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LE SCUOLE INSIEME
PARLANO DI SCIENZA
,
PALERMOSCIENZA
LE SCUOLE INSIEME
PARLANO DI SCIENZA
Cos’è Palermo Scienza
Marcellina Profumo, Carmelo Arena
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Saluti e auspici del Magnifico Rettore
Roberto Lagalla
Rettore dell’Università degli studi di Palermo
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Università e scuole insieme per la formazione scientifica
Giuseppe Silvestri
Ex rettore dell’Università degli studi di Palermo
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MACCHINA DI WIMSHURST
SIRENA DI SAVART
Azioni del Ministero della Istruzione Università e Ricerca
per la promozione della cultura scientifica e tecnologica
Giuseppe Marucci
Ispettore DGSI-MIUR - Roma
BANCO DI MELLONI
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Da “Mostra temporanea” a “ Museo interattivo della Scienza”
Leonardo Saguto
Dirigente scolastico del Liceo Cannizzaro di Palermo
In questi ultimi anni si è scritto molto sui ritardi che la scuola italiana
ed in particolare quella delle regioni meridionali presenta, soprattutto,
nell’ambito scientifico, rispetto ad altri Paesi ad economia avanzata. A
dire il vero rispetto a questo dato incontrovertibile ci sono scuole, tra
cui il Liceo Scientifico Cannizzaro, che fanno eccezione e che si sono
distinte per i risultati conseguiti nelle indagini internazionali e nelle
gare nazionali e per il numero di ammessi alle facoltà scientifiche con
iscrizione a numero chiuso. A conferma di ciò il Liceo Cannizzaro, da
alcuni anni, si è fatto promotore del progetto Palermo Scienza che ha
coinvolto un numero sempre maggiore di scuole primarie, superiori di
primo e secondo grado. Si è voluto rendere visibile al territorio ciò che
si “produce” a scuola e che spesso rimane patrimonio di un gruppo ri-
stretto di alunni e professori. Per una settimana gli alunni coinvolti nel
progetto presentano ad un pubblico costituito, prevalentemente, da
alunni provenienti da altre scuole le esperienze e gli strumenti didattici
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realizzati durante l’anno con il supporto dei loro insegnanti. A noi sem-
bra questo un modo efficace per diffondere la cultura scientifica, in
quanto coinvolge non solo i protagonisti del progetto, ma incuriosisce,
motiva ed affascina il pubblico di visitatori che ha registrato la pre-
senza di un numero significativo anche di adulti.
Gli esperimenti semplici, ma condotti con rigore scientifico, contribui-
scono a sfatare l’idea che la scienza è accessibile a pochi e nel con-
tempo facilita l’approccio alla teoria. La presenza di alunni e di
insegnanti provenienti da vari ordini di scuola favorisce un’osmosi po-
sitiva tra i vari approcci didattici, ma soprattutto rende concreta una
continuità di contenuti, di obiettivi e di metodi. Le competenze teori-
che più elaborate dei docenti della scuola secondaria si intrecciano con
una maggiore propensione degli insegnanti della scuola primaria a svi-
luppare le conoscenze attraverso il “fare”. Gli alunni delle scuole su-
periori diventano tutor dei più piccoli approfondendo in tal modo le
loro competenze.
Un altro punto forte del progetto è costituito dalla possibilità di met-
tere a disposizione risorse e competenze che la rete delle scuole par-
tecipanti può offrire per realizzare esperimenti, fare formazione ed
organizzare materiali. Un’iniziativa partita con una mostra realizzata
nei locali del Liceo Cannizzaro si è svolta negli ultimi due anni presso
l’Università di Palermo. L’auspicio è che in futuro possano essere messi
a disposizione delle scuole locali fruibili in modo permanente per rea-
lizzare anche a Palermo un “Museo Interattivo della Scienza”.
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LE ATTIVITÀ SVOLTE:
LE SCUOLE RACCONTANO
Liceo Scientifico Cannizzaro di Palermo
Marcellina Profumo e Carmelo Arena
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... tra Wheatstone e ... Melloni, mostra di strumenti antichi, 2007
La mostra “... tra Wheatstone e ... Melloni”, organizzata nei locali del
Liceo Cannizzaro dal 14 al 16 dicembre 2007 con strumenti del liceo,
della Scuola Media Piazzi, dell’Istituto Tecnico Crispi e dell’Istituto Nau-
tico Gioeni Trabia, ha concluso un lungo percorso di scoperta e valo-
rizzazione degli strumenti scientifici antichi presenti nelle scuole. E’
stata visitata da qualche migliaio di persone, intrattenute da studenti
con dimostrazioni interessanti e piacevoli. Il progetto, nato dal desi-
derio di recuperare gli strumenti dei gabinetti scientifici storici come
punti di forza per la formazione delle nuove generazioni, è stato rea-
lizzato in rete con altre scuole interessate quali ITC Crispi, SMS Piazzi,
DD Cruillas; Istituto Nautico Gioeni Trabia, Liceo Meli, ITC Sturzo, ITI
Volta, ITG Parlatore, SISSIS e si è articolato in due fasi: il corso di re-
stauro e la mostra. Al corso di restauro funzionale, condotto dal dott.
Franco Bevacqua, ha partecipato un gruppo di docenti inte-
ressati e attivi nella sperimentazione-ricerca
nell’ambito della didattica infor-
male e un gruppo
di studenti che ha
affinato una sensi-
bilità particolare per i beni culturali in
ambito scientifico, ap- prezzando la qualità e ANEMOMETRO
COSTRUZIONE OFFICINE PIAZZI
il valore degli oggetti antichi e il loro ruolo nello sviluppo della
cultura. Gli strumenti antichi restaurati possono essere ancora
utilizzati per dimostrazioni e misure particolarmente eleganti e
comprensibili, essi costituiscono uno stimolo per lo studio della
storia della fisica e delle tecnologie tipiche dell’epoca della loro
costruzione. La dotazione del Liceo Cannizzaro risale al tempo
della sua istituzione a partire dalla sezione fisico-matematica
dell’Istituto Tecnico “Filippo Parlatore”, ed era all’inizio costituita
da strumenti di fisica e di chimica dei primi anni del
XX secolo messi a disposizione dalla scuola madre.
Nel 1931, il liceo, molto attento alla formazione scienti-
fica dei giovani studenti, istituisce il gabinetto di scienze
e acquista nuovi strumenti con 1060 lire. Da allora l’atten-
zione al laboratorio nella nuova scuola è forte e continua,
il numero di strumenti in dotazione è alto in proporzione al
numero degli studenti, la qualità è buona e permette di
realizzare esperienze significative in diversi ambiti della
scienza. Quando nel 1957 la scuola si trasferisce in via Arimondi
gli strumenti antichi vengono trasportati nella nuova sede, nel tempo
il loro uso diventa meno frequente, alcuni subiscono danni e altri
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BUSSOLA DELLE TANGENTI
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Lavori in corso … 2008
Dopo tre positive esperienze svolte nei locali del liceo, nel marzo 2008
l’iniziativa ha fatto un salto di qualità determinato dall’incremento del
numero delle scuole espositrici, dalla qualità degli exhibit e soprattutto
dalla nuova situazione logistica. La mostra infatti è stata ospitata al
Polididattico dell’Università di Palermo. Grazie allo spazio espositivo
elegante e funzionale, la mostra è diventata una notevole proposta
culturale rivolta alla città e ha dato modo alle scuole protagoniste di
fare conoscere più diffusamente la loro capacità di comunicare scienza
con gli studenti. Per una settimana, dall’ 8 al 15 marzo, il Polididattico
si è riempito di tavoli sui quali gli studenti hanno posizionato i loro og-
getti e hanno coinvolto il pubblico in esperienze di ambito scientifico,
in modo interessante e accattivante. Sono state proposte esperienze
di fisica, chimica, matematica, biologia, scienze della terra. Lo scambio
tra animatori e visitatori è stato un’esperienza forte di comunicazione
in una situazione molto stimolante sia per gli uni che per gli altri. In-
fatti impegnarsi, fuori dalla scuola, a fare conoscere ad altri esperienze
scientifiche attuando un significativo sforzo comunicativo e ricavan-
done il piacere che questo comporta, ha costituito per gli espositori
una tappa significativa nella loro crescita personale. Riportiamo qual-
che scambio tra espositori colto tra i tavoli della mostra: “… Abbiamo
dovuto riflettere molto”, “… interrogarci su cosa ci avrebbero potuto
chiedere i visitatori”, “… qualche visitatore “cattivo” ha cercato di met-
terci in difficoltà”, “… mentre si discute spesso viene qualche idea
nuova”. OSCILLATORI PER LO STUDIO
DELLA RISONANZA
Le scuole che hanno partecipato producendo exhibit sono state:
Liceo Scientifico Cannizzaro, Palermo
Istituto Tecnico Commerciale F. Crispi, Palermo
Istituto Tecnico Commerciale L. Sturzo, Bagheria
Istituto Superiore E. Majorana, Palermo
Liceo Pedagogico Linguistico D. Dolci, Palermo
Istituto Nautico Gioeni Trabia, Palermo
Istituto Comprensivo A. Ugo, Palermo
Scuola Media Statale I. Florio, Palermo
Scuola Media Statale Virgilio, Palermo
Scuola Media Statale I. Buttitta, Bagheria
Direzione Didattica Cruillas, Palermo MONOCORDO, VIOLINO E DIAPASON
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Bottega Scientifica Cannizzaro, 2008
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1 2 3
4 5 6
7 8 9
10 11 1 QUADRATRICE DI DINOSTRATO
2 ARMONOGRAFO
3 CICLOIDE
4 VORTICE
5 CALEIDOSCOPIO A DIMENSIONE UOMO
6 PARABOLA D'ACQUA
7 PENDOLO CAOTICO
8 FLAUTO DI PAN
9 ROTAIA PER ESPERIENZE GALILEIANE
10 FRENO ELETTROMAGNETICO
11 SPECCHIO ANTIGRAVITÀ
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Esperienza inSegna, 2009
CALCOLATRICE GEOMETRICA
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Istituto Superiore Majorana di Palermo
Anna Galluzzo e Barbara Proni
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sporcato il mio camice! E anche se può sembrare una sciocchezza per
gli altri, per me ha un significato particolare, ovvero quello di avere su-
perato la barriera tra il sapere e il fare, tra la teoria e la pratica.” (S. B.)
“Il Polididattico del Campus universitario si è trasformato in una citta-
della della scienza aperto al pubblico, dove immergersi nei segreti della
fisica, della chimica, della biologia e della matematica, e scoprire di-
vertendosi il fascino della tecnologia.” (F. S.)
“Devo dire che quest’anno l’esperienza vissuta è stata bella ma fati-
cosa, perché penso che la professoressa abbia riposto molta fiducia in
noi impegnandoci in vari giorni ed orari. … Tutto ci sembra scontato
guardando intorno a noi, ma esiste sempre un meccanismo perfetto
sottostante che regola l’Universo ed è splendido studiarlo.” (G. G.)
Ci è sembrato giusto far sentire direttamente la voce degli alunni, per-
ché è con non poca nostalgia che ci avviamo a lasciare la scuola.
Certamente all’inizio della carriera eravamo più entusiaste, ma forse
anche più ingenue. In ogni caso ci sentiamo ancora di confermare
quanto una di noi scriveva tredici anni fa:
Quando io ho iniziato il mio rapporto con l’I.T.I. Majorana, le prospet-
tive apparivano ottime: una scuola a misura d’uomo (sia nel senso ma-
teriale del termine che per i rapporti interpersonali), un centro vivo di
discussioni, un momento in cui la sperimentazione sembrava preludere
a veri cambiamenti e non destinata a rimanere tale in eterno, un labo-
ratorio di Fisica allora tra i più attrezzati ... un’età, allora, più favore-
vole agli entusiasmi. Il cammino si è rivelato molto più ostico del
previsto. Non è il caso qui di ricordare le traversie affrontate, né acca-
nirsi troppo nella ricerca di “colpe” e “colpevoli”, né tantomeno di la-
sciarsi andare a memorie nostalgiche (da persone impegnate nella
scuola non abbiamo forse il “dovere” della speranza?).
Io -e non credo di essere la sola- ho dovuto ridimensionare non pochi
obiettivi che mi ero posta in quei primi tempi. Le stesse parole usate in
questo breve intervento (“formazione alla cultura scientifica”, “edu-
cazione alla metodologia”, “educazione al ragionamento” ...) potreb-
bero apparire pompose e un po’ buffe a chi vive l’esperienza stressante
della scuola di ogni giorno. Si tratta di accettare il fatto che anche pic-
coli passi in quella direzione possono risultare importanti in una società
sempre più dominata da interessi diversi. Da laureata in Fisica penso
che una volta accertate le “condizioni al contorno” su cui noi possiamo
ben poco, è sempre possibile modificare, sia pure lentamente, la realtà
in cui operiamo. E per fortuna abbiamo riprova di ciò ogni tanto nel
corso del nostro lavoro!
1 M. Merzagora e P. Rodari, La scienza in mostra, Bruno Mondadori, 2007, p.120.
2 I pannelli sono stati realizzati utilizzando il contributo del Ministero P. I. – legge 6/2000 che ha riguardato anche
una parte degli acquisti di materiale.
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APPARECCHIO PER LO STUDIO
DELLA CADUTA IN MEZZI VISCOSI
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Istituto Tecnico Commerciale Francesco Crispi di Palermo
Irene Mongiovì
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Successivamente, durante la ristrutturazione dei locali scolastici, il ma-
teriale fu accatastato in aula magna. Nel 2006, finiti i lavori, le docenti
di scienze sperimentali dell’Istituto hanno provveduto a destinare gli stru-
menti secondo le loro specificità ai laboratori di chimica e scienze naturali
mentre il materiale di fisica, patrimonio ampio e interessante ma disor-
dinatamente conservato in scatoloni, è stato provvisoriamente custodito
in uno sgabuzzino in attesa di inventario e migliore destinazione.
Il Piano Nazionale ISS - Insegnare Scienze Sperimentali - prevede anche
la valorizzazione di dotazioni museali e una docente, tutor del Presidio
ISS di Palermo, si sta dedicando alla realizzazione di questo obiettivo.
Così nel 2007 quattro docenti e numerosi studenti della scuola hanno
partecipato al corso di restauro funzionale di strumenti scientifici an-
tichi organizzato dal Liceo Cannizzaro recuperando un diapason elet-
tromagnetico, uno stereoscopio, uno spettroscopio, una pompa da
vuoto e una fontana di Erone: per ciascuno di essi è stata redatta una
scheda dettagliata. Sono stati poi presentati alla mostra “…tra Whe-
atstone e... Melloni” allestita nei locali dello stesso liceo e alle due edi-
zioni di Palermo Scienza presso il polididattico dell’Università.
Il lavoro di ripulitura degli antichi strumenti è continuato nel 2008 con
ESTRAZIONE DEL DNA l’attività “Imparo in laboratorio” finanziato dal progetto “Scuole
aperte” del Ministero dell’Istruzione.
Pur essendo il Crispi un istituto ad indirizzo commerciale, le materie
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CADUTA IN MEZZI VISCOSI
scientifiche vi vengono studiate con impegno e
passione. Dai primi anni ’90 la scuola partecipa
ai Giochi della Chimica, organizzati dalla Società
Chimica Italiana, con buoni punteggi. In parti-
colare nel 2004 un alunno si è classificato primo
in Sicilia e undicesimo a livello nazionale.
Quando non si può lavorare nei laboratori, i do-
centi fanno comunque ricorso all’”educazione
informale” insegnando il rispetto per l’am-
biente non con le parole. Così gli studenti sono
stati condotti a studiare la natura sul campo: in
grotta a Monte Conca, sott’acqua nella barca col
fondo trasparente di Ustica, a osservare gli unici
Abies Nebrodensis esistenti sulle Madonie...
Con la riforma dell’anno 1997, che ha introdotto nei commerciali la
sperimentazione “Igea”, si è avviato l’insegnamento della Scienza della
Materia, disciplina che prevede il voto pratico in quanto si fonda sulla
“metodologia sperimentale perseguita attraverso una didattica basata
sull’alternarsi di esercitazioni in laboratorio con momenti di rielabora-
zione teorica”. Il laboratorio di Chimica è stato finalmente riaperto e
dopo qualche anno è stato costituito un nuovo laboratorio per Scienze
della Natura. Purtroppo nei laboratori scientifici mancano del tutto gli
assistenti tecnici.
Gli studenti del Crispi, dopo avere acquisito le necessarie competenze,
hanno partecipato alle mostre scientifiche “Experimenta” organizzate
CAMMINARE SULLE ACQUE
dall’AIC, visitate da un pubblico vario formato da studenti e da inse-
gnanti di scuole di ogni ordine e grado, da professori universitari e da
cittadini interessati. Fin dal 1999 il Crispi ha portato i suoi esperimenti,
le sue presentazioni e i suoi cartelloni alle mostre allestite nella Scuola
Elementare Ferrara e all’ ITI Volta.
Con il percorso lgea le scienze si studiano solo al biennio. È accaduto
però che alcuni studenti degli ultimi anni, che non avevano potuto fre-
quentare il laboratorio temporaneamente chiuso a causa dei lavori di
ristrutturazione della scuola, hanno chiesto di poter effettuare delle
lezioni supplementari per conseguire la preparazione necessaria per
accedere alle facoltà scientifiche. Il corso è stato attuato e i 15 iscritti
hanno frequentato con assiduità le lezioni eseguendo personalmente
delle esperienze. La didattica laboratoriale è molto più coinvolgente e
al tempo stesso permette la formazione di maggiori competenze ri-
spetto alla didattica tradizionale. Gli obiettivi non sono solo la cono-
scenza di argomenti teorici e la manualità nell’utilizzo degli strumenti
di laboratorio, ma soprattutto la capacità di osservare e di affrontare
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situazioni problematiche. La risposta degli studenti partecipanti è stata
entusiastica. Negli anni successivi le attività scientifiche si sono susse-
guite senza interruzioni: nell’anno 2007 è stata organizzata nei locali
della scuola una mostra di carattere scientifico, interamente messa in
atto dagli studenti. Nel 2008 e nel 2009 sono stati proposti esperimenti
e giochi scientifici alle scuole medie vicine suscitando vivo interesse nei
più piccoli. Nel 2008 la scuola ha partecipato alla mostra Palermo
Scienza… lavori in corso e nel 2009 alla mostra Palermo Scienza Espe-
rienza inSegna con 60-70 studenti delle classi del biennio e alcuni del
triennio, preparati da quattro professori (Donatella Capotummino, Pa-
trizia Messineo, Irene Mongiovì e Marisa Toto). Il Preside e altri inse-
gnanti hanno fornito la loro collaborazione e gli studenti, già all’inizio
del nuovo anno scolastico, hanno chiesto di ripetere l’esperienza.
Sono stati portati alla mostra un planetario di tulle, prove coinvolgenti
di fisica, di chimica e di scienze, tra le quali l'estrazione del DNA ed
esperienze sulla viscosità e poster con le foto degli studenti al lavoro.
Su queste attività gli studenti si sono così espressi:
“Per un’intera settimana siamo stati anche noi ‘universitari’!”
FLAUTO DI PAN
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“Sono stati esperimenti molto coinvolgenti e hanno attirato l’atten-
zione di molti visitatori, ma soprattutto dei bambini.”
“La mostra è stata divertente e stimolante anche per noi studenti: era-
vamo noi stessi a spiegare i fenomeni. È stata anche una occasione di
conoscenza perché abbiamo osservato gli esperimenti proposti dalle
altre scuole.”
“Grande successo ha avuto l’esperienza “salti sull’acqua”: impastando
amido e acqua si ottiene una poltiglia liquida, ma se vi si esercita una
forte pressione, la superficie oppone resistenza come se fosse gomma;
così abbiamo riempito una vaschetta di questo impasto e vi siamo sal-
tati sopra.”
“È stata un’esperienza molto particolare e interessante perché ab-
biamo avuto l’occasione per approfondire gli argomenti studiati in
classe, ma soprattutto è stato molto bello il contatto con le persone.
Abbiamo imparato a esprimerci in modo sicuro e a svolgere nel modo
migliore il compito che ci è stato affidato.”
“In questo modo abbiamo dimostrato che la scienza può essere una
materia interessante per i giovani.”
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Istituto Tecnico Commerciale Luigi Sturzo di Bagheria
Salvatore Carubia
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PARTICOLARE DEL BANCO DI MELLONI
Liceo Socio-Psico-Pedagogico e Linguistico
Danilo Dolci di Palermo
Annalisa Tomasino e Margherita Maggio
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Istituto Comprensivo Antonio Ugo – Rinaldo d’Aquino
Palermo
Marcella Alberti e Rosalba Montalbano
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Scuola secondaria di primo grado Ignazio Florio di Palermo
Diana Billitteri e Franca Chirco
È il terzo anno che gli alunni della nostra Scuola Primaria prendono
parte all’evento culturale promosso dal Liceo Cannizzaro di Palermo e
affiancato da altre scuole. La mostra Esperienza inSegna, mettendo in-
sieme alunni delle scuole di tre ordini e raccogliendo le esperienze di
alunni, docenti, presidi e genitori ha realizzato forse un evento unico
in Italia per diffondere la cultura scientifica.
L’esperienza per noi è iniziata nell’anno scolastico 2006-2007 proprio
al Liceo Cannizzaro con la partecipazione al Piano ISS quale scuola fa-
cente parte del Presidio. Nel marzo 2007, infatti, la nostra partecipa-
zione da espositori è stata realizzata con alunni delle classi quinte E ed
F guidati dall’ins. tutor del Piano ISS, dott.ssa Rosa Follica, e affiancata
dai docenti di modulo M. Burgio e R. Milazzo. Gli alunni erano al loro
ultimo anno di permanenza nella scuola, ma ancora oggi incontrandoli
a distanza di due anni, ne parlano con lo stesso entusiasmo.
SOLE E LUCE
Nei due anni successivi l’esperienza della mostra Palermo Scienza … la-
vori in corso è stata portata avanti con 80 alunni della classe quarta il
primo anno e quinta il secondo anno con le insegnanti M. Fogliani, B.
Palumbo, G. Venuti sempre affiancati dall’ins. Follica.
Gli stessi alunni hanno seguito e partecipato per due anni di fila
all’evento, unico, perché dà la possibilità a chi ne fa parte da protago-
nista, siano essi grandi o piccini di viverlo come un momento magico.
Si può pensare cosa può avere di magico la scienza, è scienza non fan-
tasia, ma ha di magico il vissuto degli alunni che costruiscono i loro in-
terventi, le loro esposizioni, i modelli scientifici da loro stessi costruiti,
le spiegazioni delle esperienze di laboratorio, il confronto continuo
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con i compagni, con gli adulti che li ascoltano, con i professori delle
altre scuole che li interrogano tra la curiosità, ammirazione e diverti-
mento. Ogni anno gli alunni preparano i lavori e li portano avanti con
lo stesso entusiasmo dei primi giorni e del primo anno. Aspettano il
momento della mostra con ansia e gioia, i lavori fervono per settimane,
tra i banchi di scuola, nei corridoi, nei laboratori. Sono piccoli alunni
di quarta e poi di quinta l’anno dopo, ma instancabili protagonisti.
La nostra scuola ha istituito il laboratorio scientifico proprio da questo
anno, grazie ai contributi del PON con l’apporto dei fondi strutturali
europei, e gli alunni dopo Palermo Scienza … lavori in corso sono en-
tusiasti di possedere tanti strumenti per sperimentare.
Sono stati realizzati laboratori anche in orario extra curricolare con
alunni della stessa scuola a carattere scientifico e tecnologico che
hanno consentito ad un gruppo più ampio di studenti di fare espe-
rienze di tipo laboratoriale.
Nel 2009 ha partecipato alla mostra Palermo Scienza Esperienza inSe-
gna con 70 studenti di tre classi quinte e quattro docenti.
La mostra è un momento di crescita culturale in tutti i sensi non solo a li-
vello scientifico, ma trasversale per la crescita di ciascuno dei partecipanti.
SORGENTI LUMINOSE,
SOLE E TERRA
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ALTRE ESPERIENZE
ALTRE ESPERIENZE
Scienza per la legalità
Paola Di Simone
Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica di Palermo
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Scienza in cucina
Filippo Cangialosi
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Osservazioni notturne del cielo
Valeria Spagnolo
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CONVEGNO DI STUDI
“Ricerca scientifica, innovazione tecnologica e
prospettive nell’insegnamento delle scienze”
Convegno di studi
23-27 febbraio 2009
Non c’è nulla di più istruttivo di una candela che arde, affermava Fa-
raday, perché le leggi che governano quei fenomeni sono le stesse che
regolano l’intero universo.
Ne sono convinto anch’io. Ho perciò proposto al pubblico di Palermo
le esperienze de “La storia chimica di una candela” del grande scien-
ziato inglese. Mi sono fatto aiutare dal potente fascio luminoso di un
videoproiettore con il quale ho evidenziato i moti convettivi e l’ombra
della fiamma. Con lo stesso strumento, ho mostrato da vicino i parti-
colari dello stoppino, della fiamma e della ciotola di cera fusa con cui
questa si alimenta, ripresi con una telecamera.
La chimica oggi
moderatore Prof. Giuseppe Silvestri (Università di Palermo)
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possibilità di allentare le tensioni internazionali e le disuguaglianze.
Nell’ambito di questa enorme sfida il contributo della chimica risulterà
di capitale importanza in vari settori che vanno dalla realizzazione di
sorgenti luminose “fredde” ad alta efficienza alla produzione di idro-
geno a partire dall’acqua mediante processi di fotosintesi artificiale.
La matematica oggi
moderatore Prof. Aldo Brigaglia (Università di Palermo)
L’Astrofisica oggi
moderatore Prof. Giovanni Peres (Università di Palermo)
MACCHINE MATEMATICHE
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Il caso Galileo: gli studenti interrogano
a cura dei Proff. Rosalba Patrizia Rizzuto e Alfio Briguglia
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Molte le persone che hanno contribuito alla buona riuscita delle
manifestazioni Palermo Scienza alle quali va la gratitudine degli
organizzatori e di tutti coloro che hanno potuto godere del bene di una
Scienza che, senza perdere nulla della sua solida struttura, è stata
comunicata in maniera gradevole e tale da suscitare ammirazione, curiosità e
attenzione che sono, come dice Einstein, le chiavi per entrare nel regno
dell’arte e della scienza.
LICEO
SCIENTIFICO
STATALE
S.CANNIZZARO
UNIPA
Regione Siciliana
Assessorato Pubblica Istruzione
fotografie di
Bruno Bonamini
Annalisa Conte
Ezio Ferreri
Giuseppe Piazza
ISBN 978-88-88164-05-2
.
ISBN 978-88-88164-05-02