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RAZZIALI E CULTURALI
DIRE grazie di cuore e con gratitudine per i
doni ricevuti da Dio! Tutto ci viene da lui:
non c nulla che non provenga dalle sue
mani provvidenti. Viene presentato
nellodierna liturgia il tema della fede che
non ha confini razziali, culturali, sociali.
Naamn, generale siriano (I Lettura), nella
sua ricerca di guarigione deve presentarsi
al profeta e compiere il semplice gesto di
immersione nel Giordano per guarire dalla
lebbra. Obbedisce al profeta e diventa cos
lemblema del credente nel Dio di Israele.
Lapostolo Paolo esorta il discepolo
Timoteo (II Lettura) a porre la sua fiducia
in Cristo e a predicare il Vangelo anche in
mezzo a prove e tribolazioni. Bel
programma di vita per un cristiano!
Realizzarlo anche compito di tutti noi,
che nel battesimo siamo morti e risorti con
Cristo, per partecipare alla sua gloria. Il
brano di Vangelo pone laccento sulla
qualit della persona che torna indietro per ringraziare: uno straniero e
lebbroso. La guarigione lo raggiunge nel corpo e nellanima: tutti sono guariti ma
uno solo, il Samaritano riconoscente, salvato.
LATTENZIONE AL POVERO LA
MISURA DELLA FEDE
UNA Parola impegnativa, quella di oggi: la
parabola di Lazzaro e del ricco epulone
(Vangelo). Dio conosce per nome il povero
Lazzaro, mentre non ha nome il ricco
epulone che non viene descritto come
malvagio. C un abisso fra il ricco e
Lazzaro, c un burrone incolmabile. La
vita del ricco, non condannato perch
ricco, ma perch indifferente,
sintetizzata in questa immagine. un
abisso la sua vita. Probabilmente buon
praticante come dice Amos dei i suoi
contemporanei (I Lettura), stupito dalla
superficialit dei potenti di Israele , non
si accorge del povero che muore alla sua
porta. Come ci poniamo di fronte a questa
parabola? Non possiamo tirarci da parte di
fronte al dramma della povert, davanti al
problema della disoccupazione, davanti a
uneconomia che vive del capitale
dimenticando luomo. Lattenzione al povero, diventa la misura della nostra fede.
Il Vangelo ci invita alla condivisione, a vedere i nuovi Lazzaro alla porta. inutile
chiedere segni straordinari. I profeti e la Parola di Dio dimorano abbondanti in
mezzo a noi, a noi il dovere di accoglierli.
Parola:
Es 32,7-11.13-14; Sal 50,3-4.12-13.17.19; 1Tm 1,12-17