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I VULCANI Perrone Tindara III B

I vulcani sono formati da masse di rocce ignee eruttate dall'interno della


Terra. Si sono formati secondo la leggenda del Big Bang e sulla terra ce
ne sono più di 700. Dalle esplosioni dei vulcani fuoriescono: lava, cenere,
lapilli, gas, scorie varie e vapore acqueo. Un generico vulcano è formato
da:

• una camera magmatica, alimentata dal magma; quando questa si


svuota in seguito ad un'eruzione, il vulcano può collassare e dar vita
ad una caldera. Le camere magmatiche si trovano tra i 10 e i 50 km
di profondità nella litosfera.
• un condotto principale, luogo di transito del magma dalla camera
magmatica verso la superficie.
• un cratere sommitale, dove sgorga il condotto principale.
• uno o più condotti secondari, i quali, sgorgando dai fianchi del
vulcano o dalla stessa base, danno vita a dei coni secondari.
• delle fessure laterali, fratture longitudinali sul fianco del vulcano,
provocate dalla pressione del magma. Esse permettono la fuoriuscita
di lava sotto forma di eruzione fessurale.
I vulcani possono essere classificati in:

• Vulcani a scudo (un vulcano a scudo presenta fianchi con pendenza


moderata, ed è costruito dall'eruzione di lava basaltica fluida. I
maggiori vulcani del pianeta sono vulcani a scudo. Il nome viene dalla
geometria degli stessi, che li fa assomigliare a scudi appoggiati al
terreno);
• Vulcani a cono o Stratovulcani (Troviamo un vulcano a cono quando le
lave sono acide. In questi casi il magma è molto viscoso e trova
difficoltà nel risalire, solidificando velocemente una volta fuori.
Eruzioni di questo tipo possono essere molto violente, poiché il
magma tende ad ostruire il camino vulcanico creando un “tappo”; solo
quando le pressioni interne sono sufficienti a superare l'ostruzione
l'eruzione riprende - eruzione di tipo vulcaniano - ma nei casi
estremi ci può essere un'esplosione che può arrivare a distruggere
l'intero vulcano - eruzione di tipo peleèano).

Vulcano a scudo Vulcano a cono

in base al tipo di apparato vulcanico esterno o al tipo di attività eruttiva:


entrambe queste caratteristiche sono strettamente legate alla
composizione del magma e della camera magmatica, e quindi della lava che
emettono. E anche di:

• Tipo hawaiano;
• Tipo islandese;
• Tipo peleano;
• Tipo vulcanico o esplosivo;
• Tipo stromboliano o effusivo;
• Tipo vesuviano o pliniano.

In base al tipo di attività eruttiva.


Il vulcanismo secondario rappresenta una serie di fenomeni che sono la
manifestazione secondaria dell'attività di un vulcano. Questi fenomeni
prendono origine a causa della presenza di magma in prossimità del suolo
che, raffreddandosi, determina la liberazione di gas o il riscaldamento
delle acque del sottosuolo, con conseguente emissione di gas e vapor
d'acqua. Esempi sono le fumarole, i geyser, le sorgenti termali, i soffioni,
le mofete, le solfatare, ecc. Un altro fenomeno di vulcanismo secondario
è il bradisismo, che consiste nel lentissimo movimento verticale del
terreno.

L’ETNA

Un vulcano di tipo esplosivo è l’Etna. Questo è il vulcano più alto d’Europa


con 3340 m circa (“circa” proprio perché i vulcani con le loro eruzioni
possono cambiare di altezza) e si trova in Sicilia, non per caso ma perché
si è formato al punto d’incontro tra la placca africana e quella europea.
Questo vulcano è composto da all’incirca 300 crateri secondari, dei quali
solo 4 sono attivi:

 Bocca nuova;
 Voragine;
 Cratere di Sud-Est;
 Cratere di Nord-Est.

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