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05-03-2015

ANATOMIA 2 (35)
VIA OTTICA (conclusione),VIA OTTICA RIFLESSA,NASO ESTERNO, CAVITA
PARANASALI (introduzione)

Le cellule che costituiscono la retina sono, oltre ai coni ed ai bastoncelli, le cellule


bipolari, gangliari e gli interneuroni.
Le cellule orizzontali e amacrine sono interneuroni.
In particolare le cellule amacrine sono prive di assone e hanno il compito di far
convergere gli stimoli nelle cellule gangliari.
Infatti le cellule bipolari convogliano le informazioni provenienti dai coni e dai
bastoncelli su una cellula gangliare, tramite le cellule orizzontali e amacrine.
I coni ed i bastoncelli hanno un campo circolare con centro ON oppure OFF.
I coni hanno campi sia con centro ON sia OFF, e il raggio luminoso che li colpisce
deve essere puntiforme per creare un contrasto di luminosit.
Se ad esempio il raggio luminoso cade su un centro ON spento, lo accende, creando
unopposizione sulla periferia.
Mentre i bastoncelli consentono la visone in penombra e si accendono in caso di
scarsa luminosit.
I campi circolari si ripetono a livello del corpo genicolato laterale, il quale costituito
da sei strati (2 strati magni cellulari e 4 strati parvi cellulari).
Il campo cambia di forma, da circolare diviene rettangolare. Tale campo presenta un
cariotipo diverso in quanto pu essere eccitato da una luce lineare che gira.
Il messaggio viene portato a livello della corteccia, allarea visiva primaria ove
troviamo le cellule orientate verticalmente a forma di parallelepipedo.
VIA OTTICA RIFLESSA
La via ottica riflessa inizia quando varie fibre ottiche dal corpo genicolato superiore
terminano, tramite il braccio quadrangolare superiore, al tubercolo quadrigemino
superiore.
Dal tubercolo quadrigemino superiore partono tre fasci di fibre:
-fibre tetto spinali
-fibre tetto pontine
-fibre tetto bulbari
Le fibre tetto pontine e le fibre tetto bulbari hanno fasci diretti che non subiscono
decussazioni e che giungono ai nuclei somatomotori del tronco e del bulbo
Le fibre tetto spinali (indirette, sono rese crociate dalla via oculo cefalo giro) si
dividono in due fasci:
-fascio diretto, si unisce con le fibre tetto spinali laterali della via acustica riflessa,
costituendo il fasci tetto spinale laterale.
-fascio indiretto, subisce decussazioni a livello del Meynert (a livello mesencefalico)
e giunge a livello del midollo spinale e fa sinapsi con i neuroni somatomotori del
corno anteriore del midollo spinale.

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Il fascio indiretto si divide a sua volta in:


-fascio anteriore (crociato), adibito ai movimenti del collo coniugati a quelli
dellocchio (movimenti oculo-cefalo-giri)
-fascio discendente laterale, adibito ai movimenti del collo e della parte superiore del
tronco in modo da coniugare i movimenti della testa e del collo al campo visivo
dellocchio.
N.B. I due tubercoli quadrigemini superiori fanno parte della lamina tecti, sita nel
mesencefalo, e sono costituiti da tre lamine di materia grigia e quattro di sostanza
bianca; perch qui arrivano le vie sensitive che salgono e danno lo stimolo per
generare un riflesso.
Mentre alcune fibre dal nervo ottico arrivano ai tubercoli quadrigemini superiori, vi
sono altre fibre ottiche che giungono al nucleo pretettale (posto anteriormente ai
tubercoli quadrigemini superiori).
Dal nucleo pretettale partono due fasci di fibre.
-Fascio di fibre longitudinale che, percorrendo il tronco, arriva al midollo spinale
-un altro fascio di fibre arriva al nucleo accessorio di Edinger Westphal, da cui
partiranno fibre pre-gangliari che andranno ad innervare il ganglio ciliare
(dipendenza del nervo trigemino) attraverso il nervo oculomotore (via pre-sinaptica).
Successivamente dal ganglio ciliare, una via post-sinaptica, attraverso i nervi ciliari
brevi giunge al muscolo sfintere della pupilla e al muscolo ciliare.
Il muscolo sfintere della pupilla costringe la pupilla, restringendo la fessura attraverso
cui pu passare la luce, quando il fascio di luce troppo intenso.
Dal nucleo pre-tettale parte un fascicolo viscero-motorio che giunge nel nucleo
intermedio laterale denominato centro cilio-spinale di budge ( che il primo centro
viscero-motorio).
Dal centro cilio-spinale di Budge partono assoni dellortosimpatico che salgono,
lasciano il midollo spinale, e raggiungono al ganglio cervicale superiore del tronco
dellortosimpatico.
Da qui partono delle fibre post-gangliari che percorrono inizialmente il nervo carotico
interno per poi impegnarsi intorno alla carotide; successivamente tali fibre si
biforcano passando o attraverso il ganglio semilunare del nervo trigemino o
attraverso il ganglio ciliare, per arrivare al muscolo dilatatore della pupilla.
NASO ESTERNO
Il naso esterno ha la forma di una piramide a base triangolare.
La faccia posteriore corrisponde allapertura piriforme, formata dallunione delle due
ossa mascellari.
Le pareti laterali sono formate da:
- Una porzione fissa superiore, rappresentate dalle ossa nasali
- Una porzione mobile, data dalle cartilagini laterali e alari.
Abbiamo un sostegno osseo rappresentato dalle ossa mascellari, dalle ossa nasali, dal
processo frontale del mascellare.
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La struttura cartilaginea invece, rappresentata dalle due cartilagini laterali che


hanno una forma triangolare e confinano:
-superiormente con il margine inferiore delle ossa nasali
-latero-inferiormente con losso mascellare.
Vi inoltre un cuscinetto fibro-adiposo che funge da sostegno per le narici.
Inferiormente alla cartilagini laterale vi la cartilagine accessoria sesamoidea.
Nel cuscinetto fibro-adiposo presente la cartilagine alare minore, sempre accessoria.
Infine le cartilagini che formano lapice del naso sono chiamate cartilagini alari e
sono a forma di ferro di cavallo.
Queste sono formate da una branca mediale che si addossa a quella contro laterale e
dalle branche laterali addossate al cuscinetto di tessuto adiposo.
La cartilagine del setto nasale, colma langolo tra la lamina perpendicolare delosso
etmoide e il vomere, che costituiscono il setto osseo delle cavit nasali propriamente
dette.
Il naso esterno vascolarizzato dallarteria facciale che lancia dei rami labiali
superiori che vascolarizzano la parte anteriore del setto cartilagineo.
Larteria facciale verso lalto continua con il ramo chiamato arteria angolare che lanci
arami diretti al naso esterno.
Vi un punto in cui larteria oftalmica si anastomizza con larteria angolare.
Il naso esterno adibito ai movimenti di inspirazione ed espirazione, tali movimenti
sono mediati dai muscoli mimici (m. frontale, m. nasale, m. depressore del setto).
Il naso ricoperto da cute, la quale pi sottile sulle ossa nasali, e pi spessa a livello
delle narici.
La cute si introflette a livello delle narici.
La parte interna delle narici prende il nome di vestibolo; il vestibolo rivestito da
vibrisse ossia da peli che filtrano laria.
Tramite il vestibolo si accede alle cavit nasali propriamente dette.
La parete mediale rappresentata dal setto, formato dalla lamina perpendicolare
delletmoide, dal vomere e dalla porzione cartilaginea.
Il setto vascolarizzato da un ventaglio di arterie:
-la sfenopalatina
-rami etmoidali posteriori
-rami etmoidali anteriori
I rami convergono nella zona chiamata locus valsalvae, sede di epistassi.
Il setto pu subire due tipologie di fratture:
-frattura che devia il setto nasale, che si addossa alle parete con conseguente
diminuzione del passaggio di aria attraverso la cavit,
- frattura diretta, pi pericolosa, poich pu danneggiare la lamina cribrosa
delletmoide e mettere in moto un processo infiammatorio a livello delle meningi.

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MUCOSA RESPIRATORIA
Funzione: umidificare, riscaldare e filtrare laria inspirata.
Ricopre le cavit nasali propriamente dette e paranasali.
E costituito da un epitelio pluriseriato cilindrico vibratile con cellule caliciformi
mucipare intercalate che conferiscono un aspetto traslucido alla mucosa.
La lamina propria povera di fibre elastiche che si addensano in profondit, sono
ravvisabili inoltre aggregati linfatici nodulari e ghiandole tubulo acinose ramificate a
secrezione mista, tali ghiandole hanno una funzione umidificante e antisettica.
La mucosa vascolarizzazione da arterie capillari che hanno un andamento
perpendicolare rispetto alla superficie della mucosa.
Tali arterie si anastomizzano con le venule, le quali hanno una muscolatura liscia
nella propria parete.
Le fibre adrenergiche provocano una costrizione delle venule stesse mentre le fibre
colinergiche promuovono la vasodilatazione.
CAVITA PARANASALI
Le cavit paranasali sono scavate allinterno del massiccio facciale e del neurocranio.
- 2 seni frontali nelle ossa frontali
- 2 seni mascellari nelle ossa mascellari
- 2 seni sfenoidali nel corpo dello sfenoide
- Cellule etmoidali
Tali cavit sono in continuit con le cavit nasali propriamente dette e sono pertanto
rivestite da mucosa respiratoria.
Assenti alla nascita, si formano durante i processi di ossificazione attraverso un
processo di erosione.
Le cavit paranasali possono essere aggredite da virus e batter, innescando un
processo infiammatorio (sinusite).

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