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STEMMA DEI MEDICI

Stemma della famiglia Medici al tempo di Lorenzo il Magnifico: le palle sono diventate sei,
di cui una reca le insegne dei Reali di Francia
Tutta la citt di Firenze praticamente disseminata degli stemmi araldici di quella che stata
per tre secoli almeno la famiglia regnante, ovvero i Medici: si tratta del famoso scudo con le
palle rosse (in araldica si chiamano bisanti) in campo d oro. Qual la curiosit? E che,
girando per Firenze, ci si accorge che i vari stemmi medicei hanno un numero di palle che
cambia di continuo.
Se da principio infatti, il numero della palle nello stemma fu pari ad undici, Giovanni di
Bicci lo port a nove; il figlio Cosimo, detto il Vecchio, ed onorato dai fiorentini come Pater
Patriae, lo ridusse a otto, ed il figlio di quest ultimo, Piero il Gottoso, arriv a diminuirlo a
sette. Lo stemma di Piero a sette palle prevedeva che quella centrale fosse di colore azzurro
con entro disegnati i tre gigli dorati dei Reali di Francia, in seguito al privilegio concesso
dal re Luigi XI nel 1465.
L ultima diminuzione delle palle sullo stemma si ebbe con Lorenzo il Magnifico, la cui
arme raffigurava soltanto sei sfere, con alla sommit quella caricata con le insegne dei Reali
di Francia.
Quanto alla derivazione del motivo delle palle come elemento caratteristico dello stemma
mediceo, esistono soltanto leggende e supposizioni, per quanto sapide. Un primo tentativo
stato quello di mettere in connessione le famose palle con il cognome della famiglia,
individuato come indizio del mestiere originariamente svolto dalla famiglia: sulla base di
questa ricostruzione, lo stemma si dovrebbe appunto al ricordo di un capostipite che,
esercitando la professione di medico, aveva come impresa personale delle pillole, che
nel Medioevo erano per l appunto tonde e colorate in rosso.

Stemma del Papa Leone X, figlio del Magnifico sull' angolo di Palazzo Pucci, sul cantone fra
via de' Servi e via de' Pucci: l' impresa medicea adorna delle chiavi di San Pietro
La tradizione del capostipite medico ha dato origine anche ad una leggenda, in base alla
quale questo progenitore della famiglia Medici, avrebbe risanato da una grave infermit l
imperatore Carlo Magno applicandogli le coppette da lui inventate per salassarlo. L
imperatore, riconoscente, gli avrebbe accordato per impresa proprio queste coppette che
sarebbero le palle che si vedono nello stemma.
Un altra suggestiva leggenda, inventata all epoca del principato per nobilitare le origini della
famiglia regnante di Firenze, narra che i Medici discenderebbero dal mitologico semi-dio
Perseo, con il che le palle dello stemma rappresenterebbero i pomi da lui racolti negli Orti
delle Esperidi; suggestiva anche la leggenda in base alla quale l origine dello stemma si deve
ad un certo Averardo de Medici, cavaliere condotto in Italia da Carlo Magno, che avrebbe
ucciso in duello un gigante che infestava il Mugello: ottenendo cos non solo vasti
possedimenti in quella provincia, ma anche il privilegio di ritenere per suo stemma le
impressioni fatte nello scudo dalla mazza ferrata che il gigante adoperava in sua difesa.
Tralasciando le leggende e venendo ad ipotesi pi verosimili, si osserva come, in araldica, le
palle di uno stemma stanno di solito a rappresentare il numero dei nemici uccisi in
battaglia da chi le prese come propria insegna. I Medici avrebbero quindi cominciamento da
un qualche soldato che, in una battaglia o campagna importante, per esempio nel corso di una
Crociata, uccise undici nemici, ovvero il numero di palle che, come detto, stava all inizio
sullo stemma.

Stemma della Corporazione del Cambio, una delle Arti Maggiori della Firenze medioevale: da
questo sembra derivare lo stemma mediceo
Dulcis in fundo, riporto l ipotesi che, fra quelle rammentate dalle fonti storiche, mi appare la
pi credibile e quella meglio documentata: lo stemma mediceo alluderebbe secondo tale
ipotesi alla floridissima e fortunata attivit di banchieri svolta dai Medici. In questo contesto,
le palle dello stemma altro non sarebbero che delle monete. Questa supposizione sarebbe
suffragata dalla somiglianza dell arme medicea con quella dell Arte del Cambio: lo stemma
di tale arte consisteva infatti di uno scudo a fondo vermiglio cosparso di bisanti d oro,
ragion per cui appare del tutto coerente che una famiglia arricchitasi con i propri banchi di
cambiavalute, mutuasse in qualche misura lo stemma da quello della Corporazione
corrispondente. I Medici non avrebbero fatto che invertire i colori dello stemma dell Arte del
Cambio.
Interessante ricordare come la presenza delle pluri-citate palle dello stemma divenne
cagione per cui i fautori del principato mediceo richiamavano i propri partigiani al grido di

Palle, palle, come ci viene narrato in proposito della sollevazione popolare contro la
famiglia dei Pazzi, rea della celebre congiura del 1478. I sostenitori del partito mediceo
venivano dunque chiamati palleschi, definizione che assunse particolare importanza in
contrapposizione a quella di piagnoni affibbiata ai sostenitori della teocrazia instaurata a
Firenze dal frate Girolamo Savonarola.

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