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pagg. pagg- agg. pag. pag. pag. pags. agg. pag. 3,6 7,9 10, 15 22 23 24 25, 26 27, 29 30 Terza universita di Roma - Facolta di Architettura Laboratorio di Progettazione A prof. F.Cellini ANTROPOMETRIA Misure e dati riguardanti !'vomo, aa.w. (fra cui Mario Ridolfi), Manuale dell'architetto, Roma, Usis 1946 (i manuale deriva da studi prebellici, ma esce nel periodo della ricostruzione) L'uomo come unita di misura e segg., in: Emst Neufert, (Baventwurislenre), Enciclopedia pratica de! progettare ¢ del costruire, Milano Hoepli 1981(la prima edizione & degli anni '30, espressione delle ricerche € delle proposte di normalizzazione ed unificazione produttiva) L'uomo (a cura di L.Mattioni), in: Irenio Diotallevi, Franco Marescotti, 1! problema sociale, castruttivo ed economico dell'abitazione, Milano, Poligono 1946 (anche questo manuale deriva da studi prebellici, ma esce nel periodo della ricostruzione) Anthropometric data, in: George Ramsey, Harold Sleeper, Architectural graphic standards, New York, AIA, J.Wiley,1981 (7° ed.; la prima edizione @ del 1932, nel periodo del new deat, vale a dire, nel periodo della ricostruzione dopo la grande depression del 1929) Anthropometric data, (a cura di Selwyn Goldsmith) in: Patricia Tutt, David Adler, New metric handbook, London, The Architectural Press 1979 (questo @ un manuale moderno: uno strumento per faciltare l'adozione del sistema metrico decimale, altuato dagli inglesi nello scorso decennio) ANTROPOMETRIA E PROPORZIONI Misure proporzionali del corpo umano, da Vitruvio, edizione det Cesariano, Como 1521 Leonardo da Vinci, figura vitruviana, disegno, Venezia, Galleria dell'Accademia ll Modulor di Le Corbusier, da Neufert (cit). Il Modutor di Le Corbusier, in: Le Corbusier, La mia opera, Boringhieri, Torino 1963 VARIE . Norme di disegno tecnico, dal Manuale dell’Architetto (cit) e dalla sua successiva edizione (CNR) Unificazione dei formati della carta (Sizes in the A series), da Tutt, Adler (cit) MISURE E DATI RIGUARDANTI L’'UOMO 4 (UAL DNLARCHIFETTO, 4 CURA DEL CONSIGLIO MAZIONALE OMAK metReHE - PUBBLIEATO _p MISURE D'INGOMBRO DI SEDIE, POLTRONE E SDRAIE MAMUALE BELARCMITITTO, 4 CURA 9&1 CONSIGUO MAZIONALE DELLE I wears ~ Pete 2 congronge scone th volesione cela bbe (A) on lez Peoleviane dal thie «Tasha 0/0 (8) Petts 8 congiunge !ortioolave POL TRONE- Nelle pollanes0%h £40 Pen ee erat ERNST NEUPERY, (BAVENTWURELEHEE ) ENCUCLOPEDIA G3. HOEPU , MILANO, BI Le cose sono create dall'uomo per servirlo quindi aebbone ‘xzere dimensionate in rapport alu, Cosi una volta le membra elluoma erano la base di ogni unith di mieura. I concetea della geandezza di quasisi casa & per nel, ancora ogg! meglio alferrabile se sappiamo che: aveva Valtezza di eanci womini, le larghezza di cante bracca, ea tant pied pi larga, o tance teste 1 che abbiamo, per pit alta, Questt sono concatt inna in cos! dire, nel sangus sistema metrico ha perd sograte la loro fine od oggi dobbiamo paragonare [x nuova unith di misura al nostro corpo par crearci Immagios il pid possibile esatte vive delle dimensions. Lo stetz0, fail clionte sl quale si ordina una easa nuava: per formarsi una idea esatca degli ambient che gli necessicano, misura gli ambienti della sua abiterione attuale, Chi stugia Tarte del coscruire, do vrebbe cominciare pereid ad sequistare il concetto eratio di gran- dexza e proporzione di cid che deve progettare, sino vani, mobili od edifc, ed esercicarsi in cid il pid patsibile, cosh che nel progettare un mobile, un ambiente. 0 una costruzione, ad (Pi segno e ad ogni misura, gli abbia viva davanti agli aechl Ia sua reale grandezza, Noi ct rendiama pard subito exattamente conto delle dimension! di un oggetto quando vediame vicina ad #10 un uomo, sia al vero che nella sua cappresencazione grafic. Treppe volte, ogg, nelle illustrazioni di rviste tecniche vengono, rappresenuati ambient! e (abbrieati senza fa Scala umana come riferimento. In generale tali illustrations danno una idea errata sulle imensioni di queste costruzion! @ cst stuplsce nel con= statare quanto diverse in gonere pit piecole, ee cl appaiane al vero, Ritenga che a ei sa da imputare i difetto, cos frequente, della mancanza di coordinamento e di rapporto fra i vari edific, rogectatipartendo da rapport! quasiaste casuali ¢ non dally. nica © giusta misuracbase, 'uoro. Se vogliamo che cid nen awenga, dobbiame dimostrare al pro- _gettinta da dove deriving le varie misure, generalmente asunce senza rendorsene esattamente conte. Efli dave sapere in quale rapporta stiano tra loro gli arti di un individuo ben conformace 1 quale spazio ell eecupi nelle varie portion, sia in ripote che Etlt deve concteare te misure di suppellateili, vestiti ec, in ‘mezzo alle qual vive 'vomo, onde ricavarne le dimension adatte per recipient e mobil. Egli deve sapere quale spazio sia neces- arto alltuomo tra i vari mobili dell cucina, della camera da pranto, della biblioteca ecc., onde poter compiere comodamente, ima sfruveando bene to spazio, | nacessari moviment, Egli deve conoscere la dsposizione pid convenience dei mobili. pperché l'uomo possa svolgere con comodith il suo lavoro o tro- vare it dovuto riposo: nel'abitazlone, nel'ufiio, nelofcina.. lofine egli deve conoscere le dimension! minime dei Iuog ‘nei cual eli giornalmente si muove come: ferrovie, cram, 1uto- mob ‘eee. Di questi ambienticipel agli ha una precisa nozione ale ricava ~ spesso senza saperlo — le altre miu [Luome non é peré soleanto un essere vivente che ha bisogno di tun determinato spario, I ato estetico non & meno importante. W modo come un vane & dimentionate, dive, tappezzato, ill minato, arredato @ come vi si accede, ha un'importanzs capitale per impressions che £2 ne riceve, Parvendo dx queste ideo © considarazion fo initiai nel 1926 8 Funire ordinatamente | risultati della mia molteplice esperienza professionale © didattica. Cosi nacque ia presente opera, che parte dall'vomo e da fe basi per dimensionare i fabbricath ed § loro element. Moice questioni di principio s| pongone, #1 discu- ‘ono © si sviluopane in essa per Ia prima volta 22 PRATICA PER PROGEMARE IE CoSrRURE 5 INTRODUZIONE "UOMO COME UNITA DI MISURA Le possibiliea odierne della tecnies sone tenvte nella pitt ample considerazione @ sono rispecaate le norme di unificazione. 1) testo ¢ contonuto nei limiti pid rstretie sorticuita, per quante possibile, da rappresentazioni grafiche. Si offrono cosi al progercsta,riuniti in forma bene ordinate € oncita, tutti gli elementi che gli sono necestari per progectare: element che eli avrebbe alkrimenci dovuto raccogliere on grande fatica da molt fonc.9 riesvare ¢evilyppare minucamente, volta per volta, dal rilievo di coscruziont git esistent Nel far cid, si 8 data grande imporeanza a riportare soltanco i dati @ le esperienze fondamental, mentre le riproduzioni di ‘edificicortruci #1 pubbiicane soltanta quando si @ ritenuto che fess possano servire da esempla In gences infact, ad eccezione di norme e prescritioni fonda. mental, s1 pub affermare che ogni problema ¢ diverto © deve essere studlato, afrontato e risalto persanalmente da ogni ar chitetco:soleanto cosi si rlusirh ad oftenere un progresso reale nel quadro dalio spiro dei nostri tempi. La presentazione di averi gi realist: portainvece troppo spesse {© troppo facilmence allimiazione e, quanto meno, eres imma. fini reali dalle quali il progeccista che lavora alla ‘saluzione di problemi analoght difcilmente rietce a liberarsi, Se invece il progettista che € al lvore trova, come qui ci si@ propose di fare, soltanto gli element ed | dati nacessari,allora egls & costrewio a cessere personalmente lo schema sul quale stugiare le varie recassiti dal problema, per comperie poi in una concezione Bisogna infine tener conto che ‘ dati ¢ gli ariencamenti che si anno nelle pagine di questa libro non vono stati raceoti pill 19 meno a caso nello sfogliare le riviste professional, ma sono, aU see sstematicamente con speciale riguardo 31 dati neces. sari per isingoli problem, zona stati verifiat sui miglior’ esempi onosciuth o, $@ necessario, sone stati controls su modell ed experiment, sempre allo scopo di risparmiare al progetssta tutte le ricerche fondamental e lasciagli il cempo e la tran uilcd necessari. perch? eg posts dedictsi alla parce pit inte- ressante ed importante del suo progetto, alla fase ereativa del sue bevore Q erate vn nes dee preprint Nevrerr. 2 vuomMo UNITA D1 MISURA DI OGNI COSA = 3 € Proporsioni del corpo umano secondo A. Zesing “> 1) "J, distanza dal malleote al glncchio © dal mento allem: bela, hm lunghersa del pied, 11 pid ancico canone conosciuto sui rapport! del corpo umano fu iJ, h = distanza dsl vertice del capo al mento e ditanza fra i Finvenuto nella cella di una tomba nella zora delle Piramidi presso Menf (circa 2000 anni 3, Cristo). Si pud quinds atfermare che, almena da allora fino ad og¢l, seienzlati ed artist st sano. afaleat! a avelare fe proporzion! del corpo umano. Sono glunti fino a not i eanont del regno det Faraoni, del tempo di Tolome, swell dei Greci © det Romani, quello di Polileto, che per lunge ‘empa fu considerato come norma fuss: le teorle degli uomini del medicevo, quelle dell’Albertl, di Leonardo da Vinci, di Michelangelo, ¢ soprateutto il conosciutssimo scudio del Durer In cucce ques teorie corpo umano ¢ minurato sulla bare dels lunghesza dela terta, dal vito o del piede, lunghezze che poi vennero ulteriormente suddivise e messe in rapporto una con Valera cos! da divenire norme di uso generale. Fino ai nostri florni il piede ed il braccio erano misure di uso normale. Specimente Is teorin dol Durer divenne di dominio comune Exit parei dll'sleezza del vom, che assunse come units fonda. mentale « suddivise in frarloni nel modo seguente: igh = ineero busto dallinguine in 3 ‘eapezzol, ierza del viso ¢ sua larghena (comprese le orscchie), lunghezza del mano sino al polto, [uh = largheaza del viso all'sleezea dlle narici, gronseza della gamba {al di sopra del mallesl) ace. Le suddivtion! arrivane sino a "igh. Nel secolo seorso A. Zelsing ha. meglio di ognt altro, studiate le proportion! del corpo umano ¢ anaizzita | rapport! fra le sue Parci, con precise misure e rafronti sulla base dela serione aurea. Il sue lavoro non bbe, fino 3 poco tempo fa, il successo che meriava, e si deve al pid esimio deglt studios! in questo campo, E. Moessel, (1, di aver richiamato su di ess0 Patten zone, appoggiando lepers dello Zeising col risuleatl del ‘estese investigations, Le Corbusier applic, in cueei | suet progecti fin dal 1945, 1 rapporti ricavati dalla «Sorione Aurea che denomina « Le ‘Modilor », + [f. Le dimention zono: atezza dell'vome =: 1,829 sm: aleerza dllornbelico = 1.130 m, ecc. p. 37. NEVFERT 4 “omonsjop “emeurenan2e6 vow ‘exenb jp poleary yp juoImIR) (suBR ‘MORAN OUSS VOU ot a fp | . L bv I ok So xen yd mieten PAA ee epuEeT OpN0.eE OwONTOp Ye\RPON THOME ty T (4x1 2) cmmeon wipe eames wp celetep uD vy euRAH 15,7 8461 onoyniag ‘ony aNorewiay 3d Cowione)a Gs opusmassor '2wir0s Wusrdodd I * incafayon cones (name10K onze FLI@ go si a) Jinks Ca ry) ft iy r| " g° T= 4 a y ' e. wol W6 wes We WO” WS” Wo we we ‘ompou # @ ‘ues unep Sosy unuc> ouyseews (iD JP OMEN) aLeumN 1 @ OZ faZL WO = H) OMEN OJPEW CON,IOp c1UOEH, Ip pedidoyeeIed yeRUIW JOP eNOTEL G ) mcs rey UWFNUOK« eanyoyyoie U] OpLeUrEUO!SUOLNNp |] © drm ‘ogy Oe EE: —_—aal ewer — ee RAMSAY, SLEEPER (1) a re 2 Anthropometric Data INTRODUCTION To me, itferenes are small when comired with sxe iin ae tab chon ona: 2.5 of men ANTHROPOMETRIC DATA verators ii 0.34 of momen seg thao we we ‘Re of hewing re 90% wen ge: 15 to 20% te Tye ft antago vis saw see Poa in an tink eae matey const fag se Te ite Leh rane eo ie eran OF pri, ne gut, {res tones The apne shown easing hts ae “ Pint pat ay be oct Arama pre forge pen or 60 perenne Hr, Scat Tha chosen exes SAFETY INFORMATION ‘aay roperented wh ae Sxclusedohep tye sonal each poe benign ftetig TMM ate tampa of mathe 6" {brthe muon irém tecoreg oe oon ‘Rin andy attning the seearSeaopng to BSP" yd'al nde handle, Ee ee Spe und ems con ae ote tose ow i beter than srething to each hgh ‘The simarh'emprse oa a rye {he's perce ag mon ad wl cover ‘Srarie"beay may aed ox more ace than thee ASPC" ag") waar: emparnuat oae 46 TC Sept oe gnc Bale mathe een gwen nce nat (AS Scere, ec Sanna the’ tazram “tastgbers’ or east _heary oti St heard ano siren sien Meigs ed wba. dacomfort ar emu seh frp by har or foo he BD para ‘hela or ater oat oa or He 27 eg te0) foro olmen ara 15 85g 35) oP cial a cn, Toccoa {er wae init went to 9.07 Ep (2018 fend ten men and wore vt a tiner fo ad's The mei yeam of maarrenent hr baninchded, by cr hand fr lng enon. Pt nd pul fro, Sinemen ot ormigendng «shea Reward nile work everywhere andthe ‘ke movin cs 238 N (Sb ane 248 TES ‘mon races! sytem af easement er Gevsed IE) ilu 120 (2 Ia an a2 (2218) ‘ites hele chen fo ous of dec Founding vem od eral eter le un ‘thin flrnar of nat Maran manos {ds fr 2h 105 8 fort, snd HOaD torah ff ge 2 gy cree i = b. [ele (ee 7 X Bf wt ON En Bis “ J E 3 i 3] ( aye By) Care a fz i (eld + fae [Efe oo Zs ia, An ity ary nyu Ane Yd Mew Ya “a RAMSAY, SLEPPER 2 RAMSAY, SLERPER (3 ) Anthropometric Data 3 Hy RAMSAY/MEEPER 4 Work Stations: Seated 5 Ramsay /sceeper. (6) Ramsay /scecree (6 ) 5 Anthropometric data Selwyn Goldsmith chaste Selmyn Goldsmith is the autor of Designing forthe disabled CUS (1976 revises) (U41) Contents 1 Principles of anthropometies 2 Application of anthropometric data 3 Body clearances and maintenance access 4 References 1 PRINCIPLES OF ANTHROPOMETRICS ‘The body and reach characteristics of people have a direct influence on design. Average (mean) dimensions of some of the more important of these characteristics for men and ‘women are shown in $.1 and 5.2 Although in certain situations it is appropriate to use the average as a criterion it must be emphasised that averages should be treated with caution. Where account is taken of average dimensions only, the likelihood is that in any specific circumstance only about half of the population under con- sideration will be satisfied. To ensure that the broad range of the population is accommodated account must be taken of people whose dimensional characteristics deviate from the mean. In tables I and Il and in 5.3, 54 and 5.5 values for each ‘characteristic are given forthe Sth percentile, ie the position at ‘or below which measures for 5 per cent of the total population are found, and for the 95th percentile, the position at or below which measures for 95 per cent are found. It is not always economic or practicable to cover 100 per cent of the popula- tion by catering for people atthe extremes, and attempts to do so can compromise the convenience of solutions for the broad range of normal people. It may not for example be possible to obtain a solution 10 a specific design problem which is equally efficient fora typical ambulant person and a person in a wheel- chair +—— no + $1 Mean average (S0%h percentile) dimensions of adult British males FTUT ADLER, NEW METRIC HANDBOOK, Gen 24 Antheopemetie data 5.2 Mean average (50th percentile) dimensions of adult British females TUT, ADLER, NH, (2) Gan 26 Amhropomrerte data 2 APPLICATION OF ANTHROPOMETRIC DATA ‘Asan example, itcan be observed from the data in table IT that, 95 per cent of men are taller than 1628mm. When data are applied to design problems itis usually found that there is a limiting factor in one direction only, eg ifthe problem relates to obstructions at head height the measures of short people are not significant. In applying data from table II the architect should inquire in which direction the dimension iseritical. 1tis not the case that whenever the value for the 95th percentile is, ‘observed 95 per cent of the population will be accommodated; if the critical dimension is in the opposite direction only 5 per cent will be accommodated, and the correct course isto apply the Sth percentile instead. 3 BODY CLEARANCES AND MAINTENANCE ACCESS ‘Typical allowances for body clearances are given in $.6 to 5.11, Space requitements for maintenance are given in 5.12 to 5.19. Minimum entries for one man ate as follows: 330 min to 450 mm: difficult 450mm to 610 mm: fair 610 mm to 920 mm: good (See also section 6: Internal circulation.) 4 REFERENCES References, including sources of anthropometric data repro- duced here, are listed below. For original sources of data used in table Il reference should be made to AJ information sheet 1185. Any apparent inconsistencies between dimensions in ae Box ‘ies Percents Peverates, a ) 2 rr er rd 5 Wok 131k 5 so? toe 2 Has 1ask Sass 1 Igoe 1433 1962130743 8 Test 19584581334 tae table IL, such as distances between eyes and top of head for standing and seated people, are because data were drawn from several studies AJ information sheet 1185 Anthropometric data and their application, AJ, 1963, February 13 AJ information sheet 1194 Internal circulation, AJ, 1963, March 20 S. Goldsmith Designing for the disabled, London, Royal Insti- tute of British Architects, 1977 (3rd revised edn) £20 BS 4467:1969, Anthropometric and ergonomic recommenda- tions for dimensions in designing for the elderly, London, 1969, The Institution S. Goldsmith, Wheelehair housing, AJ, 25-6-75, pp 1320- 1348. N. Dirient, A. R. Tilley, J. C. Batdagiy, Humanscale 1/213, pictorial selectors with guidance, Cambridge, Massachusetts, (MIT PresecT 574, Henry Dreyfuss The measure of man: human factors in design, Whitney, 1967 5.5 Key dimensions listed in table (1, To assist interpretation these figures are shown unclothed, hough allowances have been made in table U for the wearing of clothes and shoes. Dimension references marked @ are most comumonty used. TUmT, ADLER, MH, (3) (ae. 28 Anthropometi data nin 2450 — oe | +1900 eyroeps tia = I I i r C 80 5.14 Service access: access panel 5.7 Body clearance: crawl racommended fr anges SCPr075° hana re requ on both ses if fiers ov not left open here re ro ee alt Wath SGOmm 1s OC mm wth hardrate EGOrnm mn Between side walt angie [whan | alee) 5058 |1620.1570 | 480 300.1480 | 900 310-1520 | 910 710.1200) 910 ¥27{1150-1050] 950. { secermerded er |8Onm 9 50am tread 751m 19 SO 45am diom max for hana 5.15 Service access: catwalk 5.18 Service access: step ladders 5.9 Body clearance: sio0p H1W00 + TTR 430 | —— 700 | Width; 600-800 mm | 0 Ie TOO mm Zen 5.10 Body clearance: kneel sl 1550) a, bret 20 bef 260 " 920 x oa 600, 4 re — 300 or a a ie 5.16 Service access: stairs q ‘§.11 Body clearance: maintenance 4 reach levels ‘min entries for one man (mm); Bos4s0 tear 150-80 for 0 56.920 gcd veficol laced | hor: rally suitable for vertical movements from 75°t090°_ een! Soar seers or preferle) veathe 380mm mins 450mm deareble eee it iin B00 nny, 0 mn Bween de Was S.12 Service access; crawiway 991100 mm SOM toe space tn 450 dam or Toor prowde back guard over 6 OCO mm high 5.17 Service access: ramps 5.19 Service access: rung ladders TUIT, ADLER, NAH (4) (4a\ 8.13 Service access: hatch pranbuior ra rh] |= yy bicgle potest F ey beet ici Ig| tring wid stele for shot f80-400+ eal | SPSS 900 + ea Tol taal OSLO erin wth oy counter 6.2 Clreulation: common sizes pal cmc na al cm extra 10% for e0sy movement rainay —__|850 [OO emaare Gar P50] 800 fore) | reolleyt 2, 4 1 fl © TE qo9-—1 fpenen with Gag5ege space requtemert for acest spoced Gop ccs wan with coins rmaty used by oe pe 1030-1200 —$ | to man wth: some ection f= 1100-1400 —+ lez sl ‘woman with psig 6.3 Circulation: corridor widths wokeg pe pace meonxement rc ay Ble per eo pace cant 6.4 Circulation: examples from German sources of various space requirements, TUT, ADLER, NHS) igen a (20) sy sm — TI]] accepted fire hand ~ B00 prnhs phe ? i (son 3200 ae a 30500 ree (100 f):? » 260mm ago fatomat ee eo} MN 22850 set L9H) sP-2tOmm PED Sore se ah a 0 te iat | B t AGI [Beokme ——+ J acti ifg0"seam ———t ao —, 6.10 Small whatcha 1 — ‘rsa a eo ily 20 i, Se ala doe tine Zameengartne) | ano — Ie ‘4 (orean)id eigipe a 800 cup copay ya tae ‘and cold quid remote control gear 660, oor 60 | Fh tee mea 0 oi 7 400 portion hot ond | i edie” 6.14 Small wheelchairs: turn acon boo ‘trough 180deg BEF on omar | i Ot el 1730 . edb wack = - 200 120 seo] | 7 tern on eden on wailesy | oe” Fier) rt Er jae do | won HOw o ‘Scone [250 rt 140. m1 Seria cole, NGO 6.12 Small wheelchairs: Wiesisl RO]] check pb chamecn by hay mrd cpins om arough 180d F tat 11651] 7 bibottom. nw. ‘¢) vertical prvotted:»: ees Soe Patenplape wel wasn —— «0—}+— i aaa 790 ee Bye A mina | wea) I fh ts mater alec = -eaniiaeee eee ells Fopdy Shee poping thes” — Fetppling tas three-point turn in cloakroom 6.9 Small wheelchairs: comparative turning space requirements 6.6 Large wheelchairs: forward movement en adi be Set, \ 6.8 Small wheelchairs: forward movernent : | fi s6o— two 6.7 Large wheelchairs: forward turn through 90deg 6.14 Stick user 6.15 Cruich user TUT, ADLER, NuM. H.(€) @) PROPORZIONE JHVMANT CORPORIS. MENSVRA-ETAB EO OMNES SXMMETRAS EVRYTHMIATAS 8¢ PROPORTIONATAS GEOMENRICO SCHEMATE. INVENIRE Vr ADEST FIGVRA<\o. 9} AS ¥ = Ee 4 + + Cort T Cl T PtH crt iy | 4 1 th 4 T LINE eet fig 7 ie i | 7. $1. Misure proporzionall del corpo umano. Da Vitruvio, edizione det Ceseriano, Como, 152 PROPORZIONE Tay. 82, - Leonardo da Vinci. Figura vitruviana, Disegno, Veneria, Gallerie dell’Accademia. weuFeRT, RAPPORT! DIMENSIONAL! APPLICAZIONE |, Larchitetto Le Corbusier partendo dalla divisitiies del corpo STN F mano nella proporzione armonies “> p. 23, sviluppe la sua a steoria delle proportion! in arehcecura Fpl segnd tre tatti @copmmmmenm 1 del corpo umano che, come git det Fibonacci, formano una ((gHieRn Serle armonica, Gl extrem 0 pus! di dvisione che nsividvano eMata ‘quest tratti sono: il plede, i plesso solare, lasommita del capo AE { estremich delle dita a braccio tero in alto (4+ anche la gura base della PRO). In principio Le Corbusier parci ¢ europeo = 1,75 m % p. 24, 28, che egll divise nelle misure 1082 = 66,8 — 41.45 ~ 25.4 em +o Poiché quesca ultima mizura corrisponde praticamente a 10 pol- reconde a sezlone aur lick, elt oxtenne cot inelusione delle misure ingles il che pe non aviene per le dimensioni superior. Percio, nel 1947, exh procedeste in zano inverse , aunta come stars delltuoma Gguella di 6 pledi inglesi ~ 1828.8 mm, per tuecestive division’ aemoniche forme una serie rossa (RO) verso Lalto e verso il basto + Tab, ©. Gans. Siccome le difference di que- sa eabela sono troppo gran- © rrewra see per proportion 4 per Vero pratieo, eg ha Vor pron oa tame meric [vibe pre ve seme nv formato anche una serie ar Sere Rots RO fee Arua: AZ| Seria Rome RO | So Amur AZ | oven zy parendo dallab enimare [mire | seinave | mew | alee race id) 226m (estremich aa Tae delle diea a braccio tes0 in sae sone ums wn ako) che ci 44 valor! dopp! kK sas ro rae Waaw iow re we fms er ees “> Tab @. ‘ssn an rian Vvalori eae eecenuti con Sore sro 10019 Is divtione armoniea furono ms aa saa arrorondatl in alto ed in bas= vas 28 23009 severe ear9ar query | 50 fino a difference di 7 mm 47 3% ta fsa searap nw’) aveuscarry | ottenendo i cosiddettivalori 2 ss 2 nar ee 4 « applicazione ». Nel con vertica ia ellie: qustth va- te Soa Se teeta ‘aeemacer - a oe BE RIES SERRE] ort foncamenelt si & otto- ruta una nuova serie indi wes hs cm een we ttt | pendence dalln prima serie S 3 bie Teemy rey mroort am | fondamencat me om 033 Gost eis eroant ia) | Perd con questi arroronda- re aie as ont wont © | mentia valor inter in cen 3 one on Simetrh © poli i xiscema 8 oot Beste assrem | vene a perdere in adaab- a oor fot pee sat cm | tk dale sngole part al at S oot oss fuori della serie, perché non io aan saved: « 2x6 5 13; 2216 033; ne 2x27 = 53 ‘¢ neppure 1348 = 20. [Nella prassi normale occorrono peré valori che si adattino esat- tamente l'une allalero per la fabbricazione in serie. Per quanto Le Corbusier sia partito dala statura delluomo di 6 pied. che da quella normale dt 1.75 m, & owio che le misure principal st adsttano abbascanza esattamente al sistema ottame- triea(altezza totale 2260 mm; nel siscema oteametrico 2250 mm). Se Le Corbusier avesse proceduto con maggior esatterm, nel formulare una taoria delle proparzion basata sulla sexione 2urea, su sfora lo avrebbere invitabilmente condotto ad una sin- teti dei sigtemi ottametrico e decimale con gradazion! propor- ional sulla bate della sezione aurea <» Neufert BOL [}. 37 CNR, MANUALE BA, SOMMARIO DI NORME E DATI NORME PER IL DISEGNO DI UNA PIANTA QUOTATA DI FABBRICATO A MURATURA PORTANTE 50 pose} 20 —__Ja a 6 ——__—Jasel— 1 Bf ose a2s fa a 3 as. j a iT i] Qo a] tt ih : SOMMARIO DI NORME E DATI NORME PER IL DISEGNO DI UNA PIANTA QUOTATA Dl FABBRICATO CON INTELAIATURA IN C. A 7480. eyo 422 328 ess | 2) > g -—.. — FFT f so! = pbs graden 120 Lenn As S| ok alzate cote, ee er —— 180 tee on7s ae jo infomation svar UN A + Pursucaro au SRCMITETIO, 4 CUBA OfL EOMSIGUO NATIONALE OMkLs RICEECHE BME PER IL DISEGNO DI UNA PIANTA QUOTATA 3, 850 1.04 Linear measurements on drawings Wine both metres and millimetres are used on drawings it wil cartes confusing if the dimension is always written to three putes of decimals, ie 3-450, No unit symbol need Bs so ices a lesser number of decimal places is used: ie 3-450 of Stas m or, ander some citcumstances, 3-5 m, aro all corrert, “The fst ot these (3-450) i to be preferred, 3450 mm can also be used. Paes no ambiguity can arise symbols may be discarded, secording to the following three rules (see table D: 1 Whole number indicates millimetres. 2 Dechmalised expressions to three places of decimals indicate metres (and also, by implication, millimetres). Far other dimensions must be followed by the wait symbol ale | could safely be broken in certain citeumstances, ©g in 2 Tnrge-seale detail drawing where all dimensions are in whole aasecer millimetres, except forthe occasional one which may fea whole number plus a decimal fraction. There could be 00 eeafusion over the unit size in relation tothe other dimensions setyitwould not seem necessary to add mm after the dimension because it was not a whole number. ‘sie tenples ofthe dierent wns of exprsdog Una eames = ovings trom PD 6131 roi) amie Metre iors 5am xo 300 0300 030,030m 3000 $000 3m30m 300m 3300 3300 Vim 330m 3330 3330 fas ma 3333 3000-000 3000 340 2 PAPER SIZES ‘The International A-series of paper sizes has been adopted for all drawings and written material 43.2 Derivation of the rectangle AO, which has a surface area of im 2,01 Sines im the Acseriea “The A range is derived from a rectangle AO, 3.2, of area tm? ‘Mth sides x and y soch that xy = 1: /2 Ge x = 841 mm: y= 1189 mm) “The other sizes in the series are derived downwards bY Pro- ressely halving the size above across its larger dimension. ‘The proportions ofthe sizes remain constant, 3.3. 13.3 Avsizes rewin the same proportion (1:2), each size being hhalf the size above 2.02 Trimmed sizes and tolerances aoe A formats are trimmed sizes and therefore exact: stubs oF tae Oot books, index tabs etc, are always additional tothe A toa otfone, Printers purchase their paper in sizes allowing for the following tolerances of the trimmed sizes: i for dimensions up to and including 150mm, 1-5 mm Stor dimensions greater than 150mm up to and including 600 mm, +2 mm. for dimensions greater than 600 mm, +3 mm. Recommended methods of folding the larger A sized prints are given in 3.4 fokling A size 3.4 Avseries of paper sites 2.03 Drawing boards we paitonal types of working drawing are superseded it 8 jrobable thatthe range of paper sizes wil be restricted» ao AS and AS, Only rarely wil tbe necessary 0 use AO-he Aa iuonal sizes of drawing boards can accommodate the likely range of paper sizes as indicated in table IL ‘Now drawing boards are now manufactured to fit A size Paper, eile vertical and horizontal filing cabinets and chests have’ le dimensions approximately corresponding tothe board sizes listed in table IIL Tur, ADLER , NM, It, DATI DIMENSIONALI DEGLI AMBIENTI @ Vengono qui allegari alcuni dati di dimensionamento relativi ai vari ambienti della casa; tute le altre informazioni vanno reperite nella manualistica indicata in bibliografia, tenendo peré presente che talvolta i dati in essa contenuti vanno aggiornati, dato che la manualistica (specialmente quella italiana) & ormai vecchia di rrent'anni; si prega quindi di interpretare ogni dato con criterio. note ¢ avvertenze: Perquantoriguarda lecameredaletto (PAG 2) _,ricordareche: - lanormativa italiana in vigore (decreto del Ministerodella Sanita) prescrive una superficie minima di 14 ma, per le camere a 2 lettie di9 mq. per quelle singole. Tuttaviac’? una tendenza generalizzata arridure questi minimi (molti degli esempi o pos 2 gli sono, proprio per questo, inferiori); in ogni caso, non scendere mai sotto i 9maq., né superare 20 mq.(2 let) o 15 mg.(1 lett). - leregole per la disposizione dei letti sono soltanto queste: evitare, nei limiti del possibile, di accostarli a pareti perimetali ed evitare assolutamente di accostarli a finestre (questo per motivi termici e sanitari). Si evita pure di disporli con i piedi verso la porta, ma ‘questo & solo per ragioni scaramantiche. Quello che, perd, ha una grandissima influenza nell'agibilita della camera é la disposizione delle porte e delle finesire. L'esempio a lato presenta due camere di uguali dimensioni; quella in alto perd ha una disposizione sbagliata (come si nota dalla tor- twosita dei percorsi intermi): la porta non permette di avere un armadio a tutta parete ¢, comunque, lo trasforma in un ostacolo fisico e visivo; la finestra & troppo vicina al letto ed 2 poco raggiungibile; la camera in basso é, invece, corretta. Per quanto riguarda gli ambienti di soggiomno ¢ pranzo ace. 3-5) bisogna notare soltanto che anche per questi ambienti vale una regola fondamentale: semplificare i percorsi principali. Nello schema a lato si nota come un percorso tortuoso tenda a rendere inutilizzabile lo spazio di un soggiomo o di un pranzo, rendendo difficile e scomoda la collocazione dei mobili relativi. Per quamo riguarda le cuci 8-8) ricordare soltanto che o} tende ad avere mobili modulari e componibili, talvolta riuniti in tun unico monoblocco. Le dimensioni in pianta di questi moduli variano: la loro profondita, in particolare, si aggira artomo ai 60.cm. Perquantoriguarda disimpegni, corridoi ed ingressi, icordare che - 90 cm. & la minima larghezza di un corridoio (fig. a); - quando lungo il corridoio ci sono armadi, bisogna ampliare pure la larghezza del passaggio, per permetierne l'apertura (fig. b); - 120 cm. la larghezza per il passaggio di 2 persone (fig.c); = 140 om. @ la larghezza minima quando si voglia una maggiore agibilita, per esempio in un ingresso (fig. d). a 6 « RSENPI pI_caMsee ba LET HATRYMOKIAL! Dl DIMENSION! MINIME DIMENSIONS DEI_LETTI © BEGH ARRAN ARREDI DELLA ZOVA SOGGIORNO ___INGOHBRI APPROX. ZONE SOaGlORNO wise Moe Maio 4 to ef pion TIP) by TAVOL) DA PRANZO & LoRO ZONED! INGOMBRO Shen kt fk A has gs INGQHERD DELLE ZONE PRANZO — CAMERE DA PRANZO MINIME 5 MOK OK gH HK ou CaO = Hage -- 7 1 # \ - = 1 eoure [eineien POsIZIONE, © pRETAZION i SOND lent Eat aRvete ucueo|inem: 7 Pant inarester Toarete Bey i ss oe ' ssi nat se | ! t $ (Dy oxo a| ¥ ! 1 a 1 0x80 af | 2a 1 38 ! 3 80x100 3 ' 2 paso seaia 2 sox120 28 B PENS noe mown $B brdprime corridor SB 4 7 oY eoirgots 3 58 ALYY aim sonra curd soxn0 ‘ Simeon envraelo, oe 33 ways meer couse Be BS Bie 5 | costas a G | conse 38 dimensione Xt X2| 165 | 165-180) 250 = 270/250 = 290/ ~~ finema xa X4| 220-205, 305 - 325|260 - 400) DIMENS.MINIME ED INDICATIVE sh =X > <0 >< om >< * BAGHO 10 —— _. © MISURE STANDARD DEGLI APPARECCH! we LAVAMDING Nase 0. 6 1 2 2 ia = 2 7) ° x 2 = = —— Zz 06 0.9 WW SPa10 D'v 0 go co eo s'0 £0 LAVANDINO wc. Riper Ful TEE bell : Ee 0g AAKO9 A of SK Oz St € A ooy *_Cveina componenti[sviluppo — [UPARETE 2 PARETI (3) suclon re wi. ‘ad angolo parallele A dab a a “a r — Bon. aos a a 3 4 . ‘ 3 ; v vy v v ‘ a A 5 8 x x ax = zs -& Bw modvlo 60 nnamento 10 Per risparmiare complicazioni impiantistiche ¢ costi conviene predisporre, in una casa unifamiliare, un'unica colonna di scarico; ‘questa é, di tutte le tubazioni idrauliche, la pitt grande (diam. 8-12 D ol cm.) e l'unica che deve essere rigorosamente verticale. ‘Questo significa che convieneaccoppiare i bagni (se essi sono sullo > gonna stesso piano) o incolonnarli (se sono su piani diversi). Bisogna Sean'co tener presente, nel far questo, che I'unico elemento igienico che deve essere sempre vicinissimo (40-80 cm.) allacolonna di scarico 2 il w.c. ne risulta, per esempio, che sono accoppiati (0 incolon- nati) anche bagni disposti come nei disegni a lato, anche se ‘ovviamente meglio accoppiarli con tutti gli apparecchi attomo ad | un muro comune o incolonnarli esattamente I'uno sull'altro. — Alconi bagni prefabbricati moderni portano all'estremo questa _— disposizione, concentrando tutte le tubature dentro un'unica parete attrezzata (che @ normalmente un vano largo 25-35 em.), vedi qui p sotto. Sarebbe anche opportuno che la parte idranlica della cucina fosse prossimaa quella dei bagni, oaddiritura che la cucina venisse L accoppiata ad un bagno (nel caso sulla stessa parete attrezzata). PARETE armez2ATa oH a Ps Inedificidi grande spessore risulta utile collocare i bagniallinterno (anche se spesso nelle case unifamiliari, sipud arearlied illuminar- li-con finestre zenitali). Per dotare bagni e cucine di areazione artificiale bisogna che essi siano posti accanto ad un cavedio abbastanza largo da contenere grandi canne di areazione forzata. Largo 25-35 (come una parete attrezzata, con cui pud identificarsi) i cavedio va concepito come una canna muraria verticale che attraversa tutta la casa, dal primo solaio al tetto (da cui emerge con cavedio li areatori). alt wena it Ee ae fl q 88 A infisi Infissi Per uno studio dei numerosissimi problemi di dettaglio al guardo si rimande alla manualistica c spccialmente al Ma- nuale dell’architetto, dove quasi tutti i tipi di infissi sono trat- tati in modo esauriente, con qualche omissione riguardo alle produzioni pit recenti, in ogni caso le tecnologie degli infissi in legno, che sono un importante capitolo dell’argomento sono ancora attuali, risalgono, praticamente inalterate, alme- no al Settecento. Quanto segue @ quindi solo un elenco delle nozioni indispensabili. Porte Le porte hanno due telai ben distinti per funzione e il cui montaggio é separato nel tempo. Il primo, detto controtelaio, @ un manufatto molto grezzo in legno, che viene montato mentre si cosiruiscono le murature (0 subito dopo) e serve a rifinire il vano murario e a predisporlo alla messa in opera dell‘infisso. Il secondo, il telaio fisso, viene prodotto ¢ mon- tato (assieme alla porta) sul controtelaio, solo quando sono stati eseguiti i pavimenti, gli intonacie le pitture. Naturalmente fra le misure interne del controtelaio ¢ quelle esterne del telaio dovranno essere lasciati alcuni centimetri, per poter essere sicuri che il telaio entri nel controtelaio ¢ per poter anche correggere eventuali piccole imperfezioni di posa; lo spazio fra i due telai (che risulta irregolare) viene co- perto da fasce di legno, dette mosire. a PORTA Su TRAME2Z0 PORTA Su MURO SPESSO Da questo consegue che fra la luce interna del vano nella mu- ratura c la luce effettiva della porta c’é sempre un'inevitabile differenza di circa 8/10 cm per parte: per esempio ad un vano di un metro corrisponde una porta di circa 80 cm di luce netta Le dimensioni usuali delle porte interne (per abitazioni) sono: ~ad una anta, 60 - 90 em di luce netta; a due ante, 90 - 120 cm di luce netta La loro altezza oscilla fra 210 e 240 cm. Nel disegno in pianta delle porte, qui accanto esemplificato, le misure segnate sull’asse indicano luce ed altezza nette Finestre e porte esterne Gli infissi esterni, quelli tradizionali in legno molti tipi di quelli metallici, sono posati su un vano murario conformato in modo particolare: ai lati, le spalle della muratura (rette 0 a sguincio) terminano con battenti murari detti mazzette. Queste hanno in genere uno spessore di 12 cm ed un aggeto di 8 0 10 cm; le mazzette permettono I’appoggio del tclaio fisso 0 del controtelaio (non tutte le finestre hanno perd con- trotelaio e telaio fisso) ed i riparo, dagli agenti atmosferici esterni, delle connessioni del telaio con il muro. Le connes- sioni interne sono nascoste da un coprifilo. Si noti che, per la particolare struttura del telaio di alcun di finestre (quelle tradizionali con oscuramento a persiana, quelle metalliche con telaio complesso, etc.), fe mazzette vengono omesse. Va comunque tenuto presente che, anche per le finestre, biso- gna considerare due misure: la luce netta (che & quasi uguale a quella interna fra le mazzette), ¢ la luce del vano murario all’intemo, che & assai pid grande (+ 20-35 cm). La conformazione della muratura in alto & resa anche pitt complessa dalla presenza (quando l’oscuramento sia con av- volgibili) di una architrave piatta, detta veletta, che protege il cassonetto dell’avvolgibile (Io spessore della veletta & tipi- camente 12 em, come le mazzette; Ia sua altezza & pari a quella del cassonetto, cio’ 30-40 cm). A lato sono illustrate due tipiche sezioni: in alto quella di un infisso in lamiera, tipo Secco, con veletta in lamiera; in basso quella di un in {fisso in legno con veletta in muratura. ‘L'ultimo punto importante su cui soffermare l'attenzione é Ja conformazione della soglia battentata, su cui chiude, in basso, l’infisso. Questa sporge sempre dal filo esterno del muro e, se @ a pavimento (caso delle porte-finestre), & solle- vata rispetto al calpestio esterno; se € a davanzale, copre ill parapetto, la cui sezione & spesso pid sottile dei muri at lati. Ne risulta una nicchia in cui normalmente trovano posto i termosifoni. Gli infissi hanno profili complessi, pieni di aggeti e battenti; per comprenderne il senso bisogna capire che per opporsi ‘ll’ infiltrazione dell’ acqua tutti gli infissi ricorrono soprat- tutto ad un principio generale (che guida anche tutta la pro- gettazione delle parti murarie esterne della finestra): ogni parte @ inclinata, per impedire il ristagno dell’acqua, & mu- nita di gocciolatoio, per facilitarne il distacco, e aggetta su quella inferiore per proteggerta. Non esistono misure standard per le finestre, solo l'applica- zione di criteri di risparmio energetico richiede di dimensio- narle con parsimonia: cioe con una superficie di circa 1/8 della superficie della stanza corrispondente. Esempi di disegno sono riportati qui sotto. infissi ea carbone, ‘pensil, scat mobil bar, cite: AUNQEUUN ONAL OnEraN 3 OrMOTIY MAN aNOrTONS IF BLO FIZNATITIY MUWLLY Sry Hignuaity O vw yssaa90 \ywy M90 9 aeAlvtZFwLLy 790 o7NND- @

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