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STORIA
SCIENZA
E MISTERO
ANNO I
LUGLIO 2011
OMAGGIO
14
PA
G
IN
PIRAMIDI
BOSNIACHE
IN QUESTO NUMERO:
SOMMARIO
Editoriale
News
Video
Libreria
Siti web
Mostre & eventi
3
5
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23
27
29
RUBRICHE
Trasmutazione dello spirito
nellevoluzione universale
cosmica
di Lilly Antinea Astore
33
ARTICOLI
Missione italiana sulle
piramidi bosniache
Le ricerche e i risultati
di Paolo Debertolis
35
41
Il cosmo mi parla
45
Il simbolismo della Piramide
51
69
81
Homo Saurus
89
Agopuntura,Yoga e
silenzio
95
99
Custodi dellImmortalit
105
113
Il sito proto-cristiano di
Haroba Kosht (III XIII sec.)
La Bibbia svelata
La Stella di Betlemme
era un UFO?
I Boni Homines
Runa Bianca
119
Il passaggio segreto di
S. Marco
129
59 Il Cerchio della Vita
135
Runa Bianca
63 Anticipazioni
numero 2 agosto 2011 142
Archeologia del Sottosuolo
di Luigi Bavagnoli e Margherita Guccione
La porta del tempo
di Mario Balocco
EDITORIALE
tempo di lettura 4 minuti
di Vincenzo Di Gregorio
Runa Bianca
EDITORIALE
Vincenzo Di Gregorio
Runa Bianca
COMITATO REDAZIONALE
Vincenzo Di Gregorio
Lilly Antinea Astore
Enrico Baccarini
Andrea Critelli
www.runabianca.it
HANNO COLLABORATO
Anja Zablocki
Antonio Crasto
Duccio Calamandrei
Felice Vinci
Gabriele Rossi Osmida
Giulia M. DAmbrosio
Luigi Bavagnoli
Margherita Guccione
Mario Balocco
Mauro Biglino
Michele Proclamato
Osvaldo Carigi
Paolo Debertolis
Piero Magaletti
Ruggero Marino
Stefania Tavanti
Tullia Parvathi Turazzi
Unconventional Research Group
SVILUPPO E PROGETTO GRAFICO
Andrea Critelli
NEWS
tempo di lettura 44 minuti
ride della regione erano in realt dolci praterie, coltivate con cura dai loro abitanti.
Discover
2 luglio 2011
ARCHEOSTORIA
Scoperta una nuova specie
di dinosauri: la pi piccola
mai conosciuta
Runa Bianca
NEWS
ARCHEOSTORIA
Scoperta a Palenque una
tomba maya
Runa Bianca
ARCHEOSTORIA
Nuove indagini su Ciro,
il dinosauro meglio
conservato del mondo
NEWS
a poter essere sottoposto a una vera e propria autopsia, Scipionyx samniticus divenne
una star della paleontologia conquistando la
copertina diNaturenel 1998, con un articolo
firmato dai paleontologi Cristiano Dal Sasso e
Marco Signore. Ma era solo linizio. Il battesimo scientifico di Ciro come lo chiamarono
i giornalisti italiani mirava in primis a riconoscere i caratteri peculiari dello scheletro e
dunque a confermare lidea che il primo dinosauro trovato in territorio italiano fosse anche
una specie nuova per la scienza. Le ricerche
sono continuate con metodi di studio sempre
pi moderni e oggi, dopo cinque anni di Tac,
fotografie in luce ultravioletta, esplorazioni
al microscopio elettronico su microcampioni infinitamente piccoli, Dal Sasso e Simone
Maganuco hanno fatto cos tante nuove scoperte da riempire un volume di 300 pagine.
Le eccezionali fotografie e le dettagliate ricostruzioni anatomiche appena pubblicate dai
due paleontologi del Museo di Storia naturale di Milano documentano in modo inequivocabile cheScipionyxda Pietraroia (Benevento)
il dinosauro meglio conservato al mondo.
Per essere un fossile, Ciro presenta una
ineguagliabile variet di tessuti molli, molti
dei quali mai visti in alcun altro dinosauro: legamenti intervertebrali, cartilagini articolari
nelle ossa delle zampe, muscoli e connettivi
del collo, parte della trachea, residui dellesofago, tracce del fegato, lintero intestino, vasi
sanguigni mesenterici, capillari ramificati, fasci muscolari degli arti posteriori e della coda
composti da cellule ancora perfettamente
striate, addirittura i batteri che colonizzavano
lintestino. inoltre ineguagliabile il dettaglio
con cui questi tessuti sono fossilizzati: grazie
a particolari condizioni fisico-chimiche, essi
sono stati replicati da cristalli pi piccoli di
un millesimo di millimetro, che ancora oggi
ci mostrano strutture di dimensioni cellulari e
subcellulari. Ancora pi stupefacente appare
che alcuni elementi chimici, una volta utilizzati dalle cellule vive, come il ferro accumulato nellemoglobina del sangue, non siano
stati rimossi dalle acque mineralizzanti ma siano stati riutilizzati nella rapidissima fossilizzazione dellanimale, incorporati nei cristalli
di limonite che formano una grande macchia
Runa Bianca
NEWS
ARCHEOSTORIA
Una Stele di Rosetta per la
scrittura dellIndo
Runa Bianca
ARCHEOSTORIA
Una piccola era glaciale
spazz via i Vichinghi dalla
Groenlandia
ARCHEOSTORIA
Ustica, un mistero lungo 31
anni
NEWS
per tutta la notte elicotteri, aerei e navi perlustrano la zona. Solo alle prime luci dellalba,
ad alcune decine di miglia a nord di Ustica,
una chiazza oleosa e i primi relitti fanno capire cosa avvenuto: il velivolo precipitato
al largo dellisola del palermitano, in un tratto
del mar Tirreno in cui la profondit supera i
tremila metri.
INDAGINI. Immediatamente vengono avviate le indagini. Dal ministero dei Trasporti
e dalla magistratura. Tre procure aprono un
fascicolo: quella di Bologna, luogo di partenza del volo, quella di Palermo, dove il velivolo
avrebbe dovuto atterrare, e quella di Roma,
in cui ha sede legale la societ Itavia. Lallora
ministro dei Trasporti, Rino Formica, nomina
una commissione dinchiesta, la cosiddetta Luzzati, che, per, dopo la presentazione
di due relazioni preliminari si autoscioglie
nel 1982 per contrasti di attribuzione con la
magistratura. Anche le Procure di Palermo e
Bologna rimettono per competenza i propri
atti a Roma. Sui pochi relitti del velivolo vengono ritrovate tracce di esplosivi TNT e T4 in
proporzioni compatibili con ordigni militari. I periti concludono che senza lesame del
relitto non possibile chiarire se il Dc9 cadde per unesplosione interna, vale a dire una
bomba o esterna, quindi un missile. In ogni
caso, per, viene esclusa lipotesi inizialmente
sostenuta di un cedimento strutturale. Spiegazione ufficiale della tragedia, che porter
infine la societ a sciogliersi.
Dal 1982 dellindagine si occupa il giudice
istruttore Vittorio Bucarelli, che nomina una
nuova commissione di periti. il 1987 quando la ditta francese Ifremer comincia le operazioni di recupero della carcassa del Dc9, ad
una profondit di oltre 3mila metri. Servono,
per, due campagne di lavori ed alcuni anni
per riportare in superficie circa il 96% del relitto. Nel frattempo anche la Commissione Stragi, presieduta dal senatore Libero Gualtieri,
comincia ad occuparsi della vicenda, contestando una serie di reati a numerosi militari
in servizio presso i centri radar di Marsala, in
provincia di Trapani, e Licola nei pressi di Napoli.
Prende corpo la tesi dei depistaggi ed inquinamenti delle prove che avrebbero impe-
Runa Bianca
NEWS
dito agli inquirenti di far luce sulle cause della
strage. linizio di una seconda fase delle indagini e al giudice Bucarelli subentra Rosario
Priore. Da questo momento in poi ingenti risorse umane e finanziarie vengono impiegate per dimostrare il cosiddetto scenario aereo
e il suo occultamento. La sentenza-ordinanza
Priore viene depositata nellagosto del 1999.
LE OMBRE. Nonostante le lunghe indagini, il recupero di una parte consistente del
relitto e le centinaia di pagine dei periti non ci
sono prove definitive e certe per individuare
i colpevoli del disastro aereo. Nella sentenza,
comunque, viene stabilito che il Dc9 Itavia
rimasto coinvolto in uno scenario di battaglia
aerea avvenuto nei cieli italiani. Le reticenze
e le false testimonianze, secondo la sentenza
Priore, hanno ostacolato le indagini, inquinando le informazioni su quanto accaduto.
Per il giudice a causare il disastro potrebbe
essere stata la collisione con un missile o con
un altro velivolo. I responsabili materiali del
disastro, per, non possono essere individuati conclude il giudice Priore e, quindi, essendo
ignoti gli autori non si pu procedere in ordine al delitto di strage.
Ma linchiesta non manca di sviluppi giudiziari dal momento che diversi militari italiani vengono rinviati a giudizio per i presunti
depistaggi. Nel settembre del 2000 nellaula
bunker di Rebibbia si apre il processo davanti
alla terza sezione della Corte dAssise di Roma
a carico di quattro generali, vertici dellAeronautica del tempo: Lamberto Bartolucci, Franco Ferri, Zeno Tascio e Corrado Melillo. Molti
i reati contestati dal falso ideologico allabuso
dufficio e favoreggiamento fino allalto tradimento. Dopo quasi 300 udienze e migliaia di
testimoni ascoltati il 30 aprile del 2004 la Corte assolve i quattro generali da tutte le accuse
contestate. Mentre per un capo dimputazione nei confronti di Bartolucci e Ferri, in merito
alle informazioni sbagliate che i due militari
fornirono alle autorit politiche, viene dichiarata la prescrizione del reato. Viene presentato il ricorso in appello, ma anche la Corte
dAssise dAppello di Roma il 15 dicembre del
2005 assolve, perch il fatto non sussiste gli
imputati, i generali Bartolucci e Ferri. Per i giudici non ci sono prove a sostegno dellaccusa
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Runa Bianca
La Sicilia
27 giugno 2011
ARCHEOSTORIA
Chi uccise Lorenzino de
Medici? Dopo 5 secoli
svelato il mistero
organizzare la congiura contro Lorenzino de Medici (1514-1548), ucciso a colpi di pugnale da due sicari, non fu Cosimo I de Medici. Il mandante del
suo omicidio fu limperatore Carlo V dAsburgo. stato svelato dopo quasi cinque secoli
uno deimisteri pi lunghi della storia del Rinascimento, facendo emergere un complesso intrigo internazionale.
La morte di Lorenzino de Medici, noto
comeLorenzaccio per lagguato mortale che
il giovane rampollo fiorentino tese il 6 gennaio del 1537 al primo duca di Firenze, Alessandro de Medici, viene ricostruita ora nel libro
Lassassino del duca. Esilio e morte di Loren-
NEWS
Adnkronos
30 giugno 2011
ARCHEOSTORIA
Scoperta ad Assuan la pi
antica effige di un sovrano
dellAlto Egitto
Runa Bianca
11
NEWS
le della cultura preistorica di Naqada, in un
momento collocabile cio tra il re Scorpione
ossia il primo re della dinastia Zero (cui da
attribuirsi con ogni probabilit, la tomba Uj
ad Abydos) e Narmer, sovrano della Prima dinastia.
Le scene individuate ad Assuan sono uniche e importantissime poich consentono di
fissare sulla roccia il momento di passaggio
tra i temi raffigurati nel periodo predinastico,
ossia processioni di barche e animali quali
simboli del potere regale, al repertorio propriamente dinastico dove la figura regale, posta al centro della scena, domina gli eventi. E
proprio il potere del faraone a emergere dalle
scene di Nag el-Hamdulab, ritratto nelle vesti di supremo sacerdote, figura-simbolo del
potere terreno e divino. Immediato il suo riconoscimento nella scena grazie alle insegne
regali che lo contraddistinguono: la corona
bianca dellAlto Egitto, qui documentata nella
sua forma pi antica.
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Runa Bianca
Unibo Magazine
5 luglio 2011
NEWS
ARCHEOSTORIA
Scoperta nuova barca
solare del faraone
i piedi delle piramidi di Giza gli archeologi hanno scoperto una nuova barca solare, sorella della cosiddetta barca di Cheope, rinvenuta e ricostruita
diversi anni fa.
Per anni si ritenuto che la seconda barca
fosse troppo fragile per essere riportata alla
luce. Ma secondo gli esperti, oggi ci sono le
condizioni per farlo. Se cos fragile, significa
che dobbiamo salvarla adesso, dice larcheologo Zahi Hawass.
Gli archeologi del team nippo-egiziano
stanno esaminando i frammenti di legno di
cedro che costituiscono limbarcazione, ma il
responsabile delloperazione preferisce non
rivelarne i dettagli: un segreto, dice Sakuji
Yoshimura delluniversit giapponese di Waseda. Il reperto non mai stato toccato, quindi va esaminato scientificamente.
Sotto la lastra si trovano centinaia di fragili
frammenti di legno, che verranno trasportati
allinterno di una tensostruttura eretta sul sito
nel 2008 dallatmosfera controllata.
Una volta terminato il lungo lavoro di
estrazione del pezzi, ci vorranno alcuni anni
per ricomporre la barca, che andr a fare compagnia alla barca di Cheope, lunga 43 metri,
custodita nellapposito museo a Giza. Gli studiosi ritengono che la nuova barca sia leggermente pi piccola di quella gi ricostruita.
Le barche solari avevano un ruolo importante nella mitologia egizia dellaldil. Gli antichi ritenevano che ogni notte, il dio del Sole,
Ra, navigasse come Ra-Atum su una barca
attraverso laldil per battersi contro dei e
bestie mitologiche, finch non sorgeva come
Sole del mattino - Ra-Horakhty - e navigasse
sulla barca diurna attraverso il cielo.
Le barche, sepolte accanto alla Grande Piramide, dovevano servire ai viaggi nellaldil
del faraone Cheope (Khufu).
I rematori sulla barca probabilmente rappresentano un mezzo utilizzato da Ra, sostiene Hawass, explorer-in-residence di National
Geographic.
Larcheologo convinto inoltre che le barche non siano mai state utilizzate da Cheope
per navigare realmente sul Nilo, come invece
sostengono alcuni.
Anche la barca di Cheope, scoperta nel
1954, venne sepolta in vari pezzi in un pozzo
profondo una trentina di metri, e venne ricostruita nellarco di 13 anni. Dal 1982 la barca
di Cheope esposta in un museo, creato appositamente a fianco della Grande Piramide,
progettato dallarchitetto italiano Franco Minissi.
I ricercatori guidati da Youshimura fecero
lo stesso nel 2008 per esaminare le condizioni
del legno. Da allora, fino al recente scavo, la
camera rimasta perfettamente sigillata nel
timore che laria o gli insetti potessero danneggiare le assi di legno.
Il Fatto Storico
7 luglio 2011
SCIENZA
Singola cellula produce un
impulso laser
Runa Bianca
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NEWS
dizionali sistemi di produzione di luce laser.
Illaserbiologico non sar (per ora) in grado di
tagliare una lamiera, ma potrebbe tornare utile in futuro per una svariata gamma di situazioni. Uno dei nostri obiettivi sul lungo termine spiega Malte Gather, uno degli autori della
ricerca, sar quello di trovare un sistema per
portare le comunicazioni ottiche, attualmente
funzionanti tramite apparecchiature elettroniche inanimate, nel regno della biotecnologia. Sarebbe particolarmente utile in progetti
che necessitano di interfacciare elettronica
con organismi biologici. Speriamo inoltre di
essere in grado di impiantare una struttura
equivalente al laser allinterno di una cellula, sar il prossimo passo in questa ricerca.
Un laser non altro che un dispositivo in
grado di emettere luce coerente, monocromatica e molto luminosa. Il suo funzionamento, almeno sulla carta, relativamente
semplice: un mezzo ottico (un materiale in
grado di amplificare la luce) viene stimolato
allinterno di una cavit ottica, un tubo alle
cui estremit sono stati posti duespecchisecondo una configurazione tale da costringere
la luce a rimbalzare diverse volte da un lato
allaltro della cavit, fino a quando lenergia
accumulata dalla luce non tale da riuscire
a sfuggire dallo specchio semitrasparente.
Attualmente non esiste in natura alcun organismo biologico in grado di riprodurre questo fenomeno. La realizzazione di un laser
comporta lutilizzo di soli materiali inorgani-
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Runa Bianca
SCIENZA
Lameditazionebatte i
farmaci
NEWS
unapposita apparecchiatura sistemata sotto
la gamba destra dei soggetti, generavano per
cinque minuti un calore dolorifico, raggiungendo una temperatura di 49 gradi centigradi. Prima e dopo le lezioni, i ricercatori fotografavano ci che accadeva nel cervello dei
partecipanti grazie a una speciale risonanza
magnetica, chiamata Arterial spin labelling.
Questa particolare tecnica in grado di rilevare, attraverso la mappatura del flusso sanguigno, lintensita del dolore. Cos registravano le reazioni dei partecipanti al dolore sia
durante lesercitazione sia mentre erano a riposo. E emerso che la meditazione spegne il
dolore riducendolo del 40%, con delle punte
del 93% in alcuni volontari.
A livello cerebrale le scansioni hanno messo in evidenza una riduzione significativa
dellattivit della corteccia somato-sensoriale, unarea fortemente coinvolta nella genesi
della sensazione di dolore. Contemporaneamente si iperattivavano anche altre zone: il
cingolo anteriore, linsula anteriore e la corteccia fronto-orbitale. Queste regioni cerebrali - dicono i ricercatori - plasmano il modo
in cui il cervello costruisce lesperienza del dolore a partire dai segnali nervosi provenienti
dal corpo. Una delle ragioni per cui la meditazione pu essere stata cos efficace nel bloccare il dolore che non agisce su una singola
regione del cervello, ma a pi livelli.
Questo studio - dice Fadel Zeidan - mostra che la meditazione produce effetti realmente positivi sul cervello. E che quindi po-
Runa Bianca
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NEWS
La Repubblica
24 giugno 2011
SCIENZA
Nuotano sotto zero, pescighiacciolo in Antartide
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Runa Bianca
la risalita. Proprio lo sviluppo delle modificazioni presenti in questi pesci ha acceso anche
lattenzione della medicina che - rileva Vacchi
- nutre dellinteresse per il modello biologico
del silver-fish, quello in cui si alleggerito lo
scheletro. Si studiano le fasi di crescita per capire quando si instaura questo meccanismo
che, messo in relazione con la salute umana,
fa pensare ad unanalogia con losteoporosi.
Per vivere, dice Vacchi, questi pesci unici sul
Pianeta, traggono dallacqua lossigeno molto abbondante come componente disciolta.
La loro derivazione storico-geologica spiega poi lesperto dellIspra - arriva fino a
noi da quando milioni di anni fa il continente
sudamericano si stacc dall Antartide portandosi dietro un piccolo gruppo di pesci che
- rileva Vacchi - sono riusciti a sopravvivere
(nototenioidei) e a vincere la sfida dei cambiamenti climatici, che soprattutto in quellarea del mondo hanno causato estinzioni di
massa. Con ladattamento sono stati poi in
grado anche di dare vita a nuove specie, creando un caso unico di isolamento geografico
per un gruppo di pesci in ambiente marino,
anche per via della convergenza antartica,
che da 30 milioni di anni si pone come una
barriera invalicabile, sia in entrata che in uscita, per i pesci.
Tommaso Tetro
ANSA
2 luglio 2011
NEWS
SCIENZA
Il diserbante pi
venduto al mondo causa
malformazioni genetiche. E
la Ue non fa nulla
Runa Bianca
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NEWS
MISTERO
Orologi in tilt in Sicilia, un
biosifico del Cnr: Fascio
elettromagnetico dei radar
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Runa Bianca
MISTERO
Scomparsi i file della difesa
australiana sugli UFO
NEWS
MISTERO
Tra ventanni
incontreremo gli alieni
MISTERO
Caccia ai tesori di Hitler
ai lingotti della Banca dItalia alloro di Dongo: una vera e propria mappa dei tesori predati durante la Seconda guerra mondialequella che
Enzo Antonio Cicchino e Roberto Olivo, giornalisti e ricercatori storici, tracciano nel loro
libro in uscita in questi giorni.
Un saggio-inchiesta che ricostruisce sulla
base di documenti e interviste ai testimonii
movimenti dei beni incamerati dai nazisti le
cui tracce spesso sono scomparse nel nulla nonostante le ricerche di governi, avventurieri, e persino improvvisati cercatori doro.
Il libro prende le mosse dal tesoro della
sede centrale della Banca dItalia: 120 tonnellate doro, tra le quali anche le 8 provenienti
dalla Banca Nazionale Jugoslava acquisite nel
1941 a titolo di preda bellica, le 14 tonnellate
e mezzo trasferite allItalia dal governo francese di Vichy, e 373 chili provenienti dalle razzie in Grecia.
Gi nel maggio del 1943, lallora governatore della Banca dItalia, Vincenzo Azzolini insieme al ministro delle finanze Giacomo Acerbo valut la possibilit di trasferirlo a Bolzano
o a Verona per evitare che cadesse nelle mani
degli Alleati. Con la caduta di Mussolini, il 25
luglio, e poi con lArmistizio gli avvenimenti
precipitano e i nazisti chiedono la consegna
delloro che viene inviato in treno a Fortezza,
in Alto Adige.
Da qui una parte finir nelle banche svizzere, una parte in Germania, una parte sar
riconsegnata dagli Alleati alla Banca dItalia. I
tre filoni in cui si divide loro italiano danno
origine ad altrettante vicende di cui il libro da
Runa Bianca
19
NEWS
conto con dovizia di particolari e con i ritratti di personaggi che sembrano usciti da una
spy story come quel Herbert Herzog, un cacciatore di tesori a percentuale: negli anni Cinquanta consent alla Banca dItalia di tornare
in possesso delloro italiano predato dai nazisti e che, misteriosamente, gli Alleati avevano
restituito agli austriaci.
I conti delle riserve auree della Banca dItalia sembrano tornare ma non bastano i documenti ufficiali a placare la febbre delloro: sul
Monte Soratte, in provincia di Roma, per lungo tempo reduci con badile in spalla, perlustrarono i 15 chilometri di gallerie militari alla
ricerca di 79 casse nascoste dalle SS nel 1944.
Le voci popolari, non suffragate da nessun
riscontro, parlano ancora oggi di tesori rubati agli ebreie oro della Banca dItalia. Non
poteva mancare, infine, un capitolosulloro di
Dongo, ovvero i beni che Mussolini aveva con
s al momento della cattura, stimati in diversi
milioni in oro, beni e valuta.
Un tesoro disperso su cui mai si sono
spente le ricerche e le leggende. Cos come
si continua a indagare susommergibili nazisti
affondati con un preziosi carichi o sul tesoro
di Rommel, composto pare di oggetti doro
razziati in Tunisia e Libia. Tante storie che parlano di una guerra che per molti non ancora
finita.
ANSA
29 giugno 2011
MISTERO
Eclissi di luna e... un Ufo nel
cielo pesarese?
20
Runa Bianca
MISTERO
Ufo e avvistamenti a
Palermo
VIDEO
tempo di lettura 8 minuti
marzo 1861.
Sono le parole che si possono leggere nel
documento della legge n. 4671 del Regno di
Sardegna e valgono come proclamazione ufficiale del Regno dItalia, che fa seguito alla
ghiamo quanto segue: Articolo unico: Il Re Vittorio Emanuele II assume per s e suoi Successori il titolo di Re dItalia. Ordiniamo che la presente, munita del Sigillo dello Stato, sia inserita
nella raccolta degli atti del Governo, mandando
a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato. Da Torino add 17
SCIENZA
Interferenza RNA
interferenza dellRNA, abbreviata comunemente come RNAi, un meccanismo mediante il quale alcuni
frammenti di RNA a doppio filamento sono in
grado di interferire (e spegnere) lespressione
genica.
La RNAi distinta da altri fenomeni di silenziamento genetico, dal momento che in
Caenorhabditis elegans stata osservata es-
Runa Bianca
21
VIDEO
sere in grado di diffondere da cellula a cellula
e di essere ereditabile. Ci stato osservato
anche nelle piante, oltre che nei mammiferi
ma, nellultimo caso con meno efficienza, e
solo nei primi stadi dello sviluppo embrionale. GUARDA VIDEO >>
MISTERO
Anne Givaudan:
Shambhalla
SCIENZA
Piergiorgio Odifreddi
Il paradosso dei gemelli
l paradosso dei gemelli un esperimento mentale che sembra rivelare una contraddizione nella teoria della relativit
ristretta.
Lanalisi che porta a tale conclusione
per scorretta: unanalisi corretta mostra che
non vi alcuna contraddizione. Principale sostenitore della questione fu Herbert Dingle,
filosofo inglese. Pur avendo ricevuto numerose confutazioni logiche da Einstein e Bohr,
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Runa Bianca
escrivere Shamballa difficile perch non ci sono termini di paragone. In moltissimi hanno cercato
questa terra cava, da Alessandro Magno ad
Adolf Hitler, ma il sotterraneo regno di Agharta riservato a pochi eletti. Andrea Canetta
andato nellHymalaya occidentale e ha raccolto i racconti di chi vive nelle terre che ancora ospitano la leggenda: fra questi la scrittrice francese Anne Givaudan, che con Daniel
Meurois ha scritto Viaggio a Shambhalla,
cronaca di unesperienza che ha cambiato
radicalmente la loro vita. Quando, qualche
anno fa, gli Autori andarono in vacanza in
Ladakh, non si aspettavano certo di essere
contattati dai grandi Fratelli di Shambhalla,
malgrado unesperienza ormai decennale di
viaggi astrali... Questo libro la testimonianza di quellincontro che cambi radicalmente
la loro vita, ed nel contempo una trasmissione iniziatica di insegnamenti voluta dai
Grandi Maestri: Shambhalla incomincia ad
uscire dal mistero e dalla leggenda, per portarci un messaggio dAmore Cristico e di Saggezza Buddhista, finalmente uniti. GUARDA
VIDEO >>
LIBRI
tempo di lettura 8 minuti
el 2002 Rgis
Belleville compie, in 49 giorni
e in totale autonomia, la
pi lunga traversata nella
storia del Sahara, senza rifornimenti di acqua.
Questa mhare di 1137 Km porta Rgis
Belleville e il suo amico mauritano Taha Ould
Bouessif, da Chinguetti a Timbuctu, al centro
di una zona iperarida di 500.000 Km, nella
Majabat al-Koubr la distesa della grande
solitudine.
La traversata viene effettuata in condizioni estremamente difficili le riserve dacqua
sono limitate e, rapidamente, i due uomini
inizieranno a soffrire di disidratazione
Nel cuore di questa zona, dove nessuno
ha mai osato avventurarsi, la sopravvivenza
degli uomini dipende da quella dei dromedari, gli spiriti astuti del deserto - i djiin - sono
sempre presenti e la mente deve rimanere
attenta per contrastarli.
Questa spedizione ha consentito a Rgis
Belleville di confermare quel che fino a quel
momento non era che unipotesi scientifica:
quali variet di piante crescono in questa regione? E fin dove si spingono? Quali sono i limiti delle presenza della fauna? Come datare
le tracce delluomo preistorico? Oggetti del
Neolitico, pitture rupestri, paleosuoli si offrono ai suoi occhi, come risposte emozionanti.
Un percorso storico, scientifico, etnologico, ma altres uneccezionale avventura umana e unesplorazione che rimarr nella storia.
Al di l delle sabbie.
ARCHEOSTORIA
Le chiavi per aprire 99
luoghi segreti dItalia
di Costantino DOrazio
Palombi Editori
p. 292, 2011, 14,00
arcare il portale
di Palazzo Gangi a Palermo per
rivivere latmosfera del
celebre ballo del Gattopardo di Luchino Visconti, scoprire graffiti rupestri sconosciuti nei Sassi
di Matera, ammirare gli straordinari affreschi
rinascimentali del Chiostro del Platano a Napoli o perdersi nei cieli del Tiepolo a Palazzo
Labia di Venezia. Queste sono solo alcune
delle esperienze che tutti potranno finalmente vivere grazie alle preziose informazioni contenute in questo volume. La ricerca di
Costantino DOrazio si concentra ancora una
volta su luoghi chiusi al pubblico di straordinaria bellezza, tra palazzi privati, chiese, ville
e monasteri, dei quali racconta le storie e i tesori, oltre a spiegare il modo per visitarli. Accanto alle informazioni storiche e artistiche,
descritte in uno stile accattivante e brioso,
il libro offre i numeri di telefono, gli indirizzi
email e tutti i contatti per ottenere il permesso ad entrare in questi luoghi inaccessibili. Il
Runa Bianca
23
LIBRI
SCIENZA
Per la scienza, per la patria.
Carlo Matteucci, fisico e
politico nel Risorgimento
italiano
di Fabio Toscano
Sironi Editore
p. 304, 2011, 18,00
Unaffascinante
narrazione
scientifica
intrecciata alle burrascose
vicende che condussero
allUnit dItalia.
Il fisico Carlo Matteucci fu a lungo quello che oggi si direbbe un
precario della ricerca. I suoi pi fecondi lavori scientifici, che lo avrebbero portato a una
delle scoperte pi importanti dellOttocento lesistenza dellelettricit animale erano cominciati in privato: proprio come molti
dei nostri cervelli in fuga, infatti, pur essendo
acclamato dai maggiori scienziati europei,
il giovane era negletto in patria. Una patria
ancora tutta da inventare e da costruire, che
per a lui premeva tantissimo.
Dopo la nomina a professore presso lUniversit di Pisa, Matteucci fu tra gli intellettuali
liberal-moderati pi attivi del Risorgimento:
partecip alla prima guerra di Indipendenza
con il Battaglione universitario degli studenti
pisani, svolse unintensa attivit diplomatica
per il Granducato di Toscana, divenne senatore del Regno. Fu soprattutto un pensatore libero e scomodo: da scienziato cattolico giunse a definire insostenibile il potere temporale della Chiesa; da ministro del Regno uno
dei rari di estrazione scientifica tent la
prima, spregiudicata riforma delluniversit,
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Runa Bianca
MISTERO
Sindone. Firenze e i misteri
del Sacro Telo
di Enrico Baccarini
Press & Archeos
p. 80, 2010, 9,50
n mistero della
fede, un enigma della storia.
La Sacra Sindone ha percorso duemila anni dallevento centrale della cristianit, la Resurrezione
di Ges di Nazareth. Da allora il Sacro Telo si
affermato come la reliquia pi preziosa della storia occidentale, la testimonianza di un
evento unico impresso su un semplice panno
di lino.
Sopravvissuta a due terribili incendi, il primo nel 1532 e il secondo nel 1997, oggi la sua
vulnerabile e fragilissima trama raccoglie e
attende ad ogni ostensione un vastissimo numero di fedeli da tutto il mondo.
Per quanto nel 1988 le analisi abbiano dichiarato la reliquia un falso di origine medievale, questo giudizio ha dimostrato nel tempo la sua fallacit portando molti scienziati,
storici e tecnici ad attestare come la Sindone
sia realmente collocabile nella Palestina del
primo secolo dopo Cristo.
Dopo la trafugazione da Bisanzio e il suo
arrivo ad Atene la Sindone scompare per 150
anni, fino a ricomparire inaspettatamente,
LIBRI
MISTERO
L uomo che super i confini
del mondo. Vita e viaggi di
Cristoforo Colombo, leroe
che dovrebbe essere santo
di Ruggero Marino
Sperling & Kupfer
p. 426, 2010, 20,00
Runa Bianca
25
In hoc vinces
DISPONIBILE
IN LIBRERIA
SITI WEB
tempo di lettura 8 minuti
pesso nei propri studi, o nelle proprie ricerche sarebbe utile riuscire
a reperire delle informazioni anche
semplici, senza dover perdere del tempo prezioso: le nostre domande possono costituire
le risposte di altri, e solo costruendo una realt comune a portata di mouse, si possono
accorciare le distanze.
possibile iscriversi a diversi livelli: due infatti sono le sezioni principali che si trovano
evidenziate. La prima quella della community, la seconda quella delle imprese: luna
non esclude laltra .
Nella sezione Community pu iscriversi
chiunque si occupi di archeologia a qualunque livello: studente, professionista, ricercatore, docente, tecnico, appassionato etc...Chi
Nella sezione imprese pu iscriversi chiunque sia dotato di partita iva e sono previste
diverse modalit di partecipazione cui corrispondono differenti profili di visualizzazione:
da unanagrafica base ad uno spazio pi articolato e con maggiore visibilit.
ARCHEOSTORIA
ArcheoMega
www.fastionline.org
Runa Bianca
27
SITI WEB
Scienza a Due Voci
SCIENZA
cienza a due voci un sito in cui viene messo a disposizione del grande
pubblico un primo esemplare di dizionario biografico delle scienziate italiane.
E uno strumento di facile consultazione per
saperne di pi sulla parte avuta dalle donne
italiane nello sviluppo e nella diffusione della scienza, dal 1700 allet contemporanea (al
momento sono state inserite le donne nate
entro il 1925).
28
Runa Bianca
MISTERO
NEXUS
www.nexusedizioni.it
cospirazioni, delle manovre dei vari servizi segreti e delle speculazioni dei grossi agglomerati finanziari e commerciali. Non solo: NEXUS
parla anche di storie segrete, di profezie, di
informazione globale e altro, proponendo
un genere di notizie che difficilmente potrete
trovare altrove.
ARCHEOSTORIA
1 luglio - 13 novembre 2011
Runa Bianca
29
30
Runa Bianca
ARCHEOSTORIA
20 aprile - 31 dicembre 2011
ARCHEOSTORIA
21 maggio - 5 agosto 201
DiVino
DallAntichit ad Oggi
Materima
Via Umberto I, 2 - Casalbeltrame (NO)
Runa Bianca
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Runa Bianca
PERLE DI SAGGEZZA
tempo di lettura 6 minuti
Runa Bianca
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PERLE DI SAGGEZZA
Lanima individuale non creata di sana pianta con le facolt che il volere del creatore ha
pensato di assegnarle, ma forma e sviluppa s
stessa attraverso i propri sforzi, i propri sacrifici e le proprie sofferenze. Essa si libera da sola,
a poco a poco, dal male necessariamente proprio delle fasi inferiori della sua evoluzione;
da sola arriva alla comprensione del Vero, del
Bello e del Bene; da sola sviluppa gli elementi
della sua felicit futura, lentamente conquistati. Da qui la perfetta comprensione delle
ineguaglianze umane e la soluzione completa del problema del male, due condizioni
della vita terrestre che cos difficilmente si
conciliano con la nozione di una Provvidenza
attiva.
Le ineguaglianze umane, dal punto di vista dellintelligenza, della coscienza e del
cuore, ineguaglianze che n lereditariet n
linfluenza dellambiente spiegano con sufficienza, trovano semplice spiegazione nelle
differenze evolutive degli esseri. Il male non
il prodotto delle forze cieche della natura
che impongono alla nostra personalit delle
sofferenze prive di compensazione. Non la
conseguenza ingiusta di un peccato originale. Non una prova, ancor meno un castigo o
una vendetta della divinit. Il male semplicemente la misura dellinferiorit dei mondi
e la condizione necessaria al loro perfezionamento.
Il male diviene motore alchemico, stimolo dellattivit degli esseri, necessario per
impedir loro di immobilizzarsi nel loro stato
presente. Alcuni privilegiati dellesistenza potranno perdere intere vite nellozio, ma presto
o tardi potrebbero subire e sentire sulla propria pelle la conoscenza del male attraverso
una malattia, un grosso dispiacere: il dolore
in una delle sue forme gli far comprendere
la vacuit dei piaceri materiali, rimpiangere il
34
Runa Bianca
di Paolo Debertolis
Le ricerche e i risultati
Runa Bianca
35
Paolo Debertolis
aggiungere anche le altre strutture minori.
Una tra queste sicuramente il Tumulo di
Vratnica ed i tunnel (di Ravne e il KTK). Ma non
sono le uniche. Ad esempio il nostro gruppo
di ricerca ha individuato almeno altre tre piramidi di dimensioni pi piccole (50-60 metri
daltezza), che ci ripromettiamo di studiare i
prossimi anni, ed un tempio megalitico che
abbiamo tuttora allo studio.
In realt non sappiamo ancora se le strutture siano state erette contemporaneamente.
Siamo di fronte a tecnologie costruttive molto diverse tra loro e probabilmente anche distanti dal punto di vista temporale. In fondo
anche la nostra capitale, Roma, ospita delle
strutture erette in un arco di tempo ampio pi
di 2.000 anni.
Cos potrebbe essere anche per la cosiddetta Civilt di Visoko un termine ombrello
da noi dato agli artefici di tutte queste strutture che in realt potrebbero essere state costruite a centinaia di anni di distanza. Civilt
poi scomparsa proditoriamente senza lasciare scritti o testimonianze nelle civilt successive.
Per ora abbiamo un punto di riferimento
dal punto di vista della datazione per quan-
36
Runa Bianca
Paolo Debertolis
una serie di ipotesi, spesso non dichiarate e
non intenzionali, ma che pesano sul giudizio
globale sulla Civilt di Visoko. Per questo motivo dobbiamo essere sempre molto prudenti
quando parliamo di datazioni nelle piramidi
di Bosnia.
Ma le strutture della Civilt di Visoko non
solo sono lesempio di unabile capacit costruttiva, ma anche rappresentative di una
tecnologia la cui memoria stata persa nel
tempo. Ne un esempio le ricerche che da
oltre sei mesi eseguiamo nel campo degli
ultrasuoni che sembrano permeare queste
strutture e la cui origine per ora non ci conosciuta.
abbastanza noto ormai che un fascio di
ultrasuoni esca dalla Piramide del Sole e punti
verso lo spazio con caratteristiche molto peculiari. Si tratta di una frequenza audio, ossia
meccanica, nella banda degli ultrasuoni con
una frequenza di circa 32.000 Hz di media. La
frequenza di trasmissione contraddistinta
da una portante costante ed una modulazione sovrapposta con caratteristiche di irregolarit molto curiose, molto simili ad una trasmissione radio.
Per noi stata una scoperta inaspettata in
Runa Bianca
37
Paolo Debertolis
stro gruppo) ed elettromagnetica (rilevata
dalling. Marjanovich) sembra originarsi da
un unico stadio primario posto allinterno
della piramide, con delle curiose somiglianze
strutturali, principi energetici e meccanici collaudati da Nikola Tesla nella costruzione del
suo Magnifying Amplifier, controverso potentissimo trasformatore a Colorado Springs.
Qualcosa funziona ancora nella struttura
della piramide? possibile.
Solitamente onde meccaniche ed elettromagnetiche possono essere registrate sulla
superficie terrestre provenienti principalmente da attivit geofisiche e sismiche nella
crosta terrestre e il suo nucleo, in una gamma
molto ampia di valori di ampiezza e frequenza, e di solito sono piuttosto varie sia per lintensit che per la durata; mentre le caratteristiche delle frequenze rilevate sulle piramidi
bosniache appaiono decisamente diverse e
difficilmente possono essere spiegate con
processi naturali.
Nel nostro prossimo round a Visoko rivaluteremo anche la trasmissione delle onde
sonore ultrasoniche nellacqua dei tunnel di
Ravne. Ci siamo dotati di microfoni impermeabili, solitamente utilizzati dai biologi marini
38
Runa Bianca
Paolo Debertolis
per ascoltare le balene. Nella precedente rilepossibili solo durante lestate, nel periodo che
vazione nellaria dei tunnel di Ravne, abbiava da met giugno a met settembre.
mo comunque constatato la presenza anche
Prima e dopo questi termini le piogge non
l ad un livello molto basso di ultrasuoni, circa
solo rallentano i lavori, ma possono anche
10 db.
causare danni al sito non protetto da tettoie
Qualcosa di pi anche in alcune locazioni
oppure disperdere o contaminare gli evendel Tumulus di Vratnica
tuali campioni organici presenti nei siti, anaMa non solo questo il filone pi clamorolizzabili con il Carbonio 14 per una datazione
so delle ricerche sulle piramidi bosniache. In
sicura dei resti.
via di completamento sono anche le ricerche
Tuttora i lavori sono sospesi per quanto
sui megaliti presenti nei tunnel di Ravne per i
riguarda la Piramide del Sole, anche se larquali abbiamo gi eseguito delle indagini pecheologa responsabile per gli scavi per contrologiche.
to della Fondazione Bosniaca della Piramide
Il sospetto che non si tratti solo di medel Sole, dott.ssa Sara Acconci, conterebbe
galiti di origine naturale manipolati, bene o
di liberare dalla terra almeno un centinaio di
male, dai costruttori dei tunnel di Ravne, ma
metri lungo lo spigolo che separa la facciata
di pietre di sintesi costruite a partire da maNord dalla facciata Ovest entro lestate e con
teriale crudo, poi compattato a caldo per forlapporto dei volontari.
mare una base, dentro alla quale stato inseUno spigolo regolare e ben intonacato
rito qualcosa di metallico e successivamente
sarebbe la testimonianza pi eclatante per
richiuso con un coperchio colato a sua volta
contraddire gli scettici che continuano a consulla base. Questa ipotesi non campata in
siderare la Piramide del Sole come una collina
aria, ma basata sulle ricerche effettuate con il georadar da una ditta croata lo
scorso anno.
Anche in questo caso non possibile
per ora supporre il significato di questa
operazione da parte dei costruttori dei
tunnel, ma sar in primo luogo necessario eseguire di nuovo uno scanner con il
georadar del loro interno, con ampia documentazione fotografica, prima di fare
supposizioni che siano realistiche. Bisogna prima confermare con sicurezza, infatti, quanto gi descritto in precedenza.
Intanto proseguono con laiuto dei
volontari gli scavi per liberare i tunnel
di Ravne della terra che li hanno sigillati.
un lavoro lungo e che richiede molto
tempo in quanto il lume dei tunnel
molto ristretto e permette lasportazione di materiale molto lentamente con
luso di carrettini trainati a mano che
rappresentano lunico mezzo possibile
MANUFATTO RITROVATO NEI TUNNEL DI RAVNE
per lasportazione della terra senza creare anni danni alla struttura.
I lavori allinterno dei tunnel non si sono
naturale. Tra questi lex Ministro della Cultura
quasi mai interrotti durante tutta la stagione
bosniaco, Gavrilo Grahovac, fiero oppositore
invernale, in quanto protetti dalle intemperie,
alla realt delle piramidi bosniache che si
a differenza degli scavi allesterno, che sono
sempre rifiutato di visitare i siti della Valle di
Runa Bianca
39
Paolo Debertolis
coordinatore del progetto di
ricerca, in ruolo allUniversit
degli Studi di Trieste dal 1987
presso la Facolt di Medicina
e Chirurgia, dove insegna sia
presso il Corso di Studio per la Laurea Specialistica in Medicina e Chirurgia che presso il Corso
di Studio in Odontoiatria e Protesi Dentaria.
laureato in Medicina e Chirurgia e specialista
in Odontostomatologia. Presso lUniversit degli Studi di Milano ha conseguito nel 2006 il
Diploma di Perfezionamento in Odontoiatria
Legale e Odontologia. laureando in Scienze
Giuridiche. Presso il Corso di Studio in Odon-
40
Runa Bianca
Paolo Debertolis
te afferma qualcuno, quelli che abitavano la
Valle di Visoko nel Neolitico, in quanto i tunnel sono stati abitati fino a 5.000 anni fa come
provato dai residui carboniosi al C14 presenti
allingresso dei tunnel.
Il reperto ritrovato molto pi in profondit
nei tunnel a 150 metri dallentrata, ipotizzabile sia di epoca ancora precedente e testimonia la perfetta conoscenza della geometria di
quelle popolazioni.
In ogni caso a poca distanza sono stati ritrovati recentemente altri residui organici che
potranno fornire ulteriori informazioni sulle
datazioni di questo sito e che ci accingiamo
ad esaminare nei prossimi mesi proprio qui in
Italia.
La strada della ricerca ormai aperta in
molte direzioni sulle piramidi bosniache, ma
anche molto lunga e non priva di incidenti
di percorso. Per questo abbiamo ideato il nostro gruppo interdisciplinare con conoscenze
antropologiche, architettoniche, archeologiche e geologiche che cerca di gestire questi
siti un po speciali in modo globale, senza trascurare alcuna ipotesi di studio e ampliando
il pi possibile le nostre possibilit di ricerca.
Per gli aggiornamenti e approfondimenti
si pu visitare il sito del gruppo di ricerca SB
Research Group (www.sbresearchgroup.eu/
index.php?lang=it) e il sito della Fondazione
Bosniaca della Piramide del Sole (www.piramidasunca.ba/en/).
toiatria dellUniversit di Trieste titolare per
affidamento della Cattedra di Odontoiatria Legale, Odontologia e Archeologia Odontoiatrica (Applicazioni forensi di Odontoiatria Legale
ed Odontologia). Da alcuni anni ha ampliato le
proprie linee di ricerca in ambito antropologico e archeologico collegate allinsegnamento
di Archeologia Odontoiatrica (applicazione
delle tecniche forensi in ambito archeologico).
Dal 2009 ha iniziato uno studio in ambito antropologico connesso alle Piramidi di Bosnia ed
agli sviluppi delle ricerche sulla Civilt di Visoko.
Dalle sue ricerche emerge, infatti, che lestensione di questultima sembra travalicare il puro
fenomeno delle Piramidi poste nella Valle di Visoko ed interessare ampiamente i Balcani.
Runa Bianca
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Runa Bianca
Tullia Parvathi
Turazzi
Nata a Monza (MI) il 10 agosto
1955. Caduta dal cielo insieme
a migliaia di stelle cadenti nella notte di San Lorenzo. Ha frequentato il liceo Artistico di Brera diplomata in
grafica pubblicitaria, studi di psicologia e danza
moderna, studiosa di religioni antiche, antiche
filosofie, simbolismo, esoterismo, ricercartrice,
conoscitrice di molti mezzi di divinazione dai
tarocchi agli I Ching, astrologia, sensitiva fin da
piccolissima, in contatto con altre dimensioni o
loka. Pratica meditazione e yoga tantra kundalini da 13 anni, pratica il reiki e lhealing canalizzatrice di Baba ed di altri maestri ascesi ma
pi che canale ha con loro contatti astrali dove
Runa Bianca
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di Anja
j Zablocki
ora di svegliarsi, figlia
Il cosmo mi parla
tempo di lettura 13 minuti
Runa Bianca
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Il cosmo mi parla
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Runa Bianca
Anja Zablocki
mai visto.
Non fantastico come tutto riesca a esistere
contemporaneamente? gli chiedo.
Penso allarcano XII mentre stiamo seduti
sulla scalinata.
Una settimana prima, una voce metallica, disumana, mi aveva svegliata mentre sognavo di camminare sul letto asciutto di un
fiume. Davanti a me, sopra alberi rinsecchiti
dondolavano i corpi impiccati di dodici frati.
La voce divertita mi cantava nella testa una
filastrocca:
Dodici frati appesi nel prato, chi sar stato?
Chi sar stato?
Uno scherzo di cattivo gusto, certo, ma efficace. Svegliarmi per due mesi di fila nel letto,
nella posizione dellappeso, e sognare continuamente questo archetipo, mi era bastato
per capire che era ora di ripartire da zero.
Pensavo a quale ruolo stesse avendo questo viaggio a Roma nel mio percorso di risveglio. Era il mio appuntamento al buio con Dio
e la mia mente estraeva riflessioni come conigli da un cilindro.
Una madre sale la gradinata con un bambino, contando insieme gli scalini: sessantuno, sessantadue, sessantatr...
superfluo dire che, alla nostra altezza, i
gradini sono sessantaquattro? E come posso
spiegare con parole di carne, quale il significato di tutto questo?
Io sorrido, Jek sorride, madre e figlio sorridono, mentre capisco che il cosmo ha imbastito un piano, perfetto e intricato quanto
solo le cose pi semplici possono sembrare.
Un piano di cui sono sempre stata complice
ignara. Questo piano tutto ci che vale la
pena di conoscere.
Trovo ironicamente bellissime le coincidenze numerologiche delluniverso.
Osservo il mondo e il mondo uno specchio; guardando tra le spire dellenergia riemergono ricordi perduti e tutto mi sembra
cos ovvio, chiaro. La vita si palesa in tutte le
sue definizioni. Una voce sussurra verit incontestabili: come imparare qualcosa che
gi conosci, come risvegliarsi da un coma,
come lodore rassicurante della propria casa.
In quellistante io sono, e sono tutto, e sento lenormit energetica che muove questa
Il cosmo mi parla
Anja Zablocki
Runa Bianca
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Il cosmo mi parla
personali. lesser rovesciati in un mondo tutto nuovo, come lAppeso insegna.
La Via della consapevolezza non una
passeggiata. lunico modo di esistere, per
lanima. Muore e rinasce continuamente. Passa attraverso la sofferenza, la lotta, ed esige
molto coraggio. Passa attraverso lAmore, anche se non lo comprende appieno. Si nutre di
ogni istante regalato dallillusione del tempo.
Impara.
Non un percorso lineare. Certe esperienze
non sono facili da digerire. Esige una costanza
e una presenza fisica e
mentale impossibile da
avere con le limitazioni del corpo fisico e le
trappole mentali contro
cui deve continuamente
lottare. Forse la trappola pi pericolosa linganno ad opera dei falsi
messaggeri. I contattisti New Age ne sono esempio. Chi ha canali
aperti e riesce a comunicare con altre realt,
deve rendersi conto di essere aperto a tutto.
Luniverso pieno di entit che non aspettano altro che una breccia, per nutrirsi della nostra energia approfittando dellingenuo desiderio di sapere dellessere umano.
Anche io sono stata spesso vittima di queste creature, sia da parte di visitatori astrali,
sia da viaggiatori in carne e ossa, che mi hanno sovente lasciato sul corpo i segni del loro
passaggio. Dopo lesperienza di Roma, la mia
nuova consapevolezza mi ha fatto risplendere come un faro, e con esso ho attirato di tutto. Ma ancora una volta ho commesso un errore, lo stesso che anni prima, mi aveva portata a giocare dazzardo con la sanit mentale e
con la vita stessa. Mi sono gettata a capofitto
nellesplorazione della realt separata, senza
proteggermi in modo adeguato, senza informarmi, convinta di sapere esattamente cosa
stavo facendo, e di avere il controllo.
Prima dellavvenimento che mi ha fatto
fare cento passi indietro, c stato un altro
viaggio a Roma.
Avevo da poco conosciuto il ragazzo che
48
Runa Bianca
Anja Zablocki
poi sarebbe diventato mio marito, e desideravo fortemente condividere con lui ci che
stavo vivendo. Lui era mentalmente aperto e
disponibile a credermi, ma senza esperienza
pratica non avrebbe mai potuto farlo fino in
fondo. Non sapevo se Rabey avrebbe accettato di dare dimostrazioni: avevo sempre vissuto i contatti in solitudine e, a parte qualche
sporadico avvenimento, nessuno ne mai
stato partecipe.
Era la notte di Capodanno, e la voce di
Rabey ha risposto alla
mia richiesta.
Vi facciamo un regalo
adesso, ha detto, cos lui
potr vedere.
In quel momento
tornata in me la sensazione familiare di estraniamento. Il tempo era
un abbozzo, le persone
erano pi presenti, gli
oggetti avevano contorni pi forti. Ho chiesto a mio marito di seguirmi, e come fossi guidata da un Gps, ho iniziato a percorrere i vicoli della citt come un
automa. Dopo alcuni minuti, siamo sbucati in
una piazzetta dove, sulla facciata di un palazzo, stavano proiettando immagini raffiguranti
dipinti famosi e laria tremava per un brano
del Duetto dei fiori di Delibes, il nostro preferito. Mio marito, incantato, rideva. Come hai
fatto? Mi ha chiesto. Come facevi a saperlo?
Io avevo il cuore caldo e la mente serena.
Finito lo spettacolo, siamo andati in piazza di
Spagna, dove gli ho chiesto di sedersi con me
sulla scalinata ad aspettare. La piazza era stracolma di gente, camminare era quasi impossibile. Quando la voce di Rabey mi ha detto Ora
digli di guardare in quel punto, ho spiegato a
mio marito che cosa mi stava dicendo. Gli ho
mostrato il punto della scalinata che Rabey
mi aveva indicato e gli ho detto che, anche se
lui non poteva vederli, li avrebbe percepiti, e
avrebbero fatto in modo di fargli capire che
esistevano davvero, e che erano li con noi.
Pochi istanti pi tardi, in mezzo a quella
fiumana di persone, in quel preciso punto si
aperta una falla, un vuoto in cui potevano sta-
Il cosmo mi parla
re quattro grandi persone, e nessuno vi passava. Centinaia di persone sgomitavano nella calca per riuscire a muoversi, ma nessuno
osava attraversare quel piccolo punto vuoto,
vi giravano invece attorno. Attraverso me,
Rabey ha detto a mio marito Ora vedi listante.
Adesso se ne vanno, ho aggiunto, e lo spazio vuoto stato subito sommerso dalla calca.
Sei stata brava, mi ha comunicato Rabey
col pensiero, ti facciamo un altro piccolo regalo.
Ho sorriso, ripetendo le sue parole a mio
marito. Cos siamo rimasti ancora li seduti. Un
minuto pi tardi, un venditore ambulante di
rose sbucato tra la folla e si diretto verso
di me. Mi ha porto un fiore e mio marito ha
aperto il portafoglio per pagarlo, ma il venditore lha bloccato con una mano e sorridendo ha detto: No, questa per lei, perch stata
brava.
Forse quella frase stata, pi di qualsiasi
cosa successa quella notte, a sconvolgere mio
marito. Anche in lui, come stato per Jek, un
nuovo sguardo, una nuova luce, un sorriso di
emozione e di serenit.
Quando vedo quello sguardo di meraviglia nelle persone, anche se si accende negli
occhi di uno su mille, penso valga la pena di
combattere contro la cecit del mondo.
Qualche mese pi tardi, mentre dormivamo in un hotel, ci siamo svegliati entrambi
con un grido, scalciando nel letto. Pochi istanti prima avevamo percepito una presenza,
unombra enorme, una faccia che ci fissava in
volto a pochi centimetri di distanza e di cui
riuscivo a sentire i pensieri malevoli. Mentre
mio marito scattava in piedi per accendere la
luce, io ero seduta col cuore che martellava
nel petto. Lui era bianco come un lenzuolo, e
mentre cercava di rassicura-
Anja Zablocki
Nasce in Bosnia nel 1981, si trasferisce in Italia a nove anni per
sfuggire alla guerra civile. Fin
da piccola ha esperienze di
contatto coi mondi sottili. Nel
1999 inizia un rapporto amichevole con enti-
Anja Zablocki
re se stesso controllando ogni angolo della
stanza e del corridoio, continuava a chiedermi che cosa era quella cosa e cosa era la luce
che aveva visto nel muro.
Non abbiamo chiuso occhio quella notte
e la sera dopo, mentre ne parlavamo a casa
mia, io avevo gi preso la mia decisione. Parlando a mio marito, e alle mie guide, ho confessato di essere troppo stanca. Prima di quel
fatto non lo avevo ammesso neppure a me
stessa, ma ero davvero sfinita dai contatti,
dalle esplorazioni OBE, dalle settimane senza sonno, dovendo immagazzinare quantit
enormi di dati. Questa stanchezza si era trasformata in debolezza, e la debolezza stava
dando occasione a tutto ci che c di peggio di manifestarsi, trovandomi impreparata
a combattere. Rinunciare a tutto questo era
troppo allettante, e rifugiarsi in una vita normale era lunica soluzione che mi sembrava
possibile.
Ho chiesto che non venisse pi a disturbarmi nessuno, ho chiuso il canale di comunicazione, e mi sono addormentata nella mia
personale cripta sigillata. Rabey si ritirato,
dicendo che capiva la mia necessit di riposo,
e che per un po non mi avrebbe pi cercata.
In quel momento, la stanza stata illuminata da un abbagliante lampo. Mio marito ha
chiesto cosa fosse. Nulla, gli ho risposto, non
ci sar pi nulla da oggi in poi.
La pausa durata quasi cinque anni: un
coma dove vivevo nellillusione di un sogno,
ed ero riuscita a costruirmi un mondo, una
vita, che ricalcavano ci che io credevo fosse
normalit; una norma che piano piano mi stava consumando, indebolendo, ammalando.
Poi, una notte, una voce metallica che conoscevo molto bene, era tornata a sussurrare
nella mente: ora di svegliarsi, figlia.
Runa Bianca
49
Il leone rosso
Elisir di vita eterno
Maria Szepes
DISPONIBILE
IN LIBRERIA
Si pu vivere in eterno?
di Antonio Crasto
Le radici di una scienza antica
Runa Bianca
51
Simbolismo
Vari studiosi ritengono molto probabile
che durante il Paleolitico Superiore sia esistita
una civilt molto evoluta, civilt che sarebbe
stata distrutta da una serie di cataclismi.
Alcuni studi scientifici portano a ipotizzare
che il centro di questa civilt fosse la regione
sudorientale asiatica, la vastissima regione
della penisola indocinese, quella che per risulterebbe considerando un abbassamento
del livello medio dei mari di circa 150 metri.
Questa civilt dellEra Glaciale sembra richiamata dai miti della leggendaria civilt di
Mu dellOceano Pacifico, ma anche delle leggendarie civilt delle Americhe e di Atlantide.
Si ritiene, infatti, possibile che lantichissima civilt si sia propagata dalla regione
asiatica a Est e a Ovest, mantenendosi forse
nella fascia tropicale, quella che a causa del
clima rigido dellEra Glaciale risultava la sola
a essere abitabile con una certa possibilit di
sviluppo.
Ritengo probabile che questa antichissima civilt abbia sviluppato una religione che
Antonio Crasto
venerava un solo Dio creatore e che abbia ripreso il concetto della terna familiare: padre,
madre e figlio, per assegnare al dio creatore
tre valenze, tre distinte volont nella creazione. Potrebbe esser nato dunque moltissimi
millenni fa il concetto della trinit divina, concetto che sarebbe stato espresso numericamente dal numero 3 e geometricamente dal
triangolo.
Seguendo questo simbolismo numerale
e/o geometrico, ritengo che lidea della creazione nelle quattro direzioni cardinali abbia
portato ad associare al creato e allumanit il
numero 4 e il quadrato.
Questi simbolismi potevano dunque essere riassunti geometricamente dalla rappresentazione di un triangolo costruito sopra
un lato di un quadrato e la rappresentazione
avrebbe cos simboleggiato il dominio del
Creatore sulla Terra e sullUmanit.
Ovviamente il passo successivo sarebbe
stato la rappresentazione tridimensionale di
questo concetto, per cui sembra logico pensare che lantichissima civilt abbia considerato
la piramide. La trinit del Creatore, espressa
dal triangolo, sarebbe stata cos considerata
52
Runa Bianca
Antonio Crasto
Questa spiegazione non stata finora
considerata dagli archeologi n dagli studiosi
della antiche religioni.
Il mistero della comparsa di piramidi in
vari continenti e in periodi differenti stato
risolto ipotizzando che la piramide fosse la
costruzione pi facile da realizzare e che la
loro costruzione in differenti localit fu puramente casuale.
A parte che questa spiegazione semplicistica non entra nel merito della sacralit del
monumento, si ritiene che la spiegazione
pecchi anche da un punto di vista ingegneristico. Non infatti vero che sia facile edificare una costruzione piramidale, realizzando
quattro facce che abbiano la stessa inclinazione. Sembra molto pi semplice edificare un
cubo o un parallelepipedo, posizionando un
blocco su laltro e aiutandosi per la verticalit
con un semplice filo a piombo.
Le piramidi in Egitto
Nella terra dei faraoni le piramidi comparvero agli inizi della III dinastia. Fu infatti il fa-
Runa Bianca
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Antonio Crasto
54
Runa Bianca
Antonio Crasto
LO ZODIACO DI DENDERA
Runa Bianca
55
Antonio Crasto
56
Runa Bianca
Progetto unitario
Senza addentrarci nella descrizione del
mito di Osiride, che tratteremo in un prossimo articolo, ritengo che gli Egizi abbiano
considerato una rappresentazione stellare
dei personaggi del mito in differenti costellazioni del cielo boreale, nella particolare regione a Ovest della via Lattea.
Alla luce della rappresentazione dello zodiaco circolare di Dendera (nel riquadro delle
immagini), in cui si evidenzia la figura del falco Horus posizionato su un piedistallo (obelisco o pianta di papiro), ritengo molto probabile che gli Egizi abbiano visto: il dio Osiride
nella costellazione di Orione, la dea Iside nella
Antonio Crasto
Nasce a Mogoro (OR) il
1/7/1944. Vive a Cagliari fino al
1 anno di Universit e quindi
si trasferisce, per seguire la sua
famiglia, a Torino, dove si laurea in Fisica. Ufficiale geofisico meteorologo
dellA.M., si specializza in Fisica dellAtmosfera
e presta servizio in varie sedi in Italia: Vigna di
Valle, Milano, Cagliari, Perdasdefogu e Roma.
Appassionato di storia delle antiche civilt ha
centrato le sue ricerche sullantichissima civilt egizia. I suoi lunghi studi lo hanno portato
a una clamorosa scoperta scientifica in merito
ai calendari e la cronologia egizia, scoperta divulgata nel suo primo saggio sullantico Egitto
Antonio Crasto
costellazione del Cane Maggiore e in particolare nella luminosa stella Sirio, il dio Horus,
figlio di Iside e Osiride, in una costellazione
formata dalle stelle dellattuale Auriga, quelle
occidentali dei Gemelli e quelle della costellazione dellUnicorno, gli dei Shu, Tefnut, Geb
e Nut nelle stelle alfa e beta dei Gemelli e del
Cane Minore, il dio Atum nella costellazione
del Leone, il dio Seth nella costellazione del
Toro e infine il dio Thot nelle stelle delle attuali costellazioni di Perseo e Andromeda.
Ritengo ancora probabile che Djoser abbia progettato la trasposizione delle stelle
principali di alcuni personaggi celesti: Osiride, Horus e Thot in una serie di piramidi del
deserto occidentale, lasciando ovviamente la
scelta dellelemento piramidale da realizzare
alla volont dei singoli faraoni, a seconda delle aspettative di vita e dei mezzi economici a
disposizione.
Ritengo infine che le dimensioni e/o la
preziosit delle piramidi avrebbe rispecchiato in qualche modo limportanza, secondo la
magnitudine o il simbolismo religioso, della
stella scelta per la correlazione piramidale.
Alla luce di questa ipotesi, Djoser avrebbe deciso di edificare la prima piramide del
grandioso progetto, quale elemento corrispondente al corpo del grande Falco celeste,
lattuale stella gamma dei Gemelli, Alhena.
Hassaleh. Locchio di Horus. Manetone aveva ragione! (Ugiat, 2007). Sulla spinta del notevole interesse destato dal suo lavoro scientifico,
Crasto ha pubblicato di recente il nuovo saggio
Dendera. La sacra terra della dea (Ugiat, 2011)
nel quale esplora i misteri
del tempio di Dendera, approfondendo in particolare:
la cosmogonia, lastronomia e la religione egizia.
Dendera. La sacra
terra della dea
Ugiat, 2011
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Runa Bianca
57
di Mauro Biglino
g
Non ci hanno raccontato tutto e nemmeno il vero
La Bibbia svelata
Runa Bianca
59
La Bibbia svelata
60
Runa Bianca
Mauro Biglino
di quanto qui diremo, sulla base di contenuti
che derivano esclusivamente da traduzioni
letterali della Bibbia derivante dal testo pi
antico ed universalmente accettato: il Codice
di Leningrado.
Rashy afferm che alle parole della Torh si possono attribuire anche 70 significati diversi, ma c un significato che queste
parole non possono non avere ed quello letterale (peshat) cio il significato semplice accompagnato dalla sua spiegazione, cui seguono (remtz) lindizio, (dersh)
linterpretazione omiletica e (sod) la cabbala.
Si tratta quindi di provare a pensare che
gli autori biblici ci abbiano voluto dire esattament ci che ci hanno detto, senza messaggi particolari, senza contenuti celati in codici, senza misteri da svelare: rispettiamo cos
anche le parole dello stesso Elohm chiamato
Yahwh che afferm di parlare faccia a faccia
e non per enigmi (Nm 12, 8). Facciamo quindi
un esercizio inusuale e consideriamo lAntico
Testamento come un libro di storia, un testo
in cui vari autori di un popolo hanno voluto
raccontare la loro saga. Cos facendo dobbiamo attribuire a quel testo le caratteristiche di
ogni lavoro storiografico e considerare quindi
che contiene delle verit, ma anche delle fal-
La Bibbia svelata
sit, degli errori, delle dimenticanze accidentali o volute; certi eventi saranno enfatizzati
ed altri sottaciuti, magari interpretati in funzione degli obiettivi e dei messaggi che si intendeva veicolare.
Abbiamo definito inusuale questa scelta
perch sappiamo che chi si accinge a presentare i significati dei testi biblici (teologo, cabalista od esoterista che sia) tende spesso a
seguire un atteggiamento che lo porta a dire:
quando la Bibbia dice questo in realt vuol
dire che....
Noi per una volta fingiamo invece di pensare che il significato sia proprio quello trasmesso dagli autori e cos facendo si costruisce una visione di insieme che non richiede
lutilizzo di categorie interpretative particolari come il mistero della fede o il nascondimento esoterico/iniziatico o ancora lilluminazione mistica che hanno portato nella
storia esegetica tante versioni quante sono
le categorie mentali di coloro che se ne sono
occupati.
Va ricordato inoltre che una delle caratteristiche fondamentali ed ovvie di ogni testo
la seguente: gli autori scrivono utilizzando le
categorie culturali, concettuali e linguistiche
di cui dispongono. Ogni autore impiega ne-
Mauro Biglino
cessariamente gli strumenti di comunicazione che il suo tempo gli mette a disposizione;
non potr quindi usare termini che ancora
non esistono per descrivere realt nuove e
strabilianti per lui e per chi lo legger.
Abbiamo quindi una duplice premessa
metodologica: importanza del significato
letterale del testo e storicizzazione degli strumenti di comunicazione usati da chi scriveva.
Precisiamo questi aspetti perch costituiscono un elemento peculiare che differenzia questa rappresentazione della Bibbia da
quella della Chiesa che invece tende a reinterpretare in chiave dottrinale ci che appare
astruso o comunque non in linea con il messaggio dogmatico veicolato da due millenni.
Rispettando Rashi de Troyes traduciamo il
testo nel significato letterale sapendo che gli
autori biblici dovevano fare uso delle espressioni del linguaggio appartenente a quel periodo e a quel particolare contesto culturale;
avevano la necessit di raccontare a persone
non certo dotate di una ampia cultura eventi
che erano di ordine diverso rispetto alla normalit, fenomeni che sembravano superare le
conoscenze e le capacit di comprensione di
un popolo nomade o seminomade. Tutto ci
che era inerente al volo veniva quindi definito
Runa Bianca
61
La Bibbia svelata
Mauro Biglino
Mauro Biglino
Realizzatore di numerosi prodotti multimediali di carattere
storico, culturale e didattico per
importanti case editrici italiane,
collaboratore di riviste, studioso di storia delle religioni, traduttore di ebraico
antico per conto delle Edizioni San Paolo: dalla
Bibbia stuttgartensia (Codice di Leningrado)
ha tradotto 23 libri dellAntico Testamento di
cui 17 gi pubblicati. Da circa 30 anni si occupa
dei cosiddetti testi sacri nella convinzione che
solo la conoscenza e lanalisi diretta di ci che
hanno scritto gli antichi redattori possa aiutare
a comprendere veramente il pensiero religioso formulato dallumanit nella sua storia. Tra i
62
Runa Bianca
precise.
Va detto che il sottoscritto traduttore - autore del libro e del presente articolo - non
un ufologo tanto meno un contattista, non
ha mai visto un UFO in vita sua - anche se da
sempre vive sotto il monte ufologico per eccellenza (il Musin) - non se ne mai occupato e quindi pensa che sia utile introdurre
qui le parole di un teologo, Mons. Corrado
Balducci portavoce del Vaticano per il tema
degli extraterrestri il quale ha sostenuto che
gli Alieni esistono e che la Bibbia li conosceva
senza alcun dubbio!
Conosciamo i molti testi che affrontano la
possibilit di contatti con civilt extraterrestri
e che tali contatti siano allorigine della nostra
nascita e della nostra evoluzione: questa produzione libraria talvolta cita e analizza passi
dellAntico Testamento sulla base delle versioni della Bibbia che tutti possediamo.
Ma la traduzione letterale dellantico testo
ebraico ci ha rivelato che abbiamo la possibilit di saperne di pi, di avere riscontri ancora
pi significativi, di trovare conferme concrete
alle parole di Mons. Balducci, ma anche di andare ben oltre ci che egli stesso affermava e
a cui forse non pensava, perch era sempre e
comunque un sacerdote legato alle dottrine
della sua Chiesa madre.
suoi libri ricordiamo: Resurrezione reincarnazione. Favole consolatorie o realt? Una ricerca per
liberi pensatori (Infinito Records, 2009), Chiesa
romana cattolica e massoneria. Realmente cos
diverse? Una ricerca per liberi
pensatori (Infinito Records,
2009) e...
di Vincenzo Di Gregorio
g
Riflessioni sulla cometa avvistata ai tempi di Ges
Runa Bianca
63
Vincenzo Di Gregorio
64
Runa Bianca
Vincenzo Di Gregorio
ricevuti nella corte del nuovo Re e per un
elementare segno di buona creanza, si erano
portati dietro ognuno un dono di natura
regale (oro, incenso e mirra).
Ma la stranezza vuole che giunti alle porte
del paese (Palestina) pur giungendo da
luoghi diversi, si incontrano, si riconoscono
e appurato che erano giunti l tutti e tre per
lo stesso scopo, decidono di fare da quel
momento in poi lo stesso percorso insieme.
La stella da questo momento ci viene
descritta come una stella anomala e dotata
di una propriet magica... si muoveva
davanti a loro rispetto al piano delle stelle
fisse indicandogli la direzione del Cammino...
ma anche indicandogli il luogo dove era il
re-bambino (la grotta di Betlem)... da un suo
altro strano comportamento... perch una
volta giunti alla grotta di Betlemme, la stella
si ferm e da quel fatto i re magi capirono che
erano arrivati a destinazione.
Questo racconto che, ripeto, ci viene
narrato con alcune varianti sin da bambini,
se analizzato con la logica della mente e non
dello spirito o del simbolo, rivela molte strane
ma interessanti contraddizioni.
Molte cose stonano, non quadrano... sono
Runa Bianca
65
Vincenzo Di Gregorio
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Runa Bianca
Vincenzo Di Gregorio
Ma come spiegare la strana caratteristica
del movimento tanto da fargli attribuire il
soprannome di stella cometa?
Seguendo la chiave di interpretazione di
una luce posta ad un altezza finita rispetto
al piano delle stelle fisse un eventuale
viandante che si muovesse verso questa luce
la vedrebbe muoversi rispetto a quelle poste
sul piano delle stelle fisse.
Ecco quindi perch pur stando ferma la
Stella cometa sembra muoversi, solo perch
si muovevano verso di essa i Re Magi. Ma
ecco unaltra stranezza che conferma questa
chiave di lettura.
... Ed ecco la stella che avevano visto nel suo
sorgere giunse e si ferm sopra il luogo dove si
trovava il bambino.
Si ferm solo quando giunsero sulla
verticale delloggetto luminoso e da questo
gli Astronomi capirono che erano giunti nel
luogo dove loggetto si era posto in attesa
della nascita pi importante della nostra civilt.
Questo fatto ci porta ad un altro tipo di
considerazioni.
Quanto tempo ci sar voluto per dei Re
Magi / Astronomi a capire che quelloggetto
luminoso non era una Stella posto sul piano
delle stelle fisse? Ma anche organizzare
una spedizione che attraversando stati e
percorrendo svariate miglia, comportava
anche pericoli e quindi un numero
sufficientemente numeroso di guardie e di
mezzi che ne garantissero lincolumit?
E quante settimane o mesi occorrevano
per giungere a piedi da un luogo come la
piana del Tigri e lEufrate sino a Gerusalemme?
Diversi mesi se non anni.
Questo fatto ci induce a stabilire che
questa strana stella era posta sopra la
grotta di Betlem da molto tempo prima che
Giuseppe e Maria si recassero da quelle parti
per il famoso censimento e giunti a Betlemme
si compissero i giorni del parto.
Quindi la luce in orbita sopra Betlemme
sapeva che in quel luogo sarebbe accaduta
una nascita di un bambino speciale, ma non
sapevano esattamente quando tanto da farla
posizionare in quella verticale mesi o anni
prima che il fatidico evento si compisse.
Quindi chi sapeva dove non sapeva
Runa Bianca
67
Vincenzo Di Gregorio
Architetto ed imprenditore, da
sempre appassionato di archeologia, noto come scopritore
delle cosiddette piramidi di
Montevecchia i cui studi sono
stati pubblicati nel libro dal titolo Il Mistero delle
Piramidi Lombarde (Fermento, 2009). Fondatore di Antikitera.net (uno dei pi noti siti web di
news archeologiche e di misteri) e della rivista
Runa Bianca (www.runabianca.it). Per le sue ricerche si avvale di foto aeree sia nel visibile che
nellinfrarosso, fondando una societ finalizzata
alla ricerca chiamata ludi ricerche che fa capo
68
Vincenzo Di Gregorio
Runa Bianca
Il Mistero delle
Piramidi Lombarde
Fermento, 2009
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Luglio 2011 | n.1
di Osvaldo Carigi
g e Stefania Tavanti
I Catari: i seguaci dellAnticristo
I Boni Homines
Runa Bianca
69
I Boni Homines
el sito Internet Dizionario del penin quanto si raccontava che i catari adorassesiero cristiano alternativo, alla voce
ro il diavolo sotto forma di gatto. In realt la
catari (o albigesi) troviamo scritto
loro era una dottrina molto simile al cristiala grande alternativa religiosa alla Chiesa Catnesimo delle origini, strettamente correlata al
tolica dOccidente nel XII e XIII secolo.
bogomilismo bulgaro (non a caso i bogomili
Non sorprende, dunque, che il catarismo
furono considerati i Cristiani per eccellenza!)
sia stato duramente condannato dalla Chiesa
che, a sua volta, era di chiara derivazione maromana e che i suoi seguaci siano stati feronichea. Molti studiosi si sono chiesti quale sia
cemente perseguitati fino alla loro estinziostato il fattore scatenante lespansione dellene. Per attuare tale disegno Papa Innocenzo
resia in Europa, che coinvolse lOccitania, la
III cre la temibile Inquisizione ed indisse, nel
Champagne, lAquitania e lItalia settentriosud della Francia dove il catarismo era parnale. Secondo Isaac Ben Jacob, autore del liticolarmente diffuso, una crociata con ben
bro The Rise, lespansione corrisponderebbe
500mila uomini, la prima di un popolo cristiaa quella dellimpero germanico. Sembra che
no contro un altro popolo cristiano, che dur
verso il VIII secolo la Bulgaria abbia portato in
quasi 40 anni, mietendo circa 800.000 vittime
Germania la sua eresia che, con lallargamento
tra uomini, donne e bambini; fu inoltre istituidei confini del paese, si di conseguenza prota a Tolosa luniversit di Teologia, con lobietpagata (...) Federico Barbarossa (un Hohentivo di cancellare per sempre il ricordo dellestaufen) e Federico II ripresero le ostilit contro
resia catara. Ma perch il catarismo rapprela Chiesa, sostenendo, tra laltro, proprio leresia
sent, agli albori del secondo millennio,
un tale pericolo per la potente Chiesa di
Roma? I sacerdoti catari, sia uomini che
donne, conducevano una vita di ascesi,
ben diversa da quella del clero cattolico,
che, in casi estremi, poteva addirittura
sfociare nel suicidio per inedia (endura),
predicavano la carit e la comunione dei
beni, condannavano la violenza (erano
vegetariani), le passioni, il lusso, larroganza e la corruzione, in special modo
quella dei sacerdoti e vescovi cattolici,
spesso travolti da scandali ed intrighi.
Inoltre i credenti potevano liberamente
leggere ed interpretare il vangelo: una
libert che la Chiesa di Roma vietava
e condannava (Te lo doveva spiegare il
prete, il rappresentante della Chiesa). Per
LA NECROPOLI DEI BOGOMILI A STOLAC
questi motivi il catarismo contava numerosi adepti e simpatizzanti, non solo
tra i ceti pi umili ma anche tra i membri della
catara-manichea. Leresia bulgara citata da
nobilt. La prima forma di ribellione dei creBen Jacob nacque nel X secolo nel villaggio
denti catari fu la disobbedienza civile: non pamacedone di Bogomil, dal nome del quale
gavano pi le decime alla chiesa. Per la Chiesa
vennero chiamati Bogomili gli appartenenti a
cattolica i catari erano veri e propri rivoluzionaquesta dottrina dualista troppo simile a quelri da sterminare. Allo scopo di enfatizzarne la
la dei Catari per non ipotizzarne una sorta di
natura perversa e demoniaca del catarismo,
eredit da parte di questultimi. Ren Relli affu coniata una nuova etimologia del termine
ferm che Ci sono stati, fra bogomili e catari,
cataro, facendolo derivare dal latino catus
i medesimi contatti sul piano della simbologia
(gatto) invece che dal greco katharos (puro),
iconografica che su quello religioso e filosofico.
70
Runa Bianca
I Boni Homines
Il catarismo di S. Francesco
Incredibilmente a dirsi, lordine dei Domenicani e quello dei Francescani che, ricordiamo, furono espressamente delegati allannientamento delleresia, avrebbero in comune con i manichei non solo insegnamenti
e comportamenti ma addirittura le origini!
Laccostamento fra catarismo e francescanesimo , a mio parere, dice Adriano Petta pi che
una ipotesi: erano due movimenti religiosi che
in comune avevano una visione pura del cristianesimo, e ce lavevano come pratica quotidiana... e non solo come idea. Non a caso papa
Innocenzo III fu sul punto di mandare al rogo
anche Francesco... ma poi dovette desistere, in
quanto il frate dAssisi era ormai troppo conosciuto ed aveva gi un grandissimo seguito. I
perfetti catari ed i frati francescani, nella pratica quotidiana erano molto simili, per la loro
semplicit di costumi, per il loro rispetto della
natura e di tutte le creature. E soprattutto per il
loro continuo sforzo di mettere in pratica il puro
messaggio damore cristiano.
Nel saggio History of the Christian
Church di Philipp Schaff, leggiamo che San
Francesco si ispir molto probabilmente agli
Runa Bianca
71
I Boni Homines
eretici Umiliati, di cui avrebbero fatto parte
anche catari, e di opinione simile il domenicano Richard Weber per quanto riguarda il
proprio ordine. Pu sembrare un paradosso,
dice Ben Jacob, che lInquisizione, formata
appunto da francescani e dominicani, fosse
eretica. Fino a prova contraria essa aveva come
obiettivo quello di combattere le devianze religiose. O almeno ci che si crede. Non dobbiamo dimenticare che i penitenti erano per natura
dei sado-masochisti (si flagellavano a vicenda e
mortificavano il proprio corpo). Lidea di eretici
che torturano altri eretici non inconcepibile
se per questi si trattava di far fare penitenza.
Quello di creare in seno alla Chiesa una struttura per la repressione delleresia stato un capolavoro di perversione. Linquisizione permise
ai penitenti di fondare, in tutte le circoscrizioni
che contavano la presenza di manichei, dei monasteri per la conversione degli eretici... ma non
conversione al cristianesimo bens alla peni-
IL MASSACRO DEGLI ALBIGESI, CRONACHE DI SAINT-DENIS, XVI SECOLO, LONDRA, BRITISH LIBRARY
72
Runa Bianca
I Boni Homines
Runa Bianca
73
I Boni Homines
e altre manifestazioni potevano subire delle
variazioni locali poich il catarismo stata
una religione vissuta e praticata quasi sempre in clandestinit e, quindi, impossibilitata
ad assumere un aspetto organico unitario.
Tuttavia, la liturgia classica del Consolamentum la si pu riconoscere in un rito officiato
sia dai manichei, concernente limposizione
delle mani nel momento in cui il credente
diventava un eletto, che dai bogomili presso i quali leletto veniva consacrato tale da
unassemblea di eletti e credenti dopo un
lungo preparatorio periodo iniziatico.
Bisogna schiacciare i
seguaci dellanticristo
Una linea di pensiero vuole che nella Fortezza di Montsgur, rifugio degli ultimi catari ribelli e sede di una biblioteca contenente
importanti libri di religione, filosofia e scien-
74
Runa Bianca
I Boni Homines
la passione di salire fino alle rovine del castello
sono testimoni di un fatto incontestabile: il primo raggio di luce, sfiorando il Pic de Bugarach,
attraversa da parte a parte le feritoie del torrione. Non un caso. Indubbiamente concepito e realizzato in modo tale da determinare
il fenomeno sopra citato, Montsgur non
per, secondo Markale, un tempio dedicato
al culto solare, giudicando tale classificazione
il parto di una fantasia delirante, soprattutto
alla luce del fatto che i catari non edificavano
templi in quanto sarebbe stato in netto contrasto con la loro dottrina che considerava la
materia una creazione diabolica. Ma da dove
nasce lipotesi che Montsgur, prima di essere il centro della resistenza catara contro
loppressione della Chiesa e della monarchia
capetingia, fosse un santuario? Markale, cita,
tra le cause, proprio quelle condizioni di resa
riportate in apertura di questo paragrafo: si
sarebbe associato il rinvio con il permesso accordato ai catari di celebrare una festa solare
Runa Bianca
75
I Boni Homines
a che vedere con quel castello, al di l del fatto
che vi trovarono rifugio (1235 circa - 1244 ) prima di essere sterminati. Non si sa esattamente
a quale epoca risalga, probabilmente al V o VI
secolo, molto tempo prima che si manifestasse
leresia catara. Venne solamente ristrutturato
dal signore locale (Raymonde de Perella), il quale vi stabil la sua residenza, soprattutto perch
si trattava di un luogo fortificato praticamente
imprendibile; non a caso capitol solo per un
atto di tradimento.
Montesegur tuttavia al centro di una delle storie pi affascinanti dellepopea catara,
quella che vede protagonisti 4 perfetti catari
che, la notte prima della capitolazione, sarebbero riusciti a fuggire, complice il buio, calandosi con delle funi dalla rocca, per mettere in
salvo un tesoro. Sono tutti fatti accertati storicamente, si conoscono anche i nomi di questi catari, sono presenti nelle deposizioni rese
allInquisizione dai sopravvissuti di Montsgur.
Che cosera questo tesoro che non doveva
76
Runa Bianca
I Boni Homines
tare, invece, pi semplicemente alla ricchezza
delle terre di Occitania: Il popolo occitano era
tollerante; amava la poesia, larte, la cultura;
era dedito a viaggiare, agli scambi commerciali. LOccitania era una terra in cui vivevano
pacificamente le comunit ebraiche, cattoliche,
catare, valdesi e in cui cresceva la libert di pensiero; era una terra ricca, faceva gola a tutti, ai
barbari baroni e conti del nord della Francia, al
re, a vescovi e papi. Leresia catara fu un pretesto
per poter invadere una terra libera e occuparla,
depredarla, sottometterla. La crociata degli
Albigesi in parte fu come tutte le guerre, come
tutte le crociate. Papa Innocenzo III si alle al
re di Francia Filippo Augusto per conquistare
lOccitania e spartirsela. E ci che i 4 fuggitivi
misero in salvo la notte prima della resa? Gli
storici sono certi si trattasse di libri: dal formato
prezioso, con gioielli incastonati nella rilegatura della copertina, e libri dal contenuto rivoluzionario, di scienza, testi contenenti pagine di
astronomia, di matematica, e di un metodo per
Runa Bianca
77
I Boni Homines
Santo Graal, sarebbe esistito anche un tesoro pi materiale, messo in salvo tre mesi prima della caduta di Montsgur. Adriano Petta
quasi certo che si trattasse di oro,
che doveva servire per lultimo
tentativo di liberare il castello di
Montsgur dallassedio dei crociati, oro con cui si dovevano pagare
dei coraggiosi mercenari comandati da Corbario, che per fallirono
limpresa.
Il predecessore di
Leonardo Da Vinci
Mentre studio sono libero: mentre la mia mente indaga ed apprende, ho vinto la schiavit
(Eresia Pura)
Montsgur, 16 marzo 1244.
Duecentocinque catari vengono arsi vivi. Tra questi un geniale
personaggio la cui vera identit
riemersa dalle nebbie del passato
grazie al lavoro di Adriano Petta.
Adriano Petta anche studioso
della scienza, la stessa che in passato terrorizz i potenti ... in quanto strumento di emancipazione e
di libert. Non a caso al concilio di
Cartagine nellanno 383 d.C. i vescovi proibirono la lettura di ogni testo,
religioso, filosofico o scientifico, a
tutti... compresi loro stessi... tanta
LA FORTEZZA DI QURIBUS LULTIMA ROCCAFORTE OCCITANA A CAera la paura del sapere che potevaDERE. UNDICI ANNI DOPO QUEL TERRIBILE 1244
no contenere quei libri!. Ed proprio su trattati di scienza e matequella di Giordano di Sassonia, il primo capo
matica che Adriano ha incontrato uno
dellInquisizione.
sconosciuto genio del medioevo, Giordano
Non era possibile che Nemorario, innamoNemorario: matematico, filosofo, scopritore
rato della matematica, se ne andasse con una
delle equazioni di secondo grado, autore di
torcia in mano ad appiccare il fuoco ai roghi
opere di matematica, astronomia, meccanica,
degli eretici. In quegli anni vennero bruciati vivi
egli pu essere considerato il predecessore
nel centro di Parigi dieci allievi dello scienziato
del grande Leonardo da Vinci. Secondo Petta
Amaury de Bene, perch studiavano i libri di fila vera identit di Nemorario fu volutamente
sica di Aristotele. Giordano Nemorario non ponascosta - perch Uno scienziato era mille volteva essere Giordano di Sassonia, ne ero quasi
te pi pericoloso di un eretico - e confusa con
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Runa Bianca
I Boni Homines
certo! E mi misi a scavare. Anni di ricerche e
di viaggi in tutta Europa, sino alla Turchia e
allArmenia, tra biblioteche ed abbazie, hanno finalmente gettato nuova luce su questo
incredibile personaggio, del quale Petta ha
scritto la biografia romanzata. Originario del
lago di Nemi, vicino Roma, Nemorario viene
a conoscenza delle chiavi del sapere, contenute in antichi codici. Braccato dallInquisizione fugge in Linguadoca, a Bziers, citt
tristemente nota per la strage dellintera popolazione, sia cattolica che catara, dove il suo
destino si lega a quello del popolo occitano
e degli eretici, che come lui perseguono la
verit e la conoscenza, poi in Inghilterra e a
Parigi con la nuova identit di Giovanni de Sacrobosco, ed infine nuovamente in Occitania.
La sua vita si conclude drammaticamente ai
piedi del castello di Montsegur, ma non prima di aver messo in salvo le preziose chiavi
del sapere.
Nonostante la Chiesa abbia cercato di cancellare tutto e di riscrivere la storia, qualche indizio rimasto. molto probabile che il cammino di Giordano Nemorario sia stato quello che
ho raccontato io: le cose devono essere andate
proprio cos, le poche tracce rimaste lo confermano. .
Un cammino segnato da morte, odio e violenza, intrapreso da uno scienziato che non
ha voluto arrendersi alloscurantismo, per
proteggere quel sapere in grado di rendere
luomo libero e di farlo progredire in un mondo in cui sia possibile studiare senza vincoli di
nessuna natura, in cui sia possibile professare
liberamente il proprio credo o non credo, un
mondo senza catene teso verso la conoscenza,
alla scoperta dei segreti racchiusi nella vita e
nelluniverso.
Lintervista completa ad Adriano Petta
stata pubblicata sulla rivista FENIX di Novem-
Osvaldo Carigi
Nato a Roma nel 1953, collabora con Adriano
Forgione da Maggio 2007. Pubblica regolarmente su FENIX e saltuariamente su NEXUS e la
spagnola MAS ALLA. Da Maggio 2009 lavora in
coppia con Stefania Tavanti.
Stefania Tavanti
Nata nel 1966 a Firenze, lavora nel campo
delleditoria dal 1995. Appassionata da sempre
di archeologia, pubblica in collaborazione con
Osvaldo Carigi sulle riviste FENIX, MAS ALLA e
NEXUS.
Runa Bianca
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Homo Saurus
tempo di lettura 14 minuti
Runa Bianca
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Homo Saurus
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Runa Bianca
Homo Saurus
leggende, alla sparata di qualche buontempone o, nella migliore delle ipotesi, a qualche
specie di rettiloide che non ha voluto seguire
i suoi simili nella remota fase di estinzione.
Il clamore suscitato dagli articoli apparsi sui
giornali, di quellessere che girovagava terrorizzando le persone, non era altro che una
frizzante alternativa alle notizie di tutti i giorni. Gli unici a pagare a caro prezzo tale presenza, inutile dirlo, erano e rimanevano solo
gli sventurati testimoni. Le segnalazioni comunque stavano aumentando come pure le
persone che timidamente si facevano avanti,
confessando di avere visto quellessere, in luoghi diversi e anche distanti fra loro, ma sempre nelle vicinanze di fiumi o canali. Il caso era
decisamente interessante ma estremamente
vago e confuso. Bisognava approfondire la ricerca e fare luce sul fenomeno, portarlo su un
piano pi razionale e restituire credibilit alle
persone che in buona fede vivevano le loro
esperienze, ma che venivano regolarmente derise, additate come
visionarie o allucinate. A questo ci
pens il professore Sebastiano Di
Gennaro che, sceso in campo
con una equipe tecnicoscientifica dellUSAC, si
mise sulle tracce di quello
che poi lui stesso avrebbe
battezzato HOMO SAURUS.
Il professore Sebastiano Di Gennaro direttore
dellUSAC, (Centro Accademico Studi Ufologici)
da lui creato nel 1978 a
Santa Maria Maddalena,
Rovigo, dove tuttora ha la
sua sede. Nel 1986 ha iniziato la sua ricerca che durata
quasi un ventennio durante il
quale ha raccolto numerose
testimonianze, reperti, calchi
in gesso delle orme, eseguito
analisi scientifiche e ambientali e indagini a tutto campo.
Le testimonianze raccolte, la morfologia delle
impronte e i dati incrociati dei vari casi, hanno prodotto una stima piuttosto precisa sui
dati fisici e sulle caratteristiche dellHOMO
SAURUS. I risultati ottenuti parlano di altezza
che supera i due metri, per arrivare a toccare i
due metri e mezzo.
Le mani, contenenti quattro dita sono palmate e quindi adatte al nuoto. I piedi sono
dotati di tre dita ampiamente ungulati ed in
alcuni casi palmati. Le orme prodotte evidenziano che le dita ungulate dei piedi, il pi delle volte trafiggono il terreno su cui poggiano.
La sua andatura leggermente barcollante e
i suoi passi, largamente distanti fra loro, confermano le sue notevoli dimensioni. La struttura cranica molto sviluppata e denota un
volume cerebrale superiore a quello umano
e a quello di molti mammiferi. Le cavit orbitali sono molto grandi e la pupilla, verticale,
si staglia su una cornea giallastra o giallo-rossastra. Il muso allungato e le narici sono costituite da due piccoli fori.
La bocca sporgente e
munita di fila di denti
piccoli ed aguzzi, adatti
al carattere sia carnivoro che erbivoro. Non si
notano orecchie cartilaginose allesterno e il collo sottile
e sporgente. Nessun
pelo sul capo o sul resto del corpo. Lintero
corpo coperto da
scaglie verdastre come
le lucertole e alcuni
serpenti (Figura 1). A
questo punto piuttosto comprensibile lo
stato danimo che si ritrovano le persone che
hanno avuto la sfortuna
di trovarsi davanti un essere cos formato.
Vestigia aliena?
Runa Bianca
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Homo Saurus
tore dellUSAC, mentre passeggiava su un
tratto sabbioso dellargine del Po, nel ferrarese, si imbatt in una sostanza carnosa che giaceva al suolo sparsa per un centinaio di metri.
Laspetto dava lidea di residui di un grosso
rettile. Le squame, alcune di queste molto
grandi, rivestivano la massa carnosa, allapparenza gelatinosa. La sostanza presentava
caratteristiche piuttosto curiose e oltretutto,
non mostrava alcun segno di decomposizione in atto. Alcuni campioni della sostanza
furono quindi consegnati dal professore Di
Gennaro, allIstituto di Zoologia allUniversit di Ferrara per essere analizzati. La risposta
dei tecnici dellIstituto, per niente convincente, diceva che il reperto non poteva essere tagliato col microtomo, (strumento che
permette di tagliare a fettine sottilissime un
prodotto organico) e che quindi non poteva
essere sottoposto ad unanalisi microscopica.
La causa era da attribuire allorigine sintetica
del materiale. Non voglio percorrere nei particolari tutto liter che la sostanza ha subito,
ma voglio aggiungere che durante il percorso, sono emersi particolari a dire poco eclatanti. Furono contattati altri laboratori per
fare analizzare il prodotto, ma per procedere
chiedevano cifre insostenibili per le possibilit del momento. Nel frattempo, il professore
Sebastiano Di Gennaro, laureato in chimica
organica e docente in materie scientifiche, ha
pensato bene di procedere personalmente
con alcuni esperimenti, confidando nella sua
conoscenza di uomo di scienze e con laiuto
dellamico Angelo Fiacchi, inventore, naturalista ed esperto in varie materie, ha iniziato
con analisi varie ed esperimenti sulla strana
sostanza. Un risultato in particolare colpisce.
Sottoponendo alcuni campioni della sostanza squamosa, ad alte temperature, si disidratava assumendo una colorazione verdastra.
Sottoposta poi alla fiamma azzurra, esalava
un forte odore di cheratina bruciata. Ora
sorgeva un problema: come poteva una sostanza come la cheratina, che poi una proteina che costituisce i capelli, i peli, le unghie
e le piume dei pennuti, comporre una sostanza sintetica come sostenevano i tecnici dellIstituto di Zoologia dellUniversit di Ferrara?
Evidentemente qualche cosa non quadrava.
84
Runa Bianca
SOSTANZA CARNOSA
Homo Saurus
sita. In seguito a queste vicende, sembrava
arrivato il momento tanto atteso. Si era presentata la persona giusta che conosceva le
giuste persone. Finalmente avrebbe avuto le
risposte che tanto voleva e svelato il mistero
di un prodotto tanto speciale quanto impossibile. E invece, come succede nelle storie pi
classiche, gli ultimi campioni di un prodotto
tanto speciale quanto impossibile, andavano
perduti per sempre.
Concludo questo argomento dicendo che
in fondo, quella misteriosa sostanza stata sottratta con linganno sommato ad una
buona dose di ingenuit da parte dellUSAC,
ignara probabilmente dellenorme valore
terribile fu quando cominciarono a strapparsi la pelle di dosso, fino ad assumere laspetto di grosse lucertole squamose. Il viso
era oblungo, gli occhi molto lunghi, il naso
sembrava una protuberanza con due piccoli
fori al centro. Non avevano lobi alle orecchie
e nessun pelo o capelli. La femmina, girata di
spalle, era senza natiche, al loro posto cera
una coda legata alla vita da formare qualche
cosa di vagamente simile alle natiche. Dopo
avere assistito alla scena, la signora si allontan terrorizzata di essere vista. Non ne parl
con nessuno, per la paura di essere scoperta
e per uneventuale reazione di quegli esseri.
Qualche giorno dopo per, dovette cedere
alle insistenti domande del marito, preoccu-
Runa Bianca
85
Homo Saurus
pato del suo comportamento non pi consueto e al parroco, al quale confid quanto
aveva visto.
Il primo non le credette, contribuendo,
cos facendo, ad aumentare la depressione
nella quale la signora era gi caduta, il secondo la rimprover, consigliandole di frequentare pi spesso la parrocchia e le funzioni religiose.
86
Runa Bianca
Homo Saurus
Inquietante prospettiva
Unconventional
Research Group
LAssociazione nasce dallo spirito di coloro che nonostante
il trascorrere del tempo e delle mille vicissitudini personali ,
hanno mantenuto nel profondo spirito umano,
linesauribile desiderio di conoscenza e gioia di
vivere e condividere! Essendo una libera Associazione, non esiste alcuna presunzione di verita assoluta, nelle teorie e/o supposizioni rela-
Runa Bianca
87
DISPONIBILE
IN LIBRERIA
di Ruggero
Marino
gg
Vita e viaggi di Cristoforo Colombo
Runa Bianca
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Ruggero Marino
le oggi questa favoletta? quello che sarebbe
accaduto ad una marinaretto di umili origini,
avido e ignorante, in epoche in cui i re erano
re e i plebei, se avessero osato anche molto
meno, sarebbero finiti in una lurida galera e
poi sul rogo. Stiamo parlando di Cristoforo
Colombo, di Isabella di Castiglia e Ferdinando
di Aragona, le corone che sottomisero i grandi di Spagna, che cacciarono gli ebrei e sconfissero i musulmani, che fecero terra bruciata
degli avversari, pur di unire le lande iberiche.
Stiamo parlando, in definitiva, della storia della scoperta dellAmerica.
Una storia dalla quale sparito il personaggio pi importante della fine del Quattrocento: il papa. Chi era il pontefice a quellepoca?
Giovanni Battista Cybo, cittadino genovese,
salito sul soglio di Pietro col nome di Innocenzo VIII. Daltronde come avrebbe fatto il figlio
di una un lanaiolo genovese a recarsi dai re di
Portogallo e di Spagna, come avrebbe fatto a
sposare, sempre in Portogallo, la figlia di un
nobile cavaliere, imparentata con le corte di
quel paese, come avrebbe fatto Colombo a
pretendere dalle teste coronate tutto ci che
90
Runa Bianca
Luomo
Da 5 secoli la tradizione ha ingessato e
mummificato Cristoforo Colombo in un copia-incolla perpetratosi premeditatamente
prima, colposamente dopo. Accecato dallo-
Ruggero Marino
ro, avido e supponente, bugiardo e schiavizzatore, alla ricerca spasmodica di titoli e di
ricchezze, ignorante quanto basta per avere
sempre creduto di essere approdato in Asia,
al Giappone-Cipango. Basta leggere poche righe delle carte del navigatore per capire che
non cos. Basterebbe esaminare il suo strano
criptogramma da Gran Maestro, sicuramente
anche un erede templare, con il quale si firma:
un rebus ancora non completamente risolto:
.S.
.S. A .S.
X M Y
Xpo FERENS
la firma di un misterioso Ammiraglio, di
un personaggio complesso, dai risvolti esoterici, che appartiene di diritto al grande e utopistico sogno del Rinascimento italiano. Un
uomo il cui vero identikit in una frase vergata di suo pugno: Lo Spirito Santo presente in Cristiani, Musulmani ed Ebrei e di qualsiasi altra setta. Parole audaci, ancora oggi
passibili di rogo. Ma la dimostrazione che il
Runa Bianca
91
Le rotte
Si dice che Colombo non abbia mai capito
nulla: dove andasse, dove fosse sbarcato, da
dove fosse tornato. Strano che abbia sempre
indovinato tutto. Praticamente il suo primo
viaggio si svolge da casello a casello. Le sue
rotte, sino ad allora considerate ignote, sia
allandata che al ritorno, sono quelle che ancora oggi percorrono i velisti nelle immensit
dellAtlantico, loceano che gli arabi chiamavano il verde mare delle tenebre. Colombo
avanza scegliendo le situazioni climatiche
giuste, conosce le calme oceaniche come le
correnti, cambia le vele per rendere pi spedi-
92
Runa Bianca
Ruggero Marino
to il viaggio. Quando i suoi marinai cominciano ad essere presi dalla paura chiede tre giorni, mettendo a disposizione anche la propria
vita,
prima
di poter
decidere
di tornare indietro.
Dopo tre giorni
MAPPA DI PIRI REIS, 1513
fa tana. Quando
avvista terra nella notte non prosegue, perch preferisce farlo di giorno, quasi consapevole del rischio delle barriere coralline. Dir
che dalla Spagna alle Canarie e poi alle nuove terre ha impiegato 40 giorni. Di 40 giorni
parlavano i testi antichi per poter raggiungere il continente posto al di l del continente
liquido. A dimostrazione che quel mondo
nuovo era stato raggiunto svariate volte in
precedenza e non solo dallOccidente. I Turchi, come dimostra la carta dellammiraglio
Piri Reis nel 1513, che presenta pi America
di quella fino ad allora perlustrata, avevano le
stesse mappe dei cristiani, i Cinesi andavano
regolarmente in America come sempre pi
spesso si sostiene. Il Cipango che Colombo
voleva raggiungere ci insegnano che fosse
il Giappone. Ma il Giappone non era stato
ancora scoperto. Per di pi se si guarda una
Il Papa
Mai nella storia di Colombo, prima che
questa ricerca cominciasse oltre 20 anni fa,
trasformando lautore da un semplice ricercatore storico alla Fantozzi in un convinto Indiana Jones, si era mai parlato di un pontefice,
del Vaticano, della Chiesa in funzione delloperazione America. I rapporti dellAmmiraglio con Roma venivano fatti cominciare dalla
tradizione con lavvento sulla cattedra di Pietro di Rodrigo Borgia, il famigerato spagnolo
Alessandro VI. Cancellando completamente
il vero sponsor, il Deus ex machina della
prima spedizione colombiana. Ovvero quello che abbiamo da sempre chiamato il papa
decaparecido, Innocenzo VIII, Giovanni Battista Cybo. Un papa cittadino genovese (!), che
viene dallOriente. Il padre, fu Vicer di Napoli,
era nato a Rodi, lisola dei cavalieri del mare,
oggi di Malta: si chiamava Aronne, un nome
che per i tempi rinvia ad unascendenza ebraica. La nonna si chiamava Sarracina, un nome
che rinvia a commistioni musulmane. Nel sangue del pontefice cattolico romano si univa-
Ruggero Marino
no le tre grandi religioni monoteiste, in linea
con le parole di Colombo: Lo Spirito santo
presente in Cristiani, Musulmani ed Ebrei.
Innocenzo VIII governa la Chiesa dal 1484 al
1492, muore appena sette giorni prima della
partenza di Colombo, il 3 agosto. Quando il
Borgia versava nei calici la cantarella, il veleno, come Coca Cola. Il papa coltivava il sogno,
qualora non fosse stato possibile raggiungere un accordo, di realizzare una santa crociata per la riconquista di Gerusalemme e del
santo Sepolcro ancora in mano agli infedeli.
Un papa la cui tomba, eseguita dal Pollaiolo,
lunica traslata dalla vecchia basilica costantiniana alla nuova, in un omaggio singolare
per un vicario di Cristo praticamente infamato dalla pubblicistica che seguir, presenta
nel tempio della Cristianit unenigmatica
epigrafe. Alla terza riga vi compare incisa, nel
marmo scuro, una menzogna: sicuramente
la fotografia della verit: Novi orbis suo aevo
inventi gloria (Nel tempo del suo pontificato
la gloria della scoperta di un Nuovo Mondo).
Perch? Le domande si moltiplicano guardando nella parte superiore del feretro, dove
la statua del pontefice reca in mano un talismano, che dona il potere del mondo e limmortalit, la lancia di Longino, una reliquia
inseguita anche da Carlo magno, Napoleone
e persino Hitler. Strano papa in odore di ermetismo e forse, come per Colombo, di eresia. Mentre ancora oggi, sempre attorno alla
basilica si vende un poster dove, nella breve
biografia, si pu leggere aiut Cristoforo Colombo nella scoperta dellAmerica. Unaltra
menzogna o unaltra verit? C infine da aggiungere che il viso del pontefice e quello di
Colombo nel ritratto del Ghirlandaio si assomigliano in maniera inquietante. Che Colombo al nord equivale allEsposito del Sud, figlio
di padre ignoto, che i colori dello stemma originario di Colombo hanno gli stessi colori di
quelli dei Cybo. Che due documenti dei primi
del 500 parlano di un Columbus nepos...
I soldi
Avrete probabilmente presente qualche
monumento con Isabella di Castiglia, che
Runa Bianca
93
Ruggero Marino
giornalista, scrittore e poeta
italiano, ex capo redattore del
quotidiano Il Tempo. Ha lavorato, per trentaquattro anni, al
quotidiano Il Tempo di Roma,
ricoprendo anche le cariche di inviato speciale
e di responsabile dei settori spettacolo e cultura. Ha effettuato reportages da circa 50 paesi
nel mondo. Ha collaborato e collabora a riviste
italiane e straniere. Ha vinto oltre 10 premi giornalistici, a carattere nazionale, fra i quali quello dellAssociazione Stampa Romana, il Premio
Scanno, per il giornalismo nel 1981 e per la narrativa nel 1991, e quello del Coni. Inoltre stato
nominato Accademico onorario del Centro Culturale Giuseppe Gioacchino Belli, Per aver saggiamente colto, interpretato e reinterpretato
in modo tanto originale la storia di uno dei pi
grandi Italiani: Cristoforo Colombo. Svelandone
le sue autentiche origini, la sua vera personalit
e le sue intuizioni. Ed in relazione alle Sue competenze di giornalista e scrittore, Roma oggi
apprezza in Lui tutti i lati qualificanti dellauten-
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Runa Bianca
Ruggero Marino
e non lo si dice, fu restituito pochi giorni dopo
dal fondo della crociata contro i Mori in Spagna, istituito sempre da Innocenzo VIII. Fondo
che aveva fra gli amministratori un altro genovese, un Gentili, familiare del pontefice.
Se si continua ad affondare (anche per questa
ricerca occorrerebbe uno sponsor, un mecenate) in questa storia i conti prima o poi tornano sempre. In maniera perfettamente opposta a quanto sino ad ora ci stato raccontato. Per concludere che se non fosse sbarcato
il cristiano Colombo oggi lAmerica avrebbe
agitato il libretto rosso di Mao o si inginocchierebbe verso la Mecca. E che se lOccidente ha trionfato, se al posto dei campanili non
abbiamo minareti, se al posto di San Pietro
non stata sovrapposta Santa Sofia questo,
piaccia o non piaccia, lo si deve alla Chiesa di
Roma. E soprattutto al papa decaparecido e al
Christo Ferens. In una ricostruzione, che un
perfetto uovo di Colombo.
di Michele Proclamato
Luniverso frattale e lilluminazione del S
Agopuntura,Yoga e
silenzio
Runa Bianca
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Agopuntura,Yoga e silenzio
Michele Proclamato
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Runa Bianca
Agopuntura,Yoga e silenzio
Michele Proclamato
Michele Proclamato
uno scrittore, simbolista, che
vive allAquila. Conduce una rubrica dedicata ai Crop Circles ed
ha pubblicato numerosi articoli
sulla rivista Hera, Misteri di Hera,
Totem, Scienza e Conoscenza. Sono in uscita
alcuni suoi articoli per Vivere lo Yoga e il Ria.
collaboratore di diversi siti telematici quali: Il
Portale del Mistero, Stazione Celeste, Paleoseti,
Cropcircle Connector, Altrogiornale, Riflessioni,
Ufo network, Nonsiamosoli, Esonet. Ha partecipato a numerosi convegni e conferenze e tiene
corsi e seminari. accompagnatore di Tour basati sulle sue pubblicazioni: allAquila, Castel del
Monte, Milano sulle orme conoscitive del grande Leonardo da Vinci, Assisi ed in Inghilterra,
dove il sapere costruttivo dei Cerchi convive, da
secoli, con alcune basiliche che recano il simbo-
L uomo di Dio
Giordano Bruno
Melchisedek, 2011
vai scheda libro >>
Runa Bianca
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Michele Proclamato
DISPONIBILE
IN LIBRERIA
di Piero Magaletti
g
Le piramidi, lo Zed, Osiride, Orione e Iside
Custodi dellImmortalit
tempo di lettura 11 minuti
Runa Bianca
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Custodi dellImmortalit
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Runa Bianca
Piero Magaletti
una straordinaria scoperta legata alla piramide di Cheope; Pincherle rilev che la parte interna della Grande Piramide custodiva
una torre di granito, alta circa 60 metri, il cui
nome Zed (in greco) o Djed (in egiziano)
Bauval e Pincherle; la Piana di Giza come
riproduzione della Cintura di Orione; la piramide di Cheope come luogo in cui nascondere il pilastro Zed: teorie su cui due generazioni di studiosi e appassionati hanno indagato,
fantasticato, ma che per lEgittologia sono
carenti dei requisiti necessari per essere elette a verit; mancano, a detta degli egittologi,
quelle prove schiaccianti e inconfutabili che
ne confermino lassoluta veridicit.
Prove che oggi, Custodi dellImmortalit, finalmente in grado di fornirci.
Custodi dellImmortalit
Incredibile a dirsi, la parola che compongono ZED.
possibile che, su 1277 stelle, Bayer abbia
commesso un errore in relazione alle tre stelle
della Cintura e che le lettere da lui assegnate, per un caso del tutto singolare, formino il
nome dello Zed individuato da Pincherle nella Grande Piramide?
Se gli studiosi cercavano una prova scritta e inconfutabile, lesplicito
riferimento nellUranometria rappresenta un elemento pi che valido: il
Codice di Bayer stato ideato da un
precursore della moderna astronomia, la cui attendibilit non pu essere messa in discussione.
Siamo quindi in presenza di uneccezionale conferma storica: la Grande Piramide nasconde realmente
uno Zed ed esiste una corrispondenza tra le Piramidi di Giza e Cintura di Orione.
Piero Magaletti
piccola stella.
La sequenza di stelle secondarie che accompagnano le tre principali della Cintura, 3 1 3, coincide con il numero delle
piramidi satellite di Giza: chiunque abbia
riprodotto la loro struttura nella Piana, conosceva perfettamente la natura multipla delle
Le piramidi satellite
Unulteriore conferma giunge
dallosservazione delle Piramidi Satellite.
Queste costruzioni sorgono nei
pressi delle piramidi principali seguendo una sequenza apparentemente inspiegabile: Cheope affianZETA [ORIONIS], EPSILON [ORIONIS] E DELTA [ORIONIS]
cata ad est da tre piramidi minori; una
posta a sud di Chefren; Micerino ne conta
tre stelle.
tre a sud.
Ma per comprendere definitivamente il leQual era la loro funzione?
game tra la Cintura e Giza, dobbiamo tornare
Osserviamo la Cintura di Orione: Alnitak
allo Zed e scoprire il suo significato.
(che corrisponde a Cheope) una stella multipla1; i telescopi hanno individuato tre stelle
di minore grandezza che la accompagnano.
Lo Zed
Anche Alnilam (Chefren) affiancata da
una stella di piccole dimensioni.
Lo Zed un simbolo molto diffuso nellAnInfine Mintaka (Micerino), composta da
tico Egitto; comunemente associato ad Osiuna principale, che in realt binaria, e una
ride ed considerato la sua colonna vertecompagna a sua volta separata da unaltra
brale.
1) Le stelle multiple sono formate da una coppia
o anche pi di stelle che, a causa della distanza
dal punto di osservazione, sembrano costituire
il nucleo di ununica stella.
Runa Bianca
101
Custodi dellImmortalit
viene contratto in Z2.
Lanalisi del nome del padre degli di
dellOlimpo, Zeus, il cui genitivo Dios, o
Djos, rileva tracce della radice egizia, dj.
Piero Magaletti
troduce un discorso del tutto nuovo: a quale
membro maschile si farebbe riferimento? Si
tratta dello Zed, finora interpretato come una
colonna vertebrale?
102
Runa Bianca
Il mito di Osiride
Secondo la mitologia egizia, Geb (la Terra,
il maschio) e Nut (il Cielo, cio la femmina)
generarono due coppie di gemelli, Osiride e
Iside, Seth e Nefti.
Osiride divenne re dEgitto e spos sua
sorella Iside; Seth, invidioso del potere del
fratello, ord una congiura e lo uccise, smembrandone il corpo in 14 pezzi e disperdendoli
in altrettante citt.
Iside recuper tutte le membra del marito
eccetto il fallo, mummific il suo corpo grazie
allaiuto di Anubi (figlio di Osiride e di Nefti)
e vi applic un fallo artificiale, per poter concepire Horus.
Horus crebbe protetto dalla madre e da
Anubi con lo scopo di vendicare la morte del
padre al compimento del trentesimo anno.
Una volta affrontato e sconfitto Seth, Horus
consacr a suo padre locchio che aveva perso nello scontro col rivale, deponendolo tra
le stelle.
Custodi dellImmortalit
Piero Magaletti
Orione e Iside
Le nebulose di Orione
singolare che gli Arabi si riferissero ad
Orione con attributi femminili: Betelgeuse,
3) Il Codice di Giza, di Lawton Ogilvie
Herald, pag. 54
Runa Bianca
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Custodi dellImmortalit
Piero Magaletti
Piero Magaletti
nato a Bari il 29 giugno 1977.
laureato in filosofia con 110 e
lode. Studioso di antichit egizie, di storia medioevale, di lingue antiche, di esoterismo, di
occultismo, di storia del cinema, parla correntemente linglese. Poeta, musicista, compositore,
sceneggiatore, romanziere, ha allattivo diverse
pubblicazioni di romanzi, saggi e raccolte di po-
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Runa Bianca
Custodi
dellimmortalit
Bastogi Editrice Italiana
2011
vai scheda libro >>
Luglio 2011 | n.1
Runa Bianca
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Runa Bianca
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Runa Bianca
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recettori con tutta probabilit i recettori serotoninergici. Le visioni, i disturbi del sonno,
i campi di luce che vengono visualizzati dai
soggetti, fanno ritenere che effettivamente le
strutture mesencefaliche vengano coinvolte
nel contatto. Alcuni recettori serotoninergici coinvolti in lesioni, uso cronico di LSD e
farmaci agonisti dei recettori serotoninergici
- sembrano i pi probabili candidati a fornire il bersaglio fisiologico a stimoli (interni o
esterni?) che si rivelano fondamentali nel ricreare lambiente caratteristico riferito dagli
interessati, e che comprende sia le creature
che gli scenari silenziosi che accompagnano
la visione di queste esperienze. In un modo o
110
Runa Bianca
operare in modo pi intrusivo, e che sono viste rispettivamente come: esseri grigi filiformi, sauri, Man in Black, soldati di vario grado,
ombre, Nordici ci che traspare dopo anni
di attivit una loro sostanziale immobilit
psicologica. Questo un lato che si presta
alle speculazioni pi pericolose e pi ridicole, contemporaneamente. Per chi, come Dino,
si immerso a tutto volume nellesplorazione delle sensazioni, la risposta che emerge,
almeno a grandi linee, pare essere una sola:
Dividi e controlla: loro sono mutilati e sono
rabbiosi per questo, una rabbia durata milioni
di anni.
Il risveglio della coscienza dellUomo (circa
duemila anni or sono, nella nostra cultura; in
un tempo precedente, nelle culture orientali;
e non mi sospingo oltre) ha creato scalpore,
nel mondo invisibile. Siamo esseri in grado di
vivere sia linvisibile che il visibile, con le giuste tecniche; siamo quindi in grado di procedere a unevoluzione e una conoscenza di alto
livello. Probabilmente nessun altro Essere
creato, nel Cosmo che conosciamo, ha queste
caratteristiche. lopinione anche del fisico
citato pi sopra: La coscienza, concetto un
tempo trascendentale, adesso sta diventando uno dei temi della fisica teorica. Sembra
funzionare in maniera realmente olografica e
pu essere studiata con le tecniche di topologia algebrica della meccanica quantistica
non-classica, ma ancora non
conosciamo la funzione donda che descrive la coscienza e il suo funzionamento; sappiamo solo che legata a uno strano campo
quantico, dove linformazione non si propaga
per segnali che vanno alla velocit della luce,
ma si propaga istantaneamente per strani effetti di risonanza, innescati da fattori di passione. Ci vorranno ancora anni per mettere
a punto gli operatori matematici che ci permettano di capire quantitativamente come la
coscienza interagisca in maniera istantanea
con la materia, lenergia, lo spazio e il tempo,
ma ci arriveremo. La gente comune e lestablishment scientifico non sono pronti, e allora
questo processo evolutivo nella scienza in
corso a porte chiuse. Ma avviene.
L fuori, qualcuno rimasto congelato,
senza tempo, senza spazio e senza possibilit
di evolvere. La scintilla del contatto scaturisce
dallo scontro tra la rabbia aliena per questa
immobilit e lincoscienza dellessere umano.
Le forze aliene pi visibili e materiali inseguono probabilmente lobiettivo di ottenere un
corpo costituito da componenti sia fisiche
che astrali, ossia materia sottile e plasmabile.
Tale possibilit infatti peculiare dellessere umano e rappresenta esattamente la sua
connessione con laspetto divino positivo del
Cosmo, e con la sua possibilit di evoluzione
su piani di cui cominciamo soltanto a comprendere lesistenza.
Giulia M. DAmbrosio
Runa Bianca
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Custodi dellimmortalit
Piero Magaletti
DISPONIBILE
IN LIBRERIA
Secondo Robert Bauval riproducono sulla Terra le tre stelle della Cintura
di Orione; secondo Mario Pincherle la piramide di Cheope nasconde al
suo interno un pilastro di granito alto 60 metri, lo Zed. Queste ipotesi
trovano nel libro conferma e prova definitiva della loro validit.
di Felice Vinci
Omero nel Baltico
Runa Bianca
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Felice Vinci
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Runa Bianca
Felice Vinci
tracce di un popolo nomade), dove si narra che
fra tutti i mostri e i giganti che popolavano le
estreme foreste della Lapponia, il pi forte e
coraggioso era Stalo: costui era un orco malvagio, dedito allantropofagia (era molto avido di cervella umane) e con un occhio solo
in mezzo alla fronte, proprio come Polifemo.
Tra i vari racconti che lo riguardano, il pi in-
MAPPA DI ADAMO DI BREMA IN CUI COLLOCA I CICLOPI LUNGO LA COSTA DELLA NORVEGIA
teressante ai nostri fini quello in cui egli viene accecato con lastuzia da un Lappone suo
ospite: subito dopo, continua il Bosi, Stalo si
alz e, accortosi di essere ormai completamente cieco, tent di agguantare il Lappone
che per gli sgusciava di mano con grande
facilit. Allora pens di giocare anche lui dastuzia. Fa uscire le capre dalla capanna disse
e si mise davanti alla porta a gambe larghe. Il
Lappone sospingeva le capre che, per uscire,
dovevano passare una alla volta e venivano
tastate dal gigante. Fa uscire per ultimo il capron aggiunse Stalo. Mentre le capre uscivano una ad una, il Lappone uccise il caprone
e ne indoss la pelle, quindi pass carponi
tra le gambe di Stalo. Molto ben disse Sta-
Runa Bianca
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Felice Vinci
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Runa Bianca
Felice Vinci
Felice Vinci
Felice Vinci ingegnere nucleare con la passione di Omero e
della mitologia greca. Ha iniziato la sua ricerca sulla reale localizzazione dellIliade e dellOdissea nel 1992. Negli anni riuscito a trovare
numerose coincidenze e tracce di un passato
nel nord Europa e ha racchiuso le sue scoperte nel libro Omero nel Baltico che stato aggiornato pi volte e tradotto di molte lingue.
Un documentario stato
trasmesso da Voyager nel
2008 girato in Finlandia e in
Norvegia.
Runa Bianca
117
Il sito proto-cristiano di
Haroba Kosht (III XIII sec.)
Runa Bianca
119
IL
sito di Haroba Kosht (lett. : Castello in rovina) si trova nella Repubblica del Turkmenistan, Regione di
Mary, comune di Bayram Al ed compreso
nel Parco Storico-Archeologico dellAntica
Merv, posto sotto la tutela dellUnesco.
Le sue coordinate geografiche GPS sono:
374512.07 N e 620541.76 E.
Per la struttura anomala rispetto alle altre
costruzioni medievali della Margiana, considerato di grande importanza dal Ministero
per i Beni Culturali che ha conferito mandato
allarcheologo Gabriele Rossi Osmida di recuperarlo e restaurarlo.
Grazie alla disponibilit del Consiglio Re-
120
Runa Bianca
gionale del Veneto e del Centro Studi Venezia-Oriente, a partire dal 2009 ebbe inizio una
campagna triennale che ha portato al recupero e alla messa in sicurezza del sito, in stretta collaborazione con il National Department
of Turkmenistan for Protection, Research and
Restorations of Historical and Cultural Monuments.
Le prime notizie storico-archeologiche
sul sito di Haroba Kosht si devono a G. Pugacenkova che, nel 1951 e nel 1958, lo visit intuendo che questo edificio doveva esser stato costruito da una comunit cristiana.
Nel 1966, una squadra della missione sovietica dello YuTAKE sotto la direzione di
Campagna 2009
Il primo intervento stato riservato alla
bonifica e alla messa in sicurezza del sito.
Si pertanto provveduto alla rimozione
delle macerie e dei rifiuti accumulati lungo i
fianchi della struttura e al loro trasferimento
in una discarica. Successivamente si rimosso il terriccio incoerente e si sono raccolti i
frammenti di ceramica che abbiamo deposi-
IN ALTO IL LATO SUD DI HAROBA KOSHT FOTOGRAFATO DA G. PUGACENKOVA NEL 1958. IN BASSO LO
STESSO LATO FOTOGRAFATO DALLAUTORE NEL 2003
Runa Bianca
121
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Riferimenti Cronologici
253 a.C.
224 d.C.
220
240
313
320
322
431
476
498
632
652
651
748
800
1037
1145
1153
1221
IL SISTEMA DI DRENAGGIO APPLICATO NEL 2009 AL SETTORE OVEST PER ARRESTARE LE PERICOLOSE
INFILTRAZIONI PIOVANE CAUSATE DAGLI SCAVI DEL 1966
modo da consentirne laerazione. stato durante questo scavo che sono venute alla luce
alcune interessanti testimonianze partico-ellenistiche (II-III sec.d.C.).
Si quindi proceduto alla messa in luce di
una sezione muraria corrispondente ad un
probabile ingresso delledificio fino alla sua
soglia.
Grazie alla rapida trasmissione dei risultati
delle analisi sui mattoni crudi e sui campioni di intonaco esterno fornitici dai Laboratori
Zeila, abbiamo potuto utilizzare materiali
tipici dellambiente turkmeno operando secondo i principi dellarcheologia sperimentale senza ricorrere a componenti acrilici o a
sigillanti.
Per questo si scelto come legante una
malta elastica costituita da inerte macinato e
setacciato raccolto sul posto, gesso di origine
locale e fibre vegetali frammentate in piccole
dimensioni, nel rispetto della tradizione costruttiva tradizionale.
Campagna 2010
Dopo aver verificato lesito positivo del
metodo applicato durante la campagna del
Runa Bianca
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IL RECUPERO DELLA GRANDE PORTA AD ARCO ACUTO N.2D. SI OSSERVI AL SUO INTERNO LA FITTA STRATIFICAZIONE LAMELLARE TIPICA DEI DEPOSITI DI RIEMPIMENTO CAUSATI DAL TRASPORTO DI ELEMENTI
ARGILLOSI ATTRAVERSO IL PERCOLAMENTO DELLACQUA PIOVANA
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GLI OPERAI PREPARANO DELLE BOCCE DI GLYNA DA INSERIRE A FORZA NEI PUNTI INSTABILI DELLA MURATURA COME RINFORZO. LA GLYNA UN IMPASTO DI LARGO UTILIZZO IN ASIA CENTRALE E NEL MEDIO
ORIENTE COSTITUITO DA SABBIA ARGILLOSA SETACCIATA, GESSO E MINUTI FRAMMENTI DI PAGLIA
Campagna 2011
Agli inizi di aprile abbiamo proceduto per
gradi alla messa in luce e al rinforzo delle parti
ancora sommerse delledificio e al consolidamento statico dei picchi pericolanti.
Durante questi interventi, sul lato est, venuta in luce la facciata principale della struttura, provvista di una porta ad arco centrale
in mattoni cotti e con le spalle ricoperte da
tavelle in crudo e in cotto.
Sullangolo NE stato rinvenuto un pozzo destinato allalloggiamento di un grande
orcio, simile ad analoghi visibili in superficie
sulla cima e sui fianchi del vicino De ken
tepe, una residenza reale di epoca sasanide.
Sul lato nord, inoltre, apparsa una struttura addossata al corpo principale che lascia
supporre lesistenza di un articolato edificio a
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IL PORTALE EST, ENTRATA PRINCIPALE DELLA STRUTTURA PRIMA DELLA SUA TRASFORMAZIONE IN UN
MONASTERO NESTORIANO. IN EPOCA SELGIUCHIDE STATO RINFORZATO CON TABELLONI IN COTTO.
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PIANTA DEL COMPLESSO DI HAROBA KOSHT CON EVIDENZIATI GLI EDIFICI A E B, DI EPOCHE DIVERSE,
FUSI ASSIEME VERSO LEPOCA SASANIDE TARDA
tra loro: una costruzione longilinea, pi stretta, verso ovest (Edificio A) e una pi massiccia
e pi allargata verso est (Edificio B) costruite
in momenti diversi ma sempre in epoca sasanide, con restauri e interventi di epoca selgiuchide.
Solo lEdificio A ha offerto testimonianze di
epoche anteriori, specificamente del periodo
partico-ellenistico (monete, statuette, ceramica, bronzo, ecc.) in occasione della messa
in luce del suo basamento e della creazione
delladiacente canale di drenaggio.
Il corpo principale orientato lungo lasse 300 W g 120 E ma, nella descrizione, per
praticit faremo riferimento direttamente ai
quattro punti cardinali.
Ledificio lungo 55 m, largo da 13 a 18
m. Fino a 34.5 metri da ovest verso est, la larghezza si mantiene sui 13 metri, poi si evidenzia una sporgenza che, sul lato sud, di 1.60
mt mentre sul lato nord sembra essere pi
accentuata. Questa sporgenza continua per
circa 8.5 metri per poi rastremarsi per altri 9
metri e allargarsi nuovamente nella facciata
est dove raggiunge la larghezza massima di
18 metri.
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di Luigi
e Margherita
Guccione
g Bavagnoli
g
g
Archeologia del Sottosuolo
Il passaggio segreto di
S. Marco
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2) Giovanni Paolo Lomazzo, pittore e trattatista italiano dellet del Manierismo, verso la
fine degli anni 60 e i primi 70 dipinse una serie
di pale daltare per chiese milanesi, quasi sempre su tavola, caratterizzate da uno stile monumentale e severo. Il suo ciclo pittorico pi importante, per, certamente quello conservato
nella Cappella di Pietro Foppa nella chiesa diS.
MarcoaMilano(1573).
3) Francesco Londonio, pittore, viene ancora
oggi ricordato per essere stato tra gli artisti pi
operosi nel Settecento per le famiglie private milanesi. Egli fu infatti un valente ritrattista
non solo per le casate dellantica aristocrazia (i
Borromeo, per esempio), ma anche per la nuova
nobilt, quella composta da imprenditori come
i Greppi, i Tanzi o i Mellerio. La sua opera massima, e anche la pi curiosa, certamente rappresentata dal presepio realizzato nel1750per
laChiesa di San Marco, composto da una trentina di figure lignee ricavate da tavole di legno
e poi dipinte.
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IL POZZO VERTICALE CHE DALLA BOTOLA CONDUCE ALLA BASE DELLAMBIENTE SOTTERRANEO
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Luigi Bavagnoli
Speleologo ed esploratore,
il presidente dellassociazione
speleo-archeologica TE.S.E.S.
(www.teses.net), da lui fondata nel 1996, che si prefigge di
ricercare, studiare ed esplorare gli ambienti
sotterranei realizzati dalluomo. stato co-fondatore e consigliere della Federazione Nazionale Cavit Artificiali, che ha lasciato nel 2008,
dopo tre congressi nazionali di Archeologia
del Sottosuolo ed alcune importanti pubblicazioni presso il British Archeological Reports di
Oxford. Appassionato di storia, archeologia, geologia, folklore ed esoterismo tiene anche numerose conferenze sulle ricerche, e le scoperte
effettuate.
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Margherita Guccione
Coltiva da sempre una grande
passione per tutto ci che concerne larcheologia e le materie
storico-artistiche, tanto dabbandonare gli studi in Giurisprudenza per dedicarsi ai Beni Culturali. Entra
a far parte dellassociazione T.E.S.E.S. nel 2010
e dimostra fin da subito di essere, oltre che
preparata, anche unottima esploratrice. Tutto
ci, insieme allesperienza maturata esplorando ambienti sotterranei e dimenticati, le d la
possibilit di promuovere la tutela e la valorizzazione del patrimonio artistico ed archeologico italiano. Allinterno dellassociazione la
responsabile delle ricerche storiche e culturali.
di Mario Balocco
La porta del tempo
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Mario Balocco
AFFRESCO TRIONFO DELLA MORTE E DANZA MACABRA, ORATORIO DEI DISCIPLINI A CLUSONE
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Mario Balocco
verso la liberazione. Il nostro primo compito
quello di perfezionare lumilt interiore fino a
renderci conto degli immensi doni che ci vengono offerti. In tal senso, possiamo valorizzare ogni singolo momento, fino a trasmutarlo
in qualcosa di eterno. Loccasione propizia
non si nasconde dietro langolo, ma risplende
sempre di fronte ai nostri occhi con unintensit che per il saggio e per il santo diventa abbacinante, mentre per il profano risulta, addirittura, inesistente. Luomo e la donna di un
tempo sapevano di essere destinati a vivere, a
riprodursi, a invecchiare e a morire. Tenevano
ben presente tutto ci in qualsiasi momento
della propria giornata e sviluppavano un attaccamento minore nei confronti delle mille
illusioni del mondo. Il senso stesso della loro
esistenza risiedeva nellalternarsi armonico e
continuo della vita e della morte, della notte
e del giorno, del sonno e della veglia diurna.
Una danza nella quale la Rigenerazione e la
Mortificazione occupavano il palcoscenico
come autentiche protagoniste eterne.
Oggigiorno, lindividuo afferma di essere
impegnato in un continuo avanzamento e di
non disporre del tempo necessario per andarsene da questa Terra. Infatti, si sempre troppo occupati per potersi permettere di mollare la presa sugli eventi e ci si distacca con
sempre maggiore fatica dallesistenza, senza
neppure accorgersi che si tratta soltanto di
una nostra costruzione mentale. Tutto ci
assurdo perch rinnega la realt del Cerchio
dellEsistenza. Ecco, quindi, che la vita stessa
risulta oggi senza senso, perch appare come
una parabola che non riesce a chiudersi nel
viaggio naturale delloltretomba. Una parabola troncata dallevento traumatico e inspiegabile della morte. Daltro canto, si vive nellepoca del restauro e della conservazione a oltranza di tutto ci che il passato ha lasciato
in eredit, anche perch non si possiede pi
lo slancio necessario per creare ogni giorno
la fresca bellezza del momento presente. Un
presente che temiamo ancor pi del futuro
anche perch, a differenza di questultimo,
non possiamo ipotizzarlo e immaginarlo a
piacimento, ma siamo costretti a viverlo in
prima persona sulla nostra pelle.
Dopotutto, la tremenda paura di sbaglia-
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oltre il Marted Grasso che precede il Mercoled delle Ceneri, come purtroppo oggi molto
spesso accade per motivi puramente commerciali. E questo, non tanto perch la potenza della Chiesa incutesse nel popolo un autentico timore, quanto piuttosto per la ragione che tutti riconoscevano la necessit di un
Ordine superiore, posto a fondamento della
vita e del benessere sociale. A motivare simili
affermazioni non la nostalgia di un passato
idilliaco, il quale comunque non potr tornare, ma semplicemente a constatazione che un
tempo lesistenza umana si svolgeva in base a
un equilibrio aureo, spezzato in seguito dalla
necessit di demolire il vecchio edificio per
costruire un Nuovo Mondo.
Si sta vivendo ora la fase in cui i muri portanti sono rasi al suolo e i pilastri minati alla
base. Resta in piedi solo una parvenza di facciata, affinch i distruttori si affrettino a compiere lopera per la quale sono nati. A livello
collettivo, in realt, nulla deve essere fatto per
mantenere in piedi un mondo che, comunque, destinato a sparire per lasciare spazio a
unaltra costruzione. Invece, il discorso risulta
diverso sul piano individuale, poich chiunque provi empatia e compassione per i pro-
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Mario Balocco
Nato a Monesiglio nel 1961. Saggista, laureato
in Scienze Politiche, dopo ventanni trascorsi a
Torino, periodo che lo ha visto impegnato nella direzione editoriale di una nota casa editrice, tornato a vivere nellAlta Langa cuneese.
Appassionato studioso di storia e antiche religioni, si dedica allesplorazione del mistero che
si cela dietro allapparenza delle cose. Tra i suoi
libri ricordiamo: Luoghi magici. Aspetti misterio-
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nevola nei confronti di tutto ci che accade. Il
perno della ruota, dal quale traggono origine
i raggi convergenti che noi stessi rappresentiamo, situato in una dimensione che va ben
oltre gli ordinari schemi di pensiero.
Non migliorando le nostre condizioni
materiali che possiamo pensare di risvegliarci,
poich non esiste alcuna evoluzione possibile in questa direzione. Lo scopo non quello
di erigere palazzi lussuosi o di costruire ponti
sempre pi lunghi, di vivere su questa Terra
per centinaia di anni o di essere osannati dalle folle, anche perch quando ci si accorge del
rigido cerchio che delimita i contorni dellesistenza ogni valore precedente viene sconvolto. Tutto ci che agli occhi altrui risulta di
grande importanza, per colui che si apre alla
visione ciclica risulta un dettaglio transitorio
e superfluo.
La possibilit di conseguire una reale indipendenza dalla rotazione del cerchio, ossia
la piena liberazione della coscienza, diventa
allora lautentico obiettivo del pellegrino che
cammina sulla Via dello Spirito. Per colui che
riesce a ottenere tale liberazione, una parte
importante del lavoro che resta ancora da
compiere consiste nellaiuto offerto a tutti coloro che ancorano brancolano nelle tenebre.
La vita, infatti, non una corsa a ostacoli che
prevede un premio per chi arriva primo, ma
una sinfonia generata da molteplici strumenti.
La vera evoluzione coincide con il risveglio, e il risveglio in ogni caso un ricordo: il
ricordo intrinseco di ci che fummo, che siamo e che saremo per sempre, al di l delle forme assunte nellarco di un continuo divenire.
si ed esoterici del territorio
italiano (LEt dellAcquario, 2008), La magia dei monasteri (LEt dellAcquario,
2009) e...
Mario Balocco
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