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Francesco Gagliardi,
L'azzurro dell'anima. Heidegger e la poesia di Trakl
(Morlacchi ed., 2007)
di Sara Caon
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Molti sono i poeti a cui Martin Heidegger debitore: Hlderlin, Rilke, ma soprattutto Georg Trakl.
Punto di riferimento per il filosofo tedesco, Trakl, austriaco, mor giovanissimo (27 anni) nellospedale
di Cracovia, nei primi mesi della Grande Guerra, a causa di una dose eccessiva di cocaina . Intensi e
drammatici, sulla medesima linea donda, i temi caratteristici che accompagnano e sono il frutto del
percorso dei due pensatori, uno filosofo, laltro poeta, e che Francesco Gagliardi delinea a partire dalle
poesie di Georg in continuo, quasi serrato, dialogo con le parole di Martin.
Nellepoca moderna, tempo di povert, ritratti gli di, il tramonto si affaccia sulla terra e
abbandona il mondo a poco a poco andando a fondo verso labisso. Sacro (das Heilige) il luogo nel
quale il tramonto scivola, nellazzurro della notte spirituale: una di-partenza (Abgeschiedenheit)
dellanima verso la regione di unazzurra sacralit che prelude alla riappropriazione della sua stessa
essenza. Dice Gagliardi:
Assumere la di-partenza come luogo del poema di Trakl significa seguire con sguardo
meditante i sentieri dello straniero, del dipartito, che si snodano nella sacra regione
dellazzurro della notte spirituale []. Il dipartito, il morto, il folle la cui follia, lungi
dallessere un fantasticare cose insensate, significa pensare in un modo diverso rispetto agli
altri, ai cari da cui egli prende congedo, significa mettersi in cammino verso un altro
luogo, verso quel suono della quiete che rende mite la sua stessa follia 1.
Solo per se labisso viene sopportato fino in fondo, il mondo pu essere, pendente sullabisso,
capovolto. La mezzanotte lora della povert estrema, lora che dischiude il fondo dellabisso, lora che
scocca per il mortale che anela a ritrovare la propria essenza. Il poeta, unico fra i mortali, deve prima e
diversamente dagli altri raggiungere labisso e sperimentarne le tracce: lo pu fare solo quando la sua
anima muore di una morte che sinscrive nel segno della di-partenza.
Lanima stata finora pellegrina sulla terra, ed finalmente, ora, giunta alla sorgente del richiamo
che da sempre lappella per condurla ad un luogo che le stato pre-riservato: la terra stessa. Infatti,
soltanto salvando la terra come terra, lanima, realizza la propria essenza 2.
La svolta avviene per la decisione del poeta di giungere fino allabisso del nulla dellente,
1 GAGLIARDI, op. cit., pp. 53-54.
2 HEIDEGGER M., In cammino verso il linguaggio, tr. it. Caracciolo e Perotti, Mursia ed., Milano 1973, p. 48.
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