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Il sogno nel cassetto


Cosa vuol dire cercare di realizzare il
sogno nel cassetto di ogni Associazione di astrofili
e arrivare al traguardo di dotarsi di un Osservatorio
Astronomico? Per le piccole forze di un soggetto
legato principalmente alla passione e al
volontariato dei propri Soci si tratta di uno sforzo
titanico. C' chi decide di realizzarlo da s. I tempi
necessari alla realizzazione sono variabili in
funzione dell'impegno che i Soci possono dedicare
al progetto e alle risorse finanziarie di volta in volta
a disposizione dell'Associazione.
C' chi invece, per averne discusso con un
rappresentante politico locale, si rende conto che
una Amministrazione Pubblica interessata alla
realizzazione di un simile progetto. In questo caso
tutto sembrerebbe pi facile: i mezzi a
disposizione (soprattutto finanziari) sono
enormemente superiori a quelli che noi potremmo
mettere in campo, gli immobili adatti ad ospitare la
struttura dell'osservatorio o gi esistono e debbono
solo! essere ristrutturati, o si concepisce un
progetto ex-novo. I tempi, cos, sembrerebbero
essere solo un fattore secondario e, una volta
approvato il progetto, l'osservatorio in breve tempo
dovrebbe venire realizzato.
Era l'anno 2004 quando la neonata
AstroCampania Associazione,
venuta
a
conoscenza da un Socio, Franco Coccia,
dell'intenzione della Amministrazione Comunale di
Agerola di ristrutturare dei fabbricati esistenti in un
Parco cittadino, decise di andare a proporre l'idea
di adibire uno di questi fabbricati ad Osservatorio
Astronomico Pubblico. Incredibilmente, l'allora
Sindaco Dottor Tommaso Cuomo, ci diede ascolto
e ci chiese di presentare un progetto sulla fattibilit
e le potenzialit di un osservatorio sito nel
Comune di Agerola.
Immediatamente ci mettemmo al lavoro e dopo un
paio di mesi presentammo al Comune un progetto
che illustrava i potenziali benefici per il territorio, in
termini di flussi di turismo culturale, di un
Osservatorio Pubblico. Incredibilmente ancora, il
progetto stato talmente convincente che il
Sindaco esclam una frase di Brooksiana
memoria:! "Si pu fare! Nel progetto in via di
realizzazione destineremo la Palazzina ex
infermeria sita all! interno del Parco Colonia
Montana ad osservatorio Astronomico Pubblico:
d'ora in poi le richieste di fondi pubblici necessari
alla ristrutturazione avranno come motivazione la
realizzazione dell'Osservatorio.
Evviva, pensammo, ce l'abbiamo fatta, nel giro di
un paio di anni avremo realizzato il nostro sogno!
Nulla di tutto ci: del progetto per lungo tempo non
se ne seppe pi nulla e, intanto, l'Associazione
continuava con le proprie attivit anche ad Agerola
in occasione di varie manifestazioni pubbliche.

Massimo Corbisiero

Improvvisamente, era il 2006, e venimmo


ricontattati dal Comune che ci chiese di
attualizzare il progetto presentato sia in termini di
fattibilit sia per definire pi esattamente i
fabbisogni economici necessari per la
strumentazione di cui l'osservatorio doveva essere
dotato. Si concep cos un progetto che mirava a
costituire un parco scientifico immaginando
l'osservatorio come adatto a raccogliere anche
discipline diverse dalla Astronomia. Nuove
speranze di breve realizzazione del sogno: i lavori
partirono e l'edificio fu ristrutturato e consegnato
nel mese di settembre 2008.
Ma, i soldi erano finiti. Le risorse per la
strumentazione non c'erano pi, e gli stanziamenti
ricevuti erano stati interamente assorbiti dai costi
per la ristrutturazione. Dovevamo aspettare che si
aprisse la possibilit di un altro finanziamento. Dal
2008 arriviamo al 201 2 (naturalmente, dopo ben 4
anni di stasi, il morale sulla possibilit di arrivare
fino in fondo era a terra).

Veduta esterna dell'edificio ospitante l'Osservatorio


Astronomico Salvatore Di Giacomo
Ci riconvocano dal Comune, nel quale, dal 2011 , si
era insediata una nuova Giunta guidata dal
Sindaco Professor Luca Mascolo, per informarci
che esisteva la possibilit di richiedere un nuovo
finanziamento per la strumentazione astronomica e
che occorreva presentare un progetto attualizzato
(il tempo trascorso aveva portato naturalmente ad
avere a disposizione strumenti nuovi e con
maggiori
prestazioni
rispetto
a
quelli
originariamente preventivati ed anche i costi
dovevano essere rivisti). Si ricorre cos, su
richiesta del Comune, al supporto dell'Osservatorio
Astronomico di Capodimonte e viene stilata la
nuova richiesta di strumentazione.
Viene presentato il progetto e, udite udite, il
finanziamento viene concesso. Trascorre ancora

Tra i tanti mi preme dire un grazie all'amico e


Socio Fondatore Andrea Di Dato, che ha investito
tempo ed energie nelle scartoffie ma anche nel
duro lavoro manuale per far si che per questa
giornata fosse davvero tutto a posto. Un grazie ad
Alfonso Noschese, che ha trovato la soluzione
migliore per la sistemazione del pilastro di
sostegno al telescopio e per la realizzazione della
panca del planetario, un grazie ad Antonio
Catapano, che sempre qui con noi ad aiutarci,
un grazie a Luca D'Avino e a Luca Izzo che non
finiscono mai di stupirci con le loro idee.
Un grazie al Dottor Tommaso Cuomo, ex Sindaco
di Agerola, che per primo ha creduto in noi.
Un doveroso, grandissimo, grazie al Professor
Luca Mascolo, attuale Sindaco, che, pur con tutta
l'irruenza che lo contraddistingue, ha sostenuto i
progetti in Regione ed arrivato con noi fino in
fondo a questa avventura. Un grazie al Geometra
Ferrara che ha supportato e sopportato tutte le
nostre richieste. Un grazie all'Architetto Ricci che
ha curato il progetto di ristrutturazione della
palazzina. Un grazie al Direttore dell'Osservatorio
Astronomico di Capodimonte, Massimo Della
Valle, che ha consentito di bandire una gara per
strumentazione di livello scientifico e che con il
patrocinio supporter ancora le attivit
dell'Osservatorio. Un grazie anticipato ai cittadini
di Agerola che avranno la possibilit per primi di
usufruire della struttura.
Un grazie anche alla natura che ci ha regalato una
location invidiabile: non da tutti avere un
Osservatorio che guarda al Fiordo di Furore,
all'isolotto de Li Galli e in fondo ai Faraglioni di
Capri (diritto fino al mattino).
Un grazie a Salvatore Di Giacomo, a cui
l'Osservatorio intitolato, perch con la sua vena
artistica ha intuito che Agerola avesse una
vocazione anche nello spazio.
Speriamo infine di poter guardare lontano nel
tempo e nello spazio, e che l'Osservatorio
Astronomico di Agerola "Salvatore Di Giacomo"
possa acquisire, grazie al lavoro dell'Associazione
e del Comune, la giusta notoriet nella Regione
Campania ed anche al di fuori dei confini regionali
e nazionali.

del tempo speso in aggiustamenti dei vari lotti di


strumentazione contemperati anche con esigenze
strutturali nel frattempo nate per altre sistemazioni
dell'edficio. Si sostiene un braccio di ferro con la
Sovraintendenza per spingere per l'adozione di
una vera cupola anzich di un tetto scorrevole
come fino a quel momento il progetto aveva
previsto ed anche questo passa.
Sembra fatta a questo punto ma, ancora per un
altro anno, nulla si muove e poi, improvvisamente,
i soldi vanno spesi urgentemente. Occorre bandire
la gara per i lotti della strumentazione, per la
cupola dell'Osservatorio, per il planetario digitale,
per la strumentazione multimediale e fare quanto
pi di corsa possibile. Individuate le Ditte da
invitare alla gara una batosta: la prima gara va
deserta! Nuovo scoramento. Ritorniamo alla
carica, questa volta le cose vanno meglio e
diverse ditte si aggiudicano i vari lotti della
strumentazione. Citiamo tra tutte Astelco,
Gambato, Tecnosky.
La strumentazione inizia ad arrivare e occorre
installare e collaudare il tutto. E questo purtroppo
in inverno, quando la speranza di avere giornate
utili alle prove sono scarse.
Alla fine comunque ce l'abbiamo fatta:
l'Osservatorio ora dotato di una strumentazione
di primordine, un telescopio Ritchey-Cretin di
50cm di diametro, rapporto focale f/8 e con
puntamento automatico, una serie di strumenti e
accessori per il sole e la fotografia, un planetario
digitale con cupola fissa da 4,20 metri di diametro
ed in grado di ospitare 30 persone alla volta, un
planetario gonfiabile portatile, telescopi Schmidt
Cassegrain e solari per le osservazioni pubbliche,
una serie di strumenti per la ricerca (spettrometro,
camere CCD, oculari e tanto altro).
Insomma il sogno si realizzato !!!

Per informazioni sulle attivit e altro

http://osservatorio.astrocampania.it

Il telescopio ACT1, ripreso dall'interno della cupola


dell'Osservatorio
Ora viene la parte pi difficile: la gestione di tutto
questo. Stiamo gi pensando a programmi di
ricerca e attivit per la Didattica nelle Scuole e per
la Divulgazione per il pubblico. E'! in fase di
realizzazione un sito internet per diffondere le
attivit dell'Osservatorio e contiamo, dall'inizio del
prossimo anno scolastico, di essere pienamente
operativi.
Ed ora i doverosi ringraziamenti: a tutti i membri
del Consiglio Direttivo di AstroCampania che si
sono succeduti nel tempo e che hanno contribuito
al progetto ed ai Soci che hanno contribuito a far
conoscere AstroCampania tra la gente
2

Veduta verso Ovest dalla cupola dell'Osservatorio.


Sono visibili gli isolotti de Li Galli, in primo piano
Praiano, mentre sullo sfondo il monte San Costanzo
con Capri e i faraglioni a far capolino sull'orizzonte.

La strumentazione @ OASDG
La strumentazione in dotazione al neonato
OASDG (Osservatorio Astronomico "Salvatore Di
Giacomo") molto ricca: il telescopio principale
un Ritchey-Chretin (RC) di 0.5-m di diametro
(f/8) su montatura equatoriale alla tedesca. Un flip
mirror a 4 vie, parafocale, permette alla luce
riflessa dallo specchio principale di essere
convogliata verso diversi strumenti: 1 ) la camera
principale, una Finger Lake Instrument della serie
ProLine, con sensore back-illuminated da
2048x2048 pixels (1 3.5 micron) e montata su una
ruota porta 1 2 filtri (4 fotometrici BVRI, 5
fotografici LRGB, 1 clear e 3 narrow-band Halpha,
OIII e SII); 2) uno spettrografo ad alta risoluzione
LHIRES LIII, tipo Littrow, con grism
intercambiabile, montato su una camera CCD
ATIK 31 4L+; 3) una camera planetaria veloce
della serie Allied Vision, adatta per osservazioni
planetarie e occultazioni; 4) un uscita libera per
osservazione diretta con oculari.
L'abbinamento camera-telescopio RC permetter
di ottenere immagini con la migliore risoluzione
possibile (0.7 arcsec/pixel), che un valore limite
fortemente dipendente dal seeing. Di tutto rispetto
anche il rifrattore APO TS da 1 30 mm di diametro
(f/7) ed equipaggiato con una camera CCD Atik
1 1 000 (monocromatica), che fornisce un campo di
vista di circa 2x1 .5, con 2 arcsec / pixel di
risoluzione, perfetto per riprese in alta risoluzione
ma anche di oggetti deep-sky estesi, oltre al
supporto per il telescopio principale, in caso di
esposizioni durature del RC. Infine, ma non meno
importante, un telescopio da 1 00 mm di diametro
con filtro solare in Halpha ed equipaggiato con
camera Allied Vision monocromatica
Molteplici sono i settori in cui l'OASDG potr
fornire un notevole contributo anche per la ricerca
scientifica. Ogni singolo strumento montato sul flip
mirror pu essere utilizzato per diverse finalit:
mentre le propriet della camera principale la
rendono adatta per misure astrometriche di
passaggi di comete e/o asteroidi, la possibilit di
usare filtri fotometrici permette di monitorare
l'andamento di variabili periodiche e cataclismiche
in quiescenza e in outburst, mentre il filtro Halpha
permette la ricerca di transienti come novae e
dwarf novae in galassie vicine come la galassia di
Andromeda, la galassia del Triangolo, ed M81 .
Sullo stesso livello di fattibilit la ricerca

Luca Izzo

sistematica di supernovae in selezionate galassie


vicine, come allo stesso tempo la conferma e il
follow-up di candidati forniti dalle decine di survey
ottiche operanti nel mondo. A tal proposito, stato
gi inserito l'OASDG nella rete GCN per
l'immediato follow-up di gamma ray bursts, che
richiede per l'appunto una rapida risposta dello
strumento ad ogni alert, facilmente ottenibile dalla
montatuta completamente motorizzata e
accessibile da remoto.
Lo spettrografo ad alta risoluzione, R = 1 8000 @
6560 Angstrom, permetter lo studio delle singole
righe osservate nell'atmosfera delle stelle di una
certa luminosit, come l'evoluzione delle principali
righe misurate in oggetti transienti, come le
variabili cataclismiche e le novae. In alcuni casi
sar possibile studiare, grazie sopratutto ad una
dedicata analisi adeguata, le velocit radiali di
stelle pi brillanti e vicine, per la ricerca di possibili
oggetti compagni come nane brune o eventuali
pianeti di massa gioviana, un settore questo che
richieder molta attenzione viste le potenzialit del
telescopio. Infine la camera planetaria, atta anche
al monitoraggio di occultazioni asteroidali e
possibili transiti, grazie alla rapidit e alla sua
particolare sensibilit.

Veduta di insieme del flip mirror a 4 vie e degli


strumenti montati su di esso: a destra la camera
principale FLI, in alto lo spettrografo LHIRES III, a
sinistra la camera planetaria veloce e in basso
un'uscita aperta per osservazione eventuale diretta.

AstroCampania Journal(e)
Anno 3 - Numero 5 - Aprile 201 6
Pubblicazione periodica - Distribuzione gratuita
AstroCampania Associazione: via Servio Tullio, 1 01 , 801 26 Napoli
Copyright 2008-201 6
Aut. Trib. di Napoli n. 32 del 8/5/08
Pubblicata all'indirizzo www.astrocampania.org Consortium GARR (Roma)
email: acj@astrocampania.org
Hanno collaborato a questo numero:
Antonio Catapano, Massimo Corbisiero, Luca D'Avino, Andrea Di Dato, Anna Serena
Esposito, Luca Izzo
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Il cielo del 23 Aprile

Il 23 Aprile siamo in piena Primavera, il cui


cielo caratterizzato da costellazioni lontane dallo
"spolverio" delle migliaia di stelle e nebulose della
Via Lattea, ma allo stesso tempo ideale per
osservare l'universo profondo. Al meridiano, verso
lo Zenit, troviamo una delle pi note costellazioni,
facilmente riconoscibile dalle sette stelle brillanti
che formano il famoso "Grande Carro": l'Orsa
Maggiore. Le stelle principali, Dubhe e Merak,
consentono di individuare facilmente la Stella
Polare: basta prolungare l'allineamento apparente
che queste due stelle formano nella direzione
indicata dalle stelle della "coda" (consigliamo la
visione al telescopio della stella centrale, Mizar,
che mostra tra le altre cose la presenza di una
compagna apparente, Alcor, visibile anche ad
occhio nudo), le quali formano una freccia
apparente che punta proprio nella direzione del
Nord (vedi mappa del cielo a lato).
Il Grande Carro consente di trovare altre stelle
principali di questo periodo: prolungando la linea
curva fornita dalle tre stelle della coda, si arriva ad
una stella brillante (la pi brillante dell'emisfero
boreale e distante circa 30 anni luce) nota come
Arturo, la stella alfa del Bootes. Invece, andando
in direzione opposta rispetto al Nord, e partendo
da Megrez e Phecda (delta e gamma dell'Orsa
Maggiore) si arriva a Regolo, la stella alfa del
Leone e distante 77 anni luce. La costellazione
caratterizzata da un trapezio con Regolo, la stella
pi brillante, in basso a destra. In questo periodo
facilmente riconoscibile dalla presenza di un
astro molto luminoso, che Giove, situato a met
strada della base maggiore. Ne suggeriamo la
visione telescopica durante la serata del 23, in
particolare dalle 22:30 quando la famosa macchia
rossa sar visibile sul disco del pianeta.
Essendo lontana dalla Via Lattea, la costellazione
del Leone in una zona di cielo ideale per
osservare luniverso profondo con le galassie
lontane dalla nostra.
Quelle pi evidenti sono M65 e M66, che formano
un gruppo a s stante insieme ad una terza
galassia, NGC 3628; si tratta di un terzetto di
galassie facilmente individuabili anche con un
piccolo telescopio, due delle quali si mostrano
quasi perfettamente di taglio e distanti tra i 22 e i
35 milioni di anni luce.
Continuando nel profondo cielo e praticamente
allo Zenith, in prossimit del Grande Carro,
abbiamo la splendida galassia interagente M51
nella costellazione dei Cani da Caccia distante 31
milioni di anni luce, e situata poco sotto la punta
finale della coda dell'Orsa, chiamata Alkaid, una
stella distante 1 00 anni luce e l'unica delle stelle
del Grande Carro a non avere una comune origine
e comune velocit.
Infine, immaginando un triangolo con la coda del
Leone, Denebola, e Arturo, costituenti una base
superiore, si arriva ad un'altra stella brillante,
Spica, la stella alfa della Vergine, il cui apparire
dalle luci del tramonto del Sole ad Ovest indicava
il momento della mietitura. Chiudiamo con la
presenza di una Luna quasi piena e situata ad
Est, tra le stelle della Bilancia.

Antonio Catapano
Luca Izzo

Come riconoscere la stella Polare e gran parte delle


stelle pi luminose e delle costellazioni visibili dalle
nostre latitudini a partire dall'identificazione del
Grande Carro dell'Orsa Maggiore e da diversi
allineamenti che le "sette sorelle" formano tra di
loro.

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