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RORY GALLAGHER

ANNO 2

N.18

NOV 2014

D I R E T TO DA M A X S T FA N I

BALLAD OF A
THIN MAN

I L M E G L I O D E L L A STA M PA R O C K
INTERNAZIONALE

EU RO 7,00

DREAM SYNDICATE

RIVAL SONS

TEDESCHI/TRUCKS

ANIMALS

BRUCE SPRINGSTEEN

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THE ALBUM COLLECTION VOL. 1, 1973-1984

I primi 7 ALBUM da studio di SPRINGSTEEN


rimasterizzati,

disponibili in CD e LP per Columbia Records/Legacy Recordings,

con riproduzioni degli ARTWORK ORIGINALI,


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DAL 18 NOVEMBRE
DISPONIBILE IN CD, CD DELUXE CON BONUS DVD, TRIPLO VINILE, SUPER DELUXE BOXSET E DIGITALE

OUTSIDER

OVERTURE

OVERTURE
di Max Stfani

Capisco come in vista delle festivit natalizie (o meglio della


tredicesima) sia importante cercare di approfittare della maggiore diponibilit finanziaria della gente comune: ma forse
questanno si esagerato.
Tra settembre e dicembre sono circa 50 i dischi di musicisti di
un certo livello, o vicini ad Outsider. Senza contare le reissue.
Forse nei mercati pi ricchi, vedi USA/UK/Germania/Francia/
Giappone, la cosa funziona: ma da noi sicuramente no.
La qual cosa potrebbe anche essere di nessun interesse, ma
chiaro che se decido di comprare Damien Rice, Mellencamp, Lucinda Williams, Jeff Tweddy, Leonard Cohen
e Sondre Lerche (e gi sono sui 100 euro) mi rimangono
fuori Prince, Lanegan, Gary Clark Jr, Johnny Winter, Chuck
Prophet, Marianne Faithfull, Richard Thompson, Blackberry
Smoke, Rival Sons, Empty Hearts, Lanois, Weezer, Jackson
Browne, Bob Seger, AC/DC, Steve Nicks, Jerry Lee Lewis e decine di altri.
Se poi mi parte qualche box/ristampa, che siano gli Allman,
Springsteen o i Basement Tapes, Gallagher, George Harrison, Kinks, Hendrix, Graham Parker, Simon and Garfunkel o
David Wiffen, ci vorrebbero 2-3 natali tutti insieme.
Tutto ci ha portato questo mese le nostre recensioni a 16, con
buone probabilit di ripeterle il prossimo numero. Magari poi
si andr a scemare.
Se pensiamo che eravamo partiti con lintento di non farne
mai pi di 6-8... Comunque: non saranno tutti capolavori, ma
sono tutti prodotti interessanti. C qualche vecchiaccio che
ancora tira fuori le unghie.

Poi vai a capire se valgono i 16-20 euro richiesti. Ognuno giudicher a parer suo.
Cover story dunque su Rory Gallagher. Nel nostro vero e
proprio recupero di meraviglie passate, il suo nome non poteva mancare.
La meritava? S, non c dubbio. Le qualit musicali e umane
del chitarrista irlandese sono a prova di bomba.
Non certo un chitarrista molto noto, certo non a livello di
Clapton o Hendrix, ma se abbiamo fatto Bloomfield e Peter
Green ci sta anche lui.
La wild song del mese Boom Boom. Una cazzatina, diciamolo, ma basta un poco di blues e tutto si trasforma. Specie
se le voci sono quelle di John Lee Hooker o di Eric Burdon.
Laltro musicista su cui ci soffermiamo con estremo piacere
Steve Wynn. Loccasione ci viene offerta dalle Sketches
Of Spain, che riuniscono due album che Wynn ha registrato e pubblicato in quel paese tra il 2001 ed il 2009, e di cui
abbiamo scritto lo scorso numero, ma anche ledizione in
vinile 180 grammi di Medicine Show che segue quella recente della reissue (2010) e quella ancora pi vicina di The
Day Before Wine and Roses in versione live, uscita originariamente nel 1994 dal vivo per pochi spettatori alla Radio
station KPFK il 5 settembre 1982, con quelle meravigliose cover di Mr. Soul/Buffalo Springfield, Outlaw Blues/
Bob Dylan e Season of the Witch/Donovan (inizio 2014).

OUTSIDER

Al posto dellora e mezzo di religione cattolica (come impone il Concordato) lo stesso tempo per delle sane letture.

Del 2004 quella di Live at Rajis (che ripropone lintero concerto comprensivo di quattro brani in pi) uscito nel 1989, uno
dei pi grandi dischi dal vivo di tutti i tempi: testamento finale della band, uscito postumo appena dopo lo scioglimento.
Insomma di giustificazioni ce ne sono tante.
Noi ci soffermiamo sui Dream Syndicate e su Medicine
Show in particolare.
Steve, con il quale sono sempre rimasto in contatto, stato cos
gentile da scrivermi un articoletto (The Art Of The Improvisers) a fare da cornice al nostro lavoro. Persona squisita. E non
credo abbia inserito Peter Green per farmi piacere, pur conoscendo il mio debole per luomo verde.
Gli altri due articoli sono sui Rival Sons e su Trucks/Tedeschi.
I primi si rifanno a quel rock-blues sporco degli anni settanta
con venature psichedeliche. Inoltre sono cos carini che ci permettono di toglierci lo sfizio di parlare dei Free.
I secondi facevano parte del mega articolo sulle jam band
dello scorso numero. Arrivano con un mese di ritardo.

Distribuzione
Come vi sarete accorti, siamo ancora nella distribuzione edicole.
Probabilmente lultimo numero.
Siamo sempre stati dellidea di uscirne prima o poi e di costringere (leggetelo in senso positivo) chi vuole leggere questo meraviglioso e appagante giornale a fare labbonamento.

Mi rendo conto che abbonarsi richiede un piccolo sforzo,


nonch fiducia nella pubblicazione: ma non c altra soluzione per andare avanti.
Se tutti i 3/4000 lettori di questa rivista lo facessero, saremo
in grado di dare un prodotto ancora migliore, con una certa
sicurezza economica e continuare piano piano a crescere.
Come vendita di copie e anche di qualit.
I primi numeri erano un po stentati ma piano piano abbiamo messo a fuoco i nostri obiettivi e stiamo andando sempre
meglio.
Stampare meno copie vuol dire anche tornare a stampare in
piana con una maggiore bellezza e carta pi pesante.
Offriamo anche il 50% di sconto a chi porta un ulteriore abbonato.
Da questo mese sospendiamo anche la distribuzione negli
Outsider Point, che ringraziamo tutti per lappoggio datoci
in questo anno e mezzo di vita.
Questo tutto.
Per tenervi al corrente ricordate sempre di consultare il sito
www.outsiderock.com, il nostro facebook o quello mio.
Buona lettura.
Grazie
Max Stfani
Ps Nel numero di settembre, larticolo The Road goes on
forever di Paolo Barone: non di Andrea Hawkes come segnalato. Ci scusiamo con lautore.

OUTSIDER

TITOLO ARTICOLO
SOMMARIO/POSTA

SOMMARIO

N.18

NOVEMBRE 2014
4 EDITORIALE
6 SOMMARIO
+ POSTA

76 RECENSIONI

QUESTO MESE IL MERCATO CI HA IMPOSTO DI


ALLARGARCI: JACKSON
BROWNE, LEONARD COHEN,
JOHN MELLENCAMP, DR.
JOHN, LUCINDA WILLIAMS,
SONDRE LERCHE, JOHNNY
WINTER, PRINCE, MARIANNE
FAITHFULL, BONAMASSA,
COUNTING CROWS, TOM
YORKE

BOOM BOOM
ANIMALS? JOHN LEE HOOKER? QUALE CHE SIA LA VERSIONE CHE AVETE, QUESTO
BLUES LA NOSTRA WILD
SONG DEL MESE.

94 RISTAMPE

38

RIVAL SONS
ECCO UNA NUOVA
BAND CHE RIESCE AD
AFFASCINARE CON VIBRAZIONI RETR E POTENTI, CON DEL SANO E
ONESTO ROCK SPORCO,
LE NUOVE E VECCHIE
GENERAZIONI CHE
RIFIUTANO OGNI COSA
INCISA DOPO FINE ANNI
SETTANTA.

14

RORY GALLAGHER
ABBIAMO DATO COPERTINE A PETER GREEN,
MIKE BLOOMFIELD, JERRY
GARCIA, RY COODER,
DUANE ALLMAN, E
PROSEGUIAMO CON UN
IRLANDESE CHE NEI 70
HA FATTO VIBRARE LE
CORDE DEGLI AMANTI
DEL ROCK-BLUES.

IN COMPAGNIA DI SUZANNE
VEGA, JERRY JEFF WALKER,
BROMBERG, PINK FLOYD,
MORRISSEY, JETHRO TULL,
SMASHING PUMPKINS,
LONG JOHN BLADRY, RUFUS
WAINWRIGHT, MIKE COOPER

108 MIXED UP

TOM PETTY E STEVE


WINWOOD, BLACKBERRY
SMOKE, ALLMAN BROTHERS,
THE X, ELECTRIC PRUNES,
THE BAND, DEVO, GARY
CLARK JR., GRAM PARSONS,
RADIOHEAD, DEEP PURPLE,
TRUE DETECTIVE

129 WHO WE ARE

50

STEVE WYNN
QUALCHE BUONA
REISSUE CI FA TORNARE SUL LEADER DEI
DREAM SYNDICATE.
VIAGGIO A RITROSO
SUL DISCO MEDICINE
SHOW E QUALCHE
BOXINO ARRAPANTE.
WYNN, SONGWRITER
ANCORA OGGI AL PASSO COI TEMPI.

POSTA

64

TEDESCHI/
TRUCKS BAND
DOVEVA FAR PARTE
DELLO SPECIALE JAM
BANDS DELLO SCORSO NUMERO, ED ECCOLO QU IL CHITARRISTA DEGLI ALLMAN
ULTIMA GENERAZIONE
A PARLARCI DELLA
SUA BAND CON SUSAN
TEDESCHI.

CHI SONO I DUE TIMONIERI


DI OUTSIDER MAX STEFANI
(JAKE JOLIET BLUES) E
GIANCARLO TROMBETTI
(ELWOOD BLUES)? COSA
PREVISTO SUL NUMERO
DI DICEMBRE? FORSE PINK
FLOYD, LUCINDA WILIAMS
O MAGARI TELEVISION,
ZZ TOP O GENE CLARK.
MAGARI MELLENCAMP.
BASTA ASPETTARE PER
SAPERLO.

max@outsiderock.com

Ciao Max.
Sono abbonato a OUTSIDER e vorrei chiederti un paio di cose:
- Come mai pubblichi articoli tradotti di parecchi anni fa? Secondo me ci perde molto in attualit...
- Soprattutto: allinizio nei primi numeri segnalavi sempre accanto al nome del giornalista straniero il nome della testata da
dove era tratto larticolo e soprattutto il mese di pubblicazione.
Ci importante, a mio avviso, oltre che per correttezza anche

per contestualizzare il momento in cui questo articolo stato


originariamente scritto! Guarda che ci non secondario. Questo (nome testata e mese di pubblicazione - la rivista Internazionale lo fa sempre) a mio avviso andrebbe fatto in tutte le
parti della rivista, quindi anche nello spazio recensioni.
Inoltre dai tuoi editoriali a volte -permettimi- su questo un po
odivaghi, non si riesce a capire come st andando la rivista.
Una volta ti leggo entusiasta, unaltra volta pessimista......boh!

OUTSIDER

Un saluto e un augurio di buon lavoro!!


Luca DellAgnolo
PS: laltro giorno ho preso in mano Rumore e mi sembra
niente male. Tu che ne pensi? Voi e loro potreste essere una
bella accoppiata assieme....
Perch trovo interessante leggere le cose che si scrivevano al
momento in cui quei dischi sono usciti importante e fa
capire meglio quel determinato periodo. Un po come fare un
viaggio nel tempo. La testata cerco sempre di metterao. Ci star pi attento. Il mio umore altalenante? Il problema che mi
piace tanto fare Outsider e per certi verso la risposta del pubblico buona. Ma ancora non sufficiente a far camminare il
giornale con le proprie gambe.
Il mio umore alterno spiegabile con questa situazione.
Rumore, Blow Up, Mucchio, Rockerilla non sono nelle mie
corde. Non mi ci ritrovo. Li sfoglio ma mi sembra tutta aria
fritta. E non posso sopportare 100-150 recensioni di nuovi dischi al mese. Come del resto non sopporto neanche giornali
life style come Classic Rock e Rolling Stone. Mi viene da ridere ma lunico che mi piace in questo momento quello che
stai leggendo. :)
Ciao e grazie di esserti abbonato.
Dispiace averlo scoperto cos in ritardo, ho acquistato Outsider.
Da vecchio lettore del Mucchio Selvaggio e vista la stima personale nei confronti di Max Stefani (che ho anche incontrato
ad un concerto a Roma di Jonathan Richman) non potevo
farne a meno. Ti avevo un po perso e mi ha fatto piacere incontrarti nuovamente.
Mi dispiace che con Mucchio sia andata a finire cos; speravo,
e tanto, di arrivare a festeggiare le 1.000 uscite con Te come Direttore!
Ti ordino ancora, a futura memoria, di Outsider due copie del
1 e del 2 numero e i numeri 13 e 14.
Se tornato disponibile, anche il numero 9 ovviamente.
In pi unaltra copia di WILD THING autografata (far un regalo ad un mio amico).
Gianluigi Magaglio
Ricordo Richman. Lho visto sicuramente due volte al big
Mama a Roma. Troppo simpatico.
Hi Max. Wow, the magazine looks outstanding. Really cool.
Makes me wish I could read every word. Congrats on the cool
mag.
Steve Wynn
Un giorno il mio insegnante di chitarra mi disse Tu devi
suonare e cantare Joni Mitchell. Spinta da quel consiglio
e dalla curiosit ho conosciuto musicalmente questa artista,
ma penso di essere riuscita solo ora a conoscere veramente la
persona di Joni Mitchell nella sua bellezza e profondit, solo
dopo aver letto le numerose pagine dedicate a lei sul doppio
numero di Outsider di Luglio/Agosto. cos che dopo anni e
anni grazie ad Outsider ho capito il perch di quel consiglio,
il perch Joni Mitchell cos vicina a me. Non mai troppo
tardi! Ti ringrazio Max per avermi inconsciamente illuminata! Tua fedele lettrice.
Paola

Ciao Max,
intanto grazie per la rivista! veramente bella, piacevole da
leggere, senza pubblicit inutile e soprattutto non monocorde
come quel poco altro in circolazione in Italia...
Ho due domande/richieste da porti.
Nel numero di luglio annunciavi la cancellazione di articoli
relativi alla musica italiana. Concordo sulla bassa qualit dei
prodotti musicali italiani, ma spero facciate una debita eccezione al momento (per fortuna ormai prossimo) delluscita del
nuovo dei Gang. Loro, a mio modestissimo parere, uno spazio
su Outsider lo meritano eccome...
Cosa ne dici di uno special sui Pogues? Prima di loro esistevano il punk e la musica folk, poi arrivato il genio folle di
MacGowan e la musica, o almeno una bella fetta di musica,
non pi stata la stessa e con essa credo anche la vita di tantissimi di noi....chi pi Outsider di loro?
Ciao, buona continuazione e per dirla alla Marino Severini,
buona vita a tutti voi!!!
Davide Lamberti
Abbiamo fatto una lunga cosa su i Gang nel n. 2 e sono contento del buon risultato della campagna di crowdfunding che gli
permette in piena libert e con tanti mezzi dincidere Sangue e
Cenere. Per non posso fare un eccezione.
Mi chiamo Pierluigi, sono del 55, sono un appassionato di musica da sempre e un fedele lettore di Buscadero (praticamente
corrispondo perfettamente al target di cui parlavi nel primo
editoriale di Outsider!).
Oggi, per caso, nelledicola dove tutti i giorni compero un quotidiano locale, ho scoperto il tuo giornale.
Ti scrivo questa mail perch mi dispiaciuto scoprire dopo pi
di un anno questa rivista. Forse avete avuto un p il braccino
corto con la pubblicit.
Spero di non essere stato troppo invadente e spero di diventare
un fedele lettore di Outsider.
Buon lavoro.
Pierluigi - Castellamonte (TO)
Ciao Max. Ma ogni tanto qualche nome nuovo nel tuo giornale? Specie in copertina. Va bene x i vecchi per
Stefano
Tu sei un nuovo lettore ma non vero. Appaiono alcune recensioni e articoli su dischi nuovi. Spesso anche buoni. Ma che
facciamo? Gli Interpool? Parquet Courts? The War on Drugs?
Swans? Rival Sons? King Krule? Black Joe Lewis? Juana Molina? Giusto recensirli e a volte mettere anche delle interviste
ma OUTSIDER resta comunque una rivista di approfondimento soprattutto sul passato. Che ci mettiamo a fare concorrenza
a Rumore/Blow Up/Mucchio? Il gruppo degli sfigati? Dio ce ne
scampi. No, grazie
Non mi chiedere perch ma mi son rivisto a leggere il Mucchio con la spiritual guidance che conosciamo...
proprio cos Max, noi vogliamo passare la carta tra i polpastrelli al mattino in bagno o la sera prima di dormire.
Questa vita.
Pino romeo

OUTSIDER

BOOM BOOM

Er BURDON 1965 (Photo Ivan Keeman/Redferns


Eric
Keeman/Redferns)
ns)

OUTSIDER

WILD SONGS

BOOM
BOOM

JOHN LEE HOOKER//


ANIMALS
di Max Stfani

Il blues una cosa meravigliosa. Prendete questo pezzo. In s non niente di


che, di una semplicit disarmante. Ma
fatelo cantare a John Lee Hooker o Eric
Burdon e... Welcome to the Paradise!

Boom, boom, boom, boom


Im gonna shoot you right down
Right off your feet
Take you home with me
Put you in my house
Boom, boom, boom, boom
I love to see you strut
Up and down the floor
And when you talking to me that baby talk

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OUTSIDER

BOOM BOOM

Nei primi anni sessanta nessuno giovane supponeva che ci fosse da qualche altra parte del mondo della musica pi viva di quella che passava
a Sanremo. Certo, cera una sparuta
minoranza che seguiva il jazz, dopo
che il regime di Mussolini ne aveva
vietato la diffusione. Ancora meno
quelli che sapevano dellesistenza del
blues. Cera stato il boom del rock and
roll, ma anche l la sfuriata iniziata a
met anni 50 sembrava passata e non
aveva poi attecchito molto da noi. A
parte cloni casarecci come Celentano
e Bobby Solo.
Ma gi dal 1958, la prima generazione
di star del rock era scomparsa, lasciando la nuova musica senza capigruppo.
Non esistevano giornali di musica,
niente passava in radio e tv.
Fu con larrivo dei Beatles e poi degli
Stones e a seguire Animals, Yarbirds,
Kinks, Hollies e compagnia che scoprimmo che cera fortunatamente altro.
Le uniche figure con le quali noi giovani di allora potevamo in parte iden-

tificarci nellimmediato e non pi in


un ipotetico futuro, erano Marlon
Brando e James Dean. Potevamo in
parte identificarci con la figura del ribelle: cos Elvis veniva paragonato a
Brando mentre in Inghilterra Cliff Richard era modellato su Elvis e Adam
Faith su James Dean e in Italia Celen-

Boom Boom nella versione degli Animals arriv


come singolo nel 1964. Per
molti di noi bianchi italiani, svezzati alle canzoni di
Sanremo, fu un colpo allo
stomaco. Il ritmo duro, la
voce nera del cantante...
Un singolo sceso da Marte.

tano e Bobby Solo su Presley.


Stava nascendo la figura del teen-ager
che a sua volta divent lespressione
di uno stile di consumo. In Inghilterra i teddy boy si ribellavano contro la
mancanza di chance e contro il conformismo della loro classe.
Patrimonio della giovent, la musica
rock stava per diventare un settore
previlegiato per le subculture ribelli.
Ovviamente il business cap subito
le enormi possibilit di denaro che si
stavano aprendo con lidentificazione
del rock con la rivoluzione dei giovani. Una pubblicit della Warner Bros
dellepoca dichiarava: Ti sei fatto una
vita, adesso mettila in musica.
Noi di queste cose in Italia ne sapevamo quasi nulla. Neanche supponevamo che facevamo parte di un
business, di una categoria di consumo
e che in certo qual modo il potere ci
stava comunque fregando.
Accadde cos che anche io scopersi i
Beatles comprando i 45 di I Feel Fine,
Cant Buy My Love, A Hard Days
Night, Ticket To Ride.

OUTSIDER

Da l arrivai anche gli Animals. Stranamente non con The House of The
Rising Sun ma con Boom Boom e See
See Rider, che comprai ambedue nel
1966. Nonostante la prima fosse uscita
nel 1964. Ricordo che acquistai contemporaneamente, destate al mare a
San Vincenzo, costa tirrenica toscana,
anche Summer in The City dei Lovin
Spoonful, Sunny Afternoon dei Kinks e Wild Thing dei Troggs, che forse
scopersi sentendo alla radio Bandiera
Gialla, che aveva iniziato nellottobre
del 1965 e Count Down di Giancarlo
Guardabassi.
Quando ascoltai i due dischi degli
Animals mi prese un coccolone.
Cera qualcosa che mi affascinava e
turbava in quei ritmi forsennati. Era
come se avessi visto la luce. Non capivo che dietro cera il blues, che poi
sarebbe presto diventato il
mio genere musicale preferito, bianco e nero che
fosse.
Sentivo solo che aveva un
ritmo, una cattiveria che
mi travolgeva.
A quei tempi avevo ancora un mangiadischi, lHiFi era ancora in divenire,
e consumai i due singoli
in quella macchinetta
orribile da cui usciva un
suono lontanamente paragonabile a quello creato
negli studi di registrazione.
Boom Boom una canzone scritta da bluesman
americano John Lee Hooker (e non dagli Animals, come io
fessacchiotto pensavo) e registrato nel
1961. stato un buon successo nelle
charts americane nel 1962 e resta una
delle canzoni pi suonate dallo stesso
Hooker.
Nel 1992, dopo essere stata usata in
uno spot dei jeans Lee, la canzone ha
raggiunto il numero 16 nella UK Singles Chart.
Prima di arrivare alla registrazione
per la Vee-Jay Records, John Lee Hooker era principalmente un solista, al
massimo accompagnato da un secondo chitarrista, come ad esempio Eddie
Burns, Eddie Kirkland, Eddie Taylor, il
batterista Tom Whitehead.

Con la Vee-Jay le cose cambiarono


perch cominciarono ad attaccargli
accanto delle piccole band. Spesso solo

una sezione ritmica, un pianista (Joe


Hunter) poi il gruppo di sessionmen
delletichetta Motown, anche cono-

sciuta come Brothers Funk: James


Jamerson al basso, il batterista Benny
Benjamin, un secondo chitarrista Larry Veeder, il sassofonista
Hank Cosby e il sassofonista baritono Andrew
Mike Terry.
Hooker aveva un senso
del tempo particolare e
quindi aveva bisogno di
avere intorno a se bigeared sidemen per poter
quagliare.
Era un chitarrista molto limitato e primitivo e
aveva imparato a usare
a fondo lelettrificazione
dello strumento per mascherare le sue limitate
capacit. Usava la chitarra pi che altro come
un prolungamento della sua voce, profonda e
espressiva aiutato da un senso del ritmo straordinario.
Tuttavia riusc a creare uno stile originale da subito riconoscibile.
Prima di arrivare a Boom Boom, Hooker riusc anche a sfondare con il pubblico bianco, come sempre alla ricerca
del bluesmen autentici, che allepoca voleva dire solo acustici. Comunque grazie a questo fu la vedette della
prima tourne europea dellAmerican
Folk Blues Festival del 1962.
E fu l che Burdon sent Boom Boom
per la prima volta, fu in quella occasione che la sua influenza divenne
enorme su Yardbirds, Spencer Davis,
Groundhougs e compagnia.
Loriginale Boom Boom
un brano blues in tempo veloce 168 battiti al
minuto poi annotato in
tempo di 2/2 due minime per battuta in tonalit di FA. stata descritta
come la pi rigida delle
composizioni di Hooker
dal punto di vista della
struttura musicale: questa
struttura aderisce praticamente del tutto al formato classico del Blues, in 12 battute, che
invece di solito Hooker non rispettava
quasi mai se non in una sua maniera

11

12

OUTSIDER

BOOM BOOM

molto libera e personale. Secondo Hooker la scrisse in un bar di Detroit.


Il brano usa un cosidetto stop time
cio una pausa ritmica come tratto
distintivo che sfocia in uno dei riffs
di chitarra pi memorabili del Blues
come genere musicale e incorpora
una sezione strumentale mediana nel
tipico stile boogie di J. L. Hooker.
Parlando alla barista gli
disse: Sono come sempre
in ritardo, sempre in ritardo
boom boom. La barista
gli rispose: Sei di nuovo in
ritardo, Boom Boom.. tu di
nuovo in ritardo.
Hooker intu che poteva costruisci sopra una canzone e
cos avvenne.
Boom, boom, boom, boom
Im gonna shoot you right
down
Right off your feet
Take you home with me
Put you in my house
Boom, boom, boom,
boom.

Per aiutarsi Hooker mise anche delle


frasi senza parole o senso come howhow-how-how e hmm-hmmhmm-hmm. Insomma divenne
la sua canzone pi memorabile, la
pi immediatamente accattivante, e
quella che si rivelata la pi adattabile alle esigenze di altri artisti.
E arriviamo agli Animals. Registra-

rono la canzone nel gennaio del 1964,


usc nel novembre con come B-side Feeling Blue. Durata 2:57. Produttore quel
mezzo mascalzone di Mickie Most.
In effetti la prima versione con il pianoforte, uno dei quattro brani dellEp
edito dalla Decca nel 1966 ma in realt la prima registrazione in assoluto
del gruppo poco pi che amatoriale

Una delle band che pi


hanno studiato questa canzone quella degli ZZ Top,
che hanno utilizzato linee
vocali simili (ad esempio, how-howhow e
Hmmm hmmm hmmm
hmmm) in molte loro
canzoni. Vedi La Grange.

del 1963 (In the Beginning There Was


Early Animals, al tempo per i tipi della
Graphic Sound). La seconda versione
appare come singolo, sul primo Lp inglese del 1964 e nel loro secondo album
americano The Animals on Tour, a volte escludendo dalla registrazione il solo
di chitarra sulla struttura di 12 battute,
nonch in varie compilation.
Nel corso degli anni, diverse versioni di
Boom Boom sono state registrate nelle
varie reunion, nonch da ex membri
come Alan Price. Nel 2012, la versione
originale 1964 stato utilizzato nel film
Skyfall di James Bond.
Nel 1995 stata inclusa nella Rock
and Roll Hall Fame tra le canzoni che
hanno plasmato Rock and Roll. stata
inserita nella Blues Foundation Hall
of Fame nel 2009 nei Classici della
categoria Blues Recording.
Tanti artisti lhanno registrat,a tra
cui Shadows of Knight, Dr. Feelgood,
Springsteen, Big Head Todd, Ivory Joe
Hunter, Tony Joe White
Praticamente tutti lhanno suonata dal
vivo. Qualsiasi band anglo-americana
che si avvicinasse in qualche modo al
blues lha inserita nei suoi set. Da George Thorogood (che per gli preferiva

OUTSIDER

One Bourbon, One Scotch,


One Beer), a Steve
Winwood, Bloomfield,
Tony McPhee, Savoy
Brown, ZZ Top, Steve Ray Vaughan,
Blues
Brothers,
Tom Petty, Jimmy
Vaughan
Anche i tanti bluesmen italiani non
hanno esitato negli
anni a rendergli omaggio, da Micheletti a Roberto
Ciotti passando per Paolo Bonfanti,
Treves, Angelo Rossi. Diciamo che il
brano una sorta di esame di maturit per una band blues che si rispetti,
un po come Hoochie Coochie Man di
Muddy.
Boom Boom stata anche una delle
prime registrazioni in studio di Eric
Clapton, che lha incisa come demo

con gli Yardbirds nel 1963,


pubblicata come singolo
in Olanda e in Germania nel 1966.
Gli ZZ Top hanno
utilizzato linee simili (ad esempio,
how-how-how
- Hmmm hmmm
hmmm hmmm) nelle loro canzoni. Basta
sentire La Grange.
Di cosa parla in effetti Boom Boom?
Se una canzone che parla di sparare ad una donna, portarsela a casa
ed appenderla al muro pu essere
considerata carina, beh, questo !
Ovviamente tutto metaforico, proprio come quando uno dice ad una
fanciulla sei cos adorabile che ti mangerei tutta!. Questo non vuol dire che

13

questa persona un cannibale (mangia-bambini).


Ed eccoci alla fine. Ammettiamolo.
Il pezzo in s una cagatina ma con
una voce alla Hooker/White/Burdon
diventa tutta a un tratto una meraviglia.

Ps .
A - Dischi consigliati di Hooker. House
of the Blues e The Real folik blues per
il materiale 1953-1966 e Live at Caf a
go-go con la band di Muddy Waters.
Su gli Animals avete solo limbarazzo
della scelta.
B - Se volete vedere cosa succede sul
manico della chitarra digitate su You
Tube Boom Boom/John Langford.
C - Un grazie a Paolo Bonfanti per le
note tecniche.

WILD THING
Wild Thing la mia biografia ma soprattutto la storia della rivista IL
MUCCHIO SELVAGGIO dal momento in cui lho fondata nel 1977 fino a inizio
2012, quando mi sono messo nelle condizioni di farmi dimettere.
Con tutti i retroscena, gli interventi di tanti collaboratori, il perch di certe
scelte, la storia di molte firme storiche, chicche, curiosit, foto
originali, copertine storiche (Berlusconi, il Papa).
Senza peli sulla lingua come da sempre nel mio stile. Pane al pane
e vino al vino.
Ma anche molto di pi. E la storia di chi ha scritto, fatto vedere
o sentire musica rock in Italia dal 1960 ad oggi. Con gli interventi
dei diretti protagonisti.
Stampa (da Ciao 2001 a Muzak fino a Popster/Rockstar,
Rumore, Blow Up, Rocksound etc), radio (Count Down,
Bandiera Gialla, Per voi Giovani, Stereonotte.), siti web
(Rockol Rock It), grandi storici concerti
(Led Zeppelin, Clash, Patti Smith, Bob Marley), locali, negozi
Compreso una lista dei migliori dischi dal 1960 ad oggi, e dei
migliori film dal 1977.
Max Stfani

e
ultipm
e
co i
19
soloro!
eu

Wild Thing un librone di 330 pagine, a colori, illustrato con 708 foto, cartonato, dal peso di 1.600 grammi, formato gigante 30x24 cm.

ordinabile allindirizzo diffusione@outsiderock.com al prezzo di 19 euro, comprese le spese di spedizione,


in copie autografate e personalizzate.

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OUTSIDER

RORY GALLAGHER

Rory Gallagher
Rory
Gall
llagh
agher e il batterista Gerry Mcavoy (Jorgen Angel/Redferns)
Angel
gel/Re
/Redfe
df rns))

OUTSIDER

IRISH BLUES

RORY
GALLAGHER
BALLAD OF
A THIN MAN

di Colin Harper // Mojo ottobre 1998

Raccontare chi fosse il Gallagher musicista superfluo; non


solo la sua musica parla per lui, ma avete decine di pagine, qui
di seguito, per comprenderlo. Ben pi importante fissare, invece, luomo, il personaggio. Perch Rory era un signore pur essendo un ragazzo di provincia, rustico abbastanza da non amare le manie delle stelle del rock, ma sufficientemente navigato
da capire cosa avrebbe dovuto accuratamente evitare per non
prendere quella piega. Un uomo gentile e cortese che parlava
sempre a voce bassa e che sorrideva ampiamente quando largomento diventava per lui particolarmente interessante.

Parlando a Hot Press nel 1992, Rory


Gallagher descriveva la sua ammirazione per lo scrittore di thriller Dashiel
Hammett. Era dolorosamente ovvio
allintervistatore Liam Fay, e forse anche a Rory, che stava in quel momento
dettando il suo epitaffio. Gonfio rispetto alla sua immagine snella per colpa
delle medicine per combattere la sua
malattia al fegato, si proteggeva dalla
luce con occhiali scuri ma era ancora

tipicamente onesto nel raccontare la


sua propria crescente cianfrusaglia di
nevrosi, il tranquillo pudore di Gallagher era sempre lo stesso, pur essendo
lombra delluomo che era stato. Sembrava che dopo una vita di concerti
senza sosta e di incomparabile devozione ai suoi fans, fosse consapevole
che stava raggiungendo il momento in
cui la vita sfugge via.
Ho fatto troppi tour pensando solo a

me stesso disse non mi rimasto


molto tempo per altro, sfortunatamente. Non sei in grado di sviluppare
alcun genere di vita familiare e le relazioni sono molto difficili. Come essere
umano hai molto da dare, non solo in
termini fisici ma anche nel modo in
cui ti relazioni con la gente..
Forse nessun altro nel rock and roll
ha donato pi generosamente, del suo
tempo, del suo incoraggiamento, la sua

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16

OUTSIDER

RORY GALLAGHER

gratitudine sia ai suoi colleghi - molti


dei quali lui ammirava e parlava come
se lui stesso ne fosse un appassionato
sia alle legioni di fans che lo amavano. Uno di questi, Dino McGartland,
che gestisce una fanzine, individua le
principali qualit delluomo: Se sedevi
con lui anche per solo un quarto dora
nella tua vita, ti faceva sentire speciale spiega Io lho incontrato solo una
volta ma lho sentito dire da moltissima gente.
Rory Gallagher morto a 47 anni,
in seguito alle complicazioni seguenti
a un trapianto di fegato allospedale
di Londra Kings College, il 14 giugno
del 1995. Strano a dirsi per qualcuno
che cos a lungo rimasto ai margini
dellinteresse dei media, ma la macchina mondiale del necrologio si sparsa
ovunque nel mondo, e in nessun altra
parte come in Irlanda. Devastati e sinceri tributi sono apparsi su Hot Press,
il giornale musicale pi importante
dellisola, e non solo dai fans, personaggi televisivi e giornalisti, ma anche
da tutti i colleghi.

Chris Walter Photofeatures

Molti di loro lo avevano anche solo


incontrato per caso ma erano rimasti
chiaramente impressionati dal suo
modo di parlare tranquillo, dal carattere generoso e dallinesauribile entusiasmo per la musica, cos come per il suo
modo di suonare. Page, Paul Rodgers
e Slash si unirono a Gary Moore, U2
e i Dubliners. Bono lo indic chiaramente come uno dei dieci migliori

Gallagher non mai stato


un fine cesellatore di note,
ma un bluesman tutto impeto e sudore. La sua chitarra
macinava note su note in
assoli bollenti e ricchi di
sensualit. Forse il chitarrista inglese pi americano?
Del sud ovviamente.

chitarristi di tutti i tempi ma il primo


tra le dieci migliori persone; un portavoce per Jeff Beck not sarcasticamente che entrambi avrebbero potuto
essere negli Stones, ma il buon senso
prevalse.
Anche Van Morrison rilasci una dichiarazione. Ma la verit era che, come
not un editorialista per The Irish Times, dietro il crudo titolo In caso qualcuno dimenticasse che Rory sarebbe
stato in mente a molta gente quel giorno, ma quanti ci avrebbero pensato il
marted successivo?
Incontrare Donal Gallagher, fratello
di Rory e suo manager per lungo tempo, a Cork, parlare della vita di Rory,
dei tour, dei numerosi luoghi associati a lui e che ora ne portano il nome
strade, edifici pubblici, sculture in ricordo fa capire che la sua reputazione
iper-protettiva era semplicemente una
caricatura per un uomo che ha lavorato senza fatica in seconda fila, prima e
dopo la scomparsa di Rory, per garantire la propriet del catalogo e di altre
varie registrazioni per lavorare su un

OUTSIDER

programma sistematico di pubblicazioni rinnovate e progetti di archivio.


William Rory Gallagher era nato il 2
marzo del 1948 al Rock Hospital di Ballyshannon, una noiosa
piccola citt in Donegal.
Su padre Danny, era di
Derry, e stava lavorando
a un progetto idro-elettrico nella zona. A Rory
venne regalata la sua
prima chitarra a nove
anni, sebbene Donal
ricordi di come si sintonizzasse sulle radio americane in cerca di blues
gi solo a sei anni. Laver
visto Elvis Presley in
tv fu di grande ispirazione cos come altri grandi eroi musicali come
Chuck Berry e Lonnie Donegan. Quando
Rory aveva otto anni la
famiglia si trasfer nel
centro cosmopolita della
citt di Cork. Frequentando ancora la scuola,
con una crescente abilit con lo strumento, era
determinato a suonare:
Avevo provato a mettere insieme un gruppo
a scuola, ma dur una
sola notte! Facevo occasionali spettacoletti per
conto mio, tipo talent
show o spettacoli di
carit, raduni per principianti. Cos quando
vidi una pubblicit in
un giornale - gruppo
musicale cerca chitarrista - mi dissi Bene,
facciamo una prova.
Questi tipi facevano due
o tre concerti a settimana e potevo attaccarmi
a un AC30 considerato
che lamplificatore che
avevo a casa era un Selmer a 4 watt! Mi sentivo
allinterno di una situazione rock and roll. I due
anni che passammo insieme furono
divertenti a sedici anni suonavo in
spettacoli in Inghilterra in Quaresima
(un periodo di sei settimane in cui le

sale da ballo in Irlanda erano chiuse)


e questo mi dette la possibilit di andarmene nelle serate libere al Marquee e vedere Spencer Davis e gli

Yardbirds..
La paga scadente lo port allacquisto
della sua famosa Stratocaster da 100
sterline. Lera dei gruppetti musicali

ha una sua mitologia in Irlanda, oggi,


ma pi come una esperienza di vita
che di un movimento musicale con
una sua eredit. Al massimo dellinteresse si disse che cerano
grosso modo 600 gruppi
che vagavano per lisola
e che riempivano un vasto circuito di sale da ballo di campagna (14 delle
quali erano di propriet
del futuro premier irlandese Albert Reynolds)
e che includevano faticosi spettacoli lunghi
ore che comprendevano
esecuzioni dei brani pi
noti in classifica, un po
di commedia, Elvis e Jim
Reeves.
Unirsi ai Fontana, pi
tardi chiamati The Impact, era semplicemente
una delle molte anime
creative obbligate a imparare la propria arte
in un abito di ngora.
Eppure lui era sempre
desideroso di cambiamento: Fummo i primi
a rompere il codice dei
gruppi vestiti in un certo
modo, indossando abiti
pi beatlesiani. E anche
il mutamento di nome
Fontana era troppo da
complessino anche se
avemmo lopportunit
di un singolo in Inghilterra, facemmo persino
uno spettacolo televisivo a Dublino con una
canzone che avevo scritto You Fool Me All The
Time e pensai pure che
ce lavremmo fatta in
Inghilterra. Ma gli altri
non erano convinti, cos
abbandonai il sogno.
Con un notevole impegno per un concerto ad
Amburgo, Rory e la sezione ritmica degli Impact
accettarono di onorarlo.
Il promoter aveva insistito per avere
come minimo un gruppo di quattro
elementi; Rory gli invi una foto del
suo nuovo trio in posa vicino a un

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OUTSIDER

RORY GALLAGHER

Vox Continental: Andammo l in pulmino, non avevamo nemmeno una


chiave per farlo partire ricorda solo
un cacciavite, le porte non si bloccavano neppure dovevamo legarle con
delle corde!.
Il trio suon sette spettacoli a sera, con
15 minuti di pausa per tre settimane.
Anche se Amburgo era
una curva ripida da
affrontare, aveva gi
visto i suoi giorni migliori: Potevo ancora
vedere gente vagare
intorno allo Star Club,
come Lee Curtis &
The All Stars vestiti completamente in
cuoio nero. Un sacco di
gruppi avanzati da Liverpool. Cera ancora
una buona atmosfera.
Il club Top Ten era ancora aperto. Facemmo
una prova per suonarci ma and male eravamo troppo rumorosi!.
Il gruppo si esaur al ritorno a Cork ma quando un complessino locale, gli Axills si sciolse
lanno successivo, il
1966, lasciando liberi
il bassista Eric Kitteringham e il batterista
Norman DAmery,
lidea torn a galla.
Decisero di chiamarsi Taste.
Pat Egan, un collaboratore per il giornale irlandese Spotlight, ricorda il fermento che il nuovo chitarrista scatenato aveva creato, almeno a Dublino.
Fu ben prima dei Thin Lizzy con Eric
Bell o gli Skid Row con Gary Moore,
ma Gallagher non aveva il mercato
tutto per se: Al tempo cera Henry McCullough e The People spiega Egan
Henry era allopposto in quel momento; diciamo laltro chitarrista.
Sarebbe anche giusto sostenerlo
dice Mc Cullough Ma io era nel circuito delle orchestrine pi a lungo di
Rory Ma credo che lui fosse il primo di tutti noi ad avere le capacit di
uscirne. Rory aveva gi salito il primo
scalino della scala del rock and roll e
penso che chiunque fosse coinvolto

nella musica a quel tempo non poteva


far altro che ammirare quel ragazzo.
Voglio dire che non cera nessun altro
da ammirare nella scena irlandese in
quel periodo per i giovani eccezion
fatta per gente come Dickie Rock o
Brendan Bowyer e Rory era il primo a uscire dal giro e farlo nel miglio-

re dei modi. Divenne un eroe per una


quantit di persone che non sapevano
nulla del blues.
La prima stella irlandese del rock
fu un titolo che lo avrebbe accompagnato e che un certo Phil Lynott
sempre in cerca del mito della rock
star avrebbe senza dubbio invidiato.
Ma mentre la scena dei gruppi beat a
Dublino aveva il senso del vero underground, il mercato nel resto dellIrlanda era disomogeneo. La musica beat
in Irlanda era un fenomeno locale. Nel
sud, Galway, Cork, Limerick e Dublino
cerano sale predisposte ad accogliere
i gruppi e, in alternativa alle sale da
ballo, cera anche una sorta di circuito
dei tennis club. I primi Taste suonarono concerti occasionalmente nelle sale
da ballo, utilizzando un compromesso
con la bizzarra legge dei sindacati sul
numero dei componenti semplicemente aggiungendo un po di gente in
seconda fila e facendogli suonare dei
tamburelli. Ma nonostante tutta ladulazione a Dublino, i primi Taste erano
musicalmente lontani dai propri colleghi che ancora giravano per lIrlanda,
ancora al picco dellinteresse per il beat,
per cinque sterline a serata. Qualsiasi
orchestrina poteva offrire a un musicista da 70 a 100 sterline a settimana. Se
i Taste si erano abituati a essere degli
emarginati, si trovarono in mezzo a un
bel po di amici a Belfast.

OUTSIDER

Attratti dal successo nel continente dei


Them di Van Morrison messi sotto
contratto da Dick Rowe, luomo della
Decca che voleva buttar gi i Beatles
- i Taste scesero a Belfast agli inizi del
1967. Era la coda di una vibrante scena
R & B, accentrata al Maritime Hotel.
Per un po Rory visse allalloggio dei
marinai alla porta a fianco e sperando
spesso che Van in un periodo di magra dopo i Them si sarebbe mostrato
una sera a suonare nella sala, ma il
massimo che ottenne fu : Di vederlo
una sola volta in un negozio! - ricorda
Rory quando entrai l mi aspettavo
che qualcuno gli portasse una riconoscimento. Ma quando torn indietro
trov persino difficile ottenere lavoro
l. Fu solo nei settanta che si resero conto di chi avevano tra le mani..
La citt era inondata di gruppi che
suonavano il pi rozzo blues in Irlanda. Ai tempi di Rory un gruppo poteva suonare tre serate alla settimana a
Belfast ed altri concerti nei dintorni.
Roger Armstrong, ora amministratore delegato alla Ace Records, affittava
i gruppi per la Queens University e
corrisponde a realt che il loro ultimo
concerto - filmato dalla BBC dellIrlan-

da del Nord e oggi, quasi sicuramente


cancellato da molto tempo avvenne
l il 24 ottobre del 1970. Quel poco che
sopravvive su disco di quelliniziale
periodo stato raccolto su un disco dellaAce, Belfast Scene, Maritime Blues
nonostante la Radio Ulster avesse gi
celebrato la scena con un documentario del 1990: stato uno dei periodi pi
felici della mia vita ricorda Rory circa
i suoi giorni a Belfast sempre eccitante quando un gruppo sul punto di
farcela ma al di l di tutto questo, sai...
gli amici, latmosfera. E anche la bella
atmosfera tra i vari gruppi, anche con
un minimo di competizione. Non era-

Rory Gallagher divenne


in Irlanda un protagonista della scena rock
e come chitarrista, ben
prima di Eric Bell dei
Thin Lizzy e di Gary Moore con gli Skid Row.

Rory Gallagher, Gerry McAvoy, Ted McKenna 1981 (Brian Cooke/Redferns)

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vamo troppo preoccupati di quanto


importanti fossimo, quanti soldi stessimo guadagnando o quel genere di
problemi... in primo luogo volevamo
far parte di quella scena contraria alle
orchestrine!.
A Belfast, entro luglio, i Taste erano diventati una tale attrazione che entrarono in contatto con lunica persona
in Belfast che aveva seri contatti con il
mondo della musica a Londra, il rivenditore di dischi Mervyn Solomon.
In quel momento Solomon aveva un
proprio studio ed una etichetta, Major
Minor, ed aveva gi avuto toccato il
successo con The Days of Pearly Spencer di David McWilliams. Il primo
singolo dei Taste, Born On The Wrong
Side Of Time con Blister On The Moon
sullaltro lato, esord sulletichetta di
Solomon alla fine del 68. Prima che
chiunque facesse loro firmare un contratto, Solomon li aveva gi portati in
studio.
Chiaramente intenzionato a registrare
i pezzi, con Rory che suonava anche
larmonica, i Taste mostravano un tipico stile inglese di rhythmn and blues
molto pi affine agli Yardbirds di Beck

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OUTSIDER

RORY GALLAGHER

che ai Cream, anche se pi inclinato


verso i suoni progressivi della seconda
formazione. Senza nascondere il fatto
che la maggior parte delle sessioni erano state cancellate senza
cura, Solomon pubblic
le sette tracce sopravvissute come In The Beginning nel 1974, prima che
Donal le revocasse, iniziando una lunga e frustrante causa che dur
quasi fino alla fine della
vita di Rory.
Nel 1968 il primo concerto inglese fu di supporto
a Captain Beefheart
a Nottingham. Ma in
qualche modo, tra le
prime e le seconde sessioni per il Top Gear di
John Peel, tra agosto e
ottobre, la formazione
dei Taste cambi. Il senno di poi ha dimostrato
che il piano del manager
Kennedy era di dividere
e conquistare, tenendo il denaro per se: Ci
venne detto che cera
un contratto pronto ma
che la Polydor non era
contenta di Norman ed
Eric ricorda John Wilson ed non credo fosse
assolutamente vero. Era
un marted, a Belfast.
Eddie Kennedy disse Il
gruppo si scioglier domani dopo il concerto
da Romano tu e Charlie volete il posto? noi
dicemmo di s, naturalmente. Eric aveva una
moto e dopo il concerto
lui e Norman presero la
moto e se ne tornarono a
Cork. Fu molto triste, ma
non cera risentimento.
La notte successiva eravamo in Scozia per un
concerto e questo fu quel
che accadde. Suonare
dal vivo era tutto quello che il gruppo sapeva fare. Durante
tutto quel periodo non facemmo mai
prove. Era semplicemente magico.
Non ho mai pi sperimentato quelle-

nergia, e non credo nemmeno che


nemmeno Rory labbia fatto..
Richard Charlie McCracken al
basso e il batterista John Wilson era-

no entrambi del nord. Dallorchestrina


Derek & The Sounds erano diventati
i Cheese, imitando i Cream. I Cheese
si stavano scavando una nicchia di

seguaci a Londra, ma qualsiasi desiderio di riempire quello che era il vuoto


lasciato dallo scioglimento dei Cream
ed i Taste furono proprio di supporto al canto del cigno dei
Cream alla Royal Albert
Hall sarebbe stato adeguatamente premiato dai
riconoscimento accumulati da questo potente trio,
e accoppiato da una similare breve, velocissima
carriera.
I Taste pubblicarono due
album il primo Taste
(1969) a piazzare i paletti
ed il pi elaborato On the
Boards (1970) che con
Rory che improvvisava
anche al sax tradiva il
fascino che il chitarrista
aveva per Eric Dolphy e
Ornette Coleman. I due
documenti postumi Live
At Montreux e Live at The
isle of Wight Rory li ha
sempre visti come prodotti illegali. Registrato alla
svelta su otto tracce restituendo un suono esplosivo che Gallagher avrebbe ammirato ancora anni
dopo il materiale su Taste aveva fatto parte del
set per mesi. Il loro unico singolo (un oggetto di
cui Gallagher non si cur
mai), Born On The Wrong
Side Of Time, ricordava
i Cream. Altri brani facevano tanto di cappello
a Hendrix e anche al
pioniere del folk Davey
Graham il cui originale
arrangiamento del Leaving Blues di Leadbelly
venne adattato per il trio.
Gallagher diceva spesso
(come del resto far Page,
seppur obtorto collo) agli
intervistatori che i suoi
chitarristi favoriti erano
Davey Graham, Bert
Jansch e Martin Carthy, e nel corso
dei suoi anni da solo, sosteneva periodicamente il desiderio di poter suonare
come artista acustico, invidiando i loro

OUTSIDER

modi di vivere privi di responsabilit.


Nel periodo in cui On The Boards venne registrato, i Taste erano famosi in
tutta Europa e avevano fatto tour in
America aprendo per i Blind Faith. A
un concerto a Los Angeles, erano presenti tre Zeppelin. I Taste eseguivano
una versione dal riff pesante di I Need
Love di Willie Dixon nella loro scaletta; dopo pochi mesi ebbero un buon
motivo per abbandonarla.
In seguito a una spossante esibizione
allIsola di Wight nellagosto del 1970,
i Taste iniziarono un tour che si rivel essere il loro ultimo, in Inghilterra
e Irlanda. Cerano problemi nel gruppo da mesi una situazione descritta
anche dalla stampa, quando la storia
venne alla luce, come grottesca e
assurda. Non pi tardi del settembre
su un numero del NME, Rory parlava del disco successivo come se fosse
imminente. Tutti i brani erano stati
scritti, diceva. Parlava ancora con entusiasmo: Non c nulla di meglio di
salire su un palco e suonare il meglio
possibile. Se sei un musicista dovresti
divertirti a suonare..
I Taste non avevano mai avuto segreti per la stampa. Erano stati tra i primi
iniziare la moda di portare i reporters
in tour con loro ma uno dei loro vecchi
amici, Roy Hollingworth del Melody
Maker, fu sorpreso dalla ridicola situazione che vide alla Newry Town Hall:
Trovai Rory nel camerino e parl di
tutto tranne che della separazione.
Non puoi fare a meno di ammirare
il ragazzo perch cos gentile. Era la
situazione in cui lui non voleva fare
commenti. Si limit a sorridere alla domanda. Se i fatti fossero gi noti non
ne avrebbe parlato semplicemente
perch non gli piaceva parlare male
della gente. Volle parlare solo di musica... nel corso dellintera serata non
una sola parola venne pronunciata
tra Rory e gli altri. Latmosfera era, a
dir poco, innaturale .
I Taste erano vittime del loro rapido
successo e dellinesperienza. Eddie
Kennedy li aveva portati da cinque
sterline a sera a 2000 a concerto in due
anni. Lui e la sua avarizia erano comprensibilmente seccati dalla separazione: Gallagher avrebbe potuto essere
milionario entro il prossimo anno.
Beh, qualcuno avrebbe potuto esser-

lo. Wilson e McCracken formarono


un nuovo gruppo, Stud, registrando
quattro album senza grande successo.
Kennedy era ancora responsabile, con
la storia che si ripeteva, finch Wilson
non comprese la triste realt: Non
potevo pensare che avrebbe potuto
fare una cosa del genere disse non
eravamo nemmeno in grado di fargli
causa. Anni dopo, Gallagher pot permetterselo e lo fece, e anni dopo Wilson
rimpiange la stupida fine di un gruppo
che lui stesso pensava avrebbe potuto
raggiungere vette da un punto di vista
musicale e commerciale.
Rory aveva una strana personalit
dice ricordando il passato la gente
che vedeva il gruppo sul palco lo immaginava come una sorta di selvaggio. Ma non lo era per niente. Nelle

GALLAGHER
10 TOP SONGS
A MILLION MILES AWAY
CALLING CARD
CRADLE ROCK
CROSS ME OFF YOUR LIST
DONT KNOW WHERE IM GOING
HANDS UP
JUST THE SMILE
MAYBE I WILL
MOONCHILD
WALK ON HOT COALS

21

22

OUTSIDER

RORY GALLAGHER

due ore di concerto era Rory; nelle altre


22 era unaltra persona. Non aveva
molti amici. Faceva le sue cose. Non
si mescolava con altri al bar per salutarli e stringere mani. Durante tutto il
nostro periodo insieme non ci fu mai
alcun legame con una donna. Suona
stupido, ma era un ragazzo veramente
gentile ed estremamente timido.
Ma non tutto il male viene per nuocere
ed anche lagonia dei Taste, al loro concerto finale, dettero una spinta a quello
che sarebbe fiorito anni dopo levento.
Pat Gribben, chitarrista e autore con
il gruppo di successo di fine 80, The
Adventures, ricorda chiaramente:
Fu il primo concerto che vidi e fu eccezionale. Non riuscii a dormire del
tutto quella notte. Il giorno successivo
andando a scuola avevo preso la mia
decisione: per me era finita, la scuola non mi interessava pi. Non cera
modo che la scuola mi avrebbe aiutato
a comprarmi una Stratocaster! Ancora
in questi giorni, in tutti i chitarristi della zona di Belfast della mia et, ci sono
echi del suo modo di suonare. Tutti volevano suonare come lui..
Gallagher continu a suonare con re-

golarit a Belfast anche durante i complicati anni 70, quando virtualmente


tutti gli altri artisti di qualsiasi genere
rifiutavano di prendersi il rischio e la
sua conseguente influenza sulla provincia parla da sola. Non fu una sorpresa che la televisione dellUlster fu
la prima ad assemblare un documentario di tributo a Gallagher, a sole tre
settimane dalla sua morte e nessuna
sorpresa che il suo sito web ufficiale sia
gestito da Belfast o che concerti di tributo vengano organizzati ogni anno in

Con la sua musica Gallagher


riusc a compiere unimpresa che nessun politico
aveva mai neppure sfiorato: pacificare gli irlandesi
anche se la tregua fu breve.
Il suo Irish Tour 74 fu un
successo folgorante.

citt. Gallagher potr anche esser stato


la prima rock star irlandese ma era un
fenomeno che proveniva da Belfast.
Il ricordo di molte persone di Rory Gallagher oggi di una figura magra, frenetica, che si aggirava per festival e palcoscenici delle citt lungo tutti gli anni
settanta con una camicia solitamente a
scacchi ed una consumata Stratocaster,
affiancato da una parte da Gerry McAvoy, a gambe larghe e scuotendo la testa, pronto a scrivere il libro di testo per
la scuola di basso suonato a pugni. I
concerti di Rory erano pura energia.
Poteva cominciare dal bis, ecco comera dice Dino Mc Gartland saremmo
andati lo stesso a casa distrutti.
Qualsiasi registrazione dellOld Grey
Whistle Test o le registrazioni del
Rockpalast per la tv tedesca, lo dimostrano. Dave Pegg dei Fairport Convention, ha condiviso il palco molte
volte con lui, nei festival e la pinta di
birra con Rory nel dopo-spettacolo e
ricorda la prima volta che lo vide esibirsi: Era allinizio dei settanta alla
Birmingham Town Hall. Il nostro roadie Robin Gee lavorava con Rory. Ero
seduto con Robin quando arriv lul-

OUTSIDER

timo pezzo e lui mi disse: Guarda che


succede dopo questultimo e il pubblico salt in piedi e impazz. Rory sapeva
esattamente come gestire una folla.
Molti gruppi sono irritati dal pubblico che eccessivamente chiassoso,
ma credo di sapere dove stia il limite
spieg Rory a Beat Instrumental, poco
prima del suo tour di debutto come
solista Hai mai visto i grandi vecchi
della scena blues che ti fanno la predica sullo starsene tranquilli a sedere?.
Un rumoroso, tirato, sudato blues rock
divenne sempre pi il biglietto da visita di Rory mentre i settanta entravano
negli ottanta, parallelamente con linflusso del minimo comune denominatore che gli appassionati avevano mescolato con quella che venne definita
la New wave of british heavy metal.
Ma il caleidoscopio dei colori della
musica di Rory sempre stato molto
pi vasto di quello prova ne sia il suo
primo album solo.
Inciso nel febbraio del 1971, con i nuovi
Gerry McAvoy e Wilgar Campbell
che venivano dalla band di Belfast
Deep Joy, e con Vincent Crane degli
Atomic Rooster ospite al piano, Rory
Gallagher un bel disco, acuto e di fatto pieno di momenti salienti dallinizio
alla fine. Sta a fianco dellAqualung dei
Jethro Tull e di Led Zeppelin III come
uno dei momenti pi importanti per la
musica basata sul riff, vicina allacustica e prossima al rock progressivo. Non
del tutto macho come gli Zeppelin, n
ostinatamente capriccioso come i Tull,
Gallagher aveva creato un suo suono
personale disegnandolo dai moderni
accordi jazz e i soli in ottave, dal blues
del delta e urbano, dal rock diretto e
dal folk celtico. Il lavoro con la slide e
la chitarra acustica aveva una affinit
a quello di Jimmy Page ma con una
maggiore limpidezza di tocco. Il suo
utilizzo dei volumi della chitarra, del
feedback e il tono meraviglioso erano
pi affini a Paul Kossoff dei Free, ma
era un suono che Rory aveva costruito da solo.
Aveva una bella atmosfera ricord
Rory anni dopo ma non cos duro o
rockeggiante come alcuni pezzi dei
Taste e neppure delle registrazioni successive. Un piccolo suono teso tutto
voce e chitarra dal vivo. Registrato

molto tranquillamente con un piccolo


amplificatore Fender e un altoparlante da dodici pollici.
Il nuovo trio si imbarc in un estenuante tour che probabilmente spinse Campbell ad abbandonare. Registrarono due altri dischi, Deuce, del
settembre del 71, e lo splendido Live
in Europe. Il secondo, che dovette
competere anche con due dischi live
dei Taste, fu listantanea definitiva
di quel che faceva grande Gallagher
dal vivo un miscuglio mozzafiato
di folk celtico, blues e rock. Deuce era
un tentativo di catturare quellenergia
dal vivo dentro uno studio e, come gli
ottimi rimissaggi testimoniano, lo fece
con successo. Il modo di comporre di
Gallagher un particolare su cui lui lavor sempre molto e comunque dive-

23

nuto una formula del suono dei dischi


a seguire a seguire dal debutto era
sempre ricco e scorrevole e, se comparato con le prime cose, con laggiunta
di un pizzico del tocco di Doc Watson
e di quelle passate su accordi indefiniti
alla Townshend rimase comunque
sempre puro. Forse sorprendentemente Johnny Marr ha compreso quel
modo di suonare da quel disco, da ragazzino e gli fu da particolare ispirazione nel suo sviluppo musicale.
Quando Campbell si tir fuori, Rory
scelse il ragazzo che condivideva lappartamento di McAvoy a Londra, Rod
DeAth e prese anche il pianista di Belfast Lou Martin. I promoter delle orchestrine di un tempo ne sarebbero andati fieri: adesso Rory aveva una vera
band. Due dischi cos e cos, Blueprint
e Tattoo, vennero registrati
nel 1973.
Il periodo tra il 72 ed il 73 fu
senza dubbio il miglior momento di critica e pubblico.
Tutti lo volevano a lavorare
con loro. Registr sessioni
con Chris Barber, Muddy
Waters, Jerry Lee Lewis,
e rifiut serie proposte per
entrare sia nei Rolling Stones x sostituire Tyalor che
nei Deep Purple. Registrare
con The Killer gli apr gli occhi: Cera uno strano senso
di violenza e follia tuttintorno quando Jerry Lee era nella stanza disse riflettendo
una volta ogni volta che
qualcuno lo infastidiva, tirava su immediatamente i calzoni sul lato sinistro come se
avesse una pistola nascosta.
Era percepibile un confine

24

OUTSIDER

RORY GALLAGHER

di pericolo attorno a lui che presumo


fosse necessario al vero rock and roll.
Rory ricorda le Waters London Sessions con maggiore tenerezza: Fu un
vero onore disse ventanni dopo
tutto quel che accadde inciso fermamente nella mia memoria come in
un film. Posso collegarmi ogni volta
e rivedermelo in mente. Muddy mi insegn una quantit enorme di cose nel
corso di quelle incisioni e venni fuori
un musicista molto migliore di quando ero entrato... Dopo le registrazioni
lo riportavo in albergo qualche volta.
Ho tenuto la macchina da allora come
una sorta di reliquia. Fa parte del passato, oramai, ma posso ancora vedere
Muddy seduto in prima fila, che fuma i

suoi sigari. Avrei solo voluto avere una


telecamerina per filmare tutte quelle
scene. So che uno dei ragazzi di Chicago fece qualche ripresa e vorrei averle
per i miei nipotini, se mai avr nipotini. uno splendido ricordo per me..
Rory spodest anche Eric Clapton
come miglior chitarrista nellannuale
sondaggio del Melody Maker nel 1972.
Un gran risultato al tempo. Lanno
successivo il titolo fu vinto da un altro
non britannico, Jan Akkerman della
band olandese Focus, un gruppo che
Rory ammirava. Ma lui ammirava cos
tanti musicisti Ornette Coleman,
Waylon Jennings, Bob Dylan, una
quantit di gruppi emergenti e poi dimenticati da tempo. Lui semplicemen-

Con il regista Tony Palmer (Photo Pat Galvin)

2001 DOCET

LIVE IN EUROPE
- di Enzo Caffarelli Rory sembra aver affinato il suo stile dal periodo dei Taste. Ha cambiato i due ritmi
ma non importante in quanto i suoi ritmi sono sempre stati considerari niente
pi che oneste comparse. Ma rimasto il solito inamorato del rock di sempre. Il suo
rock duro che va dallhard spietato al blues inglese al rock and roll tradizionale.
Non il Gallagher che abbiamo visto in Italia, quello del mandolino e del banjo,
delizioso cultore del blues arcaico, in cammino sulla strada della riscoperta di un
suo proprio folk. Soltanto I Couldve Har religion e Pistol Slapper sinseriscono in
questultima dimensione, e sono pertanto gli episodi pi piacevoli della raccolta.

te amava la musica.
Una delle ultima registrazioni, dellepoca, di Rory fu per un album chiamato Strangers On The Run di Samuel
Eddy. Anche Jan Akkerman ci suonava. Erano entrambi, in quei giorni dei
primi anni 70 dove gli artisti erano tutti inglesi o americani, due stranieri che
avevano vinto la loro battaglia: Puoi
fare il punto qui dice Akkerman Se
esiste qualcosa di sciovinista il modo
in cui gli inglesi cercano di proteggere
il loro mercato, come nessun altro. Credo che noi due abbiamo avuto questo
in comune. Non ho mai avuto il piacere di incontrarlo ma conoscevo il suo
stile e il modo di suonare e lo ammiravo. Era il Re degli interpreti del blues
bianco, per quel che mi riguarda..
La nuova formazione a quattro si imbarc in un tour di quattro mesi in
America, senza precedenti. Gallagher
viveva a Londra in quel periodo ma
quando torn a casa negli anni settanta, aveva bisogno della affidabile
sanit di Cork: Se giri per Londra, puoi
trovarti nelle situazioni pi assurde
disse a Sounds inizi a parlare con
qualcuno e la cosa successiva che ti accade che ti trovi daccordo a scrivere
una qualche opera pop o ti trovi a dire
S verr domani a suonare sulle prossime sessioni di Mantovani - cosa che
sono al di tutto di fuori del tuo contesto..
Irish Tour, lalbum e il film di Tony
Palmer che lo accompagna, rappresentano Rory esattamente nel suo
contesto. Un documento ben girato del
tempo e del luogo un tour di Irlanda
di commiato del 1973 che venne mostrato in Inghilterra lanno successivo
e che girava per lAmerica nel corso
delle date con un responso sensazionale. Ragazzine dai capelli lisci che si
allungavano verso il palco, qualcuno
in giacca vagava tra i ragazzi cercando
inutilmente di convincerli a sedersi
ed uno sfondo di onde che si schiantavano contro le coste aspre e sbiancate
nel corso di Walk On Hot Coals un
crescendo di suoni dal vivo e il volto
di un estatico venticinquenne con supporti precisi ed una chitarra rovinata.
Vagando per le strade sbiadite di Cork
e le periferie rurali, Rory descrive il
suo stile di vita semplice e le sue ambizioni: Non guardo a me stesso in

OUTSIDER

assoluto come uno dei


primi venti musicisti
in circolazione dice
nella cortese cadenza
irlandese che era tipica dei suoi modi fuori
dal palco voglio solo
continuare a suonare,
poter entrare in un negozio e comprare una
stecca di cioccolata e
se voglio entrare in un
bar e farmi una pinta
di birra senza essere
assediato tutte le volte... Non voglio entrare in una Rolls Royce e
arrivare alla mia villa
facendo quella sorta di
vita avventurosa.
sia triste che ironico che lo stile di
vita cos poco avventurosa che Rory
cos casualmente aveva denunciato
sarebbe diventata la sua strada verso
la fine.
Intanto, tour dopo tour, album dopo album, tutto scorreva incessantemente.
Rory aveva una memoria precisissima
ed anche in interviste successive, confuso dai dubbi e malamente in grado
di coprire la sua paura nel futuro, gioiva nel parlare dei grandi concerti di
cui aveva fatto parte e della gente che
aveva incontrato. Sempre abbondando in bei racconti come la volta che il
suo fedele roadie e la guardia del corpo Tom ODriscoll ebbero a che fare
cos rudemente con una invasione del
palco che lui fin col
tirare gi dal palco il
suo dipendente nella
calca, o della volta che
Donal si sbarazz non
riconoscendolo di Bob
Dylan
cacciandolo
dal camerino.
Unaltra storia narra
della volta che Rory,
controllato da Tom,
stava tentando di tranquillizzare un corrucciato Jerry Lee in uno
spogliatoio di Los Angeles dopo che John
Lennon era entrato
nel teatro dove The
Killer doveva esibirsi
ed aveva rubato tut-

25

ta lattenzione. I modi cortesi di Rory


stavano avendo leffetto desiderato
fin quando Lennon apparve e ODriscoll si gett a terra pregando per avere lautografo del re del rock and roll.
Lewis and su tutte le furie e fece per
colpirlo: Lennon poteva vedere tutto quello che stava accadendo spieg Rory cos firm velocemente a
Tom il suo pezzo di carta e attravers
la stanza andando verso Jerry Lee. E
fece esattamente quello che Tom aveva fatto con lui. Si mise in ginocchio,
baci la mano a Jerry Lee e disse Ho
aspettato ventanni per avere lautografo del vero re del rock and roll. Jerry Lee si blocc dal rompere tutto e ne
fu edstasiato. Firm un pezzo di carta,
i due iniziarono a parlare e poi tutto
fu perfetto. Fu un bel
momento..
I tour continuarono
anche negli anni ottanta ma il giovane
che aveva iniziato i
settanta con il mondo ai suoi piedi era
diventato una figura
marginale nella musica popolare. Anche
parzialmente per sua
volont. Henry McCullough mi dissa
una volta: Credo che
abbia avuto tutto il
successo che voleva e
poi si preoccupato di
superare tutto il resto.
E in questa visione c
un fondo di realt.
Il tentativo di sfondare in America nel
corso di ben 25 tour fino al 1990, non
ebbe mai successo.
La sua diffidenza verso il music business dopo lesperienza con i Taste
laveva reso pi sospettoso vero nuove opportunit, mentre il prolungarsi
delle azioni legali, finite nel 92, contro
Eddie Kennedy ed i suoi eredi lo aveva
psicologicamente depresso e svuotato di risorse. Non ci voglio pensare
perch mi manda in bestia - diceva di
conseguenza Tutta la vicenda mi ha
messo in guardia verso gli affaristi della musica. Non me ne frega niente del
denaro; la gente che ti delude che mi
preoccupa di pi. Non credo che sarei
andato avanti per cos tanto tempo se

26

OUTSIDER

RORY GALLAGHER

non fosse stato per Donal. Ha un carattere eccezionale, un dono di Dio.


Donal aveva aperto una etichetta indipendente, la Capo, per Rory, trattenendo i diritti e pubblicando per la Demon
Records. Gli unici album di Rory dopo
il 1982 Defender (1987) e Fresh Evidence (1990), entrambi venati di un
senso oscuro ma lavori di una potenza
suprema erano i risultati di questo
accordo. Ed a causa di un attenta distribuzione mondiale, furono anche, commercialmente, i suoi lavori di maggior
successo. Senza dubbio giusto dire
che i parametri delle statistiche delle
classifiche Guinness mancano di riflettere lassoluta scalata della consistente

popolarit di Gallagher non solo come


pura attrazione dal vivo ma anche
come artista di studio.
Donal ha speso molto tempo e denaro
nel recuperare lentamente la propriet
del catalogo passato di Rory, e contrattando di affari, accordandosi per i tour
e i capricci personali di un soggetto
dalle stravaganze in aumento. Una
intervista in Q del 1990 rivelava un
uomo apparentemente ossessionato
dalla superstizione, lastrologia ed un
irraggiungibile perfezionismo di studio. Fresh Evidence ha avuto bisogno
di anni, un grosso scarto di materiale,
due rimissaggi e tre prove di masterizzazione prima che Rory fosse soddi-

sfatto. In quel periodo cera un ritorno


del blues che lo circondava, con Bonnie Raitt, John Lee Hooker, e Gary
Moore che facevano da traino ma
Gallagher in qualche modo non riusc
a saltare sul treno. Un insoddisfacente
album auto-compilato Edged In Blue,
un paio di anni dopo, fu un tardivo
tentativo di farlo.
Riguardo la speranza per Gallagher
di andare avanti per sempre come i
grandi vecchi del blues, diusse: Quella
sarebbe la mia ambizione rispose
ma nel corso di questi ultimi quattro o
cinque anni mi sono domandato se ce
lavrei fatta ad andare avanti. Arriver
intorno ai 60 anni. Quello potrebbe es-

Mick Jagger e Keith


Richards nel 1974, dopo
luscita di Mick Taylor, gli
offrirono lopportunit di
diventare il nuovo Rolling
Stone. Dopo tre giorni di
audizioni in Olanda furono per costretti ad abbandonare lidea: Rory non era
il tipo di musicista disposto
ad accettare un ruolo da
comprimario, seppure di
lusso, n tantomeno a farsi
bello con la stampa.

1973 (Gijsbert Hanekroot/Redferns)

sere il momento buono per andare in


pensione.
Ma non fu tanto lintervista quanto
la foto che appariva a fianco che preoccupava molti appassionati e amici.
Gallagher era stato fuori dalla ribalta
per anni e conseguentemente linvecchiamento rigonfio e ammalato, con
una brutta pelle e occhi lacrimosi era
evidente. Gallagher lo giustific come
una semplice mancanza di sonno e
aria fresca dopo troppo tempo passato
in studio. Un vecchio amico, Martin
Carthy, ammise la realt: Ho pensato... Ges ha messo su un bel po di chili e poi vedendo i segni di cicatrici sul

OUTSIDER

viso mi sono domandato per quale ragione stesse prendendo steroidi? un


segno evidente. Lo so perch ho avuto
familiari che li hanno presi ed deprimente una delle cose che ti prescrivono per rafforzare la tua resistenza.
Donal conferma candidamente che
Rory aveva sviluppato un problema
con lalcol nel corso degli 80 ma era
ostinato nel sostenere che non fosse
quella la causa principale del suo scadente stato di salute. Lo faceva controllare da medici in privato due volte la
settimana per controllarne lo stato di
salute, linsonnia, la paura di volare, e
una quantit di fobie.
Gli erano state prescritte una quantit di medicine da differenti dottori
spiega Mark Feltham membro del
gruppo dall84 alla fine e vicino pi
di altri e credo che lo avessero reso
confuso, a esser sincero. Rory aveva
un problema di ansia fin da ragazzino.
Era estremamente sensibile e io credo
che troppo spesso quella sensibilit
porti a bere, per calmare i nervi.
Il famoso concerto che ha dipinto in
modo triste limmagine di Rory finendo col condizionare, in modo inappropriato, almeno un illustre necrologio avvenne al Town & Country di
Londra, il 22 ottobre del 1992. Un solo
brandy fece tragicamente reazione con
le medicine e Rory cadde svenuto sul
palco. Sarebbe stato il suo ultimo concerto a Londra.
La gente lo accus di essere ubriaco
disse Dave Pegg e io mi incazzai molto. Lui non era quel genere di persona.
Non avrebbe mai deluso un pubblico
che aveva pagato per vederlo. Era una
delle poche persone nel mondo della
musica dove lacquirente del biglietto era il suo primo interesse. Poteva
sembrare ubriaco ma era seriamente
ammalato.
Sarebbe stato il debutto della nuova
band di Rory. Il vecchio amico Garry
McAvoy aveva abbandonato nel 92
portando con se il batterista Brendan
ONeill entrambi finiti nei riformati
Nine Below Zero, avevano trovato
impossibile gestire la logistica del loro
doppio ruolo. Venne messo insieme un
nuovo gruppo con David Leavey al
basso, Richard Newman alla batteria
e Jim Leverton e John Cooke che si
alternavano alle tastiere. Mark Fel-

tham rimase allarmonica ed tuttora convinto che quello sarebbe stato


il miglior gruppo di Rory. Rory stesso
si vestiva in nero, adesso, sfuggendo
limmagine che era diventata il suo
marchio: una questione psicologica
spieg mormorando il giubbotto di
jeans e la camicia a quadri erano diventate come delle stimmate..
Il nuovo gruppo suon principalmente una serie di concerti a festival in
Europa e America, terminando con un
tour olandese nel febbraio del 95, dove
la malattia di Rory si fece realmente
seria. Ma era ancora il vecchio Rory:
Stavamo per suonare al Paradiso di
Amsterdam racconta Feltham e
posso ricordarlo camminare sullaltro
lato della strada, contromano, solo per
dare qualche soldo a un vagabondo.
Lui stava sempre dalla parte dei perdenti.
Lultimo concerto in Irlanda fu nellagosto del 1992, al College Green di Dublino. Registrato su un DAT, Donal lo
considera ancora come una delle sue
migliori performance. Era stato anticipato da unintervista sullIrish Times,
con Rory che cercava di controbattere
le voci sulla sua dipendenza dallalcol che erano arrivate anche alla sua
famiglia a Cork: Lidea che non puoi
suonare il blues a meno che tu non sia
un alcolizzato un nonsenso disse
colpendo il tavolo ed anche una
potenziale lezione letale da dare ai giovani musicisti.... certamente bevo, ma
non eccedo. Ed il motivo principale il
terrore assoluto che loscurit prenda
il sopravvento. Ma per camminare sul
filo del rasoio, non necessariamente
per metterti in contatto con il male,
devi portarti il pi vicino possibile al
punto che ti permette di dare alla tua
musica quel taglio necessario. un
equilibrio pericoloso.
Rory era diventato sentimentale e
sempre pi nostalgico. A Londra comprava giornali irlandesi, ascoltava la
radio irlandese su le onde lunghe, si
teneva su con le nuove uscite di musica irlandese. Vorrei tornare indietro
e vivere l se riuscissi a organizzarmi
- Disse una volta sarebbe meglio per
me. Ho qualche amico in Irlanda e mi
piacerebbe anche andare a Donegal
e rimettere insieme le idee. Probabilmente quello di cui avrei davvero bi-

27

TOP 25 ENGLISH
LEAD GUITARIST
Lasciate che vi spieghi una cosa sul
fatto di suonare la chitarra. Ognuno
ha il proprio carattere, e questa la
cosa che mi ha stupito fin dal giorno
in cui ho iniziato a suonare. Lapproccio di ognuno a ci che viene fuori dal
far vibrare le sei corde diverso da
ogni altra persona, ed tutto valido
- Jimmy Page -

ALBERT LEE
ALLAN HOLDSWORTH
ALVIN LEE
BERT JANSCH
BRIAN MAY
DANNY KIRWAN
DAVEY GRAHAM
DAVID GILMOUR
ERIC CLAPTON
GEORGE HARRISON
HANK MARVIN
JEFF BECK
JIMMY PAGE
JOHN MCLAUGHLIN
JONH RENBOURN
MARK KNOPFLER
MICK TAYLOR
PETE TOWNSHEND
PETER GREEN
RICHARD THOMPSON
RITCHE BLACKMORE
ROBERT FRIPP
RON WOOD
STEVE HACKETT
TONI IOMMI

28

OUTSIDER

RORY GALLAGHER

sogno..
Limpressione dominante di Rory
nei suoi ultimi
anni quella di
un uomo solitario,
timido che aveva
semplicemente
perso sicurezza in
quello che faceva.
Aveva una casa a
Earls Court ma non
ci aveva mai vissuto. Al contrario,
viveva solo praticamente a ridosso
della casa di Donal
al vicino Hotel
Conrad, utilizzando un falso nome. Il suo numero di
telefono era rigorosamente protetto. Il
suo lavoro aveva a lungo evidenziato
unattrazione particolare per i racconti
duri di spie di Dashiell Hammett e
Raymond Chandler, ed adesso li stava sperimentando nella vita reale. Per
qualche sconosciuta ragione non torn
mai indietro dagli amici in Irlanda, ma
fece generose apparizioni sui dischi
di una quantit di artisti irlandesi i
Dubliners, Phil Coulter, Samuel
Eddy e Davy Spillane tra gli altri. Ma
rifiutava numerose offerte di concerti,
anche cancellando tour allultimo minuto, e sembrava avere davvero pochi
veri amici. In quel periodo era molto
vicino a Martin Carthy. Rory si era
presentato da solo a Martin allinizio
dei settanta: Non lo
avevo pi visto per
anni, in seguito dice
Martin ma era come
se fosse rimasto un legame particolare. Mi
fu di grande aiuto a un
certo punto, un incoraggiamento, perch
ognuno ha i suoi alti e
bassi. Lui era sempre il
Signor Positivo. Guarda al lato buono, mi
spiegava, le cose non
sono mai cos brutte
come sembrano. Era
bello che lo avesse
fatto con me ed stato
piacevole che io sia riuscito a fare lo stesso

per lui in seguito.


Martin incontr Rory probabilmente
solo una mezza dozzina di volte. Nel
94, Martin era in tour in Scozia e seppe
che Rory era messo male: Doveva fare
questo tour in Svizzera. Era la prima
volta che tornava in tournee da molto
tempo. Era rimasto a vivere chiuso in
quel dannato hotel da solo. Non feci
altro che prendere una carta telefonica per dirgli semplicemente quello che
lui aveva detto a me: sei un musicista e
suoni la cosa migliore che sai fare.
Dopo una carriera trascorsa a suonare
hard rock e blues, la musica che Rory
voleva fare alla fine dei suoi giorni
era qualcosa di analogo ai suoni pi
delicati che amava ascoltare al Troubadour. Donal ha scoperto delle prove con
note
scarabocchiate
relative al coinvolgimento di Bert Jansch o
di Martin su certi brani.
Questo potrebbe ancora accadere. Rory aveva inviato dei demo a
Jansch, nella speranza
di organizzare una straordinaria
collaborazione: Voleva anche
lavorare con Anne
Briggs racconta
Jansch, riferendosi alla
leggendaria cantante
tradizionale
inglese
che era scomparsa dal
mondo della musica
ventanni prima cos
si mise in contatto con Anne e le invi
un nastro ma lei pens che lui era una
pop star e lo respinse senza nemmeno pensarci. Io provai a coinvolgerla
ma lei non ne volle sapere. Io suggerii
Maggie Boyle e con lei, in effetti lavorai su un paio di pezzi. Rory voleva
fare cose tipo She Moved Through The
Fair sullo stile della versione di Davey
Graham ed aveva un paio di canzoni
dei Clannad in mente. Maggie viveva nello Yorkshire e venne a Londra
espressamente per incontrare Rory
e incidere il materiale che avevamo
arrangiato, ma lui non si fece vedere.
Non se lo ricord, non si ricordava di
avere organizzato la cosa. Io mi sentii scoraggiato a quel punto. Dovendo
passare tramite Nick o suo fratello,

OUTSIDER

tutto si risolveva in lunghe discussioni e raggiungerlo era scoraggiante.


Terri Hooley, il padrino del punk irlandese, aveva resistito a mille scoraggiamenti di incontri cancellati allultimo secondo e finalmente riusc ad avere accesso a Rory nella sua stanza di
albergo per quella che fu sicuramente
la sua ultima intervista televisiva. Fortunatamente era realizzata per una
televisione irlandese per documentare
la storia del rock nellIrlanda del Nord.
Hooley ricorda che Rory si interess
immediatamente alla proposta e parl approfonditamente dei suoi giorni
a Belfast e con i Taste. I migliori giorni
della sua vita. Nomin Davy Graham,
Carthy e Jansch, descrivendo il rapporto della musica Irlandese con il blues
e suonando uno splendido arrangiamento celtico della Thats Alright
Mama di Elvis.
Riportando tutto a Presley, dove ogni
cosa era iniziata.
Al centro di Cork, in zona pedonale e
fervente di attivit, c una piacevole,
piccola piazza intitolata Rory Gallagher Place. Su di un lato c una lapide
con una scultura in rame in memoria
delleroe cittadino del ventesimo secolo; e giusto dietro langolo si trova il
collegio artistico dove lui andava a le-

zioni serali di pittura, facendole coincidere con la passione per le orchestrine. Sullangolo di McCurtain Street,
dove viveva, c un bar che si chiama
Gallaghers (Da Gallagher ndr). fugacemente ma in modo significativo
ricordato nel racconto di Roddy Doyle,
da cui stato tratto il film The Commitments. una storia molto basata
sulle vicende di Gallagher; Doyle lo
voleva anche nel film, nella parte data
a Joey The Lips Fagan il trombettista filosofo che aveva girato il mondo
e suonato con i grandi ma nessuno se
ne ricordava o gli credeva. La libreria
comunale di Cork ha aperto la sua ala
Rory Gallagher; a poche miglia di distanza, a Middleton, una popolare sala
da concerto chiamata The Meeting
Place ha gi i muri coperti da cimeli ed
il nome di Gallagher scritto sulla porta. Anche a Parigi c una strada con il
suo nome: Rue De Rory Gallagher. Ricordate, questo era un uomo che ha girato il mondo come se non ci fosse un
domani. Era molto presente in Francia
ed aveva molti amici l. Una federazione di promoter musicali ha i suoi uffici
in quella strada; hanno semplicemente voluto avere il suo nome sulla loro
carta intestata. Hot Press ha istituito
un Premio Rory Gallagher discrezionale per talenti musicali nel suo pre-

TASTE; John Wilson, Charlie McCracken, Rory Gallagher (K & K Ulf Kruger OHG/Redferns)

29

mio televisivo annuale. In tutta Europa ci sono numerose serate di tributo.


Conoscete qualche altro musicista altrettanto onorato o un Bar Elvis?
stato ammalato per anni, ma esistevano ancora numerosi progetti irrealizzati quando Rory mor. Una riunione dei Taste per un concerto della
pace a Belfast era gi stato concordato;
una registrazione con Bob Dylan gi
programmata, con Dylan che voleva
incidere la Could I Have Had Religion
di Rory con lui alla chitarra. Dylan era
il compositore preferito di Rory lultimo libro che lesse erano le biografie
di Dylan, regalategli allospedale da
Mark Feltham e sarebbe stato stupito nello scoprire che, come Donal fece
tempo dopo, Dylan possedeva gi tutti
i dischi di Rory.
Con il tempo otterr il posto che merita come compositore e il suo lavoro di
studio ne verr consolidato. Il suo posto come pietra di paragone per correttezza c gi: Un carattere come il suo
semplicemente non esiste nel mondo
della musica - dice Mark Feltham E
onestamente non esiste neppure in
altro genere di affari. Era un essere
umano splendido.
Un intervistatore, qualche tempo dopo
che i Taste si erano separati, si aspettava che Rory usasse toni spregiativi
rispetto al suo vecchio gruppo e alla
loro musica. La sua
risposta fu una di
quelle che inquadra la sua intera
carriera: Se dicessi
che qualcosa che
ho fatto due anni
fa fosse uno schifo
sarei un truffatore disse se mi
ha visto due, sei o
dieci anni fa, stavo
facendo il meglio
che potevo dare.
E, ogni sera, quasi
ogni sera, quello
era tutto ci che
contava.
IFA-Amsterdam
2014
Trad. di Giancarlo
Trombetti

30

OUTSIDER

RORY GALLAGHER

UN BRUTTO
GIORNO PER
IL BLUES

RORY GALLAGHER
DIED LONDON
14 JUNE 1995
di Giancarlo Trombetti

1972 (Michael Putland/Getty Images)

OUTSIDER

31

La decisione avvenne molti anni fa. Meglio non ricordare


ro Rory Gallagher sono onorato di ricordare che le tre
quanti: sarebbe umiliante. Il sottoscritto, che aveva in modo
volte che me lo sono trovato davanti ho provato lemozione
mefistofelico mutato una passione in un lavoro, che aveva
di parlare con un musicista tanto mitologico quanto sema lungo creduto in quello che aveva letto e sentito dire,
plice, accessibile e mai troppo apprezzato e che condivideva
gettava la spugna. Dopo tonnellate di interviste sostanzialpassioni, interessi, reale desiderio di parlare come uno quamente sempre uguali a se stesse nonostante io cercassi in
lunque degli appassionati scribacchini con cui si trovava a
un qualsiasi modo di variare lapproccio, di trovare nuovi
parlare.
argomenti, di gettarmi in culture aliene per gli intervistati
Il mio primo ricordo di Rory risale alla mia giovent, quan di sperare di ottenere perle di saggezza o illuminazioni su
do nella mia citt cera un locale chiamato Piper, un coso
un nuovo modo di ascoltare, di interpretare, se non proprio
quadrato, una costruzione bassissima e sostanzialmente pi
molta musica, almeno quella prodotta da chi mi stava di
simile a una discoteca da poco pi che una sala da concerto.
fronte, decisi che avrei mollato il piacere di andare a senMa si trovava dallaltra parte del lungomare dove abitavo
tirmi rispondere banalmente riguardo a quello che io solo
e andare a sbirciare dalle finestre oscurate da tendaggi o a
raramente, in una percentuale modestissima, ero riuscito a
sentire le prove del pomeriggio era unabitudine che non
strappare ad alcune menti lucide, ben fornite.
costava niente. Se poi eri fortunato e la sala era diventata
Si trattava della medesima sindrome che, chiss perch,
troppo calda, ricordo che aprivano un portone di sicurezza
non prende mai i giornalisti sportivi e i relativi appassionati
sul fianco e da l potevi avere una buona visione del minu che avvolge coloro che intervistano
i calciatori. Le domande sono orribilIrish Tour 1974 - courtesy Donal Gallagher
mente scontate e previste, neppure
prevedibili, ma anche quando non lo
siano, le risposte sono sempre le stesse... mai un guizzo di ironia, un salto
della barricata, il piacere di farci capire
che, al di l di un grande talento esiste
anche un cervello. Macch : una volta
nominato tre, quattro volte il Mister,
lintervista si pu considerare chiusa.
A me, con i musicisti, persino con
quelli che avevo lungamente amato,
finiva quasi sempre con laccadere
di assistere alla medesima, scontata,
chiacchierata promozionale, dove lo
scopo finiva solo con lessere l per dovere di firma, per ottenere la copertina
o con loccupare il maggior numero
possibile di pagine allinterno del
giornale di turno.
Scelsi di conservare il miglior ricordo
di quelli che davvero mi avevano fatNel back stage 1974
to alzare da quella poltrona pi ricco
e aperto della mezzora precedente,
quando avevo posto il mio austero
culo di fronte al rocker di turno e mollai, da quel giorno, il piacere della speranza a molti altri.
Non questa la sede per fare la lista di
quelli che ancora oggi amo ricordare
quando mi butto nelle rare chiacchierate musicali con certi amici, n di deludere molti che certo non vorrebbero
sentirsi dire che al loro idolo, spesso,
molto spesso, era stato corretto il pensiero, gli errori e, talvolta, messo in
bocca qualcosa di logico per non fare,
in fondo, pure tu la figura del bischero
insieme a lui.
Per dato che il tema di questo nume-

32

OUTSIDER

RORY GALLAGHER

scolo palco dove i ragazzi pi grandi e forniti del budget destinato allacquisto del biglietto, alla sera avrebbero assistito
al vero concerto. Noi no, le mamme non si fidavano di quei
capelloni... Ricordo che con Rory il portone era aperto ed il
volume incredibilmente alto. Ma quello che veniva fuori
dagli amplificatori, il blues rock, la voce roca e mai in grado
di mettere il solista in difficolt (cantare e suonare la solista non sempre vanno daccordo) mi spinse il giorno dopo a
comprarmi il mio primo disco di Gallagher: Live in Europe.
Persi, ovviamente, il concerto ma scoprii un nuovo idolo.
Il mio primo incontro ravvicinato avvenne otto anni dopo
a Reading, nel 1980, dopo la mezzanotte, quando Rory, che
chiudeva il primo giorno di festival, aveva prima esaltato,
poi distrutto, infine ammutolito i sessantamila appassionati di quella che era stata chiamata la nuova ondata di
heavy metal inglese. Prima di lui, quella sera, Ian Gillan,
Krokus, Nine Below Zero, Praying Manthis, Hellions
e Fischer Z, un gruppo geniale che qua da noi non ha mai

Chris Walker Photofeatures

venduto un solo disco. Quando il gruppo usc dal palco per


quello che era sembrato un intermezzo, Rory si present con
uno sgabello ed una chitarra acustica e suon tre pezzi. Su
Reading era sceso il silenzio, tranne che nei ritornelli urlati
a squarciagola da rocchettari borchiati e vestiti in... denim
and leather... e anchio mi ritrovai ad urlare il ritornello di
Out On the western Plain: Come a cow-cow yicky, come a
cow-cow yicky, yicky yea.
Quella sera, nel retropalco, una roulotte attendeva tre scemi
che erano convinti di riuscire davvero a parlare con Gallagher dopo un set cos stancante. Io per primo ero molto
dubbioso. Mi sbagliavo. Grondante sudore, semidistrutto,
attaccato a una bottiglia (o due?) di Four Roses, Rory non
solo rispondeva ma andava ben oltre qualsiasi richiesta,
ampliando e citando lui per primo argomenti che nessuno
avrebbe osato espandere proprio per lora tarda e per il timore di essere cacciati in malo modo. Ricordo solo che un tedesco si rovesci qualcosa sul registratore, bestemmiando visi-

Non mai stato una rockstar, un divo o da copertina,


no, lui era solo un chitarrista, un Musicista prima
di ogni altra cosa. Schivo,
riservato, testardo, umile,
lartista irlandese da considerarsi uno dei veri grandi
maestri della chitarra
rock-blues inglese.

bilmente nella sua lingua. Rory attese


che la pulizia sommaria terminasse per
continuare a parlare. Io ricordo solo che
la mia cassettina da 90 occupata solo
parzialmente da una chiacchierata,
lennesima, con Dennis Greaves dei
Nine Below Zero fin ben prima che
Rory dicesse di volersi fare una doccia.
Uscii da quella roulotte con la certezza
di aver parlato con un sosia, con uno
messo l per raccontarci delle sue passioni, degli ultimi dischi comprati, di quelli che gli erano piaciuti e perch, degli
stimoli che questi nuovi gruppi heavy
stavano dando anche al suo modo di
suonare, ma soprattutto alla sua infinita passione per la musica acustica, per il
blues, per i grandi con cui aveva suonato e con quelli che avrebbe pagato lui
per poter suonare. Un ragazzotto di 32

OUTSIDER

anni con la passione


e limpeto di un sedicenne. Una passione
vera e tangibile per
la musica, rarissima
da sentire emergere
in modo cos incontenibile nelle interviste
di cui parlavamo prima. Specialmente da
chi stava su un palco
da decenni. E Rory
non era n ubriaco,
n sotto linflusso di
qualsiasi genere di
sostanza. Lucido e attento, biascicava solo
con quella sua cadenza irlandese che spesso rendeva difficile afferrare
immediatamente quello che ci stava raccontando.
Sul palco, la parlata era molto pi inglese, pi sforzatamente comprensibile.
La seconda volta fu a un festival, pochi anni dopo,
ma la mia ultima volta un ricordo nostalgico che
la mia mente di appassionato si rifiuta di fissare
con chiarezza per quanto si tratt quasi di un lento
addio durato mezzo pomeriggio trascorso con lui,
il fratello e mezza band a trattare gli accordi per le
riprese televisive in quella che fu sicuramente lultima apparizione italiana di Gallagher. Ricordo che
la prima impressione, il primo piccolo shock non
fu tanto il vederlo non vestito con la sua caratteristica camicia a quadri, ma coperto da una giacca
nera di cuoio con sotto
una normalissima camicia azzurra - un po come
vedere Zappa senza baffi
e pizzo - ma vedere come
luomo fosse ingrassato e
con il viso gonfio, tipico
di chi ha gravi problemi
di salute e sta prendendo forti dosi di cortisone.
Come, molto a mezza
bocca, mi fu riferito di
sfuggita dopo il primo abboccamento. Ricordo che
lo vidi sempre attento e
preciso nelle richieste
stavano approntando il
palco per le prove proprio mentre la troupe
stava piazzando le telecamere ma lo sguardo
era talvolta assente.
Questione di attimi, ma
un brutto segno per un
uomo di soli 47 anni. E

33

mi ricordo che dato che cera qualche problema proprio con il posizionamento delle
telecamere e che il regista se ne stava momentaneamente a spasso, per rompere un
po il ghiaccio mi buttai a raccontare dellincontro avuto nella roulotte di Reading, a lui,
che di facce di giovani intervistatori ne doveva aver viste a centinaia. Ma rimasi stupefatto quando
Rory si ricord
perfettamente
delloccasione,
narrando del tedesco che aveva
versato il succo
di frutta sul registratore e si era
messo a smoccolare. Non parlo
tedesco, assolutamente mi
disse ma dato
che ho suonato
spesso in Germania, almeno
le
parolacce,
qualcuna, me
le ricordavo...e
quelle che disse
quel tipo con
i baffi erano
proprio bestemmie!. E, s... il
tizio aveva i
baffi. Quasi rincuorato dal fatto
che stava discutendo di diritti
con uno con cui
aveva gi avuto
a che fare, disse in dialetto strettissimo al
fratello qualcosa che somigli molto a una
richiesta di trovare comunque un accordo.
Cosa che avvenne regolarmente. Nel corso del pomeriggio spar diverse volte per
tornare solo a met serata, ma ogni volta
che ci incontravamo riuscivamo a scambiare una decina di minuti di discorsi sul
blues che era la miglior musica del mondo
ma che, come unonda del mare, andava
e veniva nellinteresse degli appassionati.
Ed era un vero peccato, dal suo condivisibile punto di vista. Avevo portato con me
un paio di dischi che avrei voluto fargli
firmare, ma vederlo cos giovane e cos in
cattive condizioni mi fece abbandonare
lidea. Mi sarebbe parso di fare lavvoltoio
e chiedere lautografo a uno che stava per

34

OUTSIDER

RORY GALLAGHER

lasciarci. Come accadde.


Raccontare chi fosse il Rory Gallagher musicista diventa
adesso superfluo; non solo la sua musica parla per lui, ma
avete decine di pagine, qui su Outsider, per comprenderlo.
Ben pi importante fissare, invece, luomo, il personaggio. Perch Rory era un signore pur essendo un ragazzo di
provincia, rustico abbastanza da non amare le manie delle
stelle del rock, ma sufficientemente navigato da capire cosa
avrebbe dovuto accuratamente evitare per non prendere
quella piega. Un uomo gentile e cortese che parlava sempre
a voce bassa e che sorrideva ampiamente quando largomento diventava per lui particolarmente interessante.
Un personaggio pubblico che non badava molto allaspetto esteriore ed al taglio di capelli. Un uomo pronto anche a
suggerirti lui per primo qualcosa da ascoltare se nominando
un gruppo o un artista il tuo viso mostrava di non sapere di
cosa lui stesse parlando; e te ne dava anche ampia motivazione. Un appassionato di musica, sopra ogni cosa, aperto a
nuovi suggerimenti e che ne ascoltava tanta e con lidentico
approccio che noi artigiani del mestiere altrui abbiamo. E
spesso sicuramente con minor apertura mentale di quanta
ne avesse lui. Un uomo che, scendendo da quel palco, passandomi stanco a fianco, dopo avermi oltrepassato di pochi
passi, si volt per stringermi la mano.
A me, che ero seminascosto a fianco delle casse e che proprio non contavo nulla mentre la gente del Pistoia Blues
chiedeva altri bis. Che peccato Rory, davvero un brutto giorno per il blues quando sei volato via da questo mondo troppo pieno di brutta musica inutile. E invenduta.

I NOSTRI 30 RIFFS PREFERITI


DI ROCK...
Il riff una frase musicale (ossia una successione di note con
una propria identit espressiva) che si ripete frequentemente allinterno di una composizione e che viene utilizzato di
solito come accompagnamento. Il termine probabilmente
unabbreviazione e alterazione di refrain.
Ovviamente ne rimangono fuori altri 30, ma giusto un gioco e non stiamo a menarla tra riff e lick.
Ovviamente un brano a gruppo

(I CANT GET NO) SATISFACTION - ROLLING STONES


ALL RIGHT NOW - FREE
BACK IN BLACK - AC/DC
BAD TO THE BONE - GEORGE THOROGOOD
BLACK MAGIC WOMAN - SANTANA (VERSION)
CAT SCRATCH FEVER - TED NUGENT
CINNAMON GIRL - NEIL YOUNG
DAY TRIPPER - BEATLES
DONT FEAR THE REAPER - BLUE OYSTER CULT
ENTER SANDMAN METALLICA
GREEN MANALISHI - FLEETWOOD MAC
IN-A-GADDA-DA-VIDA - IRON BUTTERFLY
IRON MAN - BLACK SABBATH
JESSICA - ALLMAN BROTHERS
JOHNNY B. GOODE - CHUCK BERRY
MONA BO DIDDLEY
MONEY FOR NOTHING - DIRE STRAITS
NOT FADE AWAY BUDDY HOLLY
SHARP DRESSED MAN - ZZ TOP
SMELLS LIKE TEEN SPIRIT NIRVANA
SMOKE ON THE WATER - DEEP PURPLE
SUMMERTIME BLUES - EDDIE COCHRAN
SUNSHINE OF YOUR LOVE - CREAM
SWEET CHILD O MINE - GUNS N ROSES
SWEET HOME ALABAMA - LYNYRD SKYNYRD
VOLUNTEERS - JEFFERSON AIRPLANE
VOODOO CHILD - JIMI HENDRIX
WALK THIS WAY - AEROSMITH
WHOLE LOTTA LOVE - LED ZEPPELIN
YOU REALLY GOT ME - KINKS

OUTSIDER

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DONAL GALLAGHER
UN DONO DI DIO
di Giancarlo Shadow Play Trombetti // ottobre 2014

Quando mi ricordo che vidi Donal


Gallagher per la prima volta pensai
che se solo avesse avuto i capelli come
il fratello avrebbe potuto quasi tranquillamente sostituirlo. Il viso, lespressione, gli occhi erano quelli di famiglia.
La praticit completamente differente.
Rory era limprovvisato sognatore,
Donal il realista concreto. Questa almeno la mia impressione. Il perfetto
manager, non solo per atteggiamento,
ma anche per... la familiarit con il
soggetto. Donal stato luomo
che ha accompagnato e protetto
Rory dal mondo e da se stesso e
che adesso ne cura leredit artistica, senza essere invasivo o
puntando esclusivamente sul
fatturato. Le uscite di Rory dopo
la sua scomparsa sono state quasi centellinate e comunque sempre molto curate. Competenti.
lui lunica e la migliore persona
cui chiedere i motivi e le scelte
che hanno portato alla confezione del box commemorativo del
gi splendido Irish Tour 74...per
sciogliere il ghiaccio tentiamo di
fargli ricordare che ci eravamo
incontrati noi una faccia tra
mille in occasione delle riprese
al Pistoia Blues Festival...
Mi fa piacere risentirci. Ho
ricordi nostalgici di Rory, del
gruppo e del nostro viaggio al Festival.
Ho ancora una targa commemorativa
(con la dedica ad Alexis korner), mi
ricordo dello stile un po retr dellalbergo con Jimmy Page e Rory e devo
avere da qualche parte un buona foto.
Qui forse Donal fa un po di confusione... Page e Gallagher suonarono in effetti insieme al festival ma una dozzina
di anni prima; il nostro riferimento era
al 1994, ma nulla conta. Le memorie di
chi vive on the road giusto che si sovrappongano, talvolta...

Quanto a Irish Tour abbiamo da parte moltissime registrazioni dal vivo e


molte di studio che Rory fece e Dan,
mio figlio, che lavora con me, stava digitalizzando i nastri. Dan ha notato che
al tempo del tour irlandese erano state
registrate molte serate per estrarne il
disco Irish Tour 74 e mi ha suggerito
che, data la forza di quelle registrazioni,
sarebbe stato un bel modo di celebrare
i 40 anni dalla data della prima pubblicazione. E dato che mio figlio anche

lui un buon chitarrista gli ho dato la


responsabilit di completarle.
Ricordo di aver letto in una vecchia intervista di tuo fratello, forse
una delle ultime, che lui ti aveva
descritto come Un dono di Dio.
Ci vuoi raccontare le tue emozioni come fratello e come manager e
come possa esser stato difficile gestire la sua malattia?
molto gentile da parte tua dirmelo,
grazie. Essendo il fratello maggiore e

lunico, Rory stato un grande insegnante, pieno di saggezza ben oltre la


sua et. Da ragazzi ci eravamo trasferiti
dal Nord al Sud dellIrlanda (da Derry
a Cork); inizialmente a scuola era tutto pi strano, con accenti e comportamenti diversi dai nostri, cos Rory ed
io avevamo un legame maggiore, lui
mi teneva sottocchio. Entrambi amavamo la musica ed il nuovo rock and
roll e ci mettemmo a suonare insieme
sotto il nome di Gallagher Bros. Rory
avrebbe voluto farmi riuscire a
riprodurre le armonie dei pezzi
pi famosi degli Everly Brothers. La sua ambizione come
musicista era gi evidente.
Io non mi lamentavo di stare
sul palco, ma mi piaceva di pi
il lato tecnico e organizzativo
dei concerti, cos mentre la carriera di mio fratello si sviluppava, io preferii lavorare nelle
retrovie un po come un allenatore di calcio! Con il successo
di Taste divenni il road manager per il gruppo di Rory, era il
1967. La caduta fisica fu lunga,
difficile e frustrante per me ma
ricordo sempre che, anche nelle
sue ultime ore, ho sempre creduto che lui ce lavrebbe fatta.
Lo speravo. Lho sempre visto
come un super-uomo. E contrariamente a quanto scritto
in certi libri e pubblicazioni italiane,
Rory, senza accorgersene divenne semplicemente dipendente dalle medicine
che gli venivano prescritte. Io sto ancora facendo causa ad alcuni medici che
lo hanno seguito. La vita sulla strada e
lenergia che Rory ha speso sul suo lavoro temo che gli avrebbe presentato il
conto in qualche modo.
Grandi gruppi o artisti come, giusto per nominarne un paio, i Grateful Dead o Frank Zappa hanno

36

OUTSIDER

RORY GALLAGHER

avuto una quantit di uscite postume; intere serie di album dal


vivo. Contemporaneamente molti musicisti in attivit sono molti
attivi sul fronte degli istant live
che possono essere scaricati dal
web. Le uscite dopo la scomparsa
di Rory sono poche e rare; una
scelta o non avete sufficiente materiale per mettere in piedi una
Rory Gallagher Live serie?
Inizialmente non volevo inondare il
mercato con materiale dal vivo, di cui
ne possediamo una quantit. Sentivo che Live in Europe, Irish Tour 74 e
Stagestruck erano ci che Rory aveva
selezionato, ma col passar del tempo
abbiamo aggiunto qualcosa al catalogo
di Rory.
Ricordati delle BBC Sessions, Wheels,
Within ,Wheels, un album essenzialmente basato sul lato acustico di Rory,
A Meeting With The G-Man
che un concerto di Rory
con la sua ultima band, una
delle migliori che avesse
mai avuto.
Che ne pensi del declino
della vendita dei cd e della loro supposta fine in
favore del solo download come diffusione della
musica?
difficile mutare il corso di
un fiume, siamo tutti coinvolti nelle nuove tecnologie che, come tutto del resto
nella vita, hanno il loro lato
positivo e quello negativo.
In ogni caso i veri appassionati stanno tornando
alluso del vinile che ha
avuto un forte incremento
e che rischia adesso di sopravanzare le vendite dei cd.
Rory sicuramente avrebbe
approvato!.
Hai mai letto la recensione di Lester Bangs del primo album solo di Rory?
Noi probabilmente la
pubblicheremo
giusto
per ricordare come anche
un giornalista famoso
possa spesso essere lontano dalla realt nel giudi-

care un uomo ed il suo lavoro.


Non ricordo quella particolare recensione, ma ricordo la sua fantastica opinione sul disco dei Taste On
The Boards, uscita su Rolling Stone
Magazine....a volte vinci, a volte perdi...
Quale potrebbe essere una tua lista
di brani preferiti di Rory e perch?
Calling Card e They Dont Make Them
Like You Anymore, di loro amo il suono blues, jazzato e i testi hanno un significato particolare. Ill Admit Youre
Gone e Wheels Within Wheels sono le
canzoni pi tristi e mi sono reso conto
di averle ascoltate con attenzione solo
dopo che mi fratello scomparso. Di
Walk On Hot Coals adoro il tempo,
come il motore di una Ferrari ed il lavoro di Rory alla chitarra pungente.
Kickback City e Loanshark Blues sono

le mie favorite, entrambe toste, con un


blues di stile moderno, testi classici ed
adatte al clima economico.
Shadow Play e Philby le trovo profondamente fisiologiche e ne apprezzo il
fascino. Mi fermo qui... troppe belle
canzoni e poi non posso dimenticare il
materiale dei Taste!.
Da uomo di musica, come vedi il
futuro del rock blues? C il nome
di un artista che rispetti in particolare?
Il mondo avr sempre il suo blues e la
musica il miglior antidoto; sono spesso impressionato dai giovani talenti
che vedo ai concerti in tributo di Rory.
Inoltre sono colpito da Joe Bonamassa. un musicista competente, un
grande studente che ha saputo imprimere un suo marchio alla sua musica
ed un cortese gentiluomo.

Strange Music Ltd.

Avete in mente di pubblicare un altro album


interamente acustico conoscendo la passione di
Rory per la musica acustica verso la fine della
sua carriera?
Avremmo lambizione di
provare a fare unaltra uscita al di l di Wheels, Within,
Wheels. Ho trovato alcuni
brani e sto continuando a
cercarne; se non ci riuscir,
probabilmente ne faremo
una versione pi estesa.
Unultima domanda che
pi una richiesta... nel
ringraziarti per continuare a mantenere vivo
il nome di Rory, avendo
avuto la fortuna di averlo visto molte volte dal
vivo, mi sempre rimasta impresso il concerto
del Reading festival del
1980 dove Rory fu una
vera forza della natura...
abbiamo possibilit di
vederlo, un giorno, pubblicato?
....Rory a Reading potrebbe
essere una bella idea. So che
la BBC ha alcune di quelle
registrazioni... chiss.

OUTSIDER

IRISH
TOUR 74
uscita il 21 ottobre, in occasione del
40 anniversario, questa Deluxe Edition ampliata e arricchita. Ledizione
pi completa ad oggi di questo album
fondamentale della band di Gallagher
(con Gerry McAvoy basso, Rod Death
batteria e Lou Martin tastiere).
Per la prima volta su disco tutte e tre le
performance. Ledizione speciale deluxe di 8 dischi 10 comprende 43 brani
inediti, audio rimasterizzato, foto, ampie note di copertina, documentario,
memorabilia e altro.
Lacclamato regista Tony Palmer fu
ingaggiato per documentare il tour.
Palmer aveva conosciuto Gallagher
sei anni prima, nel 1968, quando i Ta-

ste avevano fatto da spalla ai Cream


al loro famoso spettacolo di addio alla
Royal Albert Hall. Palmer si trovava l
a registrare lultima performance del
super gruppo, ma quando gli fu chie-

37

sto di accompagnare Rory nel tour


irlandese nellinverno del 1973, non
si fece pregare. Entrambi gli spettacoli
di Dublino e Cork hanno un impatto
decisivo sul documentario e lattitudine dignitosa, ribelle a imparziale di
Rory a Belfast contribu a rendere
questa registrazione un momento
di svolta per intere schiere di devoti
fan di Rory.
Questa nuova edizione
deluxe dispone, per la
prima volta su disco, di
ognuno di questi concerti indimenticabili.
Sette album di audio
completamente rimasterizzato tra cui 43
registrazioni inedite,
pi il lungometraggio
diretto da Tony Palmer
e un grande booklet a
colori. Il tutto contenuto
in un packaging deluxe.

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38

OUTSIDER

RIVAL SONS

OUTSIDER

39

CLASSIC ROCK

RIVAL
SONS
di Meghan Roos

Sembra che il trend musicale in America stia tornando verso il classic rock stile Free, onesto rock sporco, e
i Rival Sons sono al posto giusto nel momento giusto.
Lavorano insieme soltanto da 5 anni, hanno fatto da
opening act a Dei del Rock come AC/DC, Kiss e Judas
Priest ma il loro sound coesivo, avvolgente, fa pensare a una band che lavora insieme da almeno il triplo
o il quadruplo del tempo. Nel 2013 uscito il monumentale Head Down, da poco Great Western Valkirie.
Prendetevi qualcosa da bere, fate partire un loro pezzo (magari Electric Man o Play the Fool) e mettetevi
comodi con Scott Holiday. Buon divertimento!

Siete pi o meno in pausa e state


progettando la prossima fase della
vostra conquista del mondo?
Ci siamo presi una pausa, cosa rara per
noi. Di solito siamo sempre on the road,
ma siamo appena tornati dal Canada,
dove siamo stati per qualche settimana. Abbiamo un paio di concerti straordinari nei prossimi due mesi e stiamo
cercando di mettere insieme il nostro
progetto. Dobbiamo pensare a come
continuare il tour per Great Western

Valkirie e valutare il nostro prossimo


accordo per un disco lanno prossimo.
Hai detto che state per firmare un
nuovo accordo. Si tratta di un contratto discografico?
Come sai firmiamo solo accordi per un
disco alla volta. Per qualche ragione,
siamo riusciti a negoziare questo tipo
di contratti, cos che possiamo mantenere i diritti e il controllo di tutto, un
disco alla volta. Siamo proprietari di

40

OUTSIDER

RIVAL SONS

tutti i nostri dischi e abbiamo gestito in


autonomia molti dei nostri affari e dei
nostri diritti. Abbiamo conservato molti pi diritti della media delle band.
Perch non firmare semplicemente
un contratto pi ampio con unimportante casa discografica come la
Warner Bros o la Universal?
Semplicemente perch noi non siamo
cos. Quello che vogliono per un contratto cos ridicolo. Non ho intenzione
di vendere i miei figli, n le persone che
amo, e ho intenzione di tenermi tutti i
pezzi del mio corpo [ride]. Quelle persone sono terribili, davvero diaboliche. A
parte gli scherzi, davvero triste pensare a tutto quello che vogliono portarti
via da un punto di vista legale e ci riescono. Ti danno una possibilit, un
disco, e ti conviene sperare che i tuoi
pianeti siano allineati perch, se non
lo sono, tutta la tua carriera rovinata,
perch ora hai un debito con loro per
quei dischi e sai che c? Loro non realizzeranno quei dischi per te, di modo
che tu non possa firmare un contratto
con unaltra etichetta e sei in trappola.
Lillusione di queste band quella
di credere che la Warner Bros, la
Atlantic Records, la Universal siano le uniche ad avere i soldi. Quindi voi avete deciso di non vendere
lanima o i vostri diritti artistici e
avete scelto di appoggiarvi a etichette pi piccole per avere, forse,
abbastanza soldi per tirare avanti.
Giusto. Quello che chiedono non corretto. Ecco una semplice metafora. Tu
hai una lattina di Coca-cola. Io voglio
comprare la tua lattina di Coca-cola per
un dollaro e tu me la vendi. Questo
un accordo normale, giusto? Ora io
sono la casa discografica. Se tu mi vendi quella lattina di Coca-cola, te ne prometto un barile. In realt, io per non
voglio solo quella lattina di Coca-cola.
Voglio i tuoi diritti su qualunque altra
lattina tu comprerai in futuro. Ok? Ecco
un dollaro [ride]. Ecco quello che fanno
alla gente.
Mi pare che ultimamente i Rival
Sons sono stati poco presenti qui
negli USA? Cos che non recepisce
la gente qui?
Beh, credo che, professionalmente, sia

necessario lavorare dove i tuoi soldi


sono meglio spesi. Ci si pu concentrare solo in una parte del mondo.
davvero grande e ci si pu concentrare
cos tanto solo su certe zone. Costa un
sacco di soldi e ci vuole molto tempo.
Fin dallinizio della nostra carriera, siamo stati molto concentrati sullEuropa,
perch si sono affezionati a noi pi velocemente. I media ci adorano e siamo
su moltissime copertine di riviste da
quelle parti, nelle classifiche, passano i
nostri pezzi alla radio in tutta Europa, e
ci esibiamo in posti abbastanza grandi.
Quando dobbiamo lavorare, un po la
nostra opzione con successo assicurato.

Il secondo maggiore mercato che si


affezionato a noi, pi rapidamente degli USA, quello del Canada. Credo che
la risposta che tutti vogliono sentire da
me sia che lAmerica odia il rock n roll
[ride]. Sappiamo che non assolutamente vero, e sappiamo che abbiamo
grandissimi fan anche qui. Qui le cose
vanno un po pi lentamente e la gente
si affeziona a noi pi lentamente. Inoltre non ci facciamo finanziare i tour. Ci
finanziamo totalmente da soli.
Credo che ultimamente il mondo
della musica sia eccessivamente
saturo di gruppi. Penso che la buo-

OUTSIDER

na notizia sia che chiunque pu


fare un disco oggi, ma quella brutta sia che chiunque pu fare un disco oggi.
vero. Anchio dico lo stesso. Sento un
sacco di persone dire, Non c tanta
buona musica oggi, come ce nera una
volta e tutte le volte che sento una
cosa simile, dico, Sei matto. C 10 volte tanto quello che cera in passato, ma
un po come essere in un locale o in
un posto affollato, cercando di arrivare
dallaltra parte della stanza. Ci muoviamo tutti in uno spazio congestionato,
quindi difficile scegliere tra tutte le
band e trovare qualcosa di buono o che
ci possa piacere.
Come ai vecchi tempi, c ancora
da scavare e cercare un po per trovare delle band speciali. Mi ricordo quando ero un ragazzino e andavo nei negozi di dischi e chiedevo al tipo dietro al bancone, Ehi,
io adoro gli Iron Maiden. Chi c in
giro che sia come loro? Adesso c
internet e possiamo trovare qualunque cosa, davvero
di tutto.
Esatto! Mi ricordo quando ero piccolo e gi compravo i dischi e internet
non cera ancora. Riesci
ad immaginare come
sia adesso per i ragazzini, che hanno tutto
quello che vogliono a
portata di click, su Google [ride]? E non solo
tutto l, ma si pu
anche comprare in pochi secondi. una cosa
davvero rivoluzionaria
e allucinante. Se volevi un disco dei Flamin
Groovies, potevi anche
dover cercare dappertutto per cinque anni, prima di trovare
per la prima volta un loro disco. Adesso, Google, l e ti compri tutta la loro
discografia.
I Rival Sons hanno fatto uscire
tutta la loro discografia su vinile.
Quando registrate questi album,
arrivate al processo di registrazione e produzione con lidea che verranno mixati apposta per essere

riprodotti in vinile, oltre ad essere


mixati per i CD e poi fate uscire i lavori su vinile?
Non proprio. Non cerchiamo di essere
cos ridicolmente hipster da dire cazzate tipo, Questo lo facciamo solo su cassetta e assolutamente lo-fi. Cerchiamo
soltanto di fare in modo che il disco

41

nel presente. La gente vuole riportarci


indietro in unaltra epoca, ma quello
non il mio obiettivo. Non ascolto continuamente materiale dei Moby Grape a ripetizione. Non questo quello
che sta succedendo qui. Mi piacciono
anche gruppi nuovi, come gli MGMT
[ride].
Head Down del 2013
era un album bellissimo, ma stato un
passo in una direzione diversa rispetto a
Pressure and Time.
un dato di fatto, ascoltando qualunque album dei Rival Sons,
riesco a sentire una
continua evoluzione
e progressione verso
il punto a cui siete arrivati adesso.
Da un disco allaltro ci
deve essere un passaggio, a livello di stile e di
suono. Non andremo
mai in studio dicendo,
Facciamo la seconda parte di quello.
Before the Fire venuto prima che Jay
Buchanan entrasse nella band. Quelle canzoni sono pi mie, le ho scritte
con un altro cantante che non scriveva
per nulla. Ho finito per mandare via
quel cantante dalla band e ho preso
Jay, che ha accettato di cantare tutte
quelle canzoni. C tutto un altro tipo
di suono. Si nota molto di pi la mia
influenza dellest e ancora di pi uninfluenza della British invasion degli inizi, perch era l che ci trovavamo. LEP
stata la prima cosa alla quale abbiamo
lavorato con Jay, quindi sentirai una
versione di noi molto pi tendente al
blues, perch quello Jay.

abbia il miglior sound possibile. Registriamo un sacco in analogico e usiamo molte tracce analogiche. Creiamo i
master per il vinile come per il digitale.
Semplicemente creiamo un prodotto
che ci rappresenti. Si sta andando verso il digitale. Abbiamo tutti gli iPhone,
siamo tutti utenti Mac. Facciamo parte
di quel mondo, ma tutti abbiamo i registratori e adoriamo ascoltare vinili.
Una cosa non esclude laltra. Viviamo

Ho avuto la fortuna di vedervi


qui ad Atlanta quando siete stati
la band di apertura per gli Evanescence. Era curioso vedervi associati. Quel tour, visto che non era
propriamente rock, stato utile
per voi o stato pi una cosa tipo
dateci solo la possibilit di andare
in tour?
Ho rifiutato quel tour per cinque volte.
Continuavo a dire, Perch diavolo mi
state parlando di questa cosa? Perch

42

OUTSIDER

RIVAL SONS

mi state chiedendo di fare questa cosa?


Sono una band goth/emo e sembra
una pessima idea. Noi siamo una band
fuzz rock con una base blues. Alla fine
il nostro manager si inform e disse, .
proprio Amy Lee che sta chiedendo
a voi di aprire i concerti. una vostra
grandissima fan e vuole che siate voi
a fare le date. Una volta saputo che si
trattava di una sua esplicita richiesta e
non degli agenti o altre cazzate, dissi,
Ok. Allora accettiamo. Siamo andati
in tour con loro e praticamente siamo
diventati migliori amici e tuttora siamo
in contatto. Sono stati fantastici con noi
e ci siamo divertiti tantissimo. Erano
gentilissimi e davvero grandi. Incredibilmente, tutte le sere che suonavamo
cera il pienone e la gente stava in piedi
ed era molto coinvolta. Abbiamo avuto
ottime risposte dal loro pubblico, abbiamo venduto molto merchandising,
e la gente stata davvero partecipe.
Quando hai scoperto di voler fare
il musicista?
Fin da quando ero molto giovane, ero
sicuro che questo fosse il percorso che
avrei intrapreso. Ricordo distintamente
di essere su ... caspita non lo so. Undici
anni, forse. Facemmo un viaggio on the
road con la mia famiglia. Sai in questi
posti meravigliosi, canyon e deserti e
montagne... stavamo sempre facendo
cose folli. Avevo circa 11 anni, e mio
padre mi ha regalato il mio walkman
con una cassetta - vecchia scuola, sai.
Avevo acquistato questo nastro dei
The Rolling Stones, Through the
Past, Darkly, una raccolta dellepoca epoca anni 60; Lera Stones Brian
Jones, per lo pi. Cerano dentro 2000
Light Years from Home, Ruby Tuesday,
Dandelion. Quel nastro stato davvero una potente memoria musicale per
me, perch era nelle mie cuffie, quindi
non ho condividevo con nessuno. Stavo camminando attraverso questo sito
geologico e mi sembrava di essere sulla
Luna. Davvero un lavaggio del cervello, ad essere onesti. Ero fuori di testa per
quelle canzoni, Quando risento quelle
canzoni, penso a quel tempo. E molto
simile a una cosa psichedelica di lavaggio del cervello, come un flashback acido. Un paio di quelle canzon, e penso di
nuovo, Oh mio Dio!. Mi sento come se
avessi ancora 11 anni Concretamente,

stato a 15 che ho pensato che questa


sarebbe stata la mia strada. Sentivo che
potevo farlo e che era una cosa fattibile
per me. A 16 anni, suonavo in tutta Los
Angeles, e a 17 lasciai la scuola e continuai a studiare a casa, per finire con
un anno di anticipo e poter vivere con
la mia band. A circa 21 anni, ho smesso
di fare lavori strani e ho deciso che mi
sarei mantenuto solo con la musica.
Ho fatto un CD di demo per una societ
che faceva demo e mi hanno dato un
anticipo per quel lavoro. Ero tecnico di
studio, mi occupavo del lavoro per le
sessioni, e dopo firmai un contratto con
la Atlantic records alla quale sono piaciuto di contratto in contratto, da allora.

Con buona pace di chi le


orecchie le ha lasciate sopra
a qualche disco pre 1975, nei
Rival Sons viaggia il miglior
classic rock dei nostri giorni. Un peccato mortale non
accorgersene per troppo
snobismo.

Il contratto che hai firmato con la


Atlantic era come autore o come
performer?
No, allepoca facevo parte di una band
che ha firmato un contratto davvero
importante con loro. Era un accordo da
10,5 milioni di dollari. Firmammo quel
contratto e ci mettemmo davvero troppo tempo per realizzare quel disco.
Come si chiamava questa band?
La band si chiamava Human Lab
[ride]. La Atlantic ha congelato quel disco e non ci ha nemmeno dato il disco.
Si sono tenuti tutto nel modo che loro
chiamano mettere nel freezer. Hanno
sborsato un occhio della testa per tenere quel disco, quindi noi abbiamo fatto
un sacco di soldi con questa cosa. Erano cos presuntuosi e convinti di essere
i migliori. Noi volevamo solo il nostro
disco, per poterlo proporre a qualcun
altro, e loro ci hanno guardati dritto negli occhi e ci hanno detto, Non avrete
mai questo disco. Volete farci causa per
avere indietro il disco, dopo tutti i soldi che ci abbiamo messo? Non riavrete
mai quel disco. Ecco qualche altro migliaio di dollari. Arrivederci.
Di recente avete avuto la possibilit di avere a che fare con Jimmy

OUTSIDER

Page. La cosa stata allaltezza delle vostre aspettative?


Non avevo aspettative assurde nei
suoi confronti. Semplicemente lo
adoro e, ovviamente, tutti amiamo il
suo lavoro e quanto ci ha colpiti con
i suoi contributi. Le mie aspettative
erano gi soddisfatte. Io sono davvero
convinto del fatto che queste persone
non assomiglino neanche alle persone normali. Sono praticamente dei
semidei. Come possono essere persone
normali? Come fai a creare una discografia come quella? Come fai ad essere
lo stesso tizio che maneggia una double neck, scrive Stairway to Heaven,
guida larchetto del violino in Whole

Lotta Love, usa il Theremin ed essere


uno normale? [ride]
assolutamente vero, voglio dire,
c una ragione per cui persone
come Page e altri grandi hanno
scritto le cose folli che hanno scritto e noi ce ne stiamo qui seduti a
parlarne.
Portiamo la cosa ad un altro livello. La
gente che pensava che Miles Davis
fosse un tipo normale. Non che incontri Miles e lui ti dice tipo, Ehi amico,
piacere di conoscerti. Vuoi bere qualcosa? No. Lui non una persona normale. Lui assolutamente pi fantastico
di te. per questo che ha fatto quelle

43

cose incredibili, perch a un altro livello. Lavora con una serie di idee folli.
Voglio dire, per questo che lui ha fatto
Bitches Brew e tu sei allassistenza tecnica [ride]. C una grossa differenza tra
voi due [ride]. Ma, come Jimmy Page,
era molto piacevole e partecipe. Ho potuto chiacchierare a lungo da solo con
lui, nel backstage dopo il nostro show
ed stato splendido. Se ne sono andati
tutti, lasciandoci soli, e abbiamo avuto
una fantastica conversazione, parlando dischi e di Storm Thorgerson, che ha
fatto la copertina di Pressure and Time.
Abbiamo chiacchierato di vestiti e di
moda [ride]. Era davvero piacevole e
davvero grandioso. Ho evitato la zona
cazzate, ed stato difficile, ma magari
la prossima volta [ride].
Si fermato a ha visto il concerto?
E, se s, gli piaciuto?
rimasto per tutta lesibizione ed
chiaro che dobbiamo avergli fatto una
certa impressione. Lho visto godersi la
musica e divertirsi durante il concerto,
che stata una bellissima cosa. Ha finito per citarci in un articolo su Rolling
Stone, nel quale ha detto che siamo
una delle nuove band che ascolta, altra
cosa fantastica.
Voi avete ovviamente viaggiato
moltissimo in tour allestero. Qual
la differenza tra essere in tour a
lungo in un paese straniero e girare per gli Stati Uniti?
Un sacco di valute diverse, un sacco di
traghetti, un sacco di treni, un sacco di
piccoli aerei [ride]. Cio, ci sono da fare
molti pi tragitti brevi di viaggio. Qui
negli Stati Uniti si viaggia molto di pi
su strada. L, un giorno sei in un paese
e quello dopo in un altro, con unaltra
moneta e gente totalmente diversa.
Ogni paese a s: hanno la loro radio, i
loro media e tutto, quindi lo stile delle
cose cambia praticamente tutti i giorni.
Potremmo fare sold out in un teatro
grandissimo a Londra e il giorno dopo,
a Parigi, suonare in un piccolo locale.
La grandezza delle sedi degli spettacoli cambia sensibilmente, a seconda di
quanto successo abbiamo in ciascun
paese. Tutti parlano una lingua diversa
e ci sono monete differenti.
Qual lidea pi sbagliata che ha la

44

OUTSIDER

RIVAL SONS

gente sulla vita on the road?


Che sia una festa continua [ride]. Che
sia una festa continua, che sia pieno
di ragazze mezze nude, che tu prenda
soldi a palate, che tutti siano fatti e ci
si diverta tantissimo. una situazione
molto pi reale di quello che pensa la
gente. solo un lavoro. Quanto abuso
di sostanze stupefacenti e ragazze mezze nude puoi infilarci? Devo andare a
lavorare in radio alle 9 del mattino e
devo fare tre performance live. C il
sound check, un meet & greet, e poi,
dopo il concerto, c un altro meet & greet con tutti quanti. Poi dobbiamo viaggiare. Poi cominci a renderti conto del
fatto che devi tagliare molto del tempo
dedicato alle feste [ride]. Quando stai
avendo successo sul serio e cominci ad
avere buoni risultati, stai funzionando. Questa lista pu andare avanti per
sempre. Migliori sono i risultati della
tua band, pi lavoro avrete e dovrete
anche rifiutare un sacco di offerte di lavoro, solo per non impazzire. Lidea sbagliata della vita on the road, per me,

che sia una festa continua, ma in realt


si tratta di lavoro e devi essere presente.
Io mi rifiuto di non essere presente per
i fan e i media. Mi rifiuto di non essere
presente, quindi questo richiede una
certa quantit di energie che devi per

Qualcuno ha osato definirli dei miracolati, i


nuovi Led Zeppelin, gli
anni 70 in un mini bignami del rock. Non esageriamo per quello spirito ce
lhanno dentro, gli scorre
nelle vene come sabbia in
una clessidra. Praticamente impossibile rimanere
fermi con la loro musica.

forza metterci, ogni giorno, cosa che la


gente non capisce. faticoso.
Ti senti distrutto quando torni da
un tour? E, se s, provi una sensazione di sollievo nellessere a casa
o non vedi lora di ricominciare?
Diamine, s, siamo distrutti tutte le volte, quando torniamo. Siamo stravolti.
Assolutamente, indubbiamente, e indiscutibilmente [ride]. La cosa divertente che siamo cos di passaggio.
Non apparteniamo a nessun luogo.
Ho una moglie e due figli e viviamo
qui, vicino alla spiaggia. Adoro questo
posto e adoro quello che ho qui, ma
dopo circa un mese, se mai mi capita
di stare a casa tanto tempo, comincio
ad avere leggeri attacchi di panico. Oh
mio Dio. Devo tornare on the road.
Non resisto. Che succede se non posso
pi farlo? E se non potessi pi suonare rock n roll per il pubblico? e penso
cose tipo, Non respiro! [ride] Quindi,
se siamo on the road, rester fuori pi
o meno un mese, un mese e mezzo e,

OUTSIDER

appena si comincia, mi manca casa,


tantissimo, e ritorniamo al concetto
del buco nero. Non apparteniamo a
nessun luogo. Questo quello che ho
scoperto dopo anni di tour. I musicisti
che lavorano on the road non appartengono a nessun posto.
C un album che ti ha cambiato la
vita pi di qualunque altro? A parte gli Stones di prima ovviamente.
Credo che sia abbastanza difficile sceglierne soltanto uno. C una tale quantit di album in giro, adesso. Credo che
potrei forse sceglierne uno qualunque
dei miei primi eroi rock n roll che usavano la tecnica del guitar slinging e
dire che un album di ciascuno di questi artisti mi ha cambiato la vita. Band
of Gypsys di Hendrix. Zeppelin III.
Rubber Soul dei Beatles. Album che
assolutamente cambiano la vita. Love
Supreme di Coltrane. Dark Side of the
Moon e Meddle. La prima volta che ho
ascoltato tutti quanti questi album. Ti
si apre un nuovo mondo nel cervello,
ascoltando questi dischi. Ce ne sono
tantissimi. Potremmo andare avanti
per altre quattro ore [ride].
In album come questi c qualcosa di veramente potente. Il modo
in cui possono cambiarci la vita e
portarci in posti incredibili.
S. Ti cambiano dalla testa ai piedi. Ci
fanno ricordare dove
si trova la bellezza e
ci ammaliano col loro
fascino. davvero fantastico e sentire che i
Rival Sons hanno un
certo effetto sulle persone, ad un certo livello, e
la gente paragona i nostri lavori con alcuni di
quei dischi... mortificante. Pi che gonfiare
lego, umiliante.
Jay tu sei un seguace del Native American Red Road. Ci
influenza in qualche
modo il tuo modo di
cantare o di stare in
una rock band?
Jay Buchanan - Io
non credo che abbia

molto a che fare con esso. Guardami, io


sono un bianco. Ho zii e altri membri
della famiglia che sono veramente scuri di pelle e hanno le caratteristiche dei
nativi, ma non mi sono mai sentito
diverso. Per quanto riguarda la pratica, io sono la prima persona nella mia
famiglia da un paio di generazioni che
pratica ci che chiamano la Red Road.
Poi mi rendo conto che in una rock and
roll band, si parla sempre di machismo
e tutta quella roba. Certo, siamo una
band rock, piena di sessualit maschile
e machismo. Ma io non sono macho.
In scena mi sono sempre vestito a caso,
androgino. Da quando ero un ragazzino. Poi mi stata un po imposto questo look Spero che la gente non pensi che che sto cercando di essere Robert
Plant o Jim Morrison.
Il vostro nuovo disco Great Western Valkyrie uscito da poco.
Come sta reagendo il pubblico?
Mi ha ricordato un po Pressione
& Time. Il riff di Electric Man di
apertura, in particolare.
Eh, s. Mi piace che. Mi piace molto.
Quando abbiamo finito le registrazioni
avevamo fatto circa 20 canzoni. Abbiamo osato molto, molto pi che nel passato. Cerano anche un gruppo di canzoni che erano molto molto Rival Sons,
molto del nostro rock n roll se capisci
cosa intendo. Ma un disco che arriva

45

da fuori, da unaltra zona e potrebbe essere estraneo a molti dei nostri fan. La
mia intenzione era di fare i primi brani
con un sound simile al passato, in un
territorio molto familiare, per ricordare alla gente che eravamo e poi lentamente inizia a girare langolo. Su vinile tutto ci molto chiaro. Rich and the
Poor e Destination on Course dicono
molto dove stiamo virando. Cerchiamo
di mantenere i vecchi fans con noi, ma
ci rivolgiamo anche alle nuove curve.
Specialmente con Destination
Course. Qual stato il processo di
scrittura e la registrazione x questa
traccia?
La canzone la mia. qualcosa che ho
scritto, forse 12 anni fa. Non lho mai
registrato o condivisa con nessuno,
davvero; tranne amici e mia moglie.
Su questo disco ho deciso che era il
momento per quella canzone e sarebbe in sintonia con quello che stiamo
facendo adesso. Mi sono dovuto sedere
e suonarla ai ragazzi. Ho cantando di
fronte al mio grande cantante e hanno
finito per apprezzarla. Ho dato tutti i
testi al nostro cantante e siamo andati
oltre le melodie. Sapevo come volevo
che suonasse e ho avuto tutte le parti
soliste elaborate con quel finale.
Volevo che il cantato fosse molto simile a Rick Wright - suono molto inglese,
molto british, molto psichedelico.

46

OUTSIDER

RIVAL SONS

semplicemente meraviglioso quello


che Jay ha fatto. Molto simile a una
canzone jazz, come poteva farlo Nina
Simone. E stato davvero gratificante
vederla crescere insieme.
Devo chiedere il titolo dellalbum.
Perch il nome di questa particolare creatura mitologica nordica che
si fa strada sulla Great Western
Valkyrie?
Lei la dea Norse che sceglie chi vive
e muore in battaglia. Perch il titolo?
Oh, non lo dir mai. Dovrete scoprire
da soli perch tutti quei grandi album
hanno titoli misteriosi. Perch Beggars
Banquet? Perch Physical Graffiti? Ce
ne sono cos tanti con questi titoli ambigui. Forse per dare alla gente la possibilit di interpretarli attraverso la propria sensibilit.
Per esempio Houses of the Holy mi fa
sentire molto colorato, e contiene un
sacco di miei ricordi e del mio cuore.
diventata molto personale per me ma
non ho idea del perch la chiamavano
cos.
La presenza di Torture e Wild Animal su Great Western Valkyrie
come tracce live. Perch questi
sono stati selezionati per linclusione sul disco?

Tecnicamente, non sono disponibili


a tutti. In sostanza, se sei un po band
come noi, puoi rilasciare materiale extra da inserire nel roster. Abbiamo un
sacco di materiale extra che potremmo
usare, ma stiamo solo dando delle caramelle omaggio, immagino. Avevo appena lavorato su un film live registrato
a Gothenburg, in Svezia che appena
uscito per la Palladia. E dal momento
che avevo appena lavorato su di esso
avevo materiale pronto; stata una
scelta facile.
Nel nuovo disco, la chitarra in
particolare, si rif molto ai Sonics.
Sto pensando a dei riff-driven molto heavy, heavy fuzz. Non mi
aspettavo tanto che dalla band.
Amiamo i Sonics. Sono un grande fan
di garage rock, in modo particolare
amo 13th Floor Elevators, Strawberry
Alarm Clock, The Standelles, Seeds.. e
ovviamente gli Animals. Chitarre che
suonano quasi come tastiere... Io non
sono un grande fan della chitarra solista, anche se ovviamente la suono.
Non mi piacciono gli assoli che sembrano delle grosse seghe.
Quali sono le tue speranze per il futuro della band?
Abbiamo tutti manie di grandezza - il

carattere indicativo di un musicista, se


sei un musicista rock n roll o un musicista pop. Ci piacerebbe suonare allo
Shea Stadium o a Wembley tutte le
sere. Non sete per il denaro ma perch condividiamo qualcosa. So che mi
sento molto privilegiato e sono molto
umile e grato al destino. Ogni sera il
mio compito quello di riprodurre musica per le persone che hanno acquistato i biglietti e he stanno aspettando per
ascoltarci. Bisogna investire su noi stessi e mettere a fuoco tutta questa energia positiva fino a farla esplodere nel
concerto. Questa la loro grande notte:
la notte della loro settimana, la notte
del loro mese, la notte del loro anno,
non so, la notte della loro vita - si sente tutto. Si tratta di persone diverse con
lo stesso sentimento. E questo il mio
lavoro, notte dopo notte. Non riesco a
pensare a qualsiasi altri lavoro che abbia questa presa, che sia cos coinvolgente. Credo che lobiettivo sia quello
di crescere in modo che possiamo dare
questo tipo di amore e di gioia ogni
giorno. Artisticamente, speriamo di
poter semplicemente continuare a fare
i dischi onesti che siano onesti con noi
stessi e onesti per chi ci ascolta, invece
di qualche stronzata annacquata.
Traduzione di Alessandra Maggi

THE BALLAD OF FREE


di Adam Blake, Cosmik Debris, febbraio 2004

I Rival Sons non si rifanno in maniera pedissequa ai Free,


ma certo continuano a offrire vibrazioni retr potenti e intonse, affascinando non solo i giovani alla ricerca di un po
di onesto rock sporco (quelli dei Black Keys o dei White Stropes) ma anche quelle generazioni pi anziane che ascoltano
con religione il classic rock e rifiutano di sentire qualsiasi
cosa incisa dopo l84. E comunque, unoccasione per parlare di una band che abbiamo amato alla follia. La recensione
in oggetto uscita in occasione del box da 5 cd, Songs Of Yestyerday.
un podifficile da immaginare, ma al momento della febbre
del blues che contagi la musica inglese di quellepoca, i Free
suonavano punk, ed il loro primo album Tons of Sobs del

1968 era senzaltro un disco di musica punk.


La loro giovinezza ed inesperienza (let media dei componenti del gruppo era 18 anni) li aveva portati ad una versione
assolutamente ridicola cos come burrascosa di Goin Down
Slow di James Oden e questo brano rivela pi degli altri tutti i loro limiti iniziali, dando peraltro indicazioni ben precise
su quello che il gruppo sperimentava quando suonava agli
esordi nei club. Paul Kossoff, dando prova del suo caratteristico basso profilo, proponeva quella manciata di assoli ascoltati dai dischi di John Mayall con quella sfrontatezza tipica
di un adolescente che abbia fra le mani una Gibson Les Paul;
Andy Fraser, con il suo suono di basso funk ridotto allosso,
girava alla larga dai semitoni, senza riguardo a circostanze e
sottigliezze. Simon Kirke, che sarebbe diventato il batterista

OUTSIDER

pi preciso del rock britannico, picchiava duro sulle pelli ed


ovviamente Paul Rodgers, che, esibendo pantaloni attillati
al limite del buon gusto, forse addirittura pericolosi per la salute tanto erano stretti, sbraitava di essersela sgodacchiata anzichen e sembrava volesse dire: Scusa, ti dispiacerebbe scrivere a mia madre per dirle in che stato di forma mi trovo
Si tratta di un breve periodo, ma vale la pena di ricordarlo per
farsi due risate, e c davvero poca roba sullalbum di debutto da meritare un esame pi minuzioso. Im A Mover e The
Hunter sono stati pezzi immancabili nelle loro esibizioni dal
vivo, ed in effetti sono molto pi belli sullalbum live; Moonshine e Worthy possono essere degne dei Black Sabbath,
ma anche no; Walk In My Shadow spazzatura adolescenziale di impronta maschilista; ancora un motivo per strappare una risata; c solo il brano di chiusura, Over The Green
Hills che dice abbastanza di quello che sarebbero presto diventati i Free.
Queste prime avvisaglie si sarebbero manifestate nel 1969
con luscita di Free, il loro secondo album. Sin dalle prime
note ci si rende conto di essere al cospetto di una band migliore. Ill Be Creeping sorprende ancora oggi e ci regala i migliori accenni di funk eseguiti sino ad oggi da un gruppo rock.
Una gran bella linea di basso, massiccia, precisa e sensuale,
attraverso la quale Fraser realizza un vero e proprio ritornello, con Kossoff che d la chiara impressione di essere in pieno
controllo mentre esegue il suo assolo furibondo. Delle urla
lancinanti, ecco di che si tratta. Totalmente agli antipodi, la
ballata Mourning Sad Morning un affilato lamento acustico dalle sfumature melanconiche che vede Chris Wood

47

dei Trafic esprimersi al flauto con le sue tipiche sonorit africane. Una deliziosa tristezza che scaturisce da una sapiente
mistura di sapori e melodie ebraico-irlandesi. Quindi troviamo Lying In The Sunshine una ballata indolente che esalta
il piacere dellessere pigri. La consistenza cristallina del tutto,
difficilmente immaginabile per un gruppo di ragazzi appena
usciti dalla loro adolescenza.
Come hanno fatto a crescere in cos poco tempo? Suonando in
continuazione, ecco come! E sapendo di essere bravi!
Quando arrivarono al loro terzo album Fire and Water
(1970) i Free erano la band pi giusta del Regno Unito. Superavano gli Who cos come gli Stones e davano i punti ai Led
Zeppelin, ma non perch fossero migliori di loro: erano semplicemente pi precisi. Le canzoni facevano pena, ma come
le suonavano loro, era qualcosa di veramente raro, polvere
doro, si direbbe. Alcune canzoni erano davvero belle. Dont
Say You Love Me si inserisce a pieno titolo nel filone delle
ballate soul, e surclassa I Got The Blues, lomaggio alla Stax
dei Rolling Stones presente su Sticky Fingers. Paul Rodgers
cantava senzaltro meglio di Mick Jagger, aveva una voce
di gran lunga migliore, ma aveva anche la tendenza a calcare troppo la mano imitando il suo idolo Otis Redding. In
questo brano tuttavia, la sua interpretazione eccellente, ed
il loro miglior testo racconta in modo esemplare una storia
damore andata troppo per le lunghe.
Si arriva cos, finalmente, ad All Right Now. Un brano cos
famoso da essere considerato una pietra miliare della musica
rock. Per giudicare in maniera adeguata questo brano bisogna per riportarlo nel contesto in cui ha visto la luce. Per
i Free ha rappresentato la chiusura
di un capitolo della loro storia musicale e lapertura di nuovi orizzonti.
Ma proviamo ad ascoltarlo con oggettivit, cosa troviamo? Un riff di
chitarra essenziale, ma molto difficile da eseguire alla perfezione, delle
frasi buttate l che raccontano di un
acchiappo casuale, un arrangiamento molto delicato che stupisce per la
sua semplicit, un assolo di chitarra
da morire (eseguito realmente da
Paul Kossoff). Si direbbe un classico
del rocknroll, ed proprio ci che :
una versione moderna di Eddie Cochran perfetta per gli anni Settanta e
per il tempo a venire.
Ma poveri vecchi Free, non riuscirono a gestire il loro straordinario
successo. Allinizio sembrava tutto
oro colato. Il loro cachet aumentava
considerevolmente, la casa discografica si dimostrava particolarmente
attenta alla loro produzione concedendo un ottimo budget per il loro
successivo lavoro, ma tutto and per
il peggio ed il gruppo si sciolse di l ad
un anno. Tutti i nodi vennero al petChris Walker Photofeatures
tine quando registrarono Highway

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OUTSIDER

RIVAL SONS

(1971), per molti versi il loro miglior album. Ottime canzoni,


una produzione frizzante e ben calibrata ed esecuzioni strumentali migliori di sempre, peccato non ci fosse pi neanche
una All Right Now. La canzone che si avvicinava di pi era la
bellissima Stealer che peraltro usc come singolo, ma fu aspramente criticata, cos come lintero album, preso di mira come
troppo sdolcinato ed introspettivo. I Free erano annoverati
fra le band che facevano rock pesante (in un periodo peraltro
in cui questo genere era diventato un fenomeno anche commerciale), e perch diavolo stavano perdendo tempo con queste ballate da cuori spezzati come la pur bella Soon I Will Be
Gone, o la lamentosa Bodie in stile Van Morrison. Cominciarono a scoraggiarsi. Peggio, Paul Kossoff cominci ad indulgere in modo preoccupante alla dipendenza da eroina.
Kossoff meriterebbe un saggio monografico, ma pu bastare
sapere che nellopinione di chi scrive ha suonato la chitarra
con pi cuore di qualunque altro chitarrista britannico, eccetto Peter Green. Entrambi sono ebrei londinesi. Entrambi venuti a mancare. Interessante. Peter Green entrato ed uscito
da istituti di igiene mentale per venticinque anni, completamente esaurito. Kossoff mor che ne aveva 25.
Il paragone con Green ci sta tutto, anche perch per Kossoff
quegli era un idolo (a giusta ragione) e non capiva come la
gente potesse fare paragoni fra loro. C un
aneddoto strappa lacrime che riguarda il
periodo in cui i Free
facevano da spalla ai
Blind Faith in uno
dei concerti di questi
ultimi nel Regno Unito. Dopo il concerto
dei Free, Eric Clapton
raggiunse Paul Kossoff nei camerini per
chiedergli come fosse
riuscito a sviluppare
quella sua caratteristica tecnica del tremolo
ottenuto con il dito.
Kossoff ne fu davvero sconcertato, era in
confusione si direbbe,
pensava che Clapton
lo stesse sbeffeggiando, mentre Clapton era
pi che serio, da vero
musicista qual era.
Peccato che i problemi
di autostima di Kossoff
erano giganteschi e
lo avrebbero portato,
come peraltro accadde
a tanti altri, alleroina.
Il resto della band assisteva terrificato alla
sua discesa in caduta

libera. Per quanto non fosse il pi giovane, era stato da sempre


considerato il cucciolo, la mascotte del gruppo. Veniva dal ricco mondo dello spettacolo, ma nonostante la sua criniera da
leone ed il suo modo selvaggio ed allo stesso tempo emozionante di stare sul palco, era uno che si scherniva, timido, ipersensibile, schivo e diffidente allo stesso tempo. I Free erano
tutto ci che aveva nella vita, lunica cosa che aveva a cuore.
Quando si divisero, divent un tossico a tempo pieno. Nella
speranza di recuperarlo, i suoi sodali cercarono di ricostituire
il gruppo. Commercialmente la band aveva ancora un nome
ed un seguito, e realizz un brano di un certo spessore che
ebbe anche un discreto successo, My Brother Jake nel quale
Andy Fraser mostra di saper suonare il piano almeno come
Paul McCartney, ed alla Island furono felici di finanziare
i loro progetti. Produssero cos Little Bit Of Love che sebbene
avesse una sontuosa linea di basso, faceva intravedere il vuoto assoluto che si sarebbe manifestato con i Bad Company,
insomma Free At Last era una vera schifezza. A quei tempi
i gruppi mantenevano tutti una certa onest intellettuale, ed
i Free sapevano che per loro era arrivato il momento di chiudere. I Free si sciolsero nuovamente. E come era gi successo
Kossoff si lasci ammaliare dalle tentazioni delleroina ed il
veleno, questa volta fece presto il suo effetto.
Paul Rodgers aveva
circa 25 anni quando
scrisse le parole di Wishing Well, un testo
triste e doloroso dedicato a Kossoff. Il pezzo
fu registrato insieme
agli altri che completarono luscita di Heartbreaker, lultimo
album a nome Free
uscito nel 1973. Simon
Kirke era ancora nella
band, Andy Fraser se
nera andato ed il suo
posto al basso fu preso da Tetsu Yamauchi, Rabbit aggiunse
le tastiere, mentre le
chitarre erano affidate
ad una pletora di turnisti che si rendevano
sempre disponibili e
reperibili ove Kossoff
fosse stato troppo fatto
per suonare. Il titolo
dellalbum era assolutamente azzeccato.
Lalbum non colp nel
segno, dato che i fans
erano desolati per lo
scioglimento
della
band e pi che preoccupati per le sorti di
Kossoff. C della bella

OUTSIDER

musica in questo album dal gusto agrodolce, e se non possiamo parlare dei Free al loro meglio, certo possiamo dire che
molto di pi di quanto ci si sarebbe potuto aspettare ed in ogni
caso molto molto meglio di Free At Last.
Fra uno scioglimento e laltro della band, la Island aveva fatto
uscire alcuni brani dal vivo registrati durante i tour nei college che la band aveva fatto ai bei tempi: Free Live! fu una
vera gioia per i fedelissimi, dato che mostrava Kossoff in forma
smagliante per tutto lalbum, che peraltro regalava la linea di
basso di Fraser che rese epica Mr. Big. Oggi si pu senzaltro
prendere come esempio di quanto i Free fossero grandi. Nascosta alla fine dellalbum poi, cera Get Where I Belong un
grazioso brano a tempo di walzer lasciato inspiegabilmente
fuori da Highway, con il suo testo lamentoso, sintomo di un
certo senso di inadeguatezza e confusione. Si direbbe una preghiera. Quanto era migliorato Paul Rodgers, se si pensa allincedere impettito di Walk In My Shadow.
Limponente confezione da 5 cd, Songs Of Yestyerday va
approcciata con la dovuta cautela. Ci che non viene detto
che (al di l di un intero cd pieno di materiale live per lo pi
inedito e di qualit eccellente) il cofanetto intriso di versioni
alternative, bizzarrie varie, improvvisazioni, casuali spezzoni
di registrazioni effettuate dai vari membri della band. In altre
parole si tratta solo di materiale adatto ai fan che hanno gi

49

tutto. Per tutti gli altri che devono ancora avvicinarsi a questo
fantastico gruppo consiglio di cominciare il viaggio da Fire
And Water.
curioso: i Free sono la band la cui reputazione ha risentito
maggiormente dellavvento del punk. Ricordo di aver venduto tutti i miei album dei Free nel 1977 per il timore che qualche amico li trovasse fra quelli dei Ramones e dei Damned.
Peccato che ho dovuto riacquistarli tutti negli Anni Ottanta.
Oggi nutro per questi album il massimo rispetto. incredibile quanto fossero giovani e quanto, in quei giorni, non sia
sembrato a tutti eccezionale e degno di nota un gruppo cos
giovane ed allo stesso tempo cos scafato. Come sono cambiati
i tempi. Sarebbe impensabile per una band come i Free avere successo oggi, tuttavia il loro suono ha spianato la strada a
quello che sarebbe diventato poi il rock senza peraltro suonare in tutto e per tutto come una band che faccia solo rock.
Le loro canzoni erano quasi sempre lente. All Right Now
il pezzo pi veloce che abbiano scritto. Cucinavano musica
a fuoco lento, come nessuno era capace di fare, erano sottili,
acuti e sapevano come prendersi il loro tempo. per questo
che i loro dischi suonano bene ancora adesso. Se non li hai
ancora ascoltati procurateli. Se ce li hai, ascoltali ancora.
Traduzione di Davide Lancieri

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OUTSIDER

DREAM SYNDICATE

ANNI 80

DREAM
SYNDICATE
di Fred Mills // 2010

I Dream Syndicate furono per buona parte del


decennio 80 la luce pi splendente del Paisley
Underground, la scena californiana che fece
della rilettura delle radici folk-rock e country attraverso la lente del post-punk e della psichedelia il proprio credo artistico.
Lavventura dur quattro album, dopodich il
gruppo si sciolse. Wynn ha riformato la band
nel 2012, ovviamente parallelamente ad altri
progetti, vedi i Miracle 3 e il Baseball Project.
Photo Claude Gassian

OUTSIDER

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OUTSIDER

DREAM SYNDICATE

Nonostante siano passati pi di 30


anni da The Days Of Wine And Roses
e Medicine Show, Steve Wynn, uno
dei pi grandi (e forse un po sottovalutati) songwriter della sua generazione, ancora perfettamente in palla. I
suoi ultimi dischi sono lennesimo
tassello di una discografia preziosa,
con uno standard qualitativo alto e
una coerenza e una purezza fuori dal
comune.
anche venuto in Italia a maggio
per due date al Live Club di Trezzo
SullAdda e al Bronson di Ravenna.
Non migliaia di spettatori ma 500 fans
selezionati scatenati s.
Lennesima tappa nel nostro paese
cominciata il 17 novembre del 1986 al
Prego di Milano. La stessa sera dove a
Milano suonava anche Elvis Costello.
In una recente mail Wynn mi ha detto che la band suona pi forte che mai.
Tanto forte che rullo di tamburi
sta seriamente pensando di portare la
band in studio nel 2015, per un nuovo
album Questo articolo/intervista

del 2010, scritto in occasione della riedizione di Medicine Show. Gustatevelo con la sua colonna sonora.

2010: La riedizione di Medicine Show


dei Dream Syndicate stata accolta
da acclamazioni di solito riservate ai
lavori di Bob Dylan o Neil Young.
I testi narrativi di Steve Wynn, gli
avventurosi arrangiamenti e il forte
sound della band sono potenziati da
un raffinato remaster e da un packaging ricco di commenti e bonus live,
rendendolo una delle migliori riedizioni dellanno. uno dei dischi pi
significativi degli anni 80. Nell84
lunderground americano aveva perso
la sua innocenza: dalletica DIY si era
passati alla professionalit (strumentazione decente, studi veri, contatti con
i promoter e i deejay universitari etc.).
Il termine carrierista non faceva pi
schifo come prima: firmare per una
major non era pi un crimine. Le major
gestivano produzione e distribuzione,

quindi anche se un contratto non garantiva vendite e concerti, era ancora


lopzione migliore: e non cera band
che non volesse vendere dischi. Almeno per orgoglio.
Due anni prima, il quartetto di L.A.
aveva pubblicato il suo primo, epocale LP, The Days of Wine and Roses,
che non solo li aveva messi in prima
linea nel suddetto underground, come
credibilit punk-rock (usc per la Slash,
etichetta punk di L.A.), ma ha anche aggiunto una dose di musicalit cerebrale che avrebbe alla fine dato allalbum
la sua immortalit. Ad oggi, TDOWAR
continua ad apparire nelle liste degli
album preferiti dalla critica di quegli
anni, assieme ai lavori di Television,
Patti Smith, Pere Ubu, R.E.M., Gang
of Four e altri punk e post-punk.
La band aveva accumulato un buon
capitale rock&roll: era ora di spenderlo.
I Dream Syndicate i fondatori Steve Wynn (chitarra e voce), Karl Precoda (chitarra) e Dennis Duck (batteria), e il bassista Dave Provost [dei

OUTSIDER

Droogs] reclutato come rimpiazzo di


Kendra Smith hanno firmato con la
A&M Records e si sono uniti al produttore Sandy Pearlman, che oltre ai primi
dischi degli anni 70 dei Blue yster
Cult ha prodotto anche i proto-punk
Dictators e i Clash. Sembrava un
bel matrimonio: un buon budget, un
buono studio e lesperienza di un vero
veterano, senza compromettere i valori DIY che avevano portato la band
sino a l. Lalbum era Medicine Show,
il nome di una delle migliori composizioni di Wynn, e avrebbe dovuto dar
loro la prima, concreta visibilit.

Baseball Project con Peter Buck

Lo incisero in cinque mesi, in tre diversi studi a San Francisco: un inferno. Ne


usc per un capolavoro che reinventava del tutto i Dream Syndicate un
album che ha confuso i puristi dellunderground ma che era in effetti ancora
pi sedizioso, con la sua forza e la sua
confusa morale. Pearlman ha scavato a
fondo nella furia emotiva delle canzoni di Wynn e nel rock&roll dei fondamenti garage del gruppo.
Medicine Show, ad ascoltarlo ora,
soltanto migliorato. da sempre il mio
disco preferito dei Dream Syndicate. Sta a met tra il rock old-school e il

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punk, un ambiente sonoro confuso e


delizioso; come quei film stranieri che
non capisci ma ti lasciano impressionato per settimane. Ed anche unimmagine storica, grazie alla produzione
piena di riverbero curata da Pearlman ma questo non lo rende datato
come un album dei Duran Duran.
La produzione offre al tutto una grossa
dose di chiarezza, unaperta freschezza
che, combinata a un fondo grasso ed
esplosivo e alle tracce vocali posizionate con precisione (sia le linee di Wynn,
piene di eco che le corali seconde voci),
creano una vibrazione da stadio. Spiacente, cari puristi underground.
anche il suono di una band
spinta in studio dalla produzione, per dare il meglio stando al di
fuori della propria zona di sicurezza. La sezione ritmica tesa e
muscolare, mentre il tastieristaturnista Tom Zvoncheck aggiunge nuovo spessore allatmosfera.
Ospiti alle voci abbiamo anche
Sid Griffin e Stephen McCarthy dei Long Ryders, Gavin Blair dei True West e Paul
Mandl.
Il chitarrista Precoda non mai
stato bravo come su Medicine
Show, portando un arsenale di
effetti e infiorettamenti che allepoca avr fatto star male quei
puristi ma, col senno di poi, ora
appare pi potente, grazie a una
profonda sensibilit jazz e psichedelica. Mentre Wynn gli fa
da contraltare, con terse, fragili
deflagrazioni: in questo modo
il suono di chitarra dellalbum
sembra completare lopera iniziata anni prima dai Television.
Qui la penna di Wynn raggiunge anche precoci picchi, con
emozionanti confessioni (Still
Holding On To You, Daddys
Girl) e affondi beat nel flusso
di coscienza (i 9 minuti di John
Coltrane Stereo Blues, talmente
impudente ed eccitata che viene
la tentazione di prendere i suoi
versi e provare a usarli con una
ragazza al bar).
Il disco sfrutta a fondo i bozzetti
noir tipici della la lunga carriera di Wynn come autore. Burn,

54

OUTSIDER

DREAM SYNDICATE

una fusione musicale tra il tagliente e il seduttivo (pare un incrocio tra


Because the Night di Patti Smith e
Dont Fear the Reaper dei Blue yster
Cult), elenca le tenebre nascoste nellanima di ogni uomo su uno sfondo di
brevi racconti, uno dei quali narra di
un uomo che una notte d fuoco a un
campo e poi, interrogato dalla polizia,
spiega di non saperne il perch. Unaltra, la springsteenesca Merrittville, trova il protagonista a cogliere gli amari
frutti del suo ancor pi amaro lavoro,
inseguito da tipacci che potrebbero
non avere a cuore il suo bene. E lipnotico blues di The Medicine Show
anche pi scuro, guarnito da una viscerale malevolenza profonda e urlante.
Medicine Show ed.2010 emenda un
grave peccato domissione la A&M
lha pubblicato in CD nel 1989, ma
stato per anni fuori stampa e riempie

questo buco nel catalogo dei Dream


Syndicate. Oltre a un booklet di 12
pagine, include le cinque tracce del mini-album This Is Not the New Dream
Syndicate Album Live!, edito dalla
A&M nel 84. Inciso il 7 luglio allAragon Ballroom di Chicago, lEP include
una potente versione di Tell Me When
Its Over da Wine and Roses, ma ovviamente si concentra su quattro tracce
focali di Medicine Show, soprattutto la
titletrack e John Coltrane Stereo Blues:
The Medicine Show fa fuoco e fiamme, la voce di Wynn, priva di effetti,
assume unurgenza che ben sottolinea
il gi noto senso di inquietante terrore
della canzone. E JCSB, coi suoi volteggi allorgano, le brucianti chitarre di
Wynn&Precoda e linarrestabile pulsazione della sezione ritmica (Mark
Walton aveva da poco rimpiazzato
Provost al basso, e lui e Duck si stan-

no chiaramente simpatici), si conferma


un vero tour-de-force da live, a met
tra lo psycho-bop e un bizzarro punk
la Television.
Un album panoramico, massiccio, e
anche purificante, in un senso primitivo ed essenziale. E quando Wynn
cita tra i suoi album preferiti Big Star
3rd, Tonights The Night e Plastic Ono
Band non sta cedendo allhybris mettendo Medicine Show al loro fianco:
ha solo capito quello che noi fan dei
Dream Syndicate sappiamo da quasi
trentanni.
Anche se la formazione che ha registrato Medicine Show s sciolta dopo
un lungo tour americano, lorgoglio di
Wynn per questalbum resta giustificato, cos come i suoi ricordi sulla sua
nascita. Ed pronto a parlarne: Di tutti i
dischi che ho fatto, ammette quello
stato il pi duro da fissare; era una bel-

LA TOP 10 DI STEVE WYNN (2001)


Dieci dischi che mi hanno sconvolto, mi hanno forgiato lanima, mi hanno indicato la direzione e mi hanno detto quasi
tutto quello che avevo bisogno di sapere sulla grande musica.
NEIL YOUNG TONIGHTS THE NIGHT 1975
Era tutto cos sbagliato in un modo cos meravigliosamente giusto. Alle mie giovani e facilmente impressionabili orecchie ha insegnato che la passione e la nuda
emozione sono pi importanti di ogni virtuosismo.
BIG STAR THIRD 1978
Questo disco elaborava una densa fascinazione ponendo
uno sguardo voyeuristico dentro unanima infranta. Alex
Chilton trov il modo di combinare bellezza e orrore in
unirresistibile struttura pop.
SLY AND FAMILY STONE
THERES A RIOT GOIN ON 1971
Il pi oscuro e funky disco soul che celebrava le tenebre,
le pi impenetrabili e fangose acque del groove. Il pi brillante dei bulbi luminosi sul punto di bruciare. Terrificante.
ROLLING STONES EXILE ON MAIN STREET 1972
La celebrazione del momento. La maggior parte dei miei dischi preferiti suonano come il perfetto momento catturato nellattimo in cui non poteva pi essere catturato. Questo disco lesempio lampante di una band giusta nel posto giusto al momento
giusto.
TELEVISION MARQUEE MOON -1977
Io sono un chitarrista. Io amo la chitarra. Io credo che kle sei corde delle chitarre possano convogliare ogni emozione dello
spirito umano. Questo lesempio perfetto e il pi grande testimone delle meraviglie della chitarra.

OUTSIDER

va che si sbranava da sola.


Vediamo di domarla.
In unintervista hai detto che Medicine Show era lultimo buco da
tappare, visto che il resto era gi
stato ripubblicato. Ce lhai fatta.
Oh s. stato frustrante. Ci ho provato
per 15 anni! Ricordo quando feci partire la mia crociata, e non stato facile.
Beh, poi di colpo lo diventato parecchio! Il problema in parte era che la
A&M veniva inghiottita da pesci pi
grossi anno dopo anno. Cercavo di arrivare al cuore del problema! Prima trovi
un avvocato, poi un altro, ed era sempre difficilissimo.
Alla fine tu e la Water vi siete alleati per ottenere il disco? Facci capire come fa una band a liberare un
disco dalle grinfie delle major [in

questo caso la Universal].


Beh, la Water comparsa di recente.
Nel tempo ci hanno aiutati in molti. Ci
ha provato persino John Silva, il mio
vecchio manager: e questo tizio, che ha
gestito i problemi di Nirvana-Beastie
Boys-Beck, non ce lha fatta. Poi cha
provato Jim Barber, che ha un grosso
giro di conoscenze. Poi svariati avvocati. E il punto che non sto cercando di
arricchirmi; in effetti quel disco irrecuperabile! Non vedr mai una royalty. Volevo solo vederlo sugli scaffali.
Penso che, s, loro potrebbero rientrare
delle spese. La mia teoria che i Dream Syndicate fossero troppo famosi
per lasciar perdere i nastri, ma non abbastanza perch se ne preoccupassero.
Un dannato limbo.
Gi. Poi di colpo Filippo della Water mi
ha chiamato e ha detto: Ho visto Me-

55

dicine Show in una lista di roba licenziabile. Ho detto: Stai scherzando.


la sua specialit. Va in giro e seleziona
roba fuori stampa che la Water vuole
pubblicare. Questa occasione capitata
a lui, ed grandioso perch ho lavorato un po con lui come solista e mi ha
coinvolto davvero in questa riedizione.
La Water mira alla qualit. Il suono, i testi, il packaging. Che ci
che si chiede a una riedizione.
Ricorderai quando negli anni 80
si cominciavano a pubblicare gli
LP su CD. Unorribile qualit audio, che arrivava da nastri di 3 o
4 generazione. Tracce tolte da album doppi per rientrare nella durata del CD. Tu sei stato coinvolto
nellintero processo di riedizione?
Tutto. Il mastering, i testi, il packaging,
ho voluto il digipak invece del jewel

KINKS LOLA VS POWERMAN. 1970


Il momento magico della mia infanzia, quando tenevo la radiolina a transistor vicino allorecchio e ascoltavo Top of The Pops. Una grande canzone
da un grande album che mi sembrava magico e, dopotutto, non cos che
dovrebbe sempre essere?
BOB DYLAN BLOOD ON THE TRACKS 1975
Un tempo avrei nominato Blonde On Blonde, ma ora che sono un po pi
vecchio questo disco ha acquistato un senso che non aveva mai avuto prima. Allo stesso modo, un giorno nel futuro potrei cambiare nuovamente la
mia scelta a favore di Time Out Of Mind. Una testimonianza della atemporalit di Dylan.
CLASH LONDON CALLING 1979
Laggiornamento in chiave punk rock di Exile On Main Street. In altre parole, ancora una volta, il momento perfetto catturato dalla band perfetta. E
con abbastanza eroismo e incredibile coraggio per essere molto pi che solo
un tributo ai tempi andati.
CCR COSMOS FACTORY 1970
Mi iscrissi al CCR fan club quando avevo nove anni. La newletter mi arrivava da Redmont, Ca, una sperduta citt della west coast che avrei per sempre
caricato di enorme importanza collegandola a questa forma di musica simultaneamente staccata dal mondo e molto terrena. Questo tipo di semplicit che sembra facile e che nessuno mai riuscito ad ottenere come
fece Fogerty nel 1969.
RICHARD AND LINDA THOMPSON
I WANT TO SEE THE BRIGHT LIGHTS TONIGHT 1974
La pi sinistra fabia mai trasposta in musica. Grande song writing e grande chitarrista, triste in un modo assolutamente
ispiratore.

56

OUTSIDER

DREAM SYNDICATE

case tutto. Volevo che lo si facesse


bene. Probabilmente Medicine Show
non uscir mai pi in CD quindi volevo
che lo si facesse a modo.
Parliamo del suono rimasterizzato:
profondit e chiarezza fenomenali.
Eh gi, ha il suono che usciva dalle casse dello studio quando lo incidevamo.
Non ha mai suonato cos bene, perch
anche col vinile il nostro problema era
che entrambi i lati erano troppo lunghi: un problema di fedelt. Ora pi
facile, ma allora era dura. Abbiamo
tagliato John Coltrane Stereo Blues da
14 minuti fino a 8 , e questo non per
ottenere un singolone ma per farcelo
stare! Tagliavamo parti di intro, strofe,
assoli. Forse abbiamo fatto un favore
alla canzone: ma labbiamo fatto solo
perch il disco non saltasse [per via della lunghezza]. Penso che il vinile originale di Medicine Show fosse ottimo. Il
primo CD era terribile. Non do la colpa
al mastering, perch di Bill Inglot, che
fa sempre ottimi lavori. solo che allepoca i CD suonavano di merda. Quindi durante il remastering ho ricordato
leccitazione di quando abbiamo inciso il disco e ascoltavamo tutta quella
roba, e quanto fossi felice.
Dei musicisti mi hanno detto che
unesperienza a doppio taglio
che tornare su un vecchio album
riporta ricordi belli
e brutti. Incidere
quel disco ti ha fatto vivere un periodo di stress.
Non stato sempre
bello per me o per
Karl. stato eccitante
perch sapevamo di
star facendo una cosa
speciale, ma ci sono
voluti cinque mesi,
durante i quali siamo passati dallessere
fratelli al non parlarci
pi. Non bello. Poi,
a 23 anni, vari atteggiamenti
sbagliati,
dubbi se avessi saputo che 27 anni dopo
avrei ancora fatto
musica, divertendomi, mi sarei rilassato

un po. Ma quando hai appena cominciato ti sottoponi a una pressione incredibile, per far uscire il prodotto.
Mentre ora penso di star facendo la mia
musica migliore, sforzandomi meno.
Non vuol dire che non mi importi o
che non mi accerti che tutto sia fatto
a dovere; solo pi naturale, perch lo
faccio da tanto tempo.
chiaro che, di contro, tutte le nevrosi e
le frustrazioni coinvolte nellincisione
di un disco, compaiano sul disco ed
un bene. Perch incidere un album
unesperienza emotiva fortissima.
Nella mia recensione dellalbum,
ho scritto che a volte mi confonde, che come guardare un film
francese. Alcuni suoni sono strani,
molto anni 80, eppure seducenti.

Difficile sintetizzare i Dream Syndicate. Pi Velvet


che Quicksilver, pi Television che Jefferson Airplane,
un pizzico di Springsteen,
R.E.M. molte chitarre e flusso creativo aperto.

Quindi perch questo, e non Days


Of Wine and Roses, il vostro album
cui rispondo meglio? un tipico
prodotto della scena indie underground dellepoca, eppure diverso da tutti i dischi dei tempi.
Ben detto. un mistero. Di tutti i dischi
che ho fatto, quello stato il pi duro
da fissare; era una belva che si sbranava da sola. Non mi viene in mente
nessun altro disco che suoni cos. E
pensommm, penso che Medicine
Show abbia il suo mistero, e tanto altro. Il tuo commento sul film francese
davvero ottimo: se vai a vedere un
blockbuster, conosci la storia e puoi
andartene dicendo di averlo capito, di
averne colto il sottotesto, che ti sia piaciuto o meno. Ma ci sono certi film pi
bizzarri dai quali ti allontani e dici a te
stesso non ho capito di che parlasse, a
volte era ampolloso e inconsapevole
ma non riesco a smettere di pensarci.
Quelle sono le cose che mi sono sempre
piaciute.
Ok, avete preso a scrivere Medicine Show poco dopo il primo album, poi Kendra Smith [la prima
bassista] vi ha lasciati. Partiamo da
quando lo ha annunciato e voi
Mi ha molto intristito, perch Kendra
era una vecchia amica. Suonavamo assieme a 18 anni, gi a Davis, California.
E sapevo quanto fosse importante per

OUTSIDER

la band e per il sound. Ma a quellet


non sapevo gestirla, ho solo detto: Ok,
buona fortuna. Sapevamo per di star
prendendo una nuova direzione, e
lei se nera accorta, e penso che la sua
esitazione arrivasse da l. Stavamo passando dallessere una cupa band psichedelica a una band pi chitarristica,
che voleva andare in tour. Quando se
n andata, a febbraio dell83, era passato un anno dal nostro primo live. In
quellanno era successo di tutto, roba
esaltante. C stato un periodo in cui
sapevo che passando accanto a unedicola e prendendo una rivista musicale
a caso, ci avrei trovati. Era eccitante, ma
quando sei cos giovane e hai appena
cominciato, pu farti un effetto strano.
Penso che forse per lei fosse una combinazione tra il vederci muovere in una
direzione che non le piaceva, e il fatto
che allepoca uscisse con David Roback e penso volessero fare qualcosa
assieme [come Opal]. Andare in tour
a noi piaceva, a lei no. Quindi quando
se n andata sapevo che saremmo stati
una band diversa.
Lavete sostituita con David Provost dei Textones.
Ero un loro fan, e li andavo spesso a
vedere, e vedevo spesso anche lui. un
grande sai, ha suonato con Al Green!
Un fantastico bassista. Lho visto di recente, a Portland.
Avevate gi firmato con la A&M,
quando arrivato?

Ancora no. Labbiamo voluto in fretta


nella band per il tour insieme gli U2.
Serviva qualcuno che imparasse le
canzoni e partisse con noi. Lo stesso
successo lanno dopo quando se n andato ed arrivato Mark Walton cera
un tour.
La Geffen, la EMI e la A&M ci offrivano contratti. Era fantastico! Una bella
spinta allego! Incontrarsi coi presidenti delle etichette: molto eccitante, esaltante, e divertente. Penso abbia vinto
la A&M perch sembrava unetichetta
di artisti. La loro atmosfera, e il fatto
che il capo fosse un musicista, Herb
Alpert, e il permesso di fare ci che
volevamo. E labbiamo fatto! La Geffen per era ottima, quindi stata una
dura scelta. Ma anche la Geffen era pi
industriale confrontata con la A&M,
che era artist friendly.
Ed stata la
scelta
giusta.
Nei
cinque
mesi di lavoro
sul disco, non ci
hanno mai dato
fastidio. Firmavano gli assegni e dicevano
Avanti cos.
Cosa che mi stupisce ancora.
Puoi
dirmi
quanto hanno speso per
lalbum, o

57

uninformazione riservata?
Allincirca un quarto di milione di dollari. gi.
Quanti dischi di Steve Wynn si
possono fare con quella cifra?
Tutti! Credimi, e sono sicuro di poterlo
verificare: nel tempo e nei soldi spesi
per fare Medicine Show, potrei far stare
tutto quello che ho fatto sinora. [ride]
Forse il tempo no, ma ho imparato
la lezione, perch ho sempre detto che
avremmo potuto fare Medicine Show
in un mese. Ma non sapevamo cosa
stessimo facendo. Cercavamo qualcosa, ma non sapevamo cosa finch
non labbiamo trovata, ed era anche
il modo di fare di Sandy Pearlman [il
produttore]. Ha sempre fatto cos: se
parli coi Blue yster Cult, i Clash, i
Dictators, ti diranno la stessa cosa su

58

OUTSIDER

DREAM SYNDICATE

Sandy. Si prende un sacco di tempo, e


tu con lui.
Tutto quello che successo stato a
fin di bene, perch ne uscito il disco.
Qualunque produttore sarebbe arrivato e avrebbe detto okay, fate cos e cos:
finito. Lui diceva: Continuate a fare
questo, e lo sapr quando lavr visto.
E noi anche.

Nel nuovo booklet scrivi che Karl


Precoda voleva un suono ampio,
panoramico, mentre tu volevi
unatmosfera da bellissimi perdenti. Sono nate discussioni, nella band, circa i vostri obiettivi, o
sempre la ricerca intuitiva di cui
parlavi poco fa?
Era intuitiva. buffo, il mantra di Karl
era, Ora siamo in Serie A. Lo toccava
molto. Pensava fosse il nostro momen-

Avete cercato voi Pearlman, o lha


suggerito letichetta?
Conosceva il nostro manaJason Victor e Steve Wynn 2014 (Suzi Pratt/FilmMagic)
ger di quei tempi, Tim Devine. Eravamo in tour con
gli U2 e avevamo suonato
al Capitol Theatre di Passaic, e il nostro tour manager sera licenziato, o lavevamo cacciato, e ci siamo
trovati senza tour manager
n fonico prima di un grosso show. Tim ha suggerito
Sandy per i suoni dal vivo.
Molti produttori da studio
non lo farebbero mai. Ma
lui s, labbiamo incontrato
e c piaciuto. buffo a
Karl piaceva per via dei
Blue yster Cult, e a me
per i Dictators. A entrambi
piacevano le cose di Sandy,
quindi lui era la scelta migliore.
Ha decisamente tirato fuori da noi qualcosa che non
sapevamo di avere. Ci ha
spinti allestremo. In ogni
senso voleva davvero qualcosa di pi di una normale
rock band. buffo: il suo
film preferito, aveva persino il poster, era Apocalypse
Now. E questa era la stessa
cosa. Tutte le disavventure
mentali vissute da Coppola, Sheen e
to per lavorare in grande. Per me era lo
tutti gli altri girando il film non dico
stesso, ma il mio lavoro in grande era
che fosse la stessa cosa, ma quasi.
fottere il cervello alla gente e fare qualcosa di folle. Pensavo a robe come Fun
Se ci fossero state delle cineprese
House, o Miami dei Gun Club.
in studio, cosavrebbero ripreso?
Non parlavamo mai di lavoro o carIo che tiro una bottiglia di whiskey a
riera, facendo il disco. Per Sandy
Sandy, che maveva fatto cantare lo
Pearlman era davvero coinvolto nestesso brano 20 volte di fila! E lui che
gli arrangiamenti. Ha fatto molto per
mi dice: Tu non mi tiri una bottiglia
gli arrangiamenti, e ci ha tolti dalle
di whiskey! Nemmeno Mick Jonostre aree di sicurezza. Ad esempio,
nes mi ha mai tirato una bottiglia di
Merritville, quando lho scritta, era
whiskey! [ride]
un pezzo molto veloce, quasi count-

ry punk. Del tutto diversa da come


diventata. Pensa a qualcosa di Fire Of
Love dei Gun Club Preachin the
Blues, For the Love of Ivy, quel tipo di
brano. Sandy ha detto Qui la canzone
non mi arriva. Rallentatela. E ce lha
fatta rallentare finch la canzone non
sbocciata. Ed stato eccitantissimo.
Per noi era un approccio nuovo. Il nostro approccio sempre stato esplodi. Esplodi e vedi che succede.
Per un pezzo significativo, rispetto al primo
materiale dei Dream Syndicate: le tastiere hanno
un grosso peso nellarrangiamento. Quando arrivato Tom Zvoncheck ad
aggiungere il piano? Lha
suggerito Sandy o ne parlavate gi?
Penso ci fosse dallinizio sapevamo che le tastiere avrebbero fatto parte del disco,
del suono che cercavamo. E
nella roba di Sandy ci sono
molte tastiere; una grossa
fetta del suo sound. Eravamo
tutti daccordo dinserirle. E
allepoca guardavo ai Green
On Red, a Chris Cacavas, e
quellelemento mi piaceva.
Non avevamo mai avuto
tastiere nei Dream Syndicate, ma per via di quello
che ci piaceva e della forma
delle canzoni, e conoscendo
il sound di Sandy, penso che
non ci siano mai state perplessit.
Merrittville dominata dal piano di Tom, ed
un pezzo bellissimo, elegante. Eppure qualche purista del
punk e fan del primo album gemeva: Oh, vogliono essere come
Springsteen.
Gi, cos. Molti aspetti del disco non
sono stati compresi, allepoca. Si diceva
che fosse over-prodotto e lo era.
Rock aziendale.
Rock aziendale, s! Che non vuol
dire niente. Le tastiere ricordavano
Springsteen, o il suono di batteria
ma a dire il vero era tipico del periodo.

OUTSIDER

THE ART OF IMPROVISERS


- di Steve Wynn // ottobre 2014 Sono abbastanza fortunato in questi tempi da avere sufficienti progetti che tengono ogni aspetto della mia personalit
musicale sempre occupato, pronto a tuffarmi dentro qualsiasi
genere musicale o tour in cui sia interessato in ogni momento.
Posso uscire da solo con una chitarra acustica o una chitarra elettrica quando voglio riportare le canzoni al momento
in cui vennero partorite ed ottenere anche qualche indizio
su dove esse possano finire. Posso utilizzare The Baseball
Project quando voglio divertirmi su un palco, con la compagnia dei miei amici mentre canto di un divertente quanto
oscuro soggetto. Ma sopra tutto mi ritrovo solitamente affamato delleccitazione che ottengo con la mia band solista da
13 anni, i Miracle 3, cos come The Dream Syndacate due
gruppi che soddisfano la mia necessit di vedere cosa possono fare due chitarre ed una sezione ritmica di sera in sera. Ho
sempre amato questo modo spontaneo e casuale di esplorare
le cose prive di regole, confusionarie, divertenti che possono
essere fatte con due paia di chitarre sin dai primi tempi di The
Dream Syndacate (quando quel genere di musica era davvero
fuori moda) ai nostri
giorni.
Lispirazione
per
questo metodo di
lavoro proviene da
molte sorgenti. Da
grandi
orchestre
come quelle di John
Coltrane e Ornette
Coleman cos come
da gruppi che hanno suonato nei club
rock negli anni. Ma
non mi sento mai
stanco di quel che
succede
quando
due solisti emozionati, ispirati ed il
loro gruppo si spingono al loro limite
musicale dal vivo
o in studio. Qui ci
sono alcuni dei miei
esempi favoriti di
quello che puoi fare
con chitarre, basso e
batteria. Mi scopro a
tornare a ripensare a
questi brani quando
ho bisogno di innamorarmi di nuovo
di una chitarra.

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MARQUEE MOON TELEVISION: Avrei potuto scegliere


qualsiasi brano dai primi due dischi dei Television cos come
il loro micidiale singolo Little Johnny Jewel. Ascoltare Verlaine e Lloyd come essere un maestro orologiaio che apre
un antico valore per capire come ogni pezzo si incastri alla
perfezione.
DOWN BY THE RIVER NEIL YOUNG AND CRAZY
HORSE: Neil Young e Danny Whitten possedevano quel
suono. Neil sempre bravo con chiunque, ma quello era il
gruppo che emoziona e ti confonde anche oggi.
THE GREEN MANALISHI FLEETWOOD MAC: Aspetta
un attimo! Tre chitarre! E tutte incredibili, specie Green. Uno
dei miei obbiettivi per il prossimo anno di imparare questa
canzone con il mio gruppo.
THE DIAMOND SEA SONIC YOUTH: Un gruppo punk?
Un gruppo rumoroso? In questo brano di 18 minuti suonano
quasi come una jam band. Ragazzi...il vostro segreto al sicuro
con me.
IN MEMORY OF ELIZABETH REED ALLMAN BROTHERS: parlavamo di jam bands.
Non mi sono appassionato agli Allman fino a dieci
anni fa ma per quanto fosse tardi, ne sono divenuto ossessionato. Linterazione tra Dickey Betts e
Duane Allman , onestamente, fantastica ma mi
sono eccitato ancor di pi con Warren Haynes e
Derek Trucks, con il secondo che io credo sia forse
il miglior chitarrista in circolazione oggi.
WALK ON THE WATER CREEDENCE CLEARWATER REVIVAL: Avrei potuto scegliere almeno venti pezzi, ma questa quella che troppo
spesso ignorata ma cos eccitante. Spesso etichettata come una pop band o un gruppo seminale, io
amo i CCR per il loro lavoro alle chitarre.
IMPOSSIBLE GERMANY WILCO: facile scegliere vecchi esempi di un genere e dire non suonano pi cos oramai ma mi piace pensare che
Jason Victor ed io manteniamo ancora lo stile a
due chitarre vivo e direi la stessa cosa per i miei
vecchi amici Nels Cline e Jeff Tweedy. Questo
un pezzo mozzafiato.
NO TOMORROW STEVE WYNN & THE MIRACLE 3: Una dimostrazione che posso ancora
fare qualcosa di buono, aggiungo questo pezzo
che ho inciso con i Miracle 3 con Jason Victor
come compagno. uno di quei momenti magici
in studio dove tutto va bene ed ognuno si muove
perfettamente a tempo e senza intoppi.

60

OUTSIDER

DREAM SYNDICATE

Ma ora quando ascolto la riedizione,


non spicca troppo. Ora com. Come
molti album: col tempo, accetti il loro
sound. Circa Medicine Show, ci che
allora era un po frustrante ma anche
buffo era la percezione del disco tra
U.S.A. ed Europa. Cio, la parte della
svendita era ridicola; non ci siamo
mai svenduti. Ma in Europa la band
non aveva una storia. Qualche collezionista forse aveva Days of Wine and

Roses, ma Medicine Show era vissuto


come un disco del tutto diverso ed eccitante nato da una nuova ed eccitante
band. Ed successa la stessa cosa che
ti dicevo prima: ovunque andassi in
Europa, la gente ne scriveva e lo amava. Con Medicine Show successo con
un anno dopo. Eppure, ad oggi, penso
che quel disco abbia pi fama e fan di
Wine and Roses.
Descrivi qualcosa che pare accada a molte band. Quando un disco
passa finalmente loceano, e i fan
stranieri non ne hanno un contesto o un background, lo prendono
per buono senza le zavorre attribuite in patria da chi ascoltava la
band da qualche anno. O almeno:
prima di internet era cos.
Vero: arriva dalla tua scena locale,
dove hai suonato per un po e pensano
di avere certi diritti su di te, dal tuo paese, e da l si espande.
I modi in cui si percepiti fuori
e dentro alla propria scena sono

diversissimi. ironico che la prima volta in cui ho letto dei Giant


Sand sia stato su una rivista inglese. Ma in seguito, quando vivevo
a Tucson, ho capito che la scena
locale era completamente diversa
da come la si presentava. Non era
affatto il mistico epicentro del desert rock.
Anche L.A. cos. Io sono come Randy Newman Io amo L.A.!. Ma non

Il loro sound apparteneva


al revival psichedelico di
quegli anni ma se ne differenziava perch si teneva
alla larga dagli stereotipi
del folk-rock e del garagepunk pescando nella tradizione alta di quel rock
ambiguo che lambisce gli
Stones ma che trova espliciti referenti soprattutto
nei Velvet Underground,
negli Stooges, nei Doors.
- Scaruffi -

un posto sano per i musicisti. Allora


era tutto sullo sfondo dellindustria
musicale: chi firmava un contratto, chi
veniva scartato, dove suonavi, ci che

questo significa. Lho sempre odiato.


A New York non affatto cos.
Con i Dream Syndicate, appena
ricevuto qualche applauso, sono
arrivate le pugnalate di gelosia.
Quellaspetto losangelino di scalata sociale ha un ruolo.
Vero. Abbiamo scalato molto in fretta,
e molti si sono offesi. E molta gente che
diceva di amarci non sapeva niente di
noi. Probabilmente vale per
molte band: partono come
una specie di cult band, poi
hanno un po di successo, e
alla fine tornano con calma
al loro luogo naturale. Riguardi al preciso momento
in cui hai sfondato, ed eccitante, ma non cos realistico.
una cosa buffa. La gente
parlava di noi: Davvero? Ti
piacciono? Ti piace questa
mezzora di effetto Larsen?!?
[ride] Ed era un nostro preciso obiettivo provare anche
questo! [ride]
Ci scommetto. Eppure
avete svoltato, e fatto
qualcosa di completamente diverso: Medicine Show.
Ora ci si aspetta che una band non
copi il suo album precedente, ma
per molto tempo c stata una specie di ortodossia, rimasuglio dellera punk e la gente che veniva a
sentire la sua mezzora di Larsen
trovava canzoni springsteeniane
col piano. Quella sconnessione appariva in molte recensioni, vero?
S. E la cosa buffa che prima del punk
ci si aspettava che la gente cambiasse
ad ogni disco Dylan o Neil Young
o David Bowie. O anche i Velvet,
per parlar di qualcuno a cui siamo stati spesso paragonati: ciascuno dei loro
quattro album definitivo e radicalmente diverso dagli altri.
Poi il punk tha detto che dovevi
vestire, agire, suonare nello stesso
modo, o eri fuori dal club.
Gi. Ci che era accettabile o no. Ma entr in gioco anche un mucchio di soldi
negli anni 80 s confuso un mucchio
di soldi. Gli 80 erano diventati, ahim,
lera del produttore, dello studio, di

OUTSIDER

quella roba. Era strano: in tutte le band


che conoscevo, dalla prima allultima,
noi musicisti eravamo elementi casuali interscambiabili, ad uso dei produttori. Noi abbiamo cercato di evitarlo.
Una domanda sulla scrittura.
Avete sempre avuto la reputazione di cerebrali o meglio letterati. Eravate comunque lontani
dallapproccio punk alla scrittura
di tipo one-two-three-FOUR!.
Andavate coscientemente verso
uno stile narrativo, o controccorrente? Vi ribellavate anche allo
stile pop del baby, I love you?
Beh, non per forza il baby I love you..
Wine and Roses ha il suono di un gruppo di post-adolescenti egocentrici, che
avevano i loro problemi col mondo
e con le novit. un disco molto interiore e nevrotico. E a un anno dalla
sua uscita, ci era successo di tutto. Giravamo il mondo, incontravamo gente
nuova. E io leggevo un sacco di roba
a tema. Ad esempio, stavo vedendo il
Sud, e ho voluto leggerne la letteratura;
leggevo Flannery OConnor, Faulkner,
cose cos. Perci riflettevamo su quello
che ci succedeva, pensavamo a vedere
e conoscere di pi, e a tirar fuori i nostri
pensieri. Il materiale del secondo disco
cos diverso per via del punto in cui
eravamo.
Molti autori ci passano, e poi scrivono
il loro tipico album
di strada, in prima
persona. Tu hai invece trasformato quelle
esperienze in personaggi, e anche questo
tha distinto.
Era un disco molto narrativo, in terza persona.
Ma molto di quello che
si racconta l parecchio
personale. Prendi Armed
With an Empty Gun:
facilissimo capire di che
parli. Allepoca pensavo:
wow, vado forte, e c
tutta questa eccitazione,
e faccio del mio meglio,
ma a volte mi pare di
bluffare, e non so quanto
potr tirarlo avanti.

qualcosa cui oggi ripenso, e posso


dire che mi riusciva proprio bene. Ma
capita a tutti. Hai la sindrome dellimpostore: la gente ti ama ma non ti senti degno di quella fama. Sul secondo
disco c tutto questo disprezzo di s.
Molti musicisti credono in se stessi,
amano ci che fanno, colpiscono il bersaglio e ne sono felici. Ma quando gli
altri prendono a dirti: S, amo ci che
fai! specialmente se sei giovane tu
fai: Sicuro? Davvero? Cambierai idea,
domani?
Su Medicine Show si ha anche la
percezione di qualcuno che stia
scappando da un sacco di cose.
Oh s.
Medicine Show un disco molto
narrativo, e sospetto che sia quello
ad attrarre molta gente. Un disco
molto noir. Molte pistole. Violenza
reale o implicita. Che dire di Burn?
una storia metaforica, o hai letto
un vero articolo che ti ha stimolato limmagine di questo pazzo che
d fuoco a un campo?
Senza addentrarci troppo nella mia
vita erano successe alcune cose spiacevoli, circa la mia famiglia, cose che
non hanno funzionato a dovere. Quella sensazione di quando pensi di aver
capito tutto e di avere forti basi attorno a te, e poi tutto ti viene tirato via.

61

Il verso-chiave penso sia: Solo alcune


cose che non si possono dire. Come
quando le cose non hanno pi senso.
Quindi ho trasformato tutto in campi
e fuoco e robe cos, per parlare di quella sensazione, Non posso esprimerlo
con parole o logica, quindi mi serve
un qualche gesto violento ed esplosivo
per liberarmene. Che poi una cosa
che compare ancora nelle mie canzoni:
una catarsi emotiva per le cose incomprensibili. Scrivere cos pi facile.
Quindi lalbum esce, tu e Karl
non andate pi daccordo, cera da
mettersi in strada, molti tour, incluso il lungo periodo coi R.E.M..
Come hanno cominciato a mettersi le cose per la band?
Cera una ferita che non s mai sanata. Penso che non ci parlassimo molto.
Io saltavo sul bus dei R.E.M. appena
possibile e uscivo con Peter Buck
invece che con la mia band. Era troppo frustrante. In realt cerano anche
molti bei momenti. Ma non eravamo
grandi abbastanza per gestire la cosa,
e la nostra amicizia ne ha sofferto. Siamo andati molto in tour. Due mesi coi
R.E.M., un altro mese in Europa, poi
in Giappone. Nei sei mesi seguenti
siamo andati molto in giro e ricordo
che, per tutto il tempo, parlavamo solo
di baseball. Karl era un grande fan del
baseball.

62

OUTSIDER

DREAM SYNDICATE

Ai fan dei R.E.M. piacevate?


Pi o meno. Allepoca il tour era visto
come una roba grossa, perch eravamo due band molto note. Loro erano
chiaramente meglio, ma noi eravamo
i portabandiera del nuovo college rock
o indie rock americano, o comunque lo
si chiamasse quellanno! Molti dei loro
fan erano predisposti ad apprezzarci, e

altri erano confusi dalla differenza tra


quello che facevamo noi e quello che
facevano loro. In tour ci siamo portati
Zvoncheck, perch volevamo suonare lalbum, e sono contento della
scelta, ma forse sarebbe stato pi furbo
andare in tour ancora come quartetto.
Affrontare il pubblico con un nuovo
disco e lasciarlo abituare una cosa:

STEVE WYNN

ma facendolo live, non hai spazio per


ripensamenti o aggiustamenti.
Ma come hai detto, la fase in cui
in Europa avete trovato un nuovo
pubblico tutto per voi.
S, perch non avevano mai visto band
americane come noi. Forse sbaglio,
ma penso fossimo i primi. Forse cerano stati i Television, e di sicuro i Ramones e altra. Ma se pensi alle band
post-punk americane, non cera ancora
stato nessuno.

Ottobre 2014
Steve sei soddisfatto della riedizione dal vivo di questanno di The Day Before Wine and Roses presa da una registrazione dalla radio KPFK ?
Sono molto felice della nuova pubblicazione. La qualit della masterizzazione dei
cd migliorata moltissimo da quando venne pubblicato per la prima volta nel 1994.
La nuova versione ti fa davvero sentire come se tu fossi con noi in in quella stanza
con 300 amici e appassionati. bello che quella musica sia ancora disponibile -
stata una delle nostre vere notti magiche e forse il concerto che sottolinea al meglio
quella formazione.
Sei tornato in Italia il maggio scorso per due concerti a Trezzo SullAdda e a
Ravenna: ne sei felice? Quali differenze noti tra il pubblico italiano e quello di nazioni come lInghilterra o la Francia? Tornerai nel nostro paese?
E con quale gruppo?
Beh in genere non amo generalizzare limmagine di un paese rispetto a un altro.
Come sappiamo tutti i paesi sono differenti di citt in citt, da club a club, di notte in notte, da anno a anno. Suoner per cinque date questa settimana a Chicago,
Milwaukee, Madison, Cleveland e Baltimora e non ti direi che nessuna di queste
possa rendere lidea del tipico pubblico americano. Detto questo, amo suonare in Italia - i fans italiani sono stati fedeli ed entusiasti della mia musica per cos tanti anni.
E, naturalmente, lItalia ha il miglior cibo di qualsiasi paese dove sia andato.
E questa una generalizzazione che non mi dispiace fare.
Mi puoi dire qualcosa in pi sul Baseball Project e il tuo rapporto con Peter
Buck ?
Mi piace suonare con i Baseball Project. A essere onesto, non avrei mai pensato che
sarebbe stato un gruppo che sarebbe rimasto attivo per pi di sette anni e tre album,
ma questa la realt. Abbiamo scoperto un buon pubblico negli Stati Uniti e sembra sia pure in crescita. Peter suona in studio con noi e suona in alcuni concerti Mike Mills il nostro bassista a tempo pieno. Ed un fanatico di baseball.
Che dire di me e Peter? uno dei miei migliori amici - lo siamo sino dal 1983 ed abbiamo fatto un sacco di cose insieme. Mi piace uscire con lui ed il suo entusiasmo per
la musica e la letteratura incredibile. E poi quel ragazzo suona come nessun altro
con la sua chitarra.
Ci sar un nuovo disco dei Dream Syndacate ?
Beh, ci sto pensando. Pare che noi lo si debba fare dato che il gruppo sembra essere
ancora cos grande tuttora. Mi ricordo i dubbi dei fan quando Paul Cutler si un al
gruppo e prima che te ne accorgessi, la formazione con Paul divenne popolare come
la precedente se non di pi. La stessa cosa accaduta con Jason Victor e ho limpressione di star tornando al punto da cui siamo partiti, come un tipo di gruppo di rock di
temperamento, psichedelico, punk, di confine. Non abbiamo alcuna paura.

Siete stati abbastanza fortunati da


avere il supporto di una major: ve
lo siete potuti permettere.
La miglior decisione che abbia mai
preso ricordo che ho incontrato il
capo dei talent scout della A&M, e mi
ha detto: Ok, scegliete. Potete fare un
video o andare in Europa. Finanzieremo luno o laltro. Non ero mai stato
in Europa, quindi lho fatto per motivi
egoistici!
Altrimenti sareste stati in balia di
qualche dirigente di MTV, dopo
aver speso tutti i soldi in qualcosa
che forse sarebbe andato in onda.
Lo so. Si spendevano cifre oscene per
andare in onda alle due del mattino
in settimana. Per me non aveva senso,
quindi non cerano dubbi.
Alla fine, dopo aver superato tutto
questo, anche se le cose andavano
bene e avevamo un grosso successo coi
tour in Europa
vi siete sciolti. Come ve lha detto Karl?
Non lha fatto. Ho sciolto io la band. Finiti quei sei mesi di tour do un consiglio a tutti i giovani musicisti: non
prendete mai decisioni sulla band o
la vostra vita durante un tour. Andate
a casa, staccate il telefono, fatevi una
passeggiata. Si in uno stato diverso,
fisicamente, mentalmente, quando
si lascia la strada. Ma pensavo: non
posso pi stare con gente con cui non
parlo n mi diverto. Con tutta questa
costante tensione e rabbia. Tutto qui.
Non avevo piani.
Lavete detto alla A&M?
S, ma non so quando: piuttosto in
fretta. Ricordo che ho chiamato Karl e

OUTSIDER

Dennis e ho detto solo: fatta!. Quindi


non stato intenzionale rimetterci assieme tre mesi dopo. In fondo mi piacevano ancora Dennis, Mark, mi piaceva
suonare, naturale che avrei suonato
con loro. Abbiamo cercato qualcuno
che si unisse alla band. Paul [Cutler]
era una scelta ovvia; era un vecchio
amico e mi piaceva il suo sound.
Quella con Paul era una formazione potente. Vi ho visti nell86 e lo
guardavo curvo sul boccascena,
mentre colpiva le corde della chitarra con un diapason ottenendo
dei suoni soprannaturali.
Ancora oggi vorrei rimettere assieme
quella formazione. Sono amico di tutti.
Ma Paul si ritirato. Non vuole saperne. Mmm peccato.
Lindustria del tour ultimamente
prende schiaffi, grossi tour come
quelli dei Limp Bizkit o di Christi-

na Aguilera vengono cancellati


o ridotti: andare in tour ancora
una buona prospettiva per voi? Ne
vale la pena?
Ha i suoi alti e bassi. In America, rispetto allEuropa, basta uscire, toccare
le citt importanti e hai fatto; in Europa, in quei paesini introvabili, facciamo concerti grandiosi. Ma s, le grosse
citt negli U.S.A. vanno sempre bene,
da 20-25 anni.
Poi ho vissuto fuori tiro cos a lungo
che tutto relativo. Una volta ne parlavo con Mike Mills, che mi chiedeva: Cosa hai fatto? E io: Sono stato a
lungo in tour in Europa. E lui: Vero
in America non ci possono arrestare! E io: Mike. Quello che tu chiami
non farsi arrestare, per me vincere la
lotteria! Lultima volta che li ho visti
avevano fatto un sold out al Madison
Square Garden. Vedi che tutto relativo. E quello che per certi artisti un
brutto risultato, a me va bene.

63

Hai mai pensato di pubblicare un


live della tua band, i Miracle 3, che
rif Days of Wine and Roses e Medicine Show? [lhanno fatto ad Atlanta il 14-15 maggio 2010.]
Mi piaciuto farlo. Ci siamo divertiti
un sacco. Ma non prometto nulla. Dir
che nel 2012 ci sar il 30 anniversario
dei Dream Syndicate, e lo si celebrer in qualche modo. Solo che non so
come.
Traduzione di Lorenzo Balducci

PS: Siamo al 2014, sappiamo com


andata: benissimo. I Dream Syndicate hanno fatto date ben scelte per
due anni, e in una recente mail Wynn
mha detto che la band suona pi forte che mai. Tanto forte che rullo di
tamburi sta seriamente pensando
di portare la band in studio questanno, per un nuovo album

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Autore
Bibb, Eric
Cave, Nick
Colosseum
Davies, Dave
Deep Purple
Diamond, Neil
Difranco, Ani
Flaming Lips
Fuchs, Dana
Gathering Field
Hard Working A.
Healey, Jeff
Lanegan, Mark
Lewis, Jerry Lee
Manfred Mann
New Basement T.
Over The Rhine
Pink Floyd
Sardinas, Eric
Seger, Bob
Stevens, Cat
V/A
Young, Neil

Novit

Titolo
Blues People
Give Us A Kiss
Time On Our Side
Rippin' Up Time
Live In Verona Dvd
Melody Road
Allergic To Water
With A Little Help
Songs From The Road +Dvd
Wild Journey
First Waltz Cd+Dvd
Live At The Horseshoe
Phantom Radio dlx 2cd
Rock & Roll Time
Lone Arranger Dlx
Lost On The River Dlx
Blood Oranges In The Snow
Endless River Cd+Dvd
Boomerang
Ride Out
Tell 'Em I'm Gone
Art Of Paul Mccartney
Storytone Dlx 2cd

Autore
Big Star
Blue Floyd
Blue Floyd
Browne, Jackson
Cale, J.J.
Captain Beefheart
Captain Beefheart
Cockburn, Bruce
Collins, Albert
Creedence C.R.
Dylan, Bob
Gallagher, Rory
Garcia, Jerry
Grateful Dead
Harris, Emmylou
Jethro Tull
Kansas
Kinks
Led Zeppelin
Led Zeppelin
Little Feat
Little Village
Mclean, Don

Ristampe & Live

Titolo
Live in Memphis 1994
Live In Detroit
Live 2000 Aneheim Theatre
Live At Main Point 3cd
Ebbets Field 1975
Sun Zoom Spark 4cd
Commodore Ballroom
Rumours Of Glory 9cd
Joe's Place, Cambridge 1973
Complete Albums 7lp
Basement Tapes 6cd
Irish Tour '74 8cd
GarciaLive #5 31/12/75
Live From Saratoga 1988
Twenty Thousand Roads 2cd
Warchild 4cd
Bryn Mawr 1976
Anthology 1964-71 6cd
IV Box Set
Houses Of The Holy Box Set
Electrif Lycanthrope 1974
Action In Frisco
Live In Manchester 2cd+Dvd

Titolo
Autore
Mellencamp, John Don't Le Me - Live 1989
Magnificent Mood Dlx 2cd
Moody Blues
Harvest Of Heart 5cd
Phillips, Anthony
Under Falling Sky 2cd
Raitt, Bonnie
L.A. Forum 1975 Dvd
Rolling Stones
Hampton Coliseum 1981 Dvd
Rolling Stones
At Bbc 1972-1982 2cd+Dvd
Rundgren, Todd
Sailover
Sloan, P.F.
Jazz Workshop, Boston 2cd
Smith, Patti
Springsteen, Bruce Album Collection 8cd
Springsteen, Bruce Agora Ballroom 1978 3cd
Somebody Shoot Out
Taylor, Chip
13th May 1981 Atlanta 2cd
Taylor, James
Carnegie 2cd
Taylor, James
Vaughan, Stevie R. Complete Epic 12cd
Symphony Hall, Boston 2cd
Wales-Garcia
Southside Blues Jam
Wells, Junior
Live Hits
West & Mountain
Who Hits 50 - Dlx 2cd
Who
Venus And Mars Box Set
Wings
At The Speed Box Set
Wings
Different Time 2cd
Wyatt, Robert
Zappa & Capt. Beef.Providence College 2cd

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64

OUTSIDER

TEDESCHI/TRUCKS BAND

Foto Angelo Trani - 2014

OUTSIDER

65

JAM BAND

TEDESCHI
/TRUCKS
BAND
di Dean Budnick // Relix

Derek Trucks (straordinario chitarrista membro anche saltuariamente della Allman Brothers Band) e Susan Tedeschi
hanno fatto girare molte teste quando hanno messo in pausa
entrambi i loro progetti da solisti di grande successo per inseguire il sogno della nuova Tedeschi Trucks Band, di 11 elementi, nel pieno della crisi economica. Ora, dopo due album
da studio e centinaia di date, la loro nuova family band diventata molto pi di un progetto secondario a breve termine.

Derek Trucks si trova allinizio di un


listening party improvvisato, al secondo piano degli Swamp Raga Studios. Comodamente accoccolato dentro una poltrona morbida e avvolgente
mentre sua moglie Susan Tedeschi si
sistema sul divano adiacente, la coppia
rende onore alla selezione musicale
del membro di tutta la vita della band
e tecnico di studio Bobby Tis, che toglie con cura Axis: Bold As Love dalla
sua sovra coperta e pulisce lalbum con
tutti i crismi. Procede ponderando i gesti: un sacerdote del suono che prepara
un offerta per il giradischi.

Gli d il via e il risultato come sempre


una rivelazione. Un vero lavoro della
Jimi Hendrix Experience eseguito
nel modo in cui era stato originariamente pensato, con raffinata chiarezza
e distacco.
Anche se hanno ascoltato questo album molte altre volte in passato, i tre
cominciano in fretta a chiacchierare
emozionati sulle scoperte di questa
volta. Si meravigliano di fronte al
frammento di intervista che apre il disco, mentre la voce di Mitch Mitchell
si sposta verso lato destro della stanza
prima di sbandare improvvisamente

nella direzione opposta, con una brusca svolta a sinistra. Occhi aperti e orecchie spalancate, mostrano la vivacit e
lenergia di veri appassionati di musica
dai gusti sopraffini.
Di certo, loro sono molto pi di questo
perch il piano di sotto quello dove la
Tedeschi Trucks Band ha registrato
due album di studio di grande successo: da pochissimo, Made Up Mind, il seguito del debutto del gruppo del 2011.
Tutte le sere, quando finiamo di registrare, veniamo qui su e ascoltiamo il
materiale con questo sistema, spiega
Trucks. per questo che sapevamo

66

OUTSIDER

TEDESCHI/TRUCKS BAND

che non ci stavamo dicendo cazzate.


Queste cose sono inesorabili, non perdonano i difetti.
Se vieni qui con un mixaggio che non
fatto bene... osserva Tis Ingigantisce gli errori, aggiunge Trucks con
una risata. A detta di tutti, questi errori
erano davvero rari durante la creazione di Made Up Mind. Come ricorda il
cantante Mike Mattison, La prima
volta tutti si stavano abituando a come
avrebbe potuto funzionare la cosa -trovare una routine e trovare un metodo
- ma con questo disco, ogni cosa era
gi al suo posto. stato come tuffarsi
nellacqua tiepida.
Tuttavia, anche se gli Swamp Raga Studios offrono un ambiente familiare e
confortevole per la Tedeschi Trucks
Band, un posto che possono chiamare casa, non solo un home studio.
Essendo situato a 30 metri dalla prima
casa dove la coppia dellomonimo gruppo si sistemata insieme e dove ora sta
crescendo i suoi due figli, un home
studio nel vero senso della parola.
Gli Swamp Raga Studios non esisterebbero, se non fosse per la generosit di
due famosi benefattori.
Alla fine dellottobre del 1999, Trucks,
allora ventenne, era appena sceso
dal palco dopo una performance con
il gruppo che portava il suo nome al
The Attic di Greensboro,
North Carolina, quando
trov alcune chiamate
perse di un numero col
prefisso 415.
Non conoscevo nessuno con un numero con
questo prefisso, ma il
mio telefono lo usavamo in comune con tutta
la band, quindi avrebbe potuto chiamare la
famiglia di chiunque,
in caso di emergenza.
Cera un messaggio di
Phil Lesh e il nome mi
era familiare, ma non
riuscivo a collocarlo del
tutto. Sapevo che aveva
a che fare con i Grateful Dead, ma non li conoscevo per nulla.
Trucks richiam ed infine accett una colla-

borazione di due settimane per le date


di Phil and Friends, sostituendo il
chitarrista Steve Kimock, che aveva
lasciato il tour a met (Trucks inizialmente precis che avrebbe dovuto posticipare la sua partecipazione di qualche giorno per onorare degli impegni
precedenti con la Derek Trucks Band,
ma due Deadhead proprietari di club

A parte lottimo cibo e lottimo vino il nostro approccio


con lItalia ci piace perch ci
ha dato occasione di tornare
a suonare nei piccoli club.
Negli Stati Uniti abbiamo
ormai un seguito consistente, suoniamo in posti pi
grandi. Ma bello in qualche modo ricominciare da
capo, di fronte a un pubblico che non ti ha mai visto
suonare dal vivo e che devi
imparare a conquistare.

accettarono di posticipare le date come


favore personale nei confronti di Phil).
Quelle due settimane di collaborazione con Phil furono decisamente
incredibili, partecipai alla cosa un po
come un neofita, ricorda Trucks. Tutti i giorni, mi portavo a casa una cassetta dei Dead che eseguivano diverse
versioni dei brani che avremmo poi
suonato la sera, quindi mi sedevo, mi
mettevo le cuffie, abbozzavo qualche
programma e poi semplicemente improvvisavo. Nessuno suona il basso
come Phil. Sapevi dove voleva arrivare - lo esprimeva con chiarezza - ma
tutta improvvisazione ed solo lui che
porta il tutto in direzioni diverse. Solo
il fatto di seguirlo era divertentissimo.
Studiando quel materiale, apprezzi subito quello che ha di grandioso. Credo
che le persone che non sono musicisti
o molto preparati, non sappiano quanto sia unico il processo di scrittura delle canzoni in quel gruppo. materiale
armonicamente molto avanzato, un
lavoro non da poco. E Garcia unico
nel suo genere. La connessione che
aveva con Phil e [Bill] Kreutzmann quel trio in particolare - quando ascolti le registrazioni, incredibile. Puoi
sentire come una band dentro la band.
Quando questi tre ragazzi lavoravano
insieme era come questa piccola macchina sportiva dentro questo quadro

OUTSIDER

cos libero di Salvador Dal.


Alla fine della sua esperienza con Phil
and Friends, Trucks, che viveva ancora con i genitori, una volta tornato
a casa, trov un assegno per il suo lavoro. Tuttavia, aprendo la busta, era
restio al farlo cambiare in contanti, per
paura che ci fosse stato un errore. Aveva accettato una somma, credendo che
fosse una cifra forfettaria per tutto il
tour, mentre lassegno era dodici volte
quella cifra. Dopo che lufficio di Phil
gli aveva assicurato che lammontare
della vincita inaspettata era giusto,
confermando che la cifra pattuita era
per ciascun concerto e non per tutto il
tour, Derek decise di andare a caccia di
una casa. In quel periodo, Trucks e Tedeschi uscivano insieme e lui le chie-

furono dei veri e propri disegni per


una sala di registrazione. Il tempismo
stato fantastico. Avevo appena fatto
il tour con Clapton e dissi, Faremo finta che non sia mai successo e costruiremo uno studio. Niente macchina
nuova, tutti gli assegni sarebbero andati a David [suo fratello, il secondo dei
quattro Trucks - Derek il maggiore, seguito da David, Duane e Lindsey], che
supervisionava il progetto. Avevamo
un sacco di amici e conoscenti che ci
facevano buone offerte per tutto, ma
era comunque troppo caro. Abbiamo
diminuito le spese, senza diminuire la
qualit. Mio padre e i miei fratelli hanno fatto il tetto.
Ho assemblato io stesso la maggior
parte del materiale che c qui, ci assi-

se di partecipare alla ricerca, che risult


nellacquisto della casa di Julington
Creek, vicino a Jacksonville, dove vivono ancora oggi.
Il loro studio fu il risultato del periodo
che Trucks pass on the road con Eric
Clapton nel 2006 e nel 2007. Desideroso di passare pi tempo a casa, ha pensato di creare uno spazio per le prove
della Derek Trucks Band nel giardino
sul retro di casa sua. Cos prese un block
notes e un metro e fece un bozzetto di
un piccolo edificio, che avrebbe potuto
sostituire il suo capanno per la pesca.
Ricordo di averlo mostrato a Bobby e
lui ha detto, lascia che lo faccia vedere
a mio padre, perch suo padre [Bob Tis]
costruisce studi, e quello che mi torn

cura Bobby, perch avevo gi speso


tutto. Ce ne siamo occupati tutti perch
era lunica soluzione ed stato davvero
gratificante.
Ognuno di noi ha lavorato oltre le sue
possibilit sostiene Trucks. If You Build It, He Will Come (NDT - Se lo costruisci, lui torner).
Vista la passione di Derek e Susan per il
mondo dello sport, questo mantra del
film del 1989 che racconta una storia
fantastica sul baseball, LUomo dei Sogni del 1989 con Kevin Costner e Amy
Madigan, perfetto per descrivere la
genesi della Tedeschi Trucks Band e
quando hanno cominciato a registrare
negli studi Swamp Raga.
Durante la sua adolescenza, passata

67

nella periferia di Boston, Susan Tedeschi frequentava un campo estivo


di basket gestito dallex pivot dei Celtics, Dave Cowens. ancora un ottimo
difensore nelle partite tra musicisti
che il gruppo improvvisa on the road.
(Giochiamo solo con altri musicisti e
cerchiamo di non farci male, spiega
Trucks. Il palleggio circa il 20 per
cento meno aggressivo e, se qualcuno
ti supera, lo lasci concludere).
Durante un tour estivo della Allman
Brothers Band nei primi anni del
nuovo millennio, i musicisti e lo staff,
un pomeriggio, fecero una deviazione
per andare al campo di allenamento
di baseball della zona, precisamente
alla gabbie per allenarsi nella battuta.
Con la macchina settata alla massima
velocit, Tedeschi stato lunico a
non perdere un lancio. Ho una buona
coordinazione occhio-mano, ma non
ho una battuta molto potentesono
pi come Ichiro [NDT - Suzuki, che ha
festeggiato le 4000 battute da professionista nel 2013].
Nel luglio 2008, durante il tour con
i Derek Trucks & Susan Tedeschi
Soul Stew Revival, la coppia viaggiava con un numero di persone sufficiente per due squadre complete di
baseball. Abbiamo comprato un sacco
di attrezzatura ricorda Trucks. Cos,
nei giorni di riposo, riempivamo il
pullman, andavamo in un campo e
giocavamo nove contro nove.
I Soul Stew erano il progetto collettivo che precedette la Tedeschi Trucks
Band. Riuniva i membri delle rispettive band per i tour della coppia. Da una
parte, era un tentativo da parte della
famiglia di restare unita, mentre i figli
della coppia, Charlie e la sorella minore Sophia, erano a casa da scuola per le
vacanze estive. Oltre a quello, ammette
Trucks, In un angolo della mia mente,
era unaudizione ufficiosa per noi - per
vedere se aveva senso, se ci saremmo
divertiti, se era qualcosa che volevamo
fare.
Alla fine, hanno deciso che era davvero qualcosa che volevano realizzare,
ma, invece di continuare con i Soul
Stew, aspiravano alla creazione di
qualcosa di nuovo. Mentre rifletteva
sulla da farsi, la coppia faceva riferimento a certe cose fatte da Delaney
& Bonnie, James Brown e Bobby

68

OUTSIDER

TEDESCHI/TRUCKS BAND

Blue Bland. Un altro punto decisivo fu lanalisi attenta di Mad Dogs &
Englishmen, che diede loro lidea di
valutare la possibilit di una sezione di
fiati. La logistica della gestione di tante persone ed elementi musicali li fece
fermare un momento, ma poi, la sera di
Capodanno del 2008, la Sun Ra Arkestra fece lapertura ai Soul Stew al Fox
Theatre di Atlanta.
Ricordo di aver visto quei
ragazzi, che andavano per
i 70 e gli 80, infilarsi in una
Ford Econoline da 15 posti
per andare a fare il concerto
e io pensavo, Wow, questo
hardcore. Quei ragazzi sono
stati unispirazione, solo per
il fatto che avessero le palle
per farlo, rivela Trucks. Poi,
se pensi alle grandi band, questi ragazzi si muovevano con
macchine, treni e lo facevano
per cifre bassissime, soprattutto pi avanti. Inizialmente,
era musica popolare, ma verso
la fine, no. Era per amore del
mestiere.
Susan Tedeschi e Derek Trucks lasciano
da parte la saggezza economica convenzionale nella selezione della nuova band. La coppia arruol due batteristi, due coristi e una sezione di fiati
di tre elementi, per un numero totale
di 11 musicisti. Questo era il collettivo
che decisero di portare in tour americano nel mezzo di una recessione economica, confidando nel loro entusiasmo
e nella loro visione creativa per avere
presa sul pubblico.
Ricordo che la prima volta che iniziammo a parlarne, la nostra amministrazione ci chiese se avessimo le
idee chiare, Trucks ride. Ci arrivo, so
fare i conti. Poi, cerano persone che
conoscevamo che erano convinte che
ci stessimo svendendo con questo progetto. Io dicevo Non credo che abbiate
ragionato abbastanza bene su questo
punto, perch stiamo suonando nelle stesse situazioni con il doppio delle
persone sul palco.
una bestia ingombrante, sostiene
Mike Mattison. Ci sono un sacco di
personaggi importanti, musicalmente
e non solo. Non mai semplice gestire
un gruppo di musicisti. I musicisti, per

la maggior parte, sono idioti sapienti.


Non sono le persone pi equilibrate
del mondo, quindi gestirne 11 tutti insieme un progetto decisamente ambizioso, da un punto di vista pratico.
Una delle prime decisioni di Derek e
Susan fu quella di creare un ruolo per
Mattison, che era stato la voce principale della Derek Trucks Band. Spiega,
Mike davvero uno dei miei cantanti

preferiti, attualmente. Ha un grande


talento ed perfettamente in sintonia con me e Derek. difficile avere
due voci principali, ma lui voleva una
cosa tipo Gladys Knight & the Pips
- con i ragazzi che accompagnavano
una cantante principale. Non proprio una cosa popolare. Di solito ci
sono delle ragazze che accompagnano
un ragazzo o delle ragazze che accompagnano una ragazza. Mentre Ryan
Shaw inizialmente si un a Mattison,
dopo alcuni conflitti di programma-

zione, Shaw ci raccomand Mark Rivers, che divenne il collega Pip di


Mattison.
Non appena i coristi cominciarono con
Mattison, la sezione di fiati cominci
con Kebbi Williams, luomo che Tedeschi descrive come il Jimi Hendrix
del sax tenore.
Trucks suggerisce, davvero uno spirito libero, sia a livello musicale che
personale. semplicemente una di
quelle persone con cui non sai mai
cosa potrebbe succedere. Ogni volta
che prende uno strumento, ogni volta
che fa un assolo, potrebbe andare in
qualunque direzione; non c niente di
stabilito in precedenza. Stavamo suonando al Montreux Jazz Festival, ed io
stavo camminando per strada, quando sentii un trombone avant-garde.
Era Kebbi che suonava il trombone di
qualcuno. Prendeva in mano qualunque strumento, in qualsiasi momento. Non si preoccupa di nulla. Non ha
paura di nulla. davvero qualcosa di
particolare.
C qualcosa di diverso anche
riguardo a Williams, che Tedeschi ci fa notare, con profonda ammirazione. Vive in una
zona abbastanza dura della
periferia di Atlanta e vede
moltissimi ragazzini che si arrabattano per sopravvivere.
Quindi che fa? In un giorno
di riposo dai tour, va in una
banca e chiede un prestito di
$15.000 per comprare un piccolo pezzo di terra nel quartiere e d vita a un giardino per
il vicinato. Lha fatto per i ragazzi del suo quartiere, perch
potessero mangiare biologico
ed essere orgogliosi di aver
coltivato tutto da soli. Kebbi
il non plus ultra.
Quando la band si riunita agli Swamp
Raga Studios alla fine del 2010 per registrare Revelator, Maurice Brown
(tromba) e Saunders Sermons (trombone) si sono uniti alla sezione degli
ottoni. La coppia della batteria di Tyler
Falcon Greenwell e J.J. Johnson,
insieme ai fratelli Burbridge, Oteil
(basso) e Kofi (tastiere/flauto), hanno
completato la formazione. Ciascuno si stava ambientando, nel senso
di come la cosa avrebbe funzionato

OUTSIDER

tecnicamente, labituarsi allo spazio


dello studio e semplicemente capire
come stare in quellambiente, racconta Mattison. C uno studio l, ma c
anche casa loro e quando ci sono 15 o
16 persone che circolano, non ci sono
tanti posti dove andare, quindi un po
come se fossi a casa di qualcuno. Credo
che fosse il desiderio di Derek e Susan
che tutti si sentissero a casa. Non una
cosa tipo, Ehi, ragazzi, state superando
i limiti, oppure Abbiamo bisogno un
po di tempo per noi. La situazione si
poteva fare un po affollata, ma tutti
erano i benvenuti, nel vero senso della
parola.
Trucks produsse lalbum con Jim Scott,
e Derek affront le sessioni con un
obiettivo particolare riguardo a Susan.
Una delle ragioni per cui volevo mettere insieme questa band e fare un disco il fatto che penso che lei sia una
dei migliori cantanti di questa generazione, afferma Trucks. E mi sentivo
come se ogni volta che capitasse una
conversazione sul tema, per qualche
motivo, lei non ne facesse parte - forse
perch facile essere etichettati in una
situazione blues rocker, ma c molto
di pi di quello. Sento che ci sono una
manciata di canzoni senza tempo che
la sua voce si meriterebbe di interpretare. Stiamo ancora cercando di scrivere canzoni per quello. Midnight In
Harlem un ottimo esempio di canzone senza tempo e di voce intramontabile e di cose cos non ne succedono
quasi pi.
Mentre Revelator avrebbe vinto il Grammy
come Miglior Album
Blues, otto mesi dopo
la sua uscita del giugno
del 2011, ci volle un po
per la Tedeschi Trucks
Band per prendere il giusto slancio. Questo era, in
parte, fatto volutamente,
vista la particolare attenzione, quasi eccessiva, dei
leader della band per lintegrit musicale e il non
voler essere compiacenti.
Nel tentativo di permettere al nuovo gruppo di
avere successo a modo
proprio, hanno deciso di

discostarsi dal materiale conosciuto


del repertorio passato, per paura che il
pubblico vedesse la TTB come un breve, leggero interludio prima che gli artisti che le davano il nome tornassero
ai loro precedenti progetti e che questo
potesse avere un impatto sulla musica,
in qualche modo.

Sono sempre in tour non


stop. In Giappone, Europa ma ho in programma
ancora diversi show con
gli Allman Suonare con
musicisti di quel calibro mi
piace sempre, ti insegna
sempre qualcosa di nuovo.
Negli ultimi due anni in
particolare allinterno del
gruppo si sviluppata unalchimia speciale. Un po
perch qualcuno ha smesso
completamente di bere, un
po perch funziona bene la
combinazione tra membri
storici e nuovi arrivati.

69

Anche se potrebbero non ammetterlo, aggiunge Trucks, ogni musicista,


ogni band trova alcune cose che funzionano, che sia ispirato o no o che stia
passando una bella serata o meno. Ci
sono certe canzoni con le quali le persone reagiranno, ci sono alcuni ritmi
e assoli con i quali puoi far strillare la
folla ogni volta. Non volevamo paracadute n scorciatoievolevamo davvero fare un lavoro nuovo, cercando
diversi modi di realizzarlo.
Parte del metodo di Derek tenere la
band sempre pronta, perch con un
cenno del capo possa, allultimo momento, assegnare a un altro membro
del gruppo uno degli assoli solitamente eseguiti da lui. Questa tecnica ha
avuto un notevole successo, anche se
ha occasionalmente disorientato un
membro della TTB.
Derek e Falcon a volte fanno proprio
quello che mi fa pi arrabbiare e ci riescono benissimo, ammette Susan,
riferendosi a una serata in cui suo marito cercava di far fare a lei lassolo di
Get What You Deserve, del quale di solito si occupa lui. Io pensavo, No, non
ci suoner io, fallo tu. Stavo facendo
i capricci e lui semplicemente stava
l seduto, senza alcuna intenzione di
suonare.
Derek afferma, Io dicevo Ti aspetter.
Staremo semplicemente qui fermi a
met della canzone. Le dissi, Puoi anche mettere il muso, ma ti conviene
suonare.
Avevano ragione,
dice ora Susan ridendo. Avevo il broncio ed sono stata infastidita per quello
per tutta la sera, e
pensavo, Grrrrrr.
Poi, mi hanno detto,
Grande, Sue, un assolo fantastico, e io
ho risposto, Zitti!.
Suo marito ammette, Era un assolo
meraviglioso.
Ci
sono certe canzoni
nelle quali so che, se
un po arrabbiata,
suona meglio la chitarrasi sfoga sulla
chitarra. Quindi ci
sono volte in cui la

70

OUTSIDER

TEDESCHI/TRUCKS BAND

pungolo un po, sul palco, appena prima di un assolo e Falcon mi guarda e


dice, S! La conosce abbastanza bene,
ha suonato nella sua band. Sa che
quando si trova in certi stati danimo,
suona meglio. Quando hai una famiglia che cos stretta, musicalmente
parlando, nella quale puoi fare cose
del genere, poi le persone ne ridono,
quando tutto finito. Non ci sono mai
cattive intenzioni. Non andiamo mai
troppo oltre.
Tuttavia, una cosa provocare scherzosamente un collega, per le cose si
possono fare un po pi complicate
quando si tratta della propria moglie o
del proprio marito. Ci sono molte coppie affettuose che troverebbero lesperienza di lavorare insieme ogni giorno,
condividendo il ruolo del comando,
abbastanza difficile. Di solito diamo
una buona immagine, suggerisce Susan, ma non sempre perfetto. difficile. Derek abituato ad essere il leader
e far andare lisce le cose. Sono una specie di bastone tra le ruote e deve avere
a che fare con me, nonostante questo.
Io devo avere a che fare con lui. Siamo
stati davvero fortunati ad essere stati
capaci di comunicare.
Posso dire onestamente che la nostra
relazione stata migliore da quando
abbiamo cominciato a comportarci
cos, afferma Derek. Quando ci penso,
lo faccio sempre nel contesto. Nelle
relazioni bisogna lavorare, ma stato decisamente meglio farlo insieme,
perch stiamo facendo qualcosa che
amiamo fare. come crescere dei bravi
ragazzi. Quando i ragazzi fanno qualcosa di cui sei orgoglioso, ci si sente
entrambi reciprocamente meglio.
Inoltre, noi non siamo mai stati sempre in casa insieme, facendo una vita
normale. Una delle ragioni per cui
abbiamo aspettato cos tanto per farlo
era che volevamo essere sicuri di conoscerci abbastanza bene ed essere sufficientemente maturi come persone.
Anche il progetto Soul Stew era un
po... cercare di capire bene questa cosa.
Credo che una delle cose che abbiamo
saputo fare meglio - a parte laver bisogno luno dellaltra - il fatto di non
portare le cose sul palco. Quando siamo sul palco, tutte le scommesse sono
fuori, non importa quello che stiamo
vivendo. Abbiamo abbastanza rispetto

per la band e per il lavoro che stiamo


facendo. Abbiamo fiducia in noi stessi, sappiamo di poter mantenere uno
standard alto. Anche se stiamo passando un momento di merda, rimane
gi dal palco.
La versione da nove minuti di Midnight In Harlem che la Tedeschi
Trucks Band ha eseguito il pomeriggio
di domenica 8 settembre 2013 al Virginias Lockn Festival era meravigliosa.
Derek ha richiamato lattenzione allinizio con un assolo intenso e brillante.
Il pubblico poi si lanciato in un affettuoso applauso perch aveva riconosciuto le note linee dellorgano di
Kofi Burbridge che hanno introdotto
il brano di Revelator. stata una delle
molte canzoni che hanno avuto un ottimo riscontro al festival, in quella che

stata come una giornata di riunione


di famiglia per la TTB.
Tra i musicisti che hanno collaborato col gruppo cera Oteil Burbridge,
che, un anno prima, aveva dichiarato
che avrebbe lasciato la Tedeschi Trucks
Band per occuparsi di dare vita a una
famiglia con sua moglie Jessica. Quella
decisione non fu del tutto inaspettata.
Spiega Quando abbiamo cominciato a
parlare di formare una band con Oteil,
lui era un po stanco della vita on the
road, ma la possibilit di lavorare tutti insieme era troppo importante per
lasciar perdere. Fin dallinizio, sapevo
che non si sarebbe parlato di una collaborazione di 20 anni con Oteil, n di
15, 10, e nemmeno di 5, ma la chimica
presente sin da subito era cos forte,
che labbiamo fatto e basta. Ma quando
stai cercando di creare una nuova fa-

OUTSIDER

miglia, non a tutti sta bene che tu stia


via tutto il tempo. La nostra band cos
grande, che non tutti sono al corrente
di ogni conversazione. Non tutti sapevano la storia di Oteil ed stata dura
per ciascuno dare un senso alla cosa,
soprattutto quando stava funzionando tutto cos bene.
Per non fermarsi, il gruppo decise di
registrare Made Up Mind, il ricco e
profondo seguito di Revelator uscito
nellestate del 2013, con tanti bassisti.
La decisione si mostr adatta al materiale, in quanto i contributi di Pino
Palladino, Bakithi Kumalo, George
Reiff e Dave Monsey aggiunsero variet e sfumature alla registrazione. Jim
Scott torn agli Swamp Raga Studios
per collaborare con Trucks alla produzione e il risultato fu un lavoro senza
tempo, ma anche attuale.
I successivi 8 mesi videro una variet
di bassisti impegnati in una specie di
lotta libera col gruppo, tra questi cerano Palladino, George Porter Jr. e
lamico di lunga data Eric Krasno, che
cambi il suo ruolo
abituale di chitarrista.
Tuttavia, la band cominci a dover pagare il prezzo di questo
periodo, visto che, di
fatto, i musicisti dovevano re-imparare
il materiale per ogni
bassista.
Quando fu il momento del Lockn festival,
questo periodo si concluse con laggiunta
di Tim Lefebvre, il
quale finalmente liber il gruppo dal loop
in stile Il Giorno della
Marmotta (NDT - film
in cui il protagonista,
interpretato da Bill
Murray nel 1993, continua a rivivere
lo stesso giorno. In Italia ne fece un ottimo remake gi ieri Giulio Manfredonia nel 2004 con Antonio Albanese).
Inizialmente i ragazzi furono impressionati, durante le sue prime prove
con il gruppo, da Lefebvreche ha
registrato e si esibito con Wayne
Kranz, Bill Evans e Mark Giuliana e dopo la seconda serata del tour

di fine estate della TTB li aveva conquistati tutti, al punto che Kebbi Williams disse, mi sembra che il gruppo
si sia formato di nuovo.
Tedeschi ha unottima opinione di
tutti i bassisti che hanno partecipato,
sostenendo che ciascuno abbia messo
in luce le molte sfumature del gruppo.
Tuttavia, not anche che Lefebvre

Sia con la DTB che con la


band con Tedeschi non opero negli stretti confini del
blues rock, mi piace mostrare tutte le mie facce musicali. Far capire che non sono
soltanto un giovane chitarrista blues cresciuto alla
corte della Allman Brothers
Band.

aveva dato una spinta al gruppo, in un


modo particolare: Lenergia davvero
cambiata con lui. Mio fratello Jamie,
che suonava il basso, me lha descritto
in toni davvero lusinghieri. Mi disse,
Sue, questo il primo bassista che ho
visto suonare con voi che ha guidato il
gruppo.
Viene da un posto che io non conosco
del tutto, che piacevole, aggiunge

71

Trucks. musica nuova, idee nuove,


sangue nuovo. Il fatto che molti di noi
non abbiano suonato con lui e non lo
conoscano ha un che di emozionante.
intrepido, innovativo e affronta le
cose in modo diverso da come io non
abbia mai fatto. Non ho mai suonato
con qualcuno che avesse la sua prospettiva.
Con Lefebvre fisso al Lockn, la TTB
concluse il concerto con una doppia
dose di Sly & the Family Stone, passando da Sing a Simple Song a I Want
to Take You Higher. Mentre passavano
al secondo brano, senza che i musicisti fossero stati informati prima, Bob
Weir, Chris Robinson e Jackie Greene si unirono alla line-up sul fondo
del palco, suonando tamburelli e intonando armonie. Quando se ne accorse,
Susan invit Weir ad avanzare e lui si
avvicin al suo microfono, unendosi
alla mischia esplosiva.
Una cosa notevole dellunione Tedeschi-Trucks che Derek non lunico
ad essersi guadagnato la fiducia dei
Grateful Dead. Nel 2002, Susan Tedeschi prese parte a
un tour autunnale
dei The Other Ones
[poco dopo ribattezzati
The Dead]. Stando
in giro con Bobby, mi
sono accorta in fretta
di quanto il suo lavoro sia particolare de
originale. Lui suona
parti ritmiche molto
complesse e delle cose
davvero fantastiche,
delle quali non sempre ti accorgi. Ed assolutamente adorabile. davvero uno con i
piedi per terra e anche
dolce come uno zuccherino. Anche Phil
- sono davvero dei ragazzi dolcissimi.
Tedeschi e il suo gruppo provano pi
meno lo stesso nei confronti di Chris
Robinson e i Black Crowes, che
avevano invitato la TTB a dividere la
locandina e poi il palco, durante un
tour estivo che si era concluso tre settimane prima (Nella lineup dei Crowes ora troviamo anche Greene, che
in passato aveva fatto lapertura in un

72

OUTSIDER

TEDESCHI/TRUCKS BAND

paio di tour di Tedeschi.)


Robinson fa notare che, fin dallinizio,
prese piede uno stato danimo comune. Il primo giorno a Nashville stato
tipo, Dovremmo improvvisare? S,
voi che volete fare? Cos si sono messi
tutti in gioco da subito e la cosa cominciata cos.
Quando infine si concluse, dopo la partecipazione regolare a pi di un mese
di spettacoli, fu davvero un gran finale, fuori Detroit, nel quale 20 musicisti
- entrambi gruppi insieme ai London
Souls, che avevano fatto lapertura - si
affollarono sul palco per un bis di sei
brani.
Le varie collaborazioni portarono la Tedeschi Trucks Band ad imparare nuove
canzoni ogni giorno, allinizio del tour.
Questo sforzo, insieme alliniezione
ad opera di Lefebvre, si dimostrarono
liberatori in particolare per Derek, che
aveva intenzione di sfuggire al recente
passato pi rigido del gruppo per passare a qualcosa pi tipo Inseriamo una
nuova canzone stasera e, se un fiasco,
ne abbiamo altre 12.
Chris Robinson era a disposizione per
osservare tutti questi sviluppi da un posto di vedetta sul fondo del palco. Mike
Mattison ancora meravigliato dal
fatto che il frontman dei Crowes apparentemente rinunciasse alla cena per
assistere a molte delle loro performance durante il tour. Mark ed
io eravamo l dietro, finiva la prima canzone, poi
cerano degli applausi e io
mi giravo e cera Chris su
un case della batteria che
diceva, Fai quella merda!
Fai tutta quella merda! Falla! Se la passava davvero
bene ed era tutto davvero
divertente.
Quella sorta di energia
contagiosa scaturiva da
entrambe le parti del palco, alla fine di settembre
2013, per tre serate al teatro
Beacon di New York. Ogni
esibizione assunse il proprio carattere, riflettendo la
versatilit e lautocontrollo
della band e il suo aplomb.
La prima sera mise in luce
il lato pi libero ed esplorativo del gruppo. La perfor-

mance finale trasmise una sensazione


pi classic soul, grazie alla partecipazione speciale di Lee Fields, Doyle
Bramhall, Neal Evans e Eric Krasno. Tuttavia, lo show di mezzo che
molti apprezzano, visto che il gruppo
ha riportato Dickey Betts di nuovo
sul palco - sul quale, in passato, si era
esibito molte volte con la Allman Brothers Band - per In Memory of Elizabeth Reed, Blue Sky e The Sky Is Crying.
Ho vissuto molti momenti significativi al Beacon, riflette Trucks. Credo di
essere stato l per 170 spettacoli e quello
trasmise una sensazione unica, perch
stato davvero inaspettato. Quando
Clapton ha suonato con gli Allman
Brothers, lo sapevano gi tutti, la notizia era trapelata. stato comunque
incredibile quando salito sul palco,
ma non stato uno shock. Invece,
quando uscito Dickey, si capiva che
significava qualcosa. Quello che mi
piaciuto della cosa che non sfuggita
a nessuno.
stato una specie di ponte, una sorta di
piccola ripresa, rispetto a tutta la questione. Quello, per me, era il senso.
La scelta della Tedeschi Trucks Band di
eseguire dei brani della Allman Brothers Band ci dice anche qualcosa
dellevoluzione della TTB. Se Derek, in
passato, era stato molto chiaro riguardo
al circoscrivere il repertorio della band,

in quel momento era invece pronto a


lasciare da parte queste regole ferree.
Siamo arrivati a un punto in cui sentiamo di aver dimostrato abbastanza
da poterci permettere di suonare quello che vogliamo. Se vogliamo fare una
canzone del disco di Susan, la facciamo
senza pensarci. Se vogliamo fare una
canzone di uno dei miei vecchi dischi,
nella quale canta Mike, la facciamo
e basta. Non ci preoccupiamo pi del
fatto di poter confondere le idee a qualcuno su cosa sia questo progetto. Credo
che, pi vanno avanti le cose, pi si
ampliano i criteri e il coperchio si solleva, per mostrare quello che abbiamo
in serbo.
Chris Robinson, che ha avuto un ruolo nello sviluppo del progetto e, indubbiamente, lha osservato da un punto
di vista unico e privilegiato, contentissimo per il futuro della band.
In un mondo di vuoto dato dalla superficiale, forzata e incasellata ricerca
di uno status, c un sacco di amore - e
un sacco di musica vera e un sacco di
consapevolezza incredibile. Non potrei essere pi impressionato. Non so
dove cominci leccellenza e finisca lo
straordinario. semplicemente un
concentrato di gioia
IFA-Amsterdam 2104
Traduzione di Alessandra Maggi

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N. 1 GIUGNO 2013

N. 2/3 LUGLIO/AGOSTO 2013

JOE STRUMMER STEPHEN


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WAYNE COYNE JOHN GRANT TROGGS VAN MORRISON/JOHN
MAYALL/ERIC BURDON JOHN
MARTYN UMBERTO PALAZZO
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PINK
FLOYD QUEENS OF THE
STONE AGE DAVE GROHL S
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DYLAN - PHOENIX PI WHO
ALLMAN BROTHERS DONOVAN HENDRIX BLACK
SABBATH

N. 4 SETTEMBRE 2013

N. 5 OTTOBRE 2013

FRANK ZAPPA BLONDIE


NATIONAL SHUGGIE
OTIS ROD STEWART
ALBERT KING/FREDDIE
KING/B.B.KING - GANG PI
SMASHING PUMPKINS - SEBADOH DIAFRAMMA
IAN MATTHEWS DELANEY
AND BONNIE

DIAFRAMMA/FIUMANI
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CANADA PETER GABRIEL
STEVE MILLER BAND
- PI J.J. CALE ELVIS
COSTELLO MAVIN STAPLES ROBERT PALMER
FAIRPORT CONVENTION
TOM RUSH

N. 6 NOVEMBRE 2013
N

N. 7 DICEMBRE 2013

D
DAVID
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TORS CARAVAN/
T
CANTERBURY/SOFT
MACHINE JOHNNY
CASH BOB DYLAN PI
GEORGE THOROGOOD
DEVO HUMBLE PIE
SLY KING CRULE STRYPES

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ELLIOTT
SMITH CHUCK
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BER
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VAN MORRISON/MOONDANCE COMMANDER CODY
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N
NINE INCH NAILS TEHO
TEARDO/BLIXA BARGELD
TEA
PI JONATHAN WILSON
PAUL MCCARTNEY BLACK
PA
JOE LEWIS NINA SIMONE
JO
HENDRIX
H
- LOS LOBOS

N. 8 GENNAIO 2014

N. 9 FEBBRAIO 2014

PETER GREEN - SMALL FACES - ARETHA FRANKLIN


- JERRY WEXLER - FLEETWOOD MAC - CREAM
PIU WATERBOYS - WHO
- KING CRIMSON MICHAEL NESMITH SPRINGSTEEN JUANA MOLINA EXCITEMENTS....

MIKE BLOOMFIELD - JERRY


JEFF WALKER BEATLES
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BUCKLEY JUANA MOLINA
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MARLING - KANYE WEST
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PURPLE - NEIL YOUNG
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N. 10 MARZO 2014
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RY
QUICKSILVER M. S.
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ROGER DALTREY PETER
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CASALE JOHNNY RIVERS
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N. 12 MAGGIO 2014

N. 13 GIUGNO 2014

DEEP PURPLE - JOHNNY


WINTER - T-BONE
BURNETT - JONATHAN
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- ELTON JOHN PI THE
WAR ON DRUGS - GARY
CLARK JR. - MILES DAVIS
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BRAGG - BOB MOULD ELBOW

LED ZEPPELIN YARDBIRDS


T BONE WALKER HURRAY FOR THE RIFF RAFF
ROXY MUSIC PI ELS CHRIS ROBINSON - CHUCK
E. WEISS WILLIE WATSON
- LINDA RONSTADT NILS
LOFGREN FRANK ZAPPA
- THE X THE THE CLASH
- JESSE WINCHSTER

N. 14/15 LUGLIO/AGOSTO 2014


N

N. 16 SETTEMBRE 2014
N

E
ERIC
CLAPTON - JONI
MITCHELL - TOM DOWD 2
THE WAR ON DRUGS
SPRINGSTEEN - NEAL CASAL
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A
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T
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WATSON PI NRBQ JOHN
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BOBBY WOMACK
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17 OTTOBRE 2014
THE BAND GRATEFUL
DEAD PHISH JACK
WHITE - PHIL AND DAVE
ALVIN GRAHAM PARKER PUB ROCK PI
BLACKBERRY SMOKE
ROBYN HITCHCOCK
ROY ORBISON - DYLAN
- MELANIE - CLAPTON SPRINGSTEEN - LAMONTAGNE - ALICE COOPER
- BEN VAUGHN

GLI ARRETRATI COSTANO


10 EURO CADAUNO, MA
PER ACQUISTI SUPERIORI
ALLE 10 COPIE, VENGONO SOLO 5 EURO LUNO.
LE SPESE POSTALI SONO
SEMPRE INCLUSE.

76

OUTSIDER

NOVIT

NOVIT

SONDRE LERCHE
PLEASE
di Brice Ezell

VOTO DELLA REDAZIONE:

7,5

Please lalbum di Lerche pi ecletticoe di successosinora. Ma ci che tiene assieme questi 10 brani in un tutto unico
sono i testi; anche se scritti ben prima dellincisione, parlano
tutti di perdita e cuori infranti. Anche se non un vero concept album, Please ha una narrazione unitaria: la vecchia
storia della relazione finita.
La spensierata Bad Law d un potente calcio dinizio. Il refrain del brano illumina lintero disco: Quando i crimini
sono appassionati/Lamore pu esserne separato?. Quando
gli orecchiabili accordi della strofa aprono a un caotico riff
prima del ritornello, si chiarisce la dissonanza: Lerche vuol
credere che la gente possa ferirsi, di proposito o no, e rimanere
buona. Ecco poi la strimpellata di Crickets: Lerche mette ancora in versi la separazione. Qui cerca di far passare la rottura
come una serie di eventi di poco conto.
Con Legends tenta di superare il peso delle cose. Il pezzo cerca
di suonare trionfale mentre riconosce che tutto sia ormai finito. Malgrado la sua fede nella bont umana, alla fine non pu
che diventare leggermente pi cinico. Poi nel cupo lounge
jazz di At Times We Live Alone, cerca di convincersi che sia
tutto normale. Ma il suo ottimismo si fa sempre pi tenue.
Con Sentimentalist, chiave di volta narrativa dellalbum,
va tutto a pezzi. Proprio allinizio, Lerche indica una chiara
contraddizione emotiva: si pu essere romantici ma non sentimentali?
Chiaramente qua comincia a smettere di vedere la vie en
rose, mentre attacca con le domande che chiunque fa alla
fine di una lunga relazione: Non ti conosco, amore mio?.
In una carriera piena di sorprendenti ballad, Sentimentalist
spiccama non si limita a questo. Nellultimo minuto, il brano
precipita in rumori bianchi, voci
echeggianti e chitarra distorta,
andando in crescendo fino a Lucifer. Malgrado il titolo satanico,
un allegro pop con un ritornello
delizioso. Il contrasto sta nellaccostamento di musica e testo, una
specie di viaggio nel proprio lato
oscuro. O quasi-oscuro: troppo
un bravo ragazzo per avere un
lato oscuro. Eppure qui non si
parla di Lerche che soccombe ai

suoi demoni interiori, ma anzi una strigliata allangelo caduto. Voglio accendere un fiammifero, darti fuoco, canta.
Se Lucifer accende il fiammifero, After the Exorcism la liberazione finale. Con la voce stanca e sporca, come se fosse notte alta, inizia lesorcismo, passando poi a un ritornello quasi
orripilante, in cui la sua voce va acuta fuori tempo e fuori
chiave. Dopodich si va a una diretta manifestazione sonora
dellespulsione di questi demoni. Sommata a Lucifer si arriva
a otto eccitanti minuti che fanno da culmine allarco narrativo dellalbum. Ma non finita qui.
La catarsi stata intensa, e le ultime tre tracce sembrano andare verso una qualche guarigione. At a Loss for Words sembra un flashback di prima della separazione. Ricorda tutto
quello che sarebbe poi successo, e si esorta ad andare avanti.
Lucky Guy completa lidea, in modo imprevisto: una canzone damore per una separazione. Sembra ancora sconfitto e a
pezzi, ma cerca di resuscitare il proprio ottimismo. Le rotture
fanno schifo, ma non vuol dire che non siano per il meglio.
Ma, pi importante ancora, i doni arrivati dalla relazione non
spariscono subito; la donna di cui si parla vuol dire ancora
molto per lui: hanno significato tutto, luno per laltra. Forse
il suo cuore ancora romantico.
Sembrerebbe scontato pensare che Please abbia quindi un
lieto fine. Invece Logging Off chiude con ambiguit. Soprattutto per quanto riguarda il testo.
Durante Please, succede di tutto: normale allora che Lerche
fatichi a tirarne le fila. Ma forse era inevitabile: sono i migliori
testi che abbia scritto, ma narrano una storia non-lineare, e
cos ne la conclusione.
Lerche sta andando avanti,
ma i fantasmi del passato lo
seguono. Il fantasma di lei, il
fantasma del suo amore per
lei. Lui non lha mai davvero
vista per quella che era.
Comunque sia, i testi narrano una storia affascinante,
ed proprio il contesto a renderli ancora pi ricchi, come
ammette Lerche. Incidere
un sorprendente capolavoro
pop come Please stato, per
lui, fondamentale. Ed facile
credergli.

OUTSIDER

NOVIT

TWEEDY
SUKIERAE
di Stephen M. Deusner

VOTO DELLA REDAZIONE:

7,5

Jeff Tweedy si assicura sempre di non essere il musicista migliore in sala. Da che ha appreso i fondamenti da Jay Farrar
negli Uncle Tupelo, si sempre circondato di musicisti tecnicamente pi bravi o dallo stile inconfondibile. una strana
strategia per un artista tecnicamente dotato e dallo stile inconfondibile, ma ha avuto successo per 25 anni di fila. Negli
Wilco 1.0, Jay Bennett ha forgiato il pop riarso di Summerteeth e linquieta grandeur root-noise di Yankee Hotel Foxtrot; negli Wilco 2.0. erano Nels Cline (chitarra) e Glenn
Kotche (batteria) a trasformare i brani di Tweedy in jam cosmiche. Questo non per sminuire il contributo di Tweedy alla
sua bandal contrario: la sua forza sta nellutilizzare questi
particolari musicisti per perfezionare la sua visione.
Spencer Tweedy non ha certo il loro pedigreenon ancora almeno. Ha suonato sui dischi di Mavis Staples, White
Denim e Sarah Lee Guthrie & Johnny Irion, ma non
ancora maggiorenne. Qualsiasi accusa di nepotismo futile
circa Sukierae, il doppio album che Spencer e suo padre hanno inciso firmandolo col solo cognome. Su questi 20 brani,
il giovane Tweedy si rivela come un musicista in grado di
competere col suo vecchio. Il suo stile sa di jazz, rock e avantgarde, pertanto non si limita a tenere il tempo e aggiungere
dei fillma definisce la grana stessa di questi pezzi. Spencer
da a Diamond Light, Pt. 1 il suo teso galoppo, a Low Key il suo
smorzato trambusto, a World Away il suo rombo rock. Scegliendo quella che pare una strimpellata tra i tom e la cassa
in un ritmo che fa avanti e indietro sugli accentiSpencer fa
in modo che i suoni pop di pap non sembrino mai piatti o

meramente decorosi. Veicola invece una tesa paranoia, come


se lui e suo padre si preparassero a una brutta notizia.
Nella breve pausa di Slow Love, Spencer fa da contrappunto
col crash. un trucchetto furbo, che sulle prime sembra rovinare latmosfera folkcome spesso fanno i teenagerma in
realt quel piccolo scarto nel flusso del brano fa da compagno
alle composte meditazioni del padre su amore e dedizione,
creando un fuggevole momento in cui si pu identificare la
sicurezza di una relazione a lungo termine, oppure metterla
in discussione. Il testo diretto, ma la musica inserisce nella
canzone un po dambiguit anche se sottolinea le dinamiche
padre-figlio. Insomma: il pezzo funziona meglio, se si sa che
fatto in famiglia.
Ci sono anche altri musicisti su Sukierae: Scott McCaughey
(tastiere), Jess Wolfe e Holly Laessig (seconde voci). Ma
Sukierae al meglio quando enfatizza Jeff a voce e chitarra e
Spencer alla batteriaossia quando la musica stessa ridotta
allosso, minimalista, e si sente che anche il brano pi triste
stato una gioia da creare. E sono molti i brani tristi su Sukierae, o almeno incastrate tra la celebrazione e la commiserazione. Molte fanno riferimento, in modo obliquo, alla battaglia di Susan Tweedy con un linfoma non-Hodgkin, tumore
maligno ma curabile. Il titolo dellalbum il suo soprannome
familiare, e questo sfondo d alla musica una diversa urgenza, che smentisce lariosit di brani come Summer Noon e
Wait for Love. Jeff un autore troppo esperto per parlarne direttamentefacendo trionfare lemozione sulla musica. Scrive invece attorno alla crisi, trasformando le fatiche damore e
dedizione in motivetti taglienti e falsamente solari. Low
Key e Ill Sing It portano avanti il power-pop degli ultimi lavori degli Wilco, ma le canzoni si distinguono per
un pi austero uso di chitarra e batteria.
Chiaro: non cera motivo di farne un album doppio. Pare
che Tweedy il Vecchio abbia scritto 90 pezzi, sfrondandoli sino a 20. Ma questo non Being There, i cui due
lati si commentavano e complicavano lun laltro. anzi
pi simile a Sky Blue Sky, sia nellaggressiva disinvoltura che nelle ripetizioni che a volte si cagliano fino al tedio. Lestensione quindi pi indulgente che generosa,
rendendo lalbum pi intimidente e meno accessibile
di quanto dovrebbe. Solo Jeff e Spencer possono capire
davvero ci che queste canzoni implicano; il resto di noi
le pu cogliere in senso solamente generico. Forse, visti i
presupposti, era proprio quello che volevano.

77

78

OUTSIDER

NOVIT

NOVIT

LUCINDA WILLIAMS
DOWN WHERE THE SPIRIT
MEETS THE BONE
di Paul Rice
VOTO DELLA REDAZIONE:

C poesia nella musica, ma non mai solo nelle parole. Forse


nessun artista oggi lo dimostra meglio di Lucinda Williams:
non una poetessa, scrive testi rarefatti e inclini al clich,
ma d loro vita con la sua particolarissima voce dal range limitato, con eccentricit che massimizzano lemotivit.
Il suo nuovo doppio album, Down Where the Spirit Meets the
Bone, comincia con una poesia di suo padre, Miller Williams.
Compassion parla del dedicarsi agli altri con preoccupazione,
ancorch non richiesta: Non conosci le guerre in corso/laggi
dove lo spirito tocca losso, canta Williams, accompagnata
da una chitarra acustica. Verso amaro su amara traccia, ma il
sentimento corroborante nellattuale panorama mediatico.
In un mondo sempre pi connesso, in fondo sempre pi facile allontanarsi dalle complicate realt altrui. La compassione,
nella sua forma base, pi viva che mai.
Il resto dellalbum non assomiglia a Compassion, ma ne conserva limperativo morale. Williams lotta con le avversit e
con la nostra capacit di curare noi stessi e gli altri, o almeno
di provarci. Scritta e incisa prima della sparatoria a Ferguson,
Missouri, East Side of Town potrebbe benissimo esserne stata
ispirata. Williams parla dalla prospettiva di un quartiere segregazionista la cui quotidiana sofferenza dirottata da politica
e media. Dici di simpatizzare/Guardi ma non ascolti/Non c
empatia nei tuoi occhi dice allanonimo potere. E cos il blues
West Memphis, ispirato ai Tre di West Memphis, narra di un
uomo ingiustamente condannato per
omicidio in parte perch A loro non
piaceva la musica che ascoltavo, il
modo in cui vestivo. Williams accusa il fallace sistema penale americano
in un solo verso: cos che facciamo
le cose. In unepoca in cui il canto di
protesta quasi sparito, qui si esorta al
cambiamento.
La Williams ha sempre mischiato
country, blues, rock, e folk, molto
prima che lAmericana diventasse
unimportante categoria radiofonica.
Il country resta un punto di riferimento per DWtSMtB, anche se il disco
va molto pi in l. C molta improvvisazione alla chitarra, inclusi gli assoli elettrici di Burning Bridges e Foolishness che si rifanno al rock anni

70. Nella prima, urla gutturali che ricordano Patti Smith,


insolito referente per una di solito sempre placida Williams. In
poche parole, se lanno prossimo ricever una nomination al
Grammy, la commissione non sapr ancora che fare di lei.
Stavolta ha radunato parecchi musicisti, ma malgrado questi
vari talenti, lalbum un lavoro compatto che non scivola mai
nellautocompiacimento, anche se dura 103 epici minuti. Che
non vuol dire che un po di editing non avrebbe giovato. Lei
poco convincente, mentre getta fuoco e fiamme in Something
Wicked This Way Comes, anche se la melodia vi rimarr in
testa per una settimana; When I Look at the World e Temporary Nature (Of Any Precious Thing) offrono simili banalit
da carpe diem, e la seconda la pi artificiosa. Come sempre,
Williams d il meglio nel raffinato realismo narrativo, come in
Wrong Number, su un uomo in fuga e forse in pericolo.
Per unartista trattenuta come lei (fa passare parecchi anni tra
album relativamente brevi), la generosit del nuovo album
una bella novit. Ci sono tantissime cose di cui scrivere: amore, sesso, morte, redenzione dice nella cartella stampa. Le ha
messe tutte in questalbum, che avrebbe potuto risultare didascalico ed invece sincero e saggio, forse perch ha davvero
maturato lesperienza necessaria per un progetto cos multidimensionale. Alcuni brani vanno sul personale, inclusi i baci
daddio ai pessimi uomini che ha conosciuto (Cold Day in Hell
e Big Mess), ma il respiro generale ampio, mostrando i lati pi
falsi dellumana natura e indicando intanto
lumanit che li sorregge.
Si chiude con un brano damore, una cover di
Magnolia di JJ Cale. Chitarre squillanti e percussioni, avanti e indietro tra il silenzio e la
cacofonia, mentre Williams allunga le vocali
del titolo rendendo la canzone una specie di
inno per la bambina che ho lasciato a New
Orleans. Con la sua abilit nel generare i pi
potenti sentimenti di fratellanza, forse Lucinda
Williams davvero una poetessa.
Nel 1988 No Depression (non perdetevi la reissue uscita questanno!) annunci larrivo di
una voce di grande significato per le arti e la letteratura americana, segnando anche la nascita
di un nuovo genere: lalt country. Con buona
pace degli Uncle Tupelo e di tutti gli altri.
Nel 2014 ancora difficile immaginare un
mondo senza Lucinda Williams.

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NOVIT

PRINCE
ART OFFICIAL AGE
PLECTRUMELECTRUM
di Colin Fitzgerald
VOTO DELLA REDAZIONE:

7,5

10 anni fa, Prince s svegliato ha deciso di tornare a fare la


superstar. Perso nello spiritual-jazz di The Rainbow Children
(2001) e nello strumentale N.E.W.S. (2003), faceva musica per
lo zoccolo duro dei suoi fans. Le prospettive commerciali
erano svanite, dopo che la debacle di Rave Un2 the Joy Fantastic aveva dimostrato che, indipendentemente da quello che
pensava, la sua reputazione era finita. Da l ha preso a copiare
quelli che dicevano di ispirarsi a lui.
Con Musicology (2004), per, ha deciso di tornare sotto i riflettori. Le recensioni erano ottime e presto lo si trovato dappertutto: ai Grammy con Beyonce, alla cerimonia dapertura
della Rock and Roll Hall of Fame, e allo show di met partita
del Super Bowl 2007. Intanto ha pubblicato 3121, il suo primo
album #1 dal 1985, e un ben accolto seguito chiamato Planet
Earth. Nel mentre, era sempre in tour.
Eppure a fine decennio sembrava stanco. Qualsiasi musa sia
stata a farlo riprendere nel 2004, se n poi andata lasciandogli
un indirizzo falso.
Ma ora, a dieci anni dal successo di Musicology, Prince ha deciso di riabilitarsi di nuovo, pubblicando due album lo stesso
giorno, uno solista e uno con la sua nuova band, le 3rdeyegirl. E sono i suoi lavori pi energici e concentrati dai tempi di, beh, Musicology.
Con Art Official Age e PLECTRUMELECTRUM sembra aver voluto ricominciare
da capo: il primo un album nel suo tipico
soul/pop da solista, il secondo un vero ritorno al rock.
Bentornata, classe! dichiara allinizio di
Art Official Age, come se stesse per rivelare
delle grandi verit ai giovani che vogliono
sapere chi davvero lui sia. Ma col suo basso funk, i cori, le affettazioni arabeggianti,
il brano sembra unarrogante sfoggio dabilit pi che una canzone a s. In realt,
Art Official Age pi che unintroduzione
alla nuova generazione, sembra un regalo alla tenacia dei fan: pieno di allusioni
alla sua discografia, adattati per astutamente a uno stile pi moderno.
The Gold Standard, ad esempio, pur ricordando The Gold Experience (1995), nelle
tastiere in apertura richiama Controversy
mentre la balbuziente chitarra della stro-

fa ricorda Love Machine, brano di Morris Day da Graffiti


Bridge. Eppure, nellunire queste fonti, usa come collante un
divertente groove di basso che ne fa il suo pezzo dance meno
imbarazzato degli ultimi anni: non ha niente da dimostrare,
vuole solo divertire.
Anche se alcune ballad, come Breakdown, non funzionano
(non mai stato bravo a gestire i sentimenti), altre, come Way
Back Home, suonano molto concentrate, forse perch invece
di fare sfoggio delle sue abilit in studio, cerca di sforzarsi a creare versioni migliori di ci che va di moda adesso.
A volte non lo nasconde nemmeno: la sua FUNKnROLL ruba,
senza batter ciglio, il bip del radar da On to the Next One di
Jay-Z. Il senso dellumorismo di Prince ha sempre teso allottuso, ma quello del buffone del pop un ruolo in cui lo si vede
di rado. Su Art Official Age lo fa per buona parte del tempo, e
gi questo vale la pena.
Questa giocosit arriva anche a PLECTRUMELECTRUM, il suo
primo vero album rock. Anche se non solido come Art Official Age, c una buona chitarra e i suoi picchi sono anche
i momenti pi divertenti che Prince ci abbia dato in 20 anni.
Leccellente singolo FIXURLIFEUP, un diretto alt-rock che
non sentivamo da tempo. Anche la parte
rap di BOYTROUBLE mostra un distacco
che Prince non ha mai nascosto, anche se
il brano scade in un banale funk.
Allinizio c del duro psych-rock che a
volte ricorda sia gli Zeppelin (AINTTURNINROUND) e i Black Sabbath
(la titletrack). Ma quando arrivano le
ballad come WHITECAPS, comincia a
trattare le sue ragazze come un semplice esperimento pop, STOPTHISTRAIN
sembra uno scarto di Bria Valente, e la
zuccherosa TICTACTOE annega nella sua
sdolcinatezza. Il momento migliore della
seconda met del disco MARZ, rock sociale ma fin troppo breve.
Art Official Age il pi solidamente melodico dei due, PLECTRUMELECTRUM
il pi divertente, con Prince che scatena
le sue note (e impolverate) abilit alla
chitarra. Sono comunque due buone
aggiunte al catalogo, le pi spassose dal
2004.

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NOVIT

NOVIT

STEPH CAMERON
SAD-EYED LONESOME LADY
di Zachary Houle

VOTO DELLA REDAZIONE:

Sad-Eyed Lonesome Lady, lalbum di debutto della cantautrice canadese, della British Columbia, Steph Cameron, un
felice incidente, che non sarebbe nemmeno mai dovuto accadere. Per lo meno, non ancora. Cameron venne a Toronto per
registrare solo una canzone, Goodbye Molly, con il proprietario della sua etichetta e socio nello studio di registrazione. Sarebbe stato un giro di prova. Per, sono riusciti a realizzare la
versione breve soltanto in un paio dore, quindi hanno deciso
di proseguire col lavoro. Tre giorni dopo, avevano in mano
un disco di 13 tracce, finito. Registrato su nastro a due tracce, esclusivamente con la struggente voce di Cameron, una
chitarra acustica e solo qualche tocco di armonica qui e l,
difficile descrivere come suoni Sad-Eyed Lonesome Lady.
Non country. Non proprio puro folk. Nemmeno particolarmente blues, anche se se ne avverte qualche sentore.
come se Cameron avesse shakerato questi tre generi e messo il suo marchio a una musica, in stile roots, distintamente
personale. Di certo, Steph Cameron non porta la musica in un
nuovo e inedito territorio del suono, ma, wow! Il suo album
decisamente accattivante, gustoso e brillante.
Steph Cameron semplicemente unartista che bisogna
ascoltare. Sad-Eyed Lonesome Lady un album acustico molto essenziale. Si potrebbe pensare che la musica di questo tipo
risulti pesante dopo 13 canzoni, ma Cameron ti fa venire voglia di ascoltarne ancora.
Sad-Eyed Lonesome Lady un affascinante assaggio di musica canadese, a quanto pare. Non ha paura di inserire nomi di
luoghi canadesi nelle sue canzoni, e anche la prima canzone

e singolo in anteprima, Railroad Boy, pieno di quei riferimenti.


Anche Saskatoon e la Nova Scotia vengono citati nella canzone e Cameron, a volte, ci sembra una versione canadese di
Tom Waits. Non in termini di roca interpretazione vocale,
ma nel modo in cui prende il lato maschile e lo piega al proprio volere. La canzone che parla di suicidio Bury Me Where
Wild Roses Grow contiene un verso memorabile Give me a
kiss and a good shotgun shell (Dammi un bacio e un buon
bossolo di fucile). Cameron canta di cattivi padroni di casa e
fidanzati che ti rubano i soldi, e della vita vissuta nel pi losco dei bar. Tutti elementi classici del country, per andare sul
sicuro, ma lei si trova al confine tra lessere dolce e innocente
e lessere una seducente femme fatale. Ci sono in gioco numerose personalit, ma Cameron canta della vita vissuta con
difficolt, ma anche con una sorta di volubilit che suggerisce
che qualcosa di diverso dietro langolo.
Tuttavia, anche se Cameron unottima narratrice, la musica che ti coinvolge e ti fa tornare a riascoltare i braniper
quanto semplicistico ed essenziale possa essere. La title track
una ballata in chiave minore, agilmente pizzicata, il cui
sound assomiglia lontanamente a quello di Johnny Cash.
Goodbye Molly uno spensierato stomper roots. facile notare che stata registrata in presa diretta, come il resto dellalbum, ma questo solleva una questione interessante: questo
un album accuratamente perfezionato. Non ci sono gaffe
o errori distinguibili. Ogni notasia cantata che pizzicata
nasconde passione e precisione. Questa sensibilit porta a
canzoni come Blues at My Window, che piena di pessimismo, ma cantata senza che traspaia la minima sensazione di stanchezza del mondo, ed fantastico sentire
Cameron che si diverte con il brano.
un disco piacevolissimo. Per molti versi, d la sensazione di un gruppo di musicisti da disco folk, ma si avvia in punta di piedi nel territorio country, con quellarmonica nei punti giusti, e alcuni dei brani hanno una
spavalda andatura blues.
Il tempo ci dir se questo disco verr venerato quanto, poniamo, After the Gold Rush o Harvest di Neil
Young o addirittura Blue di Joni Mitchell. Tuttavia,
questo disco ha le caratteristiche di un classico disco canadian, e potrebbe semplicemente essere che, tra qualche tempo, i vostri figli vi chiedano dove eravate quando avete sentito Steph Cameron per la prima volta.

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JACKSON BROWNE
STANDING IN THE BREACH
di Pierangelo Valenti

VOTO DELLA REDAZIONE:

8 ,5

fin troppo facile pensare che, rispolverando dallarchivio


dellAsylum i nastri per rimasterizzare il mitico Late For The
Sky in occasione del 40 anniversario delledizione originale,
nel comporre ed incidere questo suo ultimo album, arrivato
ben sei anni dopo Time The Conqueror, Jackson Browne sia
stato da quello in particolare, e generalmente dai bei tempi
andati degli inizi, influenzato.
Niente di anormale, comunque farina del suo sacco, e i
punti di contatto sono evidenti e molteplici. Innanzitutto il
suono, inconfondibile, misurato, palpabile, westcoastiano
fino al midollo, il suo suono che tanto abbiamo apprezzato alla stregua delle sue liriche, che spaziano sempre a largo
raggio toccando i temi pi svariati (intimo, sociale, politico,
ecologico ecc.) in diversi toni ed approcci, con le quali forma
un tuttuno unico ed inimitabile.
Tre brani su tutto il resto, giusto come campionario. Datato
nellanno di grazia 1967, quando Browne era solito accompagnare alla chitarra la sua girlfriend e musa ispiratrice
Nico (Velvet Underground), il titolo dapertura, The Birds
of St. Marks, stato scritto senza alcun dubbio con nellorecchio i Byrds (forse per compiacere la cantante da sempre
innamorata delle atmosfere e delle armonie del gruppo di
McGuinn e Crosby), e i Beau Brummels di Sal Valentino
e Ron Elliott, magari in concerto al Ciros di Los Angeles in
anni felicemente sospetti.
E, come se non bastasse, nel testo sono presenti alcune immagini evocative, oniriche e con un tocco psichedelico tanto care al songwriting di Gene Clark,
il protagonista assoluto del pentagramma byrdsiano del tempo. Walls And Doors, su testo del cantautore cubano Carlos Verelas, suona quasi come una
rielaborazione di Before The Deluge con qualche
sentimento aggiunto e laffascinante Which Side
sembra una composizione nello spirito delle melodie native americane alla Robbie Robertson sposata a certe soluzioni dei primi Eagles e Poco, a cui
i cori femminili, un hammond in punta di piedi e
la pedal steel regalano un pathos davvero insolito.
Poi la voce rimasta intatta e passata indenne attraverso mezzo secolo, alla faccia di chi sostiene il contrario nonostante ogni evidenza (e sbava per il biascicare ed il rantolare dei vari, in ordine alfabetico,
Cohen, Dylan e Waits, senza nulla togliere allimportanza ed al valore artistico dei tre): quel timbro,

quella cadenza, quelle pause, quegli accenti diventati ormai


a noi comuni e quasi indispensabili come se ad esprimersi fosse uno di famiglia. Infine un plauso ai musicisti delle
sessions, Val McCallum alla chitarra, Greg Leisz alla dodici
corde che strizza locchio, manco a dirlo, a Roger McGuinn
in The Birds of St. Marks, Bob Glaub al basso e Don Heffington alla batteria, impeccabili, discreti e perfetti dallinizio
alla fine. A proposito di chiuse non ci sfugge il particolare
dei finali, spesso ravvivati e resi suggestivi dalle parti soliste delle chitarre a tenzone, compresa le pedal o lap steel,
lasciati scorrere come se non dovessero mai spegnersi: forse
la paura dellimmancabile distacco, forse la colonna sonora
di un momento di riflessione regalato allascoltatore, forse
un saluto prima dellinevitabile addio. Con un lavoro che d
la birra ai tanti, troppi, babbioni del disco a tutti i costi con
mezzi semplici ed idee musicali non avanguardistiche n
sperimentali (e perch poi cercare e volere le novit a forza?
A noi piace lartista cos come labbiamo sempre conosciuto
ed ammirato) Browne, con una manciata di dieci tra canzoni e ballate nel suo stile senza orpelli e trucchetti vari, ormai
divenuto un classico nellambito cantautorale americano,
non delude, centra il bersaglio e va dritto al cuore facendo la
felicit di vecchi e nuovi seguaci. Edito dalla Inside Recordings, etichetta indipendente creata dal musicista nel 1999.
Fantastico.

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NOVIT

NOVIT

JOHNNY WINTER
STEP BACK
di Doug Collette

VOTO DELLA REDAZIONE:

Basato sulla sua selezione di brani blues e rock fondamentali, Step Back di Johnny Winter il logico proseguimento del
suo disco precedente, Roots, concepito ed eseguito pi letteralmente. Lultimo album da studio del texano da poco scomparso, allaltezza dellampia prospettiva alla quale accenna
il suo titolo, con diversi arrangiamenti che illustrano la sua
versatilit.
Step Back offre anche una sinfonia di ospiti, tra i quali niente
di meno che Joe Perry degli Aerosmith, che una grande
mossa di marketing, ma, soprattutto, riconferma il grande
livello di ispirazione sprigionato da Winter stesso, mentre
omaggia ulteriormente le pi importanti influenze che hanno modellato la sua carriera. Le tredici tracce cominciano con
unatmosfera stimolante con Unchain My Heart, dove il suono dei fiati dominante, e nella quale Winter e i suoi soliti
musicistiScott Spray al basso, Tommy Curiale alla batteria e Paul Nelson alla chitarra si fondono con un organo
Hammond B3, tromba, trombone e sassofono, oltre ai cori. Un
arrangiamento simile, nel quale Dr. John ha il ruolo di voce
principale e pianista, chiude simmetricamente lalbum, e ci
mostra una simile scelta logica il posizionamento in dirittura
darrivo della traccia da solista di Winter, Death Letter.
Qui lartista albino, nato in Texas, non solo ci ricorda che la
sua straordinaria abilit con gli strumenti acustici (qui una
National steel) eguagliava quella con gli strumenti elettrici,

ma anche che, nonostante non avesse una gran voce, questa


diventata pi profonda con gli anni, cos che il suo modo
di cantare in questo disco suona naturalmente commovente,
specialmente in questa versione del brano di Son House, in
cui la sua voce davvero toccante. Suonando in ogni nota cos
sicuro di s (ma non troppo) come con il maestro dellarmonica Charlie Musselwhite, Ben Harper compare per cantare
e suonare la slide guitar in Cant Hold Out (Talk to Me Baby),
nella quale il suo ruolo semplicemente complementare rispetto a quello di Winter, come lo quello Eric Clapton alla
chitarra in Dont Want No Woman. Il tono leggermente pi
melodioso offerto da Slowhand crea un efficace contrasto con
il suono acuto dello strumento di Winter.
Bello quanto intelligentemente progettato, il packaging di
Step Back contiene tutti i credits necessari riguardo alle collaborazioni dei musicisti per ciascuna traccia, e questa attenzione al dettaglio si estende anche alla produzione di Paul
Nelson, nella quale il suono, per quanto sia chiaro, mantiene ugualmente un aspetto reale. E per quanto sia comune la
scelta di alcune canzoni, come Killing Floor e Long Tall Sally, impossibile negare la vivace interazione tra i musicisti:
Frank KingBee Latorre suona cos ispirato con sua armonica nella prima, quanto Leslie West nella seconda. Allo
stesso modo, Who Do You Love non scade mai nella ripetizione meccanica, ma, al contrario, prende una piega notevolmente autoreferenziale, mentre le parole si schiudono di fronte alla cavalcata infuocata che Winter
offre sul finire del brano. Okie Dokie Stomp diventa
assolutamente strepitosa con una nuova entrata dei
Blues Brothers Horns, il loro contributo si sviluppa ampiamente durante tutto lavoro di chitarra di
Brian Setzer, che pervade la registrazione strumentale con viva spontaneit per tutta la sua durata.
I suoni liquidi che Billy Gibbons degli ZZ Top aggiunge a Where Can You Be mostrano la cura con
cui collaboratori di cos alto profilo, come Joe Bonamassa nella lenta twelve-bar Sweet Sixteen, siano stati scelti per un lavoro di cos alto livello. Cos
come le performace live di Johnny Winter degli ultimi anni hanno riconfermato la legittimit dellinfluenza che ha avuto su generazioni di musicisti,
allo stesso modo Step Back mette il punto finale ad
unaffermazione durata tutta una vita il cui puro
scopo era la musica.

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NOVIT

BONNIE PRINCE BILLY


SINGERS GRAVE A SEA OF TONGUES
PALACE / DRAG CITY
di Joel Oliphint
VOTO DELLA REDAZIONE:

Le uscite di Will Oldham vanno e vengono senza far rumore: quindi facile scordare quanta musica abbia pubblicato
negli ultimi 20 anni, col suo vero nome, con variazioni di
Palace, o come Bonnie Prince Billy. C una costante coerenza, anche negli esperimenti auto-pubblicati e nelle collaborazioni one-shot: alcuni prodotti sono meglio di altri, ma le
pecche sono poche.
A parte per il disco di cover degli Everly Brothers inciso
con Dawn McCarthy, non mai stato particolarmente promosso fino a Beware (2009), fatto che per non ha apprezzato
molto. Quindi pi che probabile che il pubblico non conosca
Bonnie Prince Billy (2013), e il suo seguito, Singers Grave a
Sea of Tonguese a Oldham va bene cos. Il suo lavoro fare
musica: se la vuoi, vattela a cercare.
Il massimo di PR ricevuto da questo nuovo album, a parte
uninvoluta bio, una finta intervista di 17 minuti, in cui un
ostile, umoristico, surreale Oldham maltratta un DJ mentre
questi cerca invano di avere qualche informazione sullalbum per la sua esclusiva radiofonica. I fan ne saranno
felici, vero? chiede. una lama a doppio taglio, risponde
Oldham in uno dei momenti pi sinceri.
Sembra qualcosa che Oldham desiderasse fare da anni, e sul
serioossia sovvertire la macchina promozionaleeppure
questo voluto offuscamento una strategia di per s. Non dicendo nulla del disco lascia che i brani parlino da s, non
una brutta tattica, perch il concetto del disco non esattamente eccitante. 9 pezzi su 11 sono rielaborazioni di brani
da Wolfroy Goes to
Town (2011) e dai
suoi b-side, e anche
se non sar essenziale al catalogo
di Oldham, non fa
nemmeno schifo.
Wolfroy era un album lento e cupo;
il chitarrista e socio
Emmett Kelly
lunico musicista
a tornare per Singers Grave, mentre Oldham ha
reclutato le sorelle
McCrary (cantanti

gospel) e Chris Scruggs (nipote di Earl) al mandolino e allukulele. Ne nasce una resa delle canzoni che pi piena, sciolta ed elaborata, quasi irriconoscibilema gli arrangiamenti
sono sempre nel suo stile, variegati e Southern.
New Whaling qui si reincarna nella spensierata So Far and
Here We Are, di due minuti pi breve, che per non migliora linquietante ritornello a botta&risposta delloriginale. Altrove, le sorelle McCrary aggiungono spiritualit a We are
Unhappy, bilanciando il disperato testo con un saltellante
e lieto banjo. Luso pi intenso delle loro voci angeliche arriva con Whipped, una delle canzoni di Oldham pi argute e
divertenti degli ultimi anni. Sono pi tranquillo, pi stanco,
pi prono a dire/Andate avanti voi, io sono a posto; penso che
oggi star in casa, canta una voce prudente che poi ammette: Sono stato scelto per le frustate. La canzone va verso un
potente climax, mentre le McCrary raddoppiano la voce narrante e le sue ammissioni.
Solo due canzoni non sono rielaborazioni: New Black Rich
(Tusks)brano relativamente rarefatto distinto dal mandolino di Scruggs e da un breve e stupendo assolo al fiddle di Billy
Contrerase lultima, Sailors Grave a Sea of Sheep. Questa
assomiglia parecchio a Black Captain (da Wolfroy), elegia di
un marinaio al suo vituperato ma incompreso capitano prossimo alla morte. Che potere avesse, solo io lo so/Ora devo lasciarlo andare canta nel ritornello. Si svolge una scena simile
su Sailors Grave a Sea of Sheep, questa volta dalla prospettiva di un uomo che sembra proprio il capitano condannato.
Le mie intenzioni erano pure, pure quando
si sentivano trapassati dalla crudelt, canta,
poi conforta il suo pupillo: ok, fatta, cos
sia/E ora puoi lasciarmi andare.
Non la prima volta che Oldham scavi
nel proprio materiale per trovare ispirazione: nel 2004 ha pubblicato come Bonnie
Prince Billy Sings Greatest Palace Music, e lEP del 2012, Now Heres My Plan, presentava rielaborazioni di brani presi dai suoi
ultimi 10 anni di carriera. Su Singers Grave,
aggiusta titoli e testi per adattarli a questi
arrangiamenti pi vivaci, ma non sembra
star facendo alcuna grande affermazione artistica in questo, se non chiarire, ancora, che
ha il potere di reinventare se stesso e le sue
canzoni in qualsiasi modo voglia.

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OUTSIDER

NOVIT

NOVIT

LEONARD COHEN
POPULAR PROBLEMS
di Mike Powell

VOTO DELLA REDAZIONE:

La storia dellultimo Leonard Cohen parla dasciutta accettazione. Derubato dei suoi risparmi dalla sua manager tra i 90 e
i 00, tornato in scena nel 2008, a 73 anni e quasi fallito dopo
40 anni di duro lavoro. I suoi show erano pi belli del necessario, per poter appagare il pubblico pagante. Lho visto nel
2012, e mi ha fatto pensare a un gatto, che attira il pubblico
ritraendosi, rotolando e mostrando il suo lato pi morbido e
giocoso prima di focalizzarsi di nuovo. stata la prima volta
che ho visto un over-70 saltellare: e in pantaloni da sera! Anche Fogerty ci prova ma con risultati pi scadenti.
Pensandoci, sembra proprio una canzone di Leonard Cohen:
un anziano artista costretto a tornare in scena per rifare i soldi
che aveva gi guadagnato, ingranaggio nella stessa macchina che laveva reso una star.
Popular Problems il secondo album in due anni. Come in
Old Ideas (2012), i brani sembrano degli spogli inni, trattenuti
da un mistero soggiacentesembra che stia raccontando tutto, ma senza scoprire mai le carte. Quella piatta voce da corno
antinebbia degli anni 70 diventata inquietantemente senza fondo, le spoglie di una voce ora sparita.
Cohen ancora un personaggio incredibilmente figo, cantando di desiderio e angoscia con la sicurezza di chi sa che anche
questecome tuttopasseranno. Anche quando canta in
prima persona freddo, come se guardasse ai propri fallimenti da una stella
lontana. Ti ho mai amata? chiede a
un certo punto. Importa davvero?. La
musica una ripresa strana e sterile del
country, una formula conosciuta per
la sua certezza e saggezza, riorganizzata
qui come meditazione sul dubbio.
Come tutti i suoi album, Popular Problems suona sciolto ma leggermente
sbilanciato, come qualcuno che cerchi
di imitare una musica che non ha mai
sentito. Mentre gente come Bob Dylan usava la musica come scusa per le
parole, e Van Morrison sembrava il
leader di una band, Cohen ha un ruolo pi strano. Negli anni la sua musica
stata pi esplorativa dei testi, cambiando stile, con distaccata irriverenza,
dal folk al lounge a una pseudo-disco
fino al cabaret. Insomma: non importa

quanto Cohen sembri vicino alla verit, quello che fa solo


un altro show da quattro soldi per divertire il pubblico. Anche
nei suoi momenti pi cupi e veristi, Popular Problems non
pun vuolerisparmiarvi il suo arsenale di cori perfetti e
trombe sintetizzate.
Cohen sembre stato bravo a far suonare trionfante la tristezza e triste il trionfo. In unintervista del 2002, ha narrato una
storia appresa negli anni di studio dello Zen. Roshi una volta mi ha detto una cosa carina. Ha detto che pi sinvecchia,
pi si diventa soli, pi si ha bisogno damore. Il che vuol dire
che questo eroe che cerchiamo di far restare il potagonista
del dramma della nostra vitanon si gode la vita delleroe.
Si compie uno sforzo tremendo per poter mantenere questo
piglio eroico, mentre leroe subisce sconfitta su sconfitta.
E non sono sconfitte eroiche; sono ignobili. Alla fine dici:
Lasciamo che muoianon posso spendermi ancora nelleroismo.. Le migliori canzoni, quiSamson in New Orleans,
Born in Chainsoccupano quello spazio: stanche ma ottimiste, sofferenti ma rinate.
Siccome Cohen un uomo meditativo quasi ottantenne, tutti gli chiedono della morte. Naturalmente spuntano quelle
domande ha detto nel 2012. Ma, sapete, mi piace farlo a
ritmo. Il che vuol dire che le sue risposte potrebbero essere
semplici, ma non lo sono. Non c Dio,
in paradiso/Non c Inferno, sotto
dice lultimo verso del brano Almost
Like the Blues. Cos dice il grande professore di tutto ci che c da sapere/Ma
ho ricevuto un invito che un peccatore
non pu rifiutare/Ed quasi come una
salvazione; quasi come il blues.
Il punto che paradiso e inferno sono
la stessa cosa, e non serve lasciare il
mondo per raggiungerli. Pensiero accattivante, ma poco mistico. Eppure
la resa tanto contemplativa e sicura.
Forse lo Zen: afferma che il cambiamento sia costante, e noi possiamo
solo accettare listante o trasformarci
nellennesima tragedia, cercando di
farci strada verso lalto. Per met del
tempo, non sembra nemmeno che
Cohen stia cantando canzoni troppo preso dai suoi appunti.

OUTSIDER

NOVIT

AVI BUFFALO
AT BEST CUCKOLD
di Giancarlo Susanna

VOTO DELLA REDAZIONE:

Come mi diceva tempo fa un amico, sembra che londa del


nuovo folk americano e britannico stia per lasciare il posto
allelettronica e alle macchine pi sofisticate. Si tratta, in
fondo, degli eterni corsi e ricorsi della storia e non credo che
le chitarre acustiche e un certo modo di intendere il suono
finiranno con landare in soffitta.
Daltra parte ci sono segnali anche curiosi, come la decisione
di Robin Pecknold, leader dei grandi Fleet Foxes, di tagliarsi capelli e barba, riprendere gli studi interrotti e sospendere
(speriamo temporaneamente) lattivit del suo gruppo. Non
un caso che Pecknold fosse una delle voci impegnate nel
bellissimo tributo live a Gene Clark, riportato da questi ragazzi nel posto che gli spetta di diritto nel pantheon del folk
rock a stelle e strisce fin dagli anni 60. Anche chi ha vissuto
in prima persona quel periodo scopre grazie ai libri e alle
ristampe pi serie una quantit incredibile di musica e di
eventi significativi. Quella straordinaria primavera si rispecchiata in una fioritura sorprendente, sostenuta anche da
etichette discografiche esperte fino a quel momento in altri
settori musicali. Non cerano soltanto gli Avi Buffalo creatura di Avigdor Zahner-Isenberg ma il loro approccio
si distingueva proprio per il talento di questo giovanissimo
autore/cantante/chitarrista.

Zahner-Isenberg appartiene alla medesima schiera di un


Rivers Cuomo (ricordate gli Weezer? Sono in pista con un
nuovo album), di un Arthur Lee o di un Emitt Rhodes. Artisti
che sanno cos e come si scrive una canzone. La sua voce
sottile e giocata sulle tonalit pi alte pu ricordare le prime
cose di Neil Young, ma il paragone non vale per la scrittura,
visto e considerato che quella del cantautore canadese pi
semplice e lineare.
Zahner-Isenberg ha fatto passare ben quattro anni dallalbum desordio e ha lavorato di cesello, tenendosi molto sotto
ai 40 minuti, misura che molti considerano ideale per unopera equilibrata.
Quella che ci sembra intatta lattitudine a confrontarsi
creativamente con altri musicisti: per il primo album aveva collaborato con Aaron Embry, un singer-songwriter che
meriterebbe fortune migliori; qui si propone leader di una
formazione pi stabile, costituita da Sheridan Riley (batteria), John Anderson (basso, chitarra) e rafforzata dai fiati da
Sasami Ashworth e David Dillons. Decisiva ci sembra la presenza di Anderson, sia al basso (molto bello, fateci caso) sia
alla chitarra. At Best Cuckold, con le sue canzoni perfette e le
sue scintillanti parti vocali, una delle cose pi belle del folk
rock USA di questi tempi.
Un mondo senza speranza, dominato dalla violenza e dal terrore come il nostro ha
in s una riserva di bellezza e armonia che
potrebbe salvare lumanit. Laccusa di copiare i grandi del passato che viene spesso rivolta a questi gruppi e solisti di una
superficialit che non rende merito a certi
appassionati. Basta mettere a confronto il
postumo A Reasonable Amount Of Trouble del recentemente scomparso Jesse
Winchester con il disco degli Avi Buffalo
per constatare come le differenze ci siano,
eccome. Mentre canzoni come Biloxi o The
Brand New Tennessee Waltz, che sono diventate parte dellinestimabile patrimonio
del folk nordamericano, hanno una bellezza che il tempo non riesce a offuscare. E sta
a noi segnalarvi nomi come Avi Buffalo,
Fleet Foxes, Midlake, Dylan LeBlanc, Father John Misty, Aaron Embry, Espers, Meg
Baird... e potremmo continuare a lungo.

85

86

OUTSIDER

NOVIT

NOVIT

JOHN MELLENCAMP
PLAIN SPOKEN
di Iman Lababedi

VOTO DELLA REDAZIONE:

La settimana scorsa al Tonight Show, John Mellencamp ha


suonato con i Roots e prima dellintervallo, Jimmy Fallon ha
elencato la sfilza di singoli di Mellencamp puntualizzati da
un amorevole tempo di batteria: Pink Houses, Jack and Diane, Hand to Hold on, R.O.C.K. In the USA... e cos via. Era un
semplice promemoria di quanto sia profondo il catalogo di
Mellencamp e le sue personali favorite Hurts So Good e Rain
On the Scarecrow, con la prima che una copia degli Stones
di cui Bon Jovi sarebbe orgoglioso, e la seconda uno spettacolare brano blues di tale oscurit che Dylan avrebbe voluto
scriverlo; un modo di ricordare dove lamore per gli Stones ti
pu portare.
Lo scorso weekend Mellencamp ha suonato al suo 27esimo
Farm Aid. Gi, il ragazzo di paese conosciuto come Cougar
andato ben oltre il suo passato di hard rock, si leccato via i
primi periodi e si erge adesso come un maturo statista con il
suo superbo ultimo album, Plain Spoken, come testamento
di quanto lontano sia riuscito a volare. Il problema con Plain
Spoken il problema con Mellencamp. In un mondo di poeti
e sognatori, lui un tipo diretto, che ha tolto via il lucido dal
rock classico e lha presentato come un preciso, duro rock and
roll. Poi cresciuto, invecchiando, diventando pi profondo,
pi preoccupato, pi consapevole e, come ha detto due anni fa,
Scrivo sulla condizione umana.
Non che scriva metafore, ma piuttosto che la maneggi con
tale imperturbabile intensit che non hai modo di nasconderti. Su questo nuovo disco auto-prodotto (T-Bone Burnett solo il produttore esecutivo) Plain Spoken, prende
largomento cos di punta che diventa
un prendere o lasciare. Su Sometimes
Its God, Mellencamp pare un giovane
Leonard Cohen ed esprime il modo
in cui la fede funziona con una schiettezza che in estremo contrasto rispetto a Dylan. Mellencamp canta: Ogni
tanto Dio c, ogni tanto, no; Dylan
canta : Sento gli antichi passi come
il movimento del mare, qualche volta
mi volto, c qualcuno l, altre volte ci
sono solo io.. Un sentimento simile,
ma estremamente lontano, uno utilizza una comprensione immediata,
laltro necessita di scavare a fondo per

essere compreso, ma il concetto rimane lo stesso.


La concreta abilit di esprimerti chiaramente in termini pi
profondi un dono, e diventa ancora pi chiaro nella lezione
civica della filastrocca di Freedom Of Speech. Che dovrebbe
esser stata scritta per i cinque nipotini, con un elegante violino
che ti porta a cantare una canzone con una risposta brillante alla libert di religione, libert di pensare che siamo tutti
bastoncini di zucchero, dice cos sia e butta gi i birilli. La luminosit del brano andare oltre in modo chiaro perch tutto
intorno oscuro.
Burnett ha lavorato con Mellencamp sin dal 2008 ed ha un
approccio alla Rick Rubin perch desidera che i suoi eroi incidano in modo semplice. Ma qui si va oltre lemozione di un
rocker, oltre il fiorire rispetto agli ultimi due album. Ci sono
sfumature, una chitarra che suona alla Keith Richards su
The Brass Ring, una favolosa armonica su Lawless Time che ti
tirano dentro alle canzoni. The Company of Cowards molto
alla-Dylan, ma non al Dylan in generale, ma pare di riascoltare il Dylan di John Wesley Harding. Tears in Vain, che apparentemente tratta del divorzio di John (o della recente separazione), oscura come qualsiasi cosa su Blood on the Tracks
e ancora larmonica e la batteria ti tirano dentro a un incubo
di infedelt. Forse la miglior canzone di un gruppo che mantiene alta qualit per 42 minuti e dieci pezzi. The Company of
Cowards sembra rivelare, nel suo essere una canzone damore,
un waltzer melodioso ed un tributo a una donna.
Stavo leggendo qualcosa sullaristocrazia terriera in Inghilterra nel 1600,
e sul perch per esser parte della politica del paese dovevi possedere terreni, il denaro non era sufficiente. Il
motivo era semplice: se possedevi
terreno avresti combattuto per esso,
se solo avessi posseduto denaro lo
avresti semplicemente spostato altrove. Questa una verit che Mellencamp sembra capire senza dubbio, queste sono canzoni su gente
che possiede un modo differente di
comprendere la vita, un differente
genere di connessione alla terra, alla
madre America, Mellencamp parla
direttamente a suo favore e a noi in
un bel disco di folk rock.

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NOVIT

COUNTING CROWS
SOMEWHERE UNDER WONDERLAND
di Colin McGuire

VOTO DELLA REDAZIONE:

Un anno fa Adam Duritz, cantante dei Counting Crows, ha


detto che secondo la band lalbum che stavano scrivendo, Somewhere Under Wonderland, contenesse i suoi testi migliori. Non avevano ancora finito, ma da ci che avevano sentito erano gi certi che le parole di Duritz avrebbero risuonato
come nel 93, quando August And Everything After conquist
i tristi cuori di milioni di fan.
Bisogna arrivare alla settima traccia di Wonderland per abbandonare ogni scetticismo. Cover Up The Sun, il loro brano
pi bluegrass di sempre, nel giro di due minuti incarna tutte le
aspettative quando Adam canta: Non puoi tenerti assieme/
Se al tuo fianco c Dio/Che speranze hai quando non c. Dite
ci che vi pare di Mr. Jones o A Long December, ma Adam
Duritz lunico al mondo a poter tentare una mossa del genere e farcela. Gli ci sono solo voluti sei anni per chiarirlo.
Perch questo il tempo passato da quando la band ha diffuso
Saturday Nights & Sunday Mornings, criminalmente sorvolato. Fino a Somewhere Under Wonderland, era lultimo album
a dimostrare che la band stesse solo migliorando col tempo.
E con Somewhere Under Wonderland, largomento fa un
passo avanti.
Non c da andare oltre la prima traccia per capirlo. Palisades
Park, singolo dellalbum, laudace tentativo di un opera a pi
movimenti, usando alla perfezione le ambizioni della band
allinterno di ci che sa fare meglio: rock della vecchia guardia, spinto dal piano, con morbide armonie vocali e la vivida
narrazione di Durtiz. S, esonda nel tipo di pop che ci si aspetterebbe da loro, ma stavolta d un tocco di freschezza allintero
brano.
Non sorprende quindi che questa precisa immaginazione dia pi levit anche agli altri brani. Come si passa da
unopera di 8 minuti a una canzoncina di 3 e mezzo che
starebbe bene nella colonna sonora di Rushmore?
I Crows ci riescono con Earthquake Driver, ode orecchiabile e swing alle crisi esistenziali. il sound di unaccettazione superficiale che per taglia a fondo.
Meglio ancora il fatto che riescano a placarsi in modo
commovente come non capitava dal 96. Possibility Days
straziante e disperata, se non altro per linnocenza del
cantante. sempre riuscito a farci credere al suo dolore,
ma ora quel dolore pi profondo, pertanto suona molto,
molto pi sconfitto di qualsiasi altra sofferenza. Non ci
credete? Sentite God of Ocean Tides: So che ho detto che
non tho mai amato/Ma potrei/Riprovarci stanotte.

Eppure non supera luno-due di Cover Up The Sun e John Appleseeds Lament. Hanno sempre dato limpressione di voler
diventare i Mumford and Sons, e con la prima ci sono riusciti, mentre il ritmo tira come il treno da New Orleans al Texas di
cui canta Duritz. Dal vivo far paura.
La seconda ricorda invece A Murder Of One: la musica va fuori
dai piedi e lascia il campo a Duritz. E lui se lo prende, malgrado la ripetizione musicale della strofa. La vera curiosit che
qui Adam Duritz parla di s come Adam Duritz nel contesto
di una delle sue canzoni. durante un frustrato scambio tra
il cantante e unamante e funziona tanto da far s che lintera
operazione suoni molto pi personale di quanto questi ragazzi
non siano mai sembrati prima. Il che bizzarro, ovviamente,
perch una band totalmente personale.
E anche una band impavida. Ventun anni dopo che il debutto dei Counting Crows ha tagliato a met il rumore di fondo
delle radio rock e lanciato la carriera della band, riescono ancora a trovare nuovi modi per vincere la battaglia contro lirrilevanza. Che altra alt-pop-rock band dei primi anni 90 pu
dirlo? Non provate a chiamarlo un ritorno o una resurrezione
o qualsiasi altro complimento sprezzante e ambiguo, perch
tra August e Recovering The Satellites, sono migliorati. Tra
Recovering The Satellites e This Desert Life, sono migliorati.
Idem per Hard Candy e idem ancora per Saturday Nights.
questo laspetto migliore di Somewhere Under Wonderland? S, quella traiettoria si mantiene, ma rassicura anche
chi la stia ascoltando da 21 anni, che quella storia probabilmente non cambier mai. E cos sia, anche se Dio non dalla
loro parte.

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OUTSIDER

NOVIT

NOVIT

DR JOHN
SKE-DAT-DE-DAT: THE SPIRIT OF SATCH
di George de Stefano

VOTO DELLA REDAZIONE:

Malcom John Rebennack, il preziosissimo pianista/cantante/ maestro di funk di New Orleans meglio noto come Dr.
John, sostiene che fu Louis Armstrong in persona che gli
apparve in sogno e non solo gli ha ispirato Ske-Dat-De-Dat:
The Spirit of Satch ma anche ne ha benedetto il progetto. Lo
spirito di Louis si avvicin e mi disse di fare qualcosa, e questo
il modo in cui tutta la cosa iniziata dice Dr. John Louis mi ha dett : prendi al mia musica e falla a modo tuo... una
cosa che mi ha fatto sentire molto pi aperto nel provare
cose pi disparate, perch ho sentito che il suo spirito aveva
dato il benestare a questo disco..
Non ho intenzione di dubitare del buon dottore che, come ci
ha informato in canzoni e in prosa, le sue memorie, ha tenuto in mano roventi talismani voodoo e che discende da una
certa Pauline Rebennack che fu colta nel 1840 mentre organizzava una magia nera. Che lanima di Satchmo possa
visitare Rebennack, che ha seriamente studiato con spiritisti,
santeria e necromanti, non suona poi troppo incredibile.
Ma pare credibile che lispirazione del nuovo disco provenga
dai concerti in tributo di Satchmo che Dr. John, il suo gruppo,
ed una variet di ospiti hanno eseguito nel corso degli ultimi
due anni. Le registrazioni contengono molto di quel materiale, musicisti di supporto e cantanti inclusi. Dr. John e Sarah
Morrow, il suo direttore musicale e trombonista hanno selezionato tredici canzoni che Louis Armstrong ha inciso nel
corso della sua carriera tra il 1920 e il 1960, reinterpretando
il materiale, spesso in modo radicale cos come nellintento
del restante vero spirito
di Armstrong.
Ske-Dat-De-Dat ha la
forza e qualche imperfezione di quei concerti.
Non tutti gli artisti erano
adatti e qualche volta la
connessione a Satchmo
appare labile davvero.
Ma quando funziona, e
nella maggior parte lo fa,
lalbum offre un piacere
considerevole e gradevoli sorprese. Anche i brani
minori hanno qualcosa
un limpido assolo di
tromba, una esibizione

vocale di rilievo che li fa valere la pena di essere ascoltati.


Potreste argomentare, e sicuramente una certa critica lo far,
che una raccolta di canzoni stilisticamente diverse, con poca
relazione con altre che sono state incise da Armstrong, non
rendano coesione al disco, e ancor meno un tributo calzante
a Satchmo e una invocazione al suo spirito. Ma cos esattamente quello spirito? Louis Armstrong un gigante del jazz,
un padre fondatore della musica i cui traguardi e influenze
sono vaste. Ma Pops era anche pop stato uno dei primi artisti neri americani ad attraversare la Top 40 e la sua influenza
si estendeva oltre il jazz.
Inoltre e qua dove Dr. John e Sarah Morrow possono guardare a lui per giustificare le loro reinvenzioni lui aveva radicalmente rielaborato materiale di altri artisti, come Stardust e
Lazy River di Hoagy Carmichael trasformandole con il suo
unico approccio melodico e il fraseggio. Fece lo stesso con
materiale minore come il suo brano Dixieland su Hello Dolly
che nel 1964 cacci via i Beatles dalle classifiche. Fatti divertenti su Satchmo: nel 1970, in uno dei suoi ultimi dischi, fece
una cover di Give Peace a Chance di quel famoso gruppo jazz
Plastic Ono Band...
Ske-Dat-De-Dat parte forte con What a Wonderful World con
i Blind Boys of Alabama che propongono il ritornello a
cappella. Una pausa di un secondo e il gruppo, guidato dalle
entrate della sezione di fiati, fissa leccellente voce di Dr.John,
molto in sintonia con lo spirito di Satchmo, il suo fraseggio ed
il tempo. Rebennack e compagnia, incluso Nicholas Payton
alla tromba, migliorano loriginale
di Satchmo del 1967, rimpiazzando
il suo mieloso sentimentalismo con
un ottimismo pungente e Dr. John
duetta piacevolmente con Bonnie
Raitt su Ive Got the World On a
String. E nonostante nessuna sia
da urlo, funzionano meglio di molti
brani privi della voce di Dr. John.
Nessuna di queste un fallimento
totale il bollente solo di Sandoval
per esempio, salva Tight Like That
semplicemente pare che provengano da altri albums. Se fossero state
tagliate, Ske-Dat-De-Dat sarebbe
davvero stato un tributo da sogno a
Satchmo.

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NOVIT

THOM YORKE
TOMORROWS MODERN BOXES
di Geoff Nelson

VOTO DELLA REDAZIONE:

Quand nata la modernit? Con la rivoluzione francese? O


con lo scetticismo autoaffermativo di Cartesio, col cogito ergo
sum? Tutti gli storici la fanno nascere tra il XVI e il XVIII sec.
Nessuno pensa mai al 27-09-2000: luscita di Kid A.
Ma forse stato nel 97, con OK Computer. Lestetica di Kid A
comincia da Fitter Happier, interludio di OK Computer, ma
stato il crollo nervoso di Yorke, oltre allascesa degli imitatori
pop dei Radiohead a spingere la band ai suoni di Kid A. La
modernit dei Radiohead inizia come reazione ai Coldplay.
I lavori di Aphex Twin e Massive Attack hanno orientato i
Radiohead verso atmosfere in cui i ruoli dei musicisti non fossero pi chiari. I primi demo di Yorke per Kid A erano loop di
batteria e frammenti di testo. Inquietanti e bellissimi: le connessioni e limitazioni della tecnologia dinformazione sono
qui previste, descritte e aborrite.
Yorke ha coltivato questidea per 15 anni, mentre i Radiohead abbandonavano le loro radici alt-rock. Per lalbum solista
The Eraser (2006), ha usato il suono ansioso e teso degli ultimi dischi della band con laiuto di Nigel Godrich. Se Kid A
ha spinto la band oltre le sue strutture tradizionali, qui c un
artista senza band, da solo. La terribile solitudine di unEra di
Crescente Individualismo, riempivano The Eraser. Il danno
esistenziale, crimine autoinflitto e assieme ambientale. In
questo calvinismo futurista siamo tutti peccatori nelle mani
dei nostri irosi di privati.
Nel suo ultimo lavoro solista, Tomorrows Modern Boxes,
Yorke ritorna allargomento dellindividuo alle prese con la
modernit. La prima traccia, A Brain in a Bottle, parla apertamente di questo isolamento. Nellauto-dichiarazione cogito
ergo sum, penso quindi
sono, cera un grosso dubbio, quello di poter provare lesistenza di tutto il
resto. Cosa pu dimostrare
che lIndividuo non sia
altro che un cervello in
una vasca? Cosa prova
lesistenza di qualcosa oltre al s? Yorke apre cos
il suo ultimo lavoro. Ci lo
piazza a miglia di distanza dallansiosa certezza di
Kid A. Lartista pu essere
sicuro di s, ma pensare a

ci che sta succedendo davvero un tipo di positivismo che


non gli interessa pi. La produzione di Nigel Godrich ronza
in cerchio, allinizio di A Brain In Bottle. Come Yorke, lascoltatore gira a vuoto nel proprio cranio.
Il panorama distopico dellindividualismo attraversa Boxes.
Nella lenta Truth Ray, gonfi loop di sintetizzatore accompagnano Yorke mentre si confronta con la terribile divinit
del S, con un grido introflesso, non una preghiera. Yorke sa
cosabbiamo sacrificato per poter adorare noi stessi. Su Interference, quasi sussurra: In futuro cambieremo i numeri e
perderemo i contatti. la tenue natura del contatto umano:
lindividuo si aggrappa al tessuto sociale con disperata fragilit. Sembra che il nemico sia lambiente stesso. Non ho il
diritto di interferire, dice: ed il finale culturale contenuto
nellascesa dellindividuo. Come possono attori che amano e
odiano s, perdere tempo a giudicare gli altri?
Su The Past Is a Grotesque Animal, Yorke rivede a modo suo
limmagine dei passanti che parlano nei loro auricolari iPhone. In The Mother Lode canta in falsetto di uomini vuoti,
riferimento a T.S. Eliot che ci porta sul precipizio dei baratri di
isolamento della modernit.
Tali meditazioni rendono Boxes godibile ma squilibrato. La
prima met dellalbum molto pi coerente e accessibile del
secondo movimento. al massimo dellautocompiacimento
durante i 7 minuti di Theres No Ice (For My Drink). Non
chiaro se alla fine lartista sia stanco del progetto o di s. Le
sue frustrazioni diventano nostre. Siamo stanchi di tutto
questo vedere ed essere visti. Questo brano uno specchio
per nessun narcisista.
Yorke si perde in se stesso su
Guess Again, miglior frutto della graziosa paralisi dellartista.
Il nemico il S. colpa nostra.
Tomorrows Modern Boxes
non tocca le nuove tecnologie.
Tocca lantica questione del
potere e dei limiti dellumano.
Incerti di unesistenza al di fuori di noi, dominiamo e terrorizziamo noi stessi. Condannati
a essere noi stessi, dobbiamo
imparare a vivere o morire nel
giardino/prigione dellautocoscienza.

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OUTSIDER

NOVIT

NOVIT

MARIANNE
FAITHFULL

GIVE MY LOVE TO LONDON


di Kristiya Myles
VOTO DELLA REDAZIONE:

7,5

Il rapporto di Marianne Faithfull con Londra sempre


stato complicato. Quindi non una sorpresa il fatto che il
titolo del suo sconvolgente nuovo album sia infarcito di ironia. Give My Love to London non una lettera damore per
tentare una riconciliazione con una citt che stata responsabile di un bel po delle cicatrici delle battaglie del passato
dellartista.
Ma, mentre oscilla liberamente nei ricordi, il disco una
vera e propria magnifica opera darte alterna momenti di
fredda e sconfontante osservazione e gelida rabbia con lampi
di empatia, tenerezza e folle gioia, in modo cos efficace, che
impossibile sfuggire allintensa sottostante sensazione di
contrastante dolcezza.
Come molti altri artisti prima di lei, Faithfull ha scoperto
nella citt di Londra una metafora incredibilmente sfaccettata dellamante perfetto o traditore, del progresso di una storia,
del tossicodipendente o di una societ in crisi. Ma rappresentare la metafora con tanta eleganza tutta unaltra cosa, e il
suo notevole risultato qui quello di rappresentare il suo
soggetto attraverso sfumature cos nuove e contemporanee.
Nella title track, la citt muta la propria forma da un campo
giochi illuminato dalla luna alla conflagrazione di una rivolta. Questa ambivalenza viene rimpiazzata da una fragile speranza nella commovente composizione di Roger Waters,
Sparrows will sing.
Le collaborazioni di Faithfull con altri autori, tra cui Anna Calvi (Falling
Back, unimperiosa canzone pop che
risulta una sorta un inno), Nick Cave
(la profondamente commovente Deep
Water) e Patrick Leonard (lintensa
Mother Wolf) danno allalbum le sue
solide fondamenta. Cave ha anche contribuito alla realizzazione di un piccolo
classico, Late Victorian Holocaust, un
racconto psico-geografico che parla di
bambini dipendenti dalleroina; quasi 50
anni dopo la sua introspettiva ed incerta
interpretazione di Sunny Goodge Street
di Donovan, Faithfull tornata su un
territorio familiare, con qualche anno e
molta esperienza in pi. E ci sono favolose interpretazioni di The Price of Love
degli Everlys e di Going Home, la pun-

gente ballata di Leonard Cohen/Patrick Leonard.


Le variazioni musicali sono eclettiche quanto le canzoni. Imponenti e barocchi muri di rock guidato dalla chitarra lasciano spazio a riff blues, temi folk, suoni di piano e arpa classici.
Il fatto che lalbum raggiunga una forma perfetta dovuto,
in parte, alla produzione (un inchino!, Rob Ellis e Dimitri
Tikovoi), e al mixaggio di Flood, che definisce brillantemente
le parti cantate in modo da farla declamare ed intonare come
una grande diseuse del 21esimo secolo oppure cantare come
un contralto segnato dalle cicatrici, lei sempre perfetta per
una band che crea una tempesta.
Ma forse, pi di ogni altra cosa, Give My Love to London un
trionfo per la Faithfull, per la fiducia e la sicurezza in se stessa
dal punto di vista artistico, che sembra essere comparsa proprio ora che festeggia i suoi 50 anni nella musica.
Ha reso noto che non ha nessuna intenzione di tornare a
casa, abbandonando il nido parigino nel quale vive ora. Ma,
come conclude con una severa lettura oltre la disperazione
di I get along without you very well di Hoagy Carmichael
qui, una popolare canzone damore per la citt che ha appena
analizzato in maniera cos eloquente c un legame che sar
sempre in grado di riaffermarsi con la lancinante precisione
della lama di uno stiletto. E, nel caso di Marianne, come il
fastidioso granello di sabbia che porta alla creazione di una
perla, ha fornito lispirazione x questo grande disco.

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MAC WISEMAN
SONGS FROM MY MOTHERS HAND
di Gideon Thomas

VOTO DELLA REDAZIONE:

La leggenda di Mac Wiseman, cantante, performer e realizzatore di canzoni, ha radici profonde. Strettamente coinvolto nella fondazione del genere bluegrass, il suo posto nel
pantheon della musica roots americana lo deve in egual
misura ai suoi sforzi nel cantare e suonare e alla durata della
sua carriera. Durante i suoi 68 anni nel campo della musica
stato sia membro fondatore dei Flatt & Scruggs Foggy
Mountain Boys, che voce principale dei Blue Grass Boys
di Bill Monroe.
Il titolo del suo ultimo lavoro, prodotto da Thomm Jutz e Peter Cooper, che hanno anche partecipato alla realizzazione
dellalbum, suggerisce storia, tradizione e lespressione delle
canzoni che hanno un significato personale per lartista. Ed
semplicemente questa lessenza. Le interessanti informazioni
contenute nel libretto raccontano della vecchia casa, e della
centralit della musica nella casa in cui Mac cresciuto attraverso il mezzo della radio. Da qui, Mac giunto alla musica,
lha appresa e amata. Ma la connessione era ancora pi personale, pi speciale di cos. Sua madre, Myra Ruth Wiseman, ha
annotato i testi di alcune delle sue canzoni preferite, a mano
nei suoi personali song book, poi passati dalla madre al figlio rendendo il titolo dellalbum intensamente letterale. La
natura tradizionale delle canzoni contraddice il posto attivo
che conservano nella musica attuale, un fatto confermato dai
contributi di Sierra Hull, performer molto coinvolgente della moderna roots music.
Le caratteristiche di Songs From My Mothers Hand che risultano immediatamente ovvie sono il calore e lintensit delle
composizioni, del modo di suonare e della
voce. Mac sempre eccellente nellinterpretazione, ma il suo nuovo lavoro aggiunge
una sensazione di vissuto alla sua produzione. Nel complesso, alle canzoni stato dato
un tocco leggero perch si accordassero con
gli arrangiamenti, e una delle peculiarit
laggiunta del salterio a percussione di Alisa
Jones Wall - scelta indovinata di un tradizionale strumento per canzoni tradizionali
montane.
Mac comprensivo quanto elegante nella
tragica canzone del treno The Wreck of the
Number Nine, e la voce e il sottile suono
del mandolino di Hull in Youre a Flower
Blooming in the Wildwood fa pensare ai

prossimi passi della musica e delle canzoni per una nuova


generazione.
Il concept, la produzione e la realizzazione del lavoro sono diretti ed empatici. Cooper e Jutz hanno dato il massimo per
far conoscere e promuovere la forza e la visione della musica
di Wiseman, presentandola come un dono dalle montagne e
dalla sua famiglia per il mondo. Al vecchio pezzo da shouter,
Old Rattler, viene dato un tocco pi calmo e misurato, ma con
un po pi di swing delloriginale. Lattacco, pervaso di armonica, funziona perfettamente - il racconto di vita e avventure bucoliche temperato dallet e dallesperienza.
Lalbum torna due volte sulla melodia di Great Speckled Bird
/ Im Thinking Tonight of My Blue Eyes. E, in entrambi i casi,
presente lidea della canzone come risposta. Answer to
Weeping Willow era la versione di AP Carter (o dellinformatore di AP), e questa versione ne d una resa meravigliosa con mandolino, violino e contrabbasso. Answer to Great
Speckled Bird rivisita e amplia lallegoria religiosa delloriginale, ovviamente con la stessa melodia.
Le canzoni che parlano di casa, amore e vita sono realizzate
con dolcezza e a classici come I Heard My Mother Call My
Name in Prayer e Will There Be Any Stars in My Crown vengono date ambientazioni semplici, permettendo al potere
delle canzoni e dei messaggi espressi da Mac di trasparire. La
spiegazione parlata allinizio dellultima colloca la canzone,
e lintero album, saldamente nel contesto familiare, anche se
il lavoro piacevolissimo per qualunque tipo di pubblico, vicino o lontano. Ovviamente con gusti molto americani.

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JOE BONAMASSA
DIFFERENT SHADES OF BLUE
di Robert Ward

VOTO DELLA REDAZIONE:

Lultimo contributo di Joe Bonamassa alla moderna scena


blues parte con Hey Baby (New Rising Sun), una breve introduzione strumentale che immediatamente fissa il tono per
il resto del disco, riuscendo a suonare triste ma morbida e in
ultima analisi trionfante nello spazio di un minuto e venti secondi.
La prima vera canzone Oh Beautiful! parte con Bonamassa
che canta unecheggiante introduzione vocale a cappella
prima di far nascere un riff potente. Il brano procede alternando sezioni strumentali poderose e momenti pi quieti dove la
parte vocale quasi priva di accompagnamento.
La musica proposta suona in conclusione come ti saresti atteso
il blues rock dovesse suonare nel ventunesimo secolo. Bonamassa dimostra di essere un chitarrista capace, specialmente
con un assolo che gravita su tutto. Il gruppo rende un supporto adeguato, specialmente le tastiere che spiccano sufficientemente per fare una buona impressione ma che non adombrano il lavoro della chitarra. Love Aint a Love Song un pezzo
che va oltre il suo tempo in levare e che ha il ritmo funky
migliorato considerevolmente dallaggiunta di una sezione
di fiati. Living On The Moon fondamentalmente simile al
precedente, completato da un suono crudo di chitarra e fiati
vibranti. Heartache Follows Where I Go aggroviglia un po le
cose introducendo un ritmo freddo ma vivace per la combinazione di chitarra e fiati, dando limpressione nitida che sia di
supporto per un altro buon assolo di chitarra.
Never Give All Your Heart un brano pi lento, di atmosfera,
che mostra la parte di piano al momento giusto, aggiungendo
eccellente spessore al pezzo che evidenzia ancora il talento di
Bonamassa sia come cantante che come chitarrista (principalmente pi la seconda qualit). La canzone si chiude con un
piano solitario, un tocco interessante che si aggiunge ad uno
dei migliori brani dellalbum. Schitarrata di apertura a parte, I
Gave Up Everything For You Cept The Blues si pone come un
onesto ritorno al classico pezzo blues a dodici battute, aggiungendo anche dei cori doo-wap nello svolgimento del brano.
Nonostante tutti quelli coinvolti suonino con considerevole
professionismo, una visione di insieme del brano sembra un
po incongruente nel contesto dellintero disco apparendo per
questo uno dei pezzi meno riusciti del disco. Il brano che d il
titolo allalbum, daltra parte, apporta cos tante moderne influenze che il tutto inizia a sembrare un po troppo omogeneo.
Latteggiamento lento e flemmatico della canzone un punto
a suo favore, ma il contesto della ballata lascia un po a desi-

derare. Get Back My Tomorrow porta un ritmo battente a un


pezzo solido seppur non troppo notevole e reminescente del
tema dei Sopranos.
Il lavoro alle tastiere sicuramente uno dei punti di forza, in
ogni caso. Trouble Town segna il ritorno allampio suono dei
fiati che chiude la prima parte del disco. un pezzo di ampollosit ben accolta per contrastare i due pezzi pi emozionanti
che precede e che finisce col dare quellattimo di respiro prima
che il disco giunga al suo pezzo finale.
Cos, What Would I Do inizia con una melodia di piano quasi
stanca del mondo, prima di addentrarsi in una ballata blues
armoniosa che introduce i violini alle spalle di un altro assolo
di chitarra un attimo prima di chiudere il disco con una nota
rilassata e affascinante. I detrattori argomenteranno che la
passione dei musicisti di blues moderno per onorare gli aspetti
classici del genere sia ci che alla fine termina con lopprimere
le capacit creative e di evoluzione del genere. Questo tipo di
critica potrebbe facilmente essere applicata a Different Shades Of Blue e alla sua tendenza a riutilizzare determinati tratti
dei classici spesso al punto che i brani e i singoli assolo iniziano a confondersi. Ma tenendo questo in mente, il disco riesce a
proporre sufficiente variet a mantenere le cose equilibrate in
modo abbastanza interessante. Non importa come finisca con
il servircele, chiaro che Bonamassa un chitarrista di talento
e che i fan dello strumento troveranno sicuramente qualcosa
che ameranno in questo album.

THE PAROV
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OUTSIDER

OLDIES BUT GOLDIES

OLDIES BUT GOLDIES

SUZANNE VEGA
CLOSE-UP SERIES
Per i non-iniziati, dal 2008 la Vega ha registrato di nuovo il
suo vecchio catalogo, e creato album di raccolte a tema. Da
un punto di vista artistico, questo le ha permesso di rivisitare
e lavorare di nuovo il suo materiale (rinfrescando la produzione in stile anni ottanta di molte canzoni) cos come lavere
linconfessata attrazione economica del dimostrare di possedere le registrazioni originali di tutte quelle canzoni. Questa
nuova confezione di sei cd unisce tutte e quattro le pubblicazioni della Close Up; ossia Vol 1, Love Songs; Vol 2, People &
Places; Vol 3, States of Being e Vol 4, Songs Of Family.
Il tutto certamente presentato in modo attraente e pi grande di quanto ci si attenda (il box appena pi piccolo di un
vecchio 45 giri). La copertina composta da una carta spessa
e non rivestita con caratteri tipografici in rilievo e una rilegatura laterale di lino blu. Allinterno lo stile ed la progettazione sono coerenti con il modo in cui vennero presentate
le singole uscite Close-Up ed ogni disco contenuto dentro
uno spesso cartoncino inserito tra le 40 pagine del libretto. E
qui sta uno dei punti pi importanti di questa pubblicazione
non facile sfogliare il libro e godere dei contenuti (foto,
testo, testi) perch le pagine con il cd sono cos spesse che non
possibile piegarle aperte per paura di rompere la rilegatura.
Per cui, mentre laspetto fatto a mano certamente attraente, dobbiamo dire che non appare particolarmente robusto
e che ti trovi a domandarti quanto regger a un utilizzo regolare. Forse mettere tutti i dischi sul retro della confezione

avrebbe potuto avere maggior senso, lasciando allascoltatore di sfogliare il libro con facilit, senza i rigidi contenitori a
far da contrasto.
Una critica minore, ma comunque sorprendentemente fastidioso.
Quel che non fastidioso il contenuto. I quattro volumi di
Close-Up della Vega sono ben fatti (anche se masterizzati un
po troppo alti) ed un quinto cd aggiuntivo contenente tute le
tracce bonus digitalizzate una attrattiva unica. Laltro pezzo
in omaggio un dvd, Live and Backstage at City Winery
di New York.
Si tratta di un affascinante film di 50 minuti con la Vega che
parla alla telecamera delle serie Close-Up e della sua carriera
facendo alcune divertenti osservazioni su come alcuni fan
che ha incontrato si aspettavano che lei viaggiasse ovunque
in limousine anche se lei aveva avuto due soli pezzi in classifica (parole sue). Le interviste sono intervallate a materiale
registrato durante le prove e ai nove brani suonati al concerto. Io consiglio di guardare il dvd prima di tuffarsi dentro la
musica; ti fa entrare davvero in sintonia!
La singola copertina per le quattro pubblicazioni della CloseUp ha sempre dato limpressione di dover rientrare in un
budget cos, nonostante un paio di note sulla composizione di questa proposta di lusso, resta comunque un gran bel
modo di possedere la musica. Se gi avete i quattro singoli
album e vi sentite irritati per dovere acquistare questo box,
la buona notizia che una quantit limitata del dvd e del cd
con le tracce in aggiunta stata prodotta per renderla disponibile separatamente sul sito online della Suzanne Vega. Chi
se l preso in presentazione del prodotto lavr pagato pi di
quanto costi adesso, ma dato che abbiamo limpressione che
non ne abbiano prodotte molte copie, se siete interessati vi
conviene garantirvene uno finch potete.
ANDREA HAWKES

OUTSIDER

OLDIES BUT GOLDIES

LONG JOHN BALDRY


THE BEST OF THE STONY PLAIN YEARS
Nel 1971, Rod Stewart ed Elton John produssero ognuno
un lato del disco di Long John Baldry, It Aint Easy, il disco costruito appositamente per far conoscere meglio John
William Baldry negli Stati Uniti. Il disco fu lungamente
rimandato. Dopo tutto Baldry era gi una leggenda stabilmente inserita nel panorama inglese. Ad esempio, insieme
a Alexis Korner con cui condivideva un analogo stile
vocale gutturale, ruvido Baldry aveva fatto parte di R & B
From The Marquee, il primo disco di blues inglese elettrico
mai realizzato, nel 1962. Il gruppo era Blues Incorporated,
un insieme approssimativo di appassionati che ruotavano
nellambito del blues e che
includeva gente come Mick
Jagger, Jack Bruce e Charlie Watts. Nel 1964 poi,
Baldry mise insieme Long
John Baldry and His Hoochie Coochie Men pi tardi
rinominati
Steampacket,
che vantavano la presenza
di un emergente dal nome
di Rod Stewart. Nel 1966,
Baldry form i Bluesology
con un pianista chiamato
Reg Dwight. Dwight, naturalmente, pi tardi adott
il nome di Elton John, con
il John preso da Baldry. E
fu lintervento diretto nella
vita personale di John che
ispir la canzone del 1975,
Someone Saved My Life Tonight.
Nei tardi anni settanta Baldry emigr a Vancouver, in Canada, e inizi un lunga carriera come musicista e doppiatore.
Dopo aver lavorato per diverse etichette musicali, dal 1991
alla sua morte, avvenuta nel 2005, Baldry incise per la Stony
Plain Records ed a questo periodo che fa riferimento questo nuovo The Best of the Stony Plain Years.
La buona notizia che la qualit della selezione dei brani
dei disco di eccellente qualit dallinizio alla fine. A quel
punto della carriera, la voce di Baldry si era raffinata con
profondit dovuta, probabilmente alla sua attivit teatrale,
una crescita rispetto al suo ruolo di doppiatore. Lo swing
molto pi presente, e pi di come accadeva un tempo, ci
sono echi naturali di Louis Prima e di Satchmo. La tecnica
chitarristica di Baldry, in particolare sulla dodici corde, era
divenuta pi precisa e pulita. Senza alcun atteggiamento da
leader, i vari piccoli gruppi che guid dal 1991 in poi forni-

vano un solido supporto rock al materiale. La cattiva notizia


che la Stony Plain stata ben poco generosa con il confezionamento del disco, proponendo solo 11 brani su un disco
singolo. Una ben parsimoniosa rappresentazione dei sette
album di Baldry per quelletichetta.
Prodotto da Tom Lavin, It Still Aint Easy fu il suo debutto,
nel 191, per la Stony Plain, qui rappresentato da Midnight in
New Orleans con il vecchio amico citarrista di Baldry, Papa
John King e Butch Coulter alla chitarra acustica e armonica. Troviamo anche il torrido Insane Asylum di Willie Dixon che uno dei tanti brani prodotti in due decenni che
mostra Baldry con la voce della ex-Ikette (le coriste di Ike
and Tina Turner) e pi in l membro della Big Brother and
the Holding Company, Kathi McDonald.
Meritatamente ci sono diversi brani presi da Remembering
Leadbelly (2001) come liniziale Good Morning Blues o Midnight Special che profuma di New Orleans e la campagnola
Gallows Pole, lo stesso brano che gli Zeppelin ripresero nel
1970. E non lasciate che il passaggio di un recupero di archivio da un vecchio nastro di
Baldry vi disorienti su Good
Morning Blues attendete
una frase e poi la canzone
esplode.... Abbiamo anche tre
canzoni da Right to Sing The
Blues del 1997, la jazzata, percussiva Im Shaking e Easy
Street molto ispirata da Louis Armstrong, oltre alla rallentata, sottotono, Midnight
Hour Blues.
Gli album che non compaiono sono Long John BaldryOn Stage Tonight del 1993,
il primo disco dal vivo di
Baldry, il suo secondo, Live
del 2000, entrambi incisi in
Amburgo. I seguaci di Baldry noteranno senza dubbio
la mancanza di Dont Try to Lay No Boogie Woogie on the
King of Rock n Roll, una delle pi note esecuzioni, perfettamente ripresa su On Stage Tonight.
Se gi possedete tutte le uscite per la Stony Plain, ci sono
diversi brani da aggiungere alla vostra collezione. In particolare il brano di chiusura un duetto inciso dal vivo con
Jimmy Witherspoon, Times Gettin Tougher Than Tough,
con il gruppo di Duke Robillard.
Allo stesso modo, Dimples un brano inedito del 98 alla
John Lee Hooker registrato allEdmonton Music festival.
La canzone folk Black Girl, dove appare Mc Donald, indicata come pubblicata su Rock With the Best del 1996, e le
note di copertina dicono che la versione utilizzata in questo
disco era originariamente un promo inciso nel medesimo
anno. Forse due estratti dalle medesime sessions?
Per concludere, The Best of the Stony Plain Years esso
stesso un buon estratto promozionale, ideale per introdur-

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OUTSIDER

OLDIES BUT GOLDIES

OLDIES BUT GOLDIES


re Baldry a nuovi ascoltatori o per far tornare la voglia di
riascoltarselo a quelli che si erano distratti fin dai tempi di
Aint Easy, ripubblicato nel 2012. Fino a quel momento questa uscita rappresenter un ottimo antipasto per calmare i
nostri appetiti.
WESLEY BRITTON

JERRY JEFF WALKER


MR.BOJANGLES / FIVE YEARS GONE /
BEIN FREE
Pu risultare strano, a chi ancora non ne fosse informato,
il fatto che Jerry Jeff Walker, il pi texano dei cantautori
texani, uno degli uomini di
punta del cosiddetto outlaw
country (quel movimento
musicale che sul finire degli
anni 60 si pose a fiero contraltare del patinato e dilagante
Nashville Sound) sia in realt uno yankee dello stato di
New York, nato e cresciuto ad
Oneonta (una cittadina non
lontana dal confine canadese) e registrato allanagrafe
come Ronald Clyde Crosby.
Altrettanto insolito, e del tutto speculare, il caso di Phil
Ochs, uno degli eroi del Greenwich Village e dellurban
folk newyorkese, che in realt era un texano di El Paso.
un po come se si scoprisse
che Pino Daniele nato a
Sondrio, e Davide Van De
Sfroos a Ragusa. In realt, nel caso di Walker, sarebbe sufficiente riascoltare i suoi primi dischi (quelli a marchio Atco,
ovvero Mr.Bojangles, Five Years Gone e Bein Free, ora
raggruppati su due cd in questa bella ristampa della Raven
Records) per smascherarne, diciamo cos, la latitudine anagrafica.
Tre album sorprendenti (in realt sarebbero quattro, ma
Driftin Way Of Life, uscito nel 69 per la Vanguard, rimasto
escluso proprio per motivi di etichetta) sia per la qualit del
contenuto, sia per la netta distanza che separa il loro autore
dalla figura del country hero che tutti quanti conoscono, e
del quale ogni anno, a Austin, si celebra il solenne genetliaco come fosse una festa nazionale. A cominciare proprio da
Mr.Bojangles, lacclamato esordio del 1968 wild song di
Outsider nel n. 9, che con la musica country ha poco o nulla

da spartire, se non un paio di canzoni palesemente in stile


come Gipsy Songman e I Make Money (Money Dont Make
Me), e qualche isolata coloritura campestre sparsa lungo
i solchi (penso ai ricami di fiddle nella conclusiva My Old
Man, ad esempio).
Trattasi, per il resto, di un disco asciutto e pensieroso, dimpronta marcatamente cantautoriale, costruito su una scarna
impalcatura sonora ed affidato alle mani esperte di pochi e
selezionati musicisti, fra i quali spiccano Ron Carter, Charlie
Freeman, Gary Illingworth, e un chitarrista allepoca ventiduenne di nome David Bromberg; il tutto sotto lattenta
supervisione del fido Tom Dowd, ovvero di colui che meglio (e prima) di chiunque altro ha saputo riportare larte
della registrazione in studio al suo primitivo stadio di reportage sonoro, sgombrando il campo da trucchi e contraffazioni, e ponendosi come unici obiettivi la naturalezza e
lautenticit del suono.
E infine c lui, Jerry Jeff Walker, giovane e curioso musicista ancora in cerca di una propria identit, il quale, dopo
essere fuggito dalla natia
Oneonta e aver percorso in
lungo e in largo lAmerica
alla maniera di un vecchio
hobo, finalmente approdato a New York (non lontano dal punto di partenza,
dunque) ritrovandosi improvvisamente
immerso
nel fervore del Greenwich
Village, ed assorbendone
tutti gli irresistibili effluvi:
prova ne siano la ballata
acustica Little Bird, dylaniana fino allosso, e cos simile a Blowin In The Wind
da rasentarne il plagio; o la
sommessa ed eterea Broken
Toys, inondata dal profumo
inconfondibile delle Misty
Roses di Tim Hardin; o la
nervosa ed incalzante The
Ballad Of The Hulk, una filippica di quasi otto minuti che
mette tutti sulla graticola, i politicanti e la guerra, il Papa e
la contraccezione, la discriminazione razziale e lomosessualit, le case discografiche e i loro loschi maneggi, e che pare
uscita dalla velenosa penna del succitato Phil Ochs.
Come si pu ben capire, siamo ancora lontani mille miglia
dai suoni innocui e dalle blande tematiche della musica
country: e la stessa celeberrima Mr. Bojangles, suona assai
pi vicina, nella struttura musicale e nel testo, a certe cose
del futuro Tom Waits, che non alla fortunatissima cover
infarcita di fisarmoniche e mandolini (quella s decisamente country) che un paio d anni dopo la Nitty Gritty Dirt
Band avrebbe portato in cima alle classifiche, decretandone limperitura fama. Insomma, pare proprio che la bussola
musicale di Jerry Jeff, dopo anni di vagabondaggi e peregri-

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OLDIES BUT GOLDIES


nazioni, sia ancora instabile, oscillante, e i due divergentissimi album pubblicati lanno successivo ne sono la lampante conferma: il primo, Driftin Way Of Life, decisamente
orientato verso le terre del country-blues; il secondo, Five
Years Gone, introspettivo e a tratti persino immusonito,
come gi sintuisce dallimmagine di copertina che ritrae un
Walker in versione bel tenebroso, per la prima (e forse ultima) volta privo dellinestirpabile cappello. Prodotto dal navigato Elliott Mazer (futuro uomo di fiducia di Neil Young) e
composto in gran parte da lente ballate, lalbum vira in direzione di nuovi e raffinati cantautori come John Stewart o
Danny OKeefe, per non dire di Leonard Cohen, e sembra
tendere lorecchio verso i suoni di unaggiornatissima modernit (provate a riascoltarvi liniziale Help Me Now, e ditemi se non ci sentite una punta di David Bowie).
Un disco di grande intensit e valore, che allepoca pass
quasi del tutto inosservato (nellaria gi dilagava il profumo della summer of love), ma che ha saputo superare indenne la prova del tempo, grazie ad una serie di piccoli gioielli come About Her Eyes, Courage Of Love, o Janet Says,
una perfetta ballata per chitarra e voce, cos fresca ed attuale
che pare uscita da un disco di Ryan Adams (il quale, temo,
non riuscir mai a scrivere niente di simile). Ma solo una
parentesi, un breve periodo blu nella variopinta carriera di
Walker, che gi nel successivo Bein Free si ripresenta col
suo bel sorriso di sempre e limmancabile Stetson piantato
sulla testa, accompagnato questa volta dai Dixie Flyers di
Jim Dickinson e Charlie Freeman, ovvero dal miglior gruppo di session men a disposizione dellAtlantic, e la cosa salta subito allorecchio, grazie soprattutto al prezioso apporto
del tastierista Mike Utley, che in pi di una canzone si rivela decisivo. Walker apre lalbum con la festaiola Im Gonna
Tell On You, una canzone che pare scritta per far da sigla a
una festa della birra, ma subito dopo si rituffa nella girandola dei propri umori e dei propri ricordi, popolati dai tanti
personaggi incontrati per strada, e ci
regala la memorabile figura di Stoney,
strampalato vagabondo dai tratti chapliniani, il cui misero e nobilissimo armamentario consiste in una federa da
cuscino piena di libri di Durrell, e in
una piccola fisarmonica sfondata con
la quale intona vecchi canti gospel.
questa, in conclusione, la vera cifra
di Jerry Jeff Walker: la sua capacit
di voler bene alle cose e alle persone che ci racconta, lesserne sempre
partecipe elemento, e mai distaccato
o romantico osservatore, a conferma
del fatto che allorigine dellinvenzione c, e ci sar sempre, la conoscenza
diretta, indispensabile nutrimento di
qualunque forma darte.
Sono molti i musicisti che hanno raccontato la strada, le sue vicende e i
suoi personaggi, le sue bellezze e le sue

miserie, ma ben pochi quelli che lhanno vissuta di persona, esplorandola per davvero, senza reti o imbragature, coi
vestiti impolverati e la chitarra in spalla, eleggendola a propria Musa e, se necessario, a proprio palcoscenico: e Jerry Jeff
Walker certamente uno di questi. Dunque non fu un caso
se dopo qualche anno, ed una serie di dischi che lo elevarono al ruolo di icona del Texas Country, la sua vena artistica
inizi ad inaridirsi, non pi alimentata da quei luoghi e da
quelle persone che il successo e la fama gli avevano reso
in qualche modo inaccessibili, costringendolo, da un certo
punto in poi, a cercare le proprie canzoni in quelle altrui.
Ma questa unaltra storia, e attendiamo fiduciosi una ristampa dei dischi successivi (possibilmente economica e
ben rimasterizzata come questa) per poterla raccontare.
CARLO ZAMPOLINI

SMASHING PUMPKINS
ADORE
Ecco, abbiamo qui il piccolo disco ammalato damore
dove il topo in gabbia canta e aliena i milioni di fans degli
Smashing Pumpkins. Qua Billy Corgan fece un disco
possibilmente tanto diverso, irregolare, convincente e contraddittorio quanto il disco di diamante, il capolavoro di pop
progressivo Mellon Collie and the Infinite Sadness, che era
lesatto opposto di quel che ha fatto con Adore.
I tortuosi dualismi che hanno ispirato Siamese Dreams e
Mellon Collie erano chiaramente codificati nei loro titoli,
ma queste qualit sono pi difficili da indovinare in Ado-

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OLDIES BUT GOLDIES

OLDIES BUT GOLDIES


re. Il titolo poteva esser inteso per le sue allusioni sensuali, quasi un riferimento al disco intimo, damore di Prince,
quando in realt una assonanza con a door, una via di
uscita.
Il problema principale quindi sta tra il disco che Corgan
stato costretto a fare e quello che lui ha immaginato che i
Pumpkins fossero costretti a fare.
Billy Corgan gli Smashing Pumpkins ma i due non sono
sinonimi. I dischi dei Pumpkins tendono a essere autobiografici e il brano dapertura For Sheila Corgan che parla
direttamente allascoltatore come qualcuno che ha appena provato la perdita della madre, del matrimonio, del suo
compare di musica dopo aver licenziato il batterista Jimmy Chamberlin.
Nel corso del tour di Mellon Collie, nel 1996, il tastierista Jonathan Melvoin mor di overdose in una stanza di hotel
alla presenza del batterista; secondo logica, data la sua dipendenza, avrebbe potuto pi facilmente essere Chamberlin. Il 1998 fu un periodo strano e instabile per i supereroi
del rock alternativo difficile da immaginare nel 2014 - ma
lindustria discografica aveva pi denaro di quanto avesse
bisogno ed i grandi nomi del passato si trovavano accerchiati dal rap-metal, pop post-Disney e hip-hop. Questa tendenza non cambiata un gran che oggi e dallaltra parte mentre una critica istigata spingeva per musicisti elettronici, le
nuove stelle rock forzavano le vecchie a prestare unattenzione formale allobsolescenza delle chitarre, pi di quanto
facesse OK Computer. Ed ecco perch avete avuto, tra tanti
altri, il barocco dei Nine Inch Nails, con The Fragile che
citava Debussy, Marylin Manson che diventava glam,
Chris Cornell e Scott Weiland che facevano dischi solisti
neo-psichedelici, e lanalogia pi prossima a Adore, l Up dei
REM che fin troppo lungo, mancando del batterista originale e che ha un primo singolo giustamente odiato.
La fortuna commerciale di Adore poteva anche esser prevista comunque forse un segno dei tempi visto che veniva
da un gruppo il cui ultimo disco aveva venduto 10 milioni
debuttando al numero 2 in classifica. Ma Adore era un passo
falso quando i Pumpkins potevano mal permettersene uno,
e mentre il luminoso seguito Perfect era una logica estensione di 1979, i Pumpkins forzarono la mano, con il video che
ne era letteralmente una puntata successiva.
La sunnominata porta era gi stata sfondata da 1979, quando i Pumpkins impararono a usare le chitarre senza esserne dipendenti un demo acustico di Perfect mostra come
avrebbe potuto adattarsi a qualsiasi disco degli Smashing
Pumpkins o anche degli Zwan. Su Adore le chitarre sono
distorte, ma non con il distorsore, dandogli invece effetti che
fanno da complemento a una gamma pi sottilmente emozionale.
Con tocco leggero ed un cuore pesante, Corgan allarga il suo
spettro di azione e le sua abilit al di l del rock classico e sinfonico dei 70; con lermetismo del trip-hop infiltrato da un
coro solare su Pug mentre le percussioni rendono argentata
una ballata pop dei Fleetwood Mac, The Tale of Dusty and
Pistol Pete, che pare essere 15 anni avanti al suo tempo. An-

che lindispensabile epica schitarrata da otto minuti non


in realt cos epica For Martha un tenero tributo alla madre che nasce da una semplice linea di piano fino a un ancor
pi semplice solo di chitarra che comporta un tono similare
a quello di The Last Song.
Esito a chiamare pezzi come Annie-Dog e Blank Page riempitivi anche se sono estratti rozzi, indistinti, riempiti con testi gretti. Il dualismo di Adore dimostrato al meglio in una
citazione ricorrente da una intervista del 1998 : Non parlo
pi ai ragazzini. Pu essere considerato un colpo cinico,
preventivo, guardando indietro, con Corgan che comprende che Adore non sarebbe andato a cogliere limmenso successo commerciale di Mellon Collie, ma questo il tipo che
aveva cantato con convinzione: Il tempo ti fa invecchiare/
anche i ragazzini diventano pi anziani/e anchio sto invecchiando. Cera quasi il riconoscimento che i fan degli
Smashing Pumpkins che erano rimasti l dagli inizi erano
diventati adulti, adesso. Senza essere di parte, per quanto
questo disco fosse inteso per fornire una porta alla musica
dei Pumpkins, era un portale anche emozionale, forse per
tenerti fuori dal rischio di innamorarti di qualcosa o qualcuno. E - questo pu spaventare Mellon Collie parlava ad
associazioni iperboliche e certe sviluppate nella testa di un
teenager offrendo cose tipo lamore risolve tutto e lamore suicidio. Lamore un sacco di cose, in Shame: buono, gentile, ubriaco, cieco. Ma Corgan dona la prima fetta di
uomo maturo su come esso finisca sempre Camminerai da
solo/ andrai fino in fondo/ non lasciare che ti catturino.
Proposto in tono caldo ma poco confortevole, rivela laltro
tema uniformante di Adore: continuare ad andare avanti
di fronte alla perdita di amici, di familiari, e degli Smashing
Pumpkins.
Questa lussuosa reissue costa di ben 6 cd e un dvd. C il disco
rimasterizzato sia in mono che in stereo, altri 4 cd con dentro
demo, materiale inedito, versioni alternative (in totale ben
127 pezzi!) e un dvd con il concerto del 4 agosto 1998 al Fox
Theater in Atlanta, Georgia.
Il tutto opera dl Corgan, Bob Ludwig e Bob Harris.
C da passarci almeno un mese sopra. Buona fortuna.
IAN COHEN

JIMI HENDRIX
CRY OF LOVE/RAINBOW BRIDGE
Johnny Allen Marshall Jimi Hendrix ebbe una premonizione quando scrisse i testi di Cry Of Love? Non lo
sapremo mai. Ma quel che sappiamo che possiamo oggi
finalmente vedere o piuttosto sentire Jimi ancora vivo nel
suo periodo pi produttivo quando fece le sue mistiche osservazioni, anche se uno di questi due primi postumi dischi

OUTSIDER

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OLDIES BUT GOLDIES


di Hendrix ha impiegato 43 anni per essere ufficialmente
pubblicato in cd, Rainbow Bridge, e con laltro, The Cry Of
Love, che stato a lungo non disponibile. stata pubblicato
lultima volta su CD nel 1992.
E ancora, dimenticatevi della contorta confusione nascente
dal fatto che la musica della colonna sonora originale del
film di Rainbow Bridge non contenga una sola nota dal
film Rainbow Bridge, nel modo in cui Jimi suon in due
concerti a Maui, nelle Hawaii in quello che venne definito il concerto del vulcano organizzato nellantico cratere
dellHaleakala. Il vero audio dal vivo dai due spettacoli di
Hendrix alle Hawaii che si vedono nel film Rainbow Bridge e nel nastro VHS hanno molte illegali o quasi ufficiali
pubblicazioni nel corso degli anni su cd ed in vari gradi di
qualit, sebbene i veri nastri originali soffrissero per il rumore del vento.
Basti pensare ai microfoni che vennero rigorosamente avvolti e bendati.
A partire dalla fine del 1990, sia i brani di The Cry Of Love
e Rainbow Bridge sono stati riassemblati in varie compilation, tra cui First Rays of the New Rising Sun, South Saturn
Delta, e il box set The Jimi Hendrix Experience.
Ah, trascurate pure il fatto che la musica su The Cry Of Love
sia stata ben condita dopo la morte di Jimi con strumentazioni e parti vocali aggiuntive perch non solo era un album che vendette benissimo nel 1971, ma anche il modo
in cui la prima generazione di appassionati pu ascoltare
questi brani oggi, senza riguardo di come sarebbero stati
presentati in seguito nella loro acclamata versione originale quando la polvere delle guerre tra gli eredi di Hendrix
e il passato capo/produttore Alan Douglas si stava appena
posando e questultimo sarebbe stato dora in avanti spazzato via dalloriginale storia di Hendrix.
E giusto per rendere le cose ancora pi confuse, il libretto
con belle foto per quanto piccolo che incluso in The Cry

Of Love contiene foto dal concerto delle Hawaii! Strano.


Purtroppo non ci sono testo o spiegazioni sugli album in
entrambe le ristampe, cosa che ritengo sia unopportunit
perduta, in particolare per gli appassionati di Hendrix pi
assatanati. Vediamo quindi cosa otteniamo con questi dischi.
The Cry Of Love il disco su cui Jimi stava lavorando quando mor a 27 anni nel settembre del 1970. Era in gran parte
terminato prima della sua morte (apparentemente causata
da droghe e alcol che ne bloccarono la respirazione). Hendrix stava cercando di tornare a una sorta di radici elettroniche, al funk, alla musica progressiva con queste sessioni e il
risultato complessivo di un successo e di alcuni mancati
ma quando si tratti di successo, con brani come In From
The Storm, Freedom e in particolare Angel, parliamo davvero di gran bei goal.
Commercialmente, The Cry Of Love stato un enorme
successo, raggiungendo la posizione numero 3 negli USA
e 2 nel Regno Unito. E per tutta la saccarina aggiunta dal
produttore Eddie Kramer e dalla mano destra di Hendrix,
Mitch Mitchell, chi sa se Jimi avrebbe approvato. Ma
niente funziona meglio del successo e il disco fu certamente
un successo, quindi... vi sottopongo le note online che vantano: VH1 ha recentemente dichiarato The Cry Of Love il
pi grande disco postumo di tutti i tempi. Forse un po forzato, ma sicuramente tra i migliori.
Poi c Rainbow Bridge, anchesso assemblato da Kramer,
ancora sotto lassistenza di Mitchell. Che proviene dallamalgama delle sessioni che produssero The Cry Of Love,
qualche brano vecchio ma buono, buon blues, ed una versione dal vivo semplicemente sconvolgente di Hear My
Train A tratta da una performance al Berkeley Community
Theatre nel maggio del 1970. C anche una versione di studio pulita di Star Spangled Banner. Buddy Miles e Noel
Redding appaiono entrambi in un brano ciascuno, e le Ronettes cantano i cori su Earth Blues. Comprende anche la
partecipazione di importanti ospiti tra cui Steve Winwood,
Chris Wood e Buzzy Linhart tra gli altri.
Questo disco venne pubblicato nel 1971 ma ebbe semplicemente povere recensioni a suo tempo. Per quanto riguarda
il suono rimasterizzato da Bernie Grundman si potrebbe dire che non sia mai stato cos buono. Ricordate, questi
nastri originali sono vecchi quasi mezzo secolo e di conseguenza c un tocco magico nel fonderli nei grandi suoni
del ventunesimo secolo. Ma ritengo che Grundman labbia
fatto in modo eccezionalmente buono. Suonateli entrambi
al massimo, bello alto!
Per concludere diciamo che complessivamente, The Cry
Of Love si merita un B+ e Rainbow Bridge un B- sebbene
entrambi meritino un A+ per il basso prezzo di vendita, attorno ai dieci dollari a pezzo. E, ti prego, Bernie, qualsiasi
cosa tu abbia lasciato nella cripta, tirala fuori! Cos come
The Royal Albert Hall Show, originariamente previsto per
il 2012 ma ancora in stallo, cos come i veri nastri dei concerti di Maui, Hawaii...
TERRY OTT

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OLDIES BUT GOLDIES

OLDIES BUT GOLDIES

DAVID BROMBERG
ARCHIVE RECORDINGS VOLUME ONE 1969-1979
In attesa di un nuovo disco, lultimo in ordine di tempo lo
splendido Only slightly Mad uscito nel Settembre del 2013
Outsider n. 7), ecco apparire dagli archivi un album inaspettato che per dirla tutta andrebbe scaricato dal suo sito , ma se ci
siperde un po dit empo anche possibile trovare in cd. Come
del resto ho fatto io. 12 canzoni rigorosamente dal vivo incise
tra il 1970 e il 1978 negli Stati Uniti, da solo o con la band.
unulteriore conferma delle sue
capacit di enternaimer, di come si
diverte a suonare e a parlare ed ad
intrattenere il pubblico intervallando storie e battute alle canzoni.
Ascoltare un suo concerto vuol dire
essere presente ad un vero spettacolo, ad uno show nel vero ed autentico senso della parola.
Non ilvcaso su queset pagine ripetere chi sia Bromberg, semmai
andate a leggervi la wild song Mr.
Bojangles sul n. 9 di Outsider o digitate semplicemente il suo nome su
Google. Wikipedia vi dir tutto. Mi
raccomando quella inglese per.
David Bromberg ancora oggi un
ottimo commerciante di violini,
liutaio appassionato, vive a Wilmington, Delaware, dove si pagano
meno tasse e non fa freddo come a Chicago, dove ha vissuto
20 anni almeno.
Polistrumentista, leggenda della musica americana, virtuoso
del violino, del banjo, della chitarra acustica ed elettrica, della
pedal steel, della slide, del mandolino e del dobro! Uno che sa
spaziare come pochi altri dal bluegrass al dixieland, dal jazz al
blues, dal folk al country e alle Irish fiddle tunes, senza alcuna sbavatura e sempre in pompa magna.
Queste registrazioni darchivio iniziano con un brano acustico, il classico Cannonball, con David Bromberg alla chitarra
acustica e voce, registrato al Folkscene Radio Show a Los Angeles l8 Giugno 1975. Si prosegue con brani gi noti come If
i get lucky, Danger man, con la band del vecchio compagno
di scorrerie Peter Ecklund (sempre superlativo!) alla tromba,
Kenny Kosek al violino, Andy Statman al sax e mandolino,
Steve Burgh al basso e Will Scarlett alla armonica (questultimo se ben lo ricordate suona con gli Hot Tuna nel loro primo
e mitico album registrato dal vivo alla New Orleans House di
Berkeley, California nel Settembre del 1969 e pubblicato dalla
Rca nel 1970).

Danger man, Statesboro blues /Church bell blues, Someone


elses blues e Send me to the electric chair (qu in inedite versioni live), sono quattro brani tutti ripresi dallalbum di studio
Wanted dead or alive del 1974.
Ci sono due cover di Statesboro blues di Willie Mc Tell e diChurch Bell blues di Luke Jordan. La splendida Someone elses blues invece stata scritta dallo stesso Bromberg. Ma ecco
le alyre gradite sorprese.
Wheelhoss un bluegrass di Bill Monroe del 1956 (incisioni
Decca) con Bromberg al mandolino,Andy Statman e Peter Ecklund registrato al Philadelphia Folk Fest. a Schwenksville il
26 Agosto del 1972.
Il medley Fiddle Tune medley comprendente diversi motivi come Johnsons reel, The Growling old man & The Grumbling old woman, Kitchen girl, Devils dream e Red Haired
boy, qui inaspettatamente non suonate per violini ma con
David Bromberg da solo alla chitarra acustica.
Lultimo brano che vi segnalo
Jelly Jaw Joe, di oltre 10 minuti
e vi assicuro che il divertimento
garantito. La full band questa
volta in azione, Bromberg in
perfetta forma. Il brano racconta di un tizio a dir poco parsimonioso, tirchio ma tirchio per
davvero e tutto ci la scusa ufficiale, il pretesto di lanciare ogni
elemento del gruppo in alcuni
assolo davvero notevoli tranne
il fatto che Bromberg ne approfitta per interromperli sempre
sino a quando il batterista Steve
Mosley addirittura senza usare
la batteria fa un assolo soltanto
con la bocca! registrata dal vivo
a Garden City nel New Jersey il 10 Aprile del 1976.
La spettacolare band che accompagna David ( qui alla chitarra acustica e voce)comprende Dick Fegy al mandolino, Hugh
Mc Donald al basso, Brantley Kearns al violino, John Firmin
al sax, Artie Baron al trombone e Steve Mosley alla batteria.
Disco sublime!
ALDO PEDRON

JETHRO TULL
A PASSION PLAY
I Jethro Tull sono tra i gruppi peggio raffigurati nella storia,
con il leader Ian Anderson che regolarmente si pentito del
loro (scelto casualmente) nome e delle sue connotazioni di

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dito-nellorecchio, bevitore-di-sidro, folk rock barbuto. S, probabilmente hanno inciso un paio di album che ricadevano
in quella categoria. E daccordo, avevano la barba e vestivano
come un mucchio di signorotti di campagna. E, garantito, laccento blues agreste della voce di Anderson sa un po di gusto
acquisito. E il suo principale strumento il flauto. Ma tutto
ci va oltre il punto focale. Perch i Jethro Tull hanno prodotto alcuni dei pi assurdamente creativi, liricamente scabrosi
e sorprendenti album rock degli anni settanta. E A Passion
Play potrebbe anche rappresentare i loro migliori 45 minuti
di sempre.
Una cosa con cui probabilmente il gruppo non sarebbe daccordo. Provenendo dal grande successo di Thick As a Brick,
ma che era ancora uno scherzetto per il concept album che
ancora doveva trovare il suo punto massimo di vendite, il
gruppo si mise a campeggiare presso gli studi Chateau dHerouville in Francia per incidere il successore. Ad ogni modo le
cose non andarono bene per una serie di problemi tecnici, avvelenamento da cibi e nostalgia (Bowie avrebbe sperimentato unesperienza similare quando registr Low nel medesimo
luogo) che al ritorno in Inghilterra, Anderson decise di scartare quel che avevano fatto e ricominciare di nuovo, scrivendo
e registrando un nuovo disco in meno delle tre settimane che
precedevano un grande tour americano.
Come Thick As a Brick, A Passion Play era unaltra continua,
unica suite musicale, ma al contrario del suo predecessore, i
suoi contenuti erano meno scherzosi e pi seriosi certamente non era immediata, ma la sua combinazione di semplice
misticismo con un complesso arrangiamento musicale produsse un album che ancora oggi suona gioiosamente stimolante.
Pubblicato nel 1973, ci sono alcuni interessanti paragoni
con il disco pi importante di quellanno, il Dark Side of the
Moon dei Pink Floyd. Entrambi sono concept albums che
guardano alle scelte che dobbiamo fronteggiare nella vita
di ogni giorno, con temi importanti che includono la religione, il ceto sociale e la morte. Entrambi iniziano con il suono
di un battito di un cuore. Ma nonostante entrambi i gruppi
fossero tra i pi grandi esecutori al mondo di musica progressive, ci sono grandi differenze nellapproccio: lintroduzione
dei Floyd prosegue senza cuciture allinterno della chitarra di
David Gilmour e un morbido canto, lequivalente uditivo
di un bagno caldo, mentre il pulsare dei Tull bruscamente
diventa una ridicola musica da parata, con Anderson come
il Pifferaio Magico che conduce lascoltatore dentro un luogo di incertezza e di limbo. E mentre Roger Waters demarca
chiaramente le sue idee, Anderson crea una poesia irregolare,
anti-narrativa, densa di allusioni e giochi di parole, ma anche
genuina.
A Passion Play segue il suo protagonista morto di recente
allinterno del suo viaggio nella vita dopo la morte, includendo incontri sia con Dio che con il Diavolo un po come
lInferno Dantesco o il Paradiso Perduto di Milton re-immaginati come una rappresentazione teatrale messa su dal
locale Club Rotary, corretta con umorismo satirico e lati sarcastici. Difatti, esiste una considerazione da farsi per i Tull di

questo periodo, che potrebbero rappresentare lequivalente


dei Monty Python: scemi ma intelligenti in egual misura,
sebbene il surrealismo di Oxbridge sia rimpiazzato da una
nordica concretezza portuale (il gruppo originariamente proveniva da Blackpool).
Ma la musica che tiene A Passion Play fuori dal genere prog,
unesasperante assalto di riff incalzanti, densi passaggi strumentali, danze pagane e inserti acustici. C anche una estesa
variet di suoni, con i sintetizzatori usati per la prima volta e
Anderson che suona il sax soprano, mentre il suo flauto viene tracciato pi volte con un effetto cosmico disorientante... e
tutto questo potr anche sembrare, letto su carta, come linfernale archetipo di un pezzo di indulgenza progressive, ma la
realt tuttaltro. La musica certamente complessa, ma non
mai improvvisata o difficile grazie a Dio, ed chiaramente
dipinta per donare allascoltatore il massimo del piacere per
il denaro investito a differenza delle atmosfere psichedeliche o classiche di realt progressive come gli Yes, Genesis e
ELP, i Tull avevano le loro radici nel blues rock, cosa che pu
spiegare perch anche alla loro massima ottusit, i Tull non
abbiano mai suonato come se se la stessero semplicemente
tirando. I vertici delle sezioni (in opposizione alle canzoni)
includono il demoniaco e convulso ritmo di Critique Oblique,
la tensione crescente di The Foot Of Our Stairs e labbandono
esultante di Magus Perd. Ah... e c anche The Story Of The
Hare Who Lost His Spectacles, una favola senza senso alla
Edward Lear proposta con un succoso accento di Lancaster
(date unocchiata al meravigliosamente strano e decisamente disturbante film fatto per accompagnare questa sezione in
concerto un po come Lindsay Anderson che dirige un
balletto di Beatrix Potter).
Alla pubblicazione, A Passion Play non fu ben accettato dalla critica ma nonostante ci raggiunse il primo posto nelle

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classifiche americane. E una cosa che potr sembrare incredibile in qualche modo a cos tanta distanza di tempo, ma dopo
i Led Zeppelin, i Tull erano il pi grande gruppo dal vivo
negli Stati Uniti nel 1973 il gruppo mise in piedi uno spettacolo ed esattamente come i Python, il pubblico statunitense rispondeva in massa alla esagerazione parodistica inglese
offerta. E mentre Anderson aveva ancora sentimenti confusi
sul disco, resta un rimarchevole estratto di teatro musicale
con le palle proveniente da unera in cui i gruppi non erano
spaventati dallo stiracchiare un po il proprio pubblico.
Questa ultima edizione viene bellamente impacchettata
come un libro a copertina dura, con un sacco di note (c anche unintervista con la ballerina morta che compare sulla
copertina del disco). Ed insieme alla stessa A Passion Play,
si ottengono anche le quasi complete sessioni dello Chateau
dHerouville per la prima volta (risistemate e superiori alla
precedente pubblicazione di Nightcap), con ogni cosa rimissata da Steven Wilson, luomo che ha maggiormente lavorato con il progressive.
C una fantastica chiarezza con il nuovo suono confrontato
con quella melmosa delloriginale, anche se un po troppo
pulito in certi punti. Un grande cambiamento linserimento
di 50 secondi mancanti allinterno di The Foot Of Our Stairs,
che a mio parere guastano decisamente loriginale dinamica
e fanno capire perch fossero stati tenuti fuori allinizio.
JOE BANKS

PINK FLOYD
DIVISION BELL
Ho iniziato a scrivere di musica nel 2002,
quando i Tarwater suonarono in citt.
Un concerto come molti altri, ma lastuta
arte dellautostima, combinata con lidea
romantica di ricevere dischi gratuitamente e pass stampa (dalle tue parti, Alex...
ndt) mi ha spinto avanti per qualche
anno. Ho avuto molte possibilit di recensire dischi rivoluzionari come Room
On Fire degli Strokes o lultimo capolavoro glam dei Darkness, Permission To
Land, ed onestamente mi sono sentito abbastanza imbarazzato per quelli che sono
venuti fuori con idioti voli pindarici per
dirci senza vergogna che, s certo, la musica rock stava raggiungendo un nuovo
picco. Fortunatamente per me non ho
mai dovuto recensire un nuovo disco dei
Pink Floyd e probabilmente me ne terr
a distanza di sicurezza la prossima volta

che dovesse accadere.


Ma non c niente da temere con The Division Bell. Che un
disco che giusto non apprezzare. Quando usc nel 1994, gran
parte della critica lo vide come lelegante, sebbene ineluttabile prova del fatto che la vena ispirativa dei Pink Floyd era
tuttaltro che esaurita. Costoro erano i cosiddetti (non detto
senza una vena di malizia) anni di Gilmour, quando la sua
chitarra, quello scivolare, quel minimalismo che ironicamente aveva fatto il suono del gruppo fin troppo completo, quelle
note blues e quelle scale pentatoniche erano quasi tutto quel
che potevano offrire i Pink Floyd. Ma il disco vendette milioni di copie e divenne lultimo disco di studio pubblicato dai
membri rimanenti del gruppo il defunto Richard Wright,
Nick Mason e la sunnominata icona chitarristica.
Sebbene non abbia ricoperto un ruolo attivo nella produzione dellalbum, il fondatore Roger Waters certamente una
presenza con cui fare i conti. The Division Bell un disco ispirato da una miscela di angoscia, risentimento e disillusione la
maggior parte dei quali miravano al tradimento dello spirito
che pervadeva lEuropa alla fine della decade precedente (A
Great day For Freedom), ma innegabile che Waters sia in
qualche modo dalla parte sbagliata di brani come What Do
You Want From Me o Poles Apart. Molto stato detto e certamente continuer ad essere detto circa la durata delleredit
dei Pink Floyd, un gruppo capace di piacere alle orecchie ben
educate come a quelle dellascoltatore occasionale. E nonostante questo box non contribuir con alcuna succulenta veduta allinterno del dibattito, ne fornisce indubitabilmente la
perfetta colonna sonora.
Il suono, su questa edizione speciale per collezionisti, stato
trattato per ottenere un mix da 5.1, rimasterizzato dagli originali master analogici su due lp da 180 grammi in vinile e che
contengono le complete durate per la prima volta. E come se
non fosse abbastanza, il box contiene la replica di un singolo
in vinile rosso di Take It Back, un vinile trasparente 7 pollici ed uno a 12
della replica di
High Hopes con
laltra facciata disegnata a laser,
la rimasterizzazione del 2011 di
The Division Bell
e un disco bluray che include
lalbum in audio
alta fedelt ed un
nuovo video per
il brano Marooned che vinse il
Grammy Award.
Al solito, come
immaginate.
Vale il denaro con
cui stato messo
in vendita? Con

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un album dei Pink Floyd questione soggettiva. Lacquirente medio sa esattamente cosa sta ottenendo, cos non esiste o
non necessario alcun avvertimento, certamente non richiesto. The Division Bell quello che : non il miglior album dei
Pink Floyd seppur, ancora, un capolavoro acustico.
ALEX FRANQUELLI

RUFUS WAINWRIGHT
VIBRATE: THE BEST OF
RUFUS WAINWRIGHT
Ho atteso una uscita come questa per davvero tanto tempo.
In primo luogo, come altro avrei potuto fare a procurarmi la
sua versione di Hallelujah di Leonard Cohen senza entrare in
possesso della colonna sonora di Shrek, cosa questa che non
rientra esattamente fra le cose che voglio fare? Ed ancor pi
importante, Rufus Wainwright si attestato
definitivamente fra i miei cantanti-compositori preferiti degli anni 2000 dopo la grazia
regalata alle mie orecchie con Cigarettes
and Chocolate Milk. Finalmente un artista
che ha ottenuto il successo rivelandosi un
cantautore che canta sul serio, non sussurra,
n tantomeno mugola come gran parte dei
suoi colleghi (che idea, huh?). Tuttavia, mi
addolora un po, ma devo ammettere che in
nessuno dei suoi album mancano canzoni
tappabuchi, necessarie solo a raggiungere il
minutaggio previsto. Ed esattamente come
in ogni Very Best ci sono inclusioni ed
esclusioni che lasciano davvero allibiti. Non
sarei cos stupido da sostenere che la cover
di Rufus Wainwright di Across the Universe quella con il video figo dove c Dakota
Fanning e lui indossa quegli splendidi pantaloni sia pi bella delloriginale. Tuttavia
diversamente dalle tonnellate di cover dei Beatles, almeno le
rende giustizia, e qui, non c verso di trovarne traccia (se non
nel Bonus Disc della Edizione Limitata uscita solo su cd).
Non capisco dove siano finite 14th Street e Beautiful Child,
anche se, nellipotesi in cui lascoltatore abbia gradito la raccolta, questa carenza potrebbe spingerlo a procurarsi il suo
miglior album, Want One. Per non parlare di chicche meno
note come Greek Song da Poses o laesilarante Gay Messiah
presente su Want Two. E mettiamo i puntini sulle i, sebbene
la compilation prenda il nome da Vibrate, non si pu dire che
questa canzone sia riuscita un granch bene, piuttosto trovo
che il vibrato sia ridondante e non ci sia assolutamente nulla
che gli garantisca un adeguato sostegno. Per continuare, va
detto che la maggior parte dei pezzi scelti per Vibrate: The Best

of Rufus Wainwright sono (correttamente) estratti dai suoi


primi dischi, anche perch la sua naturale inclinazione melodica si andata spegnendo dopo Want One. E sono senza
dubbio presenti tutte le sue migliori ultime canzoni. Troviamo inoltre, posizionata provvidenzialmente nella scaletta, la
incalzante The One You Love che colma il vuoto lasciato dalla
citata Vibrate, con la sua melodia commovente e dei cori adorabili che ne arricchiscono lultimo verso. Ad aprire il lavoro
c Going To a Town (il pezzo con cui Rufus ha raggiunto la migliore posizione in classifica attestandosi ad un modesto #54),
una sorprendente divagazione politica di Mr. Wainwright,
che generalmente si occupa di argomenti pi introspettivi, e
che svaria su un caleidoscopico letto di note. Quindi c la canzone che ha dato il titolo allalbum Out of the Game, una sorta
di perdono implorato ai soli fan che non troveranno neanche
un brano di All Days Are Nights: Songs for Lulu, e linedita
Me and Liza. Entrambi i pezzi raggiungono una tensione cos
eccitante che ci che segue ne fa dimenticare le melodie che
non avevano proprio colpito nel segno. Se permessa una
considerazione di pi ampio respiro, una delle stravaganze
di Rufus Wainwright, comune a molti suoi colleghi che ne
condividono la pomposit, stata quella di combattere battaglie esclusivamente
personali, come se la
sua vena compositiva fosse sempre e solo
alimentata da delusioni damore e bottiglie di vino rosso. Ad
esempio, puoi intuire
le parole di The Art
Teacher prima che
escano dalle sue labbra, Ci chiese quale
fosse la nostra opera darte preferita/E
non potetti rivelargli
che era proprio lui.
Detto questo, i due
brani scelti da Poses,
album del 2001, ci offrono Rufus al massimo del suo lirismo e della sua melodiosit. Non serve alcun
commento per le due gemme Mi ha reso uomo, ah! Ma a
chi importa cosa sia stato e Non mi interessa pi di essere
qualcuno, ora sono ubriaco in infradito e vago sulla Quinta
Strada tratte da Poses. E nel frattempo Cigarettes and Chocolate Milk nasconde in acute metafore la sua nota dipendenza
dalle droghe (Sono solo un po ricco, un po Irlandese/Un po
Torre di Pisa/Dovessi incontrarti/Ti prego non arrabbiarti se
mi trovi uno schifo).
A parte queste canzoni, le pi gradevoli sono estratte da Want
One. C Oh What a World, che si dipana lentamente sul ritmo oompah oompah sostenuto dal bassotuba. Poi troviamo
I Dont Know What It Is, che ci offre uno dei suoi cori pi intriganti. E per finire quella Go or Go Ahead, il suo brano pi

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ambizioso, che parte in acustico, piano piano, come un sussurro, fino ad esplodere in quella coinvolgente teatralit per
la quale conosciamo Rufus Wainwright e che ci ha portato ad
amarlo. Se vi piace il contenuto di questa raccolta, non perdete altro tempo, andatevi a comprare Want One.
MARSHALL GU

MORRISSEY
VAUXHALL AND I
Superato il quarto di secolo di carriera, Morrissey pu contare su una alquanto numerosa schiera di affezionatissimi fan
che si compiacciono ad ogni suo minimo battito di ciglia. Lo
stesso non si pu affermare riguardo alla critica, per lappunto
non sempre compiacente. Ed in effetti, ogni capolavoro che ci
ricorda quanto solida sia la sua posizione fra le icone del pop,
stato seguito da pessime uscite in grado di farci spesso ricredere sul suo conto. La carriera di
Morrissey caratterizzata da alti
e bassi. Nelle ultime due decadi,
ad esempio, si sono susseguiti in
maniera spasmodica drammatici tracolli e clamorosi ritorni.
Questa agitata cronaca della
storia della sua critica musicale
solo una delle ragioni per cui
Vauxhall and I cos speciale.
Non solo perch giudicato un
album davvero riuscito sia dai
critici che dai fan, forse addirittura il suo migliore, ma anche
perch ci offre almeno la met
dei pezzi che possono essere indubitabilmente annoverati, per
usare un termine pugilistico, fra i
suoi uno-due. Uscito nel Marzo
del 1994, Vauxhall and I stato il
seguito di Your Arsenal del 1992.
Questultimo, prodotto dal leggendario braccio destro di David Bowie, Mick Ronson, fu esso stesso accolto come il suo
pi bel lavoro fino ad allora, con un Moz finalmente liberato
dal mondo incantato dellindie-pop, e finalmente stimolato
da Ronson e da una nuova band rockabilly a raggiungere
con grande grinta le vette del rocknroll e del glam senza
il timore di sacrificare la sua sensibilit e senza scivolare nel
melenso alla sua maniera. Vauxhall and I lunica occasione
nella quale vediamo il Morrissey del dopo Smiths procedere
di bene in meglio.
In uno dei rari casi di sobriet, Morrissey ha abbandonato,
per questo 20th Anniversary Definitive Master, quellatteg-

giamento sopra le righe che aveva caratterizzato i suoi lavori


precedenti. La sequenza originale delle canzoni viene perfettamente rispettata. E questo ci d davvero lopportunit di rivisitare un lavoro di ventanni fa con il proverbiale senno di
poi. E per fortuna Vauxhall and I rimane un gran bel disco.
Addirittura si potrebbe osar dire che con il passare del tempo
sia diventato ancora pi affascinante.
Con la perdita di Mick Ronson, morto di cancro nel 1993, Moz
si rivolto ad un veterano, Steve Lillywhite, uno in grado
di creare atmosfere intriganti anche nella produzione di band
con un solido ed inequivocabile stampo rock. Il ricco stile di
Lillywhite con il suo caratteristico wall of sound unaltra
ragione per la quale Vauxhall and I un disco speciale. Una
calda ed accogliente leggerezza accompagna ogni canzone,
che sia lenta o pi ritmata, conferendo allalbum una notevole coesione ed un che di miracoloso. Non c il fulgore caratteristico di Ronson, ma si distingue perfettamente quella tipica
atmosfera suadente con tutto ci che caratterizza e soddisfa le
esigenze di Moz.
Dappertutto su Vauxhall and I si possono distinguere suoni
ben centellinati in momenti cruciali. Il basso registrato in
modo da sembrare un sequencer ed il feedback che introduce
Spring-Heeled Jim. Il suono metallico, quasi industrial delle
batterie, ed il massiccio muro
sonoro di Speedway rafforzano in maniera cos vigorosa i
versi sprezzanti di Morrissey,
che un mezzo-tempo dilatato rappresenta il modo ideale
per trasmetterne il messaggio.
Quei dialoghi campionati che
possiamo ascoltare su SpringHeeled Jim, Billy Budd e, solo
se si hanno a disposizione le
cuffie, su Why Dont You Find
Out Yourself, ci riportano indietro al tempo della distaccata Rubber Ring degli Smiths.
Accrescono limpressione di
essere stati sottoposti ad una
molto ben accurata e coinvolgente esperienza sonora.
Ci aiutano anche ad aprire
una finestra sul mondo di
Morrissey. Moz con la sua musica ha sempre inteso trascinare
lascoltatore nei meandri pi intimi della sua ricercata idiosincrasia. Il suo un universo di pensieri, sensazioni, valutazioni e considerazioni popolato da personaggi ben caratterizzati, sia immaginari che realmente esistiti. Pi di qualunque
altro suo lavoro fino ad allora e da Vauxhall and I in poi, nulla ha reso in modo pi brillante il suo mondo; unoperazione
svolta in maniera cos completa e suggestiva da indurre lascoltatore a credere di essere stato introdotto ai segreti di un
circolo riservato, o come forse preferirebbe Morrissey, di una
banda di mafiosi malviventi. Riferimenti colti alla letteratura
e non solo spaziano da Graham Greene a Dickens, da Melville

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a Presley. E nulla di tutto ci sembra affettato o ammiccante,
unaltra ragione che fa di Vauxhall and I un album davvero
riuscito.
Inoltre Alain Whyte e Boz Boorer, i chitarristi della band,
hanno contribuito con del materiale davvero buono. La melodia naturale e larpeggio scintillante di Hold On To Your
Friends, Why Dont You Find Out For Yourself ed I Am Hated
For Loving ricordano in modo rassicurante gli Smiths, pur
senza scimmiottarli. La band di Morrissey non godeva di buona fama presso la critica per il fatto di essere un po troppo seriosa e compassata, tuttavia Whyte e Boorer hanno aggiunto
trame ed hanno sviluppato uno stile da escludere che siano
l solo perch si presentano fighi e con il taglio pompadour.
Non stato assolutamente messo da parte quel fascino per
il rock pi classico. Piuttosto siamo al cospetto di trame sofisticate, cos come nella sinistra chiusura di Hold On To Your
Friends. E tutti questi elementi confluiscono perfettamente
nella riuscitissima The More You Ignore Me, The Closer I Get.
Il giro rockabilly rallentato di Boorer scava letteralmente fin
dentro le tue orecchie fino ad essere oscurato da un arpeggio
lussurioso. E in tutti i brani dellalbum i cori di Whyte denotano una notevole padronanza della materia e ce lo mostrano
in tutta la sua perizia.
E poi c proprio lui, Morrissey. Probabilmente la vera ragione
per cui Vauxhall and I cos speciale proprio il fatto che lo
troviamo a suo agio, indulgente e di buon umore, almeno per
quanto pu esserlo uno come lui. La sua indubitabile gaiezza in The More You Ignore Me, The Closer I Get ha fatto del
brano la sua unica hit in territorio nordamericano. davvero
difficile pensare al Morrissey di oggi che chiede ad un altro
essere umano, e senza ironia, fammi entrare, anche ove
questo voglia significare prendere la strada pi facile e farsi
sottomettere. N mi sembra che oggi consiglierebbe ancora
di tenersi stretti i vecchi amici a tutti costi perch semplicemente potrebbe arrivare il momento in cui si ha bisogno
di loro. Ci sono senzaltro accenni allamarezza ed al senso di
persecuzione che avrebbero contraddistinto i suoi lavori successivi, tuttavia anche questi momenti sono buoni per prendere una piega civettuola come nelle parole di Speedway che
recitano Tutti i pettegolezzi che mi inchiodano/Non ho mai
detto fossero completamente infondati. Se c una critica da
fare a Vauxhall and I che le ballate diventano troppo eteree
nel finale. Used To Be A Sweet Boy e The Lazy Sunbathers
sono carine, ma difficilmente potrebbero rientrare fra le pi
belle canzoni di Morrissey, anche nel pi astruso degli elenchi. Ed infine c materiale sufficiente anche per quei fan che
si stanno chiedendo come sarebbe stato questo album se lo
avesse potuto produrre Ronson. Impossibile a dirsi, sebbene
qualche spunto ce lo pu offrire il disco incluso in questa riedizione che ci offre un concerto del 1995. Le cinque canzoni
estratte da Vauxhall and I suonano piuttosto bene, rese in
maniera essenziale e con un adeguato incedere rocknroll.
Manca la brillantezza di Lillywhite, ma lenergia sprigionata
rende assolutamente intrigante lidea di una produzione alla
Mick Ronson.
In ogni caso difficile pensare ad unaltra versione di

Vauxhall and I. In questo tassello essenziale della carriera di


Morrissey e degli Smith, le canzoni, la loro esecuzione e la
produzione si incontrano in un punto che rende il risultato,
per dirla con una sola parola, speciale.
JOHN BERGSTROM

MIKE COOPER
PLACES I KNOW /I MACHINE GUN CO.
La pi celebre affermazione che si pu trovare nella biografia
di Mike Cooper rifiutai un offerta per entrare a far parte
degli Stones. E fu proprio cos allinizio degli anni 60, nel periodo in cui gestiva a Reading un club nel quale si suonava
blues; questo episodio ha contribuito a creare attorno a lui
una reputazione non proprio buona nel mondo del rock, tuttavia osservando oggi il suo percorso, certo non si pu dire
che, da allora, sia rimasto fermo a guardare. Semplicemente Cooper aveva altre cose nella testa, e se solo si fosse unito
agli Stones, probabilmente non sarebbe riuscito a realizzarne
nemmeno una: si diletta nellarte del collage, un pittore, un
viaggiatore, un giornalista musicale, ed un estimatore cos
fanatico delle camicie hawaiiane, che potrebbe sciorinare
una lezione intitolata: La complicata origine post-coloniale
della camicia hawaiiana. Quando li incontr, gli Stones erano un gruppo di musicisti alle prime armi: avevano di sicuro
buone intenzioni, ma, a suo modo di vedere, gli prospettavano una vita monotona e noiosa.
Dopo che le loro strade si separarono, Cooper lasci lInghilterra per recarsi ad Almunecar, nella Spagna meridionale. Qui
ebbe modo di leggere Borges e la filosofia medievale e musulmana, ma concep altres lidea di produrre un disco da solista,
cosa che cominci a fare nel 1969 per letichetta Dawn. Trout
Steel, nel 1970, fu il suo secondo album da solista e la sua prima epocale dichiarazione di intenti; Places I Know e Machine Gun Co., rispettivamente quarto e quinto album, uscirono
nel 1971 e nel 72. Cooper voleva che uscissero contemporaneamente, che fosse un album doppio, tuttavia, in una decisione assemblare con uomini in abito che fumavano sigari
ed indossavano cravatte di cattivo gusto, nella quale si tenne conto dei gusti musicali cos come dei risvolti economici
e politici dellopera, come egli stesso stigmatizz mostrando
tutto il suo humour allAquarium Drunkard, fu deciso che
fossero pubblicati separatamente. Di l a poco, quando Cooper
prosegu nella sua eclettica carriera collaborando con scrittori
e pittori alla realizzazione di spettacoli adatti allaccompagnamento di film muti, uscirono fuori catalogo.
La Paradise of Bachelors, etichetta che si sta facendo un
nome nel fiorente mercato discografico delle ristampe, ha
dedicato ben due anni alla ricerca dei master originali. E, per
la prima volta dalla loro prima pubblicazione, abbiamo oggi

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OLDIES BUT GOLDIES

OLDIES BUT GOLDIES

a disposizione proprio quei dischi e di nuovo in vinile. Ed


sorprendente, andando a riascoltare gli album, che Trout Steel fu il primo lavoro, e che gli altri due siano stati composti
in un momento successivo. Lontani dal contesto culturale
dellepoca, si direbbe esattamente lopposto: in particolare
Places un album di canzoni pi sobrie rispetto a quelle che
ci regala Trout Steel che trasuda tutta la maestria di unartista
in stato di grazia. I dischi si muovono tutti nello stesso spazio
musicale, seppur con differenti sfumature; Cooper si avvicin
prima al folk britannico di Bert Jansch e Michael Chapman,
si appassion al country-blues, per poi virare, una volta conosciuti Pharoah Sanders ed Ornette Coleman, verso le sponde
molto pi lontane del free-jazz. La musica senza confini che ci
regalano queste registrazioni accoglie tutte queste influenze:
improvvisazione, folk-rock, blues, musica popolare e da camera. I suoi registri alti che padroneggia con abilit, cos come
la sua chitarra, suonata con destrezza, ma senza eccessi, sono i
cardini attorno ai quali ogni cosa gira attorno.
Cooper ha sempre avuto una propria teoria che lo ha guidato
in tutte i suoi esperimenti ovvero che il country-blues ed
il free-jazz sono entrambe musiche microtonali che imitano
da vicino la voce umana e possono essere gestite allo stesso
modo di questa. Ma queste elucubrazioni non possono che
apparire cervellotiche ed esagerate, se consideriamo che non
esiste nulla di pi vago di una teoria sulla musica. Il calore
del folk-rock palpabile in tutti e tre gli album, anche quando i caratteri distintivi del folk-rock si dissolvono nel progetto
musicale complessivo. Il tono adoperato da Cooper morbido, aggraziato, ma sa essere altrettanto pungente e sgomento:
Tutto questo mio, ed anche di pi, canta nel ritornello di
Broken Bridges su Places I Know. E nulla di quanto sto dicendo sembra spingerti ad andar via, dice in Night Journey,
un brano che ricalca la dylaniana It Takes a Lot to Laugh, It
Takes a Train to Cry. Non puoi capire come venga da me di
quando in quando, canta in Time to Time, una delicata ballata ubriaca di amore.
Tutte queste canzoni, estratte da Places I Know, sono dei piccoli esercizi realizzati da Cooper per tributare un omaggio ai

suoi colleghi preferiti. E fanno da apripista per i


voli della sua immaginazione su Trout Steel e
Machine Gun Co., dove la band guidata da Cooper ingaggia improvvisi duelli sonori entrando
ed uscendo dai canoni della canzone popolare
con invidiabile maestria. Il sassofonista Geoff
Hawkins, il contrabbassista Harry Miller ed una
cricca di amici hanno formato, seppur non sempre tutti allo stesso tempo, una band in grado di
suonare qualunque cosa, mantenendo sempre
e comunque quella buona e sana energia che
caratterizza la musica di Cooper. Ive Got Mine
vaga attraverso undici minuti di quiete, dove la
frase cantata si alterna a lunghe improvvisazioni
strumentali che sembrano distillare miele da un
cucchiaino. Non mancano momenti pi ruvidi
il lamento sputacchiato dal sax su The Singing
Tree estratta da Machine Gun Co. ad esempio, cos
come i fiati su Goodbye Blues, Goodbye che irrompono come
una fanfara di St. Louis messa in fuga da un poliziotto incazzato. In ogni caso gli album si snodano lungo sospiri che ondeggiano e lunghe parti che scorrono libere attraverso le accordature aperte di Cooper, mentre gli altri strumenti si stringono
intorno a lui dialogando fra loro. In un certo qual modo ricorda Van Dyke Parks; entrambi amanti della tradizione, cos
come schiavi di uninnata eccentricit che porta a produrre e
concepire dischi con regole diverse, che lartista non si pone il
problema di spiegare od esprimere con chiarezza.
Improvviso, ecco ci che faccio punto. Non mi interessa
nientaltro, ha detto Cooper a Grayson Cooke, un video artista con il quale ha collaborato. la stessa improvvisazione
la ragione che mi porta a suonare. Sulla carta sembra laffermazione minacciosa di un purista, una sorta di verit ultraterrena, ma Mike Cooper suona e produce musica in una
capanna con porte e finestre aperte; semplicemente, per lui
improvvisare come dare delle opportunit. Ha citato esplicitamente Astral Weeks di Van Morrison e ne puoi sentire
il suo dolce fluire intorno ad un Cooper che rimane centrato,
serafico ed immobile.
JAYSON GREENE

BOB MARLEY
LEGEND
Cera davvero un qualche buon motivo per ripubblicare
Legend ancora una volta, eccetto del bisogno di qualcuno
di raccogliere un altro po di denaro con lalbum reggae pi
venduto di sempre ? Il conto corrente di Rita Marley non
sufficientemente sontuoso in questo periodo? Non potrebbe
essere che la Island/Tuff Gong pensino di dover mantenere la

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OLDIES BUT GOLDIES


memoria di Bob Marley ancora viva a 33 anni dalla morte?
Legend Remixed stato pubblicato nel 2013; una ri-masterizazione del disco, originariamente pubblicato nel 1984, era
gi uscita nel 2002.
La motivazione verosimile per questultima uscita tecnologica. La nuova versione di lusso un pacchetto che comprende un cd e un audio blu-ray. Per il secondo, il produttore Bob Clearmountain ha missato i nastri originali in 5.1
(cinque altoparlanti pi un subwoofer, invece dei soliti due
altoparlanti stereo) con il risultato di ottenere un suono pi
ruvido con meno compressione e maggior profondit. La qualit sonora indubbiamente superiore rispetto a un comune
compact disc e di gran lunga superiore al formato MP3. Dunque? La maggioranza dei consumatori di musica non comprano pi cd oggigiorno e non solo i giovani. Come innumerevoli e frustrati audiofili hanno lamentato, ha pi senso oggi
migliorare la qualit dei files da scaricare (come Neil Young
sta facendo con il suo progetto PonoMusic) oltre alla scadente
qualit delle cuffiette e del suono degli iPod.
Dunque che cosa pu ottenere lacquirente in pi con Legend
(edizione del 30esimo anniversario) al di l di un suono migliore? Due versioni alternative di Easy Skanking e Punky
Reggae Party, nessuna delle due un pezzo da avere a ogni costo, e loriginale versione di No Woman No Cry dallalbum
Natty Dread. La confezione arricchita da un libretto di 28
pagine con foto, note e le riflessioni di Sir Paul McCartney e
Stevie Wonder sulla grandezza di Marley.
Se avete bisogno di queste cose effimere, andate pure avanti.
Ma la storia interessante circa Legend non ha niente a che
fare con i remissaggi o le confezioni di lusso. La critica ha notato che lalbum, originariamente pubblicato tre anni dopo la
morte di Marley, lo mostra pi inoffensivo e sedato di quanto
in precedenza. E questo era intenzionale. Chris Kornelis, in
un recente articolo, ha riportato che due anni dopo la morte
di Marley, Chris Blackwell, il capo della Island Records, ingaggi Dave Robinson, co-fondatore della Stiff records, per
mettere insieme una raccolta di canzoni di Marley. Robinson,
verificando le vendite degli album, fu sorpreso nello scoprire
che il re del reggae non spostava milioni di quelle unit che
lindustria chiama prodotti. Aveva avuto vendite rispettabili, nellambito delle centinaia di migliaia, ma non in quello
delle superstar.
Robinson, sostiene Kornelis, pens che avrebbe potuto vendere un milione di copie dellipotetica raccolta, ma per farlo, avrebbe dovuto mettere insieme non solo una collezione di canzoni
ma Marley stesso. La mia visione di Bob
da un punto di vista di marketing disse
Robinson era di venderlo a un pubblico
bianco.
Robinson aveva limpressione che gli
acquirenti periferici di dischi erano
preoccupati dallimmagine di Marley
quella di uno sistematicamente fatto,
un iconoclasta politicamente associato alla violenza. E cos commission

un ricercatore inglese, Gary Trueman, per identificare gruppi di acquirenti bianchi dei sobborghi dellInghilterra.
I gruppi identificati dissero a Robinson che quanto connesso alla rivoluzione Rasta allontanava i consumatori di razza
bianca. E cos, con un paio di eccezioni, Legend venne incentrato sul materiale di Marley pi ottimistico, musicale e meno
politico.
Lalbum ha lesasperante gioioso Three Little Birds (usato
per il ritorno a scuola in una pubblicit), One Love (riproposto come jingle dallente del turismo della Giamaica), Is This
Love? e Waiting in Vain. Ma non Revolution, Them Belly
Fully (but we hungry), Slave Driver, Rebel Music e certamente non Burnin and Looting.
La strategia di Robinson ripag sicuramente. Legend ha venduto pi di qualsiasi altro disco di reggae con oltre 15 milioni
di copie vendute negli Stati Uniti e oltre 27 milioni in tutto il
mondo. Chris Kornelis riporta vendite di 250.000 copie vendute nei soli Stati Uniti ogni anno.
Bob Marley non fu mai un portavoce radicale per i defraudati, in Giamaica e nel resto del mondo. Le sue influenze formative erano il R & B e la musica soul americana, ed aveva
sempre scritto dolci e affettuose canzoni damore. Legend ne
propone alcune delle migliori. Ma la raccolta cos inclinata
verso il contenuto amoroso che rappresenta una veduta distorta di questo artista ancora amato ed influente.
Invece di bombardarci con unaltra versione di Legend, i fans
che hanno conosciuto Marley solo atraverso quella raccolta
farebbero bene a dare unocchiata a Catch a Fire, Burnin,
Natty Dread, Survival e Uprising. Quei dischi pi pungenti, incazzati, danno un ritratto pi completo dellimmagine
dellex-abitante dei bassifondi di Kingstone che aveva molto
pi da offrire al mondo di una musica facile da ballare.
GEORGE DE STEFANO

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OUTSIDER

MIXED UP

LIBRI, MUSICA, CINEMA, FUMETTI, ARTE, CAZZATE, POLEMICHE, ETC. ETC.

WINWOOD-PETTY // BLACKBERRY
SMOKE // PAUL REVERE // DEVIL
MAKES THREE // AMERICANA //
ALLMAN BROS // X // ELECTRIC
FLAG // BAND // DEVO // GARY
CLARK JR // GRAM PARSONS // RADIOHEAD // DEEP PURPLE // REM //
TRUE DETECTIVE

AMERICANA NON COME MOLTI


CREDONO UN SINIMIMO DI COUNTRY
ROCK. VEDIAMO ALLORA COS.

TRUE DETECTIVE UNA SERIE TV


CHE D DIPENDENZA. FIDATEVI, E
CERCATE DI VEDERLA.

DEVO. UN DVD SU QUESTA GRANDE


ROCK BAND AMERICANA. CANZONI CHE
SCONVOLGERANNO LA VOSTRA TESTA.

EMILIANO RA-B

SPIGOLATURE.7
Una cosa che musicisti, critica ed appassionati di musica
in generale faticano moltissimo a capire che, in linea di
massima, alla maggior parte delle persone, della musica
non gliene frega un cazzo. La gente, in media, vive la propria vita tranquillamente come se non esistesse. Poi, ogni
tanto, quando ascolta in radio o in tv, o mentre fa la spesa
allEsselunga o allEurospin, qualcosa che incontra il loro
gusto, forse (una volta su cento, tipo) si informano su chi sia
lautore. Stop.
Il mio vicino sul treno Roma/Milano un signore di tipo 50
anni, con un sacco di sfregi in faccia, che parla solo napoletano stretto e ascolta i Rammstein in cuffia.
Per tipo unora sono stato convinto che fosse unallucinazione dovuta al sonno, ma ora ha parlato col controllore milanese (che si fatto ripetere per tipo tre volte il codice del suo
biglietto perch non capiva cosa minchia dicesse), quindi
vuol dire che esiste davvero.
Avete rotto il cazzo co sti cuochi.
Porca puttana, che tristezza.

Volete davvero parlare


di decadenza del nostro
paese?
Smettetela per un attimo di lamentarvi della
politica, della musica,
della sanit, fate un bel
respirone e guardate la
faccia della nuova Miss
Italia.
Se quella lespressione migliore della bellezza italiana, la gente
non ha solo il diritto,
ma il preciso dovere di
emigrare.

Foto Diletta Parlangeli

Arriva un momento in cui ti capita di andare nei posti e pensare che pieno di ragazzini. Quel momento ha un nome e si
chiama: Sei un vecchio di merda.
La mamma della famiglia cinese che mi vive di fronte, oggi
tornata a sfoggiare la magliettona (che, da quanto ho capito, usa come pigiama) con scritto PRESIDENTE SIAMO
CON TE! e il faccione di Berlusconi stampato sopra. Non
quello di Renzi, non quello di Grillo.
Di Berlusconi.
Non c niente da fare, questi proprio non vogliono integrarsi.

OUTSIDER

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LIVE

STEVE WINWOOD TOM PETTY


- di Michael McDade Questo settembre, per la precisione il 20, due dei nostri beniamini hanno fatto tappa a West Palm Beach, Florida. un lungo tour
americano che purtroppo non vedremo mai in Italia. Sembra di stare sempre alla finestra in questo paese.
Sabato sera avevo i biglietti per andare a vedere Steve Winwood e Tom Petty... che concerto! Avevo visto Petty alla tv in precedenza e conoscevo alcune sue canzoni Wont Back Down e, logicamente, American Girl ma prima dello spettacolo di sabato
non avrei potuto elencare il titolo di una sola canzone di Steve Winwood. Non avevo familiarit con nessun suo prodotto o con
quello che aveva fatto nella sua carriera musicale. Non sapevo nemmeno che fosse stato nei Traffic. Probabilmente i miei 30
anni mi impediscono di sapere a memoria tutta la storia del rock.
Questa una delle ragioni per cui amo andare a vedere i grandi nomi. Se non ho mai sentito nessun loro brano, mi spingeranno
a volerne sapere di pi oppure no. Oppure, se avessi sentito un po di cose ma non fossi ancora un fan, lo spettacolo mi farebbe
diventare un loro appassionato. Questo show mi ha lasciato la voglia di saperne di pi.
Lo spettacolo era diviso in due parti con Winwood che suonava il suo materiale per primo e poi Petty che suonava il suo rock nella
seconda. Avrei voluto vederli insieme invece di vederli separatamente. Sarebbe stato davvero divertente vederli scambiarsi gli
accordi e fare assolo luno sui pezzi dellaltro. Inoltre, di solito, quando un artista viene fuori e suona un tempo e laltro ne suona un
altro, uno dei due dovr avere un tempo pi breve dellaltro. In questo caso hanno avuto entrambi il medesimo tempo per suonare.
La parte di Winwood stato tremendamente breve, ma micidiale. Ha suonato alcuni brani dei Traffic con il pubblico che impazzito Dear Mr Fantasy e Who Knows What Tomorrow May Bring. Ha anche eseguito bei brani dai suoi dischi con lo Spencer Davis Group come Higher Love e Gimme Some Lovin ; il suono di basso sul secondo brano era assolutamente incredibile.
Il sassofonista, Paul Booth, era, oltre a Winwood, il musicista cui sono state date le
maggiori opportunit di eseguire assolo. Booth un sassofonista fantastico. Quando
Winwood ha iniziato Dear Mr Fantasy e poi Gimme Some Lovin il pubblico andato
fuori di testa. Questuomo gi perfetto di suo, con il suo piano e organo, e con lunico
sapore di jazz che aggiunge alla sua musica. Come ho appena detto: un gran concerto
ma troppo breve.
Subito dopo, come ha detto Winwood, cerano i ragazzi della Florida: Tom Petty
and the Heartbreakers. Questi ragazzi non sono in tour giusto per esserlo perch
stanno ancora stanno promuovendo Hypnotic Eye. Petty ha eseguito due pezzi da
quel disco, American Dream Plan B e Foolish Man. Poi ha suonato anche brani famosi come The Last dance with Mary Jane e Free Fallin con un accompagnamento
del pubblico. Una delle cose migliori nel vedere il concerto di Petty stato sentire i
fan cantare tutti i pezzi e ballare. Sebbene molti stessero seduti sulle sedie, era ovvio
che stavano godendosi lo spettacolo. Daltra parte, come ci si
pu sbagliare quando Petty lascia praticamente ogni assolo a
Mike Campbell? Ma anche il resto del gruppo di talento. Difatti fa sembrare Petty migliore di quanto Petty faccia sembrare loro. Oltre a tutti i brani noti, Petty ha eseguito anche una
delle sue canzoni pi rare, Southern Accents, lui, da solo con
la chitarra acustica. Forse la cosa migliore dellintera serata,
stata The Hardest Thing. Per il bis ha suonato American Girl
dicendo: Non avremmo potuto andar via senza suonarla.
Un concerto per veri fan di Winwood e Petty. Mi piace guardare un pubblico che apprezza i musicisti di cui io non ero pienamente al corrente ma verso cui ho avuto cos tanto amore
e rispetto. Ho grande rispetto per Winwood e Petty; anche se
non sono uno che definirei un vero appassionato.
Eppure entrambi hanno fatto un concerto eccellente e li raccomanderei a chiunque non li abbia ancora visti. Sono solo
dispiaciuto che non abbiano fatto neppure una canzone insieme, ma, in fondo, che importa? Entrambi hanno fatto buon
rock, che siano stati insieme su quel palco o no.

110

OUTSIDER

MIXED UP

INTERVIEW
di Sterling Whitaker

BLACKBERRY SMOKE
Si sono fatti un pubblico alla vecchia
maniera: un concerto alla volta, pi di
250 concerti lanno.
Prendete un po di Blackfoot, e Charlie
Daniels Band.
Buttateci un po di classici Aerosmith,
Stones e del vero country tipo Billy Joe
Shaver con un pizzico di bluegrass!
Lasciate invecchiare per 14 anni in
botti di rovere e otterrete i Blackberry
Smoke.

Potrebbe essere il pi grande gruppo


che non abbiate mai sentito che
probabile se tutto quel che fate ascoltare le radio country americane. Il
gruppo rock con lanima proveniente
dalla Georgia si guadagnato una leale e fanatica base di appassionati nel
corso degli ultimi dodici anni, pi per
il passaparola giustificato dei loro incendiari concerti. Hanno pubblicato tre dischi
di studio su tre differenti etichette ma non
hanno mai catturato lenergia dei loro spettacoli su un formato audio
fino alla pubblicazione
recente di Leave a Scar:
Live North Carolina
(n.17) una confezione
che include un cd ed un
dvd. Ed i lettori del giornale The Boot lo hanno
votato Disco del Mese
di luglio. Ci siamo incontrati con il cantante
Charlie Starr per parlare del nuovo album
dal vivo, delle difficolt
del mondo della musica
e del prossimo disco di
studio.

Il tuo gruppo famoso per i suoi


concerti, ma avete impiegato molto per pubblicarne uno. Perch
questo vi sembrato il momento
giusto?
Non saprei. Ci semplicemente parsa
la cosa giusta da fare, adesso. Nei passati tredici anni ci siamo appassionati ad
ogni idea, ogni progetto, e ci siamo impegnati a registrarli in studio. E il music
business ci ha obbligato a lunghe attese per vedere le nostre cose pubblicate.
Non mai stata colpa di nessuno, forse
abbiamo sempre colto la pagliuzza corta... questa situazione ci ha trasformato
in una band dal vivo, sempre in giro e
non detto che noi lo siamo veramente. Ma la nostra vita stare in tour. E
questo un assaggio della nostra vicenda di frustrazione con il mondo degli affari. Poi dopo la pubblicazione di
The Whippoorwhill siamo stati in tour
per grosso modo un anno ed avevamo
davvero voglia di fare un altro disco
ed stato l che le cose hanno ricominciato farsi strane di nuovo. Credo che
stia proprio nella natura attuale del
business musicale attuale. Credo. Cos
abbiamo pensato: Beh, c una cosa
per certo che potremo controllare in
prima persona ed la registrazione di
un concerto!. In precedenza avevamo
pubblicato un dvd dal vivo, ma i fans ci
dicevano che era bello ma che non potevano ascoltarselo in auto... e dato che

avevamo questo spettacolo in North


Carolina e sentivamo che i cilindri
marciavano alla perfezione, abbiamo
pensato che sarebbe stato il momento
ideale per registrare un concerto.
Com esattamente il procedimento di lavoro per un disco dal vivo?
Nulla a che fare con un lavoro di studio, tutto molto pi veloce e pratico.
Devi solo sperare di avere una buona
serata, perch il tasto di registrazione
partito. Abbiamo registrato lintero
spettacolo, credo 23 brani, ed il dvd
non contiene lintero concerto perch
non ci sarebbe stato spazio per la parte
di documentario; cos abbiamo pensato
di concentrarci sui pezzi che non erano
nel primo dvd e mettere lintero audio
live nel cd.
Ti senti nervoso a registrare dal
vivo?
solo una questione di testa. Tutto dipende da l. Non c nientaltro da aggiungere. Avremmo potuto dire che
quel concerto era una merda e avremmo potuto registrarne un altro, dato
che nessuna band perfetta. Ma tutto
ci sembrato buono. Ci sono delle imperfezioni, le sento qua e l. Credo anche di aver sbagliato un paio di volte
un testo o due. Ma alla fine della serata
la gente che era presente aveva avuto
buone impressioni cos abbiamo tenu-

OUTSIDER

to il tutto. Credo che tutti siano soddisfatti del risultato.


Avete ritoccato i brani o lasciato
tutto comera ?
Nessun ritocco. Lunica cosa che cambiata un po la sequenza per assimilarci maggiormente al dvd. Quando
registrammo il primo Live at the Georgia Theatre avevamo avuto qualsiasi
genere di problemi con lattrezzatura e
quello s che venne ritoccato abbastanza dato che era una serata da tre ore e
passa di musica. Non stato questo il
caso perch abbiamo lavorato con gente del mestiere.
Stare in giro cos tanto ha un impatto sulla vostra vita personale?
Come fate a gestirla?
Per molti di noi sempre stato cos,
dato che i matrimoni sono venuti dopo
che abbiamo formato il gruppo. tutto
un andare e venire, andare e venire.
Quando le cose vanno bene un bene.
sempre duro star lontano dalla famiglia, in particolare dai bambini, in particolare quelli piccoli. Ma non sarebbe
molto differente se fossimo nellesercito, spediti qua e l in posti differenti del
Paese. Avevo uno zio che era capitano
in Marina ed ha vissuto ovunque, era
sempre in giro. Lo stesso sarebbe se
vendessimo enciclopedie....
Hai fatto cenno ai pro ed i contro
del registrare musica, la cosa che
in primo luogo vi d da vivere.
Suonare dal vivo non vi pu essere
rubato, ma che dire della gente che
scarica illegalmente?

Beh, una cosa buffa. E laltra faccia


della medaglia sono quelli che registrano dal vivo dato che noi non siamo
mai stati una di quelle band che cacciano quelli che registrano dal vivo. Ne
parlavo laltro giorno con un amico che
mi diceva: Se la gente viene e registra
un concerto e poi lo scambia su un sito
e suona come una schifezza, tu probabilmente non te lo compri!. Io penso
che se la gente ascolta un pessimo suono dovrebbe chiamare il tipo che lha
registrato non il gruppo che ha suonato. Se la registrazione suona come una
merda non colpa dei Blackberry Smoke... ed un sacco di gente ci fa veramente attenzione. Davvero fanno attenzione al modo in cui registrano perch
per loro una forma di arte cercare di
catturare lenergia che c in quel posto.
E sono quelli che non te lo vendono
poi, ma lo passano a quelli veramente
interessati ad ascoltarselo. La maggior
parte di quei tipi sono dei puristi, io la
penso cos. Credo che quelli che davvero rubano la tua musica siano quelli
che registrano e scambiano materiale
coperto da diritti. una storia complicata. Ovviamente non corretto, ma
chi non lha mai fatto? Come dire uno
che spergiuri di non aver mai visto un
porno sul suo computer.
E questo ha mai influenzato le vostre scelte nel registrare un disco
perch immaginavate che comunque poi ve lo avrebbero rubato?
Non ci abbiamo mai pensato. Perch
non abbiamo mai guardato alla nostra
carriera come un fuoco di paglia. Non
c la necessit di fare un disco allanno. Siamo a cavallo di una
palla che rotola da dodici,
tredici anni. Certamente avremmo voluto fare
qualche disco in pi, ma
pare che ogni volta che
prendiamo una decisione accada qualcosa che
ce lo impedisce... Stiamo
finendo adesso un nuovo
disco di studio e ne sono
contento. Con lEP e gli
altri fanno quattro album
di studio. Avrei sempre
preferito fare una manciata di buone cose invece di
venti fesserie!.

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DEAD FLOWERS
- di Andrea Hawkes -

PAUL REVERE
THE MADMAN OF
ROCK &ROLL
7 gennaio 1938/ 4 ottobre 2014

Paul Revere (nato Paul Revere Dick)


organista e leader del gruppo rock
Paul Revere and Raiders, scomparso il 4 ottobre nella sua casa in Idaho,
per cancro.

Grazie ai suoi abiti colorati e alla sua


verve si becc presto il soprannome di
il pazzo del rock & roll.
Paul Revere ed i Raiders iniziarono nel 1963 con una cover di Louie,
Louie di Richard Berry che avevano
gi portato al successo i Kingsmen.
Arrivati alla Columbia nel 1964 capitarono sotto le capaci mani del produttore Terry Melcher e da l fecero alcuni dei singoli americani pi riusciti
degli anni sessanta.
Pezzi che avevano una loro originalit anche se ovviamente lincipit gli
era arrivato ascoltando cose inglesi
dei Rolling Stones o degli Animals.
Kicks, Hungry, Good Thing, Him or
Me, Whats It Gonna Be e la cover di
Bird on a Feather di Joe South restano
nella storia.
Il loro grande successo arriver nel
1971 con Indian Reservation (The
Lament of the Cherokee Reservation
Indian), una cover di John. D. Loudermilk, cantata dal nuovo arrivo Freddy Weller, che divenne il classico tormentone da classifica.
Oltre a Revere, dei Raiders originali
erano gi morti Drake Levin e Mike
Smith.
La band venne in Europa solo una
volta, con i Beach Boys nellestate del
1969.

112

OUTSIDER

MIXED UP

INTERVIEW
di Maurizio Dr Feelgood Faulisi

THE DEVIL MAKES THREE


Una band che suona americana ma anche molto di pi.
Suoni della tradizione riproposti in ambito rock.

Lo scorso 6 giugno, nellambito del tour europeo organizzato


per dare slancio al loro quarto album di studio, uscito negli
USA a fine dello scorso ottobre ma distribuito solo ora dalle
nostre parti, i Devil Makes Three hanno toccato lItalia con
una sola data, quella organizzata dal periferico Lo-Fi, uno
dei covi di riferimento per i rocker milanesi amanti dei suoni
trendy, davanguardia, indie e rock and roll in generale.
E non c davvero nulla di pi trendy di quel nuovo filone
rock che guarda al passato, ai suoni della tradizione bianca e
nera, per rigenerarsi o quantomeno produrre nuova linfa per
poter guardare avanti.
Suoni della tradizione emessi da strumenti acustici, utilizzati
nellold time music, nel folk e nel bluegrass, che ciclicamente
vengono riproposti in ambito rock per dare unimmagine di
ritorno a casa ad artisti che nel loro DNA hanno il seme piantato da gente come Charley Patton, Eck Robertson o in tempi
pi moderni da Leadbelly, Seeger o Guthrie.
Come successo a suo tempo dal Mellencamp di The Lonesome Jubilee, dallo Springsteen delle Seeger Sessions e
da altri artisti americani come
Hiatt, Fogerty, Earle
La storia dei Devil Makes Three
comincia a Santa Cruz, California col nuovo millennio. Da
allora hanno prodotto quattro
album e due live, hanno suonato sullo stesso palco di Rodney
Crowell, EmmyLou Harris e
Willie Nelson, hanno girato
pi volte gli Stati Uniti, esibendosi in piccoli locali ma anche
davanti a platee di migliaia di
persone, armati di chitarra (Pete
Bernhard), contrabbasso (Lucia
Turino) e banjo, a volte tenore
pi spesso 5-string (Cooper McBean).
Cresciuti ascoltando i vinili folk
e blues che i loro genitori hippies
facevano girare sotto la puntina dellimpianto stereo di casa,
i due amici Pete e Cooper han-

no poi avuto lo stesso percorso formativo dei giovani della


loro generazione, con tanto rock per tutti gli anni 80 e 90, la
scoperta dei nomi storici, la condivisione della rabbia punk.
Il contesto era rock, ma la personale ricerca dei due giovani
era in gran parte indirizzata verso i lontani anni 30 e 40; alla
sera ascoltavano live gruppi come Dropkick Murphys e AusRotten nei locali di Boston dove si erano conosciuti, ma le
giornate le passavano principalmente in compagnia di Bob
Wills, Hank Williams e altri artisti storici venuti ancora prima di loro.
Nel 2001 conoscono Lucia, che diventa il terzo elemento suonando il contrabbasso e facendo i cori, e lattivit si intensifica
fino a far decollare il primo progetto discografico nel 2002. The
Devil Makes Three mostra un trio acustico dal suono chitarristico, scarno, che predilige il ragtime come forma stilistica a
cui ispirarsi per la creazione di nuove canzoni, che lasciano
tuttavia intendere quanto rock and roll scorra nelle loro vene.
Maggiore variet e ricercatezza esprime il secondo lavoro, che
non si fa attendere a lungo, vedendo la luce lanno seguente
Devono passare ben 6 anni perch si possa ascoltare un loro
nuovo disco. Lattivit live del trio in quel lungo arco di tempo intensa e rappresentata da una raccolta di canzoni registrate on stage, pubblicata nel 2006 col titolo A Little Bit Faster And A Little Bit Worse.
Nel 2009 vede finalmente la luce Do Wrong Right, grazie alla
Milan Records letichetta che fa uscire i Devil Makes Three
dallo status di band indipendente, ripubblicando tra laltro
lalbum di debutto del 2002. Do Wrong Right presenta una
band dal suono maturo, che conferma le proprie scelte stilistiche accentuando per le componenti honky tonk e rockabilly, appena riscontrabili nei lavori precedenti.
Non succede molto di pi nellultimo Im Stranger Here, non
fosse per latmosfera che si respira dallinizio alla fine del disco; Chi ama le vecchie sonorit retr, che gode ascoltando il
vecchio blues e lhillbilly pi rurale, ma che si nutre di rock

OUTSIDER

quotidianamente, acquisti senza timori Im Stranger Here, si ritrover


a saltare a fianco di quel centinaio
di barbuti e tatuati fan della band la
prossima volta che passer da queste
parti. E magari farsi due chiacchiere
con Pete a fine concerto, esattamente
come successo a me. Ne nata unintervista, eccola.

113

imparato tanto facendo un attento


ascolto dei nostri eroi musicali, conoscevamo nuove canzoni e le ascoltavamo cercando di capire come
suonarle e cantarle. In questi dodici
anni siamo cresciuti molto.
Nei concerti inserite qualche
brano tradizionale e di alcuni
degli artisti grazie ai quali vi siete formati, come Doc Watson.
Attualmente abbiamo tre canzoni
altrui in una scaletta che ne prevede
23, sono di Doc Watson, Blind Willie
McTell e Don Rich. Ma abbiamo in
repertorio anche pezzi di Mississippi
John Hurt e Roger Miller. Come vedi
per, non tutti sono propriamente
tradizionali.

Chi avrebbe mai pensato 12 anni


fa che questo ritorno dei suoni
e strumenti tradizionali potesse
mai raggiungere una tale estensione? quando avete cominciato
nel 2002 lo potevate immaginare?
Certo che no, a quei tempi si suonava
ovunque ce ne offrissero la possibilit.
Per divertirci ma anche con lobiettivo di mantenere vivo il suono che
ascoltavamo dai vecchi dischi.
Qual era il vostro grado di conoscenza della musica roots quando
allinizio avete deciso di inserire
nel vostra proposta musicale elementi di old time, ragtime, blues
e folk?
Devo dire che la nostra cultura musicale era considerevole, almeno se
rapportata allet. Io e Cooper ascoltavamo i dischi insieme, ne abbiamo
ascoltati a centinaia, alla ricerca di canzoni che avremmo voluto riproporre. Ricordo i lunghi ascolti di Doc Watson e Bill
Monroe, Little Walter, Robert Johnson, Howlin Wolf, Hank
Williams. Erano le nostre prime lezioni di musica, abbiamo

Quale sviluppo potr avere secondo te questo genere musicale?


In realt non sappiamo bene in
quale genere musicale siamo caduti, quindi faccio fatica a rispondere.
Dietro letichetta Americana ci
sono tante band che si esprimono
in maniera differente e che probabilmente procedono verso obiettivi
diversi. Detto questo, confermo che
il trend positivo, che vi una evidente crescita, e spero continui cos.
Progetti per il futuro?
Girare lEuropa tutti gli anni!

LIVE ANTEPRIMA

LEONARD COHEN
LIVE IN DUBLIN
Esce luned 1 dicembre 2014 il primo e unico concerto intero in HD dellartista, registrato a Dublino nel settembre 2013 durante il tour mondiale che nel
2012-2013 ha registrato il tutto esaurito, in cui Cohen presentava lalbum Old
Ideas, insieme a molti brani di repertorio.
Ovviamente esce sulla scia di Popular Problems e in periodo natalizio.
Il concerto sar disponibile in 3CD+DVD, 3CD+Blu-ray e Digitale, dura tre
ore e contiene nel DVD bonus live tracks registrate in Canada nel 2013:
Show Me The Place, Anyhow e Different Sides.
Tra le canzoni citiamo Dance Me to the End of Love, The Future, Bird on
the Wire, Tower of Song, Suzanne, Chelsea Hotel, Waiting for the Miracle
, So Long Marianne, Famous Blue Raincoat, Closing Time, I Tried to Leave
You, Save the Last Dance for Me etc.

114

OUTSIDER

MIXED UP

QUESTIONI
- di Rich Gordon -

AMERICANA
Si parla sempre del genere Americana e spesso si portati a pensare che
sia solo un toponimo di country-rock.
Ma molto di pi.

Con solo poche settimane dallannuale Americana Festival a Nashville


arrivato il tempo di domandarsi: che
cavolo la musica Americana oramai?
LAssociazione Musica Americana,
che organizza la riunione, lo spiega
cos: Americana musica contemporanea che include elementi delle
radici di vari stili musicali, e che includono il country, il roots-rock, il folk,
bluegrass, R & B e il blues, che sfociano
in un distinto suono orientato a quelle
radici e che vive in un mondo separato
dalle forme pure di generi da cui pu
trarre ispirazione. Mentre gli strumenti acustici sono spesso presenti e vitali,
Americana usa spesso anche gruppi
completamente elettrici.
Molte parole. Ma Americana davvero cos complicata? Credo di no. Per
me Americana facile da definire:
la zona musicale dove il country ed il
rock and roll si incontrano. O, pi accuratamente, tutti i luoghi dove
country e rock si sono incrociati negli anni. Ci include:
Rockabilly: Carl Perkins,
Gene Vincent, Buddy Holly;
Country rock: The Eagles,
Jackson Browne, Linda Ronstadt, Pure Prairie League
Cowpunk: The Blasters,
Lone Justice, Rank and File,
Jason and the Scorchers
90s country: Un breve
periodo nel quale le radio
country suonavano artisti
influenzati dal rock come
Hal Ketchum, Mary Chapin
Carpenter, Kathy Mattea,
Dwight Yoakam e the Desert

Rose Band.
Alt-country: Uncle Tupelo, Drive-By
Truckers, Steve Earle, Whiskeytown,
i primi Wilco, Son Volt... e, al giorno
doggi, qualsiasi musica che mescoli
tradizioni country con sensibilit rock.
Questo include veterani come Buddy Miller, Emmylou Harris, Richard
Thompson, Rodney Crowell e Rosanne Cash, e artisti pi recenti come the
Avett Brothers, Jason Isbell, Sarah Jarosz, the Milk Carton Kids, Mumford
and Sons, e Shovels & Rope.
Gli artisti che ho elencato non rientrano chiaramente
nella categoria della
country music o
delle radio country
odierne ma pescano tutti nella tradizione, sia che si tratti
della progressione
di accordi, argomenti dei testi (la famiglia, la fede, lalcol,
ecc) o luso degli
strumenti
(banjo,
violini, pedal steel).
Gli artisti che hanno
suonato fin dai 70
tendono inoltre a
pagare debito verso
i pionieri del genere
come Bob Dylan,
Gram Parsons e
The Band. Da appassionato fin dai
primi anni settanta,

la lista di artisti messa qua sopra definisce molto meglio il centro del mio
interesse. Alle superiori amavo i dischi
dei primi Eagles, Pure Prairie League, America e i Doobie Brothers.
Approfondendo le loro radici, sono risalito ai Byrds, Gram Parsons, Buddy Holly e gli Everly Brothers.
Negli anni 80 gravitavo intorno a
musicisti che mescolavano country e
punk, come X e Lone Justice e i suoni pi metallici di rockers come John
Mellencamp (Scarecrow e Lonesome Jubilee) e Tom Petty (Southern
Accents). Nei novanta mi sono inna-

OUTSIDER

morato del country alternativo, con


gruppi come Uncle Tupelo, Steve
Earle, Whiskeytown, Wilco, Son
Volt, Lone Justice e Jason & The
Scorchers. E, naturalmente, ho scoperto e mi sono iscritto al giornale
No Depression, che diceva di coprire
la musica country alternativa, qualunque essa fosse. Comprendo adesso
che se esiste una sola parola per descrivere tutto questo Americana. Ma
nonostante esista una Associazione
Musicale Americana dal 2000, non
sono stato al corrente del termine fino
allanno scorso, quando con il mio
gruppo Twangdogs, nati a Chicago,
ce ne siamo andati in Scozia a suonare
al Fringe Festival di Edimburgo.
Stavo cercando di trovare una descrizione del gruppo per il sito web del
festival ed ho proposto country alternativo. Il proprietario del club dove
dovevamo suonare ha suggerito Americana, ed una volta arrivati in Scozia
abbiamo scoperto che il termine sembrava avere maggior senso tra gli appassionati inglesi che negli Stati Uniti.
Forse pi facile udire le assonanze tra
tutti questi artisti al di l dellAtlantico.
E per ci che riguarda il mio gruppo
Twangdogs, ci potete chiamare una
band di tributo alla Americana. Il nostro motto Country, rock and roll e
tutto quel che c di mezzo. Abbiamo
suonato a Nashville a settembre in
uno spettacolo che abbiamo chiamato
Amore, stile Americana: una sequenza di canzoni di romanticismo, rabbia,
recupero e sulla strada. Il nostro concerto ha incluso canzoni originariamente incise nel 1957, Oh Boy di Buddy Holly e cose recenti del 2013 come
California di Jamestown Revival.
Nel mezzo abbiamo inserito canzoni
country rock degli Eagles e di Jackson
Browne, che ha ricevuto uno dei premi dellassociazione alla carriera,
oltre a brani alternativi in stile Steve
Earle e Kathleen Edwards. Abbiamo
incluso alcuni brani pi strettamente
rock incise in origine da classici artisti
country ad esempio Hell On Heels di
Pistol Annies o Im With The Band di
Little Big Town. Ovunque questa musica si sia originata e comunque venga
chiamata, dipende tutta da una miscela di country e rock. E quando dico
Americana questo che intendo.

BOOKS
- di Max Stfani -

LILLIAN ROXON

ROCK ENCYLOPEDIA
E ALTRI SCRITTI
Uscito nel 1969, questo libro importante perch stato il primo a
cercare di far luce su tutto il movimento rock degli anni sessanta,
con una scrittura praticamente
perfetta. Mai un aggettivo o una
frase di troppo, mai un esercizio
di stile o un episodio raccontato
per vanit, mai un istante dato
al lettore per mettere in dubbio
la necessit di una parola. Una
scrittura da cui cera solo da imparare, ma priva di passione.
un testo super datato, pieno
di errori e di fesserie che poteva
andare bene nel 1969 ma oggi
illeggibile. Un reperto certo ma
non era meglio lasciarlo in inglese? Adesso la brava Tiziana
Lo Porto lha tradotto per Minimum Fax perdendoci il sonno e
la salute. Ha corretto, aggiunto,
tagliato (allungando il brodo con
testi della Roxon presenti nella sua bella biografia scritta da
Robert Milliken, Lillian Roxon, Mother of Rock,) e ne esce fuori un buon
prodotto. Che per non pi il libro
originale. Cos??

PAOLO GIOVANAZZI E A
CURA DI FRANCO ZANETTI

IL LIBRO NERO DEI


ROLLING STONES.
LA STORIA E
LE STORIE DI
TUTTE LE CANZONI
Un volume che si prende cura di tutte le canzoni dei Rolling Stones ufficialmente edite nel corso della storia

115

della band di Mick Jagger e Keith Richards, iniziata nel 1962 e non ancora
conclusa: sono raccontate per esteso la
genesi, la storia, la fortuna o sfortuna
di ogni canzone, con aneddoti poco
raccontati e con le dichiarazioni dei
protagonisti. Schema struttura e approccio sono gli stessi del libro bianco
dei Beatles. Uguale anche il numero
di pagine, quindi, essendo le canzoni degli Stones molte di pi di quelle
dei Beatles, si va un po meno a fondo.
Giovanazzi scrive da cronista senza
velleit critiche, ed un buon ricercatore di fonti.

PIERLUIGI LUCADEI

ASCOLTI DAUTORE
Prima di diventare questo libro, Ascolti dautore stata una fortunata rubrica, che ho fatto esordire su Suono nel
novembre 2012 e poi ha continuato
per un annetto su Outsider fino a luglio di questanno. Lidea era quella di
conversare ogni mese con uno scrittore a proposito dei suoi ascolti musicali
e, pi in generale, del suo rapporto con
la musica. Qui (per i tipi della Galaad 14 euro) ci sono in versione integrale o
alternative. La postfazione di Nicola
Lagioia. Consigliato.

116

OUTSIDER

MIXED UP

CHARTS
di Max Stfani

ALLMAN BROTHERS
TOP TEN
Lattore Willian Hurt previsto che
interpreti Gregg Allman da adulto
in un prossimo film basato sul libro di
memorie dello storico leader: My Cross
To Bear. Midnight rider, questo il
nome, racconter la storia dei primi
giorni degli Allman dalla formazione
del gruppo ai primi successi, cos come
dei problemi di salute che ha avuto
Allman nei suoi anni sessanta e che

lhanno costretto a ripulire la sua vita,


oggi. Le riprese sono previste per questo autunno, a Savannah, Georgia.
Gregg Allman dice che eserciter una
sorta di controllo sulla sceneggiatura
che stata scritta insieme a Jody Savin e al regista Randall Miller. Esiste
gi un veto su una scena con suo defunto fratello Duane che contiene un
dialogo che Gregg ha giudicato inappropriato.
stancante e laborioso lavorare affinch tutto sia corretto dice Allman
io non ho mai notizie di prima mano
perch la produzione non ancora
partita, ma comprendo di dover essere
l ogni singolo giorno se vorr che la
cosa venga fatta correttamente.
Tyson Ritter, cantante del gruppo AllAmerican Rejects, interpreter il giovane Allman. Wyatt Russell (attore in

Cowboys & aliens o in This is 40)


interpreter Duane Allman.
Questa il nostro elenco dei dieci brani pi belli tra le canzoni degli Allman
Brothers.
DREAMS
da The Allman Bothers Band
1969
Anche se lomonimo disco di debutto
non fece molto scalpore a suo tempo,
ha incluso una manciata di canzoni
che diventata un classico negli anni,
in particolare nel corso delle lunghe
maratone dal vivo. Dreams gi di per
se un considerevole brano di studio,
della durata di oltre sette minuti. Ma la
voce appassionata di Gregg e il lento ribollire della musica in particolare dei
solo al tempo stesso calmi ma sentiti di
Duane valgono tutto il vostro tempo
per ascoltarvela.
IN MEMORY OF ELIZABETH REED
da Idlewild South
1970
veramente esistita una Elizabeth
Reed ma gli Allman non lhanno mai
conosciuta. Il chitarrista Dickey Betts
scrisse questo strumentale jazzato dopo
aver notato una pietra tombale in un
cimitero dove il gruppo passava casualmente un po di tempo agli inizi.
Cos come molti brani della nostra lista
dei dieci pezzi migliori, la versione di
studio di In Memory of Elizabeth Reed
un semplice punto di partenza per
un incredibile lavoro che il brano otteneva dal vivo. Per vederla da un altro
punto di vista, questa divenuta una
delle esibizioni pi versatili del gruppo.

BLUE SKY
da Eat a Peach
1972
Eat a Peach un disco difficile. Il gruppo era a met delle registrazioni quando Duane rimase ucciso. Ma invece di
gettar via le registrazioni, decisero di
mettere insieme un doppio album con
le tracce di studio affiancate a resti di
pezzi dal vivo dal loro album pi importante At Fillmore East. La rilassata
Blue Sky vede lesordio di Betts al canto per la prima volta. Ma il doppio lavoro delle chitarre tra lui e Allman che
fa di questa una delle cose pi preziose
del gruppo in assoluto.

OUTSIDER

AINT WASTIN TIME NO MORE


da Eat a Peach
1972
Il brano di apertura su Eat a Peach
paga il tributo a Duane. Il pesante solco
di approvazione di Gregg nei confronti
del fratello fa di questo pezzo una delle cose pi sensibili, dove tutto accade
in meno di tre minuti. E, logicamente,
non un secondo di questi sprecato.

STATESBORO BLUES
da At Fillmore East
1971
Dopo due album di studio, nei quali
stavano lentamente legandosi ai pi
avventurosi appassionati di musica,
gli Allman pubblicarono un disco registrato nel loro ambiente naturale. Il
doppio At Fillmore East ne fece delle
stelle di prima grandezza e Statesboro
Blues - un rifacimento di un vecchio
brano di Blind Willie Mc Tell linizio esplosivo di un ribollente esempio di quello che sapevano fare meglio.
Lesecuzione veloce ma potente, spinta dalla slide di Duane.

MIDNIGHT RIDER
da Idlewild South
1970
Il classico brano di Gregg, che parla di
un ragazzo che rifiuta di essere incastrato, ed anche uno dei brani pi rifatti
dellintero catalogo degli Allman (Willie Nelson ne ha fatto una versione
molto bella e lo stesso Gregg ne ha fatta una in uno dei suoi album solisti).
anche una delle canzoni che compare
nellelenco dei concerti quasi ogni sera.
Al contrario della maggior parte dei pezzi di questa lista dei brani migliori del
gruppo, Midnight Rider breve, tre minuti scarsi, e sostanzialmente priva di
assolo. Ma contiene una delle migliori
esibizioni alla voce di Gregg di sempre.

MELISSA
da Eat a Peach
1972
Duane e Gregg originariamente registrarono Melissa con uno dei loro primi gruppi. Rifecero la canzone per Eat
a Peach e da allora divenuta una delle canzoni pi durature del gruppo. La
ballata contiene un dolce, commovente solo di Duane e una delle pi sobrie
e migliori esecuzioni di Gregg.

117

JESSICA
da Brothers and Sisters
1973
Brothers and Sisters fu il primo disco
registrato dopo la morte di Duane ed
un disco di transizione almeno quanto
possa essere un album importante.
stato lesempio del suono del gruppo, a
quel tempo, e che ha pagato: Brothers
and Sisters il loro unico album a raggiungere il numero 1 in classifica. Betts
ha una maggior presenza nel disco
includendo questo brano strumentale
che prende nome da sua figlia. unesecuzione stretta che, naturalmente,
ottiene un trattamento speciale dal
vivo.
WHIPPING POST
da The Allman Bothers Band
1969
Il brano pi luminoso del disco di debutto, quello di chiusura, Whipping
Post che suona come un vecchio pezzo
blues. Ma Gregg aveva solo ventanni
quando lo compose. una delle canzoni pi amate e leggendarie del gruppo.
Qui stiamo parlando della versione da
cinque minuti di studio, ma potete sostituirla con gli spettacolari 23 minuti
di At Fillmore East. In altro modo,
il marchio definitivo della tipica canzone degli Allman Brothers: un pezzo
tutto muscoli del classico rock sudista,
avvolto nel mito, nel sudore e negli
assolo.
RAMBLIN MAN
da Brothers and Sisters
1973
Il brano pi popolare del gruppo e
che incredibilmente non suona molto
come i pezzi degli Allman che la precedettero o come nessuno dei brani
presenti in questo elenco, per quel che
conta. In seguito alla morte di Duane,
il gruppo snell il proprio suono per un
pubblico pi convenzionale. La voce
di Betts meno roca di quella di Gregg,
risultando pi digeribile per un pubblico pi popolare ed i suoi assolo pi
influenzati dal jazz piuttosto di quelli di Duane, con riff pi vicini all R &
B. Ramblin Man prende possesso del
suo territorio, combinando quel tipico
suono metallico con un ritornello radiofonicamente adatto e un assolo devastante che riporta tutto allorigine.

ANTEPRIME

WILCO
WHATS YOUR 20?
Esce il 17 novembre in formato 4 cd o
4 LP questa collezione di rarit in studio e live recordings. C un prezioso
libretto con note di ogni pezzo, riflessioni di Tweddy, Nels Cline e John
Stirratt, foto mai viste. Sembra molto
interessante.

THE WATERBOYS
MODERN BLUES
In arrivo il 20 gennaio. Viene definito come un disco di rocknroll a
ruota libera, elettrico, eclettico, pieno di spirito e coraggioso. La band
tornata sulla bocca di tutti visto che
nel 2013 Ellie Goulding arrivata al
3 posto della classifica UK con la sua
versione della loro How Long Will I
Love You, Prince ha suonato una versione piano solo di The Whole Of The
Moon durante i suoi Hit + Run show
al Ronnie Scotts di Londra, A Pagan
Place diventata un brano ricorrente per lottima indie band americana
The War On Drugs e altri brani dei
Waterboys sono stati utilizzati in molti film. Inoltre lanno scorso uscito
Fishermans Box, imponente raccolta di sette dischi che ha raccontato le
epiche Irish session dei Waterboys fra
il 1986 e il 1988, pubblicata per celebrare i 25 anni del disco.

AC/DC
ROCK OR BUST
il nuovo album degli AC/DC in uscita il 1 dicembre su cd e vinile e il 2
dicembre in versione digitale. La copertina composta da uninnovativa
immagine lenticolare a 3 dimensioni,
in cui liconico logo della band sembra
esplodere quando il packaging viene mosso nelle varie direzioni.
Lalbum prodotto da Brendan OBrien
con il mixaggio di Mike Fraser e fa seguito allenorme successo di Black Ice,
che ha venduto quasi 8 milioni di copie in tutto il mondo.

118

OUTSIDER

MIXED UP

INTERVIEW
di Terry Roland

THE X
RETURNS ACOUSTICS
Per la rivoluzionaria band punk di Los
Angeles, gli X, la scelta di fare un breve
tour acustico, potrebbe sembrare un po
curiosa. Noti per il loro punk rock brillante e senza compromessi, nati alla
fine degli anni 70 a Los Angeles sulla
scia della punk British invasion, gli X
erano tra i pi originali, puri e appassionati gruppi che si sono distinti nel primissimo periodo di questo genere. Sono
noti per la loro grande energia a volumi
da terremoto nelle performance live.
Quindi, perch passare allacustico?
Durante una recente conversazione
telefonica con il membro e cofondatore
del gruppo, John Doe, abbiamo appreso che la ragione puramente pratica.
semplice. In molti posti volevano
farci suonare, ma dicevano che i nostri volumi erano decisamente troppo
alti. Quindi, abbiamo deciso di provare
a fare qualche concerto acustico per
vedere come va.
A quanto pare, la band doveva lavorare ancora un po sulla versione acustica
delle canzoni. Ora stiamo facendo i
nostri primi quattro album al Roxy a
Hollywood, per quattro sere consecutive, disse. Ma le versioni acustiche
rimarranno fedeli a quelle originali.
In parte perch hanno portato letichetta punk (e ne sono fieri), i contributi dati dagli X alla musica americana
e roots sono sempre stati ampiamente
ignorati. Ma, sicuramente, e per metterla sul piano storico, erano e continuano ad essere una band visionaria che
fonde armonicamente punk, rockabilly, folk, hard rock, e blues in qualcosa
di unico.
Ma come mai questa etichetta punk
continua ad stare incollata al loro
nome e alla loro produzione?
Il punk Americana! Sostiene Doe.
Abbiamo riportato il rock and roll alle

sue radici, da dove ha avuto origine. Il


punk tutto una questione di radici.
Ma, la band, grazie a quello che ha creato, ha superato i confini del punk?
C differenza tra il punk di allora
e quello di oggi. Oggi la musica pi
studiata e uniforme. Allora, non programmavamo granch. Non avevamo limiti. Il punto era purificare il
rock & roll, e non laspetto che avevi.
Le radici della scena punk rock di Los
Angeles della fine degli anni 70, e del
resto del paese in quel periodo, vanno
di pari passo con la specie di sperimentazione eclettica che avvenne dieci
anni prima, alla fine degli anni 60. Il
nostro sound non era simile a quello
dei Blondie o degli Stray Cats o dei
Blasters. Lavoriamo ciascuno sul
proprio sound, senza cercare di assomigliare a nessun altro, ha detto Doe.
Come nel 68, i Doors non suonavano come i Love, che non suonavano
come i Jefferson Airplane.
Con il loro primo album Los Angeles,
prodotto da Ray Manzarek dei Doors, i loro lavori cominciarono con lapprovazione di uno dei padri fondatori
del rock di Los Angeles. Oggi lalbum
viene considerato un classico, insieme
ai tre che lhanno seguito --Wild Gift,
Under the Big Black Sun e More Fun
in the New World.
A differenza del martellante suono regolare a tre accordi dei Sex Pistols o
dei pezzi ska dei Clash, gli X aggiunsero il rockabilly e una sensibilit folk
al loro lavoro con dei testi ispirati alla
poesia beat, perch fossero di maggiore

portata. Plasmarono un suono e crearono le fondamenta per moltissime band


punk, alt-rock e le future band americana-roots.
La direzione acustica non una cosa
del tutto nuova per la band, anche se
cambiavano nome in passato, quando
scollegavano gli strumenti. I membri fondatori, John Doe, la cantante
Exene Cervenka, e il batterista DJ
Bonebrake insieme allex membro
dei Blasters Dave Alvin e al bassista
Jonny Ray Bartel dei Red Devils
diedero vita ad un progetto secondario, chiamato Knitters. Il nome era
una variazione di Weavers, il gruppo
classic folk della fine degli anni 40. I
Knitters suonavano solo in acustico
e tendevano moltissimo verso i generi
country, folk e bluegrass.
Quindi, qual la differenza tra i Knitters e gli X in acustico? Secondo John
Doe I concerti non avranno nien-

OUTSIDER

te di pi e niente di meno di quelli


degli X, solo, beh, non saranno cos
rumorosi come richiesto dal management. A questo punto, non sappiamo come andranno le cose. Dipende
tutto dal pubblico. Quando gli viene
chiesto se ci sar qualcosa di simile al
solito casino dei primi concerti di una
volta degli X, Doe si limita a farsi una
risata. Noi ci presenteremo e penseremo alla musica. Al casino dovr
pensarci il pubblico!.
Come vi venuta lidea di questa reunion? Doe ha subito fatto unimpor-

tante correzione e distinzione. Questa


non una reunion. Abbiamo suonato
dai 100 ai 150 concerti lanno. Non ci
siamo mai sciolti.
Una cosa certa, sembra che questa
band punk rock di Los Angeles precorra sempre i tempi. Con il tour acustico estivo ed altre date nelle quali
porteranno in giro i loro primi quattro
album a New York City e Washington
D.C., gli X non sembrano affatto perdere colpi, con o senza amplificatori.

10 SONGS
JOHN MELLENCAMP

Traduzione di Alessandra Maggi.

VELVET UNDERGROUND REISSUE


di Andrea Hawkes
Per il 45 anniversario del classico terzo album della band americana, chiamato semplicemente Velvet Underground, arriva il 24 novembre questa ennesima reissue, in
versione deluxe di ben 6 cd.
Spaziando attraverso ben 65 canzoni, la reissue ri-presenta il classico album del 1969
con versioni alternative, pi le registrazioni dal vivo al The Matrix di San Francisco, e
un libro rilegato con le note di copertina scritte dal giornalista americano David Fricke.
Ovviamente uguale la copertina con la fotografi, che ritraeva i membri della band
stravaccati su un divano della factory immerso in una luce soffusa.
Attraverso classici come Candy Says, Pale Blue Eyes, The Murder Mystery e After
Hoursil, lalbum il primo senza John Cale, con Doug Yule al suo posto, stato il primo
album prodotto e arrangiato dalla band stessa; come disse Lou Reed Ho pensato che
dovevamo dimostrare laltro lato di noi.
Il CD 1 comprende il mix stereo dellalbum dallingegnere di casa MGM Luis Pastor
Val Valentin, il secondo dispone di un master doppiato da Sterling Morrison come
The Closet Mix, mentre il terzo disco il mix mono promozionale dellalbum, incluse
le versioni del primo singolo, What Goes On e Jesus. Il CD 4 una versione di un album mai uscito: originariamente inciso nel mese di ottobre 1969 alla Record Plant di
New York City, questa versione include 10 mix inediti - quattro originali del 1969 e sei
nuovi mix, tra cui Lisa Says e I Cant Stand It, e loriginale mix del 1969 di Ocean, che
poi stato ri-registrato nel 1972 per la traccia finale dellomonimo debutto solista di Lou Reed.
Alcune delle canzoni presenti
si sono gi viste in giro nelle raccolte VU e Another View e nei
box set antologici What Goes On
e Peel Slowly and See.
La ciliegina finale sono le esibizioni dei Velvet al San Francisco
The Matrix nel novembre 1969, la prima
volta che queste performance sono stati compilati e mixati dagli originali registrazioni multitraccia fatte da manager
del club Peter Abram. Solo x maniaci?
Forse, ma lo siamo un po tutti.

R.O.C.K. IN THE U.S.A.

I NEED A LOVER

LONELY OL NIGHT

SMALL TOWN

CHERRY BOMB

AUTHORITY SONG

CRUMBLIN DOWN

PINK HOUSES

HURTS SO GOOD

JACK AND DIANE

119

120

OUTSIDER

MIXED UP

#@&*
?
SHORT TALKS
perle di saggezza
dal mio facebook (M.S.)

In Iran 6 ragazzi sono stati condannati a 6 mesi di carcere e a 91 frustate


per aver cantato Happy di Pharrell
Williams. Che la stessa pena che comminerei io per chi canta le canzoni di
Ligabue (Tommaso Coniglio)
Se non vi piacciono i talent show e
pensate che la musica sia unaltra cosa
vi capisco benissimo. Se vi piacciono
vi capisco benissimo uguale. Se non vi
piacciono e ve li guardate lo stesso parlandone mi sembra di aver capito una
cosa, ma non la dico che non voglio offendervi (Giancarlo Frigieri)

Ascoltare un disco in streaming come


guardare un porno con le mani legate:
estremamente frustrante
(Laura Albergante Visconti)
A leggere un qualsiasi quotidiano sembra che il mondo stia per finire.
C un nuovo focolaio di Ebola in Africa, unesplosione solare in arrivo, una
glaciazione attesa per il prossimo inverno e un disco nuovo di Vasco Rossi
in uscita (Un Fabio Giusti)
...E la mattina alle 7 quando vado al
lavoro e vedo TUTTI che smanettano
sti smartphone alle prese con wa fb tw
e quantaltro mi chiedo: ma prima
campavamo lo stesso si o no? E campavamo meglio si o no?... Boh sar io che
so antico...
(Stefano Spiste)
Ci vorrebbero 1000 giorni senza chiacchiere inutili e con tutti che lavorano
uniti per il bene comune, utopia?
(Patrizia Savarese)

Ero in doccia ed ho fatto anche io lice


bucket challenge, la caldaia andata in
blocco, ho nominato iddio, la madonna, poi troia ed anche la razza canina e
quella suina (Corrado Riot Gioia)

Certo, ha fatto cose meravigliose anche dopo, ma lultimo grande disco di


Bruce Springsteen Nebraska. Ora fate
il calcolo di quanti anni sono passati.
(Ruben P. Coppolella)

Un giorno passeggiavo per Esfahan


e mi si affianca un iraniano. Di dove
sei?. Italia. Ah! Io so un po di italiano! Me lhanno insegnato dei turisti.
Ah s? Tipo?. Porcodio!... Italiani un
popolo di poeti di artisti di eroi...
(Cristiano Tinazzi)

Zapping veloce in radio, in ordine appaiono: Antonacci, Grignani, Ligabue,


Silvia Salemi, Tozzi. Poi non stupiamoci che gli italiani hanno gusti musicali
di merda, eh.
(Paolo Bardelli)

Guardi Victoria Cabello e vedi il fallimento di una generazione


(Michele Monina)
Prendi un po di basi, rigorosamente
spezzettate, ci metti su il cantato di un
Muezzin ubriaco e hai fatto il nuovo
disco di Thom Yorke (Fabio Luzietti)
Non lo so, un altro disco dei Pink Floyd
come un altro romanzo sulla Beat Generation, a chi interessa? Cio che senso ha? (Giuseppe Casa)
LItalia quel paese che ti convince di
non valere niente
(Arianna Ginevra Bruno)

Radio Mara, con la sua onnipresenza, ha veramente scassato la minchia!


(Roberto Selmi)
Vi siete mai imbattuti in una comitiva
di turisti cinesi in coda, proprio davanti
a voi, alla cassa di un autogrill? Esperienza frustrante ma istruttiva. Tutto in
scala da uno a dieci milioni. E capisci
dove va il mondo
(Giovanni Fasanella)
A me sta storia che la Feltrinelli ha
chiuso ledicola notturna di via dei
Mille (quella che tutti i bolognesi chiamano la Sveglia), mi fa venir voglia di
comprare i libri alla Coop
(Lono Pao)

I 1O DISCHI
PIU ASCOLTATI DI
Max Stfani
BLACKBERRY SMOKE
LEAVE A SCAR
GARY CLARK JR
GARY CLARK LIVE
SONDRE LERCHE
PLEASE
JEFF TWEDDY
SUKIERA
JACKSON BROWNE
STANDING IN THE BREACH
JOHN MELLENCAMP
PLAIN SPOKEN
DREAM SYNDICATE
MEDICINE SHOW
LUCINDA WILLIAMS
DOWN WHERE THE SPIRIT
MEETS THE BONE
CODY JOE TILLMAN
CODY JOE TILLMAN &
THE WICKED TRUTH
DAVID BROMBERG
ARCHIVE RECORDINGS VOLUME ONE

Giancarlo Trombetti
GARY CLARK JR
GARY CLARK LIVE
KRIS KRISTOFFERSON
AN EVENING WITH
PHISH
FARMHOUSE
LUCINDA WILLIAMS
DOWN WHERE THE SPIRIT
MEETS THE BONE
JIMI HENDRIX
RAINBOW BRIDGE
PERRO
PLANET EARTH
R & ROLL ORCHESTRA
THE BAND
THE LAST WALTZ
LEONARD COHEN
THE ESSENTIAL
JUDAS PRIEST
UNLEASHED IN THE EAST
BLACK SABBATH
13

OUTSIDER

INTERVIEW
di Wesley Britton

ELECTRIC PRUNES
James Lowe degli Electric Prunes Parla di Quello che Potrebbe Essere lUltimo Viaggio dei Prunes Nel Mondo
Psychedelic Rock

Nei giorni dei poster con la lampada


ultravioletta, le tende di perline, e dei
pezzetti di erba scadente spazzolati via
dalle copertine dei dischi, gli originali
Electric Prunes erano una delle punte di diamante di quel movimento generazionale/musicale.
Le canzoni dei Prunes erano scritte da
Annette Tucker e Nancie Mantz. Le
due erano responsabili di molto del
materiale del debutto del 1967 dei Prunes, I Had Too Much to Dream (Last
Night), compresa la hit che ha dato il
titolo allalbum.
Poi, la formazione dei Prunes sub
qualche cambiamento, tra i quali un
breve periodo con Kenny Loggins nel

1968. Da quel momento, i Prunes hanno avuto poca voce in capitolo sul prodotto che portava il loro nome. Mass
in F Minor, del 1968, per esempio, era
essenzialmente un progetto di David
Axelrod in cui la maggior parte dei
musicisti erano turnisti. Kyrie Eleison,
una traccia scelta dallalbum, era presente nella colonna sonora di Easy
Rider, ma si trattava dei Prunes solo
come brand. Infine, i Prunes vennero
ricordati soprattutto come una meteora immortalata da I Had Too Much to
Dream (Last Night).
Trentanni dopo, nel 2001, tre dei vecchi e decisamente migliorati membri
originali, James Lowe (voce), Ken
Williams (chitarre), e Mark Tulin
(basso) si riunirono e diedero inizio al
periodo pi lungo e di maggior successo musicale della band.
Mark Tulin mor il 26 febbraio del
2011.
Adesso i Prunes sono tornati con un
nuovo album, WaS. Se siete appassionati di psichedelia anni 60, WaS sicuramente una perla per voi. E potrebbe
essere lultima volta. Perch? Per scoprirlo, ho acceso un po di incenso, riesumato qualche vecchio pantalone a
zampa a strisce, e chiesto al cantante James Lowe della storia segreta di WaS.
passato molto tempo da Feedback
e Pushin Too Hard. Ovviamente,
la morte di Mark
nel 2011 ha cambiato tutto per
voi. Com riuscita a riprendersi la
band, per produrreWaS?
Avevo questo progetto in sospeso da
quando Mark ci ha
lasciati. Avevamo
progettato di creare
unultimo lavoro in
vinile per chiudere
la storia, almeno
in studio. Il vinile
si rivelato essere
troppo complicato
da realizzare al momento. Anche un
CD va bene, credo, e
ci sono pi canzoni.

121

Abbiamo collezionato diverse cose


rimaste inutilizzate. Alcune canzoni
erano incomplete, altre avevano pi
polpa.
Mark presente in due tracce, in
modo molto forte in Smokestack
Lightning registrata live nel 2000
che ci hai detto essere stata la reunion in stile chiamata alle armi
della band. Queste sono le ultime
tracce che sentiremo con lui ?
Ho ancora qualche colpo in canna.
Mark era un grandissimo musicista,
quindi continuo a trovare le perle che
ha lasciato. Mark ha lavorato con Billy
Corgan e Billy scrisse un paio di fantastiche canzoni per noi.
La versione live di Bullet Thru the
Backseat, da una serata a Bristol, Inghilterra, un pezzo nel quale mi sono
imbattuto per caso e credo che qui il
modo di suonare di Mark sia superbo.
Molte delle nuove canzoni suonano come se fossero state scoperte
negli archivi di una sessione del
1967. Canzoni come Beauty Queen
e The Girl Who Crashed My Dream
sono state intenzionalmente realizzate per suonare come i Prunes
dei primi anni?
Solitamente tendiamo a vedere le cose
in un certo modo e questo il motivo
per cui alcuni di questi brani hanno assonanze col passato. Usiamo lo stesso
effetto vibrato e Larsen. Possiamo farlo
in un solo modo, davvero!
La pubblicit dellalbum suggerisce che i Prunes, almeno a livello
di live, sono alle battute finali.
WaS sar il vostro ultimo lavoro di
registrazione?
Potrebbe benissimo esserlo. Ci piacerebbe viaggiare e suonare live alcune delle
canzoni che abbiamo registrato. Non si
pu solo fare queste cose per poi ascoltarle con liPod. Quindi cercheremo
qualche data da qualche parte, qui sulla terra, spero. Tu vai a suonare in una
citt e stanno tutti davanti al pc o sul
divano con una birra. E poi sono SBALORDITI dal fatto che tu fossi in citt!
A parte lEuropa, non vedo molte possibilit qui negli Stati Uniti.
Traduzione di Alessandra Maggi

122

OUTSIDER

MIXED UP

A MASTERPIECE
di Andrea Hawkes

THE BAND
THE BAND
Era appena iniziata lestate del 1968 quando il leggendario
promotore di rock band Bill Graham si rec nelle montagne
Catskill per proporre alla Band di debuttare dal vivo in uno
dei suoi Fillmore venue.
In molti mi avevano parlato di questo eccezionale gruppo di ragazzi che vivevano fra la campagna e le legnaie per fare il carbone mi raccont
Graham. Music From Big Pink era la prima opportunit di fare il grande passo. Per Graham,
il primo album dl gruppo era giocato tutto sulla
sensualit ed era un flusso continuo: Cera uno
stile eccezionale, un suono vorticoso e al passo coi
tempi, ho amato quello strano tipo di non-voci di
Rick Danko, Richard Manuel e Levon Helm. Per
una volta la musica aveva raggiunto il mito.
Una buona parte del mito, comunque, legato
alla riluttanza del gruppo a mostrare il loro volto
per il quasi puritano senso dellanonimato che
avevano ereditato dal quasi misantropo Bob Dylan. Per lo sbigottimento di Bill Graham, il gruppo
sembr tuttaltro che ansioso di esibirsi dal vivo.

Avendo a malapena suonato sul palco dallelectric Dylan


and the Hawks tour del 1966, volevano stare per conto proprio a Woodstock ancora un po. Robbie Robertson, chitarrista
e leader putativo, raccont a Paul Nelson di Rolling Stone:
noi non vogliamo fare il giro delle arene dove la gente non
ascolta e non sa nulla e ci che importa loro di togliere tre
dollari ai ragazzi.
La fortuna volle che, quando il gruppo stava cambiando idea,
il bassista Rick Danko si ruppe il braccio in un incidente automobilistico e questo distrusse ogni possibilit di andare in
tourne. Il ritardo non fece altro che accrescere il fascino: nella comunit rock in pochi sapevano che i loro amati uomini
della foresta stavano scatenando linferno nelle stradine di
Ulster County e, in pi, che le droghe si erano appropriate
dellidillio pastorale
delle loro vite.
Con Danko convalescente fra lautunno
e linizio dellinverno del 1968, gli altri
membri del gruppo
erano tornati alle loro
rispettive dimore. Dei
cinque,
Robertson
utilizz quel tempo
nel modo migliore iniziando a lavorare su
alcune delle canzoni
che sarebbero apparse
in questo loro secondo e migliore album.

OUTSIDER

Mentre le foglie autunnali iniziavano ad arrossarsi sui rami


degli aceri di Woodstock, Robertson si sentiva ispirato per abbozzare la musica e il testo per la canzone che avrebbe chiuso
lalbum.
Lautunno poteva aver dato una buona impressione, ma gli
inverni di Woodstock sono difficili. Arrivati a dicembre, i The
Band quattro quinti di loro sono canadesi, dopo tutto decisero che avevano visto abbastanza neve nella loro vita. E per
questo motivo nel gennaio 1969 si prepararono per il clima
molto diverso del sud California.
Cosa aveva a che fare racconta Rock Babylon Los Angeles
con il muscoloso sound da vecchio mondo della Band? Quasi
nulla. Ma a L.A. cerano ben poche possibilit che la tua station-wagon rimanesse bloccata nella neve, e il manager del
gruppo Jonathan Taplin aveva trovato una casa nel Sunset
Boulevard nientemeno che il luogo dove Sammy Davis jr.
aveva alloggiato con May Britt.
La registrazione (gran parte) del secondo disco nella veranda
di Sammy Davis rese il gruppo una sorta di pioniere del lo-fi.
Poche band sono riuscite a combinare qualcosa in condizioni cos improvvisate, ma il suono ruvido e senza fronzoli ha
definito il carattere casereccio della loro musica. Noi volevamo qualcosa di diverso, un suono per cos dire legnoso, sordo
raccont Robbie Robertson.
Prima di registrare, Robertson e Simon andarono alle Hawaii
per una settimana di duro lavoro sulle canzoni. Da questo
punto di vista, Robertson ha fatto la parte del leone nella
scrittura dei pezzi, e lidea di un album sullAmerica sudista

123

era gi fissa nella sua mente quando aveva rifinito e curato


canzoni come The Night They Drove Old Dixie Down e The
Unfaithful Servant.
Gran parte del materiale oggetto delle canzoni storie derivava direttamente o indirettamente dal batterista Levon
Helm, nativo dellArkansas. Io credo che lispirazione per la
parte migliore del repertorio delle canzoni di Robbie veniva
direttamente dalle parole di Levon, racconta Ian Kimmett,
amico e collaboratore del gruppo. Intendo dire che Levon
era un uomo del sud pieno di passione. La costruzione, la
composizione e il nucleo del testo delle canzoni poteva essere di Robbie, ma la narrazione era di Levon. Significativamente, la voce di Helm era molto pi preminente rispetto a
quello che era stata in Music From Big Pink: sporca ed esperta
in Rag Mama Rag e in Up on Cripple Creek, triste e indignata
nel canto del cigno della Guerra Civile The Night They Drove
Old Dixie Down di cui abbiamo appena parlato.
Secondo Danko, il segreto dei The Band sta nel fatto che
ognuno dei membri del gruppo pensava nei termini del suono complessivo e ognuno di loro suonava pi di uno strumento. Levon, per esempio, un bassista tanto quanto un
batterista, e un chitarrista tanto quanto un bassista, racconta
Rick. Ascoltavamo ognuno di noi, completavamo ognuno
di noi, bilanciavamo ognuno di noi. Per Helm, ogni cosa girava intorno al master musician Garth Hudson, probabilmente il miglior tastierista americano della storia del rock di
quegli anni. Le turbinose contromelodie di chiesa e i casuali
intermezzi di Hudson la borbottante Jews-harp clavinet
in Cripple Creek, per esempio mise il gruppo su un piano
diverso rispetto a molti dei loro contemporanei.
In aprile nove canzoni erano state registrate nella veranda,
e altre tre (Cripple Creek, Jenima Surrender e la delicata e
straziante Whispering Pines di Richard Manuel) vennero
aggiunte da una sessione al New Yorks Hit Factori in aprile. Quando lalbum alla fine usc con la sua famosa copertina
marrone nellautunno 1969, lapplauso fu assordante.
Ci che The Band fece pi efficacemente e distintamente di
ogni altro album del periodo fu di riportare in vita il passato
americano metterlo al centro della scena della ribalta del
rock and roll in un modo che non fu mai reazionario o comodamente nostalgico. Un album composto da quattro canadesi e da un disertore dellArkansas, era rock and roll inserito
nelle musiche delle radici americane che parlavano in modo
commovente e coraggioso di un antico mondo autentico. Chi
avrebbe potuto immaginare che una canzone sulla Guerra
Civile cantata da un punto di vista sudista sarebbe stata utilizzata nei festival hippy? O che Rockin Chair, la canzone di
una coppia di vecchi lupi di mare tornati a casa dalla old Virginny, avrebbe sciolto i cuori degli hipsters strafatti?
The Band rimane una pietra miliare della vecchia America
un album che prende lelegiaco, misterioso e turbolento spirito delle registrazioni della cantina del Big Pink e gli presta
una nuova verit e coesione.
PS La reissue uscita nel 2000 contiene in pi 4 Bonus Tracks.
Esiste anche una limited edition uscita nel 2008.
Traduzione di Tito Borsa

124

MIXED UP

OUTSIDER

DVD
- di Jedd Beaudoin -

DEVO
THE MEN WHO MAKE THE MUSIC
Ammettiamolo: i Devo sono un gruppo rock progressivo. A
volte la confezione del dvd racconta la storia al meglio. In
questo caso impariamo che The Men Who Make The Music
unisce riprese dal vivo dal tour dei Devo del 1978 con video
musicali e inserti riguardanti una storia vaga circa la robusta relazione tra i Devo e la Big Entertainment.. Che poi
tutto quello che c davvero da sapere su quel che succede
nel film, ma c molto altro da raccontare su quel che succede allinterno di quello che succede.
Il gruppo formatosi a Akron, in Ohio stato a lungo considerato in prima linea della New Wave, del punk e dintorni,
ma c un istinto sovversivo nella musica del gruppo cos
come una dedica allintelligenza musicale che rende facile sostenere che Devo sia realisticamente un gruppo progressive. Ma non progressivo
nel senso degli Yes o dei Genesis; teniamo bene in mente che
Wiggly World possa non essere
sufficientemente di nobili sentimenti per stare alla pari ai King
Crimson ma che diavolo possa
almeno rendere lidea della giocosit dei Kraftwerk e dei Can,
insieme alla folle stranezza della musica di Frank Zappa. Le
riproposizioni di Secret Agent
Man e di (I Cant Get No) Satisfaction stanno l a spogliare
una canzone pop ed una rock,
rispettivamente, della loro essenza pop e rock. Queste versioni
sono assurde e se volete nobili,
ma nel modo in cui i Gong e gli
Hawkwind erano imprese nobili e di concetto.
Il senso drammatico a basso costo che collega queste esibizioni
e i video nella prima parte del
dvd, prefigura il genere di prese
per il sedere che sarebbero diventate un luogo comune dieci
anni dopo nei film, nei video musicali e anche negli sfott
sul palco. Devo non era il primo gruppo a comprendere la
strana relazione tra rock e il business ma loro lhanno fatto

bene come stato fatto qui, e pochi sono stati anche altrettanto divertenti. cos a basso costo che non notereste nemmeno che lo possa essere.
La freddezza delle chitarre e la precisione dei ritmi ci ricordano che questi sono ragazzi che venivano da una citt industriale. Questi sono ragazzi che avrebbero potuto diventare heavy metal come i Black Sabbath o i Judas Priest
ma invece hanno scelto di svuotare la loro musica di qualsiasi riferimento al blues e virtualmente ad alcuna emozione, invece di venir fuori con qualcosa che fosse contrario al
rock. Cosa potrebbe essere pi progressive, pi pieno di arte
di questo?
Ma per uscire dal nostro ragionamento per un momento,
dovreste sapere che le canzoni qui presenti sconvolgeranno la vostra testa innamorata. Non sono solo le improvvisazioni squadrate che hanno anticipato i giorni freddi del
pop sintetizzato, ma al contrario pezzi di musica che riconoscono che la devoluzione non sarebbe stata fatta senza
sofferenza e che ogni tanto anche un uomo che non ha sofferto deve pur sempre ululare. E ci sono un sacco di ululati
in Jocko Homo, Come Back Jonee e Uncontrollable Urge,
tutte presenti nella loro gloria assoluta qui, un ricordo della
grande potenza dei Devo.
Ma, come si dice, scrivere dei Devo come fare del tip-tap su
Gregory Hines cos questa una delle rare occasioni in cui
il critico sbraita con tutta la forza e la furia della sua anima e
suggerisce che voi scopriate da soli quanto notevoli fossero
i Devo nella loro gloria di fine settanta. Vedere questo dvd
una vera emozione per i nuovi fans e per i vecchi: The Butch
Devo e il Sundance Gig Video
che mostrano il gruppo dal
vivo al Sundance Film Festival
nel 1996. In quella occasione il
gruppo scav profondamente
nella sua memoria musicale
per quella sera e prepar una
scaletta che conteneva pezzi
scritti nei primi giorni della
carriera. Una versione in vinile di questo spettacolo era gi
stato messo in circolazione in
precedenza. Questo concerto
un aggiornamento benvenuto
agli appassionati e rende lemozione di vedere finalmente un
momento molto discusso nella
storia dei Devo.
Alcuni fedelissimi hanno parlato del recupero di questo disco
per un po di tempo e c stato il passaparola di internet a
proposito di altri estratti video
dei Devo che avrebbero potuto
vedere la luce. Forse tutto ci
potr portarci un giorno a un documentario pi concreto
che ci colleghi ai giorni nostri e spieghi perch Devo erano
tanto punk quanto progressive.

OUTSIDER

125

LIVE ALBUM

GARY CLARK JR.


LIVE
- di Andrea Hawkes -

Gary Clark Jr. un musicista coinvolgente, con prestazioni live ad alta energia. Nessuna meraviglia quindi che il chitarrista/
cantante abbia deciso, dopo il disco in studio Blak and Blu (Outsider n. 12) di rilasciare il suo primo album live, dove mostra il suo
eccezionale talento grezzo, con un suono cos pulito che si potrebbe pensare a una registrazione in studio, pi che una compilation da varie esibizioni dal vivo.
Proveniente da Austin, Texas, Gary Clark Jr. conosciuto per le sue morbide parti vocali e il suono della chitarra sfocata (si
pu dire?).
Ha detto che nella sua musica ci sono influenze dal blues, jazz, soul, country, rock and roll e musica hip hop, con il risultato che
ha comunque creato un suono tutto suo.
Eric Clapton che ha un occhio lungo, lha invitato al suo Crossroads Guitar Festival gi nel 2010, mettendolo accanto a B.B King,
Buddy Guy, Steve Winwood, Jeff Beck e ZZ Top. Grazie al passa parola arrivato nel febbraio 2012 persino alla Casa Bianca per
levento Red, White and Blues, cantando Catfish Blues e Sweet Home
Chicago, e spesso sul palco americano dei Rolling Stones. Nel 2012 NY
suon comn Jagger e Richards una cover di Don Nix Going Down.
Nel febbraio di questanno ha eseguito la canzone dei Beatles While My
Guitar Gently Weeps , insieme a Dave Grohl e Joe Walsh per The Beatles:
the Night that Changed America.
Insomma ormai gi arrivato sotto i riflettori del palcoscenico. Detto x incisoha fatto anche lattore nel film di John Sayles del 2007 Honeydripper.
Gary non ha una voce particolarmente originale e chitarristicamente non Johnny Winter n Steve Ray Vaughanv (di cui ha confessato
di aver mandato a memoria lalbum Texas Flood), tantomeno Hendrix,
Jimmy Vaughan e Hubert Sumlin, ma ha un innegabile talento come
musicista. Nel primo brano, una cover di Robert Petway Catfish Blues, si
capisce subito la sua abilit chitarristica mentre la traccia successiva Please Come Home, un caldo R & B, mette in mostra la sua abilit nel canto.
C molto blues ovviamente ma anche variazioni di genere. Ad esempio,
Travis County, una performance veloce e divertente ha molto del r&r
anni cinquanta e Things Are Changin, confina con pop.
Forse la cosa migliore dellalbum,
per, la sua capacit di catturare latmosfera di una performance dal vivo.
Tracce come Dont Owe You A Thing
e If Trouble Was Money suonano pi
come delle jam session che come delle vere canzoni. Ma sono questi i momenti dove si pu sentire lemozione
di essere a un live show di Gary Clark
Jr. Si pu praticamente vedere lenergia sprigionare dal palco.
Amo BB King, T-Bone Walker e Hendrix, ma nessun altro pu farlo come
loro. Mi piace mostrare il mio rispetto per loro, ma sono nato nel 1984.
Sono cresciuto con i sintetizzatori, la
musica hip-hop, R & B, il rock-moderno. Tutto questo ha influenzato il mio
modo di suonare la musica.

126

OUTSIDER

MIXED UP

40 ANNI A-GO
- di Simon Harper -

GRAM PARSONS
GREVIOUS ANGEL

Grevious Angel stato il perfetto canto del cigno di un grezzo


ma brillante talento che si bruciato troppo luminosamente
e troppo presto.

Gram Parsons non ha vissuto abbastanza da vedere la pubblicazione del suo secondo disco da solo, n il plauso ed il successo che lo aveva evitato nel corso della sua vita. Nel 1973
aveva pubblicato cinque dischi ognuno oggi considerato un
classico ma al tempo guardati criticamente o, anche peggio,
assoluta indifferenza. Sebbene nato nel Sud Gram veniva
da una famiglia benestante della Florida il suo amore per la
musica country si svilupp quando si trasfer a Boston dopo
aver abbandonato la Universit di
Harvard e dove i suoi giorni trascorrevano sviluppando il suo talento
come musicista rock and roll e poi
folk, rispettivamente.
Formare il suo primo gruppo nella
scena folk di Boston - pubblicando
lunico disco della The International Submarine Band, Safe At
Home e nonostante questo sparisse
senza traccia nel 1968 - fu presumibilmente il primo esempio di quello che poi divenne famoso come
country rock. Al tempo della sua
pubblicazione, Gram si era gi trasferito altrove, unendosi ai Byrds
in quel momento uno dei pi importanti rivali dei Beatles in America ed esercitando una importante influenza sul gruppo, che
risultava nel loro (oggi) venerato disco Sweetheart Of The Rodeo. Il suo autentico suono country era avanti del loro tempo
e venne pubblicato quando lapatico mercato giovanile non
era pronto al country.
In quel periodo Gram era divenuto amico intimo di Keith
Richards. Unamore condiviso per la chimica era un legame,
ma mentre Keith assorbiva la conoscenza country genuina di
Gram, lui prese ispirazione dallapproccio rock and roll degli
Stones ed in particolare da Mick Jagger. Presente alle registrazioni e alla composizione del loro disco Let It Bleed (di
Gram stato detto che abbia anchescritto Honky Tonk Women con Keith ma difficile sapere la verit), la mossa successiva di Gram sarebbe stata quella di mescolare il country con il
suo amato rock and roll.
The Flying Burrito Brothers, formati con Chris Hillman
dei Byrds, pubblicarono due album, Gilded Palace Of Sin e
Burrito Deluxe. Entrambi dovettero affrontare le sferzate del-

la critica e laumento delluso di droghe di Gram e la sua inaffidabilit portarono alla sua fuoriuscita nel 1970.
Prima di lanciarsi nella sua carriera solista, Gram segu il
consiglio di Chris Hillman di cercarsi una giovane cantante
donna, dato che Chris sapeva che Gram cercava un corista.
Emmylou Harris accett casualmente linvito di Gram ad
unirsi a lui per il suo disco di debutto, GP, che segu da l a
poco. Ancora una volta sottovalutato, Gram persever con il
suo secondo album. Grevious Angel presentava la medesima
lista di musicisti che apparivano su GP: James Burton alla
chitarra, Glen Hardin al piano e Ronnie Tutt alla batteria altrimenti noti come la TCB band di Elvis Presley, dove TCB
stava per Taking Care of Business. La loro competenza nelle super-sessioni inocularono un suono tosto, professionale
allapproccio dubbio di Gram.
Mentre erano in tour a Boston, uno studente di nome Thomas Brown pass a Gram un foglio con dei testi che lui aveva
scritto, dicendogli che, se gli fossero piaciuti, avrebbe potuto
tenerli e aggiungerci la musica. La sua poesia Return Of The
Grevious Angel racconta di un tipo che attraversa il paese
con strappi dai truckers and the kickers e con a good saloon
in every single town - per raggiungere la sua amata : Twenty thousand roads I went down,
down, down / And they all lead me
straight back home to you.
Sia Hearts On Fire che Love Hurts
sebbene non composti da Gram,
mostrano il perfetto sposalizio di
armonie tra la sua voce e quella di
Emmylou Harris. E nonostante fosse puramente platonica, la moglie
di Gram era infastidita dalla sua
amicizia con la Harris. E recentemente Emmylou ha ammesso che
se avesse vissuto, la loro relazione
si sarebbe certamente sviluppata
oltre. facile sentire in queste armonie dove il loro rapporto sbocciasse.
Fermato da un blocco di creativit,
Gram frug nel suo passato per cercare due canzoni. Hickory Wind che data al suo periodo con
i Byrds e con la versione originale che compariva su Sweetheart Of The Rodeo, mentre 1000 dollars Wedding risaliva ai
Burritos ma la fece sua con la chitarra di James Burton ed il
suo cantato triste. In My Hour Of Darkness venne scritta in
memoria di un amico e chitarrista di Gram, Clarence White,
che era morto investito da un ubriaco nel 1973.
Al funerale di White, dopo aver eseguito una versione commovente di Farther Along, Gram disse al suo manager Phil
Kaufman che lui non avrebbe mai voluto una cosa cos austera per se e quando fosse morto voleva che il suo corpo fosse
bruciato nel deserto al Joshua Tree. Questa fu lultima canzone che Gram compose.
Per celebrare il termine delle registrazioni e alla vigilia di un
tour, Gram se ne and nel deserto con due amiche per far festa. Due giorni dopo mor per overdose di una combinazione
letale di morfina e alcol. Per rispettare la richiesta dellamico,
Kaufman rap il corpo di Gram dallaeroporto di Los Ange-

OUTSIDER

les da cui sarebbe stato portato in un


terreno della famiglia in Florida e lo
port fuori nel deserto, vers venti litri
di benzina sulla cassa aperta e diede
fuoco al tutto.
35 anni dopo, Gram Parsons considerato larchitetto del country rock. La
sua eredit continua a vivere tramite
discepoli come Ryan Adams, Beck, My
Morning Jacket, Fleet Foxes e i Kings Of
Leon, mentre la fiaccola ancora tenuta alta da Emmylou Harris e dalle sue
avventure nel mondo del country rock.
Splendidamente bruised e elegantemente dimenticato, Grevious Angel
stato il perfetto canto del cigno di
un grezzo ma brillante talento che si
bruciato troppo luminosamente e
troppo presto.

UN DISCO TI SALVA (scusa se poco)


- di Ruben P. Coppolella -

RADIOHEAD

IN RAINBOWS (2007)
Siamo sempre collegati ad una macchina. Quando non siamo alla guida di unautomobile, siamo con gli occhi fissi allo
schermo di un computer o attaccati ad un cellulare, che poi
lo stesso. Ce ne stacchiamo soltanto per mangiare, per dormire, per lesercizio di una moderata
attivit sessuale, quando va bene,
per andare in bagno insomma
qualche momento.
A furia di stare con le macchine
pi che con le persone, diventiamo, a nostra volta, macchine.
Ma perch questo noioso preambolo? Perch ogni musica figlia
del suo tempo e lo rispecchia necessariamente. Lumanit agli
albori di Blade Runner. Ma quello era un bel film di fantascienza.
Vivere quella realt sar gi
- molto meno divertente.
Ascoltate allora i Radiohead. Loro
fanno la musica del nostro tempo.

127

BLACKBERRY SMOKE
EUROPEAN TOUR

Erano gi stati in tour europeo a marzo e sono ritornati in questo ottobre /


novembre 2014. Ovviamente come gi
prima, neanche adesso hanno toccato
il suolo italiano. Cos si sono fermati in
Inghilterra per 4/5 date, Francia, Belgio,
Olanda, Svezia, Norvegia, Danimarca, Svizzera. Comunque il 31 ottobre si
sono fermati a Zurigo, al Komplex Klub.
Beati i fortunati che ci sono andati.
Per, poi non vi lamentate abitanti del
nord che non vi abbiamo avvertito.

Che ci piaccia o no (la musica e il nostro tempo).


A partire da Kid A (2000), e lungo i due lavori successivi, Amnesiac (2001) e Hail To The Thief (2003), hanno scattato una
fotografia allesistente ai limiti delliper realismo. Il problema che in Kid A chi scrive sente ancora la Musica. Poi, negli
altri due dischi, i Nostri lhanno progressivamente dimenticata. Un altro Hail To The Thief e i Radiohead avrebbero
perso almeno un acquirente dei loro cd: chi scrive (che pure,
va detto, uno alquanto generoso). Quando per abbiamo
offerto i nostri padiglioni auricolari a In Rainbows perch
anche chi ascolta offre qualcosa ai musicisti siamo stati
colti da rara commozione: la Musica era tornata. Quel linguaggio fatto di Melodia, Armonia e Ritmo che salva le nostre giornate al colore marrone che giornata pu avere uno
che sta otto ore attaccato ad una macchina? era, finalmente,
di nuovo l, in un lavoro della band inglese.
E che meraviglia.
Suoni che fluttuano in modo magistrale nel tempo e nello
spazio. Grandissimo il lavoro alla chitarra. Sentite a riguardo - una per tutte - Weird Fishes/Arpeggi.
Tutto lalbum esibisce un sound sintetico, s, ma caldo, umano. Unesplosione di colori, proprio come rappresentata nella copertina del disco. Di qua
e di l, fascinazioni sudamericane, per
esempio quel finale di Reckoner che
dura un attimo, ma si vola alto, alto, e
vorremmo che durasse in eterno.
Con questo disco i Radiohead hanno
salvato la loro musica. Si sono ricordati che, da qualche parte, cera. Solo
che, nei loro ultimi lavori, lavevano
un po trascurata (e si sono anche salvati dal perdere, come dicevasi, un
ascoltatore).

128

OUTSIDER

MIXED UP

MOVIE / DVD
di Andrea Hawkes

Ripreso nella spettacolare cornice della


storica Arena di Verona, anfiteatro
romano costruito nel 30 AC. certo non
nato per cose cos rumorose, questo concerto dellestate del 2011 vede i Deep
Purple esibirsi nei loro
classici pi famosi con il
supporto di una intera orchestra.
La band, ora composta
da Ian Gillan (voce); Ian
Paice (batteria); Roger
Glover (basso); Steve
Morse (chitarra) e Don
Airey (tastiere), dimostra
di essere ancora una delle
pi rinomate realt nel panorama hard rock nonch
al meglio in occasione di
esibizioni dal vivo soprat-

tutto se audaci come questa che vede


arrangiamenti orchestrali in grado di
arricchire di pathos le composizioni
pinote del loro repertorio (Smoke On
The Water, Lazy, Strange Kind Of Woman, Perfect Strangers, Highway Star,
Woman From Tokyo e altre).
Il tutto di fronte ad una fantastica, affascinata e deliziata platea.
Lo show disponibile anche in alta definizione (Blu-ray).
Fin dallinizi la vita dei R.E.M. e di
MTV si sono intrecciate. Il loro primo
singolo
uscito nel
1981, po-

che settimane prima che nascesse


MTV. E da quel momento in poi MTV
ha documentato tutta la carriera della
band di Athens fino alla loro decisione
di sciogliersi nel 2011. Tutta questa storia, dallinizio alla fine, raccontata in
REMTV, una nuova serie di sei DVD
che include le loro esibizioni dal vivo
(1991 e 2001), molte outtakes, i concerti
di Cologna del 2001, quello ad Atene,
Grecia, nel 2008, larrivo nella Rock
and Roll Hall of Fame nel 2007 etc.
Senza dubbio, il cuore di questa superba collezione linedito lungometraggio documentario, REM by MTV, incluso nellultimo cd.

CULT

TRUE DETECTIVE
Una breve eccezione per fermarci un attimino sulla serie
televisiva True Detective, vedibile su Sky ma mi pare anche
su Cielo, oppure scaricandola dalla Rete.
Innanzitutto consigliabile vederla in lingua originale, con
i sottotitoli in italiano per chi mastica poco linglese. Ma
attenzione: True Detective una droga, d dipendenza.
Quando Mattehew Mc Conaughey racconta tra una birra ed
una sigaretta, nelloriginale, parla come Willy DeVille, stessa
cadenza, stesso strascicamento, stesse pause. Le cose che
dice contrapposto a Woody Harrelsson sono da antologia. Il
loro sferzante dialogo sulla religione nella seconda puntata,
quando sono sotto il tendone degli evangelici filosofia pura.
Mi pare che in Italia stiamo gi avendo un pubblico tv con
due immaginari narrativi. Quello pi alto e colto, naturalmente 15-40 anni ma anche oltre, si rivolge alle serie di Sky Atlantic.
Quello pi anziano, popolare, semplice e meno acculturato alle fiction Rai e Mediaset. Come dice Roberto Cutroneo, un serie come
True Detective (e tante altre, da House of Cards a Dexter .. fate voi) genera cultura, lettori di libri, spettatori di teatro e di cinema
tanti sono i rimandi. Purtroppo arriva solo a quelli che hanno Sky o che smanettano freneticamente in Rete. Gli altri si devono
accontentare di racconti e fiction di buoni sentimenti, buone maniere e che non gli fanno fare neanche un passettino in avanti.
Le ambientazioni, i dialoghi, le sequenze sono incredibili. Quando poi mettono le mani sulla colonna sonora allora sono altre
legnate. Quanto stupefacente ascoltare in sottofondo i 13th Floor elevator? E chi il producer? T-Bone Burnett perdio! (AH)

OUTSIDER

WE ARE
MAX STFANI
Esordisce nel 1971 per la rivista di hi-fi Suono, dove cura la parte musicale Music Box fino al 1980. Nel 1976 dirige i primi due numeri di Popster /
Rockstar. Lanno dopo fonda Il Mucchio Selvaggio, giornale che ha editato e
diretto fino a febbraio 2011.
Come editore ha creato anche Rumore, Chitarre, la rivista di cinema Duel/
Duellanti, il sito Rockol. Ha scritto per LEuropeo, La Repubblica, le riviste francesi Starfix e Lesinrockptibles. Da aprile 2012 a settembre 2013 ha codiretto con Paolo Corciulo Suono, curando la parte musicale.

GIANCARLO TROMBETTI
Inizia a ventanni a scribacchiare per giornaletti minori e a divertirsi in radio;
ma dal 1979 in poi che tutto inizia a girare positivamente: Rockstar, Tuttifrutti, Mucchio, Rockerilla... riesce a rifilare le sue cose un po a tutti. Dirige
un paio di riviste Rock: Metal Shock e Flash. Nel 1988 molla la carta per la
televisione e finisce in quel rifugio di peccatori che era Videomusic. Lavora per
TMC, poi per La7, Super Channel Europa, D+, apre DeeJay Tv, Sky. Rimbalza
tra Milano, Roma e Londra. Nel mezzo riesce a gestire da direttore artistico un
elenco spropositato di eventi speciali, tra cui qualche centinaio di concerti che
lui stesso sostiene: avrebbe voluto vedere in primo luogo.
Sopravviveva ritirato in campagna come Cincinnato, finch Max non ha avuto
lincoscienza di ospitarlo, prima su Suono e adesso su Outsider.

SUL NUMERO DI DICEMBRE DI OUTSIDER


PINK FLOYD
Al di l dei giudizi in merito al nuovo disco The Endless River, sul
quale comunque ci soffermeremo, cogliamo al volo per tornare in
grande sulla band inglese di Waters, Gilmour, Wright, Barrett, Mason.
NEW RECORDS
Sceglieremo con la dovuta calma su Waterboys, Johnny Marr, Jon
Hopkins, Weezer, Mark Lanegan, Damien Rice, AC/DC, Stevie Nicks,
Daniel Lanois, Marcia Ball, Chuck Prophets, Belle and Sebastian, Bob
Mould, Jerry Lee Lewis, Bob Seger
LUCINDA WILLIAMS
Nel 1988 No Depression annunci larrivo di una voce di grande
significato per le arti e la letteratura americana, segnando anche la
nascita di un nuovo genere: lalt country. Nel 2014 ancora difficile
immaginare un mondo senza di lei.
RISTAMPE
Ormai c solo limbarazzo della scelta. Comunque prossimamente
Marvin Gaye, George Harrison, McCartney, Velvet Underground,
David Bowie, Lowell George, David Wiffen, John Martyn, Afghan
Whigs, XTC, Gentle Giant, Kinks, Todd Rundgren, Seeds, Kinks, Manfred Mann, Steve Ray Vaughan, Dillards, Robert Wyatt

129

OUTSIDER
Il rock qualcosa che mi disturba anche come termine.
Mi frastorna. cacofonico, impronunciabile.
inascoltabile e non mi diverte. (Emilio Fede)

IL MEGLIO DELLA STAMPA ROCK


INTERNAZIONALE
Via San Domenico Savio 1, 73024 Maglie
Tel. 0836 427478

DIRETTORE:
Max Stfani - max@outsiderock.com
REDATTORI:
Giancarlo Trombetti giancarlo.trombetti@alice.it
PROGETTO GRAFICO:
Giulia Tessari
IMPAGINAZIONE:
Giulia Tessari, Linda Robinson
HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO:
Ruben B. Coppolella, Maurizio Faulisi, Andrea Hawkes,
Aldo Pedrn, Emiliano Ra-B, Giancarlo Susanna,
Pierangelo Valenti, Carlo Zampolini
FOTOGRAFI:
Getty Images, Chris Walter/Photofeatures
TRADUTTORI:
Lorenzo Balducci, Tito Borsa, Francesco Bucci,
Francesca Fiorucci, Davide Lancieri, Alessandra Maggi
COMITATO DEI GARANTI:
Roberto Gallo, Alessandra Maregatti
STUDIO LEGALE:
Mario Caverni, Andrea Di Pietro, Lucia Maggi
MEMORIES:
Fulvio Fiore
DIRETTORE MARKETING, PUBBLICIT:
Tiziana Solidoro - tiziana@outsiderock.com
DIFFUSIONE, ABBONAMENTI E ARRETRATI:
diffusione@outsiderock.com
DISTRIBUZIONE:
Pieroni Distribuzione srl
Viale Vittorio Veneto 24 - Milano
STAMPA:
Omnimedia srl. P.zza della Farriera 1
Monterotondo Scalo (RM)
REGISTRAZIONE:
Reg.trib. Milano N. 140 del 10.05.2013
DIRETTORE RESPONSABILE:
Massimo Stfani
OUTSIDER una pubblicazione mensile della
Revenge srl, via XX settembre 6, 73020 Cutroano (LE)
Sito internet: www.outsiderock.com
SPIRITUAL GUIDANCE:
John Belushi e Stefano Ronzani
Foto di copertina:
CIRCA 1979: RORY GALLAGHER
(PHOTO BY MICHAEL OCHS ARCHIVES/GETTY IMAGES)
Revenge srl - Tutti i diritti di produzione sono riservati.
Chiuso in redazione 21 ottobre 2014

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