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In equilibrio: offerta=domanda salario di equilibrio permette che chi cerca lavoro lo trovi
Il modello offerta-domanda ammette disoccupazione se imprese pagano un salario > di
quello di equilibrio e c eccesso di offerta, che non si riassorbe a causa della rigidit salariale
Tasso di disoccupazione = percentuale di FL in cerca di occupazione = U/FL
CARATTE RISTICHE
STRUTTURALI
residenti al Sud
donne: alto divario di genere perch pi
probabile che cambino di lavoro o entrino
ed escano dal mercato del lavoro quando
hanno figli (in parte il part-time le ha
aiutate ma vi una carenza di politiche che
conciliano lavoro e famiglia vd. bread
winner model)
giovani: bassi salari di ingresso e forte
divario salari tra vecchi e giovani
POST CRISI
gap geografico rispetto al Nord
gap di genere + disoccupazione
maschile (crisi ha colpito settori
caratterizzati prevalentemente da
occupazione maschile es industria)
causa scoraggiamento
( difficolt di ingresso e
flessibilit e precariet che hanno
aumentato il numero di contratti
aumentando l'instabilit di carriera)
divario salari vecchi giovani
italiana
2. Dimissioni
3.
Rientranti
4.
Nuovi entranti
DURATA
- Long Term Unemployment = disoccupazione di lunga durata (quota italiana super media
OCSE)
-lavoratori sommersi: chi ha due o pi lavori inattivi disoccupati stranieri per le categorie
deboli costrette ad accettare per necessit la condizione di un lavoro non dichiarato pu
diventare uno strumento di sfruttamento
4 TIPI
Ciascuno provocato da una causa diversa, con conseguenze e soluzioni diverse.
1. FRIZIONALE
- dovuta al tempo necessario perch imprese e lavoratori si incontrino e valutino il job match.
(Spendere pi tempo nella ricerca pu far s che il lavoratore torvi un impiego pi adatto a lui,
in cui sar pi produttivo, avendo quindi maggior probabilit di mantenerlo.)
- necessari e produttiva
- di breve periodo
- riducibile attraverso servizi di collocamento pi efficienti
2. STAGIONALE
- correlata a variazioni metereolog, flussi turistici e altri fattori stagionali (maestri sci,
raccoglitori frutta, operai edili)
- prevedibile e di breve periodo
-non preoccupante
-in genere i dati ufficiali riportano tasso di disoccupazione corretto delle variazioni stagionali
3. STRUTTURALE
- causata dalla mancata corrispondenza tra le competenze offerte dai lavoratori e quelle
richieste dalle imprese. In ogni momento settori delleconomia si espandono, mentre altri
rallentano: se le competenze richieste sono trasferibili, i lavoratori possono spostarsi
velocemente nei settori in crescita, se sono specifiche invece coloro che ne sono privi devono
adeguare le loro qualifiche, il che pu richiedere tempi lunghi
- per ridurla il governo potrebbe offrire programmi di formazioni per fornire le qualifiche
richieste
4. CICLICA
- squilibrio domanda-offerta pu derivare da uno stato di
recessione-> riduzione domanda beni -> riduzione domanda di lavoro ->eccesso di offerta ,
ma rigidit salari (dovuta a aumenti di salario imposti dai sindacati / salari minimi imposti dal
governo) disincentiva le imprese ad assumere, impedendo di riportare mkt in equilibrio
-economisti hanno sviluppato molti modelli in cui, anche in assenza di salari minimi e
sindacati, si verificano salari rigidi e disoccupazione
-per ridurla il governo dovrebbe stimolare la domanda aggregata e ristabilire lequilibrio del
mkt al livello del salario rigido
Non Forza
Lavoro
(N)
UE+NE ingressi
EU+EN uscite
Disoccupazion
e
(U)
Occupazione
(E)
La Rilevazione Istat sulla forza lavoro, nata nel 1959, la principale fonte di info sul
mercato del lavoro:
- campione anno 300mila famiglie
- frequenza mensile e annuale
t+
E
U
N
ee
ue
ne
eu
uu
nu
en
un
nn
Et
Ut
Nt
Ut+1
Nt+1
Pop complessiva
compresente
Et+1
Turnover
= misura della mobilit del lavoro
= insieme degli ingressi(assunzioni) e delle uscite (licenziamenti/abbandoni), dei lavoratori
dalle imprese
collegato alle caratteristiche individuali, al ciclo economico e alle caratteristiche
strutturali del mercato del lavoro
caratterizza soprattutto alcune categorie di lavoratori
deriva da flussi interni e esteri alla forza lavoro
tenure = n. anni di lavoro presso lo stesso datore, che pu indicare investimenti del datore
( in formazione e training, che aumentano la probabilit di proseguire rapporto e riducono
il turnover
Correlazione negativa tra et del lavoratore/ tempo di assunzione e probabilit di
separazione dal lavoro ( sia per abbandono che per licenziamento)
per due motivi :
1) giovani hanno maggior disponibilit a spostarsi
2) i neo assunti vivono un periodo di prova necessario per verificare qualit del matching
tra competenze richieste e possedute
Anche la retribuzione influenza il turnover:
-lavoratori che abbandonano spesso si spostano in lavori + pagati, e senza passare da
disoccupazione
-lavoratori licenziati si spostano in impieghi pagati, passando da disoccupazione
In Italia: dopo recenti riforme tra i giovani
in determinati settori (costruzioni e piccole imprese)
al Sud rispetto alle altre aree del Paese (per effetto del forte scoraggiamento)
turnover post crisi
Turnover e ADDESTRAMENTO SPECIFICO
= Investimento del datore di lavoro nella specializzazione del lavoratore
Relazione negativa tra anzianit lavorativa per uno stesso datore di lavoro e probabilit di
separazione grazie all'addestramento specifico
una correlazione cross section : guarda a tutti i lavoratori considerando le loro
caratteristiche individuali, In questo caso l'anzianit lavorativa maturata e la propensione
al turnover ,
per comprendere questa correlazione consideriamo due tipi di lavoratori:
* movers: disposti a sostenere i costi necessari per provare opportunit alternative alta
propensione turnover
e brevi periodi di anzianit lavorativa (giovani e poco
qualificati)
*stayers: no disposti bassa propensione al turnover e maggior anzianit (maturi e pi
qualificati)
Relazione si verifica non perch la probabilit di separazione basso per un particolare
lavoratore, ma perch i lavoratori con bassi livelli di anzianit sono probabilmente movers
Quindi laddestramento specifico pu avere un ruolo importante nei fidelizzare/ consolidare
la relazione di occupazione tra lavoratore e impresa
Disabilit
Negli ultimi anni ci sono stati notevoli progressi culturali rispetto alla disabilit, lo dimostra
anche la nuova classificazione proposta dal ICF, la quale supera il vecchio schema
Modello Medico: vedeva la disabilit come un processo lineare che partiva dalla malattia
passava per la menomazione da essa causata e finiva con la condizione di handicap.
Modello Sociale: prende in considerazione anche i contesti socio culturali, economici e
ambientali degli individui disabili, per valutarne l'inclusione sociale
Incidenza della disabilit in Italia:
In Italia i disabili sono circa il 5% della popolazione
50% dei disabili ha un'et superiore ai 80 anni
2/3 dei disabili sono donne
Coesione sociale
uno degli obiettivi principali dell'Unione Europea e dei suoi Stati membri
Linclusione sociale uno strumento per incoraggiarla, il quale a sua volta favorito da un
aumento delloccupazione
In un contesto come quello attuale, dove il problema della disoccupazione, significativo in
molti paesi europei, aggravato dalla crisi economica corrente, alcune categorie di
lavoratori incontrano particolari difficolt ad entrare nel mercato del lavoro. Risulta quindi
necessario che le autorit pubbliche attuino misure di sostegno come incentivi per le
imprese o iniziative di formazione.
La Commissione Europea considera svantaggiati: disabili
giovani fino ai 24
migranti
donne che vivono in aree economicamente
svantaggiate
minoranze etniche
disoccupati di lungo periodo anziani o poco
qualificati
ex carcerati e ex tossici
La nuova Strategia Europa 2020 sulla disabilit
- punta a migliorare linclusione sociale, il benessere e il pieno esercizio dei diritti da
parte dei disabili
- si basa sullattuazione della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone
disabili
- si fonda sulle disposizioni della Carta Europea dei diritti fondamentali e del Trattato di
Lisbona
tasso di inattivit
La condizione sul mercato del lavoro delle persone disabili assume una rilevanza maggiore
in ragione dei mutamenti demografici attesi nelle prossime decadi nei paesi OCSE.
Nei prossimi 50 anni si attende un
quota di ritirati dal lavoro e partecipazione dei giovani -- conseguente FL
--
produzione
potenziale
Possibile soluzione: mobilitare/integrare la forza lavoro inutilizzata che risiede nella
popolazione disabile in et da lavoro. Questo permetterebbe da una parte di aumentare la
capacit produttiva delleconomia e dallaltra di ridurre i costi associati ai sussidi di
disabilit!
Dalla precedenti crisi economiche (anni 80 00) possibile determinare alcuni fatti
schematici, utili a individuare alcune politiche di inclusione lavorativa delle persone
disabili:
- inizio beneficiari dei sussidi di disabilit allinizio di una recessione
- notevole persistenza nella condizione di sussidiato anche dopo la conclusione della crisi
(forse quale risposta alle poche opportunit lavorative)
- in alcuni paesi durante le fasi di ripresa si registrata disoccupazione e al contempo un
sussidi disabilit
ad indicare
*uno spostamento dei problemi del mercato del lavoro dalla disoccupazione a condizioni di
malattia e disabilit
-oppure*una sorta di sostituzione tra coloro che sperimentano disoccupazione di lunga
durata/scoraggiamento da inattivit con schemi di supporto alla disabilit
-La reattivit dellincidenza della disabilit a variazioni della produzione variano da paese a
paese.
Ad esempio, in Norvegia, Svezia, Svizzera e UK ad una produzione segue un rapido
incidenza della disabilit In altri paesi, quali la Finlandia, la reattivit molto pi contenuta
Limpatto del ciclo economico sullincidenza della disabilit tutto sommato ridotto
sul tasso di ricezione di sussidi molto limitato
-Spesso episodi recessivi sono stati seguiti da strutturali del livello di percettori di sussidi
di disabilit.
1.A
Il presente studio si pone lobiettivo di stimare limpatto della disabilit sulla
partecipazione al mercato del lavoro in irlanda tra 95 e 2000.
Gli individui disabili sono identificati in base a informazioni auto-dichiarate/soggettive
dallindividuo circa la condizione di disabilit e le limitazioni nelle attivit quotidiane.
Effetti medi dello sperimentare la condizione di disabilit con livelli alternativi di limitazioni
nelle attivit quotidiane sulla partecipazione al mercato del lavoro irlandese
i risultati pi robusti suggeriscono che la condizione di disabilit riduce di pi la
probabilit di partecipazione tra le donne che tra gli uomini
effetto negativo aumenta allaumentare delle severit delle limitazioni.
1.B
Il presente studio si pone lobiettivo di stimare limpatto della disabilit sulla
partecipazione al mercato del lavoro italiano.
Lanalisi condotta utilizzando dati per lItalia del periodo 2004-2007 per individui tra 16 e
60 anni
Gli individui disabili sono identificati in base a informazioni auto-dichiarate/soggettive sulle
limitazioni nelle attivit quotidiane (no limitation/limitation/strong limitation).
La condizione di disabilit influenza negativamente la partecipazione al mercato del lavoro
Limpatto negativo sugli individui con forti limitazioni
Condizioni passate di disabilit la partecipazione
La persistenza nella condizione di disabilit riduce tra 12.4 e 28.1% la partecipazione
linizio di una condizione di disabilit ha un impatto negativo compreso tra 6.9 e 11.3%
2.
Il presente studio si pone lobiettivo di analizzare il ruolo che la presenza di persone
disabili ha rispetto alla famiglia in termini di reddito, povert e partecipazione al mercato
del lavoro da parte dei coniugi.
Gli individui disabili sono identificati in base alle informazioni sulla ricezione delle
pensioni/sussidi di disabilit.
Reddito: + alto per familiari di non disabili
Povert: + alta per familiari di disabili