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Iscrizioni onorarie

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Le iscrizioni latine come fonte per la ricostruzione storica

Le iscrizioni onorarie e il cursus honorum : Introduzione


La classe delle iscrizioni onorarie comprende tutte quelle epigrafi che hanno appunto lo scopo di
onorare un individuo. Il personaggio, al momento della dedica, poteva essere vivente, ma poteva
anche essere morto: anche in quest'ultimo caso l'iscrizione viene inclusa nella classe delle onorarie, a
meno che si tratti dell'epigrafe relativa al sepolcro del personaggio: in tal caso ovviamente il
documento ricade nella categoria delle iscrizioni sepolcrali.
Gli elementi fondamentali delle iscrizioni onorarie sono:
- Il nome dell'onorato, generalmente in caso dativo.
- Le funzioni da lui detenute o le imprese da lui compiute.
- La motivazione della dedica. Quest'ultimo elemento spesso si confonde con il precedente: abbiamo
per esempio molte dediche poste da una comunit cittadina al governatore della provincia cui quella
data citt apparteneva; in questo caso spesso non viene riportato alcun motivo specifico per la
dedica, essendo implicito che quella comunit aveva buoni motivi per essere grata verso il massimo
rappresentante di Roma nella provincia (e soprattutto per ingraziarsene i favori, nella speranza di
ottenere ulteriori benefici).
- Il dedicante, sia esso un privato o una comunit.
- Le formule d(ecreto) d(ecurionum) o l(ocus) d(atus) d(ecreto) d(ecurionum), che indicano come
l'incisione dell'iscrizione onoraria fosse stata votata dall'ordo decurionum (potremmo tradurre
"consiglio municipale", si tratta di un organismo che, a livello di comunit cittadine dell'Italia e delle
province, assolveva alla funzione ricoperta dal Senato a livello centrale) o come il monumento
sorgesse in un'area di propriet pubblica appositamente predisposta allo scopo, in seguito ad un voto
dello stesso consiglio municipale.
Il cursus honorum
La menzione del cursus honorum, cio della carriera pubblica di un personaggio, si ritrova
abbastanza spesso nelle iscrizioni sepolcrali, nelle epigrafi di opere pubbliche e naturalmente nelle
iscrizioni onorarie, che per lo pi contengono dediche a membri dell'lite dirigente del mondo
romano.
Le carriere pubbliche, almeno inizialmente, sembrano svolgersi in ambiti bene distinti: abbiamo
dunque cursus honorum senatorii, equestri, municipali, relativi ai funzionari inferiori
dell'amministrazione e infine relativi ai collegia. In et imperiale, gradualmente, appaiono cursus
honorum misti, in cui, per esempio, un membro dell'ordine equestre accede all'ordo senatorius e ne
ricopre alcune cariche, o, ancora, un notabile locale, dopo aver rivestito le magistrature municipali,
entra a far parte dell'amministrazione centrale, ricoprendone alcune delle funzioni riservate ai

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membri dell'ordine equestre.


Il cursus honorum senatorio
Ai fini della ricostruzione della storia politica di Roma indubbiamente le carriere pi interessanti
sono quelle relative ai membri dell'ordine senatorio. L'ordine di successione delle cariche, l'et
minima necessaria per poter rivestire una data magistratura e probabilmente anche la norma che
prevedeva un intervallo di almeno due anni tra una magistratura e l'altra, erano verosimilmente gi
stabiliti dalla lex Villia Annalis del 180 a.C., sulla quale si veda il passo di Livio, XL, 44; la materia
fu comunque oggetto di revisione da parte di Silla, come afferma Appiano, B.C., I, 100.
In et imperiale il cursus honorum senatorio si sviluppava di regola secondo le seguenti tappe:
- XXvir. Il vigintivirato non una vera e propria magistratura, ma piuttosto la denominazione
collettiva di diversi collegi magistratuali:
Xvir stlitibus iudicandis, magistrato incaricato di giudicare le cause concernenti lo stato civile dei
cittadini.
IIIvir capitalis, ausiliare del magistrato che amministrava la giustizia ed incaricato in modo
particolare dell'applicazione della pena capitale.
IIIvir auro argento aere flando feriundo o IIIvir monetalis, il magistrato incaricato della coniazione
della moneta in bronzo senatoria.
IIIIvir viarum curandarum, magistrato che aveva una funzione di sovrintendenza sulle vie della citt
di Roma, sotto la supervisione degli edili.
Il numero complessivo di magistrati che detenevano queste quattro diverse funzioni era appunto di
20 (10+3+3+4), da qui il nome vigintivirato.
- Un anno di servizio militare come tribunus militum laticlavius. In et imperiale abbiamo due
diversi tipi di tribunato militare, quello rivestito dagli appartenenti all'ordine senatorio e quello
proprio dei membri dell'ordine equestre: i diversi tribuni si distinguevano da una particolarit del
loro tradizionale abito, la toga, che aveva una banda purpurea larga nel caso di un tribuno senatorio
(da qui la denominazione laticlavius), una banda pi stretta nel caso dei tribuni equestri (che in
effetti sono noti col nome di tribuni militum angusticlavii). Non era raro che i giovani predestinati ad
una brillante carriera politica venissero nominati VIviri equitum Romanorum, cio comandanti di una
delle sei turmae dei cavalieri romani; si trattava tuttavia di un comando puramente onorario; del resto
anche il tribunato militare raramente esponeva i giovani ai pericoli della guerra, si trattava infatti
generalmente di un incarico presso lo stato maggiore della legione.
- Quaestor. Vi erano diversi tipi di questori, tra i quali:
quaestor urbanus, una sorta di tesoriere del Senato.
quaestor propraetore provinciae..., il questore incaricato dell'amministrazione finanziaria delle
province senatorie, con poteri propretorii, cio equivalenti a quelli del pretore.
quaestor principis, portavoce dell'imperatore presso il Senato.
quaestor consulis, portavoce del console presso il Senato.
- Tribunus plebis / Aedilis. Le due magistrature erano considerate sullo stesso piano, un uomo
politico poteva cio rivestire indifferentemente o l'una o l'altra per poter poi passare al successivo
gradino della carriera. L'edile poteva essere aedilis plebis, una carica riservata naturalmente ai
plebei, come del resto il tribunato della plebe, o aedilis curulis, magistratura che poteva essere
ricoperta anche dai patrizi e che prendeva il nome dalla sella curulis, lo scranno che
contraddistingueva i magistrati romani dotati di imperium. I patrizi potevano saltare il grado
tribunizio/edilizio del cursus honorum per passare direttamente alla tappa successiva della carriera.
- Praetor. Abbiamo diversi tipi di pretori, tra i quali:

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praetor urbanus, che amministrava le cause giudiziarie che vedevano coinvolti due cittadini romani.
praetor peregrinus, che amministrava la giustizia nelle cause in cui almeno una delle due parti non
aveva la cittadinanza romana.
praetor aerarii, incaricato della sovrintendenza dell'aerarium.
Gli ex pretori erano chiamati a rivestire alcune funzioni proprie del loro rango; nel detenere queste
funzioni essi non erano vincolati dalla norma dell'annualit e dell'intervallo di tempo che regolava
l'accesso alle magistrature. Tra le funzioni di rango pretorio possiamo ricordare:
legatus legionis, comandante in capo della legione.
legatus Augusti pro praetore provinciae..., governatore di una delle province imperiali di minore
importanza.
proconsul, governatore di una delle province senatorie di minore importanza.
- Consul. In et imperiale i consoli possono essere ordinari (i magistrati che entravano in carica il 1
gennaio ed erano eponimi, avevano cio la funzione di dare il nome all'anno) o suffeti (i consoli che
entravano in carica nel corso dell'anno, sostituendo i consoli ordinari; in un anno vi potevano essere
diverse coppie di consoli suffeti). L'espediente del consolato suffeto fu escogitato per consentire ad
un numero maggiore di persone di rivestire una funzione come quella di console, in et imperiale
ormai priva di reali poteri, ma pur sempre prestigiosa. I consoli venivano naturalmente designati
qualche tempo prima della loro entrata in carica: per questo motivo in alcune iscrizioni troviamo
l'indicazione consul designatus, con la quale si segnalava appunto il fatto che il tal personaggio
avrebbe rivestito il consolato l'anno seguente.
Anche gli ex-consoli erano chiamati a rivestire alcune funzioni proprie del loro rango, per esempio:
Le grandi curatele, come la funzione di curator operum publicorum.
Legatus Augusti pro praetore, governatore di una delle pi importanti province imperiali.
Proconsul, governatore di una delle pi importanti province senatorie, quelle di Africa e di Asia.
Praefectus Urbi.
- Censor. In et repubblicana la censura venne ricoperta ogni 5 anni e per un periodo di tempo di 18
mesi, da ex-consoli di grande prestigio. In et imperiale la funzione censoria viene assunta dagli
imperatori stessi e la carica come tale scompare con Domiziano.
Nelle iscrizioni il cursus honorum pu apparire in ordine diretto, dalla carica pi bassa a quella pi
alta, o in ordine inverso, dalla pi alta alla pi bassa, oppure secondo un ordine personalizzato, per
cos dire, in cui sovente si colloca in posizione preminente il consolato e si raggruppano le altre
cariche secondo criteri diversi, per esempio quello geografico.
L'ordine cronologico non mai rispettato nella menzione delle funzioni sacerdotali, che sono
solitamente collocate in posizione preminente nei testi delle iscrizioni. Le pi importanti funzioni
sacerdotali detenute da senatori in et imperiale sono quelle di augur, flamen, frater Arvalis,
pontifex, XVvir sacris faciundis, e, per le donne, virgo Vestalis.
Esempi di iscrizioni sepolcrali
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L'iscrizione in onore di A. Platorio Nepote


L'iscrizione in onore del triumviro Lepido

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Alessandro Cristofori 1998-2002

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