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WIRELESS
A cura di Giulio Trichilo.
Si ringraziano per i loro appunti i colleghi Lofino S., Pallante A., Saccucci J.
DISCLAIMER: Questi appunti prendono grandemente spunto dalle dispense del corso Fondamenti di Telecomunicazioni,
presso lUniversit degli Studi Roma Tre, a cura del Prof. F. Benedetto, corso tenuto dal Medesimo, e da svariate fonti in Internet.
Tutti i diritti riservati ai rispettivi proprietari.
PREMESSA: Tale dispensa fornita a scopo puramente RIASSUNTIVO. Non pu e non deve essere considerata materiale
sufficiente per uno studio approfondito della materia, quindi da considerare materiale di supporto da utilizzare insieme ad altre
fonti pi complete.
=1
E opportuno notare che si pu definire lEntropia anche come valore atteso (discreto) del contenuto
informativo. H(X) = E(I). Per simboli equiprobabili, mi riconduco alla codifica naturale: () = log 2 (),
pi lentropia tende a zero, pi efficace sar la codifica: () < log 2 ().
Posso inoltre misurare lefficienza della codifica introducendo proprio la quantit efficienza di codifica:
=
Nel caso di dizionario binario, ovvero tale che tutti i simboli sono composti dai soli 0 e 1, La lunghezza
minima proprio H(X), mentre =
=1 . In sostanza:
()
=1
Si distingue tra codifiche entropiche e non entropiche, ovvero LOSSLESS vs LOSSY. Le codifiche lossless,
o entropiche, (Huffman, Gray, ZIP) sono quelle che permettono una maggiore efficienza di compressione
rispetto ad una codifica naturale, ma con il vincolo che non eliminano nessuna informazione originale, sono
dunque completamente reversibili mediante un apposito decompressore. Le codifiche lossy, ovvero non
entropiche, permettono prestazioni di solito anche notevolmente superiori a quelle di una codifica entropica
(scendendo sotto i valori minimi dellentropia), ci dovuto al fatto che in un certo stadio del processo di
compressione una certa parte del contenuto informativo, considerato ridondante, viene completamente
eliminato. E dunque possibile ricostruire soltanto una copia accettabile del file originale, mediante un
processo di interpolazione, che non sar mai in grado di ricostruire il contenuto informativo del file
originale. Esempi di questo sono gli standard di compressione JPEG ed MPEG, in tutte le loro varianti.
Per entrambe le codifiche di linea, oltre alla componente in continua e opportuno andare ad analizzare lo
spettro di ciascuna di esse per rendersi conto almeno del sincronismo in entrambi i casi. Allinterno di un
periodo di clock (o tempo di bit) la densit spettrale di potenza e una di tipo 2 (), siccome () =
[ ()] dove () = () () = ().
A sinistra si ha lo spettro della forma donda codificata con NRZ, per = 0 si vede che la densit spettrale
di potenza nulla, quindi la frequenza di clock non sar mai trasmessa. Con la RZ, siccome per stringere
nel tempo ho allargato in frequenza, anche se richiedo pi banda, per multipli (almeno dispari) di 0 ho un
contenuto informativo diverso da zero, quindi il ricevitore potr avere informazioni riguardo a quale sia la
frequenza di clock, e mantenere sincronismo.
Codici a Transizione
Risolto il problema del sincronismo mediante codifica RZ, resta ancora il problema di eliminare la
componente continua in frequenza. Ci si appoggia ad un nuovo tipo di codifica, nel caso della Manchester
bipolare, dove il livello di tensione del segnale varia allinterno di un periodo di clock. Si assegna una
semionda positiva per met del periodo di clock, e la semionda di ampiezza uguale e opposta al laltra met
del periodo di clock al bit 1, e si invertono le ampiezze per il bit 0.
La componente in continua non pi presente, e la densit spettrale di potenza diversa da zero per multipli
interi della frequenza di clock. Lo svantaggio che avendo aumentato il numero di transizioni del livello
energetico del segnale ulteriormente anche rispetto alla RZ, il bit rate e quindi symbol rate aumentano, di
conseguenza richiesta una larghezza di banda maggiore per tale codifica.
Codifiche Multilivello
Se anzich associare ad un bit un singolo livello di tensione si fa uso del concetto di simbolo, ovvero di
avere livelli di tensione corrispondenti a sequenze univoche di bit (o parole binarie), si possono introdurre
codifiche multilivello che hanno il vantaggio di richiedere meno banda. Si mappa ogni parola ad l bit, scelti
fra uno dei 2 livelli. Il tempo di bit nei due casi uguale.
La differenza sta nel bit rate, R. Dati D, la velocit di simbolo, ed L in numero di livelli, si ha che:
= Dlog 2 ()
Quindi la banda di un segnale multi livello B, rispetto alla banda richiesta dal segnale codificato binario
sarebbe pari a:
=
log 2 ()
Siccome la velocit di simbolo del segnale multilivello si riduce di un fattore l rispetto alla codifica binaria.
(Se ho il simbolo 1001, se richiedo una banda di 4kHz in codifica binaria, mi serviranno
4/log 2(16) = 1kHz per una codifica a 16 livelli.) Si noti per che allaumentare del rumore, diventa man
mano pi difficile distinguere tra livelli diversi di tensione, in quanto meno differenza esiste fra due livelli
adiacenti, pi tale differenza diventa equiparabile alla potenza del segnale rumoroso introdotto dal canale.
Per ridurre al minimo lISI (intersymbolic interference) e necessario lutilizzo di un filtro sagomatore
dellimpulso. Si consideri unonda PAM (pulse amplitude modulation), dove i valori dei campioni
rappresentano il valore del segnale analogico originale in quegli istanti, e un filtro passa basso (LPF) con
risposta impulsiva simile a quella in Fig. 2. Il filtro deve soddisfare TRE propriet: 1) Per t=0, deve valere
1, 2) Deve valere 0 per multipli interi del tempo di bit (o di simbolo) e 3) deve essere banda-limitato. Un
filtro reale che soddisfa queste propriet e il filtro a coseno rialzato, che con roll-off pari a zero (non fattibile
fisicamente) avrebbe laspetto di una Rect.
A questo punto, il segnale filtrato con tale filtro s(t), ovvero con minima ISI (idealmente nulla), mentre
transita nel canale viene parzialmente coperto da un rumore di tipo additivo, di cui non si conosce
lespressione analitica. Avremo allora nel canale un generico y(t) = s(t)+n(t), dove n(t) e il rumore. In
ricezione, dobbiamo progettare un filtro h(t) tale che c(t) = y(t)*h(t) massimizzi il rapporto segnale rumore
(SNR). Quindi
c(t) = s(t) h(t) + n(t) h(t) = +
Se chiamo c(t) = A + N, il rapporto segnale rumore e definito come rapporto dellenergia del segnale e
quella del rumore ovvero:
=
+
2
= |()| = |()|2
Siccome N nel tempo una convoluzione, in frequenza un prodotto, quindi la sua energia sar lintegrale
del suo modulo quadro, ovvero:
+
= |()|2 |()|2
Per A invece, bisogna seguire un procedimento diverso. Siccome A = s(t)*h(t), per ricondurlo a un integrale
mi serve esprimerlo come antitrasformata di Fourier della sua trasformata (ovvero banalmente il segnale
stesso ma serve il trucco per riportarlo ad una forma simile a ). Quindi:
+
= ()() +2
Di conseguenza si ottiene che, riscrivendo il modulo quadro di N(f) come densit spettrale di energia, e
ricordando che () = () (filtro sagomatore):
+
| ()() +2 |2
+
()|()|2
Il filtro ottimo adesso va cercato ricavando H(f) da questa equazione. Per farlo bisogna ricorrere alla
Disuguaglianza di Schwartz.
()
(0) (0)
Se per ipotesi metto il massimo della Cross-Correlazione in zero, che spostando la radice dallaltra parte
otterrei effettivamente lespressione per lenergia, e siccome la trasformata della cross correlazione:
[() ()] = ()() mi da proprio la densita spettrale di energia, potrei riscrivere | (0)|2
come:
+
()() 2
| |()| |()|2
| ()() |2
+
|()|2
|()|2
E che:
() ()() = ()() +2
() =
() 2
()
Lultimo passaggio e quello di dire che la Disuguaglianza di Schwartz massima quando le autocorrelazioni
di X e Y sono fra loro proporzionali (tali da annullare la radice). Quindi ponendo Y(f) = kX(f) si ottiene:
()() =
() 2
()
() 2
()
() 2
0
( + )
0
Filtro Equalizzatore
Se consideriamo un canale ideale che non introduce rumore, ma introduce solamente ritardo temporale
(perch il segnale deve viaggiare per un certo tempo) e unattenuazione di ampiezza (dovuta al mezzo
fisico) allora se in ingresso abbiamo un generico x(t), si otterr un generico segnale di uscita della forma:
() = ( )
Il filtro equalizzatore ideale deve quindi riscalare in ampiezza ed eliminare il ritardo, la sua funzione di
trasferimento sar quindi pari a:
() =
() () 2
=
= 2
()
()
Nota la funzione di trasferimento del canale (), si ottiene poi la forma finale della funzione di
trasferimento del filtro equalizzatore:
() =
2
()
Modulazione ASK
Nella modulazione dampiezza si associa ad ogni simbolo unampiezza diversa, che il ricevitore pu poi
decodificare. Per codifica di linea unipolare (0,1) si utilizza la OOK (on-off keying), il suo funzionamento
illustrato nella figura di destra. Anche se questa codifica di semplice implementazione, il problema
nasce dal fatto che, come nella codifica di linea NRZ, si perdono informazioni sul sincronismo. La banda
richiesta per questo tipo di modulazione, se si indica con R il bitrate e il roll-off, e con M il numero di
livelli, si ha che:
=
(1 + )
log 2()
livelli di codifica adiacenti. Siccome ci si muove (in ampiezza) su unasse reale, il diagramma delle
costellazioni sar caratterizzato da regioni di decisione corrispondenti a bande verticali negli intorni degli
M punti costituenti i livelli della modulazione.
Modulazione PSK
Partendo dalla pi semplice, la modulazione di fase binaria (BPSK) si opera scegliendo due fasi con le quali
sfasare il segnale in base al simbolo, pari a 0 e 180 gradi. Ovvero in questo caso particolare moltiplicare
lampiezza dellonda per +1 e -1 rispettivamente (quindi con risultati identici ad una modulazione ASK a
2 livelli). Loccupazione in banda uguale al caso precedente, tenendo presente che siccome lampiezza
costante ed la fase a cambiare il diagramma di costellazione della modulazione sar lintorno di tutti i
numeri complessi distanti A dallorigine, ovvero tutti i fasori di modulo A. Le regioni di decisione sono a
questo punto fette del piano distanti una certa soglia dalle coordinate prestabilite per ogni simbolo.
La modulazione PSK preferibile alla ASK in quanto pi facile che il canale introduca distorsioni di
ampiezza (attenuazione) pi tosto che di fase (eventuali collisioni del segnale).
Modulazione FSK
Le modulazioni di frequenza si operano traslando il
segnale di originale a portanti diverse (ortogonali fra
loro), in numero uguali a quanti sono i livelli con i
quali si intende operare la modulazione. Siccome in
banda bisogna allocare uno spazio maggiore, pari
alla differenza in frequenza tra la massima e la
minima portante, la nuova banda diventa quindi:
= (1 + ) +
E importante notare come qui, allaumentare il
numero di livelli la banda aumenta. Negli altri due
casi, allaumentare dei livelli, la banda diminuisce. Il
vantaggio per, che se si ha a disposizione tutta la banda richiesta, non mi dovr preoccupare pi di tanto
dei contributi di rumore, perch ad N livelli corrispondono N portanti, quindi non ho pi il problema che
la potenza di rumore diventa comparabile alla differenza di livello tra due tensioni rappresentanti simboli
diversi. In altre parole, in ASK e PSK sto partizionando un piano od un cerchio a dimensione finita in tanti
segmenti man mano pi piccoli quindi la probabilit di errore aumenta, mentre in FSK aggiungo portanti
CDMA (UMTS)
Laccesso multiplo a divisione di codice, che necessit di rifare in gran parte lhardware presente nei
moderni sistemi di TLC, costituisce la terza generazione di sistema radiomobile, 3G. In CDMA il segnale
x(t) viene moltiplicato con un altro segnale, c(t), detto codice. Il codice formato da chip che possono
assumere i valori +1, e -1, essi sono tipicamente impulsi rettangolari che durano una frazione prestabilita
del tempo di bit (e quindi di simbolo di x(t)).
Ad ogni utente assegnato un codice che viene inviato assieme al segnale, il ricevitore, noto a priori il
codice, va poi a svolgere la cross-correlazione di c(t)x(t)=s(t) con lo stesso c(t). Se gli c(t) combaciano
viene restituito x(t), altrimenti il risultato pari a zero, siccome i codici sono tra loro mutualmente
ortogonali. In questo modo si
distinguono gli utenti.
Siccome il tempo di chip minore del
tempo di bit, richieder maggiore
banda in frequenza per s(t) rispetto ad
x(t), di un coefficiente pari alla
lunghezza del codice scelto.
() =
Ma = (tempo di chip),
quindi:
() =
1
1
=
=
LADSL, ovvero Asymmetric Digital Subscriber Line, parte del pi generico protocollo DSL, una classe
di tecnologie che permettono accesso sia ad internet che alla comunicazione vocale, per via del doppino
telefonico. LADSL funziona mediante FDM (frequency division multiplexing), ovvero la suddivisione
della banda offerta dal doppino telefonico. (1.1 MHz). Il range 0-4 kHz riservato alle comunicazioni
vocali, poi presente unampia banda di guardia che separa traffico voce dal traffico Internet, dai 25kHz in
su. Si parla di asymmetric in quanto esiste unulteriore suddivisione nella banda 25k-1MHz: le frequenze
dai 25 ai 138kHz sono riservate
alluplink, ovvero linvio di dati
dallutente verso la rete, il resto invece
allocato
al
downlink,
ovvero
lacquisizione di pacchetti dalla rete. Le
due sottobande di up e downlink sono poi
a loro volta suddivise in 32 sottobande per
luplink e 224 per il downlink (totale
256). Le sottobande al centro dei due
sottoblocchi principali sono modulate
mediante QAM (Quadrature Amplitude
QAM a pi livelli in corrispondenza delle sottobande centrali BLU rispetto alle
Modulation) ad un elevato numero di
sottobande laterali BLU.
livelli, siccome agli estremi dei due
sottoblocchi le sottobande sono pi suscettibili a maggiori contributi di rumore, esse sono modulate sempre
in QAM, ma con meno livelli.
Timbro di voce (pitch) la frquenza del segnale. Lorecchio un passa banda fra i 2 e 5 kHz.
Periodo (durata del segnale)
Volume (contenuto energetico)
Suoni VOICED (corde vocali vibrano) / UNVOICED (corde non vibrano)
Mascheramento Tempo-Frequenza
Lo Standard MPEG
Questo standard di codifica esiste in tre versioni o layer, dove i layer successivi al primo rappresentano
versioni pi avanzate della codifica.
1) Layer I: Fornisce fattori di compressione di circa 1 a 4.
2) Layer II: superiore per complessit al primo adatto per bitrate intorno a 128 kbit/s per canale. I
fattori compressione da 1 a 8.
3) Layer III (MP3): il pi complesso dei tre ed offre ottime prestazioni con bitrate di circa 64 kbit/s
per canale. Riesce a ridurre la dimensione fino a 12 volte.
Funzionamento del Codificatore:
Il segnale viene campionato poi portato in
frequenza, si divide in 32 sottobande ognuna
con una sua soglia di mascheramento tempofrequenza stabilita a priori. Le componenti
spettrali sotto la soglia vengono scartate per
ogni sottobanda (ES: se la banda 6 ha alta
potenza di segnale, e la 5 e la 7 parecchio di
meno, esse vengono eliminate). I campioni di
ampiezza non standard vengono arrotondati e
poi codificati con un certo numero di bit.
Questa operazione introduce rumore quindi per
troppi livelli le probabilit di codificare in maniera errata
aumentano, Si aggiungono poi nel file informazioni riguardo
alla decodifica (bitstream).
Standard MPEG-2 (AAC)
Con laumentare degli standard audio, stato necessario
introdurre una codifica a 5 canali:
destro, sinistro, centrale, e surround
destro e sinistro. Questa codifica si
basa sul codec MP3 ma
ulteriormente ottimizzata per segnali
audio multi-canale.
Standard MPEG-4
LMPEG-4 fa invece uso di oggetti
software riferite a componenti audio
del segnale acustico. Ogni oggetto
pu quindi essere codificato con un
numero di bit proporzionale al suo
contributo informativo.
Quantizzazione
Prima operazione LOSSY visto che lalgoritmo applica delle divisioni e degli arrotondamenti in modo da
rendere pi valori possibili uguali a 0 tramite una tabella di quantizzazione, sempre di dimensione 8x8 (ogni
casella contiene il fattore della divisione, in alto a sinistra valori molti piccoli che crescono scendendo verso
langolo destro).
Codifica
Questa la fase finale del processo di compressione in cui vengono riordinati i coefficienti dei blocchi 8x8 in
modo che lelemento (0,0) rappresenti la componente in continua dellonda; la generica componente AC viene
scansionata tramite una lettura del blocco a zigzag che rende, il pi possibile, i componenti uguali a 0 adiacenti.
A questo punto inizia la codifica RLE, Run Length Encoding, una semplice tecnica di compressione che crea
un vettore tramite coppie (skip, value) dove skip indica il numero di valori uguali a 0, value il successivo valore
diverso da 0 e la coppia (0, 0) il segnale di fine sequenza. Su DC viene applicata la tecnica DPCM che modifica
il valore di DC in un valore relativo al DC del blocco precedente. Infine si opera la classica codifica a lunghezza
di codice variabile.
N.B. Essendo questa compressione totalmente invertibile noi possiamo decomprimere limmagine e per fare
ci si opera il percorso a ritroso passando per la decompressione Huffman.
Riassunto
1) LETTURA DEL FILE SORGENTE: dati organizzati nello spazio colore RGB, di dimensione MxN.
2) TRASFORMAZIONE DELLO SPAZIO COLORE: da RGB a YUV, il contenuto informativo
viene spostato sulla luminanza, la crominanza pu poi essere sottocampionata.
3) TRASFORMATA DCT: per passare nel dominio delle frequenze e dividere contenuti ad alto livello
energetico, basse frequenze, dai contenuti meno importanti);
4) QUANTIZZAZIONE: prima operazione lossy, divisioni e arrotondamenti tramite tabella di
quantizzazione;
5) CODIFICA: ordinamento dei coefficienti dei singoli blocchi 8x8, codifica RLE (Run Length
Encoding), Huffmann.
Una struttura gerarchica in cui la video sequenza partizionata il GOPs, gruppi di immagini, che
rappresentano degli insiemi di video nellordine di trasmissione;
Uno strato costituito da una trama singola, composta da pi porzioni (ogni porzione contiene uno o
pi macroblocchi, composti da 4 blocchi di luminanza e due blocchi di crominanza; BLOCCO = unit
di base di codifica di dimensione 8x8 pixel).
Riassunto
1)
2)
3)
4)
5)
6)
7)
MPEG-4
Lo standard mpeg4 offre una rappresentazione video
basata sulloggetto. La combinazione fra oggetti di sintesi
ed oggetti live un elemento importante per limitare la
quantit di banda richiesta. La codifica della struttura
basata sugli stessi principi usati per MPEG2 e adattata a
oggetti di forma arbitraria. Negli standard MPEG2/4 sono
usati tre tipi di trame, ma in MPEG2 si parla di trame
mentre in MPEG4 si parla di VOPs, ci si riferisce dunque
al piano video oggetti:
-
Decodifica MPEG-4 basta su oggetti video piu tosto che gruppi di immagini interpolate.
MPEG2
Alta
Molta (stendere banda costoso)
Alti
No
MPEG4
Media (anche bassa)
Molto meno rispetto a MPEG2
Ridotti di molto
Si