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Black sabbath arena di Verona

http://www.longliverocknroll.it/black-sabbath-arena-verona-13-giugno-2016-live-report/

La mia prima volta con i Black Sabbath doveva essere lo confesso solo nel 2012.
Doveva essere, ma poi non fu. Lannunciata reunion si era infatti verificata solo al
cinquanta per cento, dal momento che Bill Ward ci aveva mandato a quel paese come
un ex fidanzato tradito (e forse cos stato), mentre il buon Tony Iommy aveva
scoperto di essere malato, con estremo rammarico suo e dei fan. Allepoca tutti
pensammo: cose con cui bisogna fare i conti, quando si arriva a una certa et. Il
concerto comunque era stato abbastanza divertente, anche se Ozzy sembrava
piuttosto malmesso e gi dopo il primo pezzo era sudato come alla fine di un intero
set.

Tuttaltra storia ieri allArena di Verona, dove si registrata la presenza dei tre quarti
della band originale (Ozzy Osbourne, Geezer Butler e Tony Iommy), accompagnata
dalla batteria del prestante Tommy Clufetos (del resto, quando il vecchio fidanzato
abbandona la nave, lunica cosa da fare prendersene un altro pi giovane).

Vista la sfilza di morti illustri tra la fine del 2015 e i passati mesi del 2016, voglio
subito tranquillizzare i menagramo che cominciavano a malignare anche su Ozzy &
Co.: sebbene la scelta di intitolare il tour The End non suoni proprio di buon augurio, i
tre sono apparsi in forma smagliante. La setlist storica, tratta quasi esclusivamente
dai primi quattro memorabili e cupissimi album della band, invece di ispirare un mood
nostalgico in questo concerto italiano di addio alle scene, al contrario ha saputo
resuscitare i fastosi esordi di un sound destinato a rappresentare per sempre linizio di
qualcosa.

Il rumore di una pioggia indecisa e dolente ha strizzato locchio allingresso dei Black
Sabbath in Arena proprio sullintro delleponimo pezzo, mentre suonava la campana.
Ma fortunatamente quei rintocchi funerei non erano per loro. Perch, dopo lipnosi
collettiva del riff demoniaco di Iommy, siamo stati investiti da una sequenza di pezzi
come Fairies Wear Boots, After Forever, Into the Void, Snowblind, Children of the
Grave, che allepoca della loro uscita hanno scritto le pagine ancora intonse della
storia di un genere e oggi conservano la loro immensa forza con intatto splendore. Alle
primissime note di War Pigs la situazione si fatta poi piuttosto movimentata,
soprattutto per gli addetti alla sicurezza del concerto, che avevano lingrato compito di
contenere lentusiasmo dei fan entro la linea di confine fra la massa della platea e i
posti pi costosi. Qualcuno giura di avere visto una ragazza dare un morso a un
malcapitato omone in tuta nera, mentre tentava invano di sopirne il furor sacro.

A quanto pare la chitarra di Iommy non ha perso il suo potere di seduzione, come
anche il basso di Butler, che nella successiva N.I.B. ha saputo esprimere tutta la sua
elegante drammaticit.

Del resto erano proprio Tony e Geezer, laconici e seri, a sostenere come due colonne la
cupa e magnetica aura dei Black Sabbath con laplomb che si addice a due inveterati
frequentatori delle Tenebre, mentre Ozzy, divertito e sornione, continuava a
sgambettare allegramente come un novello Frankenstein sul palco, incitando a pi
riprese la folla ad alzare il volume delle urla. Sovrabbondante di virtuosismo il lungo
assolo di Clufetos durante Rat Salad, durato un tempo sufficiente per consentire al
frontman di riprendere fiato, dopo tanti notevoli sforzi che hanno saputo regalare
anche ai fan meno comprensivi unesecuzione piuttosto rispettabile.

Non potevano mancare dalla lista limmortale Iron Man, e il vibrante encore con
Paranoid, due brani-manifesto che hanno spalancato le porte di un passato che non
sembra poi tanto anacronistico, se una buona fetta del pubblico, in barba a qualsiasi
molliccio trend di volta in volta dominante nello sfuggente mercato musicale
contemporaneo, restava ancora sotto la soglia dellet matura ormai largamente
superata dai fan della prima ora.

Non singanni chi crede che il famoso e famigerato reality di MTV possa avere avuto un
ruolo determinante nel rinnovamento del parterre dei Sabbath. A tali inavvertiti
osservatori vorrei piuttosto porgere linvito a (ri)ascoltare questi primi quattro dischi
che la Band ci ha indicato come una sorta di testamento spirituale. Dentro non c solo
il genio di una nuova estetica musicale le cui conseguenze si estendono
inesorabilmente fino al contemporaneo. C anche la coerente unit di uno stile di vita,
un abito (mentale) che una volta indossato diventa pelle e non si pu pi svestire ed
tutta una questione di sensazioni. E poi c il mito. E la caratteristica principale del
mito che racconta una storia universalmente valida, perch vive fuori dal tempo e ha
la capacit di ricongiungere linizio e la fine in una produttivit inesauribile.

Come dicevo allinizio, la mia prima volta con i Black Sabbath doveva essere nel 2012,
ma poi non fu.

Un tale Grard Genette, noto critico letterario, a proposito della Recherche di Proust,
annotava che la prima volta, proprio nella misura in cui si prova intensamente il suo
valore inaugurale, sempre gi contemporaneamente unultima volta se non altro
perch essa definitivamente lultima a essere stata la prima [].

Il concerto di ieri a Verona stato la mia prima volta con i Black Sabbath e, stando
allannunciato ritiro della Band, era anche lultima. Dopo questa fine, non smettiamo di
credere nellinizio.

Set list:
Black Sabbath Fairies Wear Boots After Forever Into the Void Snowblind War
Pigs Behind the Wall of Sleep (Con lintro di Wasp) N.I.B. (Con lintro di
Bassically) Hand of Doom Rat Salad Iron Man Dirty Women Children of the
Grave Encore: Paranoid

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