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I
I FIAT G.91 ha cos tituito un
NAICITA I lllLIPPI
uello che allora si chiamava
CT L , Cacc ia Tatt ico
Leggero, nacque come
rispos ta italiana ad una
speci fica ATO emessa dallo
S HAPE (Su preme Headquarters
Allied Powers Europe, ii comando
su premo delle forze allea te in
Europa), in forma ri servata, nel
dicembre 1953, relativa ad un
nuovo LWSF (Light Weight Strike
Fighter, appunto con ii sign ificato
di caccia-bombardiere Jeggcro).
Di versi ordin i d i motivi, politici,
economici e di filosofia militare,
avevano sollecitato questa specifica c he divenne nota come ATO
Ba sic Military Requirement I:
l 'indust ri a dcll'Europa Continentale doveva completare ii processo di ricostru1ione dopo i guasti della seconda guerra mondiale
e quelli ca usat i da l trattato di
pace; buona parte de lle fo rze acrec
aderen ti a ll a NATO no n sarebbe
stata in grado di affrontare i costi
e i problemi tecnici di una prima
li nea tutta montata su aerei da
combauimento dell'ul tima genera-
nascendo una forte preoccupazione per la vulnerabilit~1 degli aeroporti. Yen nero cos! a lla luce tutti i
progeui di aerei VTOL (Verti cal
Take-Off and Landing, atterraggio
e decollo verticali), STOL (S hort
TOL, dccollo e atte rraggio corti), i
dispos iti vi d i d eco ll o zerolength, g li aeroporti per i rischieramenti d'emergen1a ecc.
II 18 mar10 1954 si insediava
I' AGARD (Advisory Group for
Aeronautical R esearc h and
Development), ii comi tato, presied u to da l prof. Theodore Yon
Karman. prepo. to alla scelta del
progetto da far produrre in serie
con ii sostanziale aiu to finanziario
degli Stati Uniti. I progetti sottoposti f urono una decina: I' Aerfer
Sagittario IL ii Breguet Br.1 00 1
Taon, i Marcel Dassault Mystere
XX II , XX JV e XXV I (poi
Etendard II , IV e Y I), ii FI AT
G.91, i Folland Fo. 139 Midge c
Fo.141 Gnat, una versione a lleggerita e semplificata dell' Hawker
Hunter ed ii S ud -Est SE-5003
Baroudcur; diverse fonti indicano
l-
C 11
quarto s1 tro~ ava a Tor1110-_ ase e,
----
addirittura a Mach 2.
Man mano che procedeva no le
fasi del concorso e dello sviluppo
del cacc ia-bombardiere leggero
italiano , le di ve rse for ze ae ree
interessatc cominciavano a renders i canto c he non sarebbe s tato
facile trovare un' uti Iizzazione credi bi le pe r un ae reo da combattimento co n un vo lume di fuoco
(i ncludendo nel te rmine anche ii
carico di caduta) inferiore a quello
degli aerei da caccia degli ultimi
mesi de lla seconda guerra mondiale.
Per que sto motivo I' AGARD,
quasi in sordina, aveva richicsto la
possibilita di impiego ne lla ricognizione tattica, ordinando quattro
esemplari di pre -serie con ques t' alle s timento (g li NC.17
MM.6251 , NC. 19 MM .62 53.
NC.23 MM. 6 257 ed NC.25
MM.6259) ; il muso fotog rafico
poteva sos tituire St!I campo
quell o normale cd un esemplare
prototipo fu provato sull 'NC. 2.
Pur nei limiti del suo inviluppo di
vo lo, il G.91 R diventava qucllo
che oggi si chiamerebbe poli valente senza pre paraz ione in quanta, nell'ambito di una stessa mis-
G.91R-3
1 ~~~~
, ___ _
G.91R-1B
G.91R-l (G.9 1R/I nella letteratu- del G.91A con un'ala ulteriormenra tecni ca dell ' AM ); i 50 aerei te riprogettata, con frecc ia leggerde ll a Luftwaffe divennero G.9 1R- mente aumentata a 38 e spessore
3 e i 50 che I' USAF intendeva ridotto a ll '8%, a van taggio della
girare a Grecia e Turchia furo no velocita massima, e con un turbosiglati G.91R-4. Gl i aerei destinati reattore Orpheus BOr. 12 da 3.089
a ll a Fran c ia avrcbbero dovuto kg/s. L'evoluzione del G.91 , pero.
essere i G.91R-2 ma, come sap- ass un se una dive rsa direzione e
piamo, I' Armee de I' Ai r vi rinun- a nche la ve rsione S fu una delle
c io. 11 G.9 1R-5 era stato stud iato tante che non videro mai la luce.
per la Kongelige Norske Flyvapen Ris pe tto al primo prorotipo, andato
norvegese e prevedeva d ifferen ti di s t rutto a cau s a di fenomeni
apparati di navigazione e maggi o- aeroelastici, i successivi e g li aerei
re c apacita di combu stibile, ma di pre-serie comportavano alcune
l' ordine no n s i concretizzo. F u modifiche, come quelle al disegno
rc ali zzato anche ii progetto di dei piani ori zzo ntali , e l'appli camassima di un G.91 R-6 con car- z ione di una sottile pinna ventrale;
re ll o in grado di sopportare carichi ii tettucc io, per venire incontro alle
maggiori , capacita di combustibi le esigen ze de ll a Luftwaffe, i cui
au mentata , fre n i aerodinamici pil oti erano med iamente piu alti ,
ingranditi, sistema di navigazione aveva un profilo rial z.a to di 6 cm
basato su un radar Doppler e due (ma fu ul teriormcnte bombato
punti d' attacco aggiunti vi (alcune dopo
la
sostitu z ione
dei
eggiolini).
di queste caratteristic he confluirol successivi G .91 R di serie si adeno ncl G .91 R- 1B).
Le commissioni dell 'E lliniki gua vano a questo sta ndard ma
Bas iliki Ae ropori a e della Ttirk introducevano ii muso fotografico
Hava Kuvvetleri rinunciarono agli e le ulteriori modifi che specifiche
csemplari loro destinati, soprattut- di ogni singola sottoversione.
to a causa de ll ' insuffi ciente arma- L'impianto propulsivo era basato
mento ( i G.9 1R-4 , infatti , preve- s u di un turboreatt ore a flu sso
devano gli stessi pannelli amov i- ass iale Bristol-Siddeley Orpheus
bili con le mitragliatrici da 12,7 BOr.2 Mk.80 I da 2.200 kg/s a l
mm dei G.91R-I ) ma la Luftwaffe decollo, prodotto su I icenza dalla
decise di accollarsi questa tran- FIAT come 4023; d a ll a sottoverche di 50 aerei, riservando loro sione - l B fu introd o tto ii FIAT
co mpiti
prevale n teme n te 4023-02 Orpheus Mk.80 1-02 da
addestrati vi.
2.270 kg/s al decollo e 1.905 kg/s
I 50 FIAT G.9 1R-3 a ll est iti per cont inui. L' ossess io ne della NA.10
conto della Luftwaffe presentava- per ii ricorso a 'pi ste carte e non
no una dotazione avionica legger- pre parate fece sl c h e gia con
mente piu sofistica ta che com- I' C.2 fosse sperimentato l"impiepre ndeva un radar Doppler Bendix go di una o due coppie di razzi di
ed un PHI (Posit io n and Homing decollo Aerojet 14- DS- IOOO-M8,
Indicator, indicatore di posizione e modificati dalla FIAT, di 450 kg/s
di rotta) della Computing Devices (a ll ' epoca no ti come JATO, Jeto f Canada. La cellula aveva alcu ni A ss i sted Take-Off, o RATOG,
rinforzi e introduceva i due punti Rocket-Assis te d Take-Off Gear,
d 'attacco a la ri es te rni e, infine, con s ign ificato a na logo) con i
I' arm amen to fi sso era costituito da quali la corsa di decollo su ostacodue cannoni-revolver DEFA Type lo di 15 m, al peso di 5.000 kg, si
552 (o 5-52) da 30 mm con 120 riduceva del 70% (due ra zz i) o
colpi per arma, capaci di una cele- dell ' 86,5% (quattro razzi). Questa
rita di tiro teorica di 1. 200 soluzione, comunque, non fu stancolpi/min con un'energia a l la dardizzata, e I' uso de li e bottigl ie
bocca di 9. 133 kg/ mq (propri o JATO (cosl chiamate per la loro
qu esfultimo p a rametro impo se forma da bombola di gas liquido)
I' adeguamento del le s trutture in Italia rimase limitato ad aerei
p'1u pe sani1 tco me '1 C-n~ o g1'i
de1h luso1'1era).
Fu proposto anche un G.91 S che Albatross). La capac ita di combua\'rnbb~ dCJ\'utG ~SQ.\~ i__m G. 9 l di s.tib,ile in.terna era di circa l ,6QQ
seconda generazione, evo lu zione litri contenuti in nove serbatoi in
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DATI E CARATTERISTICHE
DEL FIAT G.91 R1 B
Caccia-bombardiere leggero e ricognitore tattico, mo noposto
Impianto propulsi vo : un turboreattore a flu sso ass ia le FIAT
4023.02 (B ri stol-S iddeley Orpheus BOr.2 Mk.80 I Srs.2) da 2.270
kg/s al decoll o. Capacita di combustibile: interna 1.600 litri, esterna
520-1.034 litri in due serbatoi.
Dimensioni: apertura alare 8,56 m; lunghezza 10,29 m; altezza 4 m;
superficie alare 16,42 mg ; allungamento 4,46: l ; apertura piano orizzontale 3,70 m; carreggiata carrello 2,72 m; passo carrello 3, 16 m.
Pesi: a vuoto 3.360 kg; totale 5.350 kg; massimo al decollo 5.670 kg;
carico alare 326 kg/mq; rapporto spinta:peso 0,42: I.
Prestazioni: velocita massima 1.045 km/h a 1.500 m (Mach 0,868),
di crociera economica 650 km/h, di stallo 232 km/h; salita a 8.000 m
in 6 min 40 sec; tangenza pratica 13.260 m; raggio d' azione 643 km;
autonomia 1.850 km.
Armamento: quattro mitragliatrici Colt-Browning M3 da 12,7 mm
con 300 colpi per arma e 680 kg di carico bellico.
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mita ma non sembra sia stata neppure sperime ntata. Su tutte le sottoversioni fino al G .91R-1 A incluso (quest' ulti mo riconoscibile per
le due piccole prese d'aria dell' impianto d i co nd izionamen to ,
sotto i pannelli delle armi) ii carico bellico era trasportato dai due
punti d 'attacco con capacita nominale di 225 kg, ma con i G.91RIB e -3 sono stati introdotti altri
due pylons da 11 5 kg nominal i;
raramente montati sugli aerei italiani, erano disponibili retroattivamente anche per gli esemplari precedent i. L' a rma men to esterno ,
quindi, era di 680 kg ma ii carico,
se costituito di solo combustibile,
poteva arrivare a circa 900 kg .
Tra le so lu z ioni piu tipiche vi
erano due bombe M64 da 225 kg
o sei razzi non guidati HVAR da
127 mm (oppure Janc iarazz i di
vario tipo e calibro). I G.9 lR furono visti spesso associati a i miss ili
aria-superficie Aerospatiale AS-20
che, pe ro, benche provati a lungo,
non furono ad ottati , cosl come
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Qui vicino:
ii serbatoio
ausiliario da
260 litri;
a destra:
l'antennina
a lama del
TA CAN.
Al centro,
a sinistra:
ii vano del
semicarrello
principale
destro.
Al centro,
a destra:
ii semicarrello
principale
destro. Sotto,
a sinistra :
l'interno dei freni
aerodinamici
completamente
aperti.
Sotto,
a destra:
i generatori
di vortici.
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distribu zione dei pesi aveva completamente ann ullato ii comportame nto benevolo de l G.91 R e faceva del G.91T un acroplano molto
formati vo, un eufe mi s mo con ii
quale nelle scuole di volo de ll' AM
si indicano le macchine poco propcnse a perdonare g l i e rrori. Per
questo motivo ii G.91 T, ini z ial mcnte soprannomin ato Tango (dal
codice fo ne tico de lla lettera T ) si e
guadagnato ii nomig nolo d i Virus.
Sulla scia dcll'intcresse suscitato
da lla versione monoposto, furono
previ s te div e r se so ttoversio ni:
G.91T-I per l'Aeronautica Militarc, G.91T-2 per l'Armee de l'Air,
G .9 1T-3 per la Luftwaffe e G.91T4 in ri s posta alla ri chiesta di un a
vers ione speci fi ca pe r l'addestramento dei piloti di F-104. L' Aerona utica Militare ordino 46 G.91TI, poi a umentati a 6S e seguiti da
una second a serie di 34, per un
totale d i 103 macc hine ( incluse le
due d i pre-serie); i G.91T-l erano
caratte ri zzati dall 'adoz io ne de!
segg iolino eiettabile Zero-zero
Martin- Baker MK.6 e dal tettuccio
del secondo abitacolo di fo rma piu
convessa. L a Luft waffe, dopa un
r e qui s ito ini z ial e per c irca IS
DATI E CARATTERISTICHE I
DEL FIAT G.91T-1
Addestratore ava nzato, biposto
l
'
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).
delle fi gure co llc tti ve) ; le m itrag liatrici e le scato le porta munizion i furo no soppresse e sos tituite
con adcguati contrappcsi per mante ne re in alterata la sta bilita de lla
cellula (almeno questa era stata la
dec isio ne iniz iale be nc he ad un
certo mome nta i G.91 PAN abbiano operato sempre con le m itrag lia tr ic i in sta llate) e infi n e fu
mo ntato ii siste ma pe r la produz ione dei furn i colorati. Tl primo
G .9 1 PAN fu consegnato al 3 13
G ruppo Autono mo Addestramento
Acroba tico di Ri volto (Udine) il
28 dicembre 1963. D a allora, guasti ed incidenti hanno portato alla
ric hi esta d i ulte ri ori ese mplar i
modificati pe r cu i furono convertiti allo standard PAN tutti g li acre i
impiegati in precedenza in atti vita
sper imcnta li ed a n c h e a lcu ni
G.9 1R; in q ualche caso. pe r l'indisponi bilita di ulteriori musi solidi. alcuni aerci hanno rnanten uto
ii muso fotografico. Caratteri zzato da una notevole ag ilita e da prestaz io n i p ii:1 brill a nti di qu e ll e
degli aerei da addestramento abitualme nte utilizzati nell'acrobazia
coll etti va dai principali team s
c uropei, ii G.9 1 non fece rim piangere il Sabre e fu probabilmente,
per questo ge ne re di atti vita, uno
degli ae re i piu a rnati dai piloti e
dal pubblico. La sua linea elegante, sottolineata dal mo ti vo del le
I DATI E CARATTERISTICHE I
DEL G.91 PAN
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IL l ,lll
ia durante lo sv iluppo de !
G.9 1 l'Ufficio Tecnico delta
FIAT Av ia zione diretto da l
Prof. Ing. Giuseppe Gabriel li s i
preoccupo di assicurare la successione del G.91. La prima idea fu
quella di potenziarne le caratteris tic h e di d eco ll o co rt o con ii
G.9 1A ma immed iatamente dopo
l'attenzio ne fu incentrata s ull a
possibi lita di incrementare le prestaz ioni, contemplando a nche la
capacita supersoni ca: i caccia di
nuova generaz io ne puntavano a
Mach 2 e non vi era ancora stata
la definizio ne d e lt a cos iddetta
arena del combattimento ipotizzata a t to rno a Mach 0 ,8- J ,3.
L'i ncreme nto de lle prestazio ni
sare bbe s tato ot ten u to con i I
G .91 S, mentre la velocita supersonica era prevista pe r ii G.9 1TS; si
parlo anche di un G.9 1V, variante
del G.9 1S con motore Orphe us
BOr. 12 da 3.200 kg/s con postbruciatore, caratteri zzato da un' a la
G.91Y
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Collimatore di tiro
Ferranti IS/S-B; era
previsto un HUD OM/
Specto, poi non installato
per ragioni di costo.
Presa d'aria
dei
d 'a limentazione
motori. Contrariamente
a/le tendenze attua/i, i due
turboreattori fanno capo
ad una presa unica.
Dielettrico del radar Doppler
Bendix DRA-12, prodotto su ~
licenza dalla FIAR. Le sovrastanti
canne dei cannoni, nel corso
de/la produzione, sono state
ingabbiate per evitare che si
impigliassero nella barriera Bliss
in caso di atterraggio forzato.
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Prati ca di Mare svolse tutta l' attivita di esplorazione dell ' inviluppo
delle prestazioni.
II pri mo aereo di pre-serie (ii lotto
era compos to d agl i NC. 2 00 3 2022, MM.644 1-6460) vo lo ne l
lug li o 1968 e nel 1969 l'Ae ronautica Militare ord ino, a quella
che ne l fra tte mpo e ra di ve nuta
Aeritali a, 55 esemplari di seric; a
costru zione in corso, pero, I' ordine fu tagliato di dieci unita, con la
ca nce ll azione d eg li esem pl a ri
MM .696 1-6970. La produzione si
concluse nel 1976.
II G.9 1Y e stato offerto pe r l 'es po rtazio ne a ll a S vizzera, ne l la
variante G.9 1YS (un dimostratore
era stato otte nuto pe r conversione
di un ae reo dell ' AM , l'NC.2923
MM. 646 1), imm ed i atame nte
distingu ib ile per l' installazione di
due rotaie alari esterne per i missi1i Sidewinder, seco n do q uan ta
ri c hi esto dal Gr u ppe FUr
Ru s tu ngs d iens te . Des ti nato a
sosti tu ire i Ve nom , l' aereo itali ano
dam e ntOf'I
rano al/a
'se
Piano verticale costituito da deriva e
timone convenzionali. La cellula de/
G.91Y derivata da quella de/ G.91T
/
/
~:_..!ll!lll!~!!!i1!mm~~~l'I
> da 520
Le Sta
;sono pol:re anche -----' nominali.
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_.., _
_
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DATI E CARATTERISTICHE
DEL G.91 Y (YANKEE)
32
JJ
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presa d ' aria unica ravoriva l' ingestione di eventuali corpi estranei
da parte di entrambi i motori contem poraneamcnte, cos! come s i
e bbero cas i di flame out s u
acrei c he durante ii tiro in poligono con bombe reali passarono in
mezzo al fumo e alle sc hegge
de ll e loro bombe. Tl tettuccio
do ve tt e (co me gia sui G.91 R)
essere leggermente rial za to per
consentire in sicurezza l' estraz ionc della tendina protettiva de! seggio l ino e ie ttab il e e le can ne dei
ca n noni, es te rnc nel loro tratto
fi na le, furono protette da gabbie
d 'acciaio per ev itare c he s i impig li assero nellc barriere d 'arresto
d 'emergenza portando ii cavo di
sos tegno a scontrarsi con ii
te ttuccio.
Risolti questi inconvenienti, rimase quello (tutt'altro che trascurabilc) dell'eccessivo torme nto impasto al la cel lul a calla strumentazione dal fuoco dei cannoni; le cose
migliorarono dopo la sostitu zione
del collimatore ma i due pezzi da
30 mm sono sempre stati usati con
parsimonia.
Come per g li F-5 dotati degli stessi motori , ii raggio d ' az ione non
era esuberante: in missione interamente a bassa quota (150 m) con
due bombe d a 450 kg e due da
225 kg, la mi ssione era di 222 km,
con 5 minuti sul bersagli o. Con
due lanciarazzi da 127 mm i I ragg io d ' a z ione a rr ivava a 296 km
mentre in miss ione di ricognizione
tattica saliva a 472 km con velocita compresa tra 6 11 e 926 km/h.
A causa dei limiti aerod in a mici
della cel lula, ii G.91 bireattore era
ve loce ma n o n velocissimo e d
aveva il suo limite a poco piu di
I . I 00 km/ h , non consentendo,
quindi , exp loits s uperso ni ci
c he, d ' altra pa rte, non g l i era no
richiesti.
La strumentazione del G.91Y.
L'Aeritalia e I' Aeronautica Militare
avevano considerato l'installazione
di dispositivi moderni come HeadUp Display, mappa mobile ed altri
per consentire notevoli capacita di
navigazione strumentale. I soliti
problemi di bilancio ritardarono
l'acquisto di alcuni componenti.
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c int u r a
pa racadute
Mk.30 SP
Vatvota
re9otazione
tut a anti G ))
Avvisatore acustico
Commutatore
Contacolpi
I nterruttore tanciarazzi
I nterruttore
I nterruttore
I nterruttore
I nterruttore armi
I nterruttore
I nterruttore
I nterruttore
I nterruttore per smorzatore d'imbardata
Commutatore cinefotomitragtiatrice
Com mutatore
I nterruttore
Commutatore antenna
ADF
Pomella tono
Pometto
principale
Quadretto di comando
comunicazione
Pometlo volume
Commutatore comando emergenza stabilizzatore
Commutatore coman
do correttore timone
di direzio ne
Lampada spia posi
zione correttore timone di direzione
Giunta a disinnesto
rap ido per tut a anti
t<G
Votantino di regota
zione del gruppo co
man do
Manetta carburante
Manetta
avviamento
Manetta comando tur
boreattore
Devi ato re
comando
ipersostentatori
Tubazione sinistra an
tighiaccio ed antiap
pannante
Traguardo ottico per
macchine aero-fotografiche S
I nterruttore
emer
genza circuito
atta
pressione combustibile
I nterruttore setettore
cartucce
tnterruttore di comandO
I nterruttore per svin
cote vibratori
tnterruttore comando
rubinetto
combusti
bile
Cavetto elettrico per
ii 39
Lampada sinistra illuminazione
Tabettina frequenze
radio in UHF
Manetta
bloccaggi o
tettuccio
Lampada spia per ii
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Commutatore comando carrello
lnterruttore (pulsante)
es c I us ione avvisaore
acustico
I nterruttore comando
faro parcheggio
I nterruttore comando
apertura e chiusura
tettuccio
Lampada spia bloccaggio tettuccio
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Manetta
emergenza
carrel to
Pedaliera
(freno e
poggiapiede)
I ndicatori
posizione
carrello
I nseritore
costante
vento
I ndicatore radiogoniometro
.Comando paracadute
freno
Manetta sgancio emergenza carichi esterni
Anemometro di sicu
rezza ME-4 con ma
ch metro
Altimetro da 50.000
Feet
I ndicatore
posizione
stabilizzatore
Lampada spia bassa
pressione linea servocomandi
t ndicatore
posizione
ipersostentatori
Ind icatore
posiz ione
aerofreno
lnterruttore per rubinetto esctusione servocomando atettoni
Ind i ca tore
pressione
impianto
oleodinamico servocomandi
I ndicatori
pellicola
inesposta
Selettore vetocita di
ripresa
Selettore frequenza di
ripresa
Lampada di segnala
zione-ambra
Selettore di posizio ne
per registratore
La mpada di segnala
zione-verde
Selettore diaframmi
oeviatori
predisposizione velocita di ripresa
Deviatore
predisposiz io ne macch ine
I ndicatore
pressione
impianto
oleodi
namico - servizi
Virosbandometro
MDlA
tndicatore PHI
Acceterometro B6
Collimatore 83 A 3
Cristatti
per visione
diu rna e notturna
Manigtia appiglio pilo
ta
Specchio
retrovisivo
antimagnetico Al (Air
Force)
Bussola di riserva (ma
gnetica)
c i nefotomitragliatrice
Tipo N9 (Bell-Howell)
Reostato oscuramento
lampada collimatore
I ndicatore
girorizzonte JS (Bendix)
Variometro
Orologio
I nterruttore per rubinetto esctusione servocomando equilibratore
I mpugnatura e barra
di comando
Cinghie richiamo gambe pilota
Nastro per I' 88
Lampada spia direz i one servocomando
equilibratore
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92
93
94
95
96
97
98
99
100
101
102
103
104
105
106
107
I nterruttore comando
indicatore livello combustibile
Lampada spia livello
combustibite
Lampada spia bassa
pressione lu brif icante
Lampada spia bassa
pressione combustibite
Manetta
emergenza
fre no carrello
I ndicatore contagiri a
percentuale
lndicatore
temperatura getto
I ndicatore livelto combustibile
Attimetro cabina
Manetta comando eie
zione tettuccio
Voltmetro
I nterruttore comando
inserzione batteria
I nterruttore comando
inserzione dinamo
Lampada spia avaria
inverter primario
Lampada spia
mancato
funzionamento
inverter second aria
lnterruttori comando
inserzione inverter primario e secondario
lnterruttore per prova
circuito avvisatore incendio
/,
31
~
J
A destra: ci sono aeroplani la cui cellula sopporta qualsiasi trasformazione senza presentare alterazioni avvertibili al comportamento in volo e ne esistono altre nelle quali modifiche anche non fondamentali
influiscono pesantemente. A questa seconda categoria apparteneva ii
G.9'\T, un aeroplano definito molto formativo.
43
CILllllllNl I lllLllCI
G.91R
Protot ipo :
completamente in
metal l o
natura l e con
pannello antiriflesso in Verde
scuro opaco (FS.34097), stri scia
in fu soliera e wa lkways Rosse.
11
~: 1
r
Alluminio opaco 32 (37178)
I
1
44
sedi le e poggiatcsta in Verde, cinghie e paracadute Nocciola, maniglie d i espulsione a strisce Gialle e
Ne rc. Carrelli in A ll u mi ni o 32
opaco ( FS.37 178). Vani carrelli e
va ni interni in Z inc Chromate (FS.
3348 1).
G.91T E G.91 Y
Esemplari di serie: superfic i latero-su pe rio ri a c h iazzc di G rig io
45
CORRISPONDENZE COLORI
COLO RE
FS. 595A
Verde scuro 9
24079
HUMBROL
MOLAK
XTRACOLOR
116
FSC8
X l lO
36329
87
LNI
X352
36 132
111
LMU20
X207
H69
Allu min io 32
37 178
11
24
X l 42
H8
35526
122
FSC 33
X202
H67
Grigio medio
3623 1
146
3623 1
Xl31
H3 17
1740
Zinc Chromate
33481
81
3348 1
X408
H58
1584
S iu-Celeste J3
25177
144
35 164
Xl25
H56
1720
26 152
92
RAL70 12
X254
H37
46
GUNZE
H309
TESTORS
17 10
172 1
1790
47
DETTAGLI G.91R
In ordine di lettura: ii cruscotto de/ G - 91 R italiano e ti pico de/lo st a to dell'avionica deg Ii anni
'50- '60. Presenta all'interno la c/assica colorazione in grigio con i vari pannelli in nero semilucido. Ancora la
parte superiore de/ cruscotto che permette di apprezzare la presenza di una maniglia posta su/ montante e
def virosbandometro sul lato opposto. Da osservare l 'andamento curvo dei montanti che spesso vengono invece riprodotti sui kit in maniera rettilinea. La consolle sinistra contiene la manetta e stranamente e interamente in grigio. Alcuni esemplari possono pero avere i dettag/i dei vari quadretti in nero semilucido. La consolle
destra invece presenta la colorazione standard in grigio e nero. Que/lo de/la ricostruzione dell'abitacolo e uno
dei problemi maggiori sui mode/Ii in commercio, in quanto spesso e praticamente inesistente o ridotto a meno
che l 'essenziale. II particolare de/ collimatore di tiro con annessa fotocinemitragliatrice. II collimatore era de/
tipo a deflessione ed era costituito da un semplice vetro leggermente disassato sulla sinistra. II seggiolino
eiettabile prodotto dalla Martin Baker e, nelle immagini, quel/o adottato negli ultimi anni di servizio e caratterizzato da prestazioni del tipo zero-zero. Ricordiamo che sia ii monoposto sia poi ii biposto, presentano la parte mobile de/ tettuccio leggermente diversa e dalla forma piu bombata per permettere l ' installazione di questo seggiolino. lnoltre si puo intuire la parte in acciaio su cui poggiano le slitte de/ sedile e che divide l 'abitacolo dal compartimento motore a/le spalle del pilota.
48
In ordine di lettura:
particolare de/la cloche, simile per forma a
quel/a de/ 104 e che
comprende diversi botto n i in rosso per le
comunicazioni,
lo
sgancio de/ carico e lo
sparo dell 'armamento
di bordo. Due viste da
angolazioni diverse de/
carrel/a
anteriore
monoruota in cui si
puo anche osservare ii
profilo de/ faro d 'atterraggi o. L ' inferno de/
vano carrel/a anteriore
ed ii dettaglio di retrazio ne de/ martinetto
de/ portel/o. Da osservare come /'inferno sia
in
co/ore Interior
Green, mentre le gambe de/ carrel/a rimangono in meta/lo naturale. Un particolare poco
noto presente sulla
parte mobile de/ tettuccio e questo traguardo di puntamento
che veniva normalmente impiegato per la
verifica dell'area sottopos to a ripresa fotografica dalle fotocamere paste su/ muso. II
traguardo e presente
anche su entrambi i
lati de/ tettuccio.
Partico/are de/ portello de/ vano carrel/a
anteriore che si presenta di foggia e forma
differente da quello
adottato poi in seguito
sul biposto e sul G91Y.
49
50
51
G.91 di pre-serie, Sa Aerobrigata Cacciabombardieri. Mimetica in Verde scuro semilucido 9 (FS 24079), Grigio Mare scuro semilucido 2 (FS 26152) su Siu-Celeste 13 (FS
25177).
Pianta esemplare
valutato
dall'US Army
con bande
in Rosso Arancio
28913.
Pianta def profilo +ala inferiore G.91 PAN.
G.91 R-4, Luftwaffe, LeKG-42, 1973. Mimetica come i G.91 R AMI in Verde Scuro 9 opaco
(FS 34079), Grigio Mare scuro 27 (FS 36132) su Alluminio opaco 32 (FS 37178).
Pianta velivolo
Forya Aerea
Portuguesa,
interamente
in Grigio
FS 16231 .
52
G.91 R-4 (ex Luftwaffe), For~a Aerea Portuguesa, Escuadra 121 Tigres, 1974. Mimetica
in Tan (FS 30219), Dark Green (FS 34079) su Light gray (FS 36622).
53
VERSIONE BIPOSTO
G.91T
In ordine di lettura: la consolle destra def G.91T completamente di co/ore nero e l'unica differenza coloristica data dal contrasto tra la tonalita di nero dei vari
quadretti e quella def resto de/la struttura. Come in
diversi velivoli biposto, anche su/ G.91T i comparti dei
due abitaco/i sono divisi da un trasparente, posto
davanti al cruscotto posteriore e suddiviso in due porzioni. Una vista dell'alloggiamento fotografico sul muso
visto dall'alto. Gli interni sono quasi completamente in
nero semilucido, mentre la disposizione de/le fotocamere su/ muso tale per cui prima viene quel/a frontale, poi quel/a vertica/e ed infine le laterali. Un dettaglio
de/la parte posteriore de/le fotocamere che illustra le
connessioni elettriche comandate direttamente dall'interno dell'abitacolo. Un 'immagine che illustra la parte
anteriore def velivolo: sono degne di nota sia la presa
d 'aria ma soprattutto la picco/a parte vetrata che copre
la fotocamera vertica/e, posta net naso insieme a tutto ii
complesso da ricognizione. II dettaglio de/la luce di
navigazione sull'estremita a/are. Come in mo/ti velivoli
di quel tempo e non solo, presente una piccola superficie piana tra / 'ala e la luce stessa, che ha ii compito di
smorzare ii rif/esso verso /'abitaco/o.
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VERSIONE BIPOSTO
G.91T
A destra, in alto: ii
piccolo paracadute estrattore de/
parafreno, spesso
/asciato a terra
vo/utamente fuori
per indicare la pres en z a de/ pacco
paracadute nel
vano . In basso:
anche ii biposto
possiede ne/la parte de/la coda dei
medesimi genera tori di vortici de/
monoposto, anche
se la loro disposizione diversa.
VERSIONE
G.91Y
A sinistra: i proiettili arrivano all'arma attraverso un nastro metallico che Ii pre/eva direttamente dai /oro contenitori. Qui sopra:
una de/le piu importanti modifiche apportate al G.91 Y durante la
sua carriera fu que/la re/ativa al/'adozione di queste griglie ad
apparente protezione de/le canne dei cannoni Defa, ma in effetti
necessarie per evitare che le canne stesse si potessero aggrovigliare con le barriere d'emergenza.
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VERSIONE
G.91Y
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