevenzione
Sippi
Notifiche
Snt
Per la gestione amministrativa vengono utilizzati il Siamm-Automezzi e un
software non ministeriale per la gestione delle presenze.
Presso lUfficio N.E.P. di Treviso in uso un software di gestione non ministeriale.
Per quanto concerne il penale, il settore risulta informatizzato dal 1992:
dapprima gli uffici della soppressa Pretura e Procura presso la Pretura e
successivamente dal 1995 anche il Tribunale e relativa Procura. Da tale data si
sono succedute versioni sempre pi aggiornate di ReGe ed ora, dal 3.7.2014,
il registro in uso costituito dal sistema della cognizione penale (SICP).
Lapplicativo gestisce tutti i registri in uso presso gli uffici del giudicante e della
Procura, con alcune eccezioni in via di eliminazione, e consente di dialogare
con gli uffici di secondo grado (Corte dAppello e Tribunale del Riesame);
entro fine 2015 prevista anche la connessione con il sistema del casellario.
Informatizzati risultano anche il settore del recupero crediti e delle spese di
giustizia (SIAMM), con possibilit di tracciatura delle richieste di liquidazioni
e dei decreti emessi (settori penale e civile). Ulteriore beneficio alle attivit di
gestione dei procedimenti si ottenuto con lintroduzione del sistema delle
notifiche telematiche (SNT), che consente le notifiche e comunicazioni con PEC
a partire dal 15.12.2014.
Tribunale di Rovigo
Ledificio in cui ha sede il Tribunale, risalente al XVIII secolo, in stato
di manutenzione assai scadente, dotato di servizi igienici obsoleti e con
arredi vetusti. Le richieste di manutenzione generale sono state assolte dal
Comune di Rovigo solo in misura parziale, con interventi limitati allessenziale
e, talora, incompleti. Ledificio del tutto inadeguato per superficie ad
accogliere tutti i magistrati previsti dalle nuove piante organiche nonch
il personale amministrativo sopravvenuto, a decorrere dal 13.9.13, per
effetto dellaccorpamento delle sezioni distaccate di Adria e di quella di Este,
questultima gi appartenente al circondario del Tribunale di Padova, ed,
altres, in seguito alla soppressione dei Giudici di Pace aventi sede nei comuni
di cui sopra (Adria ed Este).

266

La nuova sede aggiuntiva di palazzo Paoli di via Mazzini, 1, gi sede dellUfficio


Registro, situata a circa m. 50 dalla sede principale, di cui menzione nella
precedente relazione, operativa, cosi come il nuovo archivio di via Grandi,
anchesso menzionato nella suddetta relazione.
Strumenti informatici
Tutti gli applicativi del civile SICID SIECIC insieme al PCT sono in uso e funzionanti.
Anche il PENALE con la partenza del SICP e del SIRIS, che sostituisce il vecchio REGE,
partito senza particolari problemi.
Queste le risorse strumentali:
P.C. da tavolo
Fotocopiatrici
Stampanti
Scanner
Fax
Autovetture

82
9
57
306
12
1

Applicativi informatici in uso: SICIP, SIRIS, SIPPI, RE.GE. 2.2 (solo in lettura),
SIAMM; Software Proteus PA Protocollo 2009, NSC, SIDET WEB 2, SIES/SIGE,
SICID, SIECIC, GE.CO .
Dopo le ultime forniture di personal computer e stampanti, restano, comunque,
ancora alcune criticit con riferimento ad alcuni PC, sia per il penale che per il civile,
che dovrebbero essere sostituiti perch ormai privi di garanzia e a rischio di rottura per
obsolescenza.
Tribunale di Belluno
La Presidente del Tribunale riferisce che le risorse materiali e gli strumenti
informatici esistenti presso la sede bellunese sono adeguati.
Regole organizzative adottate per il pi efficiente funzionamento degli uffici
Sono state attivati, attesa la crescente carenza di personale e mezzi, strumenti
e convenzioni con gli enti locali o altri enti sia presso la Corte che presso i
Tribunali del distretto, ricorrendosi allausilio di lavoratori socialmente utili,
lavoratori cassintegrati o in mobilit ovvero volontari e tirocinanti.
In particolare, per quanto riguarda la Corte dAppello, sono in atto le seguenti
convenzioni concernenti il personale amministrativo:

267

Convenzione con la ASL n. 12 di Venezia, con lOrdine degli Avvocati di Venezia


e con lAssociazione nazionale carabinieri in pensione e/o simpatizzanti per
n. 8 unit da giugno a dicembre 2015 (20 ore alla settimana con rimborso
spese), rinnovabile semestralmente;
Convenzione per n. 5 LSU con la Provincia di Venezia da settembre a
dicembre 2015 (20 ore settimanali totalmente a carico degli ammortizzatori
sociali), rinnovabile dalla Citt Metropolitana di Venezia;
Convenzione/Protocollo dintesa con lE.S.U. e la Regione Veneto di n. 1
lavoratore dellE.S.U. in distacco con scadenza al 31/12/2015, rinnovabile;
Convenzione con lOrdine degli Avvocati di Venezia avente ad oggetto attivit
di collaborazione (dematerializzazione e scansione di atti, inserimento dati)
relativa a un numero massimo di 10 unit (attualmente sono operative n. 6
unit).
Sono in atto al mese di novembre 2015 tirocini con n. 14 stagisti ex art. 73 del
cd decreto del fare e altri tre sono in fase di assegnazione ai rispettivi magistrati
affidatari.
Si in attesa della presa di possesso dei Giudici Ausiliari (previsti in numero di
22 unit per questa Corte) prima di procedere alla costituzione dellUfficio del
processo.
Relativamente ai rimedi organizzativi messi in opera dai Tribunali si segnalano
le seguenti comunicazioni.
Il Presidente del Tribunale di Venezia (come lo scorso anno) riferisce, in ordine ai
rimedi organizzativi, di una variazione tabellare urgente adottata per consentire
laccorpamento delle sezioni distaccate secondo un modulo organizzativo
che ha consentito, gi nella prima fase dellaccentramento territoriale delle
competenze, una drastica riduzione delle numerose pendenze, affluite da ben
quattro sezioni.
Per la volontaria giurisdizione evidenzia che permane la previsione:
1. della fissazione di turni giornalieri per assicurare in modo automatico la
distribuzione, lassegnazione e la definizione tempestiva delle procedure
durgenza (quali TSO o autorizzazioni al consenso informato);
2. della collaborazione dei GOT per gli adempimenti relativi allapertura delle
procedure di amministrazione di sostegno e la definizione delle istanze di
volontaria giurisdizione;
3. del ricorso a contatti con le ALSS, con rinnovo ed estensione del programma,
gi sperimentato negli anni passati, che prevede la possibilit di fruire di

268

appositi locali nelle varie zone territoriali per effettuare laudizione dei
beneficiari di amministrazioni di sostegno evitando laccesso, difficoltoso
e talvolta precluso dalle condizioni di invalidit, alla sede centrale del
Tribunale.
Il Presidente del Tribunale di Verona comunica:
a) che, attesa la crescente carenza di personale ed essendo rimasto pressocch
lettera morta lo strumento della mobilit, stato giocoforza incentivare il
ricorso allausilio di lavoratori socialmente utili (tramite apposita convenzione
stipulata con la Provincia, destinata a cessare alla fine del 2015) al fine di far
fronte, nei limiti consentiti, alle esigenze pi elementari nel funzionamento
di alcuni servizi;
b) che le supplenze interne, la redistribuzione dei ruoli, limpiego appropriato
dei G.O.T., luso di regole organizzative volte a semplificare lattivit
processuale e la trattazione degli affari, il dibattito sulle novit legislative e
sulle pi rilevanti questioni giurisprudenziali, il confronto con il personale
e con le organizzazioni sindacali hanno costituito strumenti abituali di
gestione per far fronte alle necessit del servizio;
c) che del funzionamento dei servizi nel settore civile si occupa, inoltre, da
pi di 12 anni un organismo misto, la Commissione Osservatorio della
Giustizia Civile, composto da Avvocati designati dallOrdine, dal Presidente
del Tribunale, da Magistrati e Funzionari, cui riservata la trattazione
e la possibile soluzione dei problemi operativi segnalati dal Foro, dalle
cancellerie, dai magistrati, da utenti.
Aggiunge che lesperienza risultata assai positiva tanto che numerosi problemi
sono stati portati a soluzione.
Evidenzia, inoltre:
a) che da diversi anni opera un organismo di analoga composizione
(Osservatorio Valore prassi) che, similmente a quanto accade in altri
circondari, elabora prassi interpretative, organizzative e comportamentali
relativamente ai processi civili e ha dato origine a diversi protocolli (in
materia di famiglia, di procedure concorsuali e di esecuzioni immobiliari,
di locazione, in tema di nuovo procedimento sommario di cognizione e di
mediazione e, pi in generale, su svariare materie del settore civile);
b) che sempre da diversi anni ha preso vita lOsservatorio della Giustizia
Penale, composto dal Presidente della Sezione penale, dal Presidente
della Camera Penale, da Magistrati, Avvocati e Funzionari: organismo che

269

si propone di migliorare il servizio giustizia nellambito penale, trattando


problemi operativi segnalati dal Foro, dalle cancellerie, dai magistrati, da
utenti e discutendo le possibili soluzioni, in relazione al quale, nel corso del
2009, stato firmato il Protocollo che ne regola il funzionamento;
c) che, recentemente, stato sottoscritto il protocollo inerente allistituto
della messa in prova;
d) che presso il Tribunale di Verona hanno avuto corso da tempo la Convenzione
stipulata con lOrdine degli Avvocati per il tirocinio dei praticanti avvocati
presso gli uffici giudiziari del Tribunale di Verona e la Convenzione per il
tirocinio di specializzandi fra il Tribunale e la Scuola di specializzazione per le
professioni legali delle Universit di Trento e di Verona, entrambe sottoposte
con esito positivo allattenzione del CSM;
e) che, pi recentemente, stata stipulata la Convenzione per lo svolgimento
della pratica forense presso gli Uffici giudiziari in attuazione dellart. 37 D.L.
n. 98/2011, convertito con la legge n. 111/2011 e dellart. 73 del D.L. n.
69/2013, convertito con legge n. 98/2013.
Il Presidente del Tribunale di Padova (riprendendo le considerazioni elaborate
lo scorso anno) evidenzia che, a causa dellulteriore riduzione intervenuta
nellorganico del personale amministrativo in effettivo servizio, si reso
necessario proseguire nella riduzione dellorario di apertura al pubblico degli
sportelli nel settore civile, ribadendo, peraltro, che i collegamenti tramite
Polisweb per la consultazione dei registri di cancelleria e la comunicazione
telematica del testo integrale dei provvedimenti si traducono, comunque, in
un elevato livello di servizio allutenza, mentre la possibilit di concentrare
le risorse sullattivit di back-office consente di limitare larretrato. A questo
proposito, lufficio sta valutando modifiche organizzative da porre in essere con
la progressiva attuazione del processo civile telematico.
Prosegue lattivit di digitalizzazione delle sentenze civili e penali, con creazione
di una banca dati immediatamente accessibile agli utenti interni, che consente
tra laltro una pi rapida definizione degli incombenti collegati alla pronuncia
della sentenza.
il Presidente del Tribunale di Vicenza (che ha accorpato il Tribunale di Bassano
del Grappa a decorrere dal 13.9.2013), espone le diverse iniziative dirette al
miglioramento dei servizi erogati.

270

Digitalizzazione atti e procedimenti


Il Progetto di digitalizzazione nasce allo scopo di superare limpossibilit di
trasferire i fascicoli relativi a circa 10.000 procedimenti civili pendenti presso
la nuova sede del Tribunale di Vicenza. Il conseguimento dellobiettivo del
Progetto determiner (secondo quanto riferito dal Presidente) un consistente
risparmio di spesa consentendo di evitare lacquisto di nuovi armadi compattati
dellimporto stimato in circa 600.000,00, laddove la dematerializzazione degli
atti comporter un impegno economico pressoch inesistente.
Il Progetto prevede la scansione di tutti gli atti e documenti contenuti nei
fascicoli ed il loro salvataggio in formato digitale, cos da essere disponibili
per la consultazione ed elaborazione da parte di tutti gli operatori interessati
(magistrati, avvocati, cancellieri, collaboratori ed utenti).
Non avendo il Tribunale risorse umane da destinare a tale attivit, il Presidente
si rivolto alla Direzione della Casa Circondariale di Vicenza che ha dato
il proprio assenso allutilizzo di alcuni detenuti ai fini della esecuzione delle
operazioni di scannerizzazione. Nellesecuzione del Progetto stata coinvolta
anche la Scuola di Formazione Professionale operante nel medesimo istituto
di pena, che ha ritenuto di patrocinare liniziativa in quanto diretta a fornire ai
detenuti coinvolti una specifica formazione professionale.
Sicurezza
Una delle priorit stata quella di assicurare tempestivamente le condizioni
di sicurezza che allatto dellimmissione in possesso del Presidente erano
sostanzialmente pregiudicate sia presso la sede di Borgo Berga che presso la
sede di Santa Corona.
Attraverso la Commissione di manutenzione stato richiesto al Comune di
provvedere allacquisto di n. 4 metal detector portatili al fine di consentire
agli addetti alla vigilanza presenti presso i due varchi di accesso pedonale di
verificare la presenza di oggetti atti alloffesa al seguito delle persone in entrata.
Dal 12.05.2015 i vigilanti sono stati muniti di tale strumentazione con
lindicazione delle modalit attraverso cui effettuare il controllo.
Servizio automezzi
Si proceduto immediatamente a razionalizzare il servizio riguardante luso
degli automezzi in dotazione, fornendo, attraverso un ordine di servizio, precise
indicazioni riguardanti limpiego ed il ricovero notturno degli stessi, al fine di
assicurare una importante economia di spesa la cui entit sar evidente alla
fine di questanno.

271

Wifi
Al fine di sopperire alla assenza di rete nellarea destinata alla aule di udienza
(dibattimento, civile, esecuzioni, gup) si proceduto ad implementare in
accordo con lOrdine Forense una rete WIFI, cos da assicurare agli operatori
presenti (magistrati, personale amministrativo, avvocati, curatori, ecc.) la
possibilit di trasmettere via internet documenti, ecc.
Prenotazione on line, accessi in cancelleria del contenzioso civile e delle
esecuzioni mobiliari
Gli utenti possono prenotare laccesso in cancelleria on line, con il vantaggio di
non effettuare code perch viene fornito un orario preciso di ricevimento che
viene rispettato dal personale.
Sito internet istituzionale
Trattasi di iniziativa condotta in collaborazione con il gestore Astalegale. Il sito
contiene le news sulle attivit del Tribunale e comunicazioni importanti per
gli utenti e soddisfa le esigenze di pubblicit e trasparenza. Attraverso il sito
lutente, professionale e non, pu, registrandosi, accedere ai servizi on line ed
ottenere la modulistica necessaria per presentare le istanze alle cancellerie e
agli uffici.
Sportello di prossimit
In data 29 giugno e 28 luglio 2015 sono stati sottoscritti i Protocolli con i Comuni
di Bassano del Grappa e Valdagno, aventi ad oggetto la creazione e lo sviluppo di
una Rete Territoriale di soggetti pubblici e soggetti privati qualificati, allo scopo
di erogare ai cittadini un servizio di Sportello di Prossimit in grado di fornire
prime informazioni ed accompagnare lutente nella formulazione delle proprie
domande di volontaria giurisdizione, ridurre i costi dei cittadini per laccesso ai
servizi, facilitando cos il rapporto con lutente in una pluralit di ambiti, con
particolare riferimento alla volontaria giurisdizione, grazie alla collaborazione
territoriale e a una maggiore diffusione dei servizi informativi via web.
Liniziativa che per ora coinvolge i Comuni di Bassano del Grappa e Valdagno
dovrebbe essere estesa anche ai Comuni di Schio e Asiago.
Baby parking
in corso di realizzazione allinterno del nuovo palazzo di Giustizia uno spazio
dedicato ai bambini (figli di magistrati, personale amministrativo, avvocati,
consulenti e testimoni), presidiato da personale qualificato, per il tempo

272

necessario a consentire ai genitori lo svolgimento dellattivit professionale


ovvero dellincombente loro richiesto.
Sala protetta per lascolto del minore
stata completata la sala di ascolto dei minori appositamente allestita ed
attrezzata. Evidenti le ricadute positive sia con riferimento al contenimento
delle spese sia al contenimento del disagio del bambino da ascoltare.
Spending Review
Sono stati effettuati importanti interventi in materia di spese telefoniche e di
pubblicit delle procedure esecutive, settori nei quali limpegno economico
sostenuto non appariva giustificato dallutilit connessa.
Anche al fine di avere un controllo pi capillare sistematico delle spese sostenute
dalla struttura giudiziaria stata costituita una commissione presieduta dal
Presidente del tribunale con lobiettivo di realizzare in un primo tempo il
rendiconto delle uscite, cos da creare le premesse per ulteriori e strutturali
interventi mirati a contenere le spese salvaguardando la qualit del servizio.
Protocollo per la giustizia vicentina
Protocollo tra gli Uffici Giudiziari e gli ordini professionali (avvocati, notai e
commercialisti) per il confronto su temi di comune interesse. Prevede un
incontro mensile tra i vertici degli uffici e i presidenti degli ordini.
Accesso al sicid del PM
Protocollo per la gestione telematica della formulazione dei pareri del pubblico
ministero nelle procedure di diritto di famiglia e di volontaria giurisdizione.
Risorse personali
La drammatica situazione della scopertura della pianta organica del personale
amministrativo - che supera il 20% ed tanto pi grave se si considerano i
gravi ritardi che connotano gli incombenti in quasi tutti i settori con inevitabile
ricaduta negativa sulla risposta giudiziaria e per limmagine della Giustizia -
stata in minima parte attenuata con un accordo con la societ Zucchetti che ha
messo a disposizione del Tribunale ulteriori tre persone in aggiunta alle due
che gi collaboravano con la cancelleria fallimentare.
Programma aggiornamento GOT
Considerata limportanza dellattivit di aggiornamento professionale del

273

magistrato onorario, apparso funzionale realizzare una struttura organizzativa


dinamica a livello circondariale per la promozione di iniziative finalizzate
allaccrescimento della professionalit dei giudici onorari in servizio presso il
Tribunale di Vicenza.
A tal fine stata istituita una Commissione per laggiornamento della
magistratura onoraria formata da magistrati togati con funzioni di ausilio ai
magistrati onorari nella quotidianit del lavoro giudiziario, mediante la costante
rilevazione dei bisogni formativi, la diffusione di novit giurisprudenziali e
legislative, per lesame delle questioni giuridiche pi rilevanti di cui abbiano
curato la trattazione, per la discussione delle soluzioni adottate e per favorire
lo scambio di esperienze giurisprudenziali e di prassi innovative.
Protocollo dintesa per la gestione dei percorsi di mediazione familiare
Il progetto si propone di fornire un contesto di incontro strutturato nel quale
la coppia, supportata da un professionista (mediatore), ha la possibilit di
fronteggiare la riorganizzazione necessaria della separazione e dove i genitori
sono orientati ad elaborare accordi che soddisfino tutti i membri della famiglia,
con particolare riguardo agli interessi dei figli e con attenzione al mantenimento
della continuit educativa ed affettiva con entrambi i genitori e con le rispettive
famiglie di origine.
Video conferenza nel settore Amministrazione di sostegno
Al fine di evitare che persone affette da gravi disabilit vengano trasportate in
Tribunale per ludienza ovvero che le stesse siano raggiunte da un GOT quando
labitazione si trova ad una certa distanza dallUfficio, con rischio per la sicurezza
personale del magistrato e dellautista e correlativi costi non indifferenti, in
corso di implementazione il servizio di video conferenza attraverso il quale
consentire al giudice, da remoto, di conferire con lamministrato per accertarne
le condizioni.
Il Presidente del Tribunale di Treviso dopo avere illustrato analiticamente
le regole organizzative vigenti allinterno delle cancellerie addette ai servizi
civili e penali, riferisce di avere rimediato (seppure solo in parte) alle vacanze
di organico del personale amministrativo facendo ricorso allutilizzo di
lavoratori socialmente utili in numero di 20 (distribuiti nelle varie cancellerie e
gestiti da tutor nominati dal dirigente), nonch agli stagisti che partecipano a
progetti formativi concordati dallamministrazione con istituzioni scolastiche o
universitarie o fondazioni.
Lo stesso Presidente sottolinea, altres, la vigenza di un protocollo dintesa con

274

lamministrazione provinciale di Treviso per lutilizzazione nei servizi ausiliari di


lavoratori iscritti nelle liste di mobilit.
La Presidente del Tribunale di Rovigo riferisce della proposta tabellare
definitiva del 24.9.2014, approvata dal CSM il 4.3.2014, attraverso la quale ha
introdotto le regole che hanno consentito una incisiva riduzione dellarretrato
civile e lelevazione degli indici di ricambio e di smaltimento nel settore del
dibattimento penale.
La Presidente del Tribunale di Belluno, per quanto riguarda le regole
organizzative adottate per rendere pi efficiente il funzionamento dellUfficio,
fa riferimento al programma per la trattazione e la riduzione dellarretrato civile.
Programmi predisposti per la trattazione e la riduzione dellarretrato
I Presidenti dei Tribunali del distretto hanno comunicato i programmi
predisposti per la riduzione degli arretrati.
Il Presidente del Tribunale di Venezia segnala che nellambito di tutte le
Sezioni in atto gi da alcuni anni il programma volto a contenere i tempi dei
procedimenti e ad agevolare la definizione delle cause pendenti. I magistrati
danno la precedenza alle cause pendenti da oltre tre anni, rispetto alle altre
cause, contenendo la durata dei rinvii per lassunzione dei mezzi istruttori e per
la precisazione delle conclusioni. Ove la natura della controversia lo consenta,
per le cause monocratiche favorito il ricorso alla definizione ex art. 281 sexies
c.p.c. con trattazione orale.
E in corso di predisposizione il Programma per la gestione, nel 2016, dei
procedimenti civili pendenti, previsto dallart. 37 D.L. 6/7/2011 n. 98, sulla
linea di quello elaborato per il 2015, che ha consentito di raggiungere positivi
risultati relativamente ai tempi di durata dei procedimenti ed alla riduzione
delle cause pi vetuste.
Il Presidente del Tribunale di Verona conferma lavvenuta adozione, dallinizio
del 2012, di un programma di esaurimento dellarretrato e, successivamente,
dei programmi di gestione dei procedimenti civili e penali per il 2013, per il 2014
e per 2015, ai sensi dellart. 37 D.L. 6.7.2011 n. 98 convertito, con modificazioni,
nella legge n. 111/2011
I criteri organizzativi adottati sono valsi, sia pure in un contesto di crescenti
difficolt, ad assicurare una risposta di giustizia con carattere prioritario nei

275

procedimenti relativi ad oggetti di maggiore rilievo socio-economico, anche


sotto il profilo dellurgenza dellintervento. In generale, costituiscono oggetto
di trattazione particolarmente celere la fase presidenziale dei procedimenti per
separazione e divorzio e i ricorsi per modifica delle condizioni di separazione
e divorzio, specialmente se riguardanti minori; i ricorsi cautelari (in tutte le
materie) e possessori e i relativi reclami; i procedimenti camerali anche in
materia societaria; i ricorsi monitori; le cause di lavoro e previdenza, per le
quali sono previste corsie preferenziali (in materia di licenziamenti, infortuni,
prestazioni pensionistiche); le citazioni per convalida di sfratto; i procedimenti
in materia di amministrazione di sostegno e di immigrazione; le fasi iniziali delle
procedure concorsuali.
Hanno, invece, subito allungamenti, a causa dei carichi di lavoro, gli affari
relativi al contenzioso civile ordinario, la situazione dei quali non pu essere
considerata accettabile in assoluto a causa della pendenza di un certo numero di
procedimenti di risalente iscrizione (pur di entit ridotta rispetto alle rilevazioni
precedenti) e della non ancora soddisfacente durata media di alcune tipologie
di giudizi.
Occorre, nondimeno, dare atto che lUfficio riuscito a mantenere in linea di
massima un indice di ricambio positivo, pur con talune divaricazioni allinterno
dei diversi settori.
Il Presidente del Tribunale di Padova ribadisce (come per il decorso periodo)
che nel settore civile nel periodo in esame sono stati individuati e perseguiti
gli obiettivi:
1. di mantenimento degli attuali standard di produttivit individuale, con la
definizione di un numero di procedimenti quanto meno corrispondente a
quello delle nuove iscrizioni per le cause relative a controversie ordinarie e
per le cause in materia di lavoro e previdenza;
2. di ulteriore riduzione quantitativa delle cause iscritte in epoca remota e,
comunque, anteriore ai cinque anni, imprimendosi a tali procedimenti un
iter di definizione pi accelerato soprattutto attraverso lutilizzo pi rigoroso
del potere di direzione del processo previsto dallarticolo 175 del Codice di
procedura civile;
3. di contenimento o, ove possibile, riduzione delle pendenze, quanto meno
nella misura del 10 %, delle procedure di espropriazione, mobiliare ed
immobiliare, obiettivo realizzabile soltanto subordinatamente al ritorno
alla normalit del mercato con riferimento ai possibili acquirenti dei beni
formanti oggetto di vendita coattiva;

276

4. di contenimento e, ove possibile, riduzione delle pendenze, quanto meno


nella misura del 10 %, nel settore delle procedure concorsuali, incentivandosi,
laddove ne ricorressero i presupposti, lutilizzo dello strumento acceleratorio
di cui allart. 102 della legge fallimentare.
Per quanto riguarda il settore penale, il Presidente evidenzia lelaborazione di
una incisiva strategia di accelerazione delliter di definizione dei procedimenti
pendenti, analoga a quella concernente le cause civili di pi remota iscrizione,
soprattutto con riferimento ai processi penali cui deve assicurata la priorit
assoluta nella relativa trattazione, previsti dallart. 132 bis delle norme di
attuazione, di coordinamento e transitorie del Codice di procedura penale,
nel testo sostituito dallart. 2 bis del decreto legge n. 92/2008, convertito, con
modificazioni, nella legge n. 125/2008, nonch dalla delibera del Consiglio
Superiore della Magistratura del 13 novembre 2008.
Anche in tal caso stata posta, come propedeutica rispetto alla predisposizione
di un efficace programma di smaltimento, unopera analitica di ricognizione volta
ad accertare le precise dimensioni del problema, tale da individuare lesatto
numero dei processi per i quali doveroso un intervento mirato, soprattutto
in relazione ai casi in cui si presenta concreto il rischio di prescrizione dei reati.
La scelta di un adeguato criterio di classificazione dei processi, fondato sulla
gravit dei reati in contestazione e sulla data di scadenza del termine di
prescrizione, ha consentito, quindi, di tracciare un programma articolato per
la formazione dei ruoli di udienza e per la relativa trattazione, riservando una
corsia preferenziale a quelli a trattazione prioritaria.
La introduzione di udienze straordinarie, aggiuntive rispetto a quelle previste
dalle tabelle in vigore, inteso come strumento utilizzabile nel contesto di un
programma pi ampio mirato allo smaltimento degli affari, soprattutto degli
affari penali a trattazione prioritaria, non risultata praticabile, non disponendo
lUfficio del personale amministrativo necessario a prestare lassistenza alle
udienze.
Il presidente del Tribunale di Vicenza segnala di avere adottato, con il parere
favorevole dellOrdine degli avvocati vicentini, il c.d. Programma Strasburgo
tendente a realizzare lobiettivo della ragionevole durata dei processi civili.
Tale programma si fonda essenzialmente sullo smaltimento prioritario e
graduale dellarretrato delle cause civili ultratriennali e sullopzione di una
durata normalmente infra-triennale delle cause civili pendenti presso i tribunali.
Il programma predisposto dal Presidente vicentino incentrato su un decalogo
di 20 prescrizioni (per funzionari e personale amministrativo) e suggerimenti

277

per i magistrati, condivisi con il locale Consiglio dellOrdine degli Avvocati,


riguardanti la gestione delle cause mediante lutilizzazione al massimo dei
poteri di cui allart. 175 c.p.c. spettanti al giudice civile e prevede inoltre:
un monitoraggio periodico (ogni 6 mesi) dei ruoli mirato a catalogare le
cause pendenti in base allanno di iscrizione a ruolo (la c.d. targatura dei
processi);
la trasmissione periodica a tutti i giudici dei risultati parziali conseguiti;
un metodo di esaurimento dei processi con il sistema FIFO (first in, first out;
cio precedenza alle cause pi vecchie) e non pi LIFO (fast in, first out);
un trattamento privilegiato per le cause di anzianit ultra-triennale (quelle
divenute nel frattempo a rischio Pinto) con precedenza assoluta sulle
altre.
Sezione stralcio
Listituzione di una sezione stralcio, almeno nella prima fase, tende a realizzare
lobiettivo della riduzione della durata dei procedimenti civili e della limitazione
dellarretrato, tenuto conto delle criticit derivanti da un arretrato che
divenuto imponente a causa delle vicissitudini che hanno connotato in senso
negativo lorganico dei magistrati negli ultimi anni (contraddistinto da un indice
di scopertura che ha raggiunto, nellanno 2014, il 44,50%).
Pi precisamente, tenuto dunque conto che negli anni 2018-2019 e 2020
risultano fissate per la precisazione delle conclusioni n. 630 cause, alcune
iscritte da oltre 15 anni, tale sezione avr il precipuo compito di procedere
allabbattimento del suddetto arretrato e alla riduzione dei tempi di durata
dei relativi giudizi anche anticipando i tempi di fissazione delle udienze di
precisazione delle conclusioni.
Il Presidente del Tribunale di Treviso, a sua volta, pur rappresentando come,
in mancanza di una significativa revisione delle piante organiche, appaia
umanamente impossibile realizzare lobiettivo delleliminazione dellarretrato
e del contenimento dei tempi di esaurimento dei procedimenti, ha riferito
analiticamente sulla situazione nelle diverse macroaree alla data 30.6.2015:
Contenzioso civile ordinario
Prima sezione civile: obiettivo perseguito = carico esigibile = da 124 (-15%) a
166 (+15%). Valore medio delle definizioni con sent. = 145. Definizione del 50%
dei procedimenti di separazione e divorzio contenziosi e di contenzioso ordinario
ultratriennali (in numero, alla data 30.6.2014, di 137 e rispettivamente 740). La

278

definizione dovr privilegiare per entrambe le tipologie i procedimenti iscritti


ante 1.1.2010.
Sono state pubblicate nel periodo 30.6.2014/1.7.2015 dai magistrati della
sezione (7 oltre ai GOT) n. 1.228 sentenze (esclusi divorzi congiunti), numero
superiore allobiettivo.
stato definito il 66% dei procedimenti ultratriennali in materia di famiglia
(iscritti ante 30.6.2011 residui 43 da 127) e il 63% dei procedimenti ultratriennali
di contenzioso ordinario (265 da 730).
Seconda sezione civile: obiettivo = carico esigibile = da 68 (-15%) a 92
(+15%). Valore medio delle definizioni con sent. = 80. Definizione del 50%
dei procedimenti di contenzioso ordinario ultratriennali (287) privilegiando le
iscrizioni ante 1.1.2010.
Sono state pubblicate nel periodo 30.6.2014/1.7.2015 dai magistrati
della sezione (Passarelli, Rossi, Zulian dal 10.10.2014 ma in applicazione
extradistrettuale ad Alessandria per due udienze al mese, Burra dal 2.2.2015,
Vortali dal 25.2.2015 ma in congedo per tutto il periodo, Valle in servizio fino
al 8.4.2015, Cambi fino al 2.2.2015 data del tramutamento alla terza sezione
civile) n. 382 sentenze. Il dato comprensivo, come per le altre sezioni, delle
sentenze emesse dai GOT. Lampio e in taluni casi imprevedibile turn over
registrato, lapplicazione parziale extradistrettuale di un giudice e il congedo
di un altro hanno pesato sul raggiungimento dellobiettivo, che si confida verr
egualmente raggiunto per la fine dellanno, grazie anche al rientro in servizio
del magistrato in congedo e alla cessazione dellapplicazione dellaltro.
stato definito il 67% dei procedimenti ultratriennali di contenzioso ordinario
(iscritti ante 30.6.2011 residui 95 da 287).
Terza sezione civile: obiettivo = carico esigibile = da 128 (-15%) a 172 (+15%).
Valore medio delle definizioni con sent. = 150. Definizione del 30% delle cause
di contenzioso ordinario ultratriennali (984) privilegiando le iscrizioni da pi di
cinque anni (322).
Sono state pubblicate nel periodo dall1.7.2014 al 30.6.2015 dai magistrati
della sezione (Luca, Menegazzi, Munaro, Merlo in congedo dal 27.10.2014,
Cambi tramutato dalla seconda sezione il 2.2.2015) n. 764 sentenze, numero
superiore allobiettivo.
stato definito il 53% dei procedimenti ultraquinquennali di contenzioso
ordinario (iscritti ante 30.6.2009, residui 135 da 288).
In definitiva, per quanto concerne la macroarea del contenzioso civile ordinario
(escluso lavoro), risultano pubblicate n. 2.374 sentenze, che, sommate alle
definizioni altrimenti ottenute (1.289), portano ad un rendimento dellufficio

279

pari a n. 3.663 definizioni, a fronte di sopravvenienze per n. 3.473 procedimenti.


Sezione lavoro: obiettivo = Il carico esigibile per magistrato stimato
compreso, per quanto concerne le modalit di definizione con sentenza, tra i
149 procedimenti (-15% della media della produttivit) e i 201 (+15%). Valore
medio delle definizioni con sent. = 175.
Premesso che il terzo posto di giudice del lavoro rimasto vacante fino al
12.1.2015 (presa di possesso del MOT Giordan), si osserva che sono state
pubblicate n. 518 sentenze, di cui 137 in materia di previdenza-assistenza
(contro le 250 del periodo precedente, di cui 52 previdenza). In generale stato
definito l82% del contenzioso ultraquinquennale (8 pendenti da 46) e il 59%
di quello da 3 a 5 anni (116 pendenti da 282). Complessivamente le pendenze
sono risultate a fine periodo n. 2.435 (da 2.478).
Per quanto concerne invece le pendenze finali complessive delle tre sezioni
civili e della sezione lavoro, le stesse sono risultate alla data 30.6.2015 pari a
10.935 (11.033 quelle del precedente periodo).
Fallimenti e procedure concorsuali: obiettivo = Si porr particolare attenzione
ai fallimenti ante 31.12.2006 (cfr. relazione presidente seconda sezione, secondo
la quale so conta entro il 2015 di eliminare circa il 30% delle 223 procedure
aperte)...
stato chiuso nel periodo il 17% delle procedure fallimentari ante 31.12.2006 (40
su 237). I fallimenti dichiarati sono risultati 287 (265 nel periodo precedente), chiusi
192 (185 lanno prima), pendenti finali 1.628 (da 1.533). Sono risultate 59 le nuove
procedure di concordato preventivo (lo stesso numero del periodo precedente),
con un incremento in termini di pendenze finali del 15% (171 da 148).
Esecuzioni mobiliari: obiettivo = .. ci si propone di garantire il mantenimento
degli attuali livelli di produttivit.
La diminuzione delle sopravvenienze (4.634 da 5.527) e il proseguimento del
buon ritmo di smaltimento (5.308 definizioni contro le precedenti 5.533) hanno
reso possibile un sostanzioso abbattimento delle pendenze finali, risultate
1.584 da 2.258.
Esecuzioni immobiliari: obiettivo = si confida di ridurre di ulteriori 6 mesi
lintervallo temporale tra liscrizione a RG e laffidamento dellincarico al perito
per la stima dei beni portandolo a 3 anni e 6 mesi dagli attuali 4.
Trattasi del settore dove venivano e vengono tuttora riscontrati gli aspetti pi
critici, a causa: a) del numero sempre molto elevato delle sopravvenienze (809

280

da 833 del 2013, anche se in marcata flessione rispetto ai picchi di 1.100 nuovi
procedimenti del 2011 e di 1060 del 2012); b) della limitatezza delle risorse
disponibili (sia in termini di magistrati addetti che di personale di cancelleria);
c) soprattutto della particolare congiuntura del mercato immobiliare, incapace
di assorbire una cos vasta offerta (basti pensare, con riferimento alle aste
tenute dal Giudice dellEsecuzione il dato non riguarda le aste delegate ai
notai che dall1.1 al 30.6.2015 hanno avuto esito positivo solo 28 esperimenti
di vendita su 378, corrispondenti al 7,8%, percentuale ancora inferiore al 9%
registrato nellanno 2014). La diminuzione complessiva delle definizioni (519 da
600), non bilanciata da un adeguato calo delle sopravvenienze, ha determinato
laumento delle pendenze finali da 3.925 a 4.188.
Alla luce dei dati riportati, il Presidente del tribunale trevigiano presume che,
pur tra le molte difficolt determinate dal protrarsi delle evidenziate scoperture
dorganico, aggravate da applicazioni e congedi, alla fine del periodo gli obiettivi
fissati possano essere centrati sia per quanto concerne il c.d. ringiovanimento
del ruolo sia con riferimento alla riduzione/contenimento delle pendenze,
quanto meno nei settori del contenzioso civile, lavoro, esecuzioni mobiliari,
fallimenti e procedure concorsuali.
La Presidente del Tribunale di Rovigo ha fatto riferimento al programma di
gestione dei procedimenti civili per lanno 2015 e alla proposta tabellare
del 24.9.2014, approvata dal CSM il 4.3.2015 per evidenziare i programmi
predisposti per lo smaltimento dellarretrato.
Con riferimento all arretrato civile, per il quale era stata prevista la riduzione
del 30% nel programma ex art. 37 del 2014, evidenzia lavvenuto superamento
della previsione, essendosi attestata la riduzione mediamente nella misura
34,55% nel periodo 1.7.14-30.6.15.
Allo scopo di monitorare landamento del programma, la Presidente ha previsto
verifiche semestrali in ordine al programma individuale di smaltimento delle
pendenze ultratriennali, con obbligo di segnalazione, da parte del giudice
interessato, dei procedimenti (con indicazione del numero di r.g.) nei quali
abbia fissato ludienza di precisazione delle conclusioni o di discussione orale
(con indicazione della data delludienza) ovvero dellavvenuto deposito del
provvedimento conclusivo (con indicazione della data del deposito).
Con riferimento al settore penale, i dati statistici attestano il forte impegno dei
giudici del dibattimento nellaffrontare le pendenze e le sopravvenienze, tanto

281

che lindice di rendimento passato da 0,67 a 1,06 e quello di smaltimento


da 0,25 a 0,63. Il numero delle udienze stato di 426 nel monocratico e 153
nel collegiale, a fronte rispettivamente di 234 e 68 del periodo precedente.
E stato, inoltre, incrementato il numero delle udienze collegiali, da quattro a
sei al mese, con fissazione di qualche udienza straordinaria per la trattazione di
processi pi che prioritari prossimi alla prescrizione.
Le Linee guida sui processi prioritari, adottate in sede distrettuale il 18.12.2014
sono puntualmente applicate.
La Presidente del Tribunale di Belluno, con riguardo ai programmi predisposti
per la trattazione e riduzione dellarretrato civile, nullaltro ha riferito rispetto
a quanto evidenziato con riguardo alle regole organizzative per il pi efficiente
funzionamento dellUfficio, assumendo quali obiettivi: 1) la riduzione nel
limite di tre anni della durata massima di tutti i procedimenti civili entro il
prossimo periodo tabellare (quale obiettivo principale); 2) l azzeramento
dei ricorsi proposti ai sensi della legge Pinto in conseguenza del miglioramento
qualitativo delle pendenze attraverso la definizione dei procedimenti di pi
risalente iscrizione (quale obiettivo secondario); 3) recupero della effettivit
della giurisdizione nel settore civile (quale obiettivo finale).
Relativamente alla Corte dAppello i programmi predisposti per la trattazione e
la riduzione dellarretrato civile con la relazione relativa al precedente periodo
sono stati in gran parte attuati specie con riguardo alle cause di vecchio rito il
cui numero complessivo si ridotto a 13 unit.
Relativamente alle cause di nuovo rito, a causa delle vacanze di organico si
riusciti solo in parte a contenere i rinvii delle udienze di precisazione delle
conclusioni nei limiti previsti dal programma.
Ottimo lindice di ricambio che appare assestato su valori elevati per il
contenzioso ordinario, da ultimo, su un valore di 1,38 al 30.6.2015, sia pure in
lieve calo rispetto allo scorso periodo (1,59).
Altrettanto positivo lindice di produttivit media dei magistrati dellufficio,
calcolato nel periodo 1.7.2014/30.6.2015, riferito al contenzioso ordinario
e al lavoro, pari a 263 definizioni, di cui 170 con sentenza e 93 altrimenti
definiti, sostanzialmente stabile rispetto allindice di produttivit del periodo
precedente, pari a 260, di cui 178 sentenze e 82 altrimenti definiti.
Nellambito dello specifico programma per lesaurimento dei procedimenti
pendenti stato disposto un periodico monitoraggio dei ruoli di ciascun
consigliere al fine di assicurare, per ogni udienza, la presa in carico di almeno

282

4 cause da decidere (e almeno 3 per la terza sezione civile che ha competenza


anche in materia di famiglia, con un elevato numero di procedimenti in camera
di consiglio per ogni udienza).
Va confermata la prassi della formazione, ove possibile, di due collegi per
ciascuna sezione (compresa la sezione lavoro), allo scopo di incrementare il
numero delle udienze e favorire la trattazione di un maggior numero di fascicoli
da parte di ogni singola sezione, in modo da conseguire il risultato di una pi
rapida definizione dei procedimenti.
In adesione al programma Strasburgo, per il prossimo periodo dovr perseguirsi,
quale obiettivo prioritario, lo smaltimento dellarretrato, con tale termine
intendendosi fare riferimento ai procedimenti ultrabiennali (ovvero oltreannali
con riferimento alle cause di lavoro) e, conseguentemente, dovr procedersi
alla anticipazione delle cause pi risalenti (fuori dal biennio o dallanno), con
fissazione delle stesse in udienze temporalmente pi vicine.
Ove necessario, potr provvedersi alla istituzione di una o pi sezioni
stralcio per la definizione dellarretrato, integrandone la composizione con i
Giudici Ausiliari, di prossima nomina, e rafforzando lazione dei giudici con la
costituzione dellUfficio del processo.
Relativamente al settore penale, deve darsi atto dei buoni risultati conseguiti e
della opportunit di prosecuzione dellattivit svolta dalla Commissione della
priorit delle priorit nata dalla collaborazione tra i magistrati della Procura
Generale e quelli della Corte, con riferimento alla segnalazione periodica di
procedimenti penali prioritari in ragione del loro rilevante interesse pubblico.
Infatti, la maggior parte delle segnalazioni di priorit sono state accolte e vari
importanti processi sono stati sollecitamente fissati per la trattazione.
Va, altres, segnalata lapprovazione dei criteri di priorit condivisi a livello
distrettuale, come da verbale del 18.12.2014, da parte della Conferenza
dei Capi degli Uffici del distretto, convocata dal Presidente della Corte e dal
Procuratore Generale ad impulso del Consiglio Giudiziario di Venezia.
Sar conservata ed ulteriormente curata lattivit degli osservatori di giustizia
al fine della predisposizione e dellaggiornamento di condivisi protocolli di
udienza e saranno tenute riunioni periodiche con il Procuratore Generale della
Repubblica, il Presidente del Consiglio dellOrdine degli avvocati di Venezia ed i
funzionari delle cancellerie e segreterie interessati, con lobiettivo di individuare
situazioni di criticit nel funzionamento degli uffici e di adottare i necessari
provvedimenti correttivi.
Per quanto riguarda pi specificamente lattivit delle sezioni penali,
sottolineo che, da settembre 2014 e per un breve periodo, due delle tre sezioni

283

oggi esistenti hanno operato con un Presidente e cinque consiglieri (anche


grazie allapplicazione alla Prima sezione penale di un magistrato del Tribunale
di Venezia), con conseguente possibilit di formazione di due collegi fissi per
ciascuna delle due sezioni, mentre la terza sezione ha operato con la presenza
di un Presidente e quattro consiglieri.
Ci ha consentito lincremento del numero delle udienze, compatibilmente con
la capacit della struttura amministrativa di far fronte ad un maggior carico di
lavoro.
Peraltro, da marzo del 2015 la prima sezione ha ripreso ad operare con
cinque magistrati per cessazione dellapplicazione mentre la seconda sezione
temporaneamente mancante di un consigliere, sospeso dalle funzioni da
settembre 2015 a tutto febbraio 2016.
Infine, tra novembre e dicembre 2015 lorganico delle sezioni penali rimarr
scoperto di tre unit (oltre il consigliere sospeso) (su 16 magistrati) a causa
del pensionamento, a fine anno, di due Presidenti (il dott. Sartea e la dott.ssa
Perdibon, rispettivamente Presidenti della prima e della seconda sezione) e del
consigliere dott.ssa Napolitano per prossimo collocamento fuori ruolo della
stessa, con conseguenti effetti negativi sullo smaltimento dellarretrato e sui
tempi di definizione dei processi.
La nota maggiormente positiva che, pur a fronte dellaumento delle
sopravvenienze (da 3.845 al 30.6.2014 a 3.989 al 30.6.2015, pari a + 3,75%)
compresi Assise e Minori cresciuto il numero delle definizioni (passate
da 3.464 a 3.834, pari a + 10,68), con una pendenza pressocch stabile
(14.493 rispetto a 14.358 nel periodo precedente), con un indice di ricambio
ulteriormente positivo rispetto al 30.6.2014, pari a 96,1% rispetto al 90,1%
dello scorso periodo.
Osservazioni conclusive
Per lanalisi valutativa dei dati statistici riportati nelle tabelle rimando alle
considerazioni, ai rilievi e alle osservazioni gi espressi, che contengono
lillustrazione dei dati salienti, delle variazioni pi rilevanti e delle cause che
hanno determinato la conferma o la variazione dei dati.
Ancora una volta, il dato di fondo che emerge dallanalisi dei dati la capacit
dei giudici del distretto di smaltire un numero di cause (civili e penali) pari alle
sopravvenienze e, contestualmente, lassoluta impossibilit da parte dei giudici
medesimi di intaccare in modo sensibile larretrato.

284

Alla base di tale impossibilit si colloca lassoluta inidoneit degli organici dei
magistrati (e, conseguentemente, del personale amministrativo) a far fronte ad
un carico di lavoro insostenibile nella attuale situazione, posto che il distretto
veneto si pone allultimo posto nella geografia giudiziaria del paese nel rapporto
tra giudici e popolazione (1 giudice ogni 99.000 abitanti per la Corte e 1 giudice
ogni 14.000 in relazione allintero distretto), a fronte di una quantit e qualit
di flussi non indifferente per una Regione ad alto tasso di imprenditorialit,
terza in Italia per prodotto interno lordo, dopo la Lombardia e il Lazio.
In tale contesto, al fine di ridurre la pendenza dei procedimenti civili e penali
e contenere la durata dei procedimenti medesimi nellambito degli standard
europei, appare necessaria, quale unico rimedio, la copertura e, in taluni casi,
lampliamento e/o una migliore distribuzione degli organici dei magistrati e del
personale amministrativo, in modo da rendere omogeneo in tutto il territorio
nazionale il rapporto tra numero di magistrati (e amministrativi) e popolazione
residente ed, altres, tenuto conto della consistenza dellarretrato e dellentit
e qualit dei flussi e dei carichi di lavoro, alla stregua delle diverse tipologie e
caratteristiche dei territori.
Al riguardo, come segnalato in seno alla presente relazione, confermo di avere
richiesto al competente Ministero della Giustizia un sostanzioso incremento
dellorganico dei magistrati (da 46 a 73 unit) e del personale amministrativo
(da 112 a134 unit) di questa Corte dAppello con nota del 18.3.2014, sulla base
della popolazione, delle caratteristiche del territorio e dellentit dei flussi e dei
carichi di lavoro comparatati con omologhi uffici giudiziari.
Nellimmediato, con riferimento a questa Corte e limitatamente al settore
civile, potrebbe essere risolutiva ai fini dello smaltimento dellarretrato
peraltro gi avviato negli ultimi due anni con gli apprezzabili risultati gi
descritti nel corpo della presente relazione (pi che generiche e disorganiche
riforme) la rapida nomina dei giudici ausiliari previsti nel testo del decretolegge 69/2013, coordinato con la legge di conversione 98/2013 (c.d. decreto
del fare), destinati a svolgere una funzione per certi aspetti analoga a quella,
sempre pi rilevante ed incisiva, svolta nellambito dei tribunali dai GOT,
in modo da consentire la creazione di sezioni stralcio per la definizione del
contenzioso a rischio Pinto, in conformit alle linee programmatiche del c.d.
Progetto Strasburgo, e il successivo contenimento della durata dei processi in
tempi ragionevoli.
La procedura di selezione degli aspiranti ormai esaurita a livello locale e si
auspica che il Ministero pervenga alla nomina di tali giudici onorari rapidamente
in tutte le sedi distrettuali non appena il CSM avr esaurito il procedimento per

285

la formazione della graduatoria e avr formulato la relativa proposta.


Pi difficile appare (sempre con riferimento alla Corte) la soluzione delle
problematiche attinenti al settore penale.
Premesso, infatti, che (secondo quanto anticipato) presso la Corte dappello
sono stati iscritti nellanno giudiziario 3.989 procedimenti contro i 3.845
dellanno precedente, con un lievissimo aumento anche della pendenza finale,
da 14.358 (nel 2014) a 14.493 (nel 2015) (+0,94%) nonostante la crescita delle
definizioni nella misura percentuale del 10,68% (da 3.464 a 3.845), lunica
soluzione possibile (anche allo scopo di evitare la declaratoria di un numero
elevatissimo di prescrizioni) appare essere quella di un immediato incremento
dellorganico dei magistrati in modo da consentire la formazione di quattro
sezioni penali composte, ciascuna, da un Presidente e cinque Consiglieri, con
possibilit di costituzione di due collegi per sezione (ovviamente affiancate
da un numero adeguato di unit amministrative) a fronte delle attuali tre
sezioni, composte, una, da sei magistrati e, due, da cinque, per un totale di
appena 16 unit, assolutamente insufficienti ai fini dello smaltimento dei
carichi esistenti.
Il Presidente
Antonino Mazzeo Rinaldi

286

PARTE TERZA

DATI STATISTICI
E RAPPRESENTAZIONI GRAFICHE

Tav. 1.1 - Procedimenti civili sopravvenuti, definiti e pendenti a fine periodo nell'A.G. 2014/2015

UFFICIO

CIRCONDARIO NUOVO

Sopravvenuti
Corte di Appello

VENEZIA

Tribunale per i minorenni

VENEZIA

Totale Tribunali
PADOVA

Finali

Sopravvenuti

Definiti

Finali

4.371 6.000 12.854 4.187 5.821 14.470


2.030 1.719 4.196 1.951 2.219 3.885

4.576 5.148 5.523 5.409 4.729 6.095


CITTADELLA

370 3.817 -

ESTE
PADOVA
PADOVA Totale
ROVIGO

25.988 28.108 26.853 34.230 35.819 28.959

ROVIGO Totale
TREVISO

- 63 726
10.964 11.397 8.300 11.524 9.703 8.733
10.964 11.397 8.300 11.524 9.766 8.733

CASTELFRANCO VENETO

- - - 149 2.243 -

CONEGLIANO

- 22 - 222 2.831 22

MONTEBELLUNA

- 5 - 150 1.871 5

TREVISO

27.694 28.203 25.754 33.596 27.380 26.263

TREVISO Totale

27.694 28.230 25.754 34.117 34.325 26.290

VENEZIA Totale
VERONA

278 2.471 -
25.988 28.108 26.853 33.582 29.531 28.959

ADRIA
ROVIGO

21.559 23.990 23.548 29.354 24.937 25.928


LEGNAGO

550 808 2.362

SOAVE
VERONA
VERONA Totale
VICENZA

- - -
32.802 34.044 27.862 36.147 32.304 31.087
32.802 34.044 27.862 36.697 33.112 31.087

BASSANO DEL GRAPPA

177 669 3.493 1.120 2.730 3.985

SCHIO
VICENZA
VICENZA Totale
BELLUNO

PADOVA

579 3.413 606


20.541 18.867 29.196 27.784 22.421 27.039
20.718 19.536 32.689 29.483 28.564 31.024

AGORDO

1 11 2 39 50 12

BELLUNO

1.211 1.155 279 860 806 223

CORTINA D'AMPEZZO

- 9 4 53 53 13

FELTRE

1 54 5 267 273 58

PIEVE DI CADORE

- 28 7 112 126 35

BELLUNO Totale

1.213 1.257 297 1.331 1.308 341


CAMPOSAMPIERO

- 35 11 557 607 46

CITTADELLA

- 70 55 673 709 124

ESTE

TREVISO

411 423 62

MONSELICE

5 142 31 465 474 158

PADOVA

7.822 7.889 2.189 7.295 6.958 2.225

PADOVA Totale

7.827 8.136 2.286 9.401 9.171 2.615


ASOLO

- 58 22 220 208 83

CONEGLIANO

3.127 3.392 335 3.466 3.353 600

MONTEBELLUNA

- 84 22 1.216 1.375 105

ODERZO

621 596 236

TREVISO

6.909 6.616 1.931 5.303 4.792 1.592

VITTORIO VENETO
TREVISO Totale
VENEZIA

244 254 91
10.036 10.150 2.310 11.070 10.578 2.616

CAVARZERE
CHIOGGIA

62 59 36
222 249 62 295 286 89

MESTRE

2.616 2.906 2.227

PORTOGRUARO

588 586 -

SAN DONA' DI PIAVE


VENEZIA
VENEZIA Totale
VERONA

VICENZA

1.117 1.040 648


2.045 1.596 4.598 1.970 1.050 1.787
2.267 1.845 4.660 6.648 5.927 4.787

CAPRINO VERONESE

- 33 16 92 104 49

ISOLA DELLA SCALA

- 25 - 287 332 25

LEGNAGO

- 63 30 609 691 93

SOAVE

- 210 32 1.009 1.099 242

VERONA

9.289 9.363 1.580 9.272 9.422 1.654

VERONA Totale

9.289 9.694 1.658 11.269 11.648 2.063


ARZIGNANO

- 271 335 393 412 606

ASIAGO

99 72 45

BASSANO DEL GRAPPA

1.778 1.903 403 2.309 2.267 533

LONIGO

- 68 29 291 280 97

SCHIO

VICENZA Totale
Totale Giudici di pace

Definiti

144.301 150.453 150.529 180.814 171.252 158.116


BELLUNO Totale

Giudice di pace

A.G. 2013/2014

A.G. 2014/2015

SEDE

902 948 1.225

THIENE

- 93 21 638 684 114

VALDAGNO

- 51 11 225 225 62

VICENZA

4.404 4.604 1.948 3.699 4.382 2.097


6.182 6.990 2.747 8.556 9.270 4.779
36.814 38.072 13.958 48.275 47.902 17.201

291

Tav. 1.2 - Procedimenti civili iscritti, definiti e pendenti a fine periodo nell'A.G. 2014/2015. Dettaglio principali materie [1/3]
Famiglia
Separazioni giudiziali

Cognizione ordinaria
UFFICIO

CIRCONDARIO
NUOVO

Corte di Appello
Tribunale ordinario

Sopravve
Definiti
nuti

VENEZIA

3.649

Finali

9.351

61

67

Famiglia
Separazioni consensuali
Sopravve
Definiti
nuti

Finali

46

106

125

Famiglia
Divorzi giudiziali
Sopravve
Definiti
nuti

Finali

10

40

47

Famiglia
Divorzi a firma congiunta

Finali

26

Sopravve
Definiti
nuti

50

49

Propriet industriale
intellettuale
Sopravve
Definiti
nuti

Finali

14

20

32

Brevetti
Sopravve
Definiti
nuti

Finali

Finali

42

BELLUNO

BELLUNO

602

866

55

63

85

137

207

21

47

64

56

145

163

66

PADOVA

3.532

5.508

8.881

301

343

551

766

804

153

187

242

388

481

460

104

13

ROVIGO

ROVIGO

1.439

1.345

3.320

151

118

211

297

289

153

120

97

169

152

182

89

TREVISO

CASTELFRANCO VENETO

CONEGLIANO

22

MONTEBELLUNA

1.980

TREVISO

3.502

4.038

7.757

298

365

393

772

806

85

239

260

290

503

484

TREVISO Totale

3.502

4.065

7.757

298

365

393

772

806

85

239

260

290

503

484

97

VENEZIA

3.082

4.099

8.516

309

371

629

613

683

185

220

258

540

316

412

401

65

53

185

25

14

57

97

VERONA

VERONA

VICENZA

BASSANO DEL GRAPPA

30

465

1.294

12

28

30

VICENZA

2.726

2.050

11.100

327

225

688

727

699

213

194

133

453

433

414

163

24

VICENZA Totale

2756

2515

12394

327

237

716

727

699

213

194

139

483

433

415

163

26

Totale Tribunali

18.882

23.316

51.402

1.842

1.973

3.161

4.084

4.353

1.112

1.280

1.410

2.353

2.545

2.690

1.143

84

72

241

28

15

59

BELLUNO

PADOVA

201

168

CORTINA D'AMPEZZO

FELTRE

28

PIEVE DI CADORE

10

4
177

266

246

CAMPOSAMPIERO

33

CITTADELLA

53

15

MONSELICE

79

23

PADOVA

1.666

1.724

1.335

1.669

1.889

1.378

ASOLO

47

20

CONEGLIANO

325

441

223

MONTEBELLUNA

70

22

TREVISO

1.656

1.383

1.146

1.981

1.941

1.411

CHIOGGIA
VENEZIA

VENEZIA Totale
VERONA

70

47

291

2.241

361

2.288

ISOLA DELLA SCALA

18

48

130

27

2.816

2.803

1.143

2.816

3.008

1.201

ARZIGNANO

137

35

BASSANO DEL GRAPPA

525

582

321

LONIGO

31

23

THIENE

70

401

476

576

772

27

SOAVE
VERONA
VERONA Totale

VICENZA Totale

54
963
1.017

CAPRINO VERONESE

LEGNAGO

VICENZA

8.554

266

TREVISO Totale
VENEZIA

4.918

AGORDO

PADOVA Totale
TREVISO

3.969

BELLUNO

BELLUNO Totale

Giudice di pace Totale

2.677

Sopravve
Definiti
nuti

PADOVA

VENEZIA

Giudice di pace

SEDE

13

VALDAGNO

31

10

VICENZA

726

702

1.005

1.251

1.553

1.407

9.000

8.998

7.862

292

865

302

273

350

427

515

574

223

293

4019

471

VICENZA

767

VICENZA Totale

BASSANO DEL GRAPPA

VERONA

958

5338

706

652

54

967

1199

845

378

1140

103

1173

7852

1925

1613

312

1420

955

1483

195

1836

38

2076

Finali

3705

415

415

771

642

476

258

991

152

289

2936

332

325

599

590

225

210

861

119

356

Sopravve
Definiti
nuti

Previdenza

4532

715

663

52

866

552

915

158

1234

92

914

Finali

22791

4004

3927

77

4380

3668

4634

1520

3913

672

Tribunale ordinario Totale

Tribunale ordinario

Corte di Appello Totale

UFFICIO

VENEZIA
VERONA
BASSANO DEL GRAPPA

VENEZIA
VERONA
VICENZA

679

490

555

3386

592

TREVISO

TREVISO

782
259

VICENZA Totale

ROVIGO

ROVIGO

592

PADOVA

PADOVA

29

3363

573

573

567

508

622

274

794

25

Definiti

1490

339

339

371

182

203

102

270

23

Finali

Istanze di fallimento

VICENZA

BELLUNO

SEDE

BELLUNO

CIRCONDARIO
NUOVO

1340

196

196

258

216

287

85

286

12

852

140

140

147

137

192

45

179

12

Sopravve
Definiti
nuti

7981

1527

1527

1436

1287

1628

433

1513

157

Finali

Procedimenti in materia
di fallimento

7480

2044

1820

224

1122

1101

1584

279

1104

246

Finali

41836

6077

6076

9721

6019

8157

2570

8301

991

43261

6407

6383

24

10054

6190

8252

2711

8585

1062

Sopravve
Definiti
nuti

5876

1418

1390

28

1255

910

1051

208

813

221

Finali

Procedimenti speciali

25959

3810

3793

17

5011

4595

5308

2101

4390

744

Sopravve
Definiti
nuti

Procedimenti esecutivi
mobiliari

Tav. 1.2 - Procedimenti civili iscritti, definiti e pendenti a fine periodo nell'A.G. 2014/2015. Dettaglio principali materie [2/3]

Tribunale ordinario Totale

VERONA

VENEZIA

507

333

470

VENEZIA

TREVISO

891

VICENZA

ROVIGO
TREVISO

ROVIGO

PADOVA

PADOVA

92

BELLUNO

BELLUNO

Lavoro
Sopravve
Definiti
nuti

680

SEDE

Tribunale ordinario

CIRCONDARIO
NUOVO

Corte di Appello Totale

UFFICIO

Tav. 1.2 - Procedimenti civili iscritti, definiti e pendenti a fine periodo nell'A.G. 2014/2015. Dettaglio principali materie [2/3]

4041

479

460

19

889

941

519

377

667

169

19428

4076

3561

515

2714

2697

4188

1290

3714

749

Finali

55

56

Sopravve
Definiti
nuti

11

Finali

Equa riparazione

4546

857

797

60

815

637

782

417

861

177

Sopravve
Definiti
nuti

Procedimenti esecutivi
immobiliari

Tav. 1.2 - Procedimenti civili iscritti, definiti e pendenti a fine periodo nell'A.G. 2014/2015. Dettaglio materie di competenza del Giudice di Pace [3/3]

CIRCONDARIO NUOVO

Opposizione Alle Sanzioni


Amministrative

SEDE

Sopravve
Definiti
nuti

BELLUNO

BELLUNO

222

216

82

177

139

83

42

26

50

10

CORTINA D'AMPEZZO

FELTRE

25

11

PIEVE DI CADORE

18

0
4

224

272

91

177

145

84

42

48

54

10

CAMPOSAMPIERO

24

CITTADELLA

15

12

10

33

12

MONSELICE

61

25

42

16

PADOVA

1118

1101

500

652

704

320

740

775

782

41

49

1120

1178

518

653

743

324

740

874

812

41

49

ASOLO

24

17

CONEGLIANO

110

139

64

127

169

44

98

135

101

MONTEBELLUNA

12

20

37

TREVISO

749

605

531

879

781

363

617

459

625

21

27

859

765

596

1006

994

420

715

648

740

21

27

CHIOGGIA

27

32

15

22

29

35

35

VENEZIA

365

166

1680

489

150

929

412

110

1004

55

57

26

392

198

1689

504

172

937

441

145

1039

55

57

26

CAPRINO VERONESE

24

12

ISOLA DELLA SCALA

13

LEGNAGO

13

35

10

SOAVE

80

62

52

VERONA

1143

1141

411

2037

1986

514

588

609

446

46

48

1143

1265

431

2037

2090

518

588

688

461

46

48

VERONA Totale
VICENZA

VICENZA Totale
Totale complessivo

Finali

VENEZIA Totale
VERONA

Sopravve
Definiti
nuti

Finali

TREVISO Totale
VENEZIA

Sopravve
Definiti
nuti

Finali

Ricorsi In Materia Di
Immigrazione

PADOVA Totale
TREVISO

Sopravve
Definiti
nuti

Finali

Risarcimento Danni
Circolazione

AGORDO

BELLUNO Totale
PADOVA

Cause Relative A Beni Mobili


fino a euro 2582 e cent 28

ARZIGNANO

132

300

73

38

19

BASSANO DEL GRAPPA

241

275

72

301

307

104

152

206

160

LONIGO

35

17

THIENE

19

27

24

VALDAGNO

19

15

VICENZA

484

820

561

336

329

353

221

180

383

725

1300

945

637

740

469

373

480

573

4463

4978

4270

5014

4884

2752

2899

2883

3679

179

197

52

294

295
29
1
34
25
216

Previdenza

Famiglia

Altro

Totale

127

2014

Lavoro

Cognizione ordinaria

Materia

Corte di Appello

417

40

61

17

85

214

2013

420

20

45

85

264

2012

780

15

192

285

287

2011

610

11

20

60

519

2010

317

22

292

2009

Tav. 1.3a - Procedimenti civili definiti con sentenza secondo l'anno di iscrizione - anno 2014. Corte d'Appello

435

10

425

2008

422

415

2007

130

122

Anni precedenti

3747

157

102

275

548

2665

Totale

296
749
5140

585

157

523

46

23

1110

3754

32

553

577

Totale complessivo

Monocratico

VICENZA Collegiale

Monocratico

BASSANO DEL GRAPPA Collegiale

551

559

1083

796

287

641

421

220

383

253

130

982

546

436

192

141

51

2013

VICENZA Totale

VICENZA

VERONA Totale

122

455

Monocratico

VERONA

VERONA Collegiale

402

VENEZIA Totale

187

215

Monocratico

937

VENEZIA

VENEZIA Collegiale

TREVISO Totale

79

858

Monocratico

286

TREVISO

TREVISO Collegiale

ROVIGO Totale

105

181

Monocratico

ROVIGO Collegiale

ROVIGO

103
824

PADOVA Totale

Monocratico

721

48

95

2014

143
PADOVA Collegiale

Monocratico

BELLUNO Collegiale

Sentenze

PADOVA

SEDE

BELLUNO Totale

BELLUNO

CIRCONDARIO NUOVO

Tribunali

3182

373

204

110

56

718

559

159

845

716

129

444

387

57

152

117

35

560

459

101

90

72

18

2012

Tav. 1.3b - Procedimenti civili definiti con sentenza secondo l'anno di iscrizione - anno 2014. Tribunali

2453

333

220

56

54

436

367

69

538

482

56

434

393

41

72

63

572

452

120

68

64

2011

1993

333

248

43

36

287

244

43

349

318

31

398

368

30

36

35

493

430

63

97

92

2010

1482

291

233

22

35

209

179

30

178

160

18

270

257

13

43

43

425

383

42

66

66

2009

987

178

143

14

18

147

134

13

109

105

165

152

13

40

39

289

262

27

59

59

2008

1717

563

499

30

32

161

155

128

124

122

119

111

111

507

470

37

125

121

Anni
precedenti

16954

2820

1704

798

277

41

3068

2189

879

3230

2701

529

2474

2097

377

837

661

176

3828

3002

826

697

615

82

Totale

Tav. 1.3c - Procedimenti civili definiti con sentenza secondo l'anno di iscrizione - anno 2014. Giudici di pace

Sede

Circondario Nuovo
BELLUNO

Totale GDP

13

68

82

CORTINA D'AMPEZZO

13

12

14

FELTRE

24

39

46

PIEVE DI CADORE

15

22

24

188

153

16

179

CAMPOSAMPIERO

47

67

67

CITTADELLA

32

52

62

MONSELICE

43

85

12

99

853

678

141

34

859

975

882

161

38

1087

25

18

22

189

180

36

219

MONTEBELLUNA

36

77

14

96

ODERZO

11

36

43

TREVISO

710

476

82

13

580

ASOLO

VITTORIO VENETO

10

971

792

139

21

16

970

CHIOGGIA

25

48

52

SAN DONA' DI PIAVE

87

112

33

157

VENEZIA

56

107

19

186

115

216

143

27

395

CAPRINO VERONESE

17

25

27

ISOLA DELLA SCALA

30

34

40

LEGNAGO

56

75

78

220

122

35

163

VENEZIA Totale

SOAVE
VERONA

1831

892

94

14

1008

2154

1148

139

20

1316

19

33

21

12

32

103

482

231

26

259

LONIGO

23

48

60

SCHIO

61

72

806

103

19

1000

THIENE

37

62

74

VALDAGNO

15

43

51

153

319

214

213

186

115

83

1130

790

808

1087

334

240

121

87

2677

VERONA Totale
ARZIGNANO
BASSANO DEL GRAPPA

VICENZA
VICENZA Totale

Anni
Precedenti

2009

12

TREVISO Totale

VICENZA

2010

CONEGLIANO

VERONA

2011

134

PADOVA Totale

VENEZIA

2012

BELLUNO

PADOVA

TREVISO

2013

AGORDO

BELLUNO Totale
PADOVA

2014

297

298

34%

44%

15%

4%

tra 91 e 120 gg

Pubblicazione Sentenze

tra 61 e 90 gg
3%

oltre 120 gg

80,49%
65,43%

PADOVA
ROVIGO
TREVISO
VENEZIA
VERONA
BASSANO DEL GRAPPA
VICENZA

PADOVA
ROVIGO
TREVISO
VENEZIA
VERONA
VICENZA

75,00%
80,48%
80,87%
68,20%

ROVIGO
CASTELFRANCO VENETO
VENEZIA
VERONA
BASSANO DEL GRAPPA
VICENZA

ROVIGO
TREVISO
VENEZIA
VERONA
VICENZA
VICENZA Totale

99,26%

PADOVA

PADOVA

69,95%

95,04%

89,53%

61,09%

BELLUNO

BELLUNO

entro 30 gg

Sedi

Circondari

98,58%

27,15%

99,27%

89,08%

99,61%

66,67%

BELLUNO

BELLUNO

entro 60 gg

Sedi

Circondari

15,54%

4,88%

0,37%

39,38%

0,00%

0,00%

0,13%

11,86%

oltre 120 gg

10,68%

9,50%

18,05%

7,31%

0,90%

0,64%

4,18%

8,24%

14,78%

tra 31 e 60 gg

19,37%

22,29%

1,08%

12,20%

24,10%

0,09%

0,78%

2,22%

24,13%

oltre 60 gg

Pubblicazione Sentenze Monocratiche

19,02%

14,63%

1,05%

33,47%

0,73%

10,92%

0,26%

21,47%

tra 61 e 120 gg

Pubblicazione Sentenze Collegiali

Tav. 1.4b Sentenze secondo i termini di pubblicazione (% sul totale delle sentenze pubblicate) Anno 2014 - Tribunali

Corte di Appello

tra 31 e 60 gg

entro 30 gg

Tav. 1.4a Sentenze secondo i termini di pubblicazione (% sul totale delle sentenze pubblicate) Anno 2014 - Corte di Appello

100,00%

100,00%

100,00%

100,00%

100,00%

100,00%

100,00%

100,00%

100,00%

Totale

100,00%

100,00%

100,00%

100,00%

100,00%

100,00%

100,00%

100,00%

Totale

100%

Totale

299

32,09%
10,97%

65,71%
63,43%
50,91%
63,12%

ISOLA DELLA SCALA


LEGNAGO
SOAVE
VERONA

7,65%

VICENZA Totale

67,41%

12,12%
94,62%

VALDAGNO
VICENZA

75,40%

13,38%
99,10%

SCHIO

4,82%
THIENE

0,00%

99,46%

BASSANO DEL GRAPPA


LONIGO

24,37%

2,42%

16,67%

0,00%

0,40%

0,00%

VICENZA

10,26%

62,07%
100,00%

ARZIGNANO

VERONA Totale

8,95%

17,14%

11,36%

59,02%
81,82%

1,06%

15,16%

CAPRINO VERONESE

29,92%
79,89%

SAN DONA' DI PIAVE


VENEZIA

0,00%

1,39%

0,00%

VERONA

100,00%

CHIOGGIA

VENEZIA

5,56%
0,16%

VENEZIA Totale

93,20%

20,00%

VITTORIO VENETO

TREVISO Totale

92,59%
99,84%

ODERZO
TREVISO

7,58%

2,94%

73,53%
92,42%

CONEGLIANO
MONTEBELLUNA

0,00%

100,00%

ASOLO

TREVISO

3,20%

0,00%

96,70%

99,94%

PADOVA

11,97%

0,00%

42,98%

17,71%

23,08%

12,04%

PADOVA Totale

98,94%
88,03%

CITTADELLA
MONSELICE

55,59%
57,02%

CAMPOSAMPIERO

14,29%
46,15%

FELTRE
PIEVE DI CADORE

PADOVA

32,86%

14,81%

CORTINA D'AMPEZZO

BELLUNO Totale

18,52%

74,54%

BELLUNO

13,33%

73,33%

AGORDO

tra 16 e 30 gg

BELLUNO

entro 15 gg

Sedi

Circondari nuovi

4,85%

2,96%

15,15%

0,90%

9,61%

19,28%

0,13%

0,00%

16,37%

18,53%

5,74%

3,73%

17,14%

6,82%

6,27%

3,70%

10,25%

0,00%

0,72%

0,00%

0,00%

1,85%

0,00%

3,19%

0,00%

0,05%

0,06%

0,00%

0,00%

0,00%

22,62%

30,77%

41,43%

62,96%

11,11%

6,67%

tra 31 e 60 gg

Pubblicazione Sentenze

Tav. 1.4c Sentenze secondo i termini di pubblicazione (% sul totale delle sentenze pubblicate) Anno 2014 - Giudici di pace

3,37%

0,00%

56,06%

0,00%

1,60%

75,90%

0,00%

0,00%

11,30%

9,40%

32,38%

0,75%

0,00%

0,00%

27,06%

15,34%

44,67%

0,00%

4,69%

80,00%

0,00%

0,00%

0,00%

20,34%

0,00%

0,05%

0,00%

0,00%

1,06%

0,00%

4,09%

0,00%

11,43%

3,70%

2,31%

6,67%

oltre 60 gg

100,00%

100,00%

100,00%

100,00%

100,00%

100,00%

100,00%

100,00%

100,00%

100,00%

100,00%

100,00%

100,00%

100,00%

100,00%

100,00%

100,00%

100,00%

100,00%

100,00%

100,00%

100,00%

100,00%

100,00%

100,00%

100,00%

100,00%

100,00%

100,00%

100,00%

100,00%

100,00%

100,00%

100,00%

100,00%

100,00%

Totale

300

Provvedimenti relativi alla sottrazione internazionale dei minori (art. 7 L. 64794)

Tav. 1.7 - Tribunale per i minorenni: provvedimenti relativi alla sottrazione dei minori nell'A.G. 2012/2013

Totale

2.030

867

Volontaria giurisdizione

Procedimenti contenziosi

487

Adozione internazionale

Iscritti

675

Materia

Adozione nazionale

10

688

497

524

accoglimento
rigetto
revoca
archiviazione

Esito

1.719

Definiti

A.G. 2014/2015

Tav. 1.6 - Tribunale per i minorenni: procedimenti civili iscritti, definiti e pendenti a fine periodo nell'A.G. 2014/2015

1.951

752

559

638

Iscritti

2
2
0
0

Numero

2
1
0
0

A.G. 2014/2015 A.G. 2013/2014

4.196

1.996

272

1.920

Finali

2.219

15

800

610

794

Definiti

A.G. 2013/2014

3.885

17

1.817

282

1.769

Finali

4,05%

-50,00%

15,29%

-12,88%

5,80%

Iscritti

-22,53%

-33,33%

-14,00%

-18,52%

-34,01%

Definiti

8,01%

-52,94%

9,85%

-3,55%

8,54%

Finali

Variazione percentuale
A.G. 2013/2014 vs. A.G. 2013/2012

301

Materia

Definiti

Finali

Iscritti

Definiti

Finali

-21,34%
4,03%

83.895 79.550 95.545 106.652 104.785 123.722


2.093 1.782 1.720 2.012 1.990 1.409

Procura presso il Tribunale per i Minorenni

Totale Procura presso il Tribunale

-23,99%

Registro NOTI - Mod. 52

Fatti non costituenti reato FNCR

Sezione GdP - Mod. 21bis

Sezione ordinaria - Mod. 21

Sezione GIP - NOTI

10.587 9.255 10.427 13.928 12.498 12.398

-58,02%

1.972 1.989 2.183 4.698 4.652 5.733

-20,52%

-19,90%

59.976 61.661 54.869 74.872 76.528 67.836

11.423 12.205 18.770 14.372 15.716 26.417

-28,57%

7 4 5

5 5 4

-21,02%

-24,36%

44.747 47.028 37.298 59.155 62.436 50.246

61.885 58.090 66.348 78.352 76.571 84.907

-11,38%

257 194 289 290 225 249

Procura presso il Tribunale

-2,77%

14.379 13.886 16.396 14.789 13.303 16.495

-70,04%

-6,81%

-75,70%

-10,92%

2.081 1.965 6.392 2.336 879 6.276


588 548 882 631 560 841

2.425 2.307 158 9.978 9.020 3.457

-14,63%

1.144 1.231 3.752 1.340 271 3.839

4.397 4.296 2.341 14.676 13.672 9.190

Sezione dibattimento

Sezione assise

Sezione GIP/GUP - NOTI

Appello Giudice di Pace

Dibattimento monocratico

Dibattimento collegiale

26,32%
-14,49%

673 468 2.354 787 427 2.149

Totale Giudice di Pace

Giudice di pace

Totale Tribunale e relative sezioni

Tribunale e relative sezioni

Totale Tribunale per i Minorenni

Sezione GIP

Sezione GUP

Sezione dibattimento

264 266 286 209 181 288

Tribunale per i Minorenni

Appello minorenni

Totale Corte di Appello

-35,00%

13 27 6 20 27 22

3,75%

3,13%

118,52%

-7,34%

3.917 3.736 14.471 3.798 3.383 14.307

Iscritti

-10,45%

-24,08%

-25,95%

-22,34%

-24,14%

-68,58%

-74,42%

-57,24%

-19,43%

25,00%

-24,68%

-13,78%

4,38%

-2,14%

123,55%

354,24%

9,60%

46,96%

10,68%

31,48%

0,00%

10,43%

0,28%

Definiti

22,07%

-22,77%

-15,90%

-28,95%

-21,86%

-74,53%

-95,43%

-61,92%

-19,12%

-20,00%

-25,77%

16,06%

-0,60%

4,88%

1,85%

-2,27%

9,54%

-0,69%

0,94%

-44,83%

-72,73%

1,15%

10,23%

Finali

Variazione percentuale
A.G. 2014/2015 vs. A.G. 2013/2014

480 354 1.358 518 353 1.232

- - - 1 1 -

Iscritti

A.G. 2013/2014

59 71 16 27 54 29

Appello assise

Appello ordinario

Esecuzioni penali

Avocazioni

A.G. 2014/2015

3.989 3.834 14.493 3.845 3.464 14.358

Corte di Appello

Procura Generale

Tipologia Ufficio

Tav. 2.1 - Procedimenti penali iscritti, definiti e pendenti nell'A.G. 2014/2015.

302

Materia

24

15
6387

Sezione GIP/GUP - NOTI

1732

60

Appello Giudice di Pace

Dibattimento monocratico

TREVISO Dibattimento collegiale

3605

3605

Sezione GIP/GUP - NOTI

Sezione assise

11

1231

6401

12

2048

76

4123

4123

1235

24

13662

37

12333

Appello Giudice di Pace

Dibattimento monocratico

ROVIGO Dibattimento collegiale

10514

36

2992

119

9044

Sezione GIP/GUP - NOTI

Sezione assise

72

3059

157

0
2928

2101

28

Appello Giudice di Pace

Dibattimento monocratico

PADOVA Dibattimento collegiale

19
780

Definiti

3146

2294

Sezione GIP/GUP - NOTI

Sezione assise

35

793

Iscritti

Appello Giudice di Pace

Dibattimento monocratico

BELLUNO Dibattimento collegiale

Tribunale
e relative sezioni distaccate

A.G. 2014/2015

439

28

606

34

2336

24

2200

114

2843

2843

12

2154

106

7992

4740

53

3006

193

1107

Finali

25

7138

21

2485

86

4308

3147

13

1107

40

12802

9725

36

2872

168

2936

1892

54

965

Iscritti

23

6812

14

2235

65

4137

3361

744

26

15891

12442

42

3248

157

2780

1873

42

842

Definiti

A.G. 2013/2014

154

949

272

27

623

27

3122

24

2541

133

5899

3571

14

2218

95

9985

6674

21

3136

Finali

-10,5%

-28,6%

-30,3%

-30,2%

-16,3%

14,6%

-15,4%

11,2%

-7,5%

-3,7%

0,0%

-7,0%

100,0%

6,5%

-6,5%

7,2%

21,2%

-35,2%

-17,8%

-4,0%

Iscritti

-6,0%

-14,3%

-8,4%

16,9%

-0,3%

22,7%

-66,7%

66,0%

-7,7%

-14,0%

-50,0%

-15,5%

-14,3%

-7,9%

-24,2%

5,3%

12,2%

-33,3%

-7,4%

-17,4%

Definiti

-25,2%

0,0%

-13,4%

-14,3%

-51,8%

-20,4%

-14,3%

-2,9%

11,6%

-20,0%

#DIV/0!

-29,0%

152,4%

-4,1%

25,3%

16,6%

61,4%

3,7%

-2,7%

25,9%

Finali

Variazione percentuale
A.G. 2014/2015 vs. A.G. 2013/2014

Tav. 2.2 - Procedimenti penali iscritti, definiti e pendenti nell'A.G. 2014/2015. Dettaglio sedi di Tribunale

303

Totale Tribunali e sezioni distaccate

59976

257
44747

14379

61661

47028

194

13886

548

5298

5511
588

Sezione GIP/GUP - NOTI

Sezione assise

35

1513

34

2487

148

20921

17161

96

3487

176

12389

9779

42

2456

111

4675

54869

37298

289

16396

882

8122

non disponibile non disponibile non disponibile

38

1609

90

15330

16195
67

12284

37

2888

Appello Giudice di Pace

Dibattimento monocratico

Dibattimento collegiale

Sezione assise

Sezione GIP/GUP - NOTI

Appello Giudice di Pace

Dibattimento monocratico

VICENZA Dibattimento collegiale

Sezione assise

46
12632

Sezione GIP/GUP - NOTI

3383

121

14181

13510
133

11605

44

2430

99

Appello Giudice di Pace

Dibattimento monocratico

VERONA Dibattimento collegiale

Sezione assise

40
10785

Sezione GIP/GUP - NOTI

2572

110

0
8537

0
8194

Appello Giudice di Pace

Dibattimento monocratico

VENEZIA Dibattimento collegiale

Sezione assise

74872

59155

290

14789

631

8799

7390

43

1297

68

17855

13972

73

3674

136

18441

15891

50

2389

108

9731

76528

62436

225

13303

560

7474

6139

36

1222

77

16564

13443

63

2932

126

20556

18366

22

2080

86

9126

67836

50246

249

16495

841

8656

6038

48

2397

171

21455

18198

65

3032

160

15071

12371

50

2548

101

5821

-6,5%

25,0%
-19,4%

-19,9%

-13,8%

4,4%

-2,1%

-29,1%

-2,8%

23,8%

16,9%

-7,4%

-8,6%

-41,3%

-1,5%

-4,0%

-31,0%

50,0%

-36,8%

100,0%

16,8%

15,1%

-28,6%

-11,4%

-2,8%

-6,8%

-37,4%

-11,6%

24,1%

-1,5%

-9,3%

-9,6%

-37,0%

-7,9%

-2,2%

-26,7%

0,0%

-32,1%

-20,0%

7,7%

1,9%

-15,8%

-19,1%

-20,0%

16,1%

-0,6%

4,9%

-6,2%

-29,2%

3,8%

-13,5%

-2,5%

-5,7%

47,7%

15,0%

10,0%

-17,8%

0,0%

-21,0%

-16,0%

-3,6%

9,9%

-19,7%

304

1980

Sezione GIP/GUP - NOTI

11107

8877

Sezione GIP/GUP - NOTI

74
2156

Dibattimento monocratico

Dibattimento collegiale

Totale Tribunale di Venezia

Tribunale di Venezia

7114

5553

Sezione GIP/GUP - NOTI

45
1516

Dibattimento monocratico

Dibattimento collegiale

Totale Tribunale di Treviso

Tribunale di Treviso

3068

3068

Sezione GIP/GUP - NOTI

25
1091

Dibattimento monocratico

Dibattimento collegiale

Totale Tribunale di Rovigo

Tribunale di Rovigo

10415

7686

Dibattimento monocratico

Sezione GIP/GUP - NOTI

104
2625

Dibattimento collegiale

Totale Tribunale di Padova

Tribunale di Padova

2671

18
673

iscritti

82%

82%

84%

67%

87%

87%

88%

75%

85%

85%

89%

68%

85%

85%

86%

66%

86%

86%

85%

75%

% sul
totale
iscritti

con 1 imputato

Dibattimento monocratico

Materia

Dibattimento collegiale

Totale Tribunale di Belluno

Tribunale di Belluno

Tribunale e relative
sezioni distaccate

1489

1189

278

22

736

581

147

368

368

107

1230

892

304

34

284

197

83

iscritti

11%

11%

11%

20%

9%

9%

8%

13%

10%

10%

9%

11%

10%

10%

10%

22%

9%

9%

10%

17%

% sul
totale
iscritti

con 2 imputati

424

331

90

191

142

48

88

88

22

337

252

76

81

55

26

iscritti

3%

3%

3%

3%

2%

2%

3%

2%

2%

2%

2%

11%

3%

3%

2%

6%

3%

2%

3%

0%

% sul
totale
iscritti

con 3 imputati

181

154

22

62

50

11

43

43

111

81

28

35

29

iscritti

1%

1%

1%

5%

1%

1%

1%

2%

1%

1%

0%

8%

1%

1%

1%

1%

1%

1%

1%

0%

% sul
totale
iscritti

4 imputati

82

70

10

29

24

46

34

10

17

13

iscritti

1%

1%

0%

2%

0%

0%

0%

2%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

1%

1%

1%

0%

8%

% sul
totale
iscritti

5 imputati

A.G. 2014/2015

Tav. 2.2bis - Procedimenti penali iscritti in Tribunale nell'A.G. 2014/2015 suddivisi in base al numero degli imputati

113

101

11

33

26

20

20

82

66

12

16

13

iscritti

1%

1%

0%

1%

0%

0%

0%

5%

1%

1%

0%

3%

1%

1%

0%

3%

1%

1%

0%

0%

% sul
totale
iscritti

da 6 a 10 imputati

55

48

12

10

34

29

iscritti

0%

0%

0%

3%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

1%

0%

0%

0%

0%

% sul
totale
iscritti

da 11 a 30
imputati

16

15

iscritti

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

2%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

% sul
totale
iscritti

oltre 30 imputati

13467

10785

2572

110

8179

6387

1732

60

3605

3605

1231

37

12260

9044

3059

157

3111

2294

793

24

iscritti

100%

100%

100%

100%

100%

100%

100%

100%

100%

100%

100%

100%

100%

100%

100%

100%

100%

100%

100%

100%

% sul
totale
iscritti

Totale iscritti
in Tribunale

305

4586

3200

Sezione GIP/GUP - NOTI

34
1352

Dibattimento monocratico

Dibattimento collegiale

Totale Tribunale di Vicenza

Tribunale di Vicenza

13886

10956

Sezione GIP/GUP - NOTI

95
2835

Dibattimento monocratico

Dibattimento collegiale

Totale Tribunale di Verona

Tribunale di Verona

84%

84%

84%

51%

86%

87%

84%

71%

22

585

396

169

20

1500

1073

405

17%

11%

10%

11%

30%

9%

8%

12%

168

109

53

399

302

90

3%

3%

3%

9%

2%

2%

3%

5%

54

37

15

165

135

28

1%

1%

1%

3%

1%

1%

1%

2%

24

17

69

55

13

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

1%

36

24

91

77

1%

1%

1%

4%

1%

1%

0%

5%

17

12

36

32

0%

0%

0%

1%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

1%

0%

0%

0%

0%

133

5473

3797

1609

67

16148

12632

3383

100%

100%

100%

100%

100%

100%

100%

100%

Tav. 2.3 - Procedimenti penali iscritti, definiti e pendenti nell'A.G. 2014/2015. Dettaglio sedi di Procura
A.G. 2014/2015
Procure presso il Tribunale

Procura di Bassano del Grappa

Materia

Iscritti

Definiti

Iscritti

-100,00%

-100,00%

Sezione GdP - Mod. 21bis

190

202

1331

-100,00%

-100,00%

-100,00%

75

104

-100,00%

-100,00%

-100,00%

-100,00%

-100,00%

Sezione ordinaria - Mod. 21

Sezione ordinaria - Mod. 21


Sezione GdP - Mod. 21bis
Fatti non costituenti reato FNCR

1077

4383

3132

3163

3297

3046

3029

3433

2,82%

4,42%

-3,96%

850

906

292

984

957

359

-13,62%

-5,33%

-18,66%

#DIV/0!

821

799

129

959

959

159

-14,39%

-16,68%

-18,87%

4803

4868

3718

4803

4945

3951

0,00%

-1,56%

-5,90%

12972

12573

12617

14187

14027

12382

-8,56%

-10,37%

1,90%

2713

3951

4167

3845

4395

5449

-29,44%

-10,10%

-23,53%

2583

2499

2104

2766

2487

2078

-6,62%

0,48%

19023

18888

18268

20909

19909

0,00%

-9,02%

-5,13%

5969

5018

5838

5915

4882

5148

0,91%

2,79%

13,40%

Sezione GdP - Mod. 21bis

1183

838

1120

988

856

774

19,74%

-2,10%

44,70%

Fatti non costituenti reato FNCR

1069

850

540

788

658

327

35,66%

29,18%

65,14%

8221

6706

7498

8221

6396

6249

0,00%

4,85%

19,99%
18,84%

1,25%

Sezione ordinaria - Mod. 21

9754

7900

9014

9675

9623

7585

0,82%

-17,91%

Sezione GdP - Mod. 21bis

1746

1271

5128

1083

1763

4716

61,22%

-27,91%

8,74%

Fatti non costituenti reato FNCR

1709

1242

1346

1776

1629

894

-3,77%

-23,76%

50,56%

13209

10413

15488

13209

13015

13195

0,00%

-19,99%

17,38%

13609

12718

20505

17019

17228

20397

-20,04%

-26,18%

0,53%

2489

3284

5874

2925

3368

6580

-14,91%

-2,49%

-10,73%

Totale Procura di Treviso


Sezione ordinaria - Mod. 21
Sezione GdP - Mod. 21bis
Fatti non costituenti reato FNCR
Totale Procura di Venezia
Sezione ordinaria - Mod. 21
Sezione GdP - Mod. 21bis
Fatti non costituenti reato FNCR

2503

2174

5179

2606

2591

4847

-3,95%

-16,09%

6,85%

18601

18176

31558

18601

23187

31824

0,00%

-21,61%

-0,84%

16449

16718

15077

17993

17806

15972

-8,58%

-6,11%

-5,60%

2442

1955

2189

2600

2668

1917

-6,08%

-26,72%

14,19%
21,01%

1.902

1.691

1.129

2.087

2.050

933

-8,86%

-17,51%

20793

20364

18395

20793

22524

18822

0,00%

-9,59%

Sezione ordinaria - Mod. 21

non disponibile non disponibile non disponibile

9863

9205

16939

#VALORE!

#VALORE!

#VALORE!

Sezione GdP - Mod. 21bis

non disponibile non disponibile non disponibile

1757

1507

5291

#VALORE!

#VALORE!

#VALORE!

Fatti non costituenti reato FNCR

non disponibile non disponibile non disponibile

2.871

2.020

3.159

#VALORE!

#VALORE!

#VALORE!

Totale Procura di Verona

Totale Procura di Vicenza

Totale Procure

18268

Totale Procura di Rovigo

Procura di Vicenza

Sezione ordinaria - Mod. 21

Totale Procura di Padova

Procura di Verona

Finali

-100,00%

Fatti non costituenti reato FNCR

Procura di Venezia

Definiti

3051

Totale Procura di Belluno

Procura di Treviso

Iscritti

771

Sezione GdP - Mod. 21bis

Procura di Rovigo

Finali

654

Totale Procura di Bassano del Grappa

Procura di Padova

Definiti

Sezione ordinaria - Mod. 21


Fatti non costituenti reato FNCR

Procura di Belluno

Variazione percentuale
A.G. 2014/2015 vs. A.G. 2013/2014

A.G. 2013/2014
Finali

-2,27%

14491

12732

25389

-100,00%

-100,00%

-100,00%

Sezione ordinaria - Mod. 21

61885

58090

66348

78352

76571

84907

-21,02%

-24,14%

-21,86%

Sezione GdP - Mod. 21bis

11423

12205

18770

14372

15716

26417

-20,52%

-22,34%

-28,95%

Fatti non costituenti reato FNCR

10587

9255

10427

13928

12498

12398

-23,99%

-25,95%

-15,90%

83895

79550

95545

106652

104785

123722

-21,34%

-24,08%

-22,77%

306

307

8626

11524

14214

TREVISO

VENEZIA

VERONA

Totale Procure

53072

85%

5081

ROVIGO

VICENZA

84%

86%

86%

84%

88%

87%

2735

10892

iscritti

BELLUNO

% sul
totale
iscritti

PADOVA

Procura della Repubblica

con 1 indagato

8%

259

5939

1491

1391

802

617

10%

9%

10%

8%

10%

11%

iscritti

1379

% sul
totale
iscritti

con 2 indagati

1598

395

401

196

154

382

70

iscritti

3%

2%

3%

2%

3%

3%

2%

% sul
totale
iscritti

con 3 indagati

614

186

157

60

62

112

37

iscritti

1%

1%

1%

1%

1%

1%

1%

% sul
totale
iscritti

4 indagati

238

51

48

28

21

78

12

iscritti

0%

0%

0%

0%

0%

1%

0%

% sul
totale
iscritti

5 indagati

A.G. 2014/2015

324

74

92

28

27

90

13

iscritti

1%

0%

1%

0%

0%

1%

0%

% sul
totale
iscritti

da 6 a 10 indagati

132

36

36

13

34

iscritti

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

% sul
totale
iscritti

da 11 a 30 indagati

16

iscritti

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

% sul
totale
iscritti

oltre 30 indagati

Tav. 2.3bis - Procedimenti penali iscritti in Procura della Repubblica nell'A.G. 2014/2015 suddivisi in base al numero degli indagati

61933

16449

13657

9754

5969

12972

3132

100%

100%

100%

100%

100%

100%

100%

Totale iscritti
in Procura
% sul
iscritti
totale
iscritti

308
Sezione GIP - NOTI

Circondario di Treviso Sezione dibattimento

Sezione GIP - NOTI

Circondario di Rovigo Sezione dibattimento

Sezione GIP - NOTI

Sezione dibattimento
Sezione GIP - NOTI

Sezione GIP - NOTI

Circondario di Vicenza Sezione dibattimento

Sezione GIP - NOTI

Circondario di Verona Sezione dibattimento

Sezione GIP - NOTI

Circondario di Venezia Sezione dibattimento

Totale Circondario di Vicenza

Totale Circondario di Verona

Sezione GIP - NOTI

Circondario di Padova Sezione dibattimento

Totale Circondario di Venezia

Totale Circondario di Treviso

Totale Circondario di Rovigo

Totale Circondario di Padova

Totale Circondario di Belluno

Sezione GIP - NOTI

Circondario di Belluno Sezione dibattimento

Totale Circondario di Bassano del Grappa

Totale Distretto

Materia

Circondario di Bassano del Grappa Sezione dibattimento

Uffici del Giudice di Pace raggruppati per circondario

328
909
1220
2129
248
794
1042
1972
2425
4397

59
328

59

428
411
839

Iscritti

259
995
1192
2187
301
704
1005
1989
2307
4296

62
259

62

372
411
783

Definiti

A.G. 2014/2015

590
954
34
988
327
124
451
2183
158
2341

33
590

33

279
0
279

Finali

116
73
189
582
354
936
638
2758
3396
448
522
970
249
1249
1498
884
2959
3843
1148
1340
2488
633
723
1356
4698
9978
14676

Iscritti

152
66
218
537
355
892
657
2702
3359
373
430
803
234
1181
1415
960
2295
3255
1072
1340
2412
667
651
1318
4652
9020
13672

Definiti

A.G. 2013/2014

302
9
311
254
0
254
440
646
1086
1081
16
1097
153
87
240
1671
2539
4210
1038
5
1043
794
155
949
5733
3457
9190

Finali

-68,58%

-74,42%

-75,70%
-70,04%

-57,24%

-23,75%

8,14%

-54,87%

-9,33%

-11,04%

-7,18%

-92,04%

-100,00%

-73,02%

-95,62%

-100,00%

-73,50%

-100,00%

-100,00%

-100,00%

-100,00%

-100,00%

-100,00%

-12,22%

15,77%

-30,73%

-100,00%

-100,00%

Definiti
-100,00%

-58,02%

-23,16%

9,82%

-60,82%

-14,43%

-8,96%

-20,82%

-91,47%

-100,00%

-62,90%

-96,06%

-100,00%

-76,31%

-100,00%

-100,00%

-100,00%

-100,00%

-100,00%

-100,00%

-10,36%

16,10%

-26,46%

-100,00%

-100,00%

Iscritti
-100,00%

-74,53%

-95,43%

-61,92%

-52,48%

-20,00%

-58,82%

-5,27%

580,00%

-8,09%

-85,99%

-100,00%

-64,69%

-86,25%

-100,00%

-78,43%

-100,00%

-100,00%

-100,00%

-100,00%

-100,00%

-100,00%

9,84%

9,84%

-100,00%

-100,00%

Finali
-100,00%

Variazione percentuale
A.G. 2014/2015 vs. A.G. 2013/2014

Tav. 2.4 - Procedimenti penali iscritti, definiti e pendenti nell'A.G. 2014/2015. Dettaglio sedi degli Uffici del Giudice di Pace raggruppati per circondario

309

8,3%
0,0%
1,0%
5,8%
4,4%
2,3%

ROVIGO

TREVISO

VENEZIA

VERONA

VICENZA

Totale Distretto

di cui per

24
76
99
121
90
548

ROVIGO

TREVISO

VENEZIA

VERONA

VICENZA

Totale Distretto

PADOVA

19
119

BELLUNO

dibattimento
per prescrizione

10,2%

9,1%

20,9%

4,3%

4,6%

6,5%

3,8%

Noti Gip Gup

Gip presso il
Tribunale

6,9%

5,4%

15,3%

3,6%

2,9%

5,2%

2,0%

Noti

Procura presso
il Tribunale

14

di cui con
Sentenza
non doversi
procedere per
prescrizione

13886

1.513

2.888

2.430

2.048

1235

2.992

780

Totale definiti
in Tribunale

96

72

13

di cui per
Proscioglimento
prima del
dibattimento
per prescrizione

867

107

107

336

27

163

88

39

di cui con
Sentenza
non doversi
procedere per
prescrizione

Dibattimento monocratico

Tribunale e relative sezioni

47028

12.284

11.605

6.401

4.123

10.514

2.101

Totale definiti
dal GIP/GUP

Noti Gip Gup

4421

1.093

2.115

268

188

680

77

di cui per
Archivizione
per prescrizione

319

16

299

di cui con
Sentenza non
doversi
procedere per
prescrizione

Noti Gip

Gip presso il Tribunale

Tav. 2.5bis - Procedimenti penali definiti per PRESCRIZIONE nell'A.G. 2014/2015


Valori assoluti per il calcolo della tabella 2.5

6,1%

7,0%

3,9%

16,2%

1,3%

14,1%

3,1%

4,9%

Totale
Dibattimento

Dibattimento collegiale

6,2%

7,1%

3,8%

16,8%

1,3%

14,3%

3,2%

5,0%

Dibattimento
monocratico

Totale definiti Proscioglimento


prima del
in Tribunale

0,0%

Sede Ufficio

0,0%

PADOVA

Dibattimento
collegiale

BELLUNO

Sede

Tribunale e relative sezioni

Tav. 2.5 Incidenza dei procedimenti definiti per PRESCRIZIONE sul totale dei procedimenti definiti

35

14

di cui con
Sentenza non
doversi
procedere per
prescrizione

Noti Gup

58148

16.718

12.776

7.900

5.018

12.573

3.163

Totale definiti
dalla Procura

3999

902

1.955

281

148

649

64

di cui per Invio


al GIP
con richiesta di
archiviazione
per prescrizione

Noti

Procura presso il Tribunale

310

19%

972

82

22

44

38

784

40%

1.797

345

168

19

145

37

1.083

34%

1.721

84

124

14

319

47

1.133

0
113
20%

1
0
0
18
6%

Giudizio immediato

Giudizio abbreviato

Giudizio di opposizione a decreto penale

TOTALE

% definiti con rito alternativo sul totale definiti

12

Applicazione pena su richiesta

90

17

Giudizio direttissimo

Giudizio ordinario

RITO

38%

2.609

200

17

719

48

1.624

43%

1.308

217

102

32

178

29

750

37%

10.853

1.009

751

115

1.891

205

6.882

100%

21

20

13%

68

59

14%

85

73

24%

110

12

84

16%

82

13

69

18%

476

52

22

392

Definiti con sentenza collegiale


Tribunale di Tribunale di Tribunale di Tribunale di Tribunale di Tribunale di Tribunale di
Totale
Belluno
Padova
Rovigo
Treviso
Venezia
Verona
Vicenza
complessivo

Tav. 2.6 bis - Procedimenti penali definiti con sentenza collegiale distinti per rito nei Tribunali ordinari nell'A.G. 2014/2015

35%

27%

% definiti con rito alternativo sul totale definiti

334
2.710

28
708

120

Giudizio di opposizione a decreto penale

37

Giudizio abbreviato

32

410

40

1.774

TOTALE

120

518

Giudizio immediato

Applicazione pena su richiesta

Giudizio direttissimo

Giudizio ordinario

RITO

Definiti con sentenza monocratica


Tribunale di Tribunale di Tribunale di Tribunale di Tribunale di Tribunale di Tribunale di
Totale
Belluno
Padova
Rovigo
Treviso
Venezia
Verona
Vicenza
complessivo

Tav. 2.6 - Procedimenti penali definiti con sentenza monocratica distinti per rito nei Tribunali ordinari nell'A.G. 2014/2015

311

253
89
126
1.943

Decreti penali di condanna

Decreti che dispongono il giudizio

TOTALE

10.107

920

773

758

7.656

PADOVA

3.872

517

336

132

2.887

ROVIGO

5.984

954

1.100

501

3.429

TREVISO

9.519

890

605

858

7.166

VENEZIA

1.380
250
406
643
2.679

Richieste di rinvio a giudizio ordinario

Richieste di riti alternativi

Citazioni dirette a giudizio

TOTALE

BELLUNO

Richieste di archiviazione

Modalit

10.724

1.726

2.588

619

5.791

PADOVA

4.136

645

746

226

2.519

ROVIGO

Definiti

6.806

553

2.294

441

3.518

TREVISO

10.959

1.465

2.236

613

6.645

VENEZIA

7.630
49.741

2.598
0

3.225
14.437

2.716
11.495

567

27.900

Totale
complessivo
8.047

VERONA

VICENZA

3.896
42.182

3.671
489
0

3.347

768
10.757

31.268

Totale
complessivo

845

VICENZA

8.655

VERONA

Tav. 2.8 - Procedimenti contro NOTI definiti presso la Procura della Repubblica per modalit di definizione nell'A.G. 2014/2015

1.475

Sentenze di rito alternativo

BELLUNO

Decreti di archiviazione

Modalit

Definiti

Tav. 2.7 - Procedimenti contro NOTI definiti presso l'Ufficio GIP/GUP per modalit di definizione nell'A.G. 2014/2015

312

12
38
29
10
115

TREVISO

VENEZIA

VERONA

VICENZA

Totale complessivo
122

18

35

16

43

Definiti

23%

4%

15%

35%

21%

4%

36%

32%

% sul totale
definiti

Tra 6 mesi e 1 anno

158

36

35

22

25

34

Definiti

30%

40%

29%

22%

33%

38%

29%

32%

% sul totale
definiti

Tra 1 e 2 anni

45%
26%

398
4.692

VICENZA

Totale complessivo

37%

39%

941

611

TREVISO

1314

27%

30%

332

ROVIGO

VERONA

35%

PADOVA

VENEZIA

47%

370
1058

BELLUNO

% sul totale
definiti

Definiti

2.568

204

592

616

459

123

520

177

Definiti

20%

13%

20%

25%

22%

10%

17%

23%

% sul totale
definiti

Tra 6 mesi e 1 anno

3.386

391

706

597

668

337

866

158

Definiti

27%

26%

24%

25%

33%

27%

29%

20%

% sul totale
definiti

Tra 1 e 2 anni

Classi di durata

25%

44%

32%

4%

30%

50%

14%

32%

2.005

520

276

276

310

443

548

75

Definiti

16%

34%

10%

11%

15%

36%

18%

10%

% sul totale
definiti

In oltre 2 anni

129

40

39

23

12

17

% sul totale
definiti

In oltre 2 anni
Definiti

TRIBUNALI - SEZIONE DIBATTIMENTO. Definiti con rito monocratico

22%

11%

24%

38%

16%

8%

21%

5%

% sul totale
definiti

Entro 6 mesi

ROVIGO

Circondario

1
25

PADOVA

Definiti

Entro 6 mesi

BELLUNO

Tribunale

Classi di durata

TRIBUNALI - SEZIONE DIBATTIMENTO. Definiti con rito collegiale

100%

100%

100%

100%

100%

100%

100%

100%

% sul totale
definiti

12.651

1.513

2.888

2.430

2.048

1.235

2.992

780

Definiti

100%

100%

100%

100%

100%

100%

100%

100%

% sul totale
definiti

Totale rito monocratico

524

90

121

99

76

24

119

19

Definiti

Totale rito collegiale

Tavv. 2.9 e 2.10 - Procedimenti penali definiti distinti per sede, tipo rito e classe di durata nei Tribunali ordinari nell'A.G. 2014/2015

313

57%
74%
71%
55%

2357
4744
8240
6762

ROVIGO

TREVISO

VENEZIA

VERONA

9.292

3.211

1.533

917

971

2.547

113

Definiti

20%

26%

13%

14%

24%

24%

5%

% sul totale
definiti

Tra 6 mesi e 1 anno

4.974

1.183

964

635

460

1.727

Definiti

11%

10%

8%

10%

11%

16%

0%

% sul totale
definiti

Tra 1 e 2 anni

Totale complessivo

VICENZA

VERONA

VENEZIA

TREVISO

ROVIGO

PADOVA

BELLUNO

Procura della Repubblica

61%

60%
61%
62%
67%
55%
62%

1901
7679
3116
5290
7050
10389
35.425

% sul totale
definiti

Definiti

Entro 6 mesi

6.530

302
1.488
779
1.014
1.292
1.655

Definiti

11%

10%
12%
16%
13%
10%
10%

% sul totale
definiti

Tra 6 mesi e 1 anno

6.228

376
1.621
366
763
1.203
1.899

Definiti

11%

12%
13%
7%
10%
9%
11%

% sul totale
definiti

Tra 1 e 2 anni

Classi di durata

PROCURE DELLA REPUBBLICA. Definiti nel Registro Noti Mod. 21

6%

9%

7%

2%

8%

3%

0%

9.965

584
1.785
757
833
3.231
2.775

Definiti

17%

18%
14%
15%
11%
25%
17%

% sul totale
definiti

In oltre 2 anni

2.803

1.128

868

105

335

364

% sul totale
definiti

In oltre 2 anni
Definiti

Tav. 2.12 - Procedimenti penali definiti distinti per sede e classe di durata nelle Procure ordinarie nell'A.G. 2014/2015

Totale complessivo
64%

56%

5876

PADOVA

29.959

94%

1980

BELLUNO

VICENZA

% sul totale
definiti

Definiti

Tribunale

Entro 6 mesi

Classi di durata

TRIBUNALI - SEZIONE GIP GUP. Definiti nel Registro Noti

Tav. 2.11 - Procedimenti penali definiti distinti per sede e classe di durata nei Tribunali ordinari - Sezione GIP GUP nell'A.G. 2014/2015

100%

100%

100%

100%

100%

100%

100%

% sul totale
definiti

58.148

3.163
12.573
5.018
7.900
12.776
16.718

Definiti

100%

100%
100%
100%
100%
100%
100%

% sul totale
definiti

Totale Procura Noti

47.028

12.284

11.605

6.401

4.123

10.514

2.101

Definiti

Totale Sezione Gip Gup


Noti

Tav. 2.13 - Numero dei procedimenti penali pendenti al 31 dicembre 2014 per anno di iscrizione e per tipologia di ufficio
Ufficio

Prima
del 1997

Anno
1997

Anno
1998

Anno
1999

Anno
2000

Anno
2001

Anno
2002

Anno
2003

Anno
2004

Anno
2005

Anno
2006

Anno
2007

Anno
2008

Anno
2009

Anno
Anno 2011
2010

22

29

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

7%

17%

76%

100%

17

26

186

356

355

324

1.519

1.843

1.916

1.998

2.608

2.737

13.890

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

1%

3%

3%

2%

11%

13%

14%

14%

19%

20%

100%

12

Modello 7
- Registro
generale - Sezione
minorenni

Corte di Appello

% sul totale ufficio

Modello 7
- Registro
generale - Corte d'Appello
% sul totale ufficio

Modello 7
- Registro
generale - Corte di Assise
d'Appello
% sul totale ufficio

Tribunale ordinario BELLUNO

Modello 16
- Registro
generale / PENALE

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

17%

17%

67%

100%

12

46

135

546

739

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

2%

6%

100%

18%

74%

779

818

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

1%

0%

1%

1%

95%

100%

Modello 20
- Registro
generale indagini

% sul totale ufficio

Modello 16
- Registro
generale / PENALE

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

100%

100%

12

28

208

198

307

462

561

1.456

3.233

24

24

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

1%

6%

6%

9%

14%

17%

45%

100%

49

510

1.507

2.092

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

2%

24%

72%

100%

51

512

1.524

2.110

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

2%

24%

72%

100%

Modello 7bis Impugnazioni Giudice di

% sul totale ufficio

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

75%

25%

100%

95

70

2.324

2.937

10.397

Modello 20
- Registro
generale indagini

178

132

35

52

89

127

421

559

110

41

60

380

317

1.836

Modello 16
- Registro
generale / PENALE

1%

2%

1%

0%

1%

1%

1%

4%

5%

1%

0%

1%

4%

3%

18%

22%

6%

28%

100%

53

197

849

2.028

3.144

% sul totale ufficio

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

2%

6%

27%

65%

100%

17.629

68

677

1.874

1.607

1.568

1.895

2.993

6.920

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

4%

11%

9%

9%

11%

17%

39%

20

31

52

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

2%

38%

60%

100%

16

84

78

186

543

526

774

1.411

3.018

5.581

12.236

0%

0%

0%

0%

0%

1%

1%

% sul totale ufficio

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

Modello 21
- Registro
generale notizie reato noti

634

Modello 7bis Impugnazioni Giudice di

100%

Modello 44
- Registro
generale notizie reato

2%

4%

4%

6%

12%

25%

46%

100%

30

139

204

418

681

1.932

3.420

% sul totale ufficio

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

1%

4%

6%

12%

20%

56%

100%

74

45

60

153

123

274

263

361

665

2.028

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

4%

2%

Modello 21bis - Attivit


pm nei procedimenti

3%

8%

6%

14%

13%

18%

33%

100%

27

149

642

835

1.577

1.459

4.695

% sul totale ufficio

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

1%

3%

14%

18%

34%

31%

100%

5.486

Modello 21
- Registro
generale notizie reato noti

14

39

142

225

329

617

1.406

2.695

% sul totale ufficio

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

1%

3%

4%

6%

11%

26%

49%

100%

Modello 44
- Registro
generale notizie reato

23

105

283

2.175

2.596

% sul totale ufficio

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

1%

4%

11%

84%

100%

Modello 45
- Registro
atti non costituenti notizia

32

44

75

302

460

% sul totale ufficio

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

1%

7%

10%

16%

66%

100%

25

25

103

222

572

Modello 21bis - Attivit


pm nei procedimenti

% sul totale ufficio

Modello 21
- Registro
generale notizie reato noti

954

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

3%

3%

11%

23%

60%

100%

28

11

12

26

16

145

329

620

755

1.442

4.416

7.816

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

Modello 44
- Registro
generale notizie reato

2%

4%

8%

10%

18%

56%

100%

53

241

108

244

819

1.493

% sul totale ufficio

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

1%

0%

0%

1%

4%

16%

7%

16%

55%

100%

% sul totale ufficio

Modello 45
- Registro
atti non costituenti notizia

11

18

35

39

270

665

1.044

% sul totale ufficio

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

1%

2%

3%

4%

26%

64%

100%

144

151

192

230

178

169

121

Modello 21bis - Attivit


pm nei procedimenti

% sul totale ufficio

Modello 21
- Registro
generale notizie reato noti

0%

0%

0%

0%

0%

3%

3%

3%

4%

3%

3%

2%

15%

15%

13%

15%

14%

7%

100%

13

39

26

38

40

78

262

635

654

873

1.097

1.670

1.784

2.470

4.411

6.784

20.882

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

1%

3%

3%

4%

5%

8%

9%

12%

21%

32%

100%

14.278

% sul totale ufficio

Modello 44
- Registro
generale notizie reato

% sul totale ufficio

Modello 45
- Registro
atti non costituenti notizia

Modello 21bis - Attivit


pm nei procedimenti

821

873

755

867

769

375

5.645

24

20

28

25

18

26

31

63

438

748

1.503

1.237

1.721

3.585

4.802

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

3%

5%

11%

9%

12%

25%

34%

100%

4.842

42

88

91

111

263

463

365

445

437

389

406

596

1.122

0%

0%

0%

0%

0%

1%

2%

2%

2%

5%

10%

8%

9%

9%

8%

8%

12%

23%

100%

20

256

49

19

28

113

1.230

2.306

1.969

6.009

0%

0%

% sul totale ufficio

Modello 21
- Registro
generale notizie reato noti

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

4%

1%

0%

0%

2%

20%

38%

33%

100%

39

17

16

13

34

57

123

206

275

748

1.483

1.251

1.875

3.052

6.296

15.486

% sul totale ufficio

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

1%

1%

2%

5%

10%

8%

12%

20%

41%

100%

4.716

% sul totale ufficio

Modello 44
- Registro
generale notizie reato

10

14

40

114

196

458

869

2.997

% sul totale ufficio

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

1%

2%

4%

10%

18%

64%

100%

Modello 45
- Registro
atti non costituenti notizia

33

89

122

179

245

282

972

% sul totale ufficio

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

1%

3%

9%

13%

18%

25%

29%

100%

16

188

539

1.427

2.188

Modello 21bis - Attivit


pm nei procedimenti

% sul totale ufficio

VICENZA

% sul totale ufficio

VERONA

0%

Modello 45
- Registro
atti non costituenti notizia

VENEZIA

% sul totale ufficio

TREVISO

Modello 20
- Registro
generale indagini

ROVIGO

Modello 20
- Registro
generale indagini

% sul totale ufficio

PADOVA

% sul totale ufficio

Procura della
Repubblica presso

% sul totale ufficio

% sul totale ufficio

VERONA

totale

% sul totale ufficio

VENEZIA

Anno
2014

Modello 20
- Registro
generale indagini
Modello 7bis Impugnazioni Giudice di

TREVISO

Anno
2013

% sul totale ufficio

% sul totale ufficio

ROVIGO

Anno
2012

Modello 21
- Registro
generale notizie reato noti

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

1%

9%

25%

65%

100%

10

13

14

15

38

105

188

178

488

933

1.148

1.532

2.457

2.745

4.252

14.116

0%

0%

Modello 44
- Registro
generale notizie reato

0%

0%

0%

0%

0%

0%

1%

1%

1%

3%

7%

8%

11%

17%

19%

30%

100%

14

18

39

71

36

68

45

14

144

166

322

280

634

1.215

1.635

4.701

% sul totale ufficio

0%

0%

0%

0%

0%

1%

2%

1%

1%

1%

0%

3%

4%

7%

6%

13%

26%

35%

100%

2.731

% sul totale ufficio

Modello 45
- Registro
atti non costituenti notizia

29

21

23

36

22

54

58

101

182

499

849

837

% sul totale ufficio

0%

0%

0%

0%

0%

1%

0%

1%

1%

1%

1%

2%

2%

4%

7%

18%

31%

31%

100%

Modello 21bis - Attivit


pm nei procedimenti

11

13

70

370

294

324

800

725

600

792

4.015

% sul totale ufficio

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

2%

9%

7%

8%

20%

18%

15%

20%

100%

314

315

Totale

34

286

Procura di Vicenza

252

45

307

Procura di Verona

2509

12
17

71

1.033

Procura di Padova

84

90

Procura di Belluno

213

66

491

Procura di Venezia

Procura di Rovigo

Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni

Procura di Treviso

Ambienti

Utenze
telefoniche

Ordinaria

Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello

Ufficio

Sezione

229

12

172

22

18

610

610

Utenze
Altre tipologie
di bersagli
telefoniche

103

103

Ambienti

Antimafia

40

40

19

19

Altre tipologie
Utenze
di bersagli
telefoniche

Tav. 2.14 - Intercettazioni. Numero dei bersagli intercettati suddivisi per ufficio, sede e tipologia di bersaglio nell'A.G. 2014/2015

Ambienti

Altre tipologie
di bersagli

Terrorismo

316

Istanze di Appello di parte su misure cautelari personali (art. 310)

Istanze di Appello del PM su misure cautelari personali (art. 310)

Istanze di riesame su misure cautelari personali (art. 309)

VENEZIA Totale

2.15bis MISURE CAUTELARI

Istanze di Appello di parte su misure cautelari personali (art. 310)

Istanze di Appello del PM su misure cautelari personali (art. 310)

Istanze di riesame su misure cautelari personali (art. 309)

VENEZIA Totale

600

567

12

99

113
0

110

125

Riunione

36

19

211

Dei Termini

Dichiarazione
Di Inefficacia

28

27

Inammissibi
Per
lit
Decorrenza

761

755

56

334

11

356

701

Conferma

678

29

939

1.646

1.389

11

11

Emissione
Misura
Cautelare

670

27

942

1.639

142

133

279

Riforma
Parziale

69

25

96

Finali

1.349

Definiti

Iscritti

Definiti

Iscritti

Finali

Anno giudiziario 2013/2014

Anno giudiziario 2014/2015

2.15 MOVIMENTO MISURE CAUTELARI PERSONALI iscritti, definiti e pendenti nell'A.G. 2014/2015. Confronto con l'A.G. precedente

12

33

45

Annullamen
to

Altra
Modalit

317

Istanze di Riesame su misure cautelari reali - altri sequestri (art. 257, 355)

108

Istanze di Riesame su misure cautelari reali - altri sequestri (art. 257, 355)

4
113

4
112

Istanze di Riesame su misure cautelari reali - sequestri preventivi (art. 322)

Istanze di Appello di parte o del PM su misure cautelari reali - sequestri preventivi (art. 322 bis)

753

Istanze di Riesame su misure cautelari reali - altri sequestri (art. 257, 355)

Totale complessivo

Istanze di Appello di parte o del PM su misure cautelari reali - sequestri preventivi (art. 322 bis)

747

80

Istanze di Riesame su misure cautelari reali - sequestri preventivi (art. 322)

80

72

72

Istanze di Riesame su misure cautelari reali - sequestri conservativi (art. 318)

VICENZA

VICENZA Totale

179

174

Istanze di Riesame su misure cautelari reali - altri sequestri (art. 257, 355)

1
61

1
57

Istanze di Riesame su misure cautelari reali - sequestri conservativi (art. 318)

154

111

Istanze di Appello di parte o del PM su misure cautelari reali - sequestri preventivi (art. 322 bis)

155

11

11

Istanze di Riesame su misure cautelari reali - sequestri preventivi (art. 322)

VERONA Totale

VERONA

VENEZIA Totale

0
35

0
33

Istanze di Riesame su misure cautelari reali - sequestri conservativi (art. 318)

VENEZIA

40

41

Istanze di Appello di parte o del PM su misure cautelari reali - sequestri preventivi (art. 322 bis)

78

Istanze di Riesame su misure cautelari reali - sequestri preventivi (art. 322)

79

0
37

0
37

Istanze di Riesame su misure cautelari reali - sequestri conservativi (art. 318)

Istanze di Riesame su misure cautelari reali - altri sequestri (art. 257, 355)

Istanze di Appello di parte o del PM su misure cautelari reali - sequestri preventivi (art. 322 bis)

Istanze di Riesame su misure cautelari reali - sequestri preventivi (art. 322)

Istanze di Riesame su misure cautelari reali - sequestri conservativi (art. 318)

169

169

Istanze di Riesame su misure cautelari reali - altri sequestri (art. 257, 355)

256

10

10

Istanze di Appello di parte o del PM su misure cautelari reali - sequestri preventivi (art. 322 bis)

265

2
75

2
84

Istanze di Riesame su misure cautelari reali - sequestri preventivi (art. 322)

Esauriti Totali
Riesame Misure
Cautelari Reali

30

15

11

711

81

30

11

36

136

90

46

202

130

62

53

31

20

239

168

14

54

715

83

30

14

36

135

94

41

198

129

59

54

33

19

245

172

15

55

Esauriti Totali
Riesame Misure
Cautelari Reali

24

Pendenti Finali
Riesame Misure
Cautelari Reali

Anno giudiziario 2013/2014

Pendenti Finali
Sopravvenuti
Riesame Misure Riesame Misure
Cautelari Reali
Cautelari Reali

Anno giudiziario 2014/2015


Sopravvenuti
Riesame Misure
Cautelari Reali

Istanze di Riesame su misure cautelari reali - sequestri conservativi (art. 318)

Istanze di Riesame su misure cautelari reali - altri sequestri (art. 257, 355)

Istanze di Appello di parte o del PM su misure cautelari reali - sequestri preventivi (art. 322 bis)

Istanze di Riesame su misure cautelari reali - sequestri preventivi (art. 322)

Istanze di Riesame su misure cautelari reali - sequestri conservativi (art. 318)

Tipo Misura Cautelare

TREVISO Totale

TREVISO

ROVIGO Totale

ROVIGO

PADOVA Totale

PADOVA

BELLUNO Totale

BELLUNO

Sede

2.16 MOVIMENTO ISTANZE DI RIESAME MISURE REALI iscritti, definiti e pendenti nell'A.G. 2014/2015. Confronto con l'A.G. precedente

2.16 bis ISTANZE DI RIESAME. Dettaglio

Inammissib Annullame
nto
ilita
Riesame
Riesame
Misure
Misure
Cautelari Cautelari
Reali
Reali

Sede e tipo di istanza di riesame misura cautelare

PADOVA

Riforma
Riesame
Misure
Cautelari
Reali

Dichiarazio
ne Di
Inefficacia
Per
Conferma
Riunione
Riesame Decorrenz Riesame
a Dei
Misure
Misure
Termini
Cautelari
Cautelari
Riesame
Reali
Reali
Misure
Cautelari
Reali

Altra
Modalita
Riesame
Misure
Cautelari
Reali

85

25

13

64

65

Istanze di Riesame su misure cautelari reali - sequestri conservativi (art. 318)

27

Istanze di Riesame su misure cautelari reali - sequestri preventivi (art. 322)

11

25

Istanze di Appello di parte o del PM su misure cautelari reali - sequestri preventivi (art. 322 bis)

Istanze di Riesame su misure cautelari reali - altri sequestri (art. 257, 355)

71

17

32

38

43

10

10

TREVISO
Istanze di Riesame su misure cautelari reali - sequestri conservativi (art. 318)

Istanze di Riesame su misure cautelari reali - sequestri preventivi (art. 322)

18

Istanze di Appello di parte o del PM su misure cautelari reali - sequestri preventivi (art. 322 bis)

Istanze di Riesame su misure cautelari reali - altri sequestri (art. 257, 355)

24

VENEZIA

67

17

60

Istanze di Riesame su misure cautelari reali - sequestri conservativi (art. 318)

Istanze di Riesame su misure cautelari reali - sequestri preventivi (art. 322)

11

19

Istanze di Appello di parte o del PM su misure cautelari reali - sequestri preventivi (art. 322 bis)

Istanze di Riesame su misure cautelari reali - altri sequestri (art. 257, 355)
VERONA

55

14

35

35

37

62

11

33
0

Istanze di Riesame su misure cautelari reali - sequestri conservativi (art. 318)

Istanze di Riesame su misure cautelari reali - sequestri preventivi (art. 322)

12

30

Istanze di Appello di parte o del PM su misure cautelari reali - sequestri preventivi (art. 322 bis)

Istanze di Riesame su misure cautelari reali - altri sequestri (art. 257, 355)

28

25

30

23

48

43

VICENZA
Istanze di Riesame su misure cautelari reali - sequestri conservativi (art. 318)
Istanze di Riesame su misure cautelari reali - sequestri preventivi (art. 322)

Istanze di Appello di parte o del PM su misure cautelari reali - sequestri preventivi (art. 322 bis)

Istanze di Riesame su misure cautelari reali - altri sequestri (art. 257, 355)
Totale complessivo

318

278

98

35

202

94

36

Tav. 1.1 - Procedimenti di Mediazione civile iscritti, definiti e pendenti, raggruppati per circondario e Organismo di Mediazione rispondente.
Periodo: 1 Luglio 2014 - 30 Giugno 2015
Nel Distretto di Venezia al 30 giugno 2015, gli Organismi di Mediazione registrati con sede legale nel Distretto sono 48, di cui 30 completamente rispondenti nel periodo considerato.

Anno giudiziario 2014/2015


Definiti
Circondario (*)

BELLUNO
BELLUNO Totale
PADOVA

Sede

Tipologia organismo

Belluno

ORDINE AVVOCATI

Abano Terme
Battaglia Terme
Padova

ORGANISMI PRIVATI
ORGANISMI PRIVATI
CAMERA DI COMMERCIO
ORDINE AVVOCATI
ORGANISMI PRIVATI

Porto Viro
Rovigo

ORGANISMI PRIVATI
ORDINE AVVOCATI

Conegliano
Treviso

ORGANISMI PRIVATI
CAMERA DI COMMERCIO
ORDINE AVVOCATI
ORGANISMI PRIVATI

San Don di Piave


Venezia

VENEZIA Totale
VERONA

ORGANISMI PRIVATI
ALTRI ORDINI PROFESSIONALI
CAMERA DI COMMERCIO
ORGANISMI PRIVATI

Verona

VERONA Totale
VICENZA

CAMERA DI COMMERCIO
ORDINE AVVOCATI
ORGANISMI PRIVATI

Vicenza

ALTRI ORDINI PROFESSIONALI


CAMERA DI COMMERCIO
ORGANISMI PRIVATI
ORDINE AVVOCATI

PADOVA Totale
ROVIGO
ROVIGO Totale
TREVISO

TREVISO Totale
VENEZIA

VICENZA Totale
Totale distretto

Bassano del Grappa

Pendenti
Iniziali

Iscritti

25
25
3
74
53
141
271
1
106
108
23
238
9
3
224
41
277
58
158
216
138
3
43
184
1.211

209
209
14
57
788
472
311
1.642
205
205
25
702
682
120
1.529
120
27
715
320
1.182
347
846
5
1.198
21
703
128
852
6.817

% procedimenti definiti secondo le modalit di definizione

Percentuale esiti con aderente comparso


% accordo raggiunto
580
% accordo non raggiunto 2.378
Totale procedimenti
definiti con entrambe
le Parti presenti

2.958

Mancata
Comparizione
Aderente
92
92
13
37
360
206
128
744
95
95
19
346
398
50
813
57
15
338
162
572
222
420
1
643
7
359
58
424
3.383

Aderente Comparso
Aderente Comparso
Accordo Raggiunto Accordo Non Raggiunto
8
8
3
8
50
27
61
149
9
9
2
53
61
17
133
22
1
58
35
116
15
81
1
97
2
50
3
13
68
580

94
94
1
7
260
195
56
519
101
101
4
232
235
36
507
32
4
214
127
377
110
333
1
444
8
271
57
336
2.378

9%

38%

53%

19,6%
80,4%

100,0%

(*) uno o pi circondari possono mancare a causa dell'assenza di Organismi di mediazione in quel circondario oppure per la mancata comunicazione dei dati da parte degli stessi.
Fonte: Ministero Giustizia - D.O.G.- Direzione Generale di Statistica
Dati da rilevazione aggiornata al 22 settembre 2015

319

Totale
Definiti

Pendenti
Finali

194
194
17
52
670
428
245
1.412
205
205
25
631
694
103
1.453
111
20
610
324
1.065
347
834
3
1.184
17
680
3
128
828
6.341

40
40
5
192
97
207
501
1
177
96
40
314
18
10
329
37
394
58
170
2
230
4
161
43
208
1.687

Tav. 1.2 - Procedimenti di Mediazione civile iscritti, raggruppati per natura della controversia
Periodo: 1Luglio 2014 - 30 Giugno 2015

Natura
Contratti bancari
Diritti reali
Locazione
Altra natura
Condominio
Divisione
Successioni ereditarie
Risarcimento danni da responsabilit medica
Contratti assicurativi
Contratti finanziari
Comodato
Affitto di aziende
Risarcimento danni da diffamazione a mezzo stampa
Risarcimento danni da circolazione veicoli e natanti
Patti di famiglia

Iscrizioni
1.553
962
845
760
585
482
437
425
352
138
105
97
56
16
4

Fonte: Ministero Giustizia - D.O.G.- Direzione Generale di Statistica


Dati da rilevazione aggiornata al 22 settembre 2015

PaN di famiglia

Risarcimento danni da circolazione veicoli e natanO


Risarcimento danni da diamazione a mezzo stampa

16
56
97

ARo di aziende
Comodato
ContraN nanziari

105
138
352

ContraN assicuraOvi
Risarcimento danni da responsabilit medica

425

Successioni ereditarie

437
482

Divisione

585

Condominio

760

Altra natura

845

Locazione

962

DiriN reali

1.553

ContraN bancari

200

400

320

600

800

1.000 1.200 1.400 1.600 1.800

321

3,0%

Incidenza circoscrizione

PADOVA

10,4%

21,7%

8,9%

1,8%

78,8%

ROVIGO

2,9%

3,1%

10,2%

0,0%

86,8%

TREVISO

9,2%

22,2%

12,3%

0,6%

77,9%

58
64
61
59

Durata Media

74,1%
100,0%

BELLUNO

PADOVA

41,8%
72,0%

100,0%
100,0%

ROVIGO

83,3%
100,0%

Dati da rilevazione aggiornata al 22 settembre 2015

Fonte: Ministero Giustizia - D.O.G.- Direzione Generale di Statistica

VENEZIA

Circondari (*)
TREVISO

(*) uno o pi circondari possono mancare a causa dell'assenza di Organismi di mediazione in quel circondario oppure per la mancata comunicazione dei dati da parte degli stessi.

Parti assistite da avvocato


% Procedimenti con proponenti assistiti da avvocato
% Procedimenti con aderenti assistiti da avvocato

Rilevazione Campionaria

Tav. 1.5 - Procedimenti di Mediazione civile relativi alle materie non obbligatorie con parti assistite da avvocato
Periodo: 1Luglio 2014 - 30 Giugno 2015

Dati da rilevazione aggiornata al 22 settembre 2015

Fonte: Ministero Giustizia - D.O.G.- Direzione Generale di Statistica

Volontaria
Obbligatoria in quanto condizione di procedibilit ai sensi di legge
Obbligatoria in quanto prevista da clausola contrattuale
Demandata dal giudice

Categoria

Rilevazione Campionaria

Tav. 1.4 - Durata media in giorni dei procedimenti di Mediazione civile raggruppati per categoria
Periodo: 1Luglio 2014 - 30 Giugno 2015

Dati da rilevazione aggiornata al 22 settembre 2015

Fonte: Ministero Giustizia - D.O.G.- Direzione Generale di Statistica

VENEZIA

Circondari (*)

(*) uno o pi circondari possono mancare a causa dell'assenza di Organismi di mediazione in quel circondario oppure per la mancata comunicazione dei dati da parte degli stessi.

0,0%
0,0%

Obbligatoria in quanto prevista da clausola contrattuale

Demandata dal giudice

10,3%
89,7%

BELLUNO

Volontaria

Categoria

Obbligatoria in quanto condizione di procedibilit ai sensi di legge

Rilevazione Campionaria

Tav. 1.3 - Procedimenti di Mediazione civile, raggruppati per categoria della mediazione e circondario.
Periodo: 1Luglio 2014 - 30 Giugno 2015

10,9%

72,7%
41,1%

19,7%

10,2%

0,8%

78,1%

8,0%

18,0%

17,6%

0,8%

73,6%

88,5%
100,0%

VERONA

VERONA

9,4%

73,9%
87,1%

VICENZA

10,4%

5,1%

0,4%

85,1%

VICENZA

70,5%
83,8%

Incidenza
Distretto

100,0%

10,8%

0,9%

78,9%

9,5%

Incidenza
Categoria

INDICE
PARTE PRIMA
RELAZIONE DEL PRESIDENTE DELLA CORTE DAPPELLO
DI VENEZIA ANTONINO MAZZEO RINALDI ... pag. 5
RELAZIONE DEL PROCURATORE GENERALE
ANTONINO CONDORELLI ........ pag. 133
RELAZIONE DEL PRESIDENTE DELLORDINE AVVOCATI
DI VENEZIA PAOLO MARIA CHERSEVANI pag.149

PARTE SECONDA
NOTA DEL PRIMO PRESIDENTE
DELLA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE ............ pag. 161
RISPOSTA ALLE INFORMAZIONI RICHIESTE
DAL PRIMO PRESIDENTE DELLA CORTE SUPREMA
DI CASSAZIONE FORNITE DAL PRESIDENTE DELLA CORTE
SULLA BASE DELLE NOTIZIE RACCOLTE PRESSO
GLI UFFICI GIUDICANTI E REQUIRENTI DEL DISTRETTO .. pag. 169

PARTE TERZA
DATI STATISTICI E RAPPRESENTAZIONI GRAFICHE ................ pag. 289

323

ANNO GIUDIZIARIO 2016 DISCORSO INAUGURALE DEL PRESIDENTE ANTONINO MAZZEO RINALDI

CORTE DAPPELLO DI VENEZIA


ANNO GIUDIZIARIO 2016

DISCORSO INAUGURALE DEL PRESIDENTE


ANTONINO MAZZEO RINALDI
INTERVENTO

DEL PROCURATORE GENERALE ANTONINO CONDORELLI


E
DEL PRESIDENTE DELLORDINE DEGLI AVVOCATI
DI VENEZIA paolo MARIA CHERSEVANI

Jacobello Del Fiore - Trittico della Giustizia - Gallerie dellAccademia - Venezia


su concessione del Ministero per i beni e le attivit culturali e del turismo

ASSEMBLEA GENERALE DELLA CORTE DAPPELLO - 30 GENNAIO 2016

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