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Uso dellacqua
a Khan Younis
Indagine demografica,
socio-economica e sanitaria.
Piero Ingrosso
NOTA INTRODUTTIVA
Il presente lavoro si inserisce tra le attivit finanziate dalla DGCS del
Ministero Affari Esteri, Roma, in favore della popolazione palestinese,
residente nella Striscia di Gaza, nellambito di due distinti progetti di
c ooperazione allo sviluppo: il Programma pilota per la
potabilizzazione dellacqua salmastra a Khan Younis, Striscia di Gaza,
e sua distribuzione nei campi profughi dellarea che ha avuto la
durata di tre anni (1996-98) ed stato condotto e realizzato dal CISSPalermo, ONG affidataria della DGCS-Ministero Affari Esteri, e il
Progetto Ponte dal programma pilota per potabilizzazione acque
salmastre a Khan Younis alla seconda fase (1999), della durata di 9
mesi, direttamente gestito dalla DGCS. In entrambi progetti, il Dott.
Pietro Ingrosso, autore della presente indagine o survey, stato il
capo-progetto in loco.
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INDICE GENERALE
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INDICE
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ACRONIMI
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RINGRAZIAMENTI
I. PREAMBOLO SULLACQUA
II. INTRODUZIONE
III. ANTECEDENTI
La questione Acqua
Khan Younis
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Scarsit - Qualit
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Considerazioni generali
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Obiettivi Generali
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Obiettivi Specifici
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V. METODOLOGIA E STRUMENTI
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Il Team
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TECNICHE UTILIZZATE
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Tecniche Qualitative
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Tecniche Quantitative
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I QUESTIONARI
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ATTIVITA PRE-SURVEY
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Desk Review
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SURVEY IMPLEMENTATION
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1. DEMOGRAFIA
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1.2. Popolazione, sesso, et, Numero (media) dei componenti per famiglia
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2. DATI SOCIO-ECONOMICI
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3. USO DELLACQUA
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3.1. Introduzione
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4.1. Introduzione
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5. INSEDIAMENTI UMANI
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5.1. Introduzione
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6. RESIDENTE / RIFUGIATO
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6.1. Introduzione
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7.1. Introduzione
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8. DATI SOCIO-ECONOMICI
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8.1. Introduzione
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9.1. Introduzione
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11.1. Introduzione-Sommario
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12. DIARREA
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12.1. Introduzione
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VIII. CONCLUSIONI
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Premessa
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Acqua e Ambiente
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Acqua e Tariffe
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BIBLIOGRAFIA
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ALLEGATI
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Legenda
CISS
DGCS
ISS
KYM
MAE
MEKOROT
MOPIC
PCBS
PWA
WRC
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RINGRAZIAMENTI
AI nostri amici e tecnici palestinesi innanzi tutto, a cominciare dal Prof. Khaled Essir il quale,
oltre ad una solida conoscenza teorica della scienza statistica, possiede anche una lunga
esperienza di campo. A lui dobbiamo il design del sampling, del clustering e la
supervisione della distribuzione dei questionari, in tutti i rilevamenti statistici effettuati dallinizio del progetto italiano, cio dal mese di Febbraio del 1996. Ms. Sana Aqil e Ms. Malika Al
Astal entrambe graduatedcon curriculum scientifico universitario, hanno curato tutto il
lavoro dentrata, processamento e organizzazione dei dati della Khan Younis Survey-1999.
Alla stessa cura, nelle surveys KY 96 e KY-97, si era dedicato Mr. Ani Addada, collaboratore palestinese di unONG norvegese che opera in Palestina. Le intervistatrici che hanno
condotto le inchiest e nel corso delle tre surveys sono st ate 58. Sedici nel 96, ventiquattro nel
97 e diciotto nel 1999. Mi piacerebbe elencarle tutte, ma forse meglio proporre una loro
fotografia, a corredo della presente pagina. Gran parte di loro aveva gi avuto esperienza
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gli impianti di osmosi inversa. Il suo apporto nelle questioni tecniche riguardanti la distribuzione dellacqua in rete stato insostituibile.Vanno doverosamente considerati parte integrante del team italiano a Khan Younis anche gli italiani che hanno lavorato per il progetto stando in Italia ma visitando periodicamente gli impianti e i lavori in corso, e apportando idee
ed energia alle attivit progettuali. Parliamo dellIng. Guido Benevento, dellUnit Tecnica
Centrale della DGCS-Roma, coordinatore ministeriale dellintervento italiano a Khan Younis
e del Dott. Sergio Cipolla, presidente dellONG CISS-Palermo. Entrambi sono a giusta ragione
considerati come i principali ideatori e artefici dellacqua dolce a Khan Younis. Ritengo
che tutte le persone menzionate abbiano saputo costituire un gruppo di lavoro ben assortito
e al completo delle expertises normalmente richieste in questo t ipo di survey.
Piero Ingrosso
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PREAMBOLO SULLACQUA
La pervasivit dellacqua non una caratteristica solo fisico-chimica ma anche, per cos
dire, extra-fisica, o immanente. In altre parole essa non determina solamente lo stato
fisico e biologico della realt materiale (umidit, temperatura, solubilit, ecc.) ma permea,
pi o meno visibilmente, anche la realt sociale, economica, politica e culturale dellesistenza umana. Essa non solo indispensabile alla vita, ma ne determina continuamente le
forme. Placa la sete e rinfresca, ma anche il demone dei motori a vapore e il mezzo
che emana calore dai nostri caloriferi o che raffredda motori e turbine. Serve per sciogliere
e diluire ma anche per compatt are; basti pensare al cemento. Elemento sacrale e liturgico
nei battiste ri come nei riti funebri, lAcqua anche Santa diventando cos mezzo di
purificazione e consolazione. Essa per anche vettore di morte e distruzione at traverso
cataclismi naturali o pi semplicemente veicolando veleni e microrganismi patogeni per gli
esseri viventi. La sua assenza determina il Deserto, le migrazioni e i conflitti; la sua presenza le
Oasi e le Citt. Nonostant e la sua semplicit molecolare, H20, lacqua possiede molte e
complesse propriet fisico-chimiche. E questo un capitolo di scienza ben noto, sebbene
ancora lontano dal potersi definire chiuso o esauriente. A cominciare dal problema della
sua stessa origine sul nostro pianeta. Similmente, ed questo un postulato del presente lavoro, lacqua, intesa come bene potabile e risorsa collettiva genera molte e complesse situazioni socio-economiche, politiche e culturali non sempre ben note o sufficientement e studiate. Lo studio dellacqua, intesa nella sua valenza sociale, diventa dunque studio della societ stessa. La sua distribuzione rimanda allassetto urbanistico e demografico, la sua qualit
allo stato igienico e sanitario della popolazione, la sua maggiore o minore disponibilit alle
possibilit di sviluppo economico.
Nella situazione della Striscia di Gaza, il quadro reso ulteriormente pi complesso dalla
storia recente in cui il controllo delle fonti dapprovvigionamento idrico gioca un ruolo fondamentale nel processo di pace. Qui, pi che in altre parti del mondo afflitte dalla siccit o
dallesaurimento dei pozzi, il tema della disponibilit-potabilit dellacqua diventa una questione su cui si misurano culture, religioni e sistemi politico-economici diversi. Qui il tema dellacqua diventa un fattore critico per la pace o per la guerra.
INTRODUZIONE
La scarsit dacqua nella Striscia di Gaza, ultimo avamposto di macchia mediterranea incuneata tra le distese desertiche del Negev e del Sinai, costituisce indubbiamente un problema quotidiano per la popolazione palestinese che ivi risiede.
Osservando la mappa fisica della regione si comprende facilmente il perch di tale scarsit.
Le acque dolci superficiali, nel pi ampio contesto regionale, si limitano al fiume Giordano e
al lago di Galilea, bacini acquiferi che non hanno alcuna influenza sulle riserve idriche locali.
Lunica fonte dacqua dolce nella Striscia di Gaza rappresentata dalle falde acquifere
profonde che scendono da nord. Si tratta evidentemente di una fonte non rinnovabile, se si
esclude la ricarica idrica pluviale, gi da alcuni decenni inferiore allacqua pompata in
superficie.
Osservando invece la mappa politica si comprende perch le cause dordine geograficoambientale si combinano pericolosamente con i conflitti politici e i fattori demografici e
socio-economici, presenti in questarea, determinando una situazione altamente a rischio
per ulteriori conflitti. Poco pi di 350 km quadrati di terra e sabbia (di cui il 40% rimane ancora
sotto controllo militare israeliano) che prima del 1948 ospitavano una popolazione che era
meno di un decimo di quella attuale (oltre un milione di persone), facendo di questo lembo
di terra uno dei post i pi densamente popolati del mondo. Si tratta in sostanza di una situazione che preannuncia scenari catastrofici. Per gli scopi della presente prefazione, sufficiente evidenziare il complesso e difficile sfondo ambientale e demografico in cui si svolge
quest o dramma dellacqua nella Striscia di Gaza.
In questo scenario va collocato lintervento italiano di cooperazione allo sviluppo, gi nel
lontano 1993, quando, ancor prima degli accordi di Oslo, per merito soprattutto dellONG
CISS di Palermo e dellUfficio UTC competente della DGCS del Minist ero Affari Esteri italiano,
fu realizzato uno studio che volgeva lattenzione su un aspetto del dramma forse non sufficientemente considerato: la QUALITA dellacqua e il suo impatto sulla popolazione in termi-
ni di salute pubblica. Prima dello studio italiano erano state in verit prodotte alcune ricerche che denunciavano la grave situazione in atto per quanto riguardava le malattie causate o aggravate dallacqua inquinata, soprattutto per mano del Dr. Yousef Abu Safieh, allora
ricercatore dellUniversit Al Azhar di Gaza e attuale Ministro dellAmbiente nel governo del
presidente Arafat. Dati inquietanti erano stati pubblicati anche da autori israeliani, primi fra
tutti Benvenisti e Nir, verso la fine degli anni 80. Mancava tuttavia una visione sinottica dei
dati disponibili e soprattutto mancavano proposte concrete volte a risolvere o almeno ad
alleviare lentit del problema. Del resto sarebbe stato molto difficile il contrario, permanendo loccupazione militare israeliana e con lAutorit Palestinese ancora da istituire. Rimaneva forse solo la fiducia nellintervento divino, tradizionalmente molto tenace in questa parte
di mondo e una certa convinzione, almeno da parte palestinese, che il problema dellacqua si sarebbe automaticamente risolto con la sconfitta del nemico. E intanto la penuria
dacqua andava crescendo in misura proporzionale alla crescita demografica che, in maniera circolare, aumentando la pressione antropica sullambiente, amplificava il carico inquinante sia chimico che biologico.
Lintervento italiano pu a ragione vantare di essere stato pioniere nel proporre ed attuare
soluzioni concrete al problema della potabilizzazione dellacqua nella Striscia di Gaza. Si
pu oggi affermare senza tema di smentite che il progetto italiano Programma Pilota per la
potabilizzazione dellacqua salmastra a Khan Younis e sua distribuzione nei campi profughi
Vis ita allimpianto dellEas tern Well da parte del Cons ole
Generale dItalia a Gerus alemme ( centro della foto), 1 9 9 9
dellarea ha dimostrato che possibile migliorare le condizioni sociali e sanitarie di una citt
di 150.000 abitant i fornendo una provvista dacqua (15 litri/giorno pro-capite), sicurament e
potabile, sufficiente ad assicurare le necessit alimentari della popolazione e abbattendo di
conseguenza alcuni indici di morbilit e mortalit legati alle malattie trasmesse dallacqua.
Il tutto con un budg et relativamente contenuto se comparato con altri progetti strategici
di tuttaltra portata finanziaria, di cui si parla da anni ma senza alcun atto concreto di progettazione esecut iva.
Le linee portanti del Progetto Pilota italiano possono essere riassunte in tre idee guida:
01- Conoscere, studiare e misurare la situazione di partenza, allavvio del progetto in loco, i
traguardi intermedi e i risultat i ed effetti finali conseguiti. Implicita in tale idea guida era
la necessit di scegliere indicatori appropriati da utilizzare con le misurazioni effettuate.
03- Attivare campagne informative e di sensibilizzazione, rivolte alla popolazione, sui temi
della salute pubblica legata alluso alimentare dacqua insalubre, risparmio e uso corretto dellacqua, igiene e profilassi.
Il trasferimento di tecnologia e relativo know how, il passaggio di mano della gestione
tecnica e amministrativa degli impianti alla Municipalit di Khan Younis e la promozione
della partecipazione popolare sono stati obiettivi conseguiti con successo e sono attualmente operativi a tempo pieno. Trattandosi della prima iniziativa di dissalazione dellacqua,
su scala significativa, nei territori palestinesi, il progetto italiano, allinizio guardato con un
certo scetticismo, ha conquist ato progressivamente attenzione e interesse tra i decision
Vis ita agli impianti italiani, operanti nella Stris cia di Gaza, del Cons ole
Generale dItalia a Gerus alemme(nel centro della foto) con i tecnici es perti
italiani e pales tibes i, 1 9 9 9
makers e gli esperti del settore che pure avevano guardato con un certo disinteresse allintervento italiano. Si trattato evidentemente di un indubbio avanzamento socio-sanitario,
molto apprezzato dalla gente di Khan Younis e pertanto difficilmente reversibile.
Per quanto riguarda il lavoro di intelligence riguardante il problema dellacqua nella Striscia di Gaza e in particolare a Khan Younis, gran parte degli studi previsti dal programma
italiano sono stati realizzati e pubblicati. Se ne riportano qui di seguito i titoli:
- M. Abu Jabal, P. Ingrosso, B. Oddo, Groundwater in Israel, Palestine and Sinai (Selected
Bibliography) (1985-1996), Jerusalem, 1996
- V. Agnesi, E. Rutigliano, Geophysical study of the southern sector of the Gaza Strip, Jerusalem,
1997
- P. Ingrosso, R. Al Khoudari, Chemical and Microbyological Water Analisys in Khan Yunis Area,
Jerusalem, 1998.
In considerazione dellinteresse specialistico delle pubblicazioni menzionate sinvitano gli
eventuali lettori interessati, a farne richiesta al CISS-Palermo, Via Noto, 12 - 90141 Palermo /
tel. 091-6262004, oppure presso la DGCS, allUfficio UTC-Roma di riferimento.
Tra gli studi previsti e non ancora terminati rimaneva il presente lavoro frutto di circa 4 anni di
paziente collezione e analisi dei dati riguardanti il multiforme universo dellacqua e
del suo uso, a livello di nucleo famigliare,
nella citt di Khan Younis. Nei capitoli successivi vengono illustrati con laiuto di tabelle, grafici e immagini gli obiettivi, metodi e risultati di tale lavoro.
Vale infine la pena ricordare che, essendo ancora in corso una programmazione
riguardante lintervento italiano nel settore acqua potabile nella Striscia di Gaza,
ed essendo probabile una nuova fase
progettuale di estensione dellesperienza
pilota di Khan Younis anche alle citt di
Gaza e Rafah, possibile prevedere una
futura edizione aggiornata del presente
lavoro in lingua inglese, peraltro gi predispost a e impostata per un ulteriore giro
di raccolta dati (nel corso dellanno 2000)
che integrerebbero quelli gi raccolti negli ultimi 4 anni e che sono oggetto del
presente lavoro. Essendo i dati raccolti su
base annuale, sarebbe in verit molto interessante poter avere altri dati, omogenei con quell i gi racco lti e pert anto
comparabili. Per i calcoli di tendenza in
realt i dati dogni nuovo anno aggiungono maggiore precisione e capacit di
previsione, su base statistica beninteso, dei
Soldato is raeliano.
Sorgenti del fiume Giordano, 1 9 9 2
ANTECEDENTI
STRISCIA DI GAZA
CONTESTO STORICO-POLITICO E DEMOGRAFICO
La Striscia di Gaza, un lembo di terra che costeggia il Mediterraneo sud-orientale per 42 chilometri, larga in media nove, con una superficie totale di 365 km
quadrati, attraversata per tutta la sua lunghezza dal tratto pi meridionale
della strada litoranea che, prima della nascita dIsraele, congiungeva
lEgitto al Libano, attraverso il territorio palestinese. Detto lembo di costa quanto resta, dopo le conquiste israeliane del 1948-49, di unaltra regione che il piano di spartizione dellOnu destinava allo Stato arabo-palestinese; regione che, nel piano, si estendeva a
Nord fino ad includere le citt portuali di Al Mandai (oggi
Ashqelon) e Isdud (oggi Ashdod) e comprendeva una
parte del Neghev, a ridosso della frontiera egiziana.
Presidiata e amministrata dallEgitto, fu occupata
una prima volta dagli israeliani nel 1956 nel corso della Guerra di Suez. Nel 1957, a seguito
delle forti pressioni int ernazionali, fu restituita, per essere occupata nuovamente
nel 1967 in seguito alla cosiddetta
Guerra dei sei Giorni.
Nel 1 9 9 4, co n l o speg nersi
dellIntifada (Guerra delle
Pietre), e comeffetto
degli accordi dOslo
tra Rabin e Arafat, il
61 % della Striscia
passa sotto
il controllo dellAutorit Palest inese. Si tratta di una realt radicalmente diversa da quella
della Cisgiordania, sia sotto laspetto fisico, che quello caratteristico dei territori mediterranei aventi alle loro spalle il deserto, sia dal punto di vista socio-economico - scarsit di risorse,
economia prevalentemente rurale, forte peso della tradizione islamica - sia, infine, per il peso
schiacciante di una sovrappopolazione creata dagli eventi bellici. Tra il 1948 e la fine del
1949, per effetto dellafflusso di profughi da citt e villaggi della costa pi a Nord e dellinterno, occupati da Israele, la popolazione pass da novantamila a duecentonovantamila
persone. Nel 1986, il totale della popolazione era stimato in 633.000, dei quali 544.000 profughi (182.000 in otto grandi campi: Jabaliya, Deir El Balah, Maghazi, Khan Younis, Nuseirat,
Breij, Rafah, Shatti); la densit era di 1.400 persone per chilometro quadrato, la pi alta del
mondo dopo quella di Hong Kong. Il reddito per abitante era valutato nellequivalent e di
circa 1000 dollari lanno.
La presenza di grandi masse proletarizzate ha fatto della Striscia il fronte principale della
lotta nazionale palestinese. Gi nel 1956-57, la popolazione era stata protagonista di unesperienza di resistenza armata unica nel suo genere, che le valse, con il ritorno degli egiziani, la
conquista di forme dautonomia e la presenza di un embrione di esercito palest inese.
Questesperienza si ripetuta con la seconda occupazione, dopo il 1967 e fino al 1971,
quando, grazie a una strategia che ha unito una dura repressione militare, un riassetto dei
campi profughi, trasferimenti di popolazioni, leggi speciali e unagg ressiva politica di
insediamenti ebraici, Israele ha potuto porre fine alla lotta armata.
Schiacciati da una disoccupazione che nel 67 era salita all83 per cento rispetto al livello
prebellico, gli abitanti si sono visti costretti ad offrirsi come manodopera sottopagata a Tel
Aviv e in altre citt israeliane. Nel 1982, il fenomeno si era esteso ad oltre la met della forzalavoro, mentre un gran numero di residenti in possesso di titoli di studio superiori (nella Striscia
opera unefficiente rete scolastica, gestita dallUNRWA) era costretto ad emigrare. Nonostante il sovraffollamento, Israele ha confiscato oltre un terzo della terra e oltre met delle
risorse idriche per i coloni, raggruppati in diciannove insediamenti, i maggiori dei quali sono
Neve Deqalim e Katif Bloc, nel Sud della Striscia, legati ad un programma di sfruttamento
turistico della riviera. Gaza (circa 400.000 abitanti, insieme con il campo profughi di Shatti,
nel 1992) la sola citt della Striscia che abbia un posto nella storia meno recente. Khan
Yunis (150.000 con il campo profughi), Rafah (100.000) e Deir Balah (50.000), erano poco pi
che dei villaggi prima del 1948.
Secondo il primo censimento palestinese realizzato dal Palestinian Central Bureau of Statistics,
nel 1996 la popolazione presente nella Striscia di Gaza ammonta a 963.000 persone, distribu-
ite su una superficie totale di 365 Km2 (larea di Gaza rappresenta 18% dellarea della West
Bank). Khan Younis attualmente conta una popolazione di circa 150.000 persone. Un terzo
della popolazione vive nellomonimo campo profughi, mente i testanti due terzi sono insediati
in unarea urbana sovrapopolata.
La Questione Acqua
Dal 1967 il governo israeliano ha gestito, a tutti i livelli (legislativo, amministrativo e giudiziario), le risorse idriche dei T.O., adottando
una politica di supersfruttamento dellacqua a favore della popolazione israeliana. Laumento vertiginoso del numero di
co lo ni ha co mport at o ov v iament e
unenorme richiesta dacqua sia per uso
domestico sia agricolo (ricordiamo che
un israeliano consuma mediamente da
4 a 5 volte di pi di un palestinese).
Il r ecent issimo ri-acc ordo di pace
(Sharm El Sheikh) non ha ancora modificato questa situazione, pur individuando
la necessit di garantire alla popolazione palestinese una certa autonomia nella gestione di questa risorsa. I problemi
degli attuali Territori Autonomi Palestinesi
vanno quindi dalla disastrosa situazione
dellagricoltura a quella dellacqua potabile, dello scarico delle acque usate,
allinquinamento. Diverse malattie infett ive c he c olpisc ono la popolazi one
palestinese, sono diretta conseguenza
della scarsezza dacqua potabile, degli
elevati tassi di sali (particolarmente i nitrati) in essa disciolti, e daltri problemi
connessi alligiene pubblica. Tutti questi
problemi per si acuiscono particolarmente a Khan Younis. Qui i pochi pozzi
rimasti ai palestinesi sono pozzi generalmente pi superficiali, quindi meno ricchi
dacqua. Anche la qualit dellacqua
inco mparabilme nt e mig l io re ne g li
Rafah. In particolare il massiccio prelievo di acqua da parte dei pozzi profondi israeliani
espone i pozzi che riforniscono di acqua potabile al fenomeno dellintrusione di acqua
marina, con conseguente trasformazione dellacqua da dolce in salmastra, molto inadatta
ad un uso potabile. Il fenomeno aggravato dal fatto che i palestinesi, data la mancanza
dacqua, si vedono costretti a pompare il massimo possibile dai pozzi, rendendoli cos sempre pi salmastri. Daltra parte anche il supersfruttamento dei pozzi da parte dei coloni com-
porta la salinizzazione dei pozzi palestinesi perch indirettamente fa diminuire la loro portata.
La citt-campo profughi di Khan Yunis, di tutta la Striscia di Gaza, rappresenta lagg lomerato umano che pi versa in situazione drammatica rispetto alla quantit e, soprattutto, alla
qualit dellacqua disponibile per uso alimentare. E situata a circa 30 Km da Gaza, in direzione sud e si presenta geograficamente come il capoluogo naturale di parte dellArea
Centrale e di tutta lArea Sud.
Khan Younis
Larea di Khan Yunis, nonostante la relativa poca distanza da Gaza, riceve circa un terzo di
pioggia in meno di questa nel corso dellanno: 371 mm contro 259 mm annui. Il suo naturale
sbocco al mare per lo pi impedito dalla lunga fascia di colonizzazioni israeliane (Netzer
Hazani, Katif, Ganei Tal, Neve Dekalim, ecc.) che separa da Nord a Sud lentroterra, abitato
dai palestinesi, dalla costa presidiata da settlers. E da notare che qui importanti riserve
acquifere di buona qualit sono esclusivamente riservate agli insediamenti israeliani. Ed
dai pozzi israeliani, gestiti dal Mekorot (lente acquedotto israeliano), che viene venduta alla
Municipalit di Khan Yunis lacqua dolce con cui mescolata lacqua pi salmastra di alcuni pozzi per renderla, in questo modo, pi palatabile. Si tratta di una Municipalit poverissima, con poco personale e pochi mezzi. I problemi dei rifiuti, delle fognature ed in generale
dei servizi pubblici sono identici, e forse ancor pi gravi, che nella citt di Gaza. Per motivi
climatici e di minore disponibilit di acqua nel sottosuolo, esiste un problema di scarsezza
maggiore che nelle aree nord della Striscia. Anche il problema dellinquinamento chimico-
biologico della falda acquifera sembra essere, nella migliore delle ipotesi, allo stesso livello di
drammaticit della citt di Gaza
Le fonti di approvvigionamento idrico di Khan Yunis sono costituite dai sei pozzi, ubicati tutti
entro il perimetro della citt: Ex Saada, El Amal, ElHarash, Aya, Eastern Well e New Well. Questultimo un pozzo entrato in funzione solo da tre anni ed lunico provvisto di un acqua
definibile potabile, secondo gli standard dellOMS. Tuttavia anche in questunico pozzo potabile sono in corso violente intrusioni saline e di nitrati, con relativo corteo di inquinanti. Se
nel 1989, anno di apertura del pozzo, la quantit di cloruri era di 140 mg/litro, nel Febbraio
del 1993 essa risulta gi raddoppiata (240 mg/litro); lo stesso dicasi per i nitrati: 27 mg/litro nel
1989, 51 mg/litro nel 1993. Questultimo valore, nel 1999, pi che raddoppiato (120 mg/
litro).
La quantit media dei cloruri e dei nitrati negli altri cinque pozzi della citt si aggira intorno a
600 mg/l per i cloruri e 300 mg/l per i nitrati. Bisogna per sottolineare come le cifre fornite
dallUNRWA indicano valori dinquinamento ben pi elevati; per i nitrati, ad esempio, si riportano valori medi che in alcuni pozzi arrivano a circa: 700 mg/l. Da ricordare che le quantit
massime raccomandate dallOMS sono di 250 ml/litro per i cloruri e di 10 mg/l per i nitrati.
La quant it totale dacqua pompat a dai sei pozzi ammonta (al settembre 1999) a circa
4.000.000 m3. A questi vanno aggiunti i 950.000 m3 che la Municipalit compra annualmente dal Mekorot, daccordo con la quantit dichiarata disponibile dagli israeliani che, in genere, varia da 2.000 a 3.000 m3 il giorno. Il consumo pro-capite medio giornaliero di circa
110 litri. Detta quota giornaliera per comprensiva anche di buona parte del consumo per
uso agricolo, in quanto gli appezzamenti di terra degli agricoltori di Khan Yunis sono frammentat i e dispersi nellambito dello stesso perimetro abitato (orti e micro-appezzamenti di
pochi dunums o frazioni di dunum - 1 DUNUM=1.000 m2-) o nelle immediate adiacenze.
Il costo dellacqua per m3, comprata dalla municipalit al Mekorot, di 0.8 NIS (circa un
quarto di dollaro), e pertanto ogni mese la citt di Khan Yunis esborsa agli israeliani una cifra
10
media di 60.000 NIS, equivalenti a poco pi di 22.000 U.S.$ mensili, cio a 264.000 U.S.$ annuali.
Lapprov vigionamento dellac qua alla
popolazione avviene mediante una rete
di distribuzione ben ramificata che raggiunge praticamente la quasi totalit delle famiglie. La connessione con il Mekorot
avviene in tre distinti punti della rete e non
sembra soffrire di particolari problemi, a
parte la costanza di afflusso. La presenza
di acqua corrente nella rete di dist ribuzione varia da due a 12 ore il giorno, secondo le stagioni.
Le tariffe dellacqua sono cos concepite:
da O a 20 m3, il nucleo familiare paga una
bolletta mensile fissa di 21 NIS; da 21 a 30
m3, ogni m3 costa 0,9 NIS mentre, superati
i 30, ogni m3 ha un prezzo di 1 NIS. Ogni
mese la municipalit invia alle famiglie
della citt circa 13.000 bollette (vi una
bolletta unica per acqua e consumi di elettricit). La cifra complessiva delle bollette
di 144.000 NIS, di queste per solo il 70%
vengono regolarmente riscosse, mentre
per il restante 30% attualmente impossi-
bile riscuotere il pagamento. Da sottolineare inoltre che esiste oltre il 50% di perdite o appropriazione indebita di acqua, at traverso
connessioni illegali, contatori manomessi o assenti, ecc.
Scarsit - Qualit
Il problema della disponibilit dacqua nella Striscia di Gaza, rappresenta uno degli interrogativi pi inquietanti circa il futuro di quel milione di persone che vive nella regione allalba
del 2000. Infatti, allincremento demografico annuo della popolazione non corrisponde
unanaloga crescita della disponibilit di acqua, anzi gi oggi un grave problema garantire lattuale scarso flusso di pompaggio ed erogazione.
Il deficit tra le risorse idriche reali e rinnovabili, calcolate in 70 milioni di m3 annui, e lattuale
domanda di 110-120 milioni causa un vero e proprio disastro ecologico che sta portando
allesaurimento di diversi pozzi, alcuni dei quali ormai gi completamente secchi. Le conseguenze del sovra- pompaggio non sono solamente di ordine quantitativo ma anche
qualitativo, infatti, lacqua dei pozzi diventa sempre pi salmastra e inquinata.
Rispetto agli standards raccomandati dallOMS, nella Striscia di Gaza dal 75 all85% dellacqua consumata dalla popolazione sarebbe non potabile sia per le sue caratteristiche chimiche, che per quelle microbiologiche. Su di un punto non sembrano esistere dubbi n
discordanze tra i ricercatori arabi, israeliani o di altra provenienza: la tossicit sia chimica sia
11
parte risolto, grazie agli interventi della cooperazione italiana (1996-1999). Si trattava di un
compito indubbiamente molto complesso in quanto, soprattutto nel settore dellacqua,
dobbligo un approccio di tipo integrato e multidisciplinare. Uno strumento formidabile per
portare a buon fine il compito stato lo studio analitico del contesto economico e sociale in
cui vive la popolazione e una pi precisa misurazione delle varie condizioni che determinano luso, pi o meno razionale, dellacqua a livello famigliare. Questo lavoro vorrebbe
essere dunque un contributo alla divulgazione del problema acqua e delle possibili soluzioni
-concrete-, che possono essere messe in campo.
12
PROGETTAZIONE E OBIETTIVI
Considerazioni generali
La progettazione del presente studio rappresenta il punto darrivo di due distinti percorsi di
ricerca: da un lato la necessit di misurare con una certa precisione i volumi dacqua effettivamente distribuiti alla popolazione di Khan Younis, cosa relativamente semplice se riferita
al computo della quantit dacqua pompata dai sei pozzi municipali ma alquanto complicata se riferita alle quantit medie dacqua erogata ai rubinetti domestici; dallaltro lato la
scelta di fornire un quadro attendibile, aggiornato e di dettaglio sui principali parametri
demografici, socio-economici e sanitari connessi con luso dellacqua, che permettessero
di armonizzare i dati retrospettivi esistenti con i nuovi dati selezionati e raccolti avendo in
mente proiezioni future e risultati di valore applicativo per i decision makers politici e amministrativi locali.
Nel primo caso ci si avvale normalment e di tecniche quantitative aventi dati numerici quali,
ad esempio, volumi di pompag gio, orari e durata dapertura dei rubinetti, individuazione dei
punti di perdita e cos via.
Nel secondo caso sono necessarie anche tecniche cosiddette qualitative che non prevedono cio il solo computo numerico delle risposte negative o affermative, o comunque
misurabili (maschio/femmina ad esempio, oppure et, grado distruzione, ecc.), ma dopinioni (quali malattie possono essere causate dallacqua inquinata? pagherebbe di pi per
avere dellacqua migliore?, e cos via).
In entrambi i casi era chiaro che bisognava operare delle scelte rispetto alla rilevanza e
valore duso delle informazioni da raccogliere. Scegliere purtroppo spesso significa anche
rinunciare e cos stato anche per il presente lavoro. Una decisione molto sofferta in sede di
progettazione della Survey stata ad esempio quella di rinunciare allo studio del profilo
13
OBIETTIVI GENERALI
1)
Fornire agli operatori italiani e alla Municipalit di Khan Younis un supporto conoscitivo
demografico, socio-economico e sanitario statisticamente aggiornato, significativo e
attendibile per meglio orientare le future scelte tecniche del Dpt. Acque
2)
3)
Misurare i cambiamenti nelle conoscenze, attitudini e pratiche della popolazione cittadina rispetto alluso dellacqua, comparando dati omogenei, raccolti prima e dopo
lintroduzione della tecnologia di potabilizzazione dellacqua.
14
OBIETTIVI SPECIFICI
1)
Misurare le tendenze in atto riguardanti crescita demografica, indicatori vitali e distribuzione dei Rifugiati nella citt di Khan Younis.
2)
Fornire un quadro di riferimento circa il grado distruzione scolastica delle madri (principali managers dellacqua a livello famigliare)
3)
Disegnare una mappa dettagliata della distribuzione dellacqua pompata dai pozzi
municipali e dellacqua proveniente dal Mekorot (ente israeliano gestore delle risorse
idriche, N.d.R.), da pozzi privati o dal mercato dellacqua imbottigliata.
4)
5)
Misurare lentit media della bolletta mensile dellacqua, la proporzione delle famiglie
che la pagano regolarmente e la presenza/assenza dei contatori dellacqua.
6)
7)
15
METODOLOGIA E STRUMENTI
Il Team
Insieme allo scrivente (medico cooperante internazionale, con background di Study
designer in salute pubblica e ambient ale) che ha coordinato le varie attivit, molte altre
persone hanno prestato il loro lavoro per la realizzazione del presente studio. Come si dice in
quest e occasioni, impossibile elencarle tutte. Proveremo a ricordare almeno quelle che ci
hanno pi direttamente aiutato nelle varie fasi dellindagine statist ica. I nostri amici e tecnici
palestinesi innanzi tutt o, a cominciare dal Prof. Khaled Essir il quale oltre ad una solida conoscenza teorica della st atistica possiede anche una lunga esperienza di campo, avendo gi
lavorato in questo settore per alcune organizzazioni internazionali. A lui dobbiamo il Design
del sampling e clust ering, e la supervisione della distribuzione dei questionari, in tutte le
ricognizioni effettuate dallinizio del progetto italiano. Ms. Sana Aqil e Ms. Malika Al Astal
entrambe con curriculum scientifico universitario, hanno curato tutto il lavoro dentrata, e
organizzazione dei dati della Khan Younis-1999. Alla stessa cura, nelle surveys KY 96 e
KY-97, si era dedicato Ani Addada, collaboratore palestinese di unONG norvegese che
opera in Palestina. Le intervistatrici che hanno condotto le inchieste nel corso delle tre surveys
sono state 58. Sedici nel 96, ventiquattro nel 97 e diciotto nel 1999. Gran parte di loro aveva
gi avuto esperienza di rilevamenti tramite questionario, e ci si visto nel lavoro di campo
quando brillata la loro seriet e dedizione al compito assegnato, lavorando oltre 2000
interviste e riempiendo altrettanti questionari. Del personale italiano in loco impossibile dimenticare qualcuno. Benedetta Oddo, sociologa e arabista, stata, nelle surveys KY-96 e
KY-97, la persona che ha curato lorganizzazione del personale locale e tutto il lavoro di
wording in arabo del questionario. Lo stesso questionario che con piccole variazioni stato usato anche nel 1999. Piero Arculeo ed Edoardo Rutigliano, rispettivamente biologo e
idrogeologo di Palermo, hanno invece curato la parte del lavoro che riguardava, a latere,
16
le analisi dellacqua e lo studio geofisico del sottosuolo. Tayseer Hamzeh, cittadino italiano,
originario della citt di Nablus stat o il Muhandis, lingegnere del progetto, installando e
facendo funzionare gli impianti di osmosi inversa. Il suo apporto nelle questioni tecniche riguardanti la distribuzione dellacqua in rete stato insostituibile. Vanno doverosamente considerati parte integrante del team italiano a Khan Younis anche gli italiani che hanno lavorato per il progetto stando in Italia, visitando periodicamente gli impianti e i lavori in corso e
apportando idee ed energia alle attivit progettuali. Parliamo dellIng. Guido Benevento,
dellUnit Tecnica Centrale della DGCS-Roma, coordinatore ministeriale dellintervento italiano a Khan Younis e del Dott. Sergio Cipolla, presidente dellONG CISS-Palermo. Entrambi
sono a giusta ragione considerati come i principali ideatori e artefici dellacqua dolce a
Khan Younis.
Riteniamo che tutte le persone menzionate abbiano saputo costituire un gruppo di lavoro
ben assortito e al completo delle expertises normalmente richieste in questo tipo di survey
TECNICHE UTILIZZATE
Il presente studio ha utilizzato, per la raccolta dei dati, sia tecniche qualitative che quantitative,
facendo ricorso essenzialmente alle principali tecniche di valutazione rapida (Rapid
Appraisal Techniques) normalmente usate nelle indagini di tipo statistico o di marketing. Molte
delle tecniche, soprattutto quelle qualitative, sono essenziali gi nelle fasi preliminari di design
dello studio, quando si tratta cio di mettere a punto uno strumento indispensabile e fondamentale per lindagine: il questionario.
Tecniche Qualitative
Le tecniche qualitative sono state
usate innanzi tutto per identificare
e valutare la rilevanza dei dati da
raccogliere. Esse hanno incluso losservazione diretta dei quartieri della citt (strade non servite da rete
idrica, scuole, servizi igienici, ecc.), i
focus groups ovve ro inte rvist e
strutturate con gruppi di persone del
quartiere (preferit e le madri e le
donne in generale) e le interviste
non strutturate, co n informat orichiave quali insegnanti, religiosi, privati professionisti e amministratori
comunali. Vanno considerati focus group anche le innumevoli riunioni formali tra il team
italiano e gli operatori politici e tecnici locali, in particolare gli amministratori comunali e i
tecnici del Dpt. Acque della Municipalit di Khan Younis. Singolarmente e di concerto tali
tecniche hanno indubbiamente aiutato molto nel disegno e redazione finale del questionario, permettendo una pi integrata visione dei problemi, la generazione dipotesi congrue e
attendibili e la formulazione delle relative domande, soprattutto di quelle riguardanti conoscenze, attitudini e pratiche delle persone da intervistare. Come noto, particolarment e
agli operatori e intervistatori delle opinion pools, la confidence o affidabilit statistica
17
delle risposte, basate sulle opinioni di persone scelte a caso, dipende in gran parte dal lavoro preliminare di rifinitura semantica e formulazione calibrata delle domande. E quest o un
settore che richiede molta attenzione ed esperienza in quanto le opinions, tanto utili ed
essenziali nel marketing, vanno poi interpretate alla luce della realt culturale sia degli
intervistati, sia degli intervistatori; in definitiva le opinioni della gente hanno sempre un loro
fondamento o riferimento nellambiente fisico e sociale in cui la gente stessa vive. Chi interpreta i dat i chiamato a cogliere tali fondamenta o riferimenti.
Tecniche Quantitative
Le tecniche quantitat ive hanno invece fatto la parte del leone laddove erano richieste informazioni precise e puntuali. Gran parte delle domande erano closed, ovvero chiuse alla
possibilit di richiedere pi di una risposta (si, no, non so, dato numerico). Tutte le domande
comparivano in una unica bozza di questionario strutturato in tre sezioni principali: Demografia,
Parametri socio-economici (ivi includendo informazioni circa luso dellacqua a livello
famigliare) e Informazioni igienico-sanitarie.
18
una frazione quantitativamente trascurabile dellintera popolazione. Allinterno delle famiglie la madre, o chi accudisce ai bambini, stata identificata come la persona pi adatta
da essere intervistata. E ci in considerazione del fatto che sono proprio le madri le principali
managers dellacqua in ambito famigliare; esse inoltre rappresentano il principale gruppo
bersaglio nelle campagne di prevenzione della diarrea e di sensibilizzazione sulluso razionale e controllato dellacqua.
- DIMENSIONE DEL CAMPIONE STATISTICO o MSS (Minimum Sample Size)
La strategia adottata per il
campionamento si basata
necessariamente sulle informazioni a nostra disposizione
al moment o dell o St udy
Design o progettazione del
lavoro. Per una fortunata
coincidenza, nelle stesse settimane in cui si impostava il
presente studio (aprile 1996),
il Palestinian Central Bureau
of Statistics (PCBS) metteva a
punto gli ultimi ritocchi a protocolli e formulari che sarebbero st ati ut iliz zat i nel
processamento dei dati del
primo censimento della po-
polazione dei Territori Palestinesi, dopo lultimo realizzato dagli israeliani nel 1967. Molto int eresse ed attenzione circondavano lesito di tale censimento. Tutte le statist iche riguardanti il
profilo demografico e socio-economico realizzate nel corso dei 27 anni di occupazione militare israeliana altro non erano che aggiornamenti e proiezioni del censimento realizzato nel
1967, subito dopo loccupazione, dagli israeliani stessi.
Daltro canto, le statistiche
fornite dai palestinesi erano
spesso in conflitto con quelle degli occupanti (variando
la stima dellindice di crescita da utilizzare nelle proiezioni stat istiche). In tale contesto, grazie anche allinterv ent o dellU niv er sit Al
Azhar, controparte ufficiale
del Progetto italiano, fu possibile avere in anticipo sulla
pubblicazi one fi nale del
PCBS, alcune informazioni
preziose riguardanti la struttura demografica e abitativa (housing) della citt di Khan Younis.
Sulla base di tali informazioni confidenziali si cos proceduto in tempo ad armonizzare i
parametri dei nostri indicatori, e relativa fonte dei dati, con quelli del PCBS e degli Enti nazionali ad esso collegati (essenzialmente i ministeri palestinesi del Piano, dellIstruzione, dellAm-
19
biente e della Salute) che producono i dati di base per le statistiche palestinesi nonch per
le organizzazioni internazionali affiliate alle Nazioni Unite.
Per armonizzare statistiche idealmente comparabili si adottano come noto: (a) comuni
definizioni, nomenclature e criteri di classificazione delle unit, (b) criteri di produzione delle
statistic he che permett ano il confronto t ra le stesse, ossia i criteri di rilevazione e di
campionamento devono avere gli stessi riferimenti metodologici, (c) dettaglio territoriale e
temporale tale da rendere possibili le necessarie aggregazioni e disag gregazioni. Le classificazioni adottate per la rilevazione delle variabili pi complesse (istruzione scolastica, malattie causate dallacqua, professioni, uso dellacqua, ecc.), denominate classificazioni-tipo,
TABELLA A.
AREE
N. di Clusters eliggibili
N. di Clusters selezionati
30
10
14
44
15
Totale
sono state, per quanto possibile modificate o aggiornate daccordo alle classificazioni del
PCSB. Ove possibile, sono state usate le stesse matrici del PCSB.
Contemporaneamente si proceduto con il calcolo della dimensione minima del campione, o Minimum Sample Size (MSS), nonch di altri parametri statistici necessari. Il MSS fu
calcolato in vista dei seguent i presupposti e requisiti: il livello di confidence o affidabilit
dei dati da raccogliere non doveva essere inferiore al 95%, dunque veniva tollerato un errore relativo massimo del 5% per ogni set di risposte.
Per garantire alla campionatura una robusta consistenza, ipotizzando che imprevisti e/o imprevedibili fattori di disomogeneit nelluniverso statistico considerato, potessero abbassare
la percentuale di confidence desiderata, fu assunto, per ogni caratteristica investigata, il
50% di prevalenza, massimo valore possibile nella formula matematica del MSS. Da tenere
presente in proposito che, nel calcolo del MSS, se si assume che una data caratteristica sia
presente in pi del 50% dei casi, per ragioni matematiche sulle quali evitiamo di soffermarci,
la prevalenza da considerare si calcola sottraendo da 100 il valore percentuale della carat-
20
MSS = p x q (E/1,96)2
dove
p=tasso di prevalenza o presenza di una data caratteristica (=50 %)
q=100-p (=50)
E=margine di errore tollerato (=5%)
Abbiamo che: 50 x 50 (5 / 1,96)2 = 384.
Applicando un fattore 2 di design effect (384 x 2) il risultato finale di 768.
Un numero di 768 famiglie rappresenta dunque il MSS o campione statistico minimo richiesto.
In vista degli inevitabili errori che si realizzano normalmente nel corso delle interviste, soprattutto nella compilazione dei questionari, fu deciso di aumentare di un ulteriore 5% le dimensioni del campione minimo e sufficiente. In effetti dopo la revisione completa dei quest ionari
solo 769 risultavano idonei, ovvero completamente e correttamente redatti. Il numero 769
risulta dunque essere il numero totale dei questionari ammessi ad essere processati.
Le 769 madri intervistate rappresentano approssimatamente il 2,5% di tutte le persone da
intervistare potenzialmente eleggibili (poco pi di 30.000, donne sposate di et inferiore a 60
anni) e poco pi dello 0,5% di tutta la popolazione di Khan Younis.
Si tratta dunque di un solido campione statistico e probabilmente, il margine derrore assunto come accettabile (5%), potrebbe essere anche errato per eccesso.
21
TABELLA B.
Data delle "Surveys"
N. di questionari
N. di questionari
N. di
distribuiti
classificati validi
intervistatori
Maggio 1996
600
569
16
Luglio 1997
900
851
24
Maggio 1999
800
769
18
22
fonde differenze sia nellurbanistica che nelle infrastrutture e nel tessuto sociale tra la citt
propriamente detta, ossia le costruzioni fuori dal campo, e lo spazio fisico ben delimitato su
cui andato crescendo il Campo stesso. Daccordo con le stime UNRWA le persone che
vivono nel Campo Profughi corrispondono ad un terzo (48 mila persone circa) della popolazione totale di Khan Younis. Un terzo dei Clust ers stato conseguentemente assegnato al
Campo. I 44 Clusters nel loro complesso sono comprensivi dellintera area urbana di Khan
Younis (150.000 persone). Ogni Cluster rappresenta una popolazione 3.400 persone raggruppate mediamente in 425 famiglie. Di conseguenza ogni Cluster, costituito da 51 famiglie da
intervistare, toccava il 12% delle famiglie residenti nel Cluster o sub-area selezionata a caso.
La procedura di selezione delle aree e sub-aree si basata sulla multistage cluster sampling
technique with probability proportionate to size (PPS) (Lemeshow, 1988) ovvero un tipo di
campionamento probabilistico dove, ad ogni unit della popolazione, attribuita una probabilit positiva e nota di far parte del campione. Dal punto di vista operativo, tale procedura comporta lutilizzazione in modo appropriato delle tecniche per la selezione casuale
del campione (random). Lapplicazione di queste tecniche finalizzata allottenimento dellindipendenza del campione da qualsiasi variabile, interna o esterna allindagine, compreso in particolare, lorientamento di colui che sta predisponendo il campione.
La selezione random delle famiglie da intervistare stata operata ut ilizzando le apposite
tabelle fornite nei manuali di statistica (OMS, 1992); essa inoltre stata applicata in tre stadi
successivi (multistage) del campionamento:
Stadio 1 : Selezione delle sub-aree allinterno delle due aree principali (citt-campo)
Stadio 2 : Selezione degli agglomerati edilizi e strade allinterno delle sub-aree selezionate
Stage 3 : Selezione delle famiglie da intervistare (unit st atistiche primarie).
Poich il registro anagrafico di Khan Younis era di scarso aiuto in quanto incompleto e spesso
inutilizzabile, perch privo di informazioni essenziali quali toponomastica e/o numero civico
23
delle abitazioni, la selezione stata fatta adottando scelte anonime e utilizzando un protocollo di procedure e criteri previamente discussi e sperimentat i in piccola scala con le stesse
intervistatrici (vedasi in Allegati 03 e 04). In ogni serie di scelte random doveva dunque
essere identificato un punto di partenza, ad esempio un incrocio stradale o una moschea,
scuola ecc. Da questo punto di partenza alle intervistatrici veniva comunicato un numero a
caso da applicare, in sequenza, nella scelta delle abitazioni a cui bussare per chiedere
lintervista.
I QUESTIONARI
I tre quest ionari usati nel corso delle tre surveys
(maggio 1996, luglio 1997 e maggio 1999) pur concepiti per fornire dati comparabili tra di loro, non
sono completamente sovrapponibili (vedasi Allegato 05). Due di essi infatti (1996 e 1999) presentano piccole variazioni, su punti secondari, mentre
lalt ro (1 99 7), ha in co mune so lo le sez io ni
demografica e sanitaria, essendo stato usato in
funzione di filtro (filt er) e di agg iornamento
demografico e scocio-sanitario.
In questo paragrafo si focalizzer lattenzione solo
sullultimo questionario (maggio 1999), che pur ricalcando in gran parte i primi due, si presenta
come il punto di arrivo di un lungo lavoro di revisione e aggiustamenti del testo (wording).
Come gi detto il questionario KY-99 stato suddiBagnanti, Gaza, 1 9 9 8
viso in 3 sezioni:
Sezione demografica, con particolare attenzione dedicata alla distribuzione dei profughi registrati UNRWA. In quest a sezione oltre allet, sesso, luogo di nascita, numero di
persone che vivono sotto lo stesso tetto, sono compresi anche i cosiddetti indicatori
vitali (natalit, mortalit e crescita naturale), e lhousing ovvero tipo di abitazione e
indice di densit abitativa media per stanza.
-
Sezione socio-economica, comprendente domande sul grado dist ruzione delle intervistate, loccupazione del capo famiglia (breadwinner) e le caratteristiche essenziali
delloccupazione stessa (temporanea/ permanente, in Israele o a Gaza, ecc.). In questa sezione pu essere considerata una sub-sezione speciale quella dedicata alle domande sulluso dellacqua e la sua percezione negli usuari in termini di servizio, costi,
conoscenza, e pratiche duso.
Sezione igienico-sanitaria comprendente una rapida ed essenziale survey sui due principali indicatori di sanitation (tipo di toilette presente nella casa e smaltimento delle
acque usate) e unaltrettanto rapida ed essenziale ricognizione epidemiologica su
due questioni clinico-sanitarie connesse con lingestione abituale e protratta di acqua
inquinata: Fluorosi Dentale (denti gialli) e Diarrea. Si rimanda ad uno studio parallelo e
specifico (M. Awni, P. Ingrosso, 1999), pubblicato in Appendice del presente lavoro, riguardante il quadro epidemiologico della metaemoglobinemia o Blue Baby
24
Suq, Gaza, 1 9 9 6
ATTIVITA PRE-SURVEY
Desk Review
La progettazione si basato necessariamente sulle informazioni a disposizione al momento
della messa in cantiere del lavoro stesso, cio dopo poche settimane dallavvio dellintervento italiano nella Striscia di Gaza (febbraio 1996). E forse opportuno rammentare che
nella primavera del 1996, quando comincia il Progetto Pilota Acqua Potabile Khan Younis,
25
finanziato dal Ministero Affari Esteri italiano e realizzato dallONG CISS di Palermo, passato
poco pi di un anno e mezzo dagli accordi di Oslo che avevano portato allinsediamento
dellAutorit Palestinese a Gaza. Si trattava dunque di un periodo in cui molti studi, indagini
conoscitive e surveys, venivano messe in cantiere, soprattutto da parte delle agenzie internazionali di cooperazione e dei neonati ministeri palestinesi. La letteratura tecnica e
statistica pubblicata, esistent e al momento del ritiro da Gaza delle truppe israeliane, era
universalmente considerata generica e contraddittoria su molti temi e in particolare su quel-
lo delle risorse idriche. Le controversie tra autori filo-palestinesi e filo-israeliani riguardavano praticamente qualsiasi tema, a cominciare dagli st essi dati demografici.
Nello stesso anno, come gi ricordato, si svolgeva nei Territori Palestinesi il primo censimento
generale della popolazione araba, dopo circa 28 anni dallultimo censimento fatto dagli
israeliani nel 1967.
Bisogna purtroppo anche ramment are che, nonostante i rinnovati e accorati auspici da
parte di tutte le agenzie internazionali e governative, a collaborare attivamente nello scambio delle informazioni, molto raramente successo che tali auspici si siano realizzati. Cos
stato anche nello scambio dinformazioni tra le stesse agenzie e istituzioni palestinesi. Come
spesso accade in questi casi inevitabile un certo spreco delle risorse (duplicazione di uno
stesso lavoro, ad esempio e conseguente aumento dei costi). Nel caso specifico del progetto italiano bisogna dire che, essendo la controparte locale lUniversit Al-Azhar di Gaza, ogni
studio appariva ed era assolutamente appropriato e referenziale e per di pi inserito in una
attivit istituzionale di interesse generale. A ci si aggiunga anche la proficua assistenza
fornitaci dal PCBS (Palestinian Central Bureau of Statistcs) nella definizione degli indicatori e
relativi parametri. In definitiva la gran parte dei dati retrospettivi esistenti stata resa disponibile al progetto italiano senza alcuna difficolt di rilievo.
26
lavoro e solo per due di loro stato necessario istruire un pre-test attitudinale. Grazie alla
disponibilit di personale gi formato nel corso dei nostri seminari e incontri con le intervistatrici,
abbiamo potuto concentrare la nostra attenzione sulla rifinitura del questionario e in particolare sulle domande qualitative e le domande filtro, ovvero su quelle domande che
potessero generare margini dequivoco nella persona intervistata. Il wording o formulazione ottimale delle domande ha costituito un momento importante del lavoro di squadra.
Cerano in realt due traduzioni da effettuare: quella dallinglese allarabo scritto, ovvero
classico, e quella dallarabo scritto allarabo parlato variante Khan Younis dellarabo
palestinese. Lottimizzazione dellarabo stata condotta preferendo la parola dialettale,
nei casi di possibile confusione tra la lingua classica e quella parlata. Infine si eseguito un
test preliminare, direttamente sul campo, per verificare il buon funzionamento del questionario nellintervista e il suo successivo processamento. Nel corso del test si anche messa
operativamente a punto la metodica di selezione dei Clusters e delle unit statistiche (vedasi
Allegati 03 e 04).
27
SURVEY IMPLEMENTATION
Daccordo con il protocollo finale di campionamento e clustering sono state selezionate
prima le sub-aree in cui inserire i grappoli (cfr. Strategie di campionamento). Una volta
tirate a sorte le sub-aree, si provveduto ad assicurare la logistica (trasporto e at tivit postinterviste) dei 9 gruppi composti da due intervistatrici, tutte di sesso femminile. Si rammenta
che nella survey KY-1996 avevamo impiegato gruppi di 3 intervistatori, composti da due
donne e un uomo, e che il fatto aveva generato, in qualche caso, delle suscettibilit, soprattutto negli ambiti pi t radizionalisti, quelli per intenderci che, secondo una poesia araba,
vedono con sospetto anche lavvicinarsi della notte. Per evitare ogni inutile motivo dincomprensione nellultima survey si dunque optato per i gruppi dintervistatrici formati da
due sole donne. Le interviste sono state eseguite nellarco continuato di 3 settimane, a partire dal 21 Maggio 99. Vale la pena ricordare che la survey Khan Younis-1996 era stata
appunto messa in marcia nello stesso periodo, a cavallo di maggio e giugno, quando cio
gi arrivato il caldo ma nei pozzi si avuta una certa ricarica dacqua da parte delle
pioggie invernali e primaverili. Dunque un periodo in cui il problema della scarsit/qualit
dellacqua non molto acuto e anzi forse nemmeno paragonabile a ci che si ha a settembre, quando la forte insolazione estiva e il maggior consumo dacqua hanno portato il livello
dei pozzi ai minimi valori dellanno, aumentando di conseguenza la salinit relativa dellacqua e il relativo corteo dinquinanti chimici. La supervisione del lavoro delle intervistatrici, ivi
inclusa la revisione giornaliera dei quest ionari gi riempiti, stata a carico del Prof. Essir e
dello scrivente. Per il trasporto sono stati utilizzati i veicoli a disposizione del progetto italiano,
pur con la frequente integrazione daltri veicoli della Municipalit di Khan Younis.
28
ANALISI DESCRITTIVA
1. DEMOGRAFIA
1.1. Introduzione allo studio demografico
Questa sezione dedicata alla disamina delle principali strutture demografiche (popolazione totale, sesso, et, media dei componenti per famiglia) e di alcuni indicatori primari, cosiddetti vitali quali natalit, mortalit e crescita naturale. Un piccolo esercizio matematico
riguarder infine le proiezioni a 5 e a 10 anni della popolazione di Khan Younis e i relativi
consumi dacqua ipotizzabili per quegli anni.
Larco di tempo in cui sono state effettuate le misurazioni di 3 anni (maggio 1996 maggio
1999). Come si pu osservare dalla Tabella 01, la dimensione dei campioni varia nei due
rilevamenti, a causa di un differente design del campione statistico (design effect). Entrambi i rilevamenti adottano per gli stessi parametri matematici per quanto riguarda il
livello di confidence (95%) e il relativo margine di errore tollerato ( 5%). Le medie e le
percentuali dei due campioni sono pertanto perfettamente comparabili.
Tabella 01.
POPOLAZIONE
KY-1999
Num. di
Media, %,
Persone per famiglia
KY-1996
Num. di
Media, %,
Persone per famiglia
6.434
8,37
4.954
8,70
Maschi
Femmine
3.227
50,22%
2.488
50,16%
3.207
49,78%
2.466
49,84%
1.150
1,50
1.034
1,81
1.595
2,07
919
1,61
51
0,07
33
0,06
183
0,24
185
0,33
29
nuove abitazioni per i futuri sposi da un lato, e al progressivo aumento della scolarizzazione
secondaria delle giovani donne dallaltro. Da notare anche che il dato relativo alla composizione media delle famiglie, calcolato nella nostra indagine, risulta nettament e superiore a
quello pubblicato nel censimento ufficiale del 1996 (PCBS-96). Il PCBS-96 riporta, per tutta la
Srtiscia di Gaza, una media di 7,81 persone per famiglia. Si t ratta di una differenza significativa che pu essere in parte spiegata con due considerazioni: 1) Khan Younis, in t ema di
programmazione delle nascite, da sempre considerata molto pi conservatrice e
tradizionalista rispetto alle altre citt della Striscia di Gaza, in pratica non esiste una programmazione delle nascite (la parola controllo delle nascite non viene mai usata nei documen-
Tabella 02.
DIMENSIONI DELLA FAMIGLIA
(numero di componenti)
Fino a 3
4-6
KY-96
KY-99
7,1%
8,1%
22,5%
24,3%
7-9
34,2%
35,0%
Da 10 a 15
30,2%
27,9%
Pi di 15 (max 34)
Totale
6,0%
4,7%
100,0%
100,0%
ti palestinesi (cfr dati in KY-77); 2) la componente demografica del campo profughi, con
le sue famiglie poli-nucleari (fino a 30 e oltre componenti per famiglia!), contribuisce notevolmente ad elevare la media generale. Altra differenza macroscopica tra i dati PCBS-96 e
quelli rilevati nelle surveys del progetto italiano si riferisce alla fascia di popolazione che va
da 0 a 15 anni. Secondo i dati del censimento palestinese tale fascia demografica rappresenta il 50,5% di tutta la popolazione della Striscia di Gaza. Nella realt di Khan Younis ci si
aspetterebbe dunque una percentuale anche maggiore e invece, tra la sorpresa generale,
risulta di molto inferiore: 43% (Grafico 01).
E opportuno ricordare che i dati da noi raccolti, essendo orientati in senso epidemiologico
(popolazione in et scolare, 6-14 anni), e non a definire la categoria demografica a 5 anni
come il censimento del PCBS (0-5-10-15 anni), non comprende il numero di adolescenti da
30
14 a 15 anni ; tuttavia tale assenza non riesce a spiegare la notevole differenza riscontrata
nei nostri rilevamenti. Vari controlli, anche esterni al team del progetto italiano, sono stat i
effettuati per trovare la spiegazione di tale discrepanza ma senza risultati veramente convincenti. Attribuendo una pi alta confidence ai dati del PCBS non resta dunque che ipotizzare che un qualche errore o bias, abbia influenzato il calcolo dei nostri dati.
Popolaz. da
zero a 14 anni
43%
Popolazione
con pi di 14
anni
57%
Limitandoci allanalisi della categoria det 0-5 anni, lunica sicuramente comparabile con
le statistiche nazionali, notiamo subito che a Khan Younis in atto una diminuzione delle
dimensioni medie della famiglia. Si tratta dun dato che sar pi evidente in seguito, quando
saranno analizzati i dat i relativi alla categoria det 0-5 anni e al tasso di natalit.
Tabella 02.
KY-96
KY-99
7,1%
8,1%
4-6
7-9
22,5%
24,3%
34,2%
35,0%
Da 10 a 15
30,2%
27,9%
Pi di 15 (max 34)
Totale
6,0%
4,7%
100,0%
100,0%
31
Tabella 03.
NUM. DI BAMBINI (0-5 ANNI) PRESENTI IN FAMIGLIA
Nessun bambino
KY-96
KY-99
29,9%
35,6%
1
2
14,1%
21,2%
24,6%
19,2%
17,0%
14,3%
4
Pi di 4 bambini
9,3%
6,2%
5,1%
3,4%
Totale
100,0%
100,0%
Si confrontino i dati degli ultimi anni che hanno visto costantemente la Striscia di Gaza tra i
posti con la pi alta e sostenuta crescita demografica di tutta la regione, per confermare
tale vistosa novit. Il dato peraltro convalidato anche dalla caduta del tasso di natalit,
come illustrato nel prossimo paragrafo.
KY-99
7,9
KY-96
6,7
Mortalit
28,4
20,5
37,3
30,7
Natalit
Crescita Naturale
propria caduta del tasso di natalit in atto, da almeno tre anni, nella citt di Khan Younis!
Contemporaneamente si assiste ad un aumento della mortalit generale (crude mortality
rate) che passa da 6,7 a 7 ,9 per 100 0. Tale risultato, che conferma la te ndenza gi
preannunciata da alcuni analisti sia palestinesi (PARC, 1994 e PHG, 1996) che europei (FAFO,
32
1992), esprime da un lato un significativo abbassamento nel numero delle nascite, dallaltro
un relativo invecchiament o della popolazione da mettere in relazione con il vertiginoso aumento delle nascite che si avut o in tutta la seconda met di questo secolo che sta per
concludersi. Si tratta beninteso di un invecchiamento relativo in quanto il tasso di natalit,
pur decrescendo rapidamente, rimane ancora decisamente alto. Usando come termine di
paragone i due paesi tra i quali stretta la Striscia di Gaza, cio Israele ed Egitto, abbiamo
il seguente quadro sintetico (Tabella 04):
Tabella 04.
INDICATORI VITALI
Khan Younis
* Israele
** Egitto
1999
1998
1996
28,4
21,2
27,1
7,9
5,9
7,1
Crescita Naturale
21,5
15,3
20,0
Per fare un confronto con il tasso medio di natalit in Italia (fonte ISTAT 98) ricordiamo che
esso di 9,3 per mille, con la punta pi bassa in Liguria (6,7) e la pi alta in Campania (12,9).
Da notare che nel calcolo della crescita naturale relativo a Khan Younis non vengono presi
in considerazioni i movimenti migratori (peraltro quantitativamente trascurabili), ma solo il
numero dei morti e quello dei nati vivi. Si tratta dunque di un set comparativo atto a fornire
unidea generale della situazione demografica regionale in questi ultimi mesi di fine secolo.
33
Le proiezioni interessano la popolazione interessata dalla Survey KY-99 (769 famiglie per
un t otale di 6434 persone); su quest a base si proceder poi ad estrapolare i dati su scala
cittadina (attualmente 150.000 persone circa).
2)
La natalit generale continuer nel suo trend verso il basso fino a stabilizzarsi nei prossimi
5 anni sui valori medi attualmente presenti in Egitto e Giordania (20 per mille) per poi
stabilizzarsi su t ali valori nei successivi 5 anni.
3)
4)
5)
Non vengono considerati nella formula del calcolo di tendenza n i movimenti migratori
n eventuali crisi ambientali (siccit protratta ad esempio) o politiche (conflitti armati,
sospensione da parte israeliana dellerogazione di energia elettrica e/o acqua).
Anno 2009
7.810.000
192.214
Anno 2004
6.690.500
169.800
Anno 1999
4.950.000
150.000
Popolazione di KhanYounis
34
Campo
Profughi
33%
Citt
67%
variazioni intervenute negli ultimi 3 anni. Si nota un certo aumento, assoluto e relativo, della
quota di famiglie che vivono nel Campo (33% contro il 31% del 1996). Ci dipenderebbe dal
naturale aumento del numero delle famiglie di recente formazione al quale non corrisponde un analogo aumento delle abitazioni disponibili.
"Residenti"
38%
Rifugiati
62%
35
31%
33%
75%
Campo Profughi
50%
69%
67%
1996
1999
Citt
25%
0%
Citt. Spesso, anche nella letteratura specializzata, esiste una certa confusione tra numero
di profughi riconosciut i (e assistiti) dallUNRWA e gli altri profughi, e relativi discendenti, che si
sono trasferiti al di fuori del Campo andando a vivere nella citt o a Gaza o nei villaggi
limitrofi, pur continuando ad usufruire di una certa assistenza dellUNWRA.
10,5%
3,6%
Gaza
Israele
Paesi
Arabi
2,3%
West
Bank
0,3%
EU-USA
Per cercare di ricostruire la provenienza dei profughi abbiamo chiesto nel questionario il
luogo di nascita, inteso come paese-stato; domanda del tutto interessante se si considera
che la citt di Khan Younis, prima dellarrivo dei profughi era una piccola, tranquilla citt
36
costiera della Palestina, abitat a da poche migliaia di persone. Larrivo dei profughi ha comportato non solo un incremento demografico dellarea ma anche un nuovo assetto urbanistico e ambientale. Lorigine dei rifugiati raggruppati per Paese di Nascita un dato interessante da conoscere in quanto aiuta a capire meglio le dinamiche sociali ed economiche
delle famiglie o dei gruppi di famiglie che ancor oggi costituiscono un riferimento importante per gran parte delle relazioni sociali. Ci particolarmente vero nella vita allinterno del
campo profughi (R. Jacaman, 92). Le risposte illustrate nel Grafico 07 e vedono l83,2% della
popolazione ormai autoctona, mentre il 10,5% rappresent a la quota di quanti fuggirono da
Israele nel corso delle vicende politiche degli ultimi 50 anni. Solo poco pi del 2% risultano
essere nati in Cisgiordania mentre unaltra piccola ma significativa quota (3,6%) ha avuto i
natali in altri paesi arabi. Tale piccola quota, insieme a quella decisamente minuscola (0,3%)
dei nati in paesi non arabi, comprende 2 principali categorie di persone: gli emigrati che
hanno fatto ritorno in patria e i militanti della resistenza palestinese che sono tornati nella
Striscia di Gaza al seguito del Presidente Arafat come effetto degli accordi di Oslo del 1994.
31,9%
7,4%
2,3%
Citt
Campo
Profughi
Beduini
Villaggio
che nei campi profughi palestinesi, come in molti altri campi profughi sparsi per il mondo
(UN. ), esiste una certa tendenza da parte dei rifugiati a ri-aggrupparsi allinterno del
campo a seconda della provenienza geografica e condizione economica (UNFR?-99). Ci
fa s che allinterno del campo si ritrovino talvolta riaggregati interi villaggi, deteminando
quella che stata definita collettivit multi-nodale (R. Jacaman, 92), in cui i nodi della
rete sociale sono appunto costituiti dai vari villaggi originari o dai cosidetti gruppi rurali o
trib (nel caso di popolazioni semi-nomadi o nomadi). Esiste una vasta ed avvincente letteratura sullargomento.
37
2. DATI SOCIO-ECONOMICI
In questo paragrafo verranno investigati alcuni degli indicatori socio-economici maggiormente utilizzati per fotografare, pur sempre in termini di medie e percentuali, il tipo societ
e organizzazione del lavoro esistent e in una data collettivit umana. Qualifica professionale e ingresso mensile medio definiranno i due parametri fondamentali per misurare, in
denaro contante, il grado di ricchezza della popolazione o, se si preferisce, la potenziale
disponibilit di spesa delle varie fascie sociali. Il dato economico in s rischia sempre di
essere troppo laconico e comunque nasconde sempre innumerevoli insidie quando si passi
ad interpretarlo. Alla domanda quanto denaro entra in famiglia ogni mese?,non in realt facile rispondere. Bisognerebbe infatti addizionare anche gli ingressi, di varia natura, extra-salariali ad esempio. Inoltre, tale domanda, non solo in Palestina beninteso, pu generare nellintervistato un sentimento di precauzione molto prossimo a quello che si ha quando
si fa la denuncia dei redditi. Bisogna per considerare che se la precauzione generalizzata, essa si rifletter in tutte le categorie di risposte, con leffetto paradosso di restituire
una certa onest alle risposte stesse, Un certo spazio stato dato anche ad alcuni indicatori pi tipicamente sociologici quali quelli dellet di mat rimonio, alfabetizzazione e
scolarizzazione. Infine un rapido sguardo viene rivolto alla distribuzione dellassistenza sociale.
24,8%
15,3%
4,9%
12-16
17-21
22-26
27-31
1,2%
> 31
ANNI
Pi del 50% si sposano tra i 17 e i 21anni e circa un quarto (24%) anche prima dei 17 anni.
Sono stati rilevati anche 4 casi di giovanissime con meno di 13 anni. Grafico 09 .
38
NO
21%
SI
79%
Come si vede dal Grafico 10, il 21% delle intervistate non sa leggere n scrivere. Da un confronto con idati del 1996 (24%), emerge che la percentuale di analfabetismo diminuita di
circa 3 punti.
Universitaria
Secondaria
Preparatoria
Primaria
27,3
72,7
40,4
59,6
56,6
43,4
Non completata
Completata
39
Si tratta indubbiamente di una caratteristica tipica di molti paesi rurali, cosiddetti in via di
sviluppo, soprattutto africani, ed generalmente considerata una conseguenza di gravi
difficolt economiche e della mancanza di infrastrutture sia fisiche (edifici scolastici, lunghe
distanze non servite da strade, ecc.) che socio-economiche (assenza di fondi per gli insegnanti e la didattica, forza lavoro femminile dedicata essenzialmente allagricoltura, ecc.);
si tratta di caratteristiche poco o nulla presenti della Striscia di Gaza in quanto qui sono
presenti le infrastrutture basilari, certamente non comparabili con quelle israeliane, ma neanche con quelle africane; non esistono inoltre lunghe dist anze da far percorrere alle studentesse mentre lagricoltura assorbe una quantit di mano dopera molto limitata.
A nostro giudizio le cause vanno ascritte, qui pi che altrove, a fattori culturali e sociali (ruolo
professionale della donna, et di matrimonio).
40
Tabella 05.
Numero di stanze per famiglia
1
KY-1996
4%
KY-1999
2%
2
3
16%
33%
9%
21%
28%
34%
5
Pi di 5 stanze
11%
8%
23%
11%
Totale
100%
100,0%
Proprietari
terrieri o
possidenti
4%
Altro
3%
Lavoratori
salariati
36%
Lavoratori in
proprio o in
micro-imprese
31%
Impiegati
26%
41
Osservando il Grafico 12., si ha uno sguardo panoramico sul tipo e distribuzione della forza
lavoro. Per la codificazione della qualifica professionale si seguito, tra i vari possibili, il criterio
del tipo di dipendenza lavorativa.
Resistiamo alla tentazione di dare alcuna spiegazione sociologica al quadro dinsieme e ci
limitiamo solo a riportare qui di seguito le singole categorie di lavoratori disaggregate per
voci.
Tabella 06.
L avoratori salariati
TIPO DI QUALIFICAZIONE
PROFESSIONALE
In cerca di lavoro/ Senza qualifica
Totale
Operai e manovali
27,0%
Impieg ati
Setto re PNA
8,7%
10,9%
Insegnante
6,0%
Au tista
Ve nd itore ambulante
Co mmerciant e
4,8%
3,1%
4,8%
7,3%
5,9%
2,0%
3,1%
4,6%
3%
Totale
100
L avoratori in proprio
Altro
8,9%
Tabella 07.
Luogo di lavoro
Striscia di Gaza
Israele
KY-1996
74%
9%
KY-1999
68%
17%
WB/Estero
1%
2%
Diso ccupato
To tale
17%
100%
14%
100%
Nella Tabella 07. viene riportato un quadro sinottico della distribuzione geografica del posto
di lavoro. Il dato che balza subito allattenzione la percentuale di lavoratori pendolari
occupati in Israele, raddoppiati nellarco di 3 anni. Un certo calo si osserva anche nel numero
dei disoccupati, 13,5 nel 1999 contro il 16,7 del 1996.
42
13. OCCUPAZIONE-DISOCCUPAZIONE
54%
43%
40%
32%
17%
Lavoro stabile
Lavoro
temporaneo
KY-1996
14%
Disoccupato
KY-1999
Tabella 08.
Assistenza Sociale
(esclu se sanit e pensio ni)
KY-1996
KY-1999
11,1%
9,1%
UNRWA
En ti rel igio si
7,2%
2,8%
3,3%
2,2%
"Zakat"
3,2%
1,4%
Prestiti
0,6%
0,5%
Nessuna assistenza
To tale
75,1%
100,0%
83,5%
100,0%
43
Tabella 09.
Enti che erogano assistenza
(esclu sa sanit e p ensioni di lavo ro)
KY-1996
KY-1999
Min. Affari Sociali
44,6%
55,2%
UNRWA
28,9%
20,0%
Enti relig .
11,2%
13,3%
"Zakat"
Prestiti
12,9%
2,4%
8,5%
3,0%
To tale
100,0%
100,0%
39%
27%
21%
18%
21%
14%
6%
5%
pi di
2400 NIS
da 600 a
1199
da 1800
a 2399
KY-1996
44
6%
da 1200
a 1799
KY-1999
da 0 a
599 NIS
Una caduta consistente (dal 38,9 al 26,8%) riguarda anche la percentuale di famiglie con
entrate medio-basse, ovvero al di sotto di 1200 NIS. Nello stesso tempo aumentano le
percentuali di famiglie che introitano importi mensili medi, medio alti e alti. Laumento pi
saliente quello che interessa la fascia compresa tra 1200 e 1800 NIS, passando dal 6,2 al
20,8%. Degno di nota anche il netto aumento del numero e percentuale (dal 4,5 al 18,3%)
di famiglie con ingressi mensili alti (pi di 2400 NIS). Rimandiamo alle considerazioni gi espresse
nellintroduzione dei Dati Socio-economici per quant o riguarda il valore orientativo e
non oggettivo dei presenti dati. In altre parole, il fatto che una famiglia abbia un ingresso
mensile alto non vuol dire che tale famiglia possa essere definita benestante. Bisogna infatti
considerare il valore assoluto dellingresso alto (pi di 2400 NIS) in rapporto al numero di
persone che compongono la famiglia, cosicch ad esempio, un ingresso mensile di 5000 NIS
(!) non un ammontare eccessivo se entra in una famiglia allargata di 20 o 30 persone .
Nel capitolo dellanalisi bivariata o comparativa dei dati, ci soffermeremo su queste questioni
relative allinterpretazione dei dati qui riportati.
1609 NIS
1075 NIS
KY-1996
KY-1999
45
3. USO DELLACQUA
3.1. Introduzione
Ricordiamo che lacqua della Municipalit acqua pompata dai pozzi artesiani present i
nellarea. Quelli attualmente controllati da palestinesi ammontano a sei. Su due di essi (Eastern
e Saada Well) sono stat i installati, dal progetto italiano, gli impianti di dissalazione ad osmosi
inversa che trattano per intero lacqua pompata. Un altro pozzo (non sempre in funzione) invece amministrato dallUNRWA. Per
quanto riguarda i pozzi controllati dagli israeliani, non conosciamo con esattezza quanti
pozz i so no at t ualment e oper ant i neg li
insediamenti. Sicuramente da due di essi viene pompata acqua in parte destinata (venduta) ai palestinesi. LEnte Acque israeliano che controlla la produzione e vendita di
tale acqua denominato MEKOROT.
3.2. Fonti di
approvvigionamento
Di tutta lacqua palestinese che rifornisce
la citt di Khan Younis (4 milioni di metri cubi
lanno), nel 1999, il 92,1% delle famiglie usuarie
hanno come fonte i pozzi municipali, percentuale che si ulteriormente estesa negli ultimi 3 anni (88,1% nel 1996). Osservando la Tabella 10., notiamo come tale aumento sia avGara di Dis egno
Acqua Vita Khan Younis , 1 9 9 7 .
Dis egno N. 5 di Salima Abu Ahmed,
et 1 2 anni.
dacqua lanno) viene venduto dal MEKOROT alla Municipalit di Khan Younis. Come si vedr
meglio nel capitolo dellanalisi comparativa, circa un quinto dellacqua erogata a Khan
Younis proviene dagli insediamenti israeliani, servendo in prevalenza larea sud-ovest della
citt, quella cio occupata dal campo profughi.
46
82%
KY-1999
18%
80%
KY-1996
20%
SI
NO
Tabella 11.
USO DELL'ACQUA PER IRRIGARE
KY-1996
KY-1999
A cqua d el ru binett o
82,8%
43,9%
A cqua gi usata
En tramb e
15,5%
1,7%
40,2%
15,9%
To tale
100%
100%
alla voce Acqua del rubinetto, 82,8% nel 1996 cont ro il 43,9% di tre anni dopo.
Per meglio orientare linterpretazione di questo dato il caso di rammentare due delle
maggiori possibili cause che hanno potuto, pi o meno di concerto, determinare tale drastico
cambio attitudinale: 1) laumento di 2 NIS della bolletta mensile dellacqua che si avuto
nel 1998, 2) le campagne di sensibilizzazione realizzate nelle scuole e nei quartieri di Khan
Younis dal progetto italiano sulluso razionale dellacqua.
47
0,1%
0,0%
"Water sellers"
3,3%
1,1%
Pozzi Privati
2,0%
3,1%
Tanica di
accumulo
Mekorot
KY-1999
KY-1996
9,4%
10,6%
2,5%
11,2%
82,7%
Rete Municipale
73,9%
0,1%
0,4%
4,1%
0,4%
Pozzi Privati
2,9%
8,6%
Tanica di
accumulo
3,5%
8,1%
Mekorot
KY-1999
KY-1996
2,7%
25,1%
Rete
Municipale
86,7%
57,4%
bevanda si utilizzi la migliore acqua disponibile. Si tratta dunque di un indicatore molto simile
a quelli dellacqua per cucinare e acqua per bere ma dotato di una certa sensibilit,
per cos dire, sociale. Laddove le risorse lo permettano infatti per lacqua del t viene
addirittura usata la costosa acqua imbottigliata. Notare (Grafico 18) come fosse apprezzata
lacqua del MEKOROT nel rilevamento del 1996.
48
Acqua imbottigliata
"Water sellers"
2,4%
0,8%
4,8%
4,6%
Pozzi Privati
2,1%
5,5%
Tanica di accumulo
3,0%
1,0%
Mekorot
KY-1999
KY-1996
2,6%
12,5%
85,1%
75,6%
Rete Municipale
Molto pi simile a quello dellAcqua per cucinare appare il quadro dellacqua da bere.
Lacqua municipale viene s usata da un maggior numero di famiglie, ma non bisogna
dimenticare che ci in gran parte concausato dalla contemporanea, per quanto
transitoria caduta della quota MEKOROT (Grafico 19).
49
Nessun
contatore
KY-1999
KY-1996
9%
14%
28%
In comune
23%
63%
Privato
64%
Aumentano I contatori comuni o condominiali dal 22,9% del 96 al 28% del 99. Diminuiscono
le famiglie sprovviste del contatore (Grafico 20)
10,0%
11,7%
0 NIS
2,9%
5,3%
>0_10
29,8%
38,3%
19,0%
6,4%
2,4%
74,1%
>10_20
KY-1996
KY-1999
50
>20_30
pi di 30
27,7 NIS
18,6 NIS
30
25
20
15
10
5
0
KY-1996
KY-1999
32,20%
42,30%
NO
67,80%
57,70%
SI
KY-1996
KY-1999
51
Altre ragioni
Bassa qualit
dell'acqua
Bassa qualit
del servizio
Alto costo
2,6%
8,2%
30,6%
21,4%
19,9%
34,5%
46,9%
35,9%
KY-1996
KY-1999
NO
49%
SI
51%
Come illustrato nel Grafico 24, sebbene di stretta misura (51 contro il 49%), la maggioranza
delle intervistate ha notato dei cambiamenti positivi nella qualit dellacqua erogata.
52
38%
KY-1999
62%
SI
NO
32%
KY-1996
68%
53
66,1%
25,7%
8,3%
"All'araba"
Entrambi
"Alla francese"
1999 in quanto presentava, a detta unanime degli intervistatori, alcuni inconvenienti riguardanti principalmente limbarazzo che una tale questione generava.
Alla francese significa fornito di tazza e flusso di scarico, mentre Allaraba sarebbe lequivalente in italiano di Alla turca.
54
SI
43%
NO
57%
Da notare il lieve aumento (dal 55,3 al 57,3%) delle famiglie ancora sfornite di dispositivo di
scarico dellacqua nel WC.
Tabella 12.
SMALTIMENTO DELLE ACQUE USATE, 1996-99
KY-96
KY-99
Pozzo settico
65%
68,1%
Strada
33,90%
29,7%
Alt ro
1,20%
2,2%
Totale
100%
100%
Poco pi di un terzo delle famiglie (34%) smaltisce le acque usate, versandole per la strada
Osservando la seguente Tabella 12., possibile raffrontare i dati del 1996 con quelli del 99. E
misurabile e statist icamente significativo laumento dei pozzi settici (da 65 a 68,1%) e una
diminuzione delle famiglie che smaltiscono lacqua sulla strada.
55
Altro
7%
Reni
17%
Parassiti
57%
Diarrea
19%
acqua inquinata. Osservando le risposte raffigurate nel Grafico 27, scopriamo che, se da un
punto di vista strettamente epidemiologico, non vi sono grosse correlazioni, tuttavia non c
dubbio che le persone intervistat e avessero le idee ben chiare sul tipo di patologie connesse
con lacqua insalubre.
Tabella 13.
BOLLITURA DELL'ACQUA E DEL LATTE
Acqua
Latte
No
96,2%
5,1%
Si
3,5%
88,8%
Altro
0,3%
6,1%
100%
100%
56
quest o tema. Daltro canto sembra che anche le intervistate avessero le idee molto chiare
su cosa vuol dire presenza di vermi.
Si
41%
No
59%
Si
33%
No
67%
Basti qui ricordare i nostri nostri dati sulla Fluorosi coincidono mirabilmente con uno studio
specifico, non pubblicato, realizzato da Equilibre una ONG francese che ha operato nella
Striscia di Gaza dal 1995 al 1998, conducendo una visita odontoiatrica di tut ti gli scolari (6-14
anni) presenti a Khan Younis. Grazie ad una interessante quant o profiqua collaborazione
che si stretta tra il Progetto italiano e quello francese, nel corso della quale sono stat i
scambiati tutti i dati relativi a fluorosi e analisi chimiche delle acque, siamo in grado di
presumere che i nostri dati sulla Fluorosi a Khan Younis siano i pi aggiornati, completi e
statisticamente affidabili attualmente esistenti.
57
37,8%
32,0%
19,9% 18,3%
10,8%
0-5 anni
8,0%
Tutto il campione
1997
Comparando i dati della Survey del 1997, fatta in collaborazione con lUHWC di Gaza, con
quelli rilevati 2 anni dopo (1999) notiamo (Grafico 30), come in tut te le categorie considerate vi siano inequivocabili segnali di miglioramento degli indici di incidenza della Sindrome
diarroica.
58
ANALISI COMPARATIVA
5. INSEDIAMENTI UMANI
5.1. Introduzione
Lanalisi descrittiva ci permette di fotografare un dato fenomeno in termini di numeri e
percentuali. Lanalisi comparativa delle fotografie ottenute ci d invece la possibilit di
farne degli ingrandimenti e di osservare dei particolari prima invisibili. Si potrebbe dire che
combinando le varie fotografie con gli ingrandiment i opportunamente selezionati possibile montare anche un film fatto s di
numeri, grafici e tabelle ma di solida
rilevanza per gli analisti di competenza (epidemiologi, sociologi, economisti, ecc.). Fuori di metafora, lanalisi
comparativa ci permette di scoprire
dati non visibili nelle variabili considerate isolatamente. La comparazione
resa possibile incrociando due variabili
(per questo chiamata anche Analisi
Bivariata). Se ad esempio, come vedremo meglio in seguito, mettiamo a
confronto la variabile Citt/Campo
Profughi con la variabile presenza di
Fluorosi (denti gialli), possibile calcolare con esatt ezza eventuali differenze epidemiologiche nei due tipi di insediame nt o . Pro seg uendo ne llingrandimento possiamo incrociare
le nuove categorie di dati (ad esempio Citt co n presenza/assenza di
fluorosi con la variabile presenza di
Diarrea, e cos proseguendo con i
59
cio a fatti umani, invece un pi complesso processo concettuale che rimanda alle finalit stessa dei rilevamenti statistici e che interessa volta per volta epidemiologi, economisti,
decision makers, ecc. Nelleconomia generale del presente lavoro, pur privilegiando un
Campo
Profughi
50,1%
5,8%
Profughi (UNRWA)
Residenti
49,9%
Citt
94,2%
Osservando il Grafico 31, vediamo che mentre solo un minuscolo 5,8% dei cittadini
Residenti abita nel campo, la met dei Rifugiati ha la propria abitazione al di fuori
60
Tabella 14.
p = ,0017
Citt
Campo
St riscia di Gaza
Israele
68,5%
46,9%
31,5%
53,1%
100%
100%
Paesi Arabi
West Bank
71,4%
77,8%
28,6%
22,2%
100%
100%
EU/USA
Totale
100,0%
66,7%
0,0%
33,3%
100%
100%
della met dei rifugiati (53,1%) proviene da Israele (cfr. Guerra del 48) mentre meno di un
quarto (22,2%) proviene dalla Cisg iordania o West Bank.. Da tenere presente che tut te le
persone nate nella Striscia di Gaza non sono necessariamente dei residenti potendo discendere, come in gran parte discendono, anche come Status giuridico, da famiglie di rifugiati arrivate a Gaza in due ondate successive, la prima e pi important e conseguente alla
Tabella 15.
CITTA'-CAMPO / LUOGO DI NASCITA
p = ,0001
Citt
Campo
Profughi
Citt
73,8%
27,8%
Campo Profughi
Villaggio
15,2%
7,8%
65,1%
6,8%
Beduini
Totals:
3,1%
100%
0,4%
100%
guerra del 1948, la seconda come effetto della cosiddetta Guerra dei Sei Giorni (1967).
Nella Tabella 15. le due categorie Citta e Campo Profughi vengono incrociate con il
luogo di nascita, inteso ora come ambiente urbano (Citt, Campo Profughi, Villaggio, Beduini).
Come si pu vedere il 65,1% delle persone che vivono nel campo profughi sono anche nat e
nel campo. Questo dato, pur con le cautele necessarie dovute alle incognite riguardanti i
movimenti migratori che si sono avuti da e per il Campo, ci dice che la grande maggioranza
delle persone tuttora registrate come Refugees, rappresentano in realt i discendenti dei
profughi palestinesi che trovarono rifugio nellattuale campo di Khan Younis..
Sappiamo dallAnalisi Descrittiva che gli spostamenti delle famiglie dalla Citt al Campo
sono molto poco frequenti (5%) quando invece molto usuale lo spostamento dal Campo
alla Citt. A prima vista pu dunque indurre in errore il dato che, il 27,8% delle persone che
tuttora vivono nel Campo sono nate in citt, o in ambiente cittadino. Non si tratta evident emente della citt di Khan Younis ma di una delle tante citt, oggi israeliane, da cui proviene
la grande magg ioranza dei profughi palestinesi.
61
15%
10%
44%
41%
Secondary
17%
20%
Preparatory
Primary
8%
Senza istruzione
16%
15%
13%
Campo Profughi
Citt
In un esercizio, una tantum, di analisi multivariata, abbiamo calcolato che tanto pi giovani
erano le madri intervistate, tanto pi alto risultava il loro grado di istruzione. In altre parole si
assiste ad un vero e proprio iato generazionale tra le donne pi anziane, nate prima del 48 e
quelle nate 20 anni dopo. Evidentemente listruzione scolastica nel campo una necessit
pi sentita che in citt; necessit orientata ad uno sbocco occupazionale che in un campo
profughi sempre molto problematico, specialmente per le donne.
Tabella 16.
DISERZIONI SCOLASTICHE
Primary non completata
CITTA'
9,0%
CAMPO
5,2%
Primary completata
"Preparatory" non completat a
7,2%
7,8%
2,8%
7,1%
"Preparatory" completata
"Secondary" non completata
11,7%
11,5%
9,9%
11,5%
"Secondary" completata
"High School" non completata
"High School" completata
29,7%
1,4%
8,6%
32,9%
1,2%
14,3%
Nessuna Istruzione
Totale %
13,1%
100
15,1%
100
62
p = ,0003
Tabella 17.
NUMERO DI STANZE PER FAMIGLIA
Citt
Campo
Fino a 3 stanze
da 4 a 6
da 7 a 9
26,6%
69,5%
3,1%
41,3%
56,0%
2,8%
Pi di 9 stanze
Totale
0,8%
100%
0,0%
100%
CITTA'
CAMPO
Disoccupazione
Almeno un occupato in fam.
70,1%
68,3%
29,9%
31,7%
100,0%
100,0%
64,0%
36,0%
100,0%
46,2%
53,9%
100,0%
44,4%
55,6%
100,0%
Dalla tabella 18. notiamo che il numero di persone che hanno un impiego nellambito della
stessa famiglia pi elevato nel campo che in citt. Come vedremo meglio in seguito ci
63
dovuto a due distinti ordini di fattori: uno demografico (le famiglie numerose sono pi numerose nel campo) e laltro politico-amministrativo (UNWRA e PNA) che fa s che per le assunzioni
nel pubblico impiego vengano privilegiati i profughi. Da notare che le percentuali pi interessanti sono quelle che si distaccano dal rapporto 2:1 che esiste tra popolazione nella citt
e nel campo. In effetti per quant o riguarda il rapporto citt-campo nelle famiglie con tre o
pi persone occupate esso addirittura inferiore a quello di 1:1.
Tabella 19.
TIPO DI QUALIFICAZIONE PROFESSIONALE
CITTA'
CAMPO
Operaio generico
27,0%
27,0%
Senza qualifica/braccianti
Totale LAVORATORI SALARIATI
8,0%
35,0%
8,7%
35,7%
Settore PNA
Impiegato (UNWRA, Agenzie Int ernaz., ecc.)
7,2%
10,9%
11,1%
10,7%
Insegnante
Totale "IMPIEGATI"
3,7%
21,9%
10,7%
32,5%
Autista
Venditore ambulante/micro-commercio
4,9%
3,5%
4,8%
2,4%
Commerciante
Vocational (idraulico, elettr. Ecc.)
5,1%
7,8%
4,4%
6,4%
5,3%
4,5%
7,1%
0,4%
Artigiano
Totale LAVORATORI IN PROPRIO
2,2%
33,2%
1,6%
27,0%
PROPRIETARIO
ALTRO
5,5%
4,5%
2,8%
2,0%
Totale
100 ,0%
100,0%
the owners are from the town 11.11% of the camp workers are working in PNA against 7.23%
in the town (see table)
Tabella 20.
LUOGO DI LAVORO
Citt
Campo
Israele
Estero (inclusa la Giordania)
69,2%
85,7%
30,8%
14,3%
100%
100%
64
Tabella 21.
DURATA DEL LAVORO
Permanente
Temporaneo
Citt
50,6%
35,1%
Campo
62,3%
24,6%
Nessun Lavoro
Totale
14,3%
100%
13,1%
100%
p = ,0015
Tabella 22.
DA C HI RICEVE AIUTO?
Citt
Campo
Nessun aiuto
Ministry of Social Affairs
81,8%
7,2%
80,9%
13,1%
Risparmio
Parenti
2,5%
2,9%
0,4%
0,8%
2,8%
2,7%
100%
0,4%
4,4%
100%
stero per gli Affari Sociali palestinese (13,1% contro 7,2%). La Citt continua ad osservare
alcune tradizioni quali la Zakat o tributo-elemosina islamico, il risparmio e il ricorso allaiuto
dei parenti.
Tabella 23.
"WATER PROVIDER"
Municipalit di Khan Younis
UNRWA
Citt
97,7%
0%
Campo
76,6%
23,0%
Pozzi Privati
Altro
1,7%
0,6%
0%
0,4%
65
Tabella 24.
PRESENZA DI ORTO O GIARDINO
Citt
Campo
No
Si
Totale
78,9%
21,1%
100%
89,7%
10,3%
100%
Dalle tabelle 25, 26 e 27 emerge il dato comune che lacqua erogata nella rete municipale
risulta lacqua pi usata dalla popolazione (oltre l80%), anche per scopi alimentari. Lacqua
del MEKOROT praticamente una esclusivit del Campo. Un dat o di un certo interesse sem-
66
Tabella 25.
e pi precisamente il fatto curioso che nessuno nel campo (0%), fa le provviste dac-
ACQUA PER
CUCINARE
Pozzi Municipali
MEKOROT
Citt
Campo
81,4%
0%
86,1%
7,5%
Serbatoi
Venditori d'acqua
13,5%
1,6%
1,2%
0,8%
Pozzi privati
Acqua imbottigliata
2,5%
0,2%
0%
0%
Altro
Totale
0,8%
100%
4,4%
100%
p = ,0001
Tabella 26.
p = ,0001
Tabella 27.
Citt
Campo
ACQUA DA BERE
Citt
Campo
Pozzi Municipali
MEKOROT
83,8%
0,2%
86,1%
7,9%
Pozzi Municipali
Altro
83,8%
4,5%
87,3%
4,4%
Serbatoi
Venditori d'acqua
5,1%
2,7%
0,4%
0,8%
Venditori d'acqua
Pozzi privati
2,7%
3,9%
0,4%
0,0%
Pozzi privati
Acqua imbottigliata
3,5%
0,2%
0,0%
0,0%
Serbatoi
Acqua imbottigliata
4,3%
0,6%
0,4%
0,0%
Altro
Totale
4,5%
100%
4,8%
100%
MEKOROT
Totale
0,2%
100%
7,5%
100%
Nessun
contatore
In comune
Privato
2%
23%
33%
18%
65%
59%
CITTA'
CAMPO
67
rifornitori dacqua nel Campo, talvolta in contrasto con la Municipalit, non ha mai contabilizzato il consumo dellacqua a partire dal consumo degli usuari ma dalle ore di
pompaggio-erogazione effettuate
dagli israeliani. Negli ultimi due anni
molte cose stanno cambiando e la
Municipalit sempre pi assume funzioni e competenze che prima toccavano allUNRWA, sicch la situazione dellassenza di contatori destinat a a cambiare rapidamente. I
contatori condominiali predominano in citt dove, contrariamente al
to, determinando una prevalenza di condomini rispetto alle sing ole case isolate, sempre pi
in diminuzione, per lasciare il posto a delle palazzine condominiali, spesso abitate da gruppi
di famiglie aventi lo stesso cognome. Per chi conosce lurbanistica di un campo profughi
palestinese, facile comprendere perch lo sviluppo delledilizia condominiale molto pi
difficile nel campo. Troppo complessa e spesso intricata infatti la possibilit di ricostruire
le abitazioni in uno spazio dove vivono molte e numerose famiglie in abitazioni la cui dimensione pi frequente (Moda) di 3 stanze. Il tutto in una rete viaria tanto fitta, quanto angusta.
p = ,0001
Tabella 28.
BOLLETTA DELL'ACQUA
( 1 USD = 4 NIS)
NIS 0
NIS 1-20
Citt
3,9%
17,6%
Campo
22,2%
62,3%
NIS 21_30
NIS >30
Totale
53,1%
25,4%
100%
8,3%
7,2%
100%
pagano la bolletta gli ultimi accampamenti di beduini, poche centinaia di famigie che ancora gravitano intorno alla periferia della citt, e le famiglie cosiddette nullatenenti.
68
CAMPO
52%
CITTA'
48%
32%
68%
0%
50%
100%
No
Si
solo il 48% del Campo la considera troppo cara. La consistente differenza (20%!) tra le due
categorie dintervistate si spiega ricordando il dato precedente visto che vede l85% delle
famiglie del Campo pagare meno di 20 NIS al mese (Grafico 34).
16%
26%
39%
KY-99
(Citt)
43%
KY-96
(Citt)
47%
54%
27%
4%
34%
23%
Alto costo
0%
10%
23%
33%
4%
17%
69
Altro
58%
No
47%
43%
Si
53%
CITTA'
CAMPO
p = ,0001
Tabella 29.
PAGHEREBBE DI PIU' PER
CITTA'
CAMPO PROFUGHI
KY-96
36%
KY-99
46%
KY-96
22%
KY-99
23%
Si
Totale
64%
100%
55%
100%
78%
100%
77%
100%
cora migliore! E un dato che secondo noi ha delle interessanti valenze sociologiche e antropologiche.
70
6. RESIDENTE / RIFUGIATO
6.1. INTRODUZIONE
Comparando la variabile Settlement e le sue due categorie CITTA e CAMPO PROFUGHI abbiamo indagato le principali correlazioni con lhabitat della popolazione. In questo
paragrafo volgeremo lattenzione su un altro aspetto, certamente anchesso correlato con
labitazione e la sua ubicazione ma con una sua distinta valenza sociale ed economica: lo
Status di Rifugiato. Si tratta di una figura giuridica che definisce tutte quelle persone che in
seguito agli eventi bellici arabo-israeliani sono scappate dalle loro citt o villaggi (come
abbiamo gi visto in massima parte ubicati nellattuale Erez o patria israeliana), per trovare rifugio nella Striscia di Gaza e, segnatamente nel campo profughi annesso alla citt di
Khan Younis.. Si tratta di uno Status che ha loro permesso di usufruire degli aiuti internazionali
e di essere inscritti nel registro speciale dellUNWRA.
LUNRWA lagenzia delle Nazioni Unite che ha costituito, di fatto, lente assistenziale nazionale in tutti i lunghi anni delloccupazione israeliana.
Non ci addentreremo in considerazioni di tipo politico circa lattuale valenza di tale Status.
Anche in questa occasione pertanto ci limiteremo a riportare i dati comparativi a nostro
giudizio statisticament e rilevanti, lasciando a chi di competenza il compito di operare tutte
le inferenze e le correlazioni del caso.
71
Tabella 30.
p = ,0001
Rifugiati
STATO DI NASCITA
Gaza
92,1%
77,8%
Israele
1,7%
15,9%
Paesi Arabi
4,1%
3,4%
Cis-Giordania
1,4%
2,9%
EU/USA
0,7%
0,0%
Totale
100%
100%
p = ,0001
Tabella 31.
LUOGO DI NASCITA "Residenti"
Rifugiati
Citt
94,2%
36,5%
Campo profughi
1,0%
50,7%
Beduini
1,0%
3,1%
Villaggio
3,8%
9,6%
Totale
100,0%
100,0%
72
ragioni, certamente non secondaria appare quella dovuta ad una percentuale relativa di
abbandoni scolastici minore da parte delle studentesse del Campo.
p = ,0001
Tabella 32.
GRADO D'ISTRUZIONE
Primary non completata
"Residenti"
10,7%
Rifugiati
5,9%
Media
7,7%
Primary completata
"Preparatory" non completata
10,3%
8,6%
3,1%
6,9%
5,9%
7,5%
"Preparatory" completata
"Secondary" non completata
"Secondary" completata
11,7%
12,0%
27,8%
10,9%
11,1%
32,3%
11,2%
11,5%
30,6%
1,7%
5,8%
1,1%
13,2%
1,3%
10,4%
Nessuna Istruzione
Totale %
11,3%
100%
15,5%
100%
13,9%
100%
Tabella 33.
QUALIFICHE O IMPIEGHI CON MAGGIORI
INDICI DI CORRELAZIONE
"RESIDENTI"
RIFUGIATI
Settore PNA
7,6%
9,4%
Insegnante
Venditore ambulante
3,1%
5,2%
7,8%
1,9%
Agricoltore
6,9%
0,8%
coltivabile per la sua aridit nel versante sud-est. Viene smentita in parte la diceria comune
che nella PNA lavorano solo quelli del campo. In realt la prevalenza non cos categorica (9,4% nel Campo contro il 7,6% in Citt). Non sorprende neanche che ci sia tra i Rifugiati
una netta prevalenza dinsegnanti (7,8% contro il 3,1% dei Residenti). Il giro dei venditori
ambulanti invece nelle mani dei Residenti (5,2% contro l1,9%).
73
basse, i Rifugiati si distinguono per avere una minore percentuale di famiglie con ingresso
mensili medi al di sotto di 1200 NIS. Bisogna considerare che le famiglie dei Rifugiati sono pi
estese di quelle dei Residenti ma tale considerazione non riesce a dar conto di un cos netta
differenza. Una pi profonda ricerca in proposito ci porterebbe allanalisi multivariata di altri
fattori quali qualifica lavorativa, grado distruzione, pagamento della bolletta dellacqua e cos via. Andando avanti nella lettura incontreremo tali inter-relazioni. Basti qui
evidenziare che, stando ai dati da noi raccolti, contrariamente a quanto forse ci si aspetterebbe, i Rifugiati appaiono avere un ingresso mensile medio superiore a quello dei Residenti
(v. Grafico 37).
Pi di 2500
Da 1201 a 2500
12%
16%
25%
Da 801 a 1200
23%
Da 401 a 800
22%
Da 0 a 400 NIS
40%
18%
15%
18%
12%
"Residenti"
Profughi
Anche significativo appare laccorpamento proposto nel seguente grafico. Risalta che nella
fascia 1201-2500 NIS vi sia il 40% dei Rifugiati, e che essi siano in maggioranza (16% contro il
12%) anche nella fascia superiore (pi di 2 500 NIS). Anche per quanto riguarda le fasce pi
basse i Rifugiati si distinguono in positivo per avere una minore percentuale di famiglie con
ingresso mensili medi al di sotto di 1200 NIS.
74
il provider e il suo cliente usuario, tutti aspetti cruciali per le politiche municipali e nazionali
di recupero dei costi correnti riguardanti il trattamento e la distribuzione di acqua potabile.
In gran parte verranno riproposti dati e concetti finora gi incontrati. Vale comunque la pena
osservare da differenti visuali la stessa variabile perch ci scoprono sempre delle relazioni
nuove e comunque confermano Ia validit o meno dei dati gi acquisiti. In questo paragrafo dunque concentreremo lattenzione su alcune comparazioni riguardanti ancora luogo di
nascita, alfabetizzazione e scolarizzazione. Uno sguardo seppur rapido verr inoltre riservato
alla variabile et di matrimonio.
75
La spiegazione pi convincente fornita dai nostri key-informants mette in relazione la maggiore alfabetizzazione nel campo con lassistenza UNRWA nel settore scolastico, generalmente riconosciuto come pi efficiente e capillare. Da notare che nelle scuole UNRWA, salvo poche eccezioni, sono ammessi a frequentare solo coloro che hanno lo status di rifugiati.
25%
50%
75%
SI
100%
NO
Tabella 34.
GRADO D'ISTRUZIONE
Citt
Campo
Beduini
Villaggio
Primary School
Preparatory School
16,1%
18,5%
6,5%
24,1%
11,1%
0,0%
24,6%
3,5%
Secondary School
High School (Universit)
40,8%
9,8%
48,6%
18,0%
16,7%
0,0%
31,6%
3,5%
Nessuna scuola
14,7%
2,9%
72,2%
36,8%
Totale
100%
100%
100%
100%
scolastici successivi le donne nate nel campo appaiono decisamente pi istruite di quelle
nate in citt.
76
Tabella 35.
ETA' DI M ATRIMONIO
Citt
Campo
Beduini
Villaggio
13-16 anni
24.1%
15.9%
27.8%
35%
75%
50%
25%
0%
13_16
17_20
21_24
Si
> 24 Anni
Single
No
ragazze sposate con meno di 13 anni (quattro unit). Curiosamente nessuna delle quattro
sapeva leggere e scrivere.
77
Tabella 35.
ETA' DI MATRIMONIO
QUALIFICA DEL CAPO-FAMIGLIA
13_16
17_20
21_24 24 Single
ANNI
Totals:
Operaio generico
Autista
27,5%
28,9%
30,5%
16,7%
21,6%
27,0%
5,2%
5,9%
1,9%
1,4%
7,8%
4,8%
8,7%
7,0%
13,3%
11,1%
7,8%
8,7%
10,8%
11,2%
11,4%
11,1%
11,8%
11,6%
Alt ro
Commerciante
3,5%
2,8%
3,8%
2,8%
2,0%
3,0%
5,8%
4,8%
2,9%
6,9%
3,9%
4,8%
Inseg nante
Proprietario/Imprenditore
2,9%
5,0%
8,6%
11,1%
9,8%
6,0%
7,6%
3,6%
4,8%
1,4%
3,9%
4,6%
10,0%
Senza qualifica/braccianti
Vocational (idraulico, elettr. Ecc.) 7,6%
7,3%
4,8%
12,5%
7,8%
8,2%
8,4%
3,8%
6,9%
7,8%
7,3%
Settore PNA
Impiegato
4,1%
3,4%
1,0%
5,6%
0,0%
3,1%
3,5%
4,5%
8,6%
8,3%
11,8%
5,9%
1,7%
4,8%
2,9%
1,4%
3,9%
3,1%
Artigiano
1,2%
2,5%
1,9%
2,8%
0,0%
2,0%
100,0%
100,0%
100,0%
100,0%
100,0%
100,0%
78
8. DATI SOCIO-ECONOMICI
8.1. INTRODUZIONE
Per costruire gli indicatori socio-economici esistono varie metodiche. In questo lavoro sono
state privilegiate quelle pi tipicamente quantitative, le sole che assicurino una certa
attendibilit nelle misurazioni effettuate. Sono state cos rivolte delle domande che esigevano una sola, univoca risposta (qual lingresso mensile medio famigliare? che tipo di lavoro
svolge? E un lavoro temporaneo o permanente, ecc.). Ovviamente anche in questi casi
possibile che le risposte siano aleatorie o non veritiere. Per ovviare in parte a questo frequente bias in cui fattori emotivi si sovrappongono ad errori in buona fede da parte sia degli
intervistati che degli intervistat ori, sono state inserite nel questionario alcune cosiddette domande filtro, atte a rilevare in sede di calcolo eventuali contraddizioni presenti nelle risposte che pi interessano. Ad esempio, chiedendo se il lavoro temporaneo o permanente e,
successivamente quante persone lavorano in famiglia e il relativo luogo di lavoro. Incrociando le varie risposte abbastanza facile rilevarne coerenze e contraddizioni e, in questo
modo decidere se esse sono ammissibili. Unaltra tecnica, generalmente usata in quest i
casi, quella di destinare una pagina del questionario alla compilazione diretta e confidenziale da parte dellintervistatore. In tale pagina, ed stato questo il nostro caso, abbiamo chiesto allintervistatore, o per meglio dire, alle due intervistatrici di ogni gruppo (come si
gi detto, per un totale di 8 gruppi), di annotare la presenza-assenza di beni o indizi,
nellabitazione visitata, che confermassero o smentissero le risposte delle persone intervistate. Nonost ante la modesta performance di questa t ecnica (tipicament e qualitativa!) che
prevede successivamente unindagine sulla maggiore o minore attitudine osservativa degli
intervistatori, essa si rilevata preziosa nellaiutare a risolvere molte apparenti incongruenze
nelle risposte e ad aumentare di conseguenza il numero di questionari, o sezioni del questionario, ammissibili ad essere processati.
79
quota di evasori, e che le cifre dichiarate non valgano tanto per il loro valore assoluto
quanto per quello relativo. In altre parole non tanto interessante conoscere lesatto importo mensile medio per famiglia quanto le fasce salariali esistenti complessivamente. In questo sono di grande aiuto alcune funzioni statistico-matematiche, cosiddette di posizione
quali media, mediana, deviazione standard e varianza. Nel processamento dei dati da noi
raccolti in realt non stato necessario ricorrere a complicate equazioni dal momento che
i tabulati sono risultati quasi sempre leggibilissimi e confermati continuamente dallanalisi
bivariata delle diverse variabili. In ultima analisi, pur con le precauzioni che sempre si impongono quando si parla di entrate economiche, siamo convinti che i tabulati relativi alla voce
ingresso mensile medio abbiamo una loro validit sia descrittiva che correlativa in quanto
riteniamo che i fattori di errore (bias) considerati prima, abbiano operato in tutte le fasce
salariali. Se lecito dunque dubitare circa lesattezza della cifra dichiarata si pu essere
fiduciosi che le categorie o fasce salariali che risultano dallinsieme delle risposte possano
essere considerate attendibili.
quantit di mano dopera pendolare (con Israele) o che lavora pi o meno stabilment e
allEstero inviando rimesse economiche alle famiglie rimaste a Gaza, infatti uno dei principali canali di ingresso economico per i Territori Palestinesi. In particolare la massa pendolare dei lavoratori arriva ad essere cos importante da determinare conseguenze significative
nellorientamento professionale ed in generale nelle politiche di sviluppo della forza lavoro
nazionale palestinese. Senza contare le conseguenze in termini di osmosi culturale e tecnologica che inevitabilmente si determinano quando si lavora in trasferta. Lent it della
80
forza lavoro che si sposta quotidianamente in Israele anche un indicatore di buon vicinato tra Israeliani e Palestinesi. Esistono dati ufficiali discordanti per quanto riguarda il numero
complessivo dei lavoratori pendolari. Ci dovuto ai differenti criteri di catalogazione adottati, se cio si tratta di prestazioni a cottimo oppure a tempo determinato, ecc. Gli israeliani,
Tabella 36.
LUOGO DI LAVORO
QUALIFICA PROFESSIONALE
(10 0% per voce di qualifica)
LAVORATORI SALARIATI
Operaio generico
Senza qualifica/braccianti*
SETTORE IMPIEGATIZIO
Settore PNA
Impieg ato (UNWRA, privati, ecc.)
Insegnante
LAVORATORI IN PROPRIO
Autista
Venditore ambulant e/micro-commercio
Commerciante
Vocational (idraulico, elettr. ecc.)
Professionisti (medici, avvocati, ecc.)
Ag ricoltore/Contadino
Artigiano
Proprietario/Impenditore
ALTRO
Totale
39%
0%
56%
0%
0%
0%
5%
100%
100%
100%
97%
98%
94%
0%
1%
0%
2%
1%
4%
2%
0%
2%
100%
100%
100%
89%
92%
89%
75%
91%
75%
67%
94%
70%
3%
0%
0%
13%
0%
8%
13%
3%
0%
3%
0%
5%
4%
2%
13%
0%
3%
0%
5%
8%
5%
9%
7%
4%
20%
0%
26%
100%
100%
100%
100%
100%
100%
100%
100%
100%
Tabella 37.
LUOGO DI LAVORO
QUALIFICA PROFESSIONALE
(per Luogo di la voro, 100% in colonna)
Operaio generico
Senza qualifica/braccianti
Settore PNA
Impieg ato (UNWRA, privati, ecc.)
Insegnante
Autista
Venditore ambulant e/micro-commercio
Commerciante
Vocational (idraulico, elet tr. Ecc.)
Professionisti (medici, avvocati, ecc.)
Ag ricoltore/Contadino
Artigiano
Proprietario/Impenditore
Altro
Totale
81
p = ,0001
Tabella 38.
TIPO D'OCCUPAZIONE
Temporaneo Nessun lavoro Permanente Totale
Senza qualifica/disoccupati
0%
100%
0%
100%
Operaio g enerico
66%
6%
28%
100%
Settore PNA
3%
2%
96%
100%
Impiegato (UNWRA, privati, ecc.)
13%
0%
87%
100%
Insegnante
2%
2%
96%
100%
Autist a
30%
5%
65%
100%
Ambulante/micro-commercio
54%
8%
38%
100%
Commerciante
22%
8%
70%
100%
Vocational (idraulico, elettr. ecc.)
38%
9%
54%
100%
Professionist i (medici, avvocati, ecc.)
7%
7%
87%
100%
Agricoltore/Contadino
38%
4%
58%
100%
Artigiano
47%
20%
33%
100%
Proprietario/Impenditore
34%
0%
66%
100%
Totale
32%
14%
54%
100%
82
usato in Europa. In pratica esiste una gradazione quasi impercettibile fra i lavoratori che
hanno un qualche tipo di occupazione temporanea e i lavoratori che non hanno nessun
tipo di occupazione. In una vera e propria botte di ferro in quanto a stabilit lavorativa
sembrano essere quelli del pubblico impiego: PNA (96%), Impiegati (87%) e insegnanti (96%).
Una certa satbilit sembrano godere anche i professionisti (medici, avvocati, ecc.) con l87%
e i commercianti (70%).
Osservando gli stessi dati da unaltra angolatura (Tabella 39.), possiamo farci unidea di come
si distribuiscono tra le qualifiche professionali, le caratteristiche di Temporaneo e Permanente.
p = ,0001
Tabella 39.
QUALIFICA P ROFESSIONALE
Operaio g enerico
Settore PNA
Impiegato (UNWRA, privati, ecc.)
Insegnante
Autist a
Venditore ambulante/micro-commercio
Commerciante
Vocational (idraulico, elettr. Ecc.)
Professionist i (medici, avvocati, ecc.)
Agricoltore/Contadino
Artigiano
Proprietario/Impenditore
Altro
NA
Totale
Temporaneo
56,4%
0,8%
4,5%
0,4%
4,5%
5,4%
3,3%
8,6%
1,2%
3,7%
2,9%
4,9%
3,3%
0,0%
100%
Permanente
13,9%
15,3%
17,5%
10,5%
5,7%
2,2%
6,2%
7,2%
9,3%
3,4%
1,2%
5,5%
2,2%
0,0%
100%
La categoria maggiormente afflitta dalla precariet del posto di lavoro sembra essere quella degli operai generici (workers), con il 56,4% di tasso. Seguono di lontano i vocationals
(8,6%) e I venditori ambulant i. Per le categorie dei lavori permanenti si confermano, anche
in rapporto allintero campione e dunque in cifre assolute, quelle del pubblico impiego con
il 15,3% del Settore PNA, il 17,5% di impiegati e il 10,5% di insegnanti.
83
passerebbero meglio ci sono gli Insegnanti (45,7% con ingressi superiori a 2000 NIS) e I Professionist i con il 40%. Si tratta di dati che a prima vista possono disorientare dal moment o che gli
insegnanti palestinesi non ricevono affatto stipendi alti. Forse un aiuto a comprendere questo dato pu venire dalla considerazione che la variabile qui comparata, lingresso mensile
medio, non si riferisce al solo stipendio del padre di famiglia, ma alla somma di tutti gli
ingressi economici, anche ad esempio, di quelli derivanti dallapporto di altri lavoratori presenti nella stessa famiglia o di rendite di posizione. Nel caso degli insegnanti possibile ipotizzare che trattandosi comunque di un lavoro di un certo prestigio sociale, le famiglie da cui
gli insegnanti stessi provengono sono generalmente di estrazione media o medio-alta. In
definitiva il setting sociale degli insegnant i determinerebbe anche un setting economico
in termini di migliori lavori degli altri componenti in famiglia.
Tabella 40.
84
%
100
100
100
100
100
100
100
100
100
100
100
100
100
Tabella 41.
LUOGO DI LAVORO
TIP OLOGIA DI LAVORO
Gaza
Israele
Estero
Permanente
Temporaneo
Totale
69%
31%
100%
37%
63 %
100%
86%
14%
100%
Nel caso dellincrocio Tipologia di lavoro (temporaneo-permanente)/Luogo di lavoro (Tabella 41.), si conferma lopinione corrente che il lavoro in Israele per la maggior parte (63%)
temporaneo.
4%
14%
13%
7%
Da 0 a 400 NIS
Gaza
34%
23%
39%
Pi di 2500 NIS
Estero
85
Tabella 42.
TIPO DI ASSISTENZA
Gaza
Nessun aiuto
Ministry of Social Affairs (MSA)
UNRWA
"Zakat" islamica
Parenti
Risparmi
Totale
92%
4%
3%
1%
1%
0%
100%
LUOGO DI LAVORO
Israele
Estero
95%
4%
1%
0%
0%
0%
100%
71%
7%
0%
0%
7%
14%
100%
Senza
lavoro
16%
42%
8%
8%
13%
14%
100%
Assent i le forme tradizionali della Zakat, o elemosina islamica, del risparmio e dellaiuto dei
parenti. Sorprende a prima vista che tra chi lavora allestero, vi sia la quota relativament e
pi alta di assist iti da parte del MSA. Abbiamo visto prima (Tabella 41 e Grafico 34), come le
famiglie di lavoratori allestero possano essere considerate tra le famiglie benestanti. Chi
conosce la sociologia dellemigrazione sa per che tra i t anti lavoratori che riescono a inserirsi e a produrre reddito da inviare alla famiglia rimasta nel paese dorigine, alcuni non hanno la medesima fortuna e si tratta allora di storie di emarginazione e rovina per le famiglie
rimaste senza il supporto economico del padre di famiglia.
Analizzando in dettaglio la colonna della Tabella 42 che si riferisce ai senza lavoro osserviamo come solo il 16% di essi non riceve alcuna forma di aiuto mentre sono pi o meno attive
tutte le forme di assistenza (UNRWA, Zakat, Parenti e Risparmio). Non sorprende che lMSA
aiuti circa la met dei senza lavoro (42%).
Tabella 43.
INGRESSO MENSILE
Da 0 a 800 NIS
Da 800 a 2000 NIS
Pi di 2000 NIS
Totale
Nessun
aiuto
22%
55%
23%
100%
86
Risparmi
60%
27%
13%
100%
Guardando la stessa comparazione da un altro punto di vista, ovvero considerando le percentuali della fasce dingresso mensile si pu notare (Tabella 44) come effettivamente esist e
un ceto criterio distributivo nellerogazione di assist enza da parte di MSA e UNRWA con tassi
decrescenti di assistenza al decrescere dellingresso mensile medio per famiglia. Infine 12
famiglie su 100 dei senza lavoro ricevono un qualche aiuto dai parenti, mentre 10 tirano a
campare con i risparmi accumulati.
Tabella 44.
MSA
INGRESSO M ENSILE
Da 0 a 400 NIS
Nessun
aiuto
41%
Da 401 a 800
Da 801 a 1200
69%
89%
9%
5%
7%
3%
3%
1%
5%
0%
6%
2%
100%
100%
Pi di 1200 NIS
96%
3%
0%
0%
0%
1%
100%
37%
Tabella 45.
TIP O DI ASSISTENZA
Nessun aiuto
Ministry of Social Affairs
UNRWA
Zakat Islamica
Aiuto dei parenti
Risparmi
Totale
Permanente
63%
14%
24%
9%
12%
13%
54%
TIPO DI LAVORO
Temporaneo Nessun lavoro Totale
34%
3%
100%
23%
63%
100%
40%
36%
100%
18%
73%
100%
12%
76%
100%
13%
73%
100%
32%
14%
100%
Osservando le stesse variabili da una diversa angolatura possiamo puntualizzare meglio alcune proporzioni percentuali riferite al tipo di lavoro (Tabella 46). Concent rando lattenzione
sulla colonna di Nessun lavoro vediamo come di 100 famiglie con il capo-famiglia disoc-
Tabella 46.
TIPO DI ASSISTENZA
Nessun aiuto
Ministry of Social Affairs
UNRWA
Zakat I slamica
Aiuto dei parenti
Risparmi
Totale
Permanente
95%
2%
1%
0%
1%
1%
100%
87
TIPO DI LAVORO
Temporaneo Nessun lavoro Totale
86%
18%
82%
7%
41%
9%
4%
8%
3%
1%
8%
1%
1%
12%
2%
1%
10%
2%
100%
100%
100%
cupato 18 non riceveno alcuna forma di aiuto, 41 ricevono una qualche assistenza dallMSA
e 8 dallUNRWA. Presente e significativa la pratica della Zakat in questa fascia di popolazione: 8 famiglie su 100 vengono aiutate da unusanza religiosa! Zakat che peraltro quasi del
tutto assente presso le altre categorie di lavoratori.
Tabella 47.
INGRESSO M ENSILE MEDIO
Permanente
Da O a 400 NIS
DA 401 a 800
Da 801 a 1200
10%
30%
59%
Da 1201 a 2000
Pi di 2000 NIS
71%
89%
TIPO DI LAVORO
Temporaneo Nessun
lavoro
29%
61%
51%
19%
38%
4%
27%
10%
3%
1%
Totale
100%
100%
100%
100%
100%
Concentrando lattenzione sul tipo di lavoro notiamo che su 100 capo-famiglia che hanno
un lavoro permanente solo 3 guadagnano fino a 400 NIS mentre. Degli altri 97, 10 guadagnano fino ad 800 NIS, 21 fino a 1200, 37 fino a 2000 e 29 con pi di 2000 NIS. Distribuite senza
grosse differenze percentuali tra le varie fasce dingresso le famiglie con il capo-famiglia che
ha un lavoro temporaneo. Si conferma infine che senza lavoro sta peggio delle altre due
categorie. La grande maggioranza dei senza-lavoro (63%) possono solo contare su un ingresso mensile inferiore a 400 NIS, ovvero approssimativamente a 100 USD.
Tabella 48.
INGRESSO M ENSILE MEDIO
Permanente
TIPO DI LAVORO
Temporaneo
Nessun
lavoro
15%
63%
Media
Da O a 400 NIS
3%
DA 401 a 800
Da 801 a 1200
10%
21%
28%
24%
24%
6%
18%
21%
Da 1201 a 2000
Pi di 2000 NIS
Totale
37%
29%
100%
24%
9%
100%
5%
2%
100%
28%
19%
100%
88
14%
Jerusalem, 1997
Chemical and Microbyological Water Analisys in Khan Yunis Area, P. Ingrosso, R. Al
Khoudari, Jerusalem, 1998.
Nello studio geofisico, effettuato in collaborazione con lUniversit di Palermo, viene in pratica fotografato, mediante elettrodi il sottosuolo in 40 punti selezionati ad arte al fine di
individuare le linee portanti della geometria della falda acquifera(vedasi figura a lato che
rappresenta la parte meridionale della Striscia di Gaza).
Confrontando successivamente i dati geo-elettrici di profondit con i dati chimici di superfi-
89
cie, ottenuti in collaborazione con il laboratorio, specializzato per le analisi dellacqua, del
WRC (Water Research Centre) dellUniversit Al Azhar di Gaza stat o possibile aprire uno
squarcio di comprensione scientifica nella complessa questione. Si veda lallegato N. per
approfondire largomento.
Il secondo studio, anchesso realizzato con il supporto laboratoristico del WRC, si sofferma
specificamente sui risultati delle analisi chimiche e microbiologiche, effettuate secondo un
piano cronologico e procedurale ad hoc, realizzando periodici prelievi dellacqua da analizzare, sia nei pozzi municipali che a livello dei rubinetti delle abitazioni servite, ivi incluse
alcune scuole pubbliche della citt.
Si rimanda alle menzi onat e pubblicazio ni per un esame det t ag liat o del quadro
idrogeologico di Khan Younis. Qui basti menzionare due dati che hanno mag giore rilevanza
per il presente lavoro:
1) Esistono differenti problematiche idrogeologiche tra la parte di falda che guarda verso
la costa (occupata dagli israeliani) e quella che si estende pi estesamente verso SudEst, ossia verso i deserti del Negev e del Sinai.
2)
La qualit chimica, biologica ed organolettica dellacqua dei pozzi sfruttati dai coloni
israeliani nettamente migliore di quella dei pozzi municipali di Khan Younis e Rafah (la
Una riflessione a parte merita il problema degli indicatori sulluso dellacqua a livello famigliare.
Si tratta indubbiamente di un argomento in divenire, anche tra gli specialisti del settore, in
quanto accanto a variabili quantitative misurabili (montante idrico, perdite in e fuori rete,
contatori, ecc.) bisogna collocare variabili qualitative di pi complessa misurazione (conoscenze, attitudini e pratiche della popolazione, accettazione delle tariffe, modalit di
razionamento dellacqua, ecc.).
Per quanto riguarda le misurazioni di tipo quantitativo sono investigati gli usi alimentari dellacqua (per bere, cucinare e fare il t) ed extra-alimentari (uso irriguo). Una certa att enzio-
90
ne viene anche rivolta alla presenza o meno dei contatori dellacqua, siano essi di tipo privato, ovvero esclusivo della singola famiglia o collettivo (che serve pi famiglie) o, caso non
infrequente, del tutto assente.
Per quanto riguarda le domande di tipo qualitativo, ovvero centrate sulle opinioni delle persone intervistate, latt enzione stata rivolta principalmente alla bolletta dellacqua e alle
idee comuni esistenti in tema di qualit dellacqua e di aumento del suo costo.
Tabella 49.
CONTATORE DELL'ACQUA
Nessun Contatore
FONTE DI APPROVVIGIONAMENTO
Municipalit
UNRWA
Pozzi privati
2%
95%
22%
Contatore privato
Contatore comune
68%
30%
2%
3%
67%
11%
Totale
100%
100%
100%
Notiamo subito che delle abitazioni servite dalla rete e dallacqua municipale, solo il 2%
sono sprovviste di contatore dellacqua. Il 22% di chi prende lacqua dai pozzi privati ugualmente sprovvisto di contatore; si tratta generalmente di abitazioni ubicate allestrema peri-
feria della citt che non sono ancora connesse alla rete municipale. Il 95% delle abitazioni
servite dal pozzo dellUNRWA non hanno un contatore dacqua. Di fatto la bolletta dellUNRWA
attribuisce per ogni famiglia un forfait mensile, minimo o politico, considerevolmente pi
ridotto rispetto alla bolletta media municipale, indipendentemente dalla quantit dacqua
91
consumata. La citt, in massima parte servita dalla Municipalit, vede circa un terzo dei
contatori (30%), ancora di tipo condominiale; la tendenza in atto di attribuire un contatore
per famiglia. I l 68% possiede un contatore privato. Da notare che si tratta, per buona parte,
di contatori in via di rettifica o sost ituzione in quanto non rispondenti ai moderni standard di
precisione richiesti.
Tabella 50.
CONTATORE DELL'ACQUA
Comune
Nessun
contatore
1,9%
89,7%
13,5%
0,0%
BOLLETTA DELL'ACQUA
Privato
Totale
NIS 0
NIS 1-19
2,3%
0,4%
NIS 20-30
76,1%
63,3%
10,3%
66,7%
Pi di 30 NIS
Totale
21,3%
100%
21,4%
100%
0,0%
100%
19,4%
100%
9,9%
4,0%
un contatore. Passando ad osservare la colonna relativa al contatore comune, o condominiale, notiamo una cifra percentuale che va meglio chiarita: il 13,5% di chi paga una
bolletta inferiore a 20 NIS. Si tratta di bollette inferiori alla Moda (da 20 a 30 NIS) proprio
perch, essendo i contatori comuni, lo share tra le varie famiglie pu risultare inferiore a
quello delle singole famiglie dotate di contatore. Tra chi non ha nessun contatore troviamo
infine un 10,3% di famiglie che pagano la tariffa media comune che come abbiamo visto va
da 20 a 30 NIS. Evidentemente si tratta di bollette forfettarie pagate alla Municipalit sulla
base di una vecchia ordinanza militare israeliana. L89,7% che non ha contatore e non paga
la bolletta costituito dalle famiglie che vengono rifornite dallUNRWA.
FONTE DI APPROVVIGIONAMENTO
Pozzi privati
Municipalit
UNRWA
2%
91%
89%
NIS 1-19
NIS 20-30
4%
72%
0%
9%
0%
11%
NIS 31_40
NIS 41_50
6%
6%
0%
0%
0%
0%
NIS 51_100
NIS > 100
Totale
7%
1%
100%
0%
0%
100%
0%
0%
100%
92
Tabella 52.
E' TROPPO CARA LA BOLLETTA?
No
FONTE DI APPROVVIGIONAMENTO
Pozzi privati
Municipalit
UNRWA
35%
62%
33%
Si
Non so
64%
2%
16%
22%
44%
22%
Totale
100%
100%
100%
Nella Tabella 52 osserviamo un p perfidamente che solo il 16% degli usuari UNRWA considera cara la bolletta pagata dai vicini comunali, mentre il 22% esprime un non so che assomiglia molto a un no comment. Curiosamente la st essa percentuale di non so (22%) esist e
anche tra le famiglie servite da pozzi privati.
93
Tabella 53.
FONTE DI APPROVVIGIONAMENTO
Municipalit
UNRWA
Pozzi privati
37,28%
22,73%
0%
21,93%
30,26%
4,55%
0%
50%
16,67%
Non so
Altro
2,41%
8,11%
59,09%
13,64%
33,33%
0%
Totale
100%
100%
100%
Come si vede i principali motivi dichiarati per spiegare perch la bolletta dellacqua sarebbe troppo salata sono nellordine di tipo economico (37% risponde che costa troppo), dinsoddisfazione verso il servizio di distribuzione (30%) o di recriminazione sulla qualit dellacqua supposta cattiva. Se le famiglie servite dalla municipalit non sembrano avere molte
incertezze sullargomento (solo il 2,4% risponde non so), lo stesso non si pu dire di chi
servito dallUNRWA (59%) o si approvvigiona da pozzi privati (33,3%).
Tabella 54.
PAGHEREBBE DI PI PER AVERE
DELL'ACQUA MIGLIORE?
No
Si
Totale
FONTE DI APPROVVIGIONAMENTO
Municipalit
UNRW A
Pozzi privati
97%
2%
1%
100%
87%
91%
11%
8%
2%
1%
100%
100%
Dalla Tabella 54 ricaviamo che, sia nelle risposte negative che affermative, le pi alti percentuali (97 e 87%) si ritrovano fra gli utenti della rete idrica municipale; ci si spiega facilment e
ricordando che la maggior parte delle famiglie intervistate (circa 3/4) sono servite appunto
dalla Municipalit. Ricompare sotto forma di percentuale relativa (11%) di quegli utenti UNRWA
che costituiscono il 62% visto prima (Tabella 52.) che non considerano cara la bolletta.
94
Nella Tabella 55 osserviamo il secondo incrocio delle due variabili, volto a definire le percentuali di si e di no relativamente ad ogni singola categoria della voce fonte di approvvigionamento. Ancora una volta ritornano delle proporzioni gi viste incrociando altre variabili.
La stragrande maggioranza (91%) degli ut enti UNRWA sarebbe disposta a pagare di pi per
avere dellacqua migliore, contro il 58% degli utenti della rete cittadina.
Tabella 55.
42%
58%
9%
91%
22%
78%
100%
100%
100%
Tabella 56.
GIARDINO
Si
No
No
Riuso
3%
39%
100%
0%
43%
15%
0%
0%
Totale
100%
100%
Tabella 57.
ACQUA PER IRRIGARE
Niente da irrigare
Rubinett o
Riuso
Entrambi
Totale
89%
5%
78%
9%
2%
0%
100%
5%
1%
100%
9%
4%
100%
95
irrigare. Comparata con l89% di chi paga la bolletta media (20-30 NIS) e con il 92 di chi la
bolletta non la paga o la paga meno di 20 NIS, una percentuale del 78% induce a pensare
che chi esborsa bollette pi salate per lacqua probabile che abbia un orto o un giardino.
Per lo stesso motivo nella stessa fascia di famiglie che paga di pi per avere lacqua abbiamo le pi alte percentuali di riuso dellacqua (9%).
Tabella 58.
FASCE TARIFFARIE
NIS 0
NIS 1-19
NIS 20-30
84%
50%
38%
16%
50%
62%
100%
100%
100%
NIS 31-40
NIS 41-50
27%
16%
73%
84%
100%
100%
Pi di 50 NI S
10%
90%
100%
Accorpando in ununica fascia tutte le categorie che pagano una bolletta superiore a 30
NIS e riportando la nuova tabulazione in grafico, possiamo assistere, anche visivamente, alla
quasi perfetta specularit dei Si di chi paga pi di 30 NIS (82%) con i No di chi la bolletta
non la paga. Nel mezzo si situano quelli che pagano meno di 20 NIS (50% Si e 50% No) mentre
gli utenti pi comuni, quelli cio che pagano la bolletta media (da 20 a 30 NIS), ripropongono
alcune percentuali gi viste in altre precedenti tabelle.
No
82%
SI
62%
50% 50%
38%
18%
16%
NIS 0
NIS 1-19
NIS 20-30
96
Pi di 30 NIS
Tabella 59.
PAGHEREBBE DI PIU'?
Si
Totale
80%
100%
BOLLETTA DELL'ACQUA
NIS 0
No
20%
NIS 1-19
NIS 20-30
28%
34%
72%
66%
100%
100%
Pi di 30 NIS
52%
48%
100%
PAGHEREBBE DI PIU'
No
Si
No
25%
46%
Si
Totale
75%
100%
54%
100%
Osservando I dati riportati nella Tabella 60., troviamo un dato che avrebbe forse bisogno di
approfondimenti che non possono avere luogo in questo lavoro e che pertanto lasciamo
totalmente allint erpretazione del lettore: la maggioranza (54%) di chi affermava che la bolletta dellacqua era troppo salata sarebbe disposta tuttavia a pagare ancora di pi se migliorasse la qualit dellacqua.
97
64%
66%
No
Si
36%
Alto costo
34%
34%
Bassa Qualit
dell'acqua
Servizio d'erogazione
scadente
Tra tutti coloro che avevano dichiarato che la bolletta dellacqua era troppo cara, indicandone il motivo principale (alto costo, cattiva qualit dellacqua e bassa qualit del
servizio municipale), pagherebbero di pi per dellacqua migliore il 66% di quelli che si lamentano della qualit dellacqua, il 66% degli insoddisfatti del servizio pubblico e il 36% di
quelli che considerano troppo esosa la bolletta dellacqua.
98
air. Pratica che, sotto ogni latitudine (C. Agostini, 1995), viene considerata pratica vantaggiosa (fertilizzante), per la terra. Non certamente il caso di Khan Younis, dove di terra da
coltivare n rimasta ben poca, e la popolazione che vi risiede cresce ad un ritmo vertiginoso. E gi stato ricordato che, in quanto a numero di abitanti per chilometro quadrato, la
Striscia di Gaza seconda solo a Hong Kong. Simmag ini dunque la dimensione del carico
antropico sullambiente prodotto da un milione di persone. Proviamo a fare un p di cont i
limitandoci ad un dat o incontrovertibile: gli escrementi umani. Poniamo per praticit di calcolo che le 150.000 anime, attualment e presenti a Khan Younis, producano ogni giorno e
mediamente, un chilogrammo di rifiuti fisiologici. In un anno bisognerebbe smaltirne 54.750
tonnellate. Una vera e propria montagna, su quest o non si discute, solo che invece di elevarsi verso il cielo, tende a percolare ed infiltrarsi sottoterra, fino ai livelli artesiani e oltre, inquinando la falda idrica sia chimicamente (si pensi per es. ai nitrati), che biologicamente
99
per migliorare rapidamente la situazione. E bastato provvedere i due pozzi pi illegali (in
quanto a rispetto degli standards raccomandat i dallOMS), dimpianti di dissalazione ad
osmosi inversa. Il miglioramento della qualit complessiva dellacqua stato sensibile e immediato. Infatti avendo i restanti 4 pozzi che riforniscono la citt, degli indici di salinit e
nitratazione molto meno terribili e sostituendo lacqua salmastra dei due pozzi presi in gestione dal progetto italiano con acqua dolce (e rispettosa delle raccomandazioni OMS), la
migliorata qualit dellacqua stata subito percepita e apprezzata dalla papille gust ative
della gente; kub ni dura, la ling ua non stupida dice un vecchio proverbo russo.
Rimane irrisolto, il problema dello smaltimento delle acque nere degli impianti sanitari e delle
acque usate in generale. E in stato avanzato di progettazione, da parte dei giapponesi, il
piano di dotare Khan Younis di una rete fognaria. Nellattualit ci limitiamo a constatare che,
daccordo con i dati da noi rilevati, pi di un terzo delle abitazioni sono sprovviste di pozzo
settico (v. sezione Analisi Descrittiva), mentre si hanno fondati motivi per dubitare che i
restanti due terzi di abitazioni siano provviste di pozzi veramente settici, ovvero a tenuta
stagna. Ricordiamo a tale proposito che nella Khan Younis Survey-1996, avevamo dedicato una serie di domande del questionario (v. ALLEGATO N. ....) alla presenza, sul tetto delle
abitazioni, di taniche o serbatoi di accumulo dellacqua, e allesistenza di pozzi settici e loro
relativa manutenzione. I risultati furono abbastanza allarmanti in quanto rilevavano una quasi
100
assoluta mancanza di manut enzione. Si sa che un pozzo settico perde molta della sua utilit
se non perfettamente integro; ogni foro o rottura nella tenuta dei pozzi settici significa per
la falda idrica, unulteriore aumento di nitrati e sostanze azotate oltre che una disseminazione a perdere di batteri e parassiti fecali. Per quanto riguarda la mancata manutenzione di
taniche o serbatoi di accumulo, rammentiamo che essa considerata da molti epidemiologi
una delle principali fonti di proliferazione batterica e parassitaria (OMS, 1992). Ci particolarmente vero in tutta la Striscia di Gaza dove le frequenti e prolungate sospensioni o
razionamenti nellerogazione dacqua, costringono ad usare lacqua dei serbatoi di riserva
(v. FOTO).
Lo smaltimento on the road delle acque usate un altro motivo di vivo allarme per la
salute pubblica. Come si sa, le acque usate (ad es. in cucina) sono generalmente ricche di
residui organici. Date le condizioni climatiche locali, specialmente estive, essi diventano letteralmente il nutrimento del brodo di coltura per virus, batteri, protozoi e metazoi, i comuni
vermi intestinali per intenderci. I dati da noi raccolti e illustrati in questo capitolo ci dicono
che la percentuale di famiglie che ricorrono allo smaltimento, sulla strada, dellacqua usata
sia cresciuta dal 30 al 34% negli ultimi 3 anni. Non si tratta beninteso, statisticamente parlando, di un incremento indiscutibile e inequivocabile. E previsto del resto nel design del
nostro campione statistico un margine derrore del 5%, inoltre trattandosi di dati confidenziali, essi sono influenzati dal fattore soggettivo sia dellintervistato che dellintervistatore.
Avremmo comunque preferito avere un risultato con il dubbio dellerrore statistico verso il
basso e ci rimane effettivamente il dubbio che le condizioni di sanitation a Khan Younis
siano effettivament e peggiorate negli ultimi 3-4 anni, nonostante che, nello stesso periodo di
tempo, gran parte degli altri indicatori socio-economici e sanitari risultino nettamente migliorati.
Buone notizie invece per quanto riguarda la fluorosi dentale che, pur mantendosi su valori
elevatissimi (circa un terzo della popolazione) mostra, come vedremo, una certa t endenza
a ridursi.
101
Sia concessa anche una certa soddisfazione nellavere evidenziato, grazie allanalisi bivariata,
una fortissima (p=.0001) quanto suggestiva correlazione inversa tra la fluorosi dentale e labitare (e bere?) nellarea del campo profughi. Risulta infatti, come vedremo meglio in seguito,
che esiste una significativa differenza di quasi 18 punti percentuali tra il tasso di fluorosi tra le
famiglie cittadine (38%) e quello delle famiglie che vivono nel campo (21%).
Per quanto riguarda la diarrea, sintomo cardinale di gran parte delle malattie veicolate
dallacqua, vi infine una conferma ai nostri monitoraggi intermedi effettuati nel corso degli
ultimi 2 anni: essa in diminuzione. Stiamo parlando ovviamente delle statistiche di un sintoma
e quindi non consentito affrettare alcuna conclusione epidemiologica su gastroenteriti
infettive o altre entit nosologiche ben definite.
18%
24%
17%
7%
Pozzo settico
Strada
Si
Entrambi strada e
pozzo
No
102
68%
65%
Strada
Altro
30%
2%
100%
34%
1%
100%
Tabella 62
BOLLITURA DELL'ACQUA E DEL LATTE
KY-96
KY-99
Acqua
Latte
Acqua
Latte
No
98%
5,8
96,2%
5,1%
Si
1%
87,1
3,5%
88,8%
Altro
1%
7,1
0,3%
6,1%
100%
100%
100%
100%
ricorso a detta pratica propiziatoria cresciuto negli ultimi 3 anni, passando dall1% al
3,5%. Ricordiamo che nello stesso periodo di tempo lacqua distribuita nella rete municipale
effettivamente migliorata. Come dire che pi migliora lacqua e pi si ha paura di berla?
La contraddizione solo apparente. In realt possibile che, il fatto che lacqua sia migliorata
per la vasta maggioranza della popolazione di Khan Younis, non stato solo un fatto concreto,
apprezzato da tutti, ma anche un avvenimento che ha generato commenti e discussione
tra la gente, portando a maturazione quanto era stato seminato nei primi due anni del
progetto italiano con le campagne di sensibilizzazione su acqua e salute. Abbiamo motivo
di credere che il miglioramento dellacqua abbia di per se espresso un messaggio di
promozione circa limportanza salutare di bere acqua buona.
103
1%
19%
Fino a 24 mesi
16%
Fino a 18 mesi
Fino a 12 mesi
Fino a 9 mesi
9%
7%
Fino a 6 mesi
8%
18%
Fino a 3 mesi
Meno di 1 mese
16%
La relazione con lallattamento al seno consiste nella seguente evenienza: quanto, per varie
ragioni, si sospende lallattamento al seno, il bambino viene nutrito con latte liofilizzato il
quale, com noto, va sciolto nellacqua. Usando dellacqua con alte quantit di nitrati
inevitabile che il bambino vada incontro a deficit di ossigeno. Si badi bene che la bollitura
dellacqua non alcuna influenza sulla tossicit, tutta chimica, dellacqua, anzi una prolungata
bollitura, per effetto dellevaporazione, condensa ulteriormente i sali in essa disciolti.
Osservando il Grafico 44 notiamo dunque che il gruppo maggiormente a rischio interessa il
42% dei bambini (gruppo da 0 a 6 mesi di durata dellallattamento al seno). A rischio pi alto
risultano i bambini con meno di un mese di vita (15% dellintero campione), seguiti a ruota
dal gruppo dei bambini che ricevono il latt e solo durante i primi t re mesi (19%).
104
0,996
0,0177
KY-UHWC-'97
0,9824
4,5
KY-1996
95,5
Si
No
105
FLUOROSI DENTALE E TIPO DI INSEDIAMENTO (Citt-Campo) 38/21. Dai dati da noi rilevati
risulta che la Fluorosi molto pi diffusa in Citt che nel Campo (38% contro 21%). Si
tratta di una scoperta che dovrebbe interessare molto gli operatori sanitari palestinesi
e i managers della Salute Pubblica.
2)
FLUOROSI DENTALE E FONTE DI APPROVVIGIONAMENTO IDRICO. Esiste una discreta correlazione tra la fonte di approvvigionamento e la presenza di fluorosi. Lacqua che pi si
associa alla Fluorosi quella dei pozzi privati (56%), seguita dallacqua della Municipalit (34%) e da quella dellUNRWA (18%).
3)
FLUOROSI DENTALE E PARASSITOSI. Altra scoperta non meno suggestiva la forte correlazione esistente tra Fluorosi e Parassitosi Intesinali. Secondo i nostri dati chi colpito da
Fluorosi pi facilmente colpito anche da parassiti intestinali. Si tratta di una correlazione interessantissima che invocherebbe pi approfondite ricerche epidemiologiche. Certo
rimane una consistente probabilit che la correlazione tra il fluoro e la maggiore frequenza di casi di parassitosi non sia in realt, dovuta a propriet fluorofile speciali degli
Elminti o delle Amebe ma ad altri cofattori ambientali e socio-economici presenti in
entrambe le variabili.Varrebbe in ogni caso la pena saperne di pi.
4)
Tabella 63
PRESENZA DI FLUOROSI
No
Si
66,9%
33,1%
100%
Come si pu vedere, quasi esattamente un terzo delle famiglie (33,1%) colpita in almeno
uno dei suoi membri dalla Fluorosi. Disaggregando i dati per il numero di persone colpite in
106
ogni famiglia, notiamo che il 32,6% delle famiglie presenta 3 o pi casi. Si pu parlare in
quest o caso di famiglie con Fluorosi diffusa, nel seno delle quali, pi frequentemente che in
altre famiglie, pi facile che si manifestino le espressioni pi gravi e invalidanti della Fluorosi:
la Fluorosi Ossea.
Tabella 63 bis
1 persona in famiglia
2 persone in famiglia
3 persone in famiglia
Pi di 3 persone in famiglia
12,6%
20%
Totale
100%
46. Citt-Campo /
Presenza di "Denti Gialli" (Fluorosi dentale)
79%
62%
38%
21%
CITTA'
CAMPO PROFUGHI
Si
No
107
rappresenta una percentuale di popolazione molto bassa. Questo dato inoltre va anche
interpretato alla luce dia quanto abbiamo gi visto nel Grafico 40 dove netta la prevalenza della Fluorosi nella Citt. Ricordiamo anche che lacqua dellUNRWA distribuita interamente al Campo. Si tratta dunque di una ulteriore conferma di quanto avevamo g i considerato.
Tabella 64
FONTE
Pozzi Privati
Si
56%
No
44%
Totale
100%
Pozzi Municipali
UNRWA
34%
14%
66%
86%
100%
100%
Totale
33%
67%
100%
Tabella 65
PARASSITOSI
N. di famiglie
No
Si
455
313
59%
41%
768
100%
Osservando invece la Tabella 66, notiamo una correlazione irresistibile (p=,0001) tra presenza
di casi di Fluorosi e casi di Parassitosi. Come si pu vedere, il 52% delle famiglie colpite da
Fluorosi anche toccato dalle parassitos
Tabella 66
p=,001
PARASSITOSI
Presenza di Parassitosi
Assenza di
Fluorosi
35%
Assenza di Parassitosi
Totale
65%
100%
108
FLUOROSI DENTALE
Presenza di
Fluorosi
52%
48%
100%
M
41%
59%
100%
Tabella 67.
FLUOROSI / DIARREA
Summary Statistics
DF:
Total Chi-Square:
15,4
G Statistic :
15,2
Contingency Coefficient:
0,1
Phi:
0,1
14,8
p = ,0001
p = ,0001
Assenza di
Fluorosi
Presenza di
Fluorosi
Totale
A
Presenza di diarrea
180
127
307
333
128
461
Totale
513
255
768
B
Presenza di diarrea
59%
41%
100%
72%
28%
100%
Totale
67%
33%
100%
C
Presenza di diarrea
35%
50%
40%
65%
50%
60%
Totale
100%
100%
100%
In Tabella 67-B, possiamo osservare come su 100 casi di famiglie con presenza di diarrea 41
sono colpite anche dalla Fluorosi dentale.
In Tabella 67-C vediamo invece come su 100 famiglie affette da Fluorosi, 50 sono colpite
anche da diarrea. Per orientarci meglio in questa disamina, opportuno ricordare che il
tasso di Fluorosi in tutto il campione del 33,2% mentre quello della diarrea del 40%. Di
conseguenza, il 41% della Tabella 67-B, se riferito alla voce presenza di diarrea rispecchia il
40% del campione generale; se riferito invece alla voce presenza di fluorosi esso non
rispecchia il tasso fluorosi di tutto il campione che del 33,2%. Siamo dunque in presenza di
un forte indice di correlazione tra presenza di Diarrea e presenza di Fluorosi. La conferma di
quest a correlazione si ha nella Tabella 67-C dove il 50% di compresenza di Diarrea e Fluorosi
risulta essere superiore ad entrambe le rispettive medie di tutt o il campione (40 e 33,2%).
109
Nel nostro caso, abbiamo privilegiato il massimo di grandang olarit possibile. In altre parole abbiamo completamente abbandonato lidea di entrare in classificazioni che hanno
rilevanza clinica (diarree virali, batteriche, parassitarie, ecc.) mentre ci siamo occupati
innanzitutto di costruire un indice di prevalenza generale centrato sul sintomo in se; pensiamo per questo che al termine diarrea bisognerebbe preferire quello di Sindrome Diarroica,
dove la parola sindrome elimina ogni riferimento sulle cause dello stato morboso.
Nel rilevamento del 1999, abbiamo aggiunto unulteriore connotazione al nostro indicatore
di prevalenza: le caratteristiche temporali dellevento, ossia la durata della sindrome. Si
tratta di una diarrea transitoria o dura da molto tempo (pi di un mese)?
Il senso di questa domanda di fornire un primo quadro statistico sulla distribuzione delle
forme acute e delle forme croniche della diarrea, sperando che in futuro, tale quadro, possa essere confermato da nuovi rilevamenti, su base annuale.
Come gi detto, mentre le forme acute riconoscono generalment e una causa infettiva o
tossinfettiva, quelle croniche possono essere sostenute non solo da microrganismi (generalmente parassiti intestinali, quali Ameba, Giardia, ecc.), ma anche da stati patologici di natura non microbiologica, tra cui la long term toxicity dellacqua inquinata. Molti importanti
operatori locali palestinesi, tra cui funzionari esperti dei ministeri dellAmbiente e della Salute,
hanno espresso un vivo interesse a questo tipo di approccio che consente di programmare
rilevamenti epidemiologici sempre pi sensibili e di dettaglio, a partire da dati di prevalenza
generale dotati di una certa confidence statistica. I dati da noi processati che qui riportiamo, indicano che la Sindrome diarroica a Khan Younis in diminuzione. Non qui il luogo per
investigare perch essa in diminuzione. Ci sia consentito per di esprimere la nostra soddisfazione nel ritenere che un cofattore importante dabbassament o della morbilit generale
della diarrea a Khan Younis, sia stato il miglioramento complessivo della qualit dellacqua
prodotto dagli impianti del Progetto italiano.
Lanalisi bivariata condotta sulla triade Fluorosi, Parassitosi e Diarrea ci offre una conferma
delle correlazioni esistenti tra questi tre stati morbosi, gi nota e rilevata da molti autori (Harrison,
1983, etc.).
111
20%
18%
11%
0-5 anni
8%
Tutto il campione
1997
1999
osservabile anche nelle percentuali che si riferiscono al numero di persone colpite: 11% nel
1999 e 8% nel 1997. Una flessione ancora pi interessant e (perch coinvolge la parte pi
consist ente del campione) riguarda la fascia det di 0-5 anni che passa dal 20 al 18%.
1997
N. di casi
0_5 ANNI
6_10
302
148
39,0%
19,1%
1514
1146
Media di tutto
il campione
19,9%
12,9%
11_20
21_30
115
71
14,9%
9,2%
1685
1120
6,8%
6,3%
31_40
41_50
48
39
6,2%
5,0%
717
417
6,7%
9,4%
51_60
61_70
21
18
2,7%
2,3%
233
185
9,0%
9,7%
Pi di 70 ANNI
Totale
12
774
1,6%
100,0%
143
7160
8,4%
10,8%
112
8,41
La Tabelle 68 riporta i dati di distribuzione della Sindrome diarroica, rilevati per fasce det,
senza distinguere tra forme acute e croniche. Come si pu vedere, la fascia pi colpita
quella che va da 0 a 5 anni (39%), seguita dalla categoria successiva dei 6-10 anni (19,1).
Decrescente invece la prevalenza nelle fasce det successive, fino ad un minimo dell1,6%
del gruppo di popolazione che ha superato i 70 anni. Si tenga presente che questultimo
dato percentuale si riferisce a tutta la popolazione compresa nel campione, e che non pu
significare che solo l1,6% degli ultra settantenni colpito da diarrea. Per ricavare tale ulteriore specificazione bisogna raffrontare la colonna in tabella relativa alla media di tut to il
campione.
113
pioni processati, le surveys da noi condotte erano un p differenti tra di loro relativamente
al Design del campione. Si riporta nella successiva Tabella 70 un richiamo a questa questione tipicamente statistico-contabile.
Tabella 69
1999
0-5 ANNI
Casi
Diarrea cronica
73
28%
Totale
210
%
41%
6-14
15-60
58
49
23%
19%
117
68
45%
26%
175
117
34%
23%
> 60
Totale
9
253
4%
100%
3
261
1%
100%
12
514
2%
100%
Numero di Famiglie
con almeno un caso
154
20%
92
12%
246
32%
Nella Tabella 69 sono dunque ordinati i dati relativi alla distribuzione delle forme acute e
croniche della diarrea. Come si pu notare, il gruppo pi a rischio di contrarre diarrea (0-5
anni) si conferma anche come il pi prevalente (54% di tutte le diarree acute). Particolarmente interessante e sicuramente degna di essere approfondita da ricerche pi analitiche
la percentuale dei ragazzi da 6 a 14 anni che sono affetti da forme croniche e/o ricorrenti
di diarrea: il 45% di tutti I casi di diarrea cronica.
Tabella 70.
QUADRO SINOTTICO SUI DATI DEMOGRAFICI RELATIVI AI CAMPIONI UTILIZZATI
KY-96
KY-97
KY-99
N. di persone
Somma
4.954
Media
8,7
Somma
7160
Media
8,4
Somma
6.434
Media
8,4
Maschi
femmine
2.488
2.466
4,4
4,3
3663
3557
4,3
4,2
3.227
3.207
4,2
4,2
Bambini 0-5
Bambini 6-14
1.034
919
1,8
1,6
1514
n.n.
1,8
n.n.
1.150
1.595
1,5
2,1
generino confusioni ed equivoci. Ricordiamo anche che il disegno del campione statistico
comune nei tre rilevamenti (Confidence e margine derrore) mentre cambia il coefficiente
di Design Effect (v. Capitolo Metodologia) che di 1,5 in KY-96 e di 2 negli altri due.
114
CONCLUSIONI
Premessa
Lo strumento statistico e il calcolo matematico permettono indubbiamente di delineare e
misurare molte caratteristiche socio-economiche e sanitarie collegate con luso dellacqua. Ad esempio, spiegano come distribuita la popolazione, come viene usata lacqua in
ambito familiare e, per estensione, in ambito sociale. Evidenziano che lacqua un bene
economico e come tale, genera interessi economici ed soggetto alla legge della domanda e dellofferta. Confermano, cifre alla mano, che lacqua variamente inquinata, pu t rasmettere malattie di vario tipo. Aiutano infine a meglio orientare le scelte tecniche e tecnologiche dei pianificatori e decision makers in tema di gestione delle risorse e soddisfacimento
della domanda sociale di acqua potabile.
Eppure lo strumento statistico, pur utilizzato al meglio delle sue formidabili potenzialit
inferenziali, non basta a far comprendere il perch dei fenomeni che descrive. Al massimo
pu indicare delle correlazioni numeriche tra le variabili e categorie che computa. Tocca
poi alloperatore sapiens-sapiens interpretare numeri e percentuali, capire il perch delle
correlazioni esistenti e in definitiva utilizzare il supporto statist ico-matematico a fini pratici e,
insh Allah, se Dio vuole, di pubblico servizio alla popolazione oggetto dello studio. E siccome sempre volont di Dio tutto ci che succede nel mondo, soprattutt o, oseremmo dire, in
Terra Santa, sembrerebbe quasi che colpa dellOnnipotente se talvolta gli addetti a pubbliche funzioni e servizi trascurano o non sono interessati ad avere reliable information riguardanti luso dellacqua e le relative problematiche.
In realt, o almeno cos noi crediamo, il Signore del tutto innocente, ed sicurament e
Clemente e Misericordioso verso i peccatori sapiens-sapiens.
115
rete e i regimi tariffari. Si tratta di un processo che vede protagonisti tre principali attori: la
Palestinian Water Authority (PWA), lUNRWA e la Municipalit di Khan Younis. Quale sar lesito del processo difficile dirlo. Di certo, allo stato attuale, si pu dire che le Municipalit sono
le entit pi direttamente interessate a migliorare il pubblico servizio, amministrando, esse
stesse, oltre due terzi dellintero montante idrico, ed essendo a pi diretto contatto con la
popolazione. La PNA dal canto suo rappresenta lAuthority per la regolamentazione e il
coordinamento nazionale dei vari water-providers e delle politiche di approvvigionamento. Lesperienza da noi maturata nel corso dei quattro anni dellintervento italiano ci sugg erisce che si tratta di una partita o trattativa che non si gioca necessariamente sulle scelte
tecniche o tecnologiche pi efficaci ed adeguate da adottare quanto su politiche ed int eressi, non solo palestinesi, che sfuggono alle nostre possibilit di valutazione.
Acqua e Ambiente
Lacqua per sua natura scioglie e diffonde tutto ci che solubile o meglio, idro-solubile. I
rifiuti biologici umani sono idrosolubili al completo e rapidamente. La pratica di restituire alla
terra gli elaborati del cibo che da essa traiamo sostenibile in un piccolo villaggio rurale
inserito in un ampio entroterra; non lo affatto in una citt di 150.000 abitanti incastonata tra
settlements israeliani e poche centinaia dettari coltivabili. Abbiamo visto nella sezione
descrittiva che, mancando una rete fognaria cittadina, lunico presidio contro la percolazione
nella falda idrica di liquidi e materiali biologici, rappresentato dai pozzi settici, peraltro
presenti solo in due terzi delle abitazioni. La letteratura scientifica sullargomento e lesperienza vissuta, non solo in Palestina, ammoniscono a non considerare il pozzo settico come
una tecnologia molto efficiente, soprat tutto nelle realt in via di sviluppo , dove lo
svuotamento periodico e la manutenzione dei pozzi spesso sono del tutto negletti. Continua
pertanto a sussistere in tutta la sua magnitudine e gravit una delle fonti principali di inquinamento chimico e biologico della falda acquifera sottostante la citt di Khan Younis, esattamente nella stessa area dove pescano i pozzi municipali. Le principali e meglio note forme
di inquinamento chimico sono rappresentate dal fluoro e relativi composti e dai nitrati e
relativo corteo di composti azotati. Sul versante microbiologico linquinamento pi frequente e temibile rappresentato dallEscherichia Coli, soprattutto dalla variet Fecalis. I coli
fecali infatti, oltre ad essere in grado di provocare direttament e gastro-enteriti e altri disturbi
a carico dellapparato digerente, rappresentano essi stessi il bersaglio di virus, normalment e
assenti nellacqua. In poche parole la presenza di coli fecali nellacqua che beviamo significa spesso anche la presenza di altre famiglie di batteri e di protozoi (ad esempio la Giardia
Lamlia, un tipo di ameba responsabile di disturbi intestinali tanto sfumati quanto insidiosi e
cronicizzanti).
In termini pratici entrambi i tipi di inquinamento sono difficilmente reversibili, almeno nel corto e medio meriodo (alcuni decenni). Per diluire della met i nitrati dai valori medi attuali
(350 mg/litro), sarebbe infatti necessario fermare le pompe che emungono i pozzi e permettere cos alla ricarica idrica rappresentata dalle pioggie di
annacquare la miscela azotata. Un processo che richiederebbe molti decenni e forse
secoli. Il problema della bonifica batterica pu avere soluzioni pi rapide, ma richiede un
impegno in personale e mezzi che costoso e di complessa attuazione. Fortunatamente e
incredibilmente, i pozzi municipali di Khan Younis non risultano contaminati da coli fecali in
maniera allarmante, anche se ogni tanto, specialmente destate, ne viene segnalata la
presenza anche con valori superiori a 1.000 corpi batterici/cl. Sicuramente stabilizzata a livelli
pressoch ubiquitari ormai la presenza di coliformi non patogeni, in genere considerata
116
con un certo allarme in quanto avvisaglia di una possibile sovrapposizione di coli patogeni.
In definitiva possibile affermare che la falda acquifera di Khan Younis e di tutta la St riscia di
Gaza, ha gi sofferto danni gravissimi e irreparabili. Non intravedendo per i prossimi anni
alcuna fonte alternativa dapprovvigionamento idrico fin troppo facile prevedere che la
tossicit chimica e batteriologica dellacqua servita alla popolazione aumenter ulteriormente con il progredire della deplezione dei pozzi. Crediamo pertanto che nei prossimi anni
per poter servire acqua non repellente al gusto, sar necessario desalinizzarla, alleggerendola nel contempo del suo carico di nitrati.
Lesperienza italiana con i suoi due impianti di osmosi inversa, installati sui due pozzi pi g ravemente compromessi, ha dimostrato che possibile comunque garantire alla popolazione
un certo montante idrico di sicuro uso potabile in grado di soddisfare le esigenze alimentari
quotidiane. Qualunque sia il fut uro dellimpegno italiano nel settore della potabilizzazione
dellacqua nella Striscia di Gaza abbastanza presumibile che nei prossimi anni saranno
utilizzati nuovi impianti di osmosi inversa di piccole e medie dimensioni, in attesa che impiant i
mastodontici di desalinizzazione dellacqua marina permettano la chiusura di gran parte
dei pozzi e aprano nuovi scenari socio-politici e tariffari che attualmente sembrano, francamente, lontani.
Acqua e Tariffe
I dati relativi alluso extra-alimentare dellacqua smentiscono in parte le opinioni correnti che
vedono lirrigazione dei terreni urbani coltivabili come orti e giardini, come una delle principali cause di spreco dellacqua. In realt, solo meno di un quarto delle famiglie possiede un
orto o un giardino e in genere si tratta di piccoli cortili in cui far crescere qualche ortaggio.
Peraltro in molti casi, per innaffiare, viene riutilizzata lacqua usata in cucina. Neanche la
colpevolizzazione di quanti sprecano grandi quantit di acqua al fine di lavare la propria
autovettura, per quanto condivisibile, riesce a spiegare, conti alla mano, il consumo medio
pro-capite/giorno di circa 100 litri, riportato da varie fonti. Ricordiamo che la motorizzazione
dei palestinesi nella Striscia di Gaza, specialmente a Khan Younis, ancora molto limitata.
Esistono invece fondati elementi per ritenere che siano sottovalutate le stime relative ai water
likages o perdite di rete. Secondo i nostri calcoli, per quanto anchessi approssimati, lacqua che fuoriesce dalla rete prima di raggiungere il rubinetto dellutente, ammonta a ben
oltre il 50-55% generalmente stimato, fino a toccare in alcuni quartieri serviti dalla vecchia
rete percentuali del 75%.
Lacqua a Khan Younis relativamente molto cara. La famiglia media in un anno spende di
bolletta circa 135 USD, cifra che rappresenta per molte famiglie pi di un ingresso mensile
medio. Nella sezione comparativa sono state descritte alcune interessanti correlazioni circa
lingresso mensile medio e altre variabili collegate con luso dellacqua. Ci sembra che vi
siano sufficienti elementi per definire alquanto incoerente lattuale assetto tariffario e, in ultima analisi, inefficiente. Basti pensare a tutte quelle famiglie (circa un terzo) assistite dallUNRWA
che la bolletta non la pagano affatto, pur utilizzando in buona misura acqua del Mekorot
(pagata dalla Municipalit) o dei pozzi municipali, attraverso la rete idrica cittadina. Per
rendere pi equo e razionale lattuale sistema tariffario, di primaria importanza appare il
completamento della fornitura di contatori dacqua alle singole abitazioni e la creazione di
una routine di controllo periodico pi costante e regolare. Una volta completata la fornitura
dei contatori, sar finalmente possibile avere anche dei dati comparativi che aiuteranno
117
molto nellidentificazione di molte delle perdite di rete, mentre si potr finalmente disporre di
dati pi attendibili circa i consumi pro-capite degli abitanti di Khan Younis. Soprattutto sar
possibile applicare delle tariffe relazionate con i consumi reali degli utenti e non forfettarie
come quelle attuali.
Per quanto riguarda i costi doperazione e manutenzione degli impianti di osmosi inversa,
essi equivalgono a una quota pari a meno di un decimo del costo totale dellacqua alla
distribuzione. Non ci soffermeremo oltre sullanalisi dei costi dellacqua per la Municipalit
perch esula dagli obiettivi della presente survey, e rimandiamo ogni curiosit sullargomento ai rapporti tecnici e bozze di studio, prodotti negli anni della presenza italiana a Khan
Younis e giacenti presso gli uffici del CISS-Palermo e dellUTC (DGCS) di Roma.
118
119
ALLEGATO 1.
1
No. Questionnaire
Socio-Economic Study
by
Water Research Center (WRC)
Al Azhar University- Gaza
&
International Cooperation South-South (CISS)- Italy
1996
QUESTIONNAIRE
INSTRUCTIONS TO INTERVIEWERS
- Introduce yourself and explain the purposes of the research.
- Inform the respondent of his/her right to participate or not
(request of consent) and explain what the result will be used
for.
- It is very important to be neutral in explaining the questions.
- Please insert "X" in the correspondent box
( CONFIDENTIAL )
GAZA, 1996
Introduction :
( THIS PAGE TO BE FILLED IN BY THE FIELD OFFICE PRIOR TO THE
INTERVIEW) .
2
No.of Group ( Interviewers )
Address :_____________________________________
Date :
/ 1996
3
No.of PSU
4
No. of Home
5- Type of settlement
1town
2village
3refugee camp
4others
2. caretaker
2 mother absent
2 non-registered refugee
3 non refugee
2 25-34
3 35-44
4 45-55
5 more than 55
2 widow
3divorced
4 separated
5 not married
6 living alone
7 others .............
2Gaza Strip
3Israel
2. Village
3. Refugee camp
4. Bedouin area
No
2 Primary completed
4Preparatory completed
6 Secondary completed
8Higher completed
17- N of married ( female) living in the same HH are less than 45 years
19- Males
20- Females
2rented
3UNRWA
5 others ..............
2 asbestos
3 combined
4 tent
B trader
D peddler
C professional
H driver
F traditional craft
I employee
K. house keeper
L other
2 no
3 retized (
35 )
3 working in Israel
4 working abroad
2 permanent
35 - Do you get help from ? (you can choose more than option )
A Ministry of social affairs
B UNRWA
C Zakat / Sadakkat
D Relatives
E no help
F saving
G loan
2 private network
3 URWA well
4 others
- How many hours per day do you have running water? (except water tanks)
38- winter:
1 less than 5 hours
2 from 5 to 12
4 I dont know
2 from 5 to 12
4 I dont know
39- summer:
1 less than 5 hours
2 no
41- If no ,where is it ?
1 inside the house
3 no tap
42- If there is a tap in the house , which material is the tap made of?
1 plastic
2 iron
3 both
2 no
2 no
4 I dont know
2 iron 3 both
4 other ........
2 no
2 no
2 used water
3 other ..........
2 water tank
3 privet wells
5 bottled water
6 water sellers
7 others
4 mekorot sources
2 water tank
3 privet wells
5 bottled water
6 water sellers
7 others
4 mekorot sources
2 water tank
3 privet wells
5 bottled water
6 water sellers
7 others
4 mekorot sources
2 privet wells
3 Mekorot sources
4 bottled water
5 water sellers
6 other ...........
2 Mekorot sources
3 bottled water
3 bicycle
4 walking
5 others ..........
2 in common
3 I dont have it
NIS.........
63- Others:
NIS.........
2 no
3 economic constraints
4 others..........
2 No
67- If yes, are you ready to pay double of the charge you are currently paying to
the municipality, to have directly to your house good drinking water?
1 yes
2 no
2 Arabic
3 both
4 outside
5 others .......
2 no
2 in the street
3 others .........
71- Where do you through gray water from the house cleaning water ?
1 tank
3 others .........
2 2
3 more than 2
2 iron
3 no walls
4 I dont know
month
4 one time each 6 months
2 no
2 yes (specify)........
2 yes
THANK YOU.
ALLEGATO 2.
WATER AND HEALTH AT HOUSEHOLD LEVEL IN KHAN YOUNIS
Health Survey
by
Water Research Center (WRC)
Al Azhar University- Gaza
International Cooperation South-South (CISS)- Italy
....... UHWC Union, Health Workers Committes, GAZA ........
QUESTIONNAIRE
INSTRUCTIONS TO INTERVIEWERS
- Introduce yourself and explain the purposes of the research.
- Inform the respondent of his/her right to participate or not
(request of consent) and explain what the result will be used for.
- It is very important to be neutral in explaining the questions.
- Please insert "X" in the correspondent box
( CONFIDENTIAL )
Copyright CISS-Palermo, Italy
GAZA 1997
Introduction :
( THIS PAGE TO BE FILLED IN BY THE FIELD OFFICE PRIOR TO THE INTERVIEW) .
Date :
/ 1997
A
A
g
a
o
Allllle
le
eg
ga
attto
o 222... Pagina 1
N. of people living
in the same HH
a- from 0 to 5
b- from 6 to 10
c- from 11 to 20
d- from 21 to 30
e- from 31 to 40
f- from 41 to 50
g- from 51 to 60
h- from 61 to 70
j- more than 70
3 Primary completed
5Preparatory completed
7Secondary completed
9Higher completed
3 Mekorot sources
6 other ...........
Cases of Diarrhoea
in the last 7 days
Other diseases
(except diarrhoea)
in the last 7 days
a- from 0 to 5
b- from 6 to 10
c- from 11 to 20
d- from 21 to 30
e- from 31 to 40
f- from 41 to 50
g- from 51 to 60
h- from 61 to 70
j- more than 70
- There are family members with yellow teeth?
1 none
2 yes (N. of cases ..........................)
THANK YOU.
Allegato 2. Pagina 3
ALLEGATO 3.
1
No. Questionnaire
QUESTIONNAIRE
INSTRUCTIONS TO INTERVIEWERS
- Introduce yourself and explain the purposes of the research.
- Inform the respondent of his/her right to participate or not
(request of consent) and explain what the result will be used for.
- It is very important to be neutral in explaining the questions.
- Please insert "X" in the correspondent box
( CONFIDENTIAL )
GAZA,1999
ALLEGATO 3. Pagina 1
Introduction:
( THIS PAGE TO BE FILLED IN BY THE FIELD OFFICE PRIOR TO THE INTERVIEW)
.
2
No.of Group (Interviewers)
Address :_____________________________________
Date :
/ 1999
3
No.of PSU
4
No. of Home
5- Type of settlement
1 town
2 village
3 refugee camp
4 others
ALLEGATO 3. Pagina 2
2 caretaker
3 citizen
2 25-34
3 35-44
4 45-55
5 more than 55
9- Age of marriage
2 Gaza Strip
3 Israel
2. Village
3. Refugee camp
4. Bedouin area
No
little
2 Primary completed
4Preparatory completed
6Secondary completed
8Higher completed
ALLEGATO 3. Pagina 3
15- Males
16- Females
1 owned
2 rented
B trader
C professional
H driver
Lteacher
M other
I employee
J worker
ALLEGATO 3. Pagina 4
1 temporary
2 permanent
B UNRWA
C Zakat / Sadakkat
D Relatives
E no help
F saving
G loan
?
2 private network
4 other
2 no
2 used water
3 both
2 water tank
3 privet wells
6 water sellers
4 mekorot sources
7 others
2 water tank
3 privet wells
6 water sellers
4 mekorot sources
7 others
3 privet wells
6 water sellers
4 mekorot sources
7 others
ALLEGATO 3. Pagina 5
2 in common
3 I dont have it
Municipality:
NIS.........
37- Others:
NIS.........
2 no
3 economic constraints
4 others..........
4 others..........
2 No
42- Are you willing to pay more for better water services?
1 Yes
2 No
1 yes
2 no
44- Where do you through gray water from the kitchen & house cleaning
water 1 tank
3 both
4 other .......
2 no
2 no
ALLEGATO 3. Pagina 6
2 yes
49-Do you think that the ingestion of bad water can harm the health?
1 Yes
2 No
50- If Yes, what kind of disease, in your opinion, are caused by the use of
bad water?
51- Have any of the family members been affected by worms including
Gardia last week? 1 Yes
2 No
AGE CATEGORIES
Cases of
Diarrhoea in the
last 7 days
Cases of
frequent
recurrent
diarrhoea
a- from 0 to 5
b- from 6 to 14
c- from 15 to 60
d- more than 60
THANK YOU
ALLEGATO 3. Pagina 7
ALLEGATO 4.
Use of water at household level in Khan Younis area (1999)
SAMPLING STRATEGY
by Khalid Al-Sirr.
The population of Khan Younis is about 150,000 ,one third of them are living in the
refugee camp and two thirds are living in the town part of them are refugees .
The two regions are divided into Primary Sampling Unites (P.S.U's),then a number of
P.S.U's are selected randomly to be our field work regions.
Khan Younis town is divided into 30 P.S.U's, and refugee camp is divided into 14
P.S.U's.The division in the tow regions is proportional to the population of the P.S.U. The
estimate of the population for each P.S.U is about 3500.
Table 1 describes the number of P.S.U's per region, and the number of selected P.S.U's
sample.
Region
30
14
44
Number of selected
P.S.U's sample
10
5
15
Table 2 shows the selected P.S.U's per region with it's code ,and the number of interviews
corresponding to that P.S.U.:
Region
Khan Younis
Town
Serial
number
Selected P.S.U
Original number
Selected
P.S.U code
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
4
6
9
13
17
20
21
24
28
30
F
G
H
I
J
K
L
M
N
O
1
2
3
4
5
3
7
9
13
14
A
B
C
D
E
Total number of
interviews in town
Khan Younis
Refugee camp
Total number of
interviews in camp
Total number of
interviews
Number
of
interviews
51
52
51
51
51
51
50
51
52
55
515
49
50
51
51
52
253
768
Allegato 4. Pagina 1
Sample Frame :
There is no available register of the households in Khan Younis area ,so the final two
stages in sampling were carried out in the field.
Sampling Details :
The complete Sample design comprises the following steps:
A map is prepared for the selected P.S.U with it's borders very clear with all indications and
any available famous buildingsetc.
2. Two or three starting points are chosen on the map .Starting point is usually a corner of the
P.S.U.
3. A route of walking from the starting point is suggested as the following:
One.
Moving from the starting point ,turn inside the P.S.U from the first crossing.
Two.
The right turn is followed by a left turn ,then right turn,.etc.
Three.
If the road is closed ,return to the last crossing and move to the other direction.
Four.
If after a left turn for example ,we get out of the P.S.U, make another left turn to
go inside the P.S.U.
Five.
During walking route ,take every fourth housing unit to be interviewed .In this stage
count every door for housing unit.
Six. Continue selecting housing units until a full sub-sample is obtained .(Housing unit is a set of
one or more households sharing a common main entrance (front door) of a building or
compound.
Seven. If there is more than one household in the housing unit ,one should be chosen using a
special form of random numbers.
Eight. The respondent of the questionnaire is to be the housekeeper .In case of the housekeeper
is not present ,or not able to be interviewed, she may substituted by another member of the
family likely to follow the housekeeper in importance.
Nine.
In case of non-responds, or closed house take the next house, and give a note about that
case.
1.
Allegato 4. Pagina 2
1996
SAMPLING STRATEGY
By Prof. Khaqled Essir
No census has been in the occupied territories since 1967 , so all population statistics are
estimates. A description of population estimate for Khanyounis area in table 1.
Table 1:
Region
Khanyounis town
Khanyounis camp
Khuzaa village
Total
Population (1996)
98637
46616
5406
150659
Percent
65.5
30.9
3.6
100
Sampling Strategy :
The three regions are divided into primary sampling units (P.S.U) , then a number of P.S.Us are
selected randomly to be our field work regions .
Khanyounis town is divided into 30 P.S.Us , Khanyounis Refugee camp is divided into 14
P.S.Us , and Khuzaa village is divided into 2 P.S.Us .
The division in the three regions is proportional to the population of the P.S.U . The estimate of
the population for each P.S.U is about 3300 .
Table 2 describes number of P.S.Us sample .
Table 2 :
Region
Khanyounis town
Khanyounis camp
Khuzza village
Total
Table 3 : The selected P.S.Us per region with its original number , its code , and number of
interviews per that P.S.U .
Allegato 4. Pagina 3
Region
No.
Khanyounis town
Total
Khanyounis camp
Total
Khuzaa village
Total
Total of interviews
PSU code
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
Selected PSU
original
Number
4
6
9
13
17
20
21
24
28
30
11
12
13
14
15
3
7
9
13
14
A
B
C
D
E
16
F
G
H
I
J
K
L
M
N
O
Number of
interviews
within PSU
39
40
39
40
39
39
39
39
39
30
392
37
37
38
37
37
186
22
22
600
Sample Design :
The design adopted is multistage stratified random sample with three stages procedure involving
simple random sampling at each stage :Stage 1 : Selection sample of P.S.Us .
Stage 2 : Selection housing units sample within the selected P.S.U .
Stage 3 : Selection household sample within the selected housing units.
Sample Frame :
There is no available register of the households in Khanyounis area , so the final two stages of
sampling housing units , and household sample in the P.S.U were carried out in the field .
Sampling Details :
The complete sample design comprises the following steps :
1. A map is prepared for the selected PSU with its borders very clear with all indications and any
available famous building ... etc. .
2. Two starting points are chosen on the map , starting points is usually a corner of the P.S.U .
3. A route of walking starting from starting point is suggested as the following :
a. Moving from the starting points , turn inside the PSU from the first crossing .
b. The right turn is followed by a left turn , then right turn ... etc.
c. If the rode is closed , return to the last crossing and move to the other direction .
d. If after aleft turn for example , we get out of the PS , make another left turn to go inside the
PSU .
e. During walking route , take every fifth housing unit to be interviewed . In this stage count
every door for housing unit .
Allegato 4. Pagina 4
Allegato 4. Pagina 5
ALLEGATO 5.
KHAN YOUNIS WATER TREATMENT PROJECT
Socio-economic Survey on Use of Water at
Household's Level
in Khan Younis Area
QUESTIONNAIRES DISTRIBUTION:
METHODOLOGY AND SUPERVISION
By Khaled Al-Sirr
As first step for the realization of the study, it has been carried
out the distribution of questionnaires according to the chosen minimum
sample size. Before starting the field work, it was important to follow
previous stages to guarantee the high quality of the data collecting.
1. Selection of the research working groups.
Out of twenty applications, we have selected ten field workers according
to their qualifications and past experience. Afterwards, we divided them
into five mixed groups in order to have easily access to the household
either if the host was a man or a woman.
2. Training Course.
The ten field workers have participated to a three days training course
held by the Italian experts and the field work supervisor, on the
following subjects:
a. The field research
b. Ways of questionnaires' composition
c. How to build the necessary confidence between interviewer and
interviewee
d. How to fill a questionnaire
e. Objectives and final aim of the questionnaire
f. How to overcome questionnaire' problems
g. Importance of the study for the achievement of concrete results on
the ground.
h. How to read the clusters' maps and to randomly choose the households.
At the end of the course each field worker received an identity card to be
presented before entering the household.
ALLEGATO 5. Pagina 1
ALLEGATO 5. Pagina 2
PIERO INGROSSO
Via G. Fabbri, 426 44100 FerraraTel. 0532-67072
e-mail: <piero.ingrosso@libero.it>