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Passio Christi,
passio homini Piccola Rivista
di Spiritualità Giovanile
FEDERAZIONE ITALIANA
Questa iniziativa editoriale è una collaborazione
Nichelino Comunità, Accoglienza Nikodemo, FIES ESERCIZI SPIRITUALI
L’immagine della Santa Sindone (qui posta accanto al suo negativo fotografico), misteriosa per la scienza e “sfida per l’intelligenza” –
come l’ha definita Giovanni Paolo II – rappresenta per i credenti un rimando diretto e immediato, che aiuta a comprendere e meditare la
drammatica realtà della Passione di Gesù Cristo. Dal 10 aprile al 23 maggio, sarà esposta nel Duomo di Torino (servizio a pag. 6 e 7).
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Editoriale Editoriale
Una riflessione su
“La gente chi dice che io sia?” Gesù nei giorni nostri
I
l brano di vangelo che ho avu- che è giusto e ciò che è male è sta- come paragonarla a quella di un non l’ha rifiutata, l’ha vissuta nel-
to modo di ascoltare durante la to ormai cancellato o nascosto, gli uomo dei giorni nostri? l’umiltà e nell’intraprendenza;
messa di domenica 24 gennaio insegnamenti di Gesù sembrano l’ha vissuta nell’obbedienza e nel
2010 è forse uno dei più famosi: un po’ fuori luogo, scomodi, “vec- empre come ha commentato il rispetto, senza per questo ritrovar-
Gesù, tornato a Nazareth dopo
aver predicato in Galilea, viene in-
chi”: chi ci crede ancora? Se un
tempo la morale cristiana veniva
S sacerdote nell’omelia di quella
domenica, Gesù ci ha salvato in tre
si alla fine stanco o deluso di
quanto fatto. Come c’è scritto nel
vitato nella sinagoga a leggere i ro- osservata, laddove non capita, an- giorni, ha predicato e annunciato Vangelo, Gesù cresceva, progredi-
toli del profeta Isaia, nei quali vie- che solo per rispetto, per venera- il Vangelo in tre anni, ma nella va in sapienza, ubbidiva volentie-
ne annunciata la profezia della ve- zione, per timore…, oggi il pre- quotidianità dei trent’anni prece- ri ai suoi genitori: un esempio di
nuta del Cristo… Gesù conclude sunto senso di libertà del nostro io denti ha preparato la sua missio- vita, prima di tanta morale, per chi
dicendo: “Oggi si avvera per voi onnipotente sembra aver spode- ne: nella quotidianità si è formata vuole raggiungere la propria san-
che mi ascoltate questa profe- stato il primato dell’etica cristiana la sua persona, nell’amore della tità nella vita di tutti i giorni.
zia…”. Come ha avuto modo di e degli insegnamenti della chiesa: sua famiglia si è formato l’uomo
commentare il sacerdote durante e allora, chi ci crede più? Oggi, co- che successivamente ha intrapreso erto, questo è un primo passo:
l’omelia, la scena che segue è ab-
bastanza emblematica: la gente,
me duemila anni fa… il suo cammino di salvezza. Come
diceva Giovanni Paolo II: siamo
C la figura di Gesù non si ferma
ai suoi primi trent’anni, anche se
specialmente gli anziani, in un i piace pensare che si possa tutti chiamati alla santità, nella no- questa fase ha rappresentato la
paese piccolo come Nazareth, do-
ve tutti si conoscono e dove le sor-
M arrivare a capire il cristia-
nesimo partendo direttamente
stra quotidianità, facendo bene il
nostro dovere, nella famiglia, al la-
parte più lunga, quasi le fonda-
menta per affrontare la missione
prese scatenano la curiosità gene- dalla figura di Gesù, prima anco- voro, con gli amici, nello studio. più difficile… Ed è un po’ quello
rale, si interroga sulle origini di ra che dalla sua morale: più teo- Così è cresciuto Gesù, così dobbia- che oggi potremmo imparare ap-
Gesù: “Non è lui il figlio di logia che etica, volendo riassu- mo vivere noi per essere santi. punto da Gesù: costruire la casa
Giuseppe?” Il borgo è piccolo e la mere il concetto come in uno slo- Guardando al Cristo, dunque, a sulla roccia, con solide basi.
gente mormora, e le persone si gan … E allora vediamo questa duemila anni di distanza, guardia-
stupiscono di questo falegname figura un po’ controversa di mo innanzitutto ad una persona esù inizia quindi a predicare:
un po’ sui generis, che all’età di
circa trent’anni, dopo aver fatto
Gesù: come ha vissuto duemila
anni fa? Com’è stata la sua vita e
che ha vissuto giorno per giorno
bene la sua vita: non l’ha sprecata,
G annuncia il Regno di Dio, tal-
volta in modi un po’ difficili, tal-
successo fuori dal paesello gua-
rendo e predicando, torna in pa-
tria affermando cose quasi un po’
blasfeme. Come è possibile che un
uomo noto fino ad allora come un
semplice falegname, nemmeno
“sistemato” come un tempo era
previsto per la gente della sua età,
possa fare certe affermazioni di si- volta esemplificando con parabo- che Dio propone alla sua creatura una certa misura la vita in comu- attraverso i suoi sacramenti, i suoi
mile spessore? Non è forse solo un le; fa conoscere, attraverso se stes- molto di più, un’alleanza di amore: nione con lui: presuppone atten- insegnamenti attraverso la
falegname, appunto? so, il volto di Dio, ci presenta per dal pane materiale al Pane eucari- zione, amore, dedizione, com- Chiesa… Insomma: Gesù ancora
la prima volta quel Dio fino a quel stico. Duemila anni fa come oggi. prensione; presuppone che uno vive ed insegna all’uomo dei gior-
uesto succedeva duemila an- momento così distante dall’uomo porti dentro di sé la vita dell’altro, ni nostri. Gesù regala all’uomo
Q ni fa a Nazareth: una sorta di
collettiva incredulità nei confronti
da non poter mai essere visto, né
immaginato, né addirittura pro- G esù ci presenta Dio come il
maestro al quale chiedere co-
dopo averla capita. Si capisce
Gesù attraverso la sua parola me-
che lo vuole seguire ciò che regala
agli sposi il giorno del loro matri-
di Gesù in quanto vero Dio. Una nunciato. Un Dio che da padrone me vivere la propria vita. Come ditata, contemplata, e soprattutto monio: la capacità di amare come
verità che sicuramente anche ai diventa anche benefattore, mae- dissero gli apostoli: “Tu solo hai attraverso i suoi Sacramenti, che Lui ci ama. Direi che possiamo
giorni nostri risulta non facile da stro, amico, padre. Grazie a Gesù, parole di vita eterna”. In quanto sono i luoghi di incontro con lui. considerarla una bella eredità!
comprendere, quasi appunto un la relazione con Dio non è solo più maestro, Gesù svela alla sua crea-
una relazione di incompresa sotto- tura il mistero della vita, l’amore come Padre, Gesù insegna al- esù è ancora una figura at-
mistero. Ma un mistero che, sep-
pur trascende l’uomo, certamente missione nei confronti di un pa-
drone e/o di interessato aiuto nel
come vocazione naturale dell’uo-
mo, l’amore come la legge della vi-
E l’uomo la vera natura di Dio:
da questa consapevolezza l’uomo
G tuale: controversa, discussa,
a volte incompresa. Ma può dav-
non lo spaventa, anzi lo aiuta, lo
circonda, lo sostiene: in una paro- momento del bisogno: diventa ta. Gesù è l’amore fattosi carne, e può finalmente considerare l’altro vero dire molto alla gente dei no-
la, diventa fonte di vita per lui. l’occasione di una relazione più in questa veste umana continua come suo fratello, e stabilire con stri tempi, così diversa ma anche
profonda. Il paralitico chiede di ad insegnare con le parole e con la lui un rapporto di vera fiducia e così uguale a quella della sinago-
ono un mistero, quindi, la na- poter camminare, e Gesù gli svela vita cos’è l’amore e come si deve benevolenza. ga di Nazareth di duemila anni
S tura di Gesù, la sua stessa vita, anche il male del peccato; la sama-
ritana chiede l’acqua del pozzo e
amare. La sua vita è la sorgente e il
modello di ogni amore, anche di duemila anni di distanza,
fa. E come allora, noi oggi ascol-
tiamo la sua parola e osserviamo
talvolta i suoi insegnamenti, la sua
morale. Specialmente quest’ulti- Gesù le svela l’acqua che zampilla
per la vita eterna; il cieco chiede di
quello coniugale e familiare. A Gesù lascia un’enorme ere-
dità: lascia uno stile di vita da imi-
attraverso Lui il volto di Dio: se-
guendo Gesù arriviamo al Padre.
ma, così controversa, così dibattu-
vedere, e Gesù gli fa il dono della esù presenta ai suoi discepoli tare, una traduzione della parola A me, un Dio così, piace.
ta, così difesa e così osteggiata,
specialmente ai giorni nostri. In fede. Nell’incontro con Gesù si
può incominciare chiedendo delle
G di duemila anni fa il volto di
Dio come amico. L’amico entra
“Dio” in molteplici versioni,
ognuna vera e ognuna attuale.
una società in cui il confine tra ciò
cose materiali e arrivare a scoprire nella vita dell’amico per vivere in Continua a lasciare se stesso vivo Federico Ferrero
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La Sindone La Sindone
ella primavera del 2010 La storia conservato ripiegato). Nel 1534 le za alle mani e ai piedi di buchi da molti dubbi sull’ipotesi di un fal- to delle macchie ematiche (e sindonico. Non bisogna dimenti-
N (dal 10 aprile al 23
maggio), a 10 anni
dall’Ostensione del Giubileo, la A tutt’oggi le prime testimo-
nianze documentarie sicure
Clarisse di Chambéry lo avevano
riparato, sovrapponendo sulla
Sindone pezze di lino triangolari e
ferita di corpo acuminato (i chio-
di), i segni di numerose punture
sul cuoio capelluto, una grande
so medievale, sostenuto da alcu-
ni storici, e nello stesso tempo at-
trasse gli scienziati per capire
dunque si è formata successiva-
mente ad esse) e che è dovuta ad
un'ossidazione disidratante del-
care infatti che sulla Sindone so-
no stati ritrovati pollini, ife e
spore; che il tessuto durante l'in-
Sindone sarà nuovamente espo- e irrefutabili relative alla cucite su una fodera di lino (chia- ferita al fianco sinistro (sulla quale potesse essere l’origine di la cellulosa delle fibre superficia- cendio patito a Chambéry è stato
sta nel Duomo di Torino, dove la Sindone di Torino datano alla mata Telo d'Olanda), applicata Sindone, e dunque fianco destro un così particolare fenomeno. Da li del tessuto avvenuta tramite sottoposto ad una temperatura
si potrà vedere per la prima vol- metà del XIV secolo, quando per rendere più robusto l'insieme. sull’uomo che vi fu avvolto). allora è trascorso oltre un secolo un processo di formazione anco- sufficiente a fondere un angolo
ta dopo l’intervento per la con- Geoffroy de Charny, valoroso Emanuele Filiberto trasferì defi- I segni della Sindone trovano e la ricerca scientifica sulla ra ignoto e certamente non do- della cassa d'argento che lo con-
trire la consapevolezza della pre-
servazione a cui è stata sottopo- cavaliere e uomo di profonda fe- nitivamente la Sindone a Torino un riscontro diretto nella testimo- Sindone ha fatto passi da gigan- vuto all'uso di mezzi artificiali. teneva ed è stato imbevuto del-
ziosità di questa immagine, che
sta nel 2002. Con l’aiuto della de, depose il Lenzuolo nella chiesa nel 1578. Il Lenzuolo giunse in nianza dei Vangeli circa l’esecu- te, raggiungendo conoscenze al- l'acqua usata per spegnere il fuo-
tutti vedono e nessuno per ora può
ampia documentazione disponi- da lui fondata nel 1353 nel suo feu- città il 14 settembre di quell’anno, zione capitale di Gesù di Nazaret: lora impensabili, ma ciò nono- 4) Attraverso l’elaborazione elet- co, che è stato esposto per lunghi
spiegare. Per ogni persona pensosa
bile sul sito web www.sindone.org, do di Lirey in Francia, non lontano tra le salve dei cannoni, in un'at- crocifissione preceduta da flagel- stante fermandosi di fronte a tronica delle fotografie dell'im- periodi sia all'ambiente esterno
essa è motivo di riflessioni profon-
a cura della diocesi di Torino, pro- da Troyes. Nel corso della prima mosfera di grande solennità. lazione, battiture sul volto, inco- problemi che per il momento re- magine sindonica, si scoprì che che in ambienti chiusi saturi del
de, che possono giungere a coinvol-
viamo a capirne di più… metà del ‘400, a causa dell’acuirsi La Sindone restò, da quel mo- ronazione di spine, uso dei chiodi stano ancora non risolti. essa contiene in sé caratteristiche fumo delle candele e che ha subi-
gere la vita. La Sindone costituisce
della Guerra dei cento anni, mento, definitivamente a Torino per la crocifissione stessa, e segui- Nessuno scienziato è ancora tridimensionali non possedute to altre vicissitudini varie (un
così un segno veramente singolare
La Sindone – cos’è? Marguerite de Charny ritirò la dove, nei secoli seguenti, fu oggetto ta dalla ferita inflitta con la lancia riuscito a riprodurre un'immagine né da dipinti né da normali foto- cronista del XVI secolo racconta
che rimanda a Gesù, la Parola vera
Sindone dalla chiesa di Lirey di numerose ostensioni pubbliche e leggera da uno dei soldati mentre identica a quella raffigurata sulla grafie e vennero messi in eviden- addirittura che la Sindone fu bol-
del Padre, ed invita a modellare la
a Sindone è un lenzuolo di li- (1418) e la portò con sé nel suo pe- private. Con la morte di Umberto non sono spezzate le gambe, se- Sindone, nonostante le numerose za numerosi particolari altrimen- lita nell'olio). Si tratta pertanto di
L no tessuto a spina di pesce
delle dimensioni di circa m. 4,41
regrinare attraverso l’Europa.
Finalmente ella trovò accoglienza
di Savoia, avvenuta il 18 marzo del
1983, la Sindone passò per volontà
condo la profezia riportata in Es.
12, 46 e citata in Gv. 19,36. Le stes-
teorie proposte e i molti tentativi
sperimentali effettuati.
ti non visibili, come, ad esempio,
le tracce sulla palpebra destra la-
valutare l'attendibilità della da-
tazione con il C14 effettuata su
propria esistenza su quella di Colui
che ha dato se stesso per noi. Nella
Sindone si riflette l'immagine del-
x 1,13, contenente la doppia im- presso la corte dei duchi di Savoia, testamentaria in proprietà della se caratteristiche del liquido fuo- Ciò naturalmente contribuisce sciate da un oggetto molto proba- un reperto così particolare come
la sofferenza umana. Essa ricorda
magine accostata per il capo del alla quale erano stati legati sia suo Santa Sede. L’atto di donazione ruscito dalle ferite (identificato da un lato ad accentuare il mistero bilmente identificabile, in base alla la Sindone, tenendo conto che la
all'uomo moderno, spesso distratto
cadavere di un uomo deceduto padre sia il secondo marito, venne perfezionato il 18 ottobre sulla Sindone come sangue uma- che da sempre caratterizza l'im- presenza di ben precisi caratteri, letteratura scientifica è ricca di
dal benessere e dalle conquiste tec-
in seguito ad una serie di torture Umbert de La Roche. Fu in quella dello stesso anno. no del gruppo AB) si lasciano di- magine sindonica, dall'altro a sti- con una moneta romana coniata casi clamorosi di datazioni errate
nologiche, il dramma di tanti fra-
culminate con la crocefissione. situazione che avvenne, nel 1453, Il Custode Pontificio della Santa stinguere, sul lenzuolo sindonico, molare sempre nuovo interesse da nella prima metà del I secolo d.C. a causa di contaminazioni e di
telli, e lo invita ad interrogarsi sul
L'immagine è contornata da due il trasferimento della Sindone ai Sindone è l'Arcivescovo metropo- come dovute al momento del ver- parte degli studiosi e degli scien- altri fattori imprevedibili ed ine-
mistero del dolore per approfondir-
linee nere strinate e da una serie Savoia, nell’ambito di una serie di lita di Torino, il cardinale Severino samento, prima o dopo il decesso ziati in ogni settore di ricerca. liminabili.
ne le cause. L'impronta del corpo
di lacune: sono i danni dovuti al- atti giuridici intercorsi tra il duca Poletto. (sangue cadaverico). Ecco alcuni dei risultati più rilevanti:
martoriato del Crocifisso, testimo-
l'incendio avvenuto a Chambéry Ludovico e Marguerite. È appropriato parlare di una La Sindone per i credenti
niando la tremenda capacità del-
nel 1532. A partire dal 1471, Amedeo IX il La Sindone e i Vangeli eccezionale corrispondenza (sen- 1) I prelievi di un campione di
l'uomo di procurare dolore e morte
Secondo la tradizione si tratta Beato, figlio di Ludovico, incomin- za nessun altro esempio parago- tessuto e di granuli di polline di iovanni Paolo II ha defi-
del Lenzuolo citato nei Vangeli
che servì per avvolgere il corpo
di Gesù nel sepolcro. Questa tra-
ciò ad abbellire e ingrandire la
cappella del castello di Chambéry,
capitale del Ducato, in previsione
S ul telo sindonico è visibile
un’immagine di uomo, di cui
è identificabile non solo la condi-
nabile) fra la testimonianza del-
l’evento della risurrezione secon-
do i Vangeli.
piante fiorifere effettuati nel
1973 hanno permesso di poter ri-
tenere altamente probabile la
G nito la Sindone “provo-
cazione all'intelligenza”.
Nell’omelia pronunciata il 24
ai suoi simili, si pone come l'icona
della sofferenza dell'innocente di
tutti i tempi: delle innumerevoli
tragedie che hanno segnato la sto-
dizione, anche se ha trovato nu- di una futura sistemazione della zione di morte ma anche la cau- permanenza prolungata della maggio del 1998, ha ricordato
ria passata, e dei drammi che con-
merosi riscontri dalle indagini Sindone. sa della morte: la crocifissione. L’analisi scientifica Sindone, oltre che in Europa, an- che la Chiesa non ha competen-
tinuano a consumarsi nel mondo.
scientifiche sul Lenzuolo, non Dopo una iniziale collocazione Nonostante l’immagine presenti che nelle regioni palestinese ed za specifica per pronunciarsi
Davanti alla Sindone, come non
può ancora dirsi definitivamente nella chiesa dei francescani, la qualche difficoltà di lettura, a i può affermare che la foto anatolica, a causa del ritrova- sul rapporto tra il sacro Lino e
provata. Certamente invece la
Sindone, per le caratteristiche
Sindone venne definitivamente ri-
posta nella Sainte-Chapelle du
causa di un’inversione di toni
chiaro-scuri simili a quelli del
S scattata nel 1898 dall’avvoca-
to Secondo Pia abbia aperto la
mento su di essa di pollini pro-
venienti da specie caratteristiche 5) Nel 1988 furono prelevati dal-
la vicenda storica di Gesù, ma
affida agli scienziati il compito
pensare ai milioni di uomini che
muoiono di fame, agli orrori perpe-
trati nelle tante guerre che insan-
della sua impronta, rappresenta Saint-Suaire. Il 4 dicembre 1532 un negativo fotografico, se ne di- strada alla “storia scientifica” di tali zone. Recentemente gli la Sindone dei campioni di tessu- di continuare l’analisi scientifi-
guinano le Nazioni, allo sfrutta-
un rimando diretto e immediato incendio devastò la Sainte- stinguono alcuni caratteri, come della Sindone. Infatti la straordi- israeliani Danin e Baruch hanno to per sottoporli alla datazione ca sul Lenzuolo. Ciò che è im-
mento brutale di donne e bambini,
che aiuta a comprendere e medi- Chapelle e il Lenzuolo fu danneg- quello della rigidità cadaverica e naria caratteristica dell’impronta individuato sul lenzuolo le trac- con il metodo del radiocarbonio, portante per il credente è che la
ai milioni di esseri umani che vivo-
tare la drammatica realtà della giato dal metallo fuso della teca in dell’assenza di qualsiasi segno di sulla Sindone, che sulla lastra ce di alcune piante della zona di che diede come risultato una da- Sindone è “specchio del
no di stenti e di umiliazioni ai
Passione di Gesù. Per questo il cui era custodito. Le gocce incan- putrefazione. Si notano inoltre impressionata dimostrò di com- Gerusalemme. La presenza della ta di origine del tessuto compre- Vangelo”. Queste le parole del
margini delle metropoli, special-
Papa l’ha definita “specchio del descenti avevano creato una serie sul corpo numerosissimi segni di portarsi in modo simile ad un Sindone in questi luoghi è in ac- sa tra il 1260 e il 1390 d.C. Queste Santo Padre: «Se si riflette sul sa-
mente nei Paesi in via di sviluppo?
Vangelo” di fori simmetrici (il lenzuolo era ferite da flagellazione, la presen- negativo fotografico, sollevò cordo con le ipotesi degli storici. sono tuttora oggetto di un ampio cro Lino, non si può prescindere
Come non ricordare con smarri-
dibattito tra gli studiosi circa l'at- dalla considerazione che l'immagi-
mento e pietà quanti non possono
2) Lo studio di campioni prele- tendibilità dell'uso del metodo ne in esso presente ha un rapporto
godere degli elementari diritti civili,
vati dalle cosiddette “zone ema- del radiocarbonio per datare un così profondo con quanto i Vangeli
le vittime della tortura e del terrori-
tiche” della Sindone consentì di oggetto con caratteristiche stori- raccontano della passione e morte
smo, gli schiavi di organizzazioni
dimostrare, nel 1978, che si tratta che e chimico-fisiche così pecu- di Gesù che ogni uomo sensibile si
criminali? Evocando tali drammati-
realmente di sangue umano di liari come la Sindone. Alcuni sente interiormente toccato e com-
che situazioni, la Sindone non solo
gruppo AB. studi sperimentali hanno ulte- mosso nel contemplarla. Chi ad es-
ci spinge ad uscire dal nostro egoi-
riormente riaperto il dibattito sa si avvicina è, altresì, consapevo-
smo, ma ci porta a scoprire il miste-
3) Nello stesso anno venne accer- scientifico sulla datazione del le che la Sindone non arresta in sé
ro del dolore che, santificato dal sa-
tata l'assoluta mancanza sul len- tessuto, fornendo risultati che il cuore della gente, ma rimanda a
crificio di Cristo, genera salvezza
zuolo di pigmenti e coloranti, di- sembrano provare una possibile Colui al cui servizio la
per l'intera umanità.»
mostrando tra l'altro che l'imma- non trascurabile contaminazione Provvidenza amorosa del Padre
gine corporea è assente al di sot- chimica e biologica del tessuto l'ha posta. Pertanto, è giusto nu- Il Vento
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Ragazzi
in cielo
iportiamo l’omelia del Card. stesse, e di conseguenza a prendere le storica e ne infangano la santissima Siamo venuti qui, dove è la Cattedra
ella catechesi, precisa e dettagliata come sempre, possiamo dire – spiegandolo in termini riduttivi – che il
N Pontefice ha messo in risalto l’importanza di coltivare nella vita spirituale (come nella riflessione teologica)
tanto la ragione e l’intelligenza quanto il cuore e le emozioni.
Discorso perfettamente calzante per queste nostre famiglie, a cui spesso la perdita del figlio ha fatto riscoprire una
fede più autentica, e comunque ha messo in cammino per riflettere sul senso della vita.
Al momento dei saluti, il Santo Padre ha rivolto un’esortazione particolare a questo nostro gruppo, incoraggiando i
genitori a coltivare la speranza come atteggiamento – direi – di visione positiva del tempo, come preparazione al futuro
ricongiungersi con chi ci ha preceduto in Cielo. Se anche il Papa esorta a ciò, allora vuol proprio dire che dev’essere
proprio così necessario coltivare queste virtù!
In dono il Pontefice ha ricevuto, tra l’altro, le foto dei sacerdoti maltesi don Joè Galea e don Joshua Muscat, anche
loro “Ragazzi in Cielo”, sacerdoti inviati fidei donum nella periferia torinese, che continuano ad accompagnare dall’alto
i giovani della FIES.
Come per ogni pellegrinaggio, tutte le ore di viaggio accumulate dai partecipanti per l’evento sono abbondantemente
ripagate dal sapersi accolti dalla Chiesa intera, che nelle parole dello stesso Papa vede riconosciuta la bontà
dell’esistenza di questo gruppo di famiglie, ulteriore espressione di una Chiesa che cammina attraverso le naturali
avversità del mondo, come segno di un futuro che ci attende.
don Francesco Fabrizio
Il Papa e il card. De Giorgi tra la folla Corrispondente da Pisa Il delegato Giovani FIES e un animatore con il Papa
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Ragazzi
in cielo Vocazione
(segue da pag. 9)
Sono ancora vive nella mente
e nel cuore le affermazioni di
fede e di speranza che il 2 no-
vembre la Liturgia della
Chiesa, nostra madre e mae-
stra, ha cantato nel Prefazio:
“In Cristo tuo Figlio nostro
Salvatore, rifulge a noi la speranza
La catechesi del Papa Questioni di famiglia
della resurrezione, e se rattrista la urante l’udienza generale del 4 novem- gia, di cui fu maestro nella città più colta dell’epo-
certezza di dover morire, ci conso-
la la promessa dell’immortalità fu- D bre, il Santo Padre ha proseguito il suo ci-
clo sullo sviluppo della teologia nel XII
ca, Parigi, e successivamente nei monasteri in cui
visse. Era un oratore brillante: le sue lezioni veni-
he cosa hanno in comune
tura. Ai tuoi fedeli o Signore la vi-
ta non è tolta ma trasformata, e
mentre si distrugge la dimora di
questo esilio terreno, viene prepa-
secolo, soffermandosi sulla controversia tra san
Bernardo di Chiaravalle ed Abelardo.
Proponiamo ai lettori alcuni passi del discorso.
vano seguite da vere e proprie folle di studenti.
Spirito religioso, ma personalità inquieta, la sua
esistenza fu ricca di colpi di scena: contestò i suoi
maestri, ebbe un figlio da una donna colta e intel-
C Gesù Cristo ed un sacer-
dote? Voi direte tutto, o
forse pensando a qualche prete
rata un’abitazione eterna nel in particolare, come me, poco o
ari fratelli e sorelle, ligente, Eloisa. Si pose spesso in polemica con i
cielo”. E’ questa la certezza del-
la fede dei cristiani. E’, questa,
C nell’ultima catechesi ho presentato le caratteri-
stiche principali della teologia monastica e della
suoi colleghi teologi, subì anche condanne ecclesia-
stiche, pur morendo in piena comunione con la
nulla. Io risponderei, contempo-
raneamente, tutto e nulla. Sì,
carissimi genitori, la vostra cer- perché per un prete Gesù è l’i-
teologia scolastica del XII secolo, che potremmo Chiesa, alla cui autorità si sottomise con spirito di
tezza di fede, che vi unisce co- narrivabile vicino, l’inimitabile
chiamare, in un certo senso, rispettivamente “teo- fede. Proprio san Bernardo contribuì alla condan-
me in una famiglia sola, nel co- gemello, il totalmente altro me
logia del cuore” e “teologia della ragione”. Tra i na di alcune dottrine di Abelardo nel sinodo pro-
mune dolore di aver perduto stesso. La sua umanità e la sua
rappresentanti dell’una e dell’altra corrente teolo- vinciale di Sens del 1140, e sollecitò anche l’inter-
un figlio e nella comune con- divinità rappresentano nello
gica si è sviluppato un dibattito ampio e a volte ac- vento del Papa Innocenzo II. L’abate di Chiaravalle
vinzione che egli vive ancora. stesso istante tutto ciò che vor-
ceso, simbolicamente rappresentato dalla contro- contestava, come abbiamo ricordato, il metodo
E’ questa la consolazione rei essere e fare e non sono, ma
versia tra san Bernardo di Chiaravalle ed troppo intellettualistico di Abelardo, che, ai suoi
della fede in Cristo, il figlio anche tutto quanto incredibil-
Abelardo. occhi, riduceva la fede a una semplice opinione
unico di Maria, morto croci- mente faccio e sono nel momen-
Per comprendere questo confronto tra i due sganciata dalla verità rivelata. Quelli di Bernardo
fisso fra atroci dolori e risor- to in cui Luca è messo da parte
grandi maestri, è bene ricordare che la teologia è la non erano timori infondati ed erano condivisi, del
to per darti la garanzia della ed è don Luca.
ricerca di una comprensione razionale, per quanto resto, anche da altri grandi pensatori del tempo.
nostra risurrezione. L’essere ed il fare, nel prete
è possibile, dei misteri della Rivelazione cristiana, Effettivamente, un uso eccessivo della filosofia rese
diocesano in modo particolare,
creduti per fede: fides quaerens intellectum – la fe- pericolosamente fragile la dottrina trinitaria di
a Chiesa, che è madre, non tendono a diventare una sola co-
L dimentica mai i suoi figli,
come non li dimenticate voi,
de cerca l’intellegibilità – per usare una definizio-
ne tradizionale, concisa ed efficace. Ora, mentre
Abelardo, e così la sua idea di Dio. In campo mora-
le il suo insegnamento non era privo di ambiguità:
sa e, dunque, al di là di ogni pos-
sibile merito o capacità o sforzo,
san Bernardo, tipico rappresentante della teologia egli insisteva nel considerare l’intenzione del sog-
carissimi genitori, e di essi fa la il fare le cose di Dio, il donare
monastica, mette l’accento sulla prima parte della getto come l’unica fonte per descrivere la bontà o la
memoria in ogni celebrazione Dio stesso, ti cambia dentro, pia-
definizione, cioè sulla fides - la fede, Abelardo, che malizia degli atti morali, trascurando così l’ogget-
eucaristica, nella quale, soprat- no piano, in uno straordinario
è uno scolastico, insiste sulla seconda parte, cioè tivo significato e valore morale delle azioni: un
tutto la domenica, ce li sentia- ordinario che ti regala l’eternità
sull’intellectus, sulla comprensione per mezzo del- soggettivismo pericoloso. È questo – come sappiamo
mo spiritualmente presenti e nello spazio di una giornata qua-
la ragione. - un aspetto molto attuale per la nostra epoca, nel-
vivi accanto a Colui che è la ri- lunque. Gesù è quella mano tesa,
la quale la cultura appare spesso segnata da una
surrezione e la vita. quell’ascolto, il sacramento che
er Bernardo la fede stessa è dotata di un’intima crescente tendenza al relativismo etico: solo l’io de-
Essi vi attendono ogni dome-
nica attorno all’altare del
P certezza, fondata sulla testimonianza della
Scrittura e sull’insegnamento dei Padri della
cide cosa sia buono per me, in questo momento. […]
celebri, il sorriso che offri. Non
solo il sacro ti è donato, ma an-
Signore e il vostro amore pater- che una compiuta umanità con
Chiesa. La fede inoltre viene rafforzata dalla testi- he cosa possiamo imparare, noi oggi, dal con-
no e materno vi fa certamente
superare ogni ostacolo, ogni
monianza dei santi e dall’ispirazione dello Spirito
Santo nell’anima dei singoli credenti. Nei casi di
C fronto, dai toni spesso accesi, tra Bernardo e
Abelardo, e, in genere, tra la teologia monastica e
cui fare scambio della tua, lace-
rata e peccatrice.
difficoltà, per non venir meno a dubbio e di ambiguità, la fede viene protetta e illu- quella scolastica? Anzitutto credo che esso mostri
questo appuntamento di fami- esù vero Dio e vero uomo è
glia, che dona a voi il loro
conforto nei sussulti del dolore
minata dall’esercizio del Magistero ecclesiale. Così
Bernardo fa fatica ad accordarsi con Abelardo, e
più in generale con coloro che sottoponevano le ve-
l’utilità e la necessità di una sana discussione teo-
logica nella Chiesa, soprattutto quando le questioni
dibattute non sono state definite dal Magistero, il
G Colui in ragione del quale
tutto nella tua giornata può esse-
e a loro i meriti del sacrificio di rità della fede all’esame critico della ragione; un quale rimane, comunque, un punto di riferimento re dono, occasione di salvezza e
Cristo, che la Chiesa invoca esame che comportava, a suo avviso, un grave peri- ineludibile. San Bernardo, ma anche lo stesso dunque di pace e di serenità. Il il Divino di Cristo esplodono re, so che Lui mi ama e questo Riesco a rispondere di sì alla
con questa dolcissima antifona: colo, e cioè l’intellettualismo, la relativizzazione Abelardo, ne riconobbero sempre senza esitazione “dover” fare delle cose – come la dentro di te. Le tue piaghe offer- mi commuove nel profondo, so domanda se amo Dio solo nella
“Splenda ad essi la luce perpe- della verità, la messa in discussione delle stesse ve- l’autorità. […] preghiera del breviario o la cele- te diventano risurrezione, i “no” e vedo quanto ami gli altri e misura in cui il mio esserci ha,
tua insieme ai tuoi Santi o rità della fede. In tale modo di procedere Bernardo brazione della Messa, la Caritas che ricevi pagano i tanti “no” che questo genera nel mio cuore in qualche modo, suscitato in
Signore, perché tu sei buono”. vedeva un’audacia spinta fino alla spregiudicatez- orrei ricordare, infine, che il confronto teologi- o la visita ai malati – ti inchioda tu stesso gli hai rivolto, gli ab- una gratitudine immensa, che altri la medesima risposta.
E’ l’invocazione che ora ri-
volgeremo nella Liturgia
za, frutto dell’orgoglio dell’intelligenza umana,
che pretende di “catturare” il mistero di Dio. […]
V co tra Bernardo e Abelardo si concluse con una
piena riconciliazione tra i due, grazie alla media-
al Suo esserci prima, al Suo esse-
re arrivato prima di te, nel pre-
bandoni che subisci sgretolano il
tuo orgoglio e le tue esteriorità
raddoppia pensando a quante
volte mi ha permesso di essere
Sì, amo Dio perché in tutti i
modi ho cercato di farlo cono-
Eucaristica e soprattutto nel Per Bernardo la teologia ha un unico scopo: quello zione di un amico comune, l’abate di Cluny, Pietro gare, nel celebrare, nell’incontra- lasciandoti, allo specchio, il Suo strumento di questo amore. scere ed incontrare agli altri.
momento della Comunione, di promuovere l’esperienza viva e intima di Dio. La il Venerabile, del quale ho parlato in una delle cate- re. Quel suo essere prima tra- volto, il Suo esserci stato prima Il mio rapporto con Gesù pas- Amo Dio nella misura in cui
quando ricevendo Gesù nel teologia è allora un aiuto per amare sempre di più chesi precedenti. Abelardo mostrò umiltà nel rico- sforma il dovere nella scoperta di te. E non sei più solo, anzi sei sa inevitabilmente dagli altri in altri si sentono amati da Lui.
nostro cuore, con Lui acco- e sempre meglio il Signore […] noscere i suoi errori, Bernardo usò grande benevo- sempre nuova della Sua presen- quasi contento di essere stato la- tutto ciò che è sensibile ed affet- Amo Dio da prete, Dio mi ama
glieremo e abbracceremo i lenza. In entrambi prevalse ciò che deve veramente za, nella gioia di sapere e speri- sciato solo dagli altri perché sei tivo. Prego e spero, come tutti, da prete. Ecco, questo è Gesù
nostri amatissimi e mai di- belardo, che tra l’altro è proprio colui che ha stare a cuore quando nasce una controversia teolo- mentare che Lui ha già lavorato fino in fondo con Lui. Se Gesù, come qualunque cristiano. Ma con me e per me.
menticati Ragazzi, i cui nomi,
incisi sulla Croce dell’alta
A introdotto il termine “teologia” nel senso in gica, e cioè salvaguardare la fede della Chiesa e far nei cuori ma ti lascia lo spazio nella Chiesa mia madre, non mi
avesse chiamato ad essere sacer-
la gioia immensa che mi regala
vedere altri pregare e sperare, hissà se tutto questo non
Valle di Susa, sono soprattut-
to incisi indelebilmente nei
cui lo intendiamo oggi, si pone invece in una pro-
spettiva diversa. Nato in Bretagna, in Francia,
trionfare la verità nella carità. Che questa sia anche
oggi l’attitudine con cui ci si confronta nella
per fare anche tu qualche cosa,
dà senso al tuo esserci pur facen- dote mai avrei potuto sperimen-
tare la gioia di essere amato così.
credere ed amare a nome suo, è
assolutamente sacerdotale in
C risveglia nel tuo cuore il
desiderio di darti a Lui total-
questo famoso maestro del XII secolo era dotato di Chiesa, avendo sempre come meta la ricerca della do Lui quasi tutto quello che c’è
nostri cuori. un’intelligenza vivissima e la sua vocazione era lo verità. da fare. Quando, poi, incontri la me, fontale nel mio rapporto mente?
ualcuno mi chiede se io amo personale con Dio, nel mio sa-
Card. Salvatore De Giorgi
studio. Si occupò dapprima di filosofia e poi applicò
i risultati raggiunti in questa disciplina alla teolo- Papa Benedetto XVI
croce del rifiuto o del tuo limite è
in quel momento che l’umano ed Q Dio. Non so cosa risponde- pere chi sono e cosa ci sto a fare. Don Luca Peyron
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Champion Champion
Cristo, Verbo del Padre e vero uomo, offrendo la propria vita umana,
Cristo, il Prototipo darà a tutti i credenti la salvezza eterna. Ma offrirà pure
la possibilità, agli uomini che lo desiderano, di fare altrettanto!!
on l'evoluzione delle lin- alla terra e viceversa (cfr. Gv “Domina in mezzo ai tuoi nemici. Melchisedek genealogia, non si
sua personale umanità di agnello da Lui” (Ef. 2,14). Ma offrirà pure Clero, il 16 marzo 2009) ci sacramentale a Cristo Capo: essa
immacolato. E’ dunque l'agnello la possibilità, agli uomini che lo chiarisce ancora una volta le porta con sé, come conseguenza,
immolato che si offre per riscat- desiderano, di fare altrettanto…!!! idee: «Se l’intera Chiesa è mis- un’adesione cordiale e totale a quel-
tare il genere umano dal peccato Cioè concederà la possibilità s i o n a r i a e se ogni cristiano, la che la tradizione ecclesiale ha in-
del mondo. Nel libro del di diventare loro pure sacerdoti, in forza del Battesimo e della dividuato come l’apostolica viven-
Denteronomio si dice che «non è calcando la sua falsariga. Come Confermazione, riceve il mandato di di forma. Questa consiste nella
più sorto in Israele un profeta Mosè; più di Mosè! Questa sì professare pubblicamente la fede, il partecipazione ad una “vita nuo-
come Mosè, con il quale il che è la novità delle novità! sacerdozio ministeriale, anche da va” spiritualmente intesa, a “quel
Signore Iddio parlava faccia a Qui si percepisce come mai il questo punto di vista, si distingue nuovo stile di vita” che è stato
faccia» e che non si è ancora sacerdote cattolico non è solo un ontologicamente, e non solo per gra- inaugurato dal Signore Gesù ed è
adempiuta la promessa di «un battezzato che partecipa al co- do, dal sacerdozio battesimale, detto stato fatto proprio dagli Apostoli.
Profeta pari a me!» (Dt. 34,10). mune sacerdozio e neppure un anche sacerdozio comune. Del pri- Per l’imposizione delle mani del
Ora la promessa si adempie: ec- semplice prete, un “ministro di mo, infatti, è costitutivo il mandato Vescovo e la preghiera della Chiesa,
colo qui il Sacerdos Magnus, il culto” che fa gestualità liturgi- apostolico: “Andate in tutto il mon- i candidati divengono uomini nuo-
Pontifex, l'Archi-hieréus kai apòsto- che e neppure una sorta di enci- do e predicate il Vangelo ad ogni vi, divengono “presbiteri”» (da
los! clopedia viva di Gesù Cristo co- creatura” (Mc 16,15). Tale manda- “Un pallone per il paradiso”,
Cristo, Verbo del Padre e vero me deve essere un buon teologo to non è, lo sappiamo, un semplice Effatà Editrice, 2009).
uomo, offrendo la propria vita (secondo un’espressione di incarico affidato a collaboratori; le
umana, darà a tutti i credenti la Severino Dianich). sue radici sono più profonde e van- don Paolo Gariglio
salvezza eterna, riconciliandoli no ricercate molto più lontano. La Incaricato nazionale per
con il Padre mediante “l'abbatti- l magistero petrino (Benedetto dimensione missionaria del presbi- la Pastorale Giovanile degli
mento del muro che ci separava I XVI alla Congregazione del tero nasce dalla sua configurazione Esercizi Spirituali della FIES
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Nuntii
Iniziativa FIES
Giovani a Catania
nata nei giorni scorsi, proprio ai coniugi Romeo, che
E’
Questo giornale dei giovani è una iniziativa
FIES-NIKODEMO-NICHELINO COMUNITÀ
nella Parrocchia “Maria sono corrispondenti per la Sicilia
È composto e impaginato - come esercizio didattico -
dalla Piccola Scuola Grafica dell’Accoglienza Nikode-
SS. Della Provvidenza” de “Il Vento”, rivista di spiritua-
mo: una Comunità di ragazzi che escono dal terribile di Macchia di Giarre, un sodali- lità giovanile, e delegati per l’iso-
disagio del nostro tempo, la tossicodipendenza.
zio associato al gruppo della la per le iniziative FIES Giovani.
● Non si spedisce in abbonamento ma su richiesta. Federazione Italiana Esercizi L’Associazione si riunisce
● Affida la sua esistenza all’amicizia di chi lo gradi-
sce e alla simpatia delle Case di Esercizi Spirituali. Spirituali, sezione Giovani, for- mensilmente ogni primo martedi
● Lettori e Amici sono invitati, ma non obbligati, mato dai genitori e dai giovani del mese alle ore 18.00 nella
ad inviare una quota di collaborazione sul
amici di ragazzi deceduti pre- Chiesa di Macchia di Giarre, do-
c.c. postale n. 27318104 maturamente. ve si celebra la S. Messa per i
intestato a Parrocchia SS. Trinità Nichelino
● Se la quota supera le spese, il più verrà offerto
Prima dell’avvio ufficiale al- “Ragazzi in cielo”. Il sodalizio
all’Accoglienza dei ragazzi della Nikodemo. cuni genitori, con i coniugi porta il nome di “Ambasciatori in
Romeo Barbara e Giuseppe, ave- Paradiso”.
Direttore: ing. Gianmarco Boretto vano partecipato all’udienza All’incontro inaugurale, ha
Responsabile: dr. Mario Costantino
concessa dal Pontefice il 4 no- partecipato il delegato FIES don
vembre 2009. L’iniziativa si deve Paolo Gariglio. (m.g.l., da “La
Collaboratori di redazione: don Paolo Gariglio,
Laura Ribotta, Simona Mosca, Myriam Zambello,
Federico Ferrero.
“IL VENTO” su Internet:
www.ilvento-fies.org
realizzato da Luciano Pautasso
Per scriverci: redazione@ilvento-fies.org
FEDERAZIONE ITALIANA ESERCIZI SPIRITUALI
Addio, Mons. Piergiorgio!
Via XX Settembre, 65b - Roma - Tel. 06.4819224
UFFICI DI REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE
Ben si addice al tema di que- anche dei propri nemici. Cristo
Via Stupinigi, 16 - Telefono 011.0712585 sta monografia: «Da duemila an- quindi è il vincitore sul male, sul-
10042 Nichelino (Torino)
ni Cristo è posto al centro della sto- l’odio, sul peccato e sulla morte. I
Stampa: Euro Lito - Nichelino (Torino) ria. Si è tentato in tutti i modi di giovani cristiani devono essere por-
Amministrazione: Lina Delton, Piero Pagella ostacolare la sua presenza e di tatori di questa vittoria con una vi-
cancellarLo dalla vita degli uomini, ta coerente, saggia, impegnata nel
Corrispondenti redazionali: sopprimendo anche con la violenza dare il proprio contributo di onestà,
ITALIA coloro che Gli appartenevano; nello e di giustizia per una società più
LAZIO, FIES, via XX Settembre 65/b - Roma
Tel. 06.4819224
stesso tempo i cristiani hanno dato trasparente ed umana. […]
PIEMONTE, Torino: Lina Delton, via del Pesco 29 - una testimonianza di amore per Fissiamo con gioia il nostro sguardo
Moncalieri, (Torino) E-mail: lina.delty@alice.it Cristo, di dedizione, di slancio spiri- su Cristo, con amore sincero e im-
LIGURIA, don Guido Olivieri, via T. Reggio 17/51
Tel. 0102468350 - 16123 Genova tuale, ricambiando l’odio con l’amo- pegno costante, per essere costrut-
TOSCANA, Pisa: don Antonio Simoni re, tale da attirare l’ammirazione tori di speranza».
Tel. 050.741435 - S. Frediano a Settimo,
56026 Nuvola Rossa
E-mail: donansim@katamail.com
CAMPANIA, Napoli: prof. Anna Maria Sarzarullo,
L’avvenimento
via D. Fontana 45 - 80128 Napoli
Tel. 081.7702416 - 081.5454524
TRIVENETO: don Mariano Lovato, via San Carlo 1
36030 Costabissara (VI), tel. e fax 0444.971031
E-mail: marlov@goldnet.it
SARDEGNA: don Gallo, via S. Erasmo 2
07041 Alghero (SS)
I
SICILIA, Palermo: suor Zaira Dovico, l 13 dicembre 2009 è salito
Suore del Bell’Amore tel. 091.223893
piazza Baida - 90136 Palermo alla casa del Padre mons.
E-mail: oasibaida@neomedia.it Piergiorgio Silvano Nesti,
Giuseppe Romeo, via C. Parisi 48
E-mail: romeo.giuseppe59@alice.it vescovo emerito di Camerino-
95014 Giarre (Catania), tel. 095.93.58.77 San Severino Marche e già
Presidente della Federazione
ESTERO
SPAGNA - Fermina Alvarez, Crociate di S. Maria,
Italiana Esercizi Spirituali
via Corfino 18 - 00183 Roma, tel. 06.70491868 (FIES). Mons. Nesti era nato il
E-mail: fermialvarez@yahoo.it
GERMANIA - Suor Franca Fratantonio e Comunità
18 febbraio 1931 a Marostica,
Suore del Bell’Amore - Lindwurmstrasse 143 Diocesi di Vicenza, ed era stato
80337 Monaco di Baviera - tel. 0049/089/77.66.58
E-mail: monaco@suorebellamore.it
ordinato sacerdote tra i passio-
oppure sba-muenchen@web.de nisti il 30 agosto 1959, per poi
FRANCIA - Barbara Wieczorek, 37T, rue Buffon essere consacrato vescovo il 29
Résidence Thoers - Bàt D7 - 84000 Avignon
E-mail: bwieczorek@free.fr agosto 1993.
MALTA - Maximilian Grech, “Maria” Fortunato Vogliamo ricordarlo ripor-
Mizzi Street - Malta - tel. 00356 21551302
E-mail: maxgrechghotmail.com tando alcuni passi di quanto
scrisse nel novembre del 1996,
PICCOLA SCUOLA GRAFICA NIKODEMO
Via Pallavicino, 61 - Tel. 011 627.95.90
in una lettera indirizzata a tutti
10042 Nichelino (Torino) i giovani impegnati nella FIES,
Registrazione Tribunale di Torino n. 5063 / 97
che fu pubblicata proprio sulle
intestata a don Paolo Gariglio, resp. editoriale pagine de “Il Vento”.