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Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo

DGCS-Ministero Affari Esteri, ROMA


CISS-Cooperazione Internazionale Sud-Sud, PALERMO

Uso dellacqua
a Khan Younis
Indagine demografica,
socio-economica e sanitaria.
Piero Ingrosso

Progetto italiano di potabilizzazione e distribuzione dellacqua


a Khan Younis, Striscia di Gaza, PALESTINA, 1996-1999

Gaza City, Gennaio 2000


- Bozza n on tipografica -

Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo


DGCS-Ministero Affari Esteri, ROMA
CISS-Cooperazione Internazionale Sud-Sud, PALERMO

Uso dellacqua a Khan Younis


Indagine demografica, socio-economica e sanitaria
Piero Ingrosso

Progetto italiano di potabilizzazione e distribuzione dellacqua


a Khan Younis, Striscia di Gaza, PALESTINA, 1996-1999
Gaza City, Gennaio 2000
- Bozza non tipografica -

NOTA INTRODUTTIVA
Il presente lavoro si inserisce tra le attivit finanziate dalla DGCS del
Ministero Affari Esteri, Roma, in favore della popolazione palestinese,
residente nella Striscia di Gaza, nellambito di due distinti progetti di
c ooperazione allo sviluppo: il Programma pilota per la
potabilizzazione dellacqua salmastra a Khan Younis, Striscia di Gaza,
e sua distribuzione nei campi profughi dellarea che ha avuto la

Striscia di Gaza, 1999

durata di tre anni (1996-98) ed stato condotto e realizzato dal CISSPalermo, ONG affidataria della DGCS-Ministero Affari Esteri, e il
Progetto Ponte dal programma pilota per potabilizzazione acque
salmastre a Khan Younis alla seconda fase (1999), della durata di 9
mesi, direttamente gestito dalla DGCS. In entrambi progetti, il Dott.
Pietro Ingrosso, autore della presente indagine o survey, stato il
capo-progetto in loco.
i

INDICE GENERALE
i

INDICE

vi

ACRONIMI

vii

RINGRAZIAMENTI

I. PREAMBOLO SULLACQUA

II. INTRODUZIONE

III. ANTECEDENTI

STRISCIA DI GAZA: CONTESTO STORICO-POLITICO E DEMOGRAFICO

La questione Acqua

Khan Younis

11

Scarsit - Qualit

13

IV. PROGETTAZIONE E OBIETTIVI

13

Considerazioni generali

14

Obiettivi Generali

15

Obiettivi Specifici

16

V. METODOLOGIA E STRUMENTI

16

Il Team

17

TECNICHE UTILIZZATE

17

Tecniche Qualitative

18

Tecniche Quantitative

18

- Unit statistica primaria

19

- Dimensione del campione statistico, o Minimum Sample Size (MSS)

22

- Strategie di campionamento (Clustering).

24

I QUESTIONARI

25

ATTIVITA PRE-SURVEY

25

Desk Review

27

Formazione e selezione degli intervistatori

28

SURVEY IMPLEMENTATION

28

Processamento e analisi dei dati

29

VI. ANALISI DESCRITTIVA

29

1. DEMOGRAFIA

29

1.1. Introduzione allo studio demografico

29

1.2. Popolazione, sesso, et, Numero (media) dei componenti per famiglia

31

1.3. Composizione della famiglia per num. di bambini da 0 a 5 anni

32

1.4. Indicatori Vitali

33

1.5. Crescita demografica e consumo dacqua a 5 e 10 anni (proiezioni)

35

1.6. Distribuzione degli abitanti (citt/campo profughi)

35

1.7. Residenti e rifugiati

36

1.8. Paese di nascita (stato o nazionalit)

37

1.9. Luogo di nascita (tipo di insediamento)

38

2. DATI SOCIO-ECONOMICI

38

2.1. Et di matrimonio delle intervistate

39

2.2. Alfabetizzazioni delle intervistate (sai leggere e scrivere?)

39

2.3. SCOLARIZZAZIONE (tipo di scuola frequentata)

40

2.4. Abitazioni (Housing)

41

2.5 Dimensione abitazioni e densit abitativa (persons per room)

41

2.6. Distribuzione della forza lavoro

42

2.7. Distribuzione geografica del luogo di lavoro

43

2.8. Occupazione & disoccupazione

43

2.9. Assistenza Sociale

44

2.10. Enti assistenziali (Escluse sanit e pensioni)

44

2.11. Reddito mensile medio per famiglia

45

2.12. Variazione dellIngresso Mensile Medio negli ultimi tre anni

46

3. USO DELLACQUA

46

3.1. Introduzione

46

3.2. Fonti di approvvigionamento

46

3.3. Presenza di orto o giardino nel perimetro cittadino

47

3.4. Uso dellacqua nei terreni irrigui urbani

47

3.5. Acqua per cucinare

ii

48

3.6. Acqua per il t

49

3.7. Acqua da bere

50

3.8. Contatori dacqua

50

3.9. La bolletta dellacqua

51

3.10. Evoluzione della Bolletta dellAcqua

51

3.11. E davvero cara la Bolletta dellacqua?

52

3.12. Perch troppo cara la Bolletta dellacqua?

52

3.13. Avete notato dei cambiamenti positivi nella qualit dellacqua?

53

3.14. Pagherebbe di pi per avere dellacqua migliore?

54

4. IGIENE PUBBLICA E SALUTE

54

4.1. Introduzione

54

4.2. Tipo di bagno o toilette

55

4.3. Presenza dello scarico dellacqua nei servizi

55

4.4. Smaltimento delle acque usate

56

4.5. Quali malattie?

56

4.6. Bollitura dellacqua e del latte

56

4.7. Distribuzione delle parassitosi

57

4.8. Distribuzione della Fluorosi Dentale

58

4.9. Distribuzione della Sindrome Diarroica

59

VII. ANALISI COMPARATIVA

59

5. INSEDIAMENTI UMANI

59

5.1. Introduzione

60

5.2. Tipo Dinsediamento (Citt-Campo) / Rifugiato O Residente?

62

5.3. Citta-Campo / Tipo Distruzione

63

5.4. Citta-Campo / Diserzioni Scolastiche

63

5.5. Citta-Campo Profughi / Numero Di Stanze Per Famiglia

63

5.6. Citta-Campo / Persone Occupate Per Famiglia

64

5.7. Citta-Campo / Tipo Doccupazione

64

5.7.1. Citta-Campo / Luogo Di Lavoro

65

5.8. Lavoro Temporaneo O Permanente?

65

5.9. Citta-Campo / Assistenza Sociale

iii

65

5.10. Approvvigionamento Idrico

66

5.11. Presenza Di Orto O Giardino

66

5.12. Acqua Per Il Te, Per Bere E Per Cucinare

67

5.13. Il Contatore Dellacqua

68

5.14. La Bolletta Dellacqua

69

5.15. E La Bolletta Dellacqua Troppo Cara?

69

5.16. Perche E Troppo Cara La Bolletta Dellacqua?

70

5.17. Migliora La Qualita Dellacqua?

70

5.18. Pagherebbe Di Piu Per Avere Acqua Ancora Migliore?

71

6. RESIDENTE / RIFUGIATO

71

6.1. Introduzione

72

6.2. Stato O Nazionalita Di Nascita

72

6.3. Refugee Status / Luogo Di Nascita

72

6.4. Istruzione Scolastica

73

6.5. Qualifica Lavorativa

73

6.6. Ingresso Mensile Medio

75

7. ISTRUZIONE - ETA DI MATRIMONIO

75

7.1. Introduzione

75

7.2. Sa Leggere E Scrivere?

76

7.3. Che Scuole Ha Frequentato?

77

7.4. Et Di Matrimonio / Luogo Di Nascita

77

7.5. Et Di Matrimonio E Alfabetizzazione

78

7.6. Et Di Matrimonio / Qualificazione Professionale

79

8. DATI SOCIO-ECONOMICI

79

8.1. Introduzione

80

8.2. Qualifica Professionale / Luogo Di Lavoro

82

8.3. Lavoro Temporaneo O Permanente? Dipende Dalla Qualifica!

83

8.4. Qualifica Professionale / Ingresso Mensile Medio

85

8.5. Luogo Di Lavoro / Temporaneo-Permanente

85

8.6. Luogo Di Lavoro / Ingresso Mensile Medio

iv

86

8.7. Luogo Di Lavoro / Assistenza Sociale

86

8.8. Ingresso Mensile / Assistenza Sociale

87

8.9. Lavoro Temporaneo-Permanente / Assistenza Sociale

88

8.10. Lavoro Temporaneo-Permanente / Ingresso Mensile

89

9. FONTI E USO DELLACQUA

89

9.1. Introduzione

91

9.2. Fonte Dapprovvigionamento / Contatore Dellacqua

92

9.3. Contatore Dellacqua / Bolletta Dellacqua

92

9.4. Fonte Dapprovvigionamento / Bolletta Dellacqua

93

9.5. Fonte Di Approvvigionamento / E Troppo Cara La Bolletta?

94

9.6. Fonte Dapprovvigionamento / Perche E Troppo Cara La Bolletta?

94

9.7. Fonte Di Approvvigionamento / Pagherebbe Di Pi

95

9.8. Presenza Del Giardino / Uso Dellacqua

95

9.9. Irrigazione / Bolletta Dellacqua

96

9.10. Bolletta Dellacqua / E Troppo Cara?

97

9.11. Quanto Paghi Di Bolletta? / Pagheresti Di Piu

97

9.12. Consideri La Bolletta Troppo Cara? / Pagheresti Di Piu?

98

9.13. Perche E Troppo Cara La Bolletta?/ Perche Pagheresti Di Piu?

99

10. IGIENE E MALATTIE VEICOLATE DALLACQUA

99

10.1. Introduzione / Sommario

102

10.2. Scarico Dacqua Nel Bagno E Smaltimento Delle Acque Usate

103

10.3. Smaltimento Acque Usate

103

10.4. Pratiche Alimentari: Bollitura Dellacqua E Del Latte

104

10.5. Durata Dellallatamento Al Seno Materno

105

10.6. Puo Lacqua Trasmettere Delle Malattie?

106

11. FLUOROSI DENTALE (Denti Gialli)

106

11.1. Introduzione-Sommario

107

11.2. Fluorosi Dentale / Tipo Di Insediamento

107

11.3. Fluorosi Dentale / Fonte Di Approvvigionamento Idrico

108

11.4. Correlazione Fluorosi / Parassitosi

109

11.5. Correlazione Fluorosi / Diarrea

110

12. DIARREA

110

12.1. Introduzione

112

12.2. Distribuzione della Sindrome Diarroica a Khan Younis, 1997-99

112

12.3. Distribuzione della Diarrea per Categorie dEt, 1997

113

12.4. Distribuzione delle forme Acuta e Cronica, 1999

114

12.5. Richiami demografici sui campioni statistici utilizzati

115

VIII. CONCLUSIONI

115

Premessa

115

Khan Younis: una citt/campo

116

Acqua e Ambiente

117

Acqua e Tariffe

118

Acqua e Salute Pubblica

119

BIBLIOGRAFIA

119

ALLEGATI

vi

Legenda
CISS

Cooperazione Internazionale Sud-Sud, Palermo

DGCS

Direzione Generale per la Cooperazione allo Svilupp, MAE - Roma

ISS

Istituto Superiore di Sanit, Roma

KYM

Khan Younis Municipality Gaza St rip

MAE

Ministero Affari Esteri - Roma

MEKOROT

Compagnia nazionale israeliana dellacqua

MOPIC

Ministry of Planning and International Cooperation - Gaza

PCBS

Palestinian Central Bureau of Statistics, Gaza-Ramallah

PWA

Palestinian Water Authority - Gaza

WRC

Water Research Centre (Al Azhar University) - Gaza

vii

RINGRAZIAMENTI
AI nostri amici e tecnici palestinesi innanzi tutto, a cominciare dal Prof. Khaled Essir il quale,
oltre ad una solida conoscenza teorica della scienza statistica, possiede anche una lunga
esperienza di campo. A lui dobbiamo il design del sampling, del clustering e la
supervisione della distribuzione dei questionari, in tutti i rilevamenti statistici effettuati dallinizio del progetto italiano, cio dal mese di Febbraio del 1996. Ms. Sana Aqil e Ms. Malika Al
Astal entrambe graduatedcon curriculum scientifico universitario, hanno curato tutto il
lavoro dentrata, processamento e organizzazione dei dati della Khan Younis Survey-1999.
Alla stessa cura, nelle surveys KY 96 e KY-97, si era dedicato Mr. Ani Addada, collaboratore palestinese di unONG norvegese che opera in Palestina. Le intervistatrici che hanno
condotto le inchiest e nel corso delle tre surveys sono st ate 58. Sedici nel 96, ventiquattro nel
97 e diciotto nel 1999. Mi piacerebbe elencarle tutte, ma forse meglio proporre una loro
fotografia, a corredo della presente pagina. Gran parte di loro aveva gi avuto esperienza

Interv is tatrici, Surv ey KY-9 9 , 1 9 9 9

di rilevamenti tramite questionario, e ci si visto nel lavoro di campo quando brillata la


loro seriet e dedizione al compito assegnato, lavorando oltre 2000 interviste e riempiendo
altrettanti questionari. Del personale italiano in loco la prima mensione va alla Dott.ssa Benedetta Oddo, sociologa e arabista, che stata, nelle surveys KY-96 e KY-97, la persona che ha
curato lorganizzazione del personale locale e tutto il lavoro di wording in arabo del questionario. Lo stesso questionario che con piccole variazioni stato usato anche nel 1999.
Piero Arculeo ed Edoardo Rutigliano, rispettivamente biologo e idrogeologo di Palermo, hanno
invece curato la parte del lavoro che riguardava, a latere, le analisi dellacqua e lo studio
elettro-geofisico del sottosuolo. Tayseer Hamzeh, cittadino italiano, originario della citt di
Nablus stato il Muhandis, lingegnere del progetto, installando e facendo funzionare

viii

gli impianti di osmosi inversa. Il suo apporto nelle questioni tecniche riguardanti la distribuzione dellacqua in rete stato insostituibile.Vanno doverosamente considerati parte integrante del team italiano a Khan Younis anche gli italiani che hanno lavorato per il progetto stando in Italia ma visitando periodicamente gli impianti e i lavori in corso, e apportando idee
ed energia alle attivit progettuali. Parliamo dellIng. Guido Benevento, dellUnit Tecnica
Centrale della DGCS-Roma, coordinatore ministeriale dellintervento italiano a Khan Younis
e del Dott. Sergio Cipolla, presidente dellONG CISS-Palermo. Entrambi sono a giusta ragione
considerati come i principali ideatori e artefici dellacqua dolce a Khan Younis. Ritengo
che tutte le persone menzionate abbiano saputo costituire un gruppo di lavoro ben assortito
e al completo delle expertises normalmente richieste in questo t ipo di survey.
Piero Ingrosso

ix

PREAMBOLO SULLACQUA
La pervasivit dellacqua non una caratteristica solo fisico-chimica ma anche, per cos
dire, extra-fisica, o immanente. In altre parole essa non determina solamente lo stato
fisico e biologico della realt materiale (umidit, temperatura, solubilit, ecc.) ma permea,
pi o meno visibilmente, anche la realt sociale, economica, politica e culturale dellesistenza umana. Essa non solo indispensabile alla vita, ma ne determina continuamente le
forme. Placa la sete e rinfresca, ma anche il demone dei motori a vapore e il mezzo
che emana calore dai nostri caloriferi o che raffredda motori e turbine. Serve per sciogliere
e diluire ma anche per compatt are; basti pensare al cemento. Elemento sacrale e liturgico
nei battiste ri come nei riti funebri, lAcqua anche Santa diventando cos mezzo di
purificazione e consolazione. Essa per anche vettore di morte e distruzione at traverso
cataclismi naturali o pi semplicemente veicolando veleni e microrganismi patogeni per gli
esseri viventi. La sua assenza determina il Deserto, le migrazioni e i conflitti; la sua presenza le
Oasi e le Citt. Nonostant e la sua semplicit molecolare, H20, lacqua possiede molte e
complesse propriet fisico-chimiche. E questo un capitolo di scienza ben noto, sebbene
ancora lontano dal potersi definire chiuso o esauriente. A cominciare dal problema della
sua stessa origine sul nostro pianeta. Similmente, ed questo un postulato del presente lavoro, lacqua, intesa come bene potabile e risorsa collettiva genera molte e complesse situazioni socio-economiche, politiche e culturali non sempre ben note o sufficientement e studiate. Lo studio dellacqua, intesa nella sua valenza sociale, diventa dunque studio della societ stessa. La sua distribuzione rimanda allassetto urbanistico e demografico, la sua qualit
allo stato igienico e sanitario della popolazione, la sua maggiore o minore disponibilit alle
possibilit di sviluppo economico.

Globo Terracqueo: Africa-Euras ia ed Oceani

Nella situazione della Striscia di Gaza, il quadro reso ulteriormente pi complesso dalla
storia recente in cui il controllo delle fonti dapprovvigionamento idrico gioca un ruolo fondamentale nel processo di pace. Qui, pi che in altre parti del mondo afflitte dalla siccit o
dallesaurimento dei pozzi, il tema della disponibilit-potabilit dellacqua diventa una questione su cui si misurano culture, religioni e sistemi politico-economici diversi. Qui il tema dellacqua diventa un fattore critico per la pace o per la guerra.

INTRODUZIONE
La scarsit dacqua nella Striscia di Gaza, ultimo avamposto di macchia mediterranea incuneata tra le distese desertiche del Negev e del Sinai, costituisce indubbiamente un problema quotidiano per la popolazione palestinese che ivi risiede.
Osservando la mappa fisica della regione si comprende facilmente il perch di tale scarsit.
Le acque dolci superficiali, nel pi ampio contesto regionale, si limitano al fiume Giordano e
al lago di Galilea, bacini acquiferi che non hanno alcuna influenza sulle riserve idriche locali.
Lunica fonte dacqua dolce nella Striscia di Gaza rappresentata dalle falde acquifere
profonde che scendono da nord. Si tratta evidentemente di una fonte non rinnovabile, se si
esclude la ricarica idrica pluviale, gi da alcuni decenni inferiore allacqua pompata in
superficie.
Osservando invece la mappa politica si comprende perch le cause dordine geograficoambientale si combinano pericolosamente con i conflitti politici e i fattori demografici e
socio-economici, presenti in questarea, determinando una situazione altamente a rischio
per ulteriori conflitti. Poco pi di 350 km quadrati di terra e sabbia (di cui il 40% rimane ancora
sotto controllo militare israeliano) che prima del 1948 ospitavano una popolazione che era

Bazar, Gaza City , 1 9 9 8

meno di un decimo di quella attuale (oltre un milione di persone), facendo di questo lembo
di terra uno dei post i pi densamente popolati del mondo. Si tratta in sostanza di una situazione che preannuncia scenari catastrofici. Per gli scopi della presente prefazione, sufficiente evidenziare il complesso e difficile sfondo ambientale e demografico in cui si svolge
quest o dramma dellacqua nella Striscia di Gaza.
In questo scenario va collocato lintervento italiano di cooperazione allo sviluppo, gi nel
lontano 1993, quando, ancor prima degli accordi di Oslo, per merito soprattutto dellONG
CISS di Palermo e dellUfficio UTC competente della DGCS del Minist ero Affari Esteri italiano,
fu realizzato uno studio che volgeva lattenzione su un aspetto del dramma forse non sufficientemente considerato: la QUALITA dellacqua e il suo impatto sulla popolazione in termi-

ni di salute pubblica. Prima dello studio italiano erano state in verit prodotte alcune ricerche che denunciavano la grave situazione in atto per quanto riguardava le malattie causate o aggravate dallacqua inquinata, soprattutto per mano del Dr. Yousef Abu Safieh, allora
ricercatore dellUniversit Al Azhar di Gaza e attuale Ministro dellAmbiente nel governo del
presidente Arafat. Dati inquietanti erano stati pubblicati anche da autori israeliani, primi fra
tutti Benvenisti e Nir, verso la fine degli anni 80. Mancava tuttavia una visione sinottica dei
dati disponibili e soprattutto mancavano proposte concrete volte a risolvere o almeno ad
alleviare lentit del problema. Del resto sarebbe stato molto difficile il contrario, permanendo loccupazione militare israeliana e con lAutorit Palestinese ancora da istituire. Rimaneva forse solo la fiducia nellintervento divino, tradizionalmente molto tenace in questa parte
di mondo e una certa convinzione, almeno da parte palestinese, che il problema dellacqua si sarebbe automaticamente risolto con la sconfitta del nemico. E intanto la penuria
dacqua andava crescendo in misura proporzionale alla crescita demografica che, in maniera circolare, aumentando la pressione antropica sullambiente, amplificava il carico inquinante sia chimico che biologico.
Lintervento italiano pu a ragione vantare di essere stato pioniere nel proporre ed attuare
soluzioni concrete al problema della potabilizzazione dellacqua nella Striscia di Gaza. Si
pu oggi affermare senza tema di smentite che il progetto italiano Programma Pilota per la
potabilizzazione dellacqua salmastra a Khan Younis e sua distribuzione nei campi profughi

Vis ita allimpianto dellEas tern Well da parte del Cons ole
Generale dItalia a Gerus alemme ( centro della foto), 1 9 9 9

dellarea ha dimostrato che possibile migliorare le condizioni sociali e sanitarie di una citt
di 150.000 abitant i fornendo una provvista dacqua (15 litri/giorno pro-capite), sicurament e
potabile, sufficiente ad assicurare le necessit alimentari della popolazione e abbattendo di
conseguenza alcuni indici di morbilit e mortalit legati alle malattie trasmesse dallacqua.
Il tutto con un budg et relativamente contenuto se comparato con altri progetti strategici
di tuttaltra portata finanziaria, di cui si parla da anni ma senza alcun atto concreto di progettazione esecut iva.
Le linee portanti del Progetto Pilota italiano possono essere riassunte in tre idee guida:

01- Conoscere, studiare e misurare la situazione di partenza, allavvio del progetto in loco, i
traguardi intermedi e i risultat i ed effetti finali conseguiti. Implicita in tale idea guida era
la necessit di scegliere indicatori appropriati da utilizzare con le misurazioni effettuate.

02- Fornire la tecnologia adeguata (2 impianti di dissalazione ad osmosi inversa capaci di


trattare ognuno 120 metri cubi/ora) e formare il personale locale che ne avrebbe garantito il funzionamento e la manutenzione. Corollario di tale obiettivo formativo era
coinvolgere listituzione locale, la Municipalit di Khan Younis, nella gestione quotidiana, tecnica ed amministrativa degli impianti, al fine di assicurare un regolare approvvigionamento denergia e di materiali di consumo e di iniziare unefficace politica di
recupero dei costi e di auto-sost enibilit dellimpresa.

03- Attivare campagne informative e di sensibilizzazione, rivolte alla popolazione, sui temi
della salute pubblica legata alluso alimentare dacqua insalubre, risparmio e uso corretto dellacqua, igiene e profilassi.
Il trasferimento di tecnologia e relativo know how, il passaggio di mano della gestione
tecnica e amministrativa degli impianti alla Municipalit di Khan Younis e la promozione
della partecipazione popolare sono stati obiettivi conseguiti con successo e sono attualmente operativi a tempo pieno. Trattandosi della prima iniziativa di dissalazione dellacqua,
su scala significativa, nei territori palestinesi, il progetto italiano, allinizio guardato con un
certo scetticismo, ha conquist ato progressivamente attenzione e interesse tra i decision

Vis ita agli impianti italiani, operanti nella Stris cia di Gaza, del Cons ole
Generale dItalia a Gerus alemme(nel centro della foto) con i tecnici es perti
italiani e pales tibes i, 1 9 9 9

makers e gli esperti del settore che pure avevano guardato con un certo disinteresse allintervento italiano. Si trattato evidentemente di un indubbio avanzamento socio-sanitario,
molto apprezzato dalla gente di Khan Younis e pertanto difficilmente reversibile.

Per quanto riguarda il lavoro di intelligence riguardante il problema dellacqua nella Striscia di Gaza e in particolare a Khan Younis, gran parte degli studi previsti dal programma
italiano sono stati realizzati e pubblicati. Se ne riportano qui di seguito i titoli:
- M. Abu Jabal, P. Ingrosso, B. Oddo, Groundwater in Israel, Palestine and Sinai (Selected
Bibliography) (1985-1996), Jerusalem, 1996
- V. Agnesi, E. Rutigliano, Geophysical study of the southern sector of the Gaza Strip, Jerusalem,
1997
- P. Ingrosso, R. Al Khoudari, Chemical and Microbyological Water Analisys in Khan Yunis Area,
Jerusalem, 1998.
In considerazione dellinteresse specialistico delle pubblicazioni menzionate sinvitano gli
eventuali lettori interessati, a farne richiesta al CISS-Palermo, Via Noto, 12 - 90141 Palermo /
tel. 091-6262004, oppure presso la DGCS, allUfficio UTC-Roma di riferimento.
Tra gli studi previsti e non ancora terminati rimaneva il presente lavoro frutto di circa 4 anni di
paziente collezione e analisi dei dati riguardanti il multiforme universo dellacqua e
del suo uso, a livello di nucleo famigliare,
nella citt di Khan Younis. Nei capitoli successivi vengono illustrati con laiuto di tabelle, grafici e immagini gli obiettivi, metodi e risultati di tale lavoro.
Vale infine la pena ricordare che, essendo ancora in corso una programmazione
riguardante lintervento italiano nel settore acqua potabile nella Striscia di Gaza,
ed essendo probabile una nuova fase
progettuale di estensione dellesperienza
pilota di Khan Younis anche alle citt di
Gaza e Rafah, possibile prevedere una
futura edizione aggiornata del presente
lavoro in lingua inglese, peraltro gi predispost a e impostata per un ulteriore giro
di raccolta dati (nel corso dellanno 2000)
che integrerebbero quelli gi raccolti negli ultimi 4 anni e che sono oggetto del
presente lavoro. Essendo i dati raccolti su
base annuale, sarebbe in verit molto interessante poter avere altri dati, omogenei con quell i gi racco lti e pert anto
comparabili. Per i calcoli di tendenza in
realt i dati dogni nuovo anno aggiungono maggiore precisione e capacit di
previsione, su base statistica beninteso, dei

Soldato is raeliano.
Sorgenti del fiume Giordano, 1 9 9 2

fenomeni che si vogliono misurare.

ANTECEDENTI
STRISCIA DI GAZA
CONTESTO STORICO-POLITICO E DEMOGRAFICO

La Striscia di Gaza, un lembo di terra che costeggia il Mediterraneo sud-orientale per 42 chilometri, larga in media nove, con una superficie totale di 365 km
quadrati, attraversata per tutta la sua lunghezza dal tratto pi meridionale
della strada litoranea che, prima della nascita dIsraele, congiungeva
lEgitto al Libano, attraverso il territorio palestinese. Detto lembo di costa quanto resta, dopo le conquiste israeliane del 1948-49, di unaltra regione che il piano di spartizione dellOnu destinava allo Stato arabo-palestinese; regione che, nel piano, si estendeva a
Nord fino ad includere le citt portuali di Al Mandai (oggi
Ashqelon) e Isdud (oggi Ashdod) e comprendeva una
parte del Neghev, a ridosso della frontiera egiziana.
Presidiata e amministrata dallEgitto, fu occupata
una prima volta dagli israeliani nel 1956 nel corso della Guerra di Suez. Nel 1957, a seguito
delle forti pressioni int ernazionali, fu restituita, per essere occupata nuovamente
nel 1967 in seguito alla cosiddetta
Guerra dei sei Giorni.
Nel 1 9 9 4, co n l o speg nersi
dellIntifada (Guerra delle
Pietre), e comeffetto
degli accordi dOslo
tra Rabin e Arafat, il
61 % della Striscia
passa sotto

il controllo dellAutorit Palest inese. Si tratta di una realt radicalmente diversa da quella
della Cisgiordania, sia sotto laspetto fisico, che quello caratteristico dei territori mediterranei aventi alle loro spalle il deserto, sia dal punto di vista socio-economico - scarsit di risorse,
economia prevalentemente rurale, forte peso della tradizione islamica - sia, infine, per il peso
schiacciante di una sovrappopolazione creata dagli eventi bellici. Tra il 1948 e la fine del
1949, per effetto dellafflusso di profughi da citt e villaggi della costa pi a Nord e dellinterno, occupati da Israele, la popolazione pass da novantamila a duecentonovantamila
persone. Nel 1986, il totale della popolazione era stimato in 633.000, dei quali 544.000 profughi (182.000 in otto grandi campi: Jabaliya, Deir El Balah, Maghazi, Khan Younis, Nuseirat,
Breij, Rafah, Shatti); la densit era di 1.400 persone per chilometro quadrato, la pi alta del
mondo dopo quella di Hong Kong. Il reddito per abitante era valutato nellequivalent e di
circa 1000 dollari lanno.

Scene daIntifadain occas ione della commemorazione


della Nakba o Dis fatta del 1 9 4 8 , Gaza, 1 9 9 8

La presenza di grandi masse proletarizzate ha fatto della Striscia il fronte principale della
lotta nazionale palestinese. Gi nel 1956-57, la popolazione era stata protagonista di unesperienza di resistenza armata unica nel suo genere, che le valse, con il ritorno degli egiziani, la
conquista di forme dautonomia e la presenza di un embrione di esercito palest inese.
Questesperienza si ripetuta con la seconda occupazione, dopo il 1967 e fino al 1971,
quando, grazie a una strategia che ha unito una dura repressione militare, un riassetto dei
campi profughi, trasferimenti di popolazioni, leggi speciali e unagg ressiva politica di
insediamenti ebraici, Israele ha potuto porre fine alla lotta armata.
Schiacciati da una disoccupazione che nel 67 era salita all83 per cento rispetto al livello
prebellico, gli abitanti si sono visti costretti ad offrirsi come manodopera sottopagata a Tel
Aviv e in altre citt israeliane. Nel 1982, il fenomeno si era esteso ad oltre la met della forzalavoro, mentre un gran numero di residenti in possesso di titoli di studio superiori (nella Striscia
opera unefficiente rete scolastica, gestita dallUNRWA) era costretto ad emigrare. Nonostante il sovraffollamento, Israele ha confiscato oltre un terzo della terra e oltre met delle
risorse idriche per i coloni, raggruppati in diciannove insediamenti, i maggiori dei quali sono
Neve Deqalim e Katif Bloc, nel Sud della Striscia, legati ad un programma di sfruttamento
turistico della riviera. Gaza (circa 400.000 abitanti, insieme con il campo profughi di Shatti,
nel 1992) la sola citt della Striscia che abbia un posto nella storia meno recente. Khan
Yunis (150.000 con il campo profughi), Rafah (100.000) e Deir Balah (50.000), erano poco pi
che dei villaggi prima del 1948.
Secondo il primo censimento palestinese realizzato dal Palestinian Central Bureau of Statistics,
nel 1996 la popolazione presente nella Striscia di Gaza ammonta a 963.000 persone, distribu-

ite su una superficie totale di 365 Km2 (larea di Gaza rappresenta 18% dellarea della West
Bank). Khan Younis attualmente conta una popolazione di circa 150.000 persone. Un terzo
della popolazione vive nellomonimo campo profughi, mente i testanti due terzi sono insediati
in unarea urbana sovrapopolata.

La Questione Acqua
Dal 1967 il governo israeliano ha gestito, a tutti i livelli (legislativo, amministrativo e giudiziario), le risorse idriche dei T.O., adottando
una politica di supersfruttamento dellacqua a favore della popolazione israeliana. Laumento vertiginoso del numero di
co lo ni ha co mport at o ov v iament e
unenorme richiesta dacqua sia per uso
domestico sia agricolo (ricordiamo che
un israeliano consuma mediamente da
4 a 5 volte di pi di un palestinese).
Il r ecent issimo ri-acc ordo di pace
(Sharm El Sheikh) non ha ancora modificato questa situazione, pur individuando
la necessit di garantire alla popolazione palestinese una certa autonomia nella gestione di questa risorsa. I problemi
degli attuali Territori Autonomi Palestinesi
vanno quindi dalla disastrosa situazione
dellagricoltura a quella dellacqua potabile, dello scarico delle acque usate,
allinquinamento. Diverse malattie infett ive c he c olpisc ono la popolazi one
palestinese, sono diretta conseguenza
della scarsezza dacqua potabile, degli
elevati tassi di sali (particolarmente i nitrati) in essa disciolti, e daltri problemi
connessi alligiene pubblica. Tutti questi
problemi per si acuiscono particolarmente a Khan Younis. Qui i pochi pozzi
rimasti ai palestinesi sono pozzi generalmente pi superficiali, quindi meno ricchi
dacqua. Anche la qualit dellacqua
inco mparabilme nt e mig l io re ne g li

Mappa dellacqua, rielaborata


e s emplificata, da
<www. mondediplomatique. fr>

insediamenti israeliani, soprattutto nellarea sud dove si situano Khan Younis e

Rafah. In particolare il massiccio prelievo di acqua da parte dei pozzi profondi israeliani
espone i pozzi che riforniscono di acqua potabile al fenomeno dellintrusione di acqua
marina, con conseguente trasformazione dellacqua da dolce in salmastra, molto inadatta
ad un uso potabile. Il fenomeno aggravato dal fatto che i palestinesi, data la mancanza
dacqua, si vedono costretti a pompare il massimo possibile dai pozzi, rendendoli cos sempre pi salmastri. Daltra parte anche il supersfruttamento dei pozzi da parte dei coloni com-

porta la salinizzazione dei pozzi palestinesi perch indirettamente fa diminuire la loro portata.
La citt-campo profughi di Khan Yunis, di tutta la Striscia di Gaza, rappresenta lagg lomerato umano che pi versa in situazione drammatica rispetto alla quantit e, soprattutto, alla
qualit dellacqua disponibile per uso alimentare. E situata a circa 30 Km da Gaza, in direzione sud e si presenta geograficamente come il capoluogo naturale di parte dellArea
Centrale e di tutta lArea Sud.

Khan Younis
Larea di Khan Yunis, nonostante la relativa poca distanza da Gaza, riceve circa un terzo di
pioggia in meno di questa nel corso dellanno: 371 mm contro 259 mm annui. Il suo naturale
sbocco al mare per lo pi impedito dalla lunga fascia di colonizzazioni israeliane (Netzer
Hazani, Katif, Ganei Tal, Neve Dekalim, ecc.) che separa da Nord a Sud lentroterra, abitato
dai palestinesi, dalla costa presidiata da settlers. E da notare che qui importanti riserve
acquifere di buona qualit sono esclusivamente riservate agli insediamenti israeliani. Ed
dai pozzi israeliani, gestiti dal Mekorot (lente acquedotto israeliano), che viene venduta alla

Khan Youn is , la Mos chea Grande, 1 9 9 6

Municipalit di Khan Yunis lacqua dolce con cui mescolata lacqua pi salmastra di alcuni pozzi per renderla, in questo modo, pi palatabile. Si tratta di una Municipalit poverissima, con poco personale e pochi mezzi. I problemi dei rifiuti, delle fognature ed in generale
dei servizi pubblici sono identici, e forse ancor pi gravi, che nella citt di Gaza. Per motivi
climatici e di minore disponibilit di acqua nel sottosuolo, esiste un problema di scarsezza
maggiore che nelle aree nord della Striscia. Anche il problema dellinquinamento chimico-

biologico della falda acquifera sembra essere, nella migliore delle ipotesi, allo stesso livello di
drammaticit della citt di Gaza
Le fonti di approvvigionamento idrico di Khan Yunis sono costituite dai sei pozzi, ubicati tutti
entro il perimetro della citt: Ex Saada, El Amal, ElHarash, Aya, Eastern Well e New Well. Questultimo un pozzo entrato in funzione solo da tre anni ed lunico provvisto di un acqua
definibile potabile, secondo gli standard dellOMS. Tuttavia anche in questunico pozzo potabile sono in corso violente intrusioni saline e di nitrati, con relativo corteo di inquinanti. Se
nel 1989, anno di apertura del pozzo, la quantit di cloruri era di 140 mg/litro, nel Febbraio
del 1993 essa risulta gi raddoppiata (240 mg/litro); lo stesso dicasi per i nitrati: 27 mg/litro nel
1989, 51 mg/litro nel 1993. Questultimo valore, nel 1999, pi che raddoppiato (120 mg/
litro).
La quantit media dei cloruri e dei nitrati negli altri cinque pozzi della citt si aggira intorno a

Kha n Yo unis, il Ca s tello , 1 9 96

600 mg/l per i cloruri e 300 mg/l per i nitrati. Bisogna per sottolineare come le cifre fornite
dallUNRWA indicano valori dinquinamento ben pi elevati; per i nitrati, ad esempio, si riportano valori medi che in alcuni pozzi arrivano a circa: 700 mg/l. Da ricordare che le quantit
massime raccomandate dallOMS sono di 250 ml/litro per i cloruri e di 10 mg/l per i nitrati.
La quant it totale dacqua pompat a dai sei pozzi ammonta (al settembre 1999) a circa
4.000.000 m3. A questi vanno aggiunti i 950.000 m3 che la Municipalit compra annualmente dal Mekorot, daccordo con la quantit dichiarata disponibile dagli israeliani che, in genere, varia da 2.000 a 3.000 m3 il giorno. Il consumo pro-capite medio giornaliero di circa
110 litri. Detta quota giornaliera per comprensiva anche di buona parte del consumo per
uso agricolo, in quanto gli appezzamenti di terra degli agricoltori di Khan Yunis sono frammentat i e dispersi nellambito dello stesso perimetro abitato (orti e micro-appezzamenti di
pochi dunums o frazioni di dunum - 1 DUNUM=1.000 m2-) o nelle immediate adiacenze.
Il costo dellacqua per m3, comprata dalla municipalit al Mekorot, di 0.8 NIS (circa un
quarto di dollaro), e pertanto ogni mese la citt di Khan Yunis esborsa agli israeliani una cifra

10

media di 60.000 NIS, equivalenti a poco pi di 22.000 U.S.$ mensili, cio a 264.000 U.S.$ annuali.
Lapprov vigionamento dellac qua alla
popolazione avviene mediante una rete
di distribuzione ben ramificata che raggiunge praticamente la quasi totalit delle famiglie. La connessione con il Mekorot
avviene in tre distinti punti della rete e non
sembra soffrire di particolari problemi, a
parte la costanza di afflusso. La presenza
di acqua corrente nella rete di dist ribuzione varia da due a 12 ore il giorno, secondo le stagioni.
Le tariffe dellacqua sono cos concepite:
da O a 20 m3, il nucleo familiare paga una
bolletta mensile fissa di 21 NIS; da 21 a 30
m3, ogni m3 costa 0,9 NIS mentre, superati
i 30, ogni m3 ha un prezzo di 1 NIS. Ogni
mese la municipalit invia alle famiglie
della citt circa 13.000 bollette (vi una
bolletta unica per acqua e consumi di elettricit). La cifra complessiva delle bollette
di 144.000 NIS, di queste per solo il 70%
vengono regolarmente riscosse, mentre
per il restante 30% attualmente impossi-

Torre Idrica Saada Well, Khan Younis , 1 9 9 9

bile riscuotere il pagamento. Da sottolineare inoltre che esiste oltre il 50% di perdite o appropriazione indebita di acqua, at traverso
connessioni illegali, contatori manomessi o assenti, ecc.

Scarsit - Qualit
Il problema della disponibilit dacqua nella Striscia di Gaza, rappresenta uno degli interrogativi pi inquietanti circa il futuro di quel milione di persone che vive nella regione allalba
del 2000. Infatti, allincremento demografico annuo della popolazione non corrisponde
unanaloga crescita della disponibilit di acqua, anzi gi oggi un grave problema garantire lattuale scarso flusso di pompaggio ed erogazione.
Il deficit tra le risorse idriche reali e rinnovabili, calcolate in 70 milioni di m3 annui, e lattuale
domanda di 110-120 milioni causa un vero e proprio disastro ecologico che sta portando
allesaurimento di diversi pozzi, alcuni dei quali ormai gi completamente secchi. Le conseguenze del sovra- pompaggio non sono solamente di ordine quantitativo ma anche
qualitativo, infatti, lacqua dei pozzi diventa sempre pi salmastra e inquinata.
Rispetto agli standards raccomandati dallOMS, nella Striscia di Gaza dal 75 all85% dellacqua consumata dalla popolazione sarebbe non potabile sia per le sue caratteristiche chimiche, che per quelle microbiologiche. Su di un punto non sembrano esistere dubbi n
discordanze tra i ricercatori arabi, israeliani o di altra provenienza: la tossicit sia chimica sia

11

microbiologica dellacqua nella Striscia di Gaza ulteriormente in netto e rapido aumento.


Il problema specifico che si inteso quindi risolvere con il programma italiano, stato quello
dellimmediata potabilizzazione delle acque distribuite per uso familiare a Khan Yunis e nei
campi profughi della zona ed il cont enimento dei gravi effetti sanitari causati dallutilizzazione dacque inadatte alluso potabile.
Come si dir pi diffusamente in seguito, tale problema specifico stato affrontato12, e in

Progetto italiano Potabilizzazione e dis tribuzione dellacqua a Khan Youn is .


Impianto di dis s alazione ad os mos i inv ers a Saada Well, Khan Younis , 1 9 9 9

parte risolto, grazie agli interventi della cooperazione italiana (1996-1999). Si trattava di un
compito indubbiamente molto complesso in quanto, soprattutto nel settore dellacqua,
dobbligo un approccio di tipo integrato e multidisciplinare. Uno strumento formidabile per
portare a buon fine il compito stato lo studio analitico del contesto economico e sociale in
cui vive la popolazione e una pi precisa misurazione delle varie condizioni che determinano luso, pi o meno razionale, dellacqua a livello famigliare. Questo lavoro vorrebbe
essere dunque un contributo alla divulgazione del problema acqua e delle possibili soluzioni
-concrete-, che possono essere messe in campo.

12

PROGETTAZIONE E OBIETTIVI
Considerazioni generali
La progettazione del presente studio rappresenta il punto darrivo di due distinti percorsi di
ricerca: da un lato la necessit di misurare con una certa precisione i volumi dacqua effettivamente distribuiti alla popolazione di Khan Younis, cosa relativamente semplice se riferita
al computo della quantit dacqua pompata dai sei pozzi municipali ma alquanto complicata se riferita alle quantit medie dacqua erogata ai rubinetti domestici; dallaltro lato la
scelta di fornire un quadro attendibile, aggiornato e di dettaglio sui principali parametri
demografici, socio-economici e sanitari connessi con luso dellacqua, che permettessero
di armonizzare i dati retrospettivi esistenti con i nuovi dati selezionati e raccolti avendo in
mente proiezioni future e risultati di valore applicativo per i decision makers politici e amministrativi locali.
Nel primo caso ci si avvale normalment e di tecniche quantitative aventi dati numerici quali,
ad esempio, volumi di pompag gio, orari e durata dapertura dei rubinetti, individuazione dei
punti di perdita e cos via.

Rubinetto condominiale, Khan Younis, 1998

Nel secondo caso sono necessarie anche tecniche cosiddette qualitative che non prevedono cio il solo computo numerico delle risposte negative o affermative, o comunque
misurabili (maschio/femmina ad esempio, oppure et, grado distruzione, ecc.), ma dopinioni (quali malattie possono essere causate dallacqua inquinata? pagherebbe di pi per
avere dellacqua migliore?, e cos via).
In entrambi i casi era chiaro che bisognava operare delle scelte rispetto alla rilevanza e
valore duso delle informazioni da raccogliere. Scegliere purtroppo spesso significa anche
rinunciare e cos stato anche per il presente lavoro. Una decisione molto sofferta in sede di
progettazione della Survey stata ad esempio quella di rinunciare allo studio del profilo

13

eziologico delle diarree causate dallacqua inquinata. Le tecniche di ricerca epidemiologica


sono, in effetti, molto pi lunghe e complesse di quelle normalmente utilizzate per la misurazione dei principali parametri demografici e socio-economici sia in termini di logistica (necessit di laboratori microbiologici bene attrezzati, ad esempio) che dorganizzazione com-

Vicolo del quartiere Bir Sharqi, Khan Younis, 1998

plessiva del personale (medico) e degli strumenti (questionari, formulari, campionamento


dei gruppi bersaglio, ecc.). Per rimediare in parte a tale rinuncia sono stati concepiti e int rapresi altri due studi pi specialistici, direttamente in ambito medico-sanitario (ospedale di
Khan Younis) e in collaborazione con un gruppo di medici locali. Uno centrato appunto sulla
Sindrome Diarroica e un altro sulla Metaemoglobinemia, malattia anemizzante dei lattanti,
causata dalla presenza di forti quantit di nitrati nellacqua usata per sciogliere il latte in
polvere. Entrambi i due studi saranno pubblicati a parte. Basti qui ricordare che, soprattutto
per quanto riguarda la Sindrome Diarroica, i dati raccolti intervistando le madri (numero dei
casi di diarrea a livello famigliare) rispecchiano con sorprendente precisione i dati raccolti
usando le tecniche epidemiologiche pi sofisticate usate in ambiente medico.

OBIETTIVI GENERALI
1)

Fornire agli operatori italiani e alla Municipalit di Khan Younis un supporto conoscitivo
demografico, socio-economico e sanitario statisticamente aggiornato, significativo e
attendibile per meglio orientare le future scelte tecniche del Dpt. Acque

2)

Fornire elementi di valutazione economica e gestionale per favorire le scelte pi


appropriate ed efficaci per il recupero dei costi correnti necessari per il funzionamento e
mantenimento degli impianti dosmosi inversa installati dal Progetto italiano.

3)

Misurare i cambiamenti nelle conoscenze, attitudini e pratiche della popolazione cittadina rispetto alluso dellacqua, comparando dati omogenei, raccolti prima e dopo
lintroduzione della tecnologia di potabilizzazione dellacqua.

14

OBIETTIVI SPECIFICI
1)

Misurare le tendenze in atto riguardanti crescita demografica, indicatori vitali e distribuzione dei Rifugiati nella citt di Khan Younis.

2)

Fornire un quadro di riferimento circa il grado distruzione scolastica delle madri (principali managers dellacqua a livello famigliare)

3)

Disegnare una mappa dettagliata della distribuzione dellacqua pompata dai pozzi
municipali e dellacqua proveniente dal Mekorot (ente israeliano gestore delle risorse
idriche, N.d.R.), da pozzi privati o dal mercato dellacqua imbottigliata.

4)

Disegnare un profilo socio-economico delle famiglie in termini dingresso mensile medio,


stato occupazionale e luogo di lavoro.

5)

Misurare lentit media della bolletta mensile dellacqua, la proporzione delle famiglie
che la pagano regolarmente e la presenza/assenza dei contatori dellacqua.

6)

Investigare le conoscenze, attitudini e pratiche della popolazione circa luso dellacqua


sia per uso alimentare (bere, cucinare) che per uso irriguo.

7)

Fornire un profilo epidemiologico relativo a due delle principali sindromi patologiche


trasmesse dallacqua inquinata: diarrea e fluorosi dentale (o denti gialli causati da un
eccesso di fluoro)

Gara di disegno nelle Scuole di Khan Younis, 1997


Disegno N. 13

15

METODOLOGIA E STRUMENTI
Il Team
Insieme allo scrivente (medico cooperante internazionale, con background di Study
designer in salute pubblica e ambient ale) che ha coordinato le varie attivit, molte altre
persone hanno prestato il loro lavoro per la realizzazione del presente studio. Come si dice in
quest e occasioni, impossibile elencarle tutte. Proveremo a ricordare almeno quelle che ci
hanno pi direttamente aiutato nelle varie fasi dellindagine statist ica. I nostri amici e tecnici
palestinesi innanzi tutt o, a cominciare dal Prof. Khaled Essir il quale oltre ad una solida conoscenza teorica della st atistica possiede anche una lunga esperienza di campo, avendo gi
lavorato in questo settore per alcune organizzazioni internazionali. A lui dobbiamo il Design
del sampling e clust ering, e la supervisione della distribuzione dei questionari, in tutte le
ricognizioni effettuate dallinizio del progetto italiano. Ms. Sana Aqil e Ms. Malika Al Astal
entrambe con curriculum scientifico universitario, hanno curato tutto il lavoro dentrata, e

Funzionari e Tecnici italiani e pales tines i in una foto di gruppo, Gaza, 1 9 9 8

organizzazione dei dati della Khan Younis-1999. Alla stessa cura, nelle surveys KY 96 e
KY-97, si era dedicato Ani Addada, collaboratore palestinese di unONG norvegese che
opera in Palestina. Le intervistatrici che hanno condotto le inchieste nel corso delle tre surveys
sono state 58. Sedici nel 96, ventiquattro nel 97 e diciotto nel 1999. Gran parte di loro aveva
gi avuto esperienza di rilevamenti tramite questionario, e ci si visto nel lavoro di campo
quando brillata la loro seriet e dedizione al compito assegnato, lavorando oltre 2000
interviste e riempiendo altrettanti questionari. Del personale italiano in loco impossibile dimenticare qualcuno. Benedetta Oddo, sociologa e arabista, stata, nelle surveys KY-96 e
KY-97, la persona che ha curato lorganizzazione del personale locale e tutto il lavoro di
wording in arabo del questionario. Lo stesso questionario che con piccole variazioni stato usato anche nel 1999. Piero Arculeo ed Edoardo Rutigliano, rispettivamente biologo e
idrogeologo di Palermo, hanno invece curato la parte del lavoro che riguardava, a latere,

16

le analisi dellacqua e lo studio geofisico del sottosuolo. Tayseer Hamzeh, cittadino italiano,
originario della citt di Nablus stat o il Muhandis, lingegnere del progetto, installando e
facendo funzionare gli impianti di osmosi inversa. Il suo apporto nelle questioni tecniche riguardanti la distribuzione dellacqua in rete stato insostituibile. Vanno doverosamente considerati parte integrante del team italiano a Khan Younis anche gli italiani che hanno lavorato per il progetto stando in Italia, visitando periodicamente gli impianti e i lavori in corso e
apportando idee ed energia alle attivit progettuali. Parliamo dellIng. Guido Benevento,
dellUnit Tecnica Centrale della DGCS-Roma, coordinatore ministeriale dellintervento italiano a Khan Younis e del Dott. Sergio Cipolla, presidente dellONG CISS-Palermo. Entrambi
sono a giusta ragione considerati come i principali ideatori e artefici dellacqua dolce a
Khan Younis.
Riteniamo che tutte le persone menzionate abbiano saputo costituire un gruppo di lavoro
ben assortito e al completo delle expertises normalmente richieste in questo tipo di survey

TECNICHE UTILIZZATE
Il presente studio ha utilizzato, per la raccolta dei dati, sia tecniche qualitative che quantitative,
facendo ricorso essenzialmente alle principali tecniche di valutazione rapida (Rapid
Appraisal Techniques) normalmente usate nelle indagini di tipo statistico o di marketing. Molte
delle tecniche, soprattutto quelle qualitative, sono essenziali gi nelle fasi preliminari di design
dello studio, quando si tratta cio di mettere a punto uno strumento indispensabile e fondamentale per lindagine: il questionario.

Tecniche Qualitative
Le tecniche qualitative sono state
usate innanzi tutto per identificare
e valutare la rilevanza dei dati da
raccogliere. Esse hanno incluso losservazione diretta dei quartieri della citt (strade non servite da rete
idrica, scuole, servizi igienici, ecc.), i
focus groups ovve ro inte rvist e
strutturate con gruppi di persone del
quartiere (preferit e le madri e le
donne in generale) e le interviste
non strutturate, co n informat orichiave quali insegnanti, religiosi, privati professionisti e amministratori

Una delle madri intervis tate, Khan Younis , 1 9 9 9

comunali. Vanno considerati focus group anche le innumevoli riunioni formali tra il team
italiano e gli operatori politici e tecnici locali, in particolare gli amministratori comunali e i
tecnici del Dpt. Acque della Municipalit di Khan Younis. Singolarmente e di concerto tali
tecniche hanno indubbiamente aiutato molto nel disegno e redazione finale del questionario, permettendo una pi integrata visione dei problemi, la generazione dipotesi congrue e
attendibili e la formulazione delle relative domande, soprattutto di quelle riguardanti conoscenze, attitudini e pratiche delle persone da intervistare. Come noto, particolarment e
agli operatori e intervistatori delle opinion pools, la confidence o affidabilit statistica

17

delle risposte, basate sulle opinioni di persone scelte a caso, dipende in gran parte dal lavoro preliminare di rifinitura semantica e formulazione calibrata delle domande. E quest o un
settore che richiede molta attenzione ed esperienza in quanto le opinions, tanto utili ed
essenziali nel marketing, vanno poi interpretate alla luce della realt culturale sia degli
intervistati, sia degli intervistatori; in definitiva le opinioni della gente hanno sempre un loro
fondamento o riferimento nellambiente fisico e sociale in cui la gente stessa vive. Chi interpreta i dat i chiamato a cogliere tali fondamenta o riferimenti.

Tecniche Quantitative
Le tecniche quantitat ive hanno invece fatto la parte del leone laddove erano richieste informazioni precise e puntuali. Gran parte delle domande erano closed, ovvero chiuse alla
possibilit di richiedere pi di una risposta (si, no, non so, dato numerico). Tutte le domande
comparivano in una unica bozza di questionario strutturato in tre sezioni principali: Demografia,
Parametri socio-economici (ivi includendo informazioni circa luso dellacqua a livello
famigliare) e Informazioni igienico-sanitarie.

Cons ultorio medico, Khan Younis , 1 9 9 7

- UNITA STATISTICA PRIMARIA o PSU (Primary Sample Unit)


Essendo interessati alla composizione e struttura dei nuclei famigliari, nonch alle informazioni riguardanti luso dellacqua a livello famigliare, lunit st atistica di riferimento stata la
famiglia o household definita come segue: gruppo di persone unite generalmente da
legami di parentela che vivono insieme sotto un singolo tetto o allinterno di uno spazio
comune strutturato e che compartiscono la stessa fonte di alimentazione (Casley, 1989).
Cos int esa, specialmente in un cont esto fortemente islamizzato quale quello di Khan Younis,
la famiglia o nucleo famigliare organizza praticamente la totalit della popolazione, mentre
i singles e le famiglie mononucleari, sebbene in rapido aumento, rappresentano ancora

Adunata, Khan Youn is , 1 9 9 8

18

una frazione quantitativamente trascurabile dellintera popolazione. Allinterno delle famiglie la madre, o chi accudisce ai bambini, stata identificata come la persona pi adatta
da essere intervistata. E ci in considerazione del fatto che sono proprio le madri le principali
managers dellacqua in ambito famigliare; esse inoltre rappresentano il principale gruppo
bersaglio nelle campagne di prevenzione della diarrea e di sensibilizzazione sulluso razionale e controllato dellacqua.
- DIMENSIONE DEL CAMPIONE STATISTICO o MSS (Minimum Sample Size)
La strategia adottata per il
campionamento si basata
necessariamente sulle informazioni a nostra disposizione
al moment o dell o St udy
Design o progettazione del
lavoro. Per una fortunata
coincidenza, nelle stesse settimane in cui si impostava il
presente studio (aprile 1996),
il Palestinian Central Bureau
of Statistics (PCBS) metteva a
punto gli ultimi ritocchi a protocolli e formulari che sarebbero st ati ut iliz zat i nel
processamento dei dati del
primo censimento della po-

Pianificazione e Mappatura dei Clus ters ,


Muniicpalit di Khan Younis , 1 9 9 6

polazione dei Territori Palestinesi, dopo lultimo realizzato dagli israeliani nel 1967. Molto int eresse ed attenzione circondavano lesito di tale censimento. Tutte le statist iche riguardanti il
profilo demografico e socio-economico realizzate nel corso dei 27 anni di occupazione militare israeliana altro non erano che aggiornamenti e proiezioni del censimento realizzato nel
1967, subito dopo loccupazione, dagli israeliani stessi.
Daltro canto, le statistiche
fornite dai palestinesi erano
spesso in conflitto con quelle degli occupanti (variando
la stima dellindice di crescita da utilizzare nelle proiezioni stat istiche). In tale contesto, grazie anche allinterv ent o dellU niv er sit Al
Azhar, controparte ufficiale
del Progetto italiano, fu possibile avere in anticipo sulla
pubblicazi one fi nale del
PCBS, alcune informazioni

SAADA WELL, Khan Younis , 1 9 9 8

preziose riguardanti la struttura demografica e abitativa (housing) della citt di Khan Younis.
Sulla base di tali informazioni confidenziali si cos proceduto in tempo ad armonizzare i
parametri dei nostri indicatori, e relativa fonte dei dati, con quelli del PCBS e degli Enti nazionali ad esso collegati (essenzialmente i ministeri palestinesi del Piano, dellIstruzione, dellAm-

19

biente e della Salute) che producono i dati di base per le statistiche palestinesi nonch per
le organizzazioni internazionali affiliate alle Nazioni Unite.
Per armonizzare statistiche idealmente comparabili si adottano come noto: (a) comuni
definizioni, nomenclature e criteri di classificazione delle unit, (b) criteri di produzione delle
statistic he che permett ano il confronto t ra le stesse, ossia i criteri di rilevazione e di
campionamento devono avere gli stessi riferimenti metodologici, (c) dettaglio territoriale e
temporale tale da rendere possibili le necessarie aggregazioni e disag gregazioni. Le classificazioni adottate per la rilevazione delle variabili pi complesse (istruzione scolastica, malattie causate dallacqua, professioni, uso dellacqua, ecc.), denominate classificazioni-tipo,

TABELLA A.
AREE

N. di Clusters eliggibili

N. di Clusters selezionati

Khan Younis CITTA

30

10

KhanYounis CAMPO PRO FUGHI

14

44

15

Totale

sono state, per quanto possibile modificate o aggiornate daccordo alle classificazioni del
PCSB. Ove possibile, sono state usate le stesse matrici del PCSB.
Contemporaneamente si proceduto con il calcolo della dimensione minima del campione, o Minimum Sample Size (MSS), nonch di altri parametri statistici necessari. Il MSS fu
calcolato in vista dei seguent i presupposti e requisiti: il livello di confidence o affidabilit
dei dati da raccogliere non doveva essere inferiore al 95%, dunque veniva tollerato un errore relativo massimo del 5% per ogni set di risposte.

UNRWA SCHOOL, Khan Younis , 1 9 9 8

Per garantire alla campionatura una robusta consistenza, ipotizzando che imprevisti e/o imprevedibili fattori di disomogeneit nelluniverso statistico considerato, potessero abbassare
la percentuale di confidence desiderata, fu assunto, per ogni caratteristica investigata, il
50% di prevalenza, massimo valore possibile nella formula matematica del MSS. Da tenere
presente in proposito che, nel calcolo del MSS, se si assume che una data caratteristica sia
presente in pi del 50% dei casi, per ragioni matematiche sulle quali evitiamo di soffermarci,
la prevalenza da considerare si calcola sottraendo da 100 il valore percentuale della carat-

20

teristica di riferimento. Ad esempio, se si assume che in una data popolazione le femmine


costituiscono il 51% dellintero campione, il numero di prevalenza che bisogna inserire nella
formula del MSS sar 49. Un altro piccolo artificio che ha permesso di garantire una maggiore dimensione del campione e dunque una maggiore probabilit che delle caratteristiche
poco frequenti avessero le stesse probabilit di essere evidenziate rispetto a quelle pi frequenti, consistito nellassegnare il massimo valore possibile di design effect al MSS. Come
gli operatori statistici ben sanno, esso pu variare da 1 a 2 e designa un fattore matematico
che calcola il grado di omogeneit del campione. In pratica, un design effect uguale a 2
equivale ad ipotizzare che il campione considerato presenti il massimo di disomogeneit. Un
fattore uguale a 2 praticament e raddoppia il valore numerico del MSS.
Osservando dunque la formula del MSS:

MSS = p x q (E/1,96)2
dove
p=tasso di prevalenza o presenza di una data caratteristica (=50 %)
q=100-p (=50)
E=margine di errore tollerato (=5%)
Abbiamo che: 50 x 50 (5 / 1,96)2 = 384.
Applicando un fattore 2 di design effect (384 x 2) il risultato finale di 768.
Un numero di 768 famiglie rappresenta dunque il MSS o campione statistico minimo richiesto.
In vista degli inevitabili errori che si realizzano normalmente nel corso delle interviste, soprattutto nella compilazione dei questionari, fu deciso di aumentare di un ulteriore 5% le dimensioni del campione minimo e sufficiente. In effetti dopo la revisione completa dei quest ionari
solo 769 risultavano idonei, ovvero completamente e correttamente redatti. Il numero 769

Forno con fornaio, Khan Younis , 1 9 9 7

risulta dunque essere il numero totale dei questionari ammessi ad essere processati.
Le 769 madri intervistate rappresentano approssimatamente il 2,5% di tutte le persone da
intervistare potenzialmente eleggibili (poco pi di 30.000, donne sposate di et inferiore a 60
anni) e poco pi dello 0,5% di tutta la popolazione di Khan Younis.
Si tratta dunque di un solido campione statistico e probabilmente, il margine derrore assunto come accettabile (5%), potrebbe essere anche errato per eccesso.

21

-STRATEGIE DI CAMPIONAMENTO (Sampling and Clustering)


Nel corso di due delle tre surveys (KY-1996 e KY-1999) grande attenzione stata posta alle
procedure di campionamento e nelladozione di criteri e procedure omogenee. Dovendo
descrivere e comparare dati raccolti in moment i diversi diventa essenziale che essi siano
omogenei, ossia formulati, raccolti e processati nella stessa maniera. Si rimanda allAllegato
n. 03 Sampling Strategy del Prof. Essir, per i dettagli riguardanti la procedura adottata. Bast i

Pane alla pietra, Khan Younis , 1 9 9 7

TABELLA B.
Data delle "Surveys"

N. di questionari

N. di questionari

N. di

distribuiti

classificati validi

intervistatori

Maggio 1996

600

569

16

Luglio 1997

900

851

24

Maggio 1999

800

769

18

qui ricordarne alcuni dati


essenziali. Osservando la
Tab. A, possiamo avere
una visione dinsieme dei
grappoli o Clusters, e la
loro distribuzione.
La suddivisione in due distinte aree e le relative proporzioni assegnate, 10 alla
Citt e 5 al Campo Profughi, non sono ovviamente casuali. La suddivisione
ino lt re, no n f it t izi a
perch, pur trattandosi, in
entrambi i casi, di un unico comune spazio urbano, esistono in realt pro-

Tras porto del pane, Khan Younis , 1 9 9 7

22

fonde differenze sia nellurbanistica che nelle infrastrutture e nel tessuto sociale tra la citt
propriamente detta, ossia le costruzioni fuori dal campo, e lo spazio fisico ben delimitato su
cui andato crescendo il Campo stesso. Daccordo con le stime UNRWA le persone che
vivono nel Campo Profughi corrispondono ad un terzo (48 mila persone circa) della popolazione totale di Khan Younis. Un terzo dei Clust ers stato conseguentemente assegnato al
Campo. I 44 Clusters nel loro complesso sono comprensivi dellintera area urbana di Khan
Younis (150.000 persone). Ogni Cluster rappresenta una popolazione 3.400 persone raggruppate mediamente in 425 famiglie. Di conseguenza ogni Cluster, costituito da 51 famiglie da
intervistare, toccava il 12% delle famiglie residenti nel Cluster o sub-area selezionata a caso.
La procedura di selezione delle aree e sub-aree si basata sulla multistage cluster sampling

Formazione delle interv is tatrici, Khan Younis , 1 9 9 9

technique with probability proportionate to size (PPS) (Lemeshow, 1988) ovvero un tipo di
campionamento probabilistico dove, ad ogni unit della popolazione, attribuita una probabilit positiva e nota di far parte del campione. Dal punto di vista operativo, tale procedura comporta lutilizzazione in modo appropriato delle tecniche per la selezione casuale
del campione (random). Lapplicazione di queste tecniche finalizzata allottenimento dellindipendenza del campione da qualsiasi variabile, interna o esterna allindagine, compreso in particolare, lorientamento di colui che sta predisponendo il campione.
La selezione random delle famiglie da intervistare stata operata ut ilizzando le apposite
tabelle fornite nei manuali di statistica (OMS, 1992); essa inoltre stata applicata in tre stadi
successivi (multistage) del campionamento:
Stadio 1 : Selezione delle sub-aree allinterno delle due aree principali (citt-campo)
Stadio 2 : Selezione degli agglomerati edilizi e strade allinterno delle sub-aree selezionate
Stage 3 : Selezione delle famiglie da intervistare (unit st atistiche primarie).
Poich il registro anagrafico di Khan Younis era di scarso aiuto in quanto incompleto e spesso
inutilizzabile, perch privo di informazioni essenziali quali toponomastica e/o numero civico

23

delle abitazioni, la selezione stata fatta adottando scelte anonime e utilizzando un protocollo di procedure e criteri previamente discussi e sperimentat i in piccola scala con le stesse
intervistatrici (vedasi in Allegati 03 e 04). In ogni serie di scelte random doveva dunque
essere identificato un punto di partenza, ad esempio un incrocio stradale o una moschea,
scuola ecc. Da questo punto di partenza alle intervistatrici veniva comunicato un numero a
caso da applicare, in sequenza, nella scelta delle abitazioni a cui bussare per chiedere
lintervista.

I QUESTIONARI
I tre quest ionari usati nel corso delle tre surveys
(maggio 1996, luglio 1997 e maggio 1999) pur concepiti per fornire dati comparabili tra di loro, non
sono completamente sovrapponibili (vedasi Allegato 05). Due di essi infatti (1996 e 1999) presentano piccole variazioni, su punti secondari, mentre
lalt ro (1 99 7), ha in co mune so lo le sez io ni
demografica e sanitaria, essendo stato usato in
funzione di filtro (filt er) e di agg iornamento
demografico e scocio-sanitario.
In questo paragrafo si focalizzer lattenzione solo
sullultimo questionario (maggio 1999), che pur ricalcando in gran parte i primi due, si presenta
come il punto di arrivo di un lungo lavoro di revisione e aggiustamenti del testo (wording).
Come gi detto il questionario KY-99 stato suddiBagnanti, Gaza, 1 9 9 8

viso in 3 sezioni:

Sezione demografica, con particolare attenzione dedicata alla distribuzione dei profughi registrati UNRWA. In quest a sezione oltre allet, sesso, luogo di nascita, numero di
persone che vivono sotto lo stesso tetto, sono compresi anche i cosiddetti indicatori
vitali (natalit, mortalit e crescita naturale), e lhousing ovvero tipo di abitazione e
indice di densit abitativa media per stanza.
-

Sezione socio-economica, comprendente domande sul grado dist ruzione delle intervistate, loccupazione del capo famiglia (breadwinner) e le caratteristiche essenziali
delloccupazione stessa (temporanea/ permanente, in Israele o a Gaza, ecc.). In questa sezione pu essere considerata una sub-sezione speciale quella dedicata alle domande sulluso dellacqua e la sua percezione negli usuari in termini di servizio, costi,
conoscenza, e pratiche duso.

Sezione igienico-sanitaria comprendente una rapida ed essenziale survey sui due principali indicatori di sanitation (tipo di toilette presente nella casa e smaltimento delle
acque usate) e unaltrettanto rapida ed essenziale ricognizione epidemiologica su
due questioni clinico-sanitarie connesse con lingestione abituale e protratta di acqua
inquinata: Fluorosi Dentale (denti gialli) e Diarrea. Si rimanda ad uno studio parallelo e
specifico (M. Awni, P. Ingrosso, 1999), pubblicato in Appendice del presente lavoro, riguardante il quadro epidemiologico della metaemoglobinemia o Blue Baby

24

Syndrome dei lattanti, una forma di anemia causata principalmente da un eccesso di


nitrati nellacqua supposta potabile. Si tratta di un avvelenamento spesso mortale. Una
sua indagine epidemiologica avrebbe richiesto, un design complesso di follow-up e
assistenza laboratoristica specializzata che esulava dalle possibilit e finalit del presente lavoro.

Suq, Gaza, 1 9 9 6

Redatto inizialmente in lingua inglese, il questionario stato successivamente tradotto in


arabo e, per cos dire, aggiustato alla lingua colloquiale di Khan Younis. Vale la pena ricordare che, specialmente in contesti linguistici extra-europei, uno degli errori abbastanza frequenti fra i ricercatori internazionali quello di non curare abbastanza la traduzione dalla
lingua europea, generalmente linglese, alla lingua locale, larabo nel nostro caso. Come
noto, esistono diversi tipi o livelli di arabo parlato, come per tutt e le altre lingue, ma la differenza pi saliente rispetto alle lingue europee nel fatto che larabo pu essere scritto solo in
lingua classica, lingua che nessuno parla nella vita quotidiana. Il dialetto arabo-palestinese
ha s la caratteristica di non essere molto distant e dalla lingua classica ma, come tutti i dialetti, pur ricchissimo di parole ed espressioni idiomatiche, spesso carente di parole tecniche (ad es. nomi delle malattie, unit di misura, termini giuridici, ecc.). Si tratta dunque di
dedicare molta attenzione al wording della domanda, ovvero alla sua formulazione chiara e precisa e utilizzando parole universalmente comprensibili.
Il numero di questionari distribuiti nelle tre surveys riassunto nella seguente Tabella B.
Da annotare infine, che tutti i questionari prevedevano lanonimato delle persone intervistate ed erano contrassegnati solo dal numero di cluster, data di compilazione e numero progressivo.

ATTIVITA PRE-SURVEY
Desk Review
La progettazione si basato necessariamente sulle informazioni a disposizione al momento
della messa in cantiere del lavoro stesso, cio dopo poche settimane dallavvio dellintervento italiano nella Striscia di Gaza (febbraio 1996). E forse opportuno rammentare che
nella primavera del 1996, quando comincia il Progetto Pilota Acqua Potabile Khan Younis,

25

finanziato dal Ministero Affari Esteri italiano e realizzato dallONG CISS di Palermo, passato
poco pi di un anno e mezzo dagli accordi di Oslo che avevano portato allinsediamento
dellAutorit Palestinese a Gaza. Si trattava dunque di un periodo in cui molti studi, indagini
conoscitive e surveys, venivano messe in cantiere, soprattutto da parte delle agenzie internazionali di cooperazione e dei neonati ministeri palestinesi. La letteratura tecnica e
statistica pubblicata, esistent e al momento del ritiro da Gaza delle truppe israeliane, era
universalmente considerata generica e contraddittoria su molti temi e in particolare su quel-

Smaltimento acque us ate, Khan Youn is , 1 9 9 6

lo delle risorse idriche. Le controversie tra autori filo-palestinesi e filo-israeliani riguardavano praticamente qualsiasi tema, a cominciare dagli st essi dati demografici.
Nello stesso anno, come gi ricordato, si svolgeva nei Territori Palestinesi il primo censimento
generale della popolazione araba, dopo circa 28 anni dallultimo censimento fatto dagli
israeliani nel 1967.
Bisogna purtroppo anche ramment are che, nonostante i rinnovati e accorati auspici da
parte di tutte le agenzie internazionali e governative, a collaborare attivamente nello scambio delle informazioni, molto raramente successo che tali auspici si siano realizzati. Cos
stato anche nello scambio dinformazioni tra le stesse agenzie e istituzioni palestinesi. Come
spesso accade in questi casi inevitabile un certo spreco delle risorse (duplicazione di uno
stesso lavoro, ad esempio e conseguente aumento dei costi). Nel caso specifico del progetto italiano bisogna dire che, essendo la controparte locale lUniversit Al-Azhar di Gaza, ogni
studio appariva ed era assolutamente appropriato e referenziale e per di pi inserito in una
attivit istituzionale di interesse generale. A ci si aggiunga anche la proficua assistenza
fornitaci dal PCBS (Palestinian Central Bureau of Statistcs) nella definizione degli indicatori e
relativi parametri. In definitiva la gran parte dei dati retrospettivi esistenti stata resa disponibile al progetto italiano senza alcuna difficolt di rilievo.

26

Formazione e selezione degli intervistatori


Grazie a contatti di vecchia data con la FAFO, ag enzia norvegese di ricerca e cooperazione internazionale che opera in Palest ina da oltre 10 anni e che ha pubblicato varie indagini
conoscitive e statistiche riguardanti la realt palestinese, stato possibile assumere nel nostro gruppo di lavoro il gi menzionato Prof. Khaled Essir, cittadino-profugo di Khan Youinis
nonch insegnante di matematica in una scuola secondaria superiore dellUNRWA, con esperienza di ricognizione statistica e tecniche di campionament o (multistage cluster sampling
technique). Si poi proceduto alla selezione di 18 intervistat rici e al loro successivo
coinvolgimento nellindag ine statistica in cantiere, e nelladdestramento sulle tecniche dintervista. La quasi totalit delle donne selezionate avevano in verit gi svolto tale tipo di

Shebab, Khan Younis , 1 9 9 6

lavoro e solo per due di loro stato necessario istruire un pre-test attitudinale. Grazie alla
disponibilit di personale gi formato nel corso dei nostri seminari e incontri con le intervistatrici,
abbiamo potuto concentrare la nostra attenzione sulla rifinitura del questionario e in particolare sulle domande qualitative e le domande filtro, ovvero su quelle domande che
potessero generare margini dequivoco nella persona intervistata. Il wording o formulazione ottimale delle domande ha costituito un momento importante del lavoro di squadra.
Cerano in realt due traduzioni da effettuare: quella dallinglese allarabo scritto, ovvero
classico, e quella dallarabo scritto allarabo parlato variante Khan Younis dellarabo
palestinese. Lottimizzazione dellarabo stata condotta preferendo la parola dialettale,
nei casi di possibile confusione tra la lingua classica e quella parlata. Infine si eseguito un
test preliminare, direttamente sul campo, per verificare il buon funzionamento del questionario nellintervista e il suo successivo processamento. Nel corso del test si anche messa
operativamente a punto la metodica di selezione dei Clusters e delle unit statistiche (vedasi
Allegati 03 e 04).

27

SURVEY IMPLEMENTATION
Daccordo con il protocollo finale di campionamento e clustering sono state selezionate
prima le sub-aree in cui inserire i grappoli (cfr. Strategie di campionamento). Una volta
tirate a sorte le sub-aree, si provveduto ad assicurare la logistica (trasporto e at tivit postinterviste) dei 9 gruppi composti da due intervistatrici, tutte di sesso femminile. Si rammenta
che nella survey KY-1996 avevamo impiegato gruppi di 3 intervistatori, composti da due
donne e un uomo, e che il fatto aveva generato, in qualche caso, delle suscettibilit, soprattutto negli ambiti pi t radizionalisti, quelli per intenderci che, secondo una poesia araba,
vedono con sospetto anche lavvicinarsi della notte. Per evitare ogni inutile motivo dincomprensione nellultima survey si dunque optato per i gruppi dintervistatrici formati da
due sole donne. Le interviste sono state eseguite nellarco continuato di 3 settimane, a partire dal 21 Maggio 99. Vale la pena ricordare che la survey Khan Younis-1996 era stata

Shebab in riga, Khan Younis , 1 9 9 6

appunto messa in marcia nello stesso periodo, a cavallo di maggio e giugno, quando cio
gi arrivato il caldo ma nei pozzi si avuta una certa ricarica dacqua da parte delle
pioggie invernali e primaverili. Dunque un periodo in cui il problema della scarsit/qualit
dellacqua non molto acuto e anzi forse nemmeno paragonabile a ci che si ha a settembre, quando la forte insolazione estiva e il maggior consumo dacqua hanno portato il livello
dei pozzi ai minimi valori dellanno, aumentando di conseguenza la salinit relativa dellacqua e il relativo corteo dinquinanti chimici. La supervisione del lavoro delle intervistatrici, ivi
inclusa la revisione giornaliera dei quest ionari gi riempiti, stata a carico del Prof. Essir e
dello scrivente. Per il trasporto sono stati utilizzati i veicoli a disposizione del progetto italiano,
pur con la frequente integrazione daltri veicoli della Municipalit di Khan Younis.

Processamento e analisi dei dati


Il data entry e la registrazione elettronica dei dati sono state effettuate ogni giorno, alla
fine di tutte le interviste programmate. Nella stessa giornata venivano anche analizzate, seppur
sommariamente, le risposte ottenute e selezionati i questionari ammissibili per il computo
finale. Nel corso del data entry venivano inoltre fissate le sub-categorie relative alla voce
Other, cio altro. I programmi software impiegati sono stati Excel 98 e StatView 4. Da
menzio nare anche, per meg lio co nfig urare il co nt est o, le f requent i int err uzio ni
nellerogazione denergia elettrica che hanno spesso messo a dura prova il buon umore dei
lavoranti e il buon esito del lavoro.

28

ANALISI DESCRITTIVA
1. DEMOGRAFIA
1.1. Introduzione allo studio demografico
Questa sezione dedicata alla disamina delle principali strutture demografiche (popolazione totale, sesso, et, media dei componenti per famiglia) e di alcuni indicatori primari, cosiddetti vitali quali natalit, mortalit e crescita naturale. Un piccolo esercizio matematico
riguarder infine le proiezioni a 5 e a 10 anni della popolazione di Khan Younis e i relativi
consumi dacqua ipotizzabili per quegli anni.
Larco di tempo in cui sono state effettuate le misurazioni di 3 anni (maggio 1996 maggio
1999). Come si pu osservare dalla Tabella 01, la dimensione dei campioni varia nei due
rilevamenti, a causa di un differente design del campione statistico (design effect). Entrambi i rilevamenti adottano per gli stessi parametri matematici per quanto riguarda il
livello di confidence (95%) e il relativo margine di errore tollerato ( 5%). Le medie e le
percentuali dei due campioni sono pertanto perfettamente comparabili.

Tabella 01.
POPOLAZIONE

KY-1999
Num. di
Media, %,
Persone per famiglia

KY-1996
Num. di
Media, %,
Persone per famiglia

Dimensione del campione

6.434

8,37

4.954

8,70

Maschi
Femmine

3.227

50,22%

2.488

50,16%

3.207

49,78%

2.466

49,84%

Bambini 0-5 anni

1.150

1,50

1.034

1,81

Bambini 6-14* anni


Morti / Anno (base 1000)

1.595

2,07

919

1,61

51

0,07

33

0,06

Nati / Anno (base 1000)

183

0,24

185

0,33

* In KY-96 il gruppo di et era 0-12 anni

1.2. Popolazione, sesso, et,


Numero (media) dei componenti per famiglia
Il primo dato che vale la pena sottolineare (confermato anche dagli indicatori di crescita
naturale e da altre osservazioni che vedremo in seguito), costituito dalla diminuzione della
media del numero dei componenti per famiglia. Infatti mentre nel 1996 viene rilevata una
media di 8,7 persone per famiglia, tre anni dopo tale media si abbassa a 8,37. Tale dato,
apparentemente poco significativo in termini assolut i, risalta invece nel suo significato se si
considera che, nello stesso periodo di tempo, c stato un certo aumento dellet media
matrimoniale e di conseguenza una pi lunga permanenza nella famiglia dorigine e un
minor numero relativo di nuove famiglie. Molte cause possono essere invocate per tale fenomeno. Sicurament e non secondarie appaiono quelle legate allinsufficiente creazione di

29

nuove abitazioni per i futuri sposi da un lato, e al progressivo aumento della scolarizzazione
secondaria delle giovani donne dallaltro. Da notare anche che il dato relativo alla composizione media delle famiglie, calcolato nella nostra indagine, risulta nettament e superiore a
quello pubblicato nel censimento ufficiale del 1996 (PCBS-96). Il PCBS-96 riporta, per tutta la
Srtiscia di Gaza, una media di 7,81 persone per famiglia. Si t ratta di una differenza significativa che pu essere in parte spiegata con due considerazioni: 1) Khan Younis, in t ema di
programmazione delle nascite, da sempre considerata molto pi conservatrice e
tradizionalista rispetto alle altre citt della Striscia di Gaza, in pratica non esiste una programmazione delle nascite (la parola controllo delle nascite non viene mai usata nei documen-

Tabella 02.
DIMENSIONI DELLA FAMIGLIA
(numero di componenti)
Fino a 3
4-6

KY-96

KY-99

7,1%

8,1%

22,5%

24,3%

7-9

34,2%

35,0%

Da 10 a 15

30,2%

27,9%

Pi di 15 (max 34)
Totale

6,0%

4,7%

100,0%

100,0%

ti palestinesi (cfr dati in KY-77); 2) la componente demografica del campo profughi, con
le sue famiglie poli-nucleari (fino a 30 e oltre componenti per famiglia!), contribuisce notevolmente ad elevare la media generale. Altra differenza macroscopica tra i dati PCBS-96 e
quelli rilevati nelle surveys del progetto italiano si riferisce alla fascia di popolazione che va
da 0 a 15 anni. Secondo i dati del censimento palestinese tale fascia demografica rappresenta il 50,5% di tutta la popolazione della Striscia di Gaza. Nella realt di Khan Younis ci si

Tax i Driv er, Khan Younis , 1 9 9 9

aspetterebbe dunque una percentuale anche maggiore e invece, tra la sorpresa generale,
risulta di molto inferiore: 43% (Grafico 01).
E opportuno ricordare che i dati da noi raccolti, essendo orientati in senso epidemiologico
(popolazione in et scolare, 6-14 anni), e non a definire la categoria demografica a 5 anni
come il censimento del PCBS (0-5-10-15 anni), non comprende il numero di adolescenti da

30

14 a 15 anni ; tuttavia tale assenza non riesce a spiegare la notevole differenza riscontrata
nei nostri rilevamenti. Vari controlli, anche esterni al team del progetto italiano, sono stat i
effettuati per trovare la spiegazione di tale discrepanza ma senza risultati veramente convincenti. Attribuendo una pi alta confidence ai dati del PCBS non resta dunque che ipotizzare che un qualche errore o bias, abbia influenzato il calcolo dei nostri dati.

01. POPOLAZIONE PER GRUPPI DI ETA'


Gruppo et 0-14 anni comparato
con il resto della popolazione. 1999

Popolaz. da
zero a 14 anni
43%

Popolazione
con pi di 14
anni
57%

Limitandoci allanalisi della categoria det 0-5 anni, lunica sicuramente comparabile con
le statistiche nazionali, notiamo subito che a Khan Younis in atto una diminuzione delle
dimensioni medie della famiglia. Si tratta dun dato che sar pi evidente in seguito, quando
saranno analizzati i dat i relativi alla categoria det 0-5 anni e al tasso di natalit.

Tabella 02.
KY-96

KY-99

7,1%

8,1%

4-6
7-9

22,5%

24,3%

34,2%

35,0%

Da 10 a 15

30,2%

27,9%

Pi di 15 (max 34)
Totale

6,0%

4,7%

100,0%

100,0%

DIMENSIONI DELLA FAMIGLIA (numero di componenti)


Fino a 3

1.3. Composizione della famiglia per num. di bambini da 0 a 5 anni


Sono aumentate le famiglie che ritardano la messa al mondo del primo bambino (dal 29,9
al 35,6%), contemporaneamente aumentano le famiglie con un solo bambino (dal 14,1 al
21,2%) mentre diminuisce progressivamente il numero delle famiglie con pi di un bambino.
Considerando che tale cambiamento si realizzato nel corso di soli 3 anni, si tratta di una
vera e propria drastica caduta del numero delle nascite.

31

Tabella 03.
NUM. DI BAMBINI (0-5 ANNI) PRESENTI IN FAMIGLIA
Nessun bambino

KY-96

KY-99

29,9%

35,6%

1
2

14,1%

21,2%

24,6%

19,2%

17,0%

14,3%

4
Pi di 4 bambini

9,3%

6,2%

5,1%

3,4%

Totale

100,0%

100,0%

Si confrontino i dati degli ultimi anni che hanno visto costantemente la Striscia di Gaza tra i
posti con la pi alta e sostenuta crescita demografica di tutta la regione, per confermare
tale vistosa novit. Il dato peraltro convalidato anche dalla caduta del tasso di natalit,
come illustrato nel prossimo paragrafo.

1.4. Indicatori Vitali


Osservando ol Grafico 02, si vede come lindice di natalit (numero di bambini nati vivi, su
base 1000) si sia ridotto di circa 9 punti passando, nellarco di esattamente tre anni da 37 a
28 per 1000. Un dato senza dubbio eclatante e quasi incredibile. Abbiamo varie volte controllato lesattezza dei calcoli finch ci siamo arresi allevidenza dei dati raccolti; una vera e

02. NATALITA', MORTALITA'


E CRESCITA NATURALE
Dati di "Khan Younis '96" a confronto
con "Khan Younis '99" (x 1.000)

KY-99

7,9

KY-96

6,7

Mortalit

28,4

20,5

37,3

30,7

Natalit

Crescita Naturale

propria caduta del tasso di natalit in atto, da almeno tre anni, nella citt di Khan Younis!
Contemporaneamente si assiste ad un aumento della mortalit generale (crude mortality
rate) che passa da 6,7 a 7 ,9 per 100 0. Tale risultato, che conferma la te ndenza gi
preannunciata da alcuni analisti sia palestinesi (PARC, 1994 e PHG, 1996) che europei (FAFO,

32

1992), esprime da un lato un significativo abbassamento nel numero delle nascite, dallaltro
un relativo invecchiament o della popolazione da mettere in relazione con il vertiginoso aumento delle nascite che si avut o in tutta la seconda met di questo secolo che sta per
concludersi. Si tratta beninteso di un invecchiamento relativo in quanto il tasso di natalit,
pur decrescendo rapidamente, rimane ancora decisamente alto. Usando come termine di
paragone i due paesi tra i quali stretta la Striscia di Gaza, cio Israele ed Egitto, abbiamo
il seguente quadro sintetico (Tabella 04):

Tabella 04.
INDICATORI VITALI

Khan Younis

* Israele

** Egitto

PER ANNO - PER 1 .000

1999

1998

1996

28,4

21,2

27,1

Tasso di natalit (Crude Mortality Rate)


Tasso di mort alit (Crude Birth Rate)

7,9

5,9

7,1

Crescita Naturale

21,5

15,3

20,0

* Israel Statistical Abstrac t 1999. ** MHO-Egypt, 1997.

Per fare un confronto con il tasso medio di natalit in Italia (fonte ISTAT 98) ricordiamo che
esso di 9,3 per mille, con la punta pi bassa in Liguria (6,7) e la pi alta in Campania (12,9).
Da notare che nel calcolo della crescita naturale relativo a Khan Younis non vengono presi
in considerazioni i movimenti migratori (peraltro quantitativamente trascurabili), ma solo il
numero dei morti e quello dei nati vivi. Si tratta dunque di un set comparativo atto a fornire
unidea generale della situazione demografica regionale in questi ultimi mesi di fine secolo.

1.5. Crescita demografica


e consumo dacqua a 5 e 10 anni (proiezioni)
Non resistiamo, a questo punto, alla curiosit di tentare una proiezione, a 5 e a 10 anni, circa
la futura cornice demografica nella quale inserire il relativo fabbisogno di risorse idriche.
Innanzi tut to va precisato che si tratta di una proiezione e non di previsione. In pratica come
dicono Bonaguidi e Toigo (1995), ...per la popolazione si possono calcolare le conseguenze
numeriche di specifiche assunzioni relative allandamento futuro della fecondit, della mortalit e della migratoriet. Solo se le ipotesi di base sono plausibili e realistiche la proiezione
pu diventare previsione,....
In realt pur potendo arrischiare delle ipotesi plausibili, il presente lavoro non in grado di
ambire ad una previsione e va anzi sottolineato che, soprattutto nel lungo periodo, lerrore
proiettivo diventa praticamente certo perch i comportamenti demografici per loro natura sono largamente imprevedibili. Non possiamo dunque confondere previsioni e proiezioni.
Queste ultime hanno ragione dessere solo in funzione delle ipotesi che vengono formulate
a priori nel modello dei dati; le ipotesi naturalmente riguardano le varie possibilit di comportament o demografico futuro. Ma non vengono attribuiti ai diversi scenari, livelli precisi di
probabilit. Una proiezione quindi pu essere interpretata come previsione quando le
assunzioni di base sono ritenute probabili dallutilizzatore finale.
Tuttavia, nellottica di dare informazioni anche a chi si occupa di servizi previdenziali, socio
- sanitari e scolastici e soprattutto di procurare e distribuire acqua alla popolazione, propo-

33

niamo qui alcune proiezioni che si basano sulle seguenti assunzioni:


1)

Le proiezioni interessano la popolazione interessata dalla Survey KY-99 (769 famiglie per
un t otale di 6434 persone); su quest a base si proceder poi ad estrapolare i dati su scala
cittadina (attualmente 150.000 persone circa).

2)

La natalit generale continuer nel suo trend verso il basso fino a stabilizzarsi nei prossimi
5 anni sui valori medi attualmente presenti in Egitto e Giordania (20 per mille) per poi
stabilizzarsi su t ali valori nei successivi 5 anni.

3)

La mortalit generale aument er in proporzione di circa il 10%.

4)

La quantit dacqua procapite (attualmente poco pi di 100 litri al giorno) da distribuire


alla popolazione di Khan Younis, proveniente per 3/4 dai pozzi municipali di Khan Younis
e per 1/4 dagli insediament i israeliani, non subir variazioni verso il basso, pena la decadenza delle precedenti assunzioni. E evidenza consolidata infatti che il decremento
delle nascite non si realizza mai se peggiorano, o non migliorano, le condizioni socioeconomiche di partenza della popolazione. Nel presente esercizio di calcolo si presuppone al contrario che il consumo dacqua procapite aumenter nei prossimi 5 anni del
20% e nei successivi 5 (cio nellanno 2009), del 40%. Da notare che tali assunzioni sono
pessimistiche rispetto a quelle in formulazione intorno al tavolo delle trattattive di
pace in corso che parlerebbero invece di un aumento del 50% nei prossimi 5 anni. Ci
che, nel caso della citt di Khan Younis, porterebbe il consumo pro-capite a poco pi di
155 litri giornalieri, quantit comunque ben lontana dal consumo pro-capite israeliano
attuale (oltre 450 litri/giorno).

5)

Non vengono considerati nella formula del calcolo di tendenza n i movimenti migratori
n eventuali crisi ambientali (siccit protratta ad esempio) o politiche (conflitti armati,
sospensione da parte israeliana dellerogazione di energia elettrica e/o acqua).

Con tali premesse e avvertenze dunque possibile proporre il Grafico 03.

03. CRESCITA DELLA POPOLAZIONE E FABBISOGNO IDRICO.


Proiezioni a 5 e 10 anni

Anno 2009

7.810.000
192.214

Anno 2004

6.690.500

169.800
Anno 1999

4.950.000
150.000

Popolazione di KhanYounis

Acqua da erogare (metri cubi)

34

1.6. Distribuzione degli abitanti (citt/campo profughi)


E confermata la stima UNRWA secondo la quale un t erzo della popolazione dellarea urbana di Khan Younis abita st abilmente nel Campo.
Nel Grafico O3 vengono riportate le percentuali del rapporto Citt/Campo Profughi e le

04. CITTA' E CAMPO PROFUGHI


Distribuzione della popolazione di Khan Younis
dentro e fuori l'omonimo campo profughi.
Giugno 1999

Campo
Profughi
33%

Citt
67%

variazioni intervenute negli ultimi 3 anni. Si nota un certo aumento, assoluto e relativo, della
quota di famiglie che vivono nel Campo (33% contro il 31% del 1996). Ci dipenderebbe dal
naturale aumento del numero delle famiglie di recente formazione al quale non corrisponde un analogo aumento delle abitazioni disponibili.

1.7. Residenti e rifugiati


Come si vede dal Grafico 05, ben oltre la met della popolazione dello spazio urbano di
Khan Younis, il 62%, proviene o discende dalla diaspora palestinese, contro il 38% di Residenti, originari di Khan Younis.
Da notare che secondo lopinione corrente e la letteratura allepoca dellIntifada (19871992), la percentuale della popolazione rifugiata a Khan Younis dovrebbe ammontare a

05. CITTADINI "RESIDENTI" E RIFUGIATI (riconosciuti


dall'UNRWA)

"Residenti"
38%

Rifugiati
62%

35

poco pi della met.


Osservando il seguent e Grafico 06, possono essere notati alcuni significativi cambiamenti,
intervenuti negli ultimi tre anni, nella densit di popolazione che vive nel campo. In altre
parole il campo, rimanendo pressoch assenti le attivit di edilizia abitativa, risult pi affollato nel 1999 di quanto non lo fosse nel 1996.
Questo dato da noi rilevato sembra del tutto attendibile e rispecchierebbe in realt la maggiore crescita demografica che ha sempre caratterizzato il Campo Profughi rispetto alla
06 CITTA' E CAMPO PROFUGHI
Variazioni nella distribuzione della popolazione
dal 1996 al 1999
100%

31%

33%

75%

Campo Profughi

50%

69%

67%

1996

1999

Citt

25%

0%

Citt. Spesso, anche nella letteratura specializzata, esiste una certa confusione tra numero
di profughi riconosciut i (e assistiti) dallUNRWA e gli altri profughi, e relativi discendenti, che si
sono trasferiti al di fuori del Campo andando a vivere nella citt o a Gaza o nei villaggi
limitrofi, pur continuando ad usufruire di una certa assistenza dellUNWRA.

1.8. Paese di nascita (stato o nazionalit)


07. PAESE DI NASCITA
83,2%

10,5%
3,6%

Gaza

Israele

Paesi
Arabi

2,3%

West
Bank

0,3%

EU-USA

Per cercare di ricostruire la provenienza dei profughi abbiamo chiesto nel questionario il
luogo di nascita, inteso come paese-stato; domanda del tutto interessante se si considera
che la citt di Khan Younis, prima dellarrivo dei profughi era una piccola, tranquilla citt

36

costiera della Palestina, abitat a da poche migliaia di persone. Larrivo dei profughi ha comportato non solo un incremento demografico dellarea ma anche un nuovo assetto urbanistico e ambientale. Lorigine dei rifugiati raggruppati per Paese di Nascita un dato interessante da conoscere in quanto aiuta a capire meglio le dinamiche sociali ed economiche
delle famiglie o dei gruppi di famiglie che ancor oggi costituiscono un riferimento importante per gran parte delle relazioni sociali. Ci particolarmente vero nella vita allinterno del
campo profughi (R. Jacaman, 92). Le risposte illustrate nel Grafico 07 e vedono l83,2% della
popolazione ormai autoctona, mentre il 10,5% rappresent a la quota di quanti fuggirono da
Israele nel corso delle vicende politiche degli ultimi 50 anni. Solo poco pi del 2% risultano
essere nati in Cisgiordania mentre unaltra piccola ma significativa quota (3,6%) ha avuto i
natali in altri paesi arabi. Tale piccola quota, insieme a quella decisamente minuscola (0,3%)
dei nati in paesi non arabi, comprende 2 principali categorie di persone: gli emigrati che
hanno fatto ritorno in patria e i militanti della resistenza palestinese che sono tornati nella
Striscia di Gaza al seguito del Presidente Arafat come effetto degli accordi di Oslo del 1994.

1.9. Luogo di nascita (tipo di insediamento)


Per avere delle coordinate di tipo sociologico utili nella mira dei gruppi bersaglio delle
campagne di sensibilizzazione socio-sanitaria rivolte alla popolazione, un certo interesse
stato dato al luogo di nascita, inteso come tipo dinsediamento umano (citt, campo profughi, villaggio rurale, nomade). Le risposte sono illustrate nel Grafico 08. Vale la pena ricordare

08. LUOGO DI NASCITA


Tipo di insediamento
58,3%

31,9%

7,4%
2,3%

Citt

Campo
Profughi

Beduini

Villaggio

che nei campi profughi palestinesi, come in molti altri campi profughi sparsi per il mondo
(UN. ), esiste una certa tendenza da parte dei rifugiati a ri-aggrupparsi allinterno del
campo a seconda della provenienza geografica e condizione economica (UNFR?-99). Ci
fa s che allinterno del campo si ritrovino talvolta riaggregati interi villaggi, deteminando
quella che stata definita collettivit multi-nodale (R. Jacaman, 92), in cui i nodi della
rete sociale sono appunto costituiti dai vari villaggi originari o dai cosidetti gruppi rurali o
trib (nel caso di popolazioni semi-nomadi o nomadi). Esiste una vasta ed avvincente letteratura sullargomento.

37

2. DATI SOCIO-ECONOMICI
In questo paragrafo verranno investigati alcuni degli indicatori socio-economici maggiormente utilizzati per fotografare, pur sempre in termini di medie e percentuali, il tipo societ
e organizzazione del lavoro esistent e in una data collettivit umana. Qualifica professionale e ingresso mensile medio definiranno i due parametri fondamentali per misurare, in
denaro contante, il grado di ricchezza della popolazione o, se si preferisce, la potenziale
disponibilit di spesa delle varie fascie sociali. Il dato economico in s rischia sempre di
essere troppo laconico e comunque nasconde sempre innumerevoli insidie quando si passi
ad interpretarlo. Alla domanda quanto denaro entra in famiglia ogni mese?,non in realt facile rispondere. Bisognerebbe infatti addizionare anche gli ingressi, di varia natura, extra-salariali ad esempio. Inoltre, tale domanda, non solo in Palestina beninteso, pu generare nellintervistato un sentimento di precauzione molto prossimo a quello che si ha quando
si fa la denuncia dei redditi. Bisogna per considerare che se la precauzione generalizzata, essa si rifletter in tutte le categorie di risposte, con leffetto paradosso di restituire
una certa onest alle risposte stesse, Un certo spazio stato dato anche ad alcuni indicatori pi tipicamente sociologici quali quelli dellet di mat rimonio, alfabetizzazione e
scolarizzazione. Infine un rapido sguardo viene rivolto alla distribuzione dellassistenza sociale.

2.1. Et di matrimonio delle intervistate


Comparando i dati di KY-96 con KY-99 si nota un piccolo aumento delle donne che si sono
sposate dopo i 25 anni. Un ruolo molto importante in proposito sembra avere listruzione
universitaria (in lento ma costante aumento tra le donne) nel ritardare let di matrimonio.

09. ETA' DI MATRIMONIO DELLE INTERVISTATE 1999


53,6%

24,8%
15,3%
4,9%

12-16

17-21

22-26

27-31

1,2%

> 31
ANNI

Pi del 50% si sposano tra i 17 e i 21anni e circa un quarto (24%) anche prima dei 17 anni.
Sono stati rilevati anche 4 casi di giovanissime con meno di 13 anni. Grafico 09 .

38

2.2. Alfabetizzazioni delle intervistate (sai leggere e scrivere?)


10. ALFABETIZZAZIONI DELLE INTERVISTATE
(sai leggere e scrivere?)

NO
21%

SI
79%

Come si vede dal Grafico 10, il 21% delle intervistate non sa leggere n scrivere. Da un confronto con idati del 1996 (24%), emerge che la percentuale di analfabetismo diminuita di
circa 3 punti.

2.3. SCOLARIZZAZIONE (tipo di scuola frequentata)


E interessante notare una caratteristica peculiare della scolarizzazione delle donne a Khan
Younis: le percentuali di abbandono precoce del corso di studi diminuiscono con laumentare del titolo o grado degli studi (v. Grafico 11).

11. Tipo d'Istruzione


% di abbandono/completamento scolastico
per ordine di scuola
11,1
88,9

Universitaria

Secondaria

Preparatoria

Primaria

27,3

72,7

40,4

59,6

56,6

43,4

Non completata

Completata

39

Si tratta indubbiamente di una caratteristica tipica di molti paesi rurali, cosiddetti in via di
sviluppo, soprattutto africani, ed generalmente considerata una conseguenza di gravi
difficolt economiche e della mancanza di infrastrutture sia fisiche (edifici scolastici, lunghe

distanze non servite da strade, ecc.) che socio-economiche (assenza di fondi per gli insegnanti e la didattica, forza lavoro femminile dedicata essenzialmente allagricoltura, ecc.);
si tratta di caratteristiche poco o nulla presenti della Striscia di Gaza in quanto qui sono
presenti le infrastrutture basilari, certamente non comparabili con quelle israeliane, ma neanche con quelle africane; non esistono inoltre lunghe dist anze da far percorrere alle studentesse mentre lagricoltura assorbe una quantit di mano dopera molto limitata.
A nostro giudizio le cause vanno ascritte, qui pi che altrove, a fattori culturali e sociali (ruolo
professionale della donna, et di matrimonio).

2.4. Abitazioni (Housing)


Il 94% delle abitazioni in cui risiedono le famiglie sono di propriet delle famiglie stesse. Si
tratta di una percentuale evidentemente altissima che si spiega in parte con le seguent i
considerazioni:
1) le abitazioni delle famiglie residenti nel campo profughi sono formalmente di propriet
dellUNRWA ma de facto sono considerate di propriet di chi vi abita;
2) le giovani coppie che non posseggono una casa vanno ad abitare de more nella casa
della famiglia dello sposo;
3) dovendo necessariamente affittare unabitazione, generalmente si preferisce cercarla
non a Khan Younis ma a Gaza dove in atto una crescita edilizia incomparabilmente pi
forte e le opportunit di trovare un lavoro sono ugualmente pi forti che non a Khan Younis.

40

2.5 Dimensione abitazioni e densit abitativa (persons per room)


Un netto miglioramento riguarda indubbiamente la cosiddetta densit abitativa per stanza. Vengono escluse dal calcolo la cucina e il bagno. Come si pu osservare nella Tabella 05
sono in netto calo le abitazioni con meno di quattro stanze mentre sono in aumento quelle
con quattro o pi stanze.

Tabella 05.
Numero di stanze per famiglia
1

KY-1996
4%

KY-1999
2%

2
3

16%
33%

9%
21%

28%

34%

5
Pi di 5 stanze

11%
8%

23%
11%

Totale

100%

100,0%

Ricordiamo che la famiglia media a Khan Younis composta da pi di 8 persone, mentre il


numero totale di stanze inventariate di 3154. Di conseguenza il numero medio di persone
per stanza uguale a 4,1. Questo dato superiore a quello raccolto in KY-96 quando, pur in
presenza di abitazioni mediamente pi piccole di quelle di tre anni dopo, si aveva una inferiore
densit abitativa media per stanza (3,6 persone). Per spiegare tale apparente paradosso
bisogna ricordare che la nuova edilizia, pur costruendo case pi spaziose, rimane tuttavia
carente come numero di nuove case immesse nel mercato. In tema di mercato edilizio non
si pu fare a meno di ricordare che interi edifici rimangono ancora vuoti, e invenduti, a
causa del costo relativamente molto alto per le possibilit dellacquirente.

2.6. Distribuzione della forza lavoro


12. DISTRIBUZIONE DELLA FORZA LAVORO

Proprietari
terrieri o
possidenti
4%

Altro
3%

Lavoratori
salariati
36%

Lavoratori in
proprio o in
micro-imprese
31%

Impiegati
26%

41

Osservando il Grafico 12., si ha uno sguardo panoramico sul tipo e distribuzione della forza
lavoro. Per la codificazione della qualifica professionale si seguito, tra i vari possibili, il criterio
del tipo di dipendenza lavorativa.
Resistiamo alla tentazione di dare alcuna spiegazione sociologica al quadro dinsieme e ci
limitiamo solo a riportare qui di seguito le singole categorie di lavoratori disaggregate per
voci.

Tabella 06.
L avoratori salariati

TIPO DI QUALIFICAZIONE
PROFESSIONALE
In cerca di lavoro/ Senza qualifica

Totale

Operai e manovali

27,0%

Impieg ati

Setto re PNA

8,7%

Imp ieg ato

10,9%

Insegnante

6,0%

Au tista
Ve nd itore ambulante
Co mmerciant e

4,8%
3,1%
4,8%

V ocation al (idraulico , elettr., ecc.)

7,3%

Professionisti (medici, avvocati, ecc.)


Artigiani
Agricolto ri

5,9%
2,0%
3,1%

Proprietario terriero o po ssidente


Altro

4,6%
3%

Totale

100

L avoratori in proprio

Altro

8,9%

2.7. Distribuzione geografica del luogo di lavoro

Tabella 07.
Luogo di lavoro
Striscia di Gaza
Israele

KY-1996
74%
9%

KY-1999
68%
17%

WB/Estero

1%

2%

Diso ccupato
To tale

17%
100%

14%
100%

Nella Tabella 07. viene riportato un quadro sinottico della distribuzione geografica del posto
di lavoro. Il dato che balza subito allattenzione la percentuale di lavoratori pendolari
occupati in Israele, raddoppiati nellarco di 3 anni. Un certo calo si osserva anche nel numero
dei disoccupati, 13,5 nel 1999 contro il 16,7 del 1996.

42

2.8. Occupazione & disoccupazione


Come si vede dal Grafico 13., nel 1999, rispetto a 3 anni prima, si ha un quadro complessivo
migliore del bilancio occupati-disoccupati in quanto diminuiscono percentualmente i
lavorat ori disoccupati o temporaneamente occupati, mentre aumenta il numero dei
lavoratori con una occupazione stabile.

13. OCCUPAZIONE-DISOCCUPAZIONE

54%
43%

40%
32%
17%

Lavoro stabile

Lavoro
temporaneo

KY-1996

14%

Disoccupato

KY-1999

Da notare che la PNA e le istituzioni pubbliche in generale, attraverso lassunzione di personale


effettuata in questi ultimi anni, hanno giocato un ruolo primario nel migliorare la situazione
occupazionale nella Striscia di Gaza.

2.9. Assistenza Sociale


La Tabella 08 riporta un dato generale di una certa importanza: aumentata la percentuale
di popolazione che non riceve alcun tipo di sussidio pubblico: 83,5% nel 1999 contro il 75,1%
del 1996..

Tabella 08.
Assistenza Sociale
(esclu se sanit e pensio ni)
KY-1996

KY-1999

Min. Affari Sociali

11,1%

9,1%

UNRWA
En ti rel igio si

7,2%
2,8%

3,3%
2,2%

"Zakat"

3,2%

1,4%

Prestiti

0,6%

0,5%

Nessuna assistenza
To tale

75,1%
100,0%

83,5%
100,0%

43

2.10. Enti assistenziali (Escluse sanit e pensioni)


Il Ministero Palestinese per gli Affari Sociali ha ormai distanziato anche lUNRWA e si conferma
come il principale erogatore di assistenza verso le categorie pi svantaggiate. In declino
anche la forma assistenziale della zakat o elemosina/donazione islamica. Di qualche
rilevanza potrebbe anche apparire il dato dellaumentata presenza degli Enti Religiosi
(dall11,2% al 13,3%). Il dato che risalta di pi comunque la drastica riduzione della presenza
UNRWA (20,0% contro 28,9%), a significare forse che le istituzioni nazionali palestinesi continuano
ad estendere e consolidare le loro prerogative di assistenza e g overno

Tabella 09.
Enti che erogano assistenza
(esclu sa sanit e p ensioni di lavo ro)
KY-1996
KY-1999
Min. Affari Sociali

44,6%

55,2%

UNRWA

28,9%

20,0%

Enti relig .

11,2%

13,3%

"Zakat"
Prestiti

12,9%
2,4%

8,5%
3,0%

To tale

100,0%

100,0%

2.11. Reddito mensile medio per famiglia


Osservando il Grafico 14., balza subito agli occhi un certo livellamento delle torri grafiche
relative al 1999. Rispetto a quelli del 1996 i rilevamenti del 1999 offrono dei dati di novit quasi
eclatanti: sarebbe in atto un rapido e consistente aumento del reddito mensile medio delle
famiglie di Khan Younis. Diminuisce sia in termini relativi che assoluti la percentuale di famiglie
con entrate minime (famiglie con meno di 600 NIS mensili), passando dal 38,9% nel 1996
(oltre un terzo della popolazione) al 20,6% nel 1999.

14. REDDITO MENSILE MEDIO PER FAMIGLIA


39%

39%

27%
21%

18%

21%

14%
6%

5%

pi di
2400 NIS

da 600 a
1199

da 1800
a 2399
KY-1996

44

6%

da 1200
a 1799
KY-1999

da 0 a
599 NIS

Una caduta consistente (dal 38,9 al 26,8%) riguarda anche la percentuale di famiglie con
entrate medio-basse, ovvero al di sotto di 1200 NIS. Nello stesso tempo aumentano le
percentuali di famiglie che introitano importi mensili medi, medio alti e alti. Laumento pi
saliente quello che interessa la fascia compresa tra 1200 e 1800 NIS, passando dal 6,2 al
20,8%. Degno di nota anche il netto aumento del numero e percentuale (dal 4,5 al 18,3%)
di famiglie con ingressi mensili alti (pi di 2400 NIS). Rimandiamo alle considerazioni gi espresse
nellintroduzione dei Dati Socio-economici per quant o riguarda il valore orientativo e
non oggettivo dei presenti dati. In altre parole, il fatto che una famiglia abbia un ingresso
mensile alto non vuol dire che tale famiglia possa essere definita benestante. Bisogna infatti
considerare il valore assoluto dellingresso alto (pi di 2400 NIS) in rapporto al numero di
persone che compongono la famiglia, cosicch ad esempio, un ingresso mensile di 5000 NIS
(!) non un ammontare eccessivo se entra in una famiglia allargata di 20 o 30 persone .
Nel capitolo dellanalisi bivariata o comparativa dei dati, ci soffermeremo su queste questioni
relative allinterpretazione dei dati qui riportati.

2.12. Variazione dellIngresso Mensile Medio negli ultimi tre anni


Nel Grafico 15 illustrato il dato sintetico relativo allingresso mensile medio delle famiglie di
Khan Younis: 1075 NIS nel 1996 e 1609 NIS tre anni dopo. Un aumento di poco pi del 50% con
un rate annuo del 15-20%!
Abbiamo pi volte richiamato lattenzione a maneggiare con cura i presenti dati descrittivi.
Nella sezione dedicata allAnalisi Bivari ata po tremo arrischiare qualche sugge stiva
correlazione. Nellanalisi descrittiva bisogna limitarsi a riportare i dati in tutta la loro laconicit
o loquacia, a seconda dellosservatore.

15. Andamento Ingresso Mensile Medio


Giugno 1996 - Giugno 1999
In NIS (New Israeli Shelel) 1 NIS=0,25 USD
1800
1600
1400
1200
1000
800
600
400
200
0

1609 NIS

1075 NIS

KY-1996

KY-1999

45

3. USO DELLACQUA
3.1. Introduzione
Ricordiamo che lacqua della Municipalit acqua pompata dai pozzi artesiani present i
nellarea. Quelli attualmente controllati da palestinesi ammontano a sei. Su due di essi (Eastern
e Saada Well) sono stat i installati, dal progetto italiano, gli impianti di dissalazione ad osmosi
inversa che trattano per intero lacqua pompata. Un altro pozzo (non sempre in funzione) invece amministrato dallUNRWA. Per
quanto riguarda i pozzi controllati dagli israeliani, non conosciamo con esattezza quanti
pozz i so no at t ualment e oper ant i neg li
insediamenti. Sicuramente da due di essi viene pompata acqua in parte destinata (venduta) ai palestinesi. LEnte Acque israeliano che controlla la produzione e vendita di
tale acqua denominato MEKOROT.

3.2. Fonti di
approvvigionamento
Di tutta lacqua palestinese che rifornisce
la citt di Khan Younis (4 milioni di metri cubi
lanno), nel 1999, il 92,1% delle famiglie usuarie
hanno come fonte i pozzi municipali, percentuale che si ulteriormente estesa negli ultimi 3 anni (88,1% nel 1996). Osservando la Tabella 10., notiamo come tale aumento sia avGara di Dis egno
Acqua Vita Khan Younis , 1 9 9 7 .
Dis egno N. 5 di Salima Abu Ahmed,
et 1 2 anni.

venuto a scapito dei Pozzi Privati e del Pozzo


UNRWA.
Da notare c he un approvvig ionamento
addizionale (circa 1 milione di metri cubi

dacqua lanno) viene venduto dal MEKOROT alla Municipalit di Khan Younis. Come si vedr
meglio nel capitolo dellanalisi comparativa, circa un quinto dellacqua erogata a Khan
Younis proviene dagli insediamenti israeliani, servendo in prevalenza larea sud-ovest della
citt, quella cio occupata dal campo profughi.

3.3. Presenza di orto o giardino nel perimetro cittadino


Continua, contemporaneamente alla crescita demografica, la diminuzione degli spazi verdi
o agricoli allinterno del perimetro urbano, spazi sostituiti da un garage o da una nuova
stanza che si aggiunge alla vecchia casa. Nel Grafico 16 si possono osservare le cifre
percentuali relative.

46

16. TERRENI IRRIGUI URBANI


Orti e giardini a Khan Younis

82%

KY-1999
18%

80%

KY-1996
20%
SI

NO

3.4. Uso dellacqua nei terreni irrigui urbani


Nella Tabella 11 vengono raffrontati i dati del 1996 con quelli del 99, relativi allacqua usata
per irrigare gli orti e giardini presenti entro il perimetro cittadino. Risaltano le differenze relative

Tabella 11.
USO DELL'ACQUA PER IRRIGARE
KY-1996
KY-1999
A cqua d el ru binett o

82,8%

43,9%

A cqua gi usata
En tramb e

15,5%
1,7%

40,2%
15,9%

To tale

100%

100%

alla voce Acqua del rubinetto, 82,8% nel 1996 cont ro il 43,9% di tre anni dopo.
Per meglio orientare linterpretazione di questo dato il caso di rammentare due delle
maggiori possibili cause che hanno potuto, pi o meno di concerto, determinare tale drastico
cambio attitudinale: 1) laumento di 2 NIS della bolletta mensile dellacqua che si avuto
nel 1998, 2) le campagne di sensibilizzazione realizzate nelle scuole e nei quartieri di Khan
Younis dal progetto italiano sulluso razionale dellacqua.

3.5. Acqua per cucinare


Nel Grafico 17 notiamo che un numero maggiore di famiglie (82,7 contro 73,9%) usa lacqua
del rubinetto per cucinare. Pensiamo che in parte ci sia dovuto allaumentata qualit
dellacqua prodotta dagli impianti di osmosi inversa. Va per ricordato che durante il periodo
dei rilevamenti del 1999 il MEKOROT aveva di molto ridotto la sua erogazione. Di conseguenza
un maggior numero di famiglie ricorreva allacqua municipale.

47

17. ACQUA PER CUCINARE


Fonte di approvvigionamento
Acqua
imbottigliata

0,1%
0,0%

"Water sellers"

3,3%
1,1%

Pozzi Privati

2,0%
3,1%

Tanica di
accumulo
Mekorot

KY-1999
KY-1996

9,4%
10,6%
2,5%
11,2%
82,7%

Rete Municipale

73,9%

3.6. Acqua per il t


E a tutti noto come la bevanda del t sia di uso frequente in Medio Oriente. Lo sicuramente
e particolarmente nella Striscia di Gaza. E anche molto usuale che nella preparazione della
18. ACQUA PER IL TE'
Fonte di approvvigionamento
Acqua
imbottigliata
"Water sellers"

0,1%
0,4%
4,1%
0,4%

Pozzi Privati

2,9%
8,6%

Tanica di
accumulo

3,5%
8,1%

Mekorot

KY-1999
KY-1996

2,7%
25,1%

Rete
Municipale

86,7%
57,4%

bevanda si utilizzi la migliore acqua disponibile. Si tratta dunque di un indicatore molto simile
a quelli dellacqua per cucinare e acqua per bere ma dotato di una certa sensibilit,
per cos dire, sociale. Laddove le risorse lo permettano infatti per lacqua del t viene
addirittura usata la costosa acqua imbottigliata. Notare (Grafico 18) come fosse apprezzata
lacqua del MEKOROT nel rilevamento del 1996.

48

3.7. Acqua da bere


19. Acqua da bere
Fonte di approvvigionamento

Acqua imbottigliata
"Water sellers"

2,4%
0,8%
4,8%
4,6%

Pozzi Privati

2,1%
5,5%

Tanica di accumulo

3,0%
1,0%

Mekorot

KY-1999
KY-1996

2,6%
12,5%
85,1%
75,6%

Rete Municipale

Molto pi simile a quello dellAcqua per cucinare appare il quadro dellacqua da bere.
Lacqua municipale viene s usata da un maggior numero di famiglie, ma non bisogna
dimenticare che ci in gran parte concausato dalla contemporanea, per quanto
transitoria caduta della quota MEKOROT (Grafico 19).

Pozzo priv ato, s erbatoio dacqua potabile, Khan Younis 1 9 9 6

49

3.8. Contatori dacqua


20. CONTATORI D'ACQUA
Gestiti dal Dpt. Acque della Municipalit

Nessun
contatore

KY-1999
KY-1996

9%
14%

28%

In comune

23%

63%

Privato

64%

Aumentano I contatori comuni o condominiali dal 22,9% del 96 al 28% del 99. Diminuiscono
le famiglie sprovviste del contatore (Grafico 20)

3.9. La bolletta dellacqua


Come si pu osservare nel Grafico 20-bis negli ultimi tre anni c stato un vero e proprio
riassetto delle tariffe dellacqua municipale non solo in termini assoluti (aumento oltre i 20 NIS
della bolletta) ma anche relativi (fasce tariffarie). In particolare segnaliamo la crescita
vertiginosa della fascia tariffaria che supera i 30 NIS (dal 2,4 al 19%).

20 bis. BOLLETTA DELL'ACQUA


Principali fasce tariffarie

10,0%

11,7%

0 NIS

2,9%

5,3%

>0_10

29,8%

38,3%

19,0%

6,4%

2,4%

74,1%

>10_20
KY-1996

KY-1999

50

>20_30

pi di 30

3.10. Evoluzione della Bolletta dellAcqua


Nel Grafico 21 il quadro sintetico: nel giro di 3 anni la bolletta aumentata di circa un terzo
del suo valore di partenza, passando da una media mensile di 18,6 a quella attuale di 27,7
NIS

21. LA BOLLETTA MENSILE NEGLI ULTIMI


TRE ANNI (1996-99)

27,7 NIS
18,6 NIS
30
25
20
15
10
5
0
KY-1996

KY-1999

3.11. Troppo cara la Bolletta dellacqua?


Dai dati riportati nel Grafico 22, possibile rilevare un certo cambiamento nellopinione delle
intervistate rispetto alla domanda sulla esosit o meno della bolletta dellacqua. Pur
rimanendo in netta minoranza aumenta del 10% (dal 32,2 al 42,3%) la quota di donne che
non considerano troppo cara lacqua distribuita dalla Municipalit.

22. TROPPO CARA LA BOLLETTA DELL'ACQUA?

32,20%

42,30%

NO

67,80%

57,70%

SI

KY-1996

KY-1999

51

3.12. Perch troppo cara la Bolletta dellacqua?


Diminuisce la quota di chi considera troppo bassa la qualit dellacqua (dal 30,6 al 21,4%)
mentre cresce (dal 19,9 al 34,5%) quella di chi si lamenta circa la qualit del servizio erogato
(Grafico 26). Da notare che il malservizio pi rilevato stato quello delle continue interruzioni
nella distribuzione dellacqua.

23. Perch troppo cara la Bolletta?

Altre ragioni
Bassa qualit
dell'acqua
Bassa qualit
del servizio

Alto costo

2,6%

8,2%

30,6%

21,4%

19,9%

34,5%

46,9%

35,9%

KY-1996

KY-1999

3.13. Avete notato dei cambiamenti positivi nella qualit dellacqua?

24. E' migliorata l'acqua che bevete?

NO
49%

SI
51%

Come illustrato nel Grafico 24, sebbene di stretta misura (51 contro il 49%), la maggioranza
delle intervistate ha notato dei cambiamenti positivi nella qualit dellacqua erogata.

52

3.14. Pagherebbe di pi per avere dellacqua migliore?


Contrariamente a quanto forse ci si aspet terebbe, aumentata (Grafico 2 4-bis) la
percentuale di intervistate che non gradirebbe un aumento ulteriore della bolletta per avere
dellacqua migliore (38% contro il 32% del 96).

24 bis. Pagherebbe di pi per avere acqua migliore?

38%
KY-1999
62%

SI

NO

32%
KY-1996
68%

Camion in dotazione agli impianti di os mos i inv ers a


del Progetto italiano. KhanYounis , 1 9 9 8

53

4. IGIENE PUBBLICA E SALUTE


4.1. Introduzione
Acqua, igiene pubblica e salute, com noto sono le parole di uno stesso argomento. A ben
riflettere non vi aspetto della vita organica che non debba fare i conti con il fattore Acqua. E non solo la vita organica anche quella, meno stechiometrica, della vita sociale. Lacqua infatti anche un bene sociale oltre che naturale. La sua captazione e dist ribuzione ha
bisogno di organizzazione sociale. Essendo un bene primario determina anche una sua
cultura, fatta di rituali (soprattutto religiosi), detti, motti e modi di dire. Lacqua determina
anche una sua cultura materiale che riguarda appunto luso dellacqua, da quello alimentare a quello della pulizia e della sanitation, dellagricoltura e dellindustria. Ai fini del nostro studio interessa investigare solo alcuni indicatori essenziali quali quelli infrastrutt urali della
sanitation (bagno e smaltimento acque usate) e quelli pi socio-antropologici che riguardano conoscenze, attitudine e pratiche della popolazione rispetto alluso dellacqua (bollitura e smaltimento).
Uno squarcio epidemiologico viene anche aperto sulla Fluorosi Dentale, malattia a carico
del tessuto osseo, dovuta ad eccessivo accumulo di fluoro nei tessuti, e sulla Diarrea di origine idrica (cfr. inquinamento biologico).

4.2. Tipo di bagno o toilette


Nel Grafico 25 viene rappresentata la situazione delle infrastutture igienico-sanitarie nel corso della prima survey, 1996. La stessa questione non stata riproposta nel questionario del

66,1%

25. Tipo di W.C.


Survey KY-1996

25,7%

8,3%

"All'araba"

Entrambi

"Alla francese"

1999 in quanto presentava, a detta unanime degli intervistatori, alcuni inconvenienti riguardanti principalmente limbarazzo che una tale questione generava.
Alla francese significa fornito di tazza e flusso di scarico, mentre Allaraba sarebbe lequivalente in italiano di Alla turca.

54

4.3. Presenza dello scarico dellacqua nei servizi


Come illustrato nel Grafico 26, solo il 42,6% delle famiglie intervistate dispone di un dispositivo
di scarico dellacqua nella latrina. Il rimanente 57,3% deve provvedere trasportandovi appositamente lacqua mediante taniche o altri recipienti.

26. Il WC provvisto di scarico dell'acqua?

SI
43%
NO
57%

Da notare il lieve aumento (dal 55,3 al 57,3%) delle famiglie ancora sfornite di dispositivo di
scarico dellacqua nel WC.

4.4. Smaltimento delle acque usate

Tabella 12.
SMALTIMENTO DELLE ACQUE USATE, 1996-99
KY-96

KY-99

Pozzo settico

65%

68,1%

Strada

33,90%

29,7%

Alt ro

1,20%

2,2%

Totale

100%

100%

Poco pi di un terzo delle famiglie (34%) smaltisce le acque usate, versandole per la strada
Osservando la seguente Tabella 12., possibile raffrontare i dati del 1996 con quelli del 99. E
misurabile e statist icamente significativo laumento dei pozzi settici (da 65 a 68,1%) e una
diminuzione delle famiglie che smaltiscono lacqua sulla strada.

55

4.5. Quali malattie?


Con questa domanda, tipicamente qualitativa, contavamo di raccogliere informazioni sul
grado di consapevolezza (awareness) della gente rispetto alle patologie causate dalluso di

27. Quali malattie pu veicolare l'acqua?

Altro
7%
Reni
17%

Parassiti
57%

Diarrea
19%

acqua inquinata. Osservando le risposte raffigurate nel Grafico 27, scopriamo che, se da un
punto di vista strettamente epidemiologico, non vi sono grosse correlazioni, tuttavia non c
dubbio che le persone intervistat e avessero le idee ben chiare sul tipo di patologie connesse
con lacqua insalubre.

4.6. Bollitura dellacqua e del latte


Sintetizziamo nella Tabella 13. I dati relativi alla pratica di bollire lacqua e il latte.

Tabella 13.
BOLLITURA DELL'ACQUA E DEL LATTE
Acqua

Latte

No

96,2%

5,1%

Si

3,5%

88,8%

Altro

0,3%

6,1%

100%

100%

4.7. Distribuzione delle parassitosi


Come si pu osservare nel Grafico 28, il 41% delle famiglie hanno avuto, nel corso dellultima
settimana, almeno un caso di parassitosi. La parassitosi, definita nel questionario in arabo
come presenza di vermi ovviamente generica e non pretende minimamente di essere
catalogata eziologicamente. Le intervistatrici erano particolarmente addestrate a trattare

56

quest o tema. Daltro canto sembra che anche le intervistate avessero le idee molto chiare
su cosa vuol dire presenza di vermi.

28. Presenza di parassitosi a livello famigliare

Si
41%
No
59%

4.8. Distribuzione della Fluorosi Dentale


Il dato descrittivo nel Grafico 29 tanto preciso quanto laconico: il 33% delle famiglie sono
colpite, in vario grado, dai denti gialli. Alcune correlazioni importanti verranno investigat e
nel capit o lo dell analisi biv ariat a o co mparativ a, alla quale ri mandiamo per
lapprofondimento del tema.

29. Presenza di Fluorosi Dentale

Si
33%

No
67%

Basti qui ricordare i nostri nostri dati sulla Fluorosi coincidono mirabilmente con uno studio
specifico, non pubblicato, realizzato da Equilibre una ONG francese che ha operato nella
Striscia di Gaza dal 1995 al 1998, conducendo una visita odontoiatrica di tut ti gli scolari (6-14
anni) presenti a Khan Younis. Grazie ad una interessante quant o profiqua collaborazione
che si stretta tra il Progetto italiano e quello francese, nel corso della quale sono stat i
scambiati tutti i dati relativi a fluorosi e analisi chimiche delle acque, siamo in grado di
presumere che i nostri dati sulla Fluorosi a Khan Younis siano i pi aggiornati, completi e
statisticamente affidabili attualmente esistenti.

57

4.9. Distribuzione della Sindrome Diarroica


La parola Sindrome, come noto, designa dei quadri clinici, pi o meno complessi, che
possono essere causati da differenti fattori eziologici. E il caso delle malattie veicolate dallacqua che possono riconoscere differenti fattori responsabili sia di tipo biologico (virus, batteri
e protozoi) che di tipo chimico (veleni).

30. Distribuzione della


Sindrome Diarroica a Khan Younis
(1997-99)

37,8%
32,0%

19,9% 18,3%
10,8%

0-5 anni

8,0%

Tutto il campione

1997

Totale Famiglie con


almeno 1 caso
1999

Comparando i dati della Survey del 1997, fatta in collaborazione con lUHWC di Gaza, con
quelli rilevati 2 anni dopo (1999) notiamo (Grafico 30), come in tut te le categorie considerate vi siano inequivocabili segnali di miglioramento degli indici di incidenza della Sindrome
diarroica.

Periferia di Khan Younis, Campo di c alcio, 1998

58

ANALISI COMPARATIVA
5. INSEDIAMENTI UMANI
5.1. Introduzione
Lanalisi descrittiva ci permette di fotografare un dato fenomeno in termini di numeri e
percentuali. Lanalisi comparativa delle fotografie ottenute ci d invece la possibilit di
farne degli ingrandimenti e di osservare dei particolari prima invisibili. Si potrebbe dire che
combinando le varie fotografie con gli ingrandiment i opportunamente selezionati possibile montare anche un film fatto s di
numeri, grafici e tabelle ma di solida
rilevanza per gli analisti di competenza (epidemiologi, sociologi, economisti, ecc.). Fuori di metafora, lanalisi
comparativa ci permette di scoprire
dati non visibili nelle variabili considerate isolatamente. La comparazione
resa possibile incrociando due variabili
(per questo chiamata anche Analisi
Bivariata). Se ad esempio, come vedremo meglio in seguito, mettiamo a
confronto la variabile Citt/Campo
Profughi con la variabile presenza di
Fluorosi (denti gialli), possibile calcolare con esatt ezza eventuali differenze epidemiologiche nei due tipi di insediame nt o . Pro seg uendo ne llingrandimento possiamo incrociare
le nuove categorie di dati (ad esempio Citt co n presenza/assenza di
fluorosi con la variabile presenza di
Diarrea, e cos proseguendo con i

Periferia di Khan Younis, 1996

nuovi set di categorie ottenuti, fino ad


ottenere dati di dettaglio spesso insospettat i, soprattut to quando le variabili sono pi complesse del Si/No e Assente-Presente e contengono numerose categorie. Ovviamente
necessario che le variabili siano comparabili. Nei seguenti paragrafi verranno dunque incrociate, una-per-una, tutte le variabili comparabili.
Tornando alla metafora iniziale, chiaro che il regista del film statistico chiamato ad
operare delle scelte nelle variabili da incrociare e nei risultati da considerare rilevanti o
correlativamente significativi. Un certo aiuto in tale operazione viene indubbiamente dagli usuali indici di correlazione. Nella presente analisi bivariata si essenzialmente ricorso al
pi-value (p) che un indice millesimale considerato tanto pi significativo quanto pi
decrescente (fino al valore limite di p=0,0001). Il pi-Value tuttavia solo il risultato di una
equazione matematica che ci informa se esistono correlazioni statistiche tra due set di categorie miste o nominali. La significanza degli indici numerici nel loro valore duso, applicato

59

cio a fatti umani, invece un pi complesso processo concettuale che rimanda alle finalit stessa dei rilevamenti statistici e che interessa volta per volta epidemiologi, economisti,
decision makers, ecc. Nelleconomia generale del presente lavoro, pur privilegiando un

Gara di dis egno nelle Scuole di Khan Younis , 1 9 9 7


Dis egno N. 3

approccio di tipo multidisciplinare, si cercato di limitare al massimo le interpretazioni di


quei dati che non avessero rilevanza per le scelte concrete che la Municipalit di Khan
Younis deve continuamente operare, in concerto con altre istituzioni cittadine e nazionali,
innanzitutto Ospedale, Scuola Pubblica e Water Aut hority.

5.2. TIPO DINSEDIAMENTO (Citt-Campo) /


RIFUGIATO O RESIDENTE?
31. DOVE VIVE? QUAL'E' IL SUO "STATUS"?

Campo
Profughi

50,1%
5,8%

Profughi (UNRWA)
Residenti
49,9%

Citt
94,2%

Osservando il Grafico 31, vediamo che mentre solo un minuscolo 5,8% dei cittadini
Residenti abita nel campo, la met dei Rifugiati ha la propria abitazione al di fuori

60

del campo. Si tratta dunque di un flusso pressoch a senso unico.


Dalla seguente Tabella 14., viene la conferma che nel campo profughi di Khan Younis pi

Tabella 14.

p = ,0017

STATO O NAZIONALIT DI PROVENIENZA


(NASCITA)

Citt

Campo

St riscia di Gaza
Israele

68,5%
46,9%

31,5%
53,1%

100%
100%

Paesi Arabi
West Bank

71,4%
77,8%

28,6%
22,2%

100%
100%

EU/USA
Totale

100,0%
66,7%

0,0%
33,3%

100%
100%

della met dei rifugiati (53,1%) proviene da Israele (cfr. Guerra del 48) mentre meno di un
quarto (22,2%) proviene dalla Cisg iordania o West Bank.. Da tenere presente che tut te le
persone nate nella Striscia di Gaza non sono necessariamente dei residenti potendo discendere, come in gran parte discendono, anche come Status giuridico, da famiglie di rifugiati arrivate a Gaza in due ondate successive, la prima e pi important e conseguente alla

Tabella 15.
CITTA'-CAMPO / LUOGO DI NASCITA

p = ,0001

Luogo dell'abitazione attuale /


luogo di nascita (tipo d'insediamento)

Citt

Campo
Profughi

Citt

73,8%

27,8%

Campo Profughi
Villaggio

15,2%
7,8%

65,1%
6,8%

Beduini
Totals:

3,1%
100%

0,4%
100%

guerra del 1948, la seconda come effetto della cosiddetta Guerra dei Sei Giorni (1967).
Nella Tabella 15. le due categorie Citta e Campo Profughi vengono incrociate con il
luogo di nascita, inteso ora come ambiente urbano (Citt, Campo Profughi, Villaggio, Beduini).
Come si pu vedere il 65,1% delle persone che vivono nel campo profughi sono anche nat e
nel campo. Questo dato, pur con le cautele necessarie dovute alle incognite riguardanti i
movimenti migratori che si sono avuti da e per il Campo, ci dice che la grande maggioranza
delle persone tuttora registrate come Refugees, rappresentano in realt i discendenti dei
profughi palestinesi che trovarono rifugio nellattuale campo di Khan Younis..
Sappiamo dallAnalisi Descrittiva che gli spostamenti delle famiglie dalla Citt al Campo
sono molto poco frequenti (5%) quando invece molto usuale lo spostamento dal Campo
alla Citt. A prima vista pu dunque indurre in errore il dato che, il 27,8% delle persone che
tuttora vivono nel Campo sono nate in citt, o in ambiente cittadino. Non si tratta evident emente della citt di Khan Younis ma di una delle tante citt, oggi israeliane, da cui proviene
la grande magg ioranza dei profughi palestinesi.

61

5.3. CITTA-CAMPO / TIPO DISTRUZIONE


Osservando il Grafico 32, notiamo una situazione a prima vista inspiegabile: il Campo detiene nello stesso tempo le percentuali pi elevate per quanto riguarda listruzione universitaria
e la secondaria superiore, e quelle pi basse nellistruzione elementare e secondaria inferiore (Preparatory); Nel campo inoltre, rispetto alla citt, ci sono pi analfabeti (15% contro
13%). Queste cifre trovano la loro spiegazione nella profilo demografico delle intervistate..

32. CITTA'-CAMPO / TIPO DI ISTRUZIONE


High School (Universit e
post-secondaria)

15%
10%
44%
41%

Secondary
17%
20%

Preparatory

Primary

8%

Senza istruzione

16%
15%
13%

Campo Profughi
Citt

In un esercizio, una tantum, di analisi multivariata, abbiamo calcolato che tanto pi giovani
erano le madri intervistate, tanto pi alto risultava il loro grado di istruzione. In altre parole si
assiste ad un vero e proprio iato generazionale tra le donne pi anziane, nate prima del 48 e
quelle nate 20 anni dopo. Evidentemente listruzione scolastica nel campo una necessit
pi sentita che in citt; necessit orientata ad uno sbocco occupazionale che in un campo
profughi sempre molto problematico, specialmente per le donne.

Tabella 16.
DISERZIONI SCOLASTICHE
Primary non completata

CITTA'
9,0%

CAMPO
5,2%

Primary completata
"Preparatory" non completat a

7,2%
7,8%

2,8%
7,1%

"Preparatory" completata
"Secondary" non completata

11,7%
11,5%

9,9%
11,5%

"Secondary" completata
"High School" non completata
"High School" completata

29,7%
1,4%
8,6%

32,9%
1,2%
14,3%

Nessuna Istruzione
Totale %

13,1%
100

15,1%
100

62

5.4. CITTA-CAMPO / DISERZIONI SCOLASTICHE


Una conferma di come la scolarizzazione sia pi sviluppata nel Campo rispetto alla Citt
viene dalla seguent e Tabella 16., riguardante le diserzioni scolastiche. Forse meglio sarebbe
parlare nel caso in questione di abbandoni scolastici. Non dimentichiamo che stiamo parlando delle donne da noi intervistate e che pertanto i dati si riferiscono agli abbandoni scolastici femminili. Non abbiamo numeri precisi da riportare in proposito, ma crediamo che gli
abbandoni scolastici maschili siano, in comparazione, molto meno numerosi. In seguito vedremo meglio come esiste una forte correlazione (p=,0001) tra diserzioni scolastiche ed et
di matrimonio e come questultima variabile sia correlata con molti altri fenomeni. Tornando
alla comparazione in quest ione, come si pu vedere dalla prossima tabella, si ripetono molte delle proporzioni e percentuali g i viste al precedente paragrafo.

p = ,0003

Tabella 17.
NUMERO DI STANZE PER FAMIGLIA

Citt

Campo

Fino a 3 stanze
da 4 a 6
da 7 a 9

26,6%
69,5%
3,1%

41,3%
56,0%
2,8%

Pi di 9 stanze
Totale

0,8%
100%

0,0%
100%

5.5. CITTA-CAMPO PROFUGHI / NUMERO DI STANZE PER FAMIGLIA


Come si pu vedere dalla Tabella 17., le abitazioni nel campo (dove la natalit anche pi
alta) sono decisamente pi affollate che in citt. Ci rimanda al problema, oggettivament e
complesso e di difficile soluzione immediata, dello sviluppo edilizio nella Striscia di Gaza.

5.6. CITTA-CAMPO / PERSONE OCCUPATE PER FAMIGLIA


Tabella 18.
NUM. DI PERSONE OCCUPATE PER FAMIGLIA

CITTA'

CAMPO

Disoccupazione
Almeno un occupato in fam.

70,1%
68,3%

29,9%
31,7%

100,0%
100,0%

Due persone occupate

64,0%

36,0%

100,0%

Tre persone occupat e

46,2%

53,9%

100,0%

Quattro o pi persone occupate

44,4%

55,6%

100,0%

Dalla tabella 18. notiamo che il numero di persone che hanno un impiego nellambito della
stessa famiglia pi elevato nel campo che in citt. Come vedremo meglio in seguito ci

63

dovuto a due distinti ordini di fattori: uno demografico (le famiglie numerose sono pi numerose nel campo) e laltro politico-amministrativo (UNWRA e PNA) che fa s che per le assunzioni
nel pubblico impiego vengano privilegiati i profughi. Da notare che le percentuali pi interessanti sono quelle che si distaccano dal rapporto 2:1 che esiste tra popolazione nella citt
e nel campo. In effetti per quant o riguarda il rapporto citt-campo nelle famiglie con tre o
pi persone occupate esso addirittura inferiore a quello di 1:1.

5.7. CITTA-CAMPO / TIPO DOCCUPAZIONE


More teachers in the camp than in the town (10% of workers from the camp are teachers
against 3.7% of the town) Also 95.8% of the farmers are from the town. This is because most of

Tabella 19.
TIPO DI QUALIFICAZIONE PROFESSIONALE

CITTA'

CAMPO

Operaio generico

27,0%

27,0%

Senza qualifica/braccianti
Totale LAVORATORI SALARIATI

8,0%
35,0%

8,7%
35,7%

Settore PNA
Impiegato (UNWRA, Agenzie Int ernaz., ecc.)

7,2%
10,9%

11,1%
10,7%

Insegnante
Totale "IMPIEGATI"

3,7%
21,9%

10,7%
32,5%

Autista
Venditore ambulante/micro-commercio

4,9%
3,5%

4,8%
2,4%

Commerciante
Vocational (idraulico, elettr. Ecc.)

5,1%
7,8%

4,4%
6,4%

Professionisti (medici, avvocati, ecc.)


Agricoltore/Contadino

5,3%
4,5%

7,1%
0,4%

Artigiano
Totale LAVORATORI IN PROPRIO

2,2%
33,2%

1,6%
27,0%

PROPRIETARIO
ALTRO

5,5%
4,5%

2,8%
2,0%

Totale

100 ,0%

100,0%

the owners are from the town 11.11% of the camp workers are working in PNA against 7.23%
in the town (see table)

5.7.1. CITTA-CAMPO / LUOGO DI LAVORO


La Tabella 20. conferma che chi vive nel campo ha minori chances di andare a lavorare
in Israele o allEstero. Si rammenta in proposito che i Rifugiati, fino allarrivo dellAutorit
Palestinese (1994), non disponevano di un vero e proprio passaporto

Tabella 20.
LUOGO DI LAVORO

Citt

Campo

Israele
Estero (inclusa la Giordania)

69,2%
85,7%

30,8%
14,3%

100%
100%

64

5.8. LAVORO TEMPORANEO O PERMANENTE?


Com possibile osservare nella Tabella 21., la Citt ha degli indici di disoccupazione (14,3%)
e di lavoro temporaneo (35,1%) pi alti che nel Campo. Di converso la pi alta percentuale
di lavoratori con un lavoro fisso (62,3%) vive nel Campo.

Tabella 21.
DURATA DEL LAVORO
Permanente
Temporaneo

Citt
50,6%
35,1%

Campo
62,3%
24,6%

Nessun Lavoro
Totale

14,3%
100%

13,1%
100%

5.9. CITTA-CAMPO / ASSISTENZA SOCIALE


Il dato che risalta subito (Tabella 22.) che, chi vive nel Campo ha maggiori possibilit di
ricevere assistenza non solo dallUNRWA (4,4% contro 2,7% della Citt), ma anche dal Mini-

p = ,0015

Tabella 22.
DA C HI RICEVE AIUTO?

Citt

Campo

Nessun aiuto
Ministry of Social Affairs

81,8%
7,2%

80,9%
13,1%

Risparmio
Parenti

2,5%
2,9%

0,4%
0,8%

"Zakat" o elemosina islamica


UNRWA
Totals:

2,8%
2,7%
100%

0,4%
4,4%
100%

stero per gli Affari Sociali palestinese (13,1% contro 7,2%). La Citt continua ad osservare
alcune tradizioni quali la Zakat o tributo-elemosina islamico, il risparmio e il ricorso allaiuto
dei parenti.

5.10. APPROVVIGIONAMENTO IDRICO


Nella Tabella 23. viene presentata la mappa dellapprovvigionamento idrico di Khan Younis.
Come si pu osservare, mentre la Citt quasi per intero (97,7%) rifornita dai pozzi municipali
il Campo riceve una importante quota dacqua (23%), dal pozzo amministrato dallUNRWA
p = ,0001

Tabella 23.
"WATER PROVIDER"
Municipalit di Khan Younis
UNRWA

Citt
97,7%
0%

Campo
76,6%
23,0%

Pozzi Privati
Altro

1,7%
0,6%

0%
0,4%

65

5.11. PRESENZA DI ORTO O GIARDINO


Come era lecito attendersi, i fortunati possessori di un orto o un giardino abbondano di pi
in Citt (21,1%) che nel Campo (10,3%).
p = ,0003

Tabella 24.
PRESENZA DI ORTO O GIARDINO

Citt

Campo

No
Si
Totale

78,9%
21,1%
100%

89,7%
10,3%
100%

5.12. ACQUA PER IL TE, PER BERE E PER CUCINARE


E noto che, sotto tutte le latitudini del pianeta, gli esseri umani pongono una certa attenzione allacqua che bevono, prediligendo quella chiara, fresca e dolce a quella torbida e
salmastra. Tutti i mammiferi, del resto, sembrano avere la stessa predilezione. Neppure gli
abitanti di Khan Younis sfugg ono a questo clich. Le fonti dacqua migliore della citt
sono le seguenti: 1) I pozzi municipali di Eastern e Saada, su cui operano gli impianti di
osmosi inversa del progetto italiano; 2) I pozzi del MEKOROT israeliano che arrivano con la
loro condotta fino ai bordi del campo profughi, dove avviene la connessione -controllataalla rete idrica cittadina; 3) Alcuni pozzi privati, non connessi alla rete municipale che servono alcune piccole aree periferiche.

Bimbi alla fonte, Eas tern Well, Khan Younis , 1 9 9 7

Dalle tabelle 25, 26 e 27 emerge il dato comune che lacqua erogata nella rete municipale
risulta lacqua pi usata dalla popolazione (oltre l80%), anche per scopi alimentari. Lacqua
del MEKOROT praticamente una esclusivit del Campo. Un dat o di un certo interesse sem-

66

bra infine quello che riguarda i pozzi privati


p = ,0001

Tabella 25.

e pi precisamente il fatto curioso che nessuno nel campo (0%), fa le provviste dac-

ACQUA PER
CUCINARE
Pozzi Municipali
MEKOROT

Citt

Campo

81,4%
0%

86,1%
7,5%

Serbatoi
Venditori d'acqua

13,5%
1,6%

1,2%
0,8%

Pozzi privati
Acqua imbottigliata

2,5%
0,2%

0%
0%

Altro
Totale

0,8%
100%

4,4%
100%

qua da bere presso un pozzo privato.


Altro fatto che non siamo riusciti a spiegare
neanche intervistando la gente per strada
perch mai in citt, per cucinare, si ricorre
di pi ai serbatoi dacqua (oltre il 14% in citt contro poco pi dell1% del Campo). E
ancora, perch nel Campo, che pure riceve lacqua del MEKOROT, preferisce per bere
lacqua del Municipio (87,3%) e non quella
dei pozz i priv at i e dei ve ndit ori (meno
dell1%)?

p = ,0001

Tabella 26.

p = ,0001

Tabella 27.

ACQUA PER IL TE'

Citt

Campo

ACQUA DA BERE

Citt

Campo

Pozzi Municipali
MEKOROT

83,8%
0,2%

86,1%
7,9%

Pozzi Municipali
Altro

83,8%
4,5%

87,3%
4,4%

Serbatoi
Venditori d'acqua

5,1%
2,7%

0,4%
0,8%

Venditori d'acqua
Pozzi privati

2,7%
3,9%

0,4%
0,0%

Pozzi privati
Acqua imbottigliata

3,5%
0,2%

0,0%
0,0%

Serbatoi
Acqua imbottigliata

4,3%
0,6%

0,4%
0,0%

Altro
Totale

4,5%
100%

4,8%
100%

MEKOROT
Totale

0,2%
100%

7,5%
100%

5.13. IL CONTATORE DELLACQUA


Circa un quarto delle abitazioni nel Campo (23%), non hanno un contatore dellacqua mentre il 33% delle abitazioni cittadine hanno un contatore in comune (condominiale) v. Grafico
33. La mancanza di contatori nel campo dovuta al fatto che lUNRWA, uno dei principali

33. CITTA'-CAMPO / CONTATORI DELL'ACQUA

Nessun
contatore
In comune

Privato

2%

23%

33%

18%

65%

59%

CITTA'

CAMPO

67

rifornitori dacqua nel Campo, talvolta in contrasto con la Municipalit, non ha mai contabilizzato il consumo dellacqua a partire dal consumo degli usuari ma dalle ore di
pompaggio-erogazione effettuate
dagli israeliani. Negli ultimi due anni
molte cose stanno cambiando e la
Municipalit sempre pi assume funzioni e competenze che prima toccavano allUNRWA, sicch la situazione dellassenza di contatori destinat a a cambiare rapidamente. I
contatori condominiali predominano in citt dove, contrariamente al

Gara di dis egno nelle Scuole,


Khan Youn is , 1 9 9 7
Dis egno N. 1 2

Campo, i complessi edilizi possono


pi facilmente svilupparsi verso lal-

to, determinando una prevalenza di condomini rispetto alle sing ole case isolate, sempre pi
in diminuzione, per lasciare il posto a delle palazzine condominiali, spesso abitate da gruppi
di famiglie aventi lo stesso cognome. Per chi conosce lurbanistica di un campo profughi
palestinese, facile comprendere perch lo sviluppo delledilizia condominiale molto pi
difficile nel campo. Troppo complessa e spesso intricata infatti la possibilit di ricostruire
le abitazioni in uno spazio dove vivono molte e numerose famiglie in abitazioni la cui dimensione pi frequente (Moda) di 3 stanze. Il tutto in una rete viaria tanto fitta, quanto angusta.

5.14. LA BOLLETTA DELLACQUA


La gran parte della popolazione del campo (circa l85%) non paga la bolletta alla Municipalit ed esattamente costituita da quelli che non pagano nessuna bolletta (22,2%) e da chi
paga meno di 20 NIS (62,3%); questi ultimi in realt pagano una bolletta meno cara al Servizio Acqua dellUNRWA. La maggioranza di chi abita in Citt (53,1%) paga una bolletta compresa tra I 20 e I 30 NIS, mentre solo il 3,9% non paga nessuna bolletta. Per lesattezza non

p = ,0001

Tabella 28.
BOLLETTA DELL'ACQUA
( 1 USD = 4 NIS)

NIS 0
NIS 1-20

Citt
3,9%
17,6%

Campo
22,2%
62,3%

NIS 21_30
NIS >30
Totale

53,1%
25,4%
100%

8,3%
7,2%
100%

pagano la bolletta gli ultimi accampamenti di beduini, poche centinaia di famigie che ancora gravitano intorno alla periferia della citt, e le famiglie cosiddette nullatenenti.

68

5.15. E LA BOLLETTA DELLACQUA TROPPO CARA?


Il 68% di coloro che vivono in Citt considerano la bolletta dellacqua troppo salata, mentre

34. BOLLETTA TROPPO SALATA?

CAMPO

52%

CITTA'

48%

32%

68%

0%

50%

100%

No

Si

solo il 48% del Campo la considera troppo cara. La consistente differenza (20%!) tra le due
categorie dintervistate si spiega ricordando il dato precedente visto che vede l85% delle
famiglie del Campo pagare meno di 20 NIS al mese (Grafico 34).

5.16. PERCHE E TROPPO CARA LA BOLLETTA DELLACQUA?


Nel Campo si assiste (Grafico 35.) ad un netto aumento, assoluto e percentuale, di chi si
lamenta della bassa qualit del servizio (dal 34% del 1996 al 54% del 99). Diminuiscono gli
scettici sullAlto Costo (dal 39 al 26%) e sulla qualit dellacqua (dal 27 al 16%). In Citt si
hanno tendenze analoghe ma molto pi ridotte. Scontata la maggiore suscettibilit sul costo dellacqua da parte dei cittadini che diminuiscono ma di poco le loro schiere: dal 47 al
43%.

35. PERCHE' E' TROPPO CARA LA BOLLETTA DELL'ACQUA?


KY-99
(Campo)
KY-96
(Campo)

16%
26%

39%

KY-99
(Citt)

43%

KY-96
(Citt)

47%

54%

27%

4%

34%

23%

Alto costo

0%

Bassa qualit dell'acqua

10%

Bassa qualit del servizio

23%
33%

4%
17%

69

Altro

5.17. MIGLIORA LA QUALITA DELLACQUA?


Una solida maggioranza di residenti in Citt (58%) ha notato dei cambiamenti nella qualit
dellacqua. Facciamo notare che durant e le settimane in cui si svolgevano le interviste, i
due impianti di osmosi inversa del progetto italiano funzionavano, ormai da alcuni messi a
pieno regime. Una chiara maggioranza di residenti nel Campo (53%) condivide lopinione
che lacqua distribuita nella rete municipale migliorata (Grafico 36).

36. AVETE NOTATO UN MIGLIORAMENTO


NELLA QUALITA' DELL'ACQUA?

58%

No

47%

43%

Si

53%

CITTA'

CAMPO

5.18. PAGHEREBBE DI PIU PER AVERE ACQUA ANCORA MIGLIORE?


Osservando la Tabella 29., si nota come i residenti nel Campo siano i pi ostinati a voler
pagare di pi per dellacqua migliore (dal 77% del 1996 al 78% di tre anni dopo); ma la cosa
si spiega con il fatto che nel campo finora non si paga o si paga meno la bolletta dellacqua.
Pi interessante appare il dato riferito alla Citt, la stessa che si lamentava di pi per la
bolletta troppo salata, e che di pi riconosce che lacqua gi migliorata. Ben il 64% delle
intervistate residenti in Citt sarebbe disposto a pagare un costo aggiuntivo per averla an-

p = ,0001

Tabella 29.
PAGHEREBBE DI PIU' PER

CITTA'

CAMPO PROFUGHI

DELL'ACQUA ANCORA MIGL IORE?


No

KY-96
36%

KY-99
46%

KY-96
22%

KY-99
23%

Si
Totale

64%
100%

55%
100%

78%
100%

77%
100%

cora migliore! E un dato che secondo noi ha delle interessanti valenze sociologiche e antropologiche.

70

6. RESIDENTE / RIFUGIATO
6.1. INTRODUZIONE

Comparando la variabile Settlement e le sue due categorie CITTA e CAMPO PROFUGHI abbiamo indagato le principali correlazioni con lhabitat della popolazione. In questo
paragrafo volgeremo lattenzione su un altro aspetto, certamente anchesso correlato con
labitazione e la sua ubicazione ma con una sua distinta valenza sociale ed economica: lo
Status di Rifugiato. Si tratta di una figura giuridica che definisce tutte quelle persone che in
seguito agli eventi bellici arabo-israeliani sono scappate dalle loro citt o villaggi (come
abbiamo gi visto in massima parte ubicati nellattuale Erez o patria israeliana), per trovare rifugio nella Striscia di Gaza e, segnatamente nel campo profughi annesso alla citt di
Khan Younis.. Si tratta di uno Status che ha loro permesso di usufruire degli aiuti internazionali
e di essere inscritti nel registro speciale dellUNWRA.

Soldatini di legno YAD MORDEKHAI, 1 9 9 6


Mus eo Is raeliano della Guerra del 1 9 4 8

LUNRWA lagenzia delle Nazioni Unite che ha costituito, di fatto, lente assistenziale nazionale in tutti i lunghi anni delloccupazione israeliana.
Non ci addentreremo in considerazioni di tipo politico circa lattuale valenza di tale Status.
Anche in questa occasione pertanto ci limiteremo a riportare i dati comparativi a nostro
giudizio statisticament e rilevanti, lasciando a chi di competenza il compito di operare tutte
le inferenze e le correlazioni del caso.

71

6.2. STATO O NAZIONALITA DI NASCITA


Nella Tabella 14, abbiamo evidenziato
come, pi della met delle persone

Tabella 30.

intervistate che ancora v iv ono nel


campo, fosse nata nellodierno Israe-

STATUS DI RIFUGIATO / "Residenti"

le. Osservando la Tabella 30. possiamo avere unidea pi precisa circa la


percentuale dei rifugiati nati in Israele,
rispetto al resto della popolazione: circa il 16%. Si tratta di un numero che
decresce, anno dopo a nno, come
conseguenza dellinvecchiamento dei
profughi originari.

p = ,0001

Rifugiati

STATO DI NASCITA
Gaza

92,1%

77,8%

Israele

1,7%

15,9%

Paesi Arabi

4,1%

3,4%

Cis-Giordania

1,4%

2,9%

EU/USA

0,7%

0,0%

Totale

100%

100%

6.3. REFUGEE STATUS / LUOGO DI NASCITA


Questa correlazione (Tabella 31.) illustra
chiaramente le differenze di origine
esistenti tra la popolazione autoctona
e i rifugiati. Come si pu vedere, solo
poco pi di un terzo di essi (36,5%)
nato in un ambiente di tipo urbano,
mentre gli altri due terzi provengono dal
campo (50,7%), da villaggi (9,6%) o da
famiglie beduine (3,1%). Si tratta di dati
da tenere nella dovuta considerazione

p = ,0001

Tabella 31.
LUOGO DI NASCITA "Residenti"

Rifugiati

Citt

94,2%

36,5%

Campo profughi

1,0%

50,7%

Beduini

1,0%

3,1%

Villaggio

3,8%

9,6%

Totale

100,0%

100,0%

quando si trattasse di disegnare delle


campagne mirate di sensibilizzazione sullottimizzazione delluso dellacqua.

6.4. ISTRUZIONE SCOLASTICA


Anche da questa comparazione (Tabella 32.) viene una conferma a quanto gi visto a proposito delle correlazioni citt-campo: il Campo presenta, rispetto alla Citt, contemporaneamente sia un maggior numero di numero di laureati e diplomati che dilletterati. Fra le varie

Allus cita di s cuola. Khan Youn is , 1 9 9 8

72

ragioni, certamente non secondaria appare quella dovuta ad una percentuale relativa di
abbandoni scolastici minore da parte delle studentesse del Campo.
p = ,0001

Tabella 32.
GRADO D'ISTRUZIONE
Primary non completata

"Residenti"
10,7%

Rifugiati
5,9%

Media
7,7%

Primary completata
"Preparatory" non completata

10,3%
8,6%

3,1%
6,9%

5,9%
7,5%

"Preparatory" completata
"Secondary" non completata
"Secondary" completata

11,7%
12,0%
27,8%

10,9%
11,1%
32,3%

11,2%
11,5%
30,6%

"High School" non completata


"High School" completata

1,7%
5,8%

1,1%
13,2%

1,3%
10,4%

Nessuna Istruzione
Totale %

11,3%
100%

15,5%
100%

13,9%
100%

6.5. QUALIFICA LAVORATIVA


La comparazione, vale la pena ripeterlo ancora, vale per tutte le persone con lo status di
rifugiati, anche di quelli che vivono in Citt da decenni e sono pressoch assimilati ai Residenti. Con questa avvertenza forse pi facile cogliere le differenze esistenti fra le due
categorie giuridiche oltre che statistiche. Scontata la percentuale minuscola di agricoltori
(0,8), fra i rifugiati; il retroterra agricolo di Khan Younis infatti molto limitato, occupato com
dagli insediamenti israeliani nella sua parte costiera, pi fertile e umida, mentre poco
p=,0001

Tabella 33.
QUALIFICHE O IMPIEGHI CON MAGGIORI
INDICI DI CORRELAZIONE

"RESIDENTI"

RIFUGIATI

Settore PNA

7,6%

9,4%

Insegnante
Venditore ambulante

3,1%
5,2%

7,8%
1,9%

Agricoltore

6,9%

0,8%

coltivabile per la sua aridit nel versante sud-est. Viene smentita in parte la diceria comune
che nella PNA lavorano solo quelli del campo. In realt la prevalenza non cos categorica (9,4% nel Campo contro il 7,6% in Citt). Non sorprende neanche che ci sia tra i Rifugiati
una netta prevalenza dinsegnanti (7,8% contro il 3,1% dei Residenti). Il giro dei venditori
ambulanti invece nelle mani dei Residenti (5,2% contro l1,9%).

6.6. INGRESSO MENSILE MEDIO


Si direbbe che i Rifugiati hanno degli ingressi mensili mediamente pi elevati rispetto ai Residenti che rappresentano solo il 25% della fascia di popolazione con un ingresso medio compreso tra 1200 e 2500 NIS, contro il 40% dei Rifugiati; questi ultimi sono pi numerosi (16%
contro il 12%) anche nella fascia superiore (pi di 2500 NIS). Per quanto riguarda le fasce pi

73

basse, i Rifugiati si distinguono per avere una minore percentuale di famiglie con ingresso
mensili medi al di sotto di 1200 NIS. Bisogna considerare che le famiglie dei Rifugiati sono pi
estese di quelle dei Residenti ma tale considerazione non riesce a dar conto di un cos netta
differenza. Una pi profonda ricerca in proposito ci porterebbe allanalisi multivariata di altri
fattori quali qualifica lavorativa, grado distruzione, pagamento della bolletta dellacqua e cos via. Andando avanti nella lettura incontreremo tali inter-relazioni. Basti qui
evidenziare che, stando ai dati da noi raccolti, contrariamente a quanto forse ci si aspetterebbe, i Rifugiati appaiono avere un ingresso mensile medio superiore a quello dei Residenti
(v. Grafico 37).

37. REFUGEE STATUS / INGRESSO MENSILE MEDIO

Pi di 2500

Da 1201 a 2500

12%

16%

25%

Da 801 a 1200

23%

Da 401 a 800

22%

Da 0 a 400 NIS

40%

18%
15%

18%

12%

"Residenti"

Profughi

Anche significativo appare laccorpamento proposto nel seguente grafico. Risalta che nella
fascia 1201-2500 NIS vi sia il 40% dei Rifugiati, e che essi siano in maggioranza (16% contro il
12%) anche nella fascia superiore (pi di 2 500 NIS). Anche per quanto riguarda le fasce pi
basse i Rifugiati si distinguono in positivo per avere una minore percentuale di famiglie con
ingresso mensili medi al di sotto di 1200 NIS.

Gara di dis egno nelle Scuole, Khan Youn is , 1 9 9 7 D is egno N. 1 0

74

7. ISTRUZIONE - ETA DI MATRIMONIO


7.1. INTRODUZIONE
In questo capitolo sono state selezionate alcune correlazioni a nostro giudizio interessanti in
quanto riguardano certi aspetti sociologici e culturali della realt di Khan Younis di cui va
tenuto conto quando si tratti di disegnare strategie di marketing e campagne informative,
come ad esempio la scelta dei messaggi, la selezione del target, la comunicazione tra

Donne a pas s eggio, Khan Younis , 1 9 9 9

il provider e il suo cliente usuario, tutti aspetti cruciali per le politiche municipali e nazionali
di recupero dei costi correnti riguardanti il trattamento e la distribuzione di acqua potabile.
In gran parte verranno riproposti dati e concetti finora gi incontrati. Vale comunque la pena
osservare da differenti visuali la stessa variabile perch ci scoprono sempre delle relazioni
nuove e comunque confermano Ia validit o meno dei dati gi acquisiti. In questo paragrafo dunque concentreremo lattenzione su alcune comparazioni riguardanti ancora luogo di
nascita, alfabetizzazione e scolarizzazione. Uno sguardo seppur rapido verr inoltre riservato
alla variabile et di matrimonio.

.2. SA LEGGERE E SCRIVERE?


7.2. SA LEGGERE E SCRIVERE?
Nel Grafico 33. osserviamo che 92.6% delle intervistate nate nel campo sanno leggere e
scrivere contro l80% di quelle nate in citt. Il pi alto tasso di analfabetismo interessa le
donne di famiglia beduina.

75

La spiegazione pi convincente fornita dai nostri key-informants mette in relazione la maggiore alfabetizzazione nel campo con lassistenza UNRWA nel settore scolastico, generalmente riconosciuto come pi efficiente e capillare. Da notare che nelle scuole UNRWA, salvo poche eccezioni, sono ammessi a frequentare solo coloro che hanno lo status di rifugiati.

38. MADRI ALFABETIZZATE (SI-NO)


/ LUOGO DI NASCITA
Beduini
Villaggio
Citt
Campo
0%

25%

50%

75%

SI

100%

NO

7.3. CHE SCUOLE HA FREQUENTATO?


Dalla seguente tabella 34. possiamo ricavare informazioni ancora pi puntuali di quelle gi
viste, confrontando il grado distruzione con il luogo di residenza e lo status delle intervistate.
Prendendo come matching variable il luogo di nascita si chiarisce ulteriormente quanto
incida il fattore luogo di nascita.
Come si pu vedere, fatta eccezione per la scuola elementare (primary school), nei gradi

Tabella 34.
GRADO D'ISTRUZIONE

Citt

Campo

Beduini

Villaggio

Primary School
Preparatory School

16,1%
18,5%

6,5%
24,1%

11,1%
0,0%

24,6%
3,5%

Secondary School
High School (Universit)

40,8%
9,8%

48,6%
18,0%

16,7%
0,0%

31,6%
3,5%

Nessuna scuola

14,7%

2,9%

72,2%

36,8%

Totale

100%

100%

100%

100%

scolastici successivi le donne nate nel campo appaiono decisamente pi istruite di quelle
nate in citt.

76

7.4. ET DI MATRIMONIO / LUOGO DI NASCITA


A confermare i dati visti finora ci sono quelli (Tabella WXZ) che vedono let di matrimonio
delle donne nate nel campo nel campo pi alta di quella delle donne nate altrove. Questo
dato risulter ancora pi chiaro nelle prossime comparazioni quando cimenteremo let di
matrimonio con il grado di istruzione. Evidentemente sposarsi troppo giovani significa anche, nella grande maggioranza dei casi, rinunciare a un curriculum scolastico.

Tabella 35.
ETA' DI M ATRIMONIO

Citt

Campo

Beduini

Villaggio

13-16 anni

24.1%

15.9%

27.8%

35%

7.5. ET DI MATRIMONIO E ALFABETIZZAZIONE


Notare la chiara relazione esistente tra matrimonio precoce e analfabetismo. Osservando il
Grafico 34., vediamo che le donne convolate in matrimonio tra 13 e 16 anni mostrano la pi
bassa percentuale relativa dalfabetizzazione (36,6%), mentre le donne sposate tra 21 e 24
anni mostrano la pi alta (91%).
Chi rimane single ha lindice pi alto dalfabetizzazione (95%). Non appaiono nel grafico le

39. ETA' DI MATRIMONIO / ALFABETIZZAZIONE


100%

75%

50%

25%

0%
13_16

17_20

21_24

Si

> 24 Anni

Single

No

ragazze sposate con meno di 13 anni (quattro unit). Curiosamente nessuna delle quattro
sapeva leggere e scrivere.

77

7.6. ET DI MATRIMONIO / QUALIFICAZIONE PROFESSIONALE


Anche per quanto riguarda la qualifica professionale del capo-famiglia (Breadwinner) let
precoce di matrimonio della donna di casa (Housewife) risulta correlata con i lavori pi
generici (si osservino nella seguente Tabella 35 gli indici senza qualifica e professionisti)
ma non necessariamente pi poveri (7,6% dei proprietari!).

Tabella 35.
ETA' DI MATRIMONIO
QUALIFICA DEL CAPO-FAMIGLIA

13_16

17_20

21_24 24 Single
ANNI

Totals:

Operaio generico
Autista

27,5%

28,9%

30,5%

16,7%

21,6%

27,0%

5,2%

5,9%

1,9%

1,4%

7,8%

4,8%

8,7%

7,0%

13,3%

11,1%

7,8%

8,7%

10,8%

11,2%

11,4%

11,1%

11,8%

11,6%

Alt ro
Commerciante

3,5%

2,8%

3,8%

2,8%

2,0%

3,0%

5,8%

4,8%

2,9%

6,9%

3,9%

4,8%

Inseg nante
Proprietario/Imprenditore

2,9%

5,0%

8,6%

11,1%

9,8%

6,0%

7,6%

3,6%

4,8%

1,4%

3,9%

4,6%

10,0%
Senza qualifica/braccianti
Vocational (idraulico, elettr. Ecc.) 7,6%

7,3%

4,8%

12,5%

7,8%

8,2%

8,4%

3,8%

6,9%

7,8%

7,3%

Settore PNA
Impiegato

Venditore ambulant e/microcommercio


Professionisti (medici, avvocati,
ecc.)
Agricoltore

4,1%

3,4%

1,0%

5,6%

0,0%

3,1%

3,5%

4,5%

8,6%

8,3%

11,8%

5,9%

1,7%

4,8%

2,9%

1,4%

3,9%

3,1%

Artigiano

1,2%

2,5%

1,9%

2,8%

0,0%

2,0%

100,0%

100,0%

100,0%

100,0%

100,0%

100,0%

78

8. DATI SOCIO-ECONOMICI
8.1. INTRODUZIONE
Per costruire gli indicatori socio-economici esistono varie metodiche. In questo lavoro sono
state privilegiate quelle pi tipicamente quantitative, le sole che assicurino una certa
attendibilit nelle misurazioni effettuate. Sono state cos rivolte delle domande che esigevano una sola, univoca risposta (qual lingresso mensile medio famigliare? che tipo di lavoro
svolge? E un lavoro temporaneo o permanente, ecc.). Ovviamente anche in questi casi
possibile che le risposte siano aleatorie o non veritiere. Per ovviare in parte a questo frequente bias in cui fattori emotivi si sovrappongono ad errori in buona fede da parte sia degli
intervistati che degli intervistat ori, sono state inserite nel questionario alcune cosiddette domande filtro, atte a rilevare in sede di calcolo eventuali contraddizioni presenti nelle risposte che pi interessano. Ad esempio, chiedendo se il lavoro temporaneo o permanente e,
successivamente quante persone lavorano in famiglia e il relativo luogo di lavoro. Incrociando le varie risposte abbastanza facile rilevarne coerenze e contraddizioni e, in questo
modo decidere se esse sono ammissibili. Unaltra tecnica, generalmente usata in quest i
casi, quella di destinare una pagina del questionario alla compilazione diretta e confidenziale da parte dellintervistatore. In tale pagina, ed stato questo il nostro caso, abbiamo chiesto allintervistatore, o per meglio dire, alle due intervistatrici di ogni gruppo (come si
gi detto, per un totale di 8 gruppi), di annotare la presenza-assenza di beni o indizi,
nellabitazione visitata, che confermassero o smentissero le risposte delle persone intervistate. Nonost ante la modesta performance di questa t ecnica (tipicament e qualitativa!) che
prevede successivamente unindagine sulla maggiore o minore attitudine osservativa degli
intervistatori, essa si rilevata preziosa nellaiutare a risolvere molte apparenti incongruenze
nelle risposte e ad aumentare di conseguenza il numero di questionari, o sezioni del questionario, ammissibili ad essere processati.

Mural di una s cu ola dellUNRWA, Khan Younis , 1 9 9 8

Un interrogativo irrisolto rimane quello riguardante il grado di attendibilit da attribuire alla


variabile Ingresso Medio Mensile. E questa una very sensitive question la cui risposta,
non solo a Khan Younis, viene spesso vissuta dallint ervistato con lo stesso stato danimo con
cui si fa una dichiarazione dei redditi. C pertanto da assumere che ci sia sempre una certa

79

quota di evasori, e che le cifre dichiarate non valgano tanto per il loro valore assoluto
quanto per quello relativo. In altre parole non tanto interessante conoscere lesatto importo mensile medio per famiglia quanto le fasce salariali esistenti complessivamente. In questo sono di grande aiuto alcune funzioni statistico-matematiche, cosiddette di posizione
quali media, mediana, deviazione standard e varianza. Nel processamento dei dati da noi
raccolti in realt non stato necessario ricorrere a complicate equazioni dal momento che
i tabulati sono risultati quasi sempre leggibilissimi e confermati continuamente dallanalisi
bivariata delle diverse variabili. In ultima analisi, pur con le precauzioni che sempre si impongono quando si parla di entrate economiche, siamo convinti che i tabulati relativi alla voce
ingresso mensile medio abbiamo una loro validit sia descrittiva che correlativa in quanto
riteniamo che i fattori di errore (bias) considerati prima, abbiano operato in tutte le fasce
salariali. Se lecito dunque dubitare circa lesattezza della cifra dichiarata si pu essere
fiduciosi che le categorie o fasce salariali che risultano dallinsieme delle risposte possano
essere considerate attendibili.

8.2. QUALIFICA PROFESSIONALE / LUOGO DI LAVORO


La qualifica professionale quella del capo-famiglia (breadwinner), mentre il luogo di lavoro, come si pu ben intendere, trattandosi di Terre Sante, non ha solo significati geografici. In
altre parole, lavorare in Israele o allEstero, per esempio nei paesi del Golfo ma anche in
Europa o USA, non significa solo avere una fonte dingresso generalmente migliore di quella
locale ma anche un passaporto, ovvero la possibilit di uscire dai Territori Autonomi. La

Veterani pales tines i, Gaza 1 9 9 8

quantit di mano dopera pendolare (con Israele) o che lavora pi o meno stabilment e
allEstero inviando rimesse economiche alle famiglie rimaste a Gaza, infatti uno dei principali canali di ingresso economico per i Territori Palestinesi. In particolare la massa pendolare dei lavoratori arriva ad essere cos importante da determinare conseguenze significative
nellorientamento professionale ed in generale nelle politiche di sviluppo della forza lavoro
nazionale palestinese. Senza contare le conseguenze in termini di osmosi culturale e tecnologica che inevitabilmente si determinano quando si lavora in trasferta. Lent it della

80

forza lavoro che si sposta quotidianamente in Israele anche un indicatore di buon vicinato tra Israeliani e Palestinesi. Esistono dati ufficiali discordanti per quanto riguarda il numero
complessivo dei lavoratori pendolari. Ci dovuto ai differenti criteri di catalogazione adottati, se cio si tratta di prestazioni a cottimo oppure a tempo determinato, ecc. Gli israeliani,

Tabella 36.

LUOGO DI LAVORO

QUALIFICA PROFESSIONALE
(10 0% per voce di qualifica)
LAVORATORI SALARIATI
Operaio generico
Senza qualifica/braccianti*
SETTORE IMPIEGATIZIO
Settore PNA
Impieg ato (UNWRA, privati, ecc.)
Insegnante
LAVORATORI IN PROPRIO
Autista
Venditore ambulant e/micro-commercio
Commerciante
Vocational (idraulico, elettr. ecc.)
Professionisti (medici, avvocati, ecc.)
Ag ricoltore/Contadino
Artigiano
Proprietario/Impenditore
ALTRO

Gaza Israele Estero Nessun


lavoro

Totale

39%
0%

56%
0%

0%
0%

5%
100%

100%
100%

97%
98%
94%

0%
1%
0%

2%
1%
4%

2%
0%
2%

100%
100%
100%

89%
92%
89%
75%
91%
75%
67%
94%
70%

3%
0%
0%
13%
0%
8%
13%
3%
0%

3%
0%
5%
4%
2%
13%
0%
3%
0%

5%
8%
5%
9%
7%
4%
20%
0%
26%

100%
100%
100%
100%
100%
100%
100%
100%
100%

che -diversamente dai palestinesi- utilizzano procedure computerizzate per la registrazione


delle entrate e uscite, sono probabilmente gli unici a sapere esattamente di quant e unit si
compone il flusso giornaliero di lavoratori pendolari. Noi abbiamo evitato di entrare nei particolari sul tipo di lavoro, permesso e durata di chi lavorava in Israele e la domanda stata
formulata in modo molto generale: dov il luogo di lavoro del capo-famiglia? E di seguito le

Tabella 37.

LUOGO DI LAVORO

QUALIFICA PROFESSIONALE
(per Luogo di la voro, 100% in colonna)
Operaio generico
Senza qualifica/braccianti
Settore PNA
Impieg ato (UNWRA, privati, ecc.)
Insegnante
Autista
Venditore ambulant e/micro-commercio
Commerciante
Vocational (idraulico, elet tr. Ecc.)
Professionisti (medici, avvocati, ecc.)
Ag ricoltore/Contadino
Artigiano
Proprietario/Impenditore
Altro
Totale

81

Gaza Israele Estero Nessun Totale


lavoro
16%
89%
0%
10%
27%
0%
0%
0%
61%
8%
13%
0%
7%
1%
9%
16%
1%
7%
0%
11%
8%
0%
14%
1%
6%
6%
1%
7%
2%
5%
4%
0%
0%
2%
3%
6%
0%
14%
2%
5%
8%
5%
14%
5%
7%
8%
0%
7%
3%
6%
4%
2%
21%
1%
3%
2%
2%
0%
3%
2%
6%
1%
7%
0%
5%
3%
0%
0%
6%
3%
100% 100% 100%
100%
100%

possibili risposte: Gaza, Israele, Estero, Cisgiordania, Nessun lavoro.


Nelle Tabelle 36. e 37., possibile avere il quadro generale dei dati comparativi sia in ascisse
che in ordinata, ovvero per voce di qualifica o per luogo di lavoro. E stata eliminata la voce
Cisgiordania in quanto rappresentava una parte trascurabile dellintero campione (meno
dell1%). Il fatto della quasi assenza di pendolarit verso la Cisgiordania o West Bank comunque un dato statistico interessante in quanto ci racconta quanto sia ancora difficile per
gli abitanti della Striscia di Gaza andare in Cisgiordania.
Osservando i dati relativi alla colonna Israele notiamo che di tutti gli operai (workers) di
Khan Younis, il 56% lavora in Israele. Seguono gli operai pi specializzati, vocational e artigiani, entrambi con il 13%. Pi ridotta ma significativa la quota di contadini (8%) che lavorano nei campi israeliani. Spostandoci sullosservatorio luogo di lavoro notiamo che di tutti I
lavoratori pendolari in Israele l89% costituito da operai generici mentre i vocationals, gli
artigiani e i contadini costituiscono rispettivamente il 5%, 2% e 2%. I restanti punti percentuali
(3%) riguardano autisti, impiegati (generalmente in agenzie internazionali) e alcuni (15) uomini daffari o imprenditori

8.3. LAVORO TEMPORANEO O PERMANENTE?


DIPENDE DALLA QUALIFICA!
Incrociando Qualifica professionale con stabilit (lavoro permanente), precariet (lavoro
temporaneo) o assenza del lavoro, possiamo individuare rispettivamente le categorie pi a
rischio di perdere loccupazione, perch appunto esercitano un tipo di lavoro temporaneo,
e quelle pi stabilmente impiegate. Nel primo caso vediamo che le fasce principali di lavoratori che hanno un impiego temporaneo sono quelle di chi non ha una precisa qualifica

p = ,0001

Tabella 38.

TIPO D'OCCUPAZIONE
Temporaneo Nessun lavoro Permanente Totale
Senza qualifica/disoccupati
0%
100%
0%
100%
Operaio g enerico
66%
6%
28%
100%
Settore PNA
3%
2%
96%
100%
Impiegato (UNWRA, privati, ecc.)
13%
0%
87%
100%
Insegnante
2%
2%
96%
100%
Autist a
30%
5%
65%
100%
Ambulante/micro-commercio
54%
8%
38%
100%
Commerciante
22%
8%
70%
100%
Vocational (idraulico, elettr. ecc.)
38%
9%
54%
100%
Professionist i (medici, avvocati, ecc.)
7%
7%
87%
100%
Agricoltore/Contadino
38%
4%
58%
100%
Artigiano
47%
20%
33%
100%
Proprietario/Impenditore
34%
0%
66%
100%
Totale
32%
14%
54%
100%

(66%) seguite da venditori ambulanti e micro-commercio (54%) e artigiani (47%).


A proposito di quest i ultimi bisogna osservare che il 20% di essi risultano disoccupat i (Tabella
38.). Ci che ne farebbe la categoria professionale con pi alto numero di disoccupati.
Ricordiamo che la media cittadina di disoccupati di circa il 14%, e che il concetto di
disoccupato nella realt sociale e culturale di Khan Younis forse pi restrittivo di quello

82

usato in Europa. In pratica esiste una gradazione quasi impercettibile fra i lavoratori che
hanno un qualche tipo di occupazione temporanea e i lavoratori che non hanno nessun
tipo di occupazione. In una vera e propria botte di ferro in quanto a stabilit lavorativa
sembrano essere quelli del pubblico impiego: PNA (96%), Impiegati (87%) e insegnanti (96%).
Una certa satbilit sembrano godere anche i professionisti (medici, avvocati, ecc.) con l87%
e i commercianti (70%).
Osservando gli stessi dati da unaltra angolatura (Tabella 39.), possiamo farci unidea di come
si distribuiscono tra le qualifiche professionali, le caratteristiche di Temporaneo e Permanente.
p = ,0001

Tabella 39.
QUALIFICA P ROFESSIONALE
Operaio g enerico
Settore PNA
Impiegato (UNWRA, privati, ecc.)
Insegnante
Autist a
Venditore ambulante/micro-commercio
Commerciante
Vocational (idraulico, elettr. Ecc.)
Professionist i (medici, avvocati, ecc.)
Agricoltore/Contadino
Artigiano
Proprietario/Impenditore
Altro
NA
Totale

Temporaneo
56,4%
0,8%
4,5%
0,4%
4,5%
5,4%
3,3%
8,6%
1,2%
3,7%
2,9%
4,9%
3,3%
0,0%
100%

Permanente
13,9%
15,3%
17,5%
10,5%
5,7%
2,2%
6,2%
7,2%
9,3%
3,4%
1,2%
5,5%
2,2%
0,0%
100%

La categoria maggiormente afflitta dalla precariet del posto di lavoro sembra essere quella degli operai generici (workers), con il 56,4% di tasso. Seguono di lontano i vocationals
(8,6%) e I venditori ambulant i. Per le categorie dei lavori permanenti si confermano, anche
in rapporto allintero campione e dunque in cifre assolute, quelle del pubblico impiego con
il 15,3% del Settore PNA, il 17,5% di impiegati e il 10,5% di insegnanti.

8.4. QUALIFICA PROFESSIONALE / INGRESSO MENSILE MEDIO


La Tabella 40. riassume la distribuzione percentuale degli ingressi medi mensili per ogni singola fascia di lavoratori. Come abbiamo gi detto, i dati si riferiscono alle stime sommarie delle
intervistate al momento dellintervista e vanno pertanto trattate pi come delle opinioni che
non come dei dati quantitativi. Pur con questa avvertenza si conferma lopinione universalmente accettata che, chi ha una migliore qualifica professionale ha maggiori possibilit di
avere stipendi o compensi alti. Si conferma innanzitutto che chi senza lavoro porta meno
ingresso in famiglia (66,7% guadagnano da 0 a 400 NIS. -Rammentiamo che 400 NIS equivalgono pi o meno a 100 USD! In cattive acque verserebbero anche i venditori ambulanti e gli
addetti al micro-commercio (33,3% nella fascia pi bassa). Anche gli artigiani si confermano
come una categorie che annaspa di pi (26,7%). Tra le qulifiche professionali che se la

83

passerebbero meglio ci sono gli Insegnanti (45,7% con ingressi superiori a 2000 NIS) e I Professionist i con il 40%. Si tratta di dati che a prima vista possono disorientare dal moment o che gli
insegnanti palestinesi non ricevono affatto stipendi alti. Forse un aiuto a comprendere questo dato pu venire dalla considerazione che la variabile qui comparata, lingresso mensile

Gara di dis egno nelle Scuole, Khan Youn is , 1 9 9 7 D is egno N. 2

medio, non si riferisce al solo stipendio del padre di famiglia, ma alla somma di tutti gli
ingressi economici, anche ad esempio, di quelli derivanti dallapporto di altri lavoratori presenti nella stessa famiglia o di rendite di posizione. Nel caso degli insegnanti possibile ipotizzare che trattandosi comunque di un lavoro di un certo prestigio sociale, le famiglie da cui
gli insegnanti stessi provengono sono generalmente di estrazione media o medio-alta. In
definitiva il setting sociale degli insegnant i determinerebbe anche un setting economico
in termini di migliori lavori degli altri componenti in famiglia.

Tabella 40.

INGRESSO MENSILE MEDIO


Da 0 a Da 401 a Da 1201 Pi di 2000
400 NIS
1200
a 2 000
NIS
Operaio generico
12,6%
36,7%
30,0%
20,8%
Senza qualifica/disoccupato
66,7%
25,4%
4,8%
3,2%
Settore PNA
6,0%
35,8%
41,8%
16,4%
Impiegato (UNWRA, privati, ecc.)
4,8%
35,7%
36,9%
22,6%
Insegnante
2,2%
6,5%
45,7%
45,7%
Autista
2,7%
45,9%
35,1%
16,2%
Venditore ambulant e/micro-commercio 33,3%
54,2%
8,3%
4,2%
Commerciante
8,1%
51,4%
21,6%
18,9%
Vocational (idraulico, elet tr. Ecc.)
14,3%
42,9%
21,4%
21,4%
Professionisti (medici, avvocati, ecc.)
8,9%
24,4%
26,7%
40,0%
Agricoltore
16,7%
62,5%
8,3%
12,5%
Artigiano
26,7%
33,3%
40,0%
0,0%
Proprietario/Impenditore
2,9%
54,3%
34,3%
8,6%
QUALIFICA PROFESSIONALE

84

%
100
100
100
100
100
100
100
100
100
100
100
100
100

8.5. LUOGO DI LAVORO / TEMPORANEO-PERMANENTE


Come abbiamo gi visto, la mano dopera palestinese che lavora in Israele composta
prevalentemente da operai manovali o qualificati (vocational), ossia dalle stesse categorie di lavoratori che, anche questo appare in altre comparazioni, sono pi colpiti dal lavoro
precario.

Tabella 41.
LUOGO DI LAVORO
TIP OLOGIA DI LAVORO

Gaza

Israele

Estero

Permanente
Temporaneo
Totale

69%
31%
100%

37%
63 %
100%

86%
14%
100%

Nel caso dellincrocio Tipologia di lavoro (temporaneo-permanente)/Luogo di lavoro (Tabella 41.), si conferma lopinione corrente che il lavoro in Israele per la maggior parte (63%)
temporaneo.

8.6. LUOGO DI LAVORO / INGRESSO MENSILE MEDIO


Osservando il Grafico 40, vediamo che gli ingressi medi e medio-alti sono pi frequenti tra
quelli che lavorano allestero o in Israele. Ci si pu percepire anche visivamente osservando la distribuzione dei colori nelle colonne del grafico. I colori giallo e grigio abbondano infatti nelle aree destre e centrali del grafico mentre il colore azzurro (quelli che lavorano a Gaza) sembra predominare verso la sinistra (61% delle famiglie che hanno un ingresso
mensile medio compreso tra 400 e 1600 NIS).

40. INGRESSO MENSILE / LUOGO DI LAVORO


61%
43%
36%
18%
7%

4%

14%

13%

7%

Da 0 a 400 NIS
Gaza

34%

23%

39%

Da 401 a 1600 Da 1601 a 2500


NIS
NIS
Israele

Pi di 2500 NIS

Estero

Osservando pi attentamente i numeri percentuali e cumulando ulteriormente le fasce in


NIS, notiamo che da 0 a 1600 NIS t roviamo il 68% di quelli che lavorano a Gaza, il 38% in
Israele e il 43% allestero.

85

8.7. LUOGO DI LAVORO / ASSISTENZA SOCIALE


Nella Tabella 42 viene presentata la comparazione tra le variabili assistenza e luogo di
lavoro. Richiamano lattenzione le percentuali che si riferiscono a chi lavora in Israele e
allestero. La percentuale pi alta delle famiglie che non riceve nessun aiuto (95%) si trova
fra I lavoratori in Israele; del rimanente 5%, il 4% riceve assistenza dallMSA e l1% dallUNRWA.

Tabella 42.
TIPO DI ASSISTENZA

Gaza

Nessun aiuto
Ministry of Social Affairs (MSA)
UNRWA
"Zakat" islamica
Parenti
Risparmi
Totale

92%
4%
3%
1%
1%
0%
100%

LUOGO DI LAVORO
Israele
Estero
95%
4%
1%
0%
0%
0%
100%

71%
7%
0%
0%
7%
14%
100%

Senza
lavoro
16%
42%
8%
8%
13%
14%
100%

Assent i le forme tradizionali della Zakat, o elemosina islamica, del risparmio e dellaiuto dei
parenti. Sorprende a prima vista che tra chi lavora allestero, vi sia la quota relativament e
pi alta di assist iti da parte del MSA. Abbiamo visto prima (Tabella 41 e Grafico 34), come le
famiglie di lavoratori allestero possano essere considerate tra le famiglie benestanti. Chi
conosce la sociologia dellemigrazione sa per che tra i t anti lavoratori che riescono a inserirsi e a produrre reddito da inviare alla famiglia rimasta nel paese dorigine, alcuni non hanno la medesima fortuna e si tratta allora di storie di emarginazione e rovina per le famiglie
rimaste senza il supporto economico del padre di famiglia.
Analizzando in dettaglio la colonna della Tabella 42 che si riferisce ai senza lavoro osserviamo come solo il 16% di essi non riceve alcuna forma di aiuto mentre sono pi o meno attive
tutte le forme di assistenza (UNRWA, Zakat, Parenti e Risparmio). Non sorprende che lMSA
aiuti circa la met dei senza lavoro (42%).

8.8. INGRESSO MENSILE / ASSISTENZA SOCIALE


Dalla Tabelle 43 possiamo rilevare alcune informazioni int eressanti. Innanzitutto che la Zakat
islamica quasi esclusivamente appannaggio (91%) delle famiglie pi povere (0-800 NIS).
Tutti gli altri dati conferamno che in effetti una certa attenzione da parte degli enti dassistenza viene risevata alle fasce di famiglie con gli ingressi pi bassi (76% lMSA, 72% lUNRWA).

Tabella 43.
INGRESSO MENSILE
Da 0 a 800 NIS
Da 800 a 2000 NIS
Pi di 2000 NIS
Totale

Nessun
aiuto
22%
55%
23%
100%

ENTI O FORME ASSISTENZIALI


MSA
UNRWA
"Zakat"
Parenti
islamica
76%
72%
91%
76%
14%
28%
9%
12%
10%
0%
0%
12%
100%
100%
100%
100%

86

Risparmi
60%
27%
13%
100%

Guardando la stessa comparazione da un altro punto di vista, ovvero considerando le percentuali della fasce dingresso mensile si pu notare (Tabella 44) come effettivamente esist e
un ceto criterio distributivo nellerogazione di assist enza da parte di MSA e UNRWA con tassi
decrescenti di assistenza al decrescere dellingresso mensile medio per famiglia. Infine 12
famiglie su 100 dei senza lavoro ricevono un qualche aiuto dai parenti, mentre 10 tirano a
campare con i risparmi accumulati.

Tabella 44.

ENTI O FORME ASSISTENZIALI


UNRWA Zakat
Parenti Risparmi Totale
islamica
7%
5%
5%
4%
100%

MSA

INGRESSO M ENSILE
Da 0 a 400 NIS

Nessun
aiuto
41%

Da 401 a 800
Da 801 a 1200

69%
89%

9%
5%

7%
3%

3%
1%

5%
0%

6%
2%

100%
100%

Pi di 1200 NIS

96%

3%

0%

0%

0%

1%

100%

37%

8.9. LAVORO TEMPORANEO-PERMANENTE / ASSISTENZA SOCIALE


Dalle Tabelle 45 e 46 si pu rilevare che incrociando il tipo di assist enza con il luogo di lavoro
ancora una volta emergono i criteri distributivi degli enti eroganti assistenza. Infatti abbiamo percentuali di emarginazzione assoluta molto basse se si considerano le famiglie con il
capo-famiglia disoccupato. Solo il 3% di esse infatti non usufruisce di nessuna forma di assistenza. Anche lintervento del MSA e dellUNRWA diventa pi consistente al peggiorare della
situazione lavorativa.

Tabella 45.
TIP O DI ASSISTENZA
Nessun aiuto
Ministry of Social Affairs
UNRWA
Zakat Islamica
Aiuto dei parenti
Risparmi
Totale

Permanente
63%
14%
24%
9%
12%
13%
54%

TIPO DI LAVORO
Temporaneo Nessun lavoro Totale
34%
3%
100%
23%
63%
100%
40%
36%
100%
18%
73%
100%
12%
76%
100%
13%
73%
100%
32%
14%
100%

Osservando le stesse variabili da una diversa angolatura possiamo puntualizzare meglio alcune proporzioni percentuali riferite al tipo di lavoro (Tabella 46). Concent rando lattenzione
sulla colonna di Nessun lavoro vediamo come di 100 famiglie con il capo-famiglia disoc-

Tabella 46.
TIPO DI ASSISTENZA
Nessun aiuto
Ministry of Social Affairs
UNRWA
Zakat I slamica
Aiuto dei parenti
Risparmi
Totale

Permanente
95%
2%
1%
0%
1%
1%
100%

87

TIPO DI LAVORO
Temporaneo Nessun lavoro Totale
86%
18%
82%
7%
41%
9%
4%
8%
3%
1%
8%
1%
1%
12%
2%
1%
10%
2%
100%
100%
100%

cupato 18 non riceveno alcuna forma di aiuto, 41 ricevono una qualche assistenza dallMSA
e 8 dallUNRWA. Presente e significativa la pratica della Zakat in questa fascia di popolazione: 8 famiglie su 100 vengono aiutate da unusanza religiosa! Zakat che peraltro quasi del
tutto assente presso le altre categorie di lavoratori.

8.10. LAVORO TEMPORANEO-PERMANENTE / INGRESSO MENSILE


Le seg uenti Tabelle 4 7 e 4 8 propo ngono lultima comparazio ne di questo c apitolo
confrontando ingresso mensile medio con il tipo di lavoro (Temporaneo, Permanente o
Nessun lavoro). Come si pu vedere, esiste quasi una specularit tra i dati riferiti a chi ha un
lavoro permanente e quelli relativi ai senza lavoro. Cresce il numero percentuale delle
famiglie al crescere dellingresso mensile (10% nella fascia pi bassa, 89% in quella pi alta).

Tabella 47.
INGRESSO M ENSILE MEDIO

Permanente

Da O a 400 NIS
DA 401 a 800
Da 801 a 1200

10%
30%
59%

Da 1201 a 2000
Pi di 2000 NIS

71%
89%

TIPO DI LAVORO
Temporaneo Nessun
lavoro
29%
61%
51%
19%
38%
4%
27%
10%

3%
1%

Totale
100%
100%
100%
100%
100%

Concentrando lattenzione sul tipo di lavoro notiamo che su 100 capo-famiglia che hanno
un lavoro permanente solo 3 guadagnano fino a 400 NIS mentre. Degli altri 97, 10 guadagnano fino ad 800 NIS, 21 fino a 1200, 37 fino a 2000 e 29 con pi di 2000 NIS. Distribuite senza
grosse differenze percentuali tra le varie fasce dingresso le famiglie con il capo-famiglia che
ha un lavoro temporaneo. Si conferma infine che senza lavoro sta peggio delle altre due
categorie. La grande maggioranza dei senza-lavoro (63%) possono solo contare su un ingresso mensile inferiore a 400 NIS, ovvero approssimativamente a 100 USD.

Tabella 48.
INGRESSO M ENSILE MEDIO

Permanente

TIPO DI LAVORO
Temporaneo
Nessun
lavoro
15%
63%

Media

Da O a 400 NIS

3%

DA 401 a 800
Da 801 a 1200

10%
21%

28%
24%

24%
6%

18%
21%

Da 1201 a 2000
Pi di 2000 NIS
Totale

37%
29%
100%

24%
9%
100%

5%
2%
100%

28%
19%
100%

88

14%

9. FONTI E USO DELLACQUA


9.1. Introduzione
In questo paragrafo vengono passati in rassegna i dati comparati relativi ai pi important i
indicatori sulluso dellacqua a livello famigliare. E cos possibile quantificare, per la prima
volta, le dimensioni reali dei vari erogatori dacqua nella citt di Khan Younis. In realt su
quest argomento esistono diverse opinioni a livello locale (per non parlare dei vicini israeliani). Ma si tratta dopinioni, spesso fondate su dati parziali e/incompleti o comunque estrapolati
dai dati generali nazionali. Si ha invece ragione di ritenere che a Khan Younis e, in generale
nellArea Sud della Striscia di Gaza, ci siano delle caratteristiche peculiari che vale la pena
tenere nella dovuta considerazione. Questo argomento stato meglio enunciato e discusso
in due dei lavori pubblicati nellambito dellintervento italiano. Si tratta di pubblicazioni gi
menzionate nellIntroduzione del presente lavoro e, precisamente:
1) Geophysical study of the southern sector of the Gaza Strip, V. Agnesi, E. Rutigliano
2)

Jerusalem, 1997
Chemical and Microbyological Water Analisys in Khan Yunis Area, P. Ingrosso, R. Al
Khoudari, Jerusalem, 1998.

Gara di disegno nelle Scuole, Khan Younis, 1997 Disegno N. 3

Nello studio geofisico, effettuato in collaborazione con lUniversit di Palermo, viene in pratica fotografato, mediante elettrodi il sottosuolo in 40 punti selezionati ad arte al fine di
individuare le linee portanti della geometria della falda acquifera(vedasi figura a lato che
rappresenta la parte meridionale della Striscia di Gaza).
Confrontando successivamente i dati geo-elettrici di profondit con i dati chimici di superfi-

89

cie, ottenuti in collaborazione con il laboratorio, specializzato per le analisi dellacqua, del
WRC (Water Research Centre) dellUniversit Al Azhar di Gaza stat o possibile aprire uno
squarcio di comprensione scientifica nella complessa questione. Si veda lallegato N. per
approfondire largomento.
Il secondo studio, anchesso realizzato con il supporto laboratoristico del WRC, si sofferma
specificamente sui risultati delle analisi chimiche e microbiologiche, effettuate secondo un
piano cronologico e procedurale ad hoc, realizzando periodici prelievi dellacqua da analizzare, sia nei pozzi municipali che a livello dei rubinetti delle abitazioni servite, ivi incluse
alcune scuole pubbliche della citt.
Si rimanda alle menzi onat e pubblicazio ni per un esame det t ag liat o del quadro
idrogeologico di Khan Younis. Qui basti menzionare due dati che hanno mag giore rilevanza
per il presente lavoro:
1) Esistono differenti problematiche idrogeologiche tra la parte di falda che guarda verso
la costa (occupata dagli israeliani) e quella che si estende pi estesamente verso SudEst, ossia verso i deserti del Negev e del Sinai.
2)

La qualit chimica, biologica ed organolettica dellacqua dei pozzi sfruttati dai coloni
israeliani nettamente migliore di quella dei pozzi municipali di Khan Younis e Rafah (la

citt pi meridionale della Striscia).


Ad un idrogeologo tutto ci pu sembrare quasi ovvio, ma non tanto se si considera che
nellArea Nord e Nord-Est della Striscia di Gaza i dat i di cui sopra non sono pi validi. Qui
infatti le riserve appaiono essere maggiori e di migliore qualit, mentre sembrano meno significative le differenze di falda nellasse Est-Ovest, ovvero mare-entroterra.

Gara di disegno nelle Scuole, Khan Younis, 1997 Disegno N. 1

Una riflessione a parte merita il problema degli indicatori sulluso dellacqua a livello famigliare.
Si tratta indubbiamente di un argomento in divenire, anche tra gli specialisti del settore, in
quanto accanto a variabili quantitative misurabili (montante idrico, perdite in e fuori rete,
contatori, ecc.) bisogna collocare variabili qualitative di pi complessa misurazione (conoscenze, attitudini e pratiche della popolazione, accettazione delle tariffe, modalit di
razionamento dellacqua, ecc.).
Per quanto riguarda le misurazioni di tipo quantitativo sono investigati gli usi alimentari dellacqua (per bere, cucinare e fare il t) ed extra-alimentari (uso irriguo). Una certa att enzio-

90

ne viene anche rivolta alla presenza o meno dei contatori dellacqua, siano essi di tipo privato, ovvero esclusivo della singola famiglia o collettivo (che serve pi famiglie) o, caso non
infrequente, del tutto assente.
Per quanto riguarda le domande di tipo qualitativo, ovvero centrate sulle opinioni delle persone intervistate, latt enzione stata rivolta principalmente alla bolletta dellacqua e alle
idee comuni esistenti in tema di qualit dellacqua e di aumento del suo costo.

9.2. FONTE DAPPROVVIGIONAMENTO / CONTATORE DELLACQUA


Dalla Tabella 49. ricaviamo il tabulato finale sulla presenza dei contatori dacqua a seconda
delle fonti di approvvigionamento; di esse riportiamo qui quelle pi importanti che sono i
pozzi municipali, i pozzi dellUNRWA e quelli privati.

Tabella 49.
CONTATORE DELL'ACQUA
Nessun Contatore

FONTE DI APPROVVIGIONAMENTO
Municipalit
UNRWA
Pozzi privati
2%
95%
22%

Contatore privato
Contatore comune

68%
30%

2%
3%

67%
11%

Totale

100%

100%

100%

Notiamo subito che delle abitazioni servite dalla rete e dallacqua municipale, solo il 2%
sono sprovviste di contatore dellacqua. Il 22% di chi prende lacqua dai pozzi privati ugualmente sprovvisto di contatore; si tratta generalmente di abitazioni ubicate allestrema peri-

Khan Younis, Quartiere Al Amal, 1999

feria della citt che non sono ancora connesse alla rete municipale. Il 95% delle abitazioni
servite dal pozzo dellUNRWA non hanno un contatore dacqua. Di fatto la bolletta dellUNRWA
attribuisce per ogni famiglia un forfait mensile, minimo o politico, considerevolmente pi
ridotto rispetto alla bolletta media municipale, indipendentemente dalla quantit dacqua

91

consumata. La citt, in massima parte servita dalla Municipalit, vede circa un terzo dei
contatori (30%), ancora di tipo condominiale; la tendenza in atto di attribuire un contatore
per famiglia. I l 68% possiede un contatore privato. Da notare che si tratta, per buona parte,
di contatori in via di rettifica o sost ituzione in quanto non rispondenti ai moderni standard di
precisione richiesti.

9.3. CONTATORE DELLACQUA / BOLLETTA DELLACQUA


Nella Tabella 50 vengono comparate Bolletta dellacqua e la presenza o meno del Contatore. Si tratta di cifre da valutare con cautela in quanto possono indurre in errore. Analizzando la colonna contatore privato, notiamo che la fascia di popolazione pi numerosa (76,1%)
paga una bolletta mensile che va da 20 a 30 NIS, mentre il 21,3% di chi possiede un contatore privato paga di pi di 30 NIS. Fa da controcanto a questultimo dato lo 0,0% di chi non ha

Tabella 50.

CONTATORE DELL'ACQUA
Comune
Nessun
contatore
1,9%
89,7%
13,5%
0,0%

BOLLETTA DELL'ACQUA

Privato

Totale

NIS 0
NIS 1-19

2,3%
0,4%

NIS 20-30

76,1%

63,3%

10,3%

66,7%

Pi di 30 NIS
Totale

21,3%
100%

21,4%
100%

0,0%
100%

19,4%
100%

9,9%
4,0%

un contatore. Passando ad osservare la colonna relativa al contatore comune, o condominiale, notiamo una cifra percentuale che va meglio chiarita: il 13,5% di chi paga una
bolletta inferiore a 20 NIS. Si tratta di bollette inferiori alla Moda (da 20 a 30 NIS) proprio
perch, essendo i contatori comuni, lo share tra le varie famiglie pu risultare inferiore a
quello delle singole famiglie dotate di contatore. Tra chi non ha nessun contatore troviamo
infine un 10,3% di famiglie che pagano la tariffa media comune che come abbiamo visto va
da 20 a 30 NIS. Evidentemente si tratta di bollette forfettarie pagate alla Municipalit sulla
base di una vecchia ordinanza militare israeliana. L89,7% che non ha contatore e non paga
la bolletta costituito dalle famiglie che vengono rifornite dallUNRWA.

9.4. FONTE DAPPROVVIGIONAMENTO / BOLLETTA DELLACQUA


Tabella 51.
BOLLETTA DELL'ACQUA
NIS 0

FONTE DI APPROVVIGIONAMENTO
Pozzi privati
Municipalit
UNRWA
2%
91%
89%

NIS 1-19
NIS 20-30

4%
72%

0%
9%

0%
11%

NIS 31_40
NIS 41_50

6%
6%

0%
0%

0%
0%

NIS 51_100
NIS > 100
Totale

7%
1%
100%

0%
0%
100%

0%
0%
100%

92

Compariamo infine la Fonte di Approvvigionamento con le fasce tariffarie della


bolletta e vediamo ritornare alcune proporzioni gi viste, seppure differenti in
qualche particolare. Innanzitutto si conferma il dato che descrive circa un decimo (9%) dei clienti dellUNRWA come
regolarmente paganti la stessa bolletta
media delle famiglie servite dalla rete municipale. I dati in tabella precisano inoltre
che unanaloga percentuale (11%) paga
la bolletta alla Municipalit, pur dichiarando che la sua fonte principale di approvvigionamento costituita da pozzi
privati.

9.5. FONTE DI APPROVV. /


E TROPPO CARA LA BOLLETTA?
La ro ssima t abell a ci pe r met t e di
evidenziare in maniera ancora pi precisa i dati di opinione relativi alla tariffa dellacqua. Abbiamo gi visto nella sezione
dedicata allAnalisi Descrittiva e in altri

Uso dellacqua a Khan Younis, 1998

capitoli dellAnalisi Comparativa, come


gli abitanti del Campo non considerino troppo cara la bolletta dellacqua. Con una certa
ironia avevamo anche insinuato che la cosa non sorprendeva pi di tanto dal momento
che tra coloro serviti dallUNRWA solo il 10% paga la Bolletta municipale.

Tabella 52.
E' TROPPO CARA LA BOLLETTA?
No

FONTE DI APPROVVIGIONAMENTO
Pozzi privati
Municipalit
UNRWA
35%
62%
33%

Si
Non so

64%
2%

16%
22%

44%
22%

Totale

100%

100%

100%

Nella Tabella 52 osserviamo un p perfidamente che solo il 16% degli usuari UNRWA considera cara la bolletta pagata dai vicini comunali, mentre il 22% esprime un non so che assomiglia molto a un no comment. Curiosamente la st essa percentuale di non so (22%) esist e
anche tra le famiglie servite da pozzi privati.

93

9.6. FONTE DAPPROVVIGIONAMENTO /


PERCHE E TROPPO CARA LA BOLLETTA?
Considerando i problemi di credibilit che insidiano gli usuari UNRWA quanto si tratta di
giudicare lesosit o meno di bollette pagate da altri ci concentreremo, nella Tabella 53.,
delle opinioni di chi approvvigionato dalla Municipalit.

Tabella 53.

FONTE DI APPROVVIGIONAMENTO
Municipalit
UNRWA
Pozzi privati

PERCH TROPPO CARA LA BOLLETTA?


Costa troppo

37,28%

22,73%

0%

Cat tiva qualit dell'acqua


Cattiva distribuzione in rete

21,93%
30,26%

4,55%
0%

50%
16,67%

Non so
Altro

2,41%
8,11%

59,09%
13,64%

33,33%
0%

Totale

100%

100%

100%

Come si vede i principali motivi dichiarati per spiegare perch la bolletta dellacqua sarebbe troppo salata sono nellordine di tipo economico (37% risponde che costa troppo), dinsoddisfazione verso il servizio di distribuzione (30%) o di recriminazione sulla qualit dellacqua supposta cattiva. Se le famiglie servite dalla municipalit non sembrano avere molte
incertezze sullargomento (solo il 2,4% risponde non so), lo stesso non si pu dire di chi
servito dallUNRWA (59%) o si approvvigiona da pozzi privati (33,3%).

9.7. FONTE DI APPROVVIGIONAMENTO /


PAGHEREBBE DI PI PER AVERE DELLACQUA MIGLIORE?
Nelle due seguenti tabelle vengono incrociati vicendevolmente le due variabili paghreebbe
di pi? e fonte di approvvigionamento. La prima una domanda tipicamente qualitativa
in quanto sottintende unopinione dellintervistata, la seconda invece presuppone una risposta circa un dato di fatto.

Tabella 54.
PAGHEREBBE DI PI PER AVERE
DELL'ACQUA MIGLIORE?
No
Si
Totale

FONTE DI APPROVVIGIONAMENTO
Municipalit
UNRW A
Pozzi privati

97%

2%

1%

100%

87%
91%

11%
8%

2%
1%

100%
100%

Dalla Tabella 54 ricaviamo che, sia nelle risposte negative che affermative, le pi alti percentuali (97 e 87%) si ritrovano fra gli utenti della rete idrica municipale; ci si spiega facilment e
ricordando che la maggior parte delle famiglie intervistate (circa 3/4) sono servite appunto
dalla Municipalit. Ricompare sotto forma di percentuale relativa (11%) di quegli utenti UNRWA
che costituiscono il 62% visto prima (Tabella 52.) che non considerano cara la bolletta.

94

Nella Tabella 55 osserviamo il secondo incrocio delle due variabili, volto a definire le percentuali di si e di no relativamente ad ogni singola categoria della voce fonte di approvvigionamento. Ancora una volta ritornano delle proporzioni gi viste incrociando altre variabili.
La stragrande maggioranza (91%) degli ut enti UNRWA sarebbe disposta a pagare di pi per
avere dellacqua migliore, contro il 58% degli utenti della rete cittadina.

Tabella 55.

FONTE DI APPROVVIGIO NAMENTO


Municipalit
UNRWA
Pozzi privati

PAGHEREBBE DI PI PER AVERE


DELL'ACQUA MIGLI ORE?
No
Si
Totale

42%
58%

9%
91%

22%
78%

100%

100%

100%

9.8. PRESENZA DEL GIARDINO / USO DELLACQUA


Investigando luso non aliment are dellacqua, il primo argomento da affrontare riguarda
luso ag ricolo, soprattutto in una situazione come quella di Khan Younis dove mancano le
attivit industriali che richiedono grandi volumi dacqua. La Tabella 56 riassume i dati pi
salienti: il 43% degli orti o giardini vengono irrigati con acqua del rubinetto mentre il 39%
riutilizza acqua gi usata in cucina o in bagno; il 15% utilizza entrambe le risorse. Da notare
che il 3% riferito alla voce No da intendere come giardino non coltivato, o non irrigato.

Tabella 56.

GIARDINO

ACQUA PER IRRIGARE

Si

No

No
Riuso

3%
39%

100%
0%

Acqua dela rete cittadina


Entrambi riuso e rete

43%
15%

0%
0%

Totale

100%

100%

9.9. IRRIGAZIONE / BOLLETTA DELLACQUA


Comparando luso dellacqua nellirrigazione con le fasce tariffarie della bolletta (Tabella
57.), notiamo che solo il 78% di chi paga pi di 30 NIS non ha nessun orto o giardino da

Tabella 57.
ACQUA PER IRRIGARE
Niente da irrigare
Rubinett o
Riuso
Entrambi
Totale

FASCE TARIFFARIE DELLA BOLLETTA


NIS 0-19
NIS 20-30
Pi di 30 NIS
92%
6%

89%
5%

78%
9%

2%
0%
100%

5%
1%
100%

9%
4%
100%

95

irrigare. Comparata con l89% di chi paga la bolletta media (20-30 NIS) e con il 92 di chi la
bolletta non la paga o la paga meno di 20 NIS, una percentuale del 78% induce a pensare
che chi esborsa bollette pi salate per lacqua probabile che abbia un orto o un giardino.
Per lo stesso motivo nella stessa fascia di famiglie che paga di pi per avere lacqua abbiamo le pi alte percentuali di riuso dellacqua (9%).

9.10. BOLLETTA DELLACQUA / E TROPPO CARA?


Comparando le fasce tariffarie della bolletta dellacqua con le risposte relative alla esosit
del prezzo dellacqua riscosso dalla Municipalit, abbiamo un quadro sinottico (Tabella 41),
che ci conferma che, chi lacqua non la paga affatto non la considera neanche troppo
cara (84%), e che tale percentuale diminuisce con laumentare della bolletta, fino ad arrivare
al pi modesto 10% di chi non considera cara la bolletta pur pagando pi di 50 NIS al mese.

Tabella 58.

E' TROPPO SALATA LA BOLLETTA?


No
SI
Totale

FASCE TARIFFARIE
NIS 0
NIS 1-19
NIS 20-30

84%
50%
38%

16%
50%
62%

100%
100%
100%

NIS 31-40
NIS 41-50

27%
16%

73%
84%

100%
100%

Pi di 50 NI S

10%

90%

100%

Accorpando in ununica fascia tutte le categorie che pagano una bolletta superiore a 30
NIS e riportando la nuova tabulazione in grafico, possiamo assistere, anche visivamente, alla
quasi perfetta specularit dei Si di chi paga pi di 30 NIS (82%) con i No di chi la bolletta
non la paga. Nel mezzo si situano quelli che pagano meno di 20 NIS (50% Si e 50% No) mentre
gli utenti pi comuni, quelli cio che pagano la bolletta media (da 20 a 30 NIS), ripropongono
alcune percentuali gi viste in altre precedenti tabelle.

41. E' TROPPO SALATA LA BOLLETTA DELL'ACQUA?


84%

No

82%

SI
62%

50% 50%
38%
18%

16%

NIS 0

NIS 1-19

NIS 20-30

96

Pi di 30 NIS

9.11. QUANTO PAGHI DI BOLLETTA? /


PAGHERESTI DI PIU PER UNACQUA MIGLIORE?
Osservando la Tabella 59., abbiamo una ulteriore conferma di molti dati visti finora. In
particolare risalta per significanza statistica il dato del Si che si riferisce alla fascia media e
modale delle famiglie che pagano fra i 20 e i 3O NIS: il 66%.

Tabella 59.

PAGHEREBBE DI PIU'?
Si
Totale
80%
100%

BOLLETTA DELL'ACQUA
NIS 0

No
20%

NIS 1-19
NIS 20-30

28%
34%

72%
66%

100%
100%

Pi di 30 NIS

52%

48%

100%

9.12. CONSIDERI LA BOLLETTA TROPPO CARA? /


PAGHERESTI DI PIU?
Tabella 60.
E' TROPPO C ARA LA BOLLETTA?

PAGHEREBBE DI PIU'
No
Si

No

25%

46%

Si
Totale

75%
100%

54%
100%

Osservando I dati riportati nella Tabella 60., troviamo un dato che avrebbe forse bisogno di
approfondimenti che non possono avere luogo in questo lavoro e che pertanto lasciamo
totalmente allint erpretazione del lettore: la maggioranza (54%) di chi affermava che la bolletta dellacqua era troppo salata sarebbe disposta tuttavia a pagare ancora di pi se migliorasse la qualit dellacqua.

Water Tanks , Khan Younis , 1 9 9 9

97

9.13. PERCHE E TROPPO CARA LA BOLLETTA?


/ PERCHE PAGHERESTI DI PIU?
Nel Grafico 42 vengono sintetizzati alcuni dat i di grande interesse che proponiamo allattenzione dei decision makers del settore chiamati a pianificare la gestione della rete idrica
cittadina. Si tratta di dati su base qualitativa, ossia basati su delle opinioni, che per possiedono una sicura attendibilit statistica in quanto continuamente riconfermati dallanalisi
bivariata daltre varabili correlate. Si riferiscono ai problemi pi sentiti dalla popolazione di
Khan Younis rispetto alle questioni qualit dellacqua e pubblico servizio dapprovvigionamento.

42. PERCHE' E' TROPPO CARA LA BOLLETTA?


/ PAGHERESTI DI PIU'?
66%

64%

66%

No
Si
36%

Alto costo

34%

34%

Bassa Qualit
dell'acqua

Servizio d'erogazione
scadente

Tra tutti coloro che avevano dichiarato che la bolletta dellacqua era troppo cara, indicandone il motivo principale (alto costo, cattiva qualit dellacqua e bassa qualit del
servizio municipale), pagherebbero di pi per dellacqua migliore il 66% di quelli che si lamentano della qualit dellacqua, il 66% degli insoddisfatti del servizio pubblico e il 36% di
quelli che considerano troppo esosa la bolletta dellacqua.

98

10. IGIENE E MALATTIE VEICOLATE DALLACQUA


(Parassitosi, Fluorosi Dentale e Diarrea)
10.1. Introduzione / Sommario
Abbiamo gi visto, nella sezione dedicata allanalisi descrittiva, come nel 1999, un minor
numero relativo di famiglie (43%) dotata dello scarico dellacqua nel bagno rispetto a 3
anni prima, quando era stata rilevata una percentuale del 45% (v. Grafico wxw).
Si tratta di un dato un p preoccupante perch nota e documentata limportanza dei
servizi igienici moderni (soprattutto del flush della tazza da bagno), nel contenimento e
prevenzione delle parassitosi, particolarmente di quelle fecali. Certo, la presenza dello scarico presuppone migliori infrastrutture (fognatura o, dove la fognatura manca come a Khan
Younis, pozzi settici) e un certo adattamento culturale (cultural adjustment), soprattutto per
le popolazioni di recente inurbamento, profughe da villaggi rurali dove le infrastrutture di
sanitation si basavano ancora sugli antichi criteri del pozzo a perdere, ed era diffusa la
pratica ancestrale della cultura materiale contadina di espletare le funzioni fisiologiche, plain

Striscia di Gaza, Manifestazione di massa, 1998

air. Pratica che, sotto ogni latitudine (C. Agostini, 1995), viene considerata pratica vantaggiosa (fertilizzante), per la terra. Non certamente il caso di Khan Younis, dove di terra da
coltivare n rimasta ben poca, e la popolazione che vi risiede cresce ad un ritmo vertiginoso. E gi stato ricordato che, in quanto a numero di abitanti per chilometro quadrato, la
Striscia di Gaza seconda solo a Hong Kong. Simmag ini dunque la dimensione del carico
antropico sullambiente prodotto da un milione di persone. Proviamo a fare un p di cont i
limitandoci ad un dat o incontrovertibile: gli escrementi umani. Poniamo per praticit di calcolo che le 150.000 anime, attualment e presenti a Khan Younis, producano ogni giorno e
mediamente, un chilogrammo di rifiuti fisiologici. In un anno bisognerebbe smaltirne 54.750
tonnellate. Una vera e propria montagna, su quest o non si discute, solo che invece di elevarsi verso il cielo, tende a percolare ed infiltrarsi sottoterra, fino ai livelli artesiani e oltre, inquinando la falda idrica sia chimicamente (si pensi per es. ai nitrati), che biologicamente

99

(microrganismi patogeni). Per risolvere il problema del sovraccarico antropico sullambiente


dunque necessario adeguare le infrastrutture delloriginario villaggio a quelle della popolosa citt quale oggi Khan Younis. Si sono fatti negli ultimi 4-5 anni grandi progressi in tale
direzione. Sono nettamente migliorate le infrastrutture idriche di rete, g razie agli interventi
della cooperazione internazionale, in primo luogo UNDP e Unione Europea che hanno rifatto, ex-novo, ampi tratti della rete idrica cittadina. Un ruolo non secondario pensiamo si debba attribuire anche alla cooperazione italiana per limportanza che ha rivolto al problema
della qualit sanitaria dellacqua. Per quanto dato sapere, nessunaltra agenzia di sviluppo o istituzione, nazionale e internazionale si era prima occupata di operare concretamente per risolvere o almeno alleviare il problema del pesante inquinamento dellacqua
nella Striscia di Gaza e particolarmente a Khan Younis dove la popolazione era costretta a
bere acqua praticamente avvelenat a. Eppure non st ato necessario fare un Piano Marshal

Seminario di formazione s u Acqua e s alute, Khan Younis , 1 9 9 7

per migliorare rapidamente la situazione. E bastato provvedere i due pozzi pi illegali (in
quanto a rispetto degli standards raccomandat i dallOMS), dimpianti di dissalazione ad
osmosi inversa. Il miglioramento della qualit complessiva dellacqua stato sensibile e immediato. Infatti avendo i restanti 4 pozzi che riforniscono la citt, degli indici di salinit e
nitratazione molto meno terribili e sostituendo lacqua salmastra dei due pozzi presi in gestione dal progetto italiano con acqua dolce (e rispettosa delle raccomandazioni OMS), la
migliorata qualit dellacqua stata subito percepita e apprezzata dalla papille gust ative
della gente; kub ni dura, la ling ua non stupida dice un vecchio proverbo russo.
Rimane irrisolto, il problema dello smaltimento delle acque nere degli impianti sanitari e delle
acque usate in generale. E in stato avanzato di progettazione, da parte dei giapponesi, il
piano di dotare Khan Younis di una rete fognaria. Nellattualit ci limitiamo a constatare che,
daccordo con i dati da noi rilevati, pi di un terzo delle abitazioni sono sprovviste di pozzo
settico (v. sezione Analisi Descrittiva), mentre si hanno fondati motivi per dubitare che i
restanti due terzi di abitazioni siano provviste di pozzi veramente settici, ovvero a tenuta
stagna. Ricordiamo a tale proposito che nella Khan Younis Survey-1996, avevamo dedicato una serie di domande del questionario (v. ALLEGATO N. ....) alla presenza, sul tetto delle
abitazioni, di taniche o serbatoi di accumulo dellacqua, e allesistenza di pozzi settici e loro
relativa manutenzione. I risultati furono abbastanza allarmanti in quanto rilevavano una quasi

100

assoluta mancanza di manut enzione. Si sa che un pozzo settico perde molta della sua utilit
se non perfettamente integro; ogni foro o rottura nella tenuta dei pozzi settici significa per
la falda idrica, unulteriore aumento di nitrati e sostanze azotate oltre che una disseminazione a perdere di batteri e parassiti fecali. Per quanto riguarda la mancata manutenzione di
taniche o serbatoi di accumulo, rammentiamo che essa considerata da molti epidemiologi
una delle principali fonti di proliferazione batterica e parassitaria (OMS, 1992). Ci particolarmente vero in tutta la Striscia di Gaza dove le frequenti e prolungate sospensioni o
razionamenti nellerogazione dacqua, costringono ad usare lacqua dei serbatoi di riserva
(v. FOTO).
Lo smaltimento on the road delle acque usate un altro motivo di vivo allarme per la
salute pubblica. Come si sa, le acque usate (ad es. in cucina) sono generalmente ricche di

Shebab, Khan Younis , 1 9 9 9

residui organici. Date le condizioni climatiche locali, specialmente estive, essi diventano letteralmente il nutrimento del brodo di coltura per virus, batteri, protozoi e metazoi, i comuni
vermi intestinali per intenderci. I dati da noi raccolti e illustrati in questo capitolo ci dicono
che la percentuale di famiglie che ricorrono allo smaltimento, sulla strada, dellacqua usata
sia cresciuta dal 30 al 34% negli ultimi 3 anni. Non si tratta beninteso, statisticamente parlando, di un incremento indiscutibile e inequivocabile. E previsto del resto nel design del
nostro campione statistico un margine derrore del 5%, inoltre trattandosi di dati confidenziali, essi sono influenzati dal fattore soggettivo sia dellintervistato che dellintervistatore.
Avremmo comunque preferito avere un risultato con il dubbio dellerrore statistico verso il
basso e ci rimane effettivamente il dubbio che le condizioni di sanitation a Khan Younis
siano effettivament e peggiorate negli ultimi 3-4 anni, nonostante che, nello stesso periodo di
tempo, gran parte degli altri indicatori socio-economici e sanitari risultino nettamente migliorati.
Buone notizie invece per quanto riguarda la fluorosi dentale che, pur mantendosi su valori
elevatissimi (circa un terzo della popolazione) mostra, come vedremo, una certa t endenza
a ridursi.

101

Sia concessa anche una certa soddisfazione nellavere evidenziato, grazie allanalisi bivariata,
una fortissima (p=.0001) quanto suggestiva correlazione inversa tra la fluorosi dentale e labitare (e bere?) nellarea del campo profughi. Risulta infatti, come vedremo meglio in seguito,
che esiste una significativa differenza di quasi 18 punti percentuali tra il tasso di fluorosi tra le
famiglie cittadine (38%) e quello delle famiglie che vivono nel campo (21%).
Per quanto riguarda la diarrea, sintomo cardinale di gran parte delle malattie veicolate
dallacqua, vi infine una conferma ai nostri monitoraggi intermedi effettuati nel corso degli
ultimi 2 anni: essa in diminuzione. Stiamo parlando ovviamente delle statistiche di un sintoma
e quindi non consentito affrettare alcuna conclusione epidemiologica su gastroenteriti
infettive o altre entit nosologiche ben definite.

10.2. SCARICO DACQUA NEL BAGNO


E SMALTIMENTO DELLE ACQUE USATE
Osservando il Grafico 43 notiamo le correlazioni tra presenza dello scarico dellacqua nella tazza da bagno, e smaltimento delle acque usate (dove getta lacqua usata?). Viene
confermato il dato africano (OMS, 1988) che la presenza del flush comporta un minor
ricorso alla strada come luogo di smaltimento delle acque usate (7% contro il 18% di chi non
possiede lo scarico dellacqua nel bagno).

43. HA UN BAGNO CON LO SCARICO DELL'ACQUA?


/ DOVE GETTA L'ACQUA USATA?
75%
57%

18%

24%
17%

7%
Pozzo settico

Strada
Si

Entrambi strada e
pozzo
No

Ovviamente la presenza di un pozzopi o meno settico..) il fattore strettamente correlato


con presenza di scarico dellacqua il quale, a sua volta, correla anche smaltimento delle
acque usate. Il dato che riassume meglio il risultato za del flush con smaltimento nel pozzo
settico: il 75% delle famiglie provviste di flush nella tazza del bagno, smaltisce le acque
usate nel pozzo settico contro il 57% delle famiglie sprovviste fi flush.

102

10.3. SMALTIMENTO ACQUE USATE


Comparando i dati del 1996 con quelli del 1999, opportunamente accorpati, relativi alle
modalit di smaltimento delle acque usate, si vede come siano aumentate (dal 30 al 34%) le
famiglie che scaricano lacqua sporca per strada (v. Tabella 61
Tabella 61.
SMAL TIMENTO ACQUE USATE
KY-1996
KY-1999
Pozzo settico

68%

65%

Strada
Altro

30%
2%
100%

34%
1%
100%

10.4. PRATICHE ALIMENTARI: BOLLITURA DELLACQUA E DEL LATTE


Pur in presenza di un coefficiente di correlazione non particolarmente significativo (p=0,03)
possibile affermare che ci sono forti indizi circa un qualche positivo cambiament o in atto
riguardo alla pratica di sterilizzare, mediante bollitura, lacqua e il latte. Nel caso dellacqua
si tratta di una pratica a cui si ricorre quando lacqua di repere particolarmente inquinata;
lopinione generale degli intervistatori locali che la gente si ricorda di tale semplice pratica
solo in caso di malattia in atto. La bollitura dellacqua appare pi come una pratica
propiziatoria che non come una effettiva precauzione.
In ogni caso ricordiamo anche che la bollitura non intacca la tossicit chimica eventualmente
presente nellacqua, ma solo quella batteriologica. E interessante comunque notare che il

Tabella 62
BOLLITURA DELL'ACQUA E DEL LATTE
KY-96

KY-99

Acqua

Latte

Acqua

Latte

No

98%

5,8

96,2%

5,1%

Si

1%

87,1

3,5%

88,8%

Altro

1%

7,1

0,3%

6,1%

100%

100%

100%

100%

ricorso a detta pratica propiziatoria cresciuto negli ultimi 3 anni, passando dall1% al
3,5%. Ricordiamo che nello stesso periodo di tempo lacqua distribuita nella rete municipale
effettivamente migliorata. Come dire che pi migliora lacqua e pi si ha paura di berla?
La contraddizione solo apparente. In realt possibile che, il fatto che lacqua sia migliorata
per la vasta maggioranza della popolazione di Khan Younis, non stato solo un fatto concreto,
apprezzato da tutti, ma anche un avvenimento che ha generato commenti e discussione
tra la gente, portando a maturazione quanto era stato seminato nei primi due anni del
progetto italiano con le campagne di sensibilizzazione su acqua e salute. Abbiamo motivo
di credere che il miglioramento dellacqua abbia di per se espresso un messaggio di
promozione circa limportanza salutare di bere acqua buona.

103

10.5. DURATA DELLALLATAMENTO AL SENO MATERNO


Linteresse di conoscere i dati riguardant i la durata dellallattamento al seno materno deriva
dal desiderio di cercare di definire lentit del gruppo degli infanti a rischio di contrarre la
terribile Sindrome Metaemoglobinemica o Blue Syndrome, evenienza che ha un elevatissimo
tasso di decessi. Essa dovuta alla presenza di eccessive quantit di nitrati che, con un
meccanismo competitivo, riducono la quantit in circolo di sangue ossigenato inducendo
cianosi (colorito pallido-bluastro delle mucose), asfissia e morte.

44. ALLATTAMENTO AL SENO MATERNO


Survey 1997
6%

Famiglie senza bambini


Pi di 24 mesi

1%
19%

Fino a 24 mesi
16%

Fino a 18 mesi
Fino a 12 mesi
Fino a 9 mesi

9%
7%

Fino a 6 mesi

8%
18%

Fino a 3 mesi
Meno di 1 mese

16%

La relazione con lallattamento al seno consiste nella seguente evenienza: quanto, per varie
ragioni, si sospende lallattamento al seno, il bambino viene nutrito con latte liofilizzato il
quale, com noto, va sciolto nellacqua. Usando dellacqua con alte quantit di nitrati
inevitabile che il bambino vada incontro a deficit di ossigeno. Si badi bene che la bollitura
dellacqua non alcuna influenza sulla tossicit, tutta chimica, dellacqua, anzi una prolungata
bollitura, per effetto dellevaporazione, condensa ulteriormente i sali in essa disciolti.
Osservando il Grafico 44 notiamo dunque che il gruppo maggiormente a rischio interessa il
42% dei bambini (gruppo da 0 a 6 mesi di durata dellallattamento al seno). A rischio pi alto
risultano i bambini con meno di un mese di vita (15% dellintero campione), seguiti a ruota
dal gruppo dei bambini che ricevono il latt e solo durante i primi t re mesi (19%).

104

10.6. PUO LACQUA DANNEGGIARE LA SALUTE?


Il celebre motto talvolta le grandi rilevazioni si nascondono dietro piccole variazioni percentuali potrebbe essere il titolo del prossimo Grafico 45, dove abbiamo la possibilit di
illustrare levoluzione delle opinioni della gente, durante 3 anni, circa la relazione salute e
acqua insalubre. Come cera da attendersi da una popolazione relaivamente ben istruita
quale quella palestinese, le opinioni affermative circa lindubbio legame esistent e in tale
relazione costituiscono la quasi totalit delle risposte. Il fatto interessante costituito
dallevoluzone della pur minuscola percentuale rilevata nel 1996 (4,5%) che andata ulteriormente scemando, come dimostrano le rilevazioni effettuate nei due anni successivi (1,8%
e 0,4%).

45. PUO' L'ACQUA CATTIVA DANNEGGIARE LA SALUTE?


0,004
KY-1999

0,996
0,0177

KY-UHWC-'97

0,9824
4,5

KY-1996

95,5

Si

No

105

11. FLUOROSI DENTALE (Denti Gialli)


11.1. INTRODUZIONE-SOMMARIO
E necessario ricordare qui alcuni dati generali gi visti nella sezione descrittiva per agevolare la lettura e la comprensione dalcune importanti, crediamo noi, scoperte relative
allepidemiologia della Fluorosi dentale. Le scoperte consistono nellaver trovato de i
coefficienti di correlazione altissimi (p=,0001-2) tra le seguenti variabili computate nellanalisi
bivariata:
1)

FLUOROSI DENTALE E TIPO DI INSEDIAMENTO (Citt-Campo) 38/21. Dai dati da noi rilevati
risulta che la Fluorosi molto pi diffusa in Citt che nel Campo (38% contro 21%). Si
tratta di una scoperta che dovrebbe interessare molto gli operatori sanitari palestinesi
e i managers della Salute Pubblica.

2)

FLUOROSI DENTALE E FONTE DI APPROVVIGIONAMENTO IDRICO. Esiste una discreta correlazione tra la fonte di approvvigionamento e la presenza di fluorosi. Lacqua che pi si
associa alla Fluorosi quella dei pozzi privati (56%), seguita dallacqua della Municipalit (34%) e da quella dellUNRWA (18%).

3)

FLUOROSI DENTALE E PARASSITOSI. Altra scoperta non meno suggestiva la forte correlazione esistente tra Fluorosi e Parassitosi Intesinali. Secondo i nostri dati chi colpito da
Fluorosi pi facilmente colpito anche da parassiti intestinali. Si tratta di una correlazione interessantissima che invocherebbe pi approfondite ricerche epidemiologiche. Certo
rimane una consistente probabilit che la correlazione tra il fluoro e la maggiore frequenza di casi di parassitosi non sia in realt, dovuta a propriet fluorofile speciali degli
Elminti o delle Amebe ma ad altri cofattori ambientali e socio-economici presenti in
entrambe le variabili.Varrebbe in ogni caso la pena saperne di pi.

4)

FLUOROSI DENTALE E DIARREA. Identica situazione che con le parassitosi. Entrambe le


patologie si attraggono. Varrebbe la pena indagare meglio anche questa correlazione
e cercar di misurare quanto c di ambientale e quant o di patologia generale in questa
sug gestiva e reciproca attrazione morbosa.

Osserviamo dunque le generalit, ovvero la distribuzione generale, a livello famigliare, della


Fluorosi riassunta nelle Tabelle 63 e 63 bis.

Tabella 63
PRESENZA DI FLUOROSI

No

Si

66,9%

33,1%

100%

Come si pu vedere, quasi esattamente un terzo delle famiglie (33,1%) colpita in almeno
uno dei suoi membri dalla Fluorosi. Disaggregando i dati per il numero di persone colpite in

106

ogni famiglia, notiamo che il 32,6% delle famiglie presenta 3 o pi casi. Si pu parlare in
quest o caso di famiglie con Fluorosi diffusa, nel seno delle quali, pi frequentemente che in
altre famiglie, pi facile che si manifestino le espressioni pi gravi e invalidanti della Fluorosi:
la Fluorosi Ossea.

Tabella 63 bis

1 persona in famiglia
2 persone in famiglia

FAMIGLIE CON PRESENZA DI


FLUOROSI
36,2%
30,7%

3 persone in famiglia
Pi di 3 persone in famiglia

12,6%
20%

Totale

100%

TIP OLOGIA DELLA FLUOROSI

11.2. FLUOROSI DENTALE / TIPO DI INSEDIAMENTO


Come si pu vedere nel Grafico 46, nella Citt la presenza dei denti gialli quasi il doppio
di quella del Campo (38% contro 21%). Si tratta di un dato laconico eppure eloquente per
chi volesse meglio orientare una ricerca specifica sulla Fluorosi a Khan Younis.

46. Citt-Campo /
Presenza di "Denti Gialli" (Fluorosi dentale)
79%
62%
38%
21%

CITTA'

CAMPO PROFUGHI

Si

No

11.3. FLUOROSI DENTALE /


FONTE DI APPROVVIGIONAMENTO IDRICO
La Tabella 64 permette di ripartire i casi di Fluorosi tra le diverse fonti di approvvigionamento.
Inaspettata quanto sorprendente la differenza esistente tra chi beve lacqua della Municipalit e chi beve quella dellUNRWA (34% contro il 14%). Per quanto riguarda il dato dei pozzi
privati, pur degno di essere approfondito, non gli attribuiamo molta importanza in quanto

107

rappresenta una percentuale di popolazione molto bassa. Questo dato inoltre va anche
interpretato alla luce dia quanto abbiamo gi visto nel Grafico 40 dove netta la prevalenza della Fluorosi nella Citt. Ricordiamo anche che lacqua dellUNRWA distribuita interamente al Campo. Si tratta dunque di una ulteriore conferma di quanto avevamo g i considerato.

Tabella 64

PRESENZA DI FLUOROSI DENTALE

FONTE
Pozzi Privati

Si
56%

No
44%

Totale
100%

Pozzi Municipali
UNRWA

34%
14%

66%
86%

100%
100%

Totale

33%

67%

100%

11.4. CORRELAZIONE FLUOROSI / PARASSITOSI


Prima di addentrarci nellanalisi dei dati comparativi forse il caso di ricordare alcuni dati
descrittivi, relativi alle Parassitosi. Come si pu vedere dalla Tabella 65, il 41% delle famiglie
intervistate presentava almeno un caso di Parassitosi intestinale.

Tabella 65
PARASSITOSI

N. di famiglie

No
Si

455
313

59%
41%

768

100%

Osservando invece la Tabella 66, notiamo una correlazione irresistibile (p=,0001) tra presenza
di casi di Fluorosi e casi di Parassitosi. Come si pu vedere, il 52% delle famiglie colpite da
Fluorosi anche toccato dalle parassitos

Tabella 66

p=,001

PARASSITOSI

Presenza di Parassitosi

Assenza di
Fluorosi
35%

Assenza di Parassitosi
Totale

65%
100%

108

FLUOROSI DENTALE
Presenza di
Fluorosi
52%
48%
100%

M
41%
59%
100%

11.5. CORRELAZIONE FLUOROSI / DIARREA


Riportiamo in Tabella 67 il tabulato completo della Contingency Table della comparazione Fluorosi/Diarrea. Come si pu vedere il p-value al suo valore minimo 0,0001 (il che indica
il massimo di coefficiente di correlazione).

Tabella 67.
FLUOROSI / DIARREA
Summary Statistics
DF:

Total Chi-Square:

15,4

G Statistic :

15,2

Contingency Coefficient:

0,1

Phi:

0,1

Chi-Square with continuity correction

14,8

p = ,0001

p = ,0001

Assenza di
Fluorosi

Presenza di
Fluorosi

Totale

A
Presenza di diarrea

180

127

307

Nessun caso di diarrea

333

128

461

Totale

513

255

768

B
Presenza di diarrea

59%

41%

100%

Nessun caso di diarrea

72%

28%

100%

Totale

67%

33%

100%

C
Presenza di diarrea

35%

50%

40%

Nessun caso di diarrea

65%

50%

60%

Totale

100%

100%

100%

In Tabella 67-B, possiamo osservare come su 100 casi di famiglie con presenza di diarrea 41
sono colpite anche dalla Fluorosi dentale.
In Tabella 67-C vediamo invece come su 100 famiglie affette da Fluorosi, 50 sono colpite
anche da diarrea. Per orientarci meglio in questa disamina, opportuno ricordare che il
tasso di Fluorosi in tutto il campione del 33,2% mentre quello della diarrea del 40%. Di
conseguenza, il 41% della Tabella 67-B, se riferito alla voce presenza di diarrea rispecchia il
40% del campione generale; se riferito invece alla voce presenza di fluorosi esso non
rispecchia il tasso fluorosi di tutto il campione che del 33,2%. Siamo dunque in presenza di
un forte indice di correlazione tra presenza di Diarrea e presenza di Fluorosi. La conferma di
quest a correlazione si ha nella Tabella 67-C dove il 50% di compresenza di Diarrea e Fluorosi
risulta essere superiore ad entrambe le rispettive medie di tutt o il campione (40 e 33,2%).

109

Nel nostro caso, abbiamo privilegiato il massimo di grandang olarit possibile. In altre parole abbiamo completamente abbandonato lidea di entrare in classificazioni che hanno
rilevanza clinica (diarree virali, batteriche, parassitarie, ecc.) mentre ci siamo occupati
innanzitutto di costruire un indice di prevalenza generale centrato sul sintomo in se; pensiamo per questo che al termine diarrea bisognerebbe preferire quello di Sindrome Diarroica,
dove la parola sindrome elimina ogni riferimento sulle cause dello stato morboso.
Nel rilevamento del 1999, abbiamo aggiunto unulteriore connotazione al nostro indicatore
di prevalenza: le caratteristiche temporali dellevento, ossia la durata della sindrome. Si
tratta di una diarrea transitoria o dura da molto tempo (pi di un mese)?
Il senso di questa domanda di fornire un primo quadro statistico sulla distribuzione delle
forme acute e delle forme croniche della diarrea, sperando che in futuro, tale quadro, possa essere confermato da nuovi rilevamenti, su base annuale.
Come gi detto, mentre le forme acute riconoscono generalment e una causa infettiva o
tossinfettiva, quelle croniche possono essere sostenute non solo da microrganismi (generalmente parassiti intestinali, quali Ameba, Giardia, ecc.), ma anche da stati patologici di natura non microbiologica, tra cui la long term toxicity dellacqua inquinata. Molti importanti
operatori locali palestinesi, tra cui funzionari esperti dei ministeri dellAmbiente e della Salute,

Deir El Balah, Stris cia di Gaza, 1 9 9 9

hanno espresso un vivo interesse a questo tipo di approccio che consente di programmare
rilevamenti epidemiologici sempre pi sensibili e di dettaglio, a partire da dati di prevalenza
generale dotati di una certa confidence statistica. I dati da noi processati che qui riportiamo, indicano che la Sindrome diarroica a Khan Younis in diminuzione. Non qui il luogo per
investigare perch essa in diminuzione. Ci sia consentito per di esprimere la nostra soddisfazione nel ritenere che un cofattore importante dabbassament o della morbilit generale
della diarrea a Khan Younis, sia stato il miglioramento complessivo della qualit dellacqua
prodotto dagli impianti del Progetto italiano.
Lanalisi bivariata condotta sulla triade Fluorosi, Parassitosi e Diarrea ci offre una conferma
delle correlazioni esistenti tra questi tre stati morbosi, gi nota e rilevata da molti autori (Harrison,
1983, etc.).

111

12.2. Distribuzione della Sindrome Diarroica a Khan Younis, 1997-99


(per num. di persone colpite e num. di famiglie con almeno 1 caso)
Osservando il Grafico 47 si vede come le famiglie colpite, nel corso dellultima settimana, da
almeno un caso di diarrea, del 38% nel 1999 contro il 32% di due anni prima. Un certo calo

47. DISTRIBUZIONE DELLA S. DIARROICA


38%
32%

20%

18%
11%

0-5 anni

8%

Tutto il campione

1997

Totale Famiglie con


almeno 1 caso

1999

osservabile anche nelle percentuali che si riferiscono al numero di persone colpite: 11% nel
1999 e 8% nel 1997. Una flessione ancora pi interessant e (perch coinvolge la parte pi
consist ente del campione) riguarda la fascia det di 0-5 anni che passa dal 20 al 18%.

12.3. Distribuzione della Diarrea


per Categorie dEt, Numero di Casi e Famiglie, 1997
Tabella 68.
DISTRIBUZIONE PER FASCIE D'ET DELLA SINDROME DIARROICA

1997

N. di casi

Pop. Tot ale

0_5 ANNI
6_10

302
148

39,0%
19,1%

1514
1146

Media di tutto
il campione
19,9%
12,9%

11_20
21_30

115
71

14,9%
9,2%

1685
1120

6,8%
6,3%

31_40
41_50

48
39

6,2%
5,0%

717
417

6,7%
9,4%

51_60
61_70

21
18

2,7%
2,3%

233
185

9,0%
9,7%

Pi di 70 ANNI
Totale

12
774

1,6%
100,0%

143
7160

8,4%
10,8%

Media del numero dei componenti per famiglia

112

8,41

La Tabelle 68 riporta i dati di distribuzione della Sindrome diarroica, rilevati per fasce det,
senza distinguere tra forme acute e croniche. Come si pu vedere, la fascia pi colpita
quella che va da 0 a 5 anni (39%), seguita dalla categoria successiva dei 6-10 anni (19,1).
Decrescente invece la prevalenza nelle fasce det successive, fino ad un minimo dell1,6%

Camion in dotazione agli impianti di os mos i inv ers a adibito


alla dis tribuzione fuori rete di acqua per us o potabile.
Impianto Eas tern Well, 1 9 9 8

del gruppo di popolazione che ha superato i 70 anni. Si tenga presente che questultimo
dato percentuale si riferisce a tutta la popolazione compresa nel campione, e che non pu
significare che solo l1,6% degli ultra settantenni colpito da diarrea. Per ricavare tale ulteriore specificazione bisogna raffrontare la colonna in tabella relativa alla media di tut to il
campione.

12.4. Distribuzione delle forme Acuta e Cronica, 1999


Va subito precisato che le tabelle 68 e 69 non sono fra di loro comparabili in quanto riferiscono di percentuali relative calcolate secondo criteri differenti. Innanzitutto sono differenti le
fascie det. Tipicamente demografiche sono quelle del 1997, quando in collaborazione
con lUnion Health Workers Committees (UHWC) di Gaza, latt enzione non era focalizzata in
particolare sulla valenza epidemiologica dei dati da raccogliere quanto sulla struttura
demografica complessiva della popolazione di Khan Younis. Nel questionario del 1999 invece, contando sullaiuto di nuove e pi approfondite analisi demografiche che nel frattempo
venivano condotte dal PCBS in collaborazione con il Ministero della Salute palestinese, e
con la prospettiva di realizzare periodici rilevamenti nelle scuole elementari e medie inferiori
di Khan Younis, daccordo con il rappresentante a Khan Younis del Ministero dellEducazione
palestinese, Prof. Basma El Khudwa, si tentato di costruire degli indicatori specifici per la
popolazione scolastica che va dai 6 ai 14 anni. Tale fascia det peraltro coincide con la
categoria det pi a rischio di contrarre la diarrea, dopo quella che va da 0 a 6 5 anni. Da
ricordare inoltre che, pur non generando incompatibilit in quanto ad omogeneit dei cam-

113

pioni processati, le surveys da noi condotte erano un p differenti tra di loro relativamente
al Design del campione. Si riporta nella successiva Tabella 70 un richiamo a questa questione tipicamente statistico-contabile.

Tabella 69

DISTRIBUZIONE PER FASCIE D'ET DELLA SINDROME DIARROICA


Casi
Diarrea Acuta
137
54%

1999
0-5 ANNI

Casi
Diarrea cronica
73
28%

Totale
210

%
41%

6-14
15-60

58
49

23%
19%

117
68

45%
26%

175
117

34%
23%

> 60
Totale

9
253

4%
100%

3
261

1%
100%

12
514

2%
100%

Numero di Famiglie
con almeno un caso

154

20%

92

12%

246

32%

Nella Tabella 69 sono dunque ordinati i dati relativi alla distribuzione delle forme acute e
croniche della diarrea. Come si pu notare, il gruppo pi a rischio di contrarre diarrea (0-5
anni) si conferma anche come il pi prevalente (54% di tutte le diarree acute). Particolarmente interessante e sicuramente degna di essere approfondita da ricerche pi analitiche
la percentuale dei ragazzi da 6 a 14 anni che sono affetti da forme croniche e/o ricorrenti
di diarrea: il 45% di tutti I casi di diarrea cronica.

12.5. Richiami demografici sui campioni statistici utilizzati


Nella Tabella 70 sono riproposti alcuni dei dati gi visti nella sezione Analisi Descrittiva del
presente lavoro e che qui vengono schematizzati per facilitare la comprensione dei dati vist i
finora nelle Tavole 68 e 69. Trattandosi di comparare delle percentuali infatti facile che si

Tabella 70.
QUADRO SINOTTICO SUI DATI DEMOGRAFICI RELATIVI AI CAMPIONI UTILIZZATI
KY-96
KY-97
KY-99
N. di persone

Somma
4.954

Media
8,7

Somma
7160

Media
8,4

Somma
6.434

Media
8,4

Maschi
femmine

2.488
2.466

4,4
4,3

3663
3557

4,3
4,2

3.227
3.207

4,2
4,2

Bambini 0-5
Bambini 6-14

1.034
919

1,8
1,6

1514
n.n.

1,8
n.n.

1.150
1.595

1,5
2,1

generino confusioni ed equivoci. Ricordiamo anche che il disegno del campione statistico
comune nei tre rilevamenti (Confidence e margine derrore) mentre cambia il coefficiente
di Design Effect (v. Capitolo Metodologia) che di 1,5 in KY-96 e di 2 negli altri due.

114

CONCLUSIONI
Premessa
Lo strumento statistico e il calcolo matematico permettono indubbiamente di delineare e
misurare molte caratteristiche socio-economiche e sanitarie collegate con luso dellacqua. Ad esempio, spiegano come distribuita la popolazione, come viene usata lacqua in
ambito familiare e, per estensione, in ambito sociale. Evidenziano che lacqua un bene
economico e come tale, genera interessi economici ed soggetto alla legge della domanda e dellofferta. Confermano, cifre alla mano, che lacqua variamente inquinata, pu t rasmettere malattie di vario tipo. Aiutano infine a meglio orientare le scelte tecniche e tecnologiche dei pianificatori e decision makers in tema di gestione delle risorse e soddisfacimento
della domanda sociale di acqua potabile.
Eppure lo strumento statistico, pur utilizzato al meglio delle sue formidabili potenzialit
inferenziali, non basta a far comprendere il perch dei fenomeni che descrive. Al massimo
pu indicare delle correlazioni numeriche tra le variabili e categorie che computa. Tocca
poi alloperatore sapiens-sapiens interpretare numeri e percentuali, capire il perch delle
correlazioni esistenti e in definitiva utilizzare il supporto statist ico-matematico a fini pratici e,
insh Allah, se Dio vuole, di pubblico servizio alla popolazione oggetto dello studio. E siccome sempre volont di Dio tutto ci che succede nel mondo, soprattutt o, oseremmo dire, in
Terra Santa, sembrerebbe quasi che colpa dellOnnipotente se talvolta gli addetti a pubbliche funzioni e servizi trascurano o non sono interessati ad avere reliable information riguardanti luso dellacqua e le relative problematiche.
In realt, o almeno cos noi crediamo, il Signore del tutto innocente, ed sicurament e
Clemente e Misericordioso verso i peccatori sapiens-sapiens.

Khan Younis: una citt/campo


Khan Younis una citt che ha visto crescere la sua popolazione negli ultimi 50 anni di oltre
15 volte, passando da meno di 10.000 abitanti a 150.000. Come abbiamo visto nella sezione
descrittiva, la maggioranza della popolazione proviene dalla Nakba o disfatta del 1948,
quando gli abitanti arabi di intere citt, oggi con nome e nazionalit israeliana, si riversarono
nella Striscia di Gaza. Si tratta di una popolazione composita proveniendo da differenti realt socio-economiche (villaggio rurale, citt, beduini, ecc.) e culturali. I dati da noi raccolti
confermano che la Citt e il Campo, pur costituendo, ormai da tempo, un continuum edilizio, presentano ancora significative differenze in molti aspetti socio-economici. Non ripeteremo qui quanto gi descritto in dettaglio nelle sezioni statistiche. Ricordiamo solo che, per
quanto riguarda luso dellacqua, rimane ancora molto da fare per unificare in un unico
quadro normativo e tariffario lattuale puzzle costituito da differenti fonti e providers
(Municipalit, UNRWA, Mekorot, pozzi privati), da una distribuzione acefala o non centralizzata e sostanzialmente spontanea e da incoerenti politiche tariffarie operanti nei due settori dello spazio urbano di Khan Younis.
Riteniamo in particolare che sarebbe molto vantaggioso per gli utenti eliminare le duplicazioni
esistenti nella gestione delle risorse idriche, almeno per quanto riguarda la distribuzione in

115

rete e i regimi tariffari. Si tratta di un processo che vede protagonisti tre principali attori: la
Palestinian Water Authority (PWA), lUNRWA e la Municipalit di Khan Younis. Quale sar lesito del processo difficile dirlo. Di certo, allo stato attuale, si pu dire che le Municipalit sono
le entit pi direttamente interessate a migliorare il pubblico servizio, amministrando, esse
stesse, oltre due terzi dellintero montante idrico, ed essendo a pi diretto contatto con la
popolazione. La PNA dal canto suo rappresenta lAuthority per la regolamentazione e il
coordinamento nazionale dei vari water-providers e delle politiche di approvvigionamento. Lesperienza da noi maturata nel corso dei quattro anni dellintervento italiano ci sugg erisce che si tratta di una partita o trattativa che non si gioca necessariamente sulle scelte
tecniche o tecnologiche pi efficaci ed adeguate da adottare quanto su politiche ed int eressi, non solo palestinesi, che sfuggono alle nostre possibilit di valutazione.

Acqua e Ambiente
Lacqua per sua natura scioglie e diffonde tutto ci che solubile o meglio, idro-solubile. I
rifiuti biologici umani sono idrosolubili al completo e rapidamente. La pratica di restituire alla
terra gli elaborati del cibo che da essa traiamo sostenibile in un piccolo villaggio rurale
inserito in un ampio entroterra; non lo affatto in una citt di 150.000 abitanti incastonata tra
settlements israeliani e poche centinaia dettari coltivabili. Abbiamo visto nella sezione
descrittiva che, mancando una rete fognaria cittadina, lunico presidio contro la percolazione
nella falda idrica di liquidi e materiali biologici, rappresentato dai pozzi settici, peraltro
presenti solo in due terzi delle abitazioni. La letteratura scientifica sullargomento e lesperienza vissuta, non solo in Palestina, ammoniscono a non considerare il pozzo settico come
una tecnologia molto efficiente, soprat tutto nelle realt in via di sviluppo , dove lo
svuotamento periodico e la manutenzione dei pozzi spesso sono del tutto negletti. Continua
pertanto a sussistere in tutta la sua magnitudine e gravit una delle fonti principali di inquinamento chimico e biologico della falda acquifera sottostante la citt di Khan Younis, esattamente nella stessa area dove pescano i pozzi municipali. Le principali e meglio note forme
di inquinamento chimico sono rappresentate dal fluoro e relativi composti e dai nitrati e
relativo corteo di composti azotati. Sul versante microbiologico linquinamento pi frequente e temibile rappresentato dallEscherichia Coli, soprattutto dalla variet Fecalis. I coli
fecali infatti, oltre ad essere in grado di provocare direttament e gastro-enteriti e altri disturbi
a carico dellapparato digerente, rappresentano essi stessi il bersaglio di virus, normalment e
assenti nellacqua. In poche parole la presenza di coli fecali nellacqua che beviamo significa spesso anche la presenza di altre famiglie di batteri e di protozoi (ad esempio la Giardia
Lamlia, un tipo di ameba responsabile di disturbi intestinali tanto sfumati quanto insidiosi e
cronicizzanti).
In termini pratici entrambi i tipi di inquinamento sono difficilmente reversibili, almeno nel corto e medio meriodo (alcuni decenni). Per diluire della met i nitrati dai valori medi attuali
(350 mg/litro), sarebbe infatti necessario fermare le pompe che emungono i pozzi e permettere cos alla ricarica idrica rappresentata dalle pioggie di
annacquare la miscela azotata. Un processo che richiederebbe molti decenni e forse
secoli. Il problema della bonifica batterica pu avere soluzioni pi rapide, ma richiede un
impegno in personale e mezzi che costoso e di complessa attuazione. Fortunatamente e
incredibilmente, i pozzi municipali di Khan Younis non risultano contaminati da coli fecali in
maniera allarmante, anche se ogni tanto, specialmente destate, ne viene segnalata la
presenza anche con valori superiori a 1.000 corpi batterici/cl. Sicuramente stabilizzata a livelli
pressoch ubiquitari ormai la presenza di coliformi non patogeni, in genere considerata

116

con un certo allarme in quanto avvisaglia di una possibile sovrapposizione di coli patogeni.
In definitiva possibile affermare che la falda acquifera di Khan Younis e di tutta la St riscia di
Gaza, ha gi sofferto danni gravissimi e irreparabili. Non intravedendo per i prossimi anni
alcuna fonte alternativa dapprovvigionamento idrico fin troppo facile prevedere che la
tossicit chimica e batteriologica dellacqua servita alla popolazione aumenter ulteriormente con il progredire della deplezione dei pozzi. Crediamo pertanto che nei prossimi anni
per poter servire acqua non repellente al gusto, sar necessario desalinizzarla, alleggerendola nel contempo del suo carico di nitrati.
Lesperienza italiana con i suoi due impianti di osmosi inversa, installati sui due pozzi pi g ravemente compromessi, ha dimostrato che possibile comunque garantire alla popolazione
un certo montante idrico di sicuro uso potabile in grado di soddisfare le esigenze alimentari
quotidiane. Qualunque sia il fut uro dellimpegno italiano nel settore della potabilizzazione
dellacqua nella Striscia di Gaza abbastanza presumibile che nei prossimi anni saranno
utilizzati nuovi impianti di osmosi inversa di piccole e medie dimensioni, in attesa che impiant i
mastodontici di desalinizzazione dellacqua marina permettano la chiusura di gran parte
dei pozzi e aprano nuovi scenari socio-politici e tariffari che attualmente sembrano, francamente, lontani.

Acqua e Tariffe
I dati relativi alluso extra-alimentare dellacqua smentiscono in parte le opinioni correnti che
vedono lirrigazione dei terreni urbani coltivabili come orti e giardini, come una delle principali cause di spreco dellacqua. In realt, solo meno di un quarto delle famiglie possiede un
orto o un giardino e in genere si tratta di piccoli cortili in cui far crescere qualche ortaggio.
Peraltro in molti casi, per innaffiare, viene riutilizzata lacqua usata in cucina. Neanche la
colpevolizzazione di quanti sprecano grandi quantit di acqua al fine di lavare la propria
autovettura, per quanto condivisibile, riesce a spiegare, conti alla mano, il consumo medio
pro-capite/giorno di circa 100 litri, riportato da varie fonti. Ricordiamo che la motorizzazione
dei palestinesi nella Striscia di Gaza, specialmente a Khan Younis, ancora molto limitata.
Esistono invece fondati elementi per ritenere che siano sottovalutate le stime relative ai water
likages o perdite di rete. Secondo i nostri calcoli, per quanto anchessi approssimati, lacqua che fuoriesce dalla rete prima di raggiungere il rubinetto dellutente, ammonta a ben
oltre il 50-55% generalmente stimato, fino a toccare in alcuni quartieri serviti dalla vecchia
rete percentuali del 75%.
Lacqua a Khan Younis relativamente molto cara. La famiglia media in un anno spende di
bolletta circa 135 USD, cifra che rappresenta per molte famiglie pi di un ingresso mensile
medio. Nella sezione comparativa sono state descritte alcune interessanti correlazioni circa
lingresso mensile medio e altre variabili collegate con luso dellacqua. Ci sembra che vi
siano sufficienti elementi per definire alquanto incoerente lattuale assetto tariffario e, in ultima analisi, inefficiente. Basti pensare a tutte quelle famiglie (circa un terzo) assistite dallUNRWA
che la bolletta non la pagano affatto, pur utilizzando in buona misura acqua del Mekorot
(pagata dalla Municipalit) o dei pozzi municipali, attraverso la rete idrica cittadina. Per
rendere pi equo e razionale lattuale sistema tariffario, di primaria importanza appare il
completamento della fornitura di contatori dacqua alle singole abitazioni e la creazione di
una routine di controllo periodico pi costante e regolare. Una volta completata la fornitura
dei contatori, sar finalmente possibile avere anche dei dati comparativi che aiuteranno

117

molto nellidentificazione di molte delle perdite di rete, mentre si potr finalmente disporre di
dati pi attendibili circa i consumi pro-capite degli abitanti di Khan Younis. Soprattutto sar
possibile applicare delle tariffe relazionate con i consumi reali degli utenti e non forfettarie
come quelle attuali.
Per quanto riguarda i costi doperazione e manutenzione degli impianti di osmosi inversa,
essi equivalgono a una quota pari a meno di un decimo del costo totale dellacqua alla
distribuzione. Non ci soffermeremo oltre sullanalisi dei costi dellacqua per la Municipalit
perch esula dagli obiettivi della presente survey, e rimandiamo ogni curiosit sullargomento ai rapporti tecnici e bozze di studio, prodotti negli anni della presenza italiana a Khan
Younis e giacenti presso gli uffici del CISS-Palermo e dellUTC (DGCS) di Roma.

Acqua e Salute Pubblica


Probabilmente il risultato pi sorprendente delle nostre indagini riguarda la correlazione estremamente significativa (p=,0001) riscontrata tra Fluorosi e Citt/Campo profughi. Come si
visto nella sezione danalisi comparativa la fluorosi dentale sembra essere molto pi frequente tra le famiglie che risiedono in citt (38%) rispetto a quelle che risiedono nel campo (21%).
Si tratta di un dato di grandissimo interesse che scatena immediatamente una curiosit:
perch esiste tale differenza? E noto che la principale causa della Fluorosi rappresentata
dalleccessiva quantit di Fluoro presente nel cibo quotidiano, ivi includendo lacqua da
bere che anzi rappresenta il principale fattore eziologico. Segue una lunga lista di altri prodotti alimentari dei quali ricordiamo per brevit solo i due maggiori indiziati: alcune variet di
t e la dieta a base di pesce.
Non essendo diffusa la cultura (e le possibilit economiche) di mangiare pesce, se non
occasionalmente, ed essendo il t che si consuma in Citt lo stesso che si consuma nel
Campo non resta che concentrare lattenzione sullacqua. E forse lacqua distribuita in citt pi carica di fluoro rispetto a quella del Campo? Le analisi dellacqua da noi effettuate
rivelano che lacqua del Mekorot pur essendo complessivamente molto meno carica di sali,
non presenta differenze di rilievo per quanto riguarda le quant it di Fluoro. Forse per spiegare il fenomeno patologico bisogna chiamare in causa non solo il fluro nella sua forma ionica,
ma anche le sue proporzioni relative con altri elementi e composti (ad esempio Cloro, Magnesio, Ferro, Nitrati, ecc.)? Tale ipotesi non affatto nuova essendo gi stata avanzata
negli anni 70 da Casley (1976? da verificare-). E anche possibile ipotizzare che la popolazione rifugiata, proveniendo da differenti ambienti geografici, abbia complessivament e una
minore predisposizione ad accumulare fluoro in eccesso nei tessuti. Una certa curiosit potrebbe interessare anche le abitudini alimentari dei rifugiati eventualmente diverse da
quelle dei residenti.
Per quanto riguarda la Diarrea, abbiamo visto come tale sindrome mostri una chiara tendenza a diminuire, probabilmente grazie anche allacqua di sicuro uso potabile prodotta
dagli impianti di osmosi inversa e disponibile al rubinetto di casa in particolari ore del giorno
per riempire le scorte. I nostri dati sono stati in realt discussi e analizzati insieme a un gruppo di medici e laboratoristi dellOspedale Nasser di Khan Younis e lopinione comune
che diminuzione delle diarree e ingresso nel contesto antropico di circa due milioni e mezzo
di litri di acqua dolce al giorno, prodotti dagli impianti italiani siano fortemente correlate. Si
tratta tuttavia di unopinione. Come ben sanno gli epidemiologi infatti, prima di concludere
le indagini sulle supposte principali cause di una entit patologica, bisogna innanzitutto escludere che non ve ne siano delle altre che non sono state prese in considerazione. Inoltre per

118

rendere immediatamente utilizzabile ai fini curativi e preventivi il dato epidemiologico,


necessario operare una distinzione eziologica di riferimento che permetta di classificare e
calcolare le diverse forme morbose. Ad esempio misurando quante diarree sono dovute a
intossicazione e quante a fattori microbiologici. Volendo ulteriormente affinare il bersaglio
sarebbe estremamente utile per g li operatori sanitari conoscere anche i differenti tassi di
prevalenza esistenti tra protozoi (amebe principalmente) e flora batterica e virale patogena.
Infine, monitorando nel tempo levoluzione delle varie categorie morbose, periodicament e
e costantemente, con lausilio di un laboratorio di analisi delle acque, sarebbe possibile
individuare con una certa precisione molti dei foci patogeni , o sorgenti dinquinamento,
presenti innanzitutto a livello delle diramazioni della rete idrica, ed eventualmente anche a
livello di complessi edilizi o singole abitazioni.
Come si pu vedere dai capitoli dedicati al rapporto acqua-salute, in ent rambe le sezioni
Descrittiva e Comparativa, esistono t utte le informazioni preliminari e necessarie per abbozzare un protocollo di ricerca epidemiologica, sia sulla Fluorosi che sulla Sindrome Diarroica,
anche su base anche clinica. Il gi menzionato gruppo selezionato di medici e laboratoristi
dellospedale di Khan Younis, in collaborazione con il Progetto Ponte (tra la fase 1, gi
conclusa, e una fase 2 da finanziare) del programma italiano, ha in verit gi prodotto un
protocollo di ricerca centrato sul monitoraggio della diarrea e dellacqua da bere. Tale protocollo di ricerca stato approvato sia dal Ministro della Salute, Dr. Ryad Zanoun, che dal
Ministro dellAmbiente, Dr. Yousef Abu Safieh. Entrambi i ministeri inoltre, hanno caldament e
auspicato che il gruppo dei medici di Khan Younis si costituissero in unentit registrata e
riconosciuta dai ministeri nazionali con il nome di Khan Younis Water Health Centre. Lidea
di fondo che, a partire da una realt delimitata ma significativa come la citt/campo di
Khan Younis si sperimentassero routines diagnostiche e di laboratorio centrate sul tema
dellinquinamento dellacqua e le sue conseguenze sulla salute. In altre parole un Osservatorio Epidemiologico sullacqua da consolidare attraverso la formazione continua dei tecnici locali, in collaborazione con la Public Health School di Gaza e, con la sua accettazione di
massima, la Scuola di Management Sanitario nei PVS dellIstituto Superiore di Sanit di Roma.
La Fase 2 del programma italiano dovrebbe supportare liniziativa congiunt a mettendo a
disposizione, insieme ai ministeri palestinesi, le risorse necessarie per consolidare tale presidio
scientifico e sanitario locale, importante, crediamo noi, per una reale ed efficiente gestione
e prevenzione dei problemi di salute legati alluso dellacqua inquinata; importante soprattutto in una realt come quella della Striscia di Gaza dove la qualit dellacqua, sar sempre pi un problema drammatico la cui soluzione, cont inuamente rimandata, rischia di diventare molto pi costosa di quanto si pensi attualment e; forse troppo costosa.

119

ALLEGATO 1. Questionario Survey Khan Younis 1996

ALLEGATO 1.
1
No. Questionnaire

USE OF WATER AT HOUSEHOLD LEVEL IN KHAN YOUNIS AREA

Socio-Economic Study
by
Water Research Center (WRC)
Al Azhar University- Gaza

&
International Cooperation South-South (CISS)- Italy

1996

QUESTIONNAIRE
INSTRUCTIONS TO INTERVIEWERS
- Introduce yourself and explain the purposes of the research.
- Inform the respondent of his/her right to participate or not
(request of consent) and explain what the result will be used
for.
- It is very important to be neutral in explaining the questions.
- Please insert "X" in the correspondent box

( CONFIDENTIAL )

GAZA, 1996

ALLEGATO 1. Questionario Survey Khan Younis 1996

Introduction :
( THIS PAGE TO BE FILLED IN BY THE FIELD OFFICE PRIOR TO THE
INTERVIEW) .

2
No.of Group ( Interviewers )

Address :_____________________________________

Date :

/ 1996

3
No.of PSU

4
No. of Home

5- Type of settlement
1town

2village

3refugee camp

4others

( THE INTERVIEWER MARKS OFF THE ANSWERS STARTING FROM HERE ) .

ALLEGATO 1. Questionario Survey Khan Younis 1996

FIRST SECTION: HOUSEHOLD INFORMATION


( The respondent will be the house keeper ( female )

6- Is the Interviewed person ? ( if the answer is 1 go to Qes. No. 8 )


1. mother

2. caretaker

7- If the answer not mother ?


1 mother dead

2 mother absent

3 mother old , sec

8- Refugee Status of the Interviewed


1 UNRWA registered refugee

2 non-registered refugee

3 non refugee

9- Age of the respondent (years)


1 15-24

2 25-34

3 35-44

4 45-55

5 more than 55

10- Civil Status of the respondent


1 married

2 widow

3divorced

4 separated

5 not married

6 living alone

7 others .............

11- Age of marriage

12- Birth territory of the respondent


1West Bank

2Gaza Strip

3Israel

4Abroad ( Arab countries)

5 Abroad ( not Arab )

13- Is your birth place ?


1. Town

2. Village

3. Refugee camp

4. Bedouin area

14- Is the respondent able to read and write? ( if no go to Qest. 16 )


Yes

No

15- If yes, what kind of school was attended?


1 Primary not completed

2 Primary completed

ALLEGATO 1. Questionario Survey Khan Younis 1996

3Preparatory not completed

4Preparatory completed

5Secondary not completed

6 Secondary completed

7Higher not completed

8Higher completed

16- N of married ( female) living in the same HH

17- N of married ( female) living in the same HH are less than 45 years

18- Total N of people living in the same household

19- Males

20- Females

21- N of children (0-5 years) living in the household

22- N of children (6-12 y.) living in the household

23- N of children (6-12) who do not attend the school ( Male)

24- N of children (6-12) who do not attend the school (Female)

25 - How many deaths in the last year x HH (CMR)

26- How many births in the last year per HH (TFR)

ALLEGATO 1. Questionario Survey Khan Younis 1996

Second Section: Socio-economic Status


27- Housing : Is your house ?
1 owned

2rented

3UNRWA

4not paid ( relative , friends )

5 others ..............

28- House building material ?


1 concrete

2 asbestos

3 combined

4 tent

29- Number of rooms (excluding kitchen & toilet) ?

30- Number of working persons ?

31- Field of qualification of the breadwinner ?


( In case there is more than one worker , you can choose more than option )
A farmer

B trader

D peddler

E vocational (welder, electrician...)

G owner ( Factory .... )


J worker

C professional

H driver

F traditional craft

I employee

K. house keeper

L other

( If the answer is K go to Quest. No. 35 )


32- Is the breadwinner working ?
1 yes

2 no

3 retized (

35 )

33- If yes , where is the Place of work ?


1 working in Gaza

2 working in west bank

3 working in Israel

4 working abroad

If the answer is 3 go to Quest. No.

ALLEGATO 1. Questionario Survey Khan Younis 1996

34- Is this work ?


1 temporary

2 permanent

35 - Do you get help from ? (you can choose more than option )
A Ministry of social affairs

B UNRWA

C Zakat / Sadakkat

D Relatives

E no help

F saving

G loan

36- Total monthly income of the household ?

Third Section: Domestic Use of Water


37- Main water supply source
1 municipality network

2 private network

3 URWA well

4 others

- How many hours per day do you have running water? (except water tanks)
38- winter:
1 less than 5 hours

2 from 5 to 12

3 more than 12 hours

4 I dont know

2 from 5 to 12

3 more than 12 hours

4 I dont know

39- summer:
1 less than 5 hours

40- There is tap water in the kitchen? ( If YES go to Qest. No. 42 )


1 yes

2 no

41- If no ,where is it ?
1 inside the house

2 outside the house

3 no tap

42- If there is a tap in the house , which material is the tap made of?

ALLEGATO 1. Questionario Survey Khan Younis 1996

1 plastic

2 iron

3 both

43- Are there plastic segments in water connection pipes?


1 yes

2 no

44- Are there storage water tanks? ( If NO go to 50 )


1 yes

2 no

45- If yes, which is the capacity?


1 less than 200 lit.

2 200 to 500 lit.

3 more than 500 lit.

4 I dont know

46- Is the tank made of ?


1plastic

2 iron 3 both

4 other ........

47- Is the tank in common with other families?


1 yes

2 no

48- Is there any form of maintenance (cleanness)


1 no 2 yes

49- If yes , how many times in a year ?

50- There is garden next to the house? ( If NO go to 52 )


1 yes

2 no

51- If yes, how do you irrigate it?


1 running water

2 used water

3 other ..........

52- For cooking do you mainly use ?


1 municipality wells

2 water tank

3 privet wells

5 bottled water

6 water sellers

7 others

4 mekorot sources

ALLEGATO 1. Questionario Survey Khan Younis 1996

53- For making tea do you mainly use ?


1 municipality wells

2 water tank

3 privet wells

5 bottled water

6 water sellers

7 others

4 mekorot sources

54- For drinking do you use ?


1 municipality wells

2 water tank

3 privet wells

5 bottled water

6 water sellers

7 others

4 mekorot sources

55- For drinking the main source is ?


1 municipality wells

2 privet wells

3 Mekorot sources

4 bottled water

5 water sellers

6 other ...........

56- For drinking the secondary source is ?


1 privet wells

2 Mekorot sources

4 water sellers 5 there no source

3 bottled water

( If the answer is No. 5 go to Section 4 ).

57- Distance of the source?

58- Transport to the source ?


1 car 2 donkey

3 bicycle

4 walking

59- How many times per week ?

60 - How much do you pay per week ?

5 others ..........

ALLEGATO 1. Questionario Survey Khan Younis 1996

Fourth Section : Water Cost


61 - Is your meter ?
1 private

2 in common

3 I dont have it

- How much do you monthly pay for your water consume?


62- Municipality:

NIS.........

63- Others:

NIS.........

64- Do you consider the charge expensive ? ( If NO go to QES. 66 )


1 yes

2 no

65- If yes, what is the main reason?


1 poor water quality

2 mediocre public service

3 economic constraints

4 others..........

66 - Are you willing to pay more for a better water quality?


( If the answer is no go to 68 )
1 Yes

2 No

67- If yes, are you ready to pay double of the charge you are currently paying to
the municipality, to have directly to your house good drinking water?
1 yes

2 no

ALLEGATO 1. Questionario Survey Khan Younis 1996

Fifth Section: Health and Sanitation


68- What is the type of your toilet ?
1 French

2 Arabic

3 both

4 outside

5 others .......

69- Is there flash in your toilet?


1 yes

2 no

70- Sullage disposal (water collection and disposal)


1 tank

2 in the street

3 others .........

71- Where do you through gray water from the house cleaning water ?
1 tank

2in the street

3 others .........

72 - In case of holes ( tank ) how many do you have?


1 1

2 2

3 more than 2

73- Have pits cemented walls?


1 yes, perfectly cemented

2 iron

3 no walls

4 I dont know

74- How many times do you clean it?


1 less than one month

2 one time in month

3 one time each second

5 one time a year

6 one time each many years

month
4 one time each 6 months

75- Do you boil running water for drinking?


1 yes

2 no

3 some times for childrens

76- Do you have any devices for purifying running water?


1 no

2 yes (specify)........

77- There are family members with yellow teeth?


1 none

2 yes

78- No. of cases

THANK YOU.

ALLEGATO 2. Questionario Health Survey, Khan Younis, 1997

ALLEGATO 2.
WATER AND HEALTH AT HOUSEHOLD LEVEL IN KHAN YOUNIS
Health Survey
by
Water Research Center (WRC)
Al Azhar University- Gaza
International Cooperation South-South (CISS)- Italy
....... UHWC Union, Health Workers Committes, GAZA ........

QUESTIONNAIRE
INSTRUCTIONS TO INTERVIEWERS
- Introduce yourself and explain the purposes of the research.
- Inform the respondent of his/her right to participate or not
(request of consent) and explain what the result will be used for.
- It is very important to be neutral in explaining the questions.
- Please insert "X" in the correspondent box

( CONFIDENTIAL )
Copyright CISS-Palermo, Italy

GAZA 1997

Introduction :
( THIS PAGE TO BE FILLED IN BY THE FIELD OFFICE PRIOR TO THE INTERVIEW) .
Date :

/ 1997

- No. Questionnaire .............


- Code of the interviewers group ........................
- Primary Sample Unit Code ..............................
- HH code (Address) ...........................................

( THE INTERVIEWER MARKS OFF THE ANSWERS FROM HERE ) .

A
A
g
a
o
Allllle
le
eg
ga
attto
o 222... Pagina 1

ALLEGATO 2. Questionario Health Survey, Khan Younis, 1997

First Section: Household Information


- Age of the respondent (years) ....................
- Total N of people living in the same household ........................
Males ............
Females ..................
AGE CATEGORIES

N. of people living
in the same HH

a- from 0 to 5
b- from 6 to 10
c- from 11 to 20
d- from 21 to 30
e- from 31 to 40
f- from 41 to 50
g- from 51 to 60
h- from 61 to 70
j- more than 70

Second Section: Socio-economic Status


- Literacy
1 No litteracy at all
2 Primary not completed
4 Preparatory not completed
6 Secondary not completed
8 Higher not completed

3 Primary completed
5Preparatory completed
7Secondary completed
9Higher completed

- Food expenditures (monthly)


.................

Third Section: Water


- Only for drinking purposes the main source is ?
1 municipality wells
2 privet wells
4 bottled water
5 water sellers

3 Mekorot sources
6 other ...........

- How much do you monthly pay for your water consume?


Municipality:
NIS.........
Others:
NIS.........
- Do you consider accettable the quality of your tap water
1 Yes
2 No
A
A
g
a
o
a
g
a
Allllle
le
eg
ga
attto
o 222... PPPa
ag
giin
inna
a2

ALLEGATO 2. Questionario Health Survey, Khan Younis, 1997


- Does the water quality/taste change
1 on daily basis
2 on weekly basis
3 on seasonal basis
4 never

Fourth Section: Health


- Do you think that the ingestion of bad water can harm the health?
1 Yes
2 No
- If yes, what kind of diseases, in your opinion, are caused by the use of bad water?
..................................................................................................................................................................
AGE CATEGORIES

Cases of Diarrhoea
in the last 7 days

Other diseases
(except diarrhoea)
in the last 7 days

a- from 0 to 5
b- from 6 to 10
c- from 11 to 20
d- from 21 to 30
e- from 31 to 40
f- from 41 to 50
g- from 51 to 60
h- from 61 to 70
j- more than 70
- There are family members with yellow teeth?
1 none
2 yes (N. of cases ..........................)
THANK YOU.

Allegato 2. Pagina 3

ALLEGATO 3. QUESTIONARIO SURVEY1999


Use of water at household level in Khan Younis area

ALLEGATO 3.
1
No. Questionnaire

USE OF WATER AT HOUSEHOLD LEVEL


IN KHAN YOUNIS AREA -SURVEY 1999-

QUESTIONNAIRE
INSTRUCTIONS TO INTERVIEWERS
- Introduce yourself and explain the purposes of the research.
- Inform the respondent of his/her right to participate or not
(request of consent) and explain what the result will be used for.
- It is very important to be neutral in explaining the questions.
- Please insert "X" in the correspondent box

( CONFIDENTIAL )

GAZA,1999

ALLEGATO 3. Pagina 1

14-05-2000ALLEGATO 3. QUESTIONARIO SURVEY1999


Use of water at household level in Khan Younis area

Introduction:
( THIS PAGE TO BE FILLED IN BY THE FIELD OFFICE PRIOR TO THE INTERVIEW)
.

2
No.of Group (Interviewers)

Address :_____________________________________

Date :

/ 1999

3
No.of PSU

4
No. of Home

5- Type of settlement
1 town

2 village

3 refugee camp

4 others

( THE INTERVIEWER MARKS OFF THE ANSWERS FROM HERE ) .

ALLEGATO 3. Pagina 2

ALLEGATO 3. QUESTIONARIO SURVEY1999


Use of water at household level in Khan Younis area

First Section: Household Information


The respondent will be the house keeper (female)
6- Is the Interviewed person ?
1 mother

2 caretaker

7- Refugee Status of the Interviewed


1 UNRWA registered refugee 2 non-registered refugee

3 citizen

8- Age of the respondent (years)


1 15-24

2 25-34

3 35-44

4 45-55

5 more than 55

9- Age of marriage

10- Birth territory of the respondent


1 West Bank

2 Gaza Strip

3 Israel

4 Abroad ( Arab countries)

5 Abroad ( not Arab )

11- Is your birth place ?


1. Town

2. Village

3. Refugee camp

4. Bedouin area

12- Is the respondent able to read and write?


Yes

No

little

13- If yes, what kind of school was attended?


1 Primary not completed
3 Preparatory not completed

2 Primary completed
4Preparatory completed

5 Secondary not completed

6Secondary completed

7 Higher not completed

8Higher completed

14- Total N of people living in the same household

ALLEGATO 3. Pagina 3

14-05-2000ALLEGATO 3. QUESTIONARIO SURVEY1999


Use of water at household level in Khan Younis area

15- Males

16- Females

17- N of children (0-5 years) living in the household

18- N of children (6-14 y.) living in the household

19 - How many deaths in the last year x HH (CMR)

20- How many births in the last year per HH (TFR)

Second Section: Socio-economic Status


21- Housing : Is your house ?

1 owned

2 rented

22- Number of rooms (excluding kitchen & toilet) ?

23- Number of working persons ?

24- Field of qualification of the breadwinner ?


A farmer
D peddler

B trader

C professional

E vocational (welder, electrician, etc.) F traditional craft

G owner ( Factory .... )


K. house keeper

H driver

Lteacher

M other

I employee

J worker

N working in the authority

25- Where is the Place of work of the breadwinner ?


1 working in Gaza
3 working in Israel

2 working in west bank


4 working abroad

ALLEGATO 3. Pagina 4

ALLEGATO 3. QUESTIONARIO SURVEY1999


Use of water at household level in Khan Younis area

26- Is this work

1 temporary

2 permanent

27 - Do you get help from ? (The main source of help )


A Ministry of social affairs

B UNRWA

C Zakat / Sadakkat

D Relatives

E no help

F saving

28- Total monthly income of the household

G loan
?

Third Section: Domestic Use of Water


29- Main water supply source
1 municipality network
3 URWA well

2 private network
4 other

30- There is garden next to the house?


1 yes

2 no

31- If yes, how do you irrigate it?


1 running water

2 used water

3 both

32- For cooking do you mainly use ?


1 municipality wells
5 bottled water

2 water tank

3 privet wells

6 water sellers

4 mekorot sources

7 others

33- For making tea do you mainly use ?


1 municipality wells
5 bottled water

2 water tank

3 privet wells

6 water sellers

4 mekorot sources

7 others

34- For drinking do you mainly use ?


1 municipality wells 2 water tank
5 bottled water

3 privet wells

6 water sellers

4 mekorot sources

7 others

ALLEGATO 3. Pagina 5

14-05-2000ALLEGATO 3. QUESTIONARIO SURVEY1999


Use of water at household level in Khan Younis area

Fourth Section : Water Cost


35- Is your meter ?
1 private

2 in common

3 I dont have it

- How much do you monthly pay for your water consume?


36-

Municipality:

NIS.........

37- Others:

NIS.........

38- Do you consider the charge expensive ?


1 yes

2 no

39- If yes, what is the main reason?


1 poor water quality

2 mediocre public service

3 economic constraints

4 others..........

40- If no, why?


1 because there is some improvements on water services
2 because it is the cost prize
3 economic constraints

4 others..........

41- Do you notice any improvement on the water quality?


1 Yes

2 No

42- Are you willing to pay more for better water services?
1 Yes

2 No

Fifth Section: Health and Sanitation


43- Is there flash in your toilet?

1 yes

2 no

44- Where do you through gray water from the kitchen & house cleaning
water 1 tank

2in the street

3 both

4 other .......

45- Do you boil running water for drinking?


1 yes

2 no

46- Do you boil water before preparing milk for children?


1 yes

2 no

ALLEGATO 3. Pagina 6

ALLEGATO 3. QUESTIONARIO SURVEY1999


Use of water at household level in Khan Younis area

47- Are there family members with yellow teeth?


1 no

2 yes

48- No. of cases

49-Do you think that the ingestion of bad water can harm the health?
1 Yes

2 No

50- If Yes, what kind of disease, in your opinion, are caused by the use of
bad water?
51- Have any of the family members been affected by worms including
Gardia last week? 1 Yes

2 No

AGE CATEGORIES

Cases of
Diarrhoea in the
last 7 days

Cases of
frequent
recurrent
diarrhoea

a- from 0 to 5
b- from 6 to 14
c- from 15 to 60
d- more than 60

THANK YOU

ALLEGATO 3. Pagina 7

ALLEGATO 4. Sampling Strategy

ALLEGATO 4.
Use of water at household level in Khan Younis area (1999)

SAMPLING STRATEGY
by Khalid Al-Sirr.
The population of Khan Younis is about 150,000 ,one third of them are living in the
refugee camp and two thirds are living in the town part of them are refugees .
The two regions are divided into Primary Sampling Unites (P.S.U's),then a number of
P.S.U's are selected randomly to be our field work regions.
Khan Younis town is divided into 30 P.S.U's, and refugee camp is divided into 14
P.S.U's.The division in the tow regions is proportional to the population of the P.S.U. The
estimate of the population for each P.S.U is about 3500.
Table 1 describes the number of P.S.U's per region, and the number of selected P.S.U's
sample.
Region

Number of P.S.U's per region

Khan Younis Town


KhanYounis refugee camp
Total

30
14
44

Number of selected
P.S.U's sample
10
5
15

Table 2 shows the selected P.S.U's per region with it's code ,and the number of interviews
corresponding to that P.S.U.:
Region

Khan Younis
Town

Serial
number

Selected P.S.U
Original number

Selected
P.S.U code

1
2
3
4
5
6
7
8
9
10

4
6
9
13
17
20
21
24
28
30

F
G
H
I
J
K
L
M
N
O

1
2
3
4
5

3
7
9
13
14

A
B
C
D
E

Total number of
interviews in town
Khan Younis
Refugee camp

Total number of
interviews in camp
Total number of
interviews

Number
of
interviews
51
52
51
51
51
51
50
51
52
55
515
49
50
51
51
52
253
768

Allegato 4. Pagina 1

ALLEGATO 4. Sampling Strategy


Sample Design:
The design adopted is multistage stratified random sample with three stages procedure
involving simple random sampling at each stage:
Stage 1 : Selection Sample of P.S.U's
Stage 2 : Selection Housing Units Sample within the Selected P.S.U.
Stage 3 : Selection Households Sample within the selected Housing unit.

Sample Frame :
There is no available register of the households in Khan Younis area ,so the final two
stages in sampling were carried out in the field.

Sampling Details :
The complete Sample design comprises the following steps:
A map is prepared for the selected P.S.U with it's borders very clear with all indications and
any available famous buildingsetc.
2. Two or three starting points are chosen on the map .Starting point is usually a corner of the
P.S.U.
3. A route of walking from the starting point is suggested as the following:
One.
Moving from the starting point ,turn inside the P.S.U from the first crossing.
Two.
The right turn is followed by a left turn ,then right turn,.etc.
Three.
If the road is closed ,return to the last crossing and move to the other direction.
Four.
If after a left turn for example ,we get out of the P.S.U, make another left turn to
go inside the P.S.U.
Five.
During walking route ,take every fourth housing unit to be interviewed .In this stage
count every door for housing unit.
Six. Continue selecting housing units until a full sub-sample is obtained .(Housing unit is a set of
one or more households sharing a common main entrance (front door) of a building or
compound.
Seven. If there is more than one household in the housing unit ,one should be chosen using a
special form of random numbers.
Eight. The respondent of the questionnaire is to be the housekeeper .In case of the housekeeper
is not present ,or not able to be interviewed, she may substituted by another member of the
family likely to follow the housekeeper in importance.
Nine.
In case of non-responds, or closed house take the next house, and give a note about that
case.
1.

Allegato 4. Pagina 2

ALLEGATO 4. Sampling Strategy

Domestic use of water in Khanyounis area

1996
SAMPLING STRATEGY
By Prof. Khaqled Essir
No census has been in the occupied territories since 1967 , so all population statistics are
estimates. A description of population estimate for Khanyounis area in table 1.
Table 1:
Region
Khanyounis town
Khanyounis camp
Khuzaa village
Total

Population (1996)
98637
46616
5406
150659

Percent
65.5
30.9
3.6
100

Sampling Strategy :
The three regions are divided into primary sampling units (P.S.U) , then a number of P.S.Us are
selected randomly to be our field work regions .
Khanyounis town is divided into 30 P.S.Us , Khanyounis Refugee camp is divided into 14
P.S.Us , and Khuzaa village is divided into 2 P.S.Us .
The division in the three regions is proportional to the population of the P.S.U . The estimate of
the population for each P.S.U is about 3300 .
Table 2 describes number of P.S.Us sample .
Table 2 :
Region
Khanyounis town
Khanyounis camp
Khuzza village
Total

Number of P.S.Us per


region
30
14
02
46

Number of selected P.S.Us


sample
10
05
01
16

Table 3 : The selected P.S.Us per region with its original number , its code , and number of
interviews per that P.S.U .

Allegato 4. Pagina 3

ALLEGATO 4. Sampling Strategy

Region

No.

Khanyounis town

Total
Khanyounis camp

Total
Khuzaa village
Total
Total of interviews

PSU code

1
2
3
4
5
6
7
8
9
10

Selected PSU
original
Number
4
6
9
13
17
20
21
24
28
30

11
12
13
14
15

3
7
9
13
14

A
B
C
D
E

16

F
G
H
I
J
K
L
M
N
O

Number of
interviews
within PSU
39
40
39
40
39
39
39
39
39
30
392
37
37
38
37
37
186
22
22
600

Sample Design :
The design adopted is multistage stratified random sample with three stages procedure involving
simple random sampling at each stage :Stage 1 : Selection sample of P.S.Us .
Stage 2 : Selection housing units sample within the selected P.S.U .
Stage 3 : Selection household sample within the selected housing units.

Sample Frame :
There is no available register of the households in Khanyounis area , so the final two stages of
sampling housing units , and household sample in the P.S.U were carried out in the field .
Sampling Details :
The complete sample design comprises the following steps :
1. A map is prepared for the selected PSU with its borders very clear with all indications and any
available famous building ... etc. .
2. Two starting points are chosen on the map , starting points is usually a corner of the P.S.U .
3. A route of walking starting from starting point is suggested as the following :
a. Moving from the starting points , turn inside the PSU from the first crossing .
b. The right turn is followed by a left turn , then right turn ... etc.
c. If the rode is closed , return to the last crossing and move to the other direction .
d. If after aleft turn for example , we get out of the PS , make another left turn to go inside the
PSU .
e. During walking route , take every fifth housing unit to be interviewed . In this stage count
every door for housing unit .

Allegato 4. Pagina 4

ALLEGATO 4. Sampling Strategy


f. Continue selecting housing units until a full subsample was obtained . Housing unite is a set of
one or more household sharing a common main entrance (front door) of a building or compound .
g. If there is more than one households in the housing building , one should be chosen using a
special form carrying random numbers .
Before selecting a household all households of the housing units were enumerated according to the
following rules : 1. Enumeration should start from the first floor & proceed upwards 2.
Households on the same floor should be enumerated from right to left .
h. The respondent of the questionnaire is to be the housekeeper . In case of housekeeper is not
present for interview , or not able to be interviewed , she may substituted by another member in
the family likely to follow the housekeeper in importance
I. In case of non-responds or closed house take the next house , and give a note of that house .

Allegato 4. Pagina 5

ALLEGATO 5. Questionnaires distribution: Methodology and supervision

ALLEGATO 5.
KHAN YOUNIS WATER TREATMENT PROJECT
Socio-economic Survey on Use of Water at
Household's Level
in Khan Younis Area

QUESTIONNAIRES DISTRIBUTION:
METHODOLOGY AND SUPERVISION
By Khaled Al-Sirr

As first step for the realization of the study, it has been carried
out the distribution of questionnaires according to the chosen minimum
sample size. Before starting the field work, it was important to follow
previous stages to guarantee the high quality of the data collecting.
1. Selection of the research working groups.
Out of twenty applications, we have selected ten field workers according
to their qualifications and past experience. Afterwards, we divided them
into five mixed groups in order to have easily access to the household
either if the host was a man or a woman.
2. Training Course.
The ten field workers have participated to a three days training course
held by the Italian experts and the field work supervisor, on the
following subjects:
a. The field research
b. Ways of questionnaires' composition
c. How to build the necessary confidence between interviewer and
interviewee
d. How to fill a questionnaire
e. Objectives and final aim of the questionnaire
f. How to overcome questionnaire' problems
g. Importance of the study for the achievement of concrete results on
the ground.
h. How to read the clusters' maps and to randomly choose the households.
At the end of the course each field worker received an identity card to be
presented before entering the household.

ALLEGATO 5. Pagina 1

ALLEGATO 5. Questionnaires distribution: Methodology and supervision

3. Testing the Questionnaire.


To test the questionnaire' effectiveness, field workers were asked to
distribute it to a sample that was representative of the total one. This was
meant to discover failings, errors and particular problems. It was also a
test for the field workers' ability to use the maps and choose the right
household.
The computer data entering followed the distribution and final results
where discussed in a meeting among Palestinian and Italian experts in
order to finalize the final draft and correct field workers mistakes.
4. Starting of Questionnaire' Distribution.
After dividing the ten field workers into five working groups, it was
settled that minimum number of distributed questionnaires per day was
of five. Before going to the field, a pre-distribution meeting was held
each day, where the Palestinian statistic expert explained clusters'
location and daily route.
After the daily distribution was accomplished, questionnaires have been
checked and revised by a supervisor and have been entered in the
computer by an appointed expert.
5. Field Work Supervision.
A supervisor was appointed to follow the quality of questionnaires
filling and distribution. His main tasks were:
a. To join the field workers during the distribution
b. To assist the field workers in overcoming any problem
c. To give to the field workers guidelines and instructions
d. To help the field workers in building confidence between them and
the public
e. To write daily notes about problems and constraints in the field work
f.
To arrange sudden visits on the field to check field workers'
professionality
g. To daily revise questionnaires after distribution to discover failings or
missed questions.
6. Field Work Follow Up
Each week the supervisor has randomly chosen 25% out of the
distributed questionnaires, to arrange visits to the households and check
out field workers behavior and care in carrying out the interview.
If any mistake, lack or failing came up also from computer data
entering, questionnaire would have been rejected and remade.

ALLEGATO 5. Pagina 2

PIERO INGROSSO
Via G. Fabbri, 426 44100 FerraraTel. 0532-67072
e-mail: <piero.ingrosso@libero.it>

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