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2016/17 GLO
Ricevimento:
- dipartimento di Scienze Politiche, stanza 312 3 piano, lun-mar dopo
lezione
Testi:
- Sociologia delle migrazioni (2 edizione);
- Immigrazione irregolare e welfare invisibile. Il lavoro di cura attraverso le
frontiere
Modalit desame:
- Scritto, domande aperte (5 domande per prova (parziali), 10 in tutto
(totale))
19.09.2016
Chi sono gli immigrati?
-
I numeri e oltre
Le definizioni dellimmigrazione influenzano le statistiche; ad esempio,
negli Stati Uniti, chi nasce sul suolo americano diventa automaticamente un
cittadino americano (escludendo di fatto le seconde generazioni). I migranti di
ritorno (in Italia, i discendenti di antichi immigrati italiani) non vengono
neanche considerati immigrati.
Le nazioni come comunit immaginate, basate su ununit di lingua,
sangue, terra e religione.
Gli immigrati sono coloro che stanno sotto una doppia alterit: stranieri e
poveri. In questo senso il termine contiene un implicito significato svalutativo
e minaccioso.
La questione si poneva un tempo in Italia per limmigrazione interna; oggi il
senso di minaccia acuito dalla percezione della superdiversit (lingua,
cultura, costumi) degli attuali immigrati.
Alcune specificazioni
Lemigrazione latto di uscire da un paese; contrapposto allimmigrazione
che latto di entrare. Le migrazioni intendono linsieme dei processi di
mobilit umana, sono dei fenomeni dinamici. Sono dei sistemi di relazione in
cui entrano in gioco diversi attori (le societ di provenienza, i migranti attuali e
potenziali, le societ riceventi) e vari interessi (prevalentemente economici).
20.09.2016
Le minoranze etniche
Oggi la maggioranza delle minoranze etniche sono di provenienza
immigrata; sono gruppi subordinati allinterno di societ complesse.
Presentano aspetti fisici e culturali che vengono sistematicamente
stigmatizzati da parte dei gruppi dominanti.
Le minoranze sono tali in quanto sviluppano unautocoscienza di gruppo,
essendo legati da una medesima lingua, cultura e appartenenza a una storia,
tradizione e destino condivisi; una comune posizione sociale (svantaggiata),
e unidentit minoritaria che pu essere anche trasmessa alle generazioni
successive.
Diversi tipi di migranti
Il termine immigrato oggigiorno diventato un contenitore stretto, in
quanto esistono vari tipi di migrante, ognuno con le sue peculiarit
21.09.2016
4 fasi (o stadi) delle migrazioni secondo Bohning
1) Arrivano per lavoro maschi, giovani, celibi, relativamente qualificati
con un certo grado di istruzione, orientati al ritorno;
2) Cresce let media, aumentano gli sposati, si allunga il periodo di
soggiorno; sono meno dotati di talenti, risorse e qualit personali
(contano su qualcuno che gi l);
3) Aumentano donne e ricongiungimenti familiari, limmigrazione
comincia a stabilizzarsi > la famiglia mette gi radici, i figli sono
un metodo di ancoraggio a lungo termine, per via principalmente della
scolarizzazione;
4) La permanenza si allunga, le famiglie si insediano, nascono
istituzioni etniche che supportano linsediamento degli immigrati e a
conservare e a riprodurre lidentit culturale
Stadi dei processi migratori (Castles e Miller)
I processi migratori, secondo Castles e Miller, possono essere divisi in
quattro stadi:
1) Primo stadio: migrazioni temporanee, per lavoro, da parte di giovani
(orientamento verso il luogo dorigine)
2) Secondo stadio: prolungamento del soggiorno e sviluppo delle reti
sociali
3) Terzo stadio: ricongiungimento familiare, coscienza crescente di un
insediamento di lungo termine
4) Quarto stadio: insediamento permanente, con esiti differenti
(inclusione/esclusione).
prima possibile > spesso e volentieri capita che non sia in grado di
tornare al proprio paese dorigine per motivi economici e politici;
rimangono prigionieri del settore di lavoro secondario > a
causa della loro visione a breve termine non hanno i mezzi per arrivare a
compiere attivit lavorative di tipo primario. Gli stati tendono a non
regolarizzare gli immigrati in modo da poterli sfruttare al meglio (sono
senza diritti).
26.09.2016
Teoria delle Citt Globali Saskia Sassen
Il declino delle metropoli contemporanee va di pari passo con il declino della
societ industriale. Dagli anni 80 inizia per la grande ripresa > sedi
economico-finanziarie nelle metropoli > ceti professionisti ad alto reddito che
necessitano di servizi professionali qualificati (avvocati, pubblicitari,
selezionatori del personale) che devono vivere anche loro nelle metropoli
accanto ai loro clienti.
Fasce ad alto reddito (15%-20% della popolazione delle metropoli) che
necessitano di una serie di servizi (pulizie, sorveglianza, manutenzione) >
lavori modesti ma indispensabili.
La vita dei ricchi regge sul lavoro di altri (mense, baby sitter, taxi, ecc).
Famiglie a doppio reddito che necessitano di assistenza. Il personale di
servizio deve vivere nelle metropoli per forza; la classe formata
prevalentemente da immigrati (con meno pretese) > il lavoro ricco ha
bisogno di lavoro povero > legame biunivoco di reciprocit strutturale.
Ci rimettono le classi medie = polarizzazione del lavoro con espulsione delle
classi medie (la Sassen pensa soprattutto alla classe operaia del 900) >
assunto meno vero in quanto infermieri, insegnanti, forze dellordine, ed altri
esistono ancora.
Critiche alle teorie macro
Parlando di cambiamenti strutturali che muovono gli individui, si passivizzano
questi ultimi. Gli individui tendono a sfumare. Sono spinti da forze strutturali e
non da scelte proprie.
Queste teorie faticano a spiegare perch alcuni partono e altri no.
C debolezza nella presa in carico dei fattori normativi > tralasciano le leggi =
teorie formulate in periodi in cui le migrazioni erano meno regolate, inoltre
pensare in termini strutturalistici significa pensare che le forze economiche
dominino le forze politiche.
Teorie micro
Economia neoclassica = migrante come individuo razionale e
calcolatore, che cerca di guadagnare di pi > individui egoisti. Dal punto di
vista psicologico il migrante indonesiano sar uguale allinvestitore di wall
street > accrescere la propria fetta di reddito disponibile.
I differenziali economici e salariali spiegano le migrazioni e spiegano le scelte
individuali (ad esempio i medici africani sono maggiormente presenti al di fuori
dellAfrica).
New economics of migrations = economisti che allargano a pi motivazioni
per la partenza. La sede decisionale non pi lindividuo ma la famiglia
> per chi e per dove parte per sostenere la famiglia. Le famiglie che inviano i
figli, si comportano come gli investitori che non investono in una parte
sola, ma in pi azioni diverse. Cos le famiglie mandano i loro componenti (si
pensi si filippini) in vari paesi. Famiglie che allocano le loro risorse sui
diversi mercati. Strategie familiari orientate alla massimizzazione delle
possibilit familiari. Diversificazione dei rischi (pi possibilit di riuscire).
Correlazione con debolezza sociale (ad esempio la mancanza di pensioni
gratuite) con la tendenza a far partire i propri figli.
Critiche alle teorie micro
Completezza e trasparenza dellinformazione = il migrante sa
effettivamente quali sono le possibilit di guadagno nel mondo? Decide in base
a ci?
In realt parrebbe che decida in base ad altro, come ad esempio le reti sociali
presenti.
I migranti hanno raramente delle valide informazioni sulle economie estere.
Spesso conoscono poco delle differenze tra i vari paesi > carenza di
informazioni trasparenti sul mercato del lavoro.
Leconomia neoclassica troppo semplicistica, non sono solo motivazioni
economiche, ma anche libert, curiosit, oppressione nel proprio paese, ecc.
Leconomia importante ma non lunica spinta
La disuguaglianza dei redditi insufficiente a spiegare le migrazioni
(debolezza in comune con le spiegazioni macro), se no implicherebbe che esse
partono tutte da popolazioni povere verso i paesi pi ricchi.
Manca anche la dimensione normativa > le norme sono state formulate
anchesse in periodi con migrazioni meno regolamentate. Pu valere invece per
canali privilegiati come per i medici e i sanitari, ma non per tutti gli altri.
La new economics vede le famiglie come omogeneee ed armoniose, senza
tensioni e conflitti. stato molto criticato dalle femministe > chi ha pi potere
decisionale il padre che anche quello che ne beneficia di pi > molte donne
spesso partono per sottrarsi a situazioni familiari non gradite = emancipazione
attraverso la migrazione.
27.09.2016
I limiti delle teorie dei network (teorie intermedie)
Uno dei limiti delle teorie dei network sta nel fatto che, a proposito dei
movimenti migratori, ne spiegano bene la prosecuzione, ma difficilmente
riescono a dare una spiegazione al motivo dellinizio del movimento
stesso.
Vengono enfatizzate le dimensioni informali, per cui questo spiega perch
spopola la migrazione non regolata; viene trascurata la dimensione
normativa, infatti le teorie dei network enfatizzano come le migrazioni
irregolari avvengano comunque nonostante questa normativa.
Inoltre, le teorie dei network sono inclini verso un funzionalismo implicito,
ovvero tendono ad enfatizzare soltanto gli aspetti positivi; danno particolare
importanza a: chi appena arrivato, chi in una situazione irregolare > ci
porta allimpossibilit di rivolgersi alle istituzioni pubbliche; si tende anche a
trascurare le dimensioni di sfruttamento e di profitto, che vengono
anche sfruttate dai migranti anziani nei confronti dei nuovi arrivati.
I migranti spesso sono portati ad accettare di dover effettuare un pagamento
per ottenere il posto di lavoro, oppure anche al pagamento di prestiti onerosi.
La figura del favoreggiatore viene vista in America Latina come quella del
coyote, allo stesso modo come quella di Ges (el Gran Coyote).
Le teorie che si sono occupate del rapporto tra immigrati e il mercato del
lavoro sono: la prospettiva liberale o assimilazionista, la prospettiva
strutturalista e la prospettiva della nuova sociologia economica (da non
confondere con la New Economics of Migrations).
La prospettiva libera o assimilazionista ha quasi un secolo di vita. stata
elaborata dagli studiosi della scuola di Chicago (i Chicago Boys), ovvero
durante unepoca di migrazioni molto libere > gli immigrati arrivavano
principalmente dallEuropa e trovavano un precario rifugio nel centro urbano
delle citt statunitensi (le zone pi povere) e cominciavano a lavorare negli
strati pi bassi delleconomia (mercati, macelli, manovali dedilizia, a domicilio
per lindustria dellabbigliamento, venditori ambulanti gli italiani venivano
rappresentati spesso come suonatori ambulanti, magari accompagnati da un
bambino).
Imparando la lingua e scartando le proprie abitudini, i propri stili di vita, i modi
e i costumi del proprio paese dorigine, i migranti diventavano sempre pi simili
alla popolazione locale (assimilazione culturale) aumentando le loro possibilit
economiche, spostandosi dagli ambienti urbani centrali e pi poveri a quelli pi
periferici ed agiati, con maggiori possibilit di lavoro.
La scuola di Chicago si basava molto su metodi di tipo qualitativo come ad
esempio le interviste.
Lassimilazione significa diventare simili alla maggioranza, e malgrado le
lacerazioni che comporta, un processo che porta ai migranti dei vantaggi;
un processo individuale in quanto vi una specie di presa di distanza
dalla propria comunit di origine; lassimilazione avviene soprattutto anche
sul piano culturale, che prepara e favorisce il miglioramento economico e di
conseguenza anche quello lavorativo.
C grande convergenza tra lassimilazione individuale e il mantenimento dei
propri tratti culturali dorigine.
La prospettiva strutturalista si allinea alle visioni di derivazione marxista:
gli immigrati come esercito industriale di riserva; la teoria del mercato
del lavoro dualistico (Piore).
Inizialmente, i lavoratori arrivano soli (idea temporanea di permanenza); sono
degli ottimi homo oeconomicus; sono disponibili a svolgere lavori straordinari e
in generale lavori che tendenzialmente non vengono svolti dai lavoratori
nazionali, che contrastano con i tipici modi di vita familiari.
Il migrante in questo modo non investe sulla propria crescita professionale:
impara solo gli aspetti pi strumentali e pratici della lingua; si iscrive alle
scuole serali e non svolge corsi di natura professionale; non interessato alle
lotte di tipo sindacale > di conseguenza il migrante rimane intrappolato nel
settore secondario del mercato del lavoro.
28.09.2016
sono atomizzati = una persona per accettare un posto di lavoro, spesso deve
fare i conti con una rete familiare alle spalle che condiziona le loro scelte.
La societ plasma le aspettative, determina quali sono i lavori prestigiosi e
quali meno, quelli che sono accettabili e quelli che non lo sono.
Capitale sociale
laspetto dinamico dellembeddedness (pi statica e strutturale), e
corrisponde a quellinsieme di risorse che fruiscono dai legami sociali e si
rendono disponibili per gli individui, come ad esempio lalloggio, e poi
successivamente il sostegno nella ricerca del lavoro > il mio parente disposto
ad accompagnarmi di persona al posto di lavoro e di garantire per me, ovvero
disposto a metterci la faccia.
Tramite il capitale sociale c la possibilit di convertire il capitale sociale in
altri tipi di capitale: finanziario (ottenere credito) e umano (opportunit di
valorizzare i titoli di studio). Il capitale sociale pu essere anche di tipo etnico,
che in astratto meno vantaggioso del capitale sociale generale, ma in pratica
lo di pi.
Migrazioni post-fordiste
Sono quelle migrazioni che avvengono in aree non pi dominate dalle
grandi industrie.
Ormai dagli anni 70 praticamente scomparsa una domanda esplicita di
lavoro, gli immigrati trovano lavoro nei settori pi modesti delleconomia
(economia sommersa): agricoltura, lavoro domestico, edilizia minore, imprese
di pulizie, ristorazione > tutte attivit che risultano necessarie e che non
possono essere decentrate in paesi lontani. I paesi sviluppati sono importatori
riluttanti di lavoro immigrato, vorrebbero poter fare a meno degli immigrati ma
non possono.
Linclusione degli immigrati nelleconomia molto pi avanzata della loro
inclusione politica.
Industrie, miniere
Terziario povero,
economia sommersa
Accordi internazionali
Ingressi irregolari e
sanatorie
Temporaneit
(smentita)
Subordinata
Parziale autonomia
Lofferta di lavoro in passato era subordinata alla domanda. Col passare del
tempo, gli immigrati hanno acquisito labilit ad auto-organizzarsi,
vengono create delle reti etniche e delle conseguenti specializzazioni,
tramite le quali vengono poste le basi per poter trasmettere il posto di lavoro.
03.10.2016
L'economia, motore dellintegrazione
Leconomia capitalistica ha da sempre un rapporto dialettico con le
comunit locali. Per certi aspetti, trae giovamento dalle dinamiche di coesione
delle comunit locali, dalla capacit al risparmio, ecc; per altri aspetti, invece,
linnovazione portata dalleconomia stravolge le comunit locali.
Leconomia comporta una distruzione creatrice. Gli attori imprenditoriali
diventano degli innovatori sociali che portano ad un superamento (seppur
parziale) dei pregiudizi.
Mosso dalle sue motivazioni economiche limprenditore far lo sforzo per aprirsi
di pi, per cui, anche se xenofobo, assumer dei dipendenti, ad esempio
albanesi, pur di poter finire una certa opera in tempo.
Concetto di discriminazione statistica
Limprenditore non ha gli strumenti adatti per analizzare nei minimi dettagli i
propri dipendenti; giacch non ha la macchina della verit, limprenditore sar
portato ad usare dei meccanismi indiretti = la discriminazione statistica.
Una tipica forma di discriminazione statistica quando un imprenditore ha di
fronte due candidati, e tra un ragazzo e una ragazza, nella maggior parte dei
casi verr assunto il ragazzo per via del semplice fatto che la ragazza, in
quanto tale (e nonostante magari abbia voti migliori negli studi) potrebbe
rimanere incinta > applica al caso specifico una considerazione di
carattere generale.
Un altro esempio quando un imprenditore assume un ragazzo, puntuale, serio
ed affidabile. Ritrovandosi a dover assumere unaltra persona, tender a
rivolgersi direttamente al ragazzo per chiedergli se abbia un fratello o un amico
(considerazione statistica = se il ragazzo in grado di lavorare al meglio,
vorr dire che tra le sue conoscenze ci sono ragazzi a posto, raccomandabili).
Collettivizzazione = quando un imprenditore ha unesperienza positiva o
negativa con una persona di una determinata nazionalit, tender a connotare
positivamente o negativamente tutte le altre persone di quella determinata
nazionalit (pregiudizio collettivo).
Il caso italiano nel contesto dell'Europa meridionale
In Italia gli ingressi avvengono in maniera largamente spontanea, ci si
collega alla diffusa pratica delle sanatorie. Limmigrazione, gi nel passato,
produzione di una certa merce. In Italia queste aree sono oltre 200 e sono
state molto ricettive nei confronti della manodopera immigrata. Terza Italia:
quellItalia che non n il triangolo industriale classico Torino-Milano-Genova,
n il mezzogiorno, ma unarea intermedia basata sulle piccole e medie
imprese.
Il secondo modello quello delle economie metropolitane, come Milano e
Roma. In queste citt gli immigrati trovano lavoro nel basso terziario e
nelle famiglie. Servizi modesti che devono essere prodotti e consumati sul
posto: ristoranti, mense, pulizie, edilizia, trasporto merci; assistenza ai
bambini e agli anziani (spiccatamente femminile).
Economia urbana + economia familiare
Il terzo modello quello delle aree di impiego temporaneo al sud, che si
svolge principalmente nelle aree agricole ed in quelle turistiche, nelle
imprese agricole, negli alberghi e nei ristoranti. Spesso i datori di lavoro
assumono lavoratori irregolari in modo da poterli sfruttare nel modo a loro pi
conveniente (per evitare eventuali imputazioni penali dando lavoro ad
unimmigrato senza permesso di soggiorno, spesso i datori si rivolgeranno ad
immigrati della comunit europea).
Il quarto modello quelle delle aree di impiego temporaneo al centronord: anchesse si svolgono principalmente nelle aree agricole e turistiche, ma
riservano un trattamento ben diverso agli immigrati (a causa ad
esempio di una tradizione pi corretta delle formule contrattuali). Le
istituzioni lavorano meglio, la tecnologia pi avanzata > al sud, per poter
reggere la concorrenza con il nord necessario che vengano assunti un
maggior numero di lavoratori meno tutelati.
04.10.2016
Le reti migratorie
Le reti migratorie sono complessi di legami interpersonali che collegano
migranti, migranti precedenti e non migranti nelle aree di origine e di
destinazione, attraverso i vincoli di parentela, amicizia e comunanza di
origine. Lembeddedness riguarda il modo in cui queste reti sono integrate
nel mercato del lavoro, le quali lo sono soprattutto allinterno del mercato
nero.
Centri per limpiego = centri pubblici dove vanno ad iscriversi le persone
(per poter certificare la propria disoccupazione) e le categorie protette
(persone disabili, vulnerabili). Se un immigrato sprovvisto di visto lavorativo
non potr iscriversi nel registro del centro per limpiego.
Il tema delle reti importante dal punto di vista teorico, in quanto si pone a
met tra le spiegazioni macro e le spiegazioni micro delle migrazioni. Le reti
migratorie sono utili per spiegare levoluzione delle migrazioni in quanto
diminuiscono i costi e i rischi derivanti dalla migrazione stessa.
Decreto flussi = legge emanata dal governo per cui vengono fatte entrare
delle persone in Italia, i cosiddetti lavoratori stagionali, con un visto
lavorativo di una durata massima di 9 mesi.
Rimesse = flusso di risorse economiche che dal paese di destinazione
ritornano in patria. Veicolano anche valori, si traducono in forme di
consumo che trasformano le societ da cui i migranti provengono, inoltre
accrescono le aspettative della persona che intende partire.
In chiave di mobilit sociale un altro investimento molto importante
riguarda listruzione, non quella del migrante attuale ma delle generazioni
future che cos potranno migrare a loro volta.
La regolazione particolaristica del mercato del lavoro siginifica che il
mercato del lavoro poco regolamentato, ci sono poche norme, si basa
soprattutto sul passaparola. Ci si collega alle reti migratorie in quanto tanto
pi aumenta luno tanto pi aumenta laltro.
Per definizione, per, le reti migratorie hanno un difetto: quando si basano
principalmente sul passaparola, non garantiscono il miglior candidato
possibile in quanto lo stesso pool di candidati si riduce ed molto omogeneo.
Unenclave come se fosse una porzione di uno Stato allinterno di un
altro Stato > le varie Chinatown sparse per il mondo ne sono lesempio pi
lampante.
Il concetto di enclave stato sviluppato per la prima volta negli Stati
Uniti riferito agli immigrati cubani a Miami
Un altro aspetto importante delle enclave il fatto che, in quel particolare
quartiere, a causa della presenza di un cospicuo numero di persone di una
certa nazionalit, vedono la luce molti servizi fatti su misura per le
persone di quella stessa nazionalit.
- Cosa distingue i legami forti e legami deboli?
Un legame forte un legame in cui: non mi sento in imbarazzo a condividere
una stanza, un libro, in generale dei momenti assieme ad unaltra persona: pi
omogeneo. Un legame debole molto pi eterogeneo, pu essere molto utile
quando ci si ritrova a dover risolvere una situazione con a disposizione poche
risorse.
Rispetto agli autoctoni, gli immigrati tendono ad avere un maggior numero di
legami forti. Limmigrato, quando arriva in un paese, sar costretto a staccarsi
dalla propria sfera per andare ad inserirsi in un nuovo ambiente e di
conseguenza si dovr adattare ai meccanismi del posto. Allinterno di questa
ottica i legami forti sono importanti, in particolare si parla di identit etnica.
05.10.2016
10.10.2016
Dimensioni della solidariet etnica
Un primo fattore quello della numerosit. Se le reti sono troppo numerose,
la gente non si conosce e di conseguenza non si fida; per contro, reti piccole,
troppo sparute, non hanno abbastanza risorse come ad esempio la circolazione
di informazioni; le reti che funzionano di pi sono quelle di numerosit
media.
Bisogna fare attenzione alla scala di queste reti (ad esempio la colonia
boliviana a Bergamo, che su scala nazionale sono poco numerosi, ma rispetto
alla citt bergamasca sono molto estesi).
Le reti poco numerose, come ad esempio quelle delite, possono avere molta
capacit di sostegno.
Un secondo fattore quello della concentrazione (urbana): ovvero il fatto di
vivere nello stesso quartiere (si pensi alle chinatown o alle koreatown negli
Stati Uniti). Gruppi di immigrati della stessa nazionalit che creano una realt a
s tramite la coesione sociale (i cubani a Miami).
La concentrazione ambivalente, sia dal punto di vista urbano che
occupazionale. Gli immigrati sono sempre adatti a svolgere lavori di livello
basso > si adattano se accettano di svolgere quei lavori che sono tipici della
propria nazionalit, per cui la concentrazione urbana pu essere utile ma
ha anche dei limiti.
La composizione socio-professionale un terzo fattore importante.
Il livello culturale e sociale di provenienza significativo per la capacit di
adattamente allestero. Le reti dove ci sono pi persone istruite e ben
collocate nel mercato del lavoro hanno pi modi di fornire aiuto. Gli
immigrati che hanno, per dire, aperto unattivit autonoma, sono pochi rispetto
alla massa di persone che hanno bisogno effettivamente > questo provoca una
secessione tra connazionali, il successo ambivalente: almeno che non siano
immigrati che hanno un ritorno, pi facile che le elite ci pensino due volte
prima di farsi coinvolgere nellaiuto ai connazionali.
Quarto fattore, la coesione interna.
Molti studiosi critici verso il capitalismo sono anche molto critici verso
limprenditorialit degli immigrati, principalmente a causa dello scarso rispetto
degli standard contrattuali.
Il rapporto di lavoro tra padrone e immigrato un rapporto di
sfruttamento e protezione: ci sono casi che vanno da un atteggiamento pi
benevolo ad uno sfruttamento pi spinto.
Quando uno fa dei prezzi bassi sul mercato, in particolare grazie allo
sfruttamento dei dipendenti, mette in crisi la concorrenza che si
comporta correttamente (rispetta i contratti) costringendo anchessa ad
abbassare gli standard con i propri dipendenti: lirregolarit e lo
sfruttamento diventano un nuovo paradigma del mercato che si diffonde
patologicamente.
C anche un problema di indifferenza etica verso la societ esterna
(ricevente), un orientamento al business senza troppi scrupoli morali. un
problema proprio delleconomia verso la societ.
Il caso italiano
Il nostro paese nelle statistiche internazionali spicca principalmente per due
motivi:
Lampia differenziazione interna e lalta percentuale di lavoro
autonomo (27-28% sugli occupati).
Per altri aspetti un fattore di vincolo: essendoci tanti italiani nel settore del
lavoro autonomo, questi ultimi tendono a cercare di frenare il coinvolgimento
degli immigrati (si pensi ai taxi).
Gli immigrati si concentrano principalmente in due settori, ovvero nel
piccolo commercio e nelle costruzioni; lavori con pi rischio e minor
profitto. Fenomeni di auto impiego di rifugio, cio lavvio di lavori autonomi in
mancanza di un lavoro dipendente stabile e redditizio (i venditori di frutta).
Ci sono quartieri con unelevata componente di una nazionalit o di
una cultura, la quale comporta quindi una richiesta di alcuni servizi
specifici verso i commercianti di quella nazionalit o cultura. Il mercato
etnico (si pensi alle macellerie musulmane > carne halal).
Lavvio di attivit autonome una reazione alla mobilit bloccata: in 9
casi su 10 limmigrato possiede un titolo di studio superiore alla propria
occupazione.
Il semplice lavoro autonomo talvolta formale o poco pi, la partita IVA
spesso un espediente.
Pu capitare che nelle pizzerie gestite da egiziani si trovino camerieri
proveniente dallEuropa dellest. In questi casi i dipendenti non sono
necessariamente connazionali (a volta sono italiani).
Si passa dal semplice rimpiazzo di imprese italiane con quelle degli
immigrati (il prodotto per non cambia, ne cambia soltanto la gestione),
allintroduzione di nuovi prodotti e servizi (il kebab).
Hanno visto la luce anche un certo numero di imprese al femminile (circa il
17% in Italia).
Prodotto
Mercato
Etnico
Convenzionale
Etnico
a) Impresa etnica
Misto
c) Impresa etnica
allargata
e) Impresa esotica
Generalistico
b) Impresa
intermediaria
d) Impresa prossima
f) Impresa aperta