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Chakra della Laringe

CHAKRA DELLA LARINGE


Fiore di Loto a 16 Petali

Gli otto esercizi:


1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.

Retta opinione
Retto giudizio
Retta parola
Retta azione
Retta posizione
Retta abitudine
Retta memoria
Retta contemplazione

Il chakra della laringe, quello a 16 petali, localizzato alla base del collo e per questo,
chiamato chakra della laringe. La sua apertura d la possibilit di tradurre i pensieri in forme
pensiero, ovvero quello che per noi semplicemente un concetto astratto con questo chakra
assume configurazioni precise. L'apertura di tutti i sedici petali consente di sviluppare il Buddha
interiore, e cio la capacit umana di giungere ad una conoscenza propria e individuale
indipendente da quella chiara od ottusa appartenente al passato o ad una cultura acquisita in un
qualsiasi campo dello scibile umano.
Se ben sviluppato, con questo chakra riusciamo a percepire il pensiero dellaltro e le sue
difficolt. Infatti il chakra porta ad acquisire la capacit di penetrare con la chiaroveggenza nel
mondo dei pensieri di un altro essere animico. Come altro effetto d anche la possibilit di
penetrare pi profondamente nelle vere leggi dei fenomeni naturali. Studi collaterali di supporto
possono essere quelli inerenti lo studio delle forze della terra, tipo la geografia meteorologica.
L'evoluzione collettiva dell'umanit nei tempi passati ha dato come frutto l'apertura naturale di
otto petali, che ci troviamo naturalmente in dotazione, per "impacchettati, incartati". L'apertura
degli altri 8 petali deve avvenire solo a seguito di lavoro cosciente dell'uomo, quindi programmato e
impegnato, mirante a disciplinare e a educare il proprio sentire, pensare e volere. In pratica
lapertura di questi nuovi 8 petali, che deve di norma avvenire prima dello "scartamento" degli altri 8
gi in dotazione, si ottiene attraverso la conquista del cosiddetto ottuplice sentiero del Buddha.
L'ottuplice sentiero porta all'acquisizione cosciente di determinate capacit, o qualit, e ognuna
di esse porta all'apertura di uno degli otto petali del loto della laringe. Quando gli 8 nuovi petali, a
seguito della pratica dell'ottuplice sentiero, si sono aperti, si dice che il Buddha interiore si
realizzato nell'uomo. auspicabile che, solo allora, si aprano anche gli 8 petali antichi. Col termine
di Buddha interiore, conseguente all'apertura degli 8 petali del loto della laringe, si intende la
capacit che si acquisisce con essi, la quale ci permette di sviluppare lo strumento che consente
di giungere ad una conoscenza propria individuale e generale disgiunta, anche se non contraria, da
quella precisa e limitativa appartenente al nostro passato e alla nostra cultura. Sviluppando gli 8
petali si scoprono, si percepiscono i parametri, i principi dettati dalla situazione, dal Sistema. Non
sono stabiliti da me, dal mio sentimento, ma stabiliti dalla necessit. La conoscenza il senso
della cosa, il concetto.
Lo sviluppo dell'ottuplice sentiero un mezzo, che, se da un lato porta allo sviluppo degli 8
petali del fiore di loto della laringe, sul versante animico sviluppa logicit, razionalit, rigore di
pensiero. Abitua ad allontanarci da tutti quei cosiddetti "pensieri intuitivi", che pi opportunamente
dovrebbero essere classificati con i pensieri istintivi. Essi non hanno affatto garanzia di logicit,
anche se sono vissuti intensamente: di solito sono frutto di particolari alterazioni di stati danimo o
di sovrastrutture culturali radicate nel nostro astrale (inconscio collettivo).
Gli esercizi dell'ottuplice sentiero vanno fatti coscientemente, seriamente, con costanza e per
lunghi periodi, seguiti da momenti di abbandono, onde evitare atteggiamenti ossessivi, o di
fanatismo. In generale meglio ed auspicabile ottenere risultati lenti, onde avere tempo necessario
per fare lunghe meditazioni. La troppo rapida apertura degli 8 petali coscienti, pu indurre l'apertura
prematura degli 8 vecchi petali. I vecchi assorbono allora tutte le energie potenziali dei nuovi 8
petali, atrofizzandoli e compromettendone la futura apertura. Nel caso del chakra della laringe,
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Chakra della Laringe

come in tutti gli altri non aperti correttamente, i primi sintomi patologici sono quelli di una generale
sensazione di disagio per le situazioni che ci tocca vivere, che si traduce in:
o
o
o
o

agitazione interiore,
frettolosit realizzativa delle proprie idee,
insofferenza per i contrattempi,
intolleranza, anche violenta, nei confronti delle idee e delle persone che non hanno
le stesse condizioni, o opinioni

e poi sintomi via via differenti, a seconda del chakra e che esasperano uno o laltro degli
aspetti elencati L'agitazione e la frettolost, se derivano dal chakra della laringe, possono
portare a far accettare discorsi che non hanno n capo n coda, nei quali pare invece di
vedere con chiarezza tutto, oppure, se l'anomalia riguarda i chakra pi bassi, ad arrivare a
ottenere il raggiungimento del proprio scopo, costasse anche la distruzione di rapporti o di
vite (fanatismo ideologico, religioso, Hitler).
Un modo pratico per sviluppare l'ottuplice sentiero, quello di riservare a ogni giorno della
settimana un singolo gradino, pi l'ottavo per tutti i giorni. Si comincia la settimana dal sabato, il
giorno di saturno; durante larco della giornata, si applica solo lesercizio della retta opinione, pi
quello della retta contemplazione; opportuno applicare l'esercizio pi volte al giorno, quando
capita, o, pi prudentemente, fissare degli orari e fissare la nostra esercitazione sugli avvenimenti
pi significativi che ci hanno coinvolto. Non detto che siano quelli in cui siamo stati interessati
direttamente, pu essere anche una notizia di cronaca, o una vicenda vista passando.
Altra tecnica quella di applicare la retta contemplazione (revisione della giornata o di un fatto)
e meditare al riguardo, in cosa consiste avere sballato riguardo a un determinato gradino e in cosa
consiste invece la retta applicazione di quel gradino. Nella presa di coscienza si dovrebbe cogliere
quali sono gli aspetti dei quali si pi carenti esercitandosi pi intensivamente in quelli.

OTTUPLICE SENTIERO DEL BUDDHA


Buddha ha scoperto 3 principi fondamentali:
o
o

II gioco continuo delle vite - reincarnazione


Le vite non si susseguono a caso ma con delle leggi che seguono uno schema, il darma
e il karma, regole, conseguenze delle vite precedenti. II darma la scuola da
frequentare, quello che si deve fare. Se la si frequenta bene, si procede nelle classi
successive, se non si studia, il karma ti far bocciare.
II dolore: chi porta sofferenza perch ha un peso karmico. II non essere adeguati alla
vita (karma) porta dolore; non la scuola che fa soffrire il modo in cui noi la
"frequentiamo". Si soffre quando non si vuole vivere la vita con le regole che ha!

A 35 anni Buddha riesce a stabilire:

Le quattro nobili Verit


1.
2.
3.
4.

Verit del dolore universale


Le cause della sua origine
La sua possibile estinzione
La via che conduce allestinzione.

Tutto dolore, la vita dolore, il lavoro dolore, la crescita dolore. Il dolore pervade la

Terra e lUniverso.
DIAGNOSI: la causa lignoranza, lesistenza, lerrore, le tenebre.
CURA : Rimozione delle cause seguendo la Via.
MEDICINA: LOttuplice Sentiero.
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Il dolore nasce perch noi anteponiamo un nostro desiderio alle regole esistenti. II dolore
nasce dal desiderio! Se non esiste il desiderio non esiste la vita. Per non soffrire: fare in fretta
quello che la vita ti vuole far fare: adeguarsi, adattarsi alla situazione.
P.es.: piove e devo andare a comperare il pane. Ho 3 soluzioni:
o
o
o

mi bagno e mi intestardisco ad andare contro il tempo


non esco di casa, non adempio al mio dovere
apro l'ombrello e vado a fare la mia commissione.

Non devo avere il desiderio di volere che il tempo fosse stato bello anzich piovoso, e di
conseguenza non devo brontolare, ma adeguarmi alla situazione!
L'Ottuplice sentiero va a modificare profondamente l'individuo. Ci vogliono intere generazioni,
ma non bisogna sedersi ed aspettare. Bisogna impegnarsi per un determinato periodo (che fissi tu)
e poi mollare. Il volersi controllare sempre senza lasciarsi mai andare equivale a sballare.
Importante controllare l'alimentazione, sempre per un determinato periodo e poi, sempre per un
periodo decidere di non seguire pi. Bisogna sempre decidere prima e mantenere il periodo
prefissato senza farsi menate di testa. Sei cosciente di quello che fai, hai programmato tu!
8 sono le condizioni per sviluppare gli 8 petali.
SABATO
DOMENICA
LUNEDI
MARTEDI
MERCOLEDI
GIOVEDI
VENERDI

RETTA OPINIONE
RETTO GIUDIZIO
RETTA PAROLA
RETTA AZIONE
RETTA POSIZIONE
RETTA ABITUDINE
RETTA MEMORIA

Milza
Cuore
Organi sessuali
Cistifellea
Polmoni
Fegato
Reni

SATURNO
SOLE
LUNA
MARTE
MERCURIO
GIOVE
VENERE

TRONI
POTESTA
ANGELI
VIRTU
ARCANGELI
DOMINAZIONI
PRINCIPATI

DA APPLICARSI TUTTI I GIORNI CON LESECIZIO CORRISPONDENTE : RETTA


CONTEMPLAZIONE
Coordinamento tra gli organi e loro funzionamento NETTUNO SERAFINI (Spiriti dellamore)
Ricambio cellulare e Pancreas
URANO CHERUBINI (Spiriti dellarmonia)
Gerarchie
Troni

Condizione
Opinione

Organo

MERIDIANO

Sa

MILZA PANCREAS

MILZA PANCREAS

massima energia
9 - 11 (Milza)
21 - 23
(Pancreas)
CUORE
11 13
VESCICA
15 - 17
MAESTRO DEL CUORE 19 - 21.

Do
Lu

Potest
Angeli

Giudizio
Parola

CUORE
ORGANI GENITALI,
VESCICA

Ma
Me
Gi
Ve

Virt
Arcangeli
Dominazioni
Principati

Azione
Posizione
Abitudine
Memoria

CISTIFELLEA

CISTIFELLEA

23 - 1

POLMONI
FEGATO
RENI

POLMONE
FEGATO
RENE

3-5
1-3
17 - 19

(Sesso e Circolazione)

Disegnare e localizzare gli organi, visualizzarli, per 7 minuti dirigendo la respirazione verso di
essi in FASE INSPIRATORIA. Basta eseguire lesercizio 1 volta. Se si hanno malesseri eseguire
pi volte al giorno.

Chakra della Laringe

Retta opinione (riferita a fatti esterni, tiene conto di una


situazione)
Gli esseri elementari operativi e di contatto sono gli gnomi, le ondine e le salamandre. Le forze
spirituali agiscono in base alle loro informazioni. Il mondo spirituale sente la realt attraverso gli
elementari, mentre noi sentiamo la realt attraverso le sensazioni. Luomo arriva alla conoscenza
del mondo quando si forma una RETTA OPINIONE intorno alle cose, unopinione che non abbia
nulla a che fare con la simpatia o lantipatia o col piacere che deriva dalle cose. La RETTA
OPINIONE consiste nellabituarci a riflettere su ci che impariamo dalla vita quotidiana. La
riflessione deve portare gradualmente a capire i messaggi che le cose e gli avvenimenti del
mondo esterno ci inviano continuamente. Bisogna rendersi indipendenti dai residui delle
incarnazioni precedenti e sforzarsi di giudicare soltanto secondo la nostra Retta Opinione e non
secondo altri influssi.
Consiste nellessere coerenti alla situazione, non constatare i fatti, ma fare reagire tutte le
impressioni che sono nate dalla situazione: imparare ad ascoltare impressioni derivanti dagli
avvenimenti e solitamente scartate quali i rumori di persone, di cose, di fenomeni meteorologici
(vento, tuoni), di fatti naturali (il cadere delle foglie, il vento) e fissare attentamente, visivamente e
acusticamente, linsieme. Pi tardi, in meditazione, concentrarsi su questi aspetti cos
apparentemente marginali, ricreare le sensazioni. Si mettono in attivit una serie di registrazioni
sensorie: questo riattivare mette in contatto con tutte le cose che hanno determinato
l'avvenimento. Si scopre la necessit che ha scatenato l'avvenimento. I fattori meteorologici sono
proporzionali al genere di umanit; anche i temporali, terremoti sono conseguenti a un
comportamento umano. Non c' avvenimento che accada che non tenga conto della necessit
dell'uomo! Non la malattia che ha preso l'uomo ma l'uomo che servito alla malattia (Se nella
vita precedente hai lavorato coscientemente o hai, nella maggior parte dei casi, avuto delle
malattie, in questa vita ti trovi a vivere in luoghi ricchi di natura, belle zone verdi anzich in
enormi palazzi in citt). Tutta la natura sacrificata all'uomo. Serve per far fare esperienza
all'uomo, che, non ancora evoluto, non pu permettersi di non averne bisogno!
In sintesi consiste nellabituarsi a sviluppare pian piano labitudine (e quindi accorgersi di
averla) di soffermarsi a riflettere (quindi concentrazione e meditazione) sulle rappresentazioni e
successive proiezioni avute dai ricordi di fatti di vita quotidiana. La riflessione deve, gradualmente,
cogliere il messaggio che le cose e gli avvenimenti del mondo esterno ci inviano incessantemente
attraverso vie differenti da quelle abituali che solitamente sono quasi esclusivamente fisiche.
L'esercizio mira a cogliere, di una situazione, gli aspetti a noi non abituali. pi facile riuscire
nell'intento se ci sforziamo di porci con mente vergine sulla situazione: solo allora una lamiera
piegata in un certo modo, la tonalit particolare del fruscio del vento, l'odore tipico di una cosa ed
altre sensazioni che solitamente non vengono richieste per una rigorosa analisi della situazione
entrano piano piano a far parte delle vie che portano impulsi e parametri alla nostra mente.
Per esempio: se scoppia un forte temporale, dobbiamo imparare ad ascoltare la voce del
vento, i rumori della pioggia e dellambiente circostante e fissare visivamente ed acusticamente il
tutto. Poi, quando tutto si sar calmato, si considerer con attenzione ci che abbiamo vissuto, si
rifletter sulle rappresentazioni del temporale, usando la meditazione e la concentrazione. Dopo
mesi, o anni, si riconosceranno le forze ed i principi che hanno provocato luragano e si capir il
significato non scientifico delluragano stesso. Nella scena delluragano va cercato anche il ruolo
delluomo nello scatenamento degli eventi naturali.
Lesercizio ha lo scopo, con la tecnica della concentrazionemeditazione, di portarci a cogliere,
pian piano, il messaggio che le cose e gli avvenimenti del mondo esterno continuamente ci inviano
(tramite i sensi e le rappresentazione che abbiamo), aldil di quel che noi abitualmente cogliamo e
di superare la forma di abitudine a vivere le cose in un modo standardizzato di riceverle (ci
significa che quando succede un avvenimento che ci colpisce, noi dobbiamo soffermarci a
percepire il pi possibile). Giorno dopo giorno, mese dopo mese, impariamo a scorgere le forze
occulte che stanno dietro (per scoprirle dobbiamo incominciare a farle entrare in ballo in qualche
modo e, prima che entrino direttamente e realmente loro, le andiamo ad evocare attraverso le loro
espressioni fisiche).
Con labitudine a questo comportamento, ogni avvenimento che viene a colpirci
particolarmente, susciter sempre pi velocemente in noi delle rappresentazioni atte ad offrirci un
significato e un messaggio sempre pi ampio e comprensivo, che trascende il momento
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Chakra della Laringe

contingente stesso e porta sempre in gioco il ruolo avuto dalluomo nello scatenamento di ogni
evento, anche il pi grande come sono quelli meteorologici.
La retta opinione data dal giusto collegamento con leterico.
Rendersi conto di cosa effettivamente si intende aldil dellespressione (secondo fine). Equivale a
uno sforzo di comprendonio, capire cosa ci sta sotto, ci che non manifesto.

Retto giudizio (riguardo a fatti interni personali)


Nella retta opinione noi dobbiamo fare i conti con noi stessi, con ci che c' all'interno di una
persona. Nel retto giudizio si deve fare i conti con l'esterno, le regole gi stabilite. Equivale a
considerare ci che , attenersi alle regole fisiche, o che ci sono; presuppone un'azione. il modo
come attuare la cosa. Se nella retta opinione vengono tirate in ballo realt molto distanti da noi, nel
retto giudizio si arriva invece diritti su noi stessi, sulle nostre capacit e sulle eventuali nostre
difficolt. Nel retto giudizio, si arriva ancora ad esercitare unattivit di concentrazionemeditazione
su situazioni particolari, ma questa volta sono quelle nelle quali siamo pi strettamente e
direttamente coinvolti.
Lesercizio mira a renderci pi abili, capaci, creativi e adeguati, in un qualsiasi settore della
nostra attivit, sia di lavoro, sia di famiglia, di societ, che di rapporto con noi stessi. Non patendo
le situazioni si diventa sempre pi abili a gestirle. Ci si propone di intervenire coscientemente in
uno o pi di questi settori, impegnandoci ad introdurre, di volta in volta, accorgimenti atti a renderci
pi pratici, esperti e innovativi nel campo prescelto, sempre per salvaguardando il raggiungimento
di quanto quel settore deve dare. L'allenamento all'esercizio pu partire dall'analisi di un problema
in un settore qualsiasi della vita quotidiana: casa, lavoro, hobby, vacanza ecc... con l'intento di
diventare in quel settore sempre pi esperti e creativi.
Si impara a fare attenzione su come, prima di ogni decisione che riguarda quel settore
(modifiche, ristrutturazioni, rinnovamenti ecc..), convenga sempre variare e valutare, sotto tutti i
punti di vista, gli elementi che occorrono per la progettazione e la realizzazione di un progetto. Il
Retto Giudizio insegna a programmare ogni cosa, sottintendendo una grande capacit nel vedere i
vari aspetti di un problema e di coordinarli fra di loro, ad averne una visione globale, ad analizzare
se le cose sono di nostra pertinenza, se ci appartengono, se ci competono. Dobbiamo diventare
sempre pi esperti ed abili se il fatto o l'azione ci competono perch non dobbiamo mai rubare
l'esperienza ad altri. Si impara a vagliare scrupolosamente tutti gli aspetti relativi ad un progetto, e
solamente dopo attente valutazioni si decide se impegnarsi o meno alla sua attuazione. Come
quando dopo una ricerca di mercato si hanno in mano pi preventivi, cos anche qui si prende una
decisione e ci si impegna a portarla avanti e a termine solo su dati concreti. Bisogna imparare
anche nelle minime cose a non decidere mai a caso. Se siamo esperti in un determinato settore ed
incaricati di svolgere un lavoro, lo dovremo fare comunque in modo il pi professionale possibile.
Quindi il retto giudizio presuppone che noi siamo pertinenti col nostro ruolo, che siamo
adeguati alle cose esteriori e che ci esteriorizziamo nel modo giusto. Analizzare i compiti,
concentrarsi sulle piccole cose (p.es. allacciarsi le scarpe, mangiare a tavola, ecc). Per fare bene
una cosa, bisogna uscire dall'abitudine ad assecondare le nostre voglie. Mira a far diventare atti
alla cosa e non a quello che volevamo noi.
Un elemento fondamentale per il Retto Giudizio la disponibilit al confronto. Nel Retto
Giudizio implicata l'azione che deve essere creativa ed innovativa e bisogna trovare soluzioni
creative. Siamo costretti a confrontarci con l'esterno e quindi a diventare esperti delle difficolt che
stiamo per affrontare. Dobbiamo anche confrontarci con il mercato e quindi se vogliamo, ad
esempio, comprare un paio di scarpe dovremo confrontare i prodotti ed i prezzi, e se invece
dovremo acquistare qualcosa di pi complicato dovremo anche esaminare preventivi o progetti
ecc... In base a tutte queste comparazioni si decider di agire. Anche se dobbiamo acquistare un
qualcosa di semplice come un detersivo: dovremo sempre fare comparazioni e confronti per
acquistare essendo coscienti di quello che si acquista. I negozianti mettono in mostra i loro prodotti
in maniera tale da indurci a comprare quello che loro hanno deciso di venderci. Nei messaggi
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Chakra della Laringe

pubblicitari c' una deformazione pazzesca della Retta Opinione e del Retto giudizio perch sono
frasi studiate apposta per esprimere una cosa sottintendendone un'altra.
Va tenuto presente, a scanso di ogni equivoco o illusione, che lesercizio non di quelli che si
fanno a tavolino, la sua corretta applicazione richiede inevitabilmente tempo, denaro, veste
giuridica e impegno costante (la veste giuridica laver potere di intervenire sulla cosa: deve
essere un affare mio).
Va dedicato tutto ci che il progetto richiede.
Analisi delle cause immorali e conseguenze (Karma).
Il retto giudizio mette a prova la capacit di risoluzione dei problemi: si entra nel pratico. il
momento che precede lazione, del decidere come agire (anche nelle piccole cose).
Imparare a dare giudizio su una cosa dopo averla sperimentata.

Retta parola (riguardo a fatti personali e a fatti esterni)


Ogni volta che si parla si muove la laringe e, se il linguaggio scadente, il Fiore di Loto a 16 Petali
(Loto della Laringe) sta male.
Quando comunichiamo col mondo dobbiamo esprimere correttamente quello che vogliamo
comunicare. Non dobbiamo immettere nelle nostre parole e nelle nostre manifestazioni nulla
allinfuori della nostra Retta Opinione e del nostro Retto Giudizio.
In pratica per RETTA PAROLA si intende abolire gradualmente i discorsi o i modi di dire che,
durante una conversazione o una comunicazione, toccano superficialmente i pi disparati
argomenti e fatti che in realt non c'entrano (pleonastici), o sono impostati in modo tale da essere
costituiti da giri di frasi o di parole che hanno come scopo il parlare senza dire niente. Si deve fare
attenzione a non parlare a vanvera e, trovandoci coinvolti in discorsi senza costrutto logico,
bisogna sforzarsi di rendere con la nostra partecipazione il discorso pi logico. Si tratta di prendere
gradualmente l'abitudine di parlare e pensare solo del necessario e quando necessario e di
frequentare ambienti e persone che normalmente parlano solo di cose importanti e sensate,
espresse con verbi, aggettivi e nomi e forme appropriati: lo sforzo deve riguardare la scelta corretta
delle parole e l'uso appropriato della grammatica e della sintassi. Bisogna anche adattare i discorsi
all'ambiente in cui si inseriti per non essere fuori luogo. Se siamo in ambiente terra dovremo
sforzarci di adattare i discorsi all'ambiente e per riuscire poi a portare gli uditori al nostro livello.
Curare che il proprio linguaggio, il proprio modo di esprimersi diventi sempre pi scorrevole e
immediato, pi preciso e chiaro s da risultare il mezzo pi idoneo di espressione del proprio mondo
di pensieri e sentimenti. Interessa lespressione, ovvero, imparare a proferire solo ci che ha senso
ed importanza. Si apprende avendo il pi chiaro possibile in testa il concetto, il senso reale della
cosa e non il pressappoco. C' quindi una ricerca sui termini, sull'espressione e sulla sintassi e
bisogna imparare ad essere sempre pi concisi per arrivare all'essenza che una qualit dello
Spirito. Lesercizio comporta pure la capacit di sviluppare il gusto per il termine corretto. Vanno
evitate nel parlare quotidiano le frasi fatte o i modi di intercalare precostituiti o le risposte
monosillabe. Nellesprimere correttamente quello che abbiamo in testa, saper scegliere le parole
esatte, pi corrette, pi significative. Eliminare vocaboli e parole che non servono, che non
centrano (es. cazzo che bello, cazzo che sballo, ecc.). Ci sono dei termini che se usati in maniera
esagerata e sproporzionata, come certi modi di dire quali: una cosa, che ti posso dire, cio
danneggiano il chakra della laringe (che ha a che fare con la presa di coscienza e con lentrata
dellio). Si acquista la capacit di usare le giuste parole nella misura giusta, in altre parole, a non
essere troppo loquaci o logorroici, n eccessivamente stringati o telegrafici come quando si
interloquisce per monosillabi.
In sintesi consiste nel raggiungere un duplice obiettivo:
1 sapere esattamene a cosa si mira con un discorso e non trovarsi, man mano che si parla a
dover continuamente parlare per consequenzialit di parole, dimenticando a cosa si mirava:
2 trovare le parole pi adatte e la forma pi succinta, per esprimere, con senso, limportanza
di quanto si voleva trasmettere.
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Lesercizio comporta anche la scelta oculata e la frequentazione mirata degli interlocutori. Nel
caso in cui vi fossero persone o ambienti che usano modi verbali non consoni ad essere
giustamente espressivi, ci si premura di evitarli se la loro frequentazione non necessaria (non
detto che si debbano sempre evitare, ma li si frequenta solo se necessario). Se occasionalmente si
venisse coinvolti, lesercizio corretto non richiede necessariamente il sottolineare lerrore o il modo
improprio di esprimersi del nostro interlocutore, sufficiente che questa evidenza venga fatta
dentro di noi.
Oltre che nella scelta degli ambienti e all'attenzione nel curare la scelta dei termini e delle forme,
utile esercitarsi facendo per iscritto prima e poi mnemonicamente quando si pi abili, brevi
riassunti di discorsi sentiti e di quelli che si vogliono fare riguardo a certi argomenti, fissandone i
temi portanti, caratterizzandoli concettualmente, ovvero usare il termine idoneo per definire tutta
una parte di un discorso. Pu essere utile prendere dei discorsi o delle relazioni, scriverle e
riscriverle finch si arriva ad una stesura breve e chiarissima. Va posta cura anche nello scegliere
le espressioni e i modi di dire correnti e pi espressivi e nel decidere se adottarli o meno, dopo aver
riflettuto attentamente sul valore che hanno e da dove derivano.
Il SILENZIO come filtro, il SUONO come messaggio, la VERITA contro la menzogna, la
malignit e loffesa.

Retta azione (Azione = atto di volont = qualit dellio)


La retta azione agisce sul primo chakra ed quella che da il marchio delle nostre azioni e della
nostra volont. Con la retta azione, si passa esplicitamente sullattivit esteriore in quella parte che
d concretizzazione al nostro modo di essere e traduce in concreto quello che siamo, attraverso
latto di volont.
Gli esercizi miranti a sviluppare correttamente la retta azione mirano a un imperativo primo: non
recare disturbo con le nostre azioni a noi stessi e agli altri, non limitare l'espressione degli altri. Le
nostre azioni quindi devono sempre essere improntate all'acquisire la sensibilit e nel fare
attenzione a che il nostro comportamento o il risultato delle nostre azioni non sia di ostacolo, di
impedimento o di danno alla vita di pensiero, di sentimento o di azione di un altro essere umano.
(es. Se so che una persona di religione musulmana, non la invito a cena e gli cucino della
carne di maiale).
I mezzi di ostacolo, di impedimento o di danno possono essere i pi vari: possono nascere dal
nostro comportamento basato sullincapacit di staccarsi da ideologie con germi di intolleranze che
portano a tentativi di imporle ad altri o di reprimere altre ideologie o comportamenti (ideologie
culturali, religiose, sociali, economiche, razziali, sessuali ecc.).
L'impedimento potrebbe derivare anche da una propria realt sentimentale egoistica, o
culturale, che non corretta nel suo egoismo, non permette spazi ad altri o a sentimenti e idealit
diverse dalle nostre (io sono innamorato di te per cui devi fare come dico io). Nei coinvolgimenti
sentimentali un discepolo che vuole allenarsi nella retta azione deve tenere anche conto del grado
di coscienza del partner.
Oppure ancora consistere di un qualche altro tipo di egoismo, magari mascherato dietro
principi sociali o economici, che nascondono sempre un netto interesse a realizzare valori materiali
i quali, a loro volta, tendono a far ruotare o convergere nella propria sfera di azione tutte le attivit
degli altri, impedendone la piena autonomia individuale: il concetto di monopolio applicato a tutti i
livelli (sono tutti quei comportamenti individuali o societari, tendenti a un comportamento scorretto
nel mercato di lavoro, che porta alla eliminazione della concorrenza attraverso il sottocosto di
mercato, o il monopolio: Monopolio = principio antispirituale). Va sempre tenuto presente che
comunque le idealit devono mirare nella direzione evolutiva del Sistema e che la pazienza, nei
confronti degli altri, deve portare verso questa direzione.
In pratica, la retta azione richiede un controllo del proprio comportamento e delle proprie
abitudini nelle relazioni familiari e sociali in modo che il nostro comportamento non sia in alcun
modo dettato da dispotismo. L'esercitazione alla retta azione comporta anche limparare a superare
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Chakra della Laringe

gradualmente l'abitudine di considerare il proprio entourage (casa, amici, colleghi, dipendenti,


allievi, familiari), come luogo ed esseri sui quali tutto ci permesso o dei quali poter disporre.
Si riesce ad attuare la retta azione imparando a superare le abitudini che si ritengono assolute
e, quindi, valide anche per gli altri. Questo dellabitudine vale sia per le cose o ideologie alle quali
siamo abitudinariamente legati, sia per le abitudini che riguardano il nostro comportamento.
Abituarsi a non essere invadenti, chiassosi, petulanti, a non parlare ad alta voce, a non mugugnare
tra noi. Togliere labitudine allegoismo con cui si fanno pesare le proprie idee, le proprie frustrazioni
e i propri stati danimo allinterno di una comunit.
Va sviluppato IL PORTAR RISPETTO, superando anche i pi profondi sentimentalismi, che
consiste nel saper adeguare il nostro comportamento come se ogni persona che ci vive accanto
fosse una persona preposta a realizzare chiss quali grandiosi progetti da parte del Sistema, per
cui nei suoi confronti ci indurremo subito in un atteggiamento di discrezione, di rispetto, di
partecipazione, di sostegno e di solidariet.
La giusta disponibilit dimostrata nei comportamenti all'attivit degli altri da la dimensione della
giusta disponibilit verso noi stessi. giusto il detto biblico: "Quello che avrete fatto agli altri l'avete
fatto a me" dove me inteso come Io oppure Dio.
Divieti: non ammazzare, non rubare, no adulterio, non mentire, no alcool, non recar danno
sull'esterno, non dare scandalo. Superare la sensualit, amare il prossimo, carit universale,
benevolenza, compassione.
Non fare il capo. Prendere decisioni senza disturbare la collettivit, senza limitare le possibilit
degli altri. Non condizionare gli altri! Noi possiamo condizionare gli altri: limitandone fisicamente la
libert; con il condizionamento psicologico; con il condizionamento religioso, politico o economico;
con un intervento sentimentale od affettivo ecc... La pubblicit condiziona i gusti delle persone!
Anche le religioni e tutte le forme fideistiche, i monopoli, le organizzazioni che detengono e
gestiscono una determinata cosa. L'azione deve essere un mezzo di realizzazione individuale ma
non deve mai essere il pretesto per un condizionamento alla realizzazione degli altri. Rispettare gli
altri significa imparare a vivere.
E importante sbagliare.
Il nostro agire non deve ledere lo sviluppo degli altri.

Retta posizione
(manutenzione, capacit di introspezione nei nostri confronti)
Per liberarsi di ci che oscuramente si agita nelluomo necessario conquistare la RETTA
POSIZIONE nel mondo. Molti uomini sono malcontenti del loro compito nel mondo e credono che
il loro posto dovrebbe essere diverso. Chi non si sente pago del posto che occupa non pu
estrarne la forza che lo conduce ad operare bene nel mondo. Luomo dovrebbe acquisire la
capacit di trarre il meglio dalla posizione in cui nato e in cui il destino lo ha messo. Dovrebbe
imparare ad acquistare il posto migliore.
La retta posizione ha a che fare con lorganizzazione e la gestione della nostra vita intesa sui
versanti pi disparati, in funzione della vera natura e spiritualit nostra. Potremmo definirlo il petalo
della giusta manutenzione di se stessi. Riguarda la nostra posizione nei nostri confronti, la
posizione giusta nello scoprire le nostre forze. Cosa giusto fare per noi. Consiste nell'imparare
ad acquisire un atteggiamento sempre pi cosciente e ragionevole verso la gestione della propria
salute, della mole e dei tempi di lavoro che intendiamo sobbarcarci, della necessit di riposo che
spetta al nostro organismo, nella scelta della giusta alimentazione e respirazione, delle nostre
forze e di quant'altre necessit abbiamo bisogno nonch delle nostre aspirazioni e sapere
realizzarsi, concedendosi momenti di relax, di divertimento e soddisfacimento emotivo.
In pratica, si tratta di acquisire la capacit di sapersi ragionevolmente organizzare la propria
vita suddividendo il proprio tempo e le proprie forze nell'equilibrio necessario, in funzione dei propri
bisogni, capacit e doveri, in modo da disporre di forze adeguate per mantenere i nervi saldi, i
muscoli efficienti e un sistema neurovegetativo equilibrato, La realizzazione di tutto questo
richiede una coscienza quali/quantitativa dell'alimentazione, della respirazione, del movimento e
del relax, e mettere il tutto gradualmente in pratica.
Vengono cio interessati i settori dei doveri, dei bisogni e ricreativi, che coinvolgono i vari
aspetti dell'alimentazione, della respirazione, del movimento, del recupero e dello svago. Tutto
questo comporta la necessaria documentazione sulla nostra costituzione, funzione e formazione,
passando, in seconda battuta, allapplicazione pratica.
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Chakra della Laringe

Lobiettivo quello di avere la macchina sempre in salute, pronta ed efficiente: nervi, forze
fisiche, psiche e sistema neurovegetativo, vanno con questa qualit tenuti nella giusta
considerazione, per essere usati, ma mai sfruttati o messi eccessivamente a riposo. Con la retta
posizione si scopre che non si mai affannati n pigri, mai agitati n indolenti. La vita vissuta
come il mezzo per la nostra realizzazione o lavoro o compito che ci spetta.
Organizzare il lavoro significa anche sapere cos' il lavoro dal punto di vista spirituale che
deve essere:
1. l'occasione per esprimere al meglio le qualit che si hanno;
2. finalizzato a interessi e utilit pubbliche;
3. produttivo anche nel senso di introitare denaro che ci permetta di disporre delle cose
necessarie alla nostra situazione di coscienza.
La capacit di lavorare indice della nostra capacit a gestire l'atma: pi atma si possiede e
meno si patiscono le cose, pi si agisce per i principi del sistema e pi si possiede capacit
pensante, che cosa diversa dal fare dei bei pensieri, nel senso che la capacit di fare pensieri
coerenti con la situazione in cui ci si trova, utili per avere giusta coscienza delle situazioni e quindi
necessari per non vivere la situazione con i nostri sentimentalismi.
Alimentarsi nella giusta maniera! Attenzione alle tentazioni! (Slim-fast, sonniferi, ecc.)
Gestire equamente le forze sul lavoro, a casa, nel tempo libero e in tutte le altre attivit
Giusta attenzione, giusta riflessione, giusta saggezza, giusta fiducia, giusto vigore.

Retta abitudine
(corretta applicazione, o corretto uso: interessa noi sull'esterno)
Nascendo, il bambino mostra determinate tendenze e abitudini. Luomo dovrebbe rafforzarsi,
non di conservare le abitudini che le derivano dal Samskara ***, ma di acquistare gradatamente le
abitudini derivate dalla Retta Opinione, dal Retto Giudizio, dalla Retta Parola ecc . Queste
sarebbero le RETTE ABITUDINI che noi dobbiamo conquistare.
Le vicende ci capitano sempre nel senso che noi dobbiamo adeguarci a loro mentre noi, di
primo acchito, tentiamo di dominarle in funzione delle nostre precedenti abitudini. Quando siamo di
fronte a un nuovo fatto non dobbiamo ragionare nel senso di "Risolvo questo problema in modo
analogo a quelli che mi sono gi capitati". Dobbiamo analizzare con la Retta Opinione come quella
esperienza vista dal nostro immaginario e, successivamente, dovr chiedermi qual l'esperienza
che devo fare. La nuova esperienza si traduce sempre in un cambiamento di carattere: dobbiamo
analizzare il fatto globalmente. Dobbiamo capire qual lo zoccolo duro del nostro carattere e
analizzare i nostri comportamenti con la famiglia, gli amici, i colleghi per trovare quello zoccolo duro
comune nei nostri comportamenti.
La RETTA ABITUDINE consiste nel trovare obiettivamente e onestamente lequilibrio tra la
qualit delle proprie facolt (doti naturali) e la possibilit di metterle in pratica nel modo pi efficace
nella vita quotidiana. Lesercizio, comporta lallenamento a riconoscere le proprie qualit e
caparbiet e i propri limiti e nella possibilit della loro applicazione pi efficace impostando la vita in
funzione di quei limiti:
1) qualora si scoprisse che le proprie facolt e capacit sono limitate, imparare saggiamente ad
avere "misericordia di se stessi": non buttarsi allo sbaraglio in imprese che non siano alla
nostra portata e che potrebbero tradursi in possibili frustrazioni: in tal caso imparare, specie
nella vita sociale, a imporsi una vita di riservatezza e di costante dedizione al possibile
miglioramento, dedicandosi il pi possibile a una adeguata disciplina del pensiero, della
volont e all'educazione del sentimento. Quindi con metodicit e perseveranza acquisire il
necessario distacco verso la situazione nostra di quel momento che patiamo e imparare a
disciplinare e a educare i nostri sentimenti, pensieri e azioni.
2) Qualora riconoscessimo invece di avere qualit e facolt bene sviluppate, mirare a estrarle e a
gestirle curando attentamente la disciplina delle stesse facolt di pensiero, sentimento e
azione, proporzionate a questa potenzialit, programmandosi, avendo come obiettivo la
realizzazione di attivit interiori (impegni di crescita personale) ed esteriori (azioni specifiche)
per poter diventare in forma sempre pi cosciente e impegnata, protagonisti della propria vita e
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Chakra della Laringe

di quella sociale. Tutto questo deve sfociare nella realizzazione concreta di attivit che portino
ad essere protagonisti della propria vita e di momenti, o fatti, sociali. (COLLAUDO DI SE
STESSI). I programmi vanno sempre opportunamente stesi su un lasso di tempo accettabile,
vale a dire n troppo corto n troppo lungo: diciamo che i tre anni sono la misura standard.
Analizzare e costatare le nostre qualit. Programmare le relazioni sociali in proporzione alle
qualit che ho (es. se sono una brava cuoca, inviter gli amici a cena). Se scopro una mia qualit
devo tirarla fuori e metterla in pratica e organizzarmi per il rapporto sociale. Presa di coscienza,
capacit di organizzazione e il tempo per organizzarsi. Essere in sintonia = dopo 3, 4 anni
cambia in noi il modo di rapportarsi nella societ. Si cambia la funzione nel lavoro, ecc. Vedere,
riconoscere le nostre qualit e applicarle sull'esterno.
Metaforicamente la Retta abitudine non far mai venire in mente a nessuno di attraversare
l'oceano a nuoto n di fare sacrifici per la bicicletta da tre milioni destinata poi a essere messa in
cantina per l'inutilizzo. L'esercizio deve portare a una corretta gestione delle proprie aspirazioni. I
tempi di applicazione sono quelli del tre: 3 giorni, 3 mesi o 3 anni. Non bisogna pretendere che le
cose avvengano come noi siamo abituati a fare, dobbiamo noi adeguarci alle cose.
Obbligarsi in abitudini nuove.
Contro passioni, malvagit. Contro Pigrizia e incertezza.

*** l'insieme delle formazioni o coefficienti karmici che ci inducono ad attaccarci all'esistenza

Retta memoria
Consapevolezza del respiro corporale. Analisi dei fenomeni corporali. Consapevolezza degli
elementi negativi psichici e loro superamento. Consapevolezza degli stati mentali raggiunti.
Per RETTA MEMORIA si intende il mettere ordine nella nostra vita non dimenticandoci, nelle
nostre azioni di oggi, di quanto abbiamo fatto ieri.
Praticamente, la RETTA MEMORIA, consiste nell'apprendere e nel fare tesoro dei risultati dei
fatti propri e altrui, giusti oppure non giusti. Si potrebbe definirla capacit di ricordare e di fare
tesoro di ogni nostra esperienza e la si afferra apprendendo quanto pi possibile dalle vicende
della vita. Luomo deve cercare di sviluppare il ricordo, la memoria di tutte le cose avvenute. Deve
saper valorizzare ci che ha imparato, deve annodare il presente con il passato. La memoria
come i nostri pensieri sono sul nostro eterico e noi dobbiamo acquisire l'abilit di andare a pescare
il pi possibile nel nostro eterico che come dire nella nostra esperienza, rendendoci conto del tipo
di esperienza che abbiamo fatto indipendentemente dal fatto che la stessa sia stata giusta o
sbagliata. La Retta Memoria tratta l'errore alla stessa stregua del successo perch li utilizza alla
stessa maniera.
Ricordare nostre vicende o degli altri e soffermarsi sugli aspetti che ho capito essere stati
importanti, rilevanti. Si medita sul destino nostro ed altrui sviluppando il discernimento (capacit
di conoscere, scegliere, e distinguere) in base a ci che si osserva. Si impara a riflettere sugli
errori commessi da noi stessi o da altri, in precise situazioni. Si acquisisce la capacit di capire
che tutte le cose ci sono servite, sono state importanti e che dobbiamo sapere correttamente
gestire e correggere prima in noi quello che pretendiamo dagli altri, quello che vediamo di
sbagliato negli altri. Cosi facendo si impara ad apprendere l'errore nostro, o degli altri e non a
vivere noi e gli altri come quelli che hanno sbagliato, condannandoli.
In questo esercizio, tutto deve servirci da stimolo, compresi gli errori nostri e degli altri (genitori,
mariti, suocere, ecc.). Si sviluppa cos autodisciplina e autoeducazione, le quali ci portano a
considerare come gli elementi della nostra vita e degli altri, ci offrono innumerevoli occasioni ed
esempi da cui trarre i mezzi pi efficaci per realizzarci, sapendo affrontare, superare o aggirare
eventuali ostacoli: sviluppo la perspicacia o, in altri termini la capacit pensante, o in altri termini
ancora, la coscienza.

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Chakra della Laringe

Il risultato finale della retta memoria, porta a sviluppare lautodisciplina e l'autoeducazione


verso quegli aspetti della vita, nei quali non siamo afferrati e verso i quali tendiamo a sorvolare,
riconoscendo come le esperienze "fallimentari" fanno affiorare le nostre responsabilit.
L'esercizio della Retta Memoria riesce quando un fatto-visto in precedenza come negativo-lo si
vede successivamente in modo molto diverso, positivo.
Ricordarsi le cose piacevoli e spiacevoli e capire che tutte ci sono servite.

Retta contemplazione
(riflessione o opinione generale).
E ci che luomo acquista quando si abbandona puramente alla contemplazione delle cose,
quando si immerge nelle cose con purezza ed ascolta ci che esse gli dicono senza ascoltare ci
che permane in lui da incarnazioni precedenti.
Di tanto in tanto, opportuno dare uno sguardo nella propria interiorit e chiedersi consiglio,
soffermandosi a valutare i principi su cui si fonda la propria vita e il nostro agire, a considerare
attentamente, passando mentalmente in rassegna, le proprie cognizioni, convinzioni, valori, il
contenuto e lo scopo della propria vita e a esaminare le considerazioni che si hanno sui propri
doveri e responsabilit, traendone un consuntivo pratico e teorico dei contenuti della propria vita.
Imparare a rivolgersi a se stessi come se ci rivolgeremmo ad un amico. Parlare a noi stessi
con fiducia, da amici. Essere obiettivi. Non dobbiamo dare una risposta a noi ma a un amico e
accettare quello che l'amico mi dice e mi consiglia. Chiedere a noi stessi senza sottointesi.
Togliere dalla mente quei pensieri intuitivi che non danno sufficiente garanzia di logicit, perch
sono distorti da particolari stati danimo o da sovrastrutture culturali.
In pratica consiste nello sviluppare la meditazione, o colloquio interiore con se stessi,
rilassandosi (astrale) e concentrandosi sul loto della laringe ed aspettando la risposta al problema,
che in quel momento ci assilla. In concreto, quando si assillati da un problema e ci pare di non
avere elementi sufficienti per prendere una decisione importante e gravida di conseguenze, o non
sentiamo di volerci addossare la responsabilit di una decisione per un problema che ci sembra
troppo grande, si entra in questa fase di meditazione, alternando la concentrazione sulla laringe,
cercando di chiedersi cosa non si dovrebbe fare e sul 3 occhio, chiedendosi cosa si dovrebbe fare.
Il chakra del 3 occhio porta a decidere. Bisogna avere la capacit di non ragionare sulle cose ma
sentirle con la capacit immaginativa. Bisogna chiudersi in se stessi non per isolarsi ma perch nel
consiglio che si chiede a se stessi si sviluppa l'incontro con il Guardiano della Soglia.
Ascoltare se stessi non sotto la spinta emotiva ma in astrale.

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Chakra della Laringe

GERARCHIE SPIRITUALI
SERAFINI

1^ GERARCHIA
CHERUBINI

TRONI

Spiriti dellamore

Spiriti dellarmonia

Spiriti della volont.

Cielo Empireo o Cristallino


SOSTANZA
NETTUNO

Stelle
QUANTIT

URANO

QUALIT

Thronoi

SATURNO

Coordinamento tra gli organi Pancreas e ricambio


ed il loro funzionamento.
cellulare

Milza

Dirigono la produzione di tutti


i pensieri che non muoiono
Creativit dei pensieri
nel tempo.
applicati al benessere della
Terra.

Dirigono il calore.
RETTA OPINIONE

2^ GERARCHIA
DOMINAZIONI

VIRTU

POTEST

Kyriotetes
Spiriti della saggezza

Dinameis
Spiriti del movimento

Spiriti della forma

TEMPO

GIOVE

AZIONE

MARTE

Exusiai

SITUAZIONE
SOLE

Fegato. Corpo eterico, vitale. Cistifellea e spina dorsale.


Dona lastrale.

Cuore

Relazioni con le persone e


con i popoli.

Rapporto con il Regno


Animale.

Rapporto con il Regno


Vegetale e protegge
lapparato digerente.

RETTA AZIONE

RETTO GIUDIZIO

RETTA ABITUDINE

PRINCIPATI

3^ GERARCHIA
Archai ARCANGELI

ANGELI

Spiriti della personalit

Archai Angheloi
Spiriti del fuoco o dei Popoli

RELAZIONE
VENERE

EFF. COLLATERALE
ABIT. MENTALI MERCURIO LUNA

Reni

Polmoni

Angheloi

Figli della Vita

Organi genitali, sperma e


liquidi.

Dirigono l IO.

Guidano lindividualit da
una incarnazione allaltra.

RETTA POSIZIONE
RETTA MEMORIA

RETTA PAROLA
UOMO
UOMO
LUOGO

TERRA

Fisico in generale.
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Chakra della Laringe

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Chakra della Laringe

Metodo

Finalit
Retta opinione o retta rappresentazione

Ascoltare impressioni derivanti dagli avvenimenti e solitamente scartate e fissare Il mondo spirituale sente la realt attraverso gli elementari, noi sentiamo la
le impressioni dei sensi. Pi tardi, in meditazione, concentrarsi su questi aspetti realt attraverso le sensazioni. Luomo conosce il mondo quando ha
cos apparentemente marginali, ricreare le sensazioni.
unopinione disgiunta da simpatia o antipatia o piacere sulle cose.
Retto giudizio
Intervenire coscientemente in uno o pi settori, mirando a essere pi pratici, Dobbiamo diventare sempre pi esperti ed abili se il fatto o l'azione ci
esperti e innovativi, salvaguardando il raggiungimento di quanto quel settore competono perch non dobbiamo mai rubare l'esperienza ad altri. Mira a far
deve dare. Prima di ogni decisione valutare, sotto tutti i punti di vista, gli elementi diventare atti alla cosa e non a quello che volevamo noi.
che occorrono per la realizzazione di un progetto. Anche nelle minime cose a
non decidere mai a caso.
Retta parola
Non parlare a vanvera. Parlare e pensare solo del necessario e quando Il proprio modo di esprimersi diventi sempre pi scorrevole e immediato, pi
necessario. Ricercare i termini corretti, l'espressione e la sintassi. Frequentare preciso e chiaro s da risultare il mezzo pi idoneo di espressione del proprio
ambienti e persone che normalmente parlano solo di cose importanti e sensate, mondo di pensieri e sentimenti.
espresse con verbi, aggettivi e nomi e forme appropriati. Esercitarsi facendo per
iscritto prima e poi mnemonicamente brevi riassunti.
Retta azione
Il nostro comportamento non sia in alcun modo dettato da dispotismo. Non Le nostre azioni devono sempre essere improntate all'acquisire la sensibilit e
considerare il proprio entourage come spazio nel quale tutto ci permesso o del nel fare attenzione a che il nostro comportamento o il risultato delle nostre
quale poter disporre. Superare le abitudini che si ritengono assolute. Non far azioni non sia di ostacolo, di impedimento o di danno alla vita di pensiero, di
pesare le proprie idee, le proprie frustrazioni e i propri stati danimo allinterno di sentimento o di azione di un altro essere umano.
una comunit. PORTAR RISPETTO
Retta posizione
Gestione ragionevole della salute, del lavoro, del riposo, dellalimentazione e Con la retta posizione si scopre che non si mai affannati n pigri, mai agitati
respirazione, delle forze. Sapere realizzarsi, concedendosi momenti di relax, di n indolenti. La vita vissuta come il mezzo per la nostra realizzazione o lavoro
divertimento e soddisfacimento emotivo.
o compito che ci spetta.
Retta abitudine
Vedere, riconoscere le nostre qualit e applicarle sull'esterno in funzione dei La nuova esperienza si traduce sempre in un cambiamento di carattere.
nostri limiti. Programmare le relazioni sociali in proporzione alle qualit che ho.
Retta memoria
Apprendere e fare tesoro dei risultati dei fatti propri e altrui, giusti oppure non L'esercizio della Retta Memoria riesce quando un fatto-visto in precedenza
giusti. Riflettere sugli errori commessi da noi stessi o da altri, in precise come negativo-lo si vede successivamente in modo molto diverso, positivo.
situazioni. Tutte le cose ci sono servite, sono state importanti.
Retta contemplazione
Consiste nello sviluppare la meditazione, o colloquio interiore con se stessi, Immergersi nelle cose con purezza ed ascoltare ci che esse gli dicono senza
rilassandosi e concentrandosi sul loto della laringe e del 3 occhio.
ascoltare ci che permane in noi da incarnazioni precedenti.

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CHAKRA DELLA LARINGE


Fiore di Loto a 16 Petali
SINTESI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.

Retta opinione
Retto giudizio
Retta parola
Retta azione
Retta posizione
Retta abitudine
Retta memoria
Retta contemplazione

La sua apertura d la possibilit di tradurre i pensieri in forme pensiero.


L'apertura di tutti i sedici petali consente di giungere ad una conoscenza propria e individuale
indipendente da quella chiara od ottusa appartenente al passato o a una cultura acquisita in un
qualsiasi campo dello scibile umano.
Se ben sviluppato, con questo chakra riusciamo a percepire il pensiero dellaltro. Come altro
effetto d anche la possibilit di penetrare pi profondamente nelle vere leggi dei fenomeni naturali.
Lo sviluppo dell'ottuplice sentiero un mezzo che sviluppa logicit, razionalit, rigore d
pensiero. Abitua ad allontanarci da tutti quei cosiddetti "pensieri intuitivi", che pi opportunamente
dovrebbero essere classificati con i pensieri istintivi.
Nel caso del chakra della laringe i primi sintomi patologici sono quelli di una generale
sensazione di disagio per le situazioni che ci tocca vivere, che si traduce in:
o
o
o
o

agitazione interiore,
frettolosit realizzativa delle proprie idee,
insofferenza per i contrattempi,
intolleranza, anche violenta, nei confronti delle idee e delle persone che non hanno
le stesse condizioni, o opinioni

L'agitazione e la frettolost, se derivano dal chakra della laringe, possono portare a far accettare
discorsi che non hanno n capo n coda, nei quali pare invece di vedere con chiarezza tutto.

Retta opinione
Il mondo spirituale sente la realt attraverso gli elementari, noi sentiamo la realt attraverso
le sensazioni. Luomo conosce il mondo quando ha unopinione disgiunta da simpatia o antipatia
o piacere sulle cose.
Ascoltare impressioni derivanti dagli avvenimenti e solitamente scartate e fissare le impressioni
dei sensi. Pi tardi, in meditazione, concentrarsi su questi aspetti cos apparentemente marginali,
ricreare le sensazioni.
Gradualmente, cogliere il messaggio che le cose e gli avvenimenti del mondo esterno ci
inviano incessantemente attraverso vie differenti da quelle abituali che solitamente sono quasi
esclusivamente fisiche.
Impariamo a scorgere le forze occulte che stanno dietro e scopriamo il ruolo avuto dalluomo
nello scatenamento di ogni evento, anche il pi grande come sono quelli meteorologici.
Rendersi conto di cosa effettivamente si intende aldil dellespressione (secondo fine).
Equivale a uno sforzo di comprendonio, capire cosa ci sta sotto, ci che non manifesto.

Retto giudizio
Lesercizio mira a renderci pi abili, capaci, creativi e adeguati, in un qualsiasi settore della
nostra attivit, sia di lavoro, sia di famiglia, di societ, che di rapporto con noi stessi. Intervenire
coscientemente in uno o pi di questi settori, introducendo accorgimenti atti a renderci pi pratici,
esperti e innovativi nel campo prescelto, sempre per salvaguardando il raggiungimento di quanto
quel settore deve dare.

Chakra della Laringe

Prima di ogni decisione che riguarda quel settore variare e valutare, sotto tutti i punti di vista,
gli elementi che occorrono per la progettazione e la realizzazione. Anche nelle minime cose a non
decidere mai a caso.
Dobbiamo diventare sempre pi esperti ed abili se il fatto o l'azione ci competono perch non
dobbiamo mai rubare l'esperienza ad altri.
Mira a far diventare atti alla cosa e non a quello che volevamo noi.
Il retto giudizio mette a prova la capacit di risoluzione dei problemi: si entra nel pratico. il
momento che precede lazione, del decidere come agire (anche nelle piccole cose).
Imparare a dare giudizio su una cosa dopo averla sperimentata.

Retta parola
Non parlare a vanvera. Rendere con la nostra partecipazione il discorso pi logico. Parlare e
pensare solo del necessario e quando necessario. Il proprio modo di esprimersi diventi sempre
pi scorrevole e immediato, pi preciso e chiaro s da risultare il mezzo pi idoneo di espressione
del proprio mondo di pensieri e sentimenti. Ricercare i termini corretti, l'espressione e la sintassi.
Essere sempre pi concisi per arrivare all'essenza che una qualit dello Spirito. Vanno evitate le
frasi fatte o i modi di intercalare precostituiti o le risposte monosillabiche.
Frequentare ambienti e persone che parlano di cose importanti e sensate, espresse con verbi,
aggettivi e nomi e forme appropriati. Adattare i discorsi all'ambiente in cui si inseriti per non
essere fuori luogo. Se occasionalmente si venisse coinvolti, non sottolineare lerrore del nostro
interlocutore: sufficiente dentro di noi.
Esercitarsi facendo per iscritto prima e poi mnemonicamente brevi riassunti di discorsi,
fissandone i temi portanti, caratterizzandoli concettualmente: usare il termine idoneo per definire
tutta una parte di un discorso. Prendere dei discorsi o delle relazioni, scriverle e riscriverle finch si
arriva ad una stesura breve e chiarissima. Va posta cura anche nello scegliere le espressioni e i
modi di dire correnti e pi espressivi e nel decidere se adottarli o meno, dopo aver riflettuto
attentamente sul valore che hanno e da dove derivano.
Il SILENZIO come filtro, il SUONO come messaggio, la VERITA contro la menzogna, la
malignit e loffesa.

Retta azione
Le nostre azioni quindi devono sempre essere improntate all'acquisire la sensibilit e nel fare
attenzione a che il nostro comportamento o il risultato delle nostre azioni non sia di ostacolo, di
impedimento o di danno alla vita di pensiero, di sentimento o di azione di un altro essere umano.
I mezzi di ostacolo, di impedimento o di danno possono essere i pi vari:
- incapacit di staccarsi da ideologie con germi di intolleranze:
- propria realt sentimentale egoistica, o culturale
- qualche altro tipo di egoismo, magari mascherato dietro principi sociali o economici
(monopolio).
Il nostro comportamento non sia in alcun modo dettato da dispotismo. Non considerare il
proprio entourage come spazio nel quale tutto ci permesso o del quale poter disporre.
Superare le abitudini che si ritengono assolute e, quindi, valide anche per gli altri. Abituarsi a
non essere invadenti, chiassosi, petulanti, a non parlare ad alta voce, a non mugugnare tra noi.
Non far pesare le proprie idee, le proprie frustrazioni e i propri stati danimo allinterno di una
comunit.
PORTAR RISPETTO che consiste nel saper adeguare il nostro comportamento come se ogni
persona che ci vive accanto fosse una persona preposta a realizzare chiss quali grandiosi progetti
da parte del Sistema, per cui nei suoi confronti ci indurremo subito in un atteggiamento di
discrezione, di rispetto, di partecipazione, di sostegno e di solidariet.
"Quello che avrete fatto agli altri l'avete fatto a me" dove me inteso come Io oppure Dio.
Rispettare gli altri significa imparare a vivere.
Il nostro agire non deve ledere lo sviluppo degli altri.

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Chakra della Laringe

Retta posizione
Molti uomini sono malcontenti del loro compito nel mondo e credono che il loro posto
dovrebbe essere diverso. Chi non si sente pago del posto che occupa non pu estrarne la forza
che lo conduce ad operare bene nel mondo. Luomo dovrebbe acquisire la capacit di trarre il
meglio dalla posizione in cui nato e in cui il destino lo ha messo.
Gestione ragionevole della salute, del lavoro, del riposo, dellalimentazione e respirazione,
delle forze.
Sapere realizzarsi, concedendosi momenti di relax, di divertimento e soddisfacimento
emotivo.
Lobiettivo quello di avere la macchina sempre in salute, pronta ed efficiente: nervi, forze
fisiche, psiche e sistema neurovegetativo, vanno con questa qualit tenuti nella giusta
considerazione, per essere usati, ma mai sfruttati o messi eccessivamente a riposo. Con la retta
posizione si scopre che non si mai affannati n pigri, mai agitati n indolenti. La vita vissuta
come il mezzo per la nostra realizzazione o lavoro o compito che ci spetta.
Gestire equamente le forze sul lavoro, a casa, nel tempo libero e in tutte le altre attivit
Giusta attenzione, giusta riflessione, giusta saggezza, giusta fiducia, giusto vigore.

Retta abitudine
Vedere, riconoscere le nostre qualit e applicarle sull'esterno in funzione dei nostri limiti.
Programmare le relazioni sociali in proporzione alle qualit che ho.
Non bisogna pretendere che le cose avvengano come noi siamo abituati, dobbiamo noi
adeguarci alle cose.
Non ragionare nel senso di "Risolvo questo problema in modo analogo a quelli che mi sono gi
capitati".
La nuova esperienza si traduce sempre in un cambiamento di carattere.
Obbligarsi in abitudini nuove.
Contro passioni, malvagit. Contro Pigrizia e incertezza.

Retta memoria
Per RETTA MEMORIA si intende il mettere ordine nella nostra vita non dimenticandoci, nelle
nostre azioni di oggi, di quanto abbiamo fatto ieri.
Apprendere e fare tesoro dei risultati dei fatti propri e altrui, giusti oppure non giusti. S
Riflettere sugli errori commessi da noi stessi o da altri, in precise situazioni.
Tutte le cose ci sono servite, sono state importanti.
Gestire e correggere prima in noi quello che vediamo di sbagliato negli altri.
L'esercizio della Retta Memoria riesce quando un fatto-visto in precedenza come negativo-lo si
vede successivamente in modo molto diverso, positivo.
Ricordarsi le cose piacevoli e spiacevoli e capire che tutte ci sono servite.

Retta contemplazione
Di tanto in tanto, opportuno dare uno sguardo nella propria interiorit e chiedersi consiglio,
soffermandosi a valutare i principi su cui si fonda la propria vita e il nostro agire, a considerare
attentamente, passando mentalmente in rassegna, le proprie cognizioni, convinzioni, valori, il
contenuto e lo scopo della propria vita e a esaminare le considerazioni che si hanno sui propri
doveri e responsabilit, traendone un consuntivo pratico e teorico dei contenuti della propria vita.
Imparare a rivolgersi a se stessi come se ci rivolgeremmo ad un amico. Parlare a noi stessi
con fiducia, da amici. Essere obiettivi. Non dobbiamo dare una risposta a noi ma a un amico e
accettare quello che l'amico mi dice e mi consiglia. Chiedere a noi stessi senza sottointesi.
Togliere dalla mente quei pensieri intuitivi che non danno sufficiente garanzia di logicit, perch
sono distorti da particolari stati danimo o da sovrastrutture culturali.
In pratica consiste nello sviluppare la meditazione, o colloquio interiore con se stessi,
rilassandosi (astrale) e concentrandosi sul loto della laringe ed aspettando la risposta al problema,
che in quel momento ci assilla. In concreto, quando si assillati da un problema e ci pare di non
avere elementi sufficienti per prendere una decisione importante e gravida di conseguenze, o non
sentiamo di volerci addossare la responsabilit di una decisione per un problema che ci sembra
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Chakra della Laringe

troppo grande, si entra in questa fase di meditazione, alternando la concentrazione sulla laringe,
cercando di chiedersi cosa non si dovrebbe fare e sul 3 occhio, chiedendosi cosa si dovrebbe fare.
Il chakra del 3 occhio porta a decidere. Bisogna avere la capacit di non ragionare sulle cose ma
sentirle con la capacit immaginativa. Bisogna chiudersi in se stessi non per isolarsi ma perch nel
consiglio che si chiede a se stessi si sviluppa l'incontro con il Guardiano della Soglia.
Ascoltare se stessi non sotto la spinta emotiva ma in astrale.

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