Il disturbo mentale ha sempre caratterizzato l'uomo in tutta la sua esistenza. Storicamente gi dal 3000 a.C. ci fu la prima descrizione di malattia mentale, come ''deterioramento senile''. Sia Sumeri, Egizi e Greci avevano avuto a che fare con le malattie del cervello, ma solo con Ippocrate e il suo trattato sulla ''malattia sacra'', cio l'epilessia, si arriva a comprendere che questa malattia causata da problemi riguardanti il cervello e non la religione. Dopo il filosofo si arriva ad una classificazione a triade delle malattie mentali, formata da: mania, melancolia e frenite. Questa classificazione rimase dal IV secolo a.C fino al XVI secolo d.C. Cosa comprende il termine ''Schizofrenia'' e chi colpisce? Il concetto di ''Schizofrenia'' stato coniato dallo psicologo e psichiatra tedesco Emil Kraepelin, il quale studi diversi disturbi mentali, tra cui la demenza precoce, poi definita da lui stesso schizofrenia. Ma da un punto di vista pi generale, non fa parte dei disturbi con caratteristiche psicotiche solo la schizofrenia, ma anche il disturbo schizofreniforme, il disturbo schizoaffettivo e i disturbi dell'umore. Generalmente la schizofrenia ha tre principali sintomi, che, di caso in caso, possono variare l'alterazione del pensiero, l'alterazione del comportamento e dell'affettivit, e la limitazione delle normali attivit della persona. La realt, a causa di questo tipo di disturbo, compromessa. La schizofrenia colpisce prevalentemente soggetti nella tarda adolescenza e nella prima fase adulta (tra i 15 e i 35 anni), ma alcune volte anche persone adulte. E' una malattia che colpisce indistintamente dal livello sociale, culturale o dalle credenze religiose. Rimane circa l'1% della popolazione mondiale. La schizofrenia la patologia pi studiata e comune. Il secondo disturbo pi diffuso, invece, il disturbo organico, o viene anche chiamato ''psicosi organica''. Una delle psicosi organica diffusa il ''delirium tremens'', che
colpisce i pazienti in astinenza da alcool, con sintomi di
tremore, stato confusionale e disiorientamento spaziotemporale. Queste psicosi organiche sono sempre pi frequenti, basti pensare che in Italia ci sono circa 700.000 pazienti colpiti. Seppur questi disturbi siano quasi sempre accompagnati da deliri ed allucinazioni, vengono definiti ''smili-schizofrenici'', a causa della mancanza del repertorio completo dei sintomi positivi e negativi. Sintomi e Cause Si hanno tre tipi di sintomi nella schizofrenia: i cosidetti sintomi ''positivi'', cio disorganizzazione, deliri, allucinazioni. Questi sintomi generano un'accentuazione di comportamenti normali nel soggetto, e dunque portano ad un comportamento bizzarro. Poi abbiamo i sintomi ''negativi'', i quali si riferiscono all'assenza o mancanza di determinati comportamenti considerati ''normali''. E sono: inadeguatezza, distacco emotivo e psicologico, appiatitmento emotivo e della volont, povert di linguaggio (alogia= alfa privativo+logos, cio parola), mancanza di piacere e di motivazione. Queste incapacit si differenziano dall'aspetto cognitivo, dunque memoria, giudizio, ragionamento. Il terzo tipo di sintomi sono compresi sono in alcuni casi di schizofrenia, dove compaiono disturbo del pensiero e di pianificazione. I sintomi di terzo tipo possono dare vita ad un deficit neurocognitivo, dove si ha un indebolimento delle funzioni cognitive (concentrazione, attenzione, risoluzione dei problemi). Le cause non sono certe e sono variabili, ma gli psicologi e gli psichiatri sostengono che sono un mix di fattori genetici, biologici e psicologici. Hanno oltretutto osservato che, i famigliari o comunque persone che hanno un corredo genetico simile alla persona affetta dalla schizofrenia, sono soggetti pi a rischio. Le cause quindi sono pi legate a fattori genetici che all'ambiente circostante. Infatti, attraverso la TAC e la risonanza magnetica stato possibile evidenziare delle assimetrie del cervello e delle anomalie nei pazienti affetti dal disturbo. Esami pi approfonditi, come lo SPECT e il PET, hanno evidenziato delle alterazioni del flusso sanguigno in
diverse zone del cervello. Possiamo dire con certezza che i
sintomi ''positivi'' sono correlati con l'iperfunzionamento di alcune aree e l'ipofunzionamento di altre, mentre i sintomi ''negativi'' sono caratterizzati da una riduzione di flusso sanguigno. E' stato inoltre scoperto che il neurotrasmettitore chiamato ''dopamina'' agisca nei pazienti schizofrenici: in una determinata parte del cervello che gestisce le emozioni e il pensiero, questa sostanza aumenta (e questo causerebbe i sintomi positivi), ma allo stesso diminuisce nell'area mesocorticale (e questo causerebbe i sintomi negativi). Differenze tra Schizofrenia, Depressione e disturbi mentali Per cercare di distinguere il disturbo schizofrenico dagli altri disturbi necessario, per prima cosa, valutare se i sintomi possano derivare da un disturbo organico o tossicologico, inseguito bisogna capire se i sintomi siano quelli della schizofrenia oppure di un altro disturbo con caratteristiche simili. Nel disturbo schizofrenico l'alterazione pi caratteristica il problema nel linguaggio e nel pensiero, e quindi la perdita dei nessi associativi, la comparsa di neologismi e di altre caratteristiche del linguaggio bizzarre. Nel disturbo dell'umore abbiamo invece, per quanto riguarda i disturbi della forma del pensiero, quelli della velocit di elaborazione dei pensieri. Tuttavia queste alterazioni della forma del pensiero possono essere simili in entrambi i casi nel caso di un stirbo affettivo con delirio incongruo con l'umore. La depressione ''classica'' compare in et avanzata rispetto alla schizofrenia. Mentre il disturbo bipolare (cio un'alternanza di diverse personalit), studiato sempre da E. Kaepelin, insorge in un'et pi simile a quella della schizofrenia. Per quanto riguarda il decorso, oltre alla schizofrenia, anche i disturbi dell'umore sono preceduti da una fase detta ''promodomica'' (che pu durare fino a sei mesi), cio di preparazione. Dunque per riconoscere la natura dei sintomi importante valutare questo periodo promodomico. Infatti in questa fase i sintomi dei pazienti con disturbi dell'umore manifestano i loro sintomi in modo
molto evidente (anche in questi casi i sintomi della fase
prodromica sono simili a quelli della schizofrenia). La schizofrenia pu frequentemente essere confusa con altri disturbi, e deve essere distinta in base ai sintomi, al periodo di tutte le fasi e facendo riferimento a tutti gli strumenti a disposizione sulla base delle conoscenza raggiunte fin'ora.