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Il ginocchio

E larticolazione intermedia dellarto inferiore. Essa interfaccia losso della coscia con
losso della tibia. Per questo viene chiamata anche larticolazione patello-tibiofemorale, per la presenza di tutte queste tre ossa. Il ginocchio lavora sotto
compressione del peso del corpo, e per questo deve essere robusto ma allo stesso
tempo deve permette il suo movimento principale: la flesso-estensione.
Nel ginocchio vi anche un secondo movimento di rotazione, molto pi piccolo ma di
fondamentale importanza.
Cercando di inserire il ginocchio nellottica dellarto inferiore, la parte centrale del
ginocchio allineata con la testa del femore e larticolazione della caviglia in un asse
chiamato HOC (Anca, Ginocchio, Caviglia). Se vi un non allineamento del ginocchio
con lasse, si parla di variazione patologica. Il Varismo la variazione verso lesterno
del ginocchio, mentre il Valgismo la deviazione interna del ginocchio. In entrambi i
casi lasse verticale YY della rotula sghembo rispetto all asse HOC (che nel caso del
paziente sano perfettamente allineato).
La flesso-estensione e la rotazione
Lestensione il movimento che allontana la parte posteriore della coscia al polpaccio
- considerata come estensione relativa a causa del fatto che in posizione fisiologica il
ginocchio gi in estensione massima. Si pu parlare quindi esclusivamente di gradi
della flessione. La flessione attiva raggiunge i 140 gradi, mentre la flessione
passiva raggiunge in 160, permettendo al tallone di toccare la natica bassa. La
rotazione attiva la si pu studiare esclusivamente se si mette fuorigioco la rotazione
dellanca (come nella posizione del test dei riflessi patellari). La RI di 30, mentre
quella esterna di 40. La rotazione passiva, invece, aggiunge 5 in pi rispetto alle
rotazioni attive.

Architettura ossea del ginocchio


Il femore presenta due condili che nella parte posteriore tendono a incurvarsi, per
permettere alla tibia di scorrere e raggiungere i 140; questo non sarebbe possibile se
i condili fossero posizionati al centro dellepifisi. Anteriormente tra i due condili c la
troclea per linserimento della rotula, mentre posteriormente c la fossa
intercondiloidea. La tibia, invece, ha una struttura apposita per alloggiare i condili del
femore, essa presenta due glene (Glena Interna e Glena esterna) per linserzione dei
condili femorali.
I movimenti di Flesso-Estensione avvengono grazie ad una rotazione e scivolamento di
queste due superfici articolari. Maggiore il grado di flessione, minore la rotazione
che il ginocchio compie, preferendo una sempre pi maggiore presenza di
scivolamento.
I movimenti di rotazione sono permessi grazie ad una retro-posizione di una glena e
una avanti-posizione dellaltra glena. Nel caso della rotazione interna, la GE va avanti
mentre la GI va indietro. Cosa contraria accade nella rotazione esterna. La spina tibiale
non permette escursioni cos grandi per non permettere la lussazione del ginocchio.
Architettura legamino-fibrosa del ginocchio.

Lapparato condiloideo posizionato dentro ad una capsula articolare a forma


cilindrica, con un foro ovale anteriormente (per linserzione della rotula) e
posteriormente una invaginazione per linserzione dei legamenti crociati che sono
extracapsulari, ma comunque posizionati internamente al ginocchio. Vuol dire che la
spina tibiale posizionata al di fuori del manicotto articolare. A livello tibiale questo
manicotto si inserisce perfettamente sul contorno della tibia, mentre invece a livello
del femore esso forma dei cul de sc che permettono la copertura dei condili e
ladesione ottimale; lateralmente al femore il manicotto ricopre parte degli
epicondili. Tra rotula e parte inferiore della troclea femorale vi un legamento
adiposo, formato da tessuto adiposo. Tra rotula e parte centrale e superiore della
troclea femorale c una borsa rotulea che permette linserzione ottimale della rotula
nel femore.
La struttura pi interessante del ginocchio sono i menischi. Possono essere descritti
come delle pliche di fibrocartilagine posizionate saldamente nella parte anteriore nelle
glene della tibia, i menischi accompagnano il movimento dei condili del femore in tutti
i movimenti dellarticolazione del ginocchio. I menischi sono a forma semicircolare,
(OEIC), il menisco esterno pi chiuso rispetto al menisco interno. Entrambi i menischi
non sono grandi come le glene di cui fanno parte, proprio per questo durante i
movimenti di flesso estensione i menischi accompagnano il femore nella glena tibiale.
Oltre a questa funzione meccanica, i menischi hanno carattere di punto centrale del
ginocchio, essi formano i legamenti rotuleo patellari, fondamentali per la stabilit
antro-obliqua del ginocchio. I menischi inoltre sono in stretta connessione tra loro
grazie ai legamenti menisco-menisco anteriore e intermedio.
La stabilit trasversale (dellasse XX) assicurata dai legamenti collaterali, esterno ed
interno, permettono infatti di limitare le escursioni del ginocchio lateralmente per non
sfuggire alle glene. Il legamento interno si inserisce tra epicondilo femorale
anteriormente e collo della tibia, mentre quello esterno appoggia posteriormente ai
condili e si inserisce sul perone. In estensione entrambi i legamenti sono tesi, mentre
in flessione si detengono.
La rotula accompagna tutti i movimenti della tibia grazie al legamento rotuleo, ovvero
un legamento che si inserisce nella parte inferiore della rotula e nella tibia
prossimalmente. In questo modo la rotula permette di aumentare la stabilit nelle
rotazioni facendo da timone. La rotula rimane ben salda anche ai menischi grazie ai
legamenti menisco-rotulei.
I legamenti pi complessi del ginocchio sono i crociati, essi sono disposti in direzioni
sghembe formando una sorta di ics. Il legamento Crociato Anteriore (LCA) si
inserisce vicino alla GI anteriormente, mentre va a terminare con decorso obliquo nella
fossa condiliare del femore posteriormente. Il legamento crociato posteriore (LCP)
secondo Ruvier deborda posteriormente e si avvinghia alla glena interna per poi
avere un decorso obliquo anteriore sul femore.
Visti posteriormente al ginocchio, i legamenti crociati formano una ics. Essi sono di
fondamentale importanza per tutte le posizioni del ginocchio. Ogni qual volta che vi
una rotazione (anche quella automatica) i legamenti crociati twistano tra di loro per
permettere poi al ginocchio di tornare in una posizione fisiologica. Comuni sono le
fratture dei legamenti crociati nei calciatori.

I muscoli estensori e flessori.

Come ci si pu aspettare, i flessori del ginocchio sono disposti posteriormente ad esso


e gli estensori anteriormente. I flessori sono tutti i muscoli ischio crurali: sartorio,
semitendinoso, semimebranoso, gracile.
Solo un muscolo interessa invece lestensione. Parliamo del quadricipite femorale,
partizionato nelle sue 4 componenti.
I muscoli rotatori.
Nella rotazione interna parte dei muscoli ischio crurali prendono parte a questo
movimento. Per il resto, il bicipite femorale e il tensore della fascia lata compleatano
questo movimento.

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