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VI Simpsio Internacional OUSIA de Estudos Clssicos

Plato e Homero: Poesia e Filosofia


11 a 14 de julho de 2016
Instituto de Cincias Sociais (IFCS) UFRJ
Largo de So Francisco, Centro, Rio de Janeiro



Realizao:

Apoio:

PROGRAMA DO EVENTO

9h/10h30

Segunda 11/07

Tera 12/07

Quarta13/07

Quinta 14/07

Salo Nobre

Salo Nobre

Celso Lemos

Celso Lemos

INSCRIES E
CREDENCIAMENT
O

Comunicaes

Comunicaes

Comunicaes

Mesa 1

Mesa 2

Caf

10h30/10h45
10h45/11h00

Comunicaes

Mesa 4

11h/12h
12h/13h30

13h30/15h30

Mesa 3

Abertura
Fernando Santoro
Henrique Cairus
Giovanni Casertano
Almoo

Mesa redonda
Fbio Fortes
Beatriz de Paoli
Paulo Martins

Mesa Redonda
Emmanuel Carneiro Leo
Izabela Bocayuva
Susana de Castro

Almoo

Almoo

Almoo

16h/17h30
Mesa Redonda
Laura Candiotto
Carolina Arajo

17:30/18h

18h/20h00

Caf

Mesa Redonda
Franco Trabattoni
Carla Francalanci

Mesa Redonda
Lusa Buarque
Tatiana Ribeiro

Mesa Redonda
Fernando Santoro
Emmanuelle Jout-Pastr
Caf

Caf

Mesa Redonda
Luca Pitteloud
Luc Brisson

Encerramento
Adriano Machado Ribeiro
Alberto Bernab

Comunicaes

Mesa 5

MESA 1 TERA-FEIRA 9h s 10h30


Dilogo platnico: mmesis da conversao
Simone de Oliveira Gonalves Bondarczuk (UFRJ)
O Rebotalho do Real: a objeo s artes mimticas no Livro X da Repblica de Plato
Guilherme da Costa Assuno Ceclio (Mestre pelo PPGF - UFRJ)
De on a Repblica: possvel afirmar um avano na crtica da poesia?
Lorena Ferreira dos Santos (Mestranda UFOP)
Os diferentes sentidos de mmesis na Repblica e a mmesis dos ofcios dos artesos
pelos futuros guardies
Guilherme Domingues da Motta (UCP- PUC-Rio)

MESA 2 QUARTA-FEIRA 9h s 10h30


A Recepo Tomista da Luz Natural da Razo Platnica
Thiago Sebastio Reis Contarato (Doutorando IFCS-UFRJ)
on (533c) O ato da palavra demonstrativa
Gabriel Moraes Dias De Souza (Mestrando UFRRJ)
Amor e morte: a fala de Fedro sobre Aquiles no Banquete de Plato
Carolina Moreira Torres (Cefet-Petrpolis)
A katabasis de Odisseu luz do mito da alma desencarnada de Plato
Cristiane A. de Azevedo (UFRRJ)

MESA 3 QUINTA-FEIRA 9h s 10h30


Plato contra Plato: as leituras de Kant e Schelling sobre o sentido originrio da
noo de ideia platnica
Daniel do Valle Pretti (Doutorando IFCS-UFRJ)
Zeus, modelo mitolgico do princpio de imobilidade externa no De Motu Animalium de
Aristteles
Eraci Gonalves de Oliveira (Doutoranda PPGF-UFRJ)
Relao entre e no De Incessu Animalium de Aristteles
Matheus Damio (Mestrando PPGF-UFRJ)
Aristteles e Homero: Citaes poticas em obras filosficas
Rainer Guggenberger (UFRJ)

MESA 4 QUINTA-FEIRA 10h45 s 13h30


"... aquele antigo filsofo, que ao mesmo tempo artista": Nietzsche, leitor de Plato
Rafael Silva Lemos (Mestrando Escola de Msica UFRJ)
Poesia, educao, filosofia e dilogo entre Homero e Plato
Emerson Faco (Doutorando PUC-Rio)
Cfalo e o jogo de cena platnico: aproximaes entre os discursos filosfico e potico na
Repblica
Ademir de Souza dos Santos (Doutorando UFSCAR)
Consideraes sobre o problema da interpretao no dilogo on, de Plato
Marcus Vinicius Caetano de Freitas (Graduando Letras/Latim UFRJ)
Scrates, stiros e silenos
Andr Miranda Decotelli da Silva (Doutorando - PUC)

MESA 5 QUINTA-FEIRA 16h s 18h


O poeta e o filsofo: aspectos da poesia homrica no prlogo do Teeteto de Plato
Luciano Ferreira de Souza (Doutorando USP)
O Poeta diz o falso ou o verdadeiro?
Carlos de Almeida Lemos (OUSIA UFRJ)
Ser e vir-a-ser: duas possveis concepes para a participao em Plato
Otacilio Luciano de Sousa Neto (Mestrando UFC)
Um mtodo de fuga da contradio no Fdon de Plato
Gabriel Ribeiro Delgado (Doutorando PPGF-UFRJ)

RESUMOS

PALESTRAS

Sonhos homricos e sonhos platnicos


Giovanni Casertano (Universit di Napoli)
Interpretar e/ou saber interpretar um sonho sempre foi algo que mereceu considerao desde a
Antiguidade. Isso significa que o sonho era um elemento importante para a vida humana. J
em Homero, interpretar um sonho, mais do que o sonho em si mesmo, era ndice de
pensamento e consequente ao. Neste ensaio pretendo analisar brevemente os dois termos,
nar e enpnion, que a lngua grega possui para significar o sonho, tentando verificar os seus
sentidos negativos ou positivos na literatura que vai de Homero a Plato.

Incantamenti. Il potere della parola orale in Socrate e i rapsodi e linvenzione platonica


della performance filosofica
Laura Candiotto (University of Edinburgh)
Ci che Platone critica della poesia nella Repubblica ci in cui Ione eccellente, ovvero la
capacit di incantare emotivamente il pubblico attraverso la recitazione orale dei versi
omerici. Le ragioni contro Ione sono quindi le ragioni contro la poesia e Omero. Nella parte
centrale dello Ione il rapsodo presentato come il medio che collega la Musa e il pubblico
attraverso una catena magnetica che trasmette la dynamis divina. La forza causale cos
trasmessa incanta il pubblico che condivide le stesse emozioni espresse dal rapsodo nella
performance orale.
Per Platone questi incantamenti sono pericolosi perch non conducono lanima alla
conoscenza del vero e perch sono orchestrati da rapsodi che non sono neppure esperti nella
loro tecnica (questo argomento espresso nella parte iniziale e finale dello Ione) e che
promuovono la propria arte per denaro. Anche Socrate, per, incanta le anime con parole
simili a canti, basti qui ricordare a titolo esemplificativo Carmide 155e. Lo scopo di Platone
sar quindi quello di produrre nei dialoghi, tramite la costruzione del personaggio Socrate
come antitetico rispetto ai rapsodi, ai sofisti e ai politici, degli incantamenti contrari a quelli

della poesia che possano condurre allattingimento della verit. Per fare questo avr bisogno
del potere erotico delle parole che sar per strumento della filosofia, e non della poesia. Gli
incantamenti filosofici dovranno cio fungere non solo da farmaco rispetto agli incantamenti
della poesia (Resp. X, 595b), ma anche condurre alla conoscenza del vero. La teoria della
performance descritta nello Ione centrale per evidenziare per contrasto la differenza che
per non mai netta e immune da contaminazioni - della performance dialogica socratica
come catarsi e vera retorica. La dialogica socratica utilizza quindi come strumenti la ricerca
filosofica e il consenso razionale, in antitesi rispetto alla performance poetica, che dipende
dallassimilazione emotiva. La performance filosofica usa le emozioni per costruire una giusta
etica dipendente dalla verit filosofica, anche quando la parola orale che trova
rispecchiamento nella forma dialogica, sar soppiantata dalla scrittura.
Nello specifico in questo articolo esporr gli elementi di similarit e differenza tra il Socrate
platonico e i rapsodi per quanto riguarda la nozione di ascolto del divino, della performance
della parola orale, della memoria e dellimprovvisazione, e del ruolo di eros, per chiarire la
finalit della scrittura platonica. Essa trasforma a proprio vantaggio il potere della parola orale
che un tratto in comune tra Socrate, i rapsodi e, da un punto di vista in generale, i retori e i
sofisti (basti qui ricordare lEncomio di Elena di Gorgia). Platone sostituendosi a Omero
come punto di riferimento della nuova morale non abbandoner in toto i suoi incantamenti
ma, da ex amante della poesia (Halliwell 2011, 179-207), trasformer il potere erotico della
parola orale incarnato da Socrate nella scrittura della filosofia.

Communis opinio: legislando sobre Homero na Repblica de Plato


Carolina Arajo (UFRJ)
Este trabalho defende a tese de que Plato e Homero so legisladores e esse o nico solo
comum que faz com que possa haver uma querela entre filosofia e poesia. Partindo desse
princpio, ele prope uma leitura do argumento platnico contra a poesia homrica na
Repblica como uma defesa de um modelo de crenas comunitrias, i.e., opinies
compartilhadas pelos membros de uma comunidade que garantem a unidade desta. Na
sequncia pretende-se argumentar que a defesa platnica por uma opinio comum
determinada por (i) uma concepo do que belo/nobre () e (ii) um exerccio do
exame. Por fim, ele conclui que uma certa concepo de comunidade por empatia que Plato
busca combater.

Como falar ao amado? Um lugar de confronto entre aparncia e discurso em Homero


(Odisseia VI) e Plato (Crmides, Alcibades e Lsis)
Carla Francalanci (UFRJ)
O objetivo desse texto traar um paralelo entre o discurso que Ulisses enderea a Nauscaa
(Odisseia, VI) e os dilogos Crmides, Alcibades e Lsis, no que diz respeito necessidade
que se apresenta ao discurso para que ele realize uma superao da aparncia, guardando as
diferenas de sentido dessa superao no contexto homrico e no socrtico-platnico.

Il confronto tra Achille e Odisseo nellIppia minore, esempi salienti di un dibattito


morale
Franco Trabattoni (Universit degli studi di Milano Italia)
Nell'Ippia Minore, soprattutto nella sua ultima parte, Platone sembra voler sostenere che chi
in grado di sbagliare volontariamente (ad esempio mentire) migliore, sul piano morale, di
chi non lo sa fare; e dunque, contrariamente all'opinione condivisa in modo pressoch
unanime nella cultura greca, che la subdola e spesso ingannevole astuzia di Odisseo
superiore, sempre dal punto di vista morale, alla sincera e semplice schiettezza di Achille. La
maggior parte della critica ha trovato imbarazzante ammettere che Platone sostenesse una tesi
di questo genere, e ha dunque tentato in vari modi di correre ai ripari. La strategia pi usata
la seguente: giacch il principio secondo cui chi sbaglia volontariamente migliore valido
solo in rapporto alle tecniche, Platone starebbe cercando di dimostrare o che l'etica non una
tecnica, oppure che per quella tecnica che l'etica il principio in questione non vale. Ma si
tratta di un punto di vista insostenibile, perch contrario sia alla lettera sia al significato del
testo. Nell'Ippia minore, cos come molti altri dialoghi (non solo giovanili), quello che Platone
vuol dimostrare, in chiara polemica contro l'etica tradizionale che affondava le sue radici
proprio nel modello etico che potremmo chiamare epico - omerico (quello, appunto, in cui era
sancita la superiorit morale di Achille su Odisseo), che dal punto di vista formale l'etica (e
pi in generale la filosofia, considerato l'intento pratico che essa ha in Platone) una tecnica
esattamente come le altre: la tecnica, in particolare, che ha come suo scopo quello di
produrre la felicit, ovvero la vita buona (del resto tutto questo gi implicito nel motto
socratico secondo cui la virt conoscenza). E poich non pensabile una tecnica in cui

l'esperto non abbia un sapere sufficiente per commettere errori, necessariamente ne consegue
che il principio incriminato valido anche per l'etica e per la filosofia: chi in grado di
compiere il male volontariamente migliore di chi non lo sa fare. Naturalmente se da qui
ricavassimo la conseguenza che il virtuoso fa sia il male sia il bene volontariamente, mentre il
vizioso, non potendo fare il male, fa volontariamente solo il bene, avremmo raggiunto una
conclusione assurda. Ma in realt la frase in oggetto doppiamente falsa. In primo luogo il
vizioso non fa il bene volontariamente: infatti il motivo per cui non pu fare il male
volontariamente che non conosce la differenza tra bene e male, e dunque per la stessa
ragione non pu fare volontariamente nemmeno il bene. In secondo luogo il virtuoso non fa il
male volontariamente, semplicemente perch il male non lo fa mai. E qui viene in luce qual
l'unica vera differenza tra le altre tecniche e l'etica/filosofia. Un tecnico pu volontariamente
commettere errori perch pu all'occorrenza operare per fini diversi da quelli della sua tecnica
(ad esempio, un medico pu voler uccidere un paziente), che al momento considera pi
importanti; invece il filosofo, ossia il tecnico dell'etica, non ha questa possibilit, perch il
fine dell'etica la realizzazione della vita buona, e fini che possano all'occorrenza essere
considerati superiori a questo non ne esistono.

De como Plato reconhece em Ulisses um filsofo


Izabela Bocayuva (UERJ)
A comunicao ir explorar primeiramente, a partir do dilogo Hipias Menor, diferentes
interpretaes de Homero, uma, por parte da sofstica e do senso comum, outra, por parte da
Filosofia. A personagem Ulisses, o poltropos, o ponto crucial nessas interpretaes.
Veremos posteriormente que no mito de Er do final da Repblica, ser corroborado o quanto a
personagem Ulisses est, desde a perspectiva da filosofia, associada diretamente ao filsofo.

As mulheres nas obras de Plato e Homero


Susana de Castro (UFRJ)
Neste trabalho almejamos confrontar o retrato das mulheres e sua funo social nas obras de
Plato e de Homero. Nossa hiptese a de que as homricas Penlope e Helena
representariam o modelo de feminilidade desde uma perspectiva patriarcal e falocntrica,

enquanto as platnicas Aspsia e Diotima seriam modelos feministas avant la lettre. Partimos
da hiptese de Eva Keuls (The reign of phallus, 1993) de acordo com a qual na sociedade
ateniense do sculo IV observa-se um relaxamento da opresso patriarcal, cujo pice havia
sido sculo V. Analisaremos o papel das mulheres na filosofia poltica de Plato, com especial
ateno para os dilogos Repblica (livro V), Leis, Menexeno e O Banquete.

LUlysse de Platon ou lusage provocant de la figure homrique


Emmanuelle Jout-Pastr (Universit de Lorraine Frana)

Dans lHippias mineur ou dans la Rpublique, Socrate propose une lecture provocante de
lUlysse de lIliade et de lOdysse. Il est prsent comme aristos, mais un aristos tonnant et
provocant. Provocant plusieurs titres : il est en dcalage avec lUlysse dHomre et il
drange notre conception, peut-tre trop rapide, de lthique platonicienne. En ralit, il est
provocant avant tout parce quil provoque la pense du lecteur platonicien. Platon, par le remploi de la figure dUlysse, nous apprend lire un texte et nous permet de comprendre ce
que philosopher signifie.

A arcaica disputa entre o Filsofo e o Poeta


Fernando Jos de Santoro Moreira (UFRJ)
A potica de Plato tem dois aspectos indissociveis. Como filsofo, interessa-se
teoricamente por saber o que a poesia e todas as suas relaes com o conhecimento
verdadeiro e com o bem da cidade. Por outro lado, como poeta dramtico que tambm ,
Plato desenvolve nos seus dilogos uma potica prpria, com gneros e estilos
caractersticos. Estes dois aspectos, que fazem de Plato um filsofo poeta, convivem muitas
vezes de modo ambguo e conflituoso no interior da obra. Todavia, a conscincia filosfica e
o domnio magistral da arte fazem desse dilema autoral uma das qualidades dos dilogos, em
que aparece a seriedade, a vitalidade, e mesmo o suspense, que convidam o pensamento a
perseguir questes e enigmas. Sua conscincia autoral resume o dilema em uma expresso,
no menos enigmtica e discutida entre os comentadores (Cf. Destre & Herrmann, 2011),
que encontramos na Repblica (607b): A arcaica disputa entre a filosofia e a potica.

O estatuto da alma em Plato


Luca Pitteloud (UFABC)
O objetivo desta apresentao fornecer uma analise do estatuto da alma em Plato.
Encontrar uma definio da natureza de um ser descrito como um intermedirio entre o
sensvel e o inteligvel ser uma tarefa difcil. Tendo um parentesco (suggeneia) com o
inteligvel, a alma no pode ser sujeita a nenhum conhecimento cientfico nem qualquer tipo
de sensao. dentro do mito provvel do Timeu que Plato prope, atravs da descrio da
fabricao da alma do mundo pelo Demiurgo (35a-36e), uma elucidao do estatuto peculiar
da alma. Ns tentaremos mostrar como este discurso mtico descreve a alma como uma
entidade intermediria por meio de uma descrio metafrica (a mistura de duas categorias
ontolgicas) e de um raciocnio matemtico (a fabricao da alma como um intermedirio
matemtico). Atravs a leitura do Timeu, a questo da natureza da alma parece manter-se
enigmtica e, finalmente, precisaramos perguntar se a associao entre o mito e a matemtica
produz, neste caso, uma linguagem potica.

Plato's criticism of Homer in Book X of the Republic


Luc Brisson (Universit de Paris X Nanterre)
Plato has been accused of trying to submit poets to a relentless political censorship. In this
area, however, he is a man of his time. At Athens, it was the city and its highest authorities
that organized and directed all poetical and theatrical competitions, which were religious,
political, social, and aesthetic events.

Tum condimus longas Iliadas: A Helena de Proprcio


Paulo Martins (USP)
Esta fala observa e analisa os usos da imagem potica de Helena em Proprcio. Minha
hiptese trabalha com a metfora: Cntia Helena. Cntia pode ser lida como o par amoroso
do ego-Propertius a qual emerge da narrativa potica, e como metfora da prpria elegia de
Proprcio, assim minha questo : como Helena pode ser associada a estas duas interpretaes
de Cntia? Eu proponho duas possibilidades: Primeira, como uma amante, Cntia pode ser

comparada com Helena na beleza, na impudncia, ou na infidelidade; segunda, como


metfora de poesia ou livro de elegias scripta puella , Cntia pode ser associada com a
pintura de Helena feita por Zuxis em Crotona, cujas principais caractersticas so a beleza e a
perfeio de acordo com Ccero e Dionsio de Halicarnasso.

Aprender a falar e a pensar: sentidos da "dialtica" no Fedro de Plato


Fbio Fortes (UFJF)
No Fedro, de Plato, no somente a dinmica da pesquisa dialtica se materializa atravs das
falas de seus personagens, como tambm eles prprios destacam a pesquisa dialtica como
tema de reflexo (266a-274b; 276a-279c). Em exerccio de anlise do terceiro discurso (265e266b), Scrates revela notvel semelhana entre a estrutura do discurso e do mtodo
dialtico: a busca de definies gerais para o assunto pesquisado, seguida de um mtodo de
divises () e reunio (), com o qual se aprende a falar e a pensar (266c).
Encerrando a pea, os dialogantes refletem ainda sobre os entrelaamentos entre os discursos
dialticos e a escrita: aqueles so capazes de defender a si prprios (contm um germe que
far nascer outros discursos nas almas diferentes 277a), como um corolrio da ideia de que,
embora a escrita, em geral, seja perigosa, exatamente por no ser autnoma, respondendo
sempre o mesmo e requerendo espcie de tutela de seu autor (275d), seria um erro condenar
todo tipo de escrita, pois existe um tipo especfico de escrita (para ser estudada e pronunciada
com fins didticos) que caracterizaria os dialticos (278a). Nessas duas passagens, o que fica
claro que a dinmica da dialtica no Fedro no pode prescindir dos embates que essa
modalidade de linguagem tem em relao ao discurso oratrio, por um lado, e escrita, por
outro. Iluminando especificamente este segundo ponto, propomos examinar em que medida o
"falar e pensar" em Plato se enriquece e pode (ou no) se consubstanciar tambm na
modalidade escrita da linguagem, trabalho que decorre da nossa pesquisa de Doutorado,
realizada no Programa de Ps-Graduao em Filosofia da Universidade Federal de Minas
Gerais.

Homero e o sonho de Scrates no Crton


Beatriz de Paoli (UFRJ)
No Crton, de Plato, Scrates narra a seu amigo o sonho que acabara de ter e que, percebido
como um sonho proftico, prenuncia o dia de sua morte (44a-b). Nessa passagem, observa-se

uma recepo de Homero por Plato, visto que no somente a descrio do sonho de Scrates
obedece ao que poderamos chamar de modelo homrico dos sonhos, mas tambm, no prprio
sonho, a figura onrica que aparece ao filsofo cita um verso da Ilada de Homero.

O mito de Meleagro entre Homero e Plato


Tatiana Ribeiro (UFRJ)
Em ocasies e tempos distintos, assiste-se revisitao do mito de Meleagro por Homero e
Plato, assentado aquele, como assinala Claude Calame (2012: 128), em um contexto
enunciativo particular, a fim de conferir-lhe uma eficcia argumentativa singular. Na Ilada,
so muitos os episdios que figuram como pequenos picos dentro da pica como paradigmas
discursivos, com finalidade suasria; na Repblica, de modo quase anlogo, versos homricos
ilustram o que deve, e o que no deve, ser tomado como modelo comportamental na formao
dos cidados de plis idealizada pelo filsofo. Nesta fala, buscarei observar como o rgon de
Meleagro apresentado no discurso de Fnix, na Ilada (IX, 524-599), e evocado pelo
Scrates platnico na Repblica (390e).

Notas sobre Apologia 28c e Repblica 516d: Aquiles como exemplo e contra-exemplo
Luisa Severo Buarque de Holanda (PUC-Rio)
O objetivo da comunicao refletir sobre alguns usos que o Scrates platnico faz da figura
de Aquiles tomando como exemplo duas citaes homricas, encontradas em Apologia e
Repblica respectivamente. Se nos dois casos o heri pico utilizado como referncia
comparativa, essas duas comparaes, entretanto, funcionam de modos bem diversos. Na
primeira delas, Aquiles serve de modelo exemplar de conduta, enquanto que na segunda suas
palavras precisam ser subvertidas e recontextualizadas para que possam continuar sendo
empregadas pelo filsofo.

A Mimese de Homero em Plato


Adriano Machado Ribeiro (USP)
No livro X de A Repblica, Plato critica a poesia mimtica. Relacionando-a com as demais
imitaes, ele a compara sobretudo com a pintura para apontar tanto o afastamento que elas
mantm da forma quanto os malefcios que acarretam para os que as vem ou ouvem. H,
pois, uma crtica ao distanciamento do conhecimento da verdade produzido pela poesia que se
apresenta como mimtica. O escopo aqui apresentar como esta vertente cujo pai fundador
Homero se modela para verificar se Plato em outros trechos sobre a poesia mostra um
modelo diverso ao mimtico.

Jueces infernales, de Homero a Platn


Alberto Bernab (Universidad Complutense, Madrid)
Platn se refiere en varios dilogos, en el contexto de descripciones del Ms All y
referencias a la suerte de las almas tras la muerte, a jueces infernales, que tienen como misin
juzgar a los difuntos y decidir sobre su destino ultramundano. Las referencias de Platn al
juicio tras la muerte presentan algunas caractersticas peculiares: una es que el juicio es
presentado como una creencia tradicional, pese a que apenas encontramos en los textos y en la
iconografa griegas antecedentes de la existencia de jueces y de un juicio de las almas en su
trnsito al Ms All, y dos, que las versiones del tema que aparecen en diversos dilogos no
son del todo coherentes entre s.
La propuesta de esta conferencia es trazar la historia del proceso por el que se configur el
mito de los jueces infernales desde sus primeras referencias en la literatura griega hasta las
diferentes versiones que ofrece Platn. Los objetivos fundamentales de esta indagacin sern
dos: el primero, tratar de separar lo que es tradicional de lo que Platn innova y el segundo,
tratar de determinar motivos que justifiquen las variantes de las versiones platnicas.

COMUNICAES

Cfalo e o jogo de cena platnico: aproximaes entre os discursos filosfico e potico na


Repblica
Ademir de Souza dos Santos (Doutorando UFSCAR)
A construo da filosofia de Plato possui fortes elementos poticos e por isso, segundo
Hector Benoit, um dos maiores equvocos da histria da filosofia ocidental acreditar que o
filsofo teria calado o seu logos potico como resultado da interveno socrtica em sua
vida. Equvoco este que se registra desde a antiguidade com Digenes Larcio, perpassando
pelos neoplatnicos, encontrando ressonncia em Heidegger, Nietzsche e, atualmente, em
Havelock. Para corrigir esse engano interpretativo, uma outra abordagem em relao aos
estudos platnicos ganha fora desde as ltimas dcadas do sculo XX, a saber, aquela que
encara esses mesmos elementos/recursos, no como mero ornamento, mas como parte
imprescindvel para a compreenso da complexidade das suas ideias. Dito de outro modo, a
filosofia platnica s poderia ser concebida a partir da sua relao com a , poesis.
Portanto, h de se conciliar a abordagem tradicional dos estudos platnicos, a saber, a
analtica com a nova abordagem proposta, a saber, a que explora sistematicamente os recursos
literrios a fim de compreender os problemas filosficos apresentados pelas personagens dos
dilogos. Esta relao percebida de diversas formas, como por exemplo, o carter mimtico
dos dilogos que os remeteriam ao universo da tragdia e da comdia, consoante pesquisas
recentes feitas pelo Daniel Rossi, ou por pesquisas no to recentes, feitas pela Andrea
Nigthtingale. Outra caracterstica dessa conexo com o universo potico a riqueza
psicolgica das personagens nos dilogos platnicos, bem como a profuso de detalhes e
sentidos que constam nas cenas por ele criadas. Dito isto, por compartilharmos desta nova
abordagem investigativa, este artigo pretende analisar como atravs do jogo dramtico, na
Repblica 328b.8 331d.9, se desvela a criao de um certo tipo de pensamento e discurso
que estavam em processo de elaborao para o criador da Academia. Deste modo,
percebemos que ora Plato se aproximava, ora se afastava do discurso potico. E desse
movimento, como resultado ltimo, teramos a criao de uma filosofia dramtica.

Scrates, stiros e silenos


Andr Miranda Decotelli da Silva (Doutorando PUC)
No dilogo O Banquete Plato faz Alcibades afirmar que Scrates topos, e que no h
comparao a ele possvel, seno somente com os stiros e os silenos. Em tal imagem, Plato
apresenta uma potente relao que permite ver a figura do filsofo associada a estes bufes
mitolgicos que formavam o cortejo de Dioniso e que viviam a gracejar e zombar. Para alm
da semelhana fsica, bem pontuada no dilogo, Scrates tambm hbrido tal qual os stiros,
j que se estes so meio humanos e meio divinos, Scrates, como Eros, meio rico e meio
pobre, meio sbio e meio ignorante etc. A relao de Scrates com os stiros e silenos,
portanto, aponta para a mscara socrtica, uma vez que os silenos eram geralmente
representados por esttuas ocas que serviam como estojos para guardar figuras de deuses,
trabalhadas em ouro e outros metais preciosos. A referncia aos silenos implica dizer que
Scrates esconde algo. Sua imagem grotesca e exterior no revela quem ele internamente,
alis, ela dissimula sua essncia, e a mscara socrtica se d na direo da clebre eironeia,
to fortemente presente no elogio de Alcibades ao seu amado. Scrates irnico, pois se de
um lado simula a feiura, ignorncia e pobreza, de outro dissimula sua beleza, sabedoria e
riqueza. Neste sentido, nos propomos em nossa comunicao a traar uma anlise da relao
apresentada por Plato nO Banquete sobre seu mestre com os personagens mitolgicos acima
citados.

O Poeta diz o falso ou o verdadeiro?


Carlos de Almeida Lemos (UFRJ)
Em Hpias Menor, Plato faz uma anlise de personagem, atravs de um debate entre Scrates
e o sofista Hpias. Eles discutem a respeito do carter dos dois heris homricos, Aquiles
(Ilada) e Odisseu (Odisseia). A questo saber qual dos dois poderia ser considerado o mais
enganador, se Aquiles, ao ameaar que vai deixar de lutar em Troia, o que no vem a
acontecer, ou se Odisseu, que, atravs de sua capacidade retrica, podia convencer quem quer
que fosse. Essa prtica literria era muito comum, pois os personagens mticos dos poemas de
Homero serviam como modelos na educao dos jovens. Por isso o dilogo logo se
transforma numa investigao sobre a tica. O que Scrates pergunta a Hpias, usando o

mtodo dialtico, quem que engana com mais habilidade: aquele que o faz
voluntariamente ou o que faz involuntariamente. A concluso desconcertante; Scrates, no
seu intelectualismo tico, conclui que o mais conhecedor em sua atividade, seja o corredor,
seja o mdico, que engana, voluntariamente, com mais sucesso, que aquele que engana
involuntariamente. Essa concluso paradoxal rebatida por Aristteles em Metafsica, V,
1025, 1-13. A ele considera que essa uma argumentao falaz, pois o mesmo homem seria,
ao mesmo tempo, falso e verdico, apresentando-se como sbio e prudente, de que seria
exemplo Odisseu. Considerar como melhor quem voluntariamente falso, para Aristteles,
uma concluso que segue de uma induo viciosa. Toma ento o exemplo do coxo, que est
no dilogo; se este no for realmente coxo estaria imitando; o que seria pior, no seria um
comportamento tico. Temos ento, no dilogo, de um lado o logicismo socrtico e do outro a
convico frrea dos sofistas de que s se diz a verdade.

Amor e morte: a fala de Fedro sobre Aquiles no Banquete de Plato


Carolina Moreira Torres (Cefet-Petrpolis)
Em sua anlise sobre o amor enquanto divindade, Fedro o relaciona disposio humana para
a plena realizao de si. A condio mortal prpria nossa natureza, e nossa histria apenas
estar completa quando morrermos. Por isso, a morte que finda e completa aparece como
a realizao mxima de nossa natureza. Ser pleno em sua natureza um atributo divino.
Assim, embora nossa natureza no seja a mesma da dos deuses, ns nos aproximamos deles
ao realiz-la tal qual . Isso significa que o modo como compreendemos nossa finitude est
diretamente relacionado com o modo como damos sentido nossa vida. Ora, o amor
apresentado como a fora de significao da vida, responsvel por todas as relaes, tanto as
que se estabelecem entre as coisas que existem, como as que se do na prpria linguagem, por
isso ele pensado em sua relao com a morte. Fedro nos fala sobre trs diferentes histrias
onde esto em jogo a relao do amor com a morte. A primeira a de Alceste, a segunda a
de Orfeu, mas a que ele adota como modelo a do heri homrico Aquiles. Alceste entregouse morte para que seu amado Admeto pudesse viver; Orfeu desceu ao Hades com o objetivo
de resgatar sua esposa Eurdice de sua prpria finitude; j Aquiles vingou a morte de Ptroclo
matando Heitor, mesmo sabendo que morreria se fizesse isso e que teria uma vida longa e
tranquila caso no o fizesse. Assim, ao contrrio dos demais, que buscavam o prolongamento
da vida daqueles que amavam, a despeito da natureza finita dos mesmos, Aquiles no tentou

lutar contra o fato irremedivel de que seu amado havia morrido, mas teve a grandeza de
dispor-se a chegar ao prprio limite por ele.

A katabasis de Odisseu luz do mito da alma desencarnada de Plato


Cristiane A. de Azevedo (UFRRJ)
No canto XI da Odisseia, Odisseu desce ao Hades em busca do conhecimento de Tirsias para
saber sua sorte e os caminhos de volta sua ptria. L encontra as "almas" de vrios outros
heris que recuperam, no instante do sacrifcio feito por Odisseu, a memria daquilo que
foram, viveram e do que so agora. O objetivo desta comunicao comparar esta katabasis
de Odisseu em busca do conhecimento com o conhecimento que as almas desencarnadas so
capazes de atingir, segundo Plato. Para tanto, trabalharemos com o entendimento de alma em
Plato, no Fedro, notadamente no que diz respeito ao mito da carruagem alada e o da
reminiscncia, e na Repblica, especialmente trabalhando com o mito de Er. Assim, ser
possvel comparar o entendimento de alma em Homero e em Plato e sua relao com a
obteno do conhecimento.

Plato contra Plato: as leituras de Kant e Schelling sobre o sentido originrio da


noo de ideia platnica
Daniel do Valle Pretti (Doutorando IFCS-UFRJ)
Primeiramente, apresentaremos o modo como a noo de Ideia, na Crtica da Razo Pura de
Kant, est articulada a uma interpretao sobre o pensamento de Plato. Por no poderem ser
instanciadas pela sensibilidade, as ideias obedecem to somente ao princpio lgico de no
contradio. Com isso, pode-se afirmar que Kant compreende o sentido originrio da noo
de Ideia, ressoando Plato, algo como: as Ideias so o que so. O que, no seu entender, as
diferencia do conhecimento propriamente dito, j que este ltimo precisa da experincia para
poder ter valor de verdade. Ao fim do trabalho, apresentaremos alguns acenos sobre a
interpretao schellinguiana da noo de Ideia, mostrando como ela tambm est ancorada em
uma interpretao da filosofia platnica. Schelling, entretanto, advogar que as Ideias so o
que so no por serem vazias de contedo. E sim porque o sentido originrio da noo de
Ideia a toma como princpio inteligvel que torna possvel pensar em uma experincia
cognitiva, ou ainda, em um conhecimento sobre a verdade do real (sensvel).

Poesia, educao, filosofia e dilogo entre Homero e Plato


Emerson Faco (Doutorando PUC-Rio)
inegvel a influncia que a literatura homrica exerceu sobre a cultura grega e o
pensamento ocidental de um modo geral. Na Repblica, por exemplo, Plato afirma que
Homero o grande educador grego. A poesia originalmente desempenhava a funo de
guardar, atravs da memria e da oralidade, os contedos essenciais para a formao
espiritual dos gregos que tinham por objetivo o alcance da mxima excelncia humana. Com
o surgimento da Filosofia, esse campo do saber comea a ter o filsofo como um adversrio
que almeja disputar esse lugar privilegiado da cultura grega. Aps essas primeiras
consideraes, o nosso itinerrio reflexivo partir das seguintes questes: no primeiro
momento, vamos apresentar algumas caractersticas desse duelo entre filsofos e poeta. Aps
o trmino desse combate entre gigantes, vamos analisar posteriormente como Plato absorveu
a poesia homrica para o seu desenvolvimento como filsofo, escritor e poeta. Esse nosso
itinerrio filosfico foi formado com a pretenso de mostrar que a crtica dos filsofos aos
poetas est dentro do esprito agonstico que um importante trao da tica pedaggica
homrica.

Zeus, modelo mitolgico do princpio de imobilidade externa no De Motu Animalium de


Aristteles
Eraci Gonalves de Oliveira (Doutoranda PPGF-UFRJ)
Segundo Bnatoul, em sua anlise do uso das analogias no De Motu Animalium, entre
analogias estruturais e modelos heursticos de movimento na economia geral do DMA, o uso
dos modelos mitolgicos nas anlises dos fenmenos limitado, pela indiferena que esse
tipo de representao demonstra s condies fsicas, especialmente s causas materiais. Por
outro lado, o modelo mitolgico em 699b 32, no qual Aristteles cita uma passagem da Ilada
onde Zeus desafia os outros deuses numa prova de fora, difere dentre os outros modelos
mitolgicos utilizados no tratado, pois no pretende nenhuma anlise precisa nem da natureza,
nem da localizao e muito menos da ao motriz do princpio, o que no impede a concluso
do raciocnio segundo o qual o que imvel no pode ser movido por nada. Neste caso, a
referncia a Homero possui legitimidade prpria enquanto testemunha da opinio antiga sobre

a indestrutibilidade do mundo e sobre a imobilidade incontestvel do princpio do universo.


Nesta comunicao, pretendemos analisar o uso heurstico do modelo mitolgico de Zeus,
para a formulao em 699a3 da colaborao entre os sistemas de apoio interno e externo, no
movimento tpico do automotor que o animal.

on (533c) O ato da palavra demonstrativa


Gabriel Moraes Dias De Souza (Mestrando UFRRJ)
O trabalho em questo tem por finalidade, a partir do dilogo platnico on (433c),
compreender os usos da palavra potica e do discurso filosfico como modelos de linguagem
a servio do que pode ter valor veritativo. Desse modo, procuramos sinalizar, mais
precisamente, o quanto, na interseco do pensamento grego em busca da melhor vida, a
poesia e a filosofia esto procura de suas verdades; o quanto ambas esto, de maneiras
distintas, se adequando a um posicionamento de mundo que, inegavelmente, envolve o sentir
e o inteligir no percurso de aquisio e transmisso de conhecimentos.

O Rebotalho do Real: a objeo s artes mimticas no Livro X da Repblica de Plato


Guilherme da Costa Assuno Ceclio (Mestre pelo PPGF-UFRJ)
O livro X da Repblica contm uma celebrrima objeo s artes mimticas. Segundo esse
argumento, a realidade poderia ser dividida em trs nveis: o patamar das Ideias, o patamar
dos objetos sensveis, e, por fim, as imitaes artsticas. Sendo assim, todo produto mimtico
estaria necessariamente circunscrito ao nvel mais baixo do real, ocupando uma posio
inferior, respectivamente, s coisas sensveis e s Ideias. Se esse argumento constitusse a
palavra final de Plato acerca das belas artes, seguir-se-ia que qualquer produo mimtica
seria forosamente de somenos, uma vez que, por definio, seus produtos ocupariam sempre
o patamar mais reles da realidade. Fosse esse o caso, abrigaria ento a Repblica uma
flagrante contradio ao propor a poesia uma arte mimtica como base da educao da
cidade delineada na obra. De nossa parte, propomos que uma leitura detida do argumento
mostra que as referidas objees dizem respeito, na verdade, ao contedo de determinados
exemplares historicamente determinados de poesia, e no poesia per se. Sendo assim, as
artes mimticas, dentre as quais se inclui a poesia, tm sua possibilidade assegurada no
projeto mais amplo da Repblica.

Os diferentes sentidos de mmesis na Repblica e a mmesis dos ofcios dos artesos


pelos futuros guardies
Guilherme Domingues da Motta (UCP- PUC-Rio)
A tese de que a educao descrita nos livros iniciais da Repblica, que se d atravs da
mousik e da gymnastik, destina-se no s aos guardies, mas estende-se a todas as classes
pouco aceita entre os comentadores da obra. Uma das razes o fato de que a Repblica
parece conter muitas passagens que parecem em contradio com essa extenso. Uma em
particular merece ser discutida. Quando em 395d-396a se discute o que devem imitar aqueles
que se educam para serem homens bons, Scrates pergunta a Adimanto se os homens que
querem que sejam bons devem imitar os ferreiros ou quaisquer outros artfices, os remadores
das trirremes ou seus capites, ou qualquer outra coisa referente a essas profisses, este
responde, com convico, que no, j que nem poderiam aplicar-se a esses ofcios. Essa
passagem, em linha com algumas outras, parece apresentar uma concepo um tanto
depreciativa da classe dos artesos. Ora, se os artesos no so dignos de serem imitados
pelos que so educados para serem homens bons, pode-se concluir que est implcito que no
recebem a educao que tem como consequncia a formao de homens bons. Contudo,
entender qual a fora desse passo como fundamento para a excluso da classe dos artesos da
educao proposta nos livros iniciais da Repblica exige uma interpretao rigorosa do que
significa mmesis na Repblica e a compreenso do que realmente fica excludo que se imite
no sentido mais prprio e forte de imitar. A concluso a que se pode chegar que muito
do que aparentemente no se pode imitar de modo algum s no se pode imitar no sentido
forte de mmesis. Assim, a passagem supramencionada perde muito da sua fora se se
pretende utiliz-la como sinal da viso depreciativa do Plato da Repblica em relao aos
artesos.

O poeta e o filsofo: aspectos da poesia homrica no prlogo do Teeteto de Plato


Luciano Ferreira de Souza (Doutorando USP)
O objetivo desta comunicao apresentar os aspectos que aproximam Homero e Plato na
construo do prlogo do dilogo Teeteto. Tais aspectos podem ser observados na relao
construda por Plato ao aproximar caractersticas do guerreiro homrico figura do

personagem Teeteto, e na forma como se d a construo do dilogo, no jogo entre oralidade


e escrita, memria e esquecimento.

Ser e vir-a-ser: duas possveis concepes para a participao em Plato


Otacilio Luciano de Sousa Neto (Mestrando UFC)
Cornford (cf. CORNFORD, F.M. Plato and the Parmenides. Parmenides Way of Truth and
Platos Parmenides translated with an introduction and a running commentary. London:
Routledge & Kegan Paul, 1939. p.69) apresenta uma distino entre e
. Esta distino, entretanto, no clara primeira vista. De incio, a distino
trata de dois tipos de participao, a saber: um no qual o ente vem a ser algo () e
outro no qual o ente o que ele por participar (). Esta distino estaria demarcada,
principalmente, pelo uso dos termos e e para expressar,
respectivamente, as duas maneiras de participao. Tendo em vista a distino apresentada
por Cornford, a comunicao pretender analisar passagens presentes no Fdon (102b104c) e
no Parmnides (155e-156a), para pensar acerca da possibilidade e entender dois sentidos
distintos de participao, e em que medida esta distino pode ser til interpretao do texto
de Plato.

Um mtodo de fuga da contradio no Fdon de Plato


Gabriel Ribeiro Delgado (Doutorando PPGF-UFRJ)
Na ltima prova da imortalidade da alma no Fdon, vemos a aplicao de um mtodo raro nos
dilogos platnicos, um mtodo que encontra a necessidade de um juzo atravs da
investigao de sua contradio. Nossa comunicao visa expor esse mtodo como possvel
chave interpretativa para solucionar algumas questes platnicas importantes.

De on a Repblica: possvel afirmar um avano na crtica da poesia?


Lorena Ferreira dos Santos (Mestranda UFOP)
Esta comunicao tem por objetivo geral desenvolver uma anlise comparativa mediante a
leitura de dois dos Dilogos de Plato, a saber, on e A Repblica, para tanto ser necessrio
examinar os argumentos que o filsofo apresenta nos dilogos mencionados acerca da poesia,

uma vez que o filsofo percebe a importncia de suas manifestaes na sociedade grega de
seu tempo. Trata-se, portanto, de compreender tanto os motivos, quanto a crtica de Plato
poesia e aos poetas, elaborando uma comparao entre ambas as obras.

Consideraes sobre o problema da interpretao no dilogo on, de Plato


Marcus Vinicius Caetano de Freitas (graduando Letras/Latim UFRJ)
O dilogo on, como j se sabe, trata do to conhecido embate entre poesia e filosofia. E
justamente sobre isso que iremos aqui tecer consideraes. Contudo, trataremos tal tenso
entre as duas gigantes possibilidades de pensamento, a saber, poesia e filosofia, a partir da
questo da interpretao. O que est em jogo no dilogo, alm do dilogo como questo, so,
pelo menos, duas noes distintas a respeito do interpretar (hermeneein), noes essas que
tero papel fundamental nas posies antagnicas das personagens Scrates e on. De
antemo, j vislumbramos que para Scrates a interpretao dos poetas e rapsodos no uma
tkhne. Nosso ponto de partida , pois, o fato de que para o mestre de Plato tanto o fazer do
rapsodo quanto o do poeta so interpretaes que pronunciam um anncio, e, justamente por
isso, no podem ser uma tkhne. E tal a linha argumentativa que ir, ao nosso ver, permitir
que Scrates atribua ao poeta e ao rapsodo uma concesso divina (theia mora). Pois, ao
caracterizar o rapsodo e o poeta como intrpretes (hermeneutiks) dos deuses (seja de modo
direto, como o poeta, ou de segunda mo, como o rapsodo, intrprete do intrprete), s restalhes acatar e produzir desde a parte que os deuses lhe permitem e esperar que os deuses lhe
anunciem. Para on, por outro lado, o poetar est intimamente relacionado com o dizer
(lgein) que convm a qualquer homem ou mulher, livre ou escravo, comandado ou
comandante. E por isso podemos entender que o interpretar, neste caso, simplesmente
pronunciar um anncio que compete no a determinados assuntos tcnicos (como as tcnicas
de navegao, conduo e guerra, por exemplo), mas a qualquer um. J para Scrates, o
melhor interpretar consiste em avaliar a adequao dos contedos no fazer potico.
Relao entre e no De Incessu Animalium de Aristteles
Matheus Damio (Mestrando PPGF-UFRJ)
Pretende-se aqui empreender um exame da exposio que o tratado aristotlico De Incessu
Animalium faz das orientaes direcionais (alto, baixo, direita, esquerda, frente e traseira), em

grego , a partir, sobretudo da apreciao do contexto extra, inter e intra-textual.


Tais orientaes direcionais parecem estar diretamente relacionadas aos princpios das
funes () de movimento, percepo e crescimento. O tratado toma como ponto de
partida os pontos de origem destas funes nos animais e, a partir disso, os distingue. A
funcionalidade () se estabelece, portanto, como um valor na descrio presente no De
Incessu, pois ela o prisma sob o qual Aristteles percebe e pensa as orientaes direcionais
nos animais. Corrobora-se, com isso, a grande importncia da funcionalidade na filosofia
aristotlica.

"... aquele antigo filsofo, que ao mesmo tempo artista": Nietzsche, leitor de Plato
Rafael Silva Lemos (Mestrando Escola de Msica UFRJ)
conhecida a crtica que Nietzsche faz a Scrates - mais propriamente ao socratismo - e sua
influncia na decadncia da tragdia: a predominncia de uma narrativa de carter
argumentativo, racional e causal em detrimento do coro e de uma verdade que se impusesse
pela fora mtica da msica. Menos conhecidas, no entanto, so as consideraes que
Nietzsche faz em seus cursos sobre a obra de Plato (de onde retirado o trecho que compe
o ttulo), onde este retratado - de forma generosa e mpar na obra nietzscheana - como o
exemplo nico que nos chegou da antiguidade clssica do filsofo que , ao mesmo tempo,
artista. A partir destes escritos de Nietzsche e de trechos da obra de Plato, pretendemos tecer
consideraes sobre o nascimento da filosofia como dilogo, forma dramtica e potica que
busca na arte parte de suas razes e de sua afirmao como verdade e encanto e no apenas um
convencimento lgico-racional.

Aristteles e Homero: citaes poticas em obras filosficas


Rainer Guggenberger (UFRJ)
Causa perplexidade o fenmeno de que Plato e Aristteles citaram Homero nas suas obras
mais que outros poetas, e tambm foram os mais citados comparados com a frequncia com a
qual eles citaram filsofos, historiadores e oradores. A comunicao mostrar as reas de
conhecimento e os contextos nos quais Aristteles faz uso de Homero. Comea com uma
apresentao do nmero das citaes homricas em comparao com as citaes de outros
poetas em todo o Corpus Aristotelicum. Manifestam-se diferenas no modo de citar Homero

em comparao com o modo no qual Aristteles cita outros poetas. Atravs de uma anlise de
citaes exemplares ser apresentado no somente o texto dos poemas homricos que ns
encontramos em Aristteles, mas ser comparado tambm o tipo de citaes homricas que
Aristteles usa no mbito da retrica, da potica, da tica e nas demais reas respectivamente.

Dilogo platnico: mmesis da conversao


Simone de Oliveira Gonalves Bondarczuk (UFRJ)
Em Plato, a forma dialogada pressupe um modo de pensar a filosofia no tanto como um
corpus doutrinrio, mas como um movimento de construo dinmico do pensamento atravs
da prtica da dialtica. Os dilogos socrticos, at certo ponto, refletem esse carter
conversacional, reproduzindo a alternncia das falas por turnos, em uma espcie de mmesis
da conversao, mas com caractersticas dramticas que o aproximam tambm do teatro. Por
mmesis, se entende no a imitao de algum dilogo real, mas uma reconstruo criativa que
teria como o seu Sitz im Leben a prpria Academia. Certamente, essas falas no so
autnomas e pressupem uma conduo da argumentao por parte de Scrates, mas o modo
original como se constri essa tessitura dialtica revela a capacidade literria do filsofoartista que foi Plato. Pode-se conjecturar que Plato intentasse construir um registro
mnemnico em seus discpulos por meio da participao performtica na filosofia. O objetivo
dessa comunicao procurar mostrar o modo como isso se d por meio da linguagem, com
nfase no uso das partculas gregas, como recurso lingustico interacional que sugere a
dinmica desse movimento na conversao, a partir do dilogo Filebo.

A Recepo Tomista da Luz Natural da Razo Platnica


Thiago Sebastio Reis Contarato (Doutorando IFCS-UFRJ)
No sistema aristotlico-tomista, o conhecimento humano perpassa as sensaes e alcana o
intelecto atravs do processo de abstrao, processo esse que executado pelo intelecto
agente. Nessa apresentao, argumentaremos que Toms se vale de elementos platnicos a
respeito da luz da verdade, que so encontrados principalmente na Repblica de Plato, para
explicar a noo aristotlica que foi chamada pelos medievais de intelecto agente. De fato,
Aristteles desenvolve muito pouco sobre o chamado intelecto agente em sua obra De
Anima (III, 430a10), mas ele se utiliza exatamente da metfora da luz para explic-lo. Com o

advento do neoplatonismo, surgem novas explicaes sobre a luz natural da razo que
influenciaro fortemente o pensamento de Agostinho de Hipona a ponto de este desenvolver a
sua doutrina da iluminao. Adentrando apenas em linhas gerais sobre tal doutrina
agostiniana, pretendemos expor na verdade a soluo tomista para o problema da
interpretao do intelecto agente, onde a iluminao ter uma importncia fundamental.
Portanto, apesar das diferenas entre Plato e Aristteles na teoria do conhecimento, ns
poderemos observar que a interpretao tomista talvez possa alcanar um meio-termo. Nesse
sentido, essa comunicao tem por objetivo expor em linhas gerais o modo como Toms de
Aquino recebeu as ideias platnicas na Idade Mdia, de modo que buscaremos apresentar as
continuidades e descontinuidades presentes na obra desse autor medieval. bem conhecido
que a recepo de Plato durante o perodo da Escolstica no foi boa em diversos sentidos,
principalmente no que diz respeito chamada Querela dos Universais. Contudo, de sua
parte, Toms de Aquino aceita relativamente uma compreenso neoplatnica, fazendo clara
distino entre platonismo e neoplatonismo, apesar de no usar esses termos. Portanto,
Toms evita o platonismo, mas busca conciliar o neoplatonismo (que tem influncias
agostinianas) com o aristotelismo, fortemente vigente em sua poca.

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