Escolar Documentos
Profissional Documentos
Cultura Documentos
DELLO STATO
un L' .wvocrw
"V
I"
'.<, ,5
a;
5*' "m
" '. >
4f.f,l@"
W
;.
XA P0LI
Stabilimento tipograco dellAurora
In 8. Giorgio Maggiore
1873
..}..
or,
3
::;:q,
:I"
'
/
a 9) ,'KA
N)
'61c66015)
0 J
1
(2,12u2, 'la
rf/ /M
A
"2/M470
PER L AVVOCATO
N A P OLI
Stabilimento tipograco dellAurora
In 8. Giorgio Maggiore.
1873
INDICE
p. 44-49.
5. 17. L Etica. in generale. 5. 18. L Individuo e lo Stato. 9'. 19. La Scienza
e lo Stato e le forme di costituzione secondo il Politicus.
v1
Indice
V) Arlulotlle p. 71.
B. La Politica p. 95.
5. 40. In generale .
'.:a IJ"Q
.r
\
4
Indice
vu
b) Le costituzioni positive.
Il
Indice
VIII
p. 169 - 176.
(o'vvaywy-h vw n3r Irrw aro)\Wiuv
5. 78. L ordinamento delle costituzioni in generale. 5. 74. L ordinamento
democratico. 5. 75. Lordinamento oligarchico. 5. 76. Lo magistrature.
concnuswnn p. 169-176.
Errori
Correzioni
P.
12. v. 25 le forze
la forza
P.
29. v. 32 vita
vista
P.
30. v. 31 Aristotiles
Aristoteles
P.
33. v.
determinata
4 determinato
P. 112. v. 11 dello
dalla
le agiatezze
Esempio
P. 175.
alla conservazione
INTRODUZIONE
g. 1.
Lo spirito moderno si contrassegno. pel prepotente bisogno
Introduzione
Introduzione
(I) Ho vissuto in tempi, nei quali ognuno che voleva domandare qual
che cosa di vantaggioso alla sua posizione, ai suoi bisogni ed alle sue
opinioni politiche, pretendeva per s medesimo il titolo esclusivo di po
g. 2.
L Etica e lo Stato.
5. 2. L Etica e lo Stato.
(2) Conf. Zeller Die Philosophie cler Griechen. v. 1. p. 36. La. religione
greca e una religione naturale, ma liberamente prodotta. dallo spirito, fan
tastica ed artistica.
>_
g. 3.
Il principio dorico ed il ionico.
La storia dello stato greco svolgesi in mezzo alla lotta delle
due stirpi, la doriea e la ionica. L una rappresentante del
1 originario carattere dell elleno, 1 incondizionata sottomis
sione dellindividuo all ordine obbiettivo, laltra aspirante alla
realizzazione pi perfetta della subbiettivit mediante la libert
dello stato e del cittadino. Nelluna prevale dunque il prin
\__/"
g. 4.
Sviluppo storico e carattere delle cosliluzioni greche.
Il pensiero fondamentale dello spirito greco, che la legge
costitutiva dello stato (oroNvu'a) dee diventare la norma su
prema del sentimento e dellazione dei singoli, perch si rea
lizzi l armonia suprema nella vita di stato, si specchia nelle
varie forme di costituzione, che trovarono in Grecia il loro
splendido sviluppo. Secondo che una data costituzione risponde
all ideale dell armonia dei singoli nello stato, allincondi1
zionata sovranit della legge, al benessere della totalit, ov-l
vero sostituisca la lotta e l oppressione, l arbitrio e linte-
f
\
/
10
alla legge del destino, cos iRe del tempo eroico sottostanno
ad una suprema legge, che negli Dei (I). Il Re di Omero
il rappresentante del suo popolo presso gli Dei nelle fun
zioni religiose e nei sacricii. Poich egli discendente de
gli Dei (2), ci che giusto in s viene da lui conosciuto
ed attuato nella direzione dello stato
Ma la sua autorit si
limita nella paura degli Dei e del suffragio del popolo. Il po
polo nelle adunanze (yvpa) chiamato ad udire non a de
cidere. Ma nelle grandi occasioni, quando al Re fa d' uopo
del completo accordo dei suoi sottoposti, convoca le assem
blee, perch il suo voto diventi voto comune, e l impresa
sia voluta dal popolo, come voluta degli Dei, e quindi gin
sta. Accanto al Re si pone una classe di nobili, che soli han
dritto di consigliarlo, e di coadiuvarlo nelle fatiche della guerra
come duci, e come consiglieri in quelle della pace. Questa
\_f-_
11
12
13
g. 5.
Lineamenti generali della costituzione di Sparta.
Licurgo si rappresenta come rinnovatore del vecchio co
stume dorico, e restauratore dellideale armonico nella vita di
15
16
Sparta (1).
g. 6.
La costituzione di Atene.
(594 a. C.
-_._
I. p. 61 (trad. ital. ).
S. 6. La costituzione di Atene.
17
18
non trov un organo pari al suo fondatore. Sciolta la coscienza del demos
dalla religiosa venerazione della legge dalla fratricida. guerra del Peloppo
neso , lutti interni ed esterni si prepararono ad Atene.
5. 6. La costituzione di Atene.
19
g. 7.
Le sentenze dei sette savii.
5. 8. La scuola ionica.
21
22
g. o.
Pitagora e la sua scuola.
L elemento etico , strettamente connesso alla ricerca natura
(4) Arist. Net. 1, 6. 0; piv yp Hv3ay'pelm pignon- -ra'= 6'vr: Q)au'w lm:
I
-r&v p;3p5p. Vedi Zeller Die Philosophie der Griechen v. I. p. 292 se. Su
23
24
stizia (quadrato, un numero altrettante volte uguale p:9p.s iodms idee) (1) ed il contracambio (v' dvvzarewovvs)
cose, che vi si trovano (a5rpes e'orl a'o'rnpa opuvo mai 15; xal -r5v
v fori-rais epiexo,uivev aewv); ovvero il cosmo e lordine e la distri
in qual modo e controverso. Vedi. Hildenbrand Gas. 11. Bys. (I. R. und
Staatsphil. v. I. p. 58. n. 8.
25
g. 10.
Lo stato ottimo di Ippodamo da Mileto.
Tra i seguaci di Pitagora Ippodamo da Mileto, siccome ne
trasmeSso da Aristotile, tent pel primo senza essere uomo
di stato, di ideare una costituzione ottima.
Egli ordin
uno stato di diecimila uomini divisi in tre classi, arteci,
agricoltori, guerrieri. Divise il territorio in tre parti, una
sacra, una pubblica ed una privata. Dalla prima dovevasi
trarre ci che servisse per lareligione , dalla seconda il man
tenimento dei guerrieri, la terza doveva rimanere come pro
priet degli agricoltori. Tent di ordinare il sistema delle leggi
in tre categorie , secondo le cause che producono la contesta.
zione giudiziaria, ingiuria, danno, omicidio. Stabili un
26
g. 11.
L' Etica e lo Stato in Eraclito.
27
g. 12.
L Etica e lo Stato nei Solisti.
28
29
i.-.
(3) Plt. Theaet. 152. a. 9m"; yap nou, mivrwv xpmzafwv pirpov 'vElpanrov
rima, -r&v p.2v 6'vfwv al: 3614, fini di l.u; 5v'rwu i; oda Zirrw.
(4) Sotto questo punto di vita Arist. Met. III , 2. disse: 5 yatp ronfm
0awoye'm po'vov qunz ea'1'l.
30
nazionale ellenico
(1) Plt. Prot. 349. e. SO. 0s'pi dvi, 'r-v ope'nlv mito'r 1'| Qp'; eivau , mi
5; aculei 5rrcs mini: mi didaiu'xak0v mv-rdv apixtls; PR. Km'Murrov p.2y mie,
1%, si y.-; paivapm 7:. Vedi pure 351. b.
(2) Arist. Poi. I, 5. HoM: yp o?,zewov A:'yeww ci gatp|9pnvfts rais alpe
-rois, d'um'sp lopyiar, rnrv o-rws Epr{o,ut'vwv.
(3) I sosti trattavano 1 etica , come un commerciante od un artece qual
siasi tratta il suo materiale interesse. Vedi Strmpell Dio Geschichte der
praktischen Philosophic der Griechen vor Aristotilcs p. 31.
(4) Plat. ch. I, 388. c. mass. Qny.l yp Ey elmi 1-5 81mm mix dine
n, i 16 ro xptlrrovos E,u,u.Qe'pov.
(5) Plat. Gorg. p. 481 ss. Theaet. 1c7. De lesib- x. 889. 6 61mm
ml fo aiayqpo'v ci; Qc'u, a.Mai vo'py.
(6) Plat. ch. I, 344.
5. 13. In generale.
31
III.) Socrate.
g. 13.
In generale.
La dissoluzione dell elevato concetto ellenico della sogge
zione dell individuo alla legge, opera dei sosti, determina
l antitesi della personalit. di Socrate , che nellindirizzo teo
rico e pratico apparisce come restauratore del principio di or
dine, disconosciuto dalla subbiettivit. individuale della sostica,
ca. Nato in Atene (a. 469 a. C.) egli partecip ai dolori della
(1) Xen. Mem. IV, 4, 14.
(2) La. posizione dei sosti in generale giustamente valutata. dallHot
manu , Gesch. un. Syst. der Plat. Phil. v. 1. p. 217. se. Quanto alla. dottri
na sul diritto e sullo stato VC(1 Hildenbrand Gesch. u. Sys. der Bechts-und
Stante philosophic v. I. p. 69. se. I diversi giudizii riassunti trovensi in
Hildenbrand o. c.
(3) Vedi Hildeubrund Gesch. u. Sys. der Rcchts-und Staatsphilosophie 5. 17.
32
Socrate.
g. 13. In generale.
33
(2) Coni. Hermann Ges. und Sys. der Plat. Philosophie v. I. p. 283. s.
Questo profondo conoscitore dell antichit greca ha rilevato esattamente la
posizione storica di Socrate nel suo doppio indirizzo teorico e pratico.
(4) Zeller Die Philosophie der Griechen v. II. par. 1. p. 75. ss.
(5) Coni. Conti Storia. della. Filosoa v. I. p. 299.
5
36
Socrate.
Sv)
5. 14.
Fondamenti generali dell' Etica in Socrate. _
Il concetto dell Ethos nella losoa greca era rimasto pri
ma di Socrate come un dato irriesso ed immediato della co
(1) Questo epigramma. esistente in Delfo aveva. meravigliats. la. coscienza
dei poeti. Vedi in Plutarco fram. del tragico Ion Consol. ad Apollon. p.
116. d. ed Olympiod. ad Aleibiad. p. 201.
35
36
Socrate.
demonista
Ma la consapevolezza compenetra si fattanien
te ogni principio etico , che nella conoscenza di s stesso
trovasi la vera felicit (25alpow'a) del subietto, poich solo
chi conosce s stesso sa quello che gli conviene (3). Socrate
identic la conoscenza e lazione , e nel difetto di ricerche
gere il lato universale, che sol colto dal lato formale del
sapere, rimanendo il contenuto di esso in parte nella forma
immediata della coscienza nazionale, in parte nella forma re
lativa dell utile. Socrate non rinnega il concetto nazionale
per cui il buono identico al bello, ed applica listesso
concetto relativo dell utile per 1 uno e per 1 altro (5). Qui
(1) X011. Mem. IV, 6, 8. Td 'pa Qi'MpoV aynlo'v sa'-rw 6'-np 'v JQe'Axpov 1').
(2) Hermann Gesch. u. Sys. der Plat. Phil. v. I. p. 254.
(3) X011. Mem.JV, 2, 25.
37
(2) Xen. Mcm. IV, 4, 12. 077,141 1p Eyui) -r6 vo',mpov 61mm elvau. Coni.
18. 25.
mente dico il V0igt p. 98. n. 102. Ins naturale cc. Il 8buuov soltanto
una parte del zaM'v zj-ya30'v - soltanto una parte del Bixmov e il vo'prp.av
> api fui); 92mis- -- L Bi ldcnbrand si oppone allopinione di quelli che
considerano Socrate come fondatore del ius naturae o del ius gentnm ,
38
Socrate.
Quanto alla serie delle virt etiche, che qui vengono ricor
date solo a modo di enumerazione, trovansi oltre alla giu
stizia (Sinaiouvn), la temperanza (0'00p006vn), la for
tezza (vptt'a), le quali si accordavano con la distinzione
delle virt data dalla coscienza nazionale (conf. sop. Q. 2.) (1).
5.15.
Lo Stato.
in tutti iluoghi ( -rml; 7 il: qrniu'p Xaipgc nani faf. voy:(opsrovs, Xen. Mem.
IV, 4, 19 ), prescindendo dal concetto denito del ius gentium, pu de
dnrsi che in lui si a'acciasse 1 idea che le forme concreto della vita etica
( famiglia , stato cc. ) avessero una base universale , e si mostrasscro in certi
ordinamenti identici, ed in certi ordinamenti speciali. Che questo concetto
evidentemente afne alla determinazione dei iure. naturalia presso i
Romani rivelasi da se con la considerazione del passo delle Istituzioni 5. 11.
(1, 2). Sed naturalia quidem iure. , quao apud omnes gentos
pera.quue servantur, divina. quadam providentia consttuta
sem per firma atque immutabilia permanent. In questo passo
dee noterai ( in raronto al passo di Senofonte ) specialmente il'concetto del
lidentica osservanza di certo leggi in tutti i luoghi, che anche il con
cetto di Ulpiano e di Gaio nella loro determinazione dei ius gentium .
5. 15. Lo Stato.
39
(4) Km.
40
Socrate.
__
..
41
IV.) Platone.
5.16.
Idea generale.
Platone (n. 429, m. 348 a. C.) acquist una perfetta co
noscenza delle idee dei suoi tempi, ed ebbe compiuta coscienza
della sua posizione storica e losoca. Nato in Atene, lanno
stesso della morte di Pericle, ed ai tempi di Socrate, rico
(2) Zeller Die Philosophie der Gricchen. v. 11. part. I. p. 849 se.
42
Platone.
43
venire. Egli nega alle cose sensibili la vera realt, perch esse
sono nel divenire, e presuppone lo scopo, il divenuto, il
(6) Vedi Sthal Storia della losoa del diritto v. 1. p. 7. seg. (trad. itll.).
g. 17.
_LEtica in generale.
In conformit della esigenza della ricerca platonica (la real
t del sapere compenetrata nella realt della idea) il
principio del sapere , fondamento della dottrina etica di So
crate, diventa in Platone sapere del bene. Il concetto re
lativo del bene in Socrate (conf. sop. Q. 14) vinto con
una serie di ricerche che si elevano alla purezza del bene,
come la suprema idea nell ordinamento del mondo ideale. Nel
possesso del bene la felicit, cio nella conoscenza del
bene come idea, che la vera realt di fronte al non essere
delle rappresentazioni sensibili. L'attivit speculativa la stes
sa che 1 attivit. pratica; e. se nell ordine pratico lidea su
prema il sommo bene, ci che non idea il male.
Nella lotta del subbietto per raggiungere l idealit, come su
premo scopo della sua felicit, il primo indirizzo della vita
etica
Ma questa dottrina sarebbe riuscita al nullismo asce
tico negando ogni valore al mondo sensibile ed alla vita sto
rica, ove non si designasse nellamore una gradazione, ri
spondente alla gradazione dei beni etici. L idea trova. la sua
rappresentazione nel mondo sensibile, e l amore, se ele
"15
zasi di cogliere la natura dell uomo del suo lato armonico (1).
Con questi fondamenti della dottrina etica di Platone si pu
cogliere il suo concetto della virt, che ordine ed armo
nia dellanima, e che il mezzo per raggiungere la feli
cit nelle forme concrete della vita. etica. In Platone , come
g. 19.
La Scienza e lo Stato, e le forme di costituzione
secondo il Polilcus.
Il Politicus uno dei dialoghi, che appartengono al se
condo periodo dello svolgimento della teoria platonica, e da
(1) Questi concetti risultano dallApologia, Crito e Gorgias. Sul
carattere e svolgimento losoco di questi tre lavori di Platone da con
47
-.- _
43
i'1ro' 'nw o'h'ywv dwad'7u'ar. so. mi; 5oii; xE. Tpirvv 5 vx'ml '0Nfsf
mix 1'; -ro MQ u; dp><ri, 5na0span'a f0iiv0,uu mhow; so. Halw 7f.
49
g. 20.
In generale.
Lidea di uno stato ottimo, gi. disegnata nel Politi
cus, trova la sua pi completa e sistematica esposizione nel
dialogo nrowsia. Questa stupenda creazione dello spirito el
lenico raccoglie e rivela il tratto caratteristico della specula
zione di Platone, che concepiva la losoa siccome un gran
tutto, nella direzione logica, etica e politica. Il tema fonda
50
come esposizione
Alla
la sua trattazione
duna nuova
occupa dottrina
gran parte
sullo
del stato,
suo lavoro
Platone
era tratto da una doppia. esigenza, 1 una storica, 1' altra
losoca. Che: egli fosse spinto a. modicare lo spirito della
costituzione ateniese essenzialmente democratico, il rivela dap
prima il carattere recisamente aristocratico del concetto dello
stato platonico , e dallaltra l aperta riverenza, che ei di
_ _/
51
o spec
principio
che mena
realizza
Nella tela
g. 21.
Le ricerche preliminari sul giusto.
Lo stato ideale ' la realizzazione dellidea di giustizia,
e per la sua costruzione scientica mostrasi in Platone il bi
citata , d ogni lato compiuta. Conl. anche Rosshach Die Perioden der
Rechts-Philosophie 3'. 4 - 8 e Stahl Storilt della losoa del Diritto (mid
ital.) v. I. p. 1 - 15.
52
"
.
. 831 e 332. a.
. 884. a. ss.
(a) De Rep. 339. a.
(4) De Bep. t"!" " 888. e.
(5) De Rep. I. 135. 0. 350. (i. _ - 'r1'1v dmmcav-nv cip:th sivau xar.i Uc@iav,
r-hv di zdnu'av xa.m'av -rs nazi nipunw.
(2) De Bcp.
'
(7) De Bep. I. 351. (i. -rz'aus yoip fai: il) ys rid1xia aai ,urrn M Mix,zs v
aMlou aps'xu, Ii bi mama'n; Sy.omav mzi 0Jaw- - 354. a. '0 p.v Simone;
53
3. 22.
Origine dello stato e sua organizzazione.
L uomo spinto allo stato, perch non basta. a. s stes
so, ed ha. molteplici bisogni
L impulso dunque al
v rz; y.g'4w
"\./
5':
g. 23.
Delle quattro virt cardinali, e della giustizia in ispecic.
Nella coscienza nazionale ellenica (conf. sop.
2) trova
vasi la distinzione delle virt in quattro virt cardinali,
sapienza, fortezza, temperanza e giustizia. Questa
stessa. distinzione trovasi in Platone, se non che in lui rive
55
(3) De Rep. IV. 433. a. fai unirci: 1fpa'rruv xai y.e' okuxpzypovsiv 8mruomin;
i'rl.
56
(1) De Bep. IV. 448. d.--1'; dixafoa'm, aM ci 5pl -rviv Z_,m vrp&irv TI:Y
airrc, oiMa': 1rzpi 'r'iv vrds.
57
58
Le costituzioni.
5. 25. Le costituzioni.
59
60
la facolt di operare
a piacere (ifwou
per la legge generale dell' universo , che ogni cosa che nasce
destinata in un certo tempo a perire, nasce la timarchia
o t_im_gcrazia, forma intermedia tra 1 aristocra e Poli
garchia. Dalla timarehia per lo smodato amore delle ric
chezze nasce la oligarchia, e da questa la democrazia
per la insaziabilit degli oligarchi di divenire ricchissimi. Fi
nalmente dalla democrazia nasce la tirannide, come la pri
S. 26. In generale.
61
0. Lo stato legittimo.
g. 26.
In generale.
Come di sopra si gi notato, nel Politicus trovasi dise
gnato un triplice stato: lo stato ottimo, la sua antitesi, cio
62
soluta perfezione.
Lo stato legittimo e in istretta connessione coi principii
fondamentali delletica platonica e con la sua teoria della
virt. Mentre lo stato ideale ha il suo principio nella giu
stizia, nello stato legittimo la base la. temperanza.
Nell organizzazione di questo manca linteresse che nel pri
mo mena alla distinzione dei ceti; e la temperanza, che
(1) Platone designa. sin dal principio che la. costituzione (1r0rraia)
e le leggi (m',uoz) formano 1 obbietto del suo dialogo. Leg. I. 625. a.
63
g. 27.
Lo scopo dello stato nel dialogo delle leggi.
Il risultato della ricerca sull idea fondamentale dello stato
legittimo in Platone mena a conchiudere, che il suo scopo .(
64
politica (1).
g. 28.
L impero della legge e la costituzione.
L' essenza della legge Dio, che principio, mezzo e ne
di tutte cose, effettua il giusto secondo natura (2). In con
trapposto del principio di Protagora ( conf. sop. p. 29), Dio
di tutte cose la misura
La legge adunque, supe
riore ai cittadini, e che costituisce larmonia nello stato, in
condizionatamente sovrana, perch superiore all_arbitrio. Men
(1) Sulla educazione vedi Leg. II o VII.
(2) Leg. IV. 716. a. E ,u.iv di; DES.... apx-fiv TE nati fsAev-rhv atal p.e'can f::s
65
(3) Leg. IX. 875. a. fa [Liv 7p xcmiv E,vaei, mi di Z'dzov diamrq rei; ffo7kui.
66
( conf. sop. Q. 2). Quindi Platone dice che la legge dee con
sop. gg. 19, 25), nel dialogo delle leggi v ha tuttavia un nuo
ve punto di veduta. I due principii che nello stato debbono
avere la loro soddisfazione, e che debbono essere accordati
mediante l impero della legge, cio il principio di ordine
e di libert, creano, secondo che 1 uno o l'altro predomini,
67
_"\_
68
(2) Leg. VI. 757, d, 16 non-rei Quiaw ivov a.viooni a'xaiafen do)e'r.
69
g. 30.
L individuo ed i suoi rapporti.
Il pensiero fondamentale greco, che idiritti dell individuo
sono essenzialmente fusi nello stato, e che nella direzione
(I;
70
5. 43.
(2) Vedasi 1 ottavo ed undecimo libro Delle leggi.
V.) Aristotile.
Q. 31.
Idea generale.
Aristotile (n. 384, m. 322. a. C.) eredit da suo padre
Nicomaco, che fu medico, 1 amore per le ricerche naturali e
la direzione profondamente osservatrice. Discepolo di Platone
per venti anni, ne acquist lamore per la speculazione, e
si rannod per mezzo di lui alla dottrina socratica, ed al
72
Aristotile
Ora in quanto
(2) me. I, 7.
(3) Met. II, 1. Q:Aafqla, e'1ru'rnzn ri; xn9ai'as.
xpo'vov.'
(B) l\I0t. IX. 6.
(9) Mct. XI, 9. Edfl di -rd piv svepyziga pw'vov, rd di dvva,uu, rd di dvvaip=.n
xa.i vp)iia, rd yl 0"v.
. 73
(I) Mct. XI, 9. Oli: i'zrr: di xii/mi: arapa'; fa'a 7rpaiypazra. Conf. Phi. III, 1.
(2) Parola propria di Aristotile, che suona: v s'av-r -rs'hos ixov. Met. XI, 9.
(3) Mct. V. 12. dfxi prefaok; i mwiosas, e'7srzu 3v'vap.r ev fl'pgv, 'Ii
- E'fsfav' di 3 59 Ere'pcu, 1) ai 'repo'v_
(I) Coni. Zellcr Dio Philosophio der Grechen v. II. par. 2. p. 266.
(5) Met. IX , 2. - - 5;cv 'r| nazi HW duvzp.emv, ai pv i'vrovru: 'Aoym, mi
di psn'; M'yov.
' (6) PIIB. III. 1. 1'; 015er ,u="v ea'v apx1'| mvo'rw; xai ,usruokis.
10
7&
Arslolile
Dio,|
75
f) pyov.
(3) Su questa classicazione , nella quale gli storici della losoa greca
76
g. 32.
Il punto di partenza.
Ogni arte ( fixvn), ogni dottrina (aSoBos), ogni atto
(vrp29) clirigesi al bene (7a36v Il bene adunque costi
tuisce il ne ('I'MS Ma vi ha una gradazione organica di
ni, dominati da un ne supremo. Il ne supremo si ricerca
/ru
\
luttuosa (13105 vrokavd'rflS), non nella vita pubblica
([3ios MM'rmi), non nella vita intellettuale (pio; Sewpn
'
77
Mi_dillLs_plQ-ilittiritrrazionale (+61
xn ivm/m mi pi'ifs ami k67ov ). Ora nellesercizio della
attivit razionale la virt; la felic' dell mo dun
r1uc.unaamuawmrfaaljlnlvixas vpyem: zaur
pwhv), e poich le virt sono molte, e 1 attivit diretta
(3) Eth. Nicom. I , 7. 14. Bi 5' 'd'rw iipyov dv)pniirov, \lvx,is 5v:'pyszz nani
M')cv, y.-h a'vsu M'7cu.
78
____
5. 33.
Classicazione e teoria generale delle virt.
Poich la felicit. secondo Aristotile una attivit diretta
alla virt , egli spinto a trattare di questa per meglio rag
giungere la nozione della prima. (4). Egli torna al fondamento
(1) Eth. Nicom. I, 7, 6. mi ' aiirapxn; M'7opev mix. aul-rf,i ;40Vpi 'rfu {wr
dov p.0vni1'r;v, aiMa'r xzi yoveim, nai rz'xvms, mi 1WaMl , xai 3Ms|rai; (pini;
ma) rroran' WEI61) Qo'n 1roM-rncdv 'v3pmros.
(2) Sul contenuto di questo 5. vedi tutto il cap. 7. lib. I. dcll Etica a
Nicomaco.
'
(4) Eth. Nicom. I, 13. I. 1-Prrai dicriv 7') elizi,u.evia \|fmx;i e'vipyuz' .<
f..z-r dpe'r7yv ra>.eiav (w,
79
Ci che
(1)
{2)
(3)
(4')
Eth.
Etli.
Eth.
Eth.
Nicom.
Nicom.
Nieom.
Nicom.
TuopeSa' fa
I , 13.
II, 1 , I.
II , 1 , 2.
II, 1 , 4. Ciifw di xa. -r p,_v Mura. wpairrcv-rn,
o:6@pom, mf-Qpcvi' r.
alvdpeia, civdpi9.
Mamo:
80
to , omicidio, adulterio)
g. 34.
Teoria della giustizia e del giusto.
Il giusto (Simmv) uno speciale rapporto del buono
(fiYagv ), e come virt o abitudine etica ad essa. rispon
dente si ha la giustizia (3mwviwfn ). La misura e la norma
della giustizia dunque il giusto, ond che Aristotile
elevasi sul concetto formale della giustizia datb da Platone,
dandole un contenuto obiettivo. La giustizia adunque un
pevav.
(4) Eth. Nicom. II, 6, 13.
(5) Eth. Nicom. II, 6. 18.
81
(1) Eth. NicOm. V, 1, 3. Opzuev 511 1ra'vras T;|v rommv w Boqu,ua'vous a'
yew dmarwv'vm, dQ1; 'pazz-rmoi TI:IU dmm'm rivi, nazi aQ-ri; dma.roarpayom
ami oMvrnu Tzi. distanza.
(2) Eth. Nicom. V, 1 , 8. rei pev dixaucw ni'pa: f6 v6,u.z,u.av, xa.i -ra' icov.
(3) Eth. Nicom. V, 1, 8. H) 3 video 15 apaivop0v, mi mi o'c'm70I. Sull' intero
passo conf. Trcndclcnburg Historischc Bcitriige sur philosophie V. II. p.
354. Trendelenburg giustamente osserva, che mentre nel giusto Ari
stotile aveva in questo passo notato il legale e leguale (ve)u,;os , i'vos ),
nell ingiusto v ha una triplice determinazione l illegale (16 nrapaivopov),
loccedente (wkscvsa), e lincgualc (r5 ai'vmov), e eonclriudc chela
nrMonf_,a uno speciale rapporto dell'vwov, come 1 ingiusto consistente
nel vantaggio maggiore di quel che si debbe.
(4) Ius naturale, bonum et aequum v. I. p. 116.
11
82
La giusti
III, 9.
(4) Eth. Nicom. V, 1, 14.
83
(2) Eth. Nicom. V , 1 , 19. Aiirn ,uiv Liv ai 5mmonh1, ci} p..-'pos ripa-rais, de
5M oiprni scr1w' 005' vi vav-n'ac ainu'ar pe'po; xum'as, a'M 5M] mula. Conf.
nota. precedente.
(3) Eth. Nicom. V. 1, 18.
(4) Questa. parola. non dunque presa in Aristotile nel uenso della L. 7.
5. 2. D. de pac.
85
Conf. sop. p. 21 n. 2.
85
g. 35.
Parlizione del giusto.
Il giusto dello
86
te
1.
.
,Ieu- de. aroM-rmou_ 5maau 1'0. y.iv var.ev. san,
r<i
'votxtiv'9uuxadv
v 1';mv 'r a); 0!) 'rnvuuf'nv
;xov
"
d'uva.w,xa4
1 Il,
fu,
.
.
cv 7:): 01tuv 1,., ,u1].
81
Cosic
tale
Ci che distingue il giusto legale. dunque la san
zione (90'15).
La seconda distinzione del giusto universale (mwv) e par
ticolare (l8mv) una. conseguenza della prima. lmperciocch
nella sanzione positiva dello stato (vlwf) o pu essere san
sanzionato un dettato del giusto naturale (mv @0Iv ), che
, ritenuto da tutti gli stati, onde il suo carattere univer
sale (3), ovvero stabilito un precetto secondo laccidentale
condizione di un dato stato (individualit), onde il suo ca
rattere particolare
88
\\J
5. 36.
L' equit.
Aristotile presenta una stupenda e vivente teoria sull equit
('H'IEIMI'2) e sull equo (mms) nelle loro relazioni con la
L
giustizia,
equo il(crpS
miglior
Bmmwvnv
giusto
) e col
(e'Nriov
giustg Bixauov
(mpS ),
n' Simuov)
ma non un
che diverso dal giusto e migliore (W 7v05 '<'v, Mv
'ro) leamu)
L equo adunque il giusto stesso nel suo
pi alto grado; ma non il giusto legale, si bene un
correttivo di esso (bmvp9wpa vop.iy.ou Bw.aiw)
La ra
cio come suddivisione del vopno'w o come suddivisione del Slnmov. Nel pri
mo rapporto preso nel puro senso grammaticale, nel secondo , per la qua
lit formale, e, l ultimo fondamento del giusto (un 1rpn:rov 81mm ). Eth.
Nicom. V, 9 , 12. Del resto rimane sconosciuta. in Aristotile la consuetudi
ne , come fonte del giusto.
(I) Eth. Nicom. V, 6 , 8 , 9.
(2) Eth. Nicom. V, 10, l.
(3) Eth. Nicom. V, 10, 2.
'
S. 37. I. amicizia.
39
g. 37.
L amicizia.
14.
Anche qui sono dolente di non potere istituire un confronto col contenuto
e con la. forma processuale del diritto romano.
(4) Eth. Eudem. VII. e. 10. aoww,umdv Io;',v ( secondo Spengel ) - nowwvmiv
aiv)pmros Zonw.
12
90
GIN'O)
9|
g. 38.
Le varie forme di costituzione e l' amicizia.
.-l
xa.'rai. Qutv
E),
'r'dv
l,
9 ,
92
.'
realizza.ilelllaris tacr.azia-lm\
Questa. stessa
i'uau di ami
cv QSapui fmirur.
93
g. 39.
Apprezzamenti generali sui rapporti dell Elica
allo stato.
L esposizione dei principii fondamentali dell Etica di Ari
stotile disegnati nei precedenti
stata da noi condotta non
precisamente secondo 1 ordine, nel quale essi trovansi nel
94
(3) Sulla teoria della pena. in Aristotile conf. Hildenbrand Ges. u. Sys.
der R. und Staatsphilosophie 5. 60.
(4) Eth. Nicom. X, 10.
95
96
Aristotile. - B. La Politica.
97
5. 41.
Lo Stato e i suoi elementi.
98
rica dello stato greco, che si fonde nella citt (aro'Ms ), in parte dallo sviluppo
di formazione storica. dello stato , nato dalla federazione di famiglie. Questo
sviluppo dov essere 1 originario sviluppo storico dello stato greco, come
lo fu pi tardi del romano. Coni. sop. p. 16. n. 3.
ll'l
'
(7) Poi. I, 1. ToB-ro 7'azp wps r 'Ma Z:uz fai; dv)p1roa; 78m, 16 ,uo'rav
y'aloil nazi xaxo, xal 3mm'ou xal ddizov, lai -rfw Mm, aiu-naw xew.
5. 42. La propriet.
99
i"
5. 42.
La propriet.
Secondo ,Aristotile la_famiglia l___unione di individui li
.,
(1) Po]. I, 1. K1i 1rp0'rspov 5% 11] 1501: ar0'Ms, mmc: la: Alti/7705 T)MV
ia-rr 1d yalp iion 1rp0'fepov aimyx.aiov elvau re ,ua'pous.
(2) POLI. 1. 'H 32 3mmoo'u'v'n woM-rwc'w 1') 7-aip 61111 oM-rms notv:uvia rai
l; T-nv' "l
in
100
Luomo
iurlv.
(3) POl. I , 3. - - 'r'r2 re Ouri fr1v Ceiwv i'vaxsv rivau, x..zi fai 02'Mm Zia. nw
av}pz-ffuv xipw.
(4) Poi. I , 3. 1; 7aip ris foia.rm nn'ytws alimpxsla wpo'; d)ah|ll C/In'w mix
1rupo's s'a'nv.
5. 42. La propriet.
10|
102
g. 43.v
La famiglia.
(3) Poi. I , 1. -ro' 1'l 7nrp 'ppev Qu'nr -roi Dino; yrpovm-r_npov..... , nazi fd
wpcaripov nani re'7uwv -roi vwra'pov xal dfeMi15.
S. M. Platone.
103
. 44.
Platone.
,
105
ai nostri.tempi.
S. H. Platone.
105
(I) POI. II, 1. a-r)os 1arp -rz 'pv Qmv errrlv vi ffAi; 7zveize'vn T! ,m'd
piMov, oim'a. |u.iv {x iro'Mm, 'v3pwro; 5' _, cim'a; 7rau.
(2) POI. II, 1. Oli l.w'vcv 5' in 1rAexo'mv civ)pw'vrwv zurlv 1i 7u;, aiMrz anzi
106
5. H. Platone.
107
per l oligarchia.
Manca in Platone il carattere positivo (2): tale la grave
accusa che il fondatore d' una scuola osservatrice muoveva
alla dottrina idealista. La lotta tra due fondatori di scuole
108
g. 45.
Falea da Calcedonia.
109
nelle legislazioni po
110
. 46.
Ippodamo da Mileio.
alla divisione dei terreni, gli agricoltori, che hanno una pro
Mi
g. 47.
Sparta e Creta.
La critica delle costituzioni positive da Aristotile diretta
a rilevare gli istituti buoni o cattivi di esse in rapporto ad
un organamento ottimo (pwfrfi w'ZIS ), ed a notare lan-
titesi tra i presupposti della costituzione e le sue speciali
istituzioni. Egli, in rapporto alla costituzione spartana, con
sidera la forma che aveva assunta ai suoi tempi, ed in pa
recchi punti modicata dalla primitiva di Licurgo (conf. sop.
Q. 5
Una sufciente condizione economica assicura la con
cordia negli stati. La condizione degli Eloti in Sparta causa
di disarmonia. Rimprovera la licenza delle donne, e la mol
(1) Conf. Hermann Lehrbuch der griechisehen Staatsalterthmr g. 143.
(2) Conf. in generale Pol. II , 5.
112
5. 48. Cartagine.
113
ernia.) (1)_
'
g. 48.
Cartagine.
L esposizione della costituzione cartaginese da Aristotile
15
114
. 49. Atene.
115
)
I
(3) Poi. i. c. ,uni yp ronirou mipm; a'n Bipws [deihos] z'v i1' nasi oAa'pwn
(4) Conf. in generale Poi. II , 9.
116
g. 50.
La. revisione critica dei progetti teoretici di costituzione e
delle costituzioni positive mostra come Aristotile nella sua
117
Elmmv f'i xwer 're'xvm MLI vo',u.ov. 0 yaip va,u.o; i'rxiiv midi;ziav
i'xu 1rpg 15
eiSt-rr3m, A-hv 1rupar. mi '3u' rotiro 3011 ylvanu si ,uvp dmz xpo'vau Aios.
(I) POI. I. O.
(2) P0]. III, 1. ->i di aroMru'a f:w 'rriv 1ro')w eiacu'vrwv, i'ow raits 1'15.
118
|\
anche la. potest. deliberativa. Vedi anche Poi. III , 3. okrn; 3 pia'xov -er
1|,u.;w.
119
Ma poi
(1) Poi. III , 2. -ra'v vrcMn/v..., 1'; or.-fnpia 'r;i: nonwria; qucu ec-n xowwvia.
3' edrlv si 1rorrela: 310 'Hiv dprrww aivatyaatiav siv:u -.-cu wc7u'rcu rrpo'; r-hv ok:
rnav.
'
120
/
\_/\\
.._ _\
an, rmnz; pt.'v o'pSa2; aiv7nai0! Gnu r; ottwslas , -r< di qui; 15 i'mv,
105 iv< h' -nw Gryzhv 7')' 705 fri30vs, 7rapstau.
5. 52
121
signata
Come traliguamenti
col nome generale
di questedelle
tre forme
costituzioni
legittime
(cmkweia)
presentansi
la tirannide, 1 oligarchia, la democrazia. Nella ti
rannide il potere esercitato nell interesse del monarca,,
nell oligarchia nell interesse dei ricchi, nella democrazia nel
(2) POI. III. 5. H /<v 1p -rvpawls eor: ,uOvapx'iiz rrpes ra av;z{pov 10 fai
122
35.
(2) Poi. III, 5. ciov doxei IUCV 10 dixawv sirm, ami 7p i'5fiv, niM0ii 1raicnv,
a
..
s,
IMUOY E"at
123
ai _
(1) Con ci Aristotile poneva le basi dei principii che risolvono irapporti
tra il diritto di propriet ed il diritto di eguaglianza.
(2) Conf. sop. 5. 37.
(3) Conf. in generale sul contenuto di questo 5. Poi. III , 4, 5.
124
..>
\J
\-_
p,11 v0'p0v, QGIMI, 'xovfa 7'& fai au,_-Bahcrrm araf)n api 77)v +auxv. Av 05v 1i
vdu,os p-r, 617'apximi; di 11 dnpoxpa-rmtis, ri droio'u api f:u 1i1-ropnfn'vwv.
(3] Poi. III, 6. Ari-rara: dii 'rGi: Bovkeea)au mi xpt'vsrv p.2-re'xuv auif0v5.
125
126
Q. 54.
Il principio di eguaglianza e la virt. Il regno.
Aristotile , trattando della sovranit e del suo ordinamen
to , aveva posti di fronte due principii: la preferenza che si
debbe alla virt civile (conf. sop. . 52. in ne), e l e
guaglianza nell esercizio dell' autorit dello stato (conf. Q.
precedente); sorgeva. quindi in lui 1 esigenza di determinare
in che modo si dovesse ordinare lo stato, ove uno o pi avan
zassero la moltitudine nella virt. Perch all eguaglianza non
fosse fatta alcuna eccezione, la gelosa, democrazia greca aveva
'
127
128
129
17
130
g. 56.
In generale.
Che nella Politica di Aristotile vi fosse un progetto di co
stituzione ottima stato gi. rilevato, e pruovato dai mo
derni critici
I primi tre libri della Politica ne contengono
lapparecchio, ed Aristotile l afferma_ egli stesso nel princi
pio del secondo libro , quando si accinge al giudizio cri
tico sui progetti teorici di costituzione e sulle costituzioni
positive per rilevarne il buono e 1 utile, ivi contenuti (2),
e quando, chiudendo la sua dottrina generale sulla costituzione
alla ne del terzo libro, proponesi di parlare della genesi
_".-_m
g. 56. In generale.
131
132
g. 57.
I fondamenti etici dello stato ottimo.
\J
/ \
mezzo.
La felicit, dell individuo identica a quella dello sta
133
ci Bi TODTOV pw-mv a'5u'v1r0v 7p 15v ;zn32v 1rpairrovra. n'pairruv MI, -r1'|v d'ad
wpayim mzi -n'u eniaip.ovzv eiv;u faro'v 5m "2 p.sv dpo'rtpm a'youmv o'p)&i,
76 5' mix 6pl)s.
13%
I presupposti naturali.
Nellordinemento della costituzione ottima. sono neces
sarii due presupposti (woiw), che sono la materia
(M), ed iconvenienti apparecchi (0'UII-li-TPW xp7i)
per lo stato; i cittadini, cio, ed il territorio (WMOS
crokwfv mi rapa) (4). La grandezza dello stato non si misura
dal numero dei cittadini, ma. dalla sua forza (Svagw), me
(1) Do]. VII, 8. AM si rm'n'a M'yrrnu ua7k:s, uu.l 1'11v rz:,uevlav auarpa
yn'av Dariov, mal nawi 1r:271|; 11'0'MM; 'v el'm mzi xaf)"s'xanrw erwro; le: 6
xpttxrtxi.
(2) Poi. VII , 3. AM': rdv 1rpmxrmv cu arvayxziov livau n'de ire'pv5, za
la'erep cch-rau' nv;s, midi rais diavola; lm: y,o'va; -rmra; frpmvrxx; , T; 1':.u
darczwo'vfm xdp|v ywoy.e'vac in 1017 crparrnv, aM 1rONI pMov 7:2; mif0rakeit
nazi -rs ar5v vsmv_lemplas xaz 8mvoio'eas. H yarp lwpa,aa 'o; (thfa x.zl
wpc{,ns -ns [41A10'71 82 nazi erpirrmr M'yoy.ev xvplm xai -nw e'f_,avpmrv arpi
E_,uw rei; rais 8:.zvm'mc apri-ra'x-rovas.
.
(8) Vedi in generale sul contenuto di questo 5. Pol. VII. 1 _ :.i
(4) Pol. VII. 4. Ben fro?.znxi; xopmar 1rpz:"rov rd 1'8 wl-za; nw ivl)paL
mv, aronvs -re xal 1rolous nvas inra'pxew >m" rru, ml m'ra'; 'rhv x:.'-pzv lm
'rwi, 11'0lT1JF f: aivau x.a.l 1f0z'av 11vr'4 fulirnv.
(5) POI. VII, 4. AE 8 ,uOMv HJ] =.< 15 w-i), ei= di divap.zv dxeka'muv.
'
135
stato, esso non debbe abbracciare tutti gli uomini, che sono
(2) POI. VII, 4. 5 erpzrrov 1rA}os arapzes 1rps's 'rd ei Hv eor: xazfa. -r-hv
aroMrm-v aouvmiav.
(3) POI. VII, 4. eal yp_m' wpa'ius rr; fc'Mw; w piv aipxt'rrwv, T!:'V 5aip
xo'lzevov' aprovrc; 8' s1rifaits mi xpla't; i'p7'cv. Iptl; di 70 xplvew 1rapi 7; 54'
v
xcuwv, ami quGi 10 rei; apxaz; dmv=p.stu y.11- aif_,mv, ava.y>mmv 7wqu<nv 70,73ws, arabi TH'2; em, -ros eroiras.
..
136
(2) Pol. VII, 7. Gru 81) 70' pi! fatifov E'vezau, r di mi i'leer, eidv i'v -ya'
rcrmgxorvch [2 1'i 'n: ,us'v 1rurrat, -rr; 8% liiV.
137
fai: arpolu; -rs ch-rmas. Evrei di nai i 1rgpmv mx.) 'rd U&l/d,uevcv 'rr='pl
TLZ'II au,u.apo'vnw xal npivov erepl n:v duca/mv Evv-rrapxei, ual pe'pn Qau'vernu 'r;|s
0'iw; ,ua'Amra 6'vrz.
18
.._
138
I,sz elmi amvv, 'rhv di 'rcuv iwnv' zar rorov Exars'pav rppirl)au dix mi
Mv, -r-: ,u.v nervi; -rd pv Zrapov pa'po; ai; rais arpsy Dacia; EITOIIPQ'zg) 75 di
E'fepqv ii; r-w 11Jv crown-rva bu1rdvm' -ri; di -n;v ibnmrrlv -rri 'e'rspcv ne'po=, Ti:
139
g. 60.
Il ne ed i mezzi, 1 educazione e la virt nello stato ottimo.
A raggiungere il bene due cose sono necessarie: proporsi
buon segno e buon ne (azows 'm f)\os frva crpi2u'v p
Ehm) , rinvenire quelle azioni adatte a raggiungerli (942215
po; #5 TMS (Depoo'w
Or lo scopo dell uomo la felicit
ed una buona vita, e lo stato ordinato con una costitu
deriva che la. felicit non consiste anche nel possesso dei beni
esteriori. V hanno nello stato dei presupposti, che appar
tengono esclusivamente alla. fortuna; ma che in esso vi sia
6,-
16'
ma 71" ap.rm fa 11
a3.
76
ai. 5 H
r:
,1r-
e. a.
,},
M 170: 1.
150
(1)P<)I.VII, 13. Ha-n pv 'pac ; TOl1; avrai/s a'zpxuv nazi a'per9m Qafe'v
{era di (5; irr'pous' fune xai -rv 1roudu'aw i'c'nv ai; -r1z dnw a'varyxaior, 'n'n
.
- ,
,
.
.
.
. .
.
.,
, ,
;
rreparv ama: _ 1'va 're 7ap ,u.sMovra. mdws ap;(srv apx3-mai Qaa: ben
1fp;nmv .
Ml
H'Z
g. 61.
Ordinamento della educazione.
H3
(2)101. VIII, 1. Mm. di aridi xph vap.iv adrdv au'nm -rwa eiv1| T(:'v -rraM
nv, aMka'r arrivra; 'r';|< 1ro'Mws pe'pmv 7p 'euawrc; -r-|s 1rOMLG.
_
(3) Poi. VIII , 5. Ev di -ros pa'Mow mimi; <7 pi,u.1'y,u.aru -r:Zv i)cv.
(4) I'Ol. VIII , 5. ';l di peua'm Q1imr n:v i5uep.a'vcv ez. Kal n; i'onu nvy
ye'vem faI; o'zpyovims ami re; pu},uois eiva.v 61% 07.101 Q.zm rr/v caQelv ai pv
146
g. 62.
In generale.
La teoria dello stato, secondo Aristotile, come ogni scien
za od arte, che non si dirige solo ai particolari, ma al ge
\1)P01. IV, 1. l-v alfa'0ms ra: 7!va; xa: rais WIUT;JHGIS, fai; p-h un
po'pmv 7'n0,ua'mnf, oiM\ crepi 72'v0: 'e'v -r: TEEIJU oirrnue, fui; irn i)mpiam r:i
-;repl i'nav-rov 1e'vo; aip,udrrov.
165
g. 63.
Delle varie forme di costituzione secondo il loro carattere.
(3) POI. IV , 2. Mai -mpl faev nipmraxpavria; 7.!4L Ezmleia; ai'pn-rm- (15 yp
spl n]; aipiu'ny; 1rO:reiai 3twp'|em ravr mi rrsp: ro-rm E"7'fll iirr'eiv 'rv
vc,u.afm.... )
19
146
<\..
(1) Pol, IV, 2. ava'ym; 7'p -niv ,u.iv r1; 1rpnirm zal Semrdrms wapiuao'n'
riva; xupvr'rnv. T-hv di amk=izv ivuymziov 1'1' 1Oliv0pa [10'va i'xuv mix orianzv, #,
sui: 0Mv inrepo;d,v sIvar 71 705 awMeu'owos [Le-re -rr)v -rvpzvvlda xupr'ern
gnani ). Senza. ammettere col Bartlr 1 emy Saint- Hilaire che Aristotile
avesse ideata una rpublique semi-ideale , semi-rcle (conf. sop.
p. 131. n. 1. ) 1 ottimo stato di Aristotile lideale realizzabile e non
astratto. Le varie forme di costituzione (regno, uristocrazia, arom
nia) possono adattarsi alla sua realizzazione. Se Aristotile esclude nel pre
cedente passo la parola ar0Arrsz , come forma
di costituzione ottima ,
perch veramente il senso comune della parola non si adattava al suo con
cetto. Uno stato in cui tutti sono virtuosi nel senso eminente impossibile:
Aristotile aveva fatte delle esclusioni dal governo dello stato (addetti a lavori
manuali, conf.sop..59), e sotto questo punto di veduta. il suo progetto una
ari stoe r az i a; ma. Aristotile parla. di unaristoc r azia. nel senso pi ristret
to quando pochi prevalgono nella virt alla virt comune. La sua a ri 5 t oc r s
H7
sia degli altri migliore, ma solo che sia degli altri meno cat
tivo. A risolvere la quistione quale sia la migliore costitu
zione , come la pi comune e desiderabile dopo 1 ottima , e
ma
."D'..
,
che invece questa non si trovi nel suo progetto, perch egli aveva chiamati
tutti, sebbene successivamente all esercizio delle supreme magistrature. Ini
perciocch per questa capacit si richiede il cittadino completo (che
pu , sa e vuole comandare ed ubbidire), e nell aristocrazia cittadini.
completi sono gli aristocratici, come nella 1rrr&fu. tutti quelli, che, vi
vendo nell'ozio (nel senso greco), formano la parte virtuosa del demos.
Solo cos possibile farei una giusta. idea dell ordinamento di stato di Ari
stotile nel suo ideale , e porre in armonia le teorie da noi esposte nei pre
cedenti 55. Conf. specialmente 55. 53, 55 in ne, 56, 59.
..._
148
____
149
150
caratteristica del
151
(1) POI. IV, 8. in; avuart)wcs 'pxu r&v y.oim ami ekrw'vm mi!va
-ro; l'5wras, [L'Ii'l'i 1rp5; mieizv, cZ u'a'ew; 32ra.| mi xopn-yi'as ruxnpis- ,u'r'yrs
90 woM-niav T';]F una-r allan ywo,ze'mv, dl:t Biov -r: r5v rais Aelurors www.
v')0'al 5uvavro'v, xu.i n'oMrer'au, ris fui; 1fsid'1'ai 110'u; Evsa'xsrrzr ,ue-rawxsv.
(3) Couf. sop. p. 80, n. 3.
(4) POI, IV7 9, 761 pi'efpv almyxaiov lm: Bov Bkrm-rov,ri< Exa'rro:s e'v52
x0pe'm; fuxziv [1.20'0'1170.
152
areniv In" Asu9eplav, Mirov, 1rarSsrav, sQVEAGV' aromiv 52' -rhv rei vrk)our
i:mpo>dw.
5. 65. In generale.
153
Q. 65.
In generale.
In ogni costituzione vi sono tre elementi (rpd- uplz), desti
. (2) Poi. IV , 11. "En'r: 51) rpia; pa'pm. -r&v aroArruiv erat'zv.... "Eori di T!:V
rpurv reti-mv 'ev ,ua'v -rr rd Bovkeuo'psv0v api n/v zen/Lv, diurepov da -rd arrpi fa;
ap)(as...- rpirov di -n' rd dmaiCav.
20
154
5. 65. In generale.
155
Non a mia conoscenza. che alcuno abbia rilevato nel dritto greco nel
1 azione 1rap.z'vop.wv questa funzione di cassazione, n che siasi istituito
un parallelo tra 1 ordinamento ellenico ed il romano. Esso sarebbe im
portante, ma trascende 1 indole e lestensione del nostro scritto.
156
5. 66.
La funzione deliberante.
Que
./
157
'
Q. 67.
La funzione amministrativa e la giudiziaria.
Il proprio ufcio amministrativo, competente ai magistrati,
il comando , bench essi possano anche avere una certa
ule'oraz Boukecaaf)ui TI 1r.epl ww, xai xpiv.zr xal {friraigai , xa.l prima-raz
roiro' rd yp 1f|fairu cpxixairgpov szr-rw.
158
g. 68. in generale.
159
g. 68.
In generale.
Aristotile nel principio dellattuale libro quinto della P0
litica aerma, che la materia da lui propostasi nel suo la
voro era quasi esaurita, e che rimanevagli a completarlo la
trattazione delle cause, che rovinano, mutano, salvano e
u
(1) Po]. V , 1. Ilepl ,u.iv ow
'rwv
'Mm, au poezkdpela e;gdiv ex'p1rrm
ar'pl
.
, TIVWV
,
.
- xau\ 00'va
,
,
.
aravnuv'
ex
321 y.arnal7kwmv
aif 'KOHEINI
mx\ 1raawy,
mm. rn'es
,sxrwr-n;
,
,
\
\
,
s
,
.
.
..
"R'GLTEIl; Qf)opm, mm ex mm 945 1roms p.uMra ,u.ef)m'-ravrm, un
5, si dwrnpzz: TIYE5 mi zan ami xwpl; xalarns :vlv, Buia Timr 'v paiAw-ra
c'orro rew eroM-rsn/v Ezdcrn, a'xafrrs'av eef,is mi; aipnytvmi.
160
161
per parte dei reggenti, talora per le pretese dei ricchi, che
,non sono in magistratura; per le discordie tra gli oligarchi;
per le ambizioni dei capi, o elevandosi sugli altri oligarchi
o facendd}silcapi del demos, e favorendol per farselo ami
cc. Mutasi ancora 1' oligarchiaper la pretesa di una parte
degli oligarchi di restringere-vie pi la forma di costituzio-
'_
.
.' v
.\
162
W...
ne, 0 per l impoverimento di qualche oligarco, che ne sia
spinto a tentar cose nuove. Mutasi per la differenza dei pri
vilegii tra gli stessi oligarchi , mutasi in tempi di pace e di
guerra ec. Aristotile osserva, che quando loligarchia con
corde, la mutazione difcile. Dalla oligarchia adunque si pu
passare sia nella tirannide e nella democrazia, sia in
una forma pi larga 0 ristretta di oligarchia.
r Nella aristocrazia le sollevazioni avvengono per la po
chezza di coloro, nelle cui mani trovasi il governo, o per
l astuzia di una certa classe di aristocratici. Mutasi ancora
l'aristocrazia pel disonore initto ad una parte dei grandi.
In generale la ero)wnia e 1 aristocrazia perdonsi per 1 inos
servanza del giusto , non essendo idue principii fondamen
tali (l oligarchico e 1 aristocratico), che costituiscono una
costituzione mista, convenevolmente accordati. Qui ri
163
g. 70.
Della conservazione degli stati in generale.
Fin qui si trattato delle cause dei mutamenti, che menano
l6t
165
g. 71.
Le cause di mutamenti ed i modi di conservazione
(2) POI. V, 7. al; 1:2p dei oiw)au 0ukeiav Jv:u 'rd {iv 1r'pis 'rriv 1rcMniav
aAM'I az-rrqplav.
(3) Conf. Poi. V. 7.
l4) POI. V, 8. 'H piv yp BamM.'a xa-r. 1'1'|v Iai,1|Ifl'mtparrinw serlv, 7, de. ru
pauvls
(5) POl. V, 8. Atti 84| anzi lagpwfi-rv; f-QI; pX0ye'mn rr'rlv , ire e1'uoiv
rmyxnys'rq x<zwzv, mi mi; 1rupaxai; Imi fai; ai,uaprias xowa 'rai 1rap' d/L
166
167
rei; cip;(oprom , alzi p.-| v<pz_fepmfw, a'Mt wrpcwav, sul mi; pepf|a"r'fffa rof:
nora 3n-inuv, flf] mi; wapeMrs. _ - "ETA 8 mirv Smaric)ar zuzra' ro' villa;
rar xaAdw pi: dpzrv 1) ai,uixpr,rr-rov o"v-ran lai ,u.-h rompov, :ZAA' 1'|,Lmre'vzpov.
(3) Conf. in generale Pol. V. 9.
168
(2) De Rep. VIII, 544 c. ysvvm'm fupauvls- De Leg. IV, 710. c. e fpav
vos yz'vm-ro. v'i'os, au'@pwv, spa3s, pifuuf, avpeio;, psya7tmrpevrvjs.
(3) Hildenbrund Gesclrichte und System der ltcchts-und Btsatsphilosophie
v. I. p. 484.
(4) Coni. p. precedente 11. 2.
169
22
170
g. 74.
L ordinamento democratico.
zione degli attuali libri VII e VIII dopo il terzo , e rimandiamo allHil
denbrand Gesch. und Systcm der Rechts-und Staatsphilosophio 5. 75 per
lo prnove. Questo stesso autore ha poi lucidamente dimostrato che la tra
sposizione del libro sesto, ordinandolo dopo il quarto, non si fonda. sopra
buone ragioni. Vedi 5. 76 o. c.
'
171
(1) P0l. VI, 1. Eevrepia: 52', e'v ,u.v, r' sv pe'pe: ip)(ic)avxnri 'pxuv.
) Po]. VI, 1, fa Civ, ai; BodM-m. 1:5.
(3) PO]. VI , 2. 1952: d'ay.po'fspaz aivwo'fnrac mal dbmiav.
172
'
173
(2) Pol. VI, 3. A61 di lui T';l 19Mrer'gr 1ra'vrxs pralhora- ye'v siivsu; alvau
foci; 1rol-ras, s di mi, piro: 7| ai; 1ruay.iovs voy.luv 1'Cl); aqurovs.
(8) Vedi in generale Pol. VI , 1 - 3.
174
L ordinamento 'oligarchico.
5. 76. Le magistrature.
175
g. 76.
Le magistrature.
176
CONCLUSIONE
g. 77.
Il risultato, al quale noi crediamo di esser giunti nella espo
in
una
citt. universale
nellidea, o
disegno
178
Conclusione
' nel suo sistema la teoria completa etica e politica, svolta nei
varii rami dell organismo giuridico, che la scienza moderna
distingue in varii lati ed in varie discipline (diritto costi
tuzionale, diritto amministrativo, diritto penale e
privato). Il largo svolgimento, che nei abbiam creduto dover
dare all esposizione del sistema. di Aristotile, prescindendo
dalla interna necessit di esso, stato inoltre determinato dal
linteresse , che il pensiero aristotelico ha per la speculazione
le
nazioni:
> che era. quella Repubblica ideale. che in conseguenza della sua. Metasica
doveva. meditare Platone, ma che per lignoranza del primo uomo caduto
nel pot fare . Vedi anche la conchiusione alla Scienza nuova. Opere
Conclusione
179
.lr"
.
."
Iv '
W..
180
Conclusione
U
U
..
H. .
\ t
4).}, -\v\d .
1.1..
.
I.
. a
A
..
W.
p .. ...f_,_..,.
.rfJ
..H.....wh.
n. 23%....
V... ..
.6
a. .
,..
un
. 52?. In,
Scheurl
(di) C. G. Adolfo - GUIDA anno slrmro DEL laccesso cmi.z
nouanoIII-l 1u traduzione italiana sulla seconda edizione tedesca con co
piose note del traduttore - Presso Nicola Joveno libraio editore - Tri
-f i _
'
r
1
_
"Q?
.'
.
'
._'
\\
.:.